IL SETTIMANALE DEL TEMPO LIBERO Periodico associato alla “Unione Stampa Periodica Italiana” Direttore editoriale: Euclide Della Vista Coordinatore editoriale: Valentina Scuccimarra Direttore responsabile: Donato Della Vista Caporedattore: Tony di Corcia In redazione: Luigi de Martino, Luigi Lioce Collaboratori di redazione: Domenico De Felice, Valentina del Carmine, Alessandra De Stefano, Antonio Di Donna, Concetta Fioretti, Anastasio Lombardi, Paola La Sala, Michele Robusto Direzione grafica: Francesca delli Carri Grafici: Adriano Di Molfetta, Dalia Marchetti, Paola Stefanelli Fotografi: Monica Carbosiero, Luca De Michele Uff. marketing & pubblicità: INEDITO s.r.l. via San Severo km. 2 c/o Mediafarm - 71121 Foggia Tel. 0881.588611 - Fax 0881.588612 Direttore commerciale: Massimo Rendinella Consulenti pubblicitari: Alessandro Biccarino, Maurizio Cicilano, Fabrizio D’Elia Art director: Silvano delli Carri Ufficio amministrativo: Raffaella Pinto 1 modulo 1 pagina (46 x 46,2 mm) (166 x 238 mm) e 26,00 e 260,00 Abbonamento annuale: e 24,00 versamento su c/cp n. 12693701 intestato a: Utopia Edizioni s.r.l., via San Severo km. 2 c/o Mediafarm - 71121 Foggia Stampa: E. 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Max Gazzè è solo uno dei più grandi talenti del nostro tempo, che sabato 19 giugno si esibirà a San Nicandro Garganico di Luigi Lioce “Il tempo ci costringe a fare misurazioni di calendari pendoli e cronometri: c’è chi lo sfida, chi lo teme, chi lo nega e chi francamente se ne frega”. E c’è chi riesce a raccontarlo meglio di altri. Come Max Gazzè, un bassista che canta. Ma la sua rarità non sta solo nel riuscire ad accompagnarsi al basso, come Sting e Paul McCartney: il riccio romano dallo sguardo sornione è tra i cantautori più talentosi dei nostri giorni, capace di scrivere testi complessi ma non compli- cati, diretti ma mai banali, comporre sonorità poetiche ed evocative suonate, a volte, seguendo un groove sporco e distorto, ironico e malizioso. Per ascoltare dal vivo i brani che hanno reso celebre Max Gazzè (da Favola di Adamo ed Eva a Cara Valentina, da Una musica può fare a Il Solito Sesso) e le canzoni del suo ultimo album Quindi? – che contiene la dolcissima Mentre dormi – sabato 19 giugno, alle 22.00, si potrà raggiungere piazza IV Novembre a San IL “QUINDI” È IL PASSAGGIO CHE STA TRA L’ESIGENZA DI PARTIRE E L’ANSIA DI ARRIVARE. E C’È CHI HA CAPITO TUTTO, E SI GODE IL VIAGGIO INTERMEDIO 4 Nicandro Garganico, dove terrà un concerto in occasione della festa patronale. Il cantautore romano racconta a Viveur il suo rapporto con il tempo, la filosofia del nuovo album, come nascono le sue collaborazioni, il suo primo (e non ultimo) film e cosa pensa dei talent show. Quindi, il suo “Quindi”. Il 2010 è iniziato alla grande: ha pubblicato un nuovo album, è stato tra gli interpreti di Basilicata coast to coast e ora è in tournée. Sta per compiere 43 anni, qual è il suo rapporto con il tempo? Non è un rapporto culturale. Per me è ben diverso dal modo in cui siamo abituati a intenderlo: è solamente quell’unità di misura con cui possiamo identificare un mutamento. Non è il tempo che cambia, ma è il cambiamento che avviene nel tempo. È proprio il cambiamento che da l’idea del tempo: un tutt’uno ciclico, come fosse un’ellissi. L’anima dell’uomo è eterna proprio per questo, perché prescinde dal tempo, è in tutti i tempi contemporaneamente. Infatti, più che di vite passate o future parlerei di vite parallele. E se si resistesse al cambiamento? Resistere al cambiamento vuol dire creare contrasti e, automaticamente, soffrire. Non accettarlo vuol dire resistere alla vita, un concetto difficile perché quando ti capitano delle sofferenze è duro accettarle come parte del cambiamento, soprattutto quando si tratta di affetti che scompaiono. Ma, in realtà, per me non esiste la dissoluzione ma un sistema di memorie che cessa. Nel 2008 ha pubblicato “Tra l’aratro e la radio”, un album con il quale ha riflettuto sui cambiamenti subentrati nel passaggio dalla società agricola a quella industriale e sulla velocità della società di oggi. Da poche settimane, invece, è in vendita “Quindi?”. Come mai questo titolo? Per ribadire il concetto dell’avvenire delle cose. Il “quindi” è quel passaggio che sta tra l’esigenza di partire e l’ansia di arrivare. E c’è chi ha capito tutto, e si gode il viaggio intermedio. Rappresenta un intercalare temporale, l’invito a proseguire o a concludere la conversazione. Come sono nati i testi dell’ultimo album? I brani sono stati composti insieme al mio amico Gimmi Santucci, molti sono stati scritti da lui, ma li rielaboriamo sempre assieme. Mi piace lavorare con persone esterne al modo musicale, con le quali magari ci si incontra per bere una tazza di tè per poi trasformare gli argomenti che vengono fuori in testi e musiche. Quello che la musica può fare... Infatti, ha un grandissimo potere, perché mentre la parola veicola dei significati che ognuno di noi decodifica secondo le sue impostazioni culturali, la