Sostenitori MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo e Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali COMUNE DI ROMA Assessorato alle Politiche Culturali REGIONE LAZIO Assessorato alla Cultura, Spettacolo, Sport Partner SOVRAINTENDENZA AI BB.CC DEL COMUNE DI ROMA MUSEO CARLO BILOTTI ARANCIERA DI VILLA BORGHESE p r e s e n t a A U T U N N O 11 settembre / 18 ottobre 2008 Organizzazione Collaboratori AMBASCIATA DI FRANCIA - BCLA AMBASCIATA REALE DEI PAESI BASSI AMBASCIATA DEL CANADA UNIVERSITÀ DI ROMA “LA SAPIENZA” Dipartimento di Sociologia e Comunicazione Dipartimento di Architettura DIAR CONSERVATORI DI MUSICA di L’Aquila, Roma, Latina, Frosinone, Milano, Mantova, Foggia, Campobasso. ACCADEMIA ITALIANA DEL FLAUTO Corsi musicali REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA ACCADEMIA DI FRANCIA VILLA MEDICI MUSIC CENTER THE NETHERLANDS INSTITUT VALENCIÀ DE LA MÚSICA CEMAT ROMAEUROPA FESTIVAL PALLADIUM UNIVERSITÀ ROMA TRE ZÈTEMA Comunicazione AWAKEB – Comunicazione marketing Ideazione e programmazione a cura di MICHELANGELO LUPONE, compositore LAURA BIANCHINI, compositrice LORENZO SENO, fisico MARIA GIOVANNA MUSSO, sociologa A rteScienza è una biennale internazionale dedicata all’arte e alle applicazioni scientifiche rivolte alla creatività e all’espressione umana organizzata a Roma dal CRM – Centro Ricerche Musicali e sostenuta da numerosi partner. La terza edizione, "Saturazioni", si presenta in forma insolita, come biennale per due anni, accogliendo iniziative interdisciplinari con forme diverse di spettacolarità e approfondimento. La sezione estiva si è svolta dal 8 al 16 giugno 2008 al Palladium nell’ambito del Festival Suona Francese, promosso dall’Ambasciata di Francia in Italia, in coproduzione con la Fondazione Romaeuropa e Nuova Consonanza. Ha ospitato produzioni di elevato profilo artistico e tecnologico dell’Ircam (Machinations di Aperghis) e del GRM (workshop e concerti per Acousmonium). La sezione autunnale si svolge dal 11 settembre al 18 ottobre in alcuni tra i luoghi più suggestivi e vitali di Roma: Real Academia de España en Roma, il Giardino del Lago di Villa Borghese, il Palladium, l’Opificio Telecom Italia. Ospita nuove produzioni di artisti internazionali, macchine sonore e installazioni di Teatro Immateriale oltre a Colloqui di personalità della cultura contemporanea con il pubblico e una Masterclass interdisciplinare. Come il titolo suggerisce, ArteScienza vuole approfondire i meccanismi di "saturazione" a cui sono esposti i sistemi complessi, in particolare i sistemi di comunicazione, umani o artificiali, evidenziando le deformazioni e i paradossi che si generano quando il grado di intensità e di estensione dei fenomeni raggiunge il punto limite. La biennale propone una riflessione su questi argomenti indagando tanto sui processi che generano saturazioni, quanto sui meccanismi propri della fruizione. Verranno presentati risultati di ricerche sui meccanismi complessi sia mentali (cognitivi), sia fisici che sono alla base della percezione dei fenomeni sonori, visivi, tattili, olfattivi, nonché gli effetti psicologici e le sollecitazioni emozionali prodotte dai modi e dai tempi di fruizione degli stimoli sensoriali. Centro Ricerche Musicali - CRM 3 4 Real Academia de España en Roma 11 - 14 Settembre Inaugurazione 11 settembre ore 20.00 Orari 10.00-13.00/16.00-20.00 Domenica dalle ore 13.00 fino alle 24.00 ÚLTIMO ESFUERZO RURAL Macchine sonore di PETER BOSCH e SIMONE SIMONS scomparendo nel nostro mondo globalizzato. Último Esfuerzo Rural continua la tradizione vibrazionale che caratterizza una gran parte dei precedenti lavori degli Autori. Qui si analizza un particolare fenomeno legato alla vibrazione: la frizione. La mente rurale e l’imprevedibile fenomeno non lineare di frizione convergono a formare insieme una potente combinazione. Questa coppia va di pari passo con l’interesse degli Autori nel creare macchine viventi con un proprio linguaggio. Un ringraziamento speciale a Günter Geiger per il suo contributo nel software. Versione per ArteScienza Último Esfuerzo Rural ("Ultimo Sforzo Rurale") si compone di due installazioni piuttosto diverse. Entrambe producono suoni, grandi o piccoli, sempre materici, sensibili e indipendenti. Una parte consiste di due diversi gruppi di "zambombas" giganti (ruggiti di leone) realizzati con botti di dimensioni 1m30 e azionati da cilindri pneumatici. L'altra parte è costituita da forconi di legno che graffiano su metallo, legno o vetro. Entrambe le macchine hanno un mondo sonoro talmente peculiare che le loro origini non possono che risiedere nella campagna. Tecnicamente entrambe le macchine abbracciano e uniscono le ere rurale, industriale e del computer. Predomina il pensiero rurale. Non riferito al mito romantico della vita rurale ma a qualcosa come un “pensiero rurale”. L’individuo che cerca soluzioni semplici ma creative e giocose ai problemi che sorgono nel mondo che lo circonda. Uno stato mentale che sta Con il sostegno finanziario di Music Centre The Netherlands Real Academia de España en Roma Ambasciata Reale dei Paesi Bassi IVM, Valencia 5 6 Villa Borghese - Giardino del Lago 12, 13 Settembre TEATRO IMMATERIALE Installazione sonora d’arte con Olofoni MICHELANGELO LUPONE Ideazione e disegno dello spazio sonoro CORRADO TERZI Disegno della luce ALESSANDRA DELFINO, CORRADO REA Assistenti progetto OLOFONI Gli Olofoni, progettati nel 1999 da Michelangelo Lupone e realizzati al CRM, sono sistemi multifonici di ascolto. Sono stati presentati per la prima volta in occasione di MUSICA SCIENZA 2000 a Roma con l’obiettivo di realizzare una spazializzazione del suono specifica definita come “scultura del fronte d’onda”. La scultura del fronte d’onda è ottenuta attraverso l’opportuna regolazione dei parametri del segnale musicale sonoro. Una caratteristica speciale degli Olofoni è che l’irradiain convenzione con la zione del suono viene effettuata attraverso un raddrizzaSovraintendenza ai BB.CC del Comune di Roma mento dell’onda di propagazione di tipo tronco-conica in collaborazione con il in onda piana. master in Lighting design dell’Università di Roma La Sapienza. Questo tipo di propagazione del suono permette la costruzione di lobi di proiezione sonora di elevata coerenza e con la capacità di percorrere lo spazio con minima deTeatro immateriale è un’installazione sonora composta da un’area d’ascolto differenziata per profondità e apertura del gradazione di energia rispetto a quanto avviene nella diffusione con altoparlanti tradizionali. fronte stereofonico, realizzata con gli Olofoni. L’installazione è concepita per ottenere una diffusione della musica estremamente dettagliata nonostante la vastità dell’area e Gli Olofoni sono costituiti da un sistema paraboloide sul cui fuoco è posto un altoparlante limitato in banda e l’articolazione complessa dello spazio in cui opera. controllato nell’apertura dell’angolo d’irradiazione. Nello scenario suggestivo del Giardino del Lago si alternano I controlli dinamici per la scultura del fronte d’onda venesecuzioni dal vivo con la presenza di Mario Bertoncini, Elio gono affidati ad un sistema computerizzato. Martusciello, Nicola Sani, Nicholas Isherwood, a concerti di musica elettronica di autori internazionali. Lo spazio ospita Gli studi effettuati al CRM sulle onde piane sono nati dalanche due incontri prestigiosi con il sociologo Derrick De Kerl’esigenza artistica di introdurre lo spazio come parameckhove e l’astrofisico Paolo De Bernardis che dialogano con il tro compositivo controllabile e modificabile in base alle pubblico sul termine e sulle implicazioni della “saturazione”. caratteristiche della sala da concerto e alle caratteristiIl pubblico può muoversi o fermarsi nei vari punti dell’installa- che dei materiali sonori: strumentali ed elettronici. zione, scegliendo la propria posizione d’ascolto, fissando l’at- Il compositore ha la possibilità di definire una particolare tenzione su una o più traiettorie del suono. Le parabole caratteristica spaziale per ogni regione dello spettro assumono con la luce una colorazione e una trasparenza che della frequenza e può elaborare dinamicamente i modi accrescono la suggestione dell’ascolto. con cui vengono inviati i suoni all’ascoltatore. 7 Villa Borghese - Giardino del Lago 12 Settembre, ore 18.30 - 20.00 COLLOQUIO CON… DERRICK DE KERCKHOVE ore 21.00 ARPE ‘EOLIE’ AL GIARDINO DEL LAGO Installazione ed esecuzione di MARIO BERTONCINI Disegno e realizzazione delle arpe a cura dell’autore Elaborazioni elettroniche di Carlo Laurenzi A cura di MARIA GIOVANNA MUSSO sociologa dell’arte, docente all’Università di Roma “La Sapienza” CHANSON POUR INSTRUMENTS À VENT ISTANTANEE I, II, III (creazione assoluta per ArteScienza 2008, Teorico dell’intelligenza connettiva e delle psicotecnologie, Produzione CRM) erede del patrimonio teorico di Marshall McLuhan, Derrick De Kerckhove è direttore del Programma McLuhan di cultura e Compositore e musicista tra i più significativi dell'avanguardia tecnologia, professore del Dipartimento francese all’Università Italiana, sperimentatore dei confini e delle possibilità sonore di Toronto (Canada). degli oggetti, a partire dal 1962 inizia a ‘preparare’ strumenti Il Programma McLuhan è indirizzato alla comprensione di come acustici secondo tecniche inedite, spesso con l’impiego delle tecnologie influenzano e influenzeranno la società. l’elettronica dal vivo. La sue arpe, che ecciterà dal vivo, sono generatori sonori meccanico/elettronici basati sul fenomeno dei suoni eolici. ore 20.00 – 20.45 CHANSON POUR INSTRUMENTS À VENT per arpe e “gong eolici” SUONO SINTESI Composto nel 1974, il lavoro comprende un assemblage di generatori sonori meccano/elettronici basati sul fenomeno dei suoni eolici (una “scultura di suono”), amplificati elettronicamente ed eccitati in tempo reale sia dal fiato dell’unico esecuBruynèl è stato un pioniere della musica elettronica olandese. tore che da getti d’aria compressa di discreta potenza (fino a Innovatore e seguace di Varèse si è posto come obiettivo prin- 1.5 bar). cipale quello di “liberare il suono dallo strumento”, ciò che ha