d`altri canti 2011

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D’ALTRI CANTI 2011
Giovedì 7 aprile, ore 21 - Varese, Cinema Teatro Nuovo
PASSIONE di John Turturro, Italia 2010, 90’
Ingresso euro 6,00
“Ritengo Napoli – dice Turturro – uno dei riferimenti più importanti per la musica nel mondo. Per fare questo film ho ascoltato un’infinità di dischi che Peppe (Barra) mi ha messo a disposizione. Non ne conoscevo molti, ho fatto
diverse scoperte, ho ascoltato e poi incontrato gli artisti “. Nessun confine temporale quindi, ma nemmeno geografico: “ Ciò che vuole mostrare il film” continua Turturro “ è come la musica e la cultura napoletana siano profondamente internazionali. È possibile sentirci voci dalla Spagna, dalla Francia, dall’Africa…”. Passione ripresenta al pubblico alcune tra le più belle canzoni della tradizione partenopea, con un cast composto sia da cantanti tradizionali
come Raiz, che da attori come Massimo Ranieri, Peppe Servillo e Fiorello, impegnati a narrare il fascino e il mistero di una Napoli invisibile agli occhi del turista.
A seguire, festa d’inaugurazione con babà, pastiera e degustazione di vini campani doc!!
Sabato 9 aprile, ore 22 – Varese, Twiggy/CoopUf
GREEN LIKE JULY (folk rock)
Ingresso euro 10,00 + tessera Arci
Trio pavese nato nel 2003 e autore di splendide gemme folk-rock. Dopo numerosi cambi di formazione e due “mini” autoprodotti, nel 2005 esce May This Winter Freeze My Heart per Candy Apple Records. Nel 2006 Andrea Poggio
e Nicola Crivelli si trasferiscono a Glasgow, dove presto trovano asilo nel giro di Reindeer Section (il supergruppo scozzese fondato da Gary Lightbody degli Snow Patrol) e Arab Strap. Al rientro in Italia fa il suo ingresso nel gruppo Paolo Merlini. Four-Legged Fortune è il loro secondo disco; registrato ad Omaha (Nebraska) nei prestigiosi ARC Studios è stato prodotto da A.J. Mogis (già al basso nei Criteria, e produttore della maggior parte dei dischi della
celebre Saddle-Creek Records). Alla sua realizzazione hanno collaborato numerosi musicisti della scena locale legata alla Saddle-Creek, tra cui Jake Bellows (Neva Dinova) e Mike Mogis (Bright Eyes, Lullaby for the working class).
Domenica 10 aprile, ore 19 - Varese, Sala Filmstudio 90
I DISCHI DEL SOLE di Luca Pastore, Italia 2005, 90’
Ingresso gratuito
Intorno ai primi anni ’60 nasceva a Milano un’etichetta, piccola ma battagliera, che raccoglieva il meglio dei canzonieri popolari e della canzone impegnata italiana: I Dischi del Sole. Quelle musiche e quelle parole, spesso di autori sconosciuti, insieme alla grafica nuova e graffiante delle copertine, sono l’espressione di alcuni dei momenti più importanti della nostra storia e della nostra cultura. La ripubblicazione di alcuni tra gli album più significativi vuole
essere un’occasione per ripercorrere le tappe più rilevanti della storia d’Italia dall’unità ai giorni nostri, spesso attraverso le voci e i suoni di coloro che l’hanno vissuta, e per leggere in modo diverso la storia degli uomini , delle
idee, delle lotte che hanno fatto il nostro paese.
