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Registrazione al tribunale di Cremona
al N. 346 del 20.04.99
Spedizione in A. P. art. 2,
comma 20/C 662/96 Filiale di Cremona
“in caso di mancato recapito inviare
a CPO Cremona per la restituzione
al mittente previo pagamento resi”
In case of non - delivery please send
to CPO Cremona for the restitution
to the sender behind payment
Cremonaliutaria
E n t e Tr i e n n a l e I n t e r n a z i o n a l e d e g l i S t r u m e n t i a d A r c o
les Violons du roi
Cremonaliutaria
Editoriale
La Triennale
“extra moenia”
di Paolo Bodini*
N
el tratteggiare le nuove
strategie della Triennale,
all’inizio del mio mandato,
avevo indicato la volontà di essere
maggiormente presenti e attivi al di
fuori della città, sia in Italia che all’estero.
In questo senso, al di là della partecipazione, come in anni precedenti,
al Musicorà di Parigi e alla Musikmesse di Francoforte nella prima parte dell’anno, vorrei segnalare due iniziative che mi paiono di particolare
significato.
La prima è la mostra, organizzata in
collaborazione con il Comune di Genova, intitolata “Andrea Amati a
Genova” che si è tenuta nella splendida cornice di Palazzo Tursi. Si è
trattato di una riedizione della mostra su Andrea Amati e le origini del
violino, presentata a Cremona nel
2005, resa in forma prevalentemente
informatizzata e interattiva e che ha
portato a Genova il violino “Carlo
IX” della collezione del Comune di
Cremona. Questo strumento è stato
esposto accanto al “Cannone” di Paganini, costruito da Guarneri del Gesù nel 1742, ed è così stato possibile
lo svolgimento di una interessantissima giornata di studio, presso il Palazzo Ducale, dove gli esperti dei rispettivi Comitati Scientifici hanno
illustrato e discusso sulla evoluzione
della scuola classica cremonese nel
corso di circa due secoli. La mostra e
la giornata di studi hanno avuto no-
tevole risonanza locale e nazionale e
sono state anche un’ottima occasione di promozione di “Liuteria in Festival” e della città di Cremona.
Contatti sono in corso per analoghe
iniziative in altre città.
La seconda occasione è stata la partecipazione al Boston Early Music
Festival nel (BEMF) giugno scorso.
L’interesse di questa manifestazione,
al di là del suo indiscusso valore intrinseco, è data dal fatto che presenta significative analogie con quanto
avviene nella nostra città. Si tratta
infatti di un festival di musica barocca (vocazione tipica per Cremona) nel quale è incastonata una esposizione di strumenti musicali di alto
artigianato prevalentemente (ma
non esclusivamente) barocchi. L’analogia con Mondomusica mi pare
evidente. Si realizza così un connubio di presenze, del tutto auspicabile,
tra musicisti, costruttori e fruitori del
“prodotto” musica. Il tutto all’insegna della alta qualità. La nostra presenza si è concretizzata in un grande
stand che abbiamo volentieri condiviso con il Consorzio Liutai A. Stradivari e che ha dato una buona rappresentazione di Cremona e della sua
liuteria sia sotto il profilo culturale
che commerciale. Molti interessanti contatti sono stati intrecciati nei
giorni di Boston: certamente sarebbe
auspicabile una maggiore sinergia in
questo ambito tra Cremona e Boston
(coproduzioni per Festival analoghi
e/o scambi culturali nel campo della
musica barocca?) e deve farci riflettere sulla opportunità anche per
Cremona di sincronizzare le attività
di Liuteria in Festival con quelle del
Festival dedicato a Claudio Monteverdi per accrescere l’attrattività delle nostre iniziative.
Da ultimo, abbiamo tenuto una conferenza di presentazione di “Andrea
Amati Opera Omnia” a Brescia, durante la bellissima mostra su Gio’
Paolo Maggini organizzata dagli amici liutai bresciani nell’ambito del Festival internazionale “Nuove settimane barocche”. Anche qui uno
spazio per sinergie territoriali da sviluppare.
*Presidente dell’Ente Triennale
CREMONA LIUTARIA
2
Periodico dell’Ente Triennale
Internazionale degli Strumenti
ad Arco di Cremona
Anno 8 - n° 1/2007
Qualcosa di speciale
di Virginia Villa*
C
i sono almeno tre motivi
per cui vale la pena di non
perdere l’occasione di visitare Cremona tra il 29 settembre e
il 14 ottobre prossimi. 21 strumenti
di Andrea Amati sono esposti nella
sala di Palazzo Affaitati: sono tra i
violini più antichi del mondo, quelli
costruiti dal padre della liuteria cremonese vissuto cinquecento anni fa.
Di tutta la sua produzione abbiamo
riportato in città quelli che sono sopravvissuti e che un super comitato
scientifico ha selezionato. Alcuni
strumenti sono impreziositi da decorazioni con dedica a importanti committenti e per la prima volta è possibile ammirarli incorniciati tra le opere dei pittori coevi ad Andrea che
hanno lavorato nell’area cremonese:
una ricostruzione ambientale che
non manca di riservare alcune sorprese anche agli occhi dei non ad-
detti ai lavori. Due validi motivi
dunque per percorrere le sale del Museo Civico, ma un terzo ci porta all’interno di un altro luogo di grande
fascino tutto italiano: al Teatro Ponchielli, nel concerto inaugurale, tre
strumenti della Mostra saranno suonati da alcuni grandi musicisti. La
sera del 29 settembre si preannuncia
veramente speciale perché sono pochissimi gli strumenti di Andrea
Amati che ancora oggi possono essere ascoltati. Il calendario degli appuntamenti creati intorno all’esposizione è ricco di proposte per approfondire la conoscenza delle opere
esposte; i temi sono accattivanti anche per i visitatori occasionali: le storie dei “magistri” cremonesi, scultori
del legno, pittori, decoratori, liutai
e musicisti si intrecciano con quelle
dei reali committenti di tali meraviglie. E’ emozionante pensare che alcuni di questi strumenti che allietavano la corte francese di Caterina
de’ Medici, testimoni di magnificenze e simbolo di potere delle grandi
monarchie cinquecentesche, sono
oggi raccolti a Cremona. Speciali audizioni nella sala San Domenico del
Museo Civico, sotto la vigile tutela
dei conservatori, ci fanno veramente
sentire ospiti della corte, ma oggi
non è necessario che sangue reale
scorra tra le nostre vene, lo spettacolo è per tutti. O almeno per coloro
che si sentono uniti nel segno della
cultura e della nostra storia.
*Direttore dell’Ente Triennale
Omaggio a Elia Santoro
E
Foto pag. 2: Triennale in trasferta a Boston, Brescia e Genova.
Photo pag. 2: Triennale tour in
Boston, Brescia and Genova
Direttore: Roberto Codazzi
Sede: Corso Matteotti, 17 - 26100 Cremona
tel. 0039 0372 21454
fax 0039 0372 21454
www.entetriennale.com
[email protected]
ra nato a Caserta ma arrivò a Cremona nel giorno del patrono, il 13 novembre, Sant’Omobono.
Un segno del destino, perché la città di
Stradivari e della liuteria divenne la ‘sua’
città, quella che amò
con la passione degli
innamorati che litigano per tener vivo
il ménage. Quel giorno i negozi
erano chiusi e lui, naturalmente,
si arrabbiò molto, cosa che gli capitava sovente, come sanno bene
quanti l’hanno conosciuto.
Dieci anni fa, il 20 ottobre 1997,
si spegneva Elia Santoro, giornalista, scrittore, critico d’arte ma soprattutto appassionato ricercatore di cose di liuteria. Le sue numerose pubblicazioni in questo
campo, in testa a tutti il volume
su Stradivari (nella foto), hanno
fatto discutere, acceso dibattiti,
creato opinione.
Le sue tesi spesso azzardate hanno
scatenato polemiche, che sono poi
il sale della civiltà, anzi della libertà. Chi non ricorda la sua bat-
Registrazione al tribunale di Cremona
al N. 346 del 20.04.99 Spedizione in A. P. art. 2,
comma 20/C 662/96 Filiale di Cremona
Cover: foto strumenti Vermillion, Bill Wilroth Sr.
Impaginazione e grafica: FORMAT - Cremona
Traduzioni: Clara Pignataro
Stampa: Monotipia Cremonese - Cremona
taglia a favore della
‘forma interna’, da
lui considerato l’unico metodo possibile nella realizzazione del violino?
La sua vis polemica
è diventata proverbiale, il suo carattere guascone e irrequieto, affatto incline alla mediazione,
il suo tratto distintivo. Eppure quest’uomo che non rinunciava mai
a far sentire la sua voce garrula e
controcorrente ha fatto un sacco
di bene alla liuteria e a Cremona,
provocando, stimolando, smuovendo le acque e le coscienze.
Una spina nel fianco, anche per
la Triennale (ormai mitica la protesta dei liutai che dopo un suo articolo lo dileggiarono appendendo in piazza i “violini blu di Elia
Santoro”), che ha fatto crescere
l’intelligenza della città.
Dopo dieci anni, lasciando perdere il suo caratteraccio e qualche
rancore personale, è forse questo
il momento giusto per dirgli “grazie!”.
Roberto Codazzi
Servizio di Promozione Turistica
del Cremonese
Piazza del Comune, 5 – 26100 Cremona
Tel. 0039 0372 23233 – Fax 0039 0372 534080
e-mail: [email protected]
www.provincia.cremona.it
Cremonaliutaria
Editoriale
The Triennale “extra moenia”
I
n outlining the new strategies of the
Triennale, at the beginning of my
mandate, I expressed the desire to be
more present and active outside the city,
both in Italy and abroad. In this respect,
apart from the participation, like in the
previous years, in the Musicorà in Paris
and the Musikmesse in Frankfurt early this year, I would like to indicate two
particularly interesting initiatives.
The first is the exhibition organized in
collaboration with the Municipality of
Genoa, entitled “Andrea Amati in
Genoa” which was held in the marvellous setting of Palazzo Tursi. This was
a re-edition of the exhibition on Andrea
Amati and the origins of the violin presented in Cremona in 2005, transformed mainly into a computerized and
interactive event and featured the
“Charles IX” violin, brought to Genoa
from the collection of the Municipality
of Cremona. This instrument was exhibited together with the “Cannone”,
Paganini’s famous instrument, made by
Guarneri del Gesù in 1742. This engendered an extremely interesting workshop in Palazzo Ducale, where the ex-
perts of the various Scientific Committee
made presentations and discussed the
evolution of the classic Cremonese
school over two centuries. The exhibition and the workshop had strong local
and international resonance, and they
presented an excellent occasion to promote “The Festival of Violin Making”
and the city of Cremona. Contacts for
similar initiatives in other cities are currently under way. The second event
was our participation in the Boston Early Music Festival (BEMF) last June.
Our interest in this event, apart from
its intrinsic value, is due to the fact that
it presents many similarities with what
occurs in our town. This is a festival of
baroque music (a typical vocation for
Cremona) with an exhibition of baroque
(but not only) high artisanal musical instruments. The analogy with Mondomusica seems evident to me. The outcome is a desirable union among musicians, instrument makers and beneficiaries of the music “product”. All this
characterized by high quality. We were
present in a large stand that we happily
shared with the Consortium of Violin
Homage to Elia Santoro
Makers A. Stradivari, which perfectly
represented Cremona and violin making, including both the cultural and the
commercial aspects. We made many interesting contacts during our stay in
Boston. Certainly, it would be desirable to establish a stronger synergy in
this domain between Cremona and
Boston (co-productions for similar Festivals and/or cultural exchanges in the
field of baroque music?) . We should
also consider the opportunity for Cremona to synchronize the activities of
“the Festival of Violin Making” with
the Festival devoted to Claudio Monteverdi in order to increase the appeal
of our initiatives. Lastly, we held a conference about “Andrea Amati Opera
Omnia” in Brescia, during the beautiful
exhibition on Gio’ Paolo Maggini, organized by our violin-making friends
from Brescia during the “New baroque
weeks” International Festival. In this
case as well, there is ample room for the
development of territorial synergies.
