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BRE/6 DICEMBRT 2OO9
RASSEGNA INTERNAZIoNALE
DI MusICHE SACRE, LITURGICHE
E SPIRITUALI
DIREZIoNEARTISTICA
FoNDAZIoNE ORCHESTRA SINFoNICA SICILIANA
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INCRESSO GMTUITO
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SICIL
il Bello del ilondo
DIMONREALE
RASSEGNA INTTRNAZIoNALE
DI MUSICHE SACRE,
LITURGICHE E SPIRITUALI
OMMARTO
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CONCERTo
REQIIEM
or G. vrRor pER sorr, coRo E oRCHESTRA
VENrRoi 27 NovEMBRE - Duolzto Dr MoNnrnrr - Onr 27.75
P*14
2" CoNCERTo
CONCERTO PER ORGANO
Ses o 28 NovrrtnsRr - Duomo
or r. s. BACH
Dr MoNruem - ORr 27.15
P* 16
3. CoNCERTo
CONCERTO PER ORGANO
DortztENtcx29 NovrmnRr - DuoMo
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L. BoÈLTMANN E Dr L. vrrRsn
Dr MoNnrnrt - Oru 27.15
4" CotrtcERTo
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STN.gAT MATER" SNT
PER SOPRANO CONTRALTO,
T REGTNA
ARCHI E BASSO CONTINUO
Musrce or AussANDRo Scenreru
Mnnruoi 1 DTcTMBRE - C,q.sA. PRoFESSA - ORE 21.15
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5. CONCERTO
SoN,qTE DA CHTTSA DEL BAROCCO ITALIANO
Glovroi 3 DTcEMBRE - SS. TRTSTTRAL CoLLEGTo oT Ma.ruN
Moxnlelr
- ORE 21.15
P*22
6" CONCERTO
ScTSULLE STcTTNNE NELLA NNpOtI DEL
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C. AmooEr r A Scenrnrrt
CON TTTTURE TRAITE DAL "COMBATTIMENTO SPIRITUATE" DI LORINZO SCUPOLI,
NEL IV CENTENARIO DELLA MORTE
MusrcHr or
VENrRoi 4 DIcEMBRE - SAN GtustppE DEI TrRtult - OnE 21.15
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7" CoNCERTo
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PRIMA ESECUZION E ITALIANA
Snrnro 5 DtcrmBRE - Duortzto ot MoNREALE - Oxr
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8. CONCERTO
MoNs RrcatIS - L'OprRR
DEL
Duortno
PER SOLI, CORO, ORCHESTRA MISTA E VOCI RECITANTI
TESTI SAI\rINO LEONE
MUSICHE DI LUCINA LANZARA
oRCHESTRAZToNE E ARMoNTzzAZIoNE DEL coRo Messtmo
PRIMA ESECUZION E ASSOLUTA
DorvtENrcn 6 DrcEMBnr - DuoMo DI
StctrrÒ
MASSARA
MoNnrRu - Onr
21.15
S.E. MONS.
Arcivescovo
e
SArvIroRE DT CruSTINA
Abate di Monreale
Torna anche quest'anno la Settimana di musica sacra di Monreale,l'appuntamento
culturale che da mezzo secolo si ripete fedelmente sotto le mistiche arcate della basilica d'oro e la maestà del Cristo Pantocratore. È giusto che di questa fedeltà si dia
atto alla Regione Siciliana che, attraverso il competente Assessorato, sostiene la manifestazione , riconoscendone il valore e I'intrinseca capacitò di richiamo turistico.
Anche se non tutti i concerti previsti nel programma verranno eseguiti in Duomo, si
tratta pur sempre della particolarissima rassegna musicale che da questo luogo prese
a suo tempo I'ispirazione e questo luogo, unico al mondo, immaginò potesse offrirle
la sua più propria ambientazione.
Qui infatti da sempre arte e spiritualità cristiane vivono l'una dell'altra e l'una
nell'altra, ayyolte dallo stesso ffiato che, con naturalezza, quasi le dispone a farsi
armonia e canto: eventi, cioè, della più spirituale delle arti, la musica, quella sacra
in modo specialissimo.
Da tempo ci stiamo augurando che la nostra manifestazione torni a vivere i momenti
del suo passato più glorioso,nei quali ilvalore artistico e culturale delle sue offerte
veniva abitualmente quanto degnamente riconosciuto dal suo numerosissimo pubblico, ed era un rendez-vous atteso da tante parti della Sicilia e del resto d'Italia. È un
augurio, il mio e quello dei tantissimi cultori della bella musica, nonché estimatori
della "Settimana" monrealese, che non sarà dfficile vedere tradotto in felice realtà,
se solo si vorranno rivedere, insieme con laforma e i tempi del suo finanziamento,
l'intero profilo della sua offerta artistico-culturale e della sua organizzazione promozionale.
Per tutto ciò il progetto esiste; gli Enti pronti ad entrarvi e ad oflrire in esso la loro
c omp et enza i stituzional e, pure .
Si spera in un evento risolutivo
-
che amo immaginare prossimo.
SRrvaroRE LomnARDo
Presidente della Regione Siciliana
L'affermato binomio Monreale/musica sacra anche quest'anno avrò modo di affermarsi ed offrire ad un pubblico sempre più numeroso un' occasione per fare esperienza di ascolto musicale di prim'ordine.
Il cartellone si presenta sempre più qualificato e ricco di proposte in grado soddisfare
le più ampie esigenze e , come giò in passato, si muove da Monreale per andare incontro ad ascoltatori che mostrano di anno in anno di gradire questo tipo di offerta.
La Regione Siciliana apprezza e sostiene la Settimana di Musica sacra che è occasione anche perfar giungere in Sicilia qualificati concertisti che possono in tal modo
conoscere alcuni scorci della nostra isola, di cui il Duomo di Monreale rimane la
perla più preziosa e universalmente conosciuta.
Prc.{
NrNo SrnnNo
Assessore al Turismo della Regione Siciliana
Il
turismo culturale può divenire uno dei comparti strategici dell'economia siciliana. E in questo contesto si inserisce la Settimana di musica sacra di Monreale, prestigioso
evento di grande tradizione, giunto alla sua 52^ edizione.
Una serie di concerti di tradizione classica e liturgica si
sussegue nel corso della Settimana, in una cornice suggestiva ed emotivamente emozionante come sono i più prestigiosi luoghi di culto del palerrnitano. Musiche senza tempo, che si animano a nuova vita e che non devono restare
in un target elitario, ma fatte conoscere alle nuove generazioni. Per questo la manifestazione ha il convinto sostegno
dell'Assessorato Regionale al Turismo, che si avvale anche
dei fondi comunitari destinati alla Sicilia per la promozione turistica.
La "Settimana" deve dunque essere promozionataper tempo nelle borse turistiche per essere non solo occasione
di crescita culturale per i siciliani, ma anche strumento a
sostegno dell'economia turistica, soprattutto in un periodo
di de sta gionalizzazione .
E così va propagandata con gli opportuni strumenti cornunicativi, perché possa essere portata a conoscenza del
grande pubblico degli appassionati, sia nazionale che internazionale.
MAnco
SALERNo
Dirigente generale del Dipartimento Turismo della Regione Siciliana
La "Settimana di musica sacra di Monreale" un appuntarnento ormai tradizionale nel panorama artistico della
Sicilia, giunge alla sua 52ma edizione ed il Dipartimento Turismo della Regione Sicilia, in sinergia operativa con
I'intervento europeo, ne sostiene il progeno promo/culturale.
"Settimana di Musica Sacra di Monreale" - ed è una considerazione legata ai compiti istiruzionali del Dipartimento Turismo della Regione Sicilia - ha il pregio di coniugare I'arte con le risorse monumentali del teruitorio, in
una chiara connotazione di richiamo turistico.
Proponendo i propri concerti nella superba cornice del Duomo di
Monreale e in alcune altre preziose perle del patrimonio architettonico di Monreale e Palermo,la "Settimana" contribuisce a dffindere
I'imrnagine della Sicilia quale terra sana,viva,vitale e ricca di monltmenti e attrattive turistiche.
A tutti gli organizzatori, dunque, i migliori auguri di confermare e
accrescere il successo delle passate edizioni e al pubblico presente un
sincero ringrafiamento e I'augurio di godere appieno delle suggestioni e delle emozioni che solo la grande rnusica è in grado di dare.
In
Fruppo Dr MlrrEo
Sindaco di Monreale
In splenrlida cornice del Duomo di Monreale,
con la sua singolare acustica, è il palcoscenico naturale per lo svolgersi della suggestiva Settimana di musica sacra di Monre-
ale, inserita a pieno titolo nel panorama musicale internaziornle.
Monreale ritorna ad essere protagonista della 52 Rassegna che si annuncia ricca e di
eccellente qualitò: I'edizione della rinascita, dopo i suoi primi cinquant'anni.
Si ripeterò il rito unico ed inimitabile di questo appuntamento: l'incontro con la Città;
una Cittò contenitore di musei che ffie infinite occasioni di spettacolo, ma che rappresenta e mette in scena prima di tutto se stessa. A partire da quella straordinaria
apertura dell'intero Complesso architettonico del Duomo che cattura lo sguardo con
lo scenario imponente della magnffica Cattedrale. Monreale è una delle Città dove le
diverse culture nei secoli si sono sovrapposte, contribuendo a creare e consolidando, nel
tempo, un equilibrio estetico unico,fatto di natura e architettura perfettamente integrate. Un luogo che rappresenta in
sé la sirutesi fra le diverse culture nel Mediterraneo, un emblemn di tolleranza culturale che si esprime anche attraverso
la musica. L'apprezzamento più sentito va all'Assessorato Regionale al Turismo, all'Orchestra Sinfonica Siciliana e un
graTie particolare alla Curia ed al nostro Arciyescoyo Mons. Salvatore Di Cristina che ha dato un contributo particolare
affinchè la maggior parte dei concerti della Settimana si svolgessero a Monreale. Da alcuni anni, purtroppo la nostra
Città aveva perso il suo ruolo promotore trasformandosi in spettatore dell'evento. Esprimo grarule soddisfazione per
la qualità artistica del programma. Il rispetto del periodo in cui da tradizione si svolge la Rassegna è un'occasione da
cogliere per destagionalizzare il nostro turismo, lanciando Monreale quale meta culturale anche durante i mesi invernali.
Un caloroso benvenuto va rivolto a tutti gli appassionati ed a tutti gli ospiti che con la loro presenza vorranno premiare
l'impegno di tuxi gli Enti che in sinergia hanno promosso ed organiuato il grande evento.
SRTvTNo CAPUTo
Assessore alla Cultura del Comune di Monreale
La Rassegna internazionale di musica sacra di Monreale, la cui prima edizione risale al 1939, costituisce un evento
culturale di eccezionale importanqa che contribuisce a mantenere viva la tradiziorue musicale " Sacra" intesa come una
delle massime espressioni di arte e vissuta con grande attesa e molta partecipazione dagli appassionati che ogni anno
numerosi vi prendono parte.
Quest'anno la Rassegna internazionale di musica sacra torna nella cittadina normanna, nel suo splendido Duomo, con
sei concerti con interpreti difama internazionale e per tutta la durata della m.anifestazione culturale verranno aperti gli
spazi del Complesso Monumentale Guglielmo
II.
Ospitare questa straordinaria rassegna di concerti musicali nella Città di Monreale, che vanta un ricco patrimonio
artisticolmonumentale di grande valore e riconosciuto in tutto il mondo, rende ancora più significativa la celebrazione
dell'evento artistico e culturale inserito dnll'Assessorato Regionale al Turismo tra gli eventi turistici della Sicilia.
Il magnifico Duomo di Monreale, uno dei monumenti più importanti e ammirati d'Italia, si presta a luogo naturale e
deputato alla realizzazione di questo evento. Noto e reso famoso per la sua struttura, per la ricchezza degli interni, per
la magnificenza dei mosaici, rappresenta il monumento più grandioso dell'epoca nonnanna in Sicilia, considerato come
il "più bel tempio del mondo".
Oltre alla ricchezza delle forme ed alla magnificenTa dei suoi interni, il Duomo suscita meraviglia principalmente per
i suoi splendidi mosaici della scuola bizantina che rivestono l'interno e raffigurano momenti dell'Antico e del Nuovo
Testamento per culminare nell'abside centrale, con la suggestiva visione del Cristo Pantokrator.
La Basilica insieme al Convento e al Chiostro dei benedettini nel loro insieme costituiscono l'importante e imponente
"Complesso Monumentale Guglielmo II" .
In occasione della Rassegna di musica sacra l'Amministrazione comunale aprirà tutti gli spazi del complesso monumentale per dare l'occasione ai cinadini e ai visitatori di ammirare le belleue artistiche e monumentali nonché di vedere i
capolavori che ivi sono conseryati tra i quali la "Nativitò" di Matthias Stomer delWIil secolo e altre opere esposte negli
splendidi corridoi dell'antico refettorio dei monaci benedettini.
