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Prefazione
Introduzione
Funzioni
SIPROTEC
Montaggio e messa in servizio
Dispositivi di parallelo
multifunzionali
7VE61 e 7VE63
Dati tecnici
V4.0
Bibliografia
Manuale
Appendice
Glossario
Indice
C53000-G1172-C163-3
1
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4
A
Esclusione della responsabilità
Copyright
Abbiamo controllato il contenuto della pubblicazione circa la sua
conformità con l'hardware e il software descritti. Ciò nonostante
non si possono escludere divergenze, cosicché noi non possiamo assumerci nessuna responsabilità circa la completa conformità.
Copyright © Siemens AG 2007. All rights reserved.
Le indicazioni contenute in questo manuale vengono controllate
costantemente e le necessarie correzioni sono contenute nelle
edizioni successive. Siamo grati per eventuali suggerimenti tesi
al miglioramento.
Ci riserviamo il diritto di apportare modifiche tecniche, anche
senza preavviso.
La trasmissione e la riproduzione di questo documento, come
pure l'utilizzo e la divulgazione del suo contenuto non sono consentiti senza esplicita autorizzazione. Ogni trasgressione comporta l'obbligo al risarcimento dei danni. Tutti i diritti sono riservati
ed in particolare quelli concernenti la concessione del brevetto o
la registrazione del marchio di fabbrica.
Marchi registrati
SIPROTEC, SINAUT, SICAM e DIGSI sono Marchi registrati
della SIEMENS AG. Le altre denominazioni contenute in questo
manuale possono essere dei marchi il cui utilizzo tramite terzi per
i propri scopi potrebbe ledere i diritti dei proprietari.
Versione dei documenti 4.02.00
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
Prefazione
Scopo del manuale
Il presente manuale descrive le funzioni, il comando, il montaggio e la messa in servizio degli apparecchi 7VE61 e 7VE63. In particolare vengono riportate:
• indicazioni sulla programmazione dell'apparecchio e una descrizione delle sue funzioni e possibilità d'impostazione → capitolo 2;
• indicazioni per il montaggio e la messa in servizio → capitolo 3;
• l'elenco dei dati tecnici → capitolo 4;
• una sintesi dei dati più importanti per l'utente esperto → Appendice A.
Indicazioni generali relative al comando e alla programmazione di apparecchi SIPROTEC 4 sono riportate nella descrizione del sistema SIPROTEC /1/.
A chi si rivolge
Ingegneri addetti alle protezioni, personale di messa in servizio, persone esperte
nell'impostazione, nella verifica e nella manutenzione di impianti di protezione selettiva, automatici e di controllo e personale operativo in impianti e centrali elettriche.
Ambito di validità
del manuale
Questo manuale vale per: SIPROTEC 4 Dispositivi di parallelo multifunzionali 7VE61
e 7VE63; versione firmware V4.0.
Indicazioni di conformità
Questo prodotto è conforme alla Direttiva del Consiglio delle Comunità Europee
relativa all'armonizzazione delle leggi degli stati membri sulla compatibilità elettromagnetica (Direttiva sulla compatibilità elettromagnetica 89/336/CEE) e ai mezzi
di esercizio elettrici per l'impiego all'interno di determinati limiti di tensione (Direttiva sulla bassa tensione 73/23/CEE).
La conformità è dimostrata dalle prove che sono state eseguite da Siemens AG
in base all'articolo 10 della Direttiva del Consiglio, conformemente alle norme generali EN 61000-6-2 e EN 61000-6-4 per la Direttiva sulla compatibilità elettromagnetica e la norma EN 60255-6 per la Direttiva sulla bassa tensione.
L'apparecchio è stato sviluppato e fabbricato per l'impiego in campo industriale.
Il prodotto è in accordo con le norme internazionali della serie IEC 60255 e con la
normativa nazionale VDE 0435.
Ulteriore supporto
In caso di domande relative al sistema SIPROTEC 4, rivolgersi al proprio rivenditore
specializzato Siemens.
Corsi
L'offerta personalizzata di corsi si trova sul nostro catalogo dei corsi oppure si può richiedere al nostro centro di addestramento di Norimberga.
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
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Prefazione
Note e avvertenze
Le note e le avvertenze contenute in questo manuale vanno osservate per garantire
la propria sicurezza e una durata ottimale dell'apparecchio.
A questo scopo vengono utilizzate le seguenti segnalazioni e definizioni standard:
PERICOLO
significa che si possono verificare incidenti con esito mortale, lesioni gravi o notevoli danni se non vengono prese le relative misure precauzionali.
Allarme
significa che si possono verificare incidenti con esito mortale, lesioni gravi o notevoli danni se non vengono prese le relative misure precauzionali.
Cautela!
significa che si possono verificare incidenti con lesioni leggere o danni se non
vengono prese le relative misure precauzionali. Ciò vale in particolare anche per
danni esterni o interni all'apparecchio e danni che da ciò ne risultano.
Nota:
è un'importante informazione concernente il prodotto o quella parte del manuale
che merita particolare attenzione.
AVVERTENZA
Durante il funzionamento di apparecchiature elettriche, molte componenti di queste
ultime risultano essere sotto tensione.
La mancata osservanza di tali norme può comportare incidenti mortali, lesioni del personale o danni materiali all'apparecchiatura.
Soltanto personale qualificato può lavorare a questo apparecchio o in prossimità di
esso. Questo personale deve essere pratico di tutte le avvertenze e le misure di manutenzione descritte in questo manuale, come pure di tutte le prescrizioni di sicurezza.
La funzionalità e la sicurezza dell'apparecchio presuppongono un trasporto adeguato
nonché operazioni di stoccaggio, installazione e montaggio eseguite da personale
qualificato in conformità agli avvertimenti e alle indicazioni contenute nel presente manuale. In particolare sono da osservare le prescrizioni generali per l'installazione e la
sicurezza per il lavoro con impianti elettrici ad alta tensione (per es. DIN, VDE, EN,
IEC o altri regolamenti nazionali e internazionali).
Definizione
PERSONALE QUALIFICATO
ai sensi di questo manuale e delle direttive di sicurezza sul prodotto stesso, è costituito da persone che hanno competenza dell'installazione, del montaggio, della
messa in servizio e del funzionamento dell'apparecchio e che dispongono dunque
di qualifiche adeguate, come ad es.
• formazione e istruzione e/o autorizzazione a inserire e disinserire, collegare a
appterra e contrassegnare apparecchi/sistemi secondo lo standard della tecnica.
• formazione e istruzione secondo lo standard della tecnica di sicurezza nella cura
e nell'uso di adeguati equipaggiamenti di sicurezza.
• addestramento in pronto soccorso.
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7VE61 e 7VE63 Manuale
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Prefazione
Convenzioni tipogra- Per contrassegnare termini che caratterizzano informazioni dell'apparecchio o per
fiche e grafiche
l'apparecchio nel testo vengono usati i seguenti tipi di carattere:
Nomi di parametri
Indicazioni per parametri di configurazione e di funzione, che appaiono quali parole
sullo schermo dell'apparecchio o sullo schermo del pc (con DIGSI), sono contrassegnate nel testo in grassetto (larghezza uniforme del carattere). Lo stesso vale per
i titoli dei menu di selezione.
1.234A
Gli indirizzi di parametri sono contrassegnati come i nomi di parametri. Gli indirizzi
di parametri nelle tavole sinottiche contengono il suffisso A, se il parametro è visibile
in DIGSI solo attraverso l'opzione Visualizza altri parametri.
Stati di parametri
Le possibili impostazioni di parametri di testo, che appaiono quali parole sul display
dell'apparecchio o sullo schermo del personal computer (con DIGSI), sono scritte
in corsivo nel testo. Lo stesso vale per le opzioni nei menu di selezione.
„Segnalazioni“
Le designazioni per informazioni prodotte dall'apparecchio o da esso richieste ad
altri apparecchi o interruttori, sono indicate nel testo con scrittura normale e messe
tra virgolette.
Per disegni e tabelle, in cui il tipo di indicatore risulta evidente dalla rappresentazione,
possono essere usati caratteri diversi da quelli sopra esposti.
Nei disegni è utilizzata la seguente simbologia:
segnale di ingresso logico interno all'apparecchio
segnale di uscita logico interno all'apparecchio
segnale d'ingresso interno di una grandezza analogica
segnale di ingresso binario esterno con numero (ingresso binario, segnalazione d'ingresso)
segnale di uscita binaria esterno con numero (segnalazione
dell'apparecchio)
segnale di uscita binaria esterno con numero (segnalazione
dell'apparecchio) utilizzato come segnale di ingresso
Esempio di un parametro FUNZIONE con l'indirizzo 1234 e
i possibili stati ON e OFF
Inoltre vengono ampiamente utilizzati i segnali conformi alle norme IEC 60617-12 e
IEC 60617-13 o da qui derivati. I simboli più frequenti sono i seguenti:
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Prefazione
grandezza di ingresso analogica
connessione-AND
connessione-OR
OR esclusivo (non equivalenza): uscita attiva, se solo uno
degli ingressi è attivo
Equivalenza: uscita attiva, se entrambi gli ingressi sono
contemporaneamente attivi o inattivi
segnali di ingresso dinamici (controllo su fronte), alto con
fronte positivo, basso con fronte negativo
formazione di un segnale di uscita analogico a partire da più
segnali di ingresso analogici
Gradino di valore limite con indirizzo e nomi di parametri
Elemento temporizzatore (ritardo di reazione T parametrizzabile) con indirizzo e nomi di parametri
Elemento temporizzatore (ritardo di ricaduta T, non parametrizzabile)
Gradino temporale controllato dal fronte con il tempo di discriminazione T
Memoria statica (flipflop RS) con ingresso di set (S), ingresso di reset (R), uscita (Q) e uscita negata (Q)
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7VE61 e 7VE63 Manuale
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Indice
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Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
1.1
Funzionamento dell'apparecchio completo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16
1.2
Campi di applicazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
1.3
Caratteristiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
2
Funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25
2.1
Generalità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
2.1.1
2.1.1.1
2.1.1.2
2.1.1.3
Configurazione apparecchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Descrizione del funzionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
26
26
26
28
2.1.2
2.1.2.1
2.1.2.2
2.1.2.3
Dati di Impianto 1 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
29
29
30
30
2.1.3
2.1.3.1
2.1.3.2
2.1.3.3
2.1.3.4
Cambio gruppo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
30
30
31
31
31
2.1.4
2.1.4.1
2.1.4.2
2.1.4.3
2.1.4.4
Registrazioni oscillografiche guasto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Descrizione del funzionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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7VE61 e 7VE63 Manuale
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Indice
2.2
Funzioni di sincronizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35
2.2.1
2.2.1.1
2.2.1.2
2.2.1.3
2.2.1.4
2.2.1.5
2.2.1.6
2.2.1.7
2.2.1.8
2.2.1.9
2.2.1.10
2.2.1.11
2.2.1.12
2.2.1.13
2.2.1.14
Descrizione della funzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Collegamento e definizioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Sincronizzazione tramite trasformatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Elaborazione a 11/2 e 2 canali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Procedimenti di supervisione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Punti di parallelo multipli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Intervalli di funzionamento/valori di misura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Controllo di sincronismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Chiusura di una linea/sbarra in assenza di tensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Collegamento di reti sincrone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Collegamento di reti asincrone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Logica di comando e di chiusura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Sincronizzazione automatica di generatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Interazione con la funzionalità di controllo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Strumenti di messa in servizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
35
35
38
38
41
43
44
45
48
51
52
56
57
63
64
2.2.2
2.2.2.1
2.2.2.2
2.2.2.3
25 funzioni sincronizzazione gruppo 1. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
65
66
82
85
2.2.3
2.2.3.1
2.2.3.2
2.2.3.3
SINC Generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
85
85
85
85
8
7VE61 e 7VE63 Manuale
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Indice
2.3
Funzioni di protezione e di automatizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88
2.3.1
2.3.1.1
2.3.1.2
2.3.1.3
2.3.1.4
Protezione di Minima Tensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Descrizione del funzionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
88
88
89
90
90
2.3.2
2.3.2.1
2.3.2.2
2.3.2.3
2.3.2.4
Protezione di Massima Tensione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
90
91
91
92
93
2.3.3
2.3.3.1
2.3.3.2
2.3.3.3
2.3.3.4
Protezione di frequenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
93
94
95
96
97
2.3.4
2.3.4.1
2.3.4.2
2.3.4.3
2.3.4.4
Protezione valore di cambio frequenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97
Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98
Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99
Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102
2.3.5
2.3.5.1
2.3.5.2
2.3.5.3
2.3.5.4
Salto del Vettore di Tensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Descrizione funzionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
2.3.6
2.3.6.1
2.3.6.2
2.3.6.3
2.3.6.4
Supervisione Soglia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 108
Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 108
Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109
Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .110
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111
2.3.7
2.3.7.1
2.3.7.2
2.3.7.3
2.3.7.4
Funzione Scatto esterno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111
Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111
Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .112
Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .112
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .113
2.4
Uscite analogiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .114
2.4.1
Descrizione del funzionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .114
2.4.2
Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .114
2.4.3
Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .117
2.5
Supervisione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120
2.5.1
Descrizione della funzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120
2.5.2
Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125
2.5.3
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
103
103
106
107
107
9
Indice
2.6
Controllo delle funzioni protettive. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127
2.6.1
2.6.1.1
Logica di avviamento del dispositivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127
Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127
2.6.2
2.6.2.1
2.6.2.2
Logica di scatto del dispositivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127
Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 128
Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 128
2.6.3
2.6.3.1
2.6.3.2
Indicazioni di guasto su LED e LCD . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129
Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129
Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129
2.7
Funzioni supplementari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130
2.7.1
2.7.1.1
Elaborazione delle segnalazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130
Descrizione del funzionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130
2.7.2
2.7.2.1
2.7.2.2
Misure . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 132
Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 132
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135
2.7.3
2.7.3.1
Valori di messa in esercizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135
2.7.4
2.7.4.1
2.7.4.2
Valori di misura minimi/massimi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135
Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136
2.7.5
2.7.5.1
Valori di misura-valori limite . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136
Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137
2.7.6
2.7.6.1
2.7.6.2
2.7.6.3
Statistiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Descrizione del funzionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
137
137
137
137
2.7.7
2.7.7.1
2.7.7.2
2.7.7.3
Punti set. (Statistica) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
138
138
138
138
2.7.8
2.7.8.1
Gestione dell'ora . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 138
Descrizione del funzionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 138
2.7.9
2.7.9.1
Strumenti di messa in esercizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139
Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140
2.8
Elaborazione dei comandi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 142
2.8.1
2.8.1.1
Apparecchiatura di controllo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 142
Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 142
2.8.2
2.8.2.1
Tipi di comandi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 144
Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 144
2.8.3
2.8.3.1
Percorso di comando. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 144
Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145
2.8.4
2.8.4.1
Protezione contro errori di commutazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145
Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146
2.8.5
2.8.5.1
Memorizzazione/acquisizione dei comandi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 153
Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 153
10
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
Indice
3
Montaggio e messa in servizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155
3.1
Montaggio e collegamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 156
3.1.1
Indicazioni per la parametrizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 156
3.1.2
3.1.2.1
3.1.2.2
3.1.2.3
3.1.2.4
3.1.2.5
Adattamento dell'hardware . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
In generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Smontaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Interruttori su circuiti stampati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Moduli interfaccia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Assemblaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
3.1.3
3.1.3.1
3.1.3.2
Montaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 172
Montaggio incassato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 172
Montaggio incassato su telaio o in armadio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 174
3.2
Controllo dei collegamenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 177
3.2.1
Controllo del collegamento di trasmissione dati delle interfacce seriali. . . . . . . . . . . . . . . 177
3.2.2
Controllo dei collegamenti dell'apparecchio
3.2.3
Controllo dell'integrazione nell'impianto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 181
3.3
Messa in servizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 184
3.3.1
Funzionamento di prova/blocco della trasmissione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 184
3.3.2
Test dell'interfaccia di sistema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 185
3.3.3
Controllo degli stati di commutazione di ingressi e uscite binarie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 187
158
158
159
162
168
172
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 179
3.3.4
Controllo delle uscite analogiche
3.3.5
Controllo di funzioni definibili dall'utente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 190
3.3.6
Verifica degli scatti/chiusure degli organi di manovra primari
3.3.7
Prova di messa in esercizio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 190
3.3.8
Verifica dei circuiti voltmetrici. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 191
3.3.9
Misura del tempo di manovra dell'interruttore
3.3.10
Prove di chiusura in bianco con la funzione di sincronizzazione
3.3.11
Sincronizzazione di prova . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 204
3.3.12
Aiuto per la messa in servizio tramite tool web . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 204
3.3.13
1. Parallelo con la funzione di sincronizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 206
3.3.14
Generazione di una registrazione delle misure di test
3.4
Attivazione dell'apparecchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 209
4
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 189
. . . . . . . . . . . . . . 190
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 198
. . . . . . . . . . . . . . . . . . 200
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 208
Dati tecnici. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .211
4.1
Dati generali dell'apparecchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 212
4.1.1
Ingressi/uscite analogici
4.1.2
Tensione ausiliaria
4.1.3
Ingressi e uscite binari
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 212
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 212
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 213
4.1.4
Interfacce di comunicazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 214
4.1.5
Prove elettriche
4.1.6
Prove di resistenza meccanica
4.1.7
Condizioni climatiche
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 222
4.1.8
Condizioni di impiego
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 223
4.1.9
Esecuzioni costruttive
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 223
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 219
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 221
11
Indice
4.2
Funzione di sincronizzazione
4.3
Comandi di regolazione per la sincronizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 226
4.4
Protezione di minima tensione
4.5
Protezione di massima tensione
4.6
Protezione di frequenza
4.7
Protezione derivata di frequenza (df/dt)
4.8
Salto vettoriale
4.9
Supervisione valori di soglia
4.10
Accoppiamento di scatti esterni attraverso ingressi binari
4.11
Funzioni definibili dall'utente (CFC)
4.12
Funzioni supplementari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 238
4.13
Dimensioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 241
4.13.1
Montaggio incassato e in armadio (grandezza custodia 1/3) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 241
4.13.2
Montaggio incassato e in armadio (grandezza custodia 1/2) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 241
4.13.3
Montaggio sporgente (grandezza custodia 1/3) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 242
4.13.4
Montaggio sporgente (grandezza custodia 1/2) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 242
A
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 224
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 227
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 228
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 229
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 230
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 231
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 232
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 233
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 234
Appendice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 243
A.1
Dati di ordinazione e accessori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 244
A.1.1
A.1.1.1
A.1.1.2
Dati di ordinazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 244
7VE61 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 244
7VE63 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 246
A.1.2
Accessori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 248
A.2
Schemi dei morsetti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 250
A.2.1
Custodia per montaggio incassato e in armadio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 250
A.2.2
Custodia per montaggio sporgente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 252
A.2.3
Occupazione dei connettori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 254
A.3
Esempi di collegamento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 255
A.3.1
7VE61 Esempio di collegamento completo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 255
A.3.2
Collegamenti di tensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 256
A.3.3
Applicazione per corrente di trazione nelle reti da 16,7 Hz . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 260
A.3.4
Specificamente per applicazioni di controllo di sincronismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 261
A.4
Preimpostazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 263
A.4.1
LEDs . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 263
A.4.2
Ingresso binario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 264
A.4.3
Uscita binaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 264
A.4.4
Tasti di funzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 265
A.4.5
Display base . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 265
A.4.6
Piani CFC predefiniti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 267
12
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
Indice
A.5
Funzioni dipendenti dal protocollo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 268
A.6
Configurazione apparecchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 269
A.7
Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 271
A.8
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 288
A.9
Messaggi collettivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 303
A.10
Vista d'insieme dei valori misurati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 304
Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 307
Glossario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 309
Indice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 319
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
13
Indice
14
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
1
Introduzione
In questo capitolo viene presentato l'apparecchio SIPROTEC 4 7VE61 e 7VE63.
Vengono illustrati i campi di impiego, le caratteristiche e le funzioni implementate.
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
1.1
Funzionamento dell'apparecchio completo
16
1.2
Campi di applicazione
19
1.3
Caratteristiche
21
15
1 Introduzione
1.1
Funzionamento dell'apparecchio completo
I dispositivi di parallelo multifunzionali SIPROTEC® 7VE61 e 7VE63 sono equipaggiati
con un potente sistema a microprocessore. Pertanto tutte le operazioni, dal rilevamento delle grandezze di misura fino all'emissione dei comandi destinati agli interruttori,
sono elaborate in modo del tutto digitale. La figura 1-1 illustra la struttura di base del
dispositivo.
Ingressi analogici
Figura 1-1
Gli ingressi di misura (MI) effettuano una separazione galvanica, trasformano le tensioni provenienti dai trasformatori primari e le adattano al livello interno di elaborazione del dispositivo. L'apparecchio dispone di 6 ingressi di tensione.
Struttura hardware dei dispositivi di parallelo multifunzionali 7VE61 e 7VE63 (versione massima)
Il gruppo amplificatore di ingresso (EV) assicura una terminazione ad alta resisitività
delle grandezze d'ingresso analogiche e contiene filtri ottimizzati sull'elaborazione del
valore misurato relativamente alla larghezza di banda e alla velocità di elaborazione.
Il gruppo trasformatore analogico/digitale a più canali (AD) dispone di trasformatori Σ∆
(22 bit) ad alta risoluzione e di moduli di memoria per il trasferimento dei dati al microcomputer.
16
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
1.1 Funzionamento dell'apparecchio completo
Sistema a microcomputer
Nel sistema a microcomputer (µC) viene elaborato il software implementato. Le funzioni essenziali sono:
• filtraggio e preparazione delle grandezze di misura,
• supervisione continua delle grandezze di misura,
• elaborazione degli algoritmi per la funzione di sincronizzazione,
• supervisione delle condizioni di avviamento per le singole funzioni di protezione,
• interrogazione dei valori limite e delle sequenze temporali,
• controllo di segnali per le funzioni logiche,
• decisione sui comandi di apertura e di chiusura,
• segnalazione del comportamento della sincronizzazione e della protezione tramite
LED, LCD, relè e/o interfacce seriali,
• memorizzazione di segnalazioni e dati di guasto per l'analisi dei guasti,
• gestione del sistema operativo e delle sue funzioni, come ad es. memorizzazione
dei dati, orologio in tempo reale, comunicazione, interfacce ecc.
Ingressi e uscite
binarie
Gli ingressi e le uscite binarie sono addotte dal/al sistema informatico attraverso i
moduli di ingresso/uscita (ingressi e uscite). Da qui il sistema riceve informazioni provenienti dall'impianto (per es. reset a distanza) o da altri apparecchi (per es. comandi
di blocco). Le uscite sono soprattutto i comandi per gli apparecchi di manovra e i messaggi per la remotizzazione di eventi e di condizioni di stato importanti.
Elementi frontali
Segnalatori ottici (LED) e un pannello di visualizzazione (display LCD) sul fronte
dell'unità danno informazioni sul funzionamento dell'apparecchio e segnalano eventi,
stati e valori di misura. Una tastiera alfanumerica e con tasti di navigazione unitamente
al display LCD permettono la comunicazione con l'apparecchio in locale. In tal modo
è possibile richiamare tutte le informazioni dell'apparecchio, quali parametri di programmazione e di taratura, segnalazioni di esercizio e di guasto, valori di misura (si
veda anche la descrizione del sistema SIPROTEC /1/) e modificare i parametri di taratura.
Interfacce seriali
Attraverso un'interfaccia operatore posta sul frontale dell'apparecchio è possibile comunicare tramite un PC utillizzando il programma di comando DIGSI® . Ciò permette
una facile gestione di tutte le funzioni nell'apparecchio.
Tramite l'interfaccia di servizio si può ugualmente comunicare con l'apparecchio con
servendosi di un PC e usando DIGSI®. Ciò è particolarmente adatto nel caso di un cablaggio fisso degli apparecchi con il pc oppure di comando attraverso un modem.
Tramite l'interfaccia seriale di sistema, tutti i dati dell'apparecchio possono essere trasferiti ad un'unità centrale o ad un sistema di supervisione. A seconda dell'applicazione, tale interfaccia può essere dotata di diversi supporti fisici di trasmissione e di
diversi protocolli.
Un'ulteriore interfaccia è prevista per la sincronizzazione oraria dell'orologio interno
attraverso fonti di sincronizzazione esterne.
Tramite moduli di interfaccia supplementari, è possibile realizzare ulteriori protocolli di
comunicazione.
Uscite analogiche
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A seconda del modello ordinato e/o della dotazione, nei luoghi di installazione (port B
e D) possono essere inseriti moduli di uscita analogici con i quali possono essere
emessi i valori di misura selezionati (da 0 a 20mA oppure da 4 a 20 mA).
17
1 Introduzione
Alimentazione di
corrente
18
Un alimentatore provvede a fornire le unità funzionali descritte della necessaria
potenza ai diversi livelli di tensione. Cali transitori della tensione di alimentazione, che
possono verificarsi in seguito a un corto circuito nel sistema di alimentazione a tensione ausiliaria dell'impianto, possono essere compensate in generale da una memoria
capacitiva (vedi anche "Dati tecnici")
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
1.2 Campi di applicazione
1.2
Campi di applicazione
I dispositivi di parallelo digitali 7VE61 e 7VE63 della famiglia SIPROTEC® 4 sono apparecchi compatti multifunzionali impiegati per il parallelo di reti e generatori. La loro
esecuzione tecnica garantisce un'elevata sicurezza nel parallelo. Ciò si ottiene grazie
alla tecnica di misura a 11/2 canali nel 7VE61 e/o alla tecnica di misura a due canali
nel 7VE63 nonché grazie ad una speciale esecuzione dell'hardware Inoltre fanno da
supporto numerosi procedimenti di supervisione.
Oltre alle funzioni di sincronizzazione, negli apparecchi 7VE61 e 7VE63 possono
essere diponibili, opzionalmente, funzioni di protezione di tensione e di frequenza. In
tal modo, tali apparecchi possono essere impiegati anche a scopi di protezione e per
disaccoppiamenti di rete.
Si consigliano le seguenti applicazioni:
7VE61:
• Supervisione del controllo del sincronismo di reti e per la sincronizzazione manuale
di generatori (funzione di Synchrocheck). In questa configurazione possono
operare fino ad un massimo di 3 gruppi di parametri contemporaneamente.
• Parallelo di reti.
• Disaccoppiamento di reti e successiva sincronizzazione automatica.
• Sincronizzazione automatica di generatori piccoli e medi.
7VE63:
• Impiego per elevati requisiti di sicurezza grazie ad un'elaborazione a due canali.
• Parallelo di reti ad alta e altissima tensione.
• Sincronizzazione automatica di grandi generatori.
• Comando di più punti di sincronizzazione (fino a 8) con un apparecchio.
• Visualizzazione dello stato dell'impianto tramite un display grafico e possibilità di
controllo locale.
Funzioni di sincronizzazione
Gli apparecchi riconoscono automaticamente le condizioni di esercizio e reagiscono
in funzione dell'impostazione.
• Nel modo operativo „Controllo del sincronismo“ viene verificata l'ammissibilità di
una chiusura da diversi punti di vista.
• Con il modo operativo „Collegamento di reti sincrone“ viene determinata con
elevata precisione la differenza di frequenza. Se quest'ultima è pressoché nulla per
un tempo lungo, allora viene effettuato il collegamento.
• Se si hanno condizioni asincrone, come nel caso della sincronizzazione di generatore e rete, il numero di giri può essere portato automaticamente alla frequenza di
rete e la tensione del generatore alla tensione di rete. Tenendo conto del tempo
proprio dell'interruttore, il generatore viene collegato alla rete in condizioni sincrone.
• Grazie al collegamento di tensione a più canali e all'interrogazione multipla delle
tensioni, viene raggiunta un'elevata sicurezza nel rilevamento di una linea e/o di
una sbarra senza tensione. In questo modo è possibile ristabilire la connessione
senza problemi.
Funzioni di protezione e di automatizzazione
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
Oltre alle funzioni di sincronizzazione, negli apparecchi 7VE61 e 7VE63 possono
essere diponibili, opzionalmente, funzioni di protezione di tensione e di frequenza. In
tal modo, tali apparecchi possono essere impiegati anche a scopi di protezione e per
disaccoppiamenti di rete.
19
1 Introduzione
Gli apparecchi comprendono le seguenti funzioni principali:
• Protezione massima tensione U>
• Protezione minima tensione U<
• Protezione massima frequenza f>
• Protezione minima frequenza f<
• Protezione derivata di frequenza df/dt>; –df/dt<
• Protezione di salto vettoriale ∆ϕ
• Supervisione veloce dei valori di soglia delle tensioni (U>; U<)
Funzioni di
controllo
L'apparecchio è dotato di una funzione di comando che permettono di attivare e disattivare diverse apparecchiature elettriche mediante tasti di comando, l'interfaccia di sistema, gli ingressi binari e per mezzo del PC e del software DIGSI ®.
Le segnalazioni di ritorno degli stati degli organi di manovra mediante i contatti ausiliari
del dispositivo e gli ingressi binari dell'apparecchio. In tal modo possono essere letti
sull'apparecchio gli stati di commutazione attuali ed utilizzati per controlli di plausibilità
e interblocchi. Il numero degli organi di manovra comandabili è limitato solo dagli ingressi e dalle uscite binarie disponibili nell'apparecchio o configurati per le segnalazioni di ritorno della posizione degli interruttori. A seconda dell'organo di manovra
possono essere impiegati uno (segnalazione singola) o due ingressi binari (segnalazione doppia).
L'abilitazione alle manovre può essere condizionata da direttive per l'autorizzazione al
controllo (a distanza o locale) e per il modo di controllo (interbloccato/non interbloccato, con o senza richiesta di password).
Condizioni di blocco per le manovre (per es. interblocchi di rete) possono essere
fissate con l'aiuto di una logica integrata definibile dall'utente.
Segnalazioni e
valori di misura; registrazioni perturbografiche
Le segnalazioni di esercizio danno informazioni su stati dell'impianto e dell'apparecchio stesso. Grandezze di misura e valori da qui calcolati possono essere visualizzati
durante l'esercizio e trasmessi attraverso le interfacce seriali.
Le segnalazioni dell'apparecchio possono essere indicate mediante LED frontali (configurabili), rielaborate esternamente attraverso contatti di uscita (configurabili), connesse a funzioni logiche definibili dall'utente e/o essere emesse attraverso le interfacce seriali.
Durante un guasto sul generatore o in rete, importanti eventi e cambiamenti di stato
vengono memorizzati in un registro perturbografico. E' possibile scegliere se registrare nel dispositivo i valori istantanei o i valori efficaci delle grandezze e renderli così dispinibili.
Comunicazione
Per la comunicazione con sistemi esterni di comando, controllo e memorizzazione,
sono disponibili interfacce seriali.
Interfaccia frontale
Una presa DSUB a nove poli sul pannello frontale provvede alla comunicazione locale
con un personal computer. Con l'aiuto del software di SIPROTEC 4 DIGSI e attraverso
questa interfaccia operatore, possono essere eseguite tutte le procedure di comando
e di analisi, quali l'impostazione e la modifica di parametri di programmazione e di taratura, la configurazione di funzioni logiche specificabili dall'utente, la lettura di segnalazioni di esercizio e di guasto, nonché di valori di misura, lettura e rappresentazione
di registrazioni dei dati di guasto, interrogazione di stati dell'apparechio e di grandezze
di misura.
20
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
1.3 Caratteristiche
1.3
Caratteristiche
Caratteristiche
generali
• Potente sistema a microprocessore a 32 bit.
• Elaborazione dei valori di misura e controllo completamente digitale, dall'acquisizione dei dati e dalla digitalizzazione dei valori di misura fino all'emissione del
comando di scatto e chiusura per gli interruttori e altri apparecchi di manovra.
• Separazione completamente galvanica ed esente da guasti dei circuiti interni di elaborazione, dai circuiti di misura, di controllo e di alimentazione del sistema attraverso linee schermate per la trasmissione delle misure, moduli di ingresso e uscita
binari e convertitori di corrente continua.
• Semplicità di utilizzo grazie al pannello di comando e di visualizzazione integrato
oppure mediante personal computer collegato con programma di comando DIGSI®
.
• Calcolo e visualizzazione continue dei valori di misura di esercizio.
• Memorizzazione delle segnalazioni di guasto come pure dei valori istantanei o effettivi per la registrazione oscillografica dei guasti.
• Supervisione permanente delle grandezze di misura, dell'hardware e del software
del dispositivo.
• Possibile comunicazione con dispositivi centrali di controllo e memorizzazione
tramite interfacce seriali, a scelta tramite linea dati, modem o conduttori a fibre ottiche.
• Orologio con batteria tampone, sincronizzabile tramite un segnale di sincronizzazione (DCF77, IRIG B tramite ricevitore satellitare), ingresso binario o interfaccia sistema.
• Statistica degli scatti: conteggio dei comandi di chiusura e di scatto generati dall'apparecchio.
• Conteggio delle ore di esercizio: conteggio delle ore di esercizio dell'apparecchio.
• Aiuti per la messa in servizio, quali controllo del collegamento e della sequenza
delle fasi, visualizzazione dello stato di tutti gli ingressi e uscite binari e delle registrazioni delle misure di test.
Controllo del
sincronismo,
linea/sbarra fuori
tensione
• tensione minima e massima configurabile;
• possibilità di verificare le condizioni di sincronismo oppure l'assenza di tensione
anche prima della chiusura manuale dell'interruttore, con valori limite separati;
• misura rapida della differenza di tensione diff, della differenza d'angolo di fase ϕdiff e
della differenza di frequenza fdiff;
• possibilità di misura anche tramite trasformatore (adattamento integrato dell'indice
orario);
• possibilità di misurare le tensioni fase-fase oppure fase-terra.
Collegamento di
reti sincrone
• misura rapida della differenza di tensione Udiff e della differenza d'angolo di fase
αdiff;
• modo operativo attivo automaticamente (in funzione dell'impostazione) se la differenza di frequenza è fdiff ≈ 0;
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
21
1 Introduzione
• possibilità di misura anche tramite trasformatore (adattamento integrato dell'indice
orario);
• possibilità di misurare le tensioni fase-fase oppure fase-terra.
Collegamento di
reti asincrone
• misura rapida della differenza di tensione Udiff e della differenza d'angolo di fase
αdiff;
• determinazione predittiva dell'istante di sincronismo sulla base della differenza di
fase;
• possibilità di misura anche tramite trasformatore (adattamento integrato dell'indice
orario);
• possibilità di misurare le tensioni fase-fase oppure fase-terra.
Protezione di
minima tensione
• 2 soglie tarabili per una delle 6 tensioni d'ingresso dell'apparecchio;
• ritardi di scatto separati;
• rapporti di ricaduta impostabili per entrambe le soglie.
Protezione di
massima tensione
• 2 soglie tarabili per una delle 6 tensioni d'ingresso dell'apparecchio;
• ritardi di scatto separati;
• rapporti di ricaduta impostabili per entrambe le soglie.
Protezione di frequenza
• 4 soglie indipendenti, tarabili come massima o minima frequenza, ognuna temporizzabile indipendentemente.
• Insensibile alle armoniche e alle variazioni dell'angolo di fase.
• Soglia di minima tensione impostabile.
Protezione derivata
di frequenza
• 4 soglie indipendenti, tarabili come massima o minima frequenza in derivata,
ognuna temporizzabile indipendentemente.
• Finestre di misura variabili
• Accoppiamento all'avviamento della protezione di frequenza.
• Soglia di minima tensione impostabile.
Salto vettoriale
• Rilevamento molto sensibile di salto vettoriale di fase per il disaccoppiamento di
rete.
Uscite analogiche
• Fino a 4 uscite analogiche per valori misurati (a seconda del modello ordinato).
Supervisioni dei
valori di soglia
• 10 segnalazioni di supervisione dei valori di soglia liberamente configurabili.
Funzioni definibili
dall'utente
• Connessioni liberamente programmabili di segnali interni ed esterni per la realizzazione di funzioni definibili dall'utente.
• Realizzazione di rapidi controlli tramite CFC.
• Tutte le comuni funzioni logiche (AND, OR, NOT, OR esclusivo, ecc.).
• Temporizzazioni e valori di soglia inseribili.
22
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
1.3 Caratteristiche
• Elaborazione dei valori di misura con valutazioni avanzate.
Controllo degli apparecchi di
manovra
• Possibilità di comandare in locale organi di manovra attraverso tasti di funzione programmabili, l'interfaccia di sistema (ad es. di SICAM o LSA) oppure attraverso l'interfaccia operatore (per mezzo di un personal computer e del programma di
comando DIGSI).
• Lo stato degli organi di manovra può essere monitorato tramite i contatti ausiliari
degli stessi.
• Controllo della plausibilità delle posizioni degli interruttori e condizioni di interblocco
per la chiusura.
Supervisioni
• supervisione dei circuiti di misura interni, dell'alimentazione di tensione ausiliaria
nonché dell'hardware e del software, quindi elevata affidabilità;
• supervisione dei convertitori di tensione attraverso controlli di simmetria;
• controllo della sequenza di fase;
• controllo permanente dei due relè di chiusura R1 e R2;
• controllo reciproco degli algoritmi di parallelo.
■
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
23
1 Introduzione
24
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
2
Funzioni
Nel presente capitolo vengono illustrate le singole funzioni dell'apparecchio SIPROTEC 4 7VE61 e 7VE63. Le possibilità di impostazione associate a ogni funzione
vengono descritte dettagliatamente. Il capitolo contiene anche le indicazioni relative
alla determinazione dei valori di taratura.
Sulla base delle seguenti informazioni è inoltre possibile stabilire quali delle funzioni
disponibili dovranno essere utilizzate.
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.1
Generalità
26
2.2
Funzioni di sincronizzazione
35
2.3
Funzioni di protezione e di automatizzazione
88
2.4
Uscite analogiche
114
2.5
Supervisione
120
2.6
Controllo delle funzioni protettive
127
2.7
Funzioni supplementari
130
2.8
Elaborazione dei comandi
142
25
2 Funzioni
2.1
Generalità
I parametri funzionali possono essere modificati mediante l'interfaccia operatore o di
servizio da un personal computer con l'aiuto di DIGSI®. La procedura è descritta dettagliatamente nella Descrizione del sistema SIPROTEC® /1/. Per la modifica è necessario immettere la password n° 7 (per record di parametri; alla consegna: 000000).
Senza password è possibile soltanto la lettura ma non la modifica e la trasmissione
delle impostazioni al dispositivo.
I parametri funzionali, vale a dire opzioni funzionali, valori limite ecc., possono essere
modificati attraverso il pannello operatore posto sul lato frontale dell'unità oppure attraverso l'interfaccia operatore o di servizio di un personal computer equipaggiato con
DIGSI®. È necessaria la password n° 5 (per parametri singoli; alla consegna: 000000).
2.1.1
Configurazione apparecchio
2.1.1.1
Descrizione del funzionamento
Negli apparecchi 7VE61 e 7VE63, a seconda del modello ordinato, oltre alle funzioni
di sincronizzazione sono disponibili numerose funzioni di protezione e supplementari.
Le caratteristiche dell'hardware e la versione del firmware sono definite in base a tali
funzioni.
Durante la configurazione è anche possibile attivare o disattivare singole funzioni. Le
funzioni non utilizzate non vengono quindi visualizzate.
Le funzioni di protezione e di sincronizzazione disponibili possono essere programmate come Abilitato o Disabilitato. Per alcune funzioni, è possibile anche effettuare una selezione tra più alternative illustrate in seguito.
Le funzioni programmate come "non esistenti" (disabled) non vengono elaborate
dall'unità 7VE61 e 7VE63: non vengono emesse segnalazioni e i parametri di taratura
corrispondenti (funzioni, valori limite) non vengono richiesti durante la taratura.
2.1.1.2
Indicazioni per l'impostazione
Definizione della
configurazione
delle funzioni
I parametri di programmazione possono essere immessi per mezzo di un personal
computer e il programma di comando DIGSI tramite l'interfaccia operatore posta sul
lato frontale del dispositivo oppure l'interfaccia di servizio, sul retro. Il comando tramite
DIGSI è spiegato nella descrizione del sistema SIPROTEC 4.
Ai fini della modifica dei parametri di programmazione, è richiesta l'immissione della
password N. 7 (per record di parametri). Senza password è possibile soltanto la lettura
ma non la modifica e la trasmissione delle impostazioni al dispositivo.
La configurazione delle funzioni e, se necessario, le possibili alternative, vengono
adattate alle condizioni dell'impianto nella finestra di dialogo Configurazione delle
funzioni.
Paritcolarità
26
La maggior parte delle impostazioni è autoesplicativa. Le particolarità vengono illustrate qui di seguito.
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.1 Generalità
Per utilizzare la commutazione di gruppi di impostazione, impostare l'indirizzo 103
Camb. grp. opz. su Abilitato. In questo caso, per le impostazioni delle funzioni,
si possono impostare fino a quattro diversi gruppi di parametri funzionali che, durante
l'esercizio, possono essere velocemente e comodamente commutati. Con l'impostazione Disabilitato è possibile impostare e utilizzare solo un gruppo di parametri
funzionali.
Nota
Le funzioni, le preimpostazioni e le possibilità di selezione disponibili dipendono dalla
variante ordinata (i dettagli sono riportati nell'appendice A1). Nella tabella seguente
sono riportati i parametri di programmazione dell'esecuzione massima.
Il parametro 104 Valori guasto consente di scegliere tra i Valori Istant. o i
Valori Effett. per la registrazione dei dati di guasto. Nel caso di memorizzazione
dei Valori Effett., il tempo a disposizione per la registrazione si prolunga del
fattore 10.
Con il parametro 145 Protez. df/dt, si può stabilire se la protezione derivata di
frequenza debba comprendere due o quattro gradini o se essa debba essere
Disabilitato.
Per la funzione di sincronizzazione, in funzione dell'apparecchio ordinato sono disponibili fino a 8 gruppi funzionali di sincronizzazione. Essi vengono attivati all'indirizzo
016x (x = 1 ... 8). I parametri 161 Funz. SINC 1 - 168 Funz. SINC 8 servono
inoltre alla preselezione del principio di funzionamento:
1ph Sync check corrisponde alla funzione classica di controllo del sincronismo con
collegamento monofase per ciascuna delle tensioni da confrontare.
3ph Sync check corrisponde alla funzione classica di controllo del sincronismo con
collegamento polifase per ciascuna delle tensioni da confrontare.
Nota
Una parametrizzazione mista di controllo di sincronismo monofase e trifase tra i gruppi
funzionali non è ammesa e provoca un messaggio di errore.
1,5chan.Synchr nel 7VE61 e/o 2chan.Synchr. nel 7VE63 corrispondono al principio di funzionamento come dispositivo di parallelo. Il collegamento è effettuato in
maniera polifase, l'elaborazione dei dati fino all'emissione del comando è a 11/2 canali
nel 7VE61 e a 2 canali nel 7VE63.
Nota
A causa del collegamento identico, è possibile una parametrizzazione mista di controllo di sincronismo e funzione di sincronizzazione a 11/2 o a 2 canali.
Se non si vuole utilizzare una funzione di sincronizzazione, selezionare
Disabilitato. Quando un gruppo di sincronizzazione è disattivato non compare la
voce corrispondente nel menù Sincronizzazione mentre tutti gli altri vengono visualizzati. Il numero massimo dei gruppi funzionali di sincronizzazione presenti è definito
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
27
2 Funzioni
con la variante d'apparecchio (vedi paragrafo „Descrizione della funzione di sincronizzazione“).
2.1.1.3
Tabella parametri
Ind.
Parametri
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
103
Camb. grp. opz.
Disabilitato
Abilitato
Disabilitato
Opzione per cambio gruppo di
settaggio
104
Valori guasto
Disabilitato
Valori Istant.
Valori Effett.
Valori Effett.
Valori di guasto
140
Min.U
Disabilitato
Abilitato
Abilitato
Protezione di Minima U
141
Max.U
Disabilitato
Abilitato
Abilitato
Protezione di Massima U
142
Min/Max Frequen
Disabilitato
Abilitato
Abilitato
Protezione di minima/massima
frequenza
145
Protez. df/dt
Disabilitato
2 livelli df/dt
4 livelli df/dt
2 livelli df/dt
Protezione Grado di Cambio frequenza
146
Salto Vettore U
Disabilitato
Abilitato
Abilitato
Salto del Vettore di U
160
BALANC. (MLFB)
Disabilitato
Abilitato
Disabilitato
Comandi Balancing (Siemens solo
MLFB)
161
Funz. SINC 1
Disabilitato
1ph Sync check
3ph Sync check
1,5chan.Synchr
2chan.Synchr.
Disabilitato
Gruppo funzionale SINC 1
162
Funz. SINC 2
Disabilitato
1ph Sync check
3ph Sync check
1,5chan.Synchr
2chan.Synchr.
Disabilitato
Gruppo funzionale SINC 2
163
Funz. SINC 3
Disabilitato
1ph Sync check
3ph Sync check
1,5chan.Synchr
2chan.Synchr.
Disabilitato
Gruppo funzionale SINC 3
164
Funz. SINC 4
Disabilitato
3ph Sync check
1,5chan.Synchr
2chan.Synchr.
Disabilitato
Gruppo funzionale SINC 4
165
Funz. SINC 5
Disabilitato
3ph Sync check
2chan.Synchr.
Disabilitato
Gruppo funzionale SINC 5
166
Funz. SINC 6
Disabilitato
3ph Sync check
2chan.Synchr.
Disabilitato
Gruppo funzionale SINC 6
167
Funz. SINC 7
Disabilitato
3ph Sync check
2chan.Synchr.
Disabilitato
Gruppo funzionale SINC 7
28
7VE61 e 7VE63 Manuale
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2.1 Generalità
Ind.
Parametri
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
168
Funz. SINC 8
Disabilitato
3ph Sync check
2chan.Synchr.
Disabilitato
Gruppo funzionale SINC 8
173
Usc. analog B1
Disabilitato
Abilitato
Disabilitato
Uscita analogica B1(Porta B )
174
Usc. analog B2
Disabilitato
Abilitato
Disabilitato
Uscita analogica B2(Porta B )
175
Usc. analog D1
Disabilitato
Abilitato
Disabilitato
Uscita analogica D1(Porta D )
176
Usc. analog D2
Disabilitato
Abilitato
Disabilitato
Uscita analogica D2(Porta D )
185
SOGLIA
Disabilitato
Abilitato
Abilitato
Supervisione Soglia
186
Scat.Est.Funz.1
Disabilitato
Abilitato
Abilitato
Scatto esterno Funzione 1
187
Scat.Est.Funz.2
Disabilitato
Abilitato
Abilitato
Scatto esterno Funzione 2
188
Scat.Est.Funz.3
Disabilitato
Abilitato
Abilitato
Scatto esterno Funzione 3
189
Scat.Est.Funz.4
Disabilitato
Abilitato
Abilitato
Scatto esterno Funzione 4
2.1.2
Dati di Impianto 1
Nei Dati Impianto 1 sono depositati parametri generali, associati alle funzioni nel
loro insieme dunque non ad una certa funzione di sincronizzazione, di protezione, di
controllo o di supervisione.
2.1.2.1
Indicazioni per l'impostazione
Generalità
I dati dell'impianto 1 possono essere modificati dall'interfaccia operatore o dall'interfaccia di servizio da un personal computer con l'ausilio del programma DIGSI.
Per visualizzare le opzioni disponibili cliccare due volte su Parametri nel programma
DIGSI.
Frequenza nominale
La frequenza nominale della rete viene impostata all'indirizzo 270 Freq. nom.. Il
valore preimpostato in fabbrica, secondo il modello di apparecchio ordinato, deve
essere modificato solo se l'apparecchio deve essere impiegato per un'altro campo di
applicazione rispetto a quello per il quale è stato ordinato.
Durata del
comando
All'indirizzo 280 viene impostata la durata minima del comando di scatto t.Min Com
Scatt. Essa vale per tutte le funzioni di protezione associate a uno scatto.
7VE61 e 7VE63 Manuale
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29
2 Funzioni
2.1.2.2
Tabella parametri
Ind.
Parametri
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
270
Freq. nom.
50 Hz
60 Hz
16,7 Hz
50 Hz
Frequenza nominale
280
t.Min Com Scatt
0.01 .. 32.00 sec
0.15 sec
Durata minima comando di scatto
2.1.2.3
Informazioni
N°
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
361
>AVARIA alim.TV
MS
>Avaria: alimentaz. TV (MCB scattato)
501
Avviam. relay
MU
Avviamento Rele'
511
Relay Scatto
MU
Relay comando di scatto generale
5588
>FAIL: TV Ua
MS
>Avaria: TV Ua (MCB scattato)
5589
>FAIL: TV Ub
MS
>Avaria: TV Ub (MCB scattato)
5590
>FAIL: TV Uc
MS
>Avaria: TV Uc (MCB scattato)
5591
>FAIL: TV Ud
MS
>Avaria: TV Ud (MCB scattato)
5592
>FAIL: TV Ue
MS
>Avaria: TV Ue (MCB scattato)
5593
>FAIL: TV Uf
MS
>Avaria: TV Uf (MCB scattato)
25007
U1:
AV
Tensione U1 alla chiusura
25008
f1:
AV
Frequenza f1 alla chiusura
25009
U2:
AV
Tensione U2 alla chiusura
25010
f2:
AV
Frequenza f2 alla chiusura
25011
dU:
AV
Differenza Tensione alla chiusura
25012
df:
AV
Differenza Frequenza alla chiusura
25013
dα:
AV
Differenza Angolo alla chiusura
25059
>Break. Contact
MS
>Contatti Interruttore
2.1.3
Cambio gruppo
Per l'impostazione delle funzioni del dispositivo si possono definire fino a quattro
diversi gruppi di parametri.
I gruppi di settaggio servono a memorizzare le rispettive impostazioni funzionali per
diversi casi di applicazione e a richiamarle velocemente in caso di bisogno. Tutti i
gruppi di impostazione sono archiviati nell'apparecchio. Tuttavia, è sempre attivo un
solo gruppo di settaggio.
2.1.3.1
Descrizione
Commutazione
gruppi di settaggio
30
Tali gruppi possono essere commutati durante l'esercizio sul posto per mezzo del pannello operatore, tramite ingressi binari (se debitamente configurati), tramite l'interfaccia operatore e di servizio da un personal computer oppure tramite l'interfaccia di sistema.
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.1 Generalità
Un gruppo di settaggio contiene i valori dei parametri di tutte le funzioni per le quali in
fase di programmazione (paragrafo 2.1.1.2) è stata selezionata l'opzione . Gli apparecchi 7VE61 e 7VE63 supportano quattro gruppi di settaggio indipendenti gli uni dagli
altri (gruppo da A a D) . Questi gruppi rappresentano un'identica gamma di funzioni,
ma possono contenere valori di impostazione differenti.
2.1.3.2
Indicazioni per l'impostazione
Generalità
Se non si utilizza la funzione di commutazione, è sufficiente impostare solo i parametri
preimpostati del gruppo A. La parte seguente di questo paragrafo non sarà, in questo
caso, necessaria.
Se si vuole utilizzare la funzione di commutazione, questa dovrà essere impostata,
durante la programmazione delle funzioni, su Camb. grp. opz. = Abilitato (indirizzo 103). Per l'impostazione dei parametri funzionali si programmeranno, uno
dopo l'altro, i gruppi di impostazione necessari (max. 4 gruppi di impostazione da A a
D). Per copiare oppure reinizializzare i gruppi, per la procedura di commutazione da
un gruppo all'altro consultare la Descrizione del sistema SIPROTEC® 4.
Il paragrafo 3.1 del presente manuale mostra come intercambiare i gruppi di parametri
dall'esterno mediante ingressi binari.
2.1.3.3
Ind.
302
2.1.3.4
Tabella parametri
Parametri
Camb. grp sett
Possibilità di impostazione
Gruppo A
Gruppo B
Gruppo C
Gruppo D
Ingressi Binari
Protocollo
Preimpostazione
Gruppo A
Spiegazione
Cambio ad altro gruppo di settaggio
Informazioni
N°
Informazione
Tipo di inf.
IntS
Spiegazione
-
Gruppo A
Gruppo A
-
Gruppo B
IntS
Gruppo B
-
Gruppo C
IntS
Gruppo C
-
Gruppo D
IntS
Gruppo D
7
>Grup.Set.Bit 0
MS
Scelta gruppo settaggio Bit 0
8
>Grup.Set.Bit 1
MS
Scelta gruppo settaggio Bit 1
2.1.4
Registrazioni oscillografiche guasto
Gli apparecchi 7VE61 e 7VE63 dispongono di una memoria oscillografica dei guasti
che registra i valori istantanei o i valori efficaci di diverse grandezze di misura e li archivia in un registro a scorrimento.
7VE61 e 7VE63 Manuale
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31
2 Funzioni
2.1.4.1
Descrizione del funzionamento
Funzionamento
I valori istantanei dei 6 ingressi di misura della tensione e delle relative differenze di
tensione
ua, ub, uc, ud, ue, uf e (ua – ud); (ub – ue); (uc – uf), ∆U, ∆f, ∆α
vengono campionati su una griglia di 1 ms (a 50 Hz) e archiviati in un registro a scorrimento (20 valori campionati per periodo). In caso di guasto, i dati vengono memorizzati per un periodo di tempo impostabile, ma che può avere una durata massima di 10
secondi.
I valori effettvi delle grandezze di misura
U1, U2, f1, f2, ∆U, ∆f, ∆α
possono essere archiaviati in un registro a scorrimento, in una griglia di un valore di
misura per mezzo periodo. In caso di guasto, i dati vengono memorizzati per un
periodo di tempo impostabile, ma che può avere una durata massima di 100 secondi.
In questo campo possono essere memorizzati fino a 8 guasti. La memoria dei dati di
guasto si aggiorna automaticamente ogni qualvolta si verifica un nuovo guasto e non
è pertanto necessaria alcuna convalida. La memoria di registrazione guasti può
essere avviata anche mediante ingresso binario, tramite l'interfaccia operatore integrata oppure dall'interfaccia seriale.
Attraverso le interfacce i dati possono essere richiamati da un personal computer ed
elaborati mediante il programma di elaborazione dei dati di protezione DIGSI® ed il
programma grafico SIGRA® 4. Quest'ultimo elabora graficamente i dati registrati
durante un guasto. Inoltre, le segnalazioni sono rappresentate sotto forma di tracce
binarie (flag), ad es. „Avviamento“, „Scatto“, „Comando di chiusura“, „Comandi di regolazione“ e altri.
Se la protezione dispone di un'interfaccia di sistema seriale (IEC 60870–5–103), i dati
di guasto possono essere rilevati da un'unità centrale (ad es. SICAM). L'analisi dei dati
viene effettuata nell'unità centrale con l'ausilio di programmi idonei. Le tensioni
vengono riferite al loro valore massimo, unificate sul valore nominale e preparate per
la rappresentazione grafica. Inoltre, le segnalazioni sono rappresentate sotto forma di
tracce binarie (flag).
La trasmissione ad un'unità centrale può essere eseguita automaticamente, in particolare dopo ogni avviamento della protezione oppure dopo uno scatto.
2.1.4.2
Indicazioni per l'impostazione
Memorizzazione dei
valori di guasto
32
La memorizzazione dei valori di guasto può essere eseguita solo se questa funzione
è stata programmata all'indirizzo 104 Valori guasto = Valori Istant. oppure
Valori Effett.. Gli altri parametri relativi a questa funzione sono disponibili nel
sottomenù REGISTRAZIONI OSCILLOPERTURBOGRAFICHE del menù PARAMETRI. Per la memorizzazione dei dati di guasto viene effettuata una distinzione fra
l'istante di riferimento e il criterio di memorizzazione (indirizzo 401 Regis Oscillo).
Normalmente il punto di riferimento è l'avviamento del dispositivo, ovvero l'avviamento
di una qualsiasi funzione di protezione viene associato all'istante 0. Come criterio di
memorizzazione può essere assunto ugualmente l'avviamento dell'unità (Salva con
Avv.) oppure lo scatto della protezione (Salva con Scatt). Lo scatto della protezione (Avvio con scatt) può anche essere adottato come istante di riferimento; in
questo caso lo scatto della protezione dovrà essere adottato anche come criterio di
memorizzazione.
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.1 Generalità
Anche per la funzione di sincronizzazione sono stabiliti due criteri di trigger. Il messaggio „Syx running“ (170.2022) corrisponde all'avviamento della protezione dovuto ad
una situazione di anomalia (pickup). Esso viene creato con l'avviamento della funzione di sincronizzazione. L'avviamento della protezione (pickup) corrisponde al trigger
con il comando di chiusura. Nella versione a 11/2 e a 2 canali si tratta della connessione AND „Sinc ok chius 1“ & „Sinc ok chius 2“.
Per memorizzare sempre l'andamento del comando di chiusura nella registrazione,
selezionare Avvio con scatt.
Le 7VE61 e 7VE63 registrano il guasto per tutta la sua durata. Un guasto ha inizio con
l'avviamento da parte di una qualsiasi funzione di protezione e termina con la ricaduta
dell'ultimo avviamento di una di queste funzioni.
Il tempo effettivo di memorizzazione comincia con il tempo totale T reg.prim guas
(indirizzo 404) prima del punto di riferimento e termina allo scadere di un tempo successivo al guasto T reg.dopo guas (indirizzo 405) in seguito alla scomparsa del
criterio di memorizzazione. Il tempo di memorizzazione massimo per ogni registrazione oscilloperturbografica Lun Max reg Osc viene impostato nell'indirizzo 403. L'impostazione si basa sul criterio di memorizzazione, sul tempo di ritardo delle funzioni di
protezione e sul numero di guasti da registrare. Per le registrazioni oscilloperturbografiche sono disponibili un massimo di 10 secondi per la registrazione di valori istantanei
un massimo di 100 secondi per la memorizzazione dei valori efficaci (cfr. anche indirizzo 104). All'interno dell'intervallo di memorizzazione possono essere registrati fino
a 8 guasti.
Nota: Le indicazioni temporali si riferiscono a 50 Hz e variano in presenza di un'altra
frequenza. In caso di memorizzazione di valori istantanei i tempi relativi ai parametri 403 - 406 sono prolungati del fattore 10.
La memorizzazione dei dati di guasto può essere attivata anche mediante ingresso
binario oppure mediante l'interfaccia di comando collegata a un PC. La registrazione
è dinamica. L'indirizzo 406 T reg da In.Bin determina la lunghezza della registrazione grafica dei guasti (fino al valore massimo Lun Max reg Osc, indirizzo 403).
A ciò occorre aggiungere i tempi di anticipo e di ritardo. In caso di impostazione del
tempo per l'ingresso binario su ∞, la memorizzazione continuerà per tutto il tempo in
cui l'ingresso binario risulterà eccitato (staticamente), ma al massimo per il tempo Lun
Max reg Osc (indirizzo 403).
2.1.4.3
Ind.
Tabella parametri
Parametri
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
401
Regis Oscillo
Salva con Avv.
Salva con Scatt
Avvio con scatt
Avvio con scatt
Registrazione Oscilloperturbografia
403
Lun Max reg Osc
0.30 .. 10.00 sec
10.00 sec
Lunghezza max registrazione
oscillo.
404
T reg.prim guas
0.05 .. 5.00 sec
5.00 sec
Tempo di registrazione prima del
guasto
405
T reg.dopo guas
0.05 .. 2.00 sec
2.00 sec
Tempo di registrazione dopo fine
guasto
406
T reg da In.Bin
0.10 .. 10.00 sec; ∞
10.00 sec
Tempo di registrazione da ingr
binario
7VE61 e 7VE63 Manuale
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33
2 Funzioni
2.1.4.4
N°
Informazioni
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
-
Av.Re.Guas
IntS
Avvio registrazione guasto
4
>Registr.oscil.
MS
Avvio registrazione oscilloperturbograf.
34
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.2 Funzioni di sincronizzazione
2.2
Funzioni di sincronizzazione
Il dispositivo di sincronizzazione rappresenta la funzione principale negli apparecchi
7VE61 e 7VE63. L'elevata affidabilità e la flessibilità di adattamento alle condizioni
dell'impianto consentono diverse applicazioni. Vengono trattati i seguenti modi operativi:
• Controllo di sincronismo
• Collegamento di reti sincrone
• Collegamento di reti asincrone
• Chiusura di una linea/sbarra in assenza di tensione
2.2.1
Descrizione della funzione
La funzione di sincronizzazione verifica, al collegamento di generatore e rete o di due
reti, che la chiusura possa avvenire senza pericolo per il generatore o per la stabilità
sistema di potenza. A tale scopo, viene controllata la concordanza delle tensioni dei
lati della rete da sincronizzare all'interno di determinati limiti.
2.2.1.1
Collegamento e definizioni
A seconda del modello d'apparecchio, esistono possibilità di parametrizzazione per
max. 8 diverse funzioni di sincronizzazione. Di seguito si descrivono i principi di funzionamento in base alla prima funzione di sincronizzazione (Gruppo funzionale
SYNC 1). Per i gruppi funzionali da 2 a 8 valgono le stesse considerazioni.
Per garantire il funzionamento regolare dei dispositivi di parallelo 7VE61 e 7VE63,
bisogna osservare alcune prescrizioni al momento del collegamento ai circuiti dei trasformatori e alle bobine di chiusura dell'interruttore.
La figura 2-1 riporta un esempio di collegamento trifase. La tensione di misura utilizzata per la funzione di sincronizzazione è la tensione concatenata UL12. Ad essa
vanno collegati sul lato 1 gli ingressi di tensione Ua e Ub e sul lato 2 gli ingressi di tensione Ud e Ue. Poiché gli ingressi in tensione Ub e Ue sono avvolti in senso inverso
rispetto agli altri ingressi il collegamento del secondo ingresso di tensione (Ub o Ue)
è effettuato con polarità opposta. Queste tensioni sfasate l'una rispetto all'altra di 180°
per ogni lato devono sempre dare la somma zero. Ciò consente una sorveglianza continua dei circuiti di misura, a partire dai circuiti dei trasformatori voltmetrici fino alle
memorie dei valori di misura.
Al terzo ingresso di misura può essere collegata, nelle reti trifasi, una seconda tensione concatenata (tensione UL23) che, insieme alla prima, consente di controllare la sequenza delle fasi. Per le reti bifasi o monofasi (16,7 Hz), il terzo ingresso di misura non
viene utilizzato (vedere esempio di collegamento nell'appendice A.3).
L'apparecchio può anche essere collegato in collegamento a V utilizzando due tensioni fase-fase (vedere esempio di collegamento nell'appendice A.3).
7VE61 e 7VE63 Manuale
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35
2 Funzioni
Figura 2-1
Collegamento dei trasformatori voltmetrici trifase (Collegamento standard)
Un possibile tipo di collegamento specifico per il controllo di sincronismo viene spiegato più avanti in questo capitolo.
Per garantire l'elaborazione a due canali e l'utilizzo della funzionalità di supervisione,
per il comando di chiusura vanno utilizzate esclusivamente le uscite dei relè BO1 e
BO2. La figura 2-2 riporta il collegamento tipico.
Figura 2-2
Collegamento dei relè per il comando di chiusura
Per la comprensione delle seguenti spiegazioni è importante la definizione delle grandezze. Secondo la figura 2-1 il lato 1 è il lato di riferimento. Questo viene indicizzato
con 1. In tal modo, per la tensione U1 risultano la frequenza f1 e l'angolo di fase α1.
Per il lato da sincronizzare viene definita l'indicizzazione 2. Le grandezze elettriche del
lato 2 sono quindi la tensione U2, la frequenza f2 e l'angolo di fase α2.
Al momento del calcolo delle grandezze differenziali, ci si è orientati sulla definizione
dell'errore di misura assoluto (∆x = valore misurato – valore vero). Il valore di riferimento, e quindi il valore vero, è il lato 1. Ne risultano le seguenti regole di calcolo:
Tensione differenziale dU = U2 – U1
36
7VE61 e 7VE63 Manuale
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2.2 Funzioni di sincronizzazione
Un risultato positivo significa che la tensione U2 è maggiore della tensione U1. In altri
casi il risultato è negativo.
Frequenza differenziale df = f2 – f1
Un risultato positivo significa che, ad es., la frequenza del generatore è maggiore della
frequenza di rete. Questa è la condizione ipersincrona. In condizioni iposincrone, il risultato della frequenza differenziale è negativo.
Differenza dell'angolo di fase dα = α2 – α1
La rappresentazione viene limitata a ±180°. Un risultato positivo significa che α2 anticipa al massimo di 180°. Con un valore negativo, α2 ritarda di massimo 180° . La
figura 2-3 mostra questo caso. L'angolo di fase α1 assunto come riferimento degli
angoli.
Se si hanno reti asincrone e la frequenza f2 è maggiore di quella f1, ciò significa che
l'angolo dα si modifica da valore negativo a zero e poi a valore positivo. Come riportato nella figura 2-3, questo senso di rotazione è antiorario (= matematicamente positivo). Per f2 < f1 il senso di rotazione è orario. Nella visualizzazione del sincronoscopio
nel browser WEB (vedi „Strumenti di messa in servizio“) la rappresentazione nella
figura 2-3 è stata ruotata per mantenere il senso di rotazione consueto del sincronoscopio convenzionale (f2 > f1 — rotazione angolare in senso orario).
Figura 2-3
Rappresentazione della differenza d'angolo di fase dα
Per i parametri di taratura sono stati concordati solo valori positivi. Per la caratterizzazione univoca dei parametri di taratura, la descrizione dei valori di misura sopra riportata è stata lievemente modificata. Sono state utilizzate disuguaglianze. La rappresentazione viene illustrata considerando l'esempio della tensione differenziale. Per
consentire impostazioni asimmetriche, è necessario specificare due soglie.
Un valore positivo per dU è dato dalla condizione U2 > U1. Il parametro di impostazione, ad es., per reti asincrone è dU ASIN U2>U1 (indirizzo 6130). Per il secondo parametro di impostazione, che corrisponde ad un valore negativo dU, vale la disuguaglianza U2 < U1. Il relativo parametro per reti asincrone è dU ASIN U2<U1 (indirizzo
6131).
Analogamente si è proceduto per la frequenza differenziale e l'angolo di fase differenziale.
7VE61 e 7VE63 Manuale
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37
2 Funzioni
2.2.1.2
Sincronizzazione tramite trasformatori
Ci sono impianti nei quali, tra i punti di misura della tensione dell'interruttore da sincronizzare, si trova anche un trasformatore di potenza. Ciò è possibile, ad es., nei collegamenti a blocco se la sincronizzazione è effettuata con l'interruttore per alte tensioni
(vedi figura 2-4).
Figura 2-4
Sincronizzazione attraverso un trasformatore
Gli apparecchi 7VE61 e 7VE63 tengono conto, tramite immissione del parametro
6122 Aggiust. Angolo, della rotazione dell'angolo di fase dei vettori delle tensioni
e pertanto dell'indice orario del trasformatore. Nei trasformatori con regolatore, la regolazione può essere comunicata all'apparecchio ad es. tramite codice binario e altre
codificazioni (realizzato nel 7VE63). Se si presentano differenze rispetto al rapporto di
trasformazione nominale, l'ampiezza della tensione viene adattata in mainera corrispondente.
Oltre che attraverso l'ingresso binario, l'informazione di regolazione può essere trasmessa all'apparecchio anche tramite l'interfaccia seriale (ad es. Profibus DP). La
connessione di questa informazione binaria proveniente dal bus con l'ingresso binario
logico dev'essere realizzata mediante una logica CFC.
Nota
Nei trasformatori con regolazione in quadratura o della fase, l'ulteriore rotazione angolare nella tensione non può essere corretta. Qui la sincronizzazione dovrebbe
essere effettuata sempre con la posizione nominale del regolatore (= nessuna rotazione angolare). Una sincronizzazione illimitata è sempre possibile se ai due lati dell'interruttore si trovano trasformatori voltmetrici.
2.2.1.3
Elaborazione a 11/2 e 2 canali
Un'elevata sicurezza e affidabilità è realizzata negli apparecchi 7VE61 e 7VE63 grazie
al criterio a più canali. A tale scopo viene effettuata una decisione multipla due su due.
Per il comando di chiusura devono quindi essere sempre soddisfatte due condizioni
indipendenti. Negli apparecchi 7VE61 e 7VE63 la decisione multipla due su due viene
realizzata in maniera differente. La figura seguente mostra la struttura di principio dei
due tipi di realizzazione utilizzati.
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2.2 Funzioni di sincronizzazione
Figura 2-5
Principio del criterio a più canali
Per poter distinguere i due metodi, sono stati introdotti i concetti di elaborazione a 11/2
canali e a due canali. Essi sono spiegati di seguito.
Elaborazione a 1/2
canali
Nell'esecuzione a 11/2 canali del 7VE61, la funzione di parallelo impartisce il comando
di chiusura. La funzione di controllo del sincronismo agisce come criterio di abilitazione e viene impostata in maniera approssimativa nei limiti di supervisione. Le dipendenze esistenti per i valori di taratura dell'angolo di abilitazione, della differenza di frequenza ammissibile e del tempo di chiusura dell'interruttore limitano lievemente il
campo di lavoro del 7VE61 rispetto a quello del 7VE63 a due canali (si vedano indicazioni per l'impostazione del controllo di sincronismo).
Elaborazione a due
canali
Nell'esecuzione a due canali del 7VE63 operano parallelamente due processi indipendenti l'uno dall'altro. Il comando di chiusura è emesso quando entrambi i processi abilitano contemporaneamente la chiusura. La struttura a due canali dell'apparecchio è
rappresentata in generale nella figura seguente.
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39
2 Funzioni
Figura 2-6
Esecuzione a due canali
Principio a più
canali
Per garantire la massima sicurezza e affidabilità, non solo i software presentano una
grande varietà ma anche componenti hardware essenziali sono state duplicate. Come
riportato nella figura 2-6 o 2-1 gli ingressi di tensione (U1 e U1 nonché U2 e U2) sono
duplicati e vengono trasferiti a due convertitori analogico-digitali. Il metodo di misura
1 opera esclusivamente con le tensioni U1 e U2 e il metodo di misura 2 con le tensioni
ruotate di 180° (U1 o U2). Nell'esecuzione a 11/2 canali, nel metodo di misura 1 viene
impiegata la funzione di controllo del sincronismo e nel metodo di misura 2 la funzione
di parallelo. Nell'esecuzione a due canali, nei metodi di misura 1 e 2 vengono elaborati
differenti algoritmi di parallelo.
Se entrambi i metodi si decidono per la chiusura, viene impartita l'abilitazione per il
comando dei transistor di commutazione. Mediante due transistor vengono azionati
due relè di chiusura. In tal modo si evita un funzionamento intempestivo in caso di
difetto interno di un transistor. Per un'ulteriore sicurezza, secondo la figura 2-6 il
comando dei relè ha luogo tramite i metodi di misura incrociati. Con i contatti dei due
relè viene eseguito il comando della bobina di chiusura. Il collegamento esterno va effettuato in modo che il polo positivo e quello negativo vengano collegati separatamente.
Metodo di misura
Per soddisfare il criterio a più canali, vengono impiegati due differenti algoritmi di
misura. In tal modo si escludono funzioni intempestive a causa di errori sistematici.
Contemporaneamente i metodi di misura sono stati realizzati da diversi programmatori. Essi vengono elaborati in task autonomi ed utilizzano differenti campi di memoria.
Una funzione centrale è assunta da diversi filtri FIR (Finite Impulse Response), che si
distinguono per una risposta all'impulso definita, per fasicità lineare ed elevata stabilità. I filtri sono stati realizzati in modo tale che le componenti dirette e i segnali di disturbo a frequenza più alta che si discostano dalla frequenza nominale vengono soppressi. Per la soppressione dei segnali di disturbo fa da supporto anche il "filtro di
decimazione" contenuto nei convertitori analogico-digitali.
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2.2 Funzioni di sincronizzazione
La seguente tabella fornisce una vista d'insieme della realizzazione basata sulla
tecnica di misura.
Tabella 2-1
Vista d'insieme dei due metodi di misura
Metodo di misura1
2.2.1.4
Metodo di misura1
Misura della tensio- Con due filtri FIR ortogonali (lunne
ghezza del filtro 1 periodo e correzione della frequenza) vengono
determinate la componente reale e
immaginaria del vettore della tensione. Da qui viene determinata
l'ampiezza (prima armonica)
Con due filtri FIR ortogonali (lunghezza del filtro 1,25 periodi, realizzata tramite due filtri parziali
sfasati e correzione della frequenza) vengono determinate la componente reale e immaginaria del
vettore della tensione. Da qui viene
determinata l'ampiezza (prima armonica)
Misura della frequenza
Il calcolo della frequenza è effettuato tramite una speciale procedura di filtraggio con filtro di banda
collegato in serie di 60. ordine (= 3
filtri periodici). Il metodo di misura
tollera scostamenti dalla frequenza
nominale
La frequenza viene determinata
mediante una misura della differenza d'angolo dei vettori delle tensioni (intervallo delta tre periodi).
Eventuali scostamenti dalla frequenza nominale vengono adeguatamente corretti
Misura dell'angolo
Tramite il vettore corretto della frequenza del filtro FIR di cui sopra,
viene determinato l'angolo con
arctan.
Tramite il vettore corretto della frequenza del filtro FIR di cui sopra,
viene determinato l'angolo con
arctan
Collegamento „reti
asincrone“
Condizione per il collegamento è
l'angolo; con l'attuale grandezza di
misura ∆f il tempo di chiusura
dell'interruttore viene convertito in
un angolo; se l'angolo misurato
concorda con l'„angolo dell'interruttore“ ha luogo il comando di chiusura
Condizione del collegamento è il
tempo; tramite ∆f, ∆α viene convertito in un tempo; se il tempo proporzionale all'angolo concorda con il
tempo di chiusura dell'interruttore,
ha luogo il comando di chiusura
Procedimenti di supervisione
Nella figura 2-6 sono rappresentati procedimenti di supervisione essenziali che
verrano spiegati in seguito. Le grandezze di misura vengono trasferite a due convertitori analogico/digitali (AD), laddove il secondo convertitore elabora le grandezze
ruotate di 180° (U1; U2). I procedimenti di supervisione verificano la plausibilità di tutti
i circuiti dei trasformatori, compreso il rilevamento interno, e della memorizzazione e
bloccano i metodi di misura in caso di divergenze.
Nella supervisione di campionatura, per ciascuna campionatura per le due tensioni
U1 e U2 vengono elaborate le seguenti equazioni:
I u1(k) + u1(k) I ≤ ∆u
I u2(k) + u2(k) I ≤ ∆u
Se la tensione ammessa ∆u viene superata, allora c'è un errore nel rilevamento dei
valori di misura o nella memorizzazione (trasformatori voltmetrici, AD, memoria). Se
questo errore si presenta più volte, per ciascun canale viene emessa una segnalazione di guasto (25037 „Sinc Fail Ch U1“; 25038 „Sinc Fail Ch U2“) e la funzione di sincronizzazione viene bloccata.
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2 Funzioni
Questa supervisione del canale viene impiegata solo nella programmazione dei dispositivi di parallelo. Per applicazioni monofasi del controllo di sincronismo essa non è
prevista.
Con la supervisione di aumento (controllo della continuità dei dati, jump monitoring)
viene rilevata la variazione subita dai bit con il peso maggiore tra quelli che formano il
valore della misura. Tale variazione può condurre ad un valore di campionatura eccessivamente elevato, dunque ad errori nella misura dell'ampiezza e della fase. Le possibili cause sono: Errori nel convertitore, errori di memorizzazione o accoppiamento
con interferenze (EMV). Vengono controllati due valori di campionatura successivi
secondo la relazione seguente.
I ua(k) + ua(k–1) I ≤ ∆umax
I ub(k) + ub(k–1) I ≤ ∆umax
I ud(k) + ud(k–1) I =∆umax
I ue(k) + ue(k–1) I = ∆umax
Se per ogni periodo viene superato un certo numero di guasti, ha luogo un blocco del
comando di chiusura e viene emessa una segnalazione (25054 „AvaSinc Data“).
Questa supervisione viene impiegata solo nella programmazione dei dispositivi di parallelo. Per applicazioni monofasi del controllo di sincronismo essa non è prevista.
Per l'ingresso U1 e U2 è attiva un'ulteriore supervisione non rappresentata nella figura
2-6: la supervisione AD. Essa è valida per tutte le varianti di collegamento. A tale
scopo è collegato il quarto canale libero del convertitore. Per ciascun valore di campionatura viene controllata la concordanza dell'ingresso di misura Ua (corrispondente
a U1) e Ue (corrispondente a U2) con i canali originali sull'altro convertitore.
I ua(k)ADC1 – ua(k)ADC2 I ≤ ∆u
I ue(k)ADU1 – ue(k)ADU2 I ≤ ∆u
Se il valore limite viene oltrepassato, si ha un blocco della funzione di sincronizzazione
e contemporaneamente una ricaduta dell'apparecchio (azionamento del contatto life),
in quanto si suppone che vi sia un guasto nei convertitori. Parallelamente viene
emessa una segnalazione di guasto (25036 „Errore ADC“).
Con la verifica del senso ciclico delle fasi è possibile rilevare anche gli errori di collegamento. Tale controllo è attivo se è presente il collegamento con un sistema polifase (vedi figura 2-1) e il parametro 6113 SEQUENZ. FASI è impostato su L1 L2 L3
per una sequenza delle fasi destrorsa e su L1 L3 L2 per una sequenza delle fasi
sinistrorsa. Se per i due ingressi U1 e U2 vengono rilevate sequenze delle fasi differenti o opposte alla parametrizzazione, ha luogo un blocco della funzione di sincronizzazione e vengono emesse segnalazioni corrispondenti (25039 „SincSeq U1
fail“; 25040 „SincSeq U2 fail“). La sequenza delle fasi viene visualizzata
come valore di misura di esercizio per entrambi gli ingressi a scopo di controllo.
Nei procedimenti di misura 1 e 2 rappresentati, si ritrovano gli algoritmi di misura e le
funzioni logiche. Secondo il principio dell'elaborazione a due canali, vengono utilizzati
di volta in volta differenti procedimenti di misura per escludere intervento intempestivi
causate da errori (sistematici) dovuti al procedimento di misura stesso. Contemporaneamente vengono elaborati dei processi aggiuntivi. La supervisione della chiusura
controlla la coerenza dei due metodi di misura. Se entrambi i metodi non impartiscono
il comando di chiusura entro un tempo predefinito, ha luogo un avviamento e viene
emessa una segnalazione („Sinc sup. α).
Inoltre viene verificato che i due processi operino con le stesse modalità (SINCRONA
o ASINCRONA). Se ciò non avviene, viene emessa la segnalazione „Sinc
sup.asim.“ e non vengono impartiti comandi di chiusura.
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2.2 Funzioni di sincronizzazione
Per proseguire la sincronizzazione bisogna azionare nuovamente l'ingresso di avvio.
Questi controlli sono attivi con il funzionamento a due canali.
Grazie al comando a due canali delle due uscite a relè che comandano la chiusura, si
evitano funzioni intempestive durante il comando dei relè. Qui i due metodi di misura
comandano i transistor in maniera incrociata. Contemporaneamente opera la supervisione del comando delle bobine. I transistor vengono attivati singolarmente e viene
verificata la risposta. Vengono rilevate sia interruzioni che un transistor difettoso. Se
si riscontrano errori, ha subito luogo un blocco dell'apaprecchio e viene emessa una
segnalazione corrispondente („Errore Relay R1“ o „Errore Relay R2“).
La supervisione è inoltre supportata da una verifica della plausibilità dei valori di
impostazione e dalla selezione dei gruppi funzionali di sincronizzazione:
• Verifica dell'univocità del gruppo funzionale (possono essere selezionati solo uno
per volta)
• Verifica della programmazione (non è ammessa la programmazione mista mono/polifase)
• Verifica della parametrizzazione (limiti validi)
• Analisi di supervisioni
In caso di selezione mancante o multipla di un gruppo funzionale di sincronizzazione,
la segnalazione „Si1 att“ ricade. All'avvio della sincronizzazione viene inoltre
emessa la segnalazione „Sinc Err Selez.“.
