NOTIZIE DELLA SETTIMANA
UNA SELEZIONE DI NOTIZIE SUGLI ISSM
REPERIBILI NEL WEB
DAL 27 GENNAIO AL 02 FEBBRAIO 2014
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WWW.CONSERVATORI.EU
AVELLINO
"CONSERVATORI A CONFRONTO" SULLA RAI VINCE IL CIMAROSA
E' stato il duo formato da Aldo Botta da Bracigliano e Luigi Gagliardi da Solofra ad aggiudicarsi alla sfida fra
Conservatori andata in onda sabato 25 gennaio nel programma "Una mattina in famiglia", su Raiuno.
Gagliardi e Botta si sono esibiti per il conservatorio "Cimarosa" di Avellino opponendosi ai rappresentanti
del conservatorio di Lecce. L'esibizione di Botta e Gagliardi ha decisamente convinto gli spettatori che li
hanno premiati con il televoto. Alla fine i musicisti del conservatorio irpino hanno raccolto il 72% dei
consensi.
Ai due giovani va il plauso del direttore Carmine Santaniello, orgoglioso di loro. Questo il suo commento su
facebook: "Siete stati straordinari! Ed eravate anche belli, sorridenti e molto professionali. Bravissimi".
DA: IRPINIAOGGI.IT
BARI
I SOLDI DEL SULTANO? «SONO IN CONSERVATORIO»
di VALENTINO SGARAMELLA
BARI - Trovati i soldi dell’Emiro dell’Oman. Non si erano mai mossi dal conservatorio «N. Piccinni». Questa
la notizia importante emersa nel corso della conferenza stampa tenuta nella Sala dell’Organo del
Conservatorio, ieri mattina. Sono stati resi pubblici i conti. La storia della donazione aveva suscitato più di
una polemica. Dove erano finiti, dunque, i soldi? Il Conservatorio riceve dal Sultano tre milioni di euro. Di
questi, 200mila euro sono destinati al fondo patrimoniale dell’ente. Soldi intoccabili, una sorta di
salvadanaio. Altri 175mila euro servono come fondo di gestione del 2010. In particolare, da quei 175mila,
44mila euro servono per pagare le borse di studio al termine delle attività dei borsisti, a luglio 2012. Altri
8mila euro sono utilizzati per realizzare manifestazioni musicali dell’ambasciata dell’Oman a Roma.
Dei 175mila restano 125mila euro e sono in cassa della fondazione. Allo stato attuale, questi i numeri forniti
in conferenza stampa, il Conservatorio non ha erogato altre somme. Va detto che per statuto della
fondazione Giovanni Paolo II, ogni anno l’ente è tenuto a versare 350mila euro alla fondazione stessa. Ma
questo non è stato fatto nel 2011 e 2012.
Quindi, dei tre milioni donati, restano nelle disponibilità del Conservatorio circa 2 milioni e 625mila euro.
«Quindi – tiene a precisare Pietro Centrone presidente del Conservatorio – a differenza di quanto
pubblicato da alcuni organi di stampa, i tre milioni non è vero che siano svaniti nel nulla». Dice ancora
Centrone: «Tutto l’infuriare di polemiche in merito alla donazione da parte dell’emiro non aveva motivo di
esistere. C’è un fondo ed è inserito in bilancio».
L’emiro non ha dato diversi contributi ma ha effettuato, in pratica, un’unica donazione. La finalità è quella
di favorire la crescita di studenti ed allievi sotto il profilo artistico e professionale. «Per questo, il
Conservatorio ritenne di non dovere gestire il fondo in prima persona ma di farlo per motivi tecnici,
giuridici, operativi, attraverso una Fondazione». La Fondazione Giovanni Paolo II è sorta ed agisce spesso
facendo tesoro dei pareri del ministero e dell’av vo c at u r a dello Stato. Il suo presidente è il prof. Aldo
Loiodice.
«La Fondazione intende attuare una politica di apertura verso gli enti locali – prosegue ancora Centrone per un suo rilancio in coerenza con i suoi fini statutari. Con quei 175mila euro sono state finanziate le borse
di studio, realmente assegnate a studenti del Conservatorio» . Tutto in regola ed a norma, dunque. Questo
è il messaggio con cui si intende rassicurare l’opinione pubblica e gli stessi studenti. «Non c’era motivo di
polemiche perché gli atti deliberativi sono assunti dal CdA che è l’unico organo titolato a prendere
provvedimenti».
In merito alla ripresa delle attività della Fondazione, c’è stata una stasi ma a causa dell’avvicendamento che
è intervenuto. «La direzione del Conservatorio è stata commissariata dal ministero – dice Centrone - poi,
c’è stata l’elezione del nuovo direttore. Poi la nomina del nuovo presidente. C’è stata un’inter ruzione
dell’iter di attribuzione delle ultime borse di studio che saranno contrattualizzate nel prossimomese». La
Fondazione andrà incontro ad un rilancio, come precisato in conferenza stampa da Loiodice, «con la
ricostituzione dell’organo direttivo e soprattutto con la strutturazione ed immissione nella segreteria di
personale che ottemperi alle decisioni del CdA».
Loiodice ha anche preannunciato un invito alle istituzioni pubbliche e private «perché aderiscano alla
Fondazione». Centrone ha ancora premuto un tasto: «Qualche studente aveva detto che non ci sono i soldi.
Invece, i soldi ci sono sempre stati. Nel primo anno sono stati utilizzati per borse di studio, lo saranno anche
in futuro ma in un’ottica anche più ampia con la realizzazione di iniziative, master, corsi di aggiornamento,
attività di impegno professionale».
DA: LAGAZZETTADELMEZZOGIORNO.IT
BENEVENTO
LA MUSICA POPOLARE DELLE REGIONI ITALIANE
a cura della Redazione
Domenica 2 febbraio a Roma, al Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari si terrà un concertoevento di musica popolare dedicato a tutte le regioni italiane. L'iniziativa è ideata da Maura Picciau,
direttrice del Museo, insieme a Paolo Scarnecchia, etnomusicologo del Conservatorio di Benevento e
direttore artistico del progetto, che si avvale della conduzione e narrazione di Antonello Ricci, attore e
cantastorie ispirato dalle culture di tradizione orale.
Lo spettacolo prevede esecuzioni vocali e strumentali di musica popolare alle quali si alterneranno spunti
narrativi, poetici e detti popolari da tutte le regioni d'Italia per dar vita a un concerto festoso nella cornice
del Salone d'Onore. Qui, infatti, il Museo ha recentemente curato un allestimento dedicato ai costumi e alla
cultura materiale delle regioni italiane, in realtà il nucleo fondamentale della raccolta del Museo Nazionale
delle Arti e Tradizioni popolari, costituitosi con la Mostra Etnografica italiana, tenutasi a Roma nel 1911 per
celebrare il cinquantenario dell’Unità d’Italia.
La serata di musica ha uno scopo benefico: il ricavato dello spettacolo sarà destinato a finanziare dei
progetti per l'infanzia nelle regioni colpite dalle alluvioni nello scorso autunno, Sardegna, Basilicata e
Calabria. Il fior fiore della musica popolare italiana sarà presente quel pomeriggio al Museo: dalla voce
calda e profonda di Elena Ledda per la Sardegna, a quella di Lucilla Galeazzi, dalle zampogne lucane di Pino
Salamone al suono limpido di Paola Lombardo, valente rappresentante della cultura musicale occitana
alpina, al duo Valla-Scurati per la Liguria.
Per info: tel. 065926148, email [email protected]
DA: MOMDOINTASCA.ORG
BERGAMO
ORATORIO PER PAPA GIOVANNI - I RAGAZZI DEL CONSERVATORIO IN PRIMA MONDIALE
L’oratorio musicale dedicato a Papa Giovanni XXIII, “Venne un uomo mandato da Dio. Il suo nome era
Giovanni”, raddoppia. Vista la grande richiesta di partecipazione, oltre ad essere eseguito sabato 22
febbraio, verrà replicato il giorno seguente, domenica 23, sempre all’Auditorium del Seminario Vescovile di
Bergamo.
I protagonisti saranno i giovani orchestrali e coristi delConservatorio cittadino “Gaetano Donizetti” diretti
dal Maestro monsignor Marco Frisina ed eseguiranno in prima mondiale l'oratorio musicale composto dallo
stesso Maestro Frisina. Si tratta di una composizione musicale di ispirazione religiosa, ma non liturgica, con
trama compiuta, presentata in forma narrativa ma senza rappresentazione scenica, mimica e personaggi in
costume.
Più precisamente, la prima esibizione, che ha già raggiunto il tutto esaurito, si terrà sabato 22 febbraio alle
20.30 mentre la seconda, alla quale è ancora possibile iscriversi, domenica 23 febbraio alle 16.
Venerdì 21 febbraio, alle 20.30, invece, sono invitati alle prove generali i direttori, gli organisti e i musicisti
delle corali presenti nella diocesi. Per partecipare alle prove bisogna rivolgersi al rispettivo parroco che farà
la segnalazione alla Curia. La preparazione dei musicisti, inoltre, può essere seguita con video in tempo
reale attraverso il sito della Diocesi www.diocesibg.it o della Fondazione Papa Giovanni
XXIII www.fondazionepapagiovannixxiii.it
L'opera, promossa dalla Fondazione Papa Giovanni XXIII e dalla diocesi di Bergamo sarà nuovamente
replicata a Roma, in occasione della canonizzazione del Papa il 17 maggio 2014 nella Basilica di San
Giovanni in Laterano.
Da evidenziare, in conclusione, che all'iniziativa hanno aderito con grande entusiasmo gli studenti e i
docenti del Conservatorio insieme al suo Direttore Emanuele Beschi, nella convinzione di poter dimostrare
anche in questa occasione il forte contributo che la musica può offrire alla vita culturale e spirituale della
città e non solo. I ragazzi, musicisti e coristi, saranno protagonisti di uno speciale real-time con videoriprese
che riguarderanno non solo l'esibizione ma anche e soprattutto l'intera preparazione e il dietro le quinte;
già in corso d'opera, per far conoscere la persona che si cela dietro al musicista.
L’ingresso è gratuito, previa prenotazione on line a cura del Centro Congressi di Bergamo, attraverso il sito
internet www.congressibergamo.com, che rilascerà un attestato da esibire all’entrata del Seminario. Per
ulteriori informazioni è possibile contattare la segreteria organizzativa del Centro Congressi Giovanni XXIII,
chiamando il numero 035.236435 o inviando un’email all’indirizzo di posta
elettronica [email protected]
DA: BERGAMONEWS.IT
CASERTA
CASERTA. L’INTERVISTA: AL MAESTRO PINO BALZANO
Il Maestro Pino Balzano nasce a Pomigliano d’Arco il 7/6/1968 diplomato in chitarra classica presso il
Conservatorio di Musica D. Cimarosa di Avellino. Vincitore di tantissimi concorsi, nazionali ed internazionali,
oltre ad essere un bravissimo chitarrista e compositore si dedica, da anni, alla didattica. Egli illustra tecniche
e stili sempre diversi sviluppando nel proprio modo di suonare uno stile personale che non dimentica mai il
classico ma lo evolve con la conoscenza e l’approfondimento della moderna armonia e
dell’improvvisazione. Nella sua tecnica uno stile pianistico che fanno del suo, un chitarrismo sempre ricco di
sfumature. A breve terrà dei Seminari presso l’Accademia Musicale Città di Caserta, conosciamolo più da
vicino.
A che età ha avuto la sua prima chitarra?
All’età di 10 anni, fu amore fin da subito e fin da subito iniziai a studiare con tanto impegno.
Cosa ascoltava?
Tantissima musica classica, amavo e amo ancora la musica di Bach.
Che genere musicale preferisce?
Oltre alla musica classica, Jazz e contemporanea.
Compositore preferito?
Beethoven
Un chitarrista che ha una dedizione per un pianista?
Si, per me le sonate di Beethoven sono delle pagine di musica che non hanno eguali per bellezza e
completezza, in esse il pianismo a 360 gradi.
È per questo che nell’ambiente musicale viene definito dai colleghi il pianista?
Dopo la chitarra, sicuramente, il mio strumento preferito è il pianoforte, ma non vengo chiamato così per
questo motivo , ma perché ho un modo “pianistico” di suonare la chitarra ossia con un impatto sonoro
forte, sentito e molto veloce. Infatti nel modo di eseguire le scale, che solitamente cono suonate con
l’indice e il medio, io aggiungo il pollice e questo mi permette velocità rara, chitarristicamente parlando!
A che età ha iniziato ad insegnare?
A 16 anni
Cosa l’ha spinto verso la didattica?
Il contatto umano e la volontà di trasmettere e lasciare qualcosa di mio agli altri.
Quanto è importante iniziare e quanto importante iniziare presto?
Io no ho preferenze di età, si può imparare a suonare a qualsiasi età, è sempre entusiasmante e importante
ma se lo si vuole fare ad alti livelli e in maniera professionale è preferibile iniziare presto, intorno ai 10-12
anni.
Che studente è stato?
Molto diligente, in alcuni periodi ho studiato anche per 14 ore al giorno. E sono stato uno di quegli studenti
che si è sempre fidato del proprio insegnante cosa per me fondamentale per arrivare a dei risultati
eccellenti.
Con chi ha studiato?
Chitarra con i maestri Nando Vitali, Enzo Amato e Mario Frannino e teoria con il Maestro Gianni Desideri.
Tutti severi, austeri, che pretendevano tanto.
Che insegnante è?
Io seguo una metodologia chiara e precisa molto simile a quella adottata dai miei maestri, pretendo tanto
dai miei allievi, studio dettagliato, curare i minimi particolari, ma dò anche molta libertà. Sono un eclettico
quindi mi piace che i miei allievi suonino un po’ tutti i generi. Inoltre spingo sempre gli allievi alla
professionalità non importa l’età, il luogo, per me devono sempre essere professionali. Di una
composizione amo perfezionare soprattutto la tecnica, l’interpretazione, lo stile, fattori, per me,
complementari l’uno con altro.
Oltre all’insegnamento in cosa è impegnato?
Faccio concerti, autoproduzione discografica e amo comporre è un qualcosa che mi completa come
musicista e come chitarrista.
Uno dei suoi pezzi al quale è più affezionato?
“Fantasy tango” composto nel 2003 e che, ancora oggi, riscuote tanto successo.
Il suo ultimo lavoro discografico?
“Directions” è un cd che contiene improvvisazioni di brani tratti dal repertorio classico, classico napoletano,
internazionale, di Chick Corea ed altri, eseguiti con la chitarra classica. Mi spiego, solitamente le
improvvisazione vengono eseguite con la chitarra acustica, la particolarità di questo cd è che tutti i brani
vengono improvvisati ma con la chitarra classica.
Sappiamo che lei terrà dei seminari presso l’Accademia Musicale Citta’ di Caserta, dov’ è tutt’ora docente,
in cosa consistono?
