ČAJKOVSKIJ PROKOF’EV DIRETTORE XIAN ZHANG Stagione Sinfonica 2009-2010 Concerto n. 27 1 APRIAMO VIE ALLO SVILUPPO La mobilità di persone, merci, informazioni è un fattore di sviluppo indispensabile. Il Gruppo FNM è il secondo operatore ferroviario italiano e attraverso le sue società opera nel trasporto pubblico locale, su ferro e su gomma, nel settore cargo, nell’ingegneria ferroviaria, nell’energia e nell’ICT. Un Gruppo che muove e che si muove, per dare al Paese nuove opportunità di crescita. LeNORD FERROVIENORD FNM Autoservizi NORDCARGO NORD_ING VIENORD SEMS NORDCOM Nord Energia Fondazione FONDAZIONE ORCHESTRA SINFONICA E CORO SINFONICO DI MILANO GIUSEPPE VERDI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE CONSIGLIO GENERALE DIREZIONE MUSICALE Gianni Cervetti Presidente Cesare Romiti Presidente Direttore Onorario Riccardo Chailly Alfonso Ajello Vicepresidente Francesco Agnello Alfonso Ajello Gisella Belgeri Carlo Bianco Pierluigi Celli Gianni Cervetti Giuseppe Coppini Bpm Direttore Emerito Rudolf Barshai Direttori Principali Ospiti Wayne Marshall Helmuth Rilling Paolo Guaitamacchi Camera di Commercio Artisti Residenti Radovan Vlatkovic Simone Pedroni Francesco Agnello Gisella Belgeri Carlo Bianco Giuseppe Coppini Roberto Galimberti Paolo Guaitamacchi Giovanni Mariotti Ambra Redaelli Segretario Pasquale Spinelli Cesare Valli Stefano Zecchi Massimiliano Finazzer Flory Comune di Milano (in attesa della designazione) Regione Lombardia (in attesa della designazione) Provincia di Milano Luigi Corbani Direttore generale COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI Antonella Beretta Guido Rebecchi Stefano Bignamini COMITATO D’ONORE Angiolo Carrara Verdi Marina Mahler Pierluigi Petrobelli Quirino Principe Sergio Romano Luigi Corbani Giuseppe Fontana Roberto Galimberti Umberto Galimberti Antonia Gavioli Paolo Manzoni Giovanni Mariotti Angelo Pasini Ambra Redaelli Luca Santaniello Anna Segatti Pasquale Spinelli Bruno Tabacci Giannino Tenconi Cesare Valli Giuseppe Vita Ras-Allianz Direttore Musicale Xian Zhang Direttore Residente, Responsabile attività artistiche Ruben Jais DIREZIONE DEL CORO Maestro del Coro Erina Gambarini Giovanni Zamparelli Stefano Zecchi Massimiliano Finazzer Flory Comune di Milano (in attesa della designazione) Regione Lombardia (in attesa della designazione) Provincia di Milano 3 4 Sommario STAGIONE SINFONICA 2009-2010 Concerto n. 27 gio 15 ore 20.30 (A), ven 16 ore 20.00 (B), dom 18 apr 2010 ore 19.30 (C) 7 Programma del concerto 8 Pëtr Il’ič Čajkovskij Suite n. 4 per orchestra in Sol maggiore op. 61 10 Sergej Prokof’ev Ivan il Terribile 24 I disegni di Eisenstein 26 Daniele Sirotti 26 Anastasia Boldyreva 27 Alexei Tanovitski 28 Erina Gambarini 29 Xian Zhang 30 Organico Orchestra 31 Organico Coro 32 Fondazione 33 Iniziative specifiche 34 Soci 40 Discografia 41 Prossimi appuntamenti 42 Indirizzi utili 5 6 Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi Voce recitante Daniele Contralto Anastasia Sirotti Boldyreva Baritono Alexei Tanovitski Maestro del Coro Erina Gambarini Direttore Xian Zhang Pëtr Il’ič Čajkovskij Suite n. 4 per orchestra in Sol maggiore op. 61 Sergej Prokof’ev Ivan il Terribile, Oratorio per voce recitante, contralto, baritono, coro misto e orchestra op. 116 In copertina: Alexander Litovchenko, Ivan IV di Russia mostra i suoi tesori a Jerome Horsey Guida all’ascolto Pëtr Il’ič Čajkovskij (Votkinsk, Urali, 1840- San Pietroburgo, 1893) Suite n. 4 per orchestra in Sol maggiore op. 61 Movimenti: 1. Gigue 2. Minuetto 3. Preghiera 4. Theme and Variations Organico: 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 2 trombe, 4 corni francesi, timpani, piatti, glockenspiel, arpa, archi. Prima esecuzione: Mosca, 14 novembre 1887 Durata: 24’ ca Se si volesse prestare maggiore fedeltà alle intenzioni di Cajkovskij, la Suite n. 4 dovrebbe semplicemente intitolarsi Mozartiana. Il compositore infatti non numerò la Suite e la considerò come un lavoro separato rispetto alle altre tre stese in precedenza: l’obiettivo principale era quello di rendere omaggio a Wolfgang Amadeus Mozart nel centesimo anniversario dalla stesura del Don Giovanni (1887). La Mozartiana è anche l’unica delle sue Suite per orchestra che non fu iniziata come progetto sinfonico ed è anche la sola con quattro movimenti. I quattro movimenti sono certamente basati su brani meno noti di Mozart, ma ricomposti e filtrati dallo stile e dal temperamento di Cajkovskij; il trattamento che il compositore riservò a tali pezzi fu di grande rispetto, anche perché considerava Mozart un punto di riferimento della musica. Cajkovskij sperava così di far apprezzare ai suoi contemporanei le opere mozartiane meno note e di “ricreare il passato in un mondo contemporaneo” (come scrisse il suo editore Jürgenson). Il primo movimento, Gigue, trae ispirazione dal mozartiano Gigue in Do K. 574; il secondo, Minuetto, invece, deriva dal Minuetto in Re K.355. Entrambi sono brevi, arrangiati e orchestrati in modo semplice, ma Cajkovskij non sembra riuscire a distinguere un Mozart più profondo da uno più leggero e risulta incapace di evidenziarne la varietà presente nella sua musica. 8 Preghiera, il terzo movimento, è un’orchestrazione derivante da Ave verum corpus K. 618, un adattamento che Mozart stava eseguendo sulla musica per pianoforte di Liszt. La versione di Guida all’ascolto Cajkovskij ha un suono maestoso e roboante, notevole per la parte riservata all’intervento dell’arpa; nonostante ciò, molti studiosi e critici attuali ritengono questo movimento troppo sentimentale e vigoroso rispetto all’arrangiamento mozartiano e a quello originario. La parte finale, Theme and Variations, ha una durata ampiamente maggiore rispetto ai tre movimenti precendenti. Qua l’ispirazione è Theme and Variations K. 455 di Mozart, a sua volta basato su un tema dell’opera Pellegrinaggio alla Mecca di Gluck. Le sonorità sono ancora una volta brillanti e ciascuna delle dieci variazioni possiede un suono orchestrale ben distinto, in modo da generare una crescente progressione drammatica. Testo di Alberto Bassi Bibliografia Herbert Weinstock, Tchaikovsky, New York, Alfred A. Knopf, 1944. John Warrack, Tchaikovsky, New York, Charles Schirmer’s Sons, 1973. Luigi Bellingardi, Invito all’ascolto di Čajkovskij, Milano, Mursia, 1990. Claudio Casini, Maria Delogu, Čajkovskij, Milano, Bonpiani, 2005. David Brown, Tchaikovsky: The Man and His Music, New York, Pegasus Books, 2007. Discografia National Symphony Orchestra of Ireland, Stefan Sanderling, Naxos, 2002. 9 Guida all’ascolto Sergej Prokof’ev (Sonzovka, Ekaterinoslav, 1891 – Mosca, 1953) Ivan il Terribile, Oratorio per voce recitante, contralto, baritono, coro misto e orchestra op. 116 Testi delle liriche: Vladimir Lugovsky Arrangiamento: Abram Stasevich Numeri: 1. Ouverture (orchestra e coro) – 2. Marcia del giovane Ivan (strumentale) – 3. Oceano – mare (contralto e coro) – 4. Sarò Zar! (strumentale) – 5. Santo è il Signore (La cattedrale dell’Assunzione, coro) – 6. Lunga vita allo zar! (coro) – 7. Il folle di Dio (strumentale) – 8. Il cigno (coro) – 9. Sulle ossa dei nemici (coro) – 10. I tatari (strumentale) – 11. I cannonieri (coro) – 12. Contro Kazan! (coro) – 13. Ivan implora i boiari – Steppa tartara (strumentale) – 14. Efrosin’Ja e AnastasiJa (strumentale) – 15. Canzone del castoro (contralto) – 16. Ivan sulla di Anastasija (coro) – 17. Il coro delle guardie dello zar (Opričniki) (coro a bocca chiusa) – Giuramento delle guardie dello zar (coro) – 18. Canto di Fédor Basmanov con le guardie. 