Formazione universitaria nell'area della comunicazione digitale Goffredo Haus LIM - Laboratorio di Informatica Musicale Dipartimento di Scienze dell'Informazione Università degli Studi di Milano via Comelico, 39 - 20135 Milano tel. 02 58356222 - fax 02 58356373 email [email protected] website www.lim.dsi.unimi.it Introduzione Nell'area della Comunicazione Digitale si delinea una nuova figura professionale che possieda le competenze necessarie per trattare l’informazione multimediale nelle sue diverse forme - testo, video, audio, immagine - e per renderla fruibile attraverso i moderni sistemi digitali, con una solida formazione di base sia scientifica che umanistica come richiesto da una disciplina in evoluzione di forme e contenuti, quali la convergenza fra internet e la televisione, e il diffondersi di nuovi media digitali ottici. Diviene quindi opportuna un'offerta formativa a livello universitario destinata ai giovani interessati alle aree della comunicazione e dell’informatica multimediale, e alle tematiche economiche, gestionali, linguistiche e del diritto che consentano di avere un ruolo attivo nell’attuale rapido cambiamento delle scienze e delle tecnologie della comunicazione. Il corso di laurea in Comunicazione Digitale Il Corso di Laurea in Comunicazione Digitale ha la durata di 3 anni ed ha lo scopo di fornire le conoscenze dei metodi e delle tecniche per progettare, realizzare, organizzare e gestire la comunicazione attraverso sistemi informatici, telematici e multimediali. Il corso fornisce le conoscenze tecnologiche e metodologiche necessarie per indirizzarsi verso un'attività lavorativa che preveda l'impiego dei media nella comunicazione, con particolare riferimento a quelli digitali di più recente introduzione, senza trascurare la cultura di base, scientifica ed umanistica, necessaria al laureato per dominare l’evoluzione della disciplina. Il percorso didattico ha carattere prevalentemente scientifico-tecnologico nelle aree dell’informatica multimediale e di Internet, ma è anche vicino alle tematiche economiche, gestionali, linguistiche e del diritto unite ad una preparazione matematica di base tipica della Facoltà di Scienze. In questa fase che prevede la convergenza fra Internet e la televisione, in cui emergono nuovi media digitali ottici, di grande cambiamento dell’editoria e della comunicazione d’impresa, il corso di laurea in Comunicazione Digitale prepara le figure professionali che posseggono le conoscenze necessarie per trattare l’informazione nelle sue diverse forme, testo, video, audio, immagine, e di renderla fruibile attraverso i moderni sistemi multimediali. Il corso di laurea è articolato in un primo anno inteso a fornire una preparazione di base e un biennio di carattere professionalizzante. Prevede una didattica teorico-pratica (lezioni in aula supportate da strumenti audio-visivi multimediali, esercitazioni di laboratorio in piccoli gruppi, progetti individuali supportati da tutor) e la possibilità di svolgere periodi di tirocinio presso aziende. Ad un' integrazione di tali forme didattiche possono essere previste attività di didattica a distanza e laboratori per l'auto-apprendimento. Il laureato in Comunicazione Digitale possiede competenze che risultano rapidamente utilizzabili sul piano professionale in una vasta gamma di ambiti applicativi, riferiti in particolare ai settori dell'editoria, della televisione, della pubblicità, della comunicazione di azienda, del commercio elettronico, ma che siano sviluppate su una solida formazione di base, dei metodi e dei fondamenti della scienza. Il piano di studi di articola come illustrato qui di seguito. PRIMO ANNO - insegnamenti fondamentali Informatica Generale (12 cfu) Laboratorio di Informatica Generale (6 cfu) Economia ed Organizzazione Aziendale (6 cfu) Sistemi Operativi e Distribuiti (6 cfu) Istituzioni di Matematiche I e II (6 + 6 cfu) Lingua Inglese (6 cfu) Lingua Italiana (comunicazione tecnica) (6 cfu ) Fisica generale (6 cfu) SECONDO ANNO - insegnamenti fondamentali Gestione dell’Informazione e Basi Dati (6 cfu ) Lab. di Informatica Applicata (6 cfu ) Sistemi di Elaborazione dell'Informazione (digital signal processing) (6 cfu ) Interazione uomo-macchina (interfacce utente) (6 cfu ) Informatica applicata (alla comunicazione scritta) (6 cfu) Informatica applicata (al suono) (6 cfu) Informatica applicata (alla grafica) (6 cfu) + 18 cfu scelti fra gli insegnamenti complementari TERZO ANNO – Insegnamenti