In caso di errori di programmazione, la segnalazione „Si1 att“ ricade e compare
la segnalazione „Sinc Err.Conf.“.
Con riguardo alla parametrizzazione vengono controllati determinati valori di soglia e
impostazioni dei gruppi funzionali selezionati. Se qui si presenta uno stato non plausibile, la segnalazione „Si1 att“ scompare e viene emesso il messaggio di errore
„Si1 ParErr“.
Se tramite ingresso binario all'apparecchio viene segnalato un guasto dei trasformatori voltmetrici (scatto dell'interruttore automatico) da „>FAIL: TV Ua“ a „>FAIL:
TV Uf“, anche in questo caso la sincronizzazione non viene avviata. A questo proposito occorre osservare che gli ingressi binari realmente parametrizzati, tra i 6 disponibili, sono quelli le cui tensioni da Ua a Uf vengono impiegate per la sincronizzazione.
Durante una parametrizzazione dell'apparecchio (segnalazione „Camb. livello2“), per ragioni di sicurezza una sincronizzazione non è ammessa.
Tutte queste segnalazioni provocano un arresto e un reset della funzione di sincronizzazione.
Nel paragrafo 2.5 è riportata una sintesi di tutte le supervisioni.
2.2.1.5
Punti di parallelo multipli
A seconda della variante del dispositivo ordinato (vedi tabella 2-2), possono essere
comandati diversi punti di parallelo. A tale scopo, per ciascun interruttore da sincronizzare, i parametri di taratura vengono depositati in cosiddetti "gruppi funzionali di
sincronizzazione". Nella versione più completa l'apparecchio 7VE63 comanda fino a
8 punti di parallelo. La selezione è effettuata mediante ingressi binari o l'interfaccia seriale.
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2 Funzioni
Tabella 2-2
Numero massimo dei gruppi funzionali di sincronizzazione
Apparecchio
7VE61*
7VE63*
14. posizione del numero di ordinazione
A
BoC
D
A
BoC
D
Numero dei gruppi funzionali di sincronizzazione
3
2
4
3
2
8
Possono essere utilizzati anche più gruppi funzionali di sincronizzazione per un punto
di parallelo/apparecchiatura di controllo se la sincronizzazione deve essere effettuata
con diversi parametri. La necessaria associazione tra apparecchiatura di controllo e
gruppo SYNC deve allora essere effettuata dinamicamente, a seconda del gruppo
funzionale utilizzato attualmente, tramite uno degli ingressi binari da „>Si1 att“ a
„>Si8 eff.“.
Se l'associazione del gruppo funzionale di sincronizzazione all'apparecchiatura di
controllo è univoca, allora gli ingressi binari non sono necessari.
In caso di selezione multipla di uno stesso gruppo SYNC, viene emesso un messaggio di errore („Sinc Err Selez.“).
Sincronizzazione di
"gruppi di generazione"
Per la sincronizzazione gruppi generatori di potenza elevata, in linea di principio si
consiglia di impiegare un dispositivo di parallelo (7VE63) per ciascun gruppo. Si
hanno così due tipici punti di sincronizzazione: L'interruttore del generatore e/o l'interruttore di potenza.
Il collegamento del dispositivo di parallelo ai trasformatori voltmetrici o agli interruttori
viene realizzato tramite relè esterni. Con la selezione del punto di parallelo si ha il collegamento delle grandezze di misura agli interruttori da sincronizzare. Successivamente viene avviato il processo di sincronizzazione. L'apparecchio consente anche
una sincronizzazione di prova. A tale scopo, oltre all'ingresso di avvio (segnalazione
222.2011 „>Sinc Avv“), bisogna azionare l'ingresso IBS (segnalazione 222.2340
„>COM Test sinc.“).
La funzionalità programmata (CFC) consente anche il comando dei relè di commutazione da parte del dispositivo di parallelo. A seconda dell'applicazione deve essere qui
impiegata la logica corrispondente. Questo metodo è vantaggioso per il comando del
dispositivo di parallelo tramite l'interfaccia seriale.
2.2.1.6
Intervalli di funzionamento/valori di misura
Intervallo di funzionamento
L'intervallo di funzionamento della funzione di sincronizzazione è definito dai limiti di
tensione parametrizzabili Umin e Umax, nonché dalla banda di frequenza predefinita
fN ± 3 Hz.
Se la misurazione viene avviata e una o entrambe le tensioni si trovano al di fuori del
campo di lavoro oppure una delle tensioni lascia quest'ultimo, ciò viene visualizzato
da segnalazioni corrispondenti („Sinc f1>>“, „Sinc f1<<“, „Sinc U1>>“,
„Sinc U1<<“, ecc.).
Valori di misura
44
I valori di misura della funzione di sincronizzazione vengono visualizzati in finestre di
valori di misura primarie, secondarie e percentuali. Visualizzazione e aggiornamento
dei valori di misura vengono effettuati solo durante un richiamo della funzione di sincronizzazione.
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2.2 Funzioni di sincronizzazione
Vengono mostrati singolarmente:
• valore della tensione di riferimento U1
• valore della tensione da sincronizzare U2
• valori di frequenza f1e f2
• differenze di tensione, di frequenza e d'angolo.
• sequenze di fase U1 e U2
• il gruppo funzionale di sincronizzazione attivo
Nei modelli d'apparecchio con display a quattro righe, esistono display base predefiniti
che, in diverse combinazioni, di volta in volta sintetizzano una parte dei valori di misura
sopra menzionati in un'immagine (vedi appendice A.4).
2.2.1.7
Controllo di sincronismo
La funzione di controllo del sincronismo viene utilizzata, ad es., in caso di chiusura o
sincronizzazione manuali per impartire un'ulteriore abilitazione per ragioni di sicurezza.
In questo modo operativo, prima del collegamento dei due lati della rete vengono verificate le grandezze ∆U, ∆f e ∆ϕ. Al raggiungimento dei valori di impostazione, ha
luogo un comando di abilitazione per la durata in cui sono soddisfatte tutte le condizioni per il sincronismo, per un tempo minimo impostabile.
La logica corrispondente è rappresentata nella fig. 2-7.
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2 Funzioni
Figura 2-7
Diagramma logico della funzione di controllo del sincronismo (rappresentazione per un canale)
Se le condizioni corrispondenti sono soddisfatte, vengono emesse le segnalazioni
„Sinc Udiff ok“, „Sinc fdiff ok“ e „Sinc αdiff ok“.
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2.2 Funzioni di sincronizzazione
Le segnalazioni rappresentate nella parte sinistra del diagramma logico informano se
le condizioni generali sono soddisfatte o meno. Questo tipo di segnalazioni, per
essere compreso, dev'essere spiegato con due esempi. La segnalazione „Sinc
U2<<“ fornisce l'informazione che la tensione U2 si trova al di fuori intervallo di funzionamento ed è inferiore alla soglia minima impostata. La segnalazione „Sinc
U2<U1“ viene generata quando la tensione differenziale non rientra nei limiti impostati. Qui il valore d'impostazione inferiore 6151 dU SINC U2<U1 non viene raggiunto.
Questa segnalazione informa indirettamente che, affinché la sincronizzazione abbia
esito positivo, la tensione U2 dev'essere assolutamente aumentata. In tal modo,
questo tipo di segnalazioni può servire come messaggio di errore. Ciò è utile se
devono essere sincronizzate reti separate galvanicamente.
Istruzioni per l'applicazione
La funzione di controllo del sincronismo è integrata nel pacchetto software del dispositivo di parallelo e sfrutta la logica di chiusura della funzione di parallelo. Se è stato
selezionato il gruppo funzionale di sincronizzazione (controllo di sincronismo) e viene
impartita una richiesta di misura o un avviamento, allora la funzione di controllo del
sincronismo è attiva e impartisce un'abilitazione quando le condizioni sono soddisfatte. Poi ha luogo automaticamente una ricaduta dell'apparecchio. Se l'abilitazione
dev'essere nuovamente utilizzata, deve avere luogo un'ulteriore richiesta di misura.
Per questo motivo si consiglia, in caso di sincronizzazione manuale (chiusura manuale), il comando secondo la figura 2-8. Tramite l'ingresso binario viene selezionato il
punto da sincronizzare (ad es.„>Si1 att“). Con questa informazione viene avviato
il software di misura interno e vengono verificate le condizioni di sincronizzazione
secondo la logica di cui sopra (figura 2-7). Con il segnale di chiusura manuale si avvia
automaticamente una richiesta di misura e quindi la logica interna. Poiché in caso di
chiusura manuale regolare si hanno condizioni di sincronismo, il dispositivo di parallelo impartisce immediatamente l'abilitazione. La durata interna del segnale è inferiore
a 10 ms. Tra selezione del gruppo funzionale di sincronizzazione e richiesta di misura
dovrebbe intercorrere un tempo di almeno 100 ms.
Figura 2-8
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Collegamento — sincronizzazione manuale
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2 Funzioni
2.2.1.8
Chiusura di una linea/sbarra in assenza di tensione
Un collegamento di due lati della rete può avvenire anche in assenza di tensione di
uno dei due lati. Viene rilevata un'assenza di tensione se la tensione misurata è inferiore alla soglia 6105 U<. Un collegamento trifase aumenta la sicurezza, in quanto le
condizioni devono essere soddisfatte da più tensioni.
Per il controllo di chiusura, accanto all'abilitazione con sincronismo, possono essere
selezionate le seguenti condizioni di abilitazione supplementari:
SINC U1>U2< =
Abilitazione a condizione che il lato della rete U1 sia
sotto tensione e il lato U2 sia senza tensione.
SINC U1<U2> =
Abilitazione a condizione che il lato della rete U1 sia
senza tensione e il lato U2 sia sotto tensione.
SINC U1<U2< =
Abilitazione a condizione che il lato della rete U1 e il
lato U2 siano senza tensione.
Ciascuna di queste condizioni può essere attivata o disattivata indipendentemente
dalle altre tramite parametri o ingressi binari; sono possibili anche altre combinazioni
(ad es. abilitazione quando sono soddisfatte le condizioni SINC U1>U2< oppure SINC
U1<U2>).
La soglia a partire dalla quale un lato della rete viene considerato senza tensione è
predefinita mediante il parametro U<. Un lato della rete viene considerato sotto tensione se la tensione misurata è maggiore della soglia U>. Con collegamento polifase al
lato U1 e controllo della sequenza di fase attivata, tutte e tre le tensioni devono trovarsi
al di sopra della soglia U> affinché il lato U1 venga riconosciuto come sotto tensione
(vedi figura 2-9). In caso di collegamento monofase, naturalmente solo una delle tensioni deve oltrepassare il valore di soglia.
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2.2 Funzioni di sincronizzazione
Figura 2-9
Diagramma logico: Chiusura di linea/sbarra in assenza di tensione con controllo di sincronismo trifase
Tramite parametro si può comunicare all'apparecchio quale condizione del controllo
di chiusura deve essere attiva. In alternativa è anche possibile attivare la condizione
corrispondente tramite ingresso binario. La fig. 2-10 mostra la logica relativa.
Inoltre viene interrogato l'interruttore di protezione del trasformatore voltmetrico (non
rappresentato nella logica di figura). Se questo è attivo, viene impartita un'ulteriore
abilitazione. Pertanto esso dev'essere cablato (vedi esempi di collegamento in appendice).
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2 Funzioni
Figura 2-10
Condizioni di abilitazione per la chiusura di linea/sbarra in assenza di tensione
Prima di impartire, ad es., un'abilitazione al collegamento del lato della rete sotto tensione U1 al lato della rete non in tensione U2, vengono verificate le seguenti condizioni::
• La tensione di riferimento U1 è superiore al valore tarato Umin e U>, ma inferiore
alla tensione massima Umax?
• La tensione da sincronizzare U2 è inferiore al valore impostato U<?
• La frequenza f1 rientra nel campo di lavoro consentito fN ± 3 Hz?
L'abilitazione alla chiusura viene impartita non appena i controlli di cui sopra danno
esito positivo.
Per il collegamento del lato della rete 1 non in tensione al lato della rete 2 sotto tensione o del lato della rete 1 non in tensione al lato della rete 2 non in tensione le condizioni corrispondono.
L'abilitazione con le rispettive condizioni viene visualizzata attraverso le segnalazioni
„Sinc U1>U2<“, „Sinc U1<U2>“ e „Sinc U1<U2<“.
Mediante gli ingressi binari „>Sinc U1>U2<“, „>Sinc U1<U2>“ e „>Sinc
U1<U2<“ le condizioni di abilitazione possono essere definite anche dall'esterno se la
sincronizzazione è controllata dall'esterno.
Il parametro T superv. Tens. (indirizzo 6111) consente di impostare un tempo di
supervisione entro il quale, prima del consenso al collegamento, devono essere soddisfatte almento le condizioni di abilitazione con collegamento in assenza di tensione.
Blocco
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È possibile bloccare l'intero gruppo funzionale di sincronizzazione 1 tramite l'ingresso
binario „>Si1 bloc“. Una segnalazione di questo stato ha luogo mediante „Si1
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2.2 Funzioni di sincronizzazione
bloc“. Con il blocco la misurazione viene interrotta e l'intera funzione resettata. Una
nuova misurazione è possibile solo con una nuova richiesta di misura.
Tramite l'ingresso binario „>Sinc blc Abil.“ è possibile bloccare solo il segnale
di abilitazione per la chiusura („Sinc ok chius 1“). Durante questo blocco la misurazione continua. Il blocco viene confermato con la segnalazione „Sinc blc
Abil.“. Se il blocco viene ritirato e le condizioni di abilitazione sono soddisfatte,
viene dato il segnale di abilitazione alla chiusura.
2.2.1.9
Collegamento di reti sincrone
Si hanno reti sincrone quando reti accoppiate galvanicamente vengono collegate in
parallelo. Una caratteristica tipica delle reti sincrone è l'uguaglianza di frequenza (∆f
≈ 0). Questo stato viene rilevato se la differenza di frequenza passa al di sotto del
valore impostato per il parametro F SINCRONIZ.. Se poi le condizioni ∆α e ∆U
vengono soddisfatte oltre il tempo impostato 6146 T Ritard Habil., viene impartito il comando di chiusura. La figura 2-11 riporta il relativo diagramma logico con i parametri di taratura corrispondenti per uno dei due canali. Nel caso dell'esecuzione del
7VE63 a due canali, la sequenza nel secondo canale è identica. Se tutti i criteri decisionali hanno risultato positivo, ha luogo l'abilitazione „Sinc ok chius 2“. Solo
l'abilitazione di entrambi i canali consente una sincronizzazione.
Nell'esecuzione del 7VE61 a 11/2 canali, il secondo canale rappresenta una funzione
di controllo del sincronismo. Questa definisce una finestra di misura nella quale è consentita una sincronizzazione. Quest'ultima è possibile solo se l'abilitazione del primo
canale rientra in questa finestra.
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2 Funzioni
Figura 2-11
Diagramma logico: Chiusura di reti sincrone (rappresentazione per canale 1)
2.2.1.10 Collegamento di reti asincrone
Questa situazione si presenta quando un generatore non è stato ancora collegato in
parallelo alla rete (interruttore del generatore aperto). In questo caso devono essere
verificate le condizioni sulla differenza di tensione ∆U sulla differenza di frequenza ∆f,
sulla differenza di fase ∆α e sul tempo di anticipo dell'interruttore. L'istante durante il
quale viene impartito il comando di chiusura viene calcolato in modo tale che le tensioni risultino uguali nel momento di chiusura dei poli dell'interruttore (∆U ≈ 0, ∆α ≈ 0).
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2.2 Funzioni di sincronizzazione
Il generatore può essere collegato automaticamente alle condizioni di sincronismo
tramite i comandi di regolazione per tensione e frequenza (vedi sotto).
Un'abilitazione alla chiusura viene impartita se le condizioni sono soddisfatte secondo
la figura logica 2-12. Il comando di chiusura viene impartito in un momento che
precede quello di sincronizzazione di un intervallo pari al tempo di chiusura dell'interruttore. Nell'esecuzione del 7VE63 a due canali, la sequenza di base del diagramma
logico è la stessa anche nel secondo canale. Se tutte le decisioni di misura sono positive, anche il secondo canale impartisce l'abilitazione „Sinc ok chius 2“.
Nell'esecuzione del 7VE61 a 11/2 canali, il secondo canale rappresenta una funzione
di controllo del sincronismo. Questa definisce una finestra temporale nella quale deve
rientrare il comando di abilitazione dell'altro canale per consentire una sincronizzazione. Ne risultano determinate dipendenze tra i valori d'impostazione per la finestra, il
tempo di chiusura dell'interruttore e la differenza di frequenza ammissibile (vedi paragrafo Indicazioni per l'impostazione 2.2.2.1).
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2 Funzioni
Figura 2-12
Diagramma logico: Chiusura di reti asincrone (rappresentazione per canale 1)
Metodo di misura
Nel 7VE63 a due canali, le tensioni di misura nei due canali vengono valutate secondo
diversi metodi di misura. Ciascun metodo di misura opera con propri valori di misura
e calcola, sulla base di algoritmi diversi, la differenza tra le tensioni, le frequenze e gli
angoli.
Il primo metodo determina l'istante di chiusura secondo il criterio d'angolo. Se tutte le
condizioni sono soddisfatte, viene impartito il comando di chiusura „Sinc ok chius
1“. Il secondo metodo di misura determina l'istante di chiusura in base al criterio di
tempo. Se anche qui tutte le condizioni sono soddisfatte, viene impartito il comando di
chiusura „Sinc ok chius 2“.
54
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2.2 Funzioni di sincronizzazione
La figura seguente mostra la determinazione dell'istante di chiusura in caso di chiusura asincrona.
Si può chiaramente riconoscere che viene preso in considerazione il tempo di
manovra dell'interruttore, in quanto il comando di chiusura è stato emesso prima del
punto di sincronizzazione. I due metodi sono equivalenti nel loro comportamento di
misura. Essi possono tuttavia divergere lievemente e tale differenza viene verificata.
Questo significa che entrambi i metodi devono aver emesso il comando di chiusura
entro una certa tolleranza (si veda anche il sottoparagrafo„Supervisioni“).
Figura 2-13
Generazione dei comandi di chiusura mediante l'angolo e il tempo in caso di chiusura asincrona
I comandi di chiusura logici dei due metodi vengono trasmessi a due relè (BO1 e BO2)
monitorati a livello di hardware e, tramite i contatti collegati in serie di questi ultimi, il
comando di chiusura viene trasmesso alla(e) bobina(e) dell'interruttore.
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2 Funzioni
2.2.1.11 Logica di comando e di chiusura
In questo paragrafo è riportata una panoramica di parti essenziali della logica. Dal lato
del comando si parte dalla seguente procedura:
• Selezione del punto di sincronizzazione (collegamento con le grandezze da misurare, connessione con l'interruttore e selezione del gruppo funzionale di sincronizzazione).
• Avvio della sincronizzazione
La sincronizzazione può essere avviata in diversi modi. La figura 2-14 fornisce uno
sguardo d'insieme.
Figura 2-14
Logica di avviamento (rappresentazione per un canale)
Per il parallelo va utilizzato l'ingresso di avvio „>Sinc Avv“. Qui è sufficiente un
breve impulso (>100 ms). Nel flipflop viene memorizzata l'informazione e la restante
logica viene abilitata. Contemporaneamente viene avviato il tempo di supervisione. Se
questo scade senza che prima si sia verificata una chiusura, ha luogo un avviamento.
Se si deve interrompere una sincronizzazione in corso, va azionato l'ingresso di
arresto „>Sinc Stop“. L'ingresso di arresto è predominante rispetto all'ingresso di
avvio. In alternativa la sincronizzazione può essere bloccata anche tramite l'ingresso
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2.2 Funzioni di sincronizzazione
di blocco „>Si1 bloc“. Viene emessa la segnalazione corrispondente „Si1
bloc“.
Le logiche descritte nei singoli paragrafi vengono elaborate separatamente in ogni
procedimento. Nella logica rappresentata nella figura 2-15 viene effettuata la supervisione del sincronismo (in basso a destra), lo stesso modo operativo viene controllato
(in alto a sinistra) (entrambi i procedimenti devono aver rilevato „colelgamento sincrono“ o „collegamento asincrono“) e, se si hanno condizioni positive, vengono emessi i
due comandi di chiusura.
Tramite il parametro 6001 COM. TESTSINC. o l'ingresso binario 222.2340 „>COM
Test sinc.“ può essere effettuata una sincronizzazione di prova. La sincronizzazione di prova viene avviata come una normale sincronizzazione. Tuttavia vengono
soppresse le segnalazioni „Sinc ok chius 1“ e „Sinc ok chius 2“, i relè di
chiusura UB1 e UB2 non vengono azionati e in sostituzione vengono emesse le segnalazioni 222.2341 „Test Ril.Ch. 1“ e 222.2342 „Test Ril.Ch. 2“ se la
sincronizzazione procede positivamente.
Figura 2-15
Logica di chiusura
2.2.1.12 Sincronizzazione automatica di generatori
Generalità
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Le funzioni presenti nel dispositivo 7VE6**-*****-*C o D** dotato di comandi di regolazione, consentono di sincronizzare automaticamente il generatore con la rete. Se le
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2 Funzioni
condizioni di sincronizzazione non sono soddisfatte, l'apparecchio emette automaticamente comandi di regolazione. I comandi di regolazione sono proporzionali alla tensione o alla differenza di frequenza, vale a dire che con differenze maggiori vengono
emessi comandi di regolazione più lunghi. La tensione del generatore e il numero di
giri vengono influenzati dai rispettivi regolatori, in modo tale da consentire una chiusura rapida.
Attraverso i comandi di regolazione inviati dal 7VE6 al regolatore di velocità del
motore primo, la frequenza del generatore viene portata in breve tempo al punto di parallelo. Contemporaneamente, attraverso comandi inviati al regolatore di tensione del
generatore o al commutatore multiplo del trasformatore, la tensione del generatore è
adattata a quella della rete. Mediante la taratura dell'apparecchio è possibile decidere
se il parallelo deve avvenire in condizioni ipersincrone, in condizioni iposincrone,
oppure in entrambe le condizioni.
Se i due lati hanno esattamente la stessa frequenza ma fasi differenti, allora non è
possibile alcuna sincronizzazione. In questo caso il 7VE6, con un breve impulso di regolazione („impulso kick“), assicura una bassa variazione della frequenza e così una
modifica continua delle posizioni di fase.
Grandezze di regolazione
Tramite gli impulsi di regolazione, il regolatore modifica la sua grandezza nominale in
relazione alla lunghezza degli impulsi. Per l'adattamento alla dinamica del regolatore
e del generatore, si possono impostare la variazione di tensione dU2 / dt e quella
di frequenza df2 / dt nonché la lunghezza minima e massima degli impulsi. Se il
valore nominale è regolato dall'impulso, il regolatore necessita di un certo tempo per
adattare le sue grandezze al nuovo valore nominale. Per l'assestamento dei cambiamenti di stato, il comando di regolazione successivo viene così emesso solo quando
questo tempo di assestamento è scaduto. Esso è parametrizzabile come T U PAUSE
o T f PAUSE.
La figura 2-16 mostra l'effetto dei tempi. Il tempo di regolazione dipende dalle grandezze differenziali misurate (dU o df) e dalla velocità di regolazione (dU/dt o df/dt). I
tempi di regolazione lunghi vengono limitati attraverso la lunghezza massima dell'impulso. Se il tempo di regolazione è più lungo, esso viene ripartito su più impulsi. Per
tempi di regolazione calcolati più brevi del tempo di impulso minimo necessario, viene
emesso quest'ultimo.
Figura 2-16
Regolazione della
tensione
58
Durata di regolazione e tempi di attesa
La regolazione dell'ampiezza del lato 2 può essere effettuata con l'ausilio di impulsi di
regolazione tramite il regolatore di tensione o il commutatore multiplo del trasformatore. Il campo ammissibile per la sincronizzazione viene definito dai parametri 6130 dU
ASIN U2>U1 e 6131 dU ASIN U2<U1. Quale impulso di regolazione viene utilizzato
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2.2 Funzioni di sincronizzazione
il valore medio tra i due parametri di taratura. In caso di condizioni dell'impianto molto
instabili, può essere vantaggioso livellare un po' la grandezza di misura (formazione
di valori medi flessibili). A tale scopo, si deve usare il parametro accessibile in DIGSI®
6175 SMOOTHING U.
In combinazione con la regolazione di frequenza viene controllata in maniera permanente la sovraeccitazione (U/f). Se viene superata la soglia impostata, i comandi di regolazione vengono limitati in modo da rispettare la sovraeccitazione ammessa. Il parametro di taratura 6176 (U/Un) / (f/fn) è accessibile solo tramite il programma
di comando DIGSI®.
Se la tensione viene regolata tramite un commutaatore multiplo di trasformatore, non
vengono emessi impulsi di regolazione variabili in quanto il trasformatore può essere
regolato solo di un intero gradino. A tale scopo è necessario un impulso di lunghezza
definita e adattata al commutatore multiplo. La durata dell'impulso viene fissata dal parametro 6172 T U PULS MAX. Dopo ciascun impulso si deve attendere per il tempo
di assestamento 6174T U PAUSE.
Regolazione della
frequenza
I comandi di regolazione vengono inviati al regolatore di velocità del motore primo fintantochè il generatore si trova al di fuori della banda di frequenza per chiusura asincrona ammissibile definita dai parametri. All'interno del campo di lavoro asincrono, gli
impulsi di regolazione devono essere emessi solo qualora gli angoli di fase delle due
tensioni differiscano l'uno dall'altro e la loro differenza ∆α si discosti dunque da 0°.
Nella curva di inviluppo ciò corrisponde ad un'ampiezza ascendente. Se il momento
della chiusura si avvicina, non devono più essere emessi comandi di regolazione della
frequenza. A tale scopo, partendo dall'istante di chiusura ideale calcolato, si definisce
una durata 6189 T SW-ON MIN nella quale non vengono più emessi impulsi di regolazione o gli impulsi iniziati vengono interrotti, come illustrato nella figura 2-17.
Figura 2-17
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Emissione dei comandi per la regoalzione della frequenza
59
2 Funzioni
Se il generatore si trova nel campo di lavoro sincrono („vettore di sincronizzazione fermo“), vengono emessi solo impulsi brevi („impulsi kick“) che regolano la frequenza del
valore fissato al parametro 6188 ∆f KICK (da –0,10 a +0,10 Hz).
Se si hanno rapporti di frequenza instabili che provocano regolazioni eccessive, è opportuno fare la media del valore di misura della frequenza. Ciò è possibile grazie al
parametro 6186 SMOOTHING f. Questo parametro è modificabile solo con il programma di comando DIGSI®.
Logica di abilitazione
Affinché possano essere emessi comandi di regolazione, le tensioni U1 e U2 e le loro
frequenze devono rispettare le seguenti condizioni:
Tensioni
da 1 V a 200 V
Frequenze
da 0,5·fN a 1,5·fN
con fN = 50 Hz, 60 Hz o 16,7 Hz
Inoltre, i comandi di regolazione sono possibili solo se è stata avviata la sincronizzazione o è stato azionato l'ingresso binario „>Start Eguagl.“ (vedi diagramma
logico 2-18). Con un ingresso binario è sempre possibile bloccare l'emissione dei
comandi di regolazione. I comandi di regolazione vengono inoltre interrotti se viene
rilevato il campo di lavoro sincrono, vale a dire se ∆f < parametro6141 F
SINCRONIZ.. In questo campo sono ammessi solo impulsi kick. Allo stesso modo,
non sono ammessi impulsi di regolazione finché è in corso il tempo di attesa dopo un
impulso di regolazione o non appena viene emesso un comando di chiusura. Nel
campo di lavoro asincrono, i comandi di regolazione sono consentiti solo se il tempo
fino alla chiusura successiva è superiore al tempo predefinito con il parametro 6189
T SW-ON MIN.
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2.2 Funzioni di sincronizzazione
Figura 2-18
Diagramma logico per il blocco dei comandi di regolazione
Emissione dei
comandi di regolazione
Se non ci sono blocchi, sulla base delle impostazioni parametriche e delle rispettive
differenze dal valore nominale viene calcolato e avviato un impulso. Allo scadere del
tempo di impulso viene avviato il tempo di attesa. Se i valori nominali vengono superati
durante l'emissione, cioè si modifica il segno della differenza di tensione o di frequenza, l'impulso di regolazione viene interrotto e allo scadere del tempo di attesa viene
avviato un impulso in direzione opposta. La figura 2-19 mostra il diagramma logico per
la generazione di impulsi di regolazione della tensione, la figura 2-20 quello per la generazione degli impulsi di regolazione della frequenza.
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2 Funzioni
Figura 2-19
Diagramma logico per la produzione dell'impulso di regolazione della tensione
Figura 2-20
Diagramma logico per la produzione dell'impulso di regolazione della frequenza
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2.2 Funzioni di sincronizzazione
Se viene rilevato il campo di lavoro sincrono, cioè la differenza di frequenza ∆f è inferiore al parametro 6141 F SINCRONIZ. ma le condizioni per la chiusura non sono
ancora soddisfatte (∆U e ∆α non ancora nel campo consentito), possono essere
emessi „impulsi kick“ se i vettori della tensione non si avvicinano l'uno all'altro in breve
tempo. Ciò avviene quando il tempo necessario al passaggio per le condizioni di sincronismo supera una certa durata.
Se per il parametro 6132 df ASIN f2>f1 è impostato un valore diverso da zero,
quindi è ammesso un parallelo dal campo ipersincrono, allora anche il valore di destinazione 6188 ∆f KICK dovrebbe essere impostato su un valore positivo, in quanto
la regolazione viene spinta sempre in direzione del valore di destinazione ∆f KICK.
Nel campo di differenze di frequenza molto piccole, gli impulsi di regolazione vengono
emessi con il tempo minimo impostato al parametro 6171 T U PULS MIN, se non
vengono generati impulsi kick. La figura 2-21 mostra i campi di lavoro dei comandi di
regolazione e kick. Nella figura 2-21 è riportato anche il parametro 6185 ∆f SET
POINT. Esso costituisce la grandezza limite per determinare l'impulso di regolazione
della frequenza. Questo significa che il generatore viene portato a questo valore del
numero di giri.
Figura 2-21
Campi di lavoro comandi di regolazione/impulsi Kick
I comandi di regolazione vengono emessi direttamente attraverso il bus di campo
(profibus DP) come informazione binaria tramite le segnalazioni corrispondenti. Qui è
da osservare che il tempo minimo per un impulso di regolazione non può essere più
breve del tempo di ciclo del profibus.
2.2.1.13 Interazione con la funzionalità di controllo
I dispositivi di parallelo 7VE61 e 7VE63 dispongono della stessa funzionalità di controllo di tutti gli apparecchi SIPROTEC 4. Per l'esecuzione di compiti di comando è
particolarmente adatto il 7VE63, in quanto esso dispone di numerosi ingressi e uscite,
di un display grafico per la rappresentazione degli schemi di connessione e degli interruttori a chiave necessari (controllo locale e remoto o funzionamento interbloccato
e non interbloccato) La funzione di sincronizzazione opera anche con il controllo
dell'apparecchio. La connessione corrispondente viene effettuata tramite il parametro
6102 Int.Sincr.. Se qui viene impostato l'apparecchio di manovra soggetto alla
sincronizzazione, ad es. Q0, allora il gruppo funzionale di sincronizzazione opera
assieme al controllo interno.
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2 Funzioni
Se viene emesso un comando di chiusura, il controllo tiene conto del fatto che questo
organo di manovra è soggetto alla sincronizzazione. Il controllo invia una richiesta di
misura („Si1 Ctrl“) alla funzione di sincronizzazione e quest'ultima viene avviata.
Dopo la verifica attraverso la funzione di sincronizzazione, quest'ultima emette il messaggio di abilitazione () rispetto al quale si ha una reazione del controllo e la manovra
si conlude positivamente o negativamente (vedi figura 2-22).
Figura 2-22
Interazione controllo — funzione di sincronizzazione
2.2.1.14 Strumenti di messa in servizio
Gli apparecchi 7VE61 e 7VE63 sono realizzati in modo tale da poter essere messi in
servizio senza dispositivi di prova e registratori esterni. A tale scopo è previsto, tra l'altro, uno strumento di messa in servizio (IBS tool) protetto da password. Grazie ad
esso l'apparecchio può misurare automaticamente il tempo di chiusura (emissione
interna di comandi fino alla chiusura dei poli dell'interruttore). Questo processo viene
registrato con la funzione di registrazione dei guasti.
Nei valori di misura di esercizio sono disponibili tutti i valori di misura rilevanti per la
messa in servizio. Il comportamento della funzione di sincronizzazione o dell'apparecchio viene inoltre documentato dettagliatamente nelle memorie delle segnalazioni di
esercizio o di sincronizzazione. Le condizioni di chiusura vengono memorizzate nella
registrazione di sincronizzazione.
Inoltre è possibile una sincronizzazione di prova. Tutti i processi nell'apparecchio sono
in corso ma i due relè di chiusura R1 (BO1) e R2 (BO2) non vengono comandati.
Questo stato può essere avviato anche tramite ingresso binario.
Gli strumenti di messa in servizio vengono attivati tramite il parametro 6001 COM.
TESTSINC. = ON.
Server WEB
Ad integrazione del programma universale di comando DIGSI® il 7VE6* comprende
un server WEB che può essere richiamato tramite un collegamento Dial Up e un
browser (ad es. Internet Explorer). Questa soluzione consente innanzitutto il comando
dell'apparecchio con i tool software standard e l'utilizzo dell'infrastruttura Intranet/Internet.
Dall'altro lato, è possibile archiviare nell'apparecchio senza problemi informazioni individuali. Oltre che dai semplici valori numerici il lavoro con l'apparecchio è supportato
da visualizzazioni. In particolare, grazie alle rappresentazioni grafiche si ottengono in-
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2.2 Funzioni di sincronizzazione
formazioni chiare e un'elevata sicurezza di comando. La figura 2-23 mostra l'esempio
di uno schema di sincronizzazione classica (per la definizione vettoriale si veda „Collegamento e definizioni“ al paragrafo 2.2.2). È evidente lo stato attuale delle condizioni
di sincronizzazione.
Naturalmente è possibile richiamare ulteriori immagini dei valori di misura e memorie
tampone. Tramite la rappresentazione del comando integrato dell'apparecchio, inoltre, si possono adattare valori di impostazione selezionati per la messa in servizio.
Figura 2-23
Funzionamento del Browser — Visualizzazione delle grandezze di sincronizzazione (sincronoscopio)
Per evitare il comando simultaneo sull'apparecchio e sul pc, il IBS tool protetto da password può essere impostato o modificato solo sull'apparecchio.
Per ulteriori dettagli consultare le indicazioni per l'impostazione e il capitolo „Montaggio e messa in servizio“.
2.2.2
25 funzioni sincronizzazione gruppo 1
A seconda del modello d'apparecchio, sarà possibile impostare fino ad un massimo di
8 blocchi parametri di sincronizzazione differenti. Di seguito si descrivono indicazioni
per l'impostazione, parametri e segnalazioni in base al Gruppo funzionale SYNC 1.
Per i gruppi funzionali da 2 a 8 valgono le stesse considerazioni.
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2 Funzioni
2.2.2.1
Indicazioni per l'impostazione
Generalità
Con l'impostazione dei Dati Impianto 1 (vedi paragrafo 2.1.2.1), all'apparecchio
è stata comunicata una grandezza nominale importante per la funzione di sincronizzazione:
270 Freq. nom.: alla frequenza nominale della rete si riferisce il campo di lavoro
della funzione di sincronizzazione = (fN ± 3 Hz).
La funzione di sincronizzazione può essere operativa solo se essa, in fase di programmazione delle funzioni (vedi paragrafo 2.1.1.2), è stata impostata come disponibile ad
almeno uno degli indirizzi 161 Funz. SINC 1 - 168 Funz. SINC 8. In tal modo si
può avere una preselezione del principio di funzionamento:
1ph Sync check corrisponde alla funzione classica di controllo del sincronismo con
collegamento monofase per ciascuna delle tensioni da confrontare. È da osservare
che questa selezione richiede un'assegnazione fissa tra gruppo funzionale di sincronizzazione e canali di tensione La relazione è indicata nella tabella seguente.
Tabella 2-3
Assegnazione di gruppo funzionale di sincronizzazione e canale di tensione con
controllo di sincronismo monofase
Gruppo funzionale
di sincronizzazione
Canali di tensione
Collegamenti dell'apparecchio
1
Ua
Ud
Q1, Q2
Q7, Q8
2
Ub
Ue
Q3, Q4
Q9, Q10
3
Uc
Uf
Q5, Q6
Q11, Q12
Una possibile variante di collegamento per un controllo di sincronismo monofase è
rappresentata nella figura seguente.
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2.2 Funzioni di sincronizzazione
Figura 2-24
Funzione di controllo del sincronismo tramite un solo canale.per 3 punti di parallelo
In tal modo è possibile controllare tre interruttori quasi parallelamente e si risparmiano
costi di cablaggio, commutazione e prova. Questo esempio di applicazione è importante nella tecnica dell'interruttore a 11/2.
3ph Sync check corrisponde alla funzione classica di controllo del sincronismo con
collegamento trifase possibile per ciascuna delle tensioni da confrontare. Questo collegamento standard (cfr. esempio di collegamento nell'appendice A.3) offre un elevato
grado di sicurezza. Inoltre, qui agisce il controllo della sequenza delle fasi (con attivazione del parametro 6x13 SEQUENZ. FASI = L1 L2 L3 o L1 L3 L2) e, in caso di
chiusura su una sbarra non in tensione, vengono interrogate diverse tensioni. In tal
modo si può controllare il guasto semplice (interruzione nel collegamento di tensione).
1,5chan.Synchr nel 7VE61 e/o 2chan.Synchr. nel 7VE63 corrispondono al principio di funzionamento per l'uso come dispositivo di parallelo. Il collegamento standard è trifase (cfr. esempio di collegamento nell'appendice A.3), l'elaborazione dei dati
fino all'emissione del comando ha luogo a 11/2 canali nel 7VE61, o a 2 canali nel
7VE63 con le supervisioni menzionate nella descrizione delle funzioni. Varianti di collegamento alternative sono rappresentate ugualmente nell'appendice A.3 e vengono
trattate sotto „Collegamento e definizioni“ nel paragrafo 2.2.1.
Se la funzione non è necessaria, selezionare Disabilitato. Un gruppo di sincronizzazione disattivato è nascosto nel punto di menu Sincronizzazione mentre tutti gli
altri vengono visualizzati.
Per IEC 60870–5–103 (VDEW) sono preimpostate solo le segnalazioni corrispondenti
per 25 funzioni sincronizzazione gruppo 1. Se vengono parametrizzati altri
gruppi funzionali (da 2 a 8) e i loro messaggi devono essere inviati tramite bus IEC
60870-5-103, essi devono essere prima parametrizzati sull'interfaccia SYS.
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2 Funzioni
Se si seleziona uno dei gruppi funzionali SYNC visualizzati in DIGSI®, si apre una finestra di dialogo con le pagine di riferimento Generale, Sistema Potenza, Condizione
ASIN, Condizione SIN, Contr. Sincron., U Simmetrica, fSim(Balancing) e Reg.
Tensione, nella quale vengono impostati i singoli parametri per la sincronizzazione. Le
seguenti indicazioni valgono per il 25 funzioni sincronizzazione gruppo 1
nel blocco di indirizzi 61. Lo stesso vale in linea di principio per i gruppi funzionali
SYNC da 2 a 8; gli indirizzi corrispondenti cominciano con 62 - 68.
Parametri generali
I valori limite generali validi per la funzione di sincronizzazione del gruppo SYNC 1
vengono impostati negli indirizzi da 6101 a 6120.
L'indirizzo 6101 Gruppo SINC permette di attivare (ON) o disattivare (ON) l'intero
gruppo funzionale di sincronizzazione 1. Quando il controllo di sincronismo è disattivato, i criteri di sincronismo non vengono verificati e non ha luogo alcuna abilitazione.
Con il parametro 6102 Int.Sincr. si sceglie un'apparecchiatura di controllo sulla
quale devono essere impiegati i parametri di sincronizzazione. Se qui si seleziona
nessuno, la funzione può essere utilizzata come funzione di sincronizzazione esterna. Essa viene quindi avviata mediante ingresso binario. Ciò corrisponde all'applicazione standard per l'uso come dispositivo di parallelo.
I parametri 6103 Umin e 6104 Umax stabiliscono i limiti superiore e inferiore della
banda di variazione delle tensioni U1 o U2 e, in tal modo, stabiliscono il campo nel
quale deve operare la funzione di sincronizzazione. Con valori al di fuori di questa
banda viene emessa una segnalazione. Generalmente l'impostazione è di ca. ±10 %
della tensione nominale.
L'indirizzo 6105 U< indica la soglia di tensione al di sotto della quale la linea o la
sbarra possono essere considerate con certezza come scollegate (per il controllo di
una linea o di una sbarra senza tensione). Qui è stato scelto un valore preimpostato
di ca. 5 % della tensione nominale.
L'indirizzo 6106 U> indica la soglia di tensione al di sopra della quale la linea o la
sbarra possono essere considerate con certezza come collegate (per il controllo di
una linea o di una sbarra sotto tensione). Tale valore deve essere tarato su un valore
inferiore alla sottotensione di esercizio minima prevedibile. Per questo motivo si consiglia un valore di impostazione di ca. 80% della tensione nominale.
L'impostazione per i valori di tensione menzionati è effettuata in volt secondari.
Negli indirizzi da 6107 a 6110 vengono impostati i criteri di abilitazione per il controllo
di chiusura. Le abbreviazioni hanno il significato seguente:
6107 SINC U1<U2> = il lato della rete U1 deve essere senza tensione e il lato U2
deve essere sotto tensione (chiusura su riferimento senza tensione, Dead Bus);
6108 SINC U1>U2< = il lato della rete U1 deve essere sotto tensione e il lato U2 deve
essere senza tensione (chiusura su derivazione senza tensione, Dead Line);
6109 SINC U1<U2< = lato U1 e lato U2 devono essere entrambi senza tensione
(chiusura con riferimento e derivazione senza tensione, Dead Bus/Dead Line);
I possibili criteri di abilitazione menzionati sono indipendenti l'uno dall'altro e possono
anche essere combinati tra di loro.
Per ragioni di sicurezza, nella preimpostazione le abilitazioni sono state disattivate e
si trovano quindi su NO.
Il parametro T superv. Tens. (indirizzo 6111) consente di impostare un tempo di
supervisione per il quale, prima del consenso alla chiusura, devono essere soddisfatte
le condizioni di abilitazione sopra citate con chiusura in assenza di tensione. Il valore
68
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2.2 Funzioni di sincronizzazione
preimpostato di tiene conto di processi transitori e può essere mantenuto senza
essere modificato.
L'abilitazione attraverso il controllo di sincronismo può essere limitata ad un tempo di
supervisione del sincronismo impostabile T-SIN. DURATA (indirizzo 6112). Entro
tale tempo devono essere soddisfatte tutte le condizioni parametrizzate. In caso contrario non si ha più alcuna abilitazione alla chiusura e ha luogo un arresto della funzione di sincronizzazione. Se questo tempo viene impostato su ∞, le condizioni vengono
verificate fino a quando non sono soddisfatte. Questo è anche il valore di preimpostazione. Nel fissare una limitazione temporale, bisogna tenere conto delle condizioni di
esercizio. Essa dev'essere stabilita sulla base delle caratteristiche specifiche dell'impianto.
Con il parametro 6113 SEQUENZ. FASI il controllo della sequenza di fase può essere
disattivato per le tensioni U1 e U2 oppure attivato per la sequenza di fase destrorsa
(L1 L2 L3) o sinistrorsa (L1 L3 L2). In caso di controllo di sincronismo monofase,
questo parametro non viene visualizzato.
Se il controllo della sequenza di fase è attivato, questo ingresso di tensione (Uc; Uf)
viene utilizzato per il rilevamento di una linea/sbarra fuori tensione/sotto tensione (si
veda anche il sottoparagrafo „Chiusura di una linea/sbarra in assenza di tensione“
nella descrizione della funzione di sincronizzazione).
Dati dell'impianto
I dati riferiti all'impianto per la funzione di sincronizzazione vengono impostati negli indirizzi da 6120 a 6127.
Il tempo di chiusura dell'interruttore T.Chius.Int. all'indirizzo 6120 è necessario
se l'apparecchio deve effettuare una chiusura anche in condizioni asincrone. In questo
caso, l'apparecchio calcolerà il momento del comando di chiusura in modo tale che,
nell'istante di chiusura dei poli dell'interruttore, le tensioni risultino in fase. Oltre al
tempo proprio dell'interruttore, va preso in considerazione anche il tempo d'intervento
di un relè ausiliario eventualmente collegato in serie. Il tempo proprio dell'interruttore
può essere determinato con l'aiuto del 7VE61 e 7VE63 (cfr. indicazioni per la messa
in servizio al cap. 3).
Nota
Si tenga presente che, per ragioni di sicurezza, il tempo di chiusura dell'interruttore è
preimpostato su ∞, quindi una chiusura asincrona con l'impostazione di consegna non
è possibile. In questo caso viene emessa la segnalazione „Syx ParErr“ per il
gruppo funzionale di sincronizzazione x in questione.
Se il tempo di chiusura dell'interruttore si ottiene mediante analisi di registrazioni dei
guasti, allora il valore di misura può essere accettato diretamente. Se invece si utilizza
un cronometro esterno, allora al tempo misurato va aggiunta una durata di 22 ms con
fN = 50 o 60 Hz e di 42 ms con fN = 16,7 Hz.
Con Rapp U1/U2 (indirizzo 6121) si possono prendere in considerazione diversi rapporti di trasformazione dei trasformatori voltmetrici dei due lati della rete (si veda ad
es. la figura seguente 2-25). Affinché l'apparecchio possa confrontare le due tensioni
secondarie, la tensione U2 viene moltiplicata per il fattore Rapp U1/U2 e questo
valore viene visualizzato anche nei valori di misura di esercizio.
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2 Funzioni
Nota
Poiché la tensione U1 è per definizione la tensione di riferimento, solo la tensione secondaria U2sec viene moltiplicata per il fattore Rapp U1/U2.
Figura 2-25
Configurazione dell'impianto mediante trasformatori di misura diversi
Normalmente è raro che si abbiano valori nominali secondari differenti, pertanto il
fattore sarà su 1,00. Tuttavia se ai trasformatori di tensione vengono collegati carichi
diversi si possono aver ripercussioni sull'errore di ampiezza. Questo si può compensare con il Rapp U1/U2. Il valore di taratura deve essere fissato dopo la misurazione
di messa in servizio sull'impianto primario (cfr. indicazioni per la messa in servizio al
capitolo 3).
Ma il parametro può anche essere utilizzato, in presenza di un commutatore multiplo
del trasformatore, per adattare i singoli gradini di tensione per la sincronizzazione. A
tale scopo, al parametro 6121 si possono attribuire diversi valori corrispondenti ai
singoli livelli di tensione. Se dunque il trasformatore nella figura seguente è dotato di
un commutatore multiplo con tre gradini, allora vengono utilizzati tre gruppi funzionali
di sincronizzazione con impostazione identica, tranne che per il parametro 6121.
70
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2.2 Funzioni di sincronizzazione
Figura 2-26
Esempio di una misura attraverso un trasformatore
I valori per i tre gruppi funzionali vengono ricavati dalla tabella seguente e registrati
per il fattore di adattamento 6121 Rapp U1/U2. Per mezzo della segnalazione di ingresso da „>Si1 att“ a „>Si8 eff.“, può essere selezionata la funzione di sincronizzazione adatta al gradino attuale del trasformatore. Ciò può essere effettuato direttamente tramite ingressi binari o per mezzo del CFC.
Tabella 2-4
Possibili posizioni dei gradini del trasformatore
Gradino del Tensione nominale primaria Fattore di adattamento U1/U2
trasformaU2
tore
1
36,0 kV
1,06
2
37,0 kV
1,03
3
38,0 kV
1,00
Con il parametro 6122 Aggiust. Angolo è possibile correggere gradualmente
eventuali errori d'angolo dei trasfromatori voltmetrici. Un possibile valore di correzione
va determinato durante la messa in servizio.
I parametri di taratura Rapp U1/U2 e Aggiust. Angolo permettono di controllare
anche esecuzioni d'impianto nelle quali sul lato 1 e sul lato 2 i trasformatori voltmetrici
sono collegati diversamente o vengono utilizzati trasformatori diversi. L'impostazione
va spiegata con due esempi. Nella figura 2-27 i trasformatori voltmetrici bipolari isolati
sono collegati a differenti tensioni concatenate. Le tensioni primarie e secondarie
sono uguali.
7VE61 e 7VE63 Manuale
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2 Funzioni
Figura 2-27
Collegamenti V1 (L1–L2) e V2 (L2–L3)
La figura 2-28 mostra la combinazione di un trasformatore bipolare e unipolare isolato.
Sul lato 1 viene rilevata una tensione concatenata e sul lato 2 una tensione fase-terra.
Poiché i due trasformatori voltmetrici hanno rapporti di trasformazione uguali, il valore
della tensione secondaria si differenzia del fattore √3 e, secondo il collegamento
scelto, dell'angolo di fase 150°.
Figura 2-28
Collegamenti V1 (L1–L2) e V2 (L2–E)
Se tra i trasformatori voltmetrici dell'interruttore da sincronizzare si trova un trasformatore di potenza, in caso di indice orario diverso da zero, la rotazione dell'angolo di fase
va corretta. La figura 2-29 riporta un'applicazione tipica. Nel parametro 6122
Aggiust. Angolo viene depositata la rotazione dell'angolo di fase.
L'indice orario del trasformatore è definito dal lato di alta tensione verso il lato di bassa
tensione. Il trasformatore voltmetrico di riferimento U1 viene collegato al lato di alta
tensione del trasformatore. Secondo l'indice orario va immessa la rotazione dell'angolo di fase. Se il numero dell'indice orario è 5, ciò significa una rotazione angolare di 5
· 30° = 150°. Questo valore va impostato come parametro 6122.
Se, in base al tipo d'impianto, il collegamento di tensione U1 si trova sul lato di bassa
tensione, allora l'angolo complementare dev'essere impostato a 360°. Per un trasformatore con indice orario 5 vale 360° – (5 · 30°) = 210°.
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2.2 Funzioni di sincronizzazione
Figura 2-29
Considerazione della rotazione angolare di fase
All'indirizzo 6124 U1N-Trasf. prim viene immessa la tensione nominale primaria
del trasformatore del lato 1 per la corretta rappresentazione primaria delle grandezze
di misura. Analogamente all'indirizzo 6125 U2N-Trasf. prim viene immessa la tensione nominale primaria del trasformatore del lato 2.
L'indirizzo 6126 U nom Secondar rappresenta la tensione nominale secondaria del
trasformatore.
All'indirizzo 6127 T COM CH MIN viene impostata la durata del comando di chiusura
per l'interruttore. Tale durata dev'essere sempre maggiore del tempo di chiusura
del'interruttore (indirizzo 6120) in modo che l'interruttore porti a termine la chiusura e
disconnetta con il suo contatto ausiliario il circuito di controllo di chiusura. Tuttavia, per
ragioni di sicurezza, il tempo non dovrebbe essere selezionato più lungo del necessario.
Il valore preimpostato di 0,1 s corrisponde a interruttori comuni, tuttavia va assolutamente controllato sulla base delle caratteristiche dell'impianto.
Condizioni asincrone
Nelle reti asincrone, la funzione di sincronizzazione impartisce un comando di chiusura in forma tale da determinare l'accoppiamento delle reti nello stesso istante in cui si
verifica l'uguaglianza delle fasi, tenendo conto del tempo di manovra dell'interruttore
(indirizzo 6120 T.Chius.Int.). Oltre al tempo di chiusura dell'interruttore 6120
T.Chius.Int. qui sono rilevanti i parametri da 6130 a 6133.
Con i parametri 6130 dU ASIN U2>U1 (differenza di tensione ammessa se U2 è
maggiore di U1) e 6131 dU ASIN U2<U1 (differenza di tensione ammessa se U2 è
minore di U1) le differenze di tensione consentite possono essere impostate anche in
maniera asimmetrica.
Affinché il carico di potenza reattiva del generatore non diventi troppo grande dopo la
chiusura, si consiglia un valore di taratura di ca. 2% della tensione nominale.
I parametri 6132 df ASIN f2>f1 (differenza di frequenza ammessa se f2 è maggiore di f1) e 6133 df ASIN f2<f1 (differenza di frequenza ammessa se f2 è minore
di f1) limitano il campo di lavoro per la chiusura asincrona. Poiché sono disponibili due
parametri, si può impostare un campo di chiusura asimmetrico.
Di solito il valore di taratura è di ca. 0,1 Hz. In tal modo, la possibile compensazione
di potenza attiva durante la chiusura viene mantenuta nei limiti.
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2 Funzioni
Condizioni sincrone
Con il parametro 6140 Sincr. permessa si può selezionare se, al passaggio al di
sotto della soglia di commutazione F SINCRONIZ. (vedi sotto), vengono verificate
solo le condizioni sincrone (SI) oppure se in ogni caso viene anche preso in considerazione il tempo proprio dell'interruttore (NO).
Se si sincronizzano generatori questo modo operativo dev'essere disattivato. Il parametro dev'essere su NO. L'applicazione principale è invece la sincronizzazione di reti.
Il parametro 6141 F SINCRONIZ. funge da soglia di commutazione automatica tra
chiusura sincrona e asincrona. Se la differenza di frequenza è al di sotto dei limiti fissati, le reti vengono considerate sincrone e vengono ritenute valide le regole per la
chiusura sincrona; al di sopra di questi limiti si ha una chiusura asincrona con calcolo
preventivo dell'istante in cui si verifica l'uguaglianza delle fasi.
Può essere necessario elevare la soglia di commutazione se azionamenti (ad. es.
compressore a stantuffi) caricano diversamente la rete in ciascuna semionda influenzando negativamente la precisione della misura di frequenza.
Con i parametri 6142 dU SINC U2>U1 e 6143 dU SINC U2<U1, le differenze di
tensione ammissibili possono essere impostate anche asimmetricamente. Il valore di
impostazione può sempre essere selezionato un po' più alto che per le condizioni
asincrone. Esso viene determinato dalle condizioni dell'impianto (ad es. forti cadute di
tensione in seguito a induttanze di limitazione della corrente).
I parametri 6144 dα SINC α2>α1 e 6145 dα SINC α2<α1 limitano il campo di
lavoro per la chiusura sincrona con riguardo alla differenza d'angolo consentita.
Poiché sono disponibili due parametri, si può impostare un campo di chiusura asimmetrico (vedi anche figura 2-30).
Il valore preimpostato per l'angolo dev'essere eventualmente aumentato se induttanze di limitazione della corrente causano uno sfasamento maggiore. In tal modo, si
eleva ai limiti la corrente di compensazione durante la chiusura.
Inoltre, si può impostare un ritardo di abilitazione T Ritard Habil. (indirizzo 6146)
per il quale tutte le condizioni di sincronismo devono essere soddisfatte affinché, allo
scadere di questo tempo, venga generato il comando di chiusura. In tal modo si
attende una certa stabilizzazione della rete. Il valore preimpostato 10 ha dato finora
un buon risultato.
Figura 2-30
Finestre nel diagramma U f
74
Chiusura in condizioni di rete sincrone
La figura 2-31 mostra i parametri di taratura nel diagramma U f sia per le condizioni
sincrone che per quelle asincrone. Nelle reti sincrone la banda di frequenza è per principio molto stretta.
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2.2 Funzioni di sincronizzazione
Figura 2-31
Controllo di sincronismo
Campo di lavoro in condizioni sincrone e asincrone per tensione (U) e frequenza (f)
Con i parametri 6150 dU SINC U2>U1 (differenza di tensione ammessa se U2 è
maggiore di U1) e 6151 dU SINC U2<U1 (differenza di tensione ammessa se U2 è
minore di U1) le differenze di tensione consentite possono essere impostate anche
asimmetricamente. Poiché sono disponibili due parametri, si può impostare un campo
di chiusura asimmetrico.
I parametri 6152 df SINC f2>f1 (differenza di frequenza ammessa se f2 è maggiore di f1) e 6153 df SINC f2<f1 (differenza di frequenza ammessa se f2 è minore
di f1) determinano le differenze di frequenza consentite. Poiché sono disponibili due
parametri, si può impostare un campo di chiusura asimmetrico.
I parametri 6154 dα SINC α2>α1 (differenza d'angolo ammessa se α2 è maggiore
di α1) e 6155 dα SINC α2<α1 (differenza d'angolo ammessa se α2 è minore di α1)
limitano il campo di lavoro per la chiusura sincrona. Poiché sono disponibili due parametri, si può impostare un campo di chiusura asimmetrico.
I parametri preimpostati sono stati selezionati per l'applicazione „Abilitazione con sincronizzazione manuale di un generatore“ e corrispondono ai parametri delle condizioni asincrone. L'impostazione dell'angolo si orienta sull'errore d'angolo che un generatore può tollerare senza una sollecitazione troppo grande. Esso va impostato sulla
base delle caratteristiche del generatore. 10° non è un valore atipico.
Con una frequenza differenziale di 0,1 Hz, con 10° la distanza temporale dal punto di
sincronizzazione è di 10°/0,1 Hz · 360° = 280 ms. Entro questo tempo dovrebbe arrivare il comando di chiusura manuale. Il tempo proprio degli apparecchi 7VE61 e
7VE63 è di ca. 10 ms. Se si suppone un tempo di chiusura dell'interruttore di 60 ms,
per una chiusura ideale il comando di chiusura dovrebbe essere effettuato ca. 2,5°
prima del punto di sincronizzazione.
Nell'esecuzione a 11/2 canali del 7VE61, la funzione di controllo del sincronismo è
attiva come criterio di abilitazione e viene impostata approssimativamente nei limiti di
supervisione. Ne risultano dipendenze per i valori di taratura dell'angolo di abilitazione
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2 Funzioni
∆α, della differenza di frequenza ammissibile ∆f e del tempo proprio dell'interruttore
TE secondo la seguente relazione:
Con tempi elevati di chiusura dell'interruttore (parametro 6120 T.Chius.Int.) la differenza di frequenza ammissibile ∆f (parametro 6152 df SINC f2>f1 o 6153 df
SINC f2<f1) diminuisce a seconda dell'angolo di abilitazione selezionato ∆α (parametro 6154 dα SINC α2>α1 o 6155 dα SINC α2<α1), come riportato nella figura
2-32. Qui la superficie al di sotto della curva esemplificativa per ∆α = 60° e ∆α = 30°
rappresenta il rispettivo campo di lavoro del 7VE61. Ha senso impostare un tempo
proprio dell'interruttore solo nel campo al di sotto della rispettiva curva.
Figura 2-32
Gradini del trasformatore
76
Campo di lavoro nella versione a 11/2 canale del 7VE61
Nella variante d'apparecchio 7VE63, tramite ingresso binario, può essere realizzato
un rilevamento dei gradini del trasformatore per massimo 62 gradini.
7VE61 e 7VE63 Manuale
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2.2 Funzioni di sincronizzazione
Per inserire segnalazioni di gradini del trasformatore, è necessario procedere nel
modo seguente:
• Nella matrice di parametrizzazione in DIGSI® dev'essere inserita una segnalazione
di gradini del trasformatore (vedi fig.2-33).
• Devono essere impostate le sue proprietà (vedi fig. 2-34). Per le codificazioni comunemente parametrizzabili (codice binario, codice BCD, codice „1aus n“), con
quattro grandezze di selezione (numero gradini, numero bit, offset di visualizzazione e salto di gradino) si può stabilire quale configurazione binaria corrisponda ai
singoli gradini del trasformatore e in quale forma questi ultimi vengano rappresentati sul display dell'apparecchio e nelle memorie tampone.
Nell'immissione „con contatto mobile“, la posizione dei gradini viene riconosciuta
valida e accettata solo quando il contatto mobile segnala il raggiungimento del gradino.
• La segnalazione deve essere parametrizzata su un ingresso binario. Solo successivamente questo gradino compare nella selezione del parametro 6160 REG TEN.
OBJ.. Si tenga conto che solo con riferimento alla numerazione si possono utilizzare ingressi binari direttamente consecutivi.
Dopo aver selezionato la segnalazione del gradino del trasformatore 6160, questa, a
seconda dell'impostazione dei parametri 6161 e 6162, viene inclusa nella sincronizzazione. Qui 6161 #STEP U NOM. descrive il numero di gradino con tensione nominale primaria U1 e 6162 TAP STEP la distanza tra i gradini in %.
Figura 2-33
Vista della matrice e catalogo info come esempio
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2 Funzioni
Figura 2-34
Esempio di impostazione delle proprietà dell'oggetto di un variatore sotto carico
Esempio:
Figura 2-35
Sincronizzazione attraverso un trasformatore
Per un trasformatore, secondo la figura di cui sopra, con i seguenti dati
Tensione nominale primaria U1
525,00 kV
Tensione nominale primaria U2
18,00 kV
Tensione nominale secondaria
100 V
Numero dei gradini
5, con contatto mobile
Distanza tra i gradini
2,5 %
Numero di gradino con tensione nominale secondaria
0
Salto di gradino
1
Offset di visualizzazione
–3
bisogna effettuare la parametrizzazione del gradino del trasformatore „regolatore 1“ e
della funzione di sincronizzazione secondo la seguente tabella, e l'immissione delle
proprietà dell'oggetto secondo la figura 2-34.
78
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2.2 Funzioni di sincronizzazione
Tabella 2-5
Esempio di parametrizzazione per regolazione dei gradini del trasformatore
N. par.
Parametro
Impostazione
6124
U1N-Trasf. prim
525,00 kV
6125
U2N-Trasf. prim
18,00 kV
6126
U nom Secondar
100 V
6160
REG TEN. OBJ.
regolatore 1
6161
#STEP U NOM.
0
6162
TAP STEP
2,5 %
Nella correzione della tensione, la tensione di riferimento U1 rimane costante e U2
viene adeguatamente corretta. Per l'esempio della figura 2-4 si suppone che il generatore venga azionato con tensione nominale e che anche sulla sbarra vi sia tensione
nominale. In tal modo, sul trasformatore al lato della sbarra vengono misurati sul lato
secondario Ua = Ub = 100 V (con sequenza di fase anche Uc = 100 V) e sul lato del
generatore, anche qui lato secondario Ud = Ue = 100 V (con sequenza di fase anche
Uf = 100 V).
Per le tensioni U1, U2 e per la tensione differenziale risultano i seguenti valori sul lato
secondario, che vengono visualizzati anche come valori di misura di esercizio:
codice
BCD al
BI
visualizzazione
sull'apparecchio
0000
****
(non valido)
0001
–2
UOS Trafo/kV
UOS Trafo/kV
Ud; Ue/V
U2/V
U1/V
dU/V
primari
come
secondari
secondari
secondari
secondari
valore „seconda- (lato generatore)
rio“ del trasformatore
(corretto)
---
---
498,75
95,00
100,0
95,0
100,0
–5,0
0010
–1
511,875
97,50
100,0
97,5
100,0
–2,5
0011
0
525,000
100,00
100,0
100,0
100,0
0
0100
1
538,125
102,50
100,0
102,5
100,0
+2,5
0101
2
551,250
105,00
100,0
105,0
100,0
+5,0
0110
****
(non valido)
Regolazione della
frequenza e della
tensione
---
---
I comandi di regolazione possono essere emessi solo dalle varianti di apparecchio
7VE6***-*****-*C o D. Inoltre, questa funzionalità può essere utilizzata solo se almeno
uno dei parametri 6170 U BALANCING e 6180 f BALANCING, contrariamente all'impostazione di consegna, non è impostato su OFF, ma è stata selezionata una delle alternative proposte. Per gli impulsi di regolazione ad un regolatore di tensione si seleziona U BALANCING = Pulse, per il controllo di un commutatore multiplo del
trasformatore = Reg. Tensione.
Per adattare i comandi di regolazione alla caratteristica del regolatore di tensione, agli
indirizzi 6171 - 6174 vengono impostati i tempi di regolazione e di pausa nonché la
velocità di variazione.
Impulsi di regolazione della tensione
Con i parametri 6130 dU ASIN U2>U1 e 6131 dU ASIN U2<U1, per il parallelo asincrono viene definita una banda per la differenza di tensione ammissibile, il cui centro
viene utilizzato come valore ottimale per i comandi di regolazione.
Con i parametri 6171 T U PULS MIN si definisce la durata dell'impulso minimo di
regolazione, con il parametro 6172 T U PULS MAX quella dell'impulso massimo.
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2 Funzioni
Quest'ultimo determina anche la durata degli impulsi (costanti) di regolazione per
commutatori multipli di trsformatori.
L'impulso minimo di regolazione viene definito dalla reazione del regolatore o del
sistema complessivo e va fissato durante la messa in servizio.
Con il tempo di regolazione massimo, si evita una sovraelongazione troppo forte in
caso di ∆U grande. Il valore di taratura opportuno va determinato durante la messa in
servizio.
Con il parametro 6173 dU2 / dt, viene comunicata all'apparecchio la velocità di variazione del regolatore. Ne risultano le seguenti formule:
Esempio:
Valore di taratura 6130 dU ASIN
U2>U1
=2V
Valore di taratura 6131dU ASIN
U2<U1
=2V
Valore di taratura 6173 dU2 / dt
= 2 V/s
dU attualmente misurato
= –4 V
Con questi valori di impostazione e il valore misurato, come tempo di regolazione risulta:
∆Ureg = I dU – 0,5 · (parametro 6130 – parametro 6131) I =
I –4 V–0,5 · (2 V — 2 V) I = 4 V
A seconda del segno, ovvero se U2 è maggiore o minore di U1, si determina la direzione di regolazione („Alto“ o „Basso“). Nell'esempio vengono emessi impulsi di „Alto“.
I tempi risultanti vengono verificati confrontandoli con i parametri per il tempo minimo
(6171) e massimo (6172) dell'impulso. Se il tempo calcolato per l'impulso di regolazione è inferiore al tempo minimo di impulso, viene emesso un impulso con il tempo
minimo. Se il tempo per l'impulso di regolazione è superiore al tempo di impulso massimo, l'impulso viene limitato al tempo massimo. L'impulso di regolazione lungo viene
suddiviso in più impulsi brevi interrotti dal tempo di pausa 6174 T U PAUSE. Con i
valori dell'esempio e un'impostazione del parametro 6172 T U PULS MAX = 1 s è
stata effettuata una suddivisione in due impulsi di 1 s. Se il parametro 6172 T U PULS
MAX è impostato su ∞, non ha luogo alcuna limitazione del tempo e viene emesso un
impulso permanente fino allo scadere del tempo calcolato.
In caso di condizioni dell'impianto molto instabili, può essere vantaggioso livellare un
po' le grandezze di misura. Con il parametro accessibile solo in DIGSI 6175
SMOOTHING U, si può selezionare una formazione flessibile di valori con i gradini 1
(livellamento debole) fino a 10 (livellamento forte). Normalmente è sufficiente la preimpostazione (1). Con l'impostazione 0 si può rinunciare a qualsiasi livellamento.
Nella combinazione di regolazioni di tensione e di frequenza, viene controllata costantemente la sovraeccitazione (U/f). Al superamento del parametro accessibile in
DIGSI® 6176(U/Un) / (f/fn), ha luogo un'interruzione dei comandi di regolazione. Il valore limite (indicato dal produttore dell'oggetto di protezione) dell'induzione in
rapporto all'induzione nominale (B/BN) costituisce la base dell'impostazione.
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2.2 Funzioni di sincronizzazione
Impulsi di regolazione della frequenza
Con i parametri 6132 df ASIN f2>f1 e 6133 df ASIN f2<f1, per il parallelo asincrono viene definita una banda per la differenza di frequenza ammissibile. Il valore ottimale per i comandi di regolazione si determina non utilizzando il centro della banda
come per i comandi di regolazione della tensione, bensì tramite il parametro 6185 ∆f
SET POINT (vedi fig. 2-36). Poiché il parallelo dei generatori avviene preferibilmente
in condizioni ipersincrone, dovrebbe essere rispettata la seguente condizione:
∆f SET POINT < 0,5 · df ASIN f2>f1
con f2 > f1 si ha un segno positivo.
Figura 2-36
Determinazione dell'impulso di regolazione della frequenza
Con i parametri 6181 T f PULS MIN si definisce la durata dell'impulso minimo di
regolazione, con il parametro 6182 T f PULS MAX quella dell'impulso massimo.
Con il parametro 6183 df2 / dt, viene comunicata all'apparecchio la velocità di variazione del regolatore. Ne risultano le seguenti formule:
Esempio:
Valore di taratura 6132 df ASIN f2>f1 = 0,1 Hz
Valore di taratura 6183 df2 / dt
= 1 Hz/s
Valore di taratura 6185 ∆f SET POINT = 0,04 Hz
df attualmente misurato
= +0,5 Hz
Con questi valori di impostazione e il valore misurato, come tempo di regolazione risulta:
∆f SET POINT = 0,5 · 0,1 Hz = + 0,05 Hz
∆freg = I df – ∆f SET POINT I = I +0,5 Hz – 0,04 Hz I = 0,46 Hz
L'impulso minimo di regolazione viene definito dalla reazione del regolatore o del
sistema complessivo e va fissato durante la messa in servizio.
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2 Funzioni
Con il tempo di regolazione massimo, si evita una sovraelongazione troppo forte in
caso di ∆U grande. Il valore di taratura opportuno va determinato durante la messa in
servizio.
A seconda del segno, ovvero se f2 è maggiore o minore di f1, si determina la direzione
di regolazione („Alto“ o „Basso“). Nell'esempio vengono emessi impulsi di „Alto“. I
tempi risultanti vengono verificati confrontandoli con i parametri per la durata minima
(6181) e massima (6182) dell'impulso. Se il tempo calcolato per l'impulso di regolazione è inferiore al tempo minimo di impulso, viene emesso un impulso con il tempo
minimo. Se il tempo per l'impulso di regolazione è superiore al tempo di impulso massimo, l'impulso viene limitato al tempo massimo. L'impulso di regolazione lungo viene
suddiviso in più impulsi brevi interrotti dal tempo di pausa 6184 T f PAUSE. Se il parametro 6182 T U PULS MAX è impostato su ∞, non ha luogo alcuna limitazione del
tempo e viene emesso un impulso permanente fino allo scadere del tempo calcolato.
In particolare nelle centrali idroelettriche, il numero di giri del generatore può essere
sottoposto a oscillazioni. Pertanto, i comandi di regolazione determinati sulla base di
un valore di frequenza momentaneo, potrebbero essere errati. Per questo esiste la
possibilità di sottoporre la differenza di frequenza, tramite il parametro 6186
SMOOTHING f, ad un calcolo della media con diversi fattori di livellamento da 1 a 10.
Se la differenza di frequenza è ∆f ≈ 0, vale a dire che il generatore funziona in maniera
sincrona con la rete, ma le condizioni di chiusura ∆U e ∆α non sono soddisfatte, non
è possibile alcuna sincronizzazione o essa durerebbe molto. In questi casi può essere
emesso un „impulso kick“, se è stato selezionato il parametro 6187 KICK PULSE =
ON e sono stati abilitati impulsi kick. Questi vengono emessi solo se la durata fino al
sincronismo supera un tempo impostabile tramite il parametro 6189 T SW-ON MIN.
In tal modo, si garantisce che gli impulsi kick vengano emessi solo se i vettori delle
tensioni non si avvicinano l'uno all'altro in un tempo prevedibile ma non immediatamente prima del raggiungimento del sincronismo. Per il valore del parametro 6189
vale la relazione: T SW-ON MIN ≈ 1/(2·∆f). Per ∆f viene qui utilizzato il maggiore dei
due valori dei parametri 6132 df ASIN f2>f1 e 6133 df ASIN f2<f1.
L'impulso kick viene emesso in direzione della parametrizzazione di ∆f KICK (secondo il valore positivo o negativo del valore di frequenza). La sua lunghezza si calcola
sulla base della variazione di frequenza df2/dt ue del valore del parametro 6188 ∆f
KICK.
2.2.2.2
Tabella parametri
I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con
DIGSI, alla voce "Altri parametri".
Ind.
Parametri
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
6101
Gruppo SINC
ON
OFF
OFF
Gruppo funzionale di sincronizzazione
6102
Int.Sincr.
(possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione)
Nessuno
All'Interruttore sincronizzabile
6103
Umin
20 .. 125 V
90 V
Limite inferiore di U: Umin
6104
Umax
20 .. 140 V
110 V
Limite superiore di U: Umax
6105
U<
1 .. 60 V
5V
Soglia U1,U2 non in U
6106
U>
20 .. 140 V
80 V
Soglia U1,U2 sotto U
82
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.2 Funzioni di sincronizzazione
Ind.
Parametri
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
6107
SINC U1<U2>
SI
NO
NO
Chiusura con U1< e U2>
6108
SINC U1>U2<
SI
NO
NO
Chiusura con U1> e U2<
6109
SINC U1<U2<
SI
NO
NO
Chiusura con U1< e U2<
6111A
T superv. Tens.
0.0 .. 60.0 sec; ∞
0.1 sec
Tempo supervis. U1>;U2>
oppure U1<;U2<
6112
T-SIN. DURATA
0.01 .. 1200.00 sec; ∞
1200.00 sec
Durata massima del control. sincroniz.
6113
SEQUENZ. FASI
NO
L1 L2 L3
L1 L3 L2
NO
Controllo sequenza fasi
6120
T.Chius.Int.
10 .. 1000 ms; ∞
∞ ms
Tempo di chiusura (operativo) del
Interr
6121
Rapp U1/U2
0.50 .. 2.00
1.00
Rapporto di adattamento U1/ U2
6122A
Aggiust. Angolo
0 .. 359 °
0°
Aggiustam. Angolo (Gruppo
vettor. trasf)
6124
U1N-Trasf. prim
0.10 .. 999.99 kV
15.75 kV
U nominale primaria trasformatore U1
6125
U2N-Trasf. prim
0.10 .. 999.99 kV
15.75 kV
U nominale primaria trasformatore U2
6126
U nom Secondar
80 .. 125 V
100 V
U nominale secondaria (fasefase)
6127
T COM CH MIN
0.01 .. 10.00 sec
0.10 sec
Tempo Min comando chiusura del
CB
6130
dU ASIN U2>U1
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile
U2>U1
6131
dU ASIN U2<U1
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile
U2<U1
6132
df ASIN f2>f1
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Differenza frequenza ammissibile
f2>f1
6133
df ASIN f2<f1
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Soglia di commutazione
ASIN/SIN
6140
Sincr. permessa
NO
SI
NO
Chiusura in condizioni di sincronismo
6141
F SINCRONIZ.
0.01 .. 0.04 Hz
0.01 Hz
Soglia di commutazione
ASIN/SIN
6142
dU SIN U2>U1
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Max differenza U U2<U1
6143
dU SIN U2<U1
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Max differenza U U2>U1
6144
dα SIN α2>α1
2 .. 80 °
10 °
Max differenza angolo
alpha2>alpha1
6145
dα SIN α2<α1
2 .. 80 °
10 °
Max differenza angolo
alpha2<alpha1
6146
T Ritard Habil.
0.00 .. 60.00 sec
10.00 sec
Rritardo dell'abilitazione
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
83
2 Funzioni
Ind.
Parametri
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
6150
dU SINC U2>U1
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile
U2>U1
6151
dU SINC U2<U1
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile
U2<U1
6152
df SINC f2>f1
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Max differza frequenza f2>f1
6153
df SINC f2<f1
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Max differza frequenza f2<f1
6154
dα SINC α2>α1
2 .. 80 °
10 °
Diff. d'angolo ammissibile
alpha2>alpha1
6155
dα SINC α2<α1
2 .. 80 °
10 °
Diff. d'angolo ammissibile
alpha2<alpha1
6160
REG TEN. OBJ.
(possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione)
Nessuno
Regolatore U (Tap changer
object)
6161
#STEP U NOM.
-62 .. 62
0
Posiz. regolatore di U alla U nominale
6162
TAP STEP
0.0 .. 20.0 %
0.0 %
Ampiezza step regolatore di U
6170
U BALANCING
OFF
Reg. Tensione
Pulse
OFF
Voltage balancing
6171
T U PULS MIN
10 .. 1000 ms
100 ms
Max durata impulso per U simmetrica
6172
T U PULS MAX
1.00 .. 32.00 sec; ∞
1.00 sec
Minima durata impulso per U simmetrica
6173
dU2 / dt
0.1 .. 50.0 V/s
2.0 V/s
dU/dt del controllore
6174
T U PAUSE
0.00 .. 32.00 sec
5.00 sec
Tempo transitorio del U-controller
6175A
SMOOTHING U
1 .. 100
1
Fattore di Smoothing per la U
6176A
(U/Un) / (f/fn)
1.00 .. 1.40
1.10
Max sovraeccitazione permessa
6180
f BALANCING
OFF
Pulse
OFF
Frequency balancing
6181
T f PULS MIN
10 .. 1000 ms
20 ms
Minima durata impulso per f balancing
6182
T f PULS MAX
1.00 .. 32.00 sec; ∞
1.00 sec
Max durata impulso per f balancing
6183
df2 / dt
0.05 .. 5.00 Hz/s
1.00 Hz/s
df/dt del controllore
6184
T f PAUSE
0.00 .. 32.00 sec
5.00 sec
Tempo transitorio del f-controller
6185
∆f SET POINT
-1.00 .. 1.00 Hz; < > 0
0.04 Hz
Set point per frequenza balancing
6186A
SMOOTHING f
1 .. 100
1
Fattore di Smoothing per la frequenza
6187
KICK PULSE
OFF
ON
ON
Rilascio del kick pulse
6188A
∆f KICK
-0.10 .. 0.10 Hz; < > 0
0.04 Hz
df per il kick pulse
6189A
T SW-ON MIN
0.2 .. 1000.0 sec; 0
5.0 sec
Tempo Min per switch-on senza
balancing
84
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.2 Funzioni di sincronizzazione
2.2.2.3
Informazioni
N°
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
170.0001 >Si1 att
MS
>Attivare Gruppo funz. Sinc 1
170.0050 Si1 Errore
MU
Sinc. Gruppo 1: Errore
170.0051 Si1 bloc
MU
Gruppo funzionale sinc 1 bloccato
170.2007 Si1 Ctrl
MS
Sinc. Grp. 1 Mis.richiesta dal controllo
170.2008 >Si1 bloc
MS
>Blocco Gruppo funzionale sinc 1
170.2022 Si1 in c.
MU
Funz. Sinc 1: Funz. di misura in corso
170.2050 U1 =
VM
U1 =
170.2051 f1 =
VM
f1 =
170.2052 U2 =
VM
v2 =
170.2053 f2 =
VM
f2 =
170.2054 dU =
VM
dU =
170.2055 df =
VM
df =
170.2056 dα =
VM
dalpha =
170.2101 Si1 OFF
MU
Gruppo funzionale sinc 1 è su OFF
170.2300 Sinc ok chius 1
MU
Sinc. Rilascio Comando Chiusura 1
170.2301 Sinc ok chius 2
MU
Sinc. Rilascio Comando Chiusura 2
170.2311 Si1 att
MU
Gruppo funz. Sinc 1 è attivo
170.2312 Si1 ON
MU
Sinc. Gruppo 1 è su ON
2.2.3
SINC Generale
2.2.3.1
Indicazioni per l'impostazione
Generalità
2.2.3.2
Ind.
