“…opporre la ‘città-tenda’alla ‘città-carcere’ significa per me creare forma e spazio per una città che non esiste ancora, ma della cui non esistenza soffriamo tutti le conseguenze. La sfida che propongo alla città attuale è dunque la sfida di saper accogliere al suo interno i diversi di ogni tipo, non per dovere di ospitalità, ma come speranza progettuale.(…)” Giovanni Michelucci In dieci anni Fabbrica Europa è stata, e sempre più diventa, una città nella città. Però una “città-tenda”, nomade, aperta, uno spazio dell’accoglienza, del confronto e delle identità in movimento, percorso e visitato da flussi di creazione e di produzione che si “affrontano” con i propri linguaggi. Non bandisce né esorcizza il conflitto, ma lo trasforma in una ricchezza profonda, insostituibile nella cultura e nell’arte contemporanea così come nella società d’oggi. Nell’opposizione michelucciana La Fabbrica legge un’ambiguità e un percorso più che attuale. La tenda è infatti la figura dell’accoglienza, della leggerezza, del nomadismo e della “variabilità”, ma insieme è anche l’immagine forte del suo contrario: del campo profughi, del luogo di concentramento e di precarietà, dello spazio di militari e di prigionieri. Resta il percorso tenda-vela, che in positivo progetta il viaggio, la creatività condivisa, la mobilità modulare dei diversi che si incontrano. TEATRO FONDAZIONE FABBRICA EUROPA PER LE ARTI CONTEMPORANEE Fondazione Pontedera Teatro Associazione Fabbrica Europa Associazione Music Pool CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Luca Dini Presidente Marina Bistolfi Vicepresidente Stefano Geraci Silvia Lucchesi, Andrés Morte Terés, Lisa Parrini, Gianni Pini Consiglieri Roberto Giacinti Sindaco revisore DIREZIONE ARTISTICA Maurizia Settembri Danza e multimedia Roberto Bacci Teatro Lorenzo Pallini Musica Sergio Risaliti Arte visiva Bruno Casini Comunicazione UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE Simona Nordera, Manuela Martinez PRODUZIONE Chiara Damiani PROMOZIONE Sandra Salvato Claudio Guglielmi Daniele Dominici Consulenza Jacopo Bundu Webmaster TECNICA Saverio Cona Direzione Sergio Zagaglia Responsabile teatro Claudio Bruschini Responsabile musica Assane Kebe Responsabile servizi Nonia T. de la Gala, Cristina Ferrarini Assistenza Viviana Rella, Luisito Mazzei, Paolo Li, Matteo Giampaglia, Luisa Giusti, Maria Cristina Fresia, Alessandro Ruggiero, Massimo Michelotti, Eugenio Rigacci, Roberto Settembri Tecnici Daniela Manna, Valeria Foti, Simona Scandagli, Eleonora Grassi Assistenza tecnica SEGRETERIA GENERALE Paola Tattini Segreteria amministrativa Valeria Bassi e Simona Grazzini Logistica Maria Lerìa Rey, Amalia Manouseli, Catherine Lenoble Segreteria organizzativa AMMINISTRAZIONE Massimo Carotti Studio Nozzoli GESTIONE SPAZIO Maddalena Verzì Direzione sala Simone Baldi Responsabile biglietteria Margherita Picchi Informazioni FABBRICA EUROPA, X EDIZIONE TENDOPOLIS, LA FABBRICA DELLA CITTA’ Firenze, Stazione Leopolda, Porta al Prato, 2 - 31 maggio 2003 ARTI VISIVE Sergio Risaliti Direzione Neri Torrigiani Consulenza Vaia Balekis Organizzazione Tiziana Draghi Direzione allestimento Filippo Staiano Assistenza DANZA Maurizia Settembri Direzione Roberto Casarotto International Fabbrica for Coreographers Isabelle Preuilh Consulenza Fiorella Nicosia Assistenza TEATRO Roberto Bacci Direzione Elina Pellegrini Produzione Melanie Gliozzi Assistenza MUSICA Lorenzo Pallini Direzione Gianni Pini Produzione Barbara Madrigali Organizzazione Maria Giovanna Laugelli, Roberta Vannocci, Leonardo Giacomelli Segreteria organizzativa DJING Isabelle Preuilh, Barbara Madrigali, Gianluca Lucente, Luana Stamerra Direzione Al programma contribuisce MUSICUS CONCENTUS TRADIZIONE IN MOVIMENTO Fernando Fanutti Codirezione Giuseppe Vigna Codirezione Alessandro Tarchiani Amministrazione FONDAZIONE FABBRICA EUROPA PER LE ARTI CONTEMPORANEE Fabbrica Europa nasce nel 1994 da un’idea di Maurizia Settembri e Andrés Morte Terés, con l’ambiziosa volontà di creare a Firenze una casa per gli artisti di tutta Europa. Firenze, città deputata ad accogliere l’arte e tuttavia gravata dal peso che la tradizione le impone, è forse uno dei luoghi più difficili per portare avanti questo progetto, che non è solo un festival ma un’idea, un centro interattivo di incontro, di lavoro e di formazione. Radicata nel territorio fiorentino e toscano senza esserne limitata, Fabbrica Europa ha restituito alla città un grande spazio quale l’ottocentesca Stazione Leopolda, dimenticato crocevia di viaggiatori con il fascino degli altri luoghi europei di archeologia industriale recuperati all’uso culturale, infondendogli nuova vita con un progetto culturale contemporaneo di rilievo europeo in cui contemporaneità e identità, efficacia comunicativa e qualità sociale, tutela delle culture locali e confronto con il mercato globale trovano uno spazio di relazioni vive e fertili. Nei nove anni della sua esistenza, Fabbrica Europa ha costruito una rete di scambi culturali capace di consolidare un terreno fertile e di grande impatto sociale ed economico. Punto di riferimento di un’ampia rete di realtà produttive - moderne botteghe in cui si integrano arte, tecnica e commercio - Fabbrica Europa è ormai diventata uno degli eventi di arte contemporanea e di spettacolo più interessanti del panorama nazionale e internazionale, dando un importante contributo alla conferma di Firenze quale luogo di incontro e di confronto per le diverse culture. Al fine di valorizzare e consolidare ulteriormente questo processo di continuo sviluppo, è quindi sorta l’esigenza, in accordo con gli Enti pubblici sostenitori (Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze), di dare vita a un nuovo soggetto giuridico privato non profit costituito dalle strutture che più hanno contribuito allo sviluppo del progetto. Nasce così nel gennaio 2003, per iniziativa dell’Associazione Fabbrica Europa, della Fondazione Pontedera Teatro e dell’Associazione Music Pool, la FONDAZIONE FABBRICA EUROPA PER LE ARTI CONTEMPORANEE: una fondazione di partecipazione al servizio del bene pubblico e aperta alla collaborazione con gli enti pubblici e privati che ne condividano gli obiettivi. 2, 3 maggio, ore 21 MZDP / METZGER-ZIMMERMANN-DE PERROT HOI Uno spettacolo di Metzger/Zimmermann/de Perrot Interpreti: Gregor Metzger, Martin Zimmermann, Dimitri de Perrot Coreografia: Gregor Metzger Musiche originali: Martin Zimmermann Drammaturgia: de Perrot / Georg Weinand / Metzger Scene e set design: Zimmermann / de Perrot Costruzione scene e set: Metzger / Zimmermann / de Perrot Luci: Ingo Groher Suono: Jean Corthésy Costumi: Christophe Botiaux - œil extérieur: Andy Neresheimer Coproduzione: Théatre Vidy-Lausanne E.T.E. / MZdP / Luzerntanz - Choreographic Centre at Luzernertheater RIPRESE VIDEO Luca Ballini/Videolab GRAFICA Socialdesign, Walter Sardonini e Daniele Madio Gabriele Bientinesi collaborazione Commissione delle Comunità Europee FONICA Omikron Comune di Firenze ILLUMINOTECNICA Watt Studio Provincia di Firenze Ministero per i Beni e le Attività Culturali HAVANA BAR Antonio Albanese, Mario Falcini, Antonio Puccia, Stefano Calzolai ORIGAMI BAR Giorgio Ferone, Sandro Grossi, Gabriele Treggi BIGLIETTI SPETTACOLI Intero 12, ridotto 10 Intero 14 ridotto 12: MZdP - Chouinard - De Keersmaeker - H.U.D.I. Sun Ra Arkestra - Bollani/O.R.T. Biglietto Unico 8: Villanuccia, Anonima Scena, Album Zutique, Giardino Chiuso, Secondo Taglio, Rosso Tancredi Ensemble, Acousticamente. PROMOZIONI E RIDUZIONI Riduzione cumulativa (-2 a spettacolo per chi partecipa a più spettacoli in programma la stessa sera). Riduzioni di legge (under 18 e over 60), studenti, carta Istituto Francese, soci Coop, Officina Giovani. ABBONAMENTI Tessera Abbonamento 3 spettacoli a scelta: 25 WORKSHOP Tessera di partecipazione IFfC, 3 giorni di workshop, incluso 3 serate a scelta e ingresso feste: 50 (valida per i giorni 6-13/5) PREVENDITA BOX OFFICE: Via Alamanni, 39 - 50123 Firenze - tel. 055210804 e nel circuito Box Office Toscana Desk Biglietteria FIRENZE DEI TEATRI presso La Rinascente (dal 9 maggio) Le tessere abbonamenti si possono acquistare anche presso la sede di FABBRICA EUROPA, Borgo Albizi 15 - 50122 Firenze - tel. 055 2480515 (ore 10.00 - 19.00) e dal 2 maggio presso la STAZIONE LEOPOLDA, Porta a Prato (ore 19.00 - 22.00) Comune di Firenze Assessorato alla Cultura / Griots Pro Helvetia GOVERNO DEL CANADA AMBASCIATA DEL CANADA PROGETTO SPECIALE / REGIONE TOSCANA / TOSCANA GIOVANI TOSCANA DANZA / ASSOCIAZIONE TEATRALE PISTOIESE ENTE TEATRALE ITALIANO FLORENCE DANCE CULTURAL CENTER Si ringrazia per la collaborazione: FS METROPOLIS PITTI IMMAGINE FUTURA WIDE FORMAT, SIENA BANCA POPOLARE ETICA STAZIONE LEOPOLDA SRL OFFICINA GIOVANI, PRATO Prima nazionale Hoi è il modo in cui si dice “ciao” in dialetto svizzero. Uno dice ciao per salutare qualcuno, amici o sconosciuti, ma anche in un certo senso per essere certo della propria presenza. Hoi, dice la compagnia MZdP presentandosi al centro del palco per una nuova avventura, dopo il grande successo ottenuto con il loro precedente spettacolo, GOPF. Il ballerino, il musicista e l’acrobata si sono fusi in una sola entità che esplode con un fragore assordante. Da soli, insieme, l’uno contro l’altro. Lo spazio è seminato, il tempo è raccolto. Uno spirito senza pace fa risuonare le viscere della terra, ogni singolo oggetto suona. Suoni di legno colpito, pietra urtata. Gli oggetti modificano l’ambiente ma dall’ambiente vengono a loro volta modificati. La musica è teatro, il teatro è architettura. All’incrocio tra questi opposti MZdP colloca il proprio mondo, in cerca di un folklore universale. Legno e pietra diventano vivi per magia e si uniscono in una danza selvaggia e incalzante. La compagnia Metzger/Zimmermann/ de Perrot è sostenuta da: Città di Zurigo e PRO HELVETIA, Fondazione Svizzera per la cultura e da: Migros Pour Cent Culturel, Société Suisse des Auteurs, Nestlé Fondation pour l’Art, Fondation Stanley T. Johnson, Fondation Lis & Roman Clemens, Fondation Oertli. 2, 3 maggio ore 22.30 EGUMTEATRO QUARTETT di Heiner Muller Traduzione: Saverio Vertone (ed. Ubulibri) Voci: Annalisa Bianco, Gaetano D’Amico Corpi: Veronica Landi, testo o da alcuni testi di un medesimo autore, ci si lascia condurre dalle molte possibilità offerte, dalle infinite (o finite) possibili variazioni. In questo caso è diverso. Nelle parole di Quartett di Heiner Muller ci sono già tutte le strade percorribili tracciate. Questo accade sicuramente perché Muller usa la sua scrittura non per affermare un dogma teatrale bensì per verificare la labilità della scena. Non c’è certezza che il teatro, lo spettacolo siano lì. Quartett di Heiner Muller è una delle più belle variazioni de Le Relazioni Pericolose di Laclos e il romanzo di Laclos è fortemente influenzato dalle Passioni dell’anima di Cartesio. Cartesio, Laclos e Muller sono tre raffinati anatomisti dell’animo umano. Dissezionano il cadavere dell’IO, ne estraggono le interiora, le esaminano attentamente per arrivare alla conclusione che tutto funziona attraverso un indecifrabile mistero. Non basta la conoscenza delle differenti parti, l’essere umano è “essere nell’enigma”. Il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards con l’intervento a Fabbrica Europa apre il progetto triennale Tracing Roads Across, sostenuto dal Programma Cultura 2000 dell’Unione Europea e reso possibile da una rete di istituzioni teatrali e accademiche di sei paesi diversi. È prevista la proiezione, aperta al pubblico, di A film documentation of Action, seguita da un incontro (venerdì 16 ore 18). Inoltre professionisti, specialisti e amanti del teatro saranno invitati a essere testimoni di Action, un’opera creativa nel campo dell’arte come veicolo, e di The Twin: an Action in creation, nuova opera attualmente sviluppata nella forma di un “lavoro-in-creazione”. Tutti coloro che sono interessati ad assistere a questi due lavori possono contattare Carla Pollastrelli presso la Fondazione Pontedera Teatro, tel. 0587.55720, e-mail: [email protected] Antonio Barretta Passanti: Norma Angelini, Sonia Brunelli Regia: Annalisa Bianco e Virginio Liberti Scene e luci: Horacio De Figueiredo Suono: Otto Rankerlot Edizione suono: Silvio Puzzolu Realizzazione scene: Norma Angelici, Sonia Brunelli Costumi: Marco Caboni Direzione organizzativa: Costanza Boccardi Produzione: Egumteatro / Fondazione Pontedera Teatro / Festival Crisalide / Comune di Abbadia S. Salvatore - Assessorato alla Cultura e con il contributo della Regione Toscana - Dipartimento delle Politiche Formative e dei Beni Culturali Nella breve storia di Egumteatro non si è mai dato il caso di un testo teatrale “messo in scena”, cioè portato integralmente in palcoscenico. Il percorso è stato sempre lo stesso: a partire da un Costumi: Monica Caminiti Musiche digitali: Alberto Tucci Disegni digitali: Francesca Bellati Animazioni video: Simone Carrai, Leonardo Leporatti, Nino Cannatà Animazione 3D: Francesco Pafumi Testi: Henri Michaux Organizzazione: Arianna Lamanna Questo studio è una ricerca sensoriale che parte dall’opera di Henri Michaux, in particolare da L’infinito turbolento (1957) e Miserabile miracolo (1956). Poeta e artista, rivelato al pubblico da Andrè Gide e in contatto con il gruppo surrealista, nell’ultima parte della sua vita Michaux si è interessato a esperimenti con la mescalina. Anche i suoi disegni esprimono le visioni interne, psichiche, con cui il corpo reagisce alla mescalina. M di iMMenso è una chiara provocazione nei confronti del pubblico, per sondare il coraggio dello spettatore: la sua disponibilità a mettersi in gioco, interagendo con lo spettacolo. Un concentrato della nostra epoca, una fruizione cromatica e sonora, in un tempo e in uno spazio ambiguo, duplice, dove possiamo riscoprire una verità filtrata, attraverso una cesura spazio-temporale, nascosta e velata da un’altra. Spettatore e attore sono in due luoghidimensioni diversi e opposti, separati da una visione-proiezione, dove le immagini video danzano con la musica suonata dal vivo. Ma per guardare all’interno bisogna esporsi ai riflettori spiando pubblica- mente e lo spettatore diventa spettacolo! 