Voci di donne. L’altra metà della musica Arianna Stornello soprano Cristina Laganà pianoforte ROBERT SCHUMANN (18101856) Frauenliebe und –leben op. 42 / Amore e vita di donna (A. V. Chamisso) I. Seit ich ihn gesehen / Da quando l’ho veduto Da quando l’ho veduto mi sembra d’esser cieca; ovunque volgo il mio sguardo, vedo lui soltanto; nella sognante veglia mi appare la sua immagine, chiara emerge dalla più profonda oscurità. Tutto il resto è buio e grigio, m’annoia giocare con le sorelle; preferisco piangere nella quieta cameretta, cieca a tutto il resto da quando l’ho veduto. II. Er, der Herrlichste von allen / Lui, splendido tra tutti gli uomini Lui, splendido tra tutti gli uomini, così buono e così mite. Dolci labbra, limpido sguardo, mente aperta e animo forte. Come la stella che brilla nell’azzurra profondità, così lui è una stella nel mio cielo, chiara e fulgida, sublime e lontana. Percorri pure il tuo cammino; voglio solo rimirare il tuo splendore, guardare umilmente ciò che mi dà gioia e dolore. Non far caso alla mia muta preghiera, rivolta solo alla tua felicità; non far caso all’umile fanciulla, o sommo, magnifico astro. Solo la più degna tra le donne deve godere della tua scelta, ed ella sarà da me benedetta mille e mille volte. Io proverò gioia e piangerò beata e ancora beata; che importa dunque se mi si spezzerà il cuore? III. Ich kann's nicht fassen, nicht glauben / Non posso e non riesco a crederci Non posso e non riesco a crederci, sarà stato solo un sogno; come può egli tra tutte aver scelto e reso felice proprio me? È come se mi avesse detto: “Sono tuo per sempre”; certo sto ancora sognando, non può essere vero. Oh, lasciamo morire in sogno, cullata tra le sue braccia, e morire beatamente fra lacrime di gioia infinita. IV. Du Ring an meinem Finger / Tu anello al mio dito Tu anello al mio dito, mio piccolo anello d’oro, ti bacio devotamente, ti stringo al cuore. Mi ero svegliata dal lieto sogno della fanciullezza, mi ero trovata sola. sperduta nel vasto mondo. Tu anello al mio dito, tu per primo hai dischiuso il mio sguardo al grande valore della vita. Voglio vivere per servirlo, appartenergli interamente, a lui concedermi per essere trasfigurata nel suo splendore. Tu anello al mio dito, mio piccolo anello d’oro, ti bacio devotamente, ti stringo al mio cuore. V. Helft mir, ihr Schwestern / Aiutatemi, sorelle Aiutatemi, sorelle, adornatemi benevolmente, servitemi nel giorno più felice, adopratevi a cingermi la fronte con la corona di mirto fiorente. Quando riposavo contenta tra le braccia dell’amato egli sempre invocava con desiderio impaziente il giorno delle nozze. Aiutatemi, sorelle, ad allontanare un assurdo timore; fate che io accolga la fonte delle mie gioie con occhi tersi. Mi sei apparso, o amato? O sole, mi doni forse il tuo splendore? Lascia che mi inchini umile e reverente innanzi al mio signore. Spargete fiori, sorelle, spargete fiori per lui, offritegli boccioli di rose. Ma voi, sorelle, saluto con malinconia, sebbene gioiosa v’abbandoni. VI. Süsser Freund, du blickest mich verwundert an / Dolce amico, tu mi guardi con sorpresa Dolce amico, tu mi guardi con sorpresa, non puoi comprendere il mio pianto; lascia che l’inconsueto ornamento d’umide perle risplenda nei miei occhi, che brillano di gioia. Che ansia nel mio petto colmo di gioia! Potessi solo esprimerlo in parole. Vieni e nascondi il tuo sguardo sul mio petto, lascia che ti sussurri