MUSICAMUSICISTI MUSICA MUSICISTI MISTHERIA DEMONE O ARCANGELO? STRUMENTI MUSICALI Foto di: Claudia Cucinelli ero e Panen Giusepp Ho conosciuto Giuseppe Iampieri, in arte Mistheria, anni fa. Stava preparandosi a salire su di un palco con la rock band di Neil Zaza. Poco tempo dopo l’ho visto assiso dietro ad un pianoforte, intento ad accompagnare la brava Anna Tatangelo. Poi trovo, nel web, traccia delle sue collaborazioni discografiche con Bruce Dickinson e Rob Rock. A questo punto mi scatta le curiosità e, avendolo incontrato nuovamente, durante l’ultimo tour di Neil Zaza, mi decido finalmente a intervistarlo. ottobre 24 MUSICAMUSICISTI MUSICA MUSICISTI Mistheria, ci racconti un po’ dei tuoi inizi? MISTHERIA A sette anni mio padre mi ha “imbracato” una enorme fisarmonica. Lui, da giovane, aveva studiato con Marco Aurelio Pisegna, compositore e concertista di livello internazionale, divenuto poi anche il mio insegnante. Grazie a lui ho intrapreso seriamente gli studi della musica Classica. A tredici anni mi sono iscritto al Conservatorio, dove mi sono diplomato in “Organo e Composizione organistica”, con il massimo dei voti e la menzione speciale. Un traguardo costato anni di studio e di sacrifici dato che, contemporaneamente, frequentavo le scuole superiori. Ritengo il Conservatorio una fabbrica dove s’impara molto, si studia e ci si perfeziona nell’arte dei suoni. Un laboratorio importante. Sono orgoglioso di esserne stato uno scrupoloso studente, ma servirebbe una radicale riformulazione del sistema, che ritengo ...un po’ troppo “conservatore”. Fortunatamente sono sempre stato interessato alla musica a 361°. Ho sempre desiderato andare oltre i limiti imposti e ho sempre praticato Pop, Rock, Blues, Funk, Metal e Ambient, oltre alla Classica, riuscendo così ad integrarmi facilmente in diverse situazioni musicali. E così si inizia a comprendere il connubio tra Mistheria e Giuseppe Iampieri... M Mistheria nacque ideando uno spettacolo che aggregava arti e stili diversi (musica, poesia, danza, teatro, animazione tridimensionale). Uno spettacolo intitolato “Metamorphosis” che stava ad indicare proprio quella mescolanza che ritengo massima forma di espressione. Vivo il connubio, tra il mio nome reale e quello artistico, utilizzando l’uno o l’altro a seconda del “taglio” che voglio dare ad un progetto. In fondo, quello che conta sono il messaggio e le emozioni trasmesse. Da questo il connubio tra pianoforte e tastiere... M Nell’avvicendarsi di situazioni e progetti musicali, alterno e combino mondi sonori vicini e lontani: un pianoforte per eseguire Chopin e un STRUMENTI MUSICALI sintetizzatore per un solo Hard Rock, ma anche un clavicembalo per suonare Metal o un synth distorto per arrangiare un Capriccio di Paganini! Non riesco a immaginare confini, tra i vari strumenti. Mi piace raggiungere il risultato prefissato, quello che mi suona già nella testa. Strumenti e sonorità sono solo mezzi per riuscire ad ottenerlo. Come vivono questo tuo “essere”, le case discografiche con cui lavori? M Negli ultimi tempi ho instaurato un bel rapporto con alcune etichette discografiche che hanno dato fiducia ai miei lavori ed io gliene sarò sempre grato. Lion Music, di Lasse Mattsson, casa discografica finlandese molto apprezzata in ambito Rock, con cui ho realizzato “Messenger of the Gods” e altri dischi, registrati con artisti e band prodotti dalla Lion stessa. È appena uscito “Solo Piano”, per Videoradio/RAI Trade, disco di brani pianistici quasi esclusivamente di mia composizione, di cui vado fiero ed orgoglioso: perché ho lavorato con un produttore e discografico italiano, Giuseppe Aleo, a capo di Videoradio, persona di enorme professionalità, gentilezza e competenza; perché sono entrato nel catalogo RAI Trade, un traguardo raggiunto proprio grazie alla stima dello stesso Giuseppe Aleo, che ha creduto nel mio lavoro, e dei produttori RAI. “Solo Piano” è molto importante, per me, perché mi ha dato visibilità anche in ambito nazionale. In effetti penso che i miei due ultimi lavori discografici, “Solo Piano” e “Messenger of the Gods”, mi rappresentino nella mia quasi totalità. Sono due facce della stessa medaglia. Sono un musicista felicemente diviso tra stili e passioni, influenze e generi musicali, sonorità differenti ed emozioni contrastanti e diverse. Da un lato il romanticismo allo stato puro di “Solo Piano”, dall’altro l’impeto e l’impatto musicale di un “messaggero” sospeso tra cielo e terra. I due