Pnc
§
EsTTn BoNRFEDE
Sovrintendente dell' Orchestra Sinfonica Siciliana
Pochi luoghi al mondo possono offrire una singolare coincidenza tra luogo e rappresentazione, immagine e musica, contenitore e contenuto; la Cattedrale di Monreale incarna in tal senso il genius loci. La singolare offirta
visiva di una liturgia rappresentata nell'immagine degli splendidi mosaici diventa il luogo predestinato al battesimo naturale di composizioni pensate per queste immagini che abili artigiani medioevali ci hanno tramandato.
La Settimana di musica sacra è una maniftstazione che permette I'incontro e lo scambio culturale di formazioni
ed artisti provenienti da tutto il mondo. La musica come fonte Sacra, connubio tra creazione artistica ed esperienza spirituale; Musica eseguita prima di tutto in un contesto straordinario colmo di spiritualità come il Duomo
di Monreale o la Casa Professa o San Giuseppe dei Teatini a Palermo, con artisti provenienti da tutto il mondo
che verranno per eseguire pagine famose e rare tratte dalla letteratura musicale dal Barocco ai giorni nostri.
In un percorso che si proietterà, negli anni avenire, a esperienze di musica liturgica diverse da quelle concepite
e vissute nella cultura cristiana dell'Occidente; sia sotto il profilo storico che in una lungimirante prospettiva
antropologica si ayverte sempre più I'opportunità di confronti necessari per giungere a unavalutazione critica e
globale del fenomeno "musica sacra" , la cui importanza è fondamentale nella tradizione musicale occidentale.
La musica sacra cristiana, nata con I'affermazione del Canto gregoriano, comprende al suo interno diversi generi e forme, copre tutti i periodi della storia del cristianesimo, sebbene abbia conosciuto in Occidente un importante sviluppo a livello artistico a partire dalla polifunia rinascimentale, e costituisce le fondamenta della nostra
tradizione musicale. Il Canto gregoriano, da cui nacquero non solo le prime Messe, ma anche i primi Tropi e le
Sequenze, è infatti la prima espressione musicale attestata nella storia della musica occidentale. Un'arte spirituale, come la musica, non poteva non nascere dalla prima, sincera e coinvolgente preghiera che i primi cristiani
offrirono a Dio, accogliendo I'invito di San Paolo che nella Lettera ai Colossesi, scrisse:
"La parola di Cristo dimori in voi abbondantemente; ammaestratevi e ammonitevi con ogni sapienza, cantando
a Dio di cttore e con gratitudine salmi, inni e cantici spirituali" .
Il canto a Dio di cuore di San Paolo nel corso della storia della musica sacra ha dato vita aforme estremamente
ampie e complesse che nel contesto artistico e spirituale della Cattedrale di Monreale ritrovano la loro bellezza
e
spiritualità originaria.
A partire da quest'anno la Sinfonica Siciliana, già organizzatrice della manifestazione sin dai suoi primi anni di
storia, intende ridare alla " Settimana" il carattere di internazionalitò che è la stessa ragione della sua esistenza.
La Settimana nasce anche per offrire un'occasione di espandere temporalmente l'offerta turistica e offrire la
possibilità di una motivazione ulteriore di visita della nostra provincia ad appassionati di musica, quindi sia la
scelta del periodo temporale che la tipologia della programmazione si pongono l'obiettivo dell'internaTionalizzazione.
Internazionale è quindi il programma di questa edizione che percorre la storia della musica sacra dal Barocco,
rappresentato da autori famosi come Bach, Alessandro e Domenico Scarlatti, Hcindel, Frescobaldi ed altri meno
famosi, ma non per questo meno significativi, come il siciliano Amodei, ai giorni nostri con le opere di Jenkins e
di Lanzara, attraverso l'ottocentesco Requiem di Verdi in un ideale connubio umano, musicale e spirituale che
abbraccia e raccoglie forme, tradizioni e culture diverse
in una dimensione internazionale e al tempo stesso universale.
Prc.J
DI MONREALE
RASSECNA INTERNAZIONALE
1
REQIIEM
SopRRNo
RNEERTIIR
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KATYA LITTING
TENORE
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BASSO
Gncotvto PRESTIA
CORO DEt TEATRO
REGIO DI PAR/VIA
MAESTRO DEL CORO
MARTINO FAGGIANI
ORCHESTRA
SINFONICA SICITIANA
DIRITToRE D,ORCHESTRA
DolIATo RINZETTI
Requiem et Kyrie (quarteuo solista,
Dies lrae,Tuba Mirum (basso
e coro), Mors stupebit lbasso e coro),
Lib er Scriptus (mezzosoprano, coro ),
Quid sum mis er ( soprano, mezzosoprano, tenore ), Rex tremendae $olisti,
coro), Recordare ( soprano, mezzosoprano ), Ing emis c o (tenore ), C onfutatis
coro),
(basso, coro),
Offertorium
coro ),
Incrymosa
(
(solisti, coro),
solisti), Sanctus (a dappio
Agnus Dei ( sopraru,
rn, coro),
Ltn Aeterun
tenore, basso),
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mezzosopra-
(meryosoprano,
Libera Me (soprarn,
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DI MUSICHE SACRE,LITURGICHE
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solr, coRo
E SPIRITUALI
E oRCHESTRA
Eseguito per la primavolta il 22 maggio 1874 nella Chiesa di San Marco a
Milano in occasione del primo anniversario della morte di Manzoni, il Requiem è un lavoro imponente costruito attorno al Dies irae, vero e proprio
nucleo centrale formato quest'ultimo da ben dieci sezioni (Dies irae, Tuba
mirum, Mors Stupebit, Liber scriptus, Quid sum miserum, Rex tremendae,
Recordare, Ingemisco, Confutatis, Lacrimosa); il Dies irae si impone immediatamente per il perentorio, coinvolgente, minaccioso e teatrale attacco che rappresenta fficacemente la potenza della Giustizia Divina.
La composizione è introdotta dal tradizionale Requiem aeternam, cantato
dal coro, su un intervento leggerissimo degli archi, sottovoce, il più piano
possibile, come prescrive la stessa partitura, nel corpo della quale Verdifa
largo uso di indicazioni di pianissimo.
Il coro prosegue con Te decet hymnus, riprende poi brevemente il Requiem
aeternam che introduce il Kyrie, nel quale si presentano i quattro solisti con
brani di appassionata cantabilità. Esplode quindi I'apocalittico Die irae:
lo annunciano quattro accordi di tutta l'orchestra, secchi e tesi, seguiti da
gruppi di note rapidissime a disegno discendente. Su un lungo tremolo di
due note (sol-fa diesis) e nota (sol) tenuta dai bassi della sezione corale, si
snodano i cromatismi discendenti dei soprani, contralti e tenori del coro,
in unisono: ogni semifrase è intercalata ancora dai quattro accordi (con
la grancassa in contrattempo) e dai gruppi di note rapidissime e raccolte
in serie discendenti. Si genera in tal modo un clima espressivo acceso di
violenza e terrore.Il movimento si chiude con accenti cupi, ai quali segue
I'enunciazione del Tuba mirum, contraddistinto dagli squilli delle trombe,
sia presenti nell'orchestra, sia celate, così da sembrar lontane; interviene ,
poi, al verso " Mors stupebit" , il basso solista.
Liber scriptus è intonato dal mezzosoprano solista. Una progressione in
crescendo degli archi e del coro reintroduce il Dies irae. Al termine di questa seconda ripresa del brano principale, è ancora il mezzosoprano, con
I'accompagnamento lamentoso del fagotto, che intona Quid sum miser. Si
uniscono gli altri solisti; rnaestosamente i soli bassi, dapprima seguiti dai
tenori poi da tutto il coro, che introducono Rex tremendae majestatis.
Il brano successivo è tutto incentrato su soprano e mezzosoprano, che recitano una preghiera, Recordare, cuifanno seguito un'aria da chiesa per
il tenore solista, Ingemisco, dolce e rasserenante, e Confutatis maledictis, per il basso solista, una sorta di implorazione.
Viene repentinamente riesposto il Dies irae, al quale segue il doloroso e lirico Lacrymosa, che si conclude con un
reiterato "Dona eis requiem". Dopo I'Offertorio, sereno e contemplativo, nel quale si esibiscono le quattro voci solistiche, il Sanctus pone in primo piano il doppio coro con sonorità splendenti; segue I'Agnus Dei, una arcaicizzante
" idea guida" esposta in tono maggiore da soprano e mezzosoprano : si alternano quindi coro e soliste che ripetono la
frase iniziale in tono minore e concludono infine il brano insieme ai coristi. Il successivo Lux aeterna è interpretato
dai cantanti solisti (escluso il soprano); il basso interviene confrequenti e gravi "Requiem aeternam".
Il movimento finale, Libera me, che si riferisce al Giudizio Universale, si apre con una invocazione del soprano solista ( " Libera me , Domine , de morte aeterna, in dies illa tremenda, quando coeli movendi sunt et terra" ) , che assume
accenti disperati, canta sempre più piano (e sulla parola "timeo" le "p" di Verdi divengono quattro); questi toni
estremamente sommessi creano la tensione necessaria afar riemergere drammaticamente l'ultima citazione del Dies
irae. Il soprano riprende l'implorante Libera me prima che inizi l'episodio fugato condotto dal coro: torna quindi
l'invocazione del soprano solista che chiude, alternandosi al coro, l'intera partitura, con rassegnazione, pacatezza
e mestizia.
Dal carattere complessivo della Messa sono quasi del tutto assenti quegli elementi mistici legati a una religiosità che
pare fosse del tutto esclusa dallafilosofia esistenziale e dall'ispirazione creativa del dichiaratamente ateo e massone
Verdi; le toccanti emozioni che si provano all'ascolto di questa composizione, sono legate a sentimenti umani quali
il dolore, il terrore,la speranza di consolazione. La componente religiosa è dovuta esclusivamente alfatto che il
Requiem verdiano è composto su un testo utilizzato dalla liturgia chiesastica, quello appunto adottato per la celebrazione delle funzioni per i defunti. La partitura di Verdi si awale di parecchi elementi molto prossimi agli artifici della
tecnica teatrale, quali la passionalità, sovente un po'melodrammatica, di alcuni brani solistici,l'uso contenuto della
costruzione polifunica, l'efretto fortemente drammaturgico e declamatorio del motivo conduttore (Dies irae).
Pec
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DI MONRIALE
RASSEGNA INTERNAZIONALE
DI MUSICHE SACRE,LìTURGICHE
E SPIRITUALI
OnCUE STRA S TNFONTCA STcILTANA
L'Orchestra Sinfonica Siciliana fu istituita nel 1951 con legge della Regione Siciliana e, solo nel 1958, completata
l'assunzione dei musicisti, iniziò una intensa attività concertistica destinata ad incidere notevolmente nella realtà
musicale siciliana e nazionale. Oggi, dopo 1o scioglimento di tre delle quattro orchestre della Rai, un'analogia per
consistenza (92 posti d'organico) e affinità può essere stabilita soltanto con l'Orchestra Nazionale della Rai a Torino e con l'Orchestra Nazionale di S.Cecilia di Roma. I primi concerti sinfonici furono diretti a Palermo da Georges Sebastian e da Jean Martinon. Subito dopo,l'Orchestra prese pafie alle celebrazioni del centenario di Puccini
a Torre del Lago. Un anno dopo il primo concerto, il direttore artistico, Ottavio Ziino, diede vita alle "Giornate
di Musica Contemporanea" fomendo un apporto decisivo alla cultura ed al gusto musicale del pubblico palermitano. Nel 1960 fu avviata una collaborazione con le "Settimane Internazionali di Nuova Musica" che negli anni
Settanta resero Palermo il centro internazionale di riferimento della cosiddetta avanguardia post-darmstadtiana.
L'Orchestra Sinfonica Siciliana partecipa annualmente alle "Settimane di Musica Sacra" di Monreale ed è stata
presente alle "Orestiadi di Gibellina", alle "Estati di Taormina", al "Luglio Musicale Trapanese", al "Festival
Intemazionale di Dublino", al "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, al "Festival di Wiesbaden", al "Bach Festival" di Oxford, al Festival di "Nuova Consonanza" di Roma, alla "Biennale di Venezia". Ampi consensi e giudizi
lusinghieri da parte della stampa specializzata ha ottenuto in seguito alle tournées con la direzione di Gabriele
Ferro (direttore stabile dal l9l9 per oltre quindici anni) a Praga (Festival Intemazionale,l993) e in Giappone ed
in Cina (primavera 1996; è stata la prima orchesffa italiana ad esibirsi a Pechino). Nel 1998 ha inoltre partecipato
al Festival Pianistico Internazionale di Bergamo e Brescia e nel 2000 al Festival Internazionale di Ravello.