Sicuramente non nel semplice noziosismo. Non mi piace ascoltare e dare poi la mia opinione ma mi piace
affrontare i problemi tecnici e proporre soluzioni, correggere difetti di stile lì dove ci sono, proporre punti di
vista sul repertorio e curare tanto l’interpretazione.
Un consiglio a chi vuole intraprendere un percorso musicale?
Sappiate che è un percorso lungo e difficile, non bisogna avere fretta né fermarsi ai fondamenti ma
approfondire. Lo studio è senz’altro faticoso ma sicuramente non ve ne pentirete.
DA: CASERTA24ORE.IT
CASTELFRANCO V.TO
PER NON DIMENTICARE: 13 ORE DI MUSICA E PAROLE
Maratona culturale al Teatro Accademia di Castelfranco
Per la giornata della memoria il Conservatorio Agostino Steffani ha ideato una grande kermesse di 13 ore
ininterrotte di musica e parola sul tema dell'Olocausto.
Un dispiegamento importante di forze che, sotto il coordinamento di Lia Levi Minzi e Raffaella Giuseppetti,
vedrà declinato il tema della Memoria tra musica e parola, con il coinvolgimento di tutte le classi dello
Steffani
ed un concorso poetico, musicale e fotografico- Al di qua e al di là del filo- rivolto alle scuole medie e
superiori del comprensorio, dalla castellana al feltrino e a gruppi musicali o singoli interpreti.
Il preludio alle 9,30 con la premiazione dei diversi segnalati nelle sezioni, fotografia, prosa, poesia.
Poi la maratona musicale vera e propria che sarà aperta dal direttore Paolo Troncon il quale, alle 10,30 farà
un intervento su "Valori vivi per la memoria" ed eseguirà poi il Klavierstuck op.11 n°1 di Arnold Schoenberg.
Letture si susseguiranno alla musica: a dar voce alla parola tutte le professionalità dello Steffani, ad iniziare
dal direttore amministrativo Annalisa Di Ferdinando.
Alle 13 il dipartimento di jazz diretto da Gianluca Carollo promuove un concerto aperitivo dal titolo
"Contaminazioni: quando il jazz incontra il klezmer"
Dalle 14 alle 20 docenti e studenti si avvicenderanno tra letture e brani di Block, Schoenberg e di tutti i
compositori ebrei di cui è puntellata la storia della musica colta occidentale.
Alle 20.30 è in agenda il concerto conclusivo: dopo la premiazione del concorso di esecuzione strumentale
"al di qua e al di là del filo" rivolto a gruppi che presentassero brani di ispirazione ebraica, si ascolterà
l'orchestra d'archi dello Steffani diretta da Alberto Vianello in due numeri di Max Bruch e Dmitri Sostakovic.
La serata sarà conclusa dall'Ensemble barocco dello Steffani (Alessandro Cappelleto, violino principaleAlberto Busettini maestro al cembalo) che propone l'integrale dei concerti delle "quattro Stagioni" di
Antonio Vivaldi.
DA: OGGITREVISO.IT
CASTELFRANCO V.TO
DUE SALE DELLO “STEFFANI” PER ESPORRE DUECENTO STRUMENTI MUSICALI ANTICHI
Torna “Chiave Classica”, la stagione di concerti al Teatro Accademico
Dieci date, un' opera lirica, il grande jazz con Fabrizio Bosso, la musica da camera, il ritorno di Uros Lajovic,
l'orchestra popolare delle Dolomiti, gli ottoni del Gran Teatro la Fenice e un evento speciale con l'Art Voice
Academy.
Dopo il successo dell'edizione 2013, torna Chiave Classica, la stagione di concerti al Teatro
Accademico ideata e programmata dal Conservatorio Agostino Steffani. Dieci date da febbraio a maggio,
per dieci incontri con il repertorio cameristico, la sinfonica, il melodramma, il jazz, la musica popolare il pop
di qualità.
E da quest'anno conferenze introduttive ai concerti al Museo casa di Giorgione.
La presentazione della rassegna è avvenuta questa mattina in Teatro Accademico a Castelfranco. Con
l'occasione l'assessore alla cultura Giancarlo Saran ha annunciato l'apertura, in primavera, di due sale a villa
Barbarella (sede dello Steffani) dedicate al museo di strumenti musicali. Una collezione di circa 200 pezzi il
cui esemplare più antico è una spinetta veneziana del 1700.
"Con“Chiave Classica”- sottolinea il direttore Paolo Troncon- il Conservatorio sperimenta una modalità
forse unica sul territorio nazionale. Il Conservatorio crea un marchio che identifica fortemente, attraverso
una direzione artistica chiara, le proposte della stagione. La gestione in proprio, infatti, include anche
l'aspetto della contrattualistica e della comunicazione. Chiave Classica è oggi un'interessante realtà di
produzione a Nordest: un marchio di qualità che identifica quella particolare produzione musicale che si
svolge nel Teatro Accademico, il Conservatorio mira a rendere il Teatro non un semplice contenitore di
eventi, ma il luogo di un univoco progetto culturale".
L'apertura di stagione è affidata a "La Medium" diGiancarlo Menotti, atto unico per voci, mimo ed
ensemble cameristico, in scena il 27 ed il 28 febbraio (ore 20.45). La produzione, pagina inquieta di primo
Novecento, vede in scena docenti e studenti del Conservatorio per la regia di Elisabetta Tandura e con
la direzione di Carlo Rebeschini.
Giovedì 6 marzo (ore 20.45) prima data strumentale della stagione: un ensemble strumentale costituito dal
celebre violinista austriaco Thomas Christian e daMichele Lot, Mario Paladin (viola),Walter
Vestidello (violoncello), Andrea Dominijanni(contrabbasso),Roberto Scalabrin(clarinetto),Gabriele
Falcioni (corno), Irene Russo(pianoforte), Paola Chiarion (armonium) presenta un originale omaggio
ad Anton Bruckner nel 190^ dalla nascita.
Alessandro Cappelletto, nato ad Oderzo nel 1992, diplomato allo Steffani e più giovane spalla dei secondi
violini nella storia del Gran Teatro La Fenice, sarà ospite con il pianista Massimo Somenzi per un recital il 14
marzo.
Il 21 marzo si segnala invece il gradito ritorno del direttore d'orchestra sloveno Uros Lajovic. Il concertatore,
oggi docente di direzione orchestrale allaUniversistat fur Musik und Darstellende Kunst diVienna, tornerà a
Castelfranco per un prestigioso porgetto sinfonico alla testa dell'Orchestra sinfonica del Conservatorio. In
programma musiche di A.Dvorak e L.van Beethoven.
Non solo classica in stagione. La Big Band del Conservatorio Steffani diretta da Gianluca Carollopropone,
venerdì 28 marzo, una jam session che vedrà ospite straordinario il trombettista Fabrizio Bosso, nome
italiano del gotha internazionale del jazz.
Marco Tezza, vincitore del celebre concorso città di Treviso, è protagonista di un recital pianistico il 4 aprile.
In programma musiche di F. Liszt, R.Wagner, H.von Bulow e R.Schumann.
Spazio alla musica da camera con il duo formato da Luca Fiorentini (violoncello) e Stefania
Redaelli(pianoforte), in cartellone l'11 aprile con un recital che vedrà eseguite pagine di Mendelssohn,
Ferrante, Debussy e Sostakovic.
Il quartetto di ottoni del Gran Teatro la Fenice composto da Piergiuseppe Doldi e Fabiano
Maniero(tromba), Andrea Corsini (corno), Giuseppe Mendola (trombone) propone per la stagione un
insolito omaggio alla musica veneziata per questo ensemble: con l'organista Silvio Celeghin itinerario nella
musica della cappella marciana da Gabrieli a Banchieri sino al Novecento, con le colonne sonore di Nino
Rota il 17 aprile.
Il repertorio delle feste paesane, delle liturgie sacre e profane delle popolazioni di area dolomitica è alal
base del progetto di costituzione dell'Orchestra popolare delle Dolomiti, in scena con il suo repertorio di
canti e musiche popolari venete e trentine sabato 3 maggio. Realtà nata nel 2012 e composta da musicisti,
appartenenti a gruppi attivi nell’ambito della musica tradizionale, ma anche di formazione classica,
nell’area territoriale delle Dolomiti è stato il naturale complemento alla ricerca. Si realizza in questo modo
una rete informale di musicisti, ricercatori, didatti, liutai che da anni operano nel locale e che possono
sviluppare una maggiore interazione tra varie realtà e iniziative riguardanti la musica tradizionale.
L'appuntamento conclude la stagione.
Chiave classica 2014 promuove poi un evento straordinario in collaborazione con l'Accademia Art Voice
Academy, in data da destinarsi. Si tratta di un Omaggioal compositore Francesco Sartori, autore del
successo "Con te partirò", con il tenore Francesco Grollo, le voci dell'Art Voice Academy, l'Orchestra
Filarmonia Veneta e Orchestra ritmico sinfonica italiana dirette da Diego Basso.
Iniziativa speciale regala Chiave Classica per Natale: campagna di abbonamenti da mettere sotto l'abero.
DA: OGGITREVISO.IT
COMO
TRA PASSATO E FUTURO
Il 8 febbraio 2014 al Conservatorio di Como la chitarrista Cinzia Milani e il compositore Raffele Cacciola
incontreranno allievi, docenti e appassionati di musica
E' grazie alla collaborazione con il Conservatorio Giuseppe Verdi di Como, che proseguono gli incontri di
Amadeus con gli studenti, i docenti e con il pubblico degli appassionati e, ancora una volta, si vuole
sottolineare con forza che esiste un'Italia che studia, lavora e si ingegna per tenere viva la speranza in un
futuro che si occupi di più di giovani, di lavoro e di cultura.
Grazie a questo nostro girovagare musicale ci rendiamo conto di quanto siano numerose le fiammelle che
illuminano il nostro cammino e si consolida la convinzione che se, come disse Nietsche, "la vita senza
musica sarebbe un errore", l'Italia senza cultura sarebbe finita.
Tra queste fiammelle possiamo annoverare le attività del Conservatorio di Como che, con il ciclo Sabato in
musica, porta docenti e allievi fuori dalle aule di studio a incontrare la gente.
Il prossimo sabato in musica si svolge con la collaborazione con la rivista Amadeus che presenta una
produzione legata ai nomi di Cinzia Milani, chitarrista, e di Raffaele Cacciola, compositore, presenta
Gaetano Santangelo, direttore della rivista Amadeus.
L'appuntamento è per sabato 8 febbraio alle ore 17 all'Auditorium del Conservatorio di Musica «G. Verdi»
di Como (Via Cadorna 4 - 22100 Como).
Ingresso gratuito con ritiro inviti
Gli inviti potranno essere ritirati presso la portineria del Conservatorio di Como nei giorni che precedono il
concerto (dalle ore 10.00 alle 18.00).
Modalità di ingresso per i concerti del Conservatorio di Como
Per tutti i concerti presso il Conservatorio di Como l'ingresso sarà gratuito fino ad esaurimento dei posti
disponibili. Ove segnalato l'ingresso sarà gratuito con ritiro di inviti. Il Salone dell'Organo o l'Auditorium
saranno aperti alle ore 17.00 La prenotazione dell'ingresso per i possessori dei tagliandi è garantita fino a
10 minuti prima dell'inzio del concerto.
L'ingresso non sarà consentito a concerto iniziato
Programma:
Saranno eseguite Musiche di
Mario Castelnuovo-Tedesco - Franco Margola - Adelmo Prandi - Marco Betta .- Carlo Domeniconi – e in
prima esecuzione assoluta "Note di ghiaccio per Cinzia Milani" di Raffaele Cacciola
Per informazioni:
Tel. 031-279827 - Fax 031-266817
www.conservatoriocomo.it
Cinzia Milani
Inizia giovanissima lo studio della chitarra classica e si diploma da privatista, all' età di 18 anni, al
Conservatorio "A. Boito" di Parma. Dopo aver studiato con diversi insegnanti, approfondisce la tecnica
chitarristica con il M° Mauro Storti, famoso ed apprezzato didatta.
In seguito studia analisi interpretativa con il compositore argentino Oscar Roberto Casares, con il quale
amplia anche l'interpretazione del repertorio musicale argentino.
All' età di soli 5 anni, vince il Primo Premio al Concorso Internazionale di Milano e a 7 anni riceve il
prestigioso riconoscimento "Ambrogino d'oro" dal Comune di Milano per le sue straordinarie e precoci
capacità musicali. A 10 anni si aggiudica il "Trofeo Beniamino Gigli", a Recanati, con il punteggio di 100/100,
risultato assoluto su tutte le categorie.All' età di 12 anni inizia la sua carriera concertistica in Italia con un
concerto a Genova, organizzato dalla prestigiosa personalità musicale di Eli Tagore, a cui seguiranno
numerosi altri in Italia ed all'estero; ottiene un grande consenso di critica e di pubblico che la porta ad
esibirsi in Europa, Stati Uniti, Canada, Sudamerica, Messico.
Le più autorevoli riviste inglesi ed americane del settore le dedicano importanti reportage in cui viene
definita "una rara combinazione di bellezza, grazia, eleganza naturale ed un profondo senso musicale con
una tecnica brillante ed un suono potente ed espressivo, considerata fra i migliori esponenti del
concertismo nel mondo".
All' età di 14 anni ha già vinto 17 Premi, di cui 14 Primi Premi, in Concorsi Internazionali e Nazionali. A 16
anni riceve, a Parma, il "Premio Franco Margola", consegnatole dalla famiglia del compositore, per la
migliore esecuzione ed interpretazione del Concerto per chitarra e archi di Margola. A 17 anni comincia la
collaborazione didattica in Francia dove tiene Master Classes come docente di chitarra.
Oltre a registrare per Antenna 3 e Rai Radio 2, ha collaborato con il compositore A. Prandi per la
realizzazione di musiche inedite per chitarra; ha inciso il Compact Disc "Ritratto di Donna" per la Jump
Edizioni Musicali, i cui brani vengono utilizzati oltre che dalla Rai, televisione italiana, dalle emittenti
televisive nazionali in Francia, Polonia e Germania. In seguito le sue interpretazioni sono state inserite come
colonna sonora di due films in Giappone ed in Francia.
Raffaele Cacciola,
Ha studiato Pianoforte Composizione e Composizione Elettronica al Conservatorio "G.Verdi" di Milano,
dove si é diplomato con il massimo dei voti e la lode.
Tra i suoi insegnanti figurano: N. Castiglioni, F. Donatoni, L. Berio, P. Molino, R. Sinigaglia.
Vincitore di premi nazionali e internazionali, le sue composizioni sono state eseguite in tutto il mondo dai
migliori interpreti ed incise su CD.
Attivissimo anche sul piano dell'industria musicale, ha rivestito vari ruoli di responsabilità all'interno di
istituzioni, rassegne, riviste, fondazioni e case discografiche.
