ČAJKOVSKIJ
PROKOF’EV
DIRETTORE
XIAN ZHANG
Stagione Sinfonica 2009-2010
Concerto n. 27
1
APRIAMO VIE ALLO SVILUPPO
La mobilità di persone, merci, informazioni è un fattore di sviluppo indispensabile.
Il Gruppo FNM è il secondo operatore ferroviario italiano e attraverso le sue società opera
nel trasporto pubblico locale, su ferro e su gomma, nel settore cargo, nell’ingegneria
ferroviaria, nell’energia e nell’ICT. Un Gruppo che muove e che si muove, per dare
al Paese nuove opportunità di crescita.
LeNORD FERROVIENORD FNM Autoservizi NORDCARGO NORD_ING VIENORD SEMS NORDCOM Nord Energia
Fondazione
FONDAZIONE ORCHESTRA SINFONICA E CORO SINFONICO
DI MILANO GIUSEPPE VERDI
CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE
CONSIGLIO
GENERALE
DIREZIONE
MUSICALE
Gianni Cervetti
Presidente
Cesare Romiti
Presidente
Direttore Onorario
Riccardo Chailly
Alfonso Ajello
Vicepresidente
Francesco Agnello
Alfonso Ajello
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Carlo Bianco
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Bpm
Direttore Emerito
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Direttori Principali Ospiti
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Paolo Guaitamacchi
Camera di Commercio
Artisti Residenti
Radovan Vlatkovic
Simone Pedroni
Francesco Agnello
Gisella Belgeri
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Roberto Galimberti
Paolo Guaitamacchi
Giovanni Mariotti
Ambra Redaelli
Segretario
Pasquale Spinelli
Cesare Valli
Stefano Zecchi
Massimiliano Finazzer Flory
Comune di Milano
(in attesa della designazione)
Regione Lombardia
(in attesa della designazione)
Provincia di Milano
Luigi Corbani
Direttore generale
COLLEGIO DEI
REVISORI DEI CONTI
Antonella Beretta
Guido Rebecchi
Stefano Bignamini
COMITATO
D’ONORE
Angiolo Carrara Verdi
Marina Mahler
Pierluigi Petrobelli
Quirino Principe
Sergio Romano
Luigi Corbani
Giuseppe Fontana
Roberto Galimberti
Umberto Galimberti
Antonia Gavioli
Paolo Manzoni
Giovanni Mariotti
Angelo Pasini
Ambra Redaelli
Luca Santaniello
Anna Segatti
Pasquale Spinelli
Bruno Tabacci
Giannino Tenconi
Cesare Valli
Giuseppe Vita
Ras-Allianz
Direttore Musicale
Xian Zhang
Direttore Residente,
Responsabile
attività artistiche
Ruben Jais
DIREZIONE
DEL CORO
Maestro del Coro
Erina Gambarini
Giovanni Zamparelli
Stefano Zecchi
Massimiliano Finazzer Flory
Comune di Milano
(in attesa della designazione)
Regione Lombardia
(in attesa della designazione)
Provincia di Milano
3
4
Sommario
STAGIONE SINFONICA 2009-2010
Concerto n. 27
gio 15 ore 20.30 (A), ven 16 ore 20.00 (B), dom 18 apr 2010 ore 19.30 (C)
7
Programma del concerto
8
Pëtr Il’ič Čajkovskij
Suite n. 4 per orchestra in Sol maggiore op. 61
10
Sergej Prokof’ev
Ivan il Terribile
24
I disegni di Eisenstein
26
Daniele Sirotti
26
Anastasia Boldyreva
27
Alexei Tanovitski
28
Erina Gambarini
29
Xian Zhang
30
Organico Orchestra
31
Organico Coro
32
Fondazione
33
Iniziative specifiche
34
Soci
40
Discografia
41
Prossimi appuntamenti
42
Indirizzi utili
5
6
Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano
Giuseppe Verdi
Voce recitante Daniele
Contralto Anastasia
Sirotti
Boldyreva
Baritono Alexei Tanovitski
Maestro del Coro Erina
Gambarini
Direttore Xian
Zhang
Pëtr Il’ič Čajkovskij
Suite n. 4 per orchestra in Sol maggiore op. 61
Sergej Prokof’ev
Ivan il Terribile, Oratorio per voce recitante,
contralto, baritono, coro misto e orchestra op. 116
In copertina: Alexander Litovchenko, Ivan IV di Russia mostra i suoi tesori a Jerome Horsey
Guida all’ascolto
Pëtr Il’ič
Čajkovskij
(Votkinsk, Urali, 1840- San Pietroburgo, 1893)
Suite n. 4 per orchestra in Sol maggiore op. 61
Movimenti:
1. Gigue
2. Minuetto
3. Preghiera
4. Theme and Variations
Organico:
2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 2 trombe, 4 corni francesi, timpani, piatti, glockenspiel,
arpa, archi.
Prima esecuzione:
Mosca, 14 novembre 1887
Durata:
24’ ca
Se si volesse prestare maggiore fedeltà alle intenzioni di Cajkovskij, la Suite n. 4 dovrebbe
semplicemente intitolarsi Mozartiana. Il compositore infatti non numerò la Suite e la considerò
come un lavoro separato rispetto alle altre tre stese in precedenza: l’obiettivo principale era
quello di rendere omaggio a Wolfgang Amadeus Mozart nel centesimo anniversario dalla
stesura del Don Giovanni (1887). La Mozartiana è anche l’unica delle sue Suite per orchestra
che non fu iniziata come progetto sinfonico ed è anche la sola con quattro movimenti. I
quattro movimenti sono certamente basati su brani meno noti di Mozart, ma ricomposti e
filtrati dallo stile e dal temperamento di Cajkovskij; il trattamento che il compositore riservò
a tali pezzi fu di grande rispetto, anche perché considerava Mozart un punto di riferimento
della musica. Cajkovskij sperava così di far apprezzare ai suoi contemporanei le opere
mozartiane meno note e di “ricreare il passato in un mondo contemporaneo” (come scrisse il
suo editore Jürgenson).
Il primo movimento, Gigue, trae ispirazione dal mozartiano Gigue in Do K. 574; il secondo,
Minuetto, invece, deriva dal Minuetto in Re K.355. Entrambi sono brevi, arrangiati e
orchestrati in modo semplice, ma Cajkovskij non sembra riuscire a distinguere un Mozart
più profondo da uno più leggero e risulta incapace di evidenziarne la varietà presente nella
sua musica.
8
Preghiera, il terzo movimento, è un’orchestrazione derivante da Ave verum corpus K. 618, un
adattamento che Mozart stava eseguendo sulla musica per pianoforte di Liszt. La versione di
Guida all’ascolto
Cajkovskij ha un suono maestoso e roboante,
notevole per la parte riservata all’intervento
dell’arpa; nonostante ciò, molti studiosi e
critici attuali ritengono questo movimento
troppo sentimentale e vigoroso rispetto
all’arrangiamento mozartiano e a quello
originario.
La parte finale, Theme and Variations, ha
una durata ampiamente maggiore rispetto ai
tre movimenti precendenti. Qua l’ispirazione
è Theme and Variations K. 455 di Mozart,
a sua volta basato su un tema dell’opera
Pellegrinaggio alla Mecca di Gluck. Le
sonorità sono ancora una volta brillanti e
ciascuna delle dieci variazioni possiede
un suono orchestrale ben distinto, in modo
da generare una crescente progressione
drammatica.
Testo di Alberto Bassi
Bibliografia
Herbert Weinstock, Tchaikovsky, New York, Alfred A. Knopf, 1944.
John Warrack, Tchaikovsky, New York, Charles Schirmer’s Sons, 1973.
Luigi Bellingardi, Invito all’ascolto di Čajkovskij, Milano, Mursia, 1990.
Claudio Casini, Maria Delogu, Čajkovskij, Milano, Bonpiani, 2005.
David Brown, Tchaikovsky: The Man and His Music, New York, Pegasus Books, 2007.
Discografia
National Symphony Orchestra of Ireland, Stefan Sanderling, Naxos, 2002.
9
Guida all’ascolto
Sergej
Prokof’ev
(Sonzovka, Ekaterinoslav, 1891 – Mosca, 1953)
Ivan il Terribile,
Oratorio per voce recitante, contralto, baritono,
coro misto e orchestra op. 116
Testi delle liriche: Vladimir Lugovsky
Arrangiamento: Abram Stasevich
Numeri:
1. Ouverture (orchestra e coro) – 2. Marcia del giovane Ivan (strumentale) – 3. Oceano –
mare (contralto e coro) – 4. Sarò Zar! (strumentale) – 5. Santo è il Signore (La cattedrale
dell’Assunzione, coro) – 6. Lunga vita allo zar! (coro) – 7. Il folle di Dio (strumentale) – 8. Il
cigno (coro) – 9. Sulle ossa dei nemici (coro) – 10. I tatari (strumentale) – 11. I cannonieri
(coro) – 12. Contro Kazan! (coro) – 13. Ivan implora i boiari – Steppa tartara (strumentale)
– 14. Efrosin’Ja e AnastasiJa (strumentale) – 15. Canzone del castoro (contralto) – 16. Ivan
sulla di Anastasija (coro) – 17. Il coro delle guardie dello zar (Opričniki) (coro a bocca chiusa)
– Giuramento delle guardie dello zar (coro) – 18. Canto di Fédor Basmanov con le guardie. 19.
Danza degli Opričniki (coro) – 20. Finale (coro).
Organico strumentale:
2 flauti, ottavino, 2 oboi, corno inglese, 3 clarinetti, clarinetto basso, sassofono alto, sassofono
tenore, 3 fagotti, controfagotto, 4 corni, 5 trombe, 3 tromboni, 2 tube, timpani, percussioni
(triangolo, rullante, grancassa, tamburello, blocchi di legno, frusta, cimbali, tam-tam, xilofono,
glockenspiel, campane tubolari, 2 dulcimer), 2 arpe, piano, archi.
Prima esecuzione:
Mosca, 23 marzo 1961, direttore Abram Stasevich.
Durata:
75’ ca.