19. Danza degli Opričniki (coro) – 20. Finale (coro). Organico strumentale: 2 flauti, ottavino, 2 oboi, corno inglese, 3 clarinetti, clarinetto basso, sassofono alto, sassofono tenore, 3 fagotti, controfagotto, 4 corni, 5 trombe, 3 tromboni, 2 tube, timpani, percussioni (triangolo, rullante, grancassa, tamburello, blocchi di legno, frusta, cimbali, tam-tam, xilofono, glockenspiel, campane tubolari, 2 dulcimer), 2 arpe, piano, archi. Prima esecuzione: Mosca, 23 marzo 1961, direttore Abram Stasevich. Durata: 75’ ca. 10 Prokof’ev e il cinema. A differenza di Dmitrij Šostakovič, che si avvicinò al cinema molto presto (lavorando da giovane come accompagnatore al piano di film muti) e scrisse numerose colonne sonore per tutta la vita (una quarantina), Prokof’ev si dedicò di rado a questo genere, anche se nell’Unione Sovietica era ambito dai compositori perché garantiva commissioni e salari a dispetto della ridotta libertà creativa. Stalin apprezzava il cinema in funzione politica e celebrativa: la settima arte poteva raggiungere, educare e formare le grandi masse, mostrando i modelli da seguire nella costruzione del socialismo e celebrando i risultati raggiunti dal regime comunista, ma era necessario - ovviamente - un ferreo controllo sui soggetti e sul lavoro degli artisti. Guida all’ascolto Il debutto di Prokof’ev in questo campo risale al film (non realizzato) di Alexandr Fajncimmer Il luogotenente Kiže del 1933, dal quale il compositore ricavò la fortunatissima suite sinfonica op. 60. Seguirono La dama di picche nel 1936 (un altro film non realizzato), Lermontov di Alexandr Gendelštejn nel 1941 (incompiuto), Tonja di Abram Room, I partigiani delle steppe ucraine di Igor Savčenko e Kotovskij ancora di Fajncimmer entrambi del 1942. Si tratta di partiture di egregia fattura ma di circostanza, mentre nel caso delle colonne sonore scritte per i film di Sergej Michajlovič Ejzenštejn, Aleksandr Nevskij del 1938 e Ivan il terribile del 1942-45, ci troviamo di fronte a risultati artistici eccezionali, vere pietre miliari della storia della musica per cinema. Il motivo è da ricercare nell’intesa (teorica e pratica) che contraddistinse la collaborazione tra il regista e il musicista - insolita con un grado di coesione così forte – oltre che nel rapporto di sincera amicizia e stima che legava i due artisti. Un felice incontro. Ejzenštejn era nato a Riga nel 1898 da famiglia benestante di origini ebraico-tedesche. Inizialmente, si era dedicato al teatro sulle orme di Mejerchol’d che gli era stato anche maestro ma, all’epoca della Rivoluzione d’Ottobre, si era arruolato nell’Armata rossa (anche se il padre militava con gli zaristi) e aveva iniziato a occuparsi di cinema. Il suo secondo film, La corazzata Potëmkin del 1925 (per la cui sonorizzazione aveva già pensato a Prokof’ev che però in quel periodo si trovava all’estero), gli diede fama mondiale al punto che per un certo periodo si trasferì in America (1930), invitato a lavorare a Hollywood con un contratto importante per la realizzazione del film Una tragedia americana basato sull’omonimo romanzo di Theodore Dreiser. L’esperienza però non andò a buon fine e dopo un viaggio in Messico, dove girò un documentario (Que Viva Mexico!) rimasto incompiuto, il regista fu richiamato in patria dallo stesso Stalin. Al rientro Ejzenštejn fu visto con sospetto proprio a causa del suo soggiorno in occidente e ben presto dovette affrontare anche i rigori della censura. Il film Il prato di Bežin, dedicato alla collettivizzazione della terra, fu criticato aspramente ed egli fu costretto all’autocritica. Per riabilitarsi pensò a un soggetto storico - dagli evidenti risvolti patriottici e antinazisti - ambientato nel XIII secolo e ispirato alla lotta del principe russo Aleksandr Nevskij contro i guerrieri teutonici; per la colonna sonora si rivolse a Prokof’ev. Il metodo di lavoro di Ejzenštejn implicava una ricerca minuziosa e precisa delle corrispondenze tra elementi figurativi e movimenti della musica, secondo la sua teoria del “montaggio verticale” basata sulla concomitanza di elementi visuali e sonori che si rinforzano reciprocamente. Svincolandosi dalla dimensione esclusivamente lineare della narrazione e prestando attenzione alla concorrenza simultanea di elementi appartenenti a mezzi espressivi diversi – cinema e musica – minuziosamente soppesati e sovrapposti, la scena acquistava una profondità particolare. Per illustrare questa concezione Ejzenštejn ricorreva a metafore musicali parlando di “polifonie” e “partiture” e così via (in senso ovviamente lato), riferendosi alla plasticità insita nello scorrere delle scene di qualsiasi film, anche muto. Sono rimasti famosi i suoi disegni preparatori per le sequenze che sarebbero state girate e sui quali era progettata anche la colonna sonora. È questa la parte più moderna del suo pensiero, valida ancora oggi: basti pensare alle tecniche moderne di assemblaggio degli audiovisivi. Tutto questo però sarebbe probabilmente rimasto allo stadio teorico se il regista non 11 Guida all’ascolto avesse incontrato Prokof’ev instaurando con lui un’intesa perfetta al punto che spesso la musica era composta prima di girare le scene (che si sarebbero poi adattate!) o secondo frammenti non montati d’immagine; in altri casi le scene erano montate prima e la musica era scritta dopo, com’è più comune. Questo metodo di lavoro comportava un’insolita collaborazione tra regista e musicista, strettissima, su un piano di perfetta parità e ciò diede i suoi frutti: Aleksandr Nevskij, al di là degli intenti patriottici e nazionalisti (piacque anche a Stalin) è un capolavoro e il compositore ne ricavò l’omonima cantata - op. 78 bis - che spesso è eseguita in sede di concerto e non si discosta molto dalla colonna sonora. Prokof’ev aveva un’abilità fenomenale nel commentare musicalmente le immagini come ricordava lo stesso Ejzenštejn: «Con insistente curiosità cerco di capire come faccia Sergeij Sergeevič, dopo aver visionato il film solo due o tre volte, a cogliere l’emotività, il ritmo e il carattere della scena e poi, all’indomani, a riportare sullo spartito un equivalente musicale dell’immagine». Dal canto suo Prokof’ev riconosceva al regista straordinarie doti “musicali”. In effetti, il rispetto per la musica di Ejzenštejn era tale che non esitò a tagliare alcune sequenze per adattarle alla durata della colonna sonora. Ivan il Terribile. La collaborazione successiva tra i due artisti fu quella per Ivan Groznij. Il progetto risaliva al luglio del 1939 quando il regista aveva cercato il compositore chiedendogli di scrivere la musica per una trilogia dedicata allo zar Ivan IV (1530-1584), ma all’epoca Prokof’ev era impegnato nella stesura dell’opera Semën Kotko e aveva declinato la proposta. Nel maggio del 1941 Ejzenštejn tornò alla carica e il progetto cominciò a prendere corpo. Nel frattempo i nazisti avevano attaccato la Russia (22 giugno) e Prokof’ev, come molti altri artisti e musicisti, era stato evacuato da Mosca a Nalčik nel Caucaso. Poco tempo dopo, di fronte al pericolo per l’avanzata tedesca, si era trasferito a Tbilisi dove, nel maggio 1942 terminò l’opera ispirata al capolavoro di Tolstoj Guerra e pace che l’aveva molto impegnato e in cui, nuovamente, nelle vicende della lotta del popolo russo contro l’invasore Napoleone Bonaparte, era trasparente il riferimento all’attualità. Ora il compositore era libero di impegnarsi in un nuovo lavoro e quindi raggiunse il regista in Kazhakistan ad Ama-Ata dove erano stati spostati gli stabilimenti cinematografici. Ejzenštejn e Prokof’ev ripresero a lavorare con il metodo già ricordato. Racconta il compositore: «Ejzenštejn si preparava a girare Ivan il Terribile. Me ne mostrò subito la sceneggiatura, in seguito la esaminammo insieme ed 12 LA VERDI VINCE IL GRAMMY AWARD NEGLI STATI UNITI La Verdi ha vinto l’Oscar della musica (Grammy Award) negli USA con il cd VERISMO ARIAS (Decca) giudicato “miglior performance classica vocale dell’anno”. Il cd è stato registrato all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo L’Orchestra Sinfonica e il Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, di cui è maestro Erina Gambarini, diretti da Marco Armiliato, hanno accompagnato Renée Fleming in una serie di arie da opere italiane del Verismo WWW.LAVERDI.ORG Guida all’ascolto egli mi descrisse nei dettagli e per immagini quale musica s’immaginava adatta al film. Il lavoro doveva scorrere su un doppio binario: una parte della musica doveva essere scritta prima di girare il film, in modo che si potessero iniziare le riprese su questa; una parte, al contrario, doveva essere composta dopo che io avessi potuto vedere il materiale già girato, affinché si adattasse a esso. A ogni incontro suonavo a Ejzenštejn il materiale che avevo scritto, dopodiché esso era inciso sulla pellicola. Ejzenštejn, oltre ad essere un regista di talento, mi parve anche un pittore interessante: lui stesso fece i disegni preparatori di ogni quadro del film. Considerò minuziosamente ogni dettaglio delle scene, dei costumi e del trucco». Il soggetto - l’unificazione della grande Russia e dei suoi popoli per merito dello zar Ivan IV - non poteva essere più adatto nel momento in cui bisognava affrontare l’invasione nazista che sarebbe costata