Lisa Starr - Cecie Starr
Ralph Taggart - Christine Evers
'MSPSKME
Tradotto e adattato da un testo di
Adattamento a cura di Cristina Colomboe Grazia Gliozzi
Guida per l’Insegnante
Trevisini*HMXSVI
Trevisini Editore
E-book + Contenuti
integrativi - Obiettivi - Prove INVALSI - CLIL
La pubblicazione di un libro è un’operazione complessa, che richiede numerosi controlli: sul testo, sulle immagini e sulle relazioni
che si stabiliscono tra essi. L’esperienza suggerisce che è praticamente impossibile pubblicare un libro privo di errori. Saremo
quindi grati ai lettori che vorranno segnalarceli.
Nel caso di eventuali errori od omissioni nelle citazioni delle fonti, la Casa Editrice provvederà, nella prossima edizione, alle rettifiche
che verranno comunicate dagli aventi diritto. Nei casi in cui non è stato possibile reperire chi potesse concedere il permesso di
riproduzione, si precisa che la Casa Editrice è a disposizione degli aventi diritto.
Progetto grafico e copertina: Fabio Malacarne
Impaginazione: Sinergie Grafiche - Milano
Redazione: Erika Mucignat - Silvia Garbuglia
Proprietà letteraria riservata
I diritti di traduzione, riproduzione e di adattamento, totale o parziale, con qualsiasi mezzo,
comprese fotocopie in bianco e nero o a colori, sono riservati.
© 2016 Casa Editrice Luigi Trevisini S.r.l.
Prima edizione: gennaio 2016
2016
2017
2018
Con i tipi della:
Casa Editrice Luigi Trevisini S.r.l.
Via Tito Livio 12 - 20137 Milano - Tel. 02 5450704 - Fax 02 55195782
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e-mail: [email protected]
2019
Indice
Soluzioni verifica modello INVALSI
5
Soluzioni verifiche finali
7
Nuove verifiche
20
Soluzioni nuove verifiche
50
Percorso facilitato
81
3
4
✔
9HUL¿FDPRGHOOR,19$/6,6ROX]LRQL
Capitolo 1
Capitolo 12
1.a – 2.c – 3. c – 4.a – 5.d – 6.a – 7.d – 8.b – 9.a-b
1.a – 2.d – 3.a – 4.a – 5.c – 6.b – 7.d – 8.b – 9.b
– 10.a – 11.a
Capitolo 2
1.c – 2.b – 3.c – 4.a – 5.a – 6.b – 7.d – 8.c
– 9.b – 10.a – 11.d
Capitolo 13
1.d – 2.b – 3.c – 4.b – 5.d – 6.b – 7.b
Capitolo 3
Capitolo 14
1.d – 2.b – 3.a – 4.c – 5.b – 6.d – 7.a – 8.b
– 9.c – 10.c
1.d – 2.b – 3.c – 4.a – 5.a – 6.c – 7.d – 8.b
Capitolo 4
1.c – 2.c – 3.b – 4.a – 5.d – 6.c – 7.c – 8.c – 9.a –
10.b – 11.a – 12.a – 13.b
Capitolo 15
1.d – 2.c – 3.d – 4.d – 5.a – 6.b
Capitolo 16
Capitolo 5
1.d – 2.b – 3.d – 4.a – 5.b – 6.c – 7.c – 8.a – 9.a
1.a – 2.b – 3.c – 4.c – 5.a – 6.d - 7.b – 8.b – 9.d –
10.b – 11.a – 12.b – 13.b
Capitolo 17
1.b – 2.a – 3.c – 4.b – 5.d – 6.d – 7.c
Capitolo 6
1.b – 2.a – 3.b – 4.c – 5.c – 6.a – 7.b – 8.d – 9.c
Capitolo 18
1.b – 2.d – 3.d – 4.a – 5.a
Capitolo 7
1.d – 2.b – 3.d – 4.e – 5.d – 6.b – 7.b – 8.d
– 9.c – 10.b
Capitolo 8
1.c – 2.d – 3.c – 4.d – 5.d – 6.d
Capitolo 9
1.a – 2.b – 3.c – 4.d – 5.a – 6.d – 7.c – 8.c
Capitolo 10
1.c – 2.c – 3.b – 4.b – 5.b – 6.b – 7.c – 8.a – 9.b
Capitolo 11
1.a – 2.a – 3.a – 4.b – 5.d – 6.b – 7.c – 8.b – 9.c
– 10.c – 11.a
5
✔
Capitolo 1
Es. 1
a. – d. – e.
Es. 2
a. F – b. V – c. V – d. F
Es. 3
Con il termine “omeostasi” si intende la capacità
di una cellula o di un organismo di mantenere costanti le caratteristiche dell’ambiente interno. L’ambiente interno, infatti, deve essere mantenuto entro
livelli tollerabili precisi per consentire alle cellule e
all’intero organismo di sopravvivere.
Es. 4
Gli organismi consumatori sono individui che ricavano energia e nutrienti degradando resti di altri
organismi. Gli animali e i decompositori ne rappresentano un esempio.
Gli organismi produttori, rappresentati dai vegetali,
sono individui che sintetizzano i nutrienti sfruttando energia e materie prime tratte da fonti non
biologiche. Il processo prende il nome di fotosintesi.
Verifiche finali - Soluzioni
oppure, ogni nuova cellula si origina da un’altra
cellula preesistente; oppure, una cellula trasmette il
materiale ereditario alla propria progenie.
Es. 2
a. F – b. F – c. F
Es. 3
c. – b. – d. – a.
Es. 4
a. 8 – b. 7 – c. 2 – d. 6 – e. 5 – f. 1 – g. 4 – h. 3 – i. 9 –
j. 11 – k. 12 – l. 14 – m. 13 – n. 10
Es. 5
In una cellula procariote il materiale nucleare (DNA)
è sparso nel citoplasma; in una cellula eucariote invece il DNA è racchiuso all’interno di un nucleo, separato dal citoplasma da una membrana nucleare.
Es. 6
In una cellula vegetale nel citoplasma sono presenti
plastidi (cloroplasti, amiloplasti) e un grosso vacuolo
che mantiene le cellule fluide. Inoltre, nella cellula
vegetale, oltre alla membrana cellulare è presente
una parete cellulare rigida.
Es. 5
Es. 7
Gli organismi viventi hanno caratteristiche molto diverse: con il termine di biodiversità si intende la variabilità degli esseri viventi. Classificare gli individui
significa ordinare in modo organico gli esseri viventi
tenendo conto della loro biodiversità.
Gli organismi viventi possono essere raggruppati
secondo diversi criteri. Per esempio possono essere
divisi sulla base della presenza o meno di un nucleo
(eucarioti o procarioti). Oppure possono essere raggruppati a seconda di come si procurano il cibo: gli
organismi produttori, le piante, e gli organismi consumatori, gli animali e i funghi.
All’interno del citoplasma, che è una miscela gelatinosa di acqua e soluti, troviamo numerosi organelli:
i mitocondri che servono per produrre energia,
i corpi del Golgi utili per assemblare molecole e
smistarle in varie vescicole, i ribosomi che intervengono nella sintesi delle proteine, i lisosomi che
intervengono per degradare scorie, i vacuoli che
servono per trasportare sostanze nel citoplasma.
Inoltre è presente il citoscheletro (microtubuli, microfilamenti) coinvolto nel movimento. Nelle cellule
vegetali inoltre è presente un grande vacuolo e vi
sono numerosi plastidi, tra i quali i cloroplasti responsabili della fotosintesi.
Es. 7
Es. 8
Es. 6
Capitolo 2
I mitocondri sono organelli presenti nel citoplasma
delle cellule. Essi sono formati da una doppia membrana, quella più interna si pieghetta molte volte.
Possono subire cambiamenti di forma, scindersi in
due parti oppure fondersi. Possiedono un proprio
DNA. Hanno l’importante funzione di degradare
molecole complesse per ottenere molecole semplici ed energia sotto forma di ATP.
Es. 1
Es. 9
Ognuna delle seguenti affermazioni è corretta: tutti
gli organismi sono formati da una o più cellule;
oppure, la cellula è la più piccola unità della vita;
Durante il trasporto attivo le molecole che devono
passare attraverso la membrana si muovono contro il gradiente di concentrazione pertanto occorre
Il produttore è la pianta, il consumatore l’animale. I
produttori sono in grado di alimentarsi autonomamente, estraendo energia dall’ambiente che li circonda, mentre i consumatori devono ingerire altri
organismi, i loro rifiuti o i loro resti.
7
✔
Verifiche finali - Soluzioni
fornire energia sotto forma di ATP perché esso possa
avvenire. Nel trasporto passivo invece le molecole si
spostano secondo il gradiente di concentrazione e
pertanto non occorre fornire energia (ATP).
Es. 2
Es. 10
Es. 3
citoplasma
Citoplasma
DNA
nel nucleo
nucleo
DNA del
più – meno – scissione – idrogeni – ossigeno – terza
fase della respirazione – fase oscura della fotosintesi
– enzimi
a. 3 – b. 5 – c. 4 – d. 2 – e. 1 – f. 6 – g. 8 – h. 7
Es. 4
a. 8 – b. 9 – c. 10 – d. 7 – e. 2 – f. 4 – g. 1 – h. 3 –
i. 5 – j. 6
Es. 5
membrana
Membrana
plasmatica
plasmatica
Una cellula vegetale
Una cellula vegetale
Es. 11
a. citoplasma,
Citoplasma,con
conribosomi
ribosomi
a.
L’energia di attivazione è quella minima quantità di
energia che occorre fornire a una reazione perché
essa abbia inizio.
Es. 6
Gli enzimi sono molecole in maggior parte proteiche che agiscono abbassando l’energia di attivazione. Essi sono specifici, cioè ciascuno reagisce con
reagenti specifici legandosi ad essi con il sito attivo.
Non partecipano direttamente alle reazioni: infatti,
al termine della reazione che hanno catalizzato sono
inalterati in modo da poter essere utilizzati in una reazione successiva.
Es. 7
b.
b. DNA nel
del nucleoide
nucleoide
c. membrana
Membrana plasmatica
c.
d.
d. parete
Parete cellulare
cellulare
La glicolisi avviene nel citoplasma delle cellule: una
molecola di glucosio viene scisso in due molecole
di acido piruvico liberando energia sotto forma di
ATP. Per far sì che questa reazione avvenga occorre
energia di attivazione pari a 2 molecole di ATP. Poiché durante la glicolisi si liberano 4 molecole di ATP
il guadagno netto di energia è pari a 2 molecole di
ATP.
e.
e. capsula
Capsula
Capitolo 4
Filo
f.f. pilo
Es. 1
a. 2 – b. 1 – c. 4 – d. 3 – e. 6 – f. 5 – g. 7
Es. 2
ribosomi – amminoacidi – tRNA – un singolo filamento – una doppia elica – timina – replicazione
– geni
g. Flagello batterico
Es. 3
g. flagello batterico
Il DNA è un acido nucleico composto da monomeri
definiti nucleotidi. Ogni nucleotide è formato da
una molecola di zucchero a 5 atomi di carbonio, il
deossiribosio, tre gruppi contenenti fosforo e una
base azotata. Le basi azotate possono essere adenina, guanina, timina, citosina. La struttura del DNA
è a doppia elica ed esiste una corrispondenza tra le
Capitolo 3
Es. 1
temperatura, pH, salinità, pressione
8
✔
basi azotate: alla base timina posta su una delle due
eliche corrisponde sull’altra la base adenina; alla
base citosina corrisponde la base guanina.
Es. 4
Le mutazioni sono variazioni permanenti nella sequenza dei nucleotidi del DNA di un cromosoma e
possono essere trasmesse ai discendenti: un nucleotide può andare perduto durante la duplicazione
del DNA oppure inserirsi nella sua elica.
Es. 5
Le cause delle mutazioni sono diverse: l’esposizione
a raggi X, a luce ultravioletta, ai raggi gamma danneggia la molecola di DNA rompendola in frammenti che vanno perduti durante la duplicazione.
Le mutazioni possono anche essere indotte da sostanze chimiche come quelle presenti nel fumo del
tabacco, che si legano irreversibilmente al DNA inducendo alterazioni nella molecola.
Es. 6
Gli amminoacidi presenti nel citoplasma sono individuati da triplette di basi, cioè da una combinazione
di tre basi. Poiché le basi sono quattro, le possibili
combinazioni sono 64: a questa serie di combinazioni
è stato dato il nome di “codice genetico”. Poiché gli
amminoacidi sono circa 20, ogni amminoacido è individuato da più di una tripletta. Vi sono inoltre triplette
di basi che non codificano per alcun amminoacido,
ma indicano l’inizio o la fine di un messaggio proteico.
Es. 7
Il DNA ha una struttura a doppia elica, mentre l’RNA
è formato da una sola elica. Lo zucchero pentoso presente nei nucleotidi di DNA è il desossiribosio, nell’RNA
è il ribosio. Le basi azotate del DNA sono adenina, guanina, citosina, timina; nell’RNA la base timina è sostituita dalla base uracile.
Capitolo 5
Es. 1
a. V – b. F – c. V – d. V – e. V – f. F
Es. 2
Verifiche finali - Soluzioni
mitotico e la membrana nucleare si dissolve. I cromatidi di ciascun cromosoma si legano alle fibre del
fuso. Nella metafase i cromosomi sono allineati nella
regione mediana del fuso. Nell’anafase i cromatidi di
ciascun cromosoma si separano e le fibre del fuso li
conducono verso poli opposti. Nella telofase attorno
ai cromosomi posti ai poli del fuso, si ricompone
una membrana nucleare: si formano così due nuovi
nuclei ciascuno con un numero di cromosomi corrispondente a quello della cellula madre.
Es. 5
Chimicamente un cromosoma è costituito da DNA e
da particolari proteine dette istoni. Durante l’interfase
il DNA si spiralizza, formando appunto i cromosomi
costituiti da due filamenti detti cromatidi, uniti in un
punto detto centromero.
Es. 6
Sono proteine che agiscono da sensori per individuare DNA danneggiato e legarsi a esso. In tal
modo, viene arrestato il ciclo cellulare e vengono
attivati i geni coinvolti nella riparazione del DNA:
risolto il problema, il ciclo cellulare riprende.
Es. 7
Il crossing over avviene durante la profase della
prima divisione meiotica. Consiste in uno scambio
di segmenti di DNA tra cromatidi dei cromosomi
della stessa coppia.
Es. 8
La duplicazione del DNA avviene prima della prima
divisione meiotica e quindi ogni cromosoma risulta
formato da due cromatidi.
Es. 9
Le cellule diploidi possiedono coppie di cromosomi
mentre nelle cellule aploidi i cromosomi sono singoli. Cellule aploidi sono i gameti e quando gameti
maschili e femminili si uniscono durante la fecondazione originano una cellula diploide chiamata
zigote.
Capitolo 6
a. 4 – b. 1 – c. 5 – d. 3 – e. 2 – f. 7 – g. 8 – h. 6 –
i. 10 – j. 9 – k. 11
Es. 1
Es. 3
Es. 2
a. 4 – b. 2 – c. 3 – d. 5 – e. 1 – f. 6
a. 2 – b. 4 – c. 1 – d. 3
Es. 4
Es. 3
La mitosi si compone di 4 fasi: profase, metafase,
anafase, telofase. Durante la profase si forma il fuso
a. F – b. V – c. F – d. V
Incrociando due ibridi Aa × Aa si ottengono 4 classi
di individui che stanno tra loro in un rapporto
9
✔
Verifiche finali - Soluzioni
fenotipico di 3:1, cioè 3 con fenotipo dominante A e
1 con fenotipo recessivo a.
Capitolo 7
Es. 1
Es. 4
a. 1 – b. 4 – c. 5 – d. 3 – e. 2
Con il termine “diibrido” si intende il genotipo di un
individuo eterozigote per due caratteri AaBb e deriva dall’incrocio tra due linee pure per entrambi i
caratteri AABB × aabb.
Es. 2
a. 3 – b. 3 – c.1 – d. 3 – e. 2
Es. 3
Es. 5
c. – a. – b. – e. – d.
Si dice che un individuo appartiene a una linea pura
se presenta gli stessi alleli, cioè se è omozigote, aa
(recessivo) oppure AA (dominante).
Es. 4
filogenesi – oceani – strato di ozono – cellule procariote – protisti
Es. 6
Es. 5
Piante parentali
omozigoti
per fiori viola
e steli lunghi
Secondo Lamark un organo usato frequentemente
tende a svilupparsi e tale modificazione viene trasmessa alla prole. L’errore compiuto da Lamarck fu
quello di ritenere che i carattere acquisiti nel corso
della vita potessero essere ereditati dalle generazioni successive. (Teoria dell’uso e non uso degli
organi).
Piante parentali
omozigoti
per fiori bianchi
e steli corti
Es. 6
Per giustificare le differenze che rilevava tra i fossili,
Cuvier enunciò la Teoria delle catastrofi secondo la
quale eventi naturali catastrofici avevano estinto le
specie del passato. Le zone rimaste spopolate sarebbero state colonizzate da individui provenienti
da altre aree geografiche che possedevano caratteristiche differenti rispetto alle specie estinte.
pptt
PPTT
a.
PT
pt
3
î
PpTt
diibrido
b.
Es. 7
Quattro tipi di gameti
PT
Pt
pT
pt
PT
PT
PPTT
c.
pT
Pt
PPTt
PpTT
pt
PpTt
Pt
PPTt
PPtt
PpTt
Pptt
pT
PpTT
PpTt
ppTT
ppTt
pt
PpTt
Pptt
ppTt
pptt
10
d.
Miller e Urey riempirono una camera di reazione
con metano, ammoniaca e idrogeno, e generarono all’interno di essa delle scariche elettriche
per simulare i fulmini abbondanti nell’atmosfera
primordiale. Dopo una settimana si erano formate
molecole organiche tra le quali gli aminoacidi. Con
questo esperimento gli studiosi hanno dimostrato
che le molecole organiche essenziali per la vita possono originarsi spontaneamente.
Es. 8
2,5 miliardi di anni fa circa si è evoluto un gruppo di
batteri, i cianobatteri, in grado di effettuare la fotosintesi liberando ossigeno. La presenza di ossigeno
nell’atmosfera primordiale ha consentito, con il passare del tempo, la formazione di gas ozono che ha
formato nell’atmosfera una barriera che impediva
alle radiazioni UV di giungere sulla Terra. Questo ha
fatto sì che la vita potesse esistere anche sulla terra
ferma.
✔
Es. 9
Secondo la teoria di Lamarck le giraffe in origine avevano il collo corto e nel corso della loro vita per poter
mangiare le foglie più alte degli alberi lo hanno sottoposto a sforzi di allungamento progressivo. La generazione successiva acquisì tale variazione e dopo
molte generazioni successive la sollecitazione continua del collo diede origine alle giraffe attuali.
Secondo Darwin invece all’inizio esistevano giraffe
con il collo corto e giraffe con il collo lungo: queste
ultime si sono rivelate più adatte all’ambiente perché potevano nutrirsi delle foglie poste in alto sugli
alberi e pertanto si sono evolute mentre quelle con
il collo corto si sono estinte.
batteri
SPECIE
Panthera tigris
GENERE
Panthera
FAMIGLIA
Felidae
Es. 2
a. fotoautotrofi: organismi foto sintetici
b. chemioautotrofi: ricavano energia da molecole
inorganiche
c. aerobi: organismi che effettuano la respirazione
d. anaerobi: individui che vivono in assenza di
ossigeno
e. eucariote: cellule con nucleo
Es. 3
Es. 4
protisti
Es. 11
a. 4 – b. 1 – c. 6 – d. 2 – e. 5 – f. 3
piante
cromisti
Procarioti
Es. 1
funghi
Classificazione di Cavalier-Smith
animali
Eucarioti
Capitolo 8
Un virus è costituito da un involucro proteico chiamato capside che racchiude una molecola di acido
nucleico o il DNA oppure RNA. Non possiede organelli citoplasmatici e per replicarsi deve obbligatoriamente introdurre il proprio DNA all’interno di una
cellula ospite.
Es. 10
Tabella 2
Verifiche finali - Soluzioni
archeobatteri
In entrambe le linee evolutive le cellule sono delimitate da una parete cellulare e il singolo cromosoma
di cui sono provvisti non è racchiuso in un nucleo.
Entrambi i gruppi si riproducono per scissione
binaria.
Es. 5
I batteri offrono benefici ad altri organismi producendo ossigeno, fissando l’azoto e agendo da decompositori. Vi sono alcuni batteri patogeni per
l’uomo. Inoltre l’uomo ricorre ai batteri per condurre
ricerca scientifica.
Es. 6
a. cocco (cellula sferica)
b. spirillo (cellula di forma spirale)
c. bacillo (cellula a forma di bastoncello)
Capitolo 9
ORDINE
Carnivora
Es. 1
a. 1 – b. 4 – c. 3 – d. 2
CLASSE
Mammalia
Es. 2
a. 9 – b. 8 – c. 7 – d. 5 – e. 3 – f. 6 – g. 4 – h. 1 – i. 2
PHYLUM o TIPO
Chordata
REGNO
Animalia
11
✔
Verifiche finali - Soluzioni
Es. 3
Es. 2
Epidermide
(di origine ectodermica)
Tessuti, organi
(di origine mesodermica)
d. – a. – b. – c.
Es. 3
a. un gametofito – uno sporofito
b. impollinazione
c. ovuli – ovari
d. pluricellulari – eterotrofi
Es. 4
Cavità intestinale
Tessuto intestinale
a. 2 – b. 5 – c. 6 – d. 4 – e. 3 – f. 1
(di origine endodermica)
Es. 5
a. I platelminti sono privi di cavità del corpo, a eccezione dell’intestino.
Pseudoceloma
Epidermide
(di origine ectodermica)
Mesentere
Tessuti, organi
(di origine mesodermica)
Gimnosperme e angiosperme appartengono alle
spermatofite ma hanno caratteristiche peculiari
che le differenziano. Le gimnosperme, per esempio
le Conifere, sono generalmente sempreverdi e producono semi che vengono definiti nudi in quanto
non sono contenuti all’interno di un frutto come invece avviene per le angiosperme. Le angiosperme
producono fiori e frutti.
Es. 6
Cavità intestinale
Tessuto intestinale
(di origine endodermica)
c. Gli anellidi possiedono un celoma pieno di liquido con lamine tissutali
(mesentere) che mantengono l’intestino in sede.
Es. 4
a. – e. – d. – c. – b.
Es. 5
Nei pesci il cuore è formato unicamente da un atrio
e un ventricolo e la circolazione è detta semplice e
completa perché il sangue passa attraverso il cuore
una sola volta e il sangue ricco di ossigeno non si
mescola con quello ricco di anidride carbonica.
Negli anfibi e nei rettili, con esclusione dei coccodrilli, il cuore è diviso in tre cavità, due atri e un ventricolo; la circolazione è detta doppia e incompleta
perché il sangue passa due volte per il cuore, una
volta come sangue arterioso, una volta invece ricco
di anidride carbonica. Nell’unico ventricolo poi vi è
una mescolanza tra i due tipi di sangue. Nei coccodrilli, negli uccelli e nei mammiferi il cuore è diviso in
4 cavità, la circolazione è doppia e completa perché,
oltre a passare due volte attraverso il cuore, il sangue arterioso non si mescola mai con quello venoso.
Capitolo 10
Es. 1
a. V – b. F – c. V – d. F
12
Il fiore è formato da foglie modificate disposte in 4
serie di verticilli. Il verticillo più esterno forma il calice, formato da sepali, poco appariscenti. Vi è poi un
secondo verticillo che forma la corolla con una serie
di petali appariscenti. All’interno della corolla vi è il
verticillo di stami che producono i gameti maschili.
Il verticillo più interno del fiore è formato da una
serie di foglie modificate che formano il carpello o
pistillo, organo che produce i gameti femminili della
pianta. La parte superiore del pistillo è detta stigma
ed è posto all’estremità di un peduncolo chiamato
stilo. La porzione basale del carpello è detto ovario
e ospita uno o più ovuli.
d. Stame
Filamento Antera
c. Petali
(l’insieme di tutti
i petali forma
la corolla)
b. Sepalo
(l’insieme di tutti
i sepali forma il calice)
e. Carpello
Stigma
Stilo
Ovario
Ovulo
(nell’ovario)
a. Ricettacolo
✔
Capitolo 11
Verifiche finali - Soluzioni
Es. 5
a. 2 – b. 10 – c. 3 – d. 5 – e. 1 – f. 4 – g. 6 – h. 8 –
i. 7 – j. 9
I nervi somatici riportano i segnali a e da i muscoli
scheletrici, i tendini e la pelle. I nervi motori trasportano i segnali alla muscolatura liscia, al muscolo cardiaco e alle ghiandole.
Es. 2
Es. 6
b. – d. – c. – a.
Le sinapsi sono i punti di contatto tra due cellule
nervose e hanno la funzione di propagare gli impulsi
nervosi. L’arrivo dell’impulso alla sinapsi provoca
la fuoriuscita dei neurotrasmettitori che diffondo
nello spazio fra le cellule. Vengono quindi raccolti
dalla cellula postsinaptica provocando in essa una
diversa distribuzione delle cariche elettriche, cioè si
ha la trasmissione del segnale.
Es. 1
Es. 3
a.
Es. 4
neuroni – nucleo – citoplasmatiche – dendriti
– assone
Es. 5
a. Tessuto epiteliale: riveste le superfici del corpo e
delimita le cavità interne.
b. Tessuto connettivo: congiunge e aggrega le
parti del corpo, con funzione strutturale.
c. Tessuto muscolare: muove le parti del corpo.
d. Tessuto nervoso: rileva gli stimoli e trasmette
segnali.
Es. 7
Es. 6
Es. 8
b.
Es. 7
L’omeostasi implica l’interazione tra recettori sensoriali, i rilevatori di stimoli specifici, cervello, muscoli
e ghiandole. Questi recettori sensoriali sono le sentinelle che controllano le variazioni dell’organismo e le
inviano al cervello. Grazie a un meccanismo di retroazione negativo, feedback negativo, il rilevamento di
una variazione induce una risposta che la contrasta.
Il gusto è un senso che si sviluppa per il legame
di alcune molecole a chemiocettori, il che innesca
potenziali d’azione poi inoltrati alla corteccia cerebrale e al sistema limbico. I recettori del gusto sono
concentrati nelle gemme gustative sulla lingua e sul
rivestimento della bocca.
Midollo spinale
Sostanza bianca
Radice ventrale
del nervo spinale
(assoni dei neuroni motori)
Nervo spinale
Sostanza
grigia
Radice dorsale
del nervo spinale
(assoni dei neuroni
sensoriali)
Meningi
Vertebra
Es. 8
Epidermide – derma – ipoderma
Capitolo 12
Es. 1
a. 7 – b. 10 – c. 5 – d. 12 – e. 13 – f. 8 – g. 3 – h. 1 –
i. 11 – j. 4 – k. 9 – l. 2 – m. 6
Es. 2
a. F – b. V – c. V – d. V
zzazione
Localizzazione
sco
delintervertebrale
disco interve
intervertebrale
Es. 3
a. dal cervello.
b. dal sistema nervoso centrale e dal sistema nervoso periferico.
c. sistema nervoso periferico.
Es. 4
d. – e. – c. – b. – a.
13
✔
Verifiche finali - Soluzioni
Es. 9
Capitolo 13
Es. 1
Vaso
sanguigno
a. 4 – b. 1 – c. 5 – d. 3 – e. 2
Es. 2
a. V – b. F – c. V – d. V – e. F – f. V
Inizio di
un nervo
ottico
Fovea
con il
maggior
numero
Es. 3
a. Le cellule del sistema osseo si chiamano
osteociti.
b. Il tessuto spugnoso si trova all’estremità delle
ossa lunghe.
c. Il midollo osseo giallo contiene cellule adipose.
d. Le cartilagini sono tessuto connettivo.
Es. 10
Ipotalamo
Ghiandola pineale
(epifisi)
Ghiandola pituitaria
Ghiandola tiroidea
o tiroide con ghiandole
paratiroidee situate
sulla superficie posteriore
Ghiandola timica o timo
Ghiandole surrenali
Pancreas
Gonadi (ovaie o testicoli)
14
✔
Verifiche finali - Soluzioni
Es. 4
Es. 2
Ossa – volontari – striato – liscio – miofibrille – miosina – actina – sarcomero
a. F – b. V – c. F – d. V – e. V – f. V – g. F – h. F
Es. 5
c. – a. – d. – b. – e.
La linea Z è una sottile linea scura che si trova a metà
delle bande chiare di actina.
Es. 4
Es. 6
Un sarcomero contiene sia miosina sia actina perché
è la zona che si trova fra due linee Z.
No. La contrazione muscolare avviene perché i filamenti di actina scorrono lungo quelli di miosina;
le teste di miosina si legano ai filamenti di actina
trascinandoli verso il centro del sarcomero che si
accorcia perché le sue estremità sono più vicine fra
loro.
Es. 7
Tessuto osseo
compatto
Tessuto
osseo
spugnoso
Sede del
midollo giallo
Canale di trasporto
dei nutrienti
Es. 3
a. Il battito cardiaco si origina da un impulso che
parte dal nodo seno atriale (nodo SA).
b. Il sangue passa dalle arterie ai capillari.
c. Il sangue arterioso è ricco di ossigeno.
d. Il sistema linfatico è costituito quasi esclusivamente di plasma sanguigno e globuli bianchi.
Es. 5
a. 80/120 mmHg.
b. È la pressione massima del ciclo cardiaco e corrisponde alla contrazione dei ventricoli che forza
il sangue nelle arterie.
c. È la pressione arteriosa più bassa del ciclo
cardiaco e corrisponde al rilassamento dei
ventricoli.
Es. 6
a.
b.
c.
d.
e.
f.
plasma
linfa
nodo SA
nodo AV
diaframma
glottide
Es. 8
Capitolo 15
Femore
Es. 1
a. 2 – b. 4 – c. 3 – d. 1
Rotula
Es. 2
a. 5 – b. 3 – c. 2 – d. 1 – e. 4
Cartilagine
Crociato
Es. 3
a. F – b. F – c. F – d. V – e. V – f. V
Es. 4
Menisco
Tibia
Fibula
a. meccanismo mediante il quale certi microrganismi inglobano sostanze solide o altri
microrganismi.
b. preparati che, se somministrati a un individuo,
sono in grado di provare una risposta immunitaria specifica per un determinato germe
patogeno.
Es. 5
Capitolo 14
Es. 1
a. 6 – b. 3 – c. 8 – d. 5 – e. 1 – f. 2 – g. 7 – h. 4 – i. 9
a. Tutte le sostanze che stimolano gli anticorpi
sono dette antigeni.
b. Gli anticorpi sono prodotti dai linfociti.
c. I fagociti sono particolari globuli bianchi.
15
✔
Verifiche finali - Soluzioni
Es. 6
Es. 7
Fegato
Stomaco
Dotto biliare
Questo anticorpo
può legarsi
a un tipo
di virus
Questo anticorpo
può legarsi
a una specie
di batteri
Es. 7
I linfociti si classificano in linfociti T killer, che aggrediscono direttamente gli agenti patogeni; linfociti
T helper, che stimolano la risposta immunitaria e
ne aumentano l’efficacia; linfociti T soppressor o
infiammatori, che regolano la risposta immunitaria.
Chimo
Cistifellea
Intestino
tenue
Cellule che producono enzimi
Es. 8
Apparato digerente
Organi
accessori
Organi
access
Bocca
Ghiandole saliva
Ghiandole
Ghiandole
salivari
Es. 8
a. infiammazione
b. autoimmunità
c. Risposta immunitaria cellulo-mediata
Pancreas
Faringe (gola)
Capitolo 16
Es. 1
a. 5 – b. 4 – c. 3 – d. 2 – e. 1
Esofago
Es. 2
a. 5 – b. 3 – c. 2 – d. 4 – e. 1 – f. 7 – g. 6
Stomaco
Fegato
Es. 3
a. F – b. V – c. V – d. F – e. V – f. F – g. V
Es. 4
Cistifellea
a. gastrico – enzimi
b. pepsina – HCl
c. cervello
Es. 5
a. assimilazione – b. duodeno – c. peristalsi
Es. 6
Pancreas
Intestino tenue
Intestino crasso
(colon)
e. – b. – c. – f. – g. – a. – d. – h.
Retto
Ano
16
✔
Es. 9
Verifiche finali - Soluzioni
Es. 3
a. V – b. F – c. F – d. V – e. V – f. F – g. V
Cuore
Es. 4
Diaframma
inibire – ispessito – fecondato – fecondazione – annida – la gravidanza
Es. 5
Rene
Ghiandola
surrenale
Uretere
a.
b.
c.
d.
e.
Menopausa
Testicoli
Endometrio
Spermatogenesi
Oogenesi
Es. 6
Il ciclo mestruale si manifesta perché, durante la
fase luteinica l’endometrio si ispessisce per poter
accogliere l’eventuale ovulo fecondato. Se la fecondazione non avviene, la parete dell’endometrio si sfalda e dalla vagina fuoriesce una piccola
emorragia.
Vescica
urinaria
Uretra
Es. 7
Capitolo 17
Es. 1
a. 4 – b. 8 – c. 2 – d. 1 – e. 6 – f. 7 – g. 9 – h. 3 – i. 5
Es. 2
a. 1 – b. 3 – c. 2 – d. 4
Al termine dei nove mesi di gravidanza inizia il travaglio, ovvero l’utero incomincia a produrre contrazioni sempre più frequenti e forti che inducono
lo stiramento del collo dell’utero che spinge il feto
nel canale del parto. Il feto viene espulso in seguito
alle contrazioni sempre più intense del travaglio
che producono riflessi che agiscono sui muscoli
addominali.
Es. 8
Dotto eiaculatorio
Uno dei due dotti che portano
lo sperma al pene
Prostata Ghiandola
esocrina che contribuisce
alla formazione dello sperma
Vescicola seminale
Una delle due ghiandole
che producono liquido zuccherato
per lo sperma
Vescica
Uretra Dotto
Dottoche
checonduce
conduce
corpo
lo sperma fuori dal
da lcorpo
Ghiandola bulbouretrale
Una delle due ghiandole
che secernono muco nell’uretra
Pene Organo preposto
al rapporto sessuale
Ano
Dotto deferente
Uno dei due lunghi condotti
che portano lo sperma verso il pene
Scroto
Cilindri
di tessuto
spugnoso
Uretra
Epididimo
Uno dei due dotti dove gli spermatozoi
maturano e vengono immagazzinati
Testicoli
Testicoli
Una
Uno delle
delledue
duegonadi
gonadiche
cheproducono
producono
spermatozoi
spermatozoieetestosterone
testosterone
17
✔
Verifiche finali - Soluzioni
Es. 9
Ovaio Una delle due gonadi femminili.
Produce gli ovuli e secerne gli ormoni sessuali femminili.
Ovidotto Uno dei due dotti attraverso cui gli
ovociti vengono sospinti da un ovaio all’utero;
sede abituale della fecondazione.
Utero Camera in cui l’embrione si sviluppa.
Comprende il miometrio (strato muscolare liscio) e
l’endometrio (rivestimento epiteliale). La porzione inferiore
ristretta (la cervice) secerne il muco nella vagina.
Vescica
urinaria
Apertura
della cervice
Vagina Organo deputato al rapporto sessuale;
canale del parto.
Clitoride Organo erettile altamente sensibile. Esternamente
è visibile solamente l’estremità; la parte principale dell’organo si estende internamente su entrambi i lati della vagina.
Uretra
Piccole labbra Paio di pliche cutanee interne (labbra minori).
Ano
Grandi labbra Paio di pliche cutanee adipose esterne
(labbra maggiori).
Ghiandola
vestibolare
Capitolo 18
Es. 1
a. 2 – b. 4 – c. 3 – d. 1 – e. 5
Es. 2
a. habitat – b. nicchia ecologica – c. comunità – d. ecosistema
Es. 3
Azoto
atmosferico
Tessuti
animali,
escrementi
a. Fissazione
dell’azoto
e
Gli animali
si nutrono
dei vegetali
Fulmini
Tubercoli
radicali
Decomposizione
a opera di funghi
e batteri
f.
Denitrificazione
a opera di batteri
denitrificanti
Sali di azoto
Assimilazione nelle
cellule vegetali
d.
c.
18
Nitrati
nel suolo
Ammoniaca
nel suolo
e.
Batteri
azotofissatori
b.
Batteri
azotofissatori
✔
Verifiche finali - Soluzioni
Es. 4
Es. 5
In un ecosistema si individuano organismi produttori che sono in grado di trasformare materiale inorganico in materiale organico, sfruttando energia
luminosa ed effettuando quindi la fotosintesi: sono
rappresentati dagli autotrofi.
Vi sono poi i consumatori (primari, secondari, terziari), si nutrono dei produttori direttamente o indirettamente nutrendosi di altri consumatori: sono
rappresentati dagli eterotrofi.
I decompositori sono individui che si nutrono di
resti di animali e vegetali, e sono i batteri e i funghi.
Una comunità può essere influenzata sia da fattori
abiotici sia da fattori biotici. I fattori abiotici sono
rappresentati dal terreno, dall’acqua, dalla luce,
dalla temperatura… I fattori biotici sono invece rappresentati dalle interazioni tra le diverse specie di
una comunità. La predazione e il parassitismo sono
esempi di interazioni competitive che possono alterare la struttura di una comunità.
19
1
Nuove verifiche
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Osserva la seguente serie di figure e indica per ciascuna immagine di che livello di organizzazione
della vita si tratta.
a.
g.
.........................
...........................
b.
.........................
h.
...........................
c.
.........................
i.
...........................
d.
.........................
l.
...........................
e.
.........................
m.
f.
.........................
20
...........................
1
2. Rispondi vero (V) o falso (F) alle seguenti
affermazioni.
b. Gli individui produttori producono . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . utilizzando . . . . . . . . . . .
a. Il numero di specie presenti sulla Terra
V F
è ormai definitivamente noto.
.................................................
D (MJJOEJWJEVJDPOTVNBUPSJQSPEVDPOPFOFS
b. Gli atomi formano sono il livello
precedente alle cellule.
