Registrazione al tribunale di Cremona al N. 346 del 20.04.99 Spedizione in A. P. art. 2, comma 20/C 662/96 Filiale di Cremona “in caso di mancato recapito inviare a CPO Cremona per la restituzione al mittente previo pagamento resi” In case of non - delivery please send to CPO Cremona for the restitution to the sender behind payment Cremonaliutaria E n t e Tr i e n n a l e I n t e r n a z i o n a l e d e g l i S t r u m e n t i a d A r c o les Violons du roi Cremonaliutaria Editoriale La Triennale “extra moenia” di Paolo Bodini* N el tratteggiare le nuove strategie della Triennale, all’inizio del mio mandato, avevo indicato la volontà di essere maggiormente presenti e attivi al di fuori della città, sia in Italia che all’estero. In questo senso, al di là della partecipazione, come in anni precedenti, al Musicorà di Parigi e alla Musikmesse di Francoforte nella prima parte dell’anno, vorrei segnalare due iniziative che mi paiono di particolare significato. La prima è la mostra, organizzata in collaborazione con il Comune di Genova, intitolata “Andrea Amati a Genova” che si è tenuta nella splendida cornice di Palazzo Tursi. Si è trattato di una riedizione della mostra su Andrea Amati e le origini del violino, presentata a Cremona nel 2005, resa in forma prevalentemente informatizzata e interattiva e che ha portato a Genova il violino “Carlo IX” della collezione del Comune di Cremona. Questo strumento è stato esposto accanto al “Cannone” di Paganini, costruito da Guarneri del Gesù nel 1742, ed è così stato possibile lo svolgimento di una interessantissima giornata di studio, presso il Palazzo Ducale, dove gli esperti dei rispettivi Comitati Scientifici hanno illustrato e discusso sulla evoluzione della scuola classica cremonese nel corso di circa due secoli. La mostra e la giornata di studi hanno avuto no- tevole risonanza locale e nazionale e sono state anche un’ottima occasione di promozione di “Liuteria in Festival” e della città di Cremona. Contatti sono in corso per analoghe iniziative in altre città. La seconda occasione è stata la partecipazione al Boston Early Music Festival nel (BEMF) giugno scorso. L’interesse di questa manifestazione, al di là del suo indiscusso valore intrinseco, è data dal fatto che presenta significative analogie con quanto avviene nella nostra città. Si tratta infatti di un festival di musica barocca (vocazione tipica per Cremona) nel quale è incastonata una esposizione di strumenti musicali di alto artigianato prevalentemente (ma non esclusivamente) barocchi. L’analogia con Mondomusica mi pare evidente. Si realizza così un connubio di presenze, del tutto auspicabile, tra musicisti, costruttori e fruitori del “prodotto” musica. Il tutto all’insegna della alta qualità. La nostra presenza si è concretizzata in un grande stand che abbiamo volentieri condiviso con il Consorzio Liutai A. Stradivari e che ha dato una buona rappresentazione di Cremona e della sua liuteria sia sotto il profilo culturale che commerciale. Molti interessanti contatti sono stati intrecciati nei giorni di Boston: certamente sarebbe auspicabile una maggiore sinergia in questo ambito tra Cremona e Boston (coproduzioni per Festival analoghi e/o scambi culturali nel campo della musica barocca?) e deve farci riflettere sulla opportunità anche per Cremona di sincronizzare le attività di Liuteria in Festival con quelle del Festival dedicato a Claudio Monteverdi per accrescere l’attrattività delle nostre iniziative. Da ultimo, abbiamo tenuto una conferenza di presentazione di “Andrea Amati Opera Omnia” a Brescia, durante la bellissima mostra su Gio’ Paolo Maggini organizzata dagli amici liutai bresciani nell’ambito del Festival internazionale “Nuove settimane barocche”. Anche qui uno spazio per sinergie territoriali da sviluppare. *Presidente dell’Ente Triennale CREMONA LIUTARIA 2 Periodico dell’Ente Triennale Internazionale degli Strumenti ad Arco di Cremona Anno 8 - n° 1/2007 Qualcosa di speciale di Virginia Villa* C i sono almeno tre motivi per cui vale la pena di non perdere l’occasione di visitare Cremona tra il 29 settembre e il 14 ottobre prossimi. 21 strumenti di Andrea Amati sono esposti nella sala di Palazzo Affaitati: sono tra i violini più antichi del mondo, quelli costruiti dal padre della liuteria cremonese vissuto cinquecento anni fa. Di tutta la sua produzione abbiamo riportato in città quelli che sono sopravvissuti e che un super comitato scientifico ha selezionato. Alcuni strumenti sono impreziositi da decorazioni con dedica a importanti committenti e per la prima volta è possibile ammirarli incorniciati tra le opere dei pittori coevi ad Andrea che hanno lavorato nell’area cremonese: una ricostruzione ambientale che non manca di riservare alcune sorprese anche agli occhi dei non ad- detti ai lavori. Due validi motivi dunque per percorrere le sale del Museo Civico, ma un terzo ci porta all’interno di un altro luogo di grande fascino tutto italiano: al Teatro Ponchielli, nel concerto inaugurale, tre strumenti della Mostra saranno suonati da alcuni grandi musicisti. La sera del 29 settembre si preannuncia veramente speciale perché sono pochissimi gli strumenti di Andrea Amati che ancora oggi possono essere ascoltati. Il calendario degli appuntamenti creati intorno all’esposizione è ricco di proposte per approfondire la conoscenza delle opere esposte; i temi sono accattivanti anche per i visitatori occasionali: le storie dei “magistri” cremonesi, scultori del legno, pittori, decoratori, liutai e musicisti si intrecciano con quelle dei reali committenti di tali meraviglie. E’ emozionante pensare che alcuni di questi strumenti che allietavano la corte francese di Caterina de’ Medici, testimoni di magnificenze e simbolo di potere delle grandi monarchie cinquecentesche, sono oggi raccolti a Cremona. Speciali audizioni nella sala San Domenico del Museo Civico, sotto la vigile tutela dei conservatori, ci fanno veramente sentire ospiti della corte, ma oggi non è necessario che sangue reale scorra tra le nostre vene, lo spettacolo è per tutti. O almeno per coloro che si sentono uniti nel segno della cultura e della nostra storia. *Direttore dell’Ente Triennale Omaggio a Elia Santoro E Foto pag. 2: Triennale in trasferta a Boston, Brescia e Genova. Photo pag. 2: Triennale tour in Boston, Brescia and Genova Direttore: Roberto Codazzi Sede: Corso Matteotti, 17 - 26100 Cremona tel. 0039 0372 21454 fax 0039 0372 21454 www.entetriennale.com [email protected] ra nato a Caserta ma arrivò a Cremona nel giorno del patrono, il 13 novembre, Sant’Omobono. Un segno del destino, perché la città di Stradivari e della liuteria divenne la ‘sua’ città, quella che amò con la passione degli innamorati che litigano per tener vivo il ménage. Quel giorno i negozi erano chiusi e lui, naturalmente, si arrabbiò molto, cosa che gli capitava sovente, come sanno bene quanti l’hanno conosciuto. Dieci anni fa, il 20 ottobre 1997, si spegneva Elia Santoro, giornalista, scrittore, critico d’arte ma soprattutto appassionato ricercatore di cose di liuteria. Le sue numerose pubblicazioni in questo campo, in testa a tutti il volume su Stradivari (nella foto), hanno fatto discutere, acceso dibattiti, creato opinione. Le sue tesi spesso azzardate hanno scatenato polemiche, che sono poi il sale della civiltà, anzi della libertà. Chi non ricorda la sua bat- Registrazione al tribunale di Cremona al N. 346 del 20.04.99 Spedizione in A. P. art. 2, comma 20/C 662/96 Filiale di Cremona Cover: foto strumenti Vermillion, Bill Wilroth Sr. Impaginazione e grafica: FORMAT - Cremona Traduzioni: Clara Pignataro Stampa: Monotipia Cremonese - Cremona taglia a favore della ‘forma interna’, da lui considerato l’unico metodo possibile nella realizzazione del violino? La sua vis polemica è diventata proverbiale, il suo carattere guascone e irrequieto, affatto incline alla mediazione, il suo tratto distintivo. Eppure quest’uomo che non rinunciava mai a far sentire la sua voce garrula e controcorrente ha fatto un sacco di bene alla liuteria e a Cremona, provocando, stimolando, smuovendo le acque e le coscienze. Una spina nel fianco, anche per la Triennale (ormai mitica la protesta dei liutai che dopo un suo articolo lo dileggiarono appendendo in piazza i “violini blu di Elia Santoro”), che ha fatto crescere l’intelligenza della città. Dopo dieci anni, lasciando perdere il suo caratteraccio e qualche rancore personale, è forse questo il momento giusto per dirgli “grazie!”. Roberto Codazzi Servizio di Promozione Turistica del Cremonese Piazza del Comune, 5 – 26100 Cremona Tel. 0039 0372 23233 – Fax 0039 0372 534080 e-mail: [email protected] www.provincia.cremona.it Cremonaliutaria Editoriale The Triennale “extra moenia” I n outlining the new strategies of the Triennale, at the beginning of my mandate, I expressed the desire to be more present and active outside the city, both in Italy and abroad. In this respect, apart from the participation, like in the previous years, in the Musicorà in Paris and the Musikmesse in Frankfurt early this year, I would like to indicate two particularly interesting initiatives. The first is the exhibition organized in collaboration with the Municipality of Genoa, entitled “Andrea Amati in Genoa” which was held in the marvellous setting of Palazzo Tursi. This was a re-edition of the exhibition on Andrea Amati and the origins of the violin presented in Cremona in 2005, transformed mainly into a computerized and interactive event and featured the “Charles IX” violin, brought to Genoa from the collection of the Municipality of Cremona. This instrument was exhibited together with the “Cannone”, Paganini’s famous instrument, made by Guarneri del Gesù in 1742. This engendered an extremely interesting workshop in Palazzo Ducale, where the ex- perts of the various Scientific Committee made presentations and discussed the evolution of the classic Cremonese school over two centuries. The exhibition and the workshop had strong local and international resonance, and they presented an excellent occasion to promote “The Festival of Violin Making” and the city of Cremona. Contacts for similar initiatives in other cities are currently under way. The second event was our participation in the Boston Early Music Festival (BEMF) last June. Our interest in this event, apart from its intrinsic value, is due to the fact that it presents many similarities with what occurs in our town. This is a festival of baroque music (a typical vocation for Cremona) with an exhibition of baroque (but not only) high artisanal musical instruments. The analogy with Mondomusica seems evident to me. The outcome is a desirable union among musicians, instrument makers and beneficiaries of the music “product”. All this characterized by high quality. We were present in a large stand that we happily shared with the Consortium of Violin Homage to Elia Santoro Makers A. Stradivari, which perfectly represented Cremona and violin making, including both the cultural and the commercial aspects. We made many interesting contacts during our stay in Boston. Certainly, it would be desirable to establish a stronger synergy in this domain between Cremona and Boston (co-productions for similar Festivals and/or cultural exchanges in the field of baroque music?) . We should also consider the opportunity for Cremona to synchronize the activities of “the Festival of Violin Making” with the Festival devoted to Claudio Monteverdi in order to increase the appeal of our initiatives. Lastly, we held a conference about “Andrea Amati Opera