Conservatorio di Musica di Vicenza Arrigo Pedrollo Lo stato del Conservatorio analisi e prospettive SOMMARIO Il Conservatorio di Vicenza a dieci anni dalla riforma del sistema AFAM 4 1. Strutture di gestione amministrative, artistiche e didattiche del Conservatorio 1.1. Organi statutari e dirigenti per la gestione amministrativa e la valutazione 1.2. Organi di gestione delle attività artistiche e didattiche 8 8 9 2. Personale interno ed esterno 2.1. Personale docente 2.2. Uffici di servizio e supporto 11 11 14 3. Attività didattica 3.1. Studenti 3.2. Titoli di studio rilasciati 3.3. Percorsi formativi e corsi di studio 3.3.1. Corsi ad ordinamento tradizionale 3.3.2. Corsi dell’ordinamento accademico 3.3.3. Biennio abilitante di Didattica della Musica 3.3.4. Corsi ad ordinamento interno 3.4. Rete provinciale per lo sviluppo e la qualità del sistema formativo musicale 3.5 Dipartimento provinciale di Belluno 15 15 15 16 18 18 19 19 20 21 4. Attività di ricerca e produzione 4.1. Ricerca 4.2. Produzione artistica 23 23 24 5. Relazioni nazionali e internazionali 5.1. Consorzio dei Conservatori 5.2. Contesto locale e nazionale 5.3. Relazioni internazionali 5.4. Ufficio stampa 27 27 27 28 28 6. Risorse e patrimonio 6.1. Bilancio 6.1.1. Uscite 2007 6.1.2. Entrate 2007 6.2. Patrimonio edilizio e strumentale 6.3. Biblioteca 30 30 30 31 31 32 3 Il Conservatorio di Vicenza a dieci anni dalla riforma del sistema AFAM. Il prossimo 21 dicembre la legge di riforma del sistema AFAM (la n. 508 del 1999) compie dieci anni! L’Italia è stata tra i primi paesi in Europa a dotarsi di una legge improntata sui principi del cosiddetto “Processo di Bologna” (1999), nato dalla necessità per l’Europa di uniformare i sistemi formativi nel settore dell’alta formazione e dotarsi di strumenti efficaci per favorire lo scambio di informazioni, di studenti e docenti, di conoscenze ed esperienze tra tutti gli stati membri e anche extraeuropei. Per i conservatori gli elementi di maggiore novità stabiliti e scaturiti dalla legge 508, rispetto al tradizionale sistema formativo conservatoriale, basato ancora oggi sui regi decreti del 1918 e 1930, sono consistiti nella possibilità di accesso ai corsi di studio di I e II livello solo da parte di studenti in possesso di un diploma di scuola secondaria di II grado (lasciando irrisolto il problema di chi e come si dovrà occupare del settore della formazione musicale pre-accademica, da oltre un secolo affidata ai conservatori), e nell’introduzione dei crediti formativi, gli ECTS (European Credit Transfer System), strumento nato nel 1989 all’interno del programma Erasmus e oggi alla base dei nuovi curricoli formativi di alta formazione. Ma come spesso accade, i tempi necessari per far comprendere la portata di questo cambiamento, che muta profondamente abitudini e tradizioni lavorative antiche, sono molto più lunghi di quelli che hanno reso possibile la stesura della legge (nonostante si parlasse di riforma da almeno trent’anni!). E le resistenze che causano l’oggettivo “ritardo” culturale oggi esistente in Italia non riguarda solo coloro che lavorano nei e per i conservatori (direttori, docenti, personale amministrativo e tecnico, sindacati), ma evidentemente anche coloro che hanno avuto la responsabilità di completare la riforma, dato che la 508, essendo una legge quadro, necessita di una decina di decreti attuativi e a dieci anni dalla riforma molti di essi devono ancora essere emanati (ne mancano ancora otto!). Nonostante questo, negli ultimi sei anni sono stati fatti fondamentali passi verso il cambiamento, sull’onda di un processo che ha investito e investe tutta l’Europa. Oggi il Ministero dell’Istruzione e dell’Università annuncia per novembre 2010 (anno accademico 2010-11) l’avvio del nuovo ordinamento nei conservatori italiani, dopo sei anni di sperimentazioni disordinatamente attuate sulla base della legge 508 nei 54 conservatori e nei 21 istituti musicali pareggiati, in contemporanea con l’annunciata riforma della scuola secondaria che introdurrà il nuovo e tanto atteso liceo coreutico-musicale. Il Conservatorio di Vicenza, grazie al proficuo lavoro di squadra svolto in questi anni da gran parte del corpo docente (in particolare i professori incaricati in diverse funzioni) e da tutto il personale amministrativo e ausiliario, si presenta senz’altro preparato a questo importante e decisivo appuntamento, come si cercherà di mostrare in questa relazione che illustra i dati e le dimensioni dell’istituto, ma anche la complessità dell’azione svolta dallo stesso su molteplici fronti. ~~~ Il 2010 rappresenterà anche la conclusione della mia missione come direttore del conservatorio di Vicenza. La legge (DPR 132/2003) prevede infatti la possibilità di svolgere solo due mandati triennali consecutivi. La relazione di quest’anno mi dà la possibilità di fare un primo consuntivo sul lavoro finora svolto, analizzare cosa manca ancora da fare per completare il programma previsto fin dal 2004, presagire quali secondo me saranno le prospettive future per il conservatorio di Vicenza. Senza un’adeguata struttura, intesa come funzionale assetto organizzativo interno (locali e attrezzature adeguati) un’istituzione complessa come il conservatorio non potrebbe mai crescere, sperare di migliorare la qualità dei servizi, crearsi nuove opportunità di sviluppo. Il lavoro di questi anni si è quindi principalmente 4 concentrato nel dare ordine e funzionalità all’istituto nato dopo l’approvazione dello statuto di autonomia (2003). Il nuovo conservatorio è apparso inizialmente a qualcuno (magari nella prospettiva lavorativa di qualche distratto osservatore) del tutto simile al precedente. Lo statuto di autonomia e i nuovi corsi accademici hanno invece apportato esigenze e prospettive, impensabili nel vecchio assetto, tali da implicare l’esigenza di risolvere nuovi problemi derivanti da nuove necessità e richieste, come quella di avere nuove figure di sistema, e la conseguente necessità di far assumere a personale e dirigenti nuove competenze, in ambiti anche diversi da quello musicale. In sostanza si è creata la necessità di assumere un nuovo modo di vedere e risolvere i problemi, compresi quelli che riguardavano l’ingessato vecchio ordinamento, in un processo generale di tale portata da farmi pensare che nel conservatorio di Vicenza è avvenuta in questi anni una vera e propria “rivoluzione” culturale. In concreto si è trattato di istruire i docenti, in base al nuovo contratto e alle esigenze didattiche dei nuovi corsi accademici, nell’organizzare il loro lavoro didattico, soprattutto quello non prettamente frontale. Si è dovuto organizzare il lavoro dei docenti anche nelle nuove missioni previste dallo statuto, cioè la ricerca e la produzione, e organizzare di conseguenza il relativo lavoro degli uffici preposti al supporto di tale attività. Si è trattato di riorganizzare il lavoro del personale negli uffici, non abituato da anni ad affrontare problematiche diverse da quelle che provenivano esclusivamente dal Ministero, in un sistema comunque rimasto uguale a se stesso per decenni. E di creare e organizzare nuovi uffici (produzione, tutorato, ufficio stampa) per rispondere in maniera adeguata e professionale alle nuove esigenze dell’istituto e degli studenti, e pubblicizzarli. Il tutto senza poter usufruire di ampliamenti di organico (bloccato dal 1999) e di risorse aggiuntive statali (che sono anzi drasticamente calate negli ultimi anni). Si è trattato di pensare, realizzare, gestire l’organizzazione delle strutture di governo interne previste dallo statuto (in particolare il nuovo organo consiglio accademico), e non statutarie (consigli di scuola e corso, ecc.), all’interno del nuovo sistema dell’autonomia che non solo richiede di rispettare il principio di rappresentanza e di condivisione delle responsabilità, ma anche, come mai era accaduto in passato, richiede molta cura riguardo ai “risultati” ottenuti, attenzione cioè alla funzionalità e all’efficienza delle strutture. Si è trattato di investire su nuovi strumenti di sviluppo per il conservatorio (sito web, programma SIA, ecc.), oppure su mezzi di miglioramento dei servizi didattici (regolamenti vari), al fine di porre le condizioni per sostenere e alimentare l’implementazione dei nuovi corsi accademici. Si è trattato di investire (con interventi economici diretti e coinvolgendo altri enti pubblici e privati) sulla struttura del conservatorio (il patrimonio edilizio e strumentale). Ricordando solo le spese più rilevanti (che ammontano, solo queste, a circa due milioni e 700.000 euro): il restauro della chiesa che diventerà il nuovo auditorium “san Domenico”; il nuovo ingresso nell’ala est; la trasformazione della palestra in efficiente sala prove (acusticizzata e autonomamente climatizzata); l’acquisto di due pianoforti grancoda; l’avvio della costruzione dell’organo per il nuovo auditorium. Grazie a questa nuova concezione strutturale del conservatorio, e ai risultati ottenuti, il “Pedrollo” ha potuto in questi anni meglio valorizzare le risorse professionali esistenti nel proprio interno, realizzando numerosi e validi progetti soprattutto nel campo della produzione artistica, ma anche nell’offerta formativa (nei settori di competenza tradizionale del conservatorio, ma anche in altri settori originali come la musica indiana), la quale offerta, nonostante alcune lacune organizzative, è stata in grado di attrarre numerosi studenti da tutta Italia, tanto che oggi, dati MIUR 2008, il conservatorio di Vicenza è in testa nella “graduatoria” veneta in base a numero di docenti, studenti, diplomi erogati, attività artistica svolta con il coinvolgimento di studenti e docenti (primato per quantità di eventi organizzati e diversificazione delle tipologie di intervento). 