Per evitare un lungo elenco, citiamo solo qualche fatto più recente: nel 2001 presenta una sua
composizione inedita, Una nuova luce, in Sala Nervi alla presenza di Giovanni Paolo II; dal 2007 cura, come
direttore artistico, molte delle produzioni della rivista Amadeus; nel 2008 Enrico Bronzi esegue nell'ambito
del Festival di Portogruaro una sua composizione inedita per violoncello solo Frame IV.
Fondatore dell'Ensemble di Musica Contemporanea, ha creato uno studio specializzato nella musica
classica di alto livello, il Bartok Studio, in cui incidono molte etichette italiane ed estere, di cui cura sia il
suono che la direzione artistica.
DA: AMADEUSONLINE.NET
CUNEO
CONCERTO AL CONSERVATORIO “G.F. GHEDINI” DI CUNEO
Cuneo: crocevia d’Europa – Orchestra internazionale di arpe.
Complesso Monumentale di San Francesco, via Santa Maria
Sabato 1 febbraio, ore 21
Immaginiamo un gruppo di quaranta arpiste, tra le migliori di tutta Europa. Alcune arrivano dal
Conservatorio di Torino e da quello di Como, ma anche dal Conservatorio di Losanna, dalla Francia o da
Barcellona, altre invece sono di Cuneo. Cerchiamo di capire l’effetto spettacolare di questo colorato
insieme, quando ogni interprete posa le mani sulle corde della sua arpa, in attesa del segno d’inizio. E’ forse
un sogno irrealizzabile? Per nulla: questo gruppo esiste davvero e ben presto potremo assistere ad un
concerto tra i più emozionanti che si possano immaginare.
E’ infatti con questa inedita formazione che il Conservatorio G.F. Ghedini di Cuneo ha scelto di inaugurare
l’Anno Accademico 2013-2014, configurandosi ormai senza dubbio alcuno come un punto di incontro tra
docenti e studenti di livello internazionale e connotandosi sempre più per l’originalità ed il valore artistico
delle sue proposte.
Il gruppo delle magiche 40, nell’ambito del progetto “HarParade”, si esibirà la sera di sabato 1 febbraio
presso la Chiesa di San Francesco, a Cuneo (in via Santa Maria), al termine di un piccolo “tour” di due
giornate: il 31 gennaio al mattino presso alcune scuole torinesi e la sera presso il Conservatorio di Torino; il
giorno seguente, 1 febbraio, presso il Museo dell’Arpa “Victor Salvi” di Piasco. Qualche ora per un po’ di
riposo, poi finalmente il grande appuntamento finale, la quarta ed ultima esibizione per le ragazze che
saranno affiancate dall’Ensemble vocale del Conservatorio diretto da Elena Camoletto per il concerto di
avvio del nuovo anno accademico del “Ghedini”. Un concerto che porta a livelli impensabili il livello
culturale delle manifestazioni locali.
Il progetto è sostenuto da sponsor quali la ditta di arpe Salvi, l’acqua Lauretana e la ditta Tuxor (fornitura di
materiali per l’ingegneria civile e petrolchimica).
Per assistere al concerto è possibile ritirare i biglietti (gratuiti) presso l’Ufficio Turismo del Comune di
Cuneo, in via Roma, a partire da sabato 25 gennaio. I biglietti saranno disponibili fino all’esaurimento dei
posti disponibili.
DA: GRANDAIN.COM
CUNEO
BORGO SAN DALMAZZO, SABATO 1 FEBBRAIO RIPARTA LA STAGIONE DI CONCERTI DI MUSICA CLASSICA
CAMERISTICA
Con “Atmosfere del Romanticismo Europeo”
Glauco Bertagnin
Sabato 1 febbraio, alle ore 21, prosegue la stagione di concerti di musica classica cameristica “Musica &
Musica” organizzata dall’Associazione “Musica dei Sylphes” presso la sala concerto dell’istituto Dalmazzo
Rosso a Borgo San Dalmazzo sarà ospite il primo violino dei solisti veneti il maestro Glauco
Bertagnin accompagnato al pianoforte dal maestro Simone Pagani il titolo del concerto è “Atmosfere del
Romanticismo Europeo” saranno eseguite musiche di Edvard Grieg, W. A. Mozart, L.Van Beethoven.
L’Ingresso al concerto è libero fino ad esaurimento posti.
Glauco Bertagnin, violino: Nato a Padova dove ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio "C.
Pollini" diplomandosi con il massimo dei voti e la lode sotto la guida dl Maestro P. Juvarra. Dal 1978 al 1986
si è perfezionato al Conservatorio di Ginevra con il Maestro C. Romano, ottenendo il diploma di virtuositeè
con menzione speciale d’onore. Ha partecipato a diverse rassegne e concorsi dove ha ottenuto premi e
riconoscimenti (Vittorio Veneto, Pescara,
Cesena, Città di Castello). Svolge un’ intensa attività cameristica in formazioni di vario genere, dal duo
all’orchestra d’archi. Dal 1980 è altro primo violino solista dei "Solisti Veneti" con i quali ha preso parte a
concerti per i più importanti festivals e nelle più importanti sale da concerto
(Salisburgo, Edimburgo, Carnegie Hall, Bunka Kaikan Tokyio). Con "I Solisti Veneti" ha inoltre inciso
numerosi dischi anche in veste di solista (Estro armonico di Vivaldi) e registrato per molte radio e televisioni
in tutto il mondo. Insegna violino presso il Conservatorio "A. Vivaldi" di Novara. Suona un violino
Guadagnini del 1803.
Simone Pagani dopo aver frequentato il Civico Istituto Musicale “G. Donizetti“, ha conseguito
brillantemente il diploma in pianoforte sotto la guida della prof.ssa Fernanda Scarpellini. Si è poi
perfezionato ai Corsi Internazionali con i Maestri Bruno Mezzena all’Accademia Musicale Pescarese, dove
ha ottenuto il Diploma di Merito al Corso per Pianoforte e Orchestra, quindi a Conegliano Veneto e a Boario
Terme; con Mario Delli Ponti e Piero Rattalino a Chioggia;
con il M.° Fausto Zadra a l’Ecole International de Piano a Losanna. E’ risultato 4° al Concorso Pianistico
Internazionale di Capri; 1° al Concorso Nazionale di Genova e ad Acqui Terme al Concorso di Musica da
Camera nella formazione di TRIO (pfte. fg. cl.); 2° in quella di DUO (pfte. cl.). Ha partecipato ad importanti
Rassegne e Festivals Musicali in Italia, Argentina, Francia, Spagna, Austria, Belgio in veste di Solista, con
l’Orchestra e in formazioni cameristiche dal Duo all’ Ensemble di Fiati “Bearcream ” “Euterpe” e di Archi ”I
Musici di Vivaldi”. E’ stato assistente e coadiutore ai Corsi di perfezionamento per Pianoforte e Orchestra
tenuti dai Maestri: A De Raco, F. Zadra ed A Delle Vigne ed è stato membro di giuria in Concorsi Pianistici.
Ha suonato con la Mediterranean Symphony Orchestra, la Kammermusik di Napoli, l’Orchestra Giovanile
Fiamminga, del Festival Mozart, della Radio Televisione Rumena, la Sinfonica Municipal di Gral San Martin
(Argentina), l’Orchestra da Camera e la Stabile “ G. Donizetti” di Bergamo, la Sinfonietta Italiana, la
Filarmonica “ Paul Costantinescu” di Bucarest e la Sinfonica “ Il Suono e Il Tempo ”, dirette tutte da
bacchette di comprovata esperienza. E’ fondatore e direttore artistico dell’ Associazione culturale “
MusicArte ” per la quale stila da 30 anni con successo Stagioni Concertistiche e Rassegne Musicali come
l’Autunno Musicale Palazzolese (20 edizioni) riscuotendo il consenso del pubblico e della critica. Alterna
all’attività concertistica quella didattica.
DA: TARGATOCN.IT
FERMO
FERMO. SI INAUGURA L’ANNO ACCADEMICO DEL CONSERVATORIO “PERGOLESI”
L'inaugurazione è prevista per venerdì 31 gennaio. Il Pergolesi ha dimostrato in questi anni di puntare sulla
qualità richiamando allievi da tutte le Marche ed oltre regione. Numerose le iniziative che sommano la
teoria alla pratica.
L’evento si svolgerà alle ore 18 all’auditorium Billè del conservatorio dove ci saranno i saluti delle autorità
ed interventi musicali degli alievi.
In un secondo momento si sposterà al teatro dell’Aquila di Fermo dove, alle ore 21,00, la serata verrà
allietata dal concerto dell’orchestra e coro del conservatorio che proporranno al pubblico musiche di C. W.
Gluck e G. Donizetti.
Fabio Buccolini
DA: INFORMAZIONE.TV.IT
FERRARA
IL DIBATTITO SU ABBADO, SGARBI: "INTITOLIAMO IL TEATRO A FRESCOBALDI"
Ferrara, 28 gennaio 2014 - «IL TEATRO Comunale va intitolato a Girolamo Frescobaldi, uno dei più
importanti compositori di ogni tempo. Ed a Claudio Abbado, il cui valore anche per Ferrara è indiscutibile,
possiamo intestare il Conservatorio». Più che una... retrocessione, quella di Vittorio Sgarbi è una
mediazione; che muove dalla presa di distanze dell’ex sindaco Gaetano Sateriale, che ha espresso la propria
contrarietà all’intitolazione del teatro al direttore d’orchestra. «Anche io, come Sateriale, non ho nulla
contro Abbado, ci mancherebbe — afferma Sgarbi —; sarebbe come dire che Falcone e Borsellino, cui tutte
le città italiane hanno dedicato strade e piazze, non hanno avuto un ruolo fondamentale per la giustizia e la
legalità. Ma se pensiamo al teatro come il luogo che incarna l’identità culturale e la grandezza di una città
nel tempo, il nome giusto è quello di Frescobaldi. Anche per dare un segnale ai giovani ferraresi, per
stimolarli a recuperare la memoria, a studiare».
L’omaggio ad Abbado è comunque giusto, persino doveroso: «Certo, e nessuno disconosce che in questi
decenni abbia fatto molto anche per Ferrara — incalza il critico —; sgombrando tuttavia il campo dal
sospetto che questa operazione, oltre che dall’emotività, sia dettata un po’ dalla retorica ed anche da un
pizzico di ideologia culturale della sinistra, sono certo di una cosa. Se qualcuno glielo avesse chiesto in vita:
‘a chi intitoliamo il teatro, a te o Frescobaldi?’,Abbado per primo avrebbe scelto proprio Frescobaldi».
UN dubbio che non troverà mai risposta; e che non inficia l’ammirazione e la riconoscenza che anche
Sateriale, tornato sull’argomento (ancora una volta su Facebook) dice di provare: «Per essere giusti
dovremmo dire che il merito dell’importante idea di invitare Abbado a Ferrara e sostenere le sue bellissime
esecuzioni, va riconosciuto ad Andrea Buzzoni ed al sindaco Roberto Soffritti — scrive Sateriale —; la città
non ha capito quella scelta, a nostro disdoro, visto che ancora nel 2000 infuriava la polemica sui ‘grandi
eventi’, e che il... sindaco successivo ha dovuto ridurre i finanziamenti».
Poi Sateriale incalza: «Claudio Abbado ha fissato la sua sede e la sua orchestra italiana di riferimento a
Bologna da almeno sette anni. Prova di questo rapporto complesso tra Abbado e la nostra città, è che se
leggiamo le interviste ed i libri che Claudio ha rilasciato e scritto negli ultimi dieci anni anni, la parola
Ferrara non c’è mai o quasi mai». Per questi motivi l’ex sindaco ribadisce la propria idea: «Mi sembra più
equilibrato che sia l’Orchestra Mahler a intestarsi il suo nome. O magari intitolare a Claudio Abbado Ferrara
Musica o, ancora, istituire un premio a suo nome per giovani direttori e musicisti».
E su quest’ultimo aspetto, si innesta la ‘mediazione’ di Sgarbi: «Anche a Ferrara ha fatto crescere
generazioni di musicisti, intitolargli il Conservatorio non sarebbe una diminutio — conclude il critico —; e
comunque, andando a memoria, non mi pare che Salisburgo abbia intitolato i propri due teatri
(Schauspielhaus e Landestheater, ndr) a Herbert von Karajan, che pure era nato in quella città e che vi ha
vissuto sino alla morte».
Stefano Lolli
DA: ILRESTODELCARLINO.IT
FIRENZE
''SENTIERI SELVAGGI'': IL CONCERTO DELL'ENSAMBLE AL CONSERVATORIO CHERUBINI
Giovedì 30 Gennaio 2014, alle ore 21.00, presso la Sala del Buonumore del Conservatorio Cherubini, si
svolgerà il concerto dell'Ensamble "sentieri selvaggi". Questo concerto, che rappresenta una delle
formazioni musicali più importanti in Europa dedicate alla diffusione della musica contemporanea, chiuderà
la 34° stagione di concerti del GAMO - Gruppo Aperto Musica Oggi. L’ensemble, diretto dal compositore e
saggista Carlo Boccadoro, è stato fondato nel 1997 da Boccadoro insieme a Angelo Miotto e Filippo Del
Corno e ad alcuni tra i migliori musicisti italiani, per avvicinare la musica ‘colta’ al grande pubblico. Ad
esibirsi in un programma ad hoc per l’evento, su musiche di Donatoni, Feldman, Gordon, Romitelli, Taccani,
Vaglini, sarannoPaola Fre al flauto, Mirco Ghirardini al clarinetto, Andrea Dulbecco al vibrafono e alle
percussioni, Andrea Rebaudengo al pianoforte, Piercarlo Sacco al violino e Aya Shimura al violoncello.
Ad aprire il concerto di giovedì sarà l’esecuzione di ‘AC/DC’ di Michael Gordon (1996), seguita da ‘The Viola
in my life’ di Morton Feldman (1970), ‘Watcher’ di Giorgio Colombo Taccani (2012/2013) e ‘Arpége’ di
Franco Donatoni (1986), fino alla prima esecuzione assoluta del brano di Riccardo Vaglini, Concerto per
pianoforte e 5 strumenti (commissione GAMO 2013). A chiudere la serata sarà ‘Due domeniche alla
periferia dell’impero’ di Fausto Romitelli (1995/1996). Ogni brano sarà introdotto criticamente da
Carlo Boccadoro, in modo da renderne più accessibile e fruibile a tutti la comprensione.
Per informazioni: www.conservatorio.firenze.it
DA: PORTALEGIOVANI.COMUNE.FI.IT
FOGGIA
OFFICINA MUSICALE IN CONCERTO A FOGGIA PER L’AVIS
Sarà il 28 gennaio alle 17,30 a Palazzo Dogana di Foggia il prossimo concerto l’Orchestra Giovanile Officina
Musicale che si esibirà in favore della locale Avis. L’ingresso è libero.