Omnia” in Brescia, during the beautiful exhibition on Gio’ Paolo Maggini, organized by our violin-making friends from Brescia during the “New baroque weeks” International Festival. In this case as well, there is ample room for the development of territorial synergies. Paolo Bodini President Ente Triennale H e was born in Caserta but arrived in Cremona on the day of the patron saint, St. Omobono, November 13th. A sign of destiny, because the town of Stradivari and of the art of making stringed instruments became “his” town, that he loved with the same passion as couples who quarrel to keep their marriage alive. On that day the shops were closed and, of course, he got very angry: this is something that happened to him rather often, as those who knew him well can attest. Ten years ago, on October 20th 1997, Elia Santoro passed away. He was a journalist, writer and art critic, but above all a passionate student of stringed instruments. His several publications in this field, first and foremost the volume on Stradivari, triggered discussions, fostered debates and changed opinions. His bold assertions set off disputes which are the salt of civilization and the delight of free thinkers. Who does not remember his battle in favour of the “inter- nal form”, which he considered the only possible way of making a violin? His polemic force was notorious, and along with his swashbuckling and restless disposition, hardly prone to mediation, became his distinguishing trait. Yet this man, who never thought twice about raising his loquacious voice against the prevailing opinion, did plenty of good for the art of stringed instruments making and for Cremona, by provoking, stimulating and stirring up the waters and others’ consciences. A gadfly for the Triennale as well (such as in the case of the now proverbial protest by the violin makers, who reacted to one of his more scathing articles by hanging the “blue violins”, mockingly labelled “by Elia Santoro”, in the piazza), he was indisputably a factor in the town’s intellectual growth. A decade after his passing, the time might be right to gloss over his bad temper and some private grudges and send him a heartfelt “thank you!” Roberto Codazzi Something special T here are at least three reasons to visit Cremona from September 29 to October 14. Andrea Amati’s 21 instruments will be on display at Palazzo Affaitati. These instruments, built by the Cremona-born founding father of the 16th-century stringed instruments, are among the most ancient in the world. We have collected the instruments that have survived over time and that an expert panel has selected. Some instruments are characterized by special decorations expressly fashioned for important customers. For the first time it will be possible to admire them in the wonderful framework of Andrea Amati’s coeval painters who also worked in the Cremona area. A time reconstruction which will be surprising also for laymen. These are the first two reasons for visiting the Museo Civico’s halls. The third one leads us to the Ponchielli Theater, another enchanting city location, where three instruments, part of the collection on display, will be played by expert musicians at the opening concert. The evening of September 29 is going to be very special, because just a few instru- ments by Andrea Amati can still be played today. The exhibition agenda is very busy with proposals to learn more about the works on display and the themes are attractive also for occasional visitors. The stories of the Cremona maestros, wood carvers, painters, decorators, lute-makers and musicians are intertwined with those of the royal family members who ordered them. In fact, it is really something special to think that these instruments that are now collected and on display in Cremona, cheered the people at the French court of Caterina de’ Medici, witness to sumptuosity and symbol of the power of the 16th-century monarchies. The special auditions in the San Domenico hall in the Museo Civico, under the conservatory’s preservation, make us feel like being guests at the court. The difference is that today it is not necessary to have royal blood, because the event is for the large public. Or at least for those who feel united in favor of culture and history. Virginia Villa *Director of Ente Triennale Foto pag. 3: Museo Civico A. Ponzone, sede di Amati Opera Omnia Photo pag. 3: Museum A. Ponzone, center of Amati Opera Omnia 3 Cremonaliutaria Andrea Amati Opera Omnia Museo Civico “Ala Ponzone” - Via Ugolani Dati, 4 ANDREA AMATI OPERA OMNIA Les violons du roi (mostra storica) 29 settembre - 14 ottobre I violini del re C Catalogo edito dal Consorzio Liutai A. Stradivari Cremona ANDREA AMATI OPERA OMNIA The king’s violins (historical exhibition) september 29th - october 14th Catalogue by Consorzio Liutai A. Stradivari Cremona Teatro Ponchielli 29 september/september 29th - ore 21.00/ 9 p.m. Concerto inaugurale/Opening concert Marco Rizzi - violino Andrea Amati “Carlo IX di Francia” Christoph Schiller - viola Andrea Amati Julius Berger - violoncello Andrea Amati Edoardo Strabbioli - pianoforte Museo Civico “Ala Ponzone” 14 ottobre/october 14th ore 10.00 - 10 a.m. Giornata di studio/seminar Magistri a lignanime, dipintori, leutari Antica pratica: arte del legno e decorazione pittorica nella Cremona del ’500 Moderna scienza: alla ricerca dei “segreti” attraverso l’occhio delle nuove tecnologie Ancient practice: wooden art and pictorial decoration in sixteenth century Cremona Modern science: searching for “secrets” through the eye of new technologies relatori/relators Fausto Cacciatori, Carlo Chiesa, Renato Meucci, Marco Tanzi Comitato scientifico della mostra Exhibiton scientific committee Charles Beare, Fausto Cacciatori Bruce Carlson, Carlo Chiesa Renato Meucci, Christopher Reuning Duane Rosengard, Marco Tanzi Coordinamento del progetto/Project edit by Virginia Villa orreva l’anno 1987 quando più di quaranta strumenti di Antonio Stradivari vennero esposti per celebrare i 250 anni della sua morte. A distanza di quattro lustri venti strumenti di Andrea Amati voleranno a Cremona per chiudere le manifestazioni che hanno voluto ricordarne, trascorsi cinquecento anni, la nascita. Nell’ottobre del 1982 la rivista Early Music pubblicò un saggio di Laurence C. Witten dal titolo The surviving instruments of Andrea Amati, organico tentativo di catalogazione degli strumenti di Andrea. Witten elencò 4 piccoli violini, di cui tre del gruppo Carlo IX, 4 violini di grande formato, 3 viole di cui 2 decorate ed infine 5 violoncelli, di cui 4 decorati, per un totale di 16 strumenti sopravvissuti. Il prossimo mese di settembre sarà possibile ammirare ben otto strumenti del gruppo Carlo IX, strumenti che per il repertorio iconografico delle decorazioni, per i materiali e le tecniche utilizzate per la loro esecuzione si prestano ad una ulteriore classificazione. Le indagini scientifiche eseguite su 6 strumenti di questo consort e sulla viola di Vermillion, nonchè l’analisi dello storico dell’arte Marco Tanzi hanno infatti contribuito ad aprire nuovi scenari. Notevoli sono le affinità fra il violoncello Berger ed un violino proveniente da una collezione privata; così come risultano forti i legami che uniscono il violino Tullie House proveniente da Carlisle, i due strumenti di Oxford e il violino di formato grande conservato a Cremona. Strumenti costruiti in momenti diversi durante gli anni del regno di Carlo IX e affidati, per quanto riguarda l’apparato iconografico, mol- to probabilmente a più decoratori. Il violoncello Berger presenta poi nel plinto di sinistra della colonna inferiore la data 1566 che, a fronte dei risultati delle indagini scientifiche, fa ritenere di essere in presenza di uno dei rarissimi strumenti di Andrea con datazione autentica. Il che potrebbe fornire indicazioni anche per la datazione del violino a lui affine e al tempo stesso aprire qualche ragionevole dubbio rispetto alla datazione di altri strumenti. Interrogativi che avranno una approfondita trattazione nel catalogo e saranno oggetto della giornata di studi che si terrà il 14 ottobre. A fianco a Les violons du roi avremo gli altri strumenti decorati di Andrea: il violino ora al Metropolitan, il violino e la viola provenienti dal National Music Museum di Vermillion, la violetta proveniente dalla Cité de la Musique di Parigi e quel che resta di un violino che si è aggiunto solo recentemente al nostro elenco. Tutti strumenti che presentano sulle fasce il motto: QUO UNICO PROPUGNACULO STAT STABITQUE RELIGIO ma che al tempo stesso, per lo stato di conservazione dell’apparato iconografico, non sono di facile lettura. Elemento comune il giglio dei Valois, il fleur de lis, presente in tutti gli strumenti di questo gruppo a segnare un legame di sangue. Infine gli strumenti non decorati, 5 violini e 2 viole, provenienti da tutto il mondo: due violini, che avremo il piacere di ascoltare provenienti dalla Chi-Mei Foundation di Taiwan, un violino dal Sud Dakota e gli altri strumenti provenienti da collezioni private di tutto il mondo. Le indagini scientifiche e lo studio multidisciplinare hanno permesso di leg- ANDREA AMATI (1505 c. - 1577) Strumenti in mostra / Instruments exhibition Violino Collezione privata / Private collection Violino piccolo [1570 ca.] Collezione privata / Private collection Violino [1570 ca.] ex Ross - Chi-Mei Cultural Foundation & Chi-Mei Museum, Tainan County, Taiwan Violino [1574 ca.] ex Payne ex Gonley - Chi-Mei Cultural Foundation & Chi-Mei Museum, Tainan County, Taiwan Viola tenore ridotta Collezione privata / Private collection Viola tenore ridotta Collezione privata, Stati Uniti / Private collection, USA Violino [1574] ex colls.: William Corbett, London; Dr. Marshall, Oxford; Hester S. Bowles, Malvern Link, Worcestershire; Richard Bennett; W.E. Hill & Sons, Great Missenden, Buckinghamshire, Rawlins Fund. National Music Museum, The University of South Dakota, Vermillion, Sud Dakota, Stati Uniti Violoncello [post 1538] The King ex colls.: John Betts, London; William Curtis, England; Canon Alexander Henry Bridges, Beddington, Surrey; John Henry Bridges, Ewell Court, Surrey. Witten-Rawlins Collection National Music Museum, The University of South Dakota,Vermillion, Sud Dakota, Stati Uniti Violoncello Collezione privata / Private collection Jean Frédéric Schmitt, Lione, Francia Violino [1566 ca.] Il Carlo IX di Francia Comune di Cremona, Cremona, Italia 4 Violino [1566 ca.] Tullie House Tullie House Museum, Carlisle, Gran Bretagna Violino [1564] Carlo IX The Ashmolean Museum, Oxford, Gran Bretagna Viola tenore [1574] Carlo IX The Ashmolean Museum, Oxford, Gran Bretagna Violoncello (1566) Carlo IX Collezione privata / Private collection Julius Berger, Hohenschwangau, Germania Violino Carlo IX Collezione privata / Private collection Violino [1567 ca.] Il Portoghese Collezione privata / Private collection Claude Lebet, Roma, Italia Violetta Cité de la Musique Musée de la musique, Parigi, Francia Violino [1560-1574 ca.] ex Kurtz. Metropolitan Museum of Art, New York, Stati Uniti Violino Sabatier Collezione privata / Private collection Bernard Sabatier, Parigi, Francia Violino [1560 ca.] Witten-Rawlins Collection - National Music Museum, The University of South Dakota, Vermillion Sud Dakota, Stati Uniti Viola tenore ridotta [1560 ca.] ex colls.: Charles B. Lutyens, Amwell Grove, Hertfordshire; Beatrice Lutyens; Tom Barber, Jr., Hartford, Hertfordshire; Hope Hambourg, England. Witten-Rawlins Collection National Music Museum, The University