Paolo Bodini
President Ente Triennale
H
e was born in Caserta but arrived in Cremona on the day
of the patron saint, St. Omobono,
November 13th. A sign of destiny,
because the town of Stradivari and
of the art of making stringed instruments became “his” town, that he
loved with the same passion as couples who quarrel to keep their marriage alive. On that day the shops
were closed and, of course, he got
very angry: this is something that
happened to him rather often, as
those who knew him well can attest.
Ten years ago, on October 20th
1997, Elia Santoro passed away. He
was a journalist, writer and art critic,
but above all a passionate student of
stringed instruments. His several
publications in this field, first and
foremost the volume on Stradivari,
triggered discussions, fostered debates
and changed opinions. His bold assertions set off disputes which are the
salt of civilization and the delight of
free thinkers. Who does not remember his battle in favour of the “inter-
nal form”, which he considered the
only possible way of making a violin? His polemic force was notorious,
and along with his swashbuckling and
restless disposition, hardly prone to
mediation, became his distinguishing
trait. Yet this man, who never
thought twice about raising his loquacious voice against the prevailing
opinion, did plenty of good for the
art of stringed instruments making
and for Cremona, by provoking,
stimulating and stirring up the waters and others’ consciences. A gadfly
for the Triennale as well (such as in
the case of the now proverbial protest
by the violin makers, who reacted to
one of his more scathing articles by
hanging the “blue violins”, mockingly labelled “by Elia Santoro”, in the
piazza), he was indisputably a factor in the town’s intellectual growth.
A decade after his passing, the time
might be right to gloss over his bad
temper and some private grudges and
send him a heartfelt “thank you!”
Roberto Codazzi
Something special
T
here are at least three reasons to
visit Cremona from September 29
to October 14. Andrea Amati’s 21 instruments will be on display at Palazzo
Affaitati. These instruments, built by
the Cremona-born founding father of
the 16th-century stringed instruments,
are among the most ancient in the world.
We have collected the instruments that
have survived over time and that an expert panel has selected. Some instruments are characterized by special decorations expressly fashioned for important customers. For the first time it will
be possible to admire them in the wonderful framework of Andrea Amati’s coeval painters who also worked in the
Cremona area. A time reconstruction
which will be surprising also for laymen.
These are the first two reasons for visiting the Museo Civico’s halls. The third
one leads us to the Ponchielli Theater,
another enchanting city location, where
three instruments, part of the collection
on display, will be played by expert musicians at the opening concert. The
evening of September 29 is going to be
very special, because just a few instru-
ments by Andrea Amati can still be
played today. The exhibition agenda is
very busy with proposals to learn more
about the works on display and the
themes are attractive also for occasional
visitors. The stories of the Cremona
maestros, wood carvers, painters, decorators, lute-makers and musicians are
intertwined with those of the royal family members who ordered them. In fact,
it is really something special to think that
these instruments that are now collected
and on display in Cremona, cheered the
people at the French court of Caterina
de’ Medici, witness to sumptuosity and
symbol of the power of the 16th-century
monarchies. The special auditions in the
San Domenico hall in the Museo Civico, under the conservatory’s preservation, make us feel like being guests at
the court. The difference is that today it
is not necessary to have royal blood, because the event is for the large public.
Or at least for those who feel united in
favor of culture and history.
Virginia Villa
*Director of Ente Triennale
Foto pag. 3: Museo Civico A. Ponzone, sede di Amati Opera Omnia
Photo pag. 3: Museum A. Ponzone, center of Amati Opera Omnia
3
Cremonaliutaria
Andrea Amati Opera Omnia
Museo Civico “Ala Ponzone” - Via Ugolani Dati, 4
ANDREA AMATI OPERA OMNIA
Les violons du roi (mostra storica)
29 settembre - 14 ottobre
I violini del re
C
Catalogo edito dal Consorzio Liutai A. Stradivari Cremona
ANDREA AMATI OPERA OMNIA
The king’s violins (historical exhibition)
september 29th - october 14th
Catalogue by Consorzio Liutai A. Stradivari Cremona
Teatro Ponchielli
29 september/september 29th - ore 21.00/ 9 p.m.
Concerto inaugurale/Opening concert
Marco Rizzi - violino Andrea Amati “Carlo IX di Francia”
Christoph Schiller - viola Andrea Amati
Julius Berger - violoncello Andrea Amati
Edoardo Strabbioli - pianoforte
Museo Civico “Ala Ponzone”
14 ottobre/october 14th
ore 10.00 - 10 a.m.
Giornata di studio/seminar
Magistri a lignanime, dipintori, leutari
Antica pratica: arte del legno e decorazione pittorica
nella Cremona del ’500
Moderna scienza: alla ricerca dei “segreti”
attraverso l’occhio delle nuove tecnologie
Ancient practice: wooden art and pictorial decoration
in sixteenth century Cremona
Modern science: searching for “secrets”
through the eye of new technologies
relatori/relators
Fausto Cacciatori, Carlo Chiesa,
Renato Meucci, Marco Tanzi
Comitato scientifico della mostra
Exhibiton scientific committee
Charles Beare, Fausto Cacciatori
Bruce Carlson, Carlo Chiesa
Renato Meucci, Christopher Reuning
Duane Rosengard, Marco Tanzi
Coordinamento del progetto/Project edit by
Virginia Villa
orreva l’anno 1987 quando
più di quaranta strumenti di
Antonio Stradivari vennero esposti per celebrare i 250 anni
della sua morte. A distanza di quattro
lustri venti strumenti di Andrea
Amati voleranno a Cremona per
chiudere le manifestazioni che hanno voluto ricordarne, trascorsi cinquecento anni, la nascita.
Nell’ottobre del 1982 la rivista Early
Music pubblicò un saggio di Laurence C. Witten dal titolo The surviving instruments of Andrea Amati,
organico tentativo di catalogazione
degli strumenti di Andrea. Witten
elencò 4 piccoli violini, di cui tre del
gruppo Carlo IX, 4 violini di grande
formato, 3 viole di cui 2 decorate ed
infine 5 violoncelli, di cui 4 decorati, per un totale di 16 strumenti sopravvissuti. Il prossimo mese di settembre sarà possibile ammirare ben
otto strumenti del gruppo Carlo IX,
strumenti che per il repertorio iconografico delle decorazioni, per i materiali e le tecniche utilizzate per la
loro esecuzione si prestano ad una
ulteriore classificazione. Le indagini
scientifiche eseguite su 6 strumenti
di questo consort e sulla viola di Vermillion, nonchè l’analisi dello storico dell’arte Marco Tanzi hanno infatti contribuito ad aprire nuovi scenari. Notevoli sono le affinità fra il
violoncello Berger ed un violino
proveniente da una collezione privata; così come risultano forti i legami
che uniscono il violino Tullie House
proveniente da Carlisle, i due strumenti di Oxford e il violino di formato grande conservato a Cremona.
Strumenti costruiti in momenti diversi durante gli anni del regno di
Carlo IX e affidati, per quanto riguarda l’apparato iconografico, mol-
to probabilmente a più decoratori.
Il violoncello Berger presenta poi nel
plinto di sinistra della colonna inferiore la data 1566 che, a fronte dei
risultati delle indagini scientifiche,
fa ritenere di essere in presenza di
uno dei rarissimi strumenti di Andrea con datazione autentica. Il che
potrebbe fornire indicazioni anche
per la datazione del violino a lui affine e al tempo stesso aprire qualche
ragionevole dubbio rispetto alla datazione di altri strumenti.
Interrogativi che avranno una approfondita trattazione nel catalogo e
saranno oggetto della giornata di studi che si terrà il 14 ottobre. A fianco
a Les violons du roi avremo gli altri
strumenti decorati di Andrea: il violino ora al Metropolitan, il violino
e la viola provenienti dal National
Music Museum di Vermillion, la violetta proveniente dalla Cité de la
Musique di Parigi e quel che resta di
un violino che si è aggiunto solo recentemente al nostro elenco. Tutti
strumenti che presentano sulle fasce
il motto: QUO UNICO PROPUGNACULO STAT STABITQUE
RELIGIO ma che al tempo stesso,
per lo stato di conservazione dell’apparato iconografico, non sono di
facile lettura. Elemento comune il
giglio dei Valois, il fleur de lis, presente in tutti gli strumenti di questo
gruppo a segnare un legame di sangue. Infine gli strumenti non decorati, 5 violini e 2 viole, provenienti
da tutto il mondo: due violini, che
avremo il piacere di ascoltare provenienti dalla Chi-Mei Foundation di
Taiwan, un violino dal Sud Dakota e
gli altri strumenti provenienti da collezioni private di tutto il mondo. Le
indagini scientifiche e lo studio multidisciplinare hanno permesso di leg-
ANDREA AMATI (1505 c. - 1577)
Strumenti in mostra / Instruments exhibition
Violino
Collezione privata / Private collection
Violino piccolo [1570 ca.]
Collezione privata / Private collection
Violino [1570 ca.]
ex Ross - Chi-Mei Cultural Foundation & Chi-Mei Museum, Tainan County, Taiwan
Violino [1574 ca.]
ex Payne ex Gonley - Chi-Mei Cultural Foundation & Chi-Mei Museum, Tainan County, Taiwan
Viola tenore ridotta
Collezione privata / Private collection
Viola tenore ridotta
Collezione privata, Stati Uniti / Private collection, USA
Violino [1574]
ex colls.: William Corbett, London; Dr. Marshall, Oxford; Hester S. Bowles, Malvern Link,
Worcestershire; Richard Bennett; W.E. Hill & Sons, Great Missenden, Buckinghamshire, Rawlins Fund.
National Music Museum, The University of South Dakota, Vermillion, Sud Dakota, Stati Uniti
Violoncello [post 1538] The King
ex colls.: John Betts, London; William Curtis, England; Canon Alexander Henry Bridges,
Beddington, Surrey; John Henry Bridges, Ewell Court, Surrey. Witten-Rawlins Collection National
Music Museum, The University of South Dakota,Vermillion, Sud Dakota, Stati Uniti
Violoncello
Collezione privata / Private collection Jean Frédéric Schmitt, Lione, Francia
Violino [1566 ca.] Il Carlo IX di Francia Comune di Cremona, Cremona, Italia
4
Violino [1566 ca.] Tullie House
Tullie House Museum, Carlisle, Gran Bretagna
Violino [1564] Carlo IX
The Ashmolean Museum, Oxford, Gran Bretagna
Viola tenore [1574] Carlo IX
The Ashmolean Museum, Oxford, Gran Bretagna
Violoncello (1566) Carlo IX
Collezione privata / Private collection Julius Berger, Hohenschwangau, Germania
Violino Carlo IX
Collezione privata / Private collection
Violino [1567 ca.] Il Portoghese
Collezione privata / Private collection Claude Lebet, Roma, Italia
Violetta Cité de la Musique
Musée de la musique, Parigi, Francia
Violino [1560-1574 ca.]
ex Kurtz. Metropolitan Museum of Art, New York, Stati Uniti
Violino Sabatier
Collezione privata / Private collection Bernard Sabatier, Parigi, Francia
Violino [1560 ca.]
