I cortili con l’aggiunta della locuzione dialettale in àrie di Besozzo che da tempo immemorabile caratterizza nel “in àrie” linguaggio parlato dei besozzesi questa parte / 2014 del nostro paese, la parte alta, la parte “in aria”. Oltre alle sedi “istituzionali” del palazzo co- Con una felice intuizione il Comune di Besozzo munale, dell’istituto “Rosetum” e della casa di presentò nel 1985 una manifestazione chia- riposo, saranno animati i cortili Bossi, Contini, mata “Maggio d’Arte a Besozzo – di cortile in Locchi e Pajetta, ai cui proprietari va il nostro cortile”. Furono allora aperti alla cittadinanza grazie più sincero. gli splendidi cortili dei palazzi patrizi che ri- Presso la Sala Mostre si potranno apprezza- salgono alle varie epoche attraverso le quali si re le opere del Circolo degli artisti di Varese e, è snodata la storia del nostro paese, cortili in nell’adiacente Sala dei Tini, sarà aperta ai visi- gran parte privati e per questo nascosti ad una tatori la preziosa collezione Brunella. vista quotidiana da parte dei besozzesi. Gli altri cortili ospiteranno gli aerei colla- Arredati per l’occasione da una serie di ges di Anne Burke, le vedute del nostro terri- sculture notevoli, opere di importanti artisti torio fotografate da Giorgio Cassinari, le tele contemporanei, svelarono forse per la prima nostalgiche di Giovanni Pedroni, le immagini volta a un pubblico numeroso questa ricchezza degli appassionati fotografi del Foto Club La- locale rimasta per troppo tempo nascosta. ghi, i materiali che prendono forma sotto le dita La buona riuscita della manifestazione esperte dello scultore Antonio Piazza, le scul- portò l’amministrazione comunale a riproporre ture intense e dolorose di Antonio Franzetti, la l’esperienza l’anno successivo e da allora si è spiritualità che si fa icona grazie a Gianantonio ripetuta, pur con l’eccezione di alcuni anni di Dalmiglio e altro ancora. pausa, di anno in anno fino ad oggi. All’idea ori- Una forte componente di musica, teatro, ginale, che è stata mantenuta, si sono aggiunti letture sceniche connoterà quest’anno l’inizia- di volta in volta nuovi contenuti o sono stati at- tiva rispetto agli anni precedenti. Non saranno tribuiti titoli diversi; l’ultimo è stato “Arte sto- soltanto gli allestimenti artistici ad animare i ria e cultura nei cortili di Besozzo”. cortili ma questi prenderanno vita anche gra- Con il titolo scelto quest’anno, “I cortili di zie ai suoni e alle voci. Besozzo ‘in àrie’ – maggio d’arte”, ci si è voluti Le sonorità calde del duo chitarra-voce collegare a quella che è ormai la tradizione con- Mele Pedroni, gli arrangiamenti inconsueti di solidata di questa manifestazione primaverile, AngelicaMente, l’armonica e la chitarra della Fabio Treves Blues Band, la musica folk di Lo- hanno messo a disposizione gli spazi e cioè renzo Bertocchini si accosteranno al repertorio i proprietari dei cortili Bossi, Contini, Locchi, classico della Scuola Civica di Musica. Pajetta; la Comunità Pastorale “Beato Nicone”, la Anche le voci recitanti troveranno decli- Fondazione “G.e G.Ronzoni”, l’Istituto “Rosetum”. nazioni diverse, dall’ironia graffiante di Wilde È stata fondamentale la disponibilità dei interpretato dalla Compagnia Duse a un’origi- dipendenti comunali, in particolare quella di nale rivisitazione delle imprese di Odisseo ad Maria Ferrari che ha curato la segreteria della opera del gruppo Eurart. Non mancheranno manifestazione. spettacoli e intrattenimenti per bambini e momenti di ristoro conviviale. Si ringraziano vivamente gli sponsor, Enoteca Bottazzi, ditta