festival internazionale di musica acusmatica

2012
FESTIVAL
INTERNAZIONALE
DI MUSICA
ACUSMATICA
PROGRAMMA DI SALA
2012
L’edizione 2012 del festival Silence a Lecce accantona, per questa
volta, il repertorio tradizionale dei “classici” e delle presenze
contemporanee nel panorama internazionale dell’arte acusmatica
e rivolge il proprio sguardo al contesto delle Scuole di Musica
Elettronica dei Conservatori di Musica italiani. In realtà il festival,
nato 8 anni fa e tuttora attivo a Bari, trova la sua motivazione
proprio nel tentativo di costruire un ponte fra la tradizione francese
( cui fa riferimento la genesi degli acusmonium come orchestre di
altoparlanti in grado di rendere viva ed emozionante la fruizione
delle opere su supporto) e la scena italiana della composizione
elettroacustica. Oggi - anche grazie al parziale “assorbimento”
del festival nelle attività del Conservatorio di Musica “Tito Schipa”
di Lecce - Silence riesce a presentare una ( sia pur parziale)
panoramica delle produzioni acusmatiche dei Conservatori di Musica
italiani ospitando, grazie alla collaborazione dei relativi docenti,
composizioni provenenti dalle Scuole di Bari, Catania ( corso di
Informatica Musicale), Foggia, Frosinone, Genova, Latina, Lecce,
Milano, Napoli, Salerno, Venezia. A questi lavori si affiancano opere
di giovani compositori che studiano in Francia ed in Giappone.
Anche con questa edizione si persegue l’obiettivo dichiarato sin
dalla nascita del festival: diffondere la pratica della composizione e
della proiezione acusmatica, contribuire al consolidarsi di spazi in
cui si pratichi “l’ascolto cieco”: spazi fisici dotati di adeguati sistemi
di proiezione del suono “suonati” da interpreti preparati e sensibili.
Quali luoghi più idonei dei Conservatori di Musica, sopratutto nel
loro versante dedicato alla ricerca incarnato dalle Scuole di Musica
Elettronica, per allestire e gestire tali spazi, per formare tali musicisti,
per diffondere tale sensibilità? In questa direzione a Lecce abbiamo
l’orgoglio di poter contare sul primo ( e forse unico ) acusmonium
presente in un istituto musicale italiano, sperando di essere soltanto
“apripista” per una pratica importante di diffusione della musica
elettronica che auspichiamo si diffonda largamente negli istituti
musicali a ogni livello. La rassegna comprende anche seminari, sui
temi inerenti l’arte acusmatica, per insegnanti delle scuole di base
e per gli studenti di Scienze di Comunicazione dell’Università e due
progetti speciali: una sperimentazione “mista” teatro-acusmatica e
un tentativo di coniugare esplicitamente ricerca artistica ed impegno
civile. Il primo progetto consiste in una versione del racconto di
Italo Calvino “Giochi senza fine”, tratto dalle “Cosmicomiche”,
per attori e proiezioni acusmatiche. Due attori del gruppo Zemrude
affronteranno l’esigentissimo pubblico dei bambini delle Quinte
classi della Scuola elementare Diaz alternandosi, nell’azione, ai
1
suoni provenienti dagli altoparlanti. Il secondo progetto, infine, cui
teniamo in modo particolare, ricorda il presidente di Pax Christi, Don
Tonino Bello, esempio per tutti noi, religiosi o meno, di passione
civile e di impegno pacifista. Nel suo nome, 3 compositori che si
stanno perfezionando presso la Scuola di Musica Elettronica del
Conservatorio di Lecce, hanno realizzato impegnativi lavori “a
programma”, ognuno con la sua sensibilità ed il suo approccio
originale al tema. Con questo programma ci presentiamo al giudizio
degli ascoltatori, li invitiamo - come sempre- a chiudere gli occhi ed a
lasciarsi andare all’”ascolto cieco”.
Franco Degrassi
VENERDI 18 MAGGIO
ORE 20.00
Marco Marinoni Of shape and action I, II, III 2002-03 [15’00’’]
interprete acusmatico L. Cicala
And sound alone [5’18’’] - The dying of the light [4’57’’]
In the blinded room [4’45’’]
Of Shape and Action si compone di tre pezzi i quali hanno la peculiarità di assumere come materiale di partenza le registrazioni di alcune
poesie nell’interpretazione dei rispettivi autori. Nel caso di And sound
alone la poesia è The idea of order at Key West di Wallace Stevens,
mentre gli altri due brani, The dying of the light e In the blinded room,
utilizzano rispettivamente Do not go gently into that good night di
Dylan Thomas e Soledad di Robert Hayden. Le caratteristiche morfologiche determinanti la direzione strutturale di questi brani sono:
1. livello microformale - gestuale: progressiva negazione del legame
con la sorgente mediante processi non lineari (adirezionali) di frammentazione (confrazione), stratificazione (diffrazione), diffusione (modulazione del gradiente di concentrazione); 2. livello macroformale tissiturale: unidirezionalità e non reversibilità dei moti direzionali; 3.
livello percettivo - estesico: integrazione tra dimensione verticale e dimensione orizzontale (gesture framing).
Più in particolare, due sono le idee alla base di Of shape and action:
1. defocalizzazione: frammentazione dell’asse temporale; sovrapposizione di più assi temporali; 2. interazione tra struttura circolare (iterazione ciclica di oggetti sottoposti a microvariazioni) e struttura lineare
(unidirezionalità processuale).
2
Pasquale Patella Rumors 2011 [7’30’’]
interprete acusmatico F. Cantatore
Il brano è stato composto dopo aver letto il libro “L’arte dei rumori”
di Luigi Russolo. Utilizza 8 campioni scelti all’interno delle sei famiglie di rumori dell’orchestra futurista concepita da Russolo. Ogni
campione è stato sottoposto a diversi tipi di elaborazione: modifica
del tempo e dell’intonazione, ritardo, filtraggio, modulazione, riverbero e convoluzione; tutti procedimenti usati al fine di rendere il
suono originale quasi irriconoscibile. La macro-struttura della composizione richiama quella della forma-sonata classica (esposizione,
sviluppo, ripresa) e, all’interno delle singole sezioni, sono usati procedimenti compositivi ed eventi musicali che, seppur diversi, riescono a coagularsi tra di loro.
Valentino De Luca Harmonia Mundi. A Digital Remix 2011 [4’41’’]
interprete acusmatico G. Magno
Il brano nasce dalla necessità di ricercare un punto d’incontro tra
le “fredde” tecniche di elaborazione digitale del suono e l’oramai
rara implementazione di regole armoniche in questo universo compositivo e sonoro. Il lavoro presenta dunque una progressiva metamorfosi del materiale di partenza in questa direzione: i campioni
subiscono elaborazioni che ne snaturano sempre più il timbro, fino
al raggiungimento di una condizione armonica immaginifica. Fonte
di ispirazione in questo senso è Johannes Kepler, che nel suo trattato Harmonice Mundi si serve degli intervalli musicali per tracciare
i movimenti armonici dei pianeti. Il brano è composto con tecniche
di sintesi e di campionamento di materiali concreti.
Corrado Saija Omaggio a Fausto Romitelli 2010-2011 [7’09”]
interprete acusmatico D. De Pascali
“Omaggio a Fausto Romitelli” è liberamente tratto da “Nell’alto dei
giorni immobili” di Fausto Romitelli. E’ un giardino di suoni all’interno del quale coesistono naturale ed artificiale intrecciandosi reciprocamente. Atmosfere dilatate contrappuntate da echi lontani
ed accadimenti sonori puntuali, svelano una dimensione di bisbigli
sottili e continue minuscole variazioni che si articolano in un gioco
di continui rimandi tra archetipi naturali ricostruiti sinteticamente e
mondi elettroacustici artificiali.
Raffaele Riccardi Equilibrio 2011 [8’48’’]
interprete acusmatico L. Cicala
Il brano nasce dall’osservazione delle forze naturali di attrazione e
3
gravità. Un corpo è sempre soggetto alle forze esterne e grazie alle
stesse può effettuare vari tipi di moto. La ricerca di una condizione
di stabilità, statica o dinamica, passa attraverso il continuo esame,
contenimento e contrasto di forze diverse per natura, intensità e direzione. L’equilibrio è quindi il risultato strutturale dell’interazione
delle forze interne ed esterne. I materiali utilizzati sono: 1. suoni naturali registrati: contenitori di metallo di varia grandezza ruotati e/o
scossi l’uno nell’altro; biglie di vetro fatte ruotare o cadere all’interno
dei contenitori di metallo; 2. sintesi additiva, convoluzione, sintesi
fm. Le procedure di elaborazione del materiale sonoro sono state
le seguenti: 1. riproduzione dei campioni a velocità e trasposizioni
a diverse altezze; 2. filtraggio, riverberazione e convoluzione; 3. sovrapposizione multipla e ripetizione di frammenti; 4. spazializzazione
quadrifonica. Il brano è diviso in tre parti ed è basato sul dialettico
utilizzo del materiale sonoro naturale elaborato: uno costituto dalla quiete della rotazione l’altro dal turbamento dello scuotimento.