fondamentali Reti di Calcolatori (6 cfu) Laboratorio di Sistemi e Reti (6 cfu) Istituzioni di Diritto Privato (con nozioni di Diritto Commerciale) (6 cfu) Filosofia del Linguaggio (6 cfu) + ulteriori 18 cfu scelti liberamente dallo studente Tra gli insegnamenti complementari sono particolarmente caratterizzanti corsi quali i seguenti: Elaborazione di Immagini, Intelligenza Artificiale, Metodi per il Ragionamento Automatico, Reti di Telecomunicazioni I (Infrastrutture di Rete), Sistemi Informativi, Sistemi per la Progettazione Automatica, Teoria della Informazione (codici), Sistemi Organizzativi, Sistemi Informativi Distribuiti, Sistemi Informativi Geografici, Basi di dati multimediali, Prestazioni e tuning di Basi Dati, Editoria Multimediale, Codifica dell'informazione multimediale, Sistemi multimediali, Crittografia e Sicurezza, Tecnologie web per terminali fissi e mobili, Comunità Virtuali, Comunicazione Visiva, Informatica Applicata alla Musica, Ingegneria del Software. Un caso esemplare: il recupero di archivi multimediali di contenuti musicali Le nuove professionalità legate ai media digitali sono ormai distribuite in un ampio spettro di ambiti professionali e aziendali. A titolo esemplificativo si può considerare un grande archivio multimediale come emblema di applicazione in cui è necessario un team di nuove professioni per l’organizzazione, la catalogazione, la conservazione, la distribuzione, il commercio di beni multimediali quali registrazioni foniche, fotografie, video, materiali cartacei ed altro ancora. Il Teatro alla Scala di Milano è probabilmente uno dei tempi musicali più famosi del mondo. Costruito circa duecento anni fa nel pieno centro di Milano, è particolarmente noto per le rappresentazioni musicali dell'opera. Benché il nome del Teatro alla Scala sia generalmente associato con opere, concerti e recital, non è altrettanto noto che possieda un Archivio Fonico di grandissimo interesse musicale, musicologico e storico. Esso comprende registrazioni foniche che vanno dal 1951 ad oggi, con "copertura" quasi completa del cartellone dal 1974 ad oggi. L'attività di registrazione per l'Archivio Fonico ha portato alla costituzione di un patrimonio di circa 5.000 nastri - open-reel analogici dal 1951 al 1990 e DAT dal 1991 ad oggi - ognuno dei quali contiene registrazioni dei più famosi musicisti di questo secolo cantanti, direttori, esecutori strumentali, orchestre, cori. Purtroppo, i nastri non sono stati conservati in condizioni ottimali e in certi casi sono in via di rapido deterioramento. Per questa ragione, un cartello internazionale di sponsor ha finanziato nel 1997 un progetto per il salvataggio del prezioso patrimonio fonico del Teatro alla Scala, affidandone la direzione scientifica all’autore di questa memoria e l’esecuzione al LIM - Laboratorio di Informatica Musicale del Dipartimento di Scienze dell’Informazione dell’Università degli Studi di Milano. Tale cartello comprende la Fondazione Milano per La Scala, che ha funzioni di ente coordinatore del progetto, sotto la responsabilità del Dr. Fiorenzo Galli - Segretario Generale di Milano per La Scala - e del cartello di sponsor comprendente Teatro alla Scala Foundation USA, AEM - Milano, Accenture, CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), COMIT (Banca Commerciale Italiana), Hewlett-Packard Italiana, Oracle Italia, ST Microelectronics, TDK Italia. Il gruppo di lavoro che ha realizzando il progetto al LIM-Laboratorio di Informatica Musicale dell'Università degli Studi di Milano è composto da un gruppo di “comunicatori digitali” ante litteram le cui caratteristiche professionali integrano varie aree disciplinari: gestione di progetto, produzione e packaging di media digitali, conservazione dei materiali fonici, informatica musicale, informatica multimediale, modi avanzati di organizzare e interrogare data base musicali e multimediali. Alla interdisciplinarietà del progetto si accompagna la necessità di integrare competenze scientifiche, culturali e professionali diverse. Per questo si è costituito un gruppo id ricerca che si avvale di apporti provenienti dai settori disciplinari delle scienze (informatica, matematica e fisica), della ingegneria (informatica e telecomunicazioni) e della musica. Il trasferimento dell'Archivio Fonico su supporti digitali duraturi e fruibili on-line è un progetto "pilota" a livello mondiale. Il proposito principale è di fermare il degrado dei supporti originali e