musica comunica direttamente alle tue cellule, al di là dell’interpretazione del cervello. Cosa racconta il suo ultimo lavoro? Vari argomenti, alcuni leggeri altri, invece, più esistenziali. Per analizzarli mi faccio 5 delle domande che, però, devono rimanere rigorosamente senza risposta, perché a volte è la stessa ricerca della soluzione che alimenta il problema. Rimanere con la gioia del dubbio permette di vivere in maniera più serena senza sfinirsi per cercare una soluzione al dubbio stesso. Questa è un po’ la filosofia del Quindi, come in “La cosa più importante” in cui rimane l’incertezza, “che non si può capire cos’è un germoglio o una promessa, che non ti posso dire la cosa più importante qual’è”. Ama la poesia, e il potere delle parole. É stato difficile interpretare, invece, un uomo muto per scelta, come le è successo nel film di Rocco Papaleo, Basilicata coast to coast? Non è stato difficile, ma stimolante. La cosa interessante era cercare di tratteggiare i caratteri di questo personaggio che aveva deciso di esprimersi solo attraverso la musica. È stata un’esperienza che mi ha arricchito così tanto che non escludo che possa intraprendere un altro lavoro per il grande schermo. LA MUSICA COMUNICA DIRETTAMENTE ALLE TUE CELLULE AL DI LÀ DELL’INTERPRETAZIONE DEL CERVELLO Le faccio alcuni nomi: Daniele Silvestri, Alex Britti, Niccolò Fabi, Marina Rei e Paola Turci. Sono i colleghi con i quali lei ha collaborato più frequentemente. É un caso che siano tutti romani? Le mie collaborazioni sono sempre frutto di una frequentazione, non sono mai programmate a tavolino. Vivendo a Roma è più facile che ci si incontri in locali per suonare o confrontarci. Però ho collaborato anche con cantanti di altre città come, ad esempio, Carmen Consoli o Frankie HI-NRG. Quindi per lei è esistita una “scuola romana”? Sì, certo. Nel senso che c’erano posti frequentati sia dai musicisti sia dai discografici. Ma come c’è stata una scuola romana, immagino che ci sia stata anche una scuola torinese o milanese. Ora que- sti incontri non ci sono più, il tutto è filtrato e mediato dai talent show. A proposito, lei ha raggiunto il successo e l’apprezzamento della critica a 30 anni. Cosa pensa dei giovani cantanti sfornati dai talent che un giorno sono perfetti sconosciuti e il giorno dopo si trovano a fare i conti con una vastissima visibilità? Può essere molto traumatico. Bisogna partire da una forte coscienza di se che va al di là del modo in cui ti collocano all’interno di un meccanismo che prevede la tua sostituzione l’anno dopo. Il problema è essere collocati sulla cresta dell’onda senza saper nuotare. E questo è molto pericoloso, non fa un favore a chi decide di far musica, l’artista viene collocato in una specie di zoo, in cui ognuno emette il suo gemito diverso dall’altro e alla fine si vota il gemito più carino, in base ai gusti e alle impostazioni del bel canto. Mi auguro che chiunque abbia un gran talento da esprimere sappia avere la forza di cavalcare l’onda, costruirsi un percorso e perpetuare un’eresia reale, altrimenti diventa solo uno scimmiottamento di qualcun altro. Se fosse stato un ventenne di oggi avrebbe fatto i provini per Amici? È difficile dirlo, ma se fosse stato l’unico modo per proporre il mio linguaggio li avrei fatti. Mentre, da musicista quarantenne con il suo perché (o “Quindi” dovremmo dire), se glielo avessero proposto, avrebbe sostituito Morgan come giudice di X Factor, così come ha fatto Elio? Perché no? Ma solo nel momento in cui fosse possibile impostare un proprio modo di lavorare, lontano dalle logiche prettamente televisive. Lo avrei fatto senza abbassarmi alle esigenze da prime time, dicendo la mia opinione in maniera serena e onesta, muovendo inevitabilmente delle critiche a quei meccanismi che non condivido e che puntano non a sviluppare un percorso artistico completo ma a offrire un’esibizione – concedetemi la battuta – “can-ora”, ma nel senso cinofilo del termine. i: www.maxgazze.it spettacolo Tutti pazzi per Toti e Tata Il duo comico formato da Antonio Stornatolo ed Emilio Solfrizzi si riunisce in uno spettacolo che ironizza sullo “stato di salute” della lingua italiana ANTONIO STORNAIOLO ED EMILIO SOLFRIZZI FOGGIA Youtube non esisteva ancora, per cui l’unico modo per rivederli in continuazione, per imparare a memoria le loro battute, per ridere delle loro trovate, era quello di utilizzare quell’attrezzo ormai dimenticato che si chiamava videoregistratore. Ci si godeva la diretta di quelle trasmissioni già “di culto” prima ancora di andare in onda, per poi riassaporarle nella loro geniale genuinità: Filomena Coza Depurada, Melensa, Il Polpo, Tele- 8 viscion erano un fantastico esempio di creatività libera e selvaggia, di divertimento scanzonato. Poi, sul più bello, Toti e Tata separarono i loro percorsi: Antonio Stornaiolo ha preferito alternare partecipazioni a film e fiction con impegni che gli permettessero di restare legato al suo territorio, mentre Emilio Solfrizzi ha inanellato partecipazioni