10
Prokof’ev e il cinema. A differenza di Dmitrij Šostakovič, che si avvicinò al cinema molto
presto (lavorando da giovane come accompagnatore al piano di film muti) e scrisse numerose
colonne sonore per tutta la vita (una quarantina), Prokof’ev si dedicò di rado a questo genere,
anche se nell’Unione Sovietica era ambito dai compositori perché garantiva commissioni e
salari a dispetto della ridotta libertà creativa. Stalin apprezzava il cinema in funzione politica e
celebrativa: la settima arte poteva raggiungere, educare e formare le grandi masse, mostrando
i modelli da seguire nella costruzione del socialismo e celebrando i risultati raggiunti dal
regime comunista, ma era necessario - ovviamente - un ferreo controllo sui soggetti e sul
lavoro degli artisti.
Guida all’ascolto
Il debutto di Prokof’ev in questo campo
risale al film (non realizzato) di Alexandr
Fajncimmer Il luogotenente Kiže del 1933, dal
quale il compositore ricavò la fortunatissima
suite sinfonica op. 60. Seguirono La dama di
picche nel 1936 (un altro film non realizzato),
Lermontov di Alexandr Gendelštejn nel
1941 (incompiuto), Tonja di Abram Room, I
partigiani delle steppe ucraine di Igor Savčenko
e Kotovskij ancora di Fajncimmer entrambi del
1942. Si tratta di partiture di egregia fattura ma
di circostanza, mentre nel caso delle colonne
sonore scritte per i film di Sergej Michajlovič
Ejzenštejn, Aleksandr Nevskij del 1938 e Ivan
il terribile del 1942-45, ci troviamo di fronte a
risultati artistici eccezionali, vere pietre miliari
della storia della musica per cinema. Il motivo
è da ricercare nell’intesa (teorica e pratica) che
contraddistinse la collaborazione tra il regista e
il musicista - insolita con un grado di coesione
così forte – oltre che nel rapporto di sincera
amicizia e stima che legava i due artisti.
Un felice incontro. Ejzenštejn era nato a
Riga nel 1898 da famiglia benestante di
origini ebraico-tedesche. Inizialmente, si era
dedicato al teatro sulle orme di Mejerchol’d
che gli era stato anche maestro ma, all’epoca
della Rivoluzione d’Ottobre, si era arruolato
nell’Armata rossa (anche se il padre militava
con gli zaristi) e aveva iniziato a occuparsi
di cinema. Il suo secondo film, La corazzata
Potëmkin del 1925 (per la cui sonorizzazione
aveva già pensato a Prokof’ev che però in
quel periodo si trovava all’estero), gli diede
fama mondiale al punto che per un certo
periodo si trasferì in America (1930), invitato
a lavorare a Hollywood con un contratto
importante per la realizzazione del film Una
tragedia americana basato sull’omonimo
romanzo di Theodore Dreiser. L’esperienza
però non andò a buon fine e dopo un viaggio
in Messico, dove girò un documentario (Que
Viva Mexico!) rimasto incompiuto, il regista
fu richiamato in patria dallo stesso Stalin.
Al rientro Ejzenštejn fu visto con sospetto
proprio a causa del suo soggiorno in
occidente e ben presto dovette affrontare
anche i rigori della censura. Il film Il prato
di Bežin, dedicato alla collettivizzazione
della terra, fu criticato aspramente ed egli fu
costretto all’autocritica. Per riabilitarsi pensò
a un soggetto storico - dagli evidenti risvolti
patriottici e antinazisti - ambientato nel
XIII secolo e ispirato alla lotta del principe
russo Aleksandr Nevskij contro i guerrieri
teutonici; per la colonna sonora si rivolse a
Prokof’ev. Il metodo di lavoro di Ejzenštejn
implicava una ricerca minuziosa e precisa
delle corrispondenze tra elementi figurativi
e movimenti della musica, secondo la sua
teoria del “montaggio verticale” basata sulla
concomitanza di elementi visuali e sonori che
si rinforzano reciprocamente. Svincolandosi
dalla dimensione esclusivamente lineare
della narrazione e prestando attenzione
alla concorrenza simultanea di elementi
appartenenti a mezzi espressivi diversi
– cinema e musica – minuziosamente
soppesati e sovrapposti, la scena acquistava
una profondità particolare. Per illustrare
questa concezione Ejzenštejn ricorreva a
metafore musicali parlando di “polifonie” e
“partiture” e così via (in senso ovviamente
lato), riferendosi alla plasticità insita nello
scorrere delle scene di qualsiasi film, anche
muto. Sono rimasti famosi i suoi disegni
preparatori per le sequenze che sarebbero
state girate e sui quali era progettata anche
la colonna sonora. È questa la parte più
moderna del suo pensiero, valida ancora
oggi: basti pensare alle tecniche moderne di
assemblaggio degli audiovisivi.
Tutto questo però sarebbe probabilmente
rimasto allo stadio teorico se il regista non
11
Guida all’ascolto
avesse incontrato Prokof’ev
instaurando con lui un’intesa
perfetta al punto che spesso la
musica era composta prima di
girare le scene (che si sarebbero
poi adattate!) o secondo frammenti
non montati d’immagine; in
altri casi le scene erano montate
prima e la musica era scritta
dopo, com’è più comune. Questo
metodo di lavoro comportava
un’insolita collaborazione tra
regista e musicista, strettissima,
su un piano di perfetta parità e
ciò diede i suoi frutti: Aleksandr
Nevskij, al di là degli intenti
patriottici e nazionalisti (piacque
anche a Stalin) è un capolavoro e il
compositore ne ricavò l’omonima
cantata - op. 78 bis - che spesso è
eseguita in sede di concerto e non
si discosta molto dalla colonna
sonora.
Prokof’ev
aveva
un’abilità
fenomenale nel commentare
musicalmente le immagini come
ricordava lo stesso Ejzenštejn:
«Con insistente curiosità cerco
di capire come faccia Sergeij
Sergeevič, dopo aver visionato il film solo due o tre volte, a cogliere l’emotività, il ritmo e
il carattere della scena e poi, all’indomani, a riportare sullo spartito un equivalente musicale
dell’immagine». Dal canto suo Prokof’ev riconosceva al regista straordinarie doti “musicali”.
In effetti, il rispetto per la musica di Ejzenštejn era tale che non esitò a tagliare alcune sequenze
per adattarle alla durata della colonna sonora.
Ivan il Terribile. La collaborazione successiva tra i due artisti fu quella per Ivan Groznij. Il
progetto risaliva al luglio del 1939 quando il regista aveva cercato il compositore chiedendogli
di scrivere la musica per una trilogia dedicata allo zar Ivan IV (1530-1584), ma all’epoca
Prokof’ev era impegnato nella stesura dell’opera Semën Kotko e aveva declinato la proposta.
Nel maggio del 1941 Ejzenštejn tornò alla carica e il progetto cominciò a prendere corpo.
Nel frattempo i nazisti avevano attaccato la Russia (22 giugno) e Prokof’ev, come molti altri
artisti e musicisti, era stato evacuato da Mosca a Nalčik nel Caucaso. Poco tempo dopo, di
fronte al pericolo per l’avanzata tedesca, si era trasferito a Tbilisi dove, nel maggio 1942
terminò l’opera ispirata al capolavoro di Tolstoj Guerra e pace che l’aveva molto impegnato
e in cui, nuovamente, nelle vicende della lotta del popolo russo contro l’invasore Napoleone
Bonaparte, era trasparente il riferimento all’attualità. Ora il compositore era libero di
impegnarsi in un nuovo lavoro e quindi raggiunse il regista in Kazhakistan ad Ama-Ata
dove erano stati spostati gli stabilimenti cinematografici. Ejzenštejn e Prokof’ev ripresero a
lavorare con il metodo già ricordato. Racconta il compositore: «Ejzenštejn si preparava a girare
Ivan il Terribile. Me ne mostrò subito la sceneggiatura, in seguito la esaminammo insieme ed
12
LA VERDI
VINCE IL GRAMMY AWARD NEGLI
STATI UNITI
La Verdi ha vinto l’Oscar della musica (Grammy Award) negli USA con il cd
VERISMO ARIAS (Decca)
giudicato “miglior performance classica vocale dell’anno”.
Il cd è stato registrato all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
L’Orchestra Sinfonica e il Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi,
di cui è maestro Erina Gambarini,
diretti da Marco Armiliato, hanno accompagnato
Renée Fleming
in una serie di arie da opere italiane del Verismo
WWW.LAVERDI.ORG
Guida all’ascolto
egli mi descrisse nei dettagli
e per immagini quale musica
s’immaginava adatta al film.
Il lavoro doveva scorrere su
un doppio binario: una parte
della musica doveva essere
scritta prima di girare il film, in
modo che si potessero iniziare
le riprese su questa; una parte,
al contrario, doveva essere
composta dopo che io avessi
potuto vedere il materiale già
girato, affinché si adattasse a
esso. A ogni incontro suonavo
a Ejzenštejn il materiale che
avevo scritto, dopodiché esso
era inciso sulla pellicola.
Ejzenštejn, oltre ad essere un
regista di talento, mi parve
anche un pittore interessante:
lui stesso fece i disegni preparatori di ogni quadro del film. Considerò minuziosamente ogni
dettaglio delle scene, dei costumi e del trucco».
Il soggetto - l’unificazione della grande Russia e dei suoi popoli per merito dello zar Ivan IV
- non poteva essere più adatto nel momento in cui bisognava affrontare l’invasione nazista
che sarebbe costata al paese quasi due milioni di morti e un’infinità di sofferenze. Tutti in
quel momento si ricompattavano attorno al capo supremo come nel lontano passato; Stalin
e Ivan il terribile: due figure che si sovrapponevano anche per carattere, determinazione e
ferocia. La prima parte della progettata trilogia, quella che narrava della giovinezza dello zar,
del suo matrimonio, della lotta con i nemici esterni (tartari e livoniani) e del suo successo
nel plasmare l’unità e la grandezza della nazione russa, suonava come una glorificazione di
entrambi e fu quindi accolta alla prima proiezione (30 dicembre 1944) in modo trionfale,
anche grazie all’interpretazione dello straordinario protagonista, l’attore Nikolaj Čerkasov, e
al film fu assegnato il premio Stalin.