Monverde, “Il giardiniere” La nostra speranza e il nostro intento non di F. Braguti, Centro Colore Comerio; le asso- sono solo quelli di proporre un maggio d’arte ciazioni che hanno collaborato attivamente al- degno di succedere a quelli degli anni passati. la buona riuscita dell’evento, la Scuola Civica Vorremmo anche lasciare una traccia che duri di Musica, la Filarmonica, la Pro Loco, Auser nel ricordo e che sia di stimolo a valorizzare Besozzo Insieme, la biblioteca “G. Consonni” di sempre di più le risorse storiche, artistiche e Bogno, il gruppo Alpini Bogno. umane del nostro paese. Sì, perché è proprio Infine un grande ringraziamento va ai tanti grazie a queste ultime che è stato possibile or- che – impossibile nominarli tutti – hanno offerto ganizzare gli eventi che allieteranno il nostro il loro contributo di idee, suggerimenti, propo- maggio. Infatti la manifestazione non avrebbe ste, critiche e hanno messo a disposizione il potuto essere realizzata senza la partecipazio- loro tempo e le loro energie. Un aiuto così cora- ne costruttiva di molte persone. le ci fa sperare che questa manifestazione sia Il primo ringraziamento va a coloro che davvero espressione di tutti i besozzesi. Il programma 2014 / / Cortili ed esposizioni / Eventi Palazzo Comunale, Venerdì 30 Sala Mostre / Circolo degli artisti di Varese ore 21, Cortile Comunale Sala dei Tini / Collezione Brunella / Mele Pedroni Duo Casa Bossi Sabato 31 / Anne Burke Ore 10, Cortile Comunale / COLORI D’ESTATE. Laboratori per bambini Casa Pajetta Ore 16, Sala del Gonfalone / Giorgio Cassinari / Concerto Finale Scuola Civica Musica Ore 21, Cortile Comunale Casa di riposo Ronzoni / AngelicaMente / Giovanni Pedroni Domenica 1 Casa Contini Dalle ore 11, Casa Contini / Foto Club Laghi / Lorenzo Bertocchini in concerto / Antonio Piazza Ore 14.30, Cortile Comunale / Bolle e musica. Spettacolo per bambini Casa Locchi Ore 16.30, Cortile Comunale / Antonio Franzetti / Storie di dee, navi, naufragi e di un tizio chiamato Ulisse (Compagnia Eurart) Istituto Rosetum Ore 21, Cortile Palazzo Comunale / mostra per il 90esimo / Il fantasma di Canterville (Compagnia Duse) Lunedì 2 Ore 11.15, Cortile Comunale / Celebrazione Festa della Repubblica Ore 16, Casa Bossi / Letture sceniche e arti visive Ore 21, Cortile Comunale / Fabio Treves Blues Band Palazzo Comunale / L’attuale palazzo comunale era, nel Settecento, residenza di uno dei rami più ricchi della famiglia Besozzi. Divenne proprietà comunale solo agli inizi del Novecento. Ha conservato quasi inalterato il suo aspetto originario: tre corpi di fabbrica a “U” circondano il cortile raccolto, al quale si giunge per l’ampio portale d’ingresso sormontato da un balconcino che si ripropone anche nella facciata interna, sopra l’androne. Il cortile, porticato sui tre lati con colonne tuscaniche, sul lato destro viene curiosamente raddoppiato e presenta così un ampio androne aperto verso la strada. Su di esso è murato uno stemma Besozzi. Una lapide, scoperta nel 1909, ricorda i Besozzesi che hanno partecipato alle guerre risorgimentali e un’altra, dello scultore Cerini di Arcumeggia, onora la memoria dei coniugi Lucia Prinetti e Domenico Adamoli. Altre ricordano Giuseppe Garibaldi e le due più recenti, il contributo alla Resistenza. In un angolo è posta un’ara romana dedicata alle Matrone, che fu già nota all’umanista Ciriaco d’Ancona. Sala Mostre / Circolo degli Artisti di Varese La mostra si intitola “Paesaggio, Natura, Emo- Buzio Negri. Una profonda attenzione al fasci- zioni” e accoglie pittura, scultura, fotografia, no