Arte e tradizione

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Seminario Soundweb London
rent - sales - usato
Arte
e tradizione
Il 19 novembre scorso si è tenuto al Park Hotel di
Cattolica (RN) il primo seminario Soundweb
London organizzato dal distributore nazionale
Audio Equipment.
Soundweb London è il nome di una famiglia di processori audio digitali configurabili in rete, prodotti
dall’azienda inglese BSS. Tramite i vari dispositivi
della famiglia è possibile configurare sistemi
distribuiti comprendenti
le più varie tipologie di
elaborazione: crossover,
equalizzatori, router,
limiter, controlli dinamici, mixer...
Per i singoli dispositivi
è possibile scegliere tra
varie opzioni di interfaccia: analogico o digitale, in
vari formati, otto ingressi e otto uscite piuttosto che
quattro ingressi e dodici uscite, e così via.
Oltre ai formati audio analogici e digitali tradizionali, le macchine possono comunicare tra loro tramite
vari protocolli di rete: CobraNet e BLU‑Link per il
trasporto audio, HiQnet per i dati di controllo.
Una volta installati e collegati i dispositivi, con le
rispettive opzioni di interfaccia, la configurazione si
può eseguire dal software London Architect su un
PC in rete.
L’ingegner Moreno Zampieri, di Audio Equipment,
ha tenuto una due-giorni full immersion sulle reti
realizzabili tramite Soundweb London, partendo dai
fondamenti sulle reti dati e sulla tecnologia di
trasporto audio CobraNet, per proseguire con
l’utilizzo di BLU‑Link e HiQnet. Il seminario è poi
proseguito addentrandosi con grande dettaglio sulle
possibilità offerte dal software di gestione
London Architect, il tutto con l’ausilio di dispositivi
reali installati sul posto e da un computer in rete
con i PC dei partecipanti.
Altri seminari su questa tecnologia, limitati ad una
sola giornata, erano già stati tenuti presso la sede
di Audio Equipment a Monza. Questo è il primo
“esperimento” di seminario su Soundweb “in tour”;
dato il successo dell’evento, i responsabili di Audio
Equipment hanno assicurato che questa esperienza
verrà ripetuta presto in altri luoghi.
info Audio Equipment: tel. 039 212221;
www.audioequipment.it
5 anni di gestazione
dall’ idea originaria alla
console finita.
Un accurato lavoro di ricerca,
innumerevoli scambi di idee e
discussioni tecniche, estro creativo e talvolta
pura ispirazione.
Questi sono alcuni degli ingredienti che hanno
accompagnato un team di uomini di mente aperta ed innamorati del
proprio lavoro al progetto della SD7.
Alcune delle soluzioni adottate provengono non dall’audio professionale ma da
territori esplorati da altri settori industriali “estremi”.
Aviazione, marineria e industria automobilistica, caratterizzati dall’uso
pionieristico di tecnologie e materiali in situazioni esasperate, sono risultati tra i
più affascinanti da studiare.
L’impiego del policarbonato nella costruzione di barche high-tech è solo
un esempio.
Le proprietà di durata, leggerezza, resistenza all’impatto e alla temperatura
nonché la straordinaria trasparenza ottica, si sono rivelate caratteristiche preziose.
Adottandolo come materiale per la superficie di controllo siamo riusciti a
trasformarne la pratica di utilizzo in modi ingegnosi ed inaspettati – alcuni minuti
di esplorazione della SD7 vi dimostreranno come.
L’ispirazione continua.
Mentre la potenza della SD7 cresce
puoi tenerti informato registrandoti a
www.digico.org/especs
Artesicilia s.r.l. S.P.165 per ACI S. Antonio
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AUDIO LINK tel. 0039 0521 648723 - Fax 0039 0521 648848 www.audiolink.it - [email protected]
news
Novità Digidesign
I
l giorno 11 novembre, presso
la sede di Assago, Digidesign
Italy ha presentato in anteprima numerose novità agli
inviati della stampa nazionale.
Ovviamente, la news più piccante
è la nuova versione del software
Pro Tools. Pro Tools 8 incorpora
miglioramenti sostanziali, come
una nuova interfaccia grafica, più
di 70 plug-in e strumenti virtuali,
diverse nuove funzionalità dedicate alla composizione musicale,
supporto fino a dieci insert per
canale, per file fino a 4 GB, e fino
a 48 tracce stereo nelle versioni LE
e M‑Powered. PT 8 aumenta inol-
professional and broadcast systems
TRX1515
TRX1515 è un diffusore full-range ad alta pressione sonora per uso
professionale.
