VOCI DI LUNA 16/30 MAGGIO Vincenzo Maraio Assessore Beni Culturali e Portualità Turistica Comune di Salerno Il 20 luglio 1969 Neil Armstrong mette piede sulla luna. Voci di luna intende ricordare quell’evento straordinario. 2 Se l’appuntamento di Salerno Porte Aperte è percepito dai salernitani come simbolo di una città che si apre alla città, che rilancia il suo fascino e ripropone la sua vocazione di cordiale accoglienza, Arti di Maggio, dopo il consenso ed il successo di pubblico ottenuto lo scorso anno, senza dubbio - nel segno della continuità - potrà contribuire, grazie alla forza delle sue idee, a dare ancora più slancio e a rafforzare quel legame fra i cittadini ed i Beni Culturali nel suo complesso. Sono infatti convinto che i monumenti ed ogni angolo del nostro centro storico debbano sempre più essere grembo e polmone vitale non solo per i tanti artisti coinvolti ma per l’intera comunità che potrà rafforzare il proprio legame con i segni di una ritrovata identità. Due azioni di performing art, quattro vernissage, dieci momenti musicali, un ciclo di concerti di musica da camera, due laboratori, due interventi di teatrolaboratorio, un reading e il Meeting Internazionale Cori Universitari, disegnano il ricco ed originale percorso di Voci di luna. Voci di luna, questo il titolo immaginato per questa seconda Gaetano Arenare Assessore Beni ed Attività Culturali Provincia di Salerno edizione di Arti di Maggio dal suo direttore artistico, Antonello Mercurio, intende ricordare ed evocare un evento straordinario. Era il 20 luglio 1969 quando l’uomo per la prima volta metteva piede sulla luna. Gran parte del cartellone si sviluppa lungo il leit motiv della luna; ma a cento anni dalla presentazione del manifesto futurista, un importante spazio viene dato a tale avanguardia in particolare nella sessione mostre. All’Università di Salerno, ai dirigenti scolastici, professori e studenti dell’Istituto d’Arte “Filiberto Menna” e del Liceo Artistico “Andrea Sabatini”, oltre a tutti gli artisti ed ai musicisti protagonisti di questa seconda edizione, rivolgo il mio grazie di cuore. Infine, all’Associazione Seventh Degree dell’Università di Salerno, e particolarmente agli studenti che vi fanno parte, impegnati nel duplice ruolo di coordinamentoorganizzazione e musicale, auguro il successo che meritano e che, sono sicuro, la nostra comunità, gli ospiti occasionali ed i tanti turisti che in questi giorni vivono la nostra bella Salerno sapranno tributare. Quando l’incontro fra le diverse Istituzioni partorisce comunione di strategie, mezzi e condivisione di obiettivi l’esito che ne consegue è il potenziamento del territorio e la sua valorizzazione. Tale cortocircuito si manifesta in tutta la sua positività, in particolare, quando politica e cultura s’incontrano. Voci di luna, questo il titolo della seconda edizione di Arti di Maggio, è il cortocircuito, la naturale conseguenza di questo direi - felice incontro. L’attenzione e la considerazione che l’Assessorato ai Beni e alle Attività Culturali della Provincia di Salerno ha riservato per tale proposta nasce anche da un’altra e più stringente considerazione: l’Associazione Seventh Degree dell’Università di Salerno, nella persona del suo Presidente - prof. Liberato Marzullo - da subito ha saputo tessere un proficuo rapporto con il territorio contribuendo, grazie alla forza progettuale del suo gruppo, a rinvigorire il rapporto fra fruizione dei Beni Culturali e pubblico. Su questo fronte l’Associazione Seventh Degree è ormai impegnata con successo da anni e l’articolato percorso di Voci di luna, presentato in quattro sessioni 3 differenti, ricco di concerti, mostre, laboratori ed azioni di performing art ne manifesta un’ulteriore ed inconfutabile testimonianza. L’intera programmazione si dipana e si irradia dal centro storico che, come lo scorso anno, viene assunto nuovamente quale palcoscenico ideale: le piazzette, i cortili, le piccole chiese e l’intero patrimonio dei monumenti, si materializzano in tanti piccoli prosceni che si accenderanno in contemporanea per accompagnare le dolci serate di maggio in una Salerno sempre più bella ed ospitale. Antonello Mercurio Direttore Artistico Salerno una piccola Salisburgo? Credo che Arti di Maggio, momento di punta di Salerno Porte Aperte 2009, concretamente possa contribuire a questo sogno. Un sogno che potrà diventare realtà se l’intera città saprà sempre più, in ogni suo angolo, cortile, palazzo, piazza, auditorium, teatro, nutrirsi e nutrire noi tutti di musica e cultura. Potrà essere, a suo modo, una piccola Salisburgo se, al contempo, saprà custodire ed accrescere la propria identità a partire dalla difesa e dalla tutela del suo centro storico incentivando, come altre città europee, momenti di aggregazione giovanile e non, finalizzati alla fruizione di micro eventi che potranno incoraggiare un turismo culturale ed una cultura dell’accoglienza. In tal modo il centro storico, anche in linea con la progettualità culturale espressa dal Sindaco Vincenzo De Luca e dalla sua Giunta, si configurerà come cuore pulsante, come ideale palcoscenico da cui tutte le iniziative, connotate e caricate di una forte identità, sapranno irradiarsi sull’intero territorio. 