Prefazione Introduzione Funzioni SIPROTEC Montaggio e messa in servizio Dispositivi di parallelo multifunzionali 7VE61 e 7VE63 Dati tecnici V4.0 Bibliografia Manuale Appendice Glossario Indice C53000-G1172-C163-3 1 2 3 4 A Esclusione della responsabilità Copyright Abbiamo controllato il contenuto della pubblicazione circa la sua conformità con l'hardware e il software descritti. Ciò nonostante non si possono escludere divergenze, cosicché noi non possiamo assumerci nessuna responsabilità circa la completa conformità. Copyright © Siemens AG 2007. All rights reserved. Le indicazioni contenute in questo manuale vengono controllate costantemente e le necessarie correzioni sono contenute nelle edizioni successive. Siamo grati per eventuali suggerimenti tesi al miglioramento. Ci riserviamo il diritto di apportare modifiche tecniche, anche senza preavviso. La trasmissione e la riproduzione di questo documento, come pure l'utilizzo e la divulgazione del suo contenuto non sono consentiti senza esplicita autorizzazione. Ogni trasgressione comporta l'obbligo al risarcimento dei danni. Tutti i diritti sono riservati ed in particolare quelli concernenti la concessione del brevetto o la registrazione del marchio di fabbrica. Marchi registrati SIPROTEC, SINAUT, SICAM e DIGSI sono Marchi registrati della SIEMENS AG. Le altre denominazioni contenute in questo manuale possono essere dei marchi il cui utilizzo tramite terzi per i propri scopi potrebbe ledere i diritti dei proprietari. Versione dei documenti 4.02.00 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Prefazione Scopo del manuale Il presente manuale descrive le funzioni, il comando, il montaggio e la messa in servizio degli apparecchi 7VE61 e 7VE63. In particolare vengono riportate: • indicazioni sulla programmazione dell'apparecchio e una descrizione delle sue funzioni e possibilità d'impostazione → capitolo 2; • indicazioni per il montaggio e la messa in servizio → capitolo 3; • l'elenco dei dati tecnici → capitolo 4; • una sintesi dei dati più importanti per l'utente esperto → Appendice A. Indicazioni generali relative al comando e alla programmazione di apparecchi SIPROTEC 4 sono riportate nella descrizione del sistema SIPROTEC /1/. A chi si rivolge Ingegneri addetti alle protezioni, personale di messa in servizio, persone esperte nell'impostazione, nella verifica e nella manutenzione di impianti di protezione selettiva, automatici e di controllo e personale operativo in impianti e centrali elettriche. Ambito di validità del manuale Questo manuale vale per: SIPROTEC 4 Dispositivi di parallelo multifunzionali 7VE61 e 7VE63; versione firmware V4.0. Indicazioni di conformità Questo prodotto è conforme alla Direttiva del Consiglio delle Comunità Europee relativa all'armonizzazione delle leggi degli stati membri sulla compatibilità elettromagnetica (Direttiva sulla compatibilità elettromagnetica 89/336/CEE) e ai mezzi di esercizio elettrici per l'impiego all'interno di determinati limiti di tensione (Direttiva sulla bassa tensione 73/23/CEE). La conformità è dimostrata dalle prove che sono state eseguite da Siemens AG in base all'articolo 10 della Direttiva del Consiglio, conformemente alle norme generali EN 61000-6-2 e EN 61000-6-4 per la Direttiva sulla compatibilità elettromagnetica e la norma EN 60255-6 per la Direttiva sulla bassa tensione. L'apparecchio è stato sviluppato e fabbricato per l'impiego in campo industriale. Il prodotto è in accordo con le norme internazionali della serie IEC 60255 e con la normativa nazionale VDE 0435. Ulteriore supporto In caso di domande relative al sistema SIPROTEC 4, rivolgersi al proprio rivenditore specializzato Siemens. Corsi L'offerta personalizzata di corsi si trova sul nostro catalogo dei corsi oppure si può richiedere al nostro centro di addestramento di Norimberga. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3 Prefazione Note e avvertenze Le note e le avvertenze contenute in questo manuale vanno osservate per garantire la propria sicurezza e una durata ottimale dell'apparecchio. A questo scopo vengono utilizzate le seguenti segnalazioni e definizioni standard: PERICOLO significa che si possono verificare incidenti con esito mortale, lesioni gravi o notevoli danni se non vengono prese le relative misure precauzionali. Allarme significa che si possono verificare incidenti con esito mortale, lesioni gravi o notevoli danni se non vengono prese le relative misure precauzionali. Cautela! significa che si possono verificare incidenti con lesioni leggere o danni se non vengono prese le relative misure precauzionali. Ciò vale in particolare anche per danni esterni o interni all'apparecchio e danni che da ciò ne risultano. Nota: è un'importante informazione concernente il prodotto o quella parte del manuale che merita particolare attenzione. AVVERTENZA Durante il funzionamento di apparecchiature elettriche, molte componenti di queste ultime risultano essere sotto tensione. La mancata osservanza di tali norme può comportare incidenti mortali, lesioni del personale o danni materiali all'apparecchiatura. Soltanto personale qualificato può lavorare a questo apparecchio o in prossimità di esso. Questo personale deve essere pratico di tutte le avvertenze e le misure di manutenzione descritte in questo manuale, come pure di tutte le prescrizioni di sicurezza. La funzionalità e la sicurezza dell'apparecchio presuppongono un trasporto adeguato nonché operazioni di stoccaggio, installazione e montaggio eseguite da personale qualificato in conformità agli avvertimenti e alle indicazioni contenute nel presente manuale. In particolare sono da osservare le prescrizioni generali per l'installazione e la sicurezza per il lavoro con impianti elettrici ad alta tensione (per es. DIN, VDE, EN, IEC o altri regolamenti nazionali e internazionali). Definizione PERSONALE QUALIFICATO ai sensi di questo manuale e delle direttive di sicurezza sul prodotto stesso, è costituito da persone che hanno competenza dell'installazione, del montaggio, della messa in servizio e del funzionamento dell'apparecchio e che dispongono dunque di qualifiche adeguate, come ad es. • formazione e istruzione e/o autorizzazione a inserire e disinserire, collegare a appterra e contrassegnare apparecchi/sistemi secondo lo standard della tecnica. • formazione e istruzione secondo lo standard della tecnica di sicurezza nella cura e nell'uso di adeguati equipaggiamenti di sicurezza. • addestramento in pronto soccorso. 4 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Prefazione Convenzioni tipogra- Per contrassegnare termini che caratterizzano informazioni dell'apparecchio o per fiche e grafiche l'apparecchio nel testo vengono usati i seguenti tipi di carattere: Nomi di parametri Indicazioni per parametri di configurazione e di funzione, che appaiono quali parole sullo schermo dell'apparecchio o sullo schermo del pc (con DIGSI), sono contrassegnate nel testo in grassetto (larghezza uniforme del carattere). Lo stesso vale per i titoli dei menu di selezione. 1.234A Gli indirizzi di parametri sono contrassegnati come i nomi di parametri. Gli indirizzi di parametri nelle tavole sinottiche contengono il suffisso A, se il parametro è visibile in DIGSI solo attraverso l'opzione Visualizza altri parametri. Stati di parametri Le possibili impostazioni di parametri di testo, che appaiono quali parole sul display dell'apparecchio o sullo schermo del personal computer (con DIGSI), sono scritte in corsivo nel testo. Lo stesso vale per le opzioni nei menu di selezione. „Segnalazioni“ Le designazioni per informazioni prodotte dall'apparecchio o da esso richieste ad altri apparecchi o interruttori, sono indicate nel testo con scrittura normale e messe tra virgolette. Per disegni e tabelle, in cui il tipo di indicatore risulta evidente dalla rappresentazione, possono essere usati caratteri diversi da quelli sopra esposti. Nei disegni è utilizzata la seguente simbologia: segnale di ingresso logico interno all'apparecchio segnale di uscita logico interno all'apparecchio segnale d'ingresso interno di una grandezza analogica segnale di ingresso binario esterno con numero (ingresso binario, segnalazione d'ingresso) segnale di uscita binaria esterno con numero (segnalazione dell'apparecchio) segnale di uscita binaria esterno con numero (segnalazione dell'apparecchio) utilizzato come segnale di ingresso Esempio di un parametro FUNZIONE con l'indirizzo 1234 e i possibili stati ON e OFF Inoltre vengono ampiamente utilizzati i segnali conformi alle norme IEC 60617-12 e IEC 60617-13 o da qui derivati. I simboli più frequenti sono i seguenti: 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 5 Prefazione grandezza di ingresso analogica connessione-AND connessione-OR OR esclusivo (non equivalenza): uscita attiva, se solo uno degli ingressi è attivo Equivalenza: uscita attiva, se entrambi gli ingressi sono contemporaneamente attivi o inattivi segnali di ingresso dinamici (controllo su fronte), alto con fronte positivo, basso con fronte negativo formazione di un segnale di uscita analogico a partire da più segnali di ingresso analogici Gradino di valore limite con indirizzo e nomi di parametri Elemento temporizzatore (ritardo di reazione T parametrizzabile) con indirizzo e nomi di parametri Elemento temporizzatore (ritardo di ricaduta T, non parametrizzabile) Gradino temporale controllato dal fronte con il tempo di discriminazione T Memoria statica (flipflop RS) con ingresso di set (S), ingresso di reset (R), uscita (Q) e uscita negata (Q) ■ 6 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Indice 1 Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 1.1 Funzionamento dell'apparecchio completo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 1.2 Campi di applicazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 1.3 Caratteristiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 2 Funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25 2.1 Generalità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 2.1.1 2.1.1.1 2.1.1.2 2.1.1.3 Configurazione apparecchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Descrizione del funzionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 26 26 28 2.1.2 2.1.2.1 2.1.2.2 2.1.2.3 Dati di Impianto 1 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29 29 30 30 2.1.3 2.1.3.1 2.1.3.2 2.1.3.3 2.1.3.4 Cambio gruppo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30 30 31 31 31 2.1.4 2.1.4.1 2.1.4.2 2.1.4.3 2.1.4.4 Registrazioni oscillografiche guasto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Descrizione del funzionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31 32 32 33 34 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 7 Indice 2.2 Funzioni di sincronizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35 2.2.1 2.2.1.1 2.2.1.2 2.2.1.3 2.2.1.4 2.2.1.5 2.2.1.6 2.2.1.7 2.2.1.8 2.2.1.9 2.2.1.10 2.2.1.11 2.2.1.12 2.2.1.13 2.2.1.14 Descrizione della funzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Collegamento e definizioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Sincronizzazione tramite trasformatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Elaborazione a 11/2 e 2 canali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Procedimenti di supervisione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Punti di parallelo multipli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Intervalli di funzionamento/valori di misura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Controllo di sincronismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Chiusura di una linea/sbarra in assenza di tensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Collegamento di reti sincrone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Collegamento di reti asincrone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Logica di comando e di chiusura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Sincronizzazione automatica di generatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Interazione con la funzionalità di controllo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Strumenti di messa in servizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35 35 38 38 41 43 44 45 48 51 52 56 57 63 64 2.2.2 2.2.2.1 2.2.2.2 2.2.2.3 25 funzioni sincronizzazione gruppo 1. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65 66 82 85 2.2.3 2.2.3.1 2.2.3.2 2.2.3.3 SINC Generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85 85 85 85 8 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Indice 2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88 2.3.1 2.3.1.1 2.3.1.2 2.3.1.3 2.3.1.4 Protezione di Minima Tensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Descrizione del funzionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88 88 89 90 90 2.3.2 2.3.2.1 2.3.2.2 2.3.2.3 2.3.2.4 Protezione di Massima Tensione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90 91 91 92 93 2.3.3 2.3.3.1 2.3.3.2 2.3.3.3 2.3.3.4 Protezione di frequenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93 94 95 96 97 2.3.4 2.3.4.1 2.3.4.2 2.3.4.3 2.3.4.4 Protezione valore di cambio frequenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102 2.3.5 2.3.5.1 2.3.5.2 2.3.5.3 2.3.5.4 Salto del Vettore di Tensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Descrizione funzionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.3.6 2.3.6.1 2.3.6.2 2.3.6.3 2.3.6.4 Supervisione Soglia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 108 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 108 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .110 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111 2.3.7 2.3.7.1 2.3.7.2 2.3.7.3 2.3.7.4 Funzione Scatto esterno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .112 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .112 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .113 2.4 Uscite analogiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .114 2.4.1 Descrizione del funzionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .114 2.4.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .114 2.4.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .117 2.5 Supervisione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120 2.5.1 Descrizione della funzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120 2.5.2 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125 2.5.3 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 103 103 106 107 107 9 Indice 2.6 Controllo delle funzioni protettive. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127 2.6.1 2.6.1.1 Logica di avviamento del dispositivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127 2.6.2 2.6.2.1 2.6.2.2 Logica di scatto del dispositivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 128 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 128 2.6.3 2.6.3.1 2.6.3.2 Indicazioni di guasto su LED e LCD . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129 2.7 Funzioni supplementari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130 2.7.1 2.7.1.1 Elaborazione delle segnalazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130 Descrizione del funzionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130 2.7.2 2.7.2.1 2.7.2.2 Misure . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 132 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 132 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135 2.7.3 2.7.3.1 Valori di messa in esercizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135 2.7.4 2.7.4.1 2.7.4.2 Valori di misura minimi/massimi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135 Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136 2.7.5 2.7.5.1 Valori di misura-valori limite . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137 2.7.6 2.7.6.1 2.7.6.2 2.7.6.3 Statistiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Descrizione del funzionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137 137 137 137 2.7.7 2.7.7.1 2.7.7.2 2.7.7.3 Punti set. (Statistica) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 138 138 138 138 2.7.8 2.7.8.1 Gestione dell'ora . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 138 Descrizione del funzionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 138 2.7.9 2.7.9.1 Strumenti di messa in esercizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139 Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140 2.8 Elaborazione dei comandi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 142 2.8.1 2.8.1.1 Apparecchiatura di controllo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 142 Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 142 2.8.2 2.8.2.1 Tipi di comandi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 144 Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 144 2.8.3 2.8.3.1 Percorso di comando. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 144 Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145 2.8.4 2.8.4.1 Protezione contro errori di commutazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145 Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146 2.8.5 2.8.5.1 Memorizzazione/acquisizione dei comandi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 153 Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 153 10 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Indice 3 Montaggio e messa in servizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155 3.1 Montaggio e collegamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 156 3.1.1 Indicazioni per la parametrizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 156 3.1.2 3.1.2.1 3.1.2.2 3.1.2.3 3.1.2.4 3.1.2.5 Adattamento dell'hardware . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . In generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Smontaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Interruttori su circuiti stampati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Moduli interfaccia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Assemblaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.1.3 3.1.3.1 3.1.3.2 Montaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 172 Montaggio incassato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 172 Montaggio incassato su telaio o in armadio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 174 3.2 Controllo dei collegamenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 177 3.2.1 Controllo del collegamento di trasmissione dati delle interfacce seriali. . . . . . . . . . . . . . . 177 3.2.2 Controllo dei collegamenti dell'apparecchio 3.2.3 Controllo dell'integrazione nell'impianto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 181 3.3 Messa in servizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 184 3.3.1 Funzionamento di prova/blocco della trasmissione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 184 3.3.2 Test dell'interfaccia di sistema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 185 3.3.3 Controllo degli stati di commutazione di ingressi e uscite binarie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 187 158 158 159 162 168 172 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 179 3.3.4 Controllo delle uscite analogiche 3.3.5 Controllo di funzioni definibili dall'utente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 190 3.3.6 Verifica degli scatti/chiusure degli organi di manovra primari 3.3.7 Prova di messa in esercizio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 190 3.3.8 Verifica dei circuiti voltmetrici. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 191 3.3.9 Misura del tempo di manovra dell'interruttore 3.3.10 Prove di chiusura in bianco con la funzione di sincronizzazione 3.3.11 Sincronizzazione di prova . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 204 3.3.12 Aiuto per la messa in servizio tramite tool web . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 204 3.3.13 1. Parallelo con la funzione di sincronizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 206 3.3.14 Generazione di una registrazione delle misure di test 3.4 Attivazione dell'apparecchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 209 4 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 189 . . . . . . . . . . . . . . 190 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 198 . . . . . . . . . . . . . . . . . . 200 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 208 Dati tecnici. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .211 4.1 Dati generali dell'apparecchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 212 4.1.1 Ingressi/uscite analogici 4.1.2 Tensione ausiliaria 4.1.3 Ingressi e uscite binari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 212 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 212 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 213 4.1.4 Interfacce di comunicazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 214 4.1.5 Prove elettriche 4.1.6 Prove di resistenza meccanica 4.1.7 Condizioni climatiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 222 4.1.8 Condizioni di impiego . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 223 4.1.9 Esecuzioni costruttive . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 223 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 219 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 221 11 Indice 4.2 Funzione di sincronizzazione 4.3 Comandi di regolazione per la sincronizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 226 4.4 Protezione di minima tensione 4.5 Protezione di massima tensione 4.6 Protezione di frequenza 4.7 Protezione derivata di frequenza (df/dt) 4.8 Salto vettoriale 4.9 Supervisione valori di soglia 4.10 Accoppiamento di scatti esterni attraverso ingressi binari 4.11 Funzioni definibili dall'utente (CFC) 4.12 Funzioni supplementari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 238 4.13 Dimensioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 241 4.13.1 Montaggio incassato e in armadio (grandezza custodia 1/3) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 241 4.13.2 Montaggio incassato e in armadio (grandezza custodia 1/2) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 241 4.13.3 Montaggio sporgente (grandezza custodia 1/3) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 242 4.13.4 Montaggio sporgente (grandezza custodia 1/2) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 242 A . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 224 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 227 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 228 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 229 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 230 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 231 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 232 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 233 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 234 Appendice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 243 A.1 Dati di ordinazione e accessori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 244 A.1.1 A.1.1.1 A.1.1.2 Dati di ordinazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 244 7VE61 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 244 7VE63 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 246 A.1.2 Accessori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 248 A.2 Schemi dei morsetti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 250 A.2.1 Custodia per montaggio incassato e in armadio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 250 A.2.2 Custodia per montaggio sporgente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 252 A.2.3 Occupazione dei connettori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 254 A.3 Esempi di collegamento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 255 A.3.1 7VE61 Esempio di collegamento completo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 255 A.3.2 Collegamenti di tensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 256 A.3.3 Applicazione per corrente di trazione nelle reti da 16,7 Hz . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 260 A.3.4 Specificamente per applicazioni di controllo di sincronismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 261 A.4 Preimpostazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 263 A.4.1 LEDs . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 263 A.4.2 Ingresso binario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 264 A.4.3 Uscita binaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 264 A.4.4 Tasti di funzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 265 A.4.5 Display base . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 265 A.4.6 Piani CFC predefiniti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 267 12 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Indice A.5 Funzioni dipendenti dal protocollo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 268 A.6 Configurazione apparecchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 269 A.7 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 271 A.8 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 288 A.9 Messaggi collettivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 303 A.10 Vista d'insieme dei valori misurati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 304 Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 307 Glossario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 309 Indice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 319 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 13 Indice 14 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 1 Introduzione In questo capitolo viene presentato l'apparecchio SIPROTEC 4 7VE61 e 7VE63. Vengono illustrati i campi di impiego, le caratteristiche e le funzioni implementate. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 1.1 Funzionamento dell'apparecchio completo 16 1.2 Campi di applicazione 19 1.3 Caratteristiche 21 15 1 Introduzione 1.1 Funzionamento dell'apparecchio completo I dispositivi di parallelo multifunzionali SIPROTEC® 7VE61 e 7VE63 sono equipaggiati con un potente sistema a microprocessore. Pertanto tutte le operazioni, dal rilevamento delle grandezze di misura fino all'emissione dei comandi destinati agli interruttori, sono elaborate in modo del tutto digitale. La figura 1-1 illustra la struttura di base del dispositivo. Ingressi analogici Figura 1-1 Gli ingressi di misura (MI) effettuano una separazione galvanica, trasformano le tensioni provenienti dai trasformatori primari e le adattano al livello interno di elaborazione del dispositivo. L'apparecchio dispone di 6 ingressi di tensione. Struttura hardware dei dispositivi di parallelo multifunzionali 7VE61 e 7VE63 (versione massima) Il gruppo amplificatore di ingresso (EV) assicura una terminazione ad alta resisitività delle grandezze d'ingresso analogiche e contiene filtri ottimizzati sull'elaborazione del valore misurato relativamente alla larghezza di banda e alla velocità di elaborazione. Il gruppo trasformatore analogico/digitale a più canali (AD) dispone di trasformatori Σ∆ (22 bit) ad alta risoluzione e di moduli di memoria per il trasferimento dei dati al microcomputer. 16 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 1.1 Funzionamento dell'apparecchio completo Sistema a microcomputer Nel sistema a microcomputer (µC) viene elaborato il software implementato. Le funzioni essenziali sono: • filtraggio e preparazione delle grandezze di misura, • supervisione continua delle grandezze di misura, • elaborazione degli algoritmi per la funzione di sincronizzazione, • supervisione delle condizioni di avviamento per le singole funzioni di protezione, • interrogazione dei valori limite e delle sequenze temporali, • controllo di segnali per le funzioni logiche, • decisione sui comandi di apertura e di chiusura, • segnalazione del comportamento della sincronizzazione e della protezione tramite LED, LCD, relè e/o interfacce seriali, • memorizzazione di segnalazioni e dati di guasto per l'analisi dei guasti, • gestione del sistema operativo e delle sue funzioni, come ad es. memorizzazione dei dati, orologio in tempo reale, comunicazione, interfacce ecc. Ingressi e uscite binarie Gli ingressi e le uscite binarie sono addotte dal/al sistema informatico attraverso i moduli di ingresso/uscita (ingressi e uscite). Da qui il sistema riceve informazioni provenienti dall'impianto (per es. reset a distanza) o da altri apparecchi (per es. comandi di blocco). Le uscite sono soprattutto i comandi per gli apparecchi di manovra e i messaggi per la remotizzazione di eventi e di condizioni di stato importanti. Elementi frontali Segnalatori ottici (LED) e un pannello di visualizzazione (display LCD) sul fronte dell'unità danno informazioni sul funzionamento dell'apparecchio e segnalano eventi, stati e valori di misura. Una tastiera alfanumerica e con tasti di navigazione unitamente al display LCD permettono la comunicazione con l'apparecchio in locale. In tal modo è possibile richiamare tutte le informazioni dell'apparecchio, quali parametri di programmazione e di taratura, segnalazioni di esercizio e di guasto, valori di misura (si veda anche la descrizione del sistema SIPROTEC /1/) e modificare i parametri di taratura. Interfacce seriali Attraverso un'interfaccia operatore posta sul frontale dell'apparecchio è possibile comunicare tramite un PC utillizzando il programma di comando DIGSI® . Ciò permette una facile gestione di tutte le funzioni nell'apparecchio. Tramite l'interfaccia di servizio si può ugualmente comunicare con l'apparecchio con servendosi di un PC e usando DIGSI®. Ciò è particolarmente adatto nel caso di un cablaggio fisso degli apparecchi con il pc oppure di comando attraverso un modem. Tramite l'interfaccia seriale di sistema, tutti i dati dell'apparecchio possono essere trasferiti ad un'unità centrale o ad un sistema di supervisione. A seconda dell'applicazione, tale interfaccia può essere dotata di diversi supporti fisici di trasmissione e di diversi protocolli. Un'ulteriore interfaccia è prevista per la sincronizzazione oraria dell'orologio interno attraverso fonti di sincronizzazione esterne. Tramite moduli di interfaccia supplementari, è possibile realizzare ulteriori protocolli di comunicazione. Uscite analogiche 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A seconda del modello ordinato e/o della dotazione, nei luoghi di installazione (port B e D) possono essere inseriti moduli di uscita analogici con i quali possono essere emessi i valori di misura selezionati (da 0 a 20mA oppure da 4 a 20 mA). 17 1 Introduzione Alimentazione di corrente 18 Un alimentatore provvede a fornire le unità funzionali descritte della necessaria potenza ai diversi livelli di tensione. Cali transitori della tensione di alimentazione, che possono verificarsi in seguito a un corto circuito nel sistema di alimentazione a tensione ausiliaria dell'impianto, possono essere compensate in generale da una memoria capacitiva (vedi anche "Dati tecnici") 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 1.2 Campi di applicazione 1.2 Campi di applicazione I dispositivi di parallelo digitali 7VE61 e 7VE63 della famiglia SIPROTEC® 4 sono apparecchi compatti multifunzionali impiegati per il parallelo di reti e generatori. La loro esecuzione tecnica garantisce un'elevata sicurezza nel parallelo. Ciò si ottiene grazie alla tecnica di misura a 11/2 canali nel 7VE61 e/o alla tecnica di misura a due canali nel 7VE63 nonché grazie ad una speciale esecuzione dell'hardware Inoltre fanno da supporto numerosi procedimenti di supervisione. Oltre alle funzioni di sincronizzazione, negli apparecchi 7VE61 e 7VE63 possono essere diponibili, opzionalmente, funzioni di protezione di tensione e di frequenza. In tal modo, tali apparecchi possono essere impiegati anche a scopi di protezione e per disaccoppiamenti di rete. Si consigliano le seguenti applicazioni: 7VE61: • Supervisione del controllo del sincronismo di reti e per la sincronizzazione manuale di generatori (funzione di Synchrocheck). In questa configurazione possono operare fino ad un massimo di 3 gruppi di parametri contemporaneamente. • Parallelo di reti. • Disaccoppiamento di reti e successiva sincronizzazione automatica. • Sincronizzazione automatica di generatori piccoli e medi. 7VE63: • Impiego per elevati requisiti di sicurezza grazie ad un'elaborazione a due canali. • Parallelo di reti ad alta e altissima tensione. • Sincronizzazione automatica di grandi generatori. • Comando di più punti di sincronizzazione (fino a 8) con un apparecchio. • Visualizzazione dello stato dell'impianto tramite un display grafico e possibilità di controllo locale. Funzioni di sincronizzazione Gli apparecchi riconoscono automaticamente le condizioni di esercizio e reagiscono in funzione dell'impostazione. • Nel modo operativo „Controllo del sincronismo“ viene verificata l'ammissibilità di una chiusura da diversi punti di vista. • Con il modo operativo „Collegamento di reti sincrone“ viene determinata con elevata precisione la differenza di frequenza. Se quest'ultima è pressoché nulla per un tempo lungo, allora viene effettuato il collegamento. • Se si hanno condizioni asincrone, come nel caso della sincronizzazione di generatore e rete, il numero di giri può essere portato automaticamente alla frequenza di rete e la tensione del generatore alla tensione di rete. Tenendo conto del tempo proprio dell'interruttore, il generatore viene collegato alla rete in condizioni sincrone. • Grazie al collegamento di tensione a più canali e all'interrogazione multipla delle tensioni, viene raggiunta un'elevata sicurezza nel rilevamento di una linea e/o di una sbarra senza tensione. In questo modo è possibile ristabilire la connessione senza problemi. Funzioni di protezione e di automatizzazione 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Oltre alle funzioni di sincronizzazione, negli apparecchi 7VE61 e 7VE63 possono essere diponibili, opzionalmente, funzioni di protezione di tensione e di frequenza. In tal modo, tali apparecchi possono essere impiegati anche a scopi di protezione e per disaccoppiamenti di rete. 19 1 Introduzione Gli apparecchi comprendono le seguenti funzioni principali: • Protezione massima tensione U> • Protezione minima tensione U< • Protezione massima frequenza f> • Protezione minima frequenza f< • Protezione derivata di frequenza df/dt>; –df/dt< • Protezione di salto vettoriale ∆ϕ • Supervisione veloce dei valori di soglia delle tensioni (U>; U<) Funzioni di controllo L'apparecchio è dotato di una funzione di comando che permettono di attivare e disattivare diverse apparecchiature elettriche mediante tasti di comando, l'interfaccia di sistema, gli ingressi binari e per mezzo del PC e del software DIGSI ®. Le segnalazioni di ritorno degli stati degli organi di manovra mediante i contatti ausiliari del dispositivo e gli ingressi binari dell'apparecchio. In tal modo possono essere letti sull'apparecchio gli stati di commutazione attuali ed utilizzati per controlli di plausibilità e interblocchi. Il numero degli organi di manovra comandabili è limitato solo dagli ingressi e dalle uscite binarie disponibili nell'apparecchio o configurati per le segnalazioni di ritorno della posizione degli interruttori. A seconda dell'organo di manovra possono essere impiegati uno (segnalazione singola) o due ingressi binari (segnalazione doppia). L'abilitazione alle manovre può essere condizionata da direttive per l'autorizzazione al controllo (a distanza o locale) e per il modo di controllo (interbloccato/non interbloccato, con o senza richiesta di password). Condizioni di blocco per le manovre (per es. interblocchi di rete) possono essere fissate con l'aiuto di una logica integrata definibile dall'utente. Segnalazioni e valori di misura; registrazioni perturbografiche Le segnalazioni di esercizio danno informazioni su stati dell'impianto e dell'apparecchio stesso. Grandezze di misura e valori da qui calcolati possono essere visualizzati durante l'esercizio e trasmessi attraverso le interfacce seriali. Le segnalazioni dell'apparecchio possono essere indicate mediante LED frontali (configurabili), rielaborate esternamente attraverso contatti di uscita (configurabili), connesse a funzioni logiche definibili dall'utente e/o essere emesse attraverso le interfacce seriali. Durante un guasto sul generatore o in rete, importanti eventi e cambiamenti di stato vengono memorizzati in un registro perturbografico. E' possibile scegliere se registrare nel dispositivo i valori istantanei o i valori efficaci delle grandezze e renderli così dispinibili. Comunicazione Per la comunicazione con sistemi esterni di comando, controllo e memorizzazione, sono disponibili interfacce seriali. Interfaccia frontale Una presa DSUB a nove poli sul pannello frontale provvede alla comunicazione locale con un personal computer. Con l'aiuto del software di SIPROTEC 4 DIGSI e attraverso questa interfaccia operatore, possono essere eseguite tutte le procedure di comando e di analisi, quali l'impostazione e la modifica di parametri di programmazione e di taratura, la configurazione di funzioni logiche specificabili dall'utente, la lettura di segnalazioni di esercizio e di guasto, nonché di valori di misura, lettura e rappresentazione di registrazioni dei dati di guasto, interrogazione di stati dell'apparechio e di grandezze di misura. 20 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 1.3 Caratteristiche 1.3 Caratteristiche Caratteristiche generali • Potente sistema a microprocessore a 32 bit. • Elaborazione dei valori di misura e controllo completamente digitale, dall'acquisizione dei dati e dalla digitalizzazione dei valori di misura fino all'emissione del comando di scatto e chiusura per gli interruttori e altri apparecchi di manovra. • Separazione completamente galvanica ed esente da guasti dei circuiti interni di elaborazione, dai circuiti di misura, di controllo e di alimentazione del sistema attraverso linee schermate per la trasmissione delle misure, moduli di ingresso e uscita binari e convertitori di corrente continua. • Semplicità di utilizzo grazie al pannello di comando e di visualizzazione integrato oppure mediante personal computer collegato con programma di comando DIGSI® . • Calcolo e visualizzazione continue dei valori di misura di esercizio. • Memorizzazione delle segnalazioni di guasto come pure dei valori istantanei o effettivi per la registrazione oscillografica dei guasti. • Supervisione permanente delle grandezze di misura, dell'hardware e del software del dispositivo. • Possibile comunicazione con dispositivi centrali di controllo e memorizzazione tramite interfacce seriali, a scelta tramite linea dati, modem o conduttori a fibre ottiche. • Orologio con batteria tampone, sincronizzabile tramite un segnale di sincronizzazione (DCF77, IRIG B tramite ricevitore satellitare), ingresso binario o interfaccia sistema. • Statistica degli scatti: conteggio dei comandi di chiusura e di scatto generati dall'apparecchio. • Conteggio delle ore di esercizio: conteggio delle ore di esercizio dell'apparecchio. • Aiuti per la messa in servizio, quali controllo del collegamento e della sequenza delle fasi, visualizzazione dello stato di tutti gli ingressi e uscite binari e delle registrazioni delle misure di test. Controllo del sincronismo, linea/sbarra fuori tensione • tensione minima e massima configurabile; • possibilità di verificare le condizioni di sincronismo oppure l'assenza di tensione anche prima della chiusura manuale dell'interruttore, con valori limite separati; • misura rapida della differenza di tensione diff, della differenza d'angolo di fase ϕdiff e della differenza di frequenza fdiff; • possibilità di misura anche tramite trasformatore (adattamento integrato dell'indice orario); • possibilità di misurare le tensioni fase-fase oppure fase-terra. Collegamento di reti sincrone • misura rapida della differenza di tensione Udiff e della differenza d'angolo di fase αdiff; • modo operativo attivo automaticamente (in funzione dell'impostazione) se la differenza di frequenza è fdiff ≈ 0; 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 21 1 Introduzione • possibilità di misura anche tramite trasformatore (adattamento integrato dell'indice orario); • possibilità di misurare le tensioni fase-fase oppure fase-terra. Collegamento di reti asincrone • misura rapida della differenza di tensione Udiff e della differenza d'angolo di fase αdiff; • determinazione predittiva dell'istante di sincronismo sulla base della differenza di fase; • possibilità di misura anche tramite trasformatore (adattamento integrato dell'indice orario); • possibilità di misurare le tensioni fase-fase oppure fase-terra. Protezione di minima tensione • 2 soglie tarabili per una delle 6 tensioni d'ingresso dell'apparecchio; • ritardi di scatto separati; • rapporti di ricaduta impostabili per entrambe le soglie. Protezione di massima tensione • 2 soglie tarabili per una delle 6 tensioni d'ingresso dell'apparecchio; • ritardi di scatto separati; • rapporti di ricaduta impostabili per entrambe le soglie. Protezione di frequenza • 4 soglie indipendenti, tarabili come massima o minima frequenza, ognuna temporizzabile indipendentemente. • Insensibile alle armoniche e alle variazioni dell'angolo di fase. • Soglia di minima tensione impostabile. Protezione derivata di frequenza • 4 soglie indipendenti, tarabili come massima o minima frequenza in derivata, ognuna temporizzabile indipendentemente. • Finestre di misura variabili • Accoppiamento all'avviamento della protezione di frequenza. • Soglia di minima tensione impostabile. Salto vettoriale • Rilevamento molto sensibile di salto vettoriale di fase per il disaccoppiamento di rete. Uscite analogiche • Fino a 4 uscite analogiche per valori misurati (a seconda del modello ordinato). Supervisioni dei valori di soglia • 10 segnalazioni di supervisione dei valori di soglia liberamente configurabili. Funzioni definibili dall'utente • Connessioni liberamente programmabili di segnali interni ed esterni per la realizzazione di funzioni definibili dall'utente. • Realizzazione di rapidi controlli tramite CFC. • Tutte le comuni funzioni logiche (AND, OR, NOT, OR esclusivo, ecc.). • Temporizzazioni e valori di soglia inseribili. 22 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 1.3 Caratteristiche • Elaborazione dei valori di misura con valutazioni avanzate. Controllo degli apparecchi di manovra • Possibilità di comandare in locale organi di manovra attraverso tasti di funzione programmabili, l'interfaccia di sistema (ad es. di SICAM o LSA) oppure attraverso l'interfaccia operatore (per mezzo di un personal computer e del programma di comando DIGSI). • Lo stato degli organi di manovra può essere monitorato tramite i contatti ausiliari degli stessi. • Controllo della plausibilità delle posizioni degli interruttori e condizioni di interblocco per la chiusura. Supervisioni • supervisione dei circuiti di misura interni, dell'alimentazione di tensione ausiliaria nonché dell'hardware e del software, quindi elevata affidabilità; • supervisione dei convertitori di tensione attraverso controlli di simmetria; • controllo della sequenza di fase; • controllo permanente dei due relè di chiusura R1 e R2; • controllo reciproco degli algoritmi di parallelo. ■ 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 23 1 Introduzione 24 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 2 Funzioni Nel presente capitolo vengono illustrate le singole funzioni dell'apparecchio SIPROTEC 4 7VE61 e 7VE63. Le possibilità di impostazione associate a ogni funzione vengono descritte dettagliatamente. Il capitolo contiene anche le indicazioni relative alla determinazione dei valori di taratura. Sulla base delle seguenti informazioni è inoltre possibile stabilire quali delle funzioni disponibili dovranno essere utilizzate. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.1 Generalità 26 2.2 Funzioni di sincronizzazione 35 2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione 88 2.4 Uscite analogiche 114 2.5 Supervisione 120 2.6 Controllo delle funzioni protettive 127 2.7 Funzioni supplementari 130 2.8 Elaborazione dei comandi 142 25 2 Funzioni 2.1 Generalità I parametri funzionali possono essere modificati mediante l'interfaccia operatore o di servizio da un personal computer con l'aiuto di DIGSI®. La procedura è descritta dettagliatamente nella Descrizione del sistema SIPROTEC® /1/. Per la modifica è necessario immettere la password n° 7 (per record di parametri; alla consegna: 000000). Senza password è possibile soltanto la lettura ma non la modifica e la trasmissione delle impostazioni al dispositivo. I parametri funzionali, vale a dire opzioni funzionali, valori limite ecc., possono essere modificati attraverso il pannello operatore posto sul lato frontale dell'unità oppure attraverso l'interfaccia operatore o di servizio di un personal computer equipaggiato con DIGSI®. È necessaria la password n° 5 (per parametri singoli; alla consegna: 000000). 2.1.1 Configurazione apparecchio 2.1.1.1 Descrizione del funzionamento Negli apparecchi 7VE61 e 7VE63, a seconda del modello ordinato, oltre alle funzioni di sincronizzazione sono disponibili numerose funzioni di protezione e supplementari. Le caratteristiche dell'hardware e la versione del firmware sono definite in base a tali funzioni. Durante la configurazione è anche possibile attivare o disattivare singole funzioni. Le funzioni non utilizzate non vengono quindi visualizzate. Le funzioni di protezione e di sincronizzazione disponibili possono essere programmate come Abilitato o Disabilitato. Per alcune funzioni, è possibile anche effettuare una selezione tra più alternative illustrate in seguito. Le funzioni programmate come "non esistenti" (disabled) non vengono elaborate dall'unità 7VE61 e 7VE63: non vengono emesse segnalazioni e i parametri di taratura corrispondenti (funzioni, valori limite) non vengono richiesti durante la taratura. 2.1.1.2 Indicazioni per l'impostazione Definizione della configurazione delle funzioni I parametri di programmazione possono essere immessi per mezzo di un personal computer e il programma di comando DIGSI tramite l'interfaccia operatore posta sul lato frontale del dispositivo oppure l'interfaccia di servizio, sul retro. Il comando tramite DIGSI è spiegato nella descrizione del sistema SIPROTEC 4. Ai fini della modifica dei parametri di programmazione, è richiesta l'immissione della password N. 7 (per record di parametri). Senza password è possibile soltanto la lettura ma non la modifica e la trasmissione delle impostazioni al dispositivo. La configurazione delle funzioni e, se necessario, le possibili alternative, vengono adattate alle condizioni dell'impianto nella finestra di dialogo Configurazione delle funzioni. Paritcolarità 26 La maggior parte delle impostazioni è autoesplicativa. Le particolarità vengono illustrate qui di seguito. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.1 Generalità Per utilizzare la commutazione di gruppi di impostazione, impostare l'indirizzo 103 Camb. grp. opz. su Abilitato. In questo caso, per le impostazioni delle funzioni, si possono impostare fino a quattro diversi gruppi di parametri funzionali che, durante l'esercizio, possono essere velocemente e comodamente commutati. Con l'impostazione Disabilitato è possibile impostare e utilizzare solo un gruppo di parametri funzionali. Nota Le funzioni, le preimpostazioni e le possibilità di selezione disponibili dipendono dalla variante ordinata (i dettagli sono riportati nell'appendice A1). Nella tabella seguente sono riportati i parametri di programmazione dell'esecuzione massima. Il parametro 104 Valori guasto consente di scegliere tra i Valori Istant. o i Valori Effett. per la registrazione dei dati di guasto. Nel caso di memorizzazione dei Valori Effett., il tempo a disposizione per la registrazione si prolunga del fattore 10. Con il parametro 145 Protez. df/dt, si può stabilire se la protezione derivata di frequenza debba comprendere due o quattro gradini o se essa debba essere Disabilitato. Per la funzione di sincronizzazione, in funzione dell'apparecchio ordinato sono disponibili fino a 8 gruppi funzionali di sincronizzazione. Essi vengono attivati all'indirizzo 016x (x = 1 ... 8). I parametri 161 Funz. SINC 1 - 168 Funz. SINC 8 servono inoltre alla preselezione del principio di funzionamento: 1ph Sync check corrisponde alla funzione classica di controllo del sincronismo con collegamento monofase per ciascuna delle tensioni da confrontare. 3ph Sync check corrisponde alla funzione classica di controllo del sincronismo con collegamento polifase per ciascuna delle tensioni da confrontare. Nota Una parametrizzazione mista di controllo di sincronismo monofase e trifase tra i gruppi funzionali non è ammesa e provoca un messaggio di errore. 1,5chan.Synchr nel 7VE61 e/o 2chan.Synchr. nel 7VE63 corrispondono al principio di funzionamento come dispositivo di parallelo. Il collegamento è effettuato in maniera polifase, l'elaborazione dei dati fino all'emissione del comando è a 11/2 canali nel 7VE61 e a 2 canali nel 7VE63. Nota A causa del collegamento identico, è possibile una parametrizzazione mista di controllo di sincronismo e funzione di sincronizzazione a 11/2 o a 2 canali. Se non si vuole utilizzare una funzione di sincronizzazione, selezionare Disabilitato. Quando un gruppo di sincronizzazione è disattivato non compare la voce corrispondente nel menù Sincronizzazione mentre tutti gli altri vengono visualizzati. Il numero massimo dei gruppi funzionali di sincronizzazione presenti è definito 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 27 2 Funzioni con la variante d'apparecchio (vedi paragrafo „Descrizione della funzione di sincronizzazione“). 2.1.1.3 Tabella parametri Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 103 Camb. grp. opz. Disabilitato Abilitato Disabilitato Opzione per cambio gruppo di settaggio 104 Valori guasto Disabilitato Valori Istant. Valori Effett. Valori Effett. Valori di guasto 140 Min.U Disabilitato Abilitato Abilitato Protezione di Minima U 141 Max.U Disabilitato Abilitato Abilitato Protezione di Massima U 142 Min/Max Frequen Disabilitato Abilitato Abilitato Protezione di minima/massima frequenza 145 Protez. df/dt Disabilitato 2 livelli df/dt 4 livelli df/dt 2 livelli df/dt Protezione Grado di Cambio frequenza 146 Salto Vettore U Disabilitato Abilitato Abilitato Salto del Vettore di U 160 BALANC. (MLFB) Disabilitato Abilitato Disabilitato Comandi Balancing (Siemens solo MLFB) 161 Funz. SINC 1 Disabilitato 1ph Sync check 3ph Sync check 1,5chan.Synchr 2chan.Synchr. Disabilitato Gruppo funzionale SINC 1 162 Funz. SINC 2 Disabilitato 1ph Sync check 3ph Sync check 1,5chan.Synchr 2chan.Synchr. Disabilitato Gruppo funzionale SINC 2 163 Funz. SINC 3 Disabilitato 1ph Sync check 3ph Sync check 1,5chan.Synchr 2chan.Synchr. Disabilitato Gruppo funzionale SINC 3 164 Funz. SINC 4 Disabilitato 3ph Sync check 1,5chan.Synchr 2chan.Synchr. Disabilitato Gruppo funzionale SINC 4 165 Funz. SINC 5 Disabilitato 3ph Sync check 2chan.Synchr. Disabilitato Gruppo funzionale SINC 5 166 Funz. SINC 6 Disabilitato 3ph Sync check 2chan.Synchr. Disabilitato Gruppo funzionale SINC 6 167 Funz. SINC 7 Disabilitato 3ph Sync check 2chan.Synchr. Disabilitato Gruppo funzionale SINC 7 28 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.1 Generalità Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 168 Funz. SINC 8 Disabilitato 3ph Sync check 2chan.Synchr. Disabilitato Gruppo funzionale SINC 8 173 Usc. analog B1 Disabilitato Abilitato Disabilitato Uscita analogica B1(Porta B ) 174 Usc. analog B2 Disabilitato Abilitato Disabilitato Uscita analogica B2(Porta B ) 175 Usc. analog D1 Disabilitato Abilitato Disabilitato Uscita analogica D1(Porta D ) 176 Usc. analog D2 Disabilitato Abilitato Disabilitato Uscita analogica D2(Porta D ) 185 SOGLIA Disabilitato Abilitato Abilitato Supervisione Soglia 186 Scat.Est.Funz.1 Disabilitato Abilitato Abilitato Scatto esterno Funzione 1 187 Scat.Est.Funz.2 Disabilitato Abilitato Abilitato Scatto esterno Funzione 2 188 Scat.Est.Funz.3 Disabilitato Abilitato Abilitato Scatto esterno Funzione 3 189 Scat.Est.Funz.4 Disabilitato Abilitato Abilitato Scatto esterno Funzione 4 2.1.2 Dati di Impianto 1 Nei Dati Impianto 1 sono depositati parametri generali, associati alle funzioni nel loro insieme dunque non ad una certa funzione di sincronizzazione, di protezione, di controllo o di supervisione. 2.1.2.1 Indicazioni per l'impostazione Generalità I dati dell'impianto 1 possono essere modificati dall'interfaccia operatore o dall'interfaccia di servizio da un personal computer con l'ausilio del programma DIGSI. Per visualizzare le opzioni disponibili cliccare due volte su Parametri nel programma DIGSI. Frequenza nominale La frequenza nominale della rete viene impostata all'indirizzo 270 Freq. nom.. Il valore preimpostato in fabbrica, secondo il modello di apparecchio ordinato, deve essere modificato solo se l'apparecchio deve essere impiegato per un'altro campo di applicazione rispetto a quello per il quale è stato ordinato. Durata del comando All'indirizzo 280 viene impostata la durata minima del comando di scatto t.Min Com Scatt. Essa vale per tutte le funzioni di protezione associate a uno scatto. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 29 2 Funzioni 2.1.2.2 Tabella parametri Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 270 Freq. nom. 50 Hz 60 Hz 16,7 Hz 50 Hz Frequenza nominale 280 t.Min Com Scatt 0.01 .. 32.00 sec 0.15 sec Durata minima comando di scatto 2.1.2.3 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 361 >AVARIA alim.TV MS >Avaria: alimentaz. TV (MCB scattato) 501 Avviam. relay MU Avviamento Rele' 511 Relay Scatto MU Relay comando di scatto generale 5588 >FAIL: TV Ua MS >Avaria: TV Ua (MCB scattato) 5589 >FAIL: TV Ub MS >Avaria: TV Ub (MCB scattato) 5590 >FAIL: TV Uc MS >Avaria: TV Uc (MCB scattato) 5591 >FAIL: TV Ud MS >Avaria: TV Ud (MCB scattato) 5592 >FAIL: TV Ue MS >Avaria: TV Ue (MCB scattato) 5593 >FAIL: TV Uf MS >Avaria: TV Uf (MCB scattato) 25007 U1: AV Tensione U1 alla chiusura 25008 f1: AV Frequenza f1 alla chiusura 25009 U2: AV Tensione U2 alla chiusura 25010 f2: AV Frequenza f2 alla chiusura 25011 dU: AV Differenza Tensione alla chiusura 25012 df: AV Differenza Frequenza alla chiusura 25013 dα: AV Differenza Angolo alla chiusura 25059 >Break. Contact MS >Contatti Interruttore 2.1.3 Cambio gruppo Per l'impostazione delle funzioni del dispositivo si possono definire fino a quattro diversi gruppi di parametri. I gruppi di settaggio servono a memorizzare le rispettive impostazioni funzionali per diversi casi di applicazione e a richiamarle velocemente in caso di bisogno. Tutti i gruppi di impostazione sono archiviati nell'apparecchio. Tuttavia, è sempre attivo un solo gruppo di settaggio. 2.1.3.1 Descrizione Commutazione gruppi di settaggio 30 Tali gruppi possono essere commutati durante l'esercizio sul posto per mezzo del pannello operatore, tramite ingressi binari (se debitamente configurati), tramite l'interfaccia operatore e di servizio da un personal computer oppure tramite l'interfaccia di sistema. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.1 Generalità Un gruppo di settaggio contiene i valori dei parametri di tutte le funzioni per le quali in fase di programmazione (paragrafo 2.1.1.2) è stata selezionata l'opzione . Gli apparecchi 7VE61 e 7VE63 supportano quattro gruppi di settaggio indipendenti gli uni dagli altri (gruppo da A a D) . Questi gruppi rappresentano un'identica gamma di funzioni, ma possono contenere valori di impostazione differenti. 2.1.3.2 Indicazioni per l'impostazione Generalità Se non si utilizza la funzione di commutazione, è sufficiente impostare solo i parametri preimpostati del gruppo A. La parte seguente di questo paragrafo non sarà, in questo caso, necessaria. Se si vuole utilizzare la funzione di commutazione, questa dovrà essere impostata, durante la programmazione delle funzioni, su Camb. grp. opz. = Abilitato (indirizzo 103). Per l'impostazione dei parametri funzionali si programmeranno, uno dopo l'altro, i gruppi di impostazione necessari (max. 4 gruppi di impostazione da A a D). Per copiare oppure reinizializzare i gruppi, per la procedura di commutazione da un gruppo all'altro consultare la Descrizione del sistema SIPROTEC® 4. Il paragrafo 3.1 del presente manuale mostra come intercambiare i gruppi di parametri dall'esterno mediante ingressi binari. 2.1.3.3 Ind. 302 2.1.3.4 Tabella parametri Parametri Camb. grp sett Possibilità di impostazione Gruppo A Gruppo B Gruppo C Gruppo D Ingressi Binari Protocollo Preimpostazione Gruppo A Spiegazione Cambio ad altro gruppo di settaggio Informazioni N° Informazione Tipo di inf. IntS Spiegazione - Gruppo A Gruppo A - Gruppo B IntS Gruppo B - Gruppo C IntS Gruppo C - Gruppo D IntS Gruppo D 7 >Grup.Set.Bit 0 MS Scelta gruppo settaggio Bit 0 8 >Grup.Set.Bit 1 MS Scelta gruppo settaggio Bit 1 2.1.4 Registrazioni oscillografiche guasto Gli apparecchi 7VE61 e 7VE63 dispongono di una memoria oscillografica dei guasti che registra i valori istantanei o i valori efficaci di diverse grandezze di misura e li archivia in un registro a scorrimento. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 31 2 Funzioni 2.1.4.1 Descrizione del funzionamento Funzionamento I valori istantanei dei 6 ingressi di misura della tensione e delle relative differenze di tensione ua, ub, uc, ud, ue, uf e (ua – ud); (ub – ue); (uc – uf), ∆U, ∆f, ∆α vengono campionati su una griglia di 1 ms (a 50 Hz) e archiviati in un registro a scorrimento (20 valori campionati per periodo). In caso di guasto, i dati vengono memorizzati per un periodo di tempo impostabile, ma che può avere una durata massima di 10 secondi. I valori effettvi delle grandezze di misura U1, U2, f1, f2, ∆U, ∆f, ∆α possono essere archiaviati in un registro a scorrimento, in una griglia di un valore di misura per mezzo periodo. In caso di guasto, i dati vengono memorizzati per un periodo di tempo impostabile, ma che può avere una durata massima di 100 secondi. In questo campo possono essere memorizzati fino a 8 guasti. La memoria dei dati di guasto si aggiorna automaticamente ogni qualvolta si verifica un nuovo guasto e non è pertanto necessaria alcuna convalida. La memoria di registrazione guasti può essere avviata anche mediante ingresso binario, tramite l'interfaccia operatore integrata oppure dall'interfaccia seriale. Attraverso le interfacce i dati possono essere richiamati da un personal computer ed elaborati mediante il programma di elaborazione dei dati di protezione DIGSI® ed il programma grafico SIGRA® 4. Quest'ultimo elabora graficamente i dati registrati durante un guasto. Inoltre, le segnalazioni sono rappresentate sotto forma di tracce binarie (flag), ad es. „Avviamento“, „Scatto“, „Comando di chiusura“, „Comandi di regolazione“ e altri. Se la protezione dispone di un'interfaccia di sistema seriale (IEC 60870–5–103), i dati di guasto possono essere rilevati da un'unità centrale (ad es. SICAM). L'analisi dei dati viene effettuata nell'unità centrale con l'ausilio di programmi idonei. Le tensioni vengono riferite al loro valore massimo, unificate sul valore nominale e preparate per la rappresentazione grafica. Inoltre, le segnalazioni sono rappresentate sotto forma di tracce binarie (flag). La trasmissione ad un'unità centrale può essere eseguita automaticamente, in particolare dopo ogni avviamento della protezione oppure dopo uno scatto. 2.1.4.2 Indicazioni per l'impostazione Memorizzazione dei valori di guasto 32 La memorizzazione dei valori di guasto può essere eseguita solo se questa funzione è stata programmata all'indirizzo 104 Valori guasto = Valori Istant. oppure Valori Effett.. Gli altri parametri relativi a questa funzione sono disponibili nel sottomenù REGISTRAZIONI OSCILLOPERTURBOGRAFICHE del menù PARAMETRI. Per la memorizzazione dei dati di guasto viene effettuata una distinzione fra l'istante di riferimento e il criterio di memorizzazione (indirizzo 401 Regis Oscillo). Normalmente il punto di riferimento è l'avviamento del dispositivo, ovvero l'avviamento di una qualsiasi funzione di protezione viene associato all'istante 0. Come criterio di memorizzazione può essere assunto ugualmente l'avviamento dell'unità (Salva con Avv.) oppure lo scatto della protezione (Salva con Scatt). Lo scatto della protezione (Avvio con scatt) può anche essere adottato come istante di riferimento; in questo caso lo scatto della protezione dovrà essere adottato anche come criterio di memorizzazione. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.1 Generalità Anche per la funzione di sincronizzazione sono stabiliti due criteri di trigger. Il messaggio „Syx running“ (170.2022) corrisponde all'avviamento della protezione dovuto ad una situazione di anomalia (pickup). Esso viene creato con l'avviamento della funzione di sincronizzazione. L'avviamento della protezione (pickup) corrisponde al trigger con il comando di chiusura. Nella versione a 11/2 e a 2 canali si tratta della connessione AND „Sinc ok chius 1“ & „Sinc ok chius 2“. Per memorizzare sempre l'andamento del comando di chiusura nella registrazione, selezionare Avvio con scatt. Le 7VE61 e 7VE63 registrano il guasto per tutta la sua durata. Un guasto ha inizio con l'avviamento da parte di una qualsiasi funzione di protezione e termina con la ricaduta dell'ultimo avviamento di una di queste funzioni. Il tempo effettivo di memorizzazione comincia con il tempo totale T reg.prim guas (indirizzo 404) prima del punto di riferimento e termina allo scadere di un tempo successivo al guasto T reg.dopo guas (indirizzo 405) in seguito alla scomparsa del criterio di memorizzazione. Il tempo di memorizzazione massimo per ogni registrazione oscilloperturbografica Lun Max reg Osc viene impostato nell'indirizzo 403. L'impostazione si basa sul criterio di memorizzazione, sul tempo di ritardo delle funzioni di protezione e sul numero di guasti da registrare. Per le registrazioni oscilloperturbografiche sono disponibili un massimo di 10 secondi per la registrazione di valori istantanei un massimo di 100 secondi per la memorizzazione dei valori efficaci (cfr. anche indirizzo 104). All'interno dell'intervallo di memorizzazione possono essere registrati fino a 8 guasti. Nota: Le indicazioni temporali si riferiscono a 50 Hz e variano in presenza di un'altra frequenza. In caso di memorizzazione di valori istantanei i tempi relativi ai parametri 403 - 406 sono prolungati del fattore 10. La memorizzazione dei dati di guasto può essere attivata anche mediante ingresso binario oppure mediante l'interfaccia di comando collegata a un PC. La registrazione è dinamica. L'indirizzo 406 T reg da In.Bin determina la lunghezza della registrazione grafica dei guasti (fino al valore massimo Lun Max reg Osc, indirizzo 403). A ciò occorre aggiungere i tempi di anticipo e di ritardo. In caso di impostazione del tempo per l'ingresso binario su ∞, la memorizzazione continuerà per tutto il tempo in cui l'ingresso binario risulterà eccitato (staticamente), ma al massimo per il tempo Lun Max reg Osc (indirizzo 403). 2.1.4.3 Ind. Tabella parametri Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 401 Regis Oscillo Salva con Avv. Salva con Scatt Avvio con scatt Avvio con scatt Registrazione Oscilloperturbografia 403 Lun Max reg Osc 0.30 .. 10.00 sec 10.00 sec Lunghezza max registrazione oscillo. 404 T reg.prim guas 0.05 .. 5.00 sec 5.00 sec Tempo di registrazione prima del guasto 405 T reg.dopo guas 0.05 .. 2.00 sec 2.00 sec Tempo di registrazione dopo fine guasto 406 T reg da In.Bin 0.10 .. 10.00 sec; ∞ 10.00 sec Tempo di registrazione da ingr binario 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 33 2 Funzioni 2.1.4.4 N° Informazioni Informazione Tipo di inf. Spiegazione - Av.Re.Guas IntS Avvio registrazione guasto 4 >Registr.oscil. MS Avvio registrazione oscilloperturbograf. 34 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.2 Funzioni di sincronizzazione 2.2 Funzioni di sincronizzazione Il dispositivo di sincronizzazione rappresenta la funzione principale negli apparecchi 7VE61 e 7VE63. L'elevata affidabilità e la flessibilità di adattamento alle condizioni dell'impianto consentono diverse applicazioni. Vengono trattati i seguenti modi operativi: • Controllo di sincronismo • Collegamento di reti sincrone • Collegamento di reti asincrone • Chiusura di una linea/sbarra in assenza di tensione 2.2.1 Descrizione della funzione La funzione di sincronizzazione verifica, al collegamento di generatore e rete o di due reti, che la chiusura possa avvenire senza pericolo per il generatore o per la stabilità sistema di potenza. A tale scopo, viene controllata la concordanza delle tensioni dei lati della rete da sincronizzare all'interno di determinati limiti. 2.2.1.1 Collegamento e definizioni A seconda del modello d'apparecchio, esistono possibilità di parametrizzazione per max. 8 diverse funzioni di sincronizzazione. Di seguito si descrivono i principi di funzionamento in base alla prima funzione di sincronizzazione (Gruppo funzionale SYNC 1). Per i gruppi funzionali da 2 a 8 valgono le stesse considerazioni. Per garantire il funzionamento regolare dei dispositivi di parallelo 7VE61 e 7VE63, bisogna osservare alcune prescrizioni al momento del collegamento ai circuiti dei trasformatori e alle bobine di chiusura dell'interruttore. La figura 2-1 riporta un esempio di collegamento trifase. La tensione di misura utilizzata per la funzione di sincronizzazione è la tensione concatenata UL12. Ad essa vanno collegati sul lato 1 gli ingressi di tensione Ua e Ub e sul lato 2 gli ingressi di tensione Ud e Ue. Poiché gli ingressi in tensione Ub e Ue sono avvolti in senso inverso rispetto agli altri ingressi il collegamento del secondo ingresso di tensione (Ub o Ue) è effettuato con polarità opposta. Queste tensioni sfasate l'una rispetto all'altra di 180° per ogni lato devono sempre dare la somma zero. Ciò consente una sorveglianza continua dei circuiti di misura, a partire dai circuiti dei trasformatori voltmetrici fino alle memorie dei valori di misura. Al terzo ingresso di misura può essere collegata, nelle reti trifasi, una seconda tensione concatenata (tensione UL23) che, insieme alla prima, consente di controllare la sequenza delle fasi. Per le reti bifasi o monofasi (16,7 Hz), il terzo ingresso di misura non viene utilizzato (vedere esempio di collegamento nell'appendice A.3). L'apparecchio può anche essere collegato in collegamento a V utilizzando due tensioni fase-fase (vedere esempio di collegamento nell'appendice A.3). 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 35 2 Funzioni Figura 2-1 Collegamento dei trasformatori voltmetrici trifase (Collegamento standard) Un possibile tipo di collegamento specifico per il controllo di sincronismo viene spiegato più avanti in questo capitolo. Per garantire l'elaborazione a due canali e l'utilizzo della funzionalità di supervisione, per il comando di chiusura vanno utilizzate esclusivamente le uscite dei relè BO1 e BO2. La figura 2-2 riporta il collegamento tipico. Figura 2-2 Collegamento dei relè per il comando di chiusura Per la comprensione delle seguenti spiegazioni è importante la definizione delle grandezze. Secondo la figura 2-1 il lato 1 è il lato di riferimento. Questo viene indicizzato con 1. In tal modo, per la tensione U1 risultano la frequenza f1 e l'angolo di fase α1. Per il lato da sincronizzare viene definita l'indicizzazione 2. Le grandezze elettriche del lato 2 sono quindi la tensione U2, la frequenza f2 e l'angolo di fase α2. Al momento del calcolo delle grandezze differenziali, ci si è orientati sulla definizione dell'errore di misura assoluto (∆x = valore misurato – valore vero). Il valore di riferimento, e quindi il valore vero, è il lato 1. Ne risultano le seguenti regole di calcolo: Tensione differenziale dU = U2 – U1 36 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.2 Funzioni di sincronizzazione Un risultato positivo significa che la tensione U2 è maggiore della tensione U1. In altri casi il risultato è negativo. Frequenza differenziale df = f2 – f1 Un risultato positivo significa che, ad es., la frequenza del generatore è maggiore della frequenza di rete. Questa è la condizione ipersincrona. In condizioni iposincrone, il risultato della frequenza differenziale è negativo. Differenza dell'angolo di fase dα = α2 – α1 La rappresentazione viene limitata a ±180°. Un risultato positivo significa che α2 anticipa al massimo di 180°. Con un valore negativo, α2 ritarda di massimo 180° . La figura 2-3 mostra questo caso. L'angolo di fase α1 assunto come riferimento degli angoli. Se si hanno reti asincrone e la frequenza f2 è maggiore di quella f1, ciò significa che l'angolo dα si modifica da valore negativo a zero e poi a valore positivo. Come riportato nella figura 2-3, questo senso di rotazione è antiorario (= matematicamente positivo). Per f2 < f1 il senso di rotazione è orario. Nella visualizzazione del sincronoscopio nel browser WEB (vedi „Strumenti di messa in servizio“) la rappresentazione nella figura 2-3 è stata ruotata per mantenere il senso di rotazione consueto del sincronoscopio convenzionale (f2 > f1 — rotazione angolare in senso orario). Figura 2-3 Rappresentazione della differenza d'angolo di fase dα Per i parametri di taratura sono stati concordati solo valori positivi. Per la caratterizzazione univoca dei parametri di taratura, la descrizione dei valori di misura sopra riportata è stata lievemente modificata. Sono state utilizzate disuguaglianze. La rappresentazione viene illustrata considerando l'esempio della tensione differenziale. Per consentire impostazioni asimmetriche, è necessario specificare due soglie. Un valore positivo per dU è dato dalla condizione U2 > U1. Il parametro di impostazione, ad es., per reti asincrone è dU ASIN U2>U1 (indirizzo 6130). Per il secondo parametro di impostazione, che corrisponde ad un valore negativo dU, vale la disuguaglianza U2 < U1. Il relativo parametro per reti asincrone è dU ASIN U2<U1 (indirizzo 6131). Analogamente si è proceduto per la frequenza differenziale e l'angolo di fase differenziale. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 37 2 Funzioni 2.2.1.2 Sincronizzazione tramite trasformatori Ci sono impianti nei quali, tra i punti di misura della tensione dell'interruttore da sincronizzare, si trova anche un trasformatore di potenza. Ciò è possibile, ad es., nei collegamenti a blocco se la sincronizzazione è effettuata con l'interruttore per alte tensioni (vedi figura 2-4). Figura 2-4 Sincronizzazione attraverso un trasformatore Gli apparecchi 7VE61 e 7VE63 tengono conto, tramite immissione del parametro 6122 Aggiust. Angolo, della rotazione dell'angolo di fase dei vettori delle tensioni e pertanto dell'indice orario del trasformatore. Nei trasformatori con regolatore, la regolazione può essere comunicata all'apparecchio ad es. tramite codice binario e altre codificazioni (realizzato nel 7VE63). Se si presentano differenze rispetto al rapporto di trasformazione nominale, l'ampiezza della tensione viene adattata in mainera corrispondente. Oltre che attraverso l'ingresso binario, l'informazione di regolazione può essere trasmessa all'apparecchio anche tramite l'interfaccia seriale (ad es. Profibus DP). La connessione di questa informazione binaria proveniente dal bus con l'ingresso binario logico dev'essere realizzata mediante una logica CFC. Nota Nei trasformatori con regolazione in quadratura o della fase, l'ulteriore rotazione angolare nella tensione non può essere corretta. Qui la sincronizzazione dovrebbe essere effettuata sempre con la posizione nominale del regolatore (= nessuna rotazione angolare). Una sincronizzazione illimitata è sempre possibile se ai due lati dell'interruttore si trovano trasformatori voltmetrici. 2.2.1.3 Elaborazione a 11/2 e 2 canali Un'elevata sicurezza e affidabilità è realizzata negli apparecchi 7VE61 e 7VE63 grazie al criterio a più canali. A tale scopo viene effettuata una decisione multipla due su due. Per il comando di chiusura devono quindi essere sempre soddisfatte due condizioni indipendenti. Negli apparecchi 7VE61 e 7VE63 la decisione multipla due su due viene realizzata in maniera differente. La figura seguente mostra la struttura di principio dei due tipi di realizzazione utilizzati. 38 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.2 Funzioni di sincronizzazione Figura 2-5 Principio del criterio a più canali Per poter distinguere i due metodi, sono stati introdotti i concetti di elaborazione a 11/2 canali e a due canali. Essi sono spiegati di seguito. Elaborazione a 1/2 canali Nell'esecuzione a 11/2 canali del 7VE61, la funzione di parallelo impartisce il comando di chiusura. La funzione di controllo del sincronismo agisce come criterio di abilitazione e viene impostata in maniera approssimativa nei limiti di supervisione. Le dipendenze esistenti per i valori di taratura dell'angolo di abilitazione, della differenza di frequenza ammissibile e del tempo di chiusura dell'interruttore limitano lievemente il campo di lavoro del 7VE61 rispetto a quello del 7VE63 a due canali (si vedano indicazioni per l'impostazione del controllo di sincronismo). Elaborazione a due canali Nell'esecuzione a due canali del 7VE63 operano parallelamente due processi indipendenti l'uno dall'altro. Il comando di chiusura è emesso quando entrambi i processi abilitano contemporaneamente la chiusura. La struttura a due canali dell'apparecchio è rappresentata in generale nella figura seguente. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 39 2 Funzioni Figura 2-6 Esecuzione a due canali Principio a più canali Per garantire la massima sicurezza e affidabilità, non solo i software presentano una grande varietà ma anche componenti hardware essenziali sono state duplicate. Come riportato nella figura 2-6 o 2-1 gli ingressi di tensione (U1 e U1 nonché U2 e U2) sono duplicati e vengono trasferiti a due convertitori analogico-digitali. Il metodo di misura 1 opera esclusivamente con le tensioni U1 e U2 e il metodo di misura 2 con le tensioni ruotate di 180° (U1 o U2). Nell'esecuzione a 11/2 canali, nel metodo di misura 1 viene impiegata la funzione di controllo del sincronismo e nel metodo di misura 2 la funzione di parallelo. Nell'esecuzione a due canali, nei metodi di misura 1 e 2 vengono elaborati differenti algoritmi di parallelo. Se entrambi i metodi si decidono per la chiusura, viene impartita l'abilitazione per il comando dei transistor di commutazione. Mediante due transistor vengono azionati due relè di chiusura. In tal modo si evita un funzionamento intempestivo in caso di difetto interno di un transistor. Per un'ulteriore sicurezza, secondo la figura 2-6 il comando dei relè ha luogo tramite i metodi di misura incrociati. Con i contatti dei due relè viene eseguito il comando della bobina di chiusura. Il collegamento esterno va effettuato in modo che il polo positivo e quello negativo vengano collegati separatamente. Metodo di misura Per soddisfare il criterio a più canali, vengono impiegati due differenti algoritmi di misura. In tal modo si escludono funzioni intempestive a causa di errori sistematici. Contemporaneamente i metodi di misura sono stati realizzati da diversi programmatori. Essi vengono elaborati in task autonomi ed utilizzano differenti campi di memoria. Una funzione centrale è assunta da diversi filtri FIR (Finite Impulse Response), che si distinguono per una risposta all'impulso definita, per fasicità lineare ed elevata stabilità. I filtri sono stati realizzati in modo tale che le componenti dirette e i segnali di disturbo a frequenza più alta che si discostano dalla frequenza nominale vengono soppressi. Per la soppressione dei segnali di disturbo fa da supporto anche il "filtro di decimazione" contenuto nei convertitori analogico-digitali. 