Antonella Bonini, Emilio Mello 131 CERAMICA A VERNICE NERA DA PIACENZA: DEFINIZIONE DI UN CENTRO DI PRODUZIONE DELLA PIANURA PADANA ATTRAVERSO LE ANALISI CHIMICHE MEDIANTE FLUORESCENZA X Antonella Bonini, Emilio Mello Il progetto di ricerca interdisciplinare avviato dalle Università di Milano, Cattolica e Statale, Pavia e dalle Civiche Raccolte Archeologiche dì Milano, di cui sono già stati recentemente pubblicati i primi dati che hanno suscitato un interessante dibattito scientifico 1, è stato ulteriormente approfondito con l’ampliamento del campo delle indagini volte al riconoscimento dei principali centri produttori di ceramica a vernice nera dell’Italia Settentrionale. L’esame di tale classe di materiale ha portato finora all’individuazione dei gruppi di composizione relativi al territorio centro-padano (CremonaCalvatone), a Mantova, Milano e Luni: oltre alla definizione dei gruppi di composizione relativi ai principali centri produttori che esportano verso il nord della penisola: Volterra, Arezzo ed Adria2. Grazie alla collaborazione avviata con la Soprintendenza Archeologica dell’Emilia Romagna si è potuto procedere all’analisi anche di campioni di vasellame a vernice nera provenienti da recenti scavi urbani di Piacenza3. La scelta di Piacenza come sito campione è stata determinata, in primo luogo, da motivazioni di carattere storico. La colonia latina di Placentia, fondata nel 218 a.C. a sud del Po, è insieme a Cremona uno dei più antichi centri di romanizzazione della pianura padana. Nella colonia è stato evidenziato quel precoce avvio delle attività economiche e produttive, documentato anche in altri centri emiliani 4 che a Placentia, in particolare è testimoniato dalla presenza di produzioni di laterizi e di terrecotte a r c h i t e t t o n i c h e5 . Le recenti indagini archeologiche condotte nel centro urbano moderno, hanno consentito il ritro- vamento di ingenti quantitativi di ceramica a vernice nera; all’interno del materiale recuperato è stato possibile identificare, accanto alle più antiche importazioni di vasellame proveniente dall’Etruria Settentrionale e da Adria, la presenza di oggetti chiaramente attribuibili, in base ad un esame autoptico, ad una produzione padana che appare già bene avviata sin dalla fine del II sec. a.C. In considerazione del fatto che le precedenti campagne di analisi hanno portato alla chiara identificazione di una produzione cremonese (fornace di via Platina) e che esistono notevoli somiglianze - tecniche, decorative e morfologiche - nella ceramica a vernice nera rinvenuta a Cremona e a Piacenza, si è reso indispensabile procedere ad una ulteriore indagine per verificare l’esistenza di un flusso commerciale di importazioni da Cremona oppure la presenza di due produzioni simili e parallele nelle due colonie. Ai fini del prelievo dei campioni da sottoporre ad analisi è stata presa in considerazione tutta la ceramica a vernice nera, proveniente da scavi stratigrafici condotti nel centro moderno di Piacenza, entro e nelle vicinanze del perimetro urbano antico. Dopo un esame preliminare sono stati selezionati quegli oggetti, di indubbia produzione locale, rinvenuti in livelli databili tra II e I sec. a.C. Su 25 campioni selezionati 16 provengono dal sito della chiesa di Santa Margherita, nel quale sono state messe in luce le più antiche tracce di attività produttive6, gli altri frammenti provengono dagli scavi condotti in via Risorgimento, San Tomaso e Palazzo Farnese7. I campioni sono pertinenti alle forme più diffuse in pianura padana tra la fine del II ed il I sec. a.C.: coppe (serie Morel 1223, 2527, 2617); patere 1 Indagini archeometriche relative alla ceramica a vernice nera: 4 Numerosi sono gli studi sulla produzione fittile dell’Emilia nuovi dati sulla provenienza e la diffusione, in Atti Seminario Internazionale di Studio (Milano, 22 – 23 novembre 1996), a cura di P. FRONTINI, M. T. GRASSI, Como 1998. 