4 RINGRAZIAMENTI Dr. Vincenzo De Luca - Sindaco del Comune di Salerno Vincenzo Maraio - Assessore ai Beni Culturali e Portualità Turistica del Comune di Salerno Gaetano Arenare - Assessore ai Beni e alle Attività Culturali della Provincia di Salerno Soprintendenza per i BAPPSAE per le province di Salerno ed Avellino Centro studi sulle rappresentazioni linguistiche - Università di Salerno Ester Andreola - Istituto d’Arte “Filiberto Menna” Michele Sabino - Liceo Artistico “Andrea Sabatini” Rotary Club Salerno 1949 - A.F. Ufficio Turismo del Comune di Salerno Don Claudio Raimondo - Parroco della SS. Annunziata MENZIONI Rosamaria Cirillo, Anna Rosaria Valanzuolo, Maia Salvato, Marilena Laurenza, Francesco Aliberti, Marco Pasini, Tullio Forlenza, Francesco Puma, Mario Gagliani, New Young Salerno Orchestra, Trio Artelli, Sever Veter, Klezroym, Caffè Concerto Strass, Mediterraneo sax quartet, Over the notes quartet, Janare, CantAbilis Ensemble, Antonietta Di Sessa , Cuartetango, La CoruÑa University Choir, Julián Jesús Pérez, Coro Università degli Studi di Perugia, Antonella Masciotti, Coro dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Antonella Coppi. Istituto Statale d’Arte “Filiberto Menna” di Salerno Tutor: prof. Cristina Tafuri. Docenti coordinatori: Anna Aliberti, Alberto Apicella, Lucia Bisotti, Santino Campagna, Francesco Capaldo, Antonio D’Amore, Antonio Di Maio, Luciana Femia, Roberto Fiore, Enzo Lauria, Assunta Giordano, Raffaello Lucadamo, Ida Mainenti, Maria Grazia Palmieri, Enzo Rosamilia, Rosa Salsano, Rino Sarno, Nuccia Vassallo, Luigina Veltri, Angela Visone, Mario Zingone. Liceo Artistico Statale “Andrea Sabatini” di Salerno Tutor: prof.ssa Francesca Poto. Docenti coordinatori: Vincenzo Avagliano, Marilena Baldi, Elena De Pisapia, Pino Latronico, Anna Sessa, Rosa Mazzotta. Antonello Tolve, Lucia Lamberti, Maram Rosi Rox Pinella Palmisano, Roberto Lombardi, Enzo Bianco, Elettra Boccia, Barbara Cangiano, Emilio D’Agostino, Pasquale De Cristofaro, Francesco Paolo Di Salvia, Gerardo Malangone, Gianfranco Martana, Antonella Petitti, Maria Teresa Schiavino , Mario Tirino, Angela Bonanno, Bruna Alfieri , Franco Longo Le associazioni: Malatheatre , Ars Tua Vita Mea, Idee Per. UN GRAZIE PARTICOLARE Alfonso Amendola, Ensemble vocale dell’Università di Salerno, Enzo Lauria, Marcello Napoli. 5 al chiar di luna d.17 musica d.24 da camera ADDOLORATA, COMPLESSO MONUMENTALE DI SANTA SOFIA h.21.30 musica da camera d.17 LA LUNA TRA MUSICA E POESIA soprano Rosamaria Cirillo pianoforte Anna Rosaria Valanzuolo letture Maia Salvato A quarant’anni dal primo sbarco, la luna continua ad esercitare su di noi il suo fascino: compagna che ci scruta da lontano, testimone di amori; astro che regola processi naturali, pianeta che influenza le nostre vite e le rende altalenanti, come le sue fasi e le maree ad esse collegate; luna nera, donna e strega e al contempo Dea madre. Questi i mille volti della Luna riconoscibili in questo programma poetico e musicale. poesie e musiche di: T. Stigliani, A. Stradella, P. Metastasio, N. Piccinni, G. Leopardi, V. Bellini, G. Donizetti, G. D’Annunzio, F. P. Tosti, A. M. Ortese, A. Mercurio, S. Quasimodo e V. Ranzato. musica da camera l.18 RECITAL mezzosoprano Marilena Laurenza pianoforte Francesco Aliberti Che senso avrebbe la nostra esistenza in assenza dell’amore e degli affetti? Il programma offerto dalla signora Laurenza, accompagnata al pianoforte da Francesco Aliberti, desidera percorrere l’emozione del sentimento dal 700 alla contemporaneità, attraverso personaggi di opere ed arie da camera. musiche di: W. A. Mozart, G. Rossini, F. P. Tosti, J. Turina, A. Mercurio. musica da camera m.19 RECITAL pianoforte Marco Pasini Nella Sonata op. 27 il riferimento alla luna è fin troppo evidente; il secondo movimento della sonata di Brahms, preceduto da alcuni versi di Sternau, racconta di luna che splende; infine, un Liszt, sotto un chiar di luna tutto mediterraneo. musiche di: L. w. Beethoven, J. Brahms, F. Liszt 7 TRIO ARTELLI musica da camera m.20 violino Fulvio Artiano violoncello Nicola D. Orabona pianoforte Pierfrancesco Borrelli Tributo ad Astor Piazzolla e al tango, del quale non potrà non restare quel romanzo ardente e frusciante che segnerà la fuga dal fantastico, che è fondamento del suo successo, complicità, intimità di sentimenti, empatia, attraverso musica il cui fascino è segnato da momenti regolarmente in bilico fra un lirismo allentato e dolente, talora fino alla rarefazione, e picchi di alta drammaticità e forza penetrativa. musiche: 4 Estaciones Portenas di Astor Piazzolla musica da camera g.21 ENSEMBLE VOCALE DELL’UNIVERSITÀ DI SALERNO“PRINCIPE SAN SEVERINO” direttore A. Banchieri G. P. da Palestrina F. Azzaiolo O. di Lasso A. Basevi O. Vecchi G. P. da Palestrina C. Jannequin V. Miskinis A. Willaert Antonello Mercurio CAPRICCIATA A TRE VOCI CONTRAPONTO BESTIALE ALLA MENTE KYRIE dalla Missa Brevis GIÀ CANTAI ALLEGRAMENTE MATONA MIA CARA AVE VERUM CON VOCE DAI SOSPIRI INTERROTTA SICUT CERVUS LE CHANT DES OYSEAUX DIFFUSA EST GRATIA VECCHIE LETROSE Dalle nitide linee del canto palestriniano al gioioso e scherzoso Nobili spettatori di Banchieri; dalla gradevolezza dell’Ave verum alle sonorità composte di Azzaiolo e Vecchi ed ai giochi timbrici di Lasso; dal virtuosismo de le chant des oyseaux al fragore di vecchie scannarose e pazze, per finire ai complessi sonori di Miskinis. Insomma, un viaggio nella coralità fra sacro e profano che attraversa sei secoli di storia. 8 musica da camera v.22 KINDERKONZERT pianoforte Tullio Forlenza Kinderkonzert è un percorso antologico interamente dedicato al tema dell’infanzia. La Sonata K.545 non fu composta dal giovane Mozart, ma dal compositore adulto che da poco si era lasciato alle spalle l’esperienza del Don Giovanni. L’equilibrio formale, il segno di una maturità ormai raggiunta e l’eleganza melodica (non di maniera) preservano l’antica infantile purezza di bimbo. Diametralmente opposta è la sonata scritta dal dodicenne Beethoven; tutte le caratteristiche espressive già in nuce nelle pagine di questa sonata arriveranno a piena rivelazione nelle fasi successive dalla sua attività compositiva. L’infanzia come soggetto ed oggetto espressivo traspare in tutta la sua evidenza dall’op. 15 di Schumann contribuendo ad un cambio di direzione stilistica sorprendente. Tra le cause di tale mutamento il pensiero post-illuminista gioca un ruolo decisivo. Il