Utilizzabile come main PA, side-fill per concerti di musica dal vivo,
teatro, studi televisivi, conferenze, eventi.
Altoparlante da 15” con magnete in neodimio.
Driver a compressione da 1.4” in neodimio su tromba a direttività
costante dal profilo “quadratic tractrix” disponibile con due diverse
aperture: 60° x 40° o 60° x 90°.
Disponibili numerosi accessori e staffe per le installazioni fisse e
temporanee.
Tutti i prodotti AudioFactory sono progettati e realizzati in Italia.
CONSTANT CURVATURE LINE ARRAY
P O W E R E D
tre l’integrazione con le superfici di controllo Digidesign
e M‑Audio, in particolare con ICON, che con PT|HD abilita
i codificatori per l’accesso ai plug-in, permette l’interrogazione dei bus sul percorso segnale, abilita la libera assegnazione di parametri plug-in, ed aggiunge supporto fino a 40
fader per D‑Command.
Altra novità sono il bundle hardware/software Digi003
Rack + Factory (vedi notizia in questo numero), e tre nuovi
pacchetti d’espansione software: il bundle Music Production
Toolkit per PT LE o PT M‑Powered; DV Toolkit 2, per sistemi
PT LE, che include nuovi plug-in e supporta fino a 64 tracce stereo; e l’espansione più potente per PT LE, Complete
Production Toolkit, che comprende tutte le caratteristiche
degli altri due bundle ed aggiunge supporto per surround
mixing fino a 7.1, 128 tracce audio, 128 bus e 64 tracce Instrument, e include Neyrink SoundCode.
Tre nuove opzioni software per PT|HD sono state annunciate. Satellite Link permette di sincronizzare e di fare funzionare come un unico mixer e con un unico comando di trasporto fino a cinque sistemi PT|HD. Video Satellite permette
di aprire e riprodurre sequenze Avid HD o SD o QuickTime
in sincrono con le rispettive sessioni PT, senza rendering degli effetti e senza transcodifiche di video. Permette anche
di importare, riprodurre e catturare video Avid HD in tutte
le risoluzioni. Video Satellite LE, invece, sincronizza sessioni
PT|HD con riproduzione video HD o SD su computer, tramite Mbox 2 Micro, con controllo di tutti i comandi di trasporto audio e video dal sistema PT|HD e riproduzione di video
Avid SD e QuickTime SD con Avid MojoSDI. Video Satellite e
Satellite LE utilizzano un protocollo Ethernet che permette
di raggiungere tempi di lock più rapidi rispetto al 9-pin e
più serrati rispetto al MTC.
Dal lato hardware, il nuovo D‑Command Producer’s Desk
fornisce il telaio per incorporare la tastiera Pro Tools, il
mouse e il monitor del computer, più
11 unità di spazio rack direttamente
sulla superficie di controllo D‑Control.
Compatte, leggere, potenti, affidabili, con una flessibilità
di utilizzo ed una fedeltà del suono incomparabili,
ora disponibili anche in versione amplificata
Nuove JBL VRX932LAP,
la soluzione che hai sempre cercato
POWERED BY CROWN
Progettato in collaborazione con Crown International, il modulo di amplificazione digitale ad alta
potenza ultra leggero e compatto DPC-2 (Dual Bridged Technology™) è stato integrato con i diffusori
VRX932LA, creando un sistema elettro-meccanico che offre al tempo stesso convenienza ed elevate prestazioni.
Estremamente efficiente, sfrutta un sistema di raffreddamento passivo eliminando la necessità di ventole.
info Digidesign Italy: tel. 02 5778971;
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gennaio/febbraio 2009 - n.75
B Y
news
I partecipanti al training
presso la sede di Agorà.
Agorà e DiGiCo
SD7 a colpo d’occhio:
nota: gli aggiornamenti delle specifiche sono molto frequenti.
Qui riportiamo quelle fornite dal costruttore nel periodo in cui stiamo
scrivendo (novembre 2008).