L’Orchestra, diretta dal prof. Pietro Vigliarolo, attualmente, è composta da oltre 40 giovanissimi studenti di
età compresa dai 12 ai 19 anni provenienti dal Conservatorio Musicale ‘U.Giordano’, dal Liceo Musicale ‘C.
Poerio’, dalle Scuole Medie ad indirizzo musicale e da ragazzi che avevano abbandonato gli studi musicali.
La particolarità che la distinguono sono la voglia di crescere, l’entusiasmo nel lavorare e il desiderio di
portare buona musica sul territorio della Capitanata.
Nel suo complesso l’orchestra rappresenta un’opportunità per lavorare insieme responsabilmente e da
parte nostra vi è la sicurezza che non spaventa i ragazzi impegnare parte del proprio tempo libero in vista
del raggiungimento di obiettivi condivisi.
Questo è il programma dell’ ‘Officina Musicale’ – Orchestra Giovanile della Città di Foggia.
Dopo il successo ottenuto nelle prime esibizioni pubbliche tenute a Foggia il 29 dicembre scorso nella
Chiesa di Santa Maria del Carmine, quella del 30 dicembre al teatro dell’U.A.L. e del 5 gennaio 2014
all’Abbazia di San Leonardo di Manfredonia, tutte con una grandissima partecipazione di pubblico,
l’Orchestra Giovanile Officina Musicale terrà una ulteriore esibizione il prossimo 28 gennaio alle 17,30 a
Palazzo Dogana di Foggia (p.zza XX Settembre) a favore dell’Avis di Foggia. L’ingresso è libero.
DA: ILQUOTIDIANOITALIANO.IT
FOGGIA
RAVEL IN STRADA A FOGGIA, È IL FLASH MOB DEL CONSERVATORIO
Lunedì 27 gennaio
Prima c'è solo una ragazza con un rullante. Poi arrivano tutti gli altri colleghi, con archi, flauto, fisarmonica,
chitarre, ottoni, legni e percussioni, per regalare a Foggia un momento di bellezza nel bel mezzo della
quotidianità della piazza principale. Gli studenti del conservatorio “Umberto Giordano” in versione street
band si sono esibiti in un flash mob, proprio sotto la statua del musicista a cui il loro istituto è intitolato. Le
note del “Bolero” di Ravel, di “Stand by me” di Ben E. King e del tradizionale “When the saints go marching
in” vengono a tratti sporcate dalle voci, dai rumori di fondo delle auto e dai clacson, ma l'innesto di
sorpresa e arte cattura la curiosità dei passanti che non possono non ringraziare i musicisti per l'inaspettato
regalo alla città
di GIANVITO RUTIGLIANO
DA: REPUBBLICA.IT
FOGGIA
CONSERVATORIO "GIORDANO", SPOPOLA SUL WEB IL VIDEO DEL FLASH-MOB: 13 MILA VISITE IN 6
GIORNI
29/01/2014
di Fabrizio Sereno
Andato in scena poco più di 2 settimane fa, in occasione della presentazione da Ubik della rivista
"Quaderni", a cura dei maestri Francesco Di Lernia e Agostino Ruscillo, il flash-mob musicale del
Conservatorio "U. Giordano" di Foggia è diventato un video, che in poco tempo ha già letteralmente
spopolato sul web (13 mila visualizzazioni su youtube dopo una settimana dalla sua pubblicazione), grazie
anche alla qualità della sua realizzazione a cura del regista Niki dell'Anno, e della sua casa di produzione
Wildratfilm che ha già all'attivo numerosi prodotti di livello nazionale e internazionale.
Il Conservatorio “Umberto Giordano” di Foggia, dunque, esce dagli auditorium, dai teatri, dai luoghi
classicamente deputati alla fruizione della sua musica e si apre alla città scendendo in piazza e mostrandosi
in una forma, o meglio in una formazione, fresca, moderna, giocosa, popolare, dimostrando di sapersi
cimentare magistralmente anche negli stilemi dell'arte bandistica di strada e al contempo assicurandosi il
più efficace degli spot.
Si tratta del “flash-mob” che ha visto studenti e maestri dell'istituzione musicale dauna, esibirsi in pieno
giorno, così, all'improvviso, con archi, fiati, percussioni, chitarre, in un repertorio riarrangiato nel segno
della gioia, del divertimento, in un climax che parte dal Bolero di Ravel per finire al gospel tradizionale di
“When the Saints go marching in”, passando per il brano cult “Stand by me” e per l'aria
classica partenopea.
DA: TELERADIOERRE.IT
GENOVA
IL REQUIEM DI MOZART PER RICORDARE IL GIORNO DELLA MEMORIA
Lorenzo Mameli
Genova - Il Conservatorio Niccolò Paganiniricorda il Giorno della memoria con un concerto di Mozart. La
data del 27 gennaio è un anniversario anche in campo musicale, perché segna la nascita di Wolfgang
Amadeus Mozart, nel 1756, e la morte di Giuseppe Verdi, nel 1901.
Per questo motivo, alle 18, la Sala dei concerti ospita un concerto incentrato sull’esecuzione del “Requiem”
di Mozart, in una originale trascrizione per solo pianoforte che vedrà protagonista il docente Mauro
Castellano.
L’Università della musica, inoltre, ospita a partire dalle 14 un incontro fra i Conservatori del nord-ovest e gli
esponenti dell’Anvur (l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca), con
l’obiettivo di avviare un confronto per studiare i criteri di valutazione dell’attività formativa da applicare agli
istituti musicali.
DA: ILSECOLOXIX.IT
GENOVA
SI APRE IL NUOVO ANNO ACCADEMICO DEL "NICCOLÒ PAGANINI"
Presentato il programma del Conservatorio musicale genovese. Molti e significativi gli eventi e gli
appuntamenti per il pubblico. Si comincia giovedì 30 gennaio con l’inaugurazione della stagione e si
proseguirà fino a maggio con laboratori, prove e spettacoli
Carla Sibilla, assessore alla Cultura e al Turismo del Comune, Davide Viziano, presidente del Conservatorio
Niccolò Paganini, e Claudio Proietti,direttore, hanno presentato martedì 28 gennaio a Palazzo Rosso il
programma del nuovo Anno Accademico del Conservatorio di Genova.
Un programma intenso e stimolante che avrà il suo ciak d’inizio giovedì 30 gennaio, alle ore 20.30, con la
cerimonia pubblica di inaugurazione accompagnata – e non poteva essere altrimenti – da una cornice
musicale affidata quest’anno alla giovane compositrice Maria Chiara Lemut.
Si proseguirà poi venerdì 31 gennaio e sabato 1° febbraio con gli open day al Conservatorio (ore 10-12 e ore
14-18.30). I visitatori potranno girare per le aule, assistere alle lezioni e avere un contatto diretto con uno
strumento.
A seguire, si terranno in febbraio le prestigiose masterclass di composizione con Ivan Fedele, l’11 e 12, e di
violino con Bin Huang (nella foto), dal 18 al 22.
Nello stesso mese, il 21, ci sarà l’incontro-concerto dedicato a Eugenio Montale, mentre fino a maggio si
terranno seminari e laboratori con Alessio Menconi, Riccardo Galardini, Vittorio De Scalzi e Ivano Fossati
all’insegna della chitarra nel repertorio della canzone.
In marzo, il 1°, si potrà assistere al recital del celebre pianista Alexander Panfilov e dal 6 all’8 si potrà
partecipare a masterclass, laboratori e concerti con Emilia Fadini e docenti del Conservatorio, in onore di
Carl Philip Emanuel Bach.
Fino a maggio si svilupperanno, intanto, le occasioni di approfondimento della musica antica al
Conservatorio dei Fieschi, con laboratori, prove e spettacoli.
“Sono particolarmente soddisfatto del percorso di integrazione con la città di Genova – ha detto il
presidente Davide Viziano – i tanti concerti, spettacoli e manifestazioni che si sono tenuti sono la prova di
questo processo e del cambiamento in atto”.
Naturalmente molto soddisfatta l’assessore alla cultura al turismo del Comune di Genova che ha ospitato in
una struttura museale – Palazzo Rosso – la conferenza stampa di presentazione del programma. “E’ un
segnale, questo – ha sottolineato – di quanto il Comune tenga a stabilire con i soggetti che si occupano di
cultura in città un rapporto di reciproca collaborazione”.
Il programma si può scaricare dal sito del Conservatorio Niccolò Paganini.
DA: VIVEREGENOVA.COMUNE.GENOVA.IT
GENOVA
CONSERVATORIO PAGANINI: AL VIA IL NUOVO ANNO ACCADEMICO
Tra laboratori, masterclass e incontri. In programma un corso sulla canzone d'autore. Con Ivano Fossati,
Vittorio De Scalzi e la violinista Bin Huang
Giovedi 30 gennaio 2014
Il Conservatorio Nicolò Paganini apre le porte alla città. Inizia il nuovo anno accademico e come ormai
tradizione anche nel 2014 ritornano gli Open days. Inoltre la volontà dell'istituto di aprirsi al pubblico, lo ha
portato a realizzare un seminario sulla canzone d'autore.
«Sarà una riflessione su cosa significa scrivere una canzone- afferma Claudio Proietti, direttore del
conservatorio - e quali strumenti servono per accedere a questo mondo da studenti ediventare poi
professionisti».
A tenere uno dei quattro seminari dedicati alla canzone d'autore, patrimonio della nostra città, ci sarà il
polistrumentista e cantautore genovese Ivano Fossati, che per l'occasione torna a Genova. «Questi incontriprosegue il direttore - sono nati per onorare la memoria di Vittorio Centenaro, versatile chitarrista e
musicista. Le figlie hanno infatti destinato una somma al Conservatorio per un'iniziativa musicale legata allo
strumento caro al padre. Da quest'offerta è nato questo evento che avrà per tema La chitarra nel
repertorio della canzone».
Gli appuntamenti, come accennato, saranno in tutto quattro e fra gli ospiti oltre ad Ivano Fossati, che a
maggio chiuderà l'iniziativa, ci saranno: Alessio Menconi (18 febbraio),Riccardo Galardini (21 marzo)
e Vittorio De Scalzi (8 aprile).
Altra novità di quest'anno riguarderà laboratori, prove e spettacoli dedicati alla musica antica, che si
svolgeranno tra marzo e maggio. La sede dove si terranno gli incontri sarà quella del Conservatorio dei
Fieschi, alle Mura dello Zerbino. «Il conservatorio di Genova -osserva Proietti- non ha un dipartimento di
musica antica e il conservatorio dei Fieschi ci sembra il luogo ideale per ospitare questa rassegna.Potrebbe
essere una premessa per un apertura, in futuro, di un dipartimento dedicato alla musica antica anche a
Genova come accade già in Europa».
Tra i prossimi appuntamenti, giovedì 30 gennaio alle 20.30 ci sarà l'inaugurazione dell'anno accademico,
durante la serata verrà eseguito Un canto perduto di Maria Chiara Lemut, una giovane compositrice che si è
appena diplomata al Paganini.Venerdì 31 gennaio (dalle 14 alle 19) e sabato 1 febbraio(dalle 10 alle 13 e
dalle 14 alle 18.30) tornano gli Open Days. Le porte del conservatorio si apriranno al pubblico, e tutti gli
appassionati di musica, desiderosi di conoscere l'Istituto, potranno girare tra le aule, assistere alle lezioni,
ascoltare concerti e toccare con mano gli strumenti. Durante l'apertura sarà possibile avere tutte le
informazioni relative al funzionamento del conservatorio.
Tra gli appuntamenti da non perdere due importantimasterclass: La prima martedì 11 e mercoledì 12
febbraio (dalle 10 alle 19), sarà dedicata alla composizione e sarà tenuta da Ivan Fedele, uno dei maggiori
compositori di musica italiana e direttore artistico della Biennale di Musica. Fedele sarà inoltre ospite del
conservatorio nei primi giorni di febbraio dove terrà una serie di incontri organizzati dall'istituto musicale in
collaborazione anche con la Gog.
La seconda masterclass da martedì 18 a sabato 22 febbraio sarà Recital e Masterclass di violino con Bin
Huang, violinista di fama internazionale e vincitrice del Premio Paganini nel 1994. Venerdì 21 febbraio è
previsto un incontro-concerto dedicato a Eugenio Montale. Il conservatorio ospiterà una mostra delle
edizioni straniere di Montale che sono state raccolte dalla nipote Bianca, e il Paganini alle 17 proporrà un
concerto per voce e pianoforte con letture dei testi del poeta recitati da Rachele Ghersi. L'1 marzo si
svolgerà un recital del pianista Alexander Panfilov, vincitore dell'ultima edizione del concorso
internazionale Arcangelo Speranza di Taranto.
Rosangela Urso
DA: GENOVA.MENTELOCALE.IT
L’AQUILA
L’AQUILA. ASSEGNATE LE BORSE DI STUDIO “VALERIO GENTILE PER L’AQUILA” A TRE ALLIEVI DEL
CONSERVATORIO “A. CASELLA”
Tre giovanissimi allievi del Conservatorio “Alfredo Casella” dell’Aquila, Angela Carradori (Classe di
Pianoforte del M° Carlo Benedetti), Emanuele Crucianelli e Alessandro Mastracci (classe di Violoncello del
M° Luca Pincini), sono risultati vincitori recentemente della quarta edizione delle selezioni per il
conferimento della Borsa di Studio “Valerio Gentile per L’Aquila”. Il premio, riservato a musicisti al principio
dello studio e della carriera iscritti al Conservatorio “A. Casella”, è stato istituito della famiglia di Valerio
Gentile – un giovane pugliese, prematuramente scomparso, appassionato di arte, poesia, narrativa e
musica – per promuovere, artisticamente ed economicamente, le carriere di giovani talenti.
La difficile storia recente della città dell’Aquila, segnata indelebilmente dalla tragedia del terremoto, ha
spinto il Prof. Nicola Gentile, padre di Valerio, a intraprendere sin da subito un’azione concreta di sostegno
alla popolazione, volta a favorire il recupero e la cura dell’attività musicale del territorio. La Borsa di Studio
“Valerio Gentile per L’Aquila”, pertanto, è stata riservata agli studenti del Conservatorio “A. Casella”, iscritti
ai primi tre anni dei corsi di studio e segnalatisi per lo spiccato talento musicale, per dimostrare
simbolicamente l’importanza che l’attenzione alle giovani generazioni riveste nell’arco di un progetto di
lungo respiro per la rinascita culturale e sociale della città e del suo territorio.
La commissione, formata da docenti dell’Istituzione aquilana e da rappresentanti dell’Associazione
Culturale “Valerio Gentile” di Fasano (BR), ha scelto i tre giovanissimi musicisti per le eccellenti doti e il
brillante talento musicale. Particolare interesse ha suscitato la piccola Angela Carradori, la quale, a soli 8
anni, è già risultata vincitrice di ben 15 concorsi pianistici nazionali e internazionali (fra cui il Concorso
Nazionale “Nuova Coppa Pianisti” di Osimo e il Concorso Internazionale “Strumenti & Musica” di Spoleto)
ed è stata selezionata fra i bambini protagonisti dell’incisione di un cd con musiche del Maestro e didatta
Remo Vinciguerra, inciso la scorsa estate e in via di pubblicazione.