5 Certamente rimane ancora molto da fare, soprattutto per rendere più semplice ed efficace l’azione degli uffici e dell’attuazione dei regolamenti. Ritengo però che il lavoro finora svolto possa tranquillamente permettere al Conservatorio di essere pronto all’avvio dell’ordinamento accademico nel prossimo anno accademico. ~~~ Molto lavoro della direzione, dei dirigenti e degli organi di governo in questi anni si è incentrato anche all’esterno del conservatorio, nell’obiettivo di trasformare il “Pedrollo” da esclusivo ente “chiuso” di formazione professionale (strumentisti, cantanti, compositori), a vera e propria istituzione culturale, aperta e punto di riferimento territoriale per la formazione musicale (nei confronti delle scuole di musica pubbliche e private) e per altri enti di produzione artistica o solo culturali (in ambiti anche diversi dalla musica). A riguardo si ricordano le molte iniziative cittadine nelle quali il conservatorio ha partecipato anche assieme a vari enti e associazioni; la rete delle scuole pubbliche e private della provincia (che coinvolge oggi circa 50 istituti); il lavoro del conservatorio in campo regionale, nazionale e internazionale di cui si parla in seguito nella relazione. Anche se c’è ancora molto da lavorare per farlo meglio conoscere, oggi il Conservatorio è percepito molto più di prima come un ente della città e del territorio, per la città e per il territorio, un servizio prestigioso che arricchisce la collettività locale. ~~~ Le prospettive per il futuro dei conservatori italiani non sono chiarissime. Il processo della riforma non riguarda solo la definizione dei nuovi curricoli formativi, ma presto probabilmente entrerà in discussione il problema dell’assetto nazionale dei conservatori. Rispetto all’Europa, infatti, l’organizzazione nazionale attuale che vede 54 + 21 istituti titolati a rilasciare diplomi di I e II livello (di tipo universitario) è anomala. In Francia istituti del genere sono due, circa venti in Germania e Spagna ciascuna, quattro in Russia, ecc. Anche se la spesa complessiva del sistema AFAM è per il bilancio dello stato risibile, presto o tardi un riassetto, nell’ottica della “razionalizzazione”, è probabile che subentrerà. E nel Veneto ci sono sette conservatori, la regione con il maggior numero di istituti. Cosa sarà del conservatorio di Vicenza? C’è da considerare che Vicenza è oggi la provincia musicalmente più attiva (per la formazione musicale) nel Veneto, almeno come numeri se si pensa alle dimensioni del suo conservatorio, alle scuole medie ad indirizzo musicale (26, per un potenziale di 98 cattedre di strumento, record nel Veneto) capillarmente distribuite nella provincia, alla sperimentazione musicale del liceo “Pigafetta” in Vicenza (attiva da sei anni), alle numerose scuole private che operano sul territorio provinciale (solo quelle di Schio, Thiene e Valdagno fanno assieme più di 1.500 studenti!); inoltre il “Pedrollo” vive in un particolarmente abbondante contesto ambientale fatto di numerosi enti e associazioni professionali che organizzano e producono concerti ed eventi musicali. Il particolare attivismo del conservatorio quanto a progettualità interna, organizzazione di eventi, collaborazioni e rapporti con altri istituzioni locali, regionali e internazionali, oltre alla funzionalità della struttura del complesso architettonico che lo ospita (elemento questo decisivo per la valutazione), sono tutti fattori che, anche per i riscontri ottenuti, fanno ben sperare in un giudizio positivo dell’operato del “Pedrollo” da parte del MIUR, quando il Ministero vorrà prendere le decisioni che lo riguarderanno (come previsto dall’articolo 2 comma 7 della legge 508, in base a decreti però ancora non emanati). 6 Il lavoro dovrà nei prossimi anni indirizzarsi nel “raccogliere” i frutti di questo riassetto e incentrarsi nel fare un “salto di qualità” offrendo agli studenti italiani e stranieri corsi di studio e servizi degni delle ambizioni che il Conservatorio coltiva da anni nel settore dell’alta formazione artistica e musicale. Certamente però risulta difficile per il conservatorio di Vicenza poter competere con altre realtà europee oggi più attrattive di noi dal punto di vista degli studenti, in assenza di risorse adeguate che non giungono da Roma anche nell’evidenza dei buoni risultati ottenuti (ad oggi non sono previsti “premi” ai migliori istituti!), dell’impossibilità da parte dell’istituzione di poter autonomamente intervenire sul reclutamento del proprio personale (ci sono ancora i trasferimenti di docenti da una istituzione all’altra in base all’anzianità di servizio o anagrafica, e sistemi di precedenze completamente avulsi da qualsiasi accertamento del possesso di reali competenze nella disciplina insegnata!). Impossibile programmare l’attività didattica in vigenza di norme contraddittorie, o leggi vetuste ancora non abrogate riferite a logiche pedagogiche vecchie e oramai superate. Difficile creare continuità e sfruttare a pieno le competenza negli organi di governo interni, se ogni sei anni si devono radicalmente cambiare i docenti che vi lavorano, al di là di qualsiasi valutazione dei risultati ottenuti e delle capacità da loro dimostrate. Queste e altre contraddizioni di sistema destano preoccupazione. Si tratta di problemi che importiamo dal sistema nazionale, in cui il Conservatorio è inserito, problemi che non possiamo certamente noi da Vicenza risolvere. Laddove invece la responsabilità è solo dell’istituto, la storia di questi anni dimostra che possiamo affrontare e risolvere i problemi, crescere e diventare competitivi. In quest’ottica la prospettiva del federalismo potrebbe far bene sperare e a riguardo è senz’altro da ricordare la felice, originale e importante esperienza del consorzio dei sette conservatori del Veneto (CCVen), organizzazione giuridicamente attiva dal 2005, anche se i sette conservatori collaborano già dal 2000 nell’organizzazione dell’orchestra sinfonica regionale (ORCV). Il consorzio è quest’anno presieduto dal direttore del Conservatorio di Vicenza, che come missione si propone la valorizzazione delle migliori risorse dei conservatori veneti e l’organizzazione di progetti che nessun conservatorio da solo potrebbe mai realizzare. Paolo Troncon 7 1. STRUTTURE DI GESTIONE AMMINISTRATIVE, ARTISTICHE E DIDATTICHE Il Conservatorio di Vicenza è dotato dal maggio 2004 del nuovo statuto di autonomia approvato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, atto che gli dà personalità giuridica e indica nella ricerca, nella didattica e nella produzione la nuova missione dell’istituto. Dall’anno 2007 è dotato del regolamento di amministrazione finanza e contabilità che dà nuovi strumenti di autonoma operatività, con ancora ampi margini di sfruttamento, per la gestione delle attività previste dallo statuto e attivate dal conservatorio. Altre strutture didattiche non statutarie sono state attivate a partire dall’a.a. 2006-2007 grazie al regolamento didattico approvato dal conservatorio nell’ottobre 2006, e attualmente siamo in attesa dell’autorizzazione ministeriale a introdurre nello statuto, quindi in maniera definita, l’assetto dell’organizzazione didattica (dipartimenti, consigli di scuola/corso). Le cariche elettive attuali negli organi statutari scadono tutte il 31 ottobre 2010. 1.1. Organi statutari e dirigenti per la gestione amministrativa e la valutazione Consiglio di amministrazione È presieduto da Paolo Caoduro, nominato nel 2007 dal Ministro dell’Università. È composto da cinque membri: Paolo Caoduro (presidente) Cecilia Barbazza (rappresentante degli studenti, dimissionaria) Stefano L’Erario (rappresentante del MIUR) Francesco Passadore (rappresentante dei professori) Paolo Troncon (membro di diritto in qualità di direttore) Direttore amministrativo Franca Moretto Direttore di ragioneria Eliana Dal Sasso Revisori dei conti Antonino Portaro (presidente) Ornella Bertolotti Stefania Orsini Nucleo di valutazione Giuliano Simionato, presidente Mario Bagnara Renato Calza --RSU Pamela Danieli, prof. Enrico Pisa, Antonia Tucci 8 1.2. Organi di gestione delle attività artistiche e didattiche Direttore del Conservatorio Paolo Troncon (*), eletto dai professori del Conservatorio il 28 giugno 2004 e confermato dagli stessi nel giugno 2007 anche per il triennio 2007-2010. È stato nominato dal Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica. Vicedirettore Enrico Pisa. Collegio dei professori Per l’anno a.a. 2007-2008 è composto da 90 professori su 87 cattedre in organico (con contratto a tempo indeterminato o determinato), più una quarantina di docenti a contratto (senza diritto di voto). Consiglio accademico È presieduto dal direttore del conservatorio. Si compone di otto professori: Roberto Antonello (organo) Steno Boesso (fagotto) Marco Di Pasquale (*) (storia ed estetica della musica) Stefano Lorenzetti (storia della musica per didattica) Fabio Missaggia (*) (violino) Enrico Pisa (*) (composizione) Antonio Rigobello (*) (pianoforte) Antonio Tessoni (*) (pianoforte) e due rappresentanti degli studenti: Alessandra Borin (canto) Denis Toppan (chitarra) (*) Cariche al secondo mandato. Consigli di scuola e consigli di corso Sono organismi non statutari istituiti dall’a.a. 2006-07 per la programmazione e la gestione dei problemi specifici dei corsi di studio. Sono 16 e rappresentano le diverse scuole strumentali, di canto, composizione e direzione attive nel Conservatorio. - Accompagnatore al pianoforte (presidente: Riccardo Mascia) - Arpa (preside: Patrizia Boniolo) - Canto (preside: Laura Martelletto) - Chitarra (preside: Stefano Grondona) - Composizione e direzione (preside: Enrico Pisa) - Didattica della musica (preside: Stefano Lorenzetti) - Fisarmonica (preside: Davide Vendramin) - Musica antica (presidente: Terrell Stone) - Musica elettronica (preside: Lorenzo Pagliei) - Musica d’insieme e da camera (presidente: Gianluca Saccari) - Musica Indiana (presidente: Paolo Troncon) - Musica Jazz (preside: Paolo Birro) 9 - Organo (preside: Roberto Antonello) - Percussioni (preside: Guido Facchin) - Pianoforte (preside: Fernando Scafati) - Strumenti ad arco (presidente: Stefano Antonello, dimissionario) - Strumenti a fiato (presidente: Cesare Montagna) Consulta degli studenti Alessandra Borin Denis Toppan Edoardo Valorz Consiglio per la biblioteca Istituito per la valorizzazione del patrimonio librario e discografico della biblioteca, anche nella politica di favorire il più possibile l’accesso e la consultazione dei fondi ad un pubblico sempre maggiore. È composto da: Umberto D’Arpa (bibliotecario, presidente del Consiglio); Paolo Troncon (come direttore del conservatorio); Franca Moretto (rappresentante dell’amministrazione); Fabio Sartorelli (rappresentante dei docenti); Juan Martin Oyhenart (rappresentante degli studenti). Figure di sistema, incarichi particolari Marco Buganza, webmaster sito consvi.org Maria Cristina Caroldi, progetto formativo per docenti della scuola d’infanzia a Vicenza e a Treviso Marco Di Pasquale-Roberto Antonello, tutor Melita Fontana, direzione scuola “Miari” di Belluno Piervito Malusà, progetti dislocati a Feltre Francesco Passadore, stagione concertistica dei “Martedì al Conservatorio” Enrico Pisa, legislazione interna Angelino Rampazzo,(1) rapporti con istituto “Magnificat” di Gerusalemme Terrell Stone, Erasmus e rapporti internazionali Antonio Tessoni, corsi di base e rapporti con scuole convenzionate Comitato per i corsi di base È un organismo non statutario, trasversale rispetto alle scuole e ai corsi, istituito dall’a.a. 2008-09 per gestire le problematiche organizzative e didattiche dei corsi di formazione musicale di base . È composto, oltre che dal direttore, da: Antonio Tessoni (coordinatore), Roberto Antonello, Maria Cristina Caroldi, Enrico Zanovello, Cesare Montagna, Fabio Sartorelli, Elda Schiesari, Davide Zaltron. (1) Professore in quiescenza dall’a.a. 2009/10, conserva la funzione. 10 2. PERSONALE INTERNO ED ESTERNO Sono circa 180 le persone che a vario titolo attualmente lavorano per la gestione e lo sviluppo del Conservatorio di musica di Vicenza. Il personale regolarmente in servizio nell’istituto (corpo docente, personale amministrativo e personale collaboratore) secondo l’organico (fissato nel 1999) è pari a 109 unità. Quello esterno è rappresentato dai membri nominati negli organi statutari, dai docenti a contratto, dagli assistenti, da professionisti e tecnici con contratto di collaborazione, stagisti provenienti da Università convenzionate e infine da personale volontario. 