a produzioni cinematografiche e televisive sempre baciate da un buon successo, che lo hanno lanciato nel panorama dello spettacolo italiano. Inconsolabili, i loro fans continuano a sognare una reunion che ci permetterebbe di tornare a quei tempi così spensierati, luminosi, positivi: negli anni Novanta eravamo più felici e non lo sapevamo. Raramente, i due si rivedono per spettacoli one shot, che li vedono e ci vedono tornare indietro nel tempo, almeno per una sera, come accade a chi riascolta un successo di vent’anni fa durante un concerto: è passato tanto tempo, ma l’emozione è rimasta la stessa. Per rivederli insieme, basterà percorrere per quattro chilometri e mezzo via del Mare e giungere al Tennis Club: lì, alle 21.00 di giovedì 24 giugno, andrà in scena lo spettacolo Tutti pazzi per l’italiano: happy recital to you. L’ingresso è alle 20.00. L’evento è organizzato dall’agenzia foggiana Parole & Musica. L’allusione a Tutti pazzi per amore, la coloratissima fiction che ha visto trionfare Solfrizzi per due edizioni, è chiaro. Diverso da quel riuscito esperimento televisivo è il contenuto dello spettacolo: qui non si ironizza sullo strabismo di Cupido e sulle bizzarrie della vita di coppia, ma sugli svarioni, gli incidenti, gli scivoloni che vengono inflitti alla povera lingua italiana. Antonio Stornaiolo farà da padrone di casa e da bravo presentatore (oltre a firmare la regia dello spettacolo), mentre Emilio Solfrizzi farà l’ospite d’onore prima di mettere a dura prova la pazienza dell’amico e collega. Insieme a loro, il “magicomico” Francesco Scimeni e i valletti – volutamente strampalati – Boccasile & Maretti. Per una sera, saranno nuovamente uno accanto all’altro, come accadeva in quei frizzanti anni Novanta: è passato tanto tempo, ma l’emozione è rimasta la stessa. i: 0881.776013; [email protected] musica Io mi ricordo dei Novanta Un decennio musicale rivive a Sant’Agapito, nella serata dal titolo Smells Like 90’s Spirit organizzata dall’associzione Music and Colours di Luigi de Martino LUCERA Una tempesta di chitarre cambiò definitivamente il clima del pianeta. I riff che aprono Through the Never fecero “incazzare” una generazione di teenagers. La traccia numero sette di Metallica, l'album dell'omonima band statunitense, quello dei quindici-signori-quindici milioni di dischi venduti, inaugurò a suon di mazzate elettriche i favolosi anni Novanta. Quando, per capire da che parte stavi, bastava dare un'occhiata alle cassette messe in bella mostra tra un Commodore 64 e inossidabili cartucce Sega. Grunge o metal, Kurt o James come Dylan e Brandon il giovedì sera. Ma mica finiva qui la gamma di “sensazioni da walkman”. Assieme ai Simpson, arrivarono dagli USA pure i Red Hot Chili Peppers, e tutti a emulare gli slap del mitico Flea e il suo basso ad altezza pube. OHM vs Uncle’s Jack Foggia Continua il GuggenLive Contest, organizzato da Music and Colours e Guggenheim Café: venerdì 18 giugno toccherà agli OHM (hip hop da Manfredonia) e i foggiani Uncle’s Jack (hard rock). La serata avrà inizio alle 22.00. i: www.musicandcolours.com 10 Blink 182, Green Day e Offspring sterzarono verso i nuovi sentieri del punk, ma fu il pop-rock all'inglese degli Oasis, i terribili fratelli Gallagher, a sconvolgere folle non meno della scomparsa di Kurt Cobain e Freddie Mercury, o del fenomeno boy band: Take That, Backstreet Boys e, per le signorine, la versione rosa Spice Girls. E poi la dance, il vero motore economico dell'industria discografica negli anni dei rollerblade, di Beverly Hills 90210 e dei banchi del liceo ornati di fulmini tra le maiuscole AC e DC. Basta digitare "Twenty 4 Seven - I Can't Stand it" su youtube per capire come, quando e in che modo nacque la famigerata Eurodance. Quella degli Ace of Base, di Corona, di Robert Miles. Quando il divertimento discotecaro assunse i contorni di un modus vivendi. Si usciva di casa solo dopo il Karaoke di Fiorello, in jeans mutilati e ridotti a pantaloncini se la bella stagione era arrivata. In quelle notti “tra cosce e zanzare”, spiegava il Liga. Negli anni Novanta, appunto, che regalavano Converse dal fustino di un detersivo e che dividono i suoi reduci tra nostalgici e detrattori. La prima categoria si è organizzata per riassaporarne l’essenza, per cibarsi di riff e pogare impazziti come ai bei vecchi tempi, altro che Shakira e il suo puritano Waka Waka. Smells Like 90’s Spirit è il titolo della serata firmata Music and Colours, sempre dietro a una cattedra quando si tratta di ripassare la storia. Sabato 19 giugno farà ancora caldo alla Masseria Sant’Agapito, quando gli Screaming Flowers alzeranno il volume dei loro amplificatori. Drink e distorsioni no stop dalle 17.00 e per tutta la serata, assieme alle altre band che parteciperanno all’originale iniziativa (Shoe’s Killin’ Worm, Dead Dolls, Caos Dementia, Pin Cushion Queen), fino all’inopinabile dj set finale, a base di Eurodance d’annata. Cinque euro (ma come dimenticare le vecchie diecimila lire...) il prezzo per tornare