En plein di Fiere

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DISMAMUSICA MAGAZINE - Gennaio 2004 - Sped. in A.P./45% - Art. 2 Comma 20 Lettera B Legge 622/1966 e successive modificazioni - Anno VI - Direttore Responsabile: Gianni Cameroni - Editore e proprietario: S&G Partners srl - Via Bainsizza, 30 - 20039 Varedo (MI) - Tel. 0362 583672
Stampa Centro Arti Grafiche - Fino Mornasco (CO) - Aut. Trib. di Monza 1.701 del 16/12/2003 - Euro 0,50
dismamusica magazine - anno vi - n. xiv - maggio 2004
Editoriale
Assemblee, incontri, confronti…
Spesso le innovazioni e i miglioramenti passano attraverso la
capacità di mettersi in discussione di fronte ai compagni di viaggio, attraverso la disponibilità ad accettare le idee degli altri, e attraverso l’umiltà (perché di
umiltà si tratta) di mettere le proprie idee, le proprie
intuizioni e le proprie energie al servizio di un progetto comune.
Pochi giorni dopo la stampa di questo numero, ad
esempio, si riunisce l’Assemblea di Dismamusica,
l’Associazione che si sta probabilmente muovendo
con maggiore vivacità nel nostro settore e che intende proseguire con rinnovato vigore nel percorso di attività già avviato. Dismamusica si confronterà sui risultati raggiunti in questo ultimo anno a livello di
promozione: del fare musica (con varie iniziative delle quali leggerete anche all’interno di questo numero),
del fare musica a scuola (con Scuola Musicafestival,
fiore all’occhiello delle iniziative promosse quest’anno), del mercato musicale (con Disma Music Show) e
della musica in genere (ad esempio aderendo a iniziative quali Salva la Musica).
E non è tutto. Dismamusica discuterà anche di
come migliorare la comunicazione esterna: con il
sito Internet, con questa stessa rivista, con l’Ufficio Stampa, con la nuova web-newsletter mensile della Segreteria dell’Associazione e attraverso la
collaborazione con gli Enti con i quali si crea l’occasione di lavorare (come è accaduto con l’Ufficio di
Comunicazione Esterna di RiminiFiera). E discuterà
inoltre di come ottimizzare le varie attività di tipo più
propriamente statutario e istituzionale: la formazione
e la costante informazione su leggi, decreti, normative e via discorrendo.
In questo senso è bello che l’Associazione faccia il
proprio mestiere. Ed è ancora più bello nella misura
in cui la base associativa si amplia e nuovi associati si rendono disponibili a portare ancora più acqua al
mulino comune.
D’altra parte, proprio nel settore musicale dovrebbe
avere più senso la consapevolezza della forza che deriva da una vera coralità, con la possibilità non solo di
fondere i “suoni” diversi delle voci diverse, ma anche
di trarre forza e vantaggio proprio dalle differenze per
costruire percorsi comuni funzionali a un comune obiettivo: la crescita (armonica) del nostro mercato.
Gianni Cameroni
En plein di Fiere
di Gianni Cameroni
Prima il NAMM,
poi Rimini,
Francoforte e,
per alcuni, anche
Valencia (per non
citare Bologna).
Ma siamo certi
che valga la pena
di continuare
a organizzare
e frequentare
le Fiere?
C
’è una cittadina non lontana da Milano che si chiama Vimercate. È alla confluenza di una serie di linee direttrici dei traffici possibili: le valli lombarde,
l’Adda, la pianura padana…
Nell’antichità, fuori dai due centri egemoni di
Milano e Monza, e non lontano da Bergamo
e dal lago di Como, era una specie di zona
franca, dove i traffici commerciali si potevano
svolgere senza il “fiato sul collo” dei controllori e degli esattori di chi comandava i grossi
insediamenti circostanti. Era il luogo dove si
svolgevano i mercati, il “Vicus Mercatus” (da
cui poi, guarda caso, Vimercate), una specie
di fiera quasi permanente che ancora oggi ha
una spiccata vocazione commerciale.
Si trattava di uno dei tanti luoghi che in Italia e in Europa cominciavano a promuovere il
commercio e lo scambio in modo più professionale, più mirato e più efficiente. Proprio
come oggi accade all’interno delle strutture
Segue a pag. 3
Germania - Italia 4 - 3
Non intendo rovesciare lo storico risultato della partita più appassionante degli anni ’70. La partita risolta
da Schnellinger e Rivera, e terminata (quella
vera) con la vittoria degli azzurri. Intendo solo portare all’attenzione di chi ci legge che in
Germania, quando si fa qualcosa che ha a che
fare con la pratica musicale e con il mercato
degli strumenti musicali, si muovono le pedine
importanti. In Italia, no.
Me lo fa dire il fatto (non secondario) che la
MusikMesse di Francoforte è stata visitata
niente meno che da Johannes Rau, Presidente della Repubblica Federale Tedesca, che si è
addirittura trattenuto presso lo show “La musica mette in moto!”. Non solo: ha rivolto un interessante saluto (pertinente alla cultura musicale) agli intervenuti e ha personalmente consegnato i premi per gli
strumenti musicali tedeschi e il premio “Inventio 2004”,
EKO
attribuito quest’anno alle innovazioni nel campo della
pedagogia musicale (che in Italia sappiamo a malapena
cos’è…). Vogliamo fare i confronti con la nostra realtà? Per avere un ospite a una fiera italiana di settore occorre muovere le montagne
o attivare le più strette amicizie personali. Per
avere un ospite di riguardo, magari politico di
rango, che sappia di musica, pratica musicale
e pedagogia, ci vuole forse un… miracolo.
Per non parlare dell’eco sui media: a Francoforte c’erano tutte le televisioni primarie (anche su satellite), senza contare radio e giornali
(quotidiani e settimanali inclusi).
Vogliamo parlare della reazione della stampa
e della emittenza italiane a eventi come Disma Music
Show e Scuola Musicafestival? Il silenzio farebbe probabilmente più rumore….
Vecchia Volpe
S
O
M
M
A
R
I
O
4 NAMM 2004
5 SCUOLA
MUSICAFESTIVAL:
SMF, PER GLI AMICI
6
SALVA LA MUSICA!
7 NOTIZIE DALL’ITALIA
8
NOTIZIE DAL MONDO
9
LEGGENDO QUA E LÀ...
11 DALLE AZIENDE:
NUOVI PRODOTTI &...
colophon
D I S M A M U S I C A
M A G A Z I N E
N. 14 - Maggio 2004 - Direttore Responsabile: Gianni Cameroni
Editore e proprietario: S&G Partners srl - Direzione e Amministrazione: Via Bainsizza, 30 - 20039 VAREDO - Tel. 0362 583672
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RUGGINENTI
Direzione Editoriale: Antonio Monzino jr. - Redazione: Silvana Antonioli, Cristiano Cameroni, Anna Cristofaro (Art Director)
Hanno collaborato a questo numero: Alessandro De Cristoforis, Andrea Arnaldi, Caterina Cameroni, Marco Cristofaro, Gianluigi
Pezzera, Patrizio Vertuani, Vittorio Gallarotti, Simona Gorgoglione, Caterina De Gregori - Grafica, impaginazione e coordinamento:
S&G Partners srl - Via Bainsizza, 30 - 20039 Varedo (MI) - Tel. 0362 583672 - Fax 0362 544356 - e.mail: [email protected].
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Segue dalla prima pagina
fieristiche.
Allora, come oggi, “mettersi in mostra” significava promuovere la propria attività produttiva o commerciale, e frequentare i “luoghi di
mercato” era un dovere irrinunciabile.
Da sempre, Fiere Cito i luoghi del mercato
perché mi piace risalire alle origini per provare a comprendere un po’ di più il ruolo che le
Fiere hanno da sempre avuto nelle relazioni
tra le persone, e soprattutto tra le realtà distributive. E se leggiamo la storia (passata o
recente), troviamo che i luoghi di incontro sono sempre stati importantissimi nelle relazioni tra i popoli e tra gli operatori economici.
Oggi, nel nostro settore, le cose non sono
cambiate. Abbiamo grandi manifestazioni (come la MusikMesse o il Disma Music Show)
e piccole realtà (come Second Hand Guitars
o le fiere locali), fiere “verticali” (come l’appuntamento di Cremona con la liuteria) e manifestazioni generiche al cui interno si parla
anche di strumenti musicali (a Padova, Bari
o altrove). E abbiamo fiere dove espongono
produttori e distributori, e manifestazioni dove invece sono i rivenditori a esprimersi con
uno stand: una catena distributiva che si dipana in una filiera, per giungere poi al cuore del consumatore finale. E che si riconferma come il momento vincente di una trattativa possibile, fatta di gesti, di suoni, di prove. Una trattativa fatta di tatto, udito, gusto
ed emozione, che non verrà mai sostituita da
DISMAMUSICA MAGAZINE MAGGIO 2004
immagini in videoconferenza o da esperienze
informatiche attraverso il grande WEB. Quindi, ancora Fiere? “Certo che qui è un’altra
cosa”, diceva un visitatore di Rimini, che
aveva a lungo navigato in Internet per capire le differenze di una serie impressionante di effetti per chitarra. E probabilmente
ha pensato e detto la stessa cosa chi ha
cercato un basso di liuteria, un pianoforte
digitale o una coppia di congas.
La Fiera è quindi un’esperienza insostituibile, che valorizza i rapporti umani, che
porta ciascuno fuori dal proprio ambiente (espositore e visitatore) concentrando
l’attenzione sul prodotto e sul mercato.
Ed è per questo che le Fiere continueranno a prosperare, anche se bisognerà darsi da fare (tutti) per migliorarle e per renderle sempre più adatte alla promozione
del mercato che ciascuna di esse rappresenta.
Diamoci allora da fare per trovare le soluzioni giuste alle giuste aspettative del mercato. Proviamo a “leggere” come sono andate le fiere alle quali abbiamo partecipato, e proviamo a immaginare dei percorsi
migliorativi per mantenerne i pregi ed eliminarne i difetti. Ci troveremo, in modo incruento, ad avere un’arma in più per difendere il nostro mercato, nella speranza di
trovare anche in Italia l’en plein di espositori alla prossima fiera di riferimento, con
meno assenti e (perdonatemi la rima)…
più strumenti.
3
Giornata del Rivenditore
Dealer
oriented
di Simona Gorgoglione
Fra le tante manifestazioni collaterali del Disma Music
Show di quest’anno c’era anche la “Giornata del
Rivenditore”, organizzata da MUSICA!, l’Associazione
Italiana Rivenditori Strumenti Musicali.
Il Vice Presidente di MUSICA!, Giampaolo Tomassone, che
abbiamo incontrato a Bologna in questi giorni, traccia
per noi un bilancio (decisamente positivo) dell’iniziativa.
Signor Tomassone, può dirci in breve come
è nata e come si è svolta la “Giornata del
Rivenditore”?
Quest’anno il Consiglio Direttivo dell’Associazione ha voluto dedicare ai rivenditori
un’intera giornata del DISMA MUSIC SHOW:
il 14 marzo, la domenica. E ha organizzato
per tale giornata, oltre alla consueta Assemblea Generale, anche altri due momenti: il
Cocktail, svoltosi nel tardo pomeriggio presso lo stand di MUSICA!, e la cena, sponsorizzata da alcuni distributori presso un ristorante sul lungomare di Rimini.
Associazione Musica!
MUSICA! è l’associazione di categoria tra i rivenditori di strumenti musicali che operano sul territorio italiano, e che si propone di aggregare una categoria imprenditoriale
ancora molto parcellizzata per proporre un cammino unitariuo verso obiettivi comuni.
Dall’anno della sua fondazione, MUSICA! svolge numerose attività, nonostante le forze
disponibili siano ancora modeste. Ad esempio, seleziona e promuove importanti progetti di formazione e aggiornamento volti a migliorare la gestione del punto vendita,
collaborando anche con altre Associazioni (ad esempio Dismamusica).
Oppure promuove una costante attività di ricerca volta ad individuare i migliori partner
per la gestione delle varie operazioni sul territorio.
I soci MUSICA! hanno poi accesso a convenzioni privilegiate con alcuni fornitori selezionati e hanno a disposizione un elenco di consulenti specializzati in varie discipline,
scelti dall’Associazione in base a una attenta analisi della preparazione e della professionalità.
Alla ricerca di un sempre maggiore “peso politico”, MUSICA! è peraltro già diventata
l’unica organizzazione credibile per il settore dei rivenditori di strumenti musicali, e in
questa veste si è impegnata per dare vita ad un tavolo di lavoro permanente con tutte
le altre componenti del mercato.
L’obiettivo è quello di unire le forze dell’intero mercato per operare in due direzioni:
da una parte svolgere un’azione di tipo sindacale nei confronti della produzione e della distribuzione, chiamate a offrire garanzie operative precise a livello di politiche distributive nazionali; dall’altra per svolgere un’azione di tipo più schiettamente politico,
unendo le proprie forze a quelle di altre associazioni per dare vita a una una massa
critica credibile, che possa finalmente far senitre la propria voce all’interno degli organi istituzionali.
In quest’ottica, la collaborazione anche materiale alle iniziative promosse di concerto
con Dismamusica, CORAM, SIEM e così via, assume i contorni di una mossa strategica di lungo respiro i cui risultati cominciano già ad essere visibili.
MUSICA! vuole quindi crescere per poter contare di più, per condividere con tutti i rivenditori i privilegi raggiunti e quelli da costruire, e per contribuire in modo significativo alla
costruzione di una nuova cultura del mercato e, di conseguenza, di un nuovo mercato
della cultura. Naturalmente all’insegna della Musica...
C.C.
4
Questi momenti di incontro e di confronto,
che hanno coinvolto rivenditori e distributori,
si sono rivelati una preziosa occasione per
presentare la nostra Associazione in una veste meno formale a tutti quei colleghi non
ancora associati che spesso, purtroppo,
tendono a travisare le nostre finalità.
