opporre la `città-tenda`alla `città-carcere` significa per me

“…opporre la ‘città-tenda’alla ‘città-carcere’ significa per me creare forma e spazio per una città che non esiste ancora, ma della cui non
esistenza soffriamo tutti le conseguenze. La sfida che propongo alla città attuale è dunque la sfida di saper accogliere al suo interno i diversi
di ogni tipo, non per dovere di ospitalità, ma come speranza progettuale.(…)” Giovanni Michelucci
In dieci anni Fabbrica Europa è stata, e sempre più diventa, una città nella città. Però una “città-tenda”, nomade, aperta, uno spazio dell’accoglienza, del confronto e delle identità in movimento, percorso e visitato da flussi di creazione e di produzione che si “affrontano” con
i propri linguaggi. Non bandisce né esorcizza il conflitto, ma lo trasforma in una ricchezza profonda, insostituibile nella cultura e nell’arte
contemporanea così come nella società d’oggi. Nell’opposizione michelucciana La Fabbrica legge un’ambiguità e un percorso più che attuale. La tenda è infatti la figura dell’accoglienza, della leggerezza, del nomadismo e della “variabilità”, ma insieme è anche l’immagine
forte del suo contrario: del campo profughi, del luogo di concentramento e di precarietà, dello spazio di militari e di prigionieri. Resta il
percorso tenda-vela, che in positivo progetta il viaggio, la creatività condivisa, la mobilità modulare dei diversi che si incontrano.
TEATRO
FONDAZIONE FABBRICA EUROPA
PER LE ARTI CONTEMPORANEE
Fondazione Pontedera Teatro
Associazione Fabbrica Europa
Associazione Music Pool
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Luca Dini Presidente
Marina Bistolfi Vicepresidente
Stefano Geraci Silvia Lucchesi,
Andrés Morte Terés, Lisa Parrini,
Gianni Pini Consiglieri
Roberto Giacinti Sindaco revisore
DIREZIONE ARTISTICA
Maurizia Settembri Danza e multimedia
Roberto Bacci Teatro
Lorenzo Pallini Musica
Sergio Risaliti Arte visiva
Bruno Casini Comunicazione
UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE
Simona Nordera, Manuela Martinez
PRODUZIONE
Chiara Damiani
PROMOZIONE
Sandra Salvato
Claudio Guglielmi
Daniele Dominici Consulenza
Jacopo Bundu Webmaster
TECNICA
Saverio Cona Direzione
Sergio Zagaglia Responsabile teatro
Claudio Bruschini Responsabile musica
Assane Kebe Responsabile servizi
Nonia T. de la Gala, Cristina Ferrarini
Assistenza
Viviana Rella, Luisito Mazzei, Paolo Li,
Matteo Giampaglia, Luisa Giusti,
Maria Cristina Fresia, Alessandro Ruggiero,
Massimo Michelotti, Eugenio Rigacci,
Roberto Settembri Tecnici
Daniela Manna, Valeria Foti,
Simona Scandagli, Eleonora Grassi
Assistenza tecnica
SEGRETERIA GENERALE
Paola Tattini Segreteria amministrativa
Valeria Bassi e Simona Grazzini Logistica
Maria Lerìa Rey, Amalia Manouseli,
Catherine Lenoble Segreteria organizzativa
AMMINISTRAZIONE
Massimo Carotti
Studio Nozzoli
GESTIONE SPAZIO
Maddalena Verzì Direzione sala
Simone Baldi Responsabile biglietteria
Margherita Picchi Informazioni
FABBRICA EUROPA, X EDIZIONE
TENDOPOLIS, LA FABBRICA DELLA CITTA’
Firenze, Stazione Leopolda, Porta al Prato,
2 - 31 maggio 2003
ARTI VISIVE
Sergio Risaliti Direzione
Neri Torrigiani Consulenza
Vaia Balekis Organizzazione
Tiziana Draghi Direzione allestimento
Filippo Staiano Assistenza
DANZA
Maurizia Settembri Direzione
Roberto Casarotto International Fabbrica
for Coreographers
Isabelle Preuilh Consulenza
Fiorella Nicosia Assistenza
TEATRO
Roberto Bacci Direzione
Elina Pellegrini Produzione
Melanie Gliozzi Assistenza
MUSICA
Lorenzo Pallini Direzione
Gianni Pini Produzione
Barbara Madrigali Organizzazione
Maria Giovanna Laugelli, Roberta Vannocci,
Leonardo Giacomelli Segreteria organizzativa
DJING
Isabelle Preuilh, Barbara Madrigali,
Gianluca Lucente, Luana Stamerra Direzione
Al programma contribuisce
MUSICUS CONCENTUS
TRADIZIONE IN MOVIMENTO
Fernando Fanutti Codirezione
Giuseppe Vigna Codirezione
Alessandro Tarchiani Amministrazione
FONDAZIONE FABBRICA EUROPA
PER LE ARTI CONTEMPORANEE
Fabbrica Europa nasce nel 1994 da
un’idea di Maurizia Settembri e Andrés
Morte Terés, con l’ambiziosa volontà di
creare a Firenze una casa per gli artisti
di tutta Europa. Firenze, città deputata ad
accogliere l’arte e tuttavia gravata dal peso
che la tradizione le impone, è forse uno
dei luoghi più difficili per portare avanti
questo progetto, che non è solo un festival
ma un’idea, un centro interattivo di incontro, di lavoro e di formazione.
Radicata nel territorio fiorentino e toscano
senza esserne limitata, Fabbrica Europa ha
restituito alla città un grande spazio quale
l’ottocentesca Stazione Leopolda, dimenticato crocevia di viaggiatori con il fascino
degli altri luoghi europei di archeologia
industriale recuperati all’uso culturale,
infondendogli nuova vita con un progetto
culturale contemporaneo di rilievo europeo in cui contemporaneità e identità,
efficacia comunicativa e qualità sociale,
tutela delle culture locali e confronto con
il mercato globale trovano uno spazio di
relazioni vive e fertili.
Nei nove anni della sua esistenza, Fabbrica
Europa ha costruito una rete di scambi
culturali capace di consolidare un terreno
fertile e di grande impatto sociale ed economico. Punto di riferimento di un’ampia
rete di realtà produttive - moderne botteghe in cui si integrano arte, tecnica e
commercio - Fabbrica Europa è ormai
diventata uno degli eventi di arte contemporanea e di spettacolo più interessanti
del panorama nazionale e internazionale,
dando un importante contributo alla conferma di Firenze quale luogo di incontro e
di confronto per le diverse culture.
Al fine di valorizzare e consolidare ulteriormente questo processo di continuo
sviluppo, è quindi sorta l’esigenza, in
accordo con gli Enti pubblici sostenitori
(Regione Toscana, Provincia e Comune di
Firenze), di dare vita a un nuovo soggetto
giuridico privato non profit costituito dalle
strutture che più hanno contribuito allo
sviluppo del progetto.
Nasce così nel gennaio 2003, per iniziativa
dell’Associazione Fabbrica Europa, della
Fondazione Pontedera Teatro e dell’Associazione Music Pool, la FONDAZIONE
FABBRICA EUROPA PER LE ARTI CONTEMPORANEE: una fondazione di partecipazione al servizio del bene pubblico e aperta
alla collaborazione con gli enti pubblici
e privati che ne condividano gli obiettivi.
2, 3 maggio, ore 21
MZDP /
METZGER-ZIMMERMANN-DE
PERROT
HOI
Uno spettacolo di
Metzger/Zimmermann/de Perrot
Interpreti: Gregor Metzger, Martin
Zimmermann, Dimitri de Perrot
Coreografia: Gregor Metzger
Musiche originali: Martin
Zimmermann
Drammaturgia: de Perrot / Georg
Weinand / Metzger
Scene e set design: Zimmermann / de
Perrot
Costruzione scene e set: Metzger /
Zimmermann / de Perrot
Luci: Ingo Groher
Suono: Jean Corthésy
Costumi: Christophe Botiaux - œil
extérieur: Andy Neresheimer
Coproduzione: Théatre Vidy-Lausanne
E.T.E. / MZdP /
Luzerntanz - Choreographic Centre at
Luzernertheater
RIPRESE VIDEO
Luca Ballini/Videolab
GRAFICA
Socialdesign, Walter Sardonini
e Daniele Madio
Gabriele Bientinesi collaborazione
Commissione delle Comunità Europee
FONICA
Omikron
Comune di Firenze
ILLUMINOTECNICA
Watt Studio
Provincia di Firenze
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
HAVANA BAR
Antonio Albanese, Mario Falcini,
Antonio Puccia, Stefano Calzolai
ORIGAMI BAR
Giorgio Ferone, Sandro Grossi,
Gabriele Treggi
BIGLIETTI SPETTACOLI
Intero  12, ridotto  10
Intero  14 ridotto  12: MZdP - Chouinard - De Keersmaeker - H.U.D.I. Sun Ra Arkestra - Bollani/O.R.T.
Biglietto Unico  8: Villanuccia, Anonima Scena, Album Zutique, Giardino Chiuso,
Secondo Taglio, Rosso Tancredi Ensemble, Acousticamente.
PROMOZIONI E RIDUZIONI
Riduzione cumulativa (-2  a spettacolo per chi partecipa a più spettacoli in programma la stessa sera). Riduzioni di legge (under 18 e over 60), studenti, carta
Istituto Francese, soci Coop, Officina Giovani.
ABBONAMENTI
Tessera Abbonamento 3 spettacoli a scelta:  25
WORKSHOP
Tessera di partecipazione IFfC, 3 giorni di workshop, incluso 3 serate a scelta e
ingresso feste:  50 (valida per i giorni 6-13/5)
PREVENDITA
BOX OFFICE: Via Alamanni, 39 - 50123 Firenze - tel. 055210804
e nel circuito Box Office Toscana
Desk Biglietteria FIRENZE DEI TEATRI presso La Rinascente (dal 9 maggio)
Le tessere abbonamenti si possono acquistare anche presso la sede di FABBRICA
EUROPA, Borgo Albizi 15 - 50122 Firenze - tel. 055 2480515 (ore 10.00 - 19.00) e
dal 2 maggio presso la STAZIONE LEOPOLDA, Porta a Prato (ore 19.00 - 22.00)
Comune di Firenze
Assessorato alla Cultura / Griots
Pro Helvetia
GOVERNO DEL CANADA
AMBASCIATA DEL CANADA
PROGETTO SPECIALE / REGIONE TOSCANA / TOSCANA GIOVANI
TOSCANA DANZA / ASSOCIAZIONE TEATRALE PISTOIESE
ENTE TEATRALE ITALIANO
FLORENCE DANCE CULTURAL CENTER
Si ringrazia per la collaborazione:
FS METROPOLIS
PITTI IMMAGINE
FUTURA WIDE FORMAT, SIENA
BANCA POPOLARE ETICA
STAZIONE LEOPOLDA SRL
OFFICINA GIOVANI, PRATO
Prima nazionale
Hoi è il modo in cui si dice “ciao” in dialetto svizzero. Uno dice ciao per salutare
qualcuno, amici o sconosciuti, ma anche
in un certo senso per essere certo della
propria presenza.
Hoi, dice la compagnia MZdP presentandosi al centro del palco per una nuova
avventura, dopo il grande successo ottenuto con il loro precedente spettacolo,
GOPF.
Il ballerino, il musicista e l’acrobata si
sono fusi in una sola entità che esplode
con un fragore assordante. Da soli, insieme, l’uno contro l’altro.
Lo spazio è seminato, il tempo è raccolto. Uno spirito senza pace fa risuonare le
viscere della terra, ogni singolo oggetto
suona. Suoni di legno colpito, pietra
urtata. Gli oggetti modificano l’ambiente
ma dall’ambiente vengono a loro volta
modificati.
La musica è teatro, il teatro è architettura. All’incrocio tra questi opposti MZdP
colloca il proprio mondo, in cerca di un
folklore universale. Legno e pietra diventano vivi per magia e si uniscono in una
danza selvaggia e incalzante.
La compagnia Metzger/Zimmermann/
de Perrot è sostenuta da:
Città di Zurigo e PRO HELVETIA, Fondazione Svizzera per la cultura
e da: Migros Pour Cent Culturel, Société Suisse des Auteurs, Nestlé Fondation pour l’Art, Fondation Stanley
T. Johnson, Fondation Lis & Roman
Clemens, Fondation Oertli.
2, 3 maggio ore 22.30
EGUMTEATRO
QUARTETT
di Heiner Muller
Traduzione: Saverio Vertone
(ed. Ubulibri)
Voci: Annalisa Bianco,
Gaetano D’Amico
Corpi: Veronica Landi,
testo o da alcuni testi di un medesimo
autore, ci si lascia condurre dalle molte
possibilità offerte, dalle infinite (o finite)
possibili variazioni. In questo caso è
diverso.
Nelle parole di Quartett di Heiner Muller ci sono già tutte le strade percorribili
tracciate. Questo accade sicuramente
perché Muller usa la sua scrittura non
per affermare un dogma teatrale bensì
per verificare la labilità della scena. Non
c’è certezza che il teatro, lo spettacolo
siano lì.
Quartett di Heiner Muller è una delle
più belle variazioni de Le Relazioni Pericolose di Laclos e il romanzo di Laclos
è fortemente influenzato dalle Passioni
dell’anima di Cartesio.
Cartesio, Laclos e Muller sono tre
raffinati anatomisti dell’animo umano.
Dissezionano il cadavere dell’IO, ne
estraggono le interiora, le esaminano attentamente per arrivare alla conclusione
che tutto funziona attraverso un indecifrabile mistero. Non basta la conoscenza
delle differenti parti, l’essere umano è
“essere nell’enigma”.
Il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas
Richards con l’intervento a Fabbrica Europa apre
il progetto triennale Tracing Roads Across, sostenuto dal Programma Cultura 2000 dell’Unione
Europea e reso possibile da una rete di istituzioni
teatrali e accademiche di sei paesi diversi.
È prevista la proiezione, aperta al pubblico, di A
film documentation of Action, seguita da un incontro (venerdì 16 ore 18).
Inoltre professionisti, specialisti e amanti del teatro saranno invitati a
essere testimoni di Action, un’opera creativa nel campo dell’arte come
veicolo, e di The Twin: an Action in creation, nuova opera attualmente
sviluppata nella forma di un “lavoro-in-creazione”. Tutti coloro che sono
interessati ad assistere a questi due lavori possono contattare Carla
Pollastrelli presso la Fondazione Pontedera Teatro, tel. 0587.55720,
e-mail: [email protected]
Antonio Barretta
Passanti: Norma Angelini,
Sonia Brunelli
Regia: Annalisa Bianco
e Virginio Liberti
Scene e luci: Horacio De Figueiredo
Suono: Otto Rankerlot
Edizione suono: Silvio Puzzolu
Realizzazione scene: Norma Angelici,
Sonia Brunelli
Costumi: Marco Caboni
Direzione organizzativa:
Costanza Boccardi
Produzione: Egumteatro / Fondazione
Pontedera Teatro / Festival Crisalide
/ Comune di Abbadia S. Salvatore
- Assessorato alla Cultura
e con il contributo della Regione
Toscana - Dipartimento delle Politiche
Formative e dei Beni Culturali
Nella breve storia di Egumteatro non si
è mai dato il caso di un testo teatrale
“messo in scena”, cioè portato integralmente in palcoscenico. Il percorso è
stato sempre lo stesso: a partire da un
Costumi: Monica Caminiti
Musiche digitali: Alberto Tucci
Disegni digitali: Francesca Bellati
Animazioni video: Simone Carrai,
Leonardo Leporatti, Nino Cannatà
Animazione 3D: Francesco Pafumi
Testi: Henri Michaux
Organizzazione: Arianna Lamanna
Questo studio è una ricerca sensoriale
che parte dall’opera di Henri Michaux,
in particolare da L’infinito turbolento
(1957) e Miserabile miracolo (1956).