al paese quasi due milioni di morti e un’infinità di sofferenze. Tutti in quel momento si ricompattavano attorno al capo supremo come nel lontano passato; Stalin e Ivan il terribile: due figure che si sovrapponevano anche per carattere, determinazione e ferocia. La prima parte della progettata trilogia, quella che narrava della giovinezza dello zar, del suo matrimonio, della lotta con i nemici esterni (tartari e livoniani) e del suo successo nel plasmare l’unità e la grandezza della nazione russa, suonava come una glorificazione di entrambi e fu quindi accolta alla prima proiezione (30 dicembre 1944) in modo trionfale, anche grazie all’interpretazione dello straordinario protagonista, l’attore Nikolaj Čerkasov, e al film fu assegnato il premio Stalin. La seconda parte, quella che Ejzenštejn cominciò a girare nel 1946, trattava della lotta dello zar con i suoi nemici interni, i boiardi avidi di potere. Per affrontarli Ivan IV si appoggiava agli Opričniki (una guardia speciale di fedelissimi) che ricordava troppo da vicino il NKVD (il Commissariato del Popolo per gli affari Interni), polizia di stato alla quale era affidato il compito della repressione degli oppositori (anche immaginari). Inoltre, nel suo interesse per la personalità e la psicologia dell’imperatore, il regista dipingeva anche le sue ossessioni e i suoi sospetti, la sua crudeltà e la sua follia, il suo agire senza scrupoli. Tutto questo non contribuiva in nessun modo alla celebrazione di Stalin che era uscito vincitore dalla seconda guerra mondiale, anzi suggeriva un confronto improponibile. Nello stesso periodo, superata l’emergenza, il controllo dell’apparato statale sugli artisti diveniva, se possibile, ancora più rigido. La seconda parte fu dunque aspramente criticata dal Comitato Centrale del Partito Comunista e Ejzenštejn fu costretto all’autocritica. Prokof’ev aveva lavorato sporadicamente alla colonna sonora di questo secondo film perché, all’inizio del 1945, era caduto gravemente ammalato (non si sarebbe più ripreso pienamente) e aveva dovuto rallentare il ritmo del lavoro che fino a quel momento era sempre stato molto sostenuto. La fantastica collaborazione dei due grandi artisti finiva così, stroncata da una parte dall’ottusità del potere e dall’altra dalla malattia. Anche il regista infatti di lì a poco fu colpito da un infarto e morì l’11 febbraio 1948. Il giorno 14 CARNET LIBERO A 5 CONCERTI STAGIONE SINFONICA 09-10 DELLA da REGALARE da REGALARSI Guida all’ascolto Gli invitati alla cerimonia dell’Incoronazione Disegno di Eisenstein per Ivan il Terribile prima s’era scatenata la repressione con il famoso attacco di Ždanov ai più importanti compositori russi accusati di “formalismo”: Šostakovič, Chačaturjan, Mjaskovskij e lo stesso Prokof’ev che, nonostante le cattive condizioni di salute, a sua volta fu costretto a un’umiliante autocritica. Non sarebbero mancate altre amarezze negli ultimi otto anni di vita del compositore, anche se egli tentò sempre di reagire alle avversità riprendendo a comporre, sostenuto sempre da un grande entusiasmo creativo. Morì il 5 marzo 1953 pochi minuti prima di Stalin e la sua morte, per non interferire con quella del terribile donno, fu tenuta nascosta per una settimana. La musica. Dalla colonna sonora, nel 1961, il direttore Alexandr Stasevich ricavò un oratorio per voce recitante, contralto, baritono, coro misto e orchestra utilizzando anche alcuni frammenti non usati nel film. Si tratta della versione normalmente eseguita in concerto (a volte con l’esclusione delle parti recitate che riprendono dialoghi del film originale). L’oratorio si articola nei seguenti numeri: 1. Ouverture (orchestra e coro) - 2. Marcia del giovane Ivan (strumentale) - 3. Oceano - mare (contralto e coro) - 4. Sarò Zar! (strumentale) - 5. Santo è il Signore (La cattedrale dell’Assunzione, coro) - 6. Lunga vita allo zar! (coro) - 7. Il folle di Dio (strumentale) - 8. Il cigno (coro) - 9. Sulle ossa dei nemici (coro) - 10. I tatari (strumentale) - 11. I cannonieri (coro) - 12. Contro Kazan! (coro) - 13. Ivan implora i boiari – Steppa tartara (strumentale) - 14. Efrosin’Ja e AnastasiJa (strumentale) - 15. Canzone del castoro (contralto) - 16. Ivan sulla di Anastasija (coro) - 17. Il coro delle guardie dello zar (Opričniki) (coro a bocca chiusa) - Giuramento delle guardie dello zar (coro) - 18. Canto di Fédor Basmanov con le guardie. 19. Danza degli Opričniki (coro) - 20. Finale (coro). Il discorso musicale descrive l’azione con intima aderenza e ben si capisce l’affermazione di Ejzenštejn circa la capacità di Prokof’ev di creare un “equivalente musicale dell’immagine”. Scene eroiche piene di esaltazione e magniloquenza si succedono ad altre molto delicate e liriche; scene di massa giocate su toni vivaci e atmosfere popolari si alternano ad altre cupe e drammatiche. Per ognuna il compositore inventa qualcosa di nuovo e sorprendente: a livello degli impasti strumentali, dei colori, dei ritmi, delle melodie, dei volumi e degli spazi sonori, così che più di un momento s’imprime indelebilmente nella memoria. 16 Guida all’ascolto Ivan il terribile è un magnifico affresco sonoro, dove una grande orchestra ricca di svariate percussioni in gran spolvero è utilizzata con autentica maestria. Bisogna ancora notare che, accanto alle voci soliste, contralto e baritono, alle quali sono affidate alcune pagine ispirate, il coro soprattutto è protagonista, essendo trattato come vero personaggio, secondo la tradizione delle opere di Glinka e Musorgskij. Al coro - presente “in scena” dall’inizio alla fine - è richiesto un impegno particolare per coesione, tecnica e capacità di passare dall’intonazione più spettacolare ed estroversa a quella più intima e raccolta. Al coro sono anche riservate alcune pagine chiaramente ispirate alla tradizione popolare russa che, accanto alle sezioni strumentali più audaci e sperimentali, rappresentano un’oasi di lirica contemplazione all’interno di una narrazione spesso concitata e drammatica. La musica di Prokof’ev anche se separata dalle immagini del film - cui fu strettamente legata - vive dunque per forza propria e sorprendente vitalità in virtù di un’ispirazione che non viene mai meno. Testo di Flavio Menardi Noguera Bibliografia Claude Samuel, Prokofiev, Paris, Edition du Seuil, 1960 Ennio Simeon, Per un pugno di note, storia, teoria, estetica della musica per il cinema, la televisione, il video, Milano, Rugginenti, 1995 Vincenzo Buttino, Invito all’ascolto di Serghej Prokofiev, Milano, Mursia, 2000 Ermanno Comuzio, Musicisti per lo schermo, Roma, EDS Ente dello Spettacolo, 2004 Maria Rosaria Boccuni, Sergej Sergeevič Prokof’ev , Palermo, L’Epos, 2003 Discografia Colonna sonora completa: Irina Chistyakova, Dmitri Stepanovich, Vesna Children’s Choir, Yurlov State Capella, Vladimir Fedoseyev, Nimbus, 2000 Irina Chistyakova, James Rutherford, Simon Russel Beale, BBC Symphony Chorus and Orchestra, Leonard Slatkin, Warner Classics, 2005 Liubov Sokolova, Nikolai Putilin, Rotterdam Philharmonic Orchestra, Chorus of the Kirov Opera, Valery Gergiev, Philips, 2006 Linda Finnie, Nikita Storojev, Philharmonia Chorus and Orchestra, Neeme Järvi, Chandos, 2009 17 Guida all’ascolto Ivan il Terribile Oratorio Autore Nel secolo in cui in Europa Dominavano Carlo V e Filippo II Caterina dé Medici e il Duca d’ Alba, Enrico VIII e Maria la Sanguinaria, In cui ardevano i roghi dell’Inquisizione E si scatenava la notte di San Bartolomeo, Sul trono del gran principato di Moscovia Salì colui che per primo Si fece chiamare zar e sovrano di tutta la Rus’, Lo zar Ivan Vasil’evič il Terribile. 1. Ouverture Una nera nuvola si alza, L’alba si bagna di sangue vermiglio, La perfida, infida forza boiara Si scontra con il potere dello zar. 2. Marcia del giovane Ivan Autore Il grande principe riceverà di persona gli ambasciatori, Dirà a chi Mosca verserà il tributo: All’Ansa o alla Livonia. Il grande principe moscovita Ivan Vasil’evič Il gran principe moscovita non ha ancora Sotto di sé l’ appoggio necessario. Ma al di sopra del principe, L’irato Angelo dell’ Apocalisse Con piede fermo Domina l’ Universo… 3. Oceano-mare Oceano - mare, mare azzurro, Splendido mare azzurro, Ti slanci fino all’alto dei cieli; Fino al sommo sole Con le tue onde ti infrangi. Lungo le tue rive Si stendono le città, 18 Le nostre antiche città, Cadute in mano Del perfido nemico. Oceano -mare azzurro, M are azzurro, mare russo! Ivan Verseremo tributi ai Livoni? No, principe Šuiskij, A nessuno verseremo tributi! Le città costiere sono state costruite dai nostri avi. Perciò quelle terre Fanno parte della nostra terra patria. Devono appartenere a Mosca. Da solo governerò…senza i boiari! Sarò zar! 4. Sarò zar! 5. Santo è il Signore! Santo è il Signore con i suoi santi! Santo è il Signore di Israele! Autore Secondo il nostro antico rito Viene incoronato con la regale corona Il gran principe sovrano Ivan Vasil’evič… E verrà chiamato zar di Moscovia, Incoronato da Dio E signore di tutta la grande Rus’! 