Finalità che, vorrei sottolinearlo, sono di tipo sindacale, ovvero volte a far crescere il
mercato promovendo le istanze della nostra
categoria. Senza dimenticare che non siamo
gli unici ad operare in questo ambito, vorrei
ribadire ancora una volta che MUSICA! è nata infatti per tutelare i rivenditori. Grazie al
nostro impegno molti distributori hanno riconosciuto la nostra Associazione e si sono resi disponibili a un confronto costruttivo.
Bene. Ma partiamo dall’Assemblea Generale: quali temi sono stati affrontati?
Innanzitutto sono stati affrontati temi come
il bilancio ed altre problematiche associative. Poi, soprattutto, il Consiglio Direttivo ha
voluto esporre i nuovi orientamenti che intende adottare.
E che cosa prevedono questi nuovi orientamenti?
Finora le attività del Consiglio Direttivo avevano avuto come scopo principale quello di
diffondere le finalità dell’Associazione così
da creare nuovi proseliti tra i rivenditori. Ora,
dopo quattro anni di vita, stiamo lavorando
alla formazione di un tavolo di lavoro permanente in cui confrontarci con i distributori per risolvere i problemi che preoccupano
i rivenditori.
Che cosa intende esattamente per “tavolo
di lavoro”?
Per risponderLe, faccio riferimento al secondo Summit Nazionale per gli Operatori dello Strumento Musicale, evento da noi forte-
mente voluto che si è svolto l’anno scorso,
sempre a Rimini, ma che purtroppo non ha
prodotto i risultati sperati.
Basti dire che i distributori che vi hanno partecipato sono stati più numerosi dei rivenditori. In quell’occasione sono stati comunque affrontati argomenti di notevole importanza per il nostro mercato, come la nuova
regolamentazione sulla “Garanzia Europea”
e le normative sui trasporti dei materiali.
In futuro vorremmo trarre spunto da quell’esperienza per proporre un appuntamento
sui medesimi contenuti che però coinvolga
maggiormente i rivenditori, e poi i distributori e i rappresentanti.
Come pensate di realizzare questo progetto?
Inizieremo con il sottoporre ai distributori un
questionario sui due argomenti citati: i trasporti e le “garanzie europee”. Poi, dopo che
avremo analizzato attentamente le risposte,
stileremo un documento per fissare alcune
regole comportamentali al fine di chiarire i
rapporti tra distributori, rivenditori e clienti
e lo distribuiremo a tutti i partecipanti al tavolo di lavoro. Se il nostro mercato in questi
anni non si è sviluppato come quello di altri
Paesi europei, questo forse dipende anche
dalla mancanza di contrapposizione tra i vari
soggetti che lo costituiscono.
E per quanto riguarda il DISMA MUSIC
SHOW, quali sono i vostri progetti futuri?
MUSICA! vorrebbe contribuire in modo più
concreto alla realizzazione della manifestazione, in quanto la considera un momento
importante per il mercato, e dunque anche
per i rivenditori. Riteniamo di dover essere
coinvolti per dare il nostro contributo, per
dare alla Fiera un ulteriore elemento di rappresentatività del mercato. Se interpellati,
cercheremo di adoperarci al meglio per aiutare la manifestazione.
DISMAMUSICA MAGAZINE MAGGIO 2004
Impressioni dalla Fiera
Da Rimini in poi
L’edizione 2004 del Salone di Rimini (dal 13 al 16 Marzo) è stata un vero
successo, di pubblico e di operatori. Molti i fattori positivi, che hanno
finalmente prevalso sugli inevitabili spunti polemici
La prima in Europa
Il salone di Rimini si è svolto a metà marzo, prima del
tradizionale appuntamento
della MusikMesse di Francoforte. Questo aspetto,
che ha trasformato il Disma Music Show nel primo appuntamento dell’anno in Europa, ha causato involontariamente alcune difficoltà alle aziende importatrici (molte case madri non
hanno potuto presentare le novità già
pianificate per Francoforte) e ai produttori, anch’essi “calibrati” come tempistica
sull’appuntamento tedesco. Ma è stata
una “sofferenza” solo apparente, dissolta sin dalla prima mattina di fiera, quando ci si è accorti che il pubblico non cercava necessariamente la novità dell’ultimo secondo, ma lo strumento musicale,
la soluzione, la qualità di un’offerta completa e ben articolata.
Lo riconferma anche l’affluenza del pubblico oltre ogni previsione nei giorni seguenti, un’affluenza culminata nel vero e
proprio assalto domenicale (con una folla
memorabile) e che ha registrato una relativa tenuta anche nei due giorni finali (lu-
Foto: S&G Partners
nedì e martedì) per i quali
si nutrivano forti dubbi.
C’è stato chi ha esaurito i
cataloghi dopo due giorni di
fiera, e chi ha dovuto chiedere a endorser e dimostratori di fare veramente
gli straordinari per poter accontentare
tutte le richieste.
La qualità del pubblico
Anche come tipologia, il pubblico di quest’anno si è distinto rispetto agli anni
precedenti. A detta di molti, forse anche
per il periodo, i visitatori erano più attenti, più musicisti, più interessati.
C’erano meno cacciatori di autografi e
arraffatori di gadget, meno “ragazzinicon-zainetto” (l’incubo di molte fiere al
pubblico) e più appassionati. Non solo.
Si sono contati molti operatori (rivenditori, commessi, agenti) e molti professionisti della musica (anche insegnanti),
con in più la bella sorpresa delle bande
esibitesi domenica, che hanno richiamato altri musicisti e simpatizzanti. Questi
ultimi, in particolare, hanno decisamente vivacizzato molti stand dove venivano
esposti gli strumenti a fiato, il
“pane quotidiano” delle bande,
a dimostrazione del fatto che
spesso basta davvero un dettaglio per modificare l’esito di una
manifestazione.
Da includere nel pubblico variopinto di Rimini anche i numerosi partecipanti a Scuola Musicafestival: ragazzini con genitori,
amici e compagni che sono riusciti a porre domande acute a
molti standisti, sorpresi per l’attenzione alla musica da parte di
giovanissimi.
Foto: S&G Partners
Nella foto sopra, Lucio Dalla visita la mostra di liuteria.
A sinistra, l’ingresso del quartiere fieristico di Rimini e una jam session presso lo stand Eko.
Nella pagina di destra, alcuni momenti del Disma Music Show 2004.
La contemporaneità
con il SIB
La sovrapposizione delle date con il SIB
si è rivelata una saggia decisione, quest’anno, che
ha stimolato sinergie importanti soprattutto a livello di operatori, sia provenienti dall’Italia, sia dall’estero. Al Disma Music Show si è infatti registrata
una imprevista impennata nella presenza di operatori stranieri, un dato che ha
rappresentato una delle novità di questa
edizione. Indubbio lo stimolo del SIB e
dell’accoppiata delle manifestazioni: la
possibilità di fare un solo viaggio per
due settori è stata, per alcuni, una ghiotta opportunità, che ha anche dato modo
a molte aziende di anticipare i tempi dei
piani di marketing per il 2004. C’è stata
anche una certa osmosi di pubblico tra
le due fiere.
Ma se, da una parte, i visitatori del SIB non hanno
“fatto la differenza” per il
salone della musica (erano in fondo pochi, proporzionalmente) e, dall’altra, i visitatori specializzati (rivenditori, service, operatori,
ecc.) che dal Disma Music Show hanno
varcato i cancelli del SIB sono stati davvero molti: un fenomeno che ha piacevolmente sorpreso gli espositori del salone
parallelo.
I commenti
La coralità dei commenti positivi è stata
dunque il “leit motiv” di questa edizione.
Ogni espositore ha peraltro commisura-
Lo strumento giusto
L’edizione 2004 del Disma Music
Show ha visto tra l’altro l’introduzione, fra le manifestazioni “collaterali”
della Fiera, di Band & Folk, un concorso dedicato alle bande musicali.
Organizzato in colaborazione con
ANBIMA (Associazione Nazionale
Bande Italiane Musicali Autonome),
Band & Folk ha portato in Fiera centinaia di appassionati e di professionisti di tutte le età, che, al di là delle
esibizioni in programma, hanno ravvivato l’interesse attorno allo strumento a fiato.
Al di là della comprensibile soddisfazione degli organizzatori, dunque, la manifestazione ha provocato
6
anche il compiacimento degli operatori del settore, per i quali il mondo
delle bande rappresenta sicuramente una percentuale altissima del
mercato.
In questo senso, Band & Folk si è
sicuramente dimostrato uno “strumento” estremamente utile, perché,
a fronte di un investimento minimo
in termini di allestimento e di organizzazione, ha prodotto una ricaduta
positiva, anche se non immediatamente misurabile. Ed è per questo
che, forte del successo di quest’anno, Band & Folk verrà riproposto anche per la prossima edizione del
Disma Music Show.
Band & Folk può anche trasformarsi in
un’ottima occasione per una azione di
marketing operativo del punto vendita.
Se siete titolari di un negozio di strumenti e di edizioni musicali, potete certamente farvi promotori della
manifestazione, il cui regolamento può essere trovato sul sito Internet dell’ANBIMA (www.anbima.it).
Potrete così intensificare i rapporti fra la vostra
struttura e il complesso bandistico a cui fate riferimento... e su di una rete che conta, fra i soli soci ANBIMA, circa 65.000 tesserati in tutta Italia!
DISMAMUSICA MAGAZINE MAGGIO 2004
Impressioni dalla Fiera
Scuole & convegni
to la propria soddisfazione sulla base del
personale esito a livello di contatti, e la
media è stata piuttosto elevata.
È stata anche la mancanza di lamentele
serie (a parte qualche lagnanza per carenze organizzative dovute soprattutto
al sovraffollamento domenicale) che ha
fatto considerare decisamente positivo il
Salone 2004. Gli scorsi anni il coro era
differente, e si sarebbero potuti compilare dei Cahiers des doléances come poco
prima della Rivoluzione Francese…
Rimane però da vedere se l’esito positivo del salone ha saputo corrispondere a
un esito altrettanto positivo per il mercato. Se, in sostanza, pubblico e rivenditori
hanno rispettato le premesse gettate durante la visita o se, per motivi differenti,
le hanno disattese.
Guardando avanti
Ora si sta pensando naturalmente al futuro. A cosa fare di questo Salone, che si
colloca tra i più interessanti in Europa, e
che guarda a una posizione internazionale dai contorni sempre più precisi.
Occorre considerare con attenzione molti
fattori e molte variabili, e mettere mano
a una serie di correttivi che, comunque,
siano capaci di migliorare ancora la formula del Disma Music Show, per convincere soprattutto i “tiepidi” a rientrare nel
salone di riferimento del mercato italiano, per offrire al suo pubblico (e soprattutto ai visitatori professionali) un panorama davvero completo dell’offerta possibile dell’intero settore.
Partendo dal presupposto (non peregrino)
che l’Italia era, a Francoforte, il primo
Paese espositore estero come numero di espositori (prima anche rispetto a
USA e Cina), ci viene
istintivo pensare che,
in fondo, non sarebbe sbagliato guardare al Salone italiano come a un robusto contraltare del salone egemone europeo, capace di crescere
in un contesto competitivo internazionale in
modo autonomo, magari puntando ad avere
anche espositori provenienti dall’estero.
Questo si può immaginare come itinerario percorribile solo se si riescono a individuare le aree di mercato dove ad esempio
Francoforte non è così “forte” o dove è addirittura carente. E se si riescono a colmare le lacune in un dualismo fieristico positivo per il mercato europeo, salutare per i
produttori italiani e certamente strategico
per lo sviluppo verticale di una manifestazione fieristica che ha ancora molto da dire e da dare.
Le giornate del Disma Musica
Show hanno riservato ampi
spazi anche alle scuole italiane, che si sono date convegno
a Rimini per una serie di importanti aggiornamenti su temi pedagogici di grande attualità.
Oltre alla tavola rotonda riservata alle scuole destinatarie del
progetto Salva la Musica, durante la quale si è approfondita la valenza dell’educazione
musicale nella formazione globale della persona, la Fiera ha ospitato un lungo e partecipato convegno sul
Liceo Musicale.
Il convegno, dal titolo “Musica + Liceo = Liceo Musicale?”, è stato organizzato in collaborazione con la SIEM (Società Italiana di Educazione Musicale) e
ha visto la partecipazione di importanti docenti provenienti dal Conservatorio,
dall’Università e da alcuni Licei Musicali italiani.
In questi incontri si è insistito sul ruolo fondamentale della musica nella formazione della persona, e sono emerse alcune tematiche “forti” che percorrono come un filo rosso gli studi e le discussioni più recenti degli esperti di
pedagogia.
Fra i tanti temi portati all’attenzione del pubblico, ci sembra fondamentale ricordare l’aspetto legato al tempo e quello legato al patrimonio culturale. Per
quanto riguarda il primo tema, i relatori di Rimini hanno ricordato come la musica aiuti a sviluppare i modelli mentali di elaborazione e di gestione del tempo. Un fatto, questo, che ha delle ripercussioni sociali enormi, perché chi ha
imparato a gestire il tempo è in grado di sviluppare progetti in modo costruttivo, mentre chi non è capace di rapportarsi con il tempo tende a subirne il
passaggio in modo passivo.
Il secondo dei temi “portanti”, quello relativo al patrimonio culturale, è particolarmente attuale anche in relazione alle discussioni attorno all’idea di Europa.
Il patrimonio culturale, ossia quell’insieme di nozioni e di valori che contribuiscono all’identità personale di ciascuno di noi, trovano nella musica un elemento unificante. La musica, proprio in nome della sua universalità, può a
ben diritto essere indicata come uno dei saperi fondanti dell’idea di Europa...
a patto, naturalmente, che venga insegnata nelle scuole di ogni Paese.