2 FRONTINI et al. 1992-1993. 3 Si ringraziano per la cortese disponibilità dimostrata il Soprintendente dell’Emilia Romagna, dott.ssa Mirella Marini Calvani e la dott.ssa Anna Maria Carini, conservatore dei Civici Musei di Piacenza. Romagna: PARRA 1984; BALDONI 1986; CARINI 1986 - 87; GIORDANI 1988; MALNATI et al. 1996. In generale: BALDONI et al. 1987. 5 MARINI CALVANI 1998. 6 MARINI CALVANI 1985; MARINI CALVANI 1990. 7 BONINI 1998. 132 PRODUZIONE CERAMICA IN AREA PADANA TRA IL II SECOLO a.C. E IL VII SECOLO d.C.: NUOVI DATI E PROSPETTIVE DI RICERCA (serie Morel 1443, 2252, 2283 e 2233), pissidi (serie Morel 7540) e piattelli su alto piede (serie Morel 1414). Sono stati inoltre prelevati campioni da alcune coppe con vasca a pareti arrotondate ad orlo triangolare, ampiamente attestate nel territorio cremonese 8, che non trovano confronti precisi nelle tipologie note. Una particolare attenzione è stata dedicata ai fondi di patere che recano motivi decorativi, stampiglie ed impressioni di gemme, tipici della produzione nord-italica di I sec. a.C. e che compaiono più tardi anche sulla Terra Sigillata padana9. (A. B.) Le analisi chimiche compositive sui 25 campioni selezionati sono state effettuate con la tecnica XRF10 nei laboratori del Dipartimento di Chimica analitica dell’Istituto Donegani di Novara e curate da Emilio Mello, a cui si deve anche l’elaborazione dei dati. Nella fase di pre-elaborazione dei dati relativi dal gruppo sono stati scartati i campioni P 15 e P 17, provenienti entrambi dallo scavo di Palazzo Farnese, che presentavano anomali valori di bario e fosforo attribuibili a fattori post-deposizionali11. Nella successiva fase di analisi dei dati sono state prese in considerazione le composizioni chimiche di tutti i campioni analizzati nel corso della ricerca sulla ceramica a vernice nera in Italia Settentrionale e prelevati oltre che da Piacenza nelle località di Cremona, Calvatone, Mantova, Milano, Luni, Volterra, Arezzo ed Adria. Per semplicità di esposizione nel presente lavoro i grafici riportano solo i dati relativi alle località di Adria (sigla campioni D01, ecc.), Arezzo (sigla campioni A01 ecc.), Piacenza (sigla campioni P01, ecc.), Cremona-Calvatone o gruppo Centro-padano (sigla campioni C01, ecc., E01, ecc.). All’interno di questo gruppo sono evidenziati, con una diversa simbologia i manufatti di epoca più tarda rinvenuti in via Platina (CR PLAT - sigle campioni da C02 a C14). L’analisi dei dati è stata condotta facendo uso di diversi metodi di elaborazione nella convinzione che le procedure di trattamento dei dati debbano richiedere il coinvolgimento dell’analista per la natura interattiva stessa dell’analisi statistica multivariata. La soluzione di un problema non può essere ottenuta applicando un singolo metodo ma piuttosto devono essere usate diverse tecniche di elaborazione così che si possano ottenere conferme dalla sostanziale convergenza dei risultati delle diverse procedure. Per questo studio sono state utilizzati diversi metodi di elaborazione statistica ma poichè il risultato di ciascuna di queste procedure ha mostrato che esistono differenze statisticamente significative tra i “pattern” di composizione dei gruppi compositivi di Adria, Arezzo, gruppo