V F
c. Il DNA permette di trasmettere alla
progenie il proprio codice genetico.
V F
d. I sistemi di organi non interagiscono
V F
fra loro.
e. L’ecosistema è costituito da una
comunità che interagisce con il proprio
V F
ambiente fisico.
f. Per sopravvivere, gli organismi
necessitano di nutrienti ed energia.
Nuove verifiche
V F
3. Completa le seguenti frasi.
HJB VUJMJ[[BOEP .................................................
4. Scrivi in ordine di complessità i seguenti
termini:
a. organo
b. atomo
c. tessuto
d. organismo
e. molecola
f. cellula
a. Gli eucarioti sono organismi il cui DNA è
…..
…...
…...
…...
…...
…..
................................................
.................................................
21
2
Nuove verifiche
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Poni i seguenti termini nelle figure rappresentanti la cellula animale e vegetale:
1. nucleo - 2. citoplasma - 3. membrana cellulare
- 4. vacuolo - 5. cloroplasto - 6. parete cellulare 7. mitocondrio - 8. apparato del Golgi - 9. reticolo
endoplasmatico - 10. membrana nucleare
...........
...........
...........
...........
...........
...........
...........
...........
...........
...........
...........
...........
...........
...........
...........
...........
...........
3. Completa le frasi scegliendo l’alternativa
appropriata.
a. La teoria cellulare afferma che:
1. gli esseri viventi sono visibili al microscopio;
2. tutti gli organismi sono formati da cellule
procariote;
3. tutte le cellule derivano da altre cellule.
b. La membrana cellulare è formata da:
1. un doppio strato di proteine intervallato
da lipidi;
2. un polisaccaride detto cellulosa;
3. un doppio strato di fosfolipidi intervallato da proteine.
c. La cellula vegetale si differenzia dalla cellula
animale:
1. per la presenza della parete cellulare, dei
cloroplasti e dei mitocondri;
2. per la forma e per l’assenza della membrana nucleare;
3. per la presenza di un vacuolo molto grande, della parete cellulare e per i cloroplasti.
4. Completa le frasi ponendo i termini mancanti
negli appositi spazi, scegliendoli fra quelli
elencati:
.......... .
2. Rispondi vero (V) o falso (F) alle seguenti
V F
ribosomi - mitocondri - reticolo endoplasmatico
- apparato del Golgi - lisosomi - vacuolo - cloroplasti - ciglia - flagelli - nucleolo - organello - microtubulo - parete cellulare - RNA
b. Tutte le cellule hanno la stessa forma. V F
a. I . . . . . . . . . . . . . . sono ricchi di RNA e servono
affermazioni.
a. Tutti gli organismi sono formati da
cellule.
22
c. I mitocondri assorbono l’energia
luminosa.
V F
d. Il DNA è contenuto nel nucleo.
V F
e. La cellula procariote possiede un
nucleo ben definito.
V F
f. La cellula autotrofa possiede la
clorofilla.
V F
g. I mitocondri si trovano solo nelle
cellule vegetali.
V F
per la sintesi delle proteine.
b. Le . . . . . . . . . . . . . . e i. . . . . . . . . . . . . . servono al
movimento della cellula.
c. Il . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . serve per il trasporto dei materiali all’interno della cellula.
d. La . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . conferisce
rigidità alla cellula.
2
e. Nelle cellule vegetali il . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
è generalmente unico e molto grande.
f. Le sostanze che non servono più alla cellula
vengono digerite e distrutte nei . . . . . . . . . . . . . . .
g. Le cellule vegetali sono in grado di assorbire l’energia luminosa perché possiedono i
Nuove verifiche
c. Si parla di . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . quando sostanze solide o liquide entrano nelle cellule. Si
parla di . . . . . . . . . . . . . . . . quando sostanze fuoriescono dalla cellula.
d. Ciglia, flagelli, centrioli sono formati da
......................... .
.................................................
e. La membrana cellulare è formata da . . . . . . . . . .
5. Completa le seguenti frasi con i termini che
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . e da . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
ritieni più corretti.
............................................... .
a. Il trasporto passivo non . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
f. Per osservare le cellule si utilizzano . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . e comprende
.................................... e ...........
....................... e...................... .
........................... .
b. La membrana plasmatica è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
...............
g. La teoria cellulare afferma che tutti gli orga-
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . perché
nismi viventi sono formati da cellule e che
permette il passaggio solo di certe sostanze.
................................................
.................................................
23
3
Nuove verifiche
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Metti una F (fotosintesi) o una R (respirazione)
3. Completa le seguenti frasi.
in corrispondenza di ciascuna affermazione.
a. I reagenti sono: biossido di carbonio
e acqua.
F R
b. I prodotti sono: biossido di carbonio,
F R
acqua ed energia.
c. I prodotti sono: glucosio e ossigeno.
F R
d. Avviene nei mitocondri.
F R
e. I reagenti sono: glucosio e ossigeno.
F R
f. Avviene nei cloroplasti.
F R
g. Comprende il ciclo di Krebs.
F R
h. Comprende il ciclo di Calvin.
F R
2. Completa le frasi scegliendo l’alternativa
appropriata.
a. La . . . . . . . . . . . . . . . . . . è comune sia alla respirazione sia alle fermentazioni.
b. La . . . . . . . . . . . . . . . . . . si compone di . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . e di fase oscura.
c. Gli . . . . . . . . . . . . . . . . . . abbassano l’energia di
...................
d. Il ciclo di . . . . . . . . . . . . . . . . . . avviene durante la
respirazione cellulare, nei . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
e. Al termine della fermentazione alcoolica si
produce . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (Alcol
etilico).
a. La fermentazione avviene:
1. in presenza di ossigeno;
2. in assenza di ossigeno;
f. Al termine della fase luminosa si ottengono
..................,...............,..............
3. nei mitocondri.
g. La respirazione cellulare si compone di
b. I reagenti della respirazione cellulare sono:
1. acqua, ossigeno, glucosio;
2. glucosio, ossigeno;
3. glucosio, anidride carbonica, ossigeno.
c. La fotosintesi clorofilliana produce:
1. ossigeno, biossido di carbonio e acqua;
2. glucosio, acqua ed energia;
3. ossigeno, glucosio e acqua.
....,................................
h. Nelle reazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . si produce
energia
mentre
nelle
reazioni
. . . . . . . . . . . . . . . . . . si consuma energia.
4. Completa il seguente schema.
d. La respirazione cellulare serve per:
C6H12O6 + . . . . . . . . + 6 H2O + . . . . . . . . . . . + 38 ATP
1. produrre energia per la cellula;
Glucosio + . . . . . . . . . . . . . . . . . + . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
2. produrre sostanze nutritizie;
+ acqua + energia
3. consumare ossigeno.
24
................., ..............................
3
Nuove verifiche
5. Completa la seguente figura.
...................
. . . . . . . . . . . . . . . . . ............
...................
........
........
........
. . . . . . . . . . . . . . .....
25
4
Nuove verifiche
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Completa la frase scegliendo l’alternativa
appropriata.
3. Metti in ordine le seguenti frasi.
a. Il tRNA si posizionano a livello dei ribosomi
portando l’amminoacido corrispondente al
proprio anticodone.
a. Il codice genetico è formato da:
1. 4 triplette;
2. 32 triplette;
3. 64 triplette.
b. Ogni tripletta o codone del codice genetico
individua:
1. una proteina;
2. una vitamina;
3. un amminoacido.
c. Il processo mediante il quale una molecola
di mRNA si forma sul modello di un tratto di
DNA viene detto:
1. duplicazione;
b. L’RNA messaggero, dopo aver trascritto il
messaggio contenuto nella molecola di
DNA, esce dal nucleo e si porta nei ribosomi,
nel citoplasma.
c. Quando la cellula necessita di una proteina,
il DNA apre la doppia elica in corrispondenza
delle triplette che codificano per la proteina
stessa.
d. Gli amminoacidi trasportati nei ribosomi dai
tRNA si legano formando la molecola proteica. La sintesi termina quando sull’RNA messaggero vi è una tripletta Stop.
..............................................
2. traduzione;
4. Metti in evidenza le differenze tra DNA ed
3. trascrizione.
RNA.
d. La sintesi proteica inizia nel:
1. nucleo;
CONFRONTO DNA E RNA
2. citoplasma;
DNA
3. ribosomi.
RNA
................................ ................................
2. Completa le seguenti frasi.
................................ ................................
Il nucleotide del DNA è costituito da . . . . . . . . . . . . . ,
................................ ................................
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . e da . . . . . . . . . . . .
................................ ................................
....................
................................ ................................
La
duplicazione
del
Dna
è
definita
................................ ................................
.....................
................................ ................................
Si distinguono . . . . . . . . tipi di RNA: . . . . . . . . . . . . . . . ,
................................ ................................
..................,...................
................................
Il codice genetico è costituito da . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
di basi e 61 identificano aminoacidi 3 si chiamano triplette . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
26
................................
4
5. Rispondi vero (V) o falso (F) alle seguenti
Nuove verifiche
6. Completa la seguente figura.
affermazioni.
a. Il DNA è un polimero costituito da
quattro tipi di nucleotidi.
V F
b. I due filamenti di DNA sono
complementari solo in certi tratti.
V F
c. Un errore di duplicazione non
corretto genera una mutazione.
V F
d. DNA e RNA svolgono funzioni molto
V F
simili.
e. L’uracile è una base azotata del DNA. V F
f. La guanina si combina sempre con
la citosina.
V F
g. Alcuni amminoacidi sono codificati
da più di un codone.
V F
h. L’anticodone è posizionato su una
delle estremità del mRNA.
.......................
V F
.......................
.......................
.......................
27
5
Nuove verifiche
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Indica con una M le affermazioni relative alla
mitosi e con una T le affermazioni relative
alla meiosi.
a. Si ottengono cellule diploidi (2n).
M T
b. Si accoppiano i cromosomi omologhi M T
h. Si forma il fuso.
i. I cromatidi si dividono.
j. Scompare il fuso.
Profase: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Metafase: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
c. Le cellule ottenute sono uguali tra
loro.
M T
Anafase: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
d. Si formano le tetradi.
M T
Telofase: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
e. Le cellule ottenute sono diverse dalla
M T
cellula che le ha originate.
f. Da una cellula madre si originano
quattro cellule figlie.
M T
g. Le cellule figlie sono aploidi (n).
M T
h. Avviene in tutte le cellule somatiche. M T
i. Da una cellula madre si originano
due cellule figlie.
j. Avviene solo nelle cellule
riproduttive.
Citodieresi: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
3. Completa le seguenti frasi.
a. La . . . . . . . . . . . . . . . è la divisione delle cellule
somatiche.
b. Nella . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . si distinguono due
divisioni successive.
M T
c. Il . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . avviene
M T
durante la Meiosi I.
2. Indica in quali fasi della divisione cellulare
d. Con la meiosi a partire da una cellula
avvengono i fenomeni indicati (utilizza le
lettere).
madre diploide si formano quattro cellule
a. I cromosomi migrano verso i poli opposti
della cellula.
b. Scompare la membrana nucleare.
................
e. Quando due gameti si uniscono formano
uno . . . . . . . . . . . . . . . .
c. Si riforma la membrana nucleare.
d. I centrioli migrano ai poli opposti della cellula.
e. I cromosomi si despiralizzano.
f. Il citoplasma si divide.
g. I cromosomi si dispongono lungo l’equatore
del fuso.
f. Il crossing over si verifica tra . . . . . . . . . . . . . . . . . .
...........................
4. Le fasi della mitosi avvengono nel seguente
ordine.
a. profase, anafase, telofase, metafase
b. profase, metafase, anafase, telofase
c. profase, telofase, anafase, metafase
28
5
Nuove verifiche
5. Che cosa rappresenta la seguente immagine?
A
A
a
a
B
B
b
b
A
A
a
a
B
b
b
B
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
29
6
Nuove verifiche
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Quale di queste tabelle rappresenta la
discendenza di due piante a fiore rosso
eterozigote?
a.
RR
RR
Rr
Rr
3. Completa la frase scegliendo l’alternativa
appropriata.
a. La trasmissione dei caratteri ereditari avviene attraverso gli:
1. ormoni;
2. acidi nucleici;
3. amminoacidi.
b.
RR
Rr
Rr
rr
b. Le mutazioni sono cambiamenti improvvisi
nell’ereditarietà dei caratteri che apportano:
1. sempre beneficio;
2. sempre danno;
c.
RR
RR
RR
RR
3. a volte beneficio a volte danno.
c. Secondo Mendel la percentuale degli eterozigoti nella prima generazione è:
d.
1. 100%;
Rr
Rr
2. 50%;
Rr
Rr
3. 25%.
2. Considera il carattere semi lisci (L) e semi rugosi (l) e compila le seguenti tabelle. Scrivi,
sotto a ogni genotipo, il corrispondente
fenotipo.
L
L
l
....
....
....
....
l
....
....
....
....
L
L
l
....
....
....
....
l
....
....
....
....
d. Un individuo che presenta entrambi gli alleli
o dominanti o recessivi è detto:
1. omologo;
2. omozigote;
3. eterozigote.
e. Dall’incrocio AAxAa la percentuale di eterozigoti è:
1. 25%;
2. 50%;
3. 75%.
f. Dall’incrocio aaBBxaabb la percentuale di
omozigoti recessivi per entrambi i caratteri è:
1. 50%;
2. 100%;
30
L
L
l
....
....
....
....
l
....
....
....
....
3. 0%.
6
4. Completare le seguenti frasi.
Nuove verifiche
5. Completa le seguenti tabelle e indica per entrambe il rapporto fenotipico.
a. Si dice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . un individuo che
possiede gli alleli di uno stesso gene diversi.
Gameti
vv
.................................................
VV
.....
.....
v
Gameti
d. L’aspetto esteriore di un carattere si dice
V
.....
v
b. Gli ibridi sono . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
c. I . . . . . . . . . . . . . . . . . . . si trovano sui cromosomi.
V
.....
e. Il rapporto fenotipico 9:3:3:1 è stato individuato da Mendel nella . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
......................................................
.................................................
Gameti
f. Aa indica un individuo con genotipo
. . . . . . . . . . . . . . . . . e fenotipo . . . . . . . . . . . . . . . . . .
v
V
.....
.....
.....
.....
v
g. Incrociando 2 individui eterozigoti si otten-
.................................................
v
Gameti
gono individui con un rapporto fenotipico di
.....................................................
31
7
Nuove verifiche
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Indica le analogie e le differente che si ri-
3. Seguendo la classificazione di Linneo, or-
scontrano tra la teoria evolutiva di Lamarck
e quella di Darwin.
dina i seguenti termini da quello che indica
il raggruppamento più ampio a quello meno
ampio:
Analogie:
......................................................
a. famiglia
b. specie
......................................................
c. tipo
......................................................
d. regno
......................................................
e. ordine
......................................................
f. genere
g. classe
Differenze:
......................................................
......................................................
......................................................
...........................................
4. Completa le seguenti frasi scegliendo il termine adatto.
a. Secondo . . . . . . . . . . . . . . . . . le modificazioni
sono dovute all’adattamento all’ambiente,
......................................................
......................................................
......................................................
2. Completa le seguenti frasi.
a. Secondo Lamarck l’. . . . . . . . . . . . . . . . . era un
fattore che determinava l’evoluzione.
b. Organi che hanno la stessa struttura ma hanno funzioni diverse sono detti . . . . . . . . . . . . . .
.................................................
c. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . enunciò la teoria delle
Catastrofi.
d. Secondo Darwin alla base dell’evoluzione vi
è la . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
32
mentre per . . . . . . . . . . . . . . . . . sono casuali.
b. Le teorie . . . . . . . . . . . . . . . . . affermano che le
specie hanno subito dei cambiamenti nel
corso dei secoli.
c. Prove dell’evoluzione dei viventi derivano
dall’analisi dei . . . . . . . . . . . . . . . . . . . e da studi di
...................................
d. La
...........................................
favorisce quegli individui che meglio si adattano all’ambiente.
7
5. Indica schematicamente la sequenza dell’e-
Nuove verifiche
6. Che cosa rappresenta la seguente figura?
voluzione cellulare.
21
3
a. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Pterosauro
.................................................
4
1
b. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
2
.................................................
Gallina
3
c. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
2
.................................................
3
d. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
2
3
Pinguino
1
1
4
5
.........................................
Rettile capostipite
2 3
4
5
Delfino
1
2
Pipistrello
3
1
4
5
2
3
4
5
Uomo
1
2
3
4
5
Elefante
.....................................................................
33
8
Nuove verifiche
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Completa le seguenti frasi.
3. Riconosci le diverse forme batteriche nella
seguente figura:
a. I batteri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . utilizzano
come fonte di energia la luce del Sole.
.......
........................
.....................
b. I Virus possono avere al loro interno o
..............
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . oppure . . . . . . . . . . . . . . . . . .
..........
c. I . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . infettano i virus.
..........
d. Gli individui . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . vivono in
........
presenza di ossigeno.
e. I cianobatteri effettuano la . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
f. I batteri anaerobi vivono in assenza di
...............................
g. I procarioti in situazioni estreme producono
una . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . resistente.
h. Batteri ed archeobatteri sono individui
...............................
2. Ordina in maniera sequenziale le seguenti
affermazioni.
a. I nuovi virus prodotti escono dalla cellula e
ne infettano altre.
b. Il virus inocula nella cellula il proprio acido
nucleico.
c. La cellula seguendo le istruzioni dell’acido
nucleico virale produce nuovi virus.
d. Per riprodursi un virus penetra in una cellula
.................................................
4. Rispondi vero (V) o falso (F) alle seguenti
affermazioni:
a. I Virus possiedono mitocondri.
V F
b. Virus in latino significa veleno.
V F
c. I virus causano malattie infettive.
V F
d. Tutte le malattie infettive hanno
bisogno di un vettore di malattia.
V F
e. I batteri sono organismi eucarioti.
V F
f. I batteri hanno forme diverse.
V F
g. Gli archeobatteri vivono in ambienti
estremi.
V F
h. Il capside è una struttura proteica
presente nei virus.
V F
5. Indica almeno tre “luoghi estremi” in cui si
possono sviluppare gli archeobatteri.
a. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
b. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
c. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
34
9
Nuove verifiche
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Individua le affermazioni sbagliate
3. Completa le seguenti frasi.
a. Gli animali sono organismi autotrofi.
a. I cordati sono animali che presentano un
b. I platelminti sono chiamati anche vermi
piatti.
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . , un sistema circolatorio
c. Le spugne appartengono al Regno delle
alghe.
completo.
d. Branchie e polmoni servono per gli scambi
gassosi.
. . . . . . . . . . . . . e un . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
b. Gli artropodi hanno uno . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
esterno.
e. Uccelli e rettili sono vivipari.
f. I poriferi o spugne sono animali terrestri che
vivono vicino alle coste.
g. Il fenomeno della muta avviene negli insetti.
c. Gli anellidi si distinguono in . . . . . . . . . . . . . . . . .
e in . . . . . . . . . . . . . . . . . .
d. Il sistema nervoso dei platelminti è costituito
h. Dal mare gli organismi, evolvendosi, hanno
conquistato la terraferma.
da . . . . . . . . . . . . . . . . . e da . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
i. Si ritiene che anche gli animali come i vegetali si siano evoluti dai protisti.
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . sono tessuti embrionali.
e........................,.................... e
4. Individua la risposta esatta.
j. Uccelli e mammiferi sono omeotermi.
a. I cordati si dividono in:
...........................................
1. urocordati, cefalocordati, vertebrati;
2. Rispondi vero (V) o falso (F) alle seguenti
2. urocordati, cefalopodi, gasteropodi;
affermazioni:
a. Gli anellidi hanno simmetria
bilaterale
3. mammiferi, ciclostomi, vertebrati.
b. I vertebrati comprendono:
V F
b. Le spugne hanno simmetria raggiata V F
1. pesci, anfibi, urodeli, ciclostomi, echinodermi, mammiferi;
c. Nei celenterati esistono due tessuti
V F
2. ciclostomi, pesci, anfibi, rettili, uccelli,
mammiferi;
d. Gli artropodi hanno sistema
circolatorio chiuso
V F
3. ciclostomi, cheloni, gasteropodi, pesci
uccelli.
e. Il sistema acquifero è caratteristico
degli echinodermi
c. La circolazione del sangue negli anfibi è:
V F
1. doppia e completa
2. doppia e incompleta
3. semplice e incompleta
35
10
Nuove verifiche
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Completa le seguenti frasi.
4. Completa la figura con i termini mancanti.
a. Le . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . appartengono alle
.............
..................
..................
Gimnosperme.
.........
........................
........................
b. I funghi sono individui . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
c. Nelle . . . . . . . . . . . . . . . . . il gametofito prevale
..............
..............
nel ciclo vitale
d. Alle
spermatofite
appartengono
le
. . . . . . . . . . . . . . . . . e le . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
.........
.............
......................
......................
.........
..................
..................
.............
e. Le felci appartengono alle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
2. Rispondi vero (V) o falso (F) alle seguenti
affermazioni.
5. Completa la figura con i termini mancanti.
...........
a. L’impollinazione è essenziale per la
riproduzione.
V F
.............
........ ......... ........
....... ........
b. L’endosperma è contenuto nell’ovulo. V F
c. I funghi sono formati da un micelio.
V F
d. Il ciclo vitale delle felci è dominato
dal gametofito.
V F
e. Il frutto è una modificazione
dell’ovario.
V F
............
...........
3. Associa gli individui elencati al gruppo cui
appartengono.
a. felci
1. briofite
b. muschi
2. funghi
c. lieviti
3. briofite
d. piante con fiore
4. angiosperme
e. epatiche
5. pteridofite
.........
36
.........
.........
.........
.........
.........
...............
10
6. Completa le seguenti frasi.
a. Le . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . sono piante che non
hanno un tessuto vascolare rinforzato con
.................................................
b. Con . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . si
intende il succedersi nel ciclo vitale di una
pianta tra una generazione aploide e una
.................................................
Nuove verifiche
c. Le . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . sono piante che
producono semi non contenuti in un
.................................................
d. L’impollinazione può essere effettuata dal
. . . . . . . . . . . . . . . . . o da un . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
.............
e. Nei funghi il . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . è costituito
da un intreccio di . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
37
11
Nuove verifiche
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Completa la seguente mappa.
2. Per ciascun tipo di tessuto descrivi le caratteristiche delle cellule che lo costituiscono.
..............................
tessuto
epiteliale
..............................
..............................
a. Tessuto epiteliale
......................................................
......................................................
......................................................
..............................
......................................................
......................................................
connettivo lasso
..............................
tessuto
connettivo
..............................
b. Tessuto connettivo
......................................................
......................................................
......................................................
..............................
..............................
......................................................
......................................................
c. Tessuto muscolare
striato
tessuto
muscolare
..............................
......................................................
......................................................
......................................................
..............................
......................................................
......................................................
d. Tessuto nervoso
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
38
11
3. Indica la/le funzioni principali dei seguenti
sistemi.
a. sistema nervoso
Nuove verifiche
5. Ordina dall’interno verso l’esterno.
a. Derma
b. epidermide
......................................................
......................................................
......................................................
b. sistema scheletrico
c. ipoderma
................................................
6. Come si formano i peli?
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
c. sistema endocrino
......................................................
......................................................
......................................................
4. Quali funzioni svolge la cute?
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
7. Che cos’è un recettore sensoriale? Qual è la
sua funzione nell’omeòstasi?
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
39
12
Nuove verifiche
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Rispondi alle seguenti domande.
a. Dove è situata la tiroide?
.....................................................
.....................................................
.....................................................
......................................................
b. Quale altro nome ha la ghiandola pituitaria?
Dove è collocata?
.....................................................
.....................................................
.....................................................
4. Descrivi i recettori del gusto.
.....................................................
.....................................................
.....................................................
......................................................
.....................................................
.....................................................
.....................................................
......................................................
5. Completa la figura con i termini adeguati e
spiega sinteticamente l’azione dei dendriti,
dell’assone e le sinapsi.
......................................................
2. Qual è la funzione del pancreas e in che modo
agisce?
Nucleo
.....................................................
...............
.....................................................
.....................................................
......................................................
.....................................................
. . .Corpo
............
cellulare
Dendriti
...............
.....................................................
.....................................................
......................................................
Assone
...............
3. Che differenza c’è fra un ormone endocrino e
un ormone autocrino?
Terminazioni
.sinaptiche
..............
.....................................................
.....................................................
.....................................................
......................................................
.....................................................
......................................................
.....................................................
.....................................................
......................................................
40
12
Nuove verifiche
6. Descrivi le funzioni dei nervi somatici e dei
nervi motori.
.....................................................
.....................................................
.....................................................
.....................................................
.....................................................
.....................................................
.....................................................
.....................................................
......................................................
......................................................
7. Completa la figura.
Telencefalo
. . . . . . . (cervello)
........
. . . . . . . Talamo
........
. . . TRONCO
. . . . . . . . . .ENCEFALICO
.............
. . . . . . .Ipotalamo
........
. . Mesencefalo
.............
. . Ponte
.............
Bulbo
...............
. . . . Cervelletto
...........
. .Midollo
. . . . . . .spinale
...........
41
13
Nuove verifiche
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Definisci.
3. Perché ossa e sangue sono correlate?
a. Osteoblasti
.....................................................
.....................................................
.....................................................
.....................................................
......................................................
......................................................
4. Che cos’è il liquido sinoviale? A quali strut-
b. Osteocita
ture si riferisce? Descrivile e classificale.
.....................................................
.....................................................
.....................................................
.....................................................
......................................................
......................................................
c. Osteoclasti
.....................................................
.....................................................
....................................................
.....................................................
2. Indica due esempi per ciascuna tipologia di
ossa.
.....................................................
......................................................
5. In figura è riportato il sarcomero di un muscolo rilassato e uno di un muscolo contratto.
Individuali e commenta.
a. Ossa lunghe
......................................................
......................................................
b. Ossa piatte
......................................................
....................................
...................
...................
......................................................
c. Ossa brevi
......................................................
......................................................
42
d. Ossa irregolari
.....................................................
......................................................
.....................................................
......................................................
......................................................
13
Nuove verifiche
6. Perché due muscoli si dicono antagonisti? Fai
un esempio.
.....................................................
.....................................................
.....................................................
7. Completa la figura.
.............
.............
.............
.............
.............
.............
.............
.............
.............
.............
.............
.............
43
14
Nuove verifiche
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Completa il percorso dell’aria dall’inspirazione, indicando tutti i distretti che attraversa.
Inspirazione
.................
.................
.................
polmoni
2. Elenca la sequenza delle fasi del ciclo
cardiaco.
.....................................................
.................
.................
.................
.................
4. Nella figura di seguito riconosci e indica ogni
componente cellulare del sangue, specificandone le funzioni.
.....................................................
......................................................
.....................................................
.....................................................
......................................................
.....................................................
.....................................................
......................................................
.....................................................
.....................................................
......................................................
3. Che cos’è il plasma?
.....................................................
.....................................................
.....................................................
..........................
.....................................................
.....................................................
....................................
.....................................................
44
.....................................................
.........................................................
.....................................................
........................................................
......................................................
.........................................................
......................................................
.........................................................
14
5. Che cosa si indica con i termini “pressione
diastolica” e “pressione sistolica”?
Nuove verifiche
.....................................................
.....................................................
....................................................
.....................................................
....................................................
.....................................................
.....................................................
.....................................................
....................................................
.....................................................
....................................................
.....................................................
.....................................................
7. Come funzionano le corde vocali?
.....................................................
.....................................................
......................................................
.....................................................
....................................................
.....................................................
6. Quali sono le funzioni dei vasi linfatici?
.....................................................
....................................................
.....................................................
.....................................................
.....................................................
......................................................
.....................................................
.....................................................
.....................................................
.....................................................
......................................................
......................................................
.....................................................
.....................................................
.....................................................
.....................................................
......................................................
45
15
Nuove verifiche
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Che cos’è la febbre e quale funzione svolge?
5. Come agiscono i linfociti B?
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
2. Qual è l’azione del complemento attivato?
6. Quali cellule sono caratteristiche del sistema
immunitario adattativo?
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
3. Che cosa significa che il sistema immunitario
è dotato di memoria?
7. Definisci:
......................................................
a. Immunizzazione attiva.
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
4. Che cos’ è il sistema immunitario innato?
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
46
......................................................
b. Immunizzazione passiva.
......................................................
......................................................
......................................................
16
Nuove verifiche
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Indica la funzione di ciascun organo nella
......................................................
digestione.
a. Bocca
......................................................
......................................................
3. Quali molecole e come vengono digerite chimicamente nell’intestino tenue?
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
b. Stomaco
......................................................
......................................................
......................................................
c. Intestino
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
4. Associa i termini della colonna di sinistra con
......................................................
quelli della colonna di destra.
......................................................
a. colon
1. rene
b. duodeno
2. stomaco
......................................................
d. Colon
......................................................
......................................................
......................................................
e. Retto
......................................................
2. Descrivi le differenze morfologiche e funzionali tra intestino tenue e intestino crasso.
......................................................
c. capsula di Bowman 3. intestino crasso
d. bile
4. intestino tenue
e. mucosa
5. cistifellea
.........
.........
.........
.........
.........
5. Che cosa sono i nefroni? Spiegane le funzioni.
......................................................
......................................................
......................................................
6. Quale quantità di urina elimina giornalmente l’uomo?
......................................................
a. 1 litro
c.
2,0 litri
......................................................
b. 1,5 litri
d.
Più di 2 litri
......................................................
47
17
Nuove verifiche
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Quali ormoni sono implicati nel ciclo
5. Che differenza c’è fra il colostro e il latte?
mestruale?
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
2. A che cosa è dovuto il sanguinamento
6. Indica il percorso degli spermatozoi dalla
loro formazione fino alla loro espulsione.
femminile?
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
3. L’aumento di quale ormone a metà del ciclo
7. Descrivi le fasi della fecondazione.
mestruale porta all’ovulazione?
......................................................
a. L’ormone GnRH;
......................................................
b. l’ormone FSH;
c. l’ormone LH;
......................................................
......................................................
d. il progesterone.
4. In quale momento della gravidanza l’embrione diventa feto? Che cosa aiuta l’espulsione del nascituro durante il parto?
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
48
......................................................
......................................................
18
Nuove verifiche
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Ordina all’interno di una catena alimentare i
c. Commensalismo, mutualismo, parassitismo
seguenti individui.
rappresentano modalità diverse di . . . . . . . . .
a. decompositori
.................................................
b. consumatori primari
d. Un . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . è formato da
c. produttori
organismi e dall’ambiente fisico in cui vivono
d. consumatori secondari
e con il quale interagiscono.
e. detritivori
.........
3. Rispondi vero (V) o falso (F) alle seguenti
.........
.........
.........
affermazioni.
.........
2. Completa le seguenti frasi.
a. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . è il luogo in cui vive
una determinata specie.
a. Gli organismi produttori si nutrono
di consumatori.
V F
b. Gli organismi decompositori sono
batteri o funghi.
V F
c. La struttura di una comunità è
influenzata da fattori biotici e biotici. V F
b. Pioggia,luce, temperatura sono . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . che influenzano un
d. Nel parassitismo entrambe le specie
traggono vantaggio.
ecosistema.
V F
4. Completa la seguente figura.
...........
...........
...............
...............
a. Fissazione
dell’azoto
e
Gli animali
si nutrono
dei vegetali
...........
Tubercoli
radicali
Decomposizione
a opera di funghi
e batteri
f.
Denitrificazione
a opera di batteri
denitrificanti
Sali di azoto
Assimilazione nelle
cellule vegetali
d.
c.
Nitrati
nel suolo
e.
Batteri
azotofissatori
b.
Batteri
azotofissatori
Ammoniaca
nel suolo
49
1
Nuove verifiche - Soluzioni
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Osserva la seguente serie di figure e indica per ciascuna immagine di che livello di organizzazione
della vita si tratta.
a.
.Atomi
........................
g.
...........................
Organismo
pluricellulre
b.
.Molecola
........................
h.
.Popolazione
..........................
c.
.........................
Cellula
i.
.Comunità
..........................
d.
.Tessuto
........................
l.
.Ecosistema
..........................
e.
.Organo
........................
f.
.Sistemi
. . . . . . . . . . . di
. . . .organi
.........
50
m.
Biosfera
...........................
1
Nuove verifiche - Soluzioni
2. Rispondi vero (V) o falso (F) alle seguenti
affermazioni.
b. Gli individui produttori producono . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . .complesse
. . . . . . . . . . . utilizzando . . . . . . . . . . .
molecole
a. Il numero di specie presenti sulla Terra
V F
è ormai definitivamente noto.
✗
. . . . . . . . . .luminosa
. . . . . . . . . . . .e. .molecole
. . . . . . . . . . . semplici.
..............
energia
c. Gli individui consumatori producono ener-
b. Gli atomi formano sono il livello
precedente alle cellule.
V F
gia utilizzando .molecole
. . . . . . . . . . . complesse
...................
c. Il DNA permette di trasmettere alla
progenie il proprio codice genetico.
✗V
.........
✗
F
d. I sistemi di organi non interagiscono
V F
fra loro.
✗
e. L’ecosistema è costituito da una
comunità che interagisce con il proprio
V F
ambiente fisico.
✗
f. Per sopravvivere, gli organismi
necessitano di nutrienti ed energia.
✗V
F
3. Completa le seguenti frasi.
4. Scrivi in ordine di complessità i seguenti
termini:
a. organo
b. atomo
c. tessuto
d. organismo
e. molecola
f. cellula
a. Gli eucarioti sono organismi il cui DNA è
b.
f. –. . c.
… –. . e. – …
. – a.…–. d.
..
…...
…...
…..
. . . . . . . . . . . . nel
. . . . nucleo.
................................
racchiuso
.................................................
51
2
Nuove verifiche - Soluzioni
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Poni i seguenti termini nelle figure rappresentanti la cellula animale e vegetale:
1. nucleo - 2. citoplasma - 3. membrana cellulare
- 4. vacuolo - 5. cloroplasto - 6. parete cellulare 7. mitocondrio - 8. apparato del Golgi - 9. reticolo
endoplasmatico - 10. membrana nucleare
.9
..........
2
...........
. .8. . . . . . . . .
✗
. .1. . . . . . . . .
. .4. . . . . . . . .
. . . . .8. . . . . .
7
...........
9
...........
...........
5
...........
1
✗
10
...........
4
...........
...........
2
...........
6
4. Completa le frasi ponendo i termini mancanti
negli appositi spazi, scegliendoli fra quelli
elencati:
..........3.
2. Rispondi vero (V) o falso (F) alle seguenti
F
ribosomi - mitocondri - reticolo endoplasmatico
- apparato del Golgi - lisosomi - vacuolo - cloroplasti - ciglia - flagelli - nucleolo - organello - microtubulo - parete cellulare - RNA
✗
a. I . ribosomi
. . . . . . . . . . . . . sono ricchi di RNA e servono
affermazioni.
a. Tutti gli organismi sono formati da
cellule.
✗V
b. Tutte le cellule hanno la stessa forma. V F
52
appropriata.
a. La teoria cellulare afferma che:
1. gli esseri viventi sono visibili al microscopio;
2. tutti gli organismi sono formati da cellule
procariote;
3. tutte le cellule derivano da altre cellule.
b. La membrana cellulare è formata da:
1. un doppio strato di proteine intervallato
da lipidi;
2. un polisaccaride detto cellulosa;
3. un doppio strato di fosfolipidi intervallato da proteine.
c. La cellula vegetale si differenzia dalla cellula
animale:
1. per la presenza della parete cellulare, dei
cloroplasti e dei mitocondri;
2. per la forma e per l’assenza della membrana nucleare;
3. per la presenza di un vacuolo molto grande, della parete cellulare e per i cloroplasti.
✗
.7
..........
. 10
..........
...........
3
3. Completa le frasi scegliendo l’alternativa
c. I mitocondri assorbono l’energia
luminosa.
V F
d. Il DNA è contenuto nel nucleo.
✗V
✗
F
e. La cellula procariote possiede un
nucleo ben definito.
V F
f. La cellula autotrofa possiede la
clorofilla.
✗V
g. I mitocondri si trovano solo nelle
cellule vegetali.
V F
✗
F
✗
per la sintesi delle proteine.
b. Le . ciglia
. . . . . . . . . . . . . e i. .fl. agelli
. . . . . . . . . . . servono al
movimento della cellula.
c. Il reticolo
. . . . . . . . . .endoplasmatico
. . . . . . . . . . . . . . . . . . serve per il trasporto dei materiali all’interno della cellula.
d. La .parete
. . . . . . . . cellulare
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . conferisce
rigidità alla cellula.
2
Nuove verifiche - Soluzioni
e. Nelle cellule vegetali il . vacuolo
......................
è generalmente unico e molto grande.
f. Le sostanze che non servono più alla cellula
vengono digerite e distrutte nei . lisosomi.
..............
g. Le cellule vegetali sono in grado di assorbire l’energia luminosa perché possiedono i
c. Si parla di . endocitosi
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . quando sostanze solide o liquide entrano nelle cellule. Si
parla di . esocitosi
. . . . . . . . . . . . . . . quando sostanze fuoriescono dalla cellula.
d. Ciglia, flagelli, centrioli sono formati da
.microtubuli.
........................ .
cloroplasti.
.................................................
e. La membrana cellulare è formata da . . . . . . . . . .
5. Completa le seguenti frasi con i termini che
.fosfolipidi
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . e da proteine.
...................
ritieni più corretti.
............................................... .
a. Il trasporto passivo non . richiede
...................
f. Per osservare le cellule si utilizzano . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . e comprende
energia
.microscopi
. . . . . . . . . . . . .ottici
. . . . . . .e. microscopi
. . . . . . . . . . . . . .elettronici.
e ...........
osmosi
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . e . diff
. . . . usione.
................. .
........................... .
b. La membrana plasmatica è . selettivamente
...................
...............
permeabile
g. La teoria cellulare afferma che tutti gli orga-
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . perché
nismi viventi sono formati da cellule e che
permette il passaggio solo di certe sostanze.
.tutte
. . . . . .le
. . cellule
. . . . . . . . si
. . .originano
. . . . . . . . . . . dalla
. . . . . . divisione
...........
