musica da camera - arti di maggio. il programma on line

VOCI
DI
LUNA
16/30 MAGGIO
Vincenzo Maraio
Assessore Beni Culturali e
Portualità Turistica
Comune di Salerno
Il 20 luglio 1969
Neil Armstrong
mette piede sulla
luna.
Voci di luna intende
ricordare quell’evento
straordinario.
2
Se l’appuntamento di Salerno Porte
Aperte è percepito dai salernitani
come simbolo di una città che
si apre alla città, che rilancia il
suo fascino e ripropone la sua
vocazione di cordiale accoglienza,
Arti di Maggio, dopo il consenso ed
il successo di pubblico ottenuto lo
scorso anno, senza dubbio - nel
segno della continuità - potrà
contribuire, grazie alla forza delle
sue idee, a dare ancora più slancio
e a rafforzare quel legame fra i
cittadini ed i Beni Culturali nel suo
complesso.
Sono infatti convinto che i
monumenti ed ogni angolo del
nostro centro storico debbano
sempre più essere grembo e
polmone vitale non solo per i tanti
artisti coinvolti ma per l’intera
comunità che potrà rafforzare il
proprio legame con i segni di una
ritrovata identità.
Due azioni di performing art,
quattro vernissage, dieci momenti
musicali, un ciclo di concerti
di musica da camera, due
laboratori, due interventi di teatrolaboratorio, un reading e il Meeting
Internazionale Cori Universitari,
disegnano il ricco ed originale
percorso di Voci di luna.
Voci di luna, questo il titolo
immaginato per questa seconda
Gaetano Arenare
Assessore Beni ed Attività Culturali
Provincia di Salerno
edizione di Arti di Maggio dal
suo direttore artistico, Antonello
Mercurio, intende ricordare ed
evocare un evento straordinario.
Era il 20 luglio 1969 quando l’uomo
per la prima volta metteva piede
sulla luna.
Gran parte del cartellone si
sviluppa lungo il leit motiv della
luna; ma a cento anni dalla
presentazione del manifesto
futurista, un importante spazio
viene dato a tale avanguardia in
particolare nella sessione mostre.
All’Università di Salerno, ai dirigenti
scolastici, professori e studenti
dell’Istituto d’Arte “Filiberto Menna”
e del Liceo Artistico “Andrea
Sabatini”, oltre a tutti gli artisti ed
ai musicisti protagonisti di questa
seconda edizione, rivolgo il mio
grazie di cuore.
Infine, all’Associazione Seventh
Degree dell’Università di Salerno,
e particolarmente agli studenti
che vi fanno parte, impegnati nel
duplice ruolo di coordinamentoorganizzazione e musicale, auguro
il successo che meritano e che,
sono sicuro, la nostra comunità, gli
ospiti occasionali ed i tanti turisti
che in questi giorni vivono la nostra
bella Salerno sapranno tributare.
Quando l’incontro fra le diverse
Istituzioni partorisce comunione
di strategie, mezzi e condivisione
di obiettivi l’esito che ne consegue
è il potenziamento del territorio
e la sua valorizzazione. Tale
cortocircuito si manifesta in tutta
la sua positività, in particolare,
quando politica e cultura
s’incontrano. Voci di luna, questo
il titolo della seconda edizione di
Arti di Maggio, è il cortocircuito, la
naturale conseguenza di questo direi - felice incontro.
L’attenzione e la considerazione
che l’Assessorato ai Beni e alle
Attività Culturali della Provincia
di Salerno ha riservato per tale
proposta nasce anche da un’altra
e più stringente considerazione:
l’Associazione Seventh Degree
dell’Università di Salerno, nella
persona del suo Presidente
- prof. Liberato Marzullo - da
subito ha saputo tessere un
proficuo rapporto con il territorio
contribuendo, grazie alla forza
progettuale del suo gruppo, a
rinvigorire il rapporto fra fruizione
dei Beni Culturali e pubblico.
Su questo fronte l’Associazione
Seventh
Degree
è
ormai
impegnata con successo da anni e
l’articolato percorso di Voci di luna,
presentato in quattro sessioni
3
differenti, ricco di concerti, mostre,
laboratori ed azioni di performing
art ne manifesta un’ulteriore ed
inconfutabile testimonianza.
L’intera programmazione si dipana
e si irradia dal centro storico che,
come lo scorso anno, viene assunto
nuovamente quale palcoscenico
ideale: le piazzette, i cortili, le
piccole chiese e l’intero patrimonio
dei monumenti, si materializzano
in tanti piccoli prosceni che si
accenderanno in contemporanea
per accompagnare le dolci serate
di maggio in una Salerno sempre
più bella ed ospitale.
Antonello Mercurio
Direttore Artistico
Salerno una piccola Salisburgo? Credo che Arti di Maggio, momento di punta di
Salerno Porte Aperte 2009, concretamente possa contribuire a questo sogno.
Un sogno che potrà diventare realtà se l’intera città saprà sempre più, in ogni
suo angolo, cortile, palazzo, piazza, auditorium, teatro, nutrirsi e nutrire noi tutti
di musica e cultura. Potrà essere, a suo modo, una piccola Salisburgo se, al contempo, saprà custodire ed accrescere la propria identità a partire dalla difesa e
dalla tutela del suo centro storico incentivando, come altre città europee, momenti di aggregazione giovanile e non, finalizzati alla fruizione di micro eventi
che potranno incoraggiare un turismo culturale ed una cultura dell’accoglienza.
In tal modo il centro storico, anche in linea con la progettualità culturale espressa dal Sindaco Vincenzo De Luca e dalla sua Giunta, si configurerà come cuore
pulsante, come ideale palcoscenico da cui tutte le iniziative, connotate e caricate di una forte identità, sapranno irradiarsi sull’intero territorio.
4
RINGRAZIAMENTI
Dr. Vincenzo De Luca - Sindaco del Comune di Salerno
Vincenzo Maraio - Assessore ai Beni Culturali e Portualità Turistica del Comune di Salerno
Gaetano Arenare - Assessore ai Beni e alle Attività Culturali della Provincia di Salerno
Soprintendenza per i BAPPSAE per le province di Salerno ed Avellino
Centro studi sulle rappresentazioni linguistiche - Università di Salerno
Ester Andreola - Istituto d’Arte “Filiberto Menna”
Michele Sabino - Liceo Artistico “Andrea Sabatini”
Rotary Club Salerno 1949 - A.F.
Ufficio Turismo del Comune di Salerno
Don Claudio Raimondo - Parroco della SS. Annunziata
MENZIONI
Rosamaria Cirillo, Anna Rosaria Valanzuolo, Maia Salvato, Marilena Laurenza, Francesco
Aliberti, Marco Pasini, Tullio Forlenza, Francesco Puma, Mario Gagliani, New Young
Salerno Orchestra, Trio Artelli, Sever Veter, Klezroym, Caffè Concerto Strass, Mediterraneo
sax quartet, Over the notes quartet, Janare, CantAbilis Ensemble, Antonietta Di Sessa ,
Cuartetango, La CoruÑa University Choir, Julián Jesús Pérez, Coro Università degli Studi
di Perugia, Antonella Masciotti, Coro dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Antonella
Coppi.