L’elaborazione mediante filtraggio e riverberazione di detto materiale tende ad esaltare o ridurre l’effetto psicologico sonoro di instabilità. La sintesi additiva e fm fornisce la cornice ed il confine spaziale
entro cui avvengono gli eventi sonori naturali e strumentali. Ogni
parte contiene tutti gli elementi sonori. Si passa dalla esposizione
del materiale della prima parte, alla elaborazione dello stesso nella
seconda, e la riproposizione del materiale già sentito, nella terza. La
versione del pezzo intitolata Equilibrio prevede una parte per tromba
dal vivo.
ORE 21
Natsumi Sakata Kan-Kan 2011 [7’30’’]
interprete acusmatico L. Cicala
“Ho realizzato questa composizione elettronica a partire dal suono
prodotto da un barattolo. Un suono prodotto colpendo un barattolo vuoto, un suono battendo su un bidone della spazzatura e un
suono aprendo e chiudendo il coperchio di un barattolo. Ho trovato
attraenti i suoni prodotti da questi oggetti fisici. Ho realizzato 5
scene nelle quali mostro le trasformazioni di un suono, cambiando
lentamente differenti tipi di riverberazione ed il tempo degli intervalli a partire dall’inizio, sovrapponendo differenti linee.“
GIuliano Scarola Je suis ici 2010 [7’00’’]
interprete acusmatico G. Magno
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[…] Com’io ti veggio, palpitar mi sento
Nel petto il core, in quel beato istante
Non vien più suono d’amoroso accento
Sul labbro ansante. Muta s’intrica la mia lingua: […]
Saffo, fr. 31 V.
Realizzato tramite CSound, rendering audio, e il Mathematica per
gli aspetti di modellazione formale. Il brano è il secondo capitolo
del progetto “Frammenti d’Amore” liberamente ispirato al testo di
Roland Barthes “Frammenti di un discorso amoroso”. Mentre il primo lavoro esprimeva la difficoltà d’ascolto dell’altro da sé, in questo
brano il compositore cerca di interpretare il nostro disagio del dire.
Vincenzo Fiorella Lliodia 2010 [1’30’’]
interprete acusmatico D. Diurisi
Composta nella ricorrenza del trentennale del terremoto in Irpinia
( 1980), presenta uno spaccato tra due situazioni esistenziali contrastanti, che si svolgono in parallelo per tutti i 90 secondi del brano, durata identica all’evento sismico. Le due situazioni esistenziali
sono separate nello spazio acustico come se tra loro ci fosse una
faglia e rappresentano, la prima, la regolarità di una vita normale
e l’altra i disagi e la devastazione causati dall’evento catastrofico.
L’io dell’ascoltatore, immerso nell’ambiente di ascolto, è chiamato
a vivere questa situazione instabile e interpretare nel suo intimo il
divario tra una vita normale, fatta di relativo benessere, e una vita
devastata, costretta a enormi sacrifici.
Rocco Angilè SiO2 2012 [8’48’’]
interprete acusmatico D. Diurisi
“Questo lavoro prosegue la mia ricerca sulle potenzialità espressive dei corpi sonori. Ho indagato, in particolar modo, le sonorità
di biglie di varie dimensioni e materiali, elaborandone il suono e
disponendo le sequenze sonore così composte in spazi sempre varianti in modo da valorizzare al meglio la resa del brano mediante
la proeizione acusmatica. ”
Stefano Pagana Entropia 2011 [4’16’’]
interprete acusmatico F. Cantatore
Entropia nasce dallo studio del software Csound. Con esso, mi sono
impadronito di alcune tecniche di sintesi e ho potuto sperimentare
alcune situazioni sonore che mi hanno portato alla consapevolezza
del movimento del suono nello spazio che ha dato una svolta nel
modo di trattare e pensare un suono.
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Entropia è per me un moto continuo ed esasperato di momenti sonori quasi statici e/o caotici. I suoni sono distribuiti nello spazio sonoro in base alla loro frequenza o forma d’onda e il pubblico viene
accompagnato all’ascolto da oggetti sonori in movimenti circolari.
Luca De Siena MISSA AQUAE 2011 [12’00’’]
interprete acusmatico L. Cicala
Missa Aquae è una rilettura delle cinque parti dell’Ordinarium Missae in chiave elettroacustica. È una “Messa Ciclica” dove il cantus
firmus è rappresentato dall’acqua, sviluppato lungo il ciclo idrologico. L’acqua, simbolo primario dell’esperienza cristiana dal battesimo alla lavanda dei piedi, è qui presente come metafora della vita
stessa, un ciclo che si perpetua ininterrottamente da sempre. L’elemento attraversa le parti dell’Ordinarium tramite cambiamenti di
stato fisico, evaporando da liquido a gassoso per ascendere al Credo, un limbo in cui regna un’atmosfera a metà strada fra l’artificiale
ed il naturale, fino a ricondensarsi in pioggia e ridiscendere sulla
terra dando così inizio ad un nuovo corso. Missa Aquae è pertanto
anche un viaggio geografico che descrive una traiettoria di tipo
triangolare, altro simbolo geometrico caro alla tradizione religiosa.
Le voci, registrate presso il Centro di Ricerca ed Elaborazione Audiovisiva del Conservatorio “L. Refice” di Frosinone, sono di Teresa Chirico (direzione/soprano), Maria Concetta Picciotto (soprano),
Irene Pasqua (mezzosoprano), Marco Paganelli (contraltista).
SABATO 19 MAGGIO
ORE 20
Sina Fallahzadeh La Boîte du néant 2011 [9’38’’]
interprete acusmatico D. Girardi
Ispirata da un testo di Omar Khayyâm [1048-1131], poeta persiano
In verità assoluta e non in metafora, noi siamo marionette di cui il
Cielo è burattinaio: nel teatro del Tempo compiamo tre piccoli giri,
poi ricadiamo uno dopo l’altro nella scatola del Nulla.
Giuseppe Iuso Spektramorphosis 2011 [4’47’’]
interprete acusmatico D. Diurisi
Il brano è stato realizzato con l’obiettivo di creare atmosfere sonore
surreali ed eteree variabili nel tempo. È stata utilizzata solo la sintesi
additiva. Per ogni suono vengono impiegati 6 oscillatori le cui frequenze sono determinate in modo casuale all’interno di insiemi di
6
range che cambiano da una sezione all’altra. Il brano esordisce con
fasce sonore composte da lunghi tappeti di frequenze medio-basse
che si spostano nello spazio stereofonico avvolgendo l’ascoltatore. Periodicamente emergono suoni con frequenze pulsanti e acute
che generano battimenti ritmici. Nella breve seconda parte i suoni
cambiano: gli attacchi e i decadimenti sono improvvisi e creano
l’impressione di ascoltare voci che dialogano tra di loro. Nel finale
si ritrovano tutti gli elementi della prima parte, ma con sonorità più
dense e piene, che gradatamente sfumano e chiudono il brano.
Luca Serra Equilibri da insonnia 2011 [10’15’’]
interprete acusmatico L. Cicala
L’opera è essenzialmente ispirata alle tecniche compositive utilizzate da Mauricio Kagel per la realizzazione di Transicion I, del 1958;
queste tecniche, traslazione e rotazione, verranno poi teorizzate
dal compositore stesso in un articolo intitolato ‘Translations – Rotations’, apparso sulla rivista Die Reihe nel 1959. Equilibri da insonnia
è una composizione che nasce da quattro singoli suoni di pianoforte – all’inizio è un cluster – per poi arrivare, attraverso vari passaggi
di filtraggio e tecniche di convoluzione, ad ottenere nuovi timbri e
forme sonore che cercano di orientarsi in un campo acustico apparentemente stabile, ma pieno di insidie: è la ricerca di un equilibrio.
Ad appoggiare questa indagine ci sono delle forme geometriche
(prevalentemente rombi) che “ritagliano” lo spettro dei suoni originali e, attraverso traslazioni e rotazioni, si muovono su di esso
ricercando sempre nuove sonorità – nuovi timbri, nuovi equilibri.
Nicola Monopoli The Rite of Judgement 2011 [4’33’’]
interprete acusmatico G. Magno
The Rite of Judgment è stato composto grazie alla tecnica del ricampionamento continuo applicata unicamente a campioni vocali.