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DISMAMUSICA MAGAZINE MAGGIO 2004
7
Fiere dall’Estero
Report
da Francoforte
MUSICHE
diverse
di Gianni Cameroni
S
iamo stati, come ogni anno,
a visitare anche la Musik
Messe/Prolight & Sound
di Francoforte. Le premesse di
questa manifestazione, dopo gli
esiti molto positivi della NAMM di
Anaheim di gennaio a livello internazionale, e dopo la positiva sorpresa del DISMA MUSIC SHOW di
Rimini (inaugurato nell’incertezza
e conclusosi invece con una carica davvero positiva per la maggioranza degli espositori), erano piuttosto buone, anche considerando
l’incertezza politica internazionale
e il periodo non particolarmente
spumeggiante per l’economia tedesca.
Anche lo sforzo organizzativo è
stato piuttosto
intenso, con un
giorno in meno
(che significa meno costi generali
per tutti gli espositori), con il solo
sabato di Fiera
destinato al pubblico (con decine
di concerti e moltissimi artisti presenti per la gioia
dei cacciatori di
autografi) e con
una più razionale
suddivisione merceologica all’interno del gigantesco comprensorio fieristico della grande città
sul Meno: i risultati giustificano
l’opportunità di queste scelte,
con 1.470 espositori provenienti
da 50 Paesi e 65.230 visitatori
presenti (18.335 provenienti dall’estero), dei quali oltre il 70 per
cento erano professionisti del settore (distributori, rivenditori, agenti, insegnanti e così via).
8
Mercato, utenti
e politici
Il mercato degli strumenti musicali è peraltro sofferente anche in
Germania, al punto che si parla di
una flessione del 7 per cento sull’anno precedente, così come dichiarato dalle associazioni di categoria, impegnate insieme all’ente fiera nell’organizzazione della giornata “La musica mette in
moto!”, destinata a promuovere il
concetto della pratica musicale in
ogni ambito raggiungibile.
Si tratta anche in questo caso di
un percorso comune a quello da
anni seguito da Dismamusica,
con la differenza che in Germania
la sensibilità dei politici al problema della diffusione della pratica musicale è
decisamente
più acuta. Basti
semplicemente dire che a
Francoforte si è
mosso addirittura il Presidente
della Germania
Federale, Johannes Rau, che ha
voluto partecipare attivamente
all’evento, assegnando anche un premio per gli
strumenti musicali tedeschi e un
premio speciale “Inventio 2004”
per le innovazioni nel settore della
pedagogia musicale.
Musica
e cultura
All’impegno
della
massima
autorità
politica federale ha
fatto eco una serie di commenti da
parte di studiosi e
intellettuali tedeschi,
tra i quali spicca la figura di Hans Günther Bastian,
dell’Institut für Musikpädagogik
(Istituto di pedagogia musicale) dell’Università Wolfgang
Goethe di Francoforte, che
ha dichiarato: “La formazione culturale ha bisogno di musica, perché
l’istruzione accompagnata da musica mette in rilievo e promuo-
ve importanti aspetti della personalità”. In una serie di studi portati avanti proprio dal prof. Bastian,
infatti, si analizza la correlazione
esistente tra la musicalità e l’intelligenza, sottolineando come essa si concretizzi soprattutto nello
sviluppo più positivo delle facoltà
di apprendimento e della capacità
di socializzazione degli alunni che
seguono un percorso di apprendimento musicale a livello scolastico e che praticano la musica anche al di fuori della scuola, nel loro tempo libero.
Mercato Italia
e commenti
Aggirandoci nei padiglioni della manifestazione tedesca ci
siamo naturalmente
imbattuti in molti espositori italiani (l’Italia, con
124 espositori, era infatti
il secondo paese espositore estero, alle spalle
degli Stati Uniti) ed
abbiamo potuto raccogliere molti commenti,
che, a caldo, erano piuttosto cauti, stante la situazione di mercato
non particolarmente brillante.
Alfio Leone (Musikalia), si è ad
esempio rammaricato per il rifacimento della griglia espositiva (con
spostamento di stand e a volte di
padiglione) che ha colto impreparate alcune aziende, mentre Emiliana Roviaro (Cooperfisa) denunciava un relativo calo nelle visite,
pur nella valenza positiva della
partecipazione a Francoforte.
Eolo Davoli (Wilder) ha preferito
sottolineare invece la difficoltà
oggettiva per gli italiani di presentarsi sui mercati internazionali, stante anche lo sfavorevole
rapporto del cambio Euro/Dollaro.
Anche Flavio Ripamonti (L.A. Ripamonti) ha definito “più calma”
questa edizione della MusikMesse, che ha però consentito di condurre con ottimi esiti i colloqui di
lavoro.
Le voci positive
A fianco delle velate critiche di
alcuni, sono però emerse decise
riconferme sulla validità di Francoforte. Secondo Enrico Monaci
(ORLA), Francoforte ha confermato il proprio ruolo trainante, capasegue a pag. 10
In alto a sinistra, il Presidente della
Germania Federale Johannes Rau alla
Musikmesse.
Sopra, i padiglioni del quartiere fieristico, lo stand Fazioli, Eolo Davoli e lo
stand Montarbo.
A sinistra, lo stand Cooperfisa.
DISMAMUSICA MAGAZINE MAGGIO 2004
Fiere dall’Estero
Una città per la musica
Nella foto a sinistra, a fianco di Enrico Monaci (ORLA), c’è il Sindaco di Castelfidardo, Tersilio Marotta. Il primo cittadino della celebre città italiana, sede di uno dei più prestigiosi distretti italiani
dello strumento musicale e punto di riferimento mondiale per il
settore della fisarmonica, ha voluto essere presente a Francoforte
come segno dell’importanza attribuita al comparto dello strumento
musicale.
La sua presenza alla Musikmesse è un esempio di come il mondo
della politica possa interessarsi alle sorti dello strumento musicale in
nome di una cultura troppo spesso
dimenticata.
continua da pag. 8
ce di premiare scelte aziendali come la sua, che punta su prodotti
di fascia media con un buon rapporto qualità/prezzo e con pochi
compromessi costruttivi. Sue due
interessanti novità: un piano elettronico destinato ai parroci e ai
sacerdoti (con molte voci liturgiche) e un nuovo organo liturgico
completo di pedaliera e doppia
tastiera estremamente concorrenziale.
Bruno Barbini (Roland), incontrato al termine di una delle molte
dimostrazioni pubbliche della nuova fisarmonica V-Accordion, ha riconfermato la validità dell’appuntamento tedesco, soprattutto come platea internazionale alla quale presentare in grande
spolvero prodotti
realmente innovativi come la
nuova V-Accordion. “Naturalmente
poi è il mercato che decreta il successo o l’insuccesso di un prodotto”,
ha chiarito l’operatore
milanese, “ma non si può certo
negare che la vetrina di Francoforte sia davvero importantissima”.
Dello stesso avviso si è dichiarato Claudio Formisano (Master
Music), non direttamente coinvolto come espositore, ma estremamente attivo presso le aziende da
lui rappresentate in Italia. “Francoforte è una vetrina irrinunciabile
per chi si muove in Europa”, ci ha
10
detto. “Una tappa obbligata per gli
operatori che intendono realmente capire il mercato internazionale. E questo anche in presenza di
segnali non sempre positivi, che
vanno comunque conosciuti e correttamente interpretati”.
Stefano Pizzichini (Stefy Line) ha
sottolineato la vivacità della richiesta a fronte dei suoi prodotti (una
completa gamma di custodie per
strumenti musicali, tracolle per
chitarra e strumenti) anche su
scenari internazionali che spesso
premiano la qualità del prodotto
al di là di differenze di prezzo anche significative con la concorrenza estremo orientale. Su questo
si è confermato d’accordo anche
Luciano Lanzani della Panchette
Lanzani di Seveso, che ha in Francoforte la vera piattaforma di mercato, dato
che il suo prodotto (di alta gamma) ha ormai
poco mercato
in Italia ed è
apprezzato
soprattutto
all’estero.
Augusto Cherubini, presente a
Francoforte con una
serie di percussioni etniche
che hanno suscitato grande interesse, ha confermato il positivo
effetto-Francoforte, con molti contatti e con molte possibilità di sviluppi postfieristici di segno molto
positivo. “D’altra parte”, ha sottolineato il rivenditore-distributore
italiano, “se si presenta un prodotto valido a una platea attenta e
specializzata, è giusto aspettarsi
almeno un po’ di interesse”.
I Fratelli Patricola (Clarinetti Patricola) hanno confermato di non
avere avuto mai un attimo libero,
tanto era l’interesse per i loro prodotti, così come Antonio Giuliani
di Music Center (leader mondiale
nel campo dei cuscinetti per strumenti a fiato), che si è dichiarato
pienamente soddisfatto della sua
partecipazione.
ci che giustifichino gli sforzi promozionali della sua azienda, che
hanno avuto riscontri molto positivi proprio a Francoforte.
Concludendo
Affrontare l’aspetto tipicamente
legato ai prodotti e alle novità tecniche non è compito della nostra
testata: altri media specialistici
svolgono egregiamente questa
importante funzione. Quello che
ci preme sottolineare è invece la
tendenza generale, che si è vista
a Rimini e che si è riconfermata
anche nelle ampie sale di Francoforte: gli operatori hanno deciso di
giocare, quest’anno, la carta della
cautela.
Una frase di questo tipo si può
leggere in molti modi. È quasi
sibillina. Ma rispecchia un atteggiamento diffuso, che si esprime
poi in una maggiore oculatezza
nell’effettuare il riassortimento,
in una maggiore attenzione al rispetto delle tendenze del mercato
Anche in Germania
si guarda
alla scuola
Se è vero che al Disma Music
Show si è fatto un gran parlare di
Scuola Musicafestival, è altrettanto vero che anche a Francoforte
si è puntato molto sulla scuola, al
punto che durante la MusikMesse
si è proceduto a proclamare il vincitore del concorso SchoolJam, le
cui fasi finali si sono svolte proprio
durante la manifestazione tedesca
nella giornata di venerdì. È risultato vincitore un grintoso gruppo formato solo da ragazze, il ‘C-Flow’,
provenienti da una scuola della Turingia.
I bambini più piccoli sono invece stati attratti dalla sezione
Music4Kids: un mondo incantato
dove era possibile esplorare suoni
e strumenti e cimentarsi con questi
ultimi per provare esaltanti esperienze, un mondo che ha saputo
coinvolgere in quattro giorni di fiera
ben oltre 4.000 mini-visitatori.
Qui a fianco, Mauro Tanoni (FBT)
fotografato accanto al nuovo sistema
Amico. Sotto, una riunione presso lo
stand Stefy Line.
In basso a sinistra, lo stand Cherubini
con la linea di percussioni presentate a
Francoforte.
Nel tondo a sinistra, il Maestro Scappini
ripreso durante una delle seguitissime
dimostrazioni della nuova V-Accordion,
la fisarmonica digitale Roland.
Amplificazione e altro
Voce positiva da parte di Mauro Tanoni (FBT), che ha saputo
suscitare molto interesse con
la presentazione del suo sistema compatto di amplificazione
e mixing Amico, da alcuni definito come una delle poche vere novità di questa edizione di
Prolight+Sound. Si tratta in effetti di un prodotto (tutelato da
una serie di brevetti esclusivi)
che presenta in un unico contenitore molto compatto (e dotato
di ruote e maniglia estensibile
per il trasporto) il woofer, l’amplificazione, i satelliti e un mixer
(naturalmente in quattro differenti configurazioni, potenze e
dotazioni).
Commenti positivi anche da parte
di Maria Montanari (Montarbo),
che ha definito Francoforte una
vetrina internazionale irrinunciabile per una realtà come la sua:
un’azienda italiana fortemente votata all’export.
Lo stesso commento è venuto peraltro da Giorgio Biffi (Outline),
che ha riconfermato la sua fiducia
nei mercati internazionali, gli uni-
e in un maggiore “ascolto” delle
reazioni dell’utente finale.
Il mercato si sta sempre più suddividendo in due grandi categorie:
il prezzo e la qualità. E non è detto che sia sempre il primo a vincere. Spesso a vincere è invece proprio la qualità, che viene proposta
a prezzi probabilmente più accessibili (per la concorrenza sempre
più accesa) per stimolare una
maggiore richiesta anche da parte
degli utenti finali.
E la novità maggiore di questa
edizione di Francoforte è forse
proprio questa: una dimensione
di attesa nella continuità di mercato, nel tentativo (nemmeno tanto velato) di comprendere a fondo
i nuovi percorsi e le nuove dinamiche di una realtà in forte cambiamento, che ha bisogno dello sforzo di tutti (operatori, politici, insegnanti, comunicatori, artisti e intellettuali) per capire quale strada
imboccare per poter ricominciare
a crescere in modo finalmente significativo.
La prossima MusikMesse si terrà a Francoforte dal 6 al 9 aprile
2005, ancora una volta insieme a
Prolight + Sound.
DISMAMUSICA MAGAZINE MAGGIO 2004
Rassegna Stampa
Leggendo
qua e là
di Caterina De Gregori
leggendo tra le pagine di quotidiani e settimanali di primissimo piano, il
tema della musica (soprattutto in questo periodo di cambiamento) è sempre
più presente sia nei suoi risvolti sociali che politici.
Robot e musica non si può
Su La Stampa del 20 marzo Mina firma un
articolo colmo di amarezza in merito alla
direzione dell’orchestra filarmonica di Tokio da parte di Krio, ultimo robot umanoide
costruito dalla Sony, il primo direttore d’orchestra artificiale, che lei avrebbe addirittura “sbattuto giù dal più alto grattacielo di
Tokio”. La celeberrima “Tigre di Cremona”
sottolinea l’impossibilità di eguagliare con
una macchina alta 58 centimetri, e persino
parlante, un vero direttore d’orchestra “perché la differenza è totale, profonda e assoluta”, ed evidenzia la pericolosità di un
evento come quello svoltosi in Giappone:
“La specie umana è sempre stata pazza e
suicida, fin dall’inizio. Ma è pur sempre un
miracolo. Cerchiamo di non sostituirla con
della ferraglia che, alla lunga, ci può prendere la mano”.