.di
. . cellule
. . . . . . . . .preesistenti.
.....................................
53
3
Nuove verifiche - Soluzioni
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Metti una F (fotosintesi) o una R (respirazione)
3. Completa le seguenti frasi.
in corrispondenza di ciascuna affermazione.
a. I reagenti sono: biossido di carbonio
e acqua.
✗F
R
b. I prodotti sono: biossido di carbonio,
F R
acqua ed energia.
c. I prodotti sono: glucosio e ossigeno.
✗
✗
a. La . glicolisi
. . . . . . . . . . . . . . . . . è comune sia alla respirazione sia alle fermentazioni.
b. La .fotosintesi
. . . . . . . . . . . . . . . . . si compone di . fase
..........
luminosa
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . e di fase oscura.
F R
✗
F ✗
R
✗F R
F ✗
R
✗F R
e. Al termine della fermentazione alcoolica si
2. Completa le frasi scegliendo l’alternativa
produce .alcol
. . . . . . etilico
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (Alcol
d. Avviene nei mitocondri.
e. I reagenti sono: glucosio e ossigeno.
f. Avviene nei cloroplasti.
g. Comprende il ciclo di Krebs.
h. Comprende il ciclo di Calvin.
F R
appropriata.
c. Gli .enzimi
. . . . . . . . . . . . . . . . . abbassano l’energia di
.attivazione.
..................
d. Il ciclo di . Krebs
. . . . . . . . . . . . . . . . . avviene durante la
respirazione cellulare, nei . mitocondri.
..................
etilico).
a. La fermentazione avviene:
1. in presenza di ossigeno;
2. in assenza di ossigeno;
2.
✗
f. Al termine della fase luminosa si ottengono
. . . . . . . . . . . .ATP,
. . . . . idrogeno.
.,...............,..............
ossigeno,
3. nei mitocondri.
g. La respirazione cellulare si compone di
b. I reagenti della respirazione cellulare sono:
1. acqua, ossigeno, glucosio;
2. glucosio, ossigeno;
2.
✗
3. glucosio, anidride carbonica, ossigeno.
c. La fotosintesi clorofilliana produce:
1. ossigeno, biossido di carbonio e acqua;
2. glucosio, acqua ed energia;
3. ossigeno, glucosio e acqua.
3.
✗
d. La respirazione cellulare serve per:
h. Nelle reazioni .esotermiche
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . si produce
energia
mentre
nelle
reazioni
endotermiche
. . . . . . . . . . . . . . . . . . si consuma energia.
4. Completa il seguente schema.
..O
. . 2. . . + 6 H2O + . . .6CO
. . . . .2. . . + 38 ATP
C6H12O6 + . 6
1. produrre energia per la cellula;
1.
✗
Glucosio + . ossigeno
. . . . . . . . . . . . . . . . + .biossido
. . . . . . . . . . .di
. . .carbonio
........
2. produrre sostanze nutritizie;
+ acqua + energia
3. consumare ossigeno.
54
.glicolisi,
. . . . . . . . . . ciclo
. . . . . . di
, Krebs,
. . . . . . . . .catena
. . . . . . . . di
.............
trasportatori.
....,................................
3
Nuove verifiche - Soluzioni
5. Completa la seguente figura.
O2
Sole
H
H2 O
ATP
energia
H2O
55
4
Nuove verifiche - Soluzioni
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Completa la frase scegliendo l’alternativa
appropriata.
3. Metti in ordine le seguenti frasi.
a. Il tRNA si posizionano a livello dei ribosomi
portando l’amminoacido corrispondente al
proprio anticodone.
a. Il codice genetico è formato da:
1. 4 triplette;
2. 32 triplette;
3. 64 triplette.
3.
✗
b. Ogni tripletta o codone del codice genetico
individua:
1. una proteina;
2. una vitamina;
3. un amminoacido.
3.
✗
c. Il processo mediante il quale una molecola
di mRNA si forma sul modello di un tratto di
DNA viene detto:
1. duplicazione;
b. L’RNA messaggero, dopo aver trascritto il
messaggio contenuto nella molecola di
DNA, esce dal nucleo e si porta nei ribosomi,
nel citoplasma.
c. Quando la cellula necessita di una proteina,
il DNA apre la doppia elica in corrispondenza
delle triplette che codificano per la proteina
stessa.
d. Gli amminoacidi trasportati nei ribosomi dai
tRNA si legano formando la molecola proteica. La sintesi termina quando sull’RNA messaggero vi è una tripletta Stop.
. . . b.
. . . .a.. . .d.
....................................
c.
2. traduzione;
3. trascrizione.
3.
✗
4. Metti in evidenza le differenze tra DNA ed
RNA.
d. La sintesi proteica inizia nel:
1. nucleo;
1.
✗
CONFRONTO DNA E RNA
DNA
2. citoplasma;
3. ribosomi.
Elica
. . . . . . . .doppia
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Elica
. . . . . . . .semplece
.......................
2. Completa le seguenti frasi.
................................ ................................
Il nucleotide del DNA è costituito da . . . . . . . . . . . . . ,
e da
.desossiribosio,
. . . . . . . . . . . . . . . . . .gruppo
. . . . . . . . . fosforico
. . . . . . . e da
............
.base
. . . . . .azotata.
.............
La
duplicazione
RNA
Zucchero
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Zucchero
. . . . . . . . . . . . . . Ribosio
.................
Deossiribosio
................................ ................................
Basi
. . . . . . .AGCT
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Basi
. . . . . . .AUGC
........................
del
Dna
è
definita
.semiconservativa.
....................
Si distinguono . tre
. . . . . . . tipi di RNA: . . . . . . . . . . . . . . . ,
.mRNA,
. . . . . . . . tRNA,
. . . . . . . rRNA.
..,...................
................................ ................................
È presente nel nucleo
. . . . . . . . . . . . . nel
. . . . . .nucleo
. . . . . . . . . . .e. . nel
. . . . . .citoplasma
. . . . . . . . . . . . . . . . della
.......
È. . .presente
cellula
della
. . . . . . . . cellula
........................ ................................
È di tre tipi: riboso-
.miale,
. . . . . . . . . .di
. . . trasferi..................
Il codice genetico è costituito da . 64
. . . .triplette
...............
di basi e 61 identificano aminoacidi 3 si chiamano triplette . STOP.
..................
56
mento, messaggero.
................................
4
Nuove verifiche - Soluzioni
5. Rispondi vero (V) o falso (F) alle seguenti
6. Completa la seguente figura.
affermazioni.
a. Il DNA è un polimero costituito da
quattro tipi di nucleotidi.
✗V
b. I due filamenti di DNA sono
complementari solo in certi tratti.
V F
c. Un errore di duplicazione non
corretto genera una mutazione.
✗V
F
✗
F
d. DNA e RNA svolgono funzioni molto
V F
simili.
e. L’uracile è una base azotata del DNA.
✗
V ✗
F
f. La guanina si combina sempre con
la citosina.
✗V
F
g. Alcuni amminoacidi sono codificati
da più di un codone.
✗V
F
h. L’anticodone è posizionato su una
delle estremità del mRNA.
Filamento
parentale
.......................
✗
V F
DNA
.......................
polimerasi
Nucleotide
.......................
Nuovo
fi.......................
lamento
57
5
Nuove verifiche - Soluzioni
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Indica con una M le affermazioni relative alla
mitosi e con una T le affermazioni relative
alla meiosi.
a. Si ottengono cellule diploidi (2n).
✗M
T
T
Anafase: . a,
. . .i. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
✗
Telofase: . c,
. . .e,. . j. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
✗M
d. Si formano le tetradi.
M T
e. Le cellule ottenute sono diverse dalla
M T
cellula che le ha originate.
✗
h. Avviene in tutte le cellule somatiche.
i. Da una cellula madre si originano
due cellule figlie.
j. Avviene solo nelle cellule
riproduttive.
j. Scompare il fuso.
Profase: .b,
. . .d,
. . .h. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
c. Le cellule ottenute sono uguali tra
loro.
g. Le cellule figlie sono aploidi (n).
i. I cromatidi si dividono.
✗
b. Si accoppiano i cromosomi omologhi M T
f. Da una cellula madre si originano
quattro cellule figlie.
h. Si forma il fuso.
✗
M✗
T
✗M T
M T
Metafase: . g
....................................
Citodieresi: .f. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
3. Completa le seguenti frasi.
a. La . mitosi
. . . . . . . . . . . . . . è la divisione delle cellule
somatiche.
b. Nella .meiosi
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . si distinguono due
divisioni successive.
✗
M T
✗
M T
c. Il crossing
. . . . . . . . . . .over
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . avviene
durante la Meiosi I.
2. Indica in quali fasi della divisione cellulare
d. Con la meiosi a partire da una cellula
avvengono i fenomeni indicati (utilizza le
lettere).
madre diploide si formano quattro cellule
a. I cromosomi migrano verso i poli opposti
della cellula.
b. Scompare la membrana nucleare.
.aploidi
...............
e. Quando due gameti si uniscono formano
uno . zigote
...............
c. Si riforma la membrana nucleare.
d. I centrioli migrano ai poli opposti della cellula.
e. I cromosomi si despiralizzano.
f. Il citoplasma si divide.
g. I cromosomi si dispongono lungo l’equatore
del fuso.
f. Il crossing over si verifica tra . i. .cromatoidi
...............
.di
. . .una
. . . . .coppia
. . . . . . . . di
. . . omologhi.
.......
4. Le fasi della mitosi avvengono nel seguente
ordine.
a. profase, anafase, telofase, metafase
b. profase, metafase, anafase, telofase
b.
✗
c. profase, telofase, anafase, metafase
58
5
Nuove verifiche - Soluzioni
5. Che cosa rappresenta la seguente immagine?
A
A
a
a
B
B
b
b
A
A
a
a
B
b
b
B
Crossing
. . . . . . over.
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Il. .cromosoma
. . . . . . . .paterno
. . . . . è. .rappresentato
. . . . . . . . . in
. . blu,
. .
quello materno in rosa.
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
59
6
Nuove verifiche - Soluzioni
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Quale di queste tabelle rappresenta la
discendenza di due piante a fiore rosso
eterozigote?
a.
RR
RR
Rr
Rr
3. amminoacidi.
RR
Rr
Rr
rr
b. Le mutazioni sono cambiamenti improvvisi
nell’ereditarietà dei caratteri che apportano:
1. sempre beneficio;
2. sempre danno;
RR
RR
RR
RR
3. a volte beneficio a volte danno.
3.
✗
c. Secondo Mendel la percentuale degli eterozigoti nella prima generazione è:
1. 100%;
1.
✗
d.
Rr
Rr
2. 50%;
Rr
Rr
3. 25%.
2. Considera il carattere semi lisci (L) e semi rugosi (l) e compila le seguenti tabelle. Scrivi,
sotto a ogni genotipo, il corrispondente
fenotipo.
l
l
a. La trasmissione dei caratteri ereditari avviene attraverso gli:
2. acidi nucleici;
2.
✗
c.
l
appropriata.
1. ormoni;
✗b.
l
3. Completa la frase scegliendo l’alternativa
L
L
LI
....
lisci
....
LI
....
lisci
....
.LI. . .
.lisci
...
.LI. . .
.lisci
...
L
L
....
LL
....
lisci
....
LL
....
lisci
....
LI
....
lisci
....
LI
....
lisci
d. Un individuo che presenta entrambi gli alleli
o dominanti o recessivi è detto:
1. omologo;
2. omozigote;
2.
✗
3. eterozigote.
e. Dall’incrocio AAxAa la percentuale di eterozigoti è:
1. 25%;
2. 50%;
2.
✗
3. 75%.
f. Dall’incrocio aaBBxaabb la percentuale di
omozigoti recessivi per entrambi i caratteri è:
1. 50%;
2. 100%;
60
L
L
l
....
LI
....
lisci
.II. . .
.rugosi
...
l
....
LI
....
lisci
.II. . .
.rugosi
...
3. 0%.
3.
✗
6
Nuove verifiche - Soluzioni
4. Completare le seguenti frasi.
5. Completa le seguenti tabelle e indica per entrambe il rapporto fenotipico.
a. Si dice .eterozigote
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . un individuo che
possiede gli alleli di uno stesso gene diversi.
Gameti
Gameti
vv
.fenotipo
................................................
.....
Vv
.....
Vv
VV
.....
Vv
.....
Vv
v
Gameti
Gameti
d. L’aspetto esteriore di un carattere si dice
V
v
b. Gli ibridi sono . eterozigoti
................................
c. I .geni
. . . . . . . . . . . . . . . . . . si trovano sui cromosomi.
V
e. Il rapporto fenotipico 9:3:3:1 è stato individuato da Mendel nella .terza
. . . . . . legge.
...............
100%
. . . . .fi. ori
. . . . viola
............................................
.................................................
Gameti
f. Aa indica un individuo con genotipo
.eterozigote
. . . . . . . . . . . . . . . . e fenotipo . dominante
.................
vv
.....
Vv
.....
vv
.....
v
Gameti
.3:1
................................................
Vv
.....
v
g. Incrociando 2 individui eterozigoti si ottengono individui con un rapporto fenotipico di
v
V
50%
...fi
. . ori
. . . .viola,
. . . . . . . 50%
. . . . . . fi. .ori
. . . .bianchi
.........................
61
7
Nuove verifiche - Soluzioni
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Indica le analogie e le differente che si ri-
3. Seguendo la classificazione di Linneo, or-
scontrano tra la teoria evolutiva di Lamarck
e quella di Darwin.
dina i seguenti termini da quello che indica
il raggruppamento più ampio a quello meno
ampio:
Analogie:
Le
. . . .specie
. . . . . . . .mutano
. . . . . . . . . . nel
. . . . tempo,
. . . . . . . . . .i .caratteri
. . . . . . . . . . .si. . ere....
a. famiglia
ditano, l’ambiente ha un ruolo importante nel
......................................................
processo evolutivo.
......................................................
b. specie
......................................................
e. ordine
......................................................
f. genere
c. tipo
d. regno
g. classe
Differenze:
Per
. . . . . .Lamarck
. . . . . . . . . . . .le. . .modifi
. . . . . . . .cazioni
. . . . . . . . . . sono
. . . . . . . dovute
........
all’adattamento all’ambiente, mentre per
......................................................
Darwin sono casuali; per Lamarck è l’adatta.mento
. . . . . . . . .all’ambiente
. . . . . . . . . . . . . . . . che
. . . . . .determina
. . . . . . . . . . . . . .l’evolu........
zione,
. . . . . . . . .mentre
. . . . . . . . . per
. . . . .Darwin
. . . . . . . . . .l’ambiente
. . . . . . . . . . . . . ha
. . . .solo
....
la funzione di selezionare gli organismi più
......................................................
adatti.
......................................................
2. Completa le seguenti frasi.
a. Secondo Lamarck l’. adattamento
. . . . . . . . . . . . . . . . era un
fattore che determinava l’evoluzione.
b. Organi che hanno la stessa struttura ma han-
4. Completa le seguenti frasi scegliendo il termine adatto.
a. Secondo .Lemark
. . . . . . . . . . . . . . . . le modificazioni
sono dovute all’adattamento all’ambiente,
mentre per . Darwin
. . . . . . . . . . . . . . . . sono casuali.
b. Le teorie .evoluzioniste
. . . . . . . . . . . . . . . . affermano che le
specie hanno subito dei cambiamenti nel
corso dei secoli.
c. Prove dell’evoluzione dei viventi derivano
dall’analisi dei . fossili
. . . . . . . . . . . . . . . . . . e da studi di
.anatomia
. . . . . . . . . . . .comparata
......................
no funzioni diverse sono detti .omologhi.
.............
d. La selezione
. . . . . . . . . . naturale
.................................
.................................................
favorisce quegli individui che meglio si adat-
c. . Cuvier
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . enunciò la teoria delle
Catastrofi.
d. Secondo Darwin alla base dell’evoluzione vi
è la .selezione
. . . . . . . . . . . .naturale
................................
62
.d.
. . .–. .c.. . –. .g.
. . .–. .e.. . –. . a.
. . .–. .f.. .–. .b. . . . . . . . . . . . . . .
tano all’ambiente.
7
Nuove verifiche - Soluzioni
5. Indica schematicamente la sequenza dell’e-
6. Che cosa rappresenta la seguente figura?
voluzione cellulare.
21
3
a. Cellule Procariote e anaerobiche.
Pterosauro
4
1
b. Batteri fotosintetici.
2
Gallina
3
c. Cellule che erano in grado di utilizzare
2
ossigeno per respirare
3
d. Primi eucarioti protisti dai quali
4
si formarono funghi, animali, alghe,
2
3
Pinguino
1
1
5
Rettile capostipite
2 3
e da queste le piante.
4
5
Delfino
1
2
Pipistrello
3
1
4
5
2
3
4
5
Uomo
1
2
3
4
5
Elefante
. . . . . . . . . . . . .Schematizzazione
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . di
. . . un
. . . .esempio
. . . . . . . . . . .di
. . .diff
. . . .erenza
.........
morfologica.
63
8
Nuove verifiche - Soluzioni
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Completa le seguenti frasi.
3. Riconosci le diverse forme batteriche nella
seguente figura:
a. I batteri . fotoautotrofi
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . utilizzano
come fonte di energia la luce del Sole.
DNA
.......
Citoplasma con ribosomi
. . . .Membrana
. . . . . . . . . . . plasmatica
.........
. . . . . . . Parete
. . . . . . . cellulare
.......
b. I Virus possono avere al loro interno o
..............
.DNA
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . oppure .RNA
.................
Capsula
..........
Flagello
c. I . batteriofagi
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . infettano i virus.
Pilo
d. Gli individui . aerobi
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . vivono in
..........
........
presenza di ossigeno.
e. I cianobatteri effettuano la . fotosintesi
....................
f. I batteri anaerobi vivono in assenza di
.ossigeno
..............................
g. I procarioti in situazioni estreme producono
una . endospora
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . resistente.
h. Batteri ed archeobatteri sono individui
.procarioti
..............................
2. Ordina in maniera sequenziale le seguenti
affermazioni.
a. I nuovi virus prodotti escono dalla cellula e
ne infettano altre.
b. Il virus inocula nella cellula il proprio acido
nucleico.
c. La cellula seguendo le istruzioni dell’acido
nucleico virale produce nuovi virus.
d. Per riprodursi un virus penetra in una cellula
d,
. . . b,
. . . c,
. . .a.
........................................
4. Rispondi vero (V) o falso (F) alle seguenti
affermazioni:
a. I Virus possiedono mitocondri.
b. Virus in latino significa veleno.
c. I virus causano malattie infettive.
d. Tutte le malattie infettive hanno
bisogno di un vettore di malattia.
e. I batteri sono organismi eucarioti.
f. I batteri hanno forme diverse.
✗
V F
✗V
✗V
F
F
✗
V ✗
F
✗V F
V F
g. Gli archeobatteri vivono in ambienti
estremi.
✗V
F
h. Il capside è una struttura proteica
presente nei virus.
✗V
F
5. Indica almeno tre “luoghi estremi” in cui si
possono sviluppare gli archeobatteri.
a. .Sorgenti
. . . . . . . . . . .riscaldate
. . . . . . . . . . . . termicamente
.........................
b. .L’intestino
. . . . . . . . . . . . . degli
. . . . . . .animali
............................
c. .Acque
. . . . . . . . molto
. . . . . . . .salate.
................................
64
9
Nuove verifiche - Soluzioni
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Individua le affermazioni sbagliate
3. Completa le seguenti frasi.
a. Gli animali sono organismi autotrofi.
a. I cordati sono animali che presentano un
b. I platelminti sono chiamati anche vermi
piatti.
.celoma
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . , un sistema circolatorio
.chiuso
. . . . . . . . . . . . e un .apparato
. . . . . . . . . . . digerente
...................
✗
c. Le spugne appartengono al Regno delle
alghe.
completo.
d. Branchie e polmoni servono per gli scambi
gassosi.
b. Gli artropodi hanno uno .scheletro
..................
✗
✗f.
c. Gli anellidi si distinguono in . policheti
................
esterno.
e. Uccelli e rettili sono vivipari.
I poriferi o spugne sono animali terrestri che
vivono vicino alle coste.
g. Il fenomeno della muta avviene negli insetti.
e in . oligocheti
.................
d. Il sistema nervoso dei platelminti è costituito
h. Dal mare gli organismi, evolvendosi, hanno
conquistato la terraferma.
da gangli
. . . . . . . . . . . . . . . . . e da .cordoni
. . . . . . . . . .nervosi
............
i. Si ritiene che anche gli animali come i vegetali si siano evoluti dai protisti.
.endoderma
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . sono tessuti embrionali.
e .ectoderma,
. . . . . . . . . . . . . .mesoderma
.........,.................... e
4. Individua la risposta esatta.
j. Uccelli e mammiferi sono omeotermi.
a. I cordati si dividono in:
✗1.
...........................................
2. Rispondi vero (V) o falso (F) alle seguenti
affermazioni:
a. Gli anellidi hanno simmetria
bilaterale
✗
2. urocordati, cefalopodi, gasteropodi;
3. mammiferi, ciclostomi, vertebrati.
b. I vertebrati comprendono:
V F
✗
b. Le spugne hanno simmetria raggiata V F
c. Nei celenterati esistono due tessuti
✗V
d. Gli artropodi hanno sistema
circolatorio chiuso
V F
e. Il sistema acquifero è caratteristico
degli echinodermi
urocordati, cefalocordati, vertebrati;
F
✗
✗V F
1. pesci, anfibi, urodeli, ciclostomi, echinodermi, mammiferi;
✗2.
ciclostomi, pesci, anfibi, rettili, uccelli,
mammiferi;
3. ciclostomi, cheloni, gasteropodi, pesci
uccelli.
c. La circolazione del sangue negli anfibi è:
1. doppia e completa
✗2.
doppia e incompleta
3. semplice e incompleta
65
10
Nuove verifiche - Soluzioni
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Completa le seguenti frasi.
4. Completa la figura con i termini mancanti.
. . . . . . . .Sporofito
..........
. . . . . .pluricellulare
............
a. Le . conifere
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . appartengono alle
. . . . . . . .Mitosi
.....
Gimnosperme.
.........
b. I funghi sono individui .eterotrofi
.......................
Zigote
........................
. . . . . .Fase
. . . . . .diploide
. . . . . . . . . .(2n)
..
del ciclo vitale
c. Nelle . briofi
. . . . . . .te
. . . . . . . . . il gametofito prevale
d. Alle
spermatofite
..............
..............
Meiosi
Fecondazione
nel ciclo vitale
appartengono
le
.gimnosperme
. . . . . . . . . . . . . . . . e le . angiosperme
..........................
e. Le felci appartengono alle .pteridofi
. . . . . . . . . . te
.........
2. Rispondi vero (V) o falso (F) alle seguenti
affermazioni.
.........
......................
......................
Fase aploide (n)
del ciclo vitale
Gameti
.............
Spore
✗V
F
.............
..................
..................
Mitosi
Gametofito
pluricellulare
Mitosi
5. Completa la figura con i termini mancanti.
. . . .d.
. . Stame
.....
a. L’impollinazione è essenziale per la
riproduzione.
.........
.e.
. . Carpello
..........
. . Filamento
. . . . . . . . . Antera
. . . . . . . Stigma
.......
.Stilo
. . . . . . Ovario
........
✗
b. L’endosperma è contenuto nell’ovulo. V F
c. I funghi sono formati da un micelio.
✗V
d. Il ciclo vitale delle felci è dominato
dal gametofito.
V F
e. Il frutto è una modificazione
dell’ovario.
✗V
F
✗
F
3. Associa gli individui elencati al gruppo cui
appartengono.
66
i petali forma
la corolla)
b. Sepalo
(l’insieme di tutti
. . . .i .sepali
. . . . forma il calice)
a. felci
1. briofite
b. muschi
2. funghi
c. lieviti
3. briofite
d. piante con fiore
4. angiosperme
e. epatiche
5. pteridofite
a.
. . .5. . . . .b.
. 1. . . . c.
. . .2. . d.. . 4
. . . . . e.
.. 3.........
c. Petali
. . . .(l’insieme
. . . . . . . . di tutti
.........
Ovulo
(nell’ovario)
...........
a. Ricettacolo
...............
10
Nuove verifiche - Soluzioni
6. Completa le seguenti frasi.
a. Le . briofi
. . . . . . .te
. . . . . . . . . . . . . . . sono piante che non
hanno un tessuto vascolare rinforzato con
.................................................
lignina
b. Con . alternanza
. . . . . . . . . . . . . .di
. . .generazione
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . si
intende il succedersi nel ciclo vitale di una
pianta tra una generazione aploide e una
.diploide
................................................
c. Le .gimnosperme
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . sono piante che
producono semi non contenuti in un
.................................................
frutto
d. L’impollinazione può essere effettuata dal
.vento
. . . . . . . . . . . . . . . . o da un .organismo
.....................
.impollinatore.
............
e. Nei funghi il .micelio
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . è costituito
da un intreccio di . ife
............................
67
11
Nuove verifiche - Soluzioni
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Completa la seguente mappa.
2. Per ciascun tipo di tessuto descrivi le caratteristiche delle cellule che lo costituiscono.
squamoso
..............................
tessuto
epiteliale
..............................
cubico
..............................
cilindrico
. . . . . . . . .ghiandolari
.....................
cellule
. . . . . . . . . . . . . .lasso
................
connettivo
..............................
adiposo
tessuto
connettivo
..............................
cartilagineo
osseo
..............................
. . . . . . . . . . .(sangue)
...................
ematico
..............................
striato
tessuto
muscolare
..............................
cardiaco
..............................
liscio
a. Tessuto epiteliale
Il tessuto epiteliale è formato da cellule ap.piattite
. . . . . . . . . . .nell’epitelio
. . . . . . . . . . . . . . . . .squamoso,
. . . . . . . . . . . . . . . cubiche
..........
nell’epitelio cubico e sviluppate in lunghezza
.nell’epitelio
. . . . . . . . . . . . . . .cilindrico
......................................
......................................................
b. Tessuto connettivo
.Nel
. . . . tessuto
. . . . . . . . . . connettivo
. . . . . . . . . . . . . . lasso
. . . . . . . le
. . . cellule
. . . . . . . . . sono
......
.immerse
. . . . . . . . . . . in
. . . .una
. . . . . .matrice
. . . . . . . . . . di
. . . .elastina
. . . . . . . . . . .e. . col.....
.lagene,
. . . . . . . . . .nel
. . . . tessuto
. . . . . . . . . . .adiposo
. . . . . . . . . . le
. . . .cellule
. . . . . . . . .pro.....
......................................................
ducono e immagazzinano trigliceridi, nel
b.
Tessuto connettivo le cellule secernono la
tessuto
. . . . . . . . . . cartilagineo
............................................
matrice che le circonda. Anche le cellule del
.tessuto
. . . . . . . . . . . . . . . . secernono
. . . . . . . . . . . . . . . . matrice
. . . . . . . . . . . . . . le
.......
. . . . . . . . . .osseo
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . la
. . . . . . . . . . . . .che
. . . . . . . cir....
conda, ma questa è ricca di calcio e fosforo,
......................................................
che
. . . . . .conferiscono
. . . . . . . . . . . . . . . . .robustezza
. . . . . . . . . . . . . . alle
. . . . . .ossa;
. . . . . . . nel
....
tessuto
ematico
i
globuli
rossi
trasportano
......................................................
ossigeno, i globuli bianchi difendono l’organismo
. . . . . . . . . . . .dagli
. . . . . . agenti
. . . . . . . . .patogeni
. . . . . . . . . . . e. . le
. . . piastrine
...........
agiscono sulla coagulazione del sangue.
......................................................
c. Tessuto muscolare
c. Tessuto muscolare
Il tessuto muscolare scheletrico è formato
......................................................
da cellule lunghe e polinucleate, poste pa......................................................
rallelamente
. . . . . . . . . . . . . . . . .fra
. . . .loro
. . . . . a. . formare
. . . . . . . . . . .fi. bre
. . . . . musco.........
lari
che
donano
un
aspetto
striato,
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .il. .tessuto
.........
cardiaco
. . . . . . . . . . . .presenta
. . . . . . . . . . . .cellule
. . . . . . . . .ramifi
. . . . . . .cate
. . . . . .mono........
nucleate
. . . . . . . . . . . .congiunte
. . . . . . . . . . . . fra
. . . . loro
. . . . . .da
. . . desmosomi,
. . . . . . . . . . . . . . . il
..
tessuto
. . . . . . . . . .muscolare
. . . . . . . . . . . . . liscio
. . . . . . .è. .formato
. . . . . . . . . . da
. . . . cellule
........
non
. . . . . . ramifi
. . . . . . . .cate
. . . . . .ma
. . . . .assottigliate
. . . . . . . . . . . . . . . . alle
. . . . . .estre.......
mità
e
con
nucleo
centrale.
......................................................
d. Tessuto nervoso
Le cellule del tessuto nervoso si chiamano
......................................................
neuroni e sono formate da un corpo cellulare, da ramificazioni brevi, dette dendriti,
......................................................
e da una lunga estensione citoplasmatica,
detta
. . . . . . . . assone.
. . . . . . . . . . .Il. . .tessuto
. . . . . . . . . .nervoso
. . . . . . . . . . . presenta
...........
inoltre delle cellule di supporto, le cellule
gliali.
......................................................
......................................................
68
11
Nuove verifiche - Soluzioni
3. Indica la/le funzioni principali dei seguenti
sistemi.
a. sistema nervoso
Rileva
. . . . . . . . gli
. . . .stimoli
. . . . . . . . .interni
. . . . . . . . .ed
. . . esterni,
. . . . . . . . . .coordina
...........
le risposte agli stimoli, integra le attività
......................................................
degli apparati.
......................................................
b. sistema scheletrico
Sostiene
. . . . . . . . . . . .e. .protegge
. . . . . . . . . . . .le
. . .parti
. . . . . . del
. . . . .corpo,
. . . . . . . . .pro.....
duce i globuli rossi e conserva i minerali. In
. . . . . . si
. . .inseriscono
. . . . . . . . . . . . . . i. muscoli.
..............................
esso
......................................................
c. sistema endocrino
Secerne
. . . . . . . . . . .gli
. . . ormoni
. . . . . . . . . .che
. . . . .controllano
. . . . . . . . . . . . . . l’attività
...........
di altri sistemi.
......................................................
......................................................
4. Quali funzioni svolge la cute?
5. Ordina dall’interno verso l’esterno.
a. Derma
b. epidermide
c. ipoderma
. . .–. .a.
. . –. . b.
.......................................
c.
6. Come si formano i peli?
. . . cellule
. . . . . . . . . ricche
. . . . . . . .di
. . .cheratina
. . . . . . . . . . . . del
. . . . .follicolo
. . . . . . . . . . pi....
Le
lifero,
posto
nella
parte
profonda
del
derma,
......................................................
subiscono rapide e continue divisioni. Ciò
. . . . . . . . . . . . .che
. . . . . le
. . . nuove
. . . . . . . . .cellule
. . . . . . . . .vengano
. . . . . . . . . . . al....
comporta
lontanate
e
nel
loro
percorso
assimilano
......................................................
melanina e producono, immagazzinandola,
. . . . . . . . . . . . . .Quando
. . . . . . . . . . .sono
. . . . . . .piene
. . . . . . . .muoiono
. . . . . . . . . . . .e. .
cheratina.
vanno
. . . . . . . . a. . formare
. . . . . . . . . . il
. . pelo.
................................
......................................................
7. Che cos’è un recettore sensoriale? Qual è la
sua funzione nell’omeòstasi?
. . . . . . . . . . per
. . . . . i. .patogeni,
. . . . . . . . . . . . .contribuisce
. . . . . . . . . . . . . . . .al. .
È. . .la. . .barriera
controllo della temperatura interna e a con......................................................
servare l’acqua, contiene recettori sensoriali
. . . . . inviano
. . . . . . . . . . al
. . . cervello
. . . . . . . . . . .le. . .informazioni
. . . . . . . . . . . . . . . .sulle
......
che
condizioni esterne. Nella cute avvengono le
......................................................
reazioni di formazione della vitamina D.
......................................................
. . . . .recettore
. . . . . . . . . . . .sensoriale
. . . . . . . . . . . . . è. . .una
. . . . . .cellula
. . . . . . . . .o. . un
....
Un
componente cellulare che rileva uno stimolo
......................................................
specifico. Nell’omeòstasi il recettore senso. . . . . .controlla
. . . . . . . . . . . .le. . funzioni
. . . . . . . . . . . dell’organismo
. . . . . . . . . . . . . . . . . . .as....
riale
similando
. . . . . . . . . . . . .informazioni
. . . . . . . . . . . . . . . .che
. . . . .invia
. . . . . . al
. . . cervello.
...........
Il cervello le analizza e invia segnali a muscoli
. . . . . . . . . . . . .per
. . . . .la. . risposta.
................................
e. .ghiandole
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
69
12
Nuove verifiche - Soluzioni
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Rispondi alle seguenti domande.
a. Dove è situata la tiroide?
La
. . . .tiroide
. . . . . . . . .si. . .trova
. . . . . . .nella
. . . . . . .parte
. . . . . . .anteriore
. . . . . . . . . . . .del
....
collo.
.....................................................
.....................................................
......................................................
b. Quale altro nome ha la ghiandola pituitaria?
Dove è collocata?
È. . . l’ipofi
. . . . . . . si;
. . . . si
. . . .trova
. . . . . . . .nel
. . . . .lobo
. . . . . . .frontale
. . . . . . . . . . .del
....
cervello e pende dall’ipotalamo con un
.....................................................
peduncolo.
.....................................................
4. Descrivi i recettori del gusto.
.I. recettori
. . . . . . . . . . .del
. . . . gusto
. . . . . . . .fanno
. . . . . . . parte
. . . . . . . dei
. . . . .chemio.........
recettori; essi rilevano le sostanze chimiche
.....................................................
disciolte. Sono cellule epiteliali specializzate
.contenute,
. . . . . . . . . . . . . insieme
. . . . . . . . . . ai
. . .neuroni,
. . . . . . . . . . .nelle
. . . . . . gemme
.........
gustative. Quando entrano in contatto con
......................................................
i composti contenuti negli alimenti sciolti
.nella
. . . . . . .saliva,
. . . . . . . . fanno
. . . . . . . . partire
. . . . . . . . . .il. . segnale
. . . . . . . . . . .per
. . . . .il.
cervello.
.....................................................
.....................................................
......................................................
5. Completa la figura con i termini adeguati e
spiega sinteticamente l’azione dei dendriti,
dell’assone e le sinapsi.
......................................................
2. Qual è la funzione del pancreas e in che modo
agisce?
. . . . . . . . . . . regola
. . . . . . . . .il. . livello
. . . . . . . . del
. . . . . glucosio
. . . . . . . . . . . nel
....
Il. . .pancreas
sangue
. . . . . . . . . .con
. . . . .la
. . .produzione
. . . . . . . . . . . . . . di
. . . .insulina
. . . . . . . . . .e. .glu.....
cagone da parte di cellule dette isole di Lan. . . . . . . . . . . .questi
. . . . . . . .ormoni
. . . . . . . . . sono
. . . . . . .antagonisti
. . . . . . . . . . . . . . .in. .
gerhans;
quanto
. . . . . . . . . . l’insulina
. . . . . . . . . . . . viene
. . . . . . . .prodotta
. . . . . . . . . . . .quando
. . . . . . . . . . il. .
glucosio nel sangue è alto, mentre il gluca. . . . . . .quando
. . . . . . . . . .è. .basso,
. . . . . . . .compensandosi.
..........................
gone
.....................................................
.....................................................
......................................................
Nucleo
Nucleo
...............
.Corpo
. .Corpo
............
Dendriti
Dendriti
cellulare
cellulare
...............
Assone
Assone
...............
3. Che differenza c’è fra un ormone endocrino e
un ormone autocrino?
L’ormone endocrino utilizza il sangue per
.....................................................
arrivare alla cellula bersaglio, l’ormone autocrino
. . . . . . . . . .è. .prodotto
. . . . . . . . . . . da
. . . .una
. . . . . cellula
. . . . . . . . .che
. . . . .è. .essa
.....
stessa anche il bersaglio.
.....................................................
......................................................
Terminazioni
Terminazioni
sinaptiche
.sinaptiche
..............
. . . . . . . . . . .sono
. . . . . . .la
. . . formazione
. . . . . . . . . . . . . . . attraverso
. . . . . . . . . . . . . .la
.
I. .dendriti
quale entra il segnale, l’assone è la zona in cui
......................................................
il segnale diffonde, le sinapsi sono le giunzioni
. . . . . . . . . . . . . . . .che
. . . . .permettono
. . . . . . . . . . . . . . .il. .passaggio
. . . . . . . . . . . . del
...
specializzate
segnale da una cellula all’altra.
.....................................................
......................................................
70
12
Nuove verifiche - Soluzioni
6. Descrivi le funzioni dei nervi somatici e dei
nervi motori.
.I. nervi
. . . . . . . .somatici
. . . . . . . . . . .trasportano
. . . . . . . . . . . . . . . i. .segnali
. . . . . . . . . dall’e......
sterno, partendo dai neuroni sensoriali,
.all’interno,
. . . . . . . . . . . . . .cioè
. . . . . .al. . .sistema
. . . . . . . . . .nervoso
. . . . . . . . . . centrale,
.........
.e. . trasmettono
. . . . . . . . . . . . . . . . i. . comandi
. . . . . . . . . . . .ai
. . .muscoli
. . . . . . . . . . schele.......
trici. I nervi motori sono di due tipologie an.tagoniste
. . . . . . . . . . . .fra
. . . .loro,
. . . . . . ovvero
.........o
. . .appartengono
. . . . . . . . . . . . . . . . . .al
.sistema
. . . . . . . . . .simpatico
. . . . . . . . . . . . oppure
. . . . . . . . . .al. . sistema
. . . . . . . . . . parasim.........
patico; infatti, l’azione del sistema simpatico
è .predominante
. . . . . . . . . . . . . . . . . .nei
. . . . momenti
. . . . . . . . . . . .di
. . .pericolo
..........o
. . .di
..
stress, mentre il sistema parasimpatico pre. . . . nei
. . . . momenti
. . . . . . . . . . . .di
. . .quiete.