Istituto Statale d’Arte “Filiberto Menna” di Salerno
Tutor: prof. Cristina Tafuri. Docenti coordinatori: Anna Aliberti, Alberto Apicella, Lucia Bisotti,
Santino Campagna, Francesco Capaldo, Antonio D’Amore, Antonio Di Maio, Luciana Femia,
Roberto Fiore, Enzo Lauria, Assunta Giordano, Raffaello Lucadamo, Ida Mainenti, Maria
Grazia Palmieri, Enzo Rosamilia, Rosa Salsano, Rino Sarno, Nuccia Vassallo, Luigina Veltri,
Angela Visone, Mario Zingone.
Liceo Artistico Statale “Andrea Sabatini” di Salerno
Tutor: prof.ssa Francesca Poto. Docenti coordinatori: Vincenzo Avagliano, Marilena Baldi,
Elena De Pisapia, Pino Latronico, Anna Sessa, Rosa Mazzotta.
Antonello Tolve, Lucia Lamberti, Maram Rosi Rox Pinella Palmisano, Roberto Lombardi,
Enzo Bianco, Elettra Boccia, Barbara Cangiano, Emilio D’Agostino, Pasquale De Cristofaro,
Francesco Paolo Di Salvia, Gerardo Malangone, Gianfranco Martana, Antonella Petitti, Maria
Teresa Schiavino , Mario Tirino, Angela Bonanno, Bruna Alfieri , Franco Longo
Le associazioni: Malatheatre , Ars Tua Vita Mea, Idee Per.
UN GRAZIE PARTICOLARE
Alfonso Amendola, Ensemble vocale dell’Università di Salerno, Enzo Lauria, Marcello Napoli.
5
al chiar di luna
d.17 musica
d.24 da camera
ADDOLORATA,
COMPLESSO MONUMENTALE
DI SANTA SOFIA
h.21.30
musica da camera
d.17
LA LUNA TRA MUSICA E POESIA
soprano
Rosamaria Cirillo
pianoforte
Anna Rosaria Valanzuolo
letture
Maia Salvato
A quarant’anni dal primo sbarco, la luna continua ad esercitare su di noi il suo
fascino: compagna che ci scruta da lontano, testimone di amori; astro che regola
processi naturali, pianeta che influenza le nostre vite e le rende altalenanti, come
le sue fasi e le maree ad esse collegate; luna nera, donna e strega e al contempo
Dea madre. Questi i mille volti della Luna riconoscibili in questo programma poetico
e musicale.
poesie e musiche di: T. Stigliani, A. Stradella, P. Metastasio, N. Piccinni, G. Leopardi, V. Bellini, G.
Donizetti, G. D’Annunzio, F. P. Tosti, A. M. Ortese, A. Mercurio, S. Quasimodo e V. Ranzato.
musica da camera
l.18
RECITAL
mezzosoprano
Marilena Laurenza
pianoforte
Francesco Aliberti
Che senso avrebbe la nostra esistenza in assenza dell’amore e degli affetti?
Il programma offerto dalla signora Laurenza, accompagnata al pianoforte da
Francesco Aliberti, desidera percorrere l’emozione del sentimento dal 700 alla
contemporaneità, attraverso personaggi di opere ed arie da camera.
musiche di: W. A. Mozart, G. Rossini, F. P. Tosti, J. Turina, A. Mercurio.
musica da camera
m.19
RECITAL
pianoforte
Marco Pasini
Nella Sonata op. 27 il riferimento alla luna è fin troppo evidente; il secondo
movimento della sonata di Brahms, preceduto da alcuni versi di Sternau, racconta
di luna che splende; infine, un Liszt, sotto un chiar di luna tutto mediterraneo.
musiche di: L. w. Beethoven, J. Brahms, F. Liszt
7
TRIO ARTELLI
musica da camera
m.20
violino
Fulvio Artiano
violoncello
Nicola D. Orabona
pianoforte
Pierfrancesco Borrelli
Tributo ad Astor Piazzolla e al tango, del quale non potrà non restare quel romanzo
ardente e frusciante che segnerà la fuga dal fantastico, che è fondamento del suo
successo, complicità, intimità di sentimenti, empatia, attraverso musica il cui fascino
è segnato da momenti regolarmente in bilico fra un lirismo allentato e dolente, talora
fino alla rarefazione, e picchi di alta drammaticità e forza penetrativa.
musiche: 4 Estaciones Portenas di Astor Piazzolla
musica da camera
g.21
ENSEMBLE VOCALE DELL’UNIVERSITÀ
DI SALERNO“PRINCIPE SAN SEVERINO”
direttore A. Banchieri
G. P. da Palestrina
F. Azzaiolo
O. di Lasso
A. Basevi
O. Vecchi
G. P. da Palestrina
C. Jannequin
V. Miskinis
A. Willaert
Antonello Mercurio
CAPRICCIATA A TRE VOCI
CONTRAPONTO BESTIALE ALLA MENTE
KYRIE dalla Missa Brevis
GIÀ CANTAI ALLEGRAMENTE
MATONA MIA CARA
AVE VERUM
CON VOCE DAI SOSPIRI INTERROTTA
SICUT CERVUS
LE CHANT DES OYSEAUX
DIFFUSA EST GRATIA
VECCHIE LETROSE
Dalle nitide linee del canto palestriniano al gioioso e scherzoso Nobili spettatori di
Banchieri; dalla gradevolezza dell’Ave verum alle sonorità composte di Azzaiolo e
Vecchi ed ai giochi timbrici di Lasso; dal virtuosismo de le chant des oyseaux al
fragore di vecchie scannarose e pazze, per finire ai complessi sonori di Miskinis.
Insomma, un viaggio nella coralità fra sacro e profano che attraversa sei secoli di
storia.
8
musica da camera
v.22
KINDERKONZERT
pianoforte
Tullio Forlenza
Kinderkonzert è un percorso antologico interamente dedicato al tema dell’infanzia.
La Sonata K.545 non fu composta dal giovane Mozart, ma dal compositore adulto
che da poco si era lasciato alle spalle l’esperienza del Don Giovanni. L’equilibrio
formale, il segno di una maturità ormai raggiunta e l’eleganza melodica (non di
maniera) preservano l’antica infantile purezza di bimbo. Diametralmente opposta
è la sonata scritta dal dodicenne Beethoven; tutte le caratteristiche espressive
già in nuce nelle pagine di questa sonata arriveranno a piena rivelazione nelle fasi
successive dalla sua attività compositiva.
L’infanzia come soggetto ed oggetto espressivo traspare in tutta la sua evidenza
dall’op. 15 di Schumann contribuendo ad un cambio di direzione stilistica
sorprendente. Tra le cause di tale mutamento il pensiero post-illuminista gioca un
ruolo decisivo. Il pianoforte è ormai nelle case della ricca borghesia ed il pubblico di
studenti e dilettanti si è notevolmente accresciuto.
