22 AMBIENTE PROFESSIONALE panissimo | 21 novembre 2014 | Nº 47 Visita aziendale alla Chocolat Stella Giubiasco Da alcuni anni, gli apprendisti delle classi finali dopo l’approfondimento teorico in classe, hanno la possibilità di visitare gli spazi produttivi della ditta Chocolat Stella di Giubiasco grazie all’ottima collaborazione con la direzione e i dipendenti. Ogni anno si può approfondire la tematica sulla produzione vedendola da vicino nelle parti più interessanti. La Chocolat Stella Fondata nel 1928, a Lugano da Achille Vannotti come azienda familiare, la Chocolat Stella SA è stata assorbita dalla Chocolat Bernrain AG di Kreuzlingen nel 1980 e nel 1988 si è trasferita a Giubiasco in una nuova costruzione e dal 1994 ha ottenuto il certifi- cato ISO 9001/EN 29001 (prima ditta ticinese ad ottenere tale qualifica), le norme BRC nonché Bio. La Chocolat Stella SA si distingue per la sua produzione di cioccolato di qualità tradizionale e senza zucchero, di cioccolato biologico, di varie specialità dolciarie con e senza zucchero in differenti formati. I prodotti fabbricati a Giubiasco sono venduti in oltre 50 paesi al mondo. La visita Quest’anno a fungere da anfitrione, oltre all’instancabile direttrice signora Alessandra Alberti, era presente la nuova responsabile dell’assicurazione qualità signora Patrizia Bottani che è stata appren- Apprendisti in degustazione con la direttrice signora Alessandra Alberti. Le arricchenti spiegazioni di Patrizia Bottani negli spazi produttivi. dista pasticciera-confettiera qualche anno fa a Trevano. A suo tempo, aveva fatto l’apprendistato presso la ditta Al Porto di Locarno. Oltre a Patrizia e da vent’anni ormai, l’amico Daniele Zucconi è presente in qualità di capofabbrica. Daniele è stato uno dei pochi apprendisti ad aver conseguito tre attestati federali di capacità con esami distinti – ancor quando si poteva – come panettiere, pasticcere e confettiere, in tre aziende diverse. Dopo l’accoglienza e la «vestizione» obbligatoria di tutti, abbiamo potu- to visualizzare le materie prime, i vari magazzini e la nuova parte produttiva inaugurata poco più di un anno fa con un notevole investimento. L’efficienza delle importanti macchine finora viste solo a livello teorico e la pulizia impeccabile riscontrata in tutta la ditta ha impressionato gli incuriositi giovani. È stata fatta una visita anche nel reparto imballaggi, dove è seguita un’apprezzata degustazione guidata, di vari tipi di cioccolato tradizionale, biologico e con succedanei dello zucchero. Marco Pasotti Corso sull’etichettatura: esaustivo, chiaro, indispensabile Per la verità il corso – condotto in modo magistrale da Marco Zandonella docente, ingegnere alimentare e persona di collegamento della SMPPC con il Laboratorio cantonale per quanto attiene a Marco Zandonella, relatore preparato e brillante. igiene, sicurezza e leggi del settore – spaziava su Controllo autonomo e Allergeni. Seguito con molta attenzione e interesse, lo provano le numerose domande postegli dalla quindicina di presenti, il programma suddiviso in quattordici posizioni è stato ripercorso e commentato punto dopo punto dal relatore che, all’occorrenza, lo ha ampliato e ricondotto a un livello d’interpretazione ancora più «terre à terre» risultato efficace e di stimolo per chiedere, senza remore, ulteriori chiarimenti. Il percorso chiarificatore Iniziatosi con: Scopi revisione 2014 e cambiamenti Lderr e OCDerr è proseguito con: Scopo della Legge sulle derrate alimentari – Divieto d’inganno – Obbligo di informare – Tracciabilità – Allergeni (presentati anche separatamente) – Indicazioni nutrizionali e condizioni I partecipanti: non molti, ma attenti e propositivi. per la loro applicazione – Etichetta sbagliata / giusta – Datazione: consigli utili – Ingredienti composti – QUID – Valori nutrizionali – Controllo autonomo e Linee guida SBC – Etichetta interattiva. Alla fine del corso è aleggiata una giustificata nota di leggero disappunto riassumibile in: la presenza di diretti interessati poteva/doveva essere più numerosa. Nereo Cambrosio Precisazione Sulla prima colonna della pag. 21 del no. 46, nel testo che riguarda il CCL si è incorsi in un errore del quale ci scusiamo. L’aumento dei salari minimi parte al 1. gennaio 2015, e la 5. settimana di vacanza dal 2016; per tutti i collaboratori soggetti al CCL. FORMAZIONE Nº 47 | 21 novembre 2014 | panissimo I pezzi artistici dei vincitori del concorso FLM nell’ordine di classifica. (Appare indispensabile poter disporre a Trevano di un fondale mobile che evidenzi al meglio i soggetti da fotografare.) 23 Particolare dell’irresistibile assortimento. Finale di corso superlativa e appagante, per tutti i presenti E gli apprendisti pasticceri-con­ fettieri, restano i protagonisti di questo numero; vuoi per momenti formativi che sono tappe obbligate del loro percorso – la visita alla Chocolat Stella e il corso alla Richemont – vuoi per quello inter­ aziendale di fine ciclo coronato dal concorso dedicato al ricordo di Luciano Mignami, sostenuto dall’omonima Fondazione (FLM). Però, stavolta, gli articoli di cioccolateria prodotti durante il corso mi sono sembrati particolarmente pregiati; da far invidia all’assortimento offerto da confetterie di primo rango. Complimenti a loro – con l’augurio che abbiano a ripetersi, nel limite del possibile, agli esami finali; e messaggio di riconoscenza agli istruttori: Tiziano Bonacina, Luca Danesi, Beat Galizia e Daniel Ricigliano. Il Concorso FLM Il tema scelto era: Caramella, con ridotto contenuto calorico, accompagnata da pezzo artistico in materiali commestibili. La giuria composta di due istruttori e tre consumatori, oggettivamente sorpresa dalla creatività e dal buongusto di quanto ammirato e assaggiato, ha stilato la seguente classifica: n 1° Giulia Delcò, apprendistato presso la Confiserie al Porto SA (chef Paolo Loraschi) 6598 Tenero; Il podio del concorso: Matteo Beffa (3.) – Giulia Delcò (1.) e Paolo Poletti (2.) n 2° Paolo Poletti, apprendista secondo l’art. 33 LForm, hotel Splendide Royal, 6900 Lugano; n 3° Matteo Beffa, apprendistato presso la Confiserie Al Porto SA. Interessante il caso di Paolo Poletti, che allo Splendide è chef pasticcere, è prossimo ai 50 anni, autodidatta di talento ed esempio illuminante d’attaccamento al mestiere. Alla riuscita di quanto presentato da tutti gli apprendisti, hanno collaborato i professionisti operanti nelle sedi di formazione. L’esito oltremodo convincente del concorso, segnala che nei nostri laboratori lavora gente competente e positivamente complice. Il che rallegra e rassicura. nc Uno dei significativi tavoli d’esposizione. Beat Galizia che – dopo anni di partecipazione nel ruolo d’istruttore – ha assistito alla conclusione di un corso.