Prima di dedicarsi al perfezionamento dell’intelligenza artificiale, suggerisce l’artista,
forse l’uomo dovrebbe dedicarsi al miglioramento dell’intelligenza umana: “Lasciateci
almeno la musica. La musica potrebbe salvare l’uomo”.
Il gusto
della musica
Anche sul webmagazine INformaCIBO, il
giornale per chi ama il buon gusto, è stato pubblicato un articolo relativo all’ottavo
DISMA Music Show e in particolare ai ragazzi della Scuola Media di Almeno San
Bartolomeo che, per partecipare alla quarta edizione di Scuola Musicafestival, si sono portati “dalla provincia di Bergamo a Rimini per suonare nell’orchestra più grande
del mondo, per assaporare il gusto della
musica. (…) È stata una manifestazione,
quella vissuta ai ragazzi e dai loro genitori,
davvero avvincente”.
La viola per la pace
Andrea Milanesi, per Avvenire (18 marzo), ha incontrato il Maestro spagnolo
Jordi Savall, che con il timbro caldo e
profondo della sua viola da gamba seduce e affascina chiunque ascolti le sue
esibizioni.
Pochi giorni dopo l’attentato di Madrid, Savall ha aperto a Milano la rassegna Musica e Poesia a San Maurizio “con un sentimento di profonda tristezza”, ma convinto
che momenti tragici come quello vissuto in
Spagna possano aiutare l’uomo a riscopri-
DISMAMUSICA MAGAZINE MAGGIO 2004
Parola di Ministro:
la media a orientamento musicale non si tocca.
Musica ed
emergenza
Sull’inserto POPOTUS di Avvenire del 24 Aprile scorso, appariva
la notizia di un’inconsueta (e imprevista) esibizione in musica da
parte degli studenti di una scuola media. Il tutto è avvenuto su
un traghetto in avaria al largo di
Ischia: un esempio di come la
musica possa servire anche a
stemperare la paura (o semplicemente l’attesa) durante un’emergenza improvvisa.
Il numero di marzo di Unione informa, mensile dell’Unione del Commercio, del
Turismo, dei Servizi e delle Professioni della provincia di Milano, riporta un articolo in merito all’incontro avvenuto tra Antonio Monzino Jr, il professor Ciro Fiorentino (del Coordinamento della Scuole a Indirizzo Musicale), e il sottosegretario del Ministero all’Istruzione on. Valentina Aprea.
L’incontro ha voluto essere una risposta alla lettera aperta inviata da Antonio
Monzino Jr, nella sua veste di Presidente dell’Associazione Dismamusica, al
Ministro Letizia Moratti per chiedere chiarimenti sul ruolo della musica nella riforma della scuola e assicurazioni in merito al destino delle Scuole Medie ad
Indirizzo Musicale.
L’articolista sottolinea che “queste tematiche hanno incontrato positiva accoglienza
da parte del sottosegretario Aprea”, la quale in particolare, apprezzando il lavoro sinergico di Dismamusica e del Coordinamento, ha “fornito ampie assicurazioni sul mantenimento delle Smim anche all’interno
della nuova architettura della didattica in Italia”.
Il sottosegretario ha espresso la sua condivisione anche per le idee che ispirano l’attività di Disma: “la
pratica musicale rappresenta un insostituibile strumento di crescita e di educazione della persona”.
Durante l’incontro è stato sottolineato anche come debba essere caldeggiato
lo studio dello strumento musicale accanto alla lingua straniera e all’informatica, ed è stato assicurato
l’appoggio del Ministero dell’Istruzione per Scuola Musicafestival come evento di riconosciuta importanza
per le scuole italiane.
I giovanissimi di Salvatore Accardo
“Fare orchestra, condividere un obiettivo e insieme raggiungerlo:
la musica sa educare, insegna responsabilità, dona meriti e soddisfazioni. E chi ha le qualità deve essere messo in grado di eccellere, o almeno di imparare bene un mestiere, per poter competere
alla pari: la musica è stata sempre un mercato globale e questo
implica un’enorme responsabilità per gli insegnanti”.
Questo quanto Salvatore Accardo ha scritto di recente su La Stampa dopo avere vissuto una forte esperienza artistica per lui nuova: fare musica insieme a un’orchestra di ragazzi dai nove ai sedici anni.
Dalla conoscenza alle prove, al Concerto in pubblico a Palazzo Vecchio a Firenze; sono stati momenti unici per il Maestro, che sottolinea la gioia per il risultato, le emozioni intense.
I giovani musicisti della Scuola di Fiesole (direttore Piero Farulli)
chiedevano “un rapporto tra adulti”, per preparare musiche di Mozart, Vivaldi, Bizet, Beethoven.
Interessanti le riflessioni di Accardo dopo l’esperienza: spesso ci si lamenta del poco spazio riservato nella scuola italiana allo studio musicale: “poche risorse, poco interesse, molta confusione. Non tutti questi giovani musicisti diventeranno professionisti, ma quella bellezza resterà
comunque nelle loro persone, e la sapranno trasmettere. Negare alla maggioranza dei ragazzi
italiani questa opportunità è irresponsabile”.
re i valori
più profondi
per combattere divisioni e ingiustizie. E la
musica, in
questo senso, assume un ruolo davvero importante: Savall ha da poco tenuto un concerto
a Vienna intitolato Dialogo tra le musiche
d’Oriente e d’Occidente, e ha suonato con
musicisti marocchini, afghani, israeliani,
iraniani e statunitensi. “È stata un’espe-
rienza meravigliosa, che tutti abbiamo vissuto con la consapevolezza di come la musica porti sempre con sé un messaggio di
pace e di armonia. Elementi fondamentali di cui il mondo ha bisogno oggi più che
mai”, ha dichiarato il Maestro al quotidiano
cattolico, sottolineando che la musica, se
non viene dimenticata e se viene eseguita
con sincerità e con il rispetto che ad essa è
dovuto, ha in sé un’enorme potere: “è nello
stesso tempo l’arte più fragile, intangibile
e spirituale, ma è anche quella che arriva
con maggior forza e in modo più diretto al
fondo del nostro cuore”.
La Televisione è nemica
della musica
Georges Prêtre, francese, direttore d’orchestra di fama internazionale, è stato intervistato da Sandro Cappelletto per Specchio (inserto settimanale de La stampa) del 24 aprile.
Ricordando i suoi 80 anni passati con la musica, le esperienze che più l’hanno segnato,
le città in cui ha diretto orchestre (in Europa e
in America), i grandi con cui ha lavorato (Maria Callas, Mirella Freni, Alfredo Kraus…) il direttore d’orchestra si è soffermato su alcuni
ricordi forti, su considerazioni in merito al valore che per lui ha la musica (“ho quatre fois
vingt ans, qualcosa ho imparato e so che senza musica non posso vivere”), sui problemi attuali del mondo musicale.
La domanda dell’articolista, a questo proposito, è spontanea: il pubblico oggi è abbastanza
avanti con gli anni.
Perché i giovani sono così poco presenti ai
concerti? “Il problema enorme, il nostro nemico, è la televisione, cioè la pubblicità, perché
la televisione è pubblicità, che impedisce la
concentrazione. Ci si abitua a situazioni brevi,
a pensieri brevi. Questo è un grande rischio
per la musica, e non solo per la musica”, avverte Prêtre.
11
Rassegna Stampa
SPAZIO A.I.A.R.P.
I Soci 2004
Prende il via, a partire da questo numero di Dismamusica Magazine, uno spazio interamente dedicato all’AIARP,
l’l’Associazione Italiana Accordatori e Riparatori di Pianoforti,
che ha così a disposizione una “vetrina professionale” qualificata per proporre le
proprie iniziative e i propri servizi al mercato italiano.
Il primo numero, da conservare, vi offre l’elenco completo degli associati 2004:
tutti artigiani accordatori e riparatori di notevole spessore professionale, che è
possibile interpellare e che coprono ogni Regione italiana.
Se volete entrare in contatto con l’AIARP, potete chiamare la Segreteria, a Reggio
Emilia in Piazza Costa 5/A (Tel. 0522 43 25 34) o visitare il sito Internet www.aiarp.it,
ricco di informazioni e aggiornato anche sulle iniziative dell’Associazione.
AGGIO Ugo Via G. Matteotti 53 – 45010 Villadose – RO 0425 28149
ALFONSI Luigi Largo Brancaccio 79 – 00184 ROMA 06 4872739
ANGELETTI Fabio Via G. Galilei 48 – 61032 Fano (PU) 0721 860328
ARENA Tiziano Loc. Erte – 83030 Monocalzati (AV) 0825 675888
BALDI Enrico Via Macerata 53 – 00176 ROMA - 339 5065093
BARBAGLIA Luciano Via Torriani 29 – 22100 COMO - 031 269387
BENAZZI Marco Via Garibaldi 30 – 26035 Pieve S.Giacomo (CR) 0372 64375
BENVENUTI Paolo Via Trieste 5– 56017 Asciano Pisano (PI) 050 856260
BETTIN Giovanni Via Legrenzi 4/A – 31044 Montebelluna (TV) 0423.21620
BEVILACQUA Giuseppe Via Loretana 93 – 60021 Camerano (AN) 071 731221
BIANCHI Nino Gaetano - V. Borgo Garibaldi 98 -01010 Oriolo Rom. (VT) 06 99838398
BIOLCATI RINALDI Alvise Via Oropa 41 – 13878 Candelo (BI) 015 2538672
BONECHI Stefano Via di Mantignano 120/3 – 50142 FIRENZE 055 786697
BONUTTI Luca Via della Villa 40 – 33050 Bagnaria Arsa (UD) 0432 996361
BORGATO Luigi Via Risaie 1 – 36045 Bagnolo di Lonigo (VI) 0444 436367
BOSSOLA Aldo Via S. Lorenzo 21/1A – 16123 GENOVA 010 2468850
BOTTINI Roberto Via Cominazzi 39 – 25127 BRESCIA 030 2410870
BRUNELLO Sergio Via L. Chiereghin 2/A – 31100 TREVISO 0422 307070
BRUSEGAN Gastone Via S. Pellico 27 –30010 Camponogara (VE) 041 462056
BRUSEGAN Massimo Via S. Pellico 14 – 30010 Camponogara (VE) 041 462056
BRUSEGAN Nicola Via S. Pellico 14 – 30010 Camponogara (VE) 041 463829
BUCCITTI Mauro Via delle Ortensie 1/3 – 04012 Cisterna (LT) 06 9698300
BUSSANDRI Giancarlo Via Sigieri 10 – 20135 MILANO 02 55015157
BUSSOLOTTO Giorgio Via d. Resistenza 14 – 62010 Montecassiano (MC) 0733 598277
CAPPONI Claudio Via Vecchia Fornace 40/A – 60027 Osimo (AN) 071 7132532
CARRERAS Marco Via S.M. Chiara 3 – 09134 CAGLIARI 070 504954
CASONI Gabriele Via Romita 5 – 44039 Tresigallo (FE) 0533 600021
CASTRIANNI Alessandro Via De’ Lucchesi 27-30 – 00187 ROMA 06 6784292
CATARINELLI Maurizio Piazzetta Reclusorio 3 – 06034 Foligno (PG) 0742 24525
CAVADA Walter Via Italia 7 – 38030 Molina Fiemme (TN) 0462 340659
CERNEAZ Lorenzo Via Bariglaria 141 – 33100 UDINE 0432 565031
CHECCACCI Giangastone Via G. Boccaccio 1 – 53100 SIENA 0577 44521
CHIOVITTI Michele Via Monte Grappa 49/C – 86100 CAMPOBASSO 087 4481635
CIVILLA Francesco Via Giannuzzi 24 – 73024 Maglie (LE) 0836 483350
CONTINO Dario Augusto Via L. Da Vinci 45 – 95024 Acireale (CT) 095 7634346
CORDA Luigi Via Canelles 28/A – 09045 Quartu S. Elena (CA) 070 823877
CRUCITTI Carmelo Via Prol. Aschenez 2/p - 89100 REGGIO CAL. 0965 813094
CUCONATO Antonio Via Maria Vittoria 10 – 10123 TORINO 011 8397674
DALPORTO Mirco Via Respighi 8 – 42100 REGGIO EMILIA 0522 301032
DE BIASI Andrea Via Prese 33 – 37026 Pescantina (VR) 045 7157852
DE CONTI Gianni Via Fratti 19 – 32026 Mel (BL) 0437 752298
DE FLORIAN Giancarlo Via Milano 21– 38030 Castello di Fiemme (TN) 0462 342013
