di Massimiliano Toni Orfeo a baRock opera di Massimiliano Toni Il 24 Febbraio 1607, l’effetto prodotto dalla prima esecuzione della Favola di Orfeo di Alessandro Striggio, con musica di Claudio Monteverdi, fu cosa per noi difficilmente immaginabile se paragonato ad una rappresentazione contemporanea di musica classica o lirica, anche di grande successo. L’espressività delle dissonanze, l’arte della variazione, i profondi contrasti tra le sezioni, lo stile rubato ed i potenti cori – ora ritmici, ora omofonici, ora nel più alto stile contrappuntistico – avranno investito il selezionato pubblico della corte dei Gonzaga, che ebbe, fin dalle prime note, la certezza di trovarsi di fronte a qualcosa di inaudito. Una emozione provata probabilmente solo dalle persone che hanno assistito alla prima esecuzione del Pierrot Lunaire di A. Schoenberg o del Bolero di M. Ravel; un’emozione come quella di Miles Davis quando, nella sua autobiografia, descrive la prima volta che ascoltò dal vivo Charlie “Bird” Parker e Dizzie Gillespie; ancora qualcosa paragonabile allo stupore di George Martin quando John Lennon suonò per la prima volta Strawberry Fields Forever, oppure all’impatto del finale del Don Giovanni di Mozart alla prima praghese del 1787. Ho immaginato mille volte me stesso di ritorno da un negozio di dischi con l’appena uscito In the Court of the Crimson King (1969), primo long playing dei King Crimson, oppure Fox-Trot (1972) dei Genesis, metterlo sul piatto e ascoltare la potente introduzione di Watcher of the Skies per la prima volta: così si saranno sentiti gli ascoltatori della prima dell’Orfeo in quell’ormai lontano 1607! Come affrontare oggi una esecuzione de L’Orfeo di Monteverdi alla luce di questa consapevolezza, con nelle nostre mani la sola partitura? Come svuotare le nostre orecchie e la nostra memoria musicale affinché quella musica suoni ancora nuova e rivoluzionaria come era? L’opera in musica era nel 1607 agli albori: l’Euridice di Jacopo Peri (1600), eseguita in occasione delle nozze di Maria de’ Medici con Enrico IV di Francia, è considerata la prima opera della storia. Claudio Monteverdi, presente all’esecuzione, espresse in seguito le sue perplessità: trovava la musica limitata nella sua potenza espressiva dall’assunto teorico – dimostrare la superiorità della monodia e del recitar cantando sulla polifonia – un assunto troppo castrante per la spontaneità dell’ispirazione musicale. La sua risposta fu L’Orfeo, stupefacente primo esperimento del compositore cremonese nel nuovo genere rappresentativo. La lettura delle fonti antiche riempie di entusiasmo perché ci fornisce alcuni mezzi per riportare a nuova vita un repertorio che sembrava destinato esclusivamente ai libri di storia della musica. Ciononostante nessuna esecuzione moderna offre al pubblico quello che mi immagino fu l’impatto della “nuova musica”, quando essa era musica contemporanea. Come è mai possibile che nessun concerto di musica antica emozioni e comunichi con il pubblico come un qualsiasi concerto rock/pop? Tutto questo nonostante l’estrema bellezza dei testi e la maestria dei compositori! Il progressive-rock ha avuto un ruolo fondamentale nella mia formazione musicale ed ha ispirato la mia scelta di vita come musicista di musica antica più dei miei lunghi e regolari studi classici. Oggi, dopo 15 anni di esperienza, ed all’inizio della mia carriera come direttore, trovo i risultati raggiunti non soddisfacenti, nonostante il coinvolgimento e l’alto livello tecnico di cantanti e musicisti. È quindi per “disperazione” che voglio spingermi oltre ed affrontare l’esecuzione