Libretto Organist fabr 2007

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Con il patrocinio
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Provincia
di Ancona
Regione Marche
Comune di Fabriano
Assessorato alla Cultura
XX SETTEMBRE
ORGANISTICO
FABRIANESE
Direttore artistico: Paolo Devito
13-20-27 Settembre - 4-12-28 Ottobre 2007
Continua la proficua collaborazione del Florilegio Musicale col Settembre
Organistico Fabrianese, giunto felicemente alla sua ventesima edizione nel
segno di appuntamenti di alta qualità artistica che, fra l’altro, mettono in risalto
le pregevoli architetture cittadine.
Ai consueti quattro concerti per i cultori della musica per organo, tanto in veste
di solista che di strumento “accompagnatore”, come nella precedente edizione
sono state programmate due serate che ampliano il contenuto del Festival verso
il teatro in musica.
“Ogni lasciata… è persa” è il titolo dello spettacolo che, in una dissertazione
tra il serio e il faceto con azione scenica, voce di mezzosoprano, liuto,
clavicembalo, passando per la tradizione popolare dell’“ottava rima”, ci condurrà
con sottile ironia a conoscere le figure e…la sorte delle donne abbandonate in
musica, da Arianna a Didone e via dicendo. Uno spettacolo che nell’ultimo
anno ha riscosso ovunque molto successo e, siamo sicuri, altrettanto ne riscuoterà
a Fabriano, come nello spettacolo d’inaugurazione dello scorso anno “Bibitores
exultemus” dedicato al piacere del vino eseguito dal Trio vocale AdLib.
E finalmente OperAntica, giunto alla seconda edizione che, dopo il lusinghiero
successo decretato lo scorso anno all’Amfiparnaso di Orazio Vecchi, musica di
rarissima esecuzione eseguita in un’ancor più rara forma scenica e frutto della
collaborazione fra la Compagnia del Sole e Pan Kalon di Panicale (PG),
Commedia Harmonica di Assisi e Florilegio Musicale, quest’anno propone
all’attenzione del pubblico il celebre Intermezzo “La Serva Padrona” del
marchigiano Giovanni Battista Pergolesi, che sarà presentato nella serata
conclusiva del festival il 28 ottobre presso il Teatro Gentile. Siamo sicuri che,
anche se contrariamente all’Amfiparnaso si tratta di musica molto eseguita, con
dei giovani e sicuri interpreti, due cantanti e un mimo, sostenuti dal clavicembalo
e da un quartetto d’archi rigorosamente barocchi (prime parti dell’Orchestra del
Maggio Musicale Fiorentino che fanno parte del Florilegio Musicale), e con la
regia fresca ed agile di Marco Bellussi, questa edizione si farà sicuramente
apprezzare per l’originalità della sua impostazione.
Un grazie di cuore a quanti ci seguono con crescente attenzione e stima, al
Sindaco e all'Assessore alla Cultura del Comune di Fabriano, alla Provincia di
Ancona, al Vescovo della Diocesi di Fabriano-Matelica, ai Parroci delle chiese
che ospiteranno i concerti ed al preziosissimo sostegno degli Sponsor.
Gabriella Agosti
Presidente del Florilegio Musicale
IL SETTEMBRE ORGANISTICO FABRIANESE
Il Settembre Organistico Fabrianese è nato nel 1988 da un’idea del
Parroco della Parrocchia della Sacra Famiglia, Don Nicola Gatti, e
dell’attuale direttore artistico della Manifestazione, l’organista fabrianese Paolo Devito.
La Rassegna si è data subito una propria fisionomia basando i suoi
concerti sulla letteratura organistica fino al XVIII secolo, grazie anche
alle stupende qualità dello strumento sito presso la Chiesa della Sacra
Famiglia: un “Fedeli” della seconda metà del XVI secolo.
Attualmente il Settembre Organistico ha raggiunto la sua dimensione
definitiva, essendo divenuto itinerante, presentando cioè concerti in
diverse chiese.
La manifestazione ha visto, passo dopo passo, ampliare consensi e
presenze, non solo del pubblico ai concerti, ma anche degli stessi organisti. Dopo le prime edizioni dedicate a musica per solo organo, che ha
visto succedersi alla tastiera giovani e nomi già affermati, la prima
svolta si è avuta a partire dalla V edizione quando si è pensato di
accoppiare all’organo anche la voce umana, solista o corale, ed altri
strumenti come il flauto, l’oboe, la tromba, il violino, il corno e l’orchestra da camera. Abbiamo avuto anche l’esordio in concerto del coro di
voci bianche della Cappella S. Ubaldo di Pesaro.
Grossi nomi a livello anche mondiale hanno calcato il palcoscenico
fabrianese in questi dieci anni: tra tutti ricordiamo Rose Kirn, Donato
Cuzzato, Marco Arlotti, Patrizia Tarducci, Umberto Pineschi, Jan Willem Jansen, Wijnand Van De Pol, Giovanna Franzoni, Ruggiero Livieri,
Joyce Jones, Claudio Brizi, Victor Urban, Alfonso Fedi. Importante anche
la partecipazione dell’organico da camera dell’Orchestra Sinfonica delle Marche, i solisti della Sagra Musicale Umbra, e la partecipazione
della classe di clavicembalo del conservatorio di Perugia.
Uno degli impegni più importanti che si è sempre prefisso la manifestazione è stato quello di valorizzare i giovani in generale e, più in
particolare, del luogo.
SCHEDA ORGANO “PINCHI” - SAN GIUSEPPE LAVORATORE
Opera n. 395 della Fabbrica Artigianale di Organi Pinchi di
Foligno (PG).
Cassa: tutti i corpi sono racchiusi in una cassa di legno di
rovere. Sopra la consolle è collocato il Positivo Espressivo e il
Grand'Organo; il Pedale è posto dietro ai due corpi principali.