(a seguire cena popolare) ore 22 - Varese, Twiggy/CoopUf
MALCOLM HOLCOMBE (cantautore blues)
Ingresso euro 8,00 + tessera Arci
Echi di blues rurale, Johnny Cash e Tom Waits; una voce roca e piena di sofferenza; uno stile chitarristico unico, sporco e preciso. Malcolm Holcombe rappresenta uno dei punti più alti del cantautorato americano di oggi, un personaggio che non mente, con una vita travagliata - nella quale ha combattuto e sconfitto l’alcolismo - che si rispecchia nel suo aspetto da saggio hobo e in un sound che entra nelle vene al primo brano. Il suo ultimo disco To drink
the rain è stato salutato dalla critica specializzata come un capolavoro del genere. “...Non proprio country, da qualche parte oltre il folk, la musica di Holcombe è una specie di blues in movimento, alla ricerca degli angoli più oscuri del cuore... “ (Rolling Stones Magazine)
Venerdì 15 aprile, ore 22 - Varese, Twiggy/CoopUf
TOLO MARTON (rock)
Ingresso euro 10,00 + tessera Arci
Da trent’anni personaggio fondamentale della scena rock italiana, Tolo Marton è asceso agli onori della cronaca internazionale quando nel ‘98 ha vinto il Jimi Hendrix Electric Festival organizzato dalla famiglia Hendrix e dalla Fender.
Chitarrista geniale e imprevedibile, si è esibito più volte negli Stati Uniti suonando anche con Jack Bruce e Ginger Baker dei Cream. “ Il più intelligente e dotato chitarrista rock che l’Italia abbia mai avuto. “ (JAM)
Lunedì 18 aprile, ore 21 – Varese, Cinema Teatro Nuovo
YUNGCHEN LHAMO (world music)
Ingresso euro 15,00/rid. 12,00
Nata in un campo di lavoro a Lhasa, nel Tibet occupato dai cinesi, Yungchen Lhamo comincia a lavorare in una fabbrica di tappeti all’età di cinque anni. In un clima politico totalmente ostile apprende da sua nonna il canto devozionale che ha condiviso poi con tutto il mondo. Quando riesce a fuggire e raggiungere Dharamsala, la residenza del capo spirituale tibetano in esilio, il Dalai Lama, riconoscendo il talento di Yungchen, la incoraggia a diffondere
nel mondo la ricchezza della cultura tibetana. Nel 1995, realizza il suo cd d’esordio Tibetan Prayer . La sua prima esibizione europea ha luogo a Venezia, poi nel 96 al WOMAD Festival in Gran Bretagna. Firma poi il suo secondo
cd, Tibet Tibet , per l’etichetta Real World di Peter Gabriel: è una raccolta di canti tradizionali tibetani che raramente l’occidente può ascoltare; qui risuona l’eco di un percorso fuori dal comune, testimonianza di un popolo isolato
dal resto del mondo, ma anche di una spiritualità straordinaria. Del 1997 è l’incontro con Hector Zazou (più conosciuto per il suo lavoro con Björk e Suzanne Vega), che presenta la voce di Yungchen Lhamo in una nuova collana
di ethno-rock/new age a cui partecipano Dave Rhodes e Peter Gabriel. A Varese con Yungchen Lhamo (voce e danza), suoneranno Davide Ferrari (voce, theremin, bamboo sax, hang, taiko, dan moi) e Pino Parello (basso, fretless).
Giovedì 28 aprile, ore 21 – Varese, Cinema Teatro Nuovo
COLLETTIVO MAZZULATA RATAFOLK REVUE!