dell’Orfeo accostando gli strumenti antichi agli strumenti elettrici, le percussioni e la batteria ai liuti, il lirone alle tastiere, il basso elettrico alle tiorbe e le chitarre acustiche a quelle elettriche, arrangiando alcune parti dell’opera nello stile che più amo. L’ispirazione per Orfeo a baRock opera è nata al Festival de Aix-en-Provence 2007, dove lavoravo come assistente all’Orfeo diretto da René Jacobs con la regia e le coreografie di Trisha Brown. Durante le interminabili prove sceniche mi sono trovato spesso a giocare con il materiale musicale, arrangiandolo estemporaneamente in uno stile moderno che ha sorpreso cantanti e danzatori. Da qui l’idea, nata insieme a Carlos Gonzàlez, di allargare a tutta l’opera l’esperimento alternando sezioni eseguite con strumenti elettrici a sezioni eseguite con strumenti antichi. L’esecuzione di Orfeo a baRock opera al Festival de musica Antigua de Gijon nel 2009 ha trasformato un’intuizione in un progetto per una produzione teatrale completa. Non pretendo che Claudio Monteverdi sia d’accordo, ma sono sicuro che saprebbe riconoscere la passione che ispira l’esperimento, una passione tutta accesa dalla grandezza della sua musica. Massimiliano Toni Massimiliano Toni, nato a Roma, si diploma in Organo e Composizione Organistica al Conservatorio “Santa Cecilia” della sua città. È vincitore della X e XII edizione del Concorso Nazionale Organistico di Noale. Prosegue gli studi di clavicembalo, basso continuo, musica da camera ed improvvisazione presso la Schola Cantorum Basiliensis. Presso la stessa scuola ha lavorato come accompagnatore e poi ha diretto la classe di Opera nel 1997-98. Dopo aver collaborato con la formazione cameristica Arcadia, inizia la sua carriera lavorando per le seguenti istituzioni: Théatre Royal de la Monnaie; Le Théatre de la Place Liège; Innsbrucker Festwochen der alten Musik; Festival des Artes et Musique Baroque de Tarentaise; Chamber Symphony Stiftung; Teatro de la Zarzuela; Maggio Musicale Fiorentino; Arena Sferisterio; Antwerpen Theatre; Festival Mozart - La Coruña; Festival “A Vagheggiare Orfeo”; Academia Montis Regalis; Oratorio del Gonfalone; Orquesta Sinfonica de Tenerife; Nationale Reisopera; Istituto Italiano di Cultura (Bucarest); Istituto Italiano di Cultura (Paris); Haendel Festival; Staatsoper Berlin; Komischeoper Berlin; Theater An der Wien; Hamburgische Staatsoper; Feldkirch Festival; Grand Theatre de la Ville de Luxembourg; Rundfunk Orchester Berlin; Theatre des Champs Elysees; Teatro Coccia; Festival d’Opera baroque de Beaune; Oper Frankfurt; Akademie fuer die alte Musik Berlin; Festival d’Aix-en-Provence; As.Li.Co.Teatro Sociale di Como;Teatro Verdi di Trieste; Den Norske Opera-Oslo; Festival de Musica Antica de Gijon. Si è esibito in numerose sale da concerto tra le quali ricordiamo: Berlin Philarmonie (Berlin), Barbican Hall (Londra), Lincon Centre (New York), Theatre des Champs Elysees (Paris), Palais des Beaux Arts (Bruxelles), Palau de la Musica (Valencia), Sala Verdi del Conservatorio (Milano), Accademia di Santa Cecilia – Città della musica – sala grande (Roma), Konzerthaus (Freiburg). Ha registrato per etichette come: Harmonia Mundi France, Harmonia Mundi Deutschland, Opus 111, Naive, Audiophile Sound. Ha cominciato la sua attività nel 1997 come assistente di Alessandro De Marchi, con il quale ha lavorato regolarmente fino al 2003. È stato assistente ed ha collaborato con direttori d’orchestra quali Alberto Zedda, Jesùs Lopez-Cobos, Victor Pablo Perez, Attilio Cremonesi, Konrad Junghaenel, Ivor Bolton. Dal 2003 al 2007 è stato assistente di René Jacobs, con il