13 maggio ore 20 ANONIMASCENA NOVALIS CIRCULUS 6, 7 maggio ore 19 GRUPPO SPERIMENTALE VILLANUCCIA M DI IMMENSO L’uomo che vive nello spazio liberamente ispirato all’opera di Henri Michaux Progetto, video e regia: Nino Cannatà Coreografia: Max Campagnani Danzatori: Max Campagnani, Raffaella Cezza Attore: Massimo Grigò Pianista: Julian Abbott Scene: Nino Cannatà (notturna rotazione estatica) primo spettatore Drammaturgia e regia: Giacomo Bernocchi Costruzioni (ratio): Matteo Monteduro Connessioni: Erik Tomasi Suono e luce: Andreas Froeba Contributi visivi: Maria Pecchioli Interpreti: Erik Tomasi, Caterina Poggesi, Andreas Froeba, Giacomo Bernocchi Voce: Bianca Papafava Anonimascena si muove all’interno di un campo in mutazione continua, attraverso teatro contemporaneo, ricerca sul movimento e arti visive. Il lavoro della compagnia si sta configurando sempre più attraverso due direzioni privilegiate: da una parte un interesse verso il mito TEATRO (Dioniso nel caso di Novalis Circulus ma anche nel considerare il teatro come luogo del/nel mito), dall’altra un’attenta valutazione delle modalità percettive che scaturiscono da operazioni condotte sulla scena, sull’attore e sullo spettatore. In Novalis Circulus l’unico spettatore occupa, letteralmente, il centro esatto della scena. La scena diviene circolare non solo attraverso una scenografia, ma soprattutto a causa del movimento stesso dello spettatore. Il movimento centripeto a cui è sottoposto lo spettatore è perdita di sé (estasi della rotazione), e quindi anche perdita di controllo sulla visione della scena. La rotazione si trasforma in ripetizione della figura e la ripetizione in sfocamento dell’immagine. Poi lo spettatore: visto da fuori è esso stesso oggetto della scena; visti dall’attore gli spettatori di Novalis Circulus sono sempre una carrellata di corpi così come si trovano nei dipinti di Bacon: “guarda la serie dei ritratti su sedia: quello sei tu, o spettatore”. 13 maggio ore 21 14 maggio ore 22.30 DANIEL VERONESE OPEN HOUSE Regia e drammaturgia: Daniel Veronese Interpreti: Melina Milone, Eugenia Iturbe, Julieta Petruchi, Mariana Paz, Nayla Pose, Juan I. Alvarez Insúa, Olga Nani, Natalia Segre, Gustavo Antieco, Martín De Goycoechea Assistente alla regia: Marcelo Alcón e Gonzalo Martínez Disegno luci: Gonzalo Córdoba prima nazionale Daniel Veronese, autore di punta di Buenos Aires e fondatore de El periferico de objetos, dirige dieci attori provenienti dal Conservatorio Nacional de Arte Dramatica nella messa in scena di un suo testo ricco di poesia e di passione, Open House. Fragili e sensuali, questi giovani artisti raccontano di solitudine e abbandono. Alla chitarra e al piano, pudicamente, raccontano i propri naufragi, accompagnati dalla voce di Lou Reed e John Cale. In realtà non sono più consapevoli del pubblico, la loro intenzione non è produrre arte, e se ciò succede è per casualità. Sono come stranieri nel territorio degli artisti. I personaggi di Open House sono persone che hanno urgenza di dire qualcosa. È molto probabile che non ci sia una seconda possibilità. Attraverso frammenti di storie, canzoni, affrontano i temi che gli stanno più a cuore. Hanno la sensazione che la vita è densa e rapida, e per questo non vogliono perdere tempo in ciò che non li tocca intimamente. 15 maggio ore 22.30 16 maggio ore 21 STUDIUM TEATRALNE VARSAVIA CZLOWIEK (UOMO) Regia: Piotr Borowski Assistente alla regia: Gianna Benvenuto Scene: Piotr Borowski con la collaborazione di Anna Konik Costumi: Katarzyna Zejmo Interpreti: Marcin Cecko, Jolanta Denejko, Zbigniew Kowalski, Anna Olejnik, Piotr Piszczatowski, Marcin Szymanski, Magdalena Tuka, Dawid Zakowski Coproduzione: Studium Teatralne, Fondazione Pontedera Teatro, Gmina Warszawa Centrum Lo spettacolo si ispira al libro Gog e Magog di Martin Buber e si basa sul mito del ritorno del Redentore. I protagonisti del libro credono che il mondo sarà salvato e purificato solo con lo scoppio di una grande guerra, comandata da un leader prescelto. La sua azione senza pietà precederà la nuova venuta del Redentore. Come nelle tragedie antiche, il dramma sfugge al controllo umano e inizia a svilupparsi secondo la propria folle logica. Lo spettacolo è una potente dimostrazione di sfiducia nei confronti della religione, della legge e del culto dell’esercito. Człowiek (Uomo) è il terzo spettacolo di Studium Teatralne. Fondata a Varsavia da Piotr Borowski, attore e regista che ha lavorato con Grotowski e con il gruppo di Gardzienice, la compagnia si è affermata presto come una tra le più interessanti del teatro sperimentale polacco. Gli spettacoli di Studium Teatralne si basano su una particolare commistione di recitazione e danza e si distinguono per il lavoro fisico degli attori, che si muovono sul palco con sorprendente leggerezza. 15 maggio ore 21 16 maggio ore 22.30 ZT HOLLANDIA VOICES (TWEE STEMMEN) Regia: Johan Simons Testi: Pier Paolo Pasolini, Cor Herkstroter Drammaturgia: Tom Blokdijk, Paul Slangen Interprete: Jeroen Willems Traduzioni: Rob Klinkenberg, Paul Slangen Set design: Johan Simons, Piet Hein Eek (sedie) Tecnica, luci e suono: Ate-Jan van Kampen, Marijn van Raak, Jan van Witteveen In Voices Jeroen Willems utilizza testi del regista e scrittore italiano Pier Paolo Pasolini per ritrarre quattro diversi tipi di leader dei nostri tempi, che assieme tengono la società stretta in una morsa: politici, criminali, intellettuali, industriali. Un quinto leader si è aggiunto senza sforzo: il direttore del consiglio di amministrazione della Shell International, Cor Herkströter, che riflette sui dilemmi morali e la responsabilità sociale delle compagnie multinazionali. Il copione di questo personaggio è stato tratto da discorsi e interviste del direttore della Shell. Jeroen Willems, davanti a un tavolo ingombro dei resti di un banchetto, in- patto che l’opera di Arthur Rimbaud - in particolare Una stagione all’inferno e le Illuminazioni - ha esercitato su Album Zutique, gruppo composto da attori, danzatori e musicisti di diverse provenienze. La domanda sulla felicità e sul perché dell’esistenza ha costituito il tema portante per il lavoro creativo: “la felicità è il mio verme”. Brani e frammenti presenti nello spettacolo sono stati tradotti da Mario Biagini che ha restituito alla parola di Rimbaud la sua originaria azione diretta e alchemica. Nella fase di elaborazione dello spettacolo, Album Zutique ha scelto di lavorare in un luogo in qualche modo legato alla condizione di disagio dell’uomo contemporaneo, uno spazio occupato situato a Napoli in un quartiere non privo di problemi sociali, il DAMM Diego Armando Maradona Montesanto - Zone Illuminate Autogesite di Napoli. 22, 23 maggio ore 21 COMPAGNIA H.U.D.I. N° 16473 terpreta tutti i personaggi, spostandosi di sedia in sedia. Con apparente facilità, si trasforma da scienziato a top manager, da donna a Dio, sino al diavolo incarnato. ZT Hollandia, sotto la guida del regista e coreografo Johan Simons e del regista, percussionista e compositore Paul Koek, si è rivelata una delle compagnie più interessanti del panorama internazionale. Tra le sue caratteristiche c’è quella di produrre performance “realistiche” che si basano su interviste e discorsi pubblici. Anche i suoni registrati da situazioni reali, rielaborati elettronicamente, vengono spesso utilizzati come base per la colonna sonora degli spettacoli. Requiem per Endre Závoczky Un’esperienza post-mortem ispirata a Ferenc Molnár Regia: László Hudi Interpreti: Balázs Vajna, Erika Pereszlényi, István Goz, Réka Gévai, Lívia Varjú, Gábor Pintér, Adrien Bor Musiche: Balázs Barna Direzione tecnica: Attila Szirtes Produzione: Fondazione Mozgó Ház prima nazionale N° 16473 = numero di registrazione. Questo è il numero di registrazione che Endre Závocki, detto Liliom, porta nel libro omonimo di Ferenc Molnár. L’aldilà = noto come il mondo dopo la morte, che spesso si confonde con la morte fisica. In questo caso l’aldilà è una dimensione psichica dove tutti gli atti e le storie passate o future dell’umanità sono presenti allo stesso tempo. Così anche la storia di Liliom si trova in questo luogo dopo che Ferenc Molnár l’ha scritta. L’aldilà DANZA martedì 6, mercoledì 7 ore 21 COMPAGNIE MARIE CHOUINARD DES FEUX DANS LA NUIT Coreografia e direzione artistica: Marie Chouinard Interprete: Simon Alarie Musica: Robert Racine (La Musique des mots) Luci: Axel Morgenthaler Costumi: Vandal Produzione: Compagnie Marie Chouinard Prima nazionale Dopo aver presentato nel corso degli ultimi venti anni diversi assoli che esploravano la psiche femminile, Marie Chouinard ha coreografato per la prima volta un assolo per uomo, Des feux dans la nuit. Spostandosi in modo magistrale e vivido da un universo all’altro e da una poetica all’altra, la Chouinard crea un’intensa e sconvolgente variazione sulla virilità e le sue metamorfosi. Con La Musique des mots di Rober Racine come punto di partenza, il solo si sviluppa nello spazio come un viaggio attraverso l’intimità e la fragilità dell’uomo. Supportato dalla performance dal vivo del pianista, la coreografa canadese decifra le torsioni e i cambiamenti dell’universo maschile, presentando una summa della vita spogliata di tutti gli artifici e aperta al mondo. Uno dopo l’altro i movimenti del danzatore scorrono, descrivendo un vuoto nei fuochi danzanti della notte: una generosa e magnifica danza che rivela il subconscio, il privato, il vergognoso e l’inconfessato più di quanto si immagini. Voices è stato rappresentato in tutto il mondo e ha ricevuto numerosi premi. 17 maggio ore 19 18 maggio ore 21 ALBUM ZUTIQUE IO SONO IL PASSANTE Brani e frammenti dall’opera di Arthur Rimbaud Traduzioni: Mario Biagini Regia: Annalisa D’Amato Collaboratore artistico: Giordano Acquaviva Interpreti: Monica Bianchi, Arsenio D’Amato, Annalisa D’Amato, Francesco Forni, Savino Paparella, Matilde Politi, Zvi Tal, Emanuele Valenti Produzione: Album Zutique, Fondazione Pontedera Teatro Io sono il passante nasce dal forte im- ÉTUDE #1 non esiste nel tempo, non è una forma di futuro dopo la morte, ma è il presente eterno, un ambiente intimo e personale. La storia di Liliom nel libro termina con il suicidio del protagonista, ed è da questo punto che comincia lo spettacolo Molnár mette solamente Liliom nell’aldilà, mentre H.U.D.I. ci mette tutti i personaggi, condannandoli a rivivere all’infinito lo stesso ruolo, senza poter cambiare la loro situazione comica e grottesca. L’attore, attraverso il lavoro interiore, può entrare nella dimensione dell’aldilà e può evocare la storia di Liliom, ma solamente quella che porta dentro di sé. Coreografia e direzione artistica: Marie Chouinard Interprete: Lucie Mongrain Musica originale con elaborazione del suono in tempo reale: Louis Dufort Costumi, luci e scenografia: Marie Chouinard Produzione: Compagnie Marie Chouinard Co-produzione: ImPulsTanz Festival (Vienna, Austria) e Canada Dance Festival (Ottawa, Canada) Prima nazionale Étude #1, un solo di Marie Chouinard, è il risultato di una collaborazione stretta tra la coreografa, il compositore Louis Dufort e la danzatrice Lucie Mongrain. Nel piccolo spazio di un rettangolo blu, che fa risuonare i passi della danzatrice che indossa scarpe dalla punta di acciaio, Marie Chouinard ha creato una danza geometrica e impetuosa in cinque parti - cinque variazioni con temi specifici e comuni movimenti del corpo. Il corpo diventa il pretesto di una serie di movimenti destrutturati, a volte ondulati, una danza “di acciaio” che si evolve in un suono elaborato in tempo reale. Dal 1998 il compositore elettroacustico Louis Dufort collabora frequentemente con la Chouinard. I suoi lavori per la coreografa riflettono l’interesse di integrare elementi sonori nella musica. venerdì 9, sabato 10 ore 21 COMPAGNIE ROSAS ANNE TERESA DE KEERSMAEKER propria ricerca. “Io sono ossessionata dal puro gesto e dalle linee tese… ma mentre posso formalmente eseguire gesti così severi e sicuri non riesco a esserne intimamente coinvolta. Allora innalzo delle resistenze e uso la tensione che ne risulta per comporre una chiara esposizione dell’odissea dell’introspezione…”. martedì 13 ore 22.30 