DA: QUIQUOTIDIANO.IT
LATINA
UN’ORCHESTRA A TEATRO
Torna la kermesse, con 8 appuntamenti
Prenderà il via il prossimo 2 febbraio la kermesse “Un’orchestra a teatro” organizzata dal Conservatorio di
Musica Ottorino Respighi insieme alla Fondazione Campus internazionale di Musica e sostenuta dal
Comune di Latina. I concerti, per un totale di 8 esibizioni, si terranno presso il Teatro “D’Annunzio” e che ha
in Benedetto Montebello il suo direttore principale.
Il programma è ampio, comprendente composizioni che vanno dal tardo ‘700 ad oggi, con un particolare
focus sul classicismo musicale, di cui ci piace segnalare subito il 4° Concerto per pianoforte e orchestra di
Beethoven all’inaugurazione del 2 febbraio, con Emanuele Arciuli solista, il Requiem di Mozart per soli, coro
e orchestra, proposto nella Settimana Santa di Pasqua e la Sesta Sinfonia sempre di Beethoven il 9 maggio.
Classicismo, ma anche molto neoclassicismo novecentesco, con autori come Strawinskj, Honegger e Ibert, il
14 febbraio, nel concerto diretto da Francesco Belli e ancora con gli italiani Respighi, Pedrollo e Rota il 28
febbraio. Una alternanza tra settecento e novecento che corre lungo tutta la stagione fino a Fontane di
Roma e Pini di Roma, le belle e giustamente famose pagine di Respighi nel concerto conclusivo del 7
giugno.
Tra questi poli estetici distanti tra loro circa due secoli, ma che sono assimilati in diverso modo al concetto
di classico, segnaliamo anche un’incursione nel tardo Ottocento russo, con la suite sinfonica Sheherazade,
di Rimsky-Korsakov, nella serata inaugurale e il Concerto in re magg. per violino di Cajkovskj, con Fabrizio
Von Arx solista, in quella conclusiva, quasi che il romanticismo musicale incorniciasse una stagione a lui
sostanzialmente estranea.
Altro filo conduttore della programmazione è la presenza in ciascuna serata di Concerti per strumento solo
ed orchestra. Oltre ai già citati concerti di Beethoven il 2/2 e Cajkovskj il 7/6, rispettivamente con Arciuli al
pianoforte e Von Arx al violino, ricordiamo il Concertino per saxofono di Ibert, suonato da Stefano Nanni il
14/2; quello per oboe e archi di Pedrollo, con Paolo Di Cioccio all’oboe e con alla direzione Fabrizio Menotta
il 28/2; Aubade il 15/3, con il pianoforte di Marco Marzocchi; il 4° Concerto per violino di Mozart, solista
Rebecca Raimondi, nella stessa serata del Concerto per fagotto e orchestra di Weber suonato da Andrea
Cellacchi, concerto diretto da Luigi Miriello, il 9/5.
Una estrema varietà strumentale, dunque, che si completa con l’illimitato mondo della percussione nel
concerto del 23 maggio, che è anche l’ inaugurazione del festival di musica contemporanea del
Conservatorio, “Le forme del suono”, giunto ormai alla quinta edizione. Qui, a cura dei tre conservatori del
Lazio, si offrirà un saggio della spettacolarità e bellezza di un’intera orchestra di percussioni, con le musiche
decisamente più vicine a noi di Steve Reich insieme a quello che è considerato uno dei primi esempi di
spettacolo multimediale, il film cubista Le ballet mécanique di Leger del 1924 con le musiche dal vivo di
Antheil. Il concerto è in collaborazione con Musica per Roma e la PMCE, Parco della Musica Contemporanea
Ensemble, ed è diretto da Tonino Battista.
E sul crinale della musica nello spettacolo, oltre al film di Leger/Antheil, il 15 marzo ci sarà anche la serata di
balletto, quest’anno la collaborazione è con la CBCL, Compagnia di Balletto Città di Latina, e le coreografie
di Valerio Longo sulle musiche di Aubade di Poulenc e Appalachian spring di Copland.
Una Stagione con direttori e solisti acclamati, dunque, ma anche ricca di giovani realtà emergenti e
sorprendenti del Conservatorio, in una politica formativa volta a valorizzare le nuove leve di musicisti,
convinti che solo vivendo l’esperienza reale della professione si maturi in modo adeguato.
Una Stagione che è un progetto per la città di Latina, che punta alla qualità coinvolgendo le energie del
territorio. Un’ Orchestra a Teatro per far conoscere i grandi capolavori della musica
DA: LUNANOTIZIE.IT
LECCE
TORNANO I CONCERTI DEL CONSERVATORIO
Tornano all'attenzione del pubblico salentino i concerti promossi dal Conservatorio "Tito Schipa" di Lecce
che, nella serie di sedici appuntamenti del suo cartellone, presenta le migliori realtà artistiche del mondo
accademico.
Il quarto incontro, che si terrà mercoledì 5 febbraio 2014 nel cinquecentesco salone della Biblioteca
Caracciolo in Lecce alle ore 20.30, è affidato alle cure del QUINTETTO "TITO SCHIPA", ensemble formato da
Marcello BALDASSARRE (violino), Francesco SABATO (violino), Fernando TOMA (viola), Antonio ZITANO
(violoncello) e Antonio SCARINZI (chitarra). Costituitosi nel 2011 con finalità didattiche e di ricerca
nell'ambito delle attività di laboratorio dell'omonima Istituzione presso la quale i cinque musicisti prestano
da anni il loro magistero con grande impegno, l'ensemble propone un programma monografico incentrato
sui Quintetti per chitarra e archi di Luigi Boccherini: prolifico autore di musica da camera, il maggior
rappresentante della musica strumentale europea della seconda metà del Settecento, l'unico compositore
del tempo non chitarrista che si sia occupato della chitarra, forse l'unico italiano che seppe competere nella
musica strumentale con geni quali Haydn e Mozart.
Il quintetto è la formazione da camera più fortunata e congeniale di Boccherini che nel 1799, in una lettera
al fratello di quell'Andrea Chénier giustiziato sulla ghigliottina al tempo della Rivoluzione francese, ebbe a
dire: «So bene che la musica è fatta per parlare al cuore dell'uomo, ed a questo mi ingegno di arrivare se
posso: la musica senza affetti e passioni è insignificante». Boccherini scrisse una serie di Quintetti per
chitarra e archi nel 1798 su richiesta di un nobile catalano, il Marchese di Benavent, che si era trasferito a
Madrid e desiderava esibirsi come chitarrista nel suo palazzo.
Benavent chiese al musicista toscano di adattare alla chitarra alcune sue opere. Il compositore effettuò
un'operazione ben più complessa: costruì un nuovo organismo partendo da brani di opere preesistenti e
diede loro un nuovo significato.
I tre Quintetti proposti in concerto – in sol magg. G. 450, in mi min. G. 451, in re magg. G. 448 – dimostrano
che Boccherini ebbe ben chiare le peculiarità timbriche della chitarra a sei corde (cinque corde doppie e il
cantino) tornata in auge in Spagna grazie a Padre Basilio.
Mirabili esempi di scrittura cameristica, questi brani per chitarra e quartetto d'archi rappresentano i tratti
più peculiari dello stile dell'autore, per il dialogo che lo strumento solista intreccia con gli altri elementi
dell'ensemble e per la particolare attenzione alle microstrutture, come da tradizione tardo-barocca italiana.
I tre quintetti in programma includono nei canonici quattro movimenti un Minuetto e un Rondò finali, nei
quali l'autore esprime la sua più felice vena compositiva.
A fronte di una Pastorale in palese contrasto di clima, il Quintetto G. 448 (catalogo Gérard) sfoggia un
vorticoso Fandango da eseguire "alla maniera di Padre Basilio", in accesa e impetuosa chiusa del brano e
della serata.
DA: ILTACCODITALIA.IT
MILANO
CLAUDIO ABBADO: "DEDICHIAMOGLI LO SPAZIO DAVANTI AL CONSERVATORIO"
La proposta di Manfredi Palmeri, consigliere comunale
Uno spazio dedicato a Claudio Abbado, il grande direttore d'orchestra milanese scomparso recentemente a
Bologna. Lo propone Manfredi Palmeri, consigliere comunale di centro e presidente della commissione
nazionale cultura dell'Anci (associazione comuni italiani).
La scelta - secondo Palmeri - potrebbe ricadere sullo spazio pedonale davanti al Conservatorio, dove
Abbado ha studiato e di cui il fratello Marcello è stato a lungo direttore. "Quello spazio di valore civico,
storico e architettonico - commenta il consigliere - oltre a essere connesso alla sua vita professionale e
pubblica, lo è anche alla sua dimensione umana e familiare".
DA: MILANOTODAY.IT
MILANO
IL GIORNO DELLA MEMORIA A MILANO
Visite guidate e ricordi dei protagonisti
Il Comune di Milano organizza una serie di eventi, da oggi alla settimana prossima, per onorare il Giorno
della Memoria e ricordare le vittime del nazismo e dell'Olocausto. Tra le tante iniziative, domenica 26 e
lunedì 27 ci saranno le visite guidate al Memoriale della Shoah (Binario 21), che sorge nella zona della
stazione Centrale sotto i binari.
Lunedì l'associazione Figli della Shoah presenta al Conservatorio Verdi un incontro tra studenti e testimoni
della Shoah: interverranno Liliana Segre, Ferruccio De Bortoli. Segre, che ha vissuto in prima persona gli
orrori dell'Olocausto, giovedì 30 terrà anche una sorta di monologo al binario 21 della stazione Centrale, lo
stesso dal quale partivano i treni carichi di prigionieri ebrei diretti ad Auschwitz, per raccontare la sua
esperienza.
DA: UNIONESARDA.IT
PALERMO
AMICI DELLA MUSICA, STEFANO BOLLANI APPRODA AL POLITEAMA
Gli Amici della Musica festeggiano il concerto numero 3.700 dalla loro fondazione con l’atteso “ritorno” a
Palermo di Stefano Bollani, nella dimensione sempre imprevedibile e sorprendente della Piano
Solo performance: nessuna “indiscrezione” sui brani in scaletta, che come sempre nascerà in tempo reale
dall’emozione e dall’energia del rapporto con il pubblico sulla scena.
L’Artista
Stefano Bollani è nato a Milano nel 1972 e comincia a suonare il pianoforte all’età di sei anni. Dopo il
diploma al Conservatorio di Firenze (1993) e una breve esperienza nel mondo della musica pop (al fianco di
Raf, Irene Grandi, Laura Pausini e Jovanotti), si afferma soprattutto sul fronte del jazz, collaborando tra
l’altro con artisti come Lee Konitz, Richard Galliano, Phil Woods, Pat Metheney, Chick Corea, Bobby
McFerrin e Uri Caine.
Fra le tappe della sua carriera, è fondamentale il sodalizio creativo con Enrico Rava, al cui fianco ha tenuto
centinaia di concerti e ha inciso ben tredici dischi (molti dei quali pubblicati dalla prestigiosa etichetta
ECM). Inoltre ha realizzato due cd di grande successo insieme con la Gewandhaus Orchestra di Lipsia diretta
da Riccardo Chailly: in particolare, la sua incisione della Rhapsody in Blue e del Concerto in fa di George
Gershwin, pubblicata dalla Decca, ha superato il traguardo delle 55.000 copie vendute solo in Italia.
Nel 2006 ha pubblicato, per l’editore Baldini & Castoldi, il romanzo La sindrome di Brontolo. In seguito è
apparso, con il nome di Paperefano Bolletta in due racconti a fumetti del settimanale “Topolino”, di cui è
stato nominato Ambasciatore ufficiale.
Oltre ad avere ricevuto nel 2009 la Laurea Honoris Causa del Berklee College of Music di Boston, nel corso
della sua carriera Stefano Bollani ha conquistato innumerevoli riconoscimenti internazionali, tra cui
l’European Jazz Preis di Vienna, il premio di Musicista dell’Anno della rivista “Musica Jazz”, il Gonfalone
d’Argento della Regione Toscana e il Los Angeles Excellence Award per la Cultura italiana nel mondo.
Negli ultimi anni ha ottenuto un grande successo di pubblico e di critica con la trasmissione televisiva
Sostiene Bollani, trasmessa a partire dal 2011 su Rai3.
La campagna abbonamenti
La campagna abbonamenti della Stagione concertistica 2014 – che include anche il concerto di Stefano
Bollani – è ancora in corso presso la Libreria Modusvivendi (via Quintino Sella, 79 – tel. 091.323493) e
presso gli uffici dell’Associazione Siciliana Amici della Musica (via Benedetto D’Acquisto, 7 – 091.6373743).
Riduzioni sugli abbonamenti per over 65, giovani, studenti/docenti del Conservatorio e dell’Università di
Palermo, titolari CartaPiù e Multi Più Feltrinelli, IdeaNet e Moduscard.
DA: IL MODERATORE.IT
PALERMO
INAUGURAZIONE DELLA STAGIONE CONCERTISTICA 2014 DEL CONSERVATORIO DI PALERMO
29 gennaio 2014
Mercoledì 29 gennaio alle ore 11,00 presso la Direzione del Conservatorio Bellini (via Squarcialupo, 45) il
Presidente Giuseppe Silvestri e il Direttore Daniele Ficola presenteranno la Stagione Concertistica 2014 del
Conservatorio di Palermo.
L’inaugurazione della Stagione avrà luogo mercoledì 5 febbraio alle ore 21,15 al Politeama Garibaldi, con un
concerto dell’Orchestra Sinfonica Bellini del Conservatorio di Palermo diretta da Carmelo Caruso.
Sabato 1 febbraio alle ore 21,15 in Sala Scarlatti Il crepuscolo e l’aurora, concerto anteprima della Stagione
Concertistica 2014: Antonino Pirrone presenta i suoi Poemetti latini per pianoforte. Il pianista Alessandro La
Vena eseguirà musiche di Chopin, Liszt, Debussy e Pirrone.
DA: IL MODERATORE.IT
PIACENZA
"VERDI POPOLARE", MASTERCLASS AL CONSERVATORIO "NICOLINI"
Nell'ambito del progetto "Verdi popolare" destinato ad aspiranti direttori di coro ed artisti del coro, in corso
presso il Conservatorio e finalizzato all' interpretazione dell'opera verdiana, si svolge sabato 1° febbraio la
masterclass del Soprano Anna Pirozzi, avente come contenuti ed obiettivi i confronti e le esperienze sulla
vocalità verdiana.