della nostra terra è resa attraverso linguag- installazioni. Sono 55 le opere che, nelle diver- gi diversi che, grazie anche agli strumenti e ai sità delle intenzioni creative di ciascun artista materiali differenziati con cui gli artisti si mi- e nella varietà dei materiali utilizzati, richia- surano, danno senso a una manifestazione che mano il tema proposto dalla curatrice Fabrizia vuole aprirsi verso nuove frontiere dell’arte. Sala dei Tini / Collezione Brunella La collezione archeologica, paleontologica e fos- nella sperava fosse questa la destinazione finale sile apparteneva a una vera e propria eminenza della sua raccolta tanto cara. Fu così che alla sua locale, Riccardo Lodovico Brunella, che nella sua morte, nel 1985, la sua collezione custodita nella lunga vita di studioso divenne uno dei collezio- propria abitazione venne donata al Comune che nisti più raffinati nell’ambito della ricerca geolo- ora la ospita nella Sala dei Tini, l’antica tinaia gica e archeologica. Parte della collezione entra annessa al palazzo comunale, architettura rura- in municipio per la prima volta negli anni Cin- le a mattoni ricca di antiche suggestioni. quanta, per scopi didattici. Ma in cuor suo, Bru- Casa Bossi / Apparteneva anticamente a un ramo della famiglia Besozzi. Successivamente la proprietà passò alla famiglia Bossi, che assunse particolare rilievo agli inizi del Novecento con la figura di Pietro Bossi, diplomatico e console generale d’Italia in Spagna. I discendenti di questa famiglia mantengono tuttora la proprietà e la cura del palazzo. La facciata attuale è frutto delle ristrutturazioni praticate da Pietro Bossi all’inizio del secolo e mostra linearità e soluzioni architettoniche di gusto urbano, tra cui si impone la presenza di un ampio portale sul cui arco campeggia lo stemma dei Bossi. L’androne conduce direttamente alla corte a giardino; sul fondo, una torretta isolata di gusto neogotico è stata eretta agli inizi del Novecento. Solo il corpo centrale mantiene l’originario impianto caratterizzato dalla consueta struttura a porticato di colonne tuscaniche. All’interno sono conservati due pregevoli camini che recano lo stemma dei Besozzi, antichi proprietari dell’edificio. / Anne Burke Nata a Oklahoma City, U.S.A., vive in Italia da acquarello. Con il suo lavoro Anne dà nuova vi- molti anni. Dal 1980 lavora con tessuti e colori ta a vecchie sciarpe, vestiti di seta, avanzi di grazie ai quali compone pannelli a patchwork tessuto e sperimenta una forma “verde” di arte e collages di tessuti in cui forma e disegno si figurativa. Cuciture a mano danno movimento compenetrano in libertà. e profondità alle sue realizzazioni. Temi ricor- I collages sono realizzati con ritagli di stoffe trasparenti – chiffon, voile, seta e cotoni indiani – che creano un suggestivo effetto renti delle sue opere sono paesaggi immaginari di montagne e mare, fiori e nature morte. Casa Pajetta / Questa abitazione molto antica, nota nel Cinquecento come “casa del cappellano” e legata alla famiglia Besozzi, dal 1581 è ancor più strettamente collegata all’attigua chiesa di S. Antonio, diventando parte del beneficio teologale e dimora del canonico. Qui venivano impartite ai giovani lezioni di teologia, scrittura, lettura e musica. Nel 1888 la casa viene venduta, trasformata e adibita ad albergo con la denominazione di “Osteria di S. Antonio”. Nel 1924 passa ai Pajetta che la detengono tuttora come casa d’abitazione. L’edificio, chiuso su tre lati dai fabbricati e fiancheggiato a sinistra dalla chiesetta di S. Antonio, presenta il lato di fronte