Witten-Rawlins Collection - National Music Museum, The University of South Dakota,
Vermillion Sud Dakota, Stati Uniti
Viola tenore ridotta [1560 ca.]
ex colls.: Charles B. Lutyens, Amwell Grove, Hertfordshire; Beatrice Lutyens; Tom Barber, Jr.,
Hartford, Hertfordshire; Hope Hambourg, England. Witten-Rawlins Collection National
Music Museum, The University of South Dakota, Vermillion, Sud Dakota, Stati Uniti
gere in modo più preciso il lavoro di
Andrea. Alcuni interrogativi hanno
avuto risposta e al tempo stesso nuove domande sono inevitabilmente
emerse. In questi anni molti capolavori sono tornati a Cremona, non
solo per essere esposti ed ammirati,
ma anche per essere studiati in modo
moderno e metodico. E’ possibile
con il contributo di molti andare oltre la liuteria dei segreti; divulgando, grazie alla pubblicazione dei cataloghi e ai numerosi momenti di
studio, quanto il lavoro di ricerca
storica e scientifica ha portato in superficie, aprendo se necessario un
contraddittorio e al tempo stesso stimolando nuove ricerche. In ottobre
sarà possibile sostenere con buoni argomenti dove e quando furono decorati gli strumenti costruiti per Carlo IX, valutare nuove ipotesi rispetto
alla committenza degli altri strumenti decorati, quelli legati al non
identificato nobile italiano di Witten. Sono i risultati dell’impegnativo
lavoro di tre anni. Terminate le manifestazioni iniziate nel 2005 resterà
quanto è stato scritto e pubblicato,
si conserverà la testimonianza dell’evento e ciò che la ricerca e lo studio
hanno prodotto; questo è il risultato più significativo legato alle mostre dedicate ad Andrea e alla sua famiglia. Non è possibile prevedere se
e quando questi strumenti torneranno a Cremona, certo è invece il contributo di conoscenza che resterà a
valorizzare la creatività del capostipite della liuteria cremonese e della
città che lo vide operare.
E alla fine di tutto questo speriamo
che Andrea sia contento.
Fausto Cacciatori
Foto/photo pag. 4: A. Amati, violino, Metropolitan Museum, New
York
Foto/photo pag. 5: A. Amati, viola,
Ashmolean Museum, Oxford, UK
Cremonaliutaria
Liuteria in Festival
“Quo unico propugnaculo...”
il ‘motto’ di Andrea Amati
N
ell’ambito della produzione
di Andrea Amati, oltre ad
esemplari di più usuale fattura, spiccano due gruppi di strumenti
impreziositi da decorazioni pittoriche,
il primo con gli emblemi del re di
Francia Carlo IX (1550-1574) e un
altro rappresentato da alcuni esemplari che recano il motto “Quo unico
propugnaculo stat stabitque religio”.
Sul retro di uno di questi strumenti,
la viola che si trova al National Music Museum di Vermillion (Sud Dakota), oltre alla frase latina è presente anche uno stemma nobiliare in base al quale questo secondo gruppo è
stato finora attribuito ad una non
meglio identificata “famiglia di marchesi dell’Italia settentrionale”.
La citata sentenza latina aveva da
tempo richiamato la mia attenzione
per l’incongruenza tra il suo significato – che si può tradurre con “affinché unico baluardo sia e resti la religione” – e il fatto che una tale affermazione si trovi scritta su un ben “innocuo” strumento ad arco.
Una seconda considerazione riguardava la parola propugnaculum, spesso
impiegata nel latino del XVI secolo
in relazione a tematiche religiose, a
partire almeno dal primo testo pubblicato in difesa della confessione cattolica dopo la promulgazione delle
tesi di Lutero, vale a dire il Propugnaculum Ecclesiae, adversus Lutheranos di Josse Clichtove, edito a Parigi nel 1526. Sottoponendo al parere di una illustre collega esperta di
araldica, la d.ssa Andreina Bazzi,
l’emblema della viola di Vermillion,
quest’ultimo è stato immediatamente
riconosciuto come appartenente alla
famiglia reale francese. La stessa Bazzi ha inoltre confermato che il monogramma che compare al disotto
della corona è costituito dalle lettere
M V A.
Tramite una laboriosa ricerca tra i numerosi componenti della famiglia reale francese del XVI secolo è stato allora possibile identificare il destinatario di questo secondo gruppo di
strumenti. Si tratta a mio avviso di
Marguerite de Valois-Angoulême
(1553-1615), detta anche “Marguerite de France”, settima figlia di Caterina de’ Medici, e sorella quindi del
re Carlo IX. Le sue iniziali sono appunto M.V.A. e la corona nobiliare
che compare sullo strumento è assai
simile a quella di un ritratto della
stessa Marguerite dopo le nozze avvenute nel 1572. Queste ultime furono orchestrate dalla celebre “regina
madre” Caterina de’ Medici per tentare una soluzione che mettesse fine
alle sanguinose “guerre di religione”
che stavano devastando la vita interna della Francia. Margherita era naturalmente di fede cattolica, mentre
lo sposo era l’esponente più in vista
del partito ugonotto calvinista: Enrico di Borbone (1553-1610), re di
Navarra e futuro re di Francia nel
1589 col nome di Enrico IV (sarà lui
che in quest’ultima circostanza, abiurando la fede protestante, conierà il
celebre adagio “Parigi val bene una
messa”). E’ dunque nel contesto delle guerre di religione che assume finalmente un significato comprensibile il motto presente sugli strumenti
dei quali ci occupiamo: sembra del
The king’s violins
I
t was 1987 when more than forty
instruments by Antonio Stradivari
were exhibited to commemorate the
250th anniversary of his death. Twenty
years later, twenty instruments made
by Andrea Amati will be flown to Cremona to crown the celebration in honour of the five hundredth anniversary
of his birth.
In October 1982, Early Music magazine published an essay by Laurence C.
Witten entitled “The surviving instruments of Andrea Amati”, a systematic
attempt to catalogue Andrea’s instruments. Witten listed 4 small violins,
three of which belong to the group of
Charles IX, 4 large violins, 3 violas (2
of which are decorated), and finally 5
cellos (4 of which are decorated), for a
total of 16 surviving instruments.
Next September it will be possible to
admire as many as seven instruments
belonging to the Charles IX group.
These instruments, considering the
iconography of the decorations, the materials and the construction techniques,
lend themselves to a further classification. The scientific surveys carried out
on 6 instruments of this group and on
the Vermillion viola, as well as the
analysis by the historian Marco Tanzi,
contributed to opening new scenarios.
There are several similarities between
the Berger cello and a violin from a private collection. Similarly, there are
strong similarities between the Tullie
House violin, from Carlisle, the two instruments from Oxford and the large
format violin preserved in Cremona.
These instruments were constructed in
different periods during the reign of
Charles IX and, as far as the iconographic part is concerned, were decorated by several artists.
The Berger cello shows - in the left
plinth of the lower column - the date
1566, which, after conducting the scientific tests, we believe is one of the very
rare instruments made by Andrea with
an authentic dating. This may provide
indications about the dating of a similar violin and also casts some reason-
“Quo unico propugnaculo...”
the Andrea Amati ‘motto’
tutto evidente difatti che la sentenza
“quo unico propugnaculo stat stabitque religio” si debba riferire proprio a
Margherita. Era lei il “baluardo” destinato a difendere il regno di confessione cattolica dalle pretese dei
protestanti. Destinata al matrimonio per ragioni di Stato (in quella occasione avvenne tra l’altro la sciagurata “notte di San Bartolomeo”),
Margherita rimase comunque fedele
alle alterne vicende del marito almeno sino alla loro definitiva separazione, avvenuta nel 1599, e con la sua
cultura e la sua bellezza costituì una
delle figure femminili più affascinanti e interessanti dell’intera storia politica francese.
L’interpretazione qui proposta, attribuendo ad un membro della corte
francese un gruppo di strumenti finora altrimenti identificato e verosimilmente alieno da subdole forme di
manipolazione, finisce per accreditare di nuovo la verosimiglianza storica
anche dell’altro gruppo di strumenti
ad arco decorati realizzati da Amati,
quelli per Carlo IX, intorno ai quali
sono stati sollevati in passato numerosi e rilevanti dubbi.
Senza entrare nel merito dell’autenticità o meno dei singoli strumenti
attribuiti ad Amati, qui si intende valutare solo la possibilità che un gruppo di strumenti ad arco decorati sia
stato effettivamente ordinato a Cremona e destinato alla corte reale di
Parigi. E questa possibilità, alla luce
delle attuali conoscenze appare non
solo storicamente possibile, ma del
tutto probabile.
Renato Meucci
I
n Andrea Amati’s production, apart
from those with the most common features, two groups of instruments with precious pictorial decorations stand out. The
first group bears the emblems of the famous King of France Charles IX (15501574) and the other one is represented
by some models featuring the motto “Quo
unico propugnaculo stat stabitque religio”. On the back of these instruments,
like in the viola preserved in the National
Music Museum of Vermillion (South
Dakota), besides the Latin phrase there
is also a noble coat of arms, which leads
us to attribute this second group of instruments to an unidentified “family of
Marquis of Northern Italy”.
The above-mentioned Latin phrase caught
my attention some time ago due to the
discrepancy of its meaning – which can
be translated “so that religion is and shall
always be the only defence” with the fact
that this statement was written on an “innocuous” stringed instrument.
An additional consideration refers to the
word propugnaculum, which is very often
used in the Latin language of the XVI
century with reference to religious issues
and which is contained in the title of the
first book published in defence of the
Catholic religion after the promulgation
of the Lutheran thesis, that is to say the
Propugnaculum Ecclesiae, adversus
Lutheranos by Josse Clichtove, published
in Paris in 1526. When I showed the
emblem on the Vermillion viola to Mrs.
Andreina Bazzi, an illustrious colleague
expert in heraldry, she immediately recognized the instrument as belonging to
the French Royal Family. Bazzi herself
also confirmed that the monogram depicted under the crown was formed by
the letters M V A. A laborious search
among the components of the French
Royal family of the XVI century made it
possible to identify the addressee of this
second group of instruments. According
to my opinion this person was Marguerite
de Valois-Angoulême (1553-1615), also
known as “Marguerite de France”, seventh daughter of Caterina de’ Medici and
sister of the king Charles IX. Indeed, her
initials are M.V.A. and the noble crown
depicted on the instrument is very similar
to that present in a portrait of Marguerite
painted after her wedding, which was celebrated in 1572.
The wedding was organized by the famous “Queen Mother”, Caterina de’
Medici, in order to find a solution and
put an end to the bloody “religious wars”
which were ravaging the entire French
nation. Marguerite was of Catholic faith,
whereas her spouse was the most illustrious representative of the Huguenot
Calvinist Party: Henry of Bourbon
(1553-1610), King of Navarre and King
of France in 1589 with the name of
Henry IV (in this circumstance, in renouncing the Protestant faith, he coined
the famous saying “ Paris is well worth
a Mass”). It is within the context of the
wars of religion that the motto present on
the instruments we are dealing with acquires a clear meaning: it seems evident
that the sentence “quo unico propugnaculo stat stabitque religio” is to be referred
to Marguerite. She was intended to be
the “rampart” destined to defend the
Catholic faith from Protestant claims.
Destined to be married for reasons of state
(it was on that occasion that the unfortunate “Saint Barthelme’s night” occurred),
Marguerite remained faithful to the fortunes and misfortunes of her husband until their final separation, which took place
in 1599. Thanks to her culture and beauty she was one of the most fascinating
and interesting women in all of French
political history. This interpretation and
the attribution of a group of instruments
to a member of the French Court, which
had been until now identified in a different
manner, and free of deceitful manipulations, lends support to the hypothesis regarding the historical origins of the other
group of decorated stringed instruments
fashioned by Amati, the instruments
made for Charles IX, which had in the
past aroused several interesting questions.
Without examining the authenticity of
single instruments attributed to Amati,
we are instead interested in evaluating the
likelihood that a group of decorated
stringed instruments was indeed ordered
in Cremona and destined for the Royal
Court of Paris. This possibility, in light
of what we now know, appears not only
historically possible but extremely likely.
Renato Meucci
come from different parts of the world,
including the two violins we will have
the pleasure of listening to, which come
from the Chi-Mei Foundation of Taiwan, one violin from South Dakota and
others from private collections worldwide.