Il Soprano Anna Pirozzi è considerata una delle interpreti più significative del teatro verdiano. Basti
annotare che, nel 2013 (anno del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi) si sia resa protagonista di
successo, in numerose opere del maestro di Le Roncole ed in prestigiosi Teatri del panorama lirico
internazionale, come ad esempio, nel ruolo di Amelia, ne "Il Ballo in maschera" al Teatro Regio di Parma ed
in quello di Abigaille nel " Nabucco" al Festival di Salisburgo, con la direzione di Riccardo Muti. Proprio
all'inizio del 2013, Il Circolo Lirico-Europeo "Falstaff" di Busseto, con la direzione artistica di Isidoro
Gusberti, Le aveva conferito, nel corso di un Concerto al Teatro "Verdi", un Premio speciale per
l'interpretazione dei personaggi femminili
verdiani.
Sabato 1 febbraio
Confronti ed esperienze sulla vocalità verdiana
La Masterclass di Canto con Anna Pirozzi è aperta a studenti interni ed esterni al Nicolini, si svolge nel
seguente orario 10.30/13.00 - 14.30/17.00 - aula 14, a cura di Isidoro Gusberti
Per le Iscrizioni rivolgersi alla segreteria Silvana Arcelli www.conservatorio.pacenza.it
DA: ILPIACENZA.IT
PISTOIA
VINCENZO MANFREDINI E LE REGOLE ARMONICHE, ALLA BIBLIOTECA FORTEGUERRIANA DI PISTOIA
“Vincenzo Manfredini. Regole armoniche”, è il titolo del secondo volume della serie “Groppoli per la storia
della musica a Pistoia”, promossa dall’associazione pistoiese Amici di Groppoli e presentata giovedì 30
gennaio, ore 17, alla biblioteca comunale Forteguerriana di Pistoia piazza della Sapienza 5. L’opera,
pubblicata da Edizioni Brepols – Turnmout – MMXIII, è stata realizzata anche con il contributo della
Fondazione Conservatorio San Giovanni Battista al Corso di Pistoia ed è patrocinata dalla Provincia e dalla
biblioteca Forteguerriana, con general editor Massimiliano Sala. Interverranno alla presentazione Federica
Fratoni presidente della Provincia, Maria Teresa Dolfi direttrice della Forteguerriana, Sala, Stefano Ugo
Baldassarri direttore dell’istituto Isiflorence a Palazzo Rucellai di Firenze, prof. Paolo Baldassarri presidente
della Fondazione Conservatorio S. Giovanni, avv. Gian Piero Ballotti presidente Amici di Groppoli. La serie
prevede la pubblicazione, a cadenza annuale, di volumi storici, biografici ed estetici, la riproduzione
anastatica e commentata di trattati e la produzione di edizioni critiche, proponendosi di colmare una lacuna
storiografica locale, ovvero realizzare la storia della musica cittadina, con i vari compositori, musicisti,
mecenati, cantanti, lo studio delle opere teoriche e musicali e del contesto storico sociale, affiancando alla
produzione editoriale la presentazione di volumi nei luoghi culturalmente strategici di Pistoia, concerti,
convegni, giornate di studio. Le opere daranno ai musicisti l’accesso a partiture ancora oggi per lo più
sconosciute, potendo così eseguirle in concerto ed inciderle. La collana coinvolge musicologi di tutto il
mondo, i volumi vengono distribuiti in importanti biblioteche europee, americane ed asiatiche,
presentandoli in convegni musicologici di ampio risalto. Un’iniziativa che, valorizzando il patrimonio storicomusicale pistoiese, accrescerà le potenzialità turistico-culturali del territorio. Manfredini, nato a Pistoia nel
1737, divenne maestro di cappella nella Compagnia d’Opera Italiana di corte a San Pietroburgo, facendo
parte di quel gruppo di artisti italiani, architetti, ingegneri, pittori e musicisti, che resero la capitale russa
una delle città più affascinanti nel mondo.
«Andammo, nel 2006, aSan Pietroburgo a portare i nostri progetti –racconta Gian Piero Ballotti degli Amici
di Groppoli-. Accolti come principi di sangue reale, muniti di quel “passaporto” ineguagliabile della Cartula
dell’Archivium Capituli Pistoriensis nella quale veniva presentata una “Messa funebre composta dal sig.
Vincenzo Manfredini pistoiese, già maestro di cappella della Corte imperiale di tutte le Russie». Il prossimo
volume della serie uscirà nel corso del 2014, con titolo “Musica e Musicisti a Pistoia” (1644-1852), Bologna,
Ut Orpheus Edizioni (Ad Parnasum Studies). Per contatti, Amici di Groppoli: sede via di Groppoli 9 Pistoia,
tel. 0573/570075; segreteria corso A. Gramsci 46 Pistoia, tel e fax 0573/23748; sito www.amicigroppoli.it;
Leonardo Soldati
DA: GAZZETTADIPISTOIA.IT
PORDENONE
MUSICAINSIEME 2014: AL VIA DOMENICA 2 FEBBRAIO LA 37^ EDIZIONE
CENTRO CULTURALE CASA A. ZANUSSI PORDENONE
Pordenone – 2 FEBBRAIO – 2 MARZO 2014
ore 11.00, Auditorium Lino Zanussi – Centro Culturale Casa A. Zanussi
Ingresso libero - A fine di ogni concerto verrà offerto un aperitivo
UN MESE ALL’INSEGNA DELLA MUSICA CLASSICA CON I GIOVANI MUSICISTI DEI CONSERVATORI E DELLE
SCUOLE DI MUSICA DI TRIESTE, UDINE E VENEZIA.
AD APRIRE LA 37^ EDIZIONE, DOMENICA 2 FEBBRAIO, SARA’ UN CONCERTO DAVVERO STRAORDINARIO:
QUELLO DEL QUARTETTO D’ARCHI DELLA SCALA DI MILANO.
Progetto artistico di Franco Calabretto e Eddi De Nadai, coordinamento dell’attività di Maria Francesca
Vassallo – info: tel. 0434.553205 – [email protected]
Sarà il Quartetto d’Archi della Scala ad aprire la 37a edizione di Musicainsieme, il tradizionale
appuntamento con la musica classica del Centro Culturale Casa A. Zanussi di Pordenone. Sabato 2 febbraio,
ore 11 Auditorium Lino Zanussi, saliranno sul palco Francesco Manara violino, Andrea Pecolo violino,
Simonide Braconi viola e Massimo Polidori violoncello con un programma dedicato a Puccini (Crisantemi),
Verdi (Quartetto in Mi minore) e Beethoven (Grosse Fuge op. 133). Un ensemble, che per il maestro
Riccardo Muti, “è di rara eccellenza tecnica e musicale. La bellezza del suono e la preziosa cantabilità, ne
fanno un gruppo da ascoltare con particolare gioia ed emozione”. Nato nel 1953, nel corso dei decenni
il Quartetto d’archi della Scala è stato protagonista di importanti eventi musicali e registrazioni. Dopo
qualche anno di pausa, nel 2001, quattro giovani musicisti, già vincitori di concorsi solistici internazionali e
prime parti dell’Orchestra del Teatro, decidono di ridar vita a questa prestigiosa formazione, sviluppando le
loro affinità musicali già consolidate all’interno dell’Orchestra, elevandole nella massima espressione
cameristica.
Musicainsieme 2014 prosegue con i concerti aperitivo domenica 9 febbraio, in collaborazione con il
Conservatorio di Musica Tartini di Trieste e il Trio Rusalka, Karina Oganjan soprano, Martina Rinaldi
mezzosoprano e Lucia Zarcone pianoforte,con un repertorio di musiche di Schumann e
Brahmsmentre domenica23 febbraio si esibiranno i giovani del Conservatorio di Musica di Venezia, Kalliopi
Petrou soprano, Silvia Dell’Agnolo clarinetto e Pietro Semenzato pianoforte con brani tratti da Beethoven,
Schubert, Spohr. A chiudere l’edizione 2014 di Musicainsieme il Conservatorio di Musica di
Udine con l’Ensemble del Conservatorio Tomadini diretto da Franco Calabretto che proporrà musiche di
Saint-Saëns e Poulenc. “È un Musicainsieme internazionale l’edizione 2014 di concerti dedicati ai giovani
musicisti dei Conservatori Musicali – spiega Maria Francesca Vassallo presidente del Centro Iniziative
Culturali di Pordenone. A segnare l’importanza della manifestazione, l’apertura è affidata all’eccezionale
presenza del Quartetto d’archi della Scala riconosciuto e apprezzato nelle tantissime tournée in Italia, in
Europa e oltreoceano. Ringraziamo questi raffinati artisti, che portano le migliori pagine dei grandi
compositori in tutto il mondo, per aver accolto l’invito ad essere in qualche modo testimonial di coloro che
saranno i veri protagonisti nelle domeniche di febbraio: i giovani dei Conservatori di Trieste, Venezia e
Udine”.
La prima formazione del Quartetto d’archi della Scala è storica e risale al 1953, quando le prime parti
sentirono l’esigenza di sviluppare un importante discorso musicale cameristico seguendo l’esempio delle
più grandi orchestre del mondo. Nel corso dei decenni il Quartetto d’archi della Scala è stato protagonista
di importanti eventi musicali e registrazioni. Dopo qualche anno di pausa, nel 2001, quattro giovani
musicisti, già vincitori di concorsi solistici internazionali e prime parti dell’Orchestra del Teatro, decidono di
ridar vita a questa prestigiosa formazione, sviluppando le loro affinità musicali già consolidate all’interno
dell’Orchestra, elevandole nella massima espressione cameristica quale è il quartetto d’archi.
Numerosi i loro concerti per alcune tra le più prestigiose associazioni concertistiche in Italia
(Musicainsieme a Bologna, Serate Musicali, Società dei concerti e stagione “Cantelli” a Milano, Associazione
Scarlatti a Napoli, Sagra Malatestiana a Rimini, Festival delle Nazioni a Città di Castello, Settimane musicali
di Stresa, Asolo musica, Estate Musicale a Portogruaro, Teatro La Fenice e Malibran a Venezia, Ravenna
Festival, Amici della musica di Palermo, Teatro Bellini a Catania, Stagione del Teatro alla Scala, Teatro
Sociale a Como) e all’estero (Brasile, Perù, Argentina, Uruguay, Giappone, Stati Uniti, Croazia, Germania,
Francia, Spagna, Austria).
Hanno collaborato con i pianisti Bruno Canino, Jeffrey Swann, Angela Hewitt, Paolo Restani e Bruno
Campanella. Numerose le loro prime esecuzioni di compositori contemporanei (Boccadoro, Campogrande,
Francesconi, Digesu, Betta e Vlad).
Nel 2008 fanno il loro esordio al Mozarteum di Salisburgo e nello stesso anno ricevono il premio “Città di
Como” per i loro impegni artistici.
Hanno inciso per DAD, per Fone’, per la rivista musicale Amadeus, per il giornale “La Provincia” di Cremona
suonando i preziosi strumenti del museo, per Rai Radio 3. Nel 2011 il loro disco dedicato ai quintetti di
Brahms e Schumann registrato per la Decca è stato recensito con 5 stelle da Amadeus.
DA: ILGIORNALEDELFRIULI.NET
ROMA
LIBRI: "BEPPE MODENESE. MINISTER OF ELEGANCE"
Lunedì 27 gennaio 2014 al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma alle ore 18.30 si è tenutala presentazione
del l’autobiografia di Beppe Modenese, Ministro dell’Eleganza e della Moda in Italia e nel mondo, edita da
Skira.
Indiscusso protagonista della moda italiana degli ultimi cinquant’anni, grande organizzatore di eventi e,
soprattutto, ambasciatore dello stile italiano in tutto il mondo, Beppe Modenese nel 1983 venne definito
dal Women’s Wear Daily “Italy’s Prime Minister of Fashion”, ovvero Primo ministro della moda italiana.
A trent’anni dal prestigioso riconoscimento, un omaggio a questo moderno “arbiter elegantiarum”,
presidente onorario della Camera Nazionale della Moda, attraverso un dettagliato racconto autobiografico
dello stesso Modenese, le testimonianze delle persone che l’hanno conosciuto e hanno lavorato a stretto
contatto con lui e una lunga galleria di immagini che lo ritraggono in vari momenti della sua vita pubblica e
privata.
Concepita e realizzata da Luca Stoppini, con il racconto autobiografico curato da Roberta Filippini, la
monografia Beppe Modenese. Minister of Elegance (Skira) comprende i testi di Giulia Crivelli, Franca
Sozzani, Suzy Menkes, John Fairchild, Cesare Cunaccia, e ripercorre i contorni della straordinaria carriera di
Modenese, i tanti raggiungimenti di un itinerario articolato sull’arco di vari decenni, che per gran parte
corrisponde alla nascita, alla crescita e affermazione di quel clamoroso e diversificato fenomeno che è noto
sotto il nome di Made in Italy.
L’incontro sarà preceduto da un breve momento musicale offerto dagli allievi del Conservatorio Santa
Cecilia.
DA: ROMANOTIZIE.IT
ROMA
RIZ ORTOLANI, IL POLIEDRICO COMPOSITORE DI COLONNE SONORE SI È SPENTO AD 87 ANNI PER LE
COMPLICAZIONI DI UNA BRONCHITE
Riz Ortolani, musicista autore di centinaia di colonne sonore, è morto oggi a Roma alll'età di 87 anni per le
complicazioni di una bronchite. Nato a Pesaro e diplomatosi al Conservatorio, aveva mantenuto uno stretto
legame con la città natale. Domani i funerali a Roma
Riz Ortolani è stato un grande compositore di colonne sonore. Nato a Pesaro nel 1931, ultimo di sei fratelli,
fu avvicinato alla musica dal padre, grande appassionato di musica lirica, che lo iscrisse al Conservatorio
Rossini nel quale si diplomò giovanissimo, a 19 anni.
Pesaro. Con la sua città natale Ortolani aveva mantenuto per tutta la vita un solido legame, tanto da creare
fin dal 2006 una Fondazione col suo nome, presentata ufficialmente il 29 febbraio 2008 giorno del
compleanno di Rossini, per l’erogazione di borse di studio per sostenere i giovani studenti di musica e
compositori.
Morte. La triste notizia della sua morte, avvenuta oggi a Roma all'età di 87 anni per le complicazioni
respiratorie dovute a una bronchite cronica, hanno gettato nella tristezza appassionati di musica di tutta
Italia. Ortolani infatti è ricordato per la sua prolificità nelle composizioni.
Colonne sonore. Riz è stato autore di oltre oltre duecento colonne sonorecinematografiche tra le quali una
lunga serie di western tedeschi "Apache last battle" e molti gialli italiani. Tra le sue colonne sonore più note
troviamo "Il sorpasso" del 1962, "Danza macabra" del 1964, "Africa addio" del 1966, "I giorni dell'ira" del
1967, "Addio zio Tom" del 1971, "Fratello sole, sorella luna" del 1972, "Sette orchidee macchiate di rosso"
del 1972, "Non si sevizia un paperino" del 1972, "Io ho paura" del 1977 e "Cannibal Holocaust" del 1980.
