COMUNICATO STAMPA La Corte in Festa. Mondi musicali nel Lodigiano “Confini d’Europa” 24 ‐ 25 – 26 giugno 2011 seconda edizione ore 12.00 Matinée Musicali ad ingresso libero ore 21.00 Concerti Serali ad ingresso libero ore 23.30 Piano Hour ‐ Notturni ad ingresso libero Ex Conventi di San Cristoforo e di San Domenico sede della Provincia di Lodi Via Fanfulla 12, Lodi WWW.LACORTEINFESTA.IT Prende il via venerdì 24 Giugno 2011 la seconda edizione de "La Corte in Festa. Mondi Musicali nel Lodigiano", iniziativa promossa e realizzata dalla Provincia di Lodi. La rassegna animerà il primo fine settimana d'estate, dal 24 al 26 Giugno 2011, presentando 12 concerti, il doppio degli appuntamenti rispetto alla prima edizione, arricchendosi anche di ospiti internazionali. Tutti i concerti si svolgeranno nelle suggestive cornici della Corte di San Domenico e della Corte di San Cristoforo, all'interno degli Ex Conventi di San Cristoforo e di San Domenico, oggi sede della Provincia di Lodi, Via Fanfulla 12/14, Lodi. Come per la prima edizione, anche quest’anno tutti i concerti saranno ad ingresso libero. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ Il programma della seconda edizione de “La Corte in Festa. Mondi Musicali nel Lodigiano” si presenta estremamente ricco e articolato durante tutte e tre le giornate di festival. Anche quest’anno, verranno messi a confronto mondi musicali provenienti da culture e storie differenti: “Confini d’Europa” è infatti il tema di questa seconda edizione, parafrasando una nota serie di video documentari del regista Corso Salani. Le chiavi di lettura dei concerti proposti quest’anno saranno, quindi, le migrazioni dei popoli, l’identità culturale e il confronto con mondi e sensibilità diverse dalle proprie ma vicine. La massima esemplificazione di queste tematiche è costituita dalla varietà e mutevolezza delle lingue e i dialetti. La proposta artistica, quindi, si articolerà attraverso la musica popolare e la forma canzone, la tradizione musicale classica come forma di appropriazione culturale e rielaborazione creativa. “La Corte in Festa. Mondi Musicali nel Lodigiano” si pone 2 obiettivi: offrire al pubblico una proposta musicale di elevato profilo qualitativo e culturale oltre che di grande coinvolgimento e divertimento; valorizzare e far conoscere ai lodigiani e a tutti i frequentatori della rassegna le splendidi corti di San Domenico e San Cristoforo, edifici monastici del XIII‐XIV sec. recentemente restaurati dalla Provincia di Lodi. ----------------------------------------------------------------------------------- Contatti: Eleonora Biscardi cel +39 334 2169260 [email protected] a r t u p a r t © by Eleda srl ‐ via Val di Sole 11, 20141 Milano ‐ Tel./Fax +39 02 39449114 La seconda edizione de “La Corte in Festa. Mondi Musicali nel Lodigiano” presenta rispetto alla precedente edizione una novità nella struttura del cartellone. Infatti, il programma si articola in 3 momenti musicali ben distinti durante l’intera giornata, da mattina a notte fonda: il primo momento è quello dei Matinèe Musicali, forma di concerto tradizionalmente europea dedicati alla musica classica e contemporanea, che si svolgeranno alle ore 12.00; il secondo momento è quello dei Concerti Serali, come per la prima edizione saranno due concerti, il primo a partire dalle 21.00 e il secondo alle 22.30. Infine, a chiusura di giornata, sarà il momento dei NOTTURNI, dedicati interamente al pianoforte e per questo chiamati “Piano Hour”, che accompagneranno il pubblico, a partire dalle 23.30, in un ambiente intimo e magico quale la corte di San Domenico, nelle prime calde notti d’estate. Programma CONCERTI VENERDI’ 24 giugno Matinée Musicali ‐ H. 12:00 Simone Pionieri (pianoforte) “Liszt 1811 ‐ 2011” CONCERTI SERALI ‐ H. 21:00 Peo ALFONSI & Ares TAVOLAZZI "ITACA" ‐ H. 22:30 Cimbali BAND in Concerto NOTTURNI ‐ Piano hour ‐ H. 23:30 Stefano BATTAGLIA "RE:PASOLINI" SABATO 25 giugno Matinée Musicali ‐ H. 12:00 Laura Faoro (flauto) “Il flauto contemporaneo” musiche di: Piazzolla, Berio, Sciarrino e altri. CONCERTI SERALI ‐ H. 21:00 A Fil de Ciel " VERTIGO" ‐ H. 22:30 Morrigan’s Wake in Concerto NOTTURNI ‐ Piano hour ‐ H. 23:30 Orazio Sciortino “plays Mikalojus K. Čiurlionis” DOMENICA 26 giugno Matinée Musicali ‐ H. 12:00 Trio Farrenc (flauto, violoncello e pianoforte), “Salotto Musicale” musiche di: C.M.von Weber, I.Pleyel, L.Farrenc, CONCERTI SERALI ‐ H. 21:00 ONE MORE LANGUAGE "Desapartactions" ospite Carlo RIZZO ‐ H. 22:30 BIRKIN TREE in Concerto NOTTURNI ‐ Piano hour ‐ H. 23:30 Fabrizio OTTAVIUCCI: “Raga‐Bartok” improvvisazioni intuitive su musiche di B. Bartok Contatti: Eleonora Biscardi cel +39 334 2169260 [email protected] a r t u p a r t © by Eleda srl ‐ via Val di Sole 11, 20141 Milano ‐ Tel./Fax +39 02 39449114 Per la prima giornata di venerdì 24 giugno, il Matinée Musicale si aprirà con il pianista Simone Pionieri che animerà il Matinée Musicale con l’esecuzione di musiche di Franz Liszt ed originali interpretazioni, in occasione dei 200 anni dalla nascita del compositore e virtuoso pianista ungherese. La prima serata del festival verrà inaugurata alle ore 21.00 dal chitarrista virtuoso Peo Alfonsi, per la prima volta in duo con il contrabbassista Ares Tavolazzi, con un concerto di musiche tratte dall’ultimo lavoro discografico di Alfonsi, “ITACA” (EGEA 2010) che porterà musicalmente il pubblico del festival sulle sponde Egee dell’Europa e del Mediterraneo; a seguire alle ore 22.30 sarà la Cimbali Band, Ensemble fondato e diretto da Balázs Unger, virtuoso musicista di cimbalom, strumento principe della cultura musicale ungherese, che eseguirà un programma musicale trasversale alla musica popolare dell’Est Europa con un approccio estremamente originale ed irresistibile. In chiusura della prima giornata, alle ore 23.30 il concerto NOTTURNO di Stefano Battaglia, pianista tra i più importanti interpreti e compositori della scena jazzistica internazionale, con musiche tratte dal suo disco “RE: Pasolini” Il giorno seguente sabato 25 giugno il Matinée Musicale vedrà protagonista la giovane e talentuosa flautista Laura Faoro, che eseguirà il programma “Il flauto contemporaneo” con musiche di C.Debussy, A.Piazzolla, S.Sciarrino, T.Takemitsu, M.Lavista, N.Vassena, L. Berio, A.Jolivet, F.Donatoni. Alla sera, sempre alle ore 21.00, sarà la volta dell’ensemble A Fil de Ciel con al vocalist Rosella Pellerino, raffinato gruppo acustico che farà risuonare la Corte con melodie e canzoni della tradizione medioevale/trobadorica provenienti dall’area Occitana, cantate in lingua d’Oc. A seguire alle ore 22.30, il gruppo Morrigan’s Wake che proporrà una selezione di musiche e danze bretoni, scozzesi, irlandesi e gallesi, fino a ripercorrere il fil‐rouge della tradizione popolare celtica che arriva fino a i nostri Appennini. Alle ore 23.30, il concerto NOTTURNO sarà eseguito dal giovane pianista Orazio Sciortino che presenterà un programma interamente dedicato al visionario compositore e pittore lituano, Mikalojus Konstantinas Čiurlionis. La terza e ultima giornata di festival, domenica 26 giugno, verrà animata dal Trio Farrenc (Laura Faoro – flauto, Laura Stella – violoncello, Letizia Rampani – pianoforte), formazione tutta al femminile, che prende il proprio nome da Louise Farrenc, la prima donna nella storia a ottenere una cattedra di composizione presso il Conservatorio di Parigi. Eseguiranno un programma di concerto soprannominato “Salotto musicale”che valorizza la letteratura per questa formazione e