40 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.2 Funzioni di sincronizzazione La seguente tabella fornisce una vista d'insieme della realizzazione basata sulla tecnica di misura. Tabella 2-1 Vista d'insieme dei due metodi di misura Metodo di misura1 2.2.1.4 Metodo di misura1 Misura della tensio- Con due filtri FIR ortogonali (lunne ghezza del filtro 1 periodo e correzione della frequenza) vengono determinate la componente reale e immaginaria del vettore della tensione. Da qui viene determinata l'ampiezza (prima armonica) Con due filtri FIR ortogonali (lunghezza del filtro 1,25 periodi, realizzata tramite due filtri parziali sfasati e correzione della frequenza) vengono determinate la componente reale e immaginaria del vettore della tensione. Da qui viene determinata l'ampiezza (prima armonica) Misura della frequenza Il calcolo della frequenza è effettuato tramite una speciale procedura di filtraggio con filtro di banda collegato in serie di 60. ordine (= 3 filtri periodici). Il metodo di misura tollera scostamenti dalla frequenza nominale La frequenza viene determinata mediante una misura della differenza d'angolo dei vettori delle tensioni (intervallo delta tre periodi). Eventuali scostamenti dalla frequenza nominale vengono adeguatamente corretti Misura dell'angolo Tramite il vettore corretto della frequenza del filtro FIR di cui sopra, viene determinato l'angolo con arctan. Tramite il vettore corretto della frequenza del filtro FIR di cui sopra, viene determinato l'angolo con arctan Collegamento „reti asincrone“ Condizione per il collegamento è l'angolo; con l'attuale grandezza di misura ∆f il tempo di chiusura dell'interruttore viene convertito in un angolo; se l'angolo misurato concorda con l'„angolo dell'interruttore“ ha luogo il comando di chiusura Condizione del collegamento è il tempo; tramite ∆f, ∆α viene convertito in un tempo; se il tempo proporzionale all'angolo concorda con il tempo di chiusura dell'interruttore, ha luogo il comando di chiusura Procedimenti di supervisione Nella figura 2-6 sono rappresentati procedimenti di supervisione essenziali che verrano spiegati in seguito. Le grandezze di misura vengono trasferite a due convertitori analogico/digitali (AD), laddove il secondo convertitore elabora le grandezze ruotate di 180° (U1; U2). I procedimenti di supervisione verificano la plausibilità di tutti i circuiti dei trasformatori, compreso il rilevamento interno, e della memorizzazione e bloccano i metodi di misura in caso di divergenze. Nella supervisione di campionatura, per ciascuna campionatura per le due tensioni U1 e U2 vengono elaborate le seguenti equazioni: I u1(k) + u1(k) I ≤ ∆u I u2(k) + u2(k) I ≤ ∆u Se la tensione ammessa ∆u viene superata, allora c'è un errore nel rilevamento dei valori di misura o nella memorizzazione (trasformatori voltmetrici, AD, memoria). Se questo errore si presenta più volte, per ciascun canale viene emessa una segnalazione di guasto (25037 „Sinc Fail Ch U1“; 25038 „Sinc Fail Ch U2“) e la funzione di sincronizzazione viene bloccata. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 41 2 Funzioni Questa supervisione del canale viene impiegata solo nella programmazione dei dispositivi di parallelo. Per applicazioni monofasi del controllo di sincronismo essa non è prevista. Con la supervisione di aumento (controllo della continuità dei dati, jump monitoring) viene rilevata la variazione subita dai bit con il peso maggiore tra quelli che formano il valore della misura. Tale variazione può condurre ad un valore di campionatura eccessivamente elevato, dunque ad errori nella misura dell'ampiezza e della fase. Le possibili cause sono: Errori nel convertitore, errori di memorizzazione o accoppiamento con interferenze (EMV). Vengono controllati due valori di campionatura successivi secondo la relazione seguente. I ua(k) + ua(k–1) I ≤ ∆umax I ub(k) + ub(k–1) I ≤ ∆umax I ud(k) + ud(k–1) I =∆umax I ue(k) + ue(k–1) I = ∆umax Se per ogni periodo viene superato un certo numero di guasti, ha luogo un blocco del comando di chiusura e viene emessa una segnalazione (25054 „AvaSinc Data“). Questa supervisione viene impiegata solo nella programmazione dei dispositivi di parallelo. Per applicazioni monofasi del controllo di sincronismo essa non è prevista. Per l'ingresso U1 e U2 è attiva un'ulteriore supervisione non rappresentata nella figura 2-6: la supervisione AD. Essa è valida per tutte le varianti di collegamento. A tale scopo è collegato il quarto canale libero del convertitore. Per ciascun valore di campionatura viene controllata la concordanza dell'ingresso di misura Ua (corrispondente a U1) e Ue (corrispondente a U2) con i canali originali sull'altro convertitore. I ua(k)ADC1 – ua(k)ADC2 I ≤ ∆u I ue(k)ADU1 – ue(k)ADU2 I ≤ ∆u Se il valore limite viene oltrepassato, si ha un blocco della funzione di sincronizzazione e contemporaneamente una ricaduta dell'apparecchio (azionamento del contatto life), in quanto si suppone che vi sia un guasto nei convertitori. Parallelamente viene emessa una segnalazione di guasto (25036 „Errore ADC“). Con la verifica del senso ciclico delle fasi è possibile rilevare anche gli errori di collegamento. Tale controllo è attivo se è presente il collegamento con un sistema polifase (vedi figura 2-1) e il parametro 6113 SEQUENZ. FASI è impostato su L1 L2 L3 per una sequenza delle fasi destrorsa e su L1 L3 L2 per una sequenza delle fasi sinistrorsa. Se per i due ingressi U1 e U2 vengono rilevate sequenze delle fasi differenti o opposte alla parametrizzazione, ha luogo un blocco della funzione di sincronizzazione e vengono emesse segnalazioni corrispondenti (25039 „SincSeq U1 fail“; 25040 „SincSeq U2 fail“). La sequenza delle fasi viene visualizzata come valore di misura di esercizio per entrambi gli ingressi a scopo di controllo. Nei procedimenti di misura 1 e 2 rappresentati, si ritrovano gli algoritmi di misura e le funzioni logiche. Secondo il principio dell'elaborazione a due canali, vengono utilizzati di volta in volta differenti procedimenti di misura per escludere intervento intempestivi causate da errori (sistematici) dovuti al procedimento di misura stesso. Contemporaneamente vengono elaborati dei processi aggiuntivi. La supervisione della chiusura controlla la coerenza dei due metodi di misura. Se entrambi i metodi non impartiscono il comando di chiusura entro un tempo predefinito, ha luogo un avviamento e viene emessa una segnalazione („Sinc sup. α). Inoltre viene verificato che i due processi operino con le stesse modalità (SINCRONA o ASINCRONA). Se ciò non avviene, viene emessa la segnalazione „Sinc sup.asim.“ e non vengono impartiti comandi di chiusura. 42 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.2 Funzioni di sincronizzazione Per proseguire la sincronizzazione bisogna azionare nuovamente l'ingresso di avvio. Questi controlli sono attivi con il funzionamento a due canali. Grazie al comando a due canali delle due uscite a relè che comandano la chiusura, si evitano funzioni intempestive durante il comando dei relè. Qui i due metodi di misura comandano i transistor in maniera incrociata. Contemporaneamente opera la supervisione del comando delle bobine. I transistor vengono attivati singolarmente e viene verificata la risposta. Vengono rilevate sia interruzioni che un transistor difettoso. Se si riscontrano errori, ha subito luogo un blocco dell'apaprecchio e viene emessa una segnalazione corrispondente („Errore Relay R1“ o „Errore Relay R2“). La supervisione è inoltre supportata da una verifica della plausibilità dei valori di impostazione e dalla selezione dei gruppi funzionali di sincronizzazione: • Verifica dell'univocità del gruppo funzionale (possono essere selezionati solo uno per volta) • Verifica della programmazione (non è ammessa la programmazione mista mono/polifase) • Verifica della parametrizzazione (limiti validi) • Analisi di supervisioni In caso di selezione mancante o multipla di un gruppo funzionale di sincronizzazione, la segnalazione „Si1 att“ ricade. All'avvio della sincronizzazione viene inoltre emessa la segnalazione „Sinc Err Selez.“. In caso di errori di programmazione, la segnalazione „Si1 att“ ricade e compare la segnalazione „Sinc Err.Conf.“. Con riguardo alla parametrizzazione vengono controllati determinati valori di soglia e impostazioni dei gruppi funzionali selezionati. Se qui si presenta uno stato non plausibile, la segnalazione „Si1 att“ scompare e viene emesso il messaggio di errore „Si1 ParErr“. Se tramite ingresso binario all'apparecchio viene segnalato un guasto dei trasformatori voltmetrici (scatto dell'interruttore automatico) da „>FAIL: TV Ua“ a „>FAIL: TV Uf“, anche in questo caso la sincronizzazione non viene avviata. A questo proposito occorre osservare che gli ingressi binari realmente parametrizzati, tra i 6 disponibili, sono quelli le cui tensioni da Ua a Uf vengono impiegate per la sincronizzazione. Durante una parametrizzazione dell'apparecchio (segnalazione „Camb. livello2“), per ragioni di sicurezza una sincronizzazione non è ammessa. Tutte queste segnalazioni provocano un arresto e un reset della funzione di sincronizzazione. Nel paragrafo 2.5 è riportata una sintesi di tutte le supervisioni. 2.2.1.5 Punti di parallelo multipli A seconda della variante del dispositivo ordinato (vedi tabella 2-2), possono essere comandati diversi punti di parallelo. A tale scopo, per ciascun interruttore da sincronizzare, i parametri di taratura vengono depositati in cosiddetti "gruppi funzionali di sincronizzazione". Nella versione più completa l'apparecchio 7VE63 comanda fino a 8 punti di parallelo. La selezione è effettuata mediante ingressi binari o l'interfaccia seriale. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 43 2 Funzioni Tabella 2-2 Numero massimo dei gruppi funzionali di sincronizzazione Apparecchio 7VE61* 7VE63* 14. posizione del numero di ordinazione A BoC D A BoC D Numero dei gruppi funzionali di sincronizzazione 3 2 4 3 2 8 Possono essere utilizzati anche più gruppi funzionali di sincronizzazione per un punto di parallelo/apparecchiatura di controllo se la sincronizzazione deve essere effettuata con diversi parametri. La necessaria associazione tra apparecchiatura di controllo e gruppo SYNC deve allora essere effettuata dinamicamente, a seconda del gruppo funzionale utilizzato attualmente, tramite uno degli ingressi binari da „>Si1 att“ a „>Si8 eff.“. Se l'associazione del gruppo funzionale di sincronizzazione all'apparecchiatura di controllo è univoca, allora gli ingressi binari non sono necessari. In caso di selezione multipla di uno stesso gruppo SYNC, viene emesso un messaggio di errore („Sinc Err Selez.“). Sincronizzazione di "gruppi di generazione" Per la sincronizzazione gruppi generatori di potenza elevata, in linea di principio si consiglia di impiegare un dispositivo di parallelo (7VE63) per ciascun gruppo. Si hanno così due tipici punti di sincronizzazione: L'interruttore del generatore e/o l'interruttore di potenza. Il collegamento del dispositivo di parallelo ai trasformatori voltmetrici o agli interruttori viene realizzato tramite relè esterni. Con la selezione del punto di parallelo si ha il collegamento delle grandezze di misura agli interruttori da sincronizzare. Successivamente viene avviato il processo di sincronizzazione. L'apparecchio consente anche una sincronizzazione di prova. A tale scopo, oltre all'ingresso di avvio (segnalazione 222.2011 „>Sinc Avv“), bisogna azionare l'ingresso IBS (segnalazione 222.2340 „>COM Test sinc.“). La funzionalità programmata (CFC) consente anche il comando dei relè di commutazione da parte del dispositivo di parallelo. A seconda dell'applicazione deve essere qui impiegata la logica corrispondente. Questo metodo è vantaggioso per il comando del dispositivo di parallelo tramite l'interfaccia seriale. 2.2.1.6 Intervalli di funzionamento/valori di misura Intervallo di funzionamento L'intervallo di funzionamento della funzione di sincronizzazione è definito dai limiti di tensione parametrizzabili Umin e Umax, nonché dalla banda di frequenza predefinita fN ± 3 Hz. Se la misurazione viene avviata e una o entrambe le tensioni si trovano al di fuori del campo di lavoro oppure una delle tensioni lascia quest'ultimo, ciò viene visualizzato da segnalazioni corrispondenti („Sinc f1>>“, „Sinc f1<<“, „Sinc U1>>“, „Sinc U1<<“, ecc.). Valori di misura 44 I valori di misura della funzione di sincronizzazione vengono visualizzati in finestre di valori di misura primarie, secondarie e percentuali. Visualizzazione e aggiornamento dei valori di misura vengono effettuati solo durante un richiamo della funzione di sincronizzazione. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.2 Funzioni di sincronizzazione Vengono mostrati singolarmente: • valore della tensione di riferimento U1 • valore della tensione da sincronizzare U2 • valori di frequenza f1e f2 • differenze di tensione, di frequenza e d'angolo. • sequenze di fase U1 e U2 • il gruppo funzionale di sincronizzazione attivo Nei modelli d'apparecchio con display a quattro righe, esistono display base predefiniti che, in diverse combinazioni, di volta in volta sintetizzano una parte dei valori di misura sopra menzionati in un'immagine (vedi appendice A.4). 2.2.1.7 Controllo di sincronismo La funzione di controllo del sincronismo viene utilizzata, ad es., in caso di chiusura o sincronizzazione manuali per impartire un'ulteriore abilitazione per ragioni di sicurezza. In questo modo operativo, prima del collegamento dei due lati della rete vengono verificate le grandezze ∆U, ∆f e ∆ϕ. Al raggiungimento dei valori di impostazione, ha luogo un comando di abilitazione per la durata in cui sono soddisfatte tutte le condizioni per il sincronismo, per un tempo minimo impostabile. La logica corrispondente è rappresentata nella fig. 2-7. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 45 2 Funzioni Figura 2-7 Diagramma logico della funzione di controllo del sincronismo (rappresentazione per un canale) Se le condizioni corrispondenti sono soddisfatte, vengono emesse le segnalazioni „Sinc Udiff ok“, „Sinc fdiff ok“ e „Sinc αdiff ok“. 46 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.2 Funzioni di sincronizzazione Le segnalazioni rappresentate nella parte sinistra del diagramma logico informano se le condizioni generali sono soddisfatte o meno. Questo tipo di segnalazioni, per essere compreso, dev'essere spiegato con due esempi. La segnalazione „Sinc U2<<“ fornisce l'informazione che la tensione U2 si trova al di fuori intervallo di funzionamento ed è inferiore alla soglia minima impostata. La segnalazione „Sinc U2<U1“ viene generata quando la tensione differenziale non rientra nei limiti impostati. Qui il valore d'impostazione inferiore 6151 dU SINC U2<U1 non viene raggiunto. Questa segnalazione informa indirettamente che, affinché la sincronizzazione abbia esito positivo, la tensione U2 dev'essere assolutamente aumentata. In tal modo, questo tipo di segnalazioni può servire come messaggio di errore. Ciò è utile se devono essere sincronizzate reti separate galvanicamente. Istruzioni per l'applicazione La funzione di controllo del sincronismo è integrata nel pacchetto software del dispositivo di parallelo e sfrutta la logica di chiusura della funzione di parallelo. Se è stato selezionato il gruppo funzionale di sincronizzazione (controllo di sincronismo) e viene impartita una richiesta di misura o un avviamento, allora la funzione di controllo del sincronismo è attiva e impartisce un'abilitazione quando le condizioni sono soddisfatte. Poi ha luogo automaticamente una ricaduta dell'apparecchio. Se l'abilitazione dev'essere nuovamente utilizzata, deve avere luogo un'ulteriore richiesta di misura. Per questo motivo si consiglia, in caso di sincronizzazione manuale (chiusura manuale), il comando secondo la figura 2-8. Tramite l'ingresso binario viene selezionato il punto da sincronizzare (ad es.„>Si1 att“). Con questa informazione viene avviato il software di misura interno e vengono verificate le condizioni di sincronizzazione secondo la logica di cui sopra (figura 2-7). Con il segnale di chiusura manuale si avvia automaticamente una richiesta di misura e quindi la logica interna. Poiché in caso di chiusura manuale regolare si hanno condizioni di sincronismo, il dispositivo di parallelo impartisce immediatamente l'abilitazione. La durata interna del segnale è inferiore a 10 ms. Tra selezione del gruppo funzionale di sincronizzazione e richiesta di misura dovrebbe intercorrere un tempo di almeno 100 ms. Figura 2-8 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 Collegamento — sincronizzazione manuale 47 2 Funzioni 2.2.1.8 Chiusura di una linea/sbarra in assenza di tensione Un collegamento di due lati della rete può avvenire anche in assenza di tensione di uno dei due lati. Viene rilevata un'assenza di tensione se la tensione misurata è inferiore alla soglia 6105 U<. Un collegamento trifase aumenta la sicurezza, in quanto le condizioni devono essere soddisfatte da più tensioni. Per il controllo di chiusura, accanto all'abilitazione con sincronismo, possono essere selezionate le seguenti condizioni di abilitazione supplementari: SINC U1>U2< = Abilitazione a condizione che il lato della rete U1 sia sotto tensione e il lato U2 sia senza tensione. SINC U1<U2> = Abilitazione a condizione che il lato della rete U1 sia senza tensione e il lato U2 sia sotto tensione. SINC U1<U2< = Abilitazione a condizione che il lato della rete U1 e il lato U2 siano senza tensione. Ciascuna di queste condizioni può essere attivata o disattivata indipendentemente dalle altre tramite parametri o ingressi binari; sono possibili anche altre combinazioni (ad es. abilitazione quando sono soddisfatte le condizioni SINC U1>U2< oppure SINC U1<U2>). La soglia a partire dalla quale un lato della rete viene considerato senza tensione è predefinita mediante il parametro U<. Un lato della rete viene considerato sotto tensione se la tensione misurata è maggiore della soglia U>. Con collegamento polifase al lato U1 e controllo della sequenza di fase attivata, tutte e tre le tensioni devono trovarsi al di sopra della soglia U> affinché il lato U1 venga riconosciuto come sotto tensione (vedi figura 2-9). In caso di collegamento monofase, naturalmente solo una delle tensioni deve oltrepassare il valore di soglia. 48 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.2 Funzioni di sincronizzazione Figura 2-9 Diagramma logico: Chiusura di linea/sbarra in assenza di tensione con controllo di sincronismo trifase Tramite parametro si può comunicare all'apparecchio quale condizione del controllo di chiusura deve essere attiva. In alternativa è anche possibile attivare la condizione corrispondente tramite ingresso binario. La fig. 2-10 mostra la logica relativa. Inoltre viene interrogato l'interruttore di protezione del trasformatore voltmetrico (non rappresentato nella logica di figura). Se questo è attivo, viene impartita un'ulteriore abilitazione. Pertanto esso dev'essere cablato (vedi esempi di collegamento in appendice). 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 49 2 Funzioni Figura 2-10 Condizioni di abilitazione per la chiusura di linea/sbarra in assenza di tensione Prima di impartire, ad es., un'abilitazione al collegamento del lato della rete sotto tensione U1 al lato della rete non in tensione U2, vengono verificate le seguenti condizioni:: • La tensione di riferimento U1 è superiore al valore tarato Umin e U>, ma inferiore alla tensione massima Umax? • La tensione da sincronizzare U2 è inferiore al valore impostato U<? • La frequenza f1 rientra nel campo di lavoro consentito fN ± 3 Hz? L'abilitazione alla chiusura viene impartita non appena i controlli di cui sopra danno esito positivo. Per il collegamento del lato della rete 1 non in tensione al lato della rete 2 sotto tensione o del lato della rete 1 non in tensione al lato della rete 2 non in tensione le condizioni corrispondono. L'abilitazione con le rispettive condizioni viene visualizzata attraverso le segnalazioni „Sinc U1>U2<“, „Sinc U1<U2>“ e „Sinc U1<U2<“. Mediante gli ingressi binari „>Sinc U1>U2<“, „>Sinc U1<U2>“ e „>Sinc U1<U2<“ le condizioni di abilitazione possono essere definite anche dall'esterno se la sincronizzazione è controllata dall'esterno. Il parametro T superv. Tens. (indirizzo 6111) consente di impostare un tempo di supervisione entro il quale, prima del consenso al collegamento, devono essere soddisfatte almento le condizioni di abilitazione con collegamento in assenza di tensione. Blocco 50 È possibile bloccare l'intero gruppo funzionale di sincronizzazione 1 tramite l'ingresso binario „>Si1 bloc“. Una segnalazione di questo stato ha luogo mediante „Si1 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.2 Funzioni di sincronizzazione bloc“. Con il blocco la misurazione viene interrotta e l'intera funzione resettata. Una nuova misurazione è possibile solo con una nuova richiesta di misura. Tramite l'ingresso binario „>Sinc blc Abil.“ è possibile bloccare solo il segnale di abilitazione per la chiusura („Sinc ok chius 1“). Durante questo blocco la misurazione continua. Il blocco viene confermato con la segnalazione „Sinc blc Abil.“. Se il blocco viene ritirato e le condizioni di abilitazione sono soddisfatte, viene dato il segnale di abilitazione alla chiusura. 2.2.1.9 Collegamento di reti sincrone Si hanno reti sincrone quando reti accoppiate galvanicamente vengono collegate in parallelo. Una caratteristica tipica delle reti sincrone è l'uguaglianza di frequenza (∆f ≈ 0). Questo stato viene rilevato se la differenza di frequenza passa al di sotto del valore impostato per il parametro F SINCRONIZ.. Se poi le condizioni ∆α e ∆U vengono soddisfatte oltre il tempo impostato 6146 T Ritard Habil., viene impartito il comando di chiusura. La figura 2-11 riporta il relativo diagramma logico con i parametri di taratura corrispondenti per uno dei due canali. Nel caso dell'esecuzione del 7VE63 a due canali, la sequenza nel secondo canale è identica. Se tutti i criteri decisionali hanno risultato positivo, ha luogo l'abilitazione „Sinc ok chius 2“. Solo l'abilitazione di entrambi i canali consente una sincronizzazione. Nell'esecuzione del 7VE61 a 11/2 canali, il secondo canale rappresenta una funzione di controllo del sincronismo. Questa definisce una finestra di misura nella quale è consentita una sincronizzazione. Quest'ultima è possibile solo se l'abilitazione del primo canale rientra in questa finestra. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 51 2 Funzioni Figura 2-11 Diagramma logico: Chiusura di reti sincrone (rappresentazione per canale 1) 2.2.1.10 Collegamento di reti asincrone Questa situazione si presenta quando un generatore non è stato ancora collegato in parallelo alla rete (interruttore del generatore aperto). In questo caso devono essere verificate le condizioni sulla differenza di tensione ∆U sulla differenza di frequenza ∆f, sulla differenza di fase ∆α e sul tempo di anticipo dell'interruttore. L'istante durante il quale viene impartito il comando di chiusura viene calcolato in modo tale che le tensioni risultino uguali nel momento di chiusura dei poli dell'interruttore (∆U ≈ 0, ∆α ≈ 0). 52 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.2 Funzioni di sincronizzazione Il generatore può essere collegato automaticamente alle condizioni di sincronismo tramite i comandi di regolazione per tensione e frequenza (vedi sotto). Un'abilitazione alla chiusura viene impartita se le condizioni sono soddisfatte secondo la figura logica 2-12. Il comando di chiusura viene impartito in un momento che precede quello di sincronizzazione di un intervallo pari al tempo di chiusura dell'interruttore. Nell'esecuzione del 7VE63 a due canali, la sequenza di base del diagramma logico è la stessa anche nel secondo canale. Se tutte le decisioni di misura sono positive, anche il secondo canale impartisce l'abilitazione „Sinc ok chius 2“. Nell'esecuzione del 7VE61 a 11/2 canali, il secondo canale rappresenta una funzione di controllo del sincronismo. Questa definisce una finestra temporale nella quale deve rientrare il comando di abilitazione dell'altro canale per consentire una sincronizzazione. Ne risultano determinate dipendenze tra i valori d'impostazione per la finestra, il tempo di chiusura dell'interruttore e la differenza di frequenza ammissibile (vedi paragrafo Indicazioni per l'impostazione 2.2.2.1). 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 53 2 Funzioni Figura 2-12 Diagramma logico: Chiusura di reti asincrone (rappresentazione per canale 1) Metodo di misura Nel 7VE63 a due canali, le tensioni di misura nei due canali vengono valutate secondo diversi metodi di misura. Ciascun metodo di misura opera con propri valori di misura e calcola, sulla base di algoritmi diversi, la differenza tra le tensioni, le frequenze e gli angoli. Il primo metodo determina l'istante di chiusura secondo il criterio d'angolo. Se tutte le condizioni sono soddisfatte, viene impartito il comando di chiusura „Sinc ok chius 1“. Il secondo metodo di misura determina l'istante di chiusura in base al criterio di tempo. Se anche qui tutte le condizioni sono soddisfatte, viene impartito il comando di chiusura „Sinc ok chius 2“. 54 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.2 Funzioni di sincronizzazione La figura seguente mostra la determinazione dell'istante di chiusura in caso di chiusura asincrona. Si può chiaramente riconoscere che viene preso in considerazione il tempo di manovra dell'interruttore, in quanto il comando di chiusura è stato emesso prima del punto di sincronizzazione. I due metodi sono equivalenti nel loro comportamento di misura. Essi possono tuttavia divergere lievemente e tale differenza viene verificata. Questo significa che entrambi i metodi devono aver emesso il comando di chiusura entro una certa tolleranza (si veda anche il sottoparagrafo„Supervisioni“). Figura 2-13 Generazione dei comandi di chiusura mediante l'angolo e il tempo in caso di chiusura asincrona I comandi di chiusura logici dei due metodi vengono trasmessi a due relè (BO1 e BO2) monitorati a livello di hardware e, tramite i contatti collegati in serie di questi ultimi, il comando di chiusura viene trasmesso alla(e) bobina(e) dell'interruttore. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 55 2 Funzioni 2.2.1.11 Logica di comando e di chiusura In questo paragrafo è riportata una panoramica di parti essenziali della logica. Dal lato del comando si parte dalla seguente procedura: • Selezione del punto di sincronizzazione (collegamento con le grandezze da misurare, connessione con l'interruttore e selezione del gruppo funzionale di sincronizzazione). • Avvio della sincronizzazione La sincronizzazione può essere avviata in diversi modi. La figura 2-14 fornisce uno sguardo d'insieme. Figura 2-14 Logica di avviamento (rappresentazione per un canale) Per il parallelo va utilizzato l'ingresso di avvio „>Sinc Avv“. Qui è sufficiente un breve impulso (>100 ms). Nel flipflop viene memorizzata l'informazione e la restante logica viene abilitata. Contemporaneamente viene avviato il tempo di supervisione. Se questo scade senza che prima si sia verificata una chiusura, ha luogo un avviamento. Se si deve interrompere una sincronizzazione in corso, va azionato l'ingresso di arresto „>Sinc Stop“. L'ingresso di arresto è predominante rispetto all'ingresso di avvio. In alternativa la sincronizzazione può essere bloccata anche tramite l'ingresso 56 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.2 Funzioni di sincronizzazione di blocco „>Si1 bloc“. Viene emessa la segnalazione corrispondente „Si1 bloc“. Le logiche descritte nei singoli paragrafi vengono elaborate separatamente in ogni procedimento. Nella logica rappresentata nella figura 2-15 viene effettuata la supervisione del sincronismo (in basso a destra), lo stesso modo operativo viene controllato (in alto a sinistra) (entrambi i procedimenti devono aver rilevato „colelgamento sincrono“ o „collegamento asincrono“) e, se si hanno condizioni positive, vengono emessi i due comandi di chiusura. Tramite il parametro 6001 COM. TESTSINC. o l'ingresso binario 222.2340 „>COM Test sinc.“ può essere effettuata una sincronizzazione di prova. La sincronizzazione di prova viene avviata come una normale sincronizzazione. Tuttavia vengono soppresse le segnalazioni „Sinc ok chius 1“ e „Sinc ok chius 2“, i relè di chiusura UB1 e UB2 non vengono azionati e in sostituzione vengono emesse le segnalazioni 222.2341 „Test Ril.Ch. 1“ e 222.2342 „Test Ril.Ch. 2“ se la sincronizzazione procede positivamente. Figura 2-15 Logica di chiusura 2.2.1.12 Sincronizzazione automatica di generatori Generalità 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 Le funzioni presenti nel dispositivo 7VE6**-*****-*C o D** dotato di comandi di regolazione, consentono di sincronizzare automaticamente il generatore con la rete. Se le 57 2 Funzioni condizioni di sincronizzazione non sono soddisfatte, l'apparecchio emette automaticamente comandi di regolazione. I comandi di regolazione sono proporzionali alla tensione o alla differenza di frequenza, vale a dire che con differenze maggiori vengono emessi comandi di regolazione più lunghi. La tensione del generatore e il numero di giri vengono influenzati dai rispettivi regolatori, in modo tale da consentire una chiusura rapida. Attraverso i comandi di regolazione inviati dal 7VE6 al regolatore di velocità del motore primo, la frequenza del generatore viene portata in breve tempo al punto di parallelo. Contemporaneamente, attraverso comandi inviati al regolatore di tensione del generatore o al commutatore multiplo del trasformatore, la tensione del generatore è adattata a quella della rete. Mediante la taratura dell'apparecchio è possibile decidere se il parallelo deve avvenire in condizioni ipersincrone, in condizioni iposincrone, oppure in entrambe le condizioni. Se i due lati hanno esattamente la stessa frequenza ma fasi differenti, allora non è possibile alcuna sincronizzazione. In questo caso il 7VE6, con un breve impulso di regolazione („impulso kick“), assicura una bassa variazione della frequenza e così una modifica continua delle posizioni di fase. Grandezze di regolazione Tramite gli impulsi di regolazione, il regolatore modifica la sua grandezza nominale in relazione alla lunghezza degli impulsi. Per l'adattamento alla dinamica del regolatore e del generatore, si possono impostare la variazione di tensione dU2 / dt e quella di frequenza df2 / dt nonché la lunghezza minima e massima degli impulsi. Se il valore nominale è regolato dall'impulso, il regolatore necessita di un certo tempo per adattare le sue grandezze al nuovo valore nominale. Per l'assestamento dei cambiamenti di stato, il comando di regolazione successivo viene così emesso solo quando questo tempo di assestamento è scaduto. Esso è parametrizzabile come T U PAUSE o T f PAUSE. La figura 2-16 mostra l'effetto dei tempi. Il tempo di regolazione dipende dalle grandezze differenziali misurate (dU o df) e dalla velocità di regolazione (dU/dt o df/dt). I tempi di regolazione lunghi vengono limitati attraverso la lunghezza massima dell'impulso. Se il tempo di regolazione è più lungo, esso viene ripartito su più impulsi. Per tempi di regolazione calcolati più brevi del tempo di impulso minimo necessario, viene emesso quest'ultimo. Figura 2-16 Regolazione della tensione 58 Durata di regolazione e tempi di attesa La regolazione dell'ampiezza del lato 2 può essere effettuata con l'ausilio di impulsi di regolazione tramite il regolatore di tensione o il commutatore multiplo del trasformatore. Il campo ammissibile per la sincronizzazione viene definito dai parametri 6130 dU ASIN U2>U1 e 6131 dU ASIN U2<U1. Quale impulso di regolazione viene utilizzato 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.2 Funzioni di sincronizzazione il valore medio tra i due parametri di taratura. In caso di condizioni dell'impianto molto instabili, può essere vantaggioso livellare un po' la grandezza di misura (formazione di valori medi flessibili). A tale scopo, si deve usare il parametro accessibile in DIGSI® 6175 SMOOTHING U. In combinazione con la regolazione di frequenza viene controllata in maniera permanente la sovraeccitazione (U/f). Se viene superata la soglia impostata, i comandi di regolazione vengono limitati in modo da rispettare la sovraeccitazione ammessa. Il parametro di taratura 6176 (U/Un) / (f/fn) è accessibile solo tramite il programma di comando DIGSI®. Se la tensione viene regolata tramite un commutaatore multiplo di trasformatore, non vengono emessi impulsi di regolazione variabili in quanto il trasformatore può essere regolato solo di un intero gradino. A tale scopo è necessario un impulso di lunghezza definita e adattata al commutatore multiplo. La durata dell'impulso viene fissata dal parametro 6172 T U PULS MAX. Dopo ciascun impulso si deve attendere per il tempo di assestamento 6174T U PAUSE. Regolazione della frequenza I comandi di regolazione vengono inviati al regolatore di velocità del motore primo fintantochè il generatore si trova al di fuori della banda di frequenza per chiusura asincrona ammissibile definita dai parametri. All'interno del campo di lavoro asincrono, gli impulsi di regolazione devono essere emessi solo qualora gli angoli di fase delle due tensioni differiscano l'uno dall'altro e la loro differenza ∆α si discosti dunque da 0°. Nella curva di inviluppo ciò corrisponde ad un'ampiezza ascendente. Se il momento della chiusura si avvicina, non devono più essere emessi comandi di regolazione della frequenza. A tale scopo, partendo dall'istante di chiusura ideale calcolato, si definisce una durata 6189 T SW-ON MIN nella quale non vengono più emessi impulsi di regolazione o gli impulsi iniziati vengono interrotti, come illustrato nella figura 2-17. Figura 2-17 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 Emissione dei comandi per la regoalzione della frequenza 59 2 Funzioni Se il generatore si trova nel campo di lavoro sincrono („vettore di sincronizzazione fermo“), vengono emessi solo impulsi brevi („impulsi kick“) che regolano la frequenza del valore fissato al parametro 6188 ∆f KICK (da –0,10 a +0,10 Hz). Se si hanno rapporti di frequenza instabili che provocano regolazioni eccessive, è opportuno fare la media del valore di misura della frequenza. Ciò è possibile grazie al parametro 6186 SMOOTHING f. Questo parametro è modificabile solo con il programma di comando DIGSI®. Logica di abilitazione Affinché possano essere emessi comandi di regolazione, le tensioni U1 e U2 e le loro frequenze devono rispettare le seguenti condizioni: Tensioni da 1 V a 200 V Frequenze da 0,5·fN a 1,5·fN con fN = 50 Hz, 60 Hz o 16,7 Hz Inoltre, i comandi di regolazione sono possibili solo se è stata avviata la sincronizzazione o è stato azionato l'ingresso binario „>Start Eguagl.“ (vedi diagramma logico 2-18). Con un ingresso binario è sempre possibile bloccare l'emissione dei comandi di regolazione. I comandi di regolazione vengono inoltre interrotti se viene rilevato il campo di lavoro sincrono, vale a dire se ∆f < parametro6141 F SINCRONIZ.. In questo campo sono ammessi solo impulsi kick. Allo stesso modo, non sono ammessi impulsi di regolazione finché è in corso il tempo di attesa dopo un impulso di regolazione o non appena viene emesso un comando di chiusura. Nel campo di lavoro asincrono, i comandi di regolazione sono consentiti solo se il tempo fino alla chiusura successiva è superiore al tempo predefinito con il parametro 6189 T SW-ON MIN. 60 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.2 Funzioni di sincronizzazione Figura 2-18 Diagramma logico per il blocco dei comandi di regolazione Emissione dei comandi di regolazione Se non ci sono blocchi, sulla base delle impostazioni parametriche e delle rispettive differenze dal valore nominale viene calcolato e avviato un impulso. Allo scadere del tempo di impulso viene avviato il tempo di attesa. Se i valori nominali vengono superati durante l'emissione, cioè si modifica il segno della differenza di tensione o di frequenza, l'impulso di regolazione viene interrotto e allo scadere del tempo di attesa viene avviato un impulso in direzione opposta. La figura 2-19 mostra il diagramma logico per la generazione di impulsi di regolazione della tensione, la figura 2-20 quello per la generazione degli impulsi di regolazione della frequenza. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 61 2 Funzioni Figura 2-19 Diagramma logico per la produzione dell'impulso di regolazione della tensione Figura 2-20 Diagramma logico per la produzione dell'impulso di regolazione della frequenza 62 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.2 Funzioni di sincronizzazione Se viene rilevato il campo di lavoro sincrono, cioè la differenza di frequenza ∆f è inferiore al parametro 6141 F SINCRONIZ. ma le condizioni per la chiusura non sono ancora soddisfatte (∆U e ∆α non ancora nel campo consentito), possono essere emessi „impulsi kick“ se i vettori della tensione non si avvicinano l'uno all'altro in breve tempo. Ciò avviene quando il tempo necessario al passaggio per le condizioni di sincronismo supera una certa durata. Se per il parametro 6132 df ASIN f2>f1 è impostato un valore diverso da zero, quindi è ammesso un parallelo dal campo ipersincrono, allora anche il valore di destinazione 6188 ∆f KICK dovrebbe essere impostato su un valore positivo, in quanto la regolazione viene spinta sempre in direzione del valore di destinazione ∆f KICK. Nel campo di differenze di frequenza molto piccole, gli impulsi di regolazione vengono emessi con il tempo minimo impostato al parametro 6171 T U PULS MIN, se non vengono generati impulsi kick. La figura 2-21 mostra i campi di lavoro dei comandi di regolazione e kick. Nella figura 2-21 è riportato anche il parametro 6185 ∆f SET POINT. Esso costituisce la grandezza limite per determinare l'impulso di regolazione della frequenza. Questo significa che il generatore viene portato a questo valore del numero di giri. Figura 2-21 Campi di lavoro comandi di regolazione/impulsi Kick I comandi di regolazione vengono emessi direttamente attraverso il bus di campo (profibus DP) come informazione binaria tramite le segnalazioni corrispondenti. Qui è da osservare che il tempo minimo per un impulso di regolazione non può essere più breve del tempo di ciclo del profibus. 2.2.1.13 Interazione con la funzionalità di controllo I dispositivi di parallelo 7VE61 e 7VE63 dispongono della stessa funzionalità di controllo di tutti gli apparecchi SIPROTEC 4. Per l'esecuzione di compiti di comando è particolarmente adatto il 7VE63, in quanto esso dispone di numerosi ingressi e uscite, di un display grafico per la rappresentazione degli schemi di connessione e degli interruttori a chiave necessari (controllo locale e remoto o funzionamento interbloccato e non interbloccato) La funzione di sincronizzazione opera anche con il controllo dell'apparecchio. La connessione corrispondente viene effettuata tramite il parametro 6102 Int.Sincr.. Se qui viene impostato l'apparecchio di manovra soggetto alla sincronizzazione, ad es. Q0, allora il gruppo funzionale di sincronizzazione opera assieme al controllo interno. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 63 2 Funzioni Se viene emesso un comando di chiusura, il controllo tiene conto del fatto che questo organo di manovra è soggetto alla sincronizzazione. Il controllo invia una richiesta di misura („Si1 Ctrl“) alla funzione di sincronizzazione e quest'ultima viene avviata. Dopo la verifica attraverso la funzione di sincronizzazione, quest'ultima emette il messaggio di abilitazione () rispetto al quale si ha una reazione del controllo e la manovra si conlude positivamente o negativamente (vedi figura 2-22). Figura 2-22 Interazione controllo — funzione di sincronizzazione 2.2.1.14 Strumenti di messa in servizio Gli apparecchi 7VE61 e 7VE63 sono realizzati in modo tale da poter essere messi in servizio senza dispositivi di prova e registratori esterni. A tale scopo è previsto, tra l'altro, uno strumento di messa in servizio (IBS tool) protetto da password. Grazie ad esso l'apparecchio può misurare automaticamente il tempo di chiusura (emissione interna di comandi fino alla chiusura dei poli dell'interruttore). Questo processo viene registrato con la funzione di registrazione dei guasti. Nei valori di misura di esercizio sono disponibili tutti i valori di misura rilevanti per la messa in servizio. Il comportamento della funzione di sincronizzazione o dell'apparecchio viene inoltre documentato dettagliatamente nelle memorie delle segnalazioni di esercizio o di sincronizzazione. Le condizioni di chiusura vengono memorizzate nella registrazione di sincronizzazione. Inoltre è possibile una sincronizzazione di prova. Tutti i processi nell'apparecchio sono in corso ma i due relè di chiusura R1 (BO1) e R2 (BO2) non vengono comandati. Questo stato può essere avviato anche tramite ingresso binario. Gli strumenti di messa in servizio vengono attivati tramite il parametro 6001 COM. TESTSINC. = ON. Server WEB Ad integrazione del programma universale di comando DIGSI® il 7VE6* comprende un server WEB che può essere richiamato tramite un collegamento Dial Up e un browser (ad es. Internet Explorer). Questa soluzione consente innanzitutto il comando dell'apparecchio con i tool software standard e l'utilizzo dell'infrastruttura Intranet/Internet. Dall'altro lato, è possibile archiviare nell'apparecchio senza problemi informazioni individuali. Oltre che dai semplici valori numerici il lavoro con l'apparecchio è supportato da visualizzazioni. In particolare, grazie alle rappresentazioni grafiche si ottengono in- 64 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.2 Funzioni di sincronizzazione formazioni chiare e un'elevata sicurezza di comando. La figura 2-23 mostra l'esempio di uno schema di sincronizzazione classica (per la definizione vettoriale si veda „Collegamento e definizioni“ al paragrafo 2.2.2). È evidente lo stato attuale delle condizioni di sincronizzazione. Naturalmente è possibile richiamare ulteriori immagini dei valori di misura e memorie tampone. Tramite la rappresentazione del comando integrato dell'apparecchio, inoltre, si possono adattare valori di impostazione selezionati per la messa in servizio. Figura 2-23 Funzionamento del Browser — Visualizzazione delle grandezze di sincronizzazione (sincronoscopio) Per evitare il comando simultaneo sull'apparecchio e sul pc, il IBS tool protetto da password può essere impostato o modificato solo sull'apparecchio. Per ulteriori dettagli consultare le indicazioni per l'impostazione e il capitolo „Montaggio e messa in servizio“. 2.2.2 25 funzioni sincronizzazione gruppo 1 A seconda del modello d'apparecchio, sarà possibile impostare fino ad un massimo di 8 blocchi parametri di sincronizzazione differenti. Di seguito si descrivono indicazioni per l'impostazione, parametri e segnalazioni in base al Gruppo funzionale SYNC 1. Per i gruppi funzionali da 2 a 8 valgono le stesse considerazioni. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 65 2 Funzioni 2.2.2.1 Indicazioni per l'impostazione Generalità Con l'impostazione dei Dati Impianto 1 (vedi paragrafo 2.1.2.1), all'apparecchio è stata comunicata una grandezza nominale importante per la funzione di sincronizzazione: 270 Freq. nom.: alla frequenza nominale della rete si riferisce il campo di lavoro della funzione di sincronizzazione = (fN ± 3 Hz). La funzione di sincronizzazione può essere operativa solo se essa, in fase di programmazione delle funzioni (vedi paragrafo 2.1.1.2), è stata impostata come disponibile ad almeno uno degli indirizzi 161 Funz. SINC 1 - 168 Funz. SINC 8. In tal modo si può avere una preselezione del principio di funzionamento: 1ph Sync check corrisponde alla funzione classica di controllo del sincronismo con collegamento monofase per ciascuna delle tensioni da confrontare. È da osservare che questa selezione richiede un'assegnazione fissa tra gruppo funzionale di sincronizzazione e canali di tensione La relazione è indicata nella tabella seguente. Tabella 2-3 Assegnazione di gruppo funzionale di sincronizzazione e canale di tensione con controllo di sincronismo monofase Gruppo funzionale di sincronizzazione Canali di tensione Collegamenti dell'apparecchio 1 Ua Ud Q1, Q2 Q7, Q8 2 Ub Ue Q3, Q4 Q9, Q10 3 Uc Uf Q5, Q6 Q11, Q12 Una possibile variante di collegamento per un controllo di sincronismo monofase è rappresentata nella figura seguente. 66 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.2 Funzioni di sincronizzazione Figura 2-24 Funzione di controllo del sincronismo tramite un solo canale.per 3 punti di parallelo In tal modo è possibile controllare tre interruttori quasi parallelamente e si risparmiano costi di cablaggio, commutazione e prova. Questo esempio di applicazione è importante nella tecnica dell'interruttore a 11/2. 3ph Sync check corrisponde alla funzione classica di controllo del sincronismo con collegamento trifase possibile per ciascuna delle tensioni da confrontare. Questo collegamento standard (cfr. esempio di collegamento nell'appendice A.3) offre un elevato grado di sicurezza. Inoltre, qui agisce il controllo della sequenza delle fasi (con attivazione del parametro 6x13 SEQUENZ. FASI = L1 L2 L3 o L1 L3 L2) e, in caso di chiusura su una sbarra non in tensione, vengono interrogate diverse tensioni. In tal modo si può controllare il guasto semplice (interruzione nel collegamento di tensione). 1,5chan.Synchr nel 7VE61 e/o 2chan.Synchr. nel 7VE63 corrispondono al principio di funzionamento per l'uso come dispositivo di parallelo. Il collegamento standard è trifase (cfr. esempio di collegamento nell'appendice A.3), l'elaborazione dei dati fino all'emissione del comando ha luogo a 11/2 canali nel 7VE61, o a 2 canali nel 7VE63 con le supervisioni menzionate nella descrizione delle funzioni. Varianti di collegamento alternative sono rappresentate ugualmente nell'appendice A.3 e vengono trattate sotto „Collegamento e definizioni“ nel paragrafo 2.2.1. Se la funzione non è necessaria, selezionare Disabilitato. Un gruppo di sincronizzazione disattivato è nascosto nel punto di menu Sincronizzazione mentre tutti gli altri vengono visualizzati. Per IEC 60870–5–103 (VDEW) sono preimpostate solo le segnalazioni corrispondenti per 25 funzioni sincronizzazione gruppo 1. Se vengono parametrizzati altri gruppi funzionali (da 2 a 8) e i loro messaggi devono essere inviati tramite bus IEC 60870-5-103, essi devono essere prima parametrizzati sull'interfaccia SYS. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 67 2 Funzioni Se si seleziona uno dei gruppi funzionali SYNC visualizzati in DIGSI®, si apre una finestra di dialogo con le pagine di riferimento Generale, Sistema Potenza, Condizione ASIN, Condizione SIN, Contr. Sincron., U Simmetrica, fSim(Balancing) e Reg. Tensione, nella quale vengono impostati i singoli parametri per la sincronizzazione. Le seguenti indicazioni valgono per il 25 funzioni sincronizzazione gruppo 1 nel blocco di indirizzi 61. Lo stesso vale in linea di principio per i gruppi funzionali SYNC da 2 a 8; gli indirizzi corrispondenti cominciano con 62 - 68. Parametri generali I valori limite generali validi per la funzione di sincronizzazione del gruppo SYNC 1 vengono impostati negli indirizzi da 6101 a 6120. L'indirizzo 6101 Gruppo SINC permette di attivare (ON) o disattivare (ON) l'intero gruppo funzionale di sincronizzazione 1. Quando il controllo di sincronismo è disattivato, i criteri di sincronismo non vengono verificati e non ha luogo alcuna abilitazione. Con il parametro 6102 Int.Sincr. si sceglie un'apparecchiatura di controllo sulla quale devono essere impiegati i parametri di sincronizzazione. Se qui si seleziona nessuno, la funzione può essere utilizzata come funzione di sincronizzazione esterna. Essa viene quindi avviata mediante ingresso binario. Ciò corrisponde all'applicazione standard per l'uso come dispositivo di parallelo. I parametri 6103 Umin e 6104 Umax stabiliscono i limiti superiore e inferiore della banda di variazione delle tensioni U1 o U2 e, in tal modo, stabiliscono il campo nel quale deve operare la funzione di sincronizzazione. Con valori al di fuori di questa banda viene emessa una segnalazione. Generalmente l'impostazione è di ca. ±10 % della tensione nominale. L'indirizzo 6105 U< indica la soglia di tensione al di sotto della quale la linea o la sbarra possono essere considerate con certezza come scollegate (per il controllo di una linea o di una sbarra senza tensione). Qui è stato scelto un valore preimpostato di ca. 5 % della tensione nominale. L'indirizzo 6106 U> indica la soglia di tensione al di sopra della quale la linea o la sbarra possono essere considerate con certezza come collegate (per il controllo di una linea o di una sbarra sotto tensione). Tale valore deve essere tarato su un valore inferiore alla sottotensione di esercizio minima prevedibile. Per questo motivo si consiglia un valore di impostazione di ca. 80% della tensione nominale. L'impostazione per i valori di tensione menzionati è effettuata in volt secondari. Negli indirizzi da 6107 a 6110 vengono impostati i criteri di abilitazione per il controllo di chiusura. Le abbreviazioni hanno il significato seguente: 6107 SINC U1<U2> = il lato della rete U1 deve essere senza tensione e il lato U2 deve essere sotto tensione (chiusura su riferimento senza tensione, Dead Bus); 6108 SINC U1>U2< = il lato della rete U1 deve essere sotto tensione e il lato U2 deve essere senza tensione (chiusura su derivazione senza tensione, Dead Line); 6109 SINC U1<U2< = lato U1 e lato U2 devono essere entrambi senza tensione (chiusura con riferimento e derivazione senza tensione, Dead Bus/Dead Line); I possibili criteri di abilitazione menzionati sono indipendenti l'uno dall'altro e possono anche essere combinati tra di loro. Per ragioni di sicurezza, nella preimpostazione le abilitazioni sono state disattivate e si trovano quindi su NO. Il parametro T superv. Tens. (indirizzo 6111) consente di impostare un tempo di supervisione per il quale, prima del consenso alla chiusura, devono essere soddisfatte le condizioni di abilitazione sopra citate con chiusura in assenza di tensione. Il valore 68 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.2 Funzioni di sincronizzazione preimpostato di tiene conto di processi transitori e può essere mantenuto senza essere modificato. L'abilitazione attraverso il controllo di sincronismo può essere limitata ad un tempo di supervisione del sincronismo impostabile T-SIN. DURATA (indirizzo 6112). Entro tale tempo devono essere soddisfatte tutte le condizioni parametrizzate. In caso contrario non si ha più alcuna abilitazione alla chiusura e ha luogo un arresto della funzione di sincronizzazione. Se questo tempo viene impostato su ∞, le condizioni vengono verificate fino a quando non sono soddisfatte. Questo è anche il valore di preimpostazione. Nel fissare una limitazione temporale, bisogna tenere conto delle condizioni di esercizio. Essa dev'essere stabilita sulla base delle caratteristiche specifiche dell'impianto. Con il parametro 6113 SEQUENZ. FASI il controllo della sequenza di fase può essere disattivato per le tensioni U1 e U2 oppure attivato per la sequenza di fase destrorsa (L1 L2 L3) o sinistrorsa (L1 L3 L2). In caso di controllo di sincronismo monofase, questo parametro non viene visualizzato. Se il controllo della sequenza di fase è attivato, questo ingresso di tensione (Uc; Uf) viene utilizzato per il rilevamento di una linea/sbarra fuori tensione/sotto tensione (si veda anche il sottoparagrafo „Chiusura di una linea/sbarra in assenza di tensione“ nella descrizione della funzione di sincronizzazione). Dati dell'impianto I dati riferiti all'impianto per la funzione di sincronizzazione vengono impostati negli indirizzi da 6120 a 6127. Il tempo di chiusura dell'interruttore T.Chius.Int. all'indirizzo 6120 è necessario se l'apparecchio deve effettuare una chiusura anche in condizioni asincrone. In questo caso, l'apparecchio calcolerà il momento del comando di chiusura in modo tale che, nell'istante di chiusura dei poli dell'interruttore, le tensioni risultino in fase. Oltre al tempo proprio dell'interruttore, va preso in considerazione anche il tempo d'intervento di un relè ausiliario eventualmente collegato in serie. Il tempo proprio dell'interruttore può essere determinato con l'aiuto del 7VE61 e 7VE63 (cfr. indicazioni per la messa in servizio al cap. 3). Nota Si tenga presente che, per ragioni di sicurezza, il tempo di chiusura dell'interruttore è preimpostato su ∞, quindi una chiusura asincrona con l'impostazione di consegna non è possibile. In questo caso viene emessa la segnalazione „Syx ParErr“ per il gruppo funzionale di sincronizzazione x in questione. Se il tempo di chiusura dell'interruttore si ottiene mediante analisi di registrazioni dei guasti, allora il valore di misura può essere accettato diretamente. Se invece si utilizza un cronometro esterno, allora al tempo misurato va aggiunta una durata di 22 ms con fN = 50 o 60 Hz e di 42 ms con fN = 16,7 Hz. Con Rapp U1/U2 (indirizzo 6121) si possono prendere in considerazione diversi rapporti di trasformazione dei trasformatori voltmetrici dei due lati della rete (si veda ad es. la figura seguente 2-25). Affinché l'apparecchio possa confrontare le due tensioni secondarie, la tensione U2 viene moltiplicata per il fattore Rapp U1/U2 e questo valore viene visualizzato anche nei valori di misura di esercizio. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 69 2 Funzioni Nota Poiché la tensione U1 è per definizione la tensione di riferimento, solo la tensione secondaria U2sec viene moltiplicata per il fattore Rapp U1/U2. Figura 2-25 Configurazione dell'impianto mediante trasformatori di misura diversi Normalmente è raro che si abbiano valori nominali secondari differenti, pertanto il fattore sarà su 1,00. Tuttavia se ai trasformatori di tensione vengono collegati carichi diversi si possono aver ripercussioni sull'errore di ampiezza. Questo si può compensare con il Rapp U1/U2. Il valore di taratura deve essere fissato dopo la misurazione di messa in servizio sull'impianto primario (cfr. indicazioni per la messa in servizio al capitolo 3). Ma il parametro può anche essere utilizzato, in presenza di un commutatore multiplo del trasformatore, per adattare i singoli gradini di tensione per la sincronizzazione. A tale scopo, al parametro 6121 si possono attribuire diversi valori corrispondenti ai singoli livelli di tensione. Se dunque il trasformatore nella figura seguente è dotato di un commutatore multiplo con tre gradini, allora vengono utilizzati tre gruppi funzionali di sincronizzazione con impostazione identica, tranne che per il parametro 6121. 70 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.2 Funzioni di sincronizzazione Figura 2-26 Esempio di una misura attraverso un trasformatore I valori per i tre gruppi funzionali vengono ricavati dalla tabella seguente e registrati per il fattore di adattamento 6121 Rapp U1/U2. Per mezzo della segnalazione di ingresso da „>Si1 att“ a „>Si8 eff.“, può essere selezionata la funzione di sincronizzazione adatta al gradino attuale del trasformatore. Ciò può essere effettuato direttamente tramite ingressi binari o per mezzo del CFC. Tabella 2-4 Possibili posizioni dei gradini del trasformatore Gradino del Tensione nominale primaria Fattore di adattamento U1/U2 trasformaU2 tore 1 36,0 kV 1,06 2 37,0 kV 1,03 3 38,0 kV 1,00 Con il parametro 6122 Aggiust. Angolo è possibile correggere gradualmente eventuali errori d'angolo dei trasfromatori voltmetrici. Un possibile valore di correzione va determinato durante la messa in servizio. I parametri di taratura Rapp U1/U2 e Aggiust. Angolo permettono di controllare anche esecuzioni d'impianto nelle quali sul lato 1 e sul lato 2 i trasformatori voltmetrici sono collegati diversamente o vengono utilizzati trasformatori diversi. L'impostazione va spiegata con due esempi. Nella figura 2-27 i trasformatori voltmetrici bipolari isolati sono collegati a differenti tensioni concatenate. Le tensioni primarie e secondarie sono uguali. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 71 2 Funzioni Figura 2-27 Collegamenti V1 (L1–L2) e V2 (L2–L3) La figura 2-28 mostra la combinazione di un trasformatore bipolare e unipolare isolato. Sul lato 1 viene rilevata una tensione concatenata e sul lato 2 una tensione fase-terra. Poiché i due trasformatori voltmetrici hanno rapporti di trasformazione uguali, il valore della tensione secondaria si differenzia del fattore √3 e, secondo il collegamento scelto, dell'angolo di fase 150°. Figura 2-28 Collegamenti V1 (L1–L2) e V2 (L2–E) Se tra i trasformatori voltmetrici dell'interruttore da sincronizzare si trova un trasformatore di potenza, in caso di indice orario diverso da zero, la rotazione dell'angolo di fase va corretta. La figura 2-29 riporta un'applicazione tipica. Nel parametro 6122 Aggiust. Angolo viene depositata la rotazione dell'angolo di fase. L'indice orario del trasformatore è definito dal lato di alta tensione verso il lato di bassa tensione. Il trasformatore voltmetrico di riferimento U1 viene collegato al lato di alta tensione del trasformatore. Secondo l'indice orario va immessa la rotazione dell'angolo di fase. Se il numero dell'indice orario è 5, ciò significa una rotazione angolare di 5 · 30° = 150°. Questo valore va impostato come parametro 6122. Se, in base al tipo d'impianto, il collegamento di tensione U1 si trova sul lato di bassa tensione, allora l'angolo complementare dev'essere impostato a 360°. Per un trasformatore con indice orario 5 vale 360° – (5 · 30°) = 210°. 72 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.2 Funzioni di sincronizzazione Figura 2-29 Considerazione della rotazione angolare di fase All'indirizzo 6124 U1N-Trasf. prim viene immessa la tensione nominale primaria del trasformatore del lato 1 per la corretta rappresentazione primaria delle grandezze di misura. Analogamente all'indirizzo 6125 U2N-Trasf. prim viene immessa la tensione nominale primaria del trasformatore del lato 2. L'indirizzo 6126 U nom Secondar rappresenta la tensione nominale secondaria del trasformatore. All'indirizzo 6127 T COM CH MIN viene impostata la durata del comando di chiusura per l'interruttore. Tale durata dev'essere sempre maggiore del tempo di chiusura del'interruttore (indirizzo 6120) in modo che l'interruttore porti a termine la chiusura e disconnetta con il suo contatto ausiliario il circuito di controllo di chiusura. Tuttavia, per ragioni di sicurezza, il tempo non dovrebbe essere selezionato più lungo del necessario. Il valore preimpostato di 0,1 s corrisponde a interruttori comuni, tuttavia va assolutamente controllato sulla base delle caratteristiche dell'impianto. Condizioni asincrone Nelle reti asincrone, la funzione di sincronizzazione impartisce un comando di chiusura in forma tale da determinare l'accoppiamento delle reti nello stesso istante in cui si verifica l'uguaglianza delle fasi, tenendo conto del tempo di manovra dell'interruttore (indirizzo 6120 T.Chius.Int.). Oltre al tempo di chiusura dell'interruttore 6120 T.Chius.Int. qui sono rilevanti i parametri da 6130 a 6133. Con i parametri 6130 dU ASIN U2>U1 (differenza di tensione ammessa se U2 è maggiore di U1) e 6131 dU ASIN U2<U1 (differenza di tensione ammessa se U2 è minore di U1) le differenze di tensione consentite possono essere impostate anche in maniera asimmetrica. Affinché il carico di potenza reattiva del generatore non diventi troppo grande dopo la chiusura, si consiglia un valore di taratura di ca. 2% della tensione nominale. I parametri 6132 df ASIN f2>f1 (differenza di frequenza ammessa se f2 è maggiore di f1) e 6133 df ASIN f2<f1 (differenza di frequenza ammessa se f2 è minore di f1) limitano il campo di lavoro per la chiusura asincrona. Poiché sono disponibili due parametri, si può impostare un campo di chiusura asimmetrico. Di solito il valore di taratura è di ca. 0,1 Hz. In tal modo, la possibile compensazione di potenza attiva durante la chiusura viene mantenuta nei limiti. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 73 2 Funzioni Condizioni sincrone Con il parametro 6140 Sincr. permessa si può selezionare se, al passaggio al di sotto della soglia di commutazione F SINCRONIZ. (vedi sotto), vengono verificate solo le condizioni sincrone (SI) oppure se in ogni caso viene anche preso in considerazione il tempo proprio dell'interruttore (NO). Se si sincronizzano generatori questo modo operativo dev'essere disattivato. Il parametro dev'essere su NO. L'applicazione principale è invece la sincronizzazione di reti. Il parametro 6141 F SINCRONIZ. funge da soglia di commutazione automatica tra chiusura sincrona e asincrona. Se la differenza di frequenza è al di sotto dei limiti fissati, le reti vengono considerate sincrone e vengono ritenute valide le regole per la chiusura sincrona; al di sopra di questi limiti si ha una chiusura asincrona con calcolo preventivo dell'istante in cui si verifica l'uguaglianza delle fasi. Può essere necessario elevare la soglia di commutazione se azionamenti (ad. es. compressore a stantuffi) caricano diversamente la rete in ciascuna semionda influenzando negativamente la precisione della misura di frequenza. Con i parametri 6142 dU SINC U2>U1 e 6143 dU SINC U2<U1, le differenze di tensione ammissibili possono essere impostate anche asimmetricamente. Il valore di impostazione può sempre essere selezionato un po' più alto che per le condizioni asincrone. Esso viene determinato dalle condizioni dell'impianto (ad es. forti cadute di tensione in seguito a induttanze di limitazione della corrente). I parametri 6144 dα SINC α2>α1 e 6145 dα SINC α2<α1 limitano il campo di lavoro per la chiusura sincrona con riguardo alla differenza d'angolo consentita. Poiché sono disponibili due parametri, si può impostare un campo di chiusura asimmetrico (vedi anche figura 2-30). Il valore preimpostato per l'angolo dev'essere eventualmente aumentato se induttanze di limitazione della corrente causano uno sfasamento maggiore. In tal modo, si eleva ai limiti la corrente di compensazione durante la chiusura. Inoltre, si può impostare un ritardo di abilitazione T Ritard Habil. (indirizzo 6146) per il quale tutte le condizioni di sincronismo devono essere soddisfatte affinché, allo scadere di questo tempo, venga generato il comando di chiusura. In tal modo si attende una certa stabilizzazione della rete. Il valore preimpostato 10 ha dato finora un buon risultato. Figura 2-30 Finestre nel diagramma U f 74 Chiusura in condizioni di rete sincrone La figura 2-31 mostra i parametri di taratura nel diagramma U f sia per le condizioni sincrone che per quelle asincrone. Nelle reti sincrone la banda di frequenza è per principio molto stretta. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.2 Funzioni di sincronizzazione Figura 2-31 Controllo di sincronismo Campo di lavoro in condizioni sincrone e asincrone per tensione (U) e frequenza (f) Con i parametri 6150 dU SINC U2>U1 (differenza di tensione ammessa se U2 è maggiore di U1) e 6151 dU SINC U2<U1 (differenza di tensione ammessa se U2 è minore di U1) le differenze di tensione consentite possono essere impostate anche asimmetricamente. Poiché sono disponibili due parametri, si può impostare un campo di chiusura asimmetrico. I parametri 6152 df SINC f2>f1 (differenza di frequenza ammessa se f2 è maggiore di f1) e 6153 df SINC f2<f1 (differenza di frequenza ammessa se f2 è minore di f1) determinano le differenze di frequenza consentite. Poiché sono disponibili due parametri, si può impostare un campo di chiusura asimmetrico. I parametri 6154 dα SINC α2>α1 (differenza d'angolo ammessa se α2 è maggiore di α1) e 6155 dα SINC α2<α1 (differenza d'angolo ammessa se α2 è minore di α1) limitano il campo di lavoro per la chiusura sincrona. Poiché sono disponibili due parametri, si può impostare un campo di chiusura asimmetrico. I parametri preimpostati sono stati selezionati per l'applicazione „Abilitazione con sincronizzazione manuale di un generatore“ e corrispondono ai parametri delle condizioni asincrone. L'impostazione dell'angolo si orienta sull'errore d'angolo che un generatore può tollerare senza una sollecitazione troppo grande. Esso va impostato sulla base delle caratteristiche del generatore. 10° non è un valore atipico. Con una frequenza differenziale di 0,1 Hz, con 10° la distanza temporale dal punto di sincronizzazione è di 10°/0,1 Hz · 360° = 280 ms. Entro questo tempo dovrebbe arrivare il comando di chiusura manuale. Il tempo proprio degli apparecchi 7VE61 e 7VE63 è di ca. 10 ms. Se si suppone un tempo di chiusura dell'interruttore di 60 ms, per una chiusura ideale il comando di chiusura dovrebbe essere effettuato ca. 2,5° prima del punto di sincronizzazione. Nell'esecuzione a 11/2 canali del 7VE61, la funzione di controllo del sincronismo è attiva come criterio di abilitazione e viene impostata approssimativamente nei limiti di supervisione. Ne risultano dipendenze per i valori di taratura dell'angolo di abilitazione 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 75 2 Funzioni ∆α, della differenza di frequenza ammissibile ∆f e del tempo proprio dell'interruttore TE secondo la seguente relazione: Con tempi elevati di chiusura dell'interruttore (parametro 6120 T.Chius.Int.) la differenza di frequenza ammissibile ∆f (parametro 6152 df SINC f2>f1 o 6153 df SINC f2<f1) diminuisce a seconda dell'angolo di abilitazione selezionato ∆α (parametro 6154 dα SINC α2>α1 o 6155 dα SINC α2<α1), come riportato nella figura 2-32. Qui la superficie al di sotto della curva esemplificativa per ∆α = 60° e ∆α = 30° rappresenta il rispettivo campo di lavoro del 7VE61. Ha senso impostare un tempo proprio dell'interruttore solo nel campo al di sotto della rispettiva curva. Figura 2-32 Gradini del trasformatore 76 Campo di lavoro nella versione a 11/2 canale del 7VE61 Nella variante d'apparecchio 7VE63, tramite ingresso binario, può essere realizzato un rilevamento dei gradini del trasformatore per massimo 62 gradini. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.2 Funzioni di sincronizzazione Per inserire segnalazioni di gradini del trasformatore, è necessario procedere nel modo seguente: • Nella matrice di parametrizzazione in DIGSI® dev'essere inserita una segnalazione di gradini del trasformatore (vedi fig.2-33). • Devono essere impostate le sue proprietà (vedi fig. 2-34). Per le codificazioni comunemente parametrizzabili (codice binario, codice BCD, codice „1aus n“), con quattro grandezze di selezione (numero gradini, numero bit, offset di visualizzazione e salto di gradino) si può stabilire quale configurazione binaria corrisponda ai singoli gradini del trasformatore e in quale forma questi ultimi vengano rappresentati sul display dell'apparecchio e nelle memorie tampone. Nell'immissione „con contatto mobile“, la posizione dei gradini viene riconosciuta valida e accettata solo quando il contatto mobile segnala il raggiungimento del gradino. • La segnalazione deve essere parametrizzata su un ingresso binario. Solo successivamente questo gradino compare nella selezione del parametro 6160 REG TEN. OBJ.. Si tenga conto che solo con riferimento alla numerazione si possono utilizzare ingressi binari direttamente consecutivi. Dopo aver selezionato la segnalazione del gradino del trasformatore 6160, questa, a seconda dell'impostazione dei parametri 6161 e 6162, viene inclusa nella sincronizzazione. Qui 6161 #STEP U NOM. descrive il numero di gradino con tensione nominale primaria U1 e 6162 TAP STEP la distanza tra i gradini in %. Figura 2-33 Vista della matrice e catalogo info come esempio 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 77 2 Funzioni Figura 2-34 Esempio di impostazione delle proprietà dell'oggetto di un variatore sotto carico Esempio: Figura 2-35 Sincronizzazione attraverso un trasformatore Per un trasformatore, secondo la figura di cui sopra, con i seguenti dati Tensione nominale primaria U1 525,00 kV Tensione nominale primaria U2 18,00 kV Tensione nominale secondaria 100 V Numero dei gradini 5, con contatto mobile Distanza tra i gradini 2,5 % Numero di gradino con tensione nominale secondaria 0 Salto di gradino 1 Offset di visualizzazione –3 bisogna effettuare la parametrizzazione del gradino del trasformatore „regolatore 1“ e della funzione di sincronizzazione secondo la seguente tabella, e l'immissione delle proprietà dell'oggetto secondo la figura 2-34. 78 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.2 Funzioni di sincronizzazione Tabella 2-5 Esempio di parametrizzazione per regolazione dei gradini del trasformatore N. par. Parametro Impostazione 6124 U1N-Trasf. prim 525,00 kV 6125 U2N-Trasf. prim 18,00 kV 6126 U nom Secondar 100 V 6160 REG TEN. OBJ. regolatore 1 6161 #STEP U NOM. 0 6162 TAP STEP 2,5 % Nella correzione della tensione, la tensione di riferimento U1 rimane costante e U2 viene adeguatamente corretta. Per l'esempio della figura 2-4 si suppone che il generatore venga azionato con tensione nominale e che anche sulla sbarra vi sia tensione nominale. In tal modo, sul trasformatore al lato della sbarra vengono misurati sul lato secondario Ua = Ub = 100 V (con sequenza di fase anche Uc = 100 V) e sul lato del generatore, anche qui lato secondario Ud = Ue = 100 V (con sequenza di fase anche Uf = 100 V). Per le tensioni U1, U2 e per la tensione differenziale risultano i seguenti valori sul lato secondario, che vengono visualizzati anche come valori di misura di esercizio: codice BCD al BI visualizzazione sull'apparecchio 0000 **** (non valido) 0001 –2 UOS Trafo/kV UOS Trafo/kV Ud; Ue/V U2/V U1/V dU/V primari come secondari secondari secondari secondari valore „seconda- (lato generatore) rio“ del trasformatore (corretto) --- --- 498,75 95,00 100,0 95,0 100,0 –5,0 0010 –1 511,875 97,50 100,0 97,5 100,0 –2,5 0011 0 525,000 100,00 100,0 100,0 100,0 0 0100 1 538,125 102,50 100,0 102,5 100,0 +2,5 0101 2 551,250 105,00 100,0 105,0 100,0 +5,0 0110 **** (non valido) Regolazione della frequenza e della tensione --- --- I comandi di regolazione possono essere emessi solo dalle varianti di apparecchio 7VE6***-*****-*C o D. Inoltre, questa funzionalità può essere utilizzata solo se almeno uno dei parametri 6170 U BALANCING e 6180 f BALANCING, contrariamente all'impostazione di consegna, non è impostato su OFF, ma è stata selezionata una delle alternative proposte. Per gli impulsi di regolazione ad un regolatore di tensione si seleziona U BALANCING = Pulse, per il controllo di un commutatore multiplo del trasformatore = Reg. Tensione. Per adattare i comandi di regolazione alla caratteristica del regolatore di tensione, agli indirizzi 6171 - 6174 vengono impostati i tempi di regolazione e di pausa nonché la velocità di variazione. Impulsi di regolazione della tensione Con i parametri 6130 dU ASIN U2>U1 e 6131 dU ASIN U2<U1, per il parallelo asincrono viene definita una banda per la differenza di tensione ammissibile, il cui centro viene utilizzato come valore ottimale per i comandi di regolazione. Con i parametri 6171 T U PULS MIN si definisce la durata dell'impulso minimo di regolazione, con il parametro 6172 T U PULS MAX quella dell'impulso massimo. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 79 2 Funzioni Quest'ultimo determina anche la durata degli impulsi (costanti) di regolazione per commutatori multipli di trsformatori. L'impulso minimo di regolazione viene definito dalla reazione del regolatore o del sistema complessivo e va fissato durante la messa in servizio. Con il tempo di regolazione massimo, si evita una sovraelongazione troppo forte in caso di ∆U grande. Il valore di taratura opportuno va determinato durante la messa in servizio. Con il parametro 6173 dU2 / dt, viene comunicata all'apparecchio la velocità di variazione del regolatore. Ne risultano le seguenti formule: Esempio: Valore di taratura 6130 dU ASIN U2>U1 =2V Valore di taratura 6131dU ASIN U2<U1 =2V Valore di taratura 6173 dU2 / dt = 2 V/s dU attualmente misurato = –4 V Con questi valori di impostazione e il valore misurato, come tempo di regolazione risulta: ∆Ureg = I dU – 0,5 · (parametro 6130 – parametro 6131) I = I –4 V–0,5 · (2 V — 2 V) I = 4 V A seconda del segno, ovvero se U2 è maggiore o minore di U1, si determina la direzione di regolazione („Alto“ o „Basso“). Nell'esempio vengono emessi impulsi di „Alto“. I tempi risultanti vengono verificati confrontandoli con i parametri per il tempo minimo (6171) e massimo (6172) dell'impulso. Se il tempo calcolato per l'impulso di regolazione è inferiore al tempo minimo di impulso, viene emesso un impulso con il tempo minimo. Se il tempo per l'impulso di regolazione è superiore al tempo di impulso massimo, l'impulso viene limitato al tempo massimo. L'impulso di regolazione lungo viene suddiviso in più impulsi brevi interrotti dal tempo di pausa 6174 T U PAUSE. Con i valori dell'esempio e un'impostazione del parametro 6172 T U PULS MAX = 1 s è stata effettuata una suddivisione in due impulsi di 1 s. Se il parametro 6172 T U PULS MAX è impostato su ∞, non ha luogo alcuna limitazione del tempo e viene emesso un impulso permanente fino allo scadere del tempo calcolato. In caso di condizioni dell'impianto molto instabili, può essere vantaggioso livellare un po' le grandezze di misura. Con il parametro accessibile solo in DIGSI 6175 SMOOTHING U, si può selezionare una formazione flessibile di valori con i gradini 1 (livellamento debole) fino a 10 (livellamento forte). Normalmente è sufficiente la preimpostazione (1). Con l'impostazione 0 si può rinunciare a qualsiasi livellamento. Nella combinazione di regolazioni di tensione e di frequenza, viene controllata costantemente la sovraeccitazione (U/f). Al superamento del parametro accessibile in DIGSI® 6176(U/Un) / (f/fn), ha luogo un'interruzione dei comandi di regolazione. Il valore limite (indicato dal produttore dell'oggetto di protezione) dell'induzione in rapporto all'induzione nominale (B/BN) costituisce la base dell'impostazione. 