fatto in quarant’anni di attività creativa. “Vorrei ripetere qui ciò che ho dichiarato altrove, e cioè che la La sua fama è dovuta principalmente ai suoi lavori che combi- nozione di scultura di suono è soltanto un’immagine metaforica nano il suono strumentale all’elettronica dal vivo. relativa, riguardo alle altezze, al timbro, al modo d’attacco, al A dieci anni dalla sua scomparsa, ArteScienza presenta alcuni grado di limitazione imposta agli strumenti all’atto della costrutra i suoi lavori più significativi, realizzati presso lo Studio STEM zione di essi e non va quindi confusa con la descrizione d’una (divenuto successivamente Istituto di Sonologia) di Utrecht. installazione visiva o plastica propriamente detta.” Il compositore suggerisce per questo brano un ascolto privo di preconcetti formali o dialettici (ad es. quello connesso all’articolazione ritmica) e desidererebbe che l’ascoltatore concen- omaggio a TON BRUYNÈL 8 trasse piuttosto la propria attenzione sulle variazioni di colore ore 22.30 relative alla modulazione dei formanti armonici. GRANI DI SUONO La prima esecuzione del lavoro risale al 1974 ed è stata conPerformance di ELIO MARTUSCIELLO dotta dall’autore negli studi della RAI di Milano. ISTANTANEE I, II, III Il lavoro si basa su uno dei 20 generatori eolici di suono di VENTI (1982), costruiti secondo il principio dell’arpa ‘eolia’. Lo stesso oggetto, nelle tre fasi relative al titolo, rivela nel numero I l’azione del vento senza intervento umano; nel II serve all’unico esecutore per svolgere una “lettura” musicale dell’oggetto secondo tre diversi modi di eccitazione sonora (prima per mezzo del fiato, poi di tre piccoli ventilatori e infine di un impianto d’ aria compressa); nel III, che formalmente rappresenta la combinazione dei primi due, permette di studiare alcune minime variazioni digitali del ductus sonoro in tempo reale. Le durate delle tre Istantanee ed alcune caratteristiche degli eventi sonori in gioco sono in proporzione fra loro. “Risintetizzare grani di suono che eccedono la volontà. In sintesi questo fa il dispositivo che adopero. Si tratta di un dispositivo elettronico in cui la conoscenza e la volontà non possono che cercare una via praticabile all’interno di un flusso essenzialmente fondato sul caos e sulla logica della probabilità. In questo modo “vivo” tra i suoni che la macchina produce così come “penso” tra le parole che il mondo degli uomini dispiega. Una produzione la cui tecno-logica eccede il “senso” e si protende nella “dismisura”. Lo schema s’infrange e i poteri operano indisturbati. Immerso in questa sfera provo a nuotare… non è cosa impossibile. In parte è necessario fare resistenza e in parte è d’obbligo schivare. Concepisco così questo strumento… che mi concede molto. Con esso provo a sintonizzarmi e nella saturazione delle cose del mondo provo ad aprire una breccia che mi conceda un respiro.” ISTANTANEE II è stata commissionata dal CRM, nel 2006 in occasione delle celebrazioni del decennale della Federazione CEMAT. ISTANTANEE III è una versione per ArteScienza 2008, produzione CRM. 9 10 ore 18.30 COLLOQUIO CON… PAOLO DE BERNARDIS A cura di LORENZO SENO fisico, direttore scientifico del CRM Professore di Astrofisica e Cosmologia Osservativa presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Roma “La Sapienza”. I suoi campi di attività sono l’Astrofisica Sperimentale e la Cosmologia, ed in particolare lo studio della radiazione cosmica di fondo a microonde tramite esperimenti da pallone stratosferico. ore 20.00 - 20.45 IMMATERIALE E MULTIFONICO Opere di LAURA BIANCHINI STUDIO I SU FRAMMENTI DI MEMORIA (creazione per ArteScienza, prima assoluta) STUDIO I SU FRAMMENTI DI MEMORIA Il lavoro rappresenta un primo studio sui meccanismi della memoria e sulle deformazioni che si generano quando i tempi di integrazione delle diverse forme (memoria a breve, medio e lungo termine) divergono e una o più di queste predomina limitando la capacità creativa di attuare nuove significazioni della realtà osservata. LE RANE E’ un affresco sonoro realizzato con suoni concreti rielaborati al computer. La musica prende la sua struttura dal testo, e a sua volta stabilisce il tempo della narrazione. La voce è immersa in un ambiente acustico immaginario che riprende, amplificandole, le suggestioni emotive suscitate dalla campagna intorno a San Mauro, in cui il poeta ritorna dopo una lunga assenza e dopo travagliate vicende familiari. Costantemente in bilico tra sonorità elettroacustiche e suoni naturali, la dimensione sonora trasporta i testi pascoliani in un universo fuori dal tempo e dallo spazio, un microcosmo compiuto in sé, abitato da minimi suoni e cangianti colori che riescono a suscitare nel poeta forti emozioni interiori. Il testo, che è qui mantenuto nella sua integrità, fa parte di una delle più note raccolte di poesie di Pascoli, “Il ritorno a San Mauro”, paese natale del poeta, nel quale anche Luigi Ceccarelli, ben più tardi, ha trascorso la sua infanzia. LUIGI CECCARELLI LE RANE - Da “Quattro pezzi elettroacustici su RIFLESSIONI poesie di Giovanni Pascoli” “Riflessioni si basa sul mio personale approccio ai differenti Voce e scrittura vocale di Sonia Bergamasco significati che questa parola assume nei diversi contesti in cui essa viene utilizzata. Una serie di scelte di carattere estetico ANTONINO CHIARAMONTE sono quindi fondate sulla mia personale interpretazione, in RIFLESSIONI chiave musicale, delle molteplici implicazioni di carattere acuper suoni di flauto elaborati al computer (2006) stico, cognitivo, filosofico, psicologico e percettivo che derivano dall’osservazione del fenomeno fisico della riflessione, MAURO LANZA messo in relazione con alcuni dei processi mentali che si inBURGER TIME nescano nell’atto del “riflettere”. Le immagini sonore che ho OU LES TENTATIONS DE SAINT ANTOINE sviluppato nel corso del mio lavoro compositivo sono basate versione per soli suoni di sintesi su altre immagini: visive, metaforiche, psicoacustiche, forte(2001-2002, revisione 2008) 11 mente legate alla memoria ed al ricordo. La struttura intrinseca del brano è legata alla concezione della psicologia della Gestalt, ed in particolare ad uno dei suoi concetti fondanti: “Il tutto è più della somma delle parti”. Questa idea rappresenta il funzionamento di base non solo del processo percettivo, ma anche dei processi psichici in generale. Il tutto come unità significativa è rappresentato dalla parola tedesca “Gestalt”, che sta ad indicare una struttura, una configurazione, la particolare forma organizzativa delle parti individuali che questo tutto compongono.” Studio di realizzazione: AuraMaris Studio – Roma des ténèbres avec leurs ailes, quelques-uns portent des chapelets de doigts coupés, quelques-uns boivent du venin de serpent dans le creux de leurs mains ; ils ont des têtes de porc, de rhinocéros ou de crapaud, toutes sortes de figures inspirant de dégoût ou la terreur. Antoine (à part) : J’ai enduré cela, autrefois ! (…) (3) Chasing Chef Peter around a maze of platforms and ladders were three fast food enemies—Mr. Egg, Mr. Hot Dog and Mr. Pickle—who would stop at nothing to spoil the burger man’s lunch. The gigantic foodstuffs would wipe out one of Peter’s three lives on contact, forcing the man in the white uniform BURGER TIME OU LES TENTATIONS DE SAINT ANTOINE either to run away or to fight back with his pepper shaker (yes, BurgerTime was one of the most unusual games in early 80’s his pepper shaker). A nice fistful of pepper to the face would arcades, a sort of fast food nightmare. You controlled Peter temporarily stun Egg, Dog, or Pickle, but Peter only had a liPepper, head chef at a fast food joint (one of the few fast food mited supply, so they had to be used wisely. (1) joints with a head chef, apparently), who had to deal with a very curious dilemma: What if the food doesn’t want to be (…) tutte le frontiere che ancora separavano i mondi crollano eaten? (1) una dopo l’altra : dopo i corpi inorganici della natura, le cose fatte dalle mani dell’uomo diventano anch’esse creature vi(…) la visione prenderà il suo prodigioso avvio, in Bosh, Man- venti ed entrano nel campo nemico, e spiano, inseguono, atdyn, Huys, Met de Blès, Bruegel, e negli artisti che da questi taccano gli uomini che le hanno fabbricate. La rivolta è discendono, moltiplicando fantasie e mostruosità di diversis- generale. (2) sima provenienza. La rappresentazione del santo rompe con la tradizione agiografica: l’eremita è solo un pretesto, un cen- (…) Chef is sacrificed trying to “Earn Extra Peppers & Bonutro di attrazione attorno al quale si ricreano tutte le fantasma- ses, Claims Cones, Coffee and Fries”. His blood is spilled with gorie e le allucinazioni del mondo. Mai l’anacoreta aveva every horrible waving of his small green feet as the Dogs tear subito un simile attacco. Non si può non pensare alla leg- at him, their vapid yellow eyes staring ahead, void of any comgenda in cui Satana si solleva contro un dio. Per i loro ec- prehension. It is here that he undergoes the process of recessi, gli aspetti pittoreschi, le deformità, le Tentazioni surrection. (…) (4) occidentali hanno maggiore affinità con il carattere del testo di un Lalita-Vistara che con le narrazioni degli storiografi cristiani. Le Bouddha (2) Ayant vaincu le démon, j’ai passé douze ans à me nourrir exclusivement de parfums ; - et comme j’avais acquis les cinq Le Bouddha vertus ; le cinq facultés, le dix forces, les dix-huit substances, (…) La tentation du Diable me manquait. Je l’ai appelé. Ses et pénétré dans les quatre sphères du monde invisible, l’infils sont venus, -hideux, couverts d’écailles, nauséabonds, telligence fut à moi ! Je devins le Bouddha ! entrechoquant des armures et des os de mort. Quelques-uns (Tous les Dieux s’inclinent ; ceux qui ont plusieurs têtes les crachent des flammes par les naseaux, quelques-uns font baissent à la fois). (3) 12 Students of this philosophy, through concentrated and thou- ore 21.00 ghtful meditation, may attain the ultimate state of Burger Time, a subtle realization that life is not a spectator sport. Evil must be defeated in the process of divine