La seconda parte, quella che Ejzenštejn cominciò a girare nel 1946, trattava della lotta dello
zar con i suoi nemici interni, i boiardi avidi di potere. Per affrontarli Ivan IV si appoggiava
agli Opričniki (una guardia speciale di fedelissimi) che ricordava troppo da vicino il NKVD
(il Commissariato del Popolo per gli affari Interni), polizia di stato alla quale era affidato
il compito della repressione degli oppositori (anche immaginari). Inoltre, nel suo interesse
per la personalità e la psicologia dell’imperatore, il regista dipingeva anche le sue ossessioni
e i suoi sospetti, la sua crudeltà e la sua follia, il suo agire senza scrupoli. Tutto questo non
contribuiva in nessun modo alla celebrazione di Stalin che era uscito vincitore dalla seconda
guerra mondiale, anzi suggeriva un confronto improponibile. Nello stesso periodo, superata
l’emergenza, il controllo dell’apparato statale sugli artisti diveniva, se possibile, ancora più
rigido. La seconda parte fu dunque aspramente criticata dal Comitato Centrale del Partito
Comunista e Ejzenštejn fu costretto all’autocritica. Prokof’ev aveva lavorato sporadicamente
alla colonna sonora di questo secondo film perché, all’inizio del 1945, era caduto gravemente
ammalato (non si sarebbe più ripreso pienamente) e aveva dovuto rallentare il ritmo del lavoro
che fino a quel momento era sempre stato molto sostenuto. La fantastica collaborazione dei due
grandi artisti finiva così, stroncata da una parte dall’ottusità del potere e dall’altra dalla malattia.
Anche il regista infatti di lì a poco fu colpito da un infarto e morì l’11 febbraio 1948. Il giorno
14
CARNET LIBERO
A
5
CONCERTI
STAGIONE
SINFONICA 09-10
DELLA
da REGALARE
da REGALARSI
Guida all’ascolto
Gli invitati alla cerimonia dell’Incoronazione
Disegno di Eisenstein per Ivan il Terribile
prima s’era scatenata la repressione
con il famoso attacco di Ždanov ai più
importanti compositori russi accusati di
“formalismo”: Šostakovič, Chačaturjan,
Mjaskovskij e lo stesso Prokof’ev che,
nonostante le cattive condizioni di salute,
a sua volta fu costretto a un’umiliante
autocritica. Non sarebbero mancate altre
amarezze negli ultimi otto anni di vita del
compositore, anche se egli tentò sempre
di reagire alle avversità riprendendo
a comporre, sostenuto sempre da un
grande entusiasmo creativo. Morì il
5 marzo 1953 pochi minuti prima di
Stalin e la sua morte, per non interferire
con quella del terribile donno, fu tenuta
nascosta per una settimana.
La musica. Dalla colonna sonora, nel
1961, il direttore Alexandr Stasevich
ricavò un oratorio per voce recitante,
contralto, baritono, coro misto e
orchestra utilizzando anche alcuni
frammenti non usati nel film. Si tratta
della versione normalmente eseguita in
concerto (a volte con l’esclusione delle
parti recitate che riprendono dialoghi
del film originale).
L’oratorio si articola nei seguenti numeri:
1. Ouverture (orchestra e coro) - 2. Marcia del giovane Ivan (strumentale) - 3. Oceano
- mare (contralto e coro) - 4. Sarò Zar! (strumentale) - 5. Santo è il Signore (La cattedrale
dell’Assunzione, coro) - 6. Lunga vita allo zar! (coro) - 7. Il folle di Dio (strumentale) - 8.
Il cigno (coro) - 9. Sulle ossa dei nemici (coro) - 10. I tatari (strumentale) - 11. I cannonieri
(coro) - 12. Contro Kazan! (coro) - 13. Ivan implora i boiari – Steppa tartara (strumentale)
- 14. Efrosin’Ja e AnastasiJa (strumentale) - 15. Canzone del castoro (contralto) - 16. Ivan
sulla di Anastasija (coro) - 17. Il coro delle guardie dello zar (Opričniki) (coro a bocca chiusa)
- Giuramento delle guardie dello zar (coro) - 18. Canto di Fédor Basmanov con le guardie. 19.
Danza degli Opričniki (coro) - 20. Finale (coro).
Il discorso musicale descrive l’azione con intima aderenza e ben si capisce l’affermazione di
Ejzenštejn circa la capacità di Prokof’ev di creare un “equivalente musicale dell’immagine”.
Scene eroiche piene di esaltazione e magniloquenza si succedono ad altre molto delicate e
liriche; scene di massa giocate su toni vivaci e atmosfere popolari si alternano ad altre cupe e
drammatiche. Per ognuna il compositore inventa qualcosa di nuovo e sorprendente: a livello
degli impasti strumentali, dei colori, dei ritmi, delle melodie, dei volumi e degli spazi sonori,
così che più di un momento s’imprime indelebilmente nella memoria.
16
Guida all’ascolto
Ivan il terribile è un magnifico affresco sonoro, dove una grande orchestra ricca di svariate
percussioni in gran spolvero è utilizzata con autentica maestria. Bisogna ancora notare che,
accanto alle voci soliste, contralto e baritono, alle quali sono affidate alcune pagine ispirate, il
coro soprattutto è protagonista, essendo trattato come vero personaggio, secondo la tradizione
delle opere di Glinka e Musorgskij. Al coro - presente “in scena” dall’inizio alla fine - è
richiesto un impegno particolare per coesione, tecnica e capacità di passare dall’intonazione
più spettacolare ed estroversa a quella più intima e raccolta. Al coro sono anche riservate
alcune pagine chiaramente ispirate alla tradizione popolare russa che, accanto alle sezioni
strumentali più audaci e sperimentali, rappresentano un’oasi di lirica contemplazione
all’interno di una narrazione spesso concitata e drammatica. La musica di Prokof’ev anche
se separata dalle immagini del film - cui fu strettamente legata - vive dunque per forza propria
e sorprendente vitalità in virtù di un’ispirazione che non viene mai meno.
Testo di Flavio Menardi Noguera
Bibliografia
Claude Samuel, Prokofiev, Paris, Edition du Seuil, 1960
Ennio Simeon, Per un pugno di note, storia, teoria, estetica della musica per il cinema, la
televisione, il video, Milano, Rugginenti, 1995
Vincenzo Buttino, Invito all’ascolto di Serghej Prokofiev, Milano, Mursia, 2000
Ermanno Comuzio, Musicisti per lo schermo, Roma, EDS Ente dello Spettacolo, 2004
Maria Rosaria Boccuni, Sergej Sergeevič Prokof’ev , Palermo, L’Epos, 2003
Discografia
Colonna sonora completa: Irina Chistyakova, Dmitri Stepanovich, Vesna Children’s Choir,
Yurlov State Capella, Vladimir Fedoseyev, Nimbus, 2000
Irina Chistyakova, James Rutherford, Simon Russel Beale, BBC Symphony Chorus and
Orchestra, Leonard Slatkin, Warner Classics, 2005
Liubov Sokolova, Nikolai Putilin, Rotterdam Philharmonic Orchestra, Chorus of the Kirov
Opera, Valery Gergiev, Philips, 2006
Linda Finnie, Nikita Storojev, Philharmonia Chorus and Orchestra, Neeme Järvi, Chandos, 2009
17
Guida all’ascolto
Ivan il Terribile
Oratorio
Autore
Nel secolo in cui in Europa
Dominavano Carlo V e Filippo II
Caterina dé Medici e il Duca d’ Alba,
Enrico VIII e Maria la Sanguinaria,
In cui ardevano i roghi dell’Inquisizione
E si scatenava la notte di San Bartolomeo,
Sul trono del gran principato di Moscovia
Salì colui che per primo
Si fece chiamare zar e sovrano di tutta la Rus’,
Lo zar Ivan Vasil’evič il Terribile.
1. Ouverture
Una nera nuvola si alza,
L’alba si bagna di sangue vermiglio,
La perfida, infida forza boiara
Si scontra con il potere dello zar.
2. Marcia del giovane Ivan
Autore
Il grande principe riceverà di persona gli
ambasciatori,
Dirà a chi Mosca verserà il tributo:
All’Ansa o alla Livonia.
Il grande principe moscovita
Ivan Vasil’evič
Il gran principe moscovita non ha ancora
Sotto di sé l’ appoggio necessario.
Ma al di sopra del principe,
L’irato Angelo dell’ Apocalisse
Con piede fermo
Domina l’ Universo…
3. Oceano-mare
Oceano - mare, mare azzurro,
Splendido mare azzurro,
Ti slanci fino all’alto dei cieli;
Fino al sommo sole
Con le tue onde ti infrangi.
Lungo le tue rive
Si stendono le città,
18
Le nostre antiche città,
Cadute in mano
Del perfido nemico.
Oceano -mare azzurro,
M are azzurro, mare russo!
Ivan
Verseremo tributi ai Livoni?
No, principe Šuiskij,
A nessuno verseremo tributi!
Le città costiere sono state costruite dai
nostri avi.
Perciò quelle terre
Fanno parte della nostra terra patria.
Devono appartenere a Mosca.
Da solo governerò…senza i boiari!
Sarò zar!
4. Sarò zar!
5. Santo è il Signore!
Santo è il Signore con i suoi santi!
Santo è il Signore di Israele!
Autore
Secondo il nostro antico rito
Viene incoronato con la regale corona
Il gran principe sovrano
Ivan Vasil’evič…
E verrà chiamato zar di Moscovia,
Incoronato da Dio
E signore di tutta la grande Rus’!
6. Lunga vita allo zar!
Lunga vita!
Ivan
Oggi per la prima volta
Lo zar della Moscovia
Prende su di sé
La corona di tutta la Rus’…
E pone fine per sempre
Al pernicioso strapotere dei boiari.
Ma per tenere in un solo pugno
La terra russa,
Guida all’ascolto
Ci vuole forza!
E per questo d’ora in poi
Creiamo il reggimento stabile
Degli strelcy…
Chi non presterà servizio
Personalmente in questo reggimento statale,
Dovrà partecipare con un sostegno
finanziario
Alle grandi spedizioni del sovrano..
Anche i santi monasteri
D’ora in poi con le loro ingenti rendite
Dovranno partecipare alle spese militari…
Poiché si arricchiscono le terre e le casse
Dei monasteri, mentre la terra russa
Non ne ha nessun vantaggio…
È necessario un forte potere
Per piegare la testa
Di chi è contrario
All’unificazione dello stato russo.
Poiché solo con uno stato unico.