Creare un ponte tra la musica e la sua diffusione, contribuendo alla formazione dei
giovani aspiranti musicisti o di coloro che, con diletto, desideravano appropriarsi
del linguaggio musicale (senza tralasciare la formazione del pubblico), risponde ad
una esigenza irrinunciabile del mondo sovietico. Come tante pagine di Kabalevskij,
Prokofiev e Khachaturian, anche Le danze delle bambole di Shostakovich, scritte
citando il materiale compositivo dei suoi balletti, rispondono pienamente a tale
necessità.
musiche di: W. A. Mozart, L. w. Beethoven, R. Schumann, D. Shostakovich.
musica da camera
d.24
RECITAL
baritono
pianoforte
Francesco Puma
Mario Gagliani
La voce di baritono ha un fascino tutto particolare poiché si pone tra il registro del
tenore, all’eterna ricerca dell’acuto, e quello scuro e profondo del basso. Rance,
Wolfram, Guglielmo, Riccardo, Jago, Rodrigo, Tonio, sfileranno prigionieri del proprio
dramma.
musiche di: G. Puccini, R. Wagner, G. Rossini, V. Bellini, G. Verdi, R. Leoncavallo
9
s.16
l.25
direzione scientifica Alfonso Amendola
in collaborazione con Centro studi sulle rappresentazioni linguistiche dell’Università di Salerno
mostre
reading
teatro-laboratorio
laboratori
performing art
performing art
s.16 h.18.00
BALL OF HAIR - DIRECTIONAL TOY
a cura di
Santino Campagna
Istituto d’Arte “Filiberto Menna”
Piazza Abate Conforti
mostra
s.16
l. 25 h.18.30-21.30
Complesso
Monumentale
di Santa Sofia
L’ARTE A SCUOLA FRA EVOCAZIONI
LUNARI E FUTURISMO
a cura dell’
Istituto d’Arte “Filiberto Menna”
e del Liceo Artistico “Andrea Sabatini”
L’Istituto d’Arte “Filiberto Menna” (diretto da Ester Andreola) e il Liceo Artistico
“Andrea Sabatini” (diretto da Michele Sabino) quest’anno sono parte centrale di
Arti di Maggio. In uno spazio espositivo importante come quello di Santa Sofia gli
alunni e le alunne guidati dai tutor Francesca Poto (per il Liceo) e da Cristina Tafuri
(per l’Istituto) con il coordinamento fondamentale di numerosi docenti delle due
istituzioni scolastiche salernitane, presentano opere e lavori delle più varie tecniche
espressive. Grafica e video, pittura e design, installazioni e scultura, disegni e
pastelli per raccontare: da un lato il tema portante dell’edizione di quest’anno (la
luna) e dall’altro per omaggiare il centenario della nascita del movimento Futurista.
Questa esposizione scolastica giunge sulla scena della didattica in un momento
particolarmente felice, quando cioè da più parti viene espresso il bisogno di ricorrere
a momenti qualificati di verifica, di prospettiva culturale e di disporre di materiali
artistici specifici per un appropriato uso nei più vari percorsi formativi scolastici ed
extra-scolastici. Anche per questo il contesto della kermesse salernitana sembra
pertinente alla riuscita di questa mostra di “opere prime”. Una mostra che si è potuta
realizzare a partire da un reale dialogo con differenti istituzioni, soprattutto grazie
alla forte disponibilità dei dirigenti e all’impegno collettivo dei tutor e dei docenti
dell’Istituto d’arte e del Liceo artistico. Quest’esposizione, che guarda attraverso
i racconti e le sperimentazioni ai temi della “luna” o del “futurismo”, rappresenta
per la città di Salerno un vero e proprio modello da perseguire e da sviluppare nel
tempo: dare forza ed entusiasmo alla creatività dei giovani anche per creare nuove
professionalità nell’ambito dei lavori dell’arte e dell’indotto culturale a tutto tondo.
E non poche sono le sorprese. E non pochi artisti presenti nell’esposizione di Santa
Sofia già brillano di vera luce...vedere per credere.
Vernissage sabato 16 maggio, ore 18.30
intervengono: Vincenzo Maraio - Assessore Beni Culturali Comune di Salerno / Alfonso
Amendola - Docente presso il Corso di Laurea di Scienze della Comunicazione, Università di
Salerno / Ester Andreola - Dirigente Scolastico d’Arte “Filiberto Menna” / Michele Sabino Dirigente Scolastico Liceo Artistico “Andrea Sabatino”.
11
mostra
s. 16 h.10.30-12.30
m.26 h.16.30-21.00
Addolorata,
Complesso
Monumentale
di Santa Sofia
teatro-laboratorio
m.19 h.19.30
Addolorata,
Complesso
Monumentale
di Santa Sofia
laboratorio
m.19 h.19.30
Addolorata,
Complesso
Monumentale
di Santa Sofia
laboratorio
v.
22 h.19.00
Complesso
Monumentale
di Santa Sofia
performing art
s.
23 h.20.30
Tempio di
Pomona
LUNATICHE
EROTICA ERETICA EROICA
Lucia Lamberti, Maram, Rosi Rox
a cura di Antonello Tolve
Vernissage sabato 16 maggio, ore 20.00
Il Laboratorio teatrale dell’Istituto
d’Arte “Filiberto Menna” presenta
ROMETTO E GIULIEA
liberamente tratto dalla tragedia di William Shakespeare
a cura di
Roberto Lombardi e Angela Visone
Il Dipartimento area Umanistica dell’Istituto
d’Arte “Filiberto Menna” presenta
MANIFESTO DEL FUTURISMO
E GIOVANI FUTURISTI
Assunta Giordano, Luigina Veltri,
Maria Grazia Palmieri e Angela Visone
a cura di
Il Dipartimento di grafica, di immagine fotografica,
filmica e televisiva dell’Istituto d’Arte “Filiberto Menna”
presenta
LABORATORIO DI FUMETTO E
ANIMAZIONE
a cura di Enzo Lauria
Malatheatre presenta
CARAVAGGIO XXI
XXI tableaux vivants dalle opere di Michelangelo
da Caravaggio
a cura di 12
Ars Tua Vita Mea
Adorazione dei pastori, Crocifissione di Pietro, Maddalena Klein, Fuga in Egitto,
Decollazione del Battista, Morte della Vergine, Giuditta e Oloferne, Incredulità di
Tommaso, Deposizione, Flagellazione, Martirio di Matteo, Martirio di Sant’Orsola,
Caterina d’Alessandria, Narciso, Giovanni Battista, Salomè, Sepoltura di S. Lucia,
Resurrezione di Lazzaro, Maddalena Pentita, San Francesco in estasi, Bacco,
Canestro con frutta.
mostra verbo visiva
s. 23
s. 30 h.18.30-21.00
IL DI-SEGNO DELLE PAROLE DI
ENZO BIANCO
12 Autori scrivono 12 racconti per le opere
Palazzo
di Enzo Bianco
Genovese
Con scritti di Alfonso Amendola, Elettra Boccia, Barbara Cangiano, Emilio
D’Agostino, Pasquale De Cristofaro, Francesco Paolo Di Salvia, Gerardo
Malangone, Gianfranco Martana, Marcello Napoli, Antonella Petitti, Maria
Teresa Schiavino e Mario Tirino.