creation and when you have all your burgers dressed and in row, neither Dog nor di NICOLA SANI Egg nor Pickle can harm you. (4) opera in tre parti per voce di basso solista e soundtrack digitale (creazione assoluta nella versione integrale) (1) www.yesterdayland.com/popopedia/shows/arcade/ag1022.p NICHOLAS ISHERWOOD voce di basso hp (2) Jurgis Baltrusaitis, « Le Moyen Âge fantastique. Anti- ANNA CLEMENTI, DIE MAULWERKER voci nella soundtrack LUTZ PAHL ingegnere del suono (Deutschlandradio) quités et exotismes dans l’art gothique » FOLKMAR HEIN direttore TU Studio Berlin (3) Gustave Flaubert, « La tentation de saint Antoine » (4) « The Church of Burger Time » Testi scelti e montati da NICOLA SANI (www.violetshivers.com/John/Burgertime/index.html) trume Co-Produzione Technische Universität, Elektronisches Studio, Berlin VOICES BEYOND THE EDGE Voices beyond the edge (1999) parte dalla ricerca di una nuova funzione drammaturgica della vocalità. Si suddivide in tre parti e un finale, ognuna delle quali attraversa una serie di tematiche che la caratterizzano. La successione dei testi non delinea un racconto definito, ma traccia delle tonalità, dei percorsi, che procedono per associazione o per contrapposizione lungo traiettorie del pensiero e della poesia dall’antichità fino al nostro tempo. È una meditazione interiore, una dedica personale al mondo intellettuale, culturale, musicale nel quale mi sono formato e che ha avuto un’importanza determinante per la formazione del mio linguaggio espressivo. Voices beyond the edge delinea questo percorso attraverso i suoni e i testi, facendo scaturire altri suoni e altri testi, una polifonia di avvenimenti che si sviluppano in un territorio di sintesi fra suono e poesia. Nella prima parte una serie di frammenti ruotano attorno all’idea della formazione dell’individuo e alla necessità di rompere i vincoli del sapere imposti dal potere. Nella seconda parte si sviluppa l’idea del naufragio della storia e della ricerca dell’utopia come luogo (anche sonoro) di riscatto 13 da cui ricostruire la personalità dell’uomo e sviluppare il suo libero pensiero. Nella terza parte l’argomento della presa di coscienza dell’individuo nella società e la consapevolezza del suo potenziale antagonista si unisce al sentimento di nostalgia per la perdita definitiva della condizione ideale e per l’impossibilità di uscire dallo stato di solitudine ed isolamento. menti timbrici e dinamici tra le parti, grazie alle tecnologie messe a disposizione dall’Elektronisches Studio della Technische Universität di Berlino. Voices beyond the edge è dedicata al compositore italiano Luigi Nono, scomparso a Venezia l’8 Maggio del 1990. è edita dalla Edizioni Suvini-Zerboni, Milano. L’elaborazione della voce, il suo risuonare nello spazio, il suo trasformarsi nel tempo, è l’elemento centrale di questa composizione, dove avvengono due operazioni intrecciate: la continua contaminazione di materiali sonori e poetici, che viene effettuata attraverso il montaggio, l’elaborazione e la sovrapposizione dei testi nella dimensione spazio-temporale e la creazione di uno sviluppo drammaturgico attraverso il quale si articola l’azione sonora. ore 22.30 -23.30 EDUARDO POLONIO MATIÈRE ESPACE TEMPS * Il senso di questa composizione, di questo viaggio attraverso diverse forme e aspetti della vocalità “espansa” è quello di poter esplorare profondamente il rapporto fra suono e dimensione poetica, drammaturgica. Una musica che è anche testimonianza, azione, meditazione, pensiero, ricerca. È una navigazione attraverso le forme della nuova vocalità, proiettata nello spazio ed esplorata attraverso le tecniche digitali. Questo progetto si inserisce nella mia ricerca sulle “periferie del suono” e sulle molteplici possibilità di relazione fra testo poetico, drammaturgia teatrale, suono ed elaborazione elettroacustica nello spazio, verso nuove forme di comunicazione sonora. I testi sono tratti da un ampio arco di scritture, dalla poesia, alla cronaca, alla storia e alla narrativa. Organizzati a loro volta in tre parti e un Finale, formano un mosaico di continui riferimenti e rimandi tra loro intrecciati, collegati tra loro dalla voce di basso utilizzata come elemento solista. SUK-JUN KIM KOTMUN * PIERRE BOESWILLWALD LE PIANO JOUE, LA CARAVANE PASSE * In questo “drammaturgia concertata” di voci, lo spazio assume un’importanza fondamentale. Il materiale sonoro viene proiettato nello spazio, utilizzando l’ambiente come uno dei parametri strutturali della composizione. Non si tratta di una “spazializzazione”, quanto di una composizione “nello spazio”, organizzata nell’ambiente con uno specifico lavoro di movi- 14 LIBERA ENERGIA Opere premiate al Concorso internazionale di Bourges, organizzato dal Centro IMEB *Prima esecuzione in Italia MATIÈRE ESPACE TEMPS Per Newton lo spazio era assoluto. Mach, due secoli più tardi, fu il primo a mettere in dubbio questa affermazione. Einstein unirà lo spazio e il tempo. Perché cominciare la presentazione di un progetto di composizione musicale ricorrendo a dei concetti che appartengono al dominio della conoscenza scientifica e della fisica? Quando comincio una nuova opera mi domando sempre ciò che mi può spingere a creare dei suoni. Il mio universo di compositore ruota attorno ai suoni ed è dunque fuori discussione che il suono è la materia di cui mi devo servire. La mia riflessione è piuttosto relativa al perché scegliere concretamente quei suoni. Tutti sanno che il lavoro nella musica elettroacustica presenta un’attrattiva supplementare, poiché i suoni, al contrario di quelli della musica strumentale, non esistono dal principio; bisogna crearli, inventarli (generarli). E se li si costruisce, se si da forma ad una nuova esistenza sonora, perché quei suoni e non altri? Per tornare al punto di partenza, tutto si produce – in noi come nella musica – all’incrocio di questi concetti fisici: materia, spazio e tempo, a prescindere dal fatto che essi siano relativi, assoluti o addirittura non esistano. La mia preoccupazione iniziale parte dalla considerazione della materia musicale e della sua situazione nello spazio e il tempo. Mi si obietterà che questo è il lavoro di ogni compositore. Diciamo allora che io mi propongo di andare un po’ più lontano. Nel creare i miei materiali c’è una riflessione profonda che mi si presenta: come vogliono essi attraversare lo spazio, comportarsi allo scorrere del tempo e soprattutto come i tre parametri si andranno a sovrapporre? Perché questa materia, dotata di certe caratteristiche spazio-temporali, si produce in un certo momento e in un luogo determinato, in che modo si comporta, come si localizza e muove attraverso questo continuum? Il resto è già noto: generazione del materiale sonoro per mezzo delle procedure abituali, processo e costruzione architettonica dell’opera attraverso mezzi pertinenti. Questa opera è stata commissionata dallo Stato Francese. LE PIANO JOUE, LA CARAVANE PASSE Fra gli strumenti musicali che sono stati oggetto di brevetto il pianoforte è senza dubbio il più abusato. Ultimo stadio dello strumentario classico occidentale, il piano non si muove più da tempo. Congelato nella sua veste di lacca scintillante osserva la musica cambiare senza scomporsi. Pertanto, trainato senza considerazione fuori dai saloni e dalle belle sale da concerto, lo si ritrova nei balli di quartieri, sotto gli schermi del cinema, nei piccoli club di jazz o nelle scuole di tango. Degli onorevoli compositori contemporanei se ne prendono gioco e lo riempiono di chincaglierie. Alcuni giovani pianisti lo scuotono con i loro vigorosi cluster e gli fanno sputare suoni vergognosi, ma il piano resta piano fino alla fine dei tocchi. E’ sicuro del proprio essere perenne e non sta attento all’elettricità… Pertanto verrà un giorno in cui, come il liuto o il trombone antico, il piano sarà relegato nell’armadio degli strumenti fuori tempo! Quale strumento sarà il signore di domani? Probabilmente un trucco elettroacustico! Questo pezzo è un’allegoria in cui il piano si batte contro il resto dei suoni … Vinca il migliore! Commissione dello Stato in Regione nel 2000, realizzato negli studi dell’IMEB. KOTMUN Il titolo "Kotmun" è una parola coreana che significa "la porta dei fiori". In corea decorare le porte con dei disegni floreali o fiori scolpiti di legno non era solamente un abbellimento; si trattava di una pratica abituale per attirare i buoni spiriti nelle case o chi voleva viverci. Molto traspare da queste porte - il desiderio di raggiungere un altro spazio. A volte si trova qualcuno a fissare le porte, i loro fiori e colori. Si dimentica perché le sta guardando e cosa ricerca al di là. Egli è alla frontiera dell'indefinibile, incantato da una squisita bellezza. Con "Kotmun" il compositore spera di leggere a voce alta questo momento della coscienza. Con l'aiuto di elementi poetici registrati e con le strutture tematiche della musica, il compositore tende a creare un disagio, ma anche l'esperienza magica di questa frontiera. 15 16 Opificio Telecom Italia Spazio contemporaneo 21 Settembre, ore 18.30 – 20 COLLOQUIO CON… BERNARD STIEGLER Psycopouvoir et noopolitique. La captation de l’attention (Psicopotere e noopolitica. La captazione dell’attenzione). A cura di MARIA GIOVANNA MUSSO L’attenzione oggi è sempre più captata, canalizzata e sistematicamente sfruttata per intensificare il “consumerismo” al punto che essa si trova gravemente minacciata, come dimostrano ad esempio i recenti studi condotti sulle patologie dell’attenzione (attention deficit disorder) negli Stati Uniti. Nel corso del colloquio verrà trattato il problema delle logiche e dei limiti dello psicopotere, che tende ad esprimersi con lo sviluppo del marketing del XX secolo. Inoltre verrà presentato il progetto di una noopolitica (di una politica della mente) che dovrebbe divenire il fulcro di un progetto politico europeo dal momento che l’ecologia planetaria implica un reinvestimento sistematico della sfera politica in ciò che Kant chiamava “la sfera adulta”, condizione preliminare di ogni assunzione di responsabilità. 