Attualità periodico indipendente hotel • ristorante • meeting Anno XXXVIII - n. 12 - DICEMBRE 2016 - distribuzione gratuita www.ilbassoadige.it - e-mail: [email protected] - 37045 Legnago (Verona) SU PER LA DISCESA DOVE BATTE LA LINGUA di Andrea Panziera di Alberto Costantini Sto leggendo tutti i commenti del giorno dopo, “APPLICAZIONE DELLA CONVENZIONE QUAl’analisi, vista da destra, dal centro e da sinistra, DRO PER LA PROTEZIONE DELLE MINORANZE dell’esito del voto referendario del 4 dicembre che NAZIONALI”. Cosa può esserci di così dirompente, in con circa il 60% ha respinto le proposte di modifica questa legge, da spaccare il Consiglio regionale veneto, di alcuni articoli della Carta Costituzionale avanfrantumare la maggioranza, suscitare discussioni, sarzate dall’Esecutivo, che ormai può considerarsi casmi, grida di dolore, porte sbattute? Si tratta della dimissionario. Contemporaneamente sto ascolnostra lingua, il veneto, e della possibilità di riconotando i commenti delle varie emittenti , in cui si scerlo come lingua minoritaria della Regione. Tutto affollano sia personaggi molto datati dalla batqui? Beh, diciamo che le ricadute sarebbero parectuta ormai stantia e dalle non memorabili gesta chie, ma sugli aspetti giuridici non ho la necessaria politiche, la cui simpatia personale può essere competenza, e sui problemi pratici il discorso ci equiparata alle supposte contro la stipsi, che porterebbe lontano; il punto fondamentale, la accalorati parvenu del nuovo che avanza, il domanda a cui si dovrebbe rispondere in via precui livello di razionalità e buon senso risulta liminare, è se il veneto è un dialetto o una lingua, inversamente proporzionale alla smodata una semplice variante dell’italiano grammaticairruenza verbale. Mi rendo conto che, col le, scolastico e televisivo, ovvero un idioma a passare degli anni, si tende a diventare sé. Nel primo caso evidentemente non merita intolleranti ma mi assale il pensiero che a alcuna particolare tutela; nel secondo, il proqualcuno bisognerebbe proprio togliere il blema andrebbe almeno considerato. diritto di tribuna. Forse per la pochezza Allora, partiamo mettendo qualche pune ripetitività delle argomentazioni o per tino sulle i: nessun idioma nasce come la superficialità e astiosita’ di alcuni lingua o dialetto a priori; non è che l’igiudizi, mi viene a mente il titolo di taliano sia spuntato fuori già con la sua un bel film di metà anni ‘60, “Su per grammatica perfettamente codificata e il la discesa” , che narra le vicissitudisuo lessico definito. Ogni lingua nazioni di una insegnante al suo primo nale, prima di esserlo, è stata il dialetto incarico in una scuola superiore di di una comunità, a volte piccolissima, un quartiere di New York che con e non sono nemmeno rari i casi di linun eufemismo potremmo definire gue, anche prestigiose come il pro“difficile”. Il lettore si chiederà venzale, regredite a livello di diada cosa scaturisca questo strano letto. Potremmo dunque affermare accostamento all’apparenza un che una lingua è semplicemente Il Basso Adige augura un buon Natale e un felice anno nuovo un dialetto che ha avuto fortuna. po’ improbabile. COSTRUIAMO IL DOMANI È LA POLIZZA DI CATTOLICA DEDICATA AL FUTURO DEI NOSTRI FIGLI E DEI NOSTRI NIPOTI. È UN REGALO MAGNIFICO. COSTA POCO. PER LORO SIGNIFICHERÀ DAVVERO MOLTO. www.cattolica.it Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Prima della sottoscrizione leggere attentamente il fascicolo informativo a tutti i soci, agli inserzionisti, ai collaboratori e agli amici lettori. (continua a pag. 3) (continua a pag. 3) www.immobiliareguzzolegnago.it associazione culturale e hotel • ristorante • meeting vi invitano a CANTI POPOLARI NELLA STORIA ITALIANA con il cantastorie OTELLO PERAZZOLI 21 gennaio 2017, ore 20 Castello Bevilacqua INTRATTENIMENTO E CENA TIPICA EURO 30,00 A PERSONA Sarà anche l’occasione per il rinnovo associativo 2017 Per informazioni e prenotazioni: 0442.93655 (Castello Bevilacqua) 349.3157148 (Segreteria - Sig. Mutti) GUZZO VENICIO LEGNAGO - Via Matteotti, 75 - Tel. e Fax 0442 600788 VENDITA • TERRANEGRA - LEGNAGO: Lotti di terreno varie metrature; • LEGNAGO CENTRO: Villa con ampio giardino; • LEGNAGO CENTRO: Attico con garage e ampia terrazza; • S. PIETRO - LEGNAGO: Casa con giardino; • LEGNAGO CENTRO STORICO: Palazzetto terra-cielo con posti auto nel cortile; • PORTO CENTRO: attico con ampie terrazze e garage. 2 Anno XXXVIII - n. 12 - Dicembre 2016 periodico indipendente periodico indipendente Anno XXXVIII - n. 12 - Dicembre 2016 3 (segue da pag. 1) SU PER LA DISCESA Ho la sensazione che la situazione in cui si sta indirizzando questo nostro magnifico Paese, sia rappresentata quasi plasticamente proprio dal titolo del film: ogni tentativo, a volte ingenuo e frettoloso, magari imperfetto e un po’ presuntuoso, di modificare uno status quo che da decenni ci impedisce di confrontarci ad armi pari con gli Altri, è destinato al fallimento per reazioni interessate, resistenze di ogni sorta e colore, o semplicemente per ignoranza e menefreghismo. Ricordo in particolare una scena, che riprende questa giovane insegnante che cerca invano di salire le scale mentre la massa delle persone le percorre in senso contrario, facendola sempre tornare al punto di partenza. Come ho già scritto nel mio precedente articolo dal titolo “La posta in palio” , si è discusso pochissimo del merito dei quesiti referendari e le interviste televisive hanno documentato che in generale su di essi l’informazione e la conoscenza specifica dei cittadini contattati erano prossime allo zero. Il voto si e’ di conseguenza tradotto in un giudizio sul Governo e soprattutto sul Presidente del Consiglio, in una sorta di uno contro tutti che oggettivamente non poteva portare a risultati differenti, perché in nessuna democrazia rappresentativa chi governa riscuote più del 50% dei consensi. Quindi l’esito era già scritto una volta che il focus era passato dalla riforma alla premiership. Porre oggi in primo piano che la personalizzazione della consultazione si è rivelata un errore decisivo significa dire mezza verità, perché se la ragione costitutiva dell’esistenza di un Governo è proprio l’attuazione delle riforme, appare del tutto evidente che la loro non effettuazione o bocciatura ne rappresenta quasi inevitabilmente la fine. Ed in ogni caso rebus sic stantibus la personalizzazione l’avrebbero imposta gli altri. Quello che appare invero paradossale è la smodata gioia dei vincitori constatando che i Mercati non si sono accaniti sul nostro spread rispetto al Bund tedesco ed anche la Borsa abbia limitato le perdite ai soli titoli bancari: ma non erano gli stessi che invitavano a infischiarsene dei giudizi delle Agenzie di Rating perché facevano solo terrorismo psicologico ? e gli sfotto’ a posteriori per lo scampato pericolo come li spiegano ? A questi tardo-scopritori delle logiche e dei meccanismi del Mondo della Finanza vorrei sommessamente ricordare che l’arsenale di Mario Draghi, se pur ben fornito, non è illimitato e che i Mercati nel breve scommettono su una transizione dolce, magari con il congelamento delle dimissioni o un incarico a tempo affidato a qualche ministro dell’attuale Esecutivo per condurre in porto l’approvazione della Legge di Stabilità senza traumi. Poi, con tutte le carte sul tavolo, valuteranno situazione e prospettive e, stiamone certi, agiranno di conseguenza. Il dato di fatto è che una stagione politica, breve ma intensa, è giunta al termine e se ne apre un’altra, che anche un cieco percepisce come gravida di incertezza e instabilità. Se in questi anni la nostra credibilità a livello europeo ed internazionale, a detta di tutti gli osservatori indipendenti, è cresciuta , con il corollario di una situazione economica in leggero ma costante miglioramento (lo confermano tutte le statistiche, qualunque ne sia la provenienza), ciò va ricondotto in gran parte alla intrapresa di una decisa azione riformatrice. Non tutti i provvedimenti adottati sono i migliori possibili, alcuni paiono lacunosi mentre altri pur importanti non sono ancora giunti a compimento. Ma grazie a questo rinnovato dinamismo non siamo più indicati come la mina vagante del Sistema Europa. Cosa accadrà d’ora in avanti fa parte di quelle previsioni che nessuna persona in buona fede è minimamente in grado di avanzare. Purtroppo non riesco ad intravvedere all’orizzonte alcuna “idea forte” che possa indurmi a fare professione di ottimismo, da qualsiasi parte io lo osservi. Questo perlomeno nella prospettiva di una nostra permanenza in tutti gli attuali consessi europei ed internazionali e dato per scontato il mantenimento dell’attuale sistema di alleanze. In caso contrario....beh, neanche la più fervida immaginazione appare sufficiente a ipotizzare il seguito con le sue nefaste conseguenze. (segue da pag. 1) DOVE BATTE LA LINGUA E il veneto? Ne ha avuta abbastanza, di fortuna, da diventare una lingua molto diffusa, dotata di prestigio letterario e sociale, ma non abbastanza da essere considerata lingua nazionale, alla stregua, per intenderci, dello sloveno o dell’estone, o almeno riconosciuta, come il catalano o il basco. Altro punto importante: il veneto non è un dialetto derivato dall’italiano, e le indubbie somiglianze vengono dal fatto che entrambi sono nati dal latino, e ovviamente dalle influenze del toscano prima e dell’italiano poi nel veneto attuale. Obiezione: “il veneto non è mai stato ufficializzato come lingua, perché anche la Serenissima usava l’italiano”. Calma. Diciamo piuttosto che negli stati di una volta si usava la lingua che l’interlocutore capiva: in tribunale e davanti al Doge il veneto, negli atti scritti ufficiali latino, toscano, veneto, o ibridi vari. Altra obiezione: “non esiste una lingua veneta, ma tanti dialetti quanti sono i paesi e i villaggi”. Obiezione controproducente, perché tutte le lingue, nessuna esclusa, presentano una suddivisione in dialetti. In realtà, il grado di comprensione reciproca tra i veneti è piuttosto alto, almeno da Verona a Treviso e da Rovereto (trentino) all’Alto Polesine, come possiamo sperimentare quotidianamente. Pronunce diverse ad esempio della “z” della “s”, della “l” non danno problemi di comunicazione maggiori delle diverse varianti dello spagnolo o dell’inglese, e quanto al lessico, l’esistenza di vocaboli concorrenti per designare lo stesso oggetto o concetto (“toso”, “toseto”, “putelo”…), non è un intralcio, ma una ricchezza. Essendo dialetto, si dice, il veneto “non è regolare” e cambia più in fretta nel tempo. Non è vero: le lingue “ufficiali “ si evolvono anch’esse, e spesso più velocemente dei dialetti. Il lituano è stato scritto tardissimo, e ancora più tardi è stato considerato lingua, eppure è l’idioma indoeuropeo più conservativo; l’inglese ha una lunga tradizione di scrittura, ma la sua pronuncia si evolve con una velocità tale che