6001
2.2.3.3
N°
Nelle due tabelle seguenti sono riportati parametri e segnalazioni che non sono assegnati in particolare ad uno degli otto gruppi funzionali di sincronizzazione, ma valgono
nel complesso per la funzione di sincronizzazione.
Tabella parametri
Parametri
COM. TESTSINC.
Possibilità di impostazione
OFF
ON
Preimpostazione
OFF
Spiegazione
Test sincronizzazione (Messa in
serv.)
Informazioni
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
222.0043 >Sinc Rich.mis.
MS
Funz.Sinc: Rich. misura sincronizzazione
222.2011 >Sinc Avv
MS
>Funz. Sinc: Avv. Sincronizzaz.
222.2012 >Sinc Stop
MS
>Funz. Sinc: Stop Sincronizz.
222.2013 >Sinc U1>U2<
MS
>Funz. Sinc:Abilitaz. condizione U1>U2<
222.2014 >Sinc U1<U2>
MS
>Funz. Sinc:Abilitaz. condizione U1<U2>
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
85
2 Funzioni
N°
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
222.2015 >Sinc U1<U2<
MS
>Funz. Sinc:Abilitaz. condizione U1<U2<
222.2027 Sinc U1>U2<
MU
Funz. Sinc: Condiz.i U1>U2> soddisfatte
222.2028 Sinc U1<U2>
MU
Funz. Sinc: Condiz.i U1<U2> soddisfatte
222.2029 Sinc U1<U2<
MU
Funz. Sinc: Condiz.i U1<U2< soddisfatte
222.2030 Sinc Udiff ok
MU
Funz. Sinc: (Udiff) ok
222.2031 Sinc fdiff ok
MU
Funz. Sinc: (fdiff) ok
222.2032 Sinc αdiff ok
MU
Funz. Sinc: (fdiff) ok
222.2033 Sinc f1>>
MU
Funz. Sinc: f1>fmax ammissibile
222.2034 Sinc f1<<
MU
Funz. Sinc: f1<fmin ammissibile
222.2035 Sinc f2>>
MU
Funz. Sinc: f2>fmax ammissibile
222.2036 Sinc f2<<
MU
Funz. Sinc: f2<fmin ammissibile
222.2037 Sinc U1>>
MU
Funz. Sinc: U1>Umax ammissibile
222.2038 Sinc U1<<
MU
Funz. Sinc: U1<Umin ammissibile
222.2039 Sinc U2>>
MU
Funz. Sinc: U2>Umax ammissibile
222.2040 Sinc U2<<
MU
Funz. Sinc: U2<Umin ammissibile
222.2090 Sinc U2>U1
MU
Funz.Sinc: Udiff troppo grande (U2>U1)
222.2091 Sinc U2<U1
MU
Funz.Sinc: Udiff troppo grande (U2<U1)
222.2092 Sinc f2>f1
MU
Funz.Sinc: fdiff troppo grande (f2>f1)
222.2093 Sinc f2<f1
MU
Funz.Sinc: fdiff troppo grande (f2<f1)
222.2094 Sinc α2>α1
MU
Funz.Sinc: alphadiff tr. grande (a2>a1)
222.2095 Sinc α2<α1
MU
Funz.Sinc: alphadiff tr. grande (a2<a1)
222.2102 >Sinc blc Abil.
MS
>Funz.Sinc: Blocco abilitazione
222.2103 Sinc blc Abil.
MU
Funz.Sinc: Abilitazione bloccata
222.2302 Sinc ok 1
MU
Sinc. Condizione sincronizz. 1 ok
222.2303 Sinc ok 2
MU
Sinc. Condizione sincronizz. 2 ok
222.2309 Sinc sup.asim.
MU
Sinc-supervisione U1,U2 asimmetrica
222.2310 Sinc sup. α
MU
Sinc supervisione Alpha>
222.2332 Sinc f sin 1
MU
Sinc:Cond. Sincronizzazione f1 (Test)
222.2333 Sinc f sin 2
MU
Sinc:Cond. Sincronizzazione f2 (Test)
222.2334 Sinc Stop TS
MU
Sinc:Stop per valore errato reg. tens.
222.2335 SincSEQ U1 123
MU
Sinc: U1 sequenza fase è L1 L2 L3
222.2336 SincSEQ U1 132
MU
Sinc: U1 sequenza fase è L1 L3 L2
222.2337 SincSEQ U2 123
MU
Sinc: U2 sequenza fase è L1 L2 L3
222.2338 SincSEQ U2 132
MU
Sinc: U2 sequenza fase è L1 L3 L2
222.2340 >COM Test sinc.
MS
>Test sincronizzazione (Messa in serv.)
222.2341 Test Ril.Ch. 1
MU
Comm: Rilascio del Comando Chiusura 1
222.2342 Test Ril.Ch. 2
MU
Comm: Rilascio del Comando Chiusura 2
223.2320 >BLK Eguagliat.
MS
>BLOCCO comandi eguagliatori
223.2321 >BLK V Eguagl.
MS
>BLOCCO comandi eguagliatore tensione
223.2322 >BLK f Eguagl.
MS
>BLOCCO comandi eguagliatore frequenza
223.2323 >Start Eguagl.
MS
>Avvio sequenza eguagliamento
223.2324 Sinc U2 giù
MU
Sinc: diminuzione tensione U2
223.2325 Sinc U2 su
MU
Sinc: aumento tensione U2
223.2326 Sinc f2 giù
MU
Sinc: diminuzione frequency f2
223.2327 Sinc f2 su
MU
Sinc: aumento frequency f2
223.2339 Eguagl. attivi
MU
Comandi eguagliatori sono attivi
86
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.2 Funzioni di sincronizzazione
N°
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
25064
Sinc ON-Sig
MU
Sinc: ON - Segnale
25065
Sinc ON 1-Sig
MU
Sinc: ON 1 - Segnale
25066
Sinc ON 2-Sig
MU
Sinc: ON 2 - Segnale
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
87
2 Funzioni
2.3
Funzioni di protezione e di automatizzazione
Le grandezze presenti agli ingressi analogici dell'apparecchio, oltre che per le funzioni
di sincronizzazione, possono essere rese accessibili anche per altre applicazioni. Si
tratta della protezione di tensione e di frequenza e/o della supervisione dei valori limite
di queste grandezze. Un'ulteriore applicazione riguarda il disaccoppiamento di rete.
Nelle varianti 7VE6***-**B*- con funzionalità supplementare sono disponibili le seguenti funzioni:
• Protezione di minima tensione (ANSI 27)
• Protezione di massima tensione (ANSI 59)
• Protezione di frequenza (ANSI 81)
• Protezione di cambio di frequenza (ANSI 81R)
• Salto vettoriale
• Supervisioni dei valori di soglia
• Accoppiamenti diretti
2.3.1
Protezione di Minima Tensione
La protezione di minima tensione rileva le perdite di tensione in macchine elettriche e
previene modalità di esercizio non ammissibili così come possibili perdite di stabilità.
Per poter utilizzare la funzione in tutte le applicazioni, viene impiegata una tensione
selezionabile ad uno dei sei trasformatori voltmetrici per la protezione di minima tensione.
La protezione di minima tensione, assieme alla protezione di massima tensione, al
relè di salto vettoriale, alla protezione di cambio di frequenza e alla protezione di frequenza, costituisce un criterio per il disaccoppiamento di rete.
2.3.1.1
Descrizione del funzionamento
Funzionamento
La protezione di minima tensione dispone di due gradini. Il passaggio al di sotto di una
soglia di tensione impostabile provoca l'emissione di una segnalazione di avviamento.
Il perdurare dell'avviamento per un tempo impostabile provoca l'emissione di un
comando di scatto.
Affinché la protezione non produca falsi allarmi in presenza di una perdita di tensione
secondaria, i gradini possono essere bloccati separatamente e/o insieme mediante
uno o più ingressi binari, ad es. di un interruttore di protezione dei trasformatori voltmetrici.
La protezione è attiva su un vasto campo di frequenza. Nel campo in cui la risposta in
frequenza viene corretta (da 0,5 · fN a 1,5 · fN) è garantita la piena sensibilità. Al di fuori
di questo campo, il segnale d'ingresso viene attenuato; in tal modo la protezione di
minima tensione diventa più sensibile e tende ad un funzionamento intempestivo.
La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione di minima tensione.
88
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione
Figura 2-37
2.3.1.2
Diagramma logico della protezione di minima tensione
Indicazioni per l'impostazione
Generalità
La protezione di minima tensione può essere attiva e disponibile solo se essa è stata
parametrizzata nella configurazione delle funzioni di protezione (paragrafo 2.1.1, indirizzo 140) Min.U = Abilitato. Se la funzione non è necessaria, selezionare
Disabilitato. All'indirizzo 4001 MINIMA U si può attivare (ON) o disattivare (OFF)
la funzione oppure solo bloccare il comando di scatto (Blocco Rele').
Valori di taratura
Tramite il parametro 4007 MIS. INPUT, uno dei sei ingressi di tensione (Ua - Uf)
viene assegnato alla protezione di minima tensione. Si ha dunque la seguente assegnazione tra ingresso di tensione e collegamenti dell'apparecchio:
Ingresso di tensione
Collegamenti dell'apparecchio
Ua
Q1, Q2
Ub
Q3, Q4
Uc
Q5, Q6
Ud
Q7, Q8
Ue
Q9, Q10
Uf
Q11, Q12
Tipicamente viene collegata una tensione concatenata, ma è possibile anche utilizzare una tensione fase-terra. Nell'ultimo caso le soglie di intervento vanno adattate in
maniera corrispondente.
Il primo gradino della protezione di minima tensione è normalmente regoalato a circa
il 75 % della tensione nominale della macchina (indirizzo 4002 U< = 75 V impostato.
L'impostazione del tempo 4003 T U< va selezionata in modo da disattivare cadute di
tensione che potrebbero provocare un funzionamento instabile. Il ritardo dovrà essere
di durata sufficiente da evitare apertura durante i buchi di tensione ammissibili.
Per il secondo gradino si dovrà associare una soglia di avviamento più bassa 4004
U<<, ad es. = 65 V, con un tempo di scatto più breve, 4005 TU<< ad es. = 0,5 s,
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
89
2 Funzioni
per ottenere un adattamento approssimativo al comportamento di stabilità delle
utenze.
Tutti i tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i
tempi propri (tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione.
Il rapporto di ricaduta può essere adattato con estrema precisione alle condizioni di
esercizio all'indirizzo 4006 U<U<<Rap.Ricad..
2.3.1.3
Tabella parametri
I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con
DIGSI, alla voce "Altri parametri".
Ind.
Parametri
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
4001
MINIMA U
OFF
ON
Blocco Rele'
OFF
MINIMA U
4002
U<
10.0 .. 125.0 V
75.0 V
U< Avviamento
4003
T U<
0.00 .. 60.00 sec; ∞
3.00 sec
T U< Tempo di Ritardo
4004
U<<
10.0 .. 125.0 V
65.0 V
U<< Avviamento
4005
TU<<
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.50 sec
T U<< Tempo di Ritardo
4006A
U<U<<Rap.Ricad.
1.01 .. 1.20
1.05
U<,U<<Rapporto di Ricaduta
4007
MIS. INPUT
Ua
Ub
Uc
Ud
Ue
Uf
Ua
Ingresso misura usato
2.3.1.4
Informazioni
N°
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
6503
>BLOCCO Min.Ten
MS
>BLOCCO Protezione Min. Tensione
6506
>BLOCCO U<
MS
>BLOCCO Protezione Min. Tensione U<
6508
>BLOCCO U<<
MS
>BLOCCO Protezione Min. Tensione U<<
6530
Min.Tens.OFF
MU
Protez.Min.Tensione e' su OFF
6531
Min.Tens.BLOCC.
MU
Protez.Min.Tensione e' BLOCCATA
6532
Min.Tens.ATTIVA
MU
Protez.Min.Tensione e' ATTIVA
6533
U< AVVIAMENTO
MU
Min.Tensione U< Avviata
6537
U<< AVVIAMENTO
MU
Min.Tensione U<< Avviata
6539
U< SCATTO
MU
SCATTO Min.Tensione U<
6540
U<< SCATTO
MU
SCATTO Min.Tensione U<<
2.3.2
Protezione di Massima Tensione
La protezione di massima tensione serve a proteggere la macchina elettrica e le parti
dell'impianto ad essa collegate contro eventuali incrementi di tensione non ammissibili
90
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione
e a prevenire guasti del loro isolamento. Tali incrementi di tensione sono provocati, ad
es., da un comando errato, in caso di azionamento manuale del sistema di eccitazione, da un'anomalia al regolatore di tensione automatico, in seguito a uno scatto a
pieno carico di un generatore, in caso di generatore separato dalla rete oppure in caso
di funzionamento a isola.
2.3.2.1
Descrizione delle funzioni
Funzionamento
La protezione di massima tensione controlla uno dei sei ingressi di tensione degli apparecchi 7VE61 e 7VE63. Di regola viene collegata una tensione concatenata. In presenza di una forte sovratensione, la protezione si disattiva con un tempo di ritardo
breve, mentre con una sovratensione di minore importanza il tempo di ritardo è più
lungo per consentire al regolatore di tensione di riportare la tensione nel campo nominale. I valori limite della tensione e i tempi di ritardo possono essere regolati individualmente per entrambi i gradini.
I gradini possono essere bloccati separatamente e/o insieme mediante uno o più ingressi binari.
La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione di massima tensione.
Figura 2-38
2.3.2.2
Diagramma logico della protezione di massima tensione
Indicazioni per l'impostazione
Generalità
La protezione di massima tensione può essere attiva e disponibile solo se essa è stata
parametrizzata nella configurazione delle funzioni di protezione (paragrafo 2.1.1, indirizzo 141) Max.U = Abilitato. Se la funzione non è necessaria, selezionare
Disabilitato. All'indirizzo 4101 MASS. U si può attivare (ON) o disattivare (OFF)
la funzione oppure solo bloccare il comando di scatto (Blocco Rele').
Valori di taratura
Tramite il parametro MIS. INPUT, uno dei sei ingressi di tensione (Ua - Uf) viene
assegnato alla protezione di massima tensione. Si ha dunque la seguente assegnazione tra ingresso di tensione e collegamenti dell'apparecchio:
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
91
2 Funzioni
Ingresso di tensione
Collegamenti dell'apparecchio
Ua
Q1, Q2
Ub
Q3, Q4
Uc
Q5, Q6
Ud
Q7, Q8
Ue
Q9, Q10
Uf
Q11, Q12
Tipicamente viene collegata una tensione concatenata, ma è possibile utilizzare una
tensione fase-terra. Nell'ultimo caso le soglie di intervento vanno adattate in maniera
corrispondente.
La configurazione dei valori di soglia e dei tempi di ritardo della protezione di massima
tensione si effettua in base alla velocità con la quale il regolatore di tensione stabilizza
le variazioni di tensione. La protezione non deve intervenire nel processo di regolazione normale del regolatore di tensione. La caratteristica a due gradini si deve quindi
trovare sempre al di sopra della caratteristica di tensione/tempo del processo di regolazione.
Il gradino di lunga durata 4102 U> e 4103 T U> deve intervenire in presenza di sovratensioni stazionarie. Questo è regolato su un valore compreso tra 110 % e 115 %
VN e, a seconda della velocità del regolatore, da 1,5 s a 5 s.
In caso di un'apertura a pieno carico del generatore, la tensione aumenta in un primo
momento in funzione della tensione transitoria e viene successivamente ridotta al
proprio valore nominale dal regolatore di tensione. Il gradino U>> viene impostato
come gradino di breve durata per evitare che il funzionamento transitorio (in caso di
apertura a pieno carico) abbia come conseguenza uno scatto. Caratteristico è, ad es.,
per 4104 U>> ca. 130 % UN con un ritardo 4105 T U>> da zero a 0,5 s.
Tutti i tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i
tempi propri (tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione.
Il rapporto di ricaduta può essere adattato con estrema precisione alle condizioni di
esercizio all'indirizzo 4106 U>U>>Rap.Ricad. e utilizzato per allarmi di alta precisione (ad es. alimentazione della rete di impianti eolici).
2.3.2.3
Tabella parametri
I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con
DIGSI, alla voce "Altri parametri".
Ind.
Parametri
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
4101
MASS. U
OFF
ON
Blocco Rele'
OFF
MASSIMA U
4102
U>
30.0 .. 200.0 V
115.0 V
U> Avviamento
4103
T U>
0.00 .. 60.00 sec; ∞
3.00 sec
T U> Tempo di Ritardo
4104
U>>
30.0 .. 200.0 V
130.0 V
U>> Avviamento
4105
T U>>
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.50 sec
T.U>> Tempo di Ritardo
92
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione
Ind.
Parametri
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
4106A
U>U>>Rap.Ricad.
0.90 .. 0.99
0.95
U>,U>>Rapporto di Ricaduta
4107
MIS. INPUT
Ua
Ub
Uc
Ud
Ue
Uf
Ua
Ingresso misura usato
2.3.2.4
Informazioni
N°
6513
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
>BLOCCO Max.Ten
MS
>BLOCCO Protezione Max. Tensione
6516
>BLOCCO U>
MS
>BLOCCO Protezione Max. Tensione U<
6517
>BLOCCO U>>
MS
>BLOCCO Protezione Max. Tensione U<<
6565
Max.Tens.OFF
MU
Protez.Max.Tensione e' su OFF
6566
Max.Tens.BLOCC.
MU
Protez.Max.Tensione e' BLOCCATA
6567
Max.Tens.ATTIVA
MU
Protez.Max.Tensione e' ATTIVA
6568
U> AVVIAMENTO
MU
Max.Tensione U> Avviata
6570
U> SCATTO
MU
SCATTO Max.Tensione U>
6571
U>> AVVIAMENTO
MU
Max.Tensione U>> Avviata
6573
U>> SCATTO
MU
SCATTO Max.Tensione U>>
2.3.3
Protezione di frequenza
La protezione di frequenza viene utilizzata per il rilevamento delle variazioni di frequenza del generatore. Se la frequenza misurata è al di fuori del campo ammissibile,
avranno inizio le rispettive manovre, quali, ad es., la separazione del generatore dalla
rete.
Una diminuzione di frequenza si produce quando il sistema subisce un aumento
della richiesta di potenza attiva oppure nel caso di un funzionamento anomalo del regolatore di frequenza o di velocità. La protezione di minima di frequenza viene impiegata anche in generatori che funzionano (temporaneamente) in isola, poiché qui la
protezione di ritorno di energia non potrà più lavorare correttamente in caso di perdita
della potenza motrice. La protezione di diminuzione di frequenza permette di isolare il
generatore dalla rete.
Un aumento di frequenza si produce, ad es., in caso di distacchi bruschi del carico
(funzionamento in isola) oppure in caso di funzionamento difettoso del regolatore di
frequenza. In questo caso sussiste il pericolo di un'autoeccitazione di macchine che
operano con linee di elevata lunghezza funzionanti a vuoto.
Con le funzioni di filtro utilizzate, le misurazioni sono praticamente indipendenti dall'influenza delle armoniche e raggiungono un'elevata precisione.
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
93
2 Funzioni
2.3.3.1
Descrizione delle funzioni
Protezione di
Massima e Minima
Frequenza
La protezione di frequenza dispone di 4 gradini di frequenza da f1 a f4. Per consentire
un adattamento variabile della protezione alle condizioni dell'impianto, i gradini sono
utilizzabili, a scelta, sia per minima che per massima frequenza e possono essere impostati separatamente l'uno dall'altro per consentire la realizzazione di diverse funzioni di comando. La parametrizzazione stabilisce la funzione di ogni gradino. Per il
gradino di frequenza f4, è possibile decidere, indipendentemente dal valore di soglia
parametrizzato, se tale gradino deve funzionare come gradino di massima o minima
frequenza. Per questo motivo, esso è utilizzabile anche per applicazioni speciali, se,
ad es., è richiesta una segnalazione quando una frequenza supera la soglia inferiore
della frequenza nominale.
Campi di lavoro
La frequenza può essere determinata fino a quando la tensione all'ingresso selezionato è di un livello sufficiente. Se la tensione di misura si abbassa al di sotto di un
valore impostabile U MIN, la protezione di frequenza viene bloccata poiché il segnale
non permette più il calcolo esatto dei valori di frequenza.
Tempi/Logiche
Ogni gradino di frequenza è associato a un tempo di ritardo. Allo scadere di questo
tempo viene generato un comando di scatto. In seguito alla ricaduta dell'avviamento
viene resettato immediatamente anche il comando di scatto, che verrà però mantenuto almeno per la durata minima del comando parametrizzata.
Tutti i quattro gradini di frequenza possono essere bloccati separatamente mediante
ingressi binari.
La fig. 2-73 mostra il diagramma logico della protezione di frequenza.
Figura 2-39
94
Diagramma logico della protezione di frequenza
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione
2.3.3.2
Indicazioni per l'impostazione
Generalità
La protezione di frequenza può essere attiva e accessibile solo se questa funzione è
stata parametrizzata all'indirizzo 142 Min/Max Frequen = Abilitato. Se non si
vuole utilizzare la funzione selezionare Disabilitato. All'indirizzo 4201 MIN/MAX
FREQU. si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente
il comando di scatto (Blocco Rele').
Soglie di intervento
La configurazione della frequenza nominale dell'impianto e della soglia di frequenza
per ogni gradino Avviamento f1 - Avviamento f4 permette di definire la funzione
protezione di massima oppure di minima frequenza a seconda del caso. Se si parametrizza un valore di soglia minore della frequenza nominale si tratta di un gradino di
minima frequenza. Se il valore di soglia viene regolato su un valore più grande della
frequenza nominale si tratta di un gradino di massima frequenza.
Nota
Se il valore di soglia viene regolato sullo stesso valore della frequenza nominale, il
gradino non è attivo.
Lo stesso vale anche per il gradino f4 quando il parametro 4218 Uso soglia f4 è
impostato su Automatico (preimpostazione). È possibile regolare questo parametro
anche su Avviamento f4 oppure f< e stabilire quindi il tipo di funzione (rilevamento
dell'aumento oppure della diminuzione) indipendentemente dal valore limite parametrizzato Avviamento f4.
Se la protezione di frequenza viene utilizzata per un disaccoppiamento di rete o per
un brusco distacco del carico, i valori di taratura dipendono dalle condizioni concrete
della rete. Nel caso di un distacco brusco del carico lo scaglionamento dipende
dall'importanza delle utenze o dei gruppi di utenza.
Ulteriori applicazioni sono possibili nel settore delle centrali elettriche. I valori di frequenza impostabili anche in questo caso si orientano in linea di massima sulle caratteristiche tecniche del gestore della rete e della centrale. In questo caso, la protezione
di diminuzione della frequenza ha il compito di garantire l'approvvigionamento di
energia dei dispositivi ausiliari della centrale disconnettendola tempestivamente dalla
rete. Il turboregolatore normalizza, in tal caso, la velocità di rotazione del gruppo di
macchine al suo valore nominale, in modo da poter proseguire l'approvvigionamento
dell'energia richiesta dai dispositivi ausiliari a frequenza nominale.
I turbogeneratori possono essere utilizzati, in generale, fino al 95% della frequenza
nominale, a condizione che la potenza apparente sia ridotta nella stessa misura. Per
le utenze induttive tuttavia, una diminuzione di frequenza provoca non solo un
consumo di corrente più elevato, ma rappresenta anche un rischio per la stabilità di
funzionamento. Per questo motivo viene tollerata normalmente solo una breve diminuzione di frequenza fino a circa 48 Hz (con fN = 50 Hz) oppure 58 Hz (con fN = 60 Hz).
Un aumento della frequenza può, ad esempio, essere provocato da un distacco
brusco del carico oppure da un funzionamento anomalo del regolatore di velocità (ad
es. in una rete in isola). In questo caso la protezione di aumento di frequenza può
essere utilizzata, ad esempio, come protezione contro l'aumento del numero di giri.
Esempio di impostazione:
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
95
2 Funzioni
Causa
Gradino
Valori di impostazione
con fN = 50 Hz
con fN = 60 Hz
Ritardo
f1
Separazione rete
48,00 Hz
58,00 Hz
1,00 s
f2
messa fuori servizio
47,00 Hz
57,00 Hz
6,00 s
f3
Allarme
49,50 Hz
59,50 Hz
20,00 s
f4
Allarme o scatto
52,00 Hz
62,00 Hz
10,00 s
Ritardi
I tempi di ritardo f1 Fine Tempo - f4 Fine Tempo (indirizzi 4205, 4209, 4213 e
4217) permettono uno scaglionamento dei gradini di frequenza. I tempi impostati
sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i tempi propri (tempo di
misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione.
Tensione minima
All'indirizzo 4219 U MIN viene impostata una tensione minima, al di sotto della quale
la protezione di frequenza viene bloccata. Il valore consigliato è circa 65 % UN. Il
valore del parametro si riferisce a grandezze concatenate (tensione fase-fase). Con
l'impostazione 0 si può disattivare il limite di tensione minima.
Ingresso di misura
Con il parametro 4220 MIS. INPUT si può stabilire a quale dei 6 ingressi di tensione
(Ua - Uf) dell'apparecchio deve riferirsi la misura della frequenza. Si ha dunque la seguente assegnazione tra ingresso di tensione e collegamenti dell'apparecchio:
2.3.3.3
Ind.
Ingresso di tensione
Collegamenti dell'apparecchio
Ua
Q1, Q2
Ub
Q3, Q4
Uc
Q5, Q6
Ud
Q7, Q8
Ue
Q9, Q10
Uf
Q11, Q12
Tabella parametri
Parametri
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
4201
MIN/MAX FREQU.
OFF
ON
Blocco Rele'
OFF
MINIMA MASSIMMA FREQUENZA
4202
Avviamento f1
40.00 .. 65.00 Hz
48.00 Hz
Avviamento f1
4203
Avviamento f1
40.00 .. 65.00 Hz
58.00 Hz
Avviamento f1
4204
f1 AVV
12.00 .. 20.00 Hz
16.10 Hz
f1 AVVIAM.
4205
f1 Fine Tempo
0.00 .. 600.00 sec; ∞
1.00 sec
Tempo di ritardo T f1
4206
Avviamento f2
40.00 .. 65.00 Hz
47.00 Hz
Avviamento f2
4207
Avviamento f2
40.00 .. 65.00 Hz
57.00 Hz
Avviamento f2
4208
f2 AVV
12.00 .. 20.00 Hz
15.80 Hz
f2 AVVIAM.
4209
f2 Fine Tempo
0.00 .. 100.00 sec; ∞
6.00 sec
Tempo di ritardo T f2
4210
Avviamento f3
40.00 .. 65.00 Hz
49.50 Hz
Avviamento f3
96
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione
Ind.
Parametri
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
4211
Avviamento f3
40.00 .. 65.00 Hz
59.50 Hz
Avviamento f3
4212
f3 AVV
12.00 .. 20.00 Hz
16.50 Hz
f3 AVVIAM.
4213
f3 Fine Tempo
0.00 .. 100.00 sec; ∞
20.00 sec
Tempo di ritardo T f3
4214
Avviamento f4
40.00 .. 65.00 Hz
52.00 Hz
Avviamento f4
4215
Avviamento f4
40.00 .. 65.00 Hz
62.00 Hz
Avviamento f4
4216
f4 AVV
12.00 .. 20.00 Hz
17.20 Hz
f4 AVVIAM.
4217
f4 Fine Tempo
0.00 .. 100.00 sec; ∞
10.00 sec
Tempo di ritardoT f4
4218
Uso soglia f4
Automatico
f>
f<
Automatico
Uso del livello soglia f4
4219
U MIN
10.0 .. 125.0 V; 0
65.0 V
Minima U richiesta per operazione
4220
MIS. INPUT
Ua
Ub
Uc
Ud
Ue
Uf
Ua
Ingresso misura usato
2.3.3.4
Informazioni
N°
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
5203
>Blocco Freq.
MS
>Blocco Protezione di Frequenza
5206
>Blocco f1
MS
>Blocco Protezione di Freq.-soglia f1
5207
>Blocco f2
MS
>Blocco Protezione di Freq.-soglia f2
5208
>Blocco f3
MS
>Blocco Protezione di Freq.-soglia f3
5209
>Blocco f4
MS
>Blocco Protezione di Freq.-soglia f4
5211
Prot.Freq. OFF
MU
Protezione di Frequenza e' su OFF
5212
Freq. Bloccata
MU
Protezione di Frequenza e' Bloccata
5213
Freq. Attiva
MU
Protezione di Frequenza e' Attiva
5215
Freq U< Bloc.
MU
Blocco prot. frequenza per min tensione
5232
Avviamento f1
MU
Protezione di Frequenza:Avviamento f1
5233
Avviamento f2
MU
Protezione di Frequenza:Avviamento f2
5234
Avviamento f3
MU
Protezione di Frequenza:Avviamento f3
5235
Avviamento f4
MU
Protezione di Frequenza:Avviamento f4
5236
Scatto f1
MU
Protezione di Frequenza:Scatto f1
5237
Scatto f2
MU
Protezione di Frequenza:Scatto f2
5238
Scatto f3
MU
Protezione di Frequenza:Scatto f3
5239
Scatto f4
MU
Protezione di Frequenza:Scatto f4
2.3.4
Protezione valore di cambio frequenza
Questa protezione permette di rilevare rapidamente eventuali variazioni di frequenza
e di reagire rapidamente in caso di diminuzione oppure di aumento della frequenza. Il
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
97
2 Funzioni
comando di scatto può essere già dato prima che venga raggiunta la soglia di intervento della protezione di frequenza (cfr. paragrafo 2.3.3).
Le variazioni di frequenza sono provocate, tra l'altro, da uno squilibrio tra potenza
attiva prodotta e potenza attiva richiesta. È quindi necessario da un lato prendere
misure relative alla regolazione e dall'altro eseguire manovre di comando. Ciò può
comprendere misure destinate ad abbassare il carico, come disaccoppiamenti di rete
oppure la disattivazione di utenze (stacco carichi). Tali misure sono più efficaci se
vengono prese subito, all'inizio di un guasto.
Le due applicazioni principali della funzione di protezione sono quindi il disaccoppiamento di rete e l'eliminazione del carico.
2.3.4.1
Descrizione delle funzioni
Principio di misura
Dalla misura delle componenti di sequenza positiva delle tensioni, viene determinata
la frequenza di ogni periodo mediante una finestra di misura di tre periodi e viene fatta
la media con i valori precedentemente calcolati. La differenza di frequenza è calcolata
tramite un intervallo di tempo selezionabile (preimpostazione 5 periodi). Il rapporto differenza di frequenza e differenza di tempo corrisponde alla derivata di frequenza la
quale può essere positiva o negativa. La misurazione viene effettuata di continuo (per
periodo). Mediante processi di supervisione, quali, ad es., la supervisione della
minima tensione, il controllo dei cambiamenti bruschi dell'angolo di fase e altri, viene
evitata una funzione intempestiva.
Variazione dell'aumento/diminuzione
di frequenza
La protezione di cambio di frequenza dispone di quattro gradini, da f1/dt a df4/dt.
Questi permettono di adattare in modo variabile la funzione alle condizioni dell'impianto. I gradini possono essere utilizzati sia per il rilevamento della variazione della riduzione di frequenza (-df/dt) che per la variazione dell'aumento di quest'ultima (+df/dt).
Il gradino -df/dt agisce a partire da frequenze con bassa frequenza nominale oppure
al di sotto di quest'ultima, quando è attivata l'abilitazione di minima frequenza. Analogamente, il gradino df/dt è attivo solo al superamento della frequenza nominale o con
frequenze al di sopra di quest'ultima, quando è attivata l'abilitazione di massima frequenza. La parametrizzazione stabilisce la funzione di ogni gradino.
Per limitare il campo di regolazione dei parametri a un livello ragionevole, le finestre
di misura (regolabili) per il calcolo della differenza di frequenza e della differenza di
ricaduta, sono valide ognuna per due gradini.
Campi di lavoro
La frequenza può essere determinata fino a quando la tensione all'ingresso selezionato è di un livello sufficiente. Se la tensione di misura si abbassa al di sotto di un
valore impostabile U MIN, la protezione di frequenza viene bloccata poiché il segnale
non permette più il calcolo esatto dei valori di frequenza.
Tempi/Logica
Ogni gradino di frequenza è associato a un tempo di ritardo di scatto. Ciò è consigliabile per la supervisione di gradienti deboli. Allo scadere di questo tempo viene emesso
un comando di scatto. In seguito alla ricaduta dell'avviamento, viene resettato immediatamente anche il comando di scatto, che verrà però mantenuto almeno per la
durata minima del comando parametrizzata.
Tutti e quattro i gradini di derivata di frequenza possono essere bloccati separatamente mediante ingressi binari. Il blocco di minima tensione agisce su tutti e quattro i
gradini contemporaneamente.
98
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione
Figura 2-40
2.3.4.2
Diagramma logico della protezione di cambio di frequenza
Indicazioni per l'impostazione
Generalità
La protezione di cambio di frequenza può essere attiva e accessibile solo se questa
funzione è stata parametrizzata all'indirizzo 145 Protez. df/dt. Si possono selezionare da 2 a 4 gradini. La preimpostazione è 2 livelli df/dt.
All'indirizzo 4501 Protez. df/dt si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione
oppure bloccare solamente il comando di scatto (Blocco Rele').
Soglie di intervento
La procedura di impostazione è uguale per tutti i gradini. Si stabilisce, innanzitutto, se
il gradino deve controllare un aumento di frequenza con f>fN oppure una diminuzione
con f<fN. Questa impostazione viene eseguita, ad es., per il gradino 1 all'indirizzo
4502 df1/dt >/<. La soglia di intervento viene impostata come valore assoluto
all'indirizzo 4503 Livello df1/dt. ll segno corrispondente è noto alla funzione di
protezione dall'impostazione all'indirizzo 4502.
La soglia di intervento dipende dal tipo di applicazione e viene scelta in base alle caratteristiche della rete. Di regola è necessaria un'analisi della rete. Se un'utenza viene
sconnessa bruscamente, si produce un'eccedenza di potenza attiva. La frequenza
aumenta e si ha, come conseguenza, una variazione di frequenza positiva. Se al con-
7VE61 e 7VE63 Manuale
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99
2 Funzioni
trario, un generatore ha un'avaria, si ha una carenza di potenza attiva. La frequenza
si abbassa e si ha, come conseguenza, una variazione di frequenza negativa.
Le seguenti relazioni possono essere utilizzate come esempio di calcolo e sono valide
per la velocità iniziale di una variazione di frequenza (ca. 1 secondo).
Le abbreviazioni hanno il significato seguente:
fN
Frequenza nominale
∆P
Variazione potenza attiva
∆P = Pconsumo – Pproduzione
SN
Potenza nominale apparente delle macchine
H
Costante di inerzia
per alternatori per centrali idroelettriche (macchine a poli
salienti)
H = 1,5 s - 6 s
per turbogeneratori (macchne a poli non salienti)
H = 2 s - 10 s
gruppi di turbogeneratori industriali
H=3s-4s
Esempio:
fN = 50 Hz
H=3s
Caso 1: ∆P/SN = 0,12
Caso 2: ∆P/SN = 0,48
Caso 1: df/dt = –1 Hz/s
Caso 2: df/dt = –4 Hz/s
L'esempio sopra citato costituisce la base della preimpostazione. I quattro gradini
sono stati configurati in modo simmetrico.
Ritardi
Se si desidera una reazione immediata della funzione di protezione, impostare il
ritardo sullo zero. Questo sarà il caso per i valori di taratura importanti. Se, al contrario,
devono essere controllate piccole variazioni (1Hz/s), un tempo di ritardo breve permetterà di evitare una reazione intempestiva. L'impostazione del tempo per il gradino
1 viene eseguita all'indirizzo 4505 T df1/dt e i tempi si addizionano al tempo proprio
di funzionamento.
Abilitazione mediante protezione di
frequenza
Con il parametro df1/dt & f1 (indirizzo 4506) si può impostare l'abilitazione del
gradino a partire da una determinata soglia di frequenza. A questo scopo viene richiesto il rispettivo gradino di frequenza della protezione di frequenza. Nell'esempio di
configurazione si tratta del gradino f1. Se non si desidera un'interazione tra le due funzioni, il parametro dev'essere impostato su OFF (preimpostazione).
Parametro supplementare
Un parametro "avanzato" (Advanced-Parameter) permette di regolare la differenza di
ricaduta e la finestra di misura per gruppi di due gradini (ad es. df1/dt e df2/dt). Questa
impostazione è possibile solo con il programma di comando DIGSI.
100
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione
Le modifiche della configurazione sono necessarie solo se si desidera , ad es., una
grande differenza di ricaduta. Per il rilevamento di variazioni di frequenza minime
(<0,5 Hz/s) si consiglia di prolungare la finestra di misura preimpostata. Si migliora,
così, la precisione delle misure.
Valore impostato
ISTERESI df/dt
Gradino dfn/dt
(ind. 4523, 4525)
FINESTRA DI MISURA
dfx/dt
(ind. 4524, 4526)
Tensione minima
2.3.4.3
0,1...0,5 Hz/s
≈ 0,05
25...10
0,5..0,1 Hz/s
≈ 0,1
10...5
1...5 Hz/s
≈ 0,2
10...5
5...20 Hz/s
≈ 0,5
5...1
All'indirizzo 4522 U MIN viene impostata una Minima Tensione, al di sotto della quale
la protezione di derivata di frequenza viene bloccata. Il valore consigliato è circa 65 %
UN. Con l'impostazione „0“ si può disattivare il limite di tensione minima.
Tabella parametri
I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con
DIGSI, alla voce "Altri parametri".
Ind.
Parametri
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
4501
Protez. df/dt
OFF
ON
Blocco Rele'
OFF
Protezione Grado di Cambio frequenza
4502
df1/dt >/<
-df/dt<
+df/dt>
-df/dt<
Tipo di Soglia (df1/dt >/<)
4503
Livello df1/dt
0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞
1.0 Hz/s
Valore Avv.Livello df1/dt
4504
Soglia df1/dt
0.1 .. 3.0 Hz/s; ∞
0.3 Hz/s
Avviam. della soglia df1/dt
4505
T df1/dt
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.50 sec
Tempo di Ritardo Livello df1/dt
4506
df1/dt & f1
OFF
ON
OFF
Logica AND con Avv.del Livello f1
4507
df2/dt >/<
-df/dt<
+df/dt>
-df/dt<
Tipo di Soglia (df2/dt >/<)
4508
Livello df2/dt
0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞
1.0 Hz/s
Valore Avv.Livello df2/dt
4509
Soglia df2/dt
0.1 .. 3.0 Hz/s; ∞
0.3 Hz/s
Avviam. della soglia df2/dt
4510
T df2/dt
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.50 sec
Tempo di Ritardo Livello df2/dt
4511
df2/dt & f2
OFF
ON
OFF
Logica AND con Avv.del Livello f2
4512
df3/dt >/<
-df/dt<
+df/dt>
-df/dt<
Tipo di Soglia (df3/dt >/<)
4513
Livello df3/dt
0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞
4.0 Hz/s
Valore Avv.Livello df3/dt
4514
Soglia df3/dt
0.1 .. 3.0 Hz/s; ∞
1.3 Hz/s
Avviam. della soglia df3/dt
4515
T df3/dt
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.00 sec
Tempo di Ritardo Livello df3/dt
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
101
2 Funzioni
Ind.
Parametri
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
4516
df3/dt & f3
OFF
ON
OFF
Logica AND con Avv.del Livello f3
4517
df4/dt >/<
-df/dt<
+df/dt>
-df/dt<
Tipo di Soglia (df4/dt >/<)
4518
Livello df4/dt
0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞
4.0 Hz/s
Valore Avv.Livello df4/dt
4519
Soglia df4/dt
0.1 .. 3.0 Hz/s; ∞
1.3 Hz/s
Avviam. della soglia df4/dt
4520
T df4/dt
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.00 sec
Tempo di Ritardo Livello df4/dt
4521
df4/dt & f4
OFF
ON
OFF
Logica AND con Avv.del Livello f4
4522
U MIN
10.0 .. 125.0 V; 0
65.0 V
U d'operaz. min. U/min
4523A
df1/2 ISTERESI
0.02 .. 0.99 Hz/s
0.10 Hz/s
Reset Isteresi per df1/dt e df2/dt
4524A
df1/2 Fin.Mis.
1 .. 25 Ciclo
5 Ciclo
Finestra di Misura per df1/dt e
df2/dt
4525A
df3/4 ISTERESI
0.02 .. 0.99 Hz/s
0.40 Hz/s
Reset Isteresi per df3/dt e df4/dt
4526A
df3/4 Fin.Mis.
1 .. 25 Ciclo
5 Ciclo
Finestra di Misura per df3/dt e
df4/dt
4527
MIS. INPUT
Ua
Ub
Uc
Ud
Ue
Uf
Ua
Ingresso misura usato
2.3.4.4
Informazioni
N°
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
5503
>Blocco df/dt
MS
>BLOCCO derivata di frequenza
5504
>df1/dt blocco
MS
>BLOCCO Livello df1/dt
5505
>df2/dt blocco
MS
>BLOCCO Livello df2/dt
5506
>df3/dt blocco
MS
>BLOCCO Livello df3/dt
5507
>df4/dt blocco
MS
>BLOCCO Livello df4/dt
5511
df/dt OFF
MU
df/dt e' su OFF
5512
df/dt BLOCCATA
MU
df/dt e' BLOCCATA
5513
df/dt ATTIVA
MU
df/dt e' ATTIVA
5515
df/dt U< block
MU
df/dt è bloccata da minima tensione
5516
df1/dt AVVIAM.
MU
Avviamento Livello df1/dt
5517
df2/dt AVVIAM.
MU
Avviamento Livello df2/dt
5518
df3/dt AVVIAM.
MU
Avviamento Livello df3/dt
5519
df4/dt AVVIAM.
MU
Avviamento Livello df4/dt
5520
df1/dt SCATTO
MU
Scatto Livello df1/dt
5521
df2/dt SCATTO
MU
Scatto Livello df2/dt
5522
df3/dt SCATTO
MU
Scatto Livello df3/dt
5523
df4/dt SCATTO
MU
Scatto Livello df4/dt
102
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione
2.3.5
Salto del Vettore di Tensione
E' abbastanza comune che gli autoproduttori alimentino direttamente i propri impianti
e contemporaneamente alimentino anche la rete. La linea di alimentazione costituisce
in generale un limite legale tra il gestore della rete e il produttore autonomo. Se la linea
di alimentazione è fuori servizio, ad es., in seguito a una richiusura tripolare automatica, si può produrre, una variazione di tensione o di frequenza sul generatore la quale
è funzione della potenza uscente. In seguito alla chiusura della linea di alimentazione,
allo scadere del tempo di pausa, possono presentarsi delle condizioni asincrone, che
possono provocare danni al generatore oppure al meccanismo tra generatore e azionamento.
Un criterio per l'identificazione di un'interruzione dell'alimentazione è la supervisione
dell'angolo di fase nella tensione. In caso di guasto alla linea di alimentazione, l'interruzione brusca di corrente provoca un salto dell'angolo di sfasamento nella tensione,
che viene registrato monitorando eventuali differenze. Il superamento di un valore di
soglia impostato provoca l'emissione del comando di apertura dell'interruttore del generatore e del congiuntore.
L'impiego principale della funzione di salto del vettore è quindi il disaccopiamento
della rete.
2.3.5.1
Descrizione funzionale
Evoluzione della
frequenza con
scatto a pieno
carico
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
La figura seguente mostra l'evoluzione della frequenza quando un generatore subisce
uno scatto a pieno carico. All'apertura dell'interruttore del generatore ha luogo un salto
dell'angolo di sfasamento, riconoscibile nella misurazione della frequenza come salto
di frequenza. L'accelerazione del generatore dipende dalle condizioni dell'impianto
(cfr. anche paragrafo 2.3.4 „Protezione di cambio di frequenza“).
103
2 Funzioni
Figura 2-41
Variazione della frequenza in seguito a uno scatto a pieno carico (registrazione del guasto con il dispositivo
SIPROTEC 4 - viene rappresentato lo scostamento in rapporto alla frequenza nominale)
Principio di misura
Il vettore della tensione del sistema di sequenza di fase positiva viene calcolato a
partire dalle misure delle tensioni fase-terra. Questo vettore viene utilizzato per determinare lo sfasamento su un intervallo delta di due periodi. La presenza di un salto
dell'angolo di sfasamento è la conseguenza di un brusco cambiamento della circolazione di corrente. La figura seguente mostra il principio fondamentale. La rappresentazione a sinistra descrive lo stato stazionario, la figura a destra illustra l'evoluzione
del vettore in seguito a uno scatto a pieno carico. Il salto del vettore è chiaramente
riconoscibile.
Figura 2-42
104
Vettore di tensione dopo un brusco distacco di carico
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione
Per evitare un funzionamento intempestivo, vengono prese ulteriori misure quali:
• Correzione delle variazioni stazionarie della frequenza nominale
• Limitazione del campo di lavoro della frequenza a fN ± 3 Hz
• Abilitazione a partire da una tensione minima
• Blocco con chiusura/apertura della tensione
Logica
La logica è rappresentata nella fig. 2-43. La procedura di comparazione degli angoli
determina la differenza d'angolo e la confronta con il valore impostato. Se quest'ultimo
viene superato, ha luogo una memorizzazione del salto del vettore in un flipflop RS. Il
gradino di frequenza è associato a un tempo di ritardo di scatto.
L'avviamento memorizzato può essere resettato mediante un ingresso binario oppure
automaticamente tramite un elemento temporizzatore (indirizzo 4604 T RESET).
La funzione di salto del vettore non è attiva al di fuori della banda di frequenza ammissiblile. Lo stesso vale per la tensione. I parametri di delimitazione sono in questo caso
U MIN e U MAX.
Se le misure di frequenza e di tensione non vengono mantenute, la logica genera un
"1" logico e l'ingresso di reset è permanentemente attivo. Il risultato della misurazione
del salto di vettore viene ignorato. Se, ad es., viene collegata la tensione e la banda
di frequenze è corretta, la variabile logica sopra citata passa da 1 a 0. Con il timer di
ritardo di ricaduta T Blocco l'ingresso di reset rimane ancora azionato per un determinato tempo e impedisce così un avviamento tramite il salto di vettore.
Se un corto circuito provoca una brusca caduta di tensione, il blocco viene immediatamente attivato mediante l'ingresso di reset. Uno scatto tramite la funzione di salto
del vettore viene inibito.
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
105
2 Funzioni
Figura 2-43
2.3.5.2
Diagramma logico del rilevamento di salto di vettore
Indicazioni per l'impostazione
Generalità
La funzione di salto vettoriale è attiva e accessibile solo se è stata programmata all'indirizzo 146 Salto Vettore U su Abilitato.
All'indirizzo 4601 Salto Vettore U si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure solo bloccare il comando di scatto (Blocco Rele').
Soglie di intervento
Il valore impostato per il salto di vettore (indirizzo 4602 DELTA PHI) viene scelto in
funzione delle condizioni di potenza fornita e potenza consumata. Una brusca caduta
della potenza attiva consumata così come un aumento rapido di quest'ultima, provocano un salto del vettore di tensione. Il valore da impostare dev'essere determinato in
base alle proprietà specifiche dell'impianto. A questo scopo si può utilizzare il circuito
equivalente semplificato della figura „vettore di tensione dopo uno scatto“ nella descrizione della funzione oppure un programma di calcolo della rete.
Se si seleziona un'impostazione troppo sensibile, si rischia di sollecitare la funzione di
protezione e di provocare un disaccoppiamento della rete a causa di inserzioni e disinserzioni di carichi nella rete. Per questo motivo la preimpostazione è fissata a 10°.
Il campo di lavoro di tensione ammesso può essere impostato agli indirizzi 4605 per
U MIN e 4606 per U MAX. La filosofia d'uso ha un ruolo fondamentale nella scelta di
questi parametri. Il valore per U MIN andrebbe scelto al di sotto della tensione minima
ammissibile, per una breve durata per la quale è ancora richiesto un disaccoppiamento della rete. Il valore preimpostato è stato selezionato all'80 % della tensione nominale. Per U MAX va selezionata la tensione massima ammissibile. Normalmente
quest'ultima corrisponde al 130 % della tensione nominale.
106
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione
Si consiglia di lasciare il ritardo T DELTA PHI (indirizzo 4603) sullo zero, a meno che
non si voglia trasmettere la segnalazione di scatto con ritardo a una logica (CFC)
oppure se si richiede più tempo per un blocco esterno.
Ritardi
Allo scadere del tempo T RESET (indirizzo 4604) la funzione viene reinizializzata automaticamente. Il tempo di reinizializzazione dev'essere selezionato in base alla filosofia di disaccoppiamento. Questo tempo dev'essere scaduto prima di una richiusura
dell'interruttore. Se la reinizialittazione non viene utilizzata, regolare il timer su ∞. In
questo caso la reinizializzazione deve essere effettuata mediante l'ingresso binario
(contatto ausiliario dell'interruttore).
L'elemento temporizzatore di ricaduta T Blocco (indirizzo 4607) permette di evitare
un funzionamento intempestivo durante il collegamento e lo stacco della tensione. Di
regola non è necessario modificare la preimpostazione. La modifica è possibile solo
con il programma di comando DIGSI (parametri avanzati). A questo scopo è necessario accertarsi che T Blocco sia sempre impostato a un valore maggiore di quello
della finestra di misura del salto di vettore (2 periodi).
2.3.5.3
Tabella parametri
I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con
DIGSI, alla voce "Altri parametri".
Ind.
Parametri
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
4601
Salto Vettore U
OFF
ON
Blocco Rele'
OFF
Salto del Vettore di U
4602
DELTA PHI
2 .. 30 °
10 °
Salto di Fase DELTA PHI
4603
T DELTA PHI
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.00 sec
Tempo di ritardo T DELTA PHI
4604
T RESET
0.10 .. 60.00 sec; ∞
5.00 sec
Tempo di reset dopo lo Scatto
4605A
U MIN
10.0 .. 125.0 V
80.0 V
U Minima d'operazione U Min.
4606A
U MAX
10.0 .. 170.0 V
130.0 V
U Massima d'operazione U Max.
4607A
T Blocco
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.10 sec
Tempo di ritardo del Blocco
4609
MIS. INPUT
Ua
Ub
Uc
Ud
Ue
Uf
Ua
Ingresso misura usato
2.3.5.4
Informazioni
N°
5581
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
>BLO.Salt.Vett.
MS
>BLOCCO Salto Vettore
5582
Salt.Vett. OFF
MU
Salto Vettore e' sun OFF
5583
Salt.Vett.BLOC.
MU
Salto Vettore e' BLOCCATO
5584
Salt.Vett.ATT.
MU
Salto Vettore e' ATTIVO
5585
Salt.Vett.noMis
MU
Salto Vettore fuori livello di misura
7VE61 e 7VE63 Manuale
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107
2 Funzioni
N°
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
5586
Salt.Vett.Avv.
MU
Salto Vettore Avviamento
5587
Salt.Vett.SCAT.
MU
Salto Vettore SCATTO
2.3.6
Supervisione Soglia
Questa funzione serve per la supervisione dei valori di soglia (superamento in salita o
in discesa) con valori di misura selezionati. La rapidità del trattamento la rende una
funzione di protezione. La logica CFC consente di realizzare le connessioni logiche
necessarie.
Casi applicativi
• Per controlli rapidi, funzioni automatiche e funzioni di protezione specifiche
dell'utente.
• Assieme all'accoppiamento diretto, si possono creare funzioni con elemento temporizzatore che possono anche segnalare un guasto e avviare una registrazione di
perturbografica.
• L'impiego come semplice regolatore a due posizioni è possibile creando una fascia
consentita per questa grandezza di misura a costituita da una soglia superiore ed
una inferiore. La fuoriuscita dalla banda definita causa la segnalazione corrispondente che può avviare una reazione opportuna nel processo.
2.3.6.1
Descrizione delle funzioni
Funzionamento
Sono previsti 6 moduli di supervisione di soglia, 3 dei quali reagiscono al superamento
oppure al passaggio al di sotto del valore di soglia. Il risultato è l'emissione di un messaggio logico che viene elaborato nel CFC.
Come grandezze di misura per la supervisione dei valori di soglia sono disponibili i
valori di tensione dei sei ingressi dell'apparecchio. Come le funzioni di protezione
anche la supervisione dei valori di soglia è sempre attiva. Al di fuori del campo della
correzione di frequenza (da 0,5· fN a 1,5· fN), le funzioni di minima tensione tendono
al funzionamento intempestivo, quelle di massima tensione invece al funzionamento
errato.
La figura seguente offre una visione di insieme della logica della supervisione dei
valori di soglia.
108
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione
Figura 2-44
Diagramma logico della supervisione della soglia
Si riconosce la libera associazione dei valori di misura ai moduli di supervisione dei
valori di soglia. Il rapporto di ricaduta per i gradini MWx> è 0,95 oppure 1 %. Per i
gradini MWx<, il rapporto è 1,05 oppure 1 %.
2.3.6.2
Indicazioni per l'impostazione
Generalità
La supervisione della soglia è attiva e accessibile solo se è stata programmata all'indirizzo 185 SOGLIA su Abilitato.
Soglie d'intervento
Le soglie d'intervento vengono impostate come valori percentuali, relativi a 100 V
come grandezze secondarie.
Agli indirizzi 8501, 8505 e 8509 selezionare le grandezze di misura da utilizzare per
i gradini superiori, agli indirizzi 8503, 8507 e 8511 quelle per i gradini inferiori.
Con i parametri 8502, 8504, 8506, 8508 , 8510 e 8512 si stabiliscono i singoli valori
di soglia.
Trattamento ulteriore delle segnalazioni
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
Le segnalazioni dei dieci moduli di supervisione della soglia (cfr. Informazioni) sono
disponibili nella matrice di parametrizzazione e possono essere ulteriormente elaborate nella logica CFC.
109
2 Funzioni
2.3.6.3
Ind.
Tabella parametri
Parametri
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
8501
Val.Mis.VM1>
Disabilitato
Ua
Ub
Uc
Ud
Ue
Uf
Disabilitato
Valore Misurato per Soglia VM1>
8502
SOGLIA VM1>
2 .. 200 %
100 %
Valore Avv.del Valore Misurato
VM1>
8503
Valore Mis.VM2<
Disabilitato
Ua
Ub
Uc
Ud
Ue
Uf
Disabilitato
Valore Misurato per Soglia VM2<
8504
SOGLIA VM2<
2 .. 200 %
100 %
Valore Avv.del Valore Misurato
VM2<
8505
Valore Mis.VM3>
Disabilitato
Ua
Ub
Uc
Ud
Ue
Uf
Disabilitato
Valore Misurato per Soglia VM3>
8506
SOGLIA VM3>
2 .. 200 %
100 %
Valore Avv.del Valore Misurato
VM3>
8507
Valore Mis.VM4<
Disabilitato
Ua
Ub
Uc
Ud
Ue
Uf
Disabilitato
Valore Misurato per Soglia VM4>
8508
SOGLIA VM4<
2 .. 200 %
100 %
Valore Avv.del Valore Misurato
VM4<
8509
Valore Mis.VM5>
Disabilitato
Ua
Ub
Uc
Ud
Ue
Uf
Disabilitato
Valore Misurato per Soglia VM5>
8510
SOGLIA VM5>
2 .. 200 %
100 %
Valore Avv.del Valore Misurato
VM5>
110
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione
Ind.
Parametri
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
8511
Valore Mis.VM6<
Disabilitato
Ua
Ub
Uc
Ud
Ue
Uf
Disabilitato
Valore Misurato per Soglia VM6<
8512
SOGLIA VM6<
2 .. 200 %
100 %
Valore Avv.del Valore Misurato
VM6<
2.3.6.4
Informazioni
N°
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
7960
Val.Misurato 1>
MU
Valore Misurato VM1> Avviamento
7961
Val.Misurato 2<
MU
Valore Misurato VM2< Avviamento
7962
Val.Misurato 3>
MU
Valore Misurato VM3> Avviamento
7963
Val.Misurato 4<
MU
Valore Misurato VM4< Avviamento
7964
Val.Misurato 5>
MU
Valore Misurato VM5> Avviamento
7965
Val.Misurato 6<
MU
Valore Misurato VM6< Avviamento
2.3.7
Funzione Scatto esterno
I dispositivi di parallelo multifunzionali 7VE61 e 7VE63 permettono, mediante ingressi
binari, l'accoppiamento e l'eleborazione di un qualsiasi segnale proveniente da dispositivi di protezione e di supervisione esterni. Allo stesso modo dei segnali interni,
questi segnali possono essere segnalati, ritardati, trasmessi alla matrice di scatto e
possono anche essere bloccati singolarmente. In questo modo è possibile, ad es., l'integrazione di dispositivi di protezione meccanici (protezione Bucholz) nell'elaborazione di segnalazione e di scatto dei dispositivi di parallelo oppure l'interazione di funzioni
di protezione in apparecchi diversi.
2.3.7.1
Descrizione delle funzioni
Funzionamento
Lo stato degli ingressi binari associati a questa funzione viene testato ad intervalli ciclici. Un cambiamento logico viene interpretato come avviamento quando lo stesso
stato è presente per almeno due cicli successivi. Il tempo parametrizzabile 8602 T
rit.sc.ext.1 consente di ritardare lo scatto.
La figura seguente mostra il diagramma logico della funzione di scatto esterno. Complessivamente, queste funzioni logiche accoppiabili sono 4 e agiscono allo stesso
modo; i numeri di funzione dei messaggi si riferiscono allo scatto esterno 1.
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
111
2 Funzioni
Figura 2-45
2.3.7.2
Diagramma logico della funzione di scatto esterno
Indicazioni per l'impostazione
Generalità
Il comando di scatto dall'esterno è attivo e disponibile solo se è stato programmato agli
indirizzii da 186 Scat.Est.Funz.1 a 189 Scat.Est.Funz.4 = Abilitato. Se
non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabilitato. Agli indirizzi da 8601
Scatto ext.1 a 8901 Scatto ext.4 si possono attivare (ON) e disattivare (OFF)
le singole funzioni oppure bloccare solamente il comando di scatto (Blocco Rele').
Analogamente ai segnali interni, i comandi di scatto dall'esterno possono essere segnalati, ritardati e trasmessi alla matrice di scatto. I tempi di ritardo vengono impostati
agli indirizzi da 8602 T rit.sc.ext.1 a 8902 T rit.sc.ext.4. Come per le funzioni di protezione, la ricaduta degli scatti generati dai comandi dall'esterno viene prolungata della durata minima del comando parametrizzata t.Min Com Scatt.
2.3.7.3
Ind.
Tabella parametri
Parametri
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
8601
Scatto ext.1
OFF
ON
Blocco Rele'
OFF
Scatto esterno funzione 1
8602
T rit.sc.ext.1
0.00 .. 60.00 sec; ∞
1.00 sec
Tempo ritardo scatto esterno 1
8701
Scatto ext.2
OFF
ON
Blocco Rele'
OFF
Scatto esterno funzione 2
8702
T rit.sc.ext.2
0.00 .. 60.00 sec; ∞
1.00 sec
Tempo ritardo scatto esterno 2
8801
Scatto ext.3
OFF
ON
Blocco Rele'
OFF
Scatto esterno funzione 3
8802
T rit.sc.ext.3.
0.00 .. 60.00 sec; ∞
1.00 sec
Tempo ritardo scatto esterno 3
8901
Scatto ext.4
OFF
ON
Blocco Rele'
OFF
Scatto esterno funzione 4
8902
T rit.sc.ext.4
0.00 .. 60.00 sec; ∞
1.00 sec
Tempo ritardo scatto esterno 4
112
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.3 Funzioni di protezione e di automatizzazione
2.3.7.4
N°
4523
Informazioni
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
>BLOCCO Ext.1
MS
>BLOCCO Scatto Esterno 1
4526
>Scat.Ext.1
MS
>Trigger Scatto Esterno 1
4531
Ext.1 OFF
MU
Scatto Esterno 1 e' su OFF
4532
Ext.1 BLOCCATO
MU
Scatto Esterno 1 e' BLOCCATO
4533
Ext.1 ATTIVO
MU
Scatto Esterno 1 e' ATTIVO
4536
Ext.1 AVVIATO
MU
Scatto Esterno 1:Avv. Generale
4537
Ext.1 Scat.Gen.
MU
Scatto Esterno 1: Scatto Generale
4543
>BLOCCO Ext.2
MS
>BLOCCO Scatto Esterno 2
4546
>Scat.Ext.2
MS
>Trigger Scatto Esterno 2
4551
Ext. 2 OFF
MU
Scatto Esterno 2 e' su OFF
4552
Ext.2 BLOCCATO
MU
Scatto Esterno 2 e' BLOCCATO
4553
Ext.2 ATTIVO
MU
Scatto Esterno 2 e' ATTIVO
4556
Ext.2 AVVIATO
MU
Scatto Esterno 2:Avv. Generale
4557
Ext.2 Scat.Gen.
MU
Scatto Esterno 2: Scatto Generale
4563
>BLOCCO Ext.3
MS
>BLOCCO Scatto Esterno 3
4566
>Scat.Ext.3
MS
>Trigger Scatto Esterno 3
4571
Ext. 3 OFF
MU
Scatto Esterno 3 e' su OFF
4572
Ext.3 BLOCCATO
MU
Scatto Esterno 3 e' BLOCCATO
4573
Ext.3 ATTIVO
MU
Scatto Esterno 3 e' ATTIVO
4576
Ext.3 AVVIATO
MU
Scatto Esterno 3:Avv. Generale
4577
Ext.3 Scat.Gen.
MU
Scatto Esterno 3: Scatto Generale
4583
>BLOCCO Ext.4
MS
>BLOCCO Scatto Esterno 4
4586
>Scat.Ext.4
MS
>Trigger Scatto Esterno 4
4591
Ext. 4 OFF
MU
Scatto Esterno 4 e' su OFF
4592
Ext.4 BLOCCATO
MU
Scatto Esterno 4 e' BLOCCATO
4593
Ext.4 ATTIVO
MU
Scatto Esterno 4 e' ATTIVO
4596
Ext.4 AVVIATO
MU
Scatto Esterno 4:Avv. Generale
4597
Ext.4 Scat.Gen.
MU
Scatto Esterno 4: Scatto Generale
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
113
2 Funzioni
2.4
Uscite analogiche
A seconda della variante ordinata, sono disponibili per i dispositivi di parallelo 7VE61
e 7VE63 fino a quattro uscite analogiche (moduli ad innesto sulle porte B e D). Le
uscite analogiche servono per l'emissione di valori di misura percentuali forniti dalla
funzione di sincronizzazione.
2.4.1
Descrizione del funzionamento
Applicazione
In fase di programmazione delle funzioni (vedi paragrafo 2.1.1.2) sono stati stabiliti i
valori di misura della funzione di sincronizzazione che devono essere trasmessi attraverso queste interfacce. In particolare sono disponibili fino a quattro delle seguenti
uscite:
• valore di misura ∆U in percentuale rispetto alla tensione nominale di esercizio UNom,
• valore di misura ∆f in percentuale rispetto alla frequenza nominale fNom,
• valore di misura ∆α in percentuale, riferito a 180°,
• valore di misura |∆U| in percentuale rispetto alla tensione nominale di esercizio
UNom,
• valore di misura |∆f| in percentuale rispetto alla frequenza nominale fNom,
• valore di misura |∆α| in percentuale, riferito a 180°,
• valore di misura U1 in percentuale rispetto alla tensione nominale di esercizio UNom,
• valore di misura U2 in percentuale rispetto alla tensione nominale di esercizio UNom,
• valore di misura f1 in percentuale rispetto alla frequenza nominale fNom,
• valore di misura f2 in percentuale rispetto alla frequenza nominale fNom.
I valori analogici vengono emessi come correnti indipendenti dal carico. Il campo nominale delle uscite analogiche va da 0 mA a 20 mA, il campo di lavoro arriva fino a
22,5 mA. Il fattore di conversione e il campo di validità sono configurabili.
Se devono essere trasmessi valori di misura, 1 volta per ogni periodo si ha un aggiornamento ciclico.
2.4.2
Indicazioni per l'impostazione
Generalità
Durante la programmazione delle uscite analogiche (paragrafo 2.1.1.2, indirizzi 173 176) sono state stabilite le uscite analogiche del dispositivo che devono essere utilizzate per determinati valori di misura. Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare
Disabilitato. In questo caso, gli ulteriori parametri associati a questa uscita analogica non vengono visualizzati.
Nota
I valori di misura vengono forniti dalla funzione di sincronizzazione. Se non è attivato
alcun gruppo funzionale di sincronizzazione o se tutti i gruppi sono impostati su
Disabilitato o OFF, allora non vengono generati valori di misura.
114
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.4 Uscite analogiche
Valori di misura
Una volta selezionati i valori di misura per le uscite analogiche (paragrafo 2.1.1.2, indirizzi 173 - 176), agli indirizzi 7301 - 7305 devono essere imposti il valore di conversione e il campo di validità per le uscite analogiche disponibili, ovvero
• Fattore di scala U:
indirizzo 7301 SCAL. U = valore in V che deve corrispondere al 100 %,
• Fattore di scala frequenza:
indirizzo 7302 SCAL. f = valore in Hz che deve corrispondere al 100 %,
• Fattore di scala ∆U:
indirizzo 7303 SCAL. ∆U = valore in V che deve corrispondere al 100 %,
• Fattore di scala ∆f:
indirizzo 7304 SCAL. ∆f = valore in Hz che deve corrispondere al 100 %,
• Fattore di scala ∆α:
indirizzo 7305 SCAL. ∆α = valore in ° el. che deve corrispondere al 100 %.
Agli indirizzi 7311, 7321, 7331 e 7341 si stabilisce quale uscita analogica (B1, B2,
D1 e D2) e quale valore di misura (U1, f1, U2, f2, ∆U, ∆f, ∆α, I ∆U I, I ∆f I, I ∆α I)
devono essere utilizzati.
Una volta selezionati i valori di misura per le uscite analogiche, devono essere impostati il valore di conversione e il campo di validità per le uscite disponibili, ovvero
• per uscita analogica 1 nel luogo di installazione „B“ (Port B1):
indirizzo 7312 MIN. VALOR(B1) il valore di riferimento minimo in %,
indirizzo 7313 MIN. USCITA(B1) il valore di emissione della corrente minimo in
mA,
indirizzo 7314 MAX. VALOR(B1) il valore di riferimento massimo in %,
indirizzo 7315 MAX. USCITA(B1) il valore di emissione della corrente massimo
in mA.
• per uscita analogica 2 nel luogo di installazione „B“ (Port B2):
indirizzo 7322 MIN. VALOR(B2) il valore di riferimento minimo in %,
indirizzo 7323 MIN. USCITA(B2) il valore di emissione della corrente minimo in
mA,
indirizzo 7324 MAX. VALOR(B2) il valore di riferimento massimo in %,
indirizzo 7325 MAX. USCITA(B2) il valore di emissione della corrente massimo
in mA.
• per uscita analogica 3 nel luogo di installazione „D“ (Port D1):
indirizzo 7332 MIN. VALOR(D1) il valore di riferimento minimo in %,
indirizzo 7333 MIN. USCITA(D1) il valore di emissione della corrente minimo in
mA,
indirizzo 7334 MAX. VALOR(D1) il valore di riferimento massimo in %,
indirizzo 7335 MAX. USCITA(D1) il valore di emissione della corrente massimo
in mA.
• per uscita analogica 4 nel luogo di installazione „D“ (Port D2):
indirizzo 7342 MIN. VALOR(D2) il valore di riferimento minimo in %,
indirizzo 7343 MIN. USCITA(D2) il valore di emissione della corrente minimo in
mA,
indirizzo 7344 MAX. VALOR(D2) il valore di riferimento massimo in %,
indirizzo 7345 MAX. USCITA(D2) il valore di emissione della corrente massimo
in mA.
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115
2 Funzioni
Il valore massimo è pari a 22,0 mA, in caso di superamento (valore al di fuori del
campo massimo ammissibile) vengono emessi 22,5 mA. Se si hanno valori di misura
inferiori al valore di riferimento minimo, viene emesso il valore di emissione minimo
parametrizzato. I campi di taratura possono essere impostati in modo tale che, tramite
il campo di emissione, sono rappresentabili sia valori positivi che negativi, così come
è richiesto per la visualizzazione di ∆U, ∆f, ∆α.
La figura seguente illustra il contesto.
Figura 2-46
Definizione della rappresentazione del campo di emissione
Esempio:
La differenza di tensione ∆U della funzione di sincronizzazione deve essere emessa
come uscita analogica 1 per valori positivi e negativi al luogo di installazione „B“. Qui
deve essere realizzata un'emissione di 4–20 mA. Una corrente inferiore a 4 mA
(soglia di supervisione consigliata ≈ 2 mA) viene riconosciuta dal lato ricevitore come
rottura del filo.
Come grandezza di scala per la tensione differenziale si seleziona 5V. Tramite l'uscita
analogica deve essere emessa una tensione di ± 2,5 V.
Ne risultano le seguenti impostazioni:
Fattore di scala U corrispondente al 100 %: indirizzo 7303 SCAL. ∆U = 5.0 V
Valore di riferimento minimo in %: indirizzo 7312 MIN. VALOR(B1) = –50 %
Valore di emissione della corrente minimo in mA: indirizzo 7313 MIN. USCITA(B1)
= 4 mA
Valore di riferimento massimo in %: indirizzo 7314 MAX. VALOR(B1) = 50.00 %
Valore di emissione della corrente massimo in mA: indirizzo 7315 MAX.
USCITA(B1) = 20,0 mA
116
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.4 Uscite analogiche
Nella tabella seguente e nella figura 2-47 vengono rappresentate le relazioni tra valori
di misura e di emissione.
Tabella 2-6
Emissione esemplificativa per il valore di misura ∆U
Valore di misura
Valore percentuale
valore non valido (rottura del filo)
–5,0 V
–100 %
4,0 mA
–2,5 V
–50 %
4,0 mA
–1,25 V
–25 %
8,0 mA
0,0 V
0%
12,0 mA
1,25 V
25 %
16,0 mA
2,5 V
50 %
20,0 mA
5,0 V
100 %
20,0 mA
Figura 2-47
2.4.3
Ind.
Valore di emissione
0,0 mA
Esempio di emissione del valore di misura ∆V
Tabella parametri
Parametri
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
7301
SCAL. U
10.0 .. 180.0 V
100.0 V
Fattore di scala U per 100%
7302
SCAL. f
10.00 .. 200.00 Hz
100.00 Hz
Fattore di scala f per 100%
7303
SCAL. ∆U
1.0 .. 180.0 V
5.0 V
Fattore di scala DELTA U per
100%
7304
SCAL. ∆f
1.00 .. 200.00 Hz
10.00 Hz
Fattore di scala DELTA f per
100%
7305
SCAL. ∆α
1.0 .. 180.0 °
10.0 °
Fattore di scala DELTA PHI per
100%
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117
2 Funzioni
Ind.
Parametri
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
7311
USCITAANALOG B1
U1 [%]
f1 [%]
U2 [%]
f2 [%]
∆U [%]
∆f [%]
∆α [%]
|∆U| [%]
|∆f| [%]
|∆α| [%]
∆U [%]
Uscita Analogica B1 (Port B)
7312
MIN. VALOR(B1)
-200.00 .. 100.00 %
-50.00 %
Minima Percentuale Valore Uscita
(B1)
7313
MIN. USCITA(B1)
0 .. 10 mA
4 mA
Minima Corrente Valore Uscita
(B1)
7314
MAX. VALOR(B1)
10.00 .. 200.00 %
50.00 %
Massima Percentuale Valore
Uscita (B1)
7315
MAX. USCITA(B1)
10 .. 22 mA
20 mA
Massima Corrente Valore Uscita
(B1)
7321
USCITAANALOG B2
U1 [%]
f1 [%]
U2 [%]
f2 [%]
∆U [%]
∆f [%]
∆α [%]
|∆U| [%]
|∆f| [%]
|∆α| [%]
∆U [%]
Uscita Analogica B2 (Port B)
7322
MIN. VALOR(B2)
-200.00 .. 100.00 %
0.00 %
Minima Percentuale Valore Uscita
(B2)
7323
MIN. USCITA(B2)
0 .. 10 mA
4 mA
Minima Corrente Valore Uscita
(B2)
7324
MAX. VALOR(B2)
10.00 .. 200.00 %
100.00 %
Massima Percentuale Valore
Uscita (B2)
7325
MAX. USCITA(B2)
10 .. 22 mA
20 mA
Massima Corrente Valore Uscita
(B2)
7331
USCITAANALOG D1
U1 [%]
f1 [%]
U2 [%]
f2 [%]
∆U [%]
∆f [%]
∆α [%]
|∆U| [%]
|∆f| [%]
|∆α| [%]
∆U [%]
Uscita Analogica D1 (Port D)
7332
MIN. VALOR(D1)
-200.00 .. 100.00 %
0.00 %
Minima Percentuale Valore Uscita
(D1)
7333
MIN. USCITA(D1)
0 .. 10 mA
4 mA
Minima Corrente Valore Uscita
(D1)
118
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C53000-G1172-C163-2
2.4 Uscite analogiche
Ind.
Parametri
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
7334
MAX. VALOR(D1)
10.00 .. 200.00 %
100.00 %
Massima Percentuale Valore
Uscita (D1)
7335
MAX. USCITA(D1)
10 .. 22 mA
20 mA
Massima Corrente Valore Uscita
(D1)
7341
USCITAANALOG D2
U1 [%]
f1 [%]
U2 [%]
f2 [%]
∆U [%]
∆f [%]
∆α [%]
|∆U| [%]
|∆f| [%]
|∆α| [%]
∆U [%]
Uscita Analogica D2 (Port D)
7342
MIN. VALOR(D2)
-200.00 .. 100.00 %
0.00 %
Minima Percentuale Valore Uscita
(D2)
7343
MIN. USCITA(D2)
0 .. 10 mA
4 mA
Minima Corrente Valore Uscita
(D2)
7344
MAX. VALOR(D2)
10.00 .. 200.00 %
100.00 %
Massima Percentuale Valore
Uscita (D2)
7345
MAX. USCITA(D2)
10 .. 22 mA
20 mA
Massima Corrente Valore Uscita
(D2)
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119
2 Funzioni
2.5
Supervisione
Il dispositivo dispone di funzioni di supervisione che consentono di verificare continuamente sia l'hardware che il software; inoltre, viene verificata continuamente la plausibilità delle grandezze di misura, in modo tale che anche i circuiti voltmetrici vengano
inclusi nel sistema di supervisione.
Soprattutto relativamente alla funzione di sincronizzazione sono integrate funzioni di
supervisione speciali.
2.5.1
Descrizione della funzione
Controllo dell'hardware
L'unità viene monitorata in tutte le sue parti, dagli ingressi di misura fino ai relè di
uscita. I circuiti di supervisione e il processore verificano l'hardware al fine di identificare eventuali guasti o anomalie (cfr. anche tabella 2-7).
Tensioni ausiliarie e
di riferimento
La tensione del processore di 5 V viene controllata dall'hardware poiché il processore
non può più funzionare al di sotto di un valore minimo. In questo caso, l'unità viene
messa fuori servizio e il sistema del processore viene riavviato al ritorno della tensione.
La mancanza oppure l'interruzione della tensione di alimentazione mettono l'unità
fuori servizio; la segnalazione avviene attraverso il "contatto life" (facoltativamente
come contatto di riposo oppure come contatto NA). Brevi interruzioni della tensione
ausiliaria < 50 ms non compromettono il funzionamento dell'apparecchio (per tensione
ausiliaria nominale ≥ 110 V–).
Il processore controlla la tensione di offset e di riferimento dell'ADC (convertitore analogico/digitale). L'apparecchio è bloccato se sono rilevate deviazioni inaccettabili; i
guasti permanenti sono segnalati (messaggio: „Err. conv. A/D“).
Batteria tampone
In caso di mancanza della tensione ausiliaria, la batteria tampone che garantisce il
funzionamento ininterrotto dell'orologio interno e la memorizzazione di contatori e
messaggi, viene controllata ciclicamente circa il suo stato di carica. Al passaggio al di
sotto di una tensione minima ammissibile viene emessa la segnalazione
„Avar.bat. scar.“.
Se l'apparecchio viene staccato dalla tensione ausiliaria per un lungo periodo di
tempo, la batteria tampone interna lo disattiva automaticamente ovvero l'apparecchio
perde il riferimento temporale. La memoria delle segnalazioni e i dati di guasto,
invece, vengono preservati.
Moduli di memoria
Le memorie di lavoro (RAM) vengono testate all'avviamento del sistema. In presenza
di un guasto, l'avviamento viene interrotto e un LED lampeggia. Durante l'esercizio, le
memorie vengono controllate l'ausilio della loro checksum (controllo delle sommatorie).
Per la memoria di programma viene generata ciclicamente una checksum; essa viene
poi confrontata con la checksum di programma memorizzata.
Per la memoria dei parametri viene formata ciclicamente la checksum e quindi confrontata con la nuova checksum calcolata durante ogni assegnazione di nuovi parametri.
120
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.5 Supervisione
In presenza di un guasto il sistema del processore viene riavviato.
Campionamento
La campionatura e il sincronismo tra i moduli buffer interni vengono controllati di continuo. Se non è possibile eliminare eventuali scostamenti mediante una nuova sincronizzazione, il sistema del processore viene riavviato.
Controllo del software
Watchdog
Per un continuo monitoraggio delle sequenze del programma è stato previsto un
sistema a tempo nell'hardware (watchdog di hardware) che, in caso di guasto del processore oppure di anomalie nel programma, resetta il sistema del processore.
Un ulteriore watchdog di software assicura il rilevamento di qualsiasi anomalia
nell'elaborazione dei programmi. Anche un evento di questo tipo determina il reset del
processore.
Se un tale errore non viene eliminato con il riavviamento, il sistema effettua un ulteriore tentativo. Dopo tre tentativi falliti, il dispositivo si mette automaticamente fuori servizio entro 30 secondi e si accende il LED rosso "Error". Il relè "Apparecchio pronto"
("contatto life") ricade ed emette una segnalazione (facoltativamente come contatto di
riposo o contatto NA).
Supervisione offset
Con questa supervisione, grazie all'impiego di filtri offset, vengono controllati tutti i
canali dati nel registro a scorrimento relativamente ad una formazione di offset errata
dei trasformatori analogico/digitali e del percorso d'ingresso analogico. Con l'impiego
di filtri di tensione continua, vengono rilevati eventuali errori di offset e i rispettivi valori
di campionatura vengono corretti fino ad un certo limite. Se questo limite viene superato, viene emessa una segnalazione (191 „Errore:offset“) che poi entra a far
parte del messaggio collettivo di allarme (segnalazione 160).
Supervisioni della funzione di sincronizzazione
Supervisione del
canale
Questa funzione verifica la coerenza delle misure e dei corrispondenti segnali negati
nel funzionamento come dispositivo di parallelo. Tramite verifica numerica dei valori
istantanei e della loro somma (normalmente si deve avere ≈ zero), vengono controllati
i trasmettitori d'ingresso, i convertitori AD, la campionatura e il registro a scorrimento.
Se i dati della tensione negata e non negata vengono riconosciuti come non ammessi,
viene emessa la corrispondente segnalazione „Sinc Fail Ch U1“ o „Sinc Fail
Ch U2“ e la funzione di sincronizzazione viene bloccata.
Supervisione del
convertitore analogico/digitale
Per la conversione analogico-digitale dei sei segnali di misura, sono disponibili due
convertitori AD con quattro canali ciascuno. I due canali in più vengono occupati con
un canale dell'altro convertitore a scopo di supervisione. Viene verificata la concordanza delle grandezze di uscita dei canali ridondanti con quelle dei canali originali Se
vengono rilevate divergenze, viene emessa una segnalazione „Errore ADC“ e la
funzione di sincronizzazione nonché tutte le funzioni di protezione vengono bloccate.