COMPAGNIA VIRGILIO SIENI DANZA VENTO Nelle costellazioni silenziose Regia e coreografia: Virgilio Sieni Interpretazione e collaborazione: Marina Giovannini, Luisa Cortesi, Erika Faccini, Samuele Cardini, Michele Simonetti Elaborazione musicale e D.J: Letizia Renzini Costumi: Manuela Menici Produzione: Teatro Ponchielli, Cremona / Festival Oriente Occidente / Compagnia Virgilio Sieni Danza Vento o qualcosa che assorbe il passaggio tragico della contemporaneità. Sulla bellezza della diversità. Strani, poeticamente irregolari nel corpo. Sul notturno e la dilatazione del tempo. Fermata, ascolto, slittamento. Sul movimento lento delle costellazioni e lo spazio ovattato. Una tragedia dell’ascolto. […] Attraverso la bufera della speranza e la ONCE Coreografia e interpretazione: Anne Teresa De Keersmaeker Assistente alla coreografia: Marion Ballester Musica: Joan Baez in Concert Part 2 Scenografia: Jan Joris Lamers Costumi: Anke Loh Creazione: Bruxelles, Rosas Performance Space, 27/11/02 Produzione: Rosas & De Munt / La Monnaie Prima nazionale Anne Teresa De Keersmaeker, nel ventesimo anniversario della fondazione della sua compagnia Rosas ritorna con un assolo. Sola con le proprie emozioni, sola con la voce del proprio corpo, la Keersmaeker danza sulle note di Joan Baez in Concert Part 2, album che rispecchia i sogni degli anni ’60, quando si credeva nella possibilità di cambiare la società. Anne Teresa riscopre la seduttiva tenerezza e semplicità della musica folk e se da una parte esegue movimenti suggeriti dal testo delle canzoni, dall’altra con i propri gesti nega le parole, che raccontano storie di vite private, mentre la danza non vuole suggerire niente di esplicito. La coreografia parte dall’improvvisazione in uno spazio vuoto senza punti di riferimento, vacilla finché non ritrova l’equilibrio grazie a un’immaginaria sbarra classica. Ma questi rigidi movimenti non fanno per lei e inizia la convinzione nella forza dell’esperienza, della pratica come metodo fragile, questo lavoro vuole essere una riflessione sulla danza e il linguaggio del corpo ponendosi delicatamente in una posizione di equilibrio tra l’intimismo delle cose segrete e l’apparizione improvvisa e impressionante. La metafora del vento ci conduce per mano verso il concetto di diversità e di spostamento: diversità di luoghi, di senso. Un urto: sopra la visione dilatata e statica dell’apparenza, data da una costellazione gigante in trasformazione lenta e silenziosa; sotto le azioni che costruiscono i personaggi “ignobili”, sorta di rifiuti maculati. Racconti analitici sullo spazio e l’immagine (quindi una successione di parti indefinite, un susseguirsi di piani sequenza): uno spazio aperto, semplicemente da accarezzare e la bellezza abbacinante della figura umana nella sua desolante e straziante apparizione. sabato 17 ore 21 SISTEMI DINAMICI ALTAMENTE INSTABILI ITINERE.E Topografia d’indagine fra luoghi inesplorati dal corpo che danza Coreografia: Alessandra Sini Interpreti: Paola De Rossi, Alessandra Sini, Antonella Sini, Francesca Sassi, Simona Lobefaro, Serena Intilia, Ester Silvagni Musica elettronica originale: Surya. lab Ambienti luce: Max Mugnai Foto e immagini: Stefano Montinaro Video: Tiziana Petrangeli Costumi: Alessandra Sini, Francesca Sassi Organizzazione: Francesca Donnini Produzione: CIULINGA In primo piano ciò che è marginale. Estraneo. Corpi in continuo orientamento, popolano ambienti anomali. Diventa rilevante quello che abitualmente è trascurato, il silenzio, il vuoto che raccoglie la necessità del comunicare di là dal convenzionale; la paura di esporsi e la serenità di perseguire con convinzione la via del desiderio. Il corpo rimane il luogo di attraversamento e sconfinamento per popolare di visioni l’immaginario reale. La danza è estemporanea, insiste nello scollamento fra gli stati corporei e disegna lo spazio reale e caotico dell’immaginario che muove i corpi. La necessità è quella di segnare un nuovo territorio popolato dai soli corpi esposti. Ogni corpo scenico ha la necessità di un rapporto intimo, preferenziale con ogni spettatore, rifiuta la distanza. Il gioco sta nella capacità della danza di accogliere ogni variabile, di costruire il tempo reale dell’intervento, che diventa occasione singolare. martedì 20 ore 21 GIARDINO CHIUSO CANDIDO Memorie continue Ispirato al Candide di Voltaire Regia: Tuccio Guicciardini Consulenza Coreografica: Simona Bucci Danzatori: Amina Amici, Patrizia de Bari, Benedetta Cavallini Attore: Marco Venienti Produzione Musicale: Nieri Brogi Elementi scenografici: Andrea Montagnani Scenotecnica: Alessandro Cappellini Produzione: Fabbrica Europa, Giardino Chiuso, Aramis, Comune di San Gimignano DANZA La compagnia Giardino Chiuso integra con questa nuova produzione un ciclo iniziato nel ’98 con lo spettacolo Lettere a Casais Monteiro incentrato sulla figura di Fernando Pessoa, proseguito poi con Studio Otello, liberamente ispirato all’Otello di Shakespeare. L’incontro con il Candido permette di sviluppare il tema del viaggio - viaggio immaginario e personalistico di Fernando Pessoa, viaggio di “esistenza” per Otello, viaggio filosofico di Candido. Solitudine - una sola voce narrante. Espressione attraverso il movimento - momento di racconto universale, momento evocativo di contemporaneità, quadro senza tempo. Candido e la sua memoria per ripercorrere un viaggio sempre diverso attraverso gli innumerevoli mondi che si contrastano e sormontano per avere ognuno la propria ragione. Essere sempre alla ricerca di un paradiso, un luogo dove ogni cosa è al posto giusto. Eppure nonostante questa infinita ricerca tutto quello che di buono esiste non basta mai. Una ricerca della così detta “felicità del vivere”, un viaggio fisico e mentale nella memoria per non rimanere solo. mercoledì 21 ore 21 SECONDO TAGLIO TRE PEZZI dal ciclo Corpus Stazione Leopolda Firenze Coreografia: Alessandra Ferrari Interpreti: Roberto Casarrotto, Alessandra Ferrari, Piero Leccese, Laura Scudella, Frida Vannini, Theresa Wong (violoncello) Musiche: Aleksi Aubry Carlson e Ramon Schneider Disegno e realizzazione luci: Giulia Puchetti Video: Elsa Mersi e Luca Ballini Produzione: Fabbrica Europa Attraverso un’operazione di destrutturazione e ricomposizione di elementi sonori, materia e gesto Secondo Taglio propone, con questo lavoro, il tema della riscrittura come necessità della figura umana di reazione al tempo e allo spazio. Riflessione in tre pezzi: immobilità, movimento, traccia, tra l’essere e l’apparire, emozioni e intelletto, istinto e ricordo in cui la danza viene interpretata come atto musicale dello strumento corpo, come essenza del reale. Un corpo a corpo fotografato nel fermo immagine di una gestualità edulcorata e tesa che trova lo slancio per affermarsi in un’impennata violenta e aggressiva che si materializza in un movimento vorticoso e potente. Attraverso una fisicità eroica, astratta, si aprono vicende individuali che mettono a confronto gesti espressivi e gesti repressivi, le pulsioni e il controllo, le energie del movimento e le resistenze fisiche della materia inerte. Corpi che non possono più apparire, figure monumento da ricordare solo per le tracce lasciate, prima che anche queste definitivamente scompaiano, in un buio e in un silenzio arcaico. Sidi Larbi Cherkaoui, danzatore e coreografo della compagnia Le Ballet C de la B, ha chiesto a Wim Vandekeybus di creare per lui un solo nella cornice di Le vif du Sujet, durante il festival di Avignone 2002. Il punto di partenza della creazione era un breve racconto di Paul Bowles. Sul palcoscenico vediamo It nella ricerca dell’interiorità degli altri. In origine una performance all’aperto, in seguito è stato riallestito introducendo anche immagini filmate dallo stesso Vandekeybus. It è un solo nel quale i linguaggi specifici dei movimenti dei due coreografi - che hanno scelto per la composizione musicale di lavorare con la compositrice spagnola Charo Calvo - s’incontrano e s’influenzano reciprocamente. mercoledì 28 ore 22 giovedì 29 ore 21 SOSTA PALMIZI GIORGIO ROSSI - REBECCA MURGI martedì 27, mercoledì 28 ore 21 WIM VANDEKEYBUS ULTIMA VEZ SIDI LARBI CHERKAOUI LES BALLETS C. DE LA B. IT Coreografi: Wim Vandekeybus e Sidi Larbi Cherkaoui Direzione e scenografia: Wim Vandekeybus Interprete: Sidi Larbi Cherkaoui Musica originale: Charo Calvo in collaborazione con Pierre Vervloesem Ispirato a: The Circular Valley di Paul Bowles Voce dell’asino: Benoît Gob Luci: Stefan Alleweireldt Suono: Stefan Alleweireldt Costumi: Isabelle Lhoas Fotografie: Jean-Pierre Stoop Produzione: Ultima Vez Co-produzione: Les Ballets C. de la B. / SACD Paris / Festival d’Avignon (openair performances in the frame of ‘Le Vif du Sujet’ in July 2002) Les Ballets C. de la B. / Théâtre de la Ville (Paris) / PACT Zollverein / Choreographisches Zentrum NRW (Essen) - (reworked theatre version) Il film Regia e sceneggiatura: Wim Vandekeybus Direzione della fotografia: Nicolas Karakatsanis Montaggio: Dieter Diependaele Interprete: Sidi Larbi Cherkaoui Studio: MONEV, Sint-Pieters-Leeuw Post-produzione:CondorBrussels, Nicolas Karakatsanis Post-produzione di suono e musica: Didier De Roose Produzione: CCCP / Ultima Vez Produttori: Arielle Sleutel / Bart Van Langendonck Ultima Vez è sovvenzionato da Flemish Community. Con la collaborazione di Flemish Community Commission di Bruxelles Anteprima moniche le più disparate. Uno spazio dell’interazione, dove il visitatore potrà far suonare, nei lettori cd messi a disposizione dalla fonica, la propria musica, i propri ascolti, lasciando al luogo installativo il compito di trasfigurarli. giovedì 29 ore 19 PALAIA DANCE PROJECT SEVEN BY FIVE Messa in scena: Lorin Johnson Interpreti: Sayat Asaryan, Griff Braun, Tanya Durbin, Anna Laghezza, Megan Van Winkle Prima nazionale Seven by Five è il risultato concreto del seminario Palaia Dance Project (23/30 maggio ’03), che riunisce per una settimana studiosi della cultura russa in diversi campi - coreografi, danzatori e critici - con l’intento di condurre una spedizione teorica e pratica attraverso DANZA / INTERNATIONAL FABBRICA FOR COREOGRAPHERS giovedì 8 ore 21 Norvegia TEET KASK SHADOWGRAPH Coreografia: Teet Kask Interpretazione: Teet Kask, Nina Braathen, Lone Torvik Musica: Erik Wøllo Durata: 20 minuti Spazio Alcatraz Shadowgraph è uno spettacolo multimediale che coinvolge danza, musica elettronica e installazione video. È il risultato di una collaborazione artistica tra il coreografo Teet Kask, il compositore Erik Wøllo e il fotografo Knut Bry. Esplora l’idea dell’ombra come rivelatrice delle diverse attitudini e situazioni, attraverso la fusione di danza, musica, luce e immagini. HIC [QUI] Intersistema #1 Coreografia e interpretazione: Rebecca Murgi, Giorgio Rossi, Silvia Traversi, Maristella Tanzi, Amina Amici, Kurt Koegel, Davide Sportelli, Luca Zampar Composizione, live electronics e sound design: Lorenzo Brusci Djing: Letizia Renzini Produzione: Sosta palmizi Coproduzione: Fabbrica Europa, Szene Salzburg (Astria), Fondazione Le Città del Teatro - Teatro Stabile delle Marche, Timet, Bassano Opera Festival Creazione Partendo dall’espressione individuale nel manifestarsi quotidiano, la parola fa spazio all’essenza corporea attraver- so delle domande legate ai semplici principi dell’esistenza: Cosa ci muove? L’abitudine? L’imitazione? La necessità? La memoria? La diversità, tema fondamentale di questo lavoro, trova allora la sua dimensione ideale nei molteplici linguaggi non convenzionali: movimenti, suoni, luci. Intersistema #1 - lo spazio dell’immersione, luogo della trasfigurazione sonora, capace di esaltare e ristrutturare identità timbriche e ar- INTERNATIONAL FABBRICA FOR CHOREOGRAPHERS a cura di Roberto Casarotto 8, 9 e 10 maggio Il Festival Fabbrica Europa accoglie negli spazi della Stazione Leopolda di Firenze l’International Fabbrica for Choreographers tre giorni durante i quali viene presentata una selezione di spettacoli, performance, conferenze, workshop di coreografi e giovani compagnie provenienti da diversi paesi e culture. Un incontro dedicato alle nuove generazioni della danza contemporanea in grado di dare visibilità ai giovani coreografi e alle compagnie emergenti del panorama internazionale. International Fabbrica for Choreographers vuole aprire un canale permanente di comunicazione, un osservatorio internazionale sulle produzioni delle più giovani formazioni, favorire la circuitazione e la diffusione della cultura della danza contemporanea, promuovere l’avvicinamento del pubblico a esperienze di interdisciplinarietà e contaminazione dei linguaggi. SPETTACOLI Le coreografie selezionate tra le numerose proposte ricevute si alternano nei diversi spazi scenici della Stazione Leopolda, ogni serata accoglierà diverse rappresentazioni. Un’occasione unica per poter conoscere e condividere il risultato dei diversi percorsi di ricerca e di produzione. Gli artisti invitati sono: Teet Kask (Norvegia), Matteo Moles (Belgio), Muza Dance Company (Israele), Vincent Mansoe (Sud Africa), Paul Ibey (Canada), Karima Mansour (Egitto), fLight Dance (Polonia - UK), Attilio Nicoli Cristiani (Italia), Kira Riikonen (Finlandia), En Knap (Slovenia), Ronit Ziv (Israele), Debra Christie e Martina La Ragione (Italia - USA), Cosmin Manolescu (Romania), Habillé D’Eau (Italia), Lea Dance (Australia), Juan Diego Puerta Lopez (Colombia - Italia), Guillermo Horta (Austria - Cuba), Paolo Mereu (Italia), Rasatabula (Spagna), Lorenzo Pizzanelli (Italia), Enzo Procopio (Italia). WORKSHOP Matteo Moles (8/5), Ronit Ziv (9/5), Cosmin Manolescu (10/5) propongono delle lezioni - laboratorio durante le quali presentano i fondamenti su cui si basa la loro ricerca coreografica. A una classe tecnica segue un laboratorio di studio di parte del repertorio della compagnia, d’improvvisazione e composizione coreografica. INCONTRI Gli incontri si concentrano sull’analisi della coreografia, sui problemi legati alla produzione, alla distribuzione, alla presentazione delle creazioni, sui fattori che influenzano i circuiti di promozione, le collaborazioni internazionali e le condizioni operative dei centri di produzione. la danza sperimentale russa dell’inizio del XX secolo. Seven by Five viene creato per quest’occasione dal coreografo Lorin Johnson insieme a un gruppo internazionale di danzatori. La performance è divisa in due parti. La prima è composta da revival basati su materiali d’archivio: una coreografia di Balanchine su musica di Stravinsky e cinque brevi coreografie di Kas’jan Golejzovskij, su musiche di Liszt, Prokofiev, Rachmaninov, Dvoràk, Skrjabin. La seconda parte dello spettacolo è invece costituita da una coreografia originale di Johnson, presentata in prima assoluta, Moto-Bio: corpi in movimento, su musica di Ravel. Moto-Bio: corpi in movimento esplora diverse tendenze del “movimento moderno” della danza russa, dalle danze plastiche alle innovazioni neo-classiche di Balanchine sino ai gesti e alle pose più audaci e radicali di coreografi come Nikolaj Foregger, Kas’jan Golejzovsky, Lev Lukin, Vera Maija e Aleksandr Rumnev. Questo evento è reso possibile grazie all’Institute of Modern Russian Culture (IMRC), Los Angeles, USA, in collaborazione con la Fondazione Pontedera Teatro. Teet Kask (1968) si forma all’Estonian National Opera a Tallinn e al Royal Swedish Ballett, a Stoccolma. Dal 1990 membro del Norwegian National Ballet, lavora come coreografo dal 1996, esplorando la tensione tra il moderno e il classico dentro una struttura sperimentale. giovedì 8 ore 21.40 Belgio CMM/ COMPAGNIE MATTEO MOLES OUT OF THE SIGHT OF HEAVEN Coreografia: Matteo Moles Interpretazione: Matteo Moles Musica: Ludwig Van Beethoven Durata: 8 minuti Palcoscenico Principale Out of the Sight of Heaven segue lo sviluppo matematico della composizione di Beethoven. Allo stesso tempo, esplora l’ampia gamma dei sentimenti che la musica può provocare davanti all’eterna solitudine di tutti gli esseri umani. Matteo Moles si forma all’Accademia Nazionale di Danza di Roma, e all’Accademia Houston Ballet, USA. Successivamente si perfeziona a Bruxelles alla Mudra International. Ha lavorato con Jean-Christophe Maillot, Marco Berriel, Philippe Lizon, Nacho Duato, Michèle De Mey. Collabora tra l’altro con Ultima Vez, Rosas, Charleroi Danses, Cie Philippe giovedì 8 ore 17 Coreografia e Drammaturgia del corpo - dalla coreografia alla drammaturgia del corpo - ostacoli-estetiche: multiculturalismo, corpo, parole - approccio antropologico all’estetica del movimento contemporaneo sabato 10 ore 10.30 Produzione, coproduzione, distribuzione - relazione tra artisti e centri di produzione - relazioni tra artisti e circuiti indipendenti - circuiti: l’accesso dei giovani artisti racconta una storia in successione narrativa, ma vuole far notare gli episodi, le emozioni, le sensazioni del vivere nell’universo femminile. Muza è una compagnia stabile, attiva dal 1996 all’interno del Centro di danza di Tel-Aviv. Fino ad ora, Muza ha prodotto sette spettacoli con i coreografi contemporanei più importanti del paese e li ha presentati in Festival Internazionali. Yossi Berg (1976), premio Giovani Coreografi del Ministero della Cultura di Israele, ha fatto parte di Batsheva Dance Company. Attualmente, Berg è membro di DV8 Physical Theater. giovedì 8 ore 22.30 Sud Africa VINCENT SEKWATI KOKO MANTSOE BUPIRO-MUKITI Coreografia e interpretazione: Vincent Sekwati Koko Mantsoe Musica: Musicisti vari Durata: 24 minuti Spazio Alcatraz Bupiro-Mukiti indaga l’origine del movimento, con particolare riferimento alla danza africana, che per Mantsoe proviene e dipende dal flusso sanguigno e influenza la vita stessa. APIC info Point Un punto di informazione su tutte le compagnie ospiti del Festival e sulle compagnie Toscane. Apic fornirà informazioni su compagnie di danza contemporanea, produzioni, materiale di promozione (CD, video, dossier), calendario tour delle produzioni, progetti di produzione, attività di formazione. Apic, con la presenza dei propri collaboratori, potrà organizzare appuntamenti specifici tra operatori e rappresentanti delle compagnie. Saire, Ballet Preljocaj. Nel 1996, fonda la CMM /Compagnia Matteo Moles per dedicarsi alle proprie produzioni. giovedì 8 ore 21.40 Israele MUZA DANCE COMPANY / YOSSI BERG THE PICNIC Coreografia: Yossi Berg Interpretazione: Abergil Moran, Gutholtz Sivan, Otomo Masako, Shadur Noa Musica: Zachi Patish Durata: 20 minuti Palcoscenico Principale The Picnic, che si svolge su una tovaglia apparecchiata per un picnic. Non Vincent Sekwati Koko Mantsoe ha vinto numerosi e prestigiosi premi in Sud Africa e all’estero e ha al suo attivo numerosi tour come solista in tutta Europa. Tra il 1996 e il 1999 ha lavorato come coreografo negli Stati Uniti, in Israele e in Olanda. Ha collaborato con importanti coreografi come Michel Kelemenis e Takeshi Yazaki e ha partecipato all’Hot Summer Festival di Kyoto e al 18th International Dance Week Festival for the contemporary in Croazia. DANZA / INTERNATIONAL FABBRICA FOR COREOGRAPHERS giovedì 8 ore 22.30 Polonia-UK FLIGHT DANCE - DEBORAH LIGHT giovedì 8 ore 22.30 Canada PAUL IBEY APPROACHING PAST LA VOLUPTÉ D’ETRE Coreografia: Deborah Light Interpretazione: : Deborah Light e Karol Cysewski Durata: 19 minuti Spazio Alcatraz Coreografia e interpretazione: Paul Ibey Durata: 20 minuti Spazio Alcatraz La volupté d’être è una coreografia di danza Butoh ispirata alla vita della Marchesa Luisa Casati. Il lavoro affronta il tema dell’illusione che attraversa la sua vita ma anche il suo rifiuto delle convenzioni, il suo impegno verso la marginalità, la sua difesa dell’eccesso, della lussuria e del narcisismo, e la sua inclinazione alla creazione di un’unica esistenza spesso fantastica. Paul Ibey ha studiato in Europa: il suo training include mimo e movimento, Approaching Past è un potente ed evocativo duetto maschile/femminile, di intenso contatto fisico e ricco di espressività, una coreografia che mischia vari stili di danza contemporanea e arti marziali. Le foglie e l’acqua presenti nel lavoro sono metafore visive della crescita e della caduta. fLight Dance è stata fondata nel Gennaio 2002 da Deborah Light, con lo scopo di creare un linguaggio di teatro-danza accessibile a un vasto pubblico attraverso una fusione fisica di stili e una scrittura coreografica potente ed emotiva. Coreografia: Karima Mansour Interpretazione: Karima Mansour Durata: 10 minuti Spazio Alcatraz Passages è ispirato a Om Kalthoums (El Atlal). È un lavoro che riguarda l’essere umano e racconta il cammino verso la maturità comune a tutti noi, le scelte che facciamo e quelle che subiamo, con relativi effetti e implicazioni. La struttura è semplice, senza misteri né enigma. “Cosa significa essere una donna in questo mondo? Bello, no! Spesso ridiamo delle differenze sessuali, e vorrei ridere delle stesse questioni con il pubblico. Qualcuno potrebbe chiedersi se questo è un approccio femminista; io penso, invece, sia tipico della mentalità femminile considerare la questione con umorismo. Tom Murray mette in evidenza la visione maschile nella sua complessa e provocatoria partitura musicale”. balletto e danza contemporanea. Ha studiato danza Butoh con Sankai Juku, Dai Rakuda Kan, Natsu Nakajima, Carlotta Ikeda, Manhong Kang e Yoshito Ohno. Conduce la sua ricerca sul movimento cercando di realizzare un teatro-danza basato sull’emozionalità. Una Minnie alterata e superdotata su una pedana in plexiglass che si illumina come in discoteca. Una non-danza fatta di azioni astratte e interrotte, tecnica bislacca e disequilibri esibiti, sberleffi e ammiccamenti il più lontano possibile dallo stereotipo di Walt Disney. Alla fine, Minnie segna con un piccolo movimento rituale lo spazio che lentamente si spegne, lasciando al buio la figura impressa di un piccolo fumetto uscito dalle abituali “striscie”. Attilio Nicoli Cristiani studia teatro e danza, tracciando un proprio percorso individuale di ricerca, segnato dall’incontro con l’artista Danio Manfredini. A Milano dirige DANAE rassegna organizzata Kira Riikonen (Premio Millenium Dome 2000) lavora come coreografa e danzatrice tra l’Inghilterra e la Finlandia e collabora con coreografi e compagnie internazionali. venerdì 9 ore 22 Slovenia EN KNAP-MAJA DELAC 6AGON Coreografia: Maja Delak Interpretazione: Neda Hafner, Barbara Kanc, Bara Kolenc, Špela Medved, Ana Štefanec, Nataša Zivkovic Durata: 20 minuti Spazio Alcatraz Creata all’interno del progetto Youth della città di Ljubljana, 6agon è una performance ispirata all’Antigone di Sofocle e alle relazioni con la giovinezza. Nel VIDEO- INSTALLAZIONI per una giornata di libero scambio. La compagnia Habillé d’eau,è stata fondata da Masaki Iwana in Francia nel 1996 con Yoko Muronoi e Silvia Rampelli 8, 9, 10 maggio Italia LORENZO PIZZANELLI OPERA-VIDEOGIOCO SULLA STORIA DELL’ARTE OCCIDENTALE Installazione video interattiva: Video/Musica/Danza (dello spettatore) Ideazione e direzione artistica: Lorenzo Pizzanelli Coordinamento musicale: Francesco Giomi Compositori elettroacustici: Ivana Busu, Marco Dibeltulu, Stefano Ferrari, F. Giomi Coordinamento sviluppo multimediale: MASTER MULTIMEDIA dell’Università degli Studi di Firenze - Direttore: Alberto Del Bimbo Software installazione interattiva: Alessandro Valli (MICC) Collaborazione grafica: Narges Ferdosi Milani Maja Delac, formatasi a Ljublana e al CNDC L’Esquisse, membro permanente della Compagnia En Knap, orienta il proprio lavoro di coreografa alla ricerca pedagogica. venerdì 9 ore 22 Israele RONIT ZIV ROSE CAN’T WAIT Coreografia: Ronit Ziv Interpretazione: Ronit Ziv e Sahar Azimi Durata: 15 minuti Musica: Gil Vaserman Spazio Alcatraz Rose can’t wait racconta la storia di una donna che ha deciso di rimanere durante tutto il tempo all’interno dei confini della propria casa. Un raffinato lavoro coreografico dove le dinamiche della fisicità si uniscono ad una forza venerdì 9 ore 20.30 Italia TEATRO DELLE MOIRE ATTILIO NICOLI CRISTIANI Coreografia e interpretazione: Attilio Nicoli Cristiani Musica: Nicola Prosatore Durata: 10 minuti Karima Mansour si è formata presso la Academy of Arts, Egitto, il Balletto di Renato Greco, Roma, e London Contemporary Dance school. Ha danzato con 4D Post Graduate Performance Group (LCDS) e Cairo Opera Dance Theatre. venerdì 9 ore 20.30 Finlandia KIRA-RIIKONEN Coreografia e interpretazione: Kira Riikonen Musica: Tom Murray Durata: 15 minuti SUPERNATURALMINNIE Il corpo e il movimento come mezzi per la ricerca dell’identità femminile. Così si potrebbe descrivere una rappresentazione che ha il pregio di trasmettere un’emozione sostenuta, una costante tensione verso dal Teatro delle Moire (di cui è socio fondatore). Dal 1999 collabora con la Compagnia Monica Francia. ISN’T SHE LOVELY giovedì 8 ore 22.30 Egitto KARIMA MANSOUR PASSAGES titolo (esagono) e nelle istruzioni criptiche, quasi divine, che vengono diffuse durante la performance da uno speaker, si accomuna al ciclo magico della danza moderna slovena, che medita sul ruolo di donne ribelli e fuori dal comune e punta le sue speranze sull’atmosfera mistica. DANZA / INTERNATIONAL FABBRICA FOR COREOGRAPHERS interpretativa e teatrale rimarcanti. Giovane e multipremiata coreografa e danzatrice, Ronit Ziv ha prodotto creazioni per Bat-Sheva ensemble, CNDC L’esquisse, Compagnia Muza Dance e Galili Dance Company. Recentemente, il suo lavoro è stato presentato in un tour in Olanda in più di 30 festival. venerdì 9 ore 22 Italia-USA DEBRA LYN CHRISTIE MARTINA LA RAGIONE MOSTROME Coreografia e interpretazione: Debra Lyn Christie e Martina La Ragione Durata: 20 minuti Spazio Alcatraz una ricerca d’identità di cui appena si percepisce l’inizio e che prosegue anche dopo la chiusura del sipario. Martina La Ragione dal 1995 al 1997 partecipa a tutte le produzioni della compagnia T.I.R. Danza di Modena diretta da Teri Weikel. Dal 2000 fa parte dell’accademia Isola Danza diretta da Carolyn Carlson e della Compagnia La Biennale Danza di Venezia. Debra Lyn Christie si perfeziona con The Trisha Brown Company e danza con vari coreografi, tra cui Jaime Ortega e Curt Haworth. venerdì 9 ore 22 Romania COSMIN MANOLESCU SERIAL PARADISE Coreografia: Cosmin Manolescu Interpretazione: Cosmin Manolescu, Eduard Gabia, Mircea Ghinea Durata: 20 minuti Musica: Johan Sebastian Bach, Gotan Project, Caetano Veloso, TMBase, Romanian folcklore