La Sinfonica è stata diretta da grandi compositori del passato come Igor Stravinskij e Darius Milhaud e da grandi direttori come Herbert Alberl, John Barbirolli, Ernest Bour, Sergiu Celibidache, Antal Dorati, Vittorio Gui,
Efrem Kurz, Ferdinand Leitner, Pierre Monteux, Riccardo Muti.
In anni più recenti ha ospitato, tra gli altri, RudoH Barshai, Gary
Bertini, Riccardo Chailly, Janztg Kakhidze, Emanuel Krivine,
Alain Lombard, Peter Maag, Daniel Oren,Zoltan Pésko, Georges
Prètre, Huberl Soudant, Franz Welser Most, Fruhbeck de Burgos,
Michel Plasson, Gunther Neuhold, Donato Renzetti, Yuri Temirkanov, Lothar Koenigs. Un apporto determinante per I'arricchimento
e la varietà del repertorio è stato dato dalla lunga Direzione Anistica (dal 1970 al 1995) di Roberto Pagano. Le due presidenze di
Francesco Agnello (rispettivamente negli anni Sessanta e Novanta)
hanno dato impulso a una significativa apertura al pubblico più
giovane, a grandi iniziative culturali e alle più importanti tournées
nazionali e internazionali. Le scelte particolarmente raffinate della
Stagione 1996-97 affidata a Mario Messinis sono state destinate
da Radio Tre a un'ampia i.balta nazionale. Rassegne come quelle
dedicate ad Anton Webern o a Karlheinz Stockhausen restano negli
annali delle attività musicali in Sicilia come un modello straordinario di impegno culturale. Dal settembre 2001 il Direttore Stabile
è Alberto Veronesi. Dal marzo 2003, l'Ente Autonomo Orchestra
Sinfonica Siciliana è stato trasformato in Fondazione, in base alle
specifiche disposizioni contenute nell'art.35 della L.R. 2610312002
n.2 e in ottemperanza del D.L.vo 2910611996 n.367 .
Pnc
10
DONATO RENZETTI
E'tra i direttori d'orchestra italiani più affermati nel mondo. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti in imporlanti concorsi internazionali: il "Diapason d'Argento" nel l9l5 e
nel 1916 al "G.Marinuzzi" di San Remo, 1' "Ottorino Respighi" rcl 1916 all'Accademia
Chigiana di Siena, la medaglia di bronzo nel 1978 al "Primo Concorso E. Ansermet" di Ginevra, nel 1980 é stato nominato all'unanimità vincitore assoluto del "X Concorso Guido
Cantellf'del Teatro alla Scala di Milano. Ha diretto alcune tra le più importanti orchestre
del panorama musicale intemazionale: la London Sinfonietta, la London Philarmonic, la
Philarmonia di Londra, 1'EngÌish Chamber Orchestra, la RIAS di Berlino, I'Orchestra di
Stato Ungherese,la Filarmonia di Tokyo,la Filarmonica di Buenos Aires,l'Orchestra della
Scala di Milano,l'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia di Roma, la Dallas Symphony,la BRT di Bruxelles,l'Orchesfe National du Capitol de Toulouse,l'Orchestre National
de Lille e la National del Lyon, laZneland Symphony, I'Orchestra della RAI di Milano,
Torino e Roma. Ha collaborato con i più imporlanti musicisti solisti tra cui S.Accardo,
ˤ
L. Berman, M. Brunello, A. Bulin, M. Campanella, D. Ceccarossi, S.Gazzelloni, B. L.
Gelberg,N. Magalof,A. Meneses,V. Mullova,M. Rosffopovic,M.Tipo,A.Weissenberg. E'stato invitato nei principali
Teatri Lirici del mondo: Opera di Parigi, Covent Garden di Londra§rand Theatre de Ginevra, Staatsoper di Monaco,
Capitol de Toulouse, Camegie Hall e Metropolitan di New York, Lyric Opera di Chicago, Opera di Dallas, San Francisco Opera,Teatro Colon di BuenosAires,Teatro Bunka di Tokyo,Teatro Megaron diAtene,Teatro alla Scala di Milano
e tutti i maggiori teatri italiani; é stato ospite nei Festivals di Glyndeboume, di Spoleto, di Pesaro e al Festival Verdi
di Parma. Nel 1987 ha diretto la prima assoluta dell'opera "Aida" a Luxor con i complessi artistici dell'Arena di Verona. Dal 1982 al1987 é stato Direttore Principale dell'Opera dell'Orchestra Intemazionale Italiana, dal 1987 al1992
Direttore Principale dell'Orchestra Regionale Toscana, dal 1993 al 2001 Direttore Principale dell'Orchestra Stabile di
Bergamo. Dal2004 al2001 è stato Direttore Principale Ospite dell'Orchesffa Sinfonica Portoghese. Nel 2007 é stato
nominato Direttore Artistico e Direttore Principale dell'Orchestra Filarmonica Marchigiana. L'Associazione Amici
della Lirica dell'Opera Festival di Pesaro 1o ha onorato con I'assegnazione del "Premio Rossini d'Oro 2006".
RRTTEELLA ANCELETTT
Nata a Torino, ha compiuto gli studi musicali di pianoforte ed universitari, dedicandosi successivamente allo studio del
canto sotto la guida del soprano Elvina Ramella. Nel 1995 risulta vincitrice del "Concorso jntemazionale Pavarotti" e
del "Concorso Puccini". Ha debuttato al Teafo alla Scala nello spettacolo "Autor de Chopin" con la regia diM.Znaniecki. Ha mosso i primi passi della sua carriera nel repertorio mozaftiano, interpretando Donna Elvira, La Contessa e
Fiordiligi (quest'ultima sotto la direzione del Mo Daniele Gatti). Ha debuttato "La Bohème" a Trieste sotto la direzione
del M" Daniel Oren cantandola poi al Teatro Massimo di Palermo. Ha cantato "Madama Butterfly" a Torino, al Teatro
Real di Madrid, al Teatro di San Carlo di Napoli, a Siviglia diretta da Carlo Rizzi e a1 Teatro Regio di Parma.
Nel 2005 ha interpretato il ruolo di Maddalena di Coigny in "Andrea Chénier" a Bergamo (Teatro che l'aveva vista protagonista nel ruolo di Elisabetta I" nel "Roberto Devereux"), a Palermo e all'Arena Sferisterio di Macerata con la regia di
Pierluigi Pizzi. Nello stesso anno ha debuttato il ruolo di Lady Macbeth al Teatro Comunale di Bologna con la direzione
del M" Daniele Gatti e la regia di Misha Van Hoecke. Il 2006 l'ha vista come protagonista in La Wally a Stoccarda, ne
"Il Console" di Menotti
al Teatro Regio di Torino, ne "I due foscari" di G. Verdi aPiacenza
al fianco di Renato Bruson e in "Aida" all'Arena Sferisterio di Macerata. Nel 2007 ha debuttato "Macbeth" al Teatro Filarmonico di Verona, al fianco di Leo Nucci e con la regia di
LillianaCavani. Sempre nel20O1 hacantato "MadamaButtedy" allo StaatsoperdiVienna,
dove tomerà nel 2008 per il medesimo ruolo. Ha debuttato all'Opemhaus drZrrigo in "Andrea Chénier". A gennaio ha cantato "Aida" a Tel Aviv con la Israel Philarmonic Orchestra
diretta dal M' Zubin Mehta. In seguito "Il giro di vite" a Bari e "Aida" a Seul. Alla Fenice
di Venezia è ritornata per "Turandot". Nel 2009 parteciperà alla produzione di "Les Contes
d'hoffrnann" al Teatro Regio di Torino, sarà all'Opera di Vienna con "Madama Butte.fly" al
Teatro alla Scala di Milano con "L'assassino nella cattedrale" e successivamente a Macerata
con "Madama Butterfly" e a Tenerife per "La voix humane". Nel 2010 di notevole rilievo
"Macbeth" con la Bayerischer Rundfunk di Monaco ed il debutto ne "La fanciulla del west"
a Santander e Tenerife.
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DI MONREALE
RASSEGNA INTERNAZIONALE
DI MUSICHE SACRE,LITURCICHE
E SPIRITUALI
I«TIA LvrrrNG
Dopo aver iniziato lo studio del canto in Svezia, suo paese natale, ha proseguito gli studi diplomandosi al Conservatorio di Bologna.
E vincitrice del Philadelphia Opera Company Luciano Pavarotti Voice Competition e nella
stessa città ha debuttato in Luisa Miller, accanto a Luciano Pavarotti, nel ruolo di Federica.
Il debutto awiene come ideale protagonista di Blimunda di Azio Corghi in prima esecuzione
assoluta al Teatro alla Scala.
Le passate stagioni l'hanno vista cantare Adriana Lecouweur (Principessa di Bouillon) al Regio di Torino, La Favorita (Leonora) a Bilbao, Rigoletto (Maddalena) al Teano alla Scala, Fierrabras (Florinda) al Maggio Musicale Fiorentino, La Forza del Destino (Preziosilla) in Olanda
e a Tel Aviv, Aida (Amneris) a Copenaghen e a Colonia, Cavalleria Rusticana (Santuzza) con la
Welsh National Opera, La Gioconda (-aura) con Opera North, Tristan und Isolde (Brangiine)
al Teatro dell'Opera di Roma, La Bohème di Leoncavallo (Musette) al Theater an der Wien,
Lucrezia Borgia (Maffio Orsini) a Marseille, Die Walkiire (Fricka) a Siviglia e a Città del Messico, Boris Godunov (Marina) in Svezia, Das Rheingold (Fricka) all'Opera di Roma, GÒtterdammerung (Waltraute) a Città del Messico, Genoveva di Schumann (Margaretha) al Teafto Massimo di Palermo e,
recentsmente, Medea (Neri$ aI Festival di Taormina. Ha collaborato con vari direttori quali Semyon Bychkov, Aldo
Ceccato, Carlo Maria Giulini, Marco Guidarini, Gianandrea Noseda, Riccardo Muti e Giuseppe Sinopoli.
FABIO SRNTONT
Nato a Tieviso, si è diplomato in canto al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, studiando sotto la guida
del Maestro [rone Magiera. Dopo gli esordi in "Moise et Pharaon" (Aufide) ed in "Tristan und Isolde" (ein Hirt)
al Teatro La Fenice di Venezia, nella stagione 1995/96 vi fa ritomo per debuttare Rodolfo in "La Bohème".
Ha cantato in occasione dell'aperilra della stagione 1997198 del Tearo alla Scala nel ruolo di Macduff in "Macbeth" (con la direzione del M' Riccardo Muti), ritornandovi per eseguire la "Messa
di Requiem" di Verdi, ancora con il M" Muti. Nella stessa stagione ha cantato nelle
produzioni inaugurali del Tearo La Fenice di Venezia e del TeaEo Comunale di
Bologna. Nel 1998 ha debuttato due importanti ruoli verdiani: quello di Gabriele
Adorno in "Simon Boccanegra" al Teatro Comunale di Bologna e nel "Don Carlos"
sempre a Bologna ed al Teato Regio di Parma, conseguendo straordinari consensi
di pubblico e critica.
Grande successo ha poi ottenuto in "Werther" di Massenet al Teato La Fenice di
Venezia.
Ha debuttato, nel 1999, a Berlino in "Simon Boccanegra", sotto la direzione del M'
Claudio Abbado. Lo stesso anno debutta alla Staatsoper di Vienna con "Linda di
Chamounix" e alla Lyric Opera di Chicago con "I Capuleti e i Montecchi".
Nel 2ffi8 è stato protagonista a Verona con "Oberto, conte di Ssn Bonifacio" e con
"Attila", a Napoli in "I lombardi alla prima crociata" alla Scala di Milano in "La
Bohème", a Bruxelles con la "Messa da Requiem" di Verdi.
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12
GNCOMO PNTSTIA
Nato a Firenze ha studiato canto con il M" Sergio Catoni. Vincitore di numerosi concorsi internazionali, fra cui il "Concorso Internazionale Voci Verdiane" a Busseto ed il
"Concorso Luciano Pavarotti" a Philadelphia.
Ha compiuto il suo debutto operistico con "Alzira" di Verdi a Fidenza nel 1991. Da allora ha intrapreso un'intensa e brillante carriera che 1o ha visto protagonista sui maggiori
palcoscenici di tutto il mondo.
Nel corso della sua carriera ha collaborato con Claudio Abbado, Zubin Mehta, Riccardo
Muti, Gorge Pretre, Daniele Gatti, Nicola Luisotti.
Fra i successi della stagione 2006107 si ricordano le interpretazioni di "Don Carlos"
versione francese, "Lucia" e "Norma" a Barcellona, "Messa di Requiem" a Cagliari,
"Forza del destino" a Genova, "Ernani" a Torino, "Messa di Requiem" di Dvorak alla
Philarmonie di Berlino con il Mo Luisotti. Recentemente è stato impegnato a Vienna e
Monaco con "Nabucco", a Bologna con la "Messa di Requiem" con il Mo Preffe, con
"Anna Bolena" al Massimo di Palermo.