indietro nel tempo, bicchiere pieno e tuffo in piscina inclusi. Da flebo. i: 333.4495798; 0881.547827; 338.4774296 Il chiostro dei suoni IL CHIOSTRO DI SANTA CHIARA DURANTE LA RASSEGNA (PH: LUCA DE MICHELE) FOGGIA Tre concerti in una settimana, la seconda in compagnia di Musica nelle Corti di Capitanata, la proposta concertistica estiva del Conservatorio di Musica Umberto Giordano di Foggia. Lunedì 21 giugno, al Chiostro di Santa Chiara, il Mitos Percussion Ensemble, guidato dai “senatori” Andrea Saracino e Vincenzo Raddato (con Marika Perna, Gertrude Raddato, Raffaele Delle Fave e Giovanni Lanotte), suonerà musiche di Cellini, Burrit e Rosauro, tre maestri delle percussioni. Martedì 22 giugno, il duo pianistico composto da Domenico Monaco e Nunzio Aprile, riproporrà concerto e programma con cui, poco più di un me- 12 Tre nuovi appuntamenti in cartellone con Musica nelle Corti di Capitanata se fa, si è esibito nell’Aula Magna di Economia: la Fantasia in fa minore op. 103 di Franz Schubert, le Dieci Variazioni su un tema di Schumann scritte da Brahms e i Sei Pezzi op. 11 di Rachmaninoff, tutto per pianoforte a quattro mani. Dalla musica pianistica a quella elettronica, nel concerto dal titolo “Dagli algoritmi alla musica” e che vedrà, nella serata di mercoledì 23 giugno, la partecipazione del sassofonista Enzo Filippetti: le musiche saranno quelle di De Simone, Di Scipio, De Padova Fiorella, Iuso e Patella. Tutti i concerti inizieranno alle 20.30, con ingresso libero. i: www.conservatoriofoggia.it L’Agimus di Lucera chiude la stagione Lucera Dodicesimo e ultimo appuntamento in cartellone con la quarta stagione concertistica organizzata dall’associazione Agimus di Lucera, con il patrocinio del comune del centro preappenninico. La sera di sabato 19 giugno, il palco allestito al Circolo Unione (in piazza Duomo) ospiterà il concerto conclusivo: a esibirsi sarà l’Orchestra da Camera di Lucera. Il concerto inizierà alle 20.00, con ingresso a partire dalle 19.30. i: 0881.520614 Una valigia per restare Viveur incontra Mecna, un giovane rapper foggiano all’esordio con il suo primo lavoro solista di Alessandra De Stefano MECNA FOGGIA Origine: Foggia. Nome in codice: Mecna. Segni particolari: una valigia. Corrado Grilli, in arte Mecna, già cantante dei Microphones Killarz e autore di Le valigie per restare, presenta a Viveur la sua prima esperienza da solista, disponibile in free download nel web. Che cosa significa il tuo nome d’arte, Mecna? Il mio nome d’arte nasce per puro caso. Quando eravamo al liceo, il mio amico Totò Nasty, rapper della Microphones Killarz insieme a Lustro, mi disse: Oh, Corrà, e se ti chiamassi Mec Namara? Il nome mi piacque subito, suonava bene e quindi lo adottai. Ma non ha nulla a che fare con Nip&Tuck e con nessun giocatore di baseball irlandese. Nel tempo mi è sembrato più pratico troncare la doppia parola e abbreviare con Mecna. Come definiresti il tuo genere? Sono un pò contrario a definire i generi, soprattutto se si parla di sottogeneri. Io faccio rap, appartengo a quel tipo di persone che impazziscono per un determinato sound, che apprezzano una rima infilata al posto giusto, che muovono la testa su un determinato beat, quindi sono già di parte. Ovviamente, come per tutti i generi musicali, anche il rap ha delle variabili che distinguono un suono dall’altro e io sono sicuramente per il rap che attinge dalla musica soul e funk, perché quella è l’origine, James Brown 14 o Gil Scott Heron. Preferisco il suono classico di una batteria reale a un sintetizzatore, ma non ho certo i paraocchi, sono aperto alle sperimentazioni. La scelta di fare un rap soulful è legata anche a ciò che dico nei testi. Parlo del mio rapporto con me stesso, delle difficoltà che trovo nell’affrontare le situazioni giornaliere, del mio vivere lontano da Foggia e dalla mia famiglia, dalla mia ragazza o dai miei amici. Non invento altro solo per fare musica, ma faccio musica per un mio bisogno. Si dovrebbe smettere di pensare che il rap è solo denuncia o deve essere fatto solo in un modo, il rap è musica (e parlo di rap, non di hip hop, che è la cultura), e come tale è totalmente soggetto alle emozioni. Parlaci del tuo EP, intitolato Le valigie per restare: di che cosa parla l’album? Le valigie per restare è il mio primo vero progetto solista. Ho iniziato a comporre nel 2001 con il mio gruppo Microphones Killarz, con cui ho avuto moltissime soddisfazioni e con cui ho inciso due album ufficiali e un sacco di mixtape. Nasty & Lustro sono un punto di riferimento per me, ma in questo periodo della mia vita sentivo la necessità di dedicarmi a qualcosa di completamente mio. L’EP (Extended Play, più corto di un Long Playing) è nato così, per necessità. È un prodotto pensato dalla prima all’ultima traccia, studiato nel dettaglio insieme ai miei amici e collaboratori, alcuni di vecchia data, alcuni nuovi. Le sette tracce vedono la collaborazione dei miei soci di sempre Nasty & Lustro nella traccia “Bellissimo”, che parla della difficoltà di