Via San Massimo 21, 10124 TORINO Deliberazione n° 1 - 2015 Codice e Oggetto breve: 2015,0001 Conto Consuntivo 2014 PRESENTI: Presidente: Rosanna Balbo - Consiglieri: Gianfranco Dalla Gassa, Maria Maddalena Palestro, Fabrizio Pino; Segretario: Luciano Rocchietta Testo della deliberazione: Deliberazione n. 1 del 10 febbraio 2015 Conto consuntivo 2014 Il Conto consuntivo dell'anno 2014 si chiude con le seguenti risultanze: Riscossioni 2.276.507,64 Pagamenti 1.735.122,60 Fondo di Cassa a debito del Tesoriere 541.385,04 Residui attivi 108.352,36 Somma attiva 649.737,40 Residui passivi 487.737,40 Avanzo di Amministrazione 162.000,00 Attività istituzionali La Relazione delle attività 2014 (allegato A alla presente deliberazione) testimonia l’organicità e la qualità delle proposte educative, formative e culturali, che continuano a riscuotere un’incoraggiante e lusinghiera partecipazione di utenti e pubblico. Patrimonio 1. Locali dati di locazione La principale fonte di sostentamento dell’Opera sono i canoni di locazione degli immobili di proprietà. Nell’anno 2014 è stato raggiunto il risultato di avviare la locazione di tutti gli spazi lasciati liberi dall’Università nel giugno 2013 e quelli recentemente recuperati in via San Massimo 17: col Conservatorio G. Verdi stipulato un contratto di locazione di Via San Massimo 21 bis (terreno) e Giolitti 33 (terreno e 2°) quale sede provvisoria per il periodo necessario al completamento delle opere di ristrutturazione della sua sede storica; con la Soc. KIBIMAGU (Istituto Vittoria) stipulato un contratto di locazione per Via San Massimo 21 bis (piano 1°) e Giolitti 33 (piano 1°) con anche il rinnovo del contratto già in essere; con CAMER A Un centro italiano della Fotografia stipulato un contratto di locazione di Via delle Rosine 18 e via Giolitti 35 (piano terreno); con l’Associazione Crescendo (Scuola Steineriana) stipulato un contratto di locazione per gli spazi al 2° piano di Via San Massimo 21 bis; con l’associazione Casa maternità PRIMA LUCE stipulato un contratto di locazione per due alloggi al 1° piano di Via San Massimo 17; con la Soc. SUITE 18 stipulato un contratto di locazione per undici alloggi in Via San Massimo 17. Generalmente sono stati concordati canoni graduali per compensare alcune opere di adeguamento eseguite dai locatari stessi; per il Conservatorio G. Verdi, la Scuola steineriana, CAMER A “Un centro italiano per la Fotografia” e la Associazione “Casa maternità PRIMA LUCE” l’Opera ha scelto di contribuire, in vario modo, alle loro attività educative, che si presentano variamente affini agli scopi istituzionali dell’Opera, concedendo canoni scontati (dal 15 al 30% circa) rispetto al prezzo di mercato. 2. Recupero di immobili di proprietà Il restauro dell’immobile di Via San Massimo 17 è ormai alla conclusione con il CONSORZIO COOPERATIVE COSTRUZIONI CCC Società cooperativa di Bologna, per il tramite della Cooperativa Cellini di Prato; come accennato nel paragrafo precedente i tredici alloggi sono già stati tutti affittati e destinati a CASA MATERNITA’ e a Struttura alberghiera. Nel 2014 è stato acceso il mutuo ipotecario con Banca d’Alba per € 550.000,00 che sommato al contributo della Compagnia di San Paolo e alle risorse già acquisite e disponibili per complessivi € 1.428.806,40 consente di finanziare l’intero intervento. 3. Riduzione canoni per la crisi Tre affittuari di attività commerciali (due in via San Massimo 17 e uno in via Rosine 16) hanno chiesto la riduzione del canone legata alle diminuzione degli introiti delle rispettive attività; è stata concessa una riduzione temporanea tra il 20% e 25% del canone, per contribuire a superare le difficoltà presenti mantenendo in essere i contratti. 4. Imposte Nell’anno 2014 L’Opera ha versato imposte per € 181.357,45 (rispetto al 2011 un aumento del 200%). Questo peso nel 2017 crescerà ancora quando, finiti i lavori sugli stabili vincolati (per i quali si gode una detrazione d’imposta) si dovrà corrispondere a titolo di IRES, alle aliquote attuali, circa 80.000,00 euro. La prospettiva di una prossima revisione dei valori catastali fa anche temere ulteriori possibili aumenti. Queste considerazioni impongono l’obbligo di un rigoroso contenimento dei costi sia per le attività istituzionali che per gli investimenti sul patrimonio immobiliare. Questo frena purtroppo ogni prospettiva di sviluppo (creazione della Scuola materna) e i programmi di valorizzazione e buona manutenzione del patrimonio. 5. Spazi per attività istituzionali Il “Progetto menoUNOpiùSEI” auspica la creazione di percorso educativo e di formazione per bimbi e famiglie dal pre parto fino alle soglie della scuola elementare. Il Progetto comprende l’ampliamento del Nido della Musica (0/3 anni, già attivo dal 2006), l’avvio della Casa di maternità (pre parto che prende avvio ad aprile 2015) e in futuro la creazione della “Scuola dell’infanzia delle lingue e delle arti” (4/6 anni). La Compagnia di San Paolo ha sostenuto il progetto per la Casa di maternità con uno stanziamento di € 100.000,00 finalizzate alla realizzazione delle opere edilizie. Rivalutazione del valore del patrimonio immobiliare Il completamento dell’intervento di ristrutturazione dell’immobile di Via San Massimo 17, con l’accensione del mutuo, suggerisce di procedere ad una rivalutazione del valore del patrimonio immobiliare, relativa all’immobile oggetto della riqualificazione. I tecnici dell’Opera suggeriscono che una prudenziale rivalutazione può ricalcare il valore dell’intervento € 1.716.106,58. Questo dato trova conferma nel sito Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Ufficio delle Entrate circa i valori degli alloggi della zona nel 2 semestre 2014, valutati attorno a € 3.000 a mq. Tutto ciò premesso, • intesa la Relazione sullo svolgimento dell’attività economica e benefica durante l’esercizio; • visto il Conto Finanziario del precedente esercizio; • visto il Bilancio Preventivo dell’esercizio 2014 e le successive variazioni; • accertato che nel Conto in esame vengono giustamente riportati il Fondo di Cassa e i Residui attivi e passivi del precedente esercizio; • constatato che tutte le entrate iscritte nel Conto risultano effettuate in base a regolari ordini di riscossione; • constatato che i pagamenti risultano da regolari mandati di pagamento debitamente quietanzati e documentati; • visto il Conto Economico e lo Stato dei Capitali, • acquisiti i pareri favorevoli richiesti dall'art. 53 della Legge 142.90, il Consiglio, unanime DELIBERA di procedere ad aggiornare il valore del patrimonio immobiliare dell’Opera, a seguito dell’intervento di ristrutturazione dell’immobile di Via San Massimo 17, che a inizio esercizio era valutato in € 9.709.389,70, aumentandolo di € 1.716.106,58 (spesa sostenuta per l’intervento) per un totale a fine esercizio di € 11.425.496,28 ; di approvare il Conto Finanziario, il Conto Economico ed il Conto Patrimoniale (Stato dei Capitali) dell’esercizio secondo le seguenti risultanze finali: GESTIONE Residui Competenza Complessiva Riscossioni 18.804,33 2.257.703,31 2.276.507,64 Pagamenti 478.602,07 1.256.520,53 1.735.122,60 Fondo di Cassa a debito del