Tastiere e pedaliera: due tastiere di 58 tasti ricoperte in legno di
bosso ed ebano. Pedaliera parallela e radiale di 30 pedali.
Canne n. 988.
Registri complessivi n. 13.
Trasmissione meccanica “sospesa” per le due tastiere. Registriere a destra ed a sinistra delle tastiere con trazione dei registri
meccanica.
COMPOSIZIONE FONICA
I MANUALE
1)
2)
3)
4)
5)
Principale 8'
Ottava 4'
Decimaquinta 2'
Ripieno 4 f. (1' 1/3-2/3'-1/2')
Flauto 8'
II MANUALE
6) Flauto a camino 8'
7) Flauto a cuspide 4'
8) Flauto in XII 2'
9) Principale 2'
10) Ripieno 3f. (1')
11) Violoncello 8''
Tremolo
PEDALE
12) Subbasso 16'
13) Basso 8'
Unioni: I° manuale al Pedale; II° manuale al Pedale; II° Manuale al I°
Progettazione fonica del Maestro Severino Tonon
Organo “Pinchi” op. 395
1992
Chiesa San Giuseppe Lavoratore
GIOVEDI' 13 SETTEMBRE 2007
ORE 21
Chiesa San Giuseppe Lavoratore
PAOLO CAVIGLI
organo
Programma
Girolamo Frescobaldi
(1583 - 1643)
dal II libro di Toccate d’intavolatura di cembalo e organo
Toccata prima
Tre gagliarde
Jan Pieterszoon Sweelinck
(1562 - 1621)
Ballo del Granduca
Mein junges Leben hat ein End’
Nicolaus Bruhns
(1685 - 1697)
Praeludium in mi minore
Johann Sebastian Bach
(1685 - 1750)
Pièce d’Orgue (Fantaisie) BWV 572
Partite diverse sopra “O Gott, du frommer Gott”
Praeludium et fuga in mi minore BWV 548
Paolo Cavigli ha iniziato gli studi musicali ad Arezzo sotto la guida
di F. Duranti e di F. Corti, diplomandosi brillantemente in pianoforte
presso il Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia.
Parallelamente ha compiuto studi di carattere scientifico (Laurea in
Fisica presso l’Università di Firenze). Si è quindi perfezionato nel
repertorio pianistico con E. Pastorino e in quello clavicembalistica con
E. Fadini. Ha iniziato lo studio dell’organo con A. Fedi, presso la
scuola di musica di Fiesole, proseguendo poi gli studi con C. Brizi.
Dopo aver conseguito il diploma in organo e composizione organistica
si è perfezionato nel repertorio organistico italiano con P. Crivellaro, L.
Ghielmi, L. Panzeri e L. F. Tagliavini.
Ha svolto intensa attività concertistica come solista e in collaborazione
con strumentisti (tromba, oboe, violino, sassofono), cantanti e varie
associazioni corali: tra queste la Schola Cantorum “L. Perosi” di
Poppi, i cori della Scuola di Musica di Fiesole, il Gruppo Polifonico
“F. Coradini” di Arezzo (sotto la guida di Fabio Lombardo e di
Gabriella Agosti) ed il gruppo Camerata della Consuma diretto da J.
Demby.
E’ docente di pianoforte presso il Corso ad Indirizzo Musicale
dell’Istituto Comprensivo di Poppi (AR).
CELEBRI COMPOSITORI PER ORGANO
Parlare del mondo dei compositori per organo in poche righe è come
entrare in una grande metropoli ed avere la presunzione di visitarla
tutta in un sol giorno, tale è il numero degli artisti che hanno scritto
per quello che può essere considerato uno degli strumenti più antichi
della storia musicale. Le prime intavolature di brani vocali per strumento a tasto, destinate indifferentemente all’organo o al clavicembalo, le troviamo in epoca rinascimentale e più precisamente i ricercari di
Marco Antonio Cavazzoni (1490-1570), le canzoni di Girolamo Cavazzoni (1510-1565) e dei due Gabrieli (Andrea: 1510-1586 e Giovanni: 1557-1612), le toccate di Claudio Merulo (1533-1604). Tutti questi compositori appartengono alla grande scuola veneziana rinascimentale. Ma il primo grande compositore per musica d’organo è da considerare indubbiamente Girolamo Frescobaldi, nato a Ferrara nel 1583
e morto a Roma nel 1643. Organista nelle più grandi chiese di Roma,
tra cui la Cappella Giulia, compose molti brani per organo: Toccate,
Canzoni, Partite e Ricercari. Ma l’opera più nota rimane sicuramente
quella dei “Fiori Musicali” con le famose 3 Messe per organo (della
Domenica, degli Apostoli, della Madonna).
In Italia dopo Frescobaldi non si ebbero figure importanti se escludiamo Bernardo Pasquini (1637-1710) e Domenico Zipoli (1688-1726).
Nel XVI° secolo fiorì una rilevante letteratura organistica in Spagna
dove il più noto compositore fu Antonio di Cabezòn (1510-1566) che
si dedicò alla composizione soprattutto di Tientos (i ricercari italiani).
Un autore molto importante dell’epoca, che influenzò molto la grande scuola tedesca, fu Jan Pieterszoon Sweelinck (1562-1621). Fiammingo di nascita, ci ha lasciato una sessantina di opere tra cui corali,
fantasie, toccate e variazioni.
Nel ‘700 il centro di tutta la letteratura organistica fu la Germania
che ha dato i natali ai più grandi compositori di tutti i tempi. Ricordiamo, nella parte settentrionale, soprattutto Nicolaus Bruhns (16651697), Georg Böhm (1661-1733) e Dietrich Buxtehude (1637-1707)
autori di corali, preludi e fughe, toccate, canzoni e ciaccone. Nella
Germania meridionale incontriamo invece Johann Froberger (16161667), George Muffat (1653-1704) e, soprattutto, Johann Pachelbel
(1653-1706).