creare una scena rap solida, del rapper palermitano Mad Buddy e del produttore viennese Fid Mella con i quali ho scritto “Con i piedi sul mondo”, un pezzo nostalgico sul vivere in una città che non ti appartiene. In “Ogni secondo”, uno dei pezzi che sta riscuotendo più successo, c’è l’aiuto di un cantante bolognese, Andrea Nardinocchi, e in altre tracce c’è l’apporto musicale dei due beatmaker foggiani: K-9 e Dj Dust. L’ultima è una posse-track in cui condivido il beat con i miei soci del collettivo Blue-Nox, progetto nato inizialmente come blog, sviluppatosi poi in collettivo in cui abbiamo iniziato a lavorare su progetti musicali fruibili sul sito o in formazione live. Anche la parte grafica è curata tutta da me, dalla copertina al teaser video. i: www.mecnamusic.com; www.corradogrilli.com personaggio I Mondiali secondo Zaba SAVINO ZABA Per Uno Mattina Estate racconta come vivono i Mondiali gli italiani e gli esclusi dalla rosa: ansie, gioie e riti scaramantici. Zaba ci presenta il suo Sud Africa 2010 coppiamenti dopo la fase a gironi, ma per me una bella finale potrebbe essere ItaliaGermania o Italia-Argentina. di Luigi Lioce E se l’Italia (continuiamo con i gesti di cui sopra) non dovesse arrivarci? Nel caso, spero vinca una squadra africana, magari il Sud Africa. Da anni siamo abituati ad ascoltarlo alle prese con i comici che approdano nei mitici studi di via Asiago 10, dove Zaba (Savino Zabaione, secondo l’anagrafe di Cerignola) ha condotto anche quest’anno – per l’ottava edizione consecutiva – la trasmissione Ottovolante. Quelli che, invece, non si sintonizzano su Radio2 Rai, lo avranno visto alla conduzione di Music@, il magazine musicale del sabato sera di Raiuno. Il conduttore pugliese – che ha un passato da dj nelle radio nazionali più importanti, da Radio Norba a Radio Capital, da Rds a Rtl 102.5 – da qualche giorno è inviato della trasmissione Uno Mattina Estate, per la quale racconta il clima dei Mondiali 2010 girando in lungo e in largo la penisola. Zaba racconta a Viveur il suo nuovo impegno e ci svela con chi guarderà le partite della nazionale italiana. Sono le 12.30 di lunedì 14 giugno, sappiamo che alle 15.00 hai un aereo per Torino. Con chi vedrai questa sera la partita di debutto degli azzurri? Con Nicola Legrottaglie, uno degli esclusi illustri dalla rosa dei 23 calciatori convocati da Lippi. Mentre domenica sarò a Napoli per raccontare a modo mio la partita dell’Italia con la Nuova Zalanda che vedrò con i parenti di Fabio Cannavaro e Fabio Quagliarella per Uno Mattina Estate. E, forse, il match con la Slovacchia lo guarderò con vecchie glorie della nazionale e campioni del mondo del 1982. Tra gli esclusi, chi avresti chiamato a giocare? Sicuramente Antonio Cassano. Poi, si sa, l’Italia è un paese di poeti, santi, navigatori e... allenatori, quindi a ognuno di noi piace un po’ fare il Mister della Nazionale. Chi sono i calciatori più rock, metal, pop e jazz della nazionale? Direi, rispettivamente: Buffon, Gattuso, Cannavaro e Pirlo. Tra i giovani, Marchisio è il più lounge. Lippi, invece, è sicuramente un evergreen, come un vecchio successo di Eros Ramazzotti. i: www.savinozaba.com Per te che hai sempre avuto a che fare con la musica, è difficile ora occuparti di calcio, seppure in maniera poco istituzionale? No, affatto. Sono sempre stato tifoso della Juve, e da piccolo non perdevo neanche una partita del Foggia allo Zaccheria. Ricordo ancora quando mio padre mi fece incontrare il centravanti del Foggia Antonio Bordon. Avevo sei anni, e non stavo nella pelle. Giochiamo a fare pronostici (e via con i gesti apotropaici): la finale del mondiale 2010 vedrà in campo... Non so se sarà possibile per via degli ac- 15 cultura Venghino signori, venghino Con lo spettacolo del clown Otto Panzer, venerdì 18 giugno entrano nel vivo gli appuntamenti organizzati nella Città dei Ragazzi dell’Oda Teatro di Luigi Lioce GIANNI RISOLA, IN ARTE OTTO PANZER FOGGIA Di solito il direttore di un circo si limita a presentare acrobati, contorsionisti, giocolieri, trapezisti e clown. Otto Panzer, o Panzer Otto, è invece un direttore sui generis: irriverente, sbruffone, arrogante ma anche molto dolce e simpatico, proprio come un pagliaccio. Un clown sprovvisto del classico naso rosso pomodoro e dei ricci colorati (per la verità, non ha nemmeno un capello), ma capace di conquistare l’attenzione dei piccoli e dei loro genitori con gag collaudate e situazioni improvvisate. L’alter ego di Otto Panzer è l’artista di strada e cabarettista Gianni Risola che venerdì 18 giugno, alle 18.00, nel cortile dell’Oda Teatro, metterà in scena per la Città dei Ragazzi (la manifestazione estiva per giovani e famiglie organizzata dal Cerchio di Gesso nell’ambito del progetto Teatri Abitati: una rete del contemporaneo), lo spettacolo Challenger and Emotioner. Al termine, Otto parteciperà allaboratorio di giocoleria che chiuderà gli appuntamenti della giornata. Per il secondo incontro della Città dei Ragazzi (venerdì 25 giugno alle 18.30), spazio alle