17 18 Palladium 18 Ottobre ore 18.30 COLLOQUIO CON… SALVATORE SCIARRINO A cura di ENZO RESTAGNO musicologo Si vanta di essere nato libero e non in una scuola di musica. Ha cominciato a comporre dodicenne, da autodidatta; primo concerto pubblico, 1962. Ma Sciarrino considera apprendistato acerbo i lavori anteriori al 1966, perché è allora che si rivela il suo stile personale. C’è qualcosa di veramente particolare che caratterizza questa musica: essa induce un diverso modo di ascoltare, un’emozionante presa di coscienza della realtà e di sé… Palladium 18 Ottobre ore 20.30 e ore 22 In coproduzione con Romaeuropa Festival 2008 In collaborazione con i Conservatori di L’Aquila, Roma, Frosinone, Latina, Foggia, Rodi, Campobasso, Mantova, Milano e l’Accademia Italiana del Flauto - Corsi Musicali. STUDI PER L’INTONAZIONE DEL MARE di SALVATORE SCIARRINO con voce, 4 flauti solisti, 4 sax solisti, percussione, orchestra di cento flauti, orchestra di cento sax direttore: MARCO ANGIUS solisti: DANIEL GLOGER controtenore; JONATHAN FARALLI percussioni; MARIO CAROLI primo flauto; KEIKO MURAKAMI, MATTEO CESARI, CHRISSY DIMITRIOU flauti; Lost Cloud Quartet: MARCO BONTEMPO, LEONARDO SBAFFI, GIANLUCA PUGNALONI, MARCO PIAZZI sax. coordinatrice masse: ROBERTA GOTTARDI assistenti musicali: ALESSIO GABRIELE, MASSIMILIANO CERIONI. orchestra di flauti: Loredana Arcaro; Alessandro Avallone; Lucia Barbetti; Laura Bellini; TommasoBisiak; Edi Bodecchi; Vincenzo Borrello; Arianna Bramani; Livia Brunelli; Flaminia Cacciafesta; Tiziana Caponi; Simona Carbone; Egidia Casciano; Edoardo Casu; Federica Cecotti; Federica Chiara; Alessandro Cilona; Roberto Cilona ; Esther Corsi; Livia Cosentino; Marijana Cukeric; Elena D'Alò; Alessandra De Santis; Laura De Santis; Cecilia De Vita; Veronica Di Niro; Ludovico D'Ignazio; Matteo Esposito; Alessandra Facchiano; Maria Fattapposta; Kim Ga Yean; Lorenzo Gabriele; Eugenio Galassetti; Francesca Galassetti; Mattia Giandonato; Luca Giordano; Matteo Grimaldi; Valerio Tannini; Silvia La Rocca; Valentina Licastro; Emanuela Lilli; Jessica Lorenzo; Silvia Lupino; Massimiliano Mancini; Giacomo Martarelli; Valeria Minicilli; Marianna Mirarci; Sara Natalizi; Chiara Pacifico; Maria Augusta Panunzi ; Carlotta Paolacci ; Erica Parente; Annachiara Pedinino; William Persichilli; Athena Picarelli; Claudia Pochini; Francesco Polletta; Adele Posani; Tommaso Pratola; Sebastian Prieto-Silva; Cecilia Quondamstefano; Carlotta Raponi; Zo Narindra Razafimanantsoa; Camilla Refice; Francesca Rinaldi; Francesca Ruffini; Daniel Ruzzier; Francesca Salandri; Ludovica Salvi; Giorgia Santoro; Laura Schultiz; Mariella Spinosa; Federica Talia; Tiziano Deodori; Annalisa Tiberti; Francesca Timperi; Giulia Tucci; Marta Visentin; Claudia Vittoriani; Teresa Zeppetella; Chiara Zuccarini. orchestra di sassofoni: Elisabetta Accorsi; Giulia Amatruda; Antonio Augello; Roberto Aversano; Giuseppe Bartolo; Pietro Bartolo; Marina Bartucca; Stefania Bentivoglio; Ivan Bernardini; Stefani Bifaro; Enrica Birsa; Roberto Boccardi; Loredana Calò; Cristiano Carrano; Andrea Ceccagnoli; Luca Chiodi; Laura Chittolina; Davide Crespi; Antonello D’Aloia; Vincenzo Dandone; Antonio Pio D'Avolio; Gino Del Vescovo; Andrea Di Cello; Pasquale Di Domenico; Alberto Di Priolo; Steven Di Salvatore; Vitalba Duni Plasmati; Giacomo Eramo; Pascal Ferraro; Luca Fidanza; Francesco Finizio; Crescenzo Luca Fronzuto; Marco Gaiga; Dino Gentile; Valerio Gianferro; Cristina Guadagnino; Danilo Guido; Leone Badavi; Alessandro Inglese; Fiorella Isola; Raffaella Lo basso; Nicola Luppoli; Viviana Marconi; Emanuele Melisurgo; Paolino Michele; Alex Migliorini; Flavio Minatta; Sara Morettin; Alberto Napoletano; Samuele Nimis; Daniele Onori; Laura Orrico; Marco Pace; Francesco Pafundi; Ennio Palmacci; Francesco Panebianco; Nicolò Pantaleo; Davide Pantani; Stefano Papa; Nicola Pellegrini; Valentina Persenico; Emma Nicol Pigato, Matteo Ragazzetti; Giuseppe Ricciardo; Anna Righetto; Marco Rizzi; Gaetano Rosselli; Angelo Rotondaro; Gabriele Sabatini; Vincenzo Salituri; Simone Sardella; Marco Serena; Daniele Tarticchio; Davide Tramano; Tricarico Tommaso; Laura Venditti; Limosani Vincenzo; Andrea Vitale; Tommaso Vivaldi; Camilla Volpone; Gianluca Zanello; Nevio Zaninotto; Alessandra Zanon; Gabriele Zardo; Marco Zerbini. 19 Una città scintillante brucia i nostri occhi quando passiamo il ponte con te faccia oscura. Insieme abbiamo corso sotto un milione di strade le violente strade della notte. Vieni da me fratello nelle veglie della notte vieni come sempre sei venuto traverso piazze e strade diceva: chi mi dà una pietra avrà una ricompensa chi mi dà due pietre avrà due ricompense chi mi dà tre pietre avrà altrettante ricompense i giorni si curvano come un’ombra per udire il sospiro degli incatenati sciogliere i figli degli uccisi chi mi dà una pietra avrà una ricompensa chi mi dà due pietre avrà due ricompense chi mi dà tre pietre avrà altrettante ricompense. Non ricorreva al linguaggio della sapienza (da Thomas Wolfe, Leggenda dei tre compagni, Pistis Sophia) Questo progetto sorprendente fu in origine sollecitato dal Sacro Convento di Assisi, nel confluire di due circostanze allora imminenti: l’inaugurazione della Basilica Superiore dopo i crolli del terremoto del 1997, il Giubileo del 2000. Il progetto, oggi riscattato da ogni occasione celebrativa, può mostrare con maggior forza le tematiche del suo canto: il viaggio come metafora esistenziale individuale e collettiva, il tema della solidarietà (che troppo sta divenendo estraneo alla nostra società). Con tali momenti si integrano, a mo’ di ritornello, le parole di San Francesco, alla ricerca di pietre per restaurare la sua chiesa. La composizione è basata sull’infinito rispondersi tra piccolo e grande. V’è certo un lato spettacolare, offerto dal numero degli esecutori. Ma esso diviene secondario dinanzi al fiorire della musica 20 o all’incanto dei giganteschi fenomeni acustici naturali quali si ottengono dal moltiplicarsi di minuscoli suoni. Pensare al fiume, al canto degli uccelli, ai grilli, al vocìo di un mercato, al traffico, alla pioggia, al fiume. Alle orecchie di chi apre la propria coscienza, il deserto si popola: sono le voci del silenzio intelligente. Tutto è intonato, anche ciò che appare troppo vasto e indistinto. Come si intona il mare? Partiremo da un’onda. Durante una calma giornata, tra azzurro e sole, sediamoci dinanzi a una pozzanghera. Sì, un’umile pozzanghera dove l’invisibile moto dell’aria, il vento, sta iniziando il suo lavoro. Comincia un’impercettibile deformazione del riflesso. Una lieve vibrazione si propaga all’immagine, ed ecco nascere minuscole onde: si moltiplicano, tornano indietro, scompaiono. Per subito rinascere. Venti selvaggi. Onde smisurate. Mostruose caverne di spuma. La loro furia si racconta a distanza. Terribile cosa starvi dentro o avere dentro di sé il mare. Una tempesta si compone di infiniti tratti di vento. V’è un punto ideale da cui ascoltare? Il vento comunica il messaggio del sole al mare, il mare a sua volta lo trasmette attraverso le onde. Esse sono una forma di comunicazione tra la superficie e il mondo dell’abisso. Ogni cosa è onda: i ricordi, il tempo, l’energia, il battito del nostro sangue. Quanto al mare, il fenomeno rotatorio e insistente delle onde, si intona dunque alla musica delle sfere? Impulsi, lame di suono, oggetti che s’infrangono. Parole affogate, squarci spigolosi, skyline urbano. Inferno notturno, contrapposto a un momento più lirico, anch’esso notturno, memore ancora degli antichi salmi. Spazio risonante, onde senza movimento, pochi eventi “accadono”. L’orizzonte sospeso dei flauti trascolora lentamente in un battito appena percepibile, quando comincia a piovere. Piovere? Sì, ascoltate, le gronde non riescono più a tenere l’acqua: l’incantesimo è compiuto. Durante la prima esecuzione, nell’afa pesante dell’estate, il pubblico alzava gli occhi verso le finestre, verso l’inaspettata frescura immaginaria. Come è possibile una tale memorabile suggestione? La mia musica fa ascoltare la realtà in un modo nuovo. L’universo dei suoni è concepito come fosse vivente e non come un’insieme precostituito di dati. L’ecologia dell’ascolto porta dunque i suoi frutti, ecco un esempio lampante di musica ambientalista. Ma a che serve questa pioggia? Serve a presentare un’inedita immagine di San Francesco: sue le parole del canto, ci pare di sentirlo sguazzare in mezzo alle pozzanghere, folle e felice. Salvatore Sciarrino Si ringraziano i Maestri: Rocco Abate, Franz Albanese, Antonio Amenduni, Leonardo Angeloni, Fabio Bacelle, Francesco Baldi, Giuseppe Berardini, Daniele Berdini, Massimo Bettazzi, Maurizio Bignardelli, Marco Bontempo, Felice Campaniello, Daniele Caporaso, Cristiano Carrano, Maurizio Carrettin; Marzio Colasanti, Diego Collino, Eugenio Colombo, Daniele Comoglio, Marianne Eckstein, Renata Ferri, Enzo Filippetti, Giuseppe Gallano, Gabriele Gallotta, Deborah Kruzansky; Francesco Leonardi, Bruno Paolo Lombardi, Catia Longo, Mario Marzi, Laurent Masi, Giampio Mastrangelo, Giuseppe Mossuto, Susanna Persichilli, Gianluca Petrucci, Gianluca Pugnaloni, Pietro Romano, Paolo Rossi, Francesco Russi; Alfredo Santoloci, Leonardo Sbaffi, Gaetano Schiavone, Edda Silvestri; Gabriele Simplicino, Michele Spadoni, Giovanni Tardino; Luigi Tufano; Simona Valsecchi, Silvia Vergatini. 