Supervisione della
sequenza delle fasi
Il dispositivo verifica la coerenza del senso ciclico delle fasi di entrambe le terne di tensione con la parametrizzazione. A tal fine è necessario il collegamento di una ulteriore
tensione concatenata sui due lati U1 e U2 e l'attivazione del controllo della sequenza
di fase tramite il parametro 6x13 SEQUENZ. FASI. Inoltre, le tensioni a tutti gli ingressi devono superare un valore minimo parametrizzabile.
7VE61 e 7VE63 Manuale
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121
2 Funzioni
Il senso ciclico delle fasi viene verificato tramite la sequenza delle tensioni. Tale sequenza viene rilevata sulla base della differenza temporale tra le transizioni a zero
della tensione di ciascuna fase. Se il senso ciclico rilevato differisce dalla parametrizzazione, viene emessa una segnalazione „SincSeq U1 fail“ o „SincSeq U2
fail“ e la funzione di sincronizzazione viene bloccata.
Controllo dell'attualità e continuità dei
dati
Le tensioni di misura vengono continuamente registrate come valori numerici in un registro a scorrimento. In tal modo, ciascuna delle tensioni è rappresentata da una sequenza di valori numerici campionati che rappresenta la variazione, rispetto al tempo,
delle grandezze analogiche. Per assicurare la disponibilità di valori attuali, un contatore interno verifica continuamente i risultati del campionamento. Se la supervisione
rileva un errore di attualità, viene emessa la segnalazione „Fail. Sampling“ e,
finché questa permane, viene bloccato un comando di chiusura tramite la funzione di
sincronizzazione.
Se, in seguito a grandezze perturbatrici transitorie, si verificano modifiche non stazionarie nei valori di campionatura, potrebbero presentarsi errori nel calcolo della frequenza e dell'angolo di sfasamento, dunque manovre di chiusura non corrette. La supervisione di continuità valuta la differenza tra i valori di campionatura consecutivi di
ciascuna grandezza di misura e, dopo il rilevamento di uno stato non stazionario,
blocca la chiusura per un tempo definito. Viene emessa la segnalazione „AvaSinc
Data“. Poiché in questo caso si tratta di un errore transitorio, le funzioni di protezione
dell'apparecchio non vengono bloccate.
Supervisione della
selezione di gruppi
funzionali
Per ciascun punto di sincronizzazione è previsto un determinato gruppo di parametri
contrassegnato come gruppo funzionale. Ciascun gruppo funzionale è valido solo per
un punto di sincronizzazione e, pertanto, deve essere selezionato univocamente. Ciò
va effettuato mediante gli ingressi binari da „>Si1 att“ a „>Si8 eff.“. L'univocità
della selezione viene controllata tramite una decisione „1 aus n“. Una selezione di
gruppi funzionali non corretta viene segnalata da „Sinc Err Selez.“.
Supervisione relè
I relè R1 (BO1) e R2 (BO2) previsti negli apparecchi 7VE61 e 7VE63 per la chiusura
vengono comandati mediante due canali di comando e un canale di abilitazione supplementare. Discontinuità e corto circuiti nei circuiti di comando dei relè sono rilevati
e segnalati (segnalazioni „Errore Relay R1“ o „Errore Relay R2“). Se questa
supervisione interviene, la funzione di sincronizzazione viene bloccata e resettata.
Plausibilità delle impostazioni dei parametri
In linea di principio non è ammessa una parametrizzazione simultanea alla sincronizzazione. Durante una parametrizzazione, un impulso di avvio non viene accettato
oppure una sincronizzazione in corso viene bloccata da un cambiamento della parametrizzazione.
In caso di errori di plausibilità nella programmazione della funzione di sincronizzazione, viene emessa la segnalazione „Sinc Err.Conf.“ e la funzione di sincronizzazione viene bloccata. La verifica ha luogo già all'avviamento dell'apparecchio/con l'arrivo di una richiesta di misura alla funzione di sincronizzazione. Tutte le operazioni di
commutazione che operano con la funzione di sincronizazzione, in caso di errore,
vengono annullate con un'esecuzione di comando negativa (CO–).
Un'ulteriore supervisione è specifica dei gruppi funzionali, cioè controlla i parametri
all'interno di un certo gruppo funzionale. In caso di errori di plausibilità, si ha la segnalazione „Syx ParErr“ (con x = da 1 a 8) e il gruppo funzionale parametrizzato in
maniera errata viene bloccato. Vengono eseguite le seguenti supervisioni:
122
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.5 Supervisione
Ind.
Parametro
Spiegazione
6x05
U<
Soglia U1, U2 senza tensione
6x06
U>
Soglia U1, U2 in tensione
6x03
Umin
Limite di tensione inferiore: Umin
6x04
Umax
Limite di tensione superiore: Umax
6x30
dU ASIN U2>U1
Differenza di tensione ammissibile U2>U1
6x31
dU ASIN U2<U1
6x03
Umin
Condizione
6x05 < 6x06 ≤ 6x03 < 6x04
Differenza di tensione ammissibile U2<U1 6x30 ≤ I 6x03–6x04 I
6x31 ≤ I 6x03–6x04 I
Limite di tensione inferiore: Umin
6x04
Umax
Limite di tensione superiore: Umax
6x42
dU SIN U2>U1
Differenza di tensione ammissibile U2>U1
6x43
dU SIN U2<U1
6x03
Umin
Differenza di tensione ammissibile U2<U1 6x42 ≤ I 6x03–6x04 I
6x43 ≤ I 6x03–6x04 I
Limite di tensione inferiore: Umin
6x04
Umax
Limite di tensione superiore: Umax
6x71
T U PULS MIN
Impulso minimo di regolazione per eguagliatore U
6x72
T U PULS MAX
Impulso massimo di regolazione per
eguagliatore U
6x81
T f PULS MIN
Impulso minimo di regolazione per eguagliatore f
6x82
T f PULS MAX
Impulso minimo di regolazione per eguagliatore f
6x20
T.Chius.Int.
Tempo proprio dell'interruttore
6x71 < 6x72
6x81 < 6x82
6x20 != ∞
6x33
df ASIN f2<f1
Differenza di frequenza ammissibile f2<f1
6x85
∆f SET POINT
Valore limite per l'eguagliatore di frequen(-1·6x33) < 6x85 < 6x32
za
6x32
df ASIN f2>f1
Differenza di frequenza ammissibile f2>f1
Reazioni ai guasti dei dispositivi di supervisione
A seconda del guasto rilevato viene emessa una segnalazione, viene riavviato il
sistema del processore, la funzione di sincronizzazione viene bloccata e resettata
oppure l'apparecchio viene messo fuori servizio. Dopo tre riavviamenti non riusciti il
dispositivo viene posto ugualmente fuori servizio. Il relè "Apparecchio pronto" ricade
e segnala un guasto all'apparecchio con il suo contatto di riposo. Il LED rosso
"ERROR" sul lato frontale si accende (in presenza di tensione ausiliaria interna), e il
LED verde "RUN" si spegne. Nel caso in cui manchi anche la tensione ausiliaria interna, tutti i LED sono spenti. La seguente tabella mostra una sintesi delle funzioni di supervisione e delle reazioni ai guasti del dispositivo.
Tabella 2-7
Supervisione
Sintesi delle reazioni ai guasti dell'apparecchio
Possibili cause
Reazione ai guasti
Segnalazione (N°)
Uscita
2)
Mancanza della tensio- esterno (tensione ausiliaria) Apparecchio fuori servi- tutti i LED spenti
ne ausiliaria
interno (convertitore)
zio
GOK ricade
Tensioni di alimentanzione interne
interno (convertitore)
oppure tensione di riferimento
Apparecchio fuori servi- LED „ERROR“
zio
„Err. conv. A/D“
(181)
GOK2) ricade
Batteria tampone
interno (batteria tampone)
Segnalazione
„Even.Som.Allar
.“ (160)
Watchdog hardware
interno (guasto al processore)
Apparecchio fuori servi- LED „ERROR“
zio 1)
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
„Avar.bat. scar.“
(177)
GOK2) ricade
123
2 Funzioni
Supervisione
Possibili cause
Reazione ai guasti
Segnalazione (N°)
Uscita
tentativo di riavviamen- LED „ERROR“
to 1)
GOK2)
Memoria di lavoro ROM interno (hardware)
Interruzione avviamen- LED lampeggia
to, apparecchio fuori
servizio
GOK2) ricade
Memoria di programma interno (hardware)
RAM
durante avviamento
GOK2) ricade
Memoria di parametri
interno (hardware)
tentativo di riavviamen- LED „ERROR“
to 1)
GOK2) ricade
Frequenza di campionatura
interno (hardware)
Apparecchio fuori servi- „Fail. Sampling“
zio
(25043)
LED „ERROR“
GOK2) ricade
Supervisione canale U1 interno (hardware)
Segnalazione
„Sinc Fail Ch U1“
(25037)
La funzione di
sincronizzazione viene bloccata
Supervisione canale U2 interno (hardware)
Segnalazione
„Sinc Fail Ch U2“
(25038)
La funzione di
sincronizzazione viene bloccata
Supervisione AD
interno (hardware)
Segnalazione
„Errore ADC“
(25036)
GOK2) ricade
Sequenza di fase per
lato tensione 1
externo (impianto o collega- Segnalazione
mento)
„SincSeq U1 fail“
(25039)
La funzione di
sincronizzazione viene bloccata
Sequenza di fase per
lato tensione 2
externo (impianto o collega- Segnalazione
mento)
„SincSeq U2 fail“
(25040)
La funzione di
sincronizzazione viene bloccata
Attualità dati
interno (software) o esterno Segnalazione
tramite influenza di interferenze
„Fail. Sampling“
(25043)
Le funzioni di
protezione e di
sincronizzazione vengono
bloccate
Continuità dati
Influenza di interferenze
Segnalazione
„AvaSinc Data“
(25054)
Ritardo della
funzione di sincronizzazione
Selezione di gruppi fun- esterno (impianto oppure
zionali
collegamento) o errore di
parametrizzazione
Segnalazione
„Sinc Err Selez.“
(222.2096)
La funzione di
sincronizzazione viene bloccata
Supervisione relè
Segnalazione
„Errore Relay R1“
(25041)
„Errore Relay R2“
(25042)
La funzione di
sincronizzazione viene bloccata
Supervisioni di plausibi- Errore di programmazione Segnalazione
lità
Errore di parametrizzazione
„Sinc Err.Conf.“
(222.2331)
„Si1 ParErr“
(170.2097)
La funzione di
sincronizzazione viene bloccata
Supervisione offset
„Errore:offset“
(191)
La funzione di
sincronizzazione viene bloccata
Watchdog software
124
interno (guasto al processore)
interno (hardware)
interno (hardware)
LED lampeggia
ricade
durante esercizio: ten- LED „ERROR“
tativo di riavviamento 1)
Segnalazione
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.5 Supervisione
1)
2)
Dopo tre avviamenti non riusciti il dispositivo viene posto fuori servizio.
GOK = "Apparecchio Okay" = relè "Apparecchio pronto" ricade; le funzioni di sincronizzazione, di protezione e di controllo sono bloccate. Il comando può essere ancora possibile.
Messaggi collettivi
Determinate segnalazioni delle funzioni di supervisione sono riunite in messaggi collettivi. Questi messaggi collettivi (messaggio collettivo di guasto 140, messaggio collettivo di allarme 160 e disturbo valore di misura 181) e la loro composizione sono riportati nell'appendice A.9.
2.5.2
Tabella parametri
Ind.
Parametri
2.5.3
Informazioni
N°
Informazione
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Tipo di inf.
Spiegazione
Spiegazione
68
Err. sincr. ora
MU
Errore sincronizzazione orologio
140
Err. Som.Allar.
MU
Errore con un allarme generale
160
Even.Som.Allar.
MU
Evento sommatoria allarme
170.2097 Si1 ParErr
MU
Sinc. Gruppo 1: Parametro non plausibile
170.2097 Si2 ParErr
MU
Sinc. Gruppo 2: Parametro non plausibile
170.2097 Si3 ParErr
MU
Sinc. Gruppo 3: Parametro non plausibile
170.2097 Si4 ParErr
MU
Sinc. Gruppo 4: Parametro non plausibile
170.2097 Si5 ParErr
MU
Sinc. Gruppo 5: Parametro non plausibile
170.2097 Si6 ParErr
MU
Sinc. Gruppo 6: Parametro non plausibile
170.2097 Si7 ParErr
MU
Sinc. Gruppo 7: Parametro non plausibile
170.2097 Si8 ParErr
MU
Sinc. Gruppo 8: Parametro non plausibile
177
Avar.bat. scar.
MU
Avaria:batteria scarica
181
Err. conv. A/D
MU
Errore.: convertitore A/D
183
Errore pann. 1
MU
Errore pannello 1
184
Errore pann. 2
MU
Errore pannello 2
185
Errore pann. 3
MU
Errore pannello 3
186
Errore pann. 4
MU
Errore pannello 4
187
Errore pann. 5
MU
Errore pannello 5
188
Errore pann. 6
MU
Errore pannello 6
189
Errore pann. 7
MU
Errore pannello 7
190
Errore pann. 0
MU
Errore pannello 0
191
Errore:offset
MU
Errore:offset
193
Alarm.adattam.
MU
Allarme:adattam. ingr.analog.non valido
222.2096 Sinc Err Selez.
MU
Funz.Sinc: Selezione multipla Funz.SINC
222.2331 Sinc Err.Conf.
MU
Sinc. Errore nella Configurazione
25036
MU
Errore Convertitore Analogico/Digitale
Errore ADC
7VE61 e 7VE63 Manuale
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125
2 Funzioni
N°
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
25037
Sinc Fail Ch U1
MU
Sinc.: Avaria Supervisione Canale U1
25038
Sinc Fail Ch U2
MU
Sinc.: Avaria Supervisione Canale U2
25039
SincSeq U1 fail
MU
Sinc.: Avaria Sequenza Fase U1
25040
SincSeq U2 fail
MU
Sinc.: Avaria Sequenza Fase U2
25041
Errore Relay R1
MU
Errore Relay R1
25042
Errore Relay R2
MU
Errore Relay R2
25043
Fail. Sampling
MU
Avaria Campionamento
25054
AvaSinc Data
MU
Sinc: Avaria data continuity
126
7VE61 e 7VE63 Manuale
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2.6 Controllo delle funzioni protettive
2.6
Controllo delle funzioni protettive
Il controllo delle funzioni coordina l'esecuzione delle funzioni di protezione e delle funzioni supplementari ed elabora le informazioni generate da queste funzioni e le informazioni provenienti dall'impianto.
2.6.1
Logica di avviamento del dispositivo
Nel presente paragrafo viene descritto l'avviamento generale e le segnalazioni spontanee sul display del dispositivo.
2.6.1.1
Descrizione delle funzioni
Avviamento generale
I segnali di avviamento di tutte le funzioni di protezione sono raggruppati mediante una
porta logica OR e generano un avviamento generale del dispositivo. Questo viene generato con il primo avviamento, ha termine con l'ultimo avviamento valido e viene segnalato con "Avviamento gen."
L'avviamento generale è la condizione iniziale per una serie di funzioni sequenziali
interne ed esterne. Le seguenti funzioni interne vengono controllate dall'avviamento
generale:
• Generazione di un protocollo di guasto: dall'inizio dell'avviamento generale fino alla
ricaduta, tutte le segnalazioni di guasto vengono registrate in un protocollo di
guasto.
• Inizializzazione della memorizzazione dei dati di guasto: la memorizzazione e la
messa a disposizione dei dati di guasto può anche essere condizionata dalla presenza di un comando di scatto.
• Creazione di segnalazioni spontanee sul display del dispositivo: alcune segnalazioni di guasto vengono visualizzate sul display del dispositivo come "segnalazioni
spontanee" (cfr. di seguito "Segnalazioni spontanee sul display"). Questa visualizzazione può anche essere condizionata dalla presenza di un comando di scatto.
Segnalazioni spontanee sul display
2.6.2
Le segnalazioni spontanee sono segnalazioni di guasto che vengono visualizzate automaticamente sul display del dispositivo in seguito a un avviamento generale. Nella
protezione 7VE61 e 7VE63 si tratta delle seguenti segnalazioni:
"Avviam. prot.":
la funzione di protezione che si è avviata per ultima;
"Scatto prot.":
la funzione di protezione che ha scattato per ultima;
"T–avv":
l'intervallo di tempo tra avviamento generale e ricaduta
dell'apparecchio, con indicazione del tempo in ms;
"T–scatto":
l'intervallo di tempo tra avviamento generale e primo
comando di scatto dell'apparecchio, con indicazione
del tempo in ms;
Logica di scatto del dispositivo
Nel presente paragrafo vengono descritti lo scatto generale e la ricaduta del comando
di scatto.
7VE61 e 7VE63 Manuale
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127
2 Funzioni
2.6.2.1
Descrizione delle funzioni
Scatto generale
I segnali di scatto di tutte le funzioni di protezione sono raggruppati mediante una
porta logica OR e generano il messaggio „Relay Scatto“.
Questo messaggio può essere parametrizzato come le singole segnalazioni di scatto
su LED oppure su relè di uscita e può essere utilizzato come messaggio collettivo.
Controllo del
comando di scatto
Per il controllo del comando di scatto vale:
• L'impostazione di una funzione di protezione su Blocco Relè impedisce l'attivazione del relè di uscita per questa funzione. Le altre funzioni di protezione non
vengono influenzate da questo modo operativo.
• Un comando di scatto impartito una volta viene memorizzato (cfr. fig2-48ura ). Contemporaneamente viene avviato un tempo minimo del comando di scatto t. Min
Com Scatt. Questo tempo deve assicurare che il comando inviato all'interruttore
sia mantenuto per un tempo sufficientemente lungo, quando la funzione di protezione che ha generato lo scatto ricade rapidamente. I comandi di scatto possono
essere disattivati solo quando l'ultima funzione di protezione è ricaduta (nessuna
funzione avviata) e il tempo minimo del comando di scatto è scaduto.
• È anche possibile mantenere un comando di scatto fino a quando esso non viene
resettato manualmente (funzione Lockout). In questo modo, l'interruttore può
essere bloccato contro una richiusura fino a quando non è stata chiarita la causa
del guasto e il blocco non è stato resettato manualmente. Il resettaggio viene effettuato azionando il tasto "Reset LED" oppure attivando l'ingresso binario parametrizzato a questo scopo („>Reset LED“). Il presupposto è, naturalmente, che la
bobina di chiusura - come nella maggior parte dei casi - sia bloccata in caso di presenza di un comando di scatto permanente e che la corrente di bobina sia interrotta
dal contatto ausiliario dell'interruttore.
Figura 2-48
2.6.2.2
Indicazioni per l'impostazione
Durata del
comando
128
Ricaduta del comando di scatto, secondo l'esempio di una funzione di
protezione
L'impostazione della durata minima del comando di scatto 280 t.Min Com Scatt è
stata già descritta al paragrafo 2.1.2. Tale durata si applica a tutte le funzioni di protezione associate a uno scatto.
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.6 Controllo delle funzioni protettive
2.6.3
Indicazioni di guasto su LED e LCD
La memorizzazione di segnalazioni parametrizzate su LED e la messa a disposizione
di segnalazioni spontanee possono essere condizionate (rese dipendenti) dall'emissione di un comando di scatto del dispositivo. Tali segnalazioni non vengono generate
quando una o più funzioni di protezione sono scattate - in seguito alla presenza di un
guasto - senza che il dispositivo 7VE61 e 7VE63 abbia emesso un comando di scatto
(nel caso, ad esempio, dell'eliminazione del guasto mediante un altro dispositivo, installato al di fuori della zona di protezione). Le segnalazioni emesse interessano
quindi solo i guasti presenti nella propria zona di protezione.
2.6.3.1
Descrizione delle funzioni
Generazione del
comando di reset
La figura seguente mostra come viene generato il comando di reset delle segnalazioni
memorizzate. Alla ricaduta del dispositivo, condizioni parametrizzate (indicazione di
guasto con avviamento/con comando di scatto; scatto/senza scatto), permettono di
stabilire la memorizzazione o l'annullamento del guasto.
Figura 2-49
2.6.3.2
Generazione del comando di reset per la memoria dei LED e delle segnalazioni
LCD
Indicazioni per l'impostazione
Indicazioni di
guasto su LED e
LCD
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Un nuovo avviamento della protezione cancella normalmente tutti gli indicatori luminosi per assicurare la sola visualizzazione del guasto più recente. Per quest'ultimo è
possibile scegliere se i LED memorizzati e le segnalazioni di guasto spontanee sul
display devono essere visualizzate in seguito al riavviamento oppure solo dopo un
nuovo comando di scatto. Per indicare il modo di visualizzazione desiderato, selezionare nel menù PARAMETRI il sotto menù Dispositivo. All'indirizzo 610
Disp.Guasto LED vengono offerte le due alternative Ind. con avv. e Ind. con
scatto.
129
2 Funzioni
2.7
Funzioni supplementari
Le funzioni supplementari degli apparecchi 7VE61 e 7VE63 sono
• Elaborazione delle segnalazioni
• Misure di esercizio (compresa l'acquisizione di valori minimi e massimi)
• Impostazione di valori limite per le misure ed i valori statistici
• Gestione della data e dell'ora
• Messa in servizio
2.7.1
Elaborazione delle segnalazioni
In seguito a un guasto nell'impianto, le informazioni relative alla risposta dell'unità e la
conoscenza delle grandezze misurate sono importanti ai fini di un'esatta analisi
dell'evoluzione del guasto. A questo scopo l'apparecchio dispone, al suo interno, di
una funzione di elaborazione degli eventi che opera in tre direzioni:
– LED e uscite binarie
– Informazioni tramite pannello operatore del dispositivo oppure tramite PC
– Informazioni a un'unità centrale
2.7.1.1
Descrizione del funzionamento
Segnalazioni e
uscite binarie (relè
di uscita)
Eventi importanti e condizioni di stato vengono indicati da appositi segnalatori ottici
(LED) posti frontalmente. L'apparecchio, inoltre, comprendre relè di uscita per la trasmissione a distanza di segnalazioni. La maggior parte delle segnalazioni e dei messaggi possono essere parametrizzati in maniera personalizzata, ovvero diversamente
dalle impostazioni della casa produttrice. Nella descrizione del sistema SIPROTEC 4
/1/ viene descritta dettagliatamente la procedura di parametrizzazione. Nell'appendice
del presente manuale sono riportate le parametrizzazioni allo stato di consegna.
I relè di uscita e i LED possono essere parametrizzati come memorizzati oppure no
(parametrizzabili singolarmente).
I relè di uscita e i LED possono essere parametrizzati come memorizzati oppure no
(parametrizzabili singolarmente).
• localmente, azionando il tasto LED sull'unità,
• a distanza, mediante un ingresso binario parametrizzato,
• tramite un'interfaccia seriali,
• automaticamente all'inizio di un nuovo avviamento (ripettare il tempo di mantenimento minimo dei LED).
I messaggi di stato non dovrebbero essere memorizzati. Essi non possono essere resettati fino quando non è stata rimossa la causa determinante del segnale. Ciò interessa, ad esempio segnalazioni di funzioni di supervisione e simili.
Un LED verde indica che il dispositivo è pronto („RUN“) e non è resettabile. Si spegne,
invece, se manca la tensione ausiliaria oppure se l'autocontrollo del microprocessore
riconosce un guasto.
Se la tensione ausiliaria è presente, ma viene individuato un guasto interno, si
accende un LED rosso („ERROR“) e si blocca l'apparecchio.
130
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.7 Funzioni supplementari
Informazioni sul
pannello operatore
oppure su PC
Eventi e condizioni di funzionamento possono essere richiamati sul pannello operatore posto sul fronte dell'apparecchio. Attraverso l'interfaccia operatore anteriore oppure
mediante l'interfaccia di servizio è possibile collegare, per esempio, un personal computer al quale inviare tutte le informazioni.
In condizioni di esercizio normali, ovvero in assenza di guasti, il display di visualizzazione riporta informazioni di servizio selezionabili dall'utente (vista di insieme dei valori
di misura). In caso di guasto, vengono invece visualizzate sul display altre informazioni relative al guasto stesso (le cosiddette segnalazioni spontanee sul display). Dopo
aver confermato le segnalazioni di guasto, il display visualizza nuovamente le informazioni di esercizio normali. L'operazione di conferma è identica a quella eseguita per
resettare segnalazioni LED (vedi sopra).
L'unità dispone di più buffer di evento, per esempio per messaggi di servizio, statistica
degli scatti ecc., che sono protetti tramite batterie tampone da eventuali mancanze di
tensione ausiliaria. Tali messaggi possono essere richiamati sul display di visualizzazione in qualsiasi momento tramite la tastiera di comando oppure trasmessi al personal computer attraverso l'interfaccia seriale. La lettura di segnalazioni di esercizio è
descritta dettagliatamente nella descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/.
Trasferimento di informazioni ad
un'unità centrale
Se il dispositivo dispone di un'interfaccia seriale di sistema, le informazioni memorizzate possono essere trasferite a un'unità centrale di controllo e memorizzazione. La
trasmissione può essere eseguita mediante diversi protocolli.
Ripartizione delle
segnalazioni
Le segnalazioni sono ripartite in base alla seguente classificazione:
• Segnalazioni di esercizio; segnalazioni che possono essere generate durante il funzionamento del dispositivo: informazioni relative allo stato delle funzioni dell'apparecchio, dei dati di misura, dati dell'impianto, protocollo di comandi, informazioni generali sulla funzione di sincronizzazione e altre.
• Segnalazioni di guasto; segnalazioni degli ultimi 8 guasti in rete elaborati dal dispositivo. All'avviamento di una sincronizzazione viene generata una nuova segnalazione di guasto e i messaggi vengono registrati conformemente alle condizioni di
sincronizzazione.
• Statistica degli interventi dell'interruttore; contatori dei comandi di scatto generato
dal dispositivo e comandi di avviamento.
La lista completa di tutte le funzioni di segnalazione e di uscita generabili con configurazione massima nell'apparecchio e del relativo numero di informazione è riportata
nell'Appendice. Per ogni segnalazione vengono anche indicate le possibilità di indirizzamento. Se, in un tipo di protezione con dotazione minima, alcune funzioni non sono
disponibili oppure sono state disabilitate Disabilitato, le rispettive segnalazioni
naturalmente non possono essere visualizzate.
Segnalazioni di
esercizio
Per segnalazioni di esercizio si intendono quelle informazioni generate dall'unità
durante il funzionamento oppure relative al funzionamento. Nel dispositivo vengono
memorizzate fino a 200 segnalazioni di esercizio in ordine cronologico. Le nuove segnalazioni generate vengono aggiunte. Se la capacità massima di memoria è esaurita, viene sovrascritta la segnalazione più vecchia.
Interrogazione generale
L'interrogazione generale, che può essere consultata con l'ausilio di DIGSI, offre la
possibilità di richiedere informazioni sullo stato attuale del dispositivo SIPROTEC 4.
Tutte le segnalazioni soggette all'interrogazione generale vengono visualizzate con il
loro valore attuale.
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
131
2 Funzioni
Segnalazioni spontanee
Le segnalazioni spontanee che possono essere lette con l'ausilio di DIGSI rappresentano il protocollo delle segnalazioni generate. Ogni nuova segnalazione compare
subito, senza dover attendere o attivare un aggiornamento.
Segnalazioni di
guasto
Dopo un guasto è possibile, per esempio, richiamare informazioni importanti riguardanti la storia dell'evento, come l'avviamento e lo scatto. L'inizio del guasto è indicato
con il tempo assoluto dell'orologio interno. L'evoluzione del guasto viene rappresentata con un tempo relativo, riferito al momento in cui ha avuto luogo l'avviamento, in
modo che anche il tempo mancante fino allo scatto e alla ricaduta del comando di
scatto sia riconoscibile. La risoluzione delle indicazioni temporali è di 1 ms.
Indicazioni spontanee sul lato frontale
della protezione
In caso di guasto, i relativi dati vengono visualizzati automaticamente in seguito a un
avviamento generale (senza ulteriori operazioni di comando) sul display della protezione.
Le segnalazioni spontanee possono essere impostate mediante parametri se si utilizza il display grafico
Figura 2-50
Segnalazioni richiamabili
Visualizzazione di segnalazioni spontanee sul display della protezione
È possibile richiamare le segnalazioni relative agli ultimi otto guasti. Se un guasto al
generatore provoca la reazione di più funzioni di protezione, tutte le segnalazioni presenti tra l'avviamento della prima funzione di protezione e la ricaduta dell'ultima funzione di protezione sono considerate come facenti parte dello stesso guasto.
Complessivamente possono essere memorizzate fino a 600 segnalazioni. In caso di
più segnalazioni di guasto, viene sovrascritta la segnalazione più vecchia.
2.7.2
Misure
Una serie di misure e i valori da queste calcolati (cfr. tabelle 2-8 e 2-9) sono sempre
disponibili per essere richiamati localmente oppure per essere trasferiti.
2.7.2.1
Descrizione delle funzioni
Indicazione di
valori di misura
degli ingressi di
tensione
132
I valori di misura di servizio delle tensioni presenti nei sei ingressi di tensione vengono
visualizzati come grandezze secondarie. Non vengono visualizzati i valori primari ed i
valori percentuali.
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.7 Funzioni supplementari
Tabella 2-8
Valori di
misura
Valori di misura di
sincronizzazione
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
Valori di misura di servizio
secondari
primari
%
Ua,
Ub,
Uc,
Ud,
Ue,
Uf,
Usec.
nessuna grandezza prima- nessuna grandezza in perria
centuale
fa,
fb,
fc,
fd,
fe,
ff
f in Hz
—
—
I valori di misura creati dalla funzione di sincronizzazione (cfr. tabella 2-9) possono
essere letti come valori secondari, valori primari e valori percentuali. I valori di misura
vengono visualizzati solo per il gruppo selezionato. Il presupposto per una corretta visualizzazione dei valori primari e percentuali è la corretta immissione delle grandezze
nominali dei trasformatori. La tabella 2-9 riporta le formule della conversione di valori
secondari in valori primari e percentuali.
133
2 Funzioni
Tabella 2-9
Valori di secondamisura
ri
U1
U1sec.
U2
U2sec.
∆U
∆Usec.
Formule di conversione tra valori secondari, primari e percentuali della funzione
di sincronizzazione
primari
%
–––
I ∆Usec.I
I UI
–––
Frequenze
f in Hz
f1
f2
f in Hz
∆f
f2 – f1
f2 – f1
I ∆f I
I f2 – f1 I
I f2 – f1 I
Differen- °el.
za d'an- α2 – α1
golo
∆α
I ∆α I
°el.
α2 – α1
I α2 – α1 I I α2 – α1 I
con
Parametro
Indirizzo
Rapp U1/U2
6121
U1N-Trasf. prim
6124
U2N-Trasf. prim
6125
U nom Secondar
6126
Il calcolo dei valori di misura di esercizio viene effettuato anche durante un guasto.
L'aggiornamento dei valori ha luogo con una frequenza di ca. 0,6 s.
Trasmissione di
valori di misura
134
I valori di misura possono essere trasmessi tramite interfacce a un'unità centrale di
controllo e memorizzazione.
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.7 Funzioni supplementari
2.7.2.2
Informazioni
N°
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
-
Res.metr.
IntS_F
Resettaggio metro
5594
Ua =
VM
Tensione Ua
5595
Ub =
VM
Tensione Ub
5596
Uc =
VM
Tensione Uc
5597
Ud =
VM
Tensione Ud
5598
Ue =
VM
Tensione Ue
5599
Uf =
VM
Tensione Uf
25001
fa =
VM
Frequenza fa
25002
fb =
VM
Frequenza fb
25003
fc =
VM
Frequenza fc
25004
fd =
VM
Frequenza fd
25005
fe =
VM
Frequenza fe
25006
ff =
VM
Frequenza ff
25044
U1 =
VM
Tensione U1 =
25045
U2 =
VM
Tensione U2 =
25046
f1 =
VM
Frequenza f1 =
25047
f2 =
VM
Frequenza f2 =
25048
dU =
VM
Differenza Tensione dU =
25049
df =
VM
Differenza Frequenza df =
25050
dα =
VM
Differenza Phase dalpha =
25051
|dU| =
VM
Valore Differenza di Tensione |dU| =
25052
|df| =
VM
Valore Differenza di Frequenza |df| =
25053
|dα| =
VM
Valore Differenza di phase |dalpha| =
2.7.3
Valori di messa in esercizio
A supporto della messa in servizio, nella finestra di visualizzazione dei valori di misura
viene visualizzato il senso ciclico delle fasi relativo alle due tensioni U1 e U2 nonché
il gruppo funzionale di sincronizzazione attualmente attivo.
2.7.3.1
Informazioni
N°
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
25033
Seq U1 =
VM
Sequenza Fase U1
25034
Seq U2 =
VM
Sequenza Fase U2
25035
SG =
VM
Gruppo-Sinc Attivo
25060
t On =
VM
Tempo dalla prox chiusura ammissibile
2.7.4
Valori di misura minimi/massimi
I valori minimi e massimi vengono calcolati dall'apparecchio 7VE61 e 7VE63 e
possono essere letti con l'istante (data e ora) del loro ultimo aggiornamento.
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
135
2 Funzioni
2.7.4.1
Descrizione
Valori minimi e massimi delle tensioni U1, U2 e ∆U in valori primari, delle frequenze
f1, f2 e ∆f, e della differenza angolare ∆α, rispettivamente con indicazione di data e
ora dell'ultimo aggiornamento. Vengono calcolati e rappresentati i valori del gruppo
selezionato. Il resettaggio dei valori minimi e massimi è effettuato automaticamente
ogni volta che si ha un avviamento con esito positivo di una sincronizzazione. Inoltre,
i valori minimi e massimi possono essere resettati tramite ingresso binario o, nell'impostazione di consegna, anche tramite il tasto di funzione F4.
Valori minimi e
massimi
2.7.4.2
Informazioni
N°
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
-
ResMinMax
IntS_F
Resettaggio contatoremin.max.
399
>U1 MiMa Reset
MS
>U1 MIN/MAX Reset Buffer
874
U1 Min =
VMT
U1Minima tensione (sequenza positiva)
875
U1 Max =
VMT
U1Massima tensione (sequenza positiva)
25014
U2min =
VMT
Tensione U2 Minima
25015
U2max =
VMT
Tensione U2 Massima
25016
f1min =
VMT
Frequenza f1 Minima
25017
f1max =
VMT
Frequenza f1 Massima
25018
f2min =
VMT
Frequenza f2 Minima
25019
f2max =
VMT
Frequenza f2 Massima
25020
dUmin =
VMT
Differenza Tensione dU Minima
25021
dUmax =
VMT
Differenza Tensione dU Massima
25022
dfmin =
VMT
Differenza Frequenza df Minima
25023
dfmax =
VMT
Differenza Frequenza df Massima
25024
dαmin =
VMT
Differenza Angolo dalpha Minima
25025
dαmax =
VMT
Differenza Angolo dalpha Massima
25027
>f1 MiMa Reset
MS
>f1 MIN/MAX Buffer Reset
25028
>U2 MiMa Reset
MS
>U2 MIN/MAX Buffer Reset
25029
>f2 MiMa Reset
MS
>f2 MIN/MAX Buffer Reset
25030
>dU MiMa Reset
MS
>dU MIN/MAX Buffer Reset
25031
>df MiMa Reset
MS
>df MIN/MAX Buffer Reset
25032
>dα MiMa Reset
MS
>dalpha MIN/MAX Buffer Reset
2.7.5
Valori di misura-valori limite
Per il rilevamento di condizioni di esercizio anomale, possono essere create determinate soglie di allarme. In caso di superamento o di non raggiungimento di un valore
limite impostato, viene generata una segnalazione parametrizzabile su relè di uscita e
diodi luminosi.
L'utente può in tal modo, a seconda della sua applicazione, definire soglie di allarme
che possono essere connesse liberamente con i valori di misura o medi messi a disposizione dall'apparecchio.
Nel 7VE61 e 7VE63 non vi sono soglie preimpostate in fabbrica.
136
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.7 Funzioni supplementari
Casi applicativi
2.7.5.1
• I valori limite per i valori di misura operano con ripetizioni multiple della misurazione
e con priorità più bassa rispetto alle funzioni di sincronizzazione e di protezione. Per
queste ragioni, tale rilevamento dei valori limite, se le grandezze di misura si modificano rapidamente in caso di guasto, non può intervenire prima che si verifichino
avviamenti e scatti delle funzioni di protezione. Pertanto questa funzionalità non è
adatta a bloccare funzioni di protezione. Per tali casi sono previste le supervisioni
dei valori di soglia (vedi paragrafo 2.3.6).
Indicazioni per l'impostazione
Valori limite per
valori di misura
L'impostazione è effettuata in DIGSI sotto Parametri, Parametrizzazione nella
matrice di parametrizzazione (masking I/O). Bisogna impostare il filtro "Solo valori di
misura e numerici" e selezionare il gruppo di parametrizzazione "Valori limite". Qui si
possono modificare le preimpostazioni o creare nuovi valori limite.
Le impostazioni vanno effettuate in percentuale e si riferiscono di regola alle grandezze nominali dell'apparecchio.
2.7.6
Statistiche
2.7.6.1
Descrizione del funzionamento
Numero degli scatti
Gli scatti generati dalla protezione 7VE61 e 7VE63 vengono contati nella misura in cui
la posizione dell'interruttore viene comunicata al dispositivo mediante ingresso binario. A questo scopo, il contatore di impulsi interno „Nr. Scatti“ dev'essere parametrizzato nella matrice su un ingresso binario controllato dalla posizione OFF dell'interruttore. Il valore degli impulsi „Nr. Scatti“ è riportato nel gruppo
"Statistiche" quando nella matrice sono selezionati "solo valori di misura e di conteggio“.
Ore di esercizio
Vengono inoltre sommate le ore di eserczio (tempo apparecchio).
Numero delle
chiusure
Viene conteggiato il numero delle chiusure generate dalla funzione di sincronizzazione.
2.7.6.2
Indicazioni per l'impostazione
Lettura/set/reset
contatori
2.7.6.3
La lettura dei contatori dal fronte dell'apparecchio oppure tramite DIGSI è spiegata
nella descrizione del sistema SIPROTEC 4. Il settaggio e il resettaggio dei contatori
per le statistiche sopra menzionati vengono eseguiti al punto di menu SEGNALAZIONI -> STATISTICA sovrascrivendo i valori visualizzati.
Informazioni
N°
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
-
#of ONs=
VCI
Numero di commut. ONs
-
Nr. Scatti
VCI
Numero degli Scatti
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137
2 Funzioni
N°
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
409
>BLOC Cont Op
MS
> Blocco conteggi Op
1020
Ore Fun.=
AV
Contatore ore di funzionamento
2.7.7
Punti set. (Statistica)
2.7.7.1
Descrizione
Per i contatori della statistica degli scatti possono essere immessi valori limite e al loro
raggiungimento viene emessa una segnalazione che può essere parametrizzata su
relè di uscita e diodi luminosi.
2.7.7.2
Indicazioni per l'impostazione
Lettura/set/reset
contatori
2.7.7.3
La lettura dei contatori dal fronte dell'apparecchio oppure tramite DIGSI è spiegata
nella descrizione del sistema SIPROTEC 4. Il settaggio e il resettaggio dei contatori
per le statistiche sopra menzionati vengono eseguiti al punto di menu SEGNALAZIONI -> STATISTICA sovrascrivendo i valori visualizzati.
Informazioni
N°
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
-
OpHour>
VL
Ore di funzionamento superiori a:
272
SP. Op Hours>
MU
Set point Ore di operazione
2.7.8
Gestione dell'ora
La funzione integrata di gestione della data e dell'ora consente di associare una data
e un'ora agli eventi, ad es. nelle segnalazioni di esercizio e di guasto o nelle liste dei
valori minimi e massimi.
2.7.8.1
Descrizione del funzionamento
Funzionamento
L'ora può essere influenzata da
• orologio interno RTC (Real Time Clock),
• fonti di sincronizzazione esterne (ad es. DCF 77, IRIG B, SyncBox, IEC 60870–5–
103)
• impulsi esterni per minuto comunicati mediante ingresso binario.
138
7VE61 e 7VE63 Manuale
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2.7 Funzioni supplementari
Nota
L'orologio interno RTC viene preimpostato in fabbrica come fonte di sincronizzazione,
indipendentemente dalla presenza di un'interfaccia di sistema nel dispositivo. Se la
sincronizzazione oraria deve essere eseguita da una fonte esterna, quest'ultima
dev'essere selezionata.
Il procedimento relativo alla conversione della fonte di sincronizzazione è spiegato
dettagliatamente nella descrizione del sistema SIPROTEC 4.
Sono disponibili i seguenti modi operativi:
Nr.
Modo operativo
Spiegazioni
1
Interno
Sincronizzazione interna mediate RTC (preimpostazione)
2
IEC 60870-5-103
Sincronizzazione esterna mediante interfaccia di
sistema (IEC 60870–5–103)
3
PROFIBUS DP
Sincronizzazione esterna mediante interfaccia PROFIBUS
4
Segnale orario IRIG B
Sincronizzazione esterna mediante IRIG B
(formato telegramma IRIG-B000)
5
Segnale orario DCF77
Sincronizzazione esterna mediante segnale orario
DCF 77
6
Segnale orario Box di sincr. Sincronizzazione esterna mediante segnale orario
Box di sincr. SIMEAS
7
Impulso mediante ingresso Sincronizzazione esterna con impulso mediante inbinario
gresso binario
8
Bus di campo (DNP,
Modbus)
Sincronizzazione esterna mediante bus di campo
9
NTP (IEC 61850)
Sincronizzazione esterna mediante interfaccia di
sistema (IEC 61850)
Per l'indicazione della data si può preimpostare il formato europeo (GG.MM.AAAA)
oppure quello americano (MM/GG/AAAA)
La batteria tampone interna, per essere preservata, si mette automaticamente fuori
servizio dopo alcune ore senza tensione ausiliaria.
2.7.9
Strumenti di messa in esercizio
È possibile influenzare le informazioni generate da un dispositivo e trasmesse a
un'unità centrale di comando o di memorizzazione nel corso del funzionamento di
prova oppure durante la messa in servizio. Per la prova dell'interfaccia di sistema e
degli ingressi e uscite binarie è disponibile una serie di strumenti.
Casi applicativi
• Funzionamento di prova
• Messa in servizio
Premesse
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
Devono essere soddisfatte le seguenti condizioni:
139
2 Funzioni
- Il dispositivo deve disporre di un'interfaccia.
- Il dispositivo dev'essere collegato a una unità di comando.
2.7.9.1
Descrizione
Azione sulle informazioni trasmesse
tramite interfaccia
di sistema durante
un funzionamento
di prova
Se il dispositivo è collegato a un'unità centrale di comando o di memorizzazione, è
possibile agire sulle informazioni che vengono trasmesse all'unità di comando.
Alcuni dei protocolli supportati permettono di specificare con la nota "Modo test" che
l'insieme delle segnalazioni e delle misure trasmesse all'unità di controllo sono generate nell'ambito delle prove sul posto della protezione. Questa annotazione indica
quindi che non si tratta di segnalazioni di guasti reali. Durante la prova è anche possibile inibire la trasmissione di tutte le segnalazioni mediante l'interfaccia di sistema
("Blocco di trasmissione").
Tale commutazione può essere eseguita per mezzo di ingressi binari, dal comando sul
lato frontale del dispositivo oppure tramite l'interfaccia operatore o di servizio collegata
a un PC.
Le procedure per l'attivazione e la disattivazione del modo test e del blocco di trasmissione sono descritte dettagliatamente nella descrizione del sistema SIPROTEC 4.
Test dell'interfaccia di sistema
Se il dispositivo dispone di un'interfaccia di sistema che viene utilizzata per la comunicazione con una centrale di controllo, è possibile verificare direttamente la trasmissione delle segnalazioni utilizzando il programma di elaborazione DIGSI.
A questo proposito, vengono visualizzati in una finestra di dialogo i testi di tutte le segnalazioni parametrizzate nella matrice dell'interfaccia di sistema. In un'ulteriore
colonna della finestra di dialogo si può stabilire un valore per tutte le segnalazioni che
si vogliono controllare (ad es. segnalazione viene generata/segnalazione scompare)
e generare così un messaggio in seguito all'immissione della password N. 6 (per
menù di test dell'hardware). Il messaggio corrispondente viene generato e può essere
letto sia nelle segnalazioni di esercizio dell'apparecchio SIPROTEC 4, sia nella centrale di comando dell'impianto.
Il procedimento è descritto dettagliatamente nel capitolo "Montaggio e messa in servizio".
Controllo degli stati
di commutazione di
ingressi e uscite
binarie
Gli ingressi binari, i relè di uscita e i LED del dispositivo SIPROTEC 4 possono essere
controllati singolarmente mediante il DIGSI. In tal modo è possibile controllare, ad es.
durante la fase di messa in servizio, il corretto cablaggio dell'impianto.
In una finestra di dialogo sono rappresentati tutti gli ingressi e le uscite binari presenti
nell'apparecchio così come i LED con il loro stato attuale. Viene inoltre indicato quali
comandi o segnalazioni sono parametrizzati sulla rispettiva componente hardware. In
un'ulteriore colonna della finestra di dialogo, previa immissione della password N. 6
(per menù di test hardware) è possibile forzare l'informazione nello stato opposto.
Ogni singolo relè di uscita, ad esempio, può essere eccitato per eseguire il controllo
del cablaggio tra dispositivo di protezione e impianto, senza dover generare i messaggi associati al relè in questione.
Il procedimento è descritto dettagliatamente nel capitolo "Montaggio e messa in servizio".
140
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.7 Funzioni supplementari
Generazione di una
registrazione delle
misure di test
Per verificare la stabilità della protezione anche in presenza di processi transitori,
possono essere eseguite prove di inserzione durante la messa in servizio. Il comportamento della protezione viene successivamente analizzato a partire dalle informazioni raccolte nelle registrazioni delle misure eseguite durante i test.
Oltre alla possibilità di registrazione dei valori di guasto mediante avviamento della
protezione, l'apparecchio 7VE61 e 7VE63 consente di memorizzare anche i valori di
misura mediante il programma di comando DIGSI, attraverso le interfacce seriali e gli
ingressi binari. In quest'ultimo caso, l'informazione „>Registr.oscil.“ deve
essere stata parametrizzata su un ingresso binario. Il trigger della registrazione ha
luogo quindi, ad es., mediante ingresso binario con l'inserzione dell'oggetto prottetto.
Tali registrazioni delle misure di test avviate dall'esterno (ovvero senza avviamento
della protezione), vengono trattate dal dispositivo come normali registrazioni di valori
di guasto, vale a dire che per ogni registrazione viene aperto un protocollo di guasto
con numero proprio per assicurare una corretta assegnazione. Tali registrazioni non
vengono elencate nella memoria tampone delle segnalazioni di guasto sul display
perché non rappresentano un guasto della rete.
Il procedimento è descritto dettagliatamente nel capitolo "Montaggio e messa in servizio".
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
141
2 Funzioni
2.8
Elaborazione dei comandi
Nel SIPROTEC® 7VE61 e 7VE63, oltre alle funzioni di sincronizzazione e di protezione già descritte, è integrata una funzione di elaborazione dei comandi che permette di
comandare l'interruttore e altri organi di manovra dell'impianto. I comandi possono
provenire da quattro fonti:
• comando sul posto tramite il pannello operatore del dispositivo,
• comando tramite DIGSI®,
• comando a distanza tramite unità centrale (ad es. SICAM®),
• funzione automatica (ad es. mediante ingresso binario)
Il numero degli organi di manovra da controllare è limitato dal numero di ingressi e
uscite binari necessari e disponibili. Si consiglia pertanto l'impiego della variante7VE63. Il comando presuppone che gli ingressi e le uscite binarie corrispondenti
siano state programmate e dotate delle caratteristiche adatte.
Se per il comando sono necessarie determinate condizioni di blocco, i blocchi di
campo possono essere memorizzati nell'apparecchio tramite le funzioni logiche definibili dall'utente (CFC). Le condizioni di blocco dell'impianto possono essere accoppiate attraverso l'interfaccia di sistema e devono essere parametrizzate in maniera
corrispondente.
La procedura per la manovra di mezzi di esercizio è riportata nella descrizione del
sistema SIPROTEC® 4 in „Controllo impianti“.
2.8.1
Apparecchiatura di controllo
Nei dispositivi di parallelo 7VE61 e 7VE63, il controllo di apparecchi di manovra può
essere effettuato tramite il pannello operatore del dispositivo. Tale controllo può avvenire inoltre mediante l'interfaccia operatore per mezzo di un personal computer e
tramite l'interfaccia seriale e un collegamento alla centrale di comando per impianti di
distribuzione.
Premesse
È preferibile impiegare la variante 7VE63, in quanto il numero degli organi di manovra
comandabili è limitato da:
– ingressi binari esistenti
– uscite binarie esistenti
2.8.1.1
Descrizione
Comando tramite
pannello operatore
con display
testuale
142
I tasti di navigazione ▲, ▼, W, X permettono di accedere al menù di comando e di
selezionare qui organo di manovra da comandare. Dopo aver digitato una password,
si apre una nuova finestra dove vengono offerte le diverse possibilità (ad es. ON, OFF,
Annulla) che possono essere selezionate mediante i tasti ▼ e ▲. Segue quindi una
richiesta di conferma. Solo se quest'ultima viene confermata mediante il tasto ENTER,
la manovra avrà luogo. Se questa conferma non viene data entro un minuto, l'operazione viene interrotta. L'annullamento è sempre possibile prima della conferma del
comando oppure durante la selezione dell'interruttore, mediante il tasto ESC.
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.8 Elaborazione dei comandi
Comando tramite
pannello operatore
con display grafico
Per il controllo sull'apparecchio, al di sotto del display grafico sono disposti tre tasti autonomi di colore diverso. Il tasto CTRL consente di accedere immediatamente al sinottico di comando. Solo qui è possibile un controllo degli apparecchi di manovra, in
quanto gli altri due tasti sono abilitati solo mentre viene visualizzato il sinottico di comando. Dagli altri modi operativi si deve sempre ritornare prima al sinottico di comando.
Con i tasti di navigazione ▲, ▼, W, X è possibile adesso selezionare e marcare l'apparecchio di manovra da comandare. Azionando i tasti I oppure O, viene stabilita
la posizione dell'interruttore.
Il simbolo dell'interruttore nel sinottico di comando lampeggia quindi nella posizione
nominale. Sul bordo inferiore del display compare la richiesta di conferma della
manovra mediante l'attivazione del tasto ENTER. Segue quindi una richiesta di conferma. Solo se quest'ultima viene confermata mediante il tasto ENTER, la manovra avrà
luogo. Se questa conferma non viene data entro un minuto, il lampeggiamento dello
stato nominale passa nello stato reale corrispondente. Un annullamento è sempre
possibile prima della conferma del comando oppure durante la selezione dell'interruttore, mediante il tasto ESC.
Nella sequenza normale, una volta avvenuto il comando di commutazione sul sinottico
di comando compare il nuovo stato reale e, sul bordo inferiore del display, la segnalazione „Controllo Finito“. In caso di comandi di commutazione con conferma, compare
prima brevemente la segnalazione „Ritorno interruttore OK“.
Se il comando di commutazione viene rifiutato perché una delle condizioni di blocco
non è soddisfatta, viene visualizzato sul display il motivo del rifiuto (cfr. anche Descrizione del sistema SIPROTEC 4). Questa segnalazione deve essere confermata con
ENTER prima di eseguire un nuovo comando.
Comando tramite
DIGSI®
Il controllo di apparecchi di manovra può essere effettuato tramite l'interfaccia operatore con un personal computer per mezzo del programma di comando DIGSI. La procedura è riportata nella Descrizione del sistema SIPROTEC 4 (controllo impianti).
Comando tramite
interfaccia di
sistema
Il comando di apparecchi di manovra può essere effettuato tramite l'interfaccia seriale
di sistema e un collegamento all'unità centrale per impianti di distribuzione. A questo
scopo è necessario che la periferia necessaria esista fisicamente sia nell'apparecchio
sia nell'impianto. Inoltre, nell'apparecchio devono essere effettuate determinate impostazioni per l'interfaccia seriale (cfr. Descrizione del sistema SIPROTEC 4).
7VE61 e 7VE63 Manuale
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143
2 Funzioni
2.8.2
Tipi di comandi
L'apparecchio supporta i seguenti tipi di comando:
2.8.2.1
Descrizione
Comandi di
controllo
Questi comprendono tutti i comandi che agiscono direttamente sugli organi di
manovra dell'impianto e provocano una modifica di stato del processo:
• Comandi di commutazione di interruttori (non sincronizzati), sezionatori e dispersori,
• Comandi a gradini, ad es. per aumentare oppure diminuire il gradino di regolazione
dei trasformatori
• Comandi di regolazione con durata parametrizzabile, ad es. per la regolazione di
bobine di Petersen
Comandi interni
all'apparecchio
Questi comandi non agiscono direttamente sulle uscite binarie del dispositivo. Essi
servono ad avviare una funzione interna, a comunicare oppure a confermare all'apparecchio un cambiamento di stato
• Comandi di "adattamento" che permettono di fissare lo stato di oggetti accoppiati al
processo, quali segnalazioni e stati di commutazione, ad es., in caso di mancanza
di accoppiamento del processo. Un adattamento viene indicato nello stato dell'informazione e può essere visualizzato di conseguenza.
• Comandi di controllo flag (per l' "impostazione") dello stato di informazione di
oggetti interni, ad es. cancellare / reinizializzare l'autorizzazione al controllo (remoto/locale), le commutazioni di parametri, i blocchi di trasmissione e i valori di conteggio.
• Comandi di conferma e resettaggio per il set/reset di memorie interne oppure di
dati.
• Comandi di stato di informazione per fissare/eliminare l'informazione supplementare "Stato di informazione" di un oggetto di processo quali:
– Indicazione dello stato di blocco dell'interruttore
– Blocco di un'uscita
2.8.3
Percorso di comando
Meccanismi di sicurezza nel percorso di comando permettono di assicurare che un
comando abbia luogo solo in seguito alla verifica di tutti i criteri prestabiliti dall'utente.
Oltre ai controlli generali predefiniti, si possono programmare ulteriori funzioni di interblocco per ogni mezzo di esercizio. Infine, viene controllata anche l'esecuzione del comando. La sequenza completa di un comando viene descritta brevemente qui di seguito:
144
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
2.8 Elaborazione dei comandi
2.8.3.1
Descrizione
Controllo di una richiesta di comando
Devono essere rispettati i seguenti punti:
• Immissione del comando, ad es. mediante il comando integrato
– Verifica della password → diritto di accesso
– Verifica del modo di controllo (bloccato/sbloccato) → selezione delle caratteristiche di sbloccaggio
• Verifiche dei comandi programmabili
– Autorizzazione controllo
– Controllo posizione interruttore (confronto nominale - reale)
– Protezione contro errori di commutazione, interblocco zone (logica tramite CFC)
– Protezione contro errori di commutazione, interblocco impianto (centralizzato
tramite SICAM)
– Blocco di doppio comando (blocco di manovre parallele)
– Blocco da protezione (blocco di manovre mediante funzioni di protezione)
• Verifiche dei comandi predefinite
– Controllo temporale (supervisione del tempo tra richiesta ed elaborazione del comando)
– Parametrizzazione in corso (durante la parametrizzazione un comando viene rifiutato oppure ritardato)
– Organo di manovra non presente come uscita (quando un organo di manovra è
programmato ma non è associato a un'uscita binaria il comando viene rifiutato)
– Blocco di un'uscita (se il blocco di un'uscita è stato programmato per un oggetto
ed è attivo al momento dell'elaborazione del comando, quest'ultimo viene rifiutato)
– Modulo guasto hardware
– Comando per questo organo di manovra già attivo (per un organo di manovra
può essere eseguito solo un comando in un determinato istante, blocco di doppio
comando)
– Controllo 1-di-n (per selezioni multiple quali relè radice, il dispositivo verifica se
un comando è già stato lanciato per i rispettivi relè di uscita).
Supervisione
dell'esecuzione dei
comandi
2.8.4
Vengono controllati:
• Interruzione di un comando in seguito ad una richiesta di annullamento
• Supervisione del tempo di esecuzione (tempo di controllo segnalazione di conferma).
Protezione contro errori di commutazione
Una protezione contro errori di commutazione può essere realizzata mediante la
logica (CFC) definibile dall'utente.
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-2
145
2 Funzioni
2.8.4.1
Descrizione
I controlli degli errori di commutazione in un impianto SICAM/SIPROTEC 4 si distinguono di regola in
• Interblocco impianto, supportato dalla riproduzione del processo nell'unità centrale
• Interblocco zone, supportato dalla riproduzione dell'oggetto (segnalazioni di conferma) nell'unità di zona
• Interblocchi a copertura di zona tramite messaggi GOOSE, direttamente tra unità
di zona e protezioni (con introduzione della norma IEC61850, V4.51; la comunicazione tra i dispositivi con GOOSE ha luogo mediante il modulo EN100)
L'entità delle verifiche di interblocco viene stabilità mediante parametri. Informazioni
più dettagliate relative a GOOSE sono riportate nella derscrizione del sistema SIPROTEC /1/ .
Gli apparecchi di manovra soggetti a un interblocco di impianto nell'unità centrale
vengono contrassegnati con un parametro nell'unità di zona (nella matrice di parametrizzazione).
Per tutti i comandi si può stabilire se la commutazione deve essere effettuata con interblocco (normale) oppure senza interblocco (Interlocking OFF):
• per comandi sul posto tramite interruttore a chiave e/o con richiesta della password
non parametrizzata,
• per comandi automatici dell'elaborazione dei comandi CFC mediante caratteristiche di sbloccaggio,
• per comandi locali/remoti mediante ulteriore comando di sbloccaggio tramite profibus.
Controllo con blocco/senza blocco
Nelle apparecchiature SIPROTEC 4, le verifiche di comando programmabili vengono
denominati anche "Interblocchi standard". Tali verifiche possono essere attivate (controllo bloccato/controllo flag) oppure disattivate (sbloccato) mediante DIGSI.
Per controllo sbloccato oppure non bloccato si intende ogni operazione di comando
durante la quale le condizioni di blocco precedentemente configurate non vengono verificate.
Per controllo bloccato si intende invece ogni operazione di comando durante la quale
le condizioni di blocco precedentemente configurate vengono verificate nell'ambito del
controllo di comando. Se una condizione non viene soddisfatta, il comando viene rifiutato con una segnalazione seguita dal segno meno (ad es. „CO–“) e con una rispettiva risposta di comando.
Nella seguente tabella sono riportati i tipi di comando possibili in un apparecchio di
manovra e le rispettive segnalazioni. Le segnalazioni contrassegnate con *) vengono
visualizzate nella forma illustrata solo sul display dell'unità e nelle segnalazioni di
esercizio. In DIGSI, invece, esse appaiono al livello delle segnalazioni spontanee.
Tipo di comando
146
Comando
Causa
Segnalazione
Comando processo
Controllo
CO
CO +/–
Comando di adattamento
Adattamento
MT
MT+/–
Comando di stato informazione, in- Ingresso bloccato
gresso bloccato
ES
ST+/– *)
Comando di stato informazione,
uscita bloccata
Uscita bloccata
AS
ST+/– *)
Comando di interruzione
Interruzione
CA
CA+/–
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2.8 Elaborazione dei comandi
Il segno "più" nella segnalazione indica una conferma del comando. Il risultato del
comando è quello atteso, quindi positivo. Allo stesso modo, il segno "meno" indica un
risultato negativo inatteso. Il comando è stato rifiutato. Le possibili risposte di
comando e le loro cause sono riportate nella descrizione del sistema SIPROTEC 4.
La figura seguente mostra un esempio, nelle segnalazioni di esercizio, di comando e
relativa segnalazione di conferma in seguito a una manovra dell'interruttore con esito
positivo.
La verifica degli interblocchi può essere programmata separatamente per tutti gli apparecchi di manovra e i controlli flag. Altri comandi interni, quali sovrascrittura
manuale o interruzione, non vengono verificati e vengono eseguiti indipendentemente
dagli interblocchi.
Figura 2-51
Interblocco standard (preimpostato)
Esempio di una segnalazione di esercizio in seguito al collegamento dell'interruttore Q0
Gli interblocchi standard dispongono per ogni organo di manovra dei seguenti controlli
preimpostati, che possono essere attivati oppure disattivati singolarmente mediante
parametri:
• Controllo posizione interruttore (interruttore già in posizione): Il comando di commutazione viene rifiutato con emissione di rispettivo messaggio quando l'interruttore si
trova già in posizione. Quando è attivato, questo controllo è valido in caso di controllo bloccato e sbloccato.
• Controllo di stazione: per la verifica dell'interblocco dell'impianto, viene trasmesso
all'unità centrale un comando impartito con autorizzazione controllo = locale. Un apparecchio di manovra soggetto all'interblocco dell'impianto non può essere collegato tramite DIGSI®.
• Interblocco di montante: i criteri logici, definiti con l'ausilio della logica CFC e salvaguardati nel dispositivo vengono interrogati e tenuti in considerazione nel caso di
controllo bloccato.
• Blocco di protezione: i comandi di inserzione (ON) vengono rifiutati in caso di controllo bloccato non appena una funzione di protezione del dispositivo segnala un
guasto. I comandi di scatto, invece, possono essere sempre eseguiti.
• Blocco di doppio comando: le manovre parallele sono interbloccate; durante una
manovra non può avere luogo una seconda.
• Autorizzazione controllo LOCALE: un comando di commutazione del controllo
locale (comando con controllo sorgente LOCALE) è consentito solo se nel dispositivo (mediante interruttore a chiave e/o parametrizzazione) è ammesso un controllo
locale.
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2 Funzioni
• Controllo DIGSI® : Un comando di manovra di un dispositivo DIGSI con collegamento locale o remoto (comando con controllo sorgente DIGSI) è consentito solo
se nel dispositivo è ammesso un comando a distanza (mediante interruttore a
chiave e/o parametrizzazione). La comunicazione del programma DIGSI® a partire
da un PC è accompagnata dalla dichiarazione di un numero VD (Virtual Device
Number). Solo i comandi accompagnati da questo numero VD (con autorizzazione
controllo =REMOTO) vengono accettati dalll'apparecchio. I comandi che arrivano
dal controllo a distanza vengono rifiutati.
• Attivazione modo REMOTO: un comando di commutazione del controllo remoto
(comando con controllo sorgente REMOTO) è consentito solo se nel dispositivo
(mediante interruttore a chiave e/o parametrizzazione) è ammesso un controllo a
distanza.
Figura 2-52
Interblocchi standard
La parametrizzazione delle condizioni di interblocco con DIGSI è riportata nella seguente figura.
148
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2.8 Elaborazione dei comandi
Figura 2-53
Finestra di dialogo DIGSI "Proprietà dell'oggetto" per la parametrizzazione delle
condizioni di interblocco
Le condizioni di interblocco programmate possono essere lette sul display del dispositivo. Esse sono contrassegnate da lettere, il cui significato è riportato nella seguente
tabella.
Tabella 2-10
Tipi di comando e rispettive segnalazioni
Identificazioni di sblocco
Identificazione (abbreviazione)
Visualizzazione sul
display
Attivazione modo
SV
S
Controllo stazione
Zona/sist. interb.
A
Controllo zone
FV
F
Interruttore già in pos. (contr. pos. interruttore)
SI
I
Blocco da protezione
SB
B
La seguente figura mostra un esempio di visualizzazione sul display delle condizioni
di interblocco di tre apparecchiature di controllo. Le abbreviazioni utilizzate sono riportate nella precedente tabella. Vengono visualizzate tutte le condizioni di interblocco
parametrizzate.
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2 Funzioni
Figura 2-54
Esempio di condizioni di interblocco programmate
Logica di abilitazione mediante CFC
Per il controllo zone, la logica di abilitazione può essere sviluppata facendo uso della
logica programmabile CFC. L'informazione "abilitato" oppure "interblocco zone" è
messa a disposizione mediante le rispettive condizioni di interblocco (ad es. "Abilitazione SG ON" e "Abilitazione SG OFF" con le informazioni: ON / OFF).
Attivazione modo
Per la selezione dell'autorizzazione di attivazione è disponibile la condizione di interblocco "attivazione modo", mediante la quale può essere selezionata la fonte di
comando autorizzata all'attivazione. Per gli apparecchi con pannello operatore, sono
definiti i campi di autorizzazione al controllo di seguito riportati con il seguente ordine
di priorità:
• LOCALE (Local)
• DIGSI
• REMOTO (Remote)
L'oggetto "autorizzazione controllo” serve per l'interblocco oppure per il rilascio del
comando sul posto rispetto ai comandi remoti e al comando DIGSI®. Gli apparecchi in
custodia 1/2 (7VE63) sono equipaggiati con due interruttori a chiave. Quello superiore
è riservato all'autorizzazione controllo. La posizione "Locale" permette il comando sul
posto, la posizione "Remoto" il comando a distanza. Per gli apparecchi in custodia 1/3
(7VE61), si può commutare tra l'autorizzazione controllo "Remoto" e "Locale" sul pannello operatore dopo l'immissione di una password oppure tramite CFC o anche mediante ingresso binario e il tasto di funzione.
L'oggetto "Controllo DIGSI" serve per l'interblocco oppure per l'abilitazione del
comando mediante DIGSI. A questo scopo si tiene conto di un DIGSI con collegamento sia locale che remoto. La comunicazione del programma DIGSI a partire da un PC
(locale oppure remoto) è accompagnata dalla dichiarazione di un numero VD (Virtual
Device Number). Solo i comandi accompagnati da questo numero VD (con autorizzazine controllo = OFF oppure REMOTO) vengono accettati dal dispositivo. Se si interrompe la comunicazione del PC con DIGSI, il numero VD viene cancellato.
L'ordine di comando viene verificato in funzione del controllo sorgente (com. eseg.) e
della configurazione del dispositivo rispetto allo stato attuale di informazione degli
oggetti "autorizzazione controllo" e "controllo DIGSI" .
Programmazione
150
Autorizzazione controllo disponibile
si/no (generare oggetto corrispondente)
Controllo DIGSI disponibile
si/no (generare oggetto corrispondente)
Oggetto specifico (ad es. apparecchio di manovra)
Autorizzazione controllo LOCALE (verifica
con comandi sul posto: si/no
Oggetto specifico (ad es. apparecchio di manovra)
Autorizzazione controllo REMOTO (controllo con comandi LOCALI REMOTI oppure
DIGSI: si/no
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2.8 Elaborazione dei comandi
Tabella 2-11
Logica di interblocco
Stato di informazione attuale autorizzazione controllo
Controllo
DIGSI
Comando con
Comando con
Comando con
Com. eseg.3)=LO- Com. eseg.=LOCACom.
CALE
LE oppure
eseg.=DIGSI
REMOTO
LOCALE (ON)
non controlla- libero
to
bloccato 2)„bloccato, poiché controllo
LOCALE”
bloccato
"DIGSI non annunciato"
LOCALE (ON)
controllato
bloccato 2)„bloccato, poiché controllo
LOCALE”
2)
libero
REMOTO (OFF)
non controlla- bloccato 1)„bloccato, libero
to
poiché controllo
REMOTO”
REMOTO (OFF)
controllato
1)
2)
3)
bloccato 1)„bloccato, bloccato 2)„bloccapoiché controllo
to, poiché controllo
DIGSI”
DIGSI”
bloccato
„bloccato,
poiché controllo LOCALE”
bloccato
"DIGSI non annunciato"
libero
”anche libero” con: "Attivazione modo LOCALE (controllo con comandi sul posto): n”
”anche libero” con: "Attivazione modo REMOTO (controllo con comando LOCALE, REMOTO
oppure DIGSI): n”
Com. eseg. = Controllo sorgente
Com. eseg. = Auto SICAM:
I comandi interni derivati (comandi generati via CFC) non sono soggetti all'autorizzazione controllo e sono quindi sempre "liberi".
Modo di controllo
Il modo di controllo serve per attivare oppure disattivare le condizioni di interblocco
programmate al momento della manovra.
Sono definiti i seguenti modi di controllo (in locale):
• Per comandi locali (Com. eseg. = LOCALE)
– controllo bloccato (normale) oppure
– non bloccato (sbloccato).
Gli apparecchi in custodia 1/2 (7VE63) sono equipaggiati con due interruttori a chiave.
Quello inferiore è riservato al modo di controllo. La posizione "Normale" dell'interruttore inferiore permette il controllo bloccato, la posizione "Interlocking OFF“ permette il
controllo libero. Per gli apparecchi in custodia 1/3, si può commutare tra il modo di controllo "Bloccato" e "libero" sul pannello operatore dopo l'immissione di una password
oppure tramite CFC o anche mediante ingresso binario e il tasto di funzione.
Sono definiti i seguenti modi di controllo (a distanza):
• Per comandi a distanza oppure da DIGSI (Com. eseg. = LOCALE, REMOTO
oppure DIGSI)
– interbloccato oppure
– non interbloccato (sbloccato). Il rilascio in questo caso è effettuato mediante un
comando separato. La posizione dell'interruttore a chiave è irrilevante.
– Per i comandi da CFC (Com. eseg.= Auto SICAM), consultare le indicazioni nel
manuale CFC (modulo: BOOL to Command).
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2 Funzioni
Controllo zone
La considerazione degli interblocchi delle zone (ad es. mediante CFC) comprende la
realizzazione di interblocchi rilevanti ai fini del controllo per impedire manovre intempestive (quali, ad es., sezionatore su dispersori, dispersori solo senza tensione ecc.),
nonché l'impiego di interblocchi meccanici nel pannello di comando (ad es. porta AT
aperta contro l'inserzione dell'interruttore)
Per ogni apparecchio di manovra è possibile configurare separatamente un interblocco per le posizioni ON e/o OFF dell'interruttore.
L'informazione di abilitazione con "Apparecchio di manovra bloccato
(OFF/NAKT/DIST) oppure abilitato (ON)" può essere utilizzata
• direttamente tramite segnalazione singola o doppia, interruttore a chiave oppure
segnalazione interna (controllo flag), oppure
• con una logica di abilitazione mediante CFC
Lo stato attuale viene interrogato nel caso di un comando di commutazione e viene
aggiornato ciclicamente. L'assegnazione viene effettuata mediante "Oggetto abilitazione comando ON/comando OFF".
Controllo stazione
Interblocco sistema
Si tiene conto degli interblocchi dell'impianto (configurazione mediante l'unità centrale).
Blocco di doppio
comando
Ha luogo un interblocco di manovre parallele. Quando si genera un comando, tutti gli
oggetti di comando subordinati al blocco vengono verificati per accertare se vi è un
comando in corso. Durante l'esecuzione di un comando, il blocco è attivo per tutti gli
altri comandi.
Blocco da protezione
Ha luogo un blocco delle manovre mediante funzioni di protezione. Le funzioni di protezione bloccano, in posizione ON oppure OFF, determinati comandi di commutazione
separatamente per ogni apparecchio di manovra.
Un blocco da protezione richiesto genera un "blocco posizione ON" per l'interblocco
di comando di inserzione "blocco posizione OFF" per l'interblocco di un comando di
scatto. All'attivazione di un blocco da protezione un comando in corso viene interrotto
immediatamente.
Controllo posizione
interruttore
(interruttore già in
posizione)
152
Nel caso di comandi di commutazione, la protezione confronta lo stato attuale dell'apparecchio di manovra con lo stato richiesto. Ciò significa che se un interruttore è già
in posizione ON, e si prova ad effettuare un comando di chiusura, quest'ultimo viene
rifiutato con la risposta di servizio "stato nominale uguale a stato reale". Gli apparecchi
di manovra in posizione di guasto non vengono bloccati a livello software.
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2.8 Elaborazione dei comandi
Bypass
interblocchi
Lo sblocco di interblocchi programmati al momento della manovra ha luogo all'interno
del dispositivo mediante caratteristiche di sblocco dell'ordine di comando oppure in
forma generale, tramite i cosiddetti modi di controllo.
• VQ=LOCALE
– I modi di controllo "interbloccato" e "non interbloccato", negli apparecchi in custodia 1/2 (7VE63), possono essere definiti mediante interruttore a chiave. In tal
caso, la posizione "Interlocking OFF" corrisponde al controllo "non interbloccato"
e serve soprattutto allo sblocco degli interblocchi standard. Per gli apparecchi in
custodia 1/3 (7VE61), si può commutare tra il modo di controllo "interbloccato" e
"non interbloccato" sul pannello operatore dopo l'immissione di una password
oppure tramite CFC o anche mediante ingresso binario e il tasto di funzione.
• REMOTO e DIGSI
– I comandi di SICAM oppure di DIGSI vengono sbloccati per mezzo di un modo
di controllo globale REMOTO. Per realizzare uno sblocco è necessario inviare
una richiesta separata. Lo sblocco è valido solo per una manovra e solo per
comandi della stessa origine.
– Richiesta: comando verso l'oggetto "Modo di controllo REMOTO", ON
– Richiesta: comando verso "apparecchio di manovra"
• comandi derivati via CFC (comandi automatici, Com. eseg. = Auto SICAM):
– Il comportamento viene definito nel modulo CFC ("BOOL to Command") mediante configurazione
2.8.5
Memorizzazione/acquisizione dei comandi
Durante l'elaborazione dei comandi, le segnalazioni di comando e di processo
vengono inviate, indipendentemente dall'ulteriore impiego e dal loro trattamento successivo, alla funzione di elaborazione messaggi. Ognuno di questi messaggi contiene
un'informazione relativa alla sua origine. Se sono state rispettivamente impostate
(configurate), queste segnalazioni vengono registrate nel protocollo delle segnalazioni di esercizio.
Premesse
2.8.5.1
Una lista delle possibili risposte e del loro significato nonché la descrizione dei tipi di
comando necessari per l'inserzione e la disinserzione di apparecchi di manovra
oppure per il posizionamento superiore/inferiore di stadi del trasformatore, sono riportate nella descrizione del sistema SIPROTEC 4.
Descrizione
Conferma del
comando a livello
del comando
integrato
Tutte le segnalazioni con controllo sorgente VQ_LOCALE si convertono in una risposta di servizio corrispondente e vengono visualizzate quindi sul display.
Conferma dei
comandi locale/remoto/Digsi
Le segnalazioni con controllo sorgente VQ_LOCALE/REMOTO/DIGSI devono essere
inviate al loro iniziatore indipendentemente dalla configurazione (programmazione
sull'interfaccia seriale).
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153
2 Funzioni
La conferma del comando, pertanto, non ha luogo mediante una risposta di servizio
come per il comando locale, ma tramite il protocollo normale dei comandi e delle segnalazioni di conferma.
Supervisione delle
segnalazioni di
conferma
L'elaborazione dei comandi esegue, per tutte le procedure di comando con segnalazione di conferma, una supervisione del tempo. Parallelamente al comando viene
avviato un tempo di supervisione (supervisione di durata comando), che controlla se
l'apparecchio di manovra ha raggiuto la posizione desiderata entro tale tempo. All'arrivo della segnalazione di conferma, il tempo di supervisione viene fermato. Se non
viene emessa nessuna segnalazione, viene visualizzata la risposta di servizio "Com.
fuori tempo" e la procedura viene interrotta.
Nelle segnalazioni di esercizio vengono protocollati anche i comandi e le loro segnalazioni di conferma. La conclusione normale di un comando ha luogo con l'arrivo della
segnalazione di conferma (Disp. rit. OK) dell'apparecchio di manovra interessato
oppure con l'emissione di un messaggio alla conclusione del comando (nel caso di
comandi senza segnalazione di processo).
Il segno "più" nella segnalazione indica una conferma del comando. Il comando è
stato concluso positivamente. Allo stesso modo, il segno "meno" indica un risultato negativo inatteso.
Emissione del
comando /
eccitazione relè
I tipi di comando necessari per l'inserzione e la disinserzione di apparecchi di manovra
oppure per il posizionamento superiore/inferiore di stadi del trasformatore, sono descritti nella programmazione in /1/.
■
154
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Montaggio e messa in servizio
3
Questo capitolo si rivolge a esperti addetti alla messa in servizio. Essi devono avere
esperienza nella messa in servizio di dispositivi di protezione e di comando, avere conoscenza del funzionamento del generatore e delle regole e delle disposizioni in
materia di sicurezza. È possibile che si rendano necessari alcuni adattamenti
dell'hardware ai dati dell'impianto. Per le prove primarie, l'oggetto da proteggere (generatore, motore, trasformatore) deve essere inserito e messo in servizio.
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3.1
Montaggio e collegamento
156
3.2
Controllo dei collegamenti
177
3.3
Messa in servizio
184
3.4
Attivazione dell'apparecchio
209
155
3 Montaggio e messa in servizio
3.1
Montaggio e collegamento
In generale
AVVERTENZA
Fare attenzione che trasporto, stoccaggio e messa in opera vengano effettuati
correttamente.
La mancata osservanza di tali norme può comportare incidenti mortali, lesioni del personale o notevoli danni materiali all'apparecchiatura.
Un funzionamento sicuro e senza guasti del dispositivo presuppone un trasporto appropriato, un adeguato immagazzinaggio, un'installazione e montaggio da parte di
personale qualificato e l'osservazione delle avvertenze e delle istruzioni del manuale.
In particolare sono da osservare le prescrizioni generali per l'installazione e la sicurezza per il lavoro con impianti elettrici ad alta tensione (per es. DIN, VDE, EN, IEC o altri
regolamenti nazionali e internazionali).
3.1.1
Indicazioni per la parametrizzazione
Premesse
Per il montaggio e il collegamento devono essere soddisfatte le seguenti premesse e
limitazioni:
Il controllo dei dati nominali dell'apparecchio consigliato nella descrizione del sistema
SIPROTEC 4 /1/ è stato effettuato e la loro concordanza con i dati dell'impianto è stata
verificata.
Varianti di collegamento
Gli schemi generali sono riportati nell'appendice A.2. Esempi di collegamento per i circuiti dei trasformatori amperometrici sono riportati nell'appendice A.3. Bisogna verificare che la parametrizzazione per la funzione di sincronizzazione (paragrafo 2.2.2.1)
sia conforme ai collegamenti previsti.
Ingressi e uscite
binari
Le possibilità di configurazione degli ingressi e delle uscite binari, ovvero l'adattamento individuale all'impianto, sono riportate nella descrizione del sistema SIPROTEC
4/1/. Le preimpostazioni di fabbrica sono riportate all'appendice A.4. Controllare
anche che le strisce con le diciture sulla parte frontale corrispondano alle funzioni di
segnalazione attribuite.
156
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3.1 Montaggio e collegamento
Commutazione del
gruppo di parametri
Se la commutazione del gruppo di parametri viene effettuata attraverso ingressi binari,
bisogna osservare le indicazioni seguenti:
• Per il comando dei 4 possibili gruppi di impostazione devono essere messi a disposizione 2 ingressi binari. Questi sono contrassegnati con „>Grup.Set.Bit 0“ e
„>Grup.Set.Bit 1“ e devono essere parametrizzati su due ingressi binari fisici
perché sia possibile comandarli.
• Per il comando di 2 gruppi di impostazione è sufficiente un ingresso binario, cioè
„>Grup.Set.Bit 0“, in quanto l'ingresso binario non parametrizzato
„>Grup.Set.Bit 1“ sarà considerato inattivo.
• I segnali di comando devono essere presenti in modo permanente affinché il
gruppo di impostazione selezionato sia e rimanga attivo.
L'assegnazione degli ingressi binari ai gruppi di impostazione da A a D è indicata nella
seguente tabella, mentre la figura seguente riporta un esempio semplificato di collegamento. Nell'esempio si presuppone che gli ingressi binari siano parametrizzati
come normalmente aperti, cioè attivi con tensione (H attiva).