Ma il culmine e la sintesi delle tradizioni tedesche ed europee del
‘700, nonché il più grande genio musicale mai vissuto, fu J.S. Bach
(1685-1750). Figlio e padre di grandi musicisti, dedicò l’intera vita
all’attività musicale, scrivendo di tutto (l’unico mondo che non esplorò
fu il teatro), per tutti gli strumenti (soli o in gruppo) e per la voce.
Fervente religioso (della confessione luterana) ci ha lasciato oltre un
migliaio di opere, tra cui spiccano quelle dedicate all’organo: preludi e
fughe, toccate, fantasie e 6 Trio sonate. Ma le opere più significative
sono i 170 corali, scritti dalle forme più semplici ad altre con trattamento contrappuntistico assai elaborato. Tra le composizioni per organo del ‘700 tedesco sono da menzionare anche quelle per organo ed
orchestra di Georg Friedrich Händel (1685-1759).
Nel 1800, epoca romantica, dominata da compositori ed esecutori
per pianoforte, ci limitiamo a ricordare Felix Bartholdy Mendelssohn
(1809-1847) con le sue sonate per organo (tra l’altro a lui dobbiamo
la fama di J.S.Bach in quanto fu il primo a riesaminarne l’opera, dopo
la sua morte), Franz Liszt (1811-1886), Johannes Brahms (18331897) e soprattutto Cesar Franck (1822-1890) con il Grande pezzo
Sinfonico, i 3 Pezzi per grande organo e i 3 corali. Un posto particolare
occupa Max Reger (1873-1916), compositore molto fecondo che ci ha
lasciato dai pezzi liberi ai corali, dalle fantasie alle parafrasi, dai contrappunti austeri ai brani di puro effetto.
Per concludere citiamo alcuni tra gli autori del nostro secolo come
Oliver Messiaen (tra le opere più famose l’Ascension, La Nativité du
Seigneur, il Livre d’orgue), Paul Hindemith (3 sonate e 2 concerti per
organo e orchestra), A. Schönberg (Variations on a Recitative), György Ligeti (Volumina) e Mauricio Kagel (Sur scène).
SCHEDA ORGANO “MASCIONI”
CATTEDRALE SAN VENANZIO
L'organo in oggetto, installato nel 1959, è suddiviso in due
corpi ai lati dell'altare maggiore situati in nicchie murarie.
I prospetti, identici, sono incorniciati da casse lignee “a muro”
comprendenti tre specchi di sette canne ciascuno, disposte a
cupide.
Lo strumento ha la consolle (due tastiere, 61 note, pedaliera
32 pedali) al piano del presbiterio, avendo la trasmissione elettrica. I somieri, “a membrana”, sono del tipo pneumatico, “a
scarico”, azionati da elettrocalamite. Vi sono 27 registri per
circa 1800 canne.
COMPOSIZIONE FONICA
I MANUALE
1)
2)
3)
4)
5)
6)
Principale 16'
Principale 8'
Flauto Traverso 8'
Dulciana 8'
Ottava 4'
XV 2'
7) Ripieno grave 2 file
8) Ripieno acuto 4 file
9) Sesquialtera 2 file
10) Tromba 8'
11) Voce umana 8'
II MANUALE 12) Diapason 8',
13) Bordone 8',
14) Viola 8',
15) Flauto 4',
16) Corno camoscio 4',
17)
18)
19)
20)
21)
PEDALE
25) Bordone 8'
26) Flauto 4'
27) Controfagotto 16'
22) Contrabasso 8'
23) Subbasso 16'
24) Basso 8'
Nazardo 2.2/3,
Silvestre 2',
Ripieno 3 file 2',
Cromorno 8',
Voce celeste 8'
Organo “Mascioni”
1959
Cattedrale San Venanzio
GIOVEDI' 20 SETTEMBRE 2007
ORE 21
Cattedrale di S. Venanzio
soprano
MARIA CECILIA
MARINELLI
viola
LAURA PENNESI
organo
SAURO ARGALIA
Il Trio
Il soprano Maria Cecilia Marinelli, la violista Laura Pennesi e l’organista Sauro
Argalia: dalle singole esperienze in campo solistico, cameristico e orchestrale dei
tre componenti nasce questo ensemble che propone un interessante impasto
sonoro, frutto di varie sperimentazioni, tentativi e scelte musicali anche originali.
L’organo che con la sua severità potrebbe sovrastare sopra ogni strumento, è anche
capace di accompagnare gentilmente i suoni caldi e vibranti della viola e della
voce. La musica scelta dal gruppo, non fa altro che esaltare queste caratteristiche;
infatti il repertorio che il trio propone nei suoi concerti, è quello della musica sacra
a partire dalla metà dell’Ottocento in poi di scuola italiana, francese e tedesca; e
così vengono studiati i grandi musicisti europei di questo periodo (Puccini, Bossi,
Franck, Saint-Saens, Gounod, Faurè, Mascagni, ecc.) ma anche i cosiddetti
“minori” o addirittura sconosciuti ma non per questo meno interessanti. La musica
proposta è spesso originale ma anche frutto di trascrizioni e adattamenti, sempre
nel rispetto dell’idea compositiva originale.
L’evento che ha visto la nascita dell’esemble è stato un emozionante concerto
effettuato la scorsa Pasqua in Terra Santa, a Gerusalemme, in occasione
dell’inaugurazione dell’organo storico restaurato “Francois Mader” presente nella
Chiesa di St. Peter dell’Istituto Salesiano di Ratisbonne
Programma
MARCO ENRICO BOSSI
Entrée pontificale
(1861-1925)
op. 104 n° 1 (organo solo)
PROSPER GUIDI (1817 ?-1883 ?)