80 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.2 Funzioni di sincronizzazione Impulsi di regolazione della frequenza Con i parametri 6132 df ASIN f2>f1 e 6133 df ASIN f2<f1, per il parallelo asincrono viene definita una banda per la differenza di frequenza ammissibile. Il valore ottimale per i comandi di regolazione si determina non utilizzando il centro della banda come per i comandi di regolazione della tensione, bensì tramite il parametro 6185 ∆f SET POINT (vedi fig. 2-36). Poiché il parallelo dei generatori avviene preferibilmente in condizioni ipersincrone, dovrebbe essere rispettata la seguente condizione: ∆f SET POINT < 0,5 · df ASIN f2>f1 con f2 > f1 si ha un segno positivo. Figura 2-36 Determinazione dell'impulso di regolazione della frequenza Con i parametri 6181 T f PULS MIN si definisce la durata dell'impulso minimo di regolazione, con il parametro 6182 T f PULS MAX quella dell'impulso massimo. Con il parametro 6183 df2 / dt, viene comunicata all'apparecchio la velocità di variazione del regolatore. Ne risultano le seguenti formule: Esempio: Valore di taratura 6132 df ASIN f2>f1 = 0,1 Hz Valore di taratura 6183 df2 / dt = 1 Hz/s Valore di taratura 6185 ∆f SET POINT = 0,04 Hz df attualmente misurato = +0,5 Hz Con questi valori di impostazione e il valore misurato, come tempo di regolazione risulta: ∆f SET POINT = 0,5 · 0,1 Hz = + 0,05 Hz ∆freg = I df – ∆f SET POINT I = I +0,5 Hz – 0,04 Hz I = 0,46 Hz L'impulso minimo di regolazione viene definito dalla reazione del regolatore o del sistema complessivo e va fissato durante la messa in servizio. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 81 2 Funzioni Con il tempo di regolazione massimo, si evita una sovraelongazione troppo forte in caso di ∆U grande. Il valore di taratura opportuno va determinato durante la messa in servizio. A seconda del segno, ovvero se f2 è maggiore o minore di f1, si determina la direzione di regolazione („Alto“ o „Basso“). Nell'esempio vengono emessi impulsi di „Alto“. I tempi risultanti vengono verificati confrontandoli con i parametri per la durata minima (6181) e massima (6182) dell'impulso. Se il tempo calcolato per l'impulso di regolazione è inferiore al tempo minimo di impulso, viene emesso un impulso con il tempo minimo. Se il tempo per l'impulso di regolazione è superiore al tempo di impulso massimo, l'impulso viene limitato al tempo massimo. L'impulso di regolazione lungo viene suddiviso in più impulsi brevi interrotti dal tempo di pausa 6184 T f PAUSE. Se il parametro 6182 T U PULS MAX è impostato su ∞, non ha luogo alcuna limitazione del tempo e viene emesso un impulso permanente fino allo scadere del tempo calcolato. In particolare nelle centrali idroelettriche, il numero di giri del generatore può essere sottoposto a oscillazioni. Pertanto, i comandi di regolazione determinati sulla base di un valore di frequenza momentaneo, potrebbero essere errati. Per questo esiste la possibilità di sottoporre la differenza di frequenza, tramite il parametro 6186 SMOOTHING f, ad un calcolo della media con diversi fattori di livellamento da 1 a 10. Se la differenza di frequenza è ∆f ≈ 0, vale a dire che il generatore funziona in maniera sincrona con la rete, ma le condizioni di chiusura ∆U e ∆α non sono soddisfatte, non è possibile alcuna sincronizzazione o essa durerebbe molto. In questi casi può essere emesso un „impulso kick“, se è stato selezionato il parametro 6187 KICK PULSE = ON e sono stati abilitati impulsi kick. Questi vengono emessi solo se la durata fino al sincronismo supera un tempo impostabile tramite il parametro 6189 T SW-ON MIN. In tal modo, si garantisce che gli impulsi kick vengano emessi solo se i vettori delle tensioni non si avvicinano l'uno all'altro in un tempo prevedibile ma non immediatamente prima del raggiungimento del sincronismo. Per il valore del parametro 6189 vale la relazione: T SW-ON MIN ≈ 1/(2·∆f). Per ∆f viene qui utilizzato il maggiore dei due valori dei parametri 6132 df ASIN f2>f1 e 6133 df ASIN f2<f1. L'impulso kick viene emesso in direzione della parametrizzazione di ∆f KICK (secondo il valore positivo o negativo del valore di frequenza). La sua lunghezza si calcola sulla base della variazione di frequenza df2/dt ue del valore del parametro 6188 ∆f KICK. 2.2.2.2 Tabella parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 6101 Gruppo SINC ON OFF OFF Gruppo funzionale di sincronizzazione 6102 Int.Sincr. (possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione) Nessuno All'Interruttore sincronizzabile 6103 Umin 20 .. 125 V 90 V Limite inferiore di U: Umin 6104 Umax 20 .. 140 V 110 V Limite superiore di U: Umax 6105 U< 1 .. 60 V 5V Soglia U1,U2 non in U 6106 U> 20 .. 140 V 80 V Soglia U1,U2 sotto U 82 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.2 Funzioni di sincronizzazione Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 6107 SINC U1<U2> SI NO NO Chiusura con U1< e U2> 6108 SINC U1>U2< SI NO NO Chiusura con U1> e U2< 6109 SINC U1<U2< SI NO NO Chiusura con U1< e U2< 6111A T superv. Tens. 0.0 .. 60.0 sec; ∞ 0.1 sec Tempo supervis. U1>;U2> oppure U1<;U2< 6112 T-SIN. DURATA 0.01 .. 1200.00 sec; ∞ 1200.00 sec Durata massima del control. sincroniz. 6113 SEQUENZ. FASI NO L1 L2 L3 L1 L3 L2 NO Controllo sequenza fasi 6120 T.Chius.Int. 10 .. 1000 ms; ∞ ∞ ms Tempo di chiusura (operativo) del Interr 6121 Rapp U1/U2 0.50 .. 2.00 1.00 Rapporto di adattamento U1/ U2 6122A Aggiust. Angolo 0 .. 359 ° 0° Aggiustam. Angolo (Gruppo vettor. trasf) 6124 U1N-Trasf. prim 0.10 .. 999.99 kV 15.75 kV U nominale primaria trasformatore U1 6125 U2N-Trasf. prim 0.10 .. 999.99 kV 15.75 kV U nominale primaria trasformatore U2 6126 U nom Secondar 80 .. 125 V 100 V U nominale secondaria (fasefase) 6127 T COM CH MIN 0.01 .. 10.00 sec 0.10 sec Tempo Min comando chiusura del CB 6130 dU ASIN U2>U1 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2>U1 6131 dU ASIN U2<U1 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2<U1 6132 df ASIN f2>f1 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Differenza frequenza ammissibile f2>f1 6133 df ASIN f2<f1 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Soglia di commutazione ASIN/SIN 6140 Sincr. permessa NO SI NO Chiusura in condizioni di sincronismo 6141 F SINCRONIZ. 0.01 .. 0.04 Hz 0.01 Hz Soglia di commutazione ASIN/SIN 6142 dU SIN U2>U1 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Max differenza U U2<U1 6143 dU SIN U2<U1 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Max differenza U U2>U1 6144 dα SIN α2>α1 2 .. 80 ° 10 ° Max differenza angolo alpha2>alpha1 6145 dα SIN α2<α1 2 .. 80 ° 10 ° Max differenza angolo alpha2<alpha1 6146 T Ritard Habil. 0.00 .. 60.00 sec 10.00 sec Rritardo dell'abilitazione 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 83 2 Funzioni Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 6150 dU SINC U2>U1 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2>U1 6151 dU SINC U2<U1 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2<U1 6152 df SINC f2>f1 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Max differza frequenza f2>f1 6153 df SINC f2<f1 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Max differza frequenza f2<f1 6154 dα SINC α2>α1 2 .. 80 ° 10 ° Diff. d'angolo ammissibile alpha2>alpha1 6155 dα SINC α2<α1 2 .. 80 ° 10 ° Diff. d'angolo ammissibile alpha2<alpha1 6160 REG TEN. OBJ. (possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione) Nessuno Regolatore U (Tap changer object) 6161 #STEP U NOM. -62 .. 62 0 Posiz. regolatore di U alla U nominale 6162 TAP STEP 0.0 .. 20.0 % 0.0 % Ampiezza step regolatore di U 6170 U BALANCING OFF Reg. Tensione Pulse OFF Voltage balancing 6171 T U PULS MIN 10 .. 1000 ms 100 ms Max durata impulso per U simmetrica 6172 T U PULS MAX 1.00 .. 32.00 sec; ∞ 1.00 sec Minima durata impulso per U simmetrica 6173 dU2 / dt 0.1 .. 50.0 V/s 2.0 V/s dU/dt del controllore 6174 T U PAUSE 0.00 .. 32.00 sec 5.00 sec Tempo transitorio del U-controller 6175A SMOOTHING U 1 .. 100 1 Fattore di Smoothing per la U 6176A (U/Un) / (f/fn) 1.00 .. 1.40 1.10 Max sovraeccitazione permessa 6180 f BALANCING OFF Pulse OFF Frequency balancing 6181 T f PULS MIN 10 .. 1000 ms 20 ms Minima durata impulso per f balancing 6182 T f PULS MAX 1.00 .. 32.00 sec; ∞ 1.00 sec Max durata impulso per f balancing 6183 df2 / dt 0.05 .. 5.00 Hz/s 1.00 Hz/s df/dt del controllore 6184 T f PAUSE 0.00 .. 32.00 sec 5.00 sec Tempo transitorio del f-controller 6185 ∆f SET POINT -1.00 .. 1.00 Hz; < > 0 0.04 Hz Set point per frequenza balancing 6186A SMOOTHING f 1 .. 100 1 Fattore di Smoothing per la frequenza 6187 KICK PULSE OFF ON ON Rilascio del kick pulse 6188A ∆f KICK -0.10 .. 0.10 Hz; < > 0 0.04 Hz df per il kick pulse 6189A T SW-ON MIN 0.2 .. 1000.0 sec; 0 5.0 sec Tempo Min per switch-on senza balancing 84 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.2 Funzioni di sincronizzazione 2.2.2.3 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 170.0001 >Si1 att MS >Attivare Gruppo funz. Sinc 1 170.0050 Si1 Errore MU Sinc. Gruppo 1: Errore 170.0051 Si1 bloc MU Gruppo funzionale sinc 1 bloccato 170.2007 Si1 Ctrl MS Sinc. Grp. 1 Mis.richiesta dal controllo 170.2008 >Si1 bloc MS >Blocco Gruppo funzionale sinc 1 170.2022 Si1 in c. MU Funz. Sinc 1: Funz. di misura in corso 170.2050 U1 = VM U1 = 170.2051 f1 = VM f1 = 170.2052 U2 = VM v2 = 170.2053 f2 = VM f2 = 170.2054 dU = VM dU = 170.2055 df = VM df = 170.2056 dα = VM dalpha = 170.2101 Si1 OFF MU Gruppo funzionale sinc 1 è su OFF 170.2300 Sinc ok chius 1 MU Sinc. Rilascio Comando Chiusura 1 170.2301 Sinc ok chius 2 MU Sinc. Rilascio Comando Chiusura 2 170.2311 Si1 att MU Gruppo funz. Sinc 1 è attivo 170.2312 Si1 ON MU Sinc. Gruppo 1 è su ON 2.2.3 SINC Generale 2.2.3.1 Indicazioni per l'impostazione Generalità 2.2.3.2 Ind. 6001 2.2.3.3 N° Nelle due tabelle seguenti sono riportati parametri e segnalazioni che non sono assegnati in particolare ad uno degli otto gruppi funzionali di sincronizzazione, ma valgono nel complesso per la funzione di sincronizzazione. Tabella parametri Parametri COM. TESTSINC. Possibilità di impostazione OFF ON Preimpostazione OFF Spiegazione Test sincronizzazione (Messa in serv.) Informazioni Informazione Tipo di inf. Spiegazione 222.0043 >Sinc Rich.mis. MS Funz.Sinc: Rich. misura sincronizzazione 222.2011 >Sinc Avv MS >Funz. Sinc: Avv. Sincronizzaz. 222.2012 >Sinc Stop MS >Funz. Sinc: Stop Sincronizz. 222.2013 >Sinc U1>U2< MS >Funz. Sinc:Abilitaz. condizione U1>U2< 222.2014 >Sinc U1<U2> MS >Funz. Sinc:Abilitaz. condizione U1<U2> 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 85 2 Funzioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 222.2015 >Sinc U1<U2< MS >Funz. Sinc:Abilitaz. condizione U1<U2< 222.2027 Sinc U1>U2< MU Funz. Sinc: Condiz.i U1>U2> soddisfatte 222.2028 Sinc U1<U2> MU Funz. Sinc: Condiz.i U1<U2> soddisfatte 222.2029 Sinc U1<U2< MU Funz. Sinc: Condiz.i U1<U2< soddisfatte 222.2030 Sinc Udiff ok MU Funz. Sinc: (Udiff) ok 222.2031 Sinc fdiff ok MU Funz. Sinc: (fdiff) ok 222.2032 Sinc αdiff ok MU Funz. Sinc: (fdiff) ok 222.2033 Sinc f1>> MU Funz. Sinc: f1>fmax ammissibile 222.2034 Sinc f1<< MU Funz. Sinc: f1<fmin ammissibile 222.2035 Sinc f2>> MU Funz. Sinc: f2>fmax ammissibile 222.2036 Sinc f2<< MU Funz. Sinc: f2<fmin ammissibile 222.2037 Sinc U1>> MU Funz. Sinc: U1>Umax ammissibile 222.2038 Sinc U1<< MU Funz. Sinc: U1<Umin ammissibile 222.2039 Sinc U2>> MU Funz. Sinc: U2>Umax ammissibile 222.2040 Sinc U2<< MU Funz. Sinc: U2<Umin ammissibile 222.2090 Sinc U2>U1 MU Funz.Sinc: Udiff troppo grande (U2>U1) 222.2091 Sinc U2<U1 MU Funz.Sinc: Udiff troppo grande (U2<U1) 222.2092 Sinc f2>f1 MU Funz.Sinc: fdiff troppo grande (f2>f1) 222.2093 Sinc f2<f1 MU Funz.Sinc: fdiff troppo grande (f2<f1) 222.2094 Sinc α2>α1 MU Funz.Sinc: alphadiff tr. grande (a2>a1) 222.2095 Sinc α2<α1 MU Funz.Sinc: alphadiff tr. grande (a2<a1) 222.2102 >Sinc blc Abil. MS >Funz.Sinc: Blocco abilitazione 222.2103 Sinc blc Abil. MU Funz.Sinc: Abilitazione bloccata 222.2302 Sinc ok 1 MU Sinc. Condizione sincronizz. 1 ok 222.2303 Sinc ok 2 MU Sinc. Condizione sincronizz. 2 ok 222.2309 Sinc sup.asim. MU Sinc-supervisione U1,U2 asimmetrica 222.2310 Sinc sup. α MU Sinc supervisione Alpha> 222.2332 Sinc f sin 1 MU Sinc:Cond. Sincronizzazione f1 (Test) 222.2333 Sinc f sin 2 MU Sinc:Cond. Sincronizzazione f2 (Test) 222.2334 Sinc Stop TS MU Sinc:Stop per valore errato reg. tens. 222.2335 SincSEQ U1 123 MU Sinc: U1 sequenza fase è L1 L2 L3 222.2336 SincSEQ U1 132 MU Sinc: U1 sequenza fase è L1 L3 L2 222.2337 SincSEQ U2 123 MU Sinc: U2 sequenza fase è L1 L2 L3 222.2338 SincSEQ U2 132 MU Sinc: U2 sequenza fase è L1 L3 L2 222.2340 >COM Test sinc. MS >Test sincronizzazione (Messa in serv.) 222.2341 Test Ril.Ch. 1 MU Comm: Rilascio del Comando Chiusura 1 222.2342 Test Ril.Ch. 2 MU Comm: Rilascio del Comando Chiusura 2 223.2320 >BLK Eguagliat. MS >BLOCCO comandi eguagliatori 223.2321 >BLK V Eguagl. MS >BLOCCO comandi eguagliatore tensione 223.2322 >BLK f Eguagl. MS >BLOCCO comandi eguagliatore frequenza 223.2323 >Start Eguagl. MS >Avvio sequenza eguagliamento 223.2324 Sinc U2 giù MU Sinc: diminuzione tensione U2 223.2325 Sinc U2 su MU Sinc: aumento tensione U2 223.2326 Sinc f2 giù MU Sinc: diminuzione frequency f2 223.2327 Sinc f2 su MU Sinc: aumento frequency f2 223.2339 Eguagl. attivi MU Comandi eguagliatori sono attivi 86 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.2 Funzioni di sincronizzazione N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 25064 Sinc ON-Sig MU Sinc: ON - Segnale 25065 Sinc ON 1-Sig MU Sinc: ON 1 - Segnale 25066 Sinc ON 2-Sig MU Sinc: ON 2 - Segnale 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 87 2 Funzioni 2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione Le grandezze presenti agli ingressi analogici dell'apparecchio, oltre che per le funzioni di sincronizzazione, possono essere rese accessibili anche per altre applicazioni. Si tratta della protezione di tensione e di frequenza e/o della supervisione dei valori limite di queste grandezze. Un'ulteriore applicazione riguarda il disaccoppiamento di rete. Nelle varianti 7VE6***-**B*- con funzionalità supplementare sono disponibili le seguenti funzioni: • Protezione di minima tensione (ANSI 27) • Protezione di massima tensione (ANSI 59) • Protezione di frequenza (ANSI 81) • Protezione di cambio di frequenza (ANSI 81R) • Salto vettoriale • Supervisioni dei valori di soglia • Accoppiamenti diretti 2.3.1 Protezione di Minima Tensione La protezione di minima tensione rileva le perdite di tensione in macchine elettriche e previene modalità di esercizio non ammissibili così come possibili perdite di stabilità. Per poter utilizzare la funzione in tutte le applicazioni, viene impiegata una tensione selezionabile ad uno dei sei trasformatori voltmetrici per la protezione di minima tensione. La protezione di minima tensione, assieme alla protezione di massima tensione, al relè di salto vettoriale, alla protezione di cambio di frequenza e alla protezione di frequenza, costituisce un criterio per il disaccoppiamento di rete. 2.3.1.1 Descrizione del funzionamento Funzionamento La protezione di minima tensione dispone di due gradini. Il passaggio al di sotto di una soglia di tensione impostabile provoca l'emissione di una segnalazione di avviamento. Il perdurare dell'avviamento per un tempo impostabile provoca l'emissione di un comando di scatto. Affinché la protezione non produca falsi allarmi in presenza di una perdita di tensione secondaria, i gradini possono essere bloccati separatamente e/o insieme mediante uno o più ingressi binari, ad es. di un interruttore di protezione dei trasformatori voltmetrici. La protezione è attiva su un vasto campo di frequenza. Nel campo in cui la risposta in frequenza viene corretta (da 0,5 · fN a 1,5 · fN) è garantita la piena sensibilità. Al di fuori di questo campo, il segnale d'ingresso viene attenuato; in tal modo la protezione di minima tensione diventa più sensibile e tende ad un funzionamento intempestivo. La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione di minima tensione. 88 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione Figura 2-37 2.3.1.2 Diagramma logico della protezione di minima tensione Indicazioni per l'impostazione Generalità La protezione di minima tensione può essere attiva e disponibile solo se essa è stata parametrizzata nella configurazione delle funzioni di protezione (paragrafo 2.1.1, indirizzo 140) Min.U = Abilitato. Se la funzione non è necessaria, selezionare Disabilitato. All'indirizzo 4001 MINIMA U si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure solo bloccare il comando di scatto (Blocco Rele'). Valori di taratura Tramite il parametro 4007 MIS. INPUT, uno dei sei ingressi di tensione (Ua - Uf) viene assegnato alla protezione di minima tensione. Si ha dunque la seguente assegnazione tra ingresso di tensione e collegamenti dell'apparecchio: Ingresso di tensione Collegamenti dell'apparecchio Ua Q1, Q2 Ub Q3, Q4 Uc Q5, Q6 Ud Q7, Q8 Ue Q9, Q10 Uf Q11, Q12 Tipicamente viene collegata una tensione concatenata, ma è possibile anche utilizzare una tensione fase-terra. Nell'ultimo caso le soglie di intervento vanno adattate in maniera corrispondente. Il primo gradino della protezione di minima tensione è normalmente regoalato a circa il 75 % della tensione nominale della macchina (indirizzo 4002 U< = 75 V impostato. L'impostazione del tempo 4003 T U< va selezionata in modo da disattivare cadute di tensione che potrebbero provocare un funzionamento instabile. Il ritardo dovrà essere di durata sufficiente da evitare apertura durante i buchi di tensione ammissibili. Per il secondo gradino si dovrà associare una soglia di avviamento più bassa 4004 U<<, ad es. = 65 V, con un tempo di scatto più breve, 4005 TU<< ad es. = 0,5 s, 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 89 2 Funzioni per ottenere un adattamento approssimativo al comportamento di stabilità delle utenze. Tutti i tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i tempi propri (tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione. Il rapporto di ricaduta può essere adattato con estrema precisione alle condizioni di esercizio all'indirizzo 4006 U<U<<Rap.Ricad.. 2.3.1.3 Tabella parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 4001 MINIMA U OFF ON Blocco Rele' OFF MINIMA U 4002 U< 10.0 .. 125.0 V 75.0 V U< Avviamento 4003 T U< 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 3.00 sec T U< Tempo di Ritardo 4004 U<< 10.0 .. 125.0 V 65.0 V U<< Avviamento 4005 TU<< 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec T U<< Tempo di Ritardo 4006A U<U<<Rap.Ricad. 1.01 .. 1.20 1.05 U<,U<<Rapporto di Ricaduta 4007 MIS. INPUT Ua Ub Uc Ud Ue Uf Ua Ingresso misura usato 2.3.1.4 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 6503 >BLOCCO Min.Ten MS >BLOCCO Protezione Min. Tensione 6506 >BLOCCO U< MS >BLOCCO Protezione Min. Tensione U< 6508 >BLOCCO U<< MS >BLOCCO Protezione Min. Tensione U<< 6530 Min.Tens.OFF MU Protez.Min.Tensione e' su OFF 6531 Min.Tens.BLOCC. MU Protez.Min.Tensione e' BLOCCATA 6532 Min.Tens.ATTIVA MU Protez.Min.Tensione e' ATTIVA 6533 U< AVVIAMENTO MU Min.Tensione U< Avviata 6537 U<< AVVIAMENTO MU Min.Tensione U<< Avviata 6539 U< SCATTO MU SCATTO Min.Tensione U< 6540 U<< SCATTO MU SCATTO Min.Tensione U<< 2.3.2 Protezione di Massima Tensione La protezione di massima tensione serve a proteggere la macchina elettrica e le parti dell'impianto ad essa collegate contro eventuali incrementi di tensione non ammissibili 90 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione e a prevenire guasti del loro isolamento. Tali incrementi di tensione sono provocati, ad es., da un comando errato, in caso di azionamento manuale del sistema di eccitazione, da un'anomalia al regolatore di tensione automatico, in seguito a uno scatto a pieno carico di un generatore, in caso di generatore separato dalla rete oppure in caso di funzionamento a isola. 2.3.2.1 Descrizione delle funzioni Funzionamento La protezione di massima tensione controlla uno dei sei ingressi di tensione degli apparecchi 7VE61 e 7VE63. Di regola viene collegata una tensione concatenata. In presenza di una forte sovratensione, la protezione si disattiva con un tempo di ritardo breve, mentre con una sovratensione di minore importanza il tempo di ritardo è più lungo per consentire al regolatore di tensione di riportare la tensione nel campo nominale. I valori limite della tensione e i tempi di ritardo possono essere regolati individualmente per entrambi i gradini. I gradini possono essere bloccati separatamente e/o insieme mediante uno o più ingressi binari. La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione di massima tensione. Figura 2-38 2.3.2.2 Diagramma logico della protezione di massima tensione Indicazioni per l'impostazione Generalità La protezione di massima tensione può essere attiva e disponibile solo se essa è stata parametrizzata nella configurazione delle funzioni di protezione (paragrafo 2.1.1, indirizzo 141) Max.U = Abilitato. Se la funzione non è necessaria, selezionare Disabilitato. All'indirizzo 4101 MASS. U si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure solo bloccare il comando di scatto (Blocco Rele'). Valori di taratura Tramite il parametro MIS. INPUT, uno dei sei ingressi di tensione (Ua - Uf) viene assegnato alla protezione di massima tensione. Si ha dunque la seguente assegnazione tra ingresso di tensione e collegamenti dell'apparecchio: 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 91 2 Funzioni Ingresso di tensione Collegamenti dell'apparecchio Ua Q1, Q2 Ub Q3, Q4 Uc Q5, Q6 Ud Q7, Q8 Ue Q9, Q10 Uf Q11, Q12 Tipicamente viene collegata una tensione concatenata, ma è possibile utilizzare una tensione fase-terra. Nell'ultimo caso le soglie di intervento vanno adattate in maniera corrispondente. La configurazione dei valori di soglia e dei tempi di ritardo della protezione di massima tensione si effettua in base alla velocità con la quale il regolatore di tensione stabilizza le variazioni di tensione. La protezione non deve intervenire nel processo di regolazione normale del regolatore di tensione. La caratteristica a due gradini si deve quindi trovare sempre al di sopra della caratteristica di tensione/tempo del processo di regolazione. Il gradino di lunga durata 4102 U> e 4103 T U> deve intervenire in presenza di sovratensioni stazionarie. Questo è regolato su un valore compreso tra 110 % e 115 % VN e, a seconda della velocità del regolatore, da 1,5 s a 5 s. In caso di un'apertura a pieno carico del generatore, la tensione aumenta in un primo momento in funzione della tensione transitoria e viene successivamente ridotta al proprio valore nominale dal regolatore di tensione. Il gradino U>> viene impostato come gradino di breve durata per evitare che il funzionamento transitorio (in caso di apertura a pieno carico) abbia come conseguenza uno scatto. Caratteristico è, ad es., per 4104 U>> ca. 130 % UN con un ritardo 4105 T U>> da zero a 0,5 s. Tutti i tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i tempi propri (tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione. Il rapporto di ricaduta può essere adattato con estrema precisione alle condizioni di esercizio all'indirizzo 4106 U>U>>Rap.Ricad. e utilizzato per allarmi di alta precisione (ad es. alimentazione della rete di impianti eolici). 2.3.2.3 Tabella parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 4101 MASS. U OFF ON Blocco Rele' OFF MASSIMA U 4102 U> 30.0 .. 200.0 V 115.0 V U> Avviamento 4103 T U> 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 3.00 sec T U> Tempo di Ritardo 4104 U>> 30.0 .. 200.0 V 130.0 V U>> Avviamento 4105 T U>> 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec T.U>> Tempo di Ritardo 92 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 4106A U>U>>Rap.Ricad. 0.90 .. 0.99 0.95 U>,U>>Rapporto di Ricaduta 4107 MIS. INPUT Ua Ub Uc Ud Ue Uf Ua Ingresso misura usato 2.3.2.4 Informazioni N° 6513 Informazione Tipo di inf. Spiegazione >BLOCCO Max.Ten MS >BLOCCO Protezione Max. Tensione 6516 >BLOCCO U> MS >BLOCCO Protezione Max. Tensione U< 6517 >BLOCCO U>> MS >BLOCCO Protezione Max. Tensione U<< 6565 Max.Tens.OFF MU Protez.Max.Tensione e' su OFF 6566 Max.Tens.BLOCC. MU Protez.Max.Tensione e' BLOCCATA 6567 Max.Tens.ATTIVA MU Protez.Max.Tensione e' ATTIVA 6568 U> AVVIAMENTO MU Max.Tensione U> Avviata 6570 U> SCATTO MU SCATTO Max.Tensione U> 6571 U>> AVVIAMENTO MU Max.Tensione U>> Avviata 6573 U>> SCATTO MU SCATTO Max.Tensione U>> 2.3.3 Protezione di frequenza La protezione di frequenza viene utilizzata per il rilevamento delle variazioni di frequenza del generatore. Se la frequenza misurata è al di fuori del campo ammissibile, avranno inizio le rispettive manovre, quali, ad es., la separazione del generatore dalla rete. Una diminuzione di frequenza si produce quando il sistema subisce un aumento della richiesta di potenza attiva oppure nel caso di un funzionamento anomalo del regolatore di frequenza o di velocità. La protezione di minima di frequenza viene impiegata anche in generatori che funzionano (temporaneamente) in isola, poiché qui la protezione di ritorno di energia non potrà più lavorare correttamente in caso di perdita della potenza motrice. La protezione di diminuzione di frequenza permette di isolare il generatore dalla rete. Un aumento di frequenza si produce, ad es., in caso di distacchi bruschi del carico (funzionamento in isola) oppure in caso di funzionamento difettoso del regolatore di frequenza. In questo caso sussiste il pericolo di un'autoeccitazione di macchine che operano con linee di elevata lunghezza funzionanti a vuoto. Con le funzioni di filtro utilizzate, le misurazioni sono praticamente indipendenti dall'influenza delle armoniche e raggiungono un'elevata precisione. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 93 2 Funzioni 2.3.3.1 Descrizione delle funzioni Protezione di Massima e Minima Frequenza La protezione di frequenza dispone di 4 gradini di frequenza da f1 a f4. Per consentire un adattamento variabile della protezione alle condizioni dell'impianto, i gradini sono utilizzabili, a scelta, sia per minima che per massima frequenza e possono essere impostati separatamente l'uno dall'altro per consentire la realizzazione di diverse funzioni di comando. La parametrizzazione stabilisce la funzione di ogni gradino. Per il gradino di frequenza f4, è possibile decidere, indipendentemente dal valore di soglia parametrizzato, se tale gradino deve funzionare come gradino di massima o minima frequenza. Per questo motivo, esso è utilizzabile anche per applicazioni speciali, se, ad es., è richiesta una segnalazione quando una frequenza supera la soglia inferiore della frequenza nominale. Campi di lavoro La frequenza può essere determinata fino a quando la tensione all'ingresso selezionato è di un livello sufficiente. Se la tensione di misura si abbassa al di sotto di un valore impostabile U MIN, la protezione di frequenza viene bloccata poiché il segnale non permette più il calcolo esatto dei valori di frequenza. Tempi/Logiche Ogni gradino di frequenza è associato a un tempo di ritardo. Allo scadere di questo tempo viene generato un comando di scatto. In seguito alla ricaduta dell'avviamento viene resettato immediatamente anche il comando di scatto, che verrà però mantenuto almeno per la durata minima del comando parametrizzata. Tutti i quattro gradini di frequenza possono essere bloccati separatamente mediante ingressi binari. La fig. 2-73 mostra il diagramma logico della protezione di frequenza. Figura 2-39 94 Diagramma logico della protezione di frequenza 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione 2.3.3.2 Indicazioni per l'impostazione Generalità La protezione di frequenza può essere attiva e accessibile solo se questa funzione è stata parametrizzata all'indirizzo 142 Min/Max Frequen = Abilitato. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabilitato. All'indirizzo 4201 MIN/MAX FREQU. si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Blocco Rele'). Soglie di intervento La configurazione della frequenza nominale dell'impianto e della soglia di frequenza per ogni gradino Avviamento f1 - Avviamento f4 permette di definire la funzione protezione di massima oppure di minima frequenza a seconda del caso. Se si parametrizza un valore di soglia minore della frequenza nominale si tratta di un gradino di minima frequenza. Se il valore di soglia viene regolato su un valore più grande della frequenza nominale si tratta di un gradino di massima frequenza. Nota Se il valore di soglia viene regolato sullo stesso valore della frequenza nominale, il gradino non è attivo. Lo stesso vale anche per il gradino f4 quando il parametro 4218 Uso soglia f4 è impostato su Automatico (preimpostazione). È possibile regolare questo parametro anche su Avviamento f4 oppure f< e stabilire quindi il tipo di funzione (rilevamento dell'aumento oppure della diminuzione) indipendentemente dal valore limite parametrizzato Avviamento f4. Se la protezione di frequenza viene utilizzata per un disaccoppiamento di rete o per un brusco distacco del carico, i valori di taratura dipendono dalle condizioni concrete della rete. Nel caso di un distacco brusco del carico lo scaglionamento dipende dall'importanza delle utenze o dei gruppi di utenza. Ulteriori applicazioni sono possibili nel settore delle centrali elettriche. I valori di frequenza impostabili anche in questo caso si orientano in linea di massima sulle caratteristiche tecniche del gestore della rete e della centrale. In questo caso, la protezione di diminuzione della frequenza ha il compito di garantire l'approvvigionamento di energia dei dispositivi ausiliari della centrale disconnettendola tempestivamente dalla rete. Il turboregolatore normalizza, in tal caso, la velocità di rotazione del gruppo di macchine al suo valore nominale, in modo da poter proseguire l'approvvigionamento dell'energia richiesta dai dispositivi ausiliari a frequenza nominale. I turbogeneratori possono essere utilizzati, in generale, fino al 95% della frequenza nominale, a condizione che la potenza apparente sia ridotta nella stessa misura. Per le utenze induttive tuttavia, una diminuzione di frequenza provoca non solo un consumo di corrente più elevato, ma rappresenta anche un rischio per la stabilità di funzionamento. Per questo motivo viene tollerata normalmente solo una breve diminuzione di frequenza fino a circa 48 Hz (con fN = 50 Hz) oppure 58 Hz (con fN = 60 Hz). Un aumento della frequenza può, ad esempio, essere provocato da un distacco brusco del carico oppure da un funzionamento anomalo del regolatore di velocità (ad es. in una rete in isola). In questo caso la protezione di aumento di frequenza può essere utilizzata, ad esempio, come protezione contro l'aumento del numero di giri. Esempio di impostazione: 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 95 2 Funzioni Causa Gradino Valori di impostazione con fN = 50 Hz con fN = 60 Hz Ritardo f1 Separazione rete 48,00 Hz 58,00 Hz 1,00 s f2 messa fuori servizio 47,00 Hz 57,00 Hz 6,00 s f3 Allarme 49,50 Hz 59,50 Hz 20,00 s f4 Allarme o scatto 52,00 Hz 62,00 Hz 10,00 s Ritardi I tempi di ritardo f1 Fine Tempo - f4 Fine Tempo (indirizzi 4205, 4209, 4213 e 4217) permettono uno scaglionamento dei gradini di frequenza. I tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i tempi propri (tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione. Tensione minima All'indirizzo 4219 U MIN viene impostata una tensione minima, al di sotto della quale la protezione di frequenza viene bloccata. Il valore consigliato è circa 65 % UN. Il valore del parametro si riferisce a grandezze concatenate (tensione fase-fase). Con l'impostazione 0 si può disattivare il limite di tensione minima. Ingresso di misura Con il parametro 4220 MIS. INPUT si può stabilire a quale dei 6 ingressi di tensione (Ua - Uf) dell'apparecchio deve riferirsi la misura della frequenza. Si ha dunque la seguente assegnazione tra ingresso di tensione e collegamenti dell'apparecchio: 2.3.3.3 Ind. Ingresso di tensione Collegamenti dell'apparecchio Ua Q1, Q2 Ub Q3, Q4 Uc Q5, Q6 Ud Q7, Q8 Ue Q9, Q10 Uf Q11, Q12 Tabella parametri Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 4201 MIN/MAX FREQU. OFF ON Blocco Rele' OFF MINIMA MASSIMMA FREQUENZA 4202 Avviamento f1 40.00 .. 65.00 Hz 48.00 Hz Avviamento f1 4203 Avviamento f1 40.00 .. 65.00 Hz 58.00 Hz Avviamento f1 4204 f1 AVV 12.00 .. 20.00 Hz 16.10 Hz f1 AVVIAM. 4205 f1 Fine Tempo 0.00 .. 600.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo di ritardo T f1 4206 Avviamento f2 40.00 .. 65.00 Hz 47.00 Hz Avviamento f2 4207 Avviamento f2 40.00 .. 65.00 Hz 57.00 Hz Avviamento f2 4208 f2 AVV 12.00 .. 20.00 Hz 15.80 Hz f2 AVVIAM. 4209 f2 Fine Tempo 0.00 .. 100.00 sec; ∞ 6.00 sec Tempo di ritardo T f2 4210 Avviamento f3 40.00 .. 65.00 Hz 49.50 Hz Avviamento f3 96 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 4211 Avviamento f3 40.00 .. 65.00 Hz 59.50 Hz Avviamento f3 4212 f3 AVV 12.00 .. 20.00 Hz 16.50 Hz f3 AVVIAM. 4213 f3 Fine Tempo 0.00 .. 100.00 sec; ∞ 20.00 sec Tempo di ritardo T f3 4214 Avviamento f4 40.00 .. 65.00 Hz 52.00 Hz Avviamento f4 4215 Avviamento f4 40.00 .. 65.00 Hz 62.00 Hz Avviamento f4 4216 f4 AVV 12.00 .. 20.00 Hz 17.20 Hz f4 AVVIAM. 4217 f4 Fine Tempo 0.00 .. 100.00 sec; ∞ 10.00 sec Tempo di ritardoT f4 4218 Uso soglia f4 Automatico f> f< Automatico Uso del livello soglia f4 4219 U MIN 10.0 .. 125.0 V; 0 65.0 V Minima U richiesta per operazione 4220 MIS. INPUT Ua Ub Uc Ud Ue Uf Ua Ingresso misura usato 2.3.3.4 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 5203 >Blocco Freq. MS >Blocco Protezione di Frequenza 5206 >Blocco f1 MS >Blocco Protezione di Freq.-soglia f1 5207 >Blocco f2 MS >Blocco Protezione di Freq.-soglia f2 5208 >Blocco f3 MS >Blocco Protezione di Freq.-soglia f3 5209 >Blocco f4 MS >Blocco Protezione di Freq.-soglia f4 5211 Prot.Freq. OFF MU Protezione di Frequenza e' su OFF 5212 Freq. Bloccata MU Protezione di Frequenza e' Bloccata 5213 Freq. Attiva MU Protezione di Frequenza e' Attiva 5215 Freq U< Bloc. MU Blocco prot. frequenza per min tensione 5232 Avviamento f1 MU Protezione di Frequenza:Avviamento f1 5233 Avviamento f2 MU Protezione di Frequenza:Avviamento f2 5234 Avviamento f3 MU Protezione di Frequenza:Avviamento f3 5235 Avviamento f4 MU Protezione di Frequenza:Avviamento f4 5236 Scatto f1 MU Protezione di Frequenza:Scatto f1 5237 Scatto f2 MU Protezione di Frequenza:Scatto f2 5238 Scatto f3 MU Protezione di Frequenza:Scatto f3 5239 Scatto f4 MU Protezione di Frequenza:Scatto f4 2.3.4 Protezione valore di cambio frequenza Questa protezione permette di rilevare rapidamente eventuali variazioni di frequenza e di reagire rapidamente in caso di diminuzione oppure di aumento della frequenza. Il 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 97 2 Funzioni comando di scatto può essere già dato prima che venga raggiunta la soglia di intervento della protezione di frequenza (cfr. paragrafo 2.3.3). Le variazioni di frequenza sono provocate, tra l'altro, da uno squilibrio tra potenza attiva prodotta e potenza attiva richiesta. È quindi necessario da un lato prendere misure relative alla regolazione e dall'altro eseguire manovre di comando. Ciò può comprendere misure destinate ad abbassare il carico, come disaccoppiamenti di rete oppure la disattivazione di utenze (stacco carichi). Tali misure sono più efficaci se vengono prese subito, all'inizio di un guasto. Le due applicazioni principali della funzione di protezione sono quindi il disaccoppiamento di rete e l'eliminazione del carico. 2.3.4.1 Descrizione delle funzioni Principio di misura Dalla misura delle componenti di sequenza positiva delle tensioni, viene determinata la frequenza di ogni periodo mediante una finestra di misura di tre periodi e viene fatta la media con i valori precedentemente calcolati. La differenza di frequenza è calcolata tramite un intervallo di tempo selezionabile (preimpostazione 5 periodi). Il rapporto differenza di frequenza e differenza di tempo corrisponde alla derivata di frequenza la quale può essere positiva o negativa. La misurazione viene effettuata di continuo (per periodo). Mediante processi di supervisione, quali, ad es., la supervisione della minima tensione, il controllo dei cambiamenti bruschi dell'angolo di fase e altri, viene evitata una funzione intempestiva. Variazione dell'aumento/diminuzione di frequenza La protezione di cambio di frequenza dispone di quattro gradini, da f1/dt a df4/dt. Questi permettono di adattare in modo variabile la funzione alle condizioni dell'impianto. I gradini possono essere utilizzati sia per il rilevamento della variazione della riduzione di frequenza (-df/dt) che per la variazione dell'aumento di quest'ultima (+df/dt). Il gradino -df/dt agisce a partire da frequenze con bassa frequenza nominale oppure al di sotto di quest'ultima, quando è attivata l'abilitazione di minima frequenza. Analogamente, il gradino df/dt è attivo solo al superamento della frequenza nominale o con frequenze al di sopra di quest'ultima, quando è attivata l'abilitazione di massima frequenza. La parametrizzazione stabilisce la funzione di ogni gradino. Per limitare il campo di regolazione dei parametri a un livello ragionevole, le finestre di misura (regolabili) per il calcolo della differenza di frequenza e della differenza di ricaduta, sono valide ognuna per due gradini. Campi di lavoro La frequenza può essere determinata fino a quando la tensione all'ingresso selezionato è di un livello sufficiente. Se la tensione di misura si abbassa al di sotto di un valore impostabile U MIN, la protezione di frequenza viene bloccata poiché il segnale non permette più il calcolo esatto dei valori di frequenza. Tempi/Logica Ogni gradino di frequenza è associato a un tempo di ritardo di scatto. Ciò è consigliabile per la supervisione di gradienti deboli. Allo scadere di questo tempo viene emesso un comando di scatto. In seguito alla ricaduta dell'avviamento, viene resettato immediatamente anche il comando di scatto, che verrà però mantenuto almeno per la durata minima del comando parametrizzata. Tutti e quattro i gradini di derivata di frequenza possono essere bloccati separatamente mediante ingressi binari. Il blocco di minima tensione agisce su tutti e quattro i gradini contemporaneamente. 98 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione Figura 2-40 2.3.4.2 Diagramma logico della protezione di cambio di frequenza Indicazioni per l'impostazione Generalità La protezione di cambio di frequenza può essere attiva e accessibile solo se questa funzione è stata parametrizzata all'indirizzo 145 Protez. df/dt. Si possono selezionare da 2 a 4 gradini. La preimpostazione è 2 livelli df/dt. All'indirizzo 4501 Protez. df/dt si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Blocco Rele'). Soglie di intervento La procedura di impostazione è uguale per tutti i gradini. Si stabilisce, innanzitutto, se il gradino deve controllare un aumento di frequenza con f>fN oppure una diminuzione con f<fN. Questa impostazione viene eseguita, ad es., per il gradino 1 all'indirizzo 4502 df1/dt >/<. La soglia di intervento viene impostata come valore assoluto all'indirizzo 4503 Livello df1/dt. ll segno corrispondente è noto alla funzione di protezione dall'impostazione all'indirizzo 4502. La soglia di intervento dipende dal tipo di applicazione e viene scelta in base alle caratteristiche della rete. Di regola è necessaria un'analisi della rete. Se un'utenza viene sconnessa bruscamente, si produce un'eccedenza di potenza attiva. La frequenza aumenta e si ha, come conseguenza, una variazione di frequenza positiva. Se al con- 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 99 2 Funzioni trario, un generatore ha un'avaria, si ha una carenza di potenza attiva. La frequenza si abbassa e si ha, come conseguenza, una variazione di frequenza negativa. Le seguenti relazioni possono essere utilizzate come esempio di calcolo e sono valide per la velocità iniziale di una variazione di frequenza (ca. 1 secondo). Le abbreviazioni hanno il significato seguente: fN Frequenza nominale ∆P Variazione potenza attiva ∆P = Pconsumo – Pproduzione SN Potenza nominale apparente delle macchine H Costante di inerzia per alternatori per centrali idroelettriche (macchine a poli salienti) H = 1,5 s - 6 s per turbogeneratori (macchne a poli non salienti) H = 2 s - 10 s gruppi di turbogeneratori industriali H=3s-4s Esempio: fN = 50 Hz H=3s Caso 1: ∆P/SN = 0,12 Caso 2: ∆P/SN = 0,48 Caso 1: df/dt = –1 Hz/s Caso 2: df/dt = –4 Hz/s L'esempio sopra citato costituisce la base della preimpostazione. I quattro gradini sono stati configurati in modo simmetrico. Ritardi Se si desidera una reazione immediata della funzione di protezione, impostare il ritardo sullo zero. Questo sarà il caso per i valori di taratura importanti. Se, al contrario, devono essere controllate piccole variazioni (1Hz/s), un tempo di ritardo breve permetterà di evitare una reazione intempestiva. L'impostazione del tempo per il gradino 1 viene eseguita all'indirizzo 4505 T df1/dt e i tempi si addizionano al tempo proprio di funzionamento. Abilitazione mediante protezione di frequenza Con il parametro df1/dt & f1 (indirizzo 4506) si può impostare l'abilitazione del gradino a partire da una determinata soglia di frequenza. A questo scopo viene richiesto il rispettivo gradino di frequenza della protezione di frequenza. Nell'esempio di configurazione si tratta del gradino f1. Se non si desidera un'interazione tra le due funzioni, il parametro dev'essere impostato su OFF (preimpostazione). Parametro supplementare Un parametro "avanzato" (Advanced-Parameter) permette di regolare la differenza di ricaduta e la finestra di misura per gruppi di due gradini (ad es. df1/dt e df2/dt). Questa impostazione è possibile solo con il programma di comando DIGSI. 100 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione Le modifiche della configurazione sono necessarie solo se si desidera , ad es., una grande differenza di ricaduta. Per il rilevamento di variazioni di frequenza minime (<0,5 Hz/s) si consiglia di prolungare la finestra di misura preimpostata. Si migliora, così, la precisione delle misure. Valore impostato ISTERESI df/dt Gradino dfn/dt (ind. 4523, 4525) FINESTRA DI MISURA dfx/dt (ind. 4524, 4526) Tensione minima 2.3.4.3 0,1...0,5 Hz/s ≈ 0,05 25...10 0,5..0,1 Hz/s ≈ 0,1 10...5 1...5 Hz/s ≈ 0,2 10...5 5...20 Hz/s ≈ 0,5 5...1 All'indirizzo 4522 U MIN viene impostata una Minima Tensione, al di sotto della quale la protezione di derivata di frequenza viene bloccata. Il valore consigliato è circa 65 % UN. Con l'impostazione „0“ si può disattivare il limite di tensione minima. Tabella parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 4501 Protez. df/dt OFF ON Blocco Rele' OFF Protezione Grado di Cambio frequenza 4502 df1/dt >/< -df/dt< +df/dt> -df/dt< Tipo di Soglia (df1/dt >/<) 4503 Livello df1/dt 0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞ 1.0 Hz/s Valore Avv.Livello df1/dt 4504 Soglia df1/dt 0.1 .. 3.0 Hz/s; ∞ 0.3 Hz/s Avviam. della soglia df1/dt 4505 T df1/dt 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec Tempo di Ritardo Livello df1/dt 4506 df1/dt & f1 OFF ON OFF Logica AND con Avv.del Livello f1 4507 df2/dt >/< -df/dt< +df/dt> -df/dt< Tipo di Soglia (df2/dt >/<) 4508 Livello df2/dt 0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞ 1.0 Hz/s Valore Avv.Livello df2/dt 4509 Soglia df2/dt 0.1 .. 3.0 Hz/s; ∞ 0.3 Hz/s Avviam. della soglia df2/dt 4510 T df2/dt 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec Tempo di Ritardo Livello df2/dt 4511 df2/dt & f2 OFF ON OFF Logica AND con Avv.del Livello f2 4512 df3/dt >/< -df/dt< +df/dt> -df/dt< Tipo di Soglia (df3/dt >/<) 4513 Livello df3/dt 0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞ 4.0 Hz/s Valore Avv.Livello df3/dt 4514 Soglia df3/dt 0.1 .. 3.0 Hz/s; ∞ 1.3 Hz/s Avviam. della soglia df3/dt 4515 T df3/dt 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.00 sec Tempo di Ritardo Livello df3/dt 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 101 2 Funzioni Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 4516 df3/dt & f3 OFF ON OFF Logica AND con Avv.del Livello f3 4517 df4/dt >/< -df/dt< +df/dt> -df/dt< Tipo di Soglia (df4/dt >/<) 4518 Livello df4/dt 0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞ 4.0 Hz/s Valore Avv.Livello df4/dt 4519 Soglia df4/dt 0.1 .. 3.0 Hz/s; ∞ 1.3 Hz/s Avviam. della soglia df4/dt 4520 T df4/dt 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.00 sec Tempo di Ritardo Livello df4/dt 4521 df4/dt & f4 OFF ON OFF Logica AND con Avv.del Livello f4 4522 U MIN 10.0 .. 125.0 V; 0 65.0 V U d'operaz. min. U/min 4523A df1/2 ISTERESI 0.02 .. 0.99 Hz/s 0.10 Hz/s Reset Isteresi per df1/dt e df2/dt 4524A df1/2 Fin.Mis. 1 .. 25 Ciclo 5 Ciclo Finestra di Misura per df1/dt e df2/dt 4525A df3/4 ISTERESI 0.02 .. 0.99 Hz/s 0.40 Hz/s Reset Isteresi per df3/dt e df4/dt 4526A df3/4 Fin.Mis. 1 .. 25 Ciclo 5 Ciclo Finestra di Misura per df3/dt e df4/dt 4527 MIS. INPUT Ua Ub Uc Ud Ue Uf Ua Ingresso misura usato 2.3.4.4 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 5503 >Blocco df/dt MS >BLOCCO derivata di frequenza 5504 >df1/dt blocco MS >BLOCCO Livello df1/dt 5505 >df2/dt blocco MS >BLOCCO Livello df2/dt 5506 >df3/dt blocco MS >BLOCCO Livello df3/dt 5507 >df4/dt blocco MS >BLOCCO Livello df4/dt 5511 df/dt OFF MU df/dt e' su OFF 5512 df/dt BLOCCATA MU df/dt e' BLOCCATA 5513 df/dt ATTIVA MU df/dt e' ATTIVA 5515 df/dt U< block MU df/dt è bloccata da minima tensione 5516 df1/dt AVVIAM. MU Avviamento Livello df1/dt 5517 df2/dt AVVIAM. MU Avviamento Livello df2/dt 5518 df3/dt AVVIAM. MU Avviamento Livello df3/dt 5519 df4/dt AVVIAM. MU Avviamento Livello df4/dt 5520 df1/dt SCATTO MU Scatto Livello df1/dt 5521 df2/dt SCATTO MU Scatto Livello df2/dt 5522 df3/dt SCATTO MU Scatto Livello df3/dt 5523 df4/dt SCATTO MU Scatto Livello df4/dt 102 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione 2.3.5 Salto del Vettore di Tensione E' abbastanza comune che gli autoproduttori alimentino direttamente i propri impianti e contemporaneamente alimentino anche la rete. La linea di alimentazione costituisce in generale un limite legale tra il gestore della rete e il produttore autonomo. Se la linea di alimentazione è fuori servizio, ad es., in seguito a una richiusura tripolare automatica, si può produrre, una variazione di tensione o di frequenza sul generatore la quale è funzione della potenza uscente. In seguito alla chiusura della linea di alimentazione, allo scadere del tempo di pausa, possono presentarsi delle condizioni asincrone, che possono provocare danni al generatore oppure al meccanismo tra generatore e azionamento. Un criterio per l'identificazione di un'interruzione dell'alimentazione è la supervisione dell'angolo di fase nella tensione. In caso di guasto alla linea di alimentazione, l'interruzione brusca di corrente provoca un salto dell'angolo di sfasamento nella tensione, che viene registrato monitorando eventuali differenze. Il superamento di un valore di soglia impostato provoca l'emissione del comando di apertura dell'interruttore del generatore e del congiuntore. L'impiego principale della funzione di salto del vettore è quindi il disaccopiamento della rete. 2.3.5.1 Descrizione funzionale Evoluzione della frequenza con scatto a pieno carico 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 La figura seguente mostra l'evoluzione della frequenza quando un generatore subisce uno scatto a pieno carico. All'apertura dell'interruttore del generatore ha luogo un salto dell'angolo di sfasamento, riconoscibile nella misurazione della frequenza come salto di frequenza. L'accelerazione del generatore dipende dalle condizioni dell'impianto (cfr. anche paragrafo 2.3.4 „Protezione di cambio di frequenza“). 103 2 Funzioni Figura 2-41 Variazione della frequenza in seguito a uno scatto a pieno carico (registrazione del guasto con il dispositivo SIPROTEC 4 - viene rappresentato lo scostamento in rapporto alla frequenza nominale) Principio di misura Il vettore della tensione del sistema di sequenza di fase positiva viene calcolato a partire dalle misure delle tensioni fase-terra. Questo vettore viene utilizzato per determinare lo sfasamento su un intervallo delta di due periodi. La presenza di un salto dell'angolo di sfasamento è la conseguenza di un brusco cambiamento della circolazione di corrente. La figura seguente mostra il principio fondamentale. La rappresentazione a sinistra descrive lo stato stazionario, la figura a destra illustra l'evoluzione del vettore in seguito a uno scatto a pieno carico. Il salto del vettore è chiaramente riconoscibile. Figura 2-42 104 Vettore di tensione dopo un brusco distacco di carico 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione Per evitare un funzionamento intempestivo, vengono prese ulteriori misure quali: • Correzione delle variazioni stazionarie della frequenza nominale • Limitazione del campo di lavoro della frequenza a fN ± 3 Hz • Abilitazione a partire da una tensione minima • Blocco con chiusura/apertura della tensione Logica La logica è rappresentata nella fig. 2-43. La procedura di comparazione degli angoli determina la differenza d'angolo e la confronta con il valore impostato. Se quest'ultimo viene superato, ha luogo una memorizzazione del salto del vettore in un flipflop RS. Il gradino di frequenza è associato a un tempo di ritardo di scatto. L'avviamento memorizzato può essere resettato mediante un ingresso binario oppure automaticamente tramite un elemento temporizzatore (indirizzo 4604 T RESET). La funzione di salto del vettore non è attiva al di fuori della banda di frequenza ammissiblile. Lo stesso vale per la tensione. I parametri di delimitazione sono in questo caso U MIN e U MAX. Se le misure di frequenza e di tensione non vengono mantenute, la logica genera un "1" logico e l'ingresso di reset è permanentemente attivo. Il risultato della misurazione del salto di vettore viene ignorato. Se, ad es., viene collegata la tensione e la banda di frequenze è corretta, la variabile logica sopra citata passa da 1 a 0. Con il timer di ritardo di ricaduta T Blocco l'ingresso di reset rimane ancora azionato per un determinato tempo e impedisce così un avviamento tramite il salto di vettore. Se un corto circuito provoca una brusca caduta di tensione, il blocco viene immediatamente attivato mediante l'ingresso di reset. Uno scatto tramite la funzione di salto del vettore viene inibito. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 105 2 Funzioni Figura 2-43 2.3.5.2 Diagramma logico del rilevamento di salto di vettore Indicazioni per l'impostazione Generalità La funzione di salto vettoriale è attiva e accessibile solo se è stata programmata all'indirizzo 146 Salto Vettore U su Abilitato. All'indirizzo 4601 Salto Vettore U si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure solo bloccare il comando di scatto (Blocco Rele'). Soglie di intervento Il valore impostato per il salto di vettore (indirizzo 4602 DELTA PHI) viene scelto in funzione delle condizioni di potenza fornita e potenza consumata. Una brusca caduta della potenza attiva consumata così come un aumento rapido di quest'ultima, provocano un salto del vettore di tensione. Il valore da impostare dev'essere determinato in base alle proprietà specifiche dell'impianto. A questo scopo si può utilizzare il circuito equivalente semplificato della figura „vettore di tensione dopo uno scatto“ nella descrizione della funzione oppure un programma di calcolo della rete. Se si seleziona un'impostazione troppo sensibile, si rischia di sollecitare la funzione di protezione e di provocare un disaccoppiamento della rete a causa di inserzioni e disinserzioni di carichi nella rete. Per questo motivo la preimpostazione è fissata a 10°. Il campo di lavoro di tensione ammesso può essere impostato agli indirizzi 4605 per U MIN e 4606 per U MAX. La filosofia d'uso ha un ruolo fondamentale nella scelta di questi parametri. Il valore per U MIN andrebbe scelto al di sotto della tensione minima ammissibile, per una breve durata per la quale è ancora richiesto un disaccoppiamento della rete. Il valore preimpostato è stato selezionato all'80 % della tensione nominale. Per U MAX va selezionata la tensione massima ammissibile. Normalmente quest'ultima corrisponde al 130 % della tensione nominale. 106 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione Si consiglia di lasciare il ritardo T DELTA PHI (indirizzo 4603) sullo zero, a meno che non si voglia trasmettere la segnalazione di scatto con ritardo a una logica (CFC) oppure se si richiede più tempo per un blocco esterno. Ritardi Allo scadere del tempo T RESET (indirizzo 4604) la funzione viene reinizializzata automaticamente. Il tempo di reinizializzazione dev'essere selezionato in base alla filosofia di disaccoppiamento. Questo tempo dev'essere scaduto prima di una richiusura dell'interruttore. Se la reinizialittazione non viene utilizzata, regolare il timer su ∞. In questo caso la reinizializzazione deve essere effettuata mediante l'ingresso binario (contatto ausiliario dell'interruttore). L'elemento temporizzatore di ricaduta T Blocco (indirizzo 4607) permette di evitare un funzionamento intempestivo durante il collegamento e lo stacco della tensione. Di regola non è necessario modificare la preimpostazione. La modifica è possibile solo con il programma di comando DIGSI (parametri avanzati). A questo scopo è necessario accertarsi che T Blocco sia sempre impostato a un valore maggiore di quello della finestra di misura del salto di vettore (2 periodi). 2.3.5.3 Tabella parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 4601 Salto Vettore U OFF ON Blocco Rele' OFF Salto del Vettore di U 4602 DELTA PHI 2 .. 30 ° 10 ° Salto di Fase DELTA PHI 4603 T DELTA PHI 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.00 sec Tempo di ritardo T DELTA PHI 4604 T RESET 0.10 .. 60.00 sec; ∞ 5.00 sec Tempo di reset dopo lo Scatto 4605A U MIN 10.0 .. 125.0 V 80.0 V U Minima d'operazione U Min. 4606A U MAX 10.0 .. 170.0 V 130.0 V U Massima d'operazione U Max. 4607A T Blocco 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.10 sec Tempo di ritardo del Blocco 4609 MIS. INPUT Ua Ub Uc Ud Ue Uf Ua Ingresso misura usato 2.3.5.4 Informazioni N° 5581 Informazione Tipo di inf. Spiegazione >BLO.Salt.Vett. MS >BLOCCO Salto Vettore 5582 Salt.Vett. OFF MU Salto Vettore e' sun OFF 5583 Salt.Vett.BLOC. MU Salto Vettore e' BLOCCATO 5584 Salt.Vett.ATT. MU Salto Vettore e' ATTIVO 5585 Salt.Vett.noMis MU Salto Vettore fuori livello di misura 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 107 2 Funzioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 5586 Salt.Vett.Avv. MU Salto Vettore Avviamento 5587 Salt.Vett.SCAT. MU Salto Vettore SCATTO 2.3.6 Supervisione Soglia Questa funzione serve per la supervisione dei valori di soglia (superamento in salita o in discesa) con valori di misura selezionati. La rapidità del trattamento la rende una funzione di protezione. La logica CFC consente di realizzare le connessioni logiche necessarie. Casi applicativi • Per controlli rapidi, funzioni automatiche e funzioni di protezione specifiche dell'utente. • Assieme all'accoppiamento diretto, si possono creare funzioni con elemento temporizzatore che possono anche segnalare un guasto e avviare una registrazione di perturbografica. • L'impiego come semplice regolatore a due posizioni è possibile creando una fascia consentita per questa grandezza di misura a costituita da una soglia superiore ed una inferiore. La fuoriuscita dalla banda definita causa la segnalazione corrispondente che può avviare una reazione opportuna nel processo. 2.3.6.1 Descrizione delle funzioni Funzionamento Sono previsti 6 moduli di supervisione di soglia, 3 dei quali reagiscono al superamento oppure al passaggio al di sotto del valore di soglia. Il risultato è l'emissione di un messaggio logico che viene elaborato nel CFC. Come grandezze di misura per la supervisione dei valori di soglia sono disponibili i valori di tensione dei sei ingressi dell'apparecchio. Come le funzioni di protezione anche la supervisione dei valori di soglia è sempre attiva. Al di fuori del campo della correzione di frequenza (da 0,5· fN a 1,5· fN), le funzioni di minima tensione tendono al funzionamento intempestivo, quelle di massima tensione invece al funzionamento errato. La figura seguente offre una visione di insieme della logica della supervisione dei valori di soglia. 108 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione Figura 2-44 Diagramma logico della supervisione della soglia Si riconosce la libera associazione dei valori di misura ai moduli di supervisione dei valori di soglia. Il rapporto di ricaduta per i gradini MWx> è 0,95 oppure 1 %. Per i gradini MWx<, il rapporto è 1,05 oppure 1 %. 2.3.6.2 Indicazioni per l'impostazione Generalità La supervisione della soglia è attiva e accessibile solo se è stata programmata all'indirizzo 185 SOGLIA su Abilitato. Soglie d'intervento Le soglie d'intervento vengono impostate come valori percentuali, relativi a 100 V come grandezze secondarie. Agli indirizzi 8501, 8505 e 8509 selezionare le grandezze di misura da utilizzare per i gradini superiori, agli indirizzi 8503, 8507 e 8511 quelle per i gradini inferiori. Con i parametri 8502, 8504, 8506, 8508 , 8510 e 8512 si stabiliscono i singoli valori di soglia. Trattamento ulteriore delle segnalazioni 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 Le segnalazioni dei dieci moduli di supervisione della soglia (cfr. Informazioni) sono disponibili nella matrice di parametrizzazione e possono essere ulteriormente elaborate nella logica CFC. 109 2 Funzioni 2.3.6.3 Ind. Tabella parametri Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 8501 Val.Mis.VM1> Disabilitato Ua Ub Uc Ud Ue Uf Disabilitato Valore Misurato per Soglia VM1> 8502 SOGLIA VM1> 2 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato VM1> 8503 Valore Mis.VM2< Disabilitato Ua Ub Uc Ud Ue Uf Disabilitato Valore Misurato per Soglia VM2< 8504 SOGLIA VM2< 2 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato VM2< 8505 Valore Mis.VM3> Disabilitato Ua Ub Uc Ud Ue Uf Disabilitato Valore Misurato per Soglia VM3> 8506 SOGLIA VM3> 2 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato VM3> 8507 Valore Mis.VM4< Disabilitato Ua Ub Uc Ud Ue Uf Disabilitato Valore Misurato per Soglia VM4> 8508 SOGLIA VM4< 2 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato VM4< 8509 Valore Mis.VM5> Disabilitato Ua Ub Uc Ud Ue Uf Disabilitato Valore Misurato per Soglia VM5> 8510 SOGLIA VM5> 2 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato VM5> 110 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 8511 Valore Mis.VM6< Disabilitato Ua Ub Uc Ud Ue Uf Disabilitato Valore Misurato per Soglia VM6< 8512 SOGLIA VM6< 2 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato VM6< 2.3.6.4 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 7960 Val.Misurato 1> MU Valore Misurato VM1> Avviamento 7961 Val.Misurato 2< MU Valore Misurato VM2< Avviamento 7962 Val.Misurato 3> MU Valore Misurato VM3> Avviamento 7963 Val.Misurato 4< MU Valore Misurato VM4< Avviamento 7964 Val.Misurato 5> MU Valore Misurato VM5> Avviamento 7965 Val.Misurato 6< MU Valore Misurato VM6< Avviamento 2.3.7 Funzione Scatto esterno I dispositivi di parallelo multifunzionali 7VE61 e 7VE63 permettono, mediante ingressi binari, l'accoppiamento e l'eleborazione di un qualsiasi segnale proveniente da dispositivi di protezione e di supervisione esterni. Allo stesso modo dei segnali interni, questi segnali possono essere segnalati, ritardati, trasmessi alla matrice di scatto e possono anche essere bloccati singolarmente. In questo modo è possibile, ad es., l'integrazione di dispositivi di protezione meccanici (protezione Bucholz) nell'elaborazione di segnalazione e di scatto dei dispositivi di parallelo oppure l'interazione di funzioni di protezione in apparecchi diversi. 2.3.7.1 Descrizione delle funzioni Funzionamento Lo stato degli ingressi binari associati a questa funzione viene testato ad intervalli ciclici. Un cambiamento logico viene interpretato come avviamento quando lo stesso stato è presente per almeno due cicli successivi. Il tempo parametrizzabile 8602 T rit.sc.ext.1 consente di ritardare lo scatto. La figura seguente mostra il diagramma logico della funzione di scatto esterno. Complessivamente, queste funzioni logiche accoppiabili sono 4 e agiscono allo stesso modo; i numeri di funzione dei messaggi si riferiscono allo scatto esterno 1. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 111 2 Funzioni Figura 2-45 2.3.7.2 Diagramma logico della funzione di scatto esterno Indicazioni per l'impostazione Generalità Il comando di scatto dall'esterno è attivo e disponibile solo se è stato programmato agli indirizzii da 186 Scat.Est.Funz.1 a 189 Scat.Est.Funz.4 = Abilitato. Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabilitato. Agli indirizzi da 8601 Scatto ext.1 a 8901 Scatto ext.4 si possono attivare (ON) e disattivare (OFF) le singole funzioni oppure bloccare solamente il comando di scatto (Blocco Rele'). Analogamente ai segnali interni, i comandi di scatto dall'esterno possono essere segnalati, ritardati e trasmessi alla matrice di scatto. I tempi di ritardo vengono impostati agli indirizzi da 8602 T rit.sc.ext.1 a 8902 T rit.sc.ext.4. Come per le funzioni di protezione, la ricaduta degli scatti generati dai comandi dall'esterno viene prolungata della durata minima del comando parametrizzata t.Min Com Scatt. 2.3.7.3 Ind. Tabella parametri Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 8601 Scatto ext.1 OFF ON Blocco Rele' OFF Scatto esterno funzione 1 8602 T rit.sc.ext.1 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo ritardo scatto esterno 1 8701 Scatto ext.2 OFF ON Blocco Rele' OFF Scatto esterno funzione 2 8702 T rit.sc.ext.2 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo ritardo scatto esterno 2 8801 Scatto ext.3 OFF ON Blocco Rele' OFF Scatto esterno funzione 3 8802 T rit.sc.ext.3. 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo ritardo scatto esterno 3 8901 Scatto ext.4 OFF ON Blocco Rele' OFF Scatto esterno funzione 4 8902 T rit.sc.ext.4 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo ritardo scatto esterno 4 112 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione 2.3.7.4 N° 4523 Informazioni Informazione Tipo di inf. Spiegazione >BLOCCO Ext.1 MS >BLOCCO Scatto Esterno 1 4526 >Scat.Ext.1 MS >Trigger Scatto Esterno 1 4531 Ext.1 OFF MU Scatto Esterno 1 e' su OFF 4532 Ext.1 BLOCCATO MU Scatto Esterno 1 e' BLOCCATO 4533 Ext.1 ATTIVO MU Scatto Esterno 1 e' ATTIVO 4536 Ext.1 AVVIATO MU Scatto Esterno 1:Avv. Generale 4537 Ext.1 Scat.Gen. MU Scatto Esterno 1: Scatto Generale 4543 >BLOCCO Ext.2 MS >BLOCCO Scatto Esterno 2 4546 >Scat.Ext.2 MS >Trigger Scatto Esterno 2 4551 Ext. 2 OFF MU Scatto Esterno 2 e' su OFF 4552 Ext.2 BLOCCATO MU Scatto Esterno 2 e' BLOCCATO 4553 Ext.2 ATTIVO MU Scatto Esterno 2 e' ATTIVO 4556 Ext.2 AVVIATO MU Scatto Esterno 2:Avv. Generale 4557 Ext.2 Scat.Gen. MU Scatto Esterno 2: Scatto Generale 4563 >BLOCCO Ext.3 MS >BLOCCO Scatto Esterno 3 4566 >Scat.Ext.3 MS >Trigger Scatto Esterno 3 4571 Ext. 3 OFF MU Scatto Esterno 3 e' su OFF 4572 Ext.3 BLOCCATO MU Scatto Esterno 3 e' BLOCCATO 4573 Ext.3 ATTIVO MU Scatto Esterno 3 e' ATTIVO 4576 Ext.3 AVVIATO MU Scatto Esterno 3:Avv. Generale 4577 Ext.3 Scat.Gen. MU Scatto Esterno 3: Scatto Generale 4583 >BLOCCO Ext.4 MS >BLOCCO Scatto Esterno 4 4586 >Scat.Ext.4 MS >Trigger Scatto Esterno 4 4591 Ext. 4 OFF MU Scatto Esterno 4 e' su OFF 4592 Ext.4 BLOCCATO MU Scatto Esterno 4 e' BLOCCATO 4593 Ext.4 ATTIVO MU Scatto Esterno 4 e' ATTIVO 4596 Ext.4 AVVIATO MU Scatto Esterno 4:Avv. Generale 4597 Ext.4 Scat.Gen. MU Scatto Esterno 4: Scatto Generale 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 113 2 Funzioni 2.4 Uscite analogiche A seconda della variante ordinata, sono disponibili per i dispositivi di parallelo 7VE61 e 7VE63 fino a quattro uscite analogiche (moduli ad innesto sulle porte B e D). Le uscite analogiche servono per l'emissione di valori di misura percentuali forniti dalla funzione di sincronizzazione. 2.4.1 Descrizione del funzionamento Applicazione In fase di programmazione delle funzioni (vedi paragrafo 2.1.1.2) sono stati stabiliti i valori di misura della funzione di sincronizzazione che devono essere trasmessi attraverso queste interfacce. In particolare sono disponibili fino a quattro delle seguenti uscite: • valore di misura ∆U in percentuale rispetto alla tensione nominale di esercizio UNom, • valore di misura ∆f in percentuale rispetto alla frequenza nominale fNom, • valore di misura ∆α in percentuale, riferito a 180°, • valore di misura |∆U| in percentuale rispetto alla tensione nominale di esercizio UNom, • valore di misura |∆f| in percentuale rispetto alla frequenza nominale fNom, • valore di misura |∆α| in percentuale, riferito a 180°, • valore di misura U1 in percentuale rispetto alla tensione nominale di esercizio UNom, • valore di misura U2 in percentuale rispetto alla tensione nominale di esercizio UNom, • valore di misura f1 in percentuale rispetto alla frequenza nominale fNom, • valore di misura f2 in percentuale rispetto alla frequenza nominale fNom. I valori analogici vengono emessi come correnti indipendenti dal carico. Il campo nominale delle uscite analogiche va da 0 mA a 20 mA, il campo di lavoro arriva fino a 22,5 mA. Il fattore di conversione e il campo di validità sono configurabili. Se devono essere trasmessi valori di misura, 1 volta per ogni periodo si ha un aggiornamento ciclico. 2.4.2 Indicazioni per l'impostazione Generalità Durante la programmazione delle uscite analogiche (paragrafo 2.1.1.2, indirizzi 173 176) sono state stabilite le uscite analogiche del dispositivo che devono essere utilizzate per determinati valori di misura. Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabilitato. In questo caso, gli ulteriori parametri associati a questa uscita analogica non vengono visualizzati. Nota I valori di misura vengono forniti dalla funzione di sincronizzazione. Se non è attivato alcun gruppo funzionale di sincronizzazione o se tutti i gruppi sono impostati su Disabilitato o OFF, allora non vengono generati valori di misura. 114 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.4 Uscite analogiche Valori di misura Una volta selezionati i valori di misura per le uscite analogiche (paragrafo 2.1.1.2, indirizzi 173 - 176), agli indirizzi 7301 - 7305 devono essere imposti il valore di conversione e il campo di validità per le uscite analogiche disponibili, ovvero • Fattore di scala U: indirizzo 7301 SCAL. U = valore in V che deve corrispondere al 100 %, • Fattore di scala frequenza: indirizzo 7302 SCAL. f = valore in Hz che deve corrispondere al 100 %, • Fattore di scala ∆U: indirizzo 7303 SCAL. ∆U = valore in V che deve corrispondere al 100 %, • Fattore di scala ∆f: indirizzo 7304 SCAL. ∆f = valore in Hz che deve corrispondere al 100 %, • Fattore di scala ∆α: indirizzo 7305 SCAL. ∆α = valore in ° el. che deve corrispondere al 100 %. Agli indirizzi 7311, 7321, 7331 e 7341 si stabilisce quale uscita analogica (B1, B2, D1 e D2) e quale valore di misura (U1, f1, U2, f2, ∆U, ∆f, ∆α, I ∆U I, I ∆f I, I ∆α I) devono essere utilizzati. Una volta selezionati i valori di misura per le uscite analogiche, devono essere impostati il valore di conversione e il campo di validità per le uscite disponibili, ovvero • per uscita analogica 1 nel luogo di installazione „B“ (Port B1): indirizzo 7312 MIN. VALOR(B1) il valore di riferimento minimo in %, indirizzo 7313 MIN. USCITA(B1) il valore di emissione della corrente minimo in mA, indirizzo 7314 MAX. VALOR(B1) il valore di riferimento massimo in %, indirizzo 7315 MAX. USCITA(B1) il valore di emissione della corrente massimo in mA. • per uscita analogica 2 nel luogo di installazione „B“ (Port B2): indirizzo 7322 MIN. VALOR(B2) il valore di riferimento minimo in %, indirizzo 7323 MIN. USCITA(B2) il valore di emissione della corrente minimo in mA, indirizzo 7324 MAX. VALOR(B2) il valore di riferimento massimo in %, indirizzo 7325 MAX. USCITA(B2) il valore di emissione della corrente massimo in mA. • per uscita analogica 3 nel luogo di installazione „D“ (Port D1): indirizzo 7332 MIN. VALOR(D1) il valore di riferimento minimo in %, indirizzo 7333 MIN. USCITA(D1) il valore di emissione della corrente minimo in mA, indirizzo 7334 MAX. VALOR(D1) il valore di riferimento massimo in %, indirizzo 7335 MAX. USCITA(D1) il valore di emissione della corrente massimo in mA. • per uscita analogica 4 nel luogo di installazione „D“ (Port D2): indirizzo 7342 MIN. VALOR(D2) il valore di riferimento minimo in %, indirizzo 7343 MIN. USCITA(D2) il valore di emissione della corrente minimo in mA, indirizzo 7344 MAX. VALOR(D2) il valore di riferimento massimo in %, indirizzo 7345 MAX. USCITA(D2) il valore di emissione della corrente massimo in mA. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 115 2 Funzioni Il valore massimo è pari a 22,0 mA, in caso di superamento (valore al di fuori del campo massimo ammissibile) vengono emessi 22,5 mA. Se si hanno valori di misura inferiori al valore di riferimento minimo, viene emesso il valore di emissione minimo parametrizzato. I campi di taratura possono essere impostati in modo tale che, tramite il campo di emissione, sono rappresentabili sia valori positivi che negativi, così come è richiesto per la visualizzazione di ∆U, ∆f, ∆α. La figura seguente illustra il contesto. Figura 2-46 Definizione della rappresentazione del campo di emissione Esempio: La differenza di tensione ∆U della funzione di sincronizzazione deve essere emessa come uscita analogica 1 per valori positivi e negativi al luogo di installazione „B“. Qui deve essere realizzata un'emissione di 4–20 mA. Una corrente inferiore a 4 mA (soglia di supervisione consigliata ≈ 2 mA) viene riconosciuta dal lato ricevitore come rottura del filo. Come grandezza di scala per la tensione differenziale si seleziona 5V. Tramite l'uscita analogica deve essere emessa una tensione di ± 2,5 V. Ne risultano le seguenti impostazioni: Fattore di scala U corrispondente al 100 %: indirizzo 7303 SCAL. ∆U = 5.0 V Valore di riferimento minimo in %: indirizzo 7312 MIN. VALOR(B1) = –50 % Valore di emissione della corrente minimo in mA: indirizzo 7313 MIN. USCITA(B1) = 4 mA Valore di riferimento massimo in %: indirizzo 7314 MAX. VALOR(B1) = 50.00 % Valore di emissione della corrente massimo in mA: indirizzo 7315 MAX. USCITA(B1) = 20,0 mA 116 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.4 Uscite analogiche Nella tabella seguente e nella figura 2-47 vengono rappresentate le relazioni tra valori di misura e di emissione. Tabella 2-6 Emissione esemplificativa per il valore di misura ∆U Valore di misura Valore percentuale valore non valido (rottura del filo) –5,0 V –100 % 4,0 mA –2,5 V –50 % 4,0 mA –1,25 V –25 % 8,0 mA 0,0 V 0% 12,0 mA 1,25 V 25 % 16,0 mA 2,5 V 50 % 20,0 mA 5,0 V 100 % 20,0 mA Figura 2-47 2.4.3 Ind. Valore di emissione 0,0 mA Esempio di emissione del valore di misura ∆V Tabella parametri Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 7301 SCAL. U 10.0 .. 180.0 V 100.0 V Fattore di scala U per 100% 7302 SCAL. f 10.00 .. 200.00 Hz 100.00 Hz Fattore di scala f per 100% 7303 SCAL. ∆U 1.0 .. 180.0 V 5.0 V Fattore di scala DELTA U per 100% 7304 SCAL. ∆f 1.00 .. 200.00 Hz 10.00 Hz Fattore di scala DELTA f per 100% 7305 SCAL. ∆α 1.0 .. 180.0 ° 10.0 ° Fattore di scala DELTA PHI per 100% 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 117 2 Funzioni Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 7311 USCITAANALOG B1 U1 [%] f1 [%] U2 [%] f2 [%] ∆U [%] ∆f [%] ∆α [%] |∆U| [%] |∆f| [%] |∆α| [%] ∆U [%] Uscita Analogica B1 (Port B) 7312 MIN. VALOR(B1) -200.00 .. 100.00 % -50.00 % Minima Percentuale Valore Uscita (B1) 7313 MIN. USCITA(B1) 0 .. 10 mA 4 mA Minima Corrente Valore Uscita (B1) 7314 MAX. VALOR(B1) 10.00 .. 200.00 % 50.00 % Massima Percentuale Valore Uscita (B1) 7315 MAX. USCITA(B1) 10 .. 22 mA 20 mA Massima Corrente Valore Uscita (B1) 7321 USCITAANALOG B2 U1 [%] f1 [%] U2 [%] f2 [%] ∆U [%] ∆f [%] ∆α [%] |∆U| [%] |∆f| [%] |∆α| [%] ∆U [%] Uscita Analogica B2 (Port B) 7322 MIN. VALOR(B2) -200.00 .. 100.00 % 0.00 % Minima Percentuale Valore Uscita (B2) 7323 MIN. USCITA(B2) 0 .. 10 mA 4 mA Minima Corrente Valore Uscita (B2) 7324 MAX. VALOR(B2) 10.00 .. 200.00 % 100.00 % Massima Percentuale Valore Uscita (B2) 7325 MAX. USCITA(B2) 10 .. 22 mA 20 mA Massima Corrente Valore Uscita (B2) 7331 USCITAANALOG D1 U1 [%] f1 [%] U2 [%] f2 [%] ∆U [%] ∆f [%] ∆α [%] |∆U| [%] |∆f| [%] |∆α| [%] ∆U [%] Uscita Analogica D1 (Port D) 7332 MIN. VALOR(D1) -200.00 .. 100.00 % 0.00 % Minima Percentuale Valore Uscita (D1) 7333 MIN. USCITA(D1) 0 .. 10 mA 4 mA Minima Corrente Valore Uscita (D1) 118 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.4 Uscite analogiche Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 7334 MAX. VALOR(D1) 10.00 .. 200.00 % 100.00 % Massima Percentuale Valore Uscita (D1) 7335 MAX. USCITA(D1) 10 .. 22 mA 20 mA Massima Corrente Valore Uscita (D1) 7341 USCITAANALOG D2 U1 [%] f1 [%] U2 [%] f2 [%] ∆U [%] ∆f [%] ∆α [%] |∆U| [%] |∆f| [%] |∆α| [%] ∆U [%] Uscita Analogica D2 (Port D) 7342 MIN. VALOR(D2) -200.00 .. 100.00 % 0.00 % Minima Percentuale Valore Uscita (D2) 7343 MIN. USCITA(D2) 0 .. 10 mA 4 mA Minima Corrente Valore Uscita (D2) 7344 MAX. VALOR(D2) 10.00 .. 200.00 % 100.00 % Massima Percentuale Valore Uscita (D2) 7345 MAX. USCITA(D2) 10 .. 22 mA 20 mA Massima Corrente Valore Uscita (D2) 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 119 2 Funzioni 2.5 Supervisione Il dispositivo dispone di funzioni di supervisione che consentono di verificare continuamente sia l'hardware che il software; inoltre, viene verificata continuamente la plausibilità delle grandezze di misura, in modo tale che anche i circuiti voltmetrici vengano inclusi nel sistema di supervisione. Soprattutto relativamente alla funzione di sincronizzazione sono integrate funzioni di supervisione speciali. 2.5.1 Descrizione della funzione Controllo dell'hardware L'unità viene monitorata in tutte le sue parti, dagli ingressi di misura fino ai relè di uscita. I circuiti di supervisione e il processore verificano l'hardware al fine di identificare eventuali guasti o anomalie (cfr. anche tabella 2-7). Tensioni ausiliarie e di riferimento La tensione del processore di 5 V viene controllata dall'hardware poiché il processore non può più funzionare al di sotto di un valore minimo. In questo caso, l'unità viene messa fuori servizio e il sistema del processore viene riavviato al ritorno della tensione. La mancanza oppure l'interruzione della tensione di alimentazione mettono l'unità fuori servizio; la segnalazione avviene attraverso il "contatto life" (facoltativamente come contatto di riposo oppure come contatto NA). Brevi interruzioni della tensione ausiliaria < 50 ms non compromettono il funzionamento dell'apparecchio (per tensione ausiliaria nominale ≥ 110 V–). Il processore controlla la tensione di offset e di riferimento dell'ADC (convertitore analogico/digitale). L'apparecchio è bloccato se sono rilevate deviazioni inaccettabili; i guasti permanenti sono segnalati (messaggio: „Err. conv. A/D“). Batteria tampone In caso di mancanza della tensione ausiliaria, la batteria tampone che garantisce il funzionamento ininterrotto dell'orologio interno e la memorizzazione di contatori e messaggi, viene controllata ciclicamente circa il suo stato di carica. Al passaggio al di sotto di una tensione minima ammissibile viene emessa la segnalazione „Avar.bat. scar.