2.1. Personale docente Il conservatorio di musica Vicenza ha un organico fisso di 87 cattedre, per ricoprire quasi tutti gli strumenti musicali ufficialmente insegnati in Italia (si veda più avanti l’elenco dei corsi di studio attivi nel Conservatorio), pari ad una disponibilità di 26.919 ore di docenza (retribuite dal Ministero del Tesoro), cui si sono aggiunte, nel 2008, circa 650 ore aggiuntive resesi necessarie vista la particolare ampiezza dell’offerta formativa vicentina che comprende da tempo anche numerose e originali sperimentazioni e di recente il biennio di didattica della musica abilitante per l’insegnamento dello strumento nelle scuole medie. L’organico docenti è attualmente così suddiviso: 85 docenti di I fascia, due di II fascia (accompagnatori al pianoforte). 77 docenti sono in ruolo a tempo indeterminato, dieci hanno un contratto a tempo determinato (durata annuale) selezionati in base a graduatorie nazionali. 47 sono i docenti giuridicamente incardinati in discipline “principali” (le materie che danno il nome ai titoli di studio nel sistema tradizionale), 32 in quelle “complementari” (sempre nel sistema tradizionale, le altre materie facenti parte del curricolo), cinque docenti fanno parte del corso di didattica della musica (abilitante per insegnare nelle scuole medie), due sono gli accompagnatori al pianoforte nelle classi di canto, uno è professore bibliotecario. Durante l’a.a. 2009-10 tre docenti sono in anno sabatico o permesso artistico prolungato, e saranno sostituiti temporaneamente da un docente in utilizzo annuale e due supplenti. La cattedra del direttore del conservatorio è coperta dall’a.a. 2004-05 da un docente in utilizzo proveniente da un altro conservatorio. Gran parte delle lezioni, data la particolare tipologia del conservatorio, sono a carattere individuale (docente-studente). Altre si svolgono a carattere collettivo: a) per piccoli, medi e grandi gruppi per l’esecuzione o la direzione di repertori musicali che vanno dal XVI al XX secolo (circa il 15%); b) per lezioni teoriche (circa il 25%). Per lo svolgimento dell’attività didattica che si svolge su diversi livelli e ordinamenti (cfr. §3.2.), il conservatorio di Vicenza si è avvalso inoltre, nell’a.a. 2008-09 appena concluso, dell’aiuto di 49 docenti esterni a contratto (18 per insegnamenti teorici accademici, 14 per la musica indiana, sei per la musica antica, tre per i corsi Suzuki e otto per i corsi liberi). Sono stati inoltre fatti due contratti per assistente, selezionando i musicisti solo tra i diplomati al Conservatorio di Vicenza. Otto studenti hanno avuto contratti di 150 ore, per collaborazioni varie (escluso la docenza). I docenti su cattedre in organico per l’a.a. 2008-09 sono: 11 Accompagnatore al pianoforte MASCIA RICCARDO VERONA GIOVANNI Flauto VIVIAN ANTONIO(1) FORTI LAURA Armonia complementare BRUGNARO MICHELE SOLCI ROBERTO(1) Flauto dolce FALDI PAOLO Jazz BIRRO PAOLO (pianoforte) MAIORE SALVATORE (contrabbasso) TONOLO PIETRO (sax) Armonia contrappunto fuga e composizione PISA ENRICO Armonia e contrappunto GIULIANI PAOLO CARLONI M. TERESA(3) Letteratura poetica e drammatica POLIGNANO ANTONIO Arpa BONIOLO PATRIZIA Lettura della partitura MASCOLO RAFFAELE Arte scenica GRASSO CAPRIOLI LEONELLA Liuto STONE TERRELL Bibliotecario D’ARPA UMBERTO Musica corale e direzione di coro CARLONI M. TERESA Canto lirico TANDURA ELISABETTA TIRENDI LIDIA Quartetto e musica d’insieme per archi SERAFIN DORA Musica d’insieme per strumenti a fiato MONTAGNA CESARE Chitarra BARATELLA GIORGIO GRONDONA STEFANO(2) MONDIELLO LAURA(1) Musica da camera BRAGA LUCA COSTA VITTORIO FIORI GIORGIO REDAELLI STEFANIA SACCARI GIANLUCA Clarinetto GAVASSO EZIO Clavicembalo MARISALDI PATRIZIA Musica elettronica PAGLIEI LORENZO Didattica della Musica CAROLDI MARIA CRISTINA (pedagogia della musica) LORENZETTI STEFANO (storia della musica) MALUSÀ PIERVITO (pratica vocale e pianistica) ROLLE FRANCESCO (composizione) SCHIESARI ELDA (direzione di coro) Musica vocale da camera SCANDALETTI TIZIANA Oboe VIGNATO ALBERTO Organo complementare COMPARIN PIERLUIGI Contrabbasso JARDANYI GERGELY Organo e composizione organistica ANTONELLO ROBERTO SIGNORINI LORENZO VOLTOLINA AMARILLI COMPARIN PIERLUIGI(3) Corno FAIT MICHELE Esercitazioni corali MARTELLETTO LAURA Pianoforte D’OVIDIO FRANCESCO RIGHINI FEDERICA RIGOBELLO ANTONIO SCAFATI FERNANDO STELLA CRISTINA TESSONI ANTONIO Esercitazioni orchestrali MARTIGNON CLAUDIO Fagotto BOESSO STENO Fisarmonica VENDRAMIN DAVIDE 12 TEZZA MARCO ZANCAN DALL’ALBA ROMANO ZADRA RICCARDO(3) ZUCCON GHIOTTO GIUSEPPE(3) ZANOVELLO ENRICO CARUSO GIOVANNI CONSTANTINI GIANCARLO SCHIESARI ELDA(3) Pianoforte complementare GIOVANNELLI FRANCESCA BUGANZA MARCO MENEGHINI PIERGIORGIO SGUOTTI M. ALESSANDRA ZADRA RICCARDO ZUCCON GHIOTTO GIUSEPPE CAROLDI M. CRISTINA(3) SCHIESARI ELDA(3) Tromba e trombone BRACCHI ROBERTO F. DANESE FERDINANDO Sax RIBICHINI MAURO Violino ANTONELLO STEFANO BALBONI ENRICO CRAGLIETTO CHIARA LIGRESTI ENZO MISSAGGIA FABIO ZALTRON DAVIDE(3) Viola CARLINI STEFANO ZALTRON DAVIDE Viola da gamba HOFFMANN BETTINA Storia ed estetica della musica/Discipline storiche CALZA RENATO DI PASQUALE MARCO(2) PASSADORE FRANCESCO SARTORELLI FABIO LORENZETTI STEFANO(3) POLIGNANO ANTONIO(3) Docente da incaricare Violoncello CECCHIN GIOVANNI MARIA VIERO GIANANTONIO SACCARI GIANLUCA(3) FIORI GIORGIO(3) Strumenti a percussioni FACCHIN GUIDO (1) Utilizzo annuale da altro conservatorio (2) Docenti in anno sabatico o permesso artistico prolungato (3) Diverso ruolo. Incarico annuale Teoria solfeggio e dettato musicale ANTONINI CRISTINA DE MARCO ROBERTO VALTINONI PIERANGELO(2) Tra i docenti a contratto, i seguenti svolgeranno quest’anno un lavoro continuativo o di particolare rilevanza per i corsi accademici o per quelli fuori ordinamento: LUCCHETTA LUCA, clarinetto barocco e classico ROCCHETTI GABRIELE, corno barocco VACCARI PATRIZIA, canto barocco e classico per Tradizioni musicali extraeuropee ALBANESE MARIA AUSILIA, arte scenica indiana BATTAGLIA RICCARDO, sarod CASSIO FRANCESCA, canto indiano, Etnomusicologia COLLE MARCO, storia e teoria della musica indiana CUNI AMELIA, canto indiano FANELLI ROSELLA, danza Khatak FEDERICO SANESI, tabla MARCHETTO MONIA, hindi ROBERTO PERINU, sancrito, teoria della musica indiana ROSSELLA DANIELA, indologia SALA GRAU NURIA, danza Bharatanatyam SCHIRALDI GUIDO, sitar SQUILLARI LORENZO, bansuri (flauto indiano) Suzuki CAMPAGNARO ANNA, violoncello “Suzuki” GUIDOLIN CATIA, violino “Suzuki” RUFFINO MADDALENA, pianoforte e ritmica “Suzuki” Corsi liberi BACCHETTA FRANCESCA, fortepiano COLELLA GRAZIANO, batteria DE GASPARI PAOLO, clarinetto basso DE ZORZI GIOVANNI, flauto ney GALLA VALERIO, percussioni latino americane REBUFFA DAVIDE, liuto medioevale ZUCCHERI PAOLO, violone Per Strumenti antichi BANDITELLI GLORIA, canto barocco e classico PIA JONATHAN, tromba naturale GATTI MARCELLO, flauto traversiere 13 2.2. Uffici di servizio e strutture di supporto Per la gestione e il supporto dell’attività amministrativa, didattica e artistica sono in organico nel Conservatorio, oltre alla direzione amministrativa, otto unità di personale; ad esse si aggiungono due persone a contratto e tre professori del Conservatorio. Questa la distribuzione del personale nei vari uffici: - Ufficio economato: Eliana Dal Sasso e Lorena Scaggiari - Ufficio Personale: Anna Capparotto - Ufficio acquisti: Angelo Mirabile - Segreteria degli studenti: Pamela Danieli e Mirella Venezia, Anna Righetto(1) - Ufficio per la produzione e stampa: Cecilia Fabris, Francesca Meneghello, Anna Righetto,(1) Pietro Trevisiol,(1) Elena Filini,(1) prof. Francesco Passadore - Orientamento e Tutorato: prof. Marco Di Pasquale e prof. Roberto Antonello - Erasmus e internazionalizzazione: prof. Terrell Stone - Segreteria di Direzione: Francesca Meneghello (1) Personale a contratto Per i servizi ausiliari, comprese le mansioni di supporto all’attività di produzione artistica, sono incardinati al Conservatorio 12 unità di personale coadiutore: Giuseppa Belvedere, Walter Bertolo, Cristina Bortolotto, Graziano Grigolato, Stefania Ieropoli, Maria Maiorana, Lorena Menegozzo, Antonio Pellitteri, Mara Pozzo, Paola Ronchi, Flavio Rossi, Antonia Tucci. 14 3. DIDATTICA Il Conservatorio svolge attività di formazione e di alta formazione musicale per studenti di età compresa circa tra i tre/quattro anni (corsi Suzuki), e i 40 anni (corsi di specializzazione). Svolge inoltre attività di formazione dei docenti per la scuola superiore di I grado, precisamente per le classi di concorso A077 (Strumento musicale). Con particolari programmi svolge azioni per la formazione dei docenti della scuola d’infanzia e opera nel settore della divulgazione musicale. 3.1. Studenti La ripartizione degli iscritti per l’a.a. 2009-10 nei corsi di studio del vecchio e del nuovo ordinamento del Conservatorio di Vicenza è la seguente: 445 allievi nei corsi di studio tradizionali (+5,7% rispetto all’a.a. 2008-09). Gli iscritti sono così ripartiti: 301 ai corsi inferiori (+8,3%), 67 nel periodo medio (come l’anno precedente), 77 al superiore (+1,3%). 107 studenti iscritti ai corsi di studio triennali di I livello (+4,9% rispetto all’a.a. 2008-09), distribuiti in Musica antica: 12 (-36,8%), Musica indiana: 44 (+18,9%), Jazz: 30 (+20%), altri corsi: 21 (come l’anno precedente). 93 studenti iscritti ai corsi di studio biennali di II livello (-6,9% rispetto all’a.a. 2008-09), distribuiti in: Musica antica: 15 (+50%), Musica indiana: 0 (erano 8), Jazz: 15 (+66,6%), Didattica della musica (abilitante per la classe di concorso A077, strumento musicale): 15, +15 previsti a seguito delle selezioni che il MIUR ha fissato per il 10 dicembre 2009, (-33,3%), altri corsi: 33 (+10%). Proseguono inoltre, per il quarto anno, i corsi propedeutici per bambini con metodo Suzuki (pianoforte, violino, violoncello) che nello scorso anno hanno visto la partecipazione di 38 bambini iscritti. Attivi nel Conservatorio inoltre diversi corsi liberi (batteria, khol, congas e percussioni moderne, flauto ney, fortepiano, percussioni del mediterraneo, violone, ecc) che nel 2008-09 ha visto la partecipazione di 58 iscritti (+23,4% rispetto all’anno precedente). Lo scopo di questi corsi senza rilascio di titolo (nei quali lo studente frequenta solo un dato numero di ore nello strumento scelto, ma può partecipare come uditore ad altri corsi di studio del Conservatorio, o far parte di produzioni organizzate dell’istituto) è sia quello di ampliare l’offerta formativa laddove non è possibile attivare un dato corso di studi, sia quello di venire incontro ad una precisa domanda proveniente da una particolare tipologia di studenti, non interessati al conseguimento del titolo di studio. In totale sono quindi 647 gli iscritti al Conservatorio per l’a.a. 2009-10 (+3,5% rispetto al 2008-09), cui si aggiungeranno 95 di iscrizioni ai corsi propedeutici Suzuki e ai corsi liberi. A questo numero vanno poi aggiunti studenti non iscritti a corsi o insegnamenti attivati dal Conservatorio, che frequentano però iniziative svolte in Conservatorio, anche in convenzione con altri enti, o all’interno di iniziative di ampliamento dell’offerta formativa aperta anche ad esterni. 