Ultimamente è stato impegnato in "Luisa Miller" e "Simon Boccanegra" a Barcellona.
Prossimamente canterà "Don Carlo" a Parigi e Bilbao, "Ernani" a Chicago, "Aida" al
Teatro alla Scala di Milano sotto la direzione del M' Barenboim, "Norma" a Trieste e
"Aida" a Monaco di Baviera.
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CORO DEL TEATRO REGIO DI PARMA
Coro del Teatro Regio ha fatto il suo debutto come coro del Festival Verdi in occasione della serata finale del
Concorso internazionale Maria Callas-Nuove voci per Verdi, organizzato dalla Radiotelevisione italiana con la Fondazione Verdi Festival, trasmessa in diretta televisiva da Rai Tre. Quindi ha partecipato a tutte le produzioni liriche
prodotte dal Verdi Festival nell'anno del centenario verdiano: Un ballo in maschera,Il trovatore, Rigoletto, Latraviata e Macbeth di Giuseppe Verdi, Norma di Vincenzo Bellini. Il complesso è caratteizzato da una forte duttilità
di organico, da24 elementi a oltre 100, come coro sinfonico. Oltre al repertorio costituito dalle maggiori partiture
operistiche degli autori italiani dell'Ottocento, il Coro del Teatro Regio di Parma affronta lavori sinfonici e sacri,
quali i Requiem di Mozart, Verdi, Brahms e Cherubini, i Quattro pezzi sacri di Verdi, i Carmina Burana di Orff,la
Sinfonia n. 9 in re minore di Beethoven, il Gloria in re maggiore di Vivaldi,LaCreazrone di Haydn, il Magniflcat di
Bach,la Messa in do minore e la Messa in do maggiore di Mozart, la Petite messe solennelle di Rossini, l'Oedipus
rex di Stravinskij. La morte di Klinghoffer di Adams e Il processo di Colla hanno visto il coro impegnato anche nel
repertorio contemporaneo. Inflne, con la rassegna "Vox, musica per il coro",la compagine corale del Teatro Regio di
Parma si è aperta anche al repertorio sacro a cappella, spaziando dal Rinascimento fi.no ai nostri giorni.
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DI MONREALE
RASSEGNA INTERNAZIONALE
DI MUSICHE SACRE,LITURGICHE
E SPIRITUALI
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CONCERTO PER ORGANO
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TEMPO_GRAVE_Fuc,q.
LARGO E SPICCATO
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TOCCAiTA E FUGA
TN FR MAGGIoRE
Considerato dai contemporanei un impareggiabile organista, Johann Sebastian Bach dedicò a questo strumento una parte piuttosto consistente
della sua sterminata produzione, di cui solo pochissime composizioni furono stampate quando il compositore era ancora in vita. La maggior parte
delle sue opere fu riscoperta, infatti, soltanto nella prima metò dell'Ottocento grazie a Johann Nikolaus Forkel che iniziò la catalogazione degli
autografi e delle copie manoscritte giunte, grazie ai figli di Bach, nelle
biblioteche tedesche, anche se una vera e propria prima edizione della sua
produzione fu awiata soltanto nel 1850. Questo è anche il caso della Toccata, Adagio e fuga in do maggiore BWV 564 che, riscoperta nella prima
metà dell'Ottocento,fu pubblicata ad Erfurt nel 1848. Di essa è incerta la
data di composizione che, secondo alcuni biografi, dovrebbe corrispondere al 1708, secondo altri andrebbe posticipata al 1717, cioè al periodo
trascorso a KÒthen; questa ipotesi sarebbè suffragata dalla strutturaformale del brano veloce-lento-veloce che richiama quella dei concerti scritti
in questo periodo. A questa forma si richiama anche I'Adagio, che segue
la Toccata di carattere improwisativo e, come nel corrispondente tempo
del concerto, presenta una linea melodica ornata e ben definita dal punto di vista timbrico in quanto eseguita su una tastiera diversa da quella
dell'accompagnamento. Molto bella è la Fuga, il cui soggetto presenta un
caratteristico ritmo di danza.
Incerta è anche la data di composiTione del Concerto in re minore per
orqano BWV 596 che, in realtà, è una trascrizione del concerto op.3 n. 11
in re minore per 2 violini, violoncello, archi e basso continuo di Antonio
Vivaldi tratto dalla raccolta dei 12 concerti dell'Estro armonico pubblicata ad Amsterdam in due volumi nel lTll e nel 1714. Bach, che si interessò
per motivi di studio anche alla musica di altri compositori, praticò spesso
l'esercizio della ffascrizione che gli consentiva di assimilarne gli stili e le
strutture formali. A questa categoria di lavori appartiene questa trascrizione per organo del Concerto di Vivaldi, nella quale la contrapposizione di
masse tra Tutti e Solo, tipica del concerto barocco, è resa con altrettanta
maestria da Bach attraverso il ricorso ai cambiamenti di tastiera e alla
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14
or r. s. BACH
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Un uso altrettanto sapiente della registralione, delle tastiere e della pedaliera è evidente nelle sei Sonate in trio
primi mesi del 1730, sono lavori della maturità; la Sonata in trio n,4 in mi minore BWV 528 è un
esempio tipico della scrittura organistica di Bach, che riuscì a rendere le differenze timbriche delle classiche sonatetrio barocche per due strumenti melodici e basso continuo avvalendosi di un unico strumento, I'organo. La Sonata
di apre con un Largo maestoso che introduce un vivace energico, mentre l'Andante si impone per una scrittura particolarmente affascinante. Brillante è, infine,l'ultimo movimento, Un poco allegro.
Piuttosto dfficile è ricostruire la data di composizione della Tbccata e fuga in fa maggiore BWV 540 che, secondo
alcuni biografi, risalirebbe al periodo trascorso a Kòthen dove Bach aveva a disposifione due organi con una pedaliera dalla estensione eccezionale compatibile con i suoni eccessivamente acuti presenti nella parte del pedale. La
Toccata è aperta da un canone a due voci che sfocia in unvirtuosistico assolo del pedale, mentre la Fuga a due soggetti, dei quali il primo di carattere vocale e il secondo di carattere strumentale, presenta un'altissima elaborazione
contrappuntistica nelle tre sezioni di cui si compone.
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ATESSANDRo
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Alessandro Licata, nato a Roma, si iscrive nel 1965 al Corso di Organo e Composizione Organistica tenuto da
Fernando Germani presso il Conservatorio di Musica "Santa Cecilia" di Roma, diplomandosi nel l9'7 4.
Organista dell'Ensemble Teatromusica, diretto da Marcello Panni, partecipa a importanti Festival: Warsaw
Autumn, l9th International Festival of Contemporary Music - Varsavia 1975, Encontros de Mrisica Contemporànea, Fundagào Calouste Gulbenkian - Lisbona 19'7'7,Feste Musicali a Bologna, Teatro Comunale - Bolog:na 1971 , Festival Internacional de Mrisica de Barcelona, Cicle de Mrisica Contemporània, Barcellona 19'7'7,
II Festival di Teatromusica - Roma 1977. Primo premio al Masterplayers International Music
-
Competition
Orvieto 1977.
Nel 1981 debutta come clavicembalista eseguendo le Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach per la
Società Aquilana dei Concerti. E' invitato da Enti ed Associazioni concertistiche quali: Teatro Comunale di Modena, Nuova Consonanza, Associazione Musicale Romana, Società Aquilana dei Concerli, Autunno Musicale
di Como, Spaziomusica di Cagliari, Festival Organistico di Ravenna, Nuove Forme Sonore,Istituto Italiano di
Cultura di Montreal, A.Gi.Mus., I Solisti Aquilani, Accademia Organistica Roi.nana - Premio Goffredo Giarda,
Conservatorio di Musica di Latina, Accademia Filarmonica Romana - Festival Suona Francese.
Si dedica con particolare intensità allo studio ed all'interpretazione dell'opera di Bach, sulla quale tiene regolarmente corsi e seminari, anche in collaborazione con il musicologo Giancarlo Bizzi.
Ha registrato per la BMG Ariola, la Rai, la Radio Vaticana e il Conservatorio di Musica "Alfredo Casella" di
L Aquila.
Membro di giuria del Premio Valentino Bucchi 1999 e del Premio Goffredo Giarda2002,
2003,2004.
r
Docente di Organo e Composizione Organistica dal 1976 presso il Conservatorio di Musica
"Alfredo Casella" di L'Aquila, ha tenuto corsi
e seminari sulla musica di Johann Sebastian
Bach al "Corso per Organista e Maestro di
Cappella", istituito dalla Regione Abruzzo dal
2000
al2j04.
Dal 2008 è docente di Organo e Composizione
Organistica presso il Conservatorio di Musica
"Santa Cecilia" di Roma.
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L. BoÈLLMANN E Dr L. vTERNE
Nel XIX secolo la struttura dell'organo francese, dopo un breve periodo
dell'organo cosiddetto "romantico", diede vita all'organo "sinfonico"
sotto lo spinta di César Franck, noto organista belga naturalizzato francese , e di Aristide Cavaillé-Coll, celeberrimo organaro francese . Nel I 859
Franckfece costruire nell'Eglise de S.te Clotilde, dove era organista, un
organo di concezione sinfonica con svariate possibilità timbriche; questo
permise una svolta nel considerare l'organo uno strumento non soltanto
liturgico, ma anche da concerto. Da qui poi molti compositori organisti
francesi daranno vita ad una yera e propria corrente, in cui essf stessi
saranno definiti " sinfonisti" .
Il monumentale organo del Duomo di Monreale, considerato di tipo eclettico-sinfonico, rispecchia molto le caratteristiche degli organi sinfonici
francesi; perciò il programma del concerto odierno vuole valorizzare proprio le enormi possibilità timbriche che richiedono le Symphonies pour
Orgue.
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Nella prima parte verrà eseguita la Suite Gothique, op.25 di Léon Boèllmann (Ensisheim, 1862 - Paris, 1897), noto e talentuoso organistafrancese. Scritta nel 1895, essa è considerata la piùfamosa delle sue composizio.:
ni. E costituita da quattro movimenti: l'Introduction-Choral, dal carattere
solenne, che richiama uno stile antifonale, contraddistinto da accordi massicci; la Menuet Gothique, una danza ternaria dal tema leggiadro e dal
ritmo trascinante, con uno stile molto vicino alla suite barocca; la Prière à
Notre-Dame, brano dal carattere meditativo, che rieyoca l'atmosfera della
nota cattedrale parigina; laToccata, il movimento più conosciuto della Suite, caratterizzato da un moto perpetuo delle tastiere, sul quale è costruito
un tema affidato al pedale.
Nella seconda parte del concerto sarà la volta della lère Symphonie, op.
14 di Louis Vierne (Poitiers, 1870 - Paris, 1937), celeberrimo organista cieco presso la Cathédral de Notre-Dame di Parigi. Vierne compose
quest'opera nel 1899, quando non era ancora organista di Notre-Dame:
infatti questa è l'unica Sinfonia che non è stata ispirata dall'organo della
grande Cattedrale parigina. Quest'opera è composta di sei movimenti e
più che di una Symphonie si potrebbe parlare di Suite: qui, infatti, non è
ancora presente il carattere di ciclicità dei temi che Vierne introdurrà più tardi e che renderà le sue Symphonies opere di vera unitarietà tematica (d'altra parte questa Symphonie fu pubblicata a movimenti separati; ciò dimostra come
I'autore la considerasse più che altro una Suite).Il Prélude è un brano abbastanza maestoso, che prende le mosse
da un tema cantabile : esso caratterizzerò I'intero movimento e verrà sviluppato ampiamente . La Fugue viene svolta
in una maniera decisamente tradizionale ed accademica; particolare curioso: si tratta dell'unica Fuga presente
nell'intero ciclo delle Symphonies di Verne . La Pastorale espone un tema solistico , per il quale I'autore richiede il
registro dell'Oboe insieme a quello dei Flauti per le altre voci; dopo un primo episodio, una seconda idea tematica
dà vita ad una sezione intermedia nella forma della Siciliana; successivamente viene ripreso il tema del primo episodio. L'Allegro vivace presenta un carattere scherzoso, leggero e brillante; segue una sezione centrale con un tema
affidato al registro dellaTromba, a cui risponde il pedale informa di canone; dopodiché ritorna nuovamente il tema
della prima sezione. L'Andante rappresenta un momento meditativo, creato da una sonorità quasi eterea attraverso
il registro della Voce Celeste; nella parte centrale viene sviluppato il tema iniziale, crescendo man mano di sonorità, per poi tornare alla sonorità originaria. Il Final rappresenta uno dei brani più noti di Vierne: esso presenta un
carattere maestoso e trionfale, in cui alle tastiere è ffidato un moyimento perpetuo con coppie di accordi; i pedali,
invece, eseguono un tema squillante ed eroico. Questi due elementi contribuiranno a sviluppare l'intero movimento,
fino ad arrivare agli ultimi tre accordi, in cui l'organo suonerò in tutta la sua magnificenza.