Prière
(Maria mater gratiae) (soprano, viola e organo)
LINO LIVIABELLA (1902-1964)
Ave Maria
(soprano, viola e organo)
ALEXANDRE GUILMANT (1837-1911)
Chant Séraphique
(da “Marche Funèbre et Chant Séraphique” op. 17 per organo) (viola e organo)
GIACOMO PUCCINI (1858-1924)
Salve Regina
(soprano e organo)
THÈODORE DUBOIS (1837-1924)
In Paradisum
(da “Douze Pièces Nouvelles pour Orgue”) (organo solo)
PIETRO MASCAGNI (1863-1945)
Ave Maria
(dalla “Cavalleria Rusticana”) (soprano e organo)
LEON BOËLLMANN (1862-1897)
Prière à Notre Dame
(dalla “Suite Gothique” op. 25 per organo)
(viola e organo)
GIACOMO PUCCINI
Requiem
(1858-1924)
(soprano, viola e organo)
GABRIEL FAURÈ (1845-1924)
Pie Jesu
(dal “Requiem” op. 48) (soprano, viola e organo)
CESAR FRANCK
(1822-1890)
Grand Choeur in Do Magg.
(organo solo)
SCHEDA ORGANO “PINCHI” - CHIESA MISERICORDIA
Questo è il 398° organo costruito dalla Casa Pinchi. Nel progettare un organo a canne è sempre
importante accertare le condizioni ambientali ed altri fattori di primaria importanza quali l'acustica, le esigenze liturgiche e artistico-musicali, dai quali non si può prescindere per la scelta dei
legami, delle misure e le leghe delle canne, per i criteri costruttivi, per il raggiungimento del
miglior risultato. Il progetto tecnico è stato svolto dal titolare, mentre quello fonico è stato
concordato con il M° Becchetti e la Committenza. Questo è stato il momento più fervido ed
intenso, caratterizzato dalla ricerca di misure e sonorità perfettamente adeguate alle proporzioni
ed all'acustica del luogo di culto. L'aspetto strutturale dello strumento rispetta il cosiddetto
“Werkprinzip” racchiudendo ogni manuale in una propria cassa di risonanza dimensionata secondo l'altezza dei rispettivi Principali (Positivo di 4', Grand'Organo di 8', Pedale di 16'). L'andamento delle facciate (in stagno) rispecchia quello delle canne interne. La manticeria è posta nel
basamento ed è indipendente per ogni manuale con diverse pressioni del vento. I materiali con
cui è stato costruito questo strumento sono tutti di primissima scelta. I legnami sono stati severamente selezionati attraverso stagionature che si misurano in anni seguendo il metodo naturale.
Il rovere massello è stato impiegato, oltre che per la cassa, per i somieri, la consolle, la pedaliera,
i crivelli; i ventilabri sono di abete. Anche le leve delle tastiere sono costruite con abete di fibra
sceltissima e poggiano su telai rinforzati in legno di faggio, i tasti diatonici sono ricoperti di bosso
nostrano ed i cromatici in ebano. Le casse e le strutture portanti sono costruite con legni masselli,
escludendo quindi legni composti o profilati metallici in favore di una perfetta fusione armonica
tra le strutture e i corpi sonori. Le meccaniche sono, secondo la consuetudine, agilissime e precise
grazie all'impiego della meccanica mediante pomelli, squadre e leve. Le canne, labiali e ad ancia,
sono state costruite nel nostro laboratorio secondo criteri tradizionali, valutando, come si è detto,
di volta in volta misure, materiali e leghe più opportune. Particolari accorgimenti sono stati usati
nella costruzione delle canne di facciata impiegando soluzioni atte ad evitare cedimenti nel corso
del tempo. Le canne di legno sono state costruite in selezionatissimo abete rigatino esente da nodi
con bocchette in legno duro e pareti unite ad incastro. L'intonazione e l'accordature delle canne,
come consuetudine, è stata svolta esclusivamente dai componenti della famiglia Pinchi facendo
riferimento all'antica tradizione della scuola organaria umbro-marchigiana alla quale è legata e
dalla quale provengono.
DISPOSIZIONE FONICA:
Grand'Organo: Principale 8',
Ottava,
Decimaquinta,
Decimanona,
XXIIª, XXVIª e XXIXª,
Traversiere 8',
Flauto in VIIIª,
Sesquialtera 2f.,
Tromba 8'.
Positivo:
Principale 4',
Pienino 3f.,
Bordone 8',
Viola da gamba 8',
Flauto 4',
Nazardo 2' 2/3,
Flautino 2',
Cornetta 1' 3/5,
Violino 8'.
PEDALE:
Principale 16',
Bordone 16',
Ottava 8',
Decimaquinta 4',
Trombone 16'.
Unioni: G.O. - Ped.; Pos. - Ped.; Pos. - G.O.
Progettazione fonica: Eugenio Becchetti e Guido Pinchi.