3.2. Titoli di studio rilasciati Durante il 2009 si sono diplomati 129 studenti (+40% rispetto al 2008), con questa ripartizione: - 35 diplomi nei corsi di studio tradizionali (-36,3%); - 63 diplomi accademici (+70%) nei corsi di studio triennali e biennali (14 nel I livello, 18 nel II livello, 31 nel Diploma di II livello in Didattica della musica). 15 3.3. Percorsi formativi e corsi di studio I percorsi formativi (raggruppamenti di corsi di studio) appartengono a tre tipologie di ordinamento: - Ordinamento tradizionale, al cui termine vengono rilasciati diplomi in strumento, canto, composizione e direzione (normativa che parte dai Regi Decreti del 1918 e del 1930, fino al testo unico Decreto Legislativo 297 del 1994); - Ordinamento accademico, al cui termine vengono rilasciati diplomi accademici di I e di II livello, di Specializzazione, di Perfezionamento, oppure il Diploma di II livello in Formazione dei docenti per la classe di concorso A077 (Legge 508 del 1999 e successivi decreti, Decreto Ministeriale 137 del 2007); - Ordinamento interno (regolamentazione del Conservatorio), cioè i Corsi di formazione musicale di base (che andranno a sostituire quelli dell’ordinamento tradizionale), i Corsi propedeutici (precedenti ai Corsi di base, come il Suzuki), i Corsi liberi (non finalizzati al conseguimento di titoli di studio). La seguente tabella mostra i corsi di studio attivi o attivabili nel Conservatorio di Vicenza (il corsivo mostra quei corsi che non saranno attivi per scelta organizzativa o per mancanza di studenti. 16 I LIVELLO (triennio) II LIVELLO (biennio) Accompagnatore al pianoforte Arpa Arpa barocca Bansuri (Musica indiana) TRADIZIONALE Canto Canto indiano Canto rinascimentale e barocco Chitarra Clarinetto Clarinetto barocco Cornetto (Musica antica) Corno Corno naturale (Musica antica) Clavicembalo (Musica antica) Canto Canto indiano Canto rinascimentale e barocco Chitarra Clarinetto Clarinetto barocco Canto Corno Corno naturale (Musica antica) Clavicembalo (Musica antica) Corno Contrabbasso Danza indiana Bharata Natyam Danza indiana Khathak Fagotto Fagotto barocco e classico Flauto Flauto traversiere (Musica antica) Flauto dolce (Musica antica) Fisarmonica Jazz Liuto (Musica antica) Contrabbasso Arpa Arpa barocca Bansuri (Musica indiana) Fagotto Fagotto barocco e classico Flauto Flauto traversiere (Musica antica) Flauto dolce (Musica antica) Fisarmonica Jazz Liuto (Musica antica) ALTRO Arpa Bansuri Batteria moderna Canto barocco Chitarra Clarinetto Clavicembalo Composizione Composizione sperimentale Contrabbasso Clarinetto basso Clarinetto storico Clavicembalo Contrabbasso Danza Bharatanatyam Fagotto Fagotto barocco e classico Flauto Flauto ney Flauto dolce Fisarmonica Jazz Liuto Musica corale e direz. coro Fisarmonica Jazz Liuto medioevale Musica da camera Musica e nuove tecnologie Musica vocale da camera Oboe Oboe barocco e classico Organo Organo storico Pianoforte Pianoforte storico Sarod (Musica indiana) Saxofono Sitar (Musica indiana) Strumenti a percussione Musica vocale da camera Oboe Oboe barocco e classico Organo Organo storico Pianoforte Pianoforte storico Sarod (Musica indiana) Saxofono Sitar (Musica indiana) Strumenti a percussione Tabla (Musica indiana) Tromba Tromba naturale (Musica antica) Trombone Viola Viola da gamba Violino Violino barocco e classico Violoncello Violoncello barocco e classico Violone (Musica antica) Tabla (Musica indiana) Tromba Tromba naturale (Musica antica) Trombone Viola Viola da gamba Violino Violino barocco e classico Violoncello Violoncello barocco e classico Violone (Musica antica) Musica elettronica Musica vocale da camera Oboe Organo e compos. organistica Pianoforte Pianoforte Suzuki Fortepiano Khol Saxofono Strumenti a percussione Strumenti a percussione Percussioni del mediterraneo Percussioni latino americane (Congas) Tromba Tromba naturale Trombone Viola Viola da gamba Violino Violoncello Violino, Violino Suzuki Violino barocco Violoncello Suzuki Violone 17 3.3.1. Corsi ad ordinamento tradizionale Il DPR. 212/2005 prevede l’esaurimento graduale di questi corsi e la possibilità di convertirli al nuovo ordinamento, ma in attesa dell’emanazione degli ultimi decreti previsti dalla L. 508/1999 e dallo stesso DPR 212/2005, annunciati nel corso di questo anno accademico, l’ordinamento è attualmente ancora in vigore. I corsi di studio attivi dell’ordinamento tradizionale a Vicenza sono 28 (sui 35 previsti dall’ordinamento. Risultano infatti assenti a Vicenza le seguenti scuole: basso tuba, mandolino, composizione polifonica vocale, direzione d’orchestra, strumentazione per banda, prepolifonia, musica sacra). Il curricolo di questi corsi si organizza intorno ad una scuola principale che può essere rappresentata da uno strumento musicale specifico (ce ne sono 21 di diverso tipo), dal canto lirico, dalla musica vocale da camera (voce o pianoforte), dalla composizione musicale, dalla musica corale e direzione di coro, dalla musica elettronica (con diversi strumenti). All’interno dei percorsi formativi dell’ordinamento tradizionale, sono attivi a Vicenza circa 550 corsi di insegnamento, in quanto le lezioni avvengono in maggioranza a modalità individuale (lo one-to-one teaching che caratterizza l’insegnamento musicale in tutto il mondo), o in piccoli gruppi. I posti messi a disposizione per l’a.a. 2009-10 per i corsi di questo ordinamento sono stati 106, su un totale di 250 domande di ammissione (-11,3% rispetto all’anno precedente). Dopo la selezione 95 sono gli studenti che si sono iscritti quest’anno per la prima volta al Conservatorio. Partecipano ai corsi di studio dell’ordinamento tradizionale il 68,8% degli studenti attualmente iscritti al Conservatorio (esclusi i corsi propedeutici e i corsi liberi). Il numero di esami sostenuti nell’a.a. 2008-09 (nelle diverse tipologie: di ammissione, di conferma, di promozione, di licenza, di compimento) a studenti interni e privatisti è stato di circa 1.300. Il curricolo dei corsi dell’ordinamento tradizionale (di durata variabile dai tre ai dieci anni, ma in maggioranza dieci anni) comprende anche lo studio di discipline teoriche, storico-musicologiche, la partecipazione a musica d’insieme di vario tipo, all’orchestra e al coro. Il titolo finale rilasciato è il diploma che ha valore legale equivalente al diploma accademico di I livello solo se connesso al possesso del titolo dell’esame di stato conseguito al termine di un corso in una scuola secondaria superiore. 3.3.2. Corsi dell’ordinamento accademico Si tratta del nuovo ordinamento, ancora in fase di sperimentazione, di tipo universitario. Istituiti in base ai principi della dichiarazione di Bologna (1999) la principale caratteristica di questi corsi è quella di essere basati sul sistema degli ECTS (European Credit Tranfer System, introdotto nel 1989 per il programma Erasmus), per favorire lo scambio di risorse umane e di conoscenze tra gli istituti europei (ma anche extraeuropei). Gli studenti possono accedere a questi corsi dopo il completamento di studi svolto in una scuola superiore. La preparazione musicale precedente l’ingresso nel Conservatorio può e potrà avvenire in istituzioni pubbliche (scuole medie ad indirizzo musicale, licei musicali) o private (istituti comunali, associazioni), o nello stesso Conservatorio. Le competenze e le abilità verranno testate nell’esame di selezione che ogni aspirante dovrà sostenere per poter entrare nella graduatoria per accedere in Conservatorio (dove, si ricorda, vige il numero chiuso). Il DPR 212/2005 prevede che i corsi accademici affidati ai Conservatori siano cinque (su tre livelli): il primo di durata triennale (diploma accademico di I livello), il secondo di durata biennale (diploma accademico di II livello), accessibile con un titolo di I livello o altro equivalente. Seguiranno (sono per ora molto pochi in Italia) i diplomi accademici di specializzazione (accessibili con il possesso di un diploma di I livello), il diploma accademico di perfezionamento (accessibile con un I o un II livello), il diploma accademico di formazione alla ricerca (dopo il II livello). Il sistema dei crediti formativi prevede l’acquisizione da parte dello studente di 60 CFA per ogni annualità (un credito corrisponde convenzionalmente a 25 ore di attività dello studente, comprensive delle 18 ore di lezione frequentate e dello studio individuale). In questo modo è possibile il riconoscimento dei titoli (o di singoli esami superati) anche presso altri istituti di pari grado – conservatori, università – italiani ed esteri. Diverse centinaia sono gli insegnamenti attivati e attivabili previsti nei diversi percorsi di studio accademici. Grazie al lavoro di ricerca svolto lo scorso anno accademico da un gruppo di docenti del Conservatorio (si veda il §4.1.c) con il software S.I.A. dedicato alla gestione on-line tutti i corsi attivi e attivabili sono consultabili nel sito www.consvi.it. Il Conservatorio ha accolto quest’anno in questi corsi accademici 97 nuovi iscritti (82 nel I e II livello; 15 sono i posti disponibili per Didattica della musica, ma gli esami di ammissione sono stati fissati dal MIUR il 10 dicembre 2009). Gli appelli svolti durante l’a.a. 2008-09 sono stati circa 570. Gli studenti iscritti ai corsi superiori accademici, insieme a quelli frequentanti i corsi superiori dei corsi tradizionali, rappresentano il 42,8% del totale degli studenti. 3.3.3. Biennio abilitante di Didattica della musica Con il Decreto Ministeriale n. 137/2007 è stato assegnato in esclusiva ai Conservatori di musica il Biennio abilitante per la classe di concorso A077 (Strumento musicale nelle scuole medie), e, in parallelo con le SSIS universitarie, quello per la classe A031-32 (Educazione musicale nella scuola secondaria di II e I grado). Il governo ha deciso di riformare il sistema di reclutamento del personale insegnante, e una speciale commissione ha già elaborato e consegnato al Ministro Gelmini il progetto di riforma. In attesa dell’approvazione della legge, sono ancora in vigore i corsi di studio abilitanti istituti con il DM 137/2007. Il MIUR ha però comunicato l’interesse ad attivare ancora il corso solo per la classe A77. Il corso di Didattica della musica di Vicenza risiede da tre anni anche nella sede decentrata di Feltre, grazie all’accordo con il Comune di Feltre che mette a disposizione del Conservatorio una sede ed eroga un contributo in denaro per lo svolgimento del corso abilitante. Per le discipline di base dell’area generale, il Conservatorio di Vicenza si avvale della collaborazione dell’Università di Verona, facoltà di Scienze della formazione. Gli appelli svolti nel 2008/2009 sono stati circa 500. 