Ispirato dalle teorie psicoanalitiche, The Rite of Judgment significa
la reazione interiore ad un giudizio dato o ricevuto. Le voci presenti
nel pezzo sono riconducibili a voci interiori, voci della coscienza,
voci che giudicano. La voce può giudicare o reagire ad un giudizio.
Le voci sono eterogenee, ma molte di esse sono abbastanza “penetranti”, in un certo senso “perforano” a livello interiore. The Rite
of Judgment è una lotta interna in risposta ad un impulso esterno.
Cosa succede a qualcuno che viene giudicato o che giudica? Il pezzo cerca di dare una risposta profonda, non trascrivibile in parole. Il
pezzo è caratterizzato da complesse strutture ritmiche e sonore che
vogliono significare proprio la complessità che contraddistingue il
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nostro inconscio. La cura per i dettagli sonori e la presenza di una
stratificazione di un certo livello rafforza ancor più il significato: a
volte un fenomeno naturale, quasi primitivo, può richiedere una
certa complessità per essere espresso al meglio. Il titolo “The Rite of
Judgment” è un gioco di parole su “The Rite of Spring” da cui, se
non altro, riprende la varietà ritmica e timbrica e il mood da “Rito”.
Viviana Palladino In Synthesis 2011 [4’15’’]
interprete acusmatico D. Girardi
“In synthesis” è un brano interamente di sintesi programmato con
Max MSP. L’intera composizione si basa sul numero 4: 4 sono i tipi
di sintesi utilizzati nel pezzo, 4 è il multiplo utilizzato nelle differenziazioni frequenziali, 4 sono le casse per la spazialità del panning,
4 minuti circa è la durata del brano (256 secondi, ovvero 4 elevato
alla quarta). L’insieme delle sintesi, elaborate in Ring Modulation,
produce un timbro graffiante che muta, si evolve e si trasforma con
movimenti del tutto inaspettati che sorprenderanno l’ascoltatore e
che lo condurranno fino all’exploits.
Andrea Arcella Identità 2010 [6’10’’]
interprete acusmatico D. Girardi
La voce prova a scandire lo Stabat Mater, la preghiera che consente
di ritrovarci riconoscendo il dolore della nostra condizione. Le consonanti afone, fra sibilanti e fricative, si susseguono spasmodiche
per arrivare al pieno suono vocalico. Un’opposizione tra suoni ambigui, carichi di risonanze ostili, ed un canto siciliano che racconta
del tentativo di Maria di opporsi all’arresto del Cristo; praticamente
un antefatto allo Stabat Mater. Il brano è costruito su rielaborazioni
elettroniche a partire da materiali preregistrati. Le principali fonti
sono le registrazioni di una performer che scandisce varie consonanti prese dai versi dello Stabat Mater, le riprese di suoni ambientali registrati da me a L’Aquila poco dopo il terremoto ed infine una
vecchia registrazione di un canto tradizionale siciliano. Il titolo del
brano mi è stato suggerito da una frase che ho sentito da un cantastorie: “il popolo che perde la propria voce non è più un popolo”.
Ho pensato che la nostra Identità, sia individuale che sociale, ovvero
la nostra eredità culturale, non deve essere dimenticata nemmeno
in questo mondo che consuma qualsiasi cosa alla velocità della luce.
Livia Giovaninetti - Armando Balice Deux Chimères 2011 [9’28’’]
interprete acusmatico D. Girardi
1. Fate 1; 2. L’Uomo-Robot; 3. Fate 2
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“Le nostre chimere sono quel che più ci rassomiglia” [ Victor Hugo ]
“La volontà di sviluppare un progetto comune ci ha portato a cercare procedure compositive aventi sia uno spazio di libertà individuale che l’obiettivo di un linguaggio comune. Ci siamo ispirati al
principio del “cadavere eccellente” [ Si tratta di un “ un gioco di
carta e matita non competitivo, che consiste nel creare un testo o
un’immagine con un lavoro di gruppo in cui però ogni partecipante ignora i contributi degli altri. Il gioco ha probabilmente origine
in Francia. La versione originale del gioco prevede che un gruppo
di giocatori componga una poesia o un racconto alternandosi alla
scrittura, con il vincolo che ogni partecipante può vedere solo la
parola finale del contributo precedente. Il nome del gioco verrebbe
dal fatto che una delle prime frasi ottenute, pare dai surrealisti fu
“le cadavre exquis boira le vin nouveau “ (“Il cadavere eccellente
berrà il vino novello”) Ndt ] e abbiamo definito una serie di procedure compositive, ognuna delle quali è stata attribuita ad una o
molte creature. Il tema della chimere si è presentato come evidenza
nei confronti di questo lavoro sull’ibrido. Figure mitologiche, religiose o semplicemente fantastiche, le chimere hanno sempre popolato l’immaginario umano attraverso la cultura, l’arte ed i sogni”.
ORE 21 Omaggio a Tonino Bello
Leonardo Cicala De Bello [17’11’’] 2012
interprete acusmatico D. De Pascali
Sarajevo è il luogo ideale di incontro tra Don Tonino Bello e Izet Sarajili . Don Tonino si reca nella città con “l’Onu dei poveri”, convoglio pacifista, quattro mesi prima di morire. Izet Sarajili , celebre poeta jugoslavo vissuto a Sarajevo dall’età di 15 anni, sceglie di restare
nella martoriata città bosniaca durante tutto il periodo della guerra
fratricida. Questo lavoro utilizza alcuni versi di poesie di Sarajili
ambientate nel fosco panorama bellico e si caratterizza per una
“critica alla guerra” con vena cupa ma anche ironica e grottesca.
I materiali sonori vocali sono tratti da alcune letture delle opere di
Sarajili realizzate da Andrea Savoia.
Rocco Angilè Omaggio a Don Tonino Bello 2012
interprete acusmatico L. Cicala [4’34’’]
Il pezzo è costruito intorno ad alcuni frammenti sonori ricavati da
interventi di Don Tonino. Ho inteso valorizzare sia il contenuto semantico degli interventi, relativo alla relazione tra guerra, sottosvi9
luppo e sfruttamento economico, che il “suono” della voce facendolo “reagire” con altre sonorità ed inserendolo in una “drammatizzazione sonora”
Daniele De Pascali Il potere dei segni 2012
interprete acusmatico L. Cicala [16’28’’]
“Dare potere ai segni e non usare i segni del potere”
“Questa espressione racchiude la spiritualità e lo stile di vita di un
profeta del XX secolo, Don Tonino Bello che aveva il dono di parlare, con vocazione poetica, al cuore delle persone ed esaltò l’arte,
la musica e la poesia come forme privilegiate dell’annuncio della
pace. Ho realizzato Il brano “Il potere dei segni”, ispirandomi a
questo immenso personaggio. L’opera vuole essere lo specchio musicale della sua vita, vissuta con molta energia e come testimone
coraggioso dell’Amore trasformato in segno del vero potere per
raggiungere la pace e la non violenza. Si presenta come una successione di affreschi musicali, idealmente separati dalla declamazione
frammentata di una sua poesia “Ti auguro un’oasi di pace” che
rompe e contrasta vistosamente con la natura dei suoni e la loro
composizione che in molte parti del brano risultano quasi drammatici. La musica vuole essere l’espressione del suo stile, del suo
comportamento, del suo modo di affrontare e cercare di risolvere i
problemi, mentre la dolcezza e le parole semplici della poesia sono
l’espressione della sua anima, del suo amore verso i più deboli e
bisognosi. I suoni che si susseguono nel brano sono l’espressione
musicale del paesaggio sonoro della sua infanzia nel Salento, della
vita sacerdotale, dello sbarco dei profughi, della guerra del Golfo,
della marcia pacifica a Sarajevo e infine della sua malattia”.
Rocco Angilé Si diploma in clarinetto nel 1998 presso il
Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce sotto la guida del
M° Aldo Mauro e svolge attività concertistica conseguendo il 1°
Premio Assoluto all’11° Concorso Nazionale di Musica da Camera
di Grosseto ed il 3° Premio al 5° Concorso Nazionale Europeo “Don
Matteo Colucci” a Roma. Negli anni successivi frequenta corsi di
perfezionamento con il M° Antony Pay. Ha conseguito la Laurea di I°
Livello in Conservazione dei beni musicali e la Laurea Specialistica di II°
Livello in “Musica e nuove tecnologie audio”. E’ diplomando in Musica
Elettronica ( vecchio ordinamento). Nel corso degli studi universitari
si occupa di Musica Elettronica sia come esecutore in rassegne
specializzate sia, più recentemente, come compositore. Le sue
composizioni di Musica Elettronica sono state eseguite in occasione
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della manifestazione “Metafore di suoni” presso il Conservatorio
di Musica “Tito Schipa” di Lecce, presso il Teatro “De Simone” di
Benevento in occasione del Premio Nazionale delle Arti dove è finalista
al Premio delle Arti e presso il Conservatorio di Musica “L. Canepa”
di Sassari in occasione della V° Edizione de “La Terra Fertile”. E’
insegnante di “Tecniche di registrazione e del suono” presso l’Istituto
Tecnico Statale per l’Industria Audiovisiva “A. De Pace” di Lecce.