The scientific tests and the multidisciplinary study gave us a better insight into Andrea’s work. Some questions have
been answered and at the same time
other questions have emerged. In these
years, many masterpieces have come
back to Cremona, not only to be displayed and admired but also in order to
be studied in a modern and systematic
way. With the contributions of many, it
is possible to reveal the secrets behind
violin making. By disseminating, thanks
to the publication of catalogues and to
the several seminars, what the historical and scientific research studies have
discovered, fostering debates when necessary and encouraging new research.
In October it will be possible to evaluate
new findings about where and when the
decorations of the instruments for
Charles IX were made and to weigh
new hypotheses about who commissioned the other decorated instruments,
those attributed by Witten to an unidentified Italian nobleman. These are the
results of three years of exacting work.
After the exhibitions that started in
2005 close, what will remain is what
has been written and published, accounts of the events and the results of
in-depth study and research findings.
This, in the end, is the most important
aspect of the exhibitions dedicated to
Andrea and his family.
It is not possible to foresee if and when
these instruments will come back to
Cremona. What is certain is the contribution of the knowledge that will remain to enhance the value of the creativity of the founding father of Cremonese violin making and of the city
where he worked.
At the end of all this we hope that Andrea will be happy.
Fausto Cacciatori
(photo Pearson Bruce)
able doubts on the dating of other instruments. These questions will be discussed in depth in the catalogue and will
be dealt with during the workshop on
October 14th.
Together with Les violons du roi, we
will also have the other instruments decorated by Andrea: the violin which is
now kept at the Metropolitan museum,
the violin and the viola from the National Music Museum of Vermillion,
the small viola from the Cité de la
Musique in Paris and what remains of a
violin which was recently added to our
list. All these instruments bear the following motto on their sides: QUO
UNICO PROPUGNACULO STAT
STABITQUE RELIGIO but at the
same time, because of the different
preservation condition of the iconographic structure, are not easily interpreted. The common element is the lily
of the Valois, present on all the instruments of this group and evidence of their
kinship. Finally, the instruments without
decorations, 5 violins and 2 violas,
5
Andrea Amati Opera Omnia
La corte di Francia
Cremona e Andrea Amati
U
no degli strumenti più preziosi della nostra Collezione è il “Carlo IX”, costruito
da Andrea Amati nel 1566 per il re
di Francia. E’ uno dei soli quattro violini superstiti del gruppo di 38 strumenti (di cui 12 piccoli violini, 12
violini, 6 viole e 8 violoncelli) costituenti la regale committenza.
Ma perché il re di Francia commissionò un così gran numero di strumenti? E perché proprio al cremonese Amati?
Cominciamo col dire che Carlo IX,
in tutta questa vicenda, c’entra poco
o nulla! Nel 1560 era morto, dopo
soli diciassette mesi di regno, Francesco II, primogenito di Caterina de’
Medici. Carlo, il secondogenito, aveva dieci anni. La madre, dopo avere
per tre anni resistito alle ostilità dei
Guisa e di buona parte della nobiltà
francese, riesce a farlo dichiarare
maggiorenne ed incoronare re. Carlo
IX divenne dunque re, nel 1563, a
soli tredici anni (da allora fu questa
l’età stabilita in Francia per regnare)
e nominò sua madre Sovrintendente dello Stato. Di fatto, Carlo non regnò mai, nel senso che non prese lui
le decisioni importanti, comunque
certamente non nel 1566, a sedici
anni, al tempo della committenza ad
Amati. Morì a ventiquattro anni, minato dalla sifilide e dalla tubercolosi. Solo negli ultimi tempi cercò un
minimo di autonomia (e combinò
grossi guai).
E’ dunque Caterina de’ Medici la vera protagonista della nostra storia. Fu
sua la decisione di commissionare gli
strumenti ad Andrea Amati. Resta la
domanda: perché?
Caterina si trovava a governare lo
Stato in un momento di grande difficoltà. La Francia era dilaniata dalla
guerra di religione fra cattolici ed
ugonotti, e ciascuna delle due fazioni
aveva potenti agganci all’estero. La
cattolicissima Spagna, le protestanti
Inghilterra ed Olanda, chiamate di
volta in volta in causa, cercavano di
approfittare della debolezza francese.
La nobiltà francese, per di più, oltre
ad essere divisa, era arrogante e litigiosa, sprezzante di ogni autorità centrale, e mal sopportava la presenza di
una italiana alla guida del Paese.
Caterina era una donna intelligente,
colta, capace di ascoltare e di media-
re. La “leggenda nera” di Caterina de’
Medici è stata da tempo sfatata (o almeno molto ridimensionata) dalla
storiografia moderna. In passato le
era stata attribuita soprattutto la responsabilità del massacro degli ugonotti nella notte di S. Bartolomeo
(24 agosto 1572), tra i venti ed in
trentamila morti in tutta la Francia.
Oggi, pur essendo il ruolo da lei svolto controverso, si tende a mitigarne
le colpe, anche perché quell’avvenimento mise di fatto in crisi la politica
di pacificazione e di convivenza da
lei perseguita. Comunque Caterina è
stata a lungo indicata come l’esempio della doppiezza femminile e del
machiavellismo italiano. Era accusata di usare veleni e commissionare
delitti. In realtà Caterina, che non
era certo una santa, si pose, per tutto
il lungo periodo in cui di fatto regnò
in Francia (circa trent’anni) un solo,
grande obiettivo: la pace, all’interno
e con i Paesi vicini, per rafforzare la
monarchia e garantire la dinastia. Era
convinta che cattolici e protestanti
potessero convivere nello stesso regno, che in tutte le religioni vi fosse
un fondo di verità, che l’obbedienza
al sovrano ed alle leggi potesse prescindere dalle convinzioni religiose.
Per raggiungere questi obiettivi commissionò delitti, cambiò alleanze, tradì. Come gli altri Grandi del suo tempo d’altronde. Purtroppo non riuscì
a realizzare, se non in minima parte, i
suoi obiettivi. Le guerre di religione
continuarono, anche se il prestigio e
l’autorità della Corona non furono
travolti.
Caterina, in questo sì fiorentina, era,
come attestano anche i numerosi libri
della sua biblioteca, una seguace della filosofia neoplatonica, forgiatasi a
Firenze grazie all’insegnamento di
grandi umanisti come Marsilio Ficino
e Pico della Mirandola. Centrali in
quella filosofia erano la tolleranza religiosa, la funzione altissima riservata
al sovrano e, ciò che ancor più interessa in questa sede, una grande considerazione della musica.
Il neoplatonismo italiano ebbe varie
sfumature, ma quasi sempre fu frammischiato o condizionato dall’ermetismo (da Ermete Trimegisto, fantomatico autore di molti libri allora in
circolazione, portavoce di una presunta saggezza egizia antichissima) e
A. Amati, violino Carlo IX, 1566 ca., Comune di Cremona
6
da tentazioni magico-misteriche.
Marsilio Ficino, Pico ed altri, rielaborando le dottrine di Pitagora, di
Platone e dei Neoplatonici, considerano la musica terrena come figura
dell’armonia del cosmo. Secondo loro essa possiede virtù magiche e terapeutiche, in quanto attiva gli influssi benigni degli astri e risana i corpi rasserenando l’anima. La musica
possiede, dice Ficino nel De Vita, una
forza mirabile per calmare, muovere
ed influenzare l’animo e il corpo.
Intermediario potente tra mondo terrestre, mondo celeste e mondo sopraceleste, è lo strumento musicale,
in particolare il liuto e poi il violino,
capace di catalizzare gli influssi superiori e agire magicamente sul nostro
spirito. Si può dire che lo strumento
ben costruito e la musica adatta divengono, in un certo senso, potenti
“talismani”. Non dobbiamo stupirci
di una tale valenza dei “simboli”, diffusissima nella cultura rinascimentale. Non è forse vero che nei dipinti
rinascimentali la corda spezzata di un
liuto rappresenta la rottura dell’armonia universale, in genere (ma non
sempre) collegata alla morte di Gesù?
Lo dice Andrea Alciati (1492-1550),
autore di un trattato, Emblemata,
che ci aiuta a capire il significato iconologico di molte opere d’arte.
Ricerca della pace, funzione altissima del sovrano, ruolo della musica:
ciò spiega il ruolo centrale attribuito
da Caterina de’ Medici alla vita di
corte ed alle feste. Ben prima del re
Sole e di Versailles, capì quanto l’allontanamento dei nobili dalle loro
terre e insieme il fasto, la magnificenza, il piacere della vita di corte
potessero rafforzare la Corona.
Dal gennaio 1564 al maggio 1566
Caterina viaggiò per castelli e città
della Francia, per mostrare a tutti la
magnificenza ed il fascino della Corte. Negli anni successivi ampliò il
Louvre, costruì le Tuileries, arricchì
la Corona di residenze reali, con
splendidi giardini, in tutta la Francia, circondandosi ovunque di pittori e scultori, architetti e poeti, astrologi e filosofi. E dappertutto e sempre feste! L’hanno accusata di assoluto cinismo. Ed in effetti nessuna carestia e nessun massacro interruppe
mai i divertimenti.
Il suo era però un preciso disegno po-
A. Amati, viola, The Ashmolean Museum, Oxford, UK (photo Pearson Bruce)
litico: usare il divertimento ed il piacere per invogliare la nobiltà a frequentare la Corte, per fare incontrare cattolici e protestanti negli stessi
ambienti, per far vivere loro avventure e storie d’amore.
La libellistica del tempo, di parte cattolica ed ancora più di parte protestante, dipinse la Corte di Caterina
come il regno della lussuria, la sentina di tutti i vizi immaginabili. In effetti, per la morale del tempo, la vita
di Corte doveva apparire uno scandalo continuo.
Sappiamo tutti quanto la seduzione
femminile possa essere tra le armi più
potenti. Caterina non esitò a farvi ricorso. Si circondò di un gruppo numeroso (un’ottantina) di belle e giovani damigelle, passate alla storia con
il nome di “squadrone volante”. Il
compito di queste fanciulle era anzitutto diffondere le buone maniere,
coinvolgere in giochi di galanteria gli
aggressivi nobili francesi, far trionfare la cortesia ed il piacere del bel vivere. Spesso venivano a conoscenza,
nei momenti di intimità, di informazioni e segreti che quasi sempre riferivano alla regina. Unico limite: la
“grossezza del ventre”. Chi rimaneva
incinta veniva allontanata dalla Corte, quasi sempre con collocazioni dignitose, in modo da condurre almeno
una vita agiata.
Il gioco della seduzione richiedeva
dunque feste e balli continui. Da qui
anche l’importanza della musica, dei
musicisti e degli strumenti musicali.
Insieme alle motivazioni filosofiche
di cui abbiamo parlato, a valorizzare
la musica e le feste vi erano le motivazioni politiche di cui pure abbiamo detto. Ecco la risposta al perché la
Corte di Francia avesse bisogno di un
così gran numero di strumenti. Resta il secondo quesito. Perché Amati
e Cremona? Perché era quanto di
meglio offriva il mercato europeo,
viene spontaneo rispondere. Probabilmente ciò è vero. Ma lo storico
non si accontenta e si pone altre domande: perché proprio a Cremona
questa eccellenza? E come faceva Caterina a saperlo?
Sarebbe troppo lungo rispondere dettagliatamente a queste ulteriori domande. Basti sottolineare, per quanto
riguarda Cremona, lo straordinario
sviluppo culturale ed artistico della
metà del ’500. Gli storici l’hanno notato. “Quanto e come fossero colti i
diversi strati sociali cremonesi del
Cinquecento rispetto, poniamo, a
quelli milanesi, o pavesi, o padovani
o bresciani è oggi impossibile sapere
con certezza”, afferma nella Storia di
Cremona Giorgio Politi. E continua:
“Qualche indizio, però, può essere
trovato, e questi elementi rendono
plausibile l’ipotesi che l’aristocrazia
cremonese dell’epoca fosse assai colta,
con una preferenza spiccata verso due
ambiti disciplinari: la musica, vocale e strumentale, e la pittura”.