la grafia è ormai totalmente scissa dalla pronuncia. A proposito di grafia del veneto, si può ironizzare sulle diatribe tra i sostenitori della “ł”, della “dh” o della “x”, ma è un fatto che tutte le lingue del mondo, nessuna esclusa, sono state scritte o comunque possono esserlo, quindi si tratta solo di trovare un compromesso accettabile fra la tradizione veneziana e la pronuncia moderna prevalente. Continuiamo con le obiezioni. “Conservare il dialetto è roba da vecchi, il mondo si sta globalizzando, siamo nel XXI secolo, quindi meglio studia- re l’italiano”. Alt. Allora, perché l’inutilissimo italiano, e non piuttosto l’inglese? “Non si può tutelare tutto, bisogna fare delle scelte e il dialetto non è prioritario”. D’accordo, ma allora qualcuno mi dovrebbe spiegare perché una lingua testimoniata dal IX secolo d. C., con una ricca tradizione medievale, che ha dato “La Venexiana” e Goldoni al teatro, che ha prodotto capolavori della lirica, usata per secoli nei tribunali, utilizzata dai marinai turchi e austriaci, in cui sono stati scritti inni patriottici e religiosi, addirittura vocabolari bilingui veneto/tedesco, oltre tutto parlata attualmente da milioni di persone, non merita una tutela pari almeno a quella del dialetto della val di Fassa, concessa dalla Provincia Autonoma di Trento, con tanto di programmi televisivi? Si dirà a questo punto che “è una questione politica”. Esatto, e mi spiego con un esempio. Se a San Marino per ipotesi volessero dichiarare il loro dialetto romagnolo lingua ufficiale della Repubblica, non per questo il sammarinese cesserebbe di essere un dialetto gallo-italico del gruppo italiano, ma sul piano politico-amministrativo diventerebbe “lingua” a tutti gli effetti. Se esiste il moldavo come lingua a sé, distinta dal rumeno, non c’è motivo perché non possa esistere il veneto come lingua ufficiale di una presente o futura entità politica o amministrativa. Ricordiamo a questo proposito che il catalano era dialetto sotto Franco, ora è lingua della Catalogna, usato alle Olimpiadi di Barcellona. Le lingue ufficiali sono sempre creazioni artificiali, costruite sulla base di materiale naturale. Oserei dire che una metà buona delle lingue parlate in Europa è frutto del lavoro a tavolino di studiosi più o meno puristi che hanno unificato, espunto, “normalizzato”, nobilitato varie parlate locali, creando così l’estone, il finnico, il norvegese eccetera. L’ebraico era estinto forse da 2500 anni come lingua parlata, ed è stato reinventato dando origine all’ebraico moderno, riappreso da milioni di ebrei che prima di emigrare parlavano lingue come il russo, il polacco o l’arabo. L’URSS a suo tempo diede lo status di lingue ufficiali e codificate a quelli che prima erano solo idiomi di pastori e cacciatori. Il veneto come lingua c’è, ha la sua dignità, la sua bellezza, la sua ricchezza; ha chi lo parla e lo capisce – e sono milioni - possiede una letteratura, viene scritto da mille anni. Sta a noi, e a chi ci rappresenta, decidere cosa farne. Anno XXXVIII - n. 12 - Dicembre 2016 4 periodico indipendente PARAFARMACIA Dott.ssa Caterina Girardello Piazza Garibaldi - Angolo Via G. Matteotti - Legnago - Tel. 0442 601770 ERBORISTERIA • OMEOPATIA • SANITARIA • DERMOCOSMESI ASPETTANDO NATALE!!! l Natale è alle porte e anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con la Magia delle Feste, ma inizia anche lo stress da regali perché tra un po’ si dovrà pensare: “ Quest’anno cosa regalo?”, “Dove posso prendere un piccolo pensiero senza spendere troppo?”, “Cosa potrebbe esserci di utile e gradito senza risultare banale?”, “Vorrei trovare una cosa raffinata e di sicuro effetto, ma dove ?”.... A tutte queste cose abbiamo già pensato noi e abbiamo selezionato una serie di articoli di alta qualità che vi permetteranno di fare BELLA FIGURA ma allo stesso tempo siamo state attente alla spesa. Vi consigliamo di pensare per tempo ai vostri acquisti natalizi evitando l’inutile stress delle compere last minute... e ricordatevi che, mai come in questo caso, la fretta è cattiva consigliera!!! 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Il Delegato Provinciale BISSOLO Cav. Giuliano Luigi , nel corso della riunione ha presentato il Neo Direttivo e consegnato alle Autorità intervenute un attestato (CREST) con il simbolo dell’Associazione A.N.I.O.C. Un ringraziamento alle Autorità interve- nute, in particolare all’assessore LELLA ANTONIO in rappresentanza del COMUNE di VERONA, alla Dott. INGLESE in rappresentanza della PREFETTURA di VERONA, al Tenente Colonnello BILLI BRUNO in rappresentanza del TRIBUNALE MILITARE, all’Illustre Console di CAPO VERDE Dr. ADILARDI PASQUALE, ai rappresentanti di vari ORDINI PROFESSIONALI, ai GIORNALISTI di varie testate GIORNALISTICHE, a Don Gianni BALLARINI che nel benedire il LABARO ha dato un significato religioso ed intimo alla manifestazione, mentre alle Autorità che per motivi istituzionali (in prossimità del referendum del giorno 4 dicembre) non sono potute intervenire, il mio personale saluto e l’impegno di informarle ed invitarle alle prossime manifestazioni che si intende organizzare Giuliano Bissolo LEGNAGO - Via Matteotti, 94 Tel. e Fax 0442 601749 periodico indipendente www.ilbassoadige.it e-mail: [email protected] FONDATO NEL 1979 Direttore responsabile:ROBERTO TIRAPELLE Direttore editoriale: GIANNI GALETTO Autor. 462 del 25.05.1979 Tribunale di Verona. Sede in Legnago (VR) - Via Monache, 4 Pubblicità tel. 349 3157148 Grafica, impaginazione e stampa: Grafiche Stella s.r.l. - Legnago (VR) “Il Basso Adige” è portavoce dell’Associazione Culturale “Il Basso Adige”, fondata con atto notarile 6812 del 18.09.1984, reg. a Legnago il 20.09.1984 il cui Consiglio Direttivo è così composto: Presidente: Gianni Galetto; Vice Presidente: Francesco Occhi; Segretario: Giuseppe Mutti; Consiglieri: Armandino Bocchi, Renzo Peloso Anno XXXVIII - n. 12 - Dicembre 2016 periodico indipendente 5 VIVIAMO IN UN AMBIENTE TOSSICO E INQUINATO La salute è un bene essenziale con cui si misura la qualità della vita. I fattori sociali, culturali, ambientali, comportamentali e biologici possono favorirla così come possono danneggiarla. L’ambiente è lo spazio che ci circonda ed è costituito di aria, acqua, terra ma anche di spazi antropizzati e di artefatti creati dall’uomo come case, industrie, infrastrutture, edifici di culto, monumenti e opere d’arte. L’ambiente è allora anche ciò che occupa gli spazi vuoti all’interno del nostro organismo: pensiamo alla bocca, all’esofago, allo stomaco e all’intestino, così come alla trachea, ai bronchi e ai polmoni. In quest’ottica l’ambiente è da considerarsi anche il cibo che mangiamo, l’acqua che beviamo o l’aria che respiriamo. In questo periodo è d’attualità la medicina ambientale: è una branca della medicina che si occupa di prevenzione, diagnosi e trattamento delle patologie che possono essere messe in correlazione con i fattori ambientali. Abbraccia diverse discipline, tra cui le scienze biomediche, ambientali, giuridiche, economiche, politiche e sociali, perfino quelle dei materiali e delle costruzioni. Può essere considerata il ramo medico del più ampio campo della salute ambientale, a sua volta parte della salute pubblica. Il suo campo di applicazione comporta lo studio delle interazioni tra l’ ambiente e la salute, e il ruolo dell’ambiente nel causare o mediare malattia. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa il 24% delle malattie nel mondo è dovuto all’esposizione a fattori ambientali. I dati dell’OMS mostrano come decessi, malattia e disabilità possono effettivamente essere ridotti ogni anno attraverso una politica ambientale adeguata. Tra le misure da prendere per ridurre questo carico ci sono la promozione di metodi più sicuri di conservazione dell’acqua nelle case e, in generale, misure igieniche, l’uso di carburanti più puliti, l’aumento della sicurezza nella costruzione degli edifici, l’utilizzo ragionato di sostanze tossiche a casa e sul posto di lavoro e una migliore gestione delle risorse idriche. Le principali patologie riconducibili ai fattori ambientali e che presentano in assoluto la mortalità più elevata sono le malattie cardiovascolari, diarroiche, le infezioni del tratto respiratorio, il cancro, gli incidenti stradali. Per prevenire milioni di morti evitabili è necessario che settori come quello dei trasporti, dell’energia, dell’agricoltura e dell’industria collaborino per abbattere i rischi che causano alla salute. In Italia è stata istituita la Sima, prima società italiana di medicina ambientale. L’Onlus, senza fini di lucro, ha come scopo quello di tutelare la salute tramite la salvaguardia e la valorizzazione della natura e dell’ambiente, promuovendo azioni che limitino gli interventi invasivi da parte dell’uomo, come scarichi industriali, effetto serra, disboscamento e uso di sostanze inquinanti, che possono essere cause di malattie, infortuni e morte prematura. L’importante aumento delle patologie croniche registrato negli ultimi anni è attribuibile anche agli effetti del carico tossico cui ognuno di noi è sottoposto quotidianamente. Si calcola che ogni giorno entriamo in contatto, perlopiù involontariamente, con circa cinquecento sostanze tossiche di sintesi. Questo, unitamente ai ritmi stressanti della società moderna e a stili di vita non corretti, produce nel tempo malessere, invecchiamento precoce e patologie croniche, talvolta gravi. Per questo La Sima ha individuato tre macro aree su cui concentrare la propria attività: la sicurezza alimentare, la qualità dell’aria e l’energia. Importante è anche seguire una dieta appropriata ricordando che diaita in greco significa “stile di vita”. Avere un corretto regime alimentare significa quindi conquistare ed inte- riorizzare alcune abitudini alimentari che possano condurci , nel tempo, a una condizione di maggior benessere generale. La salute si conquista e si conserva soprattutto a tavola, imparando sin da bambini le regole del mangiar bene. I medici sono concordi nel raccomandare una dieta sana ed equilibrata che, sul modello di quella mediterranea, ripartisca in modo ottimale il quotidiano apporto calorico per prevenire le cosiddette malattie del benessere come arteriosclerosi, diabete, ipertensione, infarto del miocardio, malattie digestive ed obesità. Gli alimenti fondamentali nella prevenzione sono frutta, verdura e cereali integrali. E le più recenti ricerche sugli antiossidanti alimentari e sulle combinazioni di sostanze protettive presenti nelle piante hanno favorito ulteriori sviluppi del mercato degli alimenti funzionali in Europa ( per esempio verdure a foglia verde, agrumi, legumi, frutti di bosco bacche di goji, aglio, broccoli, soia, tè verde ecc). Anche le tendenze demografiche e i cambiamenti socioeconomici determinano la necessità di avere a disposizione alimenti dotati di maggiori proprietà