Ho conosciuto Giuseppe Iampieri, in arte Mistheria, anni fa. Stava

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MISTHERIA
DEMONE O ARCANGELO?
STRUMENTI MUSICALI
Foto di: Claudia Cucinelli
ero
e Panen
Giusepp
Ho conosciuto Giuseppe Iampieri, in arte Mistheria,
anni fa. Stava preparandosi a salire su di un palco con
la rock band di Neil Zaza. Poco tempo dopo l’ho visto
assiso dietro ad un pianoforte, intento ad accompagnare
la brava Anna Tatangelo. Poi trovo, nel web, traccia delle
sue collaborazioni discografiche con Bruce Dickinson e
Rob Rock. A questo punto mi scatta le
curiosità e, avendolo incontrato
nuovamente, durante l’ultimo
tour di Neil Zaza, mi decido
finalmente a intervistarlo.
ottobre
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 Mistheria, ci racconti un po’ dei tuoi inizi?
MISTHERIA  A sette anni mio padre mi ha “imbracato” una enorme fisarmonica.
Lui, da giovane, aveva studiato con Marco Aurelio
Pisegna, compositore e concertista di livello internazionale, divenuto poi anche il mio insegnante.
Grazie a lui ho intrapreso seriamente gli studi della
musica Classica. A tredici anni mi sono iscritto al
Conservatorio, dove mi sono diplomato in “Organo
e Composizione organistica”, con il massimo dei
voti e la menzione speciale. Un traguardo costato
anni di studio e di sacrifici dato che, contemporaneamente, frequentavo le scuole superiori. Ritengo
il Conservatorio una fabbrica dove s’impara molto,
si studia e ci si perfeziona nell’arte dei suoni.
Un laboratorio importante. Sono orgoglioso di esserne stato uno scrupoloso studente, ma servirebbe
una radicale riformulazione del sistema, che ritengo
...un po’ troppo “conservatore”. Fortunatamente
sono sempre stato interessato alla musica a 361°.
Ho sempre desiderato andare oltre i limiti imposti e
ho sempre praticato Pop, Rock, Blues, Funk, Metal
e Ambient, oltre alla Classica, riuscendo così ad
integrarmi facilmente in diverse situazioni musicali.
 E così si inizia a comprendere il connubio
tra Mistheria e Giuseppe Iampieri...
M  Mistheria nacque ideando uno spettacolo che
aggregava arti e stili diversi (musica, poesia, danza,
teatro, animazione tridimensionale). Uno spettacolo
intitolato “Metamorphosis” che stava ad indicare
proprio quella mescolanza che ritengo massima forma di espressione. Vivo il connubio, tra il mio nome
reale e quello artistico, utilizzando l’uno o l’altro a
seconda del “taglio” che voglio dare ad un progetto.
In fondo, quello che conta sono il messaggio e le
emozioni trasmesse.
 Da questo il connubio tra pianoforte e
tastiere...
M  Nell’avvicendarsi di situazioni e progetti
musicali, alterno e combino mondi sonori vicini
e lontani: un pianoforte per eseguire Chopin e un
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sintetizzatore per un solo Hard Rock, ma anche
un clavicembalo per suonare Metal o un synth
distorto per arrangiare un Capriccio di Paganini!
Non riesco a immaginare confini, tra i vari strumenti. Mi piace raggiungere il risultato prefissato,
quello che mi suona già nella testa. Strumenti e
sonorità sono solo mezzi per riuscire ad ottenerlo.
 Come vivono questo tuo “essere”, le case
discografiche con cui lavori?
M  Negli ultimi tempi ho instaurato un bel
rapporto con alcune etichette discografiche che
hanno dato fiducia ai miei lavori ed io gliene sarò
sempre grato. Lion Music, di Lasse Mattsson,
casa discografica finlandese molto apprezzata in
ambito Rock, con cui ho realizzato “Messenger
of the Gods” e altri dischi, registrati con artisti e
band prodotti dalla Lion stessa. È appena uscito
“Solo Piano”, per Videoradio/RAI Trade, disco
di brani pianistici quasi esclusivamente di mia
composizione, di cui vado fiero ed orgoglioso:
perché ho lavorato con un produttore e discografico italiano, Giuseppe Aleo, a capo di Videoradio,
persona di enorme professionalità, gentilezza e
competenza; perché sono entrato nel catalogo
RAI Trade, un traguardo raggiunto proprio grazie
alla stima dello stesso Giuseppe Aleo, che ha
creduto nel mio lavoro, e dei produttori RAI. “Solo
Piano” è molto importante, per me, perché mi ha
dato visibilità anche in ambito nazionale. In effetti
penso che i miei due ultimi lavori discografici,
“Solo Piano” e “Messenger of the Gods”, mi
rappresentino nella mia quasi totalità.
Sono due facce della stessa medaglia.
Sono un musicista felicemente diviso tra stili e
passioni, influenze e generi musicali, sonorità
differenti ed emozioni contrastanti e diverse.