Andrea Arcella Ha avuto una formazione al confine tra musica e
scienza. Si è laureato in Fisica alla “Federico II” di Napoli con una tesi
sul riconoscimento automatico dei timbri musicali e succesivamente
ha conseguito con il massimo dei voti la laurea in Musica Elettronica
con Agostino Di Scipio al Conservatorio di Napoli. Ha quindi svolto
docenze nei maggiori progetti del Ministero dell’Istruzione per la
sperimentazione tecnologica e musicale nelle scuole degli ultimi dieci
anni. Contemporaneamente è stato docente a contratto nei corsi di
“analisi e sintesi del suono” per l’università “Federico II” di Napoli,
nei corsi di tecnologie musicali al Conservatorio di Salerno e nei corsi
di orientamento per le scuole al Conservatorio S. Pietro a Majella di
Napoli. Attualmente insegna Laboratorio di Architettura dei Calcolatori
all’università di Napoli e collabora ai corsi di “Musica Occidentale/
Orientale” all’Università l’Orientale di Napoli. L’attività di ricerca
scientifica e musicale si è concretizzata in diverse pubblicazioni per
i principali eventi accademici in Italia (CIM -Colloqui di Informatica
Musicale, Understanding and Creating Music Conference ) e all’estero
(International Conference on Information Technology in Education).
Parallelamente all’attività di ricerca e di docenza svolge l’attività di
compositore e performer di musica elettroacustica. Per diversi anni
ha collaborato con performance e attività di direzione artistica in
progetti di rivalutazione del territorio a Napoli. Ha partecipato a
festival nazionali di musica elettroacustica tra cui Emufest, Live!Ixem,
Altera, Di_Stanze, Terra delle Risonanze. Le sue composizioni sono
state eseguite oltre che nelle sedi accademiche (conservatori e
università) anche in manifestazioni pubbliche (varie edizioni del
Maggio dei Monumenti, Neapolis perla del Mediterraneo), nei teatri
(Galleria Toledo, Canto Libre, Alqali) e in radio. Ha co-fondato il
collettivo musicale Neaphonis con lo scopo di diffondere musica
contemporanea sia originale che di repertorio anche (e soprattutto) in
quelle realtà culturali giovanili (università, associazioni, piccoli club) più
vicine ai generi musicali mainstream che alla musica colta. La ricerca
musicale di Andrea Arcella pone particolare attenzione al rapporto
tra musiche tradizionali e musica contemporanea. L’uso della voce
nelle antiche tradizioni dei popoli mediterannei, la concezione di un
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tempo (anche musicale) circolare delle culture premoderne caratterizza
buona parte della sua produzione musicale. Spesso si avvale per
le sue composizioni di cantanti/attori che siano capaci di restituire
alla parola il suo stesso suono. L’uso degli strumenti della tradizione
classica occidentale nelle sue composizioni è un uso deformato,
volto a restituire sonorità ancestrali non previste dall’organologia.
Armando Balice Sassofonista di formazione classica, Armando Balice
ottiene un Diploma in musica da camera presso il CRR di Besançon.
Parallelamente egli intraprende studi di musicologia all’università di
Franche-Comté dove ottiene una licenza nel 2006. In questo periodo
studia la musica contemporanea e scopre la musica elettroacustica.
Entra allora nella classe Jean-Marc Weber presso il CRR di Chalon-surSaônedove ottiene il DEM di composizione elettroacustica nel 2010.
Oggi studia composizione presso il Pôle Supérieur d’enseignement
artistique de Paris Boulogne-Billancourt. Leonardo Cicala È
diplomato in Musica elettronica presso il Conservatorio Musicale “T.
Schipa” di Lecce ed attualmente è iscritto al Biennio di Secondo Livello
di Musica Elettronica. Ha studiato proiezione sonora all’acusmonium
con Jonathan Prager. Nel 2007 è entrato nel gruppo di interpreti
acusmatici di M. ar. e. partecipando a tutti i concerti dell’acusmonium
barese. Sue composizioni sono state eseguite, tra l’altro, nei festival
Silence a Bari, nel Festival Audio Art Circuit a Osaka, al Festival Syntax
11. 1 a Perpignan, durante i seminari di “Musiques a reaction 3. 2”
presso il CRR di Parigi, a Catania nel festival Di_stanze 2012, presso
l’università Tor Vergata a Roma, a Milano presso il centro culturale San
Fedele. Ha organizzato il festival di musica acusmatica Silence 2010
a Barletta ed il festival Silence 2011 a Bari, il progetto Fiabe Sonore
a Palazzo S. Gervasio in Basilicata. Ha studiato Batteria, Musica Jazz
e Improvvisazione jazz ed, in parallelo, ha frequentato l’Università
laureandosi prima in Biologia e poi in Infermieristica. Come jazzista
svolge regolare attività didattica e concertistica, esibendosi in diverse
formazioni ed avendo conseguito, tra l’altro, con il trio Omega
3, il primo premio al concorso nazionale Jazznostrum di Matera.
Valentino De Luca Ha conseguito con lode, nell’anno accademico
2010/2011, il Diploma di I Livello in Musica e Nuove Tecnologie presso
il Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari. Compositore facente
parte del gruppo di ricerca musicale Sin[x]Thésis, coordinato dal M°
Francesco Scagliola. Ha frequentato masterclass tenute da compositori
quali Kaija Saariaho, Denis Dufour, Leigh Landy e molti altri. Ha
partecipato e parteciperà come compositore e tecnico del suono alle
edizioni 2010 e 2012 del FIMU, nella formazione del gruppo Sin[x]
Thésis. Suoi lavori acusmatici ed audiovisuali sono stati eseguiti in
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concerti e vernissage nell’ambito di rassegne regionali di musica ed
arte contemporanea quali Musiche Nuove, I. D. Entity ed altre; nonché
in installazioni sonore nell’ambito di progetti di rilievo internazionale
quali la Csound Conference 2011, tenutasi presso l’HMTMH di
Hannover, ed il progetto di una libreria multicanale d’ascolto,
sviluppato presso l’NTNU di Trondheim, anno 2011.
Daniele De Pascali Diplomato in Flauto nel 1985. Impegnato
particolarmente nel repertorio contemporaneo è stato uno dei membri
fondatori dell’Ensemble di Musica Contemporanea “A. Gentilucci“
con il quale ha eseguito numerose opere in prima assoluta a lui
dedicate ed ha inciso un cd dal titolo “Echi dal Mediterraneo”. Ha
inciso, inoltre, la composizione “Resonare” di Biagio Putignano per
l’Enciclopedia Italiana dei Compositori Contemporanei, il cd
“LANDING” di Gianluigi Antonaci. Negli ultimi anni ha coltivato nuovi
interessi conseguendo il diploma in Musica elettronica (vecchio
ordinamento) e quello in “Musica e nuove tecnologie”, entrambi con
il massimo punteggio, presso il Conservatorio “T. Schipa“ di Lecce
dove frequenta attualmente il Biennio di Secondo livello in Musica
Elettronica. Ha partecipato ai corsi di composizione acusmatica tenuti
dai Maestri Denis Dufour e Tomonari Higaki. Le sue composizioni,
“A’neca” per flauto solo, “Mask” opera acusmatica, “Museo di borgo
terra” installazione sonora per il museo di Muro Leccese (Le), “Dialodia
di un infinito” per percussioni e supporto digitale, “Suoni fuori scena”
opera acusmatica, “Piher” opera acusmatica, sono state eseguite in
varie sale da concerto di Roma, Osaka (Audio art circus della University
of Arts), Lecce (festival internazionale di musica acusmatica “Silence”),
Sassari (La Terra Fertile), Palermo (finale Premio delle arti). Ha
conseguito il secondo premio ( 1° non assegnato) presso il 9° concorso
internazionale di composizione elettroacustica “Don Vincenzo Vitti” di
Castellana Grotte. Fa parte di giurie di concorsi di esecuzione musicale
ed è docente di Flauto dal 1985 nelle Scuole Medie ad Orientamento
Musicale. Luca De Siena Nasce a Formia (LT) il 27/03/1982.