benefiche. L’aumento dell’aspettativa di vita, che ha portato alla crescita del numero degli anziani e il conseguente aumento dei costi sanitari, hanno spinto governi, ricercatori, professionisti del settore sanitario e l’industria alimentare a cercare un modo per gestire più efficacemente tali cambiamenti. Per questo gli sforzi sono concentrati sull’identificazione di quegli alimenti potenzialmente capaci di migliorare la salute e il benessere e ridurre il rischio, o ritardare l’insorgenza, di patologie gravi. Colgo l’occasione per augurare a tutti voi Buon Natale e un 2017 ricco di salute e serenità. Mariapia De Carli Se volete esprimere il vostro parere su questo o altri argomenti trattati in precedenza mandatemi una mail a: [email protected] BIBLIO FILIA ALLA SCOPERTA DEI LIBRI di Sergio Bissoli - Parte 66 I GRANDI SCRITTORI ITALIANI DIMENTICATI PITIGRILLI pseudonimo di DINO SEGRE Torino 1893 1975. Autore prolifico, psicologo, frantumatore di schemi e convenzioni. Ironico, trasgressivo, mordace, sempre sorprendente. Tratto da LA DANZA DEGLI SCIMPANZÈ Editrice Sonzogno 1955 Questo misurare le donne col metro a nastro, come si fa con i cani e con le varie miss, serve solo a proclamare il tipo standard della donna mediocre. È la perfetta pagina di un insegnante di calligrafia; la prosa di un pro- fessore, sottomesso a tutte le regole della morfologia e della sintassi; è lo scrupoloso disegno di un disegnatore meccanico. Tutto questo è il contrario della personalità e per conseguenza, dell’arte. Questo è la negazione della bellezza, di una pagina, di un quadro, il quale per avere un significato deve contenere intolleranze, ribellioni, errori! L’opera artistica è l’espressione di realtà psicologiche e sociali legate alla propria epoca. L’artista non è un anticipatore di mondi nuovi, ma un interprete del proprio mondo. Bevilacqua (VR) - Via Roma, 63 TEL. 0442.640545 6 Anno XXXVIII - n. 12 - Dicembre 2016 periodico indipendente CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO DELLA FONDAZIONE ERCOLE DONELLA Domenica 27 novembre, alle ore 11,30, al Centro Polifunzionale “Loris Doriano Romano” si è svolta la cerimonia di consegna delle Borse di studio della Fondazione “Ercole Donella”. Erano presenti i componenti del Consiglio: il Presidente dr. Sergio Sarti, pronipote del Fondatore e suo esecutore testamentario che si è molto prodigato per avviare e rendere operativa la Fondazione, l’avv. Gabriella Sarti e la dott.ssa Irene Donella in rappresentanza della famiglia, don Diego Righetti, nominato dalla Curia e la prof.ssa Eleonora Chiozzini, nominata dal Provveditore agli Studi e coordinatrice della cerimonia. Ha dato inizio alla manifestazione il sindaco Luca Bersan che, rievocando la figura di Ercole Donella anche con qualche ricordo personale e rilevando la finalità etica e culturale del Concorso bandito dall’Ente, ha espresso vivo ringraziamento alla Fondazione per l’attività svolta a favore dei giovani. Successivamente è stato presentato il saggio FONDAZIONE ERCOLE DONELLA NOTE STORICHE di Eleonora Chiozzini e Lauretta Passuello, curato in ogni sua parte e pubblicato da Grafiche Stella; il saggio è stato molto apprezzato dai presenti alla cerimonia. Con questa pubblicazione la Fondazione ha voluto allargare ad un ampio pubblico la conoscenza di Ercole Donella, della sua famiglia e dell’attività svolta, già da alcuni anni, dalla Fondazione stessa con l’organizzazione del Concorso relativo all’assegnazione delle Borse di studio. Il momento centrale della cerimonia è stato il conferimento delle borse di studio ai due studenti ai quali la commissione ha ritenuto di assegnare i contributi. Si è voluto quest’anno rendere noti, nel corso della manifestazione stessa, i nomi degli studenti premiati perché tutti i giovani, numerosi e meritevoli, che hanno aderito all’iniziativa promulgata dall’Ente fossero presenti all’evento. La Borsa di studio di mille euro è stata assegnata a Giada Croin di Spinimbecco, che nell’anno scolastico 2015-16 ha conseguito la maturità presso il Liceo Cotta di Legnago ed è iscritta per l’anno accademico 2016-17 al I anno del corso di Laurea in Lettere presso l’Università degli Studi di Verona. La Borsa di studio di cinquecento euro è stata assegnata a Federico Casari di Carpi, iscritto al II anno del Liceo Linguistico Cotta di Legnago. Numerosi gli altri studenti che hanno partecipato al Concorso, tutti con profitto scolastico di alto livello: Elia Arnese Feffin, Eleonora Bernardinello, Sofia Bonetto , Fabio Gonzalo Diaz Crosara, Enrico Fantoni, Stefano Pradella, Diletta Rigo, Francesco Violi, Jessica Zanardi; a ciascuno di loro è stato donato un libro quale segno di ringraziamento della Fondazione per aver essi contribuito, con l’adesione al concorso e la presenza alla cerimonia, alla buona riuscita dell’evento e quale augurio a proseguire negli studi con l’entusiasmo e la passione emersi dai loro curricoli scolastici. A conclusione della premiazione è intervenuto il Preside del Liceo Cotta, prof. Silvio Gandini, che congratulandosi con gli studenti ha sottolineato il significato dello studio e l’importanza della scuola, per i giovani, come luogo autentico di crescita e formazione. All’importante ruolo svolto dalla scuola nel percorso di crescita e maturazione dei ragazzi don Diego Righetti ha aggiunto quello essenziale svolto dalla famiglia, in seno alla quale, prima ancora che nella scuola, prende avvio l’educazione dei figli da parte dei genitori. Ha allietato il numeroso pubblico presente all’evento il maestro Giancarlo Rango che, con musiche scelte, suonate dal vivo, ha accompagnato i vari momenti della cerimonia. Eleonora Chiozzini Anno XXXVIII - n. 12 - Dicembre 2016 periodico indipendente 7 2016/2017 Sabato 14 Gennaio 2017 - ore 20,45 Compagnia “LA BOTTEGA DEI COMMEDIANTI” di Grignano Polesine ( RO) “EL PERFIDO AMANTE” Sabato 28 Gennaio 2017 - ore 20,45 ALL’AVANGUARDIA NELLA TECNICA GRAFICA | STAMPA | CONFEZIONE Compagnia “SALE E PEPE” di S. Giovanni Ilarione (VR) “CHE AFFARE LA CASA POPOLARE” Biglietto singola rappresentazione € 9,00 Bambini fino a 12 anni € 5,00 Prevendita biglietti presso: Ricevitoria - pizzeria CARLO DI VITO - VIGO - Tel. 0442 24045 Ricevitoria merceria TIZIANO DE TOGNI - CASETTE - Tel. 0442 602274 www.grafichestella.it Per informazioni: 0442 23130 / 333 2453028 / 349 8626286 / 340 1447333 Domenica 25 dicembre 2016 ore 12.30 antipasto Sfogliatina con funghi invernali, ricotta vaccina e formaggi stagionati con assaggio di crudo di Montagnana “Salumificio Brianza” primi piatti Risotto con crema di zucca delica cotto nel Valpolicella con guanciale stagionato *** Tortellini di Valeggio spadellati con burro fuso su passatina di lenticchie e punti di salamella mantovana secondo piatto Tacchinella ripiena di vitello, castagne e prugne accompagnata da patata alla forchetta, spinaci e finocchio gratinato dessert Semifreddo al marron glace’ con scagliette di cioccolato fondente Caffè con dolce stella di Natale Selezione di vini Acqua naturale e gassata 9 A disposizione dei bambini il gonfiabile “Il Castello Magico” al coperto Anno XXXVIII - n. 12 - Dicembre 2016 8 mercoledì 9 novembre ore 17.00 anteprima giovani Prosa mercoledì dicembre 2016 ore 20,45 che festa a14 teatro! Serena Autieri, Fontana Sabato 31 dicembre 2016,Attilio ore 21.45 - fuori abbonamento Sabato 31 dicembre 2016, ore 21.45 Romane FUORIVacanze ABBONAMENTO di Paul Black Orchestra Regionale Filarmonia Veneta venerdì 20 gennaio 2017 ore 20,45 Leo Gullotta Spirito allegro di Noel Coward Belcanto Italiano e Danze Viennesi sabato 4 febbraio 2017 ore 20,45 con Massimo De Francovich, Maximilian Nisi Mister Green Gioia Crepaldi, soprano di Jeff Baron Ana Victoria Pitts, mezzosoprano Ommassini direttore Francesco domenica 26 febbraio 2017 ore 20,45 Familie Flöz Da quindici anni l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta saluta l’iInfi nizio di unnita nuovo anno in numerose città del Nordest, in concerti che di e con Björn Leese,che Benjamin richiamano migliaia di persone accolgono Reber, sempre con grande entusiasmo seducentieprogrammi Hajo iSchüler Michaelproposti Vogelper l’occasione. periodico indipendente venerdì 11 novembre ore 20.45 Musica L’attività del Teatro Salieri è organizzata da Fondazione Culturale Antonio Salieri venerdì 11 novembre 2016 ore 20,45 - in Viaggio con Salieri musica La Scuola de’ Gelosi Lunedì 16 gennaio 2017 , ore 20.45 Lunedì 16 gennaio 2017, ore 20.45 in collaborazione con musica di AntonioOre Salieri 20.00, al Ridotto del Teatro: prima rappresentazione in tempi moderni Conversazioni sul concerto con storie, aneddoti e curiosità. lunedì 16 gennaio 2017 ore 20,45 - in Viaggio con Salieri Giovanni Sollima e I Solisti Aquilani sabato 18 febbraio 2017 ore 20,45 Giovanni Sollima, violoncello solista e direttore In Bach? e la partecipazione di Ramin Bahrami &IDanilo Rea Solisti Aquilani sabato 18 marzo 2017 Daniele ore 20,45 Orlando, violino solista Le tre età di Beethoven Quartetto di Venezia Antonio Salieri Quattro Scherzi armonici strumentali (1750 - 1825) per quartetto d’archi sabato 8 aprile 2017 ore 20,45 - in Viaggio con Salieri Antonio Vivaldi Concerto in La minore I Virtuosi Italiani(1678 - 1741) violoncello e archi, RV 420 con Irina Vaterl, pianoforte - Premio per “Salieri 2016” Gaetano Donizetti Concerto in Re minore Soci Costituenti e Fondatori e con Valeria Esposito, soprano dramma giocoso in due atti per violino, violoncello e archi Canzoni Mazzolà d’Italia Johann Sebastian Bach Concerto Brandeburghese n.3 libretto di Caterino in Sol maggiore, BWV 1048 sabato 26 novembre 2016 ore 20,45 Teatro Brillante Giovanni Sollima “L.B. files” La Mia Mina - Cheryl Porter musica di Antonio Salieri per violoncello, archi e sampler martedì 15 novembre 2016 ore 20,45 dedicato a Associazione Iride O.n.l.u.s. (1797 - 1848) Anche quello di questa serata, che alterna l’eleganza e la grandezza (1695 - 1750) di alcune grandi pagine d’opera italiana e la gaia spensieratezza della Vienna di fine Ottocento, è stato ideato per invitare il pubblico (1962 - ) a dimenticare per qualche minuto gli affanni dell’anno che finisce, musica che festa a teatro! Ingrassia, Giulia sulle Giampiero note del belcanto e di vaporosi valzer,Ottonello e per creare con la musiLunedì 16 gennaio , ore 20.45 Sabato 31 dicembre 2016, ore 21.45 - fuori abbonamento sabato 4 marzo 20172017ore ca i migliori auspici per il nuovo anno che comincia. Anche20,45 Giovanni Sollima si mette in “Viaggio con Salieri”. Saranno suoi Cabaret Ore 20.00, al Ridotto del Teatro: Free Soul Ornella Vanoni Ma, anche e soprattutto, per invitare il pubblico a trascorrere la Conversazioni sul concerto con storie, aneddoti curiosità. I Solisti Aquilani, per un percorso che partendo da una compagni di eviaggio Compagnia della Rancia Orchestra Regionale Filarmonia Veneta notte più lunga dell’anno nella