Di più: colta era, dimostra Politi, anche la “categoria” degli amministratori, dei “politici” diremmo oggi. Colti erano i Podestà, ma anche i membri del Consiglio cittadino, che erano
in grado di seguire ed apprezzare discorsi ufficiali in latino letterario.
In questo contesto raffinato e colto
non poteva che fiorire anche una
scuola di abili intagliatori del legno
(ne abbiamo prove eccelse già nel
’400) e di provetti maestri liutai. Andrea Amati non ha “inventato” il
violino. La categoria dell’invenzione
va usata con grande cautela nello
scrivere di storia. E’ molto più credibile un accumulo, nel corso degli anni, di piccole o meno piccole trasformazioni fino a quando davvero, uno
o più, non sapremo mai chi, costruirà
o costruiranno lo strumento più o
meno come lo conosciamo. Un gran
lavorio di trasformazione coinvolse
la ribeca e la viella per convogliare
verso il violino. E Cremona ne divenne uno dei luoghi privilegiati di
produzione.
Per rispondere infine alla domanda
sui rapporti tra Caterina e Cremona,
occorre ricordare anzitutto che Caterina de’ Medici conosceva bene la
cultura e la politica fiorentine.
Lo Stato di Milano, di cui Cremona
era parte, fino al momento della conquista spagnola era stato il principale
alleato della Firenze medicea, anzi,
in molte occasioni il “gran protettore”. In una sua lettera Lorenzo il Magnifico era arrivato a dire che lui teneva il potere a Firenze per conto del
Duca di Milano! I rapporti fra Cremona e Firenze, dunque, mediati da
Milano, erano sempre stati di un certo peso. Inoltre, caratteristica di fondo della politica francese per i settant’anni precedenti era l’interesse
per lo Stato di Milano. L’abbandono
del dominio diretto del milanese a
vantaggio degli spagnoli non aveva
esaurito le trame, gli intrighi, gli spionaggi, ma anche i legami e gli scambi.
A Milano e Cremona ci furono sempre dei forti “partiti” filofrancesi.
Concludo con una domanda provocatoria: accertato quanto sopra, perché non chiamare “Caterina de’ Medici” lo splendido “Carlo IX” di Andrea Amati?
Gian Carlo Corada
Sindaco di Cremona
Cremonaliutaria
Andrea Amati Opera Omnia
The Court of France - Cremona and Andrea Amati
O
ne of the most precious instruments in our collection is
“Charles IX”, made by Andrea Amati
in 1566 for the King of France. It is
one of only four surviving instruments
of the group of 38 (composed of 12
small violins, 12 violins, 6 violas and
8 cellos) ordered by the King.
But why did the King of France need
so many instruments? And why did he
order them from the Cremonese Amati?
Let’s begin by making clear that the
King, Charles IX, has little or nothing
to do with this story! In 1560, after a
scant seventeen months on the throne,
Francis II, the firstborn son of Caterina
de Medici, died. Charles, her second
son, was then only ten years old. The
mother, after three years of combating
the hostility of the Guisa and of the majority of the French nobility, managed
to have him crowned King. So Charles
IX ascended to the throne in 1563,
when he was only thirteen (at the time,
this was the minimum age established
in France to become King) and he appointed his mother Superintendent of
the State. As a matter of fact, Charles
never reigned, in the sense that he never made the important decisions, and
rina de’ Medici has been discredited (or
at least scaled down) by modern historiography. In the past she was held responsible for the massacre of the
Huguenots during the night of St.
Barthelme (24th august, 1572), when
20 to 30,000 Protestants throughout
the country met their deaths. Today,
even though there is still controversy
over the role she played, we tend to mitigate her misdeeds, partly because those
events really caused a crisis to her reconciliation and cohabitation policy. In
any case, Caterina has long been regarded as an example of feminine double-dealing and remorseless Italian
Machiavellianism. She was accused of
using poisons and commissioning murders. In point of fact, however, Caterina, who was no saint, had only one
goal throughout the entire period in
which she reigned in France (roughly
30 years): to establish peace in the
country and with the nearby countries
in order to strengthen the monarchy and
ensure the succession of the dynasty.
She was convinced that the Catholics
and the Protestants could live together in
the same nation, and that, after all,
there was some truth in all religions,
and that these posed no impediment to
Marsilio Ficino, Pico and others, in revising the doctrines of Pythagoras, Plato and the neo-platonics, view earthly
music as an illustration of the Harmony
of the universe. According to them, music possesses magical and therapeutical
virtues since it activates the benign influences of the planets and heals the
body by reviving the soul. Music, according to Ficino in the De Vita, exerts
an amazing force in soothing, moving
and influencing the soul and body.
The musical instrument is a powerful
intermediary between the terrestrial,
heavenly and supra-heavenly world,
principally the lute and secondly the violin, which is a powerful catalyst of
higher forces and can have a magical effect on our spirit. One could say that a
well made instrument and suitable music become, to a certain extent, powerful “talismans”. We should not be astonished by the values of the “symbols”,
which were very popular in renaissance
culture. Isn’t it true that in the renaissance paintings a lute’s broken string
represented a rupture of the heavenly
harmony, generally (but not always)
related to the death of Jesus? This is evidenced by Andrea Alciati (14921550), author of a treatise, Emblema-
A. Amati, violino Carlo IX, The Ashmolean Museum, Oxford, UK (photo Pearson Bruce)
certainly not in 1566, when he was just
sixteen, at the time when the instruments were ordered from Amati. He
died at twenty-four, undone by syphilis
and tuberculosis. Only in his last years
did he try to be a bit more independent,
but his decisions were frequently disastrous. Caterina de’ Medici is the protagonist of our story. She was the one
who decided to order the instruments to
Andrea Amati. But there remains a
question: Why?
Caterina ruled the State in a time of
great difficulty. France was ravaged by
the religious wars between Catholics and
Huguenots, and each faction had powerful support from abroad. Rigorously
Catholic Spain and Protestant England
and Holland, got involved periodically,
trying to capitalize on French weakness.
Moreover, the French nobility, in addition to being divided, arrogant and
quarrelsome and disdainful of any central authority, could barely tolerate
these Italians as leaders of their country.
Caterina was a smart woman, well educated and very good at listening and
mediating. The “black legend” of Cate-
obeying the laws of a secular sovereign.
In order to achieve these goals she commissioned murders, broke alliances and
betrayed people. Not entirely out of line
with the behaviour of her co-protagonists, after all. Unfortunately, she
achieved only partial success. The religious wars continued, although the
crown’s prestige and authority survived...
In all this, Caterina was very Florentine, and a neo-platonic thinker, as several books in her library testify. She was
educated in Florence: among her tutors
were renowned humanists like Marsilio
Ficino and Pico Della Mirandola. The
pivotal principles of that philosophy were
religious tolerance, the elevated role of
the sovereign and what interests us
most; a great consideration for music.
Italian neo-platonism presented several nuances, but very often it was mingled with and influenced by hermeticism
(from Ermete Trimegisto, mysterious
author of several widely read books in
those times and spokesman of an extremely ancient and supposedly Egyptian wisdom) and by magical and mystical temptations.
ta, which helps us to understand the
iconological messages in many works of
art.
Search for peace, elevated role of the
sovereign and the role of music: this explains the central role that Caterina de’
Medici attributed to life at court and to
her famous parties. Long before the time
of the Sun King and the splendour of
Versailles, she understood that the removal of the noblemen from their fiefdoms, combined with the splendour and
magnificence, the exquisite pleasure of
life at court, could work in favour of
the crown.
From January 1564 to May 1566
Caterina travelled, visiting the castles
and cities of France, and dazzling everyone with the magnificence and the fascination of the court. In the following
years she expanded the Louvre, built
the Tuileries and enriched the court by
building royal residence with splendid
gardens throughout France, surrounding
herself with painters and sculptors, architects, poets, astronomers and philosophers.
And always and everywhere, banquets!
She was accused of absolute cynicism,
and it is true that no famine or slaughter
ever halted her amusements. But she
had a precise political design: to use entertainment and pleasure as bait for the
nobility, compelling them to become
courtiers, so that Catholics would meet
Protestants on neutral ground, in order
to have them experience love affairs and
adventures. At the time, Catholic and
Protestant critics alike depicted Caterina’s court as the reign of lasciviousness,
a den of all imaginable vices. As a matter of fact, given the morals of those
times, life at court could seem a continuous scandal.
We all know that feminine seduction
can be one of the most powerful
weapons. Caterina did not hesitate to
resort to it. She surrounded herself with
a numerous (roughly eighty) flock of
nice-looking young damsels, whom history has dubbed the “flying squad”.
Their principal task was to disseminate
good manners, to instruct the overly aggressive French noblemen in gallant
games, to help courtesy and the pleasure
of polite intercourse prevail. In confidence, they became privy to information and secrets, which they dutifully
reported to the Queen. Their main danger was the “prominence of their belly”. Those who became pregnant were
invited to depart from the Court, very
often to respectable situations, in order
to lead at least a well-to-do life.
The game of seduction required almost
constant feasts and balls. Hence the importance of music, the musicians and
their musical instruments. Together with
the above-mentioned philosophical reasons, the value of the music and the
feasts was enhanced by the political motivations that we alluded to above. This
is the reason why the court of France
needed such a large number of instruments. But we have a second question:
why Amati and Cremona? Because,
one might answer, this was the best that
the European market then offered. This
may well be true. But the historian is
not satisfied and he asks other questions:
why all this excellence in Cremona?
And how did Caterina come to know
of it? Answering all these other questions as well would tax our endurance.
Let it suffice to mention, as far as Cremona is concerned, the extraordinary
cultural and artistic development there
in the mid 1500s. Historians are well
aware of it. “How learned the various
social classes were, with respect to the
citizens of Milan, Pavia, Padua or
Brescia, it is not possible to know for
certain today”, as Giorgio Politi says in
his History of Cremona. And he adds:
“We can find some clues, and these elements strongly support the hypothesis
that the Cremonese aristocracy of those
times was quite cultivated, with a remarkable preference for two disciplines:
vocal and instrumental music and painting”.
Moreover, the “class” of the administrators, or as we would call them today, the “politicians”, was also cultivated. The “Podestà” were cultivated,
as were the members of the City Council, who were able to follow and appreciate the official speeches in literary
Latin.
In this refined and learned scenario
flourished a school of highly skilled wood
carvers (we have sublime evidences in
the early ‘400) and clever violin-making
craftsmen. Andrea Amati did not “invent” the violin. The term “invention”
should be used with great caution in
writing about history. It is more likely
that a series of minor or major transformations accumulated over time, until one or more craftsmen (we will never know just who) fashioned the instrument, more or less as we know it today. Laborious transformations involving the rebeck and the “viella” which finally led to the violin. Cremona became
one of the privileged places of its production. Finally, as an answer to the
question about the relationship between
Caterina and Cremona, we should first
of all remember that Caterina de’
Medici was quite familiar with Florentine culture and policy.
The State of Milan, of which Cremona
was a part until the times of the Spanish
conquest, was a leading ally of Florence
under the Medici. In fact, on many occasions its “great protector”. In one of
his letters, Lorenzo the Magnificent
even said he ruled Florence on behalf
of the Duke of Milan! The relationships
between Cremona and Florence, therefore, mediated by Milan, had always
been quite remarkable. Besides, a basic characteristic of French policy in the
previous seventy years had been an
abiding interest in the State of Milan.
The abandonment of direct control over
Milanese territory in favour of the
Spanish didn‘t had not eliminated the
plots, conspiracies and espionage, just
as it hadn’t put an end to the connections and exchanges. In both Milan
and Cremona there have always been
strong pro-French “forces”.
I will conclude with a provocative proposal: if what I have asserted so far is
true, why not change the name of Andrea Amati’s splendid “Charles IX” to
“Caterina de’ Medici”?