quale ha collaborato per le seguenti produzioni: La Calisto ed Eliogabalo di F. Cavalli, Il ritorno di Ulisse in patria, Vespro della Beata Vergine, Orfeo di C. Monteverdi, Messiah, Saul e Giulio Cesare in Egitto di G.F. Händel, Don Chisciotte in Sierra Morena di F. Conti. È direttore dell’ensemble La Terza Prattica, con il quale ha eseguito: · Effetto Venezia · Et in Arcadia ego, ovvero il Guercino tra sacro ed arcano · Mozart e Novara, processo ad una lettera · In Tympano et Sono · Les Liaisons Dangereuses · L’incoronazione di Poppea, studio per 5 cantanti ed un attore · BaroccArmonica, concerto inusuale per lirica antica Ha diretto l’intermezzo La Serva Scaltra, di J.A. Hasse al Teatro Coccia a Novara (DVD pubblicato da Kiccomusic 2007), La Diana Schernita di G. Cornacchioli al Teatro Jovellanos a Gijòn, Spagna e Così fan tutte di W.A.Mozart al Teatro Sociale di Como As.Li.Co., con più di 80 rappresentazioni nei maggiori teatri italiani (progetto Operadomani), il Combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi, all’Oslo Opera House. Ha ideato e curato l’arrangiamento di Tetraktys, ovvero La Prima età del Mondo, un nuovo balletto ispirato al lavoro teatrale di Marivaux La Disputa con musica di Georg Friedrich Händel, andato in scena al Teatro Verdi di Trieste nella stagione 2008/2009. È stato professore invitato di basso continuo presso il Dipartimento di Musica Antica dell’E.S.M.U.C. di Barcellona, è docente fondatore della Nuova Fabbrica dell’Opera Barocca ed è Direttore Artistico del Civico Istituto Musicale Brera di Novara. Tra il 2008 e il 2009 compone Orfeo:a ba-Rock opera, nuovo arrangiamento dell’Orfeo di Claudio Monteverdi. L’ardito esperimento viene presentato in prima assoluta al Festival di Musica Antica di Gijon in Spagna con grande successo di pubblico e di critica. Nel frattempo Orfeo: a ba-Rock opera è diventato un progetto del Comune di Novara. Massimiliano Toni è impegnato, nella promozione dello spettacolo che vedrà come protagonista il sopranista/tenore polacco Jacek Laszczkowski. www.laterzaprattica.it/massimilianotoni Jacek Laszczkowski Nasce il 28 Marzo del 1966 a Szczuczyn in Polonia. Inizia i suoi studi musicali con il clarinetto a Bialystock (Polonia) e prosegue con il canto, studiando come tenore, all’Accademia di musica Fryderyk Chopin di Varsavia; durante i suoi studi è vincitore di due borse di studio del Ministero delle Arti e della Cultura e si diploma con lode nel 1991. Debutta nell’opera lirica quando era ancora studente: nel 1989 canta Pedrillo nel Die Entführung aus dem Serail di W.A.Mozart all’Opera da Camera a Varsavia, un anno dopo è a Vienna dove, alla Wiener Kammeroper, canta Ernesto nel Don Pasquale di G. Donizetti. Nel 1991 vince il terzo premio al Concorso internazionale di Vercelli dedicato a Rossini e nel 1992 canta alla prima assoluta dell’Ermione di G. Rossini alla Queen Elizabeth Hall di Londra (evento registrato e trasmesso dalla BBC 3). Nel 1993 è finalista al Concorso Internazionale di Canto di Toulouse e un anno dopo (1994) canta Mitrane nella Semiramide di Rossini, diretta da Roger Norrington, al Rossini Opera Festival di Pesaro, dove in seguito studia alla Accademia Rossiniana. Nel 1995 canta alla prima assoluta dell’opera di S. Mercadante Caritea, Regina di Spagna (Festival della Valle d’Itria) - l’opera è registrata su cd – e nel 1996 debutta alla Scala di Milano nell’opera The Gambler di S. Prokofiev. Nel 1997 debutta a Varsavia come soprano-controtenore in Zenobia di J.A. Hasse nel ruolo di Mitrane e nel 1999 canta Tirinto nell’Imeneo di G. F. Händel e, sempre a Varsavia, nell’oratorio