cornice più ricca di idee, emozioni, delle sue rare opere cameristiche dedicato a Associazione Colomba Biancadel compositore legnaghese alternerà il Da quindici anni l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta saluta l’isperanze, incanti e meraviglie: il Vostro Teatro. barocco di Vivaldi e Bach a una pagina di grande fascino e di raro ascolto, martedì 14 febbraio 2017 ore 20,45 nizio di un nuovo anno in numerose città del Nordest, in concerti che Belcanto Italiano venerdì 24Giovanni marzoSollima 2017 oreilsolista 20,45 come Concerto di Donizetti. Ad evidenziareAnche la modernità della musica set- con Salieri”. Saranno suoi Giovanni Sollima si mette in “Viaggio richiamano migliaia di persone che accolgono sempre con grande , violoncello e direttore Angela Finocchiaro, Laura Curino compagnididi Sollima, viaggio I Solisti Aquilani, per un entusiasmo i seducenti programmi proposti per l’occasione. Fabio Concato tecentesca, ci penserà proprio una composizione e Danze Viennesi “L.B.files”, de-percorso che partendo da una delle sue rare opere cameristiche del compositore legnaghese alternerà il Anche quello di questa serata, che alterna l’eleganza e la grandezza I Solisti Aquilani dicata a Luigi Boccherini, uno dei tanti grandi Calendar Girls musicisti che, proprio di Vivaldi italiani e Bach a una pagina di grande fascino e di raro ascolto, dedicato a Associazione San Martino O.n.l.u.s.barocco di alcune grandi pagine d’opera italiana e la gaia spensieratezza Concertoildi primo Donizetti.ad Ad evidenziare la modernità della musica setcon solista Daniele Orlando, violino come Salieri, viaggiarono nelle corti europee.come Fuilanche esplorare della Vienna di fine Ottocento, è stato ideato per invitare il pubblico di Tim Firth tecentesca, ci penserà proprio una composizione di Sollima, “L.B.files”, dea dimenticare per qualche minuto gli affanni dell’anno che finisce, Gioia Crepaldi, soprano le tecniche del violoncello, stimolando i liutai a costruire strumenti più modicata a Luigi Boccherini, uno dei tanti grandi musicisti italiani che, proprio sulle note del belcanto e di vaporosi valzer, e per creare con la musiChe occhiAntonio grandi hai! Teatro le famiglie Salieri cheQuattro armoniciper strumentali come Salieri, nelle corti europee. Ana Victoria Pitts, mezzosoprano derni e Scherzi i compositori a dare maggior rilievo alla voce viaggiarono del violoncello stesso.Fu anche il primo ad esplorare ca i migliori auspici per il nuovo anno che comincia. (1750 - 1825) per quartetto d’archi giovedì 16 marzo 2017 ore 20,45 le tecniche del violoncello, stimolando i liutai a costruire strumenti più moMa, anche e soprattutto, per invitare il pubblico adomenica trascorrere la 20 novembreCome 2016 orelo stesso 16,00Sollima “è un personaggio direttore Francesco Ommassini spiega che mi aaffascina e voce del violoncello stesso. derni e i compositori dare maggiormolto rilievo alla Antonio Vivaldi Concerto in La minore notte più lunga dell’anno nella cornice più ricca di idee, emozioni, Natalino Balasso Comedispiega lo stesso Sollima “è un personaggio che mi affascina molto e (1678 - 1741) violoncello e archi, RV 420 hopervoluto raccontarlo in L.B. Files con una serie storie di mia immaginazioDon Chisciotte speranze, incanti e meraviglie: il Vostro Teatro. ho voluto raccontarlo in L.B. Files con una serie di storie di mia immaginazioToni Sartana e le streghe di Bagdad Gaetano Donizetti Concerto Re minore doveinnon c’è nulla naturalmente della musica di Boccherini, tranne ne, dove non c’è nulla naturalmente dellauna musica di Boccherini, tranne una Fondazione T.G.R.ne,per (1797 - 1848) violino, violoncello e archi minima citazione della linea di basso di un fandango. Mi serviva per costruminima citazione della linea di basso di un fandango. MiSoci serviva per costru(La Cativissima capitolo II) Partecipanti ire sopra un disegno che prende spunto da lui, ma completamente diverso”. Johann Sebastian Bach Concerto Brandeburghese n.3 ire sopra un disegno che prende spunto da lui, ma completamente diverso”. Un nuovo ponte tra il Settecento e la musica contemporanea, affidato ad domenica 11 2016 oreBWV16,00 (1695 -dicembre 1750) in Sol maggiore, 1048 Produzione Teatro Stabile del Veneto uno dei più celebri musicisti italiani, in questo Un“L.B.nuovo ponte tra il Settecento e la musica contemporanea, affidato ad nostro lungo “Viaggio con Sollima Babbo files” BuonGiovanni Natale Natale Salieri”. (1962 - ) per violoncello, e sampler uno dei più archi celebri musicisti italiani, in questo nostro lungo “Viaggio con Fondazione Aida Salieri”. prima rappresentazione in tempi moderni Danza venerdì 27 gennaio 2017 ore 20,45 Bolero - Carmina Burana Ballet Company of Gyor domenica 15 gennaio La 2017 oreè fatta 16,00 musica per parlare La Bella e la Bestia al cuore dell’uomo. Stivalaccio Teatro sabato 11 marzo 2017 ore 20,45 Parsons Dance Compagnia Parsons domenica 5 febbraio 2017 ore 16,00 Esemeralda e Quasimodo Theama Teatro Luigi Boccherini direttore Giovanni Battista Rigon regia Italo Nunziata Oscar Wilde A piedi nudi nel... palco! Teatro per la primissima infanzia Che Festa a Teatro! fuori abbonamento scene Andrea Belli domenica 12 marzo 2017 ore 9.30 e 10.30 sabato 31 dicembre 2016 ore 21,45 Cucù Belcanto Italiano e Danze Viennesi costumi domenica Valeria15Donata Bettella La Piccionaia Orchestra Regionale Filarmonia Veneta gennaio 2017, ore 16.00 Gli spettacoli serali in abbonamento preceduti, alle ore 20:00, da una conversazione introduttiva al Ridotto delStivalaccio Teatro. Giusti disegno luci Marco Teatro Teatro per saranno le famiglie Biglietteria: Rinnovo Abbonamenti Diamante martedì 4 e mercoledì 5 ottobre LA BELLA E LA BESTIA orchestra Italiani Prosa, Danza, Musica, Teatro Brillante, Canzoni d’Italia e Teatro per famiglie martedì 11, mercoledì 12 e giovedìI 13Virtuosi ottobre. 16/09/16 19:01 domenica 5Esec_Stagione_Salieri_2016-2017.indd marzo 2017 ore 16,00 38 giovedì 6 aprile 2017 ore 20,45 musica mette l’anima in armonia mette l’anima inLaarmonia Tête a tête con tutto quello che esiste. Colección Tango La musicacon tutto quello che esiste. Teatro Necessario Oscar Wilde Compagnia Leonardo Cuello La musica è fatta per parlare Esec_Stagione_Salieri_2016-2017.indd 56 16/09/16 19:01 al cuore dell’uomo. Luigi Boccherini Esec_Stagione_Salieri_2016-2017.indd 56 Esec_Stagione_Salieri_2016-2017.indd 16/09/16 19:01 57 Esec_Stagione_Salieri_2016-2017.indd 57 16/09/16 19:01 Esec_Stagione_Salieri_2016-2017.indd 38 Esec_Stagione_Salieri_2016-2017.indd 16/09/16 19:01 Comuni di Angiari, Bevilacqua, Boschi Sant’Anna, Castagnaro, Cerea, Gazzo Veronese, 39 Roverchiara, Terrazzo, Villa Bartolomea 16/09/16 19:01 Nuovi Abbonamenti Diamante da martedì 18 ottobre. Prosa, Danza, Musica, Teatro Brillante. Canzoni d’Italia e Teatro per famiglie da mercoledì 19 ottobre. Formula Libero da martedì 25 ottobre - Biglietti Singoli per tutta la Stagione da mercoledì 2 novembre. Orari: Il primo giorno di apertura delle vendite dei nuovi abbonamenti, formule libero e biglietti singoli, è possibile acquistare solo di persona, alla biglietteria del Teatro, dalle 15.30 alle 18.00. Nei giorni successivi, anche negli orari sotto indicati. I singoli biglietti anche online. Dal martedì al venerdì la mattina solo al telefono, con carta di credito dalle 10.30 alle 12.30 e di persona dalle 15.30 alle 18.00. Il sabato, di persona, dalle 10.30 alle 12.30. I nuovi abbonamenti e i singoli biglietti anche online su www.teatrosalieri.it - Nei giorni di spettacolo al telefono con carta di credito dalle 10.30 alle 12.30 Esec_Stagione_Salieri_2016-2017.indd 39 e di persona dalle 17.00 fino ad inizio della rappresentazione, esclusivamente per la vendita e il ritiro dei biglietti per la serata.Comuni di Angiari, Bevilacqua, Boschi Sant’Anna, Castagnaro, Cerea, Gazzo Veronese, Roverchiara, Terrazzo, Villa Bartolomea 16/09/16 Tel. 0442 25477 - Fax 0442 625584 - www.teatrosalieri.it - [email protected] L’attività del Teatro Salieri è organizzata da Fondazione Culturale Antonio Salieri 16/09/16 19:01 Soci Costituenti e Fondatori Soci Partecipanti con la partecipazione di 19:01 manifesto_GELOSI_OK.indd 1 21/10/16 16:40 CARNET_Generale.indd 1 15/09/16 17:14 PRANZO DI NATALE DOMENICA 25 DICEMBRE ORE 12.30 periodico indipendente 9 Anno XXXVIII - n. 12 - Dicembre 2016 Entrando nel Castello Bevilacqua verrete avvolti nella gioiosa festa natalizia: gli addobbi, le luci e i colori renderanno ancora più magico il fascino di questa location. Ad accogliervi ci saranno i folletti di Babbo Natale che faranno divertire grandi e piccini danzando sui trampoli, muovendosi su monocicli e facendo gli equilibristi nel chiostro del Castello Bevilacqua. E per tutto il pranzo avrete con voi gli aiutanti di Babbo Natale che renderanno ancora più speciale il vostro Natale. Menù Antipasto Galantina di cappone marinata su verdure in agrodolce Primi piatti Risotto con broccoli verdi, tastasale e ridotto di melagrana Agnoli di stracchino e tartufo nero della Lessinia su ragoût di guancialino di vitello Secondi piatti Cappello del prete al vino rosso con polenta bianco perla alla maracuja e lenticchie Cotechino di Mora romagnola con crema di patate Dessert Tronchetto di Natale Caffè - Acqua e Vino compresi - Acqua naturale e frizzante - Vino in bottiglia e da dessert Costo a persona euro 49,00 Bambini da 4 a 6 anni euro 20,00 - Bambini da 0 a 3 anni gratuiti (su prenotazione) GRAN CAPODANNO MEDIEVALE SABATO 31 DICEMBRE ORE 20.30 Cenone di capodanno in compagnia di musici, giullari e ballerine, giochi e solazzi medievali. Brindisi di mezzanotte con l’emozionante spettacolo del fuoco. Musica e ballo fino alle prime luci dell’alba. Menù Antipasto Moscardini di marineria di Chioggia e riccioli di polipo su artificio di verdure Primi piatti Risotto con morchelle e pasta di pistacchio di Bronte mantecato con Castelmagno e punti di frutti di bosco Tortello ripieno all’asticecon avocado e gamberi su ristretto di scampi Secondo piatto Simposio di aragosta e crostacei dell’Istria alla catalana in trasparenza Dessert Semisfera al cremoso di cocco con frutta nelle varie consistenze Caffè accompagnato da mandorlato di Cologna Veneta, pandoro di Verona e selezione di cioccolatini di Valrhona Brindisi al nuovo anno con calice di vino delle cantine del Castello Bevilacqua Dopo la mezzanotte musica e ballo con sorpresa per tutti gli ospiti Acqua e vino compresi durante il cenone Costo a persona euro 119,00 Bambini da 7 a 10 anni euro 90,00 - Bambini da 4 a 6 anni euro 50,00 Bambini da 0 a 3 anni gratuiti (su prenotazione) Buon Natale e felice anno nuovo da tutto lo staff del Relais Castello Bevilacqua Il Relais Castello Bevilacqua è la vostra nuova destinazione nel cuore della storia. Regalatevi un soggiorno in una delle 7 splendide junior suite, e scoprite i nostri pacchetti Classic, Romance, Wellness