Gian Carlo Corada
Mayor of Cremona
A. Amati, violoncello Carlo IX, Julius Berger, Hohenschwangau, Germania
7
Cremonaliutaria
Cremona Mondomusica 2007
Programma generale eventi
Events schedule
CREMONAFIERE - Piazza Zelioli Lanzini, 1
CREMONA MONDOMUSICA
XX Edizione Salone Internazionale degli strumenti musicali
d’artigianato e degli accessori per la liuteria
20th International exhibition of musical craftsmanship
instruments and violinmaking accessories
5-6-7 ottobre - ore 10.00/19.00 / october 5th-6th-7th - 10 a.m./7 p.m.
VENERDI 5 OTTOBRE - FRIDAY, OCTOBER 5TH
ore 11,00, Inaugurazione Ufficiale
in collaborazione con CremonaFiere spa / in collaboration with CremonaFiere spa
ore 12,00, Sala Stradivari, Pad. 1 - 12.00 a.m. Stradivari Room, Pav. 1
❖ CONCERTO IN MOVIMENTO
Il Maestro presenta l’allievo
Salvatore Accardo, Luca Ranieri e Rocco Filippini presentano
Mattia Sanguineti (violino), Claudia Brancaccio (viola) e Klaus Broz (violoncello)
with musicians presented by Salvatore Accardo, Luca Ranieri and Rocco Filippini.
organizzazione: Officina Musicale in collaborazione con Fondazione Stauffer
(Cremona), Accademia Italiana degli Archi (Roma) e Romano Romanini
(Brescia)
informazioni/information
CremonaFiere - Piazza Zeliolli Lanzini, 1 - 26100 Cremona
tel. 0039 0372 598011 - fax 0039 0372 598222
www.cremonafiere.it - e-mail: [email protected]
biglietti/tickets
intero € 10 - ridotto € 5 / full € 10 - reduced € 5
pass valido 3 giorni € 20 / pass for 3 days € 20
Il salone compie vent’anni
C
ompie vent’anni e li festeggia varando un’edizione ancora più ricca, interessante,
concentrata di avvenimenti. Si svolge dal 5 al 7 ottobre presso CremonaFiere l’edizione 2007 di Cremona
Mondomusica, il salone internazionale degli strumenti musicali d’artigianato e degli accessori per la liuteria. Oltre trecento gli espositori, di
cui il 50% di provenienza estera. Gli
strumenti ad arco rimangono l’asse
portante della kermesse ma l’incidenza delle tastiere storiche, purché
di alto artigianato, e degli strumenti
a pizzico è sempre più rilevante. Attorno alla mostra gravita un numero
notevole di momenti musicali, culturali e di approfondimento. Quest’anno il tema della formazione scolastica è particolarmente significativo, come dimostra la presenza del
Ministro della Pubblica Istruzione,
Giuseppe Fioroni, che sabato 6 ottobre alle 11 sarà al centro di un incontro su “L’insegnamento della Musica nelle scuole italiane” insieme al
senatore Luigi Berlinguer e a Mario
Dutto, Direttore Generale per gli or-
dinamenti scolastici dello stesso Ministero. Sempre in quest’ambito si
inserisce il dibattito “Strumenti per
la Musica Barocca: saperi, pratiche
e mercati” che il 5 ottobre alle 16,30
vedrà a confronto i rappresentanti di
IPIALL “A. Stradivari” di Cremona,
Facoltà di Musicologia dell’Università di Pavia, CFP della Provincia di
Cremona. Lo stesso giorno la Scuola
Internazionale di Liuteria di Cremona incontrerà i rappresentanti della
Newark Violin School per “scambi
di esperienze formative sulla liuteria”. Il tradizionale convegno è quest’anno dedicato a un tema molto interessante, la “Fisica acustica”, attorno al quale il 6 ottobre dibatteranno alcuni tra i principali esperti del
settore. Tra i momenti di approfondimento ve ne sono alcuni di nicchia ma che intrigano per la curiosità dell’argomento: tra questi l’incontro tecnico su “nuovi trattamenti curativi disinfestanti per i beni culturali legnei” e sulla “gommalacca”,
sostanza preziosa nel campo degli
strumenti musicali d’artigianato. La
chitarra è quest’anno molto presente,
sia per le masterclass di Giampaolo
Bandini (“La musica romantica: repertorio e prassi esecutiva”) ed Eleonora Pasquali (“Heitor Villa Lobos,
le opere per chitarra”) sia per l’incontro sulla chitarra “Papier Maché”
di Antonio De Torres e la presentazione di Mostre di Chitarre Storiche.
Attraente la tavola rotonda sull’elefante degli strumenti ad arco, il contrabbasso, dal titolo “Cominciamo
dal... basso”, al quale interverranno
organologi, compositori e il primo
contrabbasso della Scala, Francesco
Siragusa. In tema di musicisti di chiara fama, Salvatore Accardo, Luca Ranieri e Rocco Filippini presenteranno
i loro migliori allievi al “Concerto in
Movimento”. Ed è ormai una tradizione, essendo giunta alla terza edizione, la masterclass di arpa organizzata in collaborazione con l’Associazione “Insieme per la musica”. Di
scottante attualità, anche nel settore
degli strumenti musicali, è il tema
delle “Frodi on-line”: se ne parlerà
domenica 7 ottobre alle 11,30. Infine
la mostra intorno al “Violino d’Autore”. Da non perdere.
ore 15,00, Sala Stradivari, Pad.1 - 3.00 p.m. Stradivari Room, Pav.1
❖ CONCERTO DI PRESENTAZIONE delle chitarre storiche in mostra
allo spazio incontri
Presentation concert with historical guitars exhibitions
organizzazione: Liuteria Fratelli Lodi
ore 15,00, Spazio Incontri, Pad.2 - 3.00 p.m. Spazio Incontri, Pav.2
❖ CREMONA – NEWARK:
SCAMBI DI ESPERIENZE FORMATIVE SULLA LIUTERIA
Cremona - Newark: Sharing expertise on stringed instruments making
La Scuola Internazionale di liuteria di Cremona
incontra Newark Violin School
organizzazione: IPIALL “A. Stradivari” di Cremona e Camera di Commercio
di Cremona, con il patrocinio del Polo Formativo per la Liuteria, la cultura musicale e l’Artigianato Artistico
ore 16,30, Spazio Incontri, Pad.2- 4.30 p.m. Spazio Incontri, Pav.2
❖ STRUMENTI PER LA MUSICA BAROCCA:
SAPERI, PRATICHE E MERCATI
Baroque Musical Instruments: knowledge, procedures and markets
organizzazione: IPIALL “A. Stradivari” di Cremona, Camera di Commercio di
Cremona, Università di Pavia – Facoltà di Musicologia, Centro di formazione
Professionale della Provincia di Cremona con il patrocinio del Polo Formativo per la Liuteria, la cultura musicale e l’Artigianato Artistico
ore 17,30, Spazio Incontri, Pad. 2 -5.30 p.m. Spazio Incontri, Pav.2
❖ NUOVI TRATTAMENTI CURATIVI DISINFESTANTI
PER I BENI CULTURALI LIGNEI - incontro tecnico
Technical conference on new treatments for the preservation and disinfestations of
wooden objects of historical and artistic value
organizzazione: Polignum srl – Emitech – Politecnico di Milano
Masterclass di Chitarra - Guitar Masterclass
ore 11,00 – 13,00 e ore 15,00 – 18,00, Sala Monteverdi
11.00 a.m.– 1.00 p.m. and 3.00– 6.00 p.m. Monteverdi Room
❖ LA MUSICA ROMANTICA:
REPERTORIO E PRASSI ESECUTIVA
docente/master: Giampaolo Bandini, chitarra/guitar
organizzazione: CremonaFiere
SABATO 6 OTTOBRE - SATURDAY, OCTOBER 6TH
Ore 10,00 – 13,00 e 14,00 – 18,00, Sala Guarneri del Gesù, Pad. 1
10.00 a.m. – 1.00 p.m. and 2.00 – 3.00 p.m. Guarneri del Gesù Room. Pav. 1
❖ CONVEGNO SULLA FISICA ACUSTICA
Conference on Physical Acoustics
coordinatore sessione 10.00 – 13,00
prof. Giorgio Guizzetti, Dipartimento di Fisica “A. Volta”, Università di Pavia
relatori
Fisica sonora e restauro degli strumenti musicali
Lamberto Tronchin, DIENCA – CIARM University of Bologna
Credenze e abbagli nella fisica del violino: aspetti meccanici e qualità acustica
Sergio Cingolani, Fac. Scienze Matematiche Fisiche e Naturali,
Università di Milano
Nuove frontiere della ricerca per la modellazione e la progettazione
di strumenti musicali
prof. Augusto Sarti, Dip. Elettronica e Informazione, Politecnico di Milano
Verifica della compatibilità acustico - meccanica di tavole armoniche
sottoposte a trattamento con microonde
Francesco Augelli, Ricercatore, Facoltà Architettura Civica, Politecnico Milano
L’approccio liutaio alla fisica acustica tra approfondimento e rivelazione
Gabriele Carletti, liutaio
Metodologie e tecniche sperimentali orientate alla progettazione
costruzione di strumenti musicali acustici
Enrico Ravina, Dip. Meccanica e Costruzione delle macchine.
Fac. Ing. Università di Genova
8
Foto pag. 8/9: Cremona Mondomusica, edizione 2006
Photo pag. 8/9: Cremona Mondomusica, edition 2006
Coordinatore sessione 14,00 – 18,00
prof. Amedeo Bellini, D.I.A.P. Fac. Architettura Politecnico di Milano
relatori
Le indagini scientifiche non distruttive per la conoscenza dello strumento
Dario Benedetti, Fac. Ingegneria. Università di Brescia
Cremonaliutaria
Cremona Mondomusica 2007
Progettare le prestazioni acustiche: si può consolidare la tradizione con
l’innovazione?
Giancarlo Magnoli, Resp. Ricerca & Sviluppo e Tecnologie Innovative nel
cantiere del Parco Scientifico tecnologico Kilometrorosso (BG) per Blast srl.
L’acustica dei luoghi musicali scomparsi: ricostruzione acustica virtuale
di antiche sale da musica
Massimo Guazzotti, Dip. Energetica del Politecnico Milano
I musei del Suono
Giuliana Ricci, DIAP Fac. Architettura Politecnico di Milano
Le scienze per l’arte
Anna Lucia Maramotti Politi, Fac. Architettura Università di Ferrara
3D Strad Project: How 3 famous violins vibrate
Fan Tao, Direttore ricerca D’Addario & Co
organizzazione: CremonaFiere e A.L.I. Associazione Liuteria Italiana
Conclusioni
Francesco Piselli, Docente di Estetica, Università di Parma
organizzazione: CremonaFiere e A.L.I. Associazione Liuteria Italiana
ore 11,00, Spazio Incontri, Pad.2 - 11.00 a.m. Spazio Incontri, Pav.2
❖ L’INSEGNAMENTO DELLA MUSICA NELLE SCUOLE ITALIANE
Music teaching in Italian schools
interverranno:
on. Giuseppe Fioroni, Ministro della Pubblica Istruzione
prof. Luigi Berlinguer, Presidente Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della musica nelle scuole
Mario Dutto, Direttore Generale per gli ordinamenti scolastici, Ministero della
Pubblica Istruzione
sen. Paolo Bodini, Presidente Ente Triennale Internazionale degli Strumenti ad Arco
coordinamento:
dr.ssa Daniela Polenghi, Assessore Politiche Educative del Comune di Cremona
ore 11,00, Sala Amati Pad.1 - 11.00 a.m. Amati Room Pav.1
❖ CONCERTO PER DUO DI CHITARRE STORICHE
Musiche popolari argentine
Concert for Duo Historical Guitars - Argentine popular musics
organizzazione: Liuteria Fratelli Lodi di Lodi Maurizio
ore 15,00, Spazio Incontri, Pad.2 - 3.00 p.m. Spazio Incontri, Pav.2
❖ WORKSHOP SULL’ARTE ORGANARIA
organizzazione: A.I.O. Associazione Italiana Organari
ore 15,00, Sala Guarneri del Gesù, Pad. 1
15.00 p.m. Guarneri del Gesù Room, Pav. 1
❖ INTORNO AL “VIOLINO D’AUTORE”:
STRUMENTI MUSICALI CHE DIVENTANO OPERA D’ARTE E
RITORNANO AD ESSERE STRUMENTI MUSICALI
Presentazione della mostra
About Masterpiece Violins
partecipano: Ezia Di Labio, liutaia; Mauro Bellei, architetto;
Roberto Nofferini, violinista
organizzazione: Ezia di Labio
ore 16,00, Sala Stradivari, Pad. 1 / 16.00 p.m. Stradivari Room, Pav. 1
❖ PRESENTAZIONE DEL CD “ANTONIO LOLLI A PARIGI”
CD presentation “Antonio Lolli a Parigi”
partecipano: Luca Fanfoni, violino; Ensemble Reale Concerto
organizzazione: Alberto Giordano e Pierre Alain
ore 16,30, Sala Guarneri del Gesù, Pad. 1
16.30 p.m. Guarneri del Gesù Room, Pav. 1
❖ QUALE CORDA PER QUALE SUONO?
