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#3/2016
Articolo: Dal ’68 ad oggi: ribellione a suon di rock
05.09.2013 1/2
Dal ’68 ad
oggi:
ribellione a
suon di rock
Il ’68 e la musica di quei tempi facevano tremare l’establishment. Oggi la gioventù
svizzera riscopre i valori tradizionali, ma il suo sound resta chiassoso e ribelle.
Il proverbio inglese «a rolling stone gathers no moss» (pietra smossa non fa muschio) coglie nel segno: da
generazioni esso continua infatti a ispirare i giovani e tutti quelli rimasti giovani dentro. Bob Dylan, icona di
Woodstock ed emblema del movimento studentesco sessantottino anche in Svizzera, aveva smosso la pietra per
primo. «Like a Rolling Stone», l’inno di Dylan alla libertà, fu in seguito eletto dalla giuria dell’influente rivista
«Rolling Stone» al primo posto fra le «500 più belle canzoni di tutti i tempi». E fedeli a questo motto, i mitici «Rolling
Stones» continuano senza sosta da decenni a fare la linguaccia all’establishment.
Rimanere sempre in movimento, senza mai fermarsi e remando sempre contro – questa fonte di creatività aveva
seguaci anche in Svizzera. Ad esempio, Polo Hofer. Figlio del vivace movimento sessantottino, nel 1971 questo
percussionista, pittore, poeta, showman e attore aveva fondato la band «Rumpelstilz». Sulle note di Dylan e ispirati
dalla cultura hippie di Amsterdam, questi ribelli non ebbero vita facile nell’ambiente conservatore di Berna. Il loro
aspetto fuori dagli schemi bastò a indignare la società borghese perbenista. Quando Hofer si candidò nel 1971
insieme ad alcuni sostenitori sotto il nome di «Härdlütli» alle elezioni per il Consiglio comunale di Berna facendosi
per di più fotografare nudo, lo scandalo giunse al culmine.
Il fenomeno Johnny Cash
Quale musica andava forte all’epoca? Cosa faceva Bob Dylan? Nel 1969 aveva inciso «Girl from the North
Country» insieme a Johnny Cash, al tempo uno dei protagonisti assoluti di fama più reazionaria della musica
country. L’album frutto della loro collaborazione, «Nashville Skyline», fu uno dei maggiori successi commerciali di
Dylan e il suo messaggio giunse fino in Svizzera: l’essere diversi è un fatto anzitutto mentale.
https://nummersicher.ch/it/pdf/dal-68-ad-oggi-ribellione-a-suon-di-rock-de.pdf
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Articolo: Dal ’68 ad oggi: ribellione a suon di rock
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Di questo è ben consapevole anche la gioventù svizzera di oggi, su cui l’allora tanto inviso stile di vita borghese
esercita invece un certo fascino, con gran disappunto degli ex sessantottini: altro che ribellione! Questo almeno è
quanto rileva il Barometro della gioventù, uno studio effettuato ogni anno da Credit Suisse. Stando ai dati raccolti, i
giovani preferirebbero valori quali l’onestà, la fiducia e la tolleranza piuttosto che l’anticonformismo. Per il proprio
futuro, essi auspicano una famiglia, buoni amici e una casa di proprietà. Altrettanto importante è l’equilibrio tra vita
privata e lavoro. Non sono pertanto solo gli ex sessantottini a pensare che la gioventù di oggi sia troppo
inquadrata, conservativa, priva di ideali e noiosa.
Un doppio volto
Sul fronte della musica, tuttavia, l’atteggiamento è tutt’altro: hip-hop, indie, metal e trash-punk, spesso e volentieri
a tutto volume. Ma anche il dialetto svizzero va per la maggiore. La star lanciata dal casting show, Baschi,
conquista oggi i ragazzi alla vecchia maniera di Polo Hofer; nel suo brano «Wenn das Gott wüsst» (Se Dio
sapesse), sogna anche lui dei bei vecchi tempi: «Mi piacerebbe tanto essere una pornostar degli anni ’70»,
dichiara nel testo. Un tono non apprezzato da tutti, sebbene uno scalpore simile a quello scatenato allora dalle foto
di Polo Hofer nudo non possa più verificarsi nella moderna epoca multimediale. Il rocker di Berna si è dato una
calmata, ma resterà ribelle per sempre – anche se a 68 anni ormai preferisce fare solo fugaci apparizioni sul palco.
Fra l’altro, Hofer ha appena rivelato al «Tages-Anzeiger» che intende aprire una galleria d’arte a Thun.
(Video solo in tedesco. )
Baschi nel frattempo mira invece alla conquista del grande pubblico. Nella canzone «Miss Monroe» canta del posto
che vorrebbe in paradiso: in prima fila a destra, non accanto a Janis Joplin o Jimmy Hendrix, ma proprio vicino a
Johnny Cash. Come faceva la canzone di Bob Dylan? «The times they are a changin» – solo il cambiamento
persiste.
(Video solo in tedesco. )
La musica di maggior successo di tutti i tempiLike a Rolling Stone, Bob Dylan – il brano è stato
eletto dalla giuria della rivista «Rolling Stone» al primo posto tra le «500 più belle canzoni di tutti i
tempi».Madonna – con 9 hit in testa alle classifiche svizzere dal 31 maggio 1987, Madonna è la
musicista più acclamata in Svizzera.The Dark Side of the Moon, Pink Floyd – l’album ha venduto 40
milioni di copie e rientra così nella top ten degli album più venduti.Whenever Wherever, Shakira – con
questa canzone Shakira è stata in vetta alle classifiche svizzere dal 3 febbraio al 1° giugno 2002 per
ben 17 settimane.Thriller, Michael Jackson – con 65-110 milioni di copie vendute, Thriller rappresenta
l’album più venduto di tutti i tempi.Peter Gabriel – vincitore di 13 MTV Video Music Awards, si piazza
pertanto al secondo posto, subito dietro Madonna, tra gli artisti più premiati.Stress – il rapper è stato
l’artista svizzero più premiato, vincendo ben 8 volte lo Swiss Music Award.Aretha Franklin – brani come
A Natural Woman, Respect e Chain of Fools l’hanno consacrata alla fama mondiale. Nel 2008 è stata
eletta migliore cantante di tutti i tempi da una giuria della rivista musicale «Rolling Stone» composta da
ben 179 membri.Hey Jude, The Beatles – i Beatles, con oltre 600 milioni di dischi venduti,
rappresentano una delle band più acclamate di tutti i tempi. Il singolo «Hey Jude» uscito nel 1968
costituisce la loro hit di maggiore successo commerciale.I Gotta Feeling, The Black Eyed Peas – il
singolo del quinto album dei Black Eyed Peas è in testa alla lista dei brani più scaricati dall’iTunes Store
di Apple.
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