all’ingresso aperto su Besozzo inferiore. Da qui si può godere di un panorama straordinario sulle colline circostanti di Bregano, Brebbia Superiore, della Pelata di Comabbio, di Bogno e del Vergante al di là del Verbano. La facciata verso la strada, di aspetto ottocentesco con balconata al piano superiore, mantiene ancora qualche ricordo del suo precedente uso ad albergo, come i numeri delle stanze sopra le porte. Nell’ampio salone sulla destra, all’inizio del secolo, era ospitato un cinematografo. / Giorgio Cassinari Nato a Gavirate nel 1954, il besozzese Giorgio esposto in Casa Pajetta, e si potranno ammira- Cassinari nutre una grande passione per la foto- re fotografie del nostro territorio, che altro non grafia dagli anni Settanta. vogliono essere se non un invito a osservare il È possibile incontrare spesso Cassinari proprio paese con occhi diversi. per le vie del paese, con la sua macchina foto- Dopo anni di pellicola, Cassinari sta speri- grafica tra le mani, intento a cogliere i luoghi mentando anche la fotografia digitale con mo- e i momenti migliori di cui fissare l’immagine. dalità originali e innovative e stampa in proprio Un vero e proprio lavoro di documentazione è con una post-produzione essenziale. Casa di riposo Siamo nel secondo decennio del 1900 e il “Coto- Ronzoni / nificio di Besozzo”, situato a Besozzo inferiore - località Scissone - di proprietà del dott. comm. Luigi Roncari, veniva acquistato dal cav. Luigi Ronzoni. Quest’ultimo, sensibile al problema che a Besozzo numerosi vecchi lavoratori si trovavano al tramonto della vita privi di sostentamento e di qualsiasi forma di assistenza, acquistò nel 1935 l’ex villa del dott. Roncari e fondò, a sue spese, la “Casa di Riposo per anziani”, che dedicò alla memoria dei defunti genitori Giuseppe e Giuliana Ronzoni. L’edificio, nonostante i notevoli lavori effettuati, è stato ritenuto ad un certo momento non più idoneo sia per capienza sia perché non rispondente alle indispensabili necessità. Si è così indicata come sede più adeguata, per la posizione e per il suo vasto complesso immobiliare, l’ex collegio convitto delle “Madri Canossiane” che, successivamente acquistato e ristrutturato, è diventato l’attuale sede della Casa di riposo come la conosciamo oggi. / Giovanni Pedroni È nato e opera a Besozzo. Pittore autodidat- tela, trasferendovi le sensazioni accumulate ta, dipinge fin dalla prima giovinezza traendo nella memoria, tra ricerca e rappresentazione spunto da cascinali e interni rustici dove è cre- dei ricordi. Senza abbandoni a facili lirismi, si sciuto. Nelle sue opere concentra tutto ciò che avverte nelle sue opere un’incessante trasposi- per “la Besozzo dei nonni” significava la quoti- zione tra realtà e fantasia. Dal 1975 fa parte del dianità della vita. Fissa queste immagini sulla “Cenacolo Magistretti di Varese”. Casa Contini / La casa era anticamente della famiglia Besozzi, la cui proprietà è provata anche dagli stemmi che appaiono su di un portale recante la data del 1515. Solo dopo molti passaggi a diverse famiglie divenne proprietà dei Contini. La posizione del complesso è ai margini del centro storico di Besozzo superiore e costituisce l’ultimo grande edificio lungo l’asse principale del borgo. Un breve androne a volte specchiate introduce al cortile quadrangolare chiuso su tre lati da un porticato di colonne tuscaniche. Il quarto lato è delimitato da un muro; un’apertura ad arco mette in collegamento con la sottostante corte di servizio. Gli ambienti interni mantengono carattere monumentale. Non da meno è anche il vasto