“. Se l'apparecchio viene staccato dalla tensione ausiliaria per un lungo periodo di tempo, la batteria tampone interna lo disattiva automaticamente ovvero l'apparecchio perde il riferimento temporale. La memoria delle segnalazioni e i dati di guasto, invece, vengono preservati. Moduli di memoria Le memorie di lavoro (RAM) vengono testate all'avviamento del sistema. In presenza di un guasto, l'avviamento viene interrotto e un LED lampeggia. Durante l'esercizio, le memorie vengono controllate l'ausilio della loro checksum (controllo delle sommatorie). Per la memoria di programma viene generata ciclicamente una checksum; essa viene poi confrontata con la checksum di programma memorizzata. Per la memoria dei parametri viene formata ciclicamente la checksum e quindi confrontata con la nuova checksum calcolata durante ogni assegnazione di nuovi parametri. 120 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.5 Supervisione In presenza di un guasto il sistema del processore viene riavviato. Campionamento La campionatura e il sincronismo tra i moduli buffer interni vengono controllati di continuo. Se non è possibile eliminare eventuali scostamenti mediante una nuova sincronizzazione, il sistema del processore viene riavviato. Controllo del software Watchdog Per un continuo monitoraggio delle sequenze del programma è stato previsto un sistema a tempo nell'hardware (watchdog di hardware) che, in caso di guasto del processore oppure di anomalie nel programma, resetta il sistema del processore. Un ulteriore watchdog di software assicura il rilevamento di qualsiasi anomalia nell'elaborazione dei programmi. Anche un evento di questo tipo determina il reset del processore. Se un tale errore non viene eliminato con il riavviamento, il sistema effettua un ulteriore tentativo. Dopo tre tentativi falliti, il dispositivo si mette automaticamente fuori servizio entro 30 secondi e si accende il LED rosso "Error". Il relè "Apparecchio pronto" ("contatto life") ricade ed emette una segnalazione (facoltativamente come contatto di riposo o contatto NA). Supervisione offset Con questa supervisione, grazie all'impiego di filtri offset, vengono controllati tutti i canali dati nel registro a scorrimento relativamente ad una formazione di offset errata dei trasformatori analogico/digitali e del percorso d'ingresso analogico. Con l'impiego di filtri di tensione continua, vengono rilevati eventuali errori di offset e i rispettivi valori di campionatura vengono corretti fino ad un certo limite. Se questo limite viene superato, viene emessa una segnalazione (191 „Errore:offset“) che poi entra a far parte del messaggio collettivo di allarme (segnalazione 160). Supervisioni della funzione di sincronizzazione Supervisione del canale Questa funzione verifica la coerenza delle misure e dei corrispondenti segnali negati nel funzionamento come dispositivo di parallelo. Tramite verifica numerica dei valori istantanei e della loro somma (normalmente si deve avere ≈ zero), vengono controllati i trasmettitori d'ingresso, i convertitori AD, la campionatura e il registro a scorrimento. Se i dati della tensione negata e non negata vengono riconosciuti come non ammessi, viene emessa la corrispondente segnalazione „Sinc Fail Ch U1“ o „Sinc Fail Ch U2“ e la funzione di sincronizzazione viene bloccata. Supervisione del convertitore analogico/digitale Per la conversione analogico-digitale dei sei segnali di misura, sono disponibili due convertitori AD con quattro canali ciascuno. I due canali in più vengono occupati con un canale dell'altro convertitore a scopo di supervisione. Viene verificata la concordanza delle grandezze di uscita dei canali ridondanti con quelle dei canali originali Se vengono rilevate divergenze, viene emessa una segnalazione „Errore ADC“ e la funzione di sincronizzazione nonché tutte le funzioni di protezione vengono bloccate. Supervisione della sequenza delle fasi Il dispositivo verifica la coerenza del senso ciclico delle fasi di entrambe le terne di tensione con la parametrizzazione. A tal fine è necessario il collegamento di una ulteriore tensione concatenata sui due lati U1 e U2 e l'attivazione del controllo della sequenza di fase tramite il parametro 6x13 SEQUENZ. FASI. Inoltre, le tensioni a tutti gli ingressi devono superare un valore minimo parametrizzabile. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 121 2 Funzioni Il senso ciclico delle fasi viene verificato tramite la sequenza delle tensioni. Tale sequenza viene rilevata sulla base della differenza temporale tra le transizioni a zero della tensione di ciascuna fase. Se il senso ciclico rilevato differisce dalla parametrizzazione, viene emessa una segnalazione „SincSeq U1 fail“ o „SincSeq U2 fail“ e la funzione di sincronizzazione viene bloccata. Controllo dell'attualità e continuità dei dati Le tensioni di misura vengono continuamente registrate come valori numerici in un registro a scorrimento. In tal modo, ciascuna delle tensioni è rappresentata da una sequenza di valori numerici campionati che rappresenta la variazione, rispetto al tempo, delle grandezze analogiche. Per assicurare la disponibilità di valori attuali, un contatore interno verifica continuamente i risultati del campionamento. Se la supervisione rileva un errore di attualità, viene emessa la segnalazione „Fail. Sampling“ e, finché questa permane, viene bloccato un comando di chiusura tramite la funzione di sincronizzazione. Se, in seguito a grandezze perturbatrici transitorie, si verificano modifiche non stazionarie nei valori di campionatura, potrebbero presentarsi errori nel calcolo della frequenza e dell'angolo di sfasamento, dunque manovre di chiusura non corrette. La supervisione di continuità valuta la differenza tra i valori di campionatura consecutivi di ciascuna grandezza di misura e, dopo il rilevamento di uno stato non stazionario, blocca la chiusura per un tempo definito. Viene emessa la segnalazione „AvaSinc Data“. Poiché in questo caso si tratta di un errore transitorio, le funzioni di protezione dell'apparecchio non vengono bloccate. Supervisione della selezione di gruppi funzionali Per ciascun punto di sincronizzazione è previsto un determinato gruppo di parametri contrassegnato come gruppo funzionale. Ciascun gruppo funzionale è valido solo per un punto di sincronizzazione e, pertanto, deve essere selezionato univocamente. Ciò va effettuato mediante gli ingressi binari da „>Si1 att“ a „>Si8 eff.“. L'univocità della selezione viene controllata tramite una decisione „1 aus n“. Una selezione di gruppi funzionali non corretta viene segnalata da „Sinc Err Selez.“. Supervisione relè I relè R1 (BO1) e R2 (BO2) previsti negli apparecchi 7VE61 e 7VE63 per la chiusura vengono comandati mediante due canali di comando e un canale di abilitazione supplementare. Discontinuità e corto circuiti nei circuiti di comando dei relè sono rilevati e segnalati (segnalazioni „Errore Relay R1“ o „Errore Relay R2“). Se questa supervisione interviene, la funzione di sincronizzazione viene bloccata e resettata. Plausibilità delle impostazioni dei parametri In linea di principio non è ammessa una parametrizzazione simultanea alla sincronizzazione. Durante una parametrizzazione, un impulso di avvio non viene accettato oppure una sincronizzazione in corso viene bloccata da un cambiamento della parametrizzazione. In caso di errori di plausibilità nella programmazione della funzione di sincronizzazione, viene emessa la segnalazione „Sinc Err.Conf.“ e la funzione di sincronizzazione viene bloccata. La verifica ha luogo già all'avviamento dell'apparecchio/con l'arrivo di una richiesta di misura alla funzione di sincronizzazione. Tutte le operazioni di commutazione che operano con la funzione di sincronizazzione, in caso di errore, vengono annullate con un'esecuzione di comando negativa (CO–). Un'ulteriore supervisione è specifica dei gruppi funzionali, cioè controlla i parametri all'interno di un certo gruppo funzionale. In caso di errori di plausibilità, si ha la segnalazione „Syx ParErr“ (con x = da 1 a 8) e il gruppo funzionale parametrizzato in maniera errata viene bloccato. Vengono eseguite le seguenti supervisioni: 122 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.5 Supervisione Ind. Parametro Spiegazione 6x05 U< Soglia U1, U2 senza tensione 6x06 U> Soglia U1, U2 in tensione 6x03 Umin Limite di tensione inferiore: Umin 6x04 Umax Limite di tensione superiore: Umax 6x30 dU ASIN U2>U1 Differenza di tensione ammissibile U2>U1 6x31 dU ASIN U2<U1 6x03 Umin Condizione 6x05 < 6x06 ≤ 6x03 < 6x04 Differenza di tensione ammissibile U2<U1 6x30 ≤ I 6x03–6x04 I 6x31 ≤ I 6x03–6x04 I Limite di tensione inferiore: Umin 6x04 Umax Limite di tensione superiore: Umax 6x42 dU SIN U2>U1 Differenza di tensione ammissibile U2>U1 6x43 dU SIN U2<U1 6x03 Umin Differenza di tensione ammissibile U2<U1 6x42 ≤ I 6x03–6x04 I 6x43 ≤ I 6x03–6x04 I Limite di tensione inferiore: Umin 6x04 Umax Limite di tensione superiore: Umax 6x71 T U PULS MIN Impulso minimo di regolazione per eguagliatore U 6x72 T U PULS MAX Impulso massimo di regolazione per eguagliatore U 6x81 T f PULS MIN Impulso minimo di regolazione per eguagliatore f 6x82 T f PULS MAX Impulso minimo di regolazione per eguagliatore f 6x20 T.Chius.Int. Tempo proprio dell'interruttore 6x71 < 6x72 6x81 < 6x82 6x20 != ∞ 6x33 df ASIN f2<f1 Differenza di frequenza ammissibile f2<f1 6x85 ∆f SET POINT Valore limite per l'eguagliatore di frequen(-1·6x33) < 6x85 < 6x32 za 6x32 df ASIN f2>f1 Differenza di frequenza ammissibile f2>f1 Reazioni ai guasti dei dispositivi di supervisione A seconda del guasto rilevato viene emessa una segnalazione, viene riavviato il sistema del processore, la funzione di sincronizzazione viene bloccata e resettata oppure l'apparecchio viene messo fuori servizio. Dopo tre riavviamenti non riusciti il dispositivo viene posto ugualmente fuori servizio. Il relè "Apparecchio pronto" ricade e segnala un guasto all'apparecchio con il suo contatto di riposo. Il LED rosso "ERROR" sul lato frontale si accende (in presenza di tensione ausiliaria interna), e il LED verde "RUN" si spegne. Nel caso in cui manchi anche la tensione ausiliaria interna, tutti i LED sono spenti. La seguente tabella mostra una sintesi delle funzioni di supervisione e delle reazioni ai guasti del dispositivo. Tabella 2-7 Supervisione Sintesi delle reazioni ai guasti dell'apparecchio Possibili cause Reazione ai guasti Segnalazione (N°) Uscita 2) Mancanza della tensio- esterno (tensione ausiliaria) Apparecchio fuori servi- tutti i LED spenti ne ausiliaria interno (convertitore) zio GOK ricade Tensioni di alimentanzione interne interno (convertitore) oppure tensione di riferimento Apparecchio fuori servi- LED „ERROR“ zio „Err. conv. A/D“ (181) GOK2) ricade Batteria tampone interno (batteria tampone) Segnalazione „Even.Som.Allar .“ (160) Watchdog hardware interno (guasto al processore) Apparecchio fuori servi- LED „ERROR“ zio 1) 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 „Avar.bat. scar.“ (177) GOK2) ricade 123 2 Funzioni Supervisione Possibili cause Reazione ai guasti Segnalazione (N°) Uscita tentativo di riavviamen- LED „ERROR“ to 1) GOK2) Memoria di lavoro ROM interno (hardware) Interruzione avviamen- LED lampeggia to, apparecchio fuori servizio GOK2) ricade Memoria di programma interno (hardware) RAM durante avviamento GOK2) ricade Memoria di parametri interno (hardware) tentativo di riavviamen- LED „ERROR“ to 1) GOK2) ricade Frequenza di campionatura interno (hardware) Apparecchio fuori servi- „Fail. Sampling“ zio (25043) LED „ERROR“ GOK2) ricade Supervisione canale U1 interno (hardware) Segnalazione „Sinc Fail Ch U1“ (25037) La funzione di sincronizzazione viene bloccata Supervisione canale U2 interno (hardware) Segnalazione „Sinc Fail Ch U2“ (25038) La funzione di sincronizzazione viene bloccata Supervisione AD interno (hardware) Segnalazione „Errore ADC“ (25036) GOK2) ricade Sequenza di fase per lato tensione 1 externo (impianto o collega- Segnalazione mento) „SincSeq U1 fail“ (25039) La funzione di sincronizzazione viene bloccata Sequenza di fase per lato tensione 2 externo (impianto o collega- Segnalazione mento) „SincSeq U2 fail“ (25040) La funzione di sincronizzazione viene bloccata Attualità dati interno (software) o esterno Segnalazione tramite influenza di interferenze „Fail. Sampling“ (25043) Le funzioni di protezione e di sincronizzazione vengono bloccate Continuità dati Influenza di interferenze Segnalazione „AvaSinc Data“ (25054) Ritardo della funzione di sincronizzazione Selezione di gruppi fun- esterno (impianto oppure zionali collegamento) o errore di parametrizzazione Segnalazione „Sinc Err Selez.“ (222.2096) La funzione di sincronizzazione viene bloccata Supervisione relè Segnalazione „Errore Relay R1“ (25041) „Errore Relay R2“ (25042) La funzione di sincronizzazione viene bloccata Supervisioni di plausibi- Errore di programmazione Segnalazione lità Errore di parametrizzazione „Sinc Err.Conf.“ (222.2331) „Si1 ParErr“ (170.2097) La funzione di sincronizzazione viene bloccata Supervisione offset „Errore:offset“ (191) La funzione di sincronizzazione viene bloccata Watchdog software 124 interno (guasto al processore) interno (hardware) interno (hardware) LED lampeggia ricade durante esercizio: ten- LED „ERROR“ tativo di riavviamento 1) Segnalazione 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.5 Supervisione 1) 2) Dopo tre avviamenti non riusciti il dispositivo viene posto fuori servizio. GOK = "Apparecchio Okay" = relè "Apparecchio pronto" ricade; le funzioni di sincronizzazione, di protezione e di controllo sono bloccate. Il comando può essere ancora possibile. Messaggi collettivi Determinate segnalazioni delle funzioni di supervisione sono riunite in messaggi collettivi. Questi messaggi collettivi (messaggio collettivo di guasto 140, messaggio collettivo di allarme 160 e disturbo valore di misura 181) e la loro composizione sono riportati nell'appendice A.9. 2.5.2 Tabella parametri Ind. Parametri 2.5.3 Informazioni N° Informazione Possibilità di impostazione Preimpostazione Tipo di inf. Spiegazione Spiegazione 68 Err. sincr. ora MU Errore sincronizzazione orologio 140 Err. Som.Allar. MU Errore con un allarme generale 160 Even.Som.Allar. MU Evento sommatoria allarme 170.2097 Si1 ParErr MU Sinc. Gruppo 1: Parametro non plausibile 170.2097 Si2 ParErr MU Sinc. Gruppo 2: Parametro non plausibile 170.2097 Si3 ParErr MU Sinc. Gruppo 3: Parametro non plausibile 170.2097 Si4 ParErr MU Sinc. Gruppo 4: Parametro non plausibile 170.2097 Si5 ParErr MU Sinc. Gruppo 5: Parametro non plausibile 170.2097 Si6 ParErr MU Sinc. Gruppo 6: Parametro non plausibile 170.2097 Si7 ParErr MU Sinc. Gruppo 7: Parametro non plausibile 170.2097 Si8 ParErr MU Sinc. Gruppo 8: Parametro non plausibile 177 Avar.bat. scar. MU Avaria:batteria scarica 181 Err. conv. A/D MU Errore.: convertitore A/D 183 Errore pann. 1 MU Errore pannello 1 184 Errore pann. 2 MU Errore pannello 2 185 Errore pann. 3 MU Errore pannello 3 186 Errore pann. 4 MU Errore pannello 4 187 Errore pann. 5 MU Errore pannello 5 188 Errore pann. 6 MU Errore pannello 6 189 Errore pann. 7 MU Errore pannello 7 190 Errore pann. 0 MU Errore pannello 0 191 Errore:offset MU Errore:offset 193 Alarm.adattam. MU Allarme:adattam. ingr.analog.non valido 222.2096 Sinc Err Selez. MU Funz.Sinc: Selezione multipla Funz.SINC 222.2331 Sinc Err.Conf. MU Sinc. Errore nella Configurazione 25036 MU Errore Convertitore Analogico/Digitale Errore ADC 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 125 2 Funzioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 25037 Sinc Fail Ch U1 MU Sinc.: Avaria Supervisione Canale U1 25038 Sinc Fail Ch U2 MU Sinc.: Avaria Supervisione Canale U2 25039 SincSeq U1 fail MU Sinc.: Avaria Sequenza Fase U1 25040 SincSeq U2 fail MU Sinc.: Avaria Sequenza Fase U2 25041 Errore Relay R1 MU Errore Relay R1 25042 Errore Relay R2 MU Errore Relay R2 25043 Fail. Sampling MU Avaria Campionamento 25054 AvaSinc Data MU Sinc: Avaria data continuity 126 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.6 Controllo delle funzioni protettive 2.6 Controllo delle funzioni protettive Il controllo delle funzioni coordina l'esecuzione delle funzioni di protezione e delle funzioni supplementari ed elabora le informazioni generate da queste funzioni e le informazioni provenienti dall'impianto. 2.6.1 Logica di avviamento del dispositivo Nel presente paragrafo viene descritto l'avviamento generale e le segnalazioni spontanee sul display del dispositivo. 2.6.1.1 Descrizione delle funzioni Avviamento generale I segnali di avviamento di tutte le funzioni di protezione sono raggruppati mediante una porta logica OR e generano un avviamento generale del dispositivo. Questo viene generato con il primo avviamento, ha termine con l'ultimo avviamento valido e viene segnalato con "Avviamento gen." L'avviamento generale è la condizione iniziale per una serie di funzioni sequenziali interne ed esterne. Le seguenti funzioni interne vengono controllate dall'avviamento generale: • Generazione di un protocollo di guasto: dall'inizio dell'avviamento generale fino alla ricaduta, tutte le segnalazioni di guasto vengono registrate in un protocollo di guasto. • Inizializzazione della memorizzazione dei dati di guasto: la memorizzazione e la messa a disposizione dei dati di guasto può anche essere condizionata dalla presenza di un comando di scatto. • Creazione di segnalazioni spontanee sul display del dispositivo: alcune segnalazioni di guasto vengono visualizzate sul display del dispositivo come "segnalazioni spontanee" (cfr. di seguito "Segnalazioni spontanee sul display"). Questa visualizzazione può anche essere condizionata dalla presenza di un comando di scatto. Segnalazioni spontanee sul display 2.6.2 Le segnalazioni spontanee sono segnalazioni di guasto che vengono visualizzate automaticamente sul display del dispositivo in seguito a un avviamento generale. Nella protezione 7VE61 e 7VE63 si tratta delle seguenti segnalazioni: "Avviam. prot.": la funzione di protezione che si è avviata per ultima; "Scatto prot.": la funzione di protezione che ha scattato per ultima; "T–avv": l'intervallo di tempo tra avviamento generale e ricaduta dell'apparecchio, con indicazione del tempo in ms; "T–scatto": l'intervallo di tempo tra avviamento generale e primo comando di scatto dell'apparecchio, con indicazione del tempo in ms; Logica di scatto del dispositivo Nel presente paragrafo vengono descritti lo scatto generale e la ricaduta del comando di scatto. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 127 2 Funzioni 2.6.2.1 Descrizione delle funzioni Scatto generale I segnali di scatto di tutte le funzioni di protezione sono raggruppati mediante una porta logica OR e generano il messaggio „Relay Scatto“. Questo messaggio può essere parametrizzato come le singole segnalazioni di scatto su LED oppure su relè di uscita e può essere utilizzato come messaggio collettivo. Controllo del comando di scatto Per il controllo del comando di scatto vale: • L'impostazione di una funzione di protezione su Blocco Relè impedisce l'attivazione del relè di uscita per questa funzione. Le altre funzioni di protezione non vengono influenzate da questo modo operativo. • Un comando di scatto impartito una volta viene memorizzato (cfr. fig2-48ura ). Contemporaneamente viene avviato un tempo minimo del comando di scatto t. Min Com Scatt. Questo tempo deve assicurare che il comando inviato all'interruttore sia mantenuto per un tempo sufficientemente lungo, quando la funzione di protezione che ha generato lo scatto ricade rapidamente. I comandi di scatto possono essere disattivati solo quando l'ultima funzione di protezione è ricaduta (nessuna funzione avviata) e il tempo minimo del comando di scatto è scaduto. • È anche possibile mantenere un comando di scatto fino a quando esso non viene resettato manualmente (funzione Lockout). In questo modo, l'interruttore può essere bloccato contro una richiusura fino a quando non è stata chiarita la causa del guasto e il blocco non è stato resettato manualmente. Il resettaggio viene effettuato azionando il tasto "Reset LED" oppure attivando l'ingresso binario parametrizzato a questo scopo („>Reset LED“). Il presupposto è, naturalmente, che la bobina di chiusura - come nella maggior parte dei casi - sia bloccata in caso di presenza di un comando di scatto permanente e che la corrente di bobina sia interrotta dal contatto ausiliario dell'interruttore. Figura 2-48 2.6.2.2 Indicazioni per l'impostazione Durata del comando 128 Ricaduta del comando di scatto, secondo l'esempio di una funzione di protezione L'impostazione della durata minima del comando di scatto 280 t.Min Com Scatt è stata già descritta al paragrafo 2.1.2. Tale durata si applica a tutte le funzioni di protezione associate a uno scatto. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.6 Controllo delle funzioni protettive 2.6.3 Indicazioni di guasto su LED e LCD La memorizzazione di segnalazioni parametrizzate su LED e la messa a disposizione di segnalazioni spontanee possono essere condizionate (rese dipendenti) dall'emissione di un comando di scatto del dispositivo. Tali segnalazioni non vengono generate quando una o più funzioni di protezione sono scattate - in seguito alla presenza di un guasto - senza che il dispositivo 7VE61 e 7VE63 abbia emesso un comando di scatto (nel caso, ad esempio, dell'eliminazione del guasto mediante un altro dispositivo, installato al di fuori della zona di protezione). Le segnalazioni emesse interessano quindi solo i guasti presenti nella propria zona di protezione. 2.6.3.1 Descrizione delle funzioni Generazione del comando di reset La figura seguente mostra come viene generato il comando di reset delle segnalazioni memorizzate. Alla ricaduta del dispositivo, condizioni parametrizzate (indicazione di guasto con avviamento/con comando di scatto; scatto/senza scatto), permettono di stabilire la memorizzazione o l'annullamento del guasto. Figura 2-49 2.6.3.2 Generazione del comando di reset per la memoria dei LED e delle segnalazioni LCD Indicazioni per l'impostazione Indicazioni di guasto su LED e LCD 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 Un nuovo avviamento della protezione cancella normalmente tutti gli indicatori luminosi per assicurare la sola visualizzazione del guasto più recente. Per quest'ultimo è possibile scegliere se i LED memorizzati e le segnalazioni di guasto spontanee sul display devono essere visualizzate in seguito al riavviamento oppure solo dopo un nuovo comando di scatto. Per indicare il modo di visualizzazione desiderato, selezionare nel menù PARAMETRI il sotto menù Dispositivo. All'indirizzo 610 Disp.Guasto LED vengono offerte le due alternative Ind. con avv. e Ind. con scatto. 129 2 Funzioni 2.7 Funzioni supplementari Le funzioni supplementari degli apparecchi 7VE61 e 7VE63 sono • Elaborazione delle segnalazioni • Misure di esercizio (compresa l'acquisizione di valori minimi e massimi) • Impostazione di valori limite per le misure ed i valori statistici • Gestione della data e dell'ora • Messa in servizio 2.7.1 Elaborazione delle segnalazioni In seguito a un guasto nell'impianto, le informazioni relative alla risposta dell'unità e la conoscenza delle grandezze misurate sono importanti ai fini di un'esatta analisi dell'evoluzione del guasto. A questo scopo l'apparecchio dispone, al suo interno, di una funzione di elaborazione degli eventi che opera in tre direzioni: – LED e uscite binarie – Informazioni tramite pannello operatore del dispositivo oppure tramite PC – Informazioni a un'unità centrale 2.7.1.1 Descrizione del funzionamento Segnalazioni e uscite binarie (relè di uscita) Eventi importanti e condizioni di stato vengono indicati da appositi segnalatori ottici (LED) posti frontalmente. L'apparecchio, inoltre, comprendre relè di uscita per la trasmissione a distanza di segnalazioni. La maggior parte delle segnalazioni e dei messaggi possono essere parametrizzati in maniera personalizzata, ovvero diversamente dalle impostazioni della casa produttrice. Nella descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/ viene descritta dettagliatamente la procedura di parametrizzazione. Nell'appendice del presente manuale sono riportate le parametrizzazioni allo stato di consegna. I relè di uscita e i LED possono essere parametrizzati come memorizzati oppure no (parametrizzabili singolarmente). I relè di uscita e i LED possono essere parametrizzati come memorizzati oppure no (parametrizzabili singolarmente). • localmente, azionando il tasto LED sull'unità, • a distanza, mediante un ingresso binario parametrizzato, • tramite un'interfaccia seriali, • automaticamente all'inizio di un nuovo avviamento (ripettare il tempo di mantenimento minimo dei LED). I messaggi di stato non dovrebbero essere memorizzati. Essi non possono essere resettati fino quando non è stata rimossa la causa determinante del segnale. Ciò interessa, ad esempio segnalazioni di funzioni di supervisione e simili. Un LED verde indica che il dispositivo è pronto („RUN“) e non è resettabile. Si spegne, invece, se manca la tensione ausiliaria oppure se l'autocontrollo del microprocessore riconosce un guasto. Se la tensione ausiliaria è presente, ma viene individuato un guasto interno, si accende un LED rosso („ERROR“) e si blocca l'apparecchio. 130 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.7 Funzioni supplementari Informazioni sul pannello operatore oppure su PC Eventi e condizioni di funzionamento possono essere richiamati sul pannello operatore posto sul fronte dell'apparecchio. Attraverso l'interfaccia operatore anteriore oppure mediante l'interfaccia di servizio è possibile collegare, per esempio, un personal computer al quale inviare tutte le informazioni. In condizioni di esercizio normali, ovvero in assenza di guasti, il display di visualizzazione riporta informazioni di servizio selezionabili dall'utente (vista di insieme dei valori di misura). In caso di guasto, vengono invece visualizzate sul display altre informazioni relative al guasto stesso (le cosiddette segnalazioni spontanee sul display). Dopo aver confermato le segnalazioni di guasto, il display visualizza nuovamente le informazioni di esercizio normali. L'operazione di conferma è identica a quella eseguita per resettare segnalazioni LED (vedi sopra). L'unità dispone di più buffer di evento, per esempio per messaggi di servizio, statistica degli scatti ecc., che sono protetti tramite batterie tampone da eventuali mancanze di tensione ausiliaria. Tali messaggi possono essere richiamati sul display di visualizzazione in qualsiasi momento tramite la tastiera di comando oppure trasmessi al personal computer attraverso l'interfaccia seriale. La lettura di segnalazioni di esercizio è descritta dettagliatamente nella descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/. Trasferimento di informazioni ad un'unità centrale Se il dispositivo dispone di un'interfaccia seriale di sistema, le informazioni memorizzate possono essere trasferite a un'unità centrale di controllo e memorizzazione. La trasmissione può essere eseguita mediante diversi protocolli. Ripartizione delle segnalazioni Le segnalazioni sono ripartite in base alla seguente classificazione: • Segnalazioni di esercizio; segnalazioni che possono essere generate durante il funzionamento del dispositivo: informazioni relative allo stato delle funzioni dell'apparecchio, dei dati di misura, dati dell'impianto, protocollo di comandi, informazioni generali sulla funzione di sincronizzazione e altre. • Segnalazioni di guasto; segnalazioni degli ultimi 8 guasti in rete elaborati dal dispositivo. All'avviamento di una sincronizzazione viene generata una nuova segnalazione di guasto e i messaggi vengono registrati conformemente alle condizioni di sincronizzazione. • Statistica degli interventi dell'interruttore; contatori dei comandi di scatto generato dal dispositivo e comandi di avviamento. La lista completa di tutte le funzioni di segnalazione e di uscita generabili con configurazione massima nell'apparecchio e del relativo numero di informazione è riportata nell'Appendice. Per ogni segnalazione vengono anche indicate le possibilità di indirizzamento. Se, in un tipo di protezione con dotazione minima, alcune funzioni non sono disponibili oppure sono state disabilitate Disabilitato, le rispettive segnalazioni naturalmente non possono essere visualizzate. Segnalazioni di esercizio Per segnalazioni di esercizio si intendono quelle informazioni generate dall'unità durante il funzionamento oppure relative al funzionamento. Nel dispositivo vengono memorizzate fino a 200 segnalazioni di esercizio in ordine cronologico. Le nuove segnalazioni generate vengono aggiunte. Se la capacità massima di memoria è esaurita, viene sovrascritta la segnalazione più vecchia. Interrogazione generale L'interrogazione generale, che può essere consultata con l'ausilio di DIGSI, offre la possibilità di richiedere informazioni sullo stato attuale del dispositivo SIPROTEC 4. Tutte le segnalazioni soggette all'interrogazione generale vengono visualizzate con il loro valore attuale. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 131 2 Funzioni Segnalazioni spontanee Le segnalazioni spontanee che possono essere lette con l'ausilio di DIGSI rappresentano il protocollo delle segnalazioni generate. Ogni nuova segnalazione compare subito, senza dover attendere o attivare un aggiornamento. Segnalazioni di guasto Dopo un guasto è possibile, per esempio, richiamare informazioni importanti riguardanti la storia dell'evento, come l'avviamento e lo scatto. L'inizio del guasto è indicato con il tempo assoluto dell'orologio interno. L'evoluzione del guasto viene rappresentata con un tempo relativo, riferito al momento in cui ha avuto luogo l'avviamento, in modo che anche il tempo mancante fino allo scatto e alla ricaduta del comando di scatto sia riconoscibile. La risoluzione delle indicazioni temporali è di 1 ms. Indicazioni spontanee sul lato frontale della protezione In caso di guasto, i relativi dati vengono visualizzati automaticamente in seguito a un avviamento generale (senza ulteriori operazioni di comando) sul display della protezione. Le segnalazioni spontanee possono essere impostate mediante parametri se si utilizza il display grafico Figura 2-50 Segnalazioni richiamabili Visualizzazione di segnalazioni spontanee sul display della protezione È possibile richiamare le segnalazioni relative agli ultimi otto guasti. Se un guasto al generatore provoca la reazione di più funzioni di protezione, tutte le segnalazioni presenti tra l'avviamento della prima funzione di protezione e la ricaduta dell'ultima funzione di protezione sono considerate come facenti parte dello stesso guasto. Complessivamente possono essere memorizzate fino a 600 segnalazioni. In caso di più segnalazioni di guasto, viene sovrascritta la segnalazione più vecchia. 2.7.2 Misure Una serie di misure e i valori da queste calcolati (cfr. tabelle 2-8 e 2-9) sono sempre disponibili per essere richiamati localmente oppure per essere trasferiti. 2.7.2.1 Descrizione delle funzioni Indicazione di valori di misura degli ingressi di tensione 132 I valori di misura di servizio delle tensioni presenti nei sei ingressi di tensione vengono visualizzati come grandezze secondarie. Non vengono visualizzati i valori primari ed i valori percentuali. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.7 Funzioni supplementari Tabella 2-8 Valori di misura Valori di misura di sincronizzazione 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 Valori di misura di servizio secondari primari % Ua, Ub, Uc, Ud, Ue, Uf, Usec. nessuna grandezza prima- nessuna grandezza in perria centuale fa, fb, fc, fd, fe, ff f in Hz — — I valori di misura creati dalla funzione di sincronizzazione (cfr. tabella 2-9) possono essere letti come valori secondari, valori primari e valori percentuali. I valori di misura vengono visualizzati solo per il gruppo selezionato. Il presupposto per una corretta visualizzazione dei valori primari e percentuali è la corretta immissione delle grandezze nominali dei trasformatori. La tabella 2-9 riporta le formule della conversione di valori secondari in valori primari e percentuali. 133 2 Funzioni Tabella 2-9 Valori di secondamisura ri U1 U1sec. U2 U2sec. ∆U ∆Usec. Formule di conversione tra valori secondari, primari e percentuali della funzione di sincronizzazione primari % ––– I ∆Usec.I I UI ––– Frequenze f in Hz f1 f2 f in Hz ∆f f2 – f1 f2 – f1 I ∆f I I f2 – f1 I I f2 – f1 I Differen- °el. za d'an- α2 – α1 golo ∆α I ∆α I °el. α2 – α1 I α2 – α1 I I α2 – α1 I con Parametro Indirizzo Rapp U1/U2 6121 U1N-Trasf. prim 6124 U2N-Trasf. prim 6125 U nom Secondar 6126 Il calcolo dei valori di misura di esercizio viene effettuato anche durante un guasto. L'aggiornamento dei valori ha luogo con una frequenza di ca. 0,6 s. Trasmissione di valori di misura 134 I valori di misura possono essere trasmessi tramite interfacce a un'unità centrale di controllo e memorizzazione. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.7 Funzioni supplementari 2.7.2.2 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione - Res.metr. IntS_F Resettaggio metro 5594 Ua = VM Tensione Ua 5595 Ub = VM Tensione Ub 5596 Uc = VM Tensione Uc 5597 Ud = VM Tensione Ud 5598 Ue = VM Tensione Ue 5599 Uf = VM Tensione Uf 25001 fa = VM Frequenza fa 25002 fb = VM Frequenza fb 25003 fc = VM Frequenza fc 25004 fd = VM Frequenza fd 25005 fe = VM Frequenza fe 25006 ff = VM Frequenza ff 25044 U1 = VM Tensione U1 = 25045 U2 = VM Tensione U2 = 25046 f1 = VM Frequenza f1 = 25047 f2 = VM Frequenza f2 = 25048 dU = VM Differenza Tensione dU = 25049 df = VM Differenza Frequenza df = 25050 dα = VM Differenza Phase dalpha = 25051 |dU| = VM Valore Differenza di Tensione |dU| = 25052 |df| = VM Valore Differenza di Frequenza |df| = 25053 |dα| = VM Valore Differenza di phase |dalpha| = 2.7.3 Valori di messa in esercizio A supporto della messa in servizio, nella finestra di visualizzazione dei valori di misura viene visualizzato il senso ciclico delle fasi relativo alle due tensioni U1 e U2 nonché il gruppo funzionale di sincronizzazione attualmente attivo. 2.7.3.1 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 25033 Seq U1 = VM Sequenza Fase U1 25034 Seq U2 = VM Sequenza Fase U2 25035 SG = VM Gruppo-Sinc Attivo 25060 t On = VM Tempo dalla prox chiusura ammissibile 2.7.4 Valori di misura minimi/massimi I valori minimi e massimi vengono calcolati dall'apparecchio 7VE61 e 7VE63 e possono essere letti con l'istante (data e ora) del loro ultimo aggiornamento. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 135 2 Funzioni 2.7.4.1 Descrizione Valori minimi e massimi delle tensioni U1, U2 e ∆U in valori primari, delle frequenze f1, f2 e ∆f, e della differenza angolare ∆α, rispettivamente con indicazione di data e ora dell'ultimo aggiornamento. Vengono calcolati e rappresentati i valori del gruppo selezionato. Il resettaggio dei valori minimi e massimi è effettuato automaticamente ogni volta che si ha un avviamento con esito positivo di una sincronizzazione. Inoltre, i valori minimi e massimi possono essere resettati tramite ingresso binario o, nell'impostazione di consegna, anche tramite il tasto di funzione F4. Valori minimi e massimi 2.7.4.2 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione - ResMinMax IntS_F Resettaggio contatoremin.max. 399 >U1 MiMa Reset MS >U1 MIN/MAX Reset Buffer 874 U1 Min = VMT U1Minima tensione (sequenza positiva) 875 U1 Max = VMT U1Massima tensione (sequenza positiva) 25014 U2min = VMT Tensione U2 Minima 25015 U2max = VMT Tensione U2 Massima 25016 f1min = VMT Frequenza f1 Minima 25017 f1max = VMT Frequenza f1 Massima 25018 f2min = VMT Frequenza f2 Minima 25019 f2max = VMT Frequenza f2 Massima 25020 dUmin = VMT Differenza Tensione dU Minima 25021 dUmax = VMT Differenza Tensione dU Massima 25022 dfmin = VMT Differenza Frequenza df Minima 25023 dfmax = VMT Differenza Frequenza df Massima 25024 dαmin = VMT Differenza Angolo dalpha Minima 25025 dαmax = VMT Differenza Angolo dalpha Massima 25027 >f1 MiMa Reset MS >f1 MIN/MAX Buffer Reset 25028 >U2 MiMa Reset MS >U2 MIN/MAX Buffer Reset 25029 >f2 MiMa Reset MS >f2 MIN/MAX Buffer Reset 25030 >dU MiMa Reset MS >dU MIN/MAX Buffer Reset 25031 >df MiMa Reset MS >df MIN/MAX Buffer Reset 25032 >dα MiMa Reset MS >dalpha MIN/MAX Buffer Reset 2.7.5 Valori di misura-valori limite Per il rilevamento di condizioni di esercizio anomale, possono essere create determinate soglie di allarme. In caso di superamento o di non raggiungimento di un valore limite impostato, viene generata una segnalazione parametrizzabile su relè di uscita e diodi luminosi. L'utente può in tal modo, a seconda della sua applicazione, definire soglie di allarme che possono essere connesse liberamente con i valori di misura o medi messi a disposizione dall'apparecchio. Nel 7VE61 e 7VE63 non vi sono soglie preimpostate in fabbrica. 136 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.7 Funzioni supplementari Casi applicativi 2.7.5.1 • I valori limite per i valori di misura operano con ripetizioni multiple della misurazione e con priorità più bassa rispetto alle funzioni di sincronizzazione e di protezione. Per queste ragioni, tale rilevamento dei valori limite, se le grandezze di misura si modificano rapidamente in caso di guasto, non può intervenire prima che si verifichino avviamenti e scatti delle funzioni di protezione. Pertanto questa funzionalità non è adatta a bloccare funzioni di protezione. Per tali casi sono previste le supervisioni dei valori di soglia (vedi paragrafo 2.3.6). Indicazioni per l'impostazione Valori limite per valori di misura L'impostazione è effettuata in DIGSI sotto Parametri, Parametrizzazione nella matrice di parametrizzazione (masking I/O). Bisogna impostare il filtro "Solo valori di misura e numerici" e selezionare il gruppo di parametrizzazione "Valori limite". Qui si possono modificare le preimpostazioni o creare nuovi valori limite. Le impostazioni vanno effettuate in percentuale e si riferiscono di regola alle grandezze nominali dell'apparecchio. 2.7.6 Statistiche 2.7.6.1 Descrizione del funzionamento Numero degli scatti Gli scatti generati dalla protezione 7VE61 e 7VE63 vengono contati nella misura in cui la posizione dell'interruttore viene comunicata al dispositivo mediante ingresso binario. A questo scopo, il contatore di impulsi interno „Nr. Scatti“ dev'essere parametrizzato nella matrice su un ingresso binario controllato dalla posizione OFF dell'interruttore. Il valore degli impulsi „Nr. Scatti“ è riportato nel gruppo "Statistiche" quando nella matrice sono selezionati "solo valori di misura e di conteggio“. Ore di esercizio Vengono inoltre sommate le ore di eserczio (tempo apparecchio). Numero delle chiusure Viene conteggiato il numero delle chiusure generate dalla funzione di sincronizzazione. 2.7.6.2 Indicazioni per l'impostazione Lettura/set/reset contatori 2.7.6.3 La lettura dei contatori dal fronte dell'apparecchio oppure tramite DIGSI è spiegata nella descrizione del sistema SIPROTEC 4. Il settaggio e il resettaggio dei contatori per le statistiche sopra menzionati vengono eseguiti al punto di menu SEGNALAZIONI -> STATISTICA sovrascrivendo i valori visualizzati. Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione - #of ONs= VCI Numero di commut. ONs - Nr. Scatti VCI Numero degli Scatti 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 137 2 Funzioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 409 >BLOC Cont Op MS > Blocco conteggi Op 1020 Ore Fun.= AV Contatore ore di funzionamento 2.7.7 Punti set. (Statistica) 2.7.7.1 Descrizione Per i contatori della statistica degli scatti possono essere immessi valori limite e al loro raggiungimento viene emessa una segnalazione che può essere parametrizzata su relè di uscita e diodi luminosi. 2.7.7.2 Indicazioni per l'impostazione Lettura/set/reset contatori 2.7.7.3 La lettura dei contatori dal fronte dell'apparecchio oppure tramite DIGSI è spiegata nella descrizione del sistema SIPROTEC 4. Il settaggio e il resettaggio dei contatori per le statistiche sopra menzionati vengono eseguiti al punto di menu SEGNALAZIONI -> STATISTICA sovrascrivendo i valori visualizzati. Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione - OpHour> VL Ore di funzionamento superiori a: 272 SP. Op Hours> MU Set point Ore di operazione 2.7.8 Gestione dell'ora La funzione integrata di gestione della data e dell'ora consente di associare una data e un'ora agli eventi, ad es. nelle segnalazioni di esercizio e di guasto o nelle liste dei valori minimi e massimi. 2.7.8.1 Descrizione del funzionamento Funzionamento L'ora può essere influenzata da • orologio interno RTC (Real Time Clock), • fonti di sincronizzazione esterne (ad es. DCF 77, IRIG B, SyncBox, IEC 60870–5– 103) • impulsi esterni per minuto comunicati mediante ingresso binario. 138 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.7 Funzioni supplementari Nota L'orologio interno RTC viene preimpostato in fabbrica come fonte di sincronizzazione, indipendentemente dalla presenza di un'interfaccia di sistema nel dispositivo. Se la sincronizzazione oraria deve essere eseguita da una fonte esterna, quest'ultima dev'essere selezionata. Il procedimento relativo alla conversione della fonte di sincronizzazione è spiegato dettagliatamente nella descrizione del sistema SIPROTEC 4. Sono disponibili i seguenti modi operativi: Nr. Modo operativo Spiegazioni 1 Interno Sincronizzazione interna mediate RTC (preimpostazione) 2 IEC 60870-5-103 Sincronizzazione esterna mediante interfaccia di sistema (IEC 60870–5–103) 3 PROFIBUS DP Sincronizzazione esterna mediante interfaccia PROFIBUS 4 Segnale orario IRIG B Sincronizzazione esterna mediante IRIG B (formato telegramma IRIG-B000) 5 Segnale orario DCF77 Sincronizzazione esterna mediante segnale orario DCF 77 6 Segnale orario Box di sincr. Sincronizzazione esterna mediante segnale orario Box di sincr. SIMEAS 7 Impulso mediante ingresso Sincronizzazione esterna con impulso mediante inbinario gresso binario 8 Bus di campo (DNP, Modbus) Sincronizzazione esterna mediante bus di campo 9 NTP (IEC 61850) Sincronizzazione esterna mediante interfaccia di sistema (IEC 61850) Per l'indicazione della data si può preimpostare il formato europeo (GG.MM.AAAA) oppure quello americano (MM/GG/AAAA) La batteria tampone interna, per essere preservata, si mette automaticamente fuori servizio dopo alcune ore senza tensione ausiliaria. 2.7.9 Strumenti di messa in esercizio È possibile influenzare le informazioni generate da un dispositivo e trasmesse a un'unità centrale di comando o di memorizzazione nel corso del funzionamento di prova oppure durante la messa in servizio. Per la prova dell'interfaccia di sistema e degli ingressi e uscite binarie è disponibile una serie di strumenti. Casi applicativi • Funzionamento di prova • Messa in servizio Premesse 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 Devono essere soddisfatte le seguenti condizioni: 139 2 Funzioni - Il dispositivo deve disporre di un'interfaccia. - Il dispositivo dev'essere collegato a una unità di comando. 2.7.9.1 Descrizione Azione sulle informazioni trasmesse tramite interfaccia di sistema durante un funzionamento di prova Se il dispositivo è collegato a un'unità centrale di comando o di memorizzazione, è possibile agire sulle informazioni che vengono trasmesse all'unità di comando. Alcuni dei protocolli supportati permettono di specificare con la nota "Modo test" che l'insieme delle segnalazioni e delle misure trasmesse all'unità di controllo sono generate nell'ambito delle prove sul posto della protezione. Questa annotazione indica quindi che non si tratta di segnalazioni di guasti reali. Durante la prova è anche possibile inibire la trasmissione di tutte le segnalazioni mediante l'interfaccia di sistema ("Blocco di trasmissione"). Tale commutazione può essere eseguita per mezzo di ingressi binari, dal comando sul lato frontale del dispositivo oppure tramite l'interfaccia operatore o di servizio collegata a un PC. Le procedure per l'attivazione e la disattivazione del modo test e del blocco di trasmissione sono descritte dettagliatamente nella descrizione del sistema SIPROTEC 4. Test dell'interfaccia di sistema Se il dispositivo dispone di un'interfaccia di sistema che viene utilizzata per la comunicazione con una centrale di controllo, è possibile verificare direttamente la trasmissione delle segnalazioni utilizzando il programma di elaborazione DIGSI. A questo proposito, vengono visualizzati in una finestra di dialogo i testi di tutte le segnalazioni parametrizzate nella matrice dell'interfaccia di sistema. In un'ulteriore colonna della finestra di dialogo si può stabilire un valore per tutte le segnalazioni che si vogliono controllare (ad es. segnalazione viene generata/segnalazione scompare) e generare così un messaggio in seguito all'immissione della password N. 6 (per menù di test dell'hardware). Il messaggio corrispondente viene generato e può essere letto sia nelle segnalazioni di esercizio dell'apparecchio SIPROTEC 4, sia nella centrale di comando dell'impianto. Il procedimento è descritto dettagliatamente nel capitolo "Montaggio e messa in servizio". Controllo degli stati di commutazione di ingressi e uscite binarie Gli ingressi binari, i relè di uscita e i LED del dispositivo SIPROTEC 4 possono essere controllati singolarmente mediante il DIGSI. In tal modo è possibile controllare, ad es. durante la fase di messa in servizio, il corretto cablaggio dell'impianto. In una finestra di dialogo sono rappresentati tutti gli ingressi e le uscite binari presenti nell'apparecchio così come i LED con il loro stato attuale. Viene inoltre indicato quali comandi o segnalazioni sono parametrizzati sulla rispettiva componente hardware. In un'ulteriore colonna della finestra di dialogo, previa immissione della password N. 6 (per menù di test hardware) è possibile forzare l'informazione nello stato opposto. Ogni singolo relè di uscita, ad esempio, può essere eccitato per eseguire il controllo del cablaggio tra dispositivo di protezione e impianto, senza dover generare i messaggi associati al relè in questione. Il procedimento è descritto dettagliatamente nel capitolo "Montaggio e messa in servizio". 140 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.7 Funzioni supplementari Generazione di una registrazione delle misure di test Per verificare la stabilità della protezione anche in presenza di processi transitori, possono essere eseguite prove di inserzione durante la messa in servizio. Il comportamento della protezione viene successivamente analizzato a partire dalle informazioni raccolte nelle registrazioni delle misure eseguite durante i test. Oltre alla possibilità di registrazione dei valori di guasto mediante avviamento della protezione, l'apparecchio 7VE61 e 7VE63 consente di memorizzare anche i valori di misura mediante il programma di comando DIGSI, attraverso le interfacce seriali e gli ingressi binari. In quest'ultimo caso, l'informazione „>Registr.oscil.“ deve essere stata parametrizzata su un ingresso binario. Il trigger della registrazione ha luogo quindi, ad es., mediante ingresso binario con l'inserzione dell'oggetto prottetto. Tali registrazioni delle misure di test avviate dall'esterno (ovvero senza avviamento della protezione), vengono trattate dal dispositivo come normali registrazioni di valori di guasto, vale a dire che per ogni registrazione viene aperto un protocollo di guasto con numero proprio per assicurare una corretta assegnazione. Tali registrazioni non vengono elencate nella memoria tampone delle segnalazioni di guasto sul display perché non rappresentano un guasto della rete. Il procedimento è descritto dettagliatamente nel capitolo "Montaggio e messa in servizio". 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 141 2 Funzioni 2.8 Elaborazione dei comandi Nel SIPROTEC® 7VE61 e 7VE63, oltre alle funzioni di sincronizzazione e di protezione già descritte, è integrata una funzione di elaborazione dei comandi che permette di comandare l'interruttore e altri organi di manovra dell'impianto. I comandi possono provenire da quattro fonti: • comando sul posto tramite il pannello operatore del dispositivo, • comando tramite DIGSI®, • comando a distanza tramite unità centrale (ad es. SICAM®), • funzione automatica (ad es. mediante ingresso binario) Il numero degli organi di manovra da controllare è limitato dal numero di ingressi e uscite binari necessari e disponibili. Si consiglia pertanto l'impiego della variante7VE63. Il comando presuppone che gli ingressi e le uscite binarie corrispondenti siano state programmate e dotate delle caratteristiche adatte. Se per il comando sono necessarie determinate condizioni di blocco, i blocchi di campo possono essere memorizzati nell'apparecchio tramite le funzioni logiche definibili dall'utente (CFC). Le condizioni di blocco dell'impianto possono essere accoppiate attraverso l'interfaccia di sistema e devono essere parametrizzate in maniera corrispondente. La procedura per la manovra di mezzi di esercizio è riportata nella descrizione del sistema SIPROTEC® 4 in „Controllo impianti“. 2.8.1 Apparecchiatura di controllo Nei dispositivi di parallelo 7VE61 e 7VE63, il controllo di apparecchi di manovra può essere effettuato tramite il pannello operatore del dispositivo. Tale controllo può avvenire inoltre mediante l'interfaccia operatore per mezzo di un personal computer e tramite l'interfaccia seriale e un collegamento alla centrale di comando per impianti di distribuzione. Premesse È preferibile impiegare la variante 7VE63, in quanto il numero degli organi di manovra comandabili è limitato da: – ingressi binari esistenti – uscite binarie esistenti 2.8.1.1 Descrizione Comando tramite pannello operatore con display testuale 142 I tasti di navigazione ▲, ▼, W, X permettono di accedere al menù di comando e di selezionare qui organo di manovra da comandare. Dopo aver digitato una password, si apre una nuova finestra dove vengono offerte le diverse possibilità (ad es. ON, OFF, Annulla) che possono essere selezionate mediante i tasti ▼ e ▲. Segue quindi una richiesta di conferma. Solo se quest'ultima viene confermata mediante il tasto ENTER, la manovra avrà luogo. Se questa conferma non viene data entro un minuto, l'operazione viene interrotta. L'annullamento è sempre possibile prima della conferma del comando oppure durante la selezione dell'interruttore, mediante il tasto ESC. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.8 Elaborazione dei comandi Comando tramite pannello operatore con display grafico Per il controllo sull'apparecchio, al di sotto del display grafico sono disposti tre tasti autonomi di colore diverso. Il tasto CTRL consente di accedere immediatamente al sinottico di comando. Solo qui è possibile un controllo degli apparecchi di manovra, in quanto gli altri due tasti sono abilitati solo mentre viene visualizzato il sinottico di comando. Dagli altri modi operativi si deve sempre ritornare prima al sinottico di comando. Con i tasti di navigazione ▲, ▼, W, X è possibile adesso selezionare e marcare l'apparecchio di manovra da comandare. Azionando i tasti I oppure O, viene stabilita la posizione dell'interruttore. Il simbolo dell'interruttore nel sinottico di comando lampeggia quindi nella posizione nominale. Sul bordo inferiore del display compare la richiesta di conferma della manovra mediante l'attivazione del tasto ENTER. Segue quindi una richiesta di conferma. Solo se quest'ultima viene confermata mediante il tasto ENTER, la manovra avrà luogo. Se questa conferma non viene data entro un minuto, il lampeggiamento dello stato nominale passa nello stato reale corrispondente. Un annullamento è sempre possibile prima della conferma del comando oppure durante la selezione dell'interruttore, mediante il tasto ESC. Nella sequenza normale, una volta avvenuto il comando di commutazione sul sinottico di comando compare il nuovo stato reale e, sul bordo inferiore del display, la segnalazione „Controllo Finito“. In caso di comandi di commutazione con conferma, compare prima brevemente la segnalazione „Ritorno interruttore OK“. Se il comando di commutazione viene rifiutato perché una delle condizioni di blocco non è soddisfatta, viene visualizzato sul display il motivo del rifiuto (cfr. anche Descrizione del sistema SIPROTEC 4). Questa segnalazione deve essere confermata con ENTER prima di eseguire un nuovo comando. Comando tramite DIGSI® Il controllo di apparecchi di manovra può essere effettuato tramite l'interfaccia operatore con un personal computer per mezzo del programma di comando DIGSI. La procedura è riportata nella Descrizione del sistema SIPROTEC 4 (controllo impianti). Comando tramite interfaccia di sistema Il comando di apparecchi di manovra può essere effettuato tramite l'interfaccia seriale di sistema e un collegamento all'unità centrale per impianti di distribuzione. A questo scopo è necessario che la periferia necessaria esista fisicamente sia nell'apparecchio sia nell'impianto. Inoltre, nell'apparecchio devono essere effettuate determinate impostazioni per l'interfaccia seriale (cfr. Descrizione del sistema SIPROTEC 4). 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 143 2 Funzioni 2.8.2 Tipi di comandi L'apparecchio supporta i seguenti tipi di comando: 2.8.2.1 Descrizione Comandi di controllo Questi comprendono tutti i comandi che agiscono direttamente sugli organi di manovra dell'impianto e provocano una modifica di stato del processo: • Comandi di commutazione di interruttori (non sincronizzati), sezionatori e dispersori, • Comandi a gradini, ad es. per aumentare oppure diminuire il gradino di regolazione dei trasformatori • Comandi di regolazione con durata parametrizzabile, ad es. per la regolazione di bobine di Petersen Comandi interni all'apparecchio Questi comandi non agiscono direttamente sulle uscite binarie del dispositivo. Essi servono ad avviare una funzione interna, a comunicare oppure a confermare all'apparecchio un cambiamento di stato • Comandi di "adattamento" che permettono di fissare lo stato di oggetti accoppiati al processo, quali segnalazioni e stati di commutazione, ad es., in caso di mancanza di accoppiamento del processo. Un adattamento viene indicato nello stato dell'informazione e può essere visualizzato di conseguenza. • Comandi di controllo flag (per l' "impostazione") dello stato di informazione di oggetti interni, ad es. cancellare / reinizializzare l'autorizzazione al controllo (remoto/locale), le commutazioni di parametri, i blocchi di trasmissione e i valori di conteggio. • Comandi di conferma e resettaggio per il set/reset di memorie interne oppure di dati. • Comandi di stato di informazione per fissare/eliminare l'informazione supplementare "Stato di informazione" di un oggetto di processo quali: – Indicazione dello stato di blocco dell'interruttore – Blocco di un'uscita 2.8.3 Percorso di comando Meccanismi di sicurezza nel percorso di comando permettono di assicurare che un comando abbia luogo solo in seguito alla verifica di tutti i criteri prestabiliti dall'utente. Oltre ai controlli generali predefiniti, si possono programmare ulteriori funzioni di interblocco per ogni mezzo di esercizio. Infine, viene controllata anche l'esecuzione del comando. La sequenza completa di un comando viene descritta brevemente qui di seguito: 144 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.8 Elaborazione dei comandi 2.8.3.1 Descrizione Controllo di una richiesta di comando Devono essere rispettati i seguenti punti: • Immissione del comando, ad es. mediante il comando integrato – Verifica della password → diritto di accesso – Verifica del modo di controllo (bloccato/sbloccato) → selezione delle caratteristiche di sbloccaggio • Verifiche dei comandi programmabili – Autorizzazione controllo – Controllo posizione interruttore (confronto nominale - reale) – Protezione contro errori di commutazione, interblocco zone (logica tramite CFC) – Protezione contro errori di commutazione, interblocco impianto (centralizzato tramite SICAM) – Blocco di doppio comando (blocco di manovre parallele) – Blocco da protezione (blocco di manovre mediante funzioni di protezione) • Verifiche dei comandi predefinite – Controllo temporale (supervisione del tempo tra richiesta ed elaborazione del comando) – Parametrizzazione in corso (durante la parametrizzazione un comando viene rifiutato oppure ritardato) – Organo di manovra non presente come uscita (quando un organo di manovra è programmato ma non è associato a un'uscita binaria il comando viene rifiutato) – Blocco di un'uscita (se il blocco di un'uscita è stato programmato per un oggetto ed è attivo al momento dell'elaborazione del comando, quest'ultimo viene rifiutato) – Modulo guasto hardware – Comando per questo organo di manovra già attivo (per un organo di manovra può essere eseguito solo un comando in un determinato istante, blocco di doppio comando) – Controllo 1-di-n (per selezioni multiple quali relè radice, il dispositivo verifica se un comando è già stato lanciato per i rispettivi relè di uscita). Supervisione dell'esecuzione dei comandi 2.8.4 Vengono controllati: • Interruzione di un comando in seguito ad una richiesta di annullamento • Supervisione del tempo di esecuzione (tempo di controllo segnalazione di conferma). Protezione contro errori di commutazione Una protezione contro errori di commutazione può essere realizzata mediante la logica (CFC) definibile dall'utente. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 145 2 Funzioni 2.8.4.1 Descrizione I controlli degli errori di commutazione in un impianto SICAM/SIPROTEC 4 si distinguono di regola in • Interblocco impianto, supportato dalla riproduzione del processo nell'unità centrale • Interblocco zone, supportato dalla riproduzione dell'oggetto (segnalazioni di conferma) nell'unità di zona • Interblocchi a copertura di zona tramite messaggi GOOSE, direttamente tra unità di zona e protezioni (con introduzione della norma IEC61850, V4.51; la comunicazione tra i dispositivi con GOOSE ha luogo mediante il modulo EN100) L'entità delle verifiche di interblocco viene stabilità mediante parametri. Informazioni più dettagliate relative a GOOSE sono riportate nella derscrizione del sistema SIPROTEC /1/ . Gli apparecchi di manovra soggetti a un interblocco di impianto nell'unità centrale vengono contrassegnati con un parametro nell'unità di zona (nella matrice di parametrizzazione). Per tutti i comandi si può stabilire se la commutazione deve essere effettuata con interblocco (normale) oppure senza interblocco (Interlocking OFF): • per comandi sul posto tramite interruttore a chiave e/o con richiesta della password non parametrizzata, • per comandi automatici dell'elaborazione dei comandi CFC mediante caratteristiche di sbloccaggio, • per comandi locali/remoti mediante ulteriore comando di sbloccaggio tramite profibus. Controllo con blocco/senza blocco Nelle apparecchiature SIPROTEC 4, le verifiche di comando programmabili vengono denominati anche "Interblocchi standard". Tali verifiche possono essere attivate (controllo bloccato/controllo flag) oppure disattivate (sbloccato) mediante DIGSI. Per controllo sbloccato oppure non bloccato si intende ogni operazione di comando durante la quale le condizioni di blocco precedentemente configurate non vengono verificate. Per controllo bloccato si intende invece ogni operazione di comando durante la quale le condizioni di blocco precedentemente configurate vengono verificate nell'ambito del controllo di comando. Se una condizione non viene soddisfatta, il comando viene rifiutato con una segnalazione seguita dal segno meno (ad es. „CO–“) e con una rispettiva risposta di comando. Nella seguente tabella sono riportati i tipi di comando possibili in un apparecchio di manovra e le rispettive segnalazioni. Le segnalazioni contrassegnate con *) vengono visualizzate nella forma illustrata solo sul display dell'unità e nelle segnalazioni di esercizio. In DIGSI, invece, esse appaiono al livello delle segnalazioni spontanee. Tipo di comando 146 Comando Causa Segnalazione Comando processo Controllo CO CO +/– Comando di adattamento Adattamento MT MT+/– Comando di stato informazione, in- Ingresso bloccato gresso bloccato ES ST+/– *) Comando di stato informazione, uscita bloccata Uscita bloccata AS ST+/– *) Comando di interruzione Interruzione CA CA+/– 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.8 Elaborazione dei comandi Il segno "più" nella segnalazione indica una conferma del comando. Il risultato del comando è quello atteso, quindi positivo. Allo stesso modo, il segno "meno" indica un risultato negativo inatteso. Il comando è stato rifiutato. Le possibili risposte di comando e le loro cause sono riportate nella descrizione del sistema SIPROTEC 4. La figura seguente mostra un esempio, nelle segnalazioni di esercizio, di comando e relativa segnalazione di conferma in seguito a una manovra dell'interruttore con esito positivo. La verifica degli interblocchi può essere programmata separatamente per tutti gli apparecchi di manovra e i controlli flag. Altri comandi interni, quali sovrascrittura manuale o interruzione, non vengono verificati e vengono eseguiti indipendentemente dagli interblocchi. Figura 2-51 Interblocco standard (preimpostato) Esempio di una segnalazione di esercizio in seguito al collegamento dell'interruttore Q0 Gli interblocchi standard dispongono per ogni organo di manovra dei seguenti controlli preimpostati, che possono essere attivati oppure disattivati singolarmente mediante parametri: • Controllo posizione interruttore (interruttore già in posizione): Il comando di commutazione viene rifiutato con emissione di rispettivo messaggio quando l'interruttore si trova già in posizione. Quando è attivato, questo controllo è valido in caso di controllo bloccato e sbloccato. • Controllo di stazione: per la verifica dell'interblocco dell'impianto, viene trasmesso all'unità centrale un comando impartito con autorizzazione controllo = locale. Un apparecchio di manovra soggetto all'interblocco dell'impianto non può essere collegato tramite DIGSI®. • Interblocco di montante: i criteri logici, definiti con l'ausilio della logica CFC e salvaguardati nel dispositivo vengono interrogati e tenuti in considerazione nel caso di controllo bloccato. • Blocco di protezione: i comandi di inserzione (ON) vengono rifiutati in caso di controllo bloccato non appena una funzione di protezione del dispositivo segnala un guasto. I comandi di scatto, invece, possono essere sempre eseguiti. • Blocco di doppio comando: le manovre parallele sono interbloccate; durante una manovra non può avere luogo una seconda. • Autorizzazione controllo LOCALE: un comando di commutazione del controllo locale (comando con controllo sorgente LOCALE) è consentito solo se nel dispositivo (mediante interruttore a chiave e/o parametrizzazione) è ammesso un controllo locale. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 147 2 Funzioni • Controllo DIGSI® : Un comando di manovra di un dispositivo DIGSI con collegamento locale o remoto (comando con controllo sorgente DIGSI) è consentito solo se nel dispositivo è ammesso un comando a distanza (mediante interruttore a chiave e/o parametrizzazione). La comunicazione del programma DIGSI® a partire da un PC è accompagnata dalla dichiarazione di un numero VD (Virtual Device Number). Solo i comandi accompagnati da questo numero VD (con autorizzazione controllo =REMOTO) vengono accettati dalll'apparecchio. I comandi che arrivano dal controllo a distanza vengono rifiutati. • Attivazione modo REMOTO: un comando di commutazione del controllo remoto (comando con controllo sorgente REMOTO) è consentito solo se nel dispositivo (mediante interruttore a chiave e/o parametrizzazione) è ammesso un controllo a distanza. Figura 2-52 Interblocchi standard La parametrizzazione delle condizioni di interblocco con DIGSI è riportata nella seguente figura. 148 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.8 Elaborazione dei comandi Figura 2-53 Finestra di dialogo DIGSI "Proprietà dell'oggetto" per la parametrizzazione delle condizioni di interblocco Le condizioni di interblocco programmate possono essere lette sul display del dispositivo. Esse sono contrassegnate da lettere, il cui significato è riportato nella seguente tabella. Tabella 2-10 Tipi di comando e rispettive segnalazioni Identificazioni di sblocco Identificazione (abbreviazione) Visualizzazione sul display Attivazione modo SV S Controllo stazione Zona/sist. interb. A Controllo zone FV F Interruttore già in pos. (contr. pos. interruttore) SI I Blocco da protezione SB B La seguente figura mostra un esempio di visualizzazione sul display delle condizioni di interblocco di tre apparecchiature di controllo. Le abbreviazioni utilizzate sono riportate nella precedente tabella. Vengono visualizzate tutte le condizioni di interblocco parametrizzate. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 149 2 Funzioni Figura 2-54 Esempio di condizioni di interblocco programmate Logica di abilitazione mediante CFC Per il controllo zone, la logica di abilitazione può essere sviluppata facendo uso della logica programmabile CFC. L'informazione "abilitato" oppure "interblocco zone" è messa a disposizione mediante le rispettive condizioni di interblocco (ad es. "Abilitazione SG ON" e "Abilitazione SG OFF" con le informazioni: ON / OFF). Attivazione modo Per la selezione dell'autorizzazione di attivazione è disponibile la condizione di interblocco "attivazione modo", mediante la quale può essere selezionata la fonte di comando autorizzata all'attivazione. Per gli apparecchi con pannello operatore, sono definiti i campi di autorizzazione al controllo di seguito riportati con il seguente ordine di priorità: • LOCALE (Local) • DIGSI • REMOTO (Remote) L'oggetto "autorizzazione controllo” serve per l'interblocco oppure per il rilascio del comando sul posto rispetto ai comandi remoti e al comando DIGSI®. Gli apparecchi in custodia 1/2 (7VE63) sono equipaggiati con due interruttori a chiave. Quello superiore è riservato all'autorizzazione controllo. La posizione "Locale" permette il comando sul posto, la posizione "Remoto" il comando a distanza. Per gli apparecchi in custodia 1/3 (7VE61), si può commutare tra l'autorizzazione controllo "Remoto" e "Locale" sul pannello operatore dopo l'immissione di una password oppure tramite CFC o anche mediante ingresso binario e il tasto di funzione. L'oggetto "Controllo DIGSI" serve per l'interblocco oppure per l'abilitazione del comando mediante DIGSI. A questo scopo si tiene conto di un DIGSI con collegamento sia locale che remoto. La comunicazione del programma DIGSI a partire da un PC (locale oppure remoto) è accompagnata dalla dichiarazione di un numero VD (Virtual Device Number). Solo i comandi accompagnati da questo numero VD (con autorizzazine controllo = OFF oppure REMOTO) vengono accettati dal dispositivo. Se si interrompe la comunicazione del PC con DIGSI, il numero VD viene cancellato. L'ordine di comando viene verificato in funzione del controllo sorgente (com. eseg.) e della configurazione del dispositivo rispetto allo stato attuale di informazione degli oggetti "autorizzazione controllo" e "controllo DIGSI" . Programmazione 150 Autorizzazione controllo disponibile si/no (generare oggetto corrispondente) Controllo DIGSI disponibile si/no (generare oggetto corrispondente) Oggetto specifico (ad es. apparecchio di manovra) Autorizzazione controllo LOCALE (verifica con comandi sul posto: si/no Oggetto specifico (ad es. apparecchio di manovra) Autorizzazione controllo REMOTO (controllo con comandi LOCALI REMOTI oppure DIGSI: si/no 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.8 Elaborazione dei comandi Tabella 2-11 Logica di interblocco Stato di informazione attuale autorizzazione controllo Controllo DIGSI Comando con Comando con Comando con Com. eseg.3)=LO- Com. eseg.=LOCACom. CALE LE oppure eseg.=DIGSI REMOTO LOCALE (ON) non controlla- libero to bloccato 2)„bloccato, poiché controllo LOCALE” bloccato "DIGSI non annunciato" LOCALE (ON) controllato bloccato 2)„bloccato, poiché controllo LOCALE” 2) libero REMOTO (OFF) non controlla- bloccato 1)„bloccato, libero to poiché controllo REMOTO” REMOTO (OFF) controllato 1) 2) 3) bloccato 1)„bloccato, bloccato 2)„bloccapoiché controllo to, poiché controllo DIGSI” DIGSI” bloccato „bloccato, poiché controllo LOCALE” bloccato "DIGSI non annunciato" libero ”anche libero” con: "Attivazione modo LOCALE (controllo con comandi sul posto): n” ”anche libero” con: "Attivazione modo REMOTO (controllo con comando LOCALE, REMOTO oppure DIGSI): n” Com. eseg. = Controllo sorgente Com. eseg. = Auto SICAM: I comandi interni derivati (comandi generati via CFC) non sono soggetti all'autorizzazione controllo e sono quindi sempre "liberi". Modo di controllo Il modo di controllo serve per attivare oppure disattivare le condizioni di interblocco programmate al momento della manovra. Sono definiti i seguenti modi di controllo (in locale): • Per comandi locali (Com. eseg. = LOCALE) – controllo bloccato (normale) oppure – non bloccato (sbloccato). Gli apparecchi in custodia 1/2 (7VE63) sono equipaggiati con due interruttori a chiave. Quello inferiore è riservato al modo di controllo. La posizione "Normale" dell'interruttore inferiore permette il controllo bloccato, la posizione "Interlocking OFF“ permette il controllo libero. Per gli apparecchi in custodia 1/3, si può commutare tra il modo di controllo "Bloccato" e "libero" sul pannello operatore dopo l'immissione di una password oppure tramite CFC o anche mediante ingresso binario e il tasto di funzione. Sono definiti i seguenti modi di controllo (a distanza): • Per comandi a distanza oppure da DIGSI (Com. eseg. = LOCALE, REMOTO oppure DIGSI) – interbloccato oppure – non interbloccato (sbloccato). Il rilascio in questo caso è effettuato mediante un comando separato. La posizione dell'interruttore a chiave è irrilevante. – Per i comandi da CFC (Com. eseg.= Auto SICAM), consultare le indicazioni nel manuale CFC (modulo: BOOL to Command). 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 151 2 Funzioni Controllo zone La considerazione degli interblocchi delle zone (ad es. mediante CFC) comprende la realizzazione di interblocchi rilevanti ai fini del controllo per impedire manovre intempestive (quali, ad es., sezionatore su dispersori, dispersori solo senza tensione ecc.), nonché l'impiego di interblocchi meccanici nel pannello di comando (ad es. porta AT aperta contro l'inserzione dell'interruttore) Per ogni apparecchio di manovra è possibile configurare separatamente un interblocco per le posizioni ON e/o OFF dell'interruttore. L'informazione di abilitazione con "Apparecchio di manovra bloccato (OFF/NAKT/DIST) oppure abilitato (ON)" può essere utilizzata • direttamente tramite segnalazione singola o doppia, interruttore a chiave oppure segnalazione interna (controllo flag), oppure • con una logica di abilitazione mediante CFC Lo stato attuale viene interrogato nel caso di un comando di commutazione e viene aggiornato ciclicamente. L'assegnazione viene effettuata mediante "Oggetto abilitazione comando ON/comando OFF". Controllo stazione Interblocco sistema Si tiene conto degli interblocchi dell'impianto (configurazione mediante l'unità centrale). Blocco di doppio comando Ha luogo un interblocco di manovre parallele. Quando si genera un comando, tutti gli oggetti di comando subordinati al blocco vengono verificati per accertare se vi è un comando in corso. Durante l'esecuzione di un comando, il blocco è attivo per tutti gli altri comandi. Blocco da protezione Ha luogo un blocco delle manovre mediante funzioni di protezione. Le funzioni di protezione bloccano, in posizione ON oppure OFF, determinati comandi di commutazione separatamente per ogni apparecchio di manovra. Un blocco da protezione richiesto genera un "blocco posizione ON" per l'interblocco di comando di inserzione "blocco posizione OFF" per l'interblocco di un comando di scatto. All'attivazione di un blocco da protezione un comando in corso viene interrotto immediatamente. Controllo posizione interruttore (interruttore già in posizione) 152 Nel caso di comandi di commutazione, la protezione confronta lo stato attuale dell'apparecchio di manovra con lo stato richiesto. Ciò significa che se un interruttore è già in posizione ON, e si prova ad effettuare un comando di chiusura, quest'ultimo viene rifiutato con la risposta di servizio "stato nominale uguale a stato reale". Gli apparecchi di manovra in posizione di guasto non vengono bloccati a livello software. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 2.8 Elaborazione dei comandi Bypass interblocchi Lo sblocco di interblocchi programmati al momento della manovra ha luogo all'interno del dispositivo mediante caratteristiche di sblocco dell'ordine di comando oppure in forma generale, tramite i cosiddetti modi di controllo. • VQ=LOCALE – I modi di controllo "interbloccato" e "non interbloccato", negli apparecchi in custodia 1/2 (7VE63), possono essere definiti mediante interruttore a chiave. In tal caso, la posizione "Interlocking OFF" corrisponde al controllo "non interbloccato" e serve soprattutto allo sblocco degli interblocchi standard. Per gli apparecchi in custodia 1/3 (7VE61), si può commutare tra il modo di controllo "interbloccato" e "non interbloccato" sul pannello operatore dopo l'immissione di una password oppure tramite CFC o anche mediante ingresso binario e il tasto di funzione. • REMOTO e DIGSI – I comandi di SICAM oppure di DIGSI vengono sbloccati per mezzo di un modo di controllo globale REMOTO. Per realizzare uno sblocco è necessario inviare una richiesta separata. Lo sblocco è valido solo per una manovra e solo per comandi della stessa origine. – Richiesta: comando verso l'oggetto "Modo di controllo REMOTO", ON – Richiesta: comando verso "apparecchio di manovra" • comandi derivati via CFC (comandi automatici, Com. eseg. = Auto SICAM): – Il comportamento viene definito nel modulo CFC ("BOOL to Command") mediante configurazione 2.8.5 Memorizzazione/acquisizione dei comandi Durante l'elaborazione dei comandi, le segnalazioni di comando e di processo vengono inviate, indipendentemente dall'ulteriore impiego e dal loro trattamento successivo, alla funzione di elaborazione messaggi. Ognuno di questi messaggi contiene un'informazione relativa alla sua origine. Se sono state rispettivamente impostate (configurate), queste segnalazioni vengono registrate nel protocollo delle segnalazioni di esercizio. Premesse 2.8.5.1 Una lista delle possibili risposte e del loro significato nonché la descrizione dei tipi di comando necessari per l'inserzione e la disinserzione di apparecchi di manovra oppure per il posizionamento superiore/inferiore di stadi del trasformatore, sono riportate nella descrizione del sistema SIPROTEC 4. Descrizione Conferma del comando a livello del comando integrato Tutte le segnalazioni con controllo sorgente VQ_LOCALE si convertono in una risposta di servizio corrispondente e vengono visualizzate quindi sul display. Conferma dei comandi locale/remoto/Digsi Le segnalazioni con controllo sorgente VQ_LOCALE/REMOTO/DIGSI devono essere inviate al loro iniziatore indipendentemente dalla configurazione (programmazione sull'interfaccia seriale). 