Organo “Pinchi” op. 398
1993
Chiesa B.V.M. della Misericordia
GIOVEDI’
27 SETTEMBRE
ORE 21
2007
Chiesa B.V.M. della Misericordia
FEDERICA IANNELLA
GIULIANA MACCARONI
organo
Programma
Gioacchino Rossini
(1792- 1868)
Ouverture da La gazza ladra
Ouverture dal Barbiere di Siviglia
Ouverture da Semiramide
Ouverture da Tancredi
Ouverture da L’italiana in Algeri
Ouverture da Guglielmo Tell
Giuliana Maccaroni, ha condotto i suoi studi musicali al Conservatorio G. Rossini di
Pesaro, dove si è diplomata con il massimo dei voti e la lode in Organo e composizione
organistica sotto la guida di Marco Arlotti. Successivamente si è diplomata in Clavicembalo al
Conservatorio di Pesaro e laureata in Musicologia (indirizzo in Biblioteconomia musicale)
presso l’Università di Cremona. Ha inoltre conseguito, sempre con il massimo dei voti, la
laurea magistrale in Organo presso il Conservatorio di Vicenza con Roberto Antonello. Ha
approfondito le tematiche relative alle prassi esecutive frequentando corsi e scuole di interpretazione organistica in Italia e all’estero con: L. Ghielmi, E. Kooiman, H. Vogel, M. Radulescu,
W. Zerer, Ch. Stembridge, M.C. Alain, L. Lohmann, P. Planiavsky. Ha vinto 2 borse di studio
e numerosi premi in concorsi nazionali e internazionali: Concorso nazionale organistico “Città
di Viterbo 1996” (I premio); VI Concorso fra i migliori diplomati dei Conservatori di Pesaro
e Firenze, 1997, (I premio); Rassegna musicale “Migliori diplomati dell’anno 1996" (I premio,
con incisione di un CD); Concorso organistico nazionale “F. Tomasin” di Perteole, Udine, 1998
(III premio); XII Concorso nazionale di esecuzione musicale “Città di Cento”, sezione Musica
Antica, 1998 (premio speciale della giuria); Concorso Internazionale Organistico “G. Callido”,
Borca di Cadore, 1999, (III premio); I Concorso Internazionale Organistico di Magadino (CH),
2002, (semifinalista). Ha al suo attivo un’intensa attività concertistica presso importanti festival
italiani ed europei sia come solista sia in ensemble (duo organistico, formazioni orchestrali,
corali e da camera). Ha inciso per l’etichetta Tactus, in prima incisione mondiale, le Sonate a
4 mani di Giovanni Morandi, assieme all’organista Federica Iannella. Di prossima pubblicazione, sempre per la Tactus, le Sinfonie per organo a 4 mani di G. Rossini. E’ organista titolare
dello storico organo Mascioni della Chiesa di Cristo Re in Pesaro, dove organizza la rassegna
internazione Vespri d’organo a Cristo Re. Ha insegnato presso i Conservatori di Fermo e
Reggio Calabria e gli Istituti musicali pareggiati di Modena e Reggio Emilia.
Federica Iannella, nata a Senigallia, ha intrapreso gli studi musicali presso il Conservatorio
“G.Rossini” di Pesaro dove si è diplomata in Organo e Composizione Organistica, sotto la
guida del Maestro Marco Arlotti. Successivamente ha approfondito lo studio della prassi
esecutiva della musica italiana e tedesca per organo frequentando i corsi triennali dell’Accademia
di musica Italiana per organo di Pistoia. Ha inoltre partecipato a numerosi corsi di specializzazione
con docenti di grande prestigio (E.Kooimann, H.Vogel, M. Radulescu, L. Lohmann) studiando
una vasta letteratura organistica, dal rinascimento italiano al romanticismo francese e tedesco.
Di particolare interesse formativo sono state le lezioni ricevute dal Maestro Wolfgang Zerer
ad Amburgo. Invitata ad esibirsi in prestigiosi festival italiani ed europei, svolge un’intensa
attività concertistica come solista ed in formazioni corali ed orchestrali, tra cui l’Orchestra
Regionale Toscana, il Coro da camera di Praga, la Compagnia de’ Musici di Parma, con la quale
ha eseguito i concerti per organo e orchestra di F. Haendel. Nell’Agosto 1997 ha interpretato
in prima esecuzione la Petite Messe Solenelle di G. Rossini nella versione cameristica del 1864,
al Rossini Opera Festival di Pesaro, e nel maggio 2005 ha inciso, assieme all’organista Giuliana
Maccaroni, in prima esecuzione mondiale le Sonate a quattro mani di Giovanni Morandi
(etichetta Tactus). All’attività organistica affianca quella musicologica: laureatasi in Discipline
Musicali presso l’Università di Bologna, ha curato l’edizione in chiave moderna e la redazione
del libretto dell’opera Elena da Feltre di S. Mercadante, su commissione del Festival di
Wexford (Irlanda), e ha collaborato alla redazione dell’edizione critica dell’opera Il trionfo
delle belle di Stefano Pavesi (rappresentata nell’agosto 2004 al Rossini Opera Festival di
Pesaro). Dal 2002 è organista titolare presso la Chiesa Santa Maria della Neve in Senigallia,
dove è direttore artistico del Festival Internazionale Organistico. Insegna organo presso
l’Accademia Organistica del Liceo statale “Perticari” di Senigallia in collaborazione con
l’Ufficio Liturgico della Diocesi.
SCHEDA ORGANO “FEDELI”
CHIESA SACRA FAMIGLIA
L'Organo “Fedeli” situato presso la Chiesa parrocchiale della Sacra Famiglia risale alla metà del XVII secolo.
E' posto sul pavimento dell'edificio in un punto innalzato accanto all'altare nella “zona liturgica”.
La cassa è semplicemente addossata alla parete e mette in evidenza un
prospetto a tre campate con profilo piatto.
Per ciò che concerne l'aspetto esteriore, non si può parlare di eventuali
fregi o intarsi, o di particolari colori, in quanto il rivestimento esterno è di
vetro. Attualmente non esistono decorazioni, nè la tenda copri canna.
In facciata compaiono ventuno canne distribuite a tre campate: la centrale
è composta da 7 canne, le due laterali, da 11 ciascuna. La canna centrale
(la più grande) corrisponde al DO1; in particolare le canne della campata
centrale corrispondono alle note della prima ottava “Scavezza”: DO-RE-MIFA-SOL LA#/SIb.
La tastiera è incorporata nella cassa in posizione “a finestra” ed è composta da un solo manuale di quarantacinque tasti, unitamente da DO 1 a
DO5.