Forte, unito all’interno,
Si può essere solidi anche all’esterno…
6a Oceano -mare
Ivan
Ma che cos’è la nostra patria
Se non un corpo a cui
Hanno mozzato con l’ascia
Gambe e braccia?
La parte alta dei corsi
Dei nostri fiumi,
Volga, Dvina, Volchov,
Sono in nostro potere,
Mentre i loro sbocchi verso il mare
Sono in mano ad altri…
Del perfido nemico
È caduto in potere
L’Oceano - mare,
Il mare azzurro.
Oceano - mare,
Mare azzurro,
Mare russo!
Ivan
Le terre costiere dei nostri padri
E dei nostri avi baltici
Sono state strappate alla nostra terra…
…E perciò in questo giorno
Ci incoroniamo sovrani di quelle terre
Che ora, temporaneamente,
Sono in mano ad altri sovrani!
Due Roma sono cadute,
La terza,
Mosca,
Esiste,
E una quarta
Non ci sarà!
E di questa terza Roma,
Del principato moscovita
Unico capo d’ora in poi
Sarò io!
6b Lunga vita al nostro zar!
Lunga vita!
Il folle di Dio
(Jurodivyj)
Lo zar è stregato!
Stregato dai parenti della futura zarina!
Stregato dai Glinskie!
Allontana i suoi parenti più stretti,
Gli Starickie.
Opprime i suoi boiari fedeli,
Saccheggia i tesori dei monasteri!
Il Signore Iddio per questi misfatti
Punirà il nostro popolo con il fuoco celeste!
7. Il folle di Dio
8. Il cigno
Spalancate le porte,
Spalancatele ampiamente!
Scivola sull’acqua il bianco cigno,
Il bianco cigno tanto atteso.
Scivola sull’acqua il bianco cigno,
Il cigno cinto dalla corona nuziale.
19
Guida all’ascolto
Lo zar esce dalla città,
Va a vedere la fidanzata.
Guarda dentro nel terem,
Cerca di vedere il bianco cigno.
Spalancate le porte,
Spalancatele ampiamente!
8a Glorificazione
Ohi! Come sulla collinetta si ergono le
piccole querce!
Come sulle piccole querce stanno i
colombelli!
Cari, cari, miei teneri cari!
Tra di loro a lungo parlano,
Intessono le lodi del valoroso giovane.
Cari, cari, miei teneri cari!
Il suo nome è Ivan il sovrano,
Il suo patronimico è Vasil’evič.
Cari, cari, miei teneri cari!
8b. Il cigno
Spalancate le porte,
Spalancatele ampiamente!
Scivola sull’acqua il bianco cigno,
Il bianco cigno tanto atteso.
Scivola sull’acqua il bianco cigno,
Il cigno cinto dalla corona nuziale.
Lo zar esce dalla città,
Va a vedere la fidanzata.
20
Eh, eh, eh!
Il fragore è stato assordante,
Non delle coppe scagliate sul pavimento,
Ma delle finestre andate in pezzi dalle
pietre!
Dalla finestra si vede un incendio:
Brucia l’altra sponda della Moscova!
Nel cortile il popolo rumoreggia,
Dietro la finestra la fiamma crepita.
Ivan
Contro di me aizzate il popolo, boiari?!
Vi opponete all’unità dello stato russo?!
Non la pace ma la spada avete voluto…
Ebbene, conoscerete la spada!
9. Sulle ossa dei nemici
Sulle ossa dei nemici,
Sulle ceneri degli incendi
La Rus’ si riunisce in unità!
10. I tatari
Ivan
“Kzan’ rompe l’alleanza con Mosca?”
È questo che dici, ambasciatore?...
Si prepara a marciare su Mosca?!
Dio sa che noi non volevamo la guerra.
Ma sono ormai lontani i tempi
In cui l’orda calpestava la terra russa…
Saremo noi a marciare su Kazan’!
A Kazan’!
Guarda dentro nel terem,
Cerca di vedere il bianco cigno.
11. I cannonieri
Forgiate cannoni di bronzo,
O cannonieri!
Spalancate le porte,
Spalancatele ampiamente!
Forgiate moschetti fedeli,
O cannonieri!
Autore
Levano le vuote coppe,
Si preparano a scagliarle sul pavimento.
Hanno alzato le mani:
Mettete in posizione i cannoni dello zar,
O cannonieri!
Avvicinate le torri alle mura,
O cannonieri!
Guida all’ascolto
Alle mura di Kazan’,
O cannonieri!
Valorosi moscoviti!
O cannonieri!
Mettete in posizione i cannoni dello zar,
O cannonieri!
Avvicinate le torri alle mura,
O cannonieri!
Strada, stradina,
Steppa tartara.
La situazione è complicata,
la situazione dello zar.
Strada, stradina,
Steppa tartara.
Mettete in posizione i cannoni dello zar,
O cannonieri!
Avvicinate le torri alle mura,
O cannonieri!
Alle mura di Kazan’,
O cannonieri!
Valorosi moscoviti!
O cannonieri!
12. Contro Kazan’!
Ohi, tu sciagura, sciagura crudele!
Steppa tartara!
La situazione è difficile,
La situazione dello zar.
13. Ivan implora i boiari
Ivan
È giunta la fine…
Mi congedo dal mondo…
Giurate fedeltà
Al mio erede legittimo…
Dmitrij…
Giurate fedeltà
Al figlio mio…
Al figlio giurate fedeltà…
Non per me…
Non per mio figlio…
Ma per la terra russa
Lo chiedo.
Šuiskij Ivan!...
Šenjatov Pëtr!...
Rostovskij Semën!...
Ivan Ivanovič!...
Turuntaj-Pronskij,
Daì l’esempio!..
Sei muto, Obolenskij?...
Kurletov!...
Funikov!...
Perché tacete?
Siate maledetti
Per tutti i secoli dei secoli!
13a La steppa tartara
14 Efrosin’ja e Anastasija
15. Canzone del castoro
(Ninna-nanna di Efrosin’ja)
Nel fiume, nel fiume ghiacciato,
Nella Moscova
Si bagnava un castoro.
Non si è ripulito,
Si è tutto infangato.
Dopo essersi bagnato, il castoro
È andato sul monte,
Sull’alto monte della capitale.
Si è asciugato,
Si è scrollato l’acqua,
Si è guardato intorno
Non arriva forse qualcuno?
Non sta cercando qualcosa?
I cacciatori fischiano,
I cacciatori cercano
Il nero castoro.
Troveranno il nero castoro.
Vogliono uccidere il castoro,
21
Guida all’ascolto
Vogliono scuoiarlo,
Cucire una pelliccia di volpi,
Orlarla con la pelle di castoro,
Adornarne lo zar Vladimir!
16. Ivan sulla tomba di Anastasija
Ora siamo stati consegnati
Nelle mani di potenti malfattori,
Di odiatissimi traditori,
A uno zar ingiusto,
Al più cattivo zar di tutta la terra.
Ivan
Ho ragione?
Ho ragione in quello che faccio?
Non è forse una punizione divina?
Lettore di Salmi
“Ho ragione nella mia dura lotta?
Piango, mortificando l’anima,
e per questo mi coprono di ingiurie…”
Ivan
Kurbskij si è rifugiato da Sigismondo…
Andrej, amico mio…perché?
Che cosa ti mancava?
O volevi forse il mio copricapo regale?
I boiari di nuovo
Sollevano il popolo contro di me.
Si servono della sconfitta in Livonia
Per creare scontento…
Lettore di Salmi
“Le ingiurie hanno distrutto il mio cuore.
Sono estenuato, ho cercato compassione,
Ma non ne ho trovata…
Ho cercato qualcuno che mi consolasse,
Ma nessuno ho trovato…”
Ivan
Menti!
Non è ancora distrutto lo zar della
Moscovia!
22
17.Coro delle guardie dello zar
(Opričniki)
Ivan
Mi circonderò di gente nuova,
Creerò con loro intorno a me un cerchio
di ferro
Con taglienti aculei contro i nemici!
Voglio gente che abbia tagliato tutti i
ponti
Con le famiglie, i padri, le madri!
Che obbediscano solo allo zar!
Che eseguano solo il volere dello zar!
Diventerò un igumeno di ferro…
Mi ritirerò nella cittadella di
Aleksandrov…
Non tornerò con la forza,
Tornerò per volere di tutto il popolo!
17a Giuramento delle guardie dello zar
(Opričniki)
Giuro davanti a Dio,
Con giuramento fidato,
Con giuramento incrollabile,
Con giuramento terribile.
Giuro davanti a Dio,
Con giuramento terribile,
Di servire il sovrano della Rus’
Come un cane fedele,
Di ripulire fino in fondo
Tutti i sobborghi,
Di fare a pezzi
Gli empi nemici,
Di essere pronto a morire
Per ordine dello zar,
In nome del grande stato russo.
Giuro davanti a Dio,
Con giuramento incrollabile,
Di eseguire in tutta la Rus’
Il volere dello zar,
Di sterminare in tutta la Rus’
Gli empi nemici,
Di versare in tutta la Rus’
Il sangue dei colpevoli,
Guida all’ascolto
Di estinguere nel fuoco
Qualsiasi ribellione,
Di troncare con la spada
Qualsiasi tradimento,
Senza risparmiare
Né me né gli altri,
Per amore del grande sovrano russo.
Proteggi, o Signore, la tua gente!
Se tradirò il giuramento terribile,
Mi trafiggano i fratelli opričniki,
Senza pietà, con coltelli e pugnali.
Sia punito con mortali castighi,
Con maledizioni, con torture crudeli,
Con vergogna e infernali sofferenze!
Che l’umida madre-terra mi respinga!
Proteggi, o Signore, la tua gente,
E dona al magnanimo nostro sovrano
Ivan Vasil’evič
Vittoria sui nemici!
Salva con la tua Croce le nostre vite!
Proteggi, o Signore, la tua gente!
E dona al magnanimo nostro sovrano
Ivan Vasil’evič
Vittoria sui nemici!
Davanti a Dio compio il mio giuramento
terribile
Fino alla fine dei secoli indissolubile.
In terra e in cielo unico,
Per il grande sovrano russo,
Che viva per secoli e secoli,
E che il mio giuramento sia indissolubile
Per tutti i secoli
Amen.