parco, nel Settecento prato a vite e poi trasformato in giardino e parco nell’Ottocento. Mantiene intatto il gusto ottocentesco, anche grazie a un laghetto, un canneto e alte conifere. Al parco si accede direttamente dalla casa tramite un ponticello che scavalca la sottostante strada comunale. / Foto Club Laghi Il Fotoclub dei Laghi, con sede a Besozzo, nasce tre anni fa da cinque appassionati di fo- fashion, glamour, beauty, animalistica – e gli iscritti provengono da tutte le regioni italiane. to. Tra i fondatori anche Fabio Crugnola, foto- Il Fotoclub vanta il fatto di aver ospitato fo- grafo in Besozzo dal 1975. L’intento del gruppo tografi famosi, come A. Buzzanca, F. Caman- è quello di coinvolgere dilettanti e professioni- dona, E. Carpenzano, M. Simotti, impegnati in sti dei vari settori della fotografia – paesaggi, corsi di alto livello rivolti agli iscritti. / Antonio Piazza Ha da sempre svolto la professione di orafo. Pla- spressività insita nel suo operare. Dal 2007 fa smare la materia è diventata una forma espres- parte dell’associazione “Liberi Artisti” della siva naturale, come naturale è la ricerca conti- Provincia di Varese. Una sua scultura-monu- nua di unire diversi elementi che danno vita a mento, dedicata all’AVIS, è situata nel Comu- opere figurative e lavori astratti. Argilla, legno, ne di Carnago (VA). Altre opere sono presenti ferro, bronzi e cottura Raku liberano tutta l’e- presso diversi Comuni. Casa Locchi / Il Palazzo apparteneva negli ultimi decenni del Cinquecento a Bartolomeo Luvino. Probabilmente a lui si devono i riattamenti tardocinquecenteschi ancora evidenziati dal bel portale d’ingresso sovrastato dallo stemma della famiglia Luvini o Luini. Dopo diversi passaggi la dimora è pervenuta, negli anni Quaranta, alla famiglia Piola; oggi appartiene ai signori Locchi. Caratterizza il cortile raccolto un porticato sul lato opposto all’ingresso, su quattro colonne in granito, ripetuto nel loggiato superiore. Nel passato si prolungava sul lato destro, ora murato, ma l’antica conformazione è ancora chiaramente individuabile grazie alle cinque colonne terrene. A sinistra un muro lo divide dalle altre proprietà sorte successivamente. All’esterno sono ancora da notare l’elegante smusso angolare in conci regolari di pietra per facilitare il giro ai carri dello stretto angolo retto della strada e, sul lato destro del palazzo, le belle finestrelle polilobate. / Antonio Franzetti Nasce a Gemonio nel 1942. Studia all’Acca- Risale alla fine degli anni Ottanta l’incontro con demia di Belle Arti di Brera sotto la guida di lo scultore Floriano Bodini con cui instaura una Marino Marini. Si dedica poi all’insegnamento profonda amicizia. nella Scuola Statale e, durante quel lungo pe- All’inizio degli anni Novanta, in qualità di riodo, decide di non esporre in pubblico. Solo Sindaco di Gemonio, è tra i fondatori del Museo alla conclusione della carriera, all’inizio degli Civico Floriano Bodini del quale, per diversi anni Duemila, riprende il percorso espositivo. anni, è presidente. Santuario Dal sagrato della chiesa prepositurale dei Ss. di San Nicone / Alessandro e Tiburzio una ripida salita selciata conduce alla tranquilla e isolata chiesa dedicata al Santo Nicone. Questo eremita, vissuto nel XII secolo, pare sia nato a Barasso e morto a Besozzo, dopo una vita di penitenza. La sua venerazione crebbe nei secoli successivi ma ancor più dopo il 1568, quando San Carlo Borromeo, durante la sua visita pastorale a Besozzo, provvide all’esumazione della salma, dandole sepoltura sotto la mensa dell’altare. Noto