Da un lato il romanticismo allo stato puro di “Solo
Piano”, dall’altro l’impeto e l’impatto musicale di
un “messaggero” sospeso tra cielo e terra. I due
dischi nascono da momenti diversi, ma consequenziali, in quella alternanza di momenti e di
sentimenti che fanno parte della vita di tutti.
 “Solo Piano” a parte, le tue produzioni sono,
quasi tutte, internazionali.
M  Sì! Ho sempre riscosso più considerazione ed
apprezzamento all’estero che in Italia.
Forse per quella vena esterofila che ci contraddistingue. Comunque ho lavorato molto e bene
con artisti sparsi nel mondo. Ho avuto la fortuna
di collaborare con molti artisti tra i quali Bruce
Dickinson, voce/mito degli Iron Maiden, con cui
ho registrato “Tyranny of Souls”, poi ho collaborato e inciso dischi con Rob Rock e Neil Zaza, con
i quali collaboro quasi stabilmente, e con RoyZ,
Matt Bissonette, George Bellas, Barry Sparks,
John Macaluso, Anders Johansson, Jeff Kollman,
Roger Staffelbach, Thorbjorn Englund, Ron Thal,
Marcel Coenen, Hubi Meisel, Tommy Denander
e molti altri. Quest’anno ho fatto due tour con
l’incredibile Neil Zaza, che ormai ha deciso di “arruolare” una band tutta italiana per le prossime
ottobre
tournee internazionali. Con me i bravissimi Walter
Cerasani, al basso, e Fabio Colella alla batteria:
due musicisti di grande valore umano e musicale.
 Tu hai anche una lunga esperienza come
turnista.
M  Sì. Una palestra che mi è stata utile per
affrontare poi gli impegni più importanti. Quando
ti trovi a suonare di fronte a decine di migliaia di
persone e dove la responsabilità di fare bene è
davvero tanta. Anche in questo caso la miscela tra
nazionale ed internazionale mi è riuscita sempre
bene, alternando concerti e tournée di artisti italiani a quelli di artisti stranieri. Ho lavorato con Gigi
Sabani, Raffaella Cavalli, gli ORO, Monica Cherubini e, negli ultimi quattro anni, Anna Tatangelo.
 Parliamo di strumenti musicali. Come li
scegli e che filosofia segui mentre sei alla ricerca
di un suono?
M  Nel dare voce alle mie composizioni scelgo, di
volta in volta, gli strumenti più adatti alla scrittura
del brano. La scelta della configurazione strumentale, in termini di tempo, è sempre difficile e
dispendiosa. Innanzitutto bisogna sempre pensare
in prospettiva alla futura esibizione dal vivo.
Non sempre ciò che rende bene in studio funzionerà bene anche sul palco. Questo è un concetto
che cerco sempre di tenere a mente. Non mi piace
stravolgere i brani rispetto alle versioni registrate
sul disco. Negli ultimi anni ho ottimizzato la mia
strumentazione con strumenti di valore assoluto: Kurzweil K2600, Yamaha Motif 8 ES, Korg
Triton Extreme, Roland VK7 e Kawai MP8, ma
recentemente sto cambiando approccio. Il mondo
dell’informatica ha raggiunto dei traguardi straordinari e permette di allestire postazioni basate su
computer assolutamente eccezionali. Il computer
mi affascina da quando avevo quindici anni ed
il mio primo Atari ST1040 era il mio “grande
giocattolo”. Quest’anno ho deciso di spostare la
mia configurazione, sia in studio che dal vivo, su di
un portatile, utilizzando uno strumento eccezionale
quale KORE, di Native Instruments. Mai avrei potuto organizzare il mio concerto “Non Solo Piano”,
con questi strabilianti risultati, con dei normali
sintetizzatori. KORE rende totalmente automatizzabile, e richiamabile istantaneamente, ogni tipo
di “scena” programmata e far sì che, dal vivo, si
possa avere la stessa precisione e cura che si hanno in studio. Oltre a KORE utilizzo, anche grazie
agli sponsor che mi sostengono, prodotti 4Front
Technologies, Acon, Anwida, Artiera, Audiolabs,
CME, Rayzoon, HGF synthesizers, IK Multimedia,
iZotope, otiumFX, Prominy, Rayzoon, Shirokuma
Ltd., Sony, Sound Burst, SpinAudio, Starplugs,
Voxengo, WaveMachine Labs.
 Cosa reputi più importante nelle tue realizzazioni: il virtuosismo o la musica?
M  Non capisco la trita diatriba tra tecnica e
melodia, tra virtuosismo e buona musica. Indosso
per un attimo i panni di insegnante e ti cito quello
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che più mi appassiona, quando sono davanti ai
miei allievi: trasmettergli tutta la tecnica necessaria, renderli padroni di sé stessi e dello strumento,
esaltarne la musicalità, raffinarne il gusto musicale. Il problema non è privilegiare un aspetto piuttosto che un altro: semplicemente, bisogna saperli
esaltare e padroneggiare tutti! Esprimersi con uno
strumento musicale significa esserne padroni, essere in grado di farlo diventare parte integrante del
nostro linguaggio. Meglio si riesce ad esprimersi,
tanto più chiaro e diretto sarà il nostro messaggio.