Diplomatosi come tecnico del suono e programmatore MIDI al “Saint
Louis Music College” di Roma, Luca prosegue i suoi studi musicali
laureandosi in Musica Elettronica al Conservatorio “L. Refice” di
Frosinone sotto la guida di Alessandro Cipriani. Ha seguito masterclass
con Alvise Vidolin, Leigh Landy (De Monfort University, UK), Maria
Castro (Hudderfield University, UK) ed ha frequentato il corso di arte
intermediale dell’HGB di Lipsia (Germania) con Alba D’Urbano. Il suo
brano acusmatico “Telephonie” è stato presentato per la prima volta
durante l’edizione 2010 de “La Terra Fertile” a Sassari e selezionato
dal CEMAT per partecipare al festival polacco Iter/Eter mentre il suo
13
brano “Missa Aquae” è stato eseguito durante l’edizione 2011 del
festival “Terra di Risonanze” di Salerno. Si esibisce in live electronics in
Italia e all’estero e come ingegnere di mastering ha all’attivo alcuni
lavori pubblicati da etichette indipendenti estere. Assieme ad altri 5
compositori è fondatore del gruppo HEKA la cui colonna sonora
elettroacustica per il film muto “Kinoglaz” di D. Vertov è stata
presentata durante il 47° festival di Nuova Consonanza a Roma ed
eseguito in molteplici festival in Italia e all’estero, tra i quali
“Cybersound”, festival della “Temple University” di Philadelphia (USA).
Sina Fallahzadeh Nata a Teheran ha studiato pianoforte e
composizione in Iran. Dopo il Master in Pianoforte si trasferisce in
Francia, prosegue gli studi di pianoforte al Conservatorio di Cachan
con Ani Petrossian. A Cachan scopre la musica acusmatica. Dopo aver
frequentato l’Atelier di musica elettroacustica di Guillaume Loizillon al
Conservatorio di Gentilly ed il corso di composizione strumentale di
Géraud Chirol al Conservatorio di Fresnes entra nella classe di
composizione elettroacustica di Denis Dufour al Conservatorio di Parigi
ed in quella di Analisi e tecnica di Jonathan Prager oltre che nel corso
di composizione strumentale di Edith Canat de Chizy. Frequenta alche
il Master 2 in Musicologia all’Università Parigi IV. Vincenzo Fiorella
Attivo come compositore, le sue opere sono spesso il frutto di
elaborazioni algoritmiche basate sullo studio di materiale extramusicale
(disegni, opere architettoniche, insiemi numerici, ecc. ). Suoi lavori
sono stati proposti all’interno di diverse manifestazioni: III edizione del
festival internazionale di musica elettronica “EMUfest” - Roma; V
edizione della rassegna “La Terra Fertile” - Sassari; Premio Nazionale
delle Arti 2010-2011 - Palermo; Premio Nazionale delle Arti 20092010 - Benevento; XV edizione della rassegna “Musica nelle Corti di
Capitanata” - Foggia; XIV edizione della rassegna “Musica nelle Corti
di Capitanata” - Foggia; Finissage della mostra “Incisioni” di Salvatore
Lovaglio - Foggia; Collettiva d’arte digitale “E-Artquake” - Avellino. Tra
le altre attività è stato Direttore Artistico delle due edizioni della
Stagione Concertistica “Biccari in Musica” ed è stato co-autore del
Saggio «’Frónne d’awlív’ arránatelle’ - analisi comparata su frammenti
specifici del canto», pubblicato in “Sciamboli e canti all’altalena” ed
edito da Squilibri. Livia Giovanninetti Interessata a differenti tipi di
espressione musicale, scopre la musica zigana nel 1999, poi il jazz, che
approfondirà nell’ambito dei suoi studi presso il CRR di CergyPontoise. Dal 2003 al 2008 consegue i diplomi in Scrittura classica e in
Formazione musicale oltre che di Arrangiamento jazz e Formazione
musicale jazz. Nel corso di differenti stages, scopre la musica
elettroacustica con Alexandre Lévy e poi con Annette Vande Gorne, in
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Belgio. Dopo avere studiato per un anno al CRD di Pantin con
Christine Groult, prosegue gli studi di composizione elettroacustica
con Denis Dufour al CRR di Parigi. Parallelamente agli studi insegna
Formazione musicale e compone regolarmente opere a carattere
pedagogico. Marco Marinoni Ha studiato Composizione con Mario
Garuti e Corrado Pasquotti e Musica Elettronica con Alvise Vidolin.
Attivo come compositore in ambito contemporaneo dal 1999, è stato
finalista della International Gaudeamus Composers Competition 2002
e 2003, Prix du Trivium nel 29e Concours International de Musique et
d’Art Sonore Electroacoustiques – Bourges 2002, selezionato per il
progetto What’s Next di Nuova Consonanza – Roma 2003, vincitore
della seconda call elettroacoustica indetta dalla Federazione CEMAT e
incluso nel CD Punti di Ascolto 2005, 1° Premio nel Primo Concorso
Internazionale di Composizione per Iperviolino – Genova 2007, 1°
Premio nel VIII Concorso Internazionale di Composizione Città di
Udine – 2010. La sua musica è stata eseguita in festival come
Gaudeamus Music Week, EMUFEST – International Electroacoustic
MUsic FESTival of S. Cecilia, Traiettorie, Festival di Nuova Consonanza,
La Biennale di Venezia, Festival Paganiniana, Festival Synthése, Warsaw
Autumn, Festival Contemporanea da Irvine Arditti, Garth Knox, Rohan
De Saram, Nieuw Ensemble, Zephyr Kwartet, Algoritmo Ensemble dir.
Marco Angius, Giampaolo Bandini, Nicola Baroni, Ensemble
Oggimusica dir. Giorgio Bernasconi, Gruppo Musica Insieme, Duo
Disecheis, Alvise Vidolin, Cecilia Vendrasco, Guido Facchin, Davide
Tiso, Francesco Prode, Riccardo Vaglini, Orchestra del Teatro La Fenice
di Venezia ed è pubblicata da ArsPublica, Taukay, Auditorium e
Mnemosyne. Marco Marinoni è attualmente membro SIMC – Società
Italiana Musica Contemporanea. Nicola Monopoli Ha conseguito la
Laurea di I livello in Musica e Nuove Tecnologie presso il Conservatorio
“N. Piccinni” di Bari col massimo dei voti, lode e menzione speciale.
Studia Musica Elettronica (F. Scagliola), Composizione (R. Santoboni) e
Pianoforte (E. Mangiullo). Ha inoltre studiato Composizione con M.
Maiellari. Sue musiche sono state eseguite in Italia, Francia, Germania,
Inghilterra, Norvegia, Grecia, Russia, Stati Uniti, Spagna, Olanda,
Canada, Cina, Taiwan e Sud Corea. È stato selezionato e ha
partecipato a molteplici festival tra i quali Hannover Hochschule
C-Sound Conference, Emufest, Fullerton Annual New Music Festival,
Musiche Nuove, FIMU, ecc... È risultato vincitore del terzo premio al
Concorso “Musicworks Magazine Competition 2011” organizzato
dall’omonima rivista canadese. “The Rite of Judgment”, è stato
trasmesso dalla radio canadese CKCUFM durante il programma
“Acoustic Frontier”. Giulio Stefano Pagana Attualmente studia
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Musica Elettronica al Conservatorio Bellini di Catania. I suoi progetti e
lavori sono frutto di una lunga e appassionante ricerca sul suono.