avventure dei burattini del teatrino di Gaspare Nasuto, erede della grande tradizione napoletana delle guarattelle. Dopo lo spettacolo L’antica tradizione di Pulcinella, si potrà partecipare a un laboratorio che permetterà di imparare le 18 basi tecniche per la costruzione dei burattini. L’ultimo appuntamento ospitato dalla Città dei Ragazzi (giovedì 1° luglio, alle 18.00) sarà curato dagli attori del Cerchio di Gesso: Mariantonietta Mennuni, Carlo Loiudice, Vito De Girolamo e Jelly Chiaradia, interpreti di due letture animate. Per concludere, lo scenografo Ruggiero Valentini guiderà i bambini nel mondo tridimensionale del pop up. Il biglietto, dal costo unico di 5 euro (comprende spettacolo e laboratorio), potrà es- sere acquistato il giorno stesso dello spettacolo presso il botteghino dell’Oda Teatro, alla seconda traversa di corso del Mezzogiorno, a Foggia. In caso di pioggia, gli spettacoli e i laboratori si svolgeranno all’interno del teatro. Inoltre, durante gli appuntamenti della Città dei Ragazzi, saranno aperte le iscrizioni al laboratorio teatrale per bambini dai 6 ai 10 anni a cura di Mariantonietta Mennuni, che si terrà dal 5 ottobre 2010, ogni martedì dalle 16:30 alle 18:30. i: 0881.66314 Un mese di musica a Celenza Valfortore 13 rose in fabbrica C e l e n z a Va l f o r t o r e C a n t o pop–jazz, fisarmonica, pianoforte, percussioni, chitarra e sassofono: ai corsi di perfezionamento organizzati dall’associazione Music and Art al Relais San Pietro di Celenza Valfortore prenderanno parte 80 ragazzi, provenienti da tutta l’Europa. Il mese della musica, questo il nome dell’iniziativa, prevede 46 giorni di seminari e otto concerti (a ingresso gratuito), il primo dei quali si terrà mercoledì 23 giugno, alle 20.00, e vedrà impegnata la classe di canto pop-jazz. i: 0881.554747 Foggia Continuano gli appuntamenti con il CineApertivo in Fabbrica, l’iniziativa organizzata presso La Fabbrica di Nichi (in via Ciampitti, a Foggia). Dopo “Se sarà luce sarà bellissimo” e “Il giardino dei limoni”, giovedì 24 giugno, alle 20.00, verrà proiettato Le 13 rose. Il film, diretto da Emilio Martìnez Làzaro, racconta la tragica storia di tredici giovani donne fucilate durante il regime di Francisco Franco. Il costo del biglietto è di 3 euro. i: FB: la fabbrica di Nichi – Foggia portfolio Ecco il parco che vorrei Domenica 13 giugno il mondo dell’arte, della musica e dell’associazionismo foggiano si è riunito per l’atto conclusivo di “Un euro per Parco San Felice”, l’iniziativa organizzata dall’associazione Capitanata Futura, con l’obiettivo di raccogliere fondi per salvare il più grande polmone verde urbano della provincia. Sport, messe in scena, laboratori e il grande concerto finale hanno scandito l’iniziativa di cui Mediafarm è stata partner. Le foto sono state realizzate da Monica Carbosiero 20 21 Borghi del grano agenda Foggia Mario Quaglini e Marino Lopopolo. Un ingegnere e un architetto, non molto noti se non agli addetti ai lavori, peraltro addentro alla storia delle borgate rurali di Capitanata. Quaglini e Lopopolo, due modernisti, che a ridosso della Seconda Guerra progettano e realizzano nella più vasta opera dell’ONC (Opera Nazionale Combattenti) Tavernola e Giardinetto di Troia, due pregevoli satelliti rurali. Stretti collaboratori di Concezio Petrucci, architetto più noto per la realizzazione di Aprilia e della nostra Segezia, oggi Quaglini e Lopopolo sono protagonisti di una mostra, da osservare in tutta la sua filigrana, che racconta queste due opere: architetture di una pianificazione di supporto ma storica e irripetibile per il territorio. A recuperarne la memoria, con raro gusto del dettaglio, i curatori Gianfranco Piemontese, architetto e storico dell‘Architettura, e Saverio Russo, docente universitario. L’arte del disegno, le matite e le chine, le fotografie e altre testimonianze d’epoca metteranno in luce due borgate sorprendenti per viste prospettiche, studio della composizione e organizzazione degli spazi. In mostra da lunedì 21 giugno (inaugurazione alle 18.30) al 13 luglio presso il Museo del Territorio in via Arpi. i: 0881.711134 Michele Robusto L’acqua non ha prezzo San Severo Lunedì 21 giugno, il primo giorno d’estate, il sole cambia direzione ed entra nella costellazione simbolo delle acque, il Cancro. Non a caso, questa data è stata scelta da alcune associazioni che si riuniranno nei locali del Piazza Castello Restaurant Cafè di San Severo, a partire dalle 22.00, per ribadire con una serie di performance artistiche che “l’acqua non si vende”. i: www.acquabenecomune.org UN PARTICOLARE DELLA COPERTINA DEL LIBRO Attratti dalla Panzanella Foggia La rassegna Libri, attrazione interiore è giunta al suo quinto e ultimo appuntamento. Venerdì 18 giugno, alle 20.00, nella Sala Narrativa della Biblioteca Provinciale La Magna Capitana di Foggia, interverrà la giovane Giulia Villoresi che presenterà il suo primo romanzo La Panzanella (Feltrinelli, 200 pagine, 14 euro). i: 0881.791605 tutta l’arte che c’è Tarshito