Tesoriere 541.385,04 Residui attivi 26.776,94 81.575,42 108.352,36 Somma attiva 649.737,40 Residui passivi 69.616,29 418.121,11 487.737,40 Avanzo di Amministrazione 162.000,00 CONTO ECONOMICO Entrate effettive Sopravvenienze attive ATTIVO Spese effettive Sopravvenienze passive PASSIVO Avanzo economico in aumento del patrimonio 990.300,36 1.799.929,52 2.790.229,88 1.000.340,10 421.682,25 CONTO PATRIMONIALE Attività patrimoniale netta al 1° gennaio Attività patrimoniale netta al 31 dicembre Aumento del Patrimonio come da Conto economico 1.422.022,35 1.368.207,53 10.078.662,62 11.446.870,15 1.368.207,53 All’originale firmato: Presidente: Rosanna Balbo - Consiglieri: Gianfranco Dalla Gassa, Maria Maddalena Palestro, Fabrizio Pino; Segretario: Luciano Rocchietta Allegato A alla 2015,0001 Conto Consuntivo 2014 Relazione delle attività dell' Opera Munifica Istruzione nell’anno 2014 Il Consiglio di Amministrazione dell’Opera, nominato dalla Provincia di Torino per il quadriennio 2011/14, che opera a titolo di impegno civile non retribuito, presenta la Relazione sulle attività dell’Ente nell’anno 2014, in relazione ai fini istituzionali dell'Ente, che di seguito si richiamano: “… svolgere attività educative e di sostegno in favore dell'infanzia, della gioventù e anche di altre categorie di cittadini in situazioni di difficoltà e/o di emarginazione, prendendo in considerazione le emergenze sociali proprie di ogni epoca storica. Le iniziative di sostegno a favore dei giovani in condizioni di necessità potranno concretarsi anche nella costituzione di borse di studio per studenti meritevoli.” (art. 1 dello Statuto OMI) Nel tempo l’Opera ha adeguato via via i propri interventi ai cambiamenti della realtà sociale, mantenendo saldo il cardine istituzionale dell’Ente di fare e promuovere educazione. In specifico: l'Opera Munifica Istruzione si pone l'obiettivo di attivare attraverso diverse strutture operative una serie di interventi sul piano educativo, preventivo e riabilitativo nei confronti della realtà infantile, adolescenziale e giovanile, nonché nei confronti delle persone adulte che svolgono funzioni educative (genitori, insegnanti, educatori, animatori, sacerdoti, assistenti sociali, psicologi) offrendo loro strumenti formativi che rafforzino il ruolo di accompagnamento del percorso di crescita di bambini/e, ragazzi/e e giovani. Un’Opera che evolve nel tempo ... Richiamando le origini dell’Opera Munifica Istruzione, riconosciuta con Regie Patenti 22 dicembre 1789, l’Opera ha conservato il mandato di “fare educazione”, aggiornando le sue azioni educative rivolte alle “emergenze sociali” del tempo: dal catechismo e l’elemosina per i mendicanti, alla scuole professionali serali e alla scuola elementare gratuita. Questa vocazione educativa è il patrimonio morale che l’Ente coltiva ed alimenta coniugandolo oggi in azioni verso: i BAMBINI e i RAGAZZI per favorire il loro cammino di crescita, i GIOVANI per la valorizzazione delle loro risorse anche nell’ottica di un inserimento nel mondo del lavoro, gli ADULTI (educatori, genitori, altre figure parentali, insegnanti, psicologi, medici, animatori, sacerdoti ecc.) per promuovere occasioni di formazione finalizzate a migliorare lo svolgimento delle funzioni educative. FARE EDUCAZIONE: i pensieri e i concetti ”Fare educazione” per l’OMI significa porre al centro l’attenzione per le persone. Per far questo è necessario accompagnare le proposte col pensiero che si coniuga attraverso le conoscenze scientifiche e la rielaborazione dell’esperienza di tutti: bambini, ragazzi, giovani o adulti. Le azioni hanno perciò l’obiettivo di sviluppare pratiche educative che favoriscano: lo “sviluppo armonico della personalità, unico ed irripetibile in ogni soggetto, la valorizzazione della creatività, la sperimentazione dei vari linguaggi di comunicazione la possibilità di “credere in noi stessi”, l’importanza del pensiero prima dell’azione la valorizzazione del lavoro in gruppo … non da soli ma insieme. la conoscenza e il rispetto delle regole, il significato e il rispetto dei “tempi”, il significato e il rispetto dei “luoghi” Tutto ciò vuol dire “coltivare” la crescita di generazioni offrendo la possibilità di interiorizzare concetti e valori, perciò occorre che anche gli adulti siano aiutati ad esercitare il loro ruolo. La realizzazione di questo avviene attraverso i programmi di azioni istituzionali che sono finanziate con fondi dell’Opera. La maggior parte di questi interventi è gratuita ed è volta alla sensibilizzazione di una cultura attenta e partecipe alla crescita dei bambini; le attività con un carattere più spiccatamente professionalizzante sono invece proposti a costi contenuti. Nido della musica 180 bimbi Spazio di consultazione 26 famiglie (in otto anni) Attività educative/musicali per bambini da 0 a 3 anni Circa 300 bambini in 4 anni Attività didattiche a Santa Pelagia 3.100 ragazzi, 221 classi Formazione MenounoPiusei più di 2.200 utenti (in 5 anni) Concerti 3.160 giovani strumentisti e coristi 34.500 spettatori in 330 concerti (in 19 anni) Seminari per musicisti 520 presenze in 28 eventi Questo cammino è stato percorso rimanendo “ancorati” ad alcuni principi: o o o o o o Avere presente il fine dell’Ente di “fare educazione” e quindi rispettando i principi dei fondatori. Essere attenti alla conservazione del patrimonio immobiliare dell’Ente ed allo “stato di salute” del proprio bilancio. Ricercare sinergie con le Istituzioni e gli Enti del territorio per raggiungere un vasto pubblico e nel contempo garantire un alto livello di qualità – certi che da soli si è più deboli, se si è “in buona compagnia”, si è più forti. Avvalersi della collaborazione di figure professionali altamente qualificate, sia per i dipendenti, che per i collaboratori e i consulenti; lasciare spazio alla creatività, all’emergere delle idee, per generare il “fare” dell’OMI, traducibile in azioni significative ed innovative, sulla linea del “pensare per fare”. Questi 4 punti di ancoraggio del CAMMINO dell’OMI rappresentano gli obiettivi DA PROSEGUIRE per rendere l’Ente una realtà viva e adeguata alle necessità della società odierna. Le azioni si sviluppano in attività educative, formative e culturali di cui di seguito si citano i titoli: 1. Il Nido della musica, (in otto anni 180 bimbi) un servizio “speciale” con la teoria musicale di Gordon che ne caratterizza la qualità ed ha generato significativi e qualificati Programmi di formazione sul versante musicale e quello psico-pedagogico. Collegamento con i Nidi in famiglia della Associazione Maristella. 2. Lo Spazio di consultazione rivolto alle famiglie per migliorare la relazione parentale (in otto anni 26 famiglie). 3. I Programmi di formazione MenoUnopiùSei per riflettere e acquisire strumenti per una corretta pratica educativa, per affinare la capacità di lavorare in gruppo. Per adulti che accompagnano l’ ”allevamento” di bambini e ragazzi (in 5 anni, più di 2.200 partecipanti). 4. Percorsi educativi/musicali per bambini da 0 a 6 anni ispirati alla Teoria dell’Apprendimento Musicale di E.E. Gordon. Corsi e lezioni concerto. Circa 300 bambini dal 2010. 