3.3.4. Corsi ad ordinamento interno A completamento dell’offerta formativa riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sono stati introdotti altre attività formative per soddisfare la domanda proveniente dall’interneo del Conservatorio, ma anche dall’esterno. Si tratta dei corsi con metodo Suzuki (per bambini dai tre ai nove anni), dei corsi liberi e, con attivazione a breve, dei corsi di base. Al termine di questi corsi viene rilasciato un attestato dal Conservatorio di Vicenza, valutabile dall’istituzione che accoglierà lo studente quando si iscriverà ad un corso precedentemente descritto. Suzuki. Il corsi di musica con metodo Suzuki continuano a ricevere grande interesse per quanto riguarda le iscrizioni. Si svolgono in Conservatorio lezioni di pianoforte, violino e violoncello, mentre tutti i bambini (sempre con i loro genitori!) devono seguire il corso di ritmica obbligatorio. Corsi liberi. I corsi liberi sono attivati per soddisfare l’esigenza degli studenti che desiderano studiare strumenti musicali particolari di cui non esiste un corso attivabile, oppure che vogliono specializzarsi in uno strumento del quale è già attivo un corso, senza però essere interessati a conseguire il titolo di diploma (cioè a frequentare anche le altre materie previste dai singoli curricoli). I corsi liberi sono stati per la prima volta attivati a Vicenza nell’ambito della musica antica (Cornetto, Tromba naturale, Violino barocco, ecc.), ma ora 19 sono aperti e spaziano anche ad altri ambiti, compresi generi musicali tradizionalmente “esclusi” dal Conservatorio, quali il rock, il popolare, ecc. Corsi di formazione musicale di base. Il Conservatorio di Vicenza è tra i pochi in Italia ad aver già definito la struttura e la regolamentazione dei corsi di base, quelli cioè che andranno progressivamente a sostituire l’ordinamento tradizionale in base a quanto prescritto dalla legge 508/99 e DPR 212/05. Il Conservatorio ha deciso di utilizzare questi corsi non tanto per aumentare l’offerta formativa interna (già molto ricca), ma fondamentalmente per dare agli istituti che operano nell’ambito della formazione musicale pre-accademica (scuole medie ad indirizzo musicale, scuole di musica private) un curricolo di studi compatibile con la riforma del settore, riforma che prevede l’accesso al Conservatorio solo nella fase terminale della preparazione ed esclude la possibilità (ancora in vigore) di poter conseguire il titolo finale da privatista, cioè senza essere iscritto in un Conservatorio (si veda il paragrafo successivo). Durante l’anno è stato ridefinito, a cura del prof. Antonio Tessoni, il progetto didattico dei corsi di base. Sono state inoltre rilasciate le prime certificazioni di livello (attestazioni di competenza). 3.4. Rete provinciale per lo sviluppo e la qualità del sistema formativo musicale. I corsi di base sono alla base dell’innovativo progetto del “Pedrollo”, iniziato nel 2006, di rete, mirante a creare a livello provinciale un sistema integrato, omogeneo e consequenziale della formazione musicale, esigenza questa scaturita a seguito della riforma che affidando ai Conservatori solo la parte dell’alta formazione ha abbandonato l’idea dell’unicità del percorso formativo (una volta svolto interamente nel Conservatorio, o in una scuola privata parallela, o parte in una parte nell’altra grazie all’unico curricolo). Il progetto prevede il coinvolgimento del settore pubblico (scuole medie ad indirizzo, sperimentazioni di liceo musicale) e del privato (scuole di musica comunali, associazioni), nel rispetto delle autonomie dei singoli soggetti. A tal proposito è stata istituita una speciale commissione (si veda a p. 10) Il Conservatorio promuove la qualità, eroga servizi atti a migliorare l’offerta, aiuta gli istituti a mettersi in linea con la nuova normativa e la nuova pedagogia musicale, stimola e crea sinergie, lavora per aumentare le opportunità per tutti gli studenti, organizza l’aggiornamento dei docenti in particolar modo nelle nuove discipline previste dal curricoli dei corsi di base (improvvisazione, educazione dell’orecchio), qualifica l’offerta dei migliori istituti convenzionati, porta infine alla luce un fenomeno molto diffuso (lo studio della musica) ma ancora troppo poco conosciuto e considerato, capace di incidere notevolmente nel tessuto sociale, culturale ed economico. Il Conservatorio di Vicenza ha già creato una rete di convenzioni (28) con diverse scuole private dislocate sul territorio provinciale (alcune anche fuori provincia), ed è partner della recentemente istituta rete vicentina delle scuole medie ad indirizzo musicale, nell’intento di dare omogeneità ai curricoli formativi musicali e altri servizi. Nel 2010 è prevista la pubblicazione a cura del Conservatorio di un testo che analizza e descrive lo stato della formazione musicale nella provincia di Vicenza. Da anni inoltre sostiene la sperimentazione musicale nel liceo “Pigafetta”, e sta appoggiando la sua candidatura a diventare uno dei nuovi 40 licei coreutici-musicali italiani autorizzati, secondo la previsione indicata dal Ministro Gelmini. Per favorire lo sviluppo dei corsi di base nelle scuole pubbliche e private convenzionate e in rete (circa 50 in totale) il Conservatorio organizza ogni anno un concorso di esecuzione musicale per i migliori allievi delle scuole di musica convenzionate. Al concorso del 2009 (II edizione) sono stati assegnati otto premi in borse di studio e concerti con il coinvolgimento di 33 allievi solisti o in formazioni cameristiche. Nell’ottica di dare maggiore attenzione alla formazione antecedente all’ingresso in conservatorio, il “Pedrollo” prosegue anche quest’anno, per la III edizione, la collaborazione con il Comune di VicenzaAssessorato all’Istruzione, da cui dipendono circa metà delle scuole materne e d’infanzia presenti in città, riproponendo il corso di formazione musicale diretto dalla prof.ssa Maria Cristina Caroldi e dedicato ai 20 maestri e alle maestre dipendenti negli istituti comunali e statali che nel precedente anno ha avuto particolare successo. Il corso, che ha il fine di fornire ai partecipanti maggiori strumenti per stimolare i bambini alla creatività musicale e accompagnarli correttamente nelle esperienze di ascolto, sarà seguito quest’anno da 30 maestre e maestri provenienti da varie scuola d’infanzia vicentine. Il corso durante il 2009, è stato replicato anche a Treviso, a seguito la richiesta pervenutaci dalla Fondazione Benetton “Studi e ricerche”, e visto il successo dell’operazione verrà organizzato anche nel 2010, sempre nella sede della prestigiosa fondazione trevigiana. 3.5. “Dipartimento provinciale” di Belluno I progetti di rete si sviluppano anche fuori della provincia di Vicenza. Dopo aver stipulato e rinnovato l’accordo con il comune di Feltre riguardante il corso abilitante di Didattica della musica (si veda il § 3.2.3.), il Conservatorio ha stipulato nel 2007 con il Comune di Belluno (unica provincia veneta senza Conservatorio) un accordo settennale che vede assegnato al “Pedrollo” dall’a.a. 2007-08 la gestione amministrativa e la responsabilità didattica dell’antica scuola comunale di musica di Belluno “Antonio Miari” (la scuola aveva circa 130 studenti), ricevendo un contributo annuo di 80.000 euro. Il Conservatorio incassando le quote di iscrizione provvede a pagare i docenti, la direzione, la segreteria e all’acquisto di quanto necessario per il corretto funzionamento della scuola (sede, pulizie, servizi elettrici e riscaldamento sono a carico del Comune di Belluno). Il direttore del Conservatorio di Vicenza ha nominato la prof.ssa Melita Fontana, già docente della “Miari”, come responsabile didattico dell’Istituto anche per questo anno accademico, affidandole il compito di realizzare gli obiettivi prefissati dal Conservatorio. I docenti oggi in servizio a Belluno sono 33. Il progetto prosegue con successo, e riscontri sono pervenuti sia dall’amministrazione comunale, sia dalla popolazione locale. La scuola Miari sta vivendo un momento di rilancio e di sviluppo sul territorio sulla spinta della consulenza e della presenza del Conservatorio di Vicenza. Per il 2009-10 la scuola ha raggiunto ben 225 iscrizioni (confermando il numero dell’anno scorso, ma facendo registrare un aumento del 55% rispetto all’anno precedente la convenzione). Sono stati istituiti i nuovi corsi di Musica folk, Musica jazz, Basso elettrico e Organo che si aggiungono ad altri corsi di recente introduzione tra cui Ritmica Suzuki in collaborazione con la Scuola di Musica Suzuki del Veneto. Proseguono le convenzioni con la Scuola Secondaria di Primo Grado “S. Ricci” di Belluno ad indirizzo musicale e l’Associazione Orchestra “Dolomiti Symphonia” di Belluno. 55 allievi provengono da comuni della provincia, (Cadore, Zoldano, Alpago, Agordino, destra Piave). Nell’a.a. 2008/2009 sono stati effettuati con successo 28 esami tra tradizionali, corsi di base e ammissioni, sia presso i conservatori sia nella sede di Belluno con la commissione del “Pedrollo”. Oltre al concerto di Natale, ai saggi di classe e finali, alle lezioni-concerto, alle collaborazioni con le associazioni e gli enti territoriali, nell’a.a. 2008/2009 sono state messe in atto diverse iniziative, quali - la rassegna dei concerti della Scuola “Sabati musicali alla Miari”; - la conferenza sul Futurismo musicale a cura di Alvise Vidolin; - la riproposizione della fiaba musicale bellunese “I prigionieri di Gea” di Nino Prosdocimi, in collaborazione con la Scuola Primaria “Gabelli” che ha permesso di recuperare, con lo studio dell’autografo, un patrimonio musicale recentemente restituito e donata alla città per mano di Franco Pavan; - il concerto dei migliori allievi del “Pedrollo”, promosso dal Conservatorio; - un corso estivo di perfezionamento di flauto dolce e musica antica a cura di Giovanni Battista Columbro. 21 Nel settembre 2009 è stata istituita la giornata di orientamento “Scuola aperta” e sono in fase di organizzazione: - il concerto di inaugurazione dell’a.a. 2009/2010 - le masterclass di pianoforte, a cadenza mensile, tenute da Giorgio Lovato. Compatibilmente con le risorse economiche, si prevede di incrementare il patrimonio strumentale della scuola e si spera di poter riorganizzare la situazione della biblioteca scolastica tramite la partecipazione a un progetto regionale. L’iniziativa di Belluno permette al Conservatorio di sperimentare i nuovi corsi di base, anticipando una situazione che si prevede sarà presto operativa anche a Vicenza (nel Conservatorio e negli istituti convenzionati). 