6. Lunga vita allo zar! Lunga vita! Ivan Oggi per la prima volta Lo zar della Moscovia Prende su di sé La corona di tutta la Rus’… E pone fine per sempre Al pernicioso strapotere dei boiari. Ma per tenere in un solo pugno La terra russa, Guida all’ascolto Ci vuole forza! E per questo d’ora in poi Creiamo il reggimento stabile Degli strelcy… Chi non presterà servizio Personalmente in questo reggimento statale, Dovrà partecipare con un sostegno finanziario Alle grandi spedizioni del sovrano.. Anche i santi monasteri D’ora in poi con le loro ingenti rendite Dovranno partecipare alle spese militari… Poiché si arricchiscono le terre e le casse Dei monasteri, mentre la terra russa Non ne ha nessun vantaggio… È necessario un forte potere Per piegare la testa Di chi è contrario All’unificazione dello stato russo. Poiché solo con uno stato unico. Forte, unito all’interno, Si può essere solidi anche all’esterno… 6a Oceano -mare Ivan Ma che cos’è la nostra patria Se non un corpo a cui Hanno mozzato con l’ascia Gambe e braccia? La parte alta dei corsi Dei nostri fiumi, Volga, Dvina, Volchov, Sono in nostro potere, Mentre i loro sbocchi verso il mare Sono in mano ad altri… Del perfido nemico È caduto in potere L’Oceano - mare, Il mare azzurro. Oceano - mare, Mare azzurro, Mare russo! Ivan Le terre costiere dei nostri padri E dei nostri avi baltici Sono state strappate alla nostra terra… …E perciò in questo giorno Ci incoroniamo sovrani di quelle terre Che ora, temporaneamente, Sono in mano ad altri sovrani! Due Roma sono cadute, La terza, Mosca, Esiste, E una quarta Non ci sarà! E di questa terza Roma, Del principato moscovita Unico capo d’ora in poi Sarò io! 6b Lunga vita al nostro zar! Lunga vita! Il folle di Dio (Jurodivyj) Lo zar è stregato! Stregato dai parenti della futura zarina! Stregato dai Glinskie! Allontana i suoi parenti più stretti, Gli Starickie. Opprime i suoi boiari fedeli, Saccheggia i tesori dei monasteri! Il Signore Iddio per questi misfatti Punirà il nostro popolo con il fuoco celeste! 7. Il folle di Dio 8. Il cigno Spalancate le porte, Spalancatele ampiamente! Scivola sull’acqua il bianco cigno, Il bianco cigno tanto atteso. Scivola sull’acqua il bianco cigno, Il cigno cinto dalla corona nuziale. 19 Guida all’ascolto Lo zar esce dalla città, Va a vedere la fidanzata. Guarda dentro nel terem, Cerca di vedere il bianco cigno. Spalancate le porte, Spalancatele ampiamente! 8a Glorificazione Ohi! Come sulla collinetta si ergono le piccole querce! Come sulle piccole querce stanno i colombelli! Cari, cari, miei teneri cari! Tra di loro a lungo parlano, Intessono le lodi del valoroso giovane. Cari, cari, miei teneri cari! Il suo nome è Ivan il sovrano, Il suo patronimico è Vasil’evič. Cari, cari, miei teneri cari! 8b. Il cigno Spalancate le porte, Spalancatele ampiamente! Scivola sull’acqua il bianco cigno, Il bianco cigno tanto atteso. Scivola sull’acqua il bianco cigno, Il cigno cinto dalla corona nuziale. Lo zar esce dalla città, Va a vedere la fidanzata. 20 Eh, eh, eh! Il fragore è stato assordante, Non delle coppe scagliate sul pavimento, Ma delle finestre andate in pezzi dalle pietre! Dalla finestra si vede un incendio: Brucia l’altra sponda della Moscova! Nel cortile il popolo rumoreggia, Dietro la finestra la fiamma crepita. Ivan Contro di me aizzate il popolo, boiari?! Vi opponete all’unità dello stato russo?! Non la pace ma la spada avete voluto… Ebbene, conoscerete la spada! 9. Sulle ossa dei nemici Sulle ossa dei nemici, Sulle ceneri degli incendi La Rus’ si riunisce in unità! 10. I tatari Ivan “Kzan’ rompe l’alleanza con Mosca?” È questo che dici, ambasciatore?... Si prepara a marciare su Mosca?! Dio sa che noi non volevamo la guerra. Ma sono ormai lontani i tempi In cui l’orda calpestava la terra russa… Saremo noi a marciare su Kazan’! A Kazan’! Guarda dentro nel terem, Cerca di vedere il bianco cigno. 11. I cannonieri Forgiate cannoni di bronzo, O cannonieri! Spalancate le porte, Spalancatele ampiamente! Forgiate moschetti fedeli, O cannonieri! Autore Levano le vuote coppe, Si preparano a scagliarle sul pavimento. Hanno alzato le mani: Mettete in posizione i cannoni dello zar, O cannonieri! Avvicinate le torri alle mura, O cannonieri! Guida all’ascolto Alle mura di Kazan’, O cannonieri! Valorosi moscoviti! O cannonieri! Mettete in posizione i cannoni dello zar, O cannonieri! Avvicinate le torri alle mura, O cannonieri! Strada, stradina, Steppa tartara. La situazione è complicata, la situazione dello zar. Strada, stradina, Steppa tartara. Mettete in posizione i cannoni dello zar, O cannonieri! Avvicinate le torri alle mura, O cannonieri! Alle mura di Kazan’, O cannonieri! Valorosi moscoviti! O cannonieri! 12. Contro Kazan’! Ohi, tu sciagura, sciagura crudele! Steppa tartara! La situazione è difficile, La situazione dello zar. 13. Ivan implora i boiari Ivan È giunta la fine… Mi congedo dal mondo… Giurate fedeltà Al mio erede legittimo… Dmitrij… Giurate fedeltà Al figlio mio… Al figlio giurate fedeltà… Non per me… Non per mio figlio… Ma per la terra russa Lo chiedo. Šuiskij Ivan!... Šenjatov Pëtr!... Rostovskij Semën!... Ivan Ivanovič!... Turuntaj-Pronskij, Daì l’esempio!.. Sei muto, Obolenskij?... Kurletov!... Funikov!... Perché tacete? Siate maledetti Per tutti i secoli dei secoli! 13a La steppa tartara 14 Efrosin’ja e Anastasija 15. Canzone del castoro (Ninna-nanna di Efrosin’ja) Nel fiume, nel fiume ghiacciato, Nella Moscova Si bagnava un castoro. Non si è ripulito, Si è tutto infangato. Dopo essersi bagnato, il castoro È andato sul monte, Sull’alto monte della capitale. Si è asciugato, Si è scrollato l’acqua, Si è guardato intorno Non arriva forse qualcuno? Non sta cercando qualcosa? I cacciatori fischiano, I cacciatori cercano Il nero castoro. Troveranno il nero castoro. Vogliono uccidere il castoro, 21 Guida all’ascolto Vogliono scuoiarlo, Cucire una pelliccia di volpi, Orlarla con la pelle di castoro, Adornarne lo zar Vladimir! 16. Ivan sulla tomba di Anastasija Ora siamo stati consegnati Nelle mani di potenti malfattori, Di odiatissimi traditori, A uno zar ingiusto, Al più cattivo zar di tutta la terra. Ivan Ho ragione? Ho ragione in quello che faccio? Non è forse una punizione divina? Lettore di Salmi “Ho ragione nella mia dura lotta? Piango, mortificando l’anima, e per questo mi coprono di ingiurie…” Ivan Kurbskij si è rifugiato da Sigismondo… Andrej, amico mio…perché? Che cosa ti mancava? O volevi forse il mio copricapo regale? I boiari di nuovo Sollevano il popolo contro di me. Si servono della sconfitta in Livonia Per creare scontento… Lettore di Salmi “Le ingiurie hanno distrutto il mio cuore. Sono estenuato, ho cercato compassione, Ma non ne ho trovata… Ho cercato qualcuno che mi consolasse, Ma nessuno ho trovato…” Ivan Menti! Non è ancora distrutto lo zar della Moscovia! 22 17.Coro delle guardie dello zar (Opričniki) Ivan Mi circonderò di gente nuova, Creerò con loro intorno a me un cerchio di ferro Con taglienti aculei contro i nemici! Voglio gente che abbia tagliato tutti i ponti Con le famiglie, i padri, le madri! Che obbediscano solo allo zar! Che eseguano solo il volere dello zar! Diventerò un igumeno di ferro… Mi ritirerò nella cittadella di Aleksandrov… Non tornerò con la forza, Tornerò per volere di tutto il popolo! 