38 fader da 100 mm e 14 fader da 60 mm, touch-sensitive e motorizzati
3 touch-screen LCD da 15” ad alta risoluzione
3 schermi TFT-LCD per il meter bridge
fino a 256 canali (ingressi / aux / solo / gruppi)
fino a 128 aux / group full processing (mono / stereo / LCR / 5.1 / 7.1)
matrix 32 x 32 full processing
fino a 36 gruppi di controllo, configurabili come VCA, moving fader,
gruppi di mute
32 eq grafici a 32 bande, +/‑12 dB
Una notevole quantità (letteralmente, non ancora definita nelle
specifiche fornite dal costruttore) di effetti interni.
12 I/O analogici mic/line + 12 I/O AES in locale (sulla console)
4 interfacce MADI ridondanti su BNC
interfaccia ottica HMA
samplig rate: 48 kHz, 96 kHz, 192 kHz
16 contatti GPI / GPO, espandibili a 32
2 input e 2 output video
ingressi
Guadagno analogico in ingresso da ‑20 dB a +60 dB
Digital trim da ‑40 dB a +40 dB
Phase normal/reverse
Oltre 1 s di delay
LPF 20 Hz - 20 kHz 24 dB/oct
HPF 20 Hz - 20 kHz 24 dB/oct
Insert A pre eq/dyn
Insert B post eq/dyn
4 band PEQ +/‑18 dB, dynamic eq option
Compressor + gate, multi-band compressor option
2 bus solo
uscite
Digital trim da ‑20 dB a +60 dB
Oltre 1 s di delay
LPF 20 Hz - 20 kHz 24 dB/oct
HPF 20 Hz - 20 kHz 24 dB/oct
Insert post eq/dyn
4 band PEQ +/‑18 dB, dynamic eq option
Compressor + gate, multi-band compressor option
2 bus solo
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R
ecentemente Agorà s.r.l. ha ricevuto quella che fin adesso è
in tutto il mondo la più grande
consegna singola della nuova
console DiGiCo SD7. Per potenziare il
suo già notevole inventario DiGiCo,
composto di sei D5 ed un D1, Agorà
ha preso in consegna quattro SD7 con
l’acquisto programmato di due ulteriori esemplari durante il 2009. In occasione della consegna, il managing
director di DiGiCo, James Gordon, ha
raggiunto la sede operativa di Agorà
per una sessione di training, domande e risposte con i fonici ed i tecnici
che utilizzeranno prevalentemente il
nuovo banco.
SD7 in breve
Da un punto di vista strettamente tecnico, la caratteristica forse principale
del sistema di mixaggio DiGiCo SD7 è
l’enorme disponibilità di potenza di
elaborazione.
Il motore di SD7, Stealth, è completamente progettato da DiGiCo ed è
basato sulla più recente tecnologia
FPGA. Stealth è coadiuvato da tre processori Tiger SHARC di ultima generazione, per una potenza di elaborazione totale che è oltre otto volte rispetto a quella a bordo di un D5 live.
Questa notevole potenza di elaborazione permette di gestire 256 canali a
48 kHz/96 kHz, o 128 canali a 192 kHz,
full processing, con una flessibilità di
cui è difficile trovare il limite, tanto che
le specifiche tecniche del sistema sono
costantemente in aggiornamento.
Dal punto di vista delle connessioni,
sono disponibili 448 canali in formato
ottico, 224 canali MADI e 24 canali AES/
EBU o analogici, oltre a 128 bus, 32 matrix, 32 equalizzatori grafici ed un numero indeterminato di effetti interni.
Questi ultimi si avvalgono di due DSP
Tiger SHARC, ciascuno di potenza praticamente pari a quella di un intero
D5. Il terzo Tiger SHARC gestisce il
routing, mentre il mixer gira sulla Super FPGA, alla quale rimane una note-
vole quantità di capacità di calcolo disponibile per i futuri aggiornamenti.
Un primo aggiornamento rispetto alla
versione originale ha introdotto come
opzione l’equalizzazione dinamica e
la compressione multibanda su tutti
gli ingressi e su tutte le uscite.
Tutta questa potenza di elaborazione con soli quattro chip, rispetto ai
39 all’interno dei mixer della serie
D, ha permesso anche un notevole
incremento in efficienza: lo spazio,
paragonabile a quello occupato da
un D5, permette l’alloggiamento di
due motori di processo paralleli per
una ridondanza del 100% delle risorse. In altre parole, all’interno è tutto
doppio: sistema operativo, software applicativo e relativo hardware.