CRTSTTANO ACCARDI
Nato a Roma nel 1978 da famiglia palermitana, ha iniziato gli studi musicali con Giuseppe Agostini, diplomandosi
successivamente in Organo e Composizione organistica al
Conservatorio "S. Cecilia" di Roma sotto la guida di Ottorino Baldassarri. Successivamente ha conseguito anche il
Diploma Accademico di II Livello in Organo e Composizione organistica presso 1o stesso Conservatorio, ottenendo
il massimo dei voti.
Nel 2002 ha partecipato al Concorso Internazionale Ibla
Grand Prize, classificandosi primo nella categoria Organ
-
Distinguished Musicians.
Nel 2004, grazie ad una borsa di studio, ha preso parte ai
corsi di perfezionamento sulla letteratura organistica tedesca barocca (Buxtehude, Bruhns, J.S. Bach), tenuti da Lorenzo Ghielmi nella Internationale Zomeracademie voor
Organisten di Haarlem (Nederland).
Nel 2008 ha partecipato ad una Masterclass sulla letteratura organistica francese romantica e moderna, tenuta da
Jesse Eschbach a Roma.
Ha tenuto numerosi concerti solistici e, in qualità di con-
tinuista, si è esibito con
istanbul, nell'ambito det
il
gruppo Vocalia Consort ad
XIV Ìstanbul Barok Festival,
eseguendo lo Stabat Mater a 10 voci e Basso continuo di
Domenico Scarlatti; quest'anno a Roma ha preso parte
all'esecuzione della Passio secundum Johannem, BWV
245 di Johann Sebastian Bach, insieme ai New Chamber
Singers e alla John Cabot Chamber Orchestra.
Attualmente è organista a Roma presso I'Abbazia di S.
Bernardo alle Terme e presso le Chiese di S. Susanna alle
Terme di Diocleziano, S. Roberto Bellarmino e S. Giacomo in Augusta.
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RASSECNA INTERNAZIONALE DI MUSICHE SACRE,LITURGICHE E SPIRITUALI
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Compositore palermitano, padre del grande Domenico, Alessandro Scarlatti fu autore di una sterminata produlione, non del tutto conosciuta, che
comprende oltre a ben 70 opere teatrali, 800 cantate,20 oratori, e 200
lavori sacri tra salmi e messe. All'interno della vasta produzione sacra un
posto di primo piano è ricoperto dalla Salve regina e dallo Stabat Mater,
due lavori in cui la religiosità di Scarlatti si esprime in ampie e liriche
melodie di ascendenza operistica. Ciò è particolarmente evidente nelle immagini di dolore che la musica riesce ad evocare nello Stabat Mater, la
celebre sequenza gregoriana abrogata dal Concilio di Trento, il cui testo
è attribuito a Jacopone da Todi, che ha ispirato moltissimi compositori
dei secoli successivi. Lo Stabat Mater di Scarlatti, composto su commissione dell'Arciconfratermita dei Cavalieri' della Vergine de' dolori della
Confraternita di San Luigi al Palazzo ed eseguito ininterrottamente per
circa vent'anni nella chiesa napoletana di San Luigi di Palazzo, divenne il
modello del celeberrimo Stabat Mater di Pergolesi, composto nel 1736 per
sostituire proprio il lavoro scarlattiano.
IGNAZIO MARTA SCHIFANI
Nato a Palermo nel 1966, ha compiuto gli studi presso il conservatorio della sua città, si è
i perfezionato in clavicembalo, organo storico e nella pratica del basso continuo con Roberto
Pagano, Rinaldo Alessandrini ed Enrico Baiano. Si è dedicato, in particolare, all'esecuzione
della musica antica sugli antichi strumenti da tasto e alla prassi del basso continuo e dell'improwisazione del grande repertorio rinascimentale, barocco e classico.
Una vivace attività concertista lo ha portato a suonare, per importanti associazioni, e festival
di musica antica in Europa e America del Sud (Amici della Musica, CIMS, CIDIM, Accademia Nazionale di S. Cecilia, RAI, Scuola di Musica di Fiesole,A. Scarlatti di Napoli,A.Il Verso di Palermo, Settimane Bach e Musica e poesia a S.Maurizio di Milano, Accademia Filarmonica Romana, Maggio Musicale Fiorentino, Bayerischer Rundfunk,
Winer Konzerthaus, fra i Festival: Scarlatti di Palermo, Erice, Monreale, Cremona, Siena, Barcellona, Santiago de
Compostela, Lisbona, Fribourg, Parigi, Chaise Dieu, Pontoise, Beaune, AIenEon, Saint-Michel, Ambronay, Utrecht,
Bruxelles, Metz, Potsdam, Edinburgh, Guanajuato, Città del Messico...) nonché per prestigiosi Enti lirici quali il
Teatro Massimo di Palermo, il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro Regio di Torino,
l'OperFrankfurt,ilTeatro Real di Madrid,l'OpéraNationaldu Rhin di Strasburgo, ilTeatro LaMonnaie di Bruxelles,
l'Opéra National de Bordeaux, Den Norske Opera di Oslo, il Teatro Liceo di Salamanca, il Teatro Arriaga di Bilbao,
il Teatro Alighieri di Ravenna, il Teatro Valli di Reggio Emilia, il Teatro Rossini di Lugo, il Teatro Politeama di Lecce
ed il Teatro Rendano di Cosenza. Ha collaborato con diversi ensembles di musica antica tra i quali la Cappella della
Pietà de'Turchini e l'Ensemble Elyma di Ginevra. Collabora stabilmente dal1994 con lo Studio di Musica Antica A.
Il Verso di Palermo e dal 1998 con Concerlo Italiano diretto da R. Alessandrini, anche in qualità di suo assistente in
diverse produzioni teatrali. Ha parlecipato a numerose registrazioni per le case discografiche francesi Opus I I I e K
617 vincitrici d'importanti premi intemazionali. Tra queste produzioni ricordiamo il Vespro e f integrale delle opere
di C. Monteverdi (l'Orfeo, I1 Ritorno di ULisse in Patria e Ulncoronazione di Poppea),lo Stellario di B. Rubino, il
Vespro di F. Provenzale, il Giudizio universale di G. Cavalli e il Trionfo del Tempo e del Disinganno di G. F. Haendel,
l'Olimpiade e i Vespri per I'Assunzione di A. Vivaldi. E' docente di Prassi esecutiva del basso continuo e delf improvvisazione, al dipartimento di musica antica de1 Conservatorio V. Bellini di Palermo.
ANTONIO ITVTNSO
Ensemble vocale e strumentale ad organico variabile, si è costituito nel 1982 nell'ambito delle iniziative didattiche
promosse dall'Associazione SicilianaAmici della Musica di Palermo, con il progetto di dedicarsi escÌusivamente alla
musica rinascimentale e barocca, avvalendosi della collaborazione dell'Istituto di Storia della musica dell'Università
di Palermo, oggi Dipartimento Aglaia, suo punto di riferimento scientifico.
Ha collaborato con l'Ensemble Elyma diretto da Gabriel Garrido alla realizzazione di opere barocche eseguite a
Palermo nell'ambito della stagione estiva della Fondazione Teatro Massimo, annoverando tra le opere già eseguite
la Colomba ferita e Lo schiavo di sua moglie di Francesco Provenzale, la prima esecuzione modema del Vespro per
lo Stellario della Beata Vergine di Bonaventura Rubino e dei due oratori Santa Rosalia e Il Trionfo della morte per il
peccato di Adamo di Bonaventura Aliotti, nonché della Dafne di Marco da Gagliano rappresentata nel maggio 2007
per la stagione del 70" Maggio Musicale Fiorentino. Negli ultimi anni il frutto più importante di questa collaborazione è stata la rcalizzazione del "Progetto Monteverdi" nell'ambito del quale sono stati rappresentati L Orfeo, I1
ritorno d'Ulisse in patria, Il combattimento di Tancredi e Clorinda, I1 Vespro della Beata Vergine e Uincoronazione
di Poppea. A queste sono seguite le esecuzioni de Il Sansone di Aliotti nel 2001 e de Il mattutino de'morti di David
Perez nel 2002. Nel dicembre dello stesso anno 1o Studio ha partecipato alla ripresa del Vespro per la Beata Vergine
di Monteverdi eseguito presso l'Abbazia di Chiaravalle e a Bosa in provincia di Nuoro. In occasione dell'edizione
2004 del Festival delle Nazioni di CitA di Castello, ha preso parte ad un Vespro tratto dalla Selva morale e spirituale
di Monteverdi.
Tra i più recenti impegni segnaliamo la ripresa del Vespro della Beata Vergine di Monteverdi in occasione della
edizione 2005 della Semana de Musica Religiosa di Cuenca in Spagna, due concerti dedicati al madrigale siciliano
eseguiti a Marsiglia e Nizza in occasione della manifestazione Séduction baroque: la Sicilie en photographie et en
musique organizzatadall'Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia,la realizzazione di due concerti eseguiti nell'ambito
della rassegna Le parole sono pietra e musica, un concerto dedicato alle musiche del Rinascimento e del Barocco
siciliano eseguito in occasione della prima edizione del Festival Intemazionale della Val di Noto "Magie Barocche" e
varie alfre produzioni fra cui 1o spettacolo ideato da Mimmo Cuticchio dal titolo Tancredi e Clorinda.
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(LARGHETTO-ALLEGRO-
SONATA OP. 1 N. 11
SICILIANA-AILEcRo)
D. SCARTA]TI
SONATA K 77 IN RE MINORE
(MOOINNTO E CANTABILE, MINUET)
SONATA K86 IN DO MAGGIORE
(ANDANTE
Ir,tOO T RATO ).
ARCANGELo CoRELLI
SONATA oP,s N.4 IN FA MAGGIORI
(LARGO-ALLEGROVIVAC E-ADAG I O-ALL
P*20
Oltre alle voci migliori,le cantorie italiane hanno sempre ospitato, in età
rinascimentale e barocca, anche i più apprezzati virtuosi: non soltanto
organisti, ma anche sonatori di violino , flautin oyer cornetto . Possiamo affermnre con certezza che per lo meno una parte del repertorio delle grandi
scuole strumentali italiane si siaformato proprio nell'ambito della musica
da chiesa.
SONATE I E II
(DAI CONCERTI ECCLESIASTICI)
C. ANTEGNATI
RICERCARE III PER ORGANO
PERORGANO DAL
CnppTLLA MUSICALE DI SAN GIncomO
EG RO )
Ludovico Viadana pubblica i suoi Cento Concerti ecclesiastici a Venezia
nel 1602, fornendoli di una illuminante prefofione dedicata "a' benigni
lettori" , che così motiva la presenza di strumentisti in chiesa: <<Molte sono
state le cagioni, cortesi lettori, che mi hanno indotto a comporre queste
sorte di Concerti: fra le quali questa è stata una delle principali: il vedere cioè, che volendo alle volte qualche cantore cantare in un organo o
con tre voci, o con due, o con una sola erano costretti per mancamento
di compositioni a proposito loro di appigliarsi ad una o due otre parti di
mottetti a cinque, a sei, a sette, et anche a otto,le quali per la unione che
devono havere con le altre parti, come obbligate alle fuShe, cadenze, a'
contrapunti, et altri modi di tutto il canto, sono piene di pause longhe, e
replicate, prive di cadenze, senza arie, finalmente con pochissima, et insipida seguenza, oltre gli interrompimenti delle parole tall'hora in parte
taciute, et alle volte ancora con disconvenevoli interposizioni disposte, le
quali rendevano la maniera del canto, o imperfena, o noiosa, od inetta, et
poco grata a quelli, che stavano ad udire: senza che vi era anco incommodo grandissimo di cantori in cantarle». A tale manifesto estetico aderisce
di slancio Giovanni Paolo Cima, organista della Chiesa di San Celso in
Milano, cittò nella quale pubblica nel 1610 i propri "Concerti Ecclesiastici a una, due, tre, quattro voci con doi a cinque, et uno a otto. Messa, e
doi Magnificat, et Falsi Bordoni à 4 Et sei sonate, per strumenti à due, tre
e quattro." Per quanto attiene ai brani strumentali di nostro interesse, che
si trovano a conclusione della raccolta, è stato notato che essi "assltmono
una particolare importanza nel ruolo dell'evoluzione della sonata strumentale dato che si pongono agli albori di un
gene-re che incontrerà enorme fortuna nei decenni successivi t...1 . È stuto più volte sottolineato come in particolare
la sonata per violino, cornetto e violone risulti essere il primo esempio di sonata in trio che la storia della musica
annoveri, eppure certamente tale priorità va ridimensionata alla luce di una prassi che all'epoca non doveva essere
così estranea all'uso corrente come testimoniato dagli altri esempi di poco successivi." (A. Friggi).