5. La valorizzazione di Santa Pelagia col Coro delle monache agostiniane e la Galleria, anche con le Attività didattiche delle scuole torinesi nell’ambito de “La scuola adotta un Monumento” (più di 3100 ragazzi, 221 classi). 6. Attività musicali, occasioni di espressione musicale dei giovani a Santa Pelagia: Rassegne periodiche di concerti di giovani musicisti, anche in collaborazione con il Conservatorio G. Verdi di Torino (da circa 20 anni) Gli itinerari di santa Pelagia: concerti di giovani nelle case di riposo del Piemonte, 135 eventi dal 2003 al 2009 I Concerti FAI di giovani musicisti nelle “Giornate FAI di primavera” dal 2009 “Piccoli dialoghi musicali” Festival di cori di voci bianche (alla X edizione) con cori dall’Italia e dall’estero. In 19 anni di attività, hanno suonato e cantato circa 3.160 tra giovani strumentisti e coristi con più di 34.500 spettatori per 330 concerti. 7. Attività formative per musicisti e direttori di coro, ovvero trasmettere metodi, confrontarsi sulle esperienze, con maestri italiani e stranieri. Più di 520 presenze in 28 corsi e seminari (dal 2006). Le RISORSE L’Opera non fruisce di contributi pubblici e trae le sue risorse (per attività istituzionali, costi di gestione e conservazione del patrimonio immobiliare) da quanto ricava dalla locazione degli immobili di proprietà oltreché dalle rette per quelle attività che siano a pagamento. Gli unici contributi che l’Opera riceve da enti terzi sono quelli a sostegno di specifiche attività per le quali presenta specifiche domande di contributo in occasione di bandi promossi dalle Fondazioni bancarie oppure per specifici contributi regionali. In questi ambiti, nel 2014 sono stati deliberati a favore dell’Opera i seguenti contributi: Compagnia di San Paolo un contributo straordinario di € 100.000,00 a sostegno della creazione della Casa maternità (vedi Capitolo AREA PSICOPEDAGOGICA). Fondazione CRT (Bando NOTE E SIPARI) un contributo di € 12.000,00 per la realizzazione della Rassegna SANTA PELAGIA PER I GIOVANI MUSICISTI, edizione 2014. Regione Piemonte (Legge regionale 58/1978) un contributo di € 5.000,00 per la realizzazione della Rassegna SANTA PELAGIA PER I GIOVANI MUSICISTI, edizione 2014. La DESTINAZIONE del PATRIMONIO IMMOBILIARE La destinazione d’uso degli immobili di proprietà è schematicamente riassunta nella tabella seguente: • • • • • • • • 1.800 mq. utilizzati direttamente a fini istituzionali (Nido della musica, Chiesa e complesso di Santa Pelagia) 220 mq. Casa maternità, dal 2015 (Associazione CASA MATERNITA’ PRIMA LUCE, via San Massimo 17) 1.500 mq. ad uso didattico, espositivo, culturale (CAMERA Centro italiano per la fotografia - Via delle Rosine 18) 3.000 mq. ad uso didattico (Conservatorio G. Verdi di Torino - in Via Giolitti 33, Via San Massimo 21 bis e Associazione Crescendo - Scuola Steineriana, Via San Massimo 21 bis) 2.350 mq. a usi sociali con soggetti del Terzo settore: COOP. MAMACA’ Via Bligny 18 (comunità recupero e nido d'infanzia), Fondazione AGAPE - Via La Salle 6 (2 comunità per disabili e servizi sociali); 2.700 mq. ad uso scolastico privato (VITTORIA INTERNATIONAL SCHOOL); 900 mq. Casa albergo, dal 2015 (via San Massimo 17) 1.300 mq. circa a servizi privati vari (autorimessa, ristorante, caffetteria). Nell’anno 2014 l’Opera ha ricavato dai contratti di locazione di questi fabbricati € 631.000,00. Negli anni fra il 2000 e il 2013 è stato portato a termine un piano di manutenzione straordinaria e restauro dei fabbricati di proprietà che ha consentito di destinare gli immobili agli usi descritti nella tabella precedente. Il valore delle opere eseguite è quantificabile, con una stima di larga massima, attorno a quasi 10.000.000,00 di euro in parte direttamente investiti dall’Opera, in parte sostenuti dai locatari all’ingresso nei locali affittati e in parte reperiti da Fondazioni bancarie e dai fondi ex Legge 15/89 (Regione Piemonte e Comune di Torino) per il restauro del complesso della Chiesa di Santa Pelagia con l’annesso Coro delle monache agostiniane, gioiello barocco di metà ‘700. Le IMPOSTE Nell’anno 2014 l’Opera ha versato all’Erario imposte dirette circa per € 183.000,00 continuando a registrare un aumento del 200% rispetto al 2011. Questo onere accresciuto limita la possibilità di sviluppare un piano organico di attività istituzionali e di finanziare un piano funzionale di conservazione del patrimonio. LE ATTIVITÀ ISTITUZIONALI Il Nido della musica “Fammi giocare solo per gioco Senza nient’altro, solo per poco Senza capire, senza imparare Senza bisogno di socializzare Solo un bambino con altri bambini Senza gli adulti sempre vicini Senza progetto, senza giudizio Con una fine ma senza l’inizio Con una coda ma senza la testa Solo per finta, solo per festa Solo per fiamma che brucia per fuoco Fammi giocare per gioco” B. Tognolini (poesia di apertura riunione genitori anno scolastico 13/14) L’OMI, è l’ente titolare del Nido della musica, servizio avviato nel settembre 2006, per 42 bambini: 12 piccolissimi (3-12 mesi) e 30 tra piccoli e grandi. (12-36 mesi) Il Nido è condotto in associazione in partecipazione con una cooperativa qualificata che è risultata vincitrice di una selezione pubblica che ha valutato i progetti di selezionati operatori del settore. Il progetto del Nido della Musica cerca di coniugare i progressi della ricerca scientifica, che grazie alle neuro scienze ha prodotto evidenze empiriche sulla reale natura dei bisogni infantili e sul significato delle prime relazioni sullo sviluppo cerebrale dell’essere umano, sia in ambito educativo che in ambito musicale. Le evidenze scientifiche, sono tali da aver obbligato ad un ripensamento sostanziale di come viene gestita la quotidianità dei bambini piccoli: infatti le relazioni interpersonali sono riconosciute come il maggiore organizzatore della struttura e del funzionamento del cervello. In particolare i legami di attaccamento ad adulti privilegiati sono risultati essere i processi fondamentali che agiscono in qualità di regolatori psico-biologici esterni dello sviluppo del sistema nervoso infantile, per cui la densità delle connessioni nei recettori neurali appare in funzione degli eventi relazionali che si svolgono giorno per giorno tra il bambino e chi si occupa di lui. Ciò è particolarmente rilevante nei primi due anni di vita e deriva dalla qualità dell’esperienza emotiva e comunicativa tra adulto e bambino. In questo senso le figure di accudimento che offrono presenze ripetute, stabili e continuative ai bambini piccoli e che rappresentano punti di riferimento per l’intimità e lo scambio emotivo, costituiscono davvero la chiave per il loro sviluppo. Parallelamente per l’ambito musicale, l’Opera ha adottato la Music Learning Theory (teoria dell’apprendimento musicale per bambini di 0-36 mesi) di Edwin E. Gordon che a partire dalle evidenze scientifiche precedentemente delineate, le integra nelle attività di musicainfasce® a cui partecipano due volte alla settimana, tutti i bimbi del nostro Nido. Realizzare contesti educativi per i bambini piccoli che tengano conto di queste evidenze, integrandovi anche le esigenze dei genitori e degli educatori, è oggettivamente un