dance Spazio Alcatraz Con Serial paradise, Cosmin Manolescu torna alla collaborazione con artisti della danza e delle arti visive, con l’intento di creare un lavoro che si occupa dell’uniformità, dell’alienazione e dell’identità sessuale e che si basa cull’esperienza e sulle storie vissute dal coreografo durante Private Show, suo ultimo lavoro da solo. Il video è un videogioco di riflessione sulla storia dell’arte, composto da disegni animati. Il protagonista delle azioni iconoclaste (l’interfaccia grafico del pubblico) è Marcel Duchamp. Lo spettatore, attraverso i suoi movimenti d’interazione, muove il suo alter ego virtuale, visualizzato dal video di fronte a sé. Le musiche (un compositore per ogni schema), reagiscono in tempo reale agli accadimenti generati dall’interazione, dando così origine a una danza sincronica, a un legame diretto col pubblico. L’opera si pone come una riflessione critica sulla stessa storia dell’arte occidentale, che ha scelto di rappresentare in forma figurativa il Sacro. Molti i riferimenti al Futurismo e alle Avanguardie storiche del Novecento, che vedevano nei musei e nell’adorazione della storia istituzionalizzata la morte della creatività. ONOFF Coreografia: Juan Diego Puerta Lopez Interpretazione: Manuela De Angelis e Juan Diego Puerta Lopez Musica: Zep Tepi Durata: 15 minuti Spazio Alcatraz Onoff si svolge in uno spazio delimitato, quadrato, bianco, un ring dove il gioco diventa immediato. Spazio-materia, quasi rigido, che viene modificato dai danzatori, costruendo momenti precari. La stessa materia acquista fluidità creando forme Italia ENZO PROCOPIO DISTANZA DI SICUREZZA Coreografia: Enzo Procopio Interpretazione: Maddalena Borasio, Eugenio De Mello, Simone Magnani, Giovanni Scarcella Musica: Michele Tadini - Scenografia: German Fuenmayor Durata: 14 minuti Solo un viso e una luce… si scrutano, la luce oscilla, un corpo percorre il tempo e lo spazio esistenti tra l’inizio e la fine della scia luminosa. Più corpi, più scie luminose si rincorrono, cambiano altezza, bucano il buio. I corpi si fermano, ma qualcosa sotto di loro riprende a oscillare, quel qualcosa è perforato e perforabile, gli equilibri si fanno instabili. Un luogo indecifrabile li attende, ma una piccola luce li cattura di nuovo. Enzo Procopio si è formato artisticamente presso la Folkwang Hochschule di Essen e si è successivamente perfezionato seguendo le lezioni di Carolyn Carlson, Peter Goss e dei principali insegnanti di release technique a New York. Ha al suo attivo progetti di videodanza e una collaborazione con l’artista multimediale Ennio Bertrand (Il Tempo Fermo). Distanza di Sicurezza è stato selezionato per il Dance on Camera Film Festival di New York e VideoFormes 2003 di Clèrmont-Ferrand. Performance di danza Butoh per quattro danzatrici in cinque movimenti, Studio per Attis è ispirata al mito di Attis. Pièce emorragica sulla latenza. Il progetto muove materiali di danza preesistenti verso un centro centrifugo, “inverno sabato 10 ore 18.30 Australia-UK LEA DANCE- ELIZABETH LEA Coreografia e interpretazione: Elizabeth Lea Musica: Liberty e DJBC Durata: 15 minuti Spazio Alcatraz sabato 10 ore 18.30 Italia HABILLE D’EAU - SILVIA RAMPELLI Coreografia: Silvia Rampelli Interpretazione: Alessandra Cristiani, Andreana Notaro, Francesca Proia e Silvia Rampelli Musica: Micus, Moneta, Gorecki Durata: 20 minuti Spazio Alcatraz incognite che alterano lo spazio esterno e lo stato interno dei danzatori. I danzatori si attivano e si disattivano, ossia Onoff, consumando ogni istante irripetibile. Juan Diego Puerta Lopez studia in Colombia danza contemporanea e dal 1992 al 1994 fa parte della compagnia Ex-Fanfarria Teatro. Nel 1996 si trasferisce a Roma. dove inizia a lavorare con la compagnia Altroteatro. Nel 1999 collabora con MK. Con le sue creazioni è stato invitato a diversi festival nazionali e internazionali. INLAND fondato nel 2001. Cosmin Manolescu è membro dell’IETM e della rete europea di danza Aerowaves. STUDIO PER ATTIS LO SPIRITO DELL’ALBERO Cosmin Manolescu debutta come coreografo a Bucarest nel 1994 con Marginalii, prima compagnia indipendente in Romania dopo gli anni novanta. Nel 1996 crea un suo gruppo, DCM, e presenta diverse performance in Romania, Austria, Italia, Germania e Portogallo. E’ direttore artistico del Festival Internazionale di danza BucharEast, da lui sabato 10 ore 18.30 Colombia JUAN DIEGO PUERTA LOPEZ oltre la caduta prima del fiore”. Silvia Rampelli ha lavorato con l’immagine e le nuove tecnologie nel campo della ricerca, dell’informazione e della didattica, realizzando progetti personali in Francia, Germania, Svizzera, Italia. Nel dicembre 2000 ha organizzato a Roma il primo incontro di danza Butoh italiana DANZA / INTERNATIONAL FABBRICA FOR COREOGRAPHERS Inland: nel buio, senza spazio umano, dove si evolvono i paesaggi interni ed esterni del suo corpo, la danzatrice si mette in relazione e si fonde con le ombre, variabili e imprevedibili. In questo sottile ma efficace lavoro, la danzatrice si trasforma da donna ad animale a spirito, mentre danza assieme alla sua ombra. Il particolare stile di Liz Lea, che unisce la danza contemporanea con elementi tecnici della danza classica indiana e delle arti marziali, l’ha portata a lavorare in tutto il mondo. Inland è il suo nuovo assolo per l’anno 2003, vincitore di due premi al Solo Dance Festival di Stoccarda 2003. sabato 10 ore 18.30 Italia PAOLO MEREU POLVERI DI STELLE primo studio Coreografia: Paolo Mereu Interpretazione: Chiara Innocenti, Sara Nesti, Angela Torriani Evangelisti Durata: 20 minuti Spazio Alcatraz Pelle intesa come: sacco contenitore di parole e materiale organico; muro di separazione tra il dentro e il fuori; mezzo di comunicazione secondario rispetto alla bocca; abito del corpo e della mente; la pelle tra due mondi, punto liminale, di confine, muro di separazione tra il dentro e il fuori, può trasformarsi in una barriera verso l’esterno anziché esserne il punto di contatto. Paolo Mereu si perfeziona a New York alla Nikolais and Louis Dance School. Ha danzato con diversi coreografi, tra cui Simona Bucci, Alwin Nikolais, Jeanette Stoner, Roberto Castello e Santiago Sampere. Guillermo Horta studia arti visive e danza a Cuba. Specializzato anche in danza indiana e giapponese, ha lavorato con molte compagnie internazionali come Proyecto Espiral, Ordalias Dance-Theatre Project, Teatro de la Danza di Cuba, il Tanztheater Vienna e Irene K Dance Company del Belgio. Si esibisce come danzatore e espone come artista visivo in Europa, Giappone, India e Cuba. Attualmente dirige l’Opus Nigrum Dance Laboratory di Vienna e di Tenerife. sabato 10 ore 18.30 Spagna COMPAGNIA RASATABULA SIMONA QUARTUCCI EL PÈL A L’OU Coreografia: Simona Quartucci Interpretazione: Guiomar Burgos, Sergi Faustino, Victor Zambrana Durata: 20 Minuti Spazio Alcatraz Il movimento spogliato, impaziente, sconcertato, impertinente… un viaggio tragico-grottesco, con ironia e poesia, nella rabbia, ego, paure illusioni, attese e ideali impossibili da realizzare, di noi vulnerabili, imperfetti e fragili. Che l’essere umano sia stato definito un animale ragionevole è la definizione più prematura che sia stata mai data. L’uomo è molte cose, ma per niente ragionevole. Per dare l’opportunità ai danzatori professionisti e non - di confrontarsi con coreografi provenienti da diversi paesi e culture partecipando ai laboratori e agli spettacoli di International Fabbrica for Coreographers, sono state create due formule di adesione: MATTEO MOLES - Tessera di partecipazione ai workshop, agli spettacoli e ai D. J. Set al costo di Euro 50,00. Questa tessera è acquistabile esclusivamente presso la sede della Fondazione Fabbrica Europa, Borgo Albizi 15 Firenze, dalle ore 10 alle 18 dal lunedì al venerdì. (tel. 055 2638365 - 2480515) - Tessera di partecipazione ai soli spettacoli di International Fabbrica for Coreographers e ai D. J. Set al costo di Euro 25,00. L’acquisto potrà avvenire presso la sede della Fondazione Fabbrica Europa, o alla biglietteria del Festival. La partecipazione ai workshop, che si svolgono presso la Stazione Leopolda, è aperta solo a 25 danzatori. Workshop di danza contemporanea in cui vengono proposte una classe tecnica ed estratti dal repertorio personale del coreografo basato su differenti metodi di improvvisazione e di tecnica coreografica. venerdì 9 ore 10.30 -12.30 RONIT ZIV La lezione si articola nello studio della centralizzazione del corpo, volto a sviluppare la coscienza e consapevolezza indipendentemente dai linguaggi coreografici acquisiti. Il workshop si basa sull’esplorazione dello spazio, del tempo, del ritmo, della gravità, della immaginazione e della fantasia. sabato 10 ore 10 - 12 COSMIN MANOLESCU Workshop di danza contemporanea in cui a un riscaldamento tecnico segue lo studio dell’improvvisazione e composizione coreografica. Si analizzano gli impulsi, le dinamiche e le evoluzioni del movimento nella costruzione di una coreografia. INTERNATIONAL FABBRICA FOR COREOGRAPHERS Con il sostegno di Si ringrazia Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Israele in Italia Ministero della Cultura della Repubblica di Slovenia SACI Studio Art Center International MICC Centro per la Comunicazione e l’Integrazione dei Media / Università degli Studi di Firenze BZF Vallecchi Hotel Medici Hotel Kraft Villa Fleury Hotel Fenice Palace StarHotel Michelangelo Acqua Silva Ministero degli Affari Esteri di Israele Convenzione per prenotazioni alberghiere Ufficio Culturale dell’Ambasciata del Sud Africa in Italia Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Finlandia in Italia La compagnia Rasatabula propone una messa in scena agile, cruda e avventurosa in un dialogo scenico fra danza, teatro e immagini audiovisuali. Simona Quartucci si forma alla Folkwanghochschule di Pina Bausch e frequenta stage con gli attori di Peter Brook e Lee Strasberg. Nel 1994 incontra la cultura spagnola lavorando con Andrès Morte, fondatore della Fura del Baus. Attualmente vive a Barcellona, dove nel 2001 fonda la compagnia di teatrodanza Rasatabula. domenica 4 ore 21 4USERONLY SOLER MALDITA SOCIEDAD BOBBY TUMULTUOS EVOLUZIONI SONORE Rock, Jazz, Blues, Dab, Dance, Classica… Contaminazioni tutte miscelate in una serata per abbattere gli schemi e gli steccati delle classificazioni. 4USERONLY. Essenzialmente rock ma il panorama è variegato: grooves nervosi si alternano a ballate malinconiche, distorsioni vintage su cui possono crescere grovigli di suoni elettronici e sintetici. SOLER. Gruppo italo-birmano che spazia dal funky rock a riminiscenze beatlesiane, un concerto davvero esplosivo! MALDITA SOCIETAD. Una straordinaria miscela di pop-folk con influenze rock, che vede una sonorità tipica del cantautoriale italiano ma con una carica esplosiva e festaiola. BOBBY TUMULTUOS. La potenza e l’impatto del rock n roll e del blues, due chitarre un tamburo e cinque voci per uno show accattivante e travolgente. martedì 6 ore 22.30 ELLIOTT SHARP TERRAPLANE PLUS DBM Danse Bassin Méditerranée MEMORY OF THE ENGEL Performance di teatro-danza per un danzatore solista con un alto livello tecnico e vocale, che conduce l’azione in un’intensa metamorfosi. Un’ampia variazione di segni relativi alla trasformazione dell’uomo, dalla sua apparente forza fino alla fragilità e al mistero che tutti ci portiamo dentro. La memoria del corpo diventa un linguaggio. giovedì 8 ore 10.30 - 12.30 CMM/TAMAT asbl sabato 10 ore 18.30 Austria-Cuba GUILLERMO HORTA BETANCOURT Coreografia e interpretazione: Guillermo Horta Betancourt Durata: 20 minuti Spazio Alcatraz WORKSHOP MUSICA Al Festival Fabbrica Europa 2003, che si terrà alla Stazione Leopolda di Firenze dal 2 al 31 maggio 2003, collaborerà attivamente anche Scanner (www.scanner.it) che, come nelle scorse edizioni della manifestazione, darà il giusto risalto nel web all’evento, proponendo un ampio speciale dedicato alla X edizione del festival. Scanner segue fin dall’inizio Fabbrica Europa perché, proprio come questo festival, ha l’ambizione di dare un impulso sincero a una nuova cultura in movimento. Mette a disposizione un punto di riferimento telematico su questa manifestazione, con approfondimenti sugli spettacoli e gli eventi più interessanti. Scanner (www.scanner.it), fondato e diretto dal giornalista Giovanni Ballerini, da sempre scommette sulla sperimentazione e sulla qualità, puntando decisamente sulla cultura, sulle arti sceniche, sui nuovi modi di pensare, sulle tecnologie, sulla comunicazione avanzata, sia a livello nazionale, che internazionale. Scanner è da tempo una fonte autorevole sul web per quanti si occupano di cultura o spettacolo, per i creativi, gli artisti, gli organizzatori di eventi, gli studenti e i docenti universitari e i professionisti della comunicazione. Elliott Sharp: chitarra, chitarra steel, sax tenore Eric Mingus: voce Dean Bowman: voce Curtis Fowlkes: trombone David Hofstra: basso, tuba Sim Cain: batteria In collaborazione con Musicus Concentus Un nuovo capitolo a contatto con l’energia del blues più nero e sulfureo per uno dei protagonisti della musica di New York, Elliott Sharp, compositore, chitarrista, sassofonista e clarinettista. Insieme