of South Dakota, Vermillion, Sud Dakota, Stati Uniti gere in modo più preciso il lavoro di Andrea. Alcuni interrogativi hanno avuto risposta e al tempo stesso nuove domande sono inevitabilmente emerse. In questi anni molti capolavori sono tornati a Cremona, non solo per essere esposti ed ammirati, ma anche per essere studiati in modo moderno e metodico. E’ possibile con il contributo di molti andare oltre la liuteria dei segreti; divulgando, grazie alla pubblicazione dei cataloghi e ai numerosi momenti di studio, quanto il lavoro di ricerca storica e scientifica ha portato in superficie, aprendo se necessario un contraddittorio e al tempo stesso stimolando nuove ricerche. In ottobre sarà possibile sostenere con buoni argomenti dove e quando furono decorati gli strumenti costruiti per Carlo IX, valutare nuove ipotesi rispetto alla committenza degli altri strumenti decorati, quelli legati al non identificato nobile italiano di Witten. Sono i risultati dell’impegnativo lavoro di tre anni. Terminate le manifestazioni iniziate nel 2005 resterà quanto è stato scritto e pubblicato, si conserverà la testimonianza dell’evento e ciò che la ricerca e lo studio hanno prodotto; questo è il risultato più significativo legato alle mostre dedicate ad Andrea e alla sua famiglia. Non è possibile prevedere se e quando questi strumenti torneranno a Cremona, certo è invece il contributo di conoscenza che resterà a valorizzare la creatività del capostipite della liuteria cremonese e della città che lo vide operare. E alla fine di tutto questo speriamo che Andrea sia contento. Fausto Cacciatori Foto/photo pag. 4: A. Amati, violino, Metropolitan Museum, New York Foto/photo pag. 5: A. Amati, viola, Ashmolean Museum, Oxford, UK Cremonaliutaria Liuteria in Festival “Quo unico propugnaculo...” il ‘motto’ di Andrea Amati N ell’ambito della produzione di Andrea Amati, oltre ad esemplari di più usuale fattura, spiccano due gruppi di strumenti impreziositi da decorazioni pittoriche, il primo con gli emblemi del re di Francia Carlo IX (1550-1574) e un altro rappresentato da alcuni esemplari che recano il motto “Quo unico propugnaculo stat stabitque religio”. Sul retro di uno di questi strumenti, la viola che si trova al National Music Museum di Vermillion (Sud Dakota), oltre alla frase latina è presente anche uno stemma nobiliare in base al quale questo secondo gruppo è stato finora attribuito ad una non meglio identificata “famiglia di marchesi dell’Italia settentrionale”. La citata sentenza latina aveva da tempo richiamato la mia attenzione per l’incongruenza tra il suo significato – che si può tradurre con “affinché unico baluardo sia e resti la religione” – e il fatto che una tale affermazione si trovi scritta su un ben “innocuo” strumento ad arco. Una seconda considerazione riguardava la parola propugnaculum, spesso impiegata nel latino del XVI secolo in relazione a tematiche religiose, a partire almeno dal primo testo pubblicato in difesa della confessione cattolica dopo la promulgazione delle tesi di Lutero, vale a dire il Propugnaculum Ecclesiae, adversus Lutheranos di Josse Clichtove, edito a Parigi nel 1526. Sottoponendo al parere di una illustre collega esperta di araldica, la d.ssa Andreina Bazzi, l’emblema della viola di Vermillion, quest’ultimo è stato immediatamente riconosciuto come appartenente alla famiglia reale francese. La stessa Bazzi ha inoltre confermato che il monogramma che compare al disotto della corona è costituito dalle lettere M V A. Tramite una laboriosa ricerca tra i numerosi componenti della famiglia reale francese del XVI secolo è stato allora possibile identificare il destinatario di questo secondo gruppo di strumenti. Si tratta a mio avviso di Marguerite de Valois-Angoulême (1553-1615), detta anche “Marguerite de France”, settima figlia di Caterina de’ Medici, e sorella quindi del re Carlo IX. Le sue iniziali sono appunto M.V.A. e la corona nobiliare che compare sullo strumento è assai simile a quella di un ritratto della stessa Marguerite dopo le nozze avvenute nel 1572. Queste ultime furono orchestrate dalla celebre “regina madre” Caterina de’ Medici per tentare una soluzione che mettesse fine alle sanguinose “guerre di religione” che stavano devastando la vita interna della Francia. Margherita era naturalmente di fede cattolica, mentre lo sposo era l’esponente più in vista del partito ugonotto calvinista: Enrico di Borbone (1553-1610), re di Navarra e futuro re di Francia nel 1589 col nome di Enrico IV (sarà lui che in quest’ultima circostanza, abiurando la fede protestante, conierà il celebre adagio “Parigi val bene una messa”). E’ dunque nel contesto delle guerre di religione che assume finalmente un significato comprensibile il motto presente sugli strumenti dei quali ci occupiamo: sembra del The king’s violins I t was 1987 when more than forty instruments by Antonio Stradivari were exhibited to commemorate the 250th anniversary of his death. Twenty years later, twenty instruments made by Andrea Amati will be flown to Cremona to crown the celebration in honour of the five hundredth anniversary of his birth. In October 1982, Early Music magazine published an essay by Laurence C. Witten entitled “The surviving instruments of Andrea Amati”, a systematic attempt to catalogue Andrea’s instruments. Witten listed 4 small violins, three of which belong to the group of Charles IX, 4 large violins, 3 violas (2 of which are decorated), and finally 5 cellos (4 of which are decorated), for a total of 16 surviving instruments. Next September it will be possible to admire as many as seven instruments belonging to the Charles IX group. These instruments, considering the iconography of the decorations, the materials and the construction techniques, lend themselves to a further classification. The scientific surveys carried out on 6 instruments of this group and on the Vermillion viola, as well as the analysis by the historian Marco Tanzi, contributed to opening new scenarios. There are several similarities between the Berger cello and a violin from a private collection. Similarly, there are strong similarities between the Tullie House violin, from Carlisle, the two instruments from Oxford and the large format violin preserved in Cremona. These instruments were constructed in different periods during the reign of Charles IX and, as far as the iconographic part is concerned, were decorated by several artists. The Berger cello shows - in the left plinth of the lower column - the date 1566, which, after conducting the scientific tests, we believe is one of the very rare instruments made by Andrea with an authentic dating. This may provide indications about the dating of a similar violin and also casts some reason- “Quo unico propugnaculo...” the Andrea Amati ‘motto’ tutto evidente difatti che la sentenza “quo unico propugnaculo stat stabitque religio” si debba riferire proprio a Margherita. Era lei il “baluardo” destinato a difendere il regno di confessione cattolica dalle pretese dei protestanti. Destinata al matrimonio per ragioni di Stato (in quella occasione avvenne tra l’altro la sciagurata “notte di San Bartolomeo”), Margherita rimase comunque fedele alle alterne vicende del marito almeno sino alla loro definitiva separazione, avvenuta nel 1599, e con la sua cultura e la sua bellezza costituì una delle figure femminili più affascinanti e interessanti dell’intera storia politica francese. L’interpretazione qui proposta, attribuendo ad un membro della corte francese un gruppo di strumenti finora altrimenti identificato e verosimilmente alieno da subdole forme di manipolazione, finisce per accreditare di nuovo la verosimiglianza storica anche dell’altro gruppo di strumenti ad arco decorati realizzati da Amati, quelli per Carlo IX, intorno ai quali sono stati sollevati in passato numerosi e rilevanti dubbi. Senza entrare nel merito dell’autenticità o meno dei singoli strumenti attribuiti ad Amati, qui si intende valutare solo la possibilità che un gruppo di strumenti ad arco decorati sia stato effettivamente ordinato a Cremona e destinato alla corte reale di Parigi. E questa possibilità, alla luce delle attuali conoscenze appare non solo storicamente possibile, ma del tutto probabile. Renato Meucci I n Andrea Amati’s production, apart from those with the most common features, two groups of instruments with precious pictorial decorations stand out. The first group bears the emblems of the famous King of France Charles IX (15501574) and the other one is represented by some models featuring the motto “Quo unico propugnaculo stat stabitque religio”. On the back of these instruments, like in the viola preserved in the National Music Museum of Vermillion (South Dakota), besides the Latin phrase there is also a noble coat of arms, which leads us to attribute this second group of instruments to an unidentified “family of Marquis of Northern Italy”. The above-mentioned Latin phrase caught my attention some time ago due to the discrepancy of its meaning – which can be translated “so that religion is and shall always be the only defence” with the fact that this statement was written on an “innocuous” stringed instrument. An additional consideration refers to the word propugnaculum, which is very often used in the Latin language of the XVI century with reference to religious issues and which is contained in the title of the first book published in defence of the Catholic religion after the promulgation of the Lutheran thesis, that is to say the Propugnaculum Ecclesiae, adversus Lutheranos by Josse Clichtove, published in Paris in 1526. When I showed the emblem on the Vermillion viola to Mrs. Andreina Bazzi, an illustrious colleague expert in heraldry, she immediately recognized the instrument as belonging to the French Royal Family. Bazzi herself also confirmed that the monogram depicted under the crown was formed by the letters M V A. A laborious search among the components of the French Royal family of the XVI century made it possible to identify the addressee of this second group of instruments. According to my opinion this person was Marguerite de Valois-Angoulême (1553-1615), also known as “Marguerite de France”, seventh daughter of Caterina de’ Medici and sister of the king Charles IX. Indeed, her initials are M.V.A. and the noble crown depicted on the instrument is very similar to that present in a portrait of Marguerite painted after her wedding, which was celebrated in 1572. The wedding was organized by the famous “Queen Mother”, Caterina de’ Medici, in order to find a solution and put an end to the bloody “religious wars” which were ravaging the entire French nation. Marguerite was of Catholic faith, whereas her spouse was the most illustrious representative of the Huguenot Calvinist Party: Henry of Bourbon (1553-1610), King of Navarre and King of France in 1589 with the name of Henry IV (in this circumstance, in renouncing the Protestant faith, he coined the famous saying “ Paris is well worth a Mass”). It is within the context of the wars of religion that the motto present on the instruments we are dealing with acquires a clear meaning: it seems evident that the sentence “quo unico propugnaculo stat stabitque religio” is to be referred to Marguerite. She was intended to be the “rampart” destined to defend the Catholic faith from Protestant claims. Destined to be married for reasons of state (it was on that occasion that the unfortunate “Saint Barthelme’s night” occurred), Marguerite remained faithful to the fortunes and misfortunes of her husband