tutta la mia gioia. Sai ora, amato, perché piango? Non devi forse vedere le lacrime? Rimani sul mio cuore, ascoltane il battito, lascia che io ti stringa sempre più forte. Qui accanto al letto v’è spazio per la culla, dove alloggia il mio più dolce sogno; un giorno il sogno si desterà, avrà i tuoi occhi e mi sorriderà. I tuoi occhi! VII. An meinem Herzen, an meiner Brust / Stai sul mio cuore, stai sul mio petto Stai sul mio cuore, stai sul mio petto, bambino mio, mia gioia! Felicità è amore, amore è felicità, l’ho detto e lo dico ancora. Mi credevo al colmo della felicità, ma solo ora lo sono veramente. Solo una madre che ama il bambino cui dà nutrimento, solo una madre sa cosa significa amare ed esser felice. O come compiango l’uomo, che non può provare la gioia materna. Tu caro, piccolo angelo, mi guardi e mi sorridi. Stai sul mio cuore, stai sul mio petto, bambino mio, mia gioia! VIII. Nun hast du mir den ersten Schmerz getan / Ora mi hai dato il primo dolore Ora mi hai dato il primo dolore, che però profondo inferse: uomo spietato e crudele, tu dormi il sonno della morte. Abbandonata, attorno a me il mondo è vuoto. Ho amato e vissuto, ora la mia vita è finita. Silenziosamente mi chiudo in me stessa, scende il velo; qui ho te e la mia felicità passata, tu mondo mio. FANNY MENDELSSOHN (18051847) Die Mainacht op.9 n.6 / Notte di maggio (L. Hölty) Quando la luna argentea tra i rami occhieggia, e sul prato diffonde la sua luce cullante, l’usignolo flautando canta, io cammino triste di cespuglio in cespuglio. Coperta dalle foglie, una coppia di colombi tuba, cerco ombre più scure, e la solitaria lacrima scorre. Quando, o sorridente visione che al pari d’alba Risplendi nell’anima mia, quanto ti troverò su questa terra? E la lacrima solitaria Trema ancora più ardente giù dalla mia guancia! Das Heimweh op. 8 n. 2/ Nostalgia (F. Robert) Che cos'è che mi blocca il respiro, e che soffoca persino i miei sospiri? Che sempre punta i piedi, in tutti i modi, ché il mio pensiero e il mio spirito impazziscono così. dentro di me! Che cos'è che mi ruba la volontà, rendendomi scoraggiata per ogni cosa? Che la mia camera, verde e frondosa di piante, trasfigura in un carcere notturno? È la nostalgia! O lamento di miseria! O lamento di miseria, da quanto tempo ormai risuoni nel mio cuore! Che cos'è che mi gela e mi incendia e ripaga ogni mia gioia e desiderio? Esiste una parola per tutto questo? C'è una sola parola al mondo? È la nostalgia! O aspro dolore! O aspro dolore! Il mio paese natio, ahimè, non lo rivedrò mai più. CLARA SCHUMANN (1819-1896) Der Mond kommt still gegangen / La luna silenziosamente giunge (E. von Geibel) La luna silenziosamente giunge con il suo bagliore dorato quando la terra ormai stanca si addormenta nel suo dolce splendore. E all’aria dondolano della moltitudine di cuori devoti, le migliaia di pensieri d’amore al di sopra di chi ancora dorme. E laggiù nella valle brillano le finestre della casa del mio amore. Io però osservo nel buio il mondo in silenzio. Mein Stern / La mia stella (F. Serre) O mia stella, ti miro con piacere, Mentre il sole, immobile, sta affondando nell’oceano, Il tuo occhio dorato ammicca in modo sì confortante Nella mia notte! O mia stella, seppur lontana, Sei un araldo di amorosi auguri, Lascia che i tuoi fasci di luce mi diano baci assetati Nella notte bramosa! O mia stella, indugia pure, E, sorridendo, vola sulle ali della luce stellare