17a Giuramento delle guardie dello zar (Opričniki) Giuro davanti a Dio, Con giuramento fidato, Con giuramento incrollabile, Con giuramento terribile. Giuro davanti a Dio, Con giuramento terribile, Di servire il sovrano della Rus’ Come un cane fedele, Di ripulire fino in fondo Tutti i sobborghi, Di fare a pezzi Gli empi nemici, Di essere pronto a morire Per ordine dello zar, In nome del grande stato russo. Giuro davanti a Dio, Con giuramento incrollabile, Di eseguire in tutta la Rus’ Il volere dello zar, Di sterminare in tutta la Rus’ Gli empi nemici, Di versare in tutta la Rus’ Il sangue dei colpevoli, Guida all’ascolto Di estinguere nel fuoco Qualsiasi ribellione, Di troncare con la spada Qualsiasi tradimento, Senza risparmiare Né me né gli altri, Per amore del grande sovrano russo. Proteggi, o Signore, la tua gente! Se tradirò il giuramento terribile, Mi trafiggano i fratelli opričniki, Senza pietà, con coltelli e pugnali. Sia punito con mortali castighi, Con maledizioni, con torture crudeli, Con vergogna e infernali sofferenze! Che l’umida madre-terra mi respinga! Proteggi, o Signore, la tua gente, E dona al magnanimo nostro sovrano Ivan Vasil’evič Vittoria sui nemici! Salva con la tua Croce le nostre vite! Proteggi, o Signore, la tua gente! E dona al magnanimo nostro sovrano Ivan Vasil’evič Vittoria sui nemici! Davanti a Dio compio il mio giuramento terribile Fino alla fine dei secoli indissolubile. In terra e in cielo unico, Per il grande sovrano russo, Che viva per secoli e secoli, E che il mio giuramento sia indissolubile Per tutti i secoli Amen. 18.Canto di Fëdor Basmanov con le guardie Fëdor Gli ospiti sono andati a trovare i boiari nei loro palazzi. Nei loro palazzi! Dietro ai boiari sono comparse le asce. Le asce! Si sono spalancate le porte sui campi. Sui campi! Passano le coppe dorate di mano in mano. Di mano in mano! E quando gli ospiti ubriachi sono tornati a casa. Sono tornati a casa, Questo terem hanno incendiato! Suvvia, suvvia, parla, parla! Parla, parla, continua a parlare! Con le asce picchia forte! Oh!Brucia, brucia, brucia! 19. Danza delle guardie 20. Finale Torna, nostro amato padre! Ivan Sento la voce del popolo. Nell’appello di tutto il popolo Leggo la volontà dell’Onnipotente. Nelle mie mani la spada punitrice Dal Signore ricevo. Compirò una grande opera! Sulle ossa dei nemici, Sulle ceneri degli incendi La Rus’ si riunisce in unità. Traduzione di Fausto Malcovati Per gentile concessione del Teatro alla Scala di Milano 23 Documento I Disegni di EISENSTEIN Studi di trucco e di tipizzazione per Zar Ivan Che Eisentein disegnasse enormemente è ormai un dato di fatto che trova conferma in tutte le testimonianze dei suoi biografi e collaboratori, avvalorato dall’esistenza di alcune migliaia di schizzi e bozzetti, il cui nucleo fondamentale è conservato presso il Gabinetto Eisenstein di Mosca e nell’Archivio Eisentein del Museo d’Arte Moderna di New York. Riportiamo qui uno stralcio dal suo diario “Come ho imparato a disegnare”. 24 Documento […] Cominciamo col dire che non ho mai imparato a disegnare. Tuttavia, ecco perché e come disegno. Chi non conosce, a Mosca, Karl Ivanovic Kogan, stregone e mago di stomatologia e osteologia? Chi non gli ha portato i propri denti malridotti? Chi non ha esibito eccellenti mascelle nuovissime, prodotte dalle sue mani? Prendete Karl Ivanovic. Obbligatelo a dimagrire di molto. Se, nell’operazione, il suo naso non si allungasse abbastanza, tiratelo un po’. Curvate fortemente la sua silhouette, fate sporgere quel punto in cui la schiena cambia nome. Mettetegli una redingote da Ingegnere dei trasporti. Affiancategli una moglie che abbia il più grande chignon di tutta Riga. E avrete di fronte il vecchio Ingegner Afrossimov. L’Ingegner Afrossimov mi ha inculcato la passione per il disegno. È a lui che sono debitore del mio desiderio incessante, del mio bisogno di disegnare. […] A queste considerazioni più generiche, aggiungiamo alcune annotazioni del regista tratte da “Qualche parola sui miei disegni” riferite, tra il resto, a Ivan il Terribile. […] Nella sceneggiatura di Ivan il Terribile, il traditore Kurbsky dice:”Possa la Russia di Ivan ardere da ogni parte alle fiamme della ribellione”. E, all’inizio, voci profetiche gridano tra il rombo del tuono: Sulle ossa Dei morti nemici Dai quattro lati L’Impero Russo si erge. S’incendiò così Mosca? È difficile affermarlo. Ma c’è un processo che comincia esattamente così –di colpo, simultaneamente, istantaneamente – da tutte le parti, da tutti i punti contemporaneamente. È la genesi di un film. Il film terminato è un incomparabile accumularsi dei più diversi mezzi d’espressione e di influenza. […] […] La prima scena di Ivan il Terribile che si formò nella mia immaginazione fu quella della confessione. Il primo schizzo della scena: il retro del mio biglietto. […] E su dei pezzi di carta nasce, ora un frammento di dialogo, ora la disposizione dei personaggi sulla scena, ora una nota per lo scenografo in merito alle volte dagli spigoli sfumati, ora una parola per il … regista relativa al ritmo di un episodio non ancora scritto; ora una indicazione per il compositore sulle quattro componenti del Leitmotiv del personaggio di Ivan; ora un suggerimento al paroliere sul carattere della canzone burlesca e sulle strofe dei futuri Tommaso e Geremia. […] (da: Pier Marco De Santi, I disegni di Eisenstein, Editori Laterza) 25 Biografie Daniele Sirotti - Voce recitante Nasce a Modena nel 1974, segue i seminari di Tecnica Interpretativa presso la Scuola Galante Garrone di Bologna e si trasferisce a Roma dove si diploma attore alla Scuola di Dizione e Recitazione Ribalte di Enzo Garinei, approfondisce i suoi studi con Fioretta Mari, Sofia Amendolea, Carlo Di Stefano, Cinzia Alitto, studia scherma teatrale presso la Scuola d’Armi Musumeci - Greco in Roma. Nella lirica è stato diretto da Franco Zeffirelli in Aida di G. Verdi, Henning Brockaus in Tosca di Puccini, Enrico Stinchelli in Carmen di Bizet, Stefano Monti ne Il campanello di Donizetti. Da anni fa parte della Compagnia Lavia. Nel teatro viene diretto da Gabriele Lavia in Molto rumore per nulla e Misura per misura di W. Shakespeare, Matteo Tarasco ne Le Troiane e in Orlando in love, Enzo Garinei ne Lo zoo di vetro di Williams e in Erano tutti miei figli di Arthur Miller, Aldo Giuffrè ne Il malato immaginario di Molière, Walter Manfrè ne La cerimonia di Giuseppe Manfridi. È stato diretto da Pietro Garinei nel musical Aggiungi un posto a tavola e da Antonio Maiello nel musical Federico II. Nel cinema è stato diretto da Pupi Avati ne La via degli angeli, Carlo Gazzotti in Carnevalai presentato alla 62° Mostra del Cinema di Venezia. Per la televisione è conduttore di diverse edizioni del Trofeo Stefania Rotolo e del varietà Ci Sanremo anche noi dal Festival di San Remo. Anastasia Boldyreva - Contralto 26 Nata a Mosca nel 1982, ha iniziato a studiare canto lirico con Igor Tchernov di cui è tuttora allieva. Nel 1999 si è diplomata presso la scuola-teatro “Monoton” di Mosca, nel 2000 ha frequentato il Liceo musicale del Conservatorio di Mosca e, in seguito, nel 2003, è stata ammessa al Conservatorio “Tchaikovsky” di Mosca nella classe di Larisa Nikitina. Dal 2003 al 2005 ha frequentato il corso di perfezionamento per cantanti lirici sotto la guida di Bernadette Manca di Nissa presso il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, diplomandosi nel 2005. Ha frequentato masterclass con Renato Bruson, Vittorio Terranova, Margreet Hodig. Nel 2006 ha frequentato l’Accademia Europea del festival di Aix-en-Provence ed è risultata vincitrice della tournée internazionale “HSBC giovani artisti”. Dal 1998 Anastasia Boldyreva svolge un’attività concertistica che l’ha portata a esibirsi in Russia, Austria, Francia, Armenia e Italia. Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali e ha vinto il primo premio al concorso “Giulio Neri”, al Concorso Piccolomini, il terzo premio al concorso “Ferruccio Tagliavini” in Austria, il premio speciale della giuria al concorso “Riccardo Zandonai” ed è stata finalista al concorso “Tito Gobbi”. Tra le produzioni cui ha partecipato ricordiamo Il viaggio a Reims (Maddalena) con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Nir Kabaretti, La Canterina di Haydn (Apollonia), Pigmalione di Biografie Donizetti (Galatea) diretta da Carlo Montanaro, Where the Wild Things Are (Tzippy) di Oliver Knussen diretta da Roberto Polastri, Biancaneve di Zarinelli ( Venditrice cattiva) diretta da Michele Mariotti presso il Piccolo Teatro Comunale di Firenze. È stata inoltre impegnata al Teatro Carlo Felice di Genova con Andrea Chénier (Bersi). Attiva anche sul versante concertistico, ha preso parte al concerto in occasione della Giornata della Memoria nel 2007 con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Carla Del Frate, al Requiem di Mozart con l’Orchestra da Camera Fiorentina diretta da Giuseppe Lanzetta, al Requiem di Verdi, alla Messa dell’incoronazione di Mozart, alla Nona Sinfonia di Beethoven, allo Stabat Mater di Pergolesi e alla Petite Messe Solennelle di Rossini. Nella stagione 2009 ha cantato all’Arena di Verona in Carmen (Mercedes) e al Teatro Regio di Torino in La Traviata (Flora Bervoix). Alexei Tanovitski- Baritono Alexei Tanovitski nasce a Minsk ( Bielorussia ) dove riceve la sua prima educazione musicale nel 1976. Parallela alla crescita della passione e del talento per lo spettacolo è l’attrazione per la città di San Pietroburgo dove, nelle aule del Conservatorio Rimsky - Korsakov, diventa una delle più brillanti giovani star russe. Le sue enormi potenzialità gli sono riconosciute nel 1999 quando gli viene assegnato il premio “Hope” alla Elena Obrazcova International Competition di San Pietroburgo. Nello stesso anno, a seguito del suo ingresso nella Accademia Mariinsky per giovani cantanti, diventa cantante stabile sul palco del Teatro Mariinsky interpretando ruoli impegnativi quali Raimondo nella Lucia di Lammermoor, Don Alfonso nel Così fan tutte, Vaarlam nel Boris Godunov, il Principe Galitsky nel Principe Igor, Rene nella Iolanta e lo Zar Dodon ne Le Coq d’Or. Per quest’ultima produzione, viene premiato dal Primo ministro russo per la migliore esibizione al Mariinsky dal 2003. Grazie al suo stile fresco, alla potenza e all’estensione della sua voce il cantante è apparso sui più importanti palcoscenici del mondo, diretto dai più rinomati direttori. Le sue tournée con la Mariinsky Opera diretta da Valerij Gergiev hanno toccato teatri quali il Covent Garden di Londra, La Scala di Milano, il Metropolitan di New York. Il suo sorprendente repertorio, che include ruoli quali Zaccaria nel Nabucco e Boris Godunov nell’omonima opera, lo ha portato sulle scene del Teatro Reale di Madrid, dell’ Opera di San Carlo a Lisbona, del Teatro Bolshoi di Mosca e del Bunka Kaikan di Tokyo, diretto da Yuri Bashmet, Gianandrea Noseda e Paavo Järvi. La sua interpretazione di Banco nel Macbeth per l’Opera Nazionale Ungherese di Budapest ha riscosso una critica molto positiva che gli ha permesso di comparire come ospite fisso del Teatro nelle produzioni delle future stagioni. Indimenticabile il suo Requiem di Verdi nella Tchaikovsky Philharmonic Hall di Mosca. Con le parole di un recente articolo si può affermate che le splendide sonorità della sua voce unite alla sua perfetta intonazione priva di sbavature lasciano il pubblico completamente soggiogato. 27 Biografie Erina Gambarini - Maestro del Coro Erina Gambarini, figlia d’arte, ha iniziato la sua attività artistica a 13 anni al Teatro alla Scala di Milano, come voce bianca, protagonista nell’opera di B.Britten Il giro di vite. Dopo alcuni anni di intensa attività solistica ha proseguito lo studio del pianoforte con il padre, lo studio del canto, come soprano, con Teresa Stich Randall a Vienna, direzione interpretazione corale e musica da camera con Marcel Couraud, tecnica vocale e interpretazione con Schmidt-Gaden. Ha collaborato con la RSI, la RAI, la Fenice di Venezia, Teatro Sociale di Como, Teatro Olimpico e Valle di Roma, Teatro Carignano di Torino, Verdi di Trieste, La Pergola di Firenze, Teatro Grande di Brescia ecc. Ha inciso numerosi CD per Nuova Era, Carrara e Ricordi. Nel 1989 fonda il gruppo corale Canticum Novum, che in pochi anni si distingue per la qualificata e ricca attività artistica e parallelamente dirige vari gruppi strumentali collaborando con l’Orchestra Stabile di Bergamo, i Pomeriggi Musicali, l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, l’Orchestra da Camera Barocca, la Piccola Sinfonica di Milano; inoltre avvia un’ intensa collaborazione con la Gioventù Musicale. Nel 1996 inizia la sua collaborazione con il M° Romano Gandolfi, che nel 1998 la chiama come sua assistente e maestro del coro in occasione della costituzione del Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, incarico che ricopre tuttora. Ha collaborato con direttori d’orchestra come Riccardo Chailly, Claudio Abbado, Gianandrea Gavazzeni, Aldo Ceccato, Ettore Gracis, Oleg Caetani, Claus Peter Flor, Christopher Hogwood, Rudolf Barshai, Vladimir Jurowski, Helmuth Rilling, Leonard Slatkin, Nevil Marriner, Roger Norrington, Vladimir Fedoseyev, Robert King. Dal 1997 è membro dell’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo per i suoi meriti artistici. Ha diretto il Coro de la Verdi nel concerto tenuto il 24 aprile del 2008 presso la Sala Nervi (Città del Vaticano) alla presenza del Pontefice e del Presidente della Repubblica. Il 25 ottobre 2008 ha diretto, al Paladozza di Bologna, il Coro de la Verdi nel Te Deum di Berlioz con la direzione d’orchestra di Claudio Abbado, concerto tenutosi sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Il 30 aprile del 2009 ha diretto, per la seconda volta, il Coro presso la Sala Nervi alla presenza del Pontefice e del Presidente della Repubblica. Dopo la Passione secondo Matteo di Bach all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, Erina Gambarini ha diretto il Coro della Verdi nella Missa Solemnis di Beethoven presso la Chiesa di San Marco nell’ambito del Festival Mito e nella Messa da Requiem di Verdi in onore di Paolo Grassi sempre all’Auditorium di Milano. Ha da poco diretto il Coro de la Verdi nella Passione secondo Giovanni sempre all’Auditorium di Milano. 28 Biografie Xian Zhang - DIRETTORE Dall’inizio della Stagione 2009/2010 Xian Zhang è Direttore Musicale dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. Nell’aprile 2009 ha diretto la Verdi in un concerto alla Sala Paolo VI in Vaticano per il Papa e il Presidente della Repubblica Italiana. Ha ricoperto l’incarico di Associate Conductor della New York Philharmonic (prima titolare della “Arturo Toscanini Chair”) per tre anni, dopo essere stata Assistant Conductor per un anno. Mantiene regolari rapporti con la New York Philharmonic che ritornerà a dirigere durante la Stagione 2009/2010. In Europa, futuri importanti impegni prevedono il suo debutto con la Royal Concertgebouw Orchestra (sia nella stagione principale, sia nella rassegna di musica da camera con i musicisti principali dell’Orchestra ‘IJ Salon’ nel Das Lied von der Erde nella versione di Schoenberg), la Finnish Radio Symphony Orchestra, con la prima mondiale di Moon Concerto di Mikko Heiniö, e l’Orchestre National de Belgique, con la quale si esibirà all’Europalia Festival. Altri incarichi in Europa comprendono la London Symphony Orchestra, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia al Festival di Verona, la Netherlands Radio Philharmonic Orchestra, l’Orchestre Philharmonique de Radio France, Residentie Orkest, e la Royal Stockholm Philharmonic Orchestra. Inoltre dirigerà la NDR Sinfonieorchester Hamburg, la SWR Sinfonieorchester Stuttgart, la Wiener Symphoniker al Bregenz Festival nel 2011 e la ORF Radio Symphonie Orchester Wien alla Vienna Konzerthaus. In Nord America, prossimi impegni includono il suo debutto con la New Jersey Symphony Orchestra, la National Symphony Orchestra, la Minnesota Orchestra e il suo ritorno con la Juilliard Orchestra, dopo lo straordinario successo del tour in Cina della scorsa stagione durante la quale ha diretto, tra l’altro, la Chicago Symphony Orchestra, la Toronto Symphony Orchestra, la Indianapolis Symphony Orchestra e la Los Angeles Philharmonic. Entusiasta Direttore d’opera, Xian Zhang ha fatto un debutto sensazionale con La Bohème per la English National Opera nella primavera 2007 e ha diretto Turandot a Beijing nel maggio 2009. Il repertorio di Xian Zhang include molte composizioni cinesi: quest’anno ha diretto Fanfare di Huang Ruo con la NYPO e lavori di Chen Yi (Momentum e Si Ji). Nel maggio 2008 ha completato un tour di sei concerti in Cina con l’Orchestra della Juilliard School con Ge Xu di Chen Yi a Shanghai, Beijing e Suzhou. Nata a Dandong in Cina, Xian Zhang ha fatto il suo debutto professionale a 20 anni con Le Nozze di Figaro alla Central Opera House di Beijing. Si è formata al Conservatorio Centrale di Beijing, ottenendo sia la Laurea sia il Master of Music; in seguito ha insegnato direzione, prima di trasferirsi negli Stati Uniti nel 1998. 