until their final separation, which took place in 1599. Thanks to her culture and beauty she was one of the most fascinating and interesting women in all of French political history. This interpretation and the attribution of a group of instruments to a member of the French Court, which had been until now identified in a different manner, and free of deceitful manipulations, lends support to the hypothesis regarding the historical origins of the other group of decorated stringed instruments fashioned by Amati, the instruments made for Charles IX, which had in the past aroused several interesting questions. Without examining the authenticity of single instruments attributed to Amati, we are instead interested in evaluating the likelihood that a group of decorated stringed instruments was indeed ordered in Cremona and destined for the Royal Court of Paris. This possibility, in light of what we now know, appears not only historically possible but extremely likely. Renato Meucci come from different parts of the world, including the two violins we will have the pleasure of listening to, which come from the Chi-Mei Foundation of Taiwan, one violin from South Dakota and others from private collections worldwide. The scientific tests and the multidisciplinary study gave us a better insight into Andrea’s work. Some questions have been answered and at the same time other questions have emerged. In these years, many masterpieces have come back to Cremona, not only to be displayed and admired but also in order to be studied in a modern and systematic way. With the contributions of many, it is possible to reveal the secrets behind violin making. By disseminating, thanks to the publication of catalogues and to the several seminars, what the historical and scientific research studies have discovered, fostering debates when necessary and encouraging new research. In October it will be possible to evaluate new findings about where and when the decorations of the instruments for Charles IX were made and to weigh new hypotheses about who commissioned the other decorated instruments, those attributed by Witten to an unidentified Italian nobleman. These are the results of three years of exacting work. After the exhibitions that started in 2005 close, what will remain is what has been written and published, accounts of the events and the results of in-depth study and research findings. This, in the end, is the most important aspect of the exhibitions dedicated to Andrea and his family. It is not possible to foresee if and when these instruments will come back to Cremona. What is certain is the contribution of the knowledge that will remain to enhance the value of the creativity of the founding father of Cremonese violin making and of the city where he worked. At the end of all this we hope that Andrea will be happy. Fausto Cacciatori (photo Pearson Bruce) able doubts on the dating of other instruments. These questions will be discussed in depth in the catalogue and will be dealt with during the workshop on October 14th. Together with Les violons du roi, we will also have the other instruments decorated by Andrea: the violin which is now kept at the Metropolitan museum, the violin and the viola from the National Music Museum of Vermillion, the small viola from the Cité de la Musique in Paris and what remains of a violin which was recently added to our list. All these instruments bear the following motto on their sides: QUO UNICO PROPUGNACULO STAT STABITQUE RELIGIO but at the same time, because of the different preservation condition of the iconographic structure, are not easily interpreted. The common element is the lily of the Valois, present on all the instruments of this group and evidence of their kinship. Finally, the instruments without decorations, 5 violins and 2 violas, 5 Andrea Amati Opera Omnia La corte di Francia Cremona e Andrea Amati U no degli strumenti più preziosi della nostra Collezione è il “Carlo IX”, costruito da Andrea Amati nel 1566 per il re di Francia. E’ uno dei soli quattro violini superstiti del gruppo di 38 strumenti (di cui 12 piccoli violini, 12 violini, 6 viole e 8 violoncelli) costituenti la regale committenza. Ma perché il re di Francia commissionò un così gran numero di strumenti? E perché proprio al cremonese Amati? Cominciamo col dire che Carlo IX, in tutta questa vicenda, c’entra poco o nulla! Nel 1560 era morto, dopo soli diciassette mesi di regno, Francesco II, primogenito di Caterina de’ Medici. Carlo, il secondogenito, aveva dieci anni. La madre, dopo avere per tre anni resistito alle ostilità dei Guisa e di buona parte della nobiltà francese, riesce a farlo dichiarare maggiorenne ed incoronare re. Carlo IX divenne dunque re, nel 1563, a soli tredici anni (da allora fu questa l’età stabilita in Francia per regnare) e nominò sua madre Sovrintendente dello Stato. Di fatto, Carlo non regnò mai, nel senso che non prese lui le decisioni importanti, comunque certamente non nel 1566, a sedici anni, al tempo della committenza ad Amati. Morì a ventiquattro anni, minato dalla sifilide e dalla tubercolosi. Solo negli ultimi tempi cercò un minimo di autonomia (e combinò grossi guai). E’ dunque Caterina de’ Medici la vera protagonista della nostra storia. Fu sua la decisione di commissionare gli strumenti ad Andrea Amati. Resta la domanda: perché? Caterina si trovava a governare lo Stato in un momento di grande difficoltà. La Francia era dilaniata dalla guerra di religione fra cattolici ed ugonotti, e ciascuna delle due fazioni aveva potenti agganci all’estero. La cattolicissima Spagna, le protestanti Inghilterra ed Olanda, chiamate di volta in volta in causa, cercavano di approfittare della debolezza francese. La nobiltà francese, per di più, oltre ad essere divisa, era arrogante e litigiosa, sprezzante di ogni autorità centrale, e mal sopportava la presenza di una italiana alla guida del Paese. Caterina era una donna intelligente, colta, capace di ascoltare e di media- re. La “leggenda nera” di Caterina de’ Medici è stata da tempo sfatata (o almeno molto ridimensionata) dalla storiografia moderna. In passato le era stata attribuita soprattutto la responsabilità del massacro degli ugonotti nella notte di S. Bartolomeo (24 agosto 1572), tra i venti ed in trentamila morti in tutta la Francia. Oggi, pur essendo il ruolo da lei svolto controverso, si tende a mitigarne le colpe, anche perché quell’avvenimento mise di fatto in crisi la politica di pacificazione e di convivenza da lei perseguita. Comunque Caterina è stata a lungo indicata come l’esempio della doppiezza femminile e del machiavellismo italiano. Era accusata di usare veleni e commissionare delitti. In realtà Caterina, che non era certo una santa, si pose, per tutto il lungo periodo in cui di fatto regnò in Francia (circa trent’anni) un solo, grande obiettivo: la pace, all’interno e con i Paesi vicini, per rafforzare la monarchia e garantire la dinastia. Era convinta che cattolici e protestanti potessero convivere nello stesso regno, che in tutte le religioni vi fosse un fondo di verità, che l’obbedienza al sovrano ed alle leggi potesse prescindere dalle convinzioni religiose. Per raggiungere questi obiettivi commissionò delitti, cambiò alleanze, tradì. Come gli altri Grandi del suo tempo d’altronde. Purtroppo non riuscì a realizzare, se non in minima parte, i suoi obiettivi. Le guerre di religione continuarono, anche se il prestigio e l’autorità della Corona non furono travolti. Caterina, in questo sì fiorentina, era, come attestano anche i numerosi libri della sua biblioteca, una seguace della filosofia neoplatonica, forgiatasi a Firenze grazie all’insegnamento di grandi umanisti come Marsilio Ficino e Pico della Mirandola. Centrali in quella filosofia erano la tolleranza religiosa, la funzione altissima riservata al sovrano e, ciò che ancor più interessa in questa sede, una grande considerazione della musica. Il neoplatonismo italiano ebbe varie sfumature, ma quasi sempre fu frammischiato o condizionato dall’ermetismo (da Ermete Trimegisto, fantomatico autore di molti libri allora in circolazione, portavoce di una presunta saggezza egizia antichissima) e A. Amati, violino Carlo IX, 1566 ca., Comune di Cremona 6 da tentazioni magico-misteriche. Marsilio Ficino, Pico ed altri, rielaborando le dottrine di Pitagora, di Platone e dei Neoplatonici, considerano la musica terrena come figura dell’armonia del cosmo. Secondo loro essa possiede virtù magiche e terapeutiche, in quanto attiva gli influssi benigni degli astri e risana i corpi rasserenando l’anima. La musica possiede, dice Ficino nel De Vita, una forza mirabile per calmare, muovere ed influenzare l’animo e il corpo. Intermediario potente tra mondo terrestre, mondo celeste e mondo sopraceleste, è lo strumento musicale, in particolare il liuto e poi il violino, capace di catalizzare gli influssi superiori e agire magicamente sul nostro spirito. Si può dire che lo strumento ben costruito e la musica adatta divengono, in un certo senso, potenti “talismani”. Non dobbiamo stupirci di una tale valenza dei “simboli”, diffusissima nella cultura rinascimentale. Non è forse vero che nei dipinti rinascimentali la corda spezzata di un liuto rappresenta la rottura dell’armonia universale, in genere (ma non sempre) collegata alla morte di Gesù? Lo dice Andrea Alciati (1492-1550), autore di un trattato, Emblemata, che ci aiuta a capire il significato iconologico di molte opere d’arte. Ricerca della pace, funzione altissima del sovrano, ruolo della musica: ciò spiega il ruolo centrale attribuito da Caterina de’ Medici alla vita di corte ed alle feste. Ben prima del re Sole e di Versailles, capì quanto l’allontanamento dei nobili dalle loro terre e insieme il fasto, la magnificenza, il piacere della vita di corte potessero rafforzare la Corona. Dal gennaio 1564 al maggio 1566 Caterina viaggiò per castelli e città della Francia, per mostrare a tutti la magnificenza ed il fascino della Corte. Negli anni successivi ampliò il Louvre, costruì le Tuileries, arricchì la Corona di residenze reali, con splendidi giardini, in tutta la Francia, circondandosi ovunque di pittori e scultori, architetti e poeti, astrologi e filosofi. E dappertutto e sempre feste! L’hanno accusata di assoluto cinismo. Ed in effetti nessuna carestia e nessun massacro interruppe mai i divertimenti. Il suo era però un preciso disegno po- A. Amati, viola, The Ashmolean Museum, Oxford, UK (photo Pearson Bruce) litico: usare il divertimento ed il piacere per invogliare la nobiltà a frequentare la Corte, per fare incontrare cattolici e protestanti negli stessi ambienti, per far vivere loro avventure e storie d’amore. La libellistica del tempo, di parte cattolica ed ancora più di parte protestante, dipinse la Corte di Caterina come il regno della lussuria, la sentina di tutti i vizi immaginabili. In effetti, per la morale del tempo, la vita di Corte doveva apparire uno scandalo continuo. Sappiamo tutti quanto la seduzione femminile possa essere tra le armi più potenti. Caterina non esitò a farvi ricorso. Si circondò di un gruppo numeroso (un’ottantina) di belle e giovani damigelle, passate alla storia con il nome di “squadrone volante”. Il compito di queste fanciulle era anzitutto diffondere le buone maniere, coinvolgere in giochi di galanteria gli aggressivi nobili francesi, far trionfare la cortesia ed il piacere del bel vivere. Spesso venivano a conoscenza, nei momenti di intimità, di informazioni e segreti che quasi sempre riferivano alla regina. Unico limite: la “grossezza