Ora. Opere Recenti FINO AL 30 GIUGNO FOGGIA ORE 18.30-21.30 (LUNEDÌ-SABATO) SPAZIO ARTEORA MOSTRA DI TARSHITO t 320.0606090 San Severo e il Tavoliere FINO AL 20 GIUGNO SAN SEVERO ORE 9.00-13.30, 16.00-20.00 (LUNEDÌ-VENERDÌ) Welcome by Diomede Castelluccio dei Sauri Un numero verde con traduttore in linea (800.14.86.52), un centro di ascolto per offrire sostegno agli stranieri nelle fasi di arrivo e accoglienza, l’attivazione di corsi di formazione linguistica professionale e informatica e un tutorato per i minori stranieri. Questi i punti principali del progetto Diomede Risponde, vincitore del bando Perequazione Sociale 2008, e ideato dal Centro Studi Diomede Onlus in collaborazione con l’associazione Solidaunia. La sede del progetto, in via Basilio Leone 43 a Castelluccio dei Sauri, sarà inaugurata domenica 20 giugno, alle 19.00. Assieme alla sede verrà presentato anche Father’s Land, la Terra dei Padri, il progetto nato con lo scopo di recuperare documenti di tipo archivistico, letterario e storico sull’emigrazione. i: 0881.962249 24 ORE 18.00-21.00 (SABATO) ORE 10.30-13.30, 18.00-21.00 (DOMENICA) MUSEO DELL’ALTO TAVOLIERE MOSTRA CARTOGRAFICA t 0882.334409 Maestranze barocche nell’Alto Tavoliere FINO AL 20 GIUGNO SAN SEVERO ORE 9.00-13.30,16.00-20.00 (LUNEDÌ-VENERDÌ) ORE 18.00-21.00 (SABATO) ORE 10.30-13.30, 18.00-21.00 (DOMENICA) MUSEO DELL’ALTO TAVOLIERE PANORAMICA SULLA PRODUZIONE PITTORICA E LIGNEA TRA XVII E XIX SECOLO t 0882.334409 cinema Gli occhi non mentono Un ex Sostituto Procuratore che ripercorre un caso del passato è il protagonista del film Il segreto dei suoi occhi, diretto da Juan José Campanella. Vincitore dell'Oscar come miglior film straniero, è ambientato in Argentina fra gli anni Settanta e i giorni nostri di Paola La Sala LA LOCANDINA CICOLELLA Viale XXIV Maggio - 0881.720614 www.cicolella.it Chiusura estiva 18.00 - 20.00 - 22.00 E 6,00 - 4,00 FALSO MOVIMENTO Via Campanile, 1 - 0881.720143 www.falsomovimentoilcinema.it Soul Kitchen 18.00 - 20.00 - 22.00 E 6,00 - 4,00 (lun) studenti univers. Il segreto dei suoi occhi Benjamin Esposito è un assistente Pubblico Ministero nell’Argentina degli anni Settanta, quando si imbatte nel caso di una donna violentata e uccisa, su cui la giustizia non vuole fare chiarezza. Regia: J. J. Campanella Cast: K. Darin, S. Villamil, G. Francella Genere: Drammatico LALTROCINEMA Via Duomo, 15 - 0881.776439 www.cicolella.it About Elly 18.00 - 20.00 - 22.00 E 6,50 - 4,50 CITTÀ DEL CINEMA Via Miranda - 0881.652129 A-Team 18.00 - 20.20 - 22.40 - 00.45 (sab) 5 appuntamenti per innamorarsi 18.05 - 20.10 - 22.15 - 00.20 26 About Elly Ahmad fa ritorno in Iran dopo il suo divorzio. Gli amici d’infanzia gli organizzano una rimpatriata, durante la quele conosce Elly, un’insegnante. La donna, però, scompare nel nulla. Regia: A. Farhadi Cast: A. Mehranfar, G. Farahani, M. Haghighi Genere: Drammatico Il segreto dei suoi occhi è un film dall’impianto classico, quasi d'altri tempi, ma questo è solo un valore aggiunto per un’opera che mescola molti elementi, tanto da convincere i membri dell'Academy a conferirgli l’Oscar per il miglior film straniero. Juan José Campanella, regista argentino all'opera negli States, firma un film bello ed elegante, che si snoda fra l’Argentina degli anni Settanta e i giorni nostri, seguendo il viaggio a ritroso nel tempo e nella memoria del protagonista Benjamin Esposito che, dopo una vita trascorsa a fare il Sostituto Procuratore a Buenos Aires, al tempo della presidenza di Isabel Peron e alla vigilia del colpo di Stato, decide di scrivere un romanzo che ripercorre le tappe di un caso seguito venticinque anni prima. A Benjamin, infatti, è affidata l'indagine sullo stupro e sull'omicidio di una bellissima giovane sposa, che la Procura tende a chiudere in maniera frettolosa, arrestando due muratori e sbattendoli in prigione dopo averli malmenati. Intanto nell'ufficio di Benjamin arriva il suo nuovo capo, la giovane Irene, che diventerà ben presto oggetto del suo desiderio amoroso, dando origine a un sentimento inespresso, fatto di sguardi, che legherà l'uomo alla donna per tutta la vita. Benjamin, però, non si dà per vinto, si appassiona al caso Morales e vuole andare a fondo, anche quando deve scontrarsi con l'establishment argentino che lavora indefessamente per sostenere la dittatura dei colonnelli, restituendo la libertà ai criminali per utilizzarli al loro servizio, come il colpevole dell'assassinio, nel frattempo individuato e catturato dallo stesso Benjamin con la preziosa collaborazione del collega e amico Pablo. Noir, giallo, film sentimentale e politico, questo film riesce a calibrare tutti questi fattori, alternando abilmente la componente intima a quella sociale, nel corso di 129 minuti che scorrono limpidi, sorretti da un’ottima sceneggiatura (tratta da un romanzo di Eduardo Sacheri) che restituisce il gusto dell'equilibrio narrativo, della suspence e dell'efficacia della recitazione degli attori. A-Team Il commando A-Team è composto da ex