di A. Scarlatti Amor Sacro e Amor Profano. Nel 2000 Michel Plasson invita Jacek per cantare i Carmina Burana di C. Orff con l’Orchestre National du Capitole di Toulouse. Nel 2001 si esibisce con successo in Francia: Parigi (Opéra Comique, Theatre des Champs Elysees, Salle Pleyel), Nizza (dove canta Tony in West Side Story di L. Bernstein) e Tourcoing (dove canta Cesare nell’opera Catone in Utica di A.Vivaldi diretta da Jean-Claude Malgoire). Nello stesso anno debutta, sul palcoscenico della Bayerische Staatsoper a Monaco di Baviera come Nerone ne L’incoronazione di Poppea di C. Monteverdi, diretta da I. Bolton. Appare anche come ospite d’onore per il New Year’s Eve ancora alla Bayerische Staatsoper, dove canta il Conte Orlofsky nel Fledermaus di J. Strauss, nello stesso anno due prime mondiali in Polonia lo vedono protagonista: Ignorant i szaleniec di P. Mykietyn e Tattooed Tongues di M. Padding, quest’ultima in scena al Gran Teatro di Varsavia. Nel febbraio 2002 canta ancora il Conte Orlofsky sotto la bacchetta di Zubin Mehta. Nel 2003 canta Armindo nella Rosmira fedele di A. Vivaldi a Nizza e nel 2005 ancora Nerone ne L’Incoronazione di Poppea di C. Monteverdi ad Amburgo (Hamburgische Staatsoper), a Monaco (Bayerische Staatsoper) e a Parigi (Opéra de Paris – Palais Garnier). Tra il 2006 e il 2009 Jacek Laszczkowki si esibisce con grande successo su molti palcoscenici europei: canta Teseo nel Teseo di G. F. Händel (Potsdam e Londra), ancora Nerone ne L’Incoronazione di Poppea di C. Monteverdi (Amburgo, Monaco e Vienna), Oberon nel Midsummer Night’s Dream di B. Britten (Amburgo), Anfione nel Niobe Regina di Tebe di A. Steffani (Schwetzingen e Bonn), Giustino nel Giustino di G. Legrenzi (Luxembourg), Adschib ne Upupa und der Triumph der Sohnesliebe di H.W. Henze (Dresda). Jacek collabora con l’agenzia parigina Opera et Concert, una delle più prestigiose al mondo. È presente costantemente sui palcoscenici europei in paesi come Spagna, Italia, Francia, Olanda, Portogallo, Belgio, Austria, Germania, Regno Unito, Danimarca, Croazia e Slovenia, così come negli USA dove è stato protagonista di numerose apparizioni alla radio e in televisione come ospite d’onore. Ha anche recitato il ruolo del protagonista nel film televisivo The Soul Sings (1996) diretto da Krzysztof Zanussi ed è apparso nel film Our God’s Brother (1997) di Zanussi e in Ono diretto da Malgorzata Szumowska (2004). Nel 2003 la rivista tedesca Opernwelt lo seleziona come Cantante dell’Anno e nel 2006 la TV franco-tedesca ARTE realizza e trasmette una prospettiva a lui interamente dedicata intitolata Die Stimme des Himmels diretta da Peter Schlögl. Jacek preferisce definire la sua voce in falsetto come soprano, infatti possiede un timbro contro-tenorile molto acuto che gli permette di cantare ruoli del repertorio barocco scritti per i castrati soprano. Distribuzione Distribuzione ORFEO, tenore/soprano Jacek Laszczkowski EURIDICE/LA MUSICA, soprano LA MESSAGGERA/LA SPERANZA, mezzosoprano PROSERPINA/NINFA, soprano PRIMO PASTORE/ PRIMO SPIRITO, tenore SECONDO PASTORE/SECONDO SPIRITO, tenore TERZO PASTORE, controtenore APOLLO, tenore CARONTE, basso PLUTONE, basso CORO DI NINFE E PASTORI, CORO DI SPIRITI, 3 soprano, 2 mezzosoprano, 1 controtenore, 4 tenori, 2 baritoni, 4 bassi Cambridge baRock Voices maestro del coro, Elisabeth Fleming Alcuni ruoli solistici minori saranno ricoperti da membri del coro. Organico Organico BAND Stefano Pierini chitarra elettrica, chitarra 12 corde Rino de Patre chitarra acustica, chitarra elettrica, chitarra classica Massimiliano Toni tastiere Luca Ripanti basso