18.Canto di Fëdor Basmanov con le
guardie
Fëdor
Gli ospiti sono andati a trovare i boiari nei
loro palazzi.
Nei loro palazzi!
Dietro ai boiari sono comparse le asce.
Le asce!
Si sono spalancate le porte sui campi.
Sui campi!
Passano le coppe dorate di mano in mano.
Di mano in mano!
E quando gli ospiti ubriachi sono tornati
a casa.
Sono tornati a casa,
Questo terem hanno incendiato!
Suvvia, suvvia, parla, parla!
Parla, parla, continua a parlare!
Con le asce picchia forte!
Oh!Brucia, brucia, brucia!
19. Danza delle guardie
20. Finale
Torna, nostro amato padre!
Ivan
Sento la voce del popolo.
Nell’appello di tutto il popolo
Leggo la volontà dell’Onnipotente.
Nelle mie mani la spada punitrice
Dal Signore ricevo.
Compirò una grande opera!
Sulle ossa dei nemici,
Sulle ceneri degli incendi
La Rus’ si riunisce in unità.
Traduzione di Fausto Malcovati
Per gentile concessione del
Teatro alla Scala di Milano
23
Documento
I Disegni di EISENSTEIN
Studi di trucco e di tipizzazione per Zar Ivan
Che Eisentein disegnasse enormemente è ormai un dato di fatto che trova conferma in tutte
le testimonianze dei suoi biografi e collaboratori, avvalorato dall’esistenza di alcune migliaia
di schizzi e bozzetti, il cui nucleo fondamentale è conservato presso il Gabinetto Eisenstein
di Mosca e nell’Archivio Eisentein del Museo d’Arte Moderna di New York.
Riportiamo qui uno stralcio dal suo diario “Come ho imparato a disegnare”.
24
Documento
[…] Cominciamo col dire che non ho mai imparato a disegnare.
Tuttavia, ecco perché e come disegno.
Chi non conosce, a Mosca, Karl Ivanovic Kogan, stregone e mago di stomatologia e
osteologia?
Chi non gli ha portato i propri denti malridotti?
Chi non ha esibito eccellenti mascelle nuovissime, prodotte dalle sue mani?
Prendete Karl Ivanovic.
Obbligatelo a dimagrire di molto.
Se, nell’operazione, il suo naso non si allungasse abbastanza, tiratelo un po’.
Curvate fortemente la sua silhouette, fate sporgere quel punto in cui la schiena cambia
nome.
Mettetegli una redingote da Ingegnere dei trasporti.
Affiancategli una moglie che abbia il più grande chignon di tutta Riga.
E avrete di fronte il vecchio Ingegner Afrossimov.
L’Ingegner Afrossimov mi ha inculcato la passione per il disegno.
È a lui che sono debitore del mio desiderio incessante, del mio bisogno di disegnare. […]
A queste considerazioni più generiche, aggiungiamo alcune annotazioni del regista tratte da
“Qualche parola sui miei disegni” riferite, tra il resto, a Ivan il Terribile.
[…] Nella sceneggiatura di Ivan il Terribile, il traditore Kurbsky dice:”Possa la Russia di
Ivan ardere da ogni parte alle fiamme della ribellione”.
E, all’inizio, voci profetiche gridano tra il rombo del tuono:
Sulle ossa
Dei morti nemici
Dai quattro lati
L’Impero Russo si erge.
S’incendiò così Mosca?
È difficile affermarlo.
Ma c’è un processo che comincia esattamente così –di colpo, simultaneamente, istantaneamente
– da tutte le parti, da tutti i punti contemporaneamente.
È la genesi di un film.
Il film terminato è un incomparabile accumularsi dei più diversi mezzi d’espressione
e di influenza. […]
[…] La prima scena di Ivan il Terribile che si formò nella mia immaginazione fu quella della
confessione.
Il primo schizzo della scena: il retro del mio biglietto.
[…] E su dei pezzi di carta nasce, ora un frammento di dialogo, ora la disposizione dei
personaggi sulla scena, ora una nota per lo scenografo in merito alle volte dagli spigoli
sfumati, ora una parola per il … regista relativa al ritmo di un episodio non ancora scritto; ora
una indicazione per il compositore sulle quattro componenti del Leitmotiv del personaggio di
Ivan; ora un suggerimento al paroliere sul carattere della canzone burlesca e sulle strofe dei
futuri Tommaso e Geremia. […]
(da: Pier Marco De Santi, I disegni di Eisenstein, Editori Laterza)
25
Biografie
Daniele Sirotti - Voce recitante
Nasce a Modena nel 1974, segue i seminari di Tecnica
Interpretativa presso la Scuola Galante Garrone di Bologna
e si trasferisce a Roma dove si diploma attore alla Scuola di
Dizione e Recitazione Ribalte di Enzo Garinei, approfondisce
i suoi studi con Fioretta Mari, Sofia Amendolea, Carlo Di
Stefano, Cinzia Alitto, studia scherma teatrale presso la
Scuola d’Armi Musumeci - Greco in Roma.
Nella lirica è stato diretto da Franco Zeffirelli in Aida di
G. Verdi, Henning Brockaus in Tosca di Puccini, Enrico
Stinchelli in Carmen di Bizet, Stefano Monti ne Il campanello
di Donizetti. Da anni fa parte della Compagnia Lavia.
Nel teatro viene diretto da Gabriele Lavia in Molto rumore
per nulla e Misura per misura di W. Shakespeare, Matteo
Tarasco ne Le Troiane e in Orlando in love, Enzo Garinei ne Lo zoo di vetro di Williams e
in Erano tutti miei figli di Arthur Miller, Aldo Giuffrè ne Il malato immaginario di Molière,
Walter Manfrè ne La cerimonia di Giuseppe Manfridi.
È stato diretto da Pietro Garinei nel musical Aggiungi un posto a tavola e da Antonio
Maiello nel musical Federico II.
Nel cinema è stato diretto da Pupi Avati ne La via degli angeli, Carlo Gazzotti in Carnevalai
presentato alla 62° Mostra del Cinema di Venezia.
Per la televisione è conduttore di diverse edizioni del Trofeo Stefania Rotolo e del varietà
Ci Sanremo anche noi dal Festival di San Remo.
Anastasia Boldyreva - Contralto
26
Nata a Mosca nel 1982, ha iniziato a studiare canto lirico con Igor
Tchernov di cui è tuttora allieva.
Nel 1999 si è diplomata presso la scuola-teatro “Monoton” di
Mosca, nel 2000 ha frequentato il Liceo musicale del Conservatorio
di Mosca e, in seguito, nel 2003, è stata ammessa al Conservatorio
“Tchaikovsky” di Mosca nella classe di Larisa Nikitina. Dal
2003 al 2005 ha frequentato il corso di perfezionamento per
cantanti lirici sotto la guida di Bernadette Manca di Nissa presso il
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, diplomandosi nel 2005.
Ha frequentato masterclass con Renato Bruson, Vittorio Terranova, Margreet Hodig.
Nel 2006 ha frequentato l’Accademia Europea del festival di Aix-en-Provence ed è risultata
vincitrice della tournée internazionale “HSBC giovani artisti”. Dal 1998 Anastasia Boldyreva svolge
un’attività concertistica che l’ha portata a esibirsi in Russia, Austria, Francia, Armenia e Italia.
Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali e ha vinto il primo premio al
concorso “Giulio Neri”, al Concorso Piccolomini, il terzo premio al concorso “Ferruccio
Tagliavini” in Austria, il premio speciale della giuria al concorso “Riccardo Zandonai”
ed è stata finalista al concorso “Tito Gobbi”. Tra le produzioni cui ha partecipato
ricordiamo Il viaggio a Reims (Maddalena) con l’Orchestra del Maggio Musicale
Fiorentino diretta da Nir Kabaretti, La Canterina di Haydn (Apollonia), Pigmalione di
Biografie
Donizetti (Galatea) diretta da Carlo Montanaro, Where the Wild Things Are (Tzippy)
di Oliver Knussen diretta da Roberto Polastri, Biancaneve di Zarinelli ( Venditrice
cattiva) diretta da Michele Mariotti presso il Piccolo Teatro Comunale di Firenze. È
stata inoltre impegnata al Teatro Carlo Felice di Genova con Andrea Chénier (Bersi).
Attiva anche sul versante concertistico, ha preso parte al concerto in occasione della Giornata
della Memoria nel 2007 con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Carla
Del Frate, al Requiem di Mozart con l’Orchestra da Camera Fiorentina diretta da Giuseppe
Lanzetta, al Requiem di Verdi, alla Messa dell’incoronazione di Mozart, alla Nona Sinfonia
di Beethoven, allo Stabat Mater di Pergolesi e alla Petite Messe Solennelle di Rossini.
Nella stagione 2009 ha cantato all’Arena di Verona in Carmen (Mercedes) e al Teatro Regio
di Torino in La Traviata (Flora Bervoix).
Alexei Tanovitski- Baritono
Alexei Tanovitski nasce a Minsk ( Bielorussia ) dove riceve la sua
prima educazione musicale nel 1976. Parallela alla crescita della
passione e del talento per lo spettacolo è l’attrazione per la città
di San Pietroburgo dove, nelle aule del Conservatorio Rimsky
- Korsakov, diventa una delle più brillanti giovani star russe.
Le sue enormi potenzialità gli sono riconosciute nel 1999 quando
gli viene assegnato il premio “Hope” alla Elena Obrazcova
International Competition di San Pietroburgo. Nello stesso anno, a seguito del suo ingresso
nella Accademia Mariinsky per giovani cantanti, diventa cantante stabile sul palco del Teatro
Mariinsky interpretando ruoli impegnativi quali Raimondo nella Lucia di Lammermoor, Don
Alfonso nel Così fan tutte, Vaarlam nel Boris Godunov, il Principe Galitsky nel Principe
Igor, Rene nella Iolanta e lo Zar Dodon ne Le Coq d’Or.
Per quest’ultima produzione, viene premiato dal Primo ministro russo per la migliore
esibizione al Mariinsky dal 2003.
Grazie al suo stile fresco, alla potenza e all’estensione della sua voce il cantante è apparso sui
più importanti palcoscenici del mondo, diretto dai più rinomati direttori.
Le sue tournée con la Mariinsky Opera diretta da Valerij Gergiev hanno toccato teatri
quali il Covent Garden di Londra, La Scala di Milano, il Metropolitan di New York.