riorganizzare, conservare "così com'è" e rendere maggiormente utilizzabile il grande patrimonio musicale storico/estetico disponibile, tanto per la conservazione del bene in sé, quanto per le attività interne del Teatro e per il potenziale valore editoriale. Accanto allo sviluppo dei nuovi materiali fonici, due significativi obiettivi sono: * la creazione di un nuovo data base dell'Archivio Fonico, più ricco di informazioni, più facile da usare, più integrato con le esigenze di lavoro del Teatro; * la creazione di una struttura operativa interna all'Archivio Musicale del Teatro, il cui personale viene preparato presso la struttura universitaria già attiva. Il progetto consiste di molte attività tra loro coordinate che possono essere descritte molto sinteticamente come segue: a) pulizia dei nastri analogici originali; b) trattamento termico per i nastri che si disgregano per l'età, la cattiva conservazione e la cattiva qualità dei materiali originali; c) digitalizzazione dell'informazione fonica analogica per la conservazione e il trattamento numerico; d) masterizzazione di due copie di CD-R (Compact Disc Recordable) per ogni materiale fonico digitalizzato (in figura è mostrata un'etichetta di un CD-R del progetto), una copia per l’archivio e una copia di backup viene riposta in caveau; e) classificazione e descrizione delle registrazioni originali e dei nuovi supporti mediante circa 60 attributi organizzati in un apposito database musicale in ambiente distribuito e multipiattaforma Oracle8 a oggetti, comprendente materiali fonici e partiture musicali integrati; f) progettazione e realizzazione di un ambiente di database dotato di strumenti per l'interrogazione dell'archivio musicale del teatro basati su frammenti audio e frammenti di partiture oltre che ai tradizionali frammenti alfanumerici. Il nuovo data base si basa su una catalogazione comprendente 60 parametri di descrizione dei supporti originali e dei nuovi supporti digitali. Di particolare interesse risulta la catalogazione dei materiali non precedentemente documentati, quali ad esempio i numerosissimi bis. La classificazione attuale dei materiali comprende: identificativi d'archivio, identificativi dell'evento musicale registrato, descrizione delle opere rappresentate, dati tecnici, note, identificativi delle operazioni di trasferimento in digitale. Il software di gestione del database è sviluppato in ambiente Oracle8 multipiattaforma distribuito ad oggetti. Oltre alle tradizionali applicazioni di caricamento dati e interrogazioni varie, l'ambiente Oracle8 è arricchito in questo progetto da funzionalità molto innovative sviluppate dal gruppo di ricerca del LIM. In particolare sono già operative le seguenti funzionalità originali: - interrogazione di archivio di partiture a partire da frammenti audio; - interrogazione di archivio fonico a partire da frammenti audio; - controllo di batterie di juke-box di DVD-R e CD-R asservite a comandi di interrogazione in ambiente Oracle8; - integrazione di dati audio, MIDI e NIFF in oggetti di Oracle8. Lo sviluppo dell’ambiente informatico ha portato alla realizzazione di un sistema che consente l’interrogazione per contenuti musicali sia di partitura che di registrazione audio. In altre parole è possibile interrogare il database dell’Archivio Fonico partendo da una combinazione di attributi alfanumerici tradizionali e frammenti di informazione musicale nella forma di pentagramma o di suono per poter cercare tanto nell’archivio registrazioni quanto nell’archivio partiture e reperire entrambi i tipi di materiali uguali o simili ai frammenti da cui si è partiti per la ricerca. Questo ambiente costituisce una vera e propria tecnologia specifica per il trattamento, la conservazione e il reperimento dell’informazione in archivi musicali integrati fonici e di partiture. Il progetto terminerà il prossimo dicembre e a oggi sono state salvate circa 2.000 “serate” Scala per un totale di circa 8.000 CD-R (4.000 originali in duplice copia) ovvero circa 4.000 ore di musica dell’archivio. Tra queste spiccano numerose opere quali per esempio, un "Poliuto" del 1960 (Votto direttore, con la Callas), un "Don Carlos" del 1977 (Abbado direttore con Carreras), numerosi recital (Berganza, Caballé, Pavarotti, Tebaldi e altri), concerti solistici (Accardo, Gazzelloni, Magaloff, Pollini, Swann, Weissenberg e altri), concerti diretti da grandi direttori (Abbado, Mehta, Muti, Von Karajan e altri), e manifestazioni varie