Alfonso Amendola e Marcello Napoli
a cura di “La realtà del mondo, il suo caos onnipresente, non prevedono certo semplificazioni;
è però un fatto che l’arte novecentesca, spesso agendo attraverso modi e maniere
non ‘umani’, ha acceso polemiche e ha colpito con precisione tanti idoli dell’epoca.
Oltretutto, è appena il caso di ricordare che pure nei suoi eventi estremi l’arte è
inoffensiva, non ha quasi mai usato violenza contro la natura e contro l’autenticità
dei miti” Marco Amendolara.
Giornalisti, architetti, linguisti, registi, bibliotecari, esperti in comunicazione,
studiosi d’avanguardia, sceneggiatori, archivisti. Non si tratta di una militante
“chiamata alle professioni”, bensì è una parte dell’elenco dei professionisti che
l’artista Enzo Bianco ha voluto convogliare all’interno di una mostra-libro-progetto
dall’esplicativo titolo “Il di-segno delle parole”. L’idea è quella di “raccontare” (nel
vero senso della parola) i disegni, i bozzetti, le tracce grafiche e visive di Enzo
Bianco. A partire dal suo lavoro, che fonde la leggerezza del segno e la complessità
dell’immaginario rappresentato, 12 professionisti (accomunati dall’interesse verso
la “parola creativa”) si sono “appropriati” di un lavoro di Bianco per raccontare e
raccontarsi. L’immagine, quindi, come spunto, suggestione, spazio d’invenzione
e contaminazione tra segno e disegno, tra scrittura ed immagine. E proprio a
partire dalla stratificata opera di Enzo Bianco troviamo dodici “insoliti” scrittori:
Alfonso Amendola, Elettra Boccia, Barbara Cangiano, Emilio D’Agostino, Pasquale
De Cristofaro, Francesco Paolo Di Salvia, Gerardo Malangone, Gianfranco Martana,
Marcello Napoli, Antonella Petitti, Maria Teresa Schiavino e Mario Tirino. Un libro che
13
raccoglie diversi spunti ed emozioni. Voci con sogni ed immaginario che sottolineano
l’insorgenza di una soggettività e di un desiderio di scrittura che a partire dal
disegno di Enzo Bianco si spinge verso la narrativa e spezza qualsiasi “settorialità”
disciplinare. Insomma un vero e proprio trionfo di echi, racconti e personalità
intellettuali distanti per ritrovare, ancora una volta, la forza espressiva di Enzo
Bianco e per cogliere - in un originale taglio narrativo - quella “miscela esplosiva”
che è la voglia di racconto e d’incontro. Il di-segno delle parole è anche un modo
diverso per avvicinare il pubblico alla pittura e alla scrittura, due linguaggi fusi in un
unico potente flusso espressivo (un tema fortemente caro a Marco Amendolara alla
cui memoria è dedicato questo lavoro collettivo).
Vernissage sabato 23 maggio, ore 21.30
reading
d. 24 h.22.00
Palazzo
Genovese
INCONTRO CON LA POESIA
DI ANGELA BONANNO
a cura dell’associazione Art a part
In occasione della sua recente pubblicazione Amuri e vadditi (edizioni Uniservice,
2009) la poetessa catanese, Angela Bonanno, dialoga con Alfonso Amendola ed
Emilio D’Agostino, per ricostruire respiri e matrici della sua poesia. Una poesia di
vocazione presocratica come scrive Luigi Lo Cascio nella prefazione.
Una scrittura, questa di Angela Bonanno, abitata da una lingua originaria e sempre
densa di carne e di ironia, amori e rinascite, fuochi e parole, dolore e desiderio. A
seguire un reading dell’autrice che nella tensione orale restituisce, ulteriormente, la
viscerale potenza espressiva del testo immerso nella raffinatezza del suo dialettolingua.
Angela Bonanno è nata e vive a Catania. È presente in diverse antologie nazionali,
è autrice di tre libri di poesia: Nuatri (2003), Setti viti comu i jatti (2005), Amuri e
vadditi (2009); di un poemetto Cu sapi quannu (2007), di due lavori teatrali Rarica
(2005) e Munnu ha statu (2008). Nell’agosto del 2008 ha vinto il premio Ercole Patti
per la poesia.
teatro laboratorio
l. 25 h.21.00
Addolorata
Il Teatro-laboratorio del Liceo Artistico “Andrea
Sabatini” presenta
UCCIDIAMO IL CHIARO DI LUNA
messa in scena e regia di
coordinamento progetto PON di
14
Bruna Alfieri e Franco Longo
Luciana Cicoria e Franco Nappi
mappa
Santa Sofia 2-3 piano
Chiesa dell’ Addolorata
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Conforti
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anti
Piazza Alfano I
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Via delle
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Via Ca
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Tempio di Pomona
Largo Cassavecchia
S. Salvatore
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Via D
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Piazza Portanova
Lun
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e
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15
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h.18.00
pag.11 h.18.30 d.
h.11.00 pag.21 h.21.30 l.
h.21.30 m.
h.18.30 m.
h.21.30
pag.8
g.
h.21.30
pag.8
v.
h.19.00
s.
h.19.30 pag.22 h.19.30
pag.22
d.
h.21.30 pag.9 h.22.00
pag.14
l.
h.21.00 pag.14
s.
h.21.00 pag.26
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
30
Ball of hair
Directional toy
Piazza Abate Conforti
pag.11 h.19.00 pag.20
L’arte a scuola fra evoca- New Young Salerno Orch.
zioni lunari e futurismo Quadriportico S. M.