Lavora a diversi progetti con Associazioni teatrali, musicisti e studenti
delle Accademie Musicali e di Belle Arti. Viviana Palladino Dopo
aver conseguito brillantemente il Diploma di Pianoforte sotto la guida
del Maestro Saverio Sangregorio, ha conseguito brillantemente il
Diploma di Musica Corale e Direzione di Coro sotto la guida dei
Maestri Antonello Mercurio e Ciro Visco, il Diploma di Composizione
sotto la guida dei Maestri Giancarlo Turaccio e Raffaele Grimaldi, e, col
massimo dei voti, il Diploma di Didattica della Musica presso il
Conservatorio “G. Martucci” di Salerno, perfezionandosi altresì in
pianoforte sotto la guida del Maestro Luigi D’Ascoli. E’ tutt’ora
impegnata nella studio del Corso Superiore di Musica Elettronica sotto
la guida del M° Silvia Lanzalone presso il Conservatorio di Musica di
Salerno. Sue composizioni sono state eseguite a Salerno, tra le quali il
brano Preludio e Corale per quartetto di clarinetti; Voci nella neve, per
orchestra da camera; Sarà così…, aria per soprano e pianoforte;
Greenblue, brano elettronico, eseguito anche a Sassari nel giugno
2010. Ha vinto il Secondo Premio al Concorso Internazionale di
Composizione moderna “Accordion Art Festival and International
Contests” di Pineto (TE) nel giugno 2010 col brano Azrael song per
pianoforte e violoncello. Unisce all’intensa attività concertistica di
pianista solista e da camera, sia in Campania che in Basilicata, anche
un notevole impegno in qualità di preparatore vocale, direttore di coro
e di arrangiatore negli spettacoli teatrali. Ha partecipato in qualità di
preparatore vocale all’allestimento del Musical “Il sogno di Giuseppe”;
ha musicato le canzoni della commedia teatrale “Ah… L’ammore!” di
Enzo D’Arco; ha arrangiato tutti i brani dello spettacolo musicaleteatrale “Panoramica Storico Evolutiva dei Canti Popolari in
Campania” di Giovanna Venturino; della stessa autrice, ha scritto ed
arrangiato le musiche di scena della commedia musicale: “Chi troppo
in alto sale cade sovente precipitevolissimevolmente”, lavoro teatrale
in due atti. Da diverso tempo si interessa di didattica musicale vocale e
strumentale per alunni della Scuola Primaria; collabora attivamente col
Coro Polifonico ‘Amici della Musica’ di Sant’Arsenio in qualità di
Direttore e Pianista accompagnatore guidandolo nei concerti corali e
nel servizio liturgico. Attualmente è docente di Ed. Musicale presso le
Scuole Medie. Pasquale Patella Ha conseguito il Diploma
Accademico di I livello in chitarra classica, il Diploma Accademico di II
Livello in Didattica dello strumento (Bi. For. Doc) e il Diploma Lizard in
chitarra elettrica. Ha seguito Stage e corsi di perfezionamento con
Alberto Ponce, Oscar Ghiglia, Tommy Emmanuel e Steve Morse. Ha
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scritto articoli pubblicati sulla rivista ‘CHITARRE’. Miglior chitarrista
elettrico al Concorso “Buona musica a tutti” indetto dalla rivista
“Chitarre”. Ha suonato con la Still European Philarmonic Orchestra,
Gio’ di Tonno, Timothy Snell e Cheryl Nickerson. Svolge intensa attività
didattica. Attualmente è docente di chitarra presso la Scuola Media
Statale “Beato Padre Pio” di San Severo (FG) ed è in Tour con Cheryl
Nickerson (Ray Charles). Raffaele Riccardi (Napoli, 1967) si è
diplomato in chitarra presso il Conservatorio di Perugia “Morlacchi”.
Ha partecipato a numerosi corsi di perfezionamento strumentale con
docenti di fama internazionale come Leo Brouwer e Oscar Ghiglia. Ha
suonato in numerosi concerti per chitarra sola, duo di chitarre e duo
chitarra e voce. Da alcuni anni si dedica alla composizione
elettroacustica frequentando il corso di musica elettronica presso il
Conservatorio di Latina sotto la guida della prof. ssa Serena Tamburini.
Sue composizioni sono state eseguite nel corso di prestigiosi festival
quali “La Terra Fertile” tenutosi presso il Conservatorio di Sassari nel
2010 e “Le forme del suono – musiche della contemporaneità”
tenutosi presso il Conservatorio di Latina nel 2010 e nel 2011.
Corrado Saija Formatosi in principio come autodidatta,
successivamente frequentando il “S. A. E. institute” (school of audio
engineering) di Milano, la scuola di musica “L’altro suono” e il
conservatorio “G. Verdi” di Milano dove è tutt’ora studente di
“Musica Elettronica”. Ha partecipato come semifinalista al “Premio
nazionale delle arti 2010 sez. musica elettronica”. Autore di diversi
brani di musica elettronica, installazioni sonore e sonorizzazioni di
mostre pittoriche, film muti, ed eventi di vario genere tra i quali
citiamo il convegno internazionale di immunologia “ Environment and
Immune system: more than IgE”, l’installazione sonora “Zoon” presso
la galleria milanese “D’ars” prodotta dall’associazione “Oscar Signorini
Onlus” con il contributo della “Fondazione Cariplo”, lo spettacolo
teatrale “Juke box all’idrogeno” prodotto da “Milano accademie” in
collaborazione con l’accademia di arte drammatica “Paolo Grassi” e la
mostra del pittore Giancarlo Pozzi “Gli occhi e le mani” realizzata in
collaborazione con il Politecnico di Milano. Ha insegnato “Tecnologie
musicali” al liceo Bresciano “V. Gambara” e tutt’oggi svolge attività
didattica privatamente e di ricerca musicale. Da sempre interessato alla
creazione di una nuova estetica musicale che contempli fortemente le
possibilità delle tecnologie di generazione e manipolazione creativa del
suono offerte dalle tecnologie elettroniche, per questa ragione la sua
musica trova terreno fertile nell’immagine e nelle arti multimediali.
Natsumi Sakata Nata a Shiga nel 1990. Ha studiato computer music
al Doshisha Women’s College. Ha fatto parte alle scuole elementari di
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una Brass Band con pianoforte suonando l’oboe che ha vinto un
premio in un concorso per ensemble. Alle scuole superiori entra nel
Dipartimento Musicale e studia il pianoforte. Studia computer music
con Akiko Ochi dal 2009 al 2011 e composizione elettroacustica con
Tomonari Higaki dal 2011. Il suo artista preferito è Jyo Hisaishi.
Giuliano Scarola Nel 2011 consegue il diploma di laurea (con lode e
menzione) in Musica e Nuove Tecnologie presso il Conservatorio
“Niccolò Piccinni” di Bari, sotto la guida di Francesco Scagliola. Ha
seguito seminari di composizione con Denis Dufour e Kaija Saariaho
ecc. Sue musiche vengono eseguite in vari festival italiani ed esteri, tra
gli altri: “Fimu Festival” (Belfort - Francia, 2008 e 2010), “Terra Fertile”
(Sassari, 2010), “XVII CIM” (Torino, 2010), “Emufest 2011” (Roma). Si
classifica al secondo posto del “Premio Nazionale delle Arti 2010” e
primo al Premio Nazionale del 2011, premio bandito dal MIUR
(Ministero dell’Istruzione, Università e della Ricerca), sezione Musica
Elettronica. Compone musica per il cinema e per il teatro, è da sempre
interessato alla deriva “electronica”, producendo per varie etichette
discografiche dal 2005. Luca Serra Nato a Maracalagonis (CA), il
16/05/81, diploma di maturità artistica, Attestato post diploma di
Tecnico del Suono, nell’anno 2004/05, conseguito nella scuola
professionale E. M. I. T. Feltrinelli di Milano, Attestato di Tecnico per la
Comunicazione Multimediale e Digitale, nell’anno 2004/05, presso la
scuola E. M. I. T. Feltrinelli di Milano; Attualmente iscritto alla scuola di
Musica Elettronica del Conservatorio di Genova, terzo anno del corso
di primo livello. Ha realizzato nel 2009: Messa in Moto, composizione
acusmatica di 5 minuti circa, realizzata per “Voci Elettriche”,
spettacolo inscenato a Genova e Cuneo in occasione del centenario
del primo manifesto futurista. Nel 2010: Polvere, videomusica di 6
minuti realizzato per Anterem, una selezione di 10 poesie partecipanti
al concorso nazionale di poesia Lorenzo Montano, inscenato a Verona,
Brescia, Riva del Garda, e Trento; partecipa alla III edizione de “La Terra
fertile”, tenutasi a Sassari dal 3 al 6 giugno 2010, con uno studio
intitolato “Transizioni – Rotazioni”, che analizza i processi compositivi
utilizzati dal compositore Mauricio Kagel nella sua opera Transicion I
(1958). Nel 2011: La Lanterna. Genova speculativa (insieme a Giacomo
Lepri, Irene Pacini e Michele Pizzi), Hörspiel sulla città di Genova, su
testo della poetessa tedesca Nora Gomringer, attualmente in mostra al
Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce di Genova. Il progetto,
denominato “Der Klang Des Sudens”, coinvolge oltre Genova anche le
città di Barcellona e Lisbona, presenti con gli Horspiel “Dins hi ha dos
ocells que canten” (Barcellona, musiche di Ariadna Alsina, testi di
Judith Kuckart), e “Lissabon Klang” (Lisbona, musiche di Miguel
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Azguime, testi di Juli Zeh), e i musei di Villa Croce, il MACBA di
Barcellona e il Museu do Chiado di Lisbona, con una selezione di
opere contemporanee con tema il viaggio al sud; Genova Ostinato
(con Michele Pizzi), opera “liberamente” ispirata al paesaggio sonoro
di Genova – un viaggio surreale nella città – presentato a Firenze in
occasione del quinto simposio sul paesaggio sonoro denominato
“Keep an ear on. . . ”, indetto da Forum Klanglandschaft.