Funerali. Ortolani lascia la moglie Katyna e due figli; i suoi funerali si sono tenuti il 25 gennaio scorso nella
Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo, Roma. Messaggi di cordoglio sono già giunti da numerosi colleghi
più e meno giovani.
DA: MAUXA.COM
ROMA
MEDICI IN MUSICA, NASCE LA 'ITALIAN DOCTORS ORCHESTRA'
Roma - (Adnkronos) - Questa l'iniziativa lanciata da Massimo Ferrucci, chirurgo al Policlinico Gemelli
di Roma: "L'idea - spiega all'Adnkronos Salute Ferrucci - mi è venuta nel 2008". E' stato avviato un
censimento, con la collaborazione della Fnomceo, di tutti i musicisti medici italiani diplomati al
Conservatorio e con esperienza cameristica e sinfonica che desiderino partecipare all'iniziativa.
Roma, 27 gen. (Adnkronos Salute) - Nasce l''Italian Doctors Orchestra', un'orchestra interamente
composta da medici italiani. Questa l'iniziativa lanciata da Massimo Ferrucci, chirurgo al Policlinico
Gemelli di Roma, che ha avviato un censimento con la collaborazione della Federazione nazionale degli
Ordini dei medici e degli odontoiatri, di tutti i musicisti medici italiani diplomati al Conservatorio e con
esperienza cameristica e sinfonica che desiderino partecipare all'iniziativa.
"L'idea - spiega all'Adnkronos Salute Ferrucci - mi è venuta nel 2008, quando ho cercato di fondare
un'orchestra di soli medici all'interno della facoltà di Medicina e chirurgia dell'Università Cattolica di Roma".
Ferrucci, a un certo punto, ha però pensato di allargare gli orizzonti del progetto: "Ci siamo rivolti alla
direzione generale della Fnomceo per far arrivare il messaggio dell'iniziativa a tutti gli Ordini dei medici
d'Italia". Un progetto che in diversi Paesi europei e negli Stati Uniti è già una realtà. "In tutto il resto del
mondo - sottolinea Ferrucci - esistono orchestre composte esclusivamente da medici. Stiamo parlando di
orchestre nazionali di soli camici bianchi. Recentemente è poi stata fondata la 'European Doctors Orchestra'
e la 'World Doctors Orchestra', alle quali io mi sono iscritto e partecipo attivamente".
DA: ADNKRONOS.COM
ROMA
DONATO DI VEROLI, IL MUSICISTA CHE DISSE NO AI NAZISTI
di Laura Larcan
«Donato Di Veroli è un giovane e promettente allievo del nostro Conservatorio».
La grafia sulla carta è elegante, ma le frasi che si susseguono sono risolute. «Non deve essere espulso». A
scrivere, alla fine del 1938, è un professore del Conservatorio di Santa Cecilia (il cui nome rimane ancora top
secret). È indirizzata al Prefetto per perorare la causa del musicista ebreo. Il docente prende in modo netto le
difese del ragazzo che in seguito all’emanazione delle leggi razziali, tra l’agosto e il novembre del ’38, era stato
costretto a lasciare la scuola.
IL CORAGGIO
L’appello è diretto: chiede alla Prefettura che Donato Di Veroli non venga espulso dal Conservatorio perché
«giovane di talento». La lettera svela un capitolo inedito della breve ma intensa vita del musicista Di Veroli,
morto suicida all’età di 22 anni il 10 luglio del ’43. Un documento che l’archivista Manola Ida Venzo ha ritrovato
per caso in un fascicolo di carte della Prefettura custodito nei depositi dell’Archivio di Stato di Roma.
«L’importanza di questo documento sta nel fatto che è una delle rarissime testimonianze di una presa di
posizione a favore degli ebrei da parte di un esponente del mondo culturale italiano - commenta la Venzo - Un
mondo che la storiografia ha accusato di essere stato troppo reticente nei confronti delle leggi razziali e di non
aver preso apertamente una posizione».
Le leggi razziali, infatti, proibivano agli ebrei di frequentare, così come di insegnare, nelle scuole italiane, oltre a
vietare l’adozione di testi scritti di ebrei. La scoperta sarà presentata giovedì ai Musei Capitolini, nell’evento
«Oltre le sbarre, musicisti durante la persecuzione», curato dall’Archivio di Stato di Roma diretto da Eugenio Lo
Sardo, nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata della Memoria. «La lettera apre uno spiraglio di luce su una
personalità complessa e ancora inesplorata come Di Veroli - di cui si conosce poco della su vita personale».
L’ARTISTA
Nasce nel 1921. Le tappe della carriera artistica di compositore si possono ricostruire attraverso gli spartiti che
all’indomani della liberazione furono versati dal padre (Angelo) alla Siae, e oggi conservati presso l’archivio
storico. Tutta da ricostruire è invece la sua brevissima vita personale. Morì suicida, ma la censura era forte
all’epoca e non verrà mai dato risalto alla notizia. L’indagine della Venzo è approdata recentemente a tre ipotesi
sulle motivazioni del gesto: «Forse pesò una relazione sentimentale che ebbe con la figlia del direttore del
conservatorio Giuseppe Mulè, compositore che durante il fascismo ricoprì incarichi rilevanti, e quindi una
relazione del tutto impossibile - dice la Venzo - Le umiliazioni dovute all’espulsione dal Conservatorio, e
l’aggravarsi del clima persecutorio verso gli ebrei che stava per sfociare nella deportazione». Piccoli passi di una
ricerca, in cui la Venzo spera di ritrovare il carteggio amoroso dei due giovani.
LA RICERCA
Sempre giovedì, sarà presentato il progetto sulla «musica concentrazionaria», scritta, cioé, nei lager durante la
Seconda Guerra Mondiale. Una ricerca internazionale di Francesco Lotoro iniziata nel 1989 e che consiste nel
recuperare, suonare, registrare tutta la musica scritta nei campi di concentramento. Un lavoro confluito ora nel
primo dei dieci volumi dal titolo «Thesaurus Musicae Concentrationariae».
DA: IL MESSAGGERO.IT
TERAMO
NOTE DI SPERANZA AL BRAGA ASPETTANDO CHE ARRIVI LO STATO
La sentenza del Tar apre nuovi scenari per il futuro dell’Istituto
Mentre i politici si fanno belli per la sentenza del Tar che apre un’autostrada verso la statizzazione del Braga
e la sua consacrazione a Conservatorio, sono docenti e studenti a sottolineare il lavoro svolto negli ultimi
mesi, l’ìimpegno comune messo in campo. E poco importa ai politici che a muove l’azione legale sia stato
un gruppo di docenti coordinati dal maestro Federico Paci. Probabilmente il presidente della Provincia
Valter Catarra, che oggi elogia il Braga, lo rivaluta e sottolinea il suo impegno, anche se qualche mese fa lo
avrebbe butatto giù dalla torre pur di salvare Teramo lavoro, non ha mai partecipato a qualche incontro
degli studenti nell’ambito dell’assemblea permanente che da mesi è stata messa in piedi per non far
spegnere i riflettori sulla "vertenza Braga". E che si parla senza tenere conto di chi nel Braga ci lavora anche
se da agosto non piglia lo stipendio lo si evidenzia quando si elogiano i docenti per i sacrifici ma si scordano
i dipendenti.
Da salvare, in mezzo a tante chiacchiere, l’impegno bipartisan in Regione dei consiglieri Venturoni e Ruffini,
che sono riusciti a far arrivare soldi preziosi come ossigeno attraverso una legge per il sostegno
straordinario al Braga.
Adesso cambia tutto. La questione si gioca sul tavolo politico, con il Ministero dell’Istruzione che farà
ricorso al Consiglio di Stato, ma che farebbe meglio a trovare una soluzione "politica". «La sentenza parla
chiaro - sottolinea il rettore Luciano D’Amico, presidente del Cda del Braga - c’è una legge da anni, la 508
del 1999, mancano i regolamenti attuativi. Bisogna solo applicare la legge esistente, come hanno
evidenziato i giudici del Tar».
470 ragazzi posso pensare a un futuro d’alta formazione musicale. Numerosi docenti vedere riconosciuto il
ruolo e il lavoro svolto negli anni. «Abbiamo ritrovato fiducia - ha detto il docente Romeo Petraccia.
Dobbiamo ringraziare il maestro Federico Paci che ha preso l’iniziativa. Eravamo quasi alla disperazione e
abbiamo fatto ricorso. La sentenza ora ha rotto gli argini». Un futuro difficile con stipendi fermi ad agosto.
«Siammo a un punto di partenza fondamentale - ha ribattuto Paolo Giuseppe Oreglia - c’era chi pensava di
chiudere tutto e mettere in liquidazione. Adesso c’è un futuro». Sorride al futuro Luisa Arpa. «Sembrava
una battaglia impossibile, l’abbiamo vinta con motivazioni profonde. Siamo contenti tutto viene
rivoluzionato». A sorridere anche gli studenti. «È una piccola grande vittoria», dice Dario Marini. «Possiamo
diventare tra i migliori conservatori d’Italia», fa eco Margherita Pallotta. «Una strada più sicura per il nostro
futuro», chiosa Claudia pomponi.
Fabio Capolla
DA: ILTEMPO.IT
TERAMO
I GIOVANI TALENTI DEL "BRAGA" IN COMPETIZIONE A UNOMATTINA DI RAI1
Si torna a parlare dell'ISSM "Braga" di Teramo su Rai Uno. Sabato alle 9.30 studenti del liceo musicale
teramano contenderanno la vittoria del simbolico "torneo a squadre" organizzato all'interno del noto
programma UnoMattina. Delle 32 squadre partecipanti, in rappresentanza dei Conservatori di Musica
italiani, ne sono rimaste 16 e dopo questa seconda fase di eliminatorie ne rimarranno soltanto 8, in un
meccanismo di progressiva eliminazione fino alla vittoria finale. A rappresentare il Braga ci saranno
quattro studenti della scuola di clarinetto, David Perpetuini, Ilaria Profeta, Gabriella Andreone(clarinetti
soprani) e Alessia Centofanti (clarinetto basso). A loro il compito di confrontarsi con i giovani
percussionisti del Conservatorio di Salerno.
Il televoto del pubblico (da telefono fisso con il numero 894.433 e da cellulare con il numero
478.478.4) sarà determinante. Ciascuna utenza può esprimere fino a un massimo di 5 voti e per questo
motivo dal "Braga" arriva l'appello a sostenere i giovani concittadini: "Sosteniamo i nostri ragazzi - si
legge in una nota -, sosteniamo il Braga, televotiamo in tanti e diamo la possibilità a Teramo e ai nostri
giovani di continuare a essere presenti su RAI UNO nelle puntate che seguiranno, perché no, fino alla
vittoria finale!"
DA. TERAMONEWS.COM
TORINO
NEL GIORNO DELLA MEMORIA: "INTITOLARE IL CONSERVATORIO A SINIGAGLIA"
La proposta di Gioventura Piemontèisa, associazione che opera per la tutela del patrimonio culturale
piemontese: "Intitolare il conservatorio al compositore Leone Sinigaglia, di origine ebraica, morto per le
leggi razziali"
Una richiesta al sindaco di Torino “Affinché si attivi per l’intitolazione del Conservatorio Statale di
Musica “Giuseppe Verdi” di Torino a Leone Sinigaglia, musicista piemontese e vittima dell’antisemitismo: è
quanto propone Gioventura Piemontèisa in occasione della Giornata della Memoria.
Sinigaglia nacque a Torino nel 1868: proveniente da una famiglia ebraica, intraprese ricerche e studi
sulla musica tradizionale piemontese, contribuendo a salvare 500 melodie e 120 testi. Grazie anche a
Toscanini, la sua produzione raggiunse la fama mondiale; un po’ meno in Piemonte, dove il nome di
Sinigaglia è semi-dimenticato dal grande pubblico. La sua morte è legata alle persecuzioni contro gli ebrei:
la sua casa fu requisita dal regime, vennero trafugati i suoi ricordi di famiglia. Arrestato mentre si trovava
all’ospedale Mauriziano, Sinigaglia morì in stato di fermo.
“L’opera di Leone Sinigaglia ha portato il Piemonte ad essere uno dei Paesi meglio documentati d’Europa
sotto l’aspetto musicale. – dicono da Gioventura Piemontèisa – La sottovalutazione di questo patrimonio è
stata la spinta che ha portato Leone Sinigaglia, amico di Johannes Brahms, Gustav Mahler e Antonín
Dvořák, a raccogliere la memoria superstite della nostra musica etnica, con l’obiettivo dichiarato di
restituire al Piemonte la propria musica.
Roberto Leydi ha scritto che Leone Sinigaglia è stato l’unico nelle nostre contrade a farsi ricercatore e
compositore con il medesimo spirito di Bèla Bartók, vale a dire ispirato da un sentimento nazionale
(piemontese)”.
Il movimento dunque ha sottoposto una petizione al sindaco “Per fare in modo che la Città di Torino si
faccia parte attiva per rendere omaggio al nostro grande ed emblematico musicista piemontese
dedicandogli Conservatorio”.
DA: TORINOTODAY.IT
TORINO
QUELLA FAMIGLIA TORINESE NASCOSTA A CANTARANA
Luigi Molino ricorda l’impegno dei nonni durante la guerra
ELISABETTA FAGNOLA
Del nonno porta il nome e ricorda la voce di quando, nella stalla della cascina di Cantarana, raccontava ai
nipoti la guerra durante le veglie d’inverno, tra i ricordi quel legame mai spezzato con la famiglia ebrea
ospitata e nascosta per oltre due anni tra le colline di bricco Grosso. Ed è toccato a lui, 70 anni dopo, ritirare
la targa dedicata al coraggio dei nonni, domenica al Conservatorio Verdi di Torino per la Giornata della
memoria.
Una forte emozione per Luigi Molino che dei nonni Luigi Battista e Maria conserva con scrupolo le
fotografie e che è riuscito nel tempo a riallacciare i rapporti con Eliana Funaro, la ragazza ebrea che la sua
famiglia nascose con il padre Ernesto: «Le nostre famiglie hanno cercato di tenersi in contatto – racconta –
ho potuto rivederla domenica a Torino, è stata una grande emozione. Mio nonno raccontava che nel 1943
suo cognato di Moncalieri gli ha chiesto se poteva ospitare una famiglia ebrea di Torino, abitavano in corso
Francia e la zona era stata bombardata». Hanno detto sì, preparando le stanze nelle stesse ore in cui i
tedeschi facevano irruzione dell’appartamento torinese: «Il marito Ernesto era fuori per una commissione,
hanno portato via la moglie – racconta Molino – e lui è scappato qui con la figlia Eliana che era ancora
ragazzina, mentre gli altri due figli si sono uniti alla resistenza».