a John Zorn, Arto Lindsay, Bill Frisell e Fred Frith, Sharp è stato tra gli artisti più attivi a definire un nuovo ambito sonoro in cui potessero convivere ricerca e tradizione, sempre pronto ad affrontare ogni formato musicale, mantenendo l’emozione e lo spirito del blues di pari passo con il ricorso alle nuove tecnologie. In questo concerto è affiancato da due tra i più efficaci vocalist d’oggi, Eric Mingus, figlio del grande Charles, e Dean Bowman. mercoledì 7 ore 22.30 BUGGE WESSELTOFT NEW CONCEPTION OF JAZZ Bugge Wesseltoft: piano elettrico fender rhodes, elettronica Per Zanussi: basso Wetle Holte: batteria Jonas lönna: dj Rickard Gensollen: percussioni In collaborazione con Musicus Concentus Esponente di spicco della nuova scena musicale europea che combina i ritmi elettronici ai modi del jazz, il novergese Bugge Wesseltoft è uno degli autori più ispirati ed originali, un punto di riferimento con la etichetta Jazzland, che dirige e a cui fanno capo numerosi nuovi artisti. per confrontare musicalità diverse, jazz, classica, elettronica, klezmer e rock, qualificandosi come uno degli architetti più intelligenti e sensibili della musica d’oggi. Il trio Bedrock documenta ancora un altro lato della musicalità di Uri Caine, a stretto contatto sia con la tradizione del jazz funky della sua città natale, Philadelphia, sia con l’elettronica e i ritmi contemporanei. domenica 11 ore 21.30 BANDA IMPROVVISA La musica di Wesseltoft, impostosi nei primi anni ‘90 come collaboratore di Jan Garbarek e Arild Andersen, è una sintesi personale in cui varie ispirazioni, da Keith Jarrett, a Miles Davis, a Joe Zawinul, vengono rivisitate alla luce dei ritmi d’oggi. Una svolta radicale: dalle sonorità rarefatte tipiche del jazz nordeuropeo all’uso di campionamenti e ritmi house, techno e ambient. Per il suo concerto a Fabbrica Europa Bugge Wesseltoft presenta in anteprima il suo nuovo cd, d’imminente pubblicazione. con CARLO BIGAZZI PAOLO CORSI GABRIELE BARATTO STEFANO BARTOLINI TRIBU’ VOCALE PATCHWORLD DANIELE SEPE AULI KOKKO Musica e direzione: Orio Odori Direzione coro: Sabina Manetti Progetto e direzione artistica: Giampiero Bigazzi mercoledì 14 ore 21 STEFANO BOLLANI ORT - ORCHESTRA DELLA TOSCANA CONCERTO Arrangiamenti originali e direzione: Paolo Silvestri Con: Ares Tavolazzi (contrabbasso), Walter Paoli (batteria), Stefano Bollani (pianoforte) e Orchestra delle Toscana Produzione originale di Music Pool per Toscana Musiche Un nuovo progetto musicale di Stefano Bollani questa volta alle prese con composizioni originali, orchestrate in collaborazione con Paolo Silvestri, in un concerto che vedrà protagonista, oltre al trio di Bollani, l’Orchestra della Toscana, ancora una volta disponibile per uno “sconfinamento” jazzistico dal tradizionale repertorio sinfonico. In poco più di un anno di attività, i “Cinquanta Angeli Musicani” creati da Orio Odori e Giampiero Bigazzi, e promossi sabato 10 ore 22.30 URI CAINE BEDROCK Uri Caine: pianoforte, piano elettrico fender rhodes Tim Lefebvre: basso Zach Danzinger: batteria In collaborazione con Musicus Concentus Una nuova impresa a contatto con i ritmi serrati del drum’n’bass impegna il pianista Uri Caine, uno dei protagonisti più brillanti e versatili della musica d’oggi, attuale direttore della Biennale Musica a Venezia. Caine ha abituato i suoi ascoltatori a seguirlo in imprese spiazzanti, come le sue visionarie rivisitazioni dei repertori classici (Mahler, Schumann, Bach, Beethoven). Nei suoi progetti Caine ha scelto di lavorare con organici variabili dall’antica e premiata Filarmonica di Loro Ciuffenna e dalla Materiali Sonori, hanno superato i confini della “banda di paese” e, pur restando ancorati alle proprie tradizioni, hanno partecipato a importanti festival, suonato come ospiti in alcuni dischi (tra cui PGR) e accolto musicisti provenienti da esperienze diverse (dal Blaine L. Reininger ad Arlo Bigazzi, dalla Kocani Orkestar a Massimo Giuntini). Adesso la carovana si rimette in moto e trascina forze nuove: il geniale sassofonista e compositore napoletano Daniele Sepe, con la cantante Auli Kokko ed il coro multietnico Patchworld, il cui repertorio s’ispira alle radici dei popoli di tutto il mondo raccogliendo frammenti (patch) dalle culture dei Nativi del Nord America, Centro Sud e Nord Africa, India, Mongolia, Rajastan, Polinesia, ma anche dall’Irlanda, dalla Bulgaria e dall’Italia. La miscela sarà imprevedibile! La musica del pianista Stefano Bollani vive all’insegna dell’ironia, di un marcato sapore italiano, di un piacevole e frizzante rapporto con il passato. Vastissimo e a 360 gradi l’elenco delle sue collaborazioni: Enrico Rava, Roberto Gatto, Richard Galliano, Lee Konitz, Gato Barbieri, Pat Metheny, Paolo Fresu tra i tanti. Fondata nel 1980, l’ORT ha sede a Firenze ed è considerata una tra le migliori orchestre da camera in Italia, con collaborazioni illustri, (Salvatore Accardo, Uto Ughi, Luciano Berio, Daniel Harding e molti altri). Attualmente il direttore artistico è Sergio Sablich. venerdì 16 ore 24 ROSSO TANCREDI ENSEMBLE REBUS - MESSA A FUOCO Francesco Rosso Tancredi: voci Stefano De Bonis: pianoforte Riccardo Onori: chitarra elettrica Ettore Bonafé: batteria e percussioni Filippo Burchietti: violoncello Nico Gori: clarinetti e sassofono soprano Drammaturgia: Francesco Rosso Tancredi Con movimento da burattino un soldato arriva stremato davanti a un edificio, di MUSICA fronte al quale si ferma a guardare l’insegna ed entrando si imbatte in un gruppo di musicisti radunati all’interno. Inizia così Rebus, spettacolo in cui al discorso musicale, per quanto predominante, si intreccia un aspetto teatrale, che riguarda lo studio del movimento sul palco, l’uso di oggetti, e di proiezioni di foto o video - tutti elementi che vanno ad alleggerire e contemporaneamente a potenziare la testualità presente e discreta dei lavori di Rosso Tancredi. sabato 17 ore 22.30 martedì 20 ore 22.30 bientazione nel contesto di Fabbrica Europa e della Stazione Leopolda è una commissione inedita del festival. Il Bl!ndman Saxophone Quartet, fondato dal sassofonista e compositore Eric Sleichim nel 1988, ha collaborato con artisti molto prestigiosi (Jan Fabre, Rosas, Steve Lacy, Heiner Goebbels tra i tanti), realizzando musiche originali per balletti, progetti multimediali, film e installazioni di arte contemporanea. CAT POWER BE FREE TOUR Torna Chan Marshall, in arte Cat Power, e ci consegna il suo miglior lavoro dopo cinque anni di silenzio. Cinque anni passati togliendo e scarnificando, limando il superfluo, evitando inutili orpelli per raggiungere l’essenza e l’anima della canzone, cuore nero del sud. In Cat Power vive tutto l’enigma e l’incanto di una voce in stato di grazia che recita testi profonda- venerdì 23 ore 22.30 SUN RA ARKESTRA NICOLA CONTE LIVE Negli ultimi dieci anni Nicola Conte ha contribuito a diffondere una nuova corrente di “modern sounds” dall’Italia. Ciò su cui si fonda è essenzialmente una rivisitazione “retro-stilistica” dei suoni contemporanei. Ispirandosi al jazz nostrano e alle colonne sonore dei film italiani anni ’60 e ’70, attraverso un approccio sofisticato e a tratti intellettuale, il vulcanico e giovane artista si è guadagnato apprezzamenti da ogni parte del mondo per la sua musica in costante evoluzione e il concetto che ne è alla base. La sua produzione è caratterizzata da un inconfondibile stile jazzy, grandi assoli, ritmi latini e splendide voci. Dopo tutto, i suoi musicisti preferiti sono Gil Evans e Antonio Carlos Jobim…. domenica 18 ore 22.30 FIAMMA BRYCHAN OTTO ‘P’ NOTRI PAOLO BENVEGNÙ CARAVAN DE VILLE JONT ACUSTICAMENTE AcusticaMente - dove “Acustica” definisce le sonorità e “Mente” sta per apertura mentale e musicale - va dalla canzone d’autore alla world music, passando per il folk, filo conduttore la musica acustica. AcusticaMente propone un’atmosfera simile a quella che si respira nei club londinesi legati al New Acoustic Movement (è infatti gemellata con uno dei più importanti, il Playpen). Una performance unica e innovativa dove entrambi i repertori si fondono in armonia. I musicisti sul palco. Brychan: songwriter gallese dotato di una voce dall’estensione infinita e canzoni mozzafiato. Fiamma: un’affascinante cantante, a metà strada tra Bjork e i canti delle mondine, accompagnata dal genio del programming Marco Bertoni (il loro album 1.0 è uscito anche in America e Giappone). Caravan de Ville: Tamburi e bidoni, violoncelli ed elettricità, storie metropolitane e vocalità nere per il gruppo guidato da Giovanni Rubbiani, chitarrista e compositore dei Modena City Ramblers. Otto ‘P’ Notri: gruppo toscano, caratterizzato da un pop-rock potente ed elegante assieme a Paolo Benvegnù, cantante e leader degli indimenticabili Scisma. mente blues: è un country emozionale per esperienze ipnotiche, figlio di Nick Drake più che di Bob Dylan. Siamo in pieno Sturm und Drang musicale, in cui la passione celebra se stessa e il dolore di una donna diviene voce universale. Una poetessa americana capace di commuovere. mercoledì 21 ore 22.30 MARCO PARENTE & MIRKO GUERRINI MILLENNIUM BUGS’ ORCHESTRA Marco Parente: voce, chitarra, pianoforte Enrico Gabbrielli: clarinetti Johnny Dall’Orto: basso Alessandro Stefana: chitarra Andrea Franchi: batteria Mirio Cosottini: tromba Marco Tagliola: regia sonora Vladimiro Martini, Alessandro Drovandi, Pino Sorrentino: trombe Rodolfo Sarli, Marco Boccardi: tromboni Antonio Laraia, Nico Gori, Gabriele Drovandi, Fabrizio Pintucci, Stefano Bartolini: sassofoni Filippo Pedol: contrabbasso Gabriele Mastroianni: batteria Mirko Guerrini: sax, direzione, arrangiamenti Produzione originale del Musicus Concentus per Toscana Musiche. Il capitolo comune tra il cantautore Marco Parente e la Millennium Bug’s Orchestra guidata dal sassofonista Mirko Guerrini, ospitato in anteprima da Fabbrica Europa, è nato dopo alcune collaborazioni particolarmente stimolanti. Un’esperienza nuova e comune dove il gruppo che accompagna Parente intera- gisce con l’orchestra per tutto il concerto, con un repertorio - riarrangiato per l’occasione da Mirko Guerrini - basato su brani originali di Marco Parente e naturalmente alcuni omaggi. Artista completo, Marco Parente (Premio Ciampi nel 2001 e Grinzane Cavour nel 2002), vanta numerose collaborazioni, come quella contenuta nel tributo a Robert Wyatt L’isola di Wyatt, con i poeti della Beat Generation (Lawrence Ferlinghetti, Ed Sanders, John Giorno), e con Alejandro Jodorowski. Con un disco registrato dal vivo e dedicato al repertorio del sassofonista e compositore Oliver Nelson, la Millenium Bugs’ Orchestra si è dimostrata uno dei collettivi più avvincenti del jazz italiano. diretta da Marshall Allen Marshall Allen: direzione, sax alto, flauto Art Jenkins: voce Fred Adams, Michael Ray: trombe Tyron Hill, Dave Davis: trombone Charles Davis, Rey Scott, Noel Scott: sassofoni Dave Hotep: chitarra Bill Davis: basso Elson Nascimento: percussioni Luqman Ali: batteria In collaborazione con Musicus Concentus Dagli anni ’50 l’Arkestra di Sun Ra è la big band più celebrata e influente del jazz moderno, una singolare comune/ tribù guidata da Sun Ra, il leader che giovedì 22 ore 22.30 BL!NDMAN SAXOPHONE QUARTET Il progetto Bl!ndman Electric è un’esplorazione delle possibilità delle manipolazioni elettroniche nella musica dal vivo, dall’acustica pura al quartetto ‘diretto da computer’, attraverso sampling e deformazioni dei suoni in tempo reale. Deriva dalla lunga collaborazione tra Sleichim e il compositore Heiner Goebbels, di cui sono trasposte e rimontate diverse composizioni recenti o inedite, ma anche dalla frequentazione di altri compositori come Steve Reich e da composizioni originali del leader del quartetto. L’am- Un felice connubio tra un’esperienza di tipo etnico, divenuta manifesto attuale della musica “tradizionale” toscana, e una formazione di estrazione classica che, da circa dieci anni sviluppa con spirito libero la propria ricerca musicale, spaziando da Nino Rota alla Kocani Orkestar a Frank Zappa. A chiudere il cerchio Marco Fadda, percussionista specialista in suoni e ritmi di chiaro timbro etnico. Brani originali di Riccardo Tesi e Orio Odori, ideati e arrangiati per questo organico, compongono il repertorio di questo progetto che vede la luce nell’ambito del programma 2003 di Fabbrica Europa. sabato 30 ore 21 GIANCARLO CARDINI SOLO PIANO Anni ‘60 - Le Canzoni che ho amato Dopo aver interpretato magistralmente Erik Satie e John Cage, dopo aver vissuto l’avanguardia e il movimento Fluxus, dopo aver riscoperto compositori poco noti dell’Ottocento, come Giulio Ricordi e Giovanni Rinaldi, e dopo aver scritto pagine di musica cameristica, sinfonica e di scena, Giancarlo Cardini continua il suo viaggio attraverso la canzone italiana, con un concerto per pianoforte con musiche di Gino Paoli, Umberto Bindi, Domenico Modugno, Joao Gilberto, Luigi Tenco, Giovanni D’Anzi, appositamente arrangiate. Un percorso di memoria personale e di originale rilettura, che lascia intatta la forza melodica e la ricchezza armonica di brani solo apparentemente “leggeri”. sabato 30 ore 22.30 SEXMOB BL!NDMAN ELECTRIC Eric Sleichim: concept