che prevede musiche di L. Farrenc, C.M.von Weber, I.Pleyel. Alle ore 21.00, si esibirà l’ensemble vocale ONE MORE LANGUAGE, con la partecipazione straordinaria del virtuoso tamburellista Carlo Rizzo, che proporrà brani tratti dal Cd “Desapartaction”. One More Language sintetizzano alla perfezione il concetto dei “Confini d’Europa”, proponendo canzoni e poesie in lingua basca, spagnola, francese fino ad arrivare al Giappone attraverso l’Italia e il Mediterraneo. A seguire, alle 22.30 suoneranno i Birkin Tree, gruppo acustico caratterizzato da sonorità antiche legate alla tradizione irlandese coniugate ad un universo musicale contemporaneo, eseguiranno musiche dal loro ultimo disco “Virginia”. A chiusura della giornata e della seconda edizione de “La Corte in Festa”, saluterà il pubblico alle ore 23.30, il concerto NOTTURNO di Fabrizio Ottaviucci, tra i più suggestivi interpreti della scena contemporanea, eseguendo un programma originale per il festival ispirato a brani di Bela Bartok intitolato “Raga ‐ Bartok”. ---------------------------------------------------------------------------------- Art Up Art, società di promozione ed organizzazione concerti, cura la Direzione Artistica e l’Organizzazione del festival in collaborazione con la Provincia di Lodi, che già storicamente si è prodigata a portare nel territorio lodigiano manifestazioni musicali di elevata qualità culturale. ----------------------------------------------------------------------------------- Contatti: Eleonora Biscardi cel +39 334 2169260 [email protected] a r t u p a r t © by Eleda srl ‐ via Val di Sole 11, 20141 Milano ‐ Tel./Fax +39 02 39449114 La Corte in Festa. Mondi musicali nel Lodigiano Mediterraneo 24 ‐ 25 – 26 giugno 2011 seconda edizione Ente Promotore: Provincia di Lodi con il contributo ed il patrocinio di: Regione Lombardia Main Sponsor: Fondazione Banca Popolare di Lodi Contatti: Eleonora Biscardi cel +39 334 2169260 [email protected] a r t u p a r t © by Eleda srl ‐ via Val di Sole 11, 20141 Milano ‐ Tel./Fax +39 02 39449114 “Confini d’Europa” Intorno a noi il mondo sta cambiando. Dal Mediterraneo arrivano sfide e provocazioni, anche drammatiche, riguardo la libertà dei popoli e la loro richiesta di democrazia. Sono fatti e avvenimenti, questi, che mettono alla prova l'Italia e tutta l'Europa; uno fra tutti, il dramma dell'immigrazione. Gli scenari in continuo mutamento che si susseguono sulla sponda meridionale del Mediterraneo riportano d'attualità l'immagine del Mare Nostrum, anche se in una prospettiva assai diversa da quella dell'epoca romana: oggi non siamo più i padroni di quelle rive, ma nondimeno esse sono sempre “nostre”, ci riguardano molto da vicino, rendono sempre più interdipendenti i destini dei popoli che su quelle acque si affacciano. E' un confronto che non può più essere rinviato. Un confronto che non vuole diventare scontro, ma vera occasione di arricchimento reciproco, senza rinunciare nessuno alla propria identità e alla propria cultura, ma pronti tutti a comprendere quelle dell'altro. In quest'ottica la musica può continuare a svolgere il suo ruolo unificante, di conoscenza. Anche i brani proposti in notti d'estate nel chiostro di un antico Convento, come accadrà nella sede della Provincia di Lodi per “La Corte in Festa”, possono diventare il momento per affrontare quelle sfide, per riappropriarsi del rapporto con il Mediterraneo come già compiuto lo scorso anno e oggi allargato fino ai “Confini d’Europa” e con ciò che esso significa soprattutto per l'Italia, chiamata a non vivere la propria grande tradizione di storia e di cultura in maniera passiva, ma a praticarla ogni giorno per non ritrovarsi impreparata al cospetto delle provocazioni del momento. Per continuare anzi ad essere una grande risorsa, che sappia difendere e affermare il proprio patrimonio religioso e di cultura che ha contribuito a formare l'Europa. Avv. Mariano Peviani, Assessore alla Cultura della Provincia di Lodi Contatti: Eleonora Biscardi cel +39 334 2169260 [email protected] a r t u p a r t © by Eleda srl ‐ via Val di Sole 11, 20141 Milano ‐ Tel./Fax +39 02 39449114 SCHEDE ArTISTI La Corte in Festa. Mondi musicali nel Lodigiano “Confini d’Europa” 24 ‐ 25 – 26 giugno 2011 seconda edizione ore 12.00 Matinée Musicali ad ingresso libero ore 21.00 Concerti Serali ad ingresso libero ore 23.30 Piano Hour ‐ Notturni ad ingresso libero Ex Conventi di San Cristoforo e di San Domenico sede della Provincia di Lodi Via Fanfulla 12, Lodi WWW.LACORTEINFESTA.IT Contatti: Eleonora Biscardi cel +39 334 2169260 [email protected] a r t u p a r t © by Eleda srl ‐ via Val di Sole 11, 20141 Milano ‐ Tel./Fax +39 02 39449114 VENERDi’ 24 GIUGNO Matineè ‐ SIMONE PIONIERI “Liszt 1811‐2011” Pianista, nato nel 1979, compie gli studi musicali presso il Conservatorio "G. Verdi" di Milano diplomandosi sotto la guida della professoressa Edda Ponti. Vince numerose selezioni indette dal Conservatorio milanese. in conseguenza delle quali partecipa all'esecuzione dell'integrale delle sonate di Beethoven, si esibisce nell'ambito dei concerti del Chiostro, debutta con l'Orchestra Milano Classica eseguendo il doppio concerto di Mendelssohn. Ha ricevuto premi in numerosi concorsi nazionali ed internazionali. Al di fuori dell'ambito accademico tiene recitals in rinomate sedi (Sala Verdi e Sala Puccini del Conservatorio di Milano, Circolo Filologico milanese, Teatro delle Erbe, Palazzina Liberty, etc.) e per alcune delle più prestigiose società concertistiche italiane in occasione dei quali suscita unanimi consensi di pubblico e di critica. Da segnalare è inoltre l’impegno di Simone Pionieri in seno al Trio DANSI, a fianco di Daniele Parziani (vl.) e di Andrea Favalessa (vc.), insieme a cui manifesta versatilità interpretando un repertorio che si estende da Haydn a Shostakovich fino a prime esecuzioni assolute di brani di musica contemporanea. Il Trio DANSI riceve numerosi premi e incide anche la sonata op. 38 di J. Brahms per l'etichetta Stradivarius. Nel 2007 Simone Pionieri incide il suo primo disco solista per la casa discografica "Classica Viva": "Nel cuore di Chopin", una raccolta di alcune tra le più famose composizioni di Chopin. Ultimamente i suoi interessi spaziano anche nell'area del Jazz e dell'improvvisazione. Il concerto che Simone Pionieri eseguirà a Lodi, infatti, sarà un originale omaggio intorno alla musica di F. Liszt, geniale compositore ungherese e virtuoso del pianoforte, di cui ricorrono quest’anno i 200 anni dalla nascita Concerti serali PEO ALFONSI & ARES TAVOLAZZI “Itaca” “Peo Alfonsi is one of the most sensitive and wonderfully expressive guitar players in this new generation I have heard in a long time. His creativity with his modern approach to playing has created his own expressive uniqueness one should hear…” Al Di Meola Itaca è il Cd di esordio in veste di leader di Peo Alfonsi per l’etichetta EGEA. Itaca è un lavoro costituito da composizioni originali del chitarrista che si caratterizza per la cura del suono, attenzione all'aspetto cameristico, precisione nella scrittura, elaborazione dei temi, improvvisazioni funzionali all'equilibrio generale dei brani. I richiami sono ad atmosfere del Sud Europa, ma non solo. Del resto Peo Alfonsi è nato è si è formato in Sardegna. Il suo percorso artistico si è arricchito, nel corso del tempo, di esperienze e di altre suggestioni, ma come egli stesso scrive nelle note di presentazione:”Credo che il musicista viva un rapporto particolare con il sentimento della nostalgia, come