..............................
vale
.....................................................
.....................................................
......................................................
7. Completa la figura.
Telencefalo
Telencefalo
. . . . . . . (cervello)
........
(cervello)
. . . . . . . Talamo
........
Talamo
TRONCO ENCEFALICO
. . . TRONCO
. . . . . . . . . .ENCEFALICO
.............
. . . . . . .Ipotalamo
........
Ipotalamo
. . Mesencefalo
.Mesencefalo
............
. . Ponte
.Ponte
............
Bulbo
. . .Bulbo
............
. . . . Cervelletto
...........
Cervelletto
Midollo
spinale
. .Midollo
. . . . . . .spinale
...........
71
13
Nuove verifiche - Soluzioni
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Definisci.
a. Osteoblasti
Cellule
. . . . . . . . . .del
. . . . tessuto
. . . . . . . . . . osseo
. . . . . . . .che
. . . . . secernono
. . . . . . . . . . . . . .la. .
matrice di osseina.
.....................................................
......................................................
3. Perché ossa e sangue sono correlate?
.Perché
. . . . . . . . .nelle
. . . . . . epifi
. . . . . .si. . delle
. . . . . . .ossa
. . . . . . si
. . .trova
. . . . . . .il. . mi....
dollo rosso che genera le cellule del sangue.
.....................................................
......................................................
4. Che cos’è il liquido sinoviale? A quali strut-
b. Osteocita
ture si riferisce? Descrivile e classificale.
Cellule
. . . . . . . . . .del
. . . . . tessuto
. . . . . . . . . . osseo
. . . . . . . . .che
. . . . . si
. . . formano
...........
quando l’osteoblasto rimane imprigionato
. . . . . . .sua
. . . . stessa
. . . . . . . . matrice.
..................................
dalla
Il liquido sinoviale è il liquido prodotto nelle
.....................................................
articolazioni per lubrificarne lo scorrimento.
.Le
. . .articolazioni
. . . . . . . . . . . . . . . .collegano
. . . . . . . . . . . . le
. . .ossa
. . . . . .e. .possono
..........
essere mobili, semimobili e immobili a se.conda
. . . . . . . .dell’ampiezza
. . . . . . . . . . . . . . . . . .e. .del
. . . . .numero
. . . . . . . . . . di
. . . movi.......
.menti
. . . . . . . che
. . . . .possono
. . . . . . . . . . produrre.
..............................
......................................................
c. Osteoclasti
Cellule del tessuto osseo che secernono gli
.....................................................
enzimi atti a distruggere la matrice.
....................................................
.....................................................
2. Indica due esempi per ciascuna tipologia di
ossa.
.....................................................
......................................................
5. In figura è riportato il sarcomero di un muscolo rilassato e uno di un muscolo contratto.
Individuali e commenta.
a. Ossa lunghe
Arti
. . . . . superiori,
. . . . . . . . . . . . .arti
. . . . .inferiori.
...............................
......................................................
b. Ossa piatte
. . . . . . .del
. . . .cranio,
. . . . . . . . .sterno.
..................................
Ossa
Sarcomero rilassato
....................................
Contrazione
...................
muscolare
...................
......................................................
c. Ossa brevi
Polso,
. . . . . . . . caviglia.
..............................................
......................................................
. . . . . . . . . .vertebre.
............................................
Bacino,
.Nel
. . . . .muscolo
. . . . . . . . . . . contratto
. . . . . . . . . . . . .il. . .sarcomero
. . . . . . . . . . . . . .è. . più
....
corto in quanto si ha lo scorrimento dei fila.menti
. . . . . . . di
. . .actina
. . . . . . . .sui
. . . .fi. lamenti
. . . . . . . . . . di
. . .miosina.
................
......................................................
......................................................
d. Ossa irregolari
72
Sarcomero contratto
13
Nuove verifiche - Soluzioni
6. Perché due muscoli si dicono antagonisti? Fai
un esempio.
.Perché
. . . . . . . . il
. . .movimento
. . . . . . . . . . . . . . generato
. . . . . . . . . . . .dalla
. . . . . . contra.........
zione di un muscolo è contrastato dal rilas.samento
. . . . . . . . . . di
. . . un
. . . .altro
. . . . . . muscolo.
.............................
.....................................................
7. Completa la figura.
. . Tendini
...........
Bicipite
contratto
.............
. . . Radio
..........
. .Tricipite
...........
Tendini
rilassato
.............
Ulna
.............
.............
Tendini
Bicipite
. .rilassato
...........
. . .Radio
..........
. . Tricipite
...........
contratto Tendini
.............
Ulna
73
14
Nuove verifiche - Soluzioni
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Completa il percorso dell’aria dall’inspirazione, indicando tutti i distretti che attraversa.
naso
. . . . . . .e
. . .bocca
.......
Inspirazione
. . . bronchi
..............
. . . .faringe
.............
polmoni
2. Elenca la sequenza delle fasi del ciclo
cardiaco.
. . . . . . . . . deossigenato
. . . . . . . . . . . . . . . . . proveniente
. . . . . . . . . . . . . . . .dai
. . . . di....
Il. . .sangue
versi distretti del corpo entra negli atri rilas.....................................................
sati; la pressione del liquido apre le valvole
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .e. . il. . .sangue
. . . . . . . . . viene
. . . . . . . .riversato
...........
atrioventricolari
nei ventricoli rilassati; gli atri si contraggono
.....................................................
e spingono una maggiore quantità di sangue
. . . . ventricoli
. . . . . . . . . . . . rilassati;
. . . . . . . . . . .i. ventricoli
. . . . . . . . . . . .si
. . contrag...........
nei
gono, aumenta la pressione che fa chiudere
......................................................
le valvole atrioventricolari; la pressione au. . . . . . . .fi
. .no
. . . .a. .causare
. . . . . . . . . l’apertura
. . . . . . . . . . . . .della
. . . . . .valvola
.........
menta
aortica e della valvola polmonare; il sangue
.....................................................
scorre nelle arterie, diminuisce la pressione
. . . . .ventricoli
. . . . . . . . . . . . .e. .questo
. . . . . . . . . provoca
. . . . . . . . . . . la
. . . chiusura
...........
nei
delle valvole aortica e polmonare.
.....................................................
. . . . laringe
.............
. . bronchioli
...............
. . . .trachea
.............
. . . . alveoli
.............
4. Nella figura di seguito riconosci e indica ogni
componente cellulare del sangue, specificandone le funzioni.
.....................................................
......................................................
3. Che cos’è il plasma?
Il. . .plasma
. . . . . . . . . costituisce
. . . . . . . . . . . . . . il. . .50-60%
. . . . . . . . . . del
. . . . .volume
.........
del sangue ed è la sua frazione liquida; con. . . . . . . acqua,
. . . . . . . . .per
. . . . .la
. . .maggior
. . . . . . . . . . .parte,
. . . . . . . proteine
...........
tiene
plasmatiche
. . . . . . . . . . . . . . . . quali
. . . . . . . .albumine
. . . . . . . . . . . . e. . .immunoglo..............
buline, ormoni, zuccheri, lipidi, ammino. . . . . . . .vitamine
. . . . . . . . . . . .e. . .gas
. . . . . disciolti.
. . . . . . . . . . . .L’albumina
.............
acidi,
facilita
. . . . . . . . .la
. . .penetrazione
. . . . . . . . . . . . . . . . di
. . . acqua
. . . . . . . .nei
. . . . capillari
..........
e trasporta gli ormoni steroidei e le vitamine
. . . . . . . . . . . . . . . Le
. . . immunoglobuline
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . sono
. . . . . . .attive
......
liposolubili.
nella
. . . . . . .difesa
. . . . . . . .immunitaria.
......................................
.....................................................
......................................................
......................................................
74
Globulo rosso
Globulo bianco
..........................
Piastrina
. I. . globuli
. . . . . . . . . .rossi
. . . . . . .trasportano
. . . . . . . . . . . . . . . l’ossigeno
.
dai polmoni ai tessuti perché contengono l’emoglobina, una proteina che lega la maggior parte
dell’ossigeno del sangue, e smaltiscono parte
.........................................................
dell’anidride carbonica. I globuli bianchi sono
. attivi
. . . . . . . .nella
. . . . . . . difesa
. . . . . . . . .immunitaria.
. . . . . . . . . . . . . . . . .Le
. . . . piastrine
..........
sono coinvolte nell’emostasi, favorendo l’arre.........................................................
sto della fuoriuscita del sangue da una ferita.
.........................................................
14
Nuove verifiche - Soluzioni
5. Che cosa si indica con i termini “pressione
diastolica” e “pressione sistolica”?
. . . .pressione
. . . . . . . . . . . sistolica
. . . . . . . . . . è. . la
. . .pressione
. . . . . . . . . . . .massima
..........
La
del ciclo cardiaco e corrisponde alla contra....................................................
zione dei ventricoli che forza il sangue nelle
. . . . . . . . . .la
. . .pressione
. . . . . . . . . . . . diastolica
. . . . . . . . . . . . è. . la
. . . pressione
...........
arterie;
più bassa del ciclo cardiaco e corrisponde al
....................................................
rilassamento dei ventricoli.
....................................................
.....................................................
.....................................................
.....................................................
......................................................
.....................................................
....................................................
.....................................................
6. Quali sono le funzioni dei vasi linfatici?
.....................................................
.....................................................
.....................................................
.....................................................
.....................................................
.....................................................
.....................................................
7. Come funzionano le corde vocali?
Le
. . . .corde
. . . . . . . vocali
. . . . . . . .sono
. . . . . . muscoli
. . . . . . . . . . scheletrici
. . . . . . . . . . . . . sor.....
montati da un rivestimento di epitelio che
. . . . . . . . . . .muco.
. . . . . . . . Quando
. . . . . . . . . . . si
. . . contraggono
. . . . . . . . . . . . . . . . .si. .
secerne
restringe
. . . . . . . . . . . . .la
. . .glottide,
. . . . . . . . . . . .cioè
. . . . . .lo
. . . spazio
. . . . . . . . . che
. . . . . .le
.
separa. Se al momento del passaggio dell’a. . . . la
. . .glottide
. . . . . . . . . . si
. . .restringe
. . . . . . . . . . . si
. . .ha
. . . la
. . . vibrazione
.............
ria
delle
. . . . . . .corde
. . . . . . .vocali
. . . . . . . che
. . . . .di
. . .conseguenza
. . . . . . . . . . . . . . . .produ........
cono suoni.
......................................................
.....................................................
I. .vasi
. . . . . linfatici
. . . . . . . . . .riportano
. . . . . . . . . . . .il. .plasma
. . . . . . . . .fuoriuscito
.............
dai capillari al sistema circolatorio, trasferi. . . . . . . . al
. . . sangue
. . . . . . . . . . i. .grassi
. . . . . . . .assorbiti
. . . . . . . . . . .dall’inte...........
scono
stino
tenue,
trasportano
gli
agenti
patogeni
......................................................
e le cellule estranee ai linfonodi dove i glo. . . . . .bianchi
. . . . . . . . .agiscono
. . . . . . . . . . . da
. . . .sentinelle.
.......................
buli
.....................................................
.....................................................
......................................................
......................................................
.....................................................
.....................................................
75
15
Nuove verifiche - Soluzioni
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Che cos’è la febbre e quale funzione svolge?
5. Come agiscono i linfociti B?
La
. . . .febbre
........è
. . .un
. . . temporaneo
. . . . . . . . . . . . . . . .rialzo
. . . . . . . della
. . . . . . . tem......
peratura corporea che sopraggiunge come
. . . . . . . . . . .a. . infezioni
. . . . . . . . . . . .o. .lesioni.
. . . . . . . . . .Raff
. . . . orza
. . . . . . .le. . .di...
risposta
fese immunitarie tramite l’aumento dell’atti. . . . . dei
. . . . .leucociti
. . . . . . . . . . fagocitari,
. . . . . . . . . . . . . favoriti
. . . . . . . . . anche
. . . . . . . .dal
....
vità
fatto che molti agenti patogeni proliferano
. . . . .lentamente
. . . . . . . . . . . . . . a. . temperature
. . . . . . . . . . . . . . . . più
. . . . .alte.
............
più
All’attacco
. . . . . . . . . . . . . .dell’agente
. . . . . . . . . . . . . . patogeno
. . . . . . . . . . . . .i. linfociti
. . . . . . . . . . B. .
si dividono in plasmacellule che producono
. . . . . . . . . . . . e. . in
. . . .cellule
. . . . . . . . della
. . . . . . . memoria.
. . . . . . . . . . . . .Gli
. . . .an....
anticorpi
ticorpi attaccano il patogeno, le cellule della
. . . . . . . . . . . .entrano
. . . . . . . . . . in
. . . gioco
. . . . . . . .invece
. . . . . . . . in
. . . attacchi
..........
memoria
successivi dello stesso patogeno.
......................................................
......................................................
......................................................
2. Qual è l’azione del complemento attivato?
Il
. . .complemento
. . . . . . . . . . . . . . . . . .attivato
. . . . . . . . . . .recluta
. . . . . . . . . .i . leucociti
...........
fagocitari, avvolge gli agenti patogeni nella
zona
. . . . . . . colpita
. . . . . . . . . . e. . .innesca
. . . . . . . . . . la
. . . .lisi
. . . . delle
. . . . . . . .cellule
........
estranee.
......................................................
6. Quali cellule sono caratteristiche del sistema
immunitario adattativo?
Il. . .sistema
. . . . . . . . . .immunitario
. . . . . . . . . . . . . . . .adattativo
. . . . . . . . . . . . . è. . .costitu.........
ito dai linfociti B e dai linfociti T.
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
3. Che cosa significa che il sistema immunitario
è dotato di memoria?
Il sistema immunitario è dotato di memoria
......................................................
perché una volta che è stato a contatto con
certi agenti patogeni, è in grado di rendere
......................................................
immune l’organismo da contagi successivi.
7. Definisci:
a. Immunizzazione attiva.
......................................................
Somministrazione
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .di
. . . un
. . . . vaccino
. . . . . . . . . . .preparato
............
con l’antigene che produce una risposta immunitaria
. . . . . . . . . . . . .primaria.
.........................................
......................................................
......................................................
......................................................
4. Che cos’ è il sistema immunitario innato?
Il. . .sistema
. . . . . . . . . .immunitario
. . . . . . . . . . . . . . . . innato
. . . . . . . . . è. . il
. . .meccani...........
smo che ha l’organismo di riconosce al primo
incontro
. . . . . . . . . . . corpi
. . . . . . . estranei
. . . . . . . . . . .e. .quindi
. . . . . . . . di
. . . attaccarli
............
e distruggerli, ma non in modo specifico. Il sistema
. . . . . . . . immunitario
. . . . . . . . . . . . . . . .innato
. . . . . . . . è. .fatto
. . . . . . dai
. . . . .fagociti
.........
e dal sistema complemento.
......................................................
......................................................
76
......................................................
b. Immunizzazione passiva.
Introduzione
. . . . . . . . . . . . . . . . . di
. . . anticorpi
. . . . . . . . . . . . purifi
. . . . . . .cati
. . . . . dal
. . . . .san.....
gue di un altro individuo che dà un beneficio
immediato
. . . . . . . . . . . . . . ma
. . . . .temporaneo.
...................................
......................................................
16
Nuove verifiche - Soluzioni
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Indica la funzione di ciascun organo nella
digestione.
a. Bocca
Tramite
. . . . . . . . . . i. .denti
. . . . . . .sminuzza
. . . . . . . . . . . .il. . cibo
. . . . . . che
. . . . . si
. . .impa.......
sta con la saliva e costituisce i bolo.
......................................................
......................................................
b. Stomaco
Decompone
. . . . . . . . . . . . . . . . .meccanicamente
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . il. . . bolo,
. . . . . . . . se....
cerne sostanze che favoriscono la digestione
chimica,
. . . . . . . . . . .transita
. . . . . . . . . .il. .cibo
. . . . . .nell’intestino
. . . . . . . . . . . . . . . . tenue.
.........
......................................................
c. Intestino
Nell’intestino tenue si completa la dige......................................................
stione chimica, nell’intestino crasso si accumulano gli scarti.
......................................................
......................................................
d. Colon
Per
. . . . .le
. . .contrazioni
. . . . . . . . . . . . . . dovute
. . . . . . . . . ai
. . . segnali
. . . . . . . . . .mandati
..........
dal sistema nervoso autonomo spinge le feci
nel
. . . . .retto.
.................................................
e.
. . . . Retto
..................................................
Attiva il riflesso della defecazione.
.e.. . . Retto
..................................................
2. Descrivi
. . . . . . . . . . .le
. . differenze
. . . . . . . . . . . . . morfologiche
. . . . . . . . . . . . . . . . . e. . funzio.........
nali tra intestino tenue e intestino crasso.
2. L’intestino
Descrivi le differenze
morfologiche
funziotenue è la parte
più lungae dell’in.nali
. . . . .tra
. . . .intestino
. . . . . . . . . . .tenue
. . . . . . . .e. .intestino
. . . . . . . . . . .crasso.
............
testino, presenta numerose pliche dotate di
villi e microvilli fondamentali per l’assorbi......................................................
mento e la digestione delle molecole. L’intestino crasso è più corto e più largo, presenta
......................................................
una sacca iniziale, il cieco, concentra gli
scarti, per osmosi assorbe l’acqua che com......................................................
patta gli scarti formando le feci che attraversano il colon e, grazie ai suoi movimenti,
......................................................
raggiungono il retto per l’espulsione.
. . . . . . . .molecole
. . . . . . . . . . . e. .come
. . . . . . . vengono
. . . . . . . . . . . digerite
. . . . . . . . . . .chi....
3. Quali
micamente nell’intestino tenue?
......................................................
Nell’intestino
. . . . . . . . . . . . . . . . . .tenue
. . . . . . . vengono
. . . . . . . . . . . .digeriti:
. . . . . . . . . . .i .car.....
3. boidrati,
Quali molecole
e come
vengono
chiper azione
degli
enzimidigerite
pancreatici
micamente
nell’intestino
tenue?
e. . dei
. . . . .microvilli,
. . . . . . . . . . . . .vengono
. . . . . . . . . . .degradati
. . . . . . . . . . . . .a. .mono........
saccaridi; le proteine vengono ridotte dalla
.. .. .. .. .. .. .. .. .. .. ..e.. ..dalla
.. .. .. .. .. .. ..chimotripsina
.. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. ..in
.. .. ..frammenti
.. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. ..
tripsina
di minori dimensioni che poi gli enzimi dei
.. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. trasformano
.. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. ..in
.. .. ..peptidi
.. .. .. .. .. .. .. .. .. sempre
.. .. .. .. .. .. .. .. .. ..più
.. .. .. ..
microvilli
piccoli fino ad arrivare agli amminoacidi; sui
.. .. .. .. .. .. .. .. ..agiscono
.. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. ..le
.. .. ..lipasi
.. .. .. .. .. .. .. ..pancreatiche
.. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. ..e.. .. la
.. .. ..
grassi
bile che, in presenza di accumulo di grassi,
.. .. .. .. .. .. .. ..prodotta
.. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. ..dalla
.. .. .. .. .. .. ..cistifellea.
.. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. I.. .. grassi,
.. .. .. .. .. .. .. .. .. li.. .. ..
viene
posolubili, entrano nei microvilli e qui si tra. . . . . . . . . . . . in
. . . trigliceridi.
.......................................
sformano
......................................................
4. Associa i termini della colonna di sinistra con
quelli della colonna di destra.
a. colon
1. rene
b. duodeno
2. stomaco
c. capsula di Bowman 3. intestino crasso
d. bile
4. intestino tenue
e. mucosa
5. cistifellea
a.
. . . 3;
. . .b.
. . .4; c.
. . .1;. . d.
. . . 5;
. e.. . 2.
.......
.........
.........
5. Che cosa sono i nefroni? Spiegane le funzioni.
I. nefroni
. . . . . . . . . .sono
. . . . . . le
. . .unità
. . . . . . .funzionali
. . . . . . . . . . . . .dei
. . . .reni
. . . . . che
.....
filtrano il sangue e producono l’urina.
......................................................
......................................................
6. Quale quantità di urina elimina giornalmente l’uomo?
a. 1 litro
c.
2,0 litri
✗b.
d.
Più di 2 litri
1,5 litri
77
17
Nuove verifiche - Soluzioni
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Quali ormoni sono implicati nel ciclo
5. Che differenza c’è fra il colostro e il latte?
mestruale?
Gli
. . . . ormoni
. . . . . . . . . implicati
. . . . . . . . . . . nel
. . . . .ciclo
. . . . . .mestruale
. . . . . . . . . . . . sono:
.......
l’ormone di rilascio delle gonadotropine
GnRH,
. . . . . . . . . l’ormone
. . . . . . . . . . . . follicolo-stimolante
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .FSH
. . . . . e. .
l’ormone luteinizzante LH.
......................................................
2. A che cosa è dovuto il sanguinamento
Il. . colostro
. . . . . . . . . . . è. . .ricco
. . . . . . di
. . . proteine
. . . . . . . . . . . .e. .lattosio,
. . . . . . . . . . .ma
....
privo di grassi.
......................................................
......................................................
6. Indica il percorso degli spermatozoi dalla
loro formazione fino alla loro espulsione.
femminile?
Dalle cellule follicolari rimaste dopo l’ovula......................................................
zione si sviluppa un corpo luteo che, se non
ha luogo la gravidanza, degenera. Questo
......................................................
porta a una forte riduzione di estrogeni e
del
. . . . . .progesterone,
. . . . . . . . . . . . . . . . . . .causa
. . . . . . . . della
. . . . . . . . degenera.............
zione del rivestimento uterino che provoca il
sanguinamento.
......................................................
Gli
. . . . spermatozoi
. . . . . . . . . . . . . . . . vengono
. . . . . . . . . . . .prodotti
. . . . . . . . . . .dalle
. . . . . . cel.....
lule germinali dei tubuli seminiferi che si
trovano
. . . . . . . . . . .all’interno
. . . . . . . . . . . . . dei
. . . . . testicoli,
. . . . . . . . . . . .grazie
. . . . . . . . alla
.....
regolazione degli ormoni LH e FSH. Si maturano
. . . . . . .all’interno
. . . . . . . . . . . . . .dell’epididimo
. . . . . . . . . . . . . . . . . . .che
. . . . . riversa
.........
gli spermatozoi in un vaso deferente che li
porta,
. . . . . . . . attraverso
. . . . . . . . . . . . . un
. . . . dotto
. . . . . . . .eiaculatore,
. . . . . . . . . . . . . . .all’u......
retra, e di qui all’esterno.
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
3. L’aumento di quale ormone a metà del ciclo
mestruale porta all’ovulazione?
a. L’ormone GnRH;
b. l’ormone FSH;
✗c.
l’ormone LH;
d. il progesterone.
4. In quale momento della gravidanza l’embrione diventa feto? Che cosa aiuta l’espulsione del nascituro durante il parto?
Al secondo mese di gravidanza, quando
......................................................
l’embrione incomincia a presentare le principali strutture dell’uomo. L’espulsione del
......................................................
nascituro avviene grazie alla stimolazione
dei muscoli addominali da parte del midollo
......................................................
spinale in seguito ai riflessi avviati dalle contrazioni più energiche del travaglio.
......................................................
......................................................
78
7. Descrivi le fasi della fecondazione.
L’uomo,
. . . . . . . . . . tramite
. . . . . . . . . .l’eiaculazione,
. . . . . . . . . . . . . . . . . .deposita
. . . . . . . . . . .una
.....
grande quantità di spermatozoi nella vagina
e,
. . . grazie
. . . . . . . . . alle
. . . . . .contrazioni
. . . . . . . . . . . . . . .uterine,
. . . . . . . . . . passano
...........
dalle tube di Falloppio e arrivano all’ovario.
Quando
. . . . . . . . . . .un
. . . . solo
. . . . . . spermatozoo
. . . . . . . . . . . . . . . . . entra
. . . . . . . .nell’o........
vulo fecondato, la sua testa si rigonfia e
forma
. . . . . . . . il. . pronucleo
. . . . . . . . . . . . . .maschile
. . . . . . . . . . . i. .cui
. . . . 23
. . . .cromo.........
somi si allineano ai 23 cromosomi del pronucleo
. . . . . . . . . femminile
. . . . . . . . . . . . . per
. . . . .formare
. . . . . . . . . . .il. .patrimonio
..............
genetico completo del nuovo individuo.
......................................................
18
Nuove verifiche - Soluzioni
Nome ____________________ Cognome ________________ Classe ____ Anno scolastico _______
1. Ordina all’interno di una catena alimentare i
c. Commensalismo, mutualismo, parassitismo
seguenti individui.
rappresentano modalità diverse di . . . . . . . . .
a. decompositori
simbiosi
.................................................
b. consumatori primari
d. Un .ecosistema
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . è formato da
c. produttori
organismi e dall’ambiente fisico in cui vivono
d. consumatori secondari
e con il quale interagiscono.
e. detritivori
.c.. . –. .b.
. . .–. d.. –. . e.
. . .–. .a.
. .........
3. Rispondi vero (V) o falso (F) alle seguenti
.........
affermazioni.
.........
2. Completa le seguenti frasi.
a. .Habitat
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . è il luogo in cui vive
una determinata specie.
a. Gli organismi produttori si nutrono
di consumatori.
V F
b. Gli organismi decompositori sono
batteri o funghi.
✗V
✗
F
c. La struttura di una comunità è
influenzata da fattori biotici e biotici. V F
✗
b. Pioggia,luce, temperatura sono . fattori
..............
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . che influenzano un
abiotici
d. Nel parassitismo entrambe le specie
traggono vantaggio.
ecosistema.
✗
V F
4. Completa la seguente figura.
. . . AZOTO
........
ATMOSFERICO
...........
. TESSUTI
..............
ANIMALI,
...............
ESCREMENTI
a. Fissazione
FISSAZIONE
dell’azoto
DELL’AZOTO
eE
animali
GLIGli
ANIMALI
si nutrono
SI NUTRONO
vegetali
DEIdei
VEGETALI
...........
FULMINI
Tubercoli
TUBERCOLI
radicali
RADICALI
Decomposizione
DECOMPOSIZIONE
a opera
funghi
f.
Sali di azoto
A OPERA
DI di
FUNGHI
e batteri
Denitrificazione SALI DI AZOTO
E BATTERI
a opera di batteri
DENITRIFICAZIONE
e.
denitrificanti
Assimilazione nelle
A OPERA DI BATTERI
cellule vegetali
ASSIMILAZIONE NELLE
DENITRIFICANTI
d.
CELLULE
VEGETALI
Nitrati
nel suolo
NITRATI
Ammoniaca
NEL
SUOLO
c. nel suolo
Batteri
azotofissatori
BATTERI
AZOTOFISSATORI
b.
Batteri
azotofissatori
BATTERI
AZOTOFISSATORI
AMMONIACA
NEL SUOLO
79
Percorso facilitato 1
INVITO ALLA BIOLOGIA
LA BIOLOGIA È LA SCIENZA CHE STUDIA LA VITA.
GLI ATOMI SONO LE UNITÀ FONDAMENTALI DI TUTTE LE
SOSTANZE, VIVENTI E NON VIVENTI.
GLI ATOMI SI LEGANO FORMANDO LE MOLECOLE.
ALCUNE DI QUESTE MOLECOLE SONO SPECIFICHE PER LA
VITA E SONO: I LIPIDI, GLI AMMINOACIDI, LE PROTEINE, I
CARBOIDRATI E INFINE GLI ACIDI NUCLEICI DNA ED RNA.
LA CELLULA È LA PIÙ PICCOLA ENTITÀ VIVENTE. QUANDO
PIÙ CELLULE INTERAGISCONO E SI AGGREGANO FORMANO I
TESSUTI, CHE A LORO VOLTA FORMANO GLI ORGANI.
GLI ORGANISMI PLURICELLULARI SONO COSTITUITI DA MOLTE
CELLULE.
INDIVIDUI CHE APPARTENGONO A UNA SPECIE E SONO DIFFUSI
IN UN'UNICA AREA FORMANO UNA POPOLAZIONE. TUTTE LE
POPOLAZIONI RESIDENTI IN UNA DETERMINATA AREA FORMANO
UNA COMUNITÀ.
L'ECOSISTEMA È FORMATO DA COMUNITÀ CHE INTERAGISCONO
CON L'AMBIENTE ATTRAVERSO IL TRASFERIMENTO DI ENERGIA
E MATERIALI. L'INSIEME DI TUTTI GLI ECOSISTEMI È DETTO
BIOSFERA.
ATOMO Ö MOLECOLA Ö CELLULA Ö TESSUTI Ö ORGANI Ö
Ö ORGANISMI Ö POPOLAZIONE Ö COMUNITÀ Ö ECOSISTEMA Ö
Ö BIOSFERA
TUTTI I VIVENTI SI DISTINGUONO IN DUE GRUPPI: I PRODUTTORI
E I CONSUMATORI.
I PRODUTTORI SONO INDIVIDUI CHE PRODUCONO I NUTRIENTI
UTILIZZANDO ENERGIA E MOLECOLE SEMPLICI, COME
PER ESEMPIO GLI ORGANISMI VEGETALI CHE TRAMITE LA
FOTOSINTESI UTILIZZANO ENERGIA LUMINOSA, ACQUA E
ANIDRIDE CARBONICA PER PRODURRE ZUCCHERI E OSSIGENO.
81
Percorso facilitato 1
I CONSUMATORI, INVECE, SONO INDIVIDUI CHE RICAVANO
ENERGIA E NUTRIENTI CIBANDOSI DI ALTRI ORGANISMI E
DEMOLENDO MOLECOLE COMPLESSE RICAVANDO MOLECOLE
PIÙ SEMPLICI. EFFETTUANO CIOÈ LA RESPIRAZIONE
CELLULARE.
GLI ORGANISMI SI ADATTANO ALLE VARIAZIONI DELL'AMBIENTE
MEDIANTE UN MECCANISMO DI OMEÒSTASI, UN PROCESSO
CON IL QUALE UN ORGANISMO MANTIENE COSTANTI LE
PROPRIE CONDIZIONI INTERNE RISPONDENDO ALLE VARIAZIONI
AMBIENTALI.
LO SVILUPPO, LA CRESCITA, LA RIPRODUZIONE DI UN INDIVIDUO
SONO GUIDATI DALLE INFORMAZIONI CONTENUTE NELLA
MOLECOLA DI DNA.
GLI ORGANISMI VIVENTI POSSONO ESSERE PROCARIOTI O
EUCARIOTI.
I PROCARIOTI, COME BATTERI O ARCHEOBATTERI, SONO
INDIVIDUI UNICELLULARI IL CUI DNA NON È RACCHIUSO IN UN
NUCLEO.
GLI EUCARIOTI, INVECE, POSSIEDONO UN NUCLEO BEN
DIFFERENZIATO CONTENENTE ACIDI NUCLEICI E POSSONO
ESSERE UNICELLULARI O PLURICELLULARI. TRA GLI EUCARIOTI
VI SONO PROTISTI, FUNGHI, PIANTE, ANIMALI.
82
Percorso facilitato 2
STRUTTURA CELLULARE
LA TEORIA CELLULARE AFFERMA CHE:
• OGNI ORGANISMO VIVENTE È FORMATO DA UNA O PIÙ CELLULE
• TUTTE LE CELLULE SI ORIGINANO DALLA DIVISIONE DI
CELLULE PREESISTENTI.
PER OSSERVARE LE CELLULE SI UTILIZZANO MICROSCOPI
OTTICI E/O MICROSCOPI ELETTRONICI.
BATTERI E ARCHEOBATTERI SONO CLASSIFICATI COME
PROCARIOTI PERCHÉ LE LORO CELLULE SONO PRIVE DI
NUCLEO.
TUTTI GLI ALTRI ORGANISMI VIVENTI HANNO CELLULE DOTATE DI
NUCLEO, E VENGONO CONSIDERATE EUCARIOTI.
I PROCARIOTI, PARTENDO DALL’ESTERNO, SONO RACCHIUSI
IN UNA CAPSULA, POI IN UNA PARETE CELLULARE, INFINE IN
UNA MEMBRANA PLASMATICA, CHE CONTIENE IL CITOPLASMA,
SOSTANZA GELATINOSA CHE CONTIENE I PLASMIDI.
ESSI ALTRO NON SONO CHE FILAMENTI CIRCOLARI DI DNA.
NELLA ZONA DEL CITOPLASMA CHIAMATA NUCLEOIDE C’È IL
RESTO DEL MATERIALE GENETICO DELLA CELLULA.
OGNI CELLULA EUCARIOTE È FORMATA DA MEMBRANA
PLASMATICA, CITOPLASMA, ORGANULI, CITOSCHELETRO.
• MEMBRANA PLASMATICA. RACCHIUDE LA CELLULA E
LA SEPARA DALL’AMBIENTE ESTERNO. PUÒ ESSERE
ATTRAVERSATA SOLO DA CERTE SOSTANZE (SELETTIVAMENTE
PERMEABILE). È FORMATA DA UN DOPPIO STRATO DI
FOSFOLIPIDI E DA DIVERSE MOLECOLE PROTEICHE IMMERSE
NEL DOPPIO STRATO.
• CITOPLASMA: È UNA SOSTANZA GELATINOSA COMPOSTA
DA ZUCCHERI E PROTEINE RACCHIUSA DALLA MEMBRANA
PLASMATICA. ALL’INTERNO CI SONO NUMEROSI ORGANELLI
(ORGANULI) CHE HANNO DIVERSE FUNZIONI.
83
Percorso facilitato 2
• ORGANULI: GLI ORGANULI PRESENTI NELLE CELLULE SONO
NUMEROSI E CIASCUNO SVOLGE UN RUOLO FONDAMENTALE
PER LA VITA DELLA CELLULA.
MEMBRANA CELLULARE
RETICOLO
ENDOPLASMATICO
VACUOLO
MICROTUBULI
(PARTE DEL
CITOSCHELETRO)
RETICOLO ENDOPLASMATICO
MEMBRANA CELLULARE
RIBOSOMI
LISOSOMA
NUCLEO
NUCLEO
NUCLEOLO
NUCLEO
CENTRIOLO
LISOSOMA
PARETE
CELLULARE
RIBOSOMI
CITOPLASMA E
CITOSCHELETRO
VACUOLO
APPARATO
DI GOLGI
APPARATO
DI GOLGI
MITOCONDRIO
ORGANULI DELLA CELLULA ANIMALE
CITOSCHELETRO
MITOCONDRIO
CLOROPLASTO
ORGANULI DELLA CELLULA VEGETALE
• CITOSCHELETRO: NEL CITOPLASMA DELLA CELLULA
EUCARIOTE (NUCLEO SEPARATO DAL RESTANTE CITOPLASMA
TRAMITE UNA MEMBRANA) VI È UN SISTEMA DI FILAMENTI
PROTEICI DEFINITO CITOSCHELETRO. I FILAMENTI SERVONO
PER ORGANIZZARE E MUOVERE LE STRUTTURE CELLULARI. SI
DISTINGUONO IN MICROTUBULI, MICROFILAMENTI, FILAMENTI
INTERMEDI A SECONDA DELLE DIMENSIONI.
I MICROTUBULI POSSONO ASSOCIARSI TRA LORO DANDO
ORIGINE A CIGLIA, FLAGELLI, CENTRIOLI.
NELLA CELLULA VEGETALE OLTRE LA MEMBRANA CELLULARE
È PRESENTE UNA PARETE CELLULARE RIGIDA E TRA GLI
ORGANULI VI SONO I CLOROPLASTI, ALL’INTERNO DEI QUALI
AVVIENE LA FOTOSINTESI.
84
Percorso facilitato 2
ATTRAVERSO LA MEMBRANA SELETTIVAMENTE PERMEABILE
AVVENGONO I TRASPORTI DI SOSTANZE.
VI SONO TRE TIPI FONDAMENTALI DI TRASPORTO: ATTIVO,
PASSIVO, MECCANISMI DI ENDOCITOSI ED ESOCITOSI.
IL TRASPORTO PASSIVO NON RICHIEDE ENERGIA, E COMPRENDE:
• DIFFUSIONE, OVVERO IL PASSAGGIO DI MOLECOLE DA UNA
ZONA DOVE SONO PIÙ CONCENTRATE A UNA ZONA DOVE SONO
MENO CONCENTRATE.
• OSMOSI CHE RAPPRESENTA UN PASSAGGIO DI ACQUA
ATTRAVERSO UNA MEMBRANA CHE SEPARA LIQUIDI CON
CONCENTRAZIONI DIVERSE.
IL TRASPORTO ATTIVO RICHIEDE ENERGIA SOTTO FORMA DI
ATP E AVVIENE CONTRO IL GRADIENTE DI CONCENTRAZIONE
UTILIZZANDO SPECIFICHE PROTEINE DI TRASPORTO.
ESOCITOSI ED ENDOCITOSI RAPPRESENTANO MODALITÀ DI
TRASPORTO DI MOLECOLE DI GRANDI DIMENSIONI ATTRAVERSO
LA MEMBRANA.
L’ENDOCITOSI SI HA QUANDO IL TRASPORTO AVVIENE VERSO
L’INTERNO DELLA CELLULA.
SI DISTINGUONO TRE FORME DI ENDOCITOSI:
• FAGOCITOSI, QUANDO RIGUARDA ELEMENTI SOLIDI;
• PINOCITOSI, QUANDO RIGUARDA ELEMENTI LIQUIDI;
• ENDOCITOSI MEDIATA DA RECETTORI, QUANDO I MATERIALI DA
TRASPORTARE SONO INDIVIDUATI ATTRAVERSO SPECIFICHE
PROTEINE.
L’ESOCITOSI SI HA QUANDO IL TRASPORTO AVVIENE VERSO
L’ESTERNO DELLA CELLULA.
85
Percorso facilitato 3
METABOLISMO CELLULARE
ALL’INTERNO DELLE CELLULE AVVENGONO MOLTE REAZIONI
CHIMICHE, ALCUNE CHE PRODUCONO ENERGIA (ESOTERMICHE
O ESOERGONICHE) ALTRE CHE USANO L’ENERGIA
(ENDOTERMICHE O ENDOERGONICHE).