e Gourmet. Il ristorante “All’Antica Ala” vi aspetta tutti i giorni dal lunedì sera alla domenica, per un viaggio nel gusto attraverso i sapori e le tipicità della tradizione locale, in un’ottica di valorizzazione dei prodotti del territorio. Per informazioni e prenotazioni: tel. 0442 93655 - [email protected] - www.castellobevilacqua.com Anno XXXVIII - n. 12 - Dicembre 2016 10 periodico indipendente VIAGGIO ICONOGRAFICO TRA CROMIE E SENTIMENTI I Nabis, Gauguin e la pittura italiana d’avanguardia: è la nuova affascinante mostra che racconta un’interessantissima vicenda d’arte. I grandi pittori di fine ‘800 e primi del ‘900, tra cui Emile Bernard, Cuno Amiet, Charles Cottet, Paul Gauguin, Felix Vallotton, Paul Sérusier, Gino Rossi, Oscar Ghiglia, Cagnaccio di San Pietro aprono ad un viaggio iconografico tra cromie e sentimenti. Da mare a mare, anzi da Oceano a Laguna, lungo itinerari che si sono dipanati, intrecciati, fusi in giro per tutta l’Europa. Un percorso di colori e di emozioni; unitario eppure variegato, fitto di storie che sono diventate leggende, anticipatore di tendenze e di mode. E non solo nel campo dell’arte. Un centinaio di opere, alcune molto conosciute, altre ancora da scoprire, in un’esposizione unica e coinvolgente che racconta il fascino della semplicità, documentando, con ricchezza di materiali pittorici e grafici, la nascita della figura moderna e la sua straordinaria avventura tra la scuola di Pont-Aven e il movimento dei Nabis attorno alla figura carismatica di Paul Gauguin prima della sua definitiva partenza per Tahiti e le isole Marchesi. Le ricadute di quest’esperienza rivoluzionaria – fatta di una pittura sintetica e inedita nei suoi colori vivaci, nelle sue figurazioni bidimensionali, nei suoi elementari riferimenti simbolici – ci saranno anche in Italia e ci lasceranno segni indelebili grazie alla frequentazione che giovani artisti italiani ebbero dalla Bretagna e di quel mondo, con particolare riferimento al gruppo di pittori riuniti attorno alla Galleria d’arte moderna di Ca’ Pesaro e al suo direttore, Nino Barbantini. Questo cenacolo artistico riconobbe nell’isola di Burano una sorta di Pont-Aven lagunare, con gli stessi volti, gli stessi austeri segni del lavoro e della fatica conosciuti nei porti bretoni; la stessa religiosità primitiva dei perdoni, delle processioni con le statue dei santi, della pietà popolare senza tempo. L’iniziativa è stata promossa e organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi. La curatela scientifica è di Giandomenico Romanelli. Nel Comitato scientifico siedono specialisti italiani e francesi che contribuiscono del catalogo edito da Marsilio con saggi generali e approfondimenti specifici. Caterina Berardi Rovigo, Palazzo Roverella. “I Nabis, Gauguin e la pittura italiana d’avanguardia”. Fino al 14 gennaio 2017. PICASSO, ETERNA METAMORFOSI Prima tappa di un nuovo progetto del Museo Picasso di Parigi. La mostra, promossa dal Comune di Verona, è organizzata da Arthemisia Group in collaborazione con il Musée national Picasso - Paris ed è curata da Emilie Bouvard, conservatrice dell’istituzione parigina. Un’opera per ogni anno della vita di Pablo Picasso nell’arco temporale che va dal 1895 fino agli anni ‘70: un calendario di magica emozione. In mostra un corpus di oltre 90 opere tra le quali Nudo seduto (da Les Demoiselles d’Avignon del 1907), Il Bacio (la piccola e struggente tela del 1931) e La Femme qui pleure e il Portrait de Marie-Thérèse entrambe del 1937, solo per citare alcuni dei capolavori tra i molti concessi in prestito dal Musée National Picasso - Parigi che ne conserva la maggior parte. Sei le sezioni della splendida rassegna: l’opera introduttiva è un pezzo di grafite su carta da disegno rigata (1916). La prima sezione offre grandi dipinti, scultura e arti grafiche nel segno della decostruzione e ricostruzione cubista, per seguire nella re-invenzione della linea classica. È la volta delle metafisiche surrealiste (donne con cappello); delle figure di guerra, per poi ritornare alle immense tele del primo post-guerra (anni 1945-1953). La sesta sezione, infine, raccoglie le opere dedicate all’intenso sodalizio tra l’Artista e le sue Modelle. Interessantissimo il laboratorio documentale, con filmati e foto d’epoca. Quindi, lo spettatore coglie la bellezza mutante di un percorso di ideale visualità, in cui si apre la molteplice metamorfosi decisa per la rappresentazione del corpo umano. Tra le fasi pre-cubiste, del Cubiste, l’età Classica e il Surrealismo, fino a giungere agli anni del dopoguerra, superando le barriere e le categorie di “ritratto” e “scena di genere” per giungere sempre a un nuovo concetto di “figura”: quella che rese Picasso costruttore e distruttore al tempo stesso di un’arte solo sua, dal fascino straordinario. Federica Tirapelle Verona, Museo AMO. “Picasso. Figure (18951972)”. Fino al 12 Marzo 2017. 28 TRIESTE FILM FESTIVAL Il Trieste Film Festival si terrà dal 20 al 29 gennaio 2017 e mentre l’organizzazione è al lavoro per completare il calendario degli eventi e il programma dei film ospiti è stata presentata in questi giorni l’immagine che accompagnerà la sua 28. edizione: poetica ed evocativa del grande legame tra la città e il mare, il Trieste Film Festival invita a scoprire un mondo sommerso, dove regna un’atmosfera magica e sognante. Il gruppo Claimax, da molti anni collaboratore del Trieste Film Festival e referente creativo per la parte di produzione del Festival, ha quindi scelto di utilizzare, rielaborandola, l’opera dell’artista austriaco Andreas Franke, studioso di fotografia e graphic design, specializzato da oltre vent’anni nella fotografia di nature morte e fondatore dello studio Staudinger+Franke, la cui reputazione si è estesa ben oltre i confine austriaci e che vanta oggi ammiratori e clienti dall’Europa agli Stati Uniti. In particolare l’opera scelta fa parte del progetto The Sinking World, una fascinazione per il mondo subacquatico diventato un concept creato da Franke nel 2010 e nato dalla grande passione dell’artista per la fotografia e le immersioni. Proprio nel 2010 in seguito ad una spedizione subacquea in Croazia a caccia di relitti austriaci Andreas fece alcuni scatti che una volta a casa gli risultavano mancanti di un “qualcosa”, che attraverso dei set in studio e la rielaborazione grafica sarebbero diventate le misteriose creature oggi protagoniste degli scenari acquatici di Franke. Una bambina che gioca sott’acqua in un contesto quasi surreale rende bene l’idea che tutto sia possibile, basta avere dell’immaginazione, che non può che adattarsi perfettamente al mondo del cinema e al grande schermo, luogo fisico e metaforico dove tutto diventa reale e senza confini. «Questa immagine vintage con elementi grafici contemporanei suggerisce appunto il superamento dei con- fini, più che altro mentali, e ci invita a scardinare concetti acquisiti come sopra/sotto, dentro/fuori» spiega Max Mestroni di Claimax «offrendo in un sola immagine il lavoro che il Festival propone da anni: l’abbandono dei pregiudizi nei riguardi di una cinematografia che è ben lontana dall’essere naïf e che in questo momento è una delle più vive, contemporanee ed attuali nel panorama europeo.» Il Trieste Film Festival aggiunge da quest’anno un’intera giornata di programmazione portando a 10 i giorni complessivi del suo calendario, per rendere visibile con ancora più determinazione un cinema altrimenti sommerso. Con il lancio della sua nuova veste grafica si apre anche la campagna abbonamenti: su questo sito tutte le informazioni per richiedere l’accredito al Festival che Alpe Adria Cinema ha deciso di offrire ad un prezzo speciale fino a Natale, con particolare attenzione riservata agli studenti e alle associazioni culturali e ricreative partner della manifestazione. Roberto Tirapelle www.triestefilmfestival.it periodico indipendente Anno XXXVIII - n. 12 - Dicembre 2016 11 LA SCUOLA DE’ GELOSI, CROCE E DELIZIA “L’undici novembre è stata rappresentato, al Teatro Salieri di Legnago, il dramma giocoso in due atti “La scuola de’ Gelosi”di Salieri, libretto di Caterino Mazzolà, diretto dal M° Giovanni Battista Rigon e con la regìa di Italo Nunziata. Ospite dei miei amici Loretta Giacomelli, Presidente del Comitato Legnago per Salieri” di Verona e di suo marito Lorenzo, sono venuto appositamente da Lucca per assistere a quest’opera e per accrescere le mie cognizioni sul compositore legnaghese, di cui sono uno studioso. La prima sorpresa molto piacevole è stata quella di avere conosciuto il Commendatore Francesco Ernani, un vero galantuomo, cittadino onorario di Legnago, dal 1975 al 1980 direttore degli affari generali e del personale, quindi segretario generale del Teatro alla Scala, con un curriculum lungo come la famosa lista del Don Giovanni mozartiano. Uomo di sapiente conversazione, ci ha tenuto compagnia in macchina durante il percorso Verona Legnago e ritorno. Il Teatro era pieno e questa è stata la seconda sorpresa piacevole. L’opera è stata bellissima, ben incorniciata da un superbo libretto di Mazzolà, ricco di frasi che hanno fatto riflettere, pietre miliari di un Poeta di tutto rispetto. La trama tratta di intrighi amorosi, tentativi di seduzione e provocazioni di gelosia tra i personaggi di tre diverse classi sociali: l’aristocrazia, la borghesia e la classe operaia. Manca il clero, ma la censura non fa sconti. A parte l’orologio sopra il sipario che è un vero pugno in un occhio, sarebbe stato meglio lo stemma della cittadina di Legnago o un busto dell’illustre compositore, il Teatro è di buon gusto e unisce il classico al moderno. Pubblico elegantissimo, anche se un poco snob, molte le personalità presenti a iniziare dal Sindaco Clara Scapin, una amica che conosco da anni, sempre sorridente e piena di buona volontà. Veniamo alle delusioni. Cocenti delusioni. La prima è stata quella di avere negato la serata in memoria del mio amico, il Maestro Enrico De Mori, che tanto ha dato (e poco ricevuto) per Legnago, Angiari e Verona, diffondendo la musica di Salieri in Veneto, in Italia e nel mondo. Al mattino, sempre accompagnato dai coniugi Giacomelli, sono stato al Cimitero per dare l’estremo saluto a Enrico. Dico: fra tutte quelle personalità presenti ed elegantissime, che facevano di tutto per farsi notare, possibile che non ce ne fosse stata una disposta a dire due parole su De Mori prima dell’inizio dell’opera? Loretta Giacomelli si è battuta con la tenacia che la contraddistingue, affinché cio avvenisse, ma le “istituzioni” hanno detto di no. Se ne riparlerà ad aprile del 2017, hanno promesso. Temo, ho paura, ma “sento” che il povero mio amico Enrico farà la stessa fine di Salieri dopo morto. Caduto nell’oblìo. Rinato (malamente) dopo il dramma di Aleksandr Sergeevic Puskin “Mozart e Salieri” e dopo il film, ricco di castronerie, di Peter Shaffer e Milos Forman “Amadeus”. Altra delusione. Nessuno è o pare interessato a dedicare una strada o una piazza o una Sala Consiliare al M° De Mori sia a Legnago sia a Verona. A Lucca, dopo quasi vent’anni di insistenze, ero riuscito a convincere la Commissione Viaria a intotalare una strada a Salieri. Con tutta la documentazione a posto e con gli articoli sui quotidiani “Il Tirreno” e “La Nazione” di tre anni fa, in cui si annunciava “magno cum gaudio” che la pratica si stava chiudendo positivamente, ecco che il sindaco di Lucca Tambellini, ovviamente del PD, cambia “motu proprio” il nome alla strada, cancellando Salieri e mettendovi un’altra persona (Francesco Del Beccaro, giornalista). Ecco cos’è e che cosa rappresenta la Cultura in Italia: niente. Magari c’è la “Via dei Tulipani” o “Il Viale dei Tigli”, ma mancano “Via Salieri”, “Via Gazzaniga”, “Via Traetta” “Via Enrico De Mori” e così via. Da studioso e da uomo (credo) di buon senso, sono amaramente deluso da tali comportamenti e ormai restìo a fare sentire la mia voce. Ho fatto molto per Antonio Salieri, soprattutto a Vienna, e il merito chi se l’è preso? I politicanti. Io ho fatto mettere la lapide sulla facciata della casa in Goettweihergasse in cui Salieri visse e operò, e il merito se lo sono preso gli altri che stanno “sulle poltrone assisi”. Tornando al dramma giocoso in oggetto, scusandomi per il termine commerciale, ho pure notato che le locandine erano poche, che nessuna foto di Salieri compariva sulla guida all’opera, che il suo frontespizio non era certamente da classificare tra i “belli”. Insomma, forse solo irrilevanti particolari, ma troppi e non degni della storica Legnago. Per finire la cronaca della serata, ricco rinfresco con la solita lotta per giungere al tavolo delle cibarie e delle bevande, convenevoli saluti, e poi l’uscita dal Teatro con due carabinieri in alta uniforme ai lati della scalinata. Pioggia e Salieri già digerito. Stelvio Georgij Mestrovich ALBERTO FENZI, NUOVO AMMINISTRATORE UNICO DELL’ENTE FIERA DI ISOLA DELLA SCALA L’AMMINISTRATORE USCENTE, LUIGI MIRANDOLA, LASCIA UN ENTE FIERA CON OTTIMI RISULTATI E POTENZIALITÀ REALIZZATIVE Presentato ufficialmente dal sindaco di Isola della Scala, Stefano Canazza, Alberto Fenzi, quale nuovo amministratore unico dell’Ente Fiera isolano. Fenzi, direttore di banca e già assessore alle Manifestazioni negli anni 2001-2002, nonché a capo del comitato, che ha promosso il passaggio della gestione degli eventi locali dalla Pro Loco ad Ente fiera, è stato l’ideatore della prima “Fiera del Bollito, con la Pearà”, giunta quest’anno alla sua 16ª edizione e terminata, con massimo successo, domenica 27 novembre 2016. Massimo successo, perché tale evento è stato onorato, quest’anno, da un forte crescita di presenze dalla provincia e da altre Regioni. Fenzi, che rimarrà in carica sino al 2019: “Ringrazio l’amministrazione per la fiducia accordatami. Sono orgoglioso che il mio primo impegno da amministratore unico sia garantire lo svolgimento dell’evento benefico del 3 e 4 dicembre al Palariso: la” Fiera delle eccellenze veronesi”, che ci vedrà gratuitamente al lavoro accanto a Confcommercio e a tante istituzioni e privati. per raccogliere fondi per le popolazioni, colpite dal sisma in centro Italia. Questa sarà anche un’occasione importante per prendere atto delle potenzialità operative dell’Ente, utili a delineare la strategia per i prossimi mesi. Per il futuro dovremo strutturare nuove manifestazioni, condividendo le decisioni di maggiore rilievo, con il socio unico”. Luigi Mirandola, amministratore uscente: “Il compito del mio mandato è stato di rinsaldare i rapporti tra i cittadini ed Ente Fiera. A tal proposito, sia quest’anno, che nel 2015, abbiamo organizzato incontri aperti al pubblico, per condividere il nostro bilancio. Sono state iniziative molto apprezzate. Per quanto riguarda le Fiere, i risultati ottenuti sono stati oltre le mie aspettative. Ringrazio lo staff dell’Ente perla collaborazione sempre accordatami. Stefano Canazza, sindaco di Isola della Scala: “Alberto Fenzi ha esperienza amministrativa, dirigenziale, di bilanci e di investimenti. È la persona giusta al posto giusto e siamo convinti che sarà in grado di consolidare, di fare crescere gli eventi isolani e le conseguenti ricadute positive sul territorio e sui nostri concittadini. Da parte nostra, in qualità di socio unico, c’è la piena disponibilità ad un confronto continuo, sulle scelte importanti che l’Ente dovrà assumere nel prossimo futuro”. Pierantonio Braggio 12 Anno XXXVIII - n. 12 - Dicembre 2016 periodico indipendente renza di vocazioni. Tre anni dopo Salve a tutti! E’ con immenso DESCRIZIONE MONASTERO il Monastero con le sue proprietà è piacere che vi invitiamo oggi a acquistato dalla famiglia dei Nobiconoscere una rinnovata realtà tupresentazione per partner progetto li Carminati, originaria di Milano ristica nel cuore della campagna ma t rasferita prima a Bergamo e veneta rurale, a pochi km dalle Salve a tutti!E' con inmenso piacere che vi invitiamo oggi a conoscere una rinnovata realtà poi a Venezia, che trasformò l’ingrandi città d’arte di Verona, Padoturistica nel cuore della campagna veneta rurale, a pochi km dalle grandi citta' d'arte di complesso Verona in azienda agricola tero va e Vicenza ma nello stesso temPadova e Vicenza ma nello stesso tempo immersa in un'oasi di quiete e tranquillita' . Il fino agli anni 50 del di campagna po immersa in un’oasi di quiete Monastero di San Salvaro, frazione del comune di Urbana, è un luogo ricco di storia e tradizioni, ’900. e tranquillità.Il Monastero di San non solo religiose, la cui origine risale al basso medioevo. Oggi si assiste ad una nuova Il complesso Monastico fu priSalvaro, frazione del comune di ma acquistato Urbana, è un luogo ricco di storia riconversione turistica del luogo, facendo del Monastero il punto di partenza ideale per dalla parrocchia di San Salvaro e daleComune nel 1997 e tradizioni, non soloconoscere religiose, lail cui originedella risalebassa al basso medioevo. territorio padovana, con le sue tradizioni prodotti,diinUrbana un ambiente dele poi attorno agli anni 2000, è stato sottoposto ad un importante progetto di restauro e recuOggi si assiste ad una nuova riconversione turistica del luogo, facendo tutto caratteristico, sospeso tra vie d'acqua e percorsi della storia. del Monastero il punto di partenzai deale per conoscere il territorio della pero funzionale degli spazi per restituirlo in tutto il suo splendore alla comunità. ammirare, oltre allae chiesetta, il Museo delle bassa padovana, con Per le sue tradizioni e prodotti, in uncon ambiente del tutto chi arriva, già l'incontro l'ambiente circostante e' Oggi riccopossiamo di fascino. Il Monastero la Antiche conzona annessa l’Ostello destinato all’accoglienza caratteristico, sospeso tra viesorgono d’acqua eentrambi percorsi della storia. chiesa sul lato destro del fiume Fratta,Vie, nella dellaosteria, BassaePadovana al e turisti, ed in virtù dell’antico Per chi arriva, giàconfine l’incontro con l’ambiente è ricco di dipellegrini Veronese. Il fiumecircostante che scorre a fianco del Monastero rappresentava già in ruolo epocache il Monastero aveva ricoperto nel medioevo. Mentre l’intero complesso fascino. Il Monasteroromana e la chiesauna sorgono entrambi sul lato destro del preziosa risorsa sia per il trasporto di merci e persone, ma anche testimonia da solo la fiume Fratta, nella zona della Bassa Padovana al confine Veronese. Il presenza di una comunità monastica in passato, il Museo delle Antiche un'importantissima fonte idrica di approvvigionamento per le campagne e le persone, come fiume che scorre a fianco del Monastero rappresentava già in epoca Vie, in particolare, si propone come piccolo centro di documentazione alcune carte e mappe conservate oggi al Museo. romana una preziosapossono risorsa siadocumentare per il trasporto di merci e persone, ma storica del territorio della Bassa Padovana, mettendone in luce le numeanche un’importantissima fonte idrica di approvvigionamento per le rose strade, vie di comunicazione, ma anche i collegamenti e le vicende La storia e' antichissima e coinvolge sia il Monastero con annessa la piccola Chiesa che il campagne e le persone, come possono documentare alcune carte e map- che caratterizzarono la storia e l’evoluzione di queste terre un tempo villaggio di San Salvaro che nel monastero stesso trova ragion d'essere e vigore fin dall'inizio. paludose e, perciò, incolte. pe conservate oggi al Museo. L’osteria del Museo è un puntoabbreviato Informazioniper dove lo staff dell’AssoLa storia è antichissima e coinvolge sia il Monastero con annessa la Il centro Monastico di San Salvaro, nei documenti Santissimo Salvatore,poi piccola Chiesa che il villaggio di San Salvaro che nel monastero stesso ciazione HISTORIA TOURISM che gestisce la struttura Vi darà conconsuetudine in "Salvaro" appunto, nasce infatti attorno all’XI secolo quando gli Estensi, sulenza per visitare il territorio della Bassa Padovana con i suoi centri trova ragion d’essere e vigore fin dall’inizio. proprietà nel territorio della "scodosia", fecero le loro prime donazioni alla chiesa Il centro Monasticoavendo di San molte Salvaro, nei documenti Santissimo Salva- minori, i monumenti e le chiese, le aziende agricole e fattorie didattiche, affinché si sviluppassero e abbazie. dal o 1407 fino al 1690 autonomia in compagnia dellepassa guide quindi turistiche HISTORIA TOUtore, poi abbreviato per consuetudine in “Salvaro”monasteri appunto, nasce infat- Ainpartire sotto la guida dei Camaldolesi che già si erano stabiliti anche a Carceri. E' probabilmente in di prodotti tipici, ti attorno all’XI secolo quando gli Estensi, avendo molte proprietà nel RISM. Presso l’osteria è presente anche una selezione quest'epoca il Monastero raggiunge il suo massimo splendore ed arriva ad ospitare finodel a MERLARA DOC, il locali che sono il vanto di queste terre: i vini territorio della “scodosia”, fecero che le loro prime donazioni alla chiesa 15 monaci contemporaneamente. Sappiamo dai documenti che la Prosciutto comunità Crudo monastica Bericoera - Veneto, e gli insaccati affinché si sviluppassero monasteri e abbazie. A Bassa Padovana, i formaggi della latteria di partire dal 1407 finoautosufficiente, al 1690 passa quindi sottoproducevano miele, vino ed olio, curavanodella i monaci e lavoravano le terre e Urbana, con mielepiante e marmellate la guida dei Camaldolesi cheprobabilmente già si erano stabiliti molto anche la gestione di un piccolo giardino officinale a fini a km 0. L’ostello del Monastero è particolarmente adatanche a Carceri. È probabilmente in quest’epoto per organizzare campi scuola e soggiorni estivi ca che il Monastero raggiunge il suo massimo residenziali (anche in autogestione) sia durante i splendore ed arriva ad ospitare fino a 15 monaci mesi invernali che estivi.Varie e