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 153 2 Funzioni La conferma del comando, pertanto, non ha luogo mediante una risposta di servizio come per il comando locale, ma tramite il protocollo normale dei comandi e delle segnalazioni di conferma. Supervisione delle segnalazioni di conferma L'elaborazione dei comandi esegue, per tutte le procedure di comando con segnalazione di conferma, una supervisione del tempo. Parallelamente al comando viene avviato un tempo di supervisione (supervisione di durata comando), che controlla se l'apparecchio di manovra ha raggiuto la posizione desiderata entro tale tempo. All'arrivo della segnalazione di conferma, il tempo di supervisione viene fermato. Se non viene emessa nessuna segnalazione, viene visualizzata la risposta di servizio "Com. fuori tempo" e la procedura viene interrotta. Nelle segnalazioni di esercizio vengono protocollati anche i comandi e le loro segnalazioni di conferma. La conclusione normale di un comando ha luogo con l'arrivo della segnalazione di conferma (Disp. rit. OK) dell'apparecchio di manovra interessato oppure con l'emissione di un messaggio alla conclusione del comando (nel caso di comandi senza segnalazione di processo). Il segno "più" nella segnalazione indica una conferma del comando. Il comando è stato concluso positivamente. Allo stesso modo, il segno "meno" indica un risultato negativo inatteso. Emissione del comando / eccitazione relè I tipi di comando necessari per l'inserzione e la disinserzione di apparecchi di manovra oppure per il posizionamento superiore/inferiore di stadi del trasformatore, sono descritti nella programmazione in /1/. ■ 154 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-2 Montaggio e messa in servizio 3 Questo capitolo si rivolge a esperti addetti alla messa in servizio. Essi devono avere esperienza nella messa in servizio di dispositivi di protezione e di comando, avere conoscenza del funzionamento del generatore e delle regole e delle disposizioni in materia di sicurezza. È possibile che si rendano necessari alcuni adattamenti dell'hardware ai dati dell'impianto. Per le prove primarie, l'oggetto da proteggere (generatore, motore, trasformatore) deve essere inserito e messo in servizio. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3.1 Montaggio e collegamento 156 3.2 Controllo dei collegamenti 177 3.3 Messa in servizio 184 3.4 Attivazione dell'apparecchio 209 155 3 Montaggio e messa in servizio 3.1 Montaggio e collegamento In generale AVVERTENZA Fare attenzione che trasporto, stoccaggio e messa in opera vengano effettuati correttamente. La mancata osservanza di tali norme può comportare incidenti mortali, lesioni del personale o notevoli danni materiali all'apparecchiatura. Un funzionamento sicuro e senza guasti del dispositivo presuppone un trasporto appropriato, un adeguato immagazzinaggio, un'installazione e montaggio da parte di personale qualificato e l'osservazione delle avvertenze e delle istruzioni del manuale. In particolare sono da osservare le prescrizioni generali per l'installazione e la sicurezza per il lavoro con impianti elettrici ad alta tensione (per es. DIN, VDE, EN, IEC o altri regolamenti nazionali e internazionali). 3.1.1 Indicazioni per la parametrizzazione Premesse Per il montaggio e il collegamento devono essere soddisfatte le seguenti premesse e limitazioni: Il controllo dei dati nominali dell'apparecchio consigliato nella descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/ è stato effettuato e la loro concordanza con i dati dell'impianto è stata verificata. Varianti di collegamento Gli schemi generali sono riportati nell'appendice A.2. Esempi di collegamento per i circuiti dei trasformatori amperometrici sono riportati nell'appendice A.3. Bisogna verificare che la parametrizzazione per la funzione di sincronizzazione (paragrafo 2.2.2.1) sia conforme ai collegamenti previsti. Ingressi e uscite binari Le possibilità di configurazione degli ingressi e delle uscite binari, ovvero l'adattamento individuale all'impianto, sono riportate nella descrizione del sistema SIPROTEC 4/1/. Le preimpostazioni di fabbrica sono riportate all'appendice A.4. Controllare anche che le strisce con le diciture sulla parte frontale corrispondano alle funzioni di segnalazione attribuite. 156 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3.1 Montaggio e collegamento Commutazione del gruppo di parametri Se la commutazione del gruppo di parametri viene effettuata attraverso ingressi binari, bisogna osservare le indicazioni seguenti: • Per il comando dei 4 possibili gruppi di impostazione devono essere messi a disposizione 2 ingressi binari. Questi sono contrassegnati con „>Grup.Set.Bit 0“ e „>Grup.Set.Bit 1“ e devono essere parametrizzati su due ingressi binari fisici perché sia possibile comandarli. • Per il comando di 2 gruppi di impostazione è sufficiente un ingresso binario, cioè „>Grup.Set.Bit 0“, in quanto l'ingresso binario non parametrizzato „>Grup.Set.Bit 1“ sarà considerato inattivo. • I segnali di comando devono essere presenti in modo permanente affinché il gruppo di impostazione selezionato sia e rimanga attivo. L'assegnazione degli ingressi binari ai gruppi di impostazione da A a D è indicata nella seguente tabella, mentre la figura seguente riporta un esempio semplificato di collegamento. Nell'esempio si presuppone che gli ingressi binari siano parametrizzati come normalmente aperti, cioè attivi con tensione (H attiva). Si hanno i seguenti significati: no = non attivato sì = attivato Tabella 3-1 Selezione di parametri (commutazione di gruppi di impostazione) mediante ingressi binari Ingresso binario risulta attivo >Selez. Param. >Param. Selez.2 1 no no Gruppo A sì no Gruppo B no sì Gruppo C sì sì Gruppo D Figura 3-1 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Schema di collegamento (esempio) per la commutazione dei gruppi di impostazione attraverso ingressi binari 157 3 Montaggio e messa in servizio 3.1.2 Adattamento dell'hardware 3.1.2.1 In generale In generale Un adattamento successivo dell'hardware alle condizioni dell'impianto può rendersi necessario, ad es., in relazione alla tensione di comando per ingressi binari o alla terminazione di interfacce seriali. Se si effettuano adattamenti, tenere conto in ogni caso delle indicazioni di questo paragrafo. Tensione ausiliaria Esistono diversi range di entrata per la tensione ausiliaria (vedi dati di ordinazione nell'appendice A.1). Le esecuzioni per DC 60/110/125 V e DC 110/125/220/250 V, AC 115/230 V possono essere adattate modificando dei ponticelli ad innesto. L'attribuzione di questi punti ai range di tensione nominale e la loro disposizione sul circuito stampato sono descritte in questo capitolo, al titolo al margine „Modulo processore C-CPU2“. Inoltre sono indicati posizione e dati del fusibile e della batteria tampone. Alla consegna dell'apparecchio, tutti i ponticelli sono impostati correttamente secondo le indicazioni di targa e non devono essere più modificati. Contatto di anomalia Il contatto di anomalia dell'apparecchio è realizzato come contatto di commutazione che può essere connesso a scelta come contatto di apertura o come contatto NA tramite un ponticello a innesto (X40) ai collegamenti dell'apparecchio. L'attribuzione dei ponticelli a innesto al tipo di contatto e la disposizione spaziale dei ponticelli sono descritte nel seguente paragrafo, alla sezione „Modulo processore C-CPU-2“. Tensione di comando per gli ingressi binari Gli ingressi binari vengono impostati dal produttore in modo tale da utilizzare come grandezza di comando una tensione della stessa ampiezza della tensione di alimentazione. Per valori nominali differenti della tensione di comando sul lato dell'impianto, può rendersi necessaria la modifica della soglia di intervento degli ingressi binari. Per modificare la soglia di intervento di un ingresso binario, bisogna cambiare ogni volta un ponticello. L'assegnazione dei ponticelli agli ingressi binari e la loro disposizione spaziale seguono in questo paragrafo. Nota Se vengono impiegati ingressi binari per la supervisione del circuito di scatto, si deve considerare che due ingressi binari (e/o un ingresso binario e una resistenza equivalente) sono collegati in serie. Qui la soglia di intervento deve trovarsi chiaramente al di sotto della metà della tensione di comando nominale. Tipo di contatto per relè di uscita Moduli di ingresso/uscita possono contenere relè il cui contatto può essere impostato, a scelta, come contatto NA o contatto NC. A questo scopo bisogna cambiare un ponticello. I relè e i moduli per i quali ciò vale sono descritti in questo paragrafo al titolo al margine "Modulo d'ingresso/uscita C–I/O –1“ e "Modulo d'ingresso/uscita C–I/O–8“. Sostituzione di interfacce Le interfacce seriali sono sostituibili solo negli apparecchi per montaggio incassato o in armadio. In questo capitolo al titolo a margine „Sostituzione di moduli interfaccia“ viene descritto quali sono questi moduli e come vanno sostituiti. 158 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3.1 Montaggio e collegamento Resistenze di terminazione per RS485 e Profibus DP (elettrico) Per una trasmissione dei dati sicura, il bus RS485 o il profibus DP elettrico, deve terminare rispettivamente all'ultimo apparecchio del bus con resistenze. A questo scopo, sul circuito stampato del modulo del processore C-CPU-2 e sul modulo dell'interfaccia RS485 o profibus, sono previste resistenze di terminazione che possono essere installate tramite ponticelli ad innesto. Si può ricorrere solo a una delle tre possibilità. La disposizione spaziale dei ponticelli sul circuito stampato del modulo del processore CCPU-2 è descritta in questo paragrafo al titolo al margine „Modulo processore C-CPU2“ e quella sui moduli dell'interfaccia al titolo al margine „Interfacce seriali con capacità bus“. Entrambi i ponticelli devono avere sempre lo stesso inserimento. Alla consegna dell'apparecchio le resistenze di terminazione sono disinserite. Pezzi di ricambio 3.1.2.2 Pezzi di ricambio possono essere la batteria tampone, che in caso di guasto della tensione di alimentazione riceve i dati caricati nella batteria RAM, e il fusibile dell'alimentazione di corrente interna. La loro disposizione fisica si ricava dalla figura del modulo del processore. I dati del fusibile sono impressi sul modulo accanto al fusibile. Per la sostituzione si prega di tenere conto della descrizione del sistema SIPROTEC 4 sotto „Misure di manutenzione“ e „Riparazioni“. Smontaggio Smontaggio dell'apparecchio Nota La premessa per i passi che seguono è che l'apparecchio non sia in stato operativo. CAUTELA Fare attenzione quando si modificano elementi del circuito stampato che riguardano i dati nominali dell'apparecchio La conseguenza è che il codice di ordinazione (MLFB) e i valori nominali di targa non concordano più con l'apparecchio. Se, in casi eccezionali, una tale modifica dovesse essere necessaria, è indispensabile contrassegnare in questo senso l'apparecchio in modo chiaro e ben evidente. A questo scopo, sono a disposizione etichette autoadesive che possono essere usate quale targa supplementare. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 159 3 Montaggio e messa in servizio Se si effettuano lavori sui circuiti stampati, quali controllo o permutazione di elementi di comando oppure sostituzione di moduli, procedere nel modo seguente: • Preparare la postazione di lavoro: preparare un piano di appoggio adatto per componenti che possono danneggiarsi in seguito a scariche elettrostatiche. Sono inoltre necessari i seguenti utensili: – un cacciavite con larghezza utensile da 5 a 6 mm, – un cacciavite con intaglio a croce Pz misura 1, – una chiave a tubo con ampiezza 5 mm. • Svitare le viti prigioniere sul lato posteriore dei connettori DSUB al posto „A“ e „C“. Ciò non va fatto nel modello per montaggio sporgente. • Se l'apparecchio, oltre alle interfacce del posto „A“ e „C“, ha ulteriori interfacce ai posti „B“ e „D“, devono essere allentate le viti che si trovano rispettivamente in diagonale. Ciò non va fatto nel modello per montaggio sporgente. • Rimuovere le coperture sul frontalino dell'apparecchio e allentare le viti che diventano così accessibili. • Togliere il frontalino e ribaltarlo lateralmente facendo attenzione. Lavori sui connettori a spina CAUTELA Fare attenzione alle scariche elettrostatiche La mancata osservanza può comportare leggere lesioni corporali o danni all'apparecchiatura. È indispensabile prevenire scariche elettrostatiche attraverso collegamenti dei componenti, i circuiti stampati e i connettori a spina toccando preventivamente le parti metalliche collegate a terra. Non inserire o estrarre i collegamenti interfaccia sotto tensione! Osservare quanto segue: • Allentare sul frontalino il connettore a spina del cavo a nastro piatto tra il modulo del processore C-CPU-2 (1 nelle figure e ) e il frontalino. Staccare premendo i bloccaggi del connettore in alto e in basso, in modo che il connettore a spina del cavo a nastro piatto venga premuto fuori. • Allentare il connettore a spina del cavo a nastro piatto tra il modulo del processore C-CPU-2 (1) e i moduli di ingresso/uscita (a seconda del modello ordinato (2) e (3)). • Estrarre i moduli e porli su un piano di appoggio adatto a componenti a rischio di scariche elettrostatiche (EGB). Nel modello per montaggio sporgente bisogna considerare che, per tirare il modulo del processore C-CPU-2, è necessario usare un po' di forza per via dei connettori a spina. • Controllare ed eventualmente modificare e/o rimuovere i ponti come riportato nelle figure da 3-4 a 3-7 e nelle seguenti spiegazioni. La disposizione dei moduli per la grandezza 1/3 della scatola è riportata nella figura 32 e quella per la grandezza 1/2 nella figura 3-3. 160 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3.1 Montaggio e collegamento 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Figura 3-2 Vista frontale dimensioni custodia 1/3 senza frontalino (semplificata e rimpicciolita) Figura 3-3 Vista frontale dimensioni custodia 1/2 senza frontalino (semplificata e rimpicciolita) 161 3 Montaggio e messa in servizio 3.1.2.3 Interruttori su circuiti stampati Modulo del processore C–CPU–2 Figura 3-4 Il layout del circuito stampato per il modulo del processore C-CPU-2 è riportato nella figura sottostante. La posizione e i dati del fusibile (F1) e della batteria tampone (G1) si ricavano dalla figura seguente. Modulo processore C-CPU-2 con rappresentazione dei ponticelli necessari per il controllo dell'impostazione La tensione nominale impostata dell'alimentazione di corrente integrata va controllata in base alla tabella 3-2, la posizione di riposo del contatto di anomalia in base alla tabella 3-3, le tensioni di comando selezionate degli ingressi binari da IB1 a IB5 in base alla tabella 3-4e dell'interfaccia integrata RS232/RS485 in base alle tabelle da 35 a 3-7 . 162 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3.1 Montaggio e collegamento Alimentazione ausiliaria Tabella 3-2 Posizione dei ponticelli della tensione nominale dell' alimentazione ausiliaria integrata sul modulo del processore C-CPU-2 Tensione nominale Ponticello da DC 24 fino a 48 V da DC 60 fino a 125 V da DC 110 fino a 250 V, da AC 115 fino a 230 V X51 non applicato 1–2 2–3 X52 non applicato 1–2 e 3–4 2–3 X53 non applicato 1–2 2–3 X55 non applicato non applicato 1–2 non modificabile Contatto di anomalia Tabella 3-3 sono intercambiabili Ponticelli della posizione di riposo del contatto di anomalia sul modulo del processore C-CPU-2 Ponticello Posizione di riposo aperta Posizione di riposo chiusa X40 Tensione di comando degli ingressi binari da BI1 a BI5 Tabella 3-4 1) 2) 3) RS232/RS485 1-2 Impostazione di consegna 2-3 2-3 Posizione ponticelli delle tensioni di comando degli ingressi binari da BI1 a BI5 sul modulo del processore C-CPU-2 Ingressi binari Ponticello Soglia 19 V 1) Soglia 88 V 2) Soglia 176 V 3) BI1 X21 1-2 2-3 3-4 BI2 X22 1-2 2-3 3-4 BI3 X23 1-2 2-3 3-4 BI4 X24 1-2 2-3 3-4 BI5 X25 1-2 2-3 3-4 Impostazione di fabbrica per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 24 a 125 V Impostazione di fabbrica per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 110 a 250 V e AC 115 V oppure da AC 115 fino a 230 V Usare solo per tensioni di alimentazione DC 220 o 250V Esiste la possibilità di far funzionare l'interfaccia di servizio (Port C) come interfaccia RS232 oppure RS485 modificando dei ponticelli. I ponticelli da X105 a X110 devono essere inseriti nello stesso senso! Alla consegna i ponticelli sono inseriti come da configurazione di ordinazione. Tabella 3-5 Posizione ponticelli dell' interfaccia RS232/RS485 integrata sul modulo del processore C-CPU-2 Ponticello RS232 RS485 X103 e X104 1-2 1-2 da X105 fino a X110 1-2 2-3 All'interfaccia RS232 con il ponticello X111 viene attivato il controllo del flusso, che è importante per la comunicazione modem. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 163 3 Montaggio e messa in servizio CTS (controllo del flusso) Tabella 3-6 Posizione ponticelli di CTS (controllo del flusso) sul modulo del processore CCPU-2 Ponticello /CTS dell'interfaccia RS232 /CTS comandato da /RTS X111 1-2 2-3 1) 1) Condizione di consegna Posizione ponticello 2-3: Di solito il collegamento modem dell'impianto avviene tramite uno starcoupler o un convertitore a fibra ottica e per questo i segnali di comando del modem secondo RS232 Norma DIN 66020 non sono a disposizione. I segnali del modem non sono necessari perché il collegamento con gli apparecchi SIPROTEC 4 viene effettuato sempre in modalità semiduplex. Va usato il cavo di collegamento con il codice di ordinazione 7XV5100-4. Anche in caso di impiego di thermobox in funzionamento semiduplex è necessaria la posizione 2-3. Posizione ponticelli 1-2: Con questa impostazione vengono messi a disposizione i segnali del modem, cioè per il collegamento diretto RS232 tra apparecchio SIPROTEC 4 e modem può essere selezionata anche questa impostazione. Si consiglia di usare i normali cavi di collegamento per modem RS232 (convertitore 9 poli a 25 poli). Nota Con collegamento diretto DIGSI all'interfaccia RS232, il ponticello X111 deve essere inserito in posizione 2-3. Tutti gli ultimi apparecchi di un bus RS485, se non sono chiusi esternamente da resistenze, devono essere configurati tramite i ponticelli X103 e X104. Resistenze di terminazione Tabella 3-7 Ponticello Posizione ponticelli delle resistenze di terminazione dell'interfaccia RS485 sul modulo del processore C-CPU-2 Resistenza di terminazio- Resistenza di terminazio- Condizione di conne inserita ne disinserita segna X103 2-3 1-2 1-2 X104 2-3 1-2 1-2 Nota: Entrambi i ponticelli devono avere sempre lo stesso inserimento! Il ponticello X90 è al momento senza funzione. La posizione di consegna è 1-2. La realizzazione di resistenze di terminazione è possibile anche esternamente (per es. sul modulo di collegamento). In questo caso, le resistenze di terminazione che si trovano sul modulo dell'interfaccia RS485 e/o Profibus o direttamente sul circuito stampato del modulo del processore C–CPU–2 del 7VE61 e 7VE63 devono essere disinserite. 164 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3.1 Montaggio e collegamento Figura 3-5 Terminazione dell'interfaccia RS485 (esterna) Figura 3-6 Modulo di base di ingresso e uscita C-I/O-1 con rappresentazione dei ponticelli necessari per il controllo dell'impostazione Modulo di ingresso/ uscita C–I/O–1 Le tensioni di comando selezionate degli ingressi binari da BI7 a BI14 vengono controllate secondo la tabella 3-8 e le posizioni dei ponticelli per il tipo di contatto del relè di uscita UB10 secondo la tabella 3-9. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 165 3 Montaggio e messa in servizio La figura 3-3 illustra la corrispondenza tra gli ingressi binari gestiti da una scheda ed la sua posizione di montaggio. Tensione di comando degli ingressi binari da BI7 a BI14 Tabella 3-8 Ingressi binari Ponticello Soglia 19 V 1) Soglia 88 V 2) Soglia 176 V 3) BI7 X21/X22 L M H BI8 X23/X24 L M H BI9 X25/X26 L M H BI10 X27/X28 L M H 1) 2) 3) Tipo di contatto BI11 X29/X30 L M H BI12 X31/X32 L M H BI13 X33/X34 L M H BI14 X35/X36 L M H Impostazione di consegna per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 24 a 125 V Impostazione di consegna per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 110 fino a 220 V e AC 115 fino a 230 V Usare solo per tensioni di comando da DC 220 a 250 V Nel modello 7VE63, l'uscita a relè Bo12 puo essere modificata da contatto normalmente aperto a contatto normalmente chiuso. La seguente tabella riporta la posizione del ponticello X40 in funzione del tipo di contatto. Tabella 3-9 Indirizzi di modulo Posizione ponticelli delle tensioni di comando degli ingressi binari da BI7 a BI14 sul modulo di ingresso/uscita C– I/O–1 Posizione ponticelli per il tipo di contatto del relè UB12 sul modulo d'ingresso/uscita C–I/O–1 Ponticello Posizione di riposo aperta (contatto NA) Posizione di riposo chiusa (contatto NC) Impostazione di consegna X40 1–2 2–3 1–2 I ponticelli X71, X72 e X73 sul modulo di ingresso/uscita C-I/O-1 servono ad impostare l'indirizzo bus e non devono essere cambiati. La tabella seguente riporta le posizioni dei ponticelli alla consegna. Il punto di montaggio del modulo si ricava dalla figura 3-3. Tabella 3-10 166 Posizione ponticelli degli indirizzi di modulo del modulo di ingresso/uscita C– I/O–1 nel 7VE63 Ponticello Condizione di consegna X71 H X72 L X73 H 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3.1 Montaggio e collegamento Modulo di ingresso/uscitaC–I/O–1 Figura 3-7 Modulo di ingresso e uscita C-I/O-8 con rappresentazione dei ponticelli necessari per il controllo delle impostazioni La tensione di comando dell'ingresso binario BI6 deve essere concorde con quanto riportato nella tabella 3-12 .La posizione dei ponticelli per l'uscita a relè BO5 deve essere concore con la tabella 3-11. Le figure 3-2 e 3-3 illustrano la corrispondenza tra gli ingressi binari gestiti da una scheda ed la sua posizione di montaggio3-3. Tipo di contatto 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Per il relè di uscita UB5 i contatti possono essere modificati da contatti NA a contatti NC. La seguente tabella riporta la posizione del ponticello X41 in funzione del tipo di contatto. 167 3 Montaggio e messa in servizio Tabella 3-11 Tensione di comando dell'ingresso binario BI6 Posizione ponticelli per il tipo di contatto del relè BO5 sul modulo d'ingresso/uscita C–I/O–8 Ponticello Posizione di riposo aperta (contatto NA) Posizione di riposo chiusa (contatto NC) Impostazione di consegna X41 1–2 2–3 1–2 Tabella 3-12 1) 2) 3) Posizione ponticelli delle tensioni di comando dell'ingresso binario BI6 sul modulo di ingresso/uscita C– I/O–8 ingresso binario Ponticello Soglia 19 V 1) Soglia 88 V 2) Soglia 176 V 3) BI6 X21 1–2 2–3 3–4 Impostazione di consegna per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 24 a 125 V Impostazione di consegna per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 110 fino a 220 V e AC 115 fino a 230 V Usare solo per tensioni di comando da DC 220 a 250 V I ponticelli X71, X72 e X73 sul modulo di ingresso/uscita C-I/O-8 servono ad impostare l'indirizzo bus e non devono essere cambiati. La tabella seguente riporta le posizioni dei ponticelli alla consegna. Indirizzo di modulo 3.1.2.4 Posizione ponticelli dell'indirizzo di modulo del modulo di ingresso/uscita C– I/O–8 Ponticello Grandezza scatola 1/3 Grandezza custodia 1/2 X71 2–3 (L) 2–3 (L) X72 2–3 (L) 2–3 (L) X73 1–2 (H) 1–2 (H) Moduli interfaccia Sostituzione di moduli interfaccia 168 Tabella 3-13 I moduli interfaccia si trovano sul modulo del processpre C-CPU-2 ((1) nelle figure 32 e 3-3). 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3.1 Montaggio e collegamento Figura 3-8 Modulo processore C-CPU-2 con moduli interfaccia Si tenga conto che: • La sostituzione dei moduli interfaccia è possibile solamente su apparecchi a montaggio incassato o in armadio e su apparecchi a montaggio sporgente con unità di comando separata o senza unità di comando. Apparecchi per montaggio sporgente con morsettiera doppia la sostituzione può essere effettuata solo in stabilimento. • Possono essere impiegati solo moduli interfaccia con i quali l'apparecchio è anche ordinabile in base al codice di ordinazione , vedi anche l'appendice A.1. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 169 3 Montaggio e messa in servizio Tabella 3-14 Interfaccia Moduli di sostituzione per interfacce Punto di montaggio/Port Interfaccia di sistema Modulo di sostituzione RS232 RS485 FO 820 nm Profibus DP RS485 Profibus DP anello doppio Modbus RS485 B Modbus 820 nm DNP3.0, RS485 DNP 3.0 820 nm Interfaccia analogica Interfaccia analogica 2 x 0 fino a 20 mA D 2 x 0 fino a 20 mA I numeri di ordinazione dei moduli di sostituzione sono riportati nell'appendice al paragrafo A.1. Terminazione Per interfacce inserite su bus, l'ultimo apparecchio deve avere una resistenza terminale inserita. Per l'apparecchio 7VE61 e 7VE63 ciò riguarda le varianti con interfacce RS485 o profibus. Le resistenze di terminazione sono collocate sul modulo interfaccia RS485 o profibus, che si trova sul modulo del processore C-CPU-2 ((1) nelle figure 3-2 e 3-3) o direttamente sul circuito stampato del modulo del processore C-CPU-2 (vedi titolo al margine "Modulo processore C-CPU-2“, tabella 3-7). La figura mostra il circuito stampato del C–CPU–2 con la disposizione dei moduli. Il modulo per l'interfaccia RS485 è rappresentato nella figura 3-9, quello per l'interfaccia profibus nella figura 3-10. Alla consegna i ponticelli sono inseriti in modo che le resistenze di terminazione siano disinserite. Bisogna che entrambi i ponticelli di un modulo siano sempre inseriti nello stesso senso. Figura 3-9 170 Posizione dei ponticelli a innesto per la configurazione come interfaccia RS485 comprese le resistenze di terminazione 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3.1 Montaggio e collegamento Figura 3-10 Posizione dei ponticelli a innesto per la configurazione delle resistenze di terminazione delle interfacce profibus (FMS e DP), DNP 3.0 e mobdus L'inserzione di resistenze di terminazione è possibile anche esternamente (per es. sul modulo di collegamento), come mostra la figura 3-5. In questo caso, le resistenze di terminazione che si trovano sul modulo interfaccia RS485 e/o profibus oppure direttamente sul circuito stampato del modulo del processore C-CPU-2 devono essere disinserite. Esiste la possibilità di di trasformare l'interfaccia RS485 in un'interfaccia RS232 permutando dei ponticelli e viceversa. Le posizioni dei ponticelli per le alternative RS232 o RS485 (secondo la figura 3-9) si ricavano dalla tabella seguente. Tabella 3-15 Configurazione per RS232 oppure RS485 sul modulo interfaccia Ponticello X5 X6 X7 X8 X10 X11 X12 X13 RS232 1-2 1-2 1-2 1-2 1-2 2-3 1-2 1-2 RS485 2-3 2-3 2-3 2-3 2-3 2-3 1-2 1-2 I ponticelli da X5 a X10 devono essere inseriti nello stesso modo! Alla consegna i ponticelli sono inseriti come da configurazione di ordinazione. Uscita analogica 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Il modulo interfaccia uscita analogica AN20 (vedi figura 3-11) ha 2 canali a potenziale separato con corrente da 0 a 20 mA (unipolare, max. 350 Ω). Il punto di montaggio sul modulo del processore C-CPU-2 è "B“ o/e "D“ a seconda della variante ordinata (vedi figura 3–8). 171 3 Montaggio e messa in servizio Figura 3-11 3.1.2.5 Modulo interfaccia uscita analogica AN20 Assemblaggio Le fasi di assemblaggio dell'apparecchio sono le seguenti: • Introdurre con attenzione i moduli nella custodia. Le posizioni dove sono montati i moduli si ricavano dalle figure 3-2 e 3-3. Per i modelli a montaggio sporgente si consiglia di premere sugli angolari metallici dei moduli quando si inserisce il modulo del processore C–CPU–2 per facilitare l'inserimento nei connettori. • Inserire il connettore a spina del cavo a nastro piatto dapprima sui moduli di ingresso/uscita I/O e poi sul modulo del processore C-CPU-2. Fare attenzione a non piegare le spine di connessione! Non forzare! • Inserire il connettore a spina del cavo a nastro piatto tra modulo del processore CCPU-2 e frontalino sul connettore del frontalino. • Premere i bloccaggi dei connettori. • Mettere il frontalino e fissarlo nuovamente alla scatola con le viti. • Inserire nuovamente le coperture. • Avvitare nuovamente le interfacce sul lato posteriore dell'apparecchio. Ciò non va fatto nel modello per montaggio sporgente. 3.1.3 Montaggio 3.1.3.1 Montaggio incassato Eseguire il montaggio secondo le seguenti fasi: • Rimuovere le 4 coperture sugli angoli del frontalino. Si rendono così accessibili 4 o 6 fori nell'angolare di fissaggio. • Inserire l'apparecchio nell'apertura del quadro e fissare con 4 viti. Per il disegno quotato vedi paragrafo 4.13. • Inserire nuovamente le 4 coperture. 172 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3.1 Montaggio e collegamento • Predisporre una terra elettrica robusta a bassa resistenza ohmica sul lato posteriore dell'apparecchio con l'ausilio di almeno una vite M4. La sezione del filo di terra impiegato deve corrispondere alla sezione massima collegata e deve essere, tuttavia, almeno di 2,5 mm2. • Effettuare i collegamenti con connessioni a spina o a vite sulla parete posteriore della custodia seguendo lo schema. Nel caso di collegamenti filettati con l'utilizzo di capicorda a forcella o con connessione diretta, le viti, prima di inserire i fili, devono essere avvitate in modo tale che la testa della vite sia allineata al bordo esterno del modulo di connessione. Se si utilizzano capicorda ad anello, il capocorda deve essere centrato nell'alveolo in modo tale che la filettatura della vite entri nel foro del capocorda. Bisogna assolutamente tenere conto delle indicazioni relative a sezioni, coppie di seraggio, raggi di curvartura secondo la descrizione del sistema SIPROTEC® 4. Figura 3-12 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Montaggio incassato di un apparecchio (dimensioni custodia 1/3) come esempio 173 3 Montaggio e messa in servizio Figura 3-13 3.1.3.2 Montaggio incassato di un apparecchio (dimensioni custodia 1/2) come esempio Montaggio incassato su telaio o in armadio Per il montaggio di un apparecchio in un telaio o armadio servono 2 guide angolari. I numeri di ordinazione sono riportati in appendice al paragrafo A.1. • Innanzitutto avvitare senza stringere le due guide angolari nel telaio o nell'armadio con rispettivamente 4 viti. • Rimuovere le 4 coperture sugli angoli del frontalino. Si rendono così accessibili 4 o 6 fori nell'angolare di fissaggio. • Fissare l'apparecchio alle guide angolari con 4 viti. • Inserire nuovamente le 4 coperture. • Stringere bene le 8 viti delle guide angolari nel telaio o armadio. • Predisporre una terra elettrica robusta a bassa resistenza ohmica sul lato posteriore dell'apparecchio con l'ausilio di almeno una vite M4. La sezione del filo di terra impiegato deve corrispondere alla sezione massima collegata, e deve essere tuttavia almeno di 2,5 mm2. • Effettuare i collegamenti utilizzando le connessioni a spina o a vite sulla parte posteriore della custodia seguendo lo schema di collegamento. Nel caso di collegamenti filettati con l'utilizzo di capicorda a forcella o con connessione diretta, prima di inserire i fili, le viti devono essere avvitate in modo tale che la testa della vite sia allineata al bordo esterno del modulo di connessione. Se si utilizzano capicorda ad anello, il capocorda deve essere centrato nell'alveolo in modo tale che la filettatura della vite entri nel foro del capocorda. Bisogna assolutamente tenere conto delle indicazioni relative a sezioni, coppie di seraggio, raggi di curvartura secondo la descrizione del sistema SIPROTEC® 4. 174 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3.1 Montaggio e collegamento Figura 3-14 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Montaggio di un apparecchio (dimensioni custodia 1/3) in un telaio o armadio come esempio 175 3 Montaggio e messa in servizio Figura 3-15 176 Montaggio di un apparecchio (dimensioni custodia 1/2) in un telaio o armadio come esempio 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3.2 Controllo dei collegamenti 3.2 Controllo dei collegamenti 3.2.1 Controllo del collegamento di trasmissione dati delle interfacce seriali Occupazioni Pin Le tabelle seguenti mostrano le occupazioni Pin delle diverse interfacce seriali dell'apparecchio e dell'interfaccia di sincronizzazione dell'orologio. La posizione dei collegamenti si desume dalla figura seguente. Figura 3-16 Connettori DSUB a 9 poli Interfaccia operatore Utilizzando il filo dell'interfaccia consigliato (per la sigla di ordinazione vedi appendice) è assicurato automaticamente il corretto collegamento fisico tra apparecchio SIPROTEC 4 e il pc e/o il laptop. Interfaccia di servizio Se per la comunicazione con l'apparecchio è utilizzata l'interfaccia di servizio (Port C) tramite un cablaggio fisso o un modem, si consiglia di controllare il collegamento di trasmissione dati. Interfaccia di sistema Nei modelli con interfaccia seriale collegata a un'unità centrale, è indispensabile controllare il collegamento di trasmissione dati. Particolarmente importante è il controllo visivo della disposizione dei canali di trasmissione e ricezione. Nell'interfaccia RS232 e nell'interfaccia a fibra ottica, ogni collegamento è predisposto per una direzione di trasmissione. Per questa ragione, l'uscita dei dati di un apparecchio deve essere collegata all'ingresso dei dati dell'altro apparecchio e viceversa. I cavi di dati hanno i collegamenti contrassegnati con riferimento a DIN66020 e ISO 2110. • TxD = uscita dati • RxD = ingresso dati • RTS = richiesta trasmissione • CTS = abilitazione trasmissione • GND = potenziale di terra per il segnale La schermatura dei cavi viene collegata a terra ad entrambe le estremità. In ambiente ad alto carico di CEM si può migliorare la resistenza alle interferenze conducendo il GND in una coppia di fili separati, schermati singolarmente. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 177 3 Montaggio e messa in servizio Occupazione Pin N. Pin 1 Tabella 3-16 RS232 Occupazione dei connettori sulle diverse interfacce. RS485 Profibus FMS slave, RS485 Modbus RS485 Profibus DP slave, RS485 DNP3.0 RS485 Schermatura (con estremità collegata elettricamente) 2 RxD – – 3 TxD A/A’ (RxD/TxD-N) B/B’ (RxD/TxD-P) A 4 – – CNTR-A (TTL) RTS (livello TTL) 5 GND C/C’ (GND) C/C’ (GND) GND1 6 – – +5 V (carico max. <100mA) VCC1 1) – 7 RTS – – 8 CTS B/B’ (RxD/TxD-P) A/A’ (RxD/TxD-N) B 9 – – – – – 1) Terminazione Il pin 7 reca, anche con funzionamento come interfaccia RS485, il segnale RTS con livello RS232. Il pin 7 non può pertanto essere collegato! L'interfaccia RS485 può essere inserita su bus per il funzionamento semi-duplex con i segnali A/A' e B/B' e con il potenziale relativo comune C/C' (GND). Bisogna controllare che le resistenze di terminazione siano collegate solo per l'ultimo apparecchio sul bus e che non lo siano per tutti gli altri apparecchi sul bus. I ponticelli per le resistenze di terminazione si trovano sul modulo interfaccia RS485 (vedi figura 3-9) o profibus RS485 (vedi figura 3-10) oppure anche direttamente sul C-CPU-2 (vedi figura 3-4 e tabella 3-7). La realizzazione di resistenze di terminazione è possibile anche esternamente (per es. sul modulo di collegamento, vedi figura 3-5). In questo caso, le resistenze di terminazione che si trovano sul modulo devono essere disinserite. Se il bus viene ampliato, bisogna fare in modo che le resistenze di terminazione siano collegate solo per l'ultimo apparecchio sul bus e che non lo siano per tutti gli altri apparecchi sul bus. Uscita analogica Entrambi i valori analogici vengono emessi come corrente tramite un connettore DSUB a 9 poli. Le uscite sono a potenziale separato. Tabella 3-17 Interfaccia sincronizzazione orologio 178 Occupazione del connettore DSUB dell'uscita analogica N° Pin Denominazione 1 Canale 1 positivo 2 – 3 – 4 – 5 Canale 2 positivo 6 Canale 1 negativo 7 – 8 – 9 Canale 2 negativo Possono essere elaborati segnali di sincronizzazione dell'orologio a scelta per 5 V, 12 V o 24 V, se questi vengono portati agli ingressi di cui alla tabella seguente. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3.2 Controllo dei collegamenti Tabella 3-18 1) Occupazione del connettore DSUB dell'interfaccia di sincronizzazione dell'orologio N° Pin Denominazione Significato del segnale 1 P24_TSIG Ingresso 24 V 2 P5_TSIG Ingresso 5 V 3 M_TSIG Conduttore di ritorno 4 – 1) – 1) 5 SCHERMATURA Potenziale di schermatura 6 – – 7 P12_TSIG Ingresso 12 V 8 P_TSYNC 1) Ingresso 24 V 1) 9 SCHERMATURA Potenziale di schermatura occupato, ma non utilizzabile Conduttori a fibre ottiche AVVERTENZA Radiazioni laser! Non guardare direttamente in direzione di elementi a fibre ottiche! La trasmissione attraverso conduttori a fibre ottiche è particolarmente insensibile alle interferenze elettromagnetiche e garantisce da sola una separazione galvanica del collegamento. I collegamenti di trasmissione e ricezione sono contrassegnati mediante simboli Lo stato di riposo del segnale per il collegamento con fibra ottica è preimpostato con „Luce spenta“. Se lo stato di riposo del segnale deve essere modificato, ciò avviene tramite il programma di comando DIGSI, come riportato nella descrizione del sistema SIPROTEC 4. 3.2.2 Controllo dei collegamenti dell'apparecchio Generalità Il controllo dei collegamenti dell'apparecchio deve verificare e garantire la correttezza dell'integrazione della protezione ad es. nell'armadio. Ciò comprende, tra l'altro, il controllo del cablaggio e della funzionalità conformemente agli schemi, il controllo visivo del sistema di protezione ed una prova di funzionamento semplificata della protezione. Alimentazione di tensione ausiliaria Prima di essere messo in tensione per la prima volta, l'apparecchio dovrebbe essere posizionato nel luogo di installazione per almeno due ore, in modo da assicurare una stabilizzazione della temperatura ed evitare la formazione di umidità e di condensa. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 179 3 Montaggio e messa in servizio Nota In caso di alimentazioni ridondanti, il collegamento-meno nell'impianto a tensione continua tra sistema 1 e sistema 2 deve avere collegamento fisso, vale a dire non separabile, tramite ponticello (nessun dispositivo di collegamento, nessun fusibile), poiché altrimenti sussiste rischio di raddoppiamento di tensione in caso di doppio guasto a terra. Chiudere l'interruttore per la tensione ausiliaria (protezione alimentazione), controllare la polarità e il valore della tensione sui morsetti della protezione o sui moduli di collegamento. Controllo visivo Controllo di eventuali danneggiamenti dell'armadio e degli apparecchi, della qualità dei collegamenti ecc. e della messa a terra degli apparecchi. Cablaggio Importante è in modo particolare il controllo della correttezza del cablaggio e dell'assegnazione di tutte le interfacce dell'apparecchio. In questo caso, fa da supporto la funzione descritta al titolo al margine „Funzione di prova per il controllo degli ingressi e delle uscite binari“. Gli ingressi analogici possono essere controllati con prove di plausibilità, come descritto al titolo a margine „Prova secondaria“. Prova secondaria funzione di sincronizzazione Per facilitare la prova primaria si consiglia una prova secondaria. Il fine di quest'ultima è verificare la correttezza del cablaggio, e le funzioni principali dei dispositivi di parallelo. Il dispositivo di prova Omicron CMC 56 per prove manuali e automatiche può ad esempio essere associato al pacchetto software "dispositivi di parallelo" della ditta Omicron. Il software del dispositivo supporta le prove. Queste comprendono anche i valori di misura di esercizio, le registrazioni della memoria tampone, la funzione di registrazione guasti e il browser Web. Si consiglia il seguente procedimento: • Controllo dei collegamenti di tensione (collegamento antiparallelo di Ua e Ub e/o Ud e Ue; nonché la corretta sequenza di fase - i valori di misura di esercizio e/o la memoria delle segnalazioni di esercizio mostrano i guasti; il controllo di sincronismo monofase costituisce un'eccezione) • Correttezza di parametrizzazione e cablaggio dei comandi di chiusura (questi devono essere assolutamente parametrizzati sui relè R1 e R2; il controllo di sincronismo monofase costituisce un'eccezione) • Correttezza di parametrizzazione e cablaggio dei gruppi funzionali di sincronizzazione (controllo degli ingressi binari incluse le soglie di intervento) • Correttezza di parametrizzazione e cablaggio dei comandi di avvio e di arresto. • Correttezza di parametrizzazione e cablaggio del mcb del trasformatore voltmetrico (in linea di principio possono andare su un ingresso binario) • Correttezza di parametrizzazione e cablaggio dei comandi di regolazione della tensione e della frequenza (controllo della direzione di regolazione) • Correttezza di parametrizzazione e cablaggio delle restanti informazioni binarie conformemente al progetto (sincronizzazione in corso, arresto, comando di chiusura come segnalazione, sincronizzazione di prova tramite ingresso binario e altri ancora) • Verifica della parametrizzazione su LED 180 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3.2 Controllo dei collegamenti • Sincronizzazione di prova per singoli gruppi funzionali di sincronizzazione (verifica della correttezza della funzione compresi i parametri di taratura, controllo della direzione di regolazione per tensione e frequenza; per la documentazione possono essere utilizzate le segnalazioni e la registrazione di sincronizzazione) • Verifiche specifiche del progetto, come uscite analogiche, interfacce seriali (se il controllo deve essere effettuato tramite queste) e altre ancora (vedi anche indicazioni seguenti) Prova secondaria delle funzioni di protezione Come prova di funzionamento delle funzioni di protezione, è necessario solo il controllo di plausibilità dei valori di misura di esercizio per mezzo di un dispositivo di prova secondaria per escludere eventuali danneggiamenti dovuti al trasporto Per le prove secondarie si consiglia un dispositivo di prova trifase (se possibile) (ad es. Omicron CMC 56 per prove manuali e automatiche) Il livello di precisione ottenuto durante le misure dipende dai dati elettrici delle sorgenti utilizzate per la prova. I livelli di precisione indicati nella sezione "Dati tecnici" sono possibili solo a patto che si rispettino le condizioni di riferimento conformi a VDE 0435/parte 303 o IEC 60255 e si utilizzino strumenti di misura di precisione. Le prove possono essere effettuate con i valori di impostazione attuali o con i valori preimpostati. Diodi luminosi 3.2.3 Dopo prove nelle quali appaiono segnalazioni sui LED, questi andrebbero resettati affinché forniscano informazioni relative solo alla prova appena effettuata. Ciò dovrebbe avere luogo almeno una volta tramite il tasto di reset posto sul fronte dell'apparecchio e tramite ingresso binario per reset a distanza (se parametrizzato). Si tenga conto che esiste anche un reset automatico al subentrare di un nuovo guasto e che l'attivazione di nuovi messaggi può essere fatta dipendere a scelta, dall'avviamento o da un comando di scatto (parametro 610 Disp.Guasto LED). Controllo dell'integrazione nell'impianto Avvertenze generali AVVERTENZA Attenzione alle tensioni pericolose La mancata osservanza delle seguenti norme può comportare incidenti mortali, lesioni corporali o notevoli danni materiali: I controlli descritti devono pertanto essere eseguiti esclusivamente da personale qualificato, avente una conoscenza approfondita delle normative di sicurezza e delle misure di precauzione da rispettare. Tramite questo controllo del dispositivo di parallelo bisogna verificare e garantire la corretta integrazione nell'impianto. Il controllo della parametrizzazione (parametrizzazioni e tarature) conformemente ai requisiti dell'impianto rappresenta qui una fase importante della prova. Con il controllo comprendente tutte le interfacce dei collegamenti all'impianto avviene da un lato il controllo del cablaggio dell'armadio e della funzionalità conformemente 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 181 3 Montaggio e messa in servizio agli schemi e dall'altro il controllo della correttezza del cablaggio tra trasmettitore e/o trasformatore e protezione. Alimentazione di tensione ausiliaria Controllo del valore della tensione e della polarità sui morsetti di ingresso Nota In caso di alimentazioni ridondanti, il collegamento-meno nell'impianto a tensione continua tra sistema 1 e sistema 2 deve avere collegamento fisso, vale a dire non separabile, tramite ponticello (nessun dispositivo di collegamento, nessun fusibile), poiché altrimenti sussiste rischio di doppiatura di tensione in caso di doppio guasto a terra. CAUTELA Evitare il funzionamento dell'apparecchio senza batteria collegato a un dispositivo caricabatterie La non osservanza delle seguenti misure può portare a tensioni elevate non ammesse e quindi alla distruzione dell'apparecchio. Non far funzionare l'apparecchio collegato ad un dispositivo caricabatterie senza che una batteria sia collegata. (Per i valori limite vedere anche i dati tecnici, paragrafo 4.1). Controllo visivo Per il controllo visivo bisogna osservare i seguenti punti: • controllo di eventuali danneggiamenti dell'armadio e degli apparecchi; • controllo della messa a terra dell'armadio e dell'apparecchio; • controllo della quallità e della completezza del cablaggio esterno. Considerazione dei dati tecnici dell'impianto Per la verifica della parametrizzazione di sincronizzazione e di protezione (parametrizzazioni e tarature) conformemente ai requisiti dell'impianto è necessario il rilevamento dei dati tecnici dei singoli componenti nel lato primario. Questi sono, tra l'altro, i dati del generatore e del trasformatore. In caso di divergenza dai dati di pianificazione, bisogna correggere in tal senso i valori di impostazione nell'apparecchio. Ingressi analogici Il controllo dei circuiti dei trasformatori voltmetrici comprende i seguenti punti: • considerazione dei dati tecnici • controllo visivo dei trasformatori, tra l'altro di eventuali danneggiamenti, posizione di montaggio, collegamenti • controllo del cablaggio secondo lo schema di collegamento Sono eventualmente necessari altri controlli specifici dell'ordine: • misura isolamento dei cavi • misura di trasposizione e polarità • misura del carico • se vengono impiegati commutatori di prova per la prova secondaria, sarà necessario verificare anche le loro funzioni. 182 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3.2 Controllo dei collegamenti Ingressi e uscite binarie Si veda in merito anche il paragrafo 3.3. • Impostazione degli ingressi binari: – Controllare ed eventualmente adattare l'occupazione dei ponticelli per le soglie di intervento (vedi paragrafo 3.1) – Controllare la soglia di intervento - se possibile - con una tensione continua variabile • Controllare i circuiti di scatto a partire dai relè di comando attraverso le linee di scatto fino ai diversi componenti (interruttore, eccitazione, valvola a chiusura rapida, dispositivo di commutazione ecc.). • Controllare l'elaborazione delle segnalazioni dai relè di segnalazione attraverso i cavi di segnalazione fino all'unità centrale, eccitando i contatti di segnalazione del dispositivo di parallelo e controllando i testi nell'unità centrale • Controllare i circuiti di comando dai relè di uscita attraverso le linee di controllo fino agli interruttori e ai sezionatori ecc. • Controllare i segnali degli ingressi binari attraverso le linee di trasmissione dei segnali fino al dispositivo, azionando i contatti esterni 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 183 3 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio AVVERTENZA Attenzione alle tensioni pericolose durante il funzionamento di apparecchi elettrici La mancata osservanza di tali norme può comportare incidenti mortali, lesioni del personale o notevoli danni all'apparecchiatura: Con questo apparecchio può lavorare solo personale qualificato. Tale personale deve essere a conoscenza delle normative di sicurezza in materia, delle misure di sicurezza e delle avvertenze contenute nel presente manuale. Collegare a terra l'apparecchio prima di realizzare qualsiasi altro collegamento. Tensioni pericolose possono essere presenti su tutte le parti collegate alla tensione ausilaria e alle grandezze di misura o di prova. Tensioni pericolose possono essere presenti anche dopo che la tensione ausiliaria è stata disinserita (condensatori carichi). Dopo un disinserimento della tensione ausiliaria, per ottenere determinate condizioni iniziali, bisogna attendere almeno 10 s prima di reinserire la tensione ausiliaria. I valori limite riportati nei "Dati tecnici" di questo manuale non devono essere mai superati, neanche durante le prove e la messa in servizio. Per verifiche con un dispositivo di prova secondaria, occorre accertarsi che non siano attive altre grandezze di misura e che i comandi di scatto ed eventualmente di chiusura agli interruttori siano interrotti, se non diversamente indicato. Per la messa in servizio, bisogna effettuare anche operazioni di commutazione. Le verifiche descritte devono poter essere effettuate senza rischi. Non sono pertanto adatte per controlli di servizio. AVVERTENZA Attenzione a pericoli dovuti a prove primarie scorrette La mancata osservanza delle seguenti norme può comportare incidenti mortali, lesioni del personale o notevoli danni materiali. Le prove primarie devono essere effettuate solo da personale qualificato, che abbia conoscenza della messa in servizio di sistemi di protezione, del funzionamento degli impianti, così come delle prescrizioni di sicurezza (commutazione, messa a terra, ecc.). 3.3.1 Funzionamento di prova/blocco della trasmissione Attivazione e disattivazione 184 Se l'apparecchio è collegato ad un'unità centrale di comando o di memorizzazione, è possibile, per alcuni dei protocolli offerti, influenzare le informazioni che vengono tra- 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3.3 Messa in servizio smesse all'unità di comando (vedi tabella „Funzioni dipendenti dal protocollo“ nell'appendice A.5). Se è attivato il modo test le segnalazioni inviate alla centrale da un apparecchio SIPROTEC 4 vengono contrassegnate da un ulteriore bit di prova, in modo da poter distinguere che non si tratta di segnalazioni di guasto reale. Inoltre, attivando il blocco della trasmissione, è possibile stabilire che durante un funzionamento di prova non vengano trasmesse segnalazioni tramite l'interfaccia di sistema. Le procedure per l'attivazione e la disattivazione del modo test e del blocco della trasmissione sono riportate nella descrizione del sistema SIPROTEC 4. Si prega di tenere conto che per la configurazione dell'apparecchio con DIGSI, la modalità operativa online è condizione per l'utilizzo di queste funzioni di prova. 3.3.2 Test dell'interfaccia di sistema Osservazioni preliminari Se l'apparecchio dispone di un'interfaccia di sistema che viene usata per la comunicazione con una centrale di comando, tramite comando dell'apparecchio DIGSI è possibile verificare se le segnalazioni vengono trasmesse correttamente. Non si dovrebbe tuttavia fare uso in nessun caso di questa possibilità di test durante l'esercizio normale. PERICOLO Pericolo in seguito a collegamento dei mezzi di esercizio (es. interruttori, sezionatori) tramite funzione di prova La mancata osservanza delle seguenti norme comporta incidenti mortali, gravi lesioni del personale o notevoli danni materiali. Controllare i mezzi di esercizio collegabili (per es. interruttori, sezionatori) solo durante la messa in servizio e in nessun caso in esercizio „a caldo“ inviando o ricevendo segnalazioni attraverso l'interfaccia di sistema tramite la funzione di prova. Nota A conclusione del modo test l'apparecchio effettuerà un reset. In tal modo vengono cancellate tutte le memorie tampone. Eventualmente le memorie tampone dovrebbero essere prima richiamate e salvate con DIGSI. Il test dell'interfaccia viene effettuato con DIGSI in modalità online: • Aprire la directory Online cliccando due volte; appaiono le funzioni di comando dell'apparecchio. • Cliccare su Test; a destra compare la selezione delle funzioni. • Cliccare due volte nella lista su Generare messaggi. Si apre la finestra di dialogo Generare messaggi (vedi la figura seguente). Struttura della finestra di dialogo Nella colonna Segnalazione vengono visualizzati i testi di tutte le segnalazioni parametrizzate nella matrice sull'interfaccia di sistema. Nella colonna Stato NOMINALE viene stabilito un valore per le segnalazioni da testare. A seconda del tipo di segnala- 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 185 3 Montaggio e messa in servizio zione vengono qui proposti diversi campi di immissione (ad esempio „si genera“/„segnalazione scompare“). Cliccando su uno dei campi è possibile selezionare nella lista il valore desiderato. Figura 3-17 Modifica dello stato operativo Test interfaccia con la finestra di dialogo: generare messaggi - esempio Azionando la prima volta uno dei tasti della colonna Azione viene richiesta la password n. 6 (per menu di prova hardware). Dopo la corretta immissione della password, le segnalazioni possono essere generate singolarmente. A questo scopo, cliccare sul pulsante di dialogo Trasmettere all'interno della riga relativa. Il messaggio corrispondente viene generato e può essere letto sia nelle segnalazioni di esercizio dell'apparecchio SIPROTEC 4, sia nella centrale di comando dell'impianto. L'abilitazione per altri test rimane fino alla chiusura della finestra di dialogo. Testo "verso la centrale di comando" Per tutte le informazioni che devono essere trasmesse alla centrale di comando, testare le possibilità proposte nella lista alla voce Stato NOMINALE: • Verificare che tutte le manovre eventualmente causate dai test possano essere effettuate senza pericoli (vedi sopra alla voce "PERICOLO!"). • Per la funzione da verificare, cliccare su "Trasmettere" e controllare che l'informazione corrispondente arrivi alla centrale e che abbia eventualmente l'effetto atteso. Le informazioni normalmente accoppiate attraverso ingressi binari (primo carattere „>“) verranno ugualmente trasmesse alla centrale con questa procedura. La funzione degli ingressi binari viene testata separatamente. Terminare la procedura Per concludere la procedura di verifica dell'interfaccia di sistema, cliccare su Chiudere. La finestra di dialogo viene chiusa, l'apparecchio, durante il reset con riavviamento che segue, non è pronto per l'esercizio. Test in direzione di comando Le informazioni in direzione di comando devono essere emesse dalla centrale. Controllare che l'apparecchio reagisca correttamente. 186 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3.3 Messa in servizio 3.3.3 Controllo degli stati di commutazione di ingressi e uscite binarie Osservazioni preliminari Con DIGSI è possibile testare separatamente ingressi binari, relè di uscita e diodi luminosi dell'apparecchio l SIPROTEC 4. Questo dispositivo permette, ad es., il controllo del corretto cablaggio dell'impianto nella fase della messa in servizio. Non si dovrebbe tuttavia fare uso in nessun caso di questa possibilità di test durante l'esercizio normale. PERICOLO Pericolo in seguito a collegamento agli organi di manovra (es. interruttori, sezionatori) tramite funzione di prova La mancata osservanza delle seguenti norme comporta incidenti mortali, gravi lesioni del personale o notevoli danni materiali. Controllare i mezzi di esercizio collegabili (per es. interruttori, sezionatori) solo durante la messa in servizio e in nessun caso in esercizio „a caldo“ inviando o ricevendo segnalazioni attraverso l'interfaccia di sistema tramite la funzione di prova. Nota A conclusione del test dell'hardware l'apparecchio effettuerà un primo avviamento. In tal modo vengono cancellate tutte le memorie tampone. Eventualmente le memorie tampone dovrebbero essere prima richiamate e salvate con DIGSI. Il test dell'hardware viene effettuato con DIGSI in modalità online: • Aprire la directory Online cliccando due volte; appaiono le funzioni di comando dell'apparecchio. • Cliccare su Test; a destra compare la selezione delle funzioni. • Cliccare due volte nella lista su Ingressi e uscite dell'apparecchio. Si apre la finestra di dialogo con lo stesso nome (vedi figura seguente). Struttura della finestra di dialogo La finestra di dialogo è suddivisa in tre gruppi: BI per ingressi binari, BO per uscite binarie e LED per diodi luminosi. A ciascuno di questi gruppi è attribuito a sinistra un pulsante di dialogo corrispondente. Cliccando due volte su tali pulsanti, è possibile visualizzare e/o togliere dallo schermo le singole informazioni relative al rispettivo gruppo. Nella colonna Stato viene visualizzato lo stato attuale delle singole componenti hardware. Lo stato viene rappresentato con simboli. Lo stato fisico effettivo degli ingressi e delle uscite binari viene rappresentato anche dai simboli dei contatti aperti o chiusi, lo stato dei diodi luminosi dal simbolo di un LED illuminato o spento. La rispettiva condizione originaria viene rappresentata nella colonna Nominale. La visualizzazione avviene con testo in chiaro. L'ultima colonna a destra indica quali comandi o messaggi sono configurati sulle singole componenti hardware. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 187 3 Montaggio e messa in servizio Figura 3-18 Modifica dello stato operativo Controllo degli ingressi e delle uscite - Esempio Per modificare lo stato operativo di una componente hardware, cliccare sul bottone corrispondente nella colonna Nominale. Prima del primo cambio di stato, viene richiesta la password n. 6 (se attivata in fase di programmazione). Dopo l'immissione della password corretta, viene eseguita la modifica dello stato. L'abilitazione per altre modifiche dello stato rimane fino alla chiusura della finestra di dialogo. Test dei relè di uscita È possibile attivare singoli relè di uscita e in tal modo controllare il cablaggio tra relè di uscita del 7VE61 e 7VE63 e l'impianto, senza dover generare le segnalazioni associate al relè di uscita in questione. Questo tuttavia non è possibile per la chiusura contemporanea dei relè BO1 e BO2 con la configurazione a 11/2 canali della 7VE61 o la configurazione a due canali della 7VE63. Questi relè devono essere comandati da entrambi i metodi di misura. Appena viene attivato il primo cambiamento di stato per un relè di uscita qualsiasi, la funzionalità di tutti i relè viene disconnessa sul lato dell'apparecchio ed è possibile azionarli solo tramite la funzione di test dell'hardware. Ciò significa, ad esempio, che un comando che arriva da una funzione di protezione o di controllo per un relè di uscita non viene eseguito. Per effettuare il test del relè di uscita procedere nel modo seguente: • Verificare che tutte le manovre causate dai relè di uscita possano essere effettuate senza pericoli (vedi sopra alla voce "PERICOLO!"). • Testare ciascun relè di uscita tramite il corrispondente campo Nominale della finestra di dialogo. • Terminare la procedura di test (vedi titolo a margine „Terminare la procedura“), affinché non vengano attivate accidentalmente altre manovre nel corso di ulteriori prove. 188 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3.3 Messa in servizio Test degli ingressi binari Per controllare il cablaggio tra l'impianto e gli ingressi binari dell'apparecchio 7VE61 e 7VE63, bisogna attivare nell'impianto l'origine dell'accoppiamento e controllare l'effetto nell'apparecchio stesso. A questo scopo aprire nuovamente la finestra di dialogo Testare ingressi e uscite dell'apparecchio, per vedere la posizione fisica degli ingressi binari. L'immissione della password non è ancora necessaria. Per testare gli ingressi binari procedere nel modo seguente: • Attivare nell'impianto ciascuna delle funzioni che sono la causa per gli ingressi binari. • Controllare la reazione nella colonna Stato della finestra di dialogo. A questo scopo, bisogna attualizzare la finestra di dialogo. Le opzioni possibili sono riportate più avanti, alla sezione „Aggiornamento della visualizzazione“. • Terminare la procedura di test (vedi la sezione „Terminare la procedura“). Se si desidera tuttavia controllare gli effetti di un ingresso binario senza effettuare manovre reali nell'impianto, è possibile farlo attivando singoli ingressi binari con il test dell'hardware. Appena viene attivato il primo cambio di stato per un qualsiasi ingresso binario ed è stata immessa la password n. 6, tutti gli ingressi binari vengono separati dal lato dell'impianto ed è possibile azionarli solamente tramite la funzione di test dell'hardware. Test dei diodi luminosi È possibile controllare i LED in modo analogo agli altri elementi di ingresso e di uscita. Appena viene attivato il primo cambiamento di stato per un LED qualsiasi, la funzionalità di tutti i diodi luminosi viene disconnessa sul lato dell'apparecchio ed è possibile azionarli solo tramite la funzione di test dell'hardware. Ciò significa, ad es., che non è più possibile attivare un LED tramite una funzione di protezione dell'apparecchio o azionando il tasto di reset. Aggiornamento della visualizzazione Durante l'apertura della finestra di dialogo Testare ingressi e uscite dell'apparecchio vengono richiamati e visualizzati gli stati di funzionamento attuali dei componenti hardware. Un aggiornamento si ha: • per la relativa compenente hardware, se un comando di cambio in un altro stato operativo è stato effettuato con successo, • per tutti i componenti hardware, cliccando sul pulsante Aggiornare, • per tutti i componenti hardware attraverso aggiornamento ciclico (ciclo di 20 secondi), marcando l'opzione Aggiornamento ciclico. Terminare la procedura 3.3.4 Per concludere il test dell'hardware cliccare su Chiudere. La finestra di dialogo si chiude. In questo modo, tutti i componenti hardware vengono riportati nello stato operativo prescritto per le condizioni di utilizzo; l'apparecchio, durante il reset con riavviamento che segue, non è pronto per l'esercizio. Controllo delle uscite analogiche Gli apparecchi SIPROTEC 7VE61 e 7VE63 possono essere dotati di fino a 2x2 uscite analogiche. Se tali uscite esistono e vengono utilizzate, bisogna controllare il loro effetto. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 189 3 Montaggio e messa in servizio Poiché possono essere emessi valori di misura o risultati diversi, il controlllo dipende dal genere di valori in questione. Questi vanno generati (ad esempio con un dispositivo di prova secondaria). Accertarsi che i valori corrispondenti siano correttamente emessi alla destinazione. 3.3.5 Controllo di funzioni definibili dall'utente Logica CFC Poiché l'apparecchio dispone di funzioni definibili dall'utente, in particolare la logica CFC, è necessario controllare anche le funzioni e le connessioni create. Naturalmente non è possibile definire una procedura universale. La configurazione di queste funzioni e le condizioni necessarie devono essere invece conosciute e verificate. In particolare, bisogna osservare e verificare eventuali condizioni di blocco dei mezzi di commutazione (interruttori, sezionatori, dispersori). 3.3.6 Verifica degli scatti/chiusure degli organi di manovra primari Collegamento tramite immissione del comando Al termine dei test, i comandi di scatto ed eventualmente di chiusura configurati nell'apparecchio devono essere stati provati tramite le funzioni di test dell'hardware sopra descritte. Le segnalazioni delle posizioni di ritorno degli interruttori accoppiate via ingresso binario devono essere lette sull'apparecchio e confrontate con la posizione reale degli interruttori. Negli apparecchi con display grafico, ciò è facilmente possibile dal display di comando. Nella descrizione del sistema SIPROTEC 4 viene spiegato come procedere per il collegamento. L'autorizzazione al controllo deve essere in tal caso impostata in maniera corrispondente alla sorgente di comando utilizzata. Come modalità di commutazione è possibile scegliere tra commutazione con o senza blocco. Bisogna considerare che la commutazione senza blocco rappresenta un rischio per la sicurezza. Collegamento ad una centrale di comando 3.3.7 Se l'apparecchio è collegato ad un centro remoto di controllo tramite l'interfaccia di sistema, anche le relative prove di collegamento dovrebbero essere controllate da questo centro. Anche qui bisogna assicurarsi che l'autorizzazione al controllo sia impostata in maniera corrispondente alla sorgente di comando utilizzata. Prova di messa in esercizio Condizione di consegna L'apparecchio viene consegnato con tutte le funzioni di protezione disattivate. Ciò presenta il vantaggio che ogni funzione può essere verificata per sé senza influenza di altre funzioni. Per la prova e la messa in servizio devono essere attivate le funzioni necessarie. Tool di messa in servizio con browser WEB Per il supporto della messa in servizio e per controlli di routine nel 7VE61 e 7VE63 è a disposizione un tool per la messa in servizio tipo web. Esso permette di richiamare comodamente tutte le segnalazioni e i valori di misura. Le prove vengono supportate dalla visualizzazione di diagrammi vettoriali e di caratteristiche selezionate. Se si vuole lavorare con il „tool di messa in esercizio“, si prendano in considerazione anche gli aiuti offerti da questo „tool“. 190 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3.3 Messa in servizio L'indirizzo IP necessario per il browser viene scelto in funzione dell'interfaccia al quale il PC è collegato. • Collegamento all' interfaccia operatore anteriore: indirizzo IP 141.141.255.160 • Collegamento all' interfaccia di servizio posteriore (port C): indirizzo IP 141.143.255.160 3.3.8 Verifica dei circuiti voltmetrici In generale Il controllo dei circuiti di tensione viene effettuato per garantire la correttezza dei circuiti del trasformatore voltmetrico relativamente a cablaggio, polarità, sequenza di fase, rapporto di trasformazione dei trasformatori ecc. - non per controllare le singole funzioni di protezione nell'apparecchio. Messa a terra dei trasformatori Per il controllo dei trasformatori di tensione si deve prestare attenzione in particolare agli avvolgimenti a triangolo aperto, poiché la messa a terra di tale avvolgimento deve essere effettuata in una sola fase. Preparazione Impostare la funzione istantanea di protezione di massima tensione su circa il 110 % della corrente nominale del generatore con scatto su eccitazione. Collegare la protezione di frequenza (indirizzo 4201) con Blocco Rele'. Accertarsi, già in stato di non eccitazione, mediante di tensioni residue che tutti i ponti di corto circuito siano stati rimossi. Circuiti di controllo Durante la prova dell'interruttore gli isolatori adiacenti sono aperti. Occorre verificare che se l'interruttore si trova in condizioni di comando manuale possa essere chiuso solo dal controllo di parallelo manuale (se presente, se si trova in condizioni di comando automatico possa essere chiuso solo su comando delle 7VE61 e 7VE63. Se si utilizzano le varianti con variatore di frequenza e di tensione, la corretta reazione dei regolatori di velocità e di tensione, in risposta ai comandi di aumenta/diminuisce, è verificata dal 7VE61 e 7VE63. Se vi sono più punti di parallelo, le verifiche suddette devono essere effettuate per ciascun dispositivo di parallelo. Tutti gli interruttori interessati hanno per quanto possibile, sezionatori su entrambi i lati al fine di verificare il coordinamento fra il dispositivo di parallelo scelto e l'interruttore. Interruttore di protezione del trasformatore voltmetrico Poiché per la protezione di minima tensione e la funzione di sincronizzazione il blocco automatico di queste funzioni, in caso di scatto dell'interruttore di protezione del trasfromatore voltmetrico, è di grande importanza, anche questo dovrebbe essere verificato durante il controllo dei circuiti di tensione. A ciascuno dei 6 ingressi di tensione può essere assegnato un ingresso binario da „>FAIL: TV Ua“ a „>FAIL: TV Uf“. Aprire rispettivamente un interruttore di protezione del trasformatore voltmetrico. Nelle segnalazioni di esercizio ci si accerta che sia stata notato lo scatto dell'interruttore e che compaia la rispettiva segnalazione (ad es. „>FAIL: TV Ua“ „ON“. Ciò presuppone che il contatto ausiliario dell'interruttore di protezione sia collegato e relativamente configurato. Richiudere l'interruttore di protezione: Le segnalazioni di cui sopra compaiono tra le segnalazioni di esercizio come "off“, vale a dire con l'identificazione "OFF“ (ad es. „>FAIL: TV Ua“ „OFF“). 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 191 3 Montaggio e messa in servizio Se una delle segnalazioni non compare, vanno controllati il collegamento e la parametrizzazione di questi segnali. Se lo stato „ON“ e lo stato „OFF“ sono scambiati, il tipo di contatto (contatto NA o contatto NC) dev'essere controllato e rivisto. Circuiti della tensione di misura, generale I collegamenti dei trasformatori voltmetrici vengono testati con grandezze primarie. AVVERTENZA Attenzione a pericoli dovuti a prove primarie scorrette La mancata osservanza delle seguenti norme può comportare incidenti mortali, lesioni del personale o notevoli danni materiali. Le prove primarie devono essere effettuate solo da personale qualificato, che abbia conoscenza della messa in servizio di sistemi di protezione, del funzionamento degli impianti, così come delle prescrizioni di sicurezza (commutazione, messa a terra, ecc.). Se il collegamento dei circuiti di misura è corretto, non interverrà alcuna delle funzioni di supervisione dei valori di misura nell'apparecchio. Se tuttavia compare una segnalazione di guasto, si può controllare nelle segnalazioni di funzionamento (Event log) per individuare le eventuali cause. Il controllo della funzionalità della protezione di frequenza si effettua con il test di plausibilità tra il numero di giri attuale della macchina e il valore di misura di esercizio visualizzato. Devono essere controllati i valori e il senso ciclico delle fasi delle tensioni collegate. A tale scopo, le tensioni e il senso ciclico delle fasi possono essere lette sul pannello di visualizzazione posto sul fronte e/o attraverso l'interfaccia operatore tramite un personal computer e confrontate con le grandezze di misura reali. Se le grandezze di misura non sono plausibili, devono essere controllati e corretti i collegamenti dopo aver aperto la linea. Le misurazioni devono poi essere ripetute. Circuiti di misura voltmetrici, funzione di sincronizzazione La funzione di sincronizzazione richiede assolutamente la verifica dei trasformatori di tensione con il primario collegato. I controlli possono essere effettuati in modi diversi in funzione della disposizione dei trasformatori voltmetrici. Gli esempi che seguono descrivono applicazioni tipiche. Si deve decidere autonomamente se è il caso di effettuare ulteriori prove. Se, ad es., il generatore non è ancora pronto per il funzionamento, può essere eseguita la prova preliminare con la tensione di rete. Eventualmente si deve aprire il centro stella del generatore. Se il dispositivo di parallelo dispone di trasformatori di tensione su entrambi i lati dell'interruttore (vedi fig. seguente), i controlli di tensione possono essere effettuati sui detti trasformatori: 192 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3.3 Messa in servizio Figura 3-19 Prova con trasformatori voltmetrici disposti sul lato dell'uscita Tensioni di misura per la sincronizzazione Se l'interruttore (b) è aperto, il trasformatore sul lato sbarre è alimentato dalla rete: chiudere il sezionatore (a). Nel 7VE61 e 7VE63 la tensione viene letta nei valori di misura di esercizio come tensione U1 e confrontata con la tensione effettiva. In reti trifase viene controllato il senso ciclico delle fasi. Se all'apparecchio sono collegate rispettivamente due tensioni concatenate o tre tensioni fase-terra e il parametro 6113 SEQUENZ. FASI è impostato su sequenza di fase destrorsa (L1 L2 L3) o sinistrorsa (L1 L3 L2), allora la sequenza di fase può essere letta nei valori di misura di esercizio. Se non c'è concordanza con senso ciclico delle fasi impostato, vengono emesse segnalazioni corrispondenti. Viene anche controllato il cablaggio secondario verso il dispositivo. Nelle reti monofase oppure quando non è collegata la seconda tensione concatenata, il parametro 6113 SEQUENZ. FASI viene impostato su NO. Aprire il sezionatore di sbarra (a). Dopo che il generatore è stato portato a regime, la tensione del generatore viene letta nei valori di misura di esercizio come tensione U2 e confrontata con la tensione effettiva. Qui si deve osservare che il valore di misura di esercizio della tensione U2 viene influenzato dal fattore di adattamento 6121 Rapp U1/U2. Normalmente questo fattore è su 1 e verrà impostato, eventualmente, su valori differenti solo durante la successiva verifica dei circuiti di tensione secondari. Infine, nelle reti trifase, viene verificata anche il senso ciclico delle fasi con la tensione del generatore: la sequenza delle fasi della tensione del generatore deve essere eguale a quella della rete. La sequenza delle fasi può essere letta nei valori di misura di esercizio. Se non c'è concordanza con la sequenza delle fasi parametrizzata, vengono emesse segnalazioni corrispondenti. Viene anche controllato il cablaggio secondario verso il dispositivo. La successiva verifica dei circuiti delle tensioni secondarie è effettuata tenendo presente che ai riduttori di tensione sono addotte tensioni uguali. Inoltre il generatore dev'essere isolato dalle sbarre. L'interruttore (b) si chiude quando le due tensioni U1 e U2 sono eguali. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 193 3 Montaggio e messa in servizio Leggendo i valori di misura di esercizio ci si accerta che, nell'ambito delle tolleranze di misura, • le due tensioni U1 e U2 siano eguali e • le due frequenze f1 e f2 siano eguali. Se le tensioni secondarie non sono eguali a causa di riduttori di tensione differenti, si può effettuare una correzione con l'ausilio del fattore di compensazione 6121 Rapp U1/U2. Lo stesso vale in caso di differenze di indice orario, che possono essere adattate tramite il parametro 6122 Aggiust. Angolo. Nei valori di misura di esercizio del 7VE61 e 7VE63 ci si accerta inoltre che, nell'ambito delle tolleranze di misura, • la tensione differenziale dU sia pari a zero, • la frequenza differenziale df sia pari a zero, • l'angolo differenziale dα sia pari a zero. Nota Se nelle reti trifasiche da 7VE61 e 7VE63 viene controllato il senso ciclico delle fasi, nei valori di misura di esercizio per entrambe le tensioni deve essere visualizzata la stessa sequenza delle fasi. In caso di più dispositivi di parallelo, il controllo va effettuato per ognuno di essi. Prova con trasformatori voltmetrici disposti sul lato della sbarra Nel caso di riduttori di tensione collegati alle sbarre, occorre controllare la tensione applicata all'apparecchio attraverso i contatti ausiliari di ciascun sezionatore di sbarra leggendo i valori di esercizio e confrontandoli con quelli attuali. Commutando i sezionatori oppure effettuando dei ponticelli temporanei sui contatti ausiliari di ciascun sezionatore, è possibile collegare ciascuna delle tensioni di sbarra al punto di misura. Una disposizione come quella riportatata in fig. 3-20 consente di verificare sia la tensione di rete che quella di generatore nella derivazione di misura. Solo uno degli interruttori (a) oppure (b) può essere chiuso per volta! Se è aperto l'interruttore di generatore (b) ed è chiuso il congiuntore (a), nella derivazione di misura c'è la tensione di rete. La tensione di generatore può essere controllata aprendo il congiuntore (a) e chiudendo l'interruttore di generatore. I controlli di tensione iniziano con la tensione di rete, (b) aperto e (a) chiuso. Nel 7VE61 e 7VE63 viene letta la tensione U1 e confrontata con quella attuale. Inoltre, è controllata successivamente la sequenza delle fasi. Se, in reti trifase, all'apparecchio sono collegate due tensioni concatenate e il parametro 6113 SEQUENZ. FASI è impostato su sequenza delle fasi destrorsa (L1 L2 L3) o sinistrorsa (L1 L3 L2), allora la sequenza di fase può essere letta nei valori di misura di esercizio. Viene anche controllato il cablaggio secondario verso il dispositivo. Successivamente aprire di nuovo il congiuntore (a). Dopo che il generatore è stato portato a regime, è effettuato il controllo della sequenza fasi utilizzando la tensione di generatore, (a) aperto e (b) chiuso. La tensione U2 nel 7VE61 e 7VE63 può essere letta nei valori di misura di esercizio e confrontata con quella attuale. Qui si deve osservare che il valore di misura di esercizio della tensione U2 viene influenzato dal fattore di adattamento 6121 Rapp U1/U2. La sequenza fasi della tensione di generatore deve essere eguale a quella della tensione di rete. Se all'apparecchio sono collegate due tensioni concatenate e il parame- 194 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3.3 Messa in servizio tro 6113 SEQUENZ. FASI è impostato su sequenza di fase destrorsa (L1 L2 L3) o sinistrorsa (L1 L3 L2), allora la sequenza di fase può essere letta nei valori di misura di esercizio. Viene anche controllato il cablaggio secondario verso il dispositivo. La successiva verifica dei circuiti delle tensioni secondarie è effettuata tenendo presente che ai riduttori di tensione sono addotte tensioni uguali. Il congiuntore (a) è aperto in modo che non sia presente alcuna tensione di rete. L'interruttore del generatore (b) è chiuso in modo che le tensioni U1 e U2 addotte all'apparecchio siano eguali. Leggendo i valori di misura di esercizio ci si accerta che, nell'ambito delle tolleranze di misura, • le due tensioni U1 e U2 siano eguali e • le due frequenze f1 e f2 siano eguali. Se le tensioni secondarie non sono eguali a causa di riduttori di tensione differenti, si può effettuare una correzione con l'ausilio del fattore di compensazione 6121 Rapp U1/U2. Nei valori di misura di esercizio del 7VE61 e 7VE63 ci si accerta inoltre che, nell'ambito delle tolleranze di misura, • la tensione differenziale dU sia pari a zero, • la frequenza differenziale df sia pari a zero, • l'angolo differenziale dα sia pari a zero. Se nelle reti trifase da 7VE61 e 7VE63 viene controllata il senso ciclico delle fasi, nei valori di misura di esercizio per entrambe le tensioni deve essere visualizzata la stessa sequenza delle fasi. Nel caso di più sbarre la prova dev'essere ripetuta per ogni tensione di sbarra. Nel caso di più dispositivi di parallelo, la verifica va effettuata per ciascuno di essi se anche le tensioni cambiano unitamente ai punti di parallelo. Figura 3-20 Verifica delle tensioni di misura nella derivazione di misura — esempio 1 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 195 3 Montaggio e messa in servizio Sincronizzazione di reti Figura 3-21 Quanto detto si applica anche al caso di sincronizzazione di reti. La figura seguente riporta una possibile disposizione. Vengono eseguite le stesse verifiche come nella „Prova con trasformatori voltmetrici disposti sul lato della sbarra“. Per i dettagli si veda sopra. Verifica delle tensioni di misura nel campo di misura — esempio 2 Se tra i due punti di misura non si trova alcun trasformatore — come negli esempi precedenti — l'indirizzo 6122 Aggiust. Angolo dev'essere impostato su 0°. Se invece la misurazione viene effettuata in presenza di un trasformatore, questo angolo deve corrispondere all'indice orario del trasformatore, visto dalla linea in direzione della sbarra. Un esempio è riportato nelle indicazioni per l'impostazione della funzione di sincronizzazione. Prova con trasformatore di potenza 196 Il campo da sincronizzare comprende un trasformatore di potenza con regolatore a gradini 3-22. La prova può essere effettuata in modi diversi. Viene descritta la variante con il generatore non in funzione. L'interruttore del generatore, compreso il sezionatore, è sempre aperto e protetto contro la chiusura. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3.3 Messa in servizio Figura 3-22 Tensioni di misura nella sincronizzazione a traverso il trasformatore Come nelle prove precedenti, vanno seguite le seguenti fasi: • Portare il regolatore del trasformatore in posizione nominale • L'interruttore (b) è aperto e il congiuntore (c) chiude • Controllare i valori di misura sul lato U1 (U1, f1, sequenza di fase) • Controllare che la protezione differenziale del trasfromatore sia pronta per il funzionamento • Chiudere il sezionatore (a1) e poi l'interruttore (b) • Controllare i valori di misura sul lato U2 (U1, f1, sequenza di fase) • Confrontate i valori di misura del lato 1 e del lato 2: – uguaglianza di tensione U1 = U2 – uguaglianza di frequenza f1 = f2 – la tensione differenziale dU è zero – la frequenza differenziale df è zero – l'angolo differenziale dα è zero Nota Se dU e dα sono diversi da zero, allora ci sono errori di cablaggio o di impostazione. – Azionare il regolatore e controllare nuovamente i valori di misura. I valori di misura sul lato 2 devono rimanere uguali e tutte le grandezze differenziali essere pari a zero. – Dopo la conclusione della prova ripristinare lo stato di commutazione di partenza. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 197 3 Montaggio e messa in servizio Verifica del controllo del sincronismo 3.3.9 Qui vanno seguite le stesse fasi di prova della funzione di sincronizzazione (vedi sopra). Nella variante 1ph Sync check per ogni lato viene utilizzata solo una tensione. Pertanto il controllo della sequenza delle fasi non viene effettuato. Misura del tempo di manovra dell'interruttore In generale Per ottenere un parallelo esatto con un angolo di fase zero, è indispensabile, in condizioni asincrone, misurare il tempo proprio dell'interruttore durante la chiusura ed impostarlo correttamente. Se si opera esclusivamente in condizioni sincrone, questo paragrafo può essere tralasciato. Con cronometro esterno Per la misurazione del tempo di manovra è consigliabile la disposizione di cui alla figura 3-23. Il cronometro dev'essere impostato su un intervallo di 1 s e su una risoluzione di 1 ms. Chiudere manualmente l'interruttore; contemporaneamente si avvierà il cronometro. Appena sono chiusi i poli dell'interruttore, compare la tensione Vlinea; così il cronometro si ferma. Se, a causa di un istante di chiusura non favorevole, il cronometro non si ferma, occorre ripetere il tentativo. È preferibile calcolare il tempo facendo la media di più tentativi (da 3 a 5) riusciti. Nota Al tempo misurato va aggiunto il tempo di reazione del dispositivo di parallelo (22 ms con fN = 50 o 60 Hz; 42 ms con fN = 16,7 Hz) e il tempo complessivo va impostato all'indirizzo 6120 come T.Chius.Int.. Arrotondare il valore al prossimo valore minimo impostabile. Procedere allo stesso modo per tutti i gruppi funzionali SYNC utilizzati da 2 a 8. Figura 3-23 198 Misura del tempo di chiusura dell'interruttore 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3.3 Messa in servizio Tramite lettura dalle registrazioni perturbografiche Il tempo di chiusura dell'interruttore può essere determinato anche leggendo dalle registrazioni perturbografiche il ritardo tra comando di chiusura per l'interruttore e la chiusura dei poli dell'interruttore stesso. In questo caso, il tempo ricavato dalla registrazione perturbografiche è il tempo di chiusura dell'interruttore. Si consiglia il seguente procedimento: • Creare uno stato nel quale l'interruttore può essere chiuso senza pericoli. • Attivare nel gruppo funzionale di sincronizzazione 1 il parametro 6107 SINC U1<U2> tramite l'impostazione su SI, se U2 è stata collegata. Se è stata collegata U1, si ha l'impostazione 6108 SINC U1>U2< = SI. • Nelle funzioni impostare la registrazione guasto su "registrazione valore istantaneo" e il trigger con il parametro 401 Regis Oscillo suSalva con Scatt. • Selezionare il gruppo funzionale di sincronizzazione e avviare la sincronizzazione. Il dispositivo di parallelo adesso effettuerà immediatamente una chiusura. • Leggere la registrazione guasto e misurare il tempo di chiusura per mezzo di SIGRA (vedi fig. 3-243-25). Utilizzare qui entrambi i cursori e la funzione di misura del tempo. La comparsa della seconda tensione segnala che i poli dell'interruttore sono chiusi. • Impostare questo tempo all'indirizzo 6120 come T.Chius.Int.. Arrotondare il valore al prossimo valore minimo impostabile. Procedere allo stesso modo per tutti i gruppi funzionali SYNC utilizzati da 2 a 8. • Impostare il parametro 6x08 e/o 6x09 nuovamente sul valore iniziale. Figura 3-24 Misura del tempo di chiusura dell'interruttore 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 199 3 Montaggio e messa in servizio 3.3.10 Prove di chiusura in bianco con la funzione di sincronizzazione Premesse I valori di impostazione sono stati ancora una volta verificati (vedi sottoparagrafo „Indicazioni per l'impostazione“ della funzione di sincronizzazione nel capitolo 2). L'interruttore è chiuso. I comandi di chiusura e quelli di regolazione devono essere interrotti (staccare i morsetti dei comandi di chiusura e regolazione). La tensione di rete è collegata per la misura. Reti asincrone Il generatore è portato manualmente ad un numero di giri poco al di sotto della differenza di frequenza ammissibile, secondo il valore di impostazione 6132 df ASIN f2>f1 e/o 6133 df ASIN f2<f1. Il generatore è eccitato alla tensione di rete. I valori possono essere letti nei valori di misura di esercizio nel 7VE61 e 7VE63. La funzione di sincronizzazione nel 7VE61 e 7VE63 viene avviata (ad es. tramite ingresso di avvio o richiesta di misura per mezzo del controllo integrato con tasti di comando). Se è disponibile un sincronoscopio, l'avviamento si ha per un sincronismo alle „Ore 12“; il tempo fino all'emissione del comando di parallelo è pari a circa 1/∆f (con una differenza di frequenza di 0,1 Hz si ha 10 s). Questo tentativo deve essere ripetuto diverse volte per la chiusura ipersincrona e iposincrona, se queste procedure sono ammesse. Il collegamento viene controllato con un registratore esterno o con la funzione integrata di registrazione perturbografica. A tale scopo, entrambi i metodi devono aver emesso il comando di chiusura poco prima del punto di sincronizzazione, spostato del tempo di manovra dell'interruttore. La figura 3-25 riporta un esempio di resgistrazione di valori istantanei. Si può riconoscere chiaramente la curva di inviluppo e il punto di sincronizzazione nonché le tracce binarie con i comandi di chiusura di entrambi i metodi di misura. Per la valutazione del collegamento va utilizzata la traccia con l'angolo differenziale ∆α. La distanza tra comando di chiusura e ∆α = 0 deve corrispondere al tempo di chiusura. Il tempo di chiusura dell'interruttore nell'es. era di 420 ms. Un tempo così lungo si è verificato a causa dell'inserimento della protezione contro errori di commutazione. 200 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3.3 Messa in servizio Figura 3-25 Registrazione di valori istantanei di una prova di chiusura in bianco con reti asincrone Le prove di chiusura in bianco possono essere ripetute ai limiti della differenza di tensione ammissibile. Per gli apparecchi con eguagliatori di tensione e di frequenza viene ora controllato il corretto funzionamento dei comandi di regolazione. Inoltre sono resi nuovamente operativi i comandi di regolazione effettuando nuovamente i collegamenti; il comando di chiusura è ancora inattivo. Il generatore è portato a un numero di giri al di fuori del campo per commutazione asincrona. La funzione di sincronizzazione viene avviata. Occorre controllare che il 7VE61 e 7VE63 porti il numero di giri al valore corretto. AVVERTENZA Fare attenzione ad regolazione errata del numero di giri! La mancata osservanza delle seguenti norme può comportare incidenti mortali, lesioni corporali o notevoli danni materiali. Se la regolazione del numero di giri non avviene come previsto: interrompere subito la sincronizzazione azionando l'ingresso di arresto, commutare su manuale, disattivare il generatore, correggere il cablaggio dei comandi di regolazione. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 201 3 Montaggio e messa in servizio Quando la direzione di regolazione è esatta, possono essere ottimizzati durata e pause del comando nonché i parametri di taratura (ad es. df/dt). A tale scopo, è utile la registrazione del valore effettivo che, grazie al lungo tempo di registrazione, permette di osservare le risposte al transitorio. Se i parametri di impostazione essenziali sono stati trovati, vengono eseguite le prove di sincronizzazione. Le prove di sincronizzazione (in bianco) possono essere effettuate sia in condizioni ipersincrone che iposicnrone, in accordo con i valori dei parametri 6132 df ASIN f2>f1 e 6133 df ASIN f2<f1. Dopo aver controllato con esito positivo l'eguagliatore di frequenza, occorre verificare quello di tensione. Il generatore è portato ad un numero di giri eguale all'incirca a quello nominale, l'eccitazione, invece, è posta a una tensione al di fuori di quella accettabile per la sincronizzazione. La funzione di sincronizzazione nel 7VE61 e 7VE63viene avviata. Occorre controllare che il 7VE61 e 7VE63 porti il numero di giri al valore corretto. AVVERTENZA Fare attenzione ad una regolazione errata del numero di giri! La mancata osservanza delle seguenti norme può comportare incidenti mortali, lesioni corporali o notevoli danni materiali. Se l'aggiustamento del numero di giri non avviene come previsto: interrompere subito la sincronizzazione azionando l'ingresso di arresto, commutare su manuale, disattivare il generatore, correggere il cablaggio dei comandi di regolazione. Quando la direzione di aggiustamento è esatta, possono essere ottimizzati durata e pause di comando nonché i parametri di taratura (ad es. df/dt). Le prove di sincronizzazione (in bianco) possono essere effettuate sia per in condizioni di sovraeccitazione che in condizioni di sottoeccitazione, in accordo con i valori dei parametri 6130 dU ASIN U2>U1 e 6131 dU ASIN U2<U1. Per la verifica della regolazione è particolarmente adatta la registrazione dei valori efficaci. A tale scopo la registrazione di guasto (parametro 401 Regis Oscillo) va impostata su Salva con Avv.. La figura 3-26 mostra la registrazione dei valori efficaci di una prova di chiusura in bianco. Si riconosce molto bene l'effetto dei comandi di aggiustamento. 202 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3.3 Messa in servizio Figura 3-26 Registrazione di valori effettivi di una prova di chiusura in bianco per il test dei comandi di regolazione Reti sincrone Il dispositivo di parallelo viene avviato e viene controllato il comando di chiusura. Informazioni supplementari vengono fornite anche dai valori di misura di esercizio. Tutte le condizioni di sincronizzazione devono essere soddisfatte entro il tempo 6146 T Ritard Habil.. Se si osserva un passaggio da condizioni asincrone a condizioni sincrone, la soglia di commutazione 6141 F SINCRONIZ. va leggermente aumentata. Questo comportamento può essere verificato allo stesso modo con la registrazione di guasto. A causa dei tempi lunghi di abilitazione (ca. 10 s) va utilizzata la registrazione del valore efficace. I valori di misura attuali per l'istante di collegamento possono essere letti dalla traccia del valore di misura effettivo. Controllo del sincronismo Se questa funzione è utilizzata in combinazione con la sincronizzazione manuale, deve essere controllata la regolarità dell'abilitazione. L'emissione del comando per l'interruttore, in questa prova, va interrotta staccando i morsetti. Successivamente il generatore viene sincronizzato manualmente e la regolarità dell'abilitazione viene controllata con la registrazione perturbografica. Come descritto nella funzione di sincronizzazione (paragrafo 2.2.1), la chiusura manuale impartisce una richiesta di misura. Questa, a sua volta, provoca l'abilitazione della logica interna. Nella registrazione dei valori istantanei, come da figura 3-27, si può vedere la curva di inviluppo della tensione differenziale. Il fianco della traccia binaria „>Sinc Rich.mis.“ mostra la chiusura manuale emessa. La differenza di tempo dal punto di sincronizzazione mostra la qualità della chiusura manuale. Se alla richiesta di misura i valori di misura rientrano nei limiti impostati, la funzione di controllo del sincronismo impartisce l'abilitazione. Ciò si può riconoscere nella traccia binaria „Sinc ok chius 1“. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 203 3 Montaggio e messa in servizio Figura 3-27 Registrazione di valori istantanei di una prova di chiusura in bianco con sincronizzazione manuale 3.3.11 Sincronizzazione di prova Per verificare la parametrizzazione della funzione di sincronizzazione, esiste anche la possibilità di una sincronizzazione di prova. A tale scopo, il modo IBS viene attivato e impostato su Sincr. di prova (Sync. Test). La sincronizzazione di prova viene quindi avviata come una normale sincronizzazione. Se la sincronizzazione ha esito positivo, viene generato un comando di chiusura IBS „Test Ril.Ch. 1“ e/o „Test Ril.Ch. 2“. Vengono soppresse le segnalazioni „Sinc ok chius 1“ e „Sinc ok chius 2“. Per il controllo viene creata una registrazione di sincronizzazione. 3.3.12 Aiuto per la messa in servizio tramite tool web L'indirizzo IP necessario per il browser viene scelto in funzione dell'interfaccia al quale il PC è collegato. • Collegamento all' interfaccia operatore anteriore: indirizzo IP 141.141.255.160 • Collegamento all'interfaccia di servizio posteriore (port C): indirizzo IP 141.143.255.160 Quando il tool viene avviato e viene stabilito un collegamento all'apparecchio, compare la visualizzazione per il comando a distanza nel browser (vedi fig. 3-28). 204 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3.3 Messa in servizio Figura 3-28 Web-Tool — Telecomando mediante apparecchio virtuale 7VE6 Sulla home page compaiono tutti i dati per l'identificazione dell'apparecchio. Tramite la visualizzazione del comando a distanza, sono disponibili tutte le parametrizzazioni eseguibili direttamente sull'apparecchio. Grazie ad ulteriori campi di selezione, è possibile visualizzare i valori di misura e i campi di lavoro parametrizzati della funzione di sincronizzazione. Inoltre, tramite l'opzione sincronoscopio, può essere rappresentato dinamicamente un collegamento in parallelo in corso grazie alla visualizzazione dei vettori rotanti (U2) (vedi fig. seguente). 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 205 3 Montaggio e messa in servizio Figura 3-29 Funzionamento del Browser — Visualizzazione delle grandezze di sincronizzazione (sincronoscopio) 3.3.13 1. Parallelo con la funzione di sincronizzazione Premesse Dopo che tutti i test sono conclusi, è effettuata la prima sincronizzazione „a caldo“. Almeno uno degli 8 gruppi funzionali di sincronizzazione deve essere programmato all'indirizzo da 161 a 168 come disponibile (vedi paragrafo 2.1.1.2). In tal modo si è già avuta una preselezione del principio di funzionamento. Inoltre, il gruppo funzionale SYNC dev'essere attivato all'indirizzo 6X01 ON. Con la selezione del punto di sincronizzazione, si comunica all'apparecchio l'insieme di parametri - e quindi il gruppo di valori di impostazione - valido. Se non viene selezionato alcun insieme di parametri o ne viene selezionato più di uno, l'apparecchio si blocca automaticamente. Se si deve effettuare un collegamento di reti asincrone, al parametro 6120T.Chius.Int. deve essere immesso il tempo determinato nel paragrafo „Misura del tempo di manovra dell'interruttore“. 206 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3.3 Messa in servizio Fasi di test essenziali • Dopo la selezione del punto di sincronizzazione, ha luogo l'avviamento dell'apparecchio tramite l'ingresso di avvio. • Osservare l'apparecchio durante la sincronizzazione (valori di misura, LED, segnalazioni) • Dopo il comando di chiusura, vanno effettuati i seguenti controlli: – Corretta segnalazione tramite LED, contatti di segnalazione ed eventualmente bus – Lettura delle memorie di segnalazione (segnalazioni di esercizio, di guasto) e controllo di plausibilità – Lettura della registrazione di guasto e analisi del collegamento Di seguito vengono fornite ancora alcune indicazioni sulle singole condizioni di sincronizzazione. Reti asincrone Il generatore viene generalmente portato in condizioni prossime al sincronismo dal proprio automatismo; successivamente viene avviato il dispositivo di parallelo. Tramite i comandi di aggiustamento, viene effettuata una regolazione di precisione. Se i valori di misura rientrano nei limiti impostati, l'apparecchio determina il prossimo punto di sincronizzazione dalla variazione d'angolo e dalla differenza di frequenza. Il comando di chiusura viene impartito in un momento che precede quello di sincronizzazione di un valore pari al tempo di chiusura dell'interruttore. La durata del comando di chiusura è stata impostata all'indirizzo 6127T COM CH MIN. L'apparecchio effettua il controllo fino a che le condizioni di chiusura non sono soddisfatte, tuttavia al massimo per la durata 6112 T-SIN. DURATA. Se la regolazione di precisione dei comandi di aggiustamento non soddisfa completamete, procedere ad un adattamento dei parametri di impostazione e ad una nuova sincroniazzione. Per ulteriori controlli, si consiglia di leggere e valutare la registrazione di sincronizzazione. A differenza della figura 3-25, in caso di sincronizzazione „a caldo“, dopo la chiusura dei poli dell'interruttore la tensione differenziale è pari a zero. Reti sincrone Non appena vengono soddisfatte le condizioni di sincronismo, vengono emesse le segnalazioni „Sinc ok 1“ e „Sinc ok 2“ e, allo scadere del ritardo di abilitazione T Ritard Habil., viene impartito il comando di chiusura. La durata del comando di chiusura è stata impostata all'indirizzo 6127 T COM CH MIN. Se invece non sono soddisfatte tutte le dette condizioni, l'apparecchio continua i controlli fino a che è terminato il tempo 6112 T-SIN. DURATA. In seguito l'apparecchio si disattiva automaticamente. Il comportamento dell'apparecchio può essere controllato nei valori di misura di esercizio. Una correzione dei parametri di impostazione può essere effettuata qualora si riscontri una deviazione delle condizioni di commutazione e lo stato della rete. Controllo del sincronismo Viene verificata l'interazione con la sincronizzazione manuale: Il generatore viene sincronizzato manualmente e il comportamento viene documentato con la registrazione perturbografica. La registrazione è paragonabile a quella della figura 3-27. Dopo l'abilitazione e la chiusura manuale, i poli dell'interruttore effettuano una chiusura ritardata. Successivamente tutte le grandezze differenziali sono pari a zero. Se si seleziona 1ph Sync check all'indirizzo da 161 a 168, bisogna tenere presente che questa selezione ha un'assegnazione fissa tra gruppo funzionale di sincronizza- 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 207 3 Montaggio e messa in servizio zione e canali di tensione (vedi indicazioni per l'impostazione della funzione di sincronizzazione). Le segnalazioni „Sinc U2<U1“, „Sinc U2>U1“, e „Sinc α2<α1“, „Sinc α2>α1“ forniscono un aiuto supplementare per il controllo del collegamento (vedi „segnalazioni spontanee“). Se non sono soddisfatte tutte le condizioni di sincronizzazione, l'apparecchio continua i controlli fino a che è terminato il tempo 6112 T-SIN. DURATA. In seguito l'apparecchio si disattiva automaticamente. 3.3.14 Generazione di una registrazione delle misure di test Presupposti Oltre alla possibilità di registrazione dei valori di guasto mediante avviamento della protezione, l'apparecchio 7VE61 e 7VE63 consente di memorizzare anche i valori di misura mediante il programma di comando DIGSI, attraverso le interfacce seriali e ingresso binario. In quest'ultimo caso, l'informazione „>Registr.oscil.“ deve essere stata parametrizzata su un ingresso binario. Il trigger della registrazione ha luogo quindi, ad es., mediante ingresso binario con l'inserzione dell'oggetto prottetto. Tali registrazioni di guasto di prova avviate dall'esterno (ovvero senza avviamento della protezione) vengono trattate dal dispositivo come normali registrazioni dei valori di guasto, vale a dire che per ogni registrazione di misura viene aperto una registrazione di guasto con numero proprio per assicurare una corretta assegnazione. Tali registrazioni non vengono elencate nella memoria tampone delle segnalazioni di guasto sul display perché non rappresentano un guasto di rete. Avvio della registrazione delle misure di prova Per poter avviare una registrazione di prova da DIGSI, selezionare sulla sinistra della finestra la funzione Test. Cliccare due volte nella lsta sulla voce Registrazione di guasto di prova. Figura 3-30 Finestra delle registrazioni delle misure di test in DIGSI — Esempio La registrazione delle misure di prova viene subito avviata. Durante la registrazione viene emessa una segnalazione nella parte sinistra della riga di stato. Segmenti a barra forniscono inoltre informazioni sui progressi dell'operazione. Per la visualizzazione e l'analisi della registrazione è necessario uno dei programmi SIGRA o ComtradeViewer. 208 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 3.4 Attivazione dell'apparecchio 3.4 Attivazione dell'apparecchio Serrare fino in fondo le viti. Tutte le viti dei morsetti devono essere fissate, anche quelle non utilizzate. CAUTELA Coppie di serraggio non ammesse La mancata osservanza delle seguenti norme può comportare lievi lesioni corporali o danni materiali. Le coppie di serraggio ammesse non devono essere superate perché ciò potrebbe danneggiare le filettature e i morsetti! È necessario verificare nuovamente i valori di taratura in quanto essi potrebbero essere stati modificati nel corso delle prove. In particolare, controllare se i parametri di configurazione di tutte le funzioni di protezione, di controllo e ausiliarie sono stati impostati correttamente (paragrafo 2.1.1, Funzioni) e che tutte le funzioni desiderate siano attivate (ON). Assicurarsi che una copia dei valori di taratura sia memorizzata sul pc. L'orologio interno all'apparecchio dovrebbe essere controllato ed eventualmente regolato/sincronizzato, qualora non venga sincronizzato automaticamente. Vedere in merito la descrizione del sistema SIPROTEC 4. Le memorie tampone vengono cancellate in MENU PRINCIPALE → Segnalazioni → Cancella/Crea, in modo che queste contengano successivamente solo informazioni relative agli eventi e agli stati reali (vedi anche descrizione del sistema SIPROTEC 4). I contatori della statistica degli scatti vengono riportati ai valori iniziali mediante la stessa selezione (vedi anche descrizione del sistema SIPROTEC 4). I contatori dei valori di misura di esercizio (ad es. contatori delle ore di esercizio) vengono resettati in MENU PRINCIPALE → Valori di misura → Reset (vedi anche descrizione del sistema SIPROTEC 4). Per ritornare al display base, azionare il tasto ESC (più volte se necessario). Sul pannello operatore compare il display base (per es. la visualizzazione di valori di misura di esercizio). Le visualizzazioni sul frontalino vengono cancellate premendo il tasto LED, in modo che queste forniscano successivamente solo informazioni relative a eventi e stati reali. Vengono resettati anche relè di uscita eventualmente memorizzati. Durante l'azionamento del tasto LED, i diodi luminosi parametrizzabili sul frontalino sono accesi, cosicché viene effettuato anche un test dei diodi luminosi. Se i diodi indicano stati che riguardano il momento attuale, rimangono ovviamente accesi. Il diodo verde „RUN“ deve essere acceso, il diodo rosso „ERROR“ non deve essere acceso. Nel caso sia presente un interruttore di prova, questo deve essere sulla posizione di esercizio. L'apparecchio è ora pronto per il funzionamento. ■ 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 209 3 Montaggio e messa in servizio 210 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 4 Dati tecnici In questo capitolo sono riportati i dati tecnici dell'apparecchio SIPROTEC 4 7VE61 e 7VE63 e delle sue singole funzioni, compresi i valori limite che non devono essere in nessun caso oltrepassati. Ai dati elettrici e funzionali per il massimo volume funzionale seguono i dati meccanici con le dimensioni. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 4.1 Dati generali dell'apparecchio 212 4.2 Funzione di sincronizzazione 224 4.3 Comandi di regolazione per la sincronizzazione 226 4.4 Protezione di minima tensione 227 4.5 Protezione di massima tensione 228 4.6 Protezione di frequenza 229 4.7 Protezione derivata di frequenza (df/dt) 230 4.8 Salto vettoriale 231 4.9 Supervisione valori di soglia 232 4.10 Accoppiamento di scatti esterni attraverso ingressi binari 233 4.11 Funzioni definibili dall'utente (CFC) 234 4.12 Funzioni supplementari 238 4.13 Dimensioni 241 211 4 Dati tecnici 4.1 Dati generali dell'apparecchio 4.1.1 Ingressi/uscite analogici Ingressi di tensione Frequenza nominale fN Tensione nominale secondaria 80 V fino a 125 V Campo di misura Consumo 50 Hz oppure 60 Hz (regolabile) 16,7 Hz nell'esecuzione 7VE6***-********1 0 V fino a 200 V per 100 V ca. 0,3 VA Sovraccarico ammissibile nel circuito di tensione - termico (effettivo) 230 V permanente Uscita analogica (per valori di esercizio) 4.1.2 Campo nominale da 0 a 20 mA– Campo di lavoro da 0 a 22,5 mA– Collegamento per montaggio incassato parte posteriore, luogo di montaggio „B“ o/e „D“, Connettore D SUB a 9 poli Collegamento per montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia e/o sulla parte superiore della custodia Carico max. 350 Ω Tensione ausiliaria Tensione continua Alimentazione di tensione tramite convertitore integrato Tensione continua nominale aux UH– 24/48 V– 60/110/125 V– Campi di tensione ammissibili 19 fino a 58 V– 48 fino a 150 V– Tensione continua nominale aux UH– 110/125/220/250 V– Campi tensione ammissibili 88 fino a 300 V– Tensione alternata sovrapposta, Picco-picco, IEC 60 255–11 ≤ 15 % della tensione ausiliaria Assorbimento di potenza a riposo eccitato 7VE61 ca. 5 W ca. 9,5 W 7VE63 ca. 5,5 W ca. 14 W Tempo ammesso in caso di mancan≥ 50 ms con U ≥ 48 V– (UH,N = 24/48 V) za/corto circuito della tensione (in funzio- ≥ 50 ms con U ≥ 110 V– (U = 60..125 V) H,N namento a riposo) ≥ 20 ms con U ≥ 24 V–(UH,N = 24/48 V) ≥ 20 ms con U ≥ 60 V–(UH,N = 60..125 V) 212 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 4.1 Dati generali dell'apparecchio Tensione alternata Alimentazione di tensione tramite convertitore integrato 4.1.3 Tensione alternata ausiliaria nominale UH~ 115 - 230 V~ (50/60 Hz) Campo di lavoro ammissibile 92 - 276 V~ Assorbimento di potenza a riposo eccitato 7VE61 ca. 9 VA ca. 21 VA 7VE63 ca. 12 VA ca. 25 VA Tempo ammesso in caso di mancanza/cortocircuito della tensione (in funzionamento a riposo) ≥ 200 ms Ingressi e uscite binari Ingressi binari Variante Numero 7VE61**– 6 (parametrizzabili) 7VE63**– 14 (parametrizzabili) Campo di tensione nominale 24 V– fino a 250 V–, bipolare Consumo di corrente, eccitato ca. 1,8 mA, indipendente dalla tensione di comando Soglie di intervento garantite intercambiabili tramite ponticelli per tensioni nominali 24/48/ 60/110/125 V– Uhigh ≥ 19 VDC Ulow ≤ 10 V– per tensioni nominali 110/125/ 220/250 V– e 115/230 V~ Uhigh ≥ 88 V– Ulow ≤ 44 V– per tensioni nominali 220/250 V– Uhigh ≥ 176 V– Ulow ≤ 88 V– Tensione massima ammissibile 300 V– Soppressione impulso di ingresso 220 nF capacità di accoppiamento a 220 V con tempo di recupero > 60 ms Relè di uscita Relè di segnalazione/comando Numero 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 7VE61**– 9 (1 contatto NA ciascuno, uno di questi facoltativamente come contatto NC) + 1 contatto life (facoltativamente come contatto NC o contatto NA) 7VE63**– 17 (1 contatto NA ciascuno, 2 di questi facoltativamente come contatto NC) + 1 contatto life (facoltativamente come contatto NC o contatto NA) 213 4 Dati tecnici CHIUSURA Potere di 1000 W/VA APERTURA 30 VA 40 W ohmico 25 W per L/R ≤ 50 ms Tensione di commutazione 250 V Corrente ammissibile per contatto (perma- 5 A nente) 4.1.4 Corrente ammissibile per contatto (chiusura e mantenimento) 30A per 0,5 s (contatto NA) Corrente totale ammissibile per contatti con conduttore comune 5 A permanenti 30 A ≤ 0,5 s Interfacce di comunicazione Interfaccia operatore Collegamento parte frontale, non isolata, RS232, Connettore DSUB a 9 poli per il collegamento di un personal computer Comando con DIGSI Velocità di trasmissione min. 4 800 Baud fino a 115 200 Bd Impostazione di consegna: 38 400 Baud; Parità: 8E1 Distanza massima di trasmissione 15 m Interfaccia di servizio/di modem Collegamento interfaccia a potenziale libero per trasmissione dati Comando con DIGSI Velocità di trasmissione min. 4 800 Baud fino a 115 200 Bd Impostazione di consegna: 38 400 Baud; Parità: 8E1 RS232/RS485 RS232/RS485 a seconda del modello ordinato Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio gio incassato „C“, Connettore DSUB a 9 poli Montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia; cavo dati schermato Tensione di prova 500 V; 50 Hz Distanza massima di trasmissione 15 m RS232 214 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 4.1 Dati generali dell'apparecchio RS485 Distanza massima di trasmissione 1000 m Interfaccia di sistema IEC 60870-5-103 RS232/RS485 Interfaccia a potenziale zero per traa seconda del modello or- sferimento dati a un'unità centrale dinato RS232 Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio gio incassato „B“, Connettore DSUB a 9 poli per montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia Tensione di prova 500 V; 50 Hz Velocità di trasmissione min. 4 800 Bd, max. 115 200 Bd; Impostazione di fabbrica 38 400 Bd Distanza di trasmissione 15 m RS485 Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio gio incassato „B“, Connettore DSUB a 9 poli 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 per montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia Tensione di prova 500 V; 50 Hz Velocità di trasmissione min. 4 800 Bd, max. 115 200 Bd; Impostazione di fabbrica 38 400 Bd Distanza di trasmissione max. 1000 m 215 4 Dati tecnici Conduttore a fibra ottica (FO) Tipo di connettore FO Connettore ST Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio gio incassato „B“, per montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia Lunghezza d'onda ottica λ = 820 nm Classe laser 1 conforme a con impiego di fibra di vetro EN 60825-1/-2 50/125 µm oppure con impiego di fibra di vetro 62,5/125 µm Attenuazione di linea ammessa max. 8 dB, con fibra di vetro 62,5/125 µm Distanza di trasmissione max. 1500 m Stato di riposo segnale parametrizzabile; impostazione di fabbrica "Luce spenta" Profibus RS485 (DP) Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio gio incassato „B“, per montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia Tensione di prova 500 V; 50 Hz Velocità di trasmissione fino a 12 MBd Distanza di trasmissione 1000 m con ≤ 93,75 kBd 500 m con ≤ 187,5 kBd 200 m con ≤ 1,5 MBd 100 m con ≤ 12 MBd DNP3.0 RS485 Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio gio incassato „B“, Connettore DSUB a 9 poli per montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia Tensione di prova 500 V; 50 Hz Velocità di trasmissione fino a 19 200 Bd Distanza di trasmissione max. 1000 m MODBUS RS485 Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio gio incassato „B“, Connettore DSUB a 9 poli per montaggio sporgente 216 nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia Tensione di prova 500 V; 50 Hz Velocità di trasmissione fino a 19 200 Bd Distanza di trasmissione max. 1000 m 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 4.1 Dati generali dell'apparecchio Profibus FO (DP) Tipo di connettore FO Connettore ST anello semplice/anello doppio in base all'ordinazione per FMS; per DP disponibile solo anello doppio Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio gio incassato „B“, per montaggio sporgente utilizzare la versione con Profibus RS485 nell'alloggiamento del pulpito e il convertitore elettrico/ottico separato Velocità di trasmissione fino a 1,5 MBd consigliati > 500 kBd Lunghezza d'onda ottica λ = 820 nm Classe laser 1 conforme a con impiego di fibra di vetro EN 60825-1/-2 50/125 µm oppure con impiego di fibra di vetro 62,5/125 µm Attenuazione di linea ammessa max. 8 dB, con fibra di vetro 62,5/125 µm Distanza di trasmissione max. 1500 m Tipo di connettore FO Connettore ST trasmettitore/ricevitore DNP3.0 FO Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio gio incassato „B“, per montaggio sporgente utilizzare la versione con Profibus DNP3.0 RS485 nell'alloggiamento del pulpito e il convertitore elettrico/ottico separato Velocità di trasmissione fino a 19 200 Bd Lunghezza d'onda ottica λ = 820 nm Classe laser 1 conforme a con impiego di fibra di vetro EN 60825-1/-2 50/125 µm oppure con impiego di fibra di vetro 62,5/125 µm 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Attenuazione di linea ammessa max. 8 dB, con fibra di vetro 62,5/125 µm Distanza di trasmissione max. 1500 m 217 4 Dati tecnici MODBUS FO Tipo di connettore FO Connettore ST trasmettitore/ricevitore Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio gio incassato „B“, per montaggio sporgente utilizzare la versione con MODBUS RS485 nell'alloggiamento del pulpito e il convertitore elettrico/ottico separato Velocità di trasmissione fino a 19 200 Bd Lunghezza d'onda ottica λ = 820 nm Classe laser 1 conforme a con impiego di fibra di vetro EN 60825-1/-2 50/125 µm oppure con impiego di fibra di vetro 62,5/125 µm Attenuazione di linea ammessa max. 8 dB, con fibra di vetro 62,5/125 µm Distanza di trasmissione max. 1500 m Modulo di uscita analogico 2 Ports con 0 mA fino a 20 mA (elettrico) Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio gio incassato „B“ e „D“ Connettore DSUB a 9 poli per montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia Tensione di prova 500 V; 50 Hz Ethernet elettrico (EN100) per IEC 61850 e DIGSI Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio gio incassato "B" 2 x RJ45 presa femmina 100BaseT sec. IEEE802.3 218 per montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia Tensione di prova (relativam. al connettore) 500 V; 50 Hz Velocità di trasmissione 100 MBit/s Distanza di trasmissione 20 m 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 4.1 Dati generali dell'apparecchio Ethernet elettrico (EN100) per IEC 61850 e DIGSI Tipo di connettore FO Connettore ST trasmettitore/ricevitore Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio gio incassato „B“ per montaggio sporgente non disponibile Lunghezza d'onda ottica λ = 1350 nm Velocità di trasmissione 100 MBit/s Classe laser 1 conforme a con impiego di fibra di vetro EN 60825-1/-2 50/125 µm oppure con impiego di fibra di vetro 62,5/125 µm Attenuazione di linea ammessa max. 5 dB, con fibra di vetro 62,5/125 µm Distanza di trasmissione max. 800 m Interfaccia sincronizzazione orologio Sincronizzazione dell'orologio Segnale DCF 77/ IRIG B (formato telegramma IRIG-B000) Collegamento per montaggio incassa- parte posteriore, luogo di montaggio „A“; to Connettore DSUB a 9 poli per montaggio sporgente sui dispositivi di serraggio sulla parte inferiore della custodia Tensioni nominali dei segnali a scelta 5 V, 12 V o 24 V Tensione di prova 500 V; 50 Hz Livello del segnale e carichi Tensione di ingresso nominale dei segnali 5V 4.1.5 12 V 24 V UIHigh 6,0 V 15,8 V 31 V UILow 1,0 V a IILow = 0,25 mA 1,4 V a IILow = 0,25 mA 1,9 V a IILow = 0,25 mA IIHigh 4,5 mA fino a 9,4 mA 4,5 mA fino a 9,3 mA 4,5 mA fino a 8,7 mA RI 890 Ω a UI = 4 V 1930 Ω a UI = 8,7 V 3780 Ω a UI = 17 V 640 Ω a UI = 6 V 1700 Ω a UI = 15,8 V 3560 Ω a UI = 31 V Prove elettriche Direttive Norme: 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 IEC 60.255 (norme prodotto) IEEE Std C37.90.0/.1 VDE 0435 per altre norme cfr. singole prove 219 4 Dati tecnici Prova di isolamento Norme: IEC 60 255–5 e IEC 60 870–2–1 Prova di tensione (prova di routine) ingressi 2,5 kV (eff), 50 Hz di misura della corrente, ingressi di misura della tensione, uscite dei relè Prova di tensione (prova di routine) tensione 3,5 kV– ausiliaria e ingressi binari Prova a impulso (prova di routine) solo inter- 500 kV (eff), 50 Hz facce isolate di comunicazione e di sincronizzazione dell'orologio oppure uscite analogiche (Port A –D) Prova a impulso (prova di tipo) tutti i circuiti, 5 kV (picco); 1,2/50 µs; 0,5 J; eccetto interfacce di comunicazione e di sin- 3 impulsi positivi e 3 impulsi negativi a distanza cronizzazione dell'orologio, uscite analogi- di1 s che classe III Prove di compatibilità elettromagnetica CEM (prove di tipo) Norme: IEC 60.255-6 e -22, (norme prodotto) EN 61000-6-2 (norma generica) VDE 0435 Parte 301 DIN VDE 0435-110 Prova ad alta frequenza IEC 60255-22-1, classe III e VDE 0435 Parte 303, Klasse III 2,5 kV (picco); 1 MHz; τ = 15 µs; 400 impulsi al s; durata prova 2 s; Ri = 200 Ω Scarica elettrostatica IEC 6055-2, classe IV e IEC 61000-4-2, classe IV 8 kV scarica a contatto; 15 kV scarica aerea; entrambe le polarità; 150 pF; Ri = 330 Ω Irradiamento con campo ad alta frequenza, continuità di frequenza IEC 60255-22-3, classe III IEC 61000-4-3, classe III 10 V/m; 80 MHz fino a 1000 MHz 10 V/m; 800 MHz fino a 960 MHz 20 V/m; 1,4 GHz fino a 2,0 GHz; 80 % AM; 1 kHz Irradiamento con campo ad alta frequenza, frequenze singole IEC 60255-22-3, IEC 61000-4-3, Modulata in ampiezza classe III: 10 V/m 80/160/450/900 MHz 80 % AM 1 kHz; durata di chiusura > 10 s Fast transient grandezze perturbatrici/ burst 4 kV; 5/50 ns; 5 kHz; lunghezza burst = 15 ms; IEC 60255-22-4 e ciclo di ripetizione 300 ms; entrambe le polarità; IEC 61000-4-4, classe IV Ri = 50 Ω; durata prova 1 min Tensioni impulsive (SURGE), IEC 61000-4-5 classe di installazione 3 Tensione ausiliaria Impulso: 1,2/50 µs common mode: 2 kV; 12 Ω; 9 µF diff. mode:1 kV; 2 Ω; 18 µF Ingressi di misura, ingressi binari common mode: 2 kV; 42 Ω; 0,5 µF diff. mode: e relè di uscita 1 kV; 42 Ω; 0,5 µF alta frequenza guidata, modulata in ampiez- 10 V/m; 150 MHz fino a 80 MHz; 80 % AM; za 1 kHz IEC 61000-4-6, classe III 220 Campo magnetico a frequenza di energia IEC 61000-4-8, classe IV IEC 60255-6 30 A/m permanente; 300 A/m per 3 s; 50 Hz 0,5 mT; 50 Hz Immunità verso disturbi oscillatori IEEE Std C37.90.1 2,5 kV (picco); 1 MHz; τ = 15 µs; 400 impulsi al s; durata prova 2 s; Ri = 200 Ω 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 4.1 Dati generali dell'apparecchio Immunità verso disturbi impulsivi IEEE Std C37.90.1 4 kV; 5/50 ns; 5 kHz; lunghezza burst = 15 ms; ciclo di ripetizione 300 ms; entrambe le polarità; Ri = 50 Ω; durata prova 1 min Interfenze elettromagnetiche emesse IEEE Std C37.90.2 35 V/m; 25 MHz fino a 1000 MHz Vibrazioni attenuate IEC 60694, IEC 61000-4-12 2,5 kV (valore picco), polarità alternante 100 kHz, 1 MHz, 10 MHz e 50 MHz, Ri = 200 Ω Prove CEM di emissione di perturbazione (prove di tipo) 4.1.6 Norma: EN 61000-6-3 (norma generica) Tensione di perturbazione radio su linee, solo tensione ausiliaria IEC-CISPR 22 150 kHz fino a 30 MHz Classe di valore limite B Intensità di campo con perturbazione radio IEC-CISPR 11 30 MHz fino a 1000 MHz Classe di valore limite A Prove di resistenza meccanica Prove di vibrazione e di urto durante l'uso normale Norme: IEC 60255-21 e IEC 60068 Vibrazione IEC 60255-21-1, classe 2 IEC 60068-2-6 sinusoidale 10 Hz fino a 60 Hz: ±0,075 mm ampiezza; 60 Hz fino a 150 Hz: accelerazione 1g continuità di frequenza 1 ottava/min 20 cicli su 3 assi perpendicolari Urto IEC 60255-21-2, classe 1 IEC 60068-2-27 semi-sinusoidale Accelerazione 5 g, durata 11 ms, ogni 3 urti in entrambe le direzioni dei 3 assi Vibrazione sismica IEC 60255-21-3, classe 1 IEC 60068-3-3 sinusoidale 1 Hz fino a 8 Hz: ±3,5 mm ampiezza (asse orizzontale) 1 Hz fino a 8 Hz: ±1,5 mm ampiezza (asse verticale) 8 Hz fino a 35 Hz: accelerazione 1 g (asse orizzontale) 8 Hz fino a 35 Hz: accelerazione 0,5 g (asse verticale) Continuità di frequenza 1 ottava/min 1 ciclo su 3 assi perpendicolari Prove di vibrazione e di urto durante il trasporto 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Norme: IEC 60255-21 e IEC 60068 Vibrazione IEC 60255-21-1, classe 2 IEC 60068-2-6 sinusoidale 5 Hz fino a 8 Hz: ±7,5 mm ampiezza; 8 Hz fino a 15 Hz: accelerazione 2 g Continuità di frequenza 1 ottava/min 20 cicli su 3 assi perpendicolari 221 4 Dati tecnici 4.1.7 Urto IEC 60255-21-2, classe 1 IEC 60068-2-27 semi-sinusoidale Accelerazione 15 g, durata 11 ms, ogni 3 urti in entrambe le direzioni dei 3 assi Urto costante IEC 60255-21-2, classe 1 IEC 60068-2-29 semi-sinusoidale Accelerazione 10 g, durata 16 ms, ogni 1000 urti in entrambe le direzioni dei 3 assi Condizioni climatiche Temperature Norme: IEC 60255–6 Prova di tipo (secondo IEC 60068–2–1 e –2, da –25 °C a +85 °C Test Bd per 16 h) Temporaneamente ammissibile durante l'esercizio (testato per 96 h) da –20 °C a +70 °C (leggibilità del display event. compromessa a partire da +55 °C) Consigliata per l'esercizio continuo (secondo da –5 °C a +55 °C IEC 60255-6) Temperature limite durante l'immagazzinag- da –25 °C a +55 °C gio Temperature limite durante il trasporto da –25 °C a +70 °C Trasporto e immagazzinaggio con imballo standard di fabbrica! Temperatura limite durante l'esercizio normale (ovvero nessun relè eccitato) da –20 °C a +70 °C Temperatura limite a pieno carico (grandez- da –5 °C a +55 °C per 7VE61 ze di ingresso e di uscita massime ammissi- da –5 °C a +40 °C per 7VE63 bili in permanenza) Umidità Grado di umidità ammissibile media annuale di umidità relativa dell'aria ≤ 75 %; 56 giorni all'anno fino al 93% di umidità relativa; condensazione in esercizio non ammessa! Si consiglia di installare gli apparecchi in modo tale che non siano esposti alla luce diretta del sole e non siano sottoposti a forti sbalzi di temperatura. Questi fenomeni possono provocare una rapida formazione di condensa. 222 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 4.1 Dati generali dell'apparecchio 4.1.8 Condizioni di impiego La protezione è stata progettata per l'installazione in normali sale relè e impianti, in modo da garantire un'adeguata compatibilità elettromagnetica (EMC) con montaggio effettuato a regola d'arte. Devono essere adottati inoltre i seguenti accorgimenti: • Contattori e relè installati nello stesso armadio o sullo stesso quadro delle protezioni digitali devono essere dotati di idonei dispositivi spegniarco. • In impianti a 100 kV o di livello di tensione superiore, si raccomanda l'impiego di linee di allacciamento esterne con schermatura elettroconducibile e messa a terra su entrambi i lati. In impianti a media tensione, normalmente, non sono necessari particolari accorgimenti. • Non è consentito estrarre o inserire singole schede dalla custodia quando queste sono sotto tensione. Se le schede sono fuori dalla custodia, alcuni componenti possono danneggiarsi a causa delle scariche elettromagnetiche; nel maneggiare le schede devono essere osservate le normative EGB (per Componenti Sottoposti a pericolo di Scariche elettromagnetiche). Se le schede sono inserite nella loro custodia, non sussiste alcun pericolo 4.1.9 Esecuzioni costruttive Custodia 7XP20 Dimensioni vedi disegni quotati, paragrafo 4.13 Peso (massa) ca. In montaggio incassato 7VE61** (grandezza scatola 1/3) ca. 5,2 kg 7VE63** (grandezza scatola 1/2) ca. 7,0 kg In montaggio sporgente 7VE61** (grandezza scatola 1/3) 7VE63** (grandezza scatola 1/ ) 2 ca. 9,2 kg ca. 12 kg Grado di protezione in accordo con IEC 60 529 Per il mezzo di esercizio a montaggio sporgente IP 51 In montaggio incassato davanti IP 51 dietro IP 50 Per la protezione di persone 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 IP 2x con copertura rialzata 223 4 Dati tecnici 4.2 Funzione di sincronizzazione Modi operativi Controllo del sincronismo Controllo di sincronismo Linea non in tensione - sbarra sotto tensione Sbarra non in tensione - linea sotto tensione Linea e sbarra non in tensione Comando imposto oppure combinazione di tali modi Collegamento di reti sincrone Chiusura a parità di frequenza Collegamento di reti asincrone Chiusura in condizioni di asincronismo tenendo conto del tempo proprio dell'interruttore Tensioni Limite superiore di tensione Umax 20 V fino a 140 V Gradini 1 V Limite inferiore di tensione Umin 20 V fino a 125 V Gradini 1 V U1, U2 (U<, per assenza di tensione) 1 V fino a 60 V Gradini 1 V U1, U2 (U<, per tensione presente) 20 V fino a 140 V Gradini 1 V Tolleranze 1 % del valore di intervento oppure 0,5 V Rapporti di ricaduta ca. 0,9 (U>) e/o 1,1 (U<) Misura ∆V Differenza in ampiezza ∆V 0,0 V fino a 40,0 V Tolleranza max. 0,5 V; tipico 0,2 V Rapporti di ricaduta ca. 1,05 Gradini 0,1 V Adattamento Correzione dell'angolo gruppo di accoppiamento da 0° a 359° Gradini 1° Adattamento dei trasformatori voltmetrici V1/V2 da 0,50 a 2,00 Gradini 0,01 Misura ∆α da 2° a 80° Gradini 1° Tolleranza 0,5° con frequenza nominale e differenza di frequenza minore Differenza di ricaduta angolo di fase 1° Misura ∆f 0,00 Hz fino a 2,00 Hz Condizioni di sincronismo Gradini 0,01 Hz Tolleranza 10 mHz Differenza di ricaduta frequenza 20 mHz Ritardo dell'abilitazione 0,00 s fino a 60,00 s Gradini 0,01 s Misura ∆f 0,00 Hz fino a 2,00 Hz Gradini 0,01 Hz Tolleranza 10 mHz Condizioni di asincronismo 224 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 4.2 Funzione di sincronizzazione Errore d'angolo max. 3° per ∆f ≤ 1 Hz con fN = 50/60 Hz 3° per ∆f ≤ 0,3 Hz con fN = 16,7Hz 5° per ∆f ≤ 1 Hz con fN = 50/60 Hz 5° per ∆f ≤ 0,3 Hz con fN = 16,7Hz Soglia di commutazione sincrona/asincrona 0,01 Hz fino a 0.04 Hz Tempo di manovra dell'interruttore 10 ms fino a 1000 ms Gradini 1 ms Tempi Tempo di misura minimo con gruppo di funzioni già selezionato. ca. 10 ms con fN = 50/60 Hz ca. 30 ms con fN = 16,7 Hz Tempo di misura minimo senza gruppo di funzioni se- ca. 80 ms con fN = 50/60 Hz lezionato in precedenza ca. 240 ms con fN = 16,7 Hz Durata massima dopo l'avvio 0,01 s fino a 1200,00 s; ∞ Gradini 0,01 s Durata min. del comando di chiusura 0,01 s fino a 10,00 s Gradini 0,01 s Tempo di controllo tensioni 0,0 s fino a 60,0 s Gradini 0,1 s Tolleranza di tutti i tempi 1 % del valore tarato o 10 ms 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 225 4 Dati tecnici 4.3 Comandi di regolazione per la sincronizzazione Eguagliatore di frequenza Impulso min. di regolazione 10 ms fino a 1000 ms Gradini 1 ms Impulso max. di regolazione 0,00 s fino a 32,00 s; ∞ Gradini 0,01 s Variazione di frequenza del regolatore 0,05 Hz/s fino a 5,00 Hz/s Gradini 0,01 Hz/s Tempo di assestamento del regolatore 0,00 s fino a 32,00 s Gradini 0,01 s Valore limite per l'eguagliatore di frequenza –1,00 Hz fino a +1,00 Hz Gradini 0,01 Hz Impulso Kick On/Off Variazione di frequenza per l'impulso Kick 0,01 Hz/s fino a 0,10 Hz/s Gradini 0,01 s Tempo di attesa per l'impulso Kick 0,2 s fino a 1000,0 s Gradini 0,1 s Impulso min. di regolazione 10 ms fino a 1000 ms Gradini 1 ms Impulso max. di regolazione 1,00 s fino a 32,00 s; ∞ Gradini 0,01 s Variazione di tensione del regolatore 0,1 V/s fino a 50,0 V/s Gradini 0,1 V/s Tempo di assestamento del regolatore 0,00 s fino a 32,00 s Gradini 0,01 s Fattore di livellamento per la tensione da 1 a 10 Gradini 1 Sovraeccitazione max. ammissibile (U/UN)/(f/fN) da 1,00 a 1,40 Gradini 0,01 Eguagliatore di tensione Tolleranze Impulso min. di regolazione 10 ms Impulsi/tempi di regolazione 5 % ± 30 ms Altri tempi 1 % o 10 ms 226 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 4.4 Protezione di minima tensione 4.4 Protezione di minima tensione Campi di taratura/gradini Grandezza di misura Componente fondamentale di una delle tensioni agli ingressi di misura (selezionabile) Soglie di intervento U<, U<< 10,0 V fino a 125,0 V Gradini 0,1 V Rapporto di ricaduta RU U<, U<< 1,01 fino a 1,20 Gradini 0,01 Tempi di ritardo T U<, T U<< 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s I tempi impostati sono solo tempi di ritardo. Tempi propri Tempi di intervento/di ricaduta ca. 55 ms con fN = 50 Hz ca. 48 ms con fN = 60 Hz ca. 145 ms con fN = 16,7 Hz Avviamenti di tensione U<, U<< 1 % del valore tarato o 0,5 V Tempi di ritardo T 1 % del valore tarato o 10 ms Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Tolleranze Grandezze di influenza Armoniche –fino a 10 % terza armonica –fino a 10 % quinta armonica 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 ≤1% ≤1% 227 4 Dati tecnici 4.5 Protezione di massima tensione Campi di taratura/gradini Grandezza di misura Componente fondamentale di una delle tensioni agli ingressi di misura (selezionabile) Soglie di intervento U>, U>> 30,0 V fino a 200,0 V Gradini 0,1 V Rapporto di ricaduta RU U>, U>> da 0,90 a 0,99 Gradini 0,01 Tempi di ritardo T U>, T U>> 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s I tempi impostati sono solo tempi di ritardo. Tempi propri Tempi di intervento/di ricaduta ca. 55 ms con fN = 50 Hz ca. 48 ms con fN = 60 Hz ca. 145 ms con fN = 16,7 Hz Tolleranze Avviamenti di tensione U<, U<< 1 % del valore tarato o 0,5 V Tempi di ritardo T 1 % del valore tarato o 10 ms Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Grandezze di influenza Armoniche –fino a 10 % terza armonica –fino a 10 % quinta armonica 228 ≤1% ≤1% 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 4.6 Protezione di frequenza 4.6 Protezione di frequenza Campi di taratura/gradini Numero dei gradini di frequenza 4; su f> o su f< impostabile Valori di intervento f> o f< 40,00 Hz fino a 65,00 Hz Gradini 0,01 Hz con fN = 50/60 Hz 12,00 Hz fino a 20,00 Hz con fN = 16,7 Hz Tempi di ritardo T f1 T f2 fino a T f4 Blocco di minima tensione 0,00 s fino a 600,00 s 0,00 s fino a 100,00 s Gradini 0,01 s Gradini 0,01 s 10,0 V fino a 125,0 V e 0V (nessun blocco) Gradini 0,1 V fN = 50/60 Hz fN = 16,7 Hz ca. 100 ms ca. 150 ms ca. 400 ms ca. 450 ms I tempi impostati sono solo tempi di ritardo. Tempi Tempi di intervento f>, f< Tempi di ricaduta f>, f< Differenza di ricaduta ∆f = | valore di intervento – valore di ricaduta | ca. 20 mHz Rapporto di ricaduta Rapporto di ricaduta del blocco di minima tensione ca. 1,05 Tolleranze Frequenze f>, f< Blocco di minima tensione Tempi di ritardo T(f<, f<) 10 mHz (con V = VN, f = fN) 15 mHz (con V = VN, f = fN ± 10 %) 1 % del valore tarato o 0,5 V 1 % del valore tarato o 10 ms Grandezze di influenza Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C 0,5 % / 10 K Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 1% 1% 229 4 Dati tecnici 4.7 Protezione derivata di frequenza (df/dt) Campi di taratura/gradini Gradini, opzionale +df/dt>, –df/dt 4 Valori di intervento df/dt 0,1 fino a 10 Hz/s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,1 Hz/s Tempi di ritardo T 0,00 fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Blocco di sottotensione VMIN da 10,0 a 125,0 V Gradini 0,1 V Lunghezza della finestra di misura da 1 a 25 periodi Gradini 1 periodo Differenza di ricaduta ∆f/dt 0,02 fino a 0,99 Hz/s Gradini 0,01 Hz/s Tempi di intervento e ricaduta df/dt ca. 200 ms fino a 700 ms con fN = 50/60 Hz (dipende dalla frequenza e lunghezza della finestra) Tempi ca. 600 ms fino a 2100 ms con fN = 16,7 Hz (dipende dalla frequenza e lunghezza della finestra) Rapporto di ricaduta Rapporto di ricaduta UMIN ca. 1,05 Tolleranze Aumento della frequenza - Finestra di misura < 5 ca. 5 % o 0,15 Hz/s con U > 0,5 UN - Finestra di misura ≥ 5 ca. 3 % o 0,1 Hz/s con U > 0,5 UN Blocco di minima tensione 1 % del valore tarato oppure 0,5 V Tempi di ritardo 1 % o 10 ms Grandezze di influenza sui valori di intervento Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica 230 ≤1% ≤1% 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 4.8 Salto vettoriale 4.8 Salto vettoriale Campi di taratura/gradini Salto d'angolo ∆ϕ da 2° a 30° Gradini 1° Tempo di ritardo T∆ϕ Tempo di blocco TSPERR 0,00 fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Tempo di reset TReset 0,10 fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Blocco di tensione minima UMIN da 10,0 a 125,0 V Gradini 0,1 V Tensione massima UMAX da 10,0 a 170,0 V Gradini 0,1 V Tempi fN = 50/60 Hz fN = 16,7 Hz Tempi di intervento ∆ϕ ca. 75 ms ca. 200 ms Tempi di ricaduta ∆ϕ ca. 75 ms ca. 200 ms Rapporti di ricaduta – – Salto d'angolo 0,5° con U > 0,5 UN Blocco di minima tensione 1 % del valore tarato oppure 0,5 V Tempi di ritardo T 1 % o 10 ms Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Tolleranze Grandezze di influenza Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 ≤1% ≤1% 231 4 Dati tecnici 4.9 Supervisione valori di soglia Campi di taratura/gradini Numero dei gradini 6 (3 maggiori e 3 inferiori) Grandezze di misura Ua, Ub, Uc, Ud, Ue, Uf (selezionabile) Campo di impostazione da 2 % a 200 % Tempo di intervento e di ricaduta ca. 25 ms fino a 55 ms con fN = 50/60 Hz Tempi di ricaduta ca. 70 ms fino a 145 ms con fN = 16,7 Hz Rapporto di ricaduta 0,95 o 1 % e/o 1,05 o 1 % Gradini 1 % Tempi Rapporto di ricaduta Tolleranze Avviamenti di tensione 1 % del valore tarato o 0,5 V Tempi di ritardo T 1 % del valore tarato o 10 ms Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Grandezze di influenza Armoniche –fino a 10 % terza armonica –fino a 10 % quinta armonica 232 ≤1% ≤1% 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 4.10 Accoppiamento di scatti esterni attraverso ingressi binari 4.10 Accoppiamento di scatti esterni attraverso ingressi binari Campi di taratura/gradini Numero degli accoppiamenti binari 4 Tempo di ritardo Tritardo 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Tempi di intervento ca. 20 ms Tempi di ricaduta ca. 20 ms Tempi di ritardo T 1 % del valore tarato o 10 ms Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Gradini 0,01 s Tempi Tolleranze Grandezze di influenza 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 233 4 Dati tecnici 4.11 Funzioni definibili dall'utente (CFC) Moduli funzionali e loro possibile assegnazione ai livelli del ciclo Modulo funzionale 234 Spiegazione Livello del ciclo MW_ BEARB PLC1_ BEARB PLC1_ BEARB SFS_ BEARB ABSVALUE Calcolo modulo X — — — ADD Addizione X X X X AND AND-Gate — X X X BOOL_TO_CO Bool to command conversione — X X — BOOL_TO_DI Bool to double indication conversione — X X X BOOL_TO_IC Bool to internal SI conversione — X X X BUILD_DI Generazione segnalazione Double Point — X X X CMD_CHAIN Sequenza comandi — X X — CMD_INF Stato del comando — — — X CONNECT Collegamento — X X X D_FF Flipflop D — X X X D_FF_MEMO Memoria di stato in caso di riavviamento — X X X DI_TO_BOOL Conversione da segnalazione doppia a singola — X X X DIV Divisione X — — — DM_DECODE Rilievo stato Double Point X X X X DYN_OR OR Gate dinamico X X X X LIVE_ZERO Supervisione stato di anomalia curva non lineare X — — — LONG_TIMER Timer (max. 1193 h) X X X X LOOP Retroazione del segnale — X — — LOWER_SETPOINT Limite inferiore X — — — MUL Moltiplicazione X — — — NAND NAND-Gate — X X X NEG Negatore — X X X NOR NOR NOR-Gate — X X X OR OR-Gate — X X X RS_FF Flipflop RS — X X X SQUARE_ROOT Radice quadrata X — — — SR_FF Flipflop SR — X X X SUB Sottrazione X — — — TIMER Timer universale — X X — UPPER_SETPOINT Superamento valore limite X — — — 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 4.11 Funzioni definibili dall'utente (CFC) Spiegazione Modulo funzionale Livello del ciclo MW_ BEARB PLC1_ BEARB PLC1_ BEARB SFS_ BEARB X_OR XOR-Gate — X X X ZERO_POINT Eliminazione zero X — — — Limiti generali Denominazione Limite Commento Numero massimo di tutti i piani CFC attraverso tutti i livelli del ciclo 32 In caso di passaggio al di sotto del valore limite il dispositivo rifiuta il record di parametri con una segnalazione di guasto, ripristina l'ultimo record si riavvia con quest'ultimo. Numero massimo di piani CFC in un livello del ciclo 16 In caso di superamento del limite, l'apparecchio invia una segnalazione di guasto e viene messo modalità monitor. Si accende il LED rosso ERROR. Numero massimo di tutti gli ingressi CFC in tutti i piani 400 In caso di superamento del limite, l'apparecchio invia una segnalazione di guasto e viene messo modalità monitor. Si accende il LED rosso ERROR. Numero massimo degli ingressi di un 400 piano per livello del ciclo (numero di tutte le diverse informazioni del bordo sinistro per livello del ciclo) Solo segnalazione di guasto (registrazione nella memoria dei guasti del dispositivo); qui viene conteggiato il numero degli elementi del bordo sinistro per livello del ciclo. Poiché la stessa informazione viene visualizzata più volte sul bordo, vanno conteggiate solo le informazioni differenti. Numero massimo di flipflop con man- 350 tenimento della memoria dopo il riavvio D_FF_MEMO In caso di superamento del limite, l'apparecchio invia una segnalazione di guasto e viene messo modalità monitor. Si accende il LED rosso ERROR. Limiti specifici dell'apparecchio Denominazione Limite Numero massimo delle modifiche si- 50 multanee degli ingressi di un piano per livello del ciclo Numero massimo delle uscite di un piano per livello del ciclo 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 150 Commento In caso di superamento del limite, l'apparecchio invia una segnalazione di guasto e viene messo modalità monitor. Si accende il LED rosso ERROR. 235 4 Dati tecnici Limiti supplementari Limiti supplementari 1) per i seguenti moduli CFC Livello del ciclo Numero max. di moduli nei livelli del ciclo TIMER 2) 3) MW_BEARB PLC1_BEARB PLC_BEARB SFS_BEARB 1) 2) 3) TIMER_SHORT2) 3) — — 15 30 — — In caso di superamento del limite, l'apparecchio invia una segnalazione di guasto e viene messo modalità monitor. Si accende il LED rosso ERROR. Per il numero massimo di timer utilizzabili è valida anche la seguente condizione: (2 · num. TIMER + num. TIMER_SHORT) < 30. TIMER e TIMER_SHORT si dividono quindi nell'ambito di adempimento di questa disuguaglianza le risorse disponibili del timer. Il LONG_TIMER non è soggetto a questa limitazione. I valori temporali per i moduli TIMER e TIMER_SHORT non devono essere inferiori alla risoluzione temporale dell'apparecchio di 10 ms, in quanto, in caso contrario, i moduli non si avviano durante l'impulso di avviamento. Numero massimo di TICKS nei livelli del ciclo Livello del ciclo Limiti in TICKS 1) MW_BEARB (elaborazione valori di misura) 10000 PLC1_BEARB (elaborazione lenta PLC) 2000 PLC1_BEARB (elaborazione rapida PLC) 400 SFS_BEARB (protezione contro errori di commutazione) 1) 10000 Se la somma dei TICKS di tutti i moduli oltrepassa i limiti menzionati, nel CFC viene emessa una segnalazione di guasto. Tempi di elaborazione in TICKS per elementi singoli Elemento singolo 5 a partire dal terzo ingresso supplementare per moduli generici per ingresso 1 Connessione con il bordo di ingresso 6 Connessione con il bordo di uscita 7 in più per piano Aritmetica 236 Numero ticks Modulo, bisogno di base 1 ABS_VALUE 5 ADD 26 SUB 26 MUL 26 DIV 54 SQUARE_ROOT 83 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 4.11 Funzioni definibili dall'utente (CFC) Elemento singolo Logica di base Stato informazioni Memoria Ordini di comando Convertitore di tipo Comparazione Contatore 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Numero ticks AND 5 CONNECT 4 DYN_OR 6 NAND 5 NEG 4 NOR 5 OR 5 RISE_DETECT 4 X_OR 5 SI_GET_STATUS 5 CV_GET_STATUS 5 DI_GET_STATUS 5 MV_GET_STATUS 5 SI_SET_STATUS 5 DI_SET_STATUS 5 MV_SET_STATUS 5 ST_AND 5 ST_OR 5 ST_NOT 5 D_FF 5 D_FF_MEMO 6 RS_FF 4 RS_FF_MEMO 4 SR_FF 4 SR_FF_MEMO 4 BOOL_TO_CO 5 BOOL_TO_IC 5 CMD_INF 4 CMD_CHAIN 34 CMD_CANCEL 3 LOOP 8 BOOL_TO_DI 5 BUILD_DI 5 DI_TO_BOOL 5 DM_DECODE 8 DINT_TO_REAL 5 DIST_DECODE 8 UINT_TO_REAL 5 REAL_TO_DINT 10 REAL_TO_UINT 10 COMPARE 12 LOWER_SETPOINT 5 UPPER_SETPOINT 5 LIVE_ZERO 5 ZERO_POINT 5 COUNTER 6 237 4 Dati tecnici Elemento singolo Tempo e impulso 4.12 Numero ticks TIMER 5 TIMER_LONG 5 TIMER_SHORT 8 ALARM 21 BLINK 11 Funzioni supplementari Valori di misura di esercizio Valori di misura di esercizio per tensioni Ua, Ub, Uc, Ud, Ue, Uf (selezionabile) in V secondari Campo da 10 % a 120 % da UN Tolleranza 0,2 % del valore di misura oppure ±0,2 V ±1 Digit Angolo di fase ∆α Campo da –180° a +180° Tolleranza 0,5° Campo 8 1/2 posizioni (28 Bit) con protocollo VDEW 9 1/2 posizioni (31 Bit) nell'apparecchio Tolleranza 1 % ± 1 Digit Valori di misura di esercizio per la frequen- f1, f2, ∆f in Hz za Campo 40 Hz < f < 65 Hz con fN = 50/60 Hz 12 Hz < f < 20 Hz con fN = 16,7 Hz Tolleranza 10 mHz con U = UN, f = fN ± 10 % Uscite analogiche (opzionale) Numero max. 2 Valori di misura possibili ∆U; ∆f; ∆α della funzione di sincronizzazione in % I∆UI; I∆fI; I∆αI della funzione di sincronizzazione in % V1 della funzione di sincronizzazione in % V2 della funzione di sincronizzazione in % f1 della funzione di sincronizzazione in % f2 della funzione di sincronizzazione in % Campo 0,0 mA fino a 22,5 mA o 4,0 mA fino a 22,5 mA Limite di valore minimo(valido a partire da:) 0,0 mA fino a 5,0 mA (gradini 0,1 mA) 238 Limite di valore massimo 22,0 mA (fisso) Valore di riferimento parametrizzabile 20 mA 10,0 % fino a 1000,0 % (gradino 0,1 %) 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 4.12 Funzioni supplementari Supervisione stazionaria delle grandezze di misura Tensione somma U1 +(–U1) = 0 U2 +(–U2) = 0 Sequenza di fase di tensione Sequenza di fase destrorsa/sequenza di fase sinistrorsa Protocollo guasti Memorizzazione delle segnalazioni degli ultimi otto guasti (max 600 segnalazioni) Segnalazioni di esercizio Memorizzazione di max. 200 segnalazioni; risoluzione 1 ms Sincronizzazione Scatto per segnalazioni di esercizio 1 ms Scatto per segnalazioni di guasto 1 ms Differenza di tempo max. (orologio interno) 0,01 % Batteria tampone Batteria al litio 3 V/1 Ah, tipo CR 1/2 AA Segnalazione "Guasto batteria" in caso di batteria scarica Memorizzazione dei dati di guasto Numero delle registrazioni max. 8 registrazioni di guasto; protette mediante batteria tampone anche in caso di mancanza di tensione ausiliaria Valori istantanei: Tempo di memorizzazione in totale max. 10 s Tempo di registrazione di prima e dopo il guasto e tempo di memorizzazione impostabile Campionamento a 50 Hz Campionamento a 60 Hz 1 valore istantaneo per ogni 1 ms 1 valore istantaneo per ogni 0,83 ms Tracce Ua, Ub, Uc, Ud, Ue, Uf (selezionabile) Ud – Ua Ue – Ub Uf – Ue ∆U ∆f ∆α Valori effettivi: 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Tempo di memorizzazione in totale max. 100 s Tempo di registrazione di prima e dopo il guasto e tempo di memorizzazione impostabile Campionamento a 50 Hz Campionamento a 60 Hz 1 valore di memorizzazione ogni 10 ms 1 valore di memorizzazione ogni 8,33 ms Tracce U1, U2, f1, f2, ∆U ∆f e ∆α 239 4 Dati tecnici Statistica degli scatti Numero memorizzabile degli scatti della protezione fino a 9 cifre decimali Numero delle chiusure fino a 9 cifre decimali Conteggio delle ore di esercizio Criterio Conteggio fino a 6 cifre decimali Strumenti di messa in servizio Controllo sequenza fasi Valori di misura di esercizio Prova dell'interruttore Creazione di una registrazione di prova Orologio Sincronizzazione dell'orologio Segnale DCF 77/ IRIG B (formato telegramma IRIG-B000) Ingresso binario Comunicazione Differenze della sincronizzazione oraria ca. 3 ms Commutazione gruppo dei parametri funzionali Numero di gruppi di impostazione disponi- 4 (gruppo di parametri A, B, C e D) bili Commutazione effettuabile tramite 240 Pannello operatore del dispositivo DIGSI tramite interfaccia operativa Protocollo tramite interfaccia operativa Ingresso binario 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 4.13 Dimensioni 4.13 Dimensioni 4.13.1 Montaggio incassato e in armadio (grandezza custodia 1/3) Figura 4-1 Disegno quotato di un apparecchio per montaggio incassato e in armadio (dimensioni custodia 1/3) 4.13.2 Montaggio incassato e in armadio (grandezza custodia 1/2) Figura 4-2 Disegno quotato di un apparecchio per montaggio incassato e in armadio (dimensioni custodia1/2) 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 241 4 Dati tecnici 4.13.3 Montaggio sporgente (grandezza custodia 1/3) Figura 4-3 Disegno quotato di un apparecchio per montaggio sporgente (dimensioni custodia 1/3) 4.13.4 Montaggio sporgente (grandezza custodia 1/2) Figura 4-4 Dimensioni di un apparechio per montaggio sporgente (grandezza custodia 1/2) ■ 242 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A Appendice L'appendice serve prevalentemente ad essere consultata da utenti esperti. Contiene i dati per l'ordinazione, gli schemi generali e di collegamento, le preimpostazioni nonché le tabelle con tutti i parametri e le informazioni sull'apparecchio per il massimo volume funzionale. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.1 Dati di ordinazione e accessori 244 A.2 Schemi dei morsetti 250 A.3 Esempi di collegamento 255 A.4 Preimpostazioni 263 A.5 Funzioni dipendenti dal protocollo 268 A.6 Configurazione apparecchio 269 A.7 Tabella parametri 271 A.8 Informazioni 288 A.9 Messaggi collettivi 303 A.10 Vista d'insieme dei valori misurati 304 243 A Appendice A.1 Dati di ordinazione e accessori A.1.1 Dati di ordinazione A.1.1.1 7VE61 6 Dispositivo di parallelo multifunzionale 7 V E 6 7 1 8 9 10 11 12 — 13 14 15 16 — 0 supplementare + Custodia, ingressi e uscite binari Pos. 6 1 Custodia /3 19”, 6 BI, 9 UB, 1 contatto life 1 Corrente nominale dispositivo Pos. 7 senza 0 Tensione ausiliaria (alimentazione el., soglia di intervento degli ingressi binari) DC 24 - 48 V, soglia ingresso binario DC 19 V Pos. 8 2) 2 DC 60 - 125 V 1), soglia ingresso binario DC 19 V 2) 1) DC 110 - 250 V , AC 115 V- 230 V, soglia ingresso binario DC 88V 4 2) 5 DC 220 - 250 V 1), AC 115 V-230 V, soglia ingresso binario DC 176 V 2) 6 Costruzione Pos. 9 Montaggio sporgente, dispositivi di serraggio sopra e sotto B Montaggio incassato, morsetti a vite (collegamento diretto/capicorda ad anello e a forcella) E Preimpostazioni specifiche per il paese di impiego/sviluppo delle funzioni e preimpostazione della lingua Paese DE, 50 Hz, IEC, Lingua tedesca (lingua modificabile) Pos. 10 A Internazionale, 50/60 Hz, IEC/ANSI Lingua inglese (lingua modificabile) B Paese US, 60 Hz, ANSI, Lingua americana (lingua modificabile) C Internazionale, 50/60 Hz, IEC/ANSI Lingua spagnola (lingua modificabile) E 1) 2) i due campi di tensione ausiliaria sono intercambiabili tramite ponti a innesto le soglie IB, per ciascun ingresso binario, possono essere adattate mediante ponti ad innesto Interfaccia di sistema (Port B) Pos. 11 non applicato 0 Port sistema, protocollo IEC, elettrico RS232 1 Port sistema, protocollo IEC, elettrico RS485 2 Port sistema, protocollo IEC, ottico 820 nm, connettore ST 3 Uscite analogiche 2 x 0 fino 20 mA oppure 4 fino 20 mA 7 per altri protocolli vedere dati supplementari L 9 244 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.1 Dati di ordinazione e accessori Dati supplementari L per altri protocolli (Port B) supplementare Port sistema, Profibus DP slave, elettrico RS485 +L 0 A Port sistema, Profibus DP slave, ottico 820 nm, anello doppio, connettore ST 1) +L 0 B Port sistema, Modbus RTU, elettrico RS485 +L 0 D Port sistema, Modbus RTU, ottico 820 nm, anello doppio, connettore ST 1) +L 0 E Port sistema, DNP3.0, elettrico RS485 +L 0 G Port sistema, DNP3.0, ottico 820 nm, connettore ST 1) +L 0 H 1) Con nove cifre = „B“ (montaggio sporgente), il dispositivo deve essere ordinato in tal caso con interfaccia RS485 e un convertitore FO separato Port C (Interfaccia di servizio) Pos. 12 DIGSI/Modem, elettrico RS232 1 DIGSI/Modem, elettrico RS485 2 per ulteriori interfacce vedere dati supplementari M 9 Dati supplementari M, interfaccia di servizio e interfaccia supplementare (Port C e D) Porta C, interfaccia di servizio) DIGSI 4, Modem RS232 +M 1 * DIGSI 4, Modem RS485 +M 2 * (Porta D, interfaccia supplementare) Uscite analogiche 2 x 0 fino 20 mA oppure 4 fino 20 mA Funzioni implementate dell'apparecchio +M * K Pos. 14 Controllo di sincronismo per max. 3 punti di sincronizzazione (con chiusura di linea/sbarra in assenza di tensione) A Funzioni di parallelo per 2 punti di sincronizzazione senza comandi di regolazione (1a 1/2 canali – controllo di sincronismo nel secondo canale) B Funzioni di parallelo per 2 punti di sincronizzazione con comandi di regolazione (1a 1/2 canali – controllo di sincronismo nel secondo canale) C Funzioni di parallelo per 4 punti di sincronizzazione con comandi di regolazione (1a 1/2 canali – controllo di sincronismo nel secondo canale) D Funzioni supplementari Pos. 15 senza A Funzione di protezione e disaccoppiamento rete (protezione di tensione e frequenza, protezione di cambio frequenza e salto vettoriale) B Applicazioni supplementari Pos. 16 senza 0 Applicazioni per corrente di trazione (fN = 16,7 Hz) 1 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 245 A Appendice A.1.1.2 7VE63 6 Dispositivo di parallelo multifunzionale 7 V E 6 7 3 8 9 10 11 12 — 13 14 15 16 — 0 supplementare + Custodia, ingressi e uscite binari Pos. 6 1 Custodia /2 19”, 14 BI, 17 UB, 1 contatto life 2 Corrente nominale dispositivo Pos. 7 senza 0 Tensione ausiliaria (alimentazione el., soglia di intervento degli ingressi binari) Pos. 8 2) DC 24 - 48 V, soglia ingresso binario DC 19 V 2 DC 60 - 125 V1), soglia ingresso binario DC 19 V 2) DC 220 - 250 V 1), AC 115 - 230 V, soglia ingresso binario DC 88 V 4 2) 5 DC 220 - 250 V 1), AC 115 - 230 V , soglia ingresso binario DC 176 V 2) 6 Costruzione Pos. 9 Montaggio sporgente, dispositivi di serraggio sopra e sotto B Montaggio incassato, morsetti a vite (collegamento diretto/capicorda ad anello e a forcella) E Preimpostazioni specifiche per il paese di impiego/sviluppo delle funzioni e preimpostazione della lingua Pos. 10 Paese DE, 50 Hz, IEC, Lingua tedesca (lingua modificabile) A Internazionale, 50/60 Hz, IEC/ANSI Lingua inglese (lingua modificabile) B Paese US, 60 Hz, ANSI, Lingua americana (lingua modificabile) C Internazionale, 50/60 Hz, IEC/ANSI Lingua spagnola (lingua modificabile) E 1) 2) i due campi di tensione ausiliaria sono intercambiabili tramite ponti a innesto le soglie IB, per ogni ingresso binario, possono essere adattate mediante ponti ad innesto Interfacce di sistema (Porta B) Pos. 11 non applicato 0 Port sistema, protocollo IEC, elettrico RS232 1 Port sistema, protocollo IEC, elettrico RS485 2 Port sistema, protocollo IEC, ottico 820 nm, connettore 3 Uscite analogiche 2 x 0 fino 20 mA (4 fino 20 mA) 7 Per altri protocolli vedere dati supplementari L 9 Dati supplementari L per altri protocolli (Port B) Port sistema, Profibus DP slave, elettrico RS485 Port sistema, Profibus DP slave, ottico 820 nm, anello doppio, connettore ST supplementare +L 0 A 1) +L 0 B Port sistema, Modbus RTU, elettrico RS485 +L 0 D Port sistema, Modbus RTU, ottico 820 nm, anello doppio, connettore ST 1) +L 0 E 246 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.1 Dati di ordinazione e accessori Dati supplementari L per altri protocolli (Port B) Port sistema, DNP3.0, elettrico RS485 +L 0 G Port sistema, DNP3.0, ottico 820 nm, connettore ST 1) supplementare 1) +L 0 H Con nove cifre = „B“ (montaggio sporgente), il dispositivo deve essere ordinato in tal caso con interfaccia RS485 e un convertitore FO separato Porta C (interfaccia di servizio) DIGSI/modem, elettrico RS232 Pos. 12 1 DIGSI/modem, elettrico RS485 2 per ulteriori interfacce vedere dati supplementari M 9 Dati supplementari M, interfaccia di servizio e interfaccia supplementare (Port C e D) (Porta C, interfaccia di servizio) DIGSI 4, modem RS232 +M 1 * DIGSI 4, modem RS485 +M 2 * (Porta D, interfaccia supplementare) Uscite analogiche 2 x 0 fino a 20 mA oppure 4 fino a 20 mA Funzioni dell'apparecchio +M * K Pos. 14 Controllo di sincronismo per max. 3 punti di sincronizzazione (con chiusura di linea/sbarra in assenza di tensione) A Funzioni di parallelo per 2 punti di sincronizzazione senza comandi di regolazione (a due canali – metodi indipendenti) B Funzioni di parallelo per 2 punti di sincronizzazione con comandi di regolazione (a due canali – metodi indipendenti) C Funzioni di parallelo per 8 punti di sincronizzazione con comandi di regolazione (a due canali – metodi indipendenti) D Funzioni supplementari Pos. 15 senza A Funzione di protezione e disaccoppiamento rete (protezione di tensione e frequenza, protezione di cambio frequenza e salto vettoriale) B Applicazioni supplementari Pos. 16 senza 0 Applicazioni per corrente di trazione (fN = 16,7 Hz) 1 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 247 A Appendice A.1.2 Accessori Moduli di sostituzione per interfacce Coperture Denominazione Numero di ordinazione RS232 C53207-A351-D641-1 RS485 C53207-A351-D642-1 LWL 820 nm C53207-A351-D643-1 Profibus DP RS485 C53207-A351-D611-1 Profibus DP anello doppio C53207-A351-D613-1 Modbus RS485 C53207-A351-D621-1 Modbus ottico 820 nm C53207-A351-D623-1 DNP3.0 RS485 C53207-A351-D631-3 DNP3.0 820 nm C53207-A351-D633-3 Coperture per tipo di morsetto Numero di ordinazione Morsetto per tensione 18 poli, morsetto per corrente 12 poli C73334-A1-C31-1 Morsetto per tensione 12 poli, morsetto per corrente 8 poliC73334-A1-C32-1 Ponte di collegamento per tipo di morsetto Numero di ordinazione Morsetto per tensione 18 poli, morsetto per corrente 12 poli C73334-A1-C34-1 Morsetto per corrente 12 poli, 8 poli C73334-A1-C33-1 Custodia del connettore Numero di ordinazione bipolare C73334-A1-C35-1 tripolare C73334-A1-C36-1 Guida angolare per montaggio in telaio da 19" Denominazione Numero di ordinazione Guida angolare C73165-A63-C200-3 Batteria tampone Batteria al litio 3 V/1 Ah, tipo CR 1/2 AA Numero di ordinazione VARTA 6127 101 501 Linea interfaccia tra PC e SIPROTEC Numero di ordinazione Cavo con presa a 9 poli/connettore a 9 poli 7XV5100–4 Ponti di collegamento Custodia del connettore Liinea interfaccia 248 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.1 Dati di ordinazione e accessori Software di comando DIGSI® 4 Software di comando protezione e di programmazione DIGSI® 4 Numero di ordinazione DIGSI® 4, versione base con licenza per 10 calcolatori 7XS5400-0AA00 DIGSI® 4, versione completa con tutti i pacchetti di opzioni7XS5402-0AA0 Programma grafico di analisi SIGRA Programma di analisi SIGRA® Numero di ordinazione Versione completa con licenza per 10 calcolatori 7XS5410-0AA0 Graphic Tools Graphic Tools 4 Numero di ordinazione Versione completa con licenza per 10 calcolatori 7XS5430-0AA0 DIGSI REMOTE 4 Software per comando a distanza di protezioni mediante modem (e, se necessario, accoppiatore a stella) in DIGSI® 4 (pacchetto opzioni per DIGSI® 4 versione completa) Numero di ordinazione DIGSI REMOTE 4; versione completa con licenza per 10 calcolatori; lingua: Italiano 7XS5440-1AA0 SIMATIC CFC 4 Software per la parametrizzazione supportata graficamente di condizioni di interblocco e creazione di funzioni ampliate (pacchetto opzioni per DIGSI® 4 versione completa)Numero di ordinazione SIMATIC CFC 4; versione completa con licenza per 10 calcolatori 7XS5430-0AA0 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 249 A Appendice A.2 Schemi dei morsetti A.2.1 Custodia per montaggio incassato e in armadio 7VE61**–*E Figura A-1 250 Schema generale 7VE61**-*E (montaggio incassato e in armadio) 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.2 Schemi dei morsetti 7VE63**-*E Figura A-2 Schema generale 7VE63**-*E (montaggio incassato e in armadio) 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 251 A Appendice A.2.2 Custodia per montaggio sporgente 7VE61**–*B Figura A-3 252 Schema generale 7VE61**-B (montaggio sporgente) 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.2 Schemi dei morsetti 7VE63**-*B Figura A-4 Schema generale 7VE63**-*B (montaggio sporgente) 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 253 A Appendice A.2.3 Occupazione dei connettori sulle interfacce sull'interfaccia di sincronizzazione dell'orologio 254 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.3 Esempi di collegamento A.3 Esempi di collegamento A.3.1 7VE61 Esempio di collegamento completo Figura A-5 Schema di collegamento per sincronizzare un generatore — Esempio 7VE61**-*E in montaggio incassato 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 255 A Appendice A.3.2 Collegamenti di tensione Se sono disponibili trasformatori voltmetrici trifase, si consiglia il seguente collegamento. Questo rappresenta un collegamento standard poiché offre un alto livello di sicurezza per le funzioni del parallelo. Inoltre qui agisce il controllo della sequenza di fasi e per la chiusura di sbarra e in assenza di tensione vengono analizzate tensioni multiple, in modo che un'interruzione nel circuito di tensione non possa comportare una funzione errata. Figura A-6 256 Collegamento dei trasformatori voltmetrici trifase— Collegamento standard 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.3 Esempi di collegamento Se l'impianto lo permette e sono disponibili trasformatori voltmetrici in collegamento a V, si consiglia il seguente collegamento. Dal punto di vista elettrico, la funzione di sincronizzazione non fa alcuna differenza per il collegamento dei trasformatori voltmetrici trifase. In linea di principio si possono utilizzare collegamenti misti. Da un lato tre trasformatori voltmetrici isolati in modo unipolare e dall'altro lato un collegamento a V. Se viene collegato inoltre un sincronoscopio, si deve effettuare una separazione galvanica tramite riduttori intermedi. Figura A-7 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Collegamento a un trasformatore voltmetrico in collegamento a V 257 A Appendice Per risparmiare sui costi dei trasformatori voltmetrici, si consiglia di utilizzare trasformatori voltmetrici isolati su due poli, collegati alla tensione concatenata. In questo caso la funzione di controllo delle sequenza di fasi è disattivata e si deve tenere conto della minore sicurezza in caso di chiusura di una sbarra in assenza di tensione. Il doppio canale è garantito. Figura A-8 258 Collegamento a trasformatori voltmetrici isolati su due poli. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.3 Esempi di collegamento Se possibile evitare un collegamento a trasformatori voltmetrici isolati in modo unipolare. In particolare un guasto a terra in reti isolate oppure collegate a terra tramite centro stella con isolatore di risonanza da origine a un valore di tensione prossimo allo zero. In questo modo, non può avvenire la sincronizzazione e la sbarra viene considerata senza tensione. Nel caso in cui sia consentita la chiusura U1< e U2>, si ha un rischio elevato di una sincronizzazione non corretta. Ad esempio, quando il guasto a terra è presente in L2, L1 viene sfasato di 30°. In tal modo la sincronizzazione viene effettuata con un grande errore d'angolo. Figura A-9 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Collegamento a trasformatori voltmetrici isolati in modo unipolare 259 A Appendice A.3.3 Applicazione per corrente di trazione nelle reti da 16,7 Hz Per le applicazioni di corrente di trazione è richiesto il seguente collegamento. Per questa forma di rete elettrica non è necessario il controllo della sequenza delle fasi. Il doppio canale è garantito pienamente. Per la chiusura di una sbarra in assenza di tensione non viene rilevata una rottura del filo nel circuito esterno dei trasformatori voltmetrici. A questo scopo si consiglia una interrogazione addizionale die un trasformatore voltmetrico ulteriore. Figura A-10 260 Collegamento per applicazioni di corrente di trazione nelle reti da 16,7 Hz. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.3 Esempi di collegamento A.3.4 Specificamente per applicazioni di controllo di sincronismo Nell'opzione „Controllo di sincronismo“ la funzione di sincronizzazione offre la possibilità di controllare quasi parallelamente fino a 3 interruttori. In tal modo si risparmiano costi di cablaggio, di commutazione e per le prove. In particolare, questa è un'applicazione della tecnica di commutazione 11/2 per gli interruttori. Inoltre si può utilizzare in piccoli impianti di generazione, un dispositivo dotato di max. 3 generatori, risparmiando in questo modo costi. Figura A-11 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Controllo di sincronismo per diversi punti di sincronizzazione 261 A Appendice Nell'opzione „Controllo di sincronismo“ la funzione di sincronizzazione può essere utilizzata per due apparecchiature elettriche nel modo seguente. I due ingressi di tensione liberi possono essere utilizzati allora per i controlli. Figura A-12 262 Controllo di sincronismo per due punti di sincronizzazione 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.4 Preimpostazioni A.4 Preimpostazioni Indicatori luminosi, ingressi binari, uscite binarie e tasti di funzione degli apparecchi sono preimpostati in fabbrica. Tali preimpostazioni sono riportate nelle seguenti tabelle. A.4.1 LEDs Tabella A-1 LEDs LED1 LED2 LED3 LED4 LED5 LED6 LED7 Tabella A-2 LEDs LED8 LED9 LED10 LED11 LED12 LED13 LED14 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Indicatori LED preimpostati in fabbrica Funzione preimpostata Sinc ok chius 1 Sinc ok chius 2 Si1 in c. Si2 in c. Si3 in c. Si4 in c. Si5 Misura Si6 Misura Si7 Misura Si8 Misura Si1 Errore Si2 Errore Si3 Errore Si4 Errore Si5 Errore Si6 Errore Si7 Errore Si8 Errore Sinc fdiff ok Sinc Udiff ok Sinc αdiff ok N° Segnalaz. 170.2300 170.2301 170.2022 170.2022 170.2022 170.2022 170.2022 170.2022 170.2022 170.2022 170.0050 170.0050 170.0050 170.0050 170.0050 170.0050 170.0050 170.0050 222.2031 222.2030 222.2032 Osservazioni Sinc. Rilascio Comando Chiusura 1 Sinc. Rilascio Comando Chiusura 2 Funz. Sinc 1: Funz. di misura in corso Funz. Sinc 2: Funz. di misura in corso Funz. Sinc 3: Funz. di misura in corso Funz. Sinc 4: Funz. di misura in corso Sinc. Gruppo 5: misure in esecuzione Sinc. Gruppo 6: misure in esecuzione Sinc. Gruppo 7: misure in esecuzione Sinc. Gruppo 8: misure in esecuzione Sinc. Gruppo 1: Errore Sinc. Gruppo 2: Errore Sinc. Gruppo 3: Errore Sinc. Gruppo 4: Errore Sinc. Gruppo 5: Errore Sinc. Gruppo 6: Errore Sinc. Gruppo 7: Errore Sinc. Gruppo 8: Errore Funz. Sinc: (fdiff) ok Funz. Sinc: (Udiff) ok Funz. Sinc: (fdiff) ok Ulteriori LRD preconfigurati per 7VE63 Funzione preimpostata Sinc U2 su Sinc U2 giù Sinc f2 su Sinc f2 giù Sinc f sin 1 N° Segnalaz. 223.2325 223.2324 223.2327 223.2326 222.2332 Sinc f sin 2 222.2333 SincSeq U1 fail SincSeq U2 fail Err. Som.Allar. Even.Som.Allar. 25039 25040 140 160 Osservazioni Sinc: aumento tensione U2 Sinc: diminuzione tensione U2 Sinc: aumento frequency f2 Sinc: diminuzione frequency f2 Sinc:Cond. Sincronizzazione f1 (Test) Sinc:Cond. Sincronizzazione f2 (Test) Sinc.: Avaria Sequenza Fase U1 Sinc.: Avaria Sequenza Fase U2 Errore con un allarme generale Evento sommatoria allarme 263 A Appendice A.4.2 Ingresso binario Tabella A-3 Ingresso binario IB1 IB2 IB3 IB4 IB5 IB6 Tabella A-4 Ingresso binario IB7 IB8 IB9 IB10 IB11 IB12 IB13 IB14 A.4.3 Funzione preimpostata >Sinc Avv >Sinc Stop >Si1 att >Si2 att >Si3 att >FAIL: TV Ua >FAIL: TV Ub >FAIL: TV Uc >FAIL: TV Ud >FAIL: TV Ue >FAIL: TV Uf N° Segnalaz. 222.2011 222.2012 170.0001 170.0001 170.0001 5588 5589 5590 5591 5592 5593 Osservazioni >Funz. Sinc: Avv. Sincronizzaz. >Funz. Sinc: Stop Sincronizz. >Attivare Gruppo funz. Sinc 1 >Attivare Gruppo funz. Sinc 2 >Attivare Gruppo funz. Sinc 3 >Avaria: TV Ua (MCB scattato) >Avaria: TV Ub (MCB scattato) >Avaria: TV Uc (MCB scattato) >Avaria: TV Ud (MCB scattato) >Avaria: TV Ue (MCB scattato) >Avaria: TV Uf (MCB scattato) Ingressi binari supplementari preimpostati per 7VE63 Funzione preimpostata >Si4 att >Si5 eff. >Si6 eff. >Si7 eff. >Si8 eff. Non configur. Non configur. Non configur. N° Segnalaz. 170.0001 170.0001 170.0001 170.0001 170.0001 1 1 1 Osservazioni >Attivare Gruppo funz. Sinc 4 >Sinc5 effettivo >Sinc6 effettivo >Sinc7 effettivo >Sinc8 effettivo Nessuna funzione configurata Nessuna funzione configurata Nessuna funzione configurata Uscita binaria Tabella A-5 Rel. uscita UB1 UB2 UB3 UB4 UB5 264 Ingressi binari preimpostati per tutti gli apparecchi e le varianti di ordinazione Relè di uscita preimpostati per tutti gli apparecchi e le varianti di ordinazione Funzione preimpostata Sinc ok chius 1 Sinc ok chius 2 Si1 in c. Si2 in c. Si3 in c. Si4 in c. Si5 Misura Si6 Misura Si7 Misura Si8 Misura Si1 Errore Si2 Errore Si3 Errore Si4 Errore Si5 Errore Si6 Errore Si7 Errore Si8 Errore Sinc ON-Sig N° Segnalaz. 170.2300 170.2301 170.2022 170.2022 170.2022 170.2022 170.2022 170.2022 170.2022 170.2022 170.0050 170.0050 170.0050 170.0050 170.0050 170.0050 170.0050 170.0050 25064 Osservazioni Sinc. Rilascio Comando Chiusura 1 Sinc. Rilascio Comando Chiusura 2 Funz. Sinc 1: Funz. di misura in corso Funz. Sinc 2: Funz. di misura in corso Funz. Sinc 3: Funz. di misura in corso Funz. Sinc 4: Funz. di misura in corso Sinc. Gruppo 5: misure in esecuzione Sinc. Gruppo 6: misure in esecuzione Sinc. Gruppo 7: misure in esecuzione Sinc. Gruppo 8: misure in esecuzione Sinc. Gruppo 1: Errore Sinc. Gruppo 2: Errore Sinc. Gruppo 3: Errore Sinc. Gruppo 4: Errore Sinc. Gruppo 5: Errore Sinc. Gruppo 6: Errore Sinc. Gruppo 7: Errore Sinc. Gruppo 8: Errore Sinc: ON - Segnale 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.4 Preimpostazioni Rel. uscita UB6 UB7 UB8 UB9 Tabella A-6 Rel. uscita UB10 .. 17 A.4.4 Funzione preimpostata Sinc U2 su Sinc U2 giù Sinc f2 su Sinc f2 giù 223.2325 223.2324 223.2327 223.2326 Osservazioni Sinc: aumento tensione U2 Sinc: diminuzione tensione U2 Sinc: aumento frequency f2 Sinc: diminuzione frequency f2 Relè di uscita supplementari preimpostati per 7VE63 Funzione preimpostata Non configur. N° Segnalaz. 1 Osservazioni Nessuna funzione configurata Tasti di funzione Tabella A-7 Valido per tutti gli apparecchi e le varianti ordinate Tasti di funzio- Funzione preimne postata F1 Visualizzazione delle segnalazioni di esercizio F2 Visualizzazione dei valori di esercizio primari F3 Passaggio all'intestazione delle ultime 8 segnalazioni di guasto F4 Passaggio al sottomenù per reset valori di misura min/max A.4.5 N° Segnalaz. N° Segnalaz. Osservazioni - - - - - - - - Display base Display base del 7VE61 con display testuale 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 La seguente selezione è disponibile come pagina di avvio parametrizzabile: 265 A Appendice Figura A-13 Display base del 7VE61 (display testuale) Figura A-14 Display base del 7VE63 con più valori di misura (display grafico) Display base del 7VE63 con display grafico 266 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.4 Preimpostazioni Figura A-15 Segnalazione spontanea di guasto sul display Dopo un guasto, i relativi dati vengono visualizzati automaticamente in seguito a un avviamento generale (senza ulteriori operazioni di comando) sul display della protezione 7VE61 e 7VE63, come illustrato nella seguente figura. Figura A-16 A.4.6 Display base del 7VE63 come riproduzione del impianto (display grafico) Visualizzazione di segnalazioni spontanee sul display della protezione. Piani CFC predefiniti L'apparecchio SIPROTEC 4 viene consegnato con alcuni piani CFC preinstallati: Apparecchio e logica del sistema Con il modulo negatore, la segnalazione singola accoppiabile tramite ingressi binari „>StopTr. dati“ viene trasformata in una segnalazione riutilizzabile internamente (segnalazione interna singola) „Sblocc.TD“ e trsmessa ad un'uscita. Ciò non può avvenire direttamente senza l'inserzione di questo modulo. Figura A-17 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Collegamenti di ingresso e uscita per blocco di trasmissione 267 A Appendice A.5 Funzioni dipendenti dal protocollo Protocollo → IEC 60870–5–103 Profibus DP DNP3.0 Modbus ASCII/RTU Interfaccia di servizio supplementare (opzionale) Valori di misura di servizio Sì (valori fissi) Sì Sì Sì Sì Valori di conteggio Sì Sì Sì Sì Sì Registrazione grafica dei guasti Sì No. Solo tramite interfaccia di servizio supplementare No. Solo tramite in- No. Solo tramite Sì terfaccia di servizio interfaccia di supplementare servizio supplementare Impostazione della No. Solo tramite in- No. Solo tramite inprotezione a distan- terfaccia di servizio terfaccia di servizio za supplementare supplementare No. Solo tramite in- No. Solo tramite Sì terfaccia di servizio interfaccia di supplementare servizio supplementare Segnalazioni defini- Sì te dall'utente e apparecchiature di controllo Sì Sì Sì Sincronizzazione dell'orologio Via DCF77/IRIG B; interfaccia; Ingresso binario Protocollo Via protocollo; DCF77/IRIG B; Interfaccia; Ingresso binario Via — DCF77/IRIG B; Interfaccia; Ingresso binario Protocollo No Sì No Sì Funzione ↓ Via protocollo; DCF77/IRIG B; Interfaccia; Ingresso binario Segnalazioni con Sì marcatura temporale Sì Strumenti di messa in esercizio Blocco di valori di misura Sì No No No Sì Modo test Sì No No No Sì Modo fisico Asincrono Asincrono Asincrono Asincrono — Modo di trasmissio- Ciclico/evento ne Ciclico Ciclico/evento Ciclico — Velocità di trasmissione 4800 - 38400 Fino a 1,5 Mbaud 4800 - 19200 2400 - 19200 4800 - 115200 Tipo RS232 RS485 conduttore a fibra ottica RS485 conduttore a RS485 conduttore a RS485 condutto- RS232 fibra ottica fibra ottica re a fibra ottica RS485 - Anello doppio 268 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.6 Configurazione apparecchio A.6 Configurazione apparecchio Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 103 Camb. grp. opz. Disabilitato Abilitato Disabilitato Opzione per cambio gruppo di settaggio 104 Valori guasto Disabilitato Valori Istant. Valori Effett. Valori Effett. Valori di guasto 140 Min.U Disabilitato Abilitato Abilitato Protezione di Minima U 141 Max.U Disabilitato Abilitato Abilitato Protezione di Massima U 142 Min/Max Frequen Disabilitato Abilitato Abilitato Protezione di minima/massima frequenza 145 Protez. df/dt Disabilitato 2 livelli df/dt 4 livelli df/dt 2 livelli df/dt Protezione Grado di Cambio frequenza 146 Salto Vettore U Disabilitato Abilitato Abilitato Salto del Vettore di U 160 BALANC. (MLFB) Disabilitato Abilitato Disabilitato Comandi Balancing (Siemens solo MLFB) 161 Funz. SINC 1 Disabilitato 1ph Sync check 3ph Sync check 1,5chan.Synchr 2chan.Synchr. Disabilitato Gruppo funzionale SINC 1 162 Funz. SINC 2 Disabilitato 1ph Sync check 3ph Sync check 1,5chan.Synchr 2chan.Synchr. Disabilitato Gruppo funzionale SINC 2 163 Funz. SINC 3 Disabilitato 1ph Sync check 3ph Sync check 1,5chan.Synchr 2chan.Synchr. Disabilitato Gruppo funzionale SINC 3 164 Funz. SINC 4 Disabilitato 3ph Sync check 1,5chan.Synchr 2chan.Synchr. Disabilitato Gruppo funzionale SINC 4 165 Funz. SINC 5 Disabilitato 3ph Sync check 2chan.Synchr. Disabilitato Gruppo funzionale SINC 5 166 Funz. SINC 6 Disabilitato 3ph Sync check 2chan.Synchr. Disabilitato Gruppo funzionale SINC 6 167 Funz. SINC 7 Disabilitato 3ph Sync check 2chan.Synchr. Disabilitato Gruppo funzionale SINC 7 168 Funz. SINC 8 Disabilitato 3ph Sync check 2chan.Synchr. Disabilitato Gruppo funzionale SINC 8 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 269 A Appendice Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 173 Usc. analog B1 Disabilitato Abilitato Disabilitato Uscita analogica B1(Porta B ) 174 Usc. analog B2 Disabilitato Abilitato Disabilitato Uscita analogica B2(Porta B ) 175 Usc. analog D1 Disabilitato Abilitato Disabilitato Uscita analogica D1(Porta D ) 176 Usc. analog D2 Disabilitato Abilitato Disabilitato Uscita analogica D2(Porta D ) 185 SOGLIA Disabilitato Abilitato Abilitato Supervisione Soglia 186 Scat.Est.Funz.1 Disabilitato Abilitato Abilitato Scatto esterno Funzione 1 187 Scat.Est.Funz.2 Disabilitato Abilitato Abilitato Scatto esterno Funzione 2 188 Scat.Est.Funz.3 Disabilitato Abilitato Abilitato Scatto esterno Funzione 3 189 Scat.Est.Funz.4 Disabilitato Abilitato Abilitato Scatto esterno Funzione 4 270 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.7 Tabella parametri A.7 Tabella parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Ind. 270 Parametri Freq. nom. Funzione Dati Impianto 1 Possibilità di impostazione 50 Hz 60 Hz 16,7 Hz Preimpostazione 50 Hz Spiegazione Frequenza nominale 280 t.Min Com Scatt Dati Impianto 1 0.01 .. 32.00 sec 0.15 sec Durata minima comando di scatto 302 Camb. grp sett Cambio gruppo Gruppo A Gruppo B Gruppo C Gruppo D Ingressi Binari Protocollo Gruppo A Cambio ad altro gruppo di settaggio 401 Regis Oscillo Reg.oscill.guas Salva con Avv. Salva con Scatt Avvio con scatt Avvio con scatt Registrazione Oscilloperturbografia 403 Lun Max reg Osc Reg.oscill.guas 0.30 .. 10.00 sec 10.00 sec Lunghezza max registrazione oscillo. 404 T reg.prim guas Reg.oscill.guas 0.05 .. 5.00 sec 5.00 sec Tempo di registrazione prima del guasto 405 T reg.dopo guas Reg.oscill.guas 0.05 .. 2.00 sec 2.00 sec Tempo di registrazione dopo fine guasto 406 T reg da In.Bin Reg.oscill.guas 0.10 .. 10.00 sec; ∞ 10.00 sec Tempo di registrazione da ingr binario 610 Disp.Guasto LED Apparecchio Ind. con avv. Ind. con scatto Ind. con avv. Guasto Display su LED/LCD 640 Avv immag DD Apparecchio Immagine 1 Immagine 2 Immagine 3 Immagine 4 Immagine 1 Avviamento immagine Display di base 4001 MINIMA U MinimaTensione OFF ON Blocco Rele' OFF MINIMA U 4002 U< MinimaTensione 10.0 .. 125.0 V 75.0 V U< Avviamento 4003 T U< MinimaTensione 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 3.00 sec T U< Tempo di Ritardo 4004 U<< MinimaTensione 10.0 .. 125.0 V 65.0 V U<< Avviamento 4005 TU<< MinimaTensione 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec T U<< Tempo di Ritardo 4006A U<U<<Rap.Ricad. MinimaTensione 1.01 .. 1.20 1.05 U<,U<<Rapporto di Ricaduta 4007 MIS. INPUT MinimaTensione Ua Ub Uc Ud Ue Uf Ua Ingresso misura usato 4101 MASS. U MassimaTensione OFF ON Blocco Rele' OFF MASSIMA U 4102 U> MassimaTensione 30.0 .. 200.0 V 115.0 V U> Avviamento 4103 T U> MassimaTensione 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 3.00 sec T U> Tempo di Ritardo 4104 U>> MassimaTensione 30.0 .. 200.0 V 130.0 V U>> Avviamento 4105 T U>> MassimaTensione 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec T.U>> Tempo di Ritardo 4106A U>U>>Rap.Ricad. MassimaTensione 0.90 .. 0.99 0.95 U>,U>>Rapporto di Ricaduta 4107 MIS. INPUT MassimaTensione Ua Ub Uc Ud Ue Uf Ua Ingresso misura usato 4201 MIN/MAX FREQU. Prot. di freq. OFF ON Blocco Rele' OFF MINIMA MASSIMMA FREQUENZA 4202 Avviamento f1 Prot. di freq. 40.00 .. 65.00 Hz 48.00 Hz Avviamento f1 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 271 A Appendice Ind. Parametri Funzione Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 4203 Avviamento f1 Prot. di freq. 40.00 .. 65.00 Hz 58.00 Hz 4204 f1 AVV Prot. di freq. 12.00 .. 20.00 Hz 16.10 Hz Avviamento f1 f1 AVVIAM. 4205 f1 Fine Tempo Prot. di freq. 0.00 .. 600.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo di ritardo T f1 4206 Avviamento f2 Prot. di freq. 40.00 .. 65.00 Hz 47.00 Hz Avviamento f2 4207 Avviamento f2 Prot. di freq. 40.00 .. 65.00 Hz 57.00 Hz Avviamento f2 4208 f2 AVV Prot. di freq. 12.00 .. 20.00 Hz 15.80 Hz f2 AVVIAM. 4209 f2 Fine Tempo Prot. di freq. 0.00 .. 100.00 sec; ∞ 6.00 sec Tempo di ritardo T f2 4210 Avviamento f3 Prot. di freq. 40.00 .. 65.00 Hz 49.50 Hz Avviamento f3 4211 Avviamento f3 Prot. di freq. 40.00 .. 65.00 Hz 59.50 Hz Avviamento f3 4212 f3 AVV Prot. di freq. 12.00 .. 20.00 Hz 16.50 Hz f3 AVVIAM. 4213 f3 Fine Tempo Prot. di freq. 0.00 .. 100.00 sec; ∞ 20.00 sec Tempo di ritardo T f3 4214 Avviamento f4 Prot. di freq. 40.00 .. 65.00 Hz 52.00 Hz Avviamento f4 4215 Avviamento f4 Prot. di freq. 40.00 .. 65.00 Hz 62.00 Hz Avviamento f4 4216 f4 AVV Prot. di freq. 12.00 .. 20.00 Hz 17.20 Hz f4 AVVIAM. 4217 f4 Fine Tempo Prot. di freq. 0.00 .. 100.00 sec; ∞ 10.00 sec Tempo di ritardoT f4 4218 Uso soglia f4 Prot. di freq. Automatico f> f< Automatico Uso del livello soglia f4 4219 U MIN Prot. di freq. 10.0 .. 125.0 V; 0 65.0 V Minima U richiesta per operazione 4220 MIS. INPUT Prot. di freq. Ua Ub Uc Ud Ue Uf Ua Ingresso misura usato 4501 Protez. df/dt df/dt Protez. OFF ON Blocco Rele' OFF Protezione Grado di Cambio frequenza 4502 df1/dt >/< df/dt Protez. -df/dt< +df/dt> -df/dt< Tipo di Soglia (df1/dt >/<) Valore Avv.Livello df1/dt 4503 Livello df1/dt df/dt Protez. 0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞ 1.0 Hz/s 4504 Soglia df1/dt df/dt Protez. 0.1 .. 3.0 Hz/s; ∞ 0.3 Hz/s Avviam. della soglia df1/dt 4505 T df1/dt df/dt Protez. 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec Tempo di Ritardo Livello df1/dt 4506 df1/dt & f1 df/dt Protez. OFF ON OFF Logica AND con Avv.del Livello f1 4507 df2/dt >/< df/dt Protez. -df/dt< +df/dt> -df/dt< Tipo di Soglia (df2/dt >/<) Valore Avv.Livello df2/dt 4508 Livello df2/dt df/dt Protez. 0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞ 1.0 Hz/s 4509 Soglia df2/dt df/dt Protez. 0.1 .. 3.0 Hz/s; ∞ 0.3 Hz/s Avviam. della soglia df2/dt 4510 T df2/dt df/dt Protez. 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec Tempo di Ritardo Livello df2/dt 4511 df2/dt & f2 df/dt Protez. OFF ON OFF Logica AND con Avv.del Livello f2 4512 df3/dt >/< df/dt Protez. -df/dt< +df/dt> -df/dt< Tipo di Soglia (df3/dt >/<) Valore Avv.Livello df3/dt 4513 Livello df3/dt df/dt Protez. 0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞ 4.0 Hz/s 4514 Soglia df3/dt df/dt Protez. 0.1 .. 3.0 Hz/s; ∞ 1.3 Hz/s Avviam. della soglia df3/dt 4515 T df3/dt df/dt Protez. 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.00 sec Tempo di Ritardo Livello df3/dt 4516 df3/dt & f3 df/dt Protez. OFF ON OFF Logica AND con Avv.del Livello f3 4517 df4/dt >/< df/dt Protez. -df/dt< +df/dt> -df/dt< Tipo di Soglia (df4/dt >/<) Valore Avv.Livello df4/dt 4518 Livello df4/dt df/dt Protez. 0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞ 4.0 Hz/s 4519 Soglia df4/dt df/dt Protez. 0.1 .. 3.0 Hz/s; ∞ 1.3 Hz/s Avviam. della soglia df4/dt 4520 T df4/dt df/dt Protez. 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.00 sec Tempo di Ritardo Livello df4/dt 4521 df4/dt & f4 df/dt Protez. OFF ON OFF Logica AND con Avv.del Livello f4 4522 U MIN df/dt Protez. 10.0 .. 125.0 V; 0 65.0 V U d'operaz. min. U/min 4523A df1/2 ISTERESI df/dt Protez. 0.02 .. 0.99 Hz/s 0.10 Hz/s Reset Isteresi per df1/dt e df2/dt 4524A df1/2 Fin.Mis. df/dt Protez. 1 .. 25 Ciclo 5 Ciclo Finestra di Misura per df1/dt e df2/dt 272 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.7 Tabella parametri Ind. Parametri Funzione Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 4525A df3/4 ISTERESI df/dt Protez. 0.02 .. 0.99 Hz/s 0.40 Hz/s 4526A df3/4 Fin.Mis. df/dt Protez. 1 .. 25 Ciclo 5 Ciclo Reset Isteresi per df3/dt e df4/dt Finestra di Misura per df3/dt e df4/dt 4527 MIS. INPUT df/dt Protez. Ua Ub Uc Ud Ue Uf Ua Ingresso misura usato 4601 Salto Vettore U Salto Vettore OFF ON Blocco Rele' OFF Salto del Vettore di U 4602 DELTA PHI Salto Vettore 2 .. 30 ° 10 ° Salto di Fase DELTA PHI 4603 T DELTA PHI Salto Vettore 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.00 sec Tempo di ritardo T DELTA PHI 4604 T RESET Salto Vettore 0.10 .. 60.00 sec; ∞ 5.00 sec Tempo di reset dopo lo Scatto 4605A U MIN Salto Vettore 10.0 .. 125.0 V 80.0 V U Minima d'operazione U Min. 4606A U MAX Salto Vettore 10.0 .. 170.0 V 130.0 V U Massima d'operazione U Max. 4607A T Blocco Salto Vettore 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.10 sec Tempo di ritardo del Blocco 4609 MIS. INPUT Salto Vettore Ua Ub Uc Ud Ue Uf Ua Ingresso misura usato 6001 COM. TESTSINC. SINC General OFF ON OFF Test sincronizzazione (Messa in serv.) 6101 Gruppo SINC 25 sincroniz. 1 ON OFF OFF Gruppo funzionale di sincronizzazione 6102 Int.Sincr. 25 sincroniz. 1 (possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione) Nessuno All'Interruttore sincronizzabile 6103 Umin 25 sincroniz. 1 20 .. 125 V 90 V Limite inferiore di U: Umin 6104 Umax 25 sincroniz. 1 20 .. 140 V 110 V Limite superiore di U: Umax 6105 U< 25 sincroniz. 1 1 .. 60 V 5V Soglia U1,U2 non in U 6106 U> 25 sincroniz. 1 20 .. 140 V 80 V Soglia U1,U2 sotto U 6107 SINC U1<U2> 25 sincroniz. 1 SI NO NO Chiusura con U1< e U2> 6108 SINC U1>U2< 25 sincroniz. 1 SI NO NO Chiusura con U1> e U2< 6109 SINC U1<U2< 25 sincroniz. 1 SI NO NO Chiusura con U1< e U2< 6111A T superv. Tens. 25 sincroniz. 1 0.0 .. 60.0 sec; ∞ 0.1 sec Tempo supervis. U1>;U2> oppure U1<;U2< 6112 T-SIN. DURATA 25 sincroniz. 1 0.01 .. 1200.00 sec; ∞ 1200.00 sec Durata massima del control. sincroniz. 6113 SEQUENZ. FASI 25 sincroniz. 1 NO L1 L2 L3 L1 L3 L2 NO Controllo sequenza fasi 6120 T.Chius.Int. 25 sincroniz. 1 10 .. 1000 ms; ∞ ∞ ms Tempo di chiusura (operativo) del Interr 6121 Rapp U1/U2 25 sincroniz. 1 0.50 .. 2.00 1.00 Rapporto di adattamento U1/ U2 6122A Aggiust. Angolo 25 sincroniz. 1 0 .. 359 ° 0° Aggiustam. Angolo (Gruppo vettor. trasf) 6124 U1N-Trasf. prim 25 sincroniz. 1 0.10 .. 999.99 kV 15.75 kV U nominale primaria trasformatore U1 6125 U2N-Trasf. prim 25 sincroniz. 1 0.10 .. 999.99 kV 15.75 kV U nominale primaria trasformatore U2 6126 U nom Secondar 25 sincroniz. 1 80 .. 125 V 100 V U nominale secondaria (fase-fase) 6127 T COM CH MIN 25 sincroniz. 1 0.01 .. 10.00 sec 0.10 sec Tempo Min comando chiusura del CB 6130 dU ASIN U2>U1 25 sincroniz. 1 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2>U1 6131 dU ASIN U2<U1 25 sincroniz. 1 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2<U1 6132 df ASIN f2>f1 25 sincroniz. 1 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Differenza frequenza ammissibile f2>f1 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 273 A Appendice Ind. Parametri Funzione Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 6133 df ASIN f2<f1 25 sincroniz. 1 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Soglia di commutazione ASIN/SIN 6140 Sincr. permessa 25 sincroniz. 1 NO SI NO Chiusura in condizioni di sincronismo 6141 F SINCRONIZ. 25 sincroniz. 1 0.01 .. 0.04 Hz 0.01 Hz Soglia di commutazione ASIN/SIN 6142 dU SIN U2>U1 25 sincroniz. 1 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Max differenza U U2<U1 6143 dU SIN U2<U1 25 sincroniz. 1 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Max differenza U U2>U1 6144 dα SIN α2>α1 25 sincroniz. 1 2 .. 80 ° 10 ° Max differenza angolo alpha2>alpha1 6145 dα SIN α2<α1 25 sincroniz. 1 2 .. 80 ° 10 ° Max differenza angolo alpha2<alpha1 6146 T Ritard Habil. 25 sincroniz. 1 0.00 .. 60.00 sec 10.00 sec Rritardo dell'abilitazione 6150 dU SINC U2>U1 25 sincroniz. 1 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2>U1 6151 dU SINC U2<U1 25 sincroniz. 1 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2<U1 6152 df SINC f2>f1 25 sincroniz. 1 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Max differza frequenza f2>f1 6153 df SINC f2<f1 25 sincroniz. 1 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Max differza frequenza f2<f1 6154 dα SINC α2>α1 25 sincroniz. 1 2 .. 80 ° 10 ° Diff. d'angolo ammissibile alpha2>alpha1 6155 dα SINC α2<α1 25 sincroniz. 1 2 .. 80 ° 10 ° Diff. d'angolo ammissibile alpha2<alpha1 6160 REG TEN. OBJ. 25 sincroniz. 1 (possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione) Nessuno Regolatore U (Tap changer object) 6161 #STEP U NOM. 25 sincroniz. 1 -62 .. 62 0 Posiz. regolatore di U alla U nominale 6162 TAP STEP 25 sincroniz. 1 0.0 .. 20.0 % 0.0 % Ampiezza step regolatore di U 6170 U BALANCING 25 sincroniz. 1 OFF Reg. Tensione Pulse OFF Voltage balancing 6171 T U PULS MIN 25 sincroniz. 1 10 .. 1000 ms 100 ms Max durata impulso per U simmetrica 6172 T U PULS MAX 25 sincroniz. 1 1.00 .. 32.00 sec; ∞ 1.00 sec Minima durata impulso per U simmetrica 6173 dU2 / dt 25 sincroniz. 1 0.1 .. 50.0 V/s 2.0 V/s dU/dt del controllore 6174 T U PAUSE 25 sincroniz. 1 0.00 .. 32.00 sec 5.00 sec Tempo transitorio del U-controller 6175A SMOOTHING U 25 sincroniz. 1 1 .. 100 1 Fattore di Smoothing per la U 6176A (U/Un) / (f/fn) 25 sincroniz. 1 1.00 .. 1.40 1.10 Max sovraeccitazione permessa 6180 f BALANCING 25 sincroniz. 1 OFF Pulse OFF Frequency balancing 6181 T f PULS MIN 25 sincroniz. 1 10 .. 1000 ms 20 ms Minima durata impulso per f balancing 6182 T f PULS MAX 25 sincroniz. 1 1.00 .. 32.00 sec; ∞ 1.00 sec Max durata impulso per f balancing 6183 df2 / dt 25 sincroniz. 1 0.05 .. 5.00 Hz/s 1.00 Hz/s df/dt del controllore 6184 T f PAUSE 25 sincroniz. 1 0.00 .. 32.00 sec 5.00 sec Tempo transitorio del f-controller 6185 ∆f SET POINT 25 sincroniz. 1 -1.00 .. 1.00 Hz; < > 0 0.04 Hz Set point per frequenza balancing 6186A SMOOTHING f 25 sincroniz. 1 1 .. 100 1 Fattore di Smoothing per la frequenza 6187 KICK PULSE 25 sincroniz. 1 OFF ON ON Rilascio del kick pulse 6188A ∆f KICK 25 sincroniz. 1 -0.10 .. 0.10 Hz; < > 0 0.04 Hz df per il kick pulse 6189A T SW-ON MIN 25 sincroniz. 1 0.2 .. 1000.0 sec; 0 5.0 sec Tempo Min per switch-on senza balancing 6201 Gruppo SINC 25 sincroniz. 2 ON OFF OFF Gruppo funzionale di sincronizzazione 6202 Int.Sincr. 25 sincroniz. 2 (possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione) Nessuno All'Interruttore sincronizzabile 6203 Umin 25 sincroniz. 2 20 .. 125 V 90 V Limite inferiore di U: Umin 6204 Umax 25 sincroniz. 2 20 .. 140 V 110 V Limite superiore di U: Umax 6205 U< 25 sincroniz. 2 1 .. 60 V 5V Soglia U1,U2 non in U 6206 U> 25 sincroniz. 2 20 .. 140 V 80 V Soglia U1,U2 sotto U 274 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.7 Tabella parametri Ind. Parametri Funzione Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 6207 SINC U1<U2> 25 sincroniz. 2 SI NO NO Chiusura con U1< e U2> 6208 SINC U1>U2< 25 sincroniz. 2 SI NO NO Chiusura con U1> e U2< 6209 SINC U1<U2< 25 sincroniz. 2 SI NO NO Chiusura con U1< e U2< 6211A T superv. Tens. 25 sincroniz. 2 0.0 .. 60.0 sec; ∞ 0.1 sec Tempo supervis. U1>;U2> oppure U1<;U2< 6212 T-SIN. DURATA 25 sincroniz. 2 0.01 .. 1200.00 sec; ∞ 1200.00 sec Durata massima del control. sincroniz. 6213 SEQUENZ. FASI 25 sincroniz. 2 NO L1 L2 L3 L1 L3 L2 NO Controllo sequenza fasi 6220 T.Chius.Int. 25 sincroniz. 2 10 .. 1000 ms; ∞ ∞ ms Tempo di chiusura (operativo) del Interr 6221 Rapp U1/U2 25 sincroniz. 2 0.50 .. 2.00 1.00 Rapporto di adattamento U1/ U2 6222A Aggiust. Angolo 25 sincroniz. 2 0 .. 359 ° 0° Aggiustam. Angolo (Gruppo vettor. trasf) 6224 U1N-Trasf. prim 25 sincroniz. 2 0.10 .. 999.99 kV 15.75 kV U nominale primaria trasformatore U1 6225 U2N-Trasf. prim 25 sincroniz. 2 0.10 .. 999.99 kV 15.75 kV U nominale primaria trasformatore U2 6226 U nom Secondar 25 sincroniz. 2 80 .. 125 V 100 V U nominale secondaria (fase-fase) 6227 T COM CH MIN 25 sincroniz. 2 0.01 .. 10.00 sec 0.10 sec Tempo Min comando chiusura del CB 6230 dU ASIN U2>U1 25 sincroniz. 2 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2>U1 6231 dU ASIN U2<U1 25 sincroniz. 2 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2<U1 6232 df ASIN f2>f1 25 sincroniz. 2 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Differenza frequenza ammissibile f2>f1 6233 df ASIN f2<f1 25 sincroniz. 2 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Soglia di commutazione ASIN/SIN 6240 Sincr. permessa 25 sincroniz. 2 NO SI NO Chiusura in condizioni di sincronismo 6241 F SINCRONIZ. 25 sincroniz. 2 0.01 .. 0.04 Hz 0.01 Hz Soglia di commutazione ASIN/SIN 6242 dU SIN U2>U1 25 sincroniz. 2 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Max differenza U U2<U1 6243 dU SIN U2<U1 25 sincroniz. 2 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Max differenza U U2>U1 6244 dα SIN α2>α1 25 sincroniz. 2 2 .. 80 ° 10 ° Max differenza angolo alpha2>alpha1 6245 dα SIN α2<α1 25 sincroniz. 2 2 .. 80 ° 10 ° Max differenza angolo alpha2<alpha1 6246 T Ritard Habil. 25 sincroniz. 2 0.00 .. 60.00 sec 10.00 sec Rritardo dell'abilitazione 6250 dU SINC U2>U1 25 sincroniz. 2 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2>U1 6251 dU SINC U2<U1 25 sincroniz. 2 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2<U1 6252 df SINC f2>f1 25 sincroniz. 2 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Max differza frequenza f2>f1 6253 df SINC f2<f1 25 sincroniz. 2 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Max differza frequenza f2<f1 6254 dα SINC α2>α1 25 sincroniz. 2 2 .. 80 ° 10 ° Diff. d'angolo ammissibile alpha2>alpha1 6255 dα SINC α2<α1 25 sincroniz. 2 2 .. 80 ° 10 ° Diff. d'angolo ammissibile alpha2<alpha1 6260 REG TEN. OBJ. 25 sincroniz. 2 (possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione) Nessuno Regolatore U (Tap changer object) 6261 #STEP U NOM. 25 sincroniz. 2 -62 .. 62 0 Posiz. regolatore di U alla U nominale 6262 TAP STEP 25 sincroniz. 2 0.0 .. 20.0 % 0.0 % Ampiezza step regolatore di U 6270 U BALANCING 25 sincroniz. 2 OFF Reg. Tensione Pulse OFF Voltage balancing 6271 T U PULS MIN 25 sincroniz. 2 10 .. 1000 ms 100 ms Max durata impulso per U simmetrica 6272 T U PULS MAX 25 sincroniz. 2 1.00 .. 32.00 sec; ∞ 1.00 sec Minima durata impulso per U simmetrica 6273 dU2 / dt 25 sincroniz. 2 0.1 .. 50.0 V/s 2.0 V/s dU/dt del controllore 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 275 A Appendice Ind. Parametri Funzione Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 6274 T U PAUSE 25 sincroniz. 2 0.00 .. 32.00 sec 5.00 sec 6275A SMOOTHING U 25 sincroniz. 2 1 .. 100 1 Tempo transitorio del U-controller Fattore di Smoothing per la U 6276A (U/Un) / (f/fn) 25 sincroniz. 2 1.00 .. 1.40 1.10 Max sovraeccitazione permessa 6280 f BALANCING 25 sincroniz. 2 OFF Pulse OFF Frequency balancing 6281 T f PULS MIN 25 sincroniz. 2 10 .. 1000 ms 20 ms Minima durata impulso per f balancing 6282 T f PULS MAX 25 sincroniz. 2 1.00 .. 32.00 sec; ∞ 1.00 sec Max durata impulso per f balancing 6283 df2 / dt 25 sincroniz. 2 0.05 .. 5.00 Hz/s 1.00 Hz/s df/dt del controllore 6284 T f PAUSE 25 sincroniz. 2 0.00 .. 32.00 sec 5.00 sec Tempo transitorio del f-controller 6285 ∆f SET POINT 25 sincroniz. 2 -1.00 .. 1.00 Hz; < > 0 0.04 Hz Set point per frequenza balancing 6286A SMOOTHING f 25 sincroniz. 2 1 .. 100 1 Fattore di Smoothing per la frequenza 6287 KICK PULSE 25 sincroniz. 2 OFF ON ON Rilascio del kick pulse 6288A ∆f KICK 25 sincroniz. 2 -0.10 .. 0.10 Hz; < > 0 0.04 Hz df per il kick pulse 6289A T SW-ON MIN 25 sincroniz. 2 0.2 .. 1000.0 sec; 0 5.0 sec Tempo Min per switch-on senza balancing 6301 Gruppo SINC 25 sincroniz. 3 ON OFF OFF Gruppo funzionale di sincronizzazione 6302 Int.Sincr. 25 sincroniz. 3 (possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione) Nessuno All'Interruttore sincronizzabile 6303 Umin 25 sincroniz. 3 20 .. 125 V 90 V Limite inferiore di U: Umin 6304 Umax 25 sincroniz. 3 20 .. 140 V 110 V Limite superiore di U: Umax 6305 U< 25 sincroniz. 3 1 .. 60 V 5V Soglia U1,U2 non in U 6306 U> 25 sincroniz. 3 20 .. 140 V 80 V Soglia U1,U2 sotto U 6307 SINC U1<U2> 25 sincroniz. 3 SI NO NO Chiusura con U1< e U2> 6308 SINC U1>U2< 25 sincroniz. 3 SI NO NO Chiusura con U1> e U2< 6309 SINC U1<U2< 25 sincroniz. 3 SI NO NO Chiusura con U1< e U2< 6311A T superv. Tens. 25 sincroniz. 3 0.0 .. 60.0 sec; ∞ 0.1 sec Tempo supervis. U1>;U2> oppure U1<;U2< 6312 T-SIN. DURATA 25 sincroniz. 3 0.01 .. 1200.00 sec; ∞ 1200.00 sec Durata massima del control. sincroniz. 6313 SEQUENZ. FASI 25 sincroniz. 3 NO L1 L2 L3 L1 L3 L2 NO Controllo sequenza fasi 6320 T.Chius.Int. 25 sincroniz. 3 10 .. 1000 ms; ∞ ∞ ms Tempo di chiusura (operativo) del Interr 6321 Rapp U1/U2 25 sincroniz. 3 0.50 .. 2.00 1.00 Rapporto di adattamento U1/ U2 6322A Aggiust. Angolo 25 sincroniz. 3 0 .. 359 ° 0° Aggiustam. Angolo (Gruppo vettor. trasf) 6324 U1N-Trasf. prim 25 sincroniz. 3 0.10 .. 999.99 kV 15.75 kV U nominale primaria trasformatore U1 6325 U2N-Trasf. prim 25 sincroniz. 3 0.10 .. 999.99 kV 15.75 kV U nominale primaria trasformatore U2 6326 U nom Secondar 25 sincroniz. 3 80 .. 125 V 100 V U nominale secondaria (fase-fase) 6327 T COM CH MIN 25 sincroniz. 3 0.01 .. 10.00 sec 0.10 sec Tempo Min comando chiusura del CB 6330 dU ASIN U2>U1 25 sincroniz. 3 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2>U1 6331 dU ASIN U2<U1 25 sincroniz. 3 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2<U1 6332 df ASIN f2>f1 25 sincroniz. 3 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Differenza frequenza ammissibile f2>f1 6333 df ASIN f2<f1 25 sincroniz. 3 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Soglia di commutazione ASIN/SIN 6340 Sincr. permessa 25 sincroniz. 3 NO SI NO Chiusura in condizioni di sincronismo 6341 F SINCRONIZ. 25 sincroniz. 3 0.01 .. 0.04 Hz 0.01 Hz Soglia di commutazione ASIN/SIN 6342 dU SIN U2>U1 25 sincroniz. 3 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Max differenza U U2<U1 276 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.7 Tabella parametri Ind. Parametri Funzione Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 6343 dU SIN U2<U1 25 sincroniz. 3 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Max differenza U U2>U1 6344 dα SIN α2>α1 25 sincroniz. 3 2 .. 80 ° 10 ° Max differenza angolo alpha2>alpha1 6345 dα SIN α2<α1 25 sincroniz. 3 2 .. 80 ° 10 ° Max differenza angolo alpha2<alpha1 6346 T Ritard Habil. 25 sincroniz. 3 0.00 .. 60.00 sec 10.00 sec Rritardo dell'abilitazione 6350 dU SINC U2>U1 25 sincroniz. 3 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2>U1 6351 dU SINC U2<U1 25 sincroniz. 3 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2<U1 6352 df SINC f2>f1 25 sincroniz. 3 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Max differza frequenza f2>f1 6353 df SINC f2<f1 25 sincroniz. 3 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Max differza frequenza f2<f1 6354 dα SINC α2>α1 25 sincroniz. 3 2 .. 80 ° 10 ° Diff. d'angolo ammissibile alpha2>alpha1 6355 dα SINC α2<α1 25 sincroniz. 3 2 .. 80 ° 10 ° Diff. d'angolo ammissibile alpha2<alpha1 6360 REG TEN. OBJ. 25 sincroniz. 3 (possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione) Nessuno Regolatore U (Tap changer object) 6361 #STEP U NOM. 25 sincroniz. 3 -62 .. 62 0 Posiz. regolatore di U alla U nominale 6362 TAP STEP 25 sincroniz. 3 0.0 .. 20.0 % 0.0 % Ampiezza step regolatore di U 6370 U BALANCING 25 sincroniz. 3 OFF Reg. Tensione Pulse OFF Voltage balancing 6371 T U PULS MIN 25 sincroniz. 3 10 .. 1000 ms 100 ms Max durata impulso per U simmetrica 6372 T U PULS MAX 25 sincroniz. 3 1.00 .. 32.00 sec; ∞ 1.00 sec Minima durata impulso per U simmetrica 6373 dU2 / dt 25 sincroniz. 3 0.1 .. 50.0 V/s 2.0 V/s dU/dt del controllore 6374 T U PAUSE 25 sincroniz. 3 0.00 .. 32.00 sec 5.00 sec Tempo transitorio del U-controller 6375A SMOOTHING U 25 sincroniz. 3 1 .. 100 1 Fattore di Smoothing per la U 6376A (U/Un) / (f/fn) 25 sincroniz. 3 1.00 .. 1.40 1.10 Max sovraeccitazione permessa 6380 f BALANCING 25 sincroniz. 3 OFF Pulse OFF Frequency balancing 6381 T f PULS MIN 25 sincroniz. 3 10 .. 1000 ms 20 ms Minima durata impulso per f balancing 6382 T f PULS MAX 25 sincroniz. 3 1.00 .. 32.00 sec; ∞ 1.00 sec Max durata impulso per f balancing 6383 df2 / dt 25 sincroniz. 3 0.05 .. 5.00 Hz/s 1.00 Hz/s df/dt del controllore 6384 T f PAUSE 25 sincroniz. 3 0.00 .. 32.00 sec 5.00 sec Tempo transitorio del f-controller 6385 ∆f SET POINT 25 sincroniz. 3 -1.00 .. 1.00 Hz; < > 0 0.04 Hz Set point per frequenza balancing 6386A SMOOTHING f 25 sincroniz. 3 1 .. 100 1 Fattore di Smoothing per la frequenza 6387 KICK PULSE 25 sincroniz. 3 OFF ON ON Rilascio del kick pulse 6388A ∆f KICK 25 sincroniz. 3 -0.10 .. 0.10 Hz; < > 0 0.04 Hz df per il kick pulse 6389A T SW-ON MIN 25 sincroniz. 3 0.2 .. 1000.0 sec; 0 5.0 sec Tempo Min per switch-on senza balancing 6401 Gruppo SINC 25 sincroniz. 4 ON OFF OFF Gruppo funzionale di sincronizzazione 6402 Int.Sincr. 25 sincroniz. 4 (possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione) Nessuno All'Interruttore sincronizzabile 6403 Umin 25 sincroniz. 4 20 .. 125 V 90 V Limite inferiore di U: Umin 6404 Umax 25 sincroniz. 4 20 .. 140 V 110 V Limite superiore di U: Umax 6405 U< 25 sincroniz. 4 1 .. 60 V 5V Soglia U1,U2 non in U 6406 U> 25 sincroniz. 4 20 .. 140 V 80 V Soglia U1,U2 sotto U 6407 SINC U1<U2> 25 sincroniz. 4 SI NO NO Chiusura con U1< e U2> 6408 SINC U1>U2< 25 sincroniz. 4 SI NO NO Chiusura con U1> e U2< 6409 SINC U1<U2< 25 sincroniz. 4 SI NO NO Chiusura con U1< e U2< 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 277 A Appendice Ind. Parametri Funzione Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 6411A T superv. Tens. 25 sincroniz. 4 0.0 .. 60.0 sec; ∞ 0.1 sec Tempo supervis. U1>;U2> oppure U1<;U2< 6412 T-SIN. DURATA 25 sincroniz. 4 0.01 .. 1200.00 sec; ∞ 1200.00 sec Durata massima del control. sincroniz. 6413 SEQUENZ. FASI 25 sincroniz. 4 NO L1 L2 L3 L1 L3 L2 NO Controllo sequenza fasi 6420 T.Chius.Int. 25 sincroniz. 4 10 .. 1000 ms; ∞ ∞ ms Tempo di chiusura (operativo) del Interr 6421 Rapp U1/U2 25 sincroniz. 4 0.50 .. 2.00 1.00 Rapporto di adattamento U1/ U2 6422A Aggiust. Angolo 25 sincroniz. 4 0 .. 359 ° 0° Aggiustam. Angolo (Gruppo vettor. trasf) 6424 U1N-Trasf. prim 25 sincroniz. 4 0.10 .. 999.99 kV 15.75 kV U nominale primaria trasformatore U1 6425 U2N-Trasf. prim 25 sincroniz. 4 0.10 .. 999.99 kV 15.75 kV U nominale primaria trasformatore U2 6426 U nom Secondar 25 sincroniz. 4 80 .. 125 V 100 V U nominale secondaria (fase-fase) 6427 T COM CH MIN 25 sincroniz. 4 0.01 .. 10.00 sec 0.10 sec Tempo Min comando chiusura del CB 6430 dU ASIN U2>U1 25 sincroniz. 4 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2>U1 6431 dU ASIN U2<U1 25 sincroniz. 4 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2<U1 6432 df ASIN f2>f1 25 sincroniz. 4 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Differenza frequenza ammissibile f2>f1 6433 df ASIN f2<f1 25 sincroniz. 4 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Soglia di commutazione ASIN/SIN 6440 Sincr. permessa 25 sincroniz. 4 NO SI NO Chiusura in condizioni di sincronismo 6441 F SINCRONIZ. 25 sincroniz. 4 0.01 .. 0.04 Hz 0.01 Hz Soglia di commutazione ASIN/SIN 6442 dU SIN U2>U1 25 sincroniz. 4 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Max differenza U U2<U1 6443 dU SIN U2<U1 25 sincroniz. 4 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Max differenza U U2>U1 6444 dα SIN α2>α1 25 sincroniz. 4 2 .. 80 ° 10 ° Max differenza angolo alpha2>alpha1 6445 dα SIN α2<α1 25 sincroniz. 4 2 .. 80 ° 10 ° Max differenza angolo alpha2<alpha1 6446 T Ritard Habil. 25 sincroniz. 4 0.00 .. 60.00 sec 10.00 sec Rritardo dell'abilitazione 6450 dU SINC U2>U1 25 sincroniz. 4 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2>U1 6451 dU SINC U2<U1 25 sincroniz. 4 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2<U1 6452 df SINC f2>f1 25 sincroniz. 4 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Max differza frequenza f2>f1 6453 df SINC f2<f1 25 sincroniz. 4 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Max differza frequenza f2<f1 6454 dα SINC α2>α1 25 sincroniz. 4 2 .. 80 ° 10 ° Diff. d'angolo ammissibile alpha2>alpha1 6455 dα SINC α2<α1 25 sincroniz. 4 2 .. 80 ° 10 ° Diff. d'angolo ammissibile alpha2<alpha1 6460 REG TEN. OBJ. 25 sincroniz. 4 (possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione) Nessuno Regolatore U (Tap changer object) 6461 #STEP U NOM. 25 sincroniz. 4 -62 .. 62 0 Posiz. regolatore di U alla U nominale 6462 TAP STEP 25 sincroniz. 4 0.0 .. 20.0 % 0.0 % Ampiezza step regolatore di U 6470 U BALANCING 25 sincroniz. 4 OFF Reg. Tensione Pulse OFF Voltage balancing 6471 T U PULS MIN 25 sincroniz. 4 10 .. 1000 ms 100 ms Max durata impulso per U simmetrica 6472 T U PULS MAX 25 sincroniz. 4 1.00 .. 32.00 sec; ∞ 1.00 sec Minima durata impulso per U simmetrica 6473 dU2 / dt 25 sincroniz. 4 0.1 .. 50.0 V/s 2.0 V/s dU/dt del controllore 6474 T U PAUSE 25 sincroniz. 4 0.00 .. 32.00 sec 5.00 sec Tempo transitorio del U-controller 6475A SMOOTHING U 25 sincroniz. 4 1 .. 100 1 Fattore di Smoothing per la U 6476A (U/Un) / (f/fn) 25 sincroniz. 4 1.00 .. 1.40 1.10 Max sovraeccitazione permessa 6480 f BALANCING 25 sincroniz. 4 OFF Pulse OFF Frequency balancing 278 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.7 Tabella parametri Ind. Parametri Funzione 25 sincroniz. 4 Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 6481 T f PULS MIN 10 .. 1000 ms 20 ms Minima durata impulso per f balancing 6482 T f PULS MAX 6483 df2 / dt 25 sincroniz. 4 1.00 .. 32.00 sec; ∞ 1.00 sec Max durata impulso per f balancing 25 sincroniz. 4 0.05 .. 5.00 Hz/s 1.00 Hz/s 6484 T f PAUSE 25 sincroniz. 4 df/dt del controllore 0.00 .. 32.00 sec 5.00 sec Tempo transitorio del f-controller 6485 ∆f SET POINT 25 sincroniz. 4 -1.00 .. 1.00 Hz; < > 0 0.04 Hz Set point per frequenza balancing 6486A SMOOTHING f 25 sincroniz. 4 1 .. 100 1 Fattore di Smoothing per la frequenza 6487 KICK PULSE 25 sincroniz. 4 OFF ON ON Rilascio del kick pulse 6488A ∆f KICK 25 sincroniz. 4 -0.10 .. 0.10 Hz; < > 0 0.04 Hz df per il kick pulse 6489A T SW-ON MIN 25 sincroniz. 4 0.2 .. 1000.0 sec; 0 5.0 sec Tempo Min per switch-on senza balancing 6501 Gruppo SINC 25 sincroniz. 5 ON OFF OFF Gruppo funzionale di sincronizzazione 6502 Int.Sincr. 25 sincroniz. 5 (possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione) Nessuno All'Interruttore sincronizzabile 6503 Umin 25 sincroniz. 5 20 .. 125 V 90 V Limite inferiore di U: Umin 6504 Umax 25 sincroniz. 5 20 .. 140 V 110 V Limite superiore di U: Umax 6505 U< 25 sincroniz. 5 1 .. 60 V 5V Soglia U1,U2 non in U 6506 U> 25 sincroniz. 5 20 .. 140 V 80 V Soglia U1,U2 sotto U 6507 SINC U1<U2> 25 sincroniz. 5 SI NO NO Chiusura con U1< e U2> 6508 SINC U1>U2< 25 sincroniz. 5 SI NO NO Chiusura con U1> e U2< 6509 SINC U1<U2< 25 sincroniz. 5 SI NO NO Chiusura con U1< e U2< 6511A T superv. Tens. 25 sincroniz. 5 0.0 .. 60.0 sec; ∞ 0.1 sec Tempo supervis. U1>;U2> oppure U1<;U2< 6512 T-SIN. DURATA 25 sincroniz. 5 0.01 .. 1200.00 sec; ∞ 1200.00 sec Durata massima del control. sincroniz. 6513 SEQUENZ. FASI 25 sincroniz. 5 NO L1 L2 L3 L1 L3 L2 NO Controllo sequenza fasi 6520 T.Chius.Int. 25 sincroniz. 5 10 .. 1000 ms; ∞ ∞ ms Tempo di chiusura (operativo) del Interr 6521 Rapp U1/U2 25 sincroniz. 5 0.50 .. 2.00 1.00 Rapporto di adattamento U1/ U2 6522A Aggiust. Angolo 25 sincroniz. 5 0 .. 359 ° 0° Aggiustam. Angolo (Gruppo vettor. trasf) 6524 U1N-Trasf. prim 25 sincroniz. 5 0.10 .. 999.99 kV 15.75 kV U nominale primaria trasformatore U1 6525 U2N-Trasf. prim 25 sincroniz. 5 0.10 .. 999.99 kV 15.75 kV U nominale primaria trasformatore U2 6526 U nom Secondar 25 sincroniz. 5 80 .. 125 V 100 V U nominale secondaria (fase-fase) 6527 T COM CH MIN 25 sincroniz. 5 0.01 .. 10.00 sec 0.10 sec Tempo Min comando chiusura del CB 6530 dU ASIN U2>U1 25 sincroniz. 5 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2>U1 6531 dU ASIN U2<U1 25 sincroniz. 5 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2<U1 6532 df ASIN f2>f1 25 sincroniz. 5 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Differenza frequenza ammissibile f2>f1 6533 df ASIN f2<f1 25 sincroniz. 5 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Soglia di commutazione ASIN/SIN 6540 Sincr. permessa 25 sincroniz. 5 NO SI NO Chiusura in condizioni di sincronismo 6541 F SINCRONIZ. 25 sincroniz. 5 0.01 .. 0.04 Hz 0.01 Hz Soglia di commutazione ASIN/SIN 6542 dU SIN U2>U1 25 sincroniz. 5 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Max differenza U U2<U1 6543 dU SIN U2<U1 25 sincroniz. 5 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Max differenza U U2>U1 6544 dα SIN α2>α1 25 sincroniz. 5 2 .. 80 ° 10 ° Max differenza angolo alpha2>alpha1 6545 dα SIN α2<α1 25 sincroniz. 5 2 .. 80 ° 10 ° Max differenza angolo alpha2<alpha1 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 279 A Appendice Ind. Parametri Funzione Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 6546 T Ritard Habil. 25 sincroniz. 5 0.00 .. 60.00 sec 10.00 sec Rritardo dell'abilitazione 6550 dU SINC U2>U1 25 sincroniz. 5 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2>U1 6551 dU SINC U2<U1 25 sincroniz. 5 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2<U1 6552 df SINC f2>f1 25 sincroniz. 5 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Max differza frequenza f2>f1 6553 df SINC f2<f1 25 sincroniz. 5 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Max differza frequenza f2<f1 6554 dα SINC α2>α1 25 sincroniz. 5 2 .. 80 ° 10 ° Diff. d'angolo ammissibile alpha2>alpha1 6555 dα SINC α2<α1 25 sincroniz. 5 2 .. 80 ° 10 ° Diff. d'angolo ammissibile alpha2<alpha1 6560 REG TEN. OBJ. 25 sincroniz. 5 (possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione) Nessuno Regolatore U (Tap changer object) 6561 #STEP U NOM. 25 sincroniz. 5 -62 .. 62 0 Posiz. regolatore di U alla U nominale 6562 TAP STEP 25 sincroniz. 5 0.0 .. 20.0 % 0.0 % Ampiezza step regolatore di U 6570 U BALANCING 25 sincroniz. 5 OFF Reg. Tensione Pulse OFF Voltage balancing 6571 T U PULS MIN 25 sincroniz. 5 10 .. 1000 ms 100 ms Max durata impulso per U simmetrica 6572 T U PULS MAX 25 sincroniz. 5 1.00 .. 32.00 sec; ∞ 1.00 sec Minima durata impulso per U simmetrica 6573 dU2 / dt 25 sincroniz. 5 0.1 .. 50.0 V/s 2.0 V/s dU/dt del controllore 6574 T U PAUSE 25 sincroniz. 5 0.00 .. 32.00 sec 5.00 sec Tempo transitorio del U-controller 6575A SMOOTHING U 25 sincroniz. 5 1 .. 100 1 Fattore di Smoothing per la U 6576A (U/Un) / (f/fn) 25 sincroniz. 5 1.00 .. 1.40 1.10 Max sovraeccitazione permessa 6580 f BALANCING 25 sincroniz. 5 OFF Pulse OFF Frequency balancing 6581 T f PULS MIN 25 sincroniz. 5 10 .. 1000 ms 20 ms Minima durata impulso per f balancing 6582 T f PULS MAX 25 sincroniz. 5 1.00 .. 32.00 sec; ∞ 1.00 sec Max durata impulso per f balancing 6583 df2 / dt 25 sincroniz. 5 0.05 .. 5.00 Hz/s 1.00 Hz/s df/dt del controllore 6584 T f PAUSE 25 sincroniz. 5 0.00 .. 32.00 sec 5.00 sec Tempo transitorio del f-controller 6585 ∆f SET POINT 25 sincroniz. 5 -1.00 .. 1.00 Hz; < > 0 0.04 Hz Set point per frequenza balancing 6586A SMOOTHING f 25 sincroniz. 5 1 .. 100 1 Fattore di Smoothing per la frequenza 6587 KICK PULSE 25 sincroniz. 5 OFF ON ON Rilascio del kick pulse 6588A ∆f KICK 25 sincroniz. 5 -0.10 .. 0.10 Hz; < > 0 0.04 Hz df per il kick pulse 6589A T SW-ON MIN 25 sincroniz. 5 0.2 .. 1000.0 sec; 0 5.0 sec Tempo Min per switch-on senza balancing 6601 Gruppo SINC 25 sincroniz. 6 ON OFF OFF Gruppo funzionale di sincronizzazione 6602 Int.Sincr. 25 sincroniz. 6 (possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione) Nessuno All'Interruttore sincronizzabile 6603 Umin 25 sincroniz. 6 20 .. 125 V 90 V Limite inferiore di U: Umin 6604 Umax 25 sincroniz. 6 20 .. 140 V 110 V Limite superiore di U: Umax 6605 U< 25 sincroniz. 6 1 .. 60 V 5V Soglia U1,U2 non in U 6606 U> 25 sincroniz. 6 20 .. 140 V 80 V Soglia U1,U2 sotto U 6607 SINC U1<U2> 25 sincroniz. 6 SI NO NO Chiusura con U1< e U2> 6608 SINC U1>U2< 25 sincroniz. 6 SI NO NO Chiusura con U1> e U2< 6609 SINC U1<U2< 25 sincroniz. 6 SI NO NO Chiusura con U1< e U2< 6611A T superv. Tens. 25 sincroniz. 6 0.0 .. 60.0 sec; ∞ 0.1 sec Tempo supervis. U1>;U2> oppure U1<;U2< 6612 T-SIN. DURATA 25 sincroniz. 6 0.01 .. 1200.00 sec; ∞ 1200.00 sec Durata massima del control. sincroniz. 280 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.7 Tabella parametri Ind. Parametri Funzione Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 6613 SEQUENZ. FASI 25 sincroniz. 6 NO L1 L2 L3 L1 L3 L2 NO Controllo sequenza fasi 6620 T.Chius.Int. 25 sincroniz. 6 10 .. 1000 ms; ∞ ∞ ms Tempo di chiusura (operativo) del Interr 6621 Rapp U1/U2 25 sincroniz. 6 0.50 .. 2.00 1.00 Rapporto di adattamento U1/ U2 6622A Aggiust. Angolo 25 sincroniz. 6 0 .. 359 ° 0° Aggiustam. Angolo (Gruppo vettor. trasf) 6624 U1N-Trasf. prim 25 sincroniz. 6 0.10 .. 999.99 kV 15.75 kV U nominale primaria trasformatore U1 6625 U2N-Trasf. prim 25 sincroniz. 6 0.10 .. 999.99 kV 15.75 kV U nominale primaria trasformatore U2 6626 U nom Secondar 25 sincroniz. 6 80 .. 125 V 100 V U nominale secondaria (fase-fase) 6627 T COM CH MIN 25 sincroniz. 6 0.01 .. 10.00 sec 0.10 sec Tempo Min comando chiusura del CB 6630 dU ASIN U2>U1 25 sincroniz. 6 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2>U1 6631 dU ASIN U2<U1 25 sincroniz. 6 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2<U1 6632 df ASIN f2>f1 25 sincroniz. 6 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Differenza frequenza ammissibile f2>f1 6633 df ASIN f2<f1 25 sincroniz. 6 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Soglia di commutazione ASIN/SIN 6640 Sincr. permessa 25 sincroniz. 6 NO SI NO Chiusura in condizioni di sincronismo 6641 F SINCRONIZ. 25 sincroniz. 6 0.01 .. 0.04 Hz 0.01 Hz Soglia di commutazione ASIN/SIN 6642 dU SIN U2>U1 25 sincroniz. 6 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Max differenza U U2<U1 6643 dU SIN U2<U1 25 sincroniz. 6 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Max differenza U U2>U1 6644 dα SIN α2>α1 25 sincroniz. 6 2 .. 80 ° 10 ° Max differenza angolo alpha2>alpha1 6645 dα SIN α2<α1 25 sincroniz. 6 2 .. 80 ° 10 ° Max differenza angolo alpha2<alpha1 6646 T Ritard Habil. 25 sincroniz. 6 0.00 .. 60.00 sec 10.00 sec Rritardo dell'abilitazione 6650 dU SINC U2>U1 25 sincroniz. 6 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2>U1 6651 dU SINC U2<U1 25 sincroniz. 6 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2<U1 6652 df SINC f2>f1 25 sincroniz. 6 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Max differza frequenza f2>f1 6653 df SINC f2<f1 25 sincroniz. 6 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Max differza frequenza f2<f1 6654 dα SINC α2>α1 25 sincroniz. 6 2 .. 80 ° 10 ° Diff. d'angolo ammissibile alpha2>alpha1 6655 dα SINC α2<α1 25 sincroniz. 6 2 .. 80 ° 10 ° Diff. d'angolo ammissibile alpha2<alpha1 6660 REG TEN. OBJ. 25 sincroniz. 6 (possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione) Nessuno Regolatore U (Tap changer object) 6661 #STEP U NOM. 25 sincroniz. 6 -62 .. 62 0 Posiz. regolatore di U alla U nominale 6662 TAP STEP 25 sincroniz. 6 0.0 .. 20.0 % 0.0 % Ampiezza step regolatore di U 6670 U BALANCING 25 sincroniz. 6 OFF Reg. Tensione Pulse OFF Voltage balancing 6671 T U PULS MIN 25 sincroniz. 6 10 .. 1000 ms 100 ms Max durata impulso per U simmetrica 6672 T U PULS MAX 25 sincroniz. 6 1.00 .. 32.00 sec; ∞ 1.00 sec Minima durata impulso per U simmetrica 6673 dU2 / dt 25 sincroniz. 6 0.1 .. 50.0 V/s 2.0 V/s dU/dt del controllore 6674 T U PAUSE 25 sincroniz. 6 0.00 .. 32.00 sec 5.00 sec Tempo transitorio del U-controller 6675A SMOOTHING U 25 sincroniz. 6 1 .. 100 1 Fattore di Smoothing per la U 6676A (U/Un) / (f/fn) 25 sincroniz. 6 1.00 .. 1.40 1.10 Max sovraeccitazione permessa 6680 f BALANCING 25 sincroniz. 6 OFF Pulse OFF Frequency balancing 6681 T f PULS MIN 25 sincroniz. 6 10 .. 1000 ms 20 ms Minima durata impulso per f balancing 6682 T f PULS MAX 25 sincroniz. 6 1.00 .. 32.00 sec; ∞ 1.00 sec Max durata impulso per f balancing 6683 df2 / dt 25 sincroniz. 6 0.05 .. 5.00 Hz/s 1.00 Hz/s df/dt del controllore 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 281 A Appendice Ind. Parametri Funzione Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 6684 T f PAUSE 25 sincroniz. 6 0.00 .. 32.00 sec 5.00 sec Tempo transitorio del f-controller 6685 ∆f SET POINT 25 sincroniz. 6 -1.00 .. 1.00 Hz; < > 0 0.04 Hz Set point per frequenza balancing 6686A SMOOTHING f 25 sincroniz. 6 1 .. 100 1 Fattore di Smoothing per la frequenza 6687 KICK PULSE 25 sincroniz. 6 OFF ON ON Rilascio del kick pulse 6688A ∆f KICK 25 sincroniz. 6 -0.10 .. 0.10 Hz; < > 0 0.04 Hz df per il kick pulse 6689A T SW-ON MIN 25 sincroniz. 6 0.2 .. 1000.0 sec; 0 5.0 sec Tempo Min per switch-on senza balancing 6701 Gruppo SINC 25 sincroniz. 7 ON OFF OFF Gruppo funzionale di sincronizzazione 6702 Int.Sincr. 25 sincroniz. 7 (possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione) Nessuno All'Interruttore sincronizzabile 6703 Umin 25 sincroniz. 7 20 .. 125 V 90 V Limite inferiore di U: Umin 6704 Umax 25 sincroniz. 7 20 .. 140 V 110 V Limite superiore di U: Umax 6705 U< 25 sincroniz. 7 1 .. 60 V 5V Soglia U1,U2 non in U 6706 U> 25 sincroniz. 7 20 .. 140 V 80 V Soglia U1,U2 sotto U 6707 SINC U1<U2> 25 sincroniz. 7 SI NO NO Chiusura con U1< e U2> 6708 SINC U1>U2< 25 sincroniz. 7 SI NO NO Chiusura con U1> e U2< 6709 SINC U1<U2< 25 sincroniz. 7 SI NO NO Chiusura con U1< e U2< 6711A T superv. Tens. 25 sincroniz. 7 0.0 .. 60.0 sec; ∞ 0.1 sec Tempo supervis. U1>;U2> oppure U1<;U2< 6712 T-SIN. DURATA 25 sincroniz. 7 0.01 .. 1200.00 sec; ∞ 1200.00 sec Durata massima del control. sincroniz. 6713 SEQUENZ. FASI 25 sincroniz. 7 NO L1 L2 L3 L1 L3 L2 NO Controllo sequenza fasi 6720 T.Chius.Int. 25 sincroniz. 7 10 .. 1000 ms; ∞ ∞ ms Tempo di chiusura (operativo) del Interr 6721 Rapp U1/U2 25 sincroniz. 7 0.50 .. 2.00 1.00 Rapporto di adattamento U1/ U2 6722A Aggiust. Angolo 25 sincroniz. 7 0 .. 359 ° 0° Aggiustam. Angolo (Gruppo vettor. trasf) 6724 U1N-Trasf. prim 25 sincroniz. 7 0.10 .. 999.99 kV 15.75 kV U nominale primaria trasformatore U1 6725 U2N-Trasf. prim 25 sincroniz. 7 0.10 .. 999.99 kV 15.75 kV U nominale primaria trasformatore U2 6726 U nom Secondar 25 sincroniz. 7 80 .. 125 V 100 V U nominale secondaria (fase-fase) 6727 T COM CH MIN 25 sincroniz. 7 0.01 .. 10.00 sec 0.10 sec Tempo Min comando chiusura del CB 6730 dU ASIN U2>U1 25 sincroniz. 7 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2>U1 6731 dU ASIN U2<U1 25 sincroniz. 7 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2<U1 6732 df ASIN f2>f1 25 sincroniz. 7 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Differenza frequenza ammissibile f2>f1 6733 df ASIN f2<f1 25 sincroniz. 7 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Soglia di commutazione ASIN/SIN 6740 Sincr. permessa 25 sincroniz. 7 NO SI NO Chiusura in condizioni di sincronismo 6741 F SINCRONIZ. 25 sincroniz. 7 0.01 .. 0.04 Hz 0.01 Hz Soglia di commutazione ASIN/SIN 6742 dU SIN U2>U1 25 sincroniz. 7 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Max differenza U U2<U1 6743 dU SIN U2<U1 25 sincroniz. 7 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Max differenza U U2>U1 6744 dα SIN α2>α1 25 sincroniz. 7 2 .. 80 ° 10 ° Max differenza angolo alpha2>alpha1 6745 dα SIN α2<α1 25 sincroniz. 7 2 .. 80 ° 10 ° Max differenza angolo alpha2<alpha1 6746 T Ritard Habil. 25 sincroniz. 7 0.00 .. 60.00 sec 10.00 sec Rritardo dell'abilitazione 6750 dU SINC U2>U1 25 sincroniz. 7 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2>U1 6751 dU SINC U2<U1 25 sincroniz. 7 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2<U1 6752 df SINC f2>f1 25 sincroniz. 7 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Max differza frequenza f2>f1 282 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.7 Tabella parametri Ind. Parametri Funzione Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 6753 df SINC f2<f1 25 sincroniz. 7 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Max differza frequenza f2<f1 6754 dα SINC α2>α1 25 sincroniz. 7 2 .. 80 ° 10 ° Diff. d'angolo ammissibile alpha2>alpha1 6755 dα SINC α2<α1 25 sincroniz. 7 2 .. 80 ° 10 ° Diff. d'angolo ammissibile alpha2<alpha1 6760 REG TEN. OBJ. 25 sincroniz. 7 (possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione) Nessuno Regolatore U (Tap changer object) 6761 #STEP U NOM. 25 sincroniz. 7 -62 .. 62 0 Posiz. regolatore di U alla U nominale 6762 TAP STEP 25 sincroniz. 7 0.0 .. 20.0 % 0.0 % Ampiezza step regolatore di U 6770 U BALANCING 25 sincroniz. 7 OFF Reg. Tensione Pulse OFF Voltage balancing 6771 T U PULS MIN 25 sincroniz. 7 10 .. 1000 ms 100 ms Max durata impulso per U simmetrica 6772 T U PULS MAX 25 sincroniz. 7 1.00 .. 32.00 sec; ∞ 1.00 sec Minima durata impulso per U simmetrica 6773 dU2 / dt 25 sincroniz. 7 0.1 .. 50.0 V/s 2.0 V/s dU/dt del controllore 6774 T U PAUSE 25 sincroniz. 7 0.00 .. 32.00 sec 5.00 sec Tempo transitorio del U-controller 6775A SMOOTHING U 25 sincroniz. 7 1 .. 100 1 Fattore di Smoothing per la U 6776A (U/Un) / (f/fn) 25 sincroniz. 7 1.00 .. 1.40 1.10 Max sovraeccitazione permessa 6780 f BALANCING 25 sincroniz. 7 OFF Pulse OFF Frequency balancing 6781 T f PULS MIN 25 sincroniz. 7 10 .. 1000 ms 20 ms Minima durata impulso per f balancing 6782 T f PULS MAX 25 sincroniz. 7 1.00 .. 32.00 sec; ∞ 1.00 sec Max durata impulso per f balancing 6783 df2 / dt 25 sincroniz. 7 0.05 .. 5.00 Hz/s 1.00 Hz/s df/dt del controllore 6784 T f PAUSE 25 sincroniz. 7 0.00 .. 32.00 sec 5.00 sec Tempo transitorio del f-controller 6785 ∆f SET POINT 25 sincroniz. 7 -1.00 .. 1.00 Hz; < > 0 0.04 Hz Set point per frequenza balancing 6786A SMOOTHING f 25 sincroniz. 7 1 .. 100 1 Fattore di Smoothing per la frequenza 6787 KICK PULSE 25 sincroniz. 7 OFF ON ON Rilascio del kick pulse 6788A ∆f KICK 25 sincroniz. 7 -0.10 .. 0.10 Hz; < > 0 0.04 Hz df per il kick pulse 6789A T SW-ON MIN 25 sincroniz. 7 0.2 .. 1000.0 sec; 0 5.0 sec Tempo Min per switch-on senza balancing 6801 Gruppo SINC 25 sincroniz. 8 ON OFF OFF Gruppo funzionale di sincronizzazione 6802 Int.Sincr. 25 sincroniz. 8 (possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione) Nessuno All'Interruttore sincronizzabile 6803 Umin 25 sincroniz. 8 20 .. 125 V 90 V Limite inferiore di U: Umin 6804 Umax 25 sincroniz. 8 20 .. 140 V 110 V Limite superiore di U: Umax 6805 U< 25 sincroniz. 8 1 .. 60 V 5V Soglia U1,U2 non in U 6806 U> 25 sincroniz. 8 20 .. 140 V 80 V Soglia U1,U2 sotto U 6807 SINC U1<U2> 25 sincroniz. 8 SI NO NO Chiusura con U1< e U2> 6808 SINC U1>U2< 25 sincroniz. 8 SI NO NO Chiusura con U1> e U2< 6809 SINC U1<U2< 25 sincroniz. 8 SI NO NO Chiusura con U1< e U2< 6811A T superv. Tens. 25 sincroniz. 8 0.0 .. 60.0 sec; ∞ 0.1 sec Tempo supervis. U1>;U2> oppure U1<;U2< 6812 T-SIN. DURATA 25 sincroniz. 8 0.01 .. 1200.00 sec; ∞ 1200.00 sec Durata massima del control. sincroniz. 6813 SEQUENZ. FASI 25 sincroniz. 8 NO L1 L2 L3 L1 L3 L2 NO Controllo sequenza fasi 6820 T.Chius.Int. 25 sincroniz. 8 10 .. 1000 ms; ∞ ∞ ms Tempo di chiusura (operativo) del Interr 6821 Rapp U1/U2 25 sincroniz. 8 0.50 .. 2.00 1.00 Rapporto di adattamento U1/ U2 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 283 A Appendice Ind. Parametri Funzione Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 6822A Aggiust. Angolo 25 sincroniz. 8 0 .. 359 ° 0° Aggiustam. Angolo (Gruppo vettor. trasf) 6824 U1N-Trasf. prim 25 sincroniz. 8 0.10 .. 999.99 kV 15.75 kV U nominale primaria trasformatore U1 6825 U2N-Trasf. prim 25 sincroniz. 8 0.10 .. 999.99 kV 15.75 kV U nominale primaria trasformatore U2 6826 U nom Secondar 25 sincroniz. 8 80 .. 125 V 100 V U nominale secondaria (fase-fase) 6827 T COM CH MIN 25 sincroniz. 8 0.01 .. 10.00 sec 0.10 sec Tempo Min comando chiusura del CB 6830 dU ASIN U2>U1 25 sincroniz. 8 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2>U1 6831 dU ASIN U2<U1 25 sincroniz. 8 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2<U1 6832 df ASIN f2>f1 25 sincroniz. 8 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Differenza frequenza ammissibile f2>f1 6833 df ASIN f2<f1 25 sincroniz. 8 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Soglia di commutazione ASIN/SIN 6840 Sincr. permessa 25 sincroniz. 8 NO SI NO Chiusura in condizioni di sincronismo 6841 F SINCRONIZ. 25 sincroniz. 8 0.01 .. 0.04 Hz 0.01 Hz Soglia di commutazione ASIN/SIN 6842 dU SIN U2>U1 25 sincroniz. 8 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Max differenza U U2<U1 6843 dU SIN U2<U1 25 sincroniz. 8 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Max differenza U U2>U1 6844 dα SIN α2>α1 25 sincroniz. 8 2 .. 80 ° 10 ° Max differenza angolo alpha2>alpha1 6845 dα SIN α2<α1 25 sincroniz. 8 2 .. 80 ° 10 ° Max differenza angolo alpha2<alpha1 6846 T Ritard Habil. 25 sincroniz. 8 0.00 .. 60.00 sec 10.00 sec Rritardo dell'abilitazione 6850 dU SINC U2>U1 25 sincroniz. 8 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2>U1 6851 dU SINC U2<U1 25 sincroniz. 8 0.0 .. 40.0 V 2.0 V Differenza di U ammissibile U2<U1 6852 df SINC f2>f1 25 sincroniz. 8 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Max differza frequenza f2>f1 6853 df SINC f2<f1 25 sincroniz. 8 0.00 .. 2.00 Hz 0.10 Hz Max differza frequenza f2<f1 6854 dα SINC α2>α1 25 sincroniz. 8 2 .. 80 ° 10 ° Diff. d'angolo ammissibile alpha2>alpha1 6855 dα SINC α2<α1 25 sincroniz. 8 2 .. 80 ° 10 ° Diff. d'angolo ammissibile alpha2<alpha1 6860 REG TEN. OBJ. 25 sincroniz. 8 (possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione) Nessuno Regolatore U (Tap changer object) 6861 #STEP U NOM. 25 sincroniz. 8 -62 .. 62 0 Posiz. regolatore di U alla U nominale 6862 TAP STEP 25 sincroniz. 8 0.0 .. 20.0 % 0.0 % Ampiezza step regolatore di U 6870 U BALANCING 25 sincroniz. 8 OFF Reg. Tensione Pulse OFF Voltage balancing 6871 T U PULS MIN 25 sincroniz. 8 10 .. 1000 ms 100 ms Max durata impulso per U simmetrica 6872 T U PULS MAX 25 sincroniz. 8 1.00 .. 32.00 sec; ∞ 1.00 sec Minima durata impulso per U simmetrica 6873 dU2 / dt 25 sincroniz. 8 0.1 .. 50.0 V/s 2.0 V/s dU/dt del controllore 6874 T U PAUSE 25 sincroniz. 8 0.00 .. 32.00 sec 5.00 sec Tempo transitorio del U-controller 6875A SMOOTHING U 25 sincroniz. 8 1 .. 100 1 Fattore di Smoothing per la U 6876A (U/Un) / (f/fn) 25 sincroniz. 8 1.00 .. 1.40 1.10 Max sovraeccitazione permessa 6880 f BALANCING 25 sincroniz. 8 OFF Pulse OFF Frequency balancing 6881 T f PULS MIN 25 sincroniz. 8 10 .. 1000 ms 20 ms Minima durata impulso per f balancing 6882 T f PULS MAX 25 sincroniz. 8 1.00 .. 32.00 sec; ∞ 1.00 sec Max durata impulso per f balancing 6883 df2 / dt 25 sincroniz. 8 0.05 .. 5.00 Hz/s 1.00 Hz/s df/dt del controllore 6884 T f PAUSE 25 sincroniz. 8 0.00 .. 32.00 sec 5.00 sec Tempo transitorio del f-controller 6885 ∆f SET POINT 25 sincroniz. 8 -1.00 .. 1.00 Hz; < > 0 0.04 Hz Set point per frequenza balancing 6886A SMOOTHING f 25 sincroniz. 8 1 .. 100 1 Fattore di Smoothing per la frequenza 6887 KICK PULSE 25 sincroniz. 8 OFF ON ON Rilascio del kick pulse 284 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.7 Tabella parametri Ind. Parametri Funzione Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 6888A ∆f KICK 25 sincroniz. 8 -0.10 .. 0.10 Hz; < > 0 0.04 Hz df per il kick pulse 6889A T SW-ON MIN 25 sincroniz. 8 0.2 .. 1000.0 sec; 0 5.0 sec Tempo Min per switch-on senza balancing 7301 SCAL. U Uscite analog. 10.0 .. 180.0 V 100.0 V Fattore di scala U per 100% 7302 SCAL. f Uscite analog. 10.00 .. 200.00 Hz 100.00 Hz Fattore di scala f per 100% 7303 SCAL. ∆U Uscite analog. 1.0 .. 180.0 V 5.0 V Fattore di scala DELTA U per 100% 7304 SCAL. ∆f Uscite analog. 1.00 .. 200.00 Hz 10.00 Hz Fattore di scala DELTA f per 100% 7305 SCAL. ∆α Uscite analog. 1.0 .. 180.0 ° 10.0 ° Fattore di scala DELTA PHI per 100% 7311 USCITAANALOG B1 Uscite analog. U1 [%] f1 [%] U2 [%] f2 [%] ∆U [%] ∆f [%] ∆α [%] |∆U| [%] |∆f| [%] |∆α| [%] ∆U [%] Uscita Analogica B1 (Port B) 7312 MIN. VALOR(B1) Uscite analog. -200.00 .. 100.00 % -50.00 % Minima Percentuale Valore Uscita (B1) 7313 MIN. USCITA(B1) Uscite analog. 0 .. 10 mA 4 mA Minima Corrente Valore Uscita (B1) 7314 MAX. VALOR(B1) Uscite analog. 10.00 .. 200.00 % 50.00 % Massima Percentuale Valore Uscita (B1) 7315 MAX. USCITA(B1) Uscite analog. 10 .. 22 mA 20 mA Massima Corrente Valore Uscita (B1) 7321 USCITAANALOG B2 Uscite analog. U1 [%] f1 [%] U2 [%] f2 [%] ∆U [%] ∆f [%] ∆α [%] |∆U| [%] |∆f| [%] |∆α| [%] ∆U [%] Uscita Analogica B2 (Port B) 7322 MIN. VALOR(B2) Uscite analog. -200.00 .. 100.00 % 0.00 % Minima Percentuale Valore Uscita (B2) 7323 MIN. USCITA(B2) Uscite analog. 0 .. 10 mA 4 mA Minima Corrente Valore Uscita (B2) 7324 MAX. VALOR(B2) Uscite analog. 10.00 .. 200.00 % 100.00 % Massima Percentuale Valore Uscita (B2) 7325 MAX. USCITA(B2) Uscite analog. 10 .. 22 mA 20 mA Massima Corrente Valore Uscita (B2) 7331 USCITAANALOG D1 Uscite analog. U1 [%] f1 [%] U2 [%] f2 [%] ∆U [%] ∆f [%] ∆α [%] |∆U| [%] |∆f| [%] |∆α| [%] ∆U [%] Uscita Analogica D1 (Port D) 7332 MIN. VALOR(D1) Uscite analog. -200.00 .. 100.00 % 0.00 % Minima Percentuale Valore Uscita (D1) 7333 MIN. USCITA(D1) Uscite analog. 0 .. 10 mA 4 mA Minima Corrente Valore Uscita (D1) 7334 MAX. VALOR(D1) Uscite analog. 10.00 .. 200.00 % 100.00 % Massima Percentuale Valore Uscita (D1) 7335 MAX. USCITA(D1) Uscite analog. 10 .. 22 mA 20 mA Massima Corrente Valore Uscita (D1) 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 285 A Appendice Ind. Parametri Funzione Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 7341 USCITAANALOG D2 Uscite analog. U1 [%] f1 [%] U2 [%] f2 [%] ∆U [%] ∆f [%] ∆α [%] |∆U| [%] |∆f| [%] |∆α| [%] ∆U [%] Uscita Analogica D2 (Port D) 7342 MIN. VALOR(D2) Uscite analog. -200.00 .. 100.00 % 0.00 % Minima Percentuale Valore Uscita (D2) 7343 MIN. USCITA(D2) Uscite analog. 0 .. 10 mA 4 mA Minima Corrente Valore Uscita (D2) 7344 MAX. VALOR(D2) Uscite analog. 10.00 .. 200.00 % 100.00 % Massima Percentuale Valore Uscita (D2) 7345 MAX. USCITA(D2) Uscite analog. 10 .. 