lettera a radio maria di una donna sposata con un musulman…

Lettera a Radio Maria di una donna sposata con un musulmano
Caro P. Livio,
Motivo di questa lettera.
Ringraziarla moltissimo perché a Radio Maria parla con chiarezza e coraggio di islam e
musulmani.
Sono cristiana sposata in chiesa con un musulmano che milita nei “fratelli musulmani”. Tra di noi
c’è affetto, anche se lui ha cercato troppe volte e con insistenza di farmi aderire all’islam, perché
non vuole che finisca all’inferno. Discussioni a non finire sulla religione. Impossibile il dialogo!
Troppa sofferenza nella mia vita per la diversità di fede e cultura.
Più approfondisco lo studio e la conoscenza dell’islam, più si fa roccia la mia fede in Gesù, Figlio
di Dio e cresce il mio immenso grazie a Dio per il dono del battesimo! Mio marito ha imposto al
figlio l’islam. Lo minaccia che se non segue la sua religione, non è suo figlio. Ma lui non pratica.
Finge, e vive il dramma dei genitori con due fedi diverse. E intanto né studia, né lavora. È
dipendente de internet e dai videogiochi. Un vero tormento quotidiano per me.
Da quando è nato prego con gemiti, lacrime, suppliche, pellegrinaggi, per la salvezza eterna delle
nostre anime: di noi tre. Mi rifugio nella tenerezza e nella misericordia infinita del Padre nostro, e
cerco di andare avanti come un piccolo niente nelle sue mani. E a volte mi scopro a gridare con il
cuore: «Oh Dio, mio Papà, anche se mi uccidesse il dolore, io credo al tuo amore per noi tre, e so
che ci salverai! Ma quando? Ecco, questo non si sa. Ma Lui gia opera!
Prego, soffro, grido, amo! Poi mi rifugio sotto il manto della Regina della Pace. Sto aggrappata a
Lei, Madre e Regina di casa mia. Persona viva, amica, mia luce, mia speranza, mio paradiso! Lei è
la tutta bella! Lei è la mia stella!
Gli anni avanzano. Tengo gli occhi puntati al cielo. Bramo il volto di Dio, la Trinità Santissima, la
vita eterna! Ma ciò non toglie le difficoltà del presente.
È un tempo difficile in cui mi chiedo perché ho sposato un musulmano.
Lo amavo e non ho pensato ad altro.
Si, più conosco l’islam, più vorrei gridare al mondo intero che il cristianesimo è l’unica religione
vera! E poi mi trovo impotente in casa mia a farlo capire. Sembra un fallimento la mia vita! Ma
chissà, forse Dio, quando lo vorrà Lui, farà germogliare qualcosa di bello: acqua zampillante di
grazia nel cuore di mio figlio e mio marito, che amo e voglio felici per l’eternità.
Così anche la mia speranza vola in alto. Supplica angeli e santi ad aiutarmi, e chiede a padre Livio
di affidarci a Maria.
Padre Livio, le scrivo incoraggiandola a continuare sempre più, a non temere niente e nessuno
nella sua evangelizzazione, anche dei musulmani! Radio Maria è potente, entra nel cuore, perché
Maria è la sua Madre e Regina. Nei periodi in cui sono (e dice il paese di suo marito), la ascolto
via satellite e trovo coraggio per testimoniare la mia fede fra i musulmani. Me ne vado in giro
sempre con la corona del Rosario in mano, e frequento la chiesa dei francescani.
Caro Padre Livio, insegni anche a noi cristiani nel concreto come resistere in famiglia nella fede e
convivere in modo sereno oi musulmani!
È di cuore il mio augurio per lei! Vai fortissimo, Padre, come una bomba di luce nelle mani della
Regina della Pace! Ancora grazie per la sua testimonianza di fede grande e gioiosa! Sogno che
Radio Maria evangelizzi presto in lingua araba, e che raggiunga anche l’Egitto! (Lo fa già dalla
radio gemellata: “Radio Voix de la charité”, dal Libano, anche se non è giunta ancora fino in
Egitto).
Prego per lei. Mi benedica, mi aiuti nella mia fede in Gesù, Figlio di Dio!
Una sua ascoltatrice…