pianoforte è ormai nelle case della ricca borghesia ed il pubblico di studenti e dilettanti si è notevolmente accresciuto. Creare un ponte tra la musica e la sua diffusione, contribuendo alla formazione dei giovani aspiranti musicisti o di coloro che, con diletto, desideravano appropriarsi del linguaggio musicale (senza tralasciare la formazione del pubblico), risponde ad una esigenza irrinunciabile del mondo sovietico. Come tante pagine di Kabalevskij, Prokofiev e Khachaturian, anche Le danze delle bambole di Shostakovich, scritte citando il materiale compositivo dei suoi balletti, rispondono pienamente a tale necessità. musiche di: W. A. Mozart, L. w. Beethoven, R. Schumann, D. Shostakovich. musica da camera d.24 RECITAL baritono pianoforte Francesco Puma Mario Gagliani La voce di baritono ha un fascino tutto particolare poiché si pone tra il registro del tenore, all’eterna ricerca dell’acuto, e quello scuro e profondo del basso. Rance, Wolfram, Guglielmo, Riccardo, Jago, Rodrigo, Tonio, sfileranno prigionieri del proprio dramma. musiche di: G. Puccini, R. Wagner, G. Rossini, V. Bellini, G. Verdi, R. Leoncavallo 9 s.16 l.25 direzione scientifica Alfonso Amendola in collaborazione con Centro studi sulle rappresentazioni linguistiche dell’Università di Salerno mostre reading teatro-laboratorio laboratori performing art performing art s.16 h.18.00 BALL OF HAIR - DIRECTIONAL TOY a cura di Santino Campagna Istituto d’Arte “Filiberto Menna” Piazza Abate Conforti mostra s.16 l. 25 h.18.30-21.30 Complesso Monumentale di Santa Sofia L’ARTE A SCUOLA FRA EVOCAZIONI LUNARI E FUTURISMO a cura dell’ Istituto d’Arte “Filiberto Menna” e del Liceo Artistico “Andrea Sabatini” L’Istituto d’Arte “Filiberto Menna” (diretto da Ester Andreola) e il Liceo Artistico “Andrea Sabatini” (diretto da Michele Sabino) quest’anno sono parte centrale di Arti di Maggio. In uno spazio espositivo importante come quello di Santa Sofia gli alunni e le alunne guidati dai tutor Francesca Poto (per il Liceo) e da Cristina Tafuri (per l’Istituto) con il coordinamento fondamentale di numerosi docenti delle due istituzioni scolastiche salernitane, presentano opere e lavori delle più varie tecniche espressive. Grafica e video, pittura e design, installazioni e scultura, disegni e pastelli per raccontare: da un lato il tema portante dell’edizione di quest’anno (la luna) e dall’altro per omaggiare il centenario della nascita del movimento Futurista. Questa esposizione scolastica giunge sulla scena della didattica in un momento particolarmente felice, quando cioè da più parti viene espresso il bisogno di ricorrere a momenti qualificati di verifica, di prospettiva culturale e di disporre di materiali artistici specifici per un appropriato uso nei più vari percorsi formativi scolastici ed extra-scolastici. Anche per questo il contesto della kermesse salernitana sembra pertinente alla riuscita di questa mostra di “opere prime”. Una mostra che si è potuta realizzare a partire da un reale dialogo con differenti istituzioni, soprattutto grazie alla forte disponibilità dei dirigenti e all’impegno collettivo dei tutor e dei docenti dell’Istituto d’arte e del Liceo artistico. Quest’esposizione, che guarda attraverso i racconti e le sperimentazioni ai temi della “luna” o del “futurismo”, rappresenta per la città di Salerno un vero e proprio modello da perseguire e da sviluppare nel tempo: dare forza ed entusiasmo alla creatività dei giovani anche per creare nuove professionalità nell’ambito dei lavori dell’arte e dell’indotto culturale a tutto tondo. E non poche sono le sorprese. E non pochi artisti presenti nell’esposizione di Santa Sofia già brillano di vera luce...vedere per credere. Vernissage sabato 16 maggio, ore 18.30 intervengono: Vincenzo Maraio - Assessore Beni Culturali Comune di Salerno / Alfonso Amendola - Docente presso il Corso di Laurea di Scienze della Comunicazione, Università di Salerno / Ester Andreola - Dirigente Scolastico d’Arte “Filiberto Menna” / Michele Sabino Dirigente Scolastico Liceo Artistico “Andrea Sabatino”. 11 mostra s. 16 h.10.30-12.30 m.26 h.16.30-21.00 Addolorata, Complesso Monumentale di Santa Sofia teatro-laboratorio m.19 h.19.30 Addolorata, Complesso Monumentale di Santa Sofia laboratorio m.19 h.19.30 Addolorata, Complesso Monumentale di Santa Sofia laboratorio v. 22 h.19.00 Complesso Monumentale di Santa Sofia performing art s. 23 h.20.30 Tempio di Pomona LUNATICHE EROTICA ERETICA EROICA Lucia Lamberti, Maram, Rosi Rox a cura di Antonello Tolve Vernissage sabato 16 maggio, ore 20.00 Il Laboratorio teatrale dell’Istituto d’Arte “Filiberto Menna” presenta ROMETTO E GIULIEA liberamente tratto dalla tragedia di William Shakespeare a cura di Roberto Lombardi e Angela Visone Il Dipartimento area Umanistica dell’Istituto d’Arte “Filiberto Menna” presenta MANIFESTO DEL FUTURISMO E GIOVANI FUTURISTI Assunta Giordano, Luigina Veltri, Maria Grazia Palmieri e Angela Visone a cura di Il Dipartimento di grafica, di immagine fotografica, filmica e televisiva dell’Istituto d’Arte “Filiberto Menna” presenta LABORATORIO DI FUMETTO E ANIMAZIONE a cura di Enzo Lauria Malatheatre presenta CARAVAGGIO XXI XXI tableaux vivants dalle opere di Michelangelo da Caravaggio a cura di 12 Ars Tua Vita Mea Adorazione dei pastori, Crocifissione di Pietro, Maddalena Klein, Fuga in Egitto, Decollazione del Battista, Morte della Vergine, Giuditta e Oloferne, Incredulità di Tommaso, Deposizione, Flagellazione, Martirio di Matteo, Martirio di Sant’Orsola, Caterina d’Alessandria, Narciso, Giovanni Battista, Salomè, Sepoltura di S. Lucia, Resurrezione di Lazzaro, Maddalena Pentita, San Francesco in estasi, Bacco, Canestro con frutta. mostra verbo visiva s. 23 s. 30 h.18.30-21.00 IL DI-SEGNO DELLE PAROLE DI ENZO BIANCO 12 Autori scrivono 12 racconti per le opere Palazzo di Enzo Bianco Genovese