del ventre”. Chi rimaneva incinta veniva allontanata dalla Corte, quasi sempre con collocazioni dignitose, in modo da condurre almeno una vita agiata. Il gioco della seduzione richiedeva dunque feste e balli continui. Da qui anche l’importanza della musica, dei musicisti e degli strumenti musicali. Insieme alle motivazioni filosofiche di cui abbiamo parlato, a valorizzare la musica e le feste vi erano le motivazioni politiche di cui pure abbiamo detto. Ecco la risposta al perché la Corte di Francia avesse bisogno di un così gran numero di strumenti. Resta il secondo quesito. Perché Amati e Cremona? Perché era quanto di meglio offriva il mercato europeo, viene spontaneo rispondere. Probabilmente ciò è vero. Ma lo storico non si accontenta e si pone altre domande: perché proprio a Cremona questa eccellenza? E come faceva Caterina a saperlo? Sarebbe troppo lungo rispondere dettagliatamente a queste ulteriori domande. Basti sottolineare, per quanto riguarda Cremona, lo straordinario sviluppo culturale ed artistico della metà del ’500. Gli storici l’hanno notato. “Quanto e come fossero colti i diversi strati sociali cremonesi del Cinquecento rispetto, poniamo, a quelli milanesi, o pavesi, o padovani o bresciani è oggi impossibile sapere con certezza”, afferma nella Storia di Cremona Giorgio Politi. E continua: “Qualche indizio, però, può essere trovato, e questi elementi rendono plausibile l’ipotesi che l’aristocrazia cremonese dell’epoca fosse assai colta, con una preferenza spiccata verso due ambiti disciplinari: la musica, vocale e strumentale, e la pittura”. Di più: colta era, dimostra Politi, anche la “categoria” degli amministratori, dei “politici” diremmo oggi. Colti erano i Podestà, ma anche i membri del Consiglio cittadino, che erano in grado di seguire ed apprezzare discorsi ufficiali in latino letterario. In questo contesto raffinato e colto non poteva che fiorire anche una scuola di abili intagliatori del legno (ne abbiamo prove eccelse già nel ’400) e di provetti maestri liutai. Andrea Amati non ha “inventato” il violino. La categoria dell’invenzione va usata con grande cautela nello scrivere di storia. E’ molto più credibile un accumulo, nel corso degli anni, di piccole o meno piccole trasformazioni fino a quando davvero, uno o più, non sapremo mai chi, costruirà o costruiranno lo strumento più o meno come lo conosciamo. Un gran lavorio di trasformazione coinvolse la ribeca e la viella per convogliare verso il violino. E Cremona ne divenne uno dei luoghi privilegiati di produzione. Per rispondere infine alla domanda sui rapporti tra Caterina e Cremona, occorre ricordare anzitutto che Caterina de’ Medici conosceva bene la cultura e la politica fiorentine. Lo Stato di Milano, di cui Cremona era parte, fino al momento della conquista spagnola era stato il principale alleato della Firenze medicea, anzi, in molte occasioni il “gran protettore”. In una sua lettera Lorenzo il Magnifico era arrivato a dire che lui teneva il potere a Firenze per conto del Duca di Milano! I rapporti fra Cremona e Firenze, dunque, mediati da Milano, erano sempre stati di un certo peso. Inoltre, caratteristica di fondo della politica francese per i settant’anni precedenti era l’interesse per lo Stato di Milano. L’abbandono del dominio diretto del milanese a vantaggio degli spagnoli non aveva esaurito le trame, gli intrighi, gli spionaggi, ma anche i legami e gli scambi. A Milano e Cremona ci furono sempre dei forti “partiti” filofrancesi. Concludo con una domanda provocatoria: accertato quanto sopra, perché non chiamare “Caterina de’ Medici” lo splendido “Carlo IX” di Andrea Amati? Gian Carlo Corada Sindaco di Cremona Cremonaliutaria Andrea Amati Opera Omnia The Court of France - Cremona and Andrea Amati O ne of the most precious instruments in our collection is “Charles IX”, made by Andrea Amati in 1566 for the King of France. It is one of only four surviving instruments of the group of 38 (composed of 12 small violins, 12 violins, 6 violas and 8 cellos) ordered by the King. But why did the King of France need so many instruments? And why did he order them from the Cremonese Amati? Let’s begin by making clear that the King, Charles IX, has little or nothing to do with this story! In 1560, after a scant seventeen months on the throne, Francis II, the firstborn son of Caterina de Medici, died. Charles, her second son, was then only ten years old. The mother, after three years of combating the hostility of the Guisa and of the majority of the French nobility, managed to have him crowned King. So Charles IX ascended to the throne in 1563, when he was only thirteen (at the time, this was the minimum age established in France to become King) and he appointed his mother Superintendent of the State. As a matter of fact, Charles never reigned, in the sense that he never made the important decisions, and rina de’ Medici has been discredited (or at least scaled down) by modern historiography. In the past she was held responsible for the massacre of the Huguenots during the night of St. Barthelme (24th august, 1572), when 20 to 30,000 Protestants throughout the country met their deaths. Today, even though there is still controversy over the role she played, we tend to mitigate her misdeeds, partly because those events really caused a crisis to her reconciliation and cohabitation policy. In any case, Caterina has long been regarded as an example of feminine double-dealing and remorseless Italian Machiavellianism. She was accused of using poisons and commissioning murders. In point of fact, however, Caterina, who was no saint, had only one goal throughout the entire period in which she reigned in France (roughly 30 years): to establish peace in the country and with the nearby countries in order to strengthen the monarchy and ensure the succession of the dynasty. She was convinced that the Catholics and the Protestants could live together in the same nation, and that, after all, there was some truth in all religions, and that these posed no impediment to Marsilio Ficino, Pico and others, in revising the doctrines of Pythagoras, Plato and the neo-platonics, view earthly music as an illustration of the Harmony of the universe. According to them, music possesses magical and therapeutical virtues since it activates the benign influences of the planets and heals the body by reviving the soul. Music, according to Ficino in the De Vita, exerts an amazing force in soothing, moving and influencing the soul and body. The musical instrument is a powerful intermediary between the terrestrial, heavenly and supra-heavenly world, principally the lute and secondly the violin, which is a powerful catalyst of higher forces and can have a magical effect on our spirit. One could say that a well made instrument and suitable music become, to a certain extent, powerful “talismans”. We should not be astonished by the values of the “symbols”, which were very popular in renaissance culture. Isn’t it true that in the renaissance paintings a lute’s broken string represented a rupture of the heavenly harmony, generally (but not always) related to the death of Jesus? This is evidenced by Andrea Alciati (14921550), author of a treatise, Emblema- A. Amati, violino Carlo IX, The Ashmolean Museum, Oxford, UK (photo Pearson Bruce) certainly not in 1566, when he was just sixteen, at the time when the instruments were ordered from Amati. He died at twenty-four, undone by syphilis and tuberculosis. Only in his last years did he try to be a bit more independent, but his decisions were frequently disastrous. Caterina de’ Medici is the protagonist of our story. She was the one who decided to order the instruments to Andrea Amati. But there remains a question: Why? Caterina ruled the State in a time of great difficulty. France was ravaged by the religious wars between Catholics and Huguenots, and each faction had powerful support from abroad. Rigorously Catholic Spain and Protestant England and Holland, got involved periodically, trying to capitalize on French weakness. Moreover, the French nobility, in addition to being divided, arrogant and quarrelsome and disdainful of any central authority, could barely tolerate these Italians as leaders of their country. Caterina was a smart woman, well educated and very good at listening and mediating. The “black legend” of Cate- obeying the laws of a secular sovereign. In order to achieve these goals she commissioned murders, broke alliances and betrayed people. Not entirely out of line with the behaviour of her co-protagonists, after all. Unfortunately, she achieved only partial success. The religious wars continued, although the crown’s prestige and authority survived... In all this, Caterina was very Florentine, and a neo-platonic thinker, as several books in her library testify. She was educated in Florence: among her tutors were renowned humanists like Marsilio Ficino and Pico Della Mirandola. The pivotal principles of that philosophy were religious tolerance, the elevated role of the sovereign and what interests us most; a great consideration for music. Italian neo-platonism presented several nuances, but very often it was mingled with and influenced by hermeticism (from Ermete Trimegisto, mysterious author of several widely read books in those times and spokesman of an extremely ancient and supposedly Egyptian wisdom) and by magical and mystical temptations. ta, which helps us to understand the iconological messages in many works of art. Search for peace, elevated role of the sovereign and the role of music: this explains the central role that Caterina de’ Medici attributed to life at court and to her famous parties. Long before the time of the Sun King and the splendour of Versailles, she understood that the removal of the noblemen from their fiefdoms, combined with the splendour and magnificence, the exquisite pleasure of life at court, could work in favour of the crown. From January 1564 to May 1566 Caterina travelled, visiting the castles and cities of France, and dazzling everyone with the magnificence and the fascination of the court. In the following years she expanded the Louvre, built the Tuileries and enriched the court by building royal residence with splendid gardens throughout France, surrounding herself with painters and sculptors, architects, poets, astronomers and philosophers. And always and everywhere, banquets! She was accused of absolute cynicism, and it is true that no famine or slaughter ever halted her amusements. But she had a precise political design: to use entertainment and pleasure as bait for the nobility, compelling them to become courtiers, so that Catholics would meet Protestants on neutral ground, in order to have them experience love affairs and adventures. At the time, Catholic and Protestant critics alike depicted Caterina’s court as the reign of lasciviousness, a den of all imaginable vices. As a matter of fact, given the morals of those times, life at court could seem a continuous scandal. We all know that feminine seduction can be one of the most powerful weapons. Caterina did not hesitate to resort to it. She surrounded herself with a numerous (roughly eighty) flock of nice-looking young damsels, whom history has dubbed the “flying squad”. Their principal task was to disseminate good manners, to instruct the overly aggressive French noblemen in gallant games, to help courtesy and the pleasure of polite intercourse prevail. In confidence, they became privy to information and secrets, which they dutifully reported to the