Poeta e artista, rivelato al pubblico da
Andrè Gide e in contatto con il gruppo
surrealista, nell’ultima parte della sua
vita Michaux si è interessato a esperimenti con la mescalina. Anche i suoi
disegni esprimono le visioni interne,
psichiche, con cui il corpo reagisce alla
mescalina.
M di iMMenso è una chiara provocazione nei confronti del pubblico, per
sondare il coraggio dello spettatore:
la sua disponibilità a mettersi in gioco,
interagendo con lo spettacolo.
Un concentrato della nostra epoca, una
fruizione cromatica e sonora, in un
tempo e in uno spazio ambiguo, duplice,
dove possiamo riscoprire una verità filtrata, attraverso una cesura spazio-temporale, nascosta e velata da un’altra.
Spettatore e attore sono in due luoghidimensioni diversi e opposti, separati da
una visione-proiezione, dove le immagini video danzano con la musica suonata
dal vivo.
Ma per guardare all’interno bisogna
esporsi ai riflettori spiando pubblica-
mente e lo spettatore diventa spettacolo!
13 maggio ore 20
ANONIMASCENA
NOVALIS CIRCULUS
6, 7 maggio ore 19
GRUPPO SPERIMENTALE
VILLANUCCIA
M DI IMMENSO
L’uomo che vive nello spazio
liberamente ispirato
all’opera di Henri Michaux
Progetto, video e regia: Nino Cannatà
Coreografia: Max Campagnani
Danzatori: Max Campagnani,
Raffaella Cezza
Attore: Massimo Grigò
Pianista: Julian Abbott
Scene: Nino Cannatà
(notturna rotazione estatica)
primo spettatore
Drammaturgia e regia:
Giacomo Bernocchi
Costruzioni (ratio): Matteo Monteduro
Connessioni: Erik Tomasi
Suono e luce: Andreas Froeba
Contributi visivi: Maria Pecchioli
Interpreti: Erik Tomasi, Caterina
Poggesi, Andreas Froeba,
Giacomo Bernocchi
Voce: Bianca Papafava
Anonimascena si muove all’interno di
un campo in mutazione continua, attraverso teatro contemporaneo, ricerca sul
movimento e arti visive. Il lavoro della
compagnia si sta configurando sempre
più attraverso due direzioni privilegiate:
da una parte un interesse verso il mito
TEATRO
(Dioniso nel caso di Novalis Circulus ma anche nel considerare il teatro come
luogo del/nel mito), dall’altra un’attenta
valutazione delle modalità percettive che
scaturiscono da operazioni condotte sulla scena, sull’attore e sullo spettatore.
In Novalis Circulus l’unico spettatore
occupa, letteralmente, il centro esatto
della scena. La scena diviene circolare
non solo attraverso una scenografia, ma
soprattutto a causa del movimento stesso
dello spettatore. Il movimento centripeto
a cui è sottoposto lo spettatore è perdita
di sé (estasi della rotazione), e quindi
anche perdita di controllo sulla visione
della scena. La rotazione si trasforma in
ripetizione della figura e la ripetizione in
sfocamento dell’immagine.
Poi lo spettatore: visto da fuori è esso
stesso oggetto della scena; visti dall’attore gli spettatori di Novalis Circulus
sono sempre una carrellata di corpi così
come si trovano nei dipinti di Bacon:
“guarda la serie dei ritratti su sedia: quello sei tu, o spettatore”.
13 maggio ore 21
14 maggio ore 22.30
DANIEL VERONESE
OPEN HOUSE
Regia e drammaturgia:
Daniel Veronese
Interpreti: Melina Milone,
Eugenia Iturbe, Julieta Petruchi,
Mariana Paz, Nayla Pose,
Juan I. Alvarez Insúa, Olga Nani,
Natalia Segre, Gustavo Antieco,
Martín De Goycoechea
Assistente alla regia: Marcelo Alcón
e Gonzalo Martínez
Disegno luci: Gonzalo Córdoba
prima nazionale
Daniel Veronese, autore di punta di Buenos Aires e fondatore de El periferico de
objetos, dirige dieci attori provenienti dal
Conservatorio Nacional de Arte Dramatica
nella messa in scena di un suo testo ricco
di poesia e di passione, Open House.
Fragili e sensuali, questi giovani artisti
raccontano di solitudine e abbandono. Alla
chitarra e al piano, pudicamente, raccontano i propri naufragi, accompagnati dalla
voce di Lou Reed e John Cale. In realtà non
sono più consapevoli del pubblico, la loro
intenzione non è produrre arte, e se ciò
succede è per casualità. Sono come stranieri nel territorio degli artisti.
I personaggi di Open House sono persone che hanno urgenza di dire qualcosa.
È molto probabile che non ci sia una seconda possibilità. Attraverso frammenti
di storie, canzoni, affrontano i temi che gli
stanno più a cuore. Hanno la sensazione
che la vita è densa e rapida, e per questo
non vogliono perdere tempo in ciò che
non li tocca intimamente.
15 maggio ore 22.30
16 maggio ore 21
STUDIUM TEATRALNE VARSAVIA
CZLOWIEK (UOMO)
Regia: Piotr Borowski
Assistente alla regia:
Gianna Benvenuto
Scene: Piotr Borowski
con la collaborazione di Anna Konik
Costumi: Katarzyna Zejmo
Interpreti: Marcin Cecko,
Jolanta Denejko, Zbigniew Kowalski,
Anna Olejnik, Piotr Piszczatowski,
Marcin Szymanski, Magdalena Tuka,
Dawid Zakowski
Coproduzione: Studium Teatralne,
Fondazione Pontedera Teatro,
Gmina Warszawa Centrum
Lo spettacolo si ispira al libro Gog e
Magog di Martin Buber e si basa sul mito
del ritorno del Redentore. I protagonisti
del libro credono che il mondo sarà
salvato e purificato solo con lo scoppio
di una grande guerra, comandata da un
leader prescelto. La sua azione senza
pietà precederà la nuova venuta del
Redentore.
Come nelle tragedie antiche, il dramma
sfugge al controllo umano e inizia a svilupparsi secondo la propria folle logica.
Lo spettacolo è una potente dimostrazione di sfiducia nei confronti della religione, della legge e del culto dell’esercito.
Człowiek (Uomo) è il terzo spettacolo
di Studium Teatralne. Fondata a Varsavia
da Piotr Borowski, attore e regista che ha
lavorato con Grotowski e con il gruppo di
Gardzienice, la compagnia si è affermata
presto come una tra le più interessanti del
teatro sperimentale polacco.
Gli spettacoli di Studium Teatralne si basano su una particolare commistione di
recitazione e danza e si distinguono per il
lavoro fisico degli attori, che si muovono
sul palco con sorprendente leggerezza.
15 maggio ore 21
16 maggio ore 22.30
ZT HOLLANDIA
VOICES (TWEE STEMMEN)
Regia: Johan Simons
Testi: Pier Paolo Pasolini,
Cor Herkstroter
Drammaturgia: Tom Blokdijk,
Paul Slangen
Interprete: Jeroen Willems
Traduzioni: Rob Klinkenberg,
Paul Slangen
Set design: Johan Simons,
Piet Hein Eek (sedie)
Tecnica, luci e suono:
Ate-Jan van Kampen, Marijn van Raak,
Jan van Witteveen
In Voices Jeroen Willems utilizza testi
del regista e scrittore italiano Pier Paolo
Pasolini per ritrarre quattro diversi tipi
di leader dei nostri tempi, che assieme
tengono la società stretta in una morsa:
politici, criminali, intellettuali, industriali.
Un quinto leader si è aggiunto senza
sforzo: il direttore del consiglio di amministrazione della Shell International, Cor
Herkströter, che riflette sui dilemmi morali
e la responsabilità sociale delle compagnie
multinazionali. Il copione di questo personaggio è stato tratto da discorsi e interviste
del direttore della Shell.
Jeroen Willems, davanti a un tavolo
ingombro dei resti di un banchetto, in-
patto che l’opera di Arthur Rimbaud - in
particolare Una stagione all’inferno e le
Illuminazioni - ha esercitato su Album
Zutique, gruppo composto da attori, danzatori e musicisti di diverse provenienze.
La domanda sulla felicità e sul perché
dell’esistenza ha costituito il tema portante per il lavoro creativo: “la felicità è
il mio verme”.
Brani e frammenti presenti nello spettacolo sono stati tradotti da Mario Biagini che
ha restituito alla parola di Rimbaud la sua
originaria azione diretta e alchemica.
Nella fase di elaborazione dello spettacolo, Album Zutique ha scelto di lavorare
in un luogo in qualche modo legato alla
condizione di disagio dell’uomo contemporaneo, uno spazio occupato situato a
Napoli in un quartiere non privo di problemi sociali, il DAMM Diego Armando
Maradona Montesanto - Zone Illuminate
Autogesite di Napoli.
22, 23 maggio ore 21
COMPAGNIA H.U.D.I.
N° 16473
terpreta tutti i personaggi, spostandosi di
sedia in sedia. Con apparente facilità, si
trasforma da scienziato a top manager, da
donna a Dio, sino al diavolo incarnato.
ZT Hollandia, sotto la guida del regista
e coreografo Johan Simons e del regista,
percussionista e compositore Paul Koek,
si è rivelata una delle compagnie più interessanti del panorama internazionale.
Tra le sue caratteristiche c’è quella di
produrre performance “realistiche” che
si basano su interviste e discorsi pubblici. Anche i suoni registrati da situazioni
reali, rielaborati elettronicamente, vengono spesso utilizzati come base per la
colonna sonora degli spettacoli.
Requiem per Endre Závoczky
Un’esperienza post-mortem
ispirata a Ferenc Molnár
Regia: László Hudi
Interpreti: Balázs Vajna, Erika
Pereszlényi, István Goz, Réka Gévai,
Lívia Varjú, Gábor Pintér, Adrien Bor
Musiche: Balázs Barna
Direzione tecnica: Attila Szirtes
Produzione: Fondazione Mozgó Ház
prima nazionale
N° 16473 = numero di registrazione. Questo è il numero di registrazione che Endre
Závocki, detto Liliom, porta nel libro omonimo di Ferenc Molnár.
L’aldilà = noto come il mondo dopo la
morte, che spesso si confonde con la
morte fisica.
In questo caso l’aldilà è una dimensione
psichica dove tutti gli atti e le storie passate o future dell’umanità sono presenti
allo stesso tempo. Così anche la storia
di Liliom si trova in questo luogo dopo
che Ferenc Molnár l’ha scritta. L’aldilà
DANZA
martedì 6, mercoledì 7 ore 21
COMPAGNIE MARIE CHOUINARD
DES FEUX DANS LA NUIT
Coreografia e direzione artistica:
Marie Chouinard
Interprete: Simon Alarie
Musica: Robert Racine
(La Musique des mots)
Luci: Axel Morgenthaler
Costumi: Vandal
Produzione: Compagnie Marie
Chouinard
Prima nazionale
Dopo aver presentato nel corso degli ultimi venti anni diversi assoli che esploravano la psiche femminile, Marie Chouinard
ha coreografato per la prima volta un
assolo per uomo, Des feux dans la nuit.
Spostandosi in modo magistrale e vivido
da un universo all’altro e da una poetica
all’altra, la Chouinard crea un’intensa e
sconvolgente variazione sulla virilità e le
sue metamorfosi.
Con La Musique des mots di Rober
Racine come punto di partenza, il solo
si sviluppa nello spazio come un viaggio
attraverso l’intimità e la fragilità dell’uomo. Supportato dalla performance dal
vivo del pianista, la coreografa canadese
decifra le torsioni e i cambiamenti dell’universo maschile, presentando una
summa della vita spogliata di tutti gli
artifici e aperta al mondo.
Uno dopo l’altro i movimenti del danzatore scorrono, descrivendo un vuoto nei
fuochi danzanti della notte: una generosa
e magnifica danza che rivela il subconscio,
il privato, il vergognoso e l’inconfessato
più di quanto si immagini.
Voices è stato rappresentato in tutto il
mondo e ha ricevuto numerosi premi.
17 maggio ore 19
18 maggio ore 21
ALBUM ZUTIQUE
IO SONO IL PASSANTE
Brani e frammenti dall’opera
di Arthur Rimbaud
Traduzioni: Mario Biagini
Regia: Annalisa D’Amato
Collaboratore artistico:
Giordano Acquaviva
Interpreti: Monica Bianchi,
Arsenio D’Amato, Annalisa D’Amato,
Francesco Forni, Savino Paparella,
Matilde Politi, Zvi Tal,
Emanuele Valenti
Produzione: Album Zutique,
Fondazione Pontedera Teatro
Io sono il passante nasce dal forte im-
ÉTUDE #1
non esiste nel tempo, non è una forma
di futuro dopo la morte, ma è il presente
eterno, un ambiente intimo e personale.
La storia di Liliom nel libro termina
con il suicidio del protagonista, ed è da
questo punto che comincia lo spettacolo
Molnár mette solamente Liliom nell’aldilà,
mentre H.U.D.I. ci mette tutti i personaggi,
condannandoli a rivivere all’infinito lo
stesso ruolo, senza poter cambiare la
loro situazione comica e grottesca.
L’attore, attraverso il lavoro interiore,
può entrare nella dimensione dell’aldilà
e può evocare la storia di Liliom, ma solamente quella che porta dentro di sé.
Coreografia e direzione artistica:
Marie Chouinard
Interprete: Lucie Mongrain
Musica originale con elaborazione
del suono in tempo reale: Louis Dufort
Costumi, luci e scenografia:
Marie Chouinard
Produzione:
Compagnie Marie Chouinard
Co-produzione: ImPulsTanz Festival
(Vienna, Austria) e Canada Dance
Festival (Ottawa, Canada)
Prima nazionale
Étude #1, un solo di Marie Chouinard, è
il risultato di una collaborazione stretta
tra la coreografa, il compositore Louis
Dufort e la danzatrice Lucie Mongrain.
Nel piccolo spazio di un rettangolo
blu, che fa risuonare i passi della danzatrice che indossa scarpe dalla punta
di acciaio, Marie Chouinard ha creato
una danza geometrica e impetuosa in
cinque parti - cinque variazioni con temi
specifici e comuni movimenti del corpo.
Il corpo diventa il pretesto di una serie
di movimenti destrutturati, a volte ondulati, una danza “di acciaio” che si evolve
in un suono elaborato in tempo reale.
Dal 1998 il compositore elettroacustico
Louis Dufort collabora frequentemente
con la Chouinard. I suoi lavori per la
coreografa riflettono l’interesse di integrare elementi sonori nella musica.
venerdì 9, sabato 10 ore 21
COMPAGNIE ROSAS
ANNE TERESA DE KEERSMAEKER
propria ricerca. “Io sono ossessionata
dal puro gesto e dalle linee tese… ma
mentre posso formalmente eseguire
gesti così severi e sicuri non riesco a
esserne intimamente coinvolta. Allora
innalzo delle resistenze e uso la tensione
che ne risulta per comporre una chiara
esposizione dell’odissea dell’introspezione…”.
martedì 13 ore 22.30
COMPAGNIA VIRGILIO SIENI DANZA
VENTO
Nelle costellazioni silenziose
Regia e coreografia: Virgilio Sieni
Interpretazione e collaborazione:
Marina Giovannini, Luisa Cortesi,
Erika Faccini, Samuele Cardini,
Michele Simonetti
Elaborazione musicale e D.J:
Letizia Renzini
Costumi: Manuela Menici
Produzione: Teatro Ponchielli,
Cremona / Festival Oriente Occidente /
Compagnia Virgilio Sieni Danza
Vento o qualcosa che assorbe il passaggio
tragico della contemporaneità. Sulla bellezza della diversità.