molteplici sono contemporaneamente. Sappiamo dai documenti le attività proposte: visite guidate alle città d’arte, che la comunità monastica era autosufficiente, i escursioni, programmi didattici, giochi, laboratomonaci producevano miele, vino ed olio, curavano e lavoravano le terre e molto probabilmente anche la gestione di un ri naturalistici, visite alle aziende agrituristiche, attività all’aria aperta. La nostra proposta educativa si rivolge sia GREST, SCOLARESCHE piccolo giardino officinale con piante a fini medicamentosi. Non solo, ma il Monastero essendo posto lungo una via minore di pellegrinaggio ma anche a FAMIGLIE, MINI GRUPPI ORGANIZZATI, ASSOCIAche permetteva di raggiungere Santiago de Compostela, fungeva anche ZIONI E COMUNITÀ attraverso proposte tematiche personalizzate. da locanda per ristoro di genti e animali, luogo di rifugio per anime Lo staff di HISTORIA TOURISM da’ il benvenuto anche ai CICLOTURISTI mettendo al servizio la propria competenza per consigliare gli bisognose e meno abbienti. Dopo il 1690 tuttavia, l’intero patrimonio architettonico, compresi i itinerari cicloturistici più interessanti alla scoperta del territorio rurale quasi 3000 campi padovani, venne messo all’asta, probabilmente per della bassa padovana, essendo il Monastero inserito all’interno dell’itifinanziare le guerre della Repubblica di Venezia, ma anche per una ca- nerario delle città murate. Monastero di San Salvaro - Museo, Ostello e Bottega dei Sapori - Un'oasi di pace nella campagna veneta via Pozzotto, 3 - 35040 San Salvaro di Urbana (PD) - cell.347 6238422 - [email protected] ANTEPRIMA AMARONE - PALAZZO DELLA GRAN GUARDIA, VERONA Siamo alla XIV edizione. “Save the date”, diciamolo anche in italiano: Prendi nota della data! Non puoi perdere un evento tutto dedicato all’Amarone! Una data importante, che segnala “Valpolicella, Consorzio Tutela Vini”, fra i quali domina il massimo degli stessi, il noto “Amarone”. Per il quale – Grande Rosso Veronese – è prevista, come avviene da anni, la festosa “Anteprima”, in programma per sabato 28 gennaio 2017. Eccezionale protagonista dell’evento sarà l’annata 2013, la quale verrà proposta assieme ad altre annate storiche, a cura di oltre settanta aziende produttrici, che saranno pure presenti alla speciale manifestazione, offrendo possibilità di degustazioni di selezioni – annata 2013 e precedenti – curate dai vinificatori stessi. L’Amarone è il risultato della lavorazione, dopo dovuto ed accurato appassimento, della lavorazione delle uve Corvina, Corvinone, Rondinella, Molinara, Croatina ed Oseléta, che danno il loro succo, grazie ad un particolare terroir (terra e clima) veronese e alla sapiente mano del viticoltore-vinificatore. Alla Gran Guardia, dunque, Verona, il prossimo 28 gennaio..., tutti con il calice in mano... Pierantonio Braggio Anno XXXVIII - n. 12 - Dicembre 2016 periodico indipendente 13 GRANDE ARTE RUSSA A VERONA, SINO AL 15 GENNAIO 2017 NEL PALAZZO DELLA GRAN GUARDIA, “CONOSCENZA DEL BENE”, LE OPERE PITTORICHE E SCULTOREE DI ZURAB KONSTANTINOVICH TSERETELI, PRESIDENTE DELL’ACCADEMIA RUSSA DELLE ARTI. HA ORGANIZZATO LA RASSEGNA MARINA KHOLODENOVA, PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE RUSSKIJ DOM, CASA RUSSA, VERONA. Essenziale, per l’uomo, è creare conoscenza reciproca e sincera amicizia fra i popoli, valori indispensabili, per il processo di crescita comune. A tale compito, pensa anche l’Arte, espressione esclusiva dell’intimo, indipendentemente dalla provenienza del suo autore. Il quale, questa volta, è Zurab Kostantinovich Tsereteli, presidente dell’Accademia Russa di Belle Arti, Mosca, ambasciatore UNESCO, portatore della medaglia dell’Ordine dell’Amicizia fra i Popoli ed artista di fama mondiale, in fatto di disegno, grafica, pittura e di scultura, dalla carica comunicativa vitale e positiva, che comprende un forte elemento spirituale ed onirico, sottolinea il presidente dell’Accademia di Belle Arti di Verona, Stefano Pachera. Un artista, che nella sua pittura, lascia trasparire le caratteristiche naturali ed umane del suo Paese. Il sindaco di Verona, Flavio Tosi: il titolo della mostra evoca l’inconfondibile impronta del percorso artistico di Tsereteli: Un’idea filosofica del divino e dell’umano, che si concretizza in immagini e sculture di grande impatto e che richiamano, con estrema efficacia, la bellezza, il dolore e la gioia della vita terrestre e spirituale. Quanto alla gradita presenza a Verona di un grande stralcio di tele e di sculture di Tsereteli, sintetizzanti l’anima popolare russa – opere, che meritano d’essere viste e meditate, perché, appunto, ottimamente introducono l’osservatore in tale importante e tradizionale mondo – la rassegna in parola, resa più viva ed attraente da una serie completa di bronzi, riferentesi alla storia biblica e, quindi, a scene del Vecchio e del Nuovo Testamento, ci informa Marina Kholodenova, presidente dell’Associazione Russkij Dom, Verona: Sviluppando i rapporti culturali fra Russia e Italia, Russkij Dom di Verona ha ispirato una stretta collaborazione fra l’Accademia Russa di Belle Arti, Mosca, e l’Accademia di Belle Arti di Verona. Nel maggio 2015, alla conferenza dedicata al 70° anniversario dell’UNESCO, a Mosca, è stato stipulato un accordo di collaborazione tripartito, tra le due Accademie e l’Associazione Russkij Dom, Verona. Oggi, 3 dicembre 2016, quindi, come primo risultato, inauguriamo, nella straordinaria cornice del Palazzo della Gran Guardia, nel centro di Verona, la Mostra personale delle opere del Presidente dell’Accademia Russa di Belle Arti e Ambasciatore UNESCO di Buona Volontà, Zurab Kostantinovich Tsereteli. Scrive, poi, Armando Ginesi, parlando dell’impegno artistico di Tsereteli: Nelle creazioni dell’Artista, bisogna capire bene due cose: come le proposte pittoriche si costruiscono a livello strutturale e come l’intera produzione artisticovisiva di Zurab Tsereteli sia colta, condensato alto e nobile della cultura storicoartistica contemporanea, che l’Artista ha raggiunto, attraverso la fusione dei tanti ingredienti, offerti da un recente passato e magistralmente da lui composti, in una risoluzione di grande caratura e originalità creative. La mostra – verona@russkijdom. com e tel.: 320 047 88 64 – rimarrà aperta sino al 15 gennaio 2017. Pierantonio Braggio Una grande azienda italiana, una grande produzione di oli vegetali ITALIA ITALIA ROMANIA MAROCCO w w w. to p a g r i . i t 14_191_Pag_BassoAdige_21x14,6.indd 1 13/02/14 09.31 Anno XXXVIII - n. 12 - Dicembre 2016 14 periodico indipendente CAMBIAMO IL SISTEMA IMPOSITIVO? COPIAMO... IL PRESIDENTE DONALD TRUMP PASSA ALLA FLAT-TAX - PER L’ITALIA, SAREBBE UNA RIVOLUZIONE STRAORDINARIA Da sempre, sin da giovani, abbiamo ammirato Milton Friedman (1912-2006). Vedevamo in lui, infatti, il pensatore, che per il maggiore sviluppo delle economie, le aveva pensate tutte. Aveva ideato anche la flat-tax, l’imposta piatta. Se, oggi, il presidente Donald Trump intende introdurre la flat-tax nella sua terra, già a tassazione ragionevole – e lo farà, senza dubbio, a ragion veduta, in un Paese, gli USA, che costituisce la maggiore economia del mondo, peraltro, in ottime condizioni – noi lo dovremmo assolutamente fare, invece, per ridare vita alla nostra economia, sempre modestissima, onde fronteggiare soprattutto, il debito pubblico, fuori di ogni limite e terzo nel mondo, nonché la pesante disoccupazione. Causati, questi, da troppa spesa pubblica, che va drasticamente ridotta, da derivante imposizione fiscale insostenibile e da una burocrazia asfissiante. In merito, i numeri sono noti e su di essi non ci soffermiamo. Diciamo solo che l’art. 53 della Costituzione recita: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”. Progressività, che significa, in poche parole, che più reddito hai, più alta è l’aliquota, che ti si applica e, quindi, più paghi, non tenendo, però, presente il tuo impegno nel creare ricchezza... Premesso che concorrere al funzionamento dello Stato è dovere, occorre, tuttavia, individuare perfettamente cosa s’intende per “spese pubbliche”, in quanto c’è spesa e spesa, spesa giustificata, bene calibrata, ponderata, assolutamente necessaria, e spesa pubblica, prettamente demagogica SAGITTARIO 91° articolo Eccoci giunti a un’altra puntata della rubrica di AstroMitologia del Basso Adige. Oggi continueremo a descrivere la mitologia legata alle costellazioni e al cielo soffermandoci sulla costellazione associata a dicembre, il Sagittario. In astrologia è il nono segno dello zodiaco ed è il segno zodiacale delle persone nate tra il 23 novembre e il 21 dicembre. A causa del fenomeno della precessione degli equinozi, non esiste più alcuna corrispondenza sulla volta celeste fra la costellazione astronomica del Sagittario e il relativo segno zodiacale. Il Sagittario, in latino Sagittarius, è una costellazione zodiacale dell’emisfero boreale ed è una delle 88 moderne costellazioni moderne; si individua con facilità nei mesi fra giugno e settembre tra la costellazione dello Scorpione, a ovest, e quella del Capricorno, a est. La Costellazione è raffigurata come un centauro che tende tra le sue mani un arco; essa contiene al suo interno il centro galattico, ovvero il centro della nostra Via Lattea (dove gli astronomi ipotizzano sia presente un buco nero supermassiccio), che è possibile dividere in due regioni principali: la Grande Nube del Sagittario, che occupa gran parte del settore più occidentale della Costellazione, e la Piccola Nube e politica, e che queste due ultime spese, sono state e sono la causa principale dei guai italiani. Un conto è, quindi, concorrere a spese pubbliche, derivanti da decisioni, prese con il metodo del buon padre di famiglia, e un conto è navigare in un mare di spesa, dal quale non ci potrà mai salvare e che ha causato il debito pubblico, che, con le sue conseguenze, ci corrode continuamente. Questo, per dire che un conto è pagare per supportare uno Stato, che tuteli equamente poveri e ricchi, considerandoli padroni dello Stato stesso, quindi, di uno Stato al loro totale servizio – ed è questo il compito dello Stato – e un conto è pagare per uno Stato, che pretende, impone e che di entrate non ne ha mai abbastanza. Ora, il sistema fiscale, che abbiamo, con la sua progressività, apparentemente corretta, nonché con altre imposte paralizzanti, e con entrate, derivanti da alte aliquote scoraggianti, insopportabili dal sistema economico e creatrici d’evasione fiscale, non sembra all’altezza dei tempi, visto, che il debito pubblico non dà cenni di ridimensionamento e che di entrate non se ne hanno mai a sufficienza, a parte le spese, purtroppo, imposteci da sismi e da pesanti problemi idrogeologici. La progressività, poi. di superata ispirazione marxista, fa impoverire i ricchi e non migliora la situazione dei poveri. Del resto, un ricco investirà bene in qualche