che tracciano uno spaccato storico-culturale del Teatro alla Scala degli ultimi cinquant'anni. Coerentemente con la produzione dei supporti è cresciuto il patrimonio di conoscenza sul corpus musicale dell'archivio sotto forma di database Oracle8, comprendente tanto dati tecnici quanto dati di grande interesse quali ad esempio quelli relativi ai bis (precedentemente mai documentati). In questo contesto, il nostro ateneo ha ospitato nel dicembre 1998 il convegno “Computer Technology Applications in Music Archives - Towards Highly Interactive Music Databases”, co-patrocinata dall'IEEE Computer Society Technical Committee on Computer Generated Music e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (http://www.lim.dsi.unimi.it/eventi/ctama/index.htm) Il progetto dell’Archivio Fonico si è poi allargato coinvolgendo tutti gli archivi del Teatro convergendo nel più ampio progetto DAM. Per ogni archivio (costumi, fotografie, partiture, attrezzeria scenica, video, bozzetti e figurini) è stato applicato un procedimento analogo a quello adottato per l’Archivio Fonico ovvero catalogazione, digitalizzazione e organizzazione in database multimediale, sviluppando applicazioni software ad hoc specifiche per ogni archivio. Attualmente è in corso di sviluppo l’integrazione dei diversi ambienti informatici che prevede di mettere a disposizione i dati dell’archivio musicale nella intranet del teatro e in parte sul sito internet del teatro. Nel contempo prosegue il salvataggio dell’ultimo lotto di nastri magnetici delle registrazioni delle serate Scala. Si tratta dei nastri più recenti (ultimi anni 80), in condizioni di conservazione particolarmente precarie a causa dei materiali collanti poco longevi usati per i nastri prodotti in quegli anni. Si sta in altre parole procedendo a salvare proprio gli anni della direzione del M° Muti, soprattutto applicando ai nastri quel procedimento termico messo a punto al LIM nell’ambito del progetto fonico, che già negli anni passati ha consentito il recupero di supporti magnetici ormai molto degradati. Questo progetto è un esempio di attività di ricerca e sviluppo e di applicazione di tecnologie avanzate al servizio della salvaguardia dei patrimoni culturali e di banche dati di informazioni musicali e multimediali di varia natura. Senz'altro questa esperienza costituisce un punto di riferimento anche per altri enti - teatri, radio, televisioni, discoteche di stato, teche multimediali - detentori di patrimoni musicali da conservare. Intanto è già stata “esportata” la soluzione adottata per un analogo progetto presso il Teatro Bolshoi, sempre realizzato dal LIM di Milano. Altri progetti analoghi si stanno formando presso case editrici musicali e discografiche. Riferimenti pagine web: corso di laurea in Comunicazione Digitale: http://www.dsi.unimi.it/corso.php?z=0;id_corso=4 didattica webcentrica del corso di laurea in Comunicazione Digitale: http://webcen.usr.dsi.unimi.it/2001-02/comdig/ LIM - Laboratorio di Informatica Musicale: http://www.lim.dsi.unimi.it/ pagina personale dell’autore: http://www.lim.dsi.unimi.it/membri/haus/hauscurr.html sito del Teatro alla Scala: http://www.teatroallascala.org/ articoli scientifici: G. Haus: "Rescuing La Scala's Audio Archives", IEEE Computer, 31(3), pp.88-89, IEEE CS Press, Washington, 1998. G. Haus, A. Paccagnini, M. L. Pelegrin: "Characterization of Music Archives' Contents. A Case Study: the Archive at Teatro alla Scala", Atti del XII° Colloquio di Informatica Musicale, AIMI/Università di Udine, Gorizia, 1998.G. Haus, M. Longari: "Coding Music Information within a Multimedia Database by an Integrated Description Environment", Atti del XII° Colloquio di Informatica Musicale, AIMI/Università di Udine, Gorizia, 1998. G. Frazzini, G. Haus: "Acquisizione automatica di partiture orchestrali: l'esperienza Nozze di Figaro", Atti del XII° Colloquio di Informatica Musicale, AIMI/Università di Udine, Gorizia, 1998. E. Ferrari, G. Haus: "Designing Music Objects for a Multimedia Database", Atti del XII° Colloquio di Informatica Musicale, AIMI/Università di Udine, Gorizia, 1998. G. Haus: "Interactive Databases for Music Archives. A Case Study: the Music Archive Project at Teatro alla Scala", Proc. of the First International Conference on Computer Technology Applications for Music Archives, IEEE Computer Society Technical Committee on Computer Generated Music, Milano, 1998. E. Ferrari, G. 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