la nuvola e il terreno - Associazione Culturale Piccole Arti

Caos
L'onnipotenza di Dio,
fonte di creazione,
barbaramente usurpata,
è divenuta delirio e mezzo di dolore.
La terra singhiozza
e piange rivoli di sangue;
quando giungeranno al mare,
più non rifletteranno
l'argento della luna.
Quest'armonia perfetta,
spezzata dall'assurdo
piacere di violenza,
gira a ritroso verso tempi bui.
Come può il sole
illuminare la guerra?
Quale cammino
segneranno le stelle
in questo convulso andare?
Il lupo e l'agnello
si sbranano a vicenda,
senza capire come;
non c'è chiarezza più
tra bene e male.
Tutto è magma rovente,
tutto brucia,
ed attraverso il fumo,
scorgo il tuo volto
e non sò più chi sei.
Al mare delle Tremiti
In quest'acqua fresca e limpida,
come vetro cristallino,
mi abbandono dolcemente
e lei piano mi culla,
con movimento lento,
come mamma che tiene
in braccio il suo bambino.
Dentro nasconde un cuore
prezioso da scoprire
come scrigno di perle;
di ori e di diamanti
riflessi luminosi
tra rocce bianche e spugne,
tra ricci e rosse stelle.
C'è gran vita che palpita
nel suo prospero seno:
squame brillano a frotte
di svariati colori;
s'incontrano e s'intrecciano
e ti danzano intorno
curiose del tuo mistero.
Come all'età dell'oro,
l'era dell'innocenza,
raccolgo l'amicizia
di questo mondo immerso
e con stupore sento
questo senso di pace
e il dono d'accoglienza.
La Casa del Sole
Sono venuta fuori
dalla casa del buio;
la credevo una casa di gioia
e invece ho vissuto in un limbo,
sospesa tra la terra e il baratro,
in una specie di non vivere.
Fuori scorreva la vita,
ma io non la vivevo.
La gente urlava e rideva,
ma a me giungevan soltanto
echi lontani e soffusi
e non capivo cosa diceva.
In un piccolo quadrato di cielo
potevo immaginare le nuvole,
del sole avevo solo i riflessi,
per me non c'erano voli di rondini.
Nei corridoi e nelle grandi stanze
risuonavano solo i miei passi.
Ora sono nella casa del Sole
ed ho riscoperto la vita;
ho riaperto gli occhi sul mondo
ed ho ritrovato la gioia.
Mi è bastato allungare la mano
ed ho riallacciato i fili
della mia vita smarrita.
A Davide
Le braccia tese
stringevi la mia mano
e ti aggrappavi ad essa:
cercavi sicurezza.
Gli occhi sprizzavano scintille
se ti coprivo di baci,
e quando ti accarezzavo
capivi che ti amavo.
Raccontavamo storie,
osservavamo il cielo;
giocavamo insieme,
cantavamo insieme.
Quando hai imparato il mondo,
hai sfidato la vita
per guardarlo negli occhi,
senza avere paura.
Adesso il mondo è tuo!
E' questo che ora stringi nella mano.
Lo sguardo intelligente ti avvalora:
vola Davide !...Vola!
Davanti al Castello di Melfi
Le pietre non sono solo pietre,
le mura non sono solo mura.
Anche il più piccolo granello di polvere
porta con se il ricordo di ciò che è stato
...e che si è sgretolato.
Ma rimangono gli aneliti,
l'eco dei sussurri e delle grida,
il risuonare dei passi
che hanno calpestato queste pietre,
nell'inesorabile trascorrere del tempo
e hanno lasciato le orme della storia.
Per sempre
Svegliami domani all'alba
e portami con te:
seguiremo la stella
che porta via la notte.
Volando a ritroso nel tempo,
seguendo la scia del vento,
potremmo vedere l'aurora
al di là del mondo.
Non c'è niente d'impossibile
quando ci si vuol bene.
Non c'è niente d'irraggiungibile:
basta volerlo insieme!
Noi, solo noi, per sempre.
E quando calerà la sera
sarai ancora qui?
Con la mano nella mano
tra le luci della città?
E quando scenderà la notte
accenderemo due stelle,
vedremo spuntare la luna,
osserveremo i pianeti.
Tra i fiori dell'universo
come due angeli in volo,
leggeri sopra le nuvole
e non ci lasceremo mai.
Mai, mai, per sempre.
Poeta
Poeta...
le mille parole
cantate nel vento,
sulla scia dei ricordi,
rincorrendo pensieri.
