storie winx club - I Cartoni Insegnano!

STORIE WINX CLUB
1°Argomento: PAURA “PIPISTRELLI ZAFFIRO”
Le Winx fanno Wind Surf sui mari di Andros. L’acqua è limpidissima e si vedono branchi di pesci colorati nuotare fra
coralli e madrepore. “In questo mare vivono tante forme di vita,” dice Flora. Sorride felice. Il vento si fa più intenso e
le Winx vengono sospinte verso una spiaggia di sabbia bianca, a ridosso della quale, cresce una vegetazione rigogliosa.
“Laggiù, ragazze,” dice Bloom. “Sembra una grotta.” “Andros, il mio pianeta, ha straordinarie bellezze naturalistiche,”
dice Aisha. “Forza, andiamo a dare un’occhiata.”
A bordo dei loro Wind Surf e sospinte da un vento gentile, le Winx approdano sulla spiaggia di sabbia bianca dove
crescono piante e alberi di diversa forma e dimensione. Nel bel mezzo di quella boscaglia, si nota l’ingresso di una
grotta, un ingresso misterioso, buio e spalancato come una bocca. Le Winx abbandonano le tavole da Surf sulla riva e
si dirigono, curiose verso l’entrata della grotta. Dalla grotta provengono azzurri bagliori. Stella è particolarmente
attratta da quella luce. Proviene da alcune strane pietre, la luce. “Sono zaffiri,” dice Stella, osservando da lontano le
pietre. “Bellissimi zaffiri. Vi voglio tutti per me.” Ride. Cammina a passo rapido, Stella, e lascia indietro le altre Winx. Si
avvicina alle pietre con l’intenzione di prenderle, ma mentre distende il braccio destro, si accorge che quegli zaffiri
luminescenti sono gli occhi di terribili pipistrelli. Non appena quelle bestie vedono Stella, emettono un verso acuto e
assordante e, minacciosi, aprono le loro grandi ali. Oh no,” grida Aisha, “i pipistrelli zaffiro! Ragazze, usciamo subito
da questa grotta. Potrebbe essere molto pericoloso.” Stella, colta dallo spavento, indietreggia, e, mentre indietreggia,
inciampa su una roccia che sporge dal suolo umido della grotta. I pipistrelli volano contro di lei. La loro apertura alare
è mostruosa. Ancora a terra, Stella cerca di lanciare un incantesimo di luce, ma dalle sue mani compare un bagliore
che subito si smorza e poi si spegne. “Oh no,” pensa Stella. “Il buio mi fa paura e la paura indebolisce i miei poteri.”
Stella si sente persa, i pipistrelli le sono addosso, lei, terrorizzata, chiude gli occhi, ma quando li riapre, si ritrova
incredibilmente sul dorso di uno dei pipistrelli. Le altre Winx sono fuori dalla grotta e, quando vedono Stella uscire in
sella al pipistrello zaffiro, rimangono sbalordite. Stella saluta le sue amiche, mentre lei vola in alto. Poi, una dopo
l’altra, ogni Winx si ritrova in groppa a un pipistrello zaffiro ed estasiate, le ragazze ammirano dall’alto lo splendido
panorama di Andros.
2°Argomento: GIOIA “LEZIONE DI MUSICA”
La direttrice Faragonda ha dato a Musa il permesso di usufruire dell’antica sala della musica, situata nell’aula ovest del
Collegio di Alfea, in fondo a un corridoio per nulla frequentato dalle fate, poiché privo di aule. All’interno della sala, in
una maestosa teca di vetro, sono esposti violini, ottoni, flauti dolci e uno splendido flauto traverso. Musa è felicissima.
Adora ogni strumento musicale, specialmente il pianoforte a coda con le meccaniche costruite in Magibetulla, questo
legno pregiato che si trova solo nelle foreste di Alfea. Il pianoforte ha un suono fantastico e non appena Musa lo vede,
non resiste alla tentazione di sciogliere le dita sui tasti ed eseguire pezzi classicheggianti che ben s’accordano al suo
stato d’animo. Poi qualcuno bussa alla porta. “Avanti,” dice Musa. Timidamente, la porta si apre e, sulla soglia,
vediamo una fata molto giovane che dice di chiamarsi Manila. “La Direttrice Faragonda mi ha consigliato di rivolgermi
a te,” dice Manila. “Da giorni mi sento triste. Le mie amiche non mi comprendono e mi sento sola con me stessa. Forse
è solo una sensazione, ma ci sto male e la Direttrice mi ha detto che tu, Musa, potevi essermi di aiuto.” “Tranquilla,”
dice Musa. “Non c’è alcuna ragione per essere tristi.” Con un delicato cenno della mano, Musa invita Manila a
prendere il flauto traverso e ad avvicinarsi al pianoforte. “Prova a suonare,” dice Musa.
“Perché?” dice Manila. Ride, timidamente. “Fidati di me,” dice Musa. Manila annuisce. Soffia nel flauto, ma non esce
alcun suono. “Questo flauto non funziona,” dice Manila. “Certo che funziona,” la rassicura Musa. “E’ un flauto magico
che rivela la tua felicità.” “Che significa?” chiede Manila. “Significa che suona solo se tu sei felice.” Manila è
pensierosa. Non sa come fare, ma Musa non si perde d’animo nemmeno per un secondo. Comincia a suonare tutta
una serie di accordi celestiali al pianoforte. Onde magiche si irradiano dallo strumento e più le onde pervadono la
stanza della musica, più Manila comincia a sentire la felicità crescere dentro di lei. “Prova ora a suonare il flauto,” dice
Musa alla giovane fata. Manila sprigiona un sorriso aperto e non appena soffia nell’ancia del flauto, un suono magico
scaturisce dallo strumento. Più tardi, quando le altre Winx raggiungono Musa nella sala della musica, si uniscono al
concerto. Bloom imbraccia il violino, Stella il violoncello, Tecna e Aisha due viole dal timbro molto profondo e Flora
suona il clarinetto. La musica ha sconfitto la tristezza e ora Manila è la fata più felice di Alfea.