era nei secoli passati il culto della popolazione per il beato Nicone contro le epidemie del bestiame e a favore dei combattenti. Nel Settecento la confraternita fa ornare di affreschi le pareti della cappella dei fratelli Baroffio di Varese; nuovi affreschi vengono dipinti alla metà dell’Ottocento dal pittore locale Stocchetti. Nel 1898, in occasione della visita pastorale del cardinal Ferrari, le spoglie del beato vengono traslate nella nuova teca a vetri, tuttora esposta sopra l’altare. / Gianantonio Dalmiglio Insegnante in pensione, frequenta un corso di iconografia tenuto da Enrico Bertabuoni. La scrittura di un’icona per lui è destinata a sorreggere la spiritualità umana, in quanto significa descrivere una presenza di cui l’uomo ha bisogno per vincere la solitudine. In questi dieci anni ha realizzato una produzione di 70-80 icone, ora diffuse in Italia e nel mondo. Ultimamente una pesante malattia ha rallentato la sua produzione ma l’autore, guardando con coraggio e ottimismo al futuro, afferma di poter legittimamente dire che “il bello deve ancora venire”. / The Sensiblists Christine Boré, nata in una famiglia di musici- Per Paola Vigo l’incontro con l’arte na- sti, è cresciuta in un mondo di suoni e melodie. sce casualmente dall’amicizia con le pittrici Il suo lavoro rappresenta un’esperienza della Simonne Chevalier e Christine Boré. ricerca di armonia tra realtà e immaginazione, Inizia quindi a dare alla luce le sue prime un incontro a metà strada tra metodo impres- opere, ricche di freschezza e spontaneità, spec- sionista ed espressionista. chio delle sue emozioni e dei suoi sogni. Istituto Rosetum / In occasione del novantesimo anniversario della fondazione dell’istituto Rosetum di Besozzo si è deciso di allestire una mostra, con l’intenzione di ripercorrere la storia della scuola dalla sua origine (1924). Undici pannelli suddivisi per argomenti faranno rivivere gli anni d’oro dell’istituto. Dalla determinazione e forza di volontà di Madre Cecilia Monti, fondatrice della scuola, è nato il fiore all’occhiello del Rosetum, il teatro. Nell’ambito della mostra sarà possibile ammirare, tra l’altro, la rarissima collezione privata di santini dipinti a mano da Suor Johannita. Le teche, poste al centro della stanza, custodiscono preziosi manufatti eseguiti dalle prime “roselline” degli anni ‘30 e ricordi della vita quotidiana scolastica risalenti ai medesimi anni. Infine, nell’ala rialzata della stanza, si potranno ammirare gli allestimenti originali dei primissimi anni della scuola . La mostra è stata realizzata da Suor Annarosa Brillo, Stefania Franzetti e Erika Adorno. Eventi Pranzo e cena 31 maggio, 1 e 2 giugno Venerdì 30 / Cortile della Sala Letture Sabato 31 / / Stand gastronomico a cura dell’enoteca Bottazzi in collaborazione con Pasticceria Milano e Beach Trap Si propone un menu a base di prodotti del territorio e non solo. In abbinamento a vini selezionati. Venerdì 30, ore 21 sound blues e sul calore del zioni strumentali originali. Cortile Comunale soul in una chiave moderna e Il duo chitarra-voce, riconosciu- fluida. La voce e la chitarra to in ambito nazionale e in- si fondono in un repertorio che ternazionale, presenta uno esplora ambientazioni sonore spettacolo suggestivo e alter- tipiche R&B e funky di artisti nativo capace di coinvolgere Il duo chitarra-voce nasce dal- internazionali, rifacendosi ogni spettatore in un infor- la collaborazione decennale a un genere che ripropone il male e appassionato viaggio della cantante Dorotea Mele piacere della musica nell’in- musicale. con il chitarrista