dischi nascono da momenti diversi, ma consequenziali, in quella alternanza di momenti e di sentimenti che fanno parte della vita di tutti. “Solo Piano” a parte, le tue produzioni sono, quasi tutte, internazionali. M Sì! Ho sempre riscosso più considerazione ed apprezzamento all’estero che in Italia. Forse per quella vena esterofila che ci contraddistingue. Comunque ho lavorato molto e bene con artisti sparsi nel mondo. Ho avuto la fortuna di collaborare con molti artisti tra i quali Bruce Dickinson, voce/mito degli Iron Maiden, con cui ho registrato “Tyranny of Souls”, poi ho collaborato e inciso dischi con Rob Rock e Neil Zaza, con i quali collaboro quasi stabilmente, e con RoyZ, Matt Bissonette, George Bellas, Barry Sparks, John Macaluso, Anders Johansson, Jeff Kollman, Roger Staffelbach, Thorbjorn Englund, Ron Thal, Marcel Coenen, Hubi Meisel, Tommy Denander e molti altri. Quest’anno ho fatto due tour con l’incredibile Neil Zaza, che ormai ha deciso di “arruolare” una band tutta italiana per le prossime ottobre tournee internazionali. Con me i bravissimi Walter Cerasani, al basso, e Fabio Colella alla batteria: due musicisti di grande valore umano e musicale. Tu hai anche una lunga esperienza come turnista. M Sì. Una palestra che mi è stata utile per affrontare poi gli impegni più importanti. Quando ti trovi a suonare di fronte a decine di migliaia di persone e dove la responsabilità di fare bene è davvero tanta. Anche in questo caso la miscela tra nazionale ed internazionale mi è riuscita sempre bene, alternando concerti e tournée di artisti italiani a quelli di artisti stranieri. Ho lavorato con Gigi Sabani, Raffaella Cavalli, gli ORO, Monica Cherubini e, negli ultimi quattro anni, Anna Tatangelo. Parliamo di strumenti musicali. Come li scegli e che filosofia segui mentre sei alla ricerca di un suono? M Nel dare voce alle mie composizioni scelgo, di volta in volta, gli strumenti più adatti alla scrittura del brano. La scelta della configurazione strumentale, in termini di tempo, è sempre difficile e dispendiosa. Innanzitutto bisogna sempre pensare in prospettiva alla futura esibizione dal vivo. Non sempre ciò che rende bene in studio funzionerà bene anche sul palco. Questo è un concetto che cerco sempre di tenere a mente. Non mi piace stravolgere i brani rispetto alle versioni registrate sul disco. Negli ultimi anni ho ottimizzato la mia strumentazione con strumenti di valore assoluto: Kurzweil K2600, Yamaha Motif 8 ES, Korg Triton Extreme, Roland VK7 e Kawai MP8, ma recentemente sto cambiando approccio. Il mondo dell’informatica ha raggiunto dei traguardi straordinari e permette di allestire postazioni basate su computer assolutamente eccezionali. Il computer mi affascina da quando avevo quindici anni ed il mio primo Atari ST1040 era il mio “grande giocattolo”. Quest’anno ho deciso di spostare la mia configurazione, sia in studio che dal vivo, su di un portatile, utilizzando uno strumento eccezionale quale KORE, di Native Instruments. Mai avrei potuto organizzare il mio concerto “Non Solo Piano”, con questi strabilianti risultati, con dei normali sintetizzatori. KORE rende totalmente automatizzabile, e richiamabile istantaneamente, ogni tipo di “scena” programmata e far sì che, dal vivo, si possa avere la stessa precisione e cura che si hanno in studio. Oltre a KORE utilizzo, anche grazie agli sponsor che mi sostengono, prodotti 4Front Technologies, Acon, Anwida, Artiera, Audiolabs, CME, Rayzoon, HGF synthesizers, IK Multimedia, iZotope, otiumFX, Prominy, Rayzoon, Shirokuma Ltd., Sony, Sound Burst, SpinAudio, Starplugs, Voxengo, WaveMachine Labs. Cosa reputi più importante nelle tue realizzazioni: il virtuosismo o la musica? M Non capisco la trita diatriba tra tecnica e melodia, tra virtuosismo e buona musica. Indosso per un attimo i panni di insegnante e ti cito quello 26 Foto di: Claudia Cucinelli MUSICAMUSICISTI MUSICA MUSICISTI che più mi appassiona, quando sono davanti ai miei allievi: trasmettergli tutta la tecnica necessaria, renderli padroni di sé stessi e dello strumento, esaltarne la musicalità, raffinarne il gusto musicale. Il problema non è privilegiare un aspetto piuttosto che un altro: semplicemente, bisogna saperli esaltare e padroneggiare tutti! Esprimersi con uno strumento musicale significa esserne padroni, essere in grado di farlo diventare parte integrante del nostro linguaggio. Meglio si riesce ad esprimersi, tanto più chiaro e diretto sarà il nostro messaggio. Come