se qualcosa d'irrisolto, un filo mai del tutto spezzato con i miti dell'infanzia lo perseguitasse e gli desse spinta e motivazione nel fare musica.” Per la Corte in Festa, Peo Alfonsi si esibirà per la prima volta in assoluto in duo con Ares Tavolazzi, contrabbassista tra i migliori a livello europeo, ricercatissimo dai jazzisti italiani, noto al grande pubblico sia per aver fondato e suonato per tutti gli anni ’70 con il gruppo AREA, e per le numerose collaborazioni con cantautori quali Francesco Guccini. PEO ALFONSI è' diplomato col massimo dei voti in chitarra classica col Maestro Luigi Mazzullo presso il Conservatorio di Cagliari, da sempre ha affiancato agli studi classici un interesse profondo per la musica jazz ed improvvisata. Il suo principale interesse risiede da sempre nel tentativo di conciliare la tecnica e la ricerca del suono della musica colta con l'approccio improvvisativo tipico del jazz e delle musiche popolari e improvvisate. Dopo il diploma ha frequentato varie Masterclasses e corsi di perfezionamento tra cui i corsi estivi di Norcia (dove consegue il Diploma d'Onore) il CPM di Siena e i seminari di jazz di Nuoro, e si è diplomato in Didattica della musica. Dal ’96 iniziano le prime collaborazioni discografiche con artisti del calibri di Paolo Fresu, Roberto Ottaviano e Vincent Courtois. Nel 2001 viene invitato a partecipare al New jazz meeting di Baden Baden in compagnia di prestigiosi musicisti come Michel Godard, Wolfgang Puschnig, lo stesso Vincent Courtois e Gabriele Mirabassi. Nel 2003 forma insieme con con Fausto Beccalossi e Salvatore Maiore il trio Ammentos, con cui incide per l'etichetta Velut Luna i cd Ammentos e Remarkkramer (con quest'ultimo cd si aggiudica il premio Kramer nel 2008). Nello stesso periodo da vita insieme con Salvatore Maiore e Roberto Dani al progetto Amada col quale incide il cd omonimo (giudicato tra i migliori cd dell'anno 2007 dalla rivista specializzata All About Jazz). Con entrambi questi trii si esibisce in importanti rassegne in Italia ed all'estero. Nel territorio della world music è stato tra i più assidui collaboratori di Andrea Parodi, per il quale ha tra l'altro curato gli arrangiamenti del progetto Armentos. Nel 2006 incontra il chitarrista Al Di Meola col quale incide il live cd ”Midsummer Night in Sardinia”. Contatti: Eleonora Biscardi cel +39 334 2169260 [email protected] a r t u p a r t © by Eleda srl ‐ via Val di Sole 11, 20141 Milano ‐ Tel./Fax +39 02 39449114 Un anno dopo lo stesso Al Di Meola lo invita ad unirsi stabilmente al suo quartetto New World Sinfonia col quale si esibisce in tutto il mondo. Con lo stesso Al Di Meola si esibisce stabilmente in duo. Il clarinettista Gabriele Mirabassi lo invita stabilmente nel suo progetto “Canto d'Ebano” col quale incide per l’Egea records il cd omonimo premiato come miglior disco dell'anno dal referendum "Top jazz 2009" indetto dalla rivista Musica jazz, e si esibisce in importanti rassegne di jazz in tutta europa (Umbria jazz 2008, Clusone jazz, Manchester jazz festival ecc) oltre che in Usa Cile e Brasile. Collabora stabilmente con la cantante londinese Norma Winstone in duo. Ha suonato in numerosi Festival internazionali con musicisti come, oltre a quelli già citati, Pat Metheny, Kenny Wheeler, Trilok Gurtu, Marc Ribot, Chris Laurence, Martin France, Paolo Fresu, Ares Tavolazzi, Gil Goldstein Antonello Salis, Stefano Battaglia, Furio Di Castri, Mark Harris, Horacio Hernandez, Noa, Gil Dor, Miguel Angel Cortes, Elena Ledda, Mauro Pagani, Gabin Dabirè, Luis Agudo e molti altri. Ha preso parte alla registrazione di numerosi CD oltre a quelli a suo nome, come chitarrista e arrangiatore. Nell'ambito della musica classica oltre a recital solistici lavora spesso come I chitarra nell'Orchestra dell'Ente Lirico di Cagliari in opere come La vida breve, Il Barbiere di Siviglia, Otello, Don Pasquale, Concerto per Bandoneon e orchestra di Piazzolla, Falstaff ecc. Ha preso parte alla realizzazione delle musiche del film Agata e la tempesta di M.Soldini e suonato in molti spettacoli teatrali. Insegna chitarra jazz al Conservatorio di Parma, chitarra classica nelle scuole pubbliche e tiene corsi di armonia e improvvisazione e seminari. Ares Tavolazzi è uno dei più importanti bassista e contrabbassista italiano di musica jazz a partire dagli anni ’60. Si potrebbe dire, che è musicalmente è un caposaldo della musica popular in Italia. Ferrarese d’origine, le sue collaborazioni artistiche e professionali sono innumerevoli, sia come attività di concerti sia come musicista da studio. Inizia la carriera di bassista suonando in vari gruppi beat con il batterista Ellade Bandini, che si rivelerà un compagno di viaggio imprescindibile con cui ancora oggi collabora, a distanza di 40 anni. Verso la fine degli anni ’60 inizia la lunga collaborazione con Francesco Guccini e con I Giganti. A partire dal 1973 partecipa con lo gruppo storico d'avanguardia AREA, insieme a Demetrio Stratos, Patrizio Fariselli, Paolo Tofani e Giulio Capiozzo, con cui registra oltre 10 LP e partecipa a numerose manifestazioni anche internazionali. Nel medesimo periodo si avvicina alla musica jazz, frequentando l'ambiente jazzistico di New York. Per tuti gli anni ’80 è molto intensa l'attività di session man, suonando in alcuni dischi di artisti quali: Mina, Eugenio Finardi, Paolo Conte e continuando (anche dal vivo a partire dal 1982) la collaborazione con Francesco Guccini. Nel 1982 partecipa al tour italiano dell'orchestra di Gil Evans, con Steve Lacy e Pietro Tonolo. Sempre nel 1982 collabora all'incisione della Rock Opera "Roadissea" (Pubblicata dalla Pelo Record di Ferrara). Per tre anni consecutivi (dal 1984 al 1986) è primo in una speciale classifica dei bassisti italiani indetta da Guitar Club. Nel 1987 vince il premio A. Willaert come migliore musicista dell'anno. Dal 1990 ad oggi collabora in concerti live e registrazioni discografiche con numerosi musicisti italiani e stranieri, tra i quali: Stefano Cocco Cantini, Sal Nistico, Max Roach, Lee Konitz, Phil Woods, Mau Mau, Massimo Urbani, Enrico Rava, Stefano Bollani, Walter Paoli, Franco D'Andrea, Dado Moroni, Ermanno Maria Signorelli, Enrico Pierannunzi, Roberto Gatto, Danilo Rea, Mike Melillo, Ray Mantilla, Carlo Atti, Paolo Fresu, Tino Tracanna, Gianni Basso, Simone Graziano, Gianluca Petrella, Vinicio Capossela e molti altri. Collabora negli anni a diversi lavori teatrali componendo e suonando dal vivo (di recente Ruth e Il Cantico dei Cantici per la Fondazione Teatro di Pontedera). Ha tenuto seminari sull'improvvisazione in tutta Italia, insegnando anche in scuole jazz di Milano, Bologna, Ferrara, Rovereto. CIMBALI BAND “Trans Balcan Contest” 'Finally, cimbalom is rock'n'roll. Watch out for these Hungarians!' Thierry Sartoretti, Vibrations’ Balazs Unger – cimbalom, voce Eszter Szita – voce Szlobodan Wertetics – fisarmonica Gellért Boda – violino Krisztian Rodek – tamburaviola, derbuka, voce Gergo Unger – chitarra, voce Peter Pataj – contrabbasso www.cimbaliband.hu Il grande suonatore di cimbalom Balázs Unger ha fondato il gruppo ”CimbaliBand” assieme al fisarmonicista Szlobodán Wertetics nel 2006. Precedentemente Balasz era stato premiato come ”Young Master of Folk Arts” e aveva fatto parte di importanti formazioni jazz e folk come Dresch Quartet, Fonó Folk Band e la Hungarian State Folk Ensemble. CimbaliBand non è la tipica formazione musicale dai Balcani. In un’area dominata dal repertorio delle fanfare di ottoni un gruppo guidato da cimbalom