Volendo, il secondo motore di mixaggio, normalmente utilizzato come
mirror, può essere utilizzato indipendentemente così da raddoppiare il già
notevole numero di ingressi ed uscite
del sistema.
Dal punto di vista dell’utilizzo il banco è molto simile ad un banco analogico, mantenendo tutti i vantaggi
dell’architettura digitale. Ovviamente
DiGiCo ha applicato a questo nuovo
banco tutti i concetti già implementati sulla D5, con un ulteriore miglioramento dell’ergonomia.
Il meter bridge in alto è un display
TFT‑LCD retroilluminato e gli indicatori di livello si configurano insieme al
resto della console. Configurando un
canale in stereo, ad esempio, anche
il relativo meter diventa automaticamente stereo. Analogamente, è ad
esempio possibile passare da un mix
stereo ad un mix 5.1 semplicemente scegliendo le uscite fisiche da cui
si vogliono far uscire i segnali main,
mentre tutte le altre impostazioni del
banco rimangono invariate.
info Audio Link: tel. 0521 648723;
www.audiolink.it
info Agorà: tel. 0746 314556;
www.agoraaq.it
news
Si è svolta a Faenza,
dal 28 al 30 novembre,
la dodicesima
edizione di questo
evento che raccoglie
tutto il mondo
della discografia
indipendente.
mei
Meeting delle etichette indipendenti
A
nche noi abbiamo preso
parte a questo appuntamento che, ormai da
dodici anni, convoca
tutto il mondo della musica indipendente, quella cioè non associata alle maggiori etichette – essenzialmente il 95% della musica
che oggi si fa in Italia.
Oltre agli artisti, che dovevano o
volevano farsi vedere e sentire,
era presente tutto l’entourage
che gira intorno ad essi, dai discografici alle radio, dagli studi di
registrazione a chi stampa i dischi,
fino alle riviste ed alla TV, compresi gli stand di RAI e SIAE.
Il quartiere fieristico di Faenza è
una struttura abbastanza piccola
e senza pretese, formata da due
piccoli padiglioni ed un centro
conferenza. Per poter far fronte a
tutte le esigenze, sono stati montati diversi tendoni: alcuni per
contenere gli espositori e alcuni
mercatini con vestiti di tendenza,
gadget e dischi usati. Altri tre tendoni hanno dato luogo a ben 72
ore di concerti a getto continuo,
con ben 400 artisti.
Al contrario della parte espositiva,
le performance dal vivo avevano
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una forma abbastanza spartana ed improvvisata che, non è
affatto una critica, dava proprio l’idea di questo mondo e
del percorso che i nuovi artisti devo affrontare.
Mi ha invece stupito lo spessore sia degli argomenti sia dei
personaggi intervenuti alle conferenze organizzate nella
due giorni. Domenica 30, Fiorella Ceccacci Rubino (PdL) ha
presentato il disegno di legge sulla musica che lei, assieme ad
altri 17 deputati dell’area governativa, sta portando avanti.
Favorevole anche il Vicepresidente Commissione Lavoro alla
Camera, Giuliano Cazzola, presente al forum “Esproprio
tributario” (dedicato al
“caso Enpals” e promosso da M&D). Nel pomeriggio in una tavola rotonda dal titolo “Musical
o Opera?”, si è discusso
attorno alla domanda
“L’opera popolare contemporanea può rappresentare la continuità del
melodramma italiano o
semplicemente è un sinonimo di musical?”.
Sul tavolo erano seduti
illustri e titolati relatori:
insieme al curatore Massimo Fregnani, sedevano
Franco Moretti, direttore del Festival Pucciniano
di Castiglion del Lago,
David Zard, produttore di musical, Gianluca
Longoni, direttore del Teatro Smeraldo di Milano, Joe
Di Tonno, interprete di Notre-Dame de Paris e vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo, con Mario Luzzato
Fegiz in veste di moderatore. Durante la conferenza,
Giordano Sangiorgi, anima organizzativa del MEI, si è
collegato telefonicamente con Gianmarco Mazzi, direttore artistico di Sanremo, sottolineando il disappunto
per l’esclusione della musica indipendente dalla vetrina
del Festival. Notizia che Mazzi ha smentito fermamente,
anzi: ha sottolineato che proprio la serata del giovedì
sera, Sanremofestival.59, è stata pensata per fare esibire
ed emergere gli artisti e la musica di tutto il mondo indipendente. Le informazioni utili si potranno scaricare
dal sito www.sanremo.rai.it. Queste due conferenze sono
solo due delle tante avvenute nelle tre sale del MEI.