DE FRANCESCHI Bruno Via I. Baratto 5 – 31040 Pederobba (TV) 0423 69297
DE LELLIS Marco 21-12 49 Street - 11105 Astoria NEW YORK 001 917 607 3730
DEL GIUDICE Antonio Via Armando Diaz 56 – 74010 Statte (TA) 099 4741706
DEL GIUDICE Gino Largo Lepanto 64 – 74010 Statte (TA) 099 4741706
DEL RIO Luciano Piazza A. Costa 5/A – 42100 REGGIO EMILIA 0522 436793
DIANA Ferdinando Viale Molise 1 – 20092 Cinisello Balsamo (MI) 02 798283
DI NALLO Gabriele Via Silvio Pellico 24 – 20052 Monza (MI) 039 2021313
DI NOTO Domenico Corso V. Emanuele 119 – 91100 TRAPANI 0923 28017
FABBRINI Vittorio Via della Repubblica 91-93 – 71100 FOGGIA 0881 723754
FANUTZA Marcello Via Fertilia 43 – 09013 CARBONIA (CA) 0781 660421
FARINA Giovanni Via M. Lotesoriere 1 – 72017 Ostuni (BR) 0831 331173
FARINA Nicola Via M. Lotesoriere 1 – 72017 Ostuni (BR) 0831 331173
FARNEA Riccardo Santa Croce S.G.dell’Orio 1526 – 30135 VENEZIA 041 721402
FERRARESI Gianni Via XX Settembre 87 – 44100 FERRARA 0532 64192
FERRARI Giorgio Via E. H. Giglioli 24/6 – 16142 GENOVA 010 812264
FERRARI Tiziano Via S. Agostino 159/2 – 36057 Arcugnano (VI) 0444 288725
FROLA Riccardo Via Borgo Ognissanti 102 – 50123 FIRENZE 055 215376
GALLI Pietro Via Torino 27 – 19122 LA SPEZIA 0187 713706
GALLINUCCI Giorgio Via Scallaro 22 – 10020 Cavagnolo (TO) 011 9152280
GALVAN Egidio Corso Ausugum 112 – 38051 Borgo V.Sugana (TN) 0461 753114
GANDOLFO Carlo Via Fogazzaro 44-46 – 10095 Grugliasco (TO) 011 4038805
GANORA Giorgio Via A. Orsini 21/4 – 16146 GENOVA 010 364142
GARNERONE Roberto Via Vallauri 84 – 12013 Chiusa Pesio (CN) 0171 734760
GEROLI Ambrogio Via F. Giorgi 15 – 20151 MILANO 02 93577256
GERZELI Adone Via Carducci 32 – 34129 TRIESTE 040 635515
GIACOMELLO Carlo Via Bernina 11 – 21013 Gallarate (VA) 0331 794571
GRIFFA Davide Via Anelli 8 – 20122 MILANO 02 799731
GRIFFA Gianfranco Via Crivelli 20 – 20122 MILANO 02 799731
GRIFFA Sergio Via Crivelli 20 – 20122 MILANO 02 799731
GRIFFI Massimiliano Via D’Enghien 16/A – 74015 Martina Franca (TA) 080 4857353
GUERNELLI Stefano Vicolo Voltino 9 – 46100 MANTOVA 0376 221309
HEINRICH Marcello Via Lucio Petrone 31 – 84124 SALERNO 089 232386
ICARDI Franco Via Marconi 25 – 39055 Laives (BZ) (0471) 950037
IDRA Eraclio Via Caduti Liberazione 9 – 21047 Saronno (VA) 02 9605219
LAMACCHIA Luigi Via Capruzzi 304 – 70124 BARI Fax 02-700443680
LANZANI Cesare Corso Garibaldi 65/A – 20030 Seveso (MI) 0362 502331
LANZANI Sergio Corso Garibaldi 65/A – 20030 Seveso (MI) 0362 502331
LAZZARI Roberto Via Oberdan 13 – 73010 Sogliano Cavour (LE) 0836 543726
LAZZARINO Roberto Via Riofreddo 41 – 15060 Silvano D’Orba (AL) 333 9800983
LUCIANO Sergio Via Manin 101 – 21100 VARESE 0332 281355
12
LUPATTELLI Davide Via Caldarelli 11 – 06074 Ghiugiana Corciano (PG) 075 5270110
MAESTRI Mauro Viale Campania 58 – 20052 Monza (MI) 039 2100449
MAIONE Sabino Via Provinciale Moiano 32 – 82011 Airola (BN) 0823 711793
MALCANGI Salvatore Recinto Roma 13 – 75100 MATERA 0835 332421
MANCINI Paolo Via Martiri Libertà – 22051 Bellano (LC) 0341 811077
MANFRINI Luca Via Kennedy 194 – 39055 Laives (BZ) 0471 955906
MARTUCCI Roberto Via Terranova 28 – 10060 Candiolo (TO) 011 9622011
MATTEUCCI Domenico Via America 9 – 67051 Avezzano (AQ) 0863 21439
MAZZA Calogero Via Colombo 18 – 04023 Formia (LT) 0771 21240
MENICAGLI Luca Via E. Rossi 42/44 – 57125 LIVORNO 0586 885071
MERICO Ugo Via Pr. Di Piemonte 169 – 73040 Collepasso (LE) 0833 345534
MIRANDOLA Giuseppe Via Marco Polo 6 – 37050 Cherubine Cerea (VR) 0442 35245
MITAROTONDA Paola Via Conservatorio 17 – 20122 MILANO 02 76002858
MITILINI Gennaro Via Cagliari 46 – 80026 Casoria (NA) 081 7576020
MOLTENI Giuseppe Mario Via Bizzozero 18 – 21100 VARESE 0332 283506
NAPOLITANO Paolo Via Filippo Illuminato 22– 80125 NAPOLI 081 2483082
NICCOLINI Federico S. Firenze 56 – 52100 AREZZO 0575 360743
OLDANI Giovanni Via Beltrami 10 – 28100 NOVARA 0321 472350
PAPES Davide Via della Pila 61 – 20162 MILANO 02 66103065
PARISE Michele Via A. Zarini 319/21 – 59100 Prato 0574 580203
PARISE Jonathan Via Tofani 40 – 59100 PRATO 0574 580203
PASSADORI Angela Via S. Chiara 6 – 25121 BRESCIA 030 3751106
PASSADORI Angelo Via Mazzini 3/A – 25086 Rezzato (BS) 0303751106
PASSADORI Giulio Via S. Chiara 6 – 25121 BRESCIA 030 3751106
PASSADORI Giuseppe Via Poffe 7 – 25030 Torbiato d’Adro (BS) 030 3751106
PASSADORI Pierenzo Via S. Chiara 6 – 25121 BRESCIA 030 3751106
PASSARELLA Luciano Via Emilia Est 215/B – 41100 MODENA 059 367007
PECAR Claudio Via Scuola Agraria 12/10 – 34170 GORIZIA 0481 535009
PEDRALLI Andrea Via Friuli 5 – 30030 Chirignago (VE) 041 951228
PEDROLI Giancarlo Viale Reg. Margherita 14 – 20100 MILANO 02 54107098
PETROLATI Alessandro Via Acquaviva 33 – 61043 Cagli (PU) 0721 787058
PICONE Giuseppe Via Scalabrini 29 – 22100 COMO 031 594041
PIERISTE’ Carlo Via Costa Bianca 12/B – 60025 Loreto (AN)071 970925
PIROLA Cesare Via Del Partigiano 18 – 20050 Sovico (MI) 039 2010224
PLASCHKE Peter Via Giardini 2 – 39011 Lana (BZ) 0473 563625
PONSO Rinaldo Via Stefano Fer 16 – 10064 Pinerolo (TO) 0121 75208
RACANELLI Gaetano Viale dello Stadio 1 Torricella – 73100 LECCE 0832 391067
RADICE Antonio Achille Via Farga 16/18-20030 S.P.Martire Seveso (MI) 0362 502940
RANDI Paolo Via Don Baronio 56- 47039 Savignano Rub. (FO) 0541 941227
RICCI Enrico Via Roma 15 – 63015 Monte Urano (AP) 0734 842292
RIZZI Ermanno Via Libertà 6/A – 27100 PAVIA 0382 33256
ROCCO Mario Vicolo Carceri 2 – 25032 Chiari (BS) 030 7100808
ROCCO Massimo Via F. Predabissi 12– 20127 MILANO 0339 6660337
ROSSI Maurizio Via Aleardi 8 – 84091 Battipaglia (SA) 0828 305452
ROSSINI Giorgio Via N. Rota 26 – 60022 Castelfidardo (AN) 071 7820189
ROSSINI Lorenzo Via L. Cadorna 38 – 60022 Castelfidardo (AN) 071 7820189
ROVER Edda Via B. Davanzato 3 – 50021 Barberino V.Elsa (FI) 055 8076373
SABATINI Valerio Via Luigi Bodio 85 – 00191 ROMA 06 490616 131)
SALVUCCI Franco Via Bari 8 – 86170 ISERNIA 0865 415717
SANGALLI Giovanni Via Mascagni 6 – 20047 Brugherio (MI) 039 2871996
SANGIORGI Giovanni Via Cavour 8/F – 48018 Faenza (RA) 0546 21645
SANGIORGIO Gaspare Via Orologio 21 – 90133 PALERMO 091 334417
SANGIORGIO Girolamo Via A. Poliziano 35 – 90145 PALERMO 091 6815998
SANTAMARIA Giuseppe Via Noviziato 85 – 98123 MESSINA 090 716364
SASAKI Hiroshi Via Lago di Como, 1/ A- 65016 Montesilvano (PE) 330 561677
SAUDELLI Antonio P.za S. Veneranda 3 – 61033 Fermignano (PS) 0722 330476
SCARAMUZZA Marco Via Buoso da Dovara 6/E – 26100 CREMONA 0372 434878
SCIVALES Giuseppe Via Quinzano 31 – 37124 VERONA 045 8034538
SCORTICATI Carlo Corso XXII Marzo 28 – 20135 MILANO 02 5456154
SPASOJEVIC Tomislav Via Tolmezzo 9 – 33077 Sacile (PN) 0434 72271
SPEDICATO Antonio - SPEVI Via Amulio 13/15 – 00181 ROMA 06 7843319
SPERATI Carlo Via Trilussa 1/23 – 17100 SAVONA 019 824636
STORTI Luciano Piazza Colombo 2/19 – 16121 GENOVA 010 580122
TALAMO Cesare V. Pipitone Federico 80/B – 90144 PALERMO 091 346802
TAMAGNI Massimo Via Monteverdi 9 – 26035 Pieve S. Giacomo (CR) 0372 64375
TARANTINO Salvatore Via Marsala 9 – 20090 Buccinasco (MI) 02 45702930
TARQUINI Marcello Via Pio VIII°, 5 Scala C int 14/A – 00165 ROMA 06 66018070
TERRAVAZZI Giampiero Via P. Moroni 9 – 20010 Pogliano Mil. (MI) 02 9342875
TIVERON Pierluigi Via G. Di Vittorio 8 – 33077 Sacile (PN) 0434 734407
TURCO Silvia Via Varno 27 – 33100 UDINE 0432 531405
VALENT Claudio Via Udine 1 – 33077 Sacile (PN) 0434 72989
VALENTINI Stefano Via Fossone Basso 11- 54031 Fossone Carrara (MS) 0585 55267
VALLI Roberto Via Trionfi 1/A – 60127 ANCONA 071 2804148
VENTO Maurizio Via Toniolo 13 – 31036 Istrana (TV) 0422 731149
VENTRIGLIA Giuliano Via Giolitti 28 – 10060 Piscina (TO) 0121 570267
VIGANO’ Romano Piazza S. Gregorio 3 – 20060 Basiano (MI) 02 95760108
VIOLA Gianfranco Via Olmo 42 – 36051 Creazzo (VI) 0444 341356
VIZZACCARO Carlo Via Mercante 8 – 03043 Cassino (FR) 0776 23775
ZAMPIERI Aldo Via Monte Canino 6 – 37124 VERONA 045 8012858
ZANINI Guido Via Scuole 111-37060 Caselle- Sommacamp. (VR) 045 8580793
ZANTA Silvano Via Crociata 28/A/1 – 30010 Camponogara (VE) 041 463170
CNN
racconta Gibson
Per una volta, lo strumento musicale
è stato protagonista dei titoli di testa
del sito Internet di Cable News Network
(www.cnn.com).
La notizia che ripubblichiamo volentieri
riguarda i più recenti modelli di chitarre
“digitali” prodotti da Gibson, ed è stata ripresa da CNN il 4 maggio scorso. Nel servizio, corredato di una bella foto del CEO di Gibson USA, Harry Juszkiewicz, si magnificano le qualità delle più
avanzate tecnologie di ripresa ed elaborazione del suono, che permettono ai chitarristi elettrici
“tradizionali” di accedere ad infinite nuove possibilità creative. Al di là della comprensibile euforia del giornalista “scientifico” della CNN, stupisce la lunga serie di dettagli tecnici, apparentemente più adatti ad una rivista di settore che non ad un servizio di generalista come il portale
generalista dell’agenzia americana. Ma forse questo è proprio il segno di un diverso atteggiamento mentale nei confronti della cultura musicale: e allora non è così difficile capire perché, in
un Paese nel quale lo strumento musicale è ancora in grado di fare notizia, il mercato sia capace di esprimere numeri davvero degni di nota.
Una notizia
simpatica e curiosa
(per un esempio
da non imitare)
A Bologna apre il Museo della Musica
Per il Corriere della Sera del 21 aprile, Valerio Cappelli firma un articolo sul Museo della Musica
che aprirà a Bologna: “l’11 maggio sarà una giornata importante per la vita culturale di Bologna:
(…) a Palazzo Aldini Sanguinetti verrà inaugurato il Museo Internazionale e Biblioteca della musica”, inaugurazione che durerà addirittura due mesi tra concerti, mostre, spettacoli per bambini,
incontri, omaggi… Sarà un luogo polifunzionale, tecnologicamente avanzato, non dedicato ai soli
musicisti, e “non tradizionale per vivere la musica”; un centro che, secondo quanto riferito dall’assessore alla Cultura del Comune di Bologna, Marina Deserti, “non trova riscontro in Europa”.
Sono 141 gli strumenti musicali raccolti: “rarità e pezzi unici, cembali, flauti a cinque canne, cornetti, liuti e tiorbe”, e circa 110 mila i volumi sulla musica che la Biblioteca può contare: manoscritti preziosi, codici, partiture, volumi a stampa…
“Così finalmente la più immateriale delle arti si fa memoria storica, e sarà fruibile questo straordinario patrimonio che Bologna, città legata alla musica da antichi vincoli, possiede”.