Il suo sorprendente repertorio, che include ruoli quali Zaccaria nel Nabucco e
Boris Godunov nell’omonima opera, lo ha portato sulle scene del Teatro Reale
di Madrid, dell’ Opera di San Carlo a Lisbona, del Teatro Bolshoi di Mosca e del
Bunka Kaikan di Tokyo, diretto da Yuri Bashmet, Gianandrea Noseda e Paavo Järvi.
La sua interpretazione di Banco nel Macbeth per l’Opera Nazionale Ungherese di Budapest
ha riscosso una critica molto positiva che gli ha permesso di comparire come ospite fisso
del Teatro nelle produzioni delle future stagioni. Indimenticabile il suo Requiem di Verdi
nella Tchaikovsky Philharmonic Hall di Mosca. Con le parole di un recente articolo si può
affermate che le splendide sonorità della sua voce unite alla sua perfetta intonazione priva di
sbavature lasciano il pubblico completamente soggiogato.
27
Biografie
Erina Gambarini - Maestro del Coro
Erina Gambarini, figlia d’arte, ha iniziato la sua attività artistica
a 13 anni al Teatro alla Scala di Milano, come voce bianca,
protagonista nell’opera di B.Britten Il giro di vite. Dopo alcuni anni
di intensa attività solistica ha proseguito lo studio del pianoforte
con il padre, lo studio del canto, come soprano, con Teresa Stich
Randall a Vienna, direzione interpretazione corale e musica da
camera con Marcel Couraud, tecnica vocale e interpretazione con
Schmidt-Gaden. Ha collaborato con la RSI, la RAI, la Fenice
di Venezia, Teatro Sociale di Como, Teatro Olimpico e Valle di
Roma, Teatro Carignano di Torino, Verdi di Trieste, La Pergola di Firenze, Teatro Grande
di Brescia ecc. Ha inciso numerosi CD per Nuova Era, Carrara e Ricordi. Nel 1989 fonda
il gruppo corale Canticum Novum, che in pochi anni si distingue per la qualificata e ricca
attività artistica e parallelamente dirige vari gruppi strumentali collaborando con l’Orchestra
Stabile di Bergamo, i Pomeriggi Musicali, l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi,
l’Orchestra da Camera Barocca, la Piccola Sinfonica di Milano; inoltre avvia un’ intensa
collaborazione con la Gioventù Musicale.
Nel 1996 inizia la sua collaborazione con il M° Romano Gandolfi, che nel 1998 la chiama come
sua assistente e maestro del coro in occasione della costituzione del Coro Sinfonico di Milano
Giuseppe Verdi, incarico che ricopre tuttora. Ha collaborato con direttori d’orchestra come
Riccardo Chailly, Claudio Abbado, Gianandrea Gavazzeni, Aldo Ceccato, Ettore Gracis, Oleg
Caetani, Claus Peter Flor, Christopher Hogwood, Rudolf Barshai, Vladimir Jurowski, Helmuth
Rilling, Leonard Slatkin, Nevil Marriner, Roger Norrington, Vladimir Fedoseyev, Robert King.
Dal 1997 è membro dell’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo per i suoi meriti artistici.
Ha diretto il Coro de la Verdi nel concerto tenuto il 24 aprile del 2008 presso la Sala Nervi (Città
del Vaticano) alla presenza del Pontefice e del Presidente della Repubblica.
Il 25 ottobre 2008 ha diretto, al Paladozza di Bologna, il Coro de la Verdi nel Te Deum
di Berlioz con la direzione d’orchestra di Claudio Abbado, concerto tenutosi sotto l’Alto
Patronato del Presidente della Repubblica.
Il 30 aprile del 2009 ha diretto, per la seconda volta, il Coro presso la Sala Nervi alla presenza
del Pontefice e del Presidente della Repubblica.
Dopo la Passione secondo Matteo di Bach all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo,
Erina Gambarini ha diretto il Coro della Verdi nella Missa Solemnis di Beethoven presso la
Chiesa di San Marco nell’ambito del Festival Mito e nella Messa da Requiem di Verdi in
onore di Paolo Grassi sempre all’Auditorium di Milano.
Ha da poco diretto il Coro de la Verdi nella Passione secondo Giovanni sempre all’Auditorium
di Milano.
28
Biografie
Xian Zhang - DIRETTORE
Dall’inizio della Stagione 2009/2010 Xian Zhang è
Direttore Musicale dell’Orchestra Sinfonica di Milano
Giuseppe Verdi. Nell’aprile 2009 ha diretto la Verdi in
un concerto alla Sala Paolo VI in Vaticano per il Papa
e il Presidente della Repubblica Italiana.
Ha ricoperto l’incarico di Associate Conductor
della New York Philharmonic (prima titolare della
“Arturo Toscanini Chair”) per tre anni, dopo essere
stata Assistant Conductor per un anno. Mantiene
regolari rapporti con la New York Philharmonic che ritornerà a dirigere durante la Stagione
2009/2010.
In Europa, futuri importanti impegni prevedono il suo debutto con la Royal Concertgebouw
Orchestra (sia nella stagione principale, sia nella rassegna di musica da camera con i musicisti
principali dell’Orchestra ‘IJ Salon’ nel Das Lied von der Erde nella versione di Schoenberg),
la Finnish Radio Symphony Orchestra, con la prima mondiale di Moon Concerto di Mikko
Heiniö, e l’Orchestre National de Belgique, con la quale si esibirà all’Europalia Festival.
Altri incarichi in Europa comprendono la London Symphony Orchestra, l’Accademia
Nazionale di Santa Cecilia al Festival di Verona, la Netherlands Radio Philharmonic
Orchestra, l’Orchestre Philharmonique de Radio France, Residentie Orkest, e la Royal
Stockholm Philharmonic Orchestra. Inoltre dirigerà la NDR Sinfonieorchester Hamburg, la
SWR Sinfonieorchester Stuttgart, la Wiener Symphoniker al Bregenz Festival nel 2011 e la
ORF Radio Symphonie Orchester Wien alla Vienna Konzerthaus.
In Nord America, prossimi impegni includono il suo debutto con la New Jersey Symphony
Orchestra, la National Symphony Orchestra, la Minnesota Orchestra e il suo ritorno con la
Juilliard Orchestra, dopo lo straordinario successo del tour in Cina della scorsa stagione
durante la quale ha diretto, tra l’altro, la Chicago Symphony Orchestra, la Toronto Symphony
Orchestra, la Indianapolis Symphony Orchestra e la Los Angeles Philharmonic.
Entusiasta Direttore d’opera, Xian Zhang ha fatto un debutto sensazionale con La Bohème
per la English National Opera nella primavera 2007 e ha diretto Turandot a Beijing nel
maggio 2009.
Il repertorio di Xian Zhang include molte composizioni cinesi: quest’anno ha diretto Fanfare
di Huang Ruo con la NYPO e lavori di Chen Yi (Momentum e Si Ji). Nel maggio 2008 ha
completato un tour di sei concerti in Cina con l’Orchestra della Juilliard School con Ge Xu
di Chen Yi a Shanghai, Beijing e Suzhou.
Nata a Dandong in Cina, Xian Zhang ha fatto il suo debutto professionale a 20 anni con Le
Nozze di Figaro alla Central Opera House di Beijing. Si è formata al Conservatorio Centrale
di Beijing, ottenendo sia la Laurea sia il Master of Music; in seguito ha insegnato direzione,
prima di trasferirsi negli Stati Uniti nel 1998.
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Organico Orchestra
Violini Primi
Luca Santaniello*
Danilo Giust**
Giulio Mignone
Marco Ferretti
Marta Tosti
Edlira Rrapaj
Gianfranco Ricci
Adriana Ginocchi
Na Li
Nicolai von Dellingshausen
Fabio Rodella
Adelaide Fezo
PAola Diamanti
Jody Livo
Violini Secondi
Lycia Viganò*
Donatella Rosato**
Keler Alizoti
Sandra Opacic
Giorgia Righetti
Simone De Pasquale
Roberta Perozzi
Micaela Chiri
Maurizio Vorzitelli
Abramo Raule
Marco Capotosto
Ambra Cusanna
30
Viole
Gabriele Mugnai*
Cono Cusmà Piccione**
Kirill Vishnyakov
Marco Audano
Enrico De Angelis
Mikhail Klyachko
Altin Thanasi
Luca Trolese
Silvia Vannucci
Miho Yamagishi
Violoncelli
Mario Grigolato*
Giovanni Marziliano**
Francesco Ramolini
Gabriele D’Agostino
Nadia Bianchi
Alessandro Peiretti
Andrea Waccher
Tobia Scarpolini
Contrabbassi
Michele Sciandra*
Kastriot Mersini*
Joachim Massa**
Toni Del Coco
Angelo Tommaso
Umberto Re
Flauti e Ottavini
Massimiliano Crepaldi*
Valeria Perretti
Ninoska Petrella
Tromboni
Giacomo Ceresani*
Giuliano Rizzotto*
Massimiliano Squadrito
Oboi e Corno inglese
Emiliano Greci*
Luca Stocco*
Claudia Verdelocco
Trombone Basso
Andrea Arrigoni
Clarinetti
Fausto Ghiazza*
Fabio Valerio
Alessandro Ruggeri
Jader Bignamini
Fausto Saredi
Fagotti e Controfagotti
Alarico Lenti*
Andrea Magnani*
Luigi Muscio
Federico Lodovichi
Corni
Giuseppe Amatulli*
Fabio Cardone
Alceo Zampa
Stefano Buldrini
Trombe
Edy Vallet
Alessandro Ghidotti*
Takayuki Kyriu
Valerio Panzolato
Vincenzo Pierotti
Tuba
Davide Viada
Francesco Lucchino
Timpani
Viviana Mologni*
Percussioni
Ivan Fossati
Luca Bleu
Stefano Bardella
Chieko Umezo
Alessandro Pedroni
Alessandro Perissinotto
Pianoforte/Celesta
Vittorio Rabagliati
Arpa
Elena Piva
Donata Mattei
Sassofono
Giuseppina Levato
Roberto Genova
Ispettore d’orchestra
Amedeo Scodeggio
Organico Coro
Soprani
Pierangela Agosti
Carla Ballestracci
Simona Cataldo
Silvia Cattaneo
Dorela Cela
Emanuela Di Loreto
Paola Giacalone
Anila O. Gjermeni
Ju Yeon Oh
Annamaria Maggi
Giulietta Marchesini
Franca Marcucci
Ivana Menegardo
Giovanna Piere
Elena Platone
M. Antonietta Preti
Adalgisa Ravasio
Mirella Sala
M. Rose Steutel
Nicoletta Strano
Kaoru Suzuki
Francesca Trivini
Jang Yun
Giovanna Zawadski
Mezzosoprani
Silvana Barbi
Fausta Bottani
Francesca Fodris
Francesca Giorgi
Jasna Klasic
Lyubov Korytko
Federica Moglia
Irene Ripa
M. Teresa Tramontin
Alessandra Zinni
Contralti
Teodora Dimitrova
Yuka Fukui
Marta Furlan
Christine Lee Mo
Matilde Oggioni
Alessandra Palidda
Maryna Pukh
Giuliana Scaccabarozzi
Luciana Scolari
Elena Villani
Roberta Zanuso
Tenori I
Cohal Dragos
Paolo De Tuglie
Gianni Granata
Sung Chun Kim
Chul Ho Lee
Giovanni Maestrone
Alain Mangani
Gianluca Panella
Stefano Parisi
Andrea Sattin
Francesco Torrisi
Tenori II
Tonono Carai
Francesco Casella
Davide Cucchetti
Matteo De Munari
Giovanni DiStefano
Seung W. Heo
Biagio Meloni
Franco Previdi
Francesco Vigani
Baritoni
Gianluca Alfano
Ottavio Aondio
Umberto Bocchiola
Fausto Candi
Hongshin Kil
Giuseppe Lisca
Jinheon Song
Daniele Veltri
Bassi
Marco Baricevic
Giuseppe Corrieri
Andrea Locati
Giancarlo Maniga
Riccardo Margaria
Claudio Pezzi
Matteo Pillitteri
Luigi Ponzi
Stefano Ranzi
Fabrizio Scrivanti
Giorgio Senatore
Luigi Tasselli
Roberto Zanoni
Segreteria del Coro
Maria Cristina Michel
31
Fondazione
Orchestra Sinfonica
e Coro Sinfonico di Milano
Giuseppe Verdi
La Fondazione è stata istituita con lo scopo di promuovere, favorire e sostenere
l’attività dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi e del Coro Sinfonico
di Milano Giuseppe Verdi.