Strani, poeticamente irregolari nel corpo.
Sul notturno e la dilatazione del tempo.
Fermata, ascolto, slittamento. Sul movimento lento delle costellazioni e lo spazio
ovattato. Una tragedia dell’ascolto. […]
Attraverso la bufera della speranza e la
ONCE
Coreografia e interpretazione:
Anne Teresa De Keersmaeker
Assistente alla coreografia:
Marion Ballester
Musica: Joan Baez in Concert Part 2
Scenografia: Jan Joris Lamers
Costumi: Anke Loh
Creazione: Bruxelles, Rosas
Performance Space, 27/11/02
Produzione:
Rosas & De Munt / La Monnaie
Prima nazionale
Anne Teresa De Keersmaeker, nel ventesimo anniversario della fondazione
della sua compagnia Rosas ritorna con
un assolo. Sola con le proprie emozioni,
sola con la voce del proprio corpo, la
Keersmaeker danza sulle note di Joan
Baez in Concert Part 2, album che rispecchia i sogni degli anni ’60, quando
si credeva nella possibilità di cambiare
la società.
Anne Teresa riscopre la seduttiva tenerezza e semplicità della musica folk e
se da una parte esegue movimenti suggeriti dal testo delle canzoni, dall’altra
con i propri gesti nega le parole, che
raccontano storie di vite private, mentre
la danza non vuole suggerire niente di
esplicito.
La coreografia parte dall’improvvisazione in uno spazio vuoto senza punti di
riferimento, vacilla finché non ritrova
l’equilibrio grazie a un’immaginaria
sbarra classica. Ma questi rigidi movimenti non fanno per lei e inizia la
convinzione nella forza dell’esperienza,
della pratica come metodo fragile, questo lavoro vuole essere una riflessione
sulla danza e il linguaggio del corpo
ponendosi delicatamente in una posizione di equilibrio tra l’intimismo delle
cose segrete e l’apparizione improvvisa e
impressionante.
La metafora del vento ci conduce per
mano verso il concetto di diversità e di
spostamento: diversità di luoghi, di senso.
Un urto: sopra la visione dilatata e statica
dell’apparenza, data da una costellazione
gigante in trasformazione lenta e silenziosa; sotto le azioni che costruiscono
i personaggi “ignobili”, sorta di rifiuti
maculati. Racconti analitici sullo spazio
e l’immagine (quindi una successione
di parti indefinite, un susseguirsi di piani
sequenza): uno spazio aperto, semplicemente da accarezzare e la bellezza
abbacinante della figura umana nella sua
desolante e straziante apparizione.
sabato 17 ore 21
SISTEMI DINAMICI ALTAMENTE
INSTABILI
ITINERE.E
Topografia d’indagine fra luoghi
inesplorati dal corpo che danza
Coreografia: Alessandra Sini
Interpreti: Paola De Rossi,
Alessandra Sini, Antonella Sini,
Francesca Sassi, Simona Lobefaro,
Serena Intilia, Ester Silvagni
Musica elettronica originale: Surya. lab
Ambienti luce: Max Mugnai
Foto e immagini: Stefano Montinaro
Video: Tiziana Petrangeli
Costumi: Alessandra Sini,
Francesca Sassi
Organizzazione: Francesca Donnini
Produzione: CIULINGA
In primo piano ciò che è marginale.
Estraneo. Corpi in continuo orientamento, popolano ambienti anomali.
Diventa rilevante quello che abitualmente
è trascurato, il silenzio, il vuoto che raccoglie la necessità del comunicare di là
dal convenzionale; la paura di esporsi e la
serenità di perseguire con convinzione la
via del desiderio. Il corpo rimane il luogo
di attraversamento e sconfinamento per
popolare di visioni l’immaginario reale.
La danza è estemporanea, insiste nello
scollamento fra gli stati corporei e disegna
lo spazio reale e caotico dell’immaginario
che muove i corpi. La necessità è quella
di segnare un nuovo territorio popolato
dai soli corpi esposti. Ogni corpo scenico
ha la necessità di un rapporto intimo,
preferenziale con ogni spettatore, rifiuta
la distanza. Il gioco sta nella capacità
della danza di accogliere ogni variabile,
di costruire il tempo reale dell’intervento,
che diventa occasione singolare.
martedì 20 ore 21
GIARDINO CHIUSO
CANDIDO
Memorie continue
Ispirato al Candide di Voltaire
Regia: Tuccio Guicciardini
Consulenza Coreografica:
Simona Bucci
Danzatori: Amina Amici,
Patrizia de Bari, Benedetta Cavallini
Attore: Marco Venienti
Produzione Musicale: Nieri Brogi
Elementi scenografici:
Andrea Montagnani
Scenotecnica: Alessandro Cappellini
Produzione: Fabbrica Europa,
Giardino Chiuso, Aramis,
Comune di San Gimignano
DANZA
La compagnia Giardino Chiuso integra con
questa nuova produzione un ciclo iniziato
nel ’98 con lo spettacolo Lettere a Casais
Monteiro incentrato sulla figura di Fernando Pessoa, proseguito poi con Studio
Otello, liberamente ispirato all’Otello di
Shakespeare. L’incontro con il Candido
permette di sviluppare il tema del viaggio
- viaggio immaginario e personalistico di
Fernando Pessoa, viaggio di “esistenza”
per Otello, viaggio filosofico di Candido.
Solitudine - una sola voce narrante.
Espressione attraverso il movimento
- momento di racconto universale, momento evocativo di contemporaneità,
quadro senza tempo.
Candido e la sua memoria per ripercorrere un viaggio sempre diverso
attraverso gli innumerevoli mondi che
si contrastano e sormontano per avere
ognuno la propria ragione. Essere sempre alla ricerca di un paradiso, un luogo
dove ogni cosa è al posto giusto. Eppure
nonostante questa infinita ricerca tutto
quello che di buono esiste non basta mai.
Una ricerca della così detta “felicità del
vivere”, un viaggio fisico e mentale nella
memoria per non rimanere solo.
mercoledì 21 ore 21
SECONDO TAGLIO
TRE PEZZI
dal ciclo
Corpus Stazione Leopolda Firenze
Coreografia: Alessandra Ferrari
Interpreti: Roberto Casarrotto,
Alessandra Ferrari, Piero Leccese,
Laura Scudella, Frida Vannini,
Theresa Wong (violoncello)
Musiche: Aleksi Aubry Carlson
e Ramon Schneider
Disegno e realizzazione luci:
Giulia Puchetti
Video: Elsa Mersi e Luca Ballini
Produzione: Fabbrica Europa
Attraverso un’operazione di destrutturazione e ricomposizione di elementi
sonori, materia e gesto Secondo Taglio
propone, con questo lavoro, il tema della
riscrittura come necessità della figura
umana di reazione al tempo e allo spazio.
Riflessione in tre pezzi: immobilità, movimento, traccia, tra l’essere e l’apparire,
emozioni e intelletto, istinto e ricordo in
cui la danza viene interpretata come atto
musicale dello strumento corpo, come
essenza del reale.
Un corpo a corpo fotografato nel fermo
immagine di una gestualità edulcorata e
tesa che trova lo slancio per affermarsi
in un’impennata violenta e aggressiva
che si materializza in un movimento
vorticoso e potente.
Attraverso una fisicità eroica, astratta, si
aprono vicende individuali che mettono a confronto gesti espressivi e gesti
repressivi, le pulsioni e il controllo, le
energie del movimento e le resistenze
fisiche della materia inerte.
Corpi che non possono più apparire,
figure monumento da ricordare solo
per le tracce lasciate, prima che anche
queste definitivamente scompaiano, in
un buio e in un silenzio arcaico.
Sidi Larbi Cherkaoui, danzatore e coreografo della compagnia Le Ballet C de la B,
ha chiesto a Wim Vandekeybus di creare
per lui un solo nella cornice di Le vif du
Sujet, durante il festival di Avignone 2002.
Il punto di partenza della creazione era
un breve racconto di Paul Bowles. Sul
palcoscenico vediamo It nella ricerca
dell’interiorità degli altri.
In origine una performance all’aperto,
in seguito è stato riallestito introducendo anche immagini filmate dallo stesso
Vandekeybus. It è un solo nel quale i
linguaggi specifici dei movimenti dei
due coreografi - che hanno scelto per la
composizione musicale di lavorare con
la compositrice spagnola Charo Calvo
- s’incontrano e s’influenzano reciprocamente.
mercoledì 28 ore 22
giovedì 29 ore 21
SOSTA PALMIZI
GIORGIO ROSSI - REBECCA MURGI
martedì 27, mercoledì 28 ore 21
WIM VANDEKEYBUS
ULTIMA VEZ
SIDI LARBI CHERKAOUI
LES BALLETS C. DE LA B.
IT
Coreografi: Wim Vandekeybus
e Sidi Larbi Cherkaoui
Direzione e scenografia:
Wim Vandekeybus
Interprete: Sidi Larbi Cherkaoui
Musica originale: Charo Calvo in
collaborazione con Pierre Vervloesem
Ispirato a: The Circular Valley
di Paul Bowles
Voce dell’asino: Benoît Gob
Luci: Stefan Alleweireldt
Suono: Stefan Alleweireldt
Costumi: Isabelle Lhoas
Fotografie: Jean-Pierre Stoop
Produzione: Ultima Vez
Co-produzione: Les Ballets C. de la B. /
SACD Paris / Festival d’Avignon (openair performances in the frame of
‘Le Vif du Sujet’ in July 2002) Les Ballets C. de la B. / Théâtre de
la Ville (Paris) / PACT Zollverein
/ Choreographisches Zentrum NRW
(Essen) - (reworked theatre version)
Il film
Regia e sceneggiatura:
Wim Vandekeybus
Direzione della fotografia:
Nicolas Karakatsanis
Montaggio: Dieter Diependaele
Interprete: Sidi Larbi Cherkaoui
Studio: MONEV, Sint-Pieters-Leeuw
Post-produzione:CondorBrussels,
Nicolas Karakatsanis
Post-produzione di suono e musica:
Didier De Roose
Produzione: CCCP / Ultima Vez
Produttori:
Arielle Sleutel / Bart Van Langendonck
Ultima Vez è sovvenzionato
da Flemish Community.
Con la collaborazione di Flemish
Community Commission di Bruxelles
Anteprima
moniche le più disparate. Uno spazio
dell’interazione, dove il visitatore potrà
far suonare, nei lettori cd messi a disposizione dalla fonica, la propria musica, i
propri ascolti, lasciando al luogo installativo il compito di trasfigurarli.
giovedì 29 ore 19
PALAIA DANCE PROJECT
SEVEN BY FIVE
Messa in scena: Lorin Johnson
Interpreti: Sayat Asaryan, Griff Braun,
Tanya Durbin, Anna Laghezza,
Megan Van Winkle
Prima nazionale
Seven by Five è il risultato concreto del
seminario Palaia Dance Project (23/30
maggio ’03), che riunisce per una settimana studiosi della cultura russa in
diversi campi - coreografi, danzatori e
critici - con l’intento di condurre una
spedizione teorica e pratica attraverso
DANZA / INTERNATIONAL FABBRICA FOR COREOGRAPHERS
giovedì 8 ore 21
Norvegia
TEET KASK
SHADOWGRAPH
Coreografia: Teet Kask
Interpretazione: Teet Kask,
Nina Braathen, Lone Torvik
Musica: Erik Wøllo
Durata: 20 minuti
Spazio Alcatraz
Shadowgraph è uno spettacolo multimediale che coinvolge danza, musica
elettronica e installazione video. È il
risultato di una collaborazione artistica
tra il coreografo Teet Kask, il compositore Erik Wøllo e il fotografo Knut Bry.
Esplora l’idea dell’ombra come rivelatrice delle diverse attitudini e situazioni,
attraverso la fusione di danza, musica,
luce e immagini.
HIC [QUI]
Intersistema #1
Coreografia e interpretazione:
Rebecca Murgi, Giorgio Rossi,
Silvia Traversi, Maristella Tanzi,
Amina Amici, Kurt Koegel,
Davide Sportelli, Luca Zampar
Composizione, live electronics
e sound design: Lorenzo Brusci
Djing: Letizia Renzini
Produzione: Sosta palmizi
Coproduzione: Fabbrica Europa,
Szene Salzburg (Astria), Fondazione
Le Città del Teatro - Teatro Stabile delle
Marche, Timet, Bassano Opera Festival
Creazione
Partendo dall’espressione individuale
nel manifestarsi quotidiano, la parola
fa spazio all’essenza corporea attraver-
so delle domande legate ai semplici
principi dell’esistenza: Cosa ci muove?
L’abitudine? L’imitazione? La necessità?
La memoria? La diversità, tema fondamentale di questo lavoro, trova allora
la sua dimensione ideale nei molteplici
linguaggi non convenzionali: movimenti,
suoni, luci. Intersistema #1 - lo spazio
dell’immersione, luogo della trasfigurazione sonora, capace di esaltare e
ristrutturare identità timbriche e ar-
INTERNATIONAL FABBRICA FOR CHOREOGRAPHERS
a cura di Roberto Casarotto
8, 9 e 10 maggio
Il Festival Fabbrica Europa accoglie negli spazi della Stazione Leopolda di Firenze
l’International Fabbrica for Choreographers tre giorni durante i quali viene presentata
una selezione di spettacoli, performance, conferenze, workshop di coreografi e giovani compagnie provenienti da diversi paesi e culture. Un incontro dedicato alle nuove
generazioni della danza contemporanea in grado di dare visibilità ai giovani coreografi
e alle compagnie emergenti del panorama internazionale. International Fabbrica for
Choreographers vuole aprire un canale permanente di comunicazione, un osservatorio
internazionale sulle produzioni delle più giovani formazioni, favorire la circuitazione e la
diffusione della cultura della danza contemporanea, promuovere l’avvicinamento del pubblico a esperienze di interdisciplinarietà e contaminazione dei linguaggi.
SPETTACOLI Le coreografie selezionate tra le numerose proposte ricevute si alternano nei diversi spazi scenici della Stazione Leopolda, ogni serata accoglierà diverse
rappresentazioni. Un’occasione unica per poter conoscere e condividere il risultato dei
diversi percorsi di ricerca e di produzione.
Gli artisti invitati sono: Teet Kask (Norvegia), Matteo Moles (Belgio), Muza Dance Company (Israele), Vincent Mansoe (Sud Africa), Paul Ibey (Canada), Karima Mansour (Egitto), fLight Dance (Polonia - UK), Attilio Nicoli Cristiani (Italia), Kira Riikonen (Finlandia),
En Knap (Slovenia), Ronit Ziv (Israele), Debra Christie e Martina La Ragione (Italia - USA),
Cosmin Manolescu (Romania), Habillé D’Eau (Italia), Lea Dance (Australia), Juan Diego
Puerta Lopez (Colombia - Italia), Guillermo Horta (Austria - Cuba), Paolo Mereu (Italia),
Rasatabula (Spagna), Lorenzo Pizzanelli (Italia), Enzo Procopio (Italia).
WORKSHOP Matteo Moles (8/5), Ronit Ziv (9/5), Cosmin Manolescu (10/5) propongono delle lezioni - laboratorio durante le quali presentano i fondamenti su cui si
basa la loro ricerca coreografica. A una classe tecnica segue un laboratorio di studio di
parte del repertorio della compagnia, d’improvvisazione e composizione coreografica.
INCONTRI Gli incontri si concentrano sull’analisi della coreografia, sui problemi
legati alla produzione, alla distribuzione, alla presentazione delle creazioni, sui fattori
che influenzano i circuiti di promozione, le collaborazioni internazionali e le condizioni operative dei centri di produzione.
la danza sperimentale russa dell’inizio
del XX secolo.