21 22 45 Museo Carlo Bilotti 13 -18 Ottobre 2008 dalle ore 14:30 alle 16:30 e dalle ore 16:30 alle ore 18:45 SATURAZIONI DELLO SPAZIO PERCETTIVO Masterclass interdisciplinare a cura di MARCO GIORDANO La masterclass è rivolta a compositori, ricercatori, studenti di conservatorio e universitari. Le lezioni trattano la composizione del suono, dello spazio e della luce nell’aspetto artistico e scientifico e le loro applicazioni nella creazione artistica e saranno tenute da esperti nelle varie discipline. La masterclass, come il titolo suggerisce, intende essere un approfondimento di alcune tendenze dell’arte, dell’architettura e della scienza contemporanee volte a sfidare i limiti della percezione umana. I seminari sono tenuti da docenti internazionali. Per la partecipazione alla masterclass viene riconosciuto 1 credito formativo agli studenti di Conservatorio. AREE TEMATICHE - Lo spazio percettivo e rappresentazione multidimensionale - Distruzione e formazione dell’attenzione - Saturazione delle memorie - Sistemi artificiali e modelli percettivi - Interfacce gestuali per il controllo dello spazio performativo - La percezione dello spazio nei domini collegati della vista e dell’udito 24 Regolamento Le domande di iscrizione alla Masterclass interdisciplinare “Saturazioni dello spazio percettivo” dovranno pervenire entro il giorno 15/10/2008 insieme alla quota di partecipazione da versare al CRM–Centro Ricerche Musicali, via Lamarmora 18 00185 Roma a mezzo vaglia postale o assegno bancario. Alla Masterclass potranno accedere studenti dei corsi superiori di conservatorio, studenti universitari, professionisti provenienti da aree culturali limitrofe nel dominio della musica, delle arti visive, della luce, dell’architettura. La Masterclass ha durata di 6 giorni, ogni giornata di studio è composta da 4 ore di lezione. Numero di partecipanti ammessi: 50. In caso di rinuncia la quota di partecipazione viene rimborsata nella misura dell’80%. Eventuali cambiamenti, derivanti da cause di forza maggiore, verranno segnalati in tempo utile. Per ogni controversia è competente il Foro di Roma. 25 AUTORI MARIO BERTONCINI Compositore, pianista, musicista costruttore, ha compiuto studi classici e musicali a Roma. Nel 1960 visita i Ferienkürse di Darmstadt (seminari di Bruno Maderna) e nel 1962 si reca in Olanda dove, presso il C.E.M., segue i corsi di Musica elettronica tenuti da Gottfried Michael Koenig. Svolge attività pianistica concertistica dal 1956 alternando musiche del repertorio classico alle proprie installazioni sonore. Ottenuto il premio “N. d’Atri” e il premio della Fondation europeènne de la Culture per Quodlibet, dal 1962 “prepara” sperimentalmente strumenti acustici secondo tecniche inedite, con o senza l’impiego dell’elettronica dal vivo; dal 1965 al 1972 partecipa all’attività del Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza e per tre anni dirige l’omonima associazione. Dal 1973 al 1975 è a Berlino in qualità di “artist in residence” del D.A.A.D., qui progetta e costruisce oggetti sonori basati sul principio dei suoni eolici. Nel 1997 ottiene una Borsa di lavoro per lo Studio elettroacustico della Fondazione Heinrich Strobel di Baden Baden. Ha insegnato presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro, la McGill University di Montréal, Canada, e la Universität der Künste di Berlino. Ha realizzato un corso sperimentale di composizione fondando il gruppo Mud; ha tenuto parallelamente seminari e cicli di conferenze/concerto in vari paesi del mondo. Negli anni sessanta si avvicina al teatro musicale con una serie di lavori cui dà il nome di “Teatro della Realtà”. Brevetta nel 1986, il “Choreophon” e, nello stesso anno, fonda il gruppo Vie insieme alla danzatrice Schaak ed il regista Capanna. Nel 1992/93 costruisce e brevetta col nome di “Stabdämpfer” un dispositivo atto a modificare la sonorità degli strumenti ad arco. A partire dal 1976 scrive saggi in forma dialogica ispirata dal dialogo platonico classico; dal 1978 inizia l’attività poetica: circa quattrocentocinquanta sonetti in dialetto romanesco, di cui nel ‘90 pubblica una scelta presso la Äolus Verlag di Berlino. Ha collaborato alla realizzazione di sistemi elettronici per la composizione musicale (prima analogici, poi digitali), inclusa la costruzione nel 1983 di uno dei primi computer italiani per la sintesi del suono in tempo reale, Fly10, progettato dal compositore Michelangelo Lupone. La sua produzione musicale include lavori strumentali ed elettronici, eseguiti in festival e rassegne internazionali. Per diversi anni ha lavorato sul rapporto testo/musica e sulla fiaba musicale, realizzando diversi lavori radiofonici (produzioni per la RAI, Radio Vaticana) e opere di teatro musicale da camera (commissioni Hessischer Rundfunk Francoforte, Fondazione La Fenice, Teatro Sociale di Rovigo, Goethe Institut Rom). Ha diretto l’Associazione Musica Verticale (1988/92). Nel 1988, con Lupone, ha fondato il CRM - Centro Ricerche Musicali di Roma, del quale è attualmente co-direttore. PIERRE BOESWILLWALD Nato nel 1934. Persegue una formazione eclettica di ingegnere, d’arti plastiche e teatrale. Nel 1953 scopre lo studio della Facoltà di lettere della Sorbona dove incontra tra gli altri Roland Barthes, Pierre Jean Jouve, Montherlant e André Almuro. Da allora si dedica definitivamente alla creazione sonora. Frequenta il club d’essai della radio dove incontra Pierre Schaeffer. È nel teatro che trova il suo principale terreno d’esperienza artistica ed è per il teatro che inizia le sue prime ricerche sul suono registrato. Nel corso degli anni seguenti realizza circa 300 “pezzi per nastro”, firma numerosi spettacoli elettroacustici (teatralizzazione del suono) e comincia a lavorare come assistente di Varèse e Xenakis. Dal 1968 al 1972 si dedica esclusivamente all’ambito musicale frequentando la classe di musica fondamentale di Pierre Schaeffer al CNSM di Parigi e al GRM. Membro dell’Audio Engineering Society di New York, fa parte dell’Accademia Internazionale di Musica Elettroacustica di Bourges ed è membro del Collège des Compositeurs dell’IMEB. Ha inoltre fondato le classi di musica elettroacustica nei conservatori di Evry, di Plessis Robinson e di Bourges. LAURA BIANCHINI Nata a Trevi nel Lazio, 1954. Studi di Composizione e Musica PETER BOSCH – SIMONE SIMONS Peter Bosch (1958) ha studiato Psicologia all’Università di LeiElettronica al conservatorio di L’Aquila. 26 den e Amsterdam (1976-'83) e Sonologia al Conservatorio Reale dell’Aia (1986-'87). Simone Simons (1961) ha studiato al Dipartimento audiovisivo dell’Accademia d’Arte Gerrit Rietveld di Amsterdam (1980-'85). Bosch & Simons si concentrano sullo sviluppo di "macchine musicali" che, in equilibrio tra ordine e caos, possiedono alcuni poteri creativi. Tra i riconoscimenti, ricordiamo il Golden Nica nel 1998 per il loro lavoro "Krachtgever" nella sezione di Computer Music del premio Ars Electronica, Linz. Il loro lavoro è stato esposto in numerosi festival come Ultima Contemporary Music Festival, Oslo, (1995, 1999, 2000, 2004). Dal 1997 lavorano e vivono a Valencia, Spagna. TON BRUYNÈL Nato nel 1934, scomparso nel 1998. Pioniere della musica elettronica olandese. Ha condotto la sua vita con determinazione e senza compromessi, rifiutando persino di sottoporsi ad un’operazione chirurgica che gli avrebbe salvato la vita, per seguire un suo lavoro per orchestra. Ha composto lavori per strumento ed elettronica dal vivo e per supporto magnetico lavorando presso lo Studio Philips di Eindhoven (dove Varèse ha realizzato il suo Poème Electronique), e successivamente presso lo STEM di Utrech, divenuto poi Istituto di Sonologia. LUIGI CECCARELLI Fin dagli anni '70 compone musica elettroacustica. Le sue opere sono state eseguite in tutto il mondo ed hanno ottenuto premi internazionali da varie istituzioni (IMEB di Bourges, Ars Elettronica di Linz, televisione Ungherese, premio canadese Opus) partecipando inoltre a varie edizioni dell’International Computer Music Conference. Negli ultimi anni si è dedicato al teatro musicale realizzando spettacoli con il Teatro delle Albe, Fanny & Alexander e con il danzatore Francesco Scavetta. Per questi lavori ha ricevuto il Premio UBU 2002, assegnato per la prima volta ad un musicista, il premio del Bitef Festival di Belgrado e del Mess Festival di Sarajevo. Ha inoltre realizzato varie opere radiofoniche prodotte da Rai RadioTre con testi di Stefeno Benni, Valerio Ma- grelli ed Elias Canetti. Dal 1979 è titolare della cattedra di Musica elettronica presso il Conservatorio di Perugia. È tra i soci fondatori di Edison Studio. ANTONINO CHIARAMONTE Diplomato in Flauto traverso presso il conservatorio “S. Cecilia” di Roma, si è perfezionato nella prassi esecutiva della musica da camera del ‘900 in Italia e Spagna. Ha studiato Composizione con Mauro Cardi, interessandosi in seguito alla musica elettronica, alla ricerca nel campo delle interazioni tra musica ed immagine e all'approfondimento di temi e problemi metalinguistici del linguaggio musicale, considerato anche come forma di comunicazione profonda. Diplomato in Musica Elettronica con il massimo dei voti presso il Conservatorio di Perugia con Luigi Ceccarelli. Il suo brano Envoys è stato finalista nell’“European competition for live-electronic music projects” indetto dall'ECPNM (European Conference of Promoters of New Music), ospitato dall'International Gaudeamus Music Week 2007 e recentemente selezionato dall’ICMC (International Computer Music Conference) 2008 - Belfast. Il suo brano Riflessioni ha vinto il 34° Concorso Internazionale di Musica Elettroacustica di Bourges (2007), nella sezione Trivium 1a categoria (opera d’estetica formale), ed è stato selezionato nell’ambito della 3a edizione della Call indetta dalla Federazione CEMAT (Centri Musicali Attrezzati) per la produzione di CD di opere elettroacustiche. PAOLO DE BERNARDIS Nato a Firenze nel 1959, laureato in Fisica nel 1982 presso l’Università di Roma La Sapienza (summa cum laude)dove, dal 2004, è professore Ordinario (corsi di Laboratorio di Astrofisica e di Cosmologia). I campi di attività sono l’Astrofisica Sperimentale e la Cosmologia, in particolare lo studio della radiazione cosmica di fondo a microonde tramite esperimenti da pallone stratosferico. Uno tra i molti riconoscimenti: il Premio Balzan della Fondazione Balzan, insieme ad Andrew Lange, nel 2006 per l'Astronomia e l'Astrofisica osservative. È stato membro di tre spedizioni del Programma Nazionale di 27 Ricerche in Antartide, nell' ambito dei programmi OASI e BOOMERanG, dell’ Astronomy Working Group dell’ Agenzia Spaziale Europea (2002-2004), coordinatore dello “Studio su Tematiche e Modelli in Cosmologia e Fisica Fondamentale dallo Spazio” dell’ Agenzia Spaziale Italiana (2003-2004), referee delle riviste internazionali The Astrophysical Journal, Astronomy and Astrophysics, Nature. Autore o co-autore di più di 100 articoli su riviste internazionali con referee e di oltre 100 