Anteprima del Festival - Saggio Trienni Scuole di Musica Elettronica dei Conservatori di Foggia e Lecce
VENERDI 18 MAGGIO
ORE 19
Francesco Cantatore Reversed House 2012 [6’11’’]
interprete acusmatico A. Raeli
“Il titolo è un chiaro riferimento alla natura dei suoni che ho voluto
utilizzare (suoni registrati in casa ed elaborati per la gran parte attraverso la tecnica del rovesciamento). Seppur nella sua brevità il brano
presenta tre momenti differenti: il primo in cui prevale una certa fissità sonora, il secondo momento più riflessivo e di rilassamento come
conseguenza del primo e il terzo in cui si cerca di creare una sintesi
tra un piano sonoro vicino e uno lontano con la presenza nel finale
di un elemento già riscontrato nella prima parte che non solo ha la
funzione di chiusura, ma anche di dare una certa ciclicità al pezzo”.
Alberto Mione White Paper 2011 [5’29’’]
interprete acusmatico G. Magno
White Paper è caratterizzato dal continuo dialogo che si instaura
tra i vari “strumenti”. Nello scorrere del brano il dialogo diventa
sempre più intenso creando così un particolare effetto ritmico.
Francesco Tarantino Studio preparatorio 2012 [3’11’’]
interprete acusmatico L. Cicala
Si tratta di una sperimentazione intorno ad alcuni oggetti sonori
realizzati con materiali registrati e sintetizzati.
Gloria Birardi 84T4-1 2012 [6’03’’]
interprete acusmatico D. Diurisi
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In 84T4, svincolati dal visivo, la concentrazione si focalizza sul suono, che porta alla percezione sensibile delle variazioni dell’oggetto
in analisi. La struttura del brano analizza questa percezione creando cambiamenti sottili e graduali di piani sonori. Suoni frutto
di casualità nella realtà, diventano casualità virtuale cambiandone
l’aspetto caotico, così che i loro accostamenti acquisiscono senso.
Nel mondo acusmatico con la perdita dell’elemento che genera gli
eventi sonori, slegandosi dal modo in cui sono prodotti, offrono
una rilettura personale filtrata dal proprio bagaglio esperienziale.
All’elaborazione dell’evento si interpone l’interpretazione bivalente
del creatore e del fruitore.
Antonio Galantino Terra bruciata 2012 [6’34’’]
interprete acusmatico G. Errico
“Si tratta di uno studio per una Composizione sonora utilizzando
la tecnica dell’improvvisazione regolata. Attraverso questa tecnica,
durante l’esplorazione dei vari oggetti sonori, ho intuito l’enorme,
seppure impegnativa, possibilità di creare situazioni sempre più libere da quelle strutture schematiche e vincolanti per la creatività.
Inoltre attraverso l’elaborazione al computer, attraverso software
adeguati, ho potuto crearne delle altre e montarle assieme per dar
vita a nuovi paesaggi sonori”.
Gianmarco Magno Ns 2012 [7’02’’]
interprete acusmatico F. Tarantino
L’acqua può essere contenuta, ma non costretta. Ed è nell’esplorazione sonora di tali contenitori che si è sviluppato NS. Articolato in
tre sezioni, esso indica come l’acqua, e la sua forza, siano in grado di
rompere ogni costrizione, scivolare via per essere di nuovo raccolta
e di lì, successivamente, rompere nuovamente ogni confine dando
origine ad un ciclo automatico e perenne, in cui la realizzazione della
trasformazione si avverte solo quando questa si è conclusa. Metafora del divenire e dell’equilibrio dinamico, ci ricorda come πάντα ῥεῖ,
seppur apparentemente statico ed impercettibile sensorialmente.
SABATO 19 MAGGIO
ORE 19
Francesco Mariano Talk 2012 [4’21’’]
interprete acusmatico G. Errico
“Talk si basa su di un’idea della comunicazione intesa come condi20
visione. Cerca di descrivere la difficoltà dell’atto comunicativo con
l’Altro e con se stesso. E’ necessario dunque superare una vecchia
concezione monistica della musica per abbracciare una nuova concezione pluralista che sia in grado di metterci in contatto al meglio
con l’Altro. Credo che l’elemento rumoristico possa proprio essere
la chiave che ci permetta di comprendere le molteplici configurazioni in cui si declina la musica sia all’interno della nostra cultura, sia
all’interno di quelle differenti alla nostra”.
Rossella Palumbo Modulazione 2012 [3’43’’]
interprete acusmatico F. Cantatore
Modulazione è stato composto utilizzando la sintesi additiva. Gli
oscillatori creano inviluppi di suoni che nella prima parte del brano
si muovono sulla stessa gamma di frequenze e di ampiezze, mentre
nella parte centrale un nuovo strumento interviene con suoni di
frequenza più grave segnando l’inizio di una nuova fase del brano
in cui gli oscillatori cominciano a muoversi in direzioni diverse: alcuni suoni si spostano gradatamente su frequenze via via sempre più
gravi, altri, invece, si muovono su frequenze più acute.
Giuseppe Errico Variazione 2012 [8’20’’]
interprete acusmatico D. De Pascali
Un nucleo sequenziale e le sue variazioni.
Trasformazione e sviluppo apparente lungo il tempo, in cui vi è l’intenzione di manifestarsi in altro dall’origine che l’ha prodotto, con
ostinazione. Il nucleo è la sua catena che gli impedisce di liberarsi
nella nuova dimensione.
Alessandro Raeli Biston Betularia 2012 [9’07’’]
interprete acusmatico F. Cantatore
“Biston Betularia è nato dalla casualità. Mi sono lasciato trasportare dai
vari processamenti possibili tramite software che ho attuato sui vari oggetti sonori. Il pezzo si potrebbe considerare come un insieme, una danza di più sequenze, che a loro volta creano quelli che potremmo definire
tre brevi movimenti. Il titolo fa riferimento ad una specie di lepidottero
che ha l’abitudine di posarsi sui tronchi delle betulle. Questo tipo di
farfalla esiste inoltre in due distinte cromie, una chiara ed una scura ed
è spesso protagonista di una della nostre favole scolastiche preferite.
Questo brano non ha morali, né significati nascosti, né lezioni di vita.”
Angelo Malgieri Insieme 2012 [6’35’’]
interprete acusmatico G. Magno
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Insieme è costruito con l’intenzione di voler compiere un viaggio
nella mente, tra i pensieri. I suoni diventano così informazioni che
alimentano stati emotivi e ci proiettano attraverso e oltre il tempo.
Daniela Diurisi Il Sempreinpiedi 2012 [7’40’’]
interprete acusmatico A. Galantino
Il Sempreinpiedi è un vecchio giocattolo dell’infanzia ed è il corpo sonoro che ha guidato l’ideazione del pezzo. La sua sorprendente capacità
è quella di ritornare sempre nella posizione di partenza, senza mai perdere il centro. I movimenti che possiamo guidare sono sempre diversi
a seconda della forza che mettiamo in gioco, ed i campanelli posti al
suo interno ci regalano un suono che varia continuamente, che rende il
tempo elastico, che fa convivere la lentezza con la velocità, che ricorda
un tempo che può viaggiare liberamente in tutte le direzioni. L’idea è
quella di esplorare questo tempo su tanti piani di percorrerlo a diverse
velocità a ritroso e nel senso abituale, di concedersi delle pause di distensione e di farsi prendere dalla velocità. Il suono viene disegnato con
l’idea di potere essere l’ambiente di questo piccolo viaggio nel tempo,
il sempreinpiedi alla fine ritorna al punto di partenza, il viaggio finisce.
Gloria Birardi si è diplomata in Arpa presso il Conservatorio di Foggia,
si è specializzata nella didattica strumentale e privilegia il repertorio del
‘900 come solista. Collabora con numerose formazioni cameristiche ed
orchestrali Lirico-sinfoniche del Centro-Sud Italia. Francesco Cantatore
lavora in una azienda informatica, ha studiato pianoforte a Bari e frequentato il corso sulla proiezione acusmatica tenuto da J. Prager al Conservatorio di Lecce. Daniela Diurisi ha frequentato il Dams ( Musica) ed
ha studiato Sassofono suonando in differenti formazioni e progetti fra
cui la “Banda Roncati”, collettivo etico che porta la sua musica in difesa
dei diritti umani e della pace. Dal 2004 lavora nella produzione e post
produzione audio per cinema, tv, videogame, media, si occupa di Sound
Design e realizza musiche di scena per il teatro. Giuseppe Errico ha
lavorato come programmatore informatico, operaio di fabbrica, operatore sociale professionale di strada, nell’ambito dell’editoria elettronica.