Con scritti di Alfonso Amendola, Elettra Boccia, Barbara Cangiano, Emilio D’Agostino, Pasquale De Cristofaro, Francesco Paolo Di Salvia, Gerardo Malangone, Gianfranco Martana, Marcello Napoli, Antonella Petitti, Maria Teresa Schiavino e Mario Tirino. Alfonso Amendola e Marcello Napoli a cura di “La realtà del mondo, il suo caos onnipresente, non prevedono certo semplificazioni; è però un fatto che l’arte novecentesca, spesso agendo attraverso modi e maniere non ‘umani’, ha acceso polemiche e ha colpito con precisione tanti idoli dell’epoca. Oltretutto, è appena il caso di ricordare che pure nei suoi eventi estremi l’arte è inoffensiva, non ha quasi mai usato violenza contro la natura e contro l’autenticità dei miti” Marco Amendolara. Giornalisti, architetti, linguisti, registi, bibliotecari, esperti in comunicazione, studiosi d’avanguardia, sceneggiatori, archivisti. Non si tratta di una militante “chiamata alle professioni”, bensì è una parte dell’elenco dei professionisti che l’artista Enzo Bianco ha voluto convogliare all’interno di una mostra-libro-progetto dall’esplicativo titolo “Il di-segno delle parole”. L’idea è quella di “raccontare” (nel vero senso della parola) i disegni, i bozzetti, le tracce grafiche e visive di Enzo Bianco. A partire dal suo lavoro, che fonde la leggerezza del segno e la complessità dell’immaginario rappresentato, 12 professionisti (accomunati dall’interesse verso la “parola creativa”) si sono “appropriati” di un lavoro di Bianco per raccontare e raccontarsi. L’immagine, quindi, come spunto, suggestione, spazio d’invenzione e contaminazione tra segno e disegno, tra scrittura ed immagine. E proprio a partire dalla stratificata opera di Enzo Bianco troviamo dodici “insoliti” scrittori: Alfonso Amendola, Elettra Boccia, Barbara Cangiano, Emilio D’Agostino, Pasquale De Cristofaro, Francesco Paolo Di Salvia, Gerardo Malangone, Gianfranco Martana, Marcello Napoli, Antonella Petitti, Maria Teresa Schiavino e Mario Tirino. Un libro che 13 raccoglie diversi spunti ed emozioni. Voci con sogni ed immaginario che sottolineano l’insorgenza di una soggettività e di un desiderio di scrittura che a partire dal disegno di Enzo Bianco si spinge verso la narrativa e spezza qualsiasi “settorialità” disciplinare. Insomma un vero e proprio trionfo di echi, racconti e personalità intellettuali distanti per ritrovare, ancora una volta, la forza espressiva di Enzo Bianco e per cogliere - in un originale taglio narrativo - quella “miscela esplosiva” che è la voglia di racconto e d’incontro. Il di-segno delle parole è anche un modo diverso per avvicinare il pubblico alla pittura e alla scrittura, due linguaggi fusi in un unico potente flusso espressivo (un tema fortemente caro a Marco Amendolara alla cui memoria è dedicato questo lavoro collettivo). Vernissage sabato 23 maggio, ore 21.30 reading d. 24 h.22.00 Palazzo Genovese INCONTRO CON LA POESIA DI ANGELA BONANNO a cura dell’associazione Art a part In occasione della sua recente pubblicazione Amuri e vadditi (edizioni Uniservice, 2009) la poetessa catanese, Angela Bonanno, dialoga con Alfonso Amendola ed Emilio D’Agostino, per ricostruire respiri e matrici della sua poesia. Una poesia di vocazione presocratica come scrive Luigi Lo Cascio nella prefazione. Una scrittura, questa di Angela Bonanno, abitata da una lingua originaria e sempre densa di carne e di ironia, amori e rinascite, fuochi e parole, dolore e desiderio. A seguire un reading dell’autrice che nella tensione orale restituisce, ulteriormente, la viscerale potenza espressiva del testo immerso nella raffinatezza del suo dialettolingua. Angela Bonanno è nata e vive a Catania. È presente in diverse antologie nazionali, è autrice di tre libri di poesia: Nuatri (2003), Setti viti comu i jatti (2005), Amuri e vadditi (2009); di un poemetto Cu sapi quannu (2007), di due lavori teatrali Rarica (2005) e Munnu ha statu (2008). Nell’agosto del 2008 ha vinto il premio Ercole Patti per la poesia. teatro laboratorio l. 25 h.21.00 Addolorata Il Teatro-laboratorio del Liceo Artistico “Andrea Sabatini” presenta UCCIDIAMO IL CHIARO DI LUNA messa in scena e regia di coordinamento progetto PON di 14 Bruna Alfieri e Franco Longo Luciana Cicoria e Franco Nappi mappa Santa Sofia 2-3 piano Chiesa dell’ Addolorata Ab ate Conforti Merc anti Piazza Alfano I Via d ei Via delle B Via Ca nali otteghel le Lar go Tempio di Pomona Largo Cassavecchia S. Salvatore Merc anti omo Via d ei Via D u Piazza Portanova Lun g om are Tr iest e Via Ro ma Lun go ma 15 re T r iest e s. h.18.00 pag.11 h.18.30 d. h.11.00 pag.21 h.21.30 l. h.21.30 m. h.18.30 m. h.21.30 pag.8 g. h.21.30 pag.8 v. h.19.00 s. h.19.30 pag.22 h.19.30 pag.22 d. h.21.30 pag.9 h.22.00 pag.14 l. h.21.00 pag.14 s. h.21.00 pag.26 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 30 Ball of hair Directional toy Piazza Abate Conforti pag.11 h.19.00 pag.20 L’arte a scuola fra evoca- New Young Salerno Orch. zioni lunari e futurismo Quadriportico S. M. Santa Sofia 2-3 piano delle Grazie Caffè Concerto Strauss Villa Comunale h.20.00 pag.12 Lunatiche erotica eretica eroica Addolorata pag.7 La luna tra musica e poesia Addolorata pag.7 Recital Marilena Laurenza Addolorata Rometto e Giuliea Addolorata pag.12 h.19.30 pag.12 h.21.30 Manifesto del futurismo e giovani futuristi Addolorata pag.7 Recital Marco Pasini Addolorata Trio Artelli Addolorata Ensemble Vocale dell’Università di Salerno Addolorata pag.12 h.21.30 Laboratorio di fumetto e animazione Santa Sofia 3 piano pag.9 KINDERKONZERT Addolorata Mediterraneo sax quartet Over the notes quartet Piazza Portanova Largo Cassavecchia Recital Francesco Puma Addolorata Incontro con la poesia di Angela Bonanno Palazzo Genovese Uccidiamo il chiaro di luna Addolorata MICU Chiesa di SS. Annunziata h.19.30 pag.22 CantAbilis Ensemble Museo Diocesano