articoli su atti di congressi o di scuole o riviste senza peer review, è uno degli editori delle riviste internazionali Journal of Cosmology and Astroparticle Physics e Memorie della Società Astronomica Italiana. stitut International de Musique de Bourges/IMEB, ha ottenuto un dottorato presso l'Università della Florida con Paul Koonce e James Paul Sain. Premi e menzioni nei concorsi di Bourges, Bruxelles, ASCAP/SEAMUS e Musica Viva di Lisbona. MAURO LANZA Nato a Venezia nel 1975. Terminati gli studi di Pianoforte e di Armonia e contrappunto presso il conservatorio B. Marcello, è selezionato dal comité de lecture dell’Ensemble Intercontemporain e dell’Ircam per partecipare al «Corso di composizione e di informatica musicale» nell’A.A. 1998-99. In seguito, lavora presso il medesimo istituto in qualità di «compositore in ricerca» e di insegnante, attivo soprattutto nel campo della sintesi per modelli fisici e della composizione assistita. Le sue musiche sono state eseguite nelle stagioni concertistiche dell’Ircam, del festival Présences (Radio France), della Biennale di Venezia e in innumerevoli altre, in stretta collaborazione con interpreti di prestigio internazionale. L’Ircam e il festival Archipel di Ginevra gli hanno consacrato nel 2002 e nel 2004 tre concerti monografici. Nel 2005 ha composto la musica originale per il balletto «Le songe de Médée» di Angelin Preljocaj, commissione dell’Opera di Parigi e dell’Ircam. È stato professore invitato di composizione alla McGill university (Montréal) nel 2004-2005. Dal 2004 insegna «composizione assistita all’elaboratore» nell’ambito del corso di musica e nuove tecnologie presso il conservatorio di Cuneo. Ricordi BMG è il suo editore dal 2004. È stato residente presso il Civitella Ranieri Center nel giugno/luglio 2006 e sarà ospite dell’accademia di Francia a Roma presso la Villa Medici fino all’ottobre 2008. DERRICK DE KERCKHOVE Nato a Wanze Belgio nel 1944, naturalizzato Canadese. Sociologo, teorico dell’intelligenza connettiva e delle psicotecnologie, erede del patrimonio teorico di Marshall McLuhan è direttore del Programma McLuhan in Cultura e Tecnologia e Professore Universitario nel Dipartimento di lingua francese all'Università di Toronto. Attualmente è docente presso la Facoltà di Sociologia dell'Università Federico II di Napoli dove è titolare degli insegnamenti di "Metodi e analisi delle fonti in rete", "Sociologia della cultura digitale" e di "Sociologia dell’arte digitale". Promuove una nuova forma di espressione artistica, che unisce le arti, l’ingegneria e le nuove tecnologie di telecomunicazione. Consulente dei media e delle iniziative culturali, ha partecipato alla preparazione e all’ideazione del padiglione di Ontario all’Expo ‘92 di Siviglia (Spagna), all’esposizione Canada in Space e al Centro di trasmissione della Canadian Broadcasting Company. È stato membro della commissione incaricata della progettazione di una politica culturale per la comunità francofona in Ontario e del Comitato governativo di Ontario sulla strategia di telecomunicazioni. MICHELANGELO LUPONE Nato a Solopaca nel1953. Compositore eclettico, ricercatore SUK-JUN KIM sin dal 1983 si è dedicato alla progettazione di sistemi, digitali Ha studiato Teologia all'Università Yonsei, Corea del Sud e In- innovativi destinati alla produzione di opere musicali (computer gegneria del suono presso l'Istitute of Audio and Recording Te- Fly 10 e Fly 30). chnology in Ontario. Ha ottenuto il master in Tecnologia La sua attività artistica comprende anche la coreutica e la inmusicale presso la Northwestern University. termedialità; le opere prodotte con artisti visivi e coreografi Dopo un anno di studio al CCMIX e una commissione dell'In- come Momo, Pistoletto, Uecker, Moricone, Galizia, Paladino, 28 hanno segnato un percorso di teatro musicale che sempre più si è rivolto all'uso integrato dell'ambiente di ascolto (Installazioni sonore d’arte e Teatro dell'ascolto), dando origine alle grandi installazioni sonore d’arte basate su tecnologie d’invenzione (Tubi sonori, Planofoni®, Olofoni, Guide d'onda, Risonatori, Schermi riflettenti) e a strumenti di liuteria extra-ordinaria (Feed-drum). Per la composizione e la ricerca musicale ha ricevuto riconoscimenti dall'Accademia delle Scienze di Budapest e dalla Japan Foundation, incarichi di consulenza dalla Texas Instruments, dal Centro Ricerche Fiat, commissioni da Tanzhaus di Duesseldorf, Maggio Musicale Fiorentino, Kyoto Philarmonic Orchestra, Accademia Filarmonica Romana, Grame di Lione, IMEB di Bourges, INA-GRM di Parigi, Alto Calore di Solopaca. Dal 2006 collabora con la Soprintendenza ai Beni Archeologici di Pompei e la Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma alla realizzazione di iniziative culturali artistiche e scientifiche e allo sviluppo di ricerche sul suono applicato alla progettazione in differenti contesti ambientali, architettonici e museali. Le sue produzioni artistiche e scientifiche sono curate dal CRM - Centro Ricerche Musicali di Roma. Insegna Musica elettronica al Conservatorio de L'Aquila dal 1980 dove dirige il Dipartimento di Musica e Nuove Tecnologie; dal 1996 fa parte del comitato artistico-scientifico del CEMAT. ges (IMEB) dove ha realizzato le composizioni "Wave", "rita's kitchen" e "Circé". Nel 1998 ha ricevuto una commissione dalla RAI Radiotre (Audiobox). Nel 1999 ha ricevuto una commissione da Benevento SoundFiction. Nel 2000 è stato compositore residente al Césaré (studio de création musicale) e nei loro studi ha composto "I.S.O.". Oltre ad essere compositore elettroacustico, opera dal vivo con “live-electronics” ed ha collaborato con musicisti come: Chadbourne, Curran, Doneda, Ielasi, Montera, Nunns, Parker, Thieke, Williamson, Z'ev, ecc. È membro del gruppo di musica elettroacustica OSSATURA (con Fabrizio Spera e Luca Venitucci), di Schismophonia (con Mike Cooper), del gruppo d’improvvisazione elettroacustica Taxonomy (con Graziano Lella e Roberto Fega), del duo Le Pecore Di Dante (con Tim Hodgkinson) e del nuovo gruppo elettroacustico Bindou Ensemble (con Ana-Maria Avram, Chris Cutler, Rhodri Davies, Iancu Dumitrescu e Tim Hodgkinson). MARIA GIOVANNA MUSSO Siciliana, ha vissuto e studiato tra Palermo, Roma, Parigi e Pisa. Insegna Sociologia del Mutamento e Sociologia dell’Arte all’Università “La Sapienza” di Roma. Ha condotto studi e ricerche sui sistemi complessi, la globalizzazione e il rapporto fra scienza, arte e tecnologia. Svolge attività di formazione sui temi dell’innovazione, dell’apprendimento e del cambiamento orgaELIO MARTUSCIELLO nizzativo. Ha pubblicato saggi di epistemologia e di analisi del Nato a Napoli nel 1959, è musicista e compositore autodidatta. mutamento sociale, fra cui “La trave nell’occhio. Mito e scienza Insegna Musica elettronica al conservatorio di Cagliari. dello sviluppo” (1996) e “Il Sistema e l’osserv-attore. Itinerari di Ha ottenuto premi, menzioni e selezioni in competizioni inter- sociologia della complessità” (2003). nazionali come: Grands Prix Internationaux de Musique Electroacoustique a Bourges, a Varese, a S. Paolo del Brasile. EDOARDO POLONIO Nel 2004 ha ottenuto, con la composizione “Proiezioni”, il pre- Nato a Madrid nel 1941. Dal 1969 lavora presso il laboratorio mio Les Euphonie d’Or 1993-2003 al Grands Prix Internatio- Alea di Madrid e dal 1970 al 1972 fa parte del gruppo “Alea”, naux de Musique Electroacoustique di Bourges. prima formazione spagnola di musica elettronica dal vivo. Nel Ha partecipato a festival, concerti, presentazioni, conferenze, 1976 si stabilisce a Barcellona dove entra in contatto con il Laresidenze e commissioni in università, associazioni e centri di ri- boratorio Phonos. Nel 1983 fonda Obert-art actual in collabocerca internazionali. razione con Rafael Santamaria, col quale organizza a Nel 1997, nel 2000 e nel 2003 è stato compositore residente Barcellona fra il 1983 e il 1985 il festival consacrato alla multiall’Institut International de Musique Electroacoustique de Bour- medialità Sis Dies d’Art Actual. È autore di due Opere elettroa- 29 custiche: “Uno es el Cubo - fantasia kepleriana en cinco solidos perfectos” e “Dulce mal”, create al Festival d’Alicante nel 1995 e nel 1999. Fondatore dell’Associazione di Musica Elettroacustica di Spagna ne è stato presidente fra il 1988 e il 1994 e ha organizzato le prime due edizioni (1990 e 1992) del Festival Internazionale Punto de Encuentro de Musica Electroacustica. Attualmente è presidente dell’Associazione Creacion Musical y Nuevas Tecnologias e direttore dello studio di musica elettroacustica Diafano. Dal 2000 dirige il festival Confluencias, ciclo che si tiene a Huelva sotto il patrocinio del Governo Autonomo d’Andalusia. ENZO RESTAGNO Ha studiato Musica e Filosofia a Torino e a Vienna, insegnato Storia della musica al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino per 37 anni, svolto attività di critico musicale per quotidiani e periodici fra i quali “Stampa sera”, “La Repubblica”, “Le Monde de la Musique”, “Die Zeit”, “L’Espresso”, realizzato trasmissioni radiofoniche e televisive per la RAI, Radio France, Westdeutsche Rundfunk, BBC, tenuto conferenze e masterclass per istituzioni musicali e università in Europa, USA e Asia. Nella sua attività di studioso si è rivolto con particolare attenzione alla musica moderna e contemporanea delle quali è considerato uno degli specialisti più eminenti a livello internazionale. I libri che ha dedicato ad autori quali Luigi Nono, Luciano Berio, Hans Werner Henze e tanti altri, sono stati spesso tradotti in varie lingue. Come riconoscimento di questa competenza le Edizioni Ricordi di Milano lo hanno nominato consulente artistico per le edizioni di musica contemporanea. All’attività del didatta e dello studioso Enzo Restagno ha affiancato quella dell’organizzazione musicale, che considera uno dei più elevati strumenti di promozione sociale e culturale. Direttore artistico dl festival MiTo Settembre Musica. NICOLA SANI Nato a Ferrara nel 1961. Dopo le prime esperienze musicali con Maura Cova, ha studiato composizione con Domenico Guaccero e Musica elettronica con Giorgio Nottoli. Ha