Seven by Five viene creato per quest’occasione dal coreografo Lorin Johnson
insieme a un gruppo internazionale di
danzatori.
La performance è divisa in due parti. La
prima è composta da revival basati su
materiali d’archivio: una coreografia di
Balanchine su musica di Stravinsky e
cinque brevi coreografie di Kas’jan Golejzovskij, su musiche di Liszt, Prokofiev,
Rachmaninov, Dvoràk, Skrjabin.
La seconda parte dello spettacolo è invece costituita da una coreografia originale
di Johnson, presentata in prima assoluta,
Moto-Bio: corpi in movimento, su musica di Ravel.
Moto-Bio: corpi in movimento esplora
diverse tendenze del “movimento moderno” della danza russa, dalle danze
plastiche alle innovazioni neo-classiche
di Balanchine sino ai gesti e alle pose
più audaci e radicali di coreografi
come Nikolaj Foregger, Kas’jan Golejzovsky, Lev Lukin, Vera Maija e Aleksandr
Rumnev.
Questo evento è reso possibile grazie all’Institute of Modern Russian
Culture (IMRC), Los Angeles, USA, in
collaborazione con la Fondazione
Pontedera Teatro.
Teet Kask (1968) si forma all’Estonian
National Opera a Tallinn e al Royal Swedish Ballett, a Stoccolma. Dal 1990 membro del Norwegian National Ballet, lavora
come coreografo dal 1996, esplorando
la tensione tra il moderno e il classico
dentro una struttura sperimentale.
giovedì 8 ore 21.40
Belgio
CMM/ COMPAGNIE MATTEO MOLES
OUT OF THE SIGHT
OF HEAVEN
Coreografia: Matteo Moles
Interpretazione: Matteo Moles
Musica: Ludwig Van Beethoven
Durata: 8 minuti
Palcoscenico Principale
Out of the Sight of Heaven segue lo
sviluppo matematico della composizione
di Beethoven. Allo stesso tempo, esplora
l’ampia gamma dei sentimenti che la
musica può provocare davanti all’eterna
solitudine di tutti gli esseri umani.
Matteo Moles si forma all’Accademia
Nazionale di Danza di Roma, e all’Accademia Houston Ballet, USA. Successivamente si perfeziona a Bruxelles alla
Mudra International. Ha lavorato con
Jean-Christophe Maillot, Marco Berriel,
Philippe Lizon, Nacho Duato, Michèle De
Mey. Collabora tra l’altro con Ultima Vez,
Rosas, Charleroi Danses, Cie Philippe
giovedì 8 ore 17
Coreografia e Drammaturgia del corpo
- dalla coreografia alla drammaturgia del corpo
- ostacoli-estetiche: multiculturalismo, corpo, parole
- approccio antropologico all’estetica del movimento contemporaneo
sabato 10 ore 10.30
Produzione, coproduzione, distribuzione
- relazione tra artisti e centri di produzione
- relazioni tra artisti e circuiti indipendenti
- circuiti: l’accesso dei giovani artisti
racconta una storia in successione narrativa, ma vuole far notare gli episodi,
le emozioni, le sensazioni del vivere
nell’universo femminile.
Muza è una compagnia stabile, attiva dal
1996 all’interno del Centro di danza di
Tel-Aviv. Fino ad ora, Muza ha prodotto
sette spettacoli con i coreografi contemporanei più importanti del paese e li ha
presentati in Festival Internazionali. Yossi
Berg (1976), premio Giovani Coreografi
del Ministero della Cultura di Israele, ha
fatto parte di Batsheva Dance Company.
Attualmente, Berg è membro di DV8
Physical Theater.
giovedì 8 ore 22.30
Sud Africa
VINCENT SEKWATI KOKO MANTSOE
BUPIRO-MUKITI
Coreografia e interpretazione:
Vincent Sekwati Koko Mantsoe
Musica: Musicisti vari
Durata: 24 minuti
Spazio Alcatraz
Bupiro-Mukiti indaga l’origine del movimento, con particolare riferimento
alla danza africana, che per Mantsoe
proviene e dipende dal flusso sanguigno
e influenza la vita stessa.
APIC info Point Un punto di informazione su tutte le compagnie ospiti del
Festival e sulle compagnie Toscane. Apic fornirà informazioni su compagnie di danza
contemporanea, produzioni, materiale di promozione (CD, video, dossier), calendario tour delle produzioni, progetti di produzione, attività di formazione.
Apic, con la presenza dei propri collaboratori, potrà organizzare appuntamenti specifici tra operatori e rappresentanti delle compagnie.
Saire, Ballet Preljocaj. Nel 1996, fonda
la CMM /Compagnia Matteo Moles per
dedicarsi alle proprie produzioni.
giovedì 8 ore 21.40
Israele
MUZA DANCE COMPANY /
YOSSI BERG
THE PICNIC
Coreografia: Yossi Berg
Interpretazione: Abergil Moran, Gutholtz
Sivan, Otomo Masako, Shadur Noa
Musica: Zachi Patish
Durata: 20 minuti
Palcoscenico Principale
The Picnic, che si svolge su una tovaglia apparecchiata per un picnic. Non
Vincent Sekwati Koko Mantsoe ha vinto
numerosi e prestigiosi premi in Sud
Africa e all’estero e ha al suo attivo numerosi tour come solista in tutta Europa.
Tra il 1996 e il 1999 ha lavorato come
coreografo negli Stati Uniti, in Israele e
in Olanda. Ha collaborato con importanti coreografi come Michel Kelemenis
e Takeshi Yazaki e ha partecipato all’Hot
Summer Festival di Kyoto e al 18th International Dance Week Festival for the
contemporary in Croazia.
DANZA / INTERNATIONAL FABBRICA FOR COREOGRAPHERS
giovedì 8 ore 22.30
Polonia-UK
FLIGHT DANCE - DEBORAH LIGHT
giovedì 8 ore 22.30
Canada
PAUL IBEY
APPROACHING PAST
LA VOLUPTÉ D’ETRE
Coreografia: Deborah Light
Interpretazione: : Deborah Light
e Karol Cysewski
Durata: 19 minuti
Spazio Alcatraz
Coreografia e interpretazione: Paul Ibey
Durata: 20 minuti
Spazio Alcatraz
La volupté d’être è una coreografia
di danza Butoh ispirata alla vita della
Marchesa Luisa Casati. Il lavoro affronta
il tema dell’illusione che attraversa la
sua vita ma anche il suo rifiuto delle
convenzioni, il suo impegno verso la
marginalità, la sua difesa dell’eccesso,
della lussuria e del narcisismo, e la sua
inclinazione alla creazione di un’unica
esistenza spesso fantastica.
Paul Ibey ha studiato in Europa: il suo
training include mimo e movimento,
Approaching Past è un potente ed evocativo duetto maschile/femminile, di intenso contatto fisico e ricco di espressività,
una coreografia che mischia vari stili di
danza contemporanea e arti marziali.
Le foglie e l’acqua presenti nel lavoro
sono metafore visive della crescita e
della caduta.
fLight Dance è stata fondata nel Gennaio
2002 da Deborah Light, con lo scopo di
creare un linguaggio di teatro-danza accessibile a un vasto pubblico attraverso
una fusione fisica di stili e una scrittura
coreografica potente ed emotiva.
Coreografia: Karima Mansour
Interpretazione: Karima Mansour
Durata: 10 minuti
Spazio Alcatraz
Passages è ispirato a Om Kalthoums (El
Atlal). È un lavoro che riguarda l’essere
umano e racconta il cammino verso la
maturità comune a tutti noi, le scelte che
facciamo e quelle che subiamo, con relativi effetti e implicazioni. La struttura è
semplice, senza misteri né enigma.
“Cosa significa essere una donna in questo mondo? Bello, no! Spesso ridiamo
delle differenze sessuali, e vorrei ridere
delle stesse questioni con il pubblico.
Qualcuno potrebbe chiedersi se questo
è un approccio femminista; io penso, invece, sia tipico della mentalità femminile
considerare la questione con umorismo.
Tom Murray mette in evidenza la visione
maschile nella sua complessa e provocatoria partitura musicale”.
balletto e danza contemporanea. Ha studiato danza Butoh con Sankai Juku, Dai
Rakuda Kan, Natsu Nakajima, Carlotta
Ikeda, Manhong Kang e Yoshito Ohno.
Conduce la sua ricerca sul movimento
cercando di realizzare un teatro-danza
basato sull’emozionalità.
Una Minnie alterata e superdotata su una
pedana in plexiglass che si illumina come
in discoteca. Una non-danza fatta di azioni
astratte e interrotte, tecnica bislacca e disequilibri esibiti, sberleffi e ammiccamenti il più lontano possibile dallo stereotipo
di Walt Disney. Alla fine, Minnie segna con
un piccolo movimento rituale lo spazio
che lentamente si spegne, lasciando al
buio la figura impressa di un piccolo fumetto uscito dalle abituali “striscie”.
Attilio Nicoli Cristiani studia teatro e danza, tracciando un proprio percorso individuale di ricerca, segnato dall’incontro
con l’artista Danio Manfredini. A Milano
dirige DANAE rassegna organizzata
Kira Riikonen (Premio Millenium Dome
2000) lavora come coreografa e danzatrice tra l’Inghilterra e la Finlandia e
collabora con coreografi e compagnie
internazionali.
venerdì 9 ore 22
Slovenia
EN KNAP-MAJA DELAC
6AGON
Coreografia: Maja Delak
Interpretazione: Neda Hafner,
Barbara Kanc, Bara Kolenc,
Špela Medved, Ana Štefanec,
Nataša Zivkovic
Durata: 20 minuti
Spazio Alcatraz
Creata all’interno del progetto Youth
della città di Ljubljana, 6agon è una performance ispirata all’Antigone di Sofocle
e alle relazioni con la giovinezza. Nel
VIDEO- INSTALLAZIONI
per una giornata di libero scambio. La
compagnia Habillé d’eau,è stata fondata
da Masaki Iwana in Francia nel 1996 con
Yoko Muronoi e Silvia Rampelli
8, 9, 10 maggio
Italia
LORENZO PIZZANELLI
OPERA-VIDEOGIOCO
SULLA STORIA DELL’ARTE OCCIDENTALE
Installazione video interattiva: Video/Musica/Danza (dello spettatore)
Ideazione e direzione artistica: Lorenzo Pizzanelli
Coordinamento musicale: Francesco Giomi
Compositori elettroacustici: Ivana Busu, Marco Dibeltulu, Stefano Ferrari, F. Giomi
Coordinamento sviluppo multimediale: MASTER MULTIMEDIA dell’Università degli
Studi di Firenze - Direttore: Alberto Del Bimbo
Software installazione interattiva: Alessandro Valli (MICC)
Collaborazione grafica: Narges Ferdosi Milani
Maja Delac, formatasi a Ljublana e al
CNDC L’Esquisse, membro permanente
della Compagnia En Knap, orienta il
proprio lavoro di coreografa alla ricerca
pedagogica.
venerdì 9 ore 22
Israele
RONIT ZIV
ROSE CAN’T WAIT
Coreografia: Ronit Ziv
Interpretazione: Ronit Ziv
e Sahar Azimi
Durata: 15 minuti
Musica: Gil Vaserman
Spazio Alcatraz
Rose can’t wait racconta la storia di
una donna che ha deciso di rimanere
durante tutto il tempo all’interno dei
confini della propria casa. Un raffinato
lavoro coreografico dove le dinamiche
della fisicità si uniscono ad una forza
venerdì 9 ore 20.30
Italia
TEATRO DELLE MOIRE
ATTILIO NICOLI CRISTIANI
Coreografia e interpretazione:
Attilio Nicoli Cristiani
Musica: Nicola Prosatore
Durata: 10 minuti
Karima Mansour si è formata presso
la Academy of Arts, Egitto, il Balletto di
Renato Greco, Roma, e London Contemporary Dance school. Ha danzato con
4D Post Graduate Performance Group
(LCDS) e Cairo Opera Dance Theatre.
venerdì 9 ore 20.30
Finlandia
KIRA-RIIKONEN
Coreografia e interpretazione:
Kira Riikonen
Musica: Tom Murray
Durata: 15 minuti
SUPERNATURALMINNIE
Il corpo e il movimento come mezzi per la
ricerca dell’identità femminile. Così si potrebbe descrivere una rappresentazione
che ha il pregio di trasmettere un’emozione sostenuta, una costante tensione verso
dal Teatro delle Moire (di cui è socio
fondatore). Dal 1999 collabora con la
Compagnia Monica Francia.
ISN’T SHE LOVELY
giovedì 8 ore 22.30
Egitto
KARIMA MANSOUR
PASSAGES
titolo (esagono) e nelle istruzioni criptiche, quasi divine, che vengono diffuse
durante la performance da uno speaker,
si accomuna al ciclo magico della danza
moderna slovena, che medita sul ruolo di
donne ribelli e fuori dal comune e punta
le sue speranze sull’atmosfera mistica.
DANZA / INTERNATIONAL FABBRICA FOR COREOGRAPHERS
interpretativa e teatrale rimarcanti.
Giovane e multipremiata coreografa e
danzatrice, Ronit Ziv ha prodotto creazioni per Bat-Sheva ensemble, CNDC
L’esquisse, Compagnia Muza Dance e
Galili Dance Company. Recentemente, il
suo lavoro è stato presentato in un tour
in Olanda in più di 30 festival.
venerdì 9 ore 22
Italia-USA
DEBRA LYN CHRISTIE
MARTINA LA RAGIONE
MOSTROME
Coreografia e interpretazione:
Debra Lyn Christie
e Martina La Ragione
Durata: 20 minuti
Spazio Alcatraz
una ricerca d’identità di cui appena si
percepisce l’inizio e che prosegue anche
dopo la chiusura del sipario.
Martina La Ragione dal 1995 al 1997
partecipa a tutte le produzioni della
compagnia T.I.R. Danza di Modena diretta da Teri Weikel. Dal 2000 fa parte
dell’accademia Isola Danza diretta da
Carolyn Carlson e della Compagnia La
Biennale Danza di Venezia.
Debra Lyn Christie si perfeziona con The
Trisha Brown Company e danza con vari
coreografi, tra cui Jaime Ortega e Curt
Haworth.
venerdì 9 ore 22
Romania
COSMIN MANOLESCU
SERIAL PARADISE
Coreografia: Cosmin Manolescu
Interpretazione: Cosmin Manolescu,
Eduard Gabia, Mircea Ghinea
Durata: 20 minuti
Musica: Johan Sebastian Bach, Gotan
Project, Caetano Veloso, TMBase,
Romanian folcklore dance
Spazio Alcatraz
Con Serial paradise, Cosmin Manolescu
torna alla collaborazione con artisti della
danza e delle arti visive, con l’intento di
creare un lavoro che si occupa dell’uniformità, dell’alienazione e dell’identità
sessuale e che si basa cull’esperienza e
sulle storie vissute dal coreografo durante
Private Show, suo ultimo lavoro da solo.
Il video è un videogioco di riflessione sulla storia dell’arte, composto da disegni animati. Il protagonista delle azioni iconoclaste (l’interfaccia grafico del pubblico) è Marcel
Duchamp. Lo spettatore, attraverso i suoi movimenti d’interazione, muove il suo alter
ego virtuale, visualizzato dal video di fronte a sé. Le musiche (un compositore per ogni
schema), reagiscono in tempo reale agli accadimenti generati dall’interazione, dando
così origine a una danza sincronica, a un legame diretto col pubblico.