h.20.00 Janare San Salvatore pag.23 h.21.00 pag.20 h.22.00 pag.20 h.20.30 pag.12 h.21.30 pag.13 Sever Veter Tempio di Pomona Caravaggio XXI Tempio di Pomona Klezroym Tempio di Pomona Il di-segno delle parole di Enzo Bianco Palazzo Genovese h.21.30 pag.24 Antonietta Di Sessa Palazzo Genovese h.00.00 Cuartetango Addolorata pag.24 Via Andrea Sa Via Trotula De Ruggiero Quadriportico S. M. delle Grazie Via Torquato Tasso Largo Campo Palazzo Genovese Via G. Vicolo delle Colonne Via Roma da P roci da Via R o Villa Comunale batini e Lungomar 18 Trieste ma street music 19 non voglio mica la luna s.16 s.23 NYSO NEW YOUNG SALERNO ORCHESTRA street music S.16 h.19.00 direttore Quadriportico S. M. delle Grazie Massimo Amendola musiche di: A. Dvorák, P.I. Ciajkovskij, G. Bizet, G.Verdi, R.V. Williams e E. Morricone SEVER VETER street music S.16 h.21.00 Tempio di Pomona Ensemble strumentale dell’Istituto d’Arte “F. Menna”a cura di Luca Buoninfante e Giuseppe Frana chitarra Marco Risi batteria Doriano Clemente sax alto Benito Ruggia voce Oriana Carione tastiera Stefano Gallo voce Tiziana Ionà basso Stefano Laurenza voce Roberta Vellucci KLEZROYM street music S.16 h.22.00 Tempio di Pomona sax sop. e clarinetto Gabriele Coen contrabbasso Andrea Avena tromba e flicorno Andrea Pandolfo batteria Leonardo Cesari sax alto e baritono Pasquale Laino voce Eva Coen chitarrre, e voce bouzouki Riccardo Manzi Se è vero che la musica è lo specchio dell’anima, la musica klezmer è certamente lo specchio dell’anima ebraica. Un popolo quello ebreo che, nonostante le continue e numerose diaspore, ha sempre nutrito la sua tradizione musicale tenendola in vita grazie a continue contaminazioni e frequentando i generi musicali più diversi, che ritroveremo nell’esecuzione dei KLEZROYM. Considerato tra i primi 10 gruppi di musica klezmer più importanti del mondo, in 10 anni di attività i KLEZROYM hanno inventato un nuovo modo di presentare la musica e la cultura ebraica, mescolandola con altre identità, da quella araba e mediterranea in generale, alla musica jazz, balcanica e alla canzone d’autore. Primo gruppo italiano di questo genere, partendo 20 dalla riscoperta del patrimonio musicale askenazita (ebraico dell’Europa Orientale) e sefardita (ebraico-spagnolo), propongono un continuo lavoro di contaminazione fra diverse culture musicali (mediterranea, medio-orientale, italiana), costruendo un suggestivo ponte sonoro tra musica etnica e jazz contemporaneo. CAFFÈ CONCERTO STRAUSS street music d.17 h.11.00 Villa Comunale violino Cristian Pintilie clarinetto Giorgio Babbini contrabbasso Grigore Sendrea pianoforte Edilio Nicolucci flauto Gabriele Betti direttore artistico Cristian Pintilie Il Caffè-concerto pur essendo un’istituzione tipicamente francese trova i suoi antecedenti nei Pleasure Garden londinesi che, già intorno alla metà del ‘600, alla distribuzione di bevande e di acque termali univano numeri musicali ed altre attrazioni. Nella seconda metà del ‘700 a Parigi nascono i primi cafè-chantants; la popolarità di questa forma di spettacolo subì, anche per motivi politici, alterne vicende; ma intorno alla fine dell’800, anni in cui fu importato in Italia, il cafèchantants riprese nuovo slancio e vigore. In Italia il Caffè-concerto si impose come nuovo sbocco principalmente per la canzone napoletana; ma il repertorio impiegato, oltre alla canzone, annoverava brani di origine colta, come le arie da camera, le arie d’opera, senza tralasciare un nutrito repertorio puramente strumentale. Questa forma di spettacolo, leggero anche se affidato a musicisti professionisti, spesse volte tecnicamente bravi, ebbe grande successo in Italia. Esso offriva la possibilità a tutti, borghesi e non, di poter godere della bella musica. Il Caffèconcerto mitteleuropeo, sulla spinta del cafè-chantants parigino, formalizza il proprio repertorio intorno alla fine dell’800 grazie all’opera di Johann Strauss Junior. Il Caffè Concerto Strauss, fondato a Cesena nel 1990, propone un repertorio ancorato ai modelli stilistici ed interpretativi della tradizione mitteleuropea delle kaffe-hausen. L’intento dell’ensenble cesenate è quello di imporsi come punto di sutura fra la musica colta e quella di più immediata presa, intrisa di appetibilità evocativa e di ritmi entusiasmanti. musiche di: G. Rossini, J. Strauss jr., Jsf. Strauss, J.Brahms, P. Mascagni, A. Khachaturian, A. Lara, G. Gershwin, E. De Curtis, G. Monti e M. Theodorakis 21 MEDITERRANEO SAX QUARTET street music s.23 h.19.30 Piazza Portanova sax sop. e contralto Francesco Mattiello sax baritono Luigi Cioffi sax contralto Domenico Montano percussioni e batteria Ugo Rodolico sax tenore Nicola De Giacomo Quattro sassofonisti riusciranno a distillare timbri popolari e classici, esaltando uno strumento che ha sconvolto il linguaggio musicale del novecento ribaltando il suo status: da anonimo a superstar, da rarità a moneta corrente, da oggetto bizzarro a familiare, simbolo della giovane generazione di musicisti. musiche di: G. Montano, P.Iturralde, H. Hancock, L. Niehaus, P. Desmond, C. Almaran e A. C. Jobim OVER THE NOTES QUARTET street music s.23 h.19.30 Largo Cassavecchia sax soprano e alto Lauro De Gennaro sax alto Domenico Amoruso sax baritono Gianni D’Ambrosio pianoforte Marco De Gennaro La luna del jazz è protagonista assoluta di indimenticabili standard. In un Moonlight Serenade, tra A night in Tunisia e Harlem Nocturne, il sassofono, strumento giovane ed eclettico sarà presentato in tutte le sue sfaccettature. musiche di: G. Gershwin, L. Niehaus, N. Rota, D. Gillespie, H. Mancini, N. Piovani, Liller, A. Piazzolla e E. Morricone CANTABILIS ENSEMBLE street music s.23 h.19.30 Sala conferenze Museo Diocesano soprano Maria Rivetti organo Patrizia Bruno basso 22 Rino Rivetti Prima e dopo il concerto il pubblico potrà ammirare la porta di bronzo