Fatto il punto sulla nascita di questo genere così peculiare, attraverso le straordinarie creazioni di celeberrimi organisti - Frescobaldi e Antegnati - e di virtuosi del flauto diritto quali van Eyck e Ortiz, la parte seicentesca di questo
concerto si conclude con la straordinaria composizione di Dario Castello, che con le sue Sonate Concertate in Stil
Moderno (1621-1629) ci consegna un'immagine scintillante del virtuosismo del primo Barocco, incentrato su uno
stile pieno di inventiva, latore di una valenza tecnica brillante e rffinata.
La seconda parte del concerto è dedicata invece a due purissimi esempi di Sonata da chiesa settecentesca: quelli
di Haendel, del quale quest'anno ricorre i|250" anniversario della morte, e di Corelli, cui per molti versi è ascrivibile la paternitò di questa forma musicale; la sonata da chiesa è una composizione strumentale, generalmente con
accompagnamento di organo, che ha avuto appunto origine nel Barocco ed è solitamente composta da quattro movimenti che seguono I'alternanza lento-veloce-lento-veloce.Il secondo movimento è usualmente un allegro fugato, e
il terzo e quarto - nei quali può affiorare una somiglianza con la sarabanda e la giga - sono impostati informa bipartita. Le due Sonate incorniciano due composizioni organistiche di grande bellezza di Domenico,figlio del grande
palermitano Alessandro Scarlatti di grande bellezza e di rara esecuzione.
DUO BAGLIANO-COEN
Il Duo nasce nel 2005 dall'incontro di affermati solisti che,
guidati da un comune sentire, sin dai primi anni Ottanta
sono attivi nella musica antica: svolge un'intensa attività
concertistica che ha portato i due artisti in ltalia e in Europa, ovunque con ampi consensi di pubblico e di critica; il
duo si avvale anche della collaborazione di solisti di fama
internazionale quali la violinista M. Huggett, il cellista L.
Piovano e il fagottista S. Azzolini. Fra le ultime proposte,
un'applauditissima monografia bachiana nell'ambito del
ciclo BWV della Sagra Musicale Malatestiana. Stefano
Bagliano si è diplomato al Conservatorio di Padova perfezionandosi con F. Brùggen, K. Boeke, W. Van Hauwe e P.
Memelsdorff. Ha eseguito oltre 500 concerti per prestigiose
istituzioni in USA, Asia, Israele ed Europa (Carnegie Hall
a New York, Gasteig a Monaco di Baviera, Conservatorio
di Mosca, Festival di Lubiana, Amici della Musica di Firenze, Società del Quartetto di Milano/Musica e Poesia a S.
Maurizio, Engadiner Konzertwochen, Sounding Jerusalem
Festival). Andrea Coen si è diplomato in clavicembalo al
Royal College of Music di Londra e si è laureato in Lettere
all'Università La Sapienza di Roma. Interessatosi fra i primi
in Italia alla prassi degli antichi strumenti, svolge da più di
venti anni attività in Italia, Europa e USA come cembalista,
organista e fortepianista per le più prestigiose istituzioni. Incide per EMI, Denon, Deutsche Harmonia Mundi, Brilliant,
MR, Dynamic, Bongiovanni, Stradivarius. Ha collaborato
con artisti come Christofellis, Colusso, Hogwood, L'Arte
dell'arco. Insegna ai Conservatori di L'Aquila e di Roma.
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RASSECNA INTERNAZIONALE
DI MUSICHE SACRE,LITURCICHE
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A. ScARTATTT
CON TTTTURE TRATTE DAL..COMBAITIMENTo SPIRITUALE,, DI LoRENzo ScupoTT,
NEL IV CENTENARIO DELLA MoRTE
SOPRANO
MIzuR CHU.RE. CHIZZONI
ALTO
JreN NrnouEr
VOCE RECITANTE
SITvn DE PALMA
VIOLINI
Nuszn
SoRRENTINO,
LAURA
ScIpIoNI
ORGANO
ANDRIA CoEN
DIRETTORE AL CEMBALO
FLAVTo Cor-usso
CAPPELTA MUSICALE
THFATINA
PRoGRAMMA
CATATDO AMODEI
LITe.Nu. DELLA BEATA VERGINE
LAETATUS SUM
CONFITEBORTIBI DOMINE
ArEsslNono ScenrRrtt
ANDANTE IN SoL MAGGIORE
(PER ORGANO)
Vnru I Pe.RTIrg OBBLIGATE
AL BASSO (PER ORGANO)
AVE REGINA CAELORUM
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SctNrtLLE D'AMOR SACRo or FLAVTo coLUSSo
Musica Theatina, Musica e Preghiera. Canto e preghiera <<devono stare
insieme come due sorelle>>: il poeta romantico tedesco Clemens Brentano nel suo racconto Cronaca del chierico vagante scrive: «Chi vuole ben
vedere e comprendere queste due figlie del cielo deve portarle egli stesso
nel cuore, deve saper egli stesso pregare e cantare; allora le riconoscerà
ovunque e vedrà come esse dimorino nel profondo di tutta la vita; e solo
allora sentirà come tutta la terra e tutte le creature lodino Dio, come tutta
lavita con il suo mutamento,le sue gioie e i suoi dolori non sia che unfuoco sacro nelle cui fiamme che giocano a migliaia si è acceso l'amore dello
stesso Dio onnipotente».
Il concerto Scintille siciliane nella Napolì del '600, con brani di due compositori siciliani che direttamente e indirettamente hanno collaborato con
i Chierici Regolari Teatini di Napoli, costituisce un doppio omaggio, alla
Sicilia e alla chiesa teatina di San Giuseppe ai Quattro Canti che fu casa
spirituale anche della "Unione dei Musici di Santa Cecilia" la quale, come
apprendiamo dagli studi di Umberto D'Arpa, Roberto Pagano e Giuseppe
Collisani, fin dal 1653 ebbe proprio in questa chiesa cappella e sepoltura
per i suoi ffiliati.
Con le testimonianze offerte dai Diari seicenteschi di San Paolo Maggiore
in Napoli, rintracciate da Domenico Antonio D'Alessandro, abbiamo uno
spaccato delle celebrazioni liturgico-musicali teatine, utili alla conoscenza
della prassi esecutiva musicale-religiosa di un'importante chiesa napoletana della Controriforma. Riascoltando queste composizioni viene naturale immaginare l'incontro di Cataldo Amodei con Alessandro Scarlatti
nel settembre del 1686 a San Paolo Maggiore, chiesa preferita dalfamoso
musicista palermitano per la " singolar pompa e Maestà" nelle celebrazioni, o la coincidenza della preparazione delle musiche di don Cataldo
per la festa solenne di san Gaetano del 1690 mentre il pittore Francesco
Solimena ultimava di affrescare la meravigliosa Sacrestia, ancora oggi
principale attrazione artistica del santuario napoletano.
Il programma di questo concerto, è attraversato da temi intrecciati: il 'ricordare'- in cui il gioco degli anniversari e dei centenari esprime il suo
più vero e genuino compito; il 'riscoprire' e il 'ritrovarsi' - nelle diverse vocalità e polifunie delle "voci della Controriforma", così come nello
sguardo verso I'antico della nostra turbolenta modernitò, segnata dal quotidiano, dal visibile-apparente; il 'combattere' - per conquistare la vera vita, quella che anche la musica contribuisce a non far morire.
Le musiche di Amodei e quelle di Scarlatti, del quale si aprirà a breye il trecentocinquantesimo anniversario della
nascita, intessono qui virtuosi contrappunti e meditazioni con le pagine colme di forza straordinaria del Combattimento Spirituale, uno dei più dffisi testi di spiritualità, pubblicato fino ai nostri giorni in molte lingue in più di seicento edizioni, scritto dal Teatino l,orenzo Scupoli del quale si è appena aperto il IV Centenario della morte (Napoli,
1610). Scupoli, inoltre,fufiglio spirituale di sant'Andrea Avellino, uno dei poco conosciuti Compatoni della città
di Palermo.
La musica, di raro ascolto, del maestro di cappella Teatino Cataldo Amodei (Sciacca, 1649 - Napoli, 1693), come
scrive Massimo Rolando Zegna «rivela un'originale dimensione del sacro: rffinata nelle soluzioni musicali e attratta dal protagonismo delle voci, eppure reclinata su sentimenti quotidiani, spesso cullanti. Musica dalla retorica
awolgente, misteriosamente epifanica, in cui anche le ornamentazioni contribuiscono a un raccolto sentimento religioso che sempre sconfina nella dolcezza».
CeppnLA MusrcArE TurnuNA
Svolge il servizio musicale presso le sedi della Provincia d'Italia dei Chierici Regolari Teatini sotto la
direzione dell'attuale M' di cappella, I'Accademico pontiflcio Flavio Colusso: accoglie al suo interno
solisti di risonanza internazionale e affronta un yasto repertorio con un'attenzione particolare al grande
patrimonio della tradizione teatina, esibendosi in prestigiose sedi come la Cappella del Tesoro di San
Gennaro, il Conservatorio "S. Pietro a Majella" di Napoli, l'Aula nuova del Sinodo in Vaticano, il Festival "Magie Barocche", la Sagra Musicale Malatestiana, la Camerata Musicale Salentina, il Museo
della Musica di Bologna. Nell'ambito del progetto "Musica Theatina" (ed. LIM, Lucca) harealizzatole
Composizioni liturgiche del seicentesco Cataldo Amodei; il Primo Libro degli Inni a 5 voci, Napoli 1610
di Scipione Stella; il mottetto Exultate jubilate, che Mozart scrisse per i Teatini di Milano, pubblicato
con il patrocinio del Mozarteum di Salisburgo ed eseguito ed inciso con Mariella Devia; di F. Colusso
la Missa Sancti Andrae Avellino, e il grande Te Deum dedicato a Puccini. Ha inoltre eseguito ed inciso
molte altre opere inedite del passato fra cui I'Oratorio di Sant'Agata di Antonio Draghi, autore sul quale
ha avviato un importante progetto di riscoperta degli Oratori in collaborazione con il Comune di Rimini,
l'Ambasciata d'Austria e la città di Vienna; il Te Deum di G.P. Colonna; il Dialogus inter angelos et pastores di M.A. Charpentier e i Te Deum "napoleonici" di B. Ottani e D. Puccini. Ha recentemente realizzato l'esecuzione scenica della Rappresentatione di Anima et di Corpo di De'Cavalieri per i novant'anni
dell'Associazione "A. Scarlatti" di Napoli.
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DI MUSICHE SACRE.LITU ICHE
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ENSEMBLE VOCATE
or N,tporr
Pubblicato neL2005, Requiem è uno degli album più importanti del compositore gallese Karl Jenkins che, per i suoi meriti artistici, è stato recentemente nominato Ufficiale dell' Ordine dell' Impero Britannic o. Dopo av er
intrapreso gli studi musicali con il padre, maestro di scuola a Penclawdd,
ma soprattutto organista e direttore di coro, ha iniziato la sua carriera
musicale suonando I'oboe nella National Youth Orchestra del Galles . I-aureatosi alla Royal Accademy of Music, dove ha conosciuto la moglie Carol Barrat, sua principale collaboratrice, Jenkins nella sua carriera ha
manifustato una grande apertura verso tutti i generi e gli stili musicali
distinguendosi anche nella musica jazz. Musicista eclettico, Jenkins, che
suona il sax baritono e il sax soprano, le tastiere e I'oboe , strumento piuttosto insolito in un contesto jaq, ma estremamente innovativo, ha ottenuto
il suo primo grande successo internazionale con il progetto Adiemus che
egli ha portato in Germania, Giappone, Spagna, Finlandia, Paesi Bassi e
Belgio.In questo progetto, da cui Jenkins ha tratto ben 5 album dei quali
il primo risale al 1995, emerge la volontà del compositore di creare un
ponte ideale tra culture diverse rielaborando alcune forme tradizionali in
modo originale e introducendo, per esempio, nel secondo album, Adiemus
II, Cantata mundi, tecniche e strumenti provenienti dall'Europa orientale,
dall' Arabia e dall' Asia.