L'estensione è reale e la tastiera non presenta tasti uniti: la 1ª ottava è
“Scavezza”.
Il rivestimento è in legno di olivo ed i tasti sono decorati con intagli e
filettature: il frontalino è “a chiocciola”.
La pedaliera a forma “di leggìo” comprende diciotto tasti che formano
una ottava e mezza; la prima ottava è "corta", mentre la seconda termina
con il SOL#/LAb.
L'unione è costantemente fissa ed i pedali trascinano i tasti accoppiati in
ottava.
I registri sono dodici, con comandi posti a destra del manuale, disposti
su due file, a manetta, con tiranti a pomello e sono:
Contrabbassi 16'
Principale 8'
Ottava 4'
XV
XIX
XXII
XXVI
XXIX
voce umana (ottava soprani intonata crescente)
Cornetta (soprani)
Flauto 8'
Flauto in XII
Tromboncini
L'organo ha subito nel corso dei secoli diversi restauri, l'ultimo risalente ad una decina di anni fa, che lo ha riportato alla sua originale fattura.
Organo “Fedeli”
metà XVI sec.
Chiesa Sacra Famiglia
GIOVEDI’ 4 OTTOBRE 2007
ORE 21
Chiesa Sacra Famiglia
LUCA MIGLIORELLI
Programma
B. PASQUINI
(1637 - 1710)
Toccata VI
G. FRESCOBALDI
(1583 - 1643)
Bergamasca
Ricercare post il Credo
(Tratto dai Fiori musicali Messa degli Apostoli)
D. ZIPOLI (1688 - 1726)
Post comunio
Toccata per l’elevazione (dalla raccolta di sonate d’intavolatura per organo solo)
Suite in II in sol min.
- Preludio - Corrente - Sarabanda - Giga
A. BASILI (1703 - 1777)
Capriccio in RE magg.
A. BRUNETTI (1760 - 1837)
Elevazione per organo
F. MARCHETTI (1831 - 1902)
Sonata per dopo la messa
(Tratta dall’opera Ruy Blass)
J. P. SWEELINCK (1562 - 1621)
Ballo del Gran Duca
D. BEXTHEUDE
(1637 - 1707)
Preludium in G minor,
Bux WV 163
Nato nel maggio del 1977, all’età di 12 anni inizia i primi studi musicali presso la
scuola comunale cittadina dove apprende le nozioni basilari del linguaggio musicale
(corso di orientamento musicale).
Nel 1992 si iscrive alla scuola privata “L. Liviabella” di Macerata, dove gli vengono
impartite le prime lezioni pratiche su strumenti a tastiera (pianoforte).
Nel 1994 comincia a frequentare il conservatorio Statale “G. Rossini” di Pesaro
dove studia “Organo e Composizione Organistica” sotto la guida del M° Marco Arlotti
fino al 3 luglio 2004, quando si diploma brillantemente ottenendo il titolo di
“Organista”.
Nel 1996 ha ottenuto anche il diploma di “Maturità” professionale presso l’Istituto
Professionale di Stato “D. E. Pocognoni” di Matelica.
Successivamente ha partecipato come esecutore a diversi seminari, tenuti da
docenti di grande fama: A. Marcon, L. Lohmann, M. Imbruno e M. Mochi; e nel maggio
del 2007 ha partecipato ad un masterclass organistico svoltosi in terra olandese, dove
ha suonato sui prestigiosi organi di Amsterdam, Alkmaar ed Haarlem.
Nel maggio del 2005 ha partecipato al II Concorso Nazionale d’Organo “S. Guido
D’Aquesana” svoltosi nei comuni di Terzo e Bubbio (AL), nel novembre del 2006 al V
concorso Europeo di esecuzione musicale “Rocco Radio” città di Castellana Grotte
(BA) e nel marzo del 2007 al quarto concorso organistico giovanile “A. Esposito”
svoltosi a Lucca.
Per la sua città natale Matelica ha debuttato nel novembre del 2002, in occasione
della ricorrenza di S. Cecilia e, nell’ottobre del 2001 ha suonato in occasione del
“Premio Nazionale di Cultura” Città di Frontino, premio dedicato al Sen. Carlo Bo
Rettore dell’Università di Urbino.
Nel settembre del 2004 è stato invitato a Tolentino per suonare durante le solenni
celebrazioni in onore di “S. Nicola da Tolentino” - nella ricorrenza del settimo
centenario della morte del santo e, nell’estate del 2005 è stato invitato dal comune di
Castrocaro Terme a partecipare alla “Nona Rassegna Musicale - Migliori diplomati
d’Italia dell’anno 2004".
Inoltre tra il maggio ed il giugno dell’anno 2003, ha scritto un fascicoletto non
ancora pubblicato, dal titolo “La Dinastia dei Fedeli - Matelica vanta di averli
ospitati”, frutto di un accurato e specifico studio di ricerca,sui criteri di costruzione
degli strumenti del XVI-XVII sec. ed appartenenti al catalogo dei Fedeli, all’epoca
nobile Dinastia organaria originaria della Rocchetta di Camerino (MC); al fascicoletto
sono allegate anche schede tecniche-descrittive degli organi conservati nei luoghi sacri
matelicesi.
Nel mese di febbraio dell’anno 2005 è stato incaricato dal comune di Matelica, ad
effettuare delle lezioni di “cultura ed estetica musicale” presso “l’università degli
adulti città di Matelica” ossia, un corso universitario di gestione totalmente comunale
indirizzato a persone adulte, e da allora è docente di “storia della musica” nella
medesima università.