della Chiesa si San Salvatore de Birecto di Atrani (1087). Monteverdi pensava che fosse dovere del musicista partire dal testo per arrivare alle note, privilegiare il senso delle parole ornandole di suono. Il programma si configura come un gioco di specchi dove la musica scritta dal cremonese e dai suoi contemporanei, passa impunemente dal profano al sacro negando di fatto il principio estetico del tempo, la musica serva fedele dell’oratione. In scena, con il trio CantAbilis Ensemble, Musìca, ovvero il canto dell’anima di Pinella Palmisano Musìca è stata ritrovata in un paesino medievale a Nord di Roma, nella cantina di un artista di grande fama che colleziona ogni tipo di cose. Mi è stato consegnato come memoria di un adolescente dal quale egli stesso si aspettava una vita brillante e piena di successi, poi svaniti. La religiosità con cui ho preso in consegna questo strumento mi ha suggerito che lui, lo strumento, un’anima l’aveva, sua, speciale, tanto da determinare quel senso di profondo rispetto che ogni strumento merita. La ricerca di ciò che si cela dietro, là dove nessuno poteva inoltrarsi se non con il sentire, cioè dentro... e là ho trovato Musìca, che pian piano mi ha mostrato il suo volto, il suo corpo: l’anima. Pinella Parmisano musiche di: A. Banchieri, G. P. Cima, H. Schutz, da M. Gagliano e C. Monteverdi street music s.23 h.20.00 San Salvatore JANARE nell’ambito della mostra Far ceramica di Francesca Armiento arpa celtica e voce Antonietta Di Sessa flauto, percus. e synth Sebastiano Cervo voce e “nciarmi” Concetta Vermiglio Le Janare ci trascineranno in uno dei loro sabba di luna nuova, attraverso le fascinose armonie dei loro canti a tre voci, sulle tracce del dialetto cilentano, supportate dall’ arpa celtica, dal suono incantatorio del flauto traverso e misteriosi ‘nciarmi. street music s.23 h.21.30 nell’ambito della mostra Il di-segno delle parole di Enzo Bianco Palazzo Genovese arpa celtica CUARTETANGO street music s.23 concerto di Mezzanotte Addolorata Antonietta Di Sessa Concierto de tango La storia del tango in una passeggiata musicale tra le strade di Buenos Aires flauto Raul Dousset violino Giuliano Bisceglia violoncello Gianfranco Benigni pianoforte Luis Gabriel Chami Del Cuartetango, straordinario ensemble italo-argentino, Daniel Piazzolla scrive: “Sono felice di aver fornito le partiture autografe di mio padre ai componenti del Cuartetango; non solo non mi hanno deluso ma sono riusciti a sorprendermi per la loro eccellente interpretazione della musica del più grande compositore argentino e uno dei più grandi musicisti del Novecento. Mi auguro che proseguano in questa ardua impresa, perché anche mio padre si sarebbe sentito orgoglioso di loro”. 24 meeting internazionale cori universitari s.30 micu CHIESA DELLA SS. ANNUNZIATA h.21.00 LA CORUÑA UNIVERSITY CHOIR (SPAGNA) direttore Julián Jesús Pérez CORO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA direttore Antonella Masciotti CORO DELL’UNIVERSITÀ DI MODENA E REGGIO EMILIA direttore Antonella Coppi ENSEMBLE VOCALE DELL’UNIVERSITÀ DI SALERNO PRINCIPE SANSEVERINO direttore Antonello Mercurio Salviamo l’organo della SS. Annunziata L’Associazione Seventh Degree dell’Università di Salerno, in occasione del MICU Meeting Internazionale Cori Universitari, dà l’avvio ad una serie di iniziative finalizzate alla raccolta di fondi per il restauro dell’organo della SS. Annunziata di Salerno. L’organo a tre manuali (tastiere) ed una pedaliera è di tipo meccanico; situato in cantoria, sopra la porta maggiore, è racchiuso in una cassa decorativa di risonanza di inestimabile valore artistico. Lo strumento, opera di Giovan Battista De Lorenzi, secondo alcuni è datato intorno al 1864; un documento, invece, dichiara che l’organo fu inaugurato nel 1887, quattro anni dopo la morte del celebre organaro. L’organo, che ha subìto una serie di trasformazioni nella parte fonica tali da pregiudicarne l’integrità originaria, versa in condizioni precarie di conservazione; oltre al degrado naturale delle parti deperibili (pelli, feltri, ecc.) è in atto una massiccia azione disgregatrice del tarlo. Restituiamogli il suo suono, gli strumenti hanno un’anima. 26 LA CORUÑA UNIVERSITY CHOIR (SPAGNA) direttore Anónimo S. XV Anónimo S. XVI J. Desprez J. Farmer J. P. Rameau H. Purcell Traditional C. Guastavino M. Leontovych Julián Jesús Pérez DIN DI RIN (da Cancionero de Palacio) SOY SERRANICA (da Cancionero de Uppsala) EL GRILLO FAIR PHYLLIS I SAW HYMNE A LA NUIT- soprano María Blanco Moar THE MAVIS SHENANDOAH - arr. di Michael Neaum SE EQUIVOCO LA PALOMA SCHEDRIK Questo coro è nato nel 1990, anno di fondazione dell’Università di La Coruña. Ha eseguito il suo primo concerto presso la Collegiata di S. Maria in La Coruña. Il coro prende parte agli eventi accademici ed istituzionali dell’Università. Ha eseguito concerti in tutta la regione della Galizia ed in numerosi festival in Spagna, Portogallo e in Francia. Nell’anno accademico 2004/05 il coro ha iniziato un nuovo corso, durante il quale ha eseguito concerti in Galizia, in Portogallo ed in un tour nel nord della Polonia. Il suo repertorio spazia dal gregoriano alla musica contemporanea, ed include gli spirituals ed i canti tradizionali internazionali. Julián Jesús Pérez è nato a La Coruña (Spagna). Ha studiato pianoforte al Conservatorio di La Coruña, Filologia inglese all’Università di Santiago di Compostela e direzione di coro. Ha iniziato la sua carriera musicale come privatista per oltre dieci anni con Maria Moscoso, un’eccellente insegnante di linguaggio musicale e pianoforte. In seguito ha continuato i suoi studi con un lungo periodo di training a La Coruña e Madrid con Irina Moriatova (pianoforte) e Ines Rivadeneira (prof.ssa di canto alla Scuola Superiore di Canto di Madrid); per tale disciplina ha preso lezioni da insegnanti come Anfrea Gall (Ungheria) Andrew Corwood e Janet Coxwell (The Tallis Scholars). Ha partecipato a molti corsi di pedagogia musicale, polifonia antica, canto e direzione di coro. Svolge intensa attività in qualità di direttore e pianista. 