e fisarmonica è piuttosto singolare. Le armonie di questi due strumenti, assieme a violino, chitarra, contrabbasso e darbuka crea un sound che parte dalla tradizione ma che allo stesso tempo è indiscutibilmente moderno. Contatti: Eleonora Biscardi cel +39 334 2169260 [email protected] a r t u p a r t © by Eleda srl ‐ via Val di Sole 11, 20141 Milano ‐ Tel./Fax +39 02 39449114 Notturni ‐ STEFANO BATTAGLIA”Re: Pasolini” Stefano Battaglia, pianista tra i più importanti interpreti e compositori della scena jazzistica internazionale, nato a Milano nel 1965, inizia gli studi pianistici all' età di sette anni, diplomandosi nel 1984 a Milano con il massimo dei voti, la lode con menzione. Contemporaneamente si perfeziona con il M° Vittorio Trama con il quale studia anche composizione. Come concertista classico ha partecipato a numerose rassegne italiane ed europee proponendo un repertorio bachiano ed il Fitzwilliam Virginal Book, una raccolta di composizioni del 500/600 di virginalisti inglesi. In particolare nel 1986 é stato premiato al Festival "J.S. Bach" a Dusseldorf come miglior giovane interprete dell'anno, proponendo per lo più repertori barocchi (Bach, Scarlatti e Haendel) o moderni (Hindemith, Boulez, Ligeti); nel 1991 si é esibito come solista dell'Orchestra Giovanile Europea a Barcellona; Nel circuito jazzistico é stato premiato come miglior talento del 1988 dalla rivista Musica Jazz. Ha collaborato con tutti i migliori musicisti italiani e moltissimi artisti stranieri partecipando a tutti più importanti appuntamenti musicali italiani. Dal 1984 ad oggi Battaglia ha tenuto più di 1000 concerti in Italia, Germania, Svizzera, Francia, Spagna, Austria, Repubblica Ceca, Spagna, Ungheria, Svezia, Belgio, Tunisia, Israele, Stati Uniti, Grecia, Marocco,, collaborando con molti musicisti di livello internazionale e pubblicando più di settanta dischi (di cui dieci per solo piano), che gli hanno valso premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali. E' docente ai seminari estivi Siena Jazz dal 1988 e al Corso di specializzazione e di Alta Qualificazione Professionale per esecutori di musica jazz e improvvisatori. A Siena coordina dal 1996 il Laboratorio Permanente di Ricerca Musicale, spazio dedicato alla ricerca musicale, alla composizione, all'improvvisazione ed alla sperimentazione. Da quell'anno crea un percorso di studio basato sull'improvvisazione tabula‐rasa destinato alla riscoperta della prassi improvvisativa nei diversi linguaggi musicali e attraverso innumerevoli tecniche formali ed esecutive. Oltre alla solo performance sulla quale nel tempo si è specializzato, continua la ricerca nel dialogo tra strumenti a percussione, evidenziata dalle lunghe collaborazioni, in duo con i percussionisti Pierre Favre (Omen), Tony Oxley (Explore), Michele Rabbia (Stravagario I e II, Pastorale) DRS2 gli dedica una serie di trasmissioni radiofoniche culminate con la produzione di cinque album (Suisse Radio Tapes) pubblicate da Splasc(h). Inizia nel 2004 la collaborazione con la casa discografica tedesca ECM, che, cogliendo la specifica caratteristica di dualità (colta e jazzistica) del pianista, la evidenzia pubblicando un doppio album con due trio differenti dal titolo Raccolto. E sulle stesse basi nel 2005 ECM insieme al pianista progetta e registra un'opera celebrativa di trentacinque composizioni originali per tre differenti organici in omaggio a Pierpaolo Pasolini, pubblicata nel 2007 in un doppio album dal titolo Re: Pasolini. Il lavoro riceve unanimi consensi e presentato nelle più importanti sale del mondo, tra cui Steinway Hall di New York, Alte Oper di Francoforte, il Vrachon di Atene e Radial System di Berlino. Nel 2007 viene invitato dall'ODAI (Orchestra d'Archi Italiana diretta da Mario Brunello) come solista ospite e l'anno successivo viene inserita nel programma la sua composizione Il libro delle croci per piano e orchestra. Scrive una suite in dodici movimenti intitolata Legacy e dedicata al sassofonista Dewey Redman appena scomparso. Inizia la collaborazione con l'Accademia S.Cecilia di Bergamo diretta dal Maestro Vladimir Bogino, che gli affida le classi di improvvisazione musicale. Nel 2008 riprende e amplia il suo programma di piano solo Musica Salva, arricchendolo di nuove composizioni. Sempre in piano solo costruisce un tributo ai due poeti mistici Jalal‐ad‐Din Rumi (1207) e Juan de La Cruz (1542), ispirato all'opera Canzoniere di Rumi e al Monte Carmelo di De la Cruz. All'interno dei Laboratori Permanenti di Ricerca Musicale, in collaborazione con la Dott. Roberta De Piccoli e l'Accademia Filarmonica di Bologna lavora sulle analogie semantiche tra l'improvvisazione musicale e le strutture narrative della fiaba individuate da Vladimir Propp. Fonda il quartetto Out‐vestigation. Inizia la collaborazione con 3Quietman con l'album Bartokosmos, dedicato alla rilettura dei Mikrocosmos bartokiani e con il gruppo Rituali, con il quale si dedica ad un lavoro sulla maschera ed uno sui canti degli indiani nativi d'America. Con il gruppo Theatrum inizia un lavoro basato sulle analogie tra le teorie di Wassily Kandinsky e i parametri musicali, creando un sistema di forme e strutture che disciplinano l'improvvisazione tabula‐rasa attraverso tecniche e simbologia di segno e colore dell'espressionismo astratto (Punto, linea e superficie). Nel 2009 registra il terzo ed il quarto album per ECM, in duo con Michele Rabbia (Pastorale) e in Trio con Salvatore Maiore e Roberto Dani (Songways) Contatti: Eleonora Biscardi cel +39 334 2169260 [email protected] a r t u p a r t © by Eleda srl ‐ via Val di Sole 11, 20141 Milano ‐ Tel./Fax +39 02 39449114 SABATO 25 GIUGNO Matineè ‐ LAURA FAORO “Il flauto contemporaneo” Entrata al Conservatorio G. Verdi di Milano dopo la maturità classica, Laura Faoro (Milano, 1982) si è diplomata in cinque anni sotto la guida di G.Gallotta con la votazione di 110/110 e lode, punteggio mai assegnato prima a un flautista dall’istituzione del nuovo corso di diploma accademico. Perfezionatasi sotto la guida di D.Formisano, M.Marasco e J.C.Gerard, nel febbraio 2009 ha concluso sotto la guida di G.Gallotta il Biennio di II Livello presso il Conservatorio di Milano con la votazione di 110 e lode e ha ottenuto l’idoneità per la Solistenklasse della Hochschule di Stoccarda. Nel settembre 2010 è stata ammessa al Master di Musica Contemporanea tenuto al Conservatorio della Svizzera Italiana (Lugano – CH) da Mario Caroli. E’ stata insignita dall’Ass. Ami del “Premio Donna 8 marzo” 2009 ‐ La musica per la vita” ed è risultata vincitrice di numerosi concorsi nazionali e internazionali: Concorso Nazionale “Melzo giovani”(2009), Premio “Bruno Martinotti” (1° premio assoluto,2006), Concorso Internazionale di Interpretazione flautistica “Città di Ovada”, Concorso Nazionale Syrinx giovani, etc. Oltre a esibirsi in Italia e all’estero come solista con orchestra e in diverse formazioni da camera, nel 2007 ha fondato il Trio Farrenc, formazione tutta al femminile dedita alla riscoperta dei trii per flauto, violoncello e pianoforte del periodo romantico e moderno, con il quale è già nel cartellone 2011 per “Gli Amici del loggione”. Si dedica al repertorio contemporaneo, avendo al suo attivo diverse prime esecuzioni assolute (2010, A.Gemelli, “Canticum” per flauto e organo; 2007 Amadi Barison, “Improvviso” per flauto e organo; 2006 Martinotti, “A mio padre che sognava” per flauto solo). Primo flauto solista dell’orchestra “GlobArte”, collabora come primo flauto con l’Orchestra