Special Guest Kelly Rucker, Maurizio Pugno, Ruben Minuto, Luca Crespi
Ingresso euro 10,00/rid. 7,00
Un evento davvero speciale firmato Giovanni Rossi. Sul palco del Cinema Teatro Nuovo avrà luogo un varietà musicale con ospiti illustri provenienti da generi affini al folk, a cominciare da Kellie Rucker, cantante e armonicista americana nota per le sue collaborazioni con Dizzy Gillespie, Albert Collins, James Cotton, ZZ Top e B.B. King. Ma interverranno anche Maurizio Pugno, tra i migliori chitarristi blues della scena europea (ha inciso cd con Sugar Ray Norcia
e Mark du Fresne e ha collaborato con musicisti del calibro di Mark Hummel, Lynwood Slim, MZ Dee), Ruben Minuto, tra i più grossi conoscitori del genere bluegrass e specialista del mandolino, e Luca Crespi, suonatore di cornamusa e leader fondatore degli Inis Fail, una tra le più importanti band di irish folk Italiane. Ma non è finita qui: aprirà la serata Gianluca Salvadori, ex pilota militare e ora nuovo cantautore emergente della scena varesina che
presenterà il suo primo cd Due passanti prodotto dalla Push In. Insomma, ritmi, suoni, colori, dialetti e lingue di tutta Italia si mescoleranno con le sonorità del bluegrass, della musica irlandese e del blues, in un divertentissimo
marasma musicale.
Venerdì 29 aprile, ore 18 - Varese, Sala Filmstudio 90
TANGO ILLEGAL di Valentina Sutti, Italia 2010, 20’
Ingresso gratuito
Il traffico sulle strade, il caos che ha invaso gli spazi pubblici, la frenesia della gente che scorre senza mai incrociarsi. Questa è la Milano vista dall’alto, dalla prospettiva di chi cerca di capire cosa sta succedendo e di tracciare possibili prospettive. Proprio tra la quotidianità di un’esistenza frettolosa e di una metropoli difficilmente vivibile si fa strada uno spazio diverso. In una piazza dedicata alla finanza, Piazza Affari, alcune coppie ballano il tango… Non più chiusa nei percorsi stabiliti di una vita fin troppo programmata, la danza spinge a ritornare all’incontro tra le persone e lo spazio. Uno spazio aperto, persino in una Milano rinomata per essere chiusa, caotica e gelosamente privata.
A seguire VJESH/CANTO di Rossella Schillaci, Italia 2007, 57’
Basilicata. Le donne di San Costantino e San Paolo Albanese cantano con voce acuta e lacerata gli antichi vjeshet, i canti propiziatori, tramandati di madre in figlia, eseguiti durante la mietitura del grano o nelle serate del mese di
settembre, quando si accendevano i fuochi nei rioni; i vjeshet raccontano la fuga delle comunità arbëreshe rifugiatesi nell’Italia meridionale cinque secoli fa, ma sono anche sfoghi di donne, che per alleviare la fatica del lavoro nei
campi facevano risuonare le loro voci da una collina all’altra. Nel ’54 l’antropologo Ernesto De Martino registrò questi canti, ora le donne raccontano di come quarant’anni dopo sono loro ad aver viaggiato per tutta l’Italia per esibirsi in concerto, raggiungendo anche la Francia e l’Albania. Dice la regista: “Ho voluto dare al documentario un taglio antropologico, trascorrendo molto tempo con i personaggi, seguendoli nella vita di tutti i giorni. Nonostante le
ritrosie iniziali, al termine delle riprese mi ha colpito la voglia delle donne di confrontarsi e di raccontare, in modo ironico e al tempo stesso partecipe, spesso toccante”.
Lunedì 2 maggio, ore 21 – Varese, Sala Filmstudio 90
IO SONO TONY SCOTT ovvero come l’Italia fece fuori il più grande clarinettista del jazz - di Franco Maresco, Italia 2010, 128’
Ingresso euro 5,00
Il sofferto film dedicato al clarinettista Tony Scott è probabilmente il capolavoro di Franco Maresco. Nato artisticamente nell’ambito del bebop, Tony Scott (al secolo Anthony Joseph Sciacca), di origini siciliane, cresce musicalmente al fianco di giganti del calibro di Charlie Parker e Dizzy Gillespie. Direttore musicale di Billie Holiday, ha nel corso degli anni ampliato i confini del jazz contaminandolo con la musica orientale in seguito ad un lungo soggiorno in
Giappone. Maresco ripercorre con puntiglio filologico la parabola dell’uomo, evidenziando le contraddizioni umane e le zone d’ombra politiche. Infine, lo scontro con l’Italia – dove viene trattato come un guitto – che vede Tony
Scott , in una misteriosa reazione in cui si confondono autolesionismo, incoscienza e costante bisogno di lavorare, assecondare un micidiale copione scritto da altri. L’affondo di Maresco è un atto d’accusa indignato nei confronti
di un Paese che ha perso il proprio onore, il suo Tony Scott è una maschera tragica potentissima. Lontano da qualsiasi compromesso, Maresco dimostra non solo che il suo sguardo ha retto benissimo l’urto della separazione da
Ciprì, ma che il film inaugura una nuova stagione del suo fare cinema, probabilmente ancor più avventurosa di quella che l’ha preceduta.