Queen. Their main danger was the “prominence of their belly”. Those who became pregnant were invited to depart from the Court, very often to respectable situations, in order to lead at least a well-to-do life. The game of seduction required almost constant feasts and balls. Hence the importance of music, the musicians and their musical instruments. Together with the above-mentioned philosophical reasons, the value of the music and the feasts was enhanced by the political motivations that we alluded to above. This is the reason why the court of France needed such a large number of instruments. But we have a second question: why Amati and Cremona? Because, one might answer, this was the best that the European market then offered. This may well be true. But the historian is not satisfied and he asks other questions: why all this excellence in Cremona? And how did Caterina come to know of it? Answering all these other questions as well would tax our endurance. Let it suffice to mention, as far as Cremona is concerned, the extraordinary cultural and artistic development there in the mid 1500s. Historians are well aware of it. “How learned the various social classes were, with respect to the citizens of Milan, Pavia, Padua or Brescia, it is not possible to know for certain today”, as Giorgio Politi says in his History of Cremona. And he adds: “We can find some clues, and these elements strongly support the hypothesis that the Cremonese aristocracy of those times was quite cultivated, with a remarkable preference for two disciplines: vocal and instrumental music and painting”. Moreover, the “class” of the administrators, or as we would call them today, the “politicians”, was also cultivated. The “Podestà” were cultivated, as were the members of the City Council, who were able to follow and appreciate the official speeches in literary Latin. In this refined and learned scenario flourished a school of highly skilled wood carvers (we have sublime evidences in the early ‘400) and clever violin-making craftsmen. Andrea Amati did not “invent” the violin. The term “invention” should be used with great caution in writing about history. It is more likely that a series of minor or major transformations accumulated over time, until one or more craftsmen (we will never know just who) fashioned the instrument, more or less as we know it today. Laborious transformations involving the rebeck and the “viella” which finally led to the violin. Cremona became one of the privileged places of its production. Finally, as an answer to the question about the relationship between Caterina and Cremona, we should first of all remember that Caterina de’ Medici was quite familiar with Florentine culture and policy. The State of Milan, of which Cremona was a part until the times of the Spanish conquest, was a leading ally of Florence under the Medici. In fact, on many occasions its “great protector”. In one of his letters, Lorenzo the Magnificent even said he ruled Florence on behalf of the Duke of Milan! The relationships between Cremona and Florence, therefore, mediated by Milan, had always been quite remarkable. Besides, a basic characteristic of French policy in the previous seventy years had been an abiding interest in the State of Milan. The abandonment of direct control over Milanese territory in favour of the Spanish didn‘t had not eliminated the plots, conspiracies and espionage, just as it hadn’t put an end to the connections and exchanges. In both Milan and Cremona there have always been strong pro-French “forces”. I will conclude with a provocative proposal: if what I have asserted so far is true, why not change the name of Andrea Amati’s splendid “Charles IX” to “Caterina de’ Medici”? Gian Carlo Corada Mayor of Cremona A. Amati, violoncello Carlo IX, Julius Berger, Hohenschwangau, Germania 7 Cremonaliutaria Cremona Mondomusica 2007 Programma generale eventi Events schedule CREMONAFIERE - Piazza Zelioli Lanzini, 1 CREMONA MONDOMUSICA XX Edizione Salone Internazionale degli strumenti musicali d’artigianato e degli accessori per la liuteria 20th International exhibition of musical craftsmanship instruments and violinmaking accessories 5-6-7 ottobre - ore 10.00/19.00 / october 5th-6th-7th - 10 a.m./7 p.m. VENERDI 5 OTTOBRE - FRIDAY, OCTOBER 5TH ore 11,00, Inaugurazione Ufficiale in collaborazione con CremonaFiere spa / in collaboration with CremonaFiere spa ore 12,00, Sala Stradivari, Pad. 1 - 12.00 a.m. Stradivari Room, Pav. 1 ❖ CONCERTO IN MOVIMENTO Il Maestro presenta l’allievo Salvatore Accardo, Luca Ranieri e Rocco Filippini presentano Mattia Sanguineti (violino), Claudia Brancaccio (viola) e Klaus Broz (violoncello) with musicians presented by Salvatore Accardo, Luca Ranieri and Rocco Filippini. organizzazione: Officina Musicale in collaborazione con Fondazione Stauffer (Cremona), Accademia Italiana degli Archi (Roma) e Romano Romanini (Brescia) informazioni/information CremonaFiere - Piazza Zeliolli Lanzini, 1 - 26100 Cremona tel. 0039 0372 598011 - fax 0039 0372 598222 www.cremonafiere.it - e-mail: [email protected] biglietti/tickets intero € 10 - ridotto € 5 / full € 10 - reduced € 5 pass valido 3 giorni € 20 / pass for 3 days € 20 Il salone compie vent’anni C ompie vent’anni e li festeggia varando un’edizione ancora più ricca, interessante, concentrata di avvenimenti. Si svolge dal 5 al 7 ottobre presso CremonaFiere l’edizione 2007 di Cremona Mondomusica, il salone internazionale degli strumenti musicali d’artigianato e degli accessori per la liuteria. Oltre trecento gli espositori, di cui il 50% di provenienza estera. Gli strumenti ad arco rimangono l’asse portante della kermesse ma l’incidenza delle tastiere storiche, purché di alto artigianato, e degli strumenti a pizzico è sempre più rilevante. Attorno alla mostra gravita un numero notevole di momenti musicali, culturali e di approfondimento. Quest’anno il tema della formazione scolastica è particolarmente significativo, come dimostra la presenza del Ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, che sabato 6 ottobre alle 11 sarà al centro di un incontro su “L’insegnamento della Musica nelle scuole italiane” insieme al senatore Luigi Berlinguer e a Mario Dutto, Direttore Generale per gli or- dinamenti scolastici dello stesso Ministero. Sempre in quest’ambito si inserisce il dibattito “Strumenti per la Musica Barocca: saperi, pratiche e mercati” che il 5 ottobre alle 16,30 vedrà a confronto i rappresentanti di IPIALL “A. Stradivari” di Cremona, Facoltà di Musicologia dell’Università di Pavia, CFP della Provincia di Cremona. Lo stesso giorno la Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona incontrerà i rappresentanti della Newark Violin School per “scambi di esperienze formative sulla liuteria”. Il tradizionale convegno è quest’anno dedicato a un tema molto interessante, la “Fisica acustica”, attorno al quale il 6 ottobre dibatteranno alcuni tra i principali esperti del settore. Tra i momenti di approfondimento ve ne sono alcuni di nicchia ma che intrigano per la curiosità dell’argomento: tra questi l’incontro tecnico su “nuovi trattamenti curativi disinfestanti per i beni culturali legnei” e sulla “gommalacca”, sostanza preziosa nel campo degli strumenti musicali d’artigianato. La chitarra è quest’anno molto presente, sia per le masterclass di Giampaolo Bandini (“La musica romantica: repertorio e prassi esecutiva”) ed Eleonora Pasquali (“Heitor Villa Lobos, le opere per chitarra”) sia per l’incontro sulla chitarra “Papier Maché” di Antonio De Torres e la presentazione di Mostre di Chitarre Storiche. Attraente la tavola rotonda sull’elefante degli strumenti ad arco, il contrabbasso, dal titolo “Cominciamo dal... basso”, al quale interverranno organologi, compositori e il primo contrabbasso della Scala, Francesco Siragusa. In tema di musicisti di chiara fama, Salvatore Accardo, Luca Ranieri e Rocco Filippini presenteranno i loro migliori allievi al “Concerto in Movimento”. Ed è ormai una tradizione, essendo giunta alla terza edizione, la masterclass di arpa organizzata in collaborazione con l’Associazione “Insieme per la musica”. Di scottante attualità, anche nel settore degli strumenti musicali, è il tema delle “Frodi on-line”: se ne parlerà domenica 7 ottobre alle 11,30. Infine la mostra intorno al “Violino d’Autore”. Da non perdere. ore 15,00, Sala Stradivari, Pad.1 - 3.00 p.m. Stradivari Room, Pav.1 ❖ CONCERTO DI PRESENTAZIONE delle chitarre storiche in mostra allo spazio incontri Presentation concert with historical guitars exhibitions organizzazione: Liuteria Fratelli Lodi ore 15,00, Spazio Incontri, Pad.2 - 3.00 p.m. Spazio Incontri, Pav.2 ❖ CREMONA – NEWARK: SCAMBI DI ESPERIENZE FORMATIVE SULLA LIUTERIA Cremona - Newark: Sharing expertise on stringed instruments making La Scuola Internazionale di liuteria di Cremona incontra Newark Violin School organizzazione: IPIALL “A. Stradivari” di Cremona e Camera di Commercio di Cremona, con il patrocinio del Polo Formativo per la Liuteria, la cultura musicale e l’Artigianato Artistico ore 16,30, Spazio Incontri, Pad.2- 4.30 p.m. Spazio Incontri, Pav.2 ❖ STRUMENTI PER LA MUSICA BAROCCA: SAPERI, PRATICHE E MERCATI Baroque Musical Instruments: knowledge, procedures and markets organizzazione: IPIALL “A. Stradivari” di Cremona, Camera di Commercio di Cremona, Università di Pavia – Facoltà di Musicologia, Centro di formazione Professionale della Provincia di Cremona con il patrocinio del Polo Formativo per la Liuteria, la cultura musicale e l’Artigianato Artistico ore 17,30, Spazio Incontri, Pad. 2 -5.30 p.m. Spazio Incontri, Pav.2 ❖ NUOVI TRATTAMENTI CURATIVI DISINFESTANTI PER I BENI CULTURALI LIGNEI - incontro tecnico Technical conference on new treatments for the preservation and disinfestations of wooden objects of historical and artistic value organizzazione: Polignum srl – Emitech – Politecnico di Milano Masterclass di Chitarra - Guitar Masterclass ore 11,00 – 13,00 e ore 15,00 – 18,00, Sala Monteverdi 11.00 a.m.– 1.00 p.m. and 3.00– 6.00 p.m. Monteverdi Room ❖ LA MUSICA ROMANTICA: REPERTORIO E PRASSI ESECUTIVA docente/master: Giampaolo Bandini, chitarra/guitar organizzazione: CremonaFiere SABATO 6 OTTOBRE - SATURDAY, OCTOBER 6TH Ore 10,00 – 13,00 e 14,00 – 18,00, Sala Guarneri del Gesù, Pad. 1 10.00 a.m. – 1.00 p.m. and 2.00 – 3.00 p.m. Guarneri del Gesù Room. Pav. 1 ❖ CONVEGNO SULLA FISICA ACUSTICA Conference on Physical Acoustics coordinatore sessione 10.00 – 13,00 prof. Giorgio Guizzetti, Dipartimento di Fisica “A. Volta”, Università di Pavia relatori Fisica sonora e restauro degli strumenti musicali Lamberto Tronchin, DIENCA – CIARM University of Bologna Credenze e abbagli nella fisica del violino: aspetti meccanici e qualità acustica Sergio Cingolani, Fac. Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, Università di Milano Nuove frontiere della ricerca per la modellazione e la progettazione di strumenti musicali prof. Augusto Sarti, Dip. Elettronica e Informazione, Politecnico di Milano Verifica della compatibilità acustico - meccanica di tavole armoniche sottoposte a trattamento con microonde Francesco Augelli, Ricercatore, Facoltà Architettura Civica, Politecnico Milano L’approccio liutaio alla fisica acustica tra approfondimento e rivelazione Gabriele Carletti, liutaio Metodologie e tecniche sperimentali orientate alla progettazione costruzione di strumenti musicali acustici Enrico Ravina, Dip. Meccanica e Costruzione delle macchine. Fac. Ing. Università di Genova 8 Foto pag. 8/9: Cremona Mondomusica, edizione 2006 Photo pag. 8/9: Cremona Mondomusica, edition 2006 Coordinatore sessione 14,00 – 18,00 prof. Amedeo Bellini, D.I.A.P. Fac. Architettura Politecnico di Milano relatori Le indagini scientifiche non distruttive per la conoscenza dello strumento Dario Benedetti, Fac. Ingegneria. Università di Brescia Cremonaliutaria Cremona Mondomusica 2007 Progettare le prestazioni acustiche: si può consolidare la tradizione con l’innovazione? Giancarlo Magnoli, Resp. Ricerca & Sviluppo e Tecnologie Innovative nel cantiere del Parco Scientifico tecnologico Kilometrorosso (BG) per Blast srl. L’acustica dei luoghi musicali scomparsi: ricostruzione acustica virtuale di antiche sale da musica Massimo Guazzotti, Dip. Energetica del Politecnico Milano I musei del Suono Giuliana Ricci, DIAP Fac. Architettura Politecnico di Milano Le scienze per l’arte Anna Lucia Maramotti Politi, Fac. Architettura Università di Ferrara 3D Strad Project: How 3 famous violins vibrate Fan Tao, Direttore ricerca D’Addario & Co organizzazione: CremonaFiere e A.L.I. Associazione Liuteria Italiana Conclusioni Francesco Piselli, Docente di Estetica, Università di Parma organizzazione: CremonaFiere e A.L.I. Associazione Liuteria Italiana ore 11,00, Spazio Incontri, Pad.2 - 11.00 a.m. Spazio Incontri, Pav.2 ❖ L’INSEGNAMENTO DELLA MUSICA NELLE SCUOLE ITALIANE Music teaching in Italian schools interverranno: on. Giuseppe Fioroni, Ministro della Pubblica Istruzione prof. Luigi Berlinguer, Presidente Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della musica nelle scuole Mario Dutto, Direttore Generale per gli ordinamenti scolastici, Ministero della Pubblica Istruzione sen. Paolo Bodini, Presidente Ente Triennale Internazionale degli Strumenti ad Arco coordinamento: dr.ssa Daniela Polenghi, Assessore Politiche Educative del Comune di Cremona ore 11,00, Sala Amati Pad.1 - 11.00 a.m. Amati Room Pav.1 ❖ CONCERTO PER DUO DI CHITARRE STORICHE Musiche popolari argentine Concert for Duo Historical Guitars - Argentine popular musics organizzazione: Liuteria Fratelli Lodi di Lodi Maurizio ore 15,00, Spazio Incontri, Pad.2 - 3.00 p.m. Spazio Incontri, Pav.2 ❖ WORKSHOP SULL’ARTE ORGANARIA organizzazione: A.I.O. Associazione Italiana Organari ore 15,00, Sala Guarneri del Gesù, Pad. 1 15.00 p.m. Guarneri del Gesù Room, Pav. 1 ❖ INTORNO AL “VIOLINO D’AUTORE”: STRUMENTI MUSICALI CHE DIVENTANO OPERA D’ARTE E RITORNANO AD ESSERE STRUMENTI MUSICALI Presentazione della mostra About Masterpiece Violins partecipano: Ezia Di Labio, liutaia; Mauro Bellei, architetto; Roberto Nofferini, violinista organizzazione: Ezia di Labio ore 16,00, Sala Stradivari, Pad. 1 / 16.00 p.m. Stradivari Room, Pav. 1 ❖ PRESENTAZIONE DEL CD “ANTONIO LOLLI A PARIGI” CD presentation “Antonio Lolli a Parigi” partecipano: Luca Fanfoni, violino; Ensemble Reale Concerto organizzazione: Alberto Giordano e Pierre Alain ore 16,30, Sala Guarneri del Gesù, Pad. 1 16.30 p.m. Guarneri del Gesù Room, Pav. 1 ❖ QUALE CORDA PER QUALE SUONO? Which string for which sound? Ovvero come scegliere le corde migliori per il proprio strumento partecipano: Fan Tao, ricercatore D’Addario e Giacomo Gava, violoncello organizzazione: D’Addario & Company Masterclass di Chitarra - Guitar Masterclass ore 11,00 – 13,00 e ore 15,00 – 18,00, Sala Monteverdi 11.00 a.m.– 1.00 p.m. and 3.00 – 6.00 p.m. Monteverdi Room ❖ HEITOR VILLA LOBOS, LE OPERE PER CHITARRA docente/master: Eleonora Pasquali organizzazione: CremonaFiere ore 14,30, Spazio Incontri Pad. 2 - 2.30 p.m. Spazio Incontri Pav.2 ❖ GOMMALACCA: UNA RISORSA NATURALE PER IL FUTURO The shellac: a natural resource for the future relatori: Claudio Canevari e Silvia Zanchi organizzazione: I.R.O.R. Istituto per la Ricerca Organologica e il restauro - Milano ore: 15,30, Spazio Incontri, Pad. 2 - 3.30 p.m. Spazio Incontri Pav.2 ❖ PRESENTAZIONE EDITORIALE Presentation of the CremonaBooks publisher. organizzazione: Cremonabooks ore 17,15, Sala Stradivari, Pad. 1 - 5.15 p.m. Stradivari Room, Pav. 1 ❖ CONCORSO DI LIUTERIA CHITARRISTICA “CREMONA MONDOMUSICA” Classical Guitar Making Competition “Cremona Mondomusica” Premiazione e Concerto / Awards Ceremony and Concert Orchestra Camerata dei Laghi, direttore Andrea Rizzi Giampaolo Bandini e Eleonora Pasquali, chitarra DOMENICA 7 OTTOBRE - SUNDAY, OCTOBER 7TH ore 10,30, Sala Stradivari, Pad. 1 - 10.30 a.m. Stradivari Room, Pav. 1 ❖ MATERIALI INSOLITI, RISULTATI ECCELLENTI: LA CHITARRA ”PAPIER MACHÉ” DI ANTONIO DE TORRES Unusual materials, excellent results: the ”Papier Maché” guitar by Antonio de Torres Ricostruzione e sperimentazione relatori: Fabio Zontini e Claudio Canevari organizzazione: Melo - Coriani - Zontini ore 10,30, Sala Guarneri del Gesù. Pad. 1 10.30 a.m. Guarneri del Gesù Room, Pav. 1 Tavola rotonda - Round Table ❖ COMINCIAMO DAL… BASSO Let’s start from… the bass Il contrabbasso, Renato Meucci (musicologo e organologo) Bottesini e dintorni, Raffaele Cacciola (compositore) La tecnica del contrabbasso, Francesco Siragusa (1° contrabbasso Teatro alla Scala - Milano) Violini e giganti, Alessandro Tossani e Luciano Bini (liutai) Gaetano Santangelo (coordinatore) organizzazione: Mensile AMADEUS ore 11,30, Spazio Incontri, Pad.2 - 11.30 a.m. Spazio Incontri, Pav.2 ❖ FRODI ON-LINE: LA TUTELA DEL DIRITTO DI PROPRIETÀ NELL’ACCORDO EBAY-CONFARTIGIANATO On-line frauds: the intellectual property protection in the Ebay - Confartigianato agreement Saranno presentati il Programma “Vero” – notifica di violazione e illustrate le norme che regolano il diritto di proprietà intellettuale interviene: dr. Giuseppe del Vecchio, Responsabile Ufficio Legale Confartigianato Nazionale organizzazione: Confartigianato, Cremona ore 12,30, Spazio Incontri, Pad. 2 - 12.30 a.m. Spazio Incontri, Pav.2 ❖ PRESENTAZIONE MOSTRA CHITARRE STORICHE Presentation of the Historical Guitars Exhibition intervengono: Jamie Westbrook, musicologo - Paolo Coriani, liutaio organizzazione: Liuteria Fratelli Lodi STAND INTERATTIVO L’Ente Triennale sarà presente a Mondomusica con uno stand interattivo che getterà un ponte virtuale con la mostra Les violons du roi. In uno spazio di circa 100 mq nel corridoio d’accesso al salone, la Triennale propone una versione virtuale della mostra allestita in città al Museo Civico. Gli strumenti di Andrea Amati saranno esposti sotto forma di pannelli retroilluminanti in una grande scatola nera che costituirà un passaggio obbligato per tutti i visitatori. Una connessione diretta con una webcam posizionata al Museo, permetterà ai visitatori di Mondomusica di partecipare all’evento cittadino. Sarà inoltre allestita un’area riposo/comunicazione con un punto blue-tooth dove il pubblico potrà ottenere informazioni via cellulare sui programmi di Liuteria in Festival (collaborazione tecnica: AEM Com). INTERACTIVE STAND The Ente Triennale will be present during Mondomusica with an interactive booth that will creates a virtual bridge with the exhibition “Les violons du roi”. In a space of roughly 100 square meters, in the corridor leading to the entrance of the exhibition, the Triennale will display a virtual version of the exhibition installed at the Civic Museum in town. Andrea Amati’s instruments will be displayed on back-lit panels in a large black box that all visitors must walk past. A direct connection with a webcam positioned in the Museum will allow all the visitors of Mondomusica to take part in the civic event. There will also be a relax/communication area with a blue-tooth station where the public can get information on their mobile phones about the programs of the “Festival of Violin Making (in collaboration with: AEM Com). The exhibition celebrates its 20th birthday T he twentieth anniversary of Mondomusica will be celebrated by launching an even richer and more interesting edition, packed with events. The 2007 edition of the international Exhibition of artisanal musical instruments and accessories for violin making, will be held from the 5th to the 7th of October in Cremona Fiere. More than three hundred exhibitors will be there, half of them from outside Italy. Stringed instruments are still at the core of the festival, but there are an increasing number of historical keyboards, strictly handmade, and of bowless stringed instruments as well. The exhibition will be enhanced by a vast number of musical and cultural events and workshops. This year the subject of school training is particularly significant, as evidenced by the presence of the Minister for Public Education, Giuseppe Fioroni, who is going to attend a meeting to be held on 6th October at 11:00 a.m. on the subject of “Teaching Music in Italian Schools” together with senator Luigi Berlinguer and Mario Dutto, General Director for the regulations of the school system, of the Ministry of Education. In the same vein, there will be a discussion on “Instruments for Baroque Music: knowledge, practices and markets” to be held on 5th October at 4:30 p.m. with the participation of representatives from IPIALL “A. Stradivari” of Cremona, Faculty of Musicology of Pavia University, Professional Training Course of the Province of Cremona. The same day the International School of Violin Making of Cremona will meet with representatives of the Newark Violin School for “an educational exchange of experiences about violin making”. This year the traditional meeting is devoted to a very interesting subject; “Acoustic Physics”, which will be the topic of an October 6th discussion by some of the leading experts in the field. Among the workshops, there are some niche sessions which are enticing for the curiosity of the debated subject: among these there is a technical meeting on “new disinfestations treatments for historically precious woods” and on “shellac”, a precious substance used in the field of artisanal musical instruments. This year the guitar has a strong presence, both in the Masterclass by Bandini (“Romantic music: repertoire and performance techniques”) and Eleonora Pasquali (“Heitor Villa Lobos, works for guitar”) and for the meeting on the “Papier Maché” guitar by Antonio De Torres and the presentation of Exhibitions of Historical Guitars. Also very interesting is the round table devoted to the mastodon of stringed instruments, the contrabass, entitled “Let’s start from… the bass” involving organologists, composers and the first contrabassist of La Scala, Francesco Siragusa. As far as renowned musicians are concerned, Salvatore Accardo, Luca Ranieri and Rocco Filippini will present their most talented disciples during the “Concert in Movement”. And of course, there is the harp Masterclass, organized in collaboration with the Association “Together for Music”, which has become a tradition. The subject of “On-line fraud” is an extremely timely topic, and will be discussed Sunday 7th October at 11:30 a.m.. The finale will be an exhibition about the “Masterpiece Violins”, definitely a must-see. 9 Cremonaliutaria Liuteria in Festival SABATO 29 SETTEMBRE - SATURDAY 29TH SEPTEMBER ore 9.00 - Apertura della Mostra - 9:00 a.m. - Opening of the exhibition Andrea Amati Opera Omnia “LES VIOLONS DU ROI” Museo Civico “Ala Ponzone” Le iniziative concerto d’inaugurazione - opening concert ore 21.00 - 9:00 p.m. - Teatro Ponchielli L Les violons du roi con tre strumenti originali di Andrea Amati (violino “Il Carlo IX”, viola e cello Andrea Amati) in collaborazione con Fondazione Teatro Ponchielli Featuring three original instruments by Andrea Amati (Violin “Charles IX”, viola and cello by Andrea Amati) in collaboration with the Fondazione Teatro Ponchielli