Santa Sofia 2-3 piano
delle Grazie
Caffè Concerto Strauss
Villa Comunale
h.20.00 pag.12
Lunatiche
erotica eretica eroica
Addolorata
pag.7
La luna tra musica e poesia
Addolorata
pag.7
Recital
Marilena Laurenza
Addolorata
Rometto e Giuliea
Addolorata
pag.12 h.19.30
pag.12 h.21.30 Manifesto del futurismo
e giovani futuristi
Addolorata
pag.7
Recital
Marco Pasini
Addolorata
Trio Artelli
Addolorata
Ensemble Vocale
dell’Università di Salerno
Addolorata
pag.12 h.21.30
Laboratorio di fumetto
e animazione
Santa Sofia 3 piano
pag.9
KINDERKONZERT
Addolorata
Mediterraneo sax quartet Over the notes quartet
Piazza Portanova
Largo Cassavecchia
Recital
Francesco Puma
Addolorata
Incontro con la poesia
di Angela Bonanno
Palazzo Genovese
Uccidiamo il
chiaro di luna
Addolorata
MICU
Chiesa di SS. Annunziata
h.19.30
pag.22
CantAbilis Ensemble
Museo Diocesano
h.20.00
Janare
San Salvatore
pag.23
h.21.00
pag.20 h.22.00 pag.20
h.20.30
pag.12 h.21.30
pag.13
Sever Veter
Tempio di Pomona
Caravaggio XXI
Tempio di Pomona
Klezroym
Tempio di Pomona
Il di-segno delle parole di
Enzo Bianco
Palazzo Genovese
h.21.30 pag.24
Antonietta Di Sessa
Palazzo Genovese
h.00.00
Cuartetango
Addolorata
pag.24
Via Andrea
Sa
Via Trotula De Ruggiero
Quadriportico S. M. delle Grazie
Via Torquato Tasso
Largo Campo
Palazzo Genovese
Via
G.
Vicolo delle Colonne
Via Roma
da P
roci
da
Via R
o
Villa Comunale
batini
e
Lungomar
18
Trieste
ma
street music
19
non voglio mica la luna
s.16
s.23
NYSO NEW YOUNG SALERNO ORCHESTRA
street music
S.16 h.19.00
direttore
Quadriportico S. M.
delle Grazie
Massimo Amendola
musiche di: A. Dvorák, P.I. Ciajkovskij, G. Bizet,
G.Verdi, R.V. Williams e E. Morricone
SEVER VETER
street music
S.16 h.21.00
Tempio di Pomona
Ensemble strumentale dell’Istituto d’Arte
“F. Menna”a cura di Luca Buoninfante e Giuseppe Frana
chitarra
Marco Risi
batteria
Doriano Clemente
sax alto
Benito Ruggia
voce
Oriana Carione
tastiera
Stefano Gallo
voce
Tiziana Ionà
basso
Stefano Laurenza
voce
Roberta Vellucci
KLEZROYM
street music
S.16 h.22.00
Tempio di Pomona
sax sop. e clarinetto
Gabriele Coen
contrabbasso
Andrea Avena
tromba e flicorno
Andrea Pandolfo
batteria
Leonardo Cesari
sax alto e baritono
Pasquale Laino
voce
Eva Coen
chitarrre,
e voce bouzouki
Riccardo Manzi
Se è vero che la musica è lo specchio dell’anima, la musica klezmer è certamente
lo specchio dell’anima ebraica. Un popolo quello ebreo che, nonostante le continue
e numerose diaspore, ha sempre nutrito la sua tradizione musicale tenendola in
vita grazie a continue contaminazioni e frequentando i generi musicali più diversi,
che ritroveremo nell’esecuzione dei KLEZROYM. Considerato tra i primi 10 gruppi di
musica klezmer più importanti del mondo, in 10 anni di attività i KLEZROYM hanno
inventato un nuovo modo di presentare la musica e la cultura ebraica, mescolandola
con altre identità, da quella araba e mediterranea in generale, alla musica jazz,
balcanica e alla canzone d’autore. Primo gruppo italiano di questo genere, partendo
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dalla riscoperta del patrimonio musicale askenazita (ebraico dell’Europa Orientale)
e sefardita (ebraico-spagnolo), propongono un continuo lavoro di contaminazione
fra diverse culture musicali (mediterranea, medio-orientale, italiana), costruendo
un suggestivo ponte sonoro tra musica etnica e jazz contemporaneo.
CAFFÈ CONCERTO STRAUSS
street music
d.17 h.11.00
Villa Comunale
violino
Cristian Pintilie
clarinetto
Giorgio Babbini
contrabbasso
Grigore Sendrea
pianoforte Edilio Nicolucci
flauto
Gabriele Betti
direttore artistico
Cristian Pintilie
Il Caffè-concerto pur essendo un’istituzione tipicamente francese trova i suoi
antecedenti nei Pleasure Garden londinesi che, già intorno alla metà del ‘600,
alla distribuzione di bevande e di acque termali univano numeri musicali ed altre
attrazioni. Nella seconda metà del ‘700 a Parigi nascono i primi cafè-chantants;
la popolarità di questa forma di spettacolo subì, anche per motivi politici, alterne
vicende; ma intorno alla fine dell’800, anni in cui fu importato in Italia, il cafèchantants riprese nuovo slancio e vigore.
In Italia il Caffè-concerto si impose come nuovo sbocco principalmente per la
canzone napoletana; ma il repertorio impiegato, oltre alla canzone, annoverava
brani di origine colta, come le arie da camera, le arie d’opera, senza tralasciare un
nutrito repertorio puramente strumentale.
Questa forma di spettacolo, leggero anche se affidato a musicisti professionisti,
spesse volte tecnicamente bravi, ebbe grande successo in Italia. Esso offriva
la possibilità a tutti, borghesi e non, di poter godere della bella musica. Il Caffèconcerto mitteleuropeo, sulla spinta del cafè-chantants parigino, formalizza il
proprio repertorio intorno alla fine dell’800 grazie all’opera di Johann Strauss
Junior.
Il Caffè Concerto Strauss, fondato a Cesena nel 1990, propone un repertorio
ancorato ai modelli stilistici ed interpretativi della tradizione mitteleuropea delle
kaffe-hausen. L’intento dell’ensenble cesenate è quello di imporsi come punto di
sutura fra la musica colta e quella di più immediata presa, intrisa di appetibilità
evocativa e di ritmi entusiasmanti.
musiche di: G. Rossini, J. Strauss jr., Jsf. Strauss, J.Brahms, P. Mascagni, A. Khachaturian,
A. Lara, G. Gershwin, E. De Curtis, G. Monti e M. Theodorakis
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MEDITERRANEO SAX QUARTET
street music
s.23 h.19.30
Piazza Portanova
sax sop. e contralto
Francesco Mattiello
sax baritono
Luigi Cioffi
sax contralto
Domenico Montano
percussioni e batteria
Ugo Rodolico
sax tenore
Nicola De Giacomo
Quattro sassofonisti riusciranno a distillare timbri popolari e classici, esaltando uno
strumento che ha sconvolto il linguaggio musicale del novecento ribaltando il suo
status: da anonimo a superstar, da rarità a moneta corrente, da oggetto bizzarro a
familiare, simbolo della giovane generazione di musicisti.
musiche di: G. Montano, P.Iturralde, H. Hancock, L. Niehaus, P. Desmond, C. Almaran e A. C. Jobim
OVER THE NOTES QUARTET
street music
s.23 h.19.30
Largo Cassavecchia
sax soprano e alto
Lauro De Gennaro
sax alto
Domenico Amoruso
sax baritono
Gianni D’Ambrosio
pianoforte
Marco De Gennaro
La luna del jazz è protagonista assoluta di indimenticabili standard. In un Moonlight
Serenade, tra A night in Tunisia e Harlem Nocturne, il sassofono, strumento giovane
ed eclettico sarà presentato in tutte le sue sfaccettature.
musiche di: G. Gershwin, L. Niehaus, N. Rota, D. Gillespie, H. Mancini,
N. Piovani, Liller, A. Piazzolla e E. Morricone
CANTABILIS ENSEMBLE
street music
s.23 h.19.30
Sala conferenze Museo Diocesano
soprano
Maria Rivetti
organo
Patrizia Bruno
basso
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Rino Rivetti
Prima e dopo il concerto il pubblico potrà ammirare la porta di bronzo della
Chiesa si San Salvatore de Birecto di Atrani (1087).