22 4. ATTIVITÀ DI RICERCA E PRODUZIONE Nel corso dell’ultimo triennio è stato dato un forte impulso e operato investimenti sostanziosi in questo settore che è stato organizzato in maniera sempre più adeguata al raggiungimento di prestazioni standard professionali. Grazie all’Ufficio per la produzione, la sua dotazione, il suo personale specializzato (tre persone fisse, più la collaborazione di professori, stagisti e studenti a contratto), la sua organizzazione interna, il Consevatorio è riuscito a progettare e a realizzare professionalmente eventi anche complessi quali le quattro stagioni concertistiche, il Premio delle arti, gli eventi di Villa Contarini-Ghirardi, i concerti, anche fuori sede, dell’orchestra e dei gruppi di musica antica, ecc. 4.1. Ricerca Nell’ambito dell’alta formazione, e data la missione del Conservatorio di Vicenza come istituto culturale, la ricerca è un ambito considerato di fondamentale importanza. Per far questo il Conservatorio ha ricavato un fondo speciale di 20.000 euro, risiedente per ora, mancando per i Conservatori una normativa simile a quella esistente nell’università, nel budget del fondo d’istituto. Inoltre ogni anno il Conservatorio incrementa, nei limiti del bilancio, la quota destinata alla biblioteca per l’aumento e la qualificazione del fondo librario e discografico. Gli ambiti dove a fronte di un lavoro di ricerca sono state realizzate iniziative e strumenti che stanno arricchendo il Conservatorio sono: a) L’editoria. Dopo il lavoro di ricerca storica e fotografica messo in atto con la pubblicazione nel 2007 del volume Il Monastero del San Domenico e il Conservatorio di Musica di Vicenza di V. Bolcato e T. Cevese e la precedente pubblicazione del testo Musica, cronaca e storia a Vicenza nell’età della dedizione alla Serenissima (2003), il Conservatorio continua l’attività discografica con la pubblicazione di nuovi CD dopo il primo Guitaromanie (2007), raccolta di composizioni eseguite dai migliori studenti della classe del prof. Grondona, e il secondo (2008) a cura dei proff. Pasqualin e Martignon (che raccoglie in parte l’esperienza del progetto con la Custodia di Terrasanta di Gerusalemme), dove è stata per la prima volta editata su CD (Velut Luna) Tempio malatestiano composizione sinfonica del vicentino Arrigo Pedrollo, cui è dedicato il Conservatorio. Nel corso di quest’anno accademico saranno presentati due nuovi CD la registrazione dei quali e stata recentemente completata: il secondo CD della collana del Conservatorio (dedicato alle percussioni, a cura del prof. Guido Facchin) e il terzo, a cura dei proff. Lorenzetti e Malusà, su musiche inedite di Lodovico Balbi, compositore veneziano della seconda metà del XVI secolo, che ha lavorato anche a Feltre. Nel 2010 vedrà la luce anche il libro sulla storia della musica e teoria indiana di Enrico Anselmi, ex direttore del Conservatorio e fondatore del corso di Tradizioni musicali extraeuropee, la cui edizione postuma è stata curata dai proff. Perinu e Colle. Il Conservatorio ha inoltre intenzione di rendere pubbliche e accessibili, le migliori tesi presentate dagli studenti diplomati nei corsi di I e II livello nel corso degli ultimi anni. b) Regolamenti, documenti. Continua la difficile opera di redazione dei testi regolamentari fondamentali per l’organizzazione dei nuovi corsi accademici e delle altre attività realizzate in proprio e in convenzione (regolamento didattico, regolamento per il riconoscimento crediti, regolamento dei corsi di base, ecc.). È stato recentemente licenziato il Manifesto degli studi, documento fondamentale che riassume tutte le informazioni utile per gli studenti già iscritti e che si vogliono iscrivere. Il Conservatorio ha inoltre, sulla base dei nuovi decreti ministeriali licenziati questa estate, elaborato una prima bozza che riguarda i nuovi curricoli di Triennio (nella previsione del loro andare ad ordinamento per il novembre 2010), cui seguirà a breve l’approvazione definitiva. 23 c) Software open-source. Continua l’investimento di risorse umane, intellettuali e finanziarie per il software autoprodotto S.I.A. che gestisce on-line i piani di studio degli studenti del Conservatorio e offre numerosi altri servizi collaterali a studenti, docenti, segreteria, responsabili didattici. L’applicazione mira infatti anche a mettere a disposizione dei docenti del Conservatorio non solo nuovi ed più efficaci strumenti per la gestione del proprio lavoro, ma anche crea un diverso modo di concepire l’organizzazione didattica, attraverso un sistema che pone le basi per uno sviluppo di nuovi corsi (si pensi per esempio all’e-learning) che con i mezzi tradizionali non sarebbe perseguibile. d) Corsi on-line. È proseguita anche nel corso dell’a.a. 2008-09 la messa on-line di alcuni corsi collettivi, per lo più riguardanti gli ambiti della Musica antica e Didattica della musica. e) AEC, e programmi internazionali (EMII, Atlantis). Il Conservatorio di Vicenza ha ricevuto nel 2007, per la prima volta, la certificazione europea per partecipare al progetto di mobilità studentesca e di docenza, Erasmus, e ha richiesto la “Extended Erasmus University Charter” che permetterà alla nostra Istituzione l’accesso a programmi di studio e scambio supplementari come per esempio il progetto Leonardo. Partecipa attivamente da dieci anni alla Associazione europea dei Conservatori (AEC) che oggi comprende 269 istituzioni di 55 stati non solo del nostro continente. Durante l’anno accademico appena conclusosi il Conservatorio ha realizzato un Consorzio internazionale con i Conservatori di Lipsia (Hochschule für Musik und Theater “Felix Mendelssohn Bartholdy”) e de’ L’Aia (Koninklijk Conservatorium Den Haag) per partecipare all’impegnativo programma europeo “Erasmus Mundus II” (per la musica antica), e ora sta avendo stretti contatti con alcune importanti School of Music e università degli USA per partecipare al prossimo bando del programma europeo d’eccellenza “Atlantis”, programma che prevede il rilascio di titoli congiunti da parte di un consorzio europeo di Conservatori e una o due istituzioni musicali americane di pari grado. Anche pensando alla forte presenza americana a Vicenza, questo progetto, che riguarderà soprattutto la musica antica e la musica jazz, potrebbe risultare particolarmente interessante. 4.2. Produzione artistica Le attività svolte da docenti, studenti, ex studenti, artisti esterni e organizzate dall’Ufficio per la produzione durante l’a.a. 2008-09 sono proseguite in linea con l’anno precedente, sia per la quantità di eventi organizzati (ben 280) sia per la crescente cura di alcuni aspetti della produzione quali la comunicazione e l’immagine. Quasi tutti gli eventi pubblici sono stati registrati in audio e/o video, soprattutto grazie alla collaborazione con Tullio Mauro (video) e Giovanni Perrone (audio). In particolare si ricordano: 1) La IV stagione concertistica del Conservatorio (“I martedì al Conservatorio”, con 24 concerti preserali). La manifestazione, organizzata dal “Pedrollo” si è definitivamente consolidata, sia come riscontro di pubblico, sia come offerta artistica sempre più differenziata e qualificata. La manifestazione, che oltre a docenti e studenti avvicina anche un pubblico affezionato diverso da quello che frequenta la programmazione musicale cittadina serale, viene realizzata con il coordinamento artistico del prof. Francesco Passadore e la collaborazione dell’associazione “Amici del Conservatorio” presieduta da Tullio Mauro. 2) La X stagione dei concerti degli allievi nell’oratorio di Santa Chiara (che hanno avuto luogo, come di tradizione, al sabato pomeriggio, in tutto 24 concerti). L’appuntamento, sempre molto seguito, si è svolto in collaborazione con il Comune di Vicenza. 3) La II stagione organizzata dagli studenti denominata “Fiori musicali”, che si è svolta in collaborazione con la Biblioteca Bertoliana di Vicenza nella chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, con cinque concerti di musica antica. 24 4) La IV stagione estiva dei concerti nel chiostro del san Domenico, tesa a valorizzare anche le suggestioni del Conservatorio aperto nelle serate di settembre. Cinque appuntamenti che hanno spaziato tra musica e danza classica, indiana, jazz, popolare, contemporanea, con una prima esecuzione di un allestimento di musica elettronica. 5) La I edizione della Rassegna di Musica Russa con 3 concerti di cui 2 in Conservatorio e uno nelle Gallerie di Palazzo Leone Montanari che ha coinvolto allievi ed ex allievi. 6) I 12 concerti dell’orchestra sinfonica del Conservatorio in luoghi e stagioni prestigiose locali (Teatro Comunale per la stagione degli Amici della Musica di Vicenza, Teatro Comunale di Lonigo per la stagione degli Amici della Musica di Lonigo, Teatro Comunale di Cittadella, Chiesa di S. Tomaso Cantuariense a Verona per l’Associazione Veneta Amici della Musica ed altri concerti nelle provincie venete). L’orchestra diretta dal prof. Claudio Martignon, dopo aver vinto per la terza volta il I premio nel concorso nazionale per orchestre giovanili svoltosi a Santa Margherita Ligure, si è confermata compagine studentesca molto pregievole anche a livello nazionale, specialmente nel concerto finale nel Teatro Comunale di Vicenza a seguito della settimana intensiva svoltasi in Conservatorio, a fine febbraio 2009, sotto la direzione di Leon Spierer, già spalla dei Berliner Philarmoniker di H. von Karajan. 7) Le produzioni del dipartimento di musica antica (coro, orchestra con strumenti antichi, solisti). Si ricordano: la produzione di un Requiem di J.S. Mayr (prima esecuzione in tempi moderni con strumenti antichi) inserito nel festival “Spazio Musica” di Vicenza (direttore prof. Paolo Faldi) con replica all’oratorio del Gonfalone a Vicenza con registrazione da parte di Radio Vaticana trasmessa in “Mondoradio” nell’aprile del 2009; il concerto al “Festival Echi Lontani” di Cagliari con musiche di Purcell, Haendel e Bach l’1 e 2 giugno 2009; il concerto per l’associazione “Nuove Settimane Barocche” di Brescia il 17 ottobre 2009, festival patrocinato dal MIUR, che ha conseguito un particolare successo di pubblico e di critica; la partecipazione dello stesso organico, su invito della Regione del Veneto, ad un concerto in Villa Contarini di Piazzolla sul Brenta in occasione dell’incontro ufficiale tra la delegazione del consiglio regionale veneto e di quello della Catalogna. Inoltre ha organizzato (maggio 2009) un convegno nazionale sullo stato della formazione nel campo della musica antica nei Conservatori, secondo appuntamento dopo il primo precedente convegno di Firenze, presenziato dal presidente del CNAM Furlanis e cui hanno partecipato delegazioni provenienti da Conservatori di tutta Italia. 8) Le produzioni cameristiche svolte in sede e fuori sede. In particolare l’Ensemble cameristico del Conservatorio ha realizzato un omaggio ad Haydn e Mendelsshon eseguita anche al Centro Culturale «Candiani» di Mestre. Atre formazioni hanno partecipato al Festival Ala Città di Velluto in collaborazione con il Comune di Ala (TN). 9) La organizzazione del “Premio delle Arti” (promosso dal MIUR) – per la sezione: formazioni corali – svoltosi a Vicenza dal 14 al 16 febbraio 2009 in collaborazione con l’ASAC Veneto, con un concerto finale al Teatro Comunale di Vicenza. 10) La giornata celebrativa dei sei anni di relazioni tra l’Istituto Musica “Magnificat” di Gerusalemme, la Regione Veneto e il Conservatorio di Vicenza che si è svolta il 17 ottobre 2009. 11) La giornata di promozione del Conservatorio (IV edizione) svoltasi sabato 9 maggio 2009, che quest’anno ha eguagliato il successo già ottenuto negli anni precedenti grazie alla massiccia partecipazione di ospiti per tutto l’arco della giornata e terminata con un concerto serale della Jazz Orchestra dei Conservatori del Veneto diretti da Roberto Spadoni all’interno del “Festival Vicenza Jazz” 2009 e allo svolgimento del concorso dedicato ai migliori allievi delle scuole private convenzionate (cfr. §3.3). La big band ha eseguito una composizione dello stesso Spadoni tratta da Quadri di una esposizione di M. Musorgskij, la qual cosa ci ha spinto a collaborare con l’Accademia di Belle Arti di Venezia, esponendo alcuni quadri di allievi dell’Accademia, ispirati alla celebra composizione russa. 