L’opera si pone come una riflessione critica sulla stessa storia dell’arte occidentale,
che ha scelto di rappresentare in forma figurativa il Sacro. Molti i riferimenti al Futurismo e alle Avanguardie storiche del Novecento, che vedevano nei musei e nell’adorazione della storia istituzionalizzata la morte della creatività.
ONOFF
Coreografia: Juan Diego Puerta Lopez
Interpretazione: Manuela De Angelis
e Juan Diego Puerta Lopez
Musica: Zep Tepi
Durata: 15 minuti
Spazio Alcatraz
Onoff si svolge in uno spazio delimitato,
quadrato, bianco, un ring dove il gioco
diventa immediato. Spazio-materia, quasi
rigido, che viene modificato dai danzatori,
costruendo momenti precari. La stessa
materia acquista fluidità creando forme
Italia
ENZO PROCOPIO
DISTANZA DI SICUREZZA
Coreografia: Enzo Procopio
Interpretazione: Maddalena Borasio, Eugenio De Mello, Simone Magnani,
Giovanni Scarcella
Musica: Michele Tadini - Scenografia: German Fuenmayor
Durata: 14 minuti
Solo un viso e una luce… si scrutano, la luce oscilla, un corpo percorre il tempo e lo
spazio esistenti tra l’inizio e la fine della scia luminosa. Più corpi, più scie luminose si
rincorrono, cambiano altezza, bucano il buio. I corpi si fermano, ma qualcosa sotto di
loro riprende a oscillare, quel qualcosa è perforato e perforabile, gli equilibri si fanno
instabili. Un luogo indecifrabile li attende, ma una piccola luce li cattura di nuovo.
Enzo Procopio si è formato artisticamente presso la Folkwang Hochschule di Essen e si
è successivamente perfezionato seguendo le lezioni di Carolyn Carlson, Peter Goss e dei
principali insegnanti di release technique a New York. Ha al suo attivo progetti di videodanza e una collaborazione con l’artista multimediale Ennio Bertrand (Il Tempo Fermo).
Distanza di Sicurezza è stato selezionato per il Dance on Camera Film Festival di New
York e VideoFormes 2003 di Clèrmont-Ferrand.
Performance di danza Butoh per quattro
danzatrici in cinque movimenti, Studio
per Attis è ispirata al mito di Attis. Pièce
emorragica sulla latenza. Il progetto
muove materiali di danza preesistenti
verso un centro centrifugo, “inverno
sabato 10 ore 18.30
Australia-UK
LEA DANCE- ELIZABETH LEA
Coreografia e interpretazione:
Elizabeth Lea
Musica: Liberty e DJBC
Durata: 15 minuti
Spazio Alcatraz
sabato 10 ore 18.30
Italia
HABILLE D’EAU - SILVIA RAMPELLI
Coreografia: Silvia Rampelli
Interpretazione: Alessandra Cristiani,
Andreana Notaro, Francesca Proia
e Silvia Rampelli
Musica: Micus, Moneta, Gorecki
Durata: 20 minuti
Spazio Alcatraz
incognite che alterano lo spazio esterno e
lo stato interno dei danzatori. I danzatori
si attivano e si disattivano, ossia Onoff,
consumando ogni istante irripetibile.
Juan Diego Puerta Lopez studia in
Colombia danza contemporanea e dal
1992 al 1994 fa parte della compagnia
Ex-Fanfarria Teatro. Nel 1996 si trasferisce a Roma. dove inizia a lavorare
con la compagnia Altroteatro. Nel 1999
collabora con MK. Con le sue creazioni è
stato invitato a diversi festival nazionali e
internazionali.
INLAND
fondato nel 2001. Cosmin Manolescu è
membro dell’IETM e della rete europea
di danza Aerowaves.
STUDIO PER ATTIS
LO SPIRITO DELL’ALBERO
Cosmin Manolescu debutta come coreografo a Bucarest nel 1994 con Marginalii, prima compagnia indipendente
in Romania dopo gli anni novanta. Nel
1996 crea un suo gruppo, DCM, e presenta diverse performance in Romania,
Austria, Italia, Germania e Portogallo.
E’ direttore artistico del Festival Internazionale di danza BucharEast, da lui
sabato 10 ore 18.30
Colombia
JUAN DIEGO PUERTA LOPEZ
oltre la caduta prima del fiore”.
Silvia Rampelli ha lavorato con l’immagine e le nuove tecnologie nel campo
della ricerca, dell’informazione e della
didattica, realizzando progetti personali
in Francia, Germania, Svizzera, Italia. Nel
dicembre 2000 ha organizzato a Roma il
primo incontro di danza Butoh italiana
DANZA / INTERNATIONAL FABBRICA FOR COREOGRAPHERS
Inland: nel buio, senza spazio umano,
dove si evolvono i paesaggi interni ed
esterni del suo corpo, la danzatrice si
mette in relazione e si fonde con le ombre, variabili e imprevedibili. In questo
sottile ma efficace lavoro, la danzatrice si
trasforma da donna ad animale a spirito,
mentre danza assieme alla sua ombra. Il
particolare stile di Liz Lea, che unisce
la danza contemporanea con elementi
tecnici della danza classica indiana e
delle arti marziali, l’ha portata a lavorare
in tutto il mondo. Inland è il suo nuovo
assolo per l’anno 2003, vincitore di due
premi al Solo Dance Festival di Stoccarda
2003.
sabato 10 ore 18.30
Italia
PAOLO MEREU
POLVERI DI STELLE
primo studio
Coreografia: Paolo Mereu
Interpretazione: Chiara Innocenti,
Sara Nesti, Angela Torriani Evangelisti
Durata: 20 minuti
Spazio Alcatraz
Pelle intesa come: sacco contenitore di
parole e materiale organico; muro di
separazione tra il dentro e il fuori; mezzo
di comunicazione secondario rispetto
alla bocca; abito del corpo e della mente;
la pelle tra due mondi, punto liminale,
di confine, muro di separazione tra il
dentro e il fuori, può trasformarsi in una
barriera verso l’esterno anziché esserne
il punto di contatto.
Paolo Mereu si perfeziona a New York
alla Nikolais and Louis Dance School.
Ha danzato con diversi coreografi, tra
cui Simona Bucci, Alwin Nikolais, Jeanette Stoner, Roberto Castello e Santiago
Sampere.
Guillermo Horta studia arti visive e danza
a Cuba. Specializzato anche in danza
indiana e giapponese, ha lavorato con
molte compagnie internazionali come
Proyecto Espiral, Ordalias Dance-Theatre Project, Teatro de la Danza di Cuba,
il Tanztheater Vienna e Irene K Dance
Company del Belgio.
Si esibisce come danzatore e espone
come artista visivo in Europa, Giappone,
India e Cuba. Attualmente dirige l’Opus
Nigrum Dance Laboratory di Vienna e di
Tenerife.
sabato 10 ore 18.30
Spagna
COMPAGNIA RASATABULA
SIMONA QUARTUCCI
EL PÈL A L’OU
Coreografia: Simona Quartucci
Interpretazione: Guiomar Burgos,
Sergi Faustino, Victor Zambrana
Durata: 20 Minuti
Spazio Alcatraz
Il movimento spogliato, impaziente, sconcertato, impertinente… un viaggio tragico-grottesco, con ironia e poesia, nella
rabbia, ego, paure illusioni, attese e ideali
impossibili da realizzare, di noi vulnerabili, imperfetti e fragili. Che l’essere umano
sia stato definito un animale ragionevole è
la definizione più prematura che sia stata
mai data. L’uomo è molte cose, ma per
niente ragionevole.
Per dare l’opportunità ai danzatori professionisti e non - di confrontarsi con
coreografi provenienti da diversi paesi e
culture partecipando ai laboratori e agli
spettacoli di International Fabbrica for
Coreographers, sono state create due
formule di adesione:
MATTEO MOLES
- Tessera di partecipazione ai workshop,
agli spettacoli e ai D. J. Set al costo di
Euro 50,00.
Questa tessera è acquistabile esclusivamente presso la sede della Fondazione
Fabbrica Europa, Borgo Albizi 15 Firenze, dalle ore 10 alle 18 dal lunedì al
venerdì. (tel. 055 2638365 - 2480515)
- Tessera di partecipazione ai soli
spettacoli di International Fabbrica for
Coreographers e ai D. J. Set al costo di
Euro 25,00.
L’acquisto potrà avvenire presso la sede
della Fondazione Fabbrica Europa, o alla
biglietteria del Festival.
La partecipazione ai workshop, che si
svolgono presso la Stazione Leopolda, è
aperta solo a 25 danzatori.
Workshop di danza contemporanea in cui
vengono proposte una classe tecnica ed
estratti dal repertorio personale del coreografo basato su differenti metodi di improvvisazione e di tecnica coreografica.
venerdì 9 ore 10.30 -12.30
RONIT ZIV
La lezione si articola nello studio della centralizzazione del corpo, volto a
sviluppare la coscienza e consapevolezza indipendentemente dai linguaggi
coreografici acquisiti. Il workshop si
basa sull’esplorazione dello spazio, del
tempo, del ritmo, della gravità, della immaginazione e della fantasia.
sabato 10 ore 10 - 12
COSMIN MANOLESCU
Workshop di danza contemporanea in cui
a un riscaldamento tecnico segue lo studio dell’improvvisazione e composizione
coreografica. Si analizzano gli impulsi, le
dinamiche e le evoluzioni del movimento
nella costruzione di una coreografia.
INTERNATIONAL FABBRICA
FOR COREOGRAPHERS
Con il sostegno di
Si ringrazia
Ufficio Culturale dell’Ambasciata
di Israele in Italia
Ministero della Cultura
della Repubblica di Slovenia
SACI Studio Art Center International
MICC Centro per la Comunicazione
e l’Integrazione dei Media /
Università degli Studi di Firenze
BZF Vallecchi
Hotel Medici
Hotel Kraft
Villa Fleury
Hotel Fenice Palace
StarHotel Michelangelo
Acqua Silva
Ministero degli Affari Esteri
di Israele
Convenzione per prenotazioni
alberghiere
Ufficio Culturale dell’Ambasciata
del Sud Africa in Italia
Ufficio Culturale dell’Ambasciata
di Finlandia in Italia
La compagnia Rasatabula propone una
messa in scena agile, cruda e avventurosa in un dialogo scenico fra danza, teatro
e immagini audiovisuali.
Simona Quartucci si forma alla Folkwanghochschule di Pina Bausch e frequenta
stage con gli attori di Peter Brook e Lee
Strasberg. Nel 1994 incontra la cultura
spagnola lavorando con Andrès Morte,
fondatore della Fura del Baus. Attualmente vive a Barcellona, dove nel 2001 fonda
la compagnia di teatrodanza Rasatabula.
domenica 4 ore 21
4USERONLY
SOLER
MALDITA SOCIEDAD
BOBBY TUMULTUOS
EVOLUZIONI SONORE
Rock, Jazz, Blues, Dab, Dance, Classica… Contaminazioni tutte miscelate in
una serata per abbattere gli schemi e gli
steccati delle classificazioni.
4USERONLY. Essenzialmente rock ma il
panorama è variegato: grooves nervosi
si alternano a ballate malinconiche,
distorsioni vintage su cui possono
crescere grovigli di suoni elettronici e
sintetici.
SOLER. Gruppo italo-birmano che spazia
dal funky rock a riminiscenze beatlesiane, un concerto davvero esplosivo!
MALDITA SOCIETAD. Una straordinaria
miscela di pop-folk con influenze rock,
che vede una sonorità tipica del cantautoriale italiano ma con una carica
esplosiva e festaiola.
BOBBY TUMULTUOS. La potenza e l’impatto del rock n roll e del blues, due
chitarre un tamburo e cinque voci per
uno show accattivante e travolgente.
martedì 6 ore 22.30
ELLIOTT SHARP
TERRAPLANE PLUS
DBM Danse Bassin Méditerranée
MEMORY OF THE ENGEL
Performance di teatro-danza per un danzatore solista con un alto livello tecnico e
vocale, che conduce l’azione in un’intensa
metamorfosi. Un’ampia variazione di segni
relativi alla trasformazione dell’uomo, dalla sua apparente forza fino alla fragilità e
al mistero che tutti ci portiamo dentro. La
memoria del corpo diventa un linguaggio.
giovedì 8 ore 10.30 - 12.30
CMM/TAMAT asbl
sabato 10 ore 18.30
Austria-Cuba
GUILLERMO HORTA BETANCOURT
Coreografia e interpretazione:
Guillermo Horta Betancourt
Durata: 20 minuti
Spazio Alcatraz
WORKSHOP
MUSICA
Al Festival Fabbrica Europa 2003, che si
terrà alla Stazione Leopolda di Firenze
dal 2 al 31 maggio 2003, collaborerà
attivamente anche Scanner (www.scanner.it) che, come nelle scorse edizioni della
manifestazione, darà il giusto risalto nel web all’evento, proponendo un ampio
speciale dedicato alla X edizione del festival. Scanner segue fin dall’inizio Fabbrica
Europa perché, proprio come questo festival, ha l’ambizione di dare un impulso sincero a una nuova cultura in movimento. Mette a disposizione un punto di riferimento
telematico su questa manifestazione, con approfondimenti sugli spettacoli e gli eventi
più interessanti.
Scanner (www.scanner.it), fondato e diretto dal giornalista Giovanni Ballerini, da
sempre scommette sulla sperimentazione e sulla qualità, puntando decisamente sulla
cultura, sulle arti sceniche, sui nuovi modi di pensare, sulle tecnologie, sulla comunicazione avanzata, sia a livello nazionale, che internazionale. Scanner è da tempo una
fonte autorevole sul web per quanti si occupano di cultura o spettacolo, per i creativi,
gli artisti, gli organizzatori di eventi, gli studenti e i docenti universitari e i professionisti della comunicazione.
Elliott Sharp: chitarra,
chitarra steel, sax tenore
Eric Mingus: voce
Dean Bowman: voce
Curtis Fowlkes: trombone
David Hofstra: basso, tuba
Sim Cain: batteria
In collaborazione con
Musicus Concentus
Un nuovo capitolo a contatto con
l’energia del blues più nero e sulfureo
per uno dei protagonisti della musica di
New York, Elliott Sharp, compositore,
chitarrista, sassofonista e clarinettista.
Insieme a John Zorn, Arto Lindsay, Bill
Frisell e Fred Frith, Sharp è stato tra gli
artisti più attivi a definire un nuovo ambito sonoro in cui potessero convivere
ricerca e tradizione, sempre pronto
ad affrontare ogni formato musicale,
mantenendo l’emozione e lo spirito del
blues di pari passo con il ricorso alle
nuove tecnologie. In questo concerto
è affiancato da due tra i più efficaci
vocalist d’oggi, Eric Mingus, figlio del
grande Charles, e Dean Bowman.
mercoledì 7 ore 22.30
BUGGE WESSELTOFT
NEW CONCEPTION
OF JAZZ
Bugge Wesseltoft: piano elettrico
fender rhodes, elettronica
Per Zanussi: basso
Wetle Holte: batteria
Jonas lönna: dj
Rickard Gensollen: percussioni
In collaborazione con
Musicus Concentus
Esponente di spicco della nuova scena
musicale europea che combina i ritmi
elettronici ai modi del jazz, il novergese Bugge Wesseltoft è uno degli autori
più ispirati ed originali, un punto di
riferimento con la etichetta Jazzland,
che dirige e a cui fanno capo numerosi
nuovi artisti.
per confrontare musicalità diverse, jazz,
classica, elettronica, klezmer e rock, qualificandosi come uno degli architetti più
intelligenti e sensibili della musica d’oggi.