Which string for which sound?
Ovvero come scegliere le corde migliori per il proprio strumento
partecipano: Fan Tao, ricercatore D’Addario e Giacomo Gava, violoncello
organizzazione: D’Addario & Company
Masterclass di Chitarra - Guitar Masterclass
ore 11,00 – 13,00 e ore 15,00 – 18,00, Sala Monteverdi
11.00 a.m.– 1.00 p.m. and 3.00 – 6.00 p.m. Monteverdi Room
❖ HEITOR VILLA LOBOS, LE OPERE PER CHITARRA
docente/master: Eleonora Pasquali
organizzazione: CremonaFiere
ore 14,30, Spazio Incontri Pad. 2 - 2.30 p.m. Spazio Incontri Pav.2
❖ GOMMALACCA: UNA RISORSA NATURALE PER IL FUTURO
The shellac: a natural resource for the future
relatori: Claudio Canevari e Silvia Zanchi
organizzazione: I.R.O.R. Istituto per la Ricerca Organologica e il restauro - Milano
ore: 15,30, Spazio Incontri, Pad. 2 - 3.30 p.m. Spazio Incontri Pav.2
❖ PRESENTAZIONE EDITORIALE
Presentation of the CremonaBooks publisher.
organizzazione: Cremonabooks
ore 17,15, Sala Stradivari, Pad. 1 - 5.15 p.m. Stradivari Room, Pav. 1
❖ CONCORSO DI LIUTERIA CHITARRISTICA
“CREMONA MONDOMUSICA”
Classical Guitar Making Competition “Cremona Mondomusica”
Premiazione e Concerto / Awards Ceremony and Concert
Orchestra Camerata dei Laghi, direttore Andrea Rizzi
Giampaolo Bandini e Eleonora Pasquali, chitarra
DOMENICA 7 OTTOBRE - SUNDAY, OCTOBER 7TH
ore 10,30, Sala Stradivari, Pad. 1 - 10.30 a.m. Stradivari Room, Pav. 1
❖ MATERIALI INSOLITI, RISULTATI ECCELLENTI:
LA CHITARRA ”PAPIER MACHÉ” DI ANTONIO DE TORRES
Unusual materials, excellent results: the ”Papier Maché” guitar by Antonio de Torres
Ricostruzione e sperimentazione
relatori: Fabio Zontini e Claudio Canevari
organizzazione: Melo - Coriani - Zontini
ore 10,30, Sala Guarneri del Gesù. Pad. 1
10.30 a.m. Guarneri del Gesù Room, Pav. 1
Tavola rotonda - Round Table
❖ COMINCIAMO DAL… BASSO
Let’s start from… the bass
Il contrabbasso, Renato Meucci (musicologo e organologo)
Bottesini e dintorni, Raffaele Cacciola (compositore)
La tecnica del contrabbasso, Francesco Siragusa (1° contrabbasso Teatro alla
Scala - Milano)
Violini e giganti, Alessandro Tossani e Luciano Bini (liutai)
Gaetano Santangelo (coordinatore)
organizzazione: Mensile AMADEUS
ore 11,30, Spazio Incontri, Pad.2 - 11.30 a.m. Spazio Incontri, Pav.2
❖ FRODI ON-LINE: LA TUTELA DEL DIRITTO DI PROPRIETÀ
NELL’ACCORDO EBAY-CONFARTIGIANATO
On-line frauds: the intellectual property protection
in the Ebay - Confartigianato agreement
Saranno presentati il Programma “Vero” – notifica di violazione e illustrate le
norme che regolano il diritto di proprietà intellettuale
interviene: dr. Giuseppe del Vecchio, Responsabile Ufficio Legale Confartigianato
Nazionale
organizzazione: Confartigianato, Cremona
ore 12,30, Spazio Incontri, Pad. 2 - 12.30 a.m. Spazio Incontri, Pav.2
❖ PRESENTAZIONE MOSTRA CHITARRE STORICHE
Presentation of the Historical Guitars Exhibition
intervengono: Jamie Westbrook, musicologo - Paolo Coriani, liutaio
organizzazione: Liuteria Fratelli Lodi
STAND INTERATTIVO
L’Ente Triennale sarà presente a
Mondomusica con uno stand interattivo che getterà un ponte virtuale con la mostra Les violons du
roi. In uno spazio di circa 100 mq
nel corridoio d’accesso al salone,
la Triennale propone una versione
virtuale della mostra allestita in
città al Museo Civico. Gli strumenti di Andrea Amati saranno
esposti sotto forma di pannelli retroilluminanti in una grande scatola nera che costituirà un passaggio obbligato per tutti i visitatori.
Una connessione diretta con una
webcam posizionata al Museo, permetterà ai visitatori di Mondomusica di partecipare all’evento cittadino. Sarà inoltre allestita un’area
riposo/comunicazione con un punto blue-tooth dove il pubblico potrà ottenere informazioni via cellulare sui programmi di Liuteria in
Festival (collaborazione tecnica:
AEM Com).
INTERACTIVE STAND
The Ente Triennale will be present
during Mondomusica with an interactive booth that will creates a virtual
bridge with the exhibition “Les violons du roi”. In a space of roughly
100 square meters, in the corridor
leading to the entrance of the exhibition, the Triennale will display a virtual version of the exhibition installed
at the Civic Museum in town. Andrea Amati’s instruments will be displayed on back-lit panels in a large
black box that all visitors must walk
past. A direct connection with a webcam positioned in the Museum will
allow all the visitors of Mondomusica
to take part in the civic event. There
will also be a relax/communication
area with a blue-tooth station where
the public can get information on their
mobile phones about the programs of
the “Festival of Violin Making (in collaboration with: AEM Com).
The exhibition celebrates its 20th birthday
T
he twentieth anniversary of Mondomusica will be celebrated by
launching an even richer and more interesting edition, packed with events.
The 2007 edition of the international
Exhibition of artisanal musical instruments and accessories for violin making, will be held from the 5th to the 7th
of October in Cremona Fiere. More
than three hundred exhibitors will be
there, half of them from outside Italy.
Stringed instruments are still at the core
of the festival, but there are an increasing number of historical keyboards,
strictly handmade, and of bowless
stringed instruments as well. The exhibition will be enhanced by a vast number of musical and cultural events and
workshops.
This year the subject of school training is
particularly significant, as evidenced by
the presence of the Minister for Public
Education, Giuseppe Fioroni, who is
going to attend a meeting to be held on
6th October at 11:00 a.m. on the subject of “Teaching Music in Italian
Schools” together with senator Luigi
Berlinguer and Mario Dutto, General
Director for the regulations of the school
system, of the Ministry of Education.
In the same vein, there will be a discussion on “Instruments for Baroque Music: knowledge, practices and markets”
to be held on 5th October at 4:30 p.m.
with the participation of representatives
from IPIALL “A. Stradivari” of Cremona, Faculty of Musicology of Pavia
University, Professional Training
Course of the Province of Cremona.
The same day the International School
of Violin Making of Cremona will meet
with representatives of the Newark Violin School for “an educational exchange of experiences about violin making”.
This year the traditional meeting is devoted to a very interesting subject;
“Acoustic Physics”, which will be the
topic of an October 6th discussion by
some of the leading experts in the field.
Among the workshops, there are some
niche sessions which are enticing for the
curiosity of the debated subject: among
these there is a technical meeting on
“new disinfestations treatments for historically precious woods” and on “shellac”, a precious substance used in the
field of artisanal musical instruments.
This year the guitar has a strong presence, both in the Masterclass by Bandini (“Romantic music: repertoire and
performance techniques”) and Eleonora Pasquali (“Heitor Villa Lobos, works
for guitar”) and for the meeting on the
“Papier Maché” guitar by Antonio De
Torres and the presentation of Exhibitions of Historical Guitars. Also very
interesting is the round table devoted to
the mastodon of stringed instruments,
the contrabass, entitled “Let’s start
from… the bass” involving organologists, composers and the first contrabassist of La Scala, Francesco Siragusa.
As far as renowned musicians are concerned, Salvatore Accardo, Luca
Ranieri and Rocco Filippini will present their most talented disciples during
the “Concert in Movement”. And of
course, there is the harp Masterclass,
organized in collaboration with the Association “Together for Music”, which
has become a tradition. The subject of
“On-line fraud” is an extremely timely
topic, and will be discussed Sunday 7th
October at 11:30 a.m.. The finale will
be an exhibition about the “Masterpiece
Violins”, definitely a must-see.