27 CORO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA direttore Traditional H. Mancini Koehler /H. Arlen J. Herman Antonella Masciotti GIVE ME THAT OLD TIME RELIGION arr. di E. B. Lund GO DOWN MOSES - arr. di Lovegrove-Granato MOON RIVER - dal film Colazione da Tiffany STORMY WEATHER - arr. di C. A. Belloni HELLO DOLLY - arr. di C. A. Belloni Coro dell’Università degli Studi di Perugia. Formato nel 1987 per iniziativa dell’AGIMUS, dell’Ufficio Attività Culturali dell’E.R.S.U. e dell’Università degli Studi di Perugia, nel 1988 si è costituito come Associazione Culturale che oggi comprende anche l’Orchestra dell’Università ed il gruppo swing-blues degli Swingle Kings. È composto da personale docente, personale non docente, laureati e soprattutto da studenti di tutte le facoltà dell’Ateneo perugino. Il repertorio del gruppo spazia dalla Polifonia Sacra al Barocco, dal Romanticismo tedesco al Melodramma italiano fino ad abbracciare il repertorio spiritual-gospel, swing, blues, musical, colonne sonore e la musica moderna. Fulcro dell’attività del Coro è la presenza costante all’interno delle diverse manifestazioni organizzati dall’Università di Perugia oltre ai gemellaggi con i complessi accademici di tutte le maggiori Università d’Europa: Aix en Provence, Belfort, Kiel, Lubecca, Amburgo, Monaco, Budapest, Szeged, Kecskemét, Vienna, Graz, Praga, Bratislava, Potsdam, Berlino, Tubingen, Valencia, Barcellona, La Valletta, Amsterdam, Maastricht, Porto, Salisburgo. In Italia ha effettuato gemellaggi con le Università di Bari, Napoli, Roma, Pescara, Firenze, Roma, Bologna, Torino, Trieste, Modena, Reggio E., Ferrara, Padova, Sassari, Parma, Verona, Macerata. Ha partecipato con successo al programma radiofonico di RADIOTRE “La Barcaccia” eseguendo una serie d’opere liriche in diretta, fra cui Norma, Elisir d’Amore, Nabucco, Falstaff, Carmen e accompagnando solisti di grande levatura. Organizza dal 2000 il Festival Internazionale dei Cori e delle Orchestre Universitarie ospitando numerosi cori degli Atenei italiani ed anche corali universitarie internazionali quale il Coro della Cornestone University di Grand Rapids (U.S.A.), la Corale “Voce del Mare” dell’Università di Aix en Provence-Marsiglia (FRANCIA), il Coro dell’Università Politecnica di Valencia (SPAGNA), il Coro e l’Orchestra dell’Università di Utrecht (Olanda) ed il Coro dell’Università di Maastricht (Olanda). Antonella Masciotti ha iniziato gli studi musicali di chitarra classica con il M° Mario Jalenti e di canto lirico con il M° Carlo Guidantoni. Ha seguito la masterclass di canto e direzione corale tenuta dal M° Mario Lanaro al “Gubbio Festival ’96“, i corsi di vocalità con il M° Massimo Sardi e con il soprano Michela Sburlati; quelli di direzione organizzati dall’A.R.C.UM; il corso di canto gregoriano con i Maestri Verde, De Capitani, Milanese, Troìa, Manganelli. Ha completato il corso di direzione corale presso l’Accademia Musicale Pescarese con il M° Antonio Cericola. Nel settembre 2003 ha 28 frequentato in qualità di direttore attivo l’Accademia Europea per direttori di coro e cantori con i Maestri Gary Graden (Svezia) e Carlo Pavese (Italia) e nel settembre 2005 con il M° Filippo Maria Bressan. Nel settembre 2004 ha partecipato allo stage per direttori di coro promosso dall’Associazione Emiliano Romagnola Cori con il M° Pier Paolo Scattolin, dirigendo il concerto finale. Con il Gruppo Vocale J. Offenbach, di cui è coordinatore responsabile, affronta il repertorio dell’Operetta in produzioni originali con il soprano Daniela Mazzuccato, il tenore Max René Cosotti, il M° Marco Scolastra e l’attore Elio Pandolfi. È direttore stabile di due cori polifonici, il “Coro SS.mo Nome di Gesù” per la polifonia sacra e il “Gruppo Vocale La Capriciata” specializzato in polifonia profana rinascimentale e barocca. È direttore del “Coro dell’Università degli Studi di Perugia” con il quale svolge intensa attività concertistica sia in Italia che in Europa. CORO DELL’UNIVERSITÀ DI MODENA E REGGIO EMILIA direttore Antonella Coppi B. Coulais VOI SUR TON CHEMIN LES AVIONS CARESSE SUR L’OCEAN L. Bernestein TO NIGHT ONE HAND ONE HART AMERICA G. Gershwin SUMMERTIME I GOT SO PLENTY C. Strommel MOON MAGIC SERENADE Coro dell’Università di Modena e Reggio Emilia nasce nel 2001 come attività culturale promossa dagli studenti dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia sotto il mandato rettorale del Rettore Gian Carlo Pellacani per favorire l’aggregazione e la socializzazione giovanile universitaria e lo sviluppo della cultura sul territorio attraverso l’espressione musicale sia vocale che strumentale. Il gruppo, di nuova costituzione, è composto da studenti universitari e dal personale docente e tecnicoamministrativo dell’Ateneo. Il Coro ha al suo attivo numerosi concerti sia in formazione cameristica che a cappella. Rilevanti sono le partecipazioni in Sala Nervi in Vaticano, al Festival Internazionale dei Cori Universitari di Perugia e al gemellaggio con il Coro dell’Università degli Studi di Pisa. Dal 2002 al 2007 ha promosso scambi concertistici e gemellaggi tra le corali delle Università di Pavia, Palermo, Ferrara, Parma e Genova. Lo scorso 25 e 26 ottobre 2008 è stato promotore ed organizzatore del Primo Convegno Nazionale I Cori e le Orchestre Universitarie: attualità e prospettive realizzato sotto il patrocinio della Crui. 29 Antonella Coppi, si è laureata col massimo dei voti in Storia della Musica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Perugia . Ha studiato impostazione vocale e canto lirico con il soprano Kate L. Gamberucci, docente