Il trio Bedrock documenta ancora un
altro lato della musicalità di Uri Caine,
a stretto contatto sia con la tradizione
del jazz funky della sua città natale, Philadelphia, sia con l’elettronica e i ritmi
contemporanei.
domenica 11 ore 21.30
BANDA IMPROVVISA
La musica di Wesseltoft, impostosi nei
primi anni ‘90 come collaboratore di Jan
Garbarek e Arild Andersen, è una sintesi
personale in cui varie ispirazioni, da Keith Jarrett, a Miles Davis, a Joe Zawinul,
vengono rivisitate alla luce dei ritmi
d’oggi. Una svolta radicale: dalle sonorità rarefatte tipiche del jazz nordeuropeo
all’uso di campionamenti e ritmi house,
techno e ambient.
Per il suo concerto a Fabbrica Europa
Bugge Wesseltoft presenta in anteprima il
suo nuovo cd, d’imminente pubblicazione.
con
CARLO BIGAZZI
PAOLO CORSI
GABRIELE BARATTO
STEFANO BARTOLINI
TRIBU’ VOCALE
PATCHWORLD
DANIELE SEPE
AULI KOKKO
Musica e direzione: Orio Odori
Direzione coro: Sabina Manetti
Progetto e direzione artistica:
Giampiero Bigazzi
mercoledì 14 ore 21
STEFANO BOLLANI
ORT - ORCHESTRA
DELLA TOSCANA
CONCERTO
Arrangiamenti originali e direzione:
Paolo Silvestri
Con: Ares Tavolazzi (contrabbasso),
Walter Paoli (batteria),
Stefano Bollani (pianoforte) e
Orchestra delle Toscana
Produzione originale di Music Pool
per Toscana Musiche
Un nuovo progetto musicale di Stefano Bollani questa volta alle prese con
composizioni originali, orchestrate in
collaborazione con Paolo Silvestri, in
un concerto che vedrà protagonista,
oltre al trio di Bollani, l’Orchestra della
Toscana, ancora una volta disponibile
per uno “sconfinamento” jazzistico dal
tradizionale repertorio sinfonico.
In poco più di un anno di attività, i “Cinquanta Angeli Musicani” creati da Orio
Odori e Giampiero Bigazzi, e promossi
sabato 10 ore 22.30
URI CAINE
BEDROCK
Uri Caine: pianoforte,
piano elettrico fender rhodes
Tim Lefebvre: basso
Zach Danzinger: batteria
In collaborazione con
Musicus Concentus
Una nuova impresa a contatto con i ritmi
serrati del drum’n’bass impegna il pianista Uri Caine, uno dei protagonisti più
brillanti e versatili della musica d’oggi,
attuale direttore della Biennale Musica
a Venezia. Caine ha abituato i suoi ascoltatori a seguirlo in imprese spiazzanti,
come le sue visionarie rivisitazioni dei
repertori classici (Mahler, Schumann,
Bach, Beethoven). Nei suoi progetti Caine
ha scelto di lavorare con organici variabili
dall’antica e premiata Filarmonica di
Loro Ciuffenna e dalla Materiali Sonori,
hanno superato i confini della “banda
di paese” e, pur restando ancorati alle
proprie tradizioni, hanno partecipato a
importanti festival, suonato come ospiti
in alcuni dischi (tra cui PGR) e accolto
musicisti provenienti da esperienze diverse (dal Blaine L. Reininger ad Arlo
Bigazzi, dalla Kocani Orkestar a Massimo
Giuntini).
Adesso la carovana si rimette in moto e
trascina forze nuove: il geniale sassofonista e compositore napoletano Daniele
Sepe, con la cantante Auli Kokko ed il
coro multietnico Patchworld, il cui repertorio s’ispira alle radici dei popoli di
tutto il mondo raccogliendo frammenti
(patch) dalle culture dei Nativi del Nord
America, Centro Sud e Nord Africa, India,
Mongolia, Rajastan, Polinesia, ma anche
dall’Irlanda, dalla Bulgaria e dall’Italia.
La miscela sarà imprevedibile!
La musica del pianista Stefano Bollani
vive all’insegna dell’ironia, di un marcato
sapore italiano, di un piacevole e frizzante rapporto con il passato. Vastissimo e a
360 gradi l’elenco delle sue collaborazioni: Enrico Rava, Roberto Gatto, Richard
Galliano, Lee Konitz, Gato Barbieri, Pat
Metheny, Paolo Fresu tra i tanti.
Fondata nel 1980, l’ORT ha sede a Firenze ed è considerata una tra le migliori
orchestre da camera in Italia, con collaborazioni illustri, (Salvatore Accardo,
Uto Ughi, Luciano Berio, Daniel Harding
e molti altri). Attualmente il direttore
artistico è Sergio Sablich.
venerdì 16 ore 24
ROSSO TANCREDI ENSEMBLE
REBUS - MESSA A FUOCO
Francesco Rosso Tancredi: voci
Stefano De Bonis: pianoforte
Riccardo Onori: chitarra elettrica
Ettore Bonafé: batteria e percussioni
Filippo Burchietti: violoncello
Nico Gori: clarinetti
e sassofono soprano
Drammaturgia:
Francesco Rosso Tancredi
Con movimento da burattino un soldato
arriva stremato davanti a un edificio, di
MUSICA
fronte al quale si ferma a guardare l’insegna ed entrando si imbatte in un gruppo
di musicisti radunati all’interno.
Inizia così Rebus, spettacolo in cui al
discorso musicale, per quanto predominante, si intreccia un aspetto teatrale,
che riguarda lo studio del movimento sul
palco, l’uso di oggetti, e di proiezioni di
foto o video - tutti elementi che vanno ad
alleggerire e contemporaneamente a potenziare la testualità presente e discreta
dei lavori di Rosso Tancredi.
sabato 17 ore 22.30
martedì 20 ore 22.30
bientazione nel contesto di Fabbrica
Europa e della Stazione Leopolda è una
commissione inedita del festival.
Il Bl!ndman Saxophone Quartet, fondato
dal sassofonista e compositore Eric Sleichim nel 1988, ha collaborato con artisti
molto prestigiosi (Jan Fabre, Rosas, Steve Lacy, Heiner Goebbels tra i tanti), realizzando musiche originali per balletti,
progetti multimediali, film e installazioni
di arte contemporanea.
CAT POWER
BE FREE TOUR
Torna Chan Marshall, in arte Cat Power,
e ci consegna il suo miglior lavoro dopo
cinque anni di silenzio. Cinque anni passati togliendo e scarnificando, limando
il superfluo, evitando inutili orpelli per
raggiungere l’essenza e l’anima della
canzone, cuore nero del sud. In Cat Power
vive tutto l’enigma e l’incanto di una voce
in stato di grazia che recita testi profonda-
venerdì 23 ore 22.30
SUN RA ARKESTRA
NICOLA CONTE LIVE
Negli ultimi dieci anni Nicola Conte
ha contribuito a diffondere una nuova
corrente di “modern sounds” dall’Italia.
Ciò su cui si fonda è essenzialmente
una rivisitazione “retro-stilistica” dei
suoni contemporanei. Ispirandosi al
jazz nostrano e alle colonne sonore dei
film italiani anni ’60 e ’70, attraverso un
approccio sofisticato e a tratti intellettuale, il vulcanico e giovane artista si è
guadagnato apprezzamenti da ogni parte
del mondo per la sua musica in costante
evoluzione e il concetto che ne è alla
base. La sua produzione è caratterizzata
da un inconfondibile stile jazzy, grandi
assoli, ritmi latini e splendide voci. Dopo
tutto, i suoi musicisti preferiti sono Gil
Evans e Antonio Carlos Jobim….
domenica 18 ore 22.30
FIAMMA
BRYCHAN
OTTO ‘P’ NOTRI
PAOLO BENVEGNÙ
CARAVAN DE VILLE
JONT
ACUSTICAMENTE
AcusticaMente - dove “Acustica” definisce le sonorità e “Mente” sta per apertura mentale e musicale - va dalla canzone
d’autore alla world music, passando per
il folk, filo conduttore la musica acustica. AcusticaMente propone un’atmosfera
simile a quella che si respira nei club
londinesi legati al New Acoustic Movement (è infatti gemellata con uno dei più
importanti, il Playpen).
Una performance unica e innovativa
dove entrambi i repertori si fondono in
armonia.
I musicisti sul palco. Brychan: songwriter gallese dotato di una voce dall’estensione infinita e canzoni mozzafiato.
Fiamma: un’affascinante cantante, a
metà strada tra Bjork e i canti delle
mondine, accompagnata dal genio del
programming Marco Bertoni (il loro
album 1.0 è uscito anche in America e
Giappone). Caravan de Ville: Tamburi e
bidoni, violoncelli ed elettricità, storie
metropolitane e vocalità nere per il
gruppo guidato da Giovanni Rubbiani,
chitarrista e compositore dei Modena
City Ramblers. Otto ‘P’ Notri: gruppo
toscano, caratterizzato da un pop-rock
potente ed elegante assieme a Paolo
Benvegnù, cantante e leader degli indimenticabili Scisma.
mente blues: è un country emozionale per
esperienze ipnotiche, figlio di Nick Drake
più che di Bob Dylan. Siamo in pieno
Sturm und Drang musicale, in cui la passione celebra se stessa e il dolore di una
donna diviene voce universale. Una poetessa americana capace di commuovere.
mercoledì 21 ore 22.30
MARCO PARENTE
& MIRKO GUERRINI
MILLENNIUM
BUGS’ ORCHESTRA
Marco Parente: voce, chitarra,
pianoforte
Enrico Gabbrielli: clarinetti
Johnny Dall’Orto: basso
Alessandro Stefana: chitarra
Andrea Franchi: batteria
Mirio Cosottini: tromba
Marco Tagliola: regia sonora
Vladimiro Martini, Alessandro
Drovandi, Pino Sorrentino: trombe
Rodolfo Sarli, Marco Boccardi:
tromboni
Antonio Laraia, Nico Gori,
Gabriele Drovandi, Fabrizio Pintucci,
Stefano Bartolini: sassofoni
Filippo Pedol: contrabbasso
Gabriele Mastroianni: batteria
Mirko Guerrini: sax, direzione,
arrangiamenti
Produzione originale del Musicus
Concentus per Toscana Musiche.
Il capitolo comune tra il cantautore
Marco Parente e la Millennium Bug’s
Orchestra guidata dal sassofonista Mirko
Guerrini, ospitato in anteprima da Fabbrica Europa, è nato dopo alcune collaborazioni particolarmente stimolanti.
Un’esperienza nuova e comune dove il
gruppo che accompagna Parente intera-
gisce con l’orchestra per tutto il concerto, con un repertorio - riarrangiato per
l’occasione da Mirko Guerrini - basato
su brani originali di Marco Parente e
naturalmente alcuni omaggi.
Artista completo, Marco Parente (Premio Ciampi nel 2001 e Grinzane Cavour
nel 2002), vanta numerose collaborazioni, come quella contenuta nel tributo a
Robert Wyatt L’isola di Wyatt, con i poeti
della Beat Generation (Lawrence Ferlinghetti, Ed Sanders, John Giorno), e con
Alejandro Jodorowski.
Con un disco registrato dal vivo e dedicato al repertorio del sassofonista e
compositore Oliver Nelson, la Millenium
Bugs’ Orchestra si è dimostrata uno dei
collettivi più avvincenti del jazz italiano.
diretta da Marshall Allen
Marshall Allen: direzione,
sax alto, flauto
Art Jenkins: voce
Fred Adams, Michael Ray: trombe
Tyron Hill, Dave Davis: trombone
Charles Davis, Rey Scott, Noel Scott:
sassofoni
Dave Hotep: chitarra
Bill Davis: basso
Elson Nascimento: percussioni
Luqman Ali: batteria
In collaborazione con
Musicus Concentus
Dagli anni ’50 l’Arkestra di Sun Ra è la
big band più celebrata e influente del
jazz moderno, una singolare comune/
tribù guidata da Sun Ra, il leader che
giovedì 22 ore 22.30
BL!NDMAN
SAXOPHONE QUARTET
Il progetto Bl!ndman Electric è un’esplorazione delle possibilità delle manipolazioni elettroniche nella musica dal vivo,
dall’acustica pura al quartetto ‘diretto da
computer’, attraverso sampling e deformazioni dei suoni in tempo reale. Deriva
dalla lunga collaborazione tra Sleichim e
il compositore Heiner Goebbels, di cui
sono trasposte e rimontate diverse composizioni recenti o inedite, ma anche
dalla frequentazione di altri compositori
come Steve Reich e da composizioni
originali del leader del quartetto. L’am-
Un felice connubio tra un’esperienza di
tipo etnico, divenuta manifesto attuale
della musica “tradizionale” toscana, e una
formazione di estrazione classica che, da
circa dieci anni sviluppa con spirito libero
la propria ricerca musicale, spaziando da
Nino Rota alla Kocani Orkestar a Frank
Zappa. A chiudere il cerchio Marco Fadda,
percussionista specialista in suoni e ritmi
di chiaro timbro etnico. Brani originali di
Riccardo Tesi e Orio Odori, ideati e arrangiati per questo organico, compongono il
repertorio di questo progetto che vede la
luce nell’ambito del programma 2003 di
Fabbrica Europa.
sabato 30 ore 21
GIANCARLO CARDINI
SOLO PIANO
Anni ‘60 - Le Canzoni che ho amato
Dopo aver interpretato magistralmente
Erik Satie e John Cage, dopo aver vissuto
l’avanguardia e il movimento Fluxus,
dopo aver riscoperto compositori poco
noti dell’Ottocento, come Giulio Ricordi
e Giovanni Rinaldi, e dopo aver scritto
pagine di musica cameristica, sinfonica
e di scena, Giancarlo Cardini continua il
suo viaggio attraverso la canzone italiana, con un concerto per pianoforte con
musiche di Gino Paoli, Umberto Bindi,
Domenico Modugno, Joao Gilberto,
Luigi Tenco, Giovanni D’Anzi, appositamente arrangiate. Un percorso di memoria personale e di originale rilettura,
che lascia intatta la forza melodica e la
ricchezza armonica di brani solo apparentemente “leggeri”.
sabato 30 ore 22.30
SEXMOB
BL!NDMAN ELECTRIC
Eric Sleichim: concept
Koen Maas: sassofono soprano
Eric Sleichim: sassofono alto
Piet Rebel: sassofono tenore
Raf Minten: sassofono baritono
Diederik De Cock: fonico
MUSICA
teorizzava viaggi nello spazio e nel
tempo, alla ricerca di una forma di vita
più giusta, incrociando i miti dell’Antico
Egitto e il jazz, l’improvvisazione e la
musica elettronica.
L’Arkestra è divenuta celebre per i suoi
concerti/happening, ricchi di balli, canti
e sfilate rituali, ispirati ad antichi miti africani, così come il nome del leader, “Ra”,
il dio del Sole per gli Egizi. Dopo la scomparsa di quest’ultimo, il gruppo continua
il suo viaggio con la guida del sassofonista
Marshall Allen. Alla Fabbrica si prevede
un set visionario, con il ricorso agli originali abiti di scena siderali che hanno
fissato nel tempo l’immagine del collettivo.
martedì 27 ore 22.30
RICCARDO TESI
HARMONIA ENSEMBLE
Riccardo Tesi: organetto diatonico
Orio Odori: clarinetto
Alessandra Marosi: pianoforte
Damiano Puliti: violoncello
Marco Fadda: percussioni
Riccardo Tesi, poliedrico musicista ed
organettista tra i maggiori interpreti internazionali, incontra Harmonia Ensemble.