elettrico Nicola Stranieri batteria Pedro Estevan percussioni ENSEMBLE LA TERZA PRATTICA: Orchestra Peter Spissky, Bjarte Eike, Guadalupe del Moral, Renata Spotti, Barbara Altobello, Claudia Combs violini Luigi Magiocavallo, Alice Bisanti, Pietro Meldolesi, Ottavia Rausa viole Thomas Pitt, Marlise Goidanich violoncelli Nicola Barbieri, Luca Marzetti contrabbassi Christoph Ehrsam, Maria De Martini flauti a becco Basso Continuo Josep Maria Martì Duran tiorba, chitarra barocca Eduardo Eguez ceterone*, chitarra barocca Sabina Colonna Preti lirone, viola da gamba Santiago Pereira Buscema organo, clavicembalo Massimiliano Toni clavicembalo Sax Antiqua Antonio Felipe sax soprano, direttore Pablo de Coupaud, Victor Manuel Mansilla sax soprano Israel Bajo, David Rubio sax alto Sergio Diaz-Ropero, Angel Luis Valbuena sax tenore Francisco Cabanillas, Daniel Duràn sax baritono * strumento creato dal liutaio Carlos Gonzalez Calvo appositamente per Orfeo a baRock opera Stefano Pierini Rino De Patre Chitarra elettrica, chitarra a 12 corde Chitarra acustica, chitarra elettrica, chitarra classica Nato nel 1971, ha studiato chitarra classica con Franco Cavallone e chitarra jazz con Mario Petracca e Ludovico Vagnone. Come free lance ha collaborato con numerosi artisti sia in ambito jazz che pop. Successivamente si diploma in composizione con Gilberto Bosco presso il Conservatorio ‘G.Verdi’ di Torino, e dal 2005 al 2009 riceve una Borsa di Studio per la composizione dal’Associazione per la Musica Desono. Ha studiato con Luca Francesconi e si è perfezionato con Fabio Nieder come allievo ospite presso il Conservatorio Reale di Amsterdam. Le sue composizioni sono state premiate e menzionate in alcuni concorsi tra cui il 4° Concorso Internazionale di composizione Euritmia (Povoletto-Udine), il concorso EstOvest 2006 (Torino), Premio Valentino Bucchi 2009 (Roma) ed è stato finalista in diversi concorsi quali il Mauricio Kagel 2010 dell’Universität für Musik und Darstellende Kunst di Vienna e il G.B.Viotti 2009 di Alessandria. La sua musica è stata eseguita in festival italiani ed internazionali come Muziekgebouw Aan’t Ij (2011, Amsterdam) MiTo Settembre Musica (2005, 2007 e 2009 Torino), Settimane Musicali di Stresa (2006, Stresa), Seattle Chamber Players Season (2009, Seattle), 1st International Bassetthorn Festival (2009, Kandern, Germany), 2° Biennale Internazionale di Musica Contemporanea 2010 (Koper, Slovenia), Milano Musica 2010. È entrato a far parte del centro per la musica elettronica AGON Arsmagnetica invitato da Luca Francesconi e nel Febbraio 2009 gli è stata commissionata una composizione di musica elettronica per l’inaugurazione della mostra ‘Futurismo 1909-2009.Velocità + Arte + Azione’ a Palazzo Reale in Milano. Alcune delle sue composizioni sono state trasmesse da Radio Rai3, Radio4 Holland e dalla Radio Televisione Slovena e attualmente sta preparando composizioni che saranno eseguite in alcuni festival italiani ed esteri. Dal 2010 è insegnante di Composizione presso la “Scuola Civica di Musica” di Torino, consulente presso l’Archivio dell’Orchestra nazionale della Rai e collabora regolarmente come consulente con la casa editrice Ricordi nella Sezione di Musica Contemporanea. www.myspace.com/stefanopierini Rino De Patre si diploma in chitarra classica al conservatorio dell’Aquila. Dopo essersi specializzato in chitarra jazz e aver suonato in gruppi, duo o solo, repertori tra i più vari (classici, pop, funky, jazz/rock e fusion), sei anni fa si trasferisce a Milano dove inizia a crescere in lui la vocazione per la composizione. Scrive numerosi brani eseguiti