Monteverdi pensava che fosse dovere del musicista partire dal testo per arrivare
alle note, privilegiare il senso delle parole ornandole di suono. Il programma si
configura come un gioco di specchi dove la musica scritta dal cremonese e dai
suoi contemporanei, passa impunemente dal profano al sacro negando di fatto il
principio estetico del tempo, la musica serva fedele dell’oratione.
In scena, con il trio CantAbilis Ensemble,
Musìca, ovvero il canto dell’anima
di Pinella Palmisano
Musìca è stata ritrovata in un paesino medievale a Nord di Roma, nella cantina di un
artista di grande fama che colleziona ogni tipo di cose. Mi è stato consegnato come
memoria di un adolescente dal quale egli stesso si aspettava una vita brillante e
piena di successi, poi svaniti. La religiosità con cui ho preso in consegna questo
strumento mi ha suggerito che lui, lo strumento, un’anima l’aveva, sua, speciale,
tanto da determinare quel senso di profondo rispetto che ogni strumento merita.
La ricerca di ciò che si cela dietro, là dove nessuno poteva inoltrarsi se non con il
sentire, cioè dentro... e là ho trovato Musìca, che pian piano mi ha mostrato il suo
volto, il suo corpo: l’anima.
Pinella Parmisano
musiche di: A. Banchieri, G. P. Cima, H. Schutz, da M. Gagliano e C. Monteverdi
street music
s.23 h.20.00
San Salvatore
JANARE
nell’ambito della mostra Far ceramica di
Francesca Armiento
arpa celtica e voce
Antonietta Di Sessa
flauto, percus. e synth
Sebastiano Cervo
voce e “nciarmi” Concetta Vermiglio
Le Janare ci trascineranno in uno dei loro sabba di luna nuova, attraverso le fascinose
armonie dei loro canti a tre voci, sulle tracce del dialetto cilentano, supportate dall’
arpa celtica, dal suono incantatorio del flauto traverso e misteriosi ‘nciarmi.
street music
s.23 h.21.30
nell’ambito della mostra Il di-segno delle
parole di Enzo Bianco
Palazzo Genovese
arpa celtica
CUARTETANGO
street music
s.23 concerto di Mezzanotte
Addolorata
Antonietta Di Sessa
Concierto de tango
La storia del tango in una passeggiata musicale
tra le strade di Buenos Aires
flauto
Raul Dousset
violino
Giuliano Bisceglia
violoncello
Gianfranco Benigni
pianoforte
Luis Gabriel Chami
Del Cuartetango, straordinario ensemble italo-argentino, Daniel Piazzolla scrive: “Sono felice
di aver fornito le partiture autografe di mio padre ai componenti del Cuartetango; non solo non
mi hanno deluso ma sono riusciti a sorprendermi per la loro eccellente interpretazione della
musica del più grande compositore argentino e uno dei più grandi musicisti del Novecento. Mi
auguro che proseguano in questa ardua impresa, perché anche mio padre si sarebbe sentito
orgoglioso di loro”.
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meeting internazionale
cori universitari
s.30
micu
CHIESA
DELLA SS.
ANNUNZIATA
h.21.00
LA CORUÑA UNIVERSITY CHOIR (SPAGNA)
direttore
Julián Jesús Pérez
CORO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA
direttore
Antonella Masciotti
CORO DELL’UNIVERSITÀ DI MODENA E REGGIO EMILIA
direttore
Antonella Coppi
ENSEMBLE VOCALE DELL’UNIVERSITÀ DI SALERNO
PRINCIPE SANSEVERINO
direttore
Antonello Mercurio
Salviamo l’organo della SS. Annunziata
L’Associazione Seventh Degree dell’Università di Salerno, in occasione del MICU
Meeting Internazionale Cori Universitari, dà l’avvio ad una serie di iniziative finalizzate
alla raccolta di fondi per il restauro dell’organo della SS. Annunziata di Salerno.
L’organo a tre manuali (tastiere) ed una pedaliera è di tipo meccanico; situato in
cantoria, sopra la porta maggiore, è racchiuso in una cassa decorativa di risonanza
di inestimabile valore artistico. Lo strumento, opera di Giovan Battista De Lorenzi,
secondo alcuni è datato intorno al 1864; un documento, invece, dichiara che l’organo
fu inaugurato nel 1887, quattro anni dopo la morte del celebre organaro.
L’organo, che ha subìto una serie di trasformazioni nella parte fonica tali da
pregiudicarne l’integrità originaria, versa in condizioni precarie di conservazione;
oltre al degrado naturale delle parti deperibili (pelli, feltri, ecc.) è in atto una
massiccia azione disgregatrice del tarlo.
Restituiamogli il suo suono, gli strumenti hanno un’anima.
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LA CORUÑA UNIVERSITY CHOIR (SPAGNA)
direttore
Anónimo S. XV
Anónimo S. XVI
J. Desprez
J. Farmer J. P. Rameau H. Purcell
Traditional
C. Guastavino M. Leontovych Julián Jesús Pérez
DIN DI RIN (da Cancionero de Palacio)
SOY SERRANICA (da Cancionero de Uppsala)
EL GRILLO
FAIR PHYLLIS I SAW
HYMNE A LA NUIT- soprano María Blanco Moar
THE MAVIS
SHENANDOAH - arr. di Michael Neaum
SE EQUIVOCO LA PALOMA
SCHEDRIK
Questo coro è nato nel 1990, anno di fondazione dell’Università
di La Coruña. Ha eseguito il suo primo concerto presso la
Collegiata di S. Maria in La Coruña. Il coro prende parte agli
eventi accademici ed istituzionali dell’Università. Ha eseguito
concerti in tutta la regione della Galizia ed in numerosi festival
in Spagna, Portogallo e in Francia. Nell’anno accademico
2004/05 il coro ha iniziato un nuovo corso, durante il quale
ha eseguito concerti in Galizia, in Portogallo ed in un tour nel
nord della Polonia.
Il suo repertorio spazia dal gregoriano alla musica
contemporanea, ed include gli spirituals ed i canti tradizionali
internazionali.
Julián Jesús Pérez è nato a La Coruña (Spagna). Ha studiato
pianoforte al Conservatorio di La Coruña, Filologia inglese
all’Università di Santiago di Compostela e direzione di coro.