Disperato rimpianto
e dolore sommesso;
e poi versi di gioia
che si inebria alla vita;
lo stupore davanti
a una rosa fiorita.
Poeta...
un grande tormento
che sfocia
in riflusso di rime.
Sorriso e lamento
espressi nel canto
del suo divenire,
in attesa di voci
che non riesce a sentire,
che cercano un mondo
che vorrebbe capire.
Ezia nel cuore
Ezia nel vento
profumo di rose,
brezza che varia
dispersa nell'aria.
Ezia nel sole
che splende sui prati,
brilla negli occhi
e poi brucia la terra.
Ezia nel mare
tra spruzzi di sale,
vascello sbattuto
da onde impetuose.
Ezia nel cielo
di notte sereno,
stella che palpita
lontana anni luce.
Ezia nel cuore
rimane un pensiero,
ricordo fragile di intenso amore.
Ezia cammina,
ma sa dove andare,
in terra e in cielo
conosce il sentiero.
Sopra una nuvola
vola leggera,
sorride libera
alla vita vera.
A Barile
Sei stata per me
come una fiaba,
tante volte raccontata
e mai dimenticata.
Sfumate immagini
di me che ero bambina,
spesso riaffiorate,
però mai afferrate.
Ti ho vissuta
all'età dell'innocenza
dove non c'è passato,
ma solo lo stupore;
quando non c'è un dove,
e non c'è nemmeno un come,
ma solo la scoperta
che ti entusiasma il cuore.
Ti ho guardata da piccola
quando anche tu eri piccola;
ora che sono grande
io ti riscopro grande.
Siamo cresciute entrambe
ognuno per la sua strada,
ma a questo incrocio di vita
oggi ti ho ritrovata.
Ho coltivato un sogno
che adesso mi sorride:
qui davanti ai miei occhi
rivedo te ... Barile!
Preghiera
Dio delle genti,
Dio delle stagioni,
del libero arbitrio,
Dio delle opinioni;
Dio di chi soffre,
Dio di chi spera,
Dio dei peccatori,
e di chi prega nella sera.
Tutti siamo diversi
ognuno ha la sua vita,
ognuno prega a suo modo
per lenire una ferita.
Tu solo sei l’eterno,
tu sei sempre uguale;
noi che siamo all’inferno
non smetti mai di amare.
Quando da qualche parte
si leva una preghiera
soltanto tu hai risposte
la tua parola è vera.
Il modo di chiamarti
non è per tutti uguale,
ma la sostanza è unica,
il contenuto è <<AMARE>>.
Grazie Acqua
Limpida come la verità,
fresca come la carezza che ristora,
dispensi al mondo la linfa della vitalità.
Ogni mano che verso di te si protende
riceve gocce di vita
e il suolo che ti accoglie
germoglia felice.
L’avidità, lo spreco
l’inquinamento, l’incuria
come fauci spalancate
cercano di risucchiarti via
ed ogni goccia sottratta
è un attimo di vita che se ne va.
Ma le tue lacrime di dolore
sono più forti del male
perché sono lacrime d’amore.
Grazie . . . Acqua
Danza
Danza la bellezza,
danza il colore
ai raggi del nuovo sole.
Danzano i petali,
danzano le corolle,
danzano tra le zolle.
Danza l’armonia,
danza la gioia
portandosi via la noia
di un inverno crudele
trascorso ad aspettare;
danza! Non ti fermare!
Palpita il cuore mio,
danzano i miei pensieri,
danza la mia mente,
ma dietro i vetri attonita
rimango qui a guardare
distesa sull’altare.
L'idea
Una inquietudine strana mi assale
quando cammino sulle sponde
della palude dell'incertezza.
Un cielo plumbeo, appena segnato;
acque dense, opache e immobili;
non un palpito tra canne e giunchiglie.
Eppure c'è vita qui, io lo sento.
Devo aguzzare gli occhi e le orecchie,
devo captare un qualunque fermento.
Poi d'improvviso, come d'incanto
ecco spuntare dal nulla l' «Idea»,
raggio di sole che illumina e scalda.
Come gli aironi si levano in volo
prima nascosti tra canneti e rovi,
così la mente comincia ad andare.
Vola pensiero, vola nel cielo,
portami in giro per l'universo,
donami il senso della vertigine.
Fammi spaziare dove non sono
riempimi gli occhi di meraviglie
portami in alto, .... fammi sognare.