Koen Maas: sassofono soprano Eric Sleichim: sassofono alto Piet Rebel: sassofono tenore Raf Minten: sassofono baritono Diederik De Cock: fonico MUSICA teorizzava viaggi nello spazio e nel tempo, alla ricerca di una forma di vita più giusta, incrociando i miti dell’Antico Egitto e il jazz, l’improvvisazione e la musica elettronica. L’Arkestra è divenuta celebre per i suoi concerti/happening, ricchi di balli, canti e sfilate rituali, ispirati ad antichi miti africani, così come il nome del leader, “Ra”, il dio del Sole per gli Egizi. Dopo la scomparsa di quest’ultimo, il gruppo continua il suo viaggio con la guida del sassofonista Marshall Allen. Alla Fabbrica si prevede un set visionario, con il ricorso agli originali abiti di scena siderali che hanno fissato nel tempo l’immagine del collettivo. martedì 27 ore 22.30 RICCARDO TESI HARMONIA ENSEMBLE Riccardo Tesi: organetto diatonico Orio Odori: clarinetto Alessandra Marosi: pianoforte Damiano Puliti: violoncello Marco Fadda: percussioni Riccardo Tesi, poliedrico musicista ed organettista tra i maggiori interpreti internazionali, incontra Harmonia Ensemble. Steven Bernstein: tromba Briggan Kraus: sassofono Tony Scherr: contrabbasso Kenny Wollesen: batteria In collaborazione con Musicus Concentus Sex Mob è il quartetto più iconoclasta del nuovo jazz newyorchese, una band che gioca con la musica e i repertori, attingendo al pop, per presentare rivisitazioni stravolte delle canzoni degli Abba, di Prince, di James Brown, così come dei temi dei film di James Bond. Il risultato è ascoltare Fernando degli Abba come se fosse eseguito dal Brass Fantasy di Lester Bowie per passare a ritmi drum’n’bass acustici con cui Sex Mob rivisita il tormentone latino della macarena. La visionaria proposta di Sex Mob risulta ironica e divertente, scatenata nel suo ricorso al funk e a ritmi ballabili che scatenano l’interplay dei quattro. Il leader Steve Bernstein, messosi in luce come trombettista e direttore musicale dei Lounge Lizards, ha collaborato con Lou Reed, Marianne Faithful, Aretha Franklin, John Zorn, Ryuichi Sakamoto, Tricky e Robert Altman, che lo volle come direttore musicale per il suo film Kansas City. EXTRAFESTA 24-25 maggio in collaborazione con Comune di Firenze - Estate Fiorentina Assessorato al lavoro e all’immigrazione, Griots: musiche e culture del mondo e dei popoli Contraradio/Popolare network Un progetto interdisciplinare e partecipativo dedicato alle comunità e agli artisti extracomunitari, progettato con loro e con associazioni e istituzioni che si occupano d’intercultura, commercio equosolidale, finanza etica. Il progetto Extrafesta, pur inserito nel programma di Fabbrica Europa, non è solo un progetto di spettacoli o di animazione artistica., ma anche e soprattutto un progetto di comunicazione e scambio. La presenza delle comunità e delle associazioni con materiali, prodotti, incontri, performances - oltre che di uno studio mobile radiofonico realizzato in collaborazione con Controradio-Popolare Network - segna l’inizio di un percorso radiofonico di coinvolgimento, accesso e identità, rivolto ai cittadini immigrati e ai loro interlocutori a tutti i livelli. Significativa di questo percorso è la decisione della Banca Etica di far svolgere per la prima volta la propria assemblea annuale dei soci in Fabbrica Europa, il 24 maggio, nella cornice dell’ExtraFesta. Ma naturalmente i linguaggi artistici, e la musica in particolare, avranno un ruolo importantissimo. Dal progetto electric-dance del percussionista senegalese Papi Thiam, con il suo Moltogroove Soundexperience, a uno dei gruppi mitici e fondanti della nuova musica elettronica, Transglobal Underground con David Hewitt Coleridge. L’Orchestra di Piazza Vittorio - giovani musicisti delle comunità immigrate presenti sul territorio romano - si proporrà alla Fabbrica nella sua prima uscita fuori Roma, preceduta da uno dei maestri della musica balcanica tradizionale e contemporanea, il polistrumentista macedone Dragan Dautovsky. Un’altra novità assoluta, legata ai progetti di cooperazione tra comuni della Toscana e comunità brasiliane nell’ambito del cosiddetto post-Forum di Porto Alegre, è la presenza di uno dei più decantati nuovi musicisti brasiliani, il chitarrista e compositore Guinga. Del suo trio sarà ospite per l’occasione la cantante fiorentina Barbara Casini. La compagnia “fiorentina” di danza Shionkama, gruppo misto animato da artisti africani e italiani, presenterà la sua nuova produzione nell’ambito di questa due giorni. Durante lo svolgimento le associazioni e le comunità saranno chiamate a integrare i progetti musicali e di spettacolo con incontri e presentazioni di progetti. In particolare sarà presentato in quest’occasione lo spazio multiculturale che il Comune di Firenze, in accordo con le associazioni, sta allestendo anche per l’Estate 2003 sul Lungarno Pecori Giraldi. sabato 24 ore 21 SHIONKAMA TIERMEDJA’ Il feticcio del cacciatore Diretto da: Sanà Tiemoko Soro e Claudine Dogbo Zemassa Collaborazione artistica: Cristina Bonati Interpreti: Claudine Dogbo Zemassa, Brahima Dembelè, Sanà Tiemoko Soro, Komi Kodjo, Paolo Casu, Narcisse Late Lawson, Cristina Bonati, Anastasia Pozzati, Valentina Sallemi Musicista solista: Brahima Dembelè Scenografia: Daniela Simoncini Lo spettacolo s’ispira ai rituali magici, alle tradizioni e alle memorie di simboli nativi della confraternita dei cacciatori presso i Senufo dell’Africa occidentale. Un’atmosfera tra magia e realtà, alla ricerca di quell’armonia tra il mondo visibile e invisibile che trova la sua espressione attraverso danze, canti e ritmi della tradizione africana (Costa d’Avorio, Togo e Guinea) rivisitata e interpretata dalla compagnia Shionkama, che riunisce artisti ivoriani, togolesi e italiani. “Shionkama”, che nella lingua dell’etnia senufo significa “lo spirito cambia le persone”, è il nome del nonno materno di Sanà Tiemoko Soro, cofondatore e punto di riferimento fondamentale della compagnia. sabato 24 ore 22.30 PAPY THIAM MOLTOGROOVE SOUNDEXPERIENCE Il progetto nasce dall’incontro del dj Max Boncompagni con il percussionista senegalese Papi Thiam, da anni residente in Toscana. La formula è stata sperimentata con successo in Italia, Europa e Senegal. Il dj lavora su selezioni musicali collegate alla performance live innanzitutto delle percussioni, ma anche di voce, basso e sax, producendo un sound ambient house molto coinvolgente con forti sapori africani. domenica 25 ore 21 ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO DIRETTA DA MARIO TRONCO Ventuno elementi provenienti da dodici paesi: Tunisia, Ecuador, Senegal, India, Cuba, Romania, Argentina, Egitto, Germania, Marocco, Stati Uniti e Italia. Li dirige Mario Tronco della Piccola Orchestra Avion Travel - ideatore del progetto in seno all’associazione di artisti Apollo 11- intorno ai luoghi e sotto il simbolo di Piazza Vittorio che dell’incontro/scontro, della babele linguistica e culturale dell’immigrazione è l’emblema, il crocevia, in una Roma che, come l’Italia intera, ogni giorno di più cambia faccia e colore della pelle. Un’orchestra di immigrati, un’orchestra del mondo, per ascoltare l’unico esperanto capace di amalgamare le emozioni e abbattere le frontiere: la musica. DRAGAN DAUTOVSKI ENSEMBLE SKOPJE Maestro riconosciuto degli strumenti tradizionali macedoni, Dautovski, lavora sia nel campo della musica tradizionale che del jazz. La sua fama ha varcato i confini macedoni negli anni ‘90 per la sua direzione musicale del gruppo Anastasia e per la partecipazione alla colonna sonora del film Prima della Pioggia. Presenta a Fabbrica Europa il suo nuovo ensemble - il Quartetto Skopje - in cui intreccia musiche e strumenti tradizionali con le sonorità e i ritmi della musica d’oggi. domenica 25 ore 23.30 GUINGA TRIO CON BARBARA CASINI Guinga: chitarra, voce Paulo Sergio Santos: clarinetto Lula Galvão: chitarra Special guest: Barbara Casini, voce Carlos Althier de Souza Lemos Escobar, meglio conosciuto come Guinga, nuovo astro della musica brasiliana, ha iniziato a comporre a 16 anni. Le sue canzoni, composte coi parolieri Paulo César Pinheiro, Aldir Blanc e, recentemente, Chico Buarque, sono state registrate da molti nomi importanti, fra cui Elis Regina, Michel Legrand, Sérgio Mendes, Chico Buarque, Clara Nunes e Ivan Lins. STAZIONI LUNARI 26 - 29 maggio Il musicista Francesco Magnelli curerà, per la seconda volta a Fabbrica Europa, il progetto Stazioni Lunari, con Paola Turci, Ginevra Di Marco e il gruppo femminile Farawalla (giovedì 29) e installazioni che gli artisti percorreranno a sorpresa. DJING sabato 3 ore 23 GILLES PETERSON UN ESTETICA DELLA CITTÀ RIESAMINATA DAL SENTIRE ELETTRONICO Nella seconda metà del novecento le collaborazioni tra architetti e compositori elettronici si concretizzano e i connubi Le Corbusier/ Xenakis, Piano/Nono, Tudor/Stockhausen tentano di “spazializzare” il suono. “Le forme architettoniche fanno rumore e silenzio: alcune parlano, altre ascoltano” scriveva Le Corbusier. Ancora prima, Goethe diceva che l’architettura è “musica pietrificata”. A distanza di anni, si potrebbe ribaltare l’affermazione e sostenere che la musica elettronica è architettura mobile. Di fatto alcune città europee vivono e pensano la Contemporaneità attraverso percorsi artistici che intrecciano Elettronica e Architettura. Fabbrica Europa segue le linee dinamiche di questo pensiero grazie alla particolarità della Stazione Leopolda che, con il suo carico di memoria industriale e il suo indiscutibile valore nell’ambito del patrimonio architettonico ottocentesco, costituisce uno degli elementi fondanti della manifestazione. Dopo avere esplorato molti campi della cultura contemporanea, il festival costruirà quest’anno nuovi rapporti tra suono e spazio, tra arte e società, tra nuove pratiche culturali e musica elettronica. L’intento è quindi di ospitare dj che siano innanzitutto compositori ispirati, capaci di creare collage, ricostruzione e provocazione, un vortice sonoro allo stesso tempo colto e dilettevole. Reggae, house, hip hop, jazz, dub, down tempo, ambient, breakbeat, nu asian, techno, drum’n’bass verranno filtrati e rielaborati da visionari producer dell’underground europeo per sonorizzare uno spazio in costante evoluzione. I&B e Intooitiv hanno curato per l’occasione sette eventi internazionali con alcuni dei nomi che meglio rappresentano le varie sfumature della musica elettronica sperimentale nonché la straordinaria vitalità della club culture europea. Si ringrazia Andrea Mi per la consulenza artistica. (Radio One - BBC / Worldwide / Talkin Loud) Una vera leggenda del djing internazionale, capostipite dell’acid jazz. Le vibrazioni di cui va a caccia in giro per il mondo sono state anticipatrici di nuove tendenze per i più importanti club europei. Le sue valigette di vinile spaziano dal jazz al funk, dal latin all’hip hop sino alle nuove tendenze drum’n’bass. giovedi 8 ora 23 PAINE’ (Temposphere, Compl8) Elektrofusion Uno dei più attivi tra i dj e producer della scena underground italiana, ha anticipato le sonorità a cavallo tra tango ed elettronica che hanno reso famosi Gotan Project. Il suo stile è un’eclettica combinazione di jazz beats con un’attitudine dancefloor e innesti deep house, hip hop, breakbeat, funk, soul, drum’n’bass. venerdì 9 ore 23 ALEX PATERSON (TheOrb) Elektrofusion Autentico gigante della musica contemporanea e artista di riferimento nella produzione firmata The Orb. Nessuno come Paterson ha esplorato le forme del frammento e della dilatazione sonora con strumenti che vanno dalla creazione ex novo di suoni, beat e di profondi tappeti atmosferici, all’uso e al riciclo di tutto il magma sonoro che ci circonda in questi anni. Suggestioni dub, reggae, house, hip hop, jazz, classica, divagazioni cinematiche e dodecafonia filtrati dall’attitudine onnivora e spesso giocosa di Paterson. DJ FIORE sabato 10 ore 23 Elegante nel mixaggio e virtuoso dello scratch, suona un ampio repertorio, in un eclettismo ricercato e consapevole: da dowtempo e rap fino alle nuove avanguardie break-beat e drum’n’bass. MADRID DE LOS AUSTRIAS sabato 24 ore 23 (Sunshine Enterprises) Elektrofusion Una sigla in grande ascesa nella scena elettronica europea. Fini tessitori di trame ritmiche ipnotiche, Heinz Tronigger (in arte Don Zanuste) e Michael Kreiner caratterizzano il loro suono, in perfetta sintonia con la tradizione viennese, con beat ipnotici e suggestioni esotiche. I loro dj set sono una organica miscela di suoni impreziosita da citazioni boogaloo, richiami latin jazz, incisivi breakbeat, nenie indiane e flautate melodie. sabato 10 ore 23 TRANSGLOBAL UNDERGROUND ft. DAVID HELWITT COLERIDGE Rimescolando elementi di world-music, ambient, dub, hip hop e trance, mettono in pista le sonorità etniche al ritmo della house. Le loro musiche apolidi, suoni estrapolati dalle frontiere dilatate del mondo pop, sono paradigmatiche della nuova stagione dance. David, paladino del nu asian sound, crea un set di «global techno» che potrebbe diventare la nuova colonna sonora delle città multiculturali. sabato 31 dalle ore 21.30 NIGEL HAYES (Sunshine Enterprises) Elektrofusion MASH UP EVENT Ha iniziato a Londra