TUTTE LE REAZIONI, PER AVVENIRE, NECESSITANO DI ENERGIA
DI ATTIVAZIONE, CIOÈ DI UNA MINIMA QUANTITÀ DI ENERGIA
CHE ATTIVI LA REAZIONE STESSA. OGNI REAZIONE HA INOLTRE
BISOGNO DI PARTICOLARI MOLECOLE, DEFINITE ENZIMI, CHE
HANNO IL COMPITO DI ABBASSARE L’ENERGIA DI ATTIVAZIONE E
QUINDI VELOCIZZARE LE REAZIONI. GLI ENZIMI SONO SPECIFICI
PER LE VARIE MOLECOLE CHE DEVONO REAGIRE.
UNA REAZIONE IMPORTANTE CHE AVVIENE NELLE PIANTE È LA
FOTOSINTESI CLOROFILLIANA.
QUESTA REAZIONE AVVIENE ALL’INTERNO DELLE CELLULE
VEGETALI, NEI CLOROPLASTI.
LA REAZIONE IN SINTESI È LA SEGUENTE:
6CO2 + 6H2O + ENERGIA LUMINOSA FORMANO
ESSA È COMPOSTA
DA DUE SERIE DI
REAZIONI: LA FASE
SOLE
LUMINOSA E LA
FASE OSCURA.
LA PRIMA AVVIENE
UTILIZZANDO MOLECOLE
DI ACQUA E L’ENERGIA
DEL SOLE, CHE
VIENE CAPTATA DA UNA
MOLECOLA DI CLOROFILLA.
O2
H
H 2O
ATP
ENERGIA
H 2O
86
C6H12O6 + 6 O2
Percorso facilitato 3
LA FASE LUMINOSA COMPRENDE UN PROCESSO CICLICO E
UN PROCESSO NON CICLICO STRETTAMENTE COLLEGATI, AL
TERMINE DEI QUALI SI PRODUCONO O2, ATP E IDROGENI CHE SI
LEGANO AL COENZIMA NADPH.
QUESTI PRODOTTI VERRANNO UTILIZZATI NELLA FASE OSCURA
UNITAMENTE ALL'ANIDRIDE CARBONICA CO2.
DURANTE LA FASE OSCURA, AVVENGONO DELLE REAZIONI
CICLICHE CHE FORMANO IL CICLO DI CALVIN, AL TERMINE DEL
QUALE SI FORMERANNO MOLECOLE DI GLUCOSIO.
H
IDROGENO
CO2
)IOSSIDO DI
CARBONIO
ATP
ENERGIA
C6H12O6
GLUCOSIO
ALTRA IMPORTANTE SERIE DI REAZIONI COMPRENDE QUELLE
CHE AVVENGONO PER DEMOLIRE IL GLUCOSIO E RICAVARE DA
ESSO ENERGIA.
VI SONO DUE TIPI DI REAZIONI CON QUESTO SCOPO, LA
RESPIRAZIONE E LA FERMENTAZIONE.
IN AMBEDUE LE REAZIONI VIENE UTILIZZATO IL GLUCOSIO.
LA RESPIRAZIONE CELLULARE INIZIA NEL CITOPLASMA CON LA
GLICOLISI, UNA REAZIONE DURANTE LA QUALE VIENE SCISSA
UNA MOLECOLA DI GLUCOSIO E VENGONO PRODOTTE DUE
MOLECOLE PIÙ SEMPLICI DI ACIDO PIRUVICO, RICAVANDO
ENERGIA SOTTO FORMA DI ATP.
GLICOLISI
GLUCOSIO
PIRUVATO (2)
87
Percorso facilitato 3
SUCCESSIVAMENTE L'ACIDO PIRUVICO VIENE TRASFORMATO IN
ACIDO ACETICO E TRASFERITO ALL'INTERNO DEI MITOCONDRI
DOVE VI SONO GLI ENZIMI NECESSARI PER CONTINUARE LA
DEGRADAZIONE. QUI INIZIA UNA SERIE CICLICA DI REAZIONI, IL
CICLO DI KREBS, DURANTE IL QUALE L’ACIDO ACETICO VIENE
COMPLETAMENTO DEMOLITO.
SI FORMA CO2 E SI LIBERANO ATP E IDROGENI. QUESTI ULTIMI
ENTRANO A FAR PARTE DI UNA CATENA DI TRASPORTATORI
DI IDROGENO E ALLA FINE DELLA CATENA SI UNISCONO
ALL’OSSIGENO FORMANDO ACQUA. DALLA RESPIRAZIONE SI
RICAVANO IN TUTTO 38 MOLECOLE DI ATP.
2 Piruvato
2 Acetil-CoA
CICLO
DI
KREBS
88
6 CO2
2
ATP
8
NADH
2
FADH2
Percorso facilitato 3
STADIO 1
LA GLICOLISI SCINDE UNA
2
MOLECOLA DI GLUCOSIO IN 2
PIRUVATO; SI FORMANO ANCHE 2
NADH E 4 ATP. L’UTILIZZO DI 2 ATP
DÀ AVVIO ALLE REAZIONI, PER CUI
IL RENDIMENTO NETTO È DI 2 ATP.
GLUCOSIO
GLICOLISI
ATP
2 NADH
STADIO 2
LA FORMAZIONE DI ACETIL-COA E IL
2 NADH
CICLO DI KREBS DEGRADANO IL PIRUVATO
2 NADH
IN CO2, CHE ABBANDONA LA CELLULA.
ALTRI DIECI COENZIMI VENGONO RIDOTTI
E SI FORMANO DUE ATP.
STADIO 3
NELLA FOSFORILAZIONE CON
TRASFERIMENTO DI ELETTRONI, I
COENZIMI RIDOTTI CEDONO ELETTRONI
E IONI IDROGENO ALLE CATENE DI
TRASPORTO DEGLI ELETTRONI.
6 NADH
2 FADH2
4
(2 NETTI)
ATP
2 PIRUVATO
2 ACETYL–COA
CICLO
DI
KREBS
2 CO2
4 CO2
2
ATP
ATP
FOSFORILAZIONE CON
TRASFERIMENTO DI ELETTRONI
ATP
ATP
ATP
32
OSSIGENO H2O
C6H12O6 + 6 O2
FORMANO
6 H2O + 6CO2 + 38 ATP
LA FERMENTAZIONE RAPPRESENTA UN’ALTRA MODALITÀ PER
DEMOLIRE IL GLUCOSIO IN ASSENZA DI OSSIGENO E RICAVARE
ENERGIA.
LA FERMENTAZIONE PUÒ ESSERE ALCOLICA O LATTICA.
FERMENTAZIONE ALCOLICA: AL TERMINE SI OTTENGONO
2 MOLECOLE DI ALCOL ETILICO E SI LIBERA ANIDRIDE
CARBONICA. IL RICAVO DI ENERGIA È PARI A DUE MOLECOLE DI
ATP PER OGNI MOLECOLA DI GLUCOSIO DEMOLITA.
FERMENTAZIONE LATTICA: AL TERMINE SI OTTENGONO 2
MOLECOLE DI ACIDO LATTICO E SI RICAVANO DUE MOLECOLE
DI ATP PER OGNI MOLECOLA DI GLUCOSIO DEMOLITA.
LA GLICOLISI RAPPRESENTA LA VIA COMUNE DELLA
RESPIRAZIONE E DELLE FERMENTAZIONI PER LA DEMOLIZIONE
DEL GLUCOSIO.
89
Percorso facilitato 4
ACIDI NUCLEICI: DNA E RNA
DNA E RNA SONO ENTRAMBI ACIDI NUCLEICI, MA HANNO
CARATTERISTICHE MOLTO DIVERSE.
SCHELETRO
ZUCCHERO-FOSFATO
BASE NUCLEOTIDICA
COPPIA DI BASI
DNA
RNA
IL DNA È ACIDO DESOSSIRIBONUCLEICO. È FORMATO DA
NUCLEOTIDI UNITI TRA LORO FORMANDO UNA DOPPIA ELICA.
OGNI NUCLEOTIDE È COMPOSTO DA:
• UNO ZUCCHERO A CINQUE ATOMI DI CARBONIO (PENTOSO);
• UN GRUPPO FOSFATO;
• UNA BASE AZOTATA TRA ADENINA (A), GUANINA (G), CITOSINA
(C), TIMINA (T).
SE IN UN’ELICA VI È IL NUCLEOTIDE CHE PORTA LA BASE
ADENINA, IN CORRISPONDENZA SULL’ALTRA ELICA VI È IL
NUCLEOTIDE CHE PORTA LA BASE TIMINA.
SE VI È CITOSINA SULL’ALTRA ELICA VI SARÀ IL NUCLEOTIDE
CHE PORTA LA BASE GUANINA.
LE BASI CORRISPONDENTI DEI NUCLEOTIDI SONO LEGATE TRA
LORO DA LEGAMI A IDROGENO.
A+T
G+C
90
Percorso facilitato 4
IL DNA È IL DEPOSITARIO DELL’INFORMAZIONE GENETICA DI UN
ORGANISMO E FORMA I CROMOSOMI.
DURANTE LA DIVISIONE DELLA CELLULA IL DNA SI DUPLICA.
TALE DUPLICAZIONE VIENE DEFINITA SEMICONSERVATIVA,
PERCHÉ UN’ELICA È QUELLA ORIGINARIA MENTRE L’ALTRA
È COMPLETAMENTE NUOVA. INFATTI, LA MOLECOLA DI
DNA CHE DEVE DUPLICARSI SI APRE COME FOSSE UNA
CERNIERA, ROMPENDO I LEGAMI A IDROGENO TRA LE BASI
CORRISPONDENTI. IN QUESTO MODO, LE BASI AZOTATE SONO
ESPOSTE.
A QUESTO PUNTO INTERVIENE LA DNA POLIMERASI, UN TIPO DI
ENZIMA CHE ASSEMBLA NUOVI NUCLEOTIDI, E QUINDI LA NUOVA
ELICA, USANDO COME STAMPO L’ELICA ORIGINARIA.
DURANTE QUESTO ASSEMBLAMENTO SI LEGANO LE BASI
CORRISPONDENTI (A+T E G+C).
PUÒ SUCCEDERE CHE DURANTE LA DUPLICAZIONE SI
GENERINO DEGLI ERRORI. LE DNA POLIMERASI HANNO LA
CAPACITÀ DI INVERTIRE LA REAZIONE DI SINTESI ED ELIMINARE
IL NUCLEOTIDE MAL APPAIATO.
QUANDO NON SI RIESCE A CORREGGERE L’ERRORE, SI GENERA
UNA MUTAZIONE DELLA SEQUENZA DEL DNA.
SI FORMANO COSÌ 2 NUOVE MOLECOLE DI DNA, CIASCUNA CON
UN FILAMENTO “VECCHIO” E UNO DI NUOVA SINTESI.
LA SEQUENZA DI DNA DI UN GENE CODIFICA L’RNA, OVVERO
CONTIENE LE ISTRUZIONI PER COSTRUIRLO.
L’RNA È ACIDO RIBONUCLEICO. È FORMATO DA UNA SOLA ELICA
COMPOSTA DA NUCLEOTIDI.
OGNI NUCLEOTIDE È FORMATO DA:
• IL RIBOSIO, UNO ZUCCHERO, A 5 ATOMI DI CARBONIO;
• UN GRUPPO FOSFATO;
• UNA BASE AZOTATA TRA ADENINA (A), GUANINA (G), CITOSINA
(C), URACILE (U).
91
Percorso facilitato 4
ESISTONO 3 TIPI DI RNA:
• RIBOSOMIALE: SI TROVA ALL’INTERNO DEI RIBOSOMI E SERVE
PER LA SINTESI PROTEICA.
• MESSAGGERO: È IN GRADO DI COPIARE LA SEQUENZA DI BASI
DEL DNA, USCIRE DAL NUCLEO DELLA CELLULA E ANDARE NEL
CITOPLASMA.
• TRANSFER: DURANTE LA SINTESI DELLE PROTEINE È
IN GRADO DI LEGARE GLI AMMINOACIDI PRESENTI NEL
CITOPLASMA È ORDINARLI SECONDO LA SEQUENZA DI BASI
INDICATA DAL RNA MESSAGGERO.
L’RNA SI OTTIENE A SEGUITO DI UN PROCESSO CHE ESTRAPOLA
INFORMAZIONI DAI GENI, QUINDI DAL DNA, CON LO SCOPO DI
ARRIVARE ALLA SINTESI DELLE PROTEINE.
QUESTO PROCESSO SI CHIAMA ESPRESSIONE GENICA.
LE PROTEINE SONO LUNGHE CATENE DI AMMINOACIDI: AD
OGNI 3 BASI LOCALIZZATE SUL DNA NUCLEARE (TRIPLETTA O
CODONE) CORRISPONDE UN AMMINOACIDO PRESENTE NEL
CITOPLASMA DELLE CELLULE.
SE SI RAGGRUPPANO LE 4 BASI DEL DNA A 3 A 3 SI HANNO 64
COMBINAZIONI: DI QUESTE, 61 INDIVIDUANO AMMINOACIDI
MENTRE 3 CODIFICANO TRIPLETTE STOP (CODICE GENETICO).
OGNI AMMINOACIDO PUÒ ESSERE IDENTIFICATO DA PIÙ DI UNA
TRIPLETTA.
QUANDO UNA CELLULA NECESSITA DI UNA PROTEINA, LA DOPPIA
ELICA DEL DNA SI APRE (SI ROMPONO I LEGAMI IDROGENO TRA
LE BASI) IN CORRISPONDENZA DEL TRATTO CHE INDIVIDUA
QUELLA PROTEINA.
L’RNA MESSAGGERO SI POSIZIONA CON LE BASI
CORRISPONDENTI A QUELLE DEL DNA G+C; U+A, COPIANDO
IN TAL MODO IL CODICE DNA (TRASCRIZIONE) FINCHÉ UNA
TRIPLETTA STOP NON DETERMINERÀ LA FINE DEL MESSAGGIO
PROTEICO. A QUESTO PUNTO RNA MESSAGGERO LASCIA IL
NUCLEO E SI PORTA NEL CITOPLASMA.
L’RNA SI PORTA NEI RIBOSOMI PRESENTI NEL CITOPLASMA
92
Percorso facilitato 4
E QUI AVVIENE LA TRADUZIONE DEL MESSAGGIO DEL DNA.
NEL CITOPLASMA VI SONO DIVERSI AMMINOACIDI, SUBUNITÀ
RIBOSOMIALI E tRNA. IL tRNA HA DUE ESTREMITÀ, CIASCUNA
CON UN PROPRIO SITO DI ATTACCO. IL PRIMO È DETTO
ANTICODONE ED È FORMATO DA UNA TRIPLETTA DI NUCLEOTIDI.
IL SECONDO È L’ATTACCO ADATTO ALL’AMMINOACIDO
SPECIFICATO DALL’ANTICODONE.
OGNI RNA SI PORTA AI RIBOSOMI LEGANDO IL PROPRIO
ANTICODONE AL CODONE DELL’RNA MESSAGGERO E
POSIZIONANDO IN TAL MODO GLI AMMINOACIDI IN BASE AL
MESSAGGIO DELL’RNA.
TRA GLI AMMINOACIDI SI INSTAURA UN LEGAME PEPTIDICO E VIA
VIA SI FORMA LA PROTEINA.
LA SINTESI HA TERMINE QUANDO NELL’RNA MESSAGGERO VI È
UNA TRIPLETTA STOP.
CONFRONTO DNA E RNA
DNA
ELICA DOPPIA
RNA
ELICA SEMPLICE
ZUCCHERO DESOSSIRIBOSIO ZUCCHERO RIBOSIO
BASI AGCT
BASI AUGC
È PRESENTE NEL NUCLEO
DELLA CELLULA
È PRESENTE NEL NUCLEO E NEL
CITOPLASMA DELLA CELLULA
È DI TRE TIPI: RIBOSOMIALE,
DI TRASFERIMENTO,
MESSAGGERO.
93
Percorso facilitato 4
SINTESI PROTEICA IN 6 MOSSE
NEL
NUCLEO
DNA CONTIENE IL
CODICE GENETICO
CHE INDIVIDUA UNA
PROTEINA
NEL
RNA MESSAGGERO SI
CITOPLASMA PORTA AI RIBOSOMI
METTENDO IL
SUO CODONE IN
POSIZIONE UTILE
PER LEGARSI
ALL’ANTICODONE
DELL’RNA DI
TRASFERIMENTO
NEL
GLI AMMINOACIDI CHE
CITOPLASMA SONO STATI PORTATI
DAI RISPETTIVI RNA
SI LEGANO TRA
LORO FINO A CHE
UN CODONE STOP
INTERROMPE LA
SINTESI
94
RNA COPIA IL CODICE
DEL DNA
RNA TRASFERIMENTO
CON IL PROPRIO
ANTICODONE SI LEGA
AL CODONE DELL’RNA
MESSAGGERO,
PORTANDO
L’AMMINOACIDO
CORRISPONDENTE
LA PROTEINA FORMATA
SI STACCA DAI
RIBOSOMI E VIENE
UTILIZZATA DALLA
CELLULA
Percorso facilitato 5
MITOSI E MEIOSI
LE LUNGHE MOLECOLE DEL DNA LOCALIZZATE NEL NUCLEO
DELLE CELLULE EUCARIOTE SI UNISCONO A PROTEINE
CHIAMATE ISTONI.
QUANDO LA CELLULA STA PER DIVIDERSI,
SI ADDENSANO I CROMOSOMI. OGNI
CROMOSOMA È FORMATO DA UNA
“STROZZATURA” CHE PRENDE IL NOME DI
CENTROMERO, DAL QUALE ORIGINANO 2
CROMATIDI.
CROMATIDI
FRATELLI
CENTROMERO
IL NUMERO DI CROMOSOMI È CARATTERISTICO PER CIASCUNA
SPECIE. NELL’UOMO PER ESEMPIO LE CELLULE SOMATICHE
HANNO 46 CROMOSOMI UGUALI A 2 A 2, CIOÈ POSSIEDONO 23
COPPIE DI CROMOSOMI.
LE CELLULE POSSONO RIPRODURSI PER MITOSI O PER MEIOSI.
LA MITOSI È UN PROCESSO DI DIVISIONE CELLULARE CHE
PORTA ALLA FORMAZIONE DI DUE CELLULE FIGLIE CHE HANNO
LO STESSO NUMERO DI CROMOSOMI DELLA CELLULA MADRE.
CON QUESTA MODALITÀ SI DIVIDONO LE CELLULE SOMATICHE,
CIOÈ LE CELLULE CHE FORMANO LA PELLE, I MUSCOLI, LE
OSSA, IL SANGUE, ECC.
LA MITOSI AVVIENE IN 4 FASI E TRA UNA MITOSI E L’ALTRA
VI È UN PERIODO DURANTE IL QUALE AVVIENE LA DUPLICAZIONE
DEL DNA.
LE QUATTRO FASI SONO: PROFASE – METAFASE – ANAFASE –
TELOFASE
• PROFASE: I CROMOSOMI DUPLICATI DIVENTANO
VISIBILI. SCOMPARE LA MEMBRANA NUCLEARE.
I CENTRIOLI PRESENTI NEL CITOPLASMA SI
LOCALIZZANO AI POLI OPPOSTI DELLA CELLULA
E TRA DI ESSI SI ORGANIZZANO FASCI DI
MICROTUBULO DEL FUSO
MICROTUBULI FORMANDO IL FUSO MITOTICO.
95
Percorso facilitato 5
• METAFASE: I CROMOSOMI SI ALLINEANO
SUL PIANO EQUATORIALE DELLA CELLULA,
ATTACCANDOSI ALLE FIBRE DEL FUSO
MITOTICO MEDIANTE I CENTROMERI.
• ANAFASE: I CROMATIDI DI CIASCUN
CROMOSOMA SI SEPARANO E I CENTRIOLI,
MEDIANTE LE FIBRE DEL FUSO, LI TIRANO AI
POLI OPPOSTI DELLA CELLULA.
• TELOFASE: IL FUSO MITOTICO SCOMPARE.
INTORNO AI CROMATIDI, AI DUE POLI DELLA
CELLULA, SI COSTITUISCE UNA MEMBRANA
NUCLEARE E SI FORMA UN NUOVO NUCLEO
CHE CONTIENE LO STESSO NUMERO DI
CROMOSOMI DELLA CELLULA MADRE.
AL TERMINE DELLA TELOFASE AVVIENE LA CITODIERESI, CIOÈ LA
DIVISIONE DEL CITOPLASMA E SI FORMANO COSÌ DUE CELLULE
FIGLIE.
CON LA MEIOSI, INVECE, SI PRODUCONO I GAMETI, CIOÈ L’OVULO
E GLI SPERMATOZOI NEGLI INDIVIDUI CHE SI RIPRODUCONO
SESSUALMENTE.
L'INDIVIDUO DI SESSO FEMMINILE PRODUCE L’OVULO, MENTRE
GLI SPERMATOZOI VENGONO PRODOTTI DA QUELLO DI SESSO
MASCHILE. DURANTE LA FECONDAZIONE IL GAMETE MASCHILE
SI UNISCE AL GAMETE FEMMINILE E SI ORIGINA UNA CELLULA
CHIAMATA ZIGOTE.
LO ZIGOTE DEVE AVERE IL NUMERO DI CROMOSOMI DELLA
SPECIE A CUI APPARTIENE. OVULO E SPERMATOZOO DEVONO
POSSEDERE QUINDI UN NUMERO DI CROMOSOMI RIDOTTO DELLA
METÀ RISPETTO A QUELLO DELLA CELLULA CHE LI ORIGINA.
PER QUESTO SONO APLOIDI, MENTRE LA CELLULA MADRE È
DIPLOIDE.
QUANDO SI UNISCONO 2 CELLULE APLOIDI (OVULO E
SPERMATOZOO) SI FORMA UNA CELLULA DIPLOIDE E SI
RICOSTITUISCE IL NUMERO DI CROMOSOMI TIPICO DELLA SPECIE.
96
Percorso facilitato 5
LA MEIOSI È IL PROCESSO DI DIVISIONE CELLULARE MEDIANTE IL
QUALE DA UNA CELLULA DIPLOIDE SI FORMANO 4 CELLULE APLOIDI.
COMPRENDE 2 DIVISIONI CELLULARI, LA MEIOSI I E LA MEIOSI
II; LA DUPLICAZIONE DEL DNA AVVIENE UNA SOLA VOLTA PRIMA
DELL'INIZIO DELLA MEIOSI I.
LE FASI SONO LE STESSE DELLA MITOSI.
DURANTE LA PROFASE DELLA PRIMA DIVISIONE OGNI
CROMOSOMA, FORMATO DA DUE CROMATIDI, SI ACCOPPIA CON IL
SUO OMOLOGO, ANCH’ESSO FORMATO DA DUE CROMATIDI, E SI
COSTITUISCONO COSÌ LE TETRADI.
TRA I CROMATIDI DI CIASCUNA TETRADE AVVENGONO DEGLI
SCAMBI DI SEGMENTI (CROSSING-OVER) E COSÌ ALLA FINE I 4
CROMATIDI RISULTANO TUTTI DIVERSI. IL CROSSING-OVER È ALLA
BASE DELLA VARIAZIONE DI MATERIALE GENETICO.
PROFASE I: SCOMPARE LA MEMBRANA, SI FORMA IL FUSO E SU
UNA FIBRA DEL FUSO SI ATTACCANO I CROMOSOMI OMOLOGHI.
METAFASE I: I CROMOSOMI OMOLOGHI SI DISPONGONO NELLA
ZONA EQUATORIALE DEL FUSO.
ANAFASE I: I DUE CROMOSOMI OMOLOGHI SI SEPARANO E SI
DIRIGONO AI POLI OPPOSTI DEL FUSO.
TELOFASE I: SI RIFORMA LA MEMBRANA NUCLEARE E SCOMPARE
IL FUSO. SI FORMANO DUE CELLULE FIGLIE CON UN NUMERO DI
CROMOSOMI RIDOTTO RISPETTO ALLA CELLULA MADRE.
PROFASE I
MEMBRANA
PLASMATICA
INVOLUCRO
NUCLEARE
METAFASE I
ANAFASE I
TELOFASE I
FUSO
COPPIA DI CROMOSOMI
OMOLOGHI
97
Percorso facilitato 5
MEIOSI II: OGNI CELLULA SI DIVIDE CON UN PROCESSO SIMILE A
QUELLO DI UNA NORMALE MITOSI.
PROFASE II: SCOMPARE LA MEMBRANA CELLULARE E SI FORMA
IL FUSO. I CROMOSOMI, FORMATI CIASCUNO DA DUE CROMATIDI,
SI DISPONGONO UNO PER OGNI FIBRA. I CROMATIDI SONO
DIVERSI TRA LORO PERCHÉ CON IL CROSSING-OVER SONO STATI
MESCOLATI TRATTI DI DNA.
METAFASE, ANAFASE, TELOFASE: AVVENGONO ANALOGAMENTE
ALLA MITOSI. ALLA FINE SI OTTENGONO 4 CELLULE FIGLIE APLOIDI.
PROFASE II
METAFASE II
ANAFASE II
TELOFASE II
NO DUPLICAZIONE
CAZIONE
DEL DNA
1MITOSI E MEIOSI A CONFRONTO
MITOSI
MEIOSI
AVVIENE IN TUTTE LE CELLULE AVVIENE SOLO NELLE CELLULE
SOMATICHE.
EUCARIOTE RIPRODUTTIVE.
DA UNA CELLULA MADRE SI
DA UNA CELLULA MADRE DI
ORIGINANO DUE CELLULE
ORIGINANO QUATTRO CELLULE
FIGLIE.
FIGLIE.
LE CELLULE FIGLIE SONO
LE CELLULE FIGLIE SONO DIVERSE
UGUALI TRA LORO E ANCHE
TRA LORO E ANCHE DALLA
ALLA CELLULA MADRE.
CELLULA MADRE.
LE DUE CELLULE FIGLIE SONO LE CELLULE FIGLIE SONO APLOIDI
DIPLOIDI (2N).
(N).
98
Percorso facilitato 6
EREDITARIETÀ DEI CARATTERI
MENDEL ERA UN MONACO AUSTRIACO CHE PER PRIMO STUDIÒ
IN CHE MODO I CARATTERI DEI GENITORI POTESSERO ESSERE
TRASMESSI ALLE GENERAZIONI SUCCESSIVE. SI OCCUPÒ CIOÈ
DI GENETICA.
TUTTE LE CARATTERISTICHE DI UN INDIVIDUO (IL COLORE
DEI CAPELLI, DEGLI OCCHI, LA FORMA DEI SEMI ECC.) SONO
TRASMESSE DAI GENITORI AI FIGLI TRAMITE GENI, TRATTI
DI DNA CHE CODIFICANO PER UNA CERTA PROTEINA,
RESPONSABILE DEL CARATTERE.
VI SONO DIVERSE FORME ALTERNATIVE DI UNO STESSO
CARATTERE, CHE SONO ESPRESSE DA UNO STESSO GENE.
QUESTE FORME SONO CHIAMATE ALLELI.
GLI ALLELI SONO RAPPRESENTATI DA LETTERE DELL’ALFABETO
E OGNI CARATTERE È RAPPRESENTATO DA UNA COPPIA DI
ALLELI.
SUPPONIAMO CHE L’ALLELE CHE INDICA IL COLORE DEGLI
OCCHI SIA RAPPRESENTATO DALLA LETTERA “A” E IN
PARTICOLARE:
A = È L’ALLELE CHE INDICA IL CARATTERE DOMINANTE (OCCHISCURI).
a = È L’ALLELE CHE INDICA IL CARATTERE RECESSIVO (OCCHICHIARI).
SI VERIFICANO I SEGUENTI CASI:
AA = OMOZIGOTE DOMINANTE (GENOTIPO), SI AVRANNO OCCHI
SCURI.
aa = OMOZIGOTE RECESSIVO (GENOTIPO), SI AVRANNO OCCHI
CHIARI.
Aa = ETEROZIGOTE (GENOTIPO), SI AVRANNO OCCHI SCURI.
IL GENOTIPO DI UN INDIVIDUO INDICA SE UN INDIVIDUO È
OMOZIGOTE O ETEROZIGOTE.
IL FENOTIPO INDICA INVECE LA CARATTERISTICA VISIBILE
DELL’INDIVIDUO (ES. OCCHI SCURI OPPURE OCCHI CHIARI).
99
Percorso facilitato 6
MENDEL FECE NUMEROSI ESPERIMENTI UTILIZZANDO LE PIANTE
DI PISELLO E INCROCIANDOLE TRA LORO. DAI SUOI STUDI
VENNERO RICAVATE TRE LEGGI ALLA BASE DELLA GENETICA.
1° LEGGE DI MENDEL
INCROCIANDO DUE PIANTE DI PISELLO, UNA CON I FIORI VIOLA
E UNA CON I FIORI BIANCHI (GENERAZIONE PARENTALE P) SI
OTTIENE UNA PRIMA GENERAZIONE F1 DI PIANTE TUTTE CON I
FIORI VIOLA (LEGGE DELL’UNIFORMITÀ DELLA F1).
INFATTI TUTTI I GENITORI HANNO GENOTIPO OMOZIGOTE, E
INCROCIANDOLI SUCCEDE QUANTO SEGUE:
OMOZIGOTE V V
GAMETI V
OMOZIGOTE v v
GAMETI v
ETEROZIGOTE V v
TUTTI GLI APPARTENENTI ALLA F1 SONO ETEROZIGOTI,
HANNO IL FENOTIPO DOMINANTE (FIORI VIOLA) E SONO DETTI
IBRIDI.
2° LEGGE DI MENDEL
PER CAPIRE CHE COSA FOSSE SUCCESSO AL CARATTERE
RECESSIVO, MENDEL PROVÒ A INCROCIARE DUE INDIVIDUI
APPARTENENTI ALLA F1.
100
Percorso facilitato 6
NELLA SECONDA GENERAZIONE
RICOMPARE IL CARATTERE RECESSIVO V,
FIORI BIANCHI.
P
IL RAPPORTO TRA I CARATTERI DOMINANTI
p
E QUELLO RECESSIVO È DI 3:1.
INCROCIANDO 2 IBRIDI, NELLA F2 SI
HANNO 4 CLASSI DI INDIVIDUI CHE STANNO
TRA LORO IN UN RAPPORTO FENOTIPICO DI 3:1
PT
Pt
pT
pt
P
p
PP
Pp
Pp
pp
3° LEGGE DI MENDEL
DOPO AVER STUDIATO LE MODALITÀ DI TRASMISSIONE DI UN
CARATTERE PER VOLTA DA UNA GENERAZIONE ALL’ALTRA,
MENDEL PRESE IN CONSIDERAZIONE INCROCI TRA PIANTE DI
PISELLO CHE DIFFERIVANO PER DUE CARATTERI: I COLORI DEI
SEMI E LA LORO FORMA.
LA GENERAZIONE PARENTALE ERA COSTITUITA DA PIANTE CON I
SEMI LISCI E GIALLI INCROCIATA CON PIANTE CON SEMI RUVIDI E
VERDI.
LA F1 ERA COSTITUITA DA PIANTE TUTTE CON SEMI LISCI E GIALLI
COME PREVISTO DALLA PRIMA LEGGE DI MENDEL.
INCROCIANDO DUE INDIVIDUI APPARTENENTI ALLA PRIMA
GENERAZIONE SI OTTENEVANO ALCUNI INDIVIDUI CON LE STESSE
CARATTERISTICHE DELLE GENERAZIONI PARENTALI E ALTRI CON
CARATTERISTICHE NUOVE.
SI OTTENGONO CIOÈ 16 CLASSI
PT Pt pT
pt
QUATTRO TIPI DI GAMETI
DI INDIVIDUI CON UN RAPPORTO
FENOTIPICO:
9 LG (LISCI E GIALLI): 3 LG (LISCI
PT
pT
pt
Pt
VERDI): 3 LG (RUVIDI E GIALLI):
PPTT
PPTt
PpTT
PpTt
1 LG (RUVIDO VERDE).
LA TERZA LEGGE È
DETTA ANCHE LEGGE
PPTt
PPtt
PpTt
Pptt
DELL'INDIPENDENZA PERCHÉ
GLI ALLELI DI UN CARATTERE
PpTT
PpTt
ppTT
ppTt
SI DISTRIBUISCONO
INDIPENDENTEMENTE DA QUELLI
PpTt
Pptt
ppTt
pptt
DI UN ALTRO CARATTERE.
101
Percorso facilitato 7
L’EVOLUZIONE
ANALIZZANDO I REPERTI FOSSILI SI PUÒ NOTARE CHE
ORGANISMI VISSUTI IN EPOCHE PRECEDENTI LA NOSTRA
HANNO CARATTERISTICHE DIVERSE RISPETTO AGLI ORGANISMI
DI OGGI E QUESTA È UNA TESTIMONIANZA DEL FATTO CHE I
VIVENTI HANNO SUBITO UN PROCESSO DI TRASFORMAZIONE.
ALCUNE SPECIE SI SONO ESTINTE, MENTRE ALTRE SI
SONO TRASFORMATE PER ADATTARSI ALLE MODIFICAZIONI
DELL’AMBIENTE, CIOÈ SI SONO EVOLUTE.
IL PRIMO CHE TENTÒ DI SPIEGARE L’EVOLUZIONE DEGLI
ORGANISMI VIVENTI FU JEAN BAPTISTE DE LAMARCK.
LA SUA TEORIA AFFERMA CHE SE UN ORGANO VIENE
USATO FREQUENTEMENTE SI SVILUPPA MOLTO E, COSA
ESSENZIALE, TALE MODIFICAZIONE VIENE TRASMESSA ALLE
GENERAZIONI SUCCESSIVE (TEORIA DELL’USO E NON USO).
QUESTO CONCETTO VENNE SUBITO SMENTITO DA STUDIOSI
CONTEMPORANEI DI LAMARCK E LA SUA TEORIA VENNE
ABBANDONATA.
UN CONTEMPORANEO DI LAMARCK, LEOPOLD CUVIER,
ENUNCIÒ LA TEORIA DELLE CATASTROFI SECONDO LA QUALE
LE DIFFERENZE TRA I FOSSILI E GLI ORGANISMI ATTUALI
SONO DOVUTE A EVENTI CATASTROFICI CHE AVEVANO
CAUSATO L’ESTINZIONE DI SPECIE DEL PASSATO. IN SEGUITO,
INDIVIDUI PROVENIENTI DA ALTRE AREE GEOGRAFICHE
COLONIZZARONO LE AREE SPOPOLATE. ANCHE QUESTA TEORIA
FU ABBANDONATA.
CHARLES DARWIN INIZIÒ INTORNO AL 1830 UN VIAGGIO
DI CINQUE ANNI DURANTE IL QUALE RACCOLSE MOLTE
INFORMAZIONI: ANALIZZANDO TUTTI I DATI RACCOLTI FORMULÒ
LA TEORIA DELL'EVOLUZIONE PER SELEZIONE NATURALE.
SECONDO QUESTA TEORIA, L’AMBIENTE È IL RESPONSABILE
DELL’EVOLUZIONE.
ALL’INTERNO DELLE POPOLAZIONI AVVENGONO DELLE
102
Percorso facilitato 7
VARIAZIONI CASUALI E SPONTANEE POI TRASMESSE ALLE
GENERAZIONI SUCCESSIVE. L’AMBIENTE SELEZIONA QUEGLI
INDIVIDUI CHE HANNO LE VARIAZIONI CHE LI RENDONO PIÙ
ADATTI A VIVERE NELL’AMBIENTE STESSO (SOPRAVVIVENZA DEL
PIÙ ADATTO).
LE PROVE DELLA TEORIA DELL'EVOLUZIONE DEI VIVENTI SONO
FORNITE PER ESEMPIO DAI RESTI FOSSILI CHE SI SUCCEDONO
NELLE DIVERSE ERE GEOLOGICHE: INFATTI, OSSERVANDO
FOSSILI PIÙ ANTICHI, SI NOTA CHE
SONO MENO COMPLESSI RISPETTO
A QUELLI VISSUTI IN EPOCHE VIA
VIA PIÙ RECENTI.
ANCHE L'ANATOMIA COMPARATA
OFFRE PROVE DELL'EVOLUZIONE.
OSSERVANDO GLI ARTI DEI VERTEBRATI, PER ESEMPIO, SI
NOTA CHE ESSI HANNO FUNZIONI DIVERSE, PUR AVENDO LA
STESSA STRUTTURA. QUESTI ORGANI SONO DETTI OMOLOGHI E
CONFERMANO L'ORIGINE DA UNO STESSO ANTENATO.
NON SEMPRE PARTI SIMILI IN SPECIE DIVERSE SONO
OMOLOGHE. PER ESEMPIO LE ALI DI UCCELLI, PIPISTRELLI,
INSETTI SVOLGONO LA STESSA FUNZIONE MA CIASCUNA SI
È ADATTATA IN MODO DIFFERENTE ALL'AMBIENTE: QUESTI
ORGANI SONO DEFINITI ANALOGHI.
I BIOLOGI EVOLUZIONISTI STUDIANO LA STORIA EVOLUTIVA DI
UNA SPECIE (FILOGENESI) PER CAPIRE IN CHE MODO LE SPECIE
SIANO COLLEGATE DA PROGENITORI COMUNI.
IN TAL MODO GLI STUDIOSI, UTILIZZANDO INFORMAZIONI
PROVENIENTI DAI FOSSILI E ANALIZZANDO LA FORMA E
LE FUNZIONI DI ORGANI DEL CORPO DI INDIVIDUI VIVENTI,
RIESCONO A RICOSTRUIRE LA STORIA DEGLI ESSERI VIVENTI.
QUATTRO MILIARDI DI ANNI FA IL PIANETA TERRA ERA MOLTO
INOSPITALE. L’ATMOSFERA ERA FORMATA DA AMMONIACA,
ANIDRIDE CARBONICA, IDROGENO. NON ESISTEVA OSSIGENO
LIBERO.