29 Organico Orchestra Violini Primi Luca Santaniello* Danilo Giust** Giulio Mignone Marco Ferretti Marta Tosti Edlira Rrapaj Gianfranco Ricci Adriana Ginocchi Na Li Nicolai von Dellingshausen Fabio Rodella Adelaide Fezo PAola Diamanti Jody Livo Violini Secondi Lycia Viganò* Donatella Rosato** Keler Alizoti Sandra Opacic Giorgia Righetti Simone De Pasquale Roberta Perozzi Micaela Chiri Maurizio Vorzitelli Abramo Raule Marco Capotosto Ambra Cusanna 30 Viole Gabriele Mugnai* Cono Cusmà Piccione** Kirill Vishnyakov Marco Audano Enrico De Angelis Mikhail Klyachko Altin Thanasi Luca Trolese Silvia Vannucci Miho Yamagishi Violoncelli Mario Grigolato* Giovanni Marziliano** Francesco Ramolini Gabriele D’Agostino Nadia Bianchi Alessandro Peiretti Andrea Waccher Tobia Scarpolini Contrabbassi Michele Sciandra* Kastriot Mersini* Joachim Massa** Toni Del Coco Angelo Tommaso Umberto Re Flauti e Ottavini Massimiliano Crepaldi* Valeria Perretti Ninoska Petrella Tromboni Giacomo Ceresani* Giuliano Rizzotto* Massimiliano Squadrito Oboi e Corno inglese Emiliano Greci* Luca Stocco* Claudia Verdelocco Trombone Basso Andrea Arrigoni Clarinetti Fausto Ghiazza* Fabio Valerio Alessandro Ruggeri Jader Bignamini Fausto Saredi Fagotti e Controfagotti Alarico Lenti* Andrea Magnani* Luigi Muscio Federico Lodovichi Corni Giuseppe Amatulli* Fabio Cardone Alceo Zampa Stefano Buldrini Trombe Edy Vallet Alessandro Ghidotti* Takayuki Kyriu Valerio Panzolato Vincenzo Pierotti Tuba Davide Viada Francesco Lucchino Timpani Viviana Mologni* Percussioni Ivan Fossati Luca Bleu Stefano Bardella Chieko Umezo Alessandro Pedroni Alessandro Perissinotto Pianoforte/Celesta Vittorio Rabagliati Arpa Elena Piva Donata Mattei Sassofono Giuseppina Levato Roberto Genova Ispettore d’orchestra Amedeo Scodeggio Organico Coro Soprani Pierangela Agosti Carla Ballestracci Simona Cataldo Silvia Cattaneo Dorela Cela Emanuela Di Loreto Paola Giacalone Anila O. Gjermeni Ju Yeon Oh Annamaria Maggi Giulietta Marchesini Franca Marcucci Ivana Menegardo Giovanna Piere Elena Platone M. Antonietta Preti Adalgisa Ravasio Mirella Sala M. Rose Steutel Nicoletta Strano Kaoru Suzuki Francesca Trivini Jang Yun Giovanna Zawadski Mezzosoprani Silvana Barbi Fausta Bottani Francesca Fodris Francesca Giorgi Jasna Klasic Lyubov Korytko Federica Moglia Irene Ripa M. Teresa Tramontin Alessandra Zinni Contralti Teodora Dimitrova Yuka Fukui Marta Furlan Christine Lee Mo Matilde Oggioni Alessandra Palidda Maryna Pukh Giuliana Scaccabarozzi Luciana Scolari Elena Villani Roberta Zanuso Tenori I Cohal Dragos Paolo De Tuglie Gianni Granata Sung Chun Kim Chul Ho Lee Giovanni Maestrone Alain Mangani Gianluca Panella Stefano Parisi Andrea Sattin Francesco Torrisi Tenori II Tonono Carai Francesco Casella Davide Cucchetti Matteo De Munari Giovanni DiStefano Seung W. Heo Biagio Meloni Franco Previdi Francesco Vigani Baritoni Gianluca Alfano Ottavio Aondio Umberto Bocchiola Fausto Candi Hongshin Kil Giuseppe Lisca Jinheon Song Daniele Veltri Bassi Marco Baricevic Giuseppe Corrieri Andrea Locati Giancarlo Maniga Riccardo Margaria Claudio Pezzi Matteo Pillitteri Luigi Ponzi Stefano Ranzi Fabrizio Scrivanti Giorgio Senatore Luigi Tasselli Roberto Zanoni Segreteria del Coro Maria Cristina Michel 31 Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi La Fondazione è stata istituita con lo scopo di promuovere, favorire e sostenere l’attività dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi e del Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi. Aderire alla Fondazione significa sostenere la diffusione della cultura musicale sia in ambito nazionale che internazionale salvaguardando tale patrimonio anche nel futuro. SOCI FONDATORI � �� ���� ������� � ������ ���� ������������� ������� ���� ���� �� �� ��� �� �������� �� ����� ��� ��������������������� ����� ������ ��� �� 32 Iniziative Specifiche Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi per gli affreschi nel foyer dell’Auditorium Carlo Jucker e il pittore Carlo Ciussi per l’assistenza legale Studio Avv. Antonio Adinolfi Studio legale Ichino-Brugnatelli & Associati Studio Avv. Alessandro Nicolini Studio Avv. Giovanni Mariotti per il contributo tecnico Anaïs, Booz-Allen & Hamilton Italia, Gigi Bonoldi, De Agostini Rizzoli Periodici, Eurisko, Fondazione Corriere della Sera, Fratelli Fumagalli, Hantarex, Kpmg Consulting, Agostino Liuni Studio Vitale-Novello & Co., Tamburo by Proel Studio Giovanni Napodano per la parte informatica la società Pulsar per l’abbigliamento dell’orchestra, del coro e del personale di sala M. Bardelli, Cucito a Milano, Salvatore Ferragamo, Daniela Gerini, GBR Donna, Liolà, Ornella Bijoux per gli automezzi concessi in uso o donati Citroën - Milano per le sedie della Club House Rodrigo e Adele Rodriquez per la Borsa di Studio in memoria di Luca Figaroli Ambra Redaelli Amico Anonimo per gli strumenti musicali concessi in uso o donati Si ringrazia l’associazione La Monda di Arcisate (Va) per la donazione di un pianoforte a mezzacoda. Ester ed Elisabetta Curato per la donazione di un pianoforte verticale in ricordo di Federico Curato. Antonia e Roberto Gavioli per la donazione del pianoforte a mezzacoda Steinway&Sons. Tina Viganò che, in memoria di Renata Tebaldi ha provveduto al restauro del pianoforte a mezzacoda Steinway&Sons. Miretta Rizzi Miari e in memoria di Marina Miari per la donazione in uso del violino. Kolia Levi Morpurgo per la donazione in uso del violino. Le famiglie Lombardo e Foà per la donazione in uso del violino. Sabian Ltd per la donazione del set di piatti. Soci e Amici Anonimi per la donazione dell’oboe d’amore in memoria di Stefano Corbani. Alberto e Clara Tomassini Pieri per il contributo all’acquisto di timpani, per ricordare Ugo Giuliani. La famiglia Barassi per la donazione di un violoncello in memoria del notaio Giancarlo Barassi. Marta Boneschi per la donazione di un violino. Per il fondo «Carlo Maria Giulini» istituito per l’acquisto di strumenti musicali: Beniamino Belluz, Vittorio Casagrande, Riccardo Chailly, Nella Cosulich Borletti, Giuseppe Faina, Luciano Levati, Renata Levi Visco, Lions Club Distretto 108IB4, Ettore Quirino, Elisa Romano Tavella, Annalisa Romano, Carla Zocco Ceschina, Soci e Amici Anonimi. 33 Soci PROMOTORI Banca d’Italia-Sede di Milano Alfonso Ajello Aldo Ceccato Luigi e Giulia Corbani Roberto Galimberti e Edda Sanesi Emidio Pagnoni Ambra Redaelli Alessandra Rigoni Pietro e Maria Sormani Giannino Tenconi Carla Zocco Ceschina Breda Energia Spa Pegaso Ingegneria Srl Studio Legale Avv. Giovanni Mariotti Confidi Province Lombarde Scrl BENEMERITI Alessandra Albertini Isidoro Albertini Manuela Cantoni Gianni e Franca Cervetti Sergio e Paola Erede Giovanni Mariotti R.M. Aldo e Cristina Molino Harry Rosenthal Carla Tanzi Cavallone Cesare Valli Giancarlo e Maria Grazia Vimercati Fast Milano srl Legacoop Lombardia Mapei S.p.a. Rezia Energia Italia s.p.a. Sares Spa SOSTENITORI Stefano e Stefania Ajello Carlo Bianco Franco e Rosanna Bompieri Giorgio Bravi e Ileana Pisa Danilo e Jessica Carabelli Vittorio Casagrande Claudio Casagrande Fabrizio Cattaneo Francesco Cesarini Franco Cordoni e Pupa Lanzoni Giorgio Ettore Donà Giorgio Fantoni Daniela Maria Farmache Giuseppe Fontana Giuliano Fosco Marilù Fossati Gian Franco Gaggino Umberto Galimberti Enrico Maria e Alessandra Gambaro Vittorio Gatti Riccardo e Marietta Genghini Stefano Jacini Luigi e Isa Lacchini Renata Levi Visco Gilardi Agostino e Adriana Liuni Massimo Menozzi Lucio Migliarotti Giovanni e Grazia Napodano Angelo Pasini Davide Pozzobon Katherine Price Mondadori Pierluigi e Miranda Radaelli Federico Radice Fossati Françoise Rousseau e Lorenzo Benedetti Maurizio Saà Pierpaolo e Giuliana Santaniello Tilde Tenconi Umberto e Elisabetta Urgnani Marco e Maria Paola Vitale Giovanni Viviani Antonio e Enrica Volontè Franco e Elisabetta Volontè Giovanni e Gianna Volontè Umberto Walter Casa Musicale Sonzogno Cordusio Società Fiduciaria per Azioni Fondazione Falck G.G. Elesa Spa Recordati Industria Chimica e Farmaceutica SpA Fratelli Rossetti 34 EFFETTIVI Francesco Abruzzo Antonio Airaghi Mario Alberto Allemandi Matè Allemandi Daniela Almini Rosellina Archinto Marconi Lidia Assi Tretola Giovanni Assi Elio Avoni Paolo Barilli Giorgio Begni Vincenzo Belletti Beniamino Belluz Angelo Carlo Beretta Silvana Beretta Cavaggioni Adriana Berger De Benedetti Velia Bianchi Francesca Boccoli Giovanna Bonandrini Sergio Bonato Pierantonia Brambilla Graziella Calatroni Giulietta Cantù Moreno Capretti Marisa Carlevaro Margherita Cattaneo Letizia Cattaneo Cecilia Cattaneo Gabriella Chiodini Paolo Cianciabella Raoul Colombo C.P. Ilaria