potrei rendere l’idea di un aleggiare di vento se non riuscissi ad estrarre fluidamente le note dal mio pianoforte? Se ascolti l’inizio di “Wind of change” (nda.: contenuto in “Solo Piano”) avrai un’idea chiara di quello che intendo dire. Il punto è far capire ai propri studenti che la tecnica deve essere sempre al servizio della Musica. Come svolgi l’attività compositiva? Usi il piano, le tastiere o cosa? M Quando mi gironzola un’idea per la testa, voglio subito ascoltarne il risultato tradotto in suoni, STRUMENTI MUSICALI ottobre catturarne l’atmosfera e plasmarla affinché sia in sintonia con quello che ho in mente. Lo strumento, piano o tastiera che sia, è quindi fondamentale nel comporre e nel creare. Il computer, invece, mi è utile dopo, in fase di arrangiamento, quando, una volta scritto sul pentagramma la bozza del brano, posso permettermi di cambiare, mischiare, invertire le parti e fare tutte le operazioni possibili con questo arnese divinamente infernale! Prima di tutto però, la composizione trova la sua definizione su carta pentagrammata. Appena definisco un’idea, un passaggio, una linea melodica o una successione armonica, fisso tutto su carta. Sono sicuro così che ormai è diventata una realtà che nessuno potrà togliermi dalla testa né potrò più dimenticare. Successivamente, anche a distanza di ore o di giorni, potrò dedicarmi alla definizione, alla stesura definitiva, all’ampliamento o modifica di sezioni, a stravolgere o lasciare intatto il tutto. Anche quando arrangio o registro per me è importante avere chiara e precisa la struttura armonica e melodica del brano. Seguire e leggere ogni parte mi dà la sicurezza necessaria in fase di registrazione. Questo, soprattutto, perché ho sempre letto musica. Lettura sviluppata con partiture molto difficili ed intrigate, sia per pianoforte, che per organo e orchestra. Leggo molto velocemente e con sicurezza qualsiasi tipo di partitura, così non sono mai costretto ad imparare mnemonicamente passaggi o intere sezioni. Oltretutto, quando si scrive per più strumenti, tipo formazioni orchestrali o cameristiche, avere la partitura sotto gli occhi, e verificare a livello grafico la successione e la concatenazione melodico-armonica degli strumenti è di estrema importanza. Mistheria, un’ultima domanda: progetti futuri? M Allora... la registrazione del concerto con Neil Zaza, il 15 Dicembre a Cleveland, il suo prossimo tour asiatico, da cui scaturirà un DVD, e le registrazioni del suo nuovo album, sempre con Walter e Fabio. Poi, un DVD didattico per tastieristi “estremi”. Un lavoro che racchiuderà tutte le mie conoscenze nel campo della musica Rock, Metal e Prog, genere in cui ho un bel seguito di pubblico. Il DVD sarà realizzato dalla Maniac Films di Mark Brindle. Seguiranno due dischi, uno strumentale il secondo cantato. Oramai certo il seguito di “Solo Piano”: “Non Solo Piano”. È la sua naturale evoluzione, racchiudendo brani che miscelano il pianoforte a sonorità New/Age ed Ambient. “Non Solo Piano” è già nell’agenda dei miei concerti. Un concerto ricco di atmosfere in cui eseguo brani di mia composizione con un pianoforte digitale che controlla KORE. Così posso “colorare” e “immergere” la mia musica in uno scenario magico! Ho già alcuni nuovi lavori discografici pianificati per il prossimo anno: Dino Fiorenza, Roger Staffelbach, Rob Rock ed altri che non posso ancora anticiparti. Nei prossimi mesi terrò una serie di concerti e seminari in Asia, per CME, dinamica ed efficiente ditta cinese di cui sono endorser. L’Asia sarà anche la meta della mia prossima attività concertistica, sia in ambito Metal che Classico. Con la mia agente, Chiara Pellegrini, stiamo pianificando un tour fra Cina e Giappone, luoghi in cui Mistheria è ben noto ma in cui mai, finora, è approdato. A titolo di curiosità e statistiche alla mano, è proprio dal Giappone che ho il maggior numero di visite mensili verso il mio sito ufficiale www. mistheria.com! Seguirà un tour nei paesi nord europei. A partire da Ottobre inizierò il tour promozionale “Solo e Non Solo Piano”, che farà da traino alla ri-pubblicazione del disco “Solo Piano” firmato Videoradio/RAI Trade. Tour promozionale che mi vedrà presente alle Messaggerie Musicali, alla Ricordi Media Store, alla Feltrinelli, alla Fnac ed in altri centri, dove il mio disco, distribuito da Self Distribuzione, sarà in vendita. Ovviamente, seguiranno i concerti “Solo Piano” e “Non Solo Piano”, che verranno segnalati sul mio sito. 28