Si hanno i seguenti significati:
no =
non attivato
sì =
attivato
Tabella 3-1
Selezione di parametri (commutazione di gruppi di impostazione) mediante ingressi binari
Ingresso binario
risulta attivo
>Selez. Param. >Param. Selez.2
1
no
no
Gruppo A
sì
no
Gruppo B
no
sì
Gruppo C
sì
sì
Gruppo D
Figura 3-1
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Schema di collegamento (esempio) per la commutazione dei gruppi di impostazione attraverso ingressi binari
157
3 Montaggio e messa in servizio
3.1.2
Adattamento dell'hardware
3.1.2.1
In generale
In generale
Un adattamento successivo dell'hardware alle condizioni dell'impianto può rendersi
necessario, ad es., in relazione alla tensione di comando per ingressi binari o alla terminazione di interfacce seriali. Se si effettuano adattamenti, tenere conto in ogni caso
delle indicazioni di questo paragrafo.
Tensione ausiliaria
Esistono diversi range di entrata per la tensione ausiliaria (vedi dati di ordinazione
nell'appendice A.1). Le esecuzioni per DC 60/110/125 V e DC 110/125/220/250 V, AC
115/230 V possono essere adattate modificando dei ponticelli ad innesto. L'attribuzione di questi punti ai range di tensione nominale e la loro disposizione sul circuito stampato sono descritte in questo capitolo, al titolo al margine „Modulo processore C-CPU2“. Inoltre sono indicati posizione e dati del fusibile e della batteria tampone. Alla consegna dell'apparecchio, tutti i ponticelli sono impostati correttamente secondo le indicazioni di targa e non devono essere più modificati.
Contatto di
anomalia
Il contatto di anomalia dell'apparecchio è realizzato come contatto di commutazione
che può essere connesso a scelta come contatto di apertura o come contatto NA
tramite un ponticello a innesto (X40) ai collegamenti dell'apparecchio. L'attribuzione
dei ponticelli a innesto al tipo di contatto e la disposizione spaziale dei ponticelli sono
descritte nel seguente paragrafo, alla sezione „Modulo processore C-CPU-2“.
Tensione di
comando per gli
ingressi binari
Gli ingressi binari vengono impostati dal produttore in modo tale da utilizzare come
grandezza di comando una tensione della stessa ampiezza della tensione di alimentazione. Per valori nominali differenti della tensione di comando sul lato dell'impianto,
può rendersi necessaria la modifica della soglia di intervento degli ingressi binari.
Per modificare la soglia di intervento di un ingresso binario, bisogna cambiare ogni
volta un ponticello. L'assegnazione dei ponticelli agli ingressi binari e la loro disposizione spaziale seguono in questo paragrafo.
Nota
Se vengono impiegati ingressi binari per la supervisione del circuito di scatto, si deve
considerare che due ingressi binari (e/o un ingresso binario e una resistenza equivalente) sono collegati in serie. Qui la soglia di intervento deve trovarsi chiaramente al
di sotto della metà della tensione di comando nominale.
Tipo di contatto per
relè di uscita
Moduli di ingresso/uscita possono contenere relè il cui contatto può essere impostato,
a scelta, come contatto NA o contatto NC. A questo scopo bisogna cambiare un ponticello. I relè e i moduli per i quali ciò vale sono descritti in questo paragrafo al titolo al
margine "Modulo d'ingresso/uscita C–I/O –1“ e "Modulo d'ingresso/uscita C–I/O–8“.
Sostituzione di interfacce
Le interfacce seriali sono sostituibili solo negli apparecchi per montaggio incassato o
in armadio. In questo capitolo al titolo a margine „Sostituzione di moduli interfaccia“
viene descritto quali sono questi moduli e come vanno sostituiti.
158
7VE61 e 7VE63 Manuale
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3.1 Montaggio e collegamento
Resistenze di terminazione per RS485
e Profibus DP
(elettrico)
Per una trasmissione dei dati sicura, il bus RS485 o il profibus DP elettrico, deve terminare rispettivamente all'ultimo apparecchio del bus con resistenze. A questo scopo,
sul circuito stampato del modulo del processore C-CPU-2 e sul modulo dell'interfaccia
RS485 o profibus, sono previste resistenze di terminazione che possono essere installate tramite ponticelli ad innesto. Si può ricorrere solo a una delle tre possibilità. La
disposizione spaziale dei ponticelli sul circuito stampato del modulo del processore CCPU-2 è descritta in questo paragrafo al titolo al margine „Modulo processore C-CPU2“ e quella sui moduli dell'interfaccia al titolo al margine „Interfacce seriali con capacità
bus“. Entrambi i ponticelli devono avere sempre lo stesso inserimento.
Alla consegna dell'apparecchio le resistenze di terminazione sono disinserite.
Pezzi di ricambio
3.1.2.2
Pezzi di ricambio possono essere la batteria tampone, che in caso di guasto della tensione di alimentazione riceve i dati caricati nella batteria RAM, e il fusibile dell'alimentazione di corrente interna. La loro disposizione fisica si ricava dalla figura del modulo
del processore. I dati del fusibile sono impressi sul modulo accanto al fusibile. Per la
sostituzione si prega di tenere conto della descrizione del sistema SIPROTEC 4 sotto
„Misure di manutenzione“ e „Riparazioni“.
Smontaggio
Smontaggio
dell'apparecchio
Nota
La premessa per i passi che seguono è che l'apparecchio non sia in stato operativo.
CAUTELA
Fare attenzione quando si modificano elementi del circuito stampato che riguardano i dati nominali dell'apparecchio
La conseguenza è che il codice di ordinazione (MLFB) e i valori nominali di targa non
concordano più con l'apparecchio.
Se, in casi eccezionali, una tale modifica dovesse essere necessaria, è indispensabile
contrassegnare in questo senso l'apparecchio in modo chiaro e ben evidente. A
questo scopo, sono a disposizione etichette autoadesive che possono essere usate
quale targa supplementare.
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159
3 Montaggio e messa in servizio
Se si effettuano lavori sui circuiti stampati, quali controllo o permutazione di elementi
di comando oppure sostituzione di moduli, procedere nel modo seguente:
• Preparare la postazione di lavoro: preparare un piano di appoggio adatto per componenti che possono danneggiarsi in seguito a scariche elettrostatiche. Sono
inoltre necessari i seguenti utensili:
– un cacciavite con larghezza utensile da 5 a 6 mm,
– un cacciavite con intaglio a croce Pz misura 1,
– una chiave a tubo con ampiezza 5 mm.
• Svitare le viti prigioniere sul lato posteriore dei connettori DSUB al posto „A“ e „C“.
Ciò non va fatto nel modello per montaggio sporgente.
• Se l'apparecchio, oltre alle interfacce del posto „A“ e „C“, ha ulteriori interfacce ai
posti „B“ e „D“, devono essere allentate le viti che si trovano rispettivamente in diagonale. Ciò non va fatto nel modello per montaggio sporgente.
• Rimuovere le coperture sul frontalino dell'apparecchio e allentare le viti che diventano così accessibili.
• Togliere il frontalino e ribaltarlo lateralmente facendo attenzione.
Lavori sui
connettori a spina
CAUTELA
Fare attenzione alle scariche elettrostatiche
La mancata osservanza può comportare leggere lesioni corporali o danni all'apparecchiatura.
È indispensabile prevenire scariche elettrostatiche attraverso collegamenti dei componenti, i circuiti stampati e i connettori a spina toccando preventivamente le parti metalliche collegate a terra.
Non inserire o estrarre i collegamenti interfaccia sotto tensione!
Osservare quanto segue:
• Allentare sul frontalino il connettore a spina del cavo a nastro piatto tra il modulo del
processore C-CPU-2 (1 nelle figure e ) e il frontalino. Staccare premendo i bloccaggi del connettore in alto e in basso, in modo che il connettore a spina del cavo a
nastro piatto venga premuto fuori.
• Allentare il connettore a spina del cavo a nastro piatto tra il modulo del processore
C-CPU-2 (1) e i moduli di ingresso/uscita (a seconda del modello ordinato (2) e (3)).
• Estrarre i moduli e porli su un piano di appoggio adatto a componenti a rischio di
scariche elettrostatiche (EGB). Nel modello per montaggio sporgente bisogna considerare che, per tirare il modulo del processore C-CPU-2, è necessario usare un
po' di forza per via dei connettori a spina.
• Controllare ed eventualmente modificare e/o rimuovere i ponti come riportato nelle
figure da 3-4 a 3-7 e nelle seguenti spiegazioni.
La disposizione dei moduli per la grandezza 1/3 della scatola è riportata nella figura 32 e quella per la grandezza 1/2 nella figura 3-3.
160
7VE61 e 7VE63 Manuale
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3.1 Montaggio e collegamento
7VE61 e 7VE63 Manuale
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Figura 3-2
Vista frontale dimensioni custodia 1/3 senza frontalino (semplificata e rimpicciolita)
Figura 3-3
Vista frontale dimensioni custodia 1/2 senza frontalino (semplificata e rimpicciolita)
161
3 Montaggio e messa in servizio
3.1.2.3
Interruttori su circuiti stampati
Modulo del processore C–CPU–2
Figura 3-4
Il layout del circuito stampato per il modulo del processore C-CPU-2 è riportato nella
figura sottostante. La posizione e i dati del fusibile (F1) e della batteria tampone (G1)
si ricavano dalla figura seguente.
Modulo processore C-CPU-2 con rappresentazione dei ponticelli necessari per il controllo
dell'impostazione
La tensione nominale impostata dell'alimentazione di corrente integrata va controllata
in base alla tabella 3-2, la posizione di riposo del contatto di anomalia in base alla
tabella 3-3, le tensioni di comando selezionate degli ingressi binari da IB1 a IB5 in
base alla tabella 3-4e dell'interfaccia integrata RS232/RS485 in base alle tabelle da 35 a 3-7 .
162
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
3.1 Montaggio e collegamento
Alimentazione
ausiliaria
Tabella 3-2
Posizione dei ponticelli della tensione nominale dell' alimentazione ausiliaria
integrata sul modulo del processore C-CPU-2
Tensione nominale
Ponticello
da DC 24 fino a 48 V
da DC 60 fino a 125 V
da DC 110 fino a 250 V,
da AC 115 fino a 230 V
X51
non applicato
1–2
2–3
X52
non applicato
1–2 e 3–4
2–3
X53
non applicato
1–2
2–3
X55
non applicato
non applicato
1–2
non modificabile
Contatto di
anomalia
Tabella 3-3
sono intercambiabili
Ponticelli della posizione di riposo del contatto di anomalia sul modulo del processore C-CPU-2
Ponticello Posizione di riposo aperta Posizione di riposo chiusa
X40
Tensione di
comando degli
ingressi binari da
BI1 a BI5
Tabella 3-4
1)
2)
3)
RS232/RS485
1-2
Impostazione di
consegna
2-3
2-3
Posizione ponticelli delle tensioni di comando degli ingressi binari da BI1 a BI5
sul modulo del processore C-CPU-2
Ingressi binari
Ponticello
Soglia 19 V 1)
Soglia 88 V 2)
Soglia 176 V 3)
BI1
X21
1-2
2-3
3-4
BI2
X22
1-2
2-3
3-4
BI3
X23
1-2
2-3
3-4
BI4
X24
1-2
2-3
3-4
BI5
X25
1-2
2-3
3-4
Impostazione di fabbrica per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 24 a
125 V
Impostazione di fabbrica per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 110 a
250 V e AC 115 V oppure da AC 115 fino a 230 V
Usare solo per tensioni di alimentazione DC 220 o 250V
Esiste la possibilità di far funzionare l'interfaccia di servizio (Port C) come interfaccia
RS232 oppure RS485 modificando dei ponticelli.
I ponticelli da X105 a X110 devono essere inseriti nello stesso senso!
Alla consegna i ponticelli sono inseriti come da configurazione di ordinazione.
Tabella 3-5
Posizione ponticelli dell' interfaccia RS232/RS485 integrata sul modulo del
processore C-CPU-2
Ponticello
RS232
RS485
X103 e X104
1-2
1-2
da X105 fino a X110
1-2
2-3
All'interfaccia RS232 con il ponticello X111 viene attivato il controllo del flusso, che è
importante per la comunicazione modem.
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
163
3 Montaggio e messa in servizio
CTS (controllo del
flusso)
Tabella 3-6
Posizione ponticelli di CTS (controllo del flusso) sul modulo del processore CCPU-2
Ponticello
/CTS dell'interfaccia RS232
/CTS comandato da /RTS
X111
1-2
2-3 1)
1)
Condizione di consegna
Posizione ponticello 2-3: Di solito il collegamento modem dell'impianto avviene
tramite uno starcoupler o un convertitore a fibra ottica e per questo i segnali di
comando del modem secondo RS232 Norma DIN 66020 non sono a disposizione. I
segnali del modem non sono necessari perché il collegamento con gli apparecchi SIPROTEC 4 viene effettuato sempre in modalità semiduplex. Va usato il cavo di collegamento con il codice di ordinazione 7XV5100-4.
Anche in caso di impiego di thermobox in funzionamento semiduplex è necessaria la
posizione 2-3.
Posizione ponticelli 1-2: Con questa impostazione vengono messi a disposizione i
segnali del modem, cioè per il collegamento diretto RS232 tra apparecchio SIPROTEC 4 e modem può essere selezionata anche questa impostazione. Si consiglia di
usare i normali cavi di collegamento per modem RS232 (convertitore 9 poli a 25 poli).
Nota
Con collegamento diretto DIGSI all'interfaccia RS232, il ponticello X111 deve essere
inserito in posizione 2-3.
Tutti gli ultimi apparecchi di un bus RS485, se non sono chiusi esternamente da resistenze, devono essere configurati tramite i ponticelli X103 e X104.
Resistenze di
terminazione
Tabella 3-7
Ponticello
Posizione ponticelli delle resistenze di terminazione dell'interfaccia RS485 sul
modulo del processore C-CPU-2
Resistenza di terminazio- Resistenza di terminazio- Condizione di conne inserita
ne disinserita
segna
X103
2-3
1-2
1-2
X104
2-3
1-2
1-2
Nota: Entrambi i ponticelli devono avere sempre lo stesso inserimento!
Il ponticello X90 è al momento senza funzione. La posizione di consegna è 1-2.
La realizzazione di resistenze di terminazione è possibile anche esternamente (per
es. sul modulo di collegamento). In questo caso, le resistenze di terminazione che si
trovano sul modulo dell'interfaccia RS485 e/o Profibus o direttamente sul circuito
stampato del modulo del processore C–CPU–2 del 7VE61 e 7VE63 devono essere
disinserite.
164
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
3.1 Montaggio e collegamento
Figura 3-5
Terminazione dell'interfaccia RS485 (esterna)
Figura 3-6
Modulo di base di ingresso e uscita C-I/O-1 con rappresentazione dei ponticelli
necessari per il controllo dell'impostazione
Modulo di ingresso/
uscita C–I/O–1
Le tensioni di comando selezionate degli ingressi binari da BI7 a BI14 vengono controllate secondo la tabella 3-8 e le posizioni dei ponticelli per il tipo di contatto del relè
di uscita UB10 secondo la tabella 3-9.
7VE61 e 7VE63 Manuale
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165
3 Montaggio e messa in servizio
La figura 3-3 illustra la corrispondenza tra gli ingressi binari gestiti da una scheda ed
la sua posizione di montaggio.
Tensione di
comando degli
ingressi binari da
BI7 a BI14
Tabella 3-8
Ingressi binari
Ponticello
Soglia 19 V 1)
Soglia 88 V 2)
Soglia 176 V 3)
BI7
X21/X22
L
M
H
BI8
X23/X24
L
M
H
BI9
X25/X26
L
M
H
BI10
X27/X28
L
M
H
1)
2)
3)
Tipo di contatto
BI11
X29/X30
L
M
H
BI12
X31/X32
L
M
H
BI13
X33/X34
L
M
H
BI14
X35/X36
L
M
H
Impostazione di consegna per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 24
a 125 V
Impostazione di consegna per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 110
fino a 220 V e AC 115 fino a 230 V
Usare solo per tensioni di comando da DC 220 a 250 V
Nel modello 7VE63, l'uscita a relè Bo12 puo essere modificata da contatto normalmente aperto a contatto normalmente chiuso. La seguente tabella riporta la posizione
del ponticello X40 in funzione del tipo di contatto.
Tabella 3-9
Indirizzi di modulo
Posizione ponticelli delle tensioni di comando degli ingressi binari da BI7 a
BI14 sul modulo di ingresso/uscita C– I/O–1
Posizione ponticelli per il tipo di contatto del relè UB12 sul modulo d'ingresso/uscita C–I/O–1
Ponticello
Posizione di riposo
aperta (contatto NA)
Posizione di riposo chiusa
(contatto NC)
Impostazione di
consegna
X40
1–2
2–3
1–2
I ponticelli X71, X72 e X73 sul modulo di ingresso/uscita C-I/O-1 servono ad impostare l'indirizzo bus e non devono essere cambiati. La tabella seguente riporta le posizioni dei ponticelli alla consegna.
Il punto di montaggio del modulo si ricava dalla figura 3-3.
Tabella 3-10
166
Posizione ponticelli degli indirizzi di modulo del modulo di ingresso/uscita C–
I/O–1 nel 7VE63
Ponticello
Condizione di consegna
X71
H
X72
L
X73
H
7VE61 e 7VE63 Manuale
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3.1 Montaggio e collegamento
Modulo di ingresso/uscitaC–I/O–1
Figura 3-7
Modulo di ingresso e uscita C-I/O-8 con rappresentazione dei ponticelli necessari per il controllo delle impostazioni
La tensione di comando dell'ingresso binario BI6 deve essere concorde con quanto
riportato nella tabella 3-12 .La posizione dei ponticelli per l'uscita a relè BO5 deve
essere concore con la tabella 3-11.
Le figure 3-2 e 3-3 illustrano la corrispondenza tra gli ingressi binari gestiti da una
scheda ed la sua posizione di montaggio3-3.
Tipo di contatto
7VE61 e 7VE63 Manuale
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Per il relè di uscita UB5 i contatti possono essere modificati da contatti NA a contatti
NC. La seguente tabella riporta la posizione del ponticello X41 in funzione del tipo di
contatto.
167
3 Montaggio e messa in servizio
Tabella 3-11
Tensione di
comando
dell'ingresso
binario BI6
Posizione ponticelli per il tipo di contatto del relè BO5 sul modulo d'ingresso/uscita C–I/O–8
Ponticello
Posizione di riposo
aperta (contatto NA)
Posizione di riposo chiusa
(contatto NC)
Impostazione di
consegna
X41
1–2
2–3
1–2
Tabella 3-12
1)
2)
3)
Posizione ponticelli delle tensioni di comando dell'ingresso binario BI6 sul
modulo di ingresso/uscita C– I/O–8
ingresso
binario
Ponticello
Soglia 19 V 1)
Soglia 88 V 2)
Soglia 176 V 3)
BI6
X21
1–2
2–3
3–4
Impostazione di consegna per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 24
a 125 V
Impostazione di consegna per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 110
fino a 220 V e AC 115 fino a 230 V
Usare solo per tensioni di comando da DC 220 a 250 V
I ponticelli X71, X72 e X73 sul modulo di ingresso/uscita C-I/O-8 servono ad impostare l'indirizzo bus e non devono essere cambiati. La tabella seguente riporta le posizioni dei ponticelli alla consegna.
Indirizzo di modulo
3.1.2.4
Posizione ponticelli dell'indirizzo di modulo del modulo di ingresso/uscita C–
I/O–8
Ponticello
Grandezza scatola 1/3
Grandezza custodia 1/2
X71
2–3 (L)
2–3 (L)
X72
2–3 (L)
2–3 (L)
X73
1–2 (H)
1–2 (H)
Moduli interfaccia
Sostituzione di
moduli interfaccia
168
Tabella 3-13
I moduli interfaccia si trovano sul modulo del processpre C-CPU-2 ((1) nelle figure 32 e 3-3).
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
3.1 Montaggio e collegamento
Figura 3-8
Modulo processore C-CPU-2 con moduli interfaccia
Si tenga conto che:
• La sostituzione dei moduli interfaccia è possibile solamente su apparecchi a montaggio incassato o in armadio e su apparecchi a montaggio sporgente con unità di
comando separata o senza unità di comando.
Apparecchi per montaggio sporgente con morsettiera doppia la sostituzione può
essere effettuata solo in stabilimento.
• Possono essere impiegati solo moduli interfaccia con i quali l'apparecchio è anche
ordinabile in base al codice di ordinazione , vedi anche l'appendice A.1.
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
169
3 Montaggio e messa in servizio
Tabella 3-14
Interfaccia
Moduli di sostituzione per interfacce
Punto di montaggio/Port
Interfaccia di sistema
Modulo di sostituzione
RS232
RS485
FO 820 nm
Profibus DP RS485
Profibus DP anello doppio
Modbus RS485
B
Modbus 820 nm
DNP3.0, RS485
DNP 3.0 820 nm
Interfaccia analogica
Interfaccia analogica
2 x 0 fino a 20 mA
D
2 x 0 fino a 20 mA
I numeri di ordinazione dei moduli di sostituzione sono riportati nell'appendice al paragrafo A.1.
Terminazione
Per interfacce inserite su bus, l'ultimo apparecchio deve avere una resistenza terminale inserita. Per l'apparecchio 7VE61 e 7VE63 ciò riguarda le varianti con interfacce
RS485 o profibus.
Le resistenze di terminazione sono collocate sul modulo interfaccia RS485 o profibus,
che si trova sul modulo del processore C-CPU-2 ((1) nelle figure 3-2 e 3-3) o direttamente sul circuito stampato del modulo del processore C-CPU-2 (vedi titolo al margine
"Modulo processore C-CPU-2“, tabella 3-7).
La figura mostra il circuito stampato del C–CPU–2 con la disposizione dei moduli.
Il modulo per l'interfaccia RS485 è rappresentato nella figura 3-9, quello per l'interfaccia profibus nella figura 3-10.
Alla consegna i ponticelli sono inseriti in modo che le resistenze di terminazione siano
disinserite. Bisogna che entrambi i ponticelli di un modulo siano sempre inseriti nello
stesso senso.
Figura 3-9
170
Posizione dei ponticelli a innesto per la configurazione come interfaccia RS485 comprese le resistenze di
terminazione
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
3.1 Montaggio e collegamento
Figura 3-10
Posizione dei ponticelli a innesto per la configurazione delle resistenze di terminazione delle interfacce profibus (FMS e DP), DNP 3.0 e mobdus
L'inserzione di resistenze di terminazione è possibile anche esternamente (per es. sul
modulo di collegamento), come mostra la figura 3-5. In questo caso, le resistenze di
terminazione che si trovano sul modulo interfaccia RS485 e/o profibus oppure direttamente sul circuito stampato del modulo del processore C-CPU-2 devono essere disinserite.
Esiste la possibilità di di trasformare l'interfaccia RS485 in un'interfaccia RS232 permutando dei ponticelli e viceversa.
Le posizioni dei ponticelli per le alternative RS232 o RS485 (secondo la figura 3-9) si
ricavano dalla tabella seguente.
Tabella 3-15
Configurazione per RS232 oppure RS485 sul modulo interfaccia
Ponticello
X5
X6
X7
X8
X10
X11
X12
X13
RS232
1-2
1-2
1-2
1-2
1-2
2-3
1-2
1-2
RS485
2-3
2-3
2-3
2-3
2-3
2-3
1-2
1-2
I ponticelli da X5 a X10 devono essere inseriti nello stesso modo!
Alla consegna i ponticelli sono inseriti come da configurazione di ordinazione.
Uscita analogica
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
Il modulo interfaccia uscita analogica AN20 (vedi figura 3-11) ha 2 canali a potenziale
separato con corrente da 0 a 20 mA (unipolare, max. 350 Ω). Il punto di montaggio
sul modulo del processore C-CPU-2 è "B“ o/e "D“ a seconda della variante ordinata
(vedi figura 3–8).
171
3 Montaggio e messa in servizio
Figura 3-11
3.1.2.5
Modulo interfaccia uscita analogica AN20
Assemblaggio
Le fasi di assemblaggio dell'apparecchio sono le seguenti:
• Introdurre con attenzione i moduli nella custodia. Le posizioni dove sono montati i
moduli si ricavano dalle figure 3-2 e 3-3. Per i modelli a montaggio sporgente si consiglia di premere sugli angolari metallici dei moduli quando si inserisce il modulo del
processore C–CPU–2 per facilitare l'inserimento nei connettori.
• Inserire il connettore a spina del cavo a nastro piatto dapprima sui moduli di ingresso/uscita I/O e poi sul modulo del processore C-CPU-2. Fare attenzione a non
piegare le spine di connessione! Non forzare!
• Inserire il connettore a spina del cavo a nastro piatto tra modulo del processore CCPU-2 e frontalino sul connettore del frontalino.
• Premere i bloccaggi dei connettori.
• Mettere il frontalino e fissarlo nuovamente alla scatola con le viti.
• Inserire nuovamente le coperture.
• Avvitare nuovamente le interfacce sul lato posteriore dell'apparecchio.
Ciò non va fatto nel modello per montaggio sporgente.
3.1.3
Montaggio
3.1.3.1
Montaggio incassato
Eseguire il montaggio secondo le seguenti fasi:
• Rimuovere le 4 coperture sugli angoli del frontalino. Si rendono così accessibili 4 o
6 fori nell'angolare di fissaggio.
• Inserire l'apparecchio nell'apertura del quadro e fissare con 4 viti. Per il disegno
quotato vedi paragrafo 4.13.
• Inserire nuovamente le 4 coperture.
172
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
3.1 Montaggio e collegamento
• Predisporre una terra elettrica robusta a bassa resistenza ohmica sul lato posteriore dell'apparecchio con l'ausilio di almeno una vite M4. La sezione del filo di terra
impiegato deve corrispondere alla sezione massima collegata e deve essere, tuttavia, almeno di 2,5 mm2.
• Effettuare i collegamenti con connessioni a spina o a vite sulla parete posteriore
della custodia seguendo lo schema. Nel caso di collegamenti filettati con l'utilizzo
di capicorda a forcella o con connessione diretta, le viti, prima di inserire i fili,
devono essere avvitate in modo tale che la testa della vite sia allineata al bordo
esterno del modulo di connessione. Se si utilizzano capicorda ad anello, il capocorda deve essere centrato nell'alveolo in modo tale che la filettatura della vite entri nel
foro del capocorda. Bisogna assolutamente tenere conto delle indicazioni relative
a sezioni, coppie di seraggio, raggi di curvartura secondo la descrizione del sistema
SIPROTEC® 4.
Figura 3-12
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
Montaggio incassato di un apparecchio (dimensioni custodia 1/3) come esempio
173
3 Montaggio e messa in servizio
Figura 3-13
3.1.3.2
Montaggio incassato di un apparecchio (dimensioni custodia 1/2) come esempio
Montaggio incassato su telaio o in armadio
Per il montaggio di un apparecchio in un telaio o armadio servono 2 guide angolari. I
numeri di ordinazione sono riportati in appendice al paragrafo A.1.
• Innanzitutto avvitare senza stringere le due guide angolari nel telaio o nell'armadio
con rispettivamente 4 viti.
• Rimuovere le 4 coperture sugli angoli del frontalino. Si rendono così accessibili 4 o
6 fori nell'angolare di fissaggio.
• Fissare l'apparecchio alle guide angolari con 4 viti.
• Inserire nuovamente le 4 coperture.
• Stringere bene le 8 viti delle guide angolari nel telaio o armadio.
• Predisporre una terra elettrica robusta a bassa resistenza ohmica sul lato posteriore dell'apparecchio con l'ausilio di almeno una vite M4. La sezione del filo di terra
impiegato deve corrispondere alla sezione massima collegata, e deve essere tuttavia almeno di 2,5 mm2.
• Effettuare i collegamenti utilizzando le connessioni a spina o a vite sulla parte posteriore della custodia seguendo lo schema di collegamento. Nel caso di collegamenti filettati con l'utilizzo di capicorda a forcella o con connessione diretta, prima
di inserire i fili, le viti devono essere avvitate in modo tale che la testa della vite sia
allineata al bordo esterno del modulo di connessione. Se si utilizzano capicorda ad
anello, il capocorda deve essere centrato nell'alveolo in modo tale che la filettatura
della vite entri nel foro del capocorda. Bisogna assolutamente tenere conto delle indicazioni relative a sezioni, coppie di seraggio, raggi di curvartura secondo la descrizione del sistema SIPROTEC® 4.
174
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
3.1 Montaggio e collegamento
Figura 3-14
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
Montaggio di un apparecchio (dimensioni custodia 1/3) in un telaio o armadio
come esempio
175
3 Montaggio e messa in servizio
Figura 3-15
176
Montaggio di un apparecchio (dimensioni custodia 1/2) in un telaio o armadio
come esempio
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
3.2 Controllo dei collegamenti
3.2
Controllo dei collegamenti
3.2.1
Controllo del collegamento di trasmissione dati delle interfacce seriali
Occupazioni Pin
Le tabelle seguenti mostrano le occupazioni Pin delle diverse interfacce seriali dell'apparecchio e dell'interfaccia di sincronizzazione dell'orologio. La posizione dei collegamenti si desume dalla figura seguente.
Figura 3-16
Connettori DSUB a 9 poli
Interfaccia
operatore
Utilizzando il filo dell'interfaccia consigliato (per la sigla di ordinazione vedi appendice)
è assicurato automaticamente il corretto collegamento fisico tra apparecchio
SIPROTEC 4 e il pc e/o il laptop.
Interfaccia di
servizio
Se per la comunicazione con l'apparecchio è utilizzata l'interfaccia di servizio (Port C)
tramite un cablaggio fisso o un modem, si consiglia di controllare il collegamento di
trasmissione dati.
Interfaccia di
sistema
Nei modelli con interfaccia seriale collegata a un'unità centrale, è indispensabile controllare il collegamento di trasmissione dati. Particolarmente importante è il controllo
visivo della disposizione dei canali di trasmissione e ricezione. Nell'interfaccia RS232
e nell'interfaccia a fibra ottica, ogni collegamento è predisposto per una direzione di
trasmissione. Per questa ragione, l'uscita dei dati di un apparecchio deve essere collegata all'ingresso dei dati dell'altro apparecchio e viceversa.
I cavi di dati hanno i collegamenti contrassegnati con riferimento a DIN66020 e ISO
2110.
• TxD = uscita dati
• RxD = ingresso dati
• RTS = richiesta trasmissione
• CTS = abilitazione trasmissione
• GND = potenziale di terra per il segnale
La schermatura dei cavi viene collegata a terra ad entrambe le estremità. In ambiente
ad alto carico di CEM si può migliorare la resistenza alle interferenze conducendo il
GND in una coppia di fili separati, schermati singolarmente.
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
177
3 Montaggio e messa in servizio
Occupazione Pin
N. Pin
1
Tabella 3-16
RS232
Occupazione dei connettori sulle diverse interfacce.
RS485
Profibus FMS slave, RS485
Modbus RS485
Profibus DP slave, RS485
DNP3.0 RS485
Schermatura (con estremità collegata elettricamente)
2
RxD
–
–
3
TxD
A/A’ (RxD/TxD-N)
B/B’ (RxD/TxD-P)
A
4
–
–
CNTR-A (TTL)
RTS (livello TTL)
5
GND
C/C’ (GND)
C/C’ (GND)
GND1
6
–
–
+5 V (carico max. <100mA)
VCC1
1)
–
7
RTS
–
–
8
CTS
B/B’ (RxD/TxD-P)
A/A’ (RxD/TxD-N)
B
9
–
–
–
–
–
1)
Terminazione
Il pin 7 reca, anche con funzionamento come interfaccia RS485, il segnale RTS con livello
RS232. Il pin 7 non può pertanto essere collegato!
L'interfaccia RS485 può essere inserita su bus per il funzionamento semi-duplex con
i segnali A/A' e B/B' e con il potenziale relativo comune C/C' (GND). Bisogna controllare che le resistenze di terminazione siano collegate solo per l'ultimo apparecchio sul
bus e che non lo siano per tutti gli altri apparecchi sul bus. I ponticelli per le resistenze
di terminazione si trovano sul modulo interfaccia RS485 (vedi figura 3-9) o profibus
RS485 (vedi figura 3-10) oppure anche direttamente sul C-CPU-2 (vedi figura 3-4 e
tabella 3-7). La realizzazione di resistenze di terminazione è possibile anche esternamente (per es. sul modulo di collegamento, vedi figura 3-5). In questo caso, le resistenze di terminazione che si trovano sul modulo devono essere disinserite.
Se il bus viene ampliato, bisogna fare in modo che le resistenze di terminazione siano
collegate solo per l'ultimo apparecchio sul bus e che non lo siano per tutti gli altri apparecchi sul bus.
Uscita analogica
Entrambi i valori analogici vengono emessi come corrente tramite un connettore
DSUB a 9 poli. Le uscite sono a potenziale separato.
Tabella 3-17
Interfaccia sincronizzazione orologio
178
Occupazione del connettore DSUB dell'uscita analogica
N° Pin
Denominazione
1
Canale 1 positivo
2
–
3
–
4
–
5
Canale 2 positivo
6
Canale 1 negativo
7
–
8
–
9
Canale 2 negativo
Possono essere elaborati segnali di sincronizzazione dell'orologio a scelta per 5 V, 12
V o 24 V, se questi vengono portati agli ingressi di cui alla tabella seguente.
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
3.2 Controllo dei collegamenti
Tabella 3-18
1)
Occupazione del connettore DSUB dell'interfaccia di sincronizzazione dell'orologio
N° Pin
Denominazione
Significato del segnale
1
P24_TSIG
Ingresso 24 V
2
P5_TSIG
Ingresso 5 V
3
M_TSIG
Conduttore di ritorno
4
– 1)
– 1)
5
SCHERMATURA
Potenziale di schermatura
6
–
–
7
P12_TSIG
Ingresso 12 V
8
P_TSYNC 1)
Ingresso 24 V 1)
9
SCHERMATURA
Potenziale di schermatura
occupato, ma non utilizzabile
Conduttori a fibre
ottiche
AVVERTENZA
Radiazioni laser!
Non guardare direttamente in direzione di elementi a fibre ottiche!
La trasmissione attraverso conduttori a fibre ottiche è particolarmente insensibile alle
interferenze elettromagnetiche e garantisce da sola una separazione galvanica del
collegamento. I collegamenti di trasmissione e ricezione sono contrassegnati mediante simboli
Lo stato di riposo del segnale per il collegamento con fibra ottica è preimpostato con
„Luce spenta“. Se lo stato di riposo del segnale deve essere modificato, ciò avviene
tramite il programma di comando DIGSI, come riportato nella descrizione del sistema
SIPROTEC 4.
3.2.2
Controllo dei collegamenti dell'apparecchio
Generalità
Il controllo dei collegamenti dell'apparecchio deve verificare e garantire la correttezza
dell'integrazione della protezione ad es. nell'armadio. Ciò comprende, tra l'altro, il controllo del cablaggio e della funzionalità conformemente agli schemi, il controllo visivo
del sistema di protezione ed una prova di funzionamento semplificata della protezione.
Alimentazione di
tensione ausiliaria
Prima di essere messo in tensione per la prima volta, l'apparecchio dovrebbe essere
posizionato nel luogo di installazione per almeno due ore, in modo da assicurare una
stabilizzazione della temperatura ed evitare la formazione di umidità e di condensa.
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3 Montaggio e messa in servizio
Nota
In caso di alimentazioni ridondanti, il collegamento-meno nell'impianto a tensione continua tra sistema 1 e sistema 2 deve avere collegamento fisso, vale a dire non separabile, tramite ponticello (nessun dispositivo di collegamento, nessun fusibile), poiché
altrimenti sussiste rischio di raddoppiamento di tensione in caso di doppio guasto a
terra.
Chiudere l'interruttore per la tensione ausiliaria (protezione alimentazione), controllare
la polarità e il valore della tensione sui morsetti della protezione o sui moduli di collegamento.
Controllo visivo
Controllo di eventuali danneggiamenti dell'armadio e degli apparecchi, della qualità
dei collegamenti ecc. e della messa a terra degli apparecchi.
Cablaggio
Importante è in modo particolare il controllo della correttezza del cablaggio e dell'assegnazione di tutte le interfacce dell'apparecchio. In questo caso, fa da supporto la
funzione descritta al titolo al margine „Funzione di prova per il controllo degli ingressi
e delle uscite binari“.
Gli ingressi analogici possono essere controllati con prove di plausibilità, come descritto al titolo a margine „Prova secondaria“.
Prova secondaria
funzione di
sincronizzazione
Per facilitare la prova primaria si consiglia una prova secondaria. Il fine di quest'ultima
è verificare la correttezza del cablaggio, e le funzioni principali dei dispositivi di parallelo. Il dispositivo di prova Omicron CMC 56 per prove manuali e automatiche può ad
esempio essere associato al pacchetto software "dispositivi di parallelo" della ditta
Omicron. Il software del dispositivo supporta le prove. Queste comprendono anche i
valori di misura di esercizio, le registrazioni della memoria tampone, la funzione di registrazione guasti e il browser Web.
Si consiglia il seguente procedimento:
• Controllo dei collegamenti di tensione (collegamento antiparallelo di Ua e Ub e/o Ud
e Ue; nonché la corretta sequenza di fase - i valori di misura di esercizio e/o la
memoria delle segnalazioni di esercizio mostrano i guasti; il controllo di sincronismo
monofase costituisce un'eccezione)
• Correttezza di parametrizzazione e cablaggio dei comandi di chiusura (questi
devono essere assolutamente parametrizzati sui relè R1 e R2; il controllo di sincronismo monofase costituisce un'eccezione)
• Correttezza di parametrizzazione e cablaggio dei gruppi funzionali di sincronizzazione (controllo degli ingressi binari incluse le soglie di intervento)
• Correttezza di parametrizzazione e cablaggio dei comandi di avvio e di arresto.
• Correttezza di parametrizzazione e cablaggio del mcb del trasformatore voltmetrico
(in linea di principio possono andare su un ingresso binario)
• Correttezza di parametrizzazione e cablaggio dei comandi di regolazione della tensione e della frequenza (controllo della direzione di regolazione)
• Correttezza di parametrizzazione e cablaggio delle restanti informazioni binarie
conformemente al progetto (sincronizzazione in corso, arresto, comando di chiusura come segnalazione, sincronizzazione di prova tramite ingresso binario e altri
ancora)
• Verifica della parametrizzazione su LED
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3.2 Controllo dei collegamenti
• Sincronizzazione di prova per singoli gruppi funzionali di sincronizzazione (verifica
della correttezza della funzione compresi i parametri di taratura, controllo della direzione di regolazione per tensione e frequenza; per la documentazione possono
essere utilizzate le segnalazioni e la registrazione di sincronizzazione)
• Verifiche specifiche del progetto, come uscite analogiche, interfacce seriali (se il
controllo deve essere effettuato tramite queste) e altre ancora (vedi anche indicazioni seguenti)
Prova secondaria
delle funzioni di
protezione
Come prova di funzionamento delle funzioni di protezione, è necessario solo il controllo di plausibilità dei valori di misura di esercizio per mezzo di un dispositivo di prova
secondaria per escludere eventuali danneggiamenti dovuti al trasporto Per le prove
secondarie si consiglia un dispositivo di prova trifase (se possibile) (ad es. Omicron
CMC 56 per prove manuali e automatiche)
Il livello di precisione ottenuto durante le misure dipende dai dati elettrici delle sorgenti
utilizzate per la prova. I livelli di precisione indicati nella sezione "Dati tecnici" sono
possibili solo a patto che si rispettino le condizioni di riferimento conformi a VDE
0435/parte 303 o IEC 60255 e si utilizzino strumenti di misura di precisione.
Le prove possono essere effettuate con i valori di impostazione attuali o con i valori
preimpostati.
Diodi luminosi
3.2.3
Dopo prove nelle quali appaiono segnalazioni sui LED, questi andrebbero resettati affinché forniscano informazioni relative solo alla prova appena effettuata. Ciò dovrebbe
avere luogo almeno una volta tramite il tasto di reset posto sul fronte dell'apparecchio
e tramite ingresso binario per reset a distanza (se parametrizzato). Si tenga conto che
esiste anche un reset automatico al subentrare di un nuovo guasto e che l'attivazione
di nuovi messaggi può essere fatta dipendere a scelta, dall'avviamento o da un
comando di scatto (parametro 610 Disp.Guasto LED).
Controllo dell'integrazione nell'impianto
Avvertenze generali
AVVERTENZA
Attenzione alle tensioni pericolose
La mancata osservanza delle seguenti norme può comportare incidenti mortali, lesioni
corporali o notevoli danni materiali:
I controlli descritti devono pertanto essere eseguiti esclusivamente da personale qualificato, avente una conoscenza approfondita delle normative di sicurezza e delle
misure di precauzione da rispettare.
Tramite questo controllo del dispositivo di parallelo bisogna verificare e garantire la
corretta integrazione nell'impianto.
Il controllo della parametrizzazione (parametrizzazioni e tarature) conformemente ai
requisiti dell'impianto rappresenta qui una fase importante della prova.
Con il controllo comprendente tutte le interfacce dei collegamenti all'impianto avviene
da un lato il controllo del cablaggio dell'armadio e della funzionalità conformemente
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3 Montaggio e messa in servizio
agli schemi e dall'altro il controllo della correttezza del cablaggio tra trasmettitore e/o
trasformatore e protezione.
Alimentazione di
tensione ausiliaria
Controllo del valore della tensione e della polarità sui morsetti di ingresso
Nota
In caso di alimentazioni ridondanti, il collegamento-meno nell'impianto a tensione continua tra sistema 1 e sistema 2 deve avere collegamento fisso, vale a dire non separabile, tramite ponticello (nessun dispositivo di collegamento, nessun fusibile), poiché
altrimenti sussiste rischio di doppiatura di tensione in caso di doppio guasto a terra.
CAUTELA
Evitare il funzionamento dell'apparecchio senza batteria collegato a un dispositivo caricabatterie
La non osservanza delle seguenti misure può portare a tensioni elevate non ammesse
e quindi alla distruzione dell'apparecchio.
Non far funzionare l'apparecchio collegato ad un dispositivo caricabatterie senza che
una batteria sia collegata. (Per i valori limite vedere anche i dati tecnici, paragrafo 4.1).
Controllo visivo
Per il controllo visivo bisogna osservare i seguenti punti:
• controllo di eventuali danneggiamenti dell'armadio e degli apparecchi;
• controllo della messa a terra dell'armadio e dell'apparecchio;
• controllo della quallità e della completezza del cablaggio esterno.
Considerazione dei
dati tecnici dell'impianto
Per la verifica della parametrizzazione di sincronizzazione e di protezione (parametrizzazioni e tarature) conformemente ai requisiti dell'impianto è necessario il rilevamento
dei dati tecnici dei singoli componenti nel lato primario. Questi sono, tra l'altro, i dati
del generatore e del trasformatore.
In caso di divergenza dai dati di pianificazione, bisogna correggere in tal senso i valori
di impostazione nell'apparecchio.
Ingressi analogici
Il controllo dei circuiti dei trasformatori voltmetrici comprende i seguenti punti:
• considerazione dei dati tecnici
• controllo visivo dei trasformatori, tra l'altro di eventuali danneggiamenti, posizione
di montaggio, collegamenti
• controllo del cablaggio secondo lo schema di collegamento
Sono eventualmente necessari altri controlli specifici dell'ordine:
• misura isolamento dei cavi
• misura di trasposizione e polarità
• misura del carico
• se vengono impiegati commutatori di prova per la prova secondaria, sarà necessario verificare anche le loro funzioni.
182
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3.2 Controllo dei collegamenti
Ingressi e uscite
binarie
Si veda in merito anche il paragrafo 3.3.
• Impostazione degli ingressi binari:
– Controllare ed eventualmente adattare l'occupazione dei ponticelli per le soglie
di intervento (vedi paragrafo 3.1)
– Controllare la soglia di intervento - se possibile - con una tensione continua variabile
• Controllare i circuiti di scatto a partire dai relè di comando attraverso le linee di
scatto fino ai diversi componenti (interruttore, eccitazione, valvola a chiusura
rapida, dispositivo di commutazione ecc.).
• Controllare l'elaborazione delle segnalazioni dai relè di segnalazione attraverso i
cavi di segnalazione fino all'unità centrale, eccitando i contatti di segnalazione del
dispositivo di parallelo e controllando i testi nell'unità centrale
• Controllare i circuiti di comando dai relè di uscita attraverso le linee di controllo fino
agli interruttori e ai sezionatori ecc.
• Controllare i segnali degli ingressi binari attraverso le linee di trasmissione dei
segnali fino al dispositivo, azionando i contatti esterni
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3 Montaggio e messa in servizio
3.3
Messa in servizio
AVVERTENZA
Attenzione alle tensioni pericolose durante il funzionamento di apparecchi elettrici
La mancata osservanza di tali norme può comportare incidenti mortali, lesioni del personale o notevoli danni all'apparecchiatura:
Con questo apparecchio può lavorare solo personale qualificato. Tale personale deve
essere a conoscenza delle normative di sicurezza in materia, delle misure di sicurezza
e delle avvertenze contenute nel presente manuale.
Collegare a terra l'apparecchio prima di realizzare qualsiasi altro collegamento.
Tensioni pericolose possono essere presenti su tutte le parti collegate alla tensione
ausilaria e alle grandezze di misura o di prova.
Tensioni pericolose possono essere presenti anche dopo che la tensione ausiliaria è
stata disinserita (condensatori carichi).
Dopo un disinserimento della tensione ausiliaria, per ottenere determinate condizioni
iniziali, bisogna attendere almeno 10 s prima di reinserire la tensione ausiliaria.
I valori limite riportati nei "Dati tecnici" di questo manuale non devono essere mai superati, neanche durante le prove e la messa in servizio.
Per verifiche con un dispositivo di prova secondaria, occorre accertarsi che non siano
attive altre grandezze di misura e che i comandi di scatto ed eventualmente di chiusura agli interruttori siano interrotti, se non diversamente indicato.
Per la messa in servizio, bisogna effettuare anche operazioni di commutazione. Le verifiche descritte devono poter essere effettuate senza rischi. Non sono pertanto adatte
per controlli di servizio.
AVVERTENZA
Attenzione a pericoli dovuti a prove primarie scorrette
La mancata osservanza delle seguenti norme può comportare incidenti mortali, lesioni
del personale o notevoli danni materiali.
Le prove primarie devono essere effettuate solo da personale qualificato, che abbia
conoscenza della messa in servizio di sistemi di protezione, del funzionamento degli
impianti, così come delle prescrizioni di sicurezza (commutazione, messa a terra,
ecc.).
3.3.1
Funzionamento di prova/blocco della trasmissione
Attivazione e disattivazione
184
Se l'apparecchio è collegato ad un'unità centrale di comando o di memorizzazione, è
possibile, per alcuni dei protocolli offerti, influenzare le informazioni che vengono tra-
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3.3 Messa in servizio
smesse all'unità di comando (vedi tabella „Funzioni dipendenti dal protocollo“ nell'appendice A.5).
Se è attivato il modo test le segnalazioni inviate alla centrale da un apparecchio SIPROTEC 4 vengono contrassegnate da un ulteriore bit di prova, in modo da poter distinguere che non si tratta di segnalazioni di guasto reale. Inoltre, attivando il blocco
della trasmissione, è possibile stabilire che durante un funzionamento di prova non
vengano trasmesse segnalazioni tramite l'interfaccia di sistema.
Le procedure per l'attivazione e la disattivazione del modo test e del blocco della trasmissione sono riportate nella descrizione del sistema SIPROTEC 4. Si prega di
tenere conto che per la configurazione dell'apparecchio con DIGSI, la modalità operativa online è condizione per l'utilizzo di queste funzioni di prova.
3.3.2
Test dell'interfaccia di sistema
Osservazioni
preliminari
Se l'apparecchio dispone di un'interfaccia di sistema che viene usata per la comunicazione con una centrale di comando, tramite comando dell'apparecchio DIGSI è possibile verificare se le segnalazioni vengono trasmesse correttamente. Non si dovrebbe
tuttavia fare uso in nessun caso di questa possibilità di test durante l'esercizio normale.
PERICOLO
Pericolo in seguito a collegamento dei mezzi di esercizio (es. interruttori, sezionatori) tramite funzione di prova
La mancata osservanza delle seguenti norme comporta incidenti mortali, gravi lesioni
del personale o notevoli danni materiali.
Controllare i mezzi di esercizio collegabili (per es. interruttori, sezionatori) solo durante
la messa in servizio e in nessun caso in esercizio „a caldo“ inviando o ricevendo segnalazioni attraverso l'interfaccia di sistema tramite la funzione di prova.
Nota
A conclusione del modo test l'apparecchio effettuerà un reset. In tal modo vengono
cancellate tutte le memorie tampone. Eventualmente le memorie tampone dovrebbero
essere prima richiamate e salvate con DIGSI.
Il test dell'interfaccia viene effettuato con DIGSI in modalità online:
• Aprire la directory Online cliccando due volte; appaiono le funzioni di comando
dell'apparecchio.
• Cliccare su Test; a destra compare la selezione delle funzioni.
• Cliccare due volte nella lista su Generare messaggi. Si apre la finestra di dialogo
Generare messaggi (vedi la figura seguente).
Struttura della finestra di dialogo
Nella colonna Segnalazione vengono visualizzati i testi di tutte le segnalazioni parametrizzate nella matrice sull'interfaccia di sistema. Nella colonna Stato NOMINALE
viene stabilito un valore per le segnalazioni da testare. A seconda del tipo di segnala-
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3 Montaggio e messa in servizio
zione vengono qui proposti diversi campi di immissione (ad esempio „si genera“/„segnalazione scompare“). Cliccando su uno dei campi è possibile selezionare nella lista il valore desiderato.
Figura 3-17
Modifica dello stato
operativo
Test interfaccia con la finestra di dialogo: generare messaggi - esempio
Azionando la prima volta uno dei tasti della colonna Azione viene richiesta la password n. 6 (per menu di prova hardware). Dopo la corretta immissione della password,
le segnalazioni possono essere generate singolarmente. A questo scopo, cliccare sul
pulsante di dialogo Trasmettere all'interno della riga relativa. Il messaggio corrispondente viene generato e può essere letto sia nelle segnalazioni di esercizio dell'apparecchio SIPROTEC 4, sia nella centrale di comando dell'impianto.
L'abilitazione per altri test rimane fino alla chiusura della finestra di dialogo.
Testo "verso la centrale di comando"
Per tutte le informazioni che devono essere trasmesse alla centrale di comando,
testare le possibilità proposte nella lista alla voce Stato NOMINALE:
• Verificare che tutte le manovre eventualmente causate dai test possano essere effettuate senza pericoli (vedi sopra alla voce "PERICOLO!").
• Per la funzione da verificare, cliccare su "Trasmettere" e controllare che l'informazione corrispondente arrivi alla centrale e che abbia eventualmente l'effetto atteso.
Le informazioni normalmente accoppiate attraverso ingressi binari (primo carattere
„>“) verranno ugualmente trasmesse alla centrale con questa procedura. La funzione degli ingressi binari viene testata separatamente.
Terminare la
procedura
Per concludere la procedura di verifica dell'interfaccia di sistema, cliccare su Chiudere. La finestra di dialogo viene chiusa, l'apparecchio, durante il reset con riavviamento
che segue, non è pronto per l'esercizio.
Test in direzione di
comando
Le informazioni in direzione di comando devono essere emesse dalla centrale. Controllare che l'apparecchio reagisca correttamente.
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3.3 Messa in servizio
3.3.3
Controllo degli stati di commutazione di ingressi e uscite binarie
Osservazioni preliminari
Con DIGSI è possibile testare separatamente ingressi binari, relè di uscita e diodi luminosi dell'apparecchio l SIPROTEC 4. Questo dispositivo permette, ad es., il controllo del corretto cablaggio dell'impianto nella fase della messa in servizio. Non si dovrebbe tuttavia fare uso in nessun caso di questa possibilità di test durante l'esercizio
normale.
PERICOLO
Pericolo in seguito a collegamento agli organi di manovra (es. interruttori, sezionatori) tramite funzione di prova
La mancata osservanza delle seguenti norme comporta incidenti mortali, gravi lesioni
del personale o notevoli danni materiali.
Controllare i mezzi di esercizio collegabili (per es. interruttori, sezionatori) solo durante
la messa in servizio e in nessun caso in esercizio „a caldo“ inviando o ricevendo segnalazioni attraverso l'interfaccia di sistema tramite la funzione di prova.
Nota
A conclusione del test dell'hardware l'apparecchio effettuerà un primo avviamento. In
tal modo vengono cancellate tutte le memorie tampone. Eventualmente le memorie
tampone dovrebbero essere prima richiamate e salvate con DIGSI.
Il test dell'hardware viene effettuato con DIGSI in modalità online:
• Aprire la directory Online cliccando due volte; appaiono le funzioni di comando
dell'apparecchio.
• Cliccare su Test; a destra compare la selezione delle funzioni.
• Cliccare due volte nella lista su Ingressi e uscite dell'apparecchio. Si apre la finestra di dialogo con lo stesso nome (vedi figura seguente).
Struttura della finestra di dialogo
La finestra di dialogo è suddivisa in tre gruppi: BI per ingressi binari, BO per uscite
binarie e LED per diodi luminosi. A ciascuno di questi gruppi è attribuito a sinistra un
pulsante di dialogo corrispondente. Cliccando due volte su tali pulsanti, è possibile visualizzare e/o togliere dallo schermo le singole informazioni relative al rispettivo
gruppo.
Nella colonna Stato viene visualizzato lo stato attuale delle singole componenti hardware. Lo stato viene rappresentato con simboli. Lo stato fisico effettivo degli ingressi
e delle uscite binari viene rappresentato anche dai simboli dei contatti aperti o chiusi,
lo stato dei diodi luminosi dal simbolo di un LED illuminato o spento.
La rispettiva condizione originaria viene rappresentata nella colonna Nominale. La visualizzazione avviene con testo in chiaro.
L'ultima colonna a destra indica quali comandi o messaggi sono configurati sulle
singole componenti hardware.
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3 Montaggio e messa in servizio
Figura 3-18
Modifica dello stato
operativo
Controllo degli ingressi e delle uscite - Esempio
Per modificare lo stato operativo di una componente hardware, cliccare sul bottone
corrispondente nella colonna Nominale.
Prima del primo cambio di stato, viene richiesta la password n. 6 (se attivata in fase di
programmazione). Dopo l'immissione della password corretta, viene eseguita la modifica dello stato. L'abilitazione per altre modifiche dello stato rimane fino alla chiusura
della finestra di dialogo.
Test dei relè di
uscita
È possibile attivare singoli relè di uscita e in tal modo controllare il cablaggio tra relè
di uscita del 7VE61 e 7VE63 e l'impianto, senza dover generare le segnalazioni associate al relè di uscita in questione. Questo tuttavia non è possibile per la chiusura contemporanea dei relè BO1 e BO2 con la configurazione a 11/2 canali della 7VE61 o la
configurazione a due canali della 7VE63. Questi relè devono essere comandati da entrambi i metodi di misura.
Appena viene attivato il primo cambiamento di stato per un relè di uscita qualsiasi, la
funzionalità di tutti i relè viene disconnessa sul lato dell'apparecchio ed è possibile
azionarli solo tramite la funzione di test dell'hardware. Ciò significa, ad esempio, che
un comando che arriva da una funzione di protezione o di controllo per un relè di uscita
non viene eseguito.
Per effettuare il test del relè di uscita procedere nel modo seguente:
• Verificare che tutte le manovre causate dai relè di uscita possano essere effettuate
senza pericoli (vedi sopra alla voce "PERICOLO!").
• Testare ciascun relè di uscita tramite il corrispondente campo Nominale della finestra di dialogo.
• Terminare la procedura di test (vedi titolo a margine „Terminare la procedura“), affinché non vengano attivate accidentalmente altre manovre nel corso di ulteriori
prove.
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3.3 Messa in servizio
Test degli ingressi
binari
Per controllare il cablaggio tra l'impianto e gli ingressi binari dell'apparecchio 7VE61 e
7VE63, bisogna attivare nell'impianto l'origine dell'accoppiamento e controllare l'effetto nell'apparecchio stesso.
A questo scopo aprire nuovamente la finestra di dialogo Testare ingressi e uscite
dell'apparecchio, per vedere la posizione fisica degli ingressi binari. L'immissione
della password non è ancora necessaria.
Per testare gli ingressi binari procedere nel modo seguente:
• Attivare nell'impianto ciascuna delle funzioni che sono la causa per gli ingressi
binari.
• Controllare la reazione nella colonna Stato della finestra di dialogo. A questo
scopo, bisogna attualizzare la finestra di dialogo. Le opzioni possibili sono riportate
più avanti, alla sezione „Aggiornamento della visualizzazione“.
• Terminare la procedura di test (vedi la sezione „Terminare la procedura“).
Se si desidera tuttavia controllare gli effetti di un ingresso binario senza effettuare
manovre reali nell'impianto, è possibile farlo attivando singoli ingressi binari con il test
dell'hardware. Appena viene attivato il primo cambio di stato per un qualsiasi ingresso
binario ed è stata immessa la password n. 6, tutti gli ingressi binari vengono separati
dal lato dell'impianto ed è possibile azionarli solamente tramite la funzione di test
dell'hardware.
Test dei diodi luminosi
È possibile controllare i LED in modo analogo agli altri elementi di ingresso e di uscita.
Appena viene attivato il primo cambiamento di stato per un LED qualsiasi, la funzionalità di tutti i diodi luminosi viene disconnessa sul lato dell'apparecchio ed è possibile
azionarli solo tramite la funzione di test dell'hardware. Ciò significa, ad es., che non è
più possibile attivare un LED tramite una funzione di protezione dell'apparecchio o
azionando il tasto di reset.
Aggiornamento
della visualizzazione
Durante l'apertura della finestra di dialogo Testare ingressi e uscite dell'apparecchio vengono richiamati e visualizzati gli stati di funzionamento attuali dei componenti
hardware.
Un aggiornamento si ha:
• per la relativa compenente hardware, se un comando di cambio in un altro stato
operativo è stato effettuato con successo,
• per tutti i componenti hardware, cliccando sul pulsante Aggiornare,
• per tutti i componenti hardware attraverso aggiornamento ciclico (ciclo di 20 secondi), marcando l'opzione Aggiornamento ciclico.
Terminare la procedura
3.3.4
Per concludere il test dell'hardware cliccare su Chiudere. La finestra di dialogo si
chiude. In questo modo, tutti i componenti hardware vengono riportati nello stato operativo prescritto per le condizioni di utilizzo; l'apparecchio, durante il reset con riavviamento che segue, non è pronto per l'esercizio.
Controllo delle uscite analogiche
Gli apparecchi SIPROTEC 7VE61 e 7VE63 possono essere dotati di fino a 2x2 uscite
analogiche. Se tali uscite esistono e vengono utilizzate, bisogna controllare il loro effetto.
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3 Montaggio e messa in servizio
Poiché possono essere emessi valori di misura o risultati diversi, il controlllo dipende
dal genere di valori in questione. Questi vanno generati (ad esempio con un dispositivo di prova secondaria).
Accertarsi che i valori corrispondenti siano correttamente emessi alla destinazione.
3.3.5
Controllo di funzioni definibili dall'utente
Logica CFC
Poiché l'apparecchio dispone di funzioni definibili dall'utente, in particolare la logica
CFC, è necessario controllare anche le funzioni e le connessioni create.
Naturalmente non è possibile definire una procedura universale. La configurazione di
queste funzioni e le condizioni necessarie devono essere invece conosciute e verificate. In particolare, bisogna osservare e verificare eventuali condizioni di blocco dei
mezzi di commutazione (interruttori, sezionatori, dispersori).
3.3.6
Verifica degli scatti/chiusure degli organi di manovra primari
Collegamento
tramite immissione
del comando
Al termine dei test, i comandi di scatto ed eventualmente di chiusura configurati
nell'apparecchio devono essere stati provati tramite le funzioni di test dell'hardware
sopra descritte. Le segnalazioni delle posizioni di ritorno degli interruttori accoppiate
via ingresso binario devono essere lette sull'apparecchio e confrontate con la posizione reale degli interruttori. Negli apparecchi con display grafico, ciò è facilmente possibile dal display di comando.
Nella descrizione del sistema SIPROTEC 4 viene spiegato come procedere per il collegamento. L'autorizzazione al controllo deve essere in tal caso impostata in maniera
corrispondente alla sorgente di comando utilizzata. Come modalità di commutazione
è possibile scegliere tra commutazione con o senza blocco. Bisogna considerare che
la commutazione senza blocco rappresenta un rischio per la sicurezza.
Collegamento ad
una centrale di
comando
3.3.7
Se l'apparecchio è collegato ad un centro remoto di controllo tramite l'interfaccia di sistema, anche le relative prove di collegamento dovrebbero essere controllate da
questo centro. Anche qui bisogna assicurarsi che l'autorizzazione al controllo sia impostata in maniera corrispondente alla sorgente di comando utilizzata.
Prova di messa in esercizio
Condizione di
consegna
L'apparecchio viene consegnato con tutte le funzioni di protezione disattivate. Ciò presenta il vantaggio che ogni funzione può essere verificata per sé senza influenza di
altre funzioni. Per la prova e la messa in servizio devono essere attivate le funzioni
necessarie.
Tool di messa in
servizio con
browser WEB
Per il supporto della messa in servizio e per controlli di routine nel 7VE61 e 7VE63 è
a disposizione un tool per la messa in servizio tipo web. Esso permette di richiamare
comodamente tutte le segnalazioni e i valori di misura. Le prove vengono supportate
dalla visualizzazione di diagrammi vettoriali e di caratteristiche selezionate.
Se si vuole lavorare con il „tool di messa in esercizio“, si prendano in considerazione
anche gli aiuti offerti da questo „tool“.
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3.3 Messa in servizio
L'indirizzo IP necessario per il browser viene scelto in funzione dell'interfaccia al quale
il PC è collegato.
• Collegamento all' interfaccia operatore anteriore:
indirizzo IP 141.141.255.160
• Collegamento all' interfaccia di servizio posteriore (port C):
indirizzo IP 141.143.255.160
3.3.8
Verifica dei circuiti voltmetrici
In generale
Il controllo dei circuiti di tensione viene effettuato per garantire la correttezza dei circuiti del trasformatore voltmetrico relativamente a cablaggio, polarità, sequenza di
fase, rapporto di trasformazione dei trasformatori ecc. - non per controllare le singole
funzioni di protezione nell'apparecchio.
Messa a terra dei
trasformatori
Per il controllo dei trasformatori di tensione si deve prestare attenzione in particolare
agli avvolgimenti a triangolo aperto, poiché la messa a terra di tale avvolgimento deve
essere effettuata in una sola fase.
Preparazione
Impostare la funzione istantanea di protezione di massima tensione su circa il 110 %
della corrente nominale del generatore con scatto su eccitazione.
Collegare la protezione di frequenza (indirizzo 4201) con Blocco Rele'.
Accertarsi, già in stato di non eccitazione, mediante di tensioni residue che tutti i ponti
di corto circuito siano stati rimossi.
Circuiti di controllo
Durante la prova dell'interruttore gli isolatori adiacenti sono aperti. Occorre verificare
che se l'interruttore si trova in condizioni di comando manuale possa essere chiuso
solo dal controllo di parallelo manuale (se presente, se si trova in condizioni di
comando automatico possa essere chiuso solo su comando delle 7VE61 e 7VE63.
Se si utilizzano le varianti con variatore di frequenza e di tensione, la corretta reazione
dei regolatori di velocità e di tensione, in risposta ai comandi di aumenta/diminuisce,
è verificata dal 7VE61 e 7VE63. Se vi sono più punti di parallelo, le verifiche suddette
devono essere effettuate per ciascun dispositivo di parallelo. Tutti gli interruttori interessati hanno per quanto possibile, sezionatori su entrambi i lati al fine di verificare il
coordinamento fra il dispositivo di parallelo scelto e l'interruttore.
Interruttore di protezione del trasformatore voltmetrico
Poiché per la protezione di minima tensione e la funzione di sincronizzazione il blocco
automatico di queste funzioni, in caso di scatto dell'interruttore di protezione del trasfromatore voltmetrico, è di grande importanza, anche questo dovrebbe essere verificato durante il controllo dei circuiti di tensione. A ciascuno dei 6 ingressi di tensione
può essere assegnato un ingresso binario da „>FAIL: TV Ua“ a „>FAIL: TV Uf“.
Aprire rispettivamente un interruttore di protezione del trasformatore voltmetrico.
Nelle segnalazioni di esercizio ci si accerta che sia stata notato lo scatto dell'interruttore e che compaia la rispettiva segnalazione (ad es. „>FAIL: TV Ua“ „ON“. Ciò
presuppone che il contatto ausiliario dell'interruttore di protezione sia collegato e relativamente configurato.
Richiudere l'interruttore di protezione: Le segnalazioni di cui sopra compaiono tra le
segnalazioni di esercizio come "off“, vale a dire con l'identificazione "OFF“ (ad es.
„>FAIL: TV Ua“ „OFF“).
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3 Montaggio e messa in servizio
Se una delle segnalazioni non compare, vanno controllati il collegamento e la parametrizzazione di questi segnali.
Se lo stato „ON“ e lo stato „OFF“ sono scambiati, il tipo di contatto (contatto NA o contatto NC) dev'essere controllato e rivisto.
Circuiti della tensione di misura, generale
I collegamenti dei trasformatori voltmetrici vengono testati con grandezze primarie.
AVVERTENZA
Attenzione a pericoli dovuti a prove primarie scorrette
La mancata osservanza delle seguenti norme può comportare incidenti mortali, lesioni
del personale o notevoli danni materiali.
Le prove primarie devono essere effettuate solo da personale qualificato, che abbia
conoscenza della messa in servizio di sistemi di protezione, del funzionamento degli
impianti, così come delle prescrizioni di sicurezza (commutazione, messa a terra,
ecc.).
Se il collegamento dei circuiti di misura è corretto, non interverrà alcuna delle funzioni
di supervisione dei valori di misura nell'apparecchio. Se tuttavia compare una segnalazione di guasto, si può controllare nelle segnalazioni di funzionamento (Event log)
per individuare le eventuali cause.
Il controllo della funzionalità della protezione di frequenza si effettua con il test di plausibilità tra il numero di giri attuale della macchina e il valore di misura di esercizio visualizzato.
Devono essere controllati i valori e il senso ciclico delle fasi delle tensioni collegate. A
tale scopo, le tensioni e il senso ciclico delle fasi possono essere lette sul pannello di
visualizzazione posto sul fronte e/o attraverso l'interfaccia operatore tramite un personal computer e confrontate con le grandezze di misura reali. Se le grandezze di misura
non sono plausibili, devono essere controllati e corretti i collegamenti dopo aver
aperto la linea. Le misurazioni devono poi essere ripetute.
Circuiti di misura
voltmetrici, funzione di sincronizzazione
La funzione di sincronizzazione richiede assolutamente la verifica dei trasformatori di
tensione con il primario collegato.
I controlli possono essere effettuati in modi diversi in funzione della disposizione dei
trasformatori voltmetrici. Gli esempi che seguono descrivono applicazioni tipiche. Si
deve decidere autonomamente se è il caso di effettuare ulteriori prove.
Se, ad es., il generatore non è ancora pronto per il funzionamento, può essere eseguita la prova preliminare con la tensione di rete. Eventualmente si deve aprire il
centro stella del generatore.
Se il dispositivo di parallelo dispone di trasformatori di tensione su entrambi i lati
dell'interruttore (vedi fig. seguente), i controlli di tensione possono essere effettuati sui
detti trasformatori:
192
7VE61 e 7VE63 Manuale
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3.3 Messa in servizio
Figura 3-19
Prova con trasformatori voltmetrici
disposti sul lato
dell'uscita
Tensioni di misura per la sincronizzazione
Se l'interruttore (b) è aperto, il trasformatore sul lato sbarre è alimentato dalla rete:
chiudere il sezionatore (a).
Nel 7VE61 e 7VE63 la tensione viene letta nei valori di misura di esercizio come tensione U1 e confrontata con la tensione effettiva.
In reti trifase viene controllato il senso ciclico delle fasi. Se all'apparecchio sono collegate rispettivamente due tensioni concatenate o tre tensioni fase-terra e il parametro
6113 SEQUENZ. FASI è impostato su sequenza di fase destrorsa (L1 L2 L3) o sinistrorsa (L1 L3 L2), allora la sequenza di fase può essere letta nei valori di misura
di esercizio. Se non c'è concordanza con senso ciclico delle fasi impostato, vengono
emesse segnalazioni corrispondenti. Viene anche controllato il cablaggio secondario
verso il dispositivo. Nelle reti monofase oppure quando non è collegata la seconda
tensione concatenata, il parametro 6113 SEQUENZ. FASI viene impostato su NO.
Aprire il sezionatore di sbarra (a).
Dopo che il generatore è stato portato a regime, la tensione del generatore viene letta
nei valori di misura di esercizio come tensione U2 e confrontata con la tensione effettiva. Qui si deve osservare che il valore di misura di esercizio della tensione U2 viene
influenzato dal fattore di adattamento 6121 Rapp U1/U2. Normalmente questo
fattore è su 1 e verrà impostato, eventualmente, su valori differenti solo durante la successiva verifica dei circuiti di tensione secondari.
Infine, nelle reti trifase, viene verificata anche il senso ciclico delle fasi con la tensione
del generatore: la sequenza delle fasi della tensione del generatore deve essere
eguale a quella della rete. La sequenza delle fasi può essere letta nei valori di misura
di esercizio. Se non c'è concordanza con la sequenza delle fasi parametrizzata,
vengono emesse segnalazioni corrispondenti. Viene anche controllato il cablaggio secondario verso il dispositivo.
La successiva verifica dei circuiti delle tensioni secondarie è effettuata tenendo presente che ai riduttori di tensione sono addotte tensioni uguali. Inoltre il generatore
dev'essere isolato dalle sbarre. L'interruttore (b) si chiude quando le due tensioni U1
e U2 sono eguali.
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3 Montaggio e messa in servizio
Leggendo i valori di misura di esercizio ci si accerta che, nell'ambito delle tolleranze
di misura,
• le due tensioni U1 e U2 siano eguali e
• le due frequenze f1 e f2 siano eguali.
Se le tensioni secondarie non sono eguali a causa di riduttori di tensione differenti, si
può effettuare una correzione con l'ausilio del fattore di compensazione 6121 Rapp
U1/U2. Lo stesso vale in caso di differenze di indice orario, che possono essere adattate tramite il parametro 6122 Aggiust. Angolo.
Nei valori di misura di esercizio del 7VE61 e 7VE63 ci si accerta inoltre che, nell'ambito delle tolleranze di misura,
• la tensione differenziale dU sia pari a zero,
• la frequenza differenziale df sia pari a zero,
• l'angolo differenziale dα sia pari a zero.
Nota
Se nelle reti trifasiche da 7VE61 e 7VE63 viene controllato il senso ciclico delle fasi,
nei valori di misura di esercizio per entrambe le tensioni deve essere visualizzata la
stessa sequenza delle fasi.
In caso di più dispositivi di parallelo, il controllo va effettuato per ognuno di essi.
Prova con trasformatori voltmetrici
disposti sul lato
della sbarra
Nel caso di riduttori di tensione collegati alle sbarre, occorre controllare la tensione applicata all'apparecchio attraverso i contatti ausiliari di ciascun sezionatore di sbarra
leggendo i valori di esercizio e confrontandoli con quelli attuali. Commutando i sezionatori oppure effettuando dei ponticelli temporanei sui contatti ausiliari di ciascun sezionatore, è possibile collegare ciascuna delle tensioni di sbarra al punto di misura.
Una disposizione come quella riportatata in fig. 3-20 consente di verificare sia la tensione di rete che quella di generatore nella derivazione di misura. Solo uno degli interruttori (a) oppure (b) può essere chiuso per volta! Se è aperto l'interruttore di
generatore (b) ed è chiuso il congiuntore (a), nella derivazione di misura c'è la tensione di rete. La tensione di generatore può essere controllata aprendo il congiuntore (a)
e chiudendo l'interruttore di generatore.
I controlli di tensione iniziano con la tensione di rete, (b) aperto e (a) chiuso. Nel
7VE61 e 7VE63 viene letta la tensione U1 e confrontata con quella attuale.
Inoltre, è controllata successivamente la sequenza delle fasi. Se, in reti trifase, all'apparecchio sono collegate due tensioni concatenate e il parametro 6113 SEQUENZ.
FASI è impostato su sequenza delle fasi destrorsa (L1 L2 L3) o sinistrorsa (L1 L3
L2), allora la sequenza di fase può essere letta nei valori di misura di esercizio. Viene
anche controllato il cablaggio secondario verso il dispositivo.
Successivamente aprire di nuovo il congiuntore (a).
Dopo che il generatore è stato portato a regime, è effettuato il controllo della sequenza
fasi utilizzando la tensione di generatore, (a) aperto e (b) chiuso. La tensione U2 nel
7VE61 e 7VE63 può essere letta nei valori di misura di esercizio e confrontata con
quella attuale. Qui si deve osservare che il valore di misura di esercizio della tensione
U2 viene influenzato dal fattore di adattamento 6121 Rapp U1/U2.
La sequenza fasi della tensione di generatore deve essere eguale a quella della tensione di rete. Se all'apparecchio sono collegate due tensioni concatenate e il parame-
194
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3.3 Messa in servizio
tro 6113 SEQUENZ. FASI è impostato su sequenza di fase destrorsa (L1 L2 L3) o
sinistrorsa (L1 L3 L2), allora la sequenza di fase può essere letta nei valori di misura
di esercizio. Viene anche controllato il cablaggio secondario verso il dispositivo.
La successiva verifica dei circuiti delle tensioni secondarie è effettuata tenendo presente che ai riduttori di tensione sono addotte tensioni uguali. Il congiuntore (a) è
aperto in modo che non sia presente alcuna tensione di rete. L'interruttore del generatore (b) è chiuso in modo che le tensioni U1 e U2 addotte all'apparecchio siano
eguali.
Leggendo i valori di misura di esercizio ci si accerta che, nell'ambito delle tolleranze
di misura,
• le due tensioni U1 e U2 siano eguali e
• le due frequenze f1 e f2 siano eguali.
Se le tensioni secondarie non sono eguali a causa di riduttori di tensione differenti, si
può effettuare una correzione con l'ausilio del fattore di compensazione 6121 Rapp
U1/U2.
Nei valori di misura di esercizio del 7VE61 e 7VE63 ci si accerta inoltre che, nell'ambito delle tolleranze di misura,
• la tensione differenziale dU sia pari a zero,
• la frequenza differenziale df sia pari a zero,
• l'angolo differenziale dα sia pari a zero.
Se nelle reti trifase da 7VE61 e 7VE63 viene controllata il senso ciclico delle fasi, nei
valori di misura di esercizio per entrambe le tensioni deve essere visualizzata la
stessa sequenza delle fasi.
Nel caso di più sbarre la prova dev'essere ripetuta per ogni tensione di sbarra.
Nel caso di più dispositivi di parallelo, la verifica va effettuata per ciascuno di essi se
anche le tensioni cambiano unitamente ai punti di parallelo.
Figura 3-20
Verifica delle tensioni di misura nella derivazione di misura — esempio 1
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3 Montaggio e messa in servizio
Sincronizzazione di
reti
Figura 3-21
Quanto detto si applica anche al caso di sincronizzazione di reti. La figura seguente
riporta una possibile disposizione. Vengono eseguite le stesse verifiche come nella
„Prova con trasformatori voltmetrici disposti sul lato della sbarra“. Per i dettagli si veda
sopra.
Verifica delle tensioni di misura nel campo di misura — esempio 2
Se tra i due punti di misura non si trova alcun trasformatore — come negli esempi precedenti — l'indirizzo 6122 Aggiust. Angolo dev'essere impostato su 0°.
Se invece la misurazione viene effettuata in presenza di un trasformatore, questo
angolo deve corrispondere all'indice orario del trasformatore, visto dalla linea in direzione della sbarra. Un esempio è riportato nelle indicazioni per l'impostazione della
funzione di sincronizzazione.
Prova con trasformatore di potenza
196
Il campo da sincronizzare comprende un trasformatore di potenza con regolatore a
gradini 3-22. La prova può essere effettuata in modi diversi. Viene descritta la variante
con il generatore non in funzione. L'interruttore del generatore, compreso il sezionatore, è sempre aperto e protetto contro la chiusura.
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3.3 Messa in servizio
Figura 3-22
Tensioni di misura nella sincronizzazione a traverso il trasformatore
Come nelle prove precedenti, vanno seguite le seguenti fasi:
• Portare il regolatore del trasformatore in posizione nominale
• L'interruttore (b) è aperto e il congiuntore (c) chiude
• Controllare i valori di misura sul lato U1 (U1, f1, sequenza di fase)
• Controllare che la protezione differenziale del trasfromatore sia pronta per il funzionamento
• Chiudere il sezionatore (a1) e poi l'interruttore (b)
• Controllare i valori di misura sul lato U2 (U1, f1, sequenza di fase)
• Confrontate i valori di misura del lato 1 e del lato 2:
– uguaglianza di tensione U1 = U2
– uguaglianza di frequenza f1 = f2
– la tensione differenziale dU è zero
– la frequenza differenziale df è zero
– l'angolo differenziale dα è zero
Nota
Se dU e dα sono diversi da zero, allora ci sono errori di cablaggio o di impostazione.
– Azionare il regolatore e controllare nuovamente i valori di misura. I valori di misura
sul lato 2 devono rimanere uguali e tutte le grandezze differenziali essere pari a zero.
– Dopo la conclusione della prova ripristinare lo stato di commutazione di partenza.
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3 Montaggio e messa in servizio
Verifica del controllo del sincronismo
3.3.9
Qui vanno seguite le stesse fasi di prova della funzione di sincronizzazione (vedi
sopra). Nella variante 1ph Sync check per ogni lato viene utilizzata solo una tensione. Pertanto il controllo della sequenza delle fasi non viene effettuato.
Misura del tempo di manovra dell'interruttore
In generale
Per ottenere un parallelo esatto con un angolo di fase zero, è indispensabile, in condizioni asincrone, misurare il tempo proprio dell'interruttore durante la chiusura ed impostarlo correttamente. Se si opera esclusivamente in condizioni sincrone, questo paragrafo può essere tralasciato.
Con cronometro
esterno
Per la misurazione del tempo di manovra è consigliabile la disposizione di cui alla
figura 3-23. Il cronometro dev'essere impostato su un intervallo di 1 s e su una risoluzione di 1 ms.
Chiudere manualmente l'interruttore; contemporaneamente si avvierà il cronometro.
Appena sono chiusi i poli dell'interruttore, compare la tensione Vlinea; così il cronometro
si ferma.
Se, a causa di un istante di chiusura non favorevole, il cronometro non si ferma,
occorre ripetere il tentativo.
È preferibile calcolare il tempo facendo la media di più tentativi (da 3 a 5) riusciti.
Nota
Al tempo misurato va aggiunto il tempo di reazione del dispositivo di parallelo (22 ms
con fN = 50 o 60 Hz; 42 ms con fN = 16,7 Hz) e il tempo complessivo va impostato
all'indirizzo 6120 come T.Chius.Int.. Arrotondare il valore al prossimo valore
minimo impostabile. Procedere allo stesso modo per tutti i gruppi funzionali SYNC utilizzati da 2 a 8.
Figura 3-23
198
Misura del tempo di chiusura dell'interruttore
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3.3 Messa in servizio
Tramite lettura dalle
registrazioni perturbografiche
Il tempo di chiusura dell'interruttore può essere determinato anche leggendo dalle registrazioni perturbografiche il ritardo tra comando di chiusura per l'interruttore e la
chiusura dei poli dell'interruttore stesso. In questo caso, il tempo ricavato dalla registrazione perturbografiche è il tempo di chiusura dell'interruttore.