Giovedì 12 maggio, ore 21 - Varese, Cinema Teatro Nuovo
PATRIZIA LAQUIDARA (folk d’autore)
Ingresso euro 15,00/rid. 12,00
Siciliana d’origine e veneta d’adozione, cantante, autrice e compositrice nel 1998 vince una borsa di studio presso il CET di Mogol per il corso autori interpreti della musica popolare veneta e lombarda. Subito, però, mostra un eclettismo musicale che la porta ad interessarsi a forme espressive e repertori inconsueti. Le prime esibizioni sono con il gruppo Hotel Rif. Si esibisce infatti in vari festival, proponendo un repertorio tradizionale di vari paesi del mondo
(portoghese, arabo, greco), indicativo dei suoi interessi musicali multietnici. Già con il suo primo album Indirizzo portoghese, uscito nel 2003 e prodotto da Pasquale Minieri, Patrizia Laquidara riesce ad imporsi, collezionando elogi
di prim’ordine. Il successivo Funambola, registrato nel 2007 New York e prodotto da Arto Linday e Patrick Dillet, è considerato uno dei migliori dischi italiani dell’anno e viene scelto tra i primi cinque al Premio Tenco: la canzone
“Noite Luar” diventa colonna sonora del film Manuale d’amore di Giovanni Veronese e viene nominata al David di Donatello. Nel 2009 approda con una tourneè negli Stati Uniti mentre nel 2010 va in un tour in Brasile e Giappone.
Invitata più volte dalle maggiori reti televisive, è autrice e produttrice artistica insieme al musicista Alfredo Santimone anche del recente album “Il canto dell’anguana”, basato sulle tradizioni musicali dell’alto vicentino, di cui proporrà a Varese alcuni brani, insieme ad un’antologia dei suoi brani più conosciuti.
Sabato 21 maggio, ore 22 – Varese, Twiggy/CoopUf
FRONTIER RUCKUS (country folk)
Ingresso euro 10,00 + tessera Arci
I Frontier Ruckus si formano nel 2003 dalla collaborazione tra il cantante e chitarrista Matthew Milia e il suonatore di banjo David Winston Jones, ancora liceali, interessati alla riscoperta del folk e del bluegrass e delle radici del
sound chitarristico dell’America. Il primo disco e i primi riconoscimenti arrivano nel 2007 con I Am The Water You Are The Pumping, che li fece nominare migliore folk band di Detroit dalle radio locali. A questo primo album fanno
seguire subito due nuovi lavori, rispettivamente nel 2008 e nel 2009: l’album The Orion Songbook e l’ep Way Upstate and the Crippled Summer, part 1 che permettono alla band di giungere finalmente in Europa per un tour dopo
aver attraversato l’America in lungo e in largo. È però con il 2010 che i Frontier Ruckus si affermano come una delle migliori band del loro genere; arriva il terzo album Deadmalls and Nightfalls e i giornalisti americani di Rolling
Stone, dopo la loro esibizione al Bonnaroo Music Festival indicano il loro show come uno dei fondamentali, dando loro ancor più visibilità. Quest’anno per la prima volta in Italia.
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