Introit, Dies lrae,The Snow of
Ye sterday, Rex Tremendae,
Confutatis, From Deep in My Heart,
Lacrimosa, Now as a Spirit, Pie
Jesu, Having Seen the Moon, Lux
Aeterna, Farewell, In Paradisum
Nella produzione di Jenkins un posto di primo piano è occupato dalla musica sacra con composizioni come l'Ave verum del 2004 e il recentissimo
Stabat mater del 2008 o Merry Christmas to the World, una raccolta di
canti natalizi riorchestati in modo originale. L'anelito verso il trascendente e l'intenzione di creare una sintesi tra culture e mondi diversi attraverso la musica costituiscono i principi ispiratori di questo Requiem,
dove il compositore gallese ha dimostrato come una forma importante e
tradizionale della musica sacra cattolica possa integrarsi in una perfetta
sintesi e in un dialogo estremamente proficuo e affascinante con la tradizione giapponese dell'haiku. Questa sintesi è fficacemente ottenuta da
Jenkins con la sovrapposizione del testo haiku a quello latino in un dialogo
che attraversa le culture, il tempo e la storia.
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GErrnNo CUCCTo PTTTTGRINI
tÈ
Studia pianoforte a Palermo con Vincenzo Mannino ed in seguito Napoli con Vincenzo Vitale e Massimo Bertucci sotto la cui guida si diploma. E' stato allievo di Yacopo Napoti e
Teresa Procaccini per la composizione, e di Donato Renzetti per la direzione d'orchestra.
Nel corso della sua formazione l'interesse per le materie scientiflche lo porta a conseguire la
laurea in Medicina e Chirurgia. E' stato responsabile della stagione sinfonica e produzioni
esterne del Teatro Massimo di Palermo per l'anno 2000.
ENSTTTNBLE
VOCATE DT NAPOLT
Costituitosi nel 1983 svolge una intensa attività concertistica frutto di una costante ricerca vocale ed esecutiva. Alla
letteratura musicale antica si affianca l'esplorazione di pagine significative tratte dal repertorio corale compreso tra
l'età barocca ed il mondo contemporaneo.
UEnsemble collabora con diverse formazioni strumentali per la realizzezione di opere del repertorio corale in stile
concertato. Ha partecipato, riscuotendo indiscussi successi, ad importanti rassegne e concorsi nazionali ed intemazionali come la Rassegna internazionale di Canto Corale di Alghero (primo premio nel 1991 e nel 7992). Vincitore del
XII Concorso nazionale Guido D'Arezzo (1995) l'Ensemble ha al suo attivo varie incisioni discografiche (FonitCetra, Fonè, Opusl11, Niccolò) e prestigiose collaborazioni con il M' Roberto De Simone ed il M'Antonio Florio. Ha
pubblicato per la Niccolò una inedita raccolta di madrigali dal titolo "Spesso gli lego" e un disco di Balli e Villanelle
di scuola Napoletana insieme all'ensemble strumentale "I1 Labirinto". E'stato diretto in importanti produzioni da
S.Accardo ( "Così fan tutte" di V/.A.Mozart) R.Clemencic (Mottetti di Pergolesi) , P.Maag ("Requiem" di Mozart"Passione secondo Giovanni"di Bach) , M.Pradella (Gloria di Vivaldi) , V.Spivakov (Messa della Incornazione di
Mozart). Ha preso parte alle Stagioni concertistiche della Rai di Napoli (1987-1990-1991), della Associazione Alessandro Scarlatti (nel 1988 e dal 1996 al 2008 )del Centro di Musica Antica della Pietà de turchini (2000-2001-2002)
e dello Sferisterio di Macerata (1998). Nel dicembre 1998Jra partecipato al Requiem di W.A.Mozart con l'orchestra
"I cameristi del Teafro della Scala"con la direzione del Mo Gaetano Cuccio.
Harealizzatoper il "Maggio dei Monumenti", prestigiosarassegna a cura del Comune di Napoli importanti produzioni
negli anni 2000 - 2001 - 2002-2003-2004 tra cui lo "Stabat a 10 voci" per coro soli e basso continuo di Domenico
Scarlatti e la "Messa di S.Cecilia" per soli, coro ed orchestra di Alessandro Scarlatti. Nel Giugno 2003 è stato ospite
delle celebrazioni nel Duomo di Milano, in occasione dei 600 anni della Cappella Musicale, eseguendo due concerti
il "Miserere" di Leonardo Leo e la "Missa pro Defunctis" di Alessandro Scarlatti, e il secondo dedicato alla musica
sacra di Poulenc e Britten. E' del luglio 2006 la partecipazione in Vaticano alla Celebrazione del 500' Anniversario
della posa della prima pietra della Basilica di San Pietro con la prima esecuzione assoluta dell'Oratorio per soli, coro
e orchesffa " Pefros eni" di Antonio Pappalardo nella Basilica di San Pietro, Città del Vaticano. Ha partecipato inoltre
alla esecuzione della" Via Crucis" di F.Listz nella primavera2}}4 con la direzione del Mo Michele Campanella con il
quale, nel maggio 2006, ha portato la "Petite Messe Solennelle" di G.Rossini a Pechino e Shangai in occasione dell'anno dell'Italia in Cina, e nel2007 a Perugia e nel 2008 a Siena per l'Accademia Chigiana.
ANTONIO SpEcNoLo
Diplomato in canto, ha compiuto gli studi di Composizione
e Direzione Corale con il M' Enrico Buondonno. Ha partecipato ai Corsi di Direzione "R. Goitre" ed ai seminari con
il gruppo "Pro Cantione Antiqua di Londra". Ha fatto parte
della commissione giudicatrice del Concorso Internazionale
di Canto Corale di Alghero, essendo stato premiato nel 1991
con il Diapason d'argento. Ha collaborato alla registrazione
per Ricordi-Fonit Cetra dei "Tre Mottetti" di Pergolesi con il
M" René Clemencic e dell'oratorio "La Passione" del Giordaniello con la direzione del M' Alessandro de Marchi per la
Opus 111 francese. Ha diretto nel novembre 1998 e nel dicembre 2000 l'orchestra Scarlatti di Napoli nella "Messa di
S. Cecilia" per soli, coro ed orchestra di Alessandro Scarlatti.
E'alla guida dell'Ensemble dal 1984.
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25
DI MONREALE
RASSECNA INTERNAZIONALE DI MUSICHE SACRE,LITURGTCHE E SPIRITUALì
B'CoNCERTo
DEL
MOT{S
T(EGALIS
- L,OPERA
PER SOLI, CORO, ORCHESTRA MISTA
TESTI SALVINO LEONE
MUSICHE DI LUCINA LANZARA
oRCHESTRAZTONE
PRIMA ESECUZION
E
E
DUOTTNO
VOCI RICITANTI
ARMONIZZAZIONE DEL CORO MASSIMO SIGITLO À4u{SSARA
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SOLUTA
VOCI
KENCH,
LUCINA LANZARA
JULIE
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SOPRANO
ELISA SMEzuGLIo
MEZZOSOPRANO
ALICE SPARTI
FIAII
FLAUTI TRAVERSI
SAX SOPMNO, CLARINETTO
BENEDETTO BASILE
CLAzuNETTO TURCO,
CHALUMEAU. KAVAL E WHISTLES
GIUSEPPE VIOTA
CONTRALTO
PrRcusstoNt
CHIARA CASTELLO
E STRUMENTI ETNICI
HÀNG DRUM
TENORI
VINCENZo BIoNDo,
K ANDRIW THOMAS CIPOLLA
BAzuTONO
MASSIMO S IcII-I-o MASSARO
BASSO
VINCENZO GANNUSCIO
INNoVATTvE STzuNc
QrNrrr
VIOLINO
LUCIANO SALADINO,
MICHELE CAMPO
VIOTA
FRANCESCAANFUSO
VIOLONCELLO
ANDREEA TIMIRAS
CONTRABBASSO
GIUSEPPE DAMICO
MARIMBA
GIusEppr MAZZAMUTO
FRANCESCO
DI
LUISI
MAzuMBA
GIUSTPPI MAZZAMUTO
PERCUSSIONI S tCILIANE,
DUDUK, ZAMPOGNA E MARMNZANI
MICHELE PICCIONE
PE RCUSSIONI MEDIORIENTALI
ROSAzuO PUNZO
VOCI RECITANTI
MAUzuZIo SPICUZZA
LAURA GERACI
YOUSIF LATIF ]ARALLA
SALVO PIPARO
STEFANIA SPERANDEO
REVISIONE DEI TESTI IN SICILIANO
MASSIMO GENCHI
RIVISIONE DEI TESTI
IN LATINO
GIORGIO DI MAzuA
E GRECO
E MYRIAM LEONE
REVISION E DELLE PARTITU
GIUSEPPE VIOTA
INCEGNERE DEL SUONO
MAURIZIO CURCIO
P*26
RE
LUCINA LANZARA
Cantautrice e imprenditrice musicale, si caratterizza per le contaminazioni tra tradizione ed innovazione. Roma di nascita, vive a Palermo, studia a Genova tecnica vocale integrata col corpo con
Kjerstin Engoe Pronzato e, attualmente, con Mary Setrakian, vocal coach dei cast di Broadway.
Presente con opere proprie a Festival come Orestiadi di Gibellina, Teatri Antichi di Tindari e Segesta, Castelbuoto Jazz Festival, Lithos, Sanremo Tenda della Pace, Kalsart, Monastero di Camaldoli, Sestriere Casa Olimpia. E'andata in onda su radio Rai International, Radio Latina Lussemburgo,
New York ICN Radio. Scrive Canto e racconto De Andrè. Discografla autografa: Il Canto del Sole
(Rai Trade 2004); De Mare (Rai Trade 2005); VoXaS (NP 2008); Live in Kalsart (Egea 2005);
Kalsart Marèe 2005.
SRrvINo LEoNr
Medico, scrittore, teologo morale e bioeticista. Professore universitario, visiting professor
all'Università di Tùbingen e al Camillianum di Roma, presidente dell'Istituto di Studi
Bioetici "Salvatore Privitera"; direttore della rivista «Bio-ethos»; membro del Comitato di
redazione di numerose riviste. Ha tenuto circa quattrocento interventi a corsi e congressi in
Portogallo, Spagna, Francia, Repubblica Céca, Germania, Polonia, Filippine, Venezuela,
Cina, Corea e Iran. Dirige la collana «Itinerari etici» dell'editrice Città Nuova e, insieme a
S. Privitera, ha diretto il «Dizionario di Bioetica» (due edizioni italiane e un'edizione portoghese). Ha scritto più di trenta monografie prevalentemente su temi di Bioetica, Teologia
morale, Storia della Chiesa, nonché diverse opere teatrali.
L{
TRA-IW\ - MONS RECRLIS
L'attuale abitato di Monreale sorse intorno al Duomo che ne costituì l'elemento aggregante e fondativo.
Sull'attuale sito, tuttavia, vi era nell'antichità un villaggio denominato Bulchnr. L'intera zona era una
grande riserva di caccia dei re normanni peraltro di grande importanza per la sua posizione strategicodifensiva alle porte di Palermo. Quindi, prima ancora della costruzione del duomo il monte era già in qualche modo "regale" essendo un luogo prediletto dal re le cui ambizioni di poter sedere sul trono di Bisanzio
(Costantinopoli) non si erano mni assopite.
[L SOGNo DI GUGLIELMO
Si tratta di un'antica leggenda, peraltro un topos comune a molte altre fondazioni anaLoghe. Questo costituiva una sorta di legittimazione soprannaturale alle ingenti spese necessarie alla sua costruzione e,forse,
anche a un certo sfruttamento della mano d'opera, Non solo ma serviva anche a legittimare lafama di
"buono" che circondava Guglielmo II e che tentava di far dimenticare quella di "malo" con cui sarebbe
stato ricordato il di lui padre Guglielmo I. Non è escluso che parte del denaro utilizzato per la costruzione
del duomo provenisse proprio dai bottini di guerra di Guglielmo il mnlo e venisse per così dire "ripulito"
proprio con la costruzione del duomo. Questa, in realtà, sia pur ammantata di motivazioni religiose, aveva
unforte signfficato politico inerente la supremazia del potere regale su queLlo ecclesiale.
NEL SEGNO DELL,ORO
Il tema dell'oro è in qualche
modo ricorrente essendo leggibile, infiligrana, in tutta la vicenda storica del
duomo: dal suo leggendario ritrovamento che ne consente I'edificazione, alla cosidrletta «bolla d'oro>> che
il re depone sull'altare e che contiene numerosi privilegi e concessioni, ai circa 10.000 metri quadrati d'oro
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DI MONREALE
RASSEGNA INTERNAZIONALE
DI MUSICHE SACRE,LITURGICHE
E SPIRITUALI
dei mosaici, alla conca d'oro prospiciente la rocca su cui il tempio viene edificato. Ma I'auri sacrafames
di virgiliarn memnria diventa, nella magia del tempio, non più elemento di contese e divisioni mn di pace
e aggregazione tra i popoli.
CINONT VITRUVIANo
l,a collocazione geografica e gli spazi interni della chiesa non sono casuali mn risponrlono a precisi criteri
costruttivi fissati nel cosiddetto " canone" che risale a Vitruvio e che sono anch'essi messaggio, non meno
delk immngini, anche se di più dfficile lettura e interpretazione . In modo particolare nei molteplici simboli
architettonici vengono reinterpretati fenomeni astronomici e geografici quali i solstizi, gli equinozi, l' orientamento della luce solare nei vari periodi dell'anno,l'inclinazione dell'asse terrestre ed altro ancora.
