Scoperto un nuovo pianeta simile alla Terra a 36 anni luce da noi

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Scoperto un nuovo pianeta simile alla Terra a 36 anni luce da noi
Giovedì 15 Settembre 2011
HD 85512 sembra essere nella zona Goldilocks e verrà tenuto d'occhio d'ora in avanti 24
ore al giorno
Fonte: Il Sole 24 Ore
di Leopoldo Benacchio
Non è una conversazione fra controllori di volo, ma l'annuncio di una scoperta di una certa
importanza: attorno alla stella, denominata dagli astronomi HD 85512, è stato trovato un
pianeta abbastanza simile alla Terra e a una distanza dalla propria stella tale da garantire
un'atmosfera né troppo calda né troppo fredda al pianeta stesso, come nella favola dei tre
orsetti e Riccioli d'oro, Goldilocks appunto.
Se un pianeta è infatti troppo vicino alla sua stella fa la fine del nostro Mercurio, un mondo
rovente e desolato a centinaia di gradi di temperatura. Se invece è troppo lontano, come
Plutone per esempio, si trova a centinaia di gradi sotto lo zero e la Siberia diventa un luogo di
villeggiatura invernale.
In altre parole un pianeta tiepido come la nostra Terra è come la minestra che l'orsetto offre a
Riccioli d'oro. Evidentemente al primo astronomo che fece questa considerazione sulle
condizioni necessarie per lo sviluppo della vita nell'Universo piacevano le favole per bambini.
La scoperta è stata annunciata nei giorni scorsi nel corso di un convegno di astrofisici cacciatori
di pianeti, in Usa, da Michel Mayor, l'astronomo svizzero che nel 1995 per primo realizzò uno
dei sogni dell'umanità, e una delle più grandi scoperte degli ultimi 50 anni: trovare un pianeta
attorno a una stella diversa dal Sole.
A oggi ne conosciamo già un migliaio e la questione non fa più che tanto scalpore, ma Mayor
ha stupito di nuovo tutti annunciando altri 50 pianeti scovati in un colpo solo coi telescopi
europei del Cile e uno strumento nuovo e molto raffinato, HARPS, capace di analizzare meglio
degli altri le debolissime alterazioni della luce delle stelle dovute alla presenza di un pianeta che
gira loro attorno. Infatti i pianeti extrasolari non li vediamo direttamente, per questo occorre
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Scoperto un nuovo pianeta simile alla Terra a 36 anni luce da noi
Giovedì 15 Settembre 2011
aspettare il prossimo decennio e i nuovi strumenti, se ci saranno i soldi per costruirli.
Pensiamo invece a un lampione lontano lontano da noi attorno a cui gira vorticosamente, come
capita d'estate, una farfalla notturna. Riusciamo a capirci qualcosa solo se siamo abbastanza
vicini al lampione. E infatti tutti e 50 i nuovi scoperti sono dietro l'angolo in termini astronomici,
poche diecine di anni luce, e di questi poi ben 16, ed è già una grossa novità, sono sicuramente
solidi e di tipo terrestre. Lui, quello di HD85512 è solo 3.6 volte la Terra e a una distanza tale
dalla stella da non congelare né bollire: che ci sia vita ? Non si può certo dire, è un primo tenue
ma sicuro indizio, ora cercheranno di trovare nella sua atmosfera qualche segno, ad esempio la
"firma" della clorofilla o altro che possa dirci con sicurezza che c'è un qualche tipo di attività
organica.
Questo strano mondo, a 36 anni luce da noi, un niente nella scala delle distanze astronomiche,
ruota attorno a una stella arancione, più piccola del Sole, circa due terzi, e molto meno
luminosa, circa il 15 % del Sole, eppure potrebbe riservarci la più grande delle sorprese.
Speriamo, se non sarà questo comunque c'è chi, come Mayor , è ottimista e pensa che nel
prossimo futuro, presto, troveremo il mondo "giusto" da studiare. Arrivarci poi sarà un altro bel
problema: con i mezzi che abbiamo per fare anche solo 36 anni luce occorrono miliardi di anni.
L'ottimismo di Mayor è legato anche all'entrata in campo del nostro Paese, la caccia al pianeta
gemello fra poco diventa infatti fortemente tricolore. Un gemello dello strumento HARPS usato
nel Sud del mondo, in Cile, per questo studio verrà montato al Nord, al Telescopio Nazionale
italiano alle Canarie, che non poteva chiamarsi se non Galileo. Un ottimo telescopio, di media
dimensione, con caratteristiche ideali per questo tipo di studio. Chissà, in fondo fu proprio un
italiano a scoprire un "Nuovo Mondo" nel 1482.
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