per chitarra “sola” e compone ed esegue numerose colonne sonore per rappresentazioni teatrali. Circa un anno fa raccoglie alcuni di questi brani, in ordine cronologico di composizione, in un CD, sua opera prima, dal titolo The Dawn From My Heart pubblicato dalla casa discografica Dodicilune. Lo stile compositivo di Rino De Patre è uno stile sui generis ed ogni paragone poco si adatta alla sua musica che tuttavia trova profonde radici sia nei grandi compositori classici (J. S. Bach, Händel,Villa Lobos, Verdi), sia in diversi generi musicali (bossanova, tango, jazz, latin, pop, etnico). Per il suo primo lavoro, che ha raccolto numerosi consensi, Dominic Miller (chitarrista di Sting) scrive la presentazione. Lo stesso Miller, che parteciperà a The Sound Of Rainbow, suo prossimo CD scrive: “It’s rare to come across a guitar album that is as important compositionally as it is in performance. Rino is an artist who has achieved both with this work. I highly recommend this album not only to guitarists, composers, and musicians, but more importantly to music lovers”. Rino De Patre vanta prestigiose collaborazioni con molti artisti tra i quali: Fedele Boccassini, Mario Castelnuovo, Giò Di Tonno, Gianna Nannini, Phillys Bradford, Wilma Goich, Piero Focaccia, Gino Latilla & Carla Boni, Harsh & Mellow, Leone di Lernia, Kisito, Euritmìa, Hiroshima Mon Amour, Romans, Piero Mazzocchetti, Goran Cuzminac, Andrea Maja. www.rinodepatre.com Luca Ripanti Nicola Stranieri Basso Elettrico Batteria Luca Ripanti è un polistrumentista. Inizia i suoi studi musicali con il flauto, diplomandosi con Barbara Klein presso il Conservatorio di Alessandria e frequentando in seguito alcune prestigiose masterclass internazionali. Dopo aver suonato in parecchie formazioni cameristiche, nonché aver collaborato con diverse orchestre liriche e sinfoniche, ha intrapreso lo studio dello strumento barocco, perfezionandosi per quattro anni presso gli “International Summercourses for Harpsichord” di Oporto grazie ad una borsa di studio della Comunità Europea. Ha suonato come solista con ensembles di musica antica e in numerose formazioni da camera in Italia, Germania, Francia, Belgio, Spagna, Portogallo e Tunisia, e inciso due cd con cantate di G. P. Telemann e J. S. Bach. Ha recentemente registrando un cd con le 4 sonate “autentiche” di J. S. Bach. Ha tradotto e pubblicato l’edizione moderna italiana del Saggio sul Flauto Traverso di Johann Joachim Quantz (1752), dei tre Trattati di Francesco Geminiani sul violino (1748-1751) e dell’Interpretazione della musica dei secoli XVII e XVIII di Arnold Dolmetsch, pubblicati in Italia da Rugginenti Editore, Milano. Luca Ripanti è un finissimo musicista di estrazione classica che ha da poco pubblicato un singolare cd nel quale suona tutti gli strumenti: Genesis Fluted è un album nel quale ripropone i migliori brani dei Genesis degli anni ’70. Una versione sui generis, un po’ distante dalle operazioni compiute dalle cover bands, che ha suscitato notevole attenzione tra gli addetti ai lavori. Ancora una volta emerge una testimonianza della grande eredità lasciata dai Genesis e dalla loro musica, della quale Ripanti ha affrontato la complessità e le particolarità. È segretario artistico dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Suona una copia di un flauto di G. A. Rottenburgh (Bruxelles 1703-1768) costruita ad Innsbruck da Rudolf Tutz. Nicola Stranieri ha iniziato gli studi a Novara con Angelo Visconti, studiando in seguito con Enrico Lucchini e Tullio De Piscopo. Prosegue poi da autodidatta, facendo tesoro da un lato dell’assiduo ascolto e