compito difficile. A noi, in quanto ente pubblico titolare del Nido della Musica, la responsabilità di guardare alle pratiche educative consolidate e conosciute, con gli occhi sempre più consapevoli, sulla scorta della pluralità di strumenti osservativi ormai a nostra disposizione. Riteniamo infatti che la scommessa sia quella di sostenere, nutrire, educare lo strumento principale con cui come adulti (educatori e genitori), andiamo incontro ai nostri bambini nel sostegno alla loro crescita: ovvero il nostro pensiero, per approfondire il significato di ogni singolo evento nell’esperienza che i bambini, i loro genitori e gli educatori vanno facendo insieme, senza presumere di saperlo già e sviluppando pratiche basate sulla condivisione dei punti di vista e delle emozioni connesse, alla luce delle evidenze scientifiche. L’OMI partecipa pertanto direttamente al progetto educativo del nido con apporti professionali qualificati: un educatore musicale specializzato nella Music Learning Theory musicainfasce® responsabile degli atelier musicali per i bambini del nido; un educatore specializzato in sviluppo infantile 0-3 attraverso una specializzazione post laurea con l’Infant Observation secondo il modello Tavistock; è responsabile dell’integrazione e realizzazione della continuità degli interventi nel nido e della vigilanza come restituzione di qualità della relazione educativa, che si esplica attraverso: la progettazione e programmazione congiunta del progetto educativo del nido; incontri mensili di confronto e discussione su situazioni educative complesse con l’equipe; incontri mensili di verifica delle azioni realizzate con la coordinatrice del nido e con l’educatore musicale AIGAM; supervisione delle tirocinanti della facoltà di scienze dell’educazione. interventi di formazione continua per le educatrici. L’equipe del nido, oltre al programma generale di formazione dell’OMI, può usufruire in via esclusiva di una supervisione sugli aspetti emotivi della relazione educativa. gruppo mensile di discussione e ricerca sugli aspetti educativi dell’esperienza musicale. La musica è una esperienza che caratterizza il nostro servizio e vede una continuità che ha consentito che l'equipe si interrogasse su quale ruolo l’educatore svolge all’interno dell’atelier musicale, in continuità con l'esperienza che il bambino vive al nido. Attività educative/musicali rivolte al territorio Lezioni concerto di musicainfasce® e Sviluppo della Musicalità® per bambini da 0 a 6 anni accompagnati da un genitore. Corsi di Musicainfasce® (per bimbi 3-36 mesi) Sviluppo della Musicalità® (per bimbi da 3 a 6 anni) Alfabeto della musica® (da 6 a 9 anni) ispirati alla Music Learning Theory di E. Gordon ed articolati in 20 incontri ciascuno. (vedere il punto “Attività educative/musicali per bambini da 0 a 6 anni” nell’ Area delle attività educative/culturali seguente). Un protocollo d’intesa sottoscritto con l’AIGAM (Associazione Italiana Gordon per l’Apprendimento Musicale) riconosce all’Opera il ruolo di promotore sul territorio piemontese. Le attività di musicainfasce® vengono svolte da educatori/musicisti accreditati AIGAM con una formazione specifica. Convenzioni Il Nido della Musica ha in atto Convenzioni con: 1. il Comune di Torino per l’inserimento di bambini di famiglie in lista d’attesa nelle strutture pubbliche; a settembre 2013 sono stati inseriti 2 nuovi bambini di cui uno è già andato alla scuola dell’infanzia mentre l’altro sta concludendo il suo percorso al nido. È interessante sottolineare come dall’avvio del Nido, nel 2006, l’Opera abbia proposto al Comune di sottoscrivere un accordo per una collaborazione che prevedesse l’accoglienza agevolata di un certo numero di bambini di famiglie segnalate dai Servizi sociali; purtroppo non si è potuto trovare interlocutori interessati a discutere questa proposta. 2. la Camera di Commercio di Torino per l’inserimento fino a 10 bambini di dipendenti camerali; 3. Associazione il Nido di Maristella. Il percorso di transizione partito con lo scioglimento della cooperativa Tages Mutter così come descritto nella relazione 2013, si è concluso con la nascita di una associazione di Nidi in famiglia che è in continuità culturale e metodologica con l’esperienza professionale delle Tages Mutter e che come forma istituzionale consente al nostro Ente di continuare a garantire il collegamento necessario a questi servizi per operare. In questo anno il collegamento si è esplicitato in un percorso di o Sostegno alla genitorialità. L’OMI, ha messo a disposizione dei genitori dei Nidi in famiglia, gli incontri di Consultazione 0/5 e 5 conferenze su tematiche inerenti la crescita di bambini e bambine. o Sostengo alla formazione; il personale ha partecipato alle attività del programma formativo OMI, con una corsia preferenziale loro dedicata. o Valorizzazione delle competenze degli operatori; nel programma formativo 2014/2015 l’ente ha avviato un gruppo di lavoro sulla lettura per i bambini nella fascia 0-6, in collaborazione con alcune delle educatrici dei Nidi in Famiglia. Le competenze acquisite in questo ambito dalle educatrici nel loro lavoro quotidiano, ha consentito di allestire delle letture animate per bambini e genitori. Alcune di queste sono entrate a far parte della rassegna dell’OMI Bambini a Corolla. (vedi area Psicopedagogica). 4. Università degli Studi di Torino. Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione Attraverso questa convenzione il Nido della Musica dall’ a.s. 2013/2014 è tra i soggetti riconosciuti dall’università come sede di tirocinio per le studentesse del profilo professionale “prima infanzia”. L’OMI, in quanto soggetto titolare del servizio, ha messo a disposizione la propria responsabile delle attività formative come supervisore delle tirocinanti e ha caratterizzato il tirocinio nelle aree: Istituzionale Educativa e Metodologica. (cosi come descritto nel dettaglio nella relazione 2013) Inoltre le studentesse hanno a disposizione tutto il catalogo formativo dell’OMI. Nello scorso anno scolastico il Nido ha accolto 2 studentesse, che sono state presenti dal mese di febbraio a fine maggio, per un totale individuale di 290 ore. Entrambe hanno concluso il tirocinio positivamente e hanno prodotto delle relazioni di tirocinio in cui viene descritta approfonditamente la loro esperienza. In sede di verifica con l’Università, il nostro Ente è stato riconfermato sede di Tirocinio anche per l’anno scolastico 2014\2015. 5. ASL TO 4_ Chivasso. Tale accordo è stato sotto scritto in relazione alla possibilità di utilizzare le professionalità presenti all’interno dell’Azienda Sanitaria, per le attività formative MenoUnopiùSei che l’OMI organizza per il comparto del materno infantile educativo. Area Psicopedagogica "Nonostante parere contrari, occuparsi di neonati e di bambini non è un lavoro per una persona singola: se il lavoro deve essere fatto bene e si vuole che la persona che prioritariamente si occupa del bambino non sia troppo esausta, chi fornisce le cure deve a sua volta ricevere molto sostegno". J. Bowlby, 1988 “Vorrei che tutti i maestri fossero prima di tutto degli artisti, non artisti-rigoristi da formule, abbrutitori di un nuovo genere, ma persone al corso del meraviglioso, dell’arte di riscaldare la vita, non di raffreddarla, di coltivare gli entusiasmi, non di appiattirli, l’entusiasmo il « Dio in noi », sui desideri della Bellezza superare colori ed arpe, uomini da raccogliere le magie che scaturiscono nell’infanzia.