Infine dopo aver collaborato con la corale polifonica “A. Antonelli” di Matelica e con
la Schola Cantorum “G. Bezzi” della Basilica di S. Nicola da Tolentino, attualmente
intraprende l’attività concertistica sia come solista che in altre formazioni (organo a
quattro mani,organo e voce), collabora come organista presso la chiesa Cattedrale di
S. Maria Assunta e S. Bartolomeo di Matelica, è docente universitario presso l’Università
degli Adulti città di Matelica e svolge attività didattica presso gli Istituti Musicali “A.
Toscanini” di Castelraimondo, Matelica e Fabriano dove, in quest’ultima sede, è anche
direttore.
VENERDI’ 12 OTTOBRE 2007
ORE 21
Oratorio della Carità
OGNI LASCIATA... È PERSA
Donne abbandonate in musica
Dissertazione tra il serio ed il faceto da una idea di
Mya Fracassini e Gabriele Micheli
condita con le ottave scritte da Marzio Matteoli
MYA FRACASSINI
canto e azione scenica
MARZIO MATTEOLI
liuto, chitarra e ottava rima
GABRIELE MICHELI
spinetta e voce recitante
Marzio Matteoli
Mya Fracassini
Gabriele Micheli
Programma
CLAUDIO MONTEVERDI
Lamento di Arianna (primo frammento)
(1567-1643)
GEORG FRIEDRICH HAENDEL
Saprà delle mie offese da Serse
(1685-1759)
(aria di Amastre)
GIROLAMO FRESCOBALDI
Così mi disprezzate (canzone)
(1583-1643)
CLAUDIO MONTEVERDI
Lamento di Arianna
(secondo frammento)
CLAUDIO MONTEVERDI
Lettera amorosa
GEORG FRIEDRICH HAENDEL
Piangerò la sorte mia
da Giulio Cesare (aria di Cleopatra)
HENRY PURCELL
Musick for a while da “Edipus”
(1659-1695)
CLAUDIO MONTEVERDI
Lamento di Arianna (terzo frammento)
BALDASSARRE GALUPPI
Se gli uomini sospirano
(1706-1785)
da Il mondo alla roversa (aria di Cinzia)
WOLFGANG AMADEUS MOZART
Non so più cosa son cosa faccio
(1756-1791)
da Le nozze di Figaro (Cherubino)
GEORG FRIEDRICH HAENDEL
Lascia ch’io pianga da Rinaldo
CLAUDIO MONTEVERDI
Lamento di Arianna (quarto frammento)
ANTONIO VIVALDI
Piango, gemo
(passacaglia)
(1678-1741)
GEORG FRIEDRICH HAENDEL
Cangiò d’aspetto
CLAUDIO MONTEVERDI
Lamento di Arianna (ultima parte)
da Admeto
Di donne abbandonate e dei loro lamenti è piena la musica di ogni tempo, ma in particolare
tra il XVII e il XVIII secolo fu coniato il genere del “Lamento” come un vero e proprio
topos musicale, a partire dal celebrato “Lamento d’Arianna” di Claudio Monteverdi. Sulla
scia di alcuni dei lamenti più famosi gli interpreti-autori di questo spettacolo si avventurano
nella esplorazione dell’animo femminile nella particolare condizione dell’essere abbandonata e in particolare delle diverse reazioni che a questo accadimento possono seguire. La
dissertazione avviene tra i due personaggi maschili i quali presentano le differenti tipologie
di abbandonate attraverso vari strumenti tra cui spicca la ormai secolare tradizione
dell’ottava rima, coinvolgendo anche il pubblico in un rito collettivo che culmina nelle
azioni scenico - musicali dell’interprete vocale femminile e dei suoi accompagnatori. Le
arie più famose del repertorio barocco vanno così a delineare il profilo di altrettanti caratteri
più o meno probabili anche nel nostro tempo; lo spettacolo vuole essere una piacevole
rassegna di momenti musicali insaporiti dal sale di una rilettura scenica e, perché no, anche
comica. L’esito della dissertazione è incerto ad ogni esecuzione, lasciando al pubblico il
compito di valutare se davvero “ogni lasciata è persa”.
IL TRIO
Gli artisti di questo spettacolo vantano curricola che spaziano in ogni ambito della
musica ed esperienze di studio e lavoro nelle più importanti stagioni con i più
famosi nomi del mondo musicale internazionale.
Riunitisi per puro piacere in questa esperienza, riescono a vivacizzare e modernizzare
un mondo che da accademico passa a divertire il pubblico di qualsiasi estrazione
culturale e conoscenza musicale.
MYA FRACASSINI
Diplomata in canto ed in musica vocale da camera (con lode) si è perfezionata con
C. Desderi, J Feldman, B. De Maio, M. Chanche, G. Banditelli, A. L. King. Ha
cantato sotto la direzione di S. Preston, R. King, H. Rilling, H. L. King, R.
Clemencic, M. Brunello, D. Fasolis, A. Florio, S. Balestracci. Ha collaborato con
Orchestra Sinfonica della Rai, Orchestra di Padova e del Veneto, Coro della Radio
Svizzera Italiana, Modo Antiquo, Cappella della Pietà dei Turchini, L’Homme
Armée, Orchestra Regionale Toscana. Ha cantato in importanti stagioni tra cui
Festival di Bruges, Festival di St Riquier, Festival di Spoleto, Festival di Ravenna,
Festival barocco di Viterbo, Settembre Musica di Torino. Ha inciso per Bongiovanni,
Tactus, Chandos, Arts.
MARZIO MATTEOLI
Studioso e cultore della musica popolare italiana e virtuoso della improvvisazione
in Ottava Rima propria della tradizione toscana ha svolto numerosi concerti in
questo genere nella compagnia Controcanto fin dal 1975. Dal 1978 si è dedicato
al liuto e la prassi esecutiva con P. Rosson e P. Beier ed ha seguito corsi di
specializzazione con H. Smith e J. Lindberg. Ha al suo attivo concerti in Italia e
all’estero, sia come solista che in Ensemble specialistici della musica antica. Ha
preso parte a numerose incisioni radio televisive e discografiche tra cui Compositori Lucchesi dal ‘500 al ‘700; Nuova invenzione di balli (ambedue per Sonitus)
Le grazie d’amore (per Dynamic).