La musica “giusta” è quella
che piace a me
Il Sole-24 Ore del 19 aprile riporta un articolo
sulla proprietà che la musica ha di “fare stare
bene”. Si sottolinea come non esista una musica universale che faccia bene, ma che “c’è
piuttosto le musica che fa bene a me: ognuno di noi ha infatti la sua musica benefica che
sarà in sintonia con quello che prova in quel
momento”. Così afferma Dario Benfatti, musicoterapeuta e direttore didattico della scuola di musicoterapia Musica Prima di Monza.
Egli afferma che “La musica giusta è quella
che più ci piace, che è capace di emozionarci, di rilassarci, di rallegrarci o di infonderci
energia, quella che in pochi attimi ci conduce verso un stato psico-fisico migliore”. Questo perché la musica è in grado di “risvegliare con enorme facilità ogni tipo di emozione”,
perché permea la nostra vita e fa da sfondo
a tutti i momenti più significativi della nostra
esistenza. Sono varie le scuole di musicoterapia, che spaziano dalla modalità di intervento tramite l’ascolto a quella legata alla
produzione di musica. Ma per tutte le impostazioni si utilizzano “le proprietà della musica come strumento per motivare la persona
a utilizzare ogni sua risorsa”.
Il decalogo del buonumore
Focus di aprile suggerisce alcuni trucchi per
sconfiggere il peggiore dei malesseri, l’accoppiata stanchezza-stress.
Lo studioso Robert E. Thayer, docente di
Psicologia alla California State University di
Long Beach, e altri ricercatori “hanno individuato un decalogo di interventi di emergenza
per rimediare al cattivo umore, ma anche per
prevenirlo”. E il quarto suggerimento è quello
di ascoltare musica, attività che sarebbe seconda solo all’esercizio fisico in quanto a capacità di ridurre la tensione e di aumentare
l’energia: “La musica, secondo Thayer, è sottoutilizzata, ma è un sistema efficacissimo
per alzare il tono dell’umore. ‘Scegli un’opera jazz, un’aria gioiosa, o una musica rock.
Funziona con qualsiasi musica allegra che ti piaccia’, dice Thayer.
La musica aumenta nel cervello la produzione
di noradrenalina, un ormone
importante per il
buonumore”.
DISMAMUSICA MAGAZINE MAGGIO 2004
Marketing & Cultura
L’ora della
A prima vista sembrerebbe un’idea scontata: chi ha
mai messo in dubbio che la musica sia un formidabile
strumento di relax? A detta degli studiosi e degli uomini
marketing più affermati, però, lo sviluppo di una cultura
del valore ricreativo della musica può trasformarsi in un volano
straordinario per la crescita della nostra economia.
S
arà la crisi economica, saranno le
minacce dei terroristi, saranno l’inquinamento ambientale o le pazzie
del tempo… sta di fatto che, in questo
momento, la nostra società è percorsa da
un’inquietudine diffusa, da un sottile filo
rosso che mette in discussione schemi di
vita e di business, portando alla luce un
senso di insoddisfazione che si manifesta
attraverso un numero crescente di casi di
stress e di depressione. Anche se non
sempre si tratta di casi clinici, il problema dello stress è un dato di fatto, al punto che il miglioramento della qualità della
vita viene avvertito come una necessità
primaria da un numero crescente
di persone.
La risposta
della musica
Come molti esperti hanno
più volte sottolineato, questa base di diffuso malcontento può rappresentare una opportunità straordinaria per il mondo
della musica. La musica, infatti, è in grado
di offrire una risposta efficace alle richieste di chi soffre di stress, perché è capace di regalare grandi soddisfazioni a chi la
pratica, rigenerando nello stesso tempo le
energie mentali. In altre parole, la musica
può diventare un importante momento ricreativo, a patto naturalmente che si tratti
di musica suonata e non
solo ascoltata.
14
di Cristiano Cameroni
Il valore della ricreazione
Sull’importanza del valore ricreativo della
musica ha insistito quest’anno con grande
forza l’Associazione statunitense dei produttori e distributori di strumenti musicali
(NAMM), che ha scelto di finanziare la ricerca scientifica nella speranza dichiarata che
questo campo di applicazione possa portare ad una maggiore diffusione della cultura
musicale e, come logica conseguenza, ad
un incremento esponenziale del mercato.
Come lo stesso presidente NAMM, Joe Lamond, ribadisce in un articolo pubblicato
sul numero di Febbraio di Music Trades, le
opportunità in questo settore sono decisamente ampie. Anche perché,
al di là degli innegabili benefici che si ricavano sul piano
personale da un’attività musicale intrapresa anche solo
per svago, recenti studi dimostrano che, se i dipendenti
di un’azienda si ritrovano insieme a suonare, la loro produttività durante l’orario di lavoro aumenta
in misura significativa… e il tutto si traduce in un notevole vantaggio economico per
l’impresa.
Storia di un ospedale
L’esempio citato da Joe Lamond e dai due
ricercatori Karl Bruhn e Barry Bittman riguarda un istituto di cura statunitense dedicato alle malattie a lunga degenza. In questo
ospedale, forte di un centinaio di dipendenti
fra dottori e infermieri, ogni anno il quaranta
per cento circa della forza lavoro si licenziava a causa di “difficoltà nell’inserimento e
problemi di stress”. Grazie al decisivo
contributo della NAMM, nell’ospedale in questione è stato lanciato un programma di avvicinamento alla musica per
i dipendenti, con tanto
di musica d’insieme e
assistenza da parte
di musicisti professionisti. Il risultato è che, dopo
un solo anno
di applicazione, i casi di
abbandono
del posto
di lavoro
sono praticamente
Nelle fotografie di queste pagine, tratte dal sito internet dell’iniziativa tedesca Music for
Kids, alcuni bambini giocano con gli strumenti musicali.
scomparsi, con grande soddisfazione del
comparto amministrativo della struttura
ospedaliera. Ogni “turnover” dei dipendenti, infatti, costava all’opedale qualcosa come 8.100 dollari… eliminando alla radice il
problema, quindi, la clinica ha risparmiato
in un anno circa 400.000 dollari che sono
stati investiti in nuovi macchinari, ricerca,
miglioramento delle prestazioni.
I vantaggi della musica
Al di là dell’esperimento statunitense –che
negli USA si sta tentando di allargare a tutti i maggiori centri ospedalieri dedicati alle
lunghe degenze– l’aneddoto è decisamente
istruttivo, perché mette in evidenza gli innegabili vantaggi che un’esperienza musicale
diretta può portare sia sul piano personale
che su quello professionale.
Chi suona uno strumento musicale, soprattutto se all’interno di una formazione, è più
portato ai rapporti sociali, sviluppa una filosofia di appartenenza alla squadra e risponde in modo migliore alle strategie di gruppo.
Uno strumento musicale, inoltre, costituisce
un passatempo decisamente più costruttivo
rispetto alla fruizione passiva, tanto per fare un esempio, della televisione, dello sport
o della stessa musica: infatti chi suona in
prima persona può godere della musica come chi la ascolta, ma può anche godere per
la straordinaria soddisfazione che nasce
dall’avere costruito qualcosa di tangibile,
dall’avere raggiunto un importante obiettivo. Se suonato all’interno di un gruppo, poi,
Anatomia
di un concetto
Riprendiamo un passaggio della
pubblicazione curata dalla NAMM
a proposito del Recreational Music
Making, letteralmente “fare musica per rigenerarsi”. Nella pubblicazione (che si può scaricare dal sito
www.namm.com) si possono trovare
molti spunti per un uso marketing di
questo concetto.
Secondo i curatori di questa pubblicazioni, Karl Bruhn e Barry Bittman,
chi si avvicina alla musica con un intento ricreativo si può descrivere in
questo modo:
• non cerca straordinari risultati musicali, ma esperienze
straordinarie
• il suo scopo non è la performance migliore, ma un miglioramento delle esperienze e
dei rapporti umani
• non vuole che gli si insegni a
suonare, ma che gli sia dia la
possibilità di farlo
• non ha bisogno di essere
seguito da musicisti rinomati;
vuole piuttosto essere accompagnato da tutor che condividono con lui la sua passione
DISMAMUSICA MAGAZINE MAGGIO 2004
Marketing & Cultura
l o
strumento musicale trasmette anche i valori
della socializzazione, che si pongono in
netto contrasto con i valori non necessariamente positivi della competizione a tutti i
costi spesso trasmessa da molte discipline sportive.
Una nuova prospettiva
Naturalmente non bisogna pensare che chi
si avvicina alla musica con il desiderio di
rilassare la mente e rigenerare le energie
psichiche sia tenuto ad affrontare un percorso di studio completo e di tipo tradizionale. Anzi: proprio perché lo studio approfondito (o, per meglio dire, professionale)
di uno strumento musicale è una faccenda
particolarmente impegnativa, è bene che
chi vuole usare la musica come strumento
di relax venga scoraggiato dall’intraprendere percorsi di studio troppo sofisticati, ma
sia piuttosto invitato ad affrontare l’esperienza musicale con passione, entusiasmo
e voglia di divertirsi. Probabilmente questo
fa storcere il naso ad alcuni insegnanti e a
qualche professionista più tradizionalista:
ma si tratta di una strategia dovuta, che,
come dimostrano i casi che si riferiscono
a settori diversi dal nostro, servono a “conquistare alla causa” il grande pubblico.
Marketing culturale
Pensiamo per esempio a chi fa sport: dal
tennis alle varie declinazioni dell’atletica,
passando per lo sci, l’equitazione e le arti marziali, qualsiasi disciplina richiede, per
poter essere affrontata al meglio, passione,
tempo, denaro e… applicazione. Tuttavia,
DISMAMUSICA MAGAZINE MAGGIO 2004
nello sport
come nella musica,
la stragrande maggioranza dei
“praticanti”
non raggiunge mai livelli
di eccellenza: il
più delle volte si
va a sciare, o in palestra, o a giocare a
tennis, semplicemente
per rilassarsi, per godere
della dimensione “ricreativa” e “costruttiva” che un breve momento di svago intelligente
è in grado di regalare alla nostra vita.
Lo stesso meccanismo virtuoso può essere avviato per la musica: perché, accanto
a professionisti, semiprofessionisti e studenti più o meno consapevoli delle proprie
scelte, ci può essere molto spazio per un
esercito di semplici appassionati che cercano nella musica un mezzo di evasione intelligente da una realtà sempre meno appagante.
Perché questo accada, tuttavia, è fondamentale che si intraprenda una grande azione coordinata di marketing culturale. In altre parole, è necessario far sapere al grande pubblico che la musica può essere una
straordinaria miniera di divertimento, una
formidabile palestra per rinnovare le energie mentali, un “luogo” di ritrovo privilegiato e confortevole. Nell’ottica di questa strategia di proselitismo, il marketing culturale
della musica deve avvenire attraverso i canali della scuola, dei media, e, perché no,
dei punti vendita localizzati sul territorio.
Come agire?
Localizzare i settori di intervento non è però
sufficiente. Perché la comunicazione sia efficace, infatti, occorre comprendere a fondo
qual è il tipo di messaggio che deve essere
trasmesso.
Prendiamo ad esempio la scuola: è un luogo dove, almeno a detta dei programmi ministeriali, la musica ha già un suo sia pur
piccolo spazio. Si tratta però di uno spazio
speso
decisamente male, durante il quale si
tenta di trasmettere una cultura di tipo accademico: nozioni
storicheggianti di
storia della musica, rudimenti di
lettura della notazione sul pentagramma, melodie suonate il più
delle volte con risultati a dir poco
scadenti su strumenti coatti (la famosa logica del flauto dolce…). Tutto questo non aiuta a creare un
sentimento di affezione alla musica più di
quanto potrebbero fare due ore settimanali
di flessioni, resistenza e esercizi di respirazione nei confronti delle discipline sportive.
In altre parole, se desideriamo creare un
vasto movimento culturale di approccio e
di “fidelizzazione” nei
confronti della musica, dobbiamo prima
di tutto comunicare
che fare musica è bello, è divertente e costruttivo. In altre parole abbiamo il dovere
di presentare in prima
istanza le esperienze
divertenti, che possono invogliare ad un approfondimento successivo: e così come nello sport le gare e i
tornei stimolano ad esercitarsi per ottenere
dei risultati, per insegnare in modo corretto
la musica occorre sfruttare degli obiettivi ricreativi in senso pieno.
I ragazzi non ne vogliono sapere di Verdi e
di Bellini? Proponiamo loro di lavorare sulle
canzoni di Alanis Morrissette o dei Muse,
allestiamo piccoli complessi strumentali,
organizziamo a scuola (magari con il supporto dei rivenditori locali) uno spettacolo
nel quale i diversi gruppi che si formano in
classe si sfidano nell’interpretazione dei
brani preferiti…
Facciamo conoscere gli strumenti musicali
non attraverso le pagine mute di un libro di
testo ministeriale, ma attraverso l’ascolto
e la prova diretta, non importa se senza
tecnica, di ciascuno di essi. L’esperienza
di Rimini insegna che ragazzi e adulti abituati ad ascoltare in modo passivo oscure
canzoni da discoteca vanno in visibilio di
fronte alla possibilità di provare ad estrarre suoni da un tamburo, un violoncello,
una chitarra o una
tromba. Se poi scoprono che gli strumenti musicali possono essere suonati
insieme nell’ambito
di un progetto creativo, il loro radioso futuro (e il nostro…) è
assicurato.
I Cinque Grandi dell’opera lirica, ne
siamo sicuri, accetterebbero con piacere un mutamento di
rotta di questo tipo. Anziché affliggere
oggi le nuove generazioni con nozionismi
sterili, potrebbero essere amati domani
da un pubblico che, prima ancora di conoscere le arie del Trovatore, si è appassionato sulle corde di una chitarra o di un
violino.
Una buona occasione
per tutti
La creazione di una prospettiva culturale
autentica attorno all’uso ricreativo della
musica può dare buoni frutti per tutti i soggetti coinvolti.