Sinfonica Italiana, con l’Orchestra Camerata dei Laghi, con l’Orchestra delle Groane e l’Ensemble Magnificat di Caravaggio. Nel dicembre 2005 si è laureata in Archeologia Medievale, con 110 e lode, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con una tesi su “Gli strumenti musicali nella società alto‐medievale”. All’attività concertistica affianca un’intensa attività didattica. E’ giornalista pubblicista presso la rivista on‐line Milanocultura (settore musica classica) e collabora con la casa editrice musicale Carisch. Concerti Serali A FIL DE CIEL “Vertigo” "La new wave musicale italiana sta cercando nuove strade espressive. Fra i migliori debutti dell'anno, da seguire con attenzione". Giacomo Sereni ‐ Folk Bulletin Gabriella Brun: ghironde, organetto, flauti diritti (soprano, sopranino, contralto), glockenspiel, cori. Silvio Ceirano: percussioni: kalimba, darabuka, djembè, wood‐blocks, glockenspiel, cajòn, campanelle a vento cinesi, caxixi, shaker. Roberto Fresia: tastiere (pianoforte, clavicembalo, hammond). Marco Lovera: cornamuse, galobet, tamborin. Helga Niederwald: violino e viola. Rosella Pellerino: voce solista. Michele Piantà: contrabbasso e basso elettrico. Il gruppo nasce originariamente come formazione acustica con l’intento di riportare in vita melodie della tradizione medioevale/trobadorica, provenienti anche dall’area Occitana. In seguito il quintetto matura uno stile particolare attraverso una cura attenta degli arrangiamenti e delle sonorità, arricchendo il repertorio di nuovi brani anche di composizione personale e aggiungendo alla formazione originaria una tastiera e una vasta sezione ritmica. La musica degli A Fil de Ciel riesce così a oltrepassare le mura stilistiche del folk per giungere a una dimensione propria più rarefatta, ma non per questo meno incisiva, questo anche grazie all’utilizzo attento di timbri come il clavicembalo, il pianoforte e l’organo, strumenti capaci di rompere le barriere del tempo. Nel 2004 inizia il primo lavoro discografico del gruppo edito dall’etichetta Folkclub/Ethnosuoni, che vede la partecipazione straordinaria di Riccardo Tesi. Nel giugno 2010 esce il secondo lavoro discografico dal titolo “Vertigo”, prodotto dalla stessa casa, che ha riscosso un buon successo di critica. Da segnalare le partecipazioni al Festival Mistà nel 2003 e 2005 e al Festival di San Fruttuoso 2004 come unico gruppo partecipante di musica non classica. Ha suonato inoltre al Piccolo Regio di Torino, in occasione del Festival Cantè Bergera al teatro di Asti, al Festival di musica folk di Manresa, presso Barcellona, a Pragelato in occasione dei Giochi Olimpici, al Cantavalli 2006, in occasione di vari festival (Scenario Montagna, Itinera classica, Klang Alps di Merano, Festival du Cinema italien a Bastia – Corsica ‐ ecc.), presso centri di cultura italiana e piemontese (Bruxelles, Marsiglia, ecc.); con Riccardo Tesi alla Basilica dei Fieschi (Cogorno, Ge) e nell’ambito della rassegna Occitanica (anno 2007). Contatti: Eleonora Biscardi cel +39 334 2169260 [email protected] a r t u p a r t © by Eleda srl ‐ via Val di Sole 11, 20141 Milano ‐ Tel./Fax +39 02 39449114 MORRIGANS’ WAKE “Back to fireland” Davide Castiglia, violino Massimo Pirini, chitarra acustica, voce. Francois Gobbi, basso elettrico Barbara Mortarini, flauto dolce contralto e soprano, tin e low wistles Maurizio Lumini, fisarmoníca Tiziana Ferretti, voce, bodhran Morrigan’s Wake, ovvero “Il risveglio di Morrigan”, trae il suo nome da una delle tre dee della guerra venerate nel culto dell’Irlanda pagana, insieme a Badb e Neiman. Da Morrigan (letteralmente “regina dei demoni” o “grande regina”) si suppone si sia sviluppata nei secoli successivi la figura di fata Morgana. Il gruppo nasce a Ravenna nell’estate del 1981 proponendo prima un repertorio di danze bretoni e ballate della resistenza irlandese, allargando via via l’attenzione verso le musiche da ballo di Scozia, Galles e della stessa Irlanda. Dopo questo primo periodo, Morrigan’s Wake rivolge la propria attenzione verso la ricerca di possibili analogie musicali tra l’area celtica del nord Europa e quella celtico‐padana. Nasce cosi’ nel 1986 l’idea di un festival che offra una proposta musicale comprendente aree anche geograficamente molto lontane tra loro, un arco immaginario dalla pianura padana alle isole britanniche. “Dagli Appennini all’Irlanda” diventa quindi sia il titolo di una rassegna che per sette anni rappresenta un appuntamento fisso per musicisti e appassionati, sia il titolo del primo album su vinile pubblicato nel 1988 (poi ristampato su CD nel 1995). L’adesione a Folkitalia, una sorta di coordinamento nazionale nata nei primi anni ottanta con lo scopo di promuovere la musica etnica ed acustica, permette al gruppo di conoscere e confrontarsi con le altre realtà musicali italiane ed internazionali, partecipando tra l’altro ai più prestigiosi folk festival nazionali (Folk Festival delle Dolomiti, Cante’ Magg, Folkermesse, Folkest, Re Appennino, Trigallia ecc...). Oltre all’attività concertistica, Morrigan’s Wake ha arrangiato il commento sonoro di diversi spettacoli teatrali di animazione, per alcuni dei quali le musiche sono state interamente composte, utilizzando i canoni e gli elementi compositivi della musica popolare. E’ proprio l’unione tra arrangiamenti originali e musica popolare a segnare una seconda fase propositiva del gruppo che produce nel 1994 il secondo album, “Dagda”, un tributo al grande repertorio di ballate e danze scoto‐irlandesi, affiancate da alcune composizioni originali. Dopo l’approfondimento del repertorio di area celtica presente in Europa, lo sguardo si rivolge, con il successivo album “Atlantic Sunrise” (2000) anche alle tracce musicali lasciate dalla massiccia emigrazione irlandese e scozzese al di la dell’oceano. “Back to Fireland” (2006), l’album che celebra i venticinque anni di attività del gruppo, chiude idealmente una quadrilogia dedicata agli elementi naturali ( terra, aria, acqua e fuoco). L’attenzione viene rivolta alle varie forme attraverso le quali il fuoco si manifesta nei brani proposti: la passione amorosa, il fervore politico, l’eterna ricerca della realizzazione dei propri sogni, i sacri fuochi del popolo celtico. Jigs, reels, polke e hornpipes sono le danze che Morrigan’s Wake esegue dal vivo, dalle quali nasce uno spettacolo capace di coinvolgere il pubblico alla danza e al divertimento, senza però tralasciare momenti “d’ascolto” proponendo canzoni e ballate della tradizione epico lirica delle isole britanniche. Morrigan’s Wake ha suonato come supporter ai concerti di Alan Stivell, John Rembourn, Donovan, Kathryn Tickell, Tannas ed ha partecipato ai più prestigiosi festival e rassegne tra cui: Folkesrmesse, Folkfestival delle Dolomiti, Verona Folk day, Cantè Magg, Folkest, Irlanda in festa, Re Appennino, Trigallia, Hobbiton, Todi Notte, Cantar Pasqua, Med Fest, Patavium e Nubilaria Celtic Festival… Notturni ‐ ORAZIO SCIORTINO “plays Mikalojus K. Čiurlionis” Orazio Sciortino è pianista e compositore di 26 anni ed è il primo pianista italiano ad aver realizzato un CD dedicato al compositore e pittore lituano Mikalojus Čiurlionis, commissionato dalla Fondazione Antonio Mazzotta per il catalogo della mostra dell'artista e compositore lituano allestita a Palazzo Reale a Milano. Si occupa di divulgazione musicale in veste di conferenziere e pianista, proponendo percorsi di guida all'ascolto e lezioni‐concerto. Siracusano di nascita, ha compiuto gli studi di pianoforte nella