Aderire alla Fondazione significa sostenere la diffusione della cultura musicale
sia in ambito nazionale che internazionale salvaguardando tale patrimonio anche nel futuro.
SOCI FONDATORI
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32
Iniziative Specifiche
Fondazione
Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico
di Milano Giuseppe Verdi
per gli affreschi nel foyer dell’Auditorium
Carlo Jucker e il pittore Carlo Ciussi
per l’assistenza legale
Studio Avv. Antonio Adinolfi
Studio legale Ichino-Brugnatelli & Associati
Studio Avv. Alessandro Nicolini
Studio Avv. Giovanni Mariotti
per il contributo tecnico
Anaïs, Booz-Allen & Hamilton Italia, Gigi
Bonoldi, De Agostini Rizzoli Periodici,
Eurisko, Fondazione Corriere della Sera,
Fratelli Fumagalli, Hantarex, Kpmg
Consulting, Agostino Liuni
Studio Vitale-Novello & Co., Tamburo by Proel
Studio Giovanni Napodano
per la parte informatica la società Pulsar
per l’abbigliamento dell’orchestra, del coro
e del personale di sala
M. Bardelli, Cucito a Milano, Salvatore
Ferragamo, Daniela Gerini, GBR Donna,
Liolà, Ornella Bijoux
per gli automezzi concessi in uso o donati
Citroën - Milano
per le sedie della Club House
Rodrigo e Adele Rodriquez
per la Borsa di Studio in memoria di Luca Figaroli
Ambra Redaelli
Amico Anonimo
per gli strumenti musicali concessi in uso o donati
Si ringrazia l’associazione La Monda
di Arcisate (Va) per la donazione di un
pianoforte a mezzacoda.
Ester ed Elisabetta Curato
per la donazione di un pianoforte verticale
in ricordo di Federico Curato.
Antonia e Roberto Gavioli
per la donazione del pianoforte a
mezzacoda Steinway&Sons.
Tina Viganò che, in memoria di Renata Tebaldi
ha provveduto al restauro del
pianoforte a mezzacoda Steinway&Sons.
Miretta Rizzi Miari e in memoria di Marina Miari
per la donazione in uso del violino.
Kolia Levi Morpurgo
per la donazione in uso del violino.
Le famiglie Lombardo e Foà
per la donazione in uso del violino.
Sabian Ltd per la donazione del set di piatti.
Soci e Amici Anonimi
per la donazione dell’oboe d’amore in
memoria di Stefano Corbani.
Alberto e Clara Tomassini Pieri
per il contributo all’acquisto di timpani,
per ricordare Ugo Giuliani.
La famiglia Barassi per la donazione
di un violoncello in memoria del notaio
Giancarlo Barassi.
Marta Boneschi per la donazione di un violino.
Per il fondo «Carlo Maria Giulini» istituito
per l’acquisto di strumenti musicali:
Beniamino Belluz, Vittorio Casagrande,
Riccardo Chailly, Nella Cosulich Borletti,
Giuseppe Faina, Luciano Levati, Renata Levi
Visco, Lions Club Distretto 108IB4, Ettore
Quirino, Elisa Romano Tavella, Annalisa
Romano, Carla Zocco Ceschina, Soci e
Amici Anonimi.
33
Soci
PROMOTORI
Banca d’Italia-Sede di Milano
Alfonso Ajello
Aldo Ceccato
Luigi e Giulia Corbani
Roberto Galimberti e
Edda Sanesi
Emidio Pagnoni
Ambra Redaelli
Alessandra Rigoni
Pietro e Maria Sormani
Giannino Tenconi
Carla Zocco Ceschina
Breda Energia Spa
Pegaso Ingegneria Srl
Studio Legale
Avv. Giovanni Mariotti
Confidi Province Lombarde Scrl
BENEMERITI
Alessandra Albertini
Isidoro Albertini
Manuela Cantoni
Gianni e Franca Cervetti
Sergio e Paola Erede
Giovanni Mariotti
R.M.
Aldo e Cristina Molino
Harry Rosenthal
Carla Tanzi Cavallone
Cesare Valli
Giancarlo e Maria Grazia
Vimercati
Fast Milano srl
Legacoop Lombardia
Mapei S.p.a.
Rezia Energia Italia s.p.a.
Sares Spa
SOSTENITORI
Stefano e Stefania Ajello
Carlo Bianco
Franco e Rosanna Bompieri
Giorgio Bravi e Ileana Pisa
Danilo e Jessica Carabelli
Vittorio Casagrande
Claudio Casagrande
Fabrizio Cattaneo
Francesco Cesarini
Franco Cordoni e Pupa Lanzoni
Giorgio Ettore Donà
Giorgio Fantoni
Daniela Maria Farmache
Giuseppe Fontana
Giuliano Fosco
Marilù Fossati
Gian Franco Gaggino
Umberto Galimberti
Enrico Maria
e Alessandra Gambaro
Vittorio Gatti
Riccardo e Marietta Genghini
Stefano Jacini
Luigi e Isa Lacchini
Renata Levi Visco Gilardi
Agostino e Adriana Liuni
Massimo Menozzi
Lucio Migliarotti
Giovanni e Grazia Napodano
Angelo Pasini
Davide Pozzobon
Katherine Price Mondadori
Pierluigi e Miranda Radaelli
Federico Radice Fossati
Françoise Rousseau e
Lorenzo Benedetti
Maurizio Saà
Pierpaolo e Giuliana Santaniello
Tilde Tenconi
Umberto e Elisabetta Urgnani
Marco e Maria Paola Vitale
Giovanni Viviani
Antonio e Enrica Volontè
Franco e Elisabetta Volontè
Giovanni e Gianna Volontè
Umberto Walter
Casa Musicale Sonzogno
Cordusio Società Fiduciaria
per Azioni
Fondazione Falck
G.G.
Elesa Spa
Recordati Industria Chimica e
Farmaceutica SpA
Fratelli Rossetti
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EFFETTIVI
Francesco Abruzzo
Antonio Airaghi
Mario Alberto Allemandi
Matè Allemandi
Daniela Almini
Rosellina Archinto Marconi
Lidia Assi Tretola
Giovanni Assi
Elio Avoni
Paolo Barilli
Giorgio Begni
Vincenzo Belletti
Beniamino Belluz
Angelo Carlo Beretta
Silvana Beretta Cavaggioni
Adriana Berger De Benedetti
Velia Bianchi
Francesca Boccoli
Giovanna Bonandrini
Sergio Bonato
Pierantonia Brambilla
Graziella Calatroni
Giulietta Cantù
Moreno Capretti
Marisa Carlevaro
Margherita Cattaneo
Letizia Cattaneo
Cecilia Cattaneo
Gabriella Chiodini
Paolo Cianciabella
Raoul Colombo
C.P.