Si consiglia il seguente procedimento:
• Creare uno stato nel quale l'interruttore può essere chiuso senza pericoli.
• Attivare nel gruppo funzionale di sincronizzazione 1 il parametro 6107 SINC
U1<U2> tramite l'impostazione su SI, se U2 è stata collegata. Se è stata collegata
U1, si ha l'impostazione 6108 SINC U1>U2< = SI.
• Nelle funzioni impostare la registrazione guasto su "registrazione valore istantaneo"
e il trigger con il parametro 401 Regis Oscillo suSalva con Scatt.
• Selezionare il gruppo funzionale di sincronizzazione e avviare la sincronizzazione.
Il dispositivo di parallelo adesso effettuerà immediatamente una chiusura.
• Leggere la registrazione guasto e misurare il tempo di chiusura per mezzo di
SIGRA (vedi fig. 3-243-25). Utilizzare qui entrambi i cursori e la funzione di misura
del tempo. La comparsa della seconda tensione segnala che i poli dell'interruttore
sono chiusi.
• Impostare questo tempo all'indirizzo 6120 come T.Chius.Int.. Arrotondare il
valore al prossimo valore minimo impostabile. Procedere allo stesso modo per tutti
i gruppi funzionali SYNC utilizzati da 2 a 8.
• Impostare il parametro 6x08 e/o 6x09 nuovamente sul valore iniziale.
Figura 3-24
Misura del tempo di chiusura dell'interruttore
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3 Montaggio e messa in servizio
3.3.10 Prove di chiusura in bianco con la funzione di sincronizzazione
Premesse
I valori di impostazione sono stati ancora una volta verificati (vedi sottoparagrafo „Indicazioni per l'impostazione“ della funzione di sincronizzazione nel capitolo 2).
L'interruttore è chiuso. I comandi di chiusura e quelli di regolazione devono essere interrotti (staccare i morsetti dei comandi di chiusura e regolazione). La tensione di rete
è collegata per la misura.
Reti asincrone
Il generatore è portato manualmente ad un numero di giri poco al di sotto della differenza di frequenza ammissibile, secondo il valore di impostazione 6132 df ASIN
f2>f1 e/o 6133 df ASIN f2<f1. Il generatore è eccitato alla tensione di rete. I valori
possono essere letti nei valori di misura di esercizio nel 7VE61 e 7VE63.
La funzione di sincronizzazione nel 7VE61 e 7VE63 viene avviata (ad es. tramite ingresso di avvio o richiesta di misura per mezzo del controllo integrato con tasti di comando). Se è disponibile un sincronoscopio, l'avviamento si ha per un sincronismo
alle „Ore 12“; il tempo fino all'emissione del comando di parallelo è pari a circa 1/∆f
(con una differenza di frequenza di 0,1 Hz si ha 10 s).
Questo tentativo deve essere ripetuto diverse volte per la chiusura ipersincrona e iposincrona, se queste procedure sono ammesse.
Il collegamento viene controllato con un registratore esterno o con la funzione integrata di registrazione perturbografica. A tale scopo, entrambi i metodi devono aver
emesso il comando di chiusura poco prima del punto di sincronizzazione, spostato del
tempo di manovra dell'interruttore. La figura 3-25 riporta un esempio di resgistrazione
di valori istantanei. Si può riconoscere chiaramente la curva di inviluppo e il punto di
sincronizzazione nonché le tracce binarie con i comandi di chiusura di entrambi i
metodi di misura. Per la valutazione del collegamento va utilizzata la traccia con l'angolo differenziale ∆α. La distanza tra comando di chiusura e ∆α = 0 deve corrispondere al tempo di chiusura. Il tempo di chiusura dell'interruttore nell'es. era di 420 ms.
Un tempo così lungo si è verificato a causa dell'inserimento della protezione contro
errori di commutazione.
200
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3.3 Messa in servizio
Figura 3-25
Registrazione di valori istantanei di una prova di chiusura in bianco con reti asincrone
Le prove di chiusura in bianco possono essere ripetute ai limiti della differenza di tensione ammissibile.
Per gli apparecchi con eguagliatori di tensione e di frequenza viene ora controllato il
corretto funzionamento dei comandi di regolazione. Inoltre sono resi nuovamente operativi i comandi di regolazione effettuando nuovamente i collegamenti; il comando di
chiusura è ancora inattivo.
Il generatore è portato a un numero di giri al di fuori del campo per commutazione asincrona. La funzione di sincronizzazione viene avviata.
Occorre controllare che il 7VE61 e 7VE63 porti il numero di giri al valore corretto.
AVVERTENZA
Fare attenzione ad regolazione errata del numero di giri!
La mancata osservanza delle seguenti norme può comportare incidenti mortali, lesioni
corporali o notevoli danni materiali.
Se la regolazione del numero di giri non avviene come previsto:
interrompere subito la sincronizzazione azionando l'ingresso di arresto,
commutare su manuale,
disattivare il generatore,
correggere il cablaggio dei comandi di regolazione.
7VE61 e 7VE63 Manuale
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3 Montaggio e messa in servizio
Quando la direzione di regolazione è esatta, possono essere ottimizzati durata e
pause del comando nonché i parametri di taratura (ad es. df/dt). A tale scopo, è utile
la registrazione del valore effettivo che, grazie al lungo tempo di registrazione, permette di osservare le risposte al transitorio. Se i parametri di impostazione essenziali sono
stati trovati, vengono eseguite le prove di sincronizzazione.
Le prove di sincronizzazione (in bianco) possono essere effettuate sia in condizioni
ipersincrone che iposicnrone, in accordo con i valori dei parametri 6132 df ASIN
f2>f1 e 6133 df ASIN f2<f1.
Dopo aver controllato con esito positivo l'eguagliatore di frequenza, occorre verificare
quello di tensione. Il generatore è portato ad un numero di giri eguale all'incirca a
quello nominale, l'eccitazione, invece, è posta a una tensione al di fuori di quella accettabile per la sincronizzazione. La funzione di sincronizzazione nel 7VE61 e
7VE63viene avviata.
Occorre controllare che il 7VE61 e 7VE63 porti il numero di giri al valore corretto.
AVVERTENZA
Fare attenzione ad una regolazione errata del numero di giri!
La mancata osservanza delle seguenti norme può comportare incidenti mortali, lesioni
corporali o notevoli danni materiali.
Se l'aggiustamento del numero di giri non avviene come previsto:
interrompere subito la sincronizzazione azionando l'ingresso di arresto,
commutare su manuale,
disattivare il generatore,
correggere il cablaggio dei comandi di regolazione.
Quando la direzione di aggiustamento è esatta, possono essere ottimizzati durata e
pause di comando nonché i parametri di taratura (ad es. df/dt).
Le prove di sincronizzazione (in bianco) possono essere effettuate sia per in condizioni di sovraeccitazione che in condizioni di sottoeccitazione, in accordo con i valori dei
parametri 6130 dU ASIN U2>U1 e 6131 dU ASIN U2<U1.
Per la verifica della regolazione è particolarmente adatta la registrazione dei valori efficaci. A tale scopo la registrazione di guasto (parametro 401 Regis Oscillo) va
impostata su Salva con Avv..
La figura 3-26 mostra la registrazione dei valori efficaci di una prova di chiusura in
bianco. Si riconosce molto bene l'effetto dei comandi di aggiustamento.
202
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3.3 Messa in servizio
Figura 3-26
Registrazione di valori effettivi di una prova di chiusura in bianco per il test dei comandi di regolazione
Reti sincrone
Il dispositivo di parallelo viene avviato e viene controllato il comando di chiusura. Informazioni supplementari vengono fornite anche dai valori di misura di esercizio. Tutte
le condizioni di sincronizzazione devono essere soddisfatte entro il tempo 6146 T
Ritard Habil.. Se si osserva un passaggio da condizioni asincrone a condizioni
sincrone, la soglia di commutazione 6141 F SINCRONIZ. va leggermente aumentata. Questo comportamento può essere verificato allo stesso modo con la registrazione
di guasto. A causa dei tempi lunghi di abilitazione (ca. 10 s) va utilizzata la registrazione del valore efficace. I valori di misura attuali per l'istante di collegamento possono
essere letti dalla traccia del valore di misura effettivo.
Controllo del sincronismo
Se questa funzione è utilizzata in combinazione con la sincronizzazione manuale,
deve essere controllata la regolarità dell'abilitazione. L'emissione del comando per
l'interruttore, in questa prova, va interrotta staccando i morsetti. Successivamente il
generatore viene sincronizzato manualmente e la regolarità dell'abilitazione viene
controllata con la registrazione perturbografica. Come descritto nella funzione di sincronizzazione (paragrafo 2.2.1), la chiusura manuale impartisce una richiesta di
misura. Questa, a sua volta, provoca l'abilitazione della logica interna. Nella registrazione dei valori istantanei, come da figura 3-27, si può vedere la curva di inviluppo
della tensione differenziale. Il fianco della traccia binaria „>Sinc Rich.mis.“
mostra la chiusura manuale emessa. La differenza di tempo dal punto di sincronizzazione mostra la qualità della chiusura manuale. Se alla richiesta di misura i valori di
misura rientrano nei limiti impostati, la funzione di controllo del sincronismo impartisce
l'abilitazione. Ciò si può riconoscere nella traccia binaria „Sinc ok chius 1“.
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3 Montaggio e messa in servizio
Figura 3-27
Registrazione di valori istantanei di una prova di chiusura in bianco con sincronizzazione manuale
3.3.11 Sincronizzazione di prova
Per verificare la parametrizzazione della funzione di sincronizzazione, esiste anche la
possibilità di una sincronizzazione di prova. A tale scopo, il modo IBS viene attivato e
impostato su Sincr. di prova (Sync. Test). La sincronizzazione di prova viene quindi
avviata come una normale sincronizzazione. Se la sincronizzazione ha esito positivo,
viene generato un comando di chiusura IBS „Test Ril.Ch. 1“ e/o „Test
Ril.Ch. 2“. Vengono soppresse le segnalazioni „Sinc ok chius 1“ e „Sinc
ok chius 2“. Per il controllo viene creata una registrazione di sincronizzazione.
3.3.12 Aiuto per la messa in servizio tramite tool web
L'indirizzo IP necessario per il browser viene scelto in funzione dell'interfaccia al quale
il PC è collegato.
• Collegamento all' interfaccia operatore anteriore:
indirizzo IP 141.141.255.160
• Collegamento all'interfaccia di servizio posteriore (port C):
indirizzo IP 141.143.255.160
Quando il tool viene avviato e viene stabilito un collegamento all'apparecchio,
compare la visualizzazione per il comando a distanza nel browser (vedi fig. 3-28).
204
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3.3 Messa in servizio
Figura 3-28
Web-Tool — Telecomando mediante apparecchio virtuale 7VE6
Sulla home page compaiono tutti i dati per l'identificazione dell'apparecchio. Tramite
la visualizzazione del comando a distanza, sono disponibili tutte le parametrizzazioni
eseguibili direttamente sull'apparecchio.
Grazie ad ulteriori campi di selezione, è possibile visualizzare i valori di misura e i
campi di lavoro parametrizzati della funzione di sincronizzazione. Inoltre, tramite l'opzione sincronoscopio, può essere rappresentato dinamicamente un collegamento in
parallelo in corso grazie alla visualizzazione dei vettori rotanti (U2) (vedi fig. seguente).
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3 Montaggio e messa in servizio
Figura 3-29
Funzionamento del Browser — Visualizzazione delle grandezze di sincronizzazione (sincronoscopio)
3.3.13 1. Parallelo con la funzione di sincronizzazione
Premesse
Dopo che tutti i test sono conclusi, è effettuata la prima sincronizzazione „a caldo“.
Almeno uno degli 8 gruppi funzionali di sincronizzazione deve essere programmato
all'indirizzo da 161 a 168 come disponibile (vedi paragrafo 2.1.1.2). In tal modo si è
già avuta una preselezione del principio di funzionamento. Inoltre, il gruppo funzionale
SYNC dev'essere attivato all'indirizzo 6X01 ON. Con la selezione del punto di sincronizzazione, si comunica all'apparecchio l'insieme di parametri - e quindi il gruppo di
valori di impostazione - valido. Se non viene selezionato alcun insieme di parametri o
ne viene selezionato più di uno, l'apparecchio si blocca automaticamente. Se si deve
effettuare un collegamento di reti asincrone, al parametro 6120T.Chius.Int. deve
essere immesso il tempo determinato nel paragrafo „Misura del tempo di manovra
dell'interruttore“.
206
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
3.3 Messa in servizio
Fasi di test
essenziali
• Dopo la selezione del punto di sincronizzazione, ha luogo l'avviamento dell'apparecchio tramite l'ingresso di avvio.
• Osservare l'apparecchio durante la sincronizzazione (valori di misura, LED, segnalazioni)
• Dopo il comando di chiusura, vanno effettuati i seguenti controlli:
– Corretta segnalazione tramite LED, contatti di segnalazione ed eventualmente
bus
– Lettura delle memorie di segnalazione (segnalazioni di esercizio, di guasto) e
controllo di plausibilità
– Lettura della registrazione di guasto e analisi del collegamento
Di seguito vengono fornite ancora alcune indicazioni sulle singole condizioni di sincronizzazione.
Reti asincrone
Il generatore viene generalmente portato in condizioni prossime al sincronismo dal
proprio automatismo; successivamente viene avviato il dispositivo di parallelo.
Tramite i comandi di aggiustamento, viene effettuata una regolazione di precisione.
Se i valori di misura rientrano nei limiti impostati, l'apparecchio determina il prossimo
punto di sincronizzazione dalla variazione d'angolo e dalla differenza di frequenza. Il
comando di chiusura viene impartito in un momento che precede quello di sincronizzazione di un valore pari al tempo di chiusura dell'interruttore. La durata del comando
di chiusura è stata impostata all'indirizzo 6127T COM CH MIN.
L'apparecchio effettua il controllo fino a che le condizioni di chiusura non sono soddisfatte, tuttavia al massimo per la durata 6112 T-SIN. DURATA.
Se la regolazione di precisione dei comandi di aggiustamento non soddisfa completamete, procedere ad un adattamento dei parametri di impostazione e ad una nuova sincroniazzione.
Per ulteriori controlli, si consiglia di leggere e valutare la registrazione di sincronizzazione. A differenza della figura 3-25, in caso di sincronizzazione „a caldo“, dopo la
chiusura dei poli dell'interruttore la tensione differenziale è pari a zero.
Reti sincrone
Non appena vengono soddisfatte le condizioni di sincronismo, vengono emesse le segnalazioni „Sinc ok 1“ e „Sinc ok 2“ e, allo scadere del ritardo di abilitazione T
Ritard Habil., viene impartito il comando di chiusura. La durata del comando di
chiusura è stata impostata all'indirizzo 6127 T COM CH MIN.
Se invece non sono soddisfatte tutte le dette condizioni, l'apparecchio continua i controlli fino a che è terminato il tempo 6112 T-SIN. DURATA. In seguito l'apparecchio
si disattiva automaticamente.
Il comportamento dell'apparecchio può essere controllato nei valori di misura di esercizio. Una correzione dei parametri di impostazione può essere effettuata qualora si
riscontri una deviazione delle condizioni di commutazione e lo stato della rete.
Controllo del
sincronismo
Viene verificata l'interazione con la sincronizzazione manuale: Il generatore viene sincronizzato manualmente e il comportamento viene documentato con la registrazione
perturbografica. La registrazione è paragonabile a quella della figura 3-27. Dopo l'abilitazione e la chiusura manuale, i poli dell'interruttore effettuano una chiusura ritardata.
Successivamente tutte le grandezze differenziali sono pari a zero.
Se si seleziona 1ph Sync check all'indirizzo da 161 a 168, bisogna tenere presente
che questa selezione ha un'assegnazione fissa tra gruppo funzionale di sincronizza-
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207
3 Montaggio e messa in servizio
zione e canali di tensione (vedi indicazioni per l'impostazione della funzione di sincronizzazione). Le segnalazioni „Sinc U2<U1“, „Sinc U2>U1“, e „Sinc α2<α1“,
„Sinc α2>α1“ forniscono un aiuto supplementare per il controllo del collegamento
(vedi „segnalazioni spontanee“).
Se non sono soddisfatte tutte le condizioni di sincronizzazione, l'apparecchio continua
i controlli fino a che è terminato il tempo 6112 T-SIN. DURATA. In seguito l'apparecchio si disattiva automaticamente.
3.3.14 Generazione di una registrazione delle misure di test
Presupposti
Oltre alla possibilità di registrazione dei valori di guasto mediante avviamento della
protezione, l'apparecchio 7VE61 e 7VE63 consente di memorizzare anche i valori di
misura mediante il programma di comando DIGSI, attraverso le interfacce seriali e ingresso binario. In quest'ultimo caso, l'informazione „>Registr.oscil.“ deve
essere stata parametrizzata su un ingresso binario. Il trigger della registrazione ha
luogo quindi, ad es., mediante ingresso binario con l'inserzione dell'oggetto prottetto.
Tali registrazioni di guasto di prova avviate dall'esterno (ovvero senza avviamento
della protezione) vengono trattate dal dispositivo come normali registrazioni dei valori
di guasto, vale a dire che per ogni registrazione di misura viene aperto una registrazione di guasto con numero proprio per assicurare una corretta assegnazione. Tali registrazioni non vengono elencate nella memoria tampone delle segnalazioni di guasto
sul display perché non rappresentano un guasto di rete.
Avvio della registrazione delle
misure di prova
Per poter avviare una registrazione di prova da DIGSI, selezionare sulla sinistra della
finestra la funzione Test. Cliccare due volte nella lsta sulla voce Registrazione di
guasto di prova.
Figura 3-30
Finestra delle registrazioni delle misure di test in DIGSI — Esempio
La registrazione delle misure di prova viene subito avviata. Durante la registrazione
viene emessa una segnalazione nella parte sinistra della riga di stato. Segmenti a
barra forniscono inoltre informazioni sui progressi dell'operazione.
Per la visualizzazione e l'analisi della registrazione è necessario uno dei programmi
SIGRA o ComtradeViewer.
208
7VE61 e 7VE63 Manuale
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3.4 Attivazione dell'apparecchio
3.4
Attivazione dell'apparecchio
Serrare fino in fondo le viti. Tutte le viti dei morsetti devono essere fissate, anche
quelle non utilizzate.
CAUTELA
Coppie di serraggio non ammesse
La mancata osservanza delle seguenti norme può comportare lievi lesioni corporali o
danni materiali.
Le coppie di serraggio ammesse non devono essere superate perché ciò potrebbe
danneggiare le filettature e i morsetti!
È necessario verificare nuovamente i valori di taratura in quanto essi potrebbero
essere stati modificati nel corso delle prove. In particolare, controllare se i parametri
di configurazione di tutte le funzioni di protezione, di controllo e ausiliarie sono stati
impostati correttamente (paragrafo 2.1.1, Funzioni) e che tutte le funzioni desiderate
siano attivate (ON). Assicurarsi che una copia dei valori di taratura sia memorizzata sul
pc.
L'orologio interno all'apparecchio dovrebbe essere controllato ed eventualmente regolato/sincronizzato, qualora non venga sincronizzato automaticamente. Vedere in
merito la descrizione del sistema SIPROTEC 4.
Le memorie tampone vengono cancellate in MENU PRINCIPALE → Segnalazioni →
Cancella/Crea, in modo che queste contengano successivamente solo informazioni
relative agli eventi e agli stati reali (vedi anche descrizione del sistema SIPROTEC 4).
I contatori della statistica degli scatti vengono riportati ai valori iniziali mediante la
stessa selezione (vedi anche descrizione del sistema SIPROTEC 4).
I contatori dei valori di misura di esercizio (ad es. contatori delle ore di esercizio)
vengono resettati in MENU PRINCIPALE → Valori di misura → Reset (vedi anche
descrizione del sistema SIPROTEC 4).
Per ritornare al display base, azionare il tasto ESC (più volte se necessario). Sul pannello operatore compare il display base (per es. la visualizzazione di valori di misura
di esercizio).
Le visualizzazioni sul frontalino vengono cancellate premendo il tasto LED, in modo
che queste forniscano successivamente solo informazioni relative a eventi e stati reali.
Vengono resettati anche relè di uscita eventualmente memorizzati. Durante l'azionamento del tasto LED, i diodi luminosi parametrizzabili sul frontalino sono accesi, cosicché viene effettuato anche un test dei diodi luminosi. Se i diodi indicano stati che riguardano il momento attuale, rimangono ovviamente accesi.
Il diodo verde „RUN“ deve essere acceso, il diodo rosso „ERROR“ non deve essere
acceso.
Nel caso sia presente un interruttore di prova, questo deve essere sulla posizione di
esercizio.
L'apparecchio è ora pronto per il funzionamento.
■
7VE61 e 7VE63 Manuale
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209
3 Montaggio e messa in servizio
210
7VE61 e 7VE63 Manuale
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4
Dati tecnici
In questo capitolo sono riportati i dati tecnici dell'apparecchio SIPROTEC 4 7VE61 e
7VE63 e delle sue singole funzioni, compresi i valori limite che non devono essere in
nessun caso oltrepassati. Ai dati elettrici e funzionali per il massimo volume funzionale
seguono i dati meccanici con le dimensioni.
7VE61 e 7VE63 Manuale
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4.1
Dati generali dell'apparecchio
212
4.2
Funzione di sincronizzazione
224
4.3
Comandi di regolazione per la sincronizzazione
226
4.4
Protezione di minima tensione
227
4.5
Protezione di massima tensione
228
4.6
Protezione di frequenza
229
4.7
Protezione derivata di frequenza (df/dt)
230
4.8
Salto vettoriale
231
4.9
Supervisione valori di soglia
232
4.10
Accoppiamento di scatti esterni attraverso ingressi binari
233
4.11
Funzioni definibili dall'utente (CFC)
234
4.12
Funzioni supplementari
238
4.13
Dimensioni
241
211
4 Dati tecnici
4.1
Dati generali dell'apparecchio
4.1.1
Ingressi/uscite analogici
Ingressi di tensione
Frequenza nominale
fN
Tensione nominale secondaria
80 V fino a 125 V
Campo di misura
Consumo
50 Hz oppure 60 Hz (regolabile)
16,7 Hz nell'esecuzione 7VE6***-********1
0 V fino a 200 V
per 100 V ca. 0,3 VA
Sovraccarico ammissibile nel circuito di tensione
- termico (effettivo)
230 V permanente
Uscita analogica (per valori di esercizio)
4.1.2
Campo nominale
da 0 a 20 mA–
Campo di lavoro
da 0 a 22,5 mA–
Collegamento per montaggio incassato
parte posteriore, luogo di montaggio „B“
o/e „D“,
Connettore D SUB a 9 poli
Collegamento per montaggio sporgente
nell'alloggiamento del pulpito sulla parte
inferiore della custodia e/o sulla parte
superiore della custodia
Carico max.
350 Ω
Tensione ausiliaria
Tensione continua
Alimentazione di tensione tramite convertitore integrato
Tensione continua nominale aux UH–
24/48 V–
60/110/125 V–
Campi di tensione ammissibili
19 fino a 58 V–
48 fino a 150 V–
Tensione continua nominale aux UH–
110/125/220/250 V–
Campi tensione ammissibili
88 fino a 300 V–
Tensione alternata sovrapposta,
Picco-picco, IEC 60 255–11
≤ 15 % della tensione ausiliaria
Assorbimento di potenza
a riposo
eccitato
7VE61
ca. 5 W
ca. 9,5 W
7VE63
ca. 5,5 W
ca. 14 W
Tempo ammesso in caso di mancan≥ 50 ms con U ≥ 48 V– (UH,N = 24/48 V)
za/corto circuito della tensione (in funzio- ≥ 50 ms con U ≥ 110 V– (U = 60..125 V)
H,N
namento a riposo)
≥ 20 ms con U ≥ 24 V–(UH,N = 24/48 V)
≥ 20 ms con U ≥ 60 V–(UH,N = 60..125 V)
212
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
4.1 Dati generali dell'apparecchio
Tensione alternata
Alimentazione di tensione tramite convertitore integrato
4.1.3
Tensione alternata ausiliaria nominale
UH~
115 - 230 V~ (50/60 Hz)
Campo di lavoro ammissibile
92 - 276 V~
Assorbimento di potenza
a riposo
eccitato
7VE61
ca. 9 VA
ca. 21 VA
7VE63
ca. 12 VA
ca. 25 VA
Tempo ammesso in caso di mancanza/cortocircuito della tensione (in funzionamento a riposo)
≥ 200 ms
Ingressi e uscite binari
Ingressi binari
Variante
Numero
7VE61**–
6 (parametrizzabili)
7VE63**–
14 (parametrizzabili)
Campo di tensione nominale
24 V– fino a 250 V–, bipolare
Consumo di corrente, eccitato
ca. 1,8 mA, indipendente dalla tensione di
comando
Soglie di intervento garantite
intercambiabili tramite ponticelli
per tensioni nominali
24/48/
60/110/125 V–
Uhigh ≥ 19 VDC
Ulow ≤ 10 V–
per tensioni nominali
110/125/
220/250 V–
e 115/230 V~
Uhigh ≥ 88 V–
Ulow ≤ 44 V–
per tensioni nominali
220/250 V–
Uhigh ≥ 176 V–
Ulow ≤ 88 V–
Tensione massima ammissibile
300 V–
Soppressione impulso di ingresso
220 nF capacità di accoppiamento a 220 V con
tempo di recupero > 60 ms
Relè di uscita
Relè di segnalazione/comando
Numero
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
7VE61**–
9 (1 contatto NA ciascuno, uno di
questi facoltativamente come contatto NC) + 1 contatto life (facoltativamente come contatto NC o contatto NA)
7VE63**–
17 (1 contatto NA ciascuno, 2 di
questi facoltativamente come contatto NC) +
1 contatto life (facoltativamente
come contatto NC o contatto NA)
213
4 Dati tecnici
CHIUSURA
Potere di
1000 W/VA
APERTURA 30 VA
40 W ohmico
25 W per L/R ≤ 50 ms
Tensione di commutazione
250 V
Corrente ammissibile per contatto (perma- 5 A
nente)
4.1.4
Corrente ammissibile per contatto (chiusura e mantenimento)
30A per 0,5 s (contatto NA)
Corrente totale ammissibile per contatti
con conduttore comune
5 A permanenti 30 A ≤ 0,5 s
Interfacce di comunicazione
Interfaccia operatore
Collegamento
parte frontale, non isolata, RS232,
Connettore DSUB a 9 poli per il collegamento di un personal computer
Comando
con DIGSI
Velocità di trasmissione
min. 4 800 Baud fino a 115 200 Bd
Impostazione di consegna: 38 400
Baud;
Parità: 8E1
Distanza massima di trasmissione
15 m
Interfaccia di servizio/di modem
Collegamento
interfaccia a potenziale libero per trasmissione dati
Comando
con DIGSI
Velocità di trasmissione
min. 4 800 Baud fino a 115 200 Bd
Impostazione di consegna: 38 400
Baud;
Parità: 8E1
RS232/RS485
RS232/RS485 a seconda del modello
ordinato
Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio
gio incassato
„C“,
Connettore DSUB a 9 poli
Montaggio sporgente
nell'alloggiamento del pulpito sulla
parte inferiore della custodia;
cavo dati schermato
Tensione di prova
500 V; 50 Hz
Distanza massima di trasmissione
15 m
RS232
214
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4.1 Dati generali dell'apparecchio
RS485
Distanza massima di trasmissione
1000 m
Interfaccia di sistema
IEC 60870-5-103
RS232/RS485
Interfaccia a potenziale zero per traa seconda del modello or- sferimento dati a un'unità centrale
dinato
RS232
Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio
gio incassato
„B“,
Connettore DSUB a 9 poli
per montaggio sporgente
nell'alloggiamento del pulpito sulla
parte inferiore della custodia
Tensione di prova
500 V; 50 Hz
Velocità di trasmissione
min. 4 800 Bd,
max. 115 200 Bd;
Impostazione di fabbrica
38 400 Bd
Distanza di trasmissione
15 m
RS485
Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio
gio incassato
„B“,
Connettore DSUB a 9 poli
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
per montaggio sporgente
nell'alloggiamento del pulpito sulla
parte inferiore della custodia
Tensione di prova
500 V; 50 Hz
Velocità di trasmissione
min. 4 800 Bd,
max. 115 200 Bd;
Impostazione di fabbrica
38 400 Bd
Distanza di trasmissione
max. 1000 m
215
4 Dati tecnici
Conduttore a fibra ottica
(FO)
Tipo di connettore FO
Connettore ST
Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio
gio incassato
„B“,
per montaggio sporgente
nell'alloggiamento del pulpito sulla
parte inferiore della custodia
Lunghezza d'onda ottica
λ = 820 nm
Classe laser 1 conforme a con impiego di fibra di vetro
EN 60825-1/-2
50/125 µm
oppure
con impiego di fibra di vetro
62,5/125 µm
Attenuazione di linea
ammessa
max. 8 dB, con fibra di vetro
62,5/125 µm
Distanza di trasmissione
max. 1500 m
Stato di riposo segnale
parametrizzabile;
impostazione di fabbrica "Luce
spenta"
Profibus RS485 (DP)
Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio
gio incassato
„B“,
per montaggio sporgente
nell'alloggiamento del pulpito sulla
parte inferiore della custodia
Tensione di prova
500 V; 50 Hz
Velocità di trasmissione
fino a 12 MBd
Distanza di trasmissione
1000 m con ≤ 93,75 kBd
500 m con ≤ 187,5 kBd
200 m con ≤ 1,5 MBd
100 m con ≤ 12 MBd
DNP3.0 RS485
Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio
gio incassato
„B“,
Connettore DSUB a 9 poli
per montaggio sporgente
nell'alloggiamento del pulpito sulla
parte inferiore della custodia
Tensione di prova
500 V; 50 Hz
Velocità di trasmissione
fino a 19 200 Bd
Distanza di trasmissione
max. 1000 m
MODBUS RS485
Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio
gio incassato
„B“,
Connettore DSUB a 9 poli
per montaggio sporgente
216
nell'alloggiamento del pulpito sulla
parte inferiore della custodia
Tensione di prova
500 V; 50 Hz
Velocità di trasmissione
fino a 19 200 Bd
Distanza di trasmissione
max. 1000 m
7VE61 e 7VE63 Manuale
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4.1 Dati generali dell'apparecchio
Profibus FO (DP)
Tipo di connettore FO
Connettore ST anello semplice/anello
doppio in base all'ordinazione per
FMS; per DP disponibile solo anello
doppio
Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio
gio incassato
„B“,
per montaggio sporgente
utilizzare la versione con Profibus
RS485 nell'alloggiamento del pulpito
e il convertitore elettrico/ottico separato
Velocità di trasmissione
fino a 1,5 MBd
consigliati
> 500 kBd
Lunghezza d'onda ottica
λ = 820 nm
Classe laser 1 conforme a con impiego di fibra di vetro
EN 60825-1/-2
50/125 µm
oppure
con impiego di fibra di vetro
62,5/125 µm
Attenuazione di linea
ammessa
max. 8 dB, con fibra di vetro
62,5/125 µm
Distanza di trasmissione
max. 1500 m
Tipo di connettore FO
Connettore ST trasmettitore/ricevitore
DNP3.0 FO
Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio
gio incassato
„B“,
per montaggio sporgente
utilizzare la versione con Profibus
DNP3.0 RS485 nell'alloggiamento del
pulpito e il convertitore elettrico/ottico
separato
Velocità di trasmissione
fino a 19 200 Bd
Lunghezza d'onda ottica
λ = 820 nm
Classe laser 1 conforme a con impiego di fibra di vetro
EN 60825-1/-2
50/125 µm
oppure
con impiego di fibra di vetro
62,5/125 µm
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
Attenuazione di linea
ammessa
max. 8 dB, con fibra di vetro
62,5/125 µm
Distanza di trasmissione
max. 1500 m
217
4 Dati tecnici
MODBUS FO
Tipo di connettore FO
Connettore ST trasmettitore/ricevitore
Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio
gio incassato
„B“,
per montaggio sporgente
utilizzare la versione con MODBUS
RS485 nell'alloggiamento del pulpito
e il convertitore elettrico/ottico separato
Velocità di trasmissione
fino a 19 200 Bd
Lunghezza d'onda ottica
λ = 820 nm
Classe laser 1 conforme a con impiego di fibra di vetro
EN 60825-1/-2
50/125 µm
oppure
con impiego di fibra di vetro
62,5/125 µm
Attenuazione di linea
ammessa
max. 8 dB, con fibra di vetro
62,5/125 µm
Distanza di trasmissione
max. 1500 m
Modulo di uscita analogico 2 Ports con 0 mA fino a 20 mA
(elettrico)
Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio
gio incassato
„B“ e „D“
Connettore DSUB a 9 poli
per montaggio sporgente
nell'alloggiamento del pulpito sulla
parte inferiore della custodia
Tensione di prova
500 V; 50 Hz
Ethernet elettrico (EN100)
per IEC 61850 e DIGSI
Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio
gio incassato
"B" 2 x RJ45 presa femmina
100BaseT sec. IEEE802.3
218
per montaggio sporgente
nell'alloggiamento del pulpito sulla
parte inferiore della custodia
Tensione di prova (relativam. al connettore)
500 V; 50 Hz
Velocità di trasmissione
100 MBit/s
Distanza di trasmissione
20 m
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
4.1 Dati generali dell'apparecchio
Ethernet elettrico (EN100)
per IEC 61850 e DIGSI
Tipo di connettore FO
Connettore ST trasmettitore/ricevitore
Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio
gio incassato
„B“
per montaggio sporgente
non disponibile
Lunghezza d'onda ottica
λ = 1350 nm
Velocità di trasmissione
100 MBit/s
Classe laser 1 conforme a con impiego di fibra di vetro
EN 60825-1/-2
50/125 µm
oppure
con impiego di fibra di vetro
62,5/125 µm
Attenuazione di linea
ammessa
max. 5 dB, con fibra di vetro
62,5/125 µm
Distanza di trasmissione
max. 800 m
Interfaccia sincronizzazione orologio
Sincronizzazione dell'orologio
Segnale DCF 77/ IRIG B
(formato telegramma IRIG-B000)
Collegamento per montaggio incassa- parte posteriore, luogo di montaggio „A“;
to
Connettore DSUB a 9 poli
per montaggio sporgente
sui dispositivi di serraggio sulla parte inferiore della custodia
Tensioni nominali dei segnali
a scelta 5 V, 12 V o 24 V
Tensione di prova
500 V; 50 Hz
Livello del segnale e carichi
Tensione di ingresso nominale dei segnali
5V
4.1.5
12 V
24 V
UIHigh
6,0 V
15,8 V
31 V
UILow
1,0 V a IILow = 0,25 mA
1,4 V a IILow = 0,25 mA
1,9 V a IILow = 0,25 mA
IIHigh
4,5 mA fino a 9,4 mA
4,5 mA fino a 9,3 mA
4,5 mA fino a 8,7 mA
RI
890 Ω a UI = 4 V
1930 Ω a UI = 8,7 V
3780 Ω a UI = 17 V
640 Ω a UI = 6 V
1700 Ω a UI = 15,8 V
3560 Ω a UI = 31 V
Prove elettriche
Direttive
Norme:
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
IEC 60.255 (norme prodotto)
IEEE Std C37.90.0/.1
VDE 0435
per altre norme cfr. singole prove
219
4 Dati tecnici
Prova di isolamento
Norme:
IEC 60 255–5 e IEC 60 870–2–1
Prova di tensione (prova di routine) ingressi 2,5 kV (eff), 50 Hz
di misura della corrente, ingressi di misura
della tensione, uscite dei relè
Prova di tensione (prova di routine) tensione 3,5 kV–
ausiliaria e ingressi binari
Prova a impulso (prova di routine) solo inter- 500 kV (eff), 50 Hz
facce isolate di comunicazione e di sincronizzazione dell'orologio oppure uscite analogiche (Port A –D)
Prova a impulso (prova di tipo) tutti i circuiti, 5 kV (picco); 1,2/50 µs; 0,5 J;
eccetto interfacce di comunicazione e di sin- 3 impulsi positivi e 3 impulsi negativi a distanza
cronizzazione dell'orologio, uscite analogi- di1 s
che classe III
Prove di compatibilità elettromagnetica CEM (prove di tipo)
Norme:
IEC 60.255-6 e -22, (norme prodotto)
EN 61000-6-2 (norma generica)
VDE 0435 Parte 301
DIN VDE 0435-110
Prova ad alta frequenza IEC 60255-22-1,
classe III e VDE 0435 Parte 303, Klasse III
2,5 kV (picco); 1 MHz; τ = 15 µs; 400 impulsi al
s; durata prova 2 s; Ri = 200 Ω
Scarica elettrostatica
IEC 6055-2, classe IV
e IEC 61000-4-2, classe IV
8 kV scarica a contatto; 15 kV scarica aerea; entrambe le polarità; 150 pF; Ri = 330 Ω
Irradiamento con campo ad alta frequenza,
continuità di frequenza
IEC 60255-22-3, classe III
IEC 61000-4-3, classe III
10 V/m; 80 MHz fino a 1000 MHz
10 V/m; 800 MHz fino a 960 MHz
20 V/m; 1,4 GHz fino a 2,0 GHz;
80 % AM; 1 kHz
Irradiamento con campo ad alta frequenza,
frequenze singole
IEC 60255-22-3,
IEC 61000-4-3,
Modulata in ampiezza
classe III: 10 V/m
80/160/450/900 MHz 80 % AM 1 kHz; durata di
chiusura > 10 s
Fast transient grandezze perturbatrici/ burst 4 kV; 5/50 ns; 5 kHz; lunghezza burst = 15 ms;
IEC 60255-22-4 e
ciclo di ripetizione 300 ms; entrambe le polarità;
IEC 61000-4-4, classe IV
Ri = 50 Ω; durata prova 1 min
Tensioni impulsive (SURGE),
IEC 61000-4-5 classe di installazione 3
Tensione ausiliaria
Impulso: 1,2/50 µs
common mode: 2 kV; 12 Ω; 9 µF diff. mode:1 kV;
2 Ω; 18 µF
Ingressi di misura, ingressi binari common mode: 2 kV; 42 Ω; 0,5 µF diff. mode:
e relè di uscita
1 kV; 42 Ω; 0,5 µF
alta frequenza guidata, modulata in ampiez- 10 V/m; 150 MHz fino a 80 MHz; 80 % AM;
za
1 kHz
IEC 61000-4-6, classe III
220
Campo magnetico a frequenza di energia
IEC 61000-4-8, classe IV
IEC 60255-6
30 A/m permanente; 300 A/m per 3 s; 50 Hz
0,5 mT; 50 Hz
Immunità verso disturbi oscillatori
IEEE Std C37.90.1
2,5 kV (picco); 1 MHz; τ = 15 µs; 400 impulsi al
s; durata prova 2 s; Ri = 200 Ω
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
4.1 Dati generali dell'apparecchio
Immunità verso disturbi impulsivi
IEEE Std C37.90.1
4 kV; 5/50 ns; 5 kHz; lunghezza burst = 15 ms;
ciclo di ripetizione 300 ms; entrambe le polarità;
Ri = 50 Ω; durata prova 1 min
Interfenze elettromagnetiche emesse
IEEE Std C37.90.2
35 V/m; 25 MHz fino a 1000 MHz
Vibrazioni attenuate
IEC 60694, IEC 61000-4-12
2,5 kV (valore picco), polarità alternante
100 kHz, 1 MHz, 10 MHz e 50 MHz, Ri = 200 Ω
Prove CEM di emissione di perturbazione (prove di tipo)
4.1.6
Norma:
EN 61000-6-3 (norma generica)
Tensione di perturbazione radio su linee,
solo tensione ausiliaria IEC-CISPR 22
150 kHz fino a 30 MHz
Classe di valore limite B
Intensità di campo con perturbazione radio
IEC-CISPR 11
30 MHz fino a 1000 MHz Classe di valore limite
A
Prove di resistenza meccanica
Prove di vibrazione e di urto durante l'uso normale
Norme:
IEC 60255-21 e IEC 60068
Vibrazione
IEC 60255-21-1, classe 2
IEC 60068-2-6
sinusoidale
10 Hz fino a 60 Hz: ±0,075 mm ampiezza;
60 Hz fino a 150 Hz: accelerazione 1g
continuità di frequenza 1 ottava/min
20 cicli su 3 assi perpendicolari
Urto
IEC 60255-21-2, classe 1
IEC 60068-2-27
semi-sinusoidale
Accelerazione 5 g, durata 11 ms,
ogni 3 urti in entrambe le direzioni dei 3 assi
Vibrazione sismica
IEC 60255-21-3, classe 1
IEC 60068-3-3
sinusoidale
1 Hz fino a 8 Hz: ±3,5 mm ampiezza
(asse orizzontale)
1 Hz fino a 8 Hz: ±1,5 mm ampiezza
(asse verticale)
8 Hz fino a 35 Hz: accelerazione 1 g
(asse orizzontale) 8 Hz fino a
35 Hz: accelerazione 0,5 g
(asse verticale)
Continuità di frequenza 1 ottava/min
1 ciclo su 3 assi perpendicolari
Prove di vibrazione e di urto durante il trasporto
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
Norme:
IEC 60255-21 e IEC 60068
Vibrazione
IEC 60255-21-1, classe 2
IEC 60068-2-6
sinusoidale 5 Hz fino a 8 Hz: ±7,5 mm ampiezza;
8 Hz fino a 15 Hz: accelerazione 2 g
Continuità di frequenza 1 ottava/min
20 cicli su 3 assi perpendicolari
221
4 Dati tecnici
4.1.7
Urto
IEC 60255-21-2, classe 1
IEC 60068-2-27
semi-sinusoidale
Accelerazione 15 g, durata 11 ms,
ogni 3 urti in entrambe le direzioni dei 3 assi
Urto costante
IEC 60255-21-2, classe 1
IEC 60068-2-29
semi-sinusoidale
Accelerazione 10 g, durata 16 ms,
ogni 1000 urti in entrambe le direzioni dei 3 assi
Condizioni climatiche
Temperature
Norme:
IEC 60255–6
Prova di tipo (secondo IEC 60068–2–1 e –2, da –25 °C a +85 °C
Test Bd per 16 h)
Temporaneamente ammissibile durante
l'esercizio (testato per 96 h)
da –20 °C a +70 °C (leggibilità del display event.
compromessa a partire da +55 °C)
Consigliata per l'esercizio continuo (secondo da –5 °C a +55 °C
IEC 60255-6)
Temperature limite durante l'immagazzinag- da –25 °C a +55 °C
gio
Temperature limite durante il trasporto
da –25 °C a +70 °C
Trasporto e immagazzinaggio con imballo standard di fabbrica!
Temperatura limite durante l'esercizio
normale (ovvero nessun relè eccitato)
da –20 °C a +70 °C
Temperatura limite a pieno carico (grandez- da –5 °C a +55 °C per 7VE61
ze di ingresso e di uscita massime ammissi- da –5 °C a +40 °C per 7VE63
bili in permanenza)
Umidità
Grado di umidità ammissibile
media annuale di umidità relativa dell'aria ≤
75 %;
56 giorni all'anno fino al 93% di umidità relativa;
condensazione in esercizio non ammessa!
Si consiglia di installare gli apparecchi in modo tale che non siano esposti alla luce diretta del
sole e non siano sottoposti a forti sbalzi di temperatura. Questi fenomeni possono provocare
una rapida formazione di condensa.
222
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
4.1 Dati generali dell'apparecchio
4.1.8
Condizioni di impiego
La protezione è stata progettata per l'installazione in normali sale relè e impianti, in modo da
garantire un'adeguata compatibilità elettromagnetica (EMC) con montaggio effettuato a regola
d'arte.
Devono essere adottati inoltre i seguenti accorgimenti:
• Contattori e relè installati nello stesso armadio o sullo stesso quadro delle protezioni digitali
devono essere dotati di idonei dispositivi spegniarco.
• In impianti a 100 kV o di livello di tensione superiore, si raccomanda l'impiego di linee di allacciamento esterne con schermatura elettroconducibile e messa a terra su entrambi i lati.
In impianti a media tensione, normalmente, non sono necessari particolari accorgimenti.
• Non è consentito estrarre o inserire singole schede dalla custodia quando queste sono sotto
tensione. Se le schede sono fuori dalla custodia, alcuni componenti possono danneggiarsi
a causa delle scariche elettromagnetiche; nel maneggiare le schede devono essere osservate le normative EGB (per Componenti Sottoposti a pericolo di Scariche elettromagnetiche). Se le schede sono inserite nella loro custodia, non sussiste alcun pericolo
4.1.9
Esecuzioni costruttive
Custodia
7XP20
Dimensioni
vedi disegni quotati, paragrafo 4.13
Peso (massa) ca.
In montaggio incassato
7VE61** (grandezza scatola 1/3)
ca. 5,2 kg
7VE63** (grandezza scatola 1/2)
ca. 7,0 kg
In montaggio sporgente
7VE61** (grandezza scatola 1/3)
7VE63** (grandezza scatola
1/ )
2
ca. 9,2 kg
ca. 12 kg
Grado di protezione in accordo con IEC 60
529
Per il mezzo di esercizio a montaggio sporgente
IP 51
In montaggio incassato
davanti
IP 51
dietro
IP 50
Per la protezione di persone
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
IP 2x con copertura rialzata
223
4 Dati tecnici
4.2
Funzione di sincronizzazione
Modi operativi
Controllo del sincronismo
Controllo di sincronismo
Linea non in tensione - sbarra sotto tensione
Sbarra non in tensione - linea sotto tensione
Linea e sbarra non in tensione
Comando imposto
oppure combinazione di tali modi
Collegamento di reti sincrone
Chiusura a parità di frequenza
Collegamento di reti asincrone
Chiusura in condizioni di asincronismo tenendo conto del
tempo proprio dell'interruttore
Tensioni
Limite superiore di tensione Umax
20 V fino a 140 V
Gradini 1 V
Limite inferiore di tensione Umin
20 V fino a 125 V
Gradini 1 V
U1, U2 (U<, per assenza di tensione)
1 V fino a 60 V
Gradini 1 V
U1, U2 (U<, per tensione presente)
20 V fino a 140 V
Gradini 1 V
Tolleranze
1 % del valore di intervento oppure 0,5 V
Rapporti di ricaduta
ca. 0,9 (U>) e/o 1,1 (U<)
Misura ∆V
Differenza in ampiezza ∆V
0,0 V fino a 40,0 V
Tolleranza
max. 0,5 V; tipico 0,2 V
Rapporti di ricaduta
ca. 1,05
Gradini 0,1 V
Adattamento
Correzione dell'angolo gruppo di accoppiamento
da 0° a 359°
Gradini 1°
Adattamento dei trasformatori voltmetrici V1/V2
da 0,50 a 2,00
Gradini 0,01
Misura ∆α
da 2° a 80°
Gradini 1°
Tolleranza
0,5° con frequenza nominale e differenza di frequenza minore
Differenza di ricaduta angolo di fase
1°
Misura ∆f
0,00 Hz fino a 2,00 Hz
Condizioni di sincronismo
Gradini 0,01 Hz
Tolleranza
10 mHz
Differenza di ricaduta frequenza
20 mHz
Ritardo dell'abilitazione
0,00 s fino a 60,00 s
Gradini 0,01 s
Misura ∆f
0,00 Hz fino a 2,00 Hz
Gradini 0,01 Hz
Tolleranza
10 mHz
Condizioni di asincronismo
224
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
4.2 Funzione di sincronizzazione
Errore d'angolo max.
3° per ∆f ≤ 1 Hz con fN = 50/60 Hz
3° per ∆f ≤ 0,3 Hz con fN = 16,7Hz
5° per ∆f ≤ 1 Hz con fN = 50/60 Hz
5° per ∆f ≤ 0,3 Hz con fN = 16,7Hz
Soglia di commutazione sincrona/asincrona
0,01 Hz fino a 0.04 Hz
Tempo di manovra dell'interruttore
10 ms fino a 1000 ms
Gradini 1 ms
Tempi
Tempo di misura minimo con gruppo di funzioni già
selezionato.
ca. 10 ms con fN = 50/60 Hz
ca. 30 ms con fN = 16,7 Hz
Tempo di misura minimo senza gruppo di funzioni se- ca. 80 ms con fN = 50/60 Hz
lezionato in precedenza
ca. 240 ms con fN = 16,7 Hz
Durata massima dopo l'avvio
0,01 s fino a 1200,00 s; ∞
Gradini 0,01 s
Durata min. del comando di chiusura
0,01 s fino a 10,00 s
Gradini 0,01 s
Tempo di controllo tensioni
0,0 s fino a 60,0 s
Gradini 0,1 s
Tolleranza di tutti i tempi
1 % del valore tarato o 10 ms
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
225
4 Dati tecnici
4.3
Comandi di regolazione per la sincronizzazione
Eguagliatore di frequenza
Impulso min. di regolazione
10 ms fino a 1000 ms
Gradini 1 ms
Impulso max. di regolazione
0,00 s fino a 32,00 s; ∞
Gradini 0,01 s
Variazione di frequenza del regolatore
0,05 Hz/s fino a 5,00 Hz/s
Gradini 0,01 Hz/s
Tempo di assestamento del regolatore
0,00 s fino a 32,00 s
Gradini 0,01 s
Valore limite per l'eguagliatore di frequenza
–1,00 Hz fino a +1,00 Hz
Gradini 0,01 Hz
Impulso Kick
On/Off
Variazione di frequenza per l'impulso Kick
0,01 Hz/s fino a 0,10 Hz/s
Gradini 0,01 s
Tempo di attesa per l'impulso Kick
0,2 s fino a 1000,0 s
Gradini 0,1 s
Impulso min. di regolazione
10 ms fino a 1000 ms
Gradini 1 ms
Impulso max. di regolazione
1,00 s fino a 32,00 s; ∞
Gradini 0,01 s
Variazione di tensione del regolatore
0,1 V/s fino a 50,0 V/s
Gradini 0,1 V/s
Tempo di assestamento del regolatore
0,00 s fino a 32,00 s
Gradini 0,01 s
Fattore di livellamento per la tensione
da 1 a 10
Gradini 1
Sovraeccitazione max. ammissibile (U/UN)/(f/fN)
da 1,00 a 1,40
Gradini 0,01
Eguagliatore di tensione
Tolleranze
Impulso min. di regolazione
10 ms
Impulsi/tempi di regolazione
5 % ± 30 ms
Altri tempi
1 % o 10 ms
226
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
4.4 Protezione di minima tensione
4.4
Protezione di minima tensione
Campi di taratura/gradini
Grandezza di misura
Componente fondamentale di una delle tensioni agli ingressi di misura (selezionabile)
Soglie di intervento U<, U<<
10,0 V fino a 125,0 V
Gradini 0,1 V
Rapporto di ricaduta RU U<, U<<
1,01 fino a 1,20
Gradini 0,01
Tempi di ritardo T U<, T U<<
0,00 s fino a 60,00 s
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,01 s
I tempi impostati sono solo tempi di ritardo.
Tempi propri
Tempi di intervento/di ricaduta
ca. 55 ms con fN = 50 Hz
ca. 48 ms con fN = 60 Hz
ca. 145 ms con fN = 16,7 Hz
Avviamenti di tensione U<, U<<
1 % del valore tarato o 0,5 V
Tempi di ritardo T
1 % del valore tarato o 10 ms
Tensione continua ausiliaria nel campo
0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15
≤1%
Temperatura nel campo
–5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C
≤ 0,5 %/10 K
Frequenza nel campo
0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05
≤1%
Tolleranze
Grandezze di influenza
Armoniche
–fino a 10 % terza armonica
–fino a 10 % quinta armonica
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
≤1%
≤1%
227
4 Dati tecnici
4.5
Protezione di massima tensione
Campi di taratura/gradini
Grandezza di misura
Componente fondamentale di una delle tensioni agli ingressi di misura (selezionabile)
Soglie di intervento U>, U>>
30,0 V fino a 200,0 V
Gradini 0,1 V
Rapporto di ricaduta RU U>, U>>
da 0,90 a 0,99
Gradini 0,01
Tempi di ritardo T U>, T U>>
0,00 s fino a 60,00 s
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,01 s
I tempi impostati sono solo tempi di ritardo.
Tempi propri
Tempi di intervento/di ricaduta
ca. 55 ms con fN = 50 Hz
ca. 48 ms con fN = 60 Hz
ca. 145 ms con fN = 16,7 Hz
Tolleranze
Avviamenti di tensione U<, U<<
1 % del valore tarato o 0,5 V
Tempi di ritardo T
1 % del valore tarato o 10 ms
Tensione continua ausiliaria nel campo
0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15
≤1%
Temperatura nel campo
–5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C
≤ 0,5 %/10 K
Frequenza nel campo
0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05
≤1%
Grandezze di influenza
Armoniche
–fino a 10 % terza armonica
–fino a 10 % quinta armonica
228
≤1%
≤1%
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
4.6 Protezione di frequenza
4.6
Protezione di frequenza
Campi di taratura/gradini
Numero dei gradini di frequenza
4; su f> o su f< impostabile
Valori di intervento f> o f<
40,00 Hz fino a 65,00 Hz Gradini 0,01 Hz
con fN = 50/60 Hz
12,00 Hz fino a 20,00 Hz
con fN = 16,7 Hz
Tempi di ritardo
T f1
T f2 fino a T f4
Blocco di minima tensione
0,00 s fino a 600,00 s
0,00 s fino a 100,00 s
Gradini 0,01 s
Gradini 0,01 s
10,0 V fino a 125,0 V e
0V
(nessun blocco)
Gradini 0,1 V
fN = 50/60 Hz
fN = 16,7 Hz
ca. 100 ms
ca. 150 ms
ca. 400 ms
ca. 450 ms
I tempi impostati sono solo tempi di ritardo.
Tempi
Tempi di intervento f>, f<
Tempi di ricaduta f>, f<
Differenza di ricaduta
∆f = | valore di intervento – valore di ricaduta | ca. 20 mHz
Rapporto di ricaduta
Rapporto di ricaduta
del blocco di minima tensione
ca. 1,05
Tolleranze
Frequenze f>, f<
Blocco di minima tensione
Tempi di ritardo T(f<, f<)
10 mHz (con V = VN, f = fN)
15 mHz (con V = VN, f = fN ± 10 %)
1 % del valore tarato o 0,5 V
1 % del valore tarato o 10 ms
Grandezze di influenza
Tensione continua ausiliaria nel campo
0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15
1%
Temperatura nel campo
–5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C
0,5 % / 10 K
Armoniche
- fino a 10 % terza armonica
- fino a 10 % quinta armonica
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
1%
1%
229
4 Dati tecnici
4.7
Protezione derivata di frequenza (df/dt)
Campi di taratura/gradini
Gradini, opzionale +df/dt>, –df/dt
4
Valori di intervento df/dt
0,1 fino a 10 Hz/s
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,1 Hz/s
Tempi di ritardo T
0,00 fino a 60,00 s
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,01 s
Blocco di sottotensione VMIN
da 10,0 a 125,0 V
Gradini 0,1 V
Lunghezza della finestra di misura
da 1 a 25 periodi
Gradini 1 periodo
Differenza di ricaduta ∆f/dt
0,02 fino a 0,99 Hz/s
Gradini 0,01 Hz/s
Tempi di intervento e ricaduta df/dt
ca. 200 ms fino a 700 ms con fN = 50/60 Hz
(dipende dalla frequenza e lunghezza della finestra)
Tempi
ca. 600 ms fino a 2100 ms con fN = 16,7 Hz
(dipende dalla frequenza e lunghezza della finestra)
Rapporto di ricaduta
Rapporto di ricaduta UMIN
ca. 1,05
Tolleranze
Aumento della frequenza
- Finestra di misura < 5
ca. 5 % o 0,15 Hz/s con U > 0,5 UN
- Finestra di misura ≥ 5
ca. 3 % o 0,1 Hz/s con U > 0,5 UN
Blocco di minima tensione
1 % del valore tarato oppure 0,5 V
Tempi di ritardo
1 % o 10 ms
Grandezze di influenza sui valori di intervento
Tensione continua ausiliaria nel campo
0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15
≤1%
Temperatura nel campo
–5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C
≤ 0,5 %/10 K
Armoniche
- fino a 10 % terza armonica
- fino a 10 % quinta armonica
230
≤1%
≤1%
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
4.8 Salto vettoriale
4.8
Salto vettoriale
Campi di taratura/gradini
Salto d'angolo ∆ϕ
da 2° a 30°
Gradini 1°
Tempo di ritardo T∆ϕ
Tempo di blocco TSPERR
0,00 fino a 60,00 s
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,01 s
Tempo di reset TReset
0,10 fino a 60,00 s
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,01 s
Blocco di tensione minima UMIN
da 10,0 a 125,0 V
Gradini 0,1 V
Tensione massima UMAX
da 10,0 a 170,0 V
Gradini 0,1 V
Tempi
fN = 50/60 Hz
fN = 16,7 Hz
Tempi di intervento ∆ϕ
ca. 75 ms
ca. 200 ms
Tempi di ricaduta ∆ϕ
ca. 75 ms
ca. 200 ms
Rapporti di ricaduta
–
–
Salto d'angolo
0,5° con U > 0,5 UN
Blocco di minima tensione
1 % del valore tarato oppure 0,5 V
Tempi di ritardo T
1 % o 10 ms
Tensione continua ausiliaria nel campo
0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15
≤1%
Temperatura nel campo
–5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C
≤ 0,5 %/10 K
Frequenza nel campo
0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05
≤1%
Tolleranze
Grandezze di influenza
Armoniche
- fino a 10 % terza armonica
- fino a 10 % quinta armonica
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
≤1%
≤1%
231
4 Dati tecnici
4.9
Supervisione valori di soglia
Campi di taratura/gradini
Numero dei gradini
6 (3 maggiori e 3 inferiori)
Grandezze di misura
Ua, Ub, Uc, Ud, Ue, Uf (selezionabile)
Campo di impostazione
da 2 % a 200 %
Tempo di intervento e di ricaduta
ca. 25 ms fino a 55 ms con fN = 50/60 Hz
Tempi di ricaduta
ca. 70 ms fino a 145 ms con fN = 16,7 Hz
Rapporto di ricaduta
0,95 o 1 % e/o 1,05 o 1 %
Gradini 1 %
Tempi
Rapporto di ricaduta
Tolleranze
Avviamenti di tensione
1 % del valore tarato o 0,5 V
Tempi di ritardo T
1 % del valore tarato o 10 ms
Tensione continua ausiliaria nel campo
0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15
≤1%
Temperatura nel campo
–5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C
≤ 0,5 %/10 K
Frequenza nel campo
0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05
≤1%
Grandezze di influenza
Armoniche
–fino a 10 % terza armonica
–fino a 10 % quinta armonica
232
≤1%
≤1%
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
4.10 Accoppiamento di scatti esterni attraverso ingressi binari
4.10
Accoppiamento di scatti esterni attraverso ingressi binari
Campi di taratura/gradini
Numero degli accoppiamenti binari
4
Tempo di ritardo Tritardo
0,00 s fino a 60,00 s
oppure ∞ (inattivo)
Tempi di intervento
ca. 20 ms
Tempi di ricaduta
ca. 20 ms
Tempi di ritardo T
1 % del valore tarato o 10 ms
Tensione continua ausiliaria nel campo
0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15
≤1%
Temperatura nel campo
–5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C
≤ 0,5 %/10 K
Frequenza nel campo
0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05
≤1%
Gradini 0,01 s
Tempi
Tolleranze
Grandezze di influenza
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
233
4 Dati tecnici
4.11
Funzioni definibili dall'utente (CFC)
Moduli funzionali e loro possibile assegnazione ai livelli del ciclo
Modulo funzionale
234
Spiegazione
Livello del ciclo
MW_
BEARB
PLC1_
BEARB
PLC1_
BEARB
SFS_
BEARB
ABSVALUE
Calcolo modulo
X
—
—
—
ADD
Addizione
X
X
X
X
AND
AND-Gate
—
X
X
X
BOOL_TO_CO
Bool to command conversione
—
X
X
—
BOOL_TO_DI
Bool to double indication conversione
—
X
X
X
BOOL_TO_IC
Bool to internal SI conversione
—
X
X
X
BUILD_DI
Generazione segnalazione Double Point
—
X
X
X
CMD_CHAIN
Sequenza comandi
—
X
X
—
CMD_INF
Stato del comando
—
—
—
X
CONNECT
Collegamento
—
X
X
X
D_FF
Flipflop D
—
X
X
X
D_FF_MEMO
Memoria di stato in
caso di riavviamento
—
X
X
X
DI_TO_BOOL
Conversione da segnalazione doppia a
singola
—
X
X
X
DIV
Divisione
X
—
—
—
DM_DECODE
Rilievo stato Double
Point
X
X
X
X
DYN_OR
OR Gate dinamico
X
X
X
X
LIVE_ZERO
Supervisione stato di
anomalia curva non
lineare
X
—
—
—
LONG_TIMER
Timer (max. 1193 h)
X
X
X
X
LOOP
Retroazione del
segnale
—
X
—
—
LOWER_SETPOINT
Limite inferiore
X
—
—
—
MUL
Moltiplicazione
X
—
—
—
NAND
NAND-Gate
—
X
X
X
NEG
Negatore
—
X
X
X
NOR
NOR NOR-Gate
—
X
X
X
OR
OR-Gate
—
X
X
X
RS_FF
Flipflop RS
—
X
X
X
SQUARE_ROOT
Radice quadrata
X
—
—
—
SR_FF
Flipflop SR
—
X
X
X
SUB
Sottrazione
X
—
—
—
TIMER
Timer universale
—
X
X
—
UPPER_SETPOINT
Superamento valore
limite
X
—
—
—
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
4.11 Funzioni definibili dall'utente (CFC)
Spiegazione
Modulo funzionale
Livello del ciclo
MW_
BEARB
PLC1_
BEARB
PLC1_
BEARB
SFS_
BEARB
X_OR
XOR-Gate
—
X
X
X
ZERO_POINT
Eliminazione zero
X
—
—
—
Limiti generali
Denominazione
Limite
Commento
Numero massimo di tutti i piani CFC
attraverso tutti i livelli del ciclo
32
In caso di passaggio al di sotto del valore
limite il dispositivo rifiuta il record di parametri
con una segnalazione di guasto, ripristina l'ultimo record si riavvia con quest'ultimo.
Numero massimo di piani CFC in un
livello del ciclo
16
In caso di superamento del limite, l'apparecchio invia una segnalazione di guasto e viene
messo modalità monitor. Si accende il LED
rosso ERROR.
Numero massimo di tutti gli ingressi
CFC in tutti i piani
400
In caso di superamento del limite, l'apparecchio invia una segnalazione di guasto e viene
messo modalità monitor. Si accende il LED
rosso ERROR.
Numero massimo degli ingressi di un 400
piano per livello del ciclo (numero di
tutte le diverse informazioni del bordo
sinistro per livello del ciclo)
Solo segnalazione di guasto (registrazione
nella memoria dei guasti del dispositivo); qui
viene conteggiato il numero degli elementi del
bordo sinistro per livello del ciclo. Poiché la
stessa informazione viene visualizzata più
volte sul bordo, vanno conteggiate solo le informazioni differenti.
Numero massimo di flipflop con man- 350
tenimento della memoria dopo il
riavvio
D_FF_MEMO
In caso di superamento del limite, l'apparecchio invia una segnalazione di guasto e viene
messo modalità monitor. Si accende il LED
rosso ERROR.
Limiti specifici dell'apparecchio
Denominazione
Limite
Numero massimo delle modifiche si- 50
multanee degli ingressi di un piano per
livello del ciclo
Numero massimo delle uscite di un
piano per livello del ciclo
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
150
Commento
In caso di superamento del limite, l'apparecchio invia una segnalazione di guasto e viene
messo modalità monitor. Si accende il LED
rosso ERROR.
235
4 Dati tecnici
Limiti supplementari
Limiti supplementari 1) per i seguenti moduli CFC
Livello del ciclo
Numero max. di moduli nei livelli del ciclo
TIMER 2) 3)
MW_BEARB
PLC1_BEARB
PLC_BEARB
SFS_BEARB
1)
2)
3)
TIMER_SHORT2) 3)
—
—
15
30
—
—
In caso di superamento del limite, l'apparecchio invia una segnalazione di guasto e viene
messo modalità monitor. Si accende il LED rosso ERROR.
Per il numero massimo di timer utilizzabili è valida anche la seguente condizione: (2 · num.
TIMER + num. TIMER_SHORT) < 30. TIMER e TIMER_SHORT si dividono quindi nell'ambito di adempimento di questa disuguaglianza le risorse disponibili del timer. Il LONG_TIMER
non è soggetto a questa limitazione.
I valori temporali per i moduli TIMER e TIMER_SHORT non devono essere inferiori alla risoluzione temporale dell'apparecchio di 10 ms, in quanto, in caso contrario, i moduli non si
avviano durante l'impulso di avviamento.
Numero massimo di TICKS nei livelli del ciclo
Livello del ciclo
Limiti in TICKS 1)
MW_BEARB (elaborazione valori di misura)
10000
PLC1_BEARB (elaborazione lenta PLC)
2000
PLC1_BEARB (elaborazione rapida PLC)
400
SFS_BEARB (protezione contro errori di commutazione)
1)
10000
Se la somma dei TICKS di tutti i moduli oltrepassa i limiti menzionati, nel CFC viene emessa
una segnalazione di guasto.
Tempi di elaborazione in TICKS per elementi singoli
Elemento singolo
5
a partire dal terzo ingresso supplementare per moduli generici per ingresso
1
Connessione con il bordo di ingresso
6
Connessione con il bordo di uscita
7
in più per piano
Aritmetica
236
Numero ticks
Modulo, bisogno di base
1
ABS_VALUE
5
ADD
26
SUB
26
MUL
26
DIV
54
SQUARE_ROOT
83
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
4.11 Funzioni definibili dall'utente (CFC)
Elemento singolo
Logica di base
Stato informazioni
Memoria
Ordini di comando
Convertitore di tipo
Comparazione
Contatore
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
Numero ticks
AND
5
CONNECT
4
DYN_OR
6
NAND
5
NEG
4
NOR
5
OR
5
RISE_DETECT
4
X_OR
5
SI_GET_STATUS
5
CV_GET_STATUS
5
DI_GET_STATUS
5
MV_GET_STATUS
5
SI_SET_STATUS
5
DI_SET_STATUS
5
MV_SET_STATUS
5
ST_AND
5
ST_OR
5
ST_NOT
5
D_FF
5
D_FF_MEMO
6
RS_FF
4
RS_FF_MEMO
4
SR_FF
4
SR_FF_MEMO
4
BOOL_TO_CO
5
BOOL_TO_IC
5
CMD_INF
4
CMD_CHAIN
34
CMD_CANCEL
3
LOOP
8
BOOL_TO_DI
5
BUILD_DI
5
DI_TO_BOOL
5
DM_DECODE
8
DINT_TO_REAL
5
DIST_DECODE
8
UINT_TO_REAL
5
REAL_TO_DINT
10
REAL_TO_UINT
10
COMPARE
12
LOWER_SETPOINT
5
UPPER_SETPOINT
5
LIVE_ZERO
5
ZERO_POINT
5
COUNTER
6
237
4 Dati tecnici
Elemento singolo
Tempo e impulso
4.12
Numero ticks
TIMER
5
TIMER_LONG
5
TIMER_SHORT
8
ALARM
21
BLINK
11
Funzioni supplementari
Valori di misura di esercizio
Valori di misura di esercizio per tensioni
Ua, Ub, Uc, Ud, Ue, Uf (selezionabile)
in V secondari
Campo
da 10 % a 120 % da UN
Tolleranza
0,2 % del valore di misura oppure ±0,2 V ±1 Digit
Angolo di fase
∆α
Campo
da –180° a +180°
Tolleranza
0,5°
Campo
8 1/2 posizioni (28 Bit) con protocollo VDEW
9 1/2 posizioni (31 Bit) nell'apparecchio
Tolleranza
1 % ± 1 Digit
Valori di misura di esercizio per la frequen- f1, f2, ∆f in Hz
za
Campo
40 Hz < f < 65 Hz con fN = 50/60 Hz
12 Hz < f < 20 Hz con fN = 16,7 Hz
Tolleranza
10 mHz con U = UN, f = fN ± 10 %
Uscite analogiche (opzionale)
Numero
max. 2
Valori di misura possibili
∆U; ∆f; ∆α della funzione di sincronizzazione in %
I∆UI; I∆fI; I∆αI della funzione di sincronizzazione in
%
V1 della funzione di sincronizzazione in %
V2 della funzione di sincronizzazione in %
f1 della funzione di sincronizzazione in %
f2 della funzione di sincronizzazione in %
Campo
0,0 mA fino a 22,5 mA o
4,0 mA fino a 22,5 mA
Limite di valore minimo(valido a partire da:) 0,0 mA fino a 5,0 mA (gradini 0,1 mA)
238
Limite di valore massimo
22,0 mA (fisso)
Valore di riferimento parametrizzabile 20
mA
10,0 % fino a 1000,0 % (gradino 0,1 %)
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
4.12 Funzioni supplementari
Supervisione stazionaria delle grandezze di misura
Tensione somma
U1 +(–U1) = 0
U2 +(–U2) = 0
Sequenza di fase di tensione
Sequenza di fase destrorsa/sequenza di fase sinistrorsa
Protocollo guasti
Memorizzazione delle segnalazioni degli ultimi otto guasti (max 600 segnalazioni)
Segnalazioni di esercizio
Memorizzazione di max. 200 segnalazioni; risoluzione 1 ms
Sincronizzazione
Scatto per segnalazioni di esercizio
1 ms
Scatto per segnalazioni di guasto
1 ms
Differenza di tempo max. (orologio interno) 0,01 %
Batteria tampone
Batteria al litio 3 V/1 Ah, tipo CR 1/2 AA
Segnalazione "Guasto batteria" in caso di
batteria scarica
Memorizzazione dei dati di guasto
Numero delle registrazioni
max. 8 registrazioni di guasto; protette mediante
batteria tampone anche in caso di mancanza di
tensione ausiliaria
Valori istantanei:
Tempo di memorizzazione
in totale max. 10 s
Tempo di registrazione di prima e dopo il guasto e
tempo di memorizzazione impostabile
Campionamento a 50 Hz
Campionamento a 60 Hz
1 valore istantaneo per ogni 1 ms
1 valore istantaneo per ogni 0,83 ms
Tracce
Ua, Ub, Uc, Ud, Ue, Uf (selezionabile)
Ud – Ua
Ue – Ub
Uf – Ue
∆U
∆f
∆α
Valori effettivi:
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
Tempo di memorizzazione
in totale max. 100 s
Tempo di registrazione di prima e dopo il guasto e
tempo di memorizzazione impostabile
Campionamento a 50 Hz
Campionamento a 60 Hz
1 valore di memorizzazione ogni 10 ms
1 valore di memorizzazione ogni 8,33 ms
Tracce
U1, U2, f1, f2, ∆U ∆f e ∆α
239
4 Dati tecnici
Statistica degli scatti
Numero memorizzabile degli scatti della
protezione
fino a 9 cifre decimali
Numero delle chiusure
fino a 9 cifre decimali
Conteggio delle ore di esercizio
Criterio
Conteggio
fino a 6 cifre decimali
Strumenti di messa in servizio
Controllo sequenza fasi
Valori di misura di esercizio
Prova dell'interruttore
Creazione di una registrazione di prova
Orologio
Sincronizzazione dell'orologio
Segnale DCF 77/ IRIG B
(formato telegramma IRIG-B000)
Ingresso binario
Comunicazione
Differenze della sincronizzazione oraria
ca. 3 ms
Commutazione gruppo dei parametri funzionali
Numero di gruppi di impostazione disponi- 4 (gruppo di parametri A, B, C e D)
bili
Commutazione effettuabile tramite
240
Pannello operatore del dispositivo
DIGSI tramite interfaccia operativa
Protocollo tramite interfaccia operativa
Ingresso binario
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
4.13 Dimensioni
4.13
Dimensioni
4.13.1 Montaggio incassato e in armadio (grandezza custodia 1/3)
Figura 4-1
Disegno quotato di un apparecchio per montaggio incassato e in armadio (dimensioni custodia 1/3)
4.13.2 Montaggio incassato e in armadio (grandezza custodia 1/2)
Figura 4-2
Disegno quotato di un apparecchio per montaggio incassato e in armadio (dimensioni custodia1/2)
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
241
4 Dati tecnici
4.13.3 Montaggio sporgente (grandezza custodia 1/3)
Figura 4-3
Disegno quotato di un apparecchio per montaggio sporgente (dimensioni custodia 1/3)
4.13.4 Montaggio sporgente (grandezza custodia 1/2)
Figura 4-4
Dimensioni di un apparechio per montaggio sporgente (grandezza custodia 1/2)
■
242
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A
Appendice
L'appendice serve prevalentemente ad essere consultata da utenti esperti. Contiene
i dati per l'ordinazione, gli schemi generali e di collegamento, le preimpostazioni
nonché le tabelle con tutti i parametri e le informazioni sull'apparecchio per il massimo
volume funzionale.