Durante i giorni dell’esposizione, girando e incontrando gente, mi sono convinto che questa manifestazione
è ormai matura per un salto di qualità, con una location
più adatta ed eventualmente anche dei partner con cui
condividere l’iniziativa.
Certamente le major controllano la fascia alta degli artisti, quelli che vendono più dischi e più biglietti, ma
si tratta di un numero piuttosto esiguo se confrontato
con i tanti che aspirano al successo. Ed il MEI è proprio
il punto d’incontro di questo popolo che, magari, aspira
solo ad entrare nel mondo “dorato” delle major.
Ma se analizziamo bene, ci accorgiamo che tutto questo popolo è composto da una massa di artisti, o presunti tali, che alimentano tutto il mercato della musica, dagli strumenti musicali agli studi di registrazione,
dai primi impianti audio a tutto ciò che occorre per
fare musica e spettacoli. Tutto questo mondo è insomma l’humus vitale del mercato della musica, è il percorso naturale o la gavetta che tutti gli artisti è giusto
facciano. Quindi, perché non trovare il modo di unire
tutte queste forze: il MEI con le etichette e gli artisti, il
Disma, con i produttori e distributori di strumenti musicali e il Sib con le tecnologie professionali.
Non pensate che siano tre settori merceologici appartenenti allo stesso mercato?
news
Festival
of Festivals
S
voltosi a Bologna dal 7 al
9 novembre, presso il bellissimo palazzo Re Enzo, in
Piazza Maggiore, è stato il
primo congresso italiano per gli
operatori degli eventi culturali, cinema, musica, teatro, letteratura
ecc. Pensato ed organizzato per
essere un momento di incontro
e di riflessione sulla forma “festival”, è stato un luogo di incontri e
tavole rotonde sulla promozione,
di comunicazione, di contatto con
le istituzioni, i fornitori, gli investitori, i media.
Gli eventi culturali stanno infatti
assumendo in questi anni un ruolo centrale in molti dei processi di
innovazione, sia nel campo della
comunicazione che in quello della
distribuzione dei contenuti.
Alcuni numeri pubblicati dal
Sole 24 Ore, presi dalla ricerca di
The Culture Business:
• € 300.000: l’investimento necessario per organizzare la prima
edizione di Festival of Festivals.
• 883: i festival organizzati in Italia quest’anno.
• € 400.000.000:
l’investimento
stimato per l’organizzazione
dei festival ogni anno in Italia.
• 9.000.000: il numero degli spettatori attratti ogni anno dai festival culturali.
• 10.000: i professionisti che operano nel settore culturale.
Tra i tanti incontri, durante il congresso, ne abbiamo focalizzati tre.
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Il sabato, nella sala del Podestà, si è svolto l’incontro dal titolo La musica dal vivo in Italia: numeri e prospettive. Relatori
Marco Conforte di ‘Casi Umani’, Giordano Sangiorgi di MEI
(Meeting delle Etichette Indipendenti), come moderatore,
Sabina Riccardelli e Paolo Agoglia della SIAE (Societa degli Autori ed Editori) e Assomusica. Tra le varie lamentele e
considerazioni, la Sig.na Riccardelli ha portato un raggio di
sole, rendendo noti i dati sulla musica dal vivo. Tra le tante
categorie gestite dalla SIAE, la musica dal vivo è l’unica con il
segno positivo. Nel 2007 ha infatti registrato una crescita del
17%, mentre i dati del primo semestre 2008 indicano un tendenza simile. All’inizio della conferenza, Mauro Valenti di
Italia Wave aveva presentato ed intervistato Mark Bona del
Sziget Festival di Budapest, il quale a sua volta ha presentato
il festival musicale più importante d’Europa: ben 22 palchi,
oltre 200 artisti e più di 1000 spettacoli nell’arco di una settimana, con un’affluenza di oltre 500.000 spettatori.