sua città per poi diplomarsi brillantemente all'Accademia Pianistica Internazionale "Incontri col maestro" di Imola, dove ha studiato con Boris Petrushansky, Michel Dalberto e Louis Lortie. Vive a Milano, dove è tuttora allievo del compositore Fabio Vacchi presso il Conservatorio “G.Verdi”. Le sue "Cadenze per i concerti per pianoforte e orchestra di Mozart" sono state pubblicate da Ricordi‐Universal nel 2007. Altre sue composizioni, alcune delle quali pubblicate da Carisch e da Wicky Edizioni, sono eseguite in Italia e all'estero in festival importanti e sedi prestigiose: Fondazione Cineteca Italiana (Orchestra Verdi di Milano), Festival Internazionale di Portogruaro, Orchestra Cantelli (Serate Musicali di Milano al Teatro Dal Verme), Beethoven Festival di Bonn, Barge Music Festival di New York, I Cameristi della Scala, Beijing Modern Music Festival, Conservatorio di Ginevra, Cantiere Internazionale d'arte di Montepulciano, Teatro alla Scala etc. L'attività di pianista concertista, sia da solista sia in formazioni cameristiche, lo porta a esibirsi in ambiti di rilievo internazionale: Sala Verdi di Milano (Società dei Concerti), Società Umanitaria di Milano, Teatro delle Muse di Ancona, Notomusica Festival, Ferrara Musica, Accademia Filarmonica di Bologna, Teatro Rossini di Pesaro, Teatro Due di Parma, Teatro Politeama di Palermo, Teatro Dal Verme di Milano (Serate Musicali), Festival Verdi presso il Teatro Regio di Parma, Auditorium Cariplo di Milano per l'Orchestra Verdi etc. Contatti: Eleonora Biscardi cel +39 334 2169260 [email protected] a r t u p a r t © by Eleda srl ‐ via Val di Sole 11, 20141 Milano ‐ Tel./Fax +39 02 39449114 Si è inoltre esibito in Polonia, Germania (Festival Internazionale Seiler di Kitzingen, Konzerthaus di Berlino, festival di Wolfsburg e Braunschweig, Musikhochschule di Mannheim), Austria, Kenya, Spagna, Svizzera (Semaines Musicales de Crans Montana, Montreux Jazz Festival), Malta, Francia, Canada (Orford Festival e, su invito di Louis Lortie, Ottawa Chamber Music Festival). Ha collaborato, come solista, con importanti orchestre, come l'Orchestra da Camera della Filarmonica Moldava di Iasi, l'Orchestra Filarmonica "Mihail Jora" di Bacau, l'Orchestra Sinfonica dell'Emilia Romagna "Arturo Toscanini", l'Orchestra da Camera delle Marche, l'Orchestra del Festival di Pergine PSA, la Gyor Philarmonic Orchestra, l'Orchestra Sinfonica Siciliana, l'Orchestra Cantelli etc. Ha registrato per Rai Tre, Radio Tre, Radio Classica, RTSI. DOMENICA 26 GIUGNO Matineè ‐ TRIO FARRENC “Salotto Musicale” Il Trio Farrenc, formazione tutta al femminile, prende il proprio nome da Louise Farrenc, la prima donna nella storia a ottenere una cattedra di composizione presso il Conservatorio di Parigi. Il gruppo nasce nel 2007 per iniziativa di tre giovani strumentiste ‐ diplomate presso il Conservatorio G. Verdi di Milano ‐ interessate all'approfondimento del repertorio per flauto, violoncello e pianoforte. Dopo il debutto, avvenuto nell'estate del 2007, il trio ha svolto un'intensa attività concertistica che ha ricevuto eccellenti riscontri di pubblico e di critica, tanto per la perizia strumentale quanto per la particolarità del repertorio proposto, che spazia dal Classicismo al Novecento, in un continuo percorso di ricerca volto alla valorizzazione della letteratura per questa formazione. In questo senso, trovano spazio nei loro concerti compositori meno noti come Ries, Pleyel, Moscheles, Hummel o la stessa Louise Farrenc, accanto a autori più celebri quali Weber, Haydn o Piazzolla. Interessate anche alla riproposizione della musica classica pure al di fuori del contesto prettamente concertistico, dal 2010 propongono lo spettacolo "Chopin: la musica che salva la vita", per trio e voce recitante. Entrata al Conservatorio G. Verdi di Milano dopo la maturità classica, Laura Faoro (Milano, 1982) si è diplomata in cinque anni sotto la guida di G.Gallotta con la votazione di 110/110 e lode, punteggio mai assegnato prima a un flautista dall’istituzione del nuovo corso di diploma accademico. Perfezionatasi sotto la guida di D.Formisano, M.Marasco e J.C.Gerard, nel febbraio 2009 ha concluso sotto la guida di G.Gallotta il Biennio di II Livello presso il Conservatorio di Milano con la votazione di 110 e lode e ha ottenuto l’idoneità per la Solistenklasse della Hochschule di Stoccarda. Nel settembre 2010 è stata ammessa al Master di Musica Contemporanea tenuto al Conservatorio della Svizzera Italiana (Lugano – CH) da Mario Caroli. E’ stata insignita dall’AssAmi del “Premio Donna 8 marzo” 2009 ‐ La musica per la vita” ed è risultata vincitrice di numerosi concorsi nazionali e internazionali: Concorso Nazionale “Melzo giovani”(2009), Premio “Bruno Martinotti” (1° premio assoluto,2006), Concorso Internazionale di Interpretazione flautistica “Città di Ovada”, Concorso Nazionale Syrinx giovani, etc. Oltre a esibirsi in Italia e all’estero come solista con orchestra e in diverse formazioni da camera, nel 2007 ha fondato il Trio Farrenc, formazione tutta al femminile dedita alla riscoperta dei trii per flauto, violoncello e pianoforte del periodo romantico e moderno, con il quale è già nel cartellone 2011 per “Gli Amici del loggione”. Si dedica al repertorio contemporaneo, avendo al suo attivo diverse prime esecuzioni assolute (2010, A.Gemelli, “Canticum” per flauto e organo; 2007 Amadi Barison, “Improvviso” per flauto e organo; 2006 Martinotti, “A mio padre che sognava” per flauto solo). Primo flauto solista dell’orchestra “GlobArte”, collabora come primo flauto con l’Orchestra Sinfonica Italiana, con l’Orchestra Camerata dei Laghi, con l’Orchestra delle Groane e l’Ensemble Magnificat di Caravaggio. Nel dicembre 2005 si è laureata in Archeologia Medievale, con 110 e lode, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con una tesi su “Gli strumenti musicali nella società alto‐medievale”. All’attività concertistica affianca un’intensa attività didattica. E’ giornalista pubblicista presso la rivista on‐line Milanocultura (settore musica classica) e collabora con la casa editrice musicale Carisch. Laura Stella Ha studiato violoncello presso la Scuola Civica di Milano sotto la guida di Silvio Righini e si è diplomata a pieni voti presso il Conservatorio “L. Marenzio” di Brescia. Si è perfezionata con Marianne Chen e Marco Bernardin ed ha seguito masterclass di violoncello e musica da camera in Italia, Germania, Svizzera e Francia. Interessata alla ricerca e analisi in campo musicale, ha seguito gli studi di composizione con Giovanni Verrando, sempre presso la Scuola Civica e ha partecipato al laboratorio di musica contemporanea. Si è laureata in giurisprudenza presso l’Università Statale di Milano e ha conseguito il diploma di laurea specialistica in violoncello presso il Conservatorio di Milano. E’ stata premiata nell’ambito di vari concorsi per strumenti ad arco e gruppi da camera (Concorso nazionale per Strumenti ad Arco Città di Genova; Concorso di Musica da Camera Città di Sesto San Giovanni). Ha suonato in formazioni orchestrali e cameristiche in Italia, Germania e Francia e ha collaborato con la Cineteca Italiana, accompagnando con musiche originali cortometraggi e film muti dal vivo. Collabora stabilmente con l’Orchestra da camera di San Zeno.Da anni si dedica con particolare interesse al repertorio cameristico e ha tenuto diversi concerti nella formazione di trio flauto‐violoncello‐pianoforte, trio violino‐violoncello‐pianoforte, trio clarinetto‐violoncello‐pianoforte. Contatti: Eleonora