LA FABBzuCA DEL DUoMo
Non sappiamo chi abbia ideato la costruzione del duomo, quali siano stati gli architetti, gli ideatori dei mosaici e persino le maestranze . L'intera costruzione , comunque costituisce una sorta di grande realizzazione
simbolica dell'edfficazione del tempio vivo costituito dnlla Chiesa, come tusrtmoniano alcuni riferimenti
biblici ripofiart @lcuni dei qunli, utilizzati liturgicamcnte nella dedicazione o consacrazione delle chiese).
OLTRI LE FEDI
Proprio per quanto detto sopra il duomo diventa una grande sintesi di diverse fedi e sensibilità religiose:
la fede cattolica visibile nell'austera e massiccia architettura nornu)nrut e nella pianta tipica della croce
latina; la teologia bizantina presente nei moduli dell'iconografia musiva, nella raffigurazione dei persormggi, nell'uso simbolico dei colori; lafede islamica della maestranze probabilmente presente nei decori
arabescati.Il brano ricompone secondo tipologie innologiche propria di ognurn delle tre trad.izioni l'armonia orante dell' insieme.
L,oFFERTA ALLA VERGINE
Proprio in riferimento alla ricordata leggenda ma anche per un'ffittiva devozione del re cristiano alla
Madonrn il duorut le viene dedicato e intitolato a Santa Maria Nuova.
SrrENrrupt
Per fficiare al tempio Guglielmo fa arrivare un centinnio di monnci dall'abbazia benedettina di cava dei
Tirreni. Per essi fa costruire l'adiacente monastero con l'annesso chiostro. Arrivarono a Monreale il 20
marzo 1176.
RAPSODIA MUSIVA
concezione iconica del duomo e dei suoi mosaici è concepita come uno reale Biblia pauperum. In
spettatore del tempo, per lo più incolto, doveva avere la possibilità di cogliere nelle immngini il senso e la
conoscenza della storia della salveua.ln struttura del duomo è profondamente cristocentrica.
L' attesa di Cristo . Così, la navata centrale illustra l'Antico Testamento vedendovi una grande e lunga preparazione all'awento del Messia. Dal retrofrontone di ingresso con l'imm.agine dellaVergine parncrantos
Itt
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(cioè letteralmente " tutta assente da ogni franura" ) si svolge tutta la storia della creazione con particolare
riferimento alla Genesi. Interessante nella creazione delle acque il volto di Dio che si intrayede tra le acque , segno della presenTa divina in ogni cosa. Itt creazione dell'uomo è raffigurata come un grande canale
che da Cristo entra in comunicazione con l'uomo.
Il vangelo di Cristo. L'Antico Tbstamento prelude e si conclude con la venuta del Cristo (nella grande figura absidale del Pantocràtor). Da lì le navate laterali rffigurano alcuni dei più signfficativi episodi evangelici con particolare attenzione ai miracoli di guarigione rappresentati con grande realismo. Nella parte
superiore del presbiterio la vicenda terrena di Cristo si conclude con la crocifissione che, tuttavia, non
costituisce ilmaggior polo di attrazione teologica e visiva, peraltro secondo lavisione bizantina del mistero
di Cristo tutto incentrato sulla dimensione della glorfficazione (trasfigurazione-resurrezione-ascensionediscesa dello Spirito).
I"a chiesa di Cristo. Dallavicenda storica di Cristo nasce la Chiesa qui espressa nelle due grandifigure di
Pietro e Paolo le cui più significative vicerule biografiche sono rispettivamente illustrate nei due transetti.
Inoltre in più di 200 medaglioni sono rffigurati altrettanti santi che, a yario tiolo sono legati alla chiesa
delle origini, alle chiese di Sicilia o alla chiesa del tempo.
Pantocràtor. Indubbiamente la figura absidale del Cristo Pantocrator (lett. "Che ha potere su tutto, che
tutto può" ) è il centro iconico, teologico e visivo di tutto il duomo.Il grande gesto di apertura delle braccia
più che immngine di potere suscita un senso di straordinaria solennità e, al tempo stesso di carità.Il libro
sulla destra è aperto sulla pagina delVangelo di Giovanni "Io sono la luce del mondo" ed è questa architettura della luce a pervadere ntto il Duomo. kt benedizione cosiddetta "bizantina" della mano destra
allude alla duplice natura del Cristo e alla sua persona trinitaria.Il manto blu è il colore della regalità
mentre la tunica bruna (presente pure nell'abito della Vergine) quello dell.'umanità (il bruno è il colore
della terra, il blu quello del cielo).Il volto del Cristo è quello ieratico e consueto nell'icnografia bizantina,
verosimilmente ispirato agli antichi modelli iconici derivanti dalla Sindone . Al centro dell'arco sovrastante
la conca absidale è rafigurata la cosiddetta etoinìsia cioè I'attesa della nuova venuta del Cristo (parusìa)
e del giudizio finale. V è uno scranno vuoto col ftnnto regale blu appoggiatovi sopra (che richiama per
certi versi anche l'abbandono del telo sindonico) e la croce retrostante.
IN FIAMME
1811 un terribile incendio distrugge il sffitto a cassettoni della chiesa, parte del coro e delle strutture
lignee del transetto, alcune tombe e danneggiando anche qualche mosaico.Tuttavia grazie alla solerte
opere dell'arcivescovo Benedetto Balsamo e alle opere di restauro da lui intraprese, il duomo torna ad
avere I' antico splendore.
Pulchritudo salutis
kt notafrase dell'idiota di Dostoevskij "la bellezza salverà il mondo" trova,forse, nel duomo di Monreale,
una delle sue più elevate espressioni. kt teologia della belle«a, così presente nella religiosità cristianoortodossa e di chiara matrice bizantitn sembra quasi concretiuarsi nella suggestione di questa grande
sinfonia iconica.In questa luce il duomo di Monreale non rimane solo come straordinaria opera d'arte mn
Nel
anche come irripetibile strumento di evangelizzazione.
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DI MONREALE
DI MUSICHE SACRE,LITURGICHE
RASSEGNA INTERNAZIONALE
E SPIRITUALI
ORGANICO ORCHESTRA SINFONICA SICILIANA
VIOLE
MIHAI SpINEI -
FUNZIONAzuO
DIREZIONE ARTISTICA
CARIO LAURO
VIOLINO DI
S
SALVATORE ROMEO
LLA
**
RENATO AMBROSINO
GAETANA BRUSCHETTA
IGNAZIO LO MONACO
GIUSEPPE ROMEO
ROBERTO TUSA
MASSIMO BARRALE
VIOLINI PNlvtl
*
VINCENZO SCHIIvtgzu
-SALVATORE GIULIANO
**
FABIO MIRABELLA
AcosrlNo SCAR?ELLO *-
GIUSEPPE BRUNETTO.
ANTONINO ALFANO
CAMILLO BASCHI
FMNCESCAANFUSO
ROBERTO DE LISI'
MAUzuZIo BILLECI
"
MAzuANNA COSER-EANU
VIOLONCELLI
SERGIO DI FMNCO
GABRIELLA FEDEzuCO
SALVATORI PUSATERI
MARCELLO MANCO
FRANCESCo GIULIANO
SALVATORI TUZZOLINO
DoMENICo GUDDO
"
**
**
CzuSTINR ENNA.
SALVATORE LA ROCCA
DOMENICO MARCO.
LUCIANO SALADINO "
NICOLAE TIMIRAS
.
SONIA GIACALONE
LOzuS BALBI.
IVANA SPARACIO'
DAVIDE ALFANO'
.
ANDREEA TIMIRAS
CLRUON GAMBERINI
SALVATORI PIZZURRO.
VIOLINI SECONDI
DoNATo CUCINIELLO "
**
FRANCESCO D,AGUANNO
M.ANTONIETTA ROMANO
PIETRO CAPPELLO
ANGELO Culrztso
MIHAI GLAVAN
FRANCESCO GRAZIANO
MICHELE LA CAGNINA
SOzuN MARINESCU
GIUSEPPE PIRRONE
FRANCESCA zuCHICHI
PIETRO SIRAGUSA
ELENA TAMBURELLO
.
GABRIELLA IUSI
P*30
-
**
"
CONTRABBASSI
*
FERDINANDo CARUSO
AMBROGIO DAMICO "
-VINCENZO GRAFFAGNINI
VINCENZO LI PUMA**
MICHELE CIzuNGIONE
PAoLo INTORRT
MANNARINO'
FRANCESCO
Grusrppr DAMICo'
OTTAVINO
DEBORA ROSTI
-
FLAUTI
TROMBE
-
*
SALVATORI MAcAZZU
FRANCESCO PAOLO LA PIANA
.
ANTONINO PERI
ROSE-MAzuE SONCINI
FRANCES CO CTI,ITICITT,IINO
CLRuoIo SARDISCO
GIOVANNI GUTTILLA.
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PIETRO MODICA
-.
STEFANO LUCINTINI
MAzuA GRezTn D,ALESSIO .
TROMBON
I
*
GIUSEPPE BoNANNO
FRANCESCO TOLENTINO
ANDRIA POLLACI
Srtrasn TEDESCo .
GIOVANNI MICELI
CORNO INCLESE
DANIELE FTDIzuCO
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CALOGERO OTTAVIANO
-
TUBA
CLAzuN ETTI
SALVATORI BONANNO
-
ANGELO CINO
ALESSANDRO FALCO
TIMPANI
TINDARO CRpueNo
MATTHEW FUITTNE
*
SAURo TURCHI
GREGORIO BRAGIoLI.
CLARINETTO BASSO
Ge.traNo
GIUSEPPE BARBERI
*
ANGELA SCARPACI
GIUSEPPE MAZZAMUTO.
FAGOTTI
GrusrppE CoRso.
FULUO BASTA
*
PERCUSSIONI
GIOVANNI FERRARO
-
BERTUCCI
"
ANDRIA MURATORE
MASSIMO GzuLLO
.
"
"
ARPA
LUCIA CONSOLI
MASSIMILIANO GALASSO.
CONTROFAGOTTO
RAIMONDO INCONIS
GIUSEPPA BILLO
*
PIANOFORTE
CORN I
LUCIANO L,ABBATE
fuccARDo SctLtpott.
Gtustppr ALBA.
ISPETTORE D,ORCHESTRA
SALVATORI GUCCIONE
CARTO LA BRUNA
VINCENZO GzuMALDI
zuNo BAGLIO.
**
'
- PzuME
PARTI
CONCERTINI E SECONDE PARTI
SCzuTTURATI AGGIUNTI STAGIONE 2OO9/10
P* 31
DIMONREALE
RASSEGNA INTERNAZIONALE
DI MUSTCHE SACRE,
LITURGICHE E SPIRITUALI
APPUI(U
P*32
P*
33
STTTI]W\NA DI
DIMONREALE
RASSEGNA INTERNAZIONALE
DI MUSICHE SACRE,
LITURGICHE E SPIRITUALI
COtrzttfRfO D'ONORE
S.E. SALVATORI DI CTSTINE
ARCIVESCOVO DI MONREALE
RAFFAELE LOMBARDO
ORGANIZZAZIONE
ASSESSoRATo TURISMO,
D I PARTIME NTO TUzu S ITUIO,
SERVIZIO TURISTICO RTGIONALE
DI PALERMo r MONRTE.T-E
PRISIDENTE DELLA RIGIONE SICILIANA
NINO
ASSES
STRANO
SoRE R-EGIONALE TURISMO,
COMUNICAZIONE E TRASPORTI
FII.IppO DI MATTEO
Srern ORCE.NIzZATIVO
TI.ZIANA CRCC,IITUIO
GIORCIO LA VALVA
TOMMASO SRr-rItI
SrRcto ScRrrtot
SINDACO DI MONREALE
Coono INAMENTo oRCANIZZATIVO
MARCO SALERNO
GtusrppttsR Cesrr-r-e
DIzuGENTE GTNTRe.u DIPARTIMENTo
TURISMO, SPoRT E SPETTACoLo
III,GIONE SICILIANA
ELIO CARRECA
ESTER BONAFEDE
SoVRINTENDENTE F.O.S.S.
DIREZIONE ARTISTICA
FONDAZIONT ORcHESTRA
SINoNICA SICILIANA
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CooRoIISAME NTO PRODUZIONE
GIUSEPPT CUCCIA
SreivtpI, CE.up,tCNA I NTEGRATA
PROMOPUBBLTCITARIA,
PARTNER, SPONSORING
MToIR
or SPICr OurDooR SRL
MILANO - PALERMO
A cuRA
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Salita Belmonte, 43 - 90142 Palermo
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