dall’altro della frequentazione dei tanti musicisti con i quali ha avuto il piacere di suonare. Ha partecipato a diversi seminari tenuti da importanti musicisti come Peter Erskine, Enrico Rava e John Riley. Svolge un’intensa attività concertistica suonando in importanti jazz clubs e partecipando a diverse rassegne e festivals in varie città italiane e straniere, tra cui: MITO Settembre Musica, Padova Jazz,Villa Celimontana (Roma), La casa del Jazz (Roma), Blue Note Milano, Torino Jazz Club, Musica sulle Bocche, Iseo Jazz, TanJazz (Tangeri/Marocco), III° Convention Francaise de la Flute (Paris), Shkodra Festival (Albania), Fano Jazz On The Sea, Eventi in Jazz, Le Vie del Suono, Novara Jazz, Ubi Jazz, AH-UM Milano Jazz Festival, Gallarate Jazz Festival, Euro Jazz Festival d’Ivrea,Varese in Jazz, Brianza Open Jazz,Versilia Jazz Festival, Sonvico in Jazz (Svizzera), Piemonte in Musica, Nuovi Territori tra Jazz e Musica Europea, Sestri Jazz, Segni in Jazz, Pineto Accordion Jazz Festival, Terra del Sole, Girifalco Jazz Festival, etc. Ha inciso in questi anni 30 cd con varie formazioni di cui 3 come co-leader. Concerti in Francia, Svizzera, Albania, Marocco, Kenya, Malta. Annovera prestigiose collaborazioni in concerto ed in studio con numerosi musicisti jazz, italiani e stranieri, di fama internazionale: Ralph Alessi, Bill Carrothers, Mat Maneri, Gianni Basso, Enrico Rava, Chris Collins, Franco Cerri, Garrison Fewell, Arrigo Cappelletti, Claudio Fasoli, Carlo Actis Dato, Bruno De Filippi, Barbara Casini, Gianni Coscia, Bebo Ferra, Ares Tavolazzi, Paolo Paliaga, Luis Agudo, Andrea Pozza, Rosario Bonaccorso, Andrea Dulbecco, Mauro Negri, Giulio Visibelli, Alberto Mandarini, Bob Mover, Michael Rosen, Paolo Dalla Porta, Max De Aloe, Riccardo Fioravanti, Paolo Alderighi, Alfredo Ferrario,Yuri Goloubev, Simone Guiducci, Fausto Beccalossi e molti altri. È stato insegnante di batteria al ‘Civico Istituto Musicale Brera’ di Novara e alla scuola di musica “A. Toscanini” di Verbania. Ha collaborato all’insegnamento presso il “Centro Teatro Attivo” di Milano. Attualmente svolge attività didattica presso la “Scuola di Musica Dedalo” di Novara dove coordina la sezione di jazz e musica moderna. www.nicolastranieri.it Allestimento Scenico Brevi cenni sull’allestimento scenico Di Jean Paul Carradori L’allestimento scenico di Orfeo a baRock opera mira ad una estrema semplicità, che lo rende impiantabile in qualsiasi teatro o spazio rappresentativo. Al contempo lo sfruttamento dei mezzi tecnologici oggi a disposizione e l’abilità dello scenografo nel “creare” le ambientazioni della storia, lo rendono di forte suggestione ed impatto sul pubblico. Uno spazio a ferro di cavallo su tre livelli e tre schermi, sospesi e mobili, si stagliano su uno sfondo in PVC a colonne di luce. Lo spazio assume qualsiasi forma con l’aiuto di proiezioni e di un disegno luci non decorativo ma narrante, anticipatore di luoghi ed atmosfere che verranno. Il risultato a cui miriamo è quello della rappresentazione teatrale sempre al limite del surreale, che si trasforma continuamente in concerto rock e viceversa. In questo modo si è liberi di entrare ed uscire dalla drammaturgia dell’Orfeo liberandolo da ogni schema. Un aspetto tecnico importante è quello audio. Saremo molto lontani dalla moltitudine di decibel scaraventata sul pubblico in un concerto rock, sia in teatro che, in scala molto più grande, in spazi aperti. La nostra amplificazione tenderà al minimo volume possibile, ad un equilibrio tra baRock ed esecuzione con strumenti storici: il tipo di arrangiamento necessita grande trasparenza ed