[...] Louis Ferdinand Céline ATTIVITÀ FORMATIVE: “LO STUPORE, CONOSCE” Le proposte formative dell’area educativa e sociale 2014, hanno visto circa 700 partecipanti. Ogni anno, a partire dal 2009, l’OMI apre la stagione formativa con un incontro che parte sempre da delle suggestioni intorno a temi inerenti la mission dell’Ente. Sono pertanto tematiche trasversali al percorso di trasformazione del compito primario che l’ente ha compiuto nei secoli, con un focus su parole e concetti che gravitano intorno all’educazione, alla musica, al lavoro nelle istituzioni. Ogni anno vengono coinvolte persone o realtà con cui l’ente collabora, a cui viene dato un tema da focalizzare, precisando concetti ed auspicando l’emergere di nuove vedute. Il tema di apertura della stagione 2014/2015 è stato “Tempo e Tempi: una scansione significativa per le persone, i gruppi, le organizzazioni, gli eventi.” Il tema è stato scelto in continuità con quello dell’anno precedente e insieme agli interventi fatti dal nostro Staff e dal presidente, ha coinvolto due professionisti che collaborano con noi nelle attività istituzionali. Il numero delle persone presenti è stato di circa 110. Così come si apre con un incontro, la stagione si conclude con un momento finale in cui si incontrano quanti ci seguono e/o hanno partecipato anche alle nostre attività, per fare il punto della situazione e ripartire per la programmazione dell’anno successivo anche alla luce delle suggestioni e delle considerazioni che emergono dall’esperienza compiuta oltre che da questo incontro. Il tema che ha concluso l’anno formativo 2013/2014 è stato “Quando si riesce a fare coro…” una riflessione sul lavoro in gruppo, a cavallo tra l’esperienza musicale e dinamiche intrapsichiche. La proposta formativa è costruita approfondendo nei seguenti ambiti: 1) Lavorare in gruppo 2) La relazione educativa 3) La creatività 4) L’interdisciplinarietà Inoltre essa viene realizzata utilizzando i seguenti criteri: offrire gradi differenti di approfondimento (dal seminario, al ciclo di incontri, al corso); valorizzare al massimo l’apprendimento derivante dall’esperienza posseduta dai partecipanti stessi mediante il lavoro in gruppi di piccole dimensioni condotti con una modalità esperienziale di accompagnamento e sostegno alla riflessione; privilegiare contenuti che siano in stretto rapporto con la riflessione in merito alla qualità della relazione educativa: un ragionare su come si fanno le cose e perché; creare un contesto in cui i partecipanti siano agevolati: a) nel porsi delle domande su loro stessi e sul proprio lavoro, per poterlo migliorare per se e per le persone di cui si prendono cura, b) confrontarsi con la realtà, nella consapevolezza che il cambiamento parte da se stessi e non scegliere o credere di poter prendere delle scorciatoie nell’illusione di poterne ricavare ricette pronte, c) a sostenere la speranza: di essere compresi, di non essere soli nelle difficoltà, di poter trovare la propria strada, di poter esprimere il proprio dissenso e i propri dubbi in un ambiente che garantisca la riservatezza e il segreto professionale. Valutare e verificare il lavoro fatto, attraverso incontri e leggendo i dati che emergono dai questionari che vengono distribuiti in tutte le attività. Le attività di questa area Formativa denominata menoUNOpiùSEI sono state : Scenari_ Emorragia del post partum: un tempo per prevenire ed uno per gestire l’emergenza in modo scientificamente appropriato Scenari_ Quando le spalle non nascono: trasformare la paura in competenze ostetriche applicabili e risolutive Sguardi di infanzia_ Genitori nel mondo_ Babies Sguardi di infanzia_ Sulle tracce del cestino dei Tesori Sguardi di infanzia_ La salute e la malattia nei saperi e nelle pratiche infantili Pensiamoci insieme_Crescere tra bisogno di autonomia e dipendenza Pensiamoci insieme_Famiglie in divenire Pensiamoci insieme_Le parole per parlarne al Nido: noi e i bambini di fronte alla malattia e ai lutti Pensiamoci insieme_Via lattea: casa maternità di Milano, ostetriche ed educatrici insieme Pensiamoci insieme_Trasform-Azioni: percorso di arte terapia, per sostenere la vita personale e professionale Pensiamoci insieme_Il ruolo del centro e della periferia nella vita del bambino: elementi di pedagogia steineriana Pensiamoci insieme_Il gioco nella vita del bambino Pensiamoci insieme_Parla con me Pensiamoci insieme_Essere attent* alle differenze per una educazione alle Pari Opportunità Pensiamoci insieme_Documentare nei Servizi a partire da se: atelier di scrittura autobiografica Pensiamoci insieme_Quali forme organizzative per quali proposte educative? Pensiamoci insieme_Al nido ci sono bambini che vengono da un altro paese Pensiamoci insieme_ComuniCare: l’importanza della buona comunicazione nel sostegno alle famiglie colpite dal lutto perinatale Come ogni anno, le iscrizioni che l’Ente riceve per le attività formative, supera la capacità di posti a disposizione. Quest’anno il numero di richieste a cui non si è riusciti a dare risposta è di 400 unità. Nell’ambito di queste attività, il virtù del protocollo di intesa stipulato con il Comune di Moncalieri, (relazione 2013) è stato proseguito il percorso formativo avviato lo scorso anno dall’OMI rivolto all’equipe del Nido Arcobaleno del Comune, a cui si è aggiunto anche il secondo nido del Comune di Moncalieri, il Piccolo Principe. Il progetto si è inoltre ampliato, coinvolgendo anche le famiglie dei due nidi, a cui si sono proposti 3 incontri che hanno visto il coinvolgimento di circa 50 nuclei: Il tempo dell’infanzia; Al Nido con gli occhi di un bambino; Piccoli passi in musica, lezione concerto. Per elementi di approfondimento circa la proposta formativa rivolta ai Nidi di Moncalieri nel suo complesso, è contenuta nella relazione dell’anno 2013. PERCORSO NASCITA COME SUPPORTO ALLA RELAZIONE EDUCATIVA: NASCERE, VIVERE, CAMBIARE Questo ambito è sempre stato perseguito dall’OMI in continuità con il NIDO della MUSICA, dandogli una sua caratterizzazione anche per quanto riguarda il supporto precoce alla relazione adulto-bambino. Fino all’anno 2012 gli strumenti che l’ente ha potuto mettere in campo per sostenere questi processi della crescita sono stati: Dialoghi per la crescita 5 conferenze rivolte ai genitori del territorio, condotti da un pediatra e da una psicoterapeuta infantile e da una educatrice Steineriana (60 partecipanti). Cresco… e il pannolino?; Le parole per parlarne: noi e i bambini di fronte alla malattia e ai lutti; Le separazioni che aiutano la crescita; Come impara il bambino piccolo; Educare con il ritmo. Sono incontri che partono sempre da un tema inerente la crescita dei bambini e sono condotti in modo da consentire la nascita di domande e lo scambio di esperienze e dubbi tra genitori. Se durante questi incontri i genitori si