seguito i seminari di perfezionamento in composizione di Karlheinz 30 Stockhausen e di informatica musicale del CSC dell'Università di Padova e del GMEB di Bourges. Ha realizzato composizioni strumentali, elettroacustiche, opere di teatro musicale e per la danza, installazioni e opere intermediali, presentate nei principali festival e stagioni internazionali di nuova musica e arte elettronica. Ha ottenuto commissioni da numerose istituzioni internazionali, tra cui Studio Elettronico della TU-Technische Universität, GMEB Bourges, INA-GRM Parigi, DIEM Aarhus (Danimarca). In Italia dall’ Accademia Nazionale di Santa Cecilia, RAI-Radiotelevisione Italiana, CRM-Centro Ricerche Musicali, Teatro di Roma, RomaEuropa Festival. Sue composizioni e opere di teatro musicale sono state trasmesse dalle principali emittenti radiofoniche e televisive internazionali. Le sue composizioni sono pubblicate dalle Edizioni Suvini Zerboni - Milano, i suoi lavori su compact disc da Stradivarius, Agorà, Nuova Fonit Cetra, Limen, Wergo, Prestel (Germania), Mnemosyne (Francia), PH Music Worx, e Musicaimmagine Records. Ha collaborato con Michelangelo Antonioni, Mario Sasso, Daniele Abbado, Roberto Andò, Nam June Paik, Fabrizio Plessi, Studio Azzurro, Compagnia Corte Sconta, Gianni Carluccio, Ugo Gregoretti, Marco Mattolini. Due tra i principali riconoscimenti: primo premio, Nica d'oro "Prix Ars Electronica" di Linz (Austria) in coppia con Mario Sasso, per la composizione video "Footprint", prodotta da RAISAT, nel 1990; Premio Guggenheim per l'installazione intermediale "La Torre delle Trilogie", con Mario Sasso, nel 1999. È stato responsabile della sezione musica del Festival Arte Elettronica di Camerino, curatore della sezione Arte Elettronica del Festival RomaEuropa e attualmente è consigliere artistico della IUC - Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma e direttore artistico del Progetto "Sonora", sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, per il sostegno e la diffusione della nuova musica italiana all'estero. Dal 1990 collabora con la RAI per la realizzazione e conduzione di programmi di musica classica di largo ascolto. È redattore della rivista Musica/Realtà, collaboratore de L'Unità e del settimanale Diario. È autore (con Francesco Galante) del libro "Musica Espansa" pubblicato nel 2000 dalle edizioni Ricordi-Lim. SALVATORE SCIARRINO Nato a Palermo nel 1947. Si vanta di essere nato libero e non in una scuola di musica. Ha cominciato a comporre dodicenne, da autodidatta; primo concerto, 1962. Sciarrino considera apprendistato acerbo i lavori anteriori al 1966, perché è allora che si rivela il suo stile personale. C’è qualcosa di veramente particolare che caratterizza questa musica: essa induce un diverso modo di ascoltare, un’emozionante presa di coscienza della realtà e di sé. E dopo quarant’anni il gigantesco catalogo delle composizioni di Sciarrino è tuttora in una fase di sorprendente sviluppo creativo. Compiuti gli studi classici e qualche anno di università nella sua città, nel 1969 il compositore siciliano si è trasferito a Roma e poi, nel 1977, a Milano. Dal 1983 risiede in Umbria. Ha pubblicato con Ricordi dal 1969 al 2004; dall’anno seguente l’esclusiva delle opere di Sciarrino è passata a Rai Trade. Vastissima la discografia di Sciarrino, che conta circa 80 cd, editi dalle migliori etichette in ambito internazionale, più volte segnalati e premiati. Oltre che della maggior parte dei libretti delle proprie opere teatrali, Sciarrino è autore di una ricca produzione di articoli, saggi e testi di vario genere; alcuni sono stati scelti e raccolti in Carte da suono (Cidim – Novecento, 2001). Di rilievo il suo libro interdisciplinare sulla forma musicale: Le figure della musica, da Beethoven a oggi (Ricordi, 1998). Ha insegnato in conservatorio a Milano (1974-83), a Perugia (1983-87) e a Firenze (1987-96). Parallelamente Sciarrino ha tenuto corsi di perfezionamento e masterclass; da segnalare quelli di Città di Castello dal 1979 al 2000. Fra il 1978 e il 1980 è stato direttore artistico del Teatro Comunale di Bologna. Accademico di Santa Cecilia (Roma), Accademico delle Belle Arti della Baviera e Accademico delle Arti (Berlino), Sciarrino ha vinto numerosi premi. I più recenti: Prince Pierre de Monaco (2003) e il prestigioso Premio Internazionale Feltrinelli (2003). Inoltre, è il primo vincitore del nuovo Musikpreis Salzburg (2006). sponsabilità come dirigente, imprenditore di una azienda di consulenza e progetto e consulente libero professionista. Ha insegnato Informatica presso la Facoltà di Economia "Federico Caffè" dell’Università Roma 3, ed è membro di ECoNA, un Centro interunivesitario che raggruppa ricercatori e docenti di dodici università italiane, dedicato allo studio dei processi cognitivi. Fondatore della società Audionica® e socio della piccola azienda NOVA InterLAB, dedicata all'intermix di tecnologie, musica e arti visive. In questi anni ha accumulato esperienze in diversi settori: Elettronica digitale industriale, Telematica, Informatica, Supercalcolo ed elaborazione di segnale. Seguendo i suoi interessi musicali (ha studiato Pianoforte per diversi anni), da circa dieci anni è il direttore scientifico del CRM Centro Ricerche Musicali di Roma. In questo contesto si è occupato della specifica e dell' impostazione dello sviluppo di un Sistema Operativo per la gestione di architetture DSP parallele (Texas C40), dedicato alla elaborazione e sintesi dei segnali sonori. Attualmente si occupa di sviluppo di sistemi di spazializzazione del suono e di modelli fisici. Insegna al Conservatorio de L’Aquila al Dipartimento di Musica e Nuove Tecnologie. INTERPRETI MARCO ANGIUS Direttore d’orchestra e d’ensemble, si è messo in luce nel 2000 con la prima mondiale di Studi per l’intonazione del mare di Salvatore Sciarrino, per cento flauti, cento sax e solisti (incisi per Stradivarius). Invitato a dirigere dal Muziekgebouw/Bimhuis di Amsterdam (Gaudeamus) alla Biennale Musica di Venezia (solo per ricordare due nomi tra mille), è fondatore e direttore musicale dell’ensemble Algoritmo, col quale ha vinto il Premio del Disco Amadeus 2007 per la migliore incisione dell’anno (Mixtim di Ivan Fedele, etichetta Stradivarius) e col quale dal 2008 esegue i concerti dei corsi di composizione dell’AccadeLORENZO SENO Nato nel 1948, si è laureato in Fisica cum laude a Roma. Dagli mia Nazionale di Santa Cecilia. Ha inoltre inciso Rot di Domeanni '70 si è sempre occupato di diversi aspetti delle tecnolo- nico Guaccero (Die Schachtel) e Rotativa di Giacinto Scelsi in gie elettroniche e informatiche, occupando presto ruoli di re- prima mondiale per Stradivarius (2007). Sempre con Algoritmo 31 ricordiamo alcune realizzazioni: Laborintus II e Canticum Novissimi Testamenti di Berio (Parco della Musica di Roma, 2003), Quaderno di strada di Sciarrino (Warsaw Autumn Festival 2006 e NYYD di Tallinn, 2007), Il diario di Nijinsky di Detlev Glanert per il Cantiere Internazionale di Montepulciano 2008. Laureato con lode all’età di ventidue anni presso il Dams di Bologna, è autore di una monografia sull’opera di Salvatore Sciarrino (Come avvicinare il silenzio, Rai Eri, 2007) e di numerosi scritti editi da Musica/Realtà, Electa e tradotti in varie lingue . MARIO CAROLI Ha intrapreso lo studio del Flauto all'étà di 14 anni ed ha ottenuto il suo diploma di solista a 19 anni. All'età di 22 anni vince lo storico Premio internazionale "Kranichstein" a Darmstadt, ed intraprende così un'importante carriera che lo ha rivelato come uno dei principali solisti della sua generazione. Appare regolarmente nelle più grandi sale da concerto del mondo, comprese le Philharmonie di Berlino e di Colonia, il Concertgebouw di Amsterdam, Konzerthaus di Vienna, la Royal Festival Hall di Londra, il Théâtre du Châtelet e l'Opéra Garnier a Parigi, il Lincoln Center di New York (nel ciclo dei "Grandi Interpreti"), Suntory Hall, Oji Hall e Opera City House di Tokyo o ancora il Palais des Beaux Arts di Bruxelles. Appassionato cultore di filosofia (laurea, summa cum laude), poesia, cinema e psicologia, premio per la cultura "Attis d'oro" del Comune di Fasano, i suoi orizzonti culturali supportano i suoi interessi oltre i canoni del repertorio standardizzato, diventando il solista preferito dei più grandi compositori di oggi. Riguardo all'attività didattica, Mario Caroli è invitato per masterclass e come artista in residenza presso prestigiose istituzioni, come l'Università di Harvard (2007 - 2008), il Toho College (Tokyo), la Sibelius Academy (Helsinki), il Centre Acanthes (Paris) o il Conservatori Superiori di Ginevra, Karlsruhe, Lugano e Lipsia. Invitato ad insegnare come professeur de distinction dal Conservatorio di Strasburgo, città in cui vive, anima dal 2002 la classe internazionale del ciclo superiore di Flauto. Oltre alla sua attività di solista, ha lavorato a più riprese, come interprete in scena, con la compagnia di danza di Trisha Brown. Si è recato con il suo flauto anche nelle scuole, nelle fabbriche, 32 negli ospedali, nelle case di riposo, persino nelle prigioni, allo scopo di portare sollievo a gente in difficoltà tramite la gioia della musica. MATTEO CESARI Flautista. Dopo essersi diplomato nel 2004 con Giorgio Zagnoni al Conservatorio di Bologna con il massimo dei voti e aver ottenuto lo stesso anno la maturità scientifica, ha continuato i suoi studi all’Istituto Musicale Pareggiato di Modena con, tra gli altri, Michele Marasco e Andrea Oliva ottenendo nel 2007 la laurea summa cum laude con una tesi sul ciclo di conferenze tenute da Luciano Berio all’Università di Harvard. Frequentato il Cour de Perfectionnement al Conservatorio di Strasburgo con Mario Caroli, ha ottenuto quest’anno il 1ére Prix. Attualmente frequenta il Master 2 in interpretazione e composizione all’Università di Strasburgo Nel 2006 ha ottenuto la Borsa di Studio “Severino Gazzelloni” e il premio per la migliore interpretazione di Sequenza I di Luciano Berio. Un anno dopo ha vinto il Primo Concorso di Interpretazione di Musica Contemporanea “Fernando Mencherini” e, recentemente, ha ottenuto lo Stipendienpreis al 44th Internationale