Luca contro tra il tradizionale Pedroni, due musicisti prove- unplugged e il groove moder- nienti da estrazioni musi- no. Il repertorio d’ascolto cali eterogenee con un’ampia spazia da arrangiamenti di esperienza professionale e famosi brani di artisti del con la medesima passione. calibro di Norah Jones, L’idea centrale dello spettaco- Aretha Franklin, Eva Cassidy, lo è quella di ripercorrere un Stevie Wonder, Michael Jack- genere basato sul tradizionale son, Beatles fino a composi- / Mele Pedroni Duo MELE - PEDRONI DUO Sabato 31, ore 10 Sabato 31, ore 16 Cortile Comunale Sala del Gonfalone / COLORI D’ESTATE / Concerto Finale Laboratori creativi per bambini Scuola Civica Musica L’Associazione culturale “L’Atelier nel Bosco” Nel I tempo: propone una serie di attività manuali e Anna Scanu – violino creative legate alla stagione estiva e invita Sabrina Tambani – pianoforte i bambini a giocare con materiali naturali Gianluca Cavazzoli – violino e con i colori dei fiori e della luce del sole. Lorenzo Bossi – flauto I piccoli ospiti avranno la possibilità di creare e la prof. Maria Paola Molinari – pianoforte oggetti e giochi utilizzando legnetti, tessuti, (musiche di A. Vivaldi, G. Gershwin, corde e piccoli fiori di stoffa. H. E. Kayser, J. S. Bach e F. Liszt) Realizzeranno insieme agli animatoricoroncine di fiori, uccelli di fuoco e il telaio del Sole. Nel II tempo: Orchestra degli allievi. (Per bambini dai 4 ai 10 anni) (musiche di G. Tartini, R. Wagner, A. Vivaldi, J. Pachelbel, E. Morricone) Sabato 31, ore 21 architetto, di professione Paul Molinari: chitarra, guitar Cortile Comunale pittrice ed insegnante sinthesizer , musicista, di musica, nel tempo libero arrangiatore e compositore, scrive prosa e poesie che è stato definito “chitarrista / AngelicaMente creano “proseliti”. Figlia di diesel” (da alcuni follower). una famiglia di artisti Paul viene apprezzato dai più Nicoletta Magnani: voce, pittori e cantanti, suona il per il proprio talento ed inge- violoncello, flauto traverso. flauto traverso dall’età di gno creativo nel restituire Artista “multimodale” (defini- nove anni. Canta in diverse arrangiamenti per sola chitar- zione attribuitale dal grande formazioni e studia violoncel- ra, con ritmiche ed armonie designer Giovanni Anceschi), lo. È autrice e compositrice. molto personali. Eventi Domenica 1, dalle ore 11 Domenica 1 / Casa Contini Lunedì 2 / / Lorenzo Bertocchini in concerto Il Folk è la musica delle radici, la musica della gente, la musica di tutti. Legato al passato, ma sempre vivo e in evoluzione perché costantemente contaminato da generi diversi, viene suonato e cantato per tramandare valori, racconti e leggende di generazione in generazione. Ricco di fascino e di storia, proprio come i cortili di Besozzo, domenica 1° giugno (dalla mattina alla sera) il Folk sarà protagonista nel cortile di Palazzo Contini e risuonerà in molte delle sue diverse sfaccettature. Domenica 1, ore 14.30 Domenica 1, ore 16.30 Cortile Comunale Cortile Comunale / Bolle e musica. / Storie di dee, navi, naufragi e di un Spettacolo per bambini tizio chiamato Ulisse. L’Odissea dalla voce dei protagonisti: Racconti di bolle di sapone e musica. tutti tranne uno. Lo spazio si riempirà di schiuma, bolle piccolissime e bolle giganti, fatte con Spettacolo itinerante del gruppo teatro Eurart. strumenti della quotidianità, strumenti Viene raccontata l’Odissea direttamente ‘pazzi’ e altri costruiti artigianalmente. dai protagonisti: quelli che hanno messo nei Gag coinvolgenti, ping pong con bolle, guai Ulisse, come Poseidone, o