Centro-padano e Piacenza qui di seguito sono riportati, per brevità, i soli risultati dell’analisi delle componenti principali e della cluster analysis (Ward’s method - euclidean distances). I dati compositivi sono stati pretrattati ed in particolare sono stati sottoposti a trasformazione logaritmica ed a standardizzazione12. In fig. 1 viene riportato il grafico relativo alle prime tre componenti ottenuto dall’analisi delle componenti principali che evidenze la buona separazione tra i gruppi compositivi di Arezzo, Adria, gruppo Centro-Padano e Piacenza con il gruppo di campioni di Cremona Via Platina leggermente differenziato dal gruppo Centro-Padano. Il dendrogramma di fig. 2, relativo ai risultati della cluster analysis, mostra chiaramente come la produzione ceramica della colonia piacentina costituisca un gruppo di composizione distinto da quelli precedentemente identificati. (E. M.) Conclusioni I dati preliminari che si ricavano dalle indagini archeometriche sulla ceramica a vernice nera di Piacenza, possono essere inseriti nel quadro più ampio, apparso anche in questo convegno, relativo alla determinazione delle aree produttive dell’Italia Settentrionale. Le indagini sempre più capillari hanno portato ad una migliore definizione dei centri produttori di ceramica, sia a vernice nera che di altre classi, identificando un’ampi area artigianale che si colloca nella fascia centrale della pianura padana a sud del Po. In particolare, per quanto riguarda la ceramica a vernice nera prodotta a Piacenza, possono essere fatte delle osservazioni più approfondite. Infatti all’interno dei gruppo di composizione di Piacenza l’analisi dei dati evidenzia l’esistenza di due raggruppamenti. Questi, benchè i campioni esaminati siano riferibili a forme ampiamente diffuse tra II e I sec. a.C., si possono distinguere forse in ordine cronologico. Infatti all’interno del sottogruppo composto dai frammenti da P20 a P03, sono confluite quasi tutte le patere attribuibili, in base alla tipologia, al pieno I sec. a.C. I risultati più interessanti della ricerca, che ha portato alla definizione di un nuovo gruppo di composizione, riguardano proprio tali patere che presentano alcuni motivi decorativi, quali la C contrapposte e le impressioni di gemme, che si confermano caratteristici anche della produzione di area centro padana. (A. B.) 8 GRASSI 1996. 9 VOLONTÉ 1992-1993; JORIO in questo stesso volume. 10 BOTTAZZINI, GRANDE, MELLO 1998. 11 FRONTINI et al. 1992-1993. 12 BAXTER 1994. Antonella Bonini, Emilio Mello 133 Fig. 1. Grafico relativo all’analisi delle prime tre componenti. Fig. 2. Sigla campioni: D: Adria, P: Piacenza, E-C centro padani: Cremona-Calvatone, A: Arezzo. 134 PRODUZIONE CERAMICA IN AREA PADANA TRA IL II SECOLO a.C. E IL VII SECOLO d.C.: NUOVI DATI E PROSPETTIVE DI RICERCA BIBLIOGRAFIA D. BALDONI 1986, Materiali di scavo: gli strati della fase repubblicana, in J. ORTALLI (a cura di), Il teatro romano di Bologna, (Deputazione di storia patria per le Province di Romagna. Documenti e Studi, XIX),Bologna, pp. 121 – 155. D. BALDONI et al. 1987, Alcune osservazionisulla romanizza zione della valle padana, in D. VITALI (a cura di), Celti ed Etruschi nell’Italia centro-settentrionale dal V secoli a.C. alla Romanizzazione, Atti del Colloquio Internazionale (Bologna 12-14 aprile 1985), Imola, pp. 397 – 404. M. J. BAXTER 1994, Exploratory Multivariate Analysis in Archaeology, Edinburgh University. A. BONINI 1998, La ceramica a vernice nera di Piacenza: pro getto di analisi, in P. FRONTINI, M. T. 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