Marco Rizzi - violino Andrea Amati “Carlo IX di Francia” Christoph Schiller - viola Andrea Amati Julius Berger - violoncello Andrea Amati Edoardo Strabbioli - pianoforte concerto speciale per la giornata del Museo special concert for the open museum day ore 23.30 - 11:30 p.m. - Museo Civico “Ala Ponzone” Lodi al corpo femminile / In praise of the female form con il violino “Il Carlo IX” Comune di Cremona Featuring the violin “Charles IX” Municipality of Cremona in collaborazione con / in collaboration with Spazionovecento e Associazione Culturale Gruppo Musica Insieme Il Quartetto Euphoria seminario - seminar ore 15.00 - 3:00 p.m. - Museo Civico “Ala Ponzone” - Sala San Domenico L’arpa in Francia nel XVII secolo / The harp in France in the XVII century Silvia Musso Arpa doppia, tripla, a 4 filari? Questioni aperte sul mutamento organologico dell’arpa doppia rinascimentale Double, triple or four rows harp? Opened questions about the double renaissance harp organologycal changement Dario Pontiggia e Chiara Granata DOMENICA 30 SETTEMBRE - SUNDAY 30TH SEPTEMBER concerto - concert ore 11.30 - 11:30 a.m. - Museo Civico “Ala Ponzone” - Sala San Domenico Lodi al corpo femminile / In praise of the female form con violino “Il Carlo IX” - Featuring the violin “Charles IX” in collaborazione con / in collaboration with Spazionovecento e Associazione culturale Gruppo Musica Insieme audizione - recital ore 16.00 - 4:00 p.m. - Museo Civico “Ala Ponzone” - Sala San Domenico Francesco Manara, violini Andrea Amati / violins by Andrea Amati Chi-Mei Foundation, Taiwan Presentazione degli strumenti a cura del Comitato Scientifico Presentation of the instruments by the Scientific Committee GIOVEDÌ 4 OTTOBRE - THURSDAY 4TH OCTOBER concerto - concert ore 21.00 - 9:00 p.m. - Museo Civico “Ala Ponzone” - Sala San Domenico Musica per… violino, viola da gamba e clavicembalo Music for… violin, viola da gamba and harpsichord in collaborazione con/in collaboration with I virtuosi delle Muse Presentazione del Corso di formazione per tecnico superiore di liuteria barocca Polo formativo per la liuteria, la cultura musicale e l’artigianato artistico (Cremona) Presentation of the Training Course for experts in baroque violin making Training Center for violin making, music culture and artistic handicraft (Cremona) concerti - concert ore 18.30 - 6:30 p.m. - Museo Civico “Ala Ponzone” - Sala San Domenico A fantasy for two Mara Galassi, arpa/harp Giovanni Togni, clavicembalo/harpsichord ore 21.00 - 9:00 p.m - Museo Civico “Ala Ponzone” - Sala San Domenico Anna Pasetti, arpa/harp Eliseo Baldizzi, violino/violin presenta/introduced by Emanuela Degli Esposti Eventi organizzati in collaborazione con l’Associazione Musica d’Arpa Events organized in collaboration with the Association for Harp Music DOMENICA 14 OTTOBRE - SUNDAY 14TH OCTOBER giornata di studi - seminar day ore 10.00 - 10:00 a.m. - Museo Civico “Ala Ponzone - Sala Puerari Magistri a lignamine, dipintori, leutari Fausto Cacciatori, Carlo Chiesa, Renato Meucci, Marco Tanzi Omaggio a Mstislav Rostropovich / Omage to Mstislav Rostropovich ore 14.00 - 2:00 p.m. - Museo Civico “Ala Ponzone” - Sala Puerari proiezione del film “Elegia della vita” di Sokurov dedicato a Rostropovich audizione - recital ore 16.00 - 4:00 p.m. - Museo Civico “Ala Ponzone” - Sala San Domenico Julius Berger, violoncello/cello Andrea Amati Presentazione CD / presentation CD “Birth of the cello” edit by Solo Musica Introduzione alla Mostra a cura del Comitato Scientifico Introduction to the exhibition by the Scientific Committee iuteria in festival, la rassegna di incontri, audizioni e convegni organizzata dall’Ente Triennale, gravita quest’anno attorno alla grande mostra Amati Opera Omnia, dunque sede principale delle manifestazioni è il Museo Civico, eccezion fatta per il concerto inaugurale di sabato 29 settembre alle 21 al Teatro Ponchielli, dove “Les violons du roi” risuoneranno nelle mani di accreditati interpreti sulle note di Schumann e Brahms. Alle 23,30 note di notte al Museo in collaborazione con Spazionovecento, che porta avanti il progetto di integrazione tra tecnologie elettroniche e strumenti acustici. Il 30 settembre si effettuerà un’audizione con gli Amati della Chi-Mei Foundation. Il 4 ottobre I Virtuosi delle Muse effettueranno dimostrazioni di prassi esecutiva barocca con strumenti originali, mentre venerdì 5 i maestri dell’Associazione Liutai Toscani esporranno le loro copie dei capolavori di Andrea Amati. Venerdì 12 giornata dedicata alla chitarra barocca con una conferenza di Paolo Paolini e il concerto di Cristina Azuma. Sabato 13 l’arpa sarà al centro della scena con iniziative coordinate dall’Associazione Musica d’Arpa. Domenica 14 importante giornata di studi sull’arte del legno nel ’500 suggellata dal concerto del violoncellista Julius Berger. Nei giorni del festival, sulla base di un progetto che vede la collaborazione di Triennale, Ascom, IPIALL e Scuola di Musica Monteverdi, le vetrine dei negozi saranno addobbate su un tema ispirato alla liuteria e nei punti strategici della città si farà “musica negli angoli”. Tè per 2, infine, propone anche quest’anno l’iniziativa “Stradivari back home”: suoni, voci e immagini a casa di Antonio e Francesca Stradivari. VENERDÌ 5, SABATO 6 E DOMENICA 7 OTTOBRE FRIDAY 5TH, SATURDAY 6TH AND SUNDAY 7TH OCTOBER esposizione - exhibition Museo Civico “Ala Ponzone” - Sala delle Colonne Alla corte di Caterina / At the Court of Caterina Copie di strumenti Andrea Amati dei Liutai Toscani Copies of Andrea Amati’s instruments by the Tuscan violin makers SABATO 6 OTTOBRE - SATURDAY 6 OCTOBER concerto - concert ore 20.00 - 8:00 p.m. - Museo Civico “Ala Ponzone” - Sala San Domenico Senti che musica! / Listen to this music Quartetto Euphoria / Euphoria Quartet in collaborazione con / in collaboration with Associazione Liutai Toscani VENERDÌ 12 OTTOBRE - FRIDAY 12TH OCTOBER I Virtuosi delle Muse conferenza - conference ore 17.00 - 5:00 p.m. - Museo Civico “Ala Ponzone” - Sala San Domenico La chitarra barocca / The baroque guitar Paolo Paolini The initiatives concerto - concert ore 21.00 - 9:00 p.m. - Museo Civico “Ala Ponzone” - Sala San Domenico T La chitarra barocca dall’Europa all’America latina The baroque guitar from Europe to Latin America Cristina Azuma Eventi organizzati in collaborazione con l’Associazione Musicalia Events organized in collaboration with Association Musicalia SABATO 13 OTTOBRE - SATURDAY 13TH OCTOBER giornata di studi - seminar day ore 10.30 - 10:30 a.m. - Museo Civico “Ala Ponzone” - Sala Puerari 10 Il restauro virtuale del violoncello The King Virtual Restoration of the The King cello François Denis e Roland Houël in collaborazione con / in collaboration with Cremona Violins Center s.r.l. his year, the festival of violin making, the series of meetings, recitals and meetings organized by the Triennale, revolves around the great exhibition Amati Opera Omnia. Therefore, the main venue of all the events is the Civic Museum, apart from the opening concert to be held on Saturday 29th September at 9:00 p.m. at the Ponchielli Theatre, where “Les violons du roi”, played by renowned musicians, will thrill the audience in renditions of works by Schumann and Brahms. At 11:30, music in the night, at the museum in collaboration with Spazionovecento, which is working on a project that integrates electronic technology and acoustic instruments. On September 30th an audition with the Chi-Mei Foundation’s Amatis will take place. On October 4th the group I Virtuosi delle Muse will illustrate baroque playing techniques using the original instruments, whereas on Friday the 5th, the maestros of Associazione Liuteria Toscana will exhibit their copies of Andrea Amati’s musical masterpieces. Friday the 12th will be devoted to the baroque guitar, with a conference held by Paolo Paolini and a concert by Cristina Azuma. Saturday the 13th the harp will be the centre of attention, thanks to the initiatives coordinated by Associazione Musica d’Arpa. Sunday the 14th there will be an important seminar day about the art of 16th century woodworking, with a finale performance by the cello player Julius Berger. During the Festival days, according to a project developed by the Triennale in collaboration with Ascom, IPIALL and the Monteverdi Music School, shop windows in the historic centre will be decorated based on themes inspired by the art of violin making and “music corners” will be set up in some strategic points in town. Finally, Té per 2, will again present the “Stradivari back home” initiative: sounds, voices and images at the home of Antonio and Francesca Stradivari. Liuteria in festival INFORMAZIONI / INFORMATION MUSEO CIVICO “ALA PONZONE” ORARIO APERTURA / OPENING HOURS feriale/weekdays 9.00 - 18.00\9 A.M. - 6 P.M. festivo/weekends and holidays 10.00 - 18.00\10 A.M. - 6 P.M. INGRESSO / TICKETS intero € 10,00 - ridotto € 7,00 full € 10,00 - reduced € 7,00 E’ possibile prenotare visite guidate alla Mostra telefonando allo 0039 0372 21454 To book guided tour to the exhibition, call 0039 0372 21454 INGRESSO RIDOTTO / REDUCED TICKETS – Alla collezione “Gli Archi di Palazzo Comunale” presentando il biglietto del Museo Civico “Ala Ponzone” – Ticket include reduced ticket price to the collection “Gli Archi di Palazzo Comunale” PARCHEGGIO / PARKING – Gratuito presso l’Autosilo Massarotti, in collaborazione con APCOA Parking Italia SpA – Free parking at Autosilo Massarotti thanks to APCOA Parking Italia SpA BUS NAVETTA / CONCERTI - DATE E LUOGHI CONCERTS - DATES AND LOCATIONS SHUTTLE BUS Cremona Mondomusica Museo Civico “Ala Ponzone” nei giorni 5-6-7 ottobre on October 5th-6th-7th TEATRO PONCHIELLI 29 Settembre Per il Teatro Ponchielli è obbligatoria la prenotazione presso la biglietteria del teatro in Corso V. Emanuele II, 52 nei giorni 27-2829 settembre dalle ore 16,30 alle ore 19,30 Info: tel. 0372 022001 - 022002 e-mail: [email protected] For Ponchielli Theatre is obligatory the booking at the theatre box office in Corso V. Emanuele II, 52 from sept. 27th until sept. 29th, in the following hours 4.30 pm - 7.30 pm Info: tel. +39 0372 022001 - 022002 e-mail: [email protected] MUSEO “ALA PONZONE” 29 Settembre Ingresso libero per la Giornata dei Musei Free entrance for the Museum Day SALA SAN DOMENICO 30 Settembre Ingresso previo acquisto del biglietto del Museo Admission with payment of Museum ticket SALA SAN DOMENICO 4 Ottobre - 6 Ottobre 12 Ottobre - 13 Ottobre Ingresso fiino ad esaurimento posti Until seats availably Per i concerti serali è necessario ritirare l’invito presso l’Ente Triennale For the evening concerts is necessary to take the invitations in the Ente Triennale offices INDIRIZZI UTILI / USEFUL ADDRESSES – Museo Civico “Ala Ponzone” Sala San Domenico Via Ugolani Dati, 4 – Gli archi di Palazzo Comunale Piazza del Comune, 5 – Teatro Amilcare Ponchielli Corso V. Emanuele II, 52 – Autosilo Massarotti Via Massarotti, 19 ENTI ORGANIZZATORI / MOSTRA REALIZZATA CON IL PATROCINIO E LA COLLABORAZIONE DI: PROGETTO SCIENTIFICO REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DI: CONCERTO LES VIOLONS DU ROI IN COLLABORAZIONE CON: ORGANIZERS ENTE TRIENNALE INTERNAZIONALE DEGLI STRUMENTI AD ARCO Corso Matteotti, 17 26100 Cremona tel. 0039 0372 21454 fax 0039 0372 21454 www.entetriennale.com [email protected] CREMONAFIERE MONDOMUSICA Piazza Zelioli Lanzini, 1 26100 Cremona tel. 0039 0372 598011 fax 0039 0372 453374 www.cremonamondomusica.it [email protected] SPECIAL PARTNER SI RINGRAZIA SPONSOR TECNICO