9
Cremonaliutaria
Liuteria in Festival
SABATO 29 SETTEMBRE - SATURDAY 29TH SEPTEMBER
ore 9.00 - Apertura della Mostra - 9:00 a.m. - Opening of the exhibition
Andrea Amati Opera Omnia “LES VIOLONS DU ROI”
Museo Civico “Ala Ponzone”
Le iniziative
concerto d’inaugurazione - opening concert
ore 21.00 - 9:00 p.m. - Teatro Ponchielli
L
Les violons du roi
con tre strumenti originali di Andrea Amati
(violino “Il Carlo IX”, viola e cello Andrea Amati)
in collaborazione con Fondazione Teatro Ponchielli
Featuring three original instruments by Andrea Amati
(Violin “Charles IX”, viola and cello by Andrea Amati)
in collaboration with the Fondazione Teatro Ponchielli
Marco Rizzi - violino Andrea Amati “Carlo IX di Francia”
Christoph Schiller - viola Andrea Amati
Julius Berger - violoncello Andrea Amati
Edoardo Strabbioli - pianoforte
concerto speciale per la giornata del Museo
special concert for the open museum day
ore 23.30 - 11:30 p.m. - Museo Civico “Ala Ponzone”
Lodi al corpo femminile / In praise of the female form
con il violino “Il Carlo IX” Comune di Cremona
Featuring the violin “Charles IX” Municipality of Cremona
in collaborazione con / in collaboration with Spazionovecento e
Associazione Culturale Gruppo Musica Insieme
Il Quartetto Euphoria
seminario - seminar
ore 15.00 - 3:00 p.m. - Museo Civico “Ala Ponzone” - Sala San Domenico
L’arpa in Francia nel XVII secolo / The harp in France in the XVII century
Silvia Musso
Arpa doppia, tripla, a 4 filari? Questioni aperte sul mutamento
organologico dell’arpa doppia rinascimentale
Double, triple or four rows harp? Opened questions about the double
renaissance harp organologycal changement
Dario Pontiggia e Chiara Granata
DOMENICA 30 SETTEMBRE - SUNDAY 30TH SEPTEMBER
concerto - concert
ore 11.30 - 11:30 a.m. - Museo Civico “Ala Ponzone” - Sala San Domenico
Lodi al corpo femminile / In praise of the female form
con violino “Il Carlo IX” - Featuring the violin “Charles IX”
in collaborazione con / in collaboration with Spazionovecento e
Associazione culturale Gruppo Musica Insieme
audizione - recital
ore 16.00 - 4:00 p.m. - Museo Civico “Ala Ponzone” - Sala San Domenico
Francesco Manara, violini Andrea Amati / violins by Andrea Amati
Chi-Mei Foundation, Taiwan
Presentazione degli strumenti a cura del Comitato Scientifico
Presentation of the instruments by the Scientific Committee
GIOVEDÌ 4 OTTOBRE - THURSDAY 4TH OCTOBER
concerto - concert
ore 21.00 - 9:00 p.m. - Museo Civico “Ala Ponzone” - Sala San Domenico
Musica per… violino, viola da gamba e clavicembalo
Music for… violin, viola da gamba and harpsichord
in collaborazione con/in collaboration with I virtuosi delle Muse
Presentazione del Corso di formazione per tecnico superiore di liuteria barocca
Polo formativo per la liuteria, la cultura musicale e l’artigianato artistico (Cremona)
Presentation of the Training Course for experts in baroque violin making
Training Center for violin making, music culture and artistic handicraft (Cremona)
concerti - concert
ore 18.30 - 6:30 p.m. - Museo Civico “Ala Ponzone” - Sala San Domenico
A fantasy for two
Mara Galassi, arpa/harp Giovanni Togni, clavicembalo/harpsichord
ore 21.00 - 9:00 p.m - Museo Civico “Ala Ponzone” - Sala San Domenico
Anna Pasetti, arpa/harp Eliseo Baldizzi, violino/violin
presenta/introduced by Emanuela Degli Esposti
Eventi organizzati in collaborazione con l’Associazione Musica d’Arpa
Events organized in collaboration with the Association for Harp Music
DOMENICA 14 OTTOBRE - SUNDAY 14TH OCTOBER
giornata di studi - seminar day
ore 10.00 - 10:00 a.m. - Museo Civico “Ala Ponzone - Sala Puerari
Magistri a lignamine, dipintori, leutari
Fausto Cacciatori, Carlo Chiesa, Renato Meucci, Marco Tanzi
Omaggio a Mstislav Rostropovich / Omage to Mstislav Rostropovich
ore 14.00 - 2:00 p.m. - Museo Civico “Ala Ponzone” - Sala Puerari
proiezione del film “Elegia della vita” di Sokurov dedicato a Rostropovich
audizione - recital
ore 16.00 - 4:00 p.m. - Museo Civico “Ala Ponzone” - Sala San Domenico
Julius Berger, violoncello/cello Andrea Amati
Presentazione CD / presentation CD “Birth of the cello” edit by Solo Musica
Introduzione alla Mostra a cura del Comitato Scientifico
Introduction to the exhibition by the Scientific Committee
iuteria in festival, la rassegna
di incontri, audizioni e convegni organizzata dall’Ente Triennale, gravita quest’anno attorno alla
grande mostra Amati Opera Omnia,
dunque sede principale delle manifestazioni è il Museo Civico, eccezion fatta per il concerto inaugurale
di sabato 29 settembre alle 21 al Teatro Ponchielli, dove “Les violons du
roi” risuoneranno nelle mani di accreditati interpreti sulle note di
Schumann e Brahms.
Alle 23,30 note di notte al Museo in
collaborazione con Spazionovecento, che porta avanti il progetto di integrazione tra tecnologie elettroniche e strumenti acustici. Il 30 settembre si effettuerà un’audizione con
gli Amati della Chi-Mei Foundation.
Il 4 ottobre I Virtuosi delle Muse effettueranno dimostrazioni di prassi
esecutiva barocca con strumenti originali, mentre venerdì 5 i maestri
dell’Associazione Liutai Toscani
esporranno le loro copie dei capolavori di Andrea Amati. Venerdì 12
giornata dedicata alla chitarra barocca con una conferenza di Paolo
Paolini e il concerto di Cristina Azuma. Sabato 13 l’arpa sarà al centro
della scena con iniziative coordinate
dall’Associazione Musica d’Arpa.
Domenica 14 importante giornata di
studi sull’arte del legno nel ’500 suggellata dal concerto del violoncellista
Julius Berger.
Nei giorni del festival, sulla base di
un progetto che vede la collaborazione di Triennale, Ascom, IPIALL e
Scuola di Musica Monteverdi, le vetrine dei negozi saranno addobbate
su un tema ispirato alla liuteria e nei
punti strategici della città si farà
“musica negli angoli”. Tè per 2, infine, propone anche quest’anno l’iniziativa “Stradivari back home”: suoni, voci e immagini a casa di Antonio e Francesca Stradivari.
VENERDÌ 5, SABATO 6 E DOMENICA 7 OTTOBRE
FRIDAY 5TH, SATURDAY 6TH AND SUNDAY 7TH OCTOBER
esposizione - exhibition
Museo Civico “Ala Ponzone” - Sala delle Colonne
Alla corte di Caterina / At the Court of Caterina
Copie di strumenti Andrea Amati dei Liutai Toscani
Copies of Andrea Amati’s instruments by the Tuscan violin makers
SABATO 6 OTTOBRE - SATURDAY 6 OCTOBER
concerto - concert
ore 20.00 - 8:00 p.m. - Museo Civico “Ala Ponzone” - Sala San Domenico
Senti che musica! / Listen to this music
Quartetto Euphoria / Euphoria Quartet
in collaborazione con / in collaboration with Associazione Liutai Toscani
VENERDÌ 12 OTTOBRE - FRIDAY 12TH OCTOBER
I Virtuosi delle Muse
conferenza - conference
ore 17.00 - 5:00 p.m. - Museo Civico “Ala Ponzone” - Sala San Domenico
La chitarra barocca / The baroque guitar
Paolo Paolini
The initiatives
concerto - concert
ore 21.00 - 9:00 p.m. - Museo Civico “Ala Ponzone” - Sala San Domenico
T
La chitarra barocca dall’Europa all’America latina
The baroque guitar from Europe to Latin America
Cristina Azuma
Eventi organizzati in collaborazione con l’Associazione Musicalia
Events organized in collaboration with Association Musicalia
SABATO 13 OTTOBRE - SATURDAY 13TH OCTOBER
giornata di studi - seminar day
ore 10.30 - 10:30 a.m. - Museo Civico “Ala Ponzone” - Sala Puerari
10
Il restauro virtuale del violoncello The King
Virtual Restoration of the The King cello
François Denis e Roland Houël
in collaborazione con / in collaboration with Cremona Violins Center s.r.l.
his year, the festival of violin making, the series of meetings, recitals
and meetings organized by the Triennale, revolves around the great exhibition Amati Opera Omnia. Therefore,
the main venue of all the events is the
Civic Museum, apart from the opening
concert to be held on Saturday 29th
September at 9:00 p.m. at the Ponchielli Theatre, where “Les violons du roi”,
played by renowned musicians, will
thrill the audience in renditions of works
by Schumann and Brahms. At 11:30,
music in the night, at the museum in
collaboration with Spazionovecento,
which is working on a project that integrates electronic technology and acoustic
instruments. On September 30th an
audition with the Chi-Mei Foundation’s
Amatis will take place.
On October 4th the group I Virtuosi
delle Muse will illustrate baroque playing techniques using the original instruments, whereas on Friday the 5th, the
maestros of Associazione Liuteria
Toscana will exhibit their copies of Andrea Amati’s musical masterpieces. Friday the 12th will be devoted to the
baroque guitar, with a conference held
by Paolo Paolini and a concert by
Cristina Azuma. Saturday the 13th the
harp will be the centre of attention,
thanks to the initiatives coordinated by
Associazione Musica d’Arpa. Sunday
the 14th there will be an important seminar day about the art of 16th century
woodworking, with a finale performance by the cello player Julius Berger.
During the Festival days, according to a
project developed by the Triennale in
collaboration with Ascom, IPIALL and
the Monteverdi Music School, shop
windows in the historic centre will be
decorated based on themes inspired by
the art of violin making and “music corners” will be set up in some strategic
points in town. Finally, Té per 2, will
again present the “Stradivari back
home” initiative: sounds, voices and images at the home of Antonio and
Francesca Stradivari.
Liuteria in festival
INFORMAZIONI / INFORMATION
MUSEO CIVICO “ALA PONZONE”
ORARIO APERTURA
/
OPENING HOURS
feriale/weekdays
9.00 - 18.00\9 A.M. - 6 P.M.
festivo/weekends and holidays
10.00 - 18.00\10 A.M. - 6 P.M.
INGRESSO
/
TICKETS
intero € 10,00 - ridotto € 7,00
full € 10,00 - reduced € 7,00
E’ possibile prenotare visite guidate
alla Mostra telefonando allo 0039 0372 21454
To book guided tour to the exhibition, call 0039
0372 21454
INGRESSO RIDOTTO
/
REDUCED TICKETS
– Alla collezione “Gli Archi di Palazzo
Comunale” presentando il biglietto del
Museo Civico “Ala Ponzone”
– Ticket include reduced ticket price to the
collection “Gli Archi di Palazzo
Comunale”
PARCHEGGIO
/
PARKING
– Gratuito presso l’Autosilo Massarotti,
in collaborazione con APCOA Parking
Italia SpA
– Free parking at Autosilo Massarotti
thanks to APCOA Parking Italia SpA
BUS NAVETTA
/
CONCERTI - DATE E LUOGHI
CONCERTS - DATES AND LOCATIONS
SHUTTLE BUS
Cremona Mondomusica
Museo Civico “Ala Ponzone”
nei giorni 5-6-7 ottobre
on October 5th-6th-7th
TEATRO PONCHIELLI
29 Settembre
Per il Teatro Ponchielli è obbligatoria la
prenotazione presso la biglietteria del teatro
in Corso V. Emanuele II, 52 nei giorni 27-2829 settembre dalle ore 16,30 alle ore 19,30
Info: tel. 0372 022001 - 022002
e-mail: [email protected]
For Ponchielli Theatre is obligatory the
booking at the theatre box office in Corso
V. Emanuele II, 52 from sept. 27th until
sept. 29th, in the following hours
4.30 pm - 7.30 pm
Info: tel. +39 0372 022001 - 022002
e-mail: [email protected]
MUSEO “ALA PONZONE”
29 Settembre
Ingresso libero per la Giornata dei Musei
Free entrance for the Museum Day
SALA SAN DOMENICO
30 Settembre
Ingresso previo acquisto del biglietto del Museo
Admission with payment of Museum ticket
SALA SAN DOMENICO
4 Ottobre - 6 Ottobre
12 Ottobre - 13 Ottobre
Ingresso fiino ad esaurimento posti
Until seats availably
Per i concerti serali è necessario ritirare l’invito
presso l’Ente Triennale
For the evening concerts is necessary to take
the invitations in the Ente Triennale offices
INDIRIZZI UTILI
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USEFUL ADDRESSES
– Museo Civico “Ala Ponzone”
Sala San Domenico
Via Ugolani Dati, 4
– Gli archi di Palazzo Comunale
Piazza del Comune, 5
– Teatro Amilcare Ponchielli
Corso V. Emanuele II, 52
– Autosilo Massarotti
Via Massarotti, 19
ENTI ORGANIZZATORI
/
MOSTRA REALIZZATA CON IL PATROCINIO E LA COLLABORAZIONE DI:
PROGETTO SCIENTIFICO REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DI:
CONCERTO LES VIOLONS DU ROI IN COLLABORAZIONE CON:
ORGANIZERS
ENTE TRIENNALE
INTERNAZIONALE
DEGLI STRUMENTI
AD ARCO
Corso Matteotti, 17
26100 Cremona
tel. 0039 0372 21454
fax 0039 0372 21454
www.entetriennale.com
[email protected]
CREMONAFIERE
MONDOMUSICA
Piazza Zelioli Lanzini, 1
26100 Cremona
tel. 0039 0372 598011
fax 0039 0372 453374
www.cremonamondomusica.it
[email protected]
SPECIAL PARTNER
SI RINGRAZIA
SPONSOR TECNICO