103
Percorso facilitato 7
PER SIMULARE LE CONDIZIONI
PRIMORDIALI, NEL 1953
MULLER E LEREY RIEMPIRONO
SCARICA
UNA CAMERA DI REAZIONE
CH4 ⎫
DI LAMPI
NH3 ⎪
CON METANO, AMMONIACA,
GAS
H2O ⎬⎪
EMISSIONE
H2 ⎭
IDROGENO, AZOTO E
D’ACQUA
ALL'INTERNO PROVOCARONO
CONDENSATORE
SCINTILLE CHE SIMULAVANO
IMMISSIONE
D’ACQUA
FULMINI. DOPO UNA SETTIMANA
GOCCIOLINED’ACQUA
SI ERANO FORMATE NUMEROSE
ACQUA CONTENENTE
MOLECOLE ORGANICHE TRA LE
COMPOSTI ORGANICI
ACQUA
ACQUA INTRAPPOLATA
IN EBOLLIZIONE
QUALI GLI AMMINOACIDI, CHE
ALLO STATO LIQUIDO
SONO FONDAMENTALI PER LA
VITA.
VI SONO ALTRE 2 IPOTESI PER SPIEGARE L'ORIGINE DELLA
VITA: IN UNA SI RITIENE CHE LA SINTESI DELLE MOLECOLE
ORGANICHE SIA AVVENUTA ALL'INTERNO DI CAMINI IDROTERMALI
NEL FONDO DEGLI OCEANI.
IN UN’ALTRA IPOTESI SI RITIENE CHE LE MOLECOLE ORGANICHE
SIANO GIUNTE SULLA TERRA ATTRAVERSO METEORITI
PROVENIENTI DALLO SPAZIO.
ALLA
POMPA
DEL
VUOTO
ELETTRODI
TUTTE LE CELLULE HANNO UN PROGENITORE COMUNE. LE
MOLECOLE ORGANICHE PRIMORDIALI, INFATTI, DIEDERO
ORIGINE A MOLECOLE SEMPRE PIÙ COMPLESSE CHE SI
ORGANIZZARONO FORMANDO LA PRIMA PROTOCELLULA.
LE PRIME CELLULE ERANO PROCARIOTE E ANAEROBICHE,
SUCCESSIVAMENTE SI FORMANO BATTERI FOTOSINTETICI. IN
SEGUITO, NELL'ATMOSFERA INIZIÒ AD ACCUMULARSI OSSIGENO
E SUL NOSTRO PIANETA INIZIARONO A FORMARSI CELLULE CHE
ERANO IN GRADO DI UTILIZZARE OSSIGENO PER RESPIRARE.
SI FORMÒ POI NELL'ATMOSFERA UNO STRATO DI OZONO CHE
PERMISE ALLE PRIME FORME DI VITA DI VIVERE ANCHE AL DI
FUORI DELL'ACQUA.
SI FORMARONO I PRIMI EUCARIOTI PROTISTI DAI QUALI SI SONO
EVOLUTI FUNGHI, ANIMALI, ALGHE, E DA QUESTE LE PIANTE.
104
Percorso facilitato 7
IL PRIMO STUDIOSO CHE CLASSIFICÒ IN MODO SCIENTIFICO GLI
ORGANISMI VIVENTI FU CARLO LINNEO. LA DISCIPLINA DELLA
CLASSIFICAZIONE È LA TASSONOMIA.
LINNEO ORDINÒ GERARCHICAMENTE ORGANISMI CHE AVEVANO
CARATTERISTICHE COMUNI, DAL PIÙ PICCOLO AL PIÙ AMPIO.
SEGUENDO LA SUA CLASSIFICAZIONE SI HANNO:
SPECIE (MENO AMPIO), GENERE, FAMIGLIA, ORDINE, CLASSE,
PHYLUM O TIPO, REGNO (PIÙ AMPIO).
SPECIE
PANTHERA TIGRIS
GENERE
PANTHERA
FAMIGLIA
FELIDAE
ORDINE
CARNIVORA
CLASSE
MAMMALIA
PHYLUM O TIPO
CHORDATA
REGNO
ANIMALIA
105
Percorso facilitato 8
VIRUS E PROCARIOTI
I VIRUS SONO AGENTI PATOGENI CHE NON HANNO UNA
STRUTTURA CELLULARE. SONO FORMATI DA UN INVOLUCRO
PROTEICO CHIAMATO CAPSIDE CHE RACCHIUDE UN ACIDO
NUCLEICO, RNA O DNA.
TRA I VIRUS PARTICOLARI RICORDIAMO:
- I BATTERIOFAGI CHE INFETTANO I BATTERI;
- GLI ADENOVIRUS CHE SONO I RESPONSABILI DEI
RAFFREDDORI.
PER RIPRODURSI, IL VIRUS PENETRA IN UNA CELLULA E INIETTA
IL SUO ACIDO NUCLEICO. SEGUENDO LE ISTRUZIONI DELL’ACIDO
NUCLEICO VIRALE, LA CELLULA PRODUCE NUOVI VIRUS CHE
ESCONO POI DALLA CELLULA E NE VANNO A INFETTARE ALTRE.
FASI DEI CICLI VITALI DEI VIRUS
1. ATTACCO
LE PROTEINE POSTE SULLA PARTICELLA VIRALE RICONOSCONO
CHIMICAMENTE E ADERISCONO A
SPECIFICI RECETTORI SITUATI SULLA
SUPERFICIE DELLA CELLULA OSPITE.
2. PENETRAZIONE
LA PARTICELLA VIRALE E IL
SUO MATERIALE GENETICO
ATTRAVERSANO LA MEMBRANA
PLASMATICA DI UNA CELLULA
OSPITE E PENETRANO NEL
CITOPLASMA.
3. DUPLICAZIONE E
SINTESI
IL DNA O L’RNA VIRALE DIRIGONO
L’OSPITE AFFINCHÉ PRODUCA ACIDI
NUCLEICI E PROTEINE VIRALI.
4. ASSEMBLAGGIO
I COMPONENTI VIRALI SI AUTOASSEMBLANO FORMANDO NUOVE
PARTICELLE VIRALI.
5. RILASCIO
LE NUOVE PARTICELLE VIRALI
VENGONO LIBERATE DALLA
CELLULA.
106
Percorso facilitato 8
BATTERI ARCHEOBATTERI
LE CELLULE POSSONO ESSERE PROCARIOTE (PRIVE DI NUCLEO)
O EUCARIOTE (DOTATE DI NUCLEO).
I BATTERI E GLI ARCHEOBATTERI SONO ORGANISMI
UNICELLULARI PROCARIOTI.
I BATTERI POSSONO ESSERE CLASSIFICATI IN BASE ALLA FORMA
ESTERNA:
y BACILLI SE A BASTONCINO;
y COCCHI SE SFEROIDALI;
y SPIRILLI SE A SPIRALE.
LA CELLULA BATTERICA OLTRE ALLA MEMBRANA È PROVVISTA DI
UNA PARETE.
I BATTERI POSSONO ESSERE CLASSIFICATI IN BASE ALLA FONTE
DI ENERGIA CHE UTILIZZANO.
I FOTOAUTOTROFI USANO LA LUCE COME FONTE DI ENERGIA.
I CHEMIOAUTOTROFI UTILIZZANO L'ENERGIA RICAVATA DA
MOLECOLE INORGANICHE.
I CHEMIOETEROTROFI USANO COME FONTE DI ENERGIA
MOLECOLE ORGANICHE COME GLI ZUCCHERI.
ALCUNI BATTERI POSSONO VIVERE SOLO IN PRESENZA DI
OSSIGENO E VENGONO DEFINITI AEROBI. ALTRI INVECE VIVONO
IN ASSENZA DI OSSIGENO E VENGONO DETTI ANAEROBI.
GLI ARCHEOBATTERI POSSONO VIVERE IN CONDIZIONI
AMBIENTALI ESTREME.
TUTTI I PROCARIOTI, QUANDO SI TROVANO IN SITUAZIONI
AMBIENTALI ESTREME POSSONO METTERSI IN QUIESCENZA
GENERANDO UN’ENDOSPORA RESISTENTE.
BATTERI PARTICOLARI, CHE EFFETTUANO LA FOTOSINTESI,
SONO I CIANOBATTERI. ESSI FISSANO IL CARBONIO
PRODUCENDO OSSIGENO.
ALTRI BATTERI FISSANO L'AZOTO PRESENTE NELL'ATMOSFERA
TRASFORMANDOLO IN AMMONIACA.
107
Percorso facilitato 9
EUCARIOTI: ANIMALI
ALL’INTERNO DEL DOMINIO DEGLI EUCARIOTI TROVIAMO IL REGNO
DEI PROTISTI, QUELLO DEI CROMISTI E QUELLO DEGLI ANIMALI.
I PROTISTI COMPRENDONO SPECIE UNICELLULARI CHE SPESSO
VIVONO IN COLONIE.
QUESTI ORGANISMI SI MUOVONO GRAZIE A CIGLIA O FLAGELLI,
OPPURE A ESPANSIONI DEL CITOPLASMA DETTE PSEUDOPODI.
I PROTISTI SI NUTRONO PER DIFFUSIONE OPPURE MEDIANTE
FAGOCITOSI.
LA RIPRODUZIONE È SESSUATA, CON PRODUZIONE DI GAMETI:
CI PUÒ ESSERE LA DOMINANZA DELLA FASE DIPLOIDE, DI
QUELLA APLOIDE OPPURE CI PUÒ ESSERE ALTERNANZA TRA UNA
GENERAZIONE APLOIDE E UNA DIPLOIDE.
I CROMISTI POSSONO ESSERE UNICELLULARI O PLURICELLULARI
E GENERALMENTE SONO FOTOSINTETICI.
IL REGNO DEGLI ANIMALI È IL PIÙ RAPPRESENTATO NEL DOMINIO
DEGLI EUCARIOTI.
GLI ANIMALI SONO ETEROTROFI PLURICELLULARI.
SI RIPRODUCONO SIA PER VIA SESSUATA (LA MAGGIOR PARTE),
SIA PER VIA ASESSUATA OPPURE CON ENTRAMBE LE MODALITÀ.
NELLA MAGGIOR PARTE DEGLI ANIMALI LE CELLULE SI
ORGANIZZANO FORMANDO TESSUTI. NEGLI EMBRIONI DI
ORGANISMI SEMPLICI, COME PER ESEMPIO LE MEDUSE,
ESISTONO SOLO DUE TIPI DI TESSUTO, L’ECTODERMA E
L’ENDODERMA, MENTRE IN ANIMALI PIÙ EVOLUTI VI È UN TERZO
TESSUTO EMBRIONALE, IL MESODERMA. DA QUESTI TESSUTI
EMBRIONALI ORIGINANO TUTTI I TESSUTI DELL’INDIVIDUO ADULTO.
ECTODERMA
MESODERMA
ENDODERMA
108
Percorso facilitato 9
GLI ANIMALI PIÙ SEMPLICI COME LE SPUGNE NON HANNO UNA
SIMMETRIA, MENTRE QUELLI UN PO’ PIÙ COMPLESSI, COME LE
MEDUSE, PRESENTANO SIMMETRIE RAGGIATE.
GLI ANIMALI EVOLUTI PRESENTANO INVECE SIMMETRIA
BILATERALE. IN ESSI LE STRUTTURE NERVOSE E
SENSORIALI SONO LOCALIZZATE NELLA REGIONE ANTERIORE
(CEFALIZZAZIONE).
LE MODALITÀ DI DIGESTIONE VARIANO A SECONDA DEGLI
ANIMALI.
NELLE SPUGNE, LE SINGOLE CELLULE DIGERISCONO LE
PARTICELLE ALIMENTARI. NEI VERMI SI FORMA UNA CAVITÀ
GASTROVASCOLARE, UNA SPECIE DI SACCO DOVE AVVIENE LA
DIGESTIONE DEL CIBO.
L’APPARATO DIGERENTE NEGLI ANIMALI BILATERALI SI
DIFFERENZIA E SI SPECIALIZZA (APPARATO DIGERENTE
COMPLETO). POSSIEDONO INOLTRE UN CELOMA, CAVITÀ
DEL CORPO RIVESTITA DA UN TESSUTO CHE DERIVA DAL
MESODERMA EMBRIONALE.
VEDIAMO ORA NEL DETTAGLIO LE CARATTERISTICHE DEI VARI
TIPI DI ANIMALI.
SPUGNE: ANIMALI ACQUATICI PRIVI DI TESSUTI E ORGANI.
VIVONO NEL MARE ATTACCATE A UNA SUPERFICE. SI NUTRONO
PER FAGOCITOSI E SONO ERMAFRODITE.
CNIDARI O CELENTERATI: MARINI CON SIMMETRIA RAGGIATA.
ESISTONO IN DUE FORME: MEDUSA O POLIPO. POSSIEDONO
DUE TESSUTI SEPARATI DA UNO STRATO GELATINOSO.
HANNO UNA RETE NEURALE. LE MEDUSE SI RIPRODUCONO
SESSUALMENTE O ASESSUALMENTE, I POLIPI ANCHE PER
GEMMAZIONE.
PLATELMINTI: SONO VERMI PIATTI. HANNO UNA CAVITÀ
GASTROVASCOLARE, UN SISTEMA NERVOSO FORMATO DA
GANGLI E DA CORDONI NERVOSI. SONO ERMAFRODITI.
ANELLIDI: HANNO SIMMETRIA BILATERALE E UN SISTEMA
109
Percorso facilitato 9
CIRCOLATORIO CHIUSO, CIOÈ IL SANGUE CIRCOLA ALL’INTERNO
DI VASI. IL LORO CORPO È FORMATO DA SEGMENTI CHE SI
RIPETONO. LA RIPRODUZIONE PUÒ ESSERE SESSUATA O
ASESSUATA. SI DISTINGUONO IN POLICHETI (DOTATI DI MOLTE
SETOLE) E OLIGOCHETI (CON POCHE SETOLE).
MOLLUSCHI: HANNO SIMMETRIA BILATERALE. POSSIEDONO
UN MANTELLO, UN GUSCIO INDURITO. SONO MARINI O DI
TERRAFERMA. I MOLLUSCHI MARINI RESPIRANO MEDIANTE
BRANCHIE, QUELLI TERRESTRI HANNO UN POLMONE. SI
RIPRODUCONO O SESSUALMENTE O ASESSUALMENTE. SI
DISTINGUONO IN GASTEROPODI, BIVALVI, CEFALOPODI.
NEMATODI: NON HANNO SEGMENTI, HANNO UN SISTEMA
DIGERENTE COMPLETO, ORGANI ESCRETORI E SISTEMA
NERVOSO. SONO A SESSI SEPARATI.
ARTROPODI: ANIMALI BILATERALI. HANNO UNO SCHELETRO
ESTERNO ROBUSTO E APPENDICI ARTICOLATE. IL SISTEMA
CIRCOLATORIO È APERTO, HANNO ORGANI ESCRETORI E
RESPIRATORI. POSSIEDONO ANTENNE E OCCHI. I SESSI SONO
GENERALMENTE SEPARATI. MOLTI SUBISCONO METAMORFOSI.
SI DISTINGUONO: CHELICERATI, MIRIAPODI, CROSTACEI,
INSETTI.
ECHINODERMI: SONO ANIMALI MARINI A SIMMETRIA RADIALE
NELLA FORMA ADULTA, MENTRE LE LARVE HANNO SIMMETRIA
BILATERALE. HANNO UN TUBO DIGERENTE E UN SISTEMA
ACQUIFERO CHE CONSENTE LORO DI MUOVERSI. LA
RIPRODUZIONE È SESSUATA.
CORDATI
SONO ANIMALI CELOMATI E CON SIMMETRIA BILATERALE.
HANNO UN APPARATO DIGERENTE COMPLETO E UN SISTEMA
CIRCOLATORIO CHIUSO.
LE CARATTERISTICHE COMUNI PRESENTI NEGLI EMBRIONI DEI
CORDATI SONO:
110
Percorso facilitato 9
1. UNA NOTOCORDA CHE SI ESTENDE PER LA LUNGHEZZA DEL
CORPO E LO SOSTIENE.
2. UN CORDONE NERVOSO PARALLELO ALLA NOTOCORDA.
3. FESSURE BRANCHIALI CHE SI ESTENDONO ATTRAVERSO LA
FARINGE, AI LATI DEL COLLO.
4. UNA CODA.
AI CORDATI APPARTENGONO GLI UROCORDATI,
I CEFALOCORDATI E I VERTEBRATI.
LA MAGGIOR PARTE DEI CORDATI SONO VERTEBRATI: SONO
ANIMALI DOTATI DI COLONNA VERTEBRALE E DI ELEMENTI
SCHELETRICI CHE COMPONGONO UNO SCHELETRO INTERNO.
I VERTEBRATI COMPRENDONO CICLOSTOMI, PESCI, ANFIBI,
RETTILI, UCCELLI, MAMMIFERI.
CICLOSTOMI: SONO I VERTEBRATI PIÙ ANTICHI, HANNO UNA
BOCCA CIRCOLARE, PRIVA DI MASCELLA. SONO ANIMALI
ACQUATICI.
PESCI: POSSONO AVERE
SCHELETRO CARTILAGINEO
OPPURE OSSEO. LA
CIRCOLAZIONE DEL SANGUE
È SEMPLICE E IL CUORE
PRESENTA 2 CAVITÀ, UN ATRIO E
UN VENTRICOLO. I SESSI SONO
SEPARATI. I PESCI OSSEI HANNO
UNA O PIÙ VESCICHE NATATORIE RIEMPITE DI GAS E SERVONO
PER IL GALLEGGIAMENTO.
ANFIBI: SONO STATI I PRIMI TETRAPODI. LA CIRCOLAZIONE
DEL SANGUE È DOPPIA E INCOMPLETA: È DOPPIA PERCHÉ
IL SANGUE PASSA DUE VOLTE PER IL CUORE; INCOMPLETA
PERCHÉ IL SANGUE RICCO DI OSSIGENO SI MESCOLA CON
QUELLO RICCO DI ANIDRIDE CARBONICA. INFATTI IL CUORE È
FORMATO DA TRE CAVITÀ, DUE ATRI E UN SOLO VENTRICOLO,
111
Percorso facilitato 9
DOVE AVVIENE APPUNTO LA
MESCOLANZA TRA SANGUE
ARTERIOSO E QUELLO VENOSO.
NELLA FORMA LARVALE LA
RESPIRAZIONE È BRANCHIALE
MENTRE NELL'ADULTO È
POLMONARE. SI RIPRODUCONO
SESSUALMENTE CON
FECONDAZIONE ESTERNA DELLE UOVA. LE LARVE EFFETTUANO
UNA METAMORFOSI. SI DIVIDONO IN ANURI, URODELI, APODI.
RETTILI: HANNO IL CORPO
RICOPERTO DI SQUAME O
PLACCHE E SUBISCONO
UNA MUTA. LO SCHELETRO
È OSSEO. LA RESPIRAZIONE
È POLMONARE. IL CUORE
HA TRE CAVITÀ E LA
CIRCOLAZIONE È DOPPIA E INCOMPLETA COME NEGLI ANFIBI.
SONO ETEROTERMI, CIOÈ LA TEMPERATURA DELL'AMBIENTE
CONDIZIONA IL LORO METABOLISMO. SONO AMNIOTI, CIOÈ
L'EMBRIONE È CIRCONDATO DA UNA CAVITÀ PIENA DI LIQUIDO
CHE CONSENTE IL SUO SVILUPPO. AD ESSI APPARTENGONO: I
RINCOCEFALI, GLI SQUAMATI, I LORICATI, I CHELONI.
UCCELLI: SONO DOTATI DI PIUME E DI
PENNE: LE PRIME CONSENTONO DI
MANTENERE COSTANTE LA TEMPERATURA
DEL CORPO E RESPINGONO L'ACQUA, LE
ALTRE SONO ESSENZIALI PER IL VOLO.
LO STERNO È CARENATO E LE OSSA
ALL'INTERNO HANNO CAVITÀ RIEMPITE DI
ARIA PER RIDURRE IL PESO E CONSENTIRE IL VOLO. IL CUORE
È DIVISO IN QUATTRO CAVITÀ (DUE ATRI E DUE VENTRICOLI)
E LA CIRCOLAZIONE DEL SANGUE È DOPPIA E COMPLETA (IL
SANGUE ARTERIOSO NON SI MESCOLA CON QUELLO VENOSO).
LA RIPRODUZIONE È SESSUATA E DEPONGONO UOVA.
112
Percorso facilitato 9
MAMMIFERI: SONO PROVVISTI DI GHIANDOLE MAMMARIE
CON LE QUALI NUTRONO LA PROLE. SONO OMEOTERMI. LA
CIRCOLAZIONE È DOPPIA E COMPLETA, IL CUORE È DIVISO
IN QUATTRO CAVITÀ. LA RESPIRAZIONE È POLMONARE. LO
SCHELETRO È OSSEO.
I MAMMIFERI SI DIVIDONO IN:
MONOTREMI: DEPONGONO UOVA E SONO RAPPRESENTATI
DALL'ORNITORINCO E DALL’ECHIDNA.
MARSUPIALI: SONO DOTATI DI MARSUPIO ALL'INTERNO
DEL QUALE SI TROVANO LE GHIANDOLE MAMMARIE. SONO
RAPPRESENTATI DAI CANGURI E DAI KOALA.
PLACENTALI: SONO DOTATI DI PLACENTA, MEDIANTE LA QUALE
IL FETO VIENE NUTRITO DURANTE LA GRAVIDANZA. AD ESSI
APPARTIENE LA SPECIE UMANA.
113
Percorso facilitato 10
EUCARIOTI: PIANTE E FUNGHI
LE EMBRIOFITE (PIANTE) DISCENDONO DALLE ALGHE: TUTTE
EFFETTUANO LA FOTOSINTESI. HANNO UN CICLO VITALE IN CUI
UNA GENERAZIONE DIPLOIDE (SPOROFITO) E UNA APLOIDE
(GAMETOFITO) SI ALTERNANO (ALTERNANZA DI GENERAZIONI).
VI SONO 3 GRANDI GRUPPI DI PIANTE: BRIOFITE, PTERIDOFITE,
SPERMATOFITE ALLE QUALI APPARTENGONO LE GIMNOSPERME
E LE ANGIOSPERME.
BRIOFITE: SONO PIANTE CHE NON
HANNO UN TESSUTO VASCOLARE
RINFORZATO CON LIGNINA. NEL CICLO
VITALE PREVALE IL GAMETOFITO. UNA
GENERAZIONE È SESSUATA E L'UNIONE
DI DUE GAMETI GENERA LO SPOROFITO;
UN'ALTRA GENERAZIONE È ASESSUATA
E LA GERMINAZIONE DELLE SPORE DÀ
LUOGO AL GAMETOFITO. A QUESTO GRUPPO APPARTENGONO I
MUSCHI E LE PIANTE EPATICHE.
PTERIDOFITE: SONO PIANTE VASCOLARI
SENZA SEMI. IL LORO CICLO VITALE
È DOMINATO DALLO SPOROFITO CHE
PRODUCE SPORE CHE SI DISPERDONO.
DOPO LA GERMINAZIONE SI SVILUPPA
UN GAMETOFITO CHE PRODUCE I
GAMETI. DALLA FECONDAZIONE SI
SVILUPPA LO SPERMATOFITO. ALLE
PTERIDOFITE APPARTENGONO LE FELCI, GLI EQUISETI,
I LICOPODI.
SPERMATOFITE: A ESSE APPARTENGONO LE GIMNOSPERME E
LE ANGIOSPERME.
114
Percorso facilitato 10
GIMNOSPERME: SONO PIANTE VASCOLARI CHE PRODUCONO
SEMI CONTENUTI ALL'INTERNO DI UN FRUTTO (SEME NUDO).
A ESSE APPARTENGONO LE CONIFERE, QUASI TUTTE
SEMPREVERDI.
ANGIOSPERME: SONO PIANTE VASCOLARI CHE PRODUCONO
FIORI E FRUTTI. IL FIORE È COSÌ COMPOSTO
D. STAME
E. CARPELLO
FILAMENTO ANTERA STIGMA
C. PETALI
(L’INSIEME DI TUTTI
I PETALI FORMA
LA COROLLA)
B. SEPALO
(L’INSIEME DI TUTTI
I SEPALI FORMA IL CALICE)
STILO OVARIO
OVULO
(NELL’OVARIO)
A. RICETTACOLO
SI RIPRODUCONO SESSUALMENTE E L'IMPOLLINAZIONE
PUÒ ESSERE EFFETTUATA DAL VENTO O DA UN ORGANISMO
IMPOLLINATORE (INSETTI, UCCELLI, PIPISTRELLI).
IL SEME È UN OVULO MATURO CIRCONDATO DA UN
ENDOSPERMA CHE CONTIENE SOSTANZE NUTRIENTI. TALI
SOSTANZE POSSONO ESSERE CONTENUTE ANCHE NEI
COTILEDONI CHE SONO DELLE FOGLIE EMBRIONALI.
IL FRUTTO È UNA MODIFICAZIONE DELL'OVARIO CHE SI FORMA
PER CONTENERE IL SEME. ALTRA SUA FUNZIONE È QUELLA DI
FAVORIRE LA DISPERSIONE DEI SEMI STESSI. LE ANGIOSPERME
HANNO UN CICLO VITALE PIÙ BREVE RISPETTO ALLE
GIMNOSPERME.
115
Percorso facilitato 10
SACCO POLLINICO
A. L’ANTERA
DI UNA ANTERA
COMPRENDE
(SEZIONE
DUE SACCHI
TRASVERSALE)
POLLINICI
CONTENENTI
DELLE CELLULE
DIPLOIDI CHE
DANNO ORIGINE
ALLE MICROSPORE.
2N
I. L’OVULO
SI TRASFORMA
IN UN SEME.
MEIOSI
B. LE MICROSPORE
SI PRODUCONO
PER MEIOSI.
OVULO
D. L’OVULO SI FORMA
SULLA PARETE DELL’OVARIO;
L’OVULO RACCHIUDE
UNA CELLULA DIPLOIDE
CHE SUBISCE LA MEIOSI.
TEGUMENTO (2N)
EMBRIONE (2N)
ENDOSPERMA (3N)
SEME
MEIOSI
DOPPIA FECONDAZIONE
MICROSPORE (N)
MEGASPORE (N)
C. LE MICROSPORE
SI SVILUPPANO
IN GRANULI POLLINICI
(GAMETOFITI MASCHILI).
E. PER MEIOSI SI FORMANO
QUATTRO MEGASPORE,
DI CUI TRE DEGENERERANNO.
GRANULI POLLINICI (N)
GAMETOFITO FEMMINILE
MATURO NELL’OVULO
IL TUBETTO
POLLINICO
LIBERA 2 GAMETI
MASCHILI
NELL’OVULO
IMPOLLINAZIONE
GAMETOFITO
MASCHILE
MATURO
TUBETTO
POLLINICO
GAMETE
MASCHILE
OVULO
F. LE RESTANTI
MEGASPORE
SI SVILUPPANO
IN UN GAMETOFITO
FEMMINILE
CELLULA CHE CONSISTE
CON 2
DI UNA CELLULA
NUCLEI
UOVO E DI ALTRE
SEI CELLULE,
TRA CUI UNA CELLULA
CON DUE NUCLEI.
H. NEL CORSO DELLA DOPPIA
FECONDAZIONE UN GAMETE MASCHILE
FECONDA L’OVULO FORMANDO UNO ZIGOTE;
L’ALTRO GAMETE FECONDA LA CELLULA
CON DUE NUCLEI PER FORMARE UNA CELLULA TRIPLOIDE (3N).
G. DOPO L’IMPOLLINAZIONE
C’È LA GERMINAZIONE DEL GRANULO POLLINICO.
IL TUBETTO POLLINICO SI SVILUPPA VERSO
L’OVULO ATTRAVERSO IL TESSUTO DELL’OVARIO,
CHE PENETRA, RILASCIANDO LE DUE CELLULE SPERMATICHE.
I FUNGHI SONO ORGANISMI ETEROTROFI CHE ACCUMULANO
GLI ZUCCHERI IN ECCESSO SOTTO FORMA DI GLICOGENO. I
FUNGHI UNICELLULARI SONO CHIAMATI LIEVITI. LA MAGGIOR
PARTE DEI FUNGHI È PLURICELLULARE. SONO FORMATI DA UN
MICELIO COSTITUITO DA UN INTRECCIO DI FILAMENTI, LE IFE. SI
RIPRODUCONO SIA SESSUALMENTE SIA ASESSUALMENTE. VI
SONO FUNGHI DECOMPOSITORI CHE DEGRADANO MOLECOLE
COMPLESSE PRESENTI NELLE SCORIE O NEI RESIDUI ORGANICI.
ALCUNI FUNGHI INFINE SONO PARASSITI, SOPRATTUTTO DELLE
PIANTE.
116
Percorso facilitato 11
TESSUTI, APPARATI, SISTEMI
GLI ANIMALI SVILUPPANO PIÙ TIPI DI CELLULE. IN GENERE
CELLULE DI TIPO DIVERSO SONO RAGGRUPPATE IN QUATTRO
TIPI DI TESSUTI, POI IN ORGANI.
PIÙ ORGANI COSTITUISCONO I SISTEMI O APPARATI.
UN SISTEMA È COSTITUITO DA DUE O PIÙ ORGANI CHE
INTERAGISCONO CHIMICAMENTE E/O FISICAMENTE.
LA SOPRAVVIVENZA DELLE CELLULE DIPENDE DAL
MANTENIMENTO DELL’INTERVALLO DI TEMPERATURA E DI
CONCENTRAZIONE DEI SOLUTI DEL LIQUIDO EXTRACELLULARE,
CIOÈ DALL’OMEÒSTASI.
IN TUTTI I VERTEBRATI CI SONO QUATTRO TIPI DI TESSUTO:
EPITELIALE, CONNETTIVO, MUSCOLARE E NERVOSO.
IL TESSUTO EPITELIALE RIVESTE LA SUPERFICIE DEL CORPO,
DELIMITA I DOTTI E LE CAVITÀ INTERNE. UN EPITELIO HA UNA
SUPERFICIE ESTERNA, DETTA SUPERFICIE APICALE, FORMATA
DA CELLULE ADIACENTI CHE HANNO FUNZIONE DI SCAMBIO CON
L’ESTERNO. LA SUPERFICIE INTERNA, INVECE, ADERISCE ALLA
MEMBRANA BASALE CHE, ESSENDO COSTITUITA DA PROTEINE
E POLISACCARIDI, FACILITA LA CONNESSIONE DELL’EPITELIO A
UN TESSUTO SOTTOSTANTE.
LA CLASSIFICAZIONE DEGLI EPITELI DIPENDE DALLA FORMA
DELLE LORO CELLULE:
• L’EPITELIO SQUAMOSO PRESENTA CELLULE APPIATTITE;
• NELL’EPITELIO CUBICO LE CELLULE SONO CORTI CILINDRI
SIMILI A CUBI;
• L’EPITELIO CILINDRICO HA CELLULE CHE SI SVILUPPANO IN
LUNGHEZZA.
SOLO GLI EPITELI CHE TRASPORTANO SOSTANZE HANNO CIGLIA
APICALI O MICROVILLI CHE AUMENTANO L’AREA SUPERFICIALE
UTILE ALL’ASSORBIMENTO E ALLA SECREZIONE.
LE CELLULE DEI TESSUTI SONO CONNESSE FRA LORO
ATTRAVERSO LE GIUNZIONI, CHE POSSONO ESSERE SERRATE,
ADERENTI O COMUNICANTI.
117
Percorso facilitato 11
• GIUNZIONI SERRATE NON FANNO FILTRARE I FLUIDI NEGLI
SPAZI INTERCELLULARI;
• GIUNZIONI ADERENTI, O DESMOSOMI, SONO MENO
SIGILLANTI;
• GIUNZIONI COMUNICANTI PERMETTONO GLI SCAMBI
CELLULARI.
LE CELLULE GHIANDOLARI SONO CELLULE EPITELIALI
SPECIALIZZATE LE CUI SECREZIONI AGISCONO ALL’ESTERNO
DELLA CELLULA. LE GHIANDOLE ENDOCRINE, PRIVE DI DOTTI,
SECERNONO ORMONI NEL SANGUE. LE GHIANDOLE ESOCRINE
SECERNONO I PROPRI PRODOTTI, COME IL LATTE O LA SALIVA,
ATTRAVERSO DEI DOTTI CHE VANNO VERSO L’ESTERNO.
I TESSUTI CONNETTIVI PRESENTANO CELLULE SPARSE,
MOLTO DISTANTI FRA LORO, IMMERSE IN UNA MATRICE
EXTRACELLULARE. ESSI COLLEGANO I TESSUTI L’UNO
ALL’ALTRO, SIA FUNZIONALMENTE SIA STRUTTURALMENTE E, A
SECONDA DEL TIPO DI MATRICE, SI CLASSIFICANO IN TESSUTO
CONNETTIVO LASSO, ADIPOSO, CARTILAGINEO, OSSEO,
EMATICO.
• TESSUTO CONNETTIVO LASSO UNISCE E CONNETTE ALTRI
TESSUTI E ORGANI. HA UNA MATRICE RESISTENTE FORMATA
DA FIBRE DI ELASTINA E COLLAGENE. UNISCE ORGANI E
TESSUTI, CIRCONDA I NERVI E I VASI SANGUIGNI, MANTIENE
GLI ORGANI IN SEDE;
• TESSUTO ADIPOSO, COMPOSTO DA CELLULE CHE
PRODUCONO E IMMAGAZZINANO TRIGLICERIDI IN UN
VACUOLO INTERNO. È LA PRINCIPALE RISERVA ENERGETICA
DELL’ORGANISMO. PROTEGGE LE PARTI DEL CORPO
AMMORTIZZANDONE GLI URTI E FA DA ISOLANTE TERMICO;
• TESSUTO CARTILAGINEO, COSTITUITO DA COLLAGENE
E GLICOPROTEINE, ELASTICHE E RESISTENTI ALLA
COMPRESSIONE. PER QUESTO RIVESTE LE ARTICOLAZIONI
RIDUCENDO L’ATTRITO FRA LE OSSA. NON PRESENTA
IRRORAZIONE SANGUIGNA;
118
Percorso facilitato 11
• TESSUTO OSSEO, COSTITUITO DA CELLULE OSSEE CHE
SECERNONO UNA MATRICE DI COLLAGENE RICCA DI CALCIO E
FOSFORO DI CUI SI CIRCONDANO. È IL PRINCIPALE TESSUTO
DELLE OSSA;
• TESSUTO EMATICO, O SANGUE È CONSIDERATO UN TESSUTO
CONNETTIVO PERCHÉ LE CELLULE DEL SANGUE, CIOÈ
GLOBULI ROSSI, GLOBULI BIANCHI E PIASTRINE DERIVANO
DA CELLULE STAMINALI DEL TESSUTO OSSEO. I GLOBULI
ROSSI TRASPORTANO L’OSSIGENO, I GLOBULI BIANCHI HANNO
AZIONE DI DIFESA DAGLI AGENTI PATOGENI E LE PIASTRINE
AGISCONO SULLA COAGULAZIONE DEL SANGUE.
I TESSUTI MUSCOLARI SI CONTRAGGONO E MUOVONO UN
CORPO O LE SUE PARTI IN RISPOSTA AI SEGNALI PROVENIENTI
DAL SISTEMA NERVOSO. LA RISPOSTA RICHIEDE ENERGIA
CHE VIENE FORNITA DALL’ATP. DISTINGUIAMO MUSCOLO
SCHELETRICO, CARDIACO, LISCIO.
• IL MUSCOLO SCHELETRICO
NUCLEO
È LA RISERVA DI GLICOGENO
ED È COSTITUITO DA LUNGHE
FIBRE PLURINUCLEATE E
DALL’ASPETTO STRIATO (A
RIGHE). AGISCE SULLE OSSA
CON CONTROLLO VOLONTARIO. LE REAZIONI METABOLICHE
CHE SVOLGE SONO LA PRINCIPALE FONTE DI CALORE
CORPOREO;
• IL MUSCOLO CARDIACO,
NUCLEO
STRIATO SI TROVA SOLO
ESTREMITÀ
CELLULARI
NELLA PARETE CARDIACA.
COMUNICANTI
È COSTITUITO DA CELLULE
RAMIFICATE, MONONUCLEATE
CONGIUNTE DA DESMOSOMI
CHE MANTENGONO LE
CELLULE UNITE DURANTE LE CONTRAZIONI CARDIACHE;
119
Percorso facilitato 11
NUCLEO
• IL TESSUTO MUSCOLARE LISCIO
CARATTERISTICO DEGLI ORGANI
INTERNI MOLLI E DI ALCUNI
VASI SANGUIGNI. HA CELLULE
MONONUCLEATE, ASSOTTIGLIATE
ALLE ESTREMITÀ. IL MUSCOLO
LISCIO SI CONTRAE LENTAMENTE, MA IN MODO SOSTENUTO E
PROTRATTO NEL TEMPO.
IL TESSUTO NERVOSO CREA VIE DI COMUNICAZIONE
ATTRAVERSO IL CORPO. È COSTITUITO DA NEURONI, CHE
INVIANO E RICEVONO SEGNALI ELETTROCHIMICI, E DA CELLULE
GLIALI CHE LI SUPPORTANO. UN NEURONE È FORMATO DA UN
CORPO CELLULARE CENTRALE, L’ASSONE, CHE INVIA I SEGNALI
E DA LUNGHE ESTENSIONI CITOPLASMATICHE, I DENDRITI, CHE
LI RICEVONO.
I TESSUTI SONO I COMPONENTI DEI SISTEMI O DEGLI APPARATI,
CIOÈ L’INSIEME DI ORGANI CHE COLLABORANO A UNA FUNZIONE
COMUNE.
IL SISTEMA TEGUMENTARIO È COSTITUITO DALLA CUTE E
DALLE STRUTTURE, COME I PELI E I CAPELLI, CHE DA ESSO
DERIVANO. INTERVIENE NEL CONTROLLO DELLA TEMPERATURA,
NELL’IDENTIFICAZIONE DI VARIAZIONI NELLE CONDIZIONI
ESTERNE, NELLA PRODUZIONE DI VITAMINA D, NELLA
CONSERVAZIONE DELL’ACQUA E NELLA DIFESA CONTRO GLI
AGENTI PATOGENI.