Sono rimasti nella casa tra le colline fino al 1945: «Mio nonno era riuscito a fare una tessera del pane anche
per loro, quando c’erano controlli si rifugiavano nel bosco, dove avevano improvvisato un riparo». Poi la
separazione e un nuovo incontro, pochi anni fa: «Da quel giorno abbiamo cercato di tenerci in contatto, mi
ha chiamato per avvertirmi della cerimonia di domenica – spiega – Sul palco davanti a tutta quella gente mi
sono commosso, ma credo sia stato giusto ricordare il loro impegno».
DA: LASTAMPA.IT
TORINO
IL 29 UGHI E CANINO IN CONSERVATORIO PER L’UNIONE
LEONARDO OSELLA
Uto Ughi e Bruno Canino, due leoni dei palcoscenici musicali, si ritrovano in tre concerti per l’Unione
Musicale nel Conservatorio di piazza Bodoni, in cui proporranno l’integrale delle «Sonate» di Beethoven: 10
lavori che consentono di lumeggiare varie fasi creative del Maestro attraverso il loro evolversi. L’ordine di
presentazione non è rigidamente cronologico, giacché hanno prevalso per ovvi motivi i criteri di tempistica
e di durata per effettuare la scansione in tre date e la distribuzione nelle tre serie che segnano il calendario
dell’Unione.
Così mercoledì 29 gennaio alle 21 si comincia con la serie pari, alla quale sono riservate: «Sonata in re
maggiore op. 12 n. 1», «Sonata in la maggiore op. 12 n. 2», «Sonata in mi bemolle maggiore op. 12 n. 3»,
«Sonata in do minore op. 30 n. 2». Domenica 2 febbraio alle 16,30 è la volta della serie «didomenica», e
stavolta l’ascolto riguarda la «Sonata in la minore op. 23», la «Sonata in sol maggiore op. 96» e la «Sonata
in fa maggiore op. 24 “La Primavera”». Infine, mercoledì 5 febbraio alle 21 si chiude il ciclo per la serie
dispari con le rimanenti tre: «Sonata in la maggiore op. 30 n. 1», «Sonata in sol maggiore op. 30 n. 3» e
«Sonata in la maggiore op. 47 “Kreutzer”».
Le «Sonate» beethoveniane sono apparse in un periodo in cui si usava definirle come sonate per pianoforte
«con accompagnamento di violino», a sottolineare una preminenza della tastiera. Nei fatti non è proprio
così e comunque in tutte viene osservato un criterio di tripartizione che si può schematizzare alla meglio
così: un primo tempo di presentazione e di entrata «in medias res» con accenti di pensosità; un tempo di
mezzo in cui si dispiegano gli accenti lirici; il finale caratterizzato da maggiore brillantezza per evidenziare al
meglio anche la bravura tecnica degli esecutori.
Le tre dell’«op. 12» furono dedicate a Antonio Salieri, il discusso compositore di corte che a Beethoven
aveva impartito lezioni sulla vocalità. Scritte tra il 1797 e il 1798, coincisero con i primi allarmanti segnali di
sordità. La «Sonata in do minore» appartiene alla triade «op. 30» del 1802, l’anno tragico in cui il musicista,
per motivi di salute ma non solo, a Heiligenstadt scrisse il celebre «testamento» che, scoperto postumo,
testimonia che il musicista aveva nutrito tetri pensieri di suicidio.
DA: LASTAMPA.IT
TRENTO
LE MUSICHE DELLA SHOAH OGGI SUL PALCO DEL S.CHIARA
La suggestiva proposta del Conservatorio Bonporti “per non dimenticare” “Concerto per la fine del tempo”
tra note, lettere, diari e testimonianze
di Katja Casagranda
TRENTO. All’interno dei tanti eventi che vogliono rendere omaggio al Giorno della Memoria si iscrive anche
lo spettacolo che, la sera di martedì 28, ha proposto il Conservatorio Bonporti di Trento. “Concerto per la
fine del tempo” propone la memoria dell’Olocausto attraverso una prospettiva inusuale, quella di ricordare
attraverso le proprie musiche i musicisti e gli artisti toccati dai tragici fatti storici. Auditorium Santa Chiara
ore 20,30 diventa contenitore di parole e musiche fra cui alcune indimenticabili e ormai viva parte della
memoria collettiva come ”La vita è bella” di Nicola Piovani, “Auschwitz” di Francesco Guccini, “Train de vie”
di Goran Bregovic, ma pure “Klezmer Triptich” di Mike Curtis, “Quartetto per la fine dei tempi” di Olivier
Messiaen, “Wiegala” di Ilse Webered anche “Tre canti ebraici” di Viktor Ullmann, “Canto d’amore e morte
dell’Alfiere Christoph Rilke” di Viktor Ullmann, “Magnificat” di Arvo Pärt e “Capriccio diabolico” di Mario
Castelnuovo-Tedesco. Non solo musica, la drammaturgia è incentrata su partiture, lettere, diari,
testimonianze di musicisti che hanno vissuto l’Olocausto.
I testi e la regia a cura di Carmen Giordano con la partecipazione in scena di Maura Pettorruso e Stefano
Pietro Detassis, attori, rimandano in modo asciutto e ironico,con intrecciarsi di stili e registri differenti, dal
classico al popolare, lo sforzo per aiutare a comprendere un momento drammatico della storia
dell’umanità, passando però attraverso la musica e i testi che l’hanno accompagnato. La musica klezmer,
popular e da film, gli strumenti e le voci, le parole degli attori e le coreografie di otto danzatrici si uniscono
in uno sforzo corale, per ridare vita al cuore creativo che ha prodotto attraverso l’arte un ricordo profondo,
vivo, dolente, ma anche quotidiano, un riflesso di uno scorcio di storia fatta attraverso la poesia. Il
“Concerto per la fine del tempo prende spunto dal noto quartetto di Olivier Messian, scritto nel campo di
concentramento di Göritz dove l’autore fu internato per un anno, è anche occasione per il “Bonporti” di
inaugurare l’Anno Accademico e di ricordare la recente scomparsa del grande direttore d’orchestra.
“Il mio primo pensiero è rivolto a Claudio Abbado che ha donato tutta la sua vita alla musica e ai giovani e a
lui dedichiamo la serata” spiega infatti il Direttore del Conservatorio, Simonetta Bungaro “Affascinato dal
modello di “El Sistema Venezuelano”, Abbado ha creduto con passione che facendo musica insieme i
giovani trovano se stessi e partecipano attivamente alla costruzione del Paese condividendo così il grande
sogno di J.A.Abreu “di un paese di umanisti, un paese di musicisti, dove la gente possa riscattarsi attraverso
la forza dell’arte”.
A lui perciò verranno dedicate le Borse di Studio destinate agli studenti delle Istituzioni dell’Alta Formazione
Artistica, Musicale e Coreutica”. Vengono presentate musiche scritte durante la prigionia come nel caso del
compositore Viktor Ullman, Olivier Messiaen, così come quelle scritte in memoria dell’Olocausto, come la
popolare “Auschwitz” di Guccini o la colonna sonora klezmer del film “Train de vie” di Bregowic. Musiche
che trovano cassa di risonanza nelle parole e nei testi così come nella danza delle coreografie di Lara
Guidetti “Su indicazioni registiche ho cercato di mettere in scena un’umanità – spiega Guidetti – con
coreografie più liriche ed evocative per le musiche di Pärt e Messiaen, dove il corpo lavora nello spazio a
livello di metafora, e con gesti più teatrali per le musiche popolari e conosciute, dove la coreografia diventa
narrativa”. Il gruppo di otto ballerine proviene dalla classe quinta del Liceo musicale-coreutico dell’Istituto
delle Arti “Vittoria”.Tutto lo spettacolo gode dell’attenta regia di Carmen Giordano “Il file rouge dello
spettacolo è il Tempo – spiega la regista – declinato nelle sue possibilità musicali e nella relazione con
l’uomo e il mondo.
Quello che mi preme è cercare di restituire cosa significhi essere musicisti in campo di sterminio, quali
possibilità dia la musica in uno spazio/tempo che è negazione della vita. Queste le domande che pone lo
spettacolo, attraverso un linguaggio semplice e misterioso, in cui s’incontrano e scontrano musica, corpo,
parola, luce e spazio”.
DA: TRENTINOCORRIEREALPI.GELOCAL.IT
TRIESTE
PENULTIMO APPUNTAMENTO CON I “MERCOLEDÌ DEL TARTINI”
Il mezzosprano Fabiana Polli e il pianista Dimitri Candoni eseguiranno un repertorio avvincente e di
altissimo livello
L'iniziativa i “Mercoledì del Tartini” è giunta al penultimo appuntamento in calendario per l'autunnoinverno 2013/2014. Mercoledì 29 gennaio, alle 20.30 presso l’Aula Magna del Conservatorio si potrà
assistere ad un vero e proprio viaggio musicale per voce e pianoforte, sulle partiture ‘importanti’ e
impegnative di Richard Wagner (“Wesendonck-Lieder”), Alfredo Casella (Toccata op. 6 per pianoforte)
e Richard Strauss (6 Lieder).
Ad eseguire ed interpretare questo avvincente repertorio saranno due giovani e talentuosi concertisti,
ilmezzosprano Fabiana Polli e il pianista Dimitri Candoni. L'ingresso è libero previa prenotazione.
Maggiori informazioni sono disponibili al numero 040.6724911 o sul sito www.conservatorio.trieste.it
Fabiana Polli ha inizia la sua carriera da bambina quando è entrata a far parte del Coro dei “Piccoli Cantori
della Città di Trieste” diretto da Maria Susovsky. Ha così l'occasione di partecipare, come giovane corista, ad
opere molto importanti quali “Hänsel und Gretel” di E. Humperdinck, “La Damnation de Faust”di H. Berlioz
e “La Bohème”, “Tosca” e “Turandot” di G. Puccini, presso il Teatro “Giuseppe Verdi” di Trieste.
Ha intrapreso lo studio del canto lirico con Giuseppe Botta e, successivamente con Claudio Strudthoff e
Rosmary Jorganxhi. Si è diplomata in canto al Conservatorio “G. Tartini” di Trieste sotto la guida di Cinzia de
Mola. Nel 2010 è uno dei quattro paggi dell’opera “Tannhäuser” di Richard Wagner al teatro “G. Verdi” di
Trieste; partecipa al Concerto “La via dell’amicizia” diretto dal maestro Riccardo Muti e, sempre nello stesso
anno, è solista nell’“Hymne” op. 96 per mezzosoprano di Felix Mendelssohn Bartholdy alla “Sala De
Banfield-Tripcovich”, in occasione del concerto di apertura dell’anno accademico del Conservatorio.
Collabora da diversi anni con la Cappella Civica di Trieste diretta da Marco Sofianopulo come Archivista,
corista titolare e solista. Attualmente è iscritta al secondo anno del Biennio Specialistico di Canto ad
indirizzo interpretativo.
Dimitri Candoni ha iniziato lo studio del pianoforte presso la Scuola di Musica della Banda Civica a
Monfalcone. Ha conseguito il diploma con il massimo dei voti e la lode sotto la guida di Teresa Trevisan.
Ha vinto il Primo Premio al Concorso Internazionale “Musica Insieme” di Musile di Piave (Ve) nel 2010, è
stato premiato in vari concorsi nazionali ed internazionali. Ha vinto le borse di studio conferite dalla
Fondazione Gregorio Ananian nel 2007, 2008, 2010 e 2011.Ha preso parte a numerose masterclass tenute
da S. Falvai, J.P. Armengaud, P. De Maria, J. Kropfi tsh, R. Cominati, A. Hewitt, B. Van Oort, B. Lupo, K. Barth,
A. Leger, J.H. Bratlie, D. Gelenbe, K. Liimatainen e S. Simeonova. Segue il corso di perfezionamento
“Primavera Pianistica” tenuto ad Anversa (Belgio) con Aquiles Delle Vigne, Fabio Bidini, Michiko Shoji, Pilar
Valero e Konstanze Eickhorst. Durante l’a.a. 2009/2010, grazie alla borsa di studio per la mobilità
Erasmus, ha frequentato il Konservatorium Wien sotto la guida di Karl Barth.
Svolge un’intensa attività concertistica che lo ha portato ad esibirsi in patria e all’estero presso numerosi
teatri ed associazioni culturali fra cui: a Trieste (Castello di Miramare, Sala Rovis, Sala Tartini, Circolo delle
Assicurazioni Generali, Accademia Ars Nova), Vienna (Anton-Dermota-Saal e Festsaal der Bezirkvorstehung
Mariahilf), Castel d’Ursel a Bornem (Belgio), Palmanova, Aquileia (in occasione della Festa europea della
musica), Castrocaro (Fc), Monfalcone, Musile di Piave (Ve), Calceranica al lago (Tn), Fogliano Redipuglia
(Sala Marizza) e Farra d’Isonzo riscuotendo calorosi apprezzamenti. Collabora con la Schola Canthorum, il
GAM Philoteia e la Corale monfalconese “S. Ambrogio” di Monfalcone e il Gruppo Corale Elianico di
Fogliano Redipuglia (Go).
È inoltre collaboratore musicale nonché socio onorario del Circolo Lirico “Beniamino Gigli” di Monfalcone.
Alessia Liberti
DA: TRIESTEALLNEWS.IT
UDINE
VENERDÌ 31 GENNAIO CERIMONIA D’APERTURA DELL’ANNO ACCADEMICO 2013-14 DEL CONSERVATORIO
DI MUSICA TOMADINI DI UDINE.
Venerdì prossimo, 31 gennaio alle ore 17.00 presso il Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” di Udine si
rinnoverà il più importante evento pubblico del Conservatorio “Tomadini”, la cerimonia d’apertura del
nuovo anno accademico 2013/2014, protagonista anche quest’anno l’Orchestra Sinfonica del
Conservatorio, cinquantotto elementi tra studenti e docenti, diretta da Alfredo Barchi, titolare da
venticinque anni della cattedra di Esercitazioni Orchestrali. A precedere il concerto, come da tradizione, il
saluto del presidente del Conservatorio, dott. Giorgio Colutta, e la relazione del direttore, M° Paolo Pellarin,
dettagliata disamina dei risultati didattici, artistici e scientifici dello scorso anno accademico e anticipazione
dei prossimi sviluppi progettuali dell’istituzione musicale. Il saluto delle autorità precederà il concerto,
interamente dedicato quest’anno al repertorio sinfonico, ad iniziare dalla mirabile Ouverture da Don
Giovanni K. 527 di Wolfgang Amadeus Mozart. Seguirà la Sinfonia in do minore n. 4 D. 417 «La tragica» di
Franz Schubert, nei quattro movimenti Adagio molto-Allegro vivace, Andante, Minuetto, Allegro, primo
capolavoro sinfonico del diciannovenne musicista viennese, ultimato nell’aprile 1816 ed eseguito per la
prima volta vent’anni dopo la sua prematura scomparsa.
DA: ILGIORNALEDELFRIULI.NET