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.1
Dati di ordinazione e accessori
244
A.2
Schemi dei morsetti
250
A.3
Esempi di collegamento
255
A.4
Preimpostazioni
263
A.5
Funzioni dipendenti dal protocollo
268
A.6
Configurazione apparecchio
269
A.7
Tabella parametri
271
A.8
Informazioni
288
A.9
Messaggi collettivi
303
A.10
Vista d'insieme dei valori misurati
304
243
A Appendice
A.1
Dati di ordinazione e accessori
A.1.1
Dati di ordinazione
A.1.1.1
7VE61
6
Dispositivo di parallelo
multifunzionale
7
V
E
6
7
1
8
9
10 11 12
—
13 14 15 16
—
0
supplementare
+
Custodia, ingressi e uscite binari
Pos. 6
1
Custodia /3 19”, 6 BI, 9 UB, 1 contatto life
1
Corrente nominale dispositivo
Pos. 7
senza
0
Tensione ausiliaria (alimentazione el., soglia di intervento degli ingressi binari)
DC 24 - 48 V, soglia ingresso binario DC 19 V
Pos. 8
2)
2
DC 60 - 125 V 1), soglia ingresso binario DC 19 V 2)
1)
DC 110 - 250 V , AC 115 V- 230 V, soglia ingresso binario DC 88V
4
2)
5
DC 220 - 250 V 1), AC 115 V-230 V, soglia ingresso binario DC 176 V 2)
6
Costruzione
Pos. 9
Montaggio sporgente, dispositivi di serraggio sopra e sotto
B
Montaggio incassato, morsetti a vite (collegamento diretto/capicorda ad anello e a forcella)
E
Preimpostazioni specifiche per il paese di impiego/sviluppo delle funzioni e preimpostazione della
lingua
Paese DE, 50 Hz, IEC, Lingua tedesca (lingua modificabile)
Pos. 10
A
Internazionale, 50/60 Hz, IEC/ANSI Lingua inglese (lingua modificabile)
B
Paese US, 60 Hz, ANSI, Lingua americana (lingua modificabile)
C
Internazionale, 50/60 Hz, IEC/ANSI Lingua spagnola (lingua modificabile)
E
1)
2)
i due campi di tensione ausiliaria sono intercambiabili tramite ponti a innesto
le soglie IB, per ciascun ingresso binario, possono essere adattate mediante ponti ad innesto
Interfaccia di sistema (Port B)
Pos. 11
non applicato
0
Port sistema, protocollo IEC, elettrico RS232
1
Port sistema, protocollo IEC, elettrico RS485
2
Port sistema, protocollo IEC, ottico 820 nm, connettore ST
3
Uscite analogiche 2 x 0 fino 20 mA oppure 4 fino 20 mA
7
per altri protocolli vedere dati supplementari L
9
244
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.1 Dati di ordinazione e accessori
Dati supplementari L per altri protocolli (Port B)
supplementare
Port sistema, Profibus DP slave, elettrico RS485
+L 0 A
Port sistema, Profibus DP slave, ottico 820 nm, anello doppio, connettore ST 1)
+L 0 B
Port sistema, Modbus RTU, elettrico RS485
+L 0 D
Port sistema, Modbus RTU, ottico 820 nm, anello doppio, connettore ST 1)
+L 0 E
Port sistema, DNP3.0, elettrico RS485
+L 0 G
Port sistema, DNP3.0, ottico 820 nm, connettore ST 1)
+L 0 H
1)
Con nove cifre = „B“ (montaggio sporgente), il dispositivo deve essere ordinato in tal caso
con interfaccia RS485 e un convertitore FO separato
Port C (Interfaccia di servizio)
Pos. 12
DIGSI/Modem, elettrico RS232
1
DIGSI/Modem, elettrico RS485
2
per ulteriori interfacce vedere dati supplementari M
9
Dati supplementari M, interfaccia di servizio e interfaccia supplementare (Port C e D)
Porta C, interfaccia di servizio)
DIGSI 4, Modem RS232
+M 1 *
DIGSI 4, Modem RS485
+M 2 *
(Porta D, interfaccia supplementare)
Uscite analogiche 2 x 0 fino 20 mA oppure 4 fino 20 mA
Funzioni implementate dell'apparecchio
+M * K
Pos. 14
Controllo di sincronismo per max. 3 punti di sincronizzazione
(con chiusura di linea/sbarra in assenza di tensione)
A
Funzioni di parallelo per 2 punti di sincronizzazione senza comandi di regolazione
(1a 1/2 canali – controllo di sincronismo nel secondo canale)
B
Funzioni di parallelo per 2 punti di sincronizzazione con comandi di regolazione
(1a 1/2 canali – controllo di sincronismo nel secondo canale)
C
Funzioni di parallelo per 4 punti di sincronizzazione con comandi di regolazione
(1a 1/2 canali – controllo di sincronismo nel secondo canale)
D
Funzioni supplementari
Pos. 15
senza
A
Funzione di protezione e disaccoppiamento rete
(protezione di tensione e frequenza, protezione di cambio frequenza e salto vettoriale)
B
Applicazioni supplementari
Pos. 16
senza
0
Applicazioni per corrente di trazione (fN = 16,7 Hz)
1
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
245
A Appendice
A.1.1.2
7VE63
6
Dispositivo di parallelo
multifunzionale
7
V
E
6
7
3
8
9
10 11 12
—
13 14 15 16
—
0
supplementare
+
Custodia, ingressi e uscite binari
Pos. 6
1
Custodia /2 19”, 14 BI, 17 UB, 1 contatto life
2
Corrente nominale dispositivo
Pos. 7
senza
0
Tensione ausiliaria (alimentazione el., soglia di intervento degli ingressi binari)
Pos. 8
2)
DC 24 - 48 V, soglia ingresso binario DC 19 V
2
DC 60 - 125 V1), soglia ingresso binario DC 19 V 2)
DC 220 - 250 V
1),
AC 115 - 230 V, soglia ingresso binario DC 88 V
4
2)
5
DC 220 - 250 V 1), AC 115 - 230 V , soglia ingresso binario DC 176 V 2)
6
Costruzione
Pos. 9
Montaggio sporgente, dispositivi di serraggio sopra e sotto
B
Montaggio incassato, morsetti a vite (collegamento diretto/capicorda ad anello e a forcella)
E
Preimpostazioni specifiche per il paese di impiego/sviluppo delle funzioni e preimpostazione della
lingua
Pos. 10
Paese DE, 50 Hz, IEC, Lingua tedesca (lingua modificabile)
A
Internazionale, 50/60 Hz, IEC/ANSI Lingua inglese (lingua modificabile)
B
Paese US, 60 Hz, ANSI, Lingua americana (lingua modificabile)
C
Internazionale, 50/60 Hz, IEC/ANSI Lingua spagnola (lingua modificabile)
E
1)
2)
i due campi di tensione ausiliaria sono intercambiabili tramite ponti a innesto
le soglie IB, per ogni ingresso binario, possono essere adattate mediante ponti ad innesto
Interfacce di sistema (Porta B)
Pos. 11
non applicato
0
Port sistema, protocollo IEC, elettrico RS232
1
Port sistema, protocollo IEC, elettrico RS485
2
Port sistema, protocollo IEC, ottico 820 nm, connettore
3
Uscite analogiche 2 x 0 fino 20 mA (4 fino 20 mA)
7
Per altri protocolli vedere dati supplementari L
9
Dati supplementari L per altri protocolli (Port B)
Port sistema, Profibus DP slave, elettrico RS485
Port sistema, Profibus DP slave, ottico 820 nm, anello doppio, connettore ST
supplementare
+L 0 A
1)
+L 0 B
Port sistema, Modbus RTU, elettrico RS485
+L 0 D
Port sistema, Modbus RTU, ottico 820 nm, anello doppio, connettore ST 1)
+L 0 E
246
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.1 Dati di ordinazione e accessori
Dati supplementari L per altri protocolli (Port B)
Port sistema, DNP3.0, elettrico RS485
+L 0 G
Port sistema, DNP3.0, ottico 820 nm, connettore ST
1)
supplementare
1)
+L 0 H
Con nove cifre = „B“ (montaggio sporgente), il dispositivo deve essere ordinato in tal caso
con interfaccia RS485 e un convertitore FO separato
Porta C (interfaccia di servizio)
DIGSI/modem, elettrico RS232
Pos. 12
1
DIGSI/modem, elettrico RS485
2
per ulteriori interfacce vedere dati supplementari M
9
Dati supplementari M, interfaccia di servizio e interfaccia supplementare (Port C e D)
(Porta C, interfaccia di servizio)
DIGSI 4, modem RS232
+M 1 *
DIGSI 4, modem RS485
+M 2 *
(Porta D, interfaccia supplementare)
Uscite analogiche 2 x 0 fino a 20 mA oppure 4 fino a 20 mA
Funzioni dell'apparecchio
+M * K
Pos. 14
Controllo di sincronismo per max. 3 punti di sincronizzazione
(con chiusura di linea/sbarra in assenza di tensione)
A
Funzioni di parallelo per 2 punti di sincronizzazione senza comandi di regolazione
(a due canali – metodi indipendenti)
B
Funzioni di parallelo per 2 punti di sincronizzazione con comandi di regolazione
(a due canali – metodi indipendenti)
C
Funzioni di parallelo per 8 punti di sincronizzazione con comandi di regolazione
(a due canali – metodi indipendenti)
D
Funzioni supplementari
Pos. 15
senza
A
Funzione di protezione e disaccoppiamento rete
(protezione di tensione e frequenza, protezione di cambio frequenza e salto vettoriale)
B
Applicazioni supplementari
Pos. 16
senza
0
Applicazioni per corrente di trazione (fN = 16,7 Hz)
1
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
247
A Appendice
A.1.2
Accessori
Moduli di sostituzione per interfacce
Coperture
Denominazione
Numero di ordinazione
RS232
C53207-A351-D641-1
RS485
C53207-A351-D642-1
LWL 820 nm
C53207-A351-D643-1
Profibus DP RS485
C53207-A351-D611-1
Profibus DP anello doppio
C53207-A351-D613-1
Modbus RS485
C53207-A351-D621-1
Modbus ottico 820 nm
C53207-A351-D623-1
DNP3.0 RS485
C53207-A351-D631-3
DNP3.0 820 nm
C53207-A351-D633-3
Coperture per tipo di morsetto
Numero di ordinazione
Morsetto per tensione 18 poli, morsetto per corrente 12
poli
C73334-A1-C31-1
Morsetto per tensione 12 poli, morsetto per corrente 8 poliC73334-A1-C32-1
Ponte di collegamento per tipo di morsetto
Numero di ordinazione
Morsetto per tensione 18 poli, morsetto per corrente 12
poli
C73334-A1-C34-1
Morsetto per corrente 12 poli, 8 poli
C73334-A1-C33-1
Custodia del connettore
Numero di ordinazione
bipolare
C73334-A1-C35-1
tripolare
C73334-A1-C36-1
Guida angolare per
montaggio in telaio
da 19"
Denominazione
Numero di ordinazione
Guida angolare
C73165-A63-C200-3
Batteria tampone
Batteria al litio 3 V/1 Ah, tipo CR 1/2 AA
Numero di ordinazione
VARTA
6127 101 501
Linea interfaccia tra PC e SIPROTEC
Numero di ordinazione
Cavo con presa a 9 poli/connettore a 9 poli
7XV5100–4
Ponti di collegamento
Custodia del connettore
Liinea interfaccia
248
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.1 Dati di ordinazione e accessori
Software di
comando DIGSI® 4
Software di comando protezione e di programmazione
DIGSI® 4
Numero di ordinazione
DIGSI® 4, versione base con licenza per 10 calcolatori
7XS5400-0AA00
DIGSI® 4, versione completa con tutti i pacchetti di opzioni7XS5402-0AA0
Programma grafico
di analisi SIGRA
Programma di analisi SIGRA®
Numero di ordinazione
Versione completa con licenza per 10 calcolatori
7XS5410-0AA0
Graphic Tools
Graphic Tools 4
Numero di ordinazione
Versione completa con licenza per 10 calcolatori
7XS5430-0AA0
DIGSI REMOTE 4
Software per comando a distanza di protezioni mediante
modem (e, se necessario, accoppiatore a stella) in DIGSI®
4 (pacchetto opzioni per DIGSI® 4 versione completa)
Numero di ordinazione
DIGSI REMOTE 4; versione completa con licenza per 10
calcolatori; lingua: Italiano
7XS5440-1AA0
SIMATIC CFC 4
Software per la parametrizzazione supportata graficamente di condizioni di interblocco e creazione di funzioni ampliate (pacchetto opzioni per DIGSI® 4 versione completa)Numero di ordinazione
SIMATIC CFC 4; versione completa con licenza per 10 calcolatori
7XS5430-0AA0
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
249
A Appendice
A.2
Schemi dei morsetti
A.2.1
Custodia per montaggio incassato e in armadio
7VE61**–*E
Figura A-1
250
Schema generale 7VE61**-*E (montaggio incassato e in armadio)
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.2 Schemi dei morsetti
7VE63**-*E
Figura A-2
Schema generale 7VE63**-*E (montaggio incassato e in armadio)
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
251
A Appendice
A.2.2
Custodia per montaggio sporgente
7VE61**–*B
Figura A-3
252
Schema generale 7VE61**-B (montaggio sporgente)
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.2 Schemi dei morsetti
7VE63**-*B
Figura A-4
Schema generale 7VE63**-*B (montaggio sporgente)
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
253
A Appendice
A.2.3
Occupazione dei connettori
sulle interfacce
sull'interfaccia di
sincronizzazione
dell'orologio
254
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.3 Esempi di collegamento
A.3
Esempi di collegamento
A.3.1
7VE61 Esempio di collegamento completo
Figura A-5
Schema di collegamento per sincronizzare un generatore — Esempio 7VE61**-*E in montaggio incassato
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
255
A Appendice
A.3.2
Collegamenti di tensione
Se sono disponibili trasformatori voltmetrici trifase, si consiglia il seguente collegamento. Questo rappresenta un collegamento standard poiché offre un alto livello di sicurezza per le funzioni del parallelo. Inoltre qui agisce il controllo della sequenza di
fasi e per la chiusura di sbarra e in assenza di tensione vengono analizzate tensioni
multiple, in modo che un'interruzione nel circuito di tensione non possa comportare
una funzione errata.
Figura A-6
256
Collegamento dei trasformatori voltmetrici trifase— Collegamento standard
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.3 Esempi di collegamento
Se l'impianto lo permette e sono disponibili trasformatori voltmetrici in collegamento
a V, si consiglia il seguente collegamento. Dal punto di vista elettrico, la funzione di
sincronizzazione non fa alcuna differenza per il collegamento dei trasformatori voltmetrici trifase. In linea di principio si possono utilizzare collegamenti misti. Da un lato tre
trasformatori voltmetrici isolati in modo unipolare e dall'altro lato un collegamento a V.
Se viene collegato inoltre un sincronoscopio, si deve effettuare una separazione galvanica tramite riduttori intermedi.
Figura A-7
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
Collegamento a un trasformatore voltmetrico in collegamento a V
257
A Appendice
Per risparmiare sui costi dei trasformatori voltmetrici, si consiglia di utilizzare trasformatori voltmetrici isolati su due poli, collegati alla tensione concatenata. In questo
caso la funzione di controllo delle sequenza di fasi è disattivata e si deve tenere conto
della minore sicurezza in caso di chiusura di una sbarra in assenza di tensione. Il
doppio canale è garantito.
Figura A-8
258
Collegamento a trasformatori voltmetrici isolati su due poli.
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.3 Esempi di collegamento
Se possibile evitare un collegamento a trasformatori voltmetrici isolati in modo unipolare. In particolare un guasto a terra in reti isolate oppure collegate a terra tramite
centro stella con isolatore di risonanza da origine a un valore di tensione prossimo allo
zero. In questo modo, non può avvenire la sincronizzazione e la sbarra viene considerata senza tensione. Nel caso in cui sia consentita la chiusura U1< e U2>, si ha un
rischio elevato di una sincronizzazione non corretta. Ad esempio, quando il guasto a
terra è presente in L2, L1 viene sfasato di 30°. In tal modo la sincronizzazione viene
effettuata con un grande errore d'angolo.
Figura A-9
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
Collegamento a trasformatori voltmetrici isolati in modo unipolare
259
A Appendice
A.3.3
Applicazione per corrente di trazione nelle reti da 16,7 Hz
Per le applicazioni di corrente di trazione è richiesto il seguente collegamento. Per
questa forma di rete elettrica non è necessario il controllo della sequenza delle fasi. Il
doppio canale è garantito pienamente. Per la chiusura di una sbarra in assenza di tensione non viene rilevata una rottura del filo nel circuito esterno dei trasformatori voltmetrici. A questo scopo si consiglia una interrogazione addizionale die un trasformatore voltmetrico ulteriore.
Figura A-10
260
Collegamento per applicazioni di corrente di trazione nelle reti da 16,7 Hz.
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.3 Esempi di collegamento
A.3.4
Specificamente per applicazioni di controllo di sincronismo
Nell'opzione „Controllo di sincronismo“ la funzione di sincronizzazione offre la possibilità di controllare quasi parallelamente fino a 3 interruttori. In tal modo si risparmiano
costi di cablaggio, di commutazione e per le prove. In particolare, questa è un'applicazione della tecnica di commutazione 11/2 per gli interruttori. Inoltre si può utilizzare in
piccoli impianti di generazione, un dispositivo dotato di max. 3 generatori, risparmiando in questo modo costi.
Figura A-11
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
Controllo di sincronismo per diversi punti di sincronizzazione
261
A Appendice
Nell'opzione „Controllo di sincronismo“ la funzione di sincronizzazione può essere utilizzata per due apparecchiature elettriche nel modo seguente. I due ingressi di tensione liberi possono essere utilizzati allora per i controlli.
Figura A-12
262
Controllo di sincronismo per due punti di sincronizzazione
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.4 Preimpostazioni
A.4
Preimpostazioni
Indicatori luminosi, ingressi binari, uscite binarie e tasti di funzione degli apparecchi
sono preimpostati in fabbrica. Tali preimpostazioni sono riportate nelle seguenti tabelle.
A.4.1
LEDs
Tabella A-1
LEDs
LED1
LED2
LED3
LED4
LED5
LED6
LED7
Tabella A-2
LEDs
LED8
LED9
LED10
LED11
LED12
LED13
LED14
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
Indicatori LED preimpostati in fabbrica
Funzione preimpostata
Sinc ok chius 1
Sinc ok chius 2
Si1 in c.
Si2 in c.
Si3 in c.
Si4 in c.
Si5 Misura
Si6 Misura
Si7 Misura
Si8 Misura
Si1 Errore
Si2 Errore
Si3 Errore
Si4 Errore
Si5 Errore
Si6 Errore
Si7 Errore
Si8 Errore
Sinc fdiff ok
Sinc Udiff ok
Sinc αdiff ok
N° Segnalaz.
170.2300
170.2301
170.2022
170.2022
170.2022
170.2022
170.2022
170.2022
170.2022
170.2022
170.0050
170.0050
170.0050
170.0050
170.0050
170.0050
170.0050
170.0050
222.2031
222.2030
222.2032
Osservazioni
Sinc. Rilascio Comando Chiusura 1
Sinc. Rilascio Comando Chiusura 2
Funz. Sinc 1: Funz. di misura in corso
Funz. Sinc 2: Funz. di misura in corso
Funz. Sinc 3: Funz. di misura in corso
Funz. Sinc 4: Funz. di misura in corso
Sinc. Gruppo 5: misure in esecuzione
Sinc. Gruppo 6: misure in esecuzione
Sinc. Gruppo 7: misure in esecuzione
Sinc. Gruppo 8: misure in esecuzione
Sinc. Gruppo 1: Errore
Sinc. Gruppo 2: Errore
Sinc. Gruppo 3: Errore
Sinc. Gruppo 4: Errore
Sinc. Gruppo 5: Errore
Sinc. Gruppo 6: Errore
Sinc. Gruppo 7: Errore
Sinc. Gruppo 8: Errore
Funz. Sinc: (fdiff) ok
Funz. Sinc: (Udiff) ok
Funz. Sinc: (fdiff) ok
Ulteriori LRD preconfigurati per 7VE63
Funzione preimpostata
Sinc U2 su
Sinc U2 giù
Sinc f2 su
Sinc f2 giù
Sinc f sin 1
N° Segnalaz.
223.2325
223.2324
223.2327
223.2326
222.2332
Sinc f sin 2
222.2333
SincSeq U1 fail
SincSeq U2 fail
Err. Som.Allar.
Even.Som.Allar.
25039
25040
140
160
Osservazioni
Sinc: aumento tensione U2
Sinc: diminuzione tensione U2
Sinc: aumento frequency f2
Sinc: diminuzione frequency f2
Sinc:Cond. Sincronizzazione f1
(Test)
Sinc:Cond. Sincronizzazione f2
(Test)
Sinc.: Avaria Sequenza Fase U1
Sinc.: Avaria Sequenza Fase U2
Errore con un allarme generale
Evento sommatoria allarme
263
A Appendice
A.4.2
Ingresso binario
Tabella A-3
Ingresso
binario
IB1
IB2
IB3
IB4
IB5
IB6
Tabella A-4
Ingresso
binario
IB7
IB8
IB9
IB10
IB11
IB12
IB13
IB14
A.4.3
Funzione preimpostata
>Sinc Avv
>Sinc Stop
>Si1 att
>Si2 att
>Si3 att
>FAIL: TV Ua
>FAIL: TV Ub
>FAIL: TV Uc
>FAIL: TV Ud
>FAIL: TV Ue
>FAIL: TV Uf
N° Segnalaz.
222.2011
222.2012
170.0001
170.0001
170.0001
5588
5589
5590
5591
5592
5593
Osservazioni
>Funz. Sinc: Avv. Sincronizzaz.
>Funz. Sinc: Stop Sincronizz.
>Attivare Gruppo funz. Sinc 1
>Attivare Gruppo funz. Sinc 2
>Attivare Gruppo funz. Sinc 3
>Avaria: TV Ua (MCB scattato)
>Avaria: TV Ub (MCB scattato)
>Avaria: TV Uc (MCB scattato)
>Avaria: TV Ud (MCB scattato)
>Avaria: TV Ue (MCB scattato)
>Avaria: TV Uf (MCB scattato)
Ingressi binari supplementari preimpostati per 7VE63
Funzione preimpostata
>Si4 att
>Si5 eff.
>Si6 eff.
>Si7 eff.
>Si8 eff.
Non configur.
Non configur.
Non configur.
N° Segnalaz.
170.0001
170.0001
170.0001
170.0001
170.0001
1
1
1
Osservazioni
>Attivare Gruppo funz. Sinc 4
>Sinc5 effettivo
>Sinc6 effettivo
>Sinc7 effettivo
>Sinc8 effettivo
Nessuna funzione configurata
Nessuna funzione configurata
Nessuna funzione configurata
Uscita binaria
Tabella A-5
Rel. uscita
UB1
UB2
UB3
UB4
UB5
264
Ingressi binari preimpostati per tutti gli apparecchi e le varianti di ordinazione
Relè di uscita preimpostati per tutti gli apparecchi e le varianti di ordinazione
Funzione preimpostata
Sinc ok chius 1
Sinc ok chius 2
Si1 in c.
Si2 in c.
Si3 in c.
Si4 in c.
Si5 Misura
Si6 Misura
Si7 Misura
Si8 Misura
Si1 Errore
Si2 Errore
Si3 Errore
Si4 Errore
Si5 Errore
Si6 Errore
Si7 Errore
Si8 Errore
Sinc ON-Sig
N° Segnalaz.
170.2300
170.2301
170.2022
170.2022
170.2022
170.2022
170.2022
170.2022
170.2022
170.2022
170.0050
170.0050
170.0050
170.0050
170.0050
170.0050
170.0050
170.0050
25064
Osservazioni
Sinc. Rilascio Comando Chiusura 1
Sinc. Rilascio Comando Chiusura 2
Funz. Sinc 1: Funz. di misura in corso
Funz. Sinc 2: Funz. di misura in corso
Funz. Sinc 3: Funz. di misura in corso
Funz. Sinc 4: Funz. di misura in corso
Sinc. Gruppo 5: misure in esecuzione
Sinc. Gruppo 6: misure in esecuzione
Sinc. Gruppo 7: misure in esecuzione
Sinc. Gruppo 8: misure in esecuzione
Sinc. Gruppo 1: Errore
Sinc. Gruppo 2: Errore
Sinc. Gruppo 3: Errore
Sinc. Gruppo 4: Errore
Sinc. Gruppo 5: Errore
Sinc. Gruppo 6: Errore
Sinc. Gruppo 7: Errore
Sinc. Gruppo 8: Errore
Sinc: ON - Segnale
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.4 Preimpostazioni
Rel. uscita
UB6
UB7
UB8
UB9
Tabella A-6
Rel. uscita
UB10 .. 17
A.4.4
Funzione preimpostata
Sinc U2 su
Sinc U2 giù
Sinc f2 su
Sinc f2 giù
223.2325
223.2324
223.2327
223.2326
Osservazioni
Sinc: aumento tensione U2
Sinc: diminuzione tensione U2
Sinc: aumento frequency f2
Sinc: diminuzione frequency f2
Relè di uscita supplementari preimpostati per 7VE63
Funzione preimpostata
Non configur.
N° Segnalaz.
1
Osservazioni
Nessuna funzione configurata
Tasti di funzione
Tabella A-7
Valido per tutti gli apparecchi e le varianti ordinate
Tasti di funzio- Funzione preimne
postata
F1
Visualizzazione
delle segnalazioni
di esercizio
F2
Visualizzazione dei
valori di esercizio
primari
F3
Passaggio all'intestazione delle
ultime 8 segnalazioni di guasto
F4
Passaggio al sottomenù per reset
valori di misura
min/max
A.4.5
N° Segnalaz.
N° Segnalaz.
Osservazioni
-
-
-
-
-
-
-
-
Display base
Display base del
7VE61 con display
testuale
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
La seguente selezione è disponibile come pagina di avvio parametrizzabile:
265
A Appendice
Figura A-13
Display base del 7VE61 (display testuale)
Figura A-14
Display base del 7VE63 con più valori di misura (display grafico)
Display base del
7VE63 con display
grafico
266
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.4 Preimpostazioni
Figura A-15
Segnalazione spontanea di guasto sul
display
Dopo un guasto, i relativi dati vengono visualizzati automaticamente in seguito a un
avviamento generale (senza ulteriori operazioni di comando) sul display della protezione 7VE61 e 7VE63, come illustrato nella seguente figura.
Figura A-16
A.4.6
Display base del 7VE63 come riproduzione del impianto (display grafico)
Visualizzazione di segnalazioni spontanee sul display della protezione.
Piani CFC predefiniti
L'apparecchio SIPROTEC 4 viene consegnato con alcuni piani CFC preinstallati:
Apparecchio e
logica del sistema
Con il modulo negatore, la segnalazione singola accoppiabile tramite ingressi binari
„>StopTr. dati“ viene trasformata in una segnalazione riutilizzabile internamente
(segnalazione interna singola) „Sblocc.TD“ e trsmessa ad un'uscita. Ciò non può
avvenire direttamente senza l'inserzione di questo modulo.
Figura A-17
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
Collegamenti di ingresso e uscita per blocco di trasmissione
267
A Appendice
A.5
Funzioni dipendenti dal protocollo
Protocollo →
IEC 60870–5–103
Profibus DP
DNP3.0
Modbus
ASCII/RTU
Interfaccia di
servizio supplementare (opzionale)
Valori di misura di
servizio
Sì (valori fissi)
Sì
Sì
Sì
Sì
Valori di conteggio
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Registrazione
grafica dei guasti
Sì
No. Solo tramite interfaccia di servizio
supplementare
No. Solo tramite in- No. Solo tramite Sì
terfaccia di servizio interfaccia di
supplementare
servizio supplementare
Impostazione della No. Solo tramite in- No. Solo tramite inprotezione a distan- terfaccia di servizio terfaccia di servizio
za
supplementare
supplementare
No. Solo tramite in- No. Solo tramite Sì
terfaccia di servizio interfaccia di
supplementare
servizio supplementare
Segnalazioni defini- Sì
te dall'utente e apparecchiature di
controllo
Sì
Sì
Sì
Sincronizzazione
dell'orologio
Via DCF77/IRIG B;
interfaccia;
Ingresso binario
Protocollo
Via protocollo;
DCF77/IRIG B;
Interfaccia;
Ingresso binario
Via
—
DCF77/IRIG B;
Interfaccia;
Ingresso binario
Protocollo
No
Sì
No
Sì
Funzione ↓
Via protocollo;
DCF77/IRIG B;
Interfaccia;
Ingresso binario
Segnalazioni con
Sì
marcatura temporale
Sì
Strumenti di messa in esercizio
Blocco di valori di
misura
Sì
No
No
No
Sì
Modo test
Sì
No
No
No
Sì
Modo fisico
Asincrono
Asincrono
Asincrono
Asincrono
—
Modo di trasmissio- Ciclico/evento
ne
Ciclico
Ciclico/evento
Ciclico
—
Velocità di trasmissione
4800 - 38400
Fino a 1,5 Mbaud
4800 - 19200
2400 - 19200
4800 - 115200
Tipo
RS232
RS485 conduttore
a fibra ottica
RS485 conduttore a RS485 conduttore a RS485 condutto- RS232
fibra ottica
fibra ottica
re a fibra ottica RS485
- Anello doppio
268
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.6 Configurazione apparecchio
A.6
Configurazione apparecchio
Ind.
Parametri
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
103
Camb. grp. opz.
Disabilitato
Abilitato
Disabilitato
Opzione per cambio gruppo di
settaggio
104
Valori guasto
Disabilitato
Valori Istant.
Valori Effett.
Valori Effett.
Valori di guasto
140
Min.U
Disabilitato
Abilitato
Abilitato
Protezione di Minima U
141
Max.U
Disabilitato
Abilitato
Abilitato
Protezione di Massima U
142
Min/Max Frequen
Disabilitato
Abilitato
Abilitato
Protezione di minima/massima
frequenza
145
Protez. df/dt
Disabilitato
2 livelli df/dt
4 livelli df/dt
2 livelli df/dt
Protezione Grado di Cambio frequenza
146
Salto Vettore U
Disabilitato
Abilitato
Abilitato
Salto del Vettore di U
160
BALANC. (MLFB)
Disabilitato
Abilitato
Disabilitato
Comandi Balancing (Siemens solo
MLFB)
161
Funz. SINC 1
Disabilitato
1ph Sync check
3ph Sync check
1,5chan.Synchr
2chan.Synchr.
Disabilitato
Gruppo funzionale SINC 1
162
Funz. SINC 2
Disabilitato
1ph Sync check
3ph Sync check
1,5chan.Synchr
2chan.Synchr.
Disabilitato
Gruppo funzionale SINC 2
163
Funz. SINC 3
Disabilitato
1ph Sync check
3ph Sync check
1,5chan.Synchr
2chan.Synchr.
Disabilitato
Gruppo funzionale SINC 3
164
Funz. SINC 4
Disabilitato
3ph Sync check
1,5chan.Synchr
2chan.Synchr.
Disabilitato
Gruppo funzionale SINC 4
165
Funz. SINC 5
Disabilitato
3ph Sync check
2chan.Synchr.
Disabilitato
Gruppo funzionale SINC 5
166
Funz. SINC 6
Disabilitato
3ph Sync check
2chan.Synchr.
Disabilitato
Gruppo funzionale SINC 6
167
Funz. SINC 7
Disabilitato
3ph Sync check
2chan.Synchr.
Disabilitato
Gruppo funzionale SINC 7
168
Funz. SINC 8
Disabilitato
3ph Sync check
2chan.Synchr.
Disabilitato
Gruppo funzionale SINC 8
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
269
A Appendice
Ind.
Parametri
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
173
Usc. analog B1
Disabilitato
Abilitato
Disabilitato
Uscita analogica B1(Porta B )
174
Usc. analog B2
Disabilitato
Abilitato
Disabilitato
Uscita analogica B2(Porta B )
175
Usc. analog D1
Disabilitato
Abilitato
Disabilitato
Uscita analogica D1(Porta D )
176
Usc. analog D2
Disabilitato
Abilitato
Disabilitato
Uscita analogica D2(Porta D )
185
SOGLIA
Disabilitato
Abilitato
Abilitato
Supervisione Soglia
186
Scat.Est.Funz.1
Disabilitato
Abilitato
Abilitato
Scatto esterno Funzione 1
187
Scat.Est.Funz.2
Disabilitato
Abilitato
Abilitato
Scatto esterno Funzione 2
188
Scat.Est.Funz.3
Disabilitato
Abilitato
Abilitato
Scatto esterno Funzione 3
189
Scat.Est.Funz.4
Disabilitato
Abilitato
Abilitato
Scatto esterno Funzione 4
270
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.7 Tabella parametri
A.7
Tabella parametri
I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con
DIGSI, alla voce "Altri parametri".
Ind.
270
Parametri
Freq. nom.
Funzione
Dati Impianto 1
Possibilità di impostazione
50 Hz
60 Hz
16,7 Hz
Preimpostazione
50 Hz
Spiegazione
Frequenza nominale
280
t.Min Com Scatt
Dati Impianto 1
0.01 .. 32.00 sec
0.15 sec
Durata minima comando di scatto
302
Camb. grp sett
Cambio gruppo
Gruppo A
Gruppo B
Gruppo C
Gruppo D
Ingressi Binari
Protocollo
Gruppo A
Cambio ad altro gruppo di settaggio
401
Regis Oscillo
Reg.oscill.guas
Salva con Avv.
Salva con Scatt
Avvio con scatt
Avvio con scatt
Registrazione Oscilloperturbografia
403
Lun Max reg Osc
Reg.oscill.guas
0.30 .. 10.00 sec
10.00 sec
Lunghezza max registrazione oscillo.
404
T reg.prim guas
Reg.oscill.guas
0.05 .. 5.00 sec
5.00 sec
Tempo di registrazione prima del
guasto
405
T reg.dopo guas
Reg.oscill.guas
0.05 .. 2.00 sec
2.00 sec
Tempo di registrazione dopo fine
guasto
406
T reg da In.Bin
Reg.oscill.guas
0.10 .. 10.00 sec; ∞
10.00 sec
Tempo di registrazione da ingr
binario
610
Disp.Guasto LED
Apparecchio
Ind. con avv.
Ind. con scatto
Ind. con avv.
Guasto Display su LED/LCD
640
Avv immag DD
Apparecchio
Immagine 1
Immagine 2
Immagine 3
Immagine 4
Immagine 1
Avviamento immagine Display di
base
4001
MINIMA U
MinimaTensione
OFF
ON
Blocco Rele'
OFF
MINIMA U
4002
U<
MinimaTensione
10.0 .. 125.0 V
75.0 V
U< Avviamento
4003
T U<
MinimaTensione
0.00 .. 60.00 sec; ∞
3.00 sec
T U< Tempo di Ritardo
4004
U<<
MinimaTensione
10.0 .. 125.0 V
65.0 V
U<< Avviamento
4005
TU<<
MinimaTensione
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.50 sec
T U<< Tempo di Ritardo
4006A
U<U<<Rap.Ricad.
MinimaTensione
1.01 .. 1.20
1.05
U<,U<<Rapporto di Ricaduta
4007
MIS. INPUT
MinimaTensione
Ua
Ub
Uc
Ud
Ue
Uf
Ua
Ingresso misura usato
4101
MASS. U
MassimaTensione
OFF
ON
Blocco Rele'
OFF
MASSIMA U
4102
U>
MassimaTensione
30.0 .. 200.0 V
115.0 V
U> Avviamento
4103
T U>
MassimaTensione
0.00 .. 60.00 sec; ∞
3.00 sec
T U> Tempo di Ritardo
4104
U>>
MassimaTensione
30.0 .. 200.0 V
130.0 V
U>> Avviamento
4105
T U>>
MassimaTensione
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.50 sec
T.U>> Tempo di Ritardo
4106A
U>U>>Rap.Ricad.
MassimaTensione
0.90 .. 0.99
0.95
U>,U>>Rapporto di Ricaduta
4107
MIS. INPUT
MassimaTensione
Ua
Ub
Uc
Ud
Ue
Uf
Ua
Ingresso misura usato
4201
MIN/MAX FREQU.
Prot. di freq.
OFF
ON
Blocco Rele'
OFF
MINIMA MASSIMMA FREQUENZA
4202
Avviamento f1
Prot. di freq.
40.00 .. 65.00 Hz
48.00 Hz
Avviamento f1
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
271
A Appendice
Ind.
Parametri
Funzione
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
4203
Avviamento f1
Prot. di freq.
40.00 .. 65.00 Hz
58.00 Hz
4204
f1 AVV
Prot. di freq.
12.00 .. 20.00 Hz
16.10 Hz
Avviamento f1
f1 AVVIAM.
4205
f1 Fine Tempo
Prot. di freq.
0.00 .. 600.00 sec; ∞
1.00 sec
Tempo di ritardo T f1
4206
Avviamento f2
Prot. di freq.
40.00 .. 65.00 Hz
47.00 Hz
Avviamento f2
4207
Avviamento f2
Prot. di freq.
40.00 .. 65.00 Hz
57.00 Hz
Avviamento f2
4208
f2 AVV
Prot. di freq.
12.00 .. 20.00 Hz
15.80 Hz
f2 AVVIAM.
4209
f2 Fine Tempo
Prot. di freq.
0.00 .. 100.00 sec; ∞
6.00 sec
Tempo di ritardo T f2
4210
Avviamento f3
Prot. di freq.
40.00 .. 65.00 Hz
49.50 Hz
Avviamento f3
4211
Avviamento f3
Prot. di freq.
40.00 .. 65.00 Hz
59.50 Hz
Avviamento f3
4212
f3 AVV
Prot. di freq.
12.00 .. 20.00 Hz
16.50 Hz
f3 AVVIAM.
4213
f3 Fine Tempo
Prot. di freq.
0.00 .. 100.00 sec; ∞
20.00 sec
Tempo di ritardo T f3
4214
Avviamento f4
Prot. di freq.
40.00 .. 65.00 Hz
52.00 Hz
Avviamento f4
4215
Avviamento f4
Prot. di freq.
40.00 .. 65.00 Hz
62.00 Hz
Avviamento f4
4216
f4 AVV
Prot. di freq.
12.00 .. 20.00 Hz
17.20 Hz
f4 AVVIAM.
4217
f4 Fine Tempo
Prot. di freq.
0.00 .. 100.00 sec; ∞
10.00 sec
Tempo di ritardoT f4
4218
Uso soglia f4
Prot. di freq.
Automatico
f>
f<
Automatico
Uso del livello soglia f4
4219
U MIN
Prot. di freq.
10.0 .. 125.0 V; 0
65.0 V
Minima U richiesta per operazione
4220
MIS. INPUT
Prot. di freq.
Ua
Ub
Uc
Ud
Ue
Uf
Ua
Ingresso misura usato
4501
Protez. df/dt
df/dt Protez.
OFF
ON
Blocco Rele'
OFF
Protezione Grado di Cambio frequenza
4502
df1/dt >/<
df/dt Protez.
-df/dt<
+df/dt>
-df/dt<
Tipo di Soglia (df1/dt >/<)
Valore Avv.Livello df1/dt
4503
Livello df1/dt
df/dt Protez.
0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞
1.0 Hz/s
4504
Soglia df1/dt
df/dt Protez.
0.1 .. 3.0 Hz/s; ∞
0.3 Hz/s
Avviam. della soglia df1/dt
4505
T df1/dt
df/dt Protez.
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.50 sec
Tempo di Ritardo Livello df1/dt
4506
df1/dt & f1
df/dt Protez.
OFF
ON
OFF
Logica AND con Avv.del Livello f1
4507
df2/dt >/<
df/dt Protez.
-df/dt<
+df/dt>
-df/dt<
Tipo di Soglia (df2/dt >/<)
Valore Avv.Livello df2/dt
4508
Livello df2/dt
df/dt Protez.
0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞
1.0 Hz/s
4509
Soglia df2/dt
df/dt Protez.
0.1 .. 3.0 Hz/s; ∞
0.3 Hz/s
Avviam. della soglia df2/dt
4510
T df2/dt
df/dt Protez.
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.50 sec
Tempo di Ritardo Livello df2/dt
4511
df2/dt & f2
df/dt Protez.
OFF
ON
OFF
Logica AND con Avv.del Livello f2
4512
df3/dt >/<
df/dt Protez.
-df/dt<
+df/dt>
-df/dt<
Tipo di Soglia (df3/dt >/<)
Valore Avv.Livello df3/dt
4513
Livello df3/dt
df/dt Protez.
0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞
4.0 Hz/s
4514
Soglia df3/dt
df/dt Protez.
0.1 .. 3.0 Hz/s; ∞
1.3 Hz/s
Avviam. della soglia df3/dt
4515
T df3/dt
df/dt Protez.
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.00 sec
Tempo di Ritardo Livello df3/dt
4516
df3/dt & f3
df/dt Protez.
OFF
ON
OFF
Logica AND con Avv.del Livello f3
4517
df4/dt >/<
df/dt Protez.
-df/dt<
+df/dt>
-df/dt<
Tipo di Soglia (df4/dt >/<)
Valore Avv.Livello df4/dt
4518
Livello df4/dt
df/dt Protez.
0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞
4.0 Hz/s
4519
Soglia df4/dt
df/dt Protez.
0.1 .. 3.0 Hz/s; ∞
1.3 Hz/s
Avviam. della soglia df4/dt
4520
T df4/dt
df/dt Protez.
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.00 sec
Tempo di Ritardo Livello df4/dt
4521
df4/dt & f4
df/dt Protez.
OFF
ON
OFF
Logica AND con Avv.del Livello f4
4522
U MIN
df/dt Protez.
10.0 .. 125.0 V; 0
65.0 V
U d'operaz. min. U/min
4523A
df1/2 ISTERESI
df/dt Protez.
0.02 .. 0.99 Hz/s
0.10 Hz/s
Reset Isteresi per df1/dt e df2/dt
4524A
df1/2 Fin.Mis.
df/dt Protez.
1 .. 25 Ciclo
5 Ciclo
Finestra di Misura per df1/dt e df2/dt
272
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.7 Tabella parametri
Ind.
Parametri
Funzione
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
4525A
df3/4 ISTERESI
df/dt Protez.
0.02 .. 0.99 Hz/s
0.40 Hz/s
4526A
df3/4 Fin.Mis.
df/dt Protez.
1 .. 25 Ciclo
5 Ciclo
Reset Isteresi per df3/dt e df4/dt
Finestra di Misura per df3/dt e df4/dt
4527
MIS. INPUT
df/dt Protez.
Ua
Ub
Uc
Ud
Ue
Uf
Ua
Ingresso misura usato
4601
Salto Vettore U
Salto Vettore
OFF
ON
Blocco Rele'
OFF
Salto del Vettore di U
4602
DELTA PHI
Salto Vettore
2 .. 30 °
10 °
Salto di Fase DELTA PHI
4603
T DELTA PHI
Salto Vettore
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.00 sec
Tempo di ritardo T DELTA PHI
4604
T RESET
Salto Vettore
0.10 .. 60.00 sec; ∞
5.00 sec
Tempo di reset dopo lo Scatto
4605A
U MIN
Salto Vettore
10.0 .. 125.0 V
80.0 V
U Minima d'operazione U Min.
4606A
U MAX
Salto Vettore
10.0 .. 170.0 V
130.0 V
U Massima d'operazione U Max.
4607A
T Blocco
Salto Vettore
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.10 sec
Tempo di ritardo del Blocco
4609
MIS. INPUT
Salto Vettore
Ua
Ub
Uc
Ud
Ue
Uf
Ua
Ingresso misura usato
6001
COM. TESTSINC.
SINC General
OFF
ON
OFF
Test sincronizzazione (Messa in
serv.)
6101
Gruppo SINC
25 sincroniz. 1
ON
OFF
OFF
Gruppo funzionale di sincronizzazione
6102
Int.Sincr.
25 sincroniz. 1
(possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione)
Nessuno
All'Interruttore sincronizzabile
6103
Umin
25 sincroniz. 1
20 .. 125 V
90 V
Limite inferiore di U: Umin
6104
Umax
25 sincroniz. 1
20 .. 140 V
110 V
Limite superiore di U: Umax
6105
U<
25 sincroniz. 1
1 .. 60 V
5V
Soglia U1,U2 non in U
6106
U>
25 sincroniz. 1
20 .. 140 V
80 V
Soglia U1,U2 sotto U
6107
SINC U1<U2>
25 sincroniz. 1
SI
NO
NO
Chiusura con U1< e U2>
6108
SINC U1>U2<
25 sincroniz. 1
SI
NO
NO
Chiusura con U1> e U2<
6109
SINC U1<U2<
25 sincroniz. 1
SI
NO
NO
Chiusura con U1< e U2<
6111A
T superv. Tens.
25 sincroniz. 1
0.0 .. 60.0 sec; ∞
0.1 sec
Tempo supervis. U1>;U2> oppure
U1<;U2<
6112
T-SIN. DURATA
25 sincroniz. 1
0.01 .. 1200.00 sec; ∞
1200.00 sec
Durata massima del control. sincroniz.
6113
SEQUENZ. FASI
25 sincroniz. 1
NO
L1 L2 L3
L1 L3 L2
NO
Controllo sequenza fasi
6120
T.Chius.Int.
25 sincroniz. 1
10 .. 1000 ms; ∞
∞ ms
Tempo di chiusura (operativo) del
Interr
6121
Rapp U1/U2
25 sincroniz. 1
0.50 .. 2.00
1.00
Rapporto di adattamento U1/ U2
6122A
Aggiust. Angolo
25 sincroniz. 1
0 .. 359 °
0°
Aggiustam. Angolo (Gruppo vettor.
trasf)
6124
U1N-Trasf. prim
25 sincroniz. 1
0.10 .. 999.99 kV
15.75 kV
U nominale primaria trasformatore
U1
6125
U2N-Trasf. prim
25 sincroniz. 1
0.10 .. 999.99 kV
15.75 kV
U nominale primaria trasformatore
U2
6126
U nom Secondar
25 sincroniz. 1
80 .. 125 V
100 V
U nominale secondaria (fase-fase)
6127
T COM CH MIN
25 sincroniz. 1
0.01 .. 10.00 sec
0.10 sec
Tempo Min comando chiusura del
CB
6130
dU ASIN U2>U1
25 sincroniz. 1
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2>U1
6131
dU ASIN U2<U1
25 sincroniz. 1
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2<U1
6132
df ASIN f2>f1
25 sincroniz. 1
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Differenza frequenza ammissibile
f2>f1
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
273
A Appendice
Ind.
Parametri
Funzione
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
6133
df ASIN f2<f1
25 sincroniz. 1
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Soglia di commutazione ASIN/SIN
6140
Sincr. permessa
25 sincroniz. 1
NO
SI
NO
Chiusura in condizioni di sincronismo
6141
F SINCRONIZ.
25 sincroniz. 1
0.01 .. 0.04 Hz
0.01 Hz
Soglia di commutazione ASIN/SIN
6142
dU SIN U2>U1
25 sincroniz. 1
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Max differenza U U2<U1
6143
dU SIN U2<U1
25 sincroniz. 1
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Max differenza U U2>U1
6144
dα SIN α2>α1
25 sincroniz. 1
2 .. 80 °
10 °
Max differenza angolo
alpha2>alpha1
6145
dα SIN α2<α1
25 sincroniz. 1
2 .. 80 °
10 °
Max differenza angolo
alpha2<alpha1
6146
T Ritard Habil.
25 sincroniz. 1
0.00 .. 60.00 sec
10.00 sec
Rritardo dell'abilitazione
6150
dU SINC U2>U1
25 sincroniz. 1
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2>U1
6151
dU SINC U2<U1
25 sincroniz. 1
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2<U1
6152
df SINC f2>f1
25 sincroniz. 1
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Max differza frequenza f2>f1
6153
df SINC f2<f1
25 sincroniz. 1
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Max differza frequenza f2<f1
6154
dα SINC α2>α1
25 sincroniz. 1
2 .. 80 °
10 °
Diff. d'angolo ammissibile
alpha2>alpha1
6155
dα SINC α2<α1
25 sincroniz. 1
2 .. 80 °
10 °
Diff. d'angolo ammissibile
alpha2<alpha1
6160
REG TEN. OBJ.
25 sincroniz. 1
(possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione)
Nessuno
Regolatore U (Tap changer object)
6161
#STEP U NOM.
25 sincroniz. 1
-62 .. 62
0
Posiz. regolatore di U alla U nominale
6162
TAP STEP
25 sincroniz. 1
0.0 .. 20.0 %
0.0 %
Ampiezza step regolatore di U
6170
U BALANCING
25 sincroniz. 1
OFF
Reg. Tensione
Pulse
OFF
Voltage balancing
6171
T U PULS MIN
25 sincroniz. 1
10 .. 1000 ms
100 ms
Max durata impulso per U simmetrica
6172
T U PULS MAX
25 sincroniz. 1
1.00 .. 32.00 sec; ∞
1.00 sec
Minima durata impulso per U simmetrica
6173
dU2 / dt
25 sincroniz. 1
0.1 .. 50.0 V/s
2.0 V/s
dU/dt del controllore
6174
T U PAUSE
25 sincroniz. 1
0.00 .. 32.00 sec
5.00 sec
Tempo transitorio del U-controller
6175A
SMOOTHING U
25 sincroniz. 1
1 .. 100
1
Fattore di Smoothing per la U
6176A
(U/Un) / (f/fn)
25 sincroniz. 1
1.00 .. 1.40
1.10
Max sovraeccitazione permessa
6180
f BALANCING
25 sincroniz. 1
OFF
Pulse
OFF
Frequency balancing
6181
T f PULS MIN
25 sincroniz. 1
10 .. 1000 ms
20 ms
Minima durata impulso per f balancing
6182
T f PULS MAX
25 sincroniz. 1
1.00 .. 32.00 sec; ∞
1.00 sec
Max durata impulso per f balancing
6183
df2 / dt
25 sincroniz. 1
0.05 .. 5.00 Hz/s
1.00 Hz/s
df/dt del controllore
6184
T f PAUSE
25 sincroniz. 1
0.00 .. 32.00 sec
5.00 sec
Tempo transitorio del f-controller
6185
∆f SET POINT
25 sincroniz. 1
-1.00 .. 1.00 Hz; < > 0
0.04 Hz
Set point per frequenza balancing
6186A
SMOOTHING f
25 sincroniz. 1
1 .. 100
1
Fattore di Smoothing per la frequenza
6187
KICK PULSE
25 sincroniz. 1
OFF
ON
ON
Rilascio del kick pulse
6188A
∆f KICK
25 sincroniz. 1
-0.10 .. 0.10 Hz; < > 0
0.04 Hz
df per il kick pulse
6189A
T SW-ON MIN
25 sincroniz. 1
0.2 .. 1000.0 sec; 0
5.0 sec
Tempo Min per switch-on senza balancing
6201
Gruppo SINC
25 sincroniz. 2
ON
OFF
OFF
Gruppo funzionale di sincronizzazione
6202
Int.Sincr.
25 sincroniz. 2
(possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione)
Nessuno
All'Interruttore sincronizzabile
6203
Umin
25 sincroniz. 2
20 .. 125 V
90 V
Limite inferiore di U: Umin
6204
Umax
25 sincroniz. 2
20 .. 140 V
110 V
Limite superiore di U: Umax
6205
U<
25 sincroniz. 2
1 .. 60 V
5V
Soglia U1,U2 non in U
6206
U>
25 sincroniz. 2
20 .. 140 V
80 V
Soglia U1,U2 sotto U
274
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.7 Tabella parametri
Ind.
Parametri
Funzione
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
6207
SINC U1<U2>
25 sincroniz. 2
SI
NO
NO
Chiusura con U1< e U2>
6208
SINC U1>U2<
25 sincroniz. 2
SI
NO
NO
Chiusura con U1> e U2<
6209
SINC U1<U2<
25 sincroniz. 2
SI
NO
NO
Chiusura con U1< e U2<
6211A
T superv. Tens.
25 sincroniz. 2
0.0 .. 60.0 sec; ∞
0.1 sec
Tempo supervis. U1>;U2> oppure
U1<;U2<
6212
T-SIN. DURATA
25 sincroniz. 2
0.01 .. 1200.00 sec; ∞
1200.00 sec
Durata massima del control. sincroniz.
6213
SEQUENZ. FASI
25 sincroniz. 2
NO
L1 L2 L3
L1 L3 L2
NO
Controllo sequenza fasi
6220
T.Chius.Int.
25 sincroniz. 2
10 .. 1000 ms; ∞
∞ ms
Tempo di chiusura (operativo) del
Interr
6221
Rapp U1/U2
25 sincroniz. 2
0.50 .. 2.00
1.00
Rapporto di adattamento U1/ U2
6222A
Aggiust. Angolo
25 sincroniz. 2
0 .. 359 °
0°
Aggiustam. Angolo (Gruppo vettor.
trasf)
6224
U1N-Trasf. prim
25 sincroniz. 2
0.10 .. 999.99 kV
15.75 kV
U nominale primaria trasformatore
U1
6225
U2N-Trasf. prim
25 sincroniz. 2
0.10 .. 999.99 kV
15.75 kV
U nominale primaria trasformatore
U2
6226
U nom Secondar
25 sincroniz. 2
80 .. 125 V
100 V
U nominale secondaria (fase-fase)
6227
T COM CH MIN
25 sincroniz. 2
0.01 .. 10.00 sec
0.10 sec
Tempo Min comando chiusura del
CB
6230
dU ASIN U2>U1
25 sincroniz. 2
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2>U1
6231
dU ASIN U2<U1
25 sincroniz. 2
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2<U1
6232
df ASIN f2>f1
25 sincroniz. 2
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Differenza frequenza ammissibile
f2>f1
6233
df ASIN f2<f1
25 sincroniz. 2
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Soglia di commutazione ASIN/SIN
6240
Sincr. permessa
25 sincroniz. 2
NO
SI
NO
Chiusura in condizioni di sincronismo
6241
F SINCRONIZ.
25 sincroniz. 2
0.01 .. 0.04 Hz
0.01 Hz
Soglia di commutazione ASIN/SIN
6242
dU SIN U2>U1
25 sincroniz. 2
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Max differenza U U2<U1
6243
dU SIN U2<U1
25 sincroniz. 2
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Max differenza U U2>U1
6244
dα SIN α2>α1
25 sincroniz. 2
2 .. 80 °
10 °
Max differenza angolo
alpha2>alpha1
6245
dα SIN α2<α1
25 sincroniz. 2
2 .. 80 °
10 °
Max differenza angolo
alpha2<alpha1
6246
T Ritard Habil.
25 sincroniz. 2
0.00 .. 60.00 sec
10.00 sec
Rritardo dell'abilitazione
6250
dU SINC U2>U1
25 sincroniz. 2
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2>U1
6251
dU SINC U2<U1
25 sincroniz. 2
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2<U1
6252
df SINC f2>f1
25 sincroniz. 2
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Max differza frequenza f2>f1
6253
df SINC f2<f1
25 sincroniz. 2
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Max differza frequenza f2<f1
6254
dα SINC α2>α1
25 sincroniz. 2
2 .. 80 °
10 °
Diff. d'angolo ammissibile
alpha2>alpha1
6255
dα SINC α2<α1
25 sincroniz. 2
2 .. 80 °
10 °
Diff. d'angolo ammissibile
alpha2<alpha1
6260
REG TEN. OBJ.
25 sincroniz. 2
(possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione)
Nessuno
Regolatore U (Tap changer object)
6261
#STEP U NOM.
25 sincroniz. 2
-62 .. 62
0
Posiz. regolatore di U alla U nominale
6262
TAP STEP
25 sincroniz. 2
0.0 .. 20.0 %
0.0 %
Ampiezza step regolatore di U
6270
U BALANCING
25 sincroniz. 2
OFF
Reg. Tensione
Pulse
OFF
Voltage balancing
6271
T U PULS MIN
25 sincroniz. 2
10 .. 1000 ms
100 ms
Max durata impulso per U simmetrica
6272
T U PULS MAX
25 sincroniz. 2
1.00 .. 32.00 sec; ∞
1.00 sec
Minima durata impulso per U simmetrica
6273
dU2 / dt
25 sincroniz. 2
0.1 .. 50.0 V/s
2.0 V/s
dU/dt del controllore
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
275
A Appendice
Ind.
Parametri
Funzione
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
6274
T U PAUSE
25 sincroniz. 2
0.00 .. 32.00 sec
5.00 sec
6275A
SMOOTHING U
25 sincroniz. 2
1 .. 100
1
Tempo transitorio del U-controller
Fattore di Smoothing per la U
6276A
(U/Un) / (f/fn)
25 sincroniz. 2
1.00 .. 1.40
1.10
Max sovraeccitazione permessa
6280
f BALANCING
25 sincroniz. 2
OFF
Pulse
OFF
Frequency balancing
6281
T f PULS MIN
25 sincroniz. 2
10 .. 1000 ms
20 ms
Minima durata impulso per f balancing
6282
T f PULS MAX
25 sincroniz. 2
1.00 .. 32.00 sec; ∞
1.00 sec
Max durata impulso per f balancing
6283
df2 / dt
25 sincroniz. 2
0.05 .. 5.00 Hz/s
1.00 Hz/s
df/dt del controllore
6284
T f PAUSE
25 sincroniz. 2
0.00 .. 32.00 sec
5.00 sec
Tempo transitorio del f-controller
6285
∆f SET POINT
25 sincroniz. 2
-1.00 .. 1.00 Hz; < > 0
0.04 Hz
Set point per frequenza balancing
6286A
SMOOTHING f
25 sincroniz. 2
1 .. 100
1
Fattore di Smoothing per la frequenza
6287
KICK PULSE
25 sincroniz. 2
OFF
ON
ON
Rilascio del kick pulse
6288A
∆f KICK
25 sincroniz. 2
-0.10 .. 0.10 Hz; < > 0
0.04 Hz
df per il kick pulse
6289A
T SW-ON MIN
25 sincroniz. 2
0.2 .. 1000.0 sec; 0
5.0 sec
Tempo Min per switch-on senza balancing
6301
Gruppo SINC
25 sincroniz. 3
ON
OFF
OFF
Gruppo funzionale di sincronizzazione
6302
Int.Sincr.
25 sincroniz. 3
(possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione)
Nessuno
All'Interruttore sincronizzabile
6303
Umin
25 sincroniz. 3
20 .. 125 V
90 V
Limite inferiore di U: Umin
6304
Umax
25 sincroniz. 3
20 .. 140 V
110 V
Limite superiore di U: Umax
6305
U<
25 sincroniz. 3
1 .. 60 V
5V
Soglia U1,U2 non in U
6306
U>
25 sincroniz. 3
20 .. 140 V
80 V
Soglia U1,U2 sotto U
6307
SINC U1<U2>
25 sincroniz. 3
SI
NO
NO
Chiusura con U1< e U2>
6308
SINC U1>U2<
25 sincroniz. 3
SI
NO
NO
Chiusura con U1> e U2<
6309
SINC U1<U2<
25 sincroniz. 3
SI
NO
NO
Chiusura con U1< e U2<
6311A
T superv. Tens.
25 sincroniz. 3
0.0 .. 60.0 sec; ∞
0.1 sec
Tempo supervis. U1>;U2> oppure
U1<;U2<
6312
T-SIN. DURATA
25 sincroniz. 3
0.01 .. 1200.00 sec; ∞
1200.00 sec
Durata massima del control. sincroniz.
6313
SEQUENZ. FASI
25 sincroniz. 3
NO
L1 L2 L3
L1 L3 L2
NO
Controllo sequenza fasi
6320
T.Chius.Int.
25 sincroniz. 3
10 .. 1000 ms; ∞
∞ ms
Tempo di chiusura (operativo) del
Interr
6321
Rapp U1/U2
25 sincroniz. 3
0.50 .. 2.00
1.00
Rapporto di adattamento U1/ U2
6322A
Aggiust. Angolo
25 sincroniz. 3
0 .. 359 °
0°
Aggiustam. Angolo (Gruppo vettor.
trasf)
6324
U1N-Trasf. prim
25 sincroniz. 3
0.10 .. 999.99 kV
15.75 kV
U nominale primaria trasformatore
U1
6325
U2N-Trasf. prim
25 sincroniz. 3
0.10 .. 999.99 kV
15.75 kV
U nominale primaria trasformatore
U2
6326
U nom Secondar
25 sincroniz. 3
80 .. 125 V
100 V
U nominale secondaria (fase-fase)
6327
T COM CH MIN
25 sincroniz. 3
0.01 .. 10.00 sec
0.10 sec
Tempo Min comando chiusura del
CB
6330
dU ASIN U2>U1
25 sincroniz. 3
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2>U1
6331
dU ASIN U2<U1
25 sincroniz. 3
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2<U1
6332
df ASIN f2>f1
25 sincroniz. 3
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Differenza frequenza ammissibile
f2>f1
6333
df ASIN f2<f1
25 sincroniz. 3
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Soglia di commutazione ASIN/SIN
6340
Sincr. permessa
25 sincroniz. 3
NO
SI
NO
Chiusura in condizioni di sincronismo
6341
F SINCRONIZ.
25 sincroniz. 3
0.01 .. 0.04 Hz
0.01 Hz
Soglia di commutazione ASIN/SIN
6342
dU SIN U2>U1
25 sincroniz. 3
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Max differenza U U2<U1
276
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.7 Tabella parametri
Ind.
Parametri
Funzione
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
6343
dU SIN U2<U1
25 sincroniz. 3
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Max differenza U U2>U1
6344
dα SIN α2>α1
25 sincroniz. 3
2 .. 80 °
10 °
Max differenza angolo
alpha2>alpha1
6345
dα SIN α2<α1
25 sincroniz. 3
2 .. 80 °
10 °
Max differenza angolo
alpha2<alpha1
6346
T Ritard Habil.
25 sincroniz. 3
0.00 .. 60.00 sec
10.00 sec
Rritardo dell'abilitazione
6350
dU SINC U2>U1
25 sincroniz. 3
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2>U1
6351
dU SINC U2<U1
25 sincroniz. 3
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2<U1
6352
df SINC f2>f1
25 sincroniz. 3
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Max differza frequenza f2>f1
6353
df SINC f2<f1
25 sincroniz. 3
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Max differza frequenza f2<f1
6354
dα SINC α2>α1
25 sincroniz. 3
2 .. 80 °
10 °
Diff. d'angolo ammissibile
alpha2>alpha1
6355
dα SINC α2<α1
25 sincroniz. 3
2 .. 80 °
10 °
Diff. d'angolo ammissibile
alpha2<alpha1
6360
REG TEN. OBJ.
25 sincroniz. 3
(possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione)
Nessuno
Regolatore U (Tap changer object)
6361
#STEP U NOM.
25 sincroniz. 3
-62 .. 62
0
Posiz. regolatore di U alla U nominale
6362
TAP STEP
25 sincroniz. 3
0.0 .. 20.0 %
0.0 %
Ampiezza step regolatore di U
6370
U BALANCING
25 sincroniz. 3
OFF
Reg. Tensione
Pulse
OFF
Voltage balancing
6371
T U PULS MIN
25 sincroniz. 3
10 .. 1000 ms
100 ms
Max durata impulso per U simmetrica
6372
T U PULS MAX
25 sincroniz. 3
1.00 .. 32.00 sec; ∞
1.00 sec
Minima durata impulso per U simmetrica
6373
dU2 / dt
25 sincroniz. 3
0.1 .. 50.0 V/s
2.0 V/s
dU/dt del controllore
6374
T U PAUSE
25 sincroniz. 3
0.00 .. 32.00 sec
5.00 sec
Tempo transitorio del U-controller
6375A
SMOOTHING U
25 sincroniz. 3
1 .. 100
1
Fattore di Smoothing per la U
6376A
(U/Un) / (f/fn)
25 sincroniz. 3
1.00 .. 1.40
1.10
Max sovraeccitazione permessa
6380
f BALANCING
25 sincroniz. 3
OFF
Pulse
OFF
Frequency balancing
6381
T f PULS MIN
25 sincroniz. 3
10 .. 1000 ms
20 ms
Minima durata impulso per f balancing
6382
T f PULS MAX
25 sincroniz. 3
1.00 .. 32.00 sec; ∞
1.00 sec
Max durata impulso per f balancing
6383
df2 / dt
25 sincroniz. 3
0.05 .. 5.00 Hz/s
1.00 Hz/s
df/dt del controllore
6384
T f PAUSE
25 sincroniz. 3
0.00 .. 32.00 sec
5.00 sec
Tempo transitorio del f-controller
6385
∆f SET POINT
25 sincroniz. 3
-1.00 .. 1.00 Hz; < > 0
0.04 Hz
Set point per frequenza balancing
6386A
SMOOTHING f
25 sincroniz. 3
1 .. 100
1
Fattore di Smoothing per la frequenza
6387
KICK PULSE
25 sincroniz. 3
OFF
ON
ON
Rilascio del kick pulse
6388A
∆f KICK
25 sincroniz. 3
-0.10 .. 0.10 Hz; < > 0
0.04 Hz
df per il kick pulse
6389A
T SW-ON MIN
25 sincroniz. 3
0.2 .. 1000.0 sec; 0
5.0 sec
Tempo Min per switch-on senza balancing
6401
Gruppo SINC
25 sincroniz. 4
ON
OFF
OFF
Gruppo funzionale di sincronizzazione
6402
Int.Sincr.
25 sincroniz. 4
(possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione)
Nessuno
All'Interruttore sincronizzabile
6403
Umin
25 sincroniz. 4
20 .. 125 V
90 V
Limite inferiore di U: Umin
6404
Umax
25 sincroniz. 4
20 .. 140 V
110 V
Limite superiore di U: Umax
6405
U<
25 sincroniz. 4
1 .. 60 V
5V
Soglia U1,U2 non in U
6406
U>
25 sincroniz. 4
20 .. 140 V
80 V
Soglia U1,U2 sotto U
6407
SINC U1<U2>
25 sincroniz. 4
SI
NO
NO
Chiusura con U1< e U2>
6408
SINC U1>U2<
25 sincroniz. 4
SI
NO
NO
Chiusura con U1> e U2<
6409
SINC U1<U2<
25 sincroniz. 4
SI
NO
NO
Chiusura con U1< e U2<
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
277
A Appendice
Ind.
Parametri
Funzione
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
6411A
T superv. Tens.
25 sincroniz. 4
0.0 .. 60.0 sec; ∞
0.1 sec
Tempo supervis. U1>;U2> oppure
U1<;U2<
6412
T-SIN. DURATA
25 sincroniz. 4
0.01 .. 1200.00 sec; ∞
1200.00 sec
Durata massima del control. sincroniz.
6413
SEQUENZ. FASI
25 sincroniz. 4
NO
L1 L2 L3
L1 L3 L2
NO
Controllo sequenza fasi
6420
T.Chius.Int.
25 sincroniz. 4
10 .. 1000 ms; ∞
∞ ms
Tempo di chiusura (operativo) del
Interr
6421
Rapp U1/U2
25 sincroniz. 4
0.50 .. 2.00
1.00
Rapporto di adattamento U1/ U2
6422A
Aggiust. Angolo
25 sincroniz. 4
0 .. 359 °
0°
Aggiustam. Angolo (Gruppo vettor.
trasf)
6424
U1N-Trasf. prim
25 sincroniz. 4
0.10 .. 999.99 kV
15.75 kV
U nominale primaria trasformatore
U1
6425
U2N-Trasf. prim
25 sincroniz. 4
0.10 .. 999.99 kV
15.75 kV
U nominale primaria trasformatore
U2
6426
U nom Secondar
25 sincroniz. 4
80 .. 125 V
100 V
U nominale secondaria (fase-fase)
6427
T COM CH MIN
25 sincroniz. 4
0.01 .. 10.00 sec
0.10 sec
Tempo Min comando chiusura del
CB
6430
dU ASIN U2>U1
25 sincroniz. 4
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2>U1
6431
dU ASIN U2<U1
25 sincroniz. 4
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2<U1
6432
df ASIN f2>f1
25 sincroniz. 4
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Differenza frequenza ammissibile
f2>f1
6433
df ASIN f2<f1
25 sincroniz. 4
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Soglia di commutazione ASIN/SIN
6440
Sincr. permessa
25 sincroniz. 4
NO
SI
NO
Chiusura in condizioni di sincronismo
6441
F SINCRONIZ.
25 sincroniz. 4
0.01 .. 0.04 Hz
0.01 Hz
Soglia di commutazione ASIN/SIN
6442
dU SIN U2>U1
25 sincroniz. 4
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Max differenza U U2<U1
6443
dU SIN U2<U1
25 sincroniz. 4
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Max differenza U U2>U1
6444
dα SIN α2>α1
25 sincroniz. 4
2 .. 80 °
10 °
Max differenza angolo
alpha2>alpha1
6445
dα SIN α2<α1
25 sincroniz. 4
2 .. 80 °
10 °
Max differenza angolo
alpha2<alpha1
6446
T Ritard Habil.
25 sincroniz. 4
0.00 .. 60.00 sec
10.00 sec
Rritardo dell'abilitazione
6450
dU SINC U2>U1
25 sincroniz. 4
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2>U1
6451
dU SINC U2<U1
25 sincroniz. 4
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2<U1
6452
df SINC f2>f1
25 sincroniz. 4
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Max differza frequenza f2>f1
6453
df SINC f2<f1
25 sincroniz. 4
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Max differza frequenza f2<f1
6454
dα SINC α2>α1
25 sincroniz. 4
2 .. 80 °
10 °
Diff. d'angolo ammissibile
alpha2>alpha1
6455
dα SINC α2<α1
25 sincroniz. 4
2 .. 80 °
10 °
Diff. d'angolo ammissibile
alpha2<alpha1
6460
REG TEN. OBJ.
25 sincroniz. 4
(possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione)
Nessuno
Regolatore U (Tap changer object)
6461
#STEP U NOM.
25 sincroniz. 4
-62 .. 62
0
Posiz. regolatore di U alla U nominale
6462
TAP STEP
25 sincroniz. 4
0.0 .. 20.0 %
0.0 %
Ampiezza step regolatore di U
6470
U BALANCING
25 sincroniz. 4
OFF
Reg. Tensione
Pulse
OFF
Voltage balancing
6471
T U PULS MIN
25 sincroniz. 4
10 .. 1000 ms
100 ms
Max durata impulso per U simmetrica
6472
T U PULS MAX
25 sincroniz. 4
1.00 .. 32.00 sec; ∞
1.00 sec
Minima durata impulso per U simmetrica
6473
dU2 / dt
25 sincroniz. 4
0.1 .. 50.0 V/s
2.0 V/s
dU/dt del controllore
6474
T U PAUSE
25 sincroniz. 4
0.00 .. 32.00 sec
5.00 sec
Tempo transitorio del U-controller
6475A
SMOOTHING U
25 sincroniz. 4
1 .. 100
1
Fattore di Smoothing per la U
6476A
(U/Un) / (f/fn)
25 sincroniz. 4
1.00 .. 1.40
1.10
Max sovraeccitazione permessa
6480
f BALANCING
25 sincroniz. 4
OFF
Pulse
OFF
Frequency balancing
278
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.7 Tabella parametri
Ind.
Parametri
Funzione
25 sincroniz. 4
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
6481
T f PULS MIN
10 .. 1000 ms
20 ms
Minima durata impulso per f balancing
6482
T f PULS MAX
6483
df2 / dt
25 sincroniz. 4
1.00 .. 32.00 sec; ∞
1.00 sec
Max durata impulso per f balancing
25 sincroniz. 4
0.05 .. 5.00 Hz/s
1.00 Hz/s
6484
T f PAUSE
25 sincroniz. 4
df/dt del controllore
0.00 .. 32.00 sec
5.00 sec
Tempo transitorio del f-controller
6485
∆f SET POINT
25 sincroniz. 4
-1.00 .. 1.00 Hz; < > 0
0.04 Hz
Set point per frequenza balancing
6486A
SMOOTHING f
25 sincroniz. 4
1 .. 100
1
Fattore di Smoothing per la frequenza
6487
KICK PULSE
25 sincroniz. 4
OFF
ON
ON
Rilascio del kick pulse
6488A
∆f KICK
25 sincroniz. 4
-0.10 .. 0.10 Hz; < > 0
0.04 Hz
df per il kick pulse
6489A
T SW-ON MIN
25 sincroniz. 4
0.2 .. 1000.0 sec; 0
5.0 sec
Tempo Min per switch-on senza balancing
6501
Gruppo SINC
25 sincroniz. 5
ON
OFF
OFF
Gruppo funzionale di sincronizzazione
6502
Int.Sincr.
25 sincroniz. 5
(possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione)
Nessuno
All'Interruttore sincronizzabile
6503
Umin
25 sincroniz. 5
20 .. 125 V
90 V
Limite inferiore di U: Umin
6504
Umax
25 sincroniz. 5
20 .. 140 V
110 V
Limite superiore di U: Umax
6505
U<
25 sincroniz. 5
1 .. 60 V
5V
Soglia U1,U2 non in U
6506
U>
25 sincroniz. 5
20 .. 140 V
80 V
Soglia U1,U2 sotto U
6507
SINC U1<U2>
25 sincroniz. 5
SI
NO
NO
Chiusura con U1< e U2>
6508
SINC U1>U2<
25 sincroniz. 5
SI
NO
NO
Chiusura con U1> e U2<
6509
SINC U1<U2<
25 sincroniz. 5
SI
NO
NO
Chiusura con U1< e U2<
6511A
T superv. Tens.
25 sincroniz. 5
0.0 .. 60.0 sec; ∞
0.1 sec
Tempo supervis. U1>;U2> oppure
U1<;U2<
6512
T-SIN. DURATA
25 sincroniz. 5
0.01 .. 1200.00 sec; ∞
1200.00 sec
Durata massima del control. sincroniz.
6513
SEQUENZ. FASI
25 sincroniz. 5
NO
L1 L2 L3
L1 L3 L2
NO
Controllo sequenza fasi
6520
T.Chius.Int.
25 sincroniz. 5
10 .. 1000 ms; ∞
∞ ms
Tempo di chiusura (operativo) del
Interr
6521
Rapp U1/U2
25 sincroniz. 5
0.50 .. 2.00
1.00
Rapporto di adattamento U1/ U2
6522A
Aggiust. Angolo
25 sincroniz. 5
0 .. 359 °
0°
Aggiustam. Angolo (Gruppo vettor.
trasf)
6524
U1N-Trasf. prim
25 sincroniz. 5
0.10 .. 999.99 kV
15.75 kV
U nominale primaria trasformatore
U1
6525
U2N-Trasf. prim
25 sincroniz. 5
0.10 .. 999.99 kV
15.75 kV
U nominale primaria trasformatore
U2
6526
U nom Secondar
25 sincroniz. 5
80 .. 125 V
100 V
U nominale secondaria (fase-fase)
6527
T COM CH MIN
25 sincroniz. 5
0.01 .. 10.00 sec
0.10 sec
Tempo Min comando chiusura del
CB
6530
dU ASIN U2>U1
25 sincroniz. 5
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2>U1
6531
dU ASIN U2<U1
25 sincroniz. 5
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2<U1
6532
df ASIN f2>f1
25 sincroniz. 5
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Differenza frequenza ammissibile
f2>f1
6533
df ASIN f2<f1
25 sincroniz. 5
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Soglia di commutazione ASIN/SIN
6540
Sincr. permessa
25 sincroniz. 5
NO
SI
NO
Chiusura in condizioni di sincronismo
6541
F SINCRONIZ.
25 sincroniz. 5
0.01 .. 0.04 Hz
0.01 Hz
Soglia di commutazione ASIN/SIN
6542
dU SIN U2>U1
25 sincroniz. 5
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Max differenza U U2<U1
6543
dU SIN U2<U1
25 sincroniz. 5
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Max differenza U U2>U1
6544
dα SIN α2>α1
25 sincroniz. 5
2 .. 80 °
10 °
Max differenza angolo
alpha2>alpha1
6545
dα SIN α2<α1
25 sincroniz. 5
2 .. 80 °
10 °
Max differenza angolo
alpha2<alpha1
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
279
A Appendice
Ind.
Parametri
Funzione
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
6546
T Ritard Habil.
25 sincroniz. 5
0.00 .. 60.00 sec
10.00 sec
Rritardo dell'abilitazione
6550
dU SINC U2>U1
25 sincroniz. 5
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2>U1
6551
dU SINC U2<U1
25 sincroniz. 5
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2<U1
6552
df SINC f2>f1
25 sincroniz. 5
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Max differza frequenza f2>f1
6553
df SINC f2<f1
25 sincroniz. 5
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Max differza frequenza f2<f1
6554
dα SINC α2>α1
25 sincroniz. 5
2 .. 80 °
10 °
Diff. d'angolo ammissibile
alpha2>alpha1
6555
dα SINC α2<α1
25 sincroniz. 5
2 .. 80 °
10 °
Diff. d'angolo ammissibile
alpha2<alpha1
6560
REG TEN. OBJ.
25 sincroniz. 5
(possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione)
Nessuno
Regolatore U (Tap changer object)
6561
#STEP U NOM.
25 sincroniz. 5
-62 .. 62
0
Posiz. regolatore di U alla U nominale
6562
TAP STEP
25 sincroniz. 5
0.0 .. 20.0 %
0.0 %
Ampiezza step regolatore di U
6570
U BALANCING
25 sincroniz. 5
OFF
Reg. Tensione
Pulse
OFF
Voltage balancing
6571
T U PULS MIN
25 sincroniz. 5
10 .. 1000 ms
100 ms
Max durata impulso per U simmetrica
6572
T U PULS MAX
25 sincroniz. 5
1.00 .. 32.00 sec; ∞
1.00 sec
Minima durata impulso per U simmetrica
6573
dU2 / dt
25 sincroniz. 5
0.1 .. 50.0 V/s
2.0 V/s
dU/dt del controllore
6574
T U PAUSE
25 sincroniz. 5
0.00 .. 32.00 sec
5.00 sec
Tempo transitorio del U-controller
6575A
SMOOTHING U
25 sincroniz. 5
1 .. 100
1
Fattore di Smoothing per la U
6576A
(U/Un) / (f/fn)
25 sincroniz. 5
1.00 .. 1.40
1.10
Max sovraeccitazione permessa
6580
f BALANCING
25 sincroniz. 5
OFF
Pulse
OFF
Frequency balancing
6581
T f PULS MIN
25 sincroniz. 5
10 .. 1000 ms
20 ms
Minima durata impulso per f balancing
6582
T f PULS MAX
25 sincroniz. 5
1.00 .. 32.00 sec; ∞
1.00 sec
Max durata impulso per f balancing
6583
df2 / dt
25 sincroniz. 5
0.05 .. 5.00 Hz/s
1.00 Hz/s
df/dt del controllore
6584
T f PAUSE
25 sincroniz. 5
0.00 .. 32.00 sec
5.00 sec
Tempo transitorio del f-controller
6585
∆f SET POINT
25 sincroniz. 5
-1.00 .. 1.00 Hz; < > 0
0.04 Hz
Set point per frequenza balancing
6586A
SMOOTHING f
25 sincroniz. 5
1 .. 100
1
Fattore di Smoothing per la frequenza
6587
KICK PULSE
25 sincroniz. 5
OFF
ON
ON
Rilascio del kick pulse
6588A
∆f KICK
25 sincroniz. 5
-0.10 .. 0.10 Hz; < > 0
0.04 Hz
df per il kick pulse
6589A
T SW-ON MIN
25 sincroniz. 5
0.2 .. 1000.0 sec; 0
5.0 sec
Tempo Min per switch-on senza balancing
6601
Gruppo SINC
25 sincroniz. 6
ON
OFF
OFF
Gruppo funzionale di sincronizzazione
6602
Int.Sincr.
25 sincroniz. 6
(possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione)
Nessuno
All'Interruttore sincronizzabile
6603
Umin
25 sincroniz. 6
20 .. 125 V
90 V
Limite inferiore di U: Umin
6604
Umax
25 sincroniz. 6
20 .. 140 V
110 V
Limite superiore di U: Umax
6605
U<
25 sincroniz. 6
1 .. 60 V
5V
Soglia U1,U2 non in U
6606
U>
25 sincroniz. 6
20 .. 140 V
80 V
Soglia U1,U2 sotto U
6607
SINC U1<U2>
25 sincroniz. 6
SI
NO
NO
Chiusura con U1< e U2>
6608
SINC U1>U2<
25 sincroniz. 6
SI
NO
NO
Chiusura con U1> e U2<
6609
SINC U1<U2<
25 sincroniz. 6
SI
NO
NO
Chiusura con U1< e U2<
6611A
T superv. Tens.
25 sincroniz. 6
0.0 .. 60.0 sec; ∞
0.1 sec
Tempo supervis. U1>;U2> oppure
U1<;U2<
6612
T-SIN. DURATA
25 sincroniz. 6
0.01 .. 1200.00 sec; ∞
1200.00 sec
Durata massima del control. sincroniz.
280
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.7 Tabella parametri
Ind.
Parametri
Funzione
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
6613
SEQUENZ. FASI
25 sincroniz. 6
NO
L1 L2 L3
L1 L3 L2
NO
Controllo sequenza fasi
6620
T.Chius.Int.
25 sincroniz. 6
10 .. 1000 ms; ∞
∞ ms
Tempo di chiusura (operativo) del
Interr
6621
Rapp U1/U2
25 sincroniz. 6
0.50 .. 2.00
1.00
Rapporto di adattamento U1/ U2
6622A
Aggiust. Angolo
25 sincroniz. 6
0 .. 359 °
0°
Aggiustam. Angolo (Gruppo vettor.
trasf)
6624
U1N-Trasf. prim
25 sincroniz. 6
0.10 .. 999.99 kV
15.75 kV
U nominale primaria trasformatore
U1
6625
U2N-Trasf. prim
25 sincroniz. 6
0.10 .. 999.99 kV
15.75 kV
U nominale primaria trasformatore
U2
6626
U nom Secondar
25 sincroniz. 6
80 .. 125 V
100 V
U nominale secondaria (fase-fase)
6627
T COM CH MIN
25 sincroniz. 6
0.01 .. 10.00 sec
0.10 sec
Tempo Min comando chiusura del
CB
6630
dU ASIN U2>U1
25 sincroniz. 6
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2>U1
6631
dU ASIN U2<U1
25 sincroniz. 6
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2<U1
6632
df ASIN f2>f1
25 sincroniz. 6
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Differenza frequenza ammissibile
f2>f1
6633
df ASIN f2<f1
25 sincroniz. 6
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Soglia di commutazione ASIN/SIN
6640
Sincr. permessa
25 sincroniz. 6
NO
SI
NO
Chiusura in condizioni di sincronismo
6641
F SINCRONIZ.
25 sincroniz. 6
0.01 .. 0.04 Hz
0.01 Hz
Soglia di commutazione ASIN/SIN
6642
dU SIN U2>U1
25 sincroniz. 6
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Max differenza U U2<U1
6643
dU SIN U2<U1
25 sincroniz. 6
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Max differenza U U2>U1
6644
dα SIN α2>α1
25 sincroniz. 6
2 .. 80 °
10 °
Max differenza angolo
alpha2>alpha1
6645
dα SIN α2<α1
25 sincroniz. 6
2 .. 80 °
10 °
Max differenza angolo
alpha2<alpha1
6646
T Ritard Habil.
25 sincroniz. 6
0.00 .. 60.00 sec
10.00 sec
Rritardo dell'abilitazione
6650
dU SINC U2>U1
25 sincroniz. 6
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2>U1
6651
dU SINC U2<U1
25 sincroniz. 6
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2<U1
6652
df SINC f2>f1
25 sincroniz. 6
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Max differza frequenza f2>f1
6653
df SINC f2<f1
25 sincroniz. 6
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Max differza frequenza f2<f1
6654
dα SINC α2>α1
25 sincroniz. 6
2 .. 80 °
10 °
Diff. d'angolo ammissibile
alpha2>alpha1
6655
dα SINC α2<α1
25 sincroniz. 6
2 .. 80 °
10 °
Diff. d'angolo ammissibile
alpha2<alpha1
6660
REG TEN. OBJ.
25 sincroniz. 6
(possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione)
Nessuno
Regolatore U (Tap changer object)
6661
#STEP U NOM.
25 sincroniz. 6
-62 .. 62
0
Posiz. regolatore di U alla U nominale
6662
TAP STEP
25 sincroniz. 6
0.0 .. 20.0 %
0.0 %
Ampiezza step regolatore di U
6670
U BALANCING
25 sincroniz. 6
OFF
Reg. Tensione
Pulse
OFF
Voltage balancing
6671
T U PULS MIN
25 sincroniz. 6
10 .. 1000 ms
100 ms
Max durata impulso per U simmetrica
6672
T U PULS MAX
25 sincroniz. 6
1.00 .. 32.00 sec; ∞
1.00 sec
Minima durata impulso per U simmetrica
6673
dU2 / dt
25 sincroniz. 6
0.1 .. 50.0 V/s
2.0 V/s
dU/dt del controllore
6674
T U PAUSE
25 sincroniz. 6
0.00 .. 32.00 sec
5.00 sec
Tempo transitorio del U-controller
6675A
SMOOTHING U
25 sincroniz. 6
1 .. 100
1
Fattore di Smoothing per la U
6676A
(U/Un) / (f/fn)
25 sincroniz. 6
1.00 .. 1.40
1.10
Max sovraeccitazione permessa
6680
f BALANCING
25 sincroniz. 6
OFF
Pulse
OFF
Frequency balancing
6681
T f PULS MIN
25 sincroniz. 6
10 .. 1000 ms
20 ms
Minima durata impulso per f balancing
6682
T f PULS MAX
25 sincroniz. 6
1.00 .. 32.00 sec; ∞
1.00 sec
Max durata impulso per f balancing
6683
df2 / dt
25 sincroniz. 6
0.05 .. 5.00 Hz/s
1.00 Hz/s
df/dt del controllore
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
281
A Appendice
Ind.
Parametri
Funzione
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
6684
T f PAUSE
25 sincroniz. 6
0.00 .. 32.00 sec
5.00 sec
Tempo transitorio del f-controller
6685
∆f SET POINT
25 sincroniz. 6
-1.00 .. 1.00 Hz; < > 0
0.04 Hz
Set point per frequenza balancing
6686A
SMOOTHING f
25 sincroniz. 6
1 .. 100
1
Fattore di Smoothing per la frequenza
6687
KICK PULSE
25 sincroniz. 6
OFF
ON
ON
Rilascio del kick pulse
6688A
∆f KICK
25 sincroniz. 6
-0.10 .. 0.10 Hz; < > 0
0.04 Hz
df per il kick pulse
6689A
T SW-ON MIN
25 sincroniz. 6
0.2 .. 1000.0 sec; 0
5.0 sec
Tempo Min per switch-on senza balancing
6701
Gruppo SINC
25 sincroniz. 7
ON
OFF
OFF
Gruppo funzionale di sincronizzazione
6702
Int.Sincr.