Mostrati nei sogni, come l’angelo lucente del mio amico Nella sua notte oscura. Die Lorelei / Lorelei (H. Heine) Io non so qual è il significato della mia malinconia; una favola dei tempi antichi, che non mi vuole uscire di mente. L’aria è fredda, scende il buio, e calmo scorre il Reno; la vetta del monte brilla nella luce del crepuscolo. La più bella fanciulla siede Lassù, meravigliosa, la sua veste d’oro luccica lei si pettina i biondi capelli. Si pettina con un pettine d’oro, e intanto intona una canzone dalla melodia singolare, bella e possente. Il nocchiero sulla piccola barca L’ascolta con selvaggia pena; non guarda più gli scogli, guarda solo verso l’alto. Credo che infine le onde abbiano Inghiottito barca e nocchiero; e di questo, con il suo canto, ebbe colpa la Lorelei. ALMA MAHLER (1879-1964) Die Stille Stadt op. 90 n. 1 / La città immobile (R. Dehmel) C'è una città nella valle, un'altra giornata pallida svanisce su di essa. Non ci vorrà molto ancora, fino a che né luna né stelle, ma la notte soltanto abiti il cielo. Da tutte le montagne la nebbia cinge con forza la città, ma non passa attraverso i tetti, i cortili e le case, nessun suono esce dal fumo che produce, appena si avvicina ai campanili e ai ponti. Eppure, quando il viandante spuntò, si accese come un piccolo bagliore sul suolo e, attraverso il fumo e la nebbia, un canto, sottovoce, cominciò a provenire dalle labbra di un bambino. Bei dir ist es traut op. 90 n.2 / Con te sono a mio agio (R. M. Rilke) Con te sono a mio agio, Orologi esitanti battono come dai tempi oramai andati, Vieni, confessa il tuo amore per me, Ma non troppo forte! Da qualche parte una porta si apre Fuori, nella fioritura alla deriva, la sera origlia sui vetri delle finestre, cerchiamo di stare cheti, cosicché nessuno sappia di noi! Ich wandle unter Blumen op. 90 n.2 / Cammino fra I fiori (H. Heine) Cammino fra i fiori E sboccio insieme a loro Vago come in un sogno, ondeggiando a ogni passo. Oh tienimi stretta, amato mio! Oppure, ebbra d’amore, crollerò ai tuoi piedi E il giardino è pieno di gente! CÉCILE CHAMINADE (18571944) Chanson triste / Canzone triste (Comtesse J. Rochaïd) Nelle profondità marine nasce la perla ambrata, ai piedi dei verdi pini fiorisce la violetta, nell'aria azzurrina del mattino la rugiada sulla rosa, ed io nel tuo cuore! In un regale diadema la perla muore, in un elegante vaso, la violetta in fiore, al bacio del sole le gocce di rugiada, ed io nel tuo cuore! Da queste parti le piccole cose squisite, che spesso non hanno parole, muoiono rapidamente quando le si spezza, per pietà: non spezzatele più! Poiché queste cose fragili e tenere sottili ali di farfalla, piume d'uccello, rami di rosa, scompaiono quando le si sotterrano. Il mio povero sogno di felicità è oramai morto, come la rosa, l'oscuro giorno nel quale, nel mio cuore, ho sentito che qualcosa si spezzava. Ronde d’amour / Rondò d’amore (C. Fuster) Ah se l’amore mettesse radici Io ne pianterei nel mio giardino Perché la mia giovane vicina, Odorando il fiore complice, Possa sentire tutt’ad un tratto battere il suo cuore. Ne pianterei lungo le strade, ne seminerei per tutti e per tutte, ne metterei abbastanza per ognuno, E resterei bene all’erta Nell’attesa che qualcuno passi. I giovanotti coglieranno la pianta, la fanciulle sorrideranno ancor di più; con un’ardente dolcezza, afferrandosi le dita, con le voci tremanti, si baceranno sugli occhi.