Ha iniziato la sua carriera musicale come privatista per oltre
dieci anni con Maria Moscoso, un’eccellente insegnante di
linguaggio musicale e pianoforte. In seguito ha continuato
i suoi studi con un lungo periodo di training a La Coruña e
Madrid con Irina Moriatova (pianoforte) e Ines Rivadeneira
(prof.ssa di canto alla Scuola Superiore di Canto di Madrid);
per tale disciplina ha preso lezioni da insegnanti come Anfrea
Gall (Ungheria) Andrew Corwood e Janet Coxwell (The Tallis
Scholars).
Ha partecipato a molti corsi di pedagogia musicale, polifonia
antica, canto e direzione di coro. Svolge intensa attività in
qualità di direttore e pianista.
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CORO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA
direttore
Traditional H. Mancini
Koehler /H. Arlen
J. Herman
Antonella Masciotti
GIVE ME THAT OLD TIME RELIGION
arr. di E. B. Lund
GO DOWN MOSES - arr. di Lovegrove-Granato
MOON RIVER - dal film Colazione da Tiffany
STORMY WEATHER - arr. di C. A. Belloni
HELLO DOLLY - arr. di C. A. Belloni
Coro dell’Università degli Studi di Perugia. Formato nel 1987 per iniziativa
dell’AGIMUS, dell’Ufficio Attività Culturali dell’E.R.S.U. e dell’Università degli Studi di
Perugia, nel 1988 si è costituito come Associazione Culturale che oggi comprende
anche l’Orchestra dell’Università ed il gruppo swing-blues degli Swingle Kings. È
composto da personale docente, personale non docente, laureati e soprattutto da
studenti di tutte le facoltà dell’Ateneo perugino. Il repertorio del gruppo spazia dalla
Polifonia Sacra al Barocco, dal Romanticismo tedesco al Melodramma italiano fino ad
abbracciare il repertorio spiritual-gospel, swing, blues, musical, colonne sonore e la
musica moderna. Fulcro dell’attività del Coro è la presenza costante all’interno delle
diverse manifestazioni organizzati dall’Università di Perugia oltre ai gemellaggi con
i complessi accademici di tutte le maggiori Università d’Europa: Aix en Provence,
Belfort, Kiel, Lubecca, Amburgo, Monaco, Budapest, Szeged, Kecskemét, Vienna,
Graz, Praga, Bratislava, Potsdam, Berlino, Tubingen, Valencia, Barcellona, La
Valletta, Amsterdam, Maastricht, Porto, Salisburgo. In Italia ha effettuato gemellaggi
con le Università di Bari, Napoli, Roma, Pescara, Firenze, Roma, Bologna, Torino,
Trieste, Modena, Reggio E., Ferrara, Padova, Sassari, Parma, Verona, Macerata. Ha
partecipato con successo al programma radiofonico di RADIOTRE “La Barcaccia”
eseguendo una serie d’opere liriche in diretta, fra cui Norma, Elisir d’Amore,
Nabucco, Falstaff, Carmen e accompagnando solisti di grande levatura. Organizza
dal 2000 il Festival Internazionale dei Cori e delle Orchestre Universitarie ospitando
numerosi cori degli Atenei italiani ed anche corali universitarie internazionali quale
il Coro della Cornestone University di Grand Rapids (U.S.A.), la Corale “Voce del
Mare” dell’Università di Aix en Provence-Marsiglia (FRANCIA), il Coro dell’Università
Politecnica di Valencia (SPAGNA), il Coro e l’Orchestra dell’Università di Utrecht
(Olanda) ed il Coro dell’Università di Maastricht (Olanda).
Antonella Masciotti ha iniziato gli studi musicali di chitarra classica con il M° Mario
Jalenti e di canto lirico con il M° Carlo Guidantoni. Ha seguito la masterclass di canto
e direzione corale tenuta dal M° Mario Lanaro al “Gubbio Festival ’96“, i corsi di
vocalità con il M° Massimo Sardi e con il soprano Michela Sburlati; quelli di direzione
organizzati dall’A.R.C.UM; il corso di canto gregoriano con i Maestri Verde, De Capitani,
Milanese, Troìa, Manganelli. Ha completato il corso di direzione corale presso
l’Accademia Musicale Pescarese con il M° Antonio Cericola. Nel settembre 2003 ha
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frequentato in qualità di direttore attivo l’Accademia Europea per direttori di coro e
cantori con i Maestri Gary Graden (Svezia) e Carlo Pavese (Italia) e nel settembre
2005 con il M° Filippo Maria Bressan. Nel settembre 2004 ha partecipato allo stage
per direttori di coro promosso dall’Associazione Emiliano Romagnola Cori con il M°
Pier Paolo Scattolin, dirigendo il concerto finale. Con il Gruppo Vocale J. Offenbach,
di cui è coordinatore responsabile, affronta il repertorio dell’Operetta in produzioni
originali con il soprano Daniela Mazzuccato, il tenore Max René Cosotti, il M° Marco
Scolastra e l’attore Elio Pandolfi. È direttore stabile di due cori polifonici, il “Coro SS.mo
Nome di Gesù” per la polifonia sacra e il “Gruppo Vocale La Capriciata” specializzato
in polifonia profana rinascimentale e barocca. È direttore del “Coro dell’Università
degli Studi di Perugia” con il quale svolge intensa attività concertistica sia in Italia
che in Europa.
CORO DELL’UNIVERSITÀ DI MODENA E REGGIO EMILIA
direttore
Antonella Coppi
B. Coulais
VOI SUR TON CHEMIN
LES AVIONS
CARESSE SUR L’OCEAN
L. Bernestein
TO NIGHT
ONE HAND ONE HART
AMERICA
G. Gershwin
SUMMERTIME
I GOT SO PLENTY
C. Strommel MOON MAGIC SERENADE
Coro dell’Università di Modena e Reggio Emilia nasce nel 2001 come attività
culturale promossa dagli studenti dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia sotto il
mandato rettorale del Rettore Gian Carlo Pellacani per favorire l’aggregazione e
la socializzazione giovanile universitaria e lo sviluppo della cultura sul territorio
attraverso l’espressione musicale sia vocale che strumentale. Il gruppo, di nuova
costituzione, è composto da studenti universitari e dal personale docente e tecnicoamministrativo dell’Ateneo.
Il Coro ha al suo attivo numerosi concerti sia in formazione cameristica che a cappella.
Rilevanti sono le partecipazioni in Sala Nervi in Vaticano, al Festival Internazionale
dei Cori Universitari di Perugia e al gemellaggio con il Coro dell’Università degli Studi
di Pisa. Dal 2002 al 2007 ha promosso scambi concertistici e gemellaggi tra le
corali delle Università di Pavia, Palermo, Ferrara, Parma e Genova.
Lo scorso 25 e 26 ottobre 2008 è stato promotore ed organizzatore del Primo
Convegno Nazionale I Cori e le Orchestre Universitarie: attualità e prospettive
realizzato sotto il patrocinio della Crui.