presso il Conservatorio statale di Firenze, e direzione di coro e composizione vocale presso il Conservatorio di Ferrara. Nel Giugno del ‘96, dopo gli studi pianistici seguiti presso il Conservatorio Statale di Musica “F. Morlacchi” di Perugia, ha conseguito a pieni voti il diploma di specializzazione in Didattica della Musica presso il Conservatorio “A. Boito” di Parma. Nel 1998 ha conseguito il Diploma di Specializzazione Europeo in “Tecniche e Metodologie dell’Educazione Musicale di base” e nel febbraio del 2000 il diploma di Perfezionamento in “Didattica Generale e Sperimentale” presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Ferrara. Nel maggio 2004 ha conseguito il Diploma Superiore di Specializzazione per l’insegnamento secondario e nel marzo scorso il Master in “Comunicazione formativa per docenti” (Università di Ferrara). Da anni alterna la direzione di coro alla didattica e ricerca: nel Luglio 2000 ha inciso con il Coro Internazionale “ Songs of Hope” il Cd dal titolo “ Any culture trough the Arts”, a Minneapolis, (Minnesota USA). Per la stessa organizzazione americana tiene Workshops in “Music Education and Music Teaching” a New York, Miami e Saint Paul. Dal 1992 si occupa con continuità di formazione ed aggiornamento presso direzioni didattiche ed Istituti Superiori del centro-nord. Dal Marzo 2004 è formatore per il CSA di Reggio Emilia (ex Provveditorato agli Studi). Dal Marzo 2006 è membro del Gruppo di ricerca USR ER e IRRE ER. È delegato del Rettore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia per le attività extracurricolari di Ateneo. Cura e dirige il Coro dell’Università di Modena e Reggio Emilia dalla sua fondazione. ENSEMBLE VOCALE DELL’UNIVERSITÀ DI SALERNO PRINCIPE SANSEVERINO direttore C. Jannequin V. Miskinis A. Willaert Antonello Mercurio LE CHANT DES OYSEAUX DIFFUSA EST GRATIA VECCHIE LETROSE L’Ensemble Vocale dell’Università di Salerno “Principe Sanseverino” nasce nel 2000. Dal 2005 è parte integrante della Associazione Seventh Degree, fondata dai membri dell’ Ensemble con l’intento di dare una migliore strutturazione alla esperienza formativa ed artistica maturata nei primi cinque anni di attività del Coro e rispondere più efficacemente alle esigenze specifiche di una formazione vocale. Il nome dell’Ensemble ricorda il Principe Ferrante Sanseverino che visse a Salerno nella prima metà del XVI secolo e fu amante della musica in particolare, rivestendo il ruolo di mecenate illuminato e di promotore della cultura e delle arti, alla stregua 30 di altri prìncipi rinascimentali dell’epoca. Sorto all’interno dell’Università, luogo di cultura per eccellenza, e in armonia con lo spirito che mosse l’animo dell’illustre conterraneo, l’Ensemble si propone di coniugare cultura e svago, arte e passione, avvicinando alla musica studenti, docenti e non docenti, incentivando i rapporti umani e sociali, e realizzando attività ricreative che al contempo contribuiscano alla formazione culturale e artistica dei partecipanti. L’Ensemble è coordinato dal prof. Liberato Marzullo, ricercatore e docente di Biochimica della Facoltà di Farmacia, ed è diretto dal M° Antonello Mercurio, docente di Musica Corale e Direzione di Coro presso il Conservatorio “G. Martucci” di Salerno. In quasi dieci anni di attività numerose sono le partecipazioni a meeting, concerti e rassegne; ricordiamo, fra le più prestigiose, le partecipazioni in Aula Nervi, Poznan, Madrid, Roma, Napoli, Ravello e Modena. Numerosi anche gli stage di formazione, fra i quali ricordiamo quelli con Antonella Tatulli e Giovanni Acciai. Antonello Mercurio. A Salerno, dov’è nato nel 1961, contemporaneamente agli studi di Composizione, Canto, Pianoforte e Percussioni, si diploma in Musica Corale e Direzione di Coro. Successivamente consegue il diploma in Direzione d’Orchestra (Napoli), Composizione Polifonica Vocale (Milano) e in Strumentazione per Banda (L’Aquila). Segue i Corsi di Alto Perfezionamento in Direzione Sinfonico-Corale presso l’Accademia Pescarese con Marcel Coraud e i corsi di Direzione di Coro e di Musica Polifonica con Jurgen Jurgens presso l’Accademia Ambrosiana (Milano). Tra i suoi punti di riferimento, oltre i già citati Coraud e Jurgens, occorre ricordare i maestri Argenzio Jorio (Armonia e Contrappunto), Mauro Cardi (Orchestrazione), Benito Nisticò ed Antonio Savastano (Canto). Dal 2002 è maestro del coro di Voci bianche del Teatro Verdi di Salerno con il quale debutta in La Bohème, Hänsel e Gretel (produzione del San Carlo di Napoli), Carmen, Carmina Burana (produzione del Teatro di San Carlo di Napoli), I Pagliacci, Tosca e Turandot. In qualità di maestro del coro - produzioni del Teatro Verdi di Salerno - ha debuttato in La Bohème (Catanzaro), Barbiere di Siviglia (Siri Fort Auditorium, New Delhi e Jamshed Bhabha Theatre, Mumbai - India), Concerto in diretta RAI I Omaggio a Battisti e Concerto per il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Dal 2000 dirige l’Ensemble vocale dell’Università di Salerno Principe Sanseverino e all’attività di direttore di coro alterna quella di compositore; da ricordare l’ultimo suo lavoro La luna nel pozzo favola lirica in tre atti su libretto di Valerio Valoriani. È docente di Musica Corale e Direzione di Coro presso il Conservatorio “G. Martucci” di Salerno. 31 direttore artistico coordinamento segreteria ufficio stampa ANTONELLO MERCURIO KATJA MOSCATO ERMENEZIANO LAMBIASE OLGA CHIEFFI, CONCITA DE LUCA grafica illustrazioni stampa PIUOMENOASSOCIATI EUGENE IVANOV/SHUTTERSTOCK GRAFICA METELLIANA presidente Seventh Degree LIBERATO MARZULLO vice presidente Seventh Degree LARA RUSSO Assessorato Beni Culturali Il progetto Arti di Maggio è ideato e organizzato da www.seventhdegree.it [email protected] www.coro.unisa.it info 320 48 75 000 TUTTI GLI APPUNTAMENTI SONO AD INGRESSO GRATUITO