Il giorno precedente avevamo anche assistito ad una conferenza, sempre con moderatore Marco Conforti al tavolo con
Luca De Gennaro (MTV) e Mario Viscardi (Piano B) dal titolo:
Media, Aziende e Istituzioni, nella produzione di eventi: partner o concorrenti? Dal dibattito è emerso che la formula di
musica gratuita, come Cornetto Algida, TIM tour, Coca Cola
live ecc, non gode più di molto interesse. Il pubblico, stranamente, preferisce pagare un biglietto per assistere alla
performance dell’artista del cuore, piuttosto che assistere
ad una kermesse dove, per vedere un mini-concerto del suo
artista, deve assistere anche alle esibizione di artisti di minor interesse o addirittura insopportabili. Anche nel caso
di festival a pagamento – vedi Heineken – si sta verificando
una flessione d’interesse.
Non poteva mancare l’attenzione anche di un’azienda del
nostro mondo. GMep‑Molpass, che ha appoggiato l’iniziativa come sponsor tecnico, ha tenuto una presentazione delle
sue ultime tecnologie di proiezione e di gestione delle immagini tramite software e videoproiettori mobili.
Visto il successo, gli organizzatori hanno già fissato il periodo, novembre 2009, per ripetere l’incontro e prossimamente comunicheranno anche le date precise.
info: www.festivaloffestivals.org
D:SIDER
the digital side of pro:audio
Clay Paky
alla finale di Veline
G
Da sx: Mauro Rigoni,
Max Cavenaghi,
Lorenzo Bassani.
rande successo tutto italiano, firmato Antonio
Ricci, il programma TV
Veline è nato nel 2002 e
subito, all’esordio, ha goduto di
un grande successo. La finalità
del programma è di selezionare,
fra le migliaia di ragazze che si
sono autocandidate, le due che
accompagneranno la premiata
ditta Greggio-Iacchetti in Striscia
la Notizia, programma cult della
televisione italiana.
Nel 2008 Veline è stato condotto
dallo stesso Ezio Greggio, in un
tour estivo che ha toccato 12 città italiane, in ognuna delle quali
sono state registrate più puntate.
Le vincitrici di ogni puntata acce-
devano alla finale, tenutasi negli studi Mediaset di Cologno
Monzese il 18 settembre con ascolti record e picchi fino al
45% di share.
L’impianto luci della finale era costituito interamente da materiale Clay Paky: 50 fra Alpha Spot HPE 1200,
Stage Color 1200 e Alpha Beam 300. Ci spiega il Direttore
della Fotografia Massimiliano Cavenaghi: “Ho usato prevalentemente l’effettistica e le luci centrali sul pubblico, il
controluce per le esibizioni delle ragazze. La natura del programma privilegia i primi piani delle veline, quindi avevamo
pochi campi larghi, di conseguenza l’illuminazione sul palco
doveva essere per lo più bianca e circoscritta”.
Semplice ma suggestiva la scenografia, la stessa del tour,
composta da strutture romboidali concentriche: illuminata
con dei cambiacolori dalla base, assumeva dominanti cromatiche ora gialle, ora blu, ora porpora. La regia di Mauro
Marinello indugiava spesso sulle inquadrature dal basso che
movimentavano l’esibizione valorizzando il gioco di luci.
Massimiliano Cavenaghi è stato tra i primi direttori di fotografia a impiegare i moving beam in ambito televisivo:
“Sono dei proiettori molto particolari, bisogna utilizzarli
con parsimonia, ma riescono sempre a dare un’impronta
unica allo spettacolo”.
Gli Alpha Beam 300 erano disposti sul perimetro della passerella che si estendeva dal palco al pubblico per sottolineare i passaggi delle varie esibizioni. “Sono gli ACL del nuovo
millennio – continua Cavenaghi – penso che diventeranno
presto insostituibili, soprattutto per programmi musicali sia
in studio che open air”.
L’impianto luci per le finali di Veline e per le due puntate monografiche è stato fornito da Eletekno. LD e operatore alla
consolle Lorenzo Bassani, capo elettricista Mauro Rigoni.
info Clay Paky: tel. 035 654311; www.claypaky.it
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gennaio/febbraio 2009 - n.75
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