3°Argomento: RABBIA “COMPETIZIONE MAGICA”
Nel cortile di Alfea è stata indetta una competizione di magia e la direttrice Faragonda invita le Winx a partecipare.
“Siamo le fate più esperte,” dice Stella il giorno della gara. “Mi sembra ovvio che vinceremo noi.” “Non siamo qui per
ostentare la nostra bravura, Stella,” dice Bloom. “Anzi, noi Winx dovremmo essere esempio di umiltà per le
matricole.” “Ecco ci siamo,” dice Tecna. “Ragazze, guardate là.” Tecna indica una serie di cerchi infuocati che fluttuano
in aria. “Quelli sono i cerchi magici attraverso cui dovrà passare la nostra sfera di energia. Occorrerà la massima
concentrazione.” “Vincerò io,” dice Stella, sicura di sé. “Già lo so,” dice.
“Fai attenzione,” le dice Bloom. “Non sottovalutare la prova.” Stella alza le braccia al cielo e dal palmo delle sue mani
sprigiona una sfera di luce. La sfera si dirige a una velocità elevata verso i cerchi, ma, purtroppo impatta contro il
primo cerchio e lì svanisce. Stella non crede ai suoi occhi. Ha fallito miseramente la prova. Il pubblico delle matricole di
Alfea mormora. “Ora tocca a te, Bloom,” dice Faragonda. Bloom si concentra e subito scaglia una sfera di fuoco che
attraversa, uno dopo l’altro, i cerchi magici. Il pubblico applaude. Bloom ringrazia e rivolge al pubblico un inchino.
“Ecco, lo sapevo. Secondo me, quei cerchi sono truccati,” dice Stella a Bloom. “Com’è possibile che io non ce l’ho fatta
e tu invece sì?” Stella si infuria con se stessa. Urla. Bloom le dice che arrabbiarsi non le servirà a nulla.
“Sei stata eliminata,” le dice, “ma non devi arrabbiarti. Capita a tutti di sbagliare. Il mio consiglio è di rimanere umili
sempre e comunque nella vita. Chi è sicuro di vincere, spesso ha già perso.” Alle parole di Bloom, il pubblico delle
matricole applaude. Solo in quel momento Stella si rende conto di aver adottato un atteggiamento sbagliato, e,
riconoscendo le sue colpe, chiede scusa. Bloom si avvicina a Stella e le due amiche si abbracciano come se nulla fosse
successo.
4°Argomento: TRISTEZZA “L’APPUNTAMENTO ROMANTICO”
Bloom e Sky si trovano nel cortile di Alfea, durante un pomeriggio senza sole. “Devo andare ad allenarmi,” dice Sky.
“Ma come?” Bloom dice. Un velo di tristezza nello sguardo. “Avevi promesso che avremmo trascorso tutto il fine
settimana insieme.” “Lo so,” dice Sky. “Avevo promesso, lo so, ma non mi sento pronto per l’esibizione di Fonterossa.
Io e Riven dobbiamo studiare una coreografia basata su movimenti molto complessi di spada e daga e, purtroppo,
devo necessariamente allenarmi. Chiedo scusa.” “Capisco,” dice Bloom. “Scusa,” dice Sky. Cammina via. Si guarda i
piedi mentre cammina e non si volta a guardare Bloom che rimane sola nel cortile di Alfea. Sola e triste. Flora esce
dalla porta principale del collegio. Vede Bloom e le si avvicina. “Qualcosa non va?” le chiede. Bloom si confida con
Flora. Le racconta tutto di Sky e dei suoi allenamenti. “Sarò sola tutto il fine settimana,” disse Bloom. “E lui aveva
promesso che saremo stati insieme. Forse non gli importa più di me.” “Ma certo che gli importa,” le dice Flora. “Dai,
prendi il cellulare e prova a chiamarlo. Digli quello che provi. Diglielo, e vedrai che lui, tornerà.” “No,” dice Bloom. “È
giusto che lui abbia i suoi spazi. Se ha preso questa decisione significa che forse non mi ama più.”
In quel momento, proprio quando Bloom è sull’orlo del pianto, si sentono dei passi. “Guarda chi c’è,” le dice Flora.
Sorride. Bloom segue lo sguardo di Flora e si volta. Vede Sky che si avvicina. “Ho pensato che in fin dei conti,
l’allenamento può aspettare.” “Perché?” dice Bloom confusa. “Perché sarebbe imperdonabile che, per un
allenamento, lascio da sola, per un intero week-end, la ragazza che amo.”“Oh Sky,” dice Bloom. “Oh,” dice,
commossa. Contenta di come si è risolta la situazione, Flora, senza dire nulla, timidamente se ne va mentre Bloom e
Sky si abbracciano, felici nel loro intimo, senza più pensieri né preoccupazioni, senza la minima ombra di tristezza, in
armonia, si amano.