Un approccio ricreativo allo strumento musicale non può che migliorare la qualità della vita di grandi quantità di persone, e un
allargamento della “base” costituita da chi
suona uno strumento per puro piacere non
può che favorire il mercato degli strumenti
e delle edizioni musicali.
La musica, oggi, ha una nuova grande occasione per brillare. Non lasciamocela sfuggire: sarebbe come tradire noi stessi.
EXHIBO
15
Dalle Aziende
Rivoluzione Roland
per i fisarmonicisti
A scuola con il coro
Mercoledì 5 maggio, in occasione della “Giornata della Musica
nelle scuole” (manifestazione indetta dal Ministero della pubblica Istruzione) si è tenuto un concerto molto “speciale” presso il
Palazzetto dello Sport di Azzano Decimo.
Al concerto hanno infatti partecipato 600 allievi dell’Istituto Comprensivo di Azzano Decimo, che si sono affiancati al Friuli Venezia Giulia Gospel Choir. Per preparare il concerto, i ragazzi delle
scuole primarie di Azzano Decimo hanno lavorato per quattro mesi. Durante questo periodo, due insegnanti di musica del Coro
Gospel, Rudy Fantin ed Alessandro Pozzetto, hanno preparato un
repertorio con arrangiamenti ispirati ai brani della tradizione popolare friulana ed americana, aggiungendoci poi alcune sigle dei
cartoni animati e un paio di brani pop delle hit italiane.
L’inedito percorso didattico musicale, che rientra nel progetto
“Musica maestro”, è nato da un’idea dell’Accademia musicale
N.A.M. Nuova Azzano Musica ed è stato sostenuto in collaborazione con la BIASIN Musical Instruments.
A detta degli organizzatori, la velocità di apprendimento, l’attenzione tenuta durante le lezioni, la gioia e l’energia con cui i giovani “coristi” hanno cantato fanno riflettere sulle reali capacità
di ogni studente, e dimostrano senza ombra di dubbio come lo
studio della musica a scuola possa garantire il raggiungimento
di grandi risultati non solo sotto il profilo didattico ma anche sotto quello sociale.
AZIENDA:
Azzano Decimo (PD)
BIASIN MUSICAL INSTRUMENTS
www.biasin.com
Presentati in anteprima mondiale agli operatori durante il Disma Music Show e mostrata
al “grande pubblico” in occasione della MusikMesse di Francoforte, i modelli FR-5 e FR-7 di
Roland si propongono come una vera e propria
rivoluzione nel campo delle applicazioni digitali
dedicate ai fisarmonicisti.
Le nuove fisarmoniche Roland, infatti, non sono fisarmoniche tradizionali “adattate” al protocollo MIDI, ma strumenti musicali progettati
ex-novo attraverso un lavoro di ricerca che si è
protratto, a detta dei costruttori, per circa dieci anni.
La scelta di progettare uno strumento innovativo si deve alla particolare configurazione della
fisarmonica: infatti, anche a causa delle notevoli differenze che esistono fra i vari tipi di fisarmonica in uso nel mondo (dalla fisarmonica tradizionale al bandoneon, dalla musette ai
modelli tedeschi...), la fisarmonica non è uno
strumento musicale “standardizzabile”: un fatto che rende praticamente impossibile la realizzazione di una interfaccia universale con il
mondo digitale.
I nuovi strumenti Roland nascono dall’attenta valutazione di tutte le difficoltà espresse
nel corso degli anni dal vasto pubblico dei “fisarmonicisti MIDI”, e intendono fornire la soluzione definitiva a tutti i problemi tecnici del
settore.
Le V-Accordion sono dotate di un
“motore” tecnologico allo
stato dell’arte, che permette a questi strumenti di adattarsi
perfettamente alla
tecnica e alle abitudini esecutive dei fisarmonicisti
aprendo loro
inedite pos-
Un premio
prestigioso
Steve Howe
sceglie Outline
Le
edizioni
Carisch hanno il piacere
di comunicare
che il proprio
artista Sergio Calligaris
è stato nominato Musicista internazionale
dell’anno 2004.
Questo prestigioso premio destinato soltanto a grandi musicisti, è stato conferito dall’International Biographical Centre of Cambridge, attraverso la
segnalazione della Research
And Advisory Board che riconosce l’operato svolto dall’autore nell’ambito della comunità
musicale Internazionale.
A Sergio Calligaris le congratulazioni di Dismamusica Magazine, che volentieri si fa interprete del generale apprezzamento per il prestigioso riconoscimento conferitogli.
Dopo Eric Clapton anche Steve Howe, leggendario chitarrista
degli YES per più di 30 anni ed
anche membro fondatore degli
Asia con Steve Hackett già dei
Genesis e Carl Palmer degli Emerson Lake and Palmer ha scelto
di utilizzare gli stage monitor Outline H.A.R.D. 212.
Il tour, partito dall’Inghilterra, sbarcherà anche negli USA e nel
resto d’Europa. Il service audio inglese che ha fornito il materiale
Outline è la ENTEC Sound and Light.
I monitor Outline H.A.R.D. 212 sono stati recentemente impiegati nei tour dei cantanti italiani Claudio Baglioni, Giorgia, Carmen
Consoli, Francesco De Gregori e Paola Turci e presto la lista degli
artisti nazionali e internazionali verrà ampliata.
AZIENDA:
Fiero (BS)
Sennheiser ed Emergenza Festival
Per il quinto anno consecutivo, Sennheiser collabora con Emergenza
Festival, il più importante concorso dedicato agli esordienti. Il contest
musicale si trova nella sua fase più “accesa”, perché in 12 Paesi Europei, negli USA e in Canada sono in corso le selezioni da cui usciranno i gruppi che si sfideranno nella finale di Rothenburg. Sennheiser
partecipa mettendo a disposizione di tutti i concorrenti i migliori microfoni per voce e strumenti della serie wireless Evolution; inoltre, la Casa tedesca donerà ai migliori complessi i sistemi professionali Evolution per voce, chitarra e basso, e produrrà insieme ad Emergenza due
compilation dei migliori gruppi che si sono esibiti nel 2004.
AZIENDA:
Monza (MI)
16
OUTLINE
www.outline.it
EXHIBO
www.exhibo.it
AZIENDA:
Arese (MI)
sibilità espressive. I punti di forza delle V-Accordion risiedono nel generatore sonoro a modelli di comportamento fisico, nella presenza
(sul modello FR-7) di un sistema di amplificazione integrato che ne permette l’uso anche in
modalità “stand-alone” (e quindi senza necessariamente utilizzare un amplificatore esterno), nella grande ricchezza dell’arsenale sonoro e dei “modelli” di tastiera, nella presenza di
un sistema di trasmissione radio del segnale
ad altissima affidabilità, ma soprattutto nella
presenza di sofisticati sensori di pressione del
mantice.
Grazie ad essi, e grazie alla grande flessibilità
dell’architettura di sintesi del generatore sonoro, le V-Accordion possono rispondere con
estrema fedeltà alle sollecitazioni esercitate
sul mantice, permettendo ai fisarmonicisti l’intera gamma espressiva a loro consueta.
Le V-Accordion mettono a disposizione 30 set
dedicati ad altrettanti tipi di diversi di fisarmonica, ciascuno dei quali comprende 14 registri
acuti, 7 registri gravi e 7 registri liberi per la
regione grave. Ad essis si aggiungono 22 suoni orchestrali, che possono essere utilizzati in
combinazione con i suoni di fisarmonica.
Entrambi i modelli, che sono disponibili nelle finiture rosso e grigio scuro e che possono naturalmente essere colegati all’attrezzatura MIDI
tradizionale, sono dotati di una tastiera da 120
bassi e di un totale di 128 voci di polifonia., così come di una potente sezione effetti in grado
di simulare, fra l’altro, gli effetti di “sordina” e
di “cassotto”.
ROLAND ITALY SpA
www.roland.it
23° Second Hand Guitars
Anche quest’anno l’edizione estiva della grande mostra mercato Second Hand
Guitars (un’iniziativa no-profit organizzata da Studio Bipielle e Accordo.it) si
terrà ad Ancona presso la Mole Vanvitelliana, nelle sale nuove recentemente
restaurate.
La mostra è concentrata nell’unica giornata di domenica 30
maggio e presenterà come sempre molte “chicche”, tra le
quali una Telecaster Rosewood originale, gemella di quella
costruita per George Harrison e usata per l’ultimo concerto
dei Beatles, una mostra di chitarre italiane rare e bizzarre a
cura di Fetishguitars.it e demo non-stop di strumenti e accessori a cura degli espositori.
A Second Hand Guitars tutti possono esporre: fino a 4-5 strumenti
non c’è problema, si viene alla mostra e via. Per proporre invece più
di 5 strumenti occorre registrarsi
come espositori (www.accordo.it/
shg23). Per i visitatori l’ingresso è
gratuito grazie al contributo di Comune e Cna di Ancona.
Le immagini si riferiscono all’edizione 2003 di SHG Ancona.
DISMAMUSICA MAGAZINE MAGGIO 2004
Dalle Aziende
Dedicato ai
percussionisti
Fra i più rinomati metodi per
percussionisti usciti negli ultimi anni c’è la serie dei “Patterns” firmata nel 1978 da
Gary Chaffee. Chaffee, noto
per le sue collaborazioni con
Pat Metheny, Mike Stern e Jaco Pastorius, è stato responsabile della sezione percussioni del Berklee College of
Music di Boston.
I quattro volumi contengono
esercizi dedicati di volta in
volta ad aspetti diversi della
tecnica percussiva: si va dagli
schemi ritmici e metrici agli
schemi di diteggiatura, dal
funzionamento del tempo, alla tecnica, al fraseggio. Ogni
volume è corredato di un CD
che contiene la traduzione degli interventi di Chaffee e una
spiegazione per ciascuno degli esercizi riportati nel libro.
L’aspetto davvero interessante, al di là dell’opportunità di seguire direttamente le
indicazioni di uno dei più im-
portanti didatti e percussionisti della scena mondiale, è
la possibilità di iniziare lo studio da uno qualsiasi dei quattro volumi. Questo si traduce,
da un punto di vista commerciale, nella possibilità di avvicinare con maggiore facilità
un pubblico più vasto, non legato ad un metodo o ad una
scuola specifica. In sostanza,
oltre ad essere uno strumento didattico straordinario per
profondità e precisione, i volumi di Chaffee possono agire
da “gancio” per attirare l’interesse dei percussionisti verso l’acquisto di ulteriori approfondimenti.
Agli autodidatti è invece dedicato il volume Percussionista
Autodidatta, che contiene
una serie di testi e di eserci-
zi introduttivi
alla tecnica
esecutiva e
di scrittura
dei più diffusi tipi di percussione, gli spartiti di undici grandi successi
firmati, fra gli altri, da Zucchero, Jovanotti e dai Litfiba, e il
CD con le tracce Minus-One
per l’esercizio.
La serie delle pubblicazioni
didattiche si conclude con il
metodo Suoniamo la batteria, scritto su misura per i batteristi più giovani. Il libro, anch’esso accompagnato da un
CD con esempi e basi di grandi successi rock/blues, è curato da Ezio Zaccagnini.
A fare da guida ai giovani studenti c’è un simpatico personaggio che si chiama Cherubino e che occhieggia fra
le pagine
portando i
suoi suggerimenti
in perfetto
stile... fumettaro.
AZIENDA:
S. Giuliano Milanese (MI)
CARISCH
www.carisch.com
Fender Stratocaster: 50 anni di un mito
La chitarra elettrica icona del rock compie 50 anni.
Strumenti, musicisti, musiche, mode ed emozioni di
mezzo secolo espresse con la“solid body” ideata dal
genio di Leo Fender.
15 giugno – 31 luglio 2004
Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di
Bologna - sala eventi
Compie cinquant’anni
la Fender
Stratocaster, la
chitarra
dei grandi
del rock, il
mito a sei corde inventato da
un tecnico che la
chitarra non impa- rò mai a suonarla: “Mi basta
creare i migliori strument ipossibili per gli artisti, quella è
la mia gioia”, diceva Leo Fender.
Un anniversario che il nuovo Museo della Musica di Bologna festeggerà con una mostra interamente dedicata a
questa gloriosa chitarra, mostra organizzata in collaborazione con Casale Bauer, importatrice della Fender in Italia. Il 1954 è un anno importante per la musica pop-rock.
È questo l’anno in cui Bill Haley pubblicava la sua celeberrima “Rock around the clock” ed Elvis Presley il suo
primo singolo “That’ll all right”. Il rock and roll si imponeva con determinazione, e con esso si apriva una nuova era per la musica pop di tutto il mondo, un’era in cui
la tradizionale orchestra cominciava ad essere messa
da parte a favore di uno strano ensemble strumentale
formato da chitarra elettrica, basso elettrico e batteria,
con la chitarra in primo piano. Pochi forse sanno, però,
che in quello stesso anno in California a Fullerton, nella
contea dell’Orange a sud di Los Angeles, nel laboratorio
del geniale Leo Fender, che nel 1950 aveva inventato la
chitarra elettrica a corpo pieno e nel 1951 il basso elettrico, nasceva la Fender Stratocaster, un modello di chi-
DISMAMUSICA MAGAZINE MAGGIO 2004
tarra destinato ad essere il principale protagonista
dell’affermazione della chitarra elettrica e a caratterizzare il suono di molti dei principali dischi di poprock da allora ad oggi.
Il mito della Fender Stratocaster è resistito nel tempo superando tutte le mode e rimanendo sostanzialmente identica, persino nel design, grazie anche
ai tanti artisti che l’hanno impugnata:Buddy Holly,
Jimi Hendrix, Bob Dylan, Beach Boys, Beatles, Stevie Ray Vaughn, Led Zeppelin, Eric Clapton, Bruce
Springsteen, U2 e tanti altri ancora, fino ai giorni
nostri. Struggente, appassionata, arrabbiata: con i
suoi tre pick up e la tipica leva del vibrato a conferirle ampia versatilità e suono inconfondibile, la Stratocaster è la protagonista assoluta del pop-rock dal
1954 ad oggi. Immortale. Insomma: ripercorrere la
storia della Stratocaster equivale a ripercorrere la
storia della musica pop, dal rock and roll ad oggi e
- con essa - la storia del costume sociale.