Biscardi cel +39 334 2169260 [email protected] a r t u p a r t © by Eleda srl ‐ via Val di Sole 11, 20141 Milano ‐ Tel./Fax +39 02 39449114 Nata a Milano nel 1985, Letizia Rampani dal 2001 ha studiato sotto la guida della prof.ssa Edda Ponti presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano dove, nel 2006, ha conseguito col massimo dei voti (110/110) e la lode il diploma accademico di primo livello e, nel 2008, sempre col massimo dei voti, il secondo livello ad indirizzo accompagnatore e collaboratore. Ha vinto diversi premi in concorsi nazionali ed internazionali come solista classificandosi più volte come prima assoluta. Nell’ambito della stagione “Incontri musicali” 2005‐2006 a cura della Società dei Concerti ha eseguito un recital presso la Sala Puccini del Conservatorio di Milano. Durante la rassegna di concerti 2005‐2006 organizzati dall’Associazione Italo‐Tedesca ha tenuto un recital presso Palazzo Albrizzi a Venezia. Si è esibita a Milano in manifestazioni e in rassegne musicali di notevole rilievo, presso l’Auditorium Lattuada, la Sala Alessi di Palazzo Marino, l’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele II, la Triennale, la Palazzina Liberty e il Teatro l’Arca (“Giovani Talenti in concerto”), il Salone d’onore della Casa di riposo per musicisti “G. Verdi”, il Circolo della Stampa, il Teatro Guanella, la Sala Barozzi dell’Istituto dei Ciechi di Milano, il Circolo Filologico Milanese, Palazzo Cusani. Suona da molti anni in svariate formazioni da camera dal duo al quintetto; collabora inoltre con la prestigiosa orchestra “LaVerdi” di Milano. Dal 2004 ad oggi ha preso parte alle masterclasses di solisti di fama internazionale, quali Boris Petrushansky, Juan López Jimeno, Paul Badura‐Skoda, Antonio Ballista, Sergio Perticaroli e Alfons Kontarsky. Concerti Serali ONE MORE LANGUAGE ospite CARLO RIZZO “Desapartactions” Francesco Forges, voce, flauto, piano Shinobu Kikuchi, voce, violino, shamisen Carlo Rizzo, tamburelli www.onemorelanguage.it www.myspace.com/onemorelanguage Spettacolo che si snoda lungo un percorso di canzoni accomunate (come testo o come ispirazione) dal concetto di "resistenza creativa", proposto da Miguel Benasayag. Temi della guerra, della libertà individuale, della creazione artistica, della tradizione confluiscono in "Desapartactions" in maniera raccolta e riflessiva. "Desapartactions" e' parola che non esiste ma che contiene in sé le parole desertion, desaparecer, s'aparter, action. “Desapartactions” è anche un Cd pubblicato da Music Center nel 2007. ONE MORE LANGUAGE e' un progetto che unisce e incrocia in modo imprevedibile la ricerca sulla vocalità e il suono dei linguaggi con le strutture del jazz, la musica improvvisata, la forma‐canzone e la poesia. A partire dal 1999 Francesco Forges e Shinobu Kikuchi hanno incontrato cantanti europei ed africani attivi in vari ambiti musicali dividendo con loro esibizioni live e registrazioni discografiche all'insegna di una continua rielaborazione di materiali originali o tratti dal grande repertorio del jazz cosi' come dall'enorme patrimonio delle musiche tradizionali di tutto il mondo. Nato come gruppo "a cappella" in collaborazione con Karin Mensah, originaria di Capo Verde, e gli italiani Simonetta Artuso e Massimiliano Pascucci, il progetto si e' in seguito esteso alla collaborazione con altri cantanti (Anna Lauvergnac, Maurizio Nobili, Oskar Boldre, la brasiliana Ana Flora) e percussionisti (Kal Dos Santos, Federico Sanesi). In questa veste ONE MORE LANGUAGE ha ricevuto, nel 2001, il premio "Targa Mazars" per il miglior progetto musicale sul tema "La vocalità nel jazz fra melodia e ricerca timbrica", esibendosi all'interno del Festival "Jazz in Bocconi" di Milano, e successivamente ha pubblicato il cd "LETTER FROM MOTHERLAND" (Ed. M.A.P.). Attualmente il gruppo si presenta in formazioni diverse, dai 2 ai 4 elementi, e alle voci vengono affiancati anche pianoforte, violino e vari flauti ‐ utilizzati in funzione "vocale" o percussiva ‐ e strumenti elettronici. All'interno di questa concezione il gruppo si e' aperto negli ultimi anni a nuovi incontri, culminati in un nuovo lavoro discografico "Desapartactions" dove accanto al grande cantante ed improvvisatore basco Benat Achiary si trova la voce eccezionale e versatile di Francesca Breschi, il camerunense Henri Olama e il chitarrista Peppo Gallucci. Il compact disc affianca composizioni originali e pezzi tradizionali a brani di Steve Lacy, Mal Waldron, Wayne Shorter e Leon Thomas basati sui testi poetici di Bernardo Atxaga, Raffaello Baldini, Herman Melville ed altri. Francesco Forges, cantante,compositore e flautista, e' nato a Milano nel 1961. Dopo essersi diplomato al Conservatorio di Milano si dedica allo studio del jazz e della musica improvvisata partecipando a vari corsi e seminari tenuti, fra gli altri, da Maggie Nicols, Bob Stoloff, Jay Clayton, Andre' Minvielle, Gianluigi Trovesi, Paolo Fresu e Bruno Tommaso con il quale ha anche collaborato all'interno dell'Orchestra Zetema e partecipando al progetto "Ulisse e l'ombra" presentato al Festival Jazz di Roccella Jonica nel 1993. Ha collaborato, all'interno di varie orchestre e cori, con Steve Lacy, Glenn Ferris, Miriam Makeba, Nana Vasconcelos e, come solista, con vari musicisti e cantanti italiani ed europei tra i quali Benat Achiary, Anna Lauvergnac, Gianni Lenoci, Cinzia Spata, Alberto Tacchini e Antonio Zambrini. Da più di dieci anni e' coinvolto nella creazione di diversi gruppi e progetti "a cappella" che, pur utilizzando l'improvvisazione e le strutture del jazz, si aprono ad altri linguaggi e culture musicali e a varie tecniche di emissione vocale. Accanto all'attività nell'ambito del jazz e della musica improvvisata ha tenuto concerti in Italia ed Europa con diversi gruppi vocali e strumentali e ha partecipato a diverse produzioni operistiche e sinfoniche nei più importanti teatri e istituzioni musicali in Italia e nell'ambito di varie tournee in Europa e Giappone. Contatti: Eleonora Biscardi cel +39 334 2169260 [email protected] a r t u p a r t © by Eleda srl ‐ via Val di Sole 11, 20141 Milano ‐ Tel./Fax +39 02 39449114 Sinobu Kikuchi, cantante e attrice giapponese, inizia lo studio del violino all'età di 3 anni sotto la guida della madre e successivamente si dedica al canto. Dal 1989 vive in Italia dove approfondisce lo studio del canto lirico e contemporaneamente intraprende l'attività di attrice all'interno della compagnia "COMUNA BAIRES" partecipando a diversi spettacoli in Italia e Argentina. Dal 1999 collabora con Francesco Forges, dapprima nel gruppo BABELIN' TONGUES e attualmente nell'ambito del progetto ONE MORE LANGUAGE. Carlo Rizzo, nato a Mestre (Venezia) nel 1955 si trasferisce negli anni 80 in Francia dove attualmente risiede. Interessato dalla pittura e dalla scultura, si diploma all’ Accademia delle Belle Arti di Roma nel 1979. Lo stesso anno scopre la tecnica del tamburello tradizionale italiano grazie ad Alfio Antico e più tardi la tecnica della tammorra napoletana grazie a Raffaele Inserra. Questa passione che continua soprattutto da autodidatta, lo porta a inventare delle tecniche personali che gli aprono poco a poco le porte del mondo musicale. Comincia ad essere invitato e poi a far parte di diverse formazioni di musica italiana tradizionale e antica: Sinti; Canzoniere Internazionale; duo con Ille Strazza; disco: Tarantula di L.Cinque. Nel 1983 fa parte dell’ Opera Musicale di Giovanna Marini "Il Regalo dell’ Imperatore" che è rappresentata