parte (nell’economia) il proprio avere, e, investendo, creerà pure lavoro e nuova ricchezza. Si tratterà, semmai, e giustamente, di dare unicuique suum..., a ciascuno l’equo ed il dovuto, per il lavoro svolto. Ma, tale sistema, se incide sulle famiglie, con conseguente minore potere d’acquisto delle stesse, e, quindi, con minori consumi, umilia incisivamente anche l’impresa, unica ed essenziale fonte di ricchezza, per ricchi epoveri... Impresa che, troppo compressa dal detto sistema fiscale e da altri obblighi, pur producendo qualità, non è in grado di vendere a prezzi competitivi, ricadendo il pagato allo Stato, sui beni prodotti. Ecco perché occorre un nuovo sistema fiscale, che potrebbe essere dato dalla flat-tax, una flat-tax del 15-20% su ogni movimentazione, salvo le dovute eccezioni, così com’essa è praticata in numerosi Paesi dell’ex blocco comunista, oggi, con Pil soddisfacente, fra i quali i Paesi Baltici, Polonia e Russia. Ecco perché Donald Trump la sta introducendo negli Stati Uniti d’America. Non è, infatti, più il tempo di un tempo, ma, il difficile tempo d’oggi, in cui non danneggia solo l’imposizione fiscale, anche in fatto di lavoro, appesantendo il prezzo del prodotto, ma la stessa globalizzazione, con la sua concorrenza illimitata, la tecnologia e le speculazioni a livello mondiale. Certo, il problema d’introduzione dell’imposta alla Friedman porta con sé propri risvolti da sistemare, ma, i risultati sinora ottenuti, dai Paesi che la flat-tax applicano, dimostrano la sua validità. Già sarebbe un ottimo risultato, se si addivenisse ad un taglio sensibile delle aliquote, onde ridare più vivacità all’economia, eliminare buona parte dell’evasione, diminuire la disoccupazione e porre il debito pubblico, finalmente, in direzione d’un pur minimo ridimensionamento. Pierantonio Braggio del Sagittario. Le stelle principali del Sagittario sono sette e sono Kaus Australis, Nunki, Axilla, Kaus Media, Kaus Borealis, Albaldah e Al Nasl. Kaus Australis, o ε Sagittarii, è una stella gigante blu, dista dal nostro Sole 145 anni luce, nella Costellazione è la stella più luminosa e rappresenta la parte più bassa dell’arco in mano al Sagittario; Nunki, o σ Sagittarii, è la seconda stella più luminosa del Sagittario, è anch’essa una stella gigante blu e dista 224 anni luce da noi; Axilla, o ζ Sagittarii, è una stella sub-gigante bianca, la terza più brillante della Costellazione e dista dal nostro Sistema Solare 89 anni luce; Kaus Media, o δ Sagittarii, è una stella gigante arancione, dista 306 anni luce da noi e rappresenta la parte centrale dell’arco in mano al Sagittario; Kaus Borealis, o λ Sagittarii, è una stella gigante arancione, dista “solo” 77 anni luce dal Sole e rappresenta la parte superiore dell’arco in mano al Sagittario; Albaldah, o π Sagittarii, è una stella gigante gialla ed è la stella del Sagittario più distante da noi in quanto dista ben 440 anni luce; Al Nasl, o γ Sagittarii, è una stella gigante arancione, dista 96 anni luce dal Sole e rappresenta la punta della freccia dell’arco. Come già enunciato, il centro galattico si trova all’interno della costellazione del Sagittario; di conseguenza, la Costellazione presenta molteplici ammassi stellari e nebulose, visibili con facilità anche con un binocolo. L’oggetto più famoso della Costellazione è noto come M24, ovvero la Piccola Nube Stellare del Sagittario: si tratta della regione di cielo in cui è visibile la maggior densità di stelle. Ad est e a ovest di questa nube sono visibili invece altri ammassi meno densi come M25, M23 e a nord M18. Tra le nebulose invece, spicca la vasta Nebulosa Lagu- na (M8), visibile a occhio nudo vicino alla stella Kaus Borealis; si tratta di un’estesa regione dove risiedono molte stelle giovani chiamata regione H II, luogo in cui ha luogo la formazione stellare. Altre nebulose note nella Costellazione sono la Nebulosa Trifida (M20) e la Nebulosa Omega (M17). Inoltre, nel Sagittario, sono presenti diversi sistemi planetari tra cui il più vicino a noi è quello di HD 169830 che dista 119 anni luce e possiede due pianeti giganti gassosi che orbitano attorno a una stella nana gialla. Parlando di mitologia, il Sagittario è raffigurato nel cielo come un arciere, con la parte inferiore del corpo, incluse le quattro zampe, di cavallo e la parte superiore di uomo. Indossa un mantello e tende un arco puntato nella direzione dello Scorpione. Il Sagittario è una costellazione di origine sumera successivamente adottata dai Greci. Eratostene, antico astronomo greco, dubitò che si trattasse di un centauro e riconobbe nel Sagittario la figura di Crotus, una creatura a due gambe con la coda di satiro figlio di Eufeme, la nutrice delle Muse, e Pan, il dio dei pascoli e della campagna. Secondo la mitologia Crotus, che inventò l’arte del tiro con l’arco, spesso andava a caccia a cavallo sul monte delle Muse Elicone. Le dee delle arti apprezzavano la sua compagnia e cantavano per lui e lui le applaudiva rumorosamente; le Muse chiesero quindi a Giove di metterlo in cielo, dove lo vediamo tutt’oggi nell’atto di dare una prova della sua abilità d’arciere. Nel prossimo numero della rubrica continueremo a parlare della mitologia legata alle costellazioni e al cielo del mese. Auguro a tutti i lettori un sereno Natale e un felice Anno Nuovo. Arrivederci al primo mitologico numero del 2017! Gianluigi Viviani periodico indipendente Anno XXXVIII - n. 12 - Dicembre 2016 DUE VITTORIE PER I PUGILI DELL’ACCADEMIA DI LEGNAGO Tre pugili dell’Accademia pugilistica di Legnago diretta dal maestro benemerito Luciano Buffo hanno combattuto a S.Giovanni Lupatoto ottenendo due vittorie e una sconfitta. Il senior (75 chilogrammi) Hamza Gagdani ha battuto ai punti Roberto Garzotti dell’A.P. Ruga, Filippo Ferrarin , senior 69 chilogrammi, ha vinto con Armendi Fatay (Pugilistica Rodigina). Lo yout Alex Dascalu Frassinoi è stato invece sconfitto da Tadjer Zaccaria (Pugilistica Scaligera) A.N. IL RICCO CALENDARIO DI APPUNTAMENTI PER IL NATALE DEL COMUNE DI CEREA Il Comune di Cerea si prepara ad accoglierle con un ricco calendario di appuntamenti che, in sinergia con le associazioni locali, consentiranno di allietare i cittadini di tutte le età. In una città addobbata a festa con le tradizionali luminarie, l’8 dicembre prenderanno il via le manifestazioni con l’inaugurazione della tredicesima edizione di “Presepi in mostra” al Santuario Madonna di Lourdes di San Vito di Cerea: la rassegna, organizzata da Pro Loco, Comitato Festeggiamenti Frescà e associazioni di quartiere San Vito, Frescà, Faval, aperta il sabato e domenica, nei giorni festivi e prefestivi e su prenotazione, sarà visitabile fino al 6 gennaio. Il 10 e 11 dicembre, per tutta la giornata, in piazza Matteotti si terrà il mercatino di Natale, organizzato dalla Pro Loco e dal Distretto Commerciale Terre Basse. Sempre il 10 dicembre, alle 18.30, l’appuntamento è con il Natale dello Sportivo: santa messa in Chiesa Parrocchiale, a seguire cioccolata e vin brulè per l’evento rivolto a tutte le associazioni sportive del territorio. Il 12 dicembre atteso da tutti i bambini l’arrivo di Santa Lucia con il tradizionale buriolo alle 17 all’ex campo sportivo Sommariva con cioccolata, tè, pane e salame. Sempre per i più piccoli e le loro famiglie, il 13 dicembre, alle 16.30, nella sala convegni dell’Area Exp si terrà lo spettacolo teatrale “Emilio il coniglio e l’energia di Natale”, curato da Ippogrifo produzioni Verona. L’ingresso è gratuito e l’evento è organizzato dall’assessorato alla Cultura di Cerea e dalla Biblioteca Comunale. Il 17 dicembre il Corpo bandistico Ugo Pallaro allieterà i cittadini nella chiesa parrocchiale di Cerea, alle 21, con un concerto che avrà come tenore Paolo Restiotto, soprano Anna Fioretto. Il 20 dicembre, in Biblioteca comunale, alle 16.45, si terrà l’appuntamento “Chi vuole un abbraccio?”: letture e laboratorio per bambini dai 3 ai 7 anni, in collaborazione con l’associazione La Tela di Leo. L’ingresso è gratuito. Per la Vigilia di Natale, il 24 dicembre, alle 12, la Pro Loco e il Distretto Commerciale Terre Basse in collaborazione con il quartiere Cerea Sud organizzano in piazza Matteotti il tradizionale “Bigoli con le sardele”, con possibilità d’asporto. La notte, alle 24, dopo la santa messa nella chiesa parrocchiale, si terrà l’inaugurazione del presepe vivente, che sarà poi visitabile il 25-26 dicembre e 1-6 gennaio, dalle 15.30 alle 18.30. Il 6 gennaio alle 15 è previsto l’arrivo dei Re Magi. Il 28 dicembre, alle 20.30, nella Chiesa Parrocchiale del capoluogo, si terrà il “Cjants, lus e ligrie di Nadal” con la Corale friulana “Ottetto Hermann” in collaborazione con Gruppo Alpini Cerea. Chiuderà l’anno il 31 dicembre l’atteso appuntamento del “Capodanno insieme”: a partire dalle 20.30 l’evento, voluto fin da inizio mandato dal sindaco Paolo Marconcini e rivolto agli over 65 anni, si terrà come di consueto all’Area Exp e sarà allietato dall’orchestra “Savio group”. Previsto un ricco cenone per accogliere in un clima di festa l’arrivo del 2017. Iscrizioni in biblioteca entro il 23 dicembre. Chiuderà la rassegna natalizia il 6 gennaio alle 16 nella Chiesa parrocchiale del capoluogo il concerto di musiche barocche con l’orchestra “Accademia delle Muse”, musicisti e solisti dell’Orchestra dell’Arena di Verona. “Anche quest’anno” ha dichiarato il sindaco Paolo Marconcini “l’Amministrazione comunale ha ritenuto fondamentale allestire in collaborazione con le associazioni del territorio un programma di eventi in grado di allietare e divertire tutte le età, dai più piccoli ai più grandi, perché sia un Natale di tutti e per tutti i cittadini ceretani”. Ufficio Stampa Cerea 15 IL CALENDARIO DELLE PARTITE CASALINGHE DEL GRIFFON VOLLEY Le ragazze del Griffon giocano in serie D per il secondo anno consecutivo e disputano le partite casalinghe al sabato alle ore 20 nella palestra del S. Davide a Porto. Questa la rosa de le ragazze della società Griffon Volley presieduta da Claudio Bonaldo e sponsorizzata dalla Sica: Alessandra Bonaldo (schiacciatrice), Eleonara Sarti ( centrale), Ambra Linda Fava (opposto) Giorgia Frigo (libero), Silvia Garzotto (libero), Lara Cazzola (opposto), Francesca Quaglia (centrale), Benedetta Marini (palleggiatrice) Anna Dall’Agnello (schiacciatrice), Alessandra Campo (schiacciatrice), Ilaria Ventura (schiacciatrice), Eleonora Zanetti (palleggiatrice), Jessica Ferrari (centrale)Giuliana Baldoni (schiacciatrice). Queste le prossime partite casalinghe: 17 dicembre Griffon- Pernumia 21 gennaio Griffon – SPVV 28 gennaio Griffon- Arcobaleno 11 febbraio Griffon- Laserjet 4 marzo Griffon Solesino 18 marzo Griffon- GS Fruvit 1 aprile Griffon- Synergy Volley 22 aprile Griffon – Terraglio Volley 29 aprile Griffon- Padova A.N. ) ETTO (VR SANGUIN 16 Anno XXXVIII - n. 12 - Dicembre 2016 periodico indipendente Growing Equipment since 1973