La curiosa e affascinante mostra che si svolgerà
a Bologna, presso il nuovo museo di Palazzo Sanguinetti, dal 15 giugno al 31 luglio, si propone di rileggere questi cinquant’anni, mettendo in rilievo le
caratteristiche estetiche e tecniche - oltre alle implicazioni sociali - che hanno accompagnato l’inarrestabile ascesa di questo modello e della chitarra
elettrica in generale.
Oltre a presentare vari esemplari di Stratocaster appartenuti ai musicisti più importanti e provenienti da
collezioni italiane inglesi e americane, l’esposizione
sarà arricchita da materiale audio e video significativo, e talvolta raro, che i visitatori potranno pienamente apprezzare.
Ad Agosto il V Global Economic
Summit
Si terrà a Carlsbad
in California, dal 25
al 28 agosto prossimi, il quinto Global
Economic Summit
dell’industria degli
Strumenti Musicali.
Sponsorizzato dal NAMM, si propone di disegnare nuovi percorsi, mettendo a confronto i protagonisti mondiali della produzione e distribuzione di strumenti musicali, per sostenere
la diffusione della pratica musicale in ogni ambito, stimolando anche ad ampliare il più possibile lo studio della musica
e dello strumento musicale.
I valori positivi della musica sono dunque ancora una volta
alla base di una riflessione importante, che porterà a altrettanto importanti suggerimenti per impostare correttamente il
mercato nei due anni successivi all’evento.
Nuova Garanzia per i piatti MEINL
I responsabili per la gamma
di piatti MEINL, distribuiti in
Italia da Master Music, hanno recentemente annunciato
una nuova politica legata alle garanzie. E la notizia è di
quelle positive, infatti nel comunicato diramato a proposito
di qusto cambiamento si legge: “Partendo dalla considerazione che i piatti Meinl sono mprodotti con un elevatissimo
livello di perizia artigianale e di qualità glogale, ci è sembrato opportuno e congruente portare il periodo di copertura
della garanzia da uno a due anni”.
Ogni piatto avrà quindi la propria garanzia sulla quale comparirà la seguente dichiarazione: “La garanzia per i piatti
MEINL copre gli eventuali difetti di fabbrica e di produzione
per due (2) anni a partire dalla data dell’acquisto originale”.
A fronte di questa garanzia verrà fornito un prodotto sostitutivo identico a titolo gratuito, a condizione che il piatto non
sia stato danneggiato da uso improprio o per incuria.
L’estnsione della garanzia è sempre un aspetto particolarmente significativo, che impegna le aziende a rispettare
standard di produzione sempre più elevati: un aspetto sicuramente interssante anche per i trade, che ha motivazioni di
vendita più forte, e per gli utenti finali, che hanno, a questo
punto, motivazioni d’acquisto più... garantite.
AZIENDA:
S. Pedrino di Vignate (MI)
MASTER MUSIC
02 95360396
Yamaha
per i bambini
Domenica 6 giugno, alle ore 17.30 presso il Parco Novi di Modena si terrà lo Junior Original Concert.
Si tratta di un evento durante il quale
bambini fino a 15 anni di età che hanno seguito il Sistema Didattico Musicale Yamaha, eseguono in pubblico le loro
composizioni originali.
Il Sistema Didattico Musicale Yamaha, nato in Giappone nel 1954 e sviluppatosi in Italia dal
1971, è un metodo innovativo diffuso in tutto il mondo e appositamente studiato per avvicinare i bambini in età prescolare al mondo
della musica, adattandosi al loro ritmo di crescita psicofisica.
Creato nel 1972 dal presidente della Yamaha Music Foundation di
Tokyo, il Junior Original Concert si è sviluppato internazionalmente
seguendo l’espansione del Sistema Didattico Musicale Yamaha e
ha portato nei trentadue anni di attività al pubblico di tutto il mondo il piacere di fare musica. Non a caso, i piccoli compositori del
JOC sono stati meritatamente soprannominati “Giovani Ambasciatori della Musica”.
AZIENDA:
Lainate (MI)
YAMAHA ITALIA
www.yamaha.it
17
Dalle Aziende
Exhibo lancia i nuovi
Sennheiser Evolution Wireless
Sennheiser, leader mondiale
nella produzione di microfoni
e radiomicrofoni, ed è distribuita in Italia da Exhibo.
L’azienda, presente sul mercato con un catalogo in grado
di rispondere a tutte le necessità di ripresa microfonica,
presenta quest’anno la nuovissima serie Evolution Wireless Second Generation (EW
G2 second generation).
La nuova gamma, che conta tre famiglie denominate
rispettivamente 100, 300 e
500, introduce molti miglioramenti sia sotto il profilo tecnico che operativo. Come primo
punto, i nuovi modelli fanno
registrare un rapporto s/n decisamente migliore. A questo
si aggiunge una maggiore autonomia delle batterie, resa
possibile dall’adozione di due
batterie stilo alcaline o ricaricabili Ni-mH). I nuovi modelli,
che sono più protetti contro
l’intermodulazione, garantiscono una ricezione più pulita grazie all’ampio margine
(8 dB) verso le interferenze, e
adottano una finestra di lavoro a 36 MHz, che consente di
avere fino a 20 canali simultanei per finestra e fino a 5 finestre contemporaneamente.
I ricevitori e i trasmettitori tascabili sono più compatti del
30 per cento, mentre i modelli con display retroilluminato
possono contare su di uno
schermo più ampio, che, in alcuni casi, è a due colori.
I ricevitori sono infine dotati
di funzione Auto-scan per la
ricerca automatica delle fre-
quenze disponibili, di equalizzatore e della funzione Pilottone squelch, che permette di
“vedere” sia la frequenza che
il segnale di controllo.
Nonostante il gran numero di
miglioramenti introdotti, i nuovi modelli della serie EW G2
mantengono un prezzo molto
vicino a quello dei loro predecessori. Un dato, questo, che
conferma la tradizione in base
alla quale i sistemi di microfoni radio Sennheiser offrono un
rapporto qualità/
prezzo ineguagliabile.
La serie EW
100 G2 offre kit
preallestiti in differenti confezioni, nell’intento di fornire
una serie di soluzioni “chiavi
in mano” che non richiedono
una grossa esperienza tecnica. L’ottima qualità costruttiva e i costi contenuti rappresentano sicuramente due argomenti di vendita vincenti,
attraverso i quali è possibile
raggiungere il grande pubblico
di utenti che desiderano un
prodotto di alto livello ma che
non hanno grosse disponibilità economiche.
I kit preallestiti sono una caratteristica comune anche
alla serie EW 300 G2, che
rappresenta il top di gamma
Sennheiser. I “pacchetti”, che
comprendono anche alette di
montaggio a rack, sono però dedicati a un’utenza diversa, costituita da cantanti e
speaker professionisti e da
service audio. I radiomicrofoni della serie 300 sono infatti particolarmente indicati
per tutti gli usi professionali e per presentazioni
e grandi eventi dove si
richiede un livello di qualità superiore.
Appartiene a
questa famiglia anche il
sistema di
monitoraggio in ear EW
IEM 300 G2.
La serie EW 500 G2 è pensata per un uso esclusivamente professionale e offre
quindi solo componenti separati. I prodotti di questa serie
sono pensati per operatori e
professionisti qualificati, vale
a dire per quel tipo di clienti
che pianificano l’acquisto di
un sistema abbinando trasmettitori e ricevitori diversi
in base alle proprie esigenze.
I modelli della serie EW 500
G2 sono tantissimi, diversificati per caratteristiche ma
accomunati da una qualità indiscutibile.
Oltre ai ricevitori singoli in
diversity e ai ricevitori portatili, nella serie 500 si può
trovare anche il ricevitore
doppio in diversity con splitter attivo incorporato (EW
550 G2).
AZIENDA:
Monza (MI)
EXHIBO
www.exhibo.it
La MIAC aiuta le scuole canadesi
Il presidente della MIAC (Music
Industries Association of Canada),
Ron Larcombe, ha annunciato l’organizzazione, in collaborazione con
Yamaha, di un Gala dedicato ad Oscar Peterson
e finalizzato alla raccolta fondi a sostegno dei
progetti della Coalition for Music Education.
La Coalition for Music Education è un’associazione no-profit nata nel 1992 per promuovere
e difendere l’insegnamento della musica nella
scuola canadese. Il suo obiettivo principale è
la creazione delle condizioni economiche e politiche perché ogni studente canadese abbia la
possibilità di accedere ad un programma didattico che comprenda una proposta musicale di
qualità.
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Il concerto si terrà il 21 Agosto al
Living Arts Centre di Mississauga
al termine del messaggio di benvenuto con il quale Larcombe inaugurerà la MIAC 2004, la Fiera canadese di settore. L’evento, durante il quale si celebreranno
il trentacinquesimo anniversario della Yamaha
Canada Music Ltd., il settantacinquesimo dei
rapporti diplomatici fra Canada e Giappone e il
cinquantesimo anniversario dei Corsi Musicali
Yamaha, sarà anche occasione per l’attribuzione di un premio speciale ad Oscar Peterson.
Per informazioni ci si può rivolgere al sito Internet della MIAC (www.miac.net) o
al sito della Coalition for Music Education
(www.weallneedmusic.ca).
Yamaha cerca nuovi Promoter
Yamaha Musica Italia S.p.a. ricerca su tutto il territorio nazionale
Promoter/Dimostratori di tastiere, ambosessi.
Requisiti necessari:
• Ottime capacità musicali
• Conoscenza tecnica ed esperienza live su tastiere elettroniche con arrangiamenti
• Conoscenza dei principali software musicali
• Attitudine ai rapporti interpersonali
• Buone capacità di vendita
• Automunito/a e disponibile ad operare anche al di fuori
della propria regione di residenza.
Si prega di inviare dettagliato curriculum via e-mail
([email protected]) o via fax
(02.9370956) all’attenzione della Divisione EKB, indicando l’autorizzazione al trattamento dei dati personali
(D. Lgs 196/2003).
Nuovi titoli per lo studio
Fra le molte novità presentate da Carisch
questa primavera ci sono anche molti volumi che propongono un approccio “morbido”
allo studio dello strumento musicale.
Così, accanto alla simpatica antologia di
musiche disneyane per pianoforte di cui
vediamo la copertina qui a fianco, entrano
nel catalogo dell’editore milanese anche
due raccolte pianistiche rispettivamente
per pianoforte solo (curata da Piero Rattalino) e per pianoforte a quattro mani (curata da Franco Concina). Mentre quest’ultima propone una panoramica di brani
antichi e moderni in versione facilitata, l’antologia di Rattalino propone brani del repertorio
classico e jazz dei quali è stata curata in
modo particolare la diteggiatura. La nuova
revisione propone un approccio più “morbido”, meno legato alle regole di diteggiatura ma più attento alla comodità della mano e alla trasmissione delle informazioni
fondamentali relative al tocco da utilizzare
in ogni contesto musicale. È pertanto particolarmente indicata per tutti coloro che si
avvicinano al pianoforte per un puro piacere personbale, che
amano il repertorio tradizionale ma che non desiderano percorrere l’iter di studio accademico. Il pianoforte non è però l’unico
strumento che beneficia delle attenzioni del settore didattico
di Carisch. L’editore presenta infatti anche il volume “Clarinettista autodidatta”, che, attraverso una semplice ma puntuale
guida progressiva, copre tutti i concetti di base della tecnica
esecutiva del clarinetto e offre anche un primo,
semplice repertorio di brani famosi a chi vuole
cimentarsi con questo strumento senza necessariamente prendere lezioni. Da consigliare a
principianti e appassionati in vista di una “crescita” che dovrà essere necessariamente nutrita di ulteriori acquisti... editoriali.
AZIENDA:
S. Giuliano Milanese (MI)
CARISCH
www.carisch.com
La Direzione e la redazione di Dismamusica Magazine si uniscono al generale cordoglio per la
scomparsa di Antonio Carlo Monzino Sr., imprenditore, liutaio e mecenate, padre di Antonio Monzino jr. Presidente dell’associazione Dismamusica. A lui e alla grande famiglia Monzino si estenda il pensiero di “condoglianza” che
l’intero mercato italiano ha voluto esprimere quando si è diffusa la notizia, come è doveroso fare quando bisogna sostare in silenzio per ricordare il passaggio di un grande.
DISMAMUSICA MAGAZINE MAGGIO 2004
Roland FR-7 / FR-5
V- Accordion
La fisarmonica ha cambiato il corso della storia, perché ha
contribuito ad avvicinare alla musica un gran numero di persone.
Per secoli, nel corso della sua diffusione, questo strumento
ha conosciuto progressive modifiche per potersi adattare alle
esigenze musicali specifiche di ciascuna regione: dall’Italia alla
Germania, dalla Francia all’Argentina, passando per l’America.
Proprio a causa di queste differenze, la fisarmonica non è mai
diventata uno strumento musicale “standardizzato”, tant’è
che, nonostante la sua straordinaria trasportabilità, i suoi
complessi meccanismi non hanno mai potuto comunicare
facilmente con il mondo digitale.
Oggi, grazie alla tecnologia di modellazione sonora allo stato
dell’arte di cui dispone, Roland spalanca agli appassionati del
mantice l’orizzonte delle straordinarie possibilità garantite
dal nuovo protagonista del palco: il V- Accordion.
Roland Italy spa - Viale delle industrie, 8 - 20020 Arese MI
tel. 02 937781 fax 02 93581312
www.roland.it - [email protected]
FBT
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