durante due mesi sopratutto in Francia. Dal 1984 vive definitivamente in Francia: prima a Parigi, poi a Grenoble. Qui inventa e fabbrica lui stesso due prototipi di Tamburello: il Tamburello Politimbrico e il Tamburello Multitimbrico, che permettono interessanti cambiamenti di timbri e che sviluppano addirittura delle possibilità melodiche, conferendo a queste percussioni di appena 30 cm di diametro, una dinamica e una ricchezza sonora paragonabili ad un complesso set di batteria. Parallelamente inventa le nuove tecniche necessarie per suonarli. In Francia C.Rizzo suscita uno straordinario interesse e inizia per lui un’enorme carriera musicale che lo fa viaggiare nel Mondo intero. Suona in numerosissime formazioni dagli stili musicali più diversi: tradizionale, jazz, contemporaneo. Sviluppa anche l’improvvisazione, approfondendo quest’Arte difficile grazie allo studio di specifiche tecniche ritmiche Orientali (musiche dell’India, dell’Iran e del Mondo Arabo). Continua ad avere contatti importanti con la musica ed i musicisti italiani con i quali non ha mai cessato di collaborare: Gianluigi Trovesi; Rita Marcotulli; Lucilla Galeazzi; Ambrogio Sparagna; Luigi Cinque; Elena Ledda; Riccardo Tesi, ecc. BIRKIN TREE “Virginia” Fabio Rinaudo – uilleann pipes Daniele Caronna ‐ violino, chitarra Michel Balatti ‐ flauto traverso irlandese Fabio Vernizzi ‐ pianoforte Dado Sezzi – percussioni Link official site www.birkintree.com Link myspace: http://www.myspace.com/birkintreeofficialpage “Virginia” è il titolo del nuovo progetto discografico dei Birkin Tree. Il nuovo sound dei Birkin Tree è fortemente caratterizzato dall’incontro tra le sonorità antiche e suggestive degli strumenti della tradizione irlandese (uilleann pipes, violino e flauto) con il suono “mainstream” degli strumenti di accompagnamento (pianoforte, chitarra, percussioni e tastiere). Tale contrasto è ancor più esaltato dalla scelta del repertorio, che abbina musiche appartenenti alla tradizione secolare irlandese con brani originali composti da membri del gruppo. La musica irlandese viene qui associata a sonorità tipiche di altri generi musicali (jazz, musica classica, minimalismo), creando uno stile unico, che spesso esce dalle tipiche strutture della musica tradizionale per entrare nel campo più ampio della musica senza confini. Nel corso della loro lunga carriera i Birkin Tree hanno tenuto più di milleseicento concerti in Italia ed in Europa e sono l'unica formazione italiana ‐ ed una delle pochissime nel mondo ‐ ad esibirsi regolarmente in Irlanda, dove hanno suonato in alcuni tra i più importanti festival, tra cui Feakle Festival, Ennis Trad Festival, Glencolumbkille Festival, O’Carolan Festival. La radio nazionale irlandese RTE ha registrato per due volte il loro concerto a Dublino al Hartcourt Hotel. I Birkin Tree hanno partecipato dal vivo a trasmissioni radiofoniche e televisive per RAI 1, RAI 3 , RAI Radio 1, RAI Radio 2, TELE + 3, TMC Telemontecarlo, RTS Svizzera, Telepiù, Radio Capodistria, Radio Popolare di Milano, ed in Irlanda per RTE (la radio nazionale irlandese), Radio Kerry e Radio Clare. La loro musica è stata trasmessa in varie occasioni dalle radio di Germania, Francia, Portogallo, Spagna, Olanda, Norvegia, Irlanda, Inghilterra, Australia, Stati Uniti, Russia e Svizzera. Negli anni la band si è esibita con famosi artisti irlandesi come Martin Hayes, Dennis Cahill, Niamh Parsons, Graham Dunne, Cyril O’Donoghue, Tola Custy, Murty Ryan, Derek Hickey, Liam O’Flynn, Grainne Hambly, Arty McGlynn, Tony O’Connel, Michael Queally, Nollag Casey, Conor Byrne... I Birkin Tree lo scorso 4 agosto 2009 si sono esibiti in apertura di serata prima dello spettacolo della famosa band irlandese dei CHIEFTAINS a Savona (SV), come gruppo di supporto. Fabio Rinaudo e Daniele Caronna, musicisti e fondatori dei Birkin Tree, hanno già partecipato come ospiti alla tournée Italiana dei Chieftains nell’estate 2008. La band ha all'attivo tre incisioni discografiche Continental Reel (1996), A Cheap Present (1999), 3(three) (2003) ‐ e decine di compilation. I dischi hanno ottenuto lusinghiere recensioni ed importanti riconoscimenti dalla stampa specializzata europea ed americana. Contatti: Eleonora Biscardi cel +39 334 2169260 [email protected] a r t u p a r t © by Eleda srl ‐ via Val di Sole 11, 20141 Milano ‐ Tel./Fax +39 02 39449114 Notturni ‐ FABRIZIO OTTAVIUCCI “Raga Bartok” www.fabriziottaviucci.com Fabrizio Ottaviucci è un pianista e compositore tra i più interessanti della nuova scena della musica contemporanea internazionale. La sua ricerca musicale, infatti, coniuga un altissimo livello di interpretazione del repertorio contemporaneo accademico con un personalissimo mondo compositivo a metà strada tra minimalismo americano, misticismo orientale e improvvisazione. Per Lodi, Fabrizio Ottaviucci ha preparato un programma originale intitolato “Raga – Bartok”, che echeggia il titolo dell’ultimo disco di Ottaviucci “Ragapiano” , interamente dedicato alle musiche del compositore ungherese Béla Bartòk di cui quest’anno ricorrono 120 anni dalla nascita. Il tratto saliente della musica di Bartòk per cui Ottaviucci è stato chiamato a darne una personale interpretazione, consiste nel sistematico rapporto con la musica popolare e con la tradizione folk lorica, il tutto trasposto per pianoforte introducendo innovazioni compositive quali la micropolifonia e la micro melodia, che hanno influenza sensibilmente tutta la musica contemporanea del ‘900. “La mia musica è improvvisazione intuitiva. Una risposta alla percezione dell’energia spazio‐temporale in cui si manifesta; più semplicemente improvvisazione ispirata dall’energia dei luoghi e delle persone che li attraversano, che li abitano, che li animano. Un’espressione musicale che dunque nasce e accade in momenti e luoghi diversi: in una sala da concerto, in un museo o in una galleria d’arte, in un club, fra amici, di fronte ad un pubblico, e che in relazione a questi diversi incontri traccia e percorre strade diverse, per mood, suggestione, sensibilità”. Fabrizio Ottaviucci, diploma in pianoforte e ulteriori prestigiosi studi in composizione e musica elettronica, tenta così, magnificamente, di tradurre in parole il suo talento di musicista e compositore che lo ha portato da Assisi, dove vive e dirige il progetto “laboratorio di musica intuitiva”, a esibirsi nelle più importanti città italiane e tedesche, negli USA, in Canada, Inghilterra, Spagna, India, collaborando con artisti del calibro di Rohan De Saram, Stefano Scodanibbio, Mario Caroli, Manuel Zurria, Francesco Dillon, Aldo Campagnari, Tara Bouman, Markus Stockhausen, con il quale collabora intensamente dal 1986. Attivo anche sul piano della sperimentazione, Fabrizio Ottaviucci ha tenuto concerti con il contrabbassista Gary Peacock, il saxofonista Roberto Ottaviano, i percussionisti Robyn Schulkoswky e Mark Naussef, i chitarristi Paolo Giaro e Nguyen Le, il trombonista Conny Bauer. Ospite dei maggiori festival jazz di Berlino, Francoforte, Bristol, Bombay, Novara, ha inciso per le più importanti etichette, ECM, Stradivarius, CMP, Amiata, Splasch, Wisteria, Aktivarum e molti suoi concerti sono stati trasmessi dalle reti radiofoniche nazionali. Nel Giugno 2010 è stato pubblicato il primo disco di sole composizioni originali di Ottaviucci “Ragapiano” pubblicato da Odd Times/Egea. Contatti: Eleonora Biscardi cel +39 334 2169260 [email protected] a r t u p a r t © by Eleda srl ‐ via Val di Sole 11, 20141 Milano ‐ Tel./Fax +39 02 39449114