D’Andria Nice De Angelis Masera Mauro Del Vecchio Marinella Di Capua Umberto Di Capua Marco Fabbri Marinella Ferrari Renato Tullio Ferrari Adalberto Ferrari Paola Ferrari Paolo Ferrario Cristina Festorazzi Rosina Gallini Antonia Gavioli Giovanna Guastoni Jais Rolando Jais Mariastella Isto Patrizia Laspia Angela Loaldi Giulia Macchi Vincenzo Maiolatesi Sergio Malavasi Anna Maria Marchesi Daniele Martino Mariani Ambrogio Mariani Umberto Martignoni Enrico Masserini Carlo Angelo Menni Romano Mineni Luisa Minoli Soci Giulia Minoli Rosita Missoni Ottavio Missoni Francesco Molinari Beatrice Molinari Mangiameli Nicola Moneta Luigi Moscheri Claudio Muggia Oreste Nicosia Fabrizio Onida Luciano Onida Alcherio Origoni della Croce Ernesto Paganoni Lucia Pastore Giulio Pelandini Oscar Pelizzoli Adriano Pescetto Ferraguti Anna Maria Pettinelli Fausto Pocar Vanna Pomi Maria Pozzi Gustavo Pragliola Carla Pragliola Ratti di Desio Anna Rabolini Maria Lodovica Radice Fossati Pippo Ranci Michael Rapazzini Anna Repellini Antonietta Rioldi Polverini Rodrigo Rodriquez Annalisa Romano Sergio Romano Daniela Romanò Marchetti Rosanna Ronchi Giorgio Rossi Filippo Rovetta Anna Maria Pettinelli Liliana Rusconi Polillo Elisabetta Schiavetti Elisa Sesti Taramelli Carlo Smuraglia Luigia Soffiantini Primina Soffiantini Pasquale Spinelli Lorenzo Stucchi Guglielmo Tagliapietra Elisa Tavella Romano Alberto Tenca Daniele Tenconi Massimiliano Testore Rosanna Tommasi Paoli Ruth Westen Paolo Zambelli Ursula Zanner Tenconi CORO, ORCHESTRA STAFF Marco Audano Luciano Ballabio Fausta Bottani Fausto Candi Fabio Cardone Raffaella Ciapponi Serenella Di Palma Marco Ferretti Adele Foglieni Erina Gambarini Fausto Ghiazza Giovanni Granata Pasquale Guadagnolo Ruben Jais Mikhail Klyachko Rossana Lanzoni Christine Mary Lee Mo Na Li Giuseppe Lisca Andrea Magnani Giancarlo Maniga Riccardo Margaria Renzo Mauri Ivana Menegardo Cristina Michel Gabriele Mugnai Matilde Oggioni Paola Ottobrino Gianluca Panella Regina Maria Partel Roberta Perozzi Elena Platone Francesco Ramolini Gianfranco Ricci Antonio Ritter Alessandro Ruggeri Debora Saccinto Mirella Sala Tania Salemme Luca Santaniello Giuliana Scaccabarozzi Luciana Scolari Giorgio Senatore M. Rose Steutel Luigi Tasselli Maria Teresa Tramontin Kirill Vishnyakov Roberto Zanoni Roberta Zanuso Domenico Zattera Giovanna Zawadsky JUNIOR Elena Cervetti Cristiana Gizzarelli Alberto Mingardi Giacomo Faina Cecilia Pescetto Ferraguti Niccolò Pescetto Ferraguti Federico Pomi Filippo Tenca Francesco Tenca Estée Lauder Srl Studio Legale Baragiola-Celiento aggiornato al 7 aprile 2010 35 Modulo Adesione ������ ���� ���������������� ����������������������� ������������������������������������ ������������������������� ������������������������������������������������������������������� ��������������������������������������������������������������������� �������������������������������������������������������������������� ������� ���������������������������������������������������� ���������������������� �������������������������������������������������������������������������� ��������������������������������������������������������������������������� 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Direttore Vjekoslav Sutej Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi 2008 - Universal DDD Numero CD 2 40 Prossimi Appuntamenti STAGIONE SINFONICA 28. gio 22 ore 20.30 (A), ven 23 ore 20.00 (B), dom 25 ore 16.00 (C) Wolfgang Amadeus Mozart Sinfonia n. 38 in Re maggiore K. 504 Praga Concerto n. 23 in La maggiore per pianoforte e orchestra K. 488 Sinfonia n. 39 in Mi bemolle maggiore K. 543 Pianoforte Roberto Cominati Direttore Helmuth Rilling BLU serie prezzi 1 NOVECENTO Prospettive su un secolo di musica sinfonica Direttore Francesco Maria Colombo 6. domenica 25 aprile ore 11.00 LE AVANGUARDIE ITALIANE Luigi Nono Il canto sospeso per soprano, contralto, tenore, coro misto e orchestra su frammenti di lettere di condannati a morte della Resistenza europea CRESCENDO IN MUSICA 10. sabato 17 aprile 2010 ore 15.30 COLONNA SONORA Musiche da film di animazione Coro di Voci Bianche de laVerdi Maestro del Coro di Voci Bianche Maria Teresa Tramontin Orchestra Sinfonica Junior (OSJ) Direttore Carlo de Martini RASSEGNA HAYDN Direttore Giuseppe Grazioli 9. domenica 18 aprile ore 11.00 IL POTERE Sinfonia n. 48 in Do maggiore Maria Theresia Concerto per due lire organizzate n. 5 in Fa maggiore Sinfonia n. 85 in Si bemolle maggiore La Reine Flauto Valeria Perretti, Massimiliano Crepaldi LA VERDI BAROCCA Direttore Ruben Jais 7. mercoledì 12 maggio 2010 ore 20,30 (martedì 11 maggio ore 20 Discovery per i soci) Johann Sebastian Bach Cantata “Jauchzet Gott in allen Landen! ” BWV 51 “Singet dem Herrn ein neues Lied“ , Mottetto per coro BWV 225 Oratorio dell’Ascensione per soli, coro e orchestra BWV 11 Ensemble vocale de la Verdi Barocca Direttore dell’Ensemble vocale Gianluca Capuano 41 Indirizzi Utili ATTIVITA’ ARTISTICA Direttore Residente Responsabile Attività artistiche Ruben Jais tel. 02.83389.412 fax 02.83389.414 [email protected] Segreteria Artistica Gaia Elena Pucci tel. 02.83389.213 [email protected] Ispettore d’Orchestra Amedeo Scodeggio tel. 02.83389.409 fax 02.83389.414 [email protected] Assistente di Produzione Daniela Sabbioni tel. 02.83389.411 fax 02.83389.414 [email protected] Ufficio Letteratura Musicale Daniele Sacchi tel. 02.83389.413 fax 02.83389.414 [email protected] Gianluca Vergani tel. 02.83389.413 fax 02.83389.414 Segreteria Coro, OSJ Maria Cristina Michel tel. 02.83389.410 fax 02.83389.414 [email protected] PROMOZIONE, SCUOLE E GRUPPI Responsabile Tania Salemme tel. 02.83389.302 fax 02.83389.303 [email protected] Laila Boniardi tel. 02.83389.236 [email protected] [email protected] Gianpaolo Scardamaglia tel. 02.83389.236 [email protected] SOCI E ABBONATI Responsabile Rossana Lanzoni tel. 02.83389.238 fax 02.83389.303 [email protected] Federica Knuth tel. 02.83389.331 [email protected] AREA AMMINISTRATIVA Responsabile Renzo Mauri tel. 02.83389.350 fax 02.83389.310 [email protected] Miranda Radaelli tel. 02.83389.334 Paola Ottobrino tel. 02.83389.318 [email protected] Debora Saccinto tel. 02.83389.354 [email protected] Maria Cannata tel. 02.83389.355 [email protected] Margherita Lentini tel. 02.83389.311 [email protected] Elisa Londrillo tel. 02.83389.320 [email protected] ORGANIZ. PERSONALE E AMMINISTRAZIONE Responsabile Bruno Cerri tel. 02.83389.345 [email protected] AREA MARKETING Responsabile Francesca Cremonini tel. 08.83389.351 fax 02.83389.303 [email protected] Marketing Internazionale Maja Rajčić tel. 02.83389.225 fax 02.83389.303 [email protected] Fundraising Angela Bonecchi tel: 02.833.89.210 fax: 02.833.89.303 [email protected] Maria Elena Lai tel: 02.833.89.209 fax: 02.833.89.310 [email protected] AREA COMUNICAZIONE Responsabile Daniela Romanò Marchetti tel. 02.83389.216 fax 02.83389.303 [email protected] Bookshop, Assistente Editing Cristiana Gizzarelli tel. 08.83389.352 fax 02.83389.303 [email protected] Iniziative culturali Pasquale Guadagnolo tel. 02.83389.204 fax 02.83389.303 Impaginazione e Grafica Massimo Miscia tel. 02.83389.216 [email protected] grafi[email protected] Ufficio Stampa Serenella Di Palma tel. 02.83389.329 fax. 02.83389.303 uffi[email protected] Sara Tekeste tel. 02.83389.327 [email protected] Carola Gay tel. 02.83389.306 [email protected] AUDITORIUM DI MILANO FONDAZIONE CARIPLO SRL Responsabile Nucci Padovese tel. 02.83389.422/400 fax 02.83389.300 [email protected] Valentina Oppici tel. 02.83389422/400 - fax. 02.83389.300 [email protected] Marketing Auditorium tel. 02.83389.422 [email protected] Bookshop Auditorium di Milano Fondazione Cariplo Largo Gustav Mahler aperto durante tutti i concerti della stagione sinfonica BIGLIETTI E ABBONAMENTI IN VENDITA PRESSO: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo Largo Gustav Mahler - martedì/dom ore 14.30/19.00 tel. 02.83389.401/402/403 - fax 02.83389.300 internet: www.laverdi.org - www.vivaticket.it Redazione Daniela Romanò Marchetti 42 IAT Info. e Accoglienza Tur. della Prov. di Milano Piazza Duomo 19 A (sotterraneo) - tra via S. Pellico e T. Grossi lun/ven ore 10/13 - 14/18 - sab/dom ore 10/13 - 14/17 tel. 02.80500355 Finito di stampare nel mese di aprile 2010 presso Mediaprint, Milano © Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi MOQUETTES PAVIMENTI RIVESTIMENTI TESSUTI