rendono conto che necessitano di un momento di maggiore approfondimento e anche di maggiore intimità, posso prendere un appuntamento con il servizio di Consultazione Breve. Consultazione Breve1 per genitori con bambini 0/5 anni A cura della Dott.ssa Laura Magnini – psicoterapeuta infantile 1 La consultazione breve con famiglie di bambini sotto i cinque anni nasce a Londra alla fine degli anni ’80 presso la Tavistock Clinic per rispondere in tempi brevi ai bisogni di genitori la cui attenzione era focalizzata su alcuni aspetti della salute del loro neonato o del loro bambino (pianti, irrequietezza, inappetenza, disturbi del sonno ecc.). Peculiarità di questo tipo di sostegno è di vedere la presenza dei genitori con i loro bambini, per un ciclo di 5 incontri più 1 di follow up. E’ una esperienza volta a coltivare le risorse psicologiche dei genitori e quelle del bambino; dialogare con il bambino, i genitori, portare il bambino ad esprimere più chiaramente i suoi ritmi e i suoi bisogni emotivi; osservare, riconoscere, comprendere ciò che avviene sotto i comportamenti di disagio; alleviare le sofferenze dei genitori e del bambino. Quest’anno hanno usufruito di quest’opportunità 3 famiglie. Questo intervento viene svolto in una stanza attrezzata a tale scopo, in via San Massimo 21. Nel 2014 l’Ente ha valutato di implementare le proposte rivolte alle famiglie, anche in relazione alla valorizzazione delle collaborazione che negli anni sono cresciute e si sono consolidate, con “Seguire con gli occhi una scintilla di Vento” e “Bambini a Corolla” letture per bambini dai 24 mesi ai 4 anni con i loro genitori . Seguire con gli occhi una scintilla di Vento E’ un festival che si è svolto per la prima volta a maggio 2014, anche in collaborazione con la Circ. 1 nell’ambito del Salone del libro OFF. Ha messo in rete con il territorio incontri, letture e lezioni concerto rivolti alla fascia 0/3 e a genitori e operatori: Open day del Nido della Musica con B. Tognolini in Leggimi forte ma soprattutto stai con me; Parole in attesa: suoni, parole, colori, aspettando un bambino; Piccoli passi in musica. Ha visto il coinvolgimento di circa 120 persone. Bambini a Corolla letture per bambini dai 24 mesi ai 4 anni con i loro genitori. Perchè leggere ad alta voce ai bambini? Perché è un modo per creare un momento di intensa e intima comunicazione; perché la voce che legge o che narra porta con sé calma, rassicurazione e condivisione; perché le storie nutrono la sua immaginazione, accrescono il suo vocabolario, sostengono la sua crescita emotiva e relazionale, ma soprattutto perchè è un momento per stare insieme ai propri bambini e regalarsi un tempo quieto e di ascolto. In questo senso inserire nelle nostre azioni questo tipo di attività, risulta coerente con le azioni intraprese fino ad ora a sostegno della genitorialità precoce. Questa proposta ha visto la sua prima edizione con il programma 2014/2015 e rappresenta per l’Ente anche un modo di valorizzare le competenze nate in seno ai Nidi in famiglia di cui l’OMI è, attraverso il Nido della Musica, ente di collegamento. La lettura già effettuata nell’anno 2014 è stata Le due Regine, con la presenza di circa 30 famiglie. In continuità con quanto descritto, sono proseguiti i lavori per l’apertura della Casa Maternità 2 , progetto che ha visto le sue radici nel lavoro che l’OMI svolge sul territorio verso le famiglie e gli operatori dello 0/6, che ha dato vita al progetto menoUNOpiùSEI come descritto nella relazione 2013. L’Ente ha presentato il progetto alla Compagnia di San Paolo che del menoUNOpiùSEI, ha finanziato la parte relativa alla ristrutturazione di quanto necessario per la sede della Casa Maternità. Nel 2014 gli operatori con cui abbiamo collaborato per questo progetto, hanno formalizzato la loro intenzione ad operare attraverso la nascita di una associazione del promozione sociale: Prima Luce. 2 La Casa Maternità è una struttura sociale caratterizzata dai princìpi della continuità e della personalizzazione dell’assistenza dalla gravidanza al puerperio; della partecipazione attiva e consapevole della donna e del proprio intorno familiare all’evento nascita. Si rivolge a donne con gravidanze fisiologiche. Nell’anno infatti l’associazione ha continuato ad operare nei locali messi a disposizione nel 2013, realizzando la maggior parte delle attività del progetto Casa Maternità, ad esclusione del parto, che fino a quando i nuovi locali non saranno pronti ( marzo 2015) può solo avvenire presso il domicilio delle famiglie o negli altri punti nascita territoriali. Purtroppo una parte importante di questo progetto, la Scuola dell’Infanzia, rimane un obbiettivo lontano. Infatti l’ente a causa del importante aumento delle tasse, non è al momento in grado di fare gli investimenti necessari a mandare in porto questa parte così importante del progetto menoUNOpiùSEI. Le attività educative/culturali Partendo dal presupposto che l’ educazione alla musica è una delle componenti essenziali per la crescita dell’individuo inteso nella sua globalità, la proposta di attività educative e culturali di qualità, ad orientamento musicale, rivolte ad un pubblico che va dai bambini molto piccoli fino agli adulti (siano essi genitori, educatori, formatori), è quindi coerente e quanto mai opportuna. A fronte di una obiettiva facilità alla fruizione musicale, raggiungibile dalla collettività tramite i mezzi di diffusione comune, radio, televisione, internet, rimane ancora oggi evidente la difficoltà alla fruizione mediata dalla sensibilità critica. In altri termini, un approccio che consideri primariamente l’aspetto qualitativo rispetto a quello quantitativo, ha ancora difficoltà ad affermarsi. Il nostro sforzo è dunque orientato verso la realizzazione di: 1. Attività educative/musicali per bambini da 0 a 6 anni. 2. Attività di avvicinamento alla musica ed ai suoi significati per genitori e insegnanti. 3. Attività formative, anche altamente professionalizzanti, per educatori e musicisti relativi alla Music Learning Theory di E.E. Gordon ed alle sue applicazioni pratiche sia verso i bambini che nell’insegnamento strumentale. 4. Attività musicali e formative volte al sostegno ed alla promozione di cori di Voci Bianche e Giovanili. 5. Attività culturali/musicali finalizzate a valorizzare le competenze di giovani musicisti, studenti del Conservatorio di Torino e giovani professionisti. 