25 12) I concerti finali dei migliori studenti del Conservatorio (ex saggi finali) che questo anno si sono svolti in tre città: Vicenza (sala del Conservatorio), Treviso (in collaborazione con la Fondazione Benetton), Belluno (Teatro Comunale). Il quarto concerto, per organo, previsto a Gerusalemme, è stato spostato nel 2010 per permettere una migliore organizzazione dell’evento. 13) La partecipazione del Conservatorio alle giornate del “Festival Biblico” con una conferenza in Conservatorio e tre concerti aperitivo a cura degli allievi della classe di Musica d’insieme di strumenti a fiato del prof. Cesare Montagna (29, 30, 31 maggio e 1 giugno 2009). 14) La realizzazione del “Festival Gandhi” (per celebrare il 125° della nascita) dal 3 al 15 ottobre 2009 con un convegno e un concerto in collaborazione con il Consolato Generale dell’India di Milano e del Comune di Vicenza. 15) Il master di Villa Contarini-Ghirardi. Il Conservatorio di Vicenza ha organizzato per il terzo anno consecutivo per conto del consorzio dei Conservatori del Veneto il master di musica antica a Villa Contarini-Ghirardi di Piazzola sul Brenta, progetto finanziato dalla Regione del Veneto e che ha visto la partecipazione di circa 70 studenti, con la partecipazione di Roy Goodman (tra i più noti e apprezzati esperti di musica antica al mondo) che ha diretto con grande successo oltre il concerto finale dello stage avenuto in Villa, anche due repliche successive inserite in due importanti stagioni di musica antica a Modena (XII Festival “Grandezze e Meraviglie ”) e Vicenza (Teatro Olimpico, nel festival “Spazio e Musica ”). 16) Tre giornate di lezioni concerto aperte ad alunni delle scuole elementari e medie, svoltesi nel mese di marzo 2009, che hanno visto la presenza di circa 1.200 studenti e altre sette giornate di lezioni concerto effettuate presso le scuole della Città da parte dei docenti dei fiati, degli allievi di Musica indiana e di Musica Antica con la presenza di altri 700 studenti. 17) L’organizzazione del II concorso per i migliori allievi delle scuole di musica convenzionate con il Conservatorio, che ha visto la partecipazione di 24 concorrenti. 18) Tante altre iniziative culturali non seriali a favore degli studenti del Conservatorio e di pubblico esterno, tra cui diverse masterclass con artisti e docenti di fama internazionale fra i quali: Monica Hugget (violino barocco), Kudsi Erguner (flauto Ney), Bablu Das (musica bengalese), Rammohan Maharaj (danza Kathak), Eva Wymola (tecniche di presentazione al pubblico) Leon Spierer (direzione orchestra), Carlo Grante (pianoforte), Christiane Montandon (improvvisazione), Pete Churchill (Jazz), Roberto Spadoni (jazz), Carlo Delfrati (didattica strumentale), (Deborah Young (violoncello); Annibale Rebaudengo (improvvisazione). Si ricorda infine che la Consulta degli studenti per venire incontro alle necessità dei colleghi del Conservatorio de L’Aquila ha organizzato e realizzato un concerto-raccolta fondi con la partecipazione degli allievi del Conservatorio di Vicenza. L’intero incasso (circa 600 euro), è stato devoluto al Conservatorio abruzzese. 26 5. RELAZIONI NAZIONALI E INTERNAZIONALI. PROMOZIONE DEL CONSERVATORIO 5.1. Consorzio dei Conservatori Il Conservatorio partecipa attivamente fin dalla sua fondazione (2005) al Consorzio dei sette Conservatori del Veneto, nato inizialmente per la migliore gestione del progetto regionale ORCV (Orchestra Regionale dei Conservatori del Veneto), ma poi allargato anche ad altri progetti. Il Conservatorio di Vicenza è tra i maggiori promotori del rilancio del consorzio, che si ritiene possa avvenire attraverso il nuovo statuto che prevede un’organizzazione autonoma in grado di raggiungere gli obiettivi di qualificazione e di sviluppo dei Conservatori consorziati, attraverso progetti regionali, nazionali ed internazionali. La presidenza del Consorzio per l’anno accademico 2009-10 è stata affidata al Direttore del Conservatorio di Vicenza. La Regione del Veneto sostiene questa iniziativa, anche dal punto di vista economico attraverso il sostegno al Consorzio a tre progetti per un totale di circa 180.000 euro: l’ORCV (nel 2010 si realizzerà la IX edizione a Verona), il progetto a sostegno dell’educazione musicale nel Veneto (D.G.R. 4415 del 2008) entrambi sostenuti dell’assessorato all’Istruzione; i corsi di Villa Contarini-Ghirardi, progetto triennale sostenuto dalla Direzione Cultura (cfr. il §4.2.). 5.2. Contesto locale e nazionale Il Conservatorio da anni attua una politica di stretto collegamento con gli enti locali, le istituzioni musicali e culturali cittadine e provinciali, oltre alle associazioni che operano nel settore artistico-musicale (cfr. §3.4), al fine di creare sinergie utili alla crescita del tessuto socio-culturale. A riconoscimento e apprezzamento dell’attività svolta a favore dello sviluppo culturale territoriale, l’Assessore alla cultura del Comune di Vicenza Francesca Lazzari, ha incaricato il direttore del Conservatorio a coordinare le attività musicali delle varie associazioni cittadine e fornire un supporto tecnico agli uffici comunali che lavorano per lo sviluppo culturale della città. A seguito del lavoro di questo coordinamento è stato possibile far nascere un importante accordo tra Fondazione Teatro Comunale di Vicenza, Orchestra del Teatro Olimpico e Società del Quartetto di Vicenza, per l’organizzazione della stagione musicale di questo anno. Parimenti il Comune di Schio ha deciso di assegnare un simile incarico al Conservatorio in prospettiva della prossima apertura del Palazzo della musica scledense. Continua fattivamente la collaborazione del Conservatorio le associazioni professionali musicali cittadine, in particolare con la “Società del Quartetto” (cfr. progetto Spierer e altro) e “L’Orchestra del Teatro Olimpico” (della quale è socio fondatore), le “Settimane del Teatro Olimpico”, “Spazio & Musica” (nel festival della quale il Conservatorio collaborerà per l’organizzazione delle masterclass con Monica Huggett, 2009, e Sigiswald Kujken, 2010; “Spazio & Musica” inoltre assegna annualmente borse di studio agli allievi di musica antica), “Incontri sulla tastiera”, ma anche con le associazioni teatrali “La Piccionaia”, “Theama Teatro” e di danza (“European Thersicore Company”, con la quale sta coproducendo uno spettacolo che vede la partecipazione di un ensemble strumentale dal vivo). È stato inoltre avviato nel 2009 un rapporto di collaborazione con la nuova Fondazione “Teatro Comunale Città di Vicenza” per la promozione del teatro stesso e per attività di formazione. A livello regionale si ricorda che il progetto di rete per i corsi di formazione musicale di base, che investe anche scuole di musica fuori della provincia vicentina (provincie di Treviso, Belluno, Padova). A livello nazionale, oltre allo stretto rapporto con i Conservatori territorialmente vicini già ricordato, il “Pedrollo” ha attivato rapporti di scambio (informazioni, esperienze) con alcuni Conservatori italiani anche fuori del Veneto, creato rapporti concreti con istituzioni universitarie e istituti di cultura, tra i quali 27 l’Università di Venezia “Ca’ Foscari”, l’Università di Verona, la Fondazione Cini di Venezia, la Fondazione Benetton Studi e Ricerche di Treviso. Il Conservatorio ha dato inoltre un importante contributo nell’ambito dei lavori della Conferenza dei Direttori dei Conservatori, fornendo stimoli, spunti e documenti. 5.3. Relazioni internazionali Il Conservatorio è da anni membro della AEC (Associazione Europea dei Conservatori), per essere costantemente informato degli indirizzi europei e dello sviluppo della riforma a seguito della Dichiarazione di Bologna del 1999. Attualmente un docente del Conservatorio di Vicenza (Terrell Stone) fa parte della commissione di studio dell’AEC “Polifonia”. I rapporti internazionali del Conservatorio si sviluppano su quattro direttive: 1) La gestione dell’interscambio docenti e studenti nel programma LLP (Lifelong Learning Programme). Nell’anno accademico 2008-09 tre sono stati i docenti in movimento. 2) Progetto Gerusalemme. Sostegno alla scuola di musica “Magnificat” della Custodia Francescana di Terrasanta, secondo un programma iniziato nel 2003. Durante l’anno 2008-09 la convenzione con la Custodia è stata rinnovata, e si è concluso il progetto triennale finanziato dalla Regione del Veneto a favore del Magnificat (per un totale di 90.000 euro). Si è trattato di sostenere lo sviluppo della scuola (fondata da frate Armando Pierucci dodici anni fa) frequentata oggi da circa 200 studenti palestinesi, con docenti per lo più ebrei. Tra le varie azioni messe in opera dal Conservatorio, la principale riguarda la formazione di tre studenti palestinesi, ammessi a Vicenza in corsi accademici (pianoforte e organo) personalizzando il piano di studi sull’esigenza di dare loro il maggior numero di competenze necessarie per quando faranno ritorno a Gerusalemme per qualificare la scuola, o per creare eventualmente altre situazioni simili al Magnificat. L’accordo prevede che la Custodia provvederà a dare a questi studenti un lavoro retribuito all’interno della scuola. Il progetto è sostenuto, oltre che dalla Regione del Veneto, anche da importanti istituzioni locali quali: il Consolato italiano di Gerusalemme, l’Istituto di cultura italiano di Tel Aviv, l’Università vaticana di Betlemme. A completamento del progetto coordinato dal prof. Angelino Rampazzo, che ha visto la collaborazione di una ventina di docenti interni e personale esterno tra cui ricordiamo il fondamentale lavoro svolto da Maria Rosa De Rui e Simona Pinton, sono stati organizzati lo scorso ottobre due concerti, anche per presentare il bilancio dei sei anni di collaborazione trascorsi e per trovare nuovi spunti per l’attività futura. 3) Il consolidamento del consorzio internazionale per partecipazione agli speciali programmi comunitari con paesi extraeuropei (cfr. §4.1.e); 4) Il progetto riguardante l’India, per sviluppare i rapporti tra i due paesi, nella considerazione che a Vicenza esiste l’unico corso accademico italiano di musica indiana. Il Conservatorio in occasione del dono offerto dal console Chakravarti al Comune di Vicenza di un busto di Gandhi (in occasione del 125° anniversario della nascita) ha organizzato un convegno sulla figura del Mahatma e un concerto di musica indiana offerta da ICCR (Indian Council Culture Relations). 5.4. Ufficio stampa Per promuovere le iniziative del Conservatorio in città, provincia, regione, e anche a livello nazionale, da qualche anno è stato istituito un apposito Ufficio stampa, la cui responsabilità è stata affidata ad una professionista giornalista esterna: Elena Filini. Le iniziative di pubblicizzazione e promozione delle attività del Conservatorio, e dell’istituto stesso, in questi anni hanno coinvolto diversi media, soprattutto quotidiani e magazine, radio e televisioni locali, ma anche, a seconda della rilevanza degli eventi, la stampa regionale e nazionale. Il totale delle presenze sulla stampa (cartaceo e web) è di 265 nell’anno accademico 2008-09. 28 Ottima copertura si segnala sui quotidiani locali e regionali (Il Giornale di Vicenza, Il Gazzettino, il Corriere delle Alpi, il Mattino di Padova, Il Vicenza, il Corriere del Veneto) e buona presenza nei mensili di settore (Il Giornale della Musica, Amadeus, Suonare News). Ma citazioni di vario genere si ritrovano anche sui quotidiani nazionali quali La Repubblica, il Secolo XIX, il Giornale di Brescia, il Tempo. Questi nel dettaglio i dati: Il giornale di Vicenza, 80 articoli Il Gazzettino (nazionale ed edizione di Vicenza), 70 articoli Il Gazzettino di Belluno, 20 articoli Il Corriere delle Alpi, 24 articoli Il Corriere del Veneto, 10 articoli L’amico del popolo, 8 articoli La domenica di Vicenza, 5 articoli Il cittadino di Belluno, 3 articoli Suonare News 5 articoli Presenza on web (vicenza.com, vicenza.news, connesso magazine, amadeusonline, il Giornale della Musica) 20 articoli. Presenza in altri quotidiani nazionali 20 articoli. Il Conservatorio ha poi avuto una discreta attenzione da televisione e radio con servizi su Antenna 3 e TVA Vicenza e la presenza nel format Auditorium di Radio Stella FM. 29 6. RISORSE E PATRIMONIO Per valutare la dimensione del Conservatorio di Vicenza, il valore economico della sua attività come ente pubblico, bisogna considerare, oltre alle consuete voci di bilancio descritte nei prossimi paragrafi, anche: - Il valore degli immobili dati in uso al Conservatorio (di proprietà del Comune di Vicenza); - Il valore degli strumenti musicali e della dotazione libraria-discografica (di recente trasferita dallo stato al Conservatorio); - Il valore del mobilio e delle apparecchiature di supporto (anch’essi ora di proprietà del Conservatorio). Complessivamente, comprendendo anche gli stipendi dei dipendenti statali pagati dal Tesoro, il Conservatorio ha una dimensione di spesa di poco più di quattro milioni di euro l’anno. Alcune cifre possono aiutare a far capire l’entità economica specifica del Conservatorio. 6.1. Bilancio Alcuni dati tratti dal bilancio 2009 del Conservatorio. Il consuntivo ufficioso alla data del 31 ottobre 2009 è di euro 1.174.716,05 (totale delle entrate riscosse e da riscuotere) (quello relativo al 2008 è stato di 1.285.900,57 euro). L’effettivo avanzo di amministrazione, cioè la quota di fondi non spesa e non finalizzata sarà nel 2009 di euro 22.257,24 (nel 2008 è stato di 43.584,61 euro). Le entrate provenienti dallo stato e da enti locali nel 2009 ammontano a euro 397.531,62 (di cui 111.000 contributo MIUR, 148.538,09 per il fondo d’istituto, 15.000,00 euro dalla Provincia di Vicenza). I contributi autonomamente incassati dal Conservatorio di Vicenza nel 2009 ammontano a 632.154,72 euro di cui: - da enti e da privati euro 347.154,72; - contributi da allievi euro 285.000,00 (dei quali 43.667,23 ritornati agli studenti sotto forma di sostegno allo studio). 6.1.1. Uscite 2008 Gli stipendi del personale in organico sono pagati direttamente dallo stato, quindi la voce non è presente nel bilancio. Il valore complessivo lordo è dato dalla somma degli stipendi del personale docente e non docente in organico nel Conservatorio (attualmente 109 unità), valore che si aggira sui tre milioni di euro annui. Le uscite 2008 a bilancio sono ammontate a 1.477.966,70 euro, tra le quali si segnalano: - Integrazioni allo stipendio del personale, per attività aggiuntive di docenza o produzione, pagate dal Conservatorio attraverso il fondo d’istituto, il budget cioè che annualmente viene trasferito dallo stato al Conservatorio secondo quanto prevede il contratto nazionale di categoria (CCNL), tra l’altro scaduto nel 2005. Nel 2008 tale fondo è stato di euro 148.538,09 interamente liquidato. - Stipendi pagati dal Conservatorio al personale supplente: 27.376,88 euro. - Contratti ad esterni (docente e non docente), per lo svolgimento di attività didattiche integrative, oppure per mansioni particolari e specificamente professionali. Nel 2008 la spesa è stata di 220.046,93 euro. - Sostegno agli studenti. Si tratta dell’erogazione di borse di studio attribuite a studenti in particolari condizioni di merito o di reddito, di rimborsi, di speciali incarichi retribuiti previsti dalla normativa (150 ore). Nel 2008 la spesa è stata di 43.667,23 euro, senza considerare gli esoneri dal contributo di iscrizione per reddito (non segnati nel bilancio), che per l’a.a 2007/08 sono equivalsi ad euro 21.215,00. 30 - Spese per la manutenzione e la gestione dell’istituto, degli strumenti, ecc. euro 177.954,40 (nel 2007 146.687,3), di cui 21.661,65 per la biblioteca (nel 2007 19.902,85). - Spese per le produzioni artistico e didattiche, e per la realizzazione dei progetti istituzionali approvati dal Consiglio accademico, compresa la gestione del progetto Erasmus euro 205.520,17 (nel 2007 191.469,60). La gestione della scuola di musica di Belluno ha portato a entrate pari a euro 140.985,59 e uscite pari a ! 121.161,90. L’avanzo sarà utilizzato per il rinnovo della strumentazione, in particolare l’acquisto di un pianoforte a coda per la sala concerti. 6.1.2. Entrate 2008 Nel 2008 le entrate sono risultate relative a: - Trasferimenti dallo stato (fondo indistinto, fondo d’istituto, altre entrate a progetto), pari a euro 417.082,34, di cui 60.0000 euro per l’organo nuovo. - Contributi di iscrizione e di frequenza ai corsi di studio, in ordinamento e non, pari a euro 360.073,65 per l’anno solare 2008. - Contributi autonomamente incassati dal Conservatorio da altri enti pubblici locali, fondazioni, associazioni, sponsor, cittadini privati, affitto delle sale e degli strumenti, interessi bancari pari a euro 341.531,46 (dato precedente 313.504,94). 6.2. Patrimonio edilizio e strumentale Il Conservatorio ha la propria sede nel complesso del San Domenico, sito architettonico di valore storico e artistico, completamente ristrutturato (fine lavori 1999) di proprietà del Comune di Vicenza. Il complesso consta di 63 stanze a disposizione per uffici e aule, oltre ad un bellissimo chiostro, dove in estate, vengono svolte attività didattiche e artistiche. Fa parte della sede sita in contrà san Domenico anche la ex-palestra della scuola media e liceo (ora non più attivi nel Conservatorio), convertita in Sala prove, acusticamente e strumentalmente attrezzata grazie al contributo della Fondazione Cariverona. Sono appena stati completati i lavori di sostituzione della pavimentazione e dell’impianto (autonomo) di climatizzazione. Si tratta di un impianto particolare ad acqua, la cui caratteristica è la silenziosità. La chiesa di San Domenico, la cui ristrutturazione (iniziata a settembre 2008) è ora prevista per la primavera del 2010, sarà anch’essa funzionale al Conservatorio, in quanto verrà trasformata in un attrezzato auditorium, grazie ancora al contributo della Fondazione Cariverona e del Comune di Vicenza. Esternamente al complesso è a disposizione del Conservatorio per attività didattiche anche l’auditorium “Canneti” contenente un organo “Mascioni”, ora di proprietà del Conservatorio. In base all’accordo tra il Comune di Vicenza e il Ministero della Pubblica Istruzione del 1980, l’auditorium Canneti è a disposizione fino al 2079 del Conservatorio per tutto il tempo necessario alle sue attività programmate. Un altro organo è in fase di costruzione (ditta Zeni) per essere situato all’interno della chiesa restaurata, grazie al recente nuovo contributo ricevuto dallo stato (in totale di 290.000 euro) che permetterà la conclusione dei lavori si prevede per la fine del 2010. Il nuovo organo, di ragguardevoli dimensioni, sarà dotato di numerosi colori e ispirato alle sonorità del primo settecento in Sassonia. Allo strumento sono state apportate opportune modifiche rispetto all’originale d’epoca tali da consentire l’utilizzo in un repertorio musicale più ampio: musiche tedesche e francesi di fine Seicento e inizio Settecento. In totale il Conservatorio possiede o possiederà presto cinque importanti spazi per ospitare attività artistiche e culturali: 31 - Sala concerti (in sede, 250 posti, con attrezzatura completa audio-video e dotata di due pianoforti grancoda Yamaha e Steinway); - Sala “san Domenico” (in sede, 90 posti circa. Sarà pienamente attrezzata e dotata di un nuovo organo); - Sala ex coro (in sede, 50 posti, attrezzata per conferenze audio e dotata di strumentazione per l’esecuzione di repertori di Musica antica); - Sala prove (in sede, può ospitare un’orchestra sinfonica e piccolo pubblico); - Auditorium “Canneti” (350 posti, dotata di attrezzatura audio, di organo e pianoforte a grancoda Steinway). Gli spazi calpestabili a disposizione del Conservatorio corrispondono a circa 13.000 metri quadrati di superficie, per i diversi usi. La posizione centrale e la presenza di un parcheggio interno aumenta il valore della struttura anche nella considerazione del suo uso per attività culturali non sempre strettamente collegate alla musica. Per la sistemazione dell’area recintata antistante il complesso (entrate e parcheggio) è stato predisposto dall’arch. Nicola Busato un progetto di sistemazione, recentemente acquisito dal Comune di Vicenza. La dotazione strumentale del Conservatorio (strumenti musicali e altro materiale) ha un valore di oltre un milione di euro (1.050.963,03 al 31.12.2008). 6.3. Biblioteca Nel complesso del San Domenico risiede la biblioteca del Conservatorio, il cui fondo proprio è di circa 16.000 volumi, ma è in continua espansione. Rappresenta la più importante biblioteca specializzata nel settore musicale della provincia vicentina. Negli ultimi anni è stato riorganizzato il servizio e la sistemazione interna (con nuove strutture e strumentazioni) per un più ampio uso dei materiali bibliografici e audio in suo possesso. Il Conservatorio divide con la biblioteca Bertoliana di Vicenza il fondo “Canneti” (altri 7.500 documenti in sede) del quale ha completato la catalogazione on-line grazie a fondi propri e della Regione del Veneto. La più importante acquisizione recente è stata il fondo Luciano Maggi di circa 5.000 documenti; grazie al contributo concesso al Conservatorio dalla fondazione Cariverona è stata completata la catalogazione delle monografie, delle partiture e dei compact disc, facenti parte di questo Fondo. Altre acquisizioni (donazioni Valmarana, Balboni, ecc.) hanno reso più ricco il catalogo, e mostrano l’aumento di interesse verso la biblioteca anche da parte di soggetti esterni al Conservatorio. Il catalogo della biblioteca del Conservatorio è ora consultabile on-line dall'esterno, attraverso un nuovo software che permette anche di gestire prestiti a domicilio o interbibliotecari in ambito provinciale. Vicenza, 21 novembre 2009 32 • Conservatorio di Musica di Vicenza “A. Pedrollo” contra’ San Domenico, 33 • 36100 Vicenza • Italy www.consvi.org