quelli che pesciolini nella bolla e torri di schiuma hanno dovuto toglierlo dai guai, come la dea sulle mani dei bambini. Gran finale con Atena, quelli che se lo sono trovati in casa, grandi e piccini chiusi in una bolla! loro malgrado, come Polifemo, o il dio Eolo, o il dio Sole, quelli che lui è andato a cercare, per amore di avventura. Tutti questi personaggi oggi finalmente possono dire la loro! Domenica 1, ore 21 Assistente alla regìa: Brillante e spumeggiante Cortile Comunale Matteo Tibiletti come champagne questo Costumi: Grazia Russotto e racconto, adattato al teatro, / La Compagnia Duse in Milena Rustioni è imperniato sull’incontro tra “Il fantasma Scene: Salvatore Manzella due culture agli antipodi, la di Canterville” vecchia solida inamovibile Il Fantasma di Canterville, realtà britannica contrappo- Adattamento e regìa: uno dei capolavori di Oscar sta alla nuova rampante ed Silvia Sartorio Wilde, intriso di raffinato emergente società americana. Con: Roberto D’Alessandro, umorismo, nasconde al suo Matteo De Dionigi, Chiara interno vari piani narrativi Ferrari, Francangelo Gianella, ed è, oltre a una deliziosa Romano Maran, Stefano favola nera, un piccolo spac- Moreni, Matteo Tibiletti, Juri cato della società dell’epoca Zordan. E con i giovanissimi condita dall’immancabile Michele Cova, Arianna Di satira del grande scrittore Claudio, Letizia Righino irlandese. Lunedì 2, ore 11.15 Lunedì 2, ore 16 Cortile Comunale Casa Bossi / Celebrazione festa della Repubblica / Letture sceniche e arti visive Intervento della Filarmonica di Besozzo All’interno della prestigiosa cornice del cortile e consegna della Costituzione ai diciottenni di Casa Bossi, le opere dell’artista visiva besozzesi. Il testo fondamentale del nostro Anne Burke saranno attraversate dalla lettura Paese ispira tutto il sistema giuridico italiano, scenica dell’opera poetica di Billy Collins, racchiude i diritti e i doveri dei cittadini, interpretata dagli attori Nicola Tosi, Luigi ma anche di chi cittadino italiano non è: è solo La Marca e Diana Bologna dell’Istituto uomo. È quindi la pietra miliare del nostro Cinematografico “Michelangelo Antonioni” vivere sociale e con la sua consegna ai neo di Busto Arsizio, in un dialogo multimediale diciottenni, l’augurio che quella curiosità bel- fra poesia, teatro, immagini e musica. lissima, con cui ci si affaccia al mondo per conoscere e per conoscersi, possa far crescere in loro l’interesse ad occuparsi dei luoghi che viviamo ogni giorno. Lunedì 2, ore 21 genere musicale oltre ad esse- di Blues rurale al Blues Cortile Comunale re un vero e proprio importan- elettrico della Chicago anni te punto di riferimento per Cinquanta, fino alle più la grande famiglia del Blues di recenti composizioni proprie. / Fabio Treves Blues Band casa nostra. È considerato il padre del Ad accompagnarlo in questi Blues in Italia: la sua armoni- concerti in duo è Alex “Kid” ca, che ha girato il mondo Gariazzo, cantante e talen- in lungo ed in largo, ed i suoi tuoso chitarrista (anche se baffoni sono ormai un mar- definirlo così è sicuramente chio di fabbrica inconfondibi- riduttivo dal momento che le nel panorama della musica suona anche mandolino, banjo, blues. Con caparbietà e de- ukulele, chitarre elettriche, dizione assoluta ha dedicato acustiche, resofoniche) della l’intera esistenza al Blues, TREVES BLUES BAND. In diventando uno dei personag- duo, ripercorrono in versione gi italiani più rappresenta- acustica le origini e la storia tivi e significativi di questo del Blues, dalle prime forme Sponsor della Manifestazione: