I cortili
con l’aggiunta della locuzione dialettale in àrie
di Besozzo
che da tempo immemorabile caratterizza nel
“in àrie”
linguaggio parlato dei besozzesi questa parte
/ 2014
del nostro paese, la parte alta, la parte “in aria”.
Oltre alle sedi “istituzionali” del palazzo co-
Con una felice intuizione il Comune di Besozzo
munale, dell’istituto “Rosetum” e della casa di
presentò nel 1985 una manifestazione chia-
riposo, saranno animati i cortili Bossi, Contini,
mata “Maggio d’Arte a Besozzo – di cortile in
Locchi e Pajetta, ai cui proprietari va il nostro
cortile”. Furono allora aperti alla cittadinanza
grazie più sincero.
gli splendidi cortili dei palazzi patrizi che ri-
Presso la Sala Mostre si potranno apprezza-
salgono alle varie epoche attraverso le quali si
re le opere del Circolo degli artisti di Varese e,
è snodata la storia del nostro paese, cortili in
nell’adiacente Sala dei Tini, sarà aperta ai visi-
gran parte privati e per questo nascosti ad una
tatori la preziosa collezione Brunella.
vista quotidiana da parte dei besozzesi.
Gli altri cortili ospiteranno gli aerei colla-
Arredati per l’occasione da una serie di
ges di Anne Burke, le vedute del nostro terri-
sculture notevoli, opere di importanti artisti
torio fotografate da Giorgio Cassinari, le tele
contemporanei, svelarono forse per la prima
nostalgiche di Giovanni Pedroni, le immagini
volta a un pubblico numeroso questa ricchezza
degli appassionati fotografi del Foto Club La-
locale rimasta per troppo tempo nascosta.
ghi, i materiali che prendono forma sotto le dita
La buona riuscita della manifestazione
esperte dello scultore Antonio Piazza, le scul-
portò l’amministrazione comunale a riproporre
ture intense e dolorose di Antonio Franzetti, la
l’esperienza l’anno successivo e da allora si è
spiritualità che si fa icona grazie a Gianantonio
ripetuta, pur con l’eccezione di alcuni anni di
Dalmiglio e altro ancora.
pausa, di anno in anno fino ad oggi. All’idea ori-
Una forte componente di musica, teatro,
ginale, che è stata mantenuta, si sono aggiunti
letture sceniche connoterà quest’anno l’inizia-
di volta in volta nuovi contenuti o sono stati at-
tiva rispetto agli anni precedenti. Non saranno
tribuiti titoli diversi; l’ultimo è stato “Arte sto-
soltanto gli allestimenti artistici ad animare i
ria e cultura nei cortili di Besozzo”.
cortili ma questi prenderanno vita anche gra-
Con il titolo scelto quest’anno, “I cortili di
zie ai suoni e alle voci.
Besozzo ‘in àrie’ – maggio d’arte”, ci si è voluti
Le sonorità calde del duo chitarra-voce
collegare a quella che è ormai la tradizione con-
Mele Pedroni, gli arrangiamenti inconsueti di
solidata di questa manifestazione primaverile,
AngelicaMente, l’armonica e la chitarra della
Fabio Treves Blues Band, la musica folk di Lo-
hanno messo a disposizione gli spazi e cioè
renzo Bertocchini si accosteranno al repertorio
i proprietari dei cortili Bossi, Contini, Locchi,
classico della Scuola Civica di Musica.
Pajetta; la Comunità Pastorale “Beato Nicone”, la
Anche le voci recitanti troveranno decli-
Fondazione “G.e G.Ronzoni”, l’Istituto “Rosetum”.
nazioni diverse, dall’ironia graffiante di Wilde
È stata fondamentale la disponibilità dei
interpretato dalla Compagnia Duse a un’origi-
dipendenti comunali, in particolare quella di
nale rivisitazione delle imprese di Odisseo ad
Maria Ferrari che ha curato la segreteria della
opera del gruppo Eurart. Non mancheranno
manifestazione.
spettacoli e intrattenimenti per bambini e momenti di ristoro conviviale.
Si ringraziano vivamente gli sponsor, Enoteca Bottazzi, ditta Monverde, “Il giardiniere”
La nostra speranza e il nostro intento non
di F. Braguti, Centro Colore Comerio; le asso-
sono solo quelli di proporre un maggio d’arte
ciazioni che hanno collaborato attivamente al-
degno di succedere a quelli degli anni passati.
la buona riuscita dell’evento, la Scuola Civica
Vorremmo anche lasciare una traccia che duri
di Musica, la Filarmonica, la Pro Loco, Auser
nel ricordo e che sia di stimolo a valorizzare
Besozzo Insieme, la biblioteca “G. Consonni” di
sempre di più le risorse storiche, artistiche e
Bogno, il gruppo Alpini Bogno.
umane del nostro paese. Sì, perché è proprio
Infine un grande ringraziamento va ai tanti
grazie a queste ultime che è stato possibile or-
che – impossibile nominarli tutti – hanno offerto
ganizzare gli eventi che allieteranno il nostro
il loro contributo di idee, suggerimenti, propo-
maggio. Infatti la manifestazione non avrebbe
ste, critiche e hanno messo a disposizione il
potuto essere realizzata senza la partecipazio-
loro tempo e le loro energie. Un aiuto così cora-
ne costruttiva di molte persone.
le ci fa sperare che questa manifestazione sia
Il primo ringraziamento va a coloro che
davvero espressione di tutti i besozzesi.
Il programma 2014 /
/ Cortili ed esposizioni
/ Eventi
Palazzo Comunale,
Venerdì 30
Sala Mostre / Circolo degli artisti di Varese
ore 21, Cortile Comunale
Sala dei Tini / Collezione Brunella
/ Mele Pedroni Duo
Casa Bossi
Sabato 31
/ Anne Burke
Ore 10, Cortile Comunale
/ COLORI D’ESTATE. Laboratori per bambini
Casa Pajetta
Ore 16, Sala del Gonfalone
/ Giorgio Cassinari
/ Concerto Finale Scuola Civica Musica
Ore 21, Cortile Comunale
Casa di riposo Ronzoni
/ AngelicaMente
/ Giovanni Pedroni
Domenica 1
Casa Contini
Dalle ore 11, Casa Contini
/ Foto Club Laghi
/ Lorenzo Bertocchini in concerto
/ Antonio Piazza
Ore 14.30, Cortile Comunale
/ Bolle e musica. Spettacolo per bambini
Casa Locchi
Ore 16.30, Cortile Comunale
/ Antonio Franzetti
/ Storie di dee, navi, naufragi e di un
tizio chiamato Ulisse (Compagnia Eurart)
Istituto Rosetum
Ore 21, Cortile Palazzo Comunale
/ mostra per il 90esimo
/ Il fantasma di Canterville (Compagnia Duse)
Lunedì 2
Ore 11.15, Cortile Comunale
/ Celebrazione Festa della Repubblica
Ore 16, Casa Bossi
/ Letture sceniche e arti visive
Ore 21, Cortile Comunale
/ Fabio Treves Blues Band
Palazzo Comunale /
L’attuale palazzo comunale era, nel Settecento,
residenza di uno dei rami più ricchi della famiglia Besozzi. Divenne proprietà comunale solo
agli inizi del Novecento.
Ha conservato quasi inalterato il suo aspetto originario: tre corpi di fabbrica a “U” circondano il cortile raccolto, al quale si giunge per
l’ampio portale d’ingresso sormontato da un
balconcino che si ripropone anche nella facciata interna, sopra l’androne. Il cortile, porticato
sui tre lati con colonne tuscaniche, sul lato destro viene curiosamente raddoppiato e presenta così un ampio androne aperto verso la strada.
Su di esso è murato uno stemma Besozzi.
Una lapide, scoperta nel 1909, ricorda i
Besozzesi che hanno partecipato alle guerre
risorgimentali e un’altra, dello scultore Cerini
di Arcumeggia, onora la memoria dei coniugi
Lucia Prinetti e Domenico Adamoli. Altre ricordano Giuseppe Garibaldi e le due più recenti, il
contributo alla Resistenza. In un angolo è posta
un’ara romana dedicata alle Matrone, che fu
già nota all’umanista Ciriaco d’Ancona.
Sala Mostre
/ Circolo degli Artisti di Varese
La mostra si intitola “Paesaggio, Natura, Emo-
Buzio Negri. Una profonda attenzione al fasci-
zioni” e accoglie pittura, scultura, fotografia,
no della nostra terra è resa attraverso linguag-
installazioni. Sono 55 le opere che, nelle diver-
gi diversi che, grazie anche agli strumenti e ai
sità delle intenzioni creative di ciascun artista
materiali differenziati con cui gli artisti si mi-
e nella varietà dei materiali utilizzati, richia-
surano, danno senso a una manifestazione che
mano il tema proposto dalla curatrice Fabrizia
vuole aprirsi verso nuove frontiere dell’arte.
Sala dei Tini
/ Collezione Brunella
La collezione archeologica, paleontologica e fos-
nella sperava fosse questa la destinazione finale
sile apparteneva a una vera e propria eminenza
della sua raccolta tanto cara. Fu così che alla sua
locale, Riccardo Lodovico Brunella, che nella sua
morte, nel 1985, la sua collezione custodita nella
lunga vita di studioso divenne uno dei collezio-
propria abitazione venne donata al Comune che
nisti più raffinati nell’ambito della ricerca geolo-
ora la ospita nella Sala dei Tini, l’antica tinaia
gica e archeologica. Parte della collezione entra
annessa al palazzo comunale, architettura rura-
in municipio per la prima volta negli anni Cin-
le a mattoni ricca di antiche suggestioni.
quanta, per scopi didattici. Ma in cuor suo, Bru-
Casa Bossi /
Apparteneva anticamente a un ramo della famiglia Besozzi. Successivamente la proprietà
passò alla famiglia Bossi, che assunse particolare rilievo agli inizi del Novecento con la figura
di Pietro Bossi, diplomatico e console generale
d’Italia in Spagna. I discendenti di questa famiglia mantengono tuttora la proprietà e la cura del palazzo.
La facciata attuale è frutto delle ristrutturazioni praticate da Pietro Bossi all’inizio del
secolo e mostra linearità e soluzioni architettoniche di gusto urbano, tra cui si impone la
presenza di un ampio portale sul cui arco campeggia lo stemma dei Bossi.
L’androne conduce direttamente alla corte a
giardino; sul fondo, una torretta isolata di gusto
neogotico è stata eretta agli inizi del Novecento.
Solo il corpo centrale mantiene l’originario impianto caratterizzato dalla consueta struttura
a porticato di colonne tuscaniche. All’interno
sono conservati due pregevoli camini che recano lo stemma dei Besozzi, antichi proprietari
dell’edificio.
/ Anne Burke
Nata a Oklahoma City, U.S.A., vive in Italia da
acquarello. Con il suo lavoro Anne dà nuova vi-
molti anni. Dal 1980 lavora con tessuti e colori
ta a vecchie sciarpe, vestiti di seta, avanzi di
grazie ai quali compone pannelli a patchwork
tessuto e sperimenta una forma “verde” di arte
e collages di tessuti in cui forma e disegno si
figurativa. Cuciture a mano danno movimento
compenetrano in libertà.
e profondità alle sue realizzazioni. Temi ricor-
I collages sono realizzati con ritagli di
stoffe trasparenti – chiffon, voile, seta e cotoni indiani – che creano un suggestivo effetto
renti delle sue opere sono paesaggi immaginari
di montagne e mare, fiori e nature morte.
Casa Pajetta /
Questa abitazione molto antica, nota nel Cinquecento come “casa del cappellano” e legata
alla famiglia Besozzi, dal 1581 è ancor più strettamente collegata all’attigua chiesa di S. Antonio, diventando parte del beneficio teologale e
dimora del canonico. Qui venivano impartite
ai giovani lezioni di teologia, scrittura, lettura
e musica. Nel 1888 la casa viene venduta, trasformata e adibita ad albergo con la denominazione di “Osteria di S. Antonio”. Nel 1924 passa
ai Pajetta che la detengono tuttora come casa
d’abitazione.
L’edificio, chiuso su tre lati dai fabbricati
e fiancheggiato a sinistra dalla chiesetta di S.
Antonio, presenta il lato di fronte all’ingresso
aperto su Besozzo inferiore. Da qui si può godere di un panorama straordinario sulle colline
circostanti di Bregano, Brebbia Superiore, della
Pelata di Comabbio, di Bogno e del Vergante al
di là del Verbano. La facciata verso la strada,
di aspetto ottocentesco con balconata al piano
superiore, mantiene ancora qualche ricordo del
suo precedente uso ad albergo, come i numeri
delle stanze sopra le porte. Nell’ampio salone
sulla destra, all’inizio del secolo, era ospitato un
cinematografo.
/ Giorgio Cassinari
Nato a Gavirate nel 1954, il besozzese Giorgio
esposto in Casa Pajetta, e si potranno ammira-
Cassinari nutre una grande passione per la foto-
re fotografie del nostro territorio, che altro non
grafia dagli anni Settanta.
vogliono essere se non un invito a osservare il
È possibile incontrare spesso Cassinari
proprio paese con occhi diversi.
per le vie del paese, con la sua macchina foto-
Dopo anni di pellicola, Cassinari sta speri-
grafica tra le mani, intento a cogliere i luoghi
mentando anche la fotografia digitale con mo-
e i momenti migliori di cui fissare l’immagine.
dalità originali e innovative e stampa in proprio
Un vero e proprio lavoro di documentazione è
con una post-produzione essenziale.
Casa di riposo
Siamo nel secondo decennio del 1900 e il “Coto-
Ronzoni /
nificio di Besozzo”, situato a Besozzo inferiore
- località Scissone - di proprietà del dott. comm.
Luigi Roncari, veniva acquistato dal cav. Luigi
Ronzoni. Quest’ultimo, sensibile al problema
che a Besozzo numerosi vecchi lavoratori si
trovavano al tramonto della vita privi di sostentamento e di qualsiasi forma di assistenza, acquistò nel 1935 l’ex villa del dott. Roncari e fondò, a sue spese, la “Casa di Riposo per anziani”,
che dedicò alla memoria dei defunti genitori
Giuseppe e Giuliana Ronzoni.
L’edificio, nonostante i notevoli lavori effettuati, è stato ritenuto ad un certo momento non
più idoneo sia per capienza sia perché non rispondente alle indispensabili necessità.
Si è così indicata come sede più adeguata, per la posizione e per il suo vasto complesso
immobiliare, l’ex collegio convitto delle “Madri
Canossiane” che, successivamente acquistato
e ristrutturato, è diventato l’attuale sede della
Casa di riposo come la conosciamo oggi.
/ Giovanni Pedroni
È nato e opera a Besozzo. Pittore autodidat-
tela, trasferendovi le sensazioni accumulate
ta, dipinge fin dalla prima giovinezza traendo
nella memoria, tra ricerca e rappresentazione
spunto da cascinali e interni rustici dove è cre-
dei ricordi. Senza abbandoni a facili lirismi, si
sciuto. Nelle sue opere concentra tutto ciò che
avverte nelle sue opere un’incessante trasposi-
per “la Besozzo dei nonni” significava la quoti-
zione tra realtà e fantasia. Dal 1975 fa parte del
dianità della vita. Fissa queste immagini sulla
“Cenacolo Magistretti di Varese”.
Casa Contini /
La casa era anticamente della famiglia Besozzi,
la cui proprietà è provata anche dagli stemmi
che appaiono su di un portale recante la data
del 1515. Solo dopo molti passaggi a diverse famiglie divenne proprietà dei Contini.
La posizione del complesso è ai margini
del centro storico di Besozzo superiore e costituisce l’ultimo grande edificio lungo l’asse
principale del borgo. Un breve androne a volte
specchiate introduce al cortile quadrangolare
chiuso su tre lati da un porticato di colonne tuscaniche. Il quarto lato è delimitato da un muro;
un’apertura ad arco mette in collegamento con
la sottostante corte di servizio.
Gli ambienti interni mantengono carattere monumentale. Non da meno è anche il
vasto parco, nel Settecento prato a vite e poi
trasformato in giardino e parco nell’Ottocento.
Mantiene intatto il gusto ottocentesco, anche
grazie a un laghetto, un canneto e alte conifere.
Al parco si accede direttamente dalla casa tramite un ponticello che scavalca la sottostante
strada comunale.
/ Foto Club Laghi
Il Fotoclub dei Laghi, con sede a Besozzo,
nasce tre anni fa da cinque appassionati di fo-
fashion, glamour, beauty, animalistica – e gli
iscritti provengono da tutte le regioni italiane.
to. Tra i fondatori anche Fabio Crugnola, foto-
Il Fotoclub vanta il fatto di aver ospitato fo-
grafo in Besozzo dal 1975. L’intento del gruppo
tografi famosi, come A. Buzzanca, F. Caman-
è quello di coinvolgere dilettanti e professioni-
dona, E. Carpenzano, M. Simotti, impegnati in
sti dei vari settori della fotografia – paesaggi,
corsi di alto livello rivolti agli iscritti.
/ Antonio Piazza
Ha da sempre svolto la professione di orafo. Pla-
spressività insita nel suo operare. Dal 2007 fa
smare la materia è diventata una forma espres-
parte dell’associazione “Liberi Artisti” della
siva naturale, come naturale è la ricerca conti-
Provincia di Varese. Una sua scultura-monu-
nua di unire diversi elementi che danno vita a
mento, dedicata all’AVIS, è situata nel Comu-
opere figurative e lavori astratti. Argilla, legno,
ne di Carnago (VA). Altre opere sono presenti
ferro, bronzi e cottura Raku liberano tutta l’e-
presso diversi Comuni.
Casa Locchi /
Il Palazzo apparteneva negli ultimi decenni
del Cinquecento a Bartolomeo Luvino. Probabilmente a lui si devono i riattamenti tardocinquecenteschi ancora evidenziati dal bel portale d’ingresso sovrastato dallo stemma della
famiglia Luvini o Luini.
Dopo diversi passaggi la dimora è pervenuta, negli anni Quaranta, alla famiglia Piola;
oggi appartiene ai signori Locchi.
Caratterizza il cortile raccolto un porticato
sul lato opposto all’ingresso, su quattro colonne in granito, ripetuto nel loggiato superiore.
Nel passato si prolungava sul lato destro, ora
murato, ma l’antica conformazione è ancora
chiaramente individuabile grazie alle cinque
colonne terrene. A sinistra un muro lo divide
dalle altre proprietà sorte successivamente.
All’esterno sono ancora da notare l’elegante
smusso angolare in conci regolari di pietra per
facilitare il giro ai carri dello stretto angolo retto
della strada e, sul lato destro del palazzo, le belle finestrelle polilobate.
/ Antonio Franzetti
Nasce a Gemonio nel 1942. Studia all’Acca-
Risale alla fine degli anni Ottanta l’incontro con
demia di Belle Arti di Brera sotto la guida di
lo scultore Floriano Bodini con cui instaura una
Marino Marini. Si dedica poi all’insegnamento
profonda amicizia.
nella Scuola Statale e, durante quel lungo pe-
All’inizio degli anni Novanta, in qualità di
riodo, decide di non esporre in pubblico. Solo
Sindaco di Gemonio, è tra i fondatori del Museo
alla conclusione della carriera, all’inizio degli
Civico Floriano Bodini del quale, per diversi
anni Duemila, riprende il percorso espositivo.
anni, è presidente.
Santuario
Dal sagrato della chiesa prepositurale dei Ss.
di San Nicone /
Alessandro e Tiburzio una ripida salita selciata
conduce alla tranquilla e isolata chiesa dedicata al Santo Nicone. Questo eremita, vissuto
nel XII secolo, pare sia nato a Barasso e morto a
Besozzo, dopo una vita di penitenza.
La sua venerazione crebbe nei secoli successivi ma ancor più dopo il 1568, quando San
Carlo Borromeo, durante la sua visita pastorale
a Besozzo, provvide all’esumazione della salma,
dandole sepoltura sotto la mensa dell’altare.
Noto era nei secoli passati il culto della popolazione per il beato Nicone contro le epidemie del
bestiame e a favore dei combattenti.
Nel Settecento la confraternita fa ornare
di affreschi le pareti della cappella dei fratelli
Baroffio di Varese; nuovi affreschi vengono dipinti alla metà dell’Ottocento dal pittore locale
Stocchetti.
Nel 1898, in occasione della visita pastorale
del cardinal Ferrari, le spoglie del beato vengono traslate nella nuova teca a vetri, tuttora
esposta sopra l’altare.
/ Gianantonio Dalmiglio
Insegnante in pensione, frequenta un corso di
iconografia tenuto da Enrico Bertabuoni. La
scrittura di un’icona per lui è destinata a sorreggere la spiritualità umana, in quanto significa descrivere una presenza di cui l’uomo ha
bisogno per vincere la solitudine. In questi dieci anni ha realizzato una produzione di 70-80
icone, ora diffuse in Italia e nel mondo.
Ultimamente una pesante malattia ha rallentato la sua produzione ma l’autore, guardando con coraggio e ottimismo al futuro, afferma
di poter legittimamente dire che “il bello deve
ancora venire”.
/ The Sensiblists
Christine Boré, nata in una famiglia di musici-
Per Paola Vigo l’incontro con l’arte na-
sti, è cresciuta in un mondo di suoni e melodie.
sce casualmente dall’amicizia con le pittrici
Il suo lavoro rappresenta un’esperienza della
Simonne Chevalier e Christine Boré.
ricerca di armonia tra realtà e immaginazione,
Inizia quindi a dare alla luce le sue prime
un incontro a metà strada tra metodo impres-
opere, ricche di freschezza e spontaneità, spec-
sionista ed espressionista.
chio delle sue emozioni e dei suoi sogni.
Istituto Rosetum /
In occasione del novantesimo anniversario della fondazione dell’istituto Rosetum di Besozzo
si è deciso di allestire una mostra, con l’intenzione di ripercorrere la storia della scuola dalla
sua origine (1924). Undici pannelli suddivisi
per argomenti faranno rivivere gli anni d’oro
dell’istituto.
Dalla determinazione e forza di volontà di
Madre Cecilia Monti, fondatrice della scuola, è
nato il fiore all’occhiello del Rosetum, il teatro.
Nell’ambito della mostra sarà possibile ammirare, tra l’altro, la rarissima collezione privata di
santini dipinti a mano da Suor Johannita.
Le teche, poste al centro della stanza, custodiscono preziosi manufatti eseguiti dalle
prime “roselline” degli anni ‘30 e ricordi della
vita quotidiana scolastica risalenti ai medesimi anni. Infine, nell’ala rialzata della stanza,
si potranno ammirare gli allestimenti originali
dei primissimi anni della scuola .
La mostra è stata realizzata da Suor Annarosa Brillo, Stefania Franzetti e Erika Adorno.
Eventi
Pranzo e cena 31 maggio, 1 e 2 giugno
Venerdì 30 /
Cortile della Sala Letture
Sabato 31 /
/ Stand gastronomico
a cura dell’enoteca Bottazzi
in collaborazione con
Pasticceria Milano e Beach Trap
Si propone un menu a base di prodotti
del territorio e non solo.
In abbinamento a vini selezionati.
Venerdì 30, ore 21
sound blues e sul calore del
zioni strumentali originali.
Cortile Comunale
soul in una chiave moderna e
Il duo chitarra-voce, riconosciu-
fluida. La voce e la chitarra
to in ambito nazionale e in-
si fondono in un repertorio che
ternazionale, presenta uno
esplora ambientazioni sonore
spettacolo suggestivo e alter-
tipiche R&B e funky di artisti
nativo capace di coinvolgere
Il duo chitarra-voce nasce dal-
internazionali, rifacendosi
ogni spettatore in un infor-
la collaborazione decennale
a un genere che ripropone il
male e appassionato viaggio
della cantante Dorotea Mele
piacere della musica nell’in-
musicale.
con il chitarrista Luca
contro tra il tradizionale
Pedroni, due musicisti prove-
unplugged e il groove moder-
nienti da estrazioni musi-
no. Il repertorio d’ascolto
cali eterogenee con un’ampia
spazia da arrangiamenti di
esperienza professionale e
famosi brani di artisti del
con la medesima passione.
calibro di Norah Jones,
L’idea centrale dello spettaco-
Aretha Franklin, Eva Cassidy,
lo è quella di ripercorrere un
Stevie Wonder, Michael Jack-
genere basato sul tradizionale
son, Beatles fino a composi-
/ Mele Pedroni Duo
MELE - PEDRONI
DUO
Sabato 31, ore 10
Sabato 31, ore 16
Cortile Comunale
Sala del Gonfalone
/ COLORI D’ESTATE
/ Concerto Finale
Laboratori creativi per bambini
Scuola Civica Musica
L’Associazione culturale “L’Atelier nel Bosco”
Nel I tempo:
propone una serie di attività manuali e
Anna Scanu – violino
creative legate alla stagione estiva e invita
Sabrina Tambani – pianoforte
i bambini a giocare con materiali naturali
Gianluca Cavazzoli – violino
e con i colori dei fiori e della luce del sole.
Lorenzo Bossi – flauto
I piccoli ospiti avranno la possibilità di creare
e la prof. Maria Paola Molinari – pianoforte
oggetti e giochi utilizzando legnetti, tessuti,
(musiche di A. Vivaldi, G. Gershwin,
corde e piccoli fiori di stoffa.
H. E. Kayser, J. S. Bach e F. Liszt)
Realizzeranno insieme agli animatoricoroncine di fiori, uccelli di fuoco e il telaio del Sole.
Nel II tempo: Orchestra degli allievi.
(Per bambini dai 4 ai 10 anni)
(musiche di G. Tartini, R. Wagner, A. Vivaldi,
J. Pachelbel, E. Morricone)
Sabato 31, ore 21
architetto, di professione
Paul Molinari: chitarra, guitar
Cortile Comunale
pittrice ed insegnante
sinthesizer , musicista,
di musica, nel tempo libero
arrangiatore e compositore,
scrive prosa e poesie che
è stato definito “chitarrista
/ AngelicaMente
creano “proseliti”. Figlia di
diesel” (da alcuni follower).
una famiglia di artisti
Paul viene apprezzato dai più
Nicoletta Magnani: voce,
pittori e cantanti, suona il
per il proprio talento ed inge-
violoncello, flauto traverso.
flauto traverso dall’età di
gno creativo nel restituire
Artista “multimodale” (defini-
nove anni. Canta in diverse
arrangiamenti per sola chitar-
zione attribuitale dal grande
formazioni e studia violoncel-
ra, con ritmiche ed armonie
designer Giovanni Anceschi),
lo. È autrice e compositrice.
molto personali.
Eventi
Domenica 1, dalle ore 11
Domenica 1 /
Casa Contini
Lunedì 2 /
/ Lorenzo Bertocchini in concerto
Il Folk è la musica delle radici, la musica della
gente, la musica di tutti. Legato al passato,
ma sempre vivo e in evoluzione perché costantemente contaminato da generi diversi, viene
suonato e cantato per tramandare valori,
racconti e leggende di generazione in generazione. Ricco di fascino e di storia, proprio come
i cortili di Besozzo, domenica 1° giugno (dalla
mattina alla sera) il Folk sarà protagonista
nel cortile di Palazzo Contini e risuonerà in
molte delle sue diverse sfaccettature.
Domenica 1, ore 14.30
Domenica 1, ore 16.30
Cortile Comunale
Cortile Comunale
/ Bolle e musica.
/ Storie di dee, navi, naufragi e di un
Spettacolo per bambini
tizio chiamato Ulisse.
L’Odissea dalla voce dei protagonisti:
Racconti di bolle di sapone e musica.
tutti tranne uno.
Lo spazio si riempirà di schiuma, bolle
piccolissime e bolle giganti, fatte con
Spettacolo itinerante del gruppo teatro Eurart.
strumenti della quotidianità, strumenti
Viene raccontata l’Odissea direttamente
‘pazzi’ e altri costruiti artigianalmente.
dai protagonisti: quelli che hanno messo nei
Gag coinvolgenti, ping pong con bolle,
guai Ulisse, come Poseidone, o quelli che
pesciolini nella bolla e torri di schiuma
hanno dovuto toglierlo dai guai, come la dea
sulle mani dei bambini. Gran finale con
Atena, quelli che se lo sono trovati in casa,
grandi e piccini chiusi in una bolla!
loro malgrado, come Polifemo, o il dio Eolo, o il
dio Sole, quelli che lui è andato a cercare,
per amore di avventura. Tutti questi personaggi oggi finalmente possono dire la loro!
Domenica 1, ore 21
Assistente alla regìa:
Brillante e spumeggiante
Cortile Comunale
Matteo Tibiletti
come champagne questo
Costumi: Grazia Russotto e
racconto, adattato al teatro,
/ La Compagnia Duse in
Milena Rustioni
è imperniato sull’incontro tra
“Il fantasma
Scene: Salvatore Manzella
due culture agli antipodi, la
di Canterville”
vecchia solida inamovibile
Il Fantasma di Canterville,
realtà britannica contrappo-
Adattamento e regìa:
uno dei capolavori di Oscar
sta alla nuova rampante ed
Silvia Sartorio
Wilde, intriso di raffinato
emergente società americana.
Con: Roberto D’Alessandro,
umorismo, nasconde al suo
Matteo De Dionigi, Chiara
interno vari piani narrativi
Ferrari, Francangelo Gianella,
ed è, oltre a una deliziosa
Romano Maran, Stefano
favola nera, un piccolo spac-
Moreni, Matteo Tibiletti, Juri
cato della società dell’epoca
Zordan. E con i giovanissimi
condita dall’immancabile
Michele Cova, Arianna Di
satira del grande scrittore
Claudio, Letizia Righino
irlandese.
Lunedì 2, ore 11.15
Lunedì 2, ore 16
Cortile Comunale
Casa Bossi
/ Celebrazione festa della Repubblica
/ Letture sceniche e arti visive
Intervento della Filarmonica di Besozzo
All’interno della prestigiosa cornice del cortile
e consegna della Costituzione ai diciottenni
di Casa Bossi, le opere dell’artista visiva
besozzesi. Il testo fondamentale del nostro
Anne Burke saranno attraversate dalla lettura
Paese ispira tutto il sistema giuridico italiano,
scenica dell’opera poetica di Billy Collins,
racchiude i diritti e i doveri dei cittadini,
interpretata dagli attori Nicola Tosi, Luigi
ma anche di chi cittadino italiano non è: è solo
La Marca e Diana Bologna dell’Istituto
uomo. È quindi la pietra miliare del nostro
Cinematografico “Michelangelo Antonioni”
vivere sociale e con la sua consegna ai neo
di Busto Arsizio, in un dialogo multimediale
diciottenni, l’augurio che quella curiosità bel-
fra poesia, teatro, immagini e musica.
lissima, con cui ci si affaccia al mondo per
conoscere e per conoscersi, possa far crescere
in loro l’interesse ad occuparsi dei luoghi
che viviamo ogni giorno.
Lunedì 2, ore 21
genere musicale oltre ad esse-
di Blues rurale al Blues
Cortile Comunale
re un vero e proprio importan-
elettrico della Chicago anni
te punto di riferimento per
Cinquanta, fino alle più
la grande famiglia del Blues di
recenti composizioni proprie.
/ Fabio Treves Blues Band
casa nostra.
È considerato il padre del
Ad accompagnarlo in questi
Blues in Italia: la sua armoni-
concerti in duo è Alex “Kid”
ca, che ha girato il mondo
Gariazzo, cantante e talen-
in lungo ed in largo, ed i suoi
tuoso chitarrista (anche se
baffoni sono ormai un mar-
definirlo così è sicuramente
chio di fabbrica inconfondibi-
riduttivo dal momento che
le nel panorama della musica
suona anche mandolino, banjo,
blues. Con caparbietà e de-
ukulele, chitarre elettriche,
dizione assoluta ha dedicato
acustiche, resofoniche) della
l’intera esistenza al Blues,
TREVES BLUES BAND. In
diventando uno dei personag-
duo, ripercorrono in versione
gi italiani più rappresenta-
acustica le origini e la storia
tivi e significativi di questo
del Blues, dalle prime forme
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