Oltre che occuparsi di sperimentazione musicale è’ stato cantante di
musica jamaicana ed improvvisatore teatrale di strada, si è occupato di
ricerche etnologiche, di sottoculture hip-hop e di graffitismo, di techno
ed electronic dance. Antonio Galantino ha studiato come autodidatta
chitarra classica ed elettrica e ha investito gran parte del suo tempo alla
ricerca di sonorità timbriche per orchestrazioni molto vicine alla musica
“colta contemporanea”. E’ fondatore degli Aeyra: laboratorio di ricerca
musicale di cui è autore e compositore di tutte le opere e direttore ar22
tistico Aeyra records ( www. aeyrarecords. blogspot. com) Gianmarco
Magno ha studiato basso elettrico ed, allo stesso tempo, si è laureato in
Economia Aziendale ed ha conseguito un master in Marketing and Communication Management. Alterna alla ricerca e sperimentazione sonora
una pratica consolidata negli anni di musicista pop. Angelo Malgieri
si è diplomato in Pianoforte e Musica Vocale da Camera ed ha ottenuto
la Laurea di II livello in “Musica da Camera” presso il Conservatorio di
Foggia e collabora come accompagnatore al pianoforte con le classi di
Strumento e Arte Scenica presso lo stesso Conservatorio.
Francesco Mariano è diplomato in Pianoforte presso il Conservatorio
di Lecce e studia Giurisprudenza all’Università. Oltre che di sperimentazione musicale si occupa di musica elettronica extracolta (Live set, Dj set,
Rock). Albero Mione si è diplomato in Clarinetto e Musica jazz presso
il Conservatorio di Foggia, insegna Clarinetto presso le Sms a indirizzo
musicale ed alterna alla didattica una intensa attività concertistica in differenti formazioni jazz. Rossella Palumbo è diplomata in Pianoforte
presso il Conservatorio di Foggia, è insegnante di educazione musicale
nelle Sms, si occupa di Didattica Multimediale della Musica con particolare riferimento all’Informatica Musicale. Alessandro Raeli è chitarrista
autodidatta, si è interessato a vari generi dell’elettronica extra-colta (
electro pop, l’ambient, il glitch, l’Intelligent Dance Music ecc. . ) e ha
studiato per alcuni anni Tromba in Conservatorio. Francesco Tarantino
é stato DJ, sostenitore della “Club Culture” ed ha suonato per alcuni
anni un genere che spazia dalla “Techno” alla “House Music”.
LUNEDI 14 MAGGIO
ORE 10
“Giochi senza fine”
un racconto di I. Calvino da Le cosmicomiche
una collaborazione Teatro Zemrude-Scuola di Musica Elettronica del
Conservatorio di Lecce
interpreti: Qfwfq Agostino Aresu, Pfwfp Sabino Tamborra
musiche Rocco Angilè, interprete acusmatico Daniela Diurisi
“Le cosmicomiche” è un raccolta di 12 racconti scritti da Italo Calvino
tra il 1963 e il 1964, storie umoristiche e paradossali relative all’universo, all’evoluzione a tempo e spazio.
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Teatro Zemrude nasce a metà degli anni Novanta nell’ambito del Dams spettacolo di Bologna. Dal
1999 realizza spettacoli, progetti e laboratori in diversi contesti sociali e culturali sviluppando un linguaggio trasversale tra la voce, la parola e la danza. Attualmente risiede in Puglia e opera principalmente in
Salento e in Sardegna. Zemrude è stata Finalista ad Iceberg ’03 (Bologna). Premio Città di Firenze e Città
di San Miniato nel 2002 come Miglior Spettacolo e Miglior Regia. “Selezione Premio Scenario” ’05 con
lo studio Corridoio 7. Finalista Loro del Reno 2007 (Teatri di Vita – Bologna). Vincitore de Le Voci dell’Anima 2008 di Rimini – Premio Giuria Popolare. Premio della Critica alla rassegna nazionale di teatro-scuola
Pulcinellamente 2009 (XI edizione - Caserta). Ha partecipato a ArteVen (Venezia Mestre), Open dance
(Koreja - Lecce), Festival Internazionale Nuova Danza (Cagliari), ai festival di danza urbana Lavori in pelle
(Alfonsine) e Ammutinamenti (Ravenna), al Festival Internazionale di Volterra (PI) e al Festival Internazionale di Abano Danza; al Festival di Radicondoli (SI) e Arena Festival di Erlangen (Germania). Ha collaborato con la compagnia Vi-kap (compagnia di danceability) per la realizzazione del video e dello spettacolo
Angeli (presentato al festival internazionale di video-danza TTV di Riccione 2000 e selezionato per il
festival di video-danza Dance on screen di Londra; progetto europeo Contact-art, bando Cultura 2000
con LPDM di Lisbona e il CanDoCo di Londra). Dal 2003 al 2005 fa parte del progetto triennale prodotto
e realizzato da Versiliadanza (Firenze) e diretto da Susanne Linke per la realizzazione dello spettacolo
Assaggi di Potere - Macht das Was? (Sequenza).
La bio di Rocco Angilè è nella sezione Festival, quella di Daniela Diurisi è nella sezione Saggio finale di
questo Programma.
Interpreti acusmatici del Conservatorio di Lecce Tutte le interpretazioni sono a cura degli allievi del
Triennio e del Biennio della Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio di Musica “Tito Schipa” le cui
biografie sono presenti nella sezione “Festival” e nella sezione “Saggio finale” di questo Programma.
Interprete acusmatico ospite: Danilo Girardi Nato a Bari nel 1982 in una famiglia di musicisti, inizia
guidato dal padre lo studio del flauto e prosegue gli studi presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, diplomandosi nell’anno 2001. Perfezionatosi presso l’Accademia Italiana del Flauto di Roma con Raymond
Guiot, consegue la Laurea di II Livello in “Discipline Musicali - Flauto” nel 2007. Sensibile anche agli
aspetti musicali più moderni, nel 2005 si esibisce per il 1° Festival di Musica Contemporanea “URTIcanti”
a Bari come flautista, si diploma nel 2006 in “Musica Elettronica” presso il Conservatorio “N. Piccinni” di
Bari, frequenta il corso di “Composizione Sperimentale” con Biagio Putignano e segue il corso di Musica
Elettronica con Riccardo Santoboni presso l’Accademia Musicale Pescarese. Nel 2007 la sua composizione
“Interferenze” è selezionata fra le finaliste del 6° Concorso Internazionale di Composizione Elettronica
“Pierre Schaeffer”. Si è esibito in concerti da solista e con il gruppo di ricerca musicale “Sin[x]Thésis”
formatosi nel 2003. Ha studiato in Italia proiezione sonora all’Acusmonium con Jonathan Prager che l’ha
selezionato come interprete per i Festival di Musica Acusmatica “Silence” entrando così a far parte stabilmente del gruppo interpreti di M. Ar. E. , col quale partecipa a tutti i concerti dell’acusmonium barese.
Nel 2006 si perfeziona in Francia sotto la guida di Jonathan Prager e Denis Dufour, entrando anche a
far parte dell’equipe di interpreti di Motus per il Festival di Musica Acusmatica “Futura 2008” a Crest
(Francia). Nel 2011 la sua composizione “Interferenze” viene eseguita in Francia per il Festival di Musica
Acusmatica “Futura 2011.
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Silence maggio 2012 Lecce
Direzione Franco Degrassi
Collaborazione tecnica Rocco Angilè
Collaborazione organizzativa
Eugenia Congedo, Giuseppe Spedicati
Ufficio Stampa Maria Pina Solazzo
Promozione Gianmarco Magno
Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio di Lecce
La Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio di Lecce è nata
nell'Anno Accademico 2005-2006. A partire dal 2007-2008 la
Scuola si è qualificata per un' attenzione concentrata sull'arte acusmatica organizzando seminari di composizione acusmatica con
Denis Dufour ( CRR di Parigi) e di proiezione acusmatica con Jonathan Prager ( CRR di Perpignano) nell'ambito degli scambi Erasmus
e del progetto Suona Francese, in collaborazione con l' Ambasciata
di Francia in Italia e l’Institut Français. In Conservatorio è stato allestito un acusmonium munito di 24 altoparlanti e con esso sono stati
promossi concerti partecipando alla giornata internazionale dedicata all'anniverario del "Concert de Bruits" di Pierre Schaeffer (19482008), alla rassegna Musicultura ( Lecce 2008) , "Il 900 in musica"
( Brindisi 2010). Il festival Silence è, a Lecce, alla seconda edizione.
La Scuola è articolata nei seguenti insegnamenti : Composizione
Musicale Elettroacustica, Storia della Musica Elettroacustica, Acustica, Elettroacustica, Informatica Musicale,Teorie della Percezione Sonora e Musicale, Campionamento sintesi ed elaborazione digitale
dei suoni, Esecuzione ed interpretazione della musica elettroacustica, Analisi della musica elettroacustica, Musica Media e tecnologie,
Storia delle tecnologie elettroacustiche cui si aggiungono materie
inerenti la formazione musicale più generale.
L'accesso alla Scuola, mediante esame di ammissione, è vincolato al
possesso di un diploma di Scuola secondaria superiore ed è compatibile con la frequenza di una Facoltà Universitaria.