da quell’appuntamento culto della dance innovativa denominato Tasty Jam - jazz, funk e rare groove - per poi scalare assieme a Lars Sanberg tutte le classifiche dance del mondo con l’incredibile jazz/techno di Sides of Iron. sabato 17 ore 23 ALESSIO BERTALLOT (Radio Deejay - B Side) Cantante degli Aeroplanitaliani, vj di MTV, autore di compilation, sperimentatore d’incontri tra poesia e musica, giornalista, ma fondamentalmente un musicista che anche dal vivo, ai piatti, conferma un eclettismo consapevole con un linguaggio comprensibile e vitale tra breakbeat, breakstep, two step, e drum’n’bass. MOSTRA FOTOGRAFICA Dal 6 al 31 maggio, ore 11 - 24 - Inaugurazione: martedì 6 maggio, ore 18 LUCE NOTTURNA sabato 17 ore 23 ARTI VISIVE Indagine fotografica sulla Firenze contemporanea RICCARDO CAVALLARI / MARCO DOLFI / FRANCESCO GNOT / GIANLUCA MAVER / PIERPAOLO PAGANO / JACOPO SANTINI / CRISTINA ZAMAGNI Progetto dell’Associazione Culturale Laboratorio Nuova Buonarroti a cura di Mauro Magrini In collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze Firenzestate 2003 Si ringrazia Zoppini Gioielli - Firenze Sette fotografi indagano la Firenze contemporanea nella sua Foto di Marco Dolfi dimensione notturna. Ne documentano gli elementi di trasformazione urbana e sociale, dai quartieri storici ai nuovi confini periferici. Svelano le atmosfere notturne del centro e della periferia, la vita nelle strade, nelle piazze, nei luoghi popolari e in quelli della movida fiorentina. Una Firenze non stereotipata, letta nel momento di maggior suggestione visiva: la notte. ULRICH TROYER (Mego) Giovane designer viennese formatosi parallelamente come architetto e musicista, premiato nel 2000 ad Ars Electronica, elabora musicamente suoni trovati con cut-up vocali. CLAUDIO SINATTI (Grain) Regista, tra i suoi videoclip: Cose Difficili e CRX Technogod Remix per Casino Royale; Simplemente Así per Painè; Vento Freddo e Non Tradire Mai per Neffa; Senza Regole per Articolo 31. HEXSTATIC (Ninja Tune) Stuart Warren Hill e Robin Brunson sono protagonisti del fenomeno vj che sta rivoluzionando la club culture nella direzione dell’intrattenimento audio-visivo generato dalla fusione di suoni elettronici e immagini digitali. I loro show multimediali sono stati ospitati nelle più importanti cornici museali del mondo. SMITH & MIGHTY (K7) “Gli architetti del suono di Bristol”, “uno snodo” verso la Giamaica e la cultura del dub, ovvero l’esaltazione dei bassi attraverso la manipolazione dei suoni, il soundsystem e il toasting - base di gran parte della musica elettronica contemporanea. ARTI VISIVE L’allestimento di quest’anno è cerniera tra un presente appena consumato e un passato che tende a ripetersi, tra scenari già visti e spazi rimossi. Forse si prefigura uno spazio futuro, talmente prossimo da apparire fin troppo reale anche qui a Firenze. Baghdad, Grozny, Los Angeles, Guantanamo, le bidonville del Sud America, le città fantasma dell’Africa post-coloniale, i campi profughi, quelli di prigionia, le zone rosse e quelle calde, sono solo alcuni dei riferimenti per capire il rapporto tra spazio e potere. Spazi come quello disegnato da Nigel Coates alla Leopolda rappresentano l’ambigua realtà della “città ideale”, quell’utopia occidentale che ormai più nessun rinascimento o potenza ideologica, nessuna tecnologia o democrazia, può immaginare o credere di ricostruire. L’ambiguità degli spazi di concentrazione/ concentramento, di ospitalità/controllo, di interdizione e segregazione è tale e pari all’ambiguità dei nostri confini, delle nostre frontiere, alla permeabilità/ impermeabilità degli spazi sociali, alla distanza o prossimità dei contatti tra gli individui. Gli spazi sono i nostri modi di vivere e di essere, di accogliere l’altro o di dominarlo, di escluderlo o di isolarlo. Con l’allestimento di quest’anno continuiamo a verificare l’identità dello spazio sociale e urbano così come si dà nel nostro tempo. Ne prendiamo le misure, ne mettiamo in scena le diverse immagini, le tante ambiguità simboliche. La scorsa edizione è stato realizzato l’allestimento di Amacario-Agorà degli Stalker, labirinto post-piranesiano, opera di interazione tra le linee di contatto e di scambio tracciate dagli individui, matrice interattiva per una dimensione ludica e contemplativa del dialogo tra persone. In questa edizione si affronta lo spazio pubblico attraverso la visione di una città intrisa di ambiguità, percorsa e modificata dai conflitti e dai contrasti, dalle paure e dalle violenze, dalle insicurezze e dalle contaminazioni: lo spazio pubblico è qui scena tragica, non conciliante, inquietante, eppure terreno di ricostruzione, d’ironia surreale, di denuncia sottile. Oggi nessuna città può essere messa al riparo dagli eventi drammatici che stravolgono il sistema occidentale. La democrazia e la sua civiltà possono essere, talvolta, uno specchio trasparente sulla libertà e sulle ingiustizie, sulla speranza come sull’orrore. L’allestimento della Stazione Leopolda è stato affidato all’architetto inglese Nigel Coates, noto per aver realizzato il padiglione inglese all’Expo di Lisbona e la Body Zone del Millennium Dome di Londra. Coates crea ambienti volti non a sopraffare, ma a valorizzare il contenuto sociale degli eventi che vi hanno luogo. In sintonia con il principio ispiratore del festival, ha proposto un paesaggio impegnativo e inquietante, proiettato sui temi della guerra e della pace, sulla loro ambiguità che non è solo un fatto d’arte ma una realtà quotidiana di contraddizioni. Sergio Risaliti VEXTACITY un progetto di Nigel Coates a cura di Sergio Risaliti Il tema è l’imprigionamento e la fuga da esso. La navata centrale della Stazione Leopolda si presenta ai visitatori come un’area appena abbandonata da un esercito occupante. Sono in evidenza una serie di gabbie, severamente ordinate, spazi di segregazione per le vittime e in cui la loro depravazione viene accentuata dalla cruda illuminazione di singole lampadine sovrastanti e da alcuni secchi. Grandi gabbie si trovano di fronte ai visitatori. Senza alcuna via d’uscita, più simili a tombe che a recinti di vita. Ciascuno include un lampadario gigante costruito con maschere antigas. Sparsi intorno vi sono carcasse di auto e veicoli dell’esercito, la maggior parte di questi ricoperti da reti mimetiche. Paradossalmente suggeriscono un ritorno alla natura e, quindi, la speranza di una rinascita. I nostri visitatori sono i nuovi abitanti. L’invito è a riprendere possesso dello spazio e restituirgli una maggior civiltà. Con questo intervento si vuole mettere alla prova e innescare le potenzialità di ogni spettatore. I visitatori (o rifugiati?) sono incitati a convertire questo spazio da luogo di sofferenza in qualcosa di simile a una abitazione. In aiuto a questo verranno forniti ogni giorno una serie di oggetti. Il secondo giorno arriveranno i materassi. Successivamente saranno inseriti altri oggetti, libri e giornali, stivali, alcuni vestiti e televisioni. Durante il corso del festival il pubblico sarà invitato a trasformare questo luogo miserabile in uno riconfigurato secondo l’idea di città e di casa. Nigel Coates CALENDARIO VENERDÌ 2 ore 18 - 24 NIGEL COATES, Vextacity installazione fino al 31/05 arte visiva VENERDÌ 9 ore 21 ANNE TERESA DE KEERSMAEKER Once danza GIOVEDÌ 15 ore 22.30 STUDIUM TEATRALNE Czlowiek (Uomo) teatro SABATO 24 ore 21 “EXTRAFESTA” SHIONKAMA Tiermedja’ il feticcio del cacciatore danza VENERDÌ 2 / SABATO 3 ore 21 - 24 THEATRE VIDY - LAUSANNE - ETE / MZdP / LUZERNTANZ Hoi - prima nazionale EGUMTEATRO, Quartett teatro VENERDÌ 9 ore 22.15 - 24 INTERNATIONAL FABBRICA FOR CHOREOGRAPHERS EN KNAP, 6agon RONIT ZIV, Rose can’t wait DEBRA CHRISTIE MARTINA LA RAGIONE Mostrome COSMIN MANOLESCU, Serial Paradise danza VENERDÌ 16 ore 18 WORKCENTER OF JERZY GROTOWSKY AND THOMAS RICHARDS A film documentation of ACTION proiezione e incontro con il pubblico teatro SABATO 24 ore 22.30 “EXTRAFESTA” PAPY THIAM Moltogroove Sound Experience musica SABATO 3 ore 18 incontro con Nigel Coates arte visiva SABATO 3 ore 23 GILLES PETERSON, BBC one London djing DOMENICA 4 ore 21 4 USERS ONLY, Soler Bobby Tumultuos, Maldita Societad evoluzioni sonore MARTEDÌ 6 / MERCOLEDÌ 7 ore 19 VILLANUCCIA, M di iMMenso teatro MARTEDÌ 6 / MERCOLEDÌ 7 ore 21 MARIE CHOUINARD Des Feux dans la nuit, Etude # 1 prima nazionale danza MARTEDÌ 6 ore 22.30 ELLIOT SHARP Terraplane Plus con Eric Mingus e Dean BowMan musica MERCOLEDÌ 7 ore 22.30 BUGGE WESSELTOFT’S New conception of Jazz musica GIOVEDÌ 8 / VENERDÌ 9 / SABATO 10 ENZO PROCOPIO, Distanza di sicurezza LORENZO PIZZANELLI, Iconoclast game video-installazioni danza GIOVEDÌ 8 ore 10.30 - 12.30 INTERNATIONAL FABBRICA FOR COREOGRAPHERS MATTEO MOLES workshop danza GIOVEDÌ 8 ore 17 - 19 COREOGRAFIA E DRAMMATURGIA DEL CORPO incontro danza GIOVEDÌ 8 ore 18.30 fino al 31/05 LABORATORIO NUOVA BUONARROTI Luce notturna arte visiva GIOVEDÌ 8 ore 21.00 / 22.30 / 20.30 INTERNATIONAL FABBRICA FOR COREOGRAPHERS TEET KASK, Shadowgraph MATTEO MOLES, Out of the Sight of Heaven MUZA DANCE COMPANY, The Picnic VINCENT MANSOE, Bupiro-Mukiti PAUL IBEY, La volupté d’être KARIMA MANSOUR, Passages FLIGHT DANCE, Approaching Past danza GIOVEDÌ 8 ore 23 ELEKTROFUSION a cura di Intooitiv PAINE’ djing VENERDÌ 9 ore 10.30 - 12.30 INTERNATIONAL FABBRICA FOR COREOGRAPHERS RONIT ZIV workshop danza VENERDÌ 9 ore 20.30 - 21 INTERNATIONAL FABBRICA FOR CHOREOGRAPHERS ATTILIO NICOLI CRISTIANI SuperNaturalMinnie KIRA RIIKONEN Isn’t she lovely? danza VENERDÌ 9 ore 23 ELEKTROFUSION ALEX PATERSON/THE ORB djing SABATO 10 ore 10.30 - 12.30 INTERNATIONAL FABBRICA FOR CHOREOGRAPHERS COSMIN MANOLESCU workshop danza SABATO 10 ore 10.30 - 13 Incontro: Produzione, coproduzione e distribuzione SABATO 10 ore 17.30 - 20.30 HABILLE’ D’EAU Studio per Attis - Lo spirito dell’albero JUAN DIEGO PUERTA LOPEZ, OnOff LEA DANCE, InLand PAOLO MEREU, Polveri di Pelle GUILLERMO HORTA, Memory of the Engel RASATABULA, El pél a l’ou spettacoli SABATO 10 ore 21 ANNE TERESA DE KEERSMAEKER Once danza SABATO 10 ore 22.30 URI CAINE Bedrock musica SABATO 10 ore 23 ELEKTROFUSION NIGEL HAYES, MADRID DE LOS AUSTRIAS djing DOMENICA 11 ore 21.30 BANDA IMPROVVISA E TRIBU’ VOCALE PATCH WORLD con DANIELE SEPE e AULI KOKKO musica MARTEDÌ 13 ore 20 ANONIMASCENA Novalis Circulus teatro MARTEDÌ 13 ore 21 DANIEL VERONESE Open house - prima nazionale teatro MARTEDÌ 13 ore 22.30 VIRGILIO SIENI Vento danza MERCOLEDÌ 14 ore 12 WORKCENTER OF JERZY GROTOWSKI AND THOMAS RICHARDS incontro sul progetto Tracing roads across teatro MERCOLEDÌ 14 ore 21 STEFANO BOLLANI ORCHESTRA DELLA TOSCANA Concerto musica MERCOLEDÌ 14 ore 22.30 DANIEL VERONESE Open house - prima nazionale teatro GIOVEDÌ 15 ore 21 ZT HOLLANDIA Voices (Twee Stemmen) teatro VENERDÌ 16 ore 21 STUDIUM TEATRALNE Czlowiek (Uomo) teatro VENERDÌ 16 ore 22.30 ZT HOLLANDIA Voices (Twee Stemmen) teatro VENERDÌ 16 ore 24 ROSSO TANCREDI ENSEMBLE Rebus musica SABATO 17 ore 19 ALBUM ZUTIQUE Io sono il passante teatro SABATO 17 ore 21 SISTEMI DINAMICI ALTAMENTE INSTABILI Itinere.e danza SABATO 17 ore 22.30 NICOLA CONTE Live musica SABATO 17 ore 23 DJ FIORE/ALESSIO BERTALLOT B-side, Radio Deejay A cura di I&B djing DOMENICA 18 ore 21 ALBUM ZUTIQUE Io sono il passante teatro SABATO 24 ore 23 TRANSLOBAL UNDERGROUND DJ SET feat. DAVID HEWITT COLERIDGE djing DOMENICA 25 ore 21 “EXTRAFESTA” DRAGAN DAUTOVSKI Ensemble Skopje ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO musica DOMENICA 25 ore 23.30 “EXTRAFESTA” GUINGA TRIO con BARBARA CASINI musica MARTEDÌ 27 ore 20 - 24 STAZIONI LUNARI installazione MARTEDÌ 27 ore 21 WIM VANDEKEYBUS SIDI LARBI CHERKAOUI It - anteprima danza MARTEDÌ 27 ore 22.30 RICCARDO TESI E HARMONIA ENSEMBLE musica MERCOLEDI 28 ore 20 - 24 STAZIONI LUNARI installazione MERCOLEDÌ 28 ore 21 WIM VANDEKEYBUS SIDI LARBI CHERKAOUI It - anteprima danza MERCOLEDÌ 28 ore 22 GIORGIO ROSSI/REBECCA MURGI SOSTA PALMIZI HIC [QUI] danza DOMENICA 18 ore 22.30 FIAMMA, BRYCHAN, OTTO P’NOTRI+BENVEGNÙ, CARAVAN DE VILLE, JONT Acusticamente musica GIOVEDÌ 29 ore 20 - 24 STAZIONI LUNARI installazione MARTEDÌ 20 ore 21 GIARDINO CHIUSO Candido danza GIOVEDÌ 29 ore 19 PALAIA DANCE PROJECT Seven by five - ingresso gratuito teatro MARTEDÌ 2 ore 22.30 CAT POWER Be Free Tour musica GIOVEDÌ 29 ore 21 GIORGIO ROSSI/REBECCA MURGI SOSTA PALMIZI HIC [QUI] danza MERCOLEDÌ 21 ore 21 SECONDO TAGLIO Tre pezzi danza MERCOLEDÌ 21 ore 22.30 MARCO PARENTE & MIRKO GUERRINI MILLENNIUM BUGS’ ORCHESTRA musica GIOVEDÌ 22 ore 21 H.U.D.I. No.16 473 - prima nazionale teatro GIOVEDÌ 22 ore 22.30 BL!NDMAN SAXOPHONE QUARTET Electric - prima nazionale musica VENERDÌ 23 ore 21 H.U.D.I. No. 16473 - prima nazionale teatro VENERDÌ 23 ore 22.30 SUN RA ARKESTRA diretta da MARSHALL ALLEN musica GIOVEDÌ 29 ore 22.30 STAZIONI LUNARI GINEVRA DI MARCO, PAOLA TURCI FARAWALLA a cura di Francesco Magnelli musica VENERDÌ 30 ore 21 GIANCARLO CARDINI Solo Piano Anni ’60. Le canzoni che ho amato prima nazionale musica VENERDÌ 30 ore 22.30 SEX MOB musica SABATO 31 ore 21.30 MASH UP / ULY TROYER, CLAUDIO SINATTI djing SABATO 31 ore 22.30 HEXSTATIC LIVE djing SABATO 31 ore 23.30 SMITH & MIGHTY DJ SET djing