Ilaria D’Andria
Nice De Angelis Masera
Mauro Del Vecchio
Marinella Di Capua
Umberto Di Capua
Marco Fabbri
Marinella Ferrari
Renato Tullio Ferrari
Adalberto Ferrari
Paola Ferrari
Paolo Ferrario
Cristina Festorazzi
Rosina Gallini
Antonia Gavioli
Giovanna Guastoni Jais
Rolando Jais
Mariastella Isto
Patrizia Laspia
Angela Loaldi
Giulia Macchi
Vincenzo Maiolatesi
Sergio Malavasi
Anna Maria Marchesi
Daniele Martino Mariani
Ambrogio Mariani
Umberto Martignoni
Enrico Masserini
Carlo Angelo Menni
Romano Mineni
Luisa Minoli
Soci
Giulia Minoli
Rosita Missoni
Ottavio Missoni
Francesco Molinari
Beatrice Molinari Mangiameli
Nicola Moneta
Luigi Moscheri
Claudio Muggia
Oreste Nicosia
Fabrizio Onida
Luciano Onida
Alcherio Origoni della Croce
Ernesto Paganoni
Lucia Pastore
Giulio Pelandini
Oscar Pelizzoli
Adriano Pescetto Ferraguti
Anna Maria Pettinelli
Fausto Pocar
Vanna Pomi
Maria Pozzi
Gustavo Pragliola
Carla Pragliola Ratti di Desio
Anna Rabolini
Maria Lodovica Radice Fossati
Pippo Ranci
Michael Rapazzini
Anna Repellini
Antonietta Rioldi Polverini
Rodrigo Rodriquez
Annalisa Romano
Sergio Romano
Daniela Romanò Marchetti
Rosanna Ronchi
Giorgio Rossi
Filippo Rovetta
Anna Maria Pettinelli
Liliana Rusconi Polillo
Elisabetta Schiavetti
Elisa Sesti Taramelli
Carlo Smuraglia
Luigia Soffiantini
Primina Soffiantini
Pasquale Spinelli
Lorenzo Stucchi
Guglielmo Tagliapietra
Elisa Tavella Romano
Alberto Tenca
Daniele Tenconi
Massimiliano Testore
Rosanna Tommasi Paoli
Ruth Westen
Paolo Zambelli
Ursula Zanner Tenconi
CORO, ORCHESTRA STAFF
Marco Audano
Luciano Ballabio
Fausta Bottani
Fausto Candi
Fabio Cardone
Raffaella Ciapponi
Serenella Di Palma
Marco Ferretti
Adele Foglieni
Erina Gambarini
Fausto Ghiazza
Giovanni Granata
Pasquale Guadagnolo
Ruben Jais
Mikhail Klyachko
Rossana Lanzoni
Christine Mary Lee Mo
Na Li
Giuseppe Lisca
Andrea Magnani
Giancarlo Maniga
Riccardo Margaria
Renzo Mauri
Ivana Menegardo
Cristina Michel
Gabriele Mugnai
Matilde Oggioni
Paola Ottobrino
Gianluca Panella
Regina Maria Partel
Roberta Perozzi
Elena Platone
Francesco Ramolini
Gianfranco Ricci
Antonio Ritter
Alessandro Ruggeri
Debora Saccinto
Mirella Sala
Tania Salemme
Luca Santaniello
Giuliana Scaccabarozzi
Luciana Scolari
Giorgio Senatore
M. Rose Steutel
Luigi Tasselli
Maria Teresa Tramontin
Kirill Vishnyakov
Roberto Zanoni
Roberta Zanuso
Domenico Zattera
Giovanna Zawadsky
JUNIOR
Elena Cervetti
Cristiana Gizzarelli
Alberto Mingardi
Giacomo Faina
Cecilia Pescetto Ferraguti
Niccolò Pescetto Ferraguti
Federico Pomi
Filippo Tenca
Francesco Tenca
Estée Lauder Srl
Studio Legale
Baragiola-Celiento
aggiornato al 7 aprile 2010
35
Modulo Adesione
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Modulo Adesione
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Modulo Adesione
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39
Discografia
Renée Fleming, Verismo
Direttore Marco Armiliato
Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano
Giuseppe Verdi
2009 - Decca
Marcelo Álvarez, The
Verdi Tenor
Direttore Daniel Oren
Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano
Giuseppe Verdi
2009 - Decca
Victor De Sabata, Mille
e una notte
Fiaba coreografica in 7 quadri.
di Giuseppe Adami
Direttore Francesco Maria Colombo
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
2009 - Universal
Prima registrazione assoluta
Umberto Giordano, Andrea Chénier
Soprano Daniela Dessì
Tenore Fabio Armiliato
Basso Carlo Guelfi
Direttore Vjekoslav Sutej
Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano
Giuseppe Verdi
2008 - Universal DDD
Numero CD 2
40
Prossimi Appuntamenti
STAGIONE SINFONICA
28. gio 22 ore 20.30 (A), ven 23 ore 20.00 (B), dom 25 ore 16.00 (C)
Wolfgang Amadeus Mozart Sinfonia n. 38 in Re maggiore K. 504 Praga
Concerto n. 23 in La maggiore per pianoforte e orchestra K. 488
Sinfonia n. 39 in Mi bemolle maggiore K. 543
Pianoforte Roberto Cominati
Direttore Helmuth Rilling
BLU serie prezzi 1
NOVECENTO Prospettive su un secolo di musica sinfonica
Direttore Francesco Maria Colombo
6. domenica 25 aprile ore 11.00
LE AVANGUARDIE ITALIANE
Luigi Nono Il canto sospeso per soprano, contralto, tenore, coro misto e orchestra
su frammenti di lettere di condannati a morte della Resistenza europea
CRESCENDO IN MUSICA
10. sabato 17 aprile 2010 ore 15.30
COLONNA SONORA
Musiche da film di animazione
Coro di Voci Bianche de laVerdi
Maestro del Coro di Voci Bianche Maria Teresa Tramontin
Orchestra Sinfonica Junior (OSJ)
Direttore Carlo de Martini
RASSEGNA HAYDN
Direttore Giuseppe Grazioli
9. domenica 18 aprile ore 11.00
IL POTERE
Sinfonia n. 48 in Do maggiore Maria Theresia
Concerto per due lire organizzate n. 5 in Fa maggiore
Sinfonia n. 85 in Si bemolle maggiore La Reine
Flauto Valeria Perretti, Massimiliano Crepaldi
LA VERDI BAROCCA
Direttore Ruben Jais
7. mercoledì 12 maggio 2010 ore 20,30
(martedì 11 maggio ore 20 Discovery per i soci)
Johann Sebastian Bach
Cantata “Jauchzet Gott in allen Landen! ” BWV 51
“Singet dem Herrn ein neues Lied“ , Mottetto per coro BWV 225
Oratorio dell’Ascensione per soli, coro e orchestra BWV 11
Ensemble vocale de la Verdi Barocca
Direttore dell’Ensemble vocale Gianluca Capuano
41
Indirizzi Utili
ATTIVITA’ ARTISTICA
Direttore Residente
Responsabile Attività artistiche
Ruben Jais
tel. 02.83389.412
fax 02.83389.414
[email protected]
Segreteria Artistica
Gaia Elena Pucci
tel. 02.83389.213
[email protected]
Ispettore d’Orchestra
Amedeo Scodeggio
tel. 02.83389.409
fax 02.83389.414
[email protected]
Assistente di Produzione
Daniela Sabbioni
tel. 02.83389.411
fax 02.83389.414
[email protected]
Ufficio Letteratura Musicale
Daniele Sacchi
tel. 02.83389.413
fax 02.83389.414
[email protected]
Gianluca Vergani
tel. 02.83389.413
fax 02.83389.414
Segreteria Coro, OSJ
Maria Cristina Michel
tel. 02.83389.410
fax 02.83389.414
[email protected]
PROMOZIONE,
SCUOLE E GRUPPI
Responsabile
Tania Salemme
tel. 02.83389.302
fax 02.83389.303
[email protected]
Laila Boniardi
tel. 02.83389.236
[email protected]
[email protected]
Gianpaolo Scardamaglia
tel. 02.83389.236
[email protected]
SOCI E ABBONATI
Responsabile
Rossana Lanzoni
tel. 02.83389.238
fax 02.83389.303
[email protected]
Federica Knuth
tel. 02.83389.331
[email protected]
AREA AMMINISTRATIVA
Responsabile
Renzo Mauri
tel. 02.83389.350
fax 02.83389.310
[email protected]
Miranda Radaelli
tel. 02.83389.334
Paola Ottobrino
tel. 02.83389.318
[email protected]
Debora Saccinto
tel. 02.83389.354
[email protected]
Maria Cannata
tel. 02.83389.355
[email protected]
Margherita Lentini
tel. 02.83389.311
[email protected]
Elisa Londrillo
tel. 02.83389.320
[email protected]
ORGANIZ. PERSONALE
E AMMINISTRAZIONE
Responsabile
Bruno Cerri
tel. 02.83389.345
[email protected]
AREA MARKETING
Responsabile
Francesca Cremonini
tel. 08.83389.351
fax 02.83389.303
[email protected]
Marketing Internazionale
Maja Rajčić
tel. 02.83389.225
fax 02.83389.303
[email protected]
Fundraising
Angela Bonecchi
tel: 02.833.89.210
fax: 02.833.89.303
[email protected]
Maria Elena Lai
tel: 02.833.89.209
fax: 02.833.89.310
[email protected]
AREA COMUNICAZIONE
Responsabile
Daniela Romanò Marchetti
tel. 02.83389.216
fax 02.83389.303
[email protected]
Bookshop, Assistente Editing
Cristiana Gizzarelli
tel. 08.83389.352
fax 02.83389.303
[email protected]
Iniziative culturali
Pasquale Guadagnolo
tel. 02.83389.204
fax 02.83389.303
Impaginazione e Grafica
Massimo Miscia
tel. 02.83389.216
[email protected]
grafi[email protected]
Ufficio Stampa
Serenella Di Palma
tel. 02.83389.329
fax. 02.83389.303
uffi[email protected]
Sara Tekeste
tel. 02.83389.327
[email protected]
Carola Gay
tel. 02.83389.306
[email protected]
AUDITORIUM DI MILANO FONDAZIONE CARIPLO SRL
Responsabile
Nucci Padovese
tel. 02.83389.422/400
fax 02.83389.300
[email protected]
Valentina Oppici
tel. 02.83389422/400 - fax. 02.83389.300
[email protected]
Marketing Auditorium
tel. 02.83389.422
[email protected]
Bookshop
Auditorium di Milano
Fondazione Cariplo
Largo Gustav Mahler aperto durante tutti i concerti
della stagione sinfonica
BIGLIETTI E ABBONAMENTI IN VENDITA PRESSO:
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Largo Gustav Mahler - martedì/dom ore 14.30/19.00
tel. 02.83389.401/402/403 - fax 02.83389.300
internet: www.laverdi.org - www.vivaticket.it
Redazione
Daniela Romanò Marchetti
42
IAT Info. e Accoglienza Tur. della Prov. di Milano
Piazza Duomo 19 A (sotterraneo) - tra via S. Pellico e T. Grossi
lun/ven ore 10/13 - 14/18 - sab/dom ore 10/13 - 14/17
tel. 02.80500355
Finito di stampare
nel mese di aprile 2010
presso Mediaprint, Milano
© Fondazione Orchestra
Sinfonica e Coro Sinfonico di
Milano Giuseppe Verdi
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