Come potrei rendere l’idea di un aleggiare di vento
se non riuscissi ad estrarre fluidamente le note
dal mio pianoforte? Se ascolti l’inizio di “Wind of
change” (nda.: contenuto in “Solo Piano”) avrai
un’idea chiara di quello che intendo dire. Il punto
è far capire ai propri studenti che la tecnica deve
essere sempre al servizio della Musica.
 Come svolgi l’attività compositiva?
Usi il piano, le tastiere o cosa?
M  Quando mi gironzola un’idea per la testa, voglio subito ascoltarne il risultato tradotto in suoni,
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catturarne l’atmosfera e plasmarla affinché sia in
sintonia con quello che ho in mente. Lo strumento,
piano o tastiera che sia, è quindi fondamentale nel
comporre e nel creare. Il computer, invece, mi è
utile dopo, in fase di arrangiamento, quando, una
volta scritto sul pentagramma la bozza del brano,
posso permettermi di cambiare, mischiare, invertire le parti e fare tutte le operazioni possibili con
questo arnese divinamente infernale! Prima di tutto
però, la composizione trova la sua definizione su
carta pentagrammata. Appena definisco un’idea,
un passaggio, una linea melodica o una successione armonica, fisso tutto su carta.
Sono sicuro così che ormai è diventata una realtà
che nessuno potrà togliermi dalla testa né potrò
più dimenticare. Successivamente, anche a
distanza di ore o di giorni, potrò dedicarmi alla definizione, alla stesura definitiva, all’ampliamento o
modifica di sezioni, a stravolgere o lasciare intatto
il tutto. Anche quando arrangio o registro per me
è importante avere chiara e precisa la struttura
armonica e melodica del brano. Seguire e leggere
ogni parte mi dà la sicurezza necessaria in fase di
registrazione. Questo, soprattutto, perché ho sempre letto musica. Lettura sviluppata con partiture
molto difficili ed intrigate, sia per pianoforte, che
per organo e orchestra. Leggo molto velocemente
e con sicurezza qualsiasi tipo di partitura, così non
sono mai costretto ad imparare mnemonicamente
passaggi o intere sezioni. Oltretutto, quando si
scrive per più strumenti, tipo formazioni orchestrali
o cameristiche, avere la partitura sotto gli occhi, e
verificare a livello grafico la successione e la concatenazione melodico-armonica degli strumenti è di
estrema importanza.
 Mistheria, un’ultima domanda: progetti
futuri?
M  Allora... la registrazione del concerto con Neil
Zaza, il 15 Dicembre a Cleveland, il suo prossimo tour asiatico, da cui scaturirà un DVD, e le
registrazioni del suo nuovo album, sempre con
Walter e Fabio. Poi, un DVD didattico per tastieristi
“estremi”. Un lavoro che racchiuderà tutte le mie
conoscenze nel campo della musica Rock, Metal e
Prog, genere in cui ho un bel seguito di pubblico.
Il DVD sarà realizzato dalla Maniac Films di
Mark Brindle. Seguiranno due dischi, uno
strumentale il secondo cantato. Oramai certo il
seguito di “Solo Piano”: “Non Solo Piano”.
È la sua naturale evoluzione, racchiudendo
brani che miscelano il pianoforte a sonorità
New/Age ed Ambient.
“Non Solo Piano” è già nell’agenda dei miei
concerti.
Un concerto ricco di atmosfere in cui eseguo brani
di mia composizione con un pianoforte digitale che
controlla KORE. Così posso “colorare” e “immergere” la mia musica in uno scenario magico! Ho
già alcuni nuovi lavori discografici pianificati per il
prossimo anno: Dino Fiorenza, Roger Staffelbach,
Rob Rock ed altri che non posso ancora anticiparti.
Nei prossimi mesi terrò una serie di concerti e
seminari in Asia, per CME, dinamica ed efficiente
ditta cinese di cui sono endorser. L’Asia sarà anche
la meta della mia prossima attività concertistica,
sia in ambito Metal che Classico. Con la mia agente, Chiara Pellegrini, stiamo pianificando un tour
fra Cina e Giappone, luoghi in cui Mistheria è ben
noto ma in cui mai, finora, è approdato.
A titolo di curiosità e statistiche alla mano, è
proprio dal Giappone che ho il maggior numero
di visite mensili verso il mio sito ufficiale www.
mistheria.com! Seguirà un tour nei paesi nord
europei. A partire da Ottobre inizierò il tour promozionale “Solo e Non Solo Piano”, che farà da
traino alla ri-pubblicazione del disco “Solo Piano”
firmato Videoradio/RAI Trade. Tour promozionale
che mi vedrà presente alle Messaggerie Musicali,
alla Ricordi Media Store, alla Feltrinelli, alla Fnac
ed in altri centri, dove il mio disco, distribuito da
Self Distribuzione, sarà in vendita. Ovviamente,
seguiranno i concerti “Solo Piano” e “Non Solo
Piano”, che verranno segnalati sul mio sito.
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