6. Attività culturali/educative finalizzate alla valorizzazione della Chiesa di Santa Pelagia: visite guidate in collaborazione con l’Associazione Damasco (Dipendenti ed ex dipendenti della Compagnia di S. Paolo) e la SMS “Italo Calvino” 1. Attività educative/musicali per bambini da 0 a 6 anni Nel 2014 sono attivati 5 percorsi educativi/musicali per bambini da 0 a 3 anni ed un percorso per bambini da 3 a 6 anni denominati: Musicainfasce® per bambini da 0 a 3 anni Sviluppo della Musicalità® per bambini da 3 a 6 anni Ogni percorso è articolato in 20 incontri della durata di circa 45’ ciascuno con inizio nel mese di novembre e termine nel mese di aprile. Le attività si tengono in due sedi: presso il Nido della Musica e presso il nido “Omino Biscottino” in via Bligny 18. I corsi sono realizzati con docenti associati AIGAM (Associazione Italiana Gordon per l’Apprendimento Musicale con sede a Roma), musicisti diplomati in conservatorio che hanno seguito uno specifico corso di formazione e sono regolarmente soggetti a supervisione. L’obiettivo di queste attività è quello di favorire nel bambino lo sviluppo dell’attitudine musicale, secondo E.E. Gordon infatti la potenzialità di apprendimento musicale di un individuo può essere sviluppata in età prescolare grazie ad un ambiente ricco di stimoli musicali. Le ricerche svolte nel campo dell’apprendimento musicale e della psicologia della musica hanno dimostrato che l’attitudine musicale è in fase di sviluppo fino ai 9 anni d’età circa ed i primi tre anni costituiscono il momento di sviluppo più importante. Ai corsi sono attualmente iscritti circa 60 bambini Sono state inoltre organizzate 4 lezioni concerto nel Coro della chiesa di Santa Pelagia alle quali hanno partecipato circa 200 persone tra bambini e genitori. 2. Attività di avvicinamento alla musica ed ai suoi significati per insegnanti. genitori e Nel 2014 è stato attivato il corso breve “Uno sguardo dentro la musica. Esplorando il linguaggio musicale”. Il percorso, di genere divulgativo, è articolato in quattro incontri tematici rivolto a insegnanti , educatori e genitori. L’obiettivo del percorso è quello di compiere un viaggio attraverso il linguaggio musicale per scoprirne i numerosi significati. Questa attività rappresenta un importante momento di approfondimento, pensata in particolare per i genitori dei bambini iscritti ai corsi 0-6 come strumento di supporto alla crescita musicale dei loro figli. Il corso è stato tenuto da Daniele Rinero, giovane musicista e psicologo 3. Attività formative, anche altamente professionalizzanti, per educatori e musicisti relativi alla Music Learning Theory di E.E. Gordon ed alle sue applicazioni pratiche sia verso i bambini che nell’insegnamento strumentale. L’OMI ha siglato un protocollo d’intesa con l’AIGAM, rappresentante in Italia il pensiero musicale di E.E. Gordon, musicista americano che, in oltre 40 anni di osservazione, ha elaborato la “Music Learning Theory”, ovvero come l’essere umano apprende la musica, dalla quale sono discesi una serie di metodi applicativi relativi sia allo sviluppo nel bambino dell’attitudine musicale sia all’apprendimento strumentale e vocale. Secondo Gordon, la musica viene appresa con modalità simili alla lingua parlata: in un ambiente ricco di stimoli appropriati, il bambino troverà il luogo giusto per sviluppare l’attitudine alla musica ed accrescere la sua “Audiation”, concetto questo molto importante nella teoria di Gordon la quale indica l’insieme dei processi cognitivi che permettono la comprensione della musica e l’acquisizione delle competenze musicali. Per mezzo di tali processi possiamo attribuire significati ai suoni all’interno del linguaggio musicale. L“Audiation” è la capacità di “presentire” la musica anche senza la presenza fisica del suono, in altre parole L’Audiation corrisponde all’incirca a ciò che il pensiero rappresenta per il linguaggio verbale. Il concetto di “Audiation” viene applicato sia all’insegnamento verso i più piccoli che all’insegnamento strumentale in modo particolare nell’improvvisazione. Parlando di Gordon, si fa riferimento alla sia Teoria dell’Apprendimento Musicale che in quanto tale, ossia riferimento scientifico e teorico, si differenzia dai “metodi” che rappresentano invece gli “applicativi” didattici della teoria stessa. Nel 2014 sono state proposte le seguenti attività formative: La musica nel nido e nella scuola per l’infanzia, corso in 2 giorni rivolto a educatori di nido ed insegnanti della scuola dell’infanzia. Autorizzato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. (marzo 2014). Il corso, di 12 ore, offre la formazione AIGAM di I livello, che consente di apprendere le prime competenze per operare come supporto agli insegnanti associati AIGAM. Il corso, a pagamento, riscuote da anni successo con un numero di iscrizioni medio di 30 unità Didattica dell’Audiation – training strumentale, seminario di 6 ore rivolto a musicisti ed insegnanti (gennaio 2014) Si tratta di un’attività divulgativa, tenuta da Andrea Apostoli, presidente AIGAM. L’obiettivo è quello di informare ma in modo approfondito, circa la teoria dell’apprendimento musicale le sue applicazioni in particolar modo riguardo l’approccio con lo strumento musicale, alla luce di una delle competenze più importanti per Gordon: l’Audiation ovvero la capacità di pensare musicalmente. Andrea Apostoli è stato allievo di E.E. Gordon e ne rappresenta la “voce” in Italia. A questa attività hanno partecipato 20 musicisti. La musica, il suono e la voce nella preparazione al parto ed alla nascita (novembre 2014). L’attività musicale nel periodo pre-parto. Il lavoro in gruppo sul corpo e sul respiro finalizzato al canto costituisce, per le donne in gravidanza, un’occasione di fare esperienze di grande rilevanza rispetto alla gravidanza, al parto e alla nascita del bambino. Per emettere la propria voce e farla risuonare nel corpo è importante lavorare sul peso del proprio corpo, sull’appoggio e sul respiro; tutti temi di grande valore simbolico rispetto all’esperienza del parto. Percepire le reazioni del feto in utero durante il canto, immaginare in che posizione ascolta, che espressione fa, se apprezza il canto ecc., porta la donna a tenere in mente il bambino come un soggetto con cui entrare in relazione già durante la vita prenatale per potersi nel momento del parto ritrovare e ri-conoscere. Al seminario hanno partecipato 20 persone tra musicisti e operatori della nascita. Oltre alle attività formative rivolte al pubblico degli utenti, nel mese di novembre è stata attivata una collaborazione con il Conservatorio “G. verdi” di Torino che prevede la realizzazione di un ciclo di 5 seminari (con termine nel 2015) per la formazione degli allievi e l’aggiornamento dei docenti. Questo rappresenta un ulteriore ampliamento della collaborazione già in atto con l’istituzione musicale torinese. 