intellegibilità. Orfeo a baRock opera, si pone, sia da un punto di vista scenografico ed illuminotecnico, sia da un punto di vista della cura dell’audio, anche come “evento” tecnologico, oltre che artistico. Jean Paul Carradori Studi: D.A.M.S. Università Bologna P.R.O.G.E.A.S. Università di Firenze Light designer produzione Rai/Premiere “2012”con Roberto Giacobbo (VOYAGER) tour teatrale 2011-2012 Light designer produzione Rai/Premiere tour teatrale “Melevisione”(2009-2010) Direttore tecnico e light designer presso Fondazione Teatro Coccia di Novara (stagioni liriche 2004-2011) Light designer “Rigoletto” Teatro Astru Malta 2009 Light designer Stagione 2009 Festival Pucciniano Torre del Lago (Tosca, Manon, Boheme, Turandot) Direttore tecnico e light designer Stagioni liriche 2007-2010 Teatro Sociale di Mantova Direttore tecnico e light designer “Compagnia danza Raffaele Paganini” produzioni Coppelia (2005), Sirtaky (2006), Omaggio a Fred (2007), Amor de tango (2008) Direttore tecnico e light designer “Balletto di Milano” produzioni: “Amor de Tango”(2008) “Red passion”(2008-2009) “Romeo e Giulietta” (2009-2010), ”Chansons” (2011) Light design per sculture Itto Kuetani (2007 Pietrasanta, 2009 Roma, Carrara 2010) Responsabile tecnico tourneè italiana 2006-2007-2008-2009-2010 “Balletto di Mosca” Light designer per Luciano Pavarotti (Boheme 2004 Teatro le Muse Fano,Valle dei Templi Agrigento) Direttore tecnico dal 2002 al 2003 Basilica e Museo S. Croce di Firenze Direzione tecnica per conto Telecom Italia “letture dantesche” presso Cenacolo S. Croce di Firenze (2003) Disegno luci “Umbria Jazz” edizioni 2002-2003 Collaborazioni tecniche con produzioni internazionali quali: U2 (1998 PopMart Tour) Laurie Anderson (Moby Dick, 2000) Collettiva di arte contemporanea “Lambretto” 2007 progetto “Danger zone” Event manager per Florence on stage s.r.l. (Firenze) Docente di light design ENAIP Toscana, FORAZ Piemonte Collaborazione con l’Università di Firenze e di Pisa Le Derive Le Derive Orfeo a baRock opera è nato per essere rappresentato e la sua forza comunicativa è nell’impatto di un suono completamente nuovo, per questo stile, nell’atmosfera magica di una performance. Da questo obiettivo principale si dipanano una serie di interessanti derive che arricchiscono l’interesse culturale e favoriscono la diffusione di un unicum, che potrebbe inaugurare un nuovo prolifico filone compositivo. • Edizione della partitura di Orfeo a baRock opera. L’Editore Rugginenti si è dichiarato interessato. • Realizzazione del CD in studio di Orfeo a baRock opera. • Realizzazione di un DVD live con materiale della prova generale e delle prime rappresentazioni. • Possibilità di realizzazione di un’edizione speciale dei due supporti come strenna natalizia personalizzabile dallo sponsor. Orfeo a baRock opera conserva intatte le melodie composte da Claudio Monteverdi. Lo stesso dicasi per il bellissimo testo di Alessandro Striggio. La produzione prevede una parte dell’opera realizzata secondo i principi della ricostruzione filologica ed eseguita con strumenti antichi. Tutto ciò rende possibili alcune derive nell’ambito della scuola, con particolare interesse per i licei. • Seminari tesi alla sensibilizzazione degli studenti all’arte barocca puntando l’accento sulla modernità della musica barocca. Seminari dinamici basati sull’ascolto e sullo scambio di opinioni/informazioni con gli studenti. Si prevede la partecipazione di più membri dell’ensemble e di qualche cantante. • Spettacoli diurni ad hoc per le scuole. Contatti Luca Varani Promoter +39 329 1624762 [email protected] www.orfeobarock.com