combattenti in Medio Oriente ed è accusato di un crimine mai commesso. Il gruppo fugge dal carcere di massima sicurezza in cui è rinchiuso. Regia: J. Cornahan Cast: B. Cooper, L. Neeson, J. Biel Genere: Azione 5 appuntamenti per ... Genevieve è una donna estremamente romantica che, però, detesta le relazioni stabili. Infatti la sua regola è uscire con un uomo solo per cinque volte e poi riprendere la propria strada. Regia: N. Vardalos Cast: N. Vardalos, J. Corbett, J. Friedlander Genere: Commedia Saw VI 18.05 - 20.10 - 22.15 - 00.20 (sab) Tata Matilda e il grande botto 16.00 - 18.15 - 20.30 - 22.30 Lei è troppo per me 18.00 - 20.10 - 22.20 - 00.30 (sab) La nostra vita 18.05 - 20.10 - 22.15 - 00.20 (sab) Tha Hole in 3D 20.30 - 22.30 - 00.30 (sab) L’imbroglio nel lenzuolo 18.00 - 20.00 - 22.00 - 00.00 (sab) L’acchiappadenti 18.00 - 20.05 - 22.15 - 00.20 (sab) La Papessa 17.40 - 20.00 - 22.20 - 00.35 (sab) Sex and The City 2 17.00 - 19.40 - 22.20 Robin Hood 19.00 - 22.00 Prince of Persia e Le sabbie del tempo 17.10 - 19.35 - 22.00 - 00.20 (sab) E 5,00 (dal lun al ven) - 4,00 (ridotto); 6,50 (festivi, prefestivi, sab e dom) 27 Saw VI PIO XI Via Seminario, 5 - 0881.961203 www.sipario.bo.it La nostra vita 20.30 (lun e mer) E 5,00 - 3,50 Un uomo e una donna sono bloccati in una trappola di Jigsaw, l’omicida seriale che sottopone le sue vittime a quelli che definisce “giochi”. L’omicida vuole una libbra della loro carne. Regia: K. Greutert Cast: T. Bell, C. Mandylor, B. Russell Genere: Horror CORSO Via Roma - 0885.422045 Sex and The City 2 18.30 - 21.30 Saw VI 18.00 - 20.00 - 22.00 Tata Matilda e il grande botto 18.30 - 20.00 - 21.30 ROMA Via Roma - 0885.422421 La nostra vita 18.00 - 20.00 - 22.00 E 6,00 - 4,00 (mer e gio) SAN MICHELE Piazza San Michele, 1 - 0884.584151 Tata Matilda e il grande botto 19.15 - 21.30 E 6,00 - 4.00 CICOLELLA Via D’Alfonso, 70 - 0882.375484 La nostra vita 19.00 - 21.30 E 5,50 - 4,00 (mar) Tata Matilda e il grande... Stavolta tata Matilda bussa alla porta della giovane Isabel Green, madre di tre figli, che lotta per mandare avanti la sua fattoria nonostante il marito in guerra. Regia: S. White Cast: E. Thompson, M. Gyllenhaal, R. Ifans Genere: Commedia Lei è troppo per me Kirk è un ragazzo sereno che divide il tempo fra il lavoro all’aeroporto e gli amici. Ma la sua vita cambia il giorno in cui si presenta al checkpoint Molly, una splendida ragazza. Regia: J. Field Smith Cast: J. Baruchel, A. Eve, T. J. Miller Genere: Commedia L’acchiappadenti Derek è un giocatore di hockey cinico e scontroso, tanto che la sua bambina non riesce a capire il carattere del padre. Un giorno, però, all’uomo spuntano le ali, volute per lui dalle fatine dei denti. Regia: M. Lembeck Cast: D. Johnson, A. Judd, S. Merchant Genere: Fantasy 28 28 nightlife Domenica swappo in mongolfiera Foggia Se aspettavate l’occasione giusta per scambiare gratuitamente i capi e gli accessori fashion che non usate più, non potete mancare allo Swap Party organizzato dal centro commerciale Mongolfiera di Foggia. Domenica 20 giugno, alle 18.00, al termine delle partita Italia-Nuova Zelanda, portate i vostri capi (indossati poco e conservati con cura) all’ingresso C del centro commerciale. Al momento della consegna, una giuria qualificata assegnerà a ogni capo un bottone colorato che ne indicherà il valore, dopo di che ogni partecipante cercherà un capo da scambiare che abbia lo stesso valore (indicato, appunto, dal bottone colorato) del proprio capo consegnato. Inoltre, ai primi 200 partecipanti verrà consegnato un buono acquisto per lo shopping in galleria. Il regolamento completo è scaricabile dal sito www.centromongolfiera.it/foggia FOGGIA via Gioberti, 40 (vicinanze stadio) t 334.8581296 - 328.4170903 RistoPub/Sala privè con possibilità di feste private. Locale autorizzato Mediaset/partite, anticipi e posticipi più Champions League. Locale climatizzato. sab: Happy hour dalle ore 22 alle ore 24. Ampio parcheggio. Chiuso lunedì. Vi aspettiamo non mancate. Associazione Pizzaiuoli Napoletani dal 2003 FOGGIA via Sandro Pertini, 8 (ultima trav. a dx di viale Europa) t 0881.665531 - www.pizzeriadelirio.it Pizzosteria/Pizza, cucina e vino. Pizza napoletana con bordo alto o sottile. Si accettano buoni pasto. apertura estiva: aprile/settembre dal martedì alla domenica. apertura invernale: ottobre/marzo dal giovedì alla domenica. apertura straordinarie: festività varie e periodo natalizio FOGGIA via dell’Immacolata, 8 - t 339.6347522 Locanda spagnola/ Specialisti in paella, sangria e musica spagnola. Paella da asporto o a domicilio. Descuento especial a todos los italianos que hablan español. Aparte el sabado. Si organizzano feste private su prenotazione. Aperto dal giovedì alla domenica, prefestivi e festivi. 30 FOGGIA via Duomo, - t 0881.770863 Ristopub/Non mancare, il Nessun Dorma ti aspetta! Un’accogliente sala fumatori con menù arricchito e possibilità di gustare piatti, bevande. ven: musica dal vivo. Locale autorizzato SKY. Si organizzano feste private.