SI DISTINGUONO PIÙ STRATI DALL’ESTERNO VERSO L’INTERNO:
• L’EPIDERMIDE PRESENTA CELLULE EPITELIALI SQUAMOSE
STRATIFICATE RICCHE DI CHERATINA, E MELANOCITI, CELLULE
CHE PRODUCONO LA MELANINA, PROTEZIONE SOLARE
NATURALE, DA CUI DIPENDE IL COLORE DELLA PELLE;
• IL DERMA È FORMATO PRINCIPALMENTE DA TESSUTO
CONNETTIVO DENSO E CONTIENE VASI SANGUIGNI, NERVI E
MUSCOLI. PRESENTA GHIANDOLE SUDORIPARE E FOLLICOLI
PILIFERI, OVVERO CELLULE EPIDERMICHE DISCESE NEL
120
Percorso facilitato 11
DERMA NEL CORSO DELLO SVILUPPO, E GHIANDOLE SEBACEE
IL CUI SECRETO, IL SEBO, MANTIENE MORBIDA LA PELLE E HA
FUNZIONE ANTIMICROBICA;
• L’IPODERMA È UNO STRATO DI CELLULE DI TESSUTO
CONNETTIVO E ADIPOSO. IL SUO SPESSORE VARIA E VA DA
QUELLO SOTTILISSIMO DELLE PALPEBRE A QUELLO ASSAI
SPESSO DEI GLUTEI.
EPIDERMIDE
PELO
DOTTO DI UNA
GHIANDOLA
SUDORIPARA
VASO
SANGUIGNO
DERMA
RECETTORE
SENSORIALE
SENSIBILE
ALLA PRESSIONE
MUSCOLO
LISCIO
GHIANDOLA
SUDORIPARA
IPODERMA
FOLLICOLO
PILIFERO
GHIANDOLA
SEBACEA
IL RIVESTIMENTO DEGLI ORGANISMI CONTRIBUISCE
ALL’OMEÒSTASI. L’OMEOSTASI, PER MANTENERE L’EQUILIBRIO,
UTILIZZA I RECETTORI SENSORIALI, CHE RILEVANO UNO
STIMOLO SPECIFICO, CONTROLLANDO COSÌ LE VARIAZIONI
DELL’ORGANISMO. QUESTE INFORMAZIONI VENGONO POI
INVIATE AL CERVELLO, CHE MANDA LA RISPOSTA AI MUSCOLI
E ALLE GHIANDOLE. NELL’OMEÒSTASI LA RISPOSTA AVVIENE
SPESSO CON UN MECCANISMO DI FEEDBACK NEGATIVO: IL
CORPO, IN PRESENZA DI UNA VARIAZIONE, RISPONDE IN MODO
DA INVERTIRE IL CAMBIAMENTO E ATTENUARNE L’EFFETTO.
121
Percorso facilitato 12
SISTEMA NERVOSO ED ENDOCRINO
I NEURONI SONO CELLULE ECCITABILI ELETTRICAMENTE CHE
INVIANO SEGNALI AD ALTRE CELLULE PER MEZZO DI SOSTANZE
CHIMICHE. IL SISTEMA NERVOSO SI DISTINGUE IN:
• SISTEMA NERVOSO CENTRALE (SNC) COSTITUITO DAL
CERVELLO E DAL MIDOLLO SPINALE;
• SISTEMA NERVOSO PERIFERICO (SNP) FORMATO DAI NERVI
CHE ATTRAVERSANO IL CORPO E SI CONNETTONO AL SNC.
LE CELLULE DEL SISTEMA NERVOSO SONO I NEURONI:
CON I DENDRITI RICEVONO I SEGNALI E CON L’ASSONE LI
TRASMETTONO. LA TRASMISSIONE AVVIENE PERCHÉ:
1. I NEURONI SENSORIALI RILEVANO GLI STIMOLI;
2. GLI INTERNEURONI TRASMETTONO I SEGNALI TRA I NEURONI;
3. I MOTONEURONI INVIANO SEGNALI AI MUSCOLI E ALLE
GHIANDOLE;
4. I NEURONI INVIANO SEGNALI CHIMICI ALLE CELLULE A
LIVELLO DELLE SINAPSI; INFATTI, IL SEGNALE IN ARRIVO SU
UNA CELLULA PRESINAPTICA INNESCA IL RILASCIO DI UN
NEUROTRASMETTITORE CHE DIFFONDE NELLA CELLULA
POSTSINAPTICA E SI LEGA AI SUOI RECETTORI. SE ARRIVANO
PIÙ SEGNALI SI HA L’INTEGRAZIONE SINAPTICA DI TUTTI I
SEGNALI.
TERMINAZIONI
RECETTORIALI
ASSONE
PERIFERICO
CORPO
CELLULARE
TERMINAZIONE
ASSONALE
ASSONE
CORPO
CELLULARE
ASSONE
CORPO
CELLULARE
TERMINAZIONI
ASSONALI
ASSONE
DENDRITI
DENDRITI
DIVERSI TIPI DI NEURONI PRODUCONO DIFFERENTI
NEUROTRASMETTITORI. ANCHE I RECETTORI PER UN
PARTICOLARE NEUROTRASMETTITORE VARIANO, QUINDI
LO STESSO NEUROTRASMETTITORE PUÒ SUSCITARE
EFFETTI DIVERSI IN CELLULE DIFFERENTI. ALCUNI NEURONI
122
Percorso facilitato 12
PRODUCONO NEUROMODULATORI, CHE POSSONO ALTERARE
GLI EFFETTI DEI NEUROTRASMETTITORI.
I NERVI SONO FASCI DI ASSONI AVVOLTI IN TESSUTO
CONNETTIVO. LA MAGGIOR PARTE DEGLI ASSONI HA CELLULE
NEUROGLIALI ASSOCIATE, CHE LI AVVOLGONO IN UNA GUAINA
DISCONTINUA DI MIELINA, MATERIALE ISOLANTE CHE AUMENTA
LA VELOCITÀ DI PROPAGAZIONE DEL POTENZIALE D’AZIONE.
IL SNP È SUDDIVISO IN:
• NERVI SOMATICI, CHE CONTROLLANO I MUSCOLI
SCHELETRICI, I TENDINI E LA CUTE;
• NERVI MOTORI, CHE CONTROLLANO GLI ORGANI INTERNI E
IN GENERALE LA MUSCOLATURA LISCIA, E LE GHIANDOLE.
A LORO VOLTA I NERVI MOTORI SONO FORMATI DA DUE TIPI
DI NEURONI: I NEURONI DEL SIMPATICO CHE PREDOMINANO
NEI MOMENTI DI STRESS O DI PERICOLO CON LA RISPOSTA
“ATTACCA O FUGGI”, E I NEURONI DEL PARASIMPATICO LA CUI
AZIONE PREDOMINA NELLE CONDIZIONI NORMALI, FAVORISCE
IL RIPOSO E LA DIGESTIONE.
IL MIDOLLO SPINALE È COSTITUITO DA SOSTANZA BIANCA
(ASSONI MIELINIZZATI) E DA SOSTANZA GRIGIA (CORPI
CELLULARI, DENDRITI, TERMINALI ASSONALI E NEUROGLIA).
MIDOLLO SPINALE
SOSTANZA BIANCA
RADICE VENTRALE
DEL NERVO SPINALE
(ASSONI DEI NEURONI MOTORI)
NERVO SPINALE
SOSTANZA GRIGIA
RADICE DORSALE
DEL NERVO SPINALE
(ASSONI DEI NEURONI SENSORIALI)
MENINGI
VERTEBRA
LOCALIZZAZIONE
DEL DISCO INTERVERTEBRALE
123
Percorso facilitato 12
IL MIDOLLO SPINALE E IL CERVELLO SONO RACCHIUSI DA
UN SISTEMA DI MEMBRANE, LE MENINGI, E AMMORTIZZATI DA
LIQUIDO CEREBROSPINALE. I RIFLESSI SPINALI COINVOLGONO I
NERVI PERIFERICI E IL MIDOLLO SPINALE.
UN RIFLESSO È UNA RISPOSTA AUTOMATICA ALLA
STIMOLAZIONE.
IL CERVELLO È SUDDIVISO IN:
• TRONCO CEREBRALE, CHE COMPRENDE IL PONTE E IL
MIDOLLO ALLUNGATO, CONTROLLA I RIFLESSI DELLA
RESPIRAZIONE E DI ALTRE FUNZIONI ESSENZIALI, E IL
CERVELLETTO CHE AGISCE NEL CONTROLLO MOTORIO. UNA
BARRIERA EMATOENCEFALICA PROTEGGE IL CERVELLO DA
MOLTE SOSTANZE CHIMICHE NOCIVE;
• TELENCEFALO, CHE HA LA GESTIONE DEI SEGNALI
SENSORIALI, È FORMATO DA DUE METÀ COLLEGATE
ATTRAVERSO IL CORPO CALLOSO;
• DIENCEFALO, È FORMATO DA TALAMO (CHE GESTISCE
I SEGNALI SENSORIALI) E IPOTALAMO (CENTRO DEL
CONTROLLO OMEOSTATICO).
GLI ORGANI DI SENSO SONO STRUTTURE CHE SERVONO PER
RICEVERE INFORMAZIONI DAL MONDO CIRCOSTANTE.
I SENSI SONO TATTO, VISTA, GUSTO, OLFATTO, UDITO.
• TATTO, IL SENSO CHE, GRAZIE AI RECETTORI TATTILI E ALLE
TERMINAZIONI NERVOSE LIBERE NELLA PELLE, CI PERMETTE
DI PERCEPIRE LA PRESSIONE ESERCITATA DA UN OGGETTO,
MA ANCHE IL CALDO, IL FREDDO E IL DOLORE;
• VISTA, AVVIENE AD OPERA DELL’OCCHIO, UN ORGANO
COMPLESSO IN CUI UNA LENTE BICONVESSA, IL CRISTALLINO,
METTE A FUOCO L’IMMAGINE SULLA RETINA, LO STRATO
DI CELLULE RECETTRICI POSTO SULLA PARETE INTERNA
DELL’OCCHIO;
• GUSTO E OLFATTO SONO I SENSI CHE SI SVILUPPANO PER
IL LEGAME DI ALCUNE MOLECOLE A CHEMIOCETTORI, IL
124
Percorso facilitato 12
CHE INNESCA POTENZIALI D’AZIONE POI INOLTRATI ALLA
CORTECCIA CEREBRALE E AL SISTEMA LIMBICO. I RECETTORI
OLFATTIVI RIVESTONO I PASSAGGI NASALI, MENTRE I
RECETTORI DEL GUSTO SONO CONCENTRATI NELLE GEMME
GUSTATIVE SULLA LINGUA E SUL RIVESTIMENTO DELLA
BOCCA;
• UDITO È LA PERCEZIONE DEL SUONO, CHE È UNA FORMA DI
ENERGIA MECCANICA. NELL’UOMO, LE ORECCHIE HANNO TRE
REGIONI FUNZIONALI:
– L’ORECCHIO ESTERNO CHE, ATTRAVERSO IL PADIGLIONE
AURICOLARE, RACCOGLIE LE ONDE SONORE;
– L’ORECCHIO MEDIO CHE CONTIENE IL TIMPANO E UNA SERIE
DI OSSICINI CHE AMPLIFICANO LE ONDE SONORE E LE
TRASMETTONO ALL’ORECCHIO INTERNO;
– L’ORECCHIO INTERNO, IN CUI LE ONDE DI PRESSIONE
SUSCITANO POTENZIALI D’AZIONE ALL’INTERNO DI UNA
COCLEA. ESSA È UNA STRUTTURA A SPIRALE PROVVISTA DI
DOTTI PIENI DI LIQUIDO E CONTIENE I MECCANORECETTORI
RESPONSABILI DELL’UDITO ALL’INTERNO DELL’ORGANO DEL
CORTI.
IL SISTEMA ENDOCRINO È FORMATO DA NUMEROSE GHIANDOLE
SPARSE IN TUTTO IL CORPO UMANO, CONTROLLATE
DALL’IPOTALAMO, CHE SECERNONO MESSAGGERI CHIMICI,
GLI ORMONI, CHE AGISCONO SU CELLULE BERSAGLIO; ESSE
PRODUCONO QUINDI UNA RISPOSTA REGOLANDO DIVERSE
ATTIVITÀ DELL’ORGANISMO COME IL METABOLISMO, LA
CRESCITA, LA MATURITÀ SESSUALE.
GLI ORMONI SI CLASSIFICANO IN ENDOCRINI, PARACRINI,
AUTOCRINI.
• ENDOCRINI, QUANDO SI SPOSTANO CON IL SANGUE PER
RAGGIUNGERE CELLULE BERSAGLIO DI ALTRI ORGANI;
• PARACRINI, SE AGISCONO SU CELLULE BERSAGLIO NELLE
IMMEDIATE VICINANZE;
• AUTOCRINI, QUANDO LA CELLULA PRODUTTRICE È ANCHE LA
CELLULA BERSAGLIO.
125
Percorso facilitato 12
IPOFISI, EPIFISI, TIROIDE E PARATIROIDI, TIMO, SURRENALI,
PANCREAS E GONADI SONO LE PRINCIPALI GHIANDOLE
ENDOCRINE DELL’UOMO.
126
Percorso facilitato 13
APPARATO LOCOMOTORE
L’APPARATO LOCOMOTORE È FORMATO DA OSSA,
ARTICOLAZIONI E MUSCOLI.
IL SISTEMA SCHELETRICO È COSTITUITO DALLE OSSA E
DAI DENTI. ESSO HA FUNZIONE DI RISERVA E DI DEPOSITO
SOPRATTUTTO DI CALCIO, MA ANCHE DI FOSFORO E DI
MAGNESIO.
LE OSSA DANNO FORMA E SOSTEGNO AL CORPO, HANNO
FUNZIONE PROTETTIVA E, INSIEME AI MUSCOLI, FANNO
MUOVERE GLI ARTI.
IL TESSUTO OSSEO È FORMATO DA CELLULE OSSEE IMMERSE
IN UNA MATRICE OSSEA FATTA DA OSSEINA, UNA PROTEINA
RICCA DI CALCIO E FOSFORO.
LE CELLULE OSSEE SI CLASSIFICANO IN OSTEOBLASTI,
OSTEOCITI E OSTEOCLASTI.
• OSTEOBLASTI, HANNO LA FUNZIONE DI COSTRUZIONE DELLE
OSSA PERCHÉ SECERNONO I COMPONENTI DELLA MATRICE;
• OSTEOCITI, SI FORMANO QUANDO GLI OSTEOBLASTI
RIMANGONO IMPRIGIONATI NELLA MATRICE DA LORO STESSI
SECRETA. SONO LE CELLULE PIÙ ABBONDANTI NELLE OSSA
DEGLI ADULTI;
• OSTEOCLASTI, SONO LE CELLULE CHE PRODUCONO GLI
ENZIMI CHE DEGRADANO LA MATRICE.
127
Percorso facilitato 13
ALL’INTERNO DELLE OSSA C’È IL MIDOLLO OSSEO.
SE ESSO SI TROVA ALLE ESTREMITÀ DELLE OSSA, LE EPIFISI,
PRENDE IL NOME DI MIDOLLO ROSSO PERCHÉ GENERA LE
CELLULE DEL SANGUE.
SE SI TROVA NEL CORPO DELL’OSSO, DIAFISI, PRENDE IL NOME
DI MIDOLLO GIALLO PERCHÉ PRESENTA NUMEROSE CELLULE
ADIPOSE DI RISERVA.
LE OSSA DI UN ADULTO SONO
206 E SI SUDDIVIDONO IN:
CRANIO
• OSSA LUNGHE, SONO LE
OSSA DEGLI ARTI. HANNO
LE DIAFISI CAVE, COSÌ SONO
LEGGERE E FAVORISCONO IL
CINTO
GABBIA
SCAPOLARE
TORACICA
MOVIMENTO;
• OSSA BREVI, SI TROVANO NEL
OMERO
POLSO E NELLA CAVIGLIA.
SI SVILUPPANO IN MODO
COLONNA
SIMILE IN TUTTE E TRE LE
VERTEBRALE
ARTI
DIMENSIONI. IN QUESTE
SUPERIORI
RADIO
CINTO PELVICO
OSSA IL TESSUTO OSSEO
SPUGNOSO È AVVOLTO DAL
ULNA
TESSUTO OSSEO COMPATTO;
• OSSA PIATTE SONO LE OSSA
DEL CRANIO, DELLE SCAPOLE
E DELLO STERNO. NON SONO FEMORE
SPESSE, MA SONO MOLTO
ARTI
INFERIORI
RESISTENTI PERCHÉ IL
SOTTILE STRATO DI TESSUTO
SPUGNOSO È AVVOLTO
PERONE
DA LAMINE DI TESSUTO
TIBIA
COMPATTO;
• OSSA IRREGOLARI, FORMANO
IL BACINO E LE VERTEBRE.
128
Percorso facilitato 13
LE ARTICOLAZIONI COLLEGANO LE OSSA E MUOVONO LO
SCHELETRO.
SI DISTINGUONO IN:
• ARTICOLAZIONI MOBILI, CHE CONSENTONO MOVIMENTI AMPI
COME NEL GINOCCHIO E NEL GOMITO;
• ARTICOLAZIONI SEMIMOBILI IN CUI I MOVIMENTI SONO
RIDOTTI, COME AVVIENE NELLA COLONNA VERTEBRALE;
• ARTICOLAZIONI IMMOBILI, CARATTERISTICHE DELLE OSSA
DEL CRANIO SU CUI HANNO FUNZIONE DI PROTEZIONE.
I LEGAMENTI SONO FASCI DI TESSUTO CONNETTIVO FIBROSO
CHE TENGONO ALLINEATE LE OSSA, FAVORENDO IL MOVIMENTO
DEGLI ARTI.
IL SISTEMA MUSCOLARE È L’INSIEME DEI
MUSCOLI SCHELETRICI CHE, COLLEGATI ALLO
SCHELETRO OSSEO, FANNO MUOVERE IL
CORPO.
LA FIBRA DI UN MUSCOLO SCHELETRICO
È FORMATA DA FILAMENTI PROTEICI
CHE, CONTINUAMENTE, VENGONO
FORMATI E DISTRUTTI.
I MUSCOLI SCHELETRICI
PROVOCANO MOVIMENTI VOLONTARI
DI PARTI DEL CORPO, AGISCONO
NEI RIFLESSI, NELLA RESPIRAZIONE E NELLA
TERMOREGOLAZIONE, IN QUANTO L’ATTIVITÀ
MUSCOLARE GENERA CALORE.
UNA GUAINA DI TESSUTO CONNETTIVO
CIRCONDA OGNI MUSCOLO SCHELETRICO E
SI ESTENDE OLTRE A ESSO, FORMANDO UN
TENDINE CHE, SOSTANZIALMENTE, CONNETTE IL
MUSCOLO A UN OSSO.
129
Percorso facilitato 13
TENDINI
BICIPITE
CONTRATTO
RADIO
ULNA
TRICIPITE
RILASSATO
TENDINI
TENDINI
BICIPITE
RILASSATO
RADIO
TRICIPITE
CONTRATTO
TENDINI
ULNA
UN MUSCOLO PUÒ ESERCITARE LA FORZA IN UN’UNICA
DIREZIONE; PUÒ COMPIERE TRAZIONE, MA NON SPINGERE. PER
RAGGIUNGERE UN NUMERO ELEVATO DI MOVIMENTI, ALCUNI
MUSCOLI SCHELETRICI OPERANO IN COPPIA E IN OPPOSIZIONE,
OVVERO IL MOVIMENTO GENERATO DALLA CONTRAZIONE DI UN
MUSCOLO È CONTRASTATO DAL RILASSAMENTO DI UN ALTRO
MUSCOLO.
I MUSCOLI SCHELETRICI AGISCONO ANCHE SU TESSUTI DIVERSI
DALLE OSSA E FUNZIONANO ANCHE COME SFINTERI.
LE PROPRIETÀ DEL MUSCOLO SCHELETRICO DIPENDONO
DALLA STRUTTURA E DALLA DISPOSIZIONE DELLE FIBRE CHE LO
COMPONGONO. LE FIBRE SONO COSTITUITE DA MIOFIBRILLE,
FASCI DI FILAMENTI DI PROTEINE ELASTICHE CHE SONO:
• LA MIOSINA, CHE AL MICROSCOPIO RISULTA A BANDE SCURE,
ESSENDO FORMATA DA FILAMENTI PIÙ SPESSI;
130
Percorso facilitato 13
• L’ACTINA, CHE AL MICROSCOPIO APPARE IN BANDE CHIARE,
PERCHÉ FORMATA DA FILAMENTI SOTTILI.
È QUESTO ALTERNARSI DI BANDE CHIARE E SCURE CHE RENDE
IL MUSCOLO STRIATO. UNA MIOFIBRILLA È PERCIÒ COSTITUITA
DA UNITÀ DI CONTRAZIONE MUSCOLARE, DETTI SARCOMERI,
CHE COMPRENDONO METÀ DI UNA BANDA DI ACTINA, UN’INTERA
BANDA DI MIOSINA E LA METÀ DELLA SUCCESSIVA BANDA DI
ACTINA.
IL MODELLO DELLO SCIVOLAMENTO DEI FILAMENTI DESCRIVE
IN CHE MODO LO SCORRIMENTO DEI FILAMENTI SOTTILI
(ACTINE) SUI FILAMENTI SPESSI (MIOSINE) ACCORCI IL
SARCOMERO E DETERMINI LA CONTRAZIONE MUSCOLARE. IN
QUESTA SITUAZIONE NÉ L’ACTINA NÉ LA MIOSINA CAMBIANO LA
PROPRIA LUNGHEZZA.
SARCOMERO RILASSATO
CONTRAZIONE
MUSCOLARE
SARCOMERO CONTRATTO
131
Percorso facilitato 14
SISTEMA CIRCOLATORIO E RESPIRATORIO
IL SISTEMA CIRCOLATORIO HA LA FUNZIONE DI TRASPORTO E
DI DISTRIBUZIONE DELLE SOSTANZE NEL CORPO ATTRAVERSO
IL SANGUE. ESSO SCORRE NEI VASI SANGUIGNI COLLEGATI
FRA LORO IN UN CIRCUITO CHIUSO, UNA RETE FITTISSIMA CHE
RAGGIUNGE TUTTI I TESSUTI E LE CELLULE DEL CORPO. IL
SANGUE SCORRE LUNGO IL CORPO GRAZIE AL CUORE CHE HA
LA FUNZIONE DI POMPA IDRAULICA.
IL CUORE, CHE È FORMATO DA QUATTRO CAMERE, POMPA IL
SANGUE IN DUE CIRCUITI, QUELLO POLMONARE E QUELLO
SISTEMICO.
ARTERIA POLMONARE
ARTERIA POLMONARE
• IL CIRCUITO POLMONARE
DESTRA
SINISTRA
TRASPORTA IL SANGUE
LETTO CAPILLARE
LETTO CAPILLARE
POVERO DI OSSIGENO
AL CIRCUITO
DAL CUORE AI POLMONI
TRONCO
SISTEMICO
POLMONARE
ATTRAVERSO LE ARTERIE,
I GRANDI VASI, E LA FITTA
RETE DI CAPILLARI, I PICCOLI
DAL CIRCUITO
SISTEMICO
VASI. LE VENE POLMONARI
VENE
POLMONARI
CONVOGLIANO POI IL SANGUE
OSSIGENATO NUOVAMENTE
CUORE
VERSO IL CUORE;
• IL CIRCUITO SISTEMICO DISTRIBUISCE IL SANGUE
OSSIGENATO PROVENIENTE DAL CUORE A TUTTI I DISTRETTI
DEL CORPO ATTRAVERSO L’AORTA, L’ARTERIA PIÙ GRANDE,
E LA RAMIFICAZIONE DELLE ARTERIE E DEI CAPILLARI.
IL SANGUE POVERO DI OSSIGENO RITORNA AL CUORE
ATTRAVERSO LE VENE. IL CUORE POMPA IL SANGUE CHE
PASSA DA UN VENTRICOLO ALLE ARTERIE, POI AI VASI DI
MINORI DIMENSIONI, POI AI CAPILLARI ALL’INTERNO DI
132
Percorso facilitato 14
TESSUTI SPECIFICI. DA QUI IL
SANGUE RITORNA AL CUORE
ATTRAVERSO LE VENE.
IL CUORE UMANO PRESENTA
DUE METÀ, CIASCUNA DOTATA
DI UN ATRIO POSTO AL DI
SOPRA DI UN VENTRICOLO. LA
CONTRAZIONE DEI VENTRICOLI
È LA FORZA CHE PERMETTE AL
SANGUE DI CIRCOLARE.
CAPILLARI
DI TESTA
E TRONCO
ALTO
VENA
CAVA
SUPERIORE
AORTA
AL CIRCUITO
POLMONARE
DAL CIRCUITO
POLMONARE
VENA
CAVA
INFERIORE
CUORE
CAPILLARI
DELLA CAVITÀ TORACICA
CAPILLARI DEL FEGATO
CAPILLARI
DELL’INTESTINO
CAPILLARI DI ALTRI ORGANI ADDOMINALI,
DEL TRONCO INFERIORE E DELLE GAMBE
133
Percorso facilitato 14
IL CICLO CARDIACO AVVIENE NELLE SEGUENTI FASI:
A. GLI ATRI RILASSATI SI RIEMPIONO.
LA PRESSIONE DEL LIQUIDO APRE
LE VALVOLE ATRIOVENTRICOLARI (AV),
PERMETTENDO AL SANGUE DI FLUIRE
NEI VENTRICOLI RILASSATI.
D. IL SANGUE SCORRE
NELLE ARTERIE, FACENDO
DIMINUIRE LA PRESSIONE
NEI VENTRICOLI.
IL CALO DI PRESSIONE PROVOCA
LA CHIUSURA DELLE VALVOLE
AORTICA E POLMONARE.
B. GLI ATRI SI CONTRAGGONO,
SPINGENDO UNA QUANTITÀ
MAGGIORE DI SANGUE
NEI VENTRICOLI RILASSATI.
C. I VENTRICOLI COMINCIANO A CONTRARSI.
L’AUMENTO DELLA PRESSIONE FAVORISCE
LA CHIUSURA DELLE VALVOLE
ATRIOVENTRICOLARI (AV). IL CONTINUO
AUMENTO DELLA PRESSIONE
CAUSA L’APERTURA DELLE VALVOLE
AORTICA E POLMONARE.
IN UN CICLO CARDIACO, IN TUTTE LE CAMERE CARDIACHE
SI SUSSEGUONO QUINDI RITMICAMENTE DELLE FASI DI
RILASSAMENTO (DIASTOLE) E DI CONTRAZIONE (SISTOLE).
IL NODO SENOATRIALE (SA) NELLA PARETE DELL’ATRIO DESTRO
FUNGE DA STIMOLATORE CARDIACO (PACEMAKER). IL NODO
ATRIOVENTRICOLARE (AV) AGISCE DA PONTE ELETTRICO
VERSO I VENTRICOLI. IL RITARDO TRA LA CONTRAZIONE ATRIALE
E LA CONTRAZIONE VENTRICOLARE CONSENTE IL RIEMPIMENTO
COMPLETO DEI VENTRICOLI PRIMA DELLA CONTRAZIONE.
134
Percorso facilitato 14
LA PULSAZIONE DEL CUORE CONSISTE NELLA BREVE
ESPANSIONE DI UN’ARTERIA DOVUTA ALLA CONTRAZIONE
VENTRICOLARE. LO STIRAMENTO E IL RITORNO DEL TESSUTO
ELASTICO DELLE ARTERIE PERMETTE IL MOVIMENTO DEL
SANGUE TRA LE CONTRAZIONI.
IL SANGUE È COSTITUITO DA PLASMA, GLOBULI ROSSI, GLOBULI
BIANCHI E PIASTRINE. VEDIAMO NEL DETTAGLIO:
• IL PLASMA È FORMATO PRINCIPALMENTE DA ACQUA;
CONTIENE PROTEINE QUALI L’ALBUMINA E I FATTORI DI
COAGULAZIONE, ENTRAMBI PRODOTTI DAL FEGATO, E LE
IMMUNOGLOBULINE PRODOTTE DAI GLOBULI BIANCHI. LE
COMPONENTI CELLULARI DEL SANGUE SONO PRODOTTE DAL
MIDOLLO OSSEO ROSSO;
• I GLOBULI ROSSI, O ERITROCITI, CONTENGONO
L’EMOGLOBINA, UNA PROTEINA ATTIVA NEL TRASPORTO
DELL’OSSIGENO;
• I GLOBULI BIANCHI, O LEUCOCITI, AGISCONO NELLA
DIFESA IMMUNITARIA DELL’ORGANISMO DALLE CELLULE
DANNEGGIATE E DAGLI AGENTI PATOGENI;
• LE PIASTRINE SONO FRAMMENTI DI CITOPLASMA AVVOLTI DA
UNA MEMBRANA CHE INTERVENGONO NELL’EMOSTASI (LA
COAGULAZIONE).
LE ARTERIOLE SONO CIRCONDATE DALLA MUSCOLATURA LISCIA
CHE RISPONDE AI COMANDI DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE,
SONO PERCIÒ LA SEDE PRINCIPALE DI REGOLAZIONE DEL
FLUSSO SANGUIGNO NEL CIRCUITO SISTEMICO.
LA PRESSIONE ARTERIOSA È LA PRESSIONE ESERCITATA DAL
LIQUIDO CONTRO LA PARETE DI UN VASO SANGUIGNO E SI
MISURA COME PRESSIONE SISTOLICA/PRESSIONE DIASTOLICA.
LA PRESSIONE ARTERIOSA VIENE REGOLATA DALLA VARIAZIONE
DI DIAMETRO DELLE ARTERIOLE (VASODILATAZIONE E
VASOCOSTRIZIONE), DALLA GITTATA CARDIACA E DAL VOLUME
DEL SANGUE.
IL FLUSSO SANGUIGNO RALLENTA NEI CAPILLARI A CAUSA DELLA
LORO ESTESA AREA TRASVERSALE TOTALE.
LE VENE CONVOGLIANO IL SANGUE VERSO IL CUORE. LA
135
Percorso facilitato 14
PRESSIONE ALL’INTERNO DELLE VENE È BASSA, MA LA
PRESENZA DI VALVOLE UNIDIREZIONALI E LA PRESSIONE
ESERCITATA SULLE VENE DAI MUSCOLI SCHELETRICI E DAI
MOVIMENTI RESPIRATORI CONTRIBUISCONO A FAR CIRCOLARE
IL SANGUE.
CAPILLARE
LIQUIDO
IL SISTEMA VASCOLARE
LINFATICO
INTERSTIZIALE
LINFATICO È COSTITUITO DA
VASI, I CAPILLARI LINFATICI
VALVOLA “A LEMBO”,
E I VASI LINFATICI, CHE
FORMATA DA CELLULE
SOVRAPPOSTE
RACCOLGONO L’ACQUA
SITUATE
E I SOLUTI DAL LIQUIDO
ALL’ESTREMITÀ
DEL CAPILLARE
INTERSTIZIALE PER POI
LINFATICO
RIDISTRIBUIRLI NEL SISTEMA
CIRCOLATORIO. IL LIQUIDO DI
LETTO CAPILLARE
QUESTI VASI È DETTO LINFA.
LUNGO I VASI LINFATICI SI TROVANO I LINFONODI CHE FILTRANO
LA LINFA PRIMA CHE RITORNI AL SANGUE, ASSOLVENDO
TRAMITE PARTICOLARI GLOBULI BIANCHI, DETTI LINFOCITI,
SPECIFICI COMPITI DI DIFESA DELL’ORGANISMO.
L’APPARATO RESPIRATORIO È COINVOLTO NEGLI SCAMBI
GASSOSI. L’ARIA, NELL’UOMO, FA IL SEGUENTE PERCORSO:
1. ENTRA NELLE CAVITÀ NASALI E NELLA BOCCA;
2. FLUISCE NELLA FARINGE (LA GOLA);
3. ATTRAVERSA LA LARINGE CHE FA ANCHE DA CASSA DI
RISONANZA POICHÉ CONTIENE LE CORDE VOCALI;
4. PASSA DALLA TRACHEA CHE SI DIRAMA IN DUE BRONCHI, UNO
PER CIASCUN POLMONE;
5. I BRONCHI SI RAMIFICANO IN BRONCHIOLI;
6. ALLE ESTREMITÀ DEI BRONCHIOLI PIÙ FINI CI SONO GLI
ALVEOLI IN CUI SI HA SCAMBIO DEI GAS.
136
Percorso facilitato 14
CAVITÀ NASALE
BRONCHIOLO
FARINGE (GOLA)
EPIGLOTTIDE
LARINGE
(CASSA DI RISONANZA
VOCALE)
TRACHEA
CAPILLARI
POLMONARI
ASSOCIATI
A UN GRUPPO
DI ALVEOLI
SINGOLO
ALVEOLO
(MOSTRATO
IN SEZIONE
TRASVERSALE)
B. INGRANDIMENTO DEGLI ALVEOLI
E DEI CAPILLARI POLMONARI.
MEMBRANA PLEURICA
POLMONE SINISTRO
BRONCO
BRONCHIOLO
DIAFRAMMA
MUSCOLO
INTERCOSTALE
A. VIE AEREE E MUSCOLI RESPIRATORI.
C. IMMAGINE DELLE VIE AEREE
(IN GIALLO E BIANCO) E DEI VASI
SANGUIGNI (IN ROSSO) NEI POLMONI UMANI.
IL DIAFRAMMA, CHE SI TROVA ALLA BASE DELLA CAVITÀ
TORACICA, È IL MUSCOLO CHE, INTERAGENDO ANCHE CON I
MUSCOLI INTERCOSTALI, PUÒ ESSERE CONTROLLATO PUR
ESSENDO LISCIO.
NEI POLMONI I GAS DIFFONDONO ATTRAVERSO LA MEMBRANA
RESPIRATORIA CHE SEPARA L’ARIA NEGLI ALVEOLI DAL
SANGUE NEI CAPILLARI POLMONARI. QUANDO I GLOBULI
ROSSI ATTRAVERSANO QUESTI VASI, L’EMOGLOBINA LEGA L’O2
PER FORMARE OSSIEMOGLOBINA. NEI CAPILLARI SISTEMICI,
L’EMOGLOBINA RILASCIA O2 CHE DIFFONDE NELLE CELLULE.
ANCHE NEI CAPILLARI SISTEMICI, LA CO2 DIFFONDE DALLE
CELLULE NEL SANGUE, REAGENDO CON L’ACQUA ALL’INTERNO
DEI GLOBULI ROSSI PER FORMARE BICARBONATO. L’ENZIMA
ANIDRASI CARBONICA CATALIZZA QUESTA REAZIONE CHE NEI
POLMONI SI COMPIE IN SENSO INVERSO. LÌ SI FORMA LA CO2
CHE VIENE ESPULSA DAL CORPO CON LE ESPIRAZIONI.
137
Percorso facilitato 15
SISTEMA IMMUNITARIO
LA CAPACITÀ DELL’ORGANISMO DI RESISTERE E COMBATTERE
LE INFEZIONI È DEFINITA IMMUNITÀ.
LA RISPOSTA IMMUNITARIA VIENE ATTIVATA DALLA PRESENZA
DI UN ANTIGENE, CIOÈ DI QUALSIASI SOSTANZA ESTRANEA,
CON L’INCREMENTO DELLA PRODUZIONE DI GLOBULI BIANCHI
E DI PROTEINE, GLI ANTICORPI. GLI ANTICORPI SI LEGANO
ALL’ANTIGENE E LO DISTRUGGONO ATTRAVERSO I GLOBULI
BIANCHI, OPPURE LO INATTIVANO.
ESISTONO DUE TIPOLOGIE DI MECCANISMI DI DIFESA:
• L’IMMUNITÀ INNATA, UNA SERIE DI DIFESE GENERALI
CHE AGISCONO ALO STESSO MODO SU TUTTI GLI AGENTI
PATOGENI, IMPEDENDO LORO DI STABILIRSI ALL’INTERNO DEL
CORPO. QUESTI MECCANISMI SONO DI DIFESA RAPIDA E LA
CUTE NE È UN ESEMPIO;
• L’IMMUNITÀ ADATTATIVA, CHE PUÒ RIVOLGERSI A MILIARDI
DI ANTIGENI DIFFERENTI, CON UN’AZIONE LENTA MA AD
ALTA SPECIFICITÀ. SI HA PRIMA IL RICONOSCIMENTO DEL
PATOGENO DA PARTE DEI LINFOCITI B E T, E POI UNA
RISPOSTA MIRATA TRAMITE LA PRODUZIONE DI MOLECOLE
SPECIFICHE E PER AZIONE DIRETTA DI CELLULE. SI FORMA,
QUINDI, UNA MEMORIA IMMUNOLOGICA CHE PROTEGGE
L’ORGANISMO DAL RIPRESENTARSI DI MOLTE MALATTIE.
UNA VOLTA CHE I PATOGENI RIESCONO A PENETRARE
NELL’ORGANISMO, INCONTRANO IL COMPLEMENTO, COSTITUITO
DA PROTEINE FAGOCITARIE. LE MOLECOLE DI TRASDUZIONE
DEL SEGNALE, COME LE CITOCHINE, CHE AIUTANO A
COORDINARE LE ATTIVITÀ DEI GLOBULI BIANCHI, I LEUCOCITI,
CHE ESSENDO MOBILI SEGUONO UN MOVIMENTO ORIENTATO
DA UNO STIMOLO CHIMICO, DETTO CHEMIOTASSI.