4. Attività musicali e formative volte al sostegno ed alla promozione di cori di Voci Bianche e Giovanili. Dal 2004 il festival “Piccoli dialoghi musicali” dedicato ai cori di bambini e ragazzi offre a cori italiani e stranieri l’opportunità di esibirsi in pubblico in un contesto di scambio reciproco di esperienze favorendo l’incontro tra bambini di cultura, formazione differente. Non si tratta di un concorso ma di una vera e propria “vetrina” della creatività musicale dei giovani. Il coro rappresenta non solo il luogo della musica ma anche lo spazio dove i giovani coristi imparano a stare insieme, a condividere una passione comune, a relazionarsi, il rispetto per l’altro. In altre parole il coro è un “luogo” educativo e culturale insieme, dove il fare musica non è vissuto come un “passatempo” ma bensì come “impegno che fa crescere”. Dal 2004 ad oggi sono stati ospitati circa 60 cori di bambini e ragazzi italiani, francesi, tedeschi e polacchi. Hanno partecipato cori di tutti i livelli e preparazione: dal coro di tradizione tedesco al coro nato nella scuola elementare, dal coro “professionale” parigino al coro nato all’interno di progetto interculturale a Bologna. Nell’edizione 2014 hanno partecipato: Il coro di voci bianche “GiovaninVivaVoce” del Conservatorio Statale di Musica “G. Verdi”di Torino. Il coro di voci bianche della Scuola Comunale di Musica di Mondovì Il coro di Voci bianche di Vicoforte Il coro di voci bianche “Artemusica” di Casellette (To) il coro “Envie de Chanter” di Envie (Cn) Il festival si sviluppa in tre giornate, da venerdì a domenica e vede la partecipazione di due cori per serata, questa compresenza facilita la comunicazione e la conoscenza tra bambini di cori differenti. Gli incontri nati durante il festival hanno in alcuni casi generato “gemellaggi” tra cori italiani e stranieri. Nel tempo, Opera Munifica ha sempre svolto anche il ruolo di favorire scambi tra realtà corali differenti: Il coro della SMS di Volvera (To) grazie ai buoni uffici dell’OMI si è gemellato con il coro parigino dei “Polysons” andando ad esibirsi in Francia e vice versa, analogamente, il coro di Mondovì (Cn) si è gemellato con il coro tedesco “Wolfratshausen Kinderchor”. Questo rappresenta un altro punto di forza del progetto che concretamente mette in comunicazione, e fa dialogare attraverso la musica realtà differenti. Attualmente ci stiamo operando affinché possa nascere, in seno all’OMI, una realtà corale infantile (Il coro di Voci Bianche di S. Pelagia) coinvolgendo anche i bambini più grandi dei corsi di sviluppo della musicalità. Il coro si avvarrà della direzione di un’ insegnante AIGAM esperto in vocalità, il coro infatti si realizzerà su presupposti didattici/educativi riferiti alla MLT di E.E. Gordon e sarà la prima realtà di questo tipo in Piemonte. 5. Attività culturali/musicali finalizzate a valorizzare le competenze di giovani musicisti, studenti del Conservatorio di Torino e giovani professionisti. Le attività musicali in S. Pelagia sono iniziate nel 1995 con una piccola rassegna dedicata a giovani musicisti che ha portato, l’anno seguente, alla formalizzazione con il Conservatorio “G. Verdi” di Torino di un protocollo d’intesa finalizzato alla collaborazione nella valorizzazione della qualità artistica maturata dagli allievi. Inizialmente vi erano 2 rassegne distinte: una in autunno, dedicata a giovani professionisti ed una in primavera con i migliori allievi del Conservatorio, in seguito le due stagioni sono state accorpate in un’unica in primavera/estate sotto il nome di “S. Pelagia per i giovani musicisti”. La rassegna mantiene al suo interno una parte dedicata al conservatorio “Il Conservatorio per S. Pelagia” e una a giovani concertisti “ I concerti di Santa Pelagia”. I concerti hanno cadenza settimanale e si tengono, sin dall’inizio, il lunedì. L’ingresso è libero. La collaborazione con il Conservatorio di Torino si è ormai consolidata in una “tradizione” che ha fatto sì che dall’inizio ad oggi più di 1000 giovani allievi, alcuni di questo attualmente noti concertisti, si esibissero in S. Pelagia. I concerti sono tematici e prevedono la partecipazione di più classi nella stessa serata. Non sono dei saggi ma dei veri e propri concerti che vedono impegnati gli studenti agli ultimi anni, un’occasione per provare in pubblico i brani che eseguiranno agli esami di laurea. Nell’edizione 2014 hanno partecipato, in 7 concerti, circa 80 allievi con repertori dalla musica antica a quella contemporanea e di sperimentazione. I Concerti di Santa Pelagia, la rassegna dedicata ai giovani concertisti prevede invece dei recital di solisti o di piccoli ensemble. Nel tempo si sono esibiti musicisti italiani, tedeschi, francesi, spagnoli, Russi e iraniani alcuni dei quali oggi ricoprono importanti ruoli in orchestre famose. Nell’edizione 2014 si sono avvicendati circa una decina di musicisti: con la presenza importante, oltre ai giovani esecutori, di Franco Mezzena, violinista di fama internazionale in un concerto dedicato all’autore piemontese G.B. Viotti organizzato in collaborazione con l’Associazione Viotti di Fontanetto Po. Dal 2012 le proposte musicali in S. Pelagia sono arricchite dalla presenza di un pregevole pianoforte Bluthner del 1866 restaurato ed offerto in accomodato da un privato. Un altro impostante spazio creato dall’OMI per valorizzare i giovani talenti musicali è la collaborazione con il FAI per l’organizzazione di concerti durante le Giornate FAI di primavera a Torino. Nel 2009 L’OMI ha siglato un protocollo d’intesa con il FAI (Fondo Ambiente Italiano) per la realizzazione di concerti nei monumenti storici aperti dal FAI nell’occasione. Si tratta di veri e propri concerti, della durata di circa 45’ programmati durante le visite e per coloro che si sono prenotati. Nel 2014 sono stati realizzati 8 concerti presso il Museo di Antichità e Palazzo Biandrate 6. Attività culturali/educative finalizzate alla valorizzazione della Chiesa di Santa Pelagia: visite guidate in collaborazione con l’Associazione Damasco (Dipendenti ed ex dipendenti della Compagnia di S. Paolo) e la SMS “Italo Calvino” L’Opera Munifica è proprietaria della Chiesa di S. Pelagia sita in via S. Massimo 21 Torino. Si tratta di un pregevole bene architettonico, eretto tra gli anni 1769 e 1772 su disegno dell'arch. torinese Filippo Nicolis di Robilant. L’OMI ha attivato una serie di progetti e collaborazioni volte alla valorizzazione della chiesa, in particolare con l’Associazione Damasco (dipendenti ed ex dipendenti della Compagnia di San Paolo) e con la Scuola Media Statale “Italo Calvino” Attività in collaborazione con l’Associazione Damasco L’OMI ha stipulato con l’Associazione Damasco (dipendenti ed ex dipendenti della Compagnia di San Paolo) un protocollo d’intesa per la valorizzazione della chiesa di Santa Pelagia con visite guidate, accompagnate da volontari dell’associazione, ed eventi concertistici con giovani musicisti. Nel 2014 si è svolta la II edizione del progetto “Chiesa di S. Pelagia, un gioiello barocco da riscoprire: visite guidate con concerto”. Si tratta di un’iniziativa in linea di continuità con quanto già organizzato gli anni passati ma arricchito da momenti musicali della durata di circa 30’ secondo il modello già adottato con successo nelle giornate FAI di Primavera. L’idea portante è quella di creare una sintesi di linguaggi: architettonico e musicale proponendo brani composti prevalentemente tra il tardo ‘700 e i primi anni del sec. XIX. "La scuola adotta un monumento" La Scuola Media Statale “Italo Calvino” che nel 1994 ha adottato la chiesa di Santa Pelagia, ha negli anni proposto varie attività didattiche con concerti degli allievi, Mostra tattili per non vedenti e l'apertura della Chiesa di Santa Pelagia nell’ambito della manifestazione “Torino Porte Aperte”. Nel 2014 il progetto, in S. Pelagia, ha coinvolto circa 50 bambini/ragazzi sia come “guide” sia come musicisti. I ragazzi della scuola, in diverse occasioni, hanno accolto ed accompagnato, in qualità di ciceroni, altre scuole o la cittadinanza alla visita del monumento. L'OMI ha anche sostenuto il potenziamento del coro scolastico e la formazione di insegnanti di musica.