Steven Bernstein: tromba
Briggan Kraus: sassofono
Tony Scherr: contrabbasso
Kenny Wollesen: batteria
In collaborazione con
Musicus Concentus
Sex Mob è il quartetto più iconoclasta
del nuovo jazz newyorchese, una band
che gioca con la musica e i repertori,
attingendo al pop, per presentare rivisitazioni stravolte delle canzoni degli Abba,
di Prince, di James Brown, così come dei
temi dei film di James Bond. Il risultato
è ascoltare Fernando degli Abba come se
fosse eseguito dal Brass Fantasy di Lester
Bowie per passare a ritmi drum’n’bass
acustici con cui Sex Mob rivisita il tormentone latino della macarena.
La visionaria proposta di Sex Mob risulta
ironica e divertente, scatenata nel suo
ricorso al funk e a ritmi ballabili che
scatenano l’interplay dei quattro.
Il leader Steve Bernstein, messosi in luce
come trombettista e direttore musicale
dei Lounge Lizards, ha collaborato con
Lou Reed, Marianne Faithful, Aretha
Franklin, John Zorn, Ryuichi Sakamoto,
Tricky e Robert Altman, che lo volle
come direttore musicale per il suo film
Kansas City.
EXTRAFESTA
24-25 maggio
in collaborazione con Comune di Firenze - Estate Fiorentina
Assessorato al lavoro e all’immigrazione, Griots: musiche e culture del mondo e dei popoli
Contraradio/Popolare network
Un progetto interdisciplinare e partecipativo dedicato alle comunità e agli artisti extracomunitari, progettato con loro e con associazioni e istituzioni che si occupano d’intercultura, commercio equosolidale, finanza etica. Il progetto Extrafesta, pur inserito nel
programma di Fabbrica Europa, non è solo un progetto di spettacoli o di animazione artistica., ma anche e soprattutto un progetto
di comunicazione e scambio. La presenza delle comunità e delle associazioni con materiali, prodotti, incontri, performances - oltre
che di uno studio mobile radiofonico realizzato in collaborazione con Controradio-Popolare Network - segna l’inizio di un percorso
radiofonico di coinvolgimento, accesso e identità, rivolto ai cittadini immigrati e ai loro interlocutori a tutti i livelli. Significativa di
questo percorso è la decisione della Banca Etica di far svolgere per la prima volta la propria assemblea annuale dei soci in Fabbrica
Europa, il 24 maggio, nella cornice dell’ExtraFesta.
Ma naturalmente i linguaggi artistici, e la musica in particolare, avranno un ruolo importantissimo. Dal progetto electric-dance del
percussionista senegalese Papi Thiam, con il suo Moltogroove Soundexperience, a uno dei gruppi mitici e fondanti della nuova
musica elettronica, Transglobal Underground con David Hewitt Coleridge. L’Orchestra di Piazza Vittorio - giovani musicisti delle
comunità immigrate presenti sul territorio romano - si proporrà alla Fabbrica nella sua prima uscita fuori Roma, preceduta da uno
dei maestri della musica balcanica tradizionale e contemporanea, il polistrumentista macedone Dragan Dautovsky. Un’altra novità
assoluta, legata ai progetti di cooperazione tra comuni della Toscana e comunità brasiliane nell’ambito del cosiddetto post-Forum di
Porto Alegre, è la presenza di uno dei più decantati nuovi musicisti brasiliani, il chitarrista e compositore Guinga. Del suo trio sarà
ospite per l’occasione la cantante fiorentina Barbara Casini. La compagnia “fiorentina” di danza Shionkama, gruppo misto animato
da artisti africani e italiani, presenterà la sua nuova produzione nell’ambito di questa due giorni.
Durante lo svolgimento le associazioni e le comunità saranno chiamate a integrare i progetti musicali e di spettacolo con incontri
e presentazioni di progetti. In particolare sarà presentato in quest’occasione lo spazio multiculturale che il Comune di Firenze, in
accordo con le associazioni, sta allestendo anche per l’Estate 2003 sul Lungarno Pecori Giraldi.
sabato 24 ore 21
SHIONKAMA
TIERMEDJA’
Il feticcio del cacciatore
Diretto da: Sanà Tiemoko Soro e
Claudine Dogbo Zemassa
Collaborazione artistica:
Cristina Bonati
Interpreti: Claudine Dogbo Zemassa,
Brahima Dembelè, Sanà Tiemoko Soro,
Komi Kodjo, Paolo Casu,
Narcisse Late Lawson, Cristina Bonati,
Anastasia Pozzati, Valentina Sallemi
Musicista solista: Brahima Dembelè
Scenografia: Daniela Simoncini
Lo spettacolo s’ispira ai rituali magici, alle
tradizioni e alle memorie di simboli nativi
della confraternita dei cacciatori presso i
Senufo dell’Africa occidentale. Un’atmosfera tra magia e realtà, alla ricerca di
quell’armonia tra il mondo visibile e invisibile che trova la sua espressione attraverso danze, canti e ritmi della tradizione
africana (Costa d’Avorio, Togo e Guinea)
rivisitata e interpretata dalla compagnia
Shionkama, che riunisce artisti ivoriani,
togolesi e italiani. “Shionkama”, che
nella lingua dell’etnia senufo significa “lo
spirito cambia le persone”, è il nome del
nonno materno di Sanà Tiemoko Soro,
cofondatore e punto di riferimento fondamentale della compagnia.
sabato 24 ore 22.30
PAPY THIAM
MOLTOGROOVE
SOUNDEXPERIENCE
Il progetto nasce dall’incontro del dj
Max Boncompagni con il percussionista
senegalese Papi Thiam, da anni residente
in Toscana. La formula è stata sperimentata con successo in Italia, Europa e
Senegal. Il dj lavora su selezioni musicali
collegate alla performance live innanzitutto delle percussioni, ma anche di
voce, basso e sax, producendo un sound
ambient house molto coinvolgente con
forti sapori africani.
domenica 25 ore 21
ORCHESTRA
DI PIAZZA VITTORIO
DIRETTA DA MARIO TRONCO
Ventuno elementi provenienti da dodici
paesi: Tunisia, Ecuador, Senegal, India,
Cuba, Romania, Argentina, Egitto, Germania, Marocco, Stati Uniti e Italia. Li
dirige Mario Tronco della Piccola Orchestra Avion Travel - ideatore del progetto
in seno all’associazione di artisti Apollo
11- intorno ai luoghi e sotto il simbolo di
Piazza Vittorio che dell’incontro/scontro,
della babele linguistica e culturale dell’immigrazione è l’emblema, il crocevia,
in una Roma che, come l’Italia intera, ogni
giorno di più cambia faccia e colore della
pelle. Un’orchestra di immigrati, un’orchestra del mondo, per ascoltare l’unico
esperanto capace di amalgamare le emozioni e abbattere le frontiere: la musica.
DRAGAN DAUTOVSKI
ENSEMBLE SKOPJE
Maestro riconosciuto degli strumenti tradizionali macedoni, Dautovski, lavora sia
nel campo della musica tradizionale che
del jazz. La sua fama ha varcato i confini
macedoni negli anni ‘90 per la sua direzione musicale del gruppo Anastasia e
per la partecipazione alla colonna sonora del film Prima della Pioggia.
Presenta a Fabbrica Europa il suo nuovo
ensemble - il Quartetto Skopje - in cui
intreccia musiche e strumenti tradizionali con le sonorità e i ritmi della musica
d’oggi.
domenica 25 ore 23.30
GUINGA TRIO
CON BARBARA CASINI
Guinga: chitarra, voce
Paulo Sergio Santos: clarinetto
Lula Galvão: chitarra
Special guest: Barbara Casini, voce
Carlos Althier de Souza Lemos Escobar, meglio conosciuto come Guinga,
nuovo astro della musica brasiliana, ha
iniziato a comporre a 16 anni. Le sue
canzoni, composte coi parolieri Paulo
César Pinheiro, Aldir Blanc e, recentemente, Chico Buarque, sono state
registrate da molti nomi importanti, fra
cui Elis Regina, Michel Legrand, Sérgio
Mendes, Chico Buarque, Clara Nunes e
Ivan Lins.
STAZIONI LUNARI
26 - 29 maggio
Il musicista Francesco Magnelli
curerà, per la seconda volta a
Fabbrica Europa, il progetto
Stazioni Lunari, con Paola Turci,
Ginevra Di Marco e il gruppo
femminile Farawalla (giovedì 29)
e installazioni che gli artisti
percorreranno a sorpresa.
DJING
sabato 3 ore 23
GILLES PETERSON
UN ESTETICA DELLA
CITTÀ RIESAMINATA DAL
SENTIRE ELETTRONICO
Nella seconda metà del novecento le collaborazioni tra architetti e compositori elettronici
si concretizzano e i connubi Le Corbusier/
Xenakis, Piano/Nono, Tudor/Stockhausen
tentano di “spazializzare” il suono.
“Le forme architettoniche fanno rumore e
silenzio: alcune parlano, altre ascoltano”
scriveva Le Corbusier. Ancora prima, Goethe
diceva che l’architettura è “musica pietrificata”. A distanza di anni, si potrebbe ribaltare
l’affermazione e sostenere che la musica
elettronica è architettura mobile. Di fatto
alcune città europee vivono e pensano la
Contemporaneità attraverso percorsi artistici
che intrecciano Elettronica e Architettura.
Fabbrica Europa segue le linee dinamiche di
questo pensiero grazie alla particolarità della Stazione Leopolda che, con il suo carico
di memoria industriale e il suo indiscutibile
valore nell’ambito del patrimonio architettonico ottocentesco, costituisce uno degli elementi fondanti della manifestazione. Dopo
avere esplorato molti campi della cultura
contemporanea, il festival costruirà quest’anno nuovi rapporti tra suono e spazio, tra arte e società, tra nuove pratiche
culturali e musica elettronica. L’intento è
quindi di ospitare dj che siano innanzitutto compositori ispirati, capaci di creare
collage, ricostruzione e provocazione, un
vortice sonoro allo stesso tempo colto e
dilettevole. Reggae, house, hip hop, jazz,
dub, down tempo, ambient, breakbeat,
nu asian, techno, drum’n’bass verranno
filtrati e rielaborati da visionari producer
dell’underground europeo per sonorizzare uno spazio in costante evoluzione.
I&B e Intooitiv hanno curato per l’occasione sette eventi internazionali con
alcuni dei nomi che meglio rappresentano
le varie sfumature della musica elettronica
sperimentale nonché la straordinaria vitalità della club culture europea.
Si ringrazia Andrea Mi per la consulenza artistica.
(Radio One - BBC / Worldwide /
Talkin Loud)
Una vera leggenda del djing internazionale, capostipite dell’acid jazz. Le vibrazioni
di cui va a caccia in giro per il mondo sono
state anticipatrici di nuove tendenze per i
più importanti club europei. Le sue valigette di vinile spaziano dal jazz al funk, dal
latin all’hip hop sino alle nuove tendenze
drum’n’bass.
giovedi 8 ora 23
PAINE’
(Temposphere, Compl8)
Elektrofusion
Uno dei più attivi tra i dj e producer
della scena underground italiana, ha
anticipato le sonorità a cavallo tra tango
ed elettronica che hanno reso famosi
Gotan Project. Il suo stile è un’eclettica
combinazione di jazz beats con un’attitudine dancefloor e innesti deep house, hip
hop, breakbeat, funk, soul, drum’n’bass.
venerdì 9 ore 23
ALEX PATERSON
(TheOrb)
Elektrofusion
Autentico gigante della musica contemporanea e artista di riferimento nella
produzione firmata The Orb. Nessuno
come Paterson ha esplorato le forme del
frammento e della dilatazione sonora con
strumenti che vanno dalla creazione ex
novo di suoni, beat e di profondi tappeti
atmosferici, all’uso e al riciclo di tutto il
magma sonoro che ci circonda in questi
anni. Suggestioni dub, reggae, house, hip
hop, jazz, classica, divagazioni cinematiche e dodecafonia filtrati dall’attitudine
onnivora e spesso giocosa di Paterson.
DJ FIORE
sabato 10 ore 23
Elegante nel mixaggio e virtuoso dello
scratch, suona un ampio repertorio, in
un eclettismo ricercato e consapevole:
da dowtempo e rap fino alle nuove avanguardie break-beat e drum’n’bass.
MADRID DE LOS AUSTRIAS
sabato 24 ore 23
(Sunshine Enterprises)
Elektrofusion
Una sigla in grande ascesa nella scena
elettronica europea. Fini tessitori di trame ritmiche ipnotiche, Heinz Tronigger
(in arte Don Zanuste) e Michael Kreiner
caratterizzano il loro suono, in perfetta
sintonia con la tradizione viennese, con
beat ipnotici e suggestioni esotiche. I
loro dj set sono una organica miscela di
suoni impreziosita da citazioni boogaloo,
richiami latin jazz, incisivi breakbeat, nenie indiane e flautate melodie.
sabato 10 ore 23
TRANSGLOBAL
UNDERGROUND
ft. DAVID HELWITT COLERIDGE
Rimescolando elementi di world-music,
ambient, dub, hip hop e trance, mettono
in pista le sonorità etniche al ritmo della
house. Le loro musiche apolidi, suoni
estrapolati dalle frontiere dilatate del
mondo pop, sono paradigmatiche della
nuova stagione dance. David, paladino
del nu asian sound, crea un set di «global
techno» che potrebbe diventare la nuova
colonna sonora delle città multiculturali.
sabato 31 dalle ore 21.30
NIGEL HAYES
(Sunshine Enterprises)
Elektrofusion
MASH UP EVENT
Ha iniziato a Londra da quell’appuntamento culto della dance innovativa denominato Tasty Jam - jazz, funk e rare groove
- per poi scalare assieme a Lars Sanberg
tutte le classifiche dance del mondo con
l’incredibile jazz/techno di Sides of Iron.
sabato 17 ore 23
ALESSIO BERTALLOT
(Radio Deejay - B Side)
Cantante degli Aeroplanitaliani, vj di MTV,
autore di compilation, sperimentatore
d’incontri tra poesia e musica, giornalista, ma fondamentalmente un musicista
che anche dal vivo, ai piatti, conferma un
eclettismo consapevole con un linguaggio
comprensibile e vitale tra breakbeat,
breakstep, two step, e drum’n’bass.
MOSTRA FOTOGRAFICA
Dal 6 al 31 maggio, ore 11 - 24 - Inaugurazione: martedì 6 maggio, ore 18
LUCE NOTTURNA
sabato 17 ore 23
ARTI VISIVE
Indagine fotografica sulla Firenze contemporanea
RICCARDO CAVALLARI / MARCO DOLFI /
FRANCESCO GNOT / GIANLUCA MAVER /
PIERPAOLO PAGANO / JACOPO SANTINI /
CRISTINA ZAMAGNI
Progetto dell’Associazione Culturale
Laboratorio Nuova Buonarroti
a cura di Mauro Magrini
In collaborazione con
l’Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze
Firenzestate 2003
Si ringrazia Zoppini Gioielli - Firenze
Sette fotografi indagano la Firenze contemporanea nella sua
Foto di Marco Dolfi
dimensione notturna. Ne documentano gli elementi di trasformazione urbana e sociale, dai quartieri storici ai nuovi confini periferici. Svelano le atmosfere notturne del centro e della periferia, la vita nelle strade, nelle piazze, nei luoghi popolari
e in quelli della movida fiorentina. Una Firenze non stereotipata, letta nel momento di maggior suggestione visiva: la notte.
ULRICH TROYER (Mego)
Giovane designer viennese formatosi
parallelamente come architetto e musicista, premiato nel 2000 ad Ars Electronica, elabora musicamente suoni trovati
con cut-up vocali.
CLAUDIO SINATTI (Grain)
Regista, tra i suoi videoclip: Cose Difficili e CRX Technogod Remix per Casino Royale; Simplemente Así per Painè;
Vento Freddo e Non Tradire Mai per
Neffa; Senza Regole per Articolo 31.