138
Percorso facilitato 15
ANTICORPI LEGATI
AL PATOGENO
PROFILI MOLECOLARI
ASSOCIATI
(PAMP)
AI PATOGENI (PA
AI
AMP
AM
P)
SCISSIONE
ION
NE
E DI C3
LA SCISSIONE
LA LISII C
CELLULARE
EL
E
DISTRUG
GGE
DEL COMPLEMENTO
DISTRUGGE
FACILITA LA FAGOCITOSI
IL PATOGENO
IL RECLUTAMENTO
LEUCOCITARIO
AMPLIFICA LA RISPOSTA
A. LE CASCATE DEL COMPLEMENTO ATTIVATE DA ANTICORPI LEGATI A UNA CELLULA O A PAMP INNESCANO
LA SCISSIONE DI C3. I FRAMMENTI DI C3 RIVESTONO I
PATOGENI, RECLUTANO I LEUCOCITI E ATTIVANO ALTRE
PROTEINE DEL COMPLEMENTO, CHE SI ASSEMBLANO IN
COMPLESSI DI ATTACCO DELLA MEMBRANA.
DOPPIO
STRATO
LIPIDICO
PORO
B. I COMPLESSI DI ATTACCO DELLA MEMBRANA
SI INSERISCONO IN UNA MEMBRANA PLASMATICA, FORMANDO PORI CHE INDUCONO LA LISI
DELLA CELLULA.
I NEUTROFILI SONO I LEUCOCITI PIÙ ABBONDANTI, A VITA BREVE,
MA CONTINUAMENTE PRODOTTI DAL MIDOLLO OSSEO E PER
QUESTO IN PRIMA LINEA NELLA RISPOSTA IMMUNITARIA. HANNO
NOTEVOLE ATTIVITÀ FAGICA TRAMITE IL RILASCIO NEL LIQUIDO
EXTRACELLULARE DI ENZIMI LITICI CONTENUTI NEI LORO
GRANULI.
I MACROFAGI SI TROVANO NEL LIQUIDO INTERSTIZIALE
E FAGOCITANO TUTTO CIÒ CHE È DANNEGGIATO, QUINDI
SECERNONO CITOCHINE, MOLECOLE CHE DANNO L’ALLARME AL
SISTEMA IMMUNITARIO.
LE CELLULE DENDRITICHE PATTUGLIANO I TESSUTI CHE SONO
IN CONTATTO CON L’AMBIENTE ESTERNO. IN PARTICOLARE, LA
LORO FAGOCITOSI È FONDAMENTALE NELLA PROTEZIONE DEI
POLMONI.
L’INFIAMMAZIONE HA INIZIO QUANDO I LEUCOCITI NEI
TESSUTI INFETTI O DANNEGGIATI RILASCIANO MOLECOLE
DI TRASDUZIONE DEL SEGNALE, PROSTAGLANDINE E
ISTAMINE, IN CORRISPONDENZA DI UN DANNO TISSUTALE O
DA INFEZIONE. QUESTE MOLECOLE ATTRAGGONO I FAGOCITI
E INCREMENTANO IL FLUSSO DI SANGUE VERSO LA REGIONE
139
Percorso facilitato 15
COLPITA, RISCALDANDOLA E ARROSSANDOLA. LE PROTEINE
PLASMATICHE CHE FUORIESCONO DAI CAPILLARI INDUCONO
GONFIORE E DOLORE.
L’ESPOSIZIONE PROLUNGATA A UNO STIMOLO RESPONSABILE DI
INFIAMMAZIONE PUÒ CAUSARE INFIAMMAZIONE CRONICA.
LA FEBBRE INTENSIFICA LE DIFESE IMMUNITARIE E,
CONTEMPORANEAMENTE, RALLENTA LA CRESCITA DEI
PATOGENI.
SE I MECCANISMI DI IMMUNITÀ INNATA NON ELIMINANO
RAPIDAMENTE I PATOGENI, ENTRA IN GIOCO L’IMMUNITÀ
ADATTATIVA (O SPECIFICA), CHE RAPPRESENTA UN SISTEMA
DI DIFESA CHE VIENE ATTIVATO QUANDO I MICRORGANISMI
SUPERANO LE BARRIERE EPITELIALI E VENGONO A CONTATTO
CON I LINFOCITI.
GLI ANTICORPI SONO PROTEINE A FORMA DI Y PRODOTTE DAI
LINFOCITI B.
REGIONE VARIABILE
DELLA CATENA PESANTE
SITO DI LEGAME
PER L’ANTIGENE
REGIONE
VARIABILE
DELLA CATENA
LEGGERA
REGIONE COSTANTE
DELLA CATENA LEGGERA
REGIONE COSTANTE
DELLA CATENA PESANTE
A.
QUESTO ANTICORPO
PUÒ LEGARSI
A UN TIPO
DI VIRUS
B.
140
QUESTO ANTICORPO
PUÒ LEGARSI
A UNA SPECIE
DI BATTERI
Percorso facilitato 15
ENTRANO NEL LIQUIDO INTERSTIZIALE DURANTE
UN’INFIAMMAZIONE ATTIVANDO IL COMPLEMENTO E LA
FAGOCITOSI. I RAMI DELLA Y DEGLI ANTICORPI SI PROIETTANO
NELL’AMBIENTE EXTRACELLULARE E SONO IL SITO PER
L’ANTIGENE. A SEGUITO DEL LORO INTERVENTO SI HA UNA
RISPOSTA UMORALE E LA PRODUZIONE DI CELLULE DELLA
MEMORIA.
I LINFOCITI T CITOTOSSICI VENGONO PRODOTTI DA UNA
RISPOSTA IMMUNITARIA CELLULO-MEDIATA. ESSI AGISCONO
SENZA IL COINVOLGIMENTO DI ANTICORPI. I LINFOCITI SI
DISTINGUONO IN:
• LINFOCITI T KILLER, SONO CITOTOSSICI CIOÈ AGGREDISCONO
DIRETTAMENTE I PATOGENI;
• LINFOCITI HELPER, O COADIUVANTI, STIMOLANO LA RISPOSTA
IMMUNITARIA E NE AUMENTANO L’EFFICACIA;
• LINFOCITI SOPPRESSOR, O INFIAMMATORI, REGOLANO LA
RISPOSTA IMMUNITARIA, FRENANDOLA.
IL FUNZIONAMENTO OTTIMALE DEL SISTEMA IMMUNITARIO
DIPENDE DALL’EQUILIBRIO TRA I LINFOCITI T HELPER E
SOPPRESSOR.
LA SOMMINISTRAZIONE DI UN VACCINO INDUCE UNA
RISPOSTA IMMUNITARIA, L’IMMUNIZZAZIONE, CHE PROTEGGE
L’ORGANISMO DA POSSIBILI INCONTRI FUTURI CON L’AGENTE
PATOGENO. L’IMMUNIZZAZIONE PUÒ ESSERE:
• ATTIVA, QUANDO VIENE SOMMINISTRATO UN VACCINO,
CIOÈ UN PREPARATO CON L’ANTIGENE CHE PRODUCE
UNA RISPOSTA IMMUNITARIA PRIMARIA. PER AMPLIARE
LA PROTEZIONE SI FA IL RICHIAMO, UNA SECONDA
VACCINAZIONE;
• PASSIVA, QUANDO SI INTRODUCONO NELL’ORGANISMO
ANTICORPI PURIFICATI DAL SANGUE DI UN ALTRO INDIVIDUO,
CON UN BENEFICIO IMMEDIATO, MA DELLA DURATA DELLA
VITA DEGLI ANTICORPI. NON SI FORMANO CELLULE DELLA
MEMORIA.
141
Percorso facilitato 16
APPARATO DIGERENTE ED ESCRETORE
NELL’INTESTINO UMANO VIVONO TRILIONI DI MICRORGANISMI.
QUESTI ORGANISMI INFLUENZANO LA FUNZIONE DIGERENTE E
LA SALUTE GENERALE, GRAZIE AI LORO EFFETTI SUL SISTEMA
IMMUNITARIO.
IL SISTEMA DIGERENTE, DETTO ANCHE CANALE ALIMENTARE,
DECOMPONE IL CIBO IN MOLECOLE DI DIMENSIONI TALI DA POTER
ESSERE ASSORBITE DALL’AMBIENTE INTERNO. INOLTRE ACCUMULA
ED ELIMINA LE SOSTANZE CHE NON SONO STATE ASSORBITE.
IL SISTEMA DIGERENTE UMANO COMPRENDE IL TUBO DIGERENTE,
RIVESTITO DA UN EPITELIO CHE SECERNE MUCO, LA MUCOSA,
E GLI ORGANI ACCESSORI, GHIANDOLE SALIVARI, FEGATO E
PANCREAS, I CUI SECRETI SI RIVERSANO NEL LUME INTESTINALE.
IL CIBO FA IL SEGUENTE PERCORSO:
1. NELLA BOCCA INIZIA A ESSERE
LAVORATO;
2. CON LA DEGLUTIZIONE SI SPOSTA
NELLA FARINGE;
3. POI SI SPOSTA NELL’ESOFAGO
CHE SI TROVA POSTERIORMENTE
ALLA TRACHEA;
4. PASSA DAL DIAFRAMMA PER
ENTRARE NELLO STOMACO;
5. LO STOMACO SI SVUOTA
NELL’INTESTINO TENUE DOVE
SI COMPLETA LA DIGESTIONE
CHIMICA CON ASSORBIMENTO
DELLA MAGGIOR PARTE DELLE
SOSTANZE NUTRITIZIE;
6. NELL’INTESTINO CRASSO SI
CONCENTRANO GLI SCARTI;
7. GLI SCARTI ACCUMULATI
NELLA PARTE TERMINALE
DELL’INTESTINO CRASSO, IL
RETTO, VENGONO ESPULSI
ATTRAVERSO L’ANO.
142
APPARATO
DIGERENTE
BOCCA
ORGANI
ACCESSORI
GHIANDOLE
SALIVARI
FARINGE
(GOLA)
ESOFAGO
STOMACO
FEGATO
CISTIFELLEA
PANCREAS
INTESTINO
TENUE
INTESTINO
CRASSO
(COLON)
RETTO
ANO
Percorso facilitato 16
IL CONTROLLO DEL TRANSITO DEL CIBO È ASSICURATO DALLA
PERISTALSI, OVVERO DAL MOVIMENTO DELLA MUSCOLATURA
LISCIA, E DA UNA SERIE DI SFINTERI COLLOCATI LUNGO IL TUBO
DIGERENTE.
LA DIGESTIONE HA INIZIO IN BOCCA IN CUI SONO PRESENTI
DENTI, LINGUA, GHIANDOLE SALIVARI.
• I DENTI SONO COMPOSTI DA DENTINA, UN MATERIALE
SIMILE ALL’OSSO, SECRETA DA CELLULE CHE SI TROVANO
NELLA POLPA, INNERVATA E IRRORATA DI VASI SANGUIGNI.
AL DI SOTTO DELLA GENGIVA, INSERITE NELL’OSSO DELLA
MASCELLA, SI TROVANO LE RADICI. AL DI SOPRA DELLA
GENGIVA LE RADICI SI ESTENDONO CON LA CORONA
RICOPERTA DA UNA SOSTANZA MOLTO DURA, LO SMALTO. I
DENTI FRAMMENTANO IL CIBO;
• LA LINGUA È FORMATA DA UN FASCIO DI MUSCOLI
SCHELETRICI CONGIUNTI AL PAVIMENTO DELLA BOCCA. LA
LINGUA HA IL COMPITO DI POSIZIONARE IL CIBO PER I DENTI;
• LE GHIANDOLE SALIVARI SONO GHIANDOLE ESOCRINE CHE SI
APRONO NELLA BOCCA, SOTTO LA LINGUA E NELLE GUANCE
IN PROSSIMITÀ DEI MOLARI SUPERIORI. IL SECRETO È LA
SALIVA CHE CONTIENE UN ENZIMA CHE AVVIA LA DIGESTIONE
CHIMICA E GLICOPROTEINE CHE, INSIEME ALL’AZIONE DEI
DENTI, DANNO ORIGINE AL BOLO.
LA DIGESTIONE DELLE PROTEINE HA INIZIO NELLO STOMACO,
UNA SACCA MUSCOLARE DOTATA DI UN RIVESTIMENTO
GHIANDOLARE CHE SECERNE IL SUCCO GASTRICO, UNA
MISCELA DI MUCO, ACIDO CLORIDRICO E UN ENZIMA. GRAZIE
ALLE CONTINUE CONTRAZIONI DELLA MUSCOLATURA LISCIA
DELLO STOMACO, IL CIBO SI MISCELA CON IL SUCCO GASTRICO
E FORMA IL CHIMO.
IL CHIMO PASSA DALLO SFINTERE DEL PILORO ED ENTRA
NEL DUODENO, LA PARTE INIZIALE DELL’INTESTINO TENUE,
IL TRATTO PIÙ LUNGO DELL’INTESTINO (5-7 METRI), CHE
PRESENTA DIVERSE PLICHE SULLA CUI SUPERFICIE SI
TROVANO NUMEROSI VILLI, DOTATI DI MICROVILLI CHE NE
143
Percorso facilitato 16
AUMENTANO LA SUPERFICIE DISPONIBILE PER LA DIGESTIONE
E L’ASSORBIMENTO. ANCHE LE PARETI DELL’INTESTINO
SONO RIVESTITE DI MUSCOLATURA LISCIA IL CUI MOVIMENTO
CONTINUA A MISCELARE IL CHIMO E LO FA ADERIRE ALLE
PARETI AUMENTANDO IL PROCESSO DI DIGESTIONE E DI
ASSORBIMENTO.
LA DIGESTIONE CHIMICA VIENE COMPLETATA NELL’INTESTINO
TENUE NEL SEGUENTE MODO:
• I CARBOIDRATI SONO DECOMPOSTI DAGLI ENZIMI
PANCREATICI E DA QUELLI CHE SI TROVANO SULLA
SUPERFICIE DEI MICROVILLI IN MONOSACCARIDI, POI
TRASPORTATI ATTIVAMENTE ATTRAVERSO I MICROVILLI FINO
AD ARRIVARE AL SANGUE;
• LE PROTEINE SONO SCISSE IN PEPTIDI PIÙ PICCOLI DA ALTRI
ENZIMI DEL PANCREAS E POI IN AMMINOACIDI DAGLI ENZIMI
DEI MICROVILLI;
• I GRASSI VENGONO DIGERITI DAGLI SPECIFICI ENZIMI
DEL PANCREAS E DALLA BILE PRODOTTA DAL FEGATO E
ACCUMULATA E CONCENTRATA NELLA CISTIFELLEA.
L’INTESTINO TENUE È ANCHE IL SITO DI GRAN PARTE
DELL’ASSORBIMENTO DELL’ACQUA. ULTERIORE ACQUA VIENE
ASSORBITA NELL’INTESTINO CRASSO.
L’INTESTINO CRASSO È PIÙ LARGO DELL’INTESTINO TENUE, MA
È LUNGO SOLO 1,5 METRI. CONCENTRA GLI SCARTI POMPANDO
ATTIVAMENTE IONI SODIO VERSO L’AMBIENTE INTERNO;
L’ACQUA PENETRA PER OSMOSI E GLI SCARTI COMPATTATI
DELLA DIGESTIONE FORMANO LE FECI.
LA PRIMA PARTE DELL’INTESTINO CRASSO È UNA TASCA
CHIAMATA CIECO DA CUI SI PROTENDE L’APPENDICE.
IL CIECO SI COLLEGA AL COLON, LA PARTE PIÙ LUNGA
DELL’INTESTINO CRASSO, CHE SI CONTRAE PER I SEGNALI
PROVENIENTI DAL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO, SPINGENDO
LE FECI NEL RETTO. IL RETTO SI ALLUNGA E ATTIVA IL RIFLESSO
DELLA DEFECAZIONE.
IL MANTENIMENTO DEL PESO CORPOREO IMPLICA UN
BILANCIAMENTO TRA L’APPORTO E IL CONSUMO ENERGETICO.
144
Percorso facilitato 16
L’INDICE DI MASSA CORPOREA (IMC) INDICA SE UNA
DETERMINATA COMBINAZIONE DI ALTEZZA E PESO È SANA.
IL METABOLISMO BASALE, OVVERO L’ENERGIA CONSUMATA A
RIPOSO, VARIA A SECONDA DI ALCUNI FATTORI TRA CUI L’ETÀ.
LA COMPOSIZIONE DELLE URINE FORNISCE INFORMAZIONI
SULLO STATO DI SALUTE E SULLE SOSTANZE CHIMICHE
ASSUNTE DALL’ORGANISMO.
CUORE
COLONNA
VERTEBRALE
DIAFRAMMA
RENE (UNO DI DUE)
GHIANDOLA
SURRENALE
RENE
DESTRO
REG
MIDO
RENE
SINISTRO
URETERE (UNO DI DUE)
PERITONEO
CAVITÀ
ADDOMINALE
VESCICA URINARIA
B. I RENI SONO DISPOSTI SU AMBEDUE I
LATI DELLA COLONNA VERTEBRALE, TRA
IL PERITONEO E LA PARETE ADDOMINALE.
URETRA
A. ORGANI DELL’APPARATO URINARIO.
REGIONE
CORTICALE
REGIONE
MIDOLLARE
ARTERIA
RENALE
VENA
RENALE
C. STRUTTURA DI UN RENE UMANO.
CAPSULA PELVI
RENALE RENALE URETERE
145
Percorso facilitato 16
IL SISTEMA URINARIO DELL’UOMO CONSTA DI:
• DUE RENI, HANNO DIMENSIONE DI UN PUGNO E FORMA A
FAGIOLO. SONO RIVESTITI DA UNA CAPSULA DI TESSUTO
CONNETTIVO DENSO E IRREGOLARE. ALL’INTERNO DELLA
CAPSULA IL TESSUTO PIÙ ESTERNO PRENDE IL NOME DI
REGIONE CORTICALE, IL PIÙ INTERNO DI REGIONE MIDOLLARE
(O MEDULLA). I RENI FILTRANO IL SANGUE E PRODUCONO
URINA;
• LA PELVI RENALE, UNA CAVITÀ CENTRALE IN CUI SI RACCOGLIE
L’URINA;
• L’URETERE, UN CANALE TUBULARE ATTRAVERSO CUI SCORRE
L’URINA;
• LA VESCICA URINARIA, ORGANO CAVO MUSCOLARE CHE
IMMAGAZZINA L’URINA;
• L’URETRA, IL TUBO CHE TRASPORTA L’URINA VERSO
L’ESTERNO.
LA MINZIONE AVVIENE PER L’AZIONE COMBINATA DELLA
CONTRAZIONE DELLA MUSCOLATURA LISCIA DELLA VESCICA E IL
RILASSAMENTO DEGLI SFINTERI CHE CIRCONDANO L’URETRA.
I RENI SONO COSTITUITI DA PIÙ DI UN MILIONE DI NEFRONI,
UNITÀ RENALI CHE FILTRANO IL SANGUE E PRODUCONO
L’URINA. OGNI NEFRONE SI ORIGINA NELLA CORTECCIA
RENALE, IN CORRISPONDENZA DELLA CAPSULA DI BOWMAN.
SUCCESSIVAMENTE, IL NEFRONE SI AVVOLGE E SI RADDRIZZA
A FORMARE IL TUBULO PROSSIMALE, POI DISCENDE E RISALE
DALLA MIDOLLARE RENALE FINO ALL’ANSA DI HENLE; PENETRA
POI DI NUOVO NELLA CORTECCIA, SI TORCE ULTERIORMENTE
E FORMA IL TUBULO DISTALE CHE SI RIVERSA IN UN DOTTO
COLLETTORE.
OGNI RENE È IRRORATO DA UN’ARTERIA RENALE CHE SI
RAMIFICA IN ARTERIOLE AFFERENTI, CIASCUNA DELLE QUALI
PORTA A UN GLOMERULO, UN AGGREGATO DI CAPILLARI DENTRO
LA CAPSULA DI BOWMAN CHE FILTRANO IL SANGUE. LA MAGGIOR
PARTE DEL FILTRATO VIENE RIASSORBITA NEI CAPILLARI
PERITUBULARI, ADIACENTI AL TUBULO RENALE. LA PORZIONE
DI FILTRATO CHE NON REFLUISCE AL SANGUE VIENE ESCRETA
SOTTO FORMA DI URINA.
146
Percorso facilitato 17
SISTEMA RIPRODUTTIVO
I GAMETI SI FORMANO NELLE GONADI:
• LE GONADI MASCHILI SONO I TESTICOLI CHE, TRAMITE
LA SPERMATOGENESI, LA MEIOSI E LE DIVISIONI
CITOPLASMATICHE, CHE DIVIDONO LA CELLULA IN PARTI
UGUALI, PRODUCONO QUATTRO SPERMATOZOI APLOIDI;
• LE GONADI FEMMINILI SONO GLI OVARI O OVAIE CHE, TRAMITE
L’OOGENESI, LA MEIOSI I SEGUITA DALLA DIVISIONE INEGUALE,
PRODUCE UN OVOCITA E UN GLOBULO O CORPO POLARE;
L’OVOCITA SUBISCE LA MEIOSI II E POI UNA DIVISIONE
INEGUALE CHE PRODUCE UN ALTRO CORPO POLARE E UN
OVULO.
LE OVAIE UMANE SONO DUE, A FORMA DI MANDORLA. SI
TROVANO ALL’INTERNO DELLA CAVITÀ PELVICA E PRODUCONO
OVULI E ORMONI SESSUALI: GLI ESTROGENI, CHE AGISCONO
SULLO SVILUPPO DEI CARATTERI SESSUALI SECONDARI
FEMMINILI, E IL PROGESTERONE CHE ISPESSISCE IL
RIVESTIMENTO DEL TRATTO RIPRODUTTIVO IN PREPARAZIONE
ALLA GRAVIDANZA.
NELL’APPARATO RIPRODUTTIVO FEMMINILE DISTINGUIAMO
L’OVIDOTTO, L’UTERO, LA CERVICE, LA VAGINA, I GENITALI.
VEDIAMOLI NEL DETTAGLIO:
• L’OVIDOTTO O TUBA DI FALLOPPIO CONNETTE L’OVAIA
ALL’UTERO. NELL’OVIDOTTO AVVIENE LA FECONDAZIONE
DELL’OVOCITA;
• L’UTERO, CAVO E PIRIFORME, SI TROVA SOPRA LA VESCICA
URINARIA. L’UTERO PRESENTA UN RIVESTIMENTO DI
MUSCOLATURA LISCIA, IL MIOMETRIO, E UN RIVESTIMENTO
FORMATO DA EPITELIO GHIANDOLARE, TESSUTI CONNETTIVI E
VASI SANGUIGNI, DETTO ENDOMETRIO;
• LA CERVICE CHE È LA PORZIONE INFERIORE DELL’UTERO;
• LA VAGINA, SU CUI SI APRE LA CERVICE, È L’ORGANO
DEPUTATO AL RAPPORTO SESSUALE ED È IL CANALE DEL
PARTO;
147
Percorso facilitato 17
• I GENITALI, SONO GLI ORGANI ESTERNI DEL TRATTO
RIPRODUTTIVO.
OVAIO
OVIDOTTO
UTERO
VESCICA
URINARIA
VAGINA
CLITORIDE
PICCOLE
LABBRA
GRANDI LABBRA
APERTURA
DELLA CERVICE
URETRA
ANO
GHIANDOLA
VESTIBOLARE
DALLA PUBERTÀ FINO ALLA MENOPAUSA, UNA DONNA HA
APPROSSIMATIVAMENTE UN CICLO MESTRUALE OGNI 28
GIORNI. IL CICLO MESTRUALE SI COMPONE DEI SEGUENTI
PASSAGGI:
1. L’ORMONE DI RILASCIO DELLE GONADOTROPINE (GNRH)
INDUCE L’IPOFISI AL RILASCIO DELL’ORMONE FOLLICOLOSTIMOLANTE (FSH) E DELL’ORMONE LUTEINIZZANTE (LH);
2. L’FSH DETERMINA L’INIZIO DELLA MATURAZIONE DI UN
FOLLICOLO OVARICO;
3. LE CELLULE FOLLICOLARI CHE CIRCONDANO UN OVOCITA
PRIMARIO, FORMATE PRIMA DELLA NASCITA, PROLIFERANO E
SECERNONO ESTROGENI E PROGESTERONE;
4. UN AUMENTO DEL LIVELLO DELL’ORMONE LH A METÀ DEL
CICLO INDUCE L’OVULAZIONE DI QUELLO CHE È ORA UN
OVOCITA SECONDARIO;
5. DOPO L’OVULAZIONE, IL CORPO LUTEO SECERNE
PROGESTERONE, CHE PREDISPONE L’UTERO PER LA
GRAVIDANZA;
148
Percorso facilitato 17
6. IN ASSENZA DI GRAVIDANZA, IL CORPO LUTEO SI DEGRADA E
COMPAIONO LE MESTRUAZIONI.
I TESTICOLI DELL’UOMO RISIEDONO ALL’INTERNO DI UNO
SCROTO E PRODUCONO SPERMATOZOI E TESTOSTERONE.
DOTTO
EIACULATORIO
PROSTATA
VESCICOLA
SEMINALE
VESCICA
URETRA
GHIANDOLA
BULBOURETRALE
PENE
ANO
DOTTO
DEFERENTE
EPIDIDIMO
SCROTO
TESTICOLI
CILINDRI
DI TESSUTO
SPUGNOSO
URETRA
A PARTIRE DALLA PUBERTÀ, SI FORMANO CONTINUAMENTE
SPERMATOZOI CHE SEGUONO IL SEGUENTE PERCORSO:
1. DA CELLULE GERMINALI POSTE ALL’INTERNO DEI TUBULI
SEMINIFERI DEI TESTICOLI SI PRODUCONO GLI SPERMATOCITI
PRIMARI CHE, A LORO VOLTA, PRODUCONO LE CELLULE
DETTE SPERMATIDI CHE SI DIFFERENZIANO NEGLI
SPERMATOZOI. LA LORO PRODUZIONE È REGOLATA DAGLI
ORMONI LH E FSH;
2. GLI SPERMATOZOI MATURANO IN UN EPIDIDIMO, UN DOTTO
CONTORTO CHE SOVRASTA IL TESTICOLO;
3. L’EPIDIDIMO SI APRE IN UN DOTTO O VASO DEFERENTE CHE
TRASPORTA GLI SPERMATOZOI;
4. GLI SPERMATOZOI GIUNGONO IN UN DOTTO EIACULATORE
CHE LI TRASPORTA ALL’URETRA;
149
Percorso facilitato 17
5. L’URETRA CONDUCE GLI SPERMATOZOI ALL’ESTERNO. LE
SECREZIONI PROVENIENTI DALLE VESCICOLE SEMINALI
E DALLA GHIANDOLA PROSTATICA SI UNISCONO AGLI
SPERMATOZOI PER FORMARE LO SPERMA O LIQUIDO
SPERMATICO;
6. L’URETRA È IL CANALE ALL’INTERNO DEL PENE CHE È
L’ORGANO GENITALE MASCHILE.
LA FECONDAZIONE È L’UNIONE DI GAMETI DI SESSO DIVERSO
CHE FORMANO UN OVULO FECONDATO CHE SI SVILUPPA IN UN
NUOVO INDIVIDUO. LA FECONDAZIONE AVVIENE ALL’INTERNO
DELL’APPARATO RIPRODUTTORE FEMMINILE. L’UOMO, TRAMITE
L’EIACULAZIONE, DEPOSITA FINO A 300 MILIONI DI SPERMATOZOI
NELLA VAGINA E DI QUI VENGONO TRASPORTATI FINO ALL’OVAIO,
ATTRAVERSO LE CONTRAZIONI DELL’UTERO E DELLE TUBE DI
FALLOPPIO. NELL’OVAIO UN SOLO SPERMATOZOO, FERTILE PER
24-72 ORE, FECONDA UN OVULO, FERTILE PER SOLE 24 ORE.
LO SPERMATOZOO ENTRA NELL’OVULO, LA SUA TESTA SI
RIGONFIA E SI FORMA IL PRONUCLEO MASCHILE. I SUOI
23 CROMOSOMI SI ALLINEANO CON I 23 CROMOSOMI DEL
PRONUCLEO FEMMINILE E FORMANO IL PATRIMONIO GENETICO
COMPLETO DEL NUOVO INDIVIDUO.
È POSSIBILE CERCARE DI EVITARE UNA GRAVIDANZA
INDESIDERATA ATTRAVERSO DIVERSI METODI DI
CONTRACCEZIONE DI TIPO MECCANICO O DI TIPO CHIMICO CHE,
TUTTAVIA, NON ASSICURANO UNA PROTEZIONE TOTALE.
L’OVULO FECONDATO SI IMPIANTA NELL’ENDOMETRIO
DELL’UTERO CIRCA 7-8 GIORNI DOPO L’OVULAZIONE E VIENE
NUTRITO DALLE SECREZIONI UTERINE. L’EMBRIONE VIENE
AVVOLTO, DALL’ESTERNO VERSO L’INTERNO, DALLE SEGUENTI
MEMBRANE:
• L’AMNIOS, CHE CONTIENE IL LIQUIDO AMNIOTICO CHE IDRATA
L’EMBRIONE E LO PROTEGGE DAGLI URTI;
• L’ALLANTOIDE, CHE PARTECIPA ALLA FORMAZIONE DEL
CORDONE OMBELICALE E DELLA PLACENTA;
• IL CORION CHE È LA PARTE EMBRIONALE DELLA PLACENTA;
150
Percorso facilitato 17
• LA PLACENTA, È UN TESSUTO SPUGNOSO CHE RIFORNISCE
L’EMBRIONE DI OSSIGENO E DI SOSTANZE NUTRITIVE, MA
ATTRAVERSO IL QUALE VENGONO ELIMINATE LE SOSTANZE DI
RIFIUTO.
A DUE MESI DALLA FECONDAZIONE L’EMBRIONE DIVENTA
FETO IN QUANTO INCOMINCIA A PRESENTARE LE PRINCIPALI
STRUTTURE CORPOREE DELL’UOMO.
AL TERMINE DEI NOVE MESI DI GRAVIDANZA INIZIA IL
TRAVAGLIO, OVVERO L’UTERO INCOMINCIA A PRODURRE
CONTRAZIONI SEMPRE PIÙ FREQUENTI E FORTI CHE INDUCONO
LO STIRAMENTO DEL COLLO DELL’UTERO CHE SPINGE IL FETO
NEL CANALE DEL PARTO. IL FETO VIENE ESPULSO IN SEGUITO
ALLE CONTRAZIONI SEMPRE PIÙ INTENSE DEL TRAVAGLIO.
QUESTE CONTRAZIONI PRODUCONO RIFLESSI CHE AGISCONO
SUI MUSCOLI ADDOMINALI.
NEI 10-45 MINUTI SUCCESSIVI AL PARTO SI HA L’ESPULSIONE
DELLA PLACENTA E DEGLI ANNESSI FETALI (SECONDAMENTO).
PLACENTA
PARETE DELL’UTERO
CORDONE OMBELICALE
CERVICE IN DILATAZIONE
A. POSIZIONE DEL FETO PER IL PARTO; IL SUO CAPO SI TROVA
CONTRO LA CERVICE DELLA MADRE, CHE È IN FASE DI DILATAZIONE (ESPANSIONE).
B. LE CONTRAZIONI MUSCOLARI STIMOLATE DALL’OSSITOCINA SPINGONO IL
FETO A FUORIUSCIRE ATTRAVERSO LA
VAGINA.
LA PLACENTA MENTRE
SI DISTACCA DALLA PARETE
DELL’UTERO
CORDONE OMBELICALE
C. LA PLACENTA SI DISTACCA DALLA PARETE DELL’UTERO E VIENE ESPULSA.
151
Percorso facilitato 17
GLI ESTROGENI ESCRETI IN GRAVIDANZA DALLA PLACENTA
INGROSSANO LE MAMMELLE CHE, SUBITO DOPO IL PARTO,
ESPELLONO IL COLOSTRO, UN LIQUIDO AD ALTO CONTENUTO
DI PROTEINE E LATTOSIO, MENTRE DOPO UN PAIO DI GIORNI
SECERNONO IL LATTE CHE CONTIENE ANCHE I GRASSI.
CAPEZZOLO
TESSUTO
ADIPOSO
152
GHIANDOLA MAMMARIA
PER LA PRODUZIONE
DEL LATTE
DOTTO GALATTOFORO
Percorso facilitato 18
COMUNITÀ ED ECOSISTEMI
L'HABITAT È IL LUOGO IN CUI VIVE UNA DETERMINATA SPECIE;
TUTTE LE SPECIE CHE VIVONO IN UN DETERMINATO HABITAT
COSTITUISCONO UNA COMUNITÀ.
LA STRUTTURA DI UNA COMUNITÀ È INFLUENZATA DA FATTORI
ABIOTICI COME LA PIOGGIA, LA LUCE, LA TEMPERATURA.
ANCHE LE INTERAZIONI TRA LE SPECIE POSSONO INFLUENZARE
UNA COMUNITÀ. TRA QUESTE VI È SIMBIOSI, INTERAZIONE
PROLUNGATA DOVE ALMENO UNA SPECIE TRAE VANTAGGIO.
VI SONO DIVERSI TIPI DI SIMBIOSI:
• COMMENSALISMO: UN INDIVIDUO TRAE VANTAGGIO E UN
ALTRO È INDIFFERENTE.
• MUTUALISMO: TUTTI E DUE GLI INDIVIDUI TRAGGONO
VANTAGGIO DALL'INTERAZIONE.
• PARASSITISMO: UNA SOLA SPECIE TRAE VANTAGGIO DAL
NUTRIRSI DI UN'ALTRA SENZA UCCIDERLA IMMEDIATAMENTE.
LA NICCHIA ECOLOGICA È DEFINITA DAI RUOLI E DAI
FABBISOGNI DI UNA DETERMINATA SPECIE. QUANDO DUE
SPECIE HANNO NICCHIE ECOLOGICHE SIMILI TRA LORO, SARÀ
MOLTO FACILE CHE ENTRINO IN COMPETIZIONE.
LA COMPETIZIONE PUÒ ESSERE:
• PER INTERFERENZA,
IN CUI UNA SPECIE
IMPEDISCE A UN’ALTRA DI
ACCEDERE AD ALCUNE
RISORSE;
• SFRUTTAMENTO, IN CUI
UNA SPECIE SFRUTTA
UNA CERTA RISORSA,
DIMINUENDONE LA
QUANTITÀ E QUINDI
IMPEDENDO AD ALTRE
SPECIE DI USARLA.
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Percorso facilitato 18
LA PREDAZIONE È UN’INTERAZIONE TRA SPECIE IN CUI IL
PREDATORE CATTURA, UCCIDE E SI NUTRE DELLA PREDA.
LE PREDE A VOLTE ADOTTANO PARTICOLARI STRATEGIE PER
SFUGGIRE AI PREDATORI: NEL MIMETISMO BATESIANO UNA
SPECIE PRIVA DI DIFESE MIMA L'ASPETTO DI UNA SPECIE BEN
DIFESA.
UN ECOSISTEMA È FORMATO DA ORGANISMI E DALL'AMBIENTE
FISICO IN CUI VIVONO E CON IL QUALE INTERAGISCONO.
IN OGNI ECOSISTEMA SI DISTINGUONO:
• PRODUTTORI PRIMARI: ORGANISMI AUTOTROFI CHE
SINTETIZZANO I COMPOSTI ORGANICI UTILIZZANDO LA LUCE
SOLARE. SONO LE PIANTE E IL FITOPLANCTON.
• CONSUMATORI: SONO ORGANISMI ETEROTROFI CHE
TRAGGONO ENERGIA DAI PRODUTTORI. SONO ORGANISMI
ERBIVORI, CARNIVORI, ONNIVORI.
• DETRITIVORI: SONO ETEROTROFI, SI CIBANO DI PICCOLE
PARTICELLE ORGANICHE O DI DETRITI (LOMBRICHI).
• DECOMPOSITORI: SONO BATTERI O FUNGHI CHE SI NUTRONO
DI RIFIUTI E DI RESTI ORGANICI.
UNA CATENA ALIMENTARE CONSISTE IN UNA SERIE DI
PASSAGGI GRAZIE AI QUALI L'ENERGIA PASSA DAI PRODUTTORI
A ORGANISMI DI LIVELLI SUPERIORI.
LE CATENE ALIMENTARI DI UN ECOSISTEMA SONO CONNESSE
TRA LORO E FORMANO UNA RETE ALIMENTARE.
TRA GLI ELEMENTI ESSENZIALI CHE SI TROVANO IN UN
ECOSISTEMA VI È L'AZOTO CHE ENTRA ED ESCE DALLE RETI
ALIMENTARI ATTRAVERSO UN CICLO BEN PRECISO.
L'AZOTO È ESSENZIALE PER PRODURRE ATP, ACIDI NUCLEICI E
PROTEINE. SOLO ALCUNI BATTERI (AZOTOFISSATORI) SONO IN
GRADO DI FISSARE L'AZOTO ATMOSFERICO TRASFORMANDOLO
IN AMMONIACA E IN SALI AZOTATI. QUESTI VENGONO ASSORBITI
DALLE PIANTE E L'AZOTO È USATO PER FORMARE PROTEINE
E ALTRE MOLECOLE. GLI ANIMALI, NUTRENDOSI DI VEGETALI,
154
Percorso facilitato 18
ASSUMONO L'AZOTO DI CUI NECESSITANO.QUANDO ANIMALI
E VEGETALI MUOIONO, I DECOMPOSITORI TRASFORMANO
LE PROTEINE IN AMMONIACA E I BATTERI DENITRIFICANTI
DEMOLISCONO I SALI AZOTATI RESTITUENDO AZOTO GASSOSO
ALL'ATMOSFERA.
IL CICLO RICOMINCIA.
AZOTO
ATMOSFERICO
TESSUTI
ANIMALI,
ESCREMENTI
FISSAZIONE
DELL’AZOTO
E
GLI ANIMALI
SI NUTRONO
DEI VEGETALI
FULMINI
TUBERCOLI
RADICALI
DECOMPOSIZIONE
A OPERA DI FUNGHI
SALI DI AZOTO
E BATTERI
DENITRIFICAZIONE
A OPERA DI BATTERI
ASSIMILAZIONE NELLE
DENITRIFICANTI
CELLULE VEGETALI
BATTERI
AZOTOFISSATORI
NITRATI
NEL SUOLO
BATTERI
AZOTOFISSATORI
AMMONIACA
NEL SUOLO
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Note
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Note
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Note
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Note
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