22 mA 20 mA Massima Corrente Valore Uscita (D2) 8501 Val.Mis.VM1> Superv. Soglia Disabilitato Ua Ub Uc Ud Ue Uf Disabilitato Valore Misurato per Soglia VM1> 8502 SOGLIA VM1> Superv. Soglia 2 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato VM1> 8503 Valore Mis.VM2< Superv. Soglia Disabilitato Ua Ub Uc Ud Ue Uf Disabilitato Valore Misurato per Soglia VM2< 8504 SOGLIA VM2< Superv. Soglia 2 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato VM2< 8505 Valore Mis.VM3> Superv. Soglia Disabilitato Ua Ub Uc Ud Ue Uf Disabilitato Valore Misurato per Soglia VM3> 8506 SOGLIA VM3> Superv. Soglia 2 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato VM3> 8507 Valore Mis.VM4< Superv. Soglia Disabilitato Ua Ub Uc Ud Ue Uf Disabilitato Valore Misurato per Soglia VM4> 8508 SOGLIA VM4< Superv. Soglia 2 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato VM4< 8509 Valore Mis.VM5> Superv. Soglia Disabilitato Ua Ub Uc Ud Ue Uf Disabilitato Valore Misurato per Soglia VM5> 8510 SOGLIA VM5> Superv. Soglia 2 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato VM5> 8511 Valore Mis.VM6< Superv. Soglia Disabilitato Ua Ub Uc Ud Ue Uf Disabilitato Valore Misurato per Soglia VM6< 8512 SOGLIA VM6< Superv. Soglia 2 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato VM6< 286 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.7 Tabella parametri Ind. Parametri Funzione Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 8601 Scatto ext.1 Scatto Esterno OFF ON Blocco Rele' OFF 8602 T rit.sc.ext.1 Scatto Esterno 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo ritardo scatto esterno 1 8701 Scatto ext.2 Scatto Esterno OFF ON Blocco Rele' OFF Scatto esterno funzione 2 8702 T rit.sc.ext.2 Scatto Esterno 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo ritardo scatto esterno 2 8801 Scatto ext.3 Scatto Esterno OFF ON Blocco Rele' OFF Scatto esterno funzione 3 8802 T rit.sc.ext.3. Scatto Esterno 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo ritardo scatto esterno 3 8901 Scatto ext.4 Scatto Esterno OFF ON Blocco Rele' OFF Scatto esterno funzione 4 8902 T rit.sc.ext.4 Scatto Esterno 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo ritardo scatto esterno 4 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Scatto esterno funzione 1 287 A Appendice A.8 Informazioni Le segnalazioni per IEC 60870-5-103 vengono emesse sia alla loro comparsa che alla loro scomparsa quando sono soggette a GI (General Interrogation - Interrogazione generale) per IEC 60870-5-103, negli altri casi vengono emesse solo nel momento in cui si verificano. Le segnalazioni create dall'utente o configurate nuovamente su IEC 60 870-5-103 vengono impostate su ON/OFF e sottoposte ad un'interrogazione generale se il tipo di informazione è differente dall'evento („.._W“). Ulteriori informazioni relative alle segnalazioni sono riportate nella descrizione del sistema SIPROTEC 4, N. d'ordine E50417-H1100-C151. Nelle colonne „Segnalazione di esercizio“, „Segnalazione di guasto“ e „Segnalazione di guasto a terra“ è valido quanto segue: GRAFIA MAIUSCOLA C/G: preimpostata, non configurabile grafia minuscolo c/m: preimpostata, configurabile *: non preimpostata, configurabile <vuoto>: non preimpostato ancora configurabile Nella colonna „Fault record“ è valido quanto segue: preimpostata, non configurabile grafia minuscola M: preimpostata, configurabile *: non preimpostata, configurabile <vuoto>: non preimpostato ancora configurabile Tipo di inf. Memoria di segnalazione Numero di informazione Data Unit obbligatorio GI IntS ON * OFF * LED REL 70 21 1 sì - Stop trasmissione dati (StopTrDati) Apparecchio IntS ON * OFF * LED REL 70 20 1 sì - Sblocco Trasmissione Dati via IN- Apparecchio GR.BIN. (Sblocc.TD) IntS - > Retroilluminazione accesa (> R.ill.ON) Apparecchio MS ON * OFF * LED IB REL - Sincronizzazione oraria (Sinc.orar.) Apparecchio IntS_ F * * * LED REL - Modo test Hardware (ModTest HW) Apparecchio IntS ON * OFF * LED REL - Gruppo A (Gruppo A) Cambio gruppo IntS ON * OFF * LED REL 70 23 1 sì - Gruppo B (Gruppo B) Cambio gruppo IntS ON * OFF * LED REL 70 24 1 sì 288 Oscillatorio Apparecchio Relè Modo di test (Modo test) Tasto di funzione - Ingresso binario Tipo IEC 60870-5-103 LED Possibilità di configurazione Fault record Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° GRAFIA MAIUSCOLA M: * 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.8 Informazioni Tipo di inf. Memoria di segnalazione Numero di informazione Data Unit obbligatorio GI IntS ON * OFF * LED REL 70 25 1 sì - Gruppo D (Gruppo D) Cambio gruppo IntS ON * OFF * LED REL 70 26 1 sì - Avvio registrazione guasto (Av.Re.Guas) Reg.oscill.guas IntS ON * OFF * LED REL - Modo di controllo REMOTO (Mo- Aut. controllo doREMOTO) IntS ON * OFF LED - Controllo AUTORIZZAZIONE (Contr.Aut.) Aut. controllo IntS ON * OFF LED - Modo di controllo LOCALE (Modo Aut. controllo Loc.) IntS ON * OFF LED - Resettaggio metro (Res.metr.) Misure IntS_ F ON * - Resettaggio contatoremin.max. (ResMinMax) Min/Max misur. IntS_ F ON * - Errore sistema d'interfaccia (ErrSis.Int) Protocollo IntS ON * OFF 1 Nessuna funzione configurata (Non configur.) Apparecchio MS 2 Funzione non disponibile (Non Esistente) Apparecchio MS 3 Sincronizzazione oraria interna (>Sincr.Oraria) Apparecchio MS_F * * 4 Avvio registrazione oscillopertur- Reg.oscill.guas bograf. (>Registr.oscil.) MS * 5 >Reset LED (>Reset LED) Apparecchio MS 7 Scelta gruppo settaggio Bit 0 (>Grup.Set.Bit 0) Cambio gruppo MS 8 Scelta gruppo settaggio Bit 1 (>Grup.Set.Bit 1) Cambio gruppo MS Oscillatorio Cambio gruppo Relè Gruppo C (Gruppo C) Tasto di funzione - Ingresso binario Tipo IEC 60870-5-103 LED Possibilità di configurazione Fault record Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° IB LED REL * LED IB REL 135 48 1 no * m LED IB REL 135 49 1 sì * * * LED IB REL 135 50 1 sì * * * LED IB REL 135 51 1 sì * * * LED IB REL 135 52 1 sì 15 Modo di test (Modo di test) Apparecchio MS * * * LED IB REL 135 53 1 sì 16 >Stop trasmissione dati (>Stop Tr.dati) Apparecchio MS * * * LED IB REL 135 54 1 sì 51 Apparecchiatura Operativa e pro- Apparecchio tettiva (App. OK) MU ON * OFF * LED REL 135 81 1 sì 52 Almeno una funzione protett. e' attiva (ProtAttiva) Apparecchio IntS ON * OFF * LED REL 70 18 1 sì 55 Reset Apparecchiatura (Reset Apparec.) Apparecchio MU ON * * LED REL 56 Start iniziale dell'apparecchiatura Apparecchio (Start Iniziale) MU ON * * LED REL 70 5 1 no 60 LEDs reset (LEDs reset) Apparecchio MU_F ON * * LED REL 70 19 1 no 67 Restart (Restart) Apparecchio MU ON * * LED REL 68 Errore sincronizzazione orologio (Err. sincr. ora) Supervisione MU on off * * LED REL 69 Tempo risparmio luce (T risparm.luce) Apparecchio MU ON * OFF * LED REL 70 Caricamento nuovo settaggio in corso (Caric.settaggio) Apparecchio MU ON * OFF * LED REL 70 22 1 sì 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 289 A Appendice Memoria di segnalazione Numero di informazione Data Unit obbligatorio GI MU * * * LED REL 72 Cambio livello-2 (Camb. livello-2) Apparecchio MU ON * OFF * LED REL 73 Cambio settaggio locale (Cambio Apparecchio locale) MU * * * 110 Evento perso (Evento perso) Apparecchio MU_F ON * * LED REL 135 130 1 no 113 Flag Persa (Flag Persa) Apparecchio MU ON * m LED REL 135 136 1 sì 125 Dialogo ON (Dialogo ON) Apparecchio MU ON * OFF * LED REL 135 145 1 sì 140 Errore con un allarme generale (Err. Som.Allar.) Supervisione MU on off * * LED REL 70 47 1 sì 160 Evento sommatoria allarme (Even.Som.Allar.) Supervisione MU on off * * LED REL 70 46 1 sì 170.0001 >Attivare Gruppo funz. Sinc 1 (>Si1 att) 25 sincroniz. 1 MS on off * * LED IB REL 170.0001 >Attivare Gruppo funz. Sinc 2 (>Si2 att) 25 sincroniz. 2 MS on off * * LED IB REL 170.0001 >Attivare Gruppo funz. Sinc 3 (>Si3 att) 25 sincroniz. 3 MS on off * * LED IB REL 170.0001 >Attivare Gruppo funz. Sinc 4 (>Si4 att) 25 sincroniz. 4 MS on off * * LED IB REL 170.0001 >Sinc5 effettivo (>Si5 eff.) 25 sincroniz. 5 MS on off * * LED IB REL 170.0001 >Sinc6 effettivo (>Si6 eff.) 25 sincroniz. 6 MS on off * * LED IB REL 170.0001 >Sinc7 effettivo (>Si7 eff.) 25 sincroniz. 7 MS on off * * LED IB REL 170.0001 >Sinc8 effettivo (>Si8 eff.) 25 sincroniz. 8 MS on off * * LED IB REL 170.0050 Sinc. Gruppo 1: Errore (Si1 Errore) 25 sincroniz. 1 MU * on off * LED REL 41 80 2 sì 170.0050 Sinc. Gruppo 2: Errore (Si2 Errore) 25 sincroniz. 2 MU * on off * LED REL 170.0050 Sinc. Gruppo 3: Errore (Si3 Errore) 25 sincroniz. 3 MU * on off * LED REL 170.0050 Sinc. Gruppo 4: Errore (Si4 Errore) 25 sincroniz. 4 MU * on off * LED REL 170.0050 Sinc. Gruppo 5: Errore (Si5 Errore) 25 sincroniz. 5 MU * on off * LED REL 170.0050 Sinc. Gruppo 6: Errore (Si6 Errore) 25 sincroniz. 6 MU * on off * LED REL 170.0050 Sinc. Gruppo 7: Errore (Si7 Errore) 25 sincroniz. 7 MU * on off * LED REL 170.0050 Sinc. Gruppo 8: Errore (Si8 Errore) 25 sincroniz. 8 MU * on off * LED REL 170.0051 Gruppo funzionale sinc 1 blocca- 25 sincroniz. 1 to (Si1 bloc) MU on off on off * LED REL 41 204 1 sì 170.0051 Gruppo funzionale sinc 2 blocca- 25 sincroniz. 2 to (Si2 bloc) MU on off on off * LED REL 290 Oscillatorio Apparecchio Relè Verifica nuovo Settaggio (verif Settaggio) Tasto di funzione 71 Ingresso binario Tipo IEC 60870-5-103 LED Possibilità di configurazione Fault record Tipo di inf. Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.8 Informazioni * LED REL 170.0051 Gruppo funzionale sinc 4 blocca- 25 sincroniz. 4 to (Si4 bloc) MU on off on off * LED REL 170.0051 Sinc. Gruppo 5 è BLOCCATO (Si5 BLOC.) 25 sincroniz. 5 MU on off on off * LED REL 170.0051 Sinc. Gruppo 6 è BLOCCATO (Si6 BLOC.) 25 sincroniz. 6 MU on off on off * LED REL 170.0051 Sinc. Gruppo 7 è BLOCCATO (Si7 BLOC.) 25 sincroniz. 7 MU on off on off * LED REL 170.0051 Sinc. Gruppo 8 è BLOCCATO (Si8 BLOC.) 25 sincroniz. 8 MU on off on off * LED REL 170.2007 Sinc. Grp. 1 Mis.richiesta dal con- 25 sincroniz. 1 trollo (Si1 Ctrl) MS * on off * LED REL 170.2007 Sinc. Grp. 2 Mis.richiesta dal con- 25 sincroniz. 2 trollo (Si2 Ctrl) MS * on off * LED REL 170.2007 Sinc. Grp. 3 Mis.richiesta dal con- 25 sincroniz. 3 trollo (Si3 Ctrl) MS * on off * LED REL 170.2007 Sinc. Grp. 4 Mis.richiesta dal con- 25 sincroniz. 4 trollo (Si4 Ctrl) MS * on off * LED REL 170.2007 Sinc. Grp. 5 Mis.richiesta dal con- 25 sincroniz. 5 trollo (Si5 Ctrl) MS * on off * LED REL 170.2007 Sinc. Grp. 6 Mis.richiesta dal con- 25 sincroniz. 6 trollo (Si6 Ctrl) MS * on off * LED REL 170.2007 Sinc. Grp. 7 Mis.richiesta dal con- 25 sincroniz. 7 trollo (Si7 Ctrl) MS * on off * LED REL 170.2007 Sinc. Grp. 8 Mis.richiesta dal con- 25 sincroniz. 8 trollo (Si8 Ctrl) MS * on off * LED REL 170.2008 >Blocco Gruppo funzionale sinc 1 25 sincroniz. 1 (>Si1 bloc) MS * * * LED IB REL 170.2008 >Blocco Gruppo funzionale sinc 2 25 sincroniz. 2 (>Si2 bloc) MS * * * LED IB REL 170.2008 >Blocco Gruppo funzionale sinc 3 25 sincroniz. 3 (>Si3 bloc) MS * * * LED IB REL 170.2008 >Blocco Gruppo funzionale sinc 4 25 sincroniz. 4 (>Si4 bloc) MS * * * LED IB REL 170.2008 >Sinc5 blocco (>Si5 bloc.) 25 sincroniz. 5 MS * * * LED IB REL 170.2008 >Sinc6 blocco (>Si6 bloc.) 25 sincroniz. 6 MS * * * LED IB REL 170.2008 >Sinc7 blocco (>Si7 bloc.) 25 sincroniz. 7 MS * * * LED IB REL 170.2008 >Sinc8 blocco (>Si8 bloc.) 25 sincroniz. 8 MS * * * LED IB REL 170.2022 Funz. Sinc 1: Funz. di misura in corso (Si1 in c.) 25 sincroniz. 1 MU * on off * LED REL 170.2022 Funz. Sinc 2: Funz. di misura in corso (Si2 in c.) 25 sincroniz. 2 MU * on off * LED REL 170.2022 Funz. Sinc 3: Funz. di misura in corso (Si3 in c.) 25 sincroniz. 3 MU * on off * LED REL 170.2022 Funz. Sinc 4: Funz. di misura in corso (Si4 in c.) 25 sincroniz. 4 MU * on off * LED REL 170.2022 Sinc. Gruppo 5: misure in esecu- 25 sincroniz. 5 zione (Si5 Misura) MU * on off * LED REL 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 obbligatorio GI on off Data Unit on off Numero di informazione MU IEC 60870-5-103 Tipo LED Gruppo funzionale sinc 3 blocca- 25 sincroniz. 3 to (Si3 bloc) Relè Fault record 170.0051 Oscillatorio Possibilità di configurazione Tasto di funzione Memoria di segnalazione Ingresso binario Tipo di inf. Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° 41 203 2 sì 291 A Appendice LED REL 170.2022 Sinc. Gruppo 7: misure in esecu- 25 sincroniz. 7 zione (Si7 Misura) MU * on off * LED REL 170.2022 Sinc. Gruppo 8: misure in esecu- 25 sincroniz. 8 zione (Si8 Misura) MU * on off * LED REL 170.2025 Funz. Sinc: Scadere del tempo di 25 sincroniz. 2 superv. (Sinc Scad Tsup) MU * on off * LED REL 170.2025 Funz. Sinc: Scadere del tempo di 25 sincroniz. 3 superv. (Sinc Scad Tsup) MU * on off * LED REL 170.2025 Funz. Sinc: Scadere del tempo di 25 sincroniz. 4 superv. (Sinc Scad Tsup) MU * on off * LED REL 170.2025 Funz. Sinc: Scadere del tempo di 25 sincroniz. 5 superv. (Sinc Scad Tsup) MU * on off * LED REL 170.2025 Funz. Sinc: Scadere del tempo di 25 sincroniz. 6 superv. (Sinc Scad Tsup) MU * on off * LED REL 170.2025 Funz. Sinc: Scadere del tempo di 25 sincroniz. 7 superv. (Sinc Scad Tsup) MU * on off * LED REL 170.2025 Funz. Sinc: Scadere del tempo di 25 sincroniz. 8 superv. (Sinc Scad Tsup) MU * on off * LED REL 170.2097 Sinc. Gruppo 1: Parametro non plausibile (Si1 ParErr) Supervisione MU on off * * LED REL 170.2097 Sinc. Gruppo 2: Parametro non plausibile (Si2 ParErr) Supervisione MU on off * * LED REL 170.2097 Sinc. Gruppo 3: Parametro non plausibile (Si3 ParErr) Supervisione MU on off * * LED REL 170.2097 Sinc. Gruppo 4: Parametro non plausibile (Si4 ParErr) Supervisione MU on off * * LED REL 170.2097 Sinc. Gruppo 5: Parametro non plausibile (Si5 ParErr) Supervisione MU on off * * LED REL 170.2097 Sinc. Gruppo 6: Parametro non plausibile (Si6 ParErr) Supervisione MU on off * * LED REL 170.2097 Sinc. Gruppo 7: Parametro non plausibile (Si7 ParErr) Supervisione MU on off * * LED REL 170.2097 Sinc. Gruppo 8: Parametro non plausibile (Si8 ParErr) Supervisione MU on off * * LED REL 170.2101 Gruppo funzionale sinc 1 è su OFF (Si1 OFF) 25 sincroniz. 1 MU on off * * LED REL 170.2101 Gruppo funzionale sinc 2 è su OFF (Si2 OFF) 25 sincroniz. 2 MU on off * * LED REL 170.2101 Gruppo funzionale sinc 3 è su OFF (Si3 OFF) 25 sincroniz. 3 MU on off * * LED REL 170.2101 Gruppo funzionale sinc 4 è su OFF (Si4 OFF) 25 sincroniz. 4 MU on off * * LED REL 170.2101 Sinc. Gruppo 5 è su OFF (Si5 OFF) 25 sincroniz. 5 MU on off * * LED REL 170.2101 Sinc. Gruppo 6 è su OFF (Si6 OFF) 25 sincroniz. 6 MU on off * * LED REL 170.2101 Sinc. Gruppo 7 è su OFF (Si7 OFF) 25 sincroniz. 7 MU on off * * LED REL 292 obbligatorio GI * Data Unit on off Numero di informazione * IEC 60870-5-103 Tipo MU Relè Sinc. Gruppo 6: misure in esecu- 25 sincroniz. 6 zione (Si6 Misura) Tasto di funzione 170.2022 Ingresso binario LED Possibilità di configurazione Oscillatorio Memoria di segnalazione Fault record Tipo di inf. Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° 41 36 1 sì 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.8 Informazioni * * LED REL 170.2300 Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 1 1 (Sinc ok chius 1) MU * on off * LED REL 170.2300 Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 2 1 (Sinc ok chius 1) MU * on off * LED REL 170.2300 Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 3 1 (Sinc ok chius 1) MU * on off * LED REL 170.2300 Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 4 1 (Sinc ok chius 1) MU * on off * LED REL 170.2300 Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 5 1 (Sinc ok chius 1) MU * on off * LED REL 170.2300 Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 6 1 (Sinc ok chius 1) MU * on off * LED REL 170.2300 Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 7 1 (Sinc ok chius 1) MU * on off * LED REL 170.2300 Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 8 1 (Sinc ok chius 1) MU * on off * LED REL 170.2301 Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 1 2 (Sinc ok chius 2) MU * on off * LED REL 170.2301 Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 2 2 (Sinc ok chius 2) MU * on off * LED REL 170.2301 Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 3 2 (Sinc ok chius 2) MU * on off * LED REL 170.2301 Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 4 2 (Sinc ok chius 2) MU * on off * LED REL 170.2301 Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 5 2 (Sinc ok chius 2) MU * on off * LED REL 170.2301 Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 6 2 (Sinc ok chius 2) MU * on off * LED REL 170.2301 Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 7 2 (Sinc ok chius 2) MU * on off * LED REL 170.2301 Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 8 2 (Sinc ok chius 2) MU * on off * LED REL 170.2311 Gruppo funz. Sinc 1 è attivo (Si1 att) 25 sincroniz. 1 MU on off * * LED REL 170.2311 Gruppo funz. Sinc 2 è attivo (Si2 att) 25 sincroniz. 2 MU on off * * LED REL 170.2311 Gruppo funz. Sinc 3 è attivo (Si3 att) 25 sincroniz. 3 MU on off * * LED REL 170.2311 Gruppo funz. Sinc 4 è attivo (Si4 att) 25 sincroniz. 4 MU on off * * LED REL 170.2311 Sinc. Gruppo Funzione 5 è attivo 25 sincroniz. 5 (Si5 attivo) MU on off * * LED REL 170.2311 Sinc. Gruppo Funzione 6 è attivo 25 sincroniz. 6 (Si6 attivo) MU on off * * LED REL 170.2311 Sinc. Gruppo Funzione 7 è attivo 25 sincroniz. 7 (Si7 attivo) MU on off * * LED REL 170.2311 Sinc. Gruppo Funzione 8 è attivo 25 sincroniz. 8 (Si8 attivo) MU on off * * LED REL 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 obbligatorio GI on off Data Unit MU Numero di informazione 25 sincroniz. 8 IEC 60870-5-103 Tipo LED Sinc. Gruppo 8 è su OFF (Si8 OFF) Relè Fault record 170.2101 Oscillatorio Possibilità di configurazione Tasto di funzione Memoria di segnalazione Ingresso binario Tipo di inf. Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° 293 A Appendice * LED REL 170.2312 Sinc. Gruppo 2 è su ON (Si2 ON) 25 sincroniz. 2 MU on off * * LED REL 170.2312 Sinc. Gruppo 3 è su ON (Si3 ON) 25 sincroniz. 3 MU on off * * LED REL 170.2312 Sinc. Gruppo 4 è su ON (Si4 ON) 25 sincroniz. 4 MU on off * * LED REL 170.2312 Sinc. Gruppo 5 è su ON (Si5 ON) 25 sincroniz. 5 MU on off * * LED REL 170.2312 Sinc. Gruppo 6 è su ON (Si6 ON) 25 sincroniz. 6 MU on off * * LED REL 170.2312 Sinc. Gruppo 7 è su ON (Si7 ON) 25 sincroniz. 7 MU on off * * LED REL 170.2312 Sinc. Gruppo 8 è su ON (Si8 ON) 25 sincroniz. 8 MU on off * * LED REL 177 Avaria:batteria scarica (Avar.bat. scar.) Supervisione MU on off * * LED REL 181 Errore.: convertitore A/D (Err. conv. A/D) Supervisione MU on off * * LED REL 183 Errore pannello 1 (Errore pann. 1) Supervisione MU on off * * LED REL 184 Errore pannello 2 (Errore pann. 2) Supervisione MU on off * * LED REL 185 Errore pannello 3 (Errore pann. 3) Supervisione MU on off * * LED REL 186 Errore pannello 4 (Errore pann. 4) Supervisione MU on off * * LED REL 187 Errore pannello 5 (Errore pann. 5) Supervisione MU on off * * LED REL 188 Errore pannello 6 (Errore pann. 6) Supervisione MU on off * * LED REL 189 Errore pannello 7 (Errore pann. 7) Supervisione MU on off * * LED REL 190 Errore pannello 0 (Errore pann. 0) Supervisione MU on off * * LED REL 191 Errore:offset (Errore:offset) Supervisione MU on off * * LED REL 193 Allarme:adattam. ingr.analog.non Supervisione valido (Alarm.adattam.) MU on off * * LED REL 222.0043 Funz.Sinc: Rich. misura sincronizzazione (>Sinc Rich.mis.) SINC General MS * on off * LED IB REL 222.2011 >Funz. Sinc: Avv. Sincronizzaz. (>Sinc Avv) SINC General MS * on off * LED IB REL 222.2012 >Funz. Sinc: Stop Sincronizz. (>Sinc Stop) SINC General MS * on off * LED IB REL 222.2013 >Funz. Sinc:Abilitaz. condizione U1>U2< (>Sinc U1>U2<) SINC General MS * on off * LED IB REL 222.2014 >Funz. Sinc:Abilitaz. condizione U1<U2> (>Sinc U1<U2>) SINC General MS * on off * LED IB REL 294 obbligatorio GI * Data Unit on off Numero di informazione MU IEC 60870-5-103 Tipo LED Sinc. Gruppo 1 è su ON (Si1 ON) 25 sincroniz. 1 Relè Fault record 170.2312 Oscillatorio Possibilità di configurazione Tasto di funzione Memoria di segnalazione Ingresso binario Tipo di inf. Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° 41 89 1 sì 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 MS * on off * LED IB REL 222.2027 Funz. Sinc: Condiz.i U1>U2> soddisfatte (Sinc U1>U2<) SINC General MU * on off * LED REL 222.2028 Funz. Sinc: Condiz.i U1<U2> soddisfatte (Sinc U1<U2>) SINC General MU * on off * LED REL 222.2029 Funz. Sinc: Condiz.i U1<U2< soddisfatte (Sinc U1<U2<) SINC General MU * on off * LED REL 222.2030 Funz. Sinc: (Udiff) ok (Sinc Udiff SINC General ok) MU * on off * LED REL obbligatorio GI SINC General Data Unit >Funz. Sinc:Abilitaz. condizione U1<U2< (>Sinc U1<U2<) Numero di informazione 222.2015 IEC 60870-5-103 Tipo Possibilità di configurazione Oscillatorio LED Memoria di segnalazione Relè Fault record Tipo di inf. Tasto di funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Funzione Ingresso binario Significato Segnalazione di guasto a terra ON/OFF N° Segnalazione di esercizio ON/OFF A.8 Informazioni 41 207 2 sì 222.2031 Funz. Sinc: (fdiff) ok (Sinc fdiff ok) SINC General MU * on off * LED REL 41 208 2 sì 222.2032 Funz. Sinc: (fdiff) ok (Sinc αdiff ok) SINC General MU * on off * LED REL 41 209 2 sì 222.2033 Funz. Sinc: f1>fmax ammissibile SINC General (Sinc f1>>) MU * on off * LED REL 222.2034 Funz. Sinc: f1<fmin ammissibile (Sinc f1<<) SINC General MU * on off * LED REL 222.2035 Funz. Sinc: f2>fmax ammissibile SINC General (Sinc f2>>) MU * on off * LED REL 222.2036 Funz. Sinc: f2<fmin ammissibile (Sinc f2<<) SINC General MU * on off * LED REL 222.2037 Funz. Sinc: U1>Umax ammissibile (Sinc U1>>) SINC General MU * on off * LED REL 222.2038 Funz. Sinc: U1<Umin ammissibi- SINC General le (Sinc U1<<) MU * on off * LED REL 222.2039 Funz. Sinc: U2>Umax ammissibile (Sinc U2>>) SINC General MU * on off * LED REL 222.2040 Funz. Sinc: U2<Umin ammissibi- SINC General le (Sinc U2<<) MU * on off * LED REL 222.2090 Funz.Sinc: Udiff troppo grande (U2>U1) (Sinc U2>U1) SINC General MU * on off * LED REL 222.2091 Funz.Sinc: Udiff troppo grande (U2<U1) (Sinc U2<U1) SINC General MU * on off * LED REL 222.2092 Funz.Sinc: fdiff troppo grande (f2>f1) (Sinc f2>f1) SINC General MU * on off * LED REL 222.2093 Funz.Sinc: fdiff troppo grande (f2<f1) (Sinc f2<f1) SINC General MU * on off * LED REL 222.2094 Funz.Sinc: alphadiff tr. grande (a2>a1) (Sinc α2>α1) SINC General MU * on off * LED REL 222.2095 Funz.Sinc: alphadiff tr. grande (a2<a1) (Sinc α2<α1) SINC General MU * on off * LED REL 222.2096 Funz.Sinc: Selezione multipla Funz.SINC (Sinc Err Selez.) Supervisione MU on off * * LED REL 222.2102 >Funz.Sinc: Blocco abilitazione (>Sinc blc Abil.) SINC General MS * on off * LED IB REL 222.2103 Funz.Sinc: Abilitazione bloccata (Sinc blc Abil.) SINC General MU * on off * LED REL 41 37 2 sì 222.2302 Sinc. Condizione sincronizz. 1 ok SINC General (Sinc ok 1) MU * on off * LED REL 41 81 2 sì 222.2303 Sinc. Condizione sincronizz. 2 ok SINC General (Sinc ok 2) MU * on off * LED REL 41 82 2 sì 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 295 A Appendice Memoria di segnalazione Numero di informazione Data Unit obbligatorio GI MU * on off * LED REL 222.2310 Sinc supervisione Alpha> (Sinc sup. α) SINC General MU * on off * LED REL 222.2331 Sinc. Errore nella Configurazione Supervisione (Sinc Err.Conf.) MU on off * * LED REL 222.2332 Sinc:Cond. Sincronizzazione f1 (Test) (Sinc f sin 1) SINC General MU * on off * LED REL 222.2333 Sinc:Cond. Sincronizzazione f2 (Test) (Sinc f sin 2) SINC General MU * on off * LED REL 222.2334 Sinc:Stop per valore errato reg. tens. (Sinc Stop TS) SINC General MU on off * * LED REL 222.2335 Sinc: U1 sequenza fase è L1 L2 L3 (SincSEQ U1 123) SINC General MU on off * * LED REL 222.2336 Sinc: U1 sequenza fase è L1 L3 L2 (SincSEQ U1 132) SINC General MU on off * * LED REL 222.2337 Sinc: U2 sequenza fase è L1 L2 L3 (SincSEQ U2 123) SINC General MU on off * * LED REL 222.2338 Sinc: U2 sequenza fase è L1 L3 L2 (SincSEQ U2 132) SINC General MU on off * * LED REL 222.2340 >Test sincronizzazione (Messa in SINC General serv.) (>COM Test sinc.) MS on off on off * LED IB REL 222.2341 Comm: Rilascio del Comando Chiusura 1 (Test Ril.Ch. 1) SINC General MU on off on off m LED REL 222.2342 Comm: Rilascio del Comando Chiusura 2 (Test Ril.Ch. 2) SINC General MU on off on off m LED REL 223.2320 >BLOCCO comandi eguagliatori (>BLK Eguagliat.) SINC General MS on off on off * LED IB REL 41 70 1 sì 223.2321 >BLOCCO comandi eguagliatore SINC General tensione (>BLK V Eguagl.) MS on off on off * LED IB REL 41 71 1 sì 223.2322 >BLOCCO comandi eguagliatore SINC General frequenza (>BLK f Eguagl.) MS on off on off * LED IB REL 41 72 1 sì 223.2323 >Avvio sequenza eguagliamento SINC General (>Start Eguagl.) MS on off on off * LED IB REL 41 73 1 sì 223.2324 Sinc: diminuzione tensione U2 (Sinc U2 giù) SINC General MU * * m LED REL 41 74 1 sì 223.2325 Sinc: aumento tensione U2 (Sinc SINC General U2 su) MU * * m LED REL 41 75 1 sì 223.2326 Sinc: diminuzione frequency f2 (Sinc f2 giù) SINC General MU * * m LED REL 41 76 1 sì 223.2327 Sinc: aumento frequency f2 (Sinc SINC General f2 su) MU * * m LED REL 41 77 1 sì 223.2339 Comandi eguagliatori sono attivi (Eguagl. attivi) SINC General MU on off on off * LED REL 272 Set point Ore di operazione (SP. Op Hours>) Punti set(Sta) MU ON * OFF * LED REL 135 229 1 sì 301 Guasto sistema di potenza (Sist:Pot.Gua) Apparecchio MU ON ON OFF OFF * 135 231 2 sì 302 Evento di guasto (Even.guasto) Apparecchio MU * ON * 361 >Avaria: alimentaz. TV (MCB scattato) (>AVARIA alim.TV) Dati Impianto 1 MS on off * * 296 LED IB REL Oscillatorio SINC General Relè Sinc-supervisione U1,U2 asimmetrica (Sinc sup.asim.) Tasto di funzione 222.2309 Ingresso binario Tipo IEC 60870-5-103 LED Possibilità di configurazione Fault record Tipo di inf. Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° 135 232 2 sì 150 38 1 sì 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.8 Informazioni REL 409 > Blocco conteggi Op (>BLOC Cont Op) MS ON * OFF * LED IB REL Statistiche obbligatorio GI IB Data Unit * Relè * Tasto di funzione ON Ingresso binario MS LED >U1 MIN/MAX Reset Buffer (>U1 Min/Max misur. MiMa Reset) Fault record 399 IEC 60870-5-103 Numero di informazione Possibilità di configurazione Tipo Memoria di segnalazione Oscillatorio Tipo di inf. Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° 501 Avviamento Rele' (Avviam. relay) Dati Impianto 1 MU * on m LED REL 150 151 2 sì 511 Relay comando di scatto genera- Dati Impianto 1 le (Relay Scatto) MU * on m LED REL 150 161 2 sì 545 Tempo da avviamento a ricaduta Apparecchio (T Avviam.) AV 546 Tempo da avviamento a scatto (T Apparecchio Scatto) AV 1020 Contatore ore di funzionamento (Ore Fun.=) Statistiche AV 4523 >BLOCCO Scatto Esterno 1 (>BLOCCO Ext.1) Scatto Esterno MS * * * LED IB REL 4526 >Trigger Scatto Esterno 1 (>Scat.Ext.1) Scatto Esterno MS on off * * LED IB REL 51 126 1 sì 4531 Scatto Esterno 1 e' su OFF (Ext.1 Scatto Esterno OFF) MU on off * * LED REL 51 131 1 sì 4532 Scatto Esterno 1 e' BLOCCATO (Ext.1 BLOCCATO) Scatto Esterno MU on off on off * LED REL 51 132 1 sì 4533 Scatto Esterno 1 e' ATTIVO (Ext.1 ATTIVO) Scatto Esterno MU on off * * LED REL 51 133 1 sì 4536 Scatto Esterno 1:Avv. Generale (Ext.1 AVVIATO) Scatto Esterno MU * on off * LED REL 51 136 2 sì 4537 Scatto Esterno 1: Scatto Genera- Scatto Esterno le (Ext.1 Scat.Gen.) MU * on * LED REL 51 137 2 sì 4543 >BLOCCO Scatto Esterno 2 (>BLOCCO Ext.2) Scatto Esterno MS * * * LED IB REL 4546 >Trigger Scatto Esterno 2 (>Scat.Ext.2) Scatto Esterno MS on off * * LED IB REL 51 146 1 sì 4551 Scatto Esterno 2 e' su OFF (Ext. 2 OFF) Scatto Esterno MU on off * * LED REL 51 151 1 sì 4552 Scatto Esterno 2 e' BLOCCATO (Ext.2 BLOCCATO) Scatto Esterno MU on off on off * LED REL 51 152 1 sì 4553 Scatto Esterno 2 e' ATTIVO (Ext.2 ATTIVO) Scatto Esterno MU on off * * LED REL 51 153 1 sì 4556 Scatto Esterno 2:Avv. Generale (Ext.2 AVVIATO) Scatto Esterno MU * on off * LED REL 51 156 2 sì 4557 Scatto Esterno 2: Scatto Genera- Scatto Esterno le (Ext.2 Scat.Gen.) MU * on * LED REL 51 157 2 sì 4563 >BLOCCO Scatto Esterno 3 (>BLOCCO Ext.3) Scatto Esterno MS * * * LED IB REL 4566 >Trigger Scatto Esterno 3 (>Scat.Ext.3) Scatto Esterno MS on off * * LED IB REL 51 166 1 sì 4571 Scatto Esterno 3 e' su OFF (Ext. 3 OFF) Scatto Esterno MU on off * * LED REL 51 171 1 sì 4572 Scatto Esterno 3 e' BLOCCATO (Ext.3 BLOCCATO) Scatto Esterno MU on off on off * LED REL 51 172 1 sì 4573 Scatto Esterno 3 e' ATTIVO (Ext.3 ATTIVO) Scatto Esterno MU on off * * LED REL 51 173 1 sì 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 297 A Appendice Memoria di segnalazione Numero di informazione Data Unit obbligatorio GI MU * on off * LED REL 51 176 2 sì 4577 Scatto Esterno 3: Scatto Genera- Scatto Esterno le (Ext.3 Scat.Gen.) MU * on * LED REL 51 177 2 sì 4583 >BLOCCO Scatto Esterno 4 (>BLOCCO Ext.4) Scatto Esterno MS * * * LED IB REL 4586 >Trigger Scatto Esterno 4 (>Scat.Ext.4) Scatto Esterno MS on off * * LED IB REL 51 186 1 sì 4591 Scatto Esterno 4 e' su OFF (Ext. 4 OFF) Scatto Esterno MU on off * * LED REL 51 191 1 sì 4592 Scatto Esterno 4 e' BLOCCATO (Ext.4 BLOCCATO) Scatto Esterno MU on off on off * LED REL 51 192 1 sì 4593 Scatto Esterno 4 e' ATTIVO (Ext.4 ATTIVO) Scatto Esterno MU on off * * LED REL 51 193 1 sì 4596 Scatto Esterno 4:Avv. Generale (Ext.4 AVVIATO) Scatto Esterno MU * on off * LED REL 51 196 2 sì 4597 Scatto Esterno 4: Scatto Genera- Scatto Esterno le (Ext.4 Scat.Gen.) MU * on * LED REL 51 197 2 sì 5203 >Blocco Protezione di Frequenza Prot. di freq. (>Blocco Freq.) MS * * * LED IB REL 5206 >Blocco Protezione di Freq.soglia f1 (>Blocco f1) Prot. di freq. MS on off * * LED IB REL 70 177 1 sì 5207 >Blocco Protezione di Freq.soglia f2 (>Blocco f2) Prot. di freq. MS on off * * LED IB REL 70 178 1 sì 5208 >Blocco Protezione di Freq.soglia f3 (>Blocco f3) Prot. di freq. MS on off * * LED IB REL 70 179 1 sì 5209 >Blocco Protezione di Freq.soglia f4 (>Blocco f4) Prot. di freq. MS on off * * LED IB REL 70 180 1 sì 5211 Protezione di Frequenza e' su OFF (Prot.Freq. OFF) Prot. di freq. MU on off * * LED REL 70 181 1 sì 5212 Protezione di Frequenza e' Bloc- Prot. di freq. cata (Freq. Bloccata) MU on off on off * LED REL 70 182 1 sì 5213 Protezione di Frequenza e' Attiva Prot. di freq. (Freq. Attiva) MU on off * * LED REL 70 183 1 sì 5215 Blocco prot. frequenza per min tensione (Freq U< Bloc.) Prot. di freq. MU on off on off * LED REL 70 238 1 sì 5232 Protezione di Frequenza:Avviamento f1 (Avviamento f1) Prot. di freq. MU * on off * LED REL 70 230 2 sì 5233 Protezione di Frequenza:Avviamento f2 (Avviamento f2) Prot. di freq. MU * on off * LED REL 70 231 2 sì 5234 Protezione di Frequenza:Avviamento f3 (Avviamento f3) Prot. di freq. MU * on off * LED REL 70 232 2 sì 5235 Protezione di Frequenza:Avviamento f4 (Avviamento f4) Prot. di freq. MU * on off * LED REL 70 233 2 sì 5236 Protezione di Frequenza:Scatto f1 (Scatto f1) Prot. di freq. MU * on * LED REL 70 234 2 sì 5237 Protezione di Frequenza:Scatto f2 (Scatto f2) Prot. di freq. MU * on * LED REL 70 235 2 sì 5238 Protezione di Frequenza:Scatto f3 (Scatto f3) Prot. di freq. MU * on * LED REL 70 236 2 sì 298 Oscillatorio Scatto Esterno Relè Scatto Esterno 3:Avv. Generale (Ext.3 AVVIATO) Tasto di funzione 4576 Ingresso binario Tipo IEC 60870-5-103 LED Possibilità di configurazione Fault record Tipo di inf. Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.8 Informazioni Memoria di segnalazione MU * on * LED REL 5503 >BLOCCO derivata di frequenza (>Blocco df/dt) df/dt Protez. MS * * * LED IB REL 5504 >BLOCCO Livello df1/dt (>df1/dt blocco) df/dt Protez. MS on off * * LED IB 5505 >BLOCCO Livello df2/dt (>df2/dt blocco) df/dt Protez. MS on off * * 5506 >BLOCCO Livello df3/dt (>df3/dt blocco) df/dt Protez. MS on off * 5507 >BLOCCO Livello df4/dt (>df4/dt blocco) df/dt Protez. MS on off 5511 df/dt e' su OFF (df/dt OFF) df/dt Protez. MU 5512 df/dt e' BLOCCATA (df/dt BLOCCATA) df/dt Protez. 5513 df/dt e' ATTIVA (df/dt ATTIVA) sì REL 72 1 1 sì LED IB REL 72 2 1 sì * LED IB REL 72 3 1 sì * * LED IB REL 72 4 1 sì on off * * LED REL 72 5 1 sì MU on off on off * LED REL 72 6 1 sì df/dt Protez. MU on off * * LED REL 72 7 1 sì 5515 df/dt è bloccata da minima tensio- df/dt Protez. ne (df/dt U< block) MU on off on off * LED REL 72 18 1 sì 5516 Avviamento Livello df1/dt (df1/dt df/dt Protez. AVVIAM.) MU * on off * LED REL 72 9 2 sì 5517 Avviamento Livello df2/dt (df2/dt df/dt Protez. AVVIAM.) MU * on off * LED REL 72 10 2 sì 5518 Avviamento Livello df3/dt (df3/dt df/dt Protez. AVVIAM.) MU * on off * LED REL 72 11 2 sì 5519 Avviamento Livello df4/dt (df4/dt df/dt Protez. AVVIAM.) MU * on off * LED REL 72 12 2 sì 5520 Scatto Livello df1/dt (df1/dt SCATTO) df/dt Protez. MU * on * LED REL 72 13 2 sì 5521 Scatto Livello df2/dt (df2/dt SCATTO) df/dt Protez. MU * on * LED REL 72 14 2 sì 5522 Scatto Livello df3/dt (df3/dt SCATTO) df/dt Protez. MU * on * LED REL 72 15 2 sì 5523 Scatto Livello df4/dt (df4/dt SCATTO) df/dt Protez. MU * on * LED REL 72 16 2 sì 5581 >BLOCCO Salto Vettore (>BLO.Salt.Vett.) Salto Vettore MS * * * LED IB REL 5582 Salto Vettore e' sun OFF (Salt.Vett. OFF) Salto Vettore MU on off * * LED REL 72 72 1 sì 5583 Salto Vettore e' BLOCCATO (Salt.Vett.BLOC.) Salto Vettore MU on off on off * LED REL 72 73 1 sì 5584 Salto Vettore e' ATTIVO (Salt.Vett.ATT.) Salto Vettore MU on off * * LED REL 72 74 1 sì 5585 Salto Vettore fuori livello di misura (Salt.Vett.noMis) Salto Vettore MU on off * * LED REL 72 75 1 sì 5586 Salto Vettore Avviamento (Salt.Vett.Avv.) Salto Vettore MU * on off * LED REL 72 76 2 sì 5587 Salto Vettore SCATTO (Salt.Vett.SCAT.) Salto Vettore MU * on * LED REL 72 77 2 sì 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Oscillatorio 2 Relè 237 Tasto di funzione 70 Ingresso binario obbligatorio GI Prot. di freq. Data Unit Protezione di Frequenza:Scatto f4 (Scatto f4) Numero di informazione 5239 IEC 60870-5-103 Tipo LED Possibilità di configurazione Fault record Tipo di inf. Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° 299 A Appendice Tipo di inf. Memoria di segnalazione Numero di informazione Data Unit obbligatorio GI MS on off * * LED IB REL 41 83 1 sì 5589 >Avaria: TV Ub (MCB scattato) (>FAIL: TV Ub) Dati Impianto 1 MS on off * * LED IB REL 41 84 1 sì 5590 >Avaria: TV Uc (MCB scattato) (>FAIL: TV Uc) Dati Impianto 1 MS on off * * LED IB REL 41 85 1 sì 5591 >Avaria: TV Ud (MCB scattato) (>FAIL: TV Ud) Dati Impianto 1 MS on off * * LED IB REL 41 86 1 sì 5592 >Avaria: TV Ue (MCB scattato) (>FAIL: TV Ue) Dati Impianto 1 MS on off * * LED IB REL 41 87 1 sì 5593 >Avaria: TV Uf (MCB scattato) (>FAIL: TV Uf) Dati Impianto 1 MS on off * * LED IB REL 41 88 1 sì 6503 >BLOCCO Protezione Min. Tensione (>BLOCCO Min.Ten) MinimaTensione MS * * * LED IB REL 6506 >BLOCCO Protezione Min. Tensione U< (>BLOCCO U<) MinimaTensione MS on off * * LED IB REL 74 6 1 sì 6508 >BLOCCO Protezione Min. Tensione U<< (>BLOCCO U<<) MinimaTensione MS on off * * LED IB REL 74 8 1 sì 6513 >BLOCCO Protezione Max. Ten- MassimaTensione sione (>BLOCCO Max.Ten) MS * * * LED IB REL 6516 >BLOCCO Protezione Max. Ten- MassimaTensione sione U< (>BLOCCO U>) MS on off * * LED IB REL 74 20 1 sì 6517 >BLOCCO Protezione Max. Ten- MassimaTensione sione U<< (>BLOCCO U>>) MS on off * * LED IB REL 74 21 1 sì 6530 Protez.Min.Tensione e' su OFF (Min.Tens.OFF) MinimaTensione MU on off * * LED REL 74 30 1 sì 6531 Protez.Min.Tensione e' BLOCCA- MinimaTensione TA (Min.Tens.BLOCC.) MU on off on off * LED REL 74 31 1 sì 6532 Protez.Min.Tensione e' ATTIVA (Min.Tens.ATTIVA) MinimaTensione MU on off * * LED REL 74 32 1 sì 6533 Min.Tensione U< Avviata (U< AVVIAMENTO) MinimaTensione MU * on off * LED REL 74 33 2 sì 6537 Min.Tensione U<< Avviata (U<< AVVIAMENTO) MinimaTensione MU * on off * LED REL 74 37 2 sì 6539 SCATTO Min.Tensione U< (U< SCATTO) MinimaTensione MU * on * LED REL 74 39 2 sì 6540 SCATTO Min.Tensione U<< (U<< MinimaTensione SCATTO) MU * on * LED REL 74 40 2 sì 6565 Protez.Max.Tensione e' su OFF (Max.Tens.OFF) MassimaTensione MU on off * * LED REL 74 65 1 sì 6566 Protez.Max.Tensione e' BLOCCATA (Max.Tens.BLOCC.) MassimaTensione MU on off on off * LED REL 74 66 1 sì 6567 Protez.Max.Tensione e' ATTIVA (Max.Tens.ATTIVA) MassimaTensione MU on off * * LED REL 74 67 1 sì 6568 Max.Tensione U> Avviata (U> AVVIAMENTO) MassimaTensione MU * on off * LED REL 74 68 2 sì 6570 SCATTO Max.Tensione U> (U> SCATTO) MassimaTensione MU * on * LED REL 74 70 2 sì 6571 Max.Tensione U>> Avviata (U>> MassimaTensione AVVIAMENTO) MU * on off * LED REL 74 71 2 sì 300 Oscillatorio Dati Impianto 1 Relè >Avaria: TV Ua (MCB scattato) (>FAIL: TV Ua) Tasto di funzione 5588 Ingresso binario Tipo IEC 60870-5-103 LED Possibilità di configurazione Fault record Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.8 Informazioni Valore Misurato VM1> Avviamen- Superv. Soglia to (Val.Misurato 1>) MU * * * LED REL 7961 Valore Misurato VM2< Avviamen- Superv. Soglia to (Val.Misurato 2<) MU * * * LED REL 7962 Valore Misurato VM3> Avviamen- Superv. Soglia to (Val.Misurato 3>) MU * * * LED REL 7963 Valore Misurato VM4< Avviamen- Superv. Soglia to (Val.Misurato 4<) MU * * * LED REL 7964 Valore Misurato VM5> Avviamen- Superv. Soglia to (Val.Misurato 5>) MU * * * LED REL 7965 Valore Misurato VM6< Avviamen- Superv. Soglia to (Val.Misurato 6<) MU * * * LED REL 25007 Tensione U1 alla chiusura (U1:) Dati Impianto 1 AV * on off 25008 Frequenza f1 alla chiusura (f1:) Dati Impianto 1 AV * on off 25009 Tensione U2 alla chiusura (U2:) Dati Impianto 1 AV * on off 25010 Frequenza f2 alla chiusura (f2:) Dati Impianto 1 AV * on off 25011 Differenza Tensione alla chiusura Dati Impianto 1 (dU:) AV * on off 25012 Differenza Frequenza alla chiusura (df:) Dati Impianto 1 AV * on off 25013 Differenza Angolo alla chiusura (dα:) Dati Impianto 1 AV * on off 25027 >f1 MIN/MAX Buffer Reset (>f1 MiMa Reset) Min/Max misur. MS ON * * IB REL 25028 >U2 MIN/MAX Buffer Reset (>U2 Min/Max misur. MiMa Reset) MS ON * * IB REL 25029 >f2 MIN/MAX Buffer Reset (>f2 MiMa Reset) Min/Max misur. MS ON * * IB REL 25030 >dU MIN/MAX Buffer Reset (>dU Min/Max misur. MiMa Reset) MS ON * * IB REL 25031 >df MIN/MAX Buffer Reset (>df MiMa Reset) Min/Max misur. MS ON * * IB REL 25032 >dalpha MIN/MAX Buffer Reset (>dα MiMa Reset) Min/Max misur. MS ON * * IB REL 25036 Errore Convertitore Analogico/Di- Supervisione gitale (Errore ADC) MU on off * * LED REL 25037 Sinc.: Avaria Supervisione Canale U1 (Sinc Fail Ch U1) Supervisione MU on off * * LED REL 25038 Sinc.: Avaria Supervisione Canale U2 (Sinc Fail Ch U2) Supervisione MU on off * * LED REL 25039 Sinc.: Avaria Sequenza Fase U1 Supervisione (SincSeq U1 fail) MU on off * * LED REL 25040 Sinc.: Avaria Sequenza Fase U2 Supervisione (SincSeq U2 fail) MU on off * * LED REL 25041 Errore Relay R1 (Errore Relay R1) Supervisione MU on off * * LED REL 25042 Errore Relay R2 (Errore Relay R2) Supervisione MU on off * * LED REL 7960 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 obbligatorio GI REL Data Unit LED Numero di informazione * IEC 60870-5-103 Tipo on MassimaTensione Relè * SCATTO Max.Tensione U>> (U>> SCATTO) Tasto di funzione MU 6573 Ingresso binario LED Possibilità di configurazione Oscillatorio Memoria di segnalazione Fault record Tipo di inf. Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° 74 73 2 sì 301 A Appendice * * LED REL 25054 Sinc: Avaria data continuity (Ava- Supervisione Sinc Data) MU on off * * LED REL 25059 >Contatti Interruttore (>Break. Contact) MS on off * * LED IB REL Dati Impianto 1 25064 Sinc: ON - Segnale (Sinc ON-Sig) SINC General MU * * m LED REL 25065 Sinc: ON 1 - Segnale (Sinc ON 1- SINC General Sig) MU * * m LED REL 25066 Sinc: ON 2 - Segnale (Sinc ON 2- SINC General Sig) MU * * m LED REL 302 obbligatorio GI on off Data Unit MU Numero di informazione Supervisione IEC 60870-5-103 Tipo LED Avaria Campionamento (Fail. Sampling) Relè Fault record 25043 Oscillatorio Possibilità di configurazione Tasto di funzione Memoria di segnalazione Ingresso binario Tipo di inf. Segnalazione di guasto a terra ON/OFF Funzione Segnalazione di guasto ON/OFF Significato Segnalazione di esercizio ON/OFF N° 41 100 2 sì 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.9 Messaggi collettivi A.9 Messaggi collettivi N° Significato N° Significato 140 Err. Som.Allar. 193 25041 25042 25037 25038 25039 25040 222.2096 170.2097 170.2097 170.2097 170.2097 170.2097 170.2097 170.2097 170.2097 222.2331 181 Alarm.adattam. Errore Relay R1 Errore Relay R2 Sinc Fail Ch U1 Sinc Fail Ch U2 SincSeq U1 fail SincSeq U2 fail Sinc Err Selez. Si1 ParErr Si2 ParErr Si3 ParErr Si4 ParErr Si5 ParErr Si6 ParErr Si7 ParErr Si8 ParErr Sinc Err.Conf. Err. conv. A/D 160 Even.Som.Allar. 177 68 191 25054 Avar.bat. scar. Err. sincr. ora Errore:offset AvaSinc Data 181 Err. conv. A/D 25036 25043 183 184 185 186 187 188 189 190 Errore ADC Fail. Sampling Errore pann. 1 Errore pann. 2 Errore pann. 3 Errore pann. 4 Errore pann. 5 Errore pann. 6 Errore pann. 7 Errore pann. 0 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 303 A Appendice A.10 Vista d'insieme dei valori misurati Posizione CFC Display di controllo Display base Possibilità di configurazione Data Unit IEC 60870-5-103 Compatibilità Funzione Numero di informazione Significato Tipo N° - Controllo DIGSI (Cont.DIGSI) Aut. controllo - - - - - CFC CD DD - Numero di commut. ONs (#of ONs=) Statistiche - - - - - CD DD - Numero degli Scatti (Nr. Scatti) Statistiche - - - - - CD DD - Ore di funzionamento superiori a: (OpHour>) Punti set(Sta) - - - - - CD DD 170.2050 U1 = (U1 =) 25 sincroniz. 1 - - - - - CFC CD DD 170.2050 U1 = (U1 =) 25 sincroniz. 2 - - - - - CFC CD DD 170.2050 U1 = (U1 =) 25 sincroniz. 3 - - - - - CFC CD DD 170.2050 U1 = (U1 =) 25 sincroniz. 4 - - - - - CFC CD DD 170.2050 U1 = (U1 =) 25 sincroniz. 5 - - - - - CFC CD DD 170.2050 U1 = (U1 =) 25 sincroniz. 6 - - - - - CFC CD DD 170.2050 U1 = (U1 =) 25 sincroniz. 7 - - - - - CFC CD DD 170.2050 U1 = (U1 =) 25 sincroniz. 8 - - - - - CFC CD DD 170.2051 f1 = (f1 =) 25 sincroniz. 1 - - - - - CFC CD DD 170.2051 f1 = (f1 =) 25 sincroniz. 2 - - - - - CFC CD DD 170.2051 f1 = (f1 =) 25 sincroniz. 3 - - - - - CFC CD DD 170.2051 f1 = (f1 =) 25 sincroniz. 4 - - - - - CFC CD DD 170.2051 f1 = (f1 =) 25 sincroniz. 5 - - - - - CFC CD DD 170.2051 f1 = (f1 =) 25 sincroniz. 6 - - - - - CFC CD DD 170.2051 f1 = (f1 =) 25 sincroniz. 7 - - - - - CFC CD DD 170.2051 f1 = (f1 =) 25 sincroniz. 8 - - - - - CFC CD DD 170.2052 v2 = (U2 =) 25 sincroniz. 1 - - - - - CFC CD DD 170.2052 v2 = (U2 =) 25 sincroniz. 2 - - - - - CFC CD DD 170.2052 v2 = (U2 =) 25 sincroniz. 3 - - - - - CFC CD DD 170.2052 v2 = (U2 =) 25 sincroniz. 4 - - - - - CFC CD DD 170.2052 v2 = (U2 =) 25 sincroniz. 5 - - - - - CFC CD DD 170.2052 v2 = (U2 =) 25 sincroniz. 6 - - - - - CFC CD DD 170.2052 v2 = (U2 =) 25 sincroniz. 7 - - - - - CFC CD DD 170.2052 v2 = (U2 =) 25 sincroniz. 8 - - - - - CFC CD DD 170.2053 f2 = (f2 =) 25 sincroniz. 1 - - - - - CFC CD DD 170.2053 f2 = (f2 =) 25 sincroniz. 2 - - - - - CFC CD DD 170.2053 f2 = (f2 =) 25 sincroniz. 3 - - - - - CFC CD DD 170.2053 f2 = (f2 =) 25 sincroniz. 4 - - - - - CFC CD DD 170.2053 f2 = (f2 =) 25 sincroniz. 5 - - - - - CFC CD DD 170.2053 f2 = (f2 =) 25 sincroniz. 6 - - - - - CFC CD DD 170.2053 f2 = (f2 =) 25 sincroniz. 7 - - - - - CFC CD DD 170.2053 f2 = (f2 =) 25 sincroniz. 8 - - - - - CFC CD DD 170.2054 dU = (dU =) 25 sincroniz. 1 - - - - - CFC CD DD 170.2054 dU = (dU =) 25 sincroniz. 2 - - - - - CFC CD DD 170.2054 dU = (dU =) 25 sincroniz. 3 - - - - - CFC CD DD 170.2054 dU = (dU =) 25 sincroniz. 4 - - - - - CFC CD DD 170.2054 dU = (dU =) 25 sincroniz. 5 - - - - - CFC CD DD 170.2054 dU = (dU =) 25 sincroniz. 6 - - - - - CFC CD DD 304 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 A.10 Vista d'insieme dei valori misurati Posizione CFC Display di controllo Display base Possibilità di configurazione Data Unit IEC 60870-5-103 Compatibilità Funzione Numero di informazione Significato Tipo N° 170.2054 dU = (dU =) 25 sincroniz. 7 - - - - - CFC CD DD 170.2054 dU = (dU =) 25 sincroniz. 8 - - - - - CFC CD DD 170.2055 df = (df =) 25 sincroniz. 1 - - - - - CFC CD DD 170.2055 df = (df =) 25 sincroniz. 2 - - - - - CFC CD DD 170.2055 df = (df =) 25 sincroniz. 3 - - - - - CFC CD DD 170.2055 df = (df =) 25 sincroniz. 4 - - - - - CFC CD DD 170.2055 df = (df =) 25 sincroniz. 5 - - - - - CFC CD DD 170.2055 df = (df =) 25 sincroniz. 6 - - - - - CFC CD DD 170.2055 df = (df =) 25 sincroniz. 7 - - - - - CFC CD DD 170.2055 df = (df =) 25 sincroniz. 8 - - - - - CFC CD DD 170.2056 dalpha = (dα =) 25 sincroniz. 1 - - - - - CFC CD DD 170.2056 dalpha = (dα =) 25 sincroniz. 2 - - - - - CFC CD DD 170.2056 dalpha = (dα =) 25 sincroniz. 3 - - - - - CFC CD DD 170.2056 dalpha = (dα =) 25 sincroniz. 4 - - - - - CFC CD DD 170.2056 dalpha = (dα =) 25 sincroniz. 5 - - - - - CFC CD DD 170.2056 dalpha = (dα =) 25 sincroniz. 6 - - - - - CFC CD DD 170.2056 dalpha = (dα =) 25 sincroniz. 7 - - - - - CFC CD DD 170.2056 dalpha = (dα =) 25 sincroniz. 8 - - - - - CFC CD DD 874 U1Minima tensione (sequenza positiva) (U1 Min/Max misur. Min =) - - - - - CFC CD DD 875 U1Massima tensione (sequenza positiva) (U1 Max =) Min/Max misur. - - - - - CFC CD DD 5594 Tensione Ua (Ua =) Misure 134 156 no 9 1 CFC CD DD 5595 Tensione Ub (Ub =) Misure 134 156 no 9 2 CFC CD DD 5596 Tensione Uc (Uc =) Misure 134 156 no 9 3 CFC CD DD 5597 Tensione Ud (Ud =) Misure 134 156 no 9 4 CFC CD DD 5598 Tensione Ue (Ue =) Misure 134 156 no 9 5 CFC CD DD 5599 Tensione Uf (Uf =) Misure 134 156 no 9 6 CFC CD DD 25001 Frequenza fa (fa =) Misure 134 156 no 9 7 CFC CD DD 25002 Frequenza fb (fb =) Misure 134 156 no 9 8 CFC CD DD 25003 Frequenza fc (fc =) Misure 134 156 no 9 9 CFC CD DD 25004 Frequenza fd (fd =) Misure 134 156 no 9 10 CFC CD DD 25005 Frequenza fe (fe =) Misure 134 156 no 9 11 CFC CD DD 25006 Frequenza ff (ff =) Misure 134 156 no 9 12 CFC CD DD 25014 Tensione U2 Minima (U2min =) Min/Max misur. - - - - - CFC CD DD 25015 Tensione U2 Massima (U2max =) Min/Max misur. - - - - - CFC CD DD 25016 Frequenza f1 Minima (f1min =) Min/Max misur. - - - - - CFC CD DD 25017 Frequenza f1 Massima (f1max =) Min/Max misur. - - - - - CFC CD DD 25018 Frequenza f2 Minima (f2min =) Min/Max misur. - - - - - CFC CD DD 25019 Frequenza f2 Massima (f2max =) Min/Max misur. - - - - - CFC CD DD 25020 Differenza Tensione dU Minima (dUmin =) Min/Max misur. - - - - - CFC CD DD 25021 Differenza Tensione dU Massima (dUmax =) Min/Max misur. - - - - - CFC CD DD 25022 Differenza Frequenza df Minima (dfmin =) Min/Max misur. - - - - - CFC CD DD 25023 Differenza Frequenza df Massima (dfmax =) Min/Max misur. - - - - - CFC CD DD 25024 Differenza Angolo dalpha Minima (dαmin =) Min/Max misur. - - - - - CFC CD DD 25025 Differenza Angolo dalpha Massima (dαmax =) Min/Max misur. - - - - - CFC CD DD 25033 Sequenza Fase U1 (Seq U1 =) V.Mess.in Eser 134 156 no 9 13 CFC CD DD 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 305 A Appendice Display base Display di controllo CFC Possibilità di configurazione Posizione Data Unit IEC 60870-5-103 Compatibilità Funzione Numero di informazione Significato Tipo N° 25034 Sequenza Fase U2 (Seq U2 =) V.Mess.in Eser 134 156 no 9 14 CFC CD DD 25035 Gruppo-Sinc Attivo (SG =) V.Mess.in Eser 134 156 no 9 15 CFC CD DD 25044 Tensione U1 = (U1 =) Misure 130 1 no 9 1 CFC CD DD 25045 Tensione U2 = (U2 =) Misure 130 1 no 9 2 CFC CD DD 25046 Frequenza f1 = (f1 =) Misure 130 1 no 9 3 CFC CD DD 25047 Frequenza f2 = (f2 =) Misure 130 1 no 9 4 CFC CD DD 25048 Differenza Tensione dU = (dU =) Misure 130 1 no 9 5 CFC CD DD 25049 Differenza Frequenza df = (df =) Misure 130 1 no 9 6 CFC CD DD 25050 Differenza Phase dalpha = (dα =) Misure 130 1 no 9 7 CFC CD DD 25051 Valore Differenza di Tensione |dU| = (|dU| =) Misure - - - - - CFC CD DD 25052 Valore Differenza di Frequenza |df| = (|df| =) Misure - - - - - CFC CD DD 25053 Valore Differenza di phase |dalpha| = (|dα| =) Misure - - - - - CFC CD DD 25060 Tempo dalla prox chiusura ammissibile (t On V.Mess.in Eser =) 134 156 no 9 16 CFC CD DD ■ 306 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Bibliografia 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 /1/ Descrizione del sistema SIPROTEC 4; E50417-H1176-C151-A5 (solamente disponibile in inglese) /2/ SIPROTEC DIGSI, Start UP; E50417-G1176-C152-A2 (solamente disponibile in inglese) /3/ Manuale DIGSI CFC; E50417-H1176-C098-A5 (solamente disponibile in inglese) /4/ Manuale SIPROTEC SIGRA 4; E50417-H1176-C070-A3 (solamente disponibile in inglese) 307 Bibliografia 308 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Glossario Apparecchi di controllo del campo Gli apparecchi di controllo del campo sono apparecchi con funzioni di controllo e di supervisione senza funzioni di protezione. Apparecchi di protezione Tutti gli apparecchi con funzione di protezione e senza sinottico di comando. Apparecchio SIPROTEC 4 Questo tipo di oggetto rappresenta un apparecchio SIPROTEC 4 reale con tutti i suoi valori di impostazione e dati di processo. Batteria tampone La batteria tampone garantisce il mantenimento di campi dati stabiliti, di indicazioni, di tempi e di contatori. BCPU Le BCPU sono unità di zona dotate di funzioni di protezione e di un sinottico di comando. Bus di processo Per gli apparecchi con interfacce di bus di processo, è possibile una comunicazione diretta con moduli SICAM. L'interfaccia di processo di bus è equipaggata con un modulo Ethernet. C_xx Comando senza messaggio di ritorno Cartella Questo tipo di oggetto serve alla strutturazione gerarchica di un progetto. CFC Continuous Function Chart. CFC è un editor grafico che permette di configurare un programma sulla base di moduli predefiniti. Collegamento modem Questo tipo di oggetto contiene informazioni relative ai due partner di un collegamento modem, modem locale e remoto. Comando doppio I comandi doppi sono uscite di processo che indicano 4 stati di processo a due uscite: 2 stati definiti (ad es. ON/OFF) e 2 stati indefiniti (ad es. posizioni di guasto) Comando singolo I comandi singoli sono uscite di processo che indicano 2 stati di processo di un'uscita (ad es. ON/OFF). Compatibilità elettromagnetica Per compabilità elettromagnetica (EMC) si intende la capacità di un mezzo di esercizio elettrico di funzionare senza guasti in un dato ambiente, senza influenzare questo ambiente in maniera non ammessa. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 309 Glossario COMTRADE Common Format for Transient Data Exchange, formato per registrazioni perturbografiche. Comunicazione reciproca tra gli apparecchi Interconnessione → Interconnessione IGK Contenitore Un oggetto che può contenere altri oggetti viene chiamato contenitore. L'oggetto Cartella è, ad esempio, un contenitore. Contenitore apparecchiature Nella vista dei componenti tutti gli apparecchi SIPROTEC sono subordinati a un oggetto del tipo Contenitore apparecchiature. Questo oggetto è un oggetto specifico del manager DIGSI. Poiché tuttavia nel manager DIGSI non esiste la possibilità di prendere in visione i componenti, l'oggetto è visibile solo utilizzando il programma STEP 7. CR_xx Comando con messaggio di ritorno DCF77 L'ora ufficiale esatta viene gestita in Germania dall'Istituto federale tecnico-fisico PTB di Braunschweig. L'orologio atomico del PTB invia questo orario tramite il trasmettitore di segnale orario a onde lunghe a Mainflingen, presso Francoforte sul Meno. Il segnale orario trasmesso può essere ricevuto in un raggio di ca. 1500 km intorno a Francoforte sul Meno. Descrizione di campo HV Il file di descrizione del progetto HV contiene dati sui campi esistenti all'interno di un progetto ModPara. Le informazioni di campo vere e proprie sono memorizzate per ogni campo all'interno di un file di descrizione di campo HV. Nel file di descrizione del progetto HV viene associato a ogni campo un file di descrizione del campo mediante un rimando ai nomi dei files. Descrizione di progetto HV Una volta terminate la programmazione e la parametrizzazione di PCU e sub-moduli con ModPara, tutti i dati vengono esportati. Questi ultimi vengono distribuiti in più files. Un file contiene dati relativi alla struttura del progetto fondamentale. Di questi fa parte, ad esempio, anche l'informazione relativa ai campi presenti all'interno di questo progetto. Questo file viene denominato File di descrizione del progetto HV. Dispositivi di campo Termine che include tutti gli apparecchi associati al livello di campo: apparecchi di protezione, apparecchi combinati, apparecchi di controllo di campo. DP → Segnalazione doppia DPI → Segnalazione doppia, posizione di guasto 00 Drag & Drop Funzione per copiare, spostare e di connessione, utilizzata per le interfacce grafiche. Con il mouse è possibile selezionare, mantenere selezionati e spostare oggetti da un settore dati a un altro. Elenco telefonico In questo tipo di oggetto vengono memorizzati indirizzi di abbonati per il collegamento modem. 310 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Glossario EMC → Compatibilità elettromagnetica File RIO Relay data Interchange format by Omicron. Finestra dati La parte destra della finestra di progetto riporta il contenuto del settore selezionato nella → finestra di navigazione, come ad es. le segnalazioni, i valori di misura ecc. delle liste di informazioni oppure la selezione di funzioni per la parametrizzazione dell'apparecchio. Finestra di navigazione La parte sinistra della finestra di progetto che riporta i nomi e i simboli di tutti i contenitori di un progetto sotto forma di struttura gerarchica. GPS Global Positioning System. Satelliti con orologi atomici a bordo si muovono attorno alla terra due volte al giorno su differenti vie di ca. 20.000 km. Essi trasmettono segnali che, tra l'altro, contengono il tempo universale GPS. Il ricevitore GPS determina la propria posizione sulla base dei segnali ricevuti. Da questa posizione esso può dedurre la durata del segnale di un satellite e, in tal modo, correggere il tempo universale GPS trasmesso. ID Segnalazione doppia interna → Segnalazione doppia ID utenti Un ID utenti è costituito dal nome dell'utente, dal prefisso internazionale, dal prefisso e dal numero di telefono dell'utente. IE Segnalazione singola interna → Segnalazione singola IEC International Electrotechnical Commission, comitato internazionale di standardizzazione IEC61850 Standard di comunicazione mondiale per la comunicazione in impianti di distribuzione. Scopo di questo standard è la interoperatività tra apparecchi di diversi produttori al bus di stazione. Per la trasmissione dei dati viene impiegato un network Ethernet. Indirizzo IEC AIl'interno di un bus IEC, a ciascun apparecchio SIPROTEC 4 deve essere assegnato un indirizzo IEC chiaro. In totale sono disponibili 254 indirizzi IEC per bus IEC. Indirizzo Link L'indirizzo link indica l'indirizzo di un apparecchio V3/V2. Indirizzo PROFIBUS AIl'interno di una rete PROFIBUS, a ciascun apparecchio SIPROTEC 4 deve essere assegnato un indirizzo PROFIBUS chiaro. In totale sono disponibili 254 indirizzi PROFIBUS per rete PROFIBUS. Indirizzo VD L'indirizzo VD viene assegnato automaticamente dal DIGSI manager. L'indirizzo è unico per tutto il progetto e serve all'identificazione di un apparecchio SIPROTEC 4 realmente esistente. L'indirizzo VD assegnato dal DIGSI manager dev'essere trasferito nell'apparecchio SIPROTEC 4 per consentire una comunicazione con l'elaborazione DIGSI dell'apparecchio. Int DPI Segnalazione doppia interna posizione di guasto 00, → Segnalazione doppia 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 311 Glossario Interconnessione IGK L' intercomunicazione tra gli apparecchi (IGK) serve allo scambio diretto di informazioni di processo tra apparecchi SIPROTEC 4. Per la programmazione di una comunicazione tra gli apparecchi, è necessario un oggetto del tipo Interconnessione IGK. In quest'oggetto vengono stabiliti i singoli utenti nonché i parametri di comunicazione necessari. Il tipo e l'entità dello scambio di informazioni tra gli utenti sono memorizzati anch'essi in questo oggetto. Interfaccia di servizio Interfaccia seriale sul retro degli apparecchi per l'accoppiamento di DIGSI (ad es. via modem). Interfaccia di sistema Interfaccia seriale sul retro degli apparecchi per l'accoppiamento ad un'unità centrale tramite IEC o PROFIBUS. Interfaccia RSxxx Interfacce seriali RS232, RS422/485 Interrogazione generale (IG) Per l'avviamento del sistema viene interrogato lo stato di tutti gli ingressi di processo, di stato e del quadro di guasto. Con queste informazioni viene aggiornato il quadro di processo sul lato del sistema. Allo stesso modo, dopo una perdita di dati può venire interrogato lo stato di processo attuale tramite un'interrogazione generale. IntSP_Ev Segnalazione interna messaggio transitorio→ Messaggio transitorio, → Segnalazione singola IRIG-B Codice del segnale temporale dell'Inter-Range Instrumentation Group ISO 9001 La serie di norme ISO 9000 sgg. definisce misure per l'assicurazione della qualità di un prodotto dal suo sviluppo alla sua fabbricazione. Livello gerarchico All'interno di una struttura con oggetti sovra e sottordinati, un livello gerarchico è un livello con oggetti di ordine uguale. Marcatura temporale La marcatura temporale è l'assegnazione del tempo reale ad un evento di processo. Master I Master possono inviare dati ad altri utenti e richiedere dati di altri utenti. DIGSI funziona come Master. Matrice composita Nell'ambito di una rete di comunicazione tra apparecchi (IGK), a partire dalla versione DIGSI V4.6, possono comunicare tra loro fino a 32 apparecchi SIPROTEC 4 adatti a questo scopo. Con l'ausilio della matrice composita vengono stabiliti gli apparecchi e le informazioni che devono essere scambiate. MC_xx → Segnalazione di configurazione binaria (Bitstring Of x Bit), x designa la lunghezza in bit (8, 16, 24 o 32 bit). Messa a terra La messa a terra comprende tutti i mezzi e le misure per mettere un elemento a terra. Messaggio GOOSE I messaggi GOOSE (Generic Object Oriented Substation Event), conformemente a IEC 61850, sono pacchetti di dati che vengono trasmessi, ciclicamente e mediante 312 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Glossario controllo degli eventi, dal sistema di comunicazione Ethernet Essi servono allo scambio diretto di informazioni tra apparecchi. Grazie a questo meccanismo viene realizzata la comunicazione trasversale tra unità di zona. Messaggio transitorio I messaggi transitori sono → segnalazioni singole di breve durata nelle quali solo l'arrivo del segnale di processo è rilevato e rielaborato in tempo reale. Mettere a terra Mettere a terra significa collegare una parte conduttrice con la → terra attraverso un dispositivo di messa a terra. MLFB MLFB è l'abbreviazione di "Maschinenlesbare Fabrikatebezeichnung" (denominazione di fabbricazione leggibile sulla macchina. Questo numero corrisponde al numero di ordinazione. Nel numero di ordinazione sono codificati il tipo e la versione di un apparecchio SIPROTEC 4. Modem In questo tipo di oggetto vengono memorizzati profili modem per un collegamento modem. Moduli CFC I moduli sono parti del programma di applicazione limitate dalla loro funzione, dalla loro struttura o dal loro impiego. MU Segnalazione d'uscita MV Valore di misura MVMV Valore di conteggio formato a partire da un valore di misura MVT Valore di misura con tempo MVU Valore limite, definito dall'utente MVU Valore di misura, definito dall'utente Offline Nella modalità operativa offline non è necessario un collegamento ad un apparecchio SIPROTEC 4. Vengono elaborati dati memorizzati in file. Oggetto Ogni elemento di una struttura di progetto in DIGSI viene definito oggetto. Online Nella modalità operativa online esiste un collegamento fisico con un apparecchio SIPROTEC 4. Questo può essere realizzato come collegamento diretto, come collegamento modem o collegamento PROFIBUS FMS. Oscillatorio Un ingresso velocemente intermittente (per es. a causa d un guasto di contatto del relè) viene disattivato dopo un tempo di supervisione parametrizzabile e, in tal modo, non può più generare altre modifiche di segnale. In caso di guasto, questa funzione impedisce il sovraccarico del sistema. Out_Ev Segnalazione di uscita messaggio transitorio→ Messaggio transitorio 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 313 Glossario Parametrizzazione Termine comprendente l'insieme dei lavori di impostazione sull'apparecchio. La parametrizzazione è effettuata con l'ausilio di DIGSI o in parte anche direttamente sull'apparecchio. PMV Valore di conteggio impulso PROFIBUS PROcess Field BUS, norma tedesca di bus di processo e di campo, definita nella norma EN 50170, volume 2, PROFIBUS. Essa specifica le proprietà funzionali, elettriche e meccaniche per un bus di campo seriale di bit. Profilo modem Un profilo modem è costituito dal nome del profilo, da un driver e da diversi comandi di inizializzazione opzionali nonché da un indirizzo utente. Per un modem fisico possono essere creati più profili modem. A questo scopo collegare diversi comandi di inizializzazione oppure indirizzi di utenti a un driver e alle sue proprietà e salvarli sotto nomi diversi. Progetto Dal punto di vista del contenuto, un progetto è la riproduzione di un reale sistema di alimentazione di energia. Dal punto di vista grafico, un progetto consiste in un numero di oggetti incorporati in una struttura gerarchica. Dal punto di vista fisico, un progetto consiste in una serie di directory e file contenenti dati di progetto. Proprietà dell'oggetto Ogni oggetto possiede delle proprietà. Da un lato vi sono proprietà generali comuni a più oggetti. Dall'altro lato vi sono proprietà specifiche per un oggetto individuale. Protezione EGB La protezione EGB costituisce l'insieme di tutti i mezzi e gli accorgimenti per la protezione di componenti sensibili alle scariche elettrostatiche. Ramo di comunicazione Un ramo di comunicazione corrisponde alla configurazione da 1 a n utenti che comunicano attraverso un bus comune. Ramo di comunicazione FMS All'interno di un ramo di comunicazione FMS gli utenti comunicano sulla base del protocollo FMS PROFIBUS tramite una rete PROFIBUS FMS. Ramo di comunicazione IEC All'interno di un ramo di comunicazione IEC gli utenti comunicano sulla base del protocollo IEC60-870-5-103 tramite una rete IEC. Riferimento di comunicazione RC Il riferimento di comunicazione descrive il tipo di utente alla comunicazione per PROFIBUS. Riorganizzazione Aggiungendo e cancellando spesso oggetti, alcune zone di memoria non possono più venire utilizzate. Grazie alla riorganizzazione di progetti, queste zone di memoria divengono nuovamente utilizzabili. Tuttavia, la riorganizzazione provoca anche l'assegnazione di nuovi indirizzi VD. Di conseguenza sarà necessario reinizializzare tutti gli apparecchi SIPROTEC 4. Segnalazione di configurazione binaria La segnalazione di configurazione binaria è una funzione di elaborazione con l'aiuto della quale le informazioni di processo digitali parallelamente presenti tramite più ingressi possono essere rilevate e rielaborate. La lunghezza della configurazione binaria può essere selezionata tra 1, 2, 3 o 4 byte. 314 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Glossario Segnalazione doppia Le segnalazioni doppie sono informazioni di processo che indicano 4 stati di processo a due ingressi: 2 stati definiti (ad es. ON/OFF) e 2 stati indefiniti (ad es. posizioni di guasto) Segnalazione singola Le segnalazioni singole sono informazioni di processo che indicano 2 stati di processo di un ingresso (ad es. ON/OFF). Senza contatto a terra Senza collegamento galvanico a → terra. Set di parametri Il set di parametri è l'insieme di tutti i parametri impostabili per un apparecchio SIPROTEC 4. SICAM SAS Sistema di controllo stazione modulare sulla base del controller di sottostazione → SICAM SC e del sistema di comando e di sorveglianza SICAM WinCC. SICAM SC Controller di sottostazione. Sistema modulare di sottostazione che si basa sul sistema di automatizzazione SIMATIC M7. SICAM WinCC Il sistema di comando e controllo SICAM WinCC rappresenta graficamente lo stato della rete, visualizza allarmi e segnalazioni, archivia dati di rete, offre la possibilità di intervenire in modo manuale nel processo e gestisce i diritti del sistema dei singoli collaboratori. Sinottico di controllo L'immagine visibile dopo l'azionamento del tasto Control sugli apparecchi con display grafico viene chiamata sinottico di controllo. Contiene tutti gli apparecchi di manovra da controllare nella derivazione con rappresentazione della loro condizione. Serve ad effettuare operazioni di commutazione. La definizione di questa immagine è parte della programmazione. SIPROTEC Il marchio registrato SIPROTEC viene utilizzato per gli apparecchi realizzati sulla base del sistema V4. Slave Uno slave può scambiare dati con un master solo dopo richiesta da parte di questo. Gli apparecchi SIPROTEC 4 funzionano come slave. SP → Segnalazione singola SP_Ev → Segnalazione singola messaggio transitorio → Messaggio transitorio, → Segnalazione singola Stringa di inizializzazione Una stringa di inizializzazione è costituita da una serie di comandi specifici del modem. Questi comandi vengono trasmessi al modem nell'ambito di una sua inizializzazione. I comandi possono, per esempio, imporre determinate impostazioni per il modem. Struttura gerarchica La parte sinistra della finestra di progetto riporta i nomi e i simboli di tutti i contenitori di un progetto sotto forma di struttura gerarchica. Questa parte viene perciò denominata struttura gerarchica. 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 315 Glossario SxC Comando esterno senza messaggio di ritorno tramite collegamento ETHERNET, specifico dell'apparecchio SxCF Comando con messaggio di ritorno tramite collegamento ETHERNET, specifico dell'apparecchio SxDP Segnalazione esterna doppia mediante collegamento ETHERNET, specifico dell'apparecchio → Segnalazione doppia SxDP_I Segnalazione esterna doppia mediante collegamento ETHERNET, posizione di guasto 00, specifico dell'apparecchio → Segnalazione doppia SxMCxx Segnalazione esterna di configurazione binaria mediante collegamento ETHERNET, specifico dell'apparecchio → Segnalazione di configurazione binaria SxMV Valore numerico esterno mediante collegamento ETHERNET, specifico dell'apparecchio SxSP Segnalazione esterna singola mediante collegamento ETHERNET, specifico dell'apparecchio → Segnalazione singola SxSP_EV Segnalazione esterna singola mediante collegamento ETHERNET messaggio transitorio, specifica dell'apparecchio, → Messaggio transitorio, → Segnalazione singola Terra Terreno conduttore il cui potenziale elettrico può essere portato a zero in ogni punto. In una zona dove sono presenti conduttori di terra, il terreno può avere un potenziale diverso da zero. In questo caso viene spesso utilizzato il termine "terra di riferimento". Utenti Nell'ambito di una rete di comunicazione tra apparecchi, a partire dalla versione DIGSI V4.6, possono comunicare tra loro fino a 32 apparecchi SIPROTEC 4 adatti a questo scopo. I singoli apparecchi vengono denominati utenti. Val Valore limite Valore di conteggio I valori di conteggio costituiscono una funzione di elaborazione con l'aiuto della quale viene determinato il numero complessivo di eventi discretamente simili (impulsi di conteggio), per lo più come integrale su un lasso di tempo. Variante SIPROTEC 4 Questo tipo di oggetto rappresenta una variante di un oggetto del tipo Apparecchio SIPROTEC 4. I dati di apparecchio di questa variante possono differenziarsi dai dati di apparecchio dell'oggetto originario. Tutte le varianti derivate dall'oggetto originario possiedono tuttavia il suo indirizzo VD. Essi corrispondono perciò sempre allo stesso apparecchio SIPROTEC 4 reale come l'oggetto di origine. Oggetti del tipo Variante SIPROTEC 4 vengono utilizzati, ad esempio, per documentare stati di di lavoro differenti durante la parametrizzazione di un apparecchio SIPROTEC 4. Variatore sotto carico Il variatore sotto carico è una funzione di elaborazione del DI, con l'aiuto della quale i gradini dell'impostazione del trasformatore possono essere rilevati e rielaborati. 316 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Glossario VD Un VD (Virtual Device - apparecchio virtuale) comprende tutti gli oggetti di comunicazione nonché le loro proprietà e i loro stati, che possono essere utilizzati da un utente attraverso servizi. Un VD può essere un apparecchio fisico, un modulo di un apparecchio o un modulo di software. VFD Un VFD (Virtual Field Device - unità di campo virtuale) comprende tutti gli oggetti di comunicazione nonché le loro proprietà e i loro stati, che possono essere utilizzati da un utente attraverso servizi. Vista componenti Nel SIMATIC Manager è disponibile, oltre alla vista topologica, la vista dei componenti. Quest'ultima offre una vista d'insieme della gerarchia di un progetto e su tutti gli apparecchi SIPROTEC 4 presenti all'interno di un progetto. Vista liste Nella parte destra della finestra vengono indicati i nomi e i simboli degli oggetti che si trovano all'interno di un contenitore selezionato nella struttura gerarchica. Poiché la rappresentazione è effettuata sotto forma di lista, questa zona è chiamata anche Vista liste. Vista topologica Il manager DIGSI visualizza un progetto sempre nella vista topologica. Questa rappresenta la struttura gerarchica di un progetto con tutti gli oggetti esistenti. VSC → Variatore sotto carico WM Segnalazione valore 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 317 Glossario 318 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Indice Indice A Accoppiamenti diretti 111, 233 Alimentazione di corrente 18, 212 Alimentazione di tensione ausiliaria 179, 182 Assemblaggio dell'apparecchio 172 Attivazione dell'apparecchio 209 Attivazione modo 150 Avviamento generale 127 B Batteria 120 Batteria tampone 120 C Campionamento 121 Circuiti di misura voltmetrici, funzione di sincronizzazione 192 Collegamenti dell'apparecchio 179 Collegamento di reti asincrone 22 Collegamento di reti sincrone 21 Commutazione di gruppi di parametri 30 Commutazione gruppi di settaggio 30 Commutazione gruppo dei parametri funzionali 240 Comunicazione 20 Condizioni climatiche 222 Condizioni di impiego 223 Conduttori a fibre ottiche 179 Contatore delle ore di esercizio 137 Contatore di scatti 137 Contatto di anomalia 158 Conteggio delle ore di esercizio 240 Controllo con blocco 146 Controllo degli apparecchi di manovra 23 Controllo del comando di scatto 128 Controllo del sincronismo 21 Controllo del software 121 Controllo dell'hardware 120 Controllo delle uscite analogiche 189 Controllo di apparecchi di manovra 142 Controllo senza blocco 146 Controllo: collegamento dei mezzi di esercizio programmati 190 Controllo: funzioni definibili dall'utente 190 Controllo: interfaccia di servizio 177 Controllo: interfaccia di sistema 177 Controllo: interfaccia operatore 177 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Controllo: interfaccia sincronizzazione orologio 178 Controllo: stati di commutazione di ingressi e uscite binarie 187 Controllo: terminazione 178 Controllo: uscite analogiche 189 D Dati di impianto 1(power system data 1) 29 DCF77 139 Diodi luminosi 181 Direttive 219 Durata del comando 29 E Elaborazione dei comandi 142 Elementi frontali 17 Esecuzioni costruttive 223 F Fibre ottiche 216 Funzione di sincronizzazione 224 Funzioni 26 Funzioni definibili dall'utente 234 Funzioni di automatizzazione 88 Funzioni di protezione 88 Funzioni di sincronizzazione 35 Funzioni di supervisione 23 Funzioni logiche 22 Funzioni supplementari 238 G Generalità 26 Gestione della data e dell'ora 138 Gruppi di parametri: commutazione; commutazione di gruppi di parametri 157 I Indirizzo bus 168 Ingressi analogici 16, 212 Ingressi binari 213 Ingressi di tensione 212 319 Indice Ingressi e uscite binarie 17 Interblocco standard 147 Interfacce di comunicazione 214 Interfacce seriali 17 Interfaccia di servizio/di modem 214 Interfaccia di sistema 215 Interfaccia frontale 20 Interfaccia operativa 20 Interfaccia operatore 214 Interfaccia sincronizzazione orologio 178, 219 Interruttore di protezione del trasformatore voltmetrico 191 Interruttori su circuiti stampati 162 Introduzione 15 IRIG B 139 L Limitazione per funzioni definibili dall'utente 235 Limiti per moduli CFC 235 Linea/sbarra fuori tensione 21 Logica di avviamento 127 Logica di scatto 127 Protocollo guasti 239 Prova con trasformatore di potenza 196 Prova di collegamento dei mezzi di esercizio programmati 190 Prova di isolamento 220 Prova di scatto con l'interruttore 190 Prova secondaria funzione di sincronizzazione 180 Prove CEM di emissione di perturbazione (prove di tipo) 221 Prove di chiusura in bianco con la funzione di sincronizzazione 200 Prove di compatibilità elettromagnetica CEM (prove di tipo) 220 Prove di resistenza meccanica 221 Prove di vibrazione e di urto durante il trasporto 221 Prove di vibrazione e di urto durante l'uso normale 221 Prove elettriche 219 R Reazioni ai guasti 123 Registrazione misure di test 208 Relè di uscita uscite binarie 213 Resistenze di terminazione 159 M Memorizzazione dei dati di guasto 31 Misura del tempo di manovra dell'interruttore 198 Misure di esercizio 132 MODBUS FO 218 Modifiche dell'hardware 158 Modo di controllo 151 Moduli di memoria 120 Moduli interfaccia 168 Modulo di ingresso/uscita C–I/O–1 165 Modulo di ingresso/uscitaC–I/O–1 167 Montaggio in armadio 174 Montaggio su telaio 174 O Orologio 240 P Profibus FO 217 Profibus RS485 216 Protezione derivata di frequenza 22, 97 Protezione di frequenza 22, 93, 229 Protezione di massima tensione 22 Protezione di minima tensione 22, 88 320 S Salto vettoriale 22, 103, 231 Scatto generale 128 Segnalazioni 131, 131 Segnalazioni di esercizio 239 Segnalazioni spontanee 132 Segnalazioni spontanee sul display 127 Sincronizzazione 239 Sincronizzazione dell'orologio 240 Sincronizzazione di reti 196 Sistema a microcomputer 17 Sistema di alimentazione 18 Smontaggio dell'apparecchio 159 Sostituzione di interfacce 158, 168 Statistica degli scatti 240 Strumenti di messa in servizio 240 Supervisione dei valori di soglia 108 Supervisione stazionaria delle grandezze di misura 239 Supervisione valori di soglia 232 Supervisioni dei valori di soglia 22 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Indice T Temperature 222 Tempo di manovra dell'interruttore 198 Tensione alternata 213 Tensione ausiliaria 158, 212 Tensione continua 212 Tensione di comando 162 Tensione di comando degli ingressi binari da BI1 a BI5 162 Tensione di comando per gli ingressi binari 158 Tensioni ausiliarie 120 Tensioni di riferimento 120 Terminazione 170, 178 Test: interfaccia di sistema 185 Tipo di contatto per relè di uscita 158 Trasformatori voltmetrici disposti sul lato dell'uscita 193 Trasformatori voltmetrici disposti sul lato della sbarra 194 U Umidità 222 Uscita analogica 171, 178 Uscite analogiche 17 Uscite binarie 213 V Valori di misura 115 Valori di misura di esercizio 238 Valori effettivi 32 Valori istantanei 32 Varianti di collegamento 156 Verifica degli scatti/chiusure degli organi di manovra primari 190 Verifica dei circuiti della tensione di misura 192 Verifica dei circuiti di controllo 191 Verifica del controllo del sincronismo 198 Visualizzazione del guasto 129 W Watchdog 121 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 321 Indice 322 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 Indice 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3 323 Indice 324 7VE61 e 7VE63 Manuale C53000-G1172-C163-3