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Antonella Coppi, si è laureata col massimo dei voti in Storia della Musica presso la
Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Perugia . Ha studiato impostazione
vocale e canto lirico con il soprano Kate L. Gamberucci, docente presso il
Conservatorio statale di Firenze, e direzione di coro e composizione vocale presso il
Conservatorio di Ferrara. Nel Giugno del ‘96, dopo gli studi pianistici seguiti presso il
Conservatorio Statale di Musica “F. Morlacchi” di Perugia, ha conseguito a pieni voti
il diploma di specializzazione in Didattica della Musica presso il Conservatorio “A.
Boito” di Parma. Nel 1998 ha conseguito il Diploma di Specializzazione Europeo in
“Tecniche e Metodologie dell’Educazione Musicale di base” e nel febbraio del 2000 il
diploma di Perfezionamento in “Didattica Generale e Sperimentale” presso la Facoltà
di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Ferrara. Nel maggio 2004 ha
conseguito il Diploma Superiore di Specializzazione per l’insegnamento secondario
e nel marzo scorso il Master in “Comunicazione formativa per docenti” (Università
di Ferrara).
Da anni alterna la direzione di coro alla didattica e ricerca: nel Luglio 2000 ha inciso
con il Coro Internazionale “ Songs of Hope” il Cd dal titolo “ Any culture trough the
Arts”, a Minneapolis, (Minnesota USA). Per la stessa organizzazione americana tiene
Workshops in “Music Education and Music Teaching” a New York, Miami e Saint Paul.
Dal 1992 si occupa con continuità di formazione ed aggiornamento presso direzioni
didattiche ed Istituti Superiori del centro-nord.
Dal Marzo 2004 è formatore per il CSA di Reggio Emilia (ex Provveditorato agli
Studi). Dal Marzo 2006 è membro del Gruppo di ricerca USR ER e IRRE ER. È delegato
del Rettore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia per le attività
extracurricolari di Ateneo. Cura e dirige il Coro dell’Università di Modena e Reggio
Emilia dalla sua fondazione.
ENSEMBLE VOCALE DELL’UNIVERSITÀ DI SALERNO
PRINCIPE SANSEVERINO
direttore
C. Jannequin
V. Miskinis
A. Willaert
Antonello Mercurio
LE CHANT DES OYSEAUX
DIFFUSA EST GRATIA
VECCHIE LETROSE
L’Ensemble Vocale dell’Università di Salerno “Principe Sanseverino” nasce nel 2000.
Dal 2005 è parte integrante della Associazione Seventh Degree, fondata dai membri
dell’ Ensemble con l’intento di dare una migliore strutturazione alla esperienza
formativa ed artistica maturata nei primi cinque anni di attività del Coro e rispondere
più efficacemente alle esigenze specifiche di una formazione vocale.
Il nome dell’Ensemble ricorda il Principe Ferrante Sanseverino che visse a Salerno
nella prima metà del XVI secolo e fu amante della musica in particolare, rivestendo
il ruolo di mecenate illuminato e di promotore della cultura e delle arti, alla stregua
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di altri prìncipi rinascimentali dell’epoca. Sorto all’interno dell’Università, luogo di
cultura per eccellenza, e in armonia con lo spirito che mosse l’animo dell’illustre
conterraneo, l’Ensemble si propone di coniugare cultura e svago, arte e passione,
avvicinando alla musica studenti, docenti e non docenti, incentivando i rapporti
umani e sociali, e realizzando attività ricreative che al contempo contribuiscano
alla formazione culturale e artistica dei partecipanti.
L’Ensemble è coordinato dal prof. Liberato Marzullo, ricercatore e docente di
Biochimica della Facoltà di Farmacia, ed è diretto dal M° Antonello Mercurio, docente
di Musica Corale e Direzione di Coro presso il Conservatorio “G. Martucci” di Salerno.
In quasi dieci anni di attività numerose sono le partecipazioni a meeting, concerti e
rassegne; ricordiamo, fra le più prestigiose, le partecipazioni in Aula Nervi, Poznan,
Madrid, Roma, Napoli, Ravello e Modena. Numerosi anche gli stage di formazione, fra
i quali ricordiamo quelli con Antonella Tatulli e Giovanni Acciai.
Antonello Mercurio. A Salerno, dov’è nato nel 1961, contemporaneamente agli studi
di Composizione, Canto, Pianoforte e Percussioni, si diploma in Musica Corale e
Direzione di Coro. Successivamente consegue il diploma in Direzione d’Orchestra
(Napoli), Composizione Polifonica Vocale (Milano) e in Strumentazione per Banda
(L’Aquila).
Segue i Corsi di Alto Perfezionamento in Direzione Sinfonico-Corale presso
l’Accademia Pescarese con Marcel Coraud e i corsi di Direzione di Coro e di Musica
Polifonica con Jurgen Jurgens presso l’Accademia Ambrosiana (Milano). Tra i suoi
punti di riferimento, oltre i già citati Coraud e Jurgens, occorre ricordare i maestri
Argenzio Jorio (Armonia e Contrappunto), Mauro Cardi (Orchestrazione), Benito
Nisticò ed Antonio Savastano (Canto).
Dal 2002 è maestro del coro di Voci bianche del Teatro Verdi di Salerno con il quale
debutta in La Bohème, Hänsel e Gretel (produzione del San Carlo di Napoli), Carmen,
Carmina Burana (produzione del Teatro di San Carlo di Napoli), I Pagliacci, Tosca e
Turandot.
In qualità di maestro del coro - produzioni del Teatro Verdi di Salerno - ha debuttato
in La Bohème (Catanzaro), Barbiere di Siviglia (Siri Fort Auditorium, New Delhi
e Jamshed Bhabha Theatre, Mumbai - India), Concerto in diretta RAI I Omaggio a
Battisti e Concerto per il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Dal 2000 dirige l’Ensemble vocale dell’Università di Salerno Principe Sanseverino e
all’attività di direttore di coro alterna quella di compositore; da ricordare l’ultimo suo
lavoro La luna nel pozzo favola lirica in tre atti su libretto di Valerio Valoriani.
È docente di Musica Corale e Direzione di Coro presso il Conservatorio “G. Martucci”
di Salerno.
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direttore artistico
coordinamento segreteria
ufficio stampa
ANTONELLO MERCURIO
KATJA MOSCATO
ERMENEZIANO LAMBIASE
OLGA CHIEFFI, CONCITA DE LUCA
grafica
illustrazioni
stampa
PIUOMENOASSOCIATI
EUGENE IVANOV/SHUTTERSTOCK
GRAFICA METELLIANA
presidente Seventh Degree
LIBERATO MARZULLO
vice presidente Seventh Degree LARA RUSSO
Assessorato Beni Culturali
Il progetto Arti di Maggio
è ideato e organizzato da
www.seventhdegree.it [email protected]
www.coro.unisa.it
info 320 48 75 000
TUTTI GLI APPUNTAMENTI SONO AD INGRESSO GRATUITO