Ferienkurse für Neue Musik a Darmstadt. Ha preso parte a diversi festival tra i quali “Il Suono di una mano sola” di Cagli e “Musica” di Strasburgo collaborando con diversi ensemble tra i quali Accroche Note. CHRISSY DIMITRIOU Nata ad Atene, ha studiato Flauto con Stella Gadedi al Conservatorio Athenaeum (diplomandosi con lode, primo premio e medaglia d’oro) e ha anche ottenuto il più alto riconoscimento nella performance per Flauto dalla Associated Board of the Royal Schools of Music. Come studente del Friends of Music Society e della Fondazione Alexandros S. Onassis, ha studiato al Royal Northern College of Music con Peter Lloyd e Anders Ljungar-Chapellon e poi all’Ecole Normale de Musique di Parigi Flauto con Pierre Yves Artaud e Musica da camera con Devy Erlih, conseguendo numerosi riconoscimenti e onorificenze, tra queste: il Master di Filosofia nella performance e il diploma superiore di concertista di Flauto con le congratulazione della giuria. Sta attualmente conseguendo una specializzazione con Mario Caroli al Conservatoire National de Region di Strasburgo. Ha collaborato con orchestre in Grecia e in Europa, ha partecipato a numerosi festival di musica contemporanea e progetti e ha ricevuto il terzo premio al concorso internazionale “Valentino Bucchi” di Roma. JONATHAN FARALLI Ha compiuto gli studi musicali in Percussione e Composizione presso il Conservatorio Statale di musica “L. Cherubini” di Firenze, diplomandosi con il massimo dei voti. È laureato in Sociologia dell'educazione presso l'Università degli studi di Firenze e in Didattica della musica presso il Conservatorio di Fermo. Si è perfezionato allo “Sweelinck Conservatorium” di Amsterdam ed a Strasburgo. Collabora con "l'Orchestra della Toscana" in maniera continuativa sin dalla sua fondazione nel 1981. Ha fatto parte ed è chiamato tutt'oggi a collaborare con le più famose orchestre italiane, suonando nei più prestigiosi auditorium e teatri del mondo sotto la guida dei più grandi maestri (Giuseppe Sinopoli, Zubin Mehta, Yuri Temirkanov, Georges Prêtre, Carlo Maria Giulini, Daniele Gatti e Claudio Abbado). Svolge attività solistica e cameristica tenendo masterclass e concerti in tutti i continenti, ha collaborato con Luciano Berio, Salvatore Sciarrino, Franco Donatoni e John Cage. Molti compositori gli hanno dedicato i loro lavori. Suona in duo con il flautista Roberto Fabbriciani. Ha fatto parte del gruppo “Les Percussions des Strasbourg“ dal 1993 al 1996 suonando nelle principali città europee. Collabora con numerosi ensembles con l'Istituto di ricerca musicale “Tempo Reale. Ha al suo attivo molte incisioni discografiche con orchestra, gruppi da camera e, come solista, con case discografiche di primo piano. Attualmente insegna presso l'Istituto Musicale Pareggiato “P. Mascagni” di Livorno, dove è docente della classe di Strumenti a percussione e collabora presso la Scuola di musica di Fiesole dove è tutor per la fila della sezione delle percussioni dell'Orchestra Giovanile Italiana. Boys Choir di Stoccarda e sua madre, Dorothee Gloger. Ha continuato gli studi con France Simard a Stoccarda e il Prof. Richard Wistreich al Conservatorio di musica di Trossingen. Nel giugno 2005 ha completato i suoi studi vocali in un Master tenuto dal Prof. Donald Litaker al conservatorio di musica di Karlsruhe. Il suo vasto repertorio è documentato in CD registrati con l’ensemble dei solisti del Kammerchor Stuttgart, l’Orlando di Lasso Ensemble Hannover, e i Neuen Vocalsolisten Stuttgart. Come solista ha cantato in rinomati festival come il Ludwigsburger Schlossfestpiele e il Festival de Música Contemporánea a Buenos Aires. Nel 2005 ha cantato il ruolo principale nel "Der Gute Gott von Manhattan" di Adriana Hölszky presso il Semperoper a Dresda e nel 2007 ha partecipato alla nuova opera “Der Alte vom Berge” di Bernhard Lang al Schwetzinger Festspiele. Gloger è membro permanente dei Neuen Vocalsolisten Stuttgart. NICHOLAS ISHERWOOD È uno dei massimi interpreti della musica antica e contemporanea. Ha lavorato con nomi quali, ad esempio: Nicholas McGegan, Zubin Mehta, Helmuth Rilling, oltre ai compositori Sylvano Bussotti, Mauricio Kagel, Giacinto Scelsi, Karlheinz Stockhausen and Iannis Xenakis ed altri nei teatri più prestigiosi del mondo. Per citare solo alcune delle sue parti, traendole da un elenco infinito: ha cantato "Antinoo" nel Ritorno di Ulisse in Patria con Boston Baroque, "Frère Léon" nel Saint François d’Assise nell’ultima produzione seguita dal compositore, “Lear” in Vision of Lear di Toshio Hosokawa alla Biennale di Monaco, “Giovanni Falcone” nel Tempo Sospeso in Volo di Nicola Sani al Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia e "Lucifer" nelle prime assolute di Montag, Dienstag, and Freitag de Licht di Karlheinz Stockhausen’s alla Scala e l’Opera di Lipsia e Donnerstag aus Licht a Covent Garden. Ha improvvisato con Steve Lacy, Joelle Léandre, Sainkho Namtchilak e David Moss, registrato 50 cd e recitato in tre films. Ha publicato un articolo su Scelsi nella rivista della Fondazione Scelsi. Il suo articolo sul vibrato vocale sul Journal of Singing ed il suo libro Le Tecniche DANIEL GLOGER di Canto saranno pubblicati da Bärenreiter Verlag nel 2008. È Controtenore, ha iniziato il suo training musicale con l’Hymnus stato professore di canto a l’Università di New York, Notre 33 Dame, a Calarts e all’Ecole Normale de Musique e ha insegnato stages in luoghi quale il Conservatorio di Parigi, il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, il Mozarteum di Salisburgo e Stanford. del mare. Di queste opere hanno curato la prima registrazione mondiale con le etichette Col legno, Stradivarius e Zig Zag Territoires ottenendo, dalla critica specializzata italiana e straniera (Amadeus, Diapason, Cd Classics, Le Monde de la Musique, LOST CLOUD QUARTET Repertoire, Musica, Classic Voice, Suono, The Gramophone) i L’incontro di quattro musicisti. Hanno deciso di condividere massimi riconoscimenti. qualcosa che esiste in parte, e in parte si va creando: percorrono con quattro sax il continente fantastico della musica con- KEIKO MURAKAMI temporanea. Nata a Shimane, Giappone nel 1979. Si è diplomata in Flauto I componenti del quartetto si sono diplomati al Conservatorio all’Università di Shimane nel 2002 con Tonoko Nosaka. Rossini di Pesaro con il massimo dei voti, perfezionandosi con Ha seguito numerose masterclass tra cui quelle di Mario Caroli, Jean Marie Londeix, Serge Bichon, Pier Narciso Masi e Sieg- William Bennett, Camilla Haitenga, Pierre-Yve Artaud, Thomas fried Palm. Sono docenti di saxofono: Marco Bontempo al Prevost. Segue i corsi di specializzazione con Mario Caroli e Conservatorio Verdi di Milano, Leonardo Sbaffi e Daniele Ber- Claire Gentilhomme al CNR di Strasburgo e il corso di Musica dini al Conservatorio Giordano di Foggia, Gianluca Pugnaloni al da camera con Arnaud Angster. Conservatorio Campiani di Mantova. Dal 2003 fa parte dell’Ensemble Linea diretto da Jean Philippe Hanno vinto molti concorsi e collaborato con le Orchestre Sin- Wurtz, con il quale partecipa nel 2004 al festival Musica, Tranfoniche della RAI di Torino, dei Teatri Petruzzelli di Bari, Regio sart e sempre nello stesso anno, esegue come solista Studi di Torino e Olimpico di Vicenza; con la Filarmonica Marchigiana, per l’intonazione del mare di Salvatore Sciarrino, sotto la direla Filarmonica di Udine, la Sinfonica Abruzzese, la Regionale zione di Beat Furrer. del Lazio, l’Internazionale d’Italia e la Bochumer Symphoniker. Hanno effettuato registrazioni radiofoniche e televisive per la RAI, BBC, Radio France, Tele+Classica, Bayerischer Rundfunk, Le note biografiche, ove non diversamente specificato, sono Radio National de España, Videomusic, Radio Suisse Ro- a cura degli autori. mande, Sveriges Radio, Telemontecarlo, RadioVisie Belgie, RTSI, Radio e Televisão de Portugal, Deutschlandradio ed inciso per Col legno, Stradivarius, Edipan, Legend, RCA, Zig Zag Territoires e Virgin. Il quartetto dedica gran parte della sua attività allo studio e all’esecuzione della “nuova musica”. Questo lavoro, svolto in stretta collaborazione con i compositori, ha portato alla realizzazione delle prime assolute e italiane di opere di Franco Donatoni, Luciano Berio, Philipe Glass, Giacomo Manzoni, Paolo Perezzani e Steve Reich. Di particolare rilievo la collaborazione artistica con Salvatore Sciarrino concretizzatasi nelle opere La bocca, i piedi, il suono per 4 sax solisti e 100 sax in movimento, a loro dedicata, Pagine, Canzoniere da Scarlatti, Terribile e spaventosa storia del principe di Venosa e della bella Maria e Studi per l’intonazione 34 A R T E S C I E N Z A biennale internazionale di arte scienza e cultura contemporanea LAURA BIANCHINI Direzione generale MICHELANGELO LUPONE Direzione artistica LORENZO SENO Direzione scientifica MARCO GIORDANO Coordinamento didattico MARIA GIOVANNA MUSSO Coordinamento Incontri WALTER CIANCIUSI Produzione Artistica EMANUELA MENTUCCIA Ambientazioni CARLO LAURENZI, ALESSIO GABRIELE, SILVIA LANZALONE, BEATRICE LASIO Assistenti artistici MASSIMILIANO CERIONI, MAURIZIO PALPACELLI, STEFANO TOFANI, assistenti tecnici MARCO DI BATTISTA Ufficio stampa MARIANNA CHIODI Segreteria artistica L U O G H I REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA Piazza San Pietro in Montorio 3 00153 Roma Tel. +39 06 5812806 MUSEO CARLO BILOTTI ARANCIERA DI VILLA BORGHESE Viale Fiorello La Guardia 00197 Roma Tel. +39 06 85357446 GIARDINO DEL LAGO (ingresso dal Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese) PALLADIUM UNIVERSITÀ ROMA TRE Piazza Bartolomeo Romano 8 - 00154 Roma Tel. +39 06 57332768 OPIFICIO TELECOM ITALIA spazio contemporaneo Via dei Magazzini Generali 20/A 00154 Roma I N F O R M A Z I O N I ArteScienza Biennale internazionale di arte scienza e cultura contemporanea c/o CENTRO RICERCHE MUSICALI – CRM via Lamarmora 18 00185 Roma tel +39 064464161 tel/fax +39 064467911 [email protected] ; [email protected] www.artescienza.info B I G L I E T Biglietti da 15 a 5 euro Masterclass: dal 13 al 18 ottobre euro 250 convenzione Studenti conservatorio euro 150 singolo seminario euro 30 T I