HEXSTATIC (Ninja Tune)
Stuart Warren Hill e Robin Brunson sono
protagonisti del fenomeno vj che sta rivoluzionando la club culture nella direzione
dell’intrattenimento audio-visivo generato
dalla fusione di suoni elettronici e immagini digitali. I loro show multimediali sono
stati ospitati nelle più importanti cornici
museali del mondo.
SMITH & MIGHTY (K7)
“Gli architetti del suono di Bristol”, “uno
snodo” verso la Giamaica e la cultura del
dub, ovvero l’esaltazione dei bassi attraverso la manipolazione dei suoni, il soundsystem e il toasting - base di gran parte
della musica elettronica contemporanea.
ARTI VISIVE
L’allestimento di quest’anno è cerniera
tra un presente appena consumato e un
passato che tende a ripetersi, tra scenari
già visti e spazi rimossi.
Forse si prefigura uno spazio futuro,
talmente prossimo da apparire fin troppo reale anche qui a Firenze. Baghdad,
Grozny, Los Angeles, Guantanamo, le
bidonville del Sud America, le città fantasma dell’Africa post-coloniale, i campi
profughi, quelli di prigionia, le zone
rosse e quelle calde, sono solo alcuni
dei riferimenti per capire il rapporto
tra spazio e potere. Spazi come quello
disegnato da Nigel Coates alla Leopolda
rappresentano l’ambigua realtà della
“città ideale”, quell’utopia occidentale
che ormai più nessun rinascimento o
potenza ideologica, nessuna tecnologia o
democrazia, può immaginare o credere
di ricostruire.
L’ambiguità degli spazi di concentrazione/
concentramento, di ospitalità/controllo,
di interdizione e segregazione è tale e
pari all’ambiguità dei nostri confini,
delle nostre frontiere, alla permeabilità/
impermeabilità degli spazi sociali, alla
distanza o prossimità dei contatti tra gli
individui. Gli spazi sono i nostri modi di
vivere e di essere, di accogliere l’altro o
di dominarlo, di escluderlo o di isolarlo.
Con l’allestimento di quest’anno continuiamo a verificare l’identità dello spazio
sociale e urbano così come si dà nel nostro tempo. Ne prendiamo le misure, ne
mettiamo in scena le diverse immagini, le
tante ambiguità simboliche.
La scorsa edizione è stato realizzato
l’allestimento di Amacario-Agorà degli
Stalker, labirinto post-piranesiano, opera
di interazione tra le linee di contatto e di
scambio tracciate dagli individui, matrice
interattiva per una dimensione ludica e
contemplativa del dialogo tra persone.
In questa edizione si affronta lo spazio
pubblico attraverso la visione di una città
intrisa di ambiguità, percorsa e modificata dai conflitti e dai contrasti, dalle
paure e dalle violenze, dalle insicurezze
e dalle contaminazioni: lo spazio pubblico è qui scena tragica, non conciliante,
inquietante, eppure terreno di ricostruzione, d’ironia surreale, di denuncia
sottile. Oggi nessuna città può essere
messa al riparo dagli eventi drammatici
che stravolgono il sistema occidentale.
La democrazia e la sua civiltà possono
essere, talvolta, uno specchio trasparente sulla libertà e sulle ingiustizie, sulla
speranza come sull’orrore.
L’allestimento della Stazione Leopolda
è stato affidato all’architetto inglese
Nigel Coates, noto per aver realizzato il
padiglione inglese all’Expo di Lisbona e
la Body Zone del Millennium Dome di
Londra. Coates crea ambienti volti non a
sopraffare, ma a valorizzare il contenuto
sociale degli eventi che vi hanno luogo.
In sintonia con il principio ispiratore del
festival, ha proposto un paesaggio impegnativo e inquietante, proiettato sui temi
della guerra e della pace, sulla loro ambiguità che non è solo un fatto d’arte ma
una realtà quotidiana di contraddizioni.
Sergio Risaliti
VEXTACITY
un progetto di Nigel Coates a cura di Sergio Risaliti
Il tema è l’imprigionamento e la fuga da
esso. La navata centrale della Stazione
Leopolda si presenta ai visitatori come
un’area appena abbandonata da un
esercito occupante. Sono in evidenza
una serie di gabbie, severamente ordinate, spazi di segregazione per le vittime e in cui la loro depravazione viene
accentuata dalla cruda illuminazione
di singole lampadine sovrastanti e da
alcuni secchi. Grandi gabbie si trovano
di fronte ai visitatori. Senza alcuna via
d’uscita, più simili a tombe che a recinti
di vita. Ciascuno include un lampadario
gigante costruito con maschere antigas.
Sparsi intorno vi sono carcasse di auto e
veicoli dell’esercito, la maggior parte di
questi ricoperti da reti mimetiche. Paradossalmente suggeriscono un ritorno
alla natura e, quindi, la speranza di una
rinascita. I nostri visitatori sono i nuovi
abitanti. L’invito è a riprendere possesso
dello spazio e restituirgli una maggior
civiltà. Con questo intervento si vuole
mettere alla prova e innescare le potenzialità di ogni spettatore. I visitatori
(o rifugiati?) sono incitati a convertire
questo spazio da luogo di sofferenza
in qualcosa di simile a una abitazione.
In aiuto a questo verranno forniti ogni
giorno una serie di oggetti.
Il secondo giorno arriveranno i materassi. Successivamente saranno inseriti
altri oggetti, libri e giornali, stivali, alcuni
vestiti e televisioni. Durante il corso
del festival il pubblico sarà invitato a
trasformare questo luogo miserabile in
uno riconfigurato secondo l’idea di città
e di casa.
Nigel Coates
CALENDARIO
VENERDÌ 2 ore 18 - 24
NIGEL COATES, Vextacity
installazione fino al 31/05
arte visiva
VENERDÌ 9 ore 21
ANNE TERESA DE KEERSMAEKER
Once
danza
GIOVEDÌ 15 ore 22.30
STUDIUM TEATRALNE
Czlowiek (Uomo)
teatro
SABATO 24 ore 21
“EXTRAFESTA” SHIONKAMA
Tiermedja’ il feticcio del cacciatore
danza
VENERDÌ 2 / SABATO 3 ore 21 - 24
THEATRE VIDY - LAUSANNE - ETE /
MZdP / LUZERNTANZ
Hoi - prima nazionale
EGUMTEATRO, Quartett
teatro
VENERDÌ 9 ore 22.15 - 24
INTERNATIONAL FABBRICA
FOR CHOREOGRAPHERS
EN KNAP, 6agon
RONIT ZIV, Rose can’t wait
DEBRA CHRISTIE MARTINA LA RAGIONE
Mostrome
COSMIN MANOLESCU,
Serial Paradise
danza
VENERDÌ 16 ore 18
WORKCENTER OF
JERZY GROTOWSKY AND THOMAS RICHARDS
A film documentation of ACTION
proiezione e incontro con il pubblico
teatro
SABATO 24 ore 22.30
“EXTRAFESTA” PAPY THIAM
Moltogroove Sound Experience
musica
SABATO 3 ore 18
incontro con Nigel Coates
arte visiva
SABATO 3 ore 23
GILLES PETERSON, BBC one London
djing
DOMENICA 4 ore 21
4 USERS ONLY, Soler
Bobby Tumultuos, Maldita Societad
evoluzioni sonore
MARTEDÌ 6 / MERCOLEDÌ 7 ore 19
VILLANUCCIA, M di iMMenso
teatro
MARTEDÌ 6 / MERCOLEDÌ 7 ore 21
MARIE CHOUINARD
Des Feux dans la nuit, Etude # 1
prima nazionale
danza
MARTEDÌ 6 ore 22.30
ELLIOT SHARP
Terraplane Plus
con Eric Mingus e Dean BowMan
musica
MERCOLEDÌ 7 ore 22.30
BUGGE WESSELTOFT’S
New conception of Jazz
musica
GIOVEDÌ 8 / VENERDÌ 9 / SABATO 10
ENZO PROCOPIO, Distanza di sicurezza
LORENZO PIZZANELLI, Iconoclast game
video-installazioni danza
GIOVEDÌ 8 ore 10.30 - 12.30
INTERNATIONAL FABBRICA
FOR COREOGRAPHERS
MATTEO MOLES
workshop danza
GIOVEDÌ 8 ore 17 - 19
COREOGRAFIA E DRAMMATURGIA
DEL CORPO
incontro
danza
GIOVEDÌ 8 ore 18.30 fino al 31/05
LABORATORIO NUOVA BUONARROTI
Luce notturna
arte visiva
GIOVEDÌ 8 ore 21.00 / 22.30 / 20.30
INTERNATIONAL FABBRICA
FOR COREOGRAPHERS
TEET KASK, Shadowgraph
MATTEO MOLES, Out of the Sight of Heaven
MUZA DANCE COMPANY, The Picnic
VINCENT MANSOE, Bupiro-Mukiti
PAUL IBEY, La volupté d’être
KARIMA MANSOUR, Passages
FLIGHT DANCE, Approaching Past
danza
GIOVEDÌ 8 ore 23
ELEKTROFUSION
a cura di Intooitiv
PAINE’
djing
VENERDÌ 9 ore 10.30 - 12.30
INTERNATIONAL FABBRICA
FOR COREOGRAPHERS
RONIT ZIV
workshop danza
VENERDÌ 9 ore 20.30 - 21
INTERNATIONAL FABBRICA
FOR CHOREOGRAPHERS
ATTILIO NICOLI CRISTIANI
SuperNaturalMinnie
KIRA RIIKONEN
Isn’t she lovely?
danza
VENERDÌ 9 ore 23
ELEKTROFUSION
ALEX PATERSON/THE ORB
djing
SABATO 10 ore 10.30 - 12.30
INTERNATIONAL FABBRICA
FOR CHOREOGRAPHERS
COSMIN MANOLESCU
workshop danza
SABATO 10 ore 10.30 - 13
Incontro: Produzione, coproduzione
e distribuzione
SABATO 10 ore 17.30 - 20.30
HABILLE’ D’EAU
Studio per Attis - Lo spirito dell’albero
JUAN DIEGO PUERTA LOPEZ, OnOff
LEA DANCE, InLand
PAOLO MEREU, Polveri di Pelle
GUILLERMO HORTA,
Memory of the Engel
RASATABULA, El pél a l’ou
spettacoli
SABATO 10 ore 21
ANNE TERESA DE KEERSMAEKER
Once
danza
SABATO 10 ore 22.30
URI CAINE
Bedrock
musica
SABATO 10 ore 23
ELEKTROFUSION
NIGEL HAYES,
MADRID DE LOS AUSTRIAS
djing
DOMENICA 11 ore 21.30
BANDA IMPROVVISA
E TRIBU’ VOCALE PATCH WORLD
con DANIELE SEPE e AULI KOKKO
musica
MARTEDÌ 13 ore 20
ANONIMASCENA
Novalis Circulus
teatro
MARTEDÌ 13 ore 21
DANIEL VERONESE
Open house - prima nazionale
teatro
MARTEDÌ 13 ore 22.30
VIRGILIO SIENI
Vento
danza
MERCOLEDÌ 14 ore 12
WORKCENTER OF
JERZY GROTOWSKI AND THOMAS RICHARDS
incontro sul progetto Tracing roads across
teatro
MERCOLEDÌ 14 ore 21
STEFANO BOLLANI
ORCHESTRA DELLA TOSCANA
Concerto
musica
MERCOLEDÌ 14 ore 22.30
DANIEL VERONESE
Open house - prima nazionale
teatro
GIOVEDÌ 15 ore 21
ZT HOLLANDIA
Voices (Twee Stemmen)
teatro
VENERDÌ 16 ore 21
STUDIUM TEATRALNE
Czlowiek (Uomo)
teatro
VENERDÌ 16 ore 22.30
ZT HOLLANDIA
Voices (Twee Stemmen)
teatro
VENERDÌ 16 ore 24
ROSSO TANCREDI ENSEMBLE
Rebus
musica
SABATO 17 ore 19
ALBUM ZUTIQUE
Io sono il passante
teatro
SABATO 17 ore 21
SISTEMI DINAMICI ALTAMENTE INSTABILI
Itinere.e
danza
SABATO 17 ore 22.30
NICOLA CONTE
Live
musica
SABATO 17 ore 23
DJ FIORE/ALESSIO BERTALLOT
B-side, Radio Deejay
A cura di I&B
djing
DOMENICA 18 ore 21
ALBUM ZUTIQUE
Io sono il passante
teatro
SABATO 24 ore 23
TRANSLOBAL UNDERGROUND DJ SET
feat. DAVID HEWITT COLERIDGE
djing
DOMENICA 25 ore 21
“EXTRAFESTA” DRAGAN DAUTOVSKI
Ensemble Skopje
ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO
musica
DOMENICA 25 ore 23.30
“EXTRAFESTA” GUINGA TRIO
con BARBARA CASINI
musica
MARTEDÌ 27 ore 20 - 24
STAZIONI LUNARI
installazione
MARTEDÌ 27 ore 21
WIM VANDEKEYBUS
SIDI LARBI CHERKAOUI
It - anteprima
danza
MARTEDÌ 27 ore 22.30
RICCARDO TESI E HARMONIA ENSEMBLE
musica
MERCOLEDI 28 ore 20 - 24
STAZIONI LUNARI
installazione
MERCOLEDÌ 28 ore 21
WIM VANDEKEYBUS
SIDI LARBI CHERKAOUI
It - anteprima
danza
MERCOLEDÌ 28 ore 22
GIORGIO ROSSI/REBECCA MURGI
SOSTA PALMIZI
HIC [QUI]
danza
DOMENICA 18 ore 22.30
FIAMMA, BRYCHAN,
OTTO P’NOTRI+BENVEGNÙ,
CARAVAN DE VILLE, JONT
Acusticamente
musica
GIOVEDÌ 29 ore 20 - 24
STAZIONI LUNARI
installazione
MARTEDÌ 20 ore 21
GIARDINO CHIUSO
Candido
danza
GIOVEDÌ 29 ore 19
PALAIA DANCE PROJECT
Seven by five - ingresso gratuito
teatro
MARTEDÌ 2 ore 22.30
CAT POWER
Be Free Tour
musica
GIOVEDÌ 29 ore 21
GIORGIO ROSSI/REBECCA MURGI
SOSTA PALMIZI
HIC [QUI]
danza
MERCOLEDÌ 21 ore 21
SECONDO TAGLIO
Tre pezzi
danza
MERCOLEDÌ 21 ore 22.30
MARCO PARENTE & MIRKO GUERRINI
MILLENNIUM BUGS’ ORCHESTRA
musica
GIOVEDÌ 22 ore 21
H.U.D.I.
No.16 473 - prima nazionale
teatro
GIOVEDÌ 22 ore 22.30
BL!NDMAN SAXOPHONE QUARTET
Electric - prima nazionale
musica
VENERDÌ 23 ore 21
H.U.D.I.
No. 16473 - prima nazionale
teatro
VENERDÌ 23 ore 22.30
SUN RA ARKESTRA
diretta da
MARSHALL ALLEN
musica
GIOVEDÌ 29 ore 22.30
STAZIONI LUNARI
GINEVRA DI MARCO, PAOLA TURCI
FARAWALLA
a cura di Francesco Magnelli
musica
VENERDÌ 30 ore 21
GIANCARLO CARDINI
Solo Piano
Anni ’60. Le canzoni che ho amato
prima nazionale
musica
VENERDÌ 30 ore 22.30
SEX MOB
musica
SABATO 31 ore 21.30
MASH UP / ULY TROYER, CLAUDIO SINATTI
djing
SABATO 31 ore 22.30
HEXSTATIC LIVE
djing
SABATO 31 ore 23.30
SMITH & MIGHTY DJ SET
djing