GABRIELE MICHELI
Diplomato in Pianoforte (Lucca 1980) ed in Direzione di coro (Bologna 1984) ha
studiato l'interpretazione della musica sugli strumenti a tastiera storici con D.
Chorzempa, ed ha seguito corsi di interpretazione con T. Koopman, K. Gilbert, K.
Kite. Ha educato la sua voce durante vari corsi di interpretazione a cui ha
partecipato, lavorando con I. Partridge, E. Kirkby, E. Tubb. Ha collaborato, tra gli
altri, con H. Handt, l'Orchestra Regionale Toscana, i Solisti Aquilani, Pro Musica,
L'Homme Armée, i Solisti del Madrigale, Pro Cantione Antiqua, The Consort of
Musicke. Ha inciso per Bongiovanni, Sonitus, Nuova era, Musica Oscura, RAI,
Dynamic, Tactus.
L'ORGANO
L’Organo è uno strumento musicale aerofono, fornito di canne, serbatoio
d’aria e tastiera. Le parti essenziali dell’organo sono: il Mantice, un tempo
azionato a mano, oggi alimentato con ventilatori elettrici; il Somiere, specie
di grande cassa collegata al mantice, che distribuisce l’aria alle canne
(somiere e mantice possono essere più d’uno); la Consolle, sede di tutti i
comandi azionabili dall’organista (le Tastiere, da una a cinque o più, dette
anche Manuali, la Pedaliera, i comandi dei vari Registri); le Canne.
Queste ultime, costruite in metallo (stagno, piombo, rame, alluminio ecc.)
o più raramente in legno, variano di lunghezza, di larghezza e di forma
(tappate e aperte; larghe e strette; cilindriche, coniche, a imbuto ecc.) e
danno di conseguenza suoni di altezza e timbro diversi; esistono canne ad
Anima (le vibrazioni si formano per effetto dell’urto della colonna d’aria
contro il labbro superiore della canna) e canne ad Ancia (in cui la vibrazione
è prodotta da una linguetta metallica). La serie di canne d’uguale tipo, con
effetto timbrico omogeneo, è chiamata Registro. Le canne ad anima aperta,
di forma cilindrica, danno luogo ai registri dei Principali se sono di larghezza media, dei Flauti se di misura larga, delle Viole se di misura stretta,
mentre quelle tappate (sempre di forma cilindrica) danno luogo alla famiglia dei Bordoni se larghe e delle Quintadene se strette. La forma delle
canne ad anima può essere anche conica (es. flauto a cuspide, corno di
camoscio), a imbuto (es. corno di tuba dolce), parzialmente tappata con
piccolo sfogo a Camino (flauto a camino). Le canne ad ancia possono avere
la forma conica (oboe, tromba, bombarda), cilindrica (cromorno, clarinetto)
o a tuba raccorciata (registri detti Regali, come la vox humana). La lunghezza di una canna si misura in piedi (1 piede = 30,5 cm ca); la misura della
canna più lunga di un registro (corrispondente al primo tasto della tastiera)
indica quella dell’intero registro. I registri di 8’ (= 8 piedi) e di 16’ sono
detti di Fondo ; quelli riproducenti gli armonici (4’ = ottava, 2 2/3’ =
duodecima, 2’ = decimaquinta ecc.) sono detti invece di Mutazione. Vi sono
infine registri che emettono sia il suono fondamentale che i suoni armonici:
tra questi ricordiamo il Ripieno (principale + ottave e quinte) e il Cornetto
(flauto di 8’ + i seguenti 4 armonici naturali).
Il collegamento fra i tasti dei manuali e della pedaliera, nonché fra i vari
comandi dei registri contenuti nella consolle e le canne facenti capo al
rispettivo somiere, avviene attraverso sistemi di trasmissione meccanici,
pneumatici, elettrici o misti, a seconda del modello e dell’epoca dello strumento. Ogni manuale è collegato a un corrispondente somiere e a un particolare settore di canne designato con proprio nome (organo positivo, grand’organo, organo eco-espressivo, registri della pedaliera ecc.). Sotto ogni
manuale e ai lati si trovano i comandi per l’inserimento dei vari registri e
combinazioni di registri, in forma di pistoncini, bottoni, placchette, leve e
simili. Sopra la pedaliera sono allineati altri comandi da azionarsi con i
piedi, sia in forma di pulsanti, per l’inserimento di registri e combinazioni,
sia in forma di staffe a bilanciere (dette pedali d’espressione) graduanti i
crescendo e i diminuendo di questa o di quella tastiera oppure di tutte.
DOMENICA 28 OTTOBRE 2007
ORE 21,15
Teatro Gentile
LA SERVA PADRONA
due intermezzi de “Il prigionier superbo” libretto di Gennarantonio Federico
Musica di Giovanni Battista Pergolesi
(Prima rappresentazione: Napoli Teatro San Bartolomeo 28 Agosto 1733)
personaggi
interpreti
UBERTO
SERPINA
VESPONE
Virgilio Bianconi, basso-baritono
Francesca Bruni, soprano
Marco Bellussi, mimo
ORCHESTRA “FLORILEGIO MUSICALE”
su strumenti originali
Maestro al cembalo Gabriella Agosti
Regia Marco Bellussi
Elementi scenografici Marino Bortolotti
Costumi, scarpe e parrucche C.V.B.
Attrezzeria C.V.B.
Ingresso: € 10.00
Si ringrazia per la collaborazione:
Comune di Fabriano
Provincia di Ancona
Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana
Indesit Company
Cotton Club
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