25 sincroniz. 7
(possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione)
Nessuno
All'Interruttore sincronizzabile
6703
Umin
25 sincroniz. 7
20 .. 125 V
90 V
Limite inferiore di U: Umin
6704
Umax
25 sincroniz. 7
20 .. 140 V
110 V
Limite superiore di U: Umax
6705
U<
25 sincroniz. 7
1 .. 60 V
5V
Soglia U1,U2 non in U
6706
U>
25 sincroniz. 7
20 .. 140 V
80 V
Soglia U1,U2 sotto U
6707
SINC U1<U2>
25 sincroniz. 7
SI
NO
NO
Chiusura con U1< e U2>
6708
SINC U1>U2<
25 sincroniz. 7
SI
NO
NO
Chiusura con U1> e U2<
6709
SINC U1<U2<
25 sincroniz. 7
SI
NO
NO
Chiusura con U1< e U2<
6711A
T superv. Tens.
25 sincroniz. 7
0.0 .. 60.0 sec; ∞
0.1 sec
Tempo supervis. U1>;U2> oppure
U1<;U2<
6712
T-SIN. DURATA
25 sincroniz. 7
0.01 .. 1200.00 sec; ∞
1200.00 sec
Durata massima del control. sincroniz.
6713
SEQUENZ. FASI
25 sincroniz. 7
NO
L1 L2 L3
L1 L3 L2
NO
Controllo sequenza fasi
6720
T.Chius.Int.
25 sincroniz. 7
10 .. 1000 ms; ∞
∞ ms
Tempo di chiusura (operativo) del
Interr
6721
Rapp U1/U2
25 sincroniz. 7
0.50 .. 2.00
1.00
Rapporto di adattamento U1/ U2
6722A
Aggiust. Angolo
25 sincroniz. 7
0 .. 359 °
0°
Aggiustam. Angolo (Gruppo vettor.
trasf)
6724
U1N-Trasf. prim
25 sincroniz. 7
0.10 .. 999.99 kV
15.75 kV
U nominale primaria trasformatore
U1
6725
U2N-Trasf. prim
25 sincroniz. 7
0.10 .. 999.99 kV
15.75 kV
U nominale primaria trasformatore
U2
6726
U nom Secondar
25 sincroniz. 7
80 .. 125 V
100 V
U nominale secondaria (fase-fase)
6727
T COM CH MIN
25 sincroniz. 7
0.01 .. 10.00 sec
0.10 sec
Tempo Min comando chiusura del
CB
6730
dU ASIN U2>U1
25 sincroniz. 7
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2>U1
6731
dU ASIN U2<U1
25 sincroniz. 7
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2<U1
6732
df ASIN f2>f1
25 sincroniz. 7
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Differenza frequenza ammissibile
f2>f1
6733
df ASIN f2<f1
25 sincroniz. 7
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Soglia di commutazione ASIN/SIN
6740
Sincr. permessa
25 sincroniz. 7
NO
SI
NO
Chiusura in condizioni di sincronismo
6741
F SINCRONIZ.
25 sincroniz. 7
0.01 .. 0.04 Hz
0.01 Hz
Soglia di commutazione ASIN/SIN
6742
dU SIN U2>U1
25 sincroniz. 7
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Max differenza U U2<U1
6743
dU SIN U2<U1
25 sincroniz. 7
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Max differenza U U2>U1
6744
dα SIN α2>α1
25 sincroniz. 7
2 .. 80 °
10 °
Max differenza angolo
alpha2>alpha1
6745
dα SIN α2<α1
25 sincroniz. 7
2 .. 80 °
10 °
Max differenza angolo
alpha2<alpha1
6746
T Ritard Habil.
25 sincroniz. 7
0.00 .. 60.00 sec
10.00 sec
Rritardo dell'abilitazione
6750
dU SINC U2>U1
25 sincroniz. 7
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2>U1
6751
dU SINC U2<U1
25 sincroniz. 7
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2<U1
6752
df SINC f2>f1
25 sincroniz. 7
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Max differza frequenza f2>f1
282
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.7 Tabella parametri
Ind.
Parametri
Funzione
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
6753
df SINC f2<f1
25 sincroniz. 7
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Max differza frequenza f2<f1
6754
dα SINC α2>α1
25 sincroniz. 7
2 .. 80 °
10 °
Diff. d'angolo ammissibile
alpha2>alpha1
6755
dα SINC α2<α1
25 sincroniz. 7
2 .. 80 °
10 °
Diff. d'angolo ammissibile
alpha2<alpha1
6760
REG TEN. OBJ.
25 sincroniz. 7
(possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione)
Nessuno
Regolatore U (Tap changer object)
6761
#STEP U NOM.
25 sincroniz. 7
-62 .. 62
0
Posiz. regolatore di U alla U nominale
6762
TAP STEP
25 sincroniz. 7
0.0 .. 20.0 %
0.0 %
Ampiezza step regolatore di U
6770
U BALANCING
25 sincroniz. 7
OFF
Reg. Tensione
Pulse
OFF
Voltage balancing
6771
T U PULS MIN
25 sincroniz. 7
10 .. 1000 ms
100 ms
Max durata impulso per U simmetrica
6772
T U PULS MAX
25 sincroniz. 7
1.00 .. 32.00 sec; ∞
1.00 sec
Minima durata impulso per U simmetrica
6773
dU2 / dt
25 sincroniz. 7
0.1 .. 50.0 V/s
2.0 V/s
dU/dt del controllore
6774
T U PAUSE
25 sincroniz. 7
0.00 .. 32.00 sec
5.00 sec
Tempo transitorio del U-controller
6775A
SMOOTHING U
25 sincroniz. 7
1 .. 100
1
Fattore di Smoothing per la U
6776A
(U/Un) / (f/fn)
25 sincroniz. 7
1.00 .. 1.40
1.10
Max sovraeccitazione permessa
6780
f BALANCING
25 sincroniz. 7
OFF
Pulse
OFF
Frequency balancing
6781
T f PULS MIN
25 sincroniz. 7
10 .. 1000 ms
20 ms
Minima durata impulso per f balancing
6782
T f PULS MAX
25 sincroniz. 7
1.00 .. 32.00 sec; ∞
1.00 sec
Max durata impulso per f balancing
6783
df2 / dt
25 sincroniz. 7
0.05 .. 5.00 Hz/s
1.00 Hz/s
df/dt del controllore
6784
T f PAUSE
25 sincroniz. 7
0.00 .. 32.00 sec
5.00 sec
Tempo transitorio del f-controller
6785
∆f SET POINT
25 sincroniz. 7
-1.00 .. 1.00 Hz; < > 0
0.04 Hz
Set point per frequenza balancing
6786A
SMOOTHING f
25 sincroniz. 7
1 .. 100
1
Fattore di Smoothing per la frequenza
6787
KICK PULSE
25 sincroniz. 7
OFF
ON
ON
Rilascio del kick pulse
6788A
∆f KICK
25 sincroniz. 7
-0.10 .. 0.10 Hz; < > 0
0.04 Hz
df per il kick pulse
6789A
T SW-ON MIN
25 sincroniz. 7
0.2 .. 1000.0 sec; 0
5.0 sec
Tempo Min per switch-on senza balancing
6801
Gruppo SINC
25 sincroniz. 8
ON
OFF
OFF
Gruppo funzionale di sincronizzazione
6802
Int.Sincr.
25 sincroniz. 8
(possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione)
Nessuno
All'Interruttore sincronizzabile
6803
Umin
25 sincroniz. 8
20 .. 125 V
90 V
Limite inferiore di U: Umin
6804
Umax
25 sincroniz. 8
20 .. 140 V
110 V
Limite superiore di U: Umax
6805
U<
25 sincroniz. 8
1 .. 60 V
5V
Soglia U1,U2 non in U
6806
U>
25 sincroniz. 8
20 .. 140 V
80 V
Soglia U1,U2 sotto U
6807
SINC U1<U2>
25 sincroniz. 8
SI
NO
NO
Chiusura con U1< e U2>
6808
SINC U1>U2<
25 sincroniz. 8
SI
NO
NO
Chiusura con U1> e U2<
6809
SINC U1<U2<
25 sincroniz. 8
SI
NO
NO
Chiusura con U1< e U2<
6811A
T superv. Tens.
25 sincroniz. 8
0.0 .. 60.0 sec; ∞
0.1 sec
Tempo supervis. U1>;U2> oppure
U1<;U2<
6812
T-SIN. DURATA
25 sincroniz. 8
0.01 .. 1200.00 sec; ∞
1200.00 sec
Durata massima del control. sincroniz.
6813
SEQUENZ. FASI
25 sincroniz. 8
NO
L1 L2 L3
L1 L3 L2
NO
Controllo sequenza fasi
6820
T.Chius.Int.
25 sincroniz. 8
10 .. 1000 ms; ∞
∞ ms
Tempo di chiusura (operativo) del
Interr
6821
Rapp U1/U2
25 sincroniz. 8
0.50 .. 2.00
1.00
Rapporto di adattamento U1/ U2
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
283
A Appendice
Ind.
Parametri
Funzione
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
6822A
Aggiust. Angolo
25 sincroniz. 8
0 .. 359 °
0°
Aggiustam. Angolo (Gruppo vettor.
trasf)
6824
U1N-Trasf. prim
25 sincroniz. 8
0.10 .. 999.99 kV
15.75 kV
U nominale primaria trasformatore
U1
6825
U2N-Trasf. prim
25 sincroniz. 8
0.10 .. 999.99 kV
15.75 kV
U nominale primaria trasformatore
U2
6826
U nom Secondar
25 sincroniz. 8
80 .. 125 V
100 V
U nominale secondaria (fase-fase)
6827
T COM CH MIN
25 sincroniz. 8
0.01 .. 10.00 sec
0.10 sec
Tempo Min comando chiusura del
CB
6830
dU ASIN U2>U1
25 sincroniz. 8
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2>U1
6831
dU ASIN U2<U1
25 sincroniz. 8
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2<U1
6832
df ASIN f2>f1
25 sincroniz. 8
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Differenza frequenza ammissibile
f2>f1
6833
df ASIN f2<f1
25 sincroniz. 8
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Soglia di commutazione ASIN/SIN
6840
Sincr. permessa
25 sincroniz. 8
NO
SI
NO
Chiusura in condizioni di sincronismo
6841
F SINCRONIZ.
25 sincroniz. 8
0.01 .. 0.04 Hz
0.01 Hz
Soglia di commutazione ASIN/SIN
6842
dU SIN U2>U1
25 sincroniz. 8
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Max differenza U U2<U1
6843
dU SIN U2<U1
25 sincroniz. 8
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Max differenza U U2>U1
6844
dα SIN α2>α1
25 sincroniz. 8
2 .. 80 °
10 °
Max differenza angolo
alpha2>alpha1
6845
dα SIN α2<α1
25 sincroniz. 8
2 .. 80 °
10 °
Max differenza angolo
alpha2<alpha1
6846
T Ritard Habil.
25 sincroniz. 8
0.00 .. 60.00 sec
10.00 sec
Rritardo dell'abilitazione
6850
dU SINC U2>U1
25 sincroniz. 8
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2>U1
6851
dU SINC U2<U1
25 sincroniz. 8
0.0 .. 40.0 V
2.0 V
Differenza di U ammissibile U2<U1
6852
df SINC f2>f1
25 sincroniz. 8
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Max differza frequenza f2>f1
6853
df SINC f2<f1
25 sincroniz. 8
0.00 .. 2.00 Hz
0.10 Hz
Max differza frequenza f2<f1
6854
dα SINC α2>α1
25 sincroniz. 8
2 .. 80 °
10 °
Diff. d'angolo ammissibile
alpha2>alpha1
6855
dα SINC α2<α1
25 sincroniz. 8
2 .. 80 °
10 °
Diff. d'angolo ammissibile
alpha2<alpha1
6860
REG TEN. OBJ.
25 sincroniz. 8
(possibilità di impostazione dipendenti dall'applicazione)
Nessuno
Regolatore U (Tap changer object)
6861
#STEP U NOM.
25 sincroniz. 8
-62 .. 62
0
Posiz. regolatore di U alla U nominale
6862
TAP STEP
25 sincroniz. 8
0.0 .. 20.0 %
0.0 %
Ampiezza step regolatore di U
6870
U BALANCING
25 sincroniz. 8
OFF
Reg. Tensione
Pulse
OFF
Voltage balancing
6871
T U PULS MIN
25 sincroniz. 8
10 .. 1000 ms
100 ms
Max durata impulso per U simmetrica
6872
T U PULS MAX
25 sincroniz. 8
1.00 .. 32.00 sec; ∞
1.00 sec
Minima durata impulso per U simmetrica
6873
dU2 / dt
25 sincroniz. 8
0.1 .. 50.0 V/s
2.0 V/s
dU/dt del controllore
6874
T U PAUSE
25 sincroniz. 8
0.00 .. 32.00 sec
5.00 sec
Tempo transitorio del U-controller
6875A
SMOOTHING U
25 sincroniz. 8
1 .. 100
1
Fattore di Smoothing per la U
6876A
(U/Un) / (f/fn)
25 sincroniz. 8
1.00 .. 1.40
1.10
Max sovraeccitazione permessa
6880
f BALANCING
25 sincroniz. 8
OFF
Pulse
OFF
Frequency balancing
6881
T f PULS MIN
25 sincroniz. 8
10 .. 1000 ms
20 ms
Minima durata impulso per f balancing
6882
T f PULS MAX
25 sincroniz. 8
1.00 .. 32.00 sec; ∞
1.00 sec
Max durata impulso per f balancing
6883
df2 / dt
25 sincroniz. 8
0.05 .. 5.00 Hz/s
1.00 Hz/s
df/dt del controllore
6884
T f PAUSE
25 sincroniz. 8
0.00 .. 32.00 sec
5.00 sec
Tempo transitorio del f-controller
6885
∆f SET POINT
25 sincroniz. 8
-1.00 .. 1.00 Hz; < > 0
0.04 Hz
Set point per frequenza balancing
6886A
SMOOTHING f
25 sincroniz. 8
1 .. 100
1
Fattore di Smoothing per la frequenza
6887
KICK PULSE
25 sincroniz. 8
OFF
ON
ON
Rilascio del kick pulse
284
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.7 Tabella parametri
Ind.
Parametri
Funzione
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
6888A
∆f KICK
25 sincroniz. 8
-0.10 .. 0.10 Hz; < > 0
0.04 Hz
df per il kick pulse
6889A
T SW-ON MIN
25 sincroniz. 8
0.2 .. 1000.0 sec; 0
5.0 sec
Tempo Min per switch-on senza balancing
7301
SCAL. U
Uscite analog.
10.0 .. 180.0 V
100.0 V
Fattore di scala U per 100%
7302
SCAL. f
Uscite analog.
10.00 .. 200.00 Hz
100.00 Hz
Fattore di scala f per 100%
7303
SCAL. ∆U
Uscite analog.
1.0 .. 180.0 V
5.0 V
Fattore di scala DELTA U per 100%
7304
SCAL. ∆f
Uscite analog.
1.00 .. 200.00 Hz
10.00 Hz
Fattore di scala DELTA f per 100%
7305
SCAL. ∆α
Uscite analog.
1.0 .. 180.0 °
10.0 °
Fattore di scala DELTA PHI per
100%
7311
USCITAANALOG B1
Uscite analog.
U1 [%]
f1 [%]
U2 [%]
f2 [%]
∆U [%]
∆f [%]
∆α [%]
|∆U| [%]
|∆f| [%]
|∆α| [%]
∆U [%]
Uscita Analogica B1 (Port B)
7312
MIN. VALOR(B1)
Uscite analog.
-200.00 .. 100.00 %
-50.00 %
Minima Percentuale Valore Uscita
(B1)
7313
MIN. USCITA(B1)
Uscite analog.
0 .. 10 mA
4 mA
Minima Corrente Valore Uscita (B1)
7314
MAX. VALOR(B1)
Uscite analog.
10.00 .. 200.00 %
50.00 %
Massima Percentuale Valore Uscita
(B1)
7315
MAX. USCITA(B1)
Uscite analog.
10 .. 22 mA
20 mA
Massima Corrente Valore Uscita
(B1)
7321
USCITAANALOG B2
Uscite analog.
U1 [%]
f1 [%]
U2 [%]
f2 [%]
∆U [%]
∆f [%]
∆α [%]
|∆U| [%]
|∆f| [%]
|∆α| [%]
∆U [%]
Uscita Analogica B2 (Port B)
7322
MIN. VALOR(B2)
Uscite analog.
-200.00 .. 100.00 %
0.00 %
Minima Percentuale Valore Uscita
(B2)
7323
MIN. USCITA(B2)
Uscite analog.
0 .. 10 mA
4 mA
Minima Corrente Valore Uscita (B2)
7324
MAX. VALOR(B2)
Uscite analog.
10.00 .. 200.00 %
100.00 %
Massima Percentuale Valore Uscita
(B2)
7325
MAX. USCITA(B2)
Uscite analog.
10 .. 22 mA
20 mA
Massima Corrente Valore Uscita
(B2)
7331
USCITAANALOG D1
Uscite analog.
U1 [%]
f1 [%]
U2 [%]
f2 [%]
∆U [%]
∆f [%]
∆α [%]
|∆U| [%]
|∆f| [%]
|∆α| [%]
∆U [%]
Uscita Analogica D1 (Port D)
7332
MIN. VALOR(D1)
Uscite analog.
-200.00 .. 100.00 %
0.00 %
Minima Percentuale Valore Uscita
(D1)
7333
MIN. USCITA(D1)
Uscite analog.
0 .. 10 mA
4 mA
Minima Corrente Valore Uscita (D1)
7334
MAX. VALOR(D1)
Uscite analog.
10.00 .. 200.00 %
100.00 %
Massima Percentuale Valore Uscita
(D1)
7335
MAX. USCITA(D1)
Uscite analog.
10 .. 22 mA
20 mA
Massima Corrente Valore Uscita
(D1)
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
285
A Appendice
Ind.
Parametri
Funzione
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
7341
USCITAANALOG D2
Uscite analog.
U1 [%]
f1 [%]
U2 [%]
f2 [%]
∆U [%]
∆f [%]
∆α [%]
|∆U| [%]
|∆f| [%]
|∆α| [%]
∆U [%]
Uscita Analogica D2 (Port D)
7342
MIN. VALOR(D2)
Uscite analog.
-200.00 .. 100.00 %
0.00 %
Minima Percentuale Valore Uscita
(D2)
7343
MIN. USCITA(D2)
Uscite analog.
0 .. 10 mA
4 mA
Minima Corrente Valore Uscita (D2)
7344
MAX. VALOR(D2)
Uscite analog.
10.00 .. 200.00 %
100.00 %
Massima Percentuale Valore Uscita
(D2)
7345
MAX. USCITA(D2)
Uscite analog.
10 .. 22 mA
20 mA
Massima Corrente Valore Uscita
(D2)
8501
Val.Mis.VM1>
Superv. Soglia
Disabilitato
Ua
Ub
Uc
Ud
Ue
Uf
Disabilitato
Valore Misurato per Soglia VM1>
8502
SOGLIA VM1>
Superv. Soglia
2 .. 200 %
100 %
Valore Avv.del Valore Misurato
VM1>
8503
Valore Mis.VM2<
Superv. Soglia
Disabilitato
Ua
Ub
Uc
Ud
Ue
Uf
Disabilitato
Valore Misurato per Soglia VM2<
8504
SOGLIA VM2<
Superv. Soglia
2 .. 200 %
100 %
Valore Avv.del Valore Misurato
VM2<
8505
Valore Mis.VM3>
Superv. Soglia
Disabilitato
Ua
Ub
Uc
Ud
Ue
Uf
Disabilitato
Valore Misurato per Soglia VM3>
8506
SOGLIA VM3>
Superv. Soglia
2 .. 200 %
100 %
Valore Avv.del Valore Misurato
VM3>
8507
Valore Mis.VM4<
Superv. Soglia
Disabilitato
Ua
Ub
Uc
Ud
Ue
Uf
Disabilitato
Valore Misurato per Soglia VM4>
8508
SOGLIA VM4<
Superv. Soglia
2 .. 200 %
100 %
Valore Avv.del Valore Misurato
VM4<
8509
Valore Mis.VM5>
Superv. Soglia
Disabilitato
Ua
Ub
Uc
Ud
Ue
Uf
Disabilitato
Valore Misurato per Soglia VM5>
8510
SOGLIA VM5>
Superv. Soglia
2 .. 200 %
100 %
Valore Avv.del Valore Misurato
VM5>
8511
Valore Mis.VM6<
Superv. Soglia
Disabilitato
Ua
Ub
Uc
Ud
Ue
Uf
Disabilitato
Valore Misurato per Soglia VM6<
8512
SOGLIA VM6<
Superv. Soglia
2 .. 200 %
100 %
Valore Avv.del Valore Misurato
VM6<
286
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.7 Tabella parametri
Ind.
Parametri
Funzione
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
8601
Scatto ext.1
Scatto Esterno
OFF
ON
Blocco Rele'
OFF
8602
T rit.sc.ext.1
Scatto Esterno
0.00 .. 60.00 sec; ∞
1.00 sec
Tempo ritardo scatto esterno 1
8701
Scatto ext.2
Scatto Esterno
OFF
ON
Blocco Rele'
OFF
Scatto esterno funzione 2
8702
T rit.sc.ext.2
Scatto Esterno
0.00 .. 60.00 sec; ∞
1.00 sec
Tempo ritardo scatto esterno 2
8801
Scatto ext.3
Scatto Esterno
OFF
ON
Blocco Rele'
OFF
Scatto esterno funzione 3
8802
T rit.sc.ext.3.
Scatto Esterno
0.00 .. 60.00 sec; ∞
1.00 sec
Tempo ritardo scatto esterno 3
8901
Scatto ext.4
Scatto Esterno
OFF
ON
Blocco Rele'
OFF
Scatto esterno funzione 4
8902
T rit.sc.ext.4
Scatto Esterno
0.00 .. 60.00 sec; ∞
1.00 sec
Tempo ritardo scatto esterno 4
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
Scatto esterno funzione 1
287
A Appendice
A.8
Informazioni
Le segnalazioni per IEC 60870-5-103 vengono emesse sia alla loro comparsa che alla
loro scomparsa quando sono soggette a GI (General Interrogation - Interrogazione
generale) per IEC 60870-5-103, negli altri casi vengono emesse solo nel momento in
cui si verificano.
Le segnalazioni create dall'utente o configurate nuovamente su IEC 60 870-5-103
vengono impostate su ON/OFF e sottoposte ad un'interrogazione generale se il tipo
di informazione è differente dall'evento („.._W“). Ulteriori informazioni relative alle segnalazioni sono riportate nella descrizione del sistema SIPROTEC 4, N. d'ordine
E50417-H1100-C151.
Nelle colonne „Segnalazione di esercizio“, „Segnalazione di guasto“ e „Segnalazione
di guasto a terra“ è valido quanto segue:
GRAFIA MAIUSCOLA C/G:
preimpostata, non configurabile
grafia minuscolo c/m:
preimpostata, configurabile
*:
non preimpostata, configurabile
<vuoto>:
non preimpostato ancora configurabile
Nella colonna „Fault record“ è valido quanto segue:
preimpostata, non configurabile
grafia minuscola M:
preimpostata, configurabile
*:
non preimpostata, configurabile
<vuoto>:
non preimpostato ancora configurabile
Tipo
di inf.
Memoria di segnalazione
Numero di informazione
Data Unit
obbligatorio GI
IntS
ON *
OFF
*
LED
REL
70
21
1
sì
-
Stop trasmissione dati (StopTrDati)
Apparecchio
IntS
ON *
OFF
*
LED
REL
70
20
1
sì
-
Sblocco Trasmissione Dati via IN- Apparecchio
GR.BIN. (Sblocc.TD)
IntS
-
> Retroilluminazione accesa (>
R.ill.ON)
Apparecchio
MS
ON *
OFF
*
LED IB
REL
-
Sincronizzazione oraria
(Sinc.orar.)
Apparecchio
IntS_
F
*
*
*
LED
REL
-
Modo test Hardware (ModTest
HW)
Apparecchio
IntS
ON *
OFF
*
LED
REL
-
Gruppo A (Gruppo A)
Cambio gruppo
IntS
ON *
OFF
*
LED
REL
70
23
1
sì
-
Gruppo B (Gruppo B)
Cambio gruppo
IntS
ON *
OFF
*
LED
REL
70
24
1
sì
288
Oscillatorio
Apparecchio
Relè
Modo di test (Modo test)
Tasto di funzione
-
Ingresso binario
Tipo
IEC 60870-5-103
LED
Possibilità di configurazione
Fault record
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
GRAFIA MAIUSCOLA M:
*
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.8 Informazioni
Tipo
di inf.
Memoria di segnalazione
Numero di informazione
Data Unit
obbligatorio GI
IntS
ON *
OFF
*
LED
REL
70
25
1
sì
-
Gruppo D (Gruppo D)
Cambio gruppo
IntS
ON *
OFF
*
LED
REL
70
26
1
sì
-
Avvio registrazione guasto
(Av.Re.Guas)
Reg.oscill.guas
IntS
ON *
OFF
*
LED
REL
-
Modo di controllo REMOTO (Mo- Aut. controllo
doREMOTO)
IntS
ON *
OFF
LED
-
Controllo AUTORIZZAZIONE
(Contr.Aut.)
Aut. controllo
IntS
ON *
OFF
LED
-
Modo di controllo LOCALE (Modo Aut. controllo
Loc.)
IntS
ON *
OFF
LED
-
Resettaggio metro (Res.metr.)
Misure
IntS_
F
ON
*
-
Resettaggio contatoremin.max.
(ResMinMax)
Min/Max misur.
IntS_
F
ON
*
-
Errore sistema d'interfaccia (ErrSis.Int)
Protocollo
IntS
ON *
OFF
1
Nessuna funzione configurata
(Non configur.)
Apparecchio
MS
2
Funzione non disponibile (Non
Esistente)
Apparecchio
MS
3
Sincronizzazione oraria interna
(>Sincr.Oraria)
Apparecchio
MS_F *
*
4
Avvio registrazione oscillopertur- Reg.oscill.guas
bograf. (>Registr.oscil.)
MS
*
5
>Reset LED (>Reset LED)
Apparecchio
MS
7
Scelta gruppo settaggio Bit 0
(>Grup.Set.Bit 0)
Cambio gruppo
MS
8
Scelta gruppo settaggio Bit 1
(>Grup.Set.Bit 1)
Cambio gruppo
MS
Oscillatorio
Cambio gruppo
Relè
Gruppo C (Gruppo C)
Tasto di funzione
-
Ingresso binario
Tipo
IEC 60870-5-103
LED
Possibilità di configurazione
Fault record
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
IB
LED
REL
*
LED IB
REL
135
48
1
no
*
m
LED IB
REL
135
49
1
sì
*
*
*
LED IB
REL
135
50
1
sì
*
*
*
LED IB
REL
135
51
1
sì
*
*
*
LED IB
REL
135
52
1
sì
15
Modo di test (Modo di test)
Apparecchio
MS
*
*
*
LED IB
REL
135
53
1
sì
16
>Stop trasmissione dati (>Stop
Tr.dati)
Apparecchio
MS
*
*
*
LED IB
REL
135
54
1
sì
51
Apparecchiatura Operativa e pro- Apparecchio
tettiva (App. OK)
MU
ON *
OFF
*
LED
REL
135
81
1
sì
52
Almeno una funzione protett. e'
attiva (ProtAttiva)
Apparecchio
IntS
ON *
OFF
*
LED
REL
70
18
1
sì
55
Reset Apparecchiatura (Reset
Apparec.)
Apparecchio
MU
ON
*
*
LED
REL
56
Start iniziale dell'apparecchiatura Apparecchio
(Start Iniziale)
MU
ON
*
*
LED
REL
70
5
1
no
60
LEDs reset (LEDs reset)
Apparecchio
MU_F ON
*
*
LED
REL
70
19
1
no
67
Restart (Restart)
Apparecchio
MU
ON
*
*
LED
REL
68
Errore sincronizzazione orologio
(Err. sincr. ora)
Supervisione
MU
on
off
*
*
LED
REL
69
Tempo risparmio luce (T risparm.luce)
Apparecchio
MU
ON *
OFF
*
LED
REL
70
Caricamento nuovo settaggio in
corso (Caric.settaggio)
Apparecchio
MU
ON *
OFF
*
LED
REL
70
22
1
sì
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
289
A Appendice
Memoria di segnalazione
Numero di informazione
Data Unit
obbligatorio GI
MU
*
*
*
LED
REL
72
Cambio livello-2 (Camb. livello-2) Apparecchio
MU
ON *
OFF
*
LED
REL
73
Cambio settaggio locale (Cambio Apparecchio
locale)
MU
*
*
*
110
Evento perso (Evento perso)
Apparecchio
MU_F ON
*
*
LED
REL
135
130
1
no
113
Flag Persa (Flag Persa)
Apparecchio
MU
ON
*
m
LED
REL
135
136
1
sì
125
Dialogo ON (Dialogo ON)
Apparecchio
MU
ON *
OFF
*
LED
REL
135
145
1
sì
140
Errore con un allarme generale
(Err. Som.Allar.)
Supervisione
MU
on
off
*
*
LED
REL
70
47
1
sì
160
Evento sommatoria allarme
(Even.Som.Allar.)
Supervisione
MU
on
off
*
*
LED
REL
70
46
1
sì
170.0001
>Attivare Gruppo funz. Sinc 1
(>Si1 att)
25 sincroniz. 1
MS
on
off
*
*
LED IB
REL
170.0001
>Attivare Gruppo funz. Sinc 2
(>Si2 att)
25 sincroniz. 2
MS
on
off
*
*
LED IB
REL
170.0001
>Attivare Gruppo funz. Sinc 3
(>Si3 att)
25 sincroniz. 3
MS
on
off
*
*
LED IB
REL
170.0001
>Attivare Gruppo funz. Sinc 4
(>Si4 att)
25 sincroniz. 4
MS
on
off
*
*
LED IB
REL
170.0001
>Sinc5 effettivo (>Si5 eff.)
25 sincroniz. 5
MS
on
off
*
*
LED IB
REL
170.0001
>Sinc6 effettivo (>Si6 eff.)
25 sincroniz. 6
MS
on
off
*
*
LED IB
REL
170.0001
>Sinc7 effettivo (>Si7 eff.)
25 sincroniz. 7
MS
on
off
*
*
LED IB
REL
170.0001
>Sinc8 effettivo (>Si8 eff.)
25 sincroniz. 8
MS
on
off
*
*
LED IB
REL
170.0050
Sinc. Gruppo 1: Errore (Si1
Errore)
25 sincroniz. 1
MU
*
on off
*
LED
REL
41
80
2
sì
170.0050
Sinc. Gruppo 2: Errore (Si2
Errore)
25 sincroniz. 2
MU
*
on off
*
LED
REL
170.0050
Sinc. Gruppo 3: Errore (Si3
Errore)
25 sincroniz. 3
MU
*
on off
*
LED
REL
170.0050
Sinc. Gruppo 4: Errore (Si4
Errore)
25 sincroniz. 4
MU
*
on off
*
LED
REL
170.0050
Sinc. Gruppo 5: Errore (Si5
Errore)
25 sincroniz. 5
MU
*
on off
*
LED
REL
170.0050
Sinc. Gruppo 6: Errore (Si6
Errore)
25 sincroniz. 6
MU
*
on off
*
LED
REL
170.0050
Sinc. Gruppo 7: Errore (Si7
Errore)
25 sincroniz. 7
MU
*
on off
*
LED
REL
170.0050
Sinc. Gruppo 8: Errore (Si8
Errore)
25 sincroniz. 8
MU
*
on off
*
LED
REL
170.0051
Gruppo funzionale sinc 1 blocca- 25 sincroniz. 1
to (Si1 bloc)
MU
on
off
on off
*
LED
REL
41
204
1
sì
170.0051
Gruppo funzionale sinc 2 blocca- 25 sincroniz. 2
to (Si2 bloc)
MU
on
off
on off
*
LED
REL
290
Oscillatorio
Apparecchio
Relè
Verifica nuovo Settaggio (verif
Settaggio)
Tasto di funzione
71
Ingresso binario
Tipo
IEC 60870-5-103
LED
Possibilità di configurazione
Fault record
Tipo
di inf.
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.8 Informazioni
*
LED
REL
170.0051
Gruppo funzionale sinc 4 blocca- 25 sincroniz. 4
to (Si4 bloc)
MU
on
off
on off
*
LED
REL
170.0051
Sinc. Gruppo 5 è BLOCCATO
(Si5 BLOC.)
25 sincroniz. 5
MU
on
off
on off
*
LED
REL
170.0051
Sinc. Gruppo 6 è BLOCCATO
(Si6 BLOC.)
25 sincroniz. 6
MU
on
off
on off
*
LED
REL
170.0051
Sinc. Gruppo 7 è BLOCCATO
(Si7 BLOC.)
25 sincroniz. 7
MU
on
off
on off
*
LED
REL
170.0051
Sinc. Gruppo 8 è BLOCCATO
(Si8 BLOC.)
25 sincroniz. 8
MU
on
off
on off
*
LED
REL
170.2007
Sinc. Grp. 1 Mis.richiesta dal con- 25 sincroniz. 1
trollo (Si1 Ctrl)
MS
*
on off
*
LED
REL
170.2007
Sinc. Grp. 2 Mis.richiesta dal con- 25 sincroniz. 2
trollo (Si2 Ctrl)
MS
*
on off
*
LED
REL
170.2007
Sinc. Grp. 3 Mis.richiesta dal con- 25 sincroniz. 3
trollo (Si3 Ctrl)
MS
*
on off
*
LED
REL
170.2007
Sinc. Grp. 4 Mis.richiesta dal con- 25 sincroniz. 4
trollo (Si4 Ctrl)
MS
*
on off
*
LED
REL
170.2007
Sinc. Grp. 5 Mis.richiesta dal con- 25 sincroniz. 5
trollo (Si5 Ctrl)
MS
*
on off
*
LED
REL
170.2007
Sinc. Grp. 6 Mis.richiesta dal con- 25 sincroniz. 6
trollo (Si6 Ctrl)
MS
*
on off
*
LED
REL
170.2007
Sinc. Grp. 7 Mis.richiesta dal con- 25 sincroniz. 7
trollo (Si7 Ctrl)
MS
*
on off
*
LED
REL
170.2007
Sinc. Grp. 8 Mis.richiesta dal con- 25 sincroniz. 8
trollo (Si8 Ctrl)
MS
*
on off
*
LED
REL
170.2008
>Blocco Gruppo funzionale sinc 1 25 sincroniz. 1
(>Si1 bloc)
MS
*
*
*
LED IB
REL
170.2008
>Blocco Gruppo funzionale sinc 2 25 sincroniz. 2
(>Si2 bloc)
MS
*
*
*
LED IB
REL
170.2008
>Blocco Gruppo funzionale sinc 3 25 sincroniz. 3
(>Si3 bloc)
MS
*
*
*
LED IB
REL
170.2008
>Blocco Gruppo funzionale sinc 4 25 sincroniz. 4
(>Si4 bloc)
MS
*
*
*
LED IB
REL
170.2008
>Sinc5 blocco (>Si5 bloc.)
25 sincroniz. 5
MS
*
*
*
LED IB
REL
170.2008
>Sinc6 blocco (>Si6 bloc.)
25 sincroniz. 6
MS
*
*
*
LED IB
REL
170.2008
>Sinc7 blocco (>Si7 bloc.)
25 sincroniz. 7
MS
*
*
*
LED IB
REL
170.2008
>Sinc8 blocco (>Si8 bloc.)
25 sincroniz. 8
MS
*
*
*
LED IB
REL
170.2022
Funz. Sinc 1: Funz. di misura in
corso (Si1 in c.)
25 sincroniz. 1
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2022
Funz. Sinc 2: Funz. di misura in
corso (Si2 in c.)
25 sincroniz. 2
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2022
Funz. Sinc 3: Funz. di misura in
corso (Si3 in c.)
25 sincroniz. 3
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2022
Funz. Sinc 4: Funz. di misura in
corso (Si4 in c.)
25 sincroniz. 4
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2022
Sinc. Gruppo 5: misure in esecu- 25 sincroniz. 5
zione (Si5 Misura)
MU
*
on off
*
LED
REL
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
obbligatorio GI
on off
Data Unit
on
off
Numero di informazione
MU
IEC 60870-5-103
Tipo
LED
Gruppo funzionale sinc 3 blocca- 25 sincroniz. 3
to (Si3 bloc)
Relè
Fault record
170.0051
Oscillatorio
Possibilità di configurazione
Tasto di funzione
Memoria di segnalazione
Ingresso binario
Tipo
di inf.
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
41
203
2
sì
291
A Appendice
LED
REL
170.2022
Sinc. Gruppo 7: misure in esecu- 25 sincroniz. 7
zione (Si7 Misura)
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2022
Sinc. Gruppo 8: misure in esecu- 25 sincroniz. 8
zione (Si8 Misura)
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2025
Funz. Sinc: Scadere del tempo di 25 sincroniz. 2
superv. (Sinc Scad Tsup)
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2025
Funz. Sinc: Scadere del tempo di 25 sincroniz. 3
superv. (Sinc Scad Tsup)
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2025
Funz. Sinc: Scadere del tempo di 25 sincroniz. 4
superv. (Sinc Scad Tsup)
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2025
Funz. Sinc: Scadere del tempo di 25 sincroniz. 5
superv. (Sinc Scad Tsup)
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2025
Funz. Sinc: Scadere del tempo di 25 sincroniz. 6
superv. (Sinc Scad Tsup)
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2025
Funz. Sinc: Scadere del tempo di 25 sincroniz. 7
superv. (Sinc Scad Tsup)
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2025
Funz. Sinc: Scadere del tempo di 25 sincroniz. 8
superv. (Sinc Scad Tsup)
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2097
Sinc. Gruppo 1: Parametro non
plausibile (Si1 ParErr)
Supervisione
MU
on
off
*
*
LED
REL
170.2097
Sinc. Gruppo 2: Parametro non
plausibile (Si2 ParErr)
Supervisione
MU
on
off
*
*
LED
REL
170.2097
Sinc. Gruppo 3: Parametro non
plausibile (Si3 ParErr)
Supervisione
MU
on
off
*
*
LED
REL
170.2097
Sinc. Gruppo 4: Parametro non
plausibile (Si4 ParErr)
Supervisione
MU
on
off
*
*
LED
REL
170.2097
Sinc. Gruppo 5: Parametro non
plausibile (Si5 ParErr)
Supervisione
MU
on
off
*
*
LED
REL
170.2097
Sinc. Gruppo 6: Parametro non
plausibile (Si6 ParErr)
Supervisione
MU
on
off
*
*
LED
REL
170.2097
Sinc. Gruppo 7: Parametro non
plausibile (Si7 ParErr)
Supervisione
MU
on
off
*
*
LED
REL
170.2097
Sinc. Gruppo 8: Parametro non
plausibile (Si8 ParErr)
Supervisione
MU
on
off
*
*
LED
REL
170.2101
Gruppo funzionale sinc 1 è su
OFF (Si1 OFF)
25 sincroniz. 1
MU
on
off
*
*
LED
REL
170.2101
Gruppo funzionale sinc 2 è su
OFF (Si2 OFF)
25 sincroniz. 2
MU
on
off
*
*
LED
REL
170.2101
Gruppo funzionale sinc 3 è su
OFF (Si3 OFF)
25 sincroniz. 3
MU
on
off
*
*
LED
REL
170.2101
Gruppo funzionale sinc 4 è su
OFF (Si4 OFF)
25 sincroniz. 4
MU
on
off
*
*
LED
REL
170.2101
Sinc. Gruppo 5 è su OFF (Si5
OFF)
25 sincroniz. 5
MU
on
off
*
*
LED
REL
170.2101
Sinc. Gruppo 6 è su OFF (Si6
OFF)
25 sincroniz. 6
MU
on
off
*
*
LED
REL
170.2101
Sinc. Gruppo 7 è su OFF (Si7
OFF)
25 sincroniz. 7
MU
on
off
*
*
LED
REL
292
obbligatorio GI
*
Data Unit
on off
Numero di informazione
*
IEC 60870-5-103
Tipo
MU
Relè
Sinc. Gruppo 6: misure in esecu- 25 sincroniz. 6
zione (Si6 Misura)
Tasto di funzione
170.2022
Ingresso binario
LED
Possibilità di configurazione
Oscillatorio
Memoria di segnalazione
Fault record
Tipo
di inf.
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
41
36
1
sì
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.8 Informazioni
*
*
LED
REL
170.2300
Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 1
1 (Sinc ok chius 1)
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2300
Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 2
1 (Sinc ok chius 1)
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2300
Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 3
1 (Sinc ok chius 1)
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2300
Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 4
1 (Sinc ok chius 1)
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2300
Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 5
1 (Sinc ok chius 1)
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2300
Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 6
1 (Sinc ok chius 1)
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2300
Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 7
1 (Sinc ok chius 1)
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2300
Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 8
1 (Sinc ok chius 1)
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2301
Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 1
2 (Sinc ok chius 2)
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2301
Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 2
2 (Sinc ok chius 2)
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2301
Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 3
2 (Sinc ok chius 2)
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2301
Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 4
2 (Sinc ok chius 2)
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2301
Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 5
2 (Sinc ok chius 2)
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2301
Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 6
2 (Sinc ok chius 2)
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2301
Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 7
2 (Sinc ok chius 2)
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2301
Sinc. Rilascio Comando Chiusura 25 sincroniz. 8
2 (Sinc ok chius 2)
MU
*
on off
*
LED
REL
170.2311
Gruppo funz. Sinc 1 è attivo (Si1
att)
25 sincroniz. 1
MU
on
off
*
*
LED
REL
170.2311
Gruppo funz. Sinc 2 è attivo (Si2
att)
25 sincroniz. 2
MU
on
off
*
*
LED
REL
170.2311
Gruppo funz. Sinc 3 è attivo (Si3
att)
25 sincroniz. 3
MU
on
off
*
*
LED
REL
170.2311
Gruppo funz. Sinc 4 è attivo (Si4
att)
25 sincroniz. 4
MU
on
off
*
*
LED
REL
170.2311
Sinc. Gruppo Funzione 5 è attivo 25 sincroniz. 5
(Si5 attivo)
MU
on
off
*
*
LED
REL
170.2311
Sinc. Gruppo Funzione 6 è attivo 25 sincroniz. 6
(Si6 attivo)
MU
on
off
*
*
LED
REL
170.2311
Sinc. Gruppo Funzione 7 è attivo 25 sincroniz. 7
(Si7 attivo)
MU
on
off
*
*
LED
REL
170.2311
Sinc. Gruppo Funzione 8 è attivo 25 sincroniz. 8
(Si8 attivo)
MU
on
off
*
*
LED
REL
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
obbligatorio GI
on
off
Data Unit
MU
Numero di informazione
25 sincroniz. 8
IEC 60870-5-103
Tipo
LED
Sinc. Gruppo 8 è su OFF (Si8
OFF)
Relè
Fault record
170.2101
Oscillatorio
Possibilità di configurazione
Tasto di funzione
Memoria di segnalazione
Ingresso binario
Tipo
di inf.
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
293
A Appendice
*
LED
REL
170.2312
Sinc. Gruppo 2 è su ON (Si2 ON) 25 sincroniz. 2
MU
on
off
*
*
LED
REL
170.2312
Sinc. Gruppo 3 è su ON (Si3 ON) 25 sincroniz. 3
MU
on
off
*
*
LED
REL
170.2312
Sinc. Gruppo 4 è su ON (Si4 ON) 25 sincroniz. 4
MU
on
off
*
*
LED
REL
170.2312
Sinc. Gruppo 5 è su ON (Si5 ON) 25 sincroniz. 5
MU
on
off
*
*
LED
REL
170.2312
Sinc. Gruppo 6 è su ON (Si6 ON) 25 sincroniz. 6
MU
on
off
*
*
LED
REL
170.2312
Sinc. Gruppo 7 è su ON (Si7 ON) 25 sincroniz. 7
MU
on
off
*
*
LED
REL
170.2312
Sinc. Gruppo 8 è su ON (Si8 ON) 25 sincroniz. 8
MU
on
off
*
*
LED
REL
177
Avaria:batteria scarica (Avar.bat.
scar.)
Supervisione
MU
on
off
*
*
LED
REL
181
Errore.: convertitore A/D (Err.
conv. A/D)
Supervisione
MU
on
off
*
*
LED
REL
183
Errore pannello 1 (Errore pann. 1) Supervisione
MU
on
off
*
*
LED
REL
184
Errore pannello 2 (Errore pann. 2) Supervisione
MU
on
off
*
*
LED
REL
185
Errore pannello 3 (Errore pann. 3) Supervisione
MU
on
off
*
*
LED
REL
186
Errore pannello 4 (Errore pann. 4) Supervisione
MU
on
off
*
*
LED
REL
187
Errore pannello 5 (Errore pann. 5) Supervisione
MU
on
off
*
*
LED
REL
188
Errore pannello 6 (Errore pann. 6) Supervisione
MU
on
off
*
*
LED
REL
189
Errore pannello 7 (Errore pann. 7) Supervisione
MU
on
off
*
*
LED
REL
190
Errore pannello 0 (Errore pann. 0) Supervisione
MU
on
off
*
*
LED
REL
191
Errore:offset (Errore:offset)
Supervisione
MU
on
off
*
*
LED
REL
193
Allarme:adattam. ingr.analog.non Supervisione
valido (Alarm.adattam.)
MU
on
off
*
*
LED
REL
222.0043
Funz.Sinc: Rich. misura sincronizzazione (>Sinc Rich.mis.)
SINC General
MS
*
on off
*
LED IB
REL
222.2011
>Funz. Sinc: Avv. Sincronizzaz.
(>Sinc Avv)
SINC General
MS
*
on off
*
LED IB
REL
222.2012
>Funz. Sinc: Stop Sincronizz.
(>Sinc Stop)
SINC General
MS
*
on off
*
LED IB
REL
222.2013
>Funz. Sinc:Abilitaz. condizione
U1>U2< (>Sinc U1>U2<)
SINC General
MS
*
on off
*
LED IB
REL
222.2014
>Funz. Sinc:Abilitaz. condizione
U1<U2> (>Sinc U1<U2>)
SINC General
MS
*
on off
*
LED IB
REL
294
obbligatorio GI
*
Data Unit
on
off
Numero di informazione
MU
IEC 60870-5-103
Tipo
LED
Sinc. Gruppo 1 è su ON (Si1 ON) 25 sincroniz. 1
Relè
Fault record
170.2312
Oscillatorio
Possibilità di configurazione
Tasto di funzione
Memoria di segnalazione
Ingresso binario
Tipo
di inf.
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
41
89
1
sì
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
MS
*
on off
*
LED IB
REL
222.2027
Funz. Sinc: Condiz.i U1>U2>
soddisfatte (Sinc U1>U2<)
SINC General
MU
*
on off
*
LED
REL
222.2028
Funz. Sinc: Condiz.i U1<U2>
soddisfatte (Sinc U1<U2>)
SINC General
MU
*
on off
*
LED
REL
222.2029
Funz. Sinc: Condiz.i U1<U2<
soddisfatte (Sinc U1<U2<)
SINC General
MU
*
on off
*
LED
REL
222.2030
Funz. Sinc: (Udiff) ok (Sinc Udiff SINC General
ok)
MU
*
on off
*
LED
REL
obbligatorio GI
SINC General
Data Unit
>Funz. Sinc:Abilitaz. condizione
U1<U2< (>Sinc U1<U2<)
Numero di informazione
222.2015
IEC 60870-5-103
Tipo
Possibilità di configurazione
Oscillatorio
LED
Memoria di segnalazione
Relè
Fault record
Tipo
di inf.
Tasto di funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Funzione
Ingresso binario
Significato
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
N°
Segnalazione di esercizio ON/OFF
A.8 Informazioni
41
207
2
sì
222.2031
Funz. Sinc: (fdiff) ok (Sinc fdiff ok) SINC General
MU
*
on off
*
LED
REL
41
208
2
sì
222.2032
Funz. Sinc: (fdiff) ok (Sinc αdiff
ok)
SINC General
MU
*
on off
*
LED
REL
41
209
2
sì
222.2033
Funz. Sinc: f1>fmax ammissibile SINC General
(Sinc f1>>)
MU
*
on off
*
LED
REL
222.2034
Funz. Sinc: f1<fmin ammissibile
(Sinc f1<<)
SINC General
MU
*
on off
*
LED
REL
222.2035
Funz. Sinc: f2>fmax ammissibile SINC General
(Sinc f2>>)
MU
*
on off
*
LED
REL
222.2036
Funz. Sinc: f2<fmin ammissibile
(Sinc f2<<)
SINC General
MU
*
on off
*
LED
REL
222.2037
Funz. Sinc: U1>Umax ammissibile (Sinc U1>>)
SINC General
MU
*
on off
*
LED
REL
222.2038
Funz. Sinc: U1<Umin ammissibi- SINC General
le (Sinc U1<<)
MU
*
on off
*
LED
REL
222.2039
Funz. Sinc: U2>Umax ammissibile (Sinc U2>>)
SINC General
MU
*
on off
*
LED
REL
222.2040
Funz. Sinc: U2<Umin ammissibi- SINC General
le (Sinc U2<<)
MU
*
on off
*
LED
REL
222.2090
Funz.Sinc: Udiff troppo grande
(U2>U1) (Sinc U2>U1)
SINC General
MU
*
on off
*
LED
REL
222.2091
Funz.Sinc: Udiff troppo grande
(U2<U1) (Sinc U2<U1)
SINC General
MU
*
on off
*
LED
REL
222.2092
Funz.Sinc: fdiff troppo grande
(f2>f1) (Sinc f2>f1)
SINC General
MU
*
on off
*
LED
REL
222.2093
Funz.Sinc: fdiff troppo grande
(f2<f1) (Sinc f2<f1)
SINC General
MU
*
on off
*
LED
REL
222.2094
Funz.Sinc: alphadiff tr. grande
(a2>a1) (Sinc α2>α1)
SINC General
MU
*
on off
*
LED
REL
222.2095
Funz.Sinc: alphadiff tr. grande
(a2<a1) (Sinc α2<α1)
SINC General
MU
*
on off
*
LED
REL
222.2096
Funz.Sinc: Selezione multipla
Funz.SINC (Sinc Err Selez.)
Supervisione
MU
on
off
*
*
LED
REL
222.2102
>Funz.Sinc: Blocco abilitazione
(>Sinc blc Abil.)
SINC General
MS
*
on off
*
LED IB
REL
222.2103
Funz.Sinc: Abilitazione bloccata
(Sinc blc Abil.)
SINC General
MU
*
on off
*
LED
REL
41
37
2
sì
222.2302
Sinc. Condizione sincronizz. 1 ok SINC General
(Sinc ok 1)
MU
*
on off
*
LED
REL
41
81
2
sì
222.2303
Sinc. Condizione sincronizz. 2 ok SINC General
(Sinc ok 2)
MU
*
on off
*
LED
REL
41
82
2
sì
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
295
A Appendice
Memoria di segnalazione
Numero di informazione
Data Unit
obbligatorio GI
MU
*
on off
*
LED
REL
222.2310
Sinc supervisione Alpha> (Sinc
sup. α)
SINC General
MU
*
on off
*
LED
REL
222.2331
Sinc. Errore nella Configurazione Supervisione
(Sinc Err.Conf.)
MU
on
off
*
*
LED
REL
222.2332
Sinc:Cond. Sincronizzazione f1
(Test) (Sinc f sin 1)
SINC General
MU
*
on off
*
LED
REL
222.2333
Sinc:Cond. Sincronizzazione f2
(Test) (Sinc f sin 2)
SINC General
MU
*
on off
*
LED
REL
222.2334
Sinc:Stop per valore errato reg.
tens. (Sinc Stop TS)
SINC General
MU
on
off
*
*
LED
REL
222.2335
Sinc: U1 sequenza fase è L1 L2
L3 (SincSEQ U1 123)
SINC General
MU
on
off
*
*
LED
REL
222.2336
Sinc: U1 sequenza fase è L1 L3
L2 (SincSEQ U1 132)
SINC General
MU
on
off
*
*
LED
REL
222.2337
Sinc: U2 sequenza fase è L1 L2
L3 (SincSEQ U2 123)
SINC General
MU
on
off
*
*
LED
REL
222.2338
Sinc: U2 sequenza fase è L1 L3
L2 (SincSEQ U2 132)
SINC General
MU
on
off
*
*
LED
REL
222.2340
>Test sincronizzazione (Messa in SINC General
serv.) (>COM Test sinc.)
MS
on
off
on off
*
LED IB
REL
222.2341
Comm: Rilascio del Comando
Chiusura 1 (Test Ril.Ch. 1)
SINC General
MU
on
off
on off
m
LED
REL
222.2342
Comm: Rilascio del Comando
Chiusura 2 (Test Ril.Ch. 2)
SINC General
MU
on
off
on off
m
LED
REL
223.2320
>BLOCCO comandi eguagliatori
(>BLK Eguagliat.)
SINC General
MS
on
off
on off
*
LED IB
REL
41
70
1
sì
223.2321
>BLOCCO comandi eguagliatore SINC General
tensione (>BLK V Eguagl.)
MS
on
off
on off
*
LED IB
REL
41
71
1
sì
223.2322
>BLOCCO comandi eguagliatore SINC General
frequenza (>BLK f Eguagl.)
MS
on
off
on off
*
LED IB
REL
41
72
1
sì
223.2323
>Avvio sequenza eguagliamento SINC General
(>Start Eguagl.)
MS
on
off
on off
*
LED IB
REL
41
73
1
sì
223.2324
Sinc: diminuzione tensione U2
(Sinc U2 giù)
SINC General
MU
*
*
m
LED
REL
41
74
1
sì
223.2325
Sinc: aumento tensione U2 (Sinc SINC General
U2 su)
MU
*
*
m
LED
REL
41
75
1
sì
223.2326
Sinc: diminuzione frequency f2
(Sinc f2 giù)
SINC General
MU
*
*
m
LED
REL
41
76
1
sì
223.2327
Sinc: aumento frequency f2 (Sinc SINC General
f2 su)
MU
*
*
m
LED
REL
41
77
1
sì
223.2339
Comandi eguagliatori sono attivi
(Eguagl. attivi)
SINC General
MU
on
off
on off
*
LED
REL
272
Set point Ore di operazione (SP.
Op Hours>)
Punti set(Sta)
MU
ON *
OFF
*
LED
REL
135
229
1
sì
301
Guasto sistema di potenza
(Sist:Pot.Gua)
Apparecchio
MU
ON ON
OFF OFF
*
135
231
2
sì
302
Evento di guasto (Even.guasto)
Apparecchio
MU
*
ON
*
361
>Avaria: alimentaz. TV (MCB
scattato) (>AVARIA alim.TV)
Dati Impianto 1
MS
on
off
*
*
296
LED IB
REL
Oscillatorio
SINC General
Relè
Sinc-supervisione U1,U2 asimmetrica (Sinc sup.asim.)
Tasto di funzione
222.2309
Ingresso binario
Tipo
IEC 60870-5-103
LED
Possibilità di configurazione
Fault record
Tipo
di inf.
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
135
232
2
sì
150
38
1
sì
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.8 Informazioni
REL
409
> Blocco conteggi Op (>BLOC
Cont Op)
MS
ON *
OFF
*
LED IB
REL
Statistiche
obbligatorio GI
IB
Data Unit
*
Relè
*
Tasto di funzione
ON
Ingresso binario
MS
LED
>U1 MIN/MAX Reset Buffer (>U1 Min/Max misur.
MiMa Reset)
Fault record
399
IEC 60870-5-103
Numero di informazione
Possibilità di configurazione
Tipo
Memoria di segnalazione
Oscillatorio
Tipo
di inf.
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
501
Avviamento Rele' (Avviam. relay) Dati Impianto 1
MU
*
on
m
LED
REL
150
151
2
sì
511
Relay comando di scatto genera- Dati Impianto 1
le (Relay Scatto)
MU
*
on
m
LED
REL
150
161
2
sì
545
Tempo da avviamento a ricaduta Apparecchio
(T Avviam.)
AV
546
Tempo da avviamento a scatto (T Apparecchio
Scatto)
AV
1020
Contatore ore di funzionamento
(Ore Fun.=)
Statistiche
AV
4523
>BLOCCO Scatto Esterno 1
(>BLOCCO Ext.1)
Scatto Esterno
MS
*
*
*
LED IB
REL
4526
>Trigger Scatto Esterno 1
(>Scat.Ext.1)
Scatto Esterno
MS
on
off
*
*
LED IB
REL
51
126
1
sì
4531
Scatto Esterno 1 e' su OFF (Ext.1 Scatto Esterno
OFF)
MU
on
off
*
*
LED
REL
51
131
1
sì
4532
Scatto Esterno 1 e' BLOCCATO
(Ext.1 BLOCCATO)
Scatto Esterno
MU
on
off
on off
*
LED
REL
51
132
1
sì
4533
Scatto Esterno 1 e' ATTIVO
(Ext.1 ATTIVO)
Scatto Esterno
MU
on
off
*
*
LED
REL
51
133
1
sì
4536
Scatto Esterno 1:Avv. Generale
(Ext.1 AVVIATO)
Scatto Esterno
MU
*
on off
*
LED
REL
51
136
2
sì
4537
Scatto Esterno 1: Scatto Genera- Scatto Esterno
le (Ext.1 Scat.Gen.)
MU
*
on
*
LED
REL
51
137
2
sì
4543
>BLOCCO Scatto Esterno 2
(>BLOCCO Ext.2)
Scatto Esterno
MS
*
*
*
LED IB
REL
4546
>Trigger Scatto Esterno 2
(>Scat.Ext.2)
Scatto Esterno
MS
on
off
*
*
LED IB
REL
51
146
1
sì
4551
Scatto Esterno 2 e' su OFF (Ext.
2 OFF)
Scatto Esterno
MU
on
off
*
*
LED
REL
51
151
1
sì
4552
Scatto Esterno 2 e' BLOCCATO
(Ext.2 BLOCCATO)
Scatto Esterno
MU
on
off
on off
*
LED
REL
51
152
1
sì
4553
Scatto Esterno 2 e' ATTIVO
(Ext.2 ATTIVO)
Scatto Esterno
MU
on
off
*
*
LED
REL
51
153
1
sì
4556
Scatto Esterno 2:Avv. Generale
(Ext.2 AVVIATO)
Scatto Esterno
MU
*
on off
*
LED
REL
51
156
2
sì
4557
Scatto Esterno 2: Scatto Genera- Scatto Esterno
le (Ext.2 Scat.Gen.)
MU
*
on
*
LED
REL
51
157
2
sì
4563
>BLOCCO Scatto Esterno 3
(>BLOCCO Ext.3)
Scatto Esterno
MS
*
*
*
LED IB
REL
4566
>Trigger Scatto Esterno 3
(>Scat.Ext.3)
Scatto Esterno
MS
on
off
*
*
LED IB
REL
51
166
1
sì
4571
Scatto Esterno 3 e' su OFF (Ext.
3 OFF)
Scatto Esterno
MU
on
off
*
*
LED
REL
51
171
1
sì
4572
Scatto Esterno 3 e' BLOCCATO
(Ext.3 BLOCCATO)
Scatto Esterno
MU
on
off
on off
*
LED
REL
51
172
1
sì
4573
Scatto Esterno 3 e' ATTIVO
(Ext.3 ATTIVO)
Scatto Esterno
MU
on
off
*
*
LED
REL
51
173
1
sì
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
297
A Appendice
Memoria di segnalazione
Numero di informazione
Data Unit
obbligatorio GI
MU
*
on off
*
LED
REL
51
176
2
sì
4577
Scatto Esterno 3: Scatto Genera- Scatto Esterno
le (Ext.3 Scat.Gen.)
MU
*
on
*
LED
REL
51
177
2
sì
4583
>BLOCCO Scatto Esterno 4
(>BLOCCO Ext.4)
Scatto Esterno
MS
*
*
*
LED IB
REL
4586
>Trigger Scatto Esterno 4
(>Scat.Ext.4)
Scatto Esterno
MS
on
off
*
*
LED IB
REL
51
186
1
sì
4591
Scatto Esterno 4 e' su OFF (Ext.
4 OFF)
Scatto Esterno
MU
on
off
*
*
LED
REL
51
191
1
sì
4592
Scatto Esterno 4 e' BLOCCATO
(Ext.4 BLOCCATO)
Scatto Esterno
MU
on
off
on off
*
LED
REL
51
192
1
sì
4593
Scatto Esterno 4 e' ATTIVO
(Ext.4 ATTIVO)
Scatto Esterno
MU
on
off
*
*
LED
REL
51
193
1
sì
4596
Scatto Esterno 4:Avv. Generale
(Ext.4 AVVIATO)
Scatto Esterno
MU
*
on off
*
LED
REL
51
196
2
sì
4597
Scatto Esterno 4: Scatto Genera- Scatto Esterno
le (Ext.4 Scat.Gen.)
MU
*
on
*
LED
REL
51
197
2
sì
5203
>Blocco Protezione di Frequenza Prot. di freq.
(>Blocco Freq.)
MS
*
*
*
LED IB
REL
5206
>Blocco Protezione di Freq.soglia f1 (>Blocco f1)
Prot. di freq.
MS
on
off
*
*
LED IB
REL
70
177
1
sì
5207
>Blocco Protezione di Freq.soglia f2 (>Blocco f2)
Prot. di freq.
MS
on
off
*
*
LED IB
REL
70
178
1
sì
5208
>Blocco Protezione di Freq.soglia f3 (>Blocco f3)
Prot. di freq.
MS
on
off
*
*
LED IB
REL
70
179
1
sì
5209
>Blocco Protezione di Freq.soglia f4 (>Blocco f4)
Prot. di freq.
MS
on
off
*
*
LED IB
REL
70
180
1
sì
5211
Protezione di Frequenza e' su
OFF (Prot.Freq. OFF)
Prot. di freq.
MU
on
off
*
*
LED
REL
70
181
1
sì
5212
Protezione di Frequenza e' Bloc- Prot. di freq.
cata (Freq. Bloccata)
MU
on
off
on off
*
LED
REL
70
182
1
sì
5213
Protezione di Frequenza e' Attiva Prot. di freq.
(Freq. Attiva)
MU
on
off
*
*
LED
REL
70
183
1
sì
5215
Blocco prot. frequenza per min
tensione (Freq U< Bloc.)
Prot. di freq.
MU
on
off
on off
*
LED
REL
70
238
1
sì
5232
Protezione di Frequenza:Avviamento f1 (Avviamento f1)
Prot. di freq.
MU
*
on off
*
LED
REL
70
230
2
sì
5233
Protezione di Frequenza:Avviamento f2 (Avviamento f2)
Prot. di freq.
MU
*
on off
*
LED
REL
70
231
2
sì
5234
Protezione di Frequenza:Avviamento f3 (Avviamento f3)
Prot. di freq.
MU
*
on off
*
LED
REL
70
232
2
sì
5235
Protezione di Frequenza:Avviamento f4 (Avviamento f4)
Prot. di freq.
MU
*
on off
*
LED
REL
70
233
2
sì
5236
Protezione di Frequenza:Scatto
f1 (Scatto f1)
Prot. di freq.
MU
*
on
*
LED
REL
70
234
2
sì
5237
Protezione di Frequenza:Scatto
f2 (Scatto f2)
Prot. di freq.
MU
*
on
*
LED
REL
70
235
2
sì
5238
Protezione di Frequenza:Scatto
f3 (Scatto f3)
Prot. di freq.
MU
*
on
*
LED
REL
70
236
2
sì
298
Oscillatorio
Scatto Esterno
Relè
Scatto Esterno 3:Avv. Generale
(Ext.3 AVVIATO)
Tasto di funzione
4576
Ingresso binario
Tipo
IEC 60870-5-103
LED
Possibilità di configurazione
Fault record
Tipo
di inf.
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.8 Informazioni
Memoria di segnalazione
MU
*
on
*
LED
REL
5503
>BLOCCO derivata di frequenza
(>Blocco df/dt)
df/dt Protez.
MS
*
*
*
LED IB
REL
5504
>BLOCCO Livello df1/dt (>df1/dt
blocco)
df/dt Protez.
MS
on
off
*
*
LED IB
5505
>BLOCCO Livello df2/dt (>df2/dt
blocco)
df/dt Protez.
MS
on
off
*
*
5506
>BLOCCO Livello df3/dt (>df3/dt
blocco)
df/dt Protez.
MS
on
off
*
5507
>BLOCCO Livello df4/dt (>df4/dt
blocco)
df/dt Protez.
MS
on
off
5511
df/dt e' su OFF (df/dt OFF)
df/dt Protez.
MU
5512
df/dt e' BLOCCATA (df/dt BLOCCATA)
df/dt Protez.
5513
df/dt e' ATTIVA (df/dt ATTIVA)
sì
REL
72
1
1
sì
LED IB
REL
72
2
1
sì
*
LED IB
REL
72
3
1
sì
*
*
LED IB
REL
72
4
1
sì
on
off
*
*
LED
REL
72
5
1
sì
MU
on
off
on off
*
LED
REL
72
6
1
sì
df/dt Protez.
MU
on
off
*
*
LED
REL
72
7
1
sì
5515
df/dt è bloccata da minima tensio- df/dt Protez.
ne (df/dt U< block)
MU
on
off
on off
*
LED
REL
72
18
1
sì
5516
Avviamento Livello df1/dt (df1/dt df/dt Protez.
AVVIAM.)
MU
*
on off
*
LED
REL
72
9
2
sì
5517
Avviamento Livello df2/dt (df2/dt df/dt Protez.
AVVIAM.)
MU
*
on off
*
LED
REL
72
10
2
sì
5518
Avviamento Livello df3/dt (df3/dt df/dt Protez.
AVVIAM.)
MU
*
on off
*
LED
REL
72
11
2
sì
5519
Avviamento Livello df4/dt (df4/dt df/dt Protez.
AVVIAM.)
MU
*
on off
*
LED
REL
72
12
2
sì
5520
Scatto Livello df1/dt (df1/dt
SCATTO)
df/dt Protez.
MU
*
on
*
LED
REL
72
13
2
sì
5521
Scatto Livello df2/dt (df2/dt
SCATTO)
df/dt Protez.
MU
*
on
*
LED
REL
72
14
2
sì
5522
Scatto Livello df3/dt (df3/dt
SCATTO)
df/dt Protez.
MU
*
on
*
LED
REL
72
15
2
sì
5523
Scatto Livello df4/dt (df4/dt
SCATTO)
df/dt Protez.
MU
*
on
*
LED
REL
72
16
2
sì
5581
>BLOCCO Salto Vettore
(>BLO.Salt.Vett.)
Salto Vettore
MS
*
*
*
LED IB
REL
5582
Salto Vettore e' sun OFF
(Salt.Vett. OFF)
Salto Vettore
MU
on
off
*
*
LED
REL
72
72
1
sì
5583
Salto Vettore e' BLOCCATO
(Salt.Vett.BLOC.)
Salto Vettore
MU
on
off
on off
*
LED
REL
72
73
1
sì
5584
Salto Vettore e' ATTIVO
(Salt.Vett.ATT.)
Salto Vettore
MU
on
off
*
*
LED
REL
72
74
1
sì
5585
Salto Vettore fuori livello di
misura (Salt.Vett.noMis)
Salto Vettore
MU
on
off
*
*
LED
REL
72
75
1
sì
5586
Salto Vettore Avviamento
(Salt.Vett.Avv.)
Salto Vettore
MU
*
on off
*
LED
REL
72
76
2
sì
5587
Salto Vettore SCATTO
(Salt.Vett.SCAT.)
Salto Vettore
MU
*
on
*
LED
REL
72
77
2
sì
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
Oscillatorio
2
Relè
237
Tasto di funzione
70
Ingresso binario
obbligatorio GI
Prot. di freq.
Data Unit
Protezione di Frequenza:Scatto
f4 (Scatto f4)
Numero di informazione
5239
IEC 60870-5-103
Tipo
LED
Possibilità di configurazione
Fault record
Tipo
di inf.
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
299
A Appendice
Tipo
di inf.
Memoria di segnalazione
Numero di informazione
Data Unit
obbligatorio GI
MS
on
off
*
*
LED IB
REL
41
83
1
sì
5589
>Avaria: TV Ub (MCB scattato)
(>FAIL: TV Ub)
Dati Impianto 1
MS
on
off
*
*
LED IB
REL
41
84
1
sì
5590
>Avaria: TV Uc (MCB scattato)
(>FAIL: TV Uc)
Dati Impianto 1
MS
on
off
*
*
LED IB
REL
41
85
1
sì
5591
>Avaria: TV Ud (MCB scattato)
(>FAIL: TV Ud)
Dati Impianto 1
MS
on
off
*
*
LED IB
REL
41
86
1
sì
5592
>Avaria: TV Ue (MCB scattato)
(>FAIL: TV Ue)
Dati Impianto 1
MS
on
off
*
*
LED IB
REL
41
87
1
sì
5593
>Avaria: TV Uf (MCB scattato)
(>FAIL: TV Uf)
Dati Impianto 1
MS
on
off
*
*
LED IB
REL
41
88
1
sì
6503
>BLOCCO Protezione Min. Tensione (>BLOCCO Min.Ten)
MinimaTensione
MS
*
*
*
LED IB
REL
6506
>BLOCCO Protezione Min. Tensione U< (>BLOCCO U<)
MinimaTensione
MS
on
off
*
*
LED IB
REL
74
6
1
sì
6508
>BLOCCO Protezione Min. Tensione U<< (>BLOCCO U<<)
MinimaTensione
MS
on
off
*
*
LED IB
REL
74
8
1
sì
6513
>BLOCCO Protezione Max. Ten- MassimaTensione
sione (>BLOCCO Max.Ten)
MS
*
*
*
LED IB
REL
6516
>BLOCCO Protezione Max. Ten- MassimaTensione
sione U< (>BLOCCO U>)
MS
on
off
*
*
LED IB
REL
74
20
1
sì
6517
>BLOCCO Protezione Max. Ten- MassimaTensione
sione U<< (>BLOCCO U>>)
MS
on
off
*
*
LED IB
REL
74
21
1
sì
6530
Protez.Min.Tensione e' su OFF
(Min.Tens.OFF)
MinimaTensione
MU
on
off
*
*
LED
REL
74
30
1
sì
6531
Protez.Min.Tensione e' BLOCCA- MinimaTensione
TA (Min.Tens.BLOCC.)
MU
on
off
on off
*
LED
REL
74
31
1
sì
6532
Protez.Min.Tensione e' ATTIVA
(Min.Tens.ATTIVA)
MinimaTensione
MU
on
off
*
*
LED
REL
74
32
1
sì
6533
Min.Tensione U< Avviata (U<
AVVIAMENTO)
MinimaTensione
MU
*
on off
*
LED
REL
74
33
2
sì
6537
Min.Tensione U<< Avviata (U<<
AVVIAMENTO)
MinimaTensione
MU
*
on off
*
LED
REL
74
37
2
sì
6539
SCATTO Min.Tensione U< (U<
SCATTO)
MinimaTensione
MU
*
on
*
LED
REL
74
39
2
sì
6540
SCATTO Min.Tensione U<< (U<< MinimaTensione
SCATTO)
MU
*
on
*
LED
REL
74
40
2
sì
6565
Protez.Max.Tensione e' su OFF
(Max.Tens.OFF)
MassimaTensione
MU
on
off
*
*
LED
REL
74
65
1
sì
6566
Protez.Max.Tensione e' BLOCCATA (Max.Tens.BLOCC.)
MassimaTensione
MU
on
off
on off
*
LED
REL
74
66
1
sì
6567
Protez.Max.Tensione e' ATTIVA
(Max.Tens.ATTIVA)
MassimaTensione
MU
on
off
*
*
LED
REL
74
67
1
sì
6568
Max.Tensione U> Avviata (U>
AVVIAMENTO)
MassimaTensione
MU
*
on off
*
LED
REL
74
68
2
sì
6570
SCATTO Max.Tensione U> (U>
SCATTO)
MassimaTensione
MU
*
on
*
LED
REL
74
70
2
sì
6571
Max.Tensione U>> Avviata (U>> MassimaTensione
AVVIAMENTO)
MU
*
on off
*
LED
REL
74
71
2
sì
300
Oscillatorio
Dati Impianto 1
Relè
>Avaria: TV Ua (MCB scattato)
(>FAIL: TV Ua)
Tasto di funzione
5588
Ingresso binario
Tipo
IEC 60870-5-103
LED
Possibilità di configurazione
Fault record
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.8 Informazioni
Valore Misurato VM1> Avviamen- Superv. Soglia
to (Val.Misurato 1>)
MU
*
*
*
LED
REL
7961
Valore Misurato VM2< Avviamen- Superv. Soglia
to (Val.Misurato 2<)
MU
*
*
*
LED
REL
7962
Valore Misurato VM3> Avviamen- Superv. Soglia
to (Val.Misurato 3>)
MU
*
*
*
LED
REL
7963
Valore Misurato VM4< Avviamen- Superv. Soglia
to (Val.Misurato 4<)
MU
*
*
*
LED
REL
7964
Valore Misurato VM5> Avviamen- Superv. Soglia
to (Val.Misurato 5>)
MU
*
*
*
LED
REL
7965
Valore Misurato VM6< Avviamen- Superv. Soglia
to (Val.Misurato 6<)
MU
*
*
*
LED
REL
25007
Tensione U1 alla chiusura (U1:)
Dati Impianto 1
AV
*
on off
25008
Frequenza f1 alla chiusura (f1:)
Dati Impianto 1
AV
*
on off
25009
Tensione U2 alla chiusura (U2:)
Dati Impianto 1
AV
*
on off
25010
Frequenza f2 alla chiusura (f2:)
Dati Impianto 1
AV
*
on off
25011
Differenza Tensione alla chiusura Dati Impianto 1
(dU:)
AV
*
on off
25012
Differenza Frequenza alla chiusura (df:)
Dati Impianto 1
AV
*
on off
25013
Differenza Angolo alla chiusura
(dα:)
Dati Impianto 1
AV
*
on off
25027
>f1 MIN/MAX Buffer Reset (>f1
MiMa Reset)
Min/Max misur.
MS
ON
*
*
IB
REL
25028
>U2 MIN/MAX Buffer Reset (>U2 Min/Max misur.
MiMa Reset)
MS
ON
*
*
IB
REL
25029
>f2 MIN/MAX Buffer Reset (>f2
MiMa Reset)
Min/Max misur.
MS
ON
*
*
IB
REL
25030
>dU MIN/MAX Buffer Reset (>dU Min/Max misur.
MiMa Reset)
MS
ON
*
*
IB
REL
25031
>df MIN/MAX Buffer Reset (>df
MiMa Reset)
Min/Max misur.
MS
ON
*
*
IB
REL
25032
>dalpha MIN/MAX Buffer Reset
(>dα MiMa Reset)
Min/Max misur.
MS
ON
*
*
IB
REL
25036
Errore Convertitore Analogico/Di- Supervisione
gitale (Errore ADC)
MU
on
off
*
*
LED
REL
25037
Sinc.: Avaria Supervisione
Canale U1 (Sinc Fail Ch U1)
Supervisione
MU
on
off
*
*
LED
REL
25038
Sinc.: Avaria Supervisione
Canale U2 (Sinc Fail Ch U2)
Supervisione
MU
on
off
*
*
LED
REL
25039
Sinc.: Avaria Sequenza Fase U1 Supervisione
(SincSeq U1 fail)
MU
on
off
*
*
LED
REL
25040
Sinc.: Avaria Sequenza Fase U2 Supervisione
(SincSeq U2 fail)
MU
on
off
*
*
LED
REL
25041
Errore Relay R1 (Errore Relay
R1)
Supervisione
MU
on
off
*
*
LED
REL
25042
Errore Relay R2 (Errore Relay
R2)
Supervisione
MU
on
off
*
*
LED
REL
7960
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
obbligatorio GI
REL
Data Unit
LED
Numero di informazione
*
IEC 60870-5-103
Tipo
on
MassimaTensione
Relè
*
SCATTO Max.Tensione U>>
(U>> SCATTO)
Tasto di funzione
MU
6573
Ingresso binario
LED
Possibilità di configurazione
Oscillatorio
Memoria di segnalazione
Fault record
Tipo
di inf.
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
74
73
2
sì
301
A Appendice
*
*
LED
REL
25054
Sinc: Avaria data continuity (Ava- Supervisione
Sinc Data)
MU
on
off
*
*
LED
REL
25059
>Contatti Interruttore (>Break.
Contact)
MS
on
off
*
*
LED IB
REL
Dati Impianto 1
25064
Sinc: ON - Segnale (Sinc ON-Sig) SINC General
MU
*
*
m
LED
REL
25065
Sinc: ON 1 - Segnale (Sinc ON 1- SINC General
Sig)
MU
*
*
m
LED
REL
25066
Sinc: ON 2 - Segnale (Sinc ON 2- SINC General
Sig)
MU
*
*
m
LED
REL
302
obbligatorio GI
on
off
Data Unit
MU
Numero di informazione
Supervisione
IEC 60870-5-103
Tipo
LED
Avaria Campionamento (Fail.
Sampling)
Relè
Fault record
25043
Oscillatorio
Possibilità di configurazione
Tasto di funzione
Memoria di segnalazione
Ingresso binario
Tipo
di inf.
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
41
100
2
sì
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.9 Messaggi collettivi
A.9
Messaggi collettivi
N°
Significato
N°
Significato
140
Err. Som.Allar.
193
25041
25042
25037
25038
25039
25040
222.2096
170.2097
170.2097
170.2097
170.2097
170.2097
170.2097
170.2097
170.2097
222.2331
181
Alarm.adattam.
Errore Relay R1
Errore Relay R2
Sinc Fail Ch U1
Sinc Fail Ch U2
SincSeq U1 fail
SincSeq U2 fail
Sinc Err Selez.
Si1 ParErr
Si2 ParErr
Si3 ParErr
Si4 ParErr
Si5 ParErr
Si6 ParErr
Si7 ParErr
Si8 ParErr
Sinc Err.Conf.
Err. conv. A/D
160
Even.Som.Allar.
177
68
191
25054
Avar.bat. scar.
Err. sincr. ora
Errore:offset
AvaSinc Data
181
Err. conv. A/D
25036
25043
183
184
185
186
187
188
189
190
Errore ADC
Fail. Sampling
Errore pann. 1
Errore pann. 2
Errore pann. 3
Errore pann. 4
Errore pann. 5
Errore pann. 6
Errore pann. 7
Errore pann. 0
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
303
A Appendice
A.10 Vista d'insieme dei valori misurati
Posizione
CFC
Display di controllo
Display base
Possibilità di configurazione
Data Unit
IEC 60870-5-103
Compatibilità
Funzione
Numero di informazione
Significato
Tipo
N°
-
Controllo DIGSI (Cont.DIGSI)
Aut. controllo
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
-
Numero di commut. ONs (#of ONs=)
Statistiche
-
-
-
-
-
CD
DD
-
Numero degli Scatti (Nr. Scatti)
Statistiche
-
-
-
-
-
CD
DD
-
Ore di funzionamento superiori a: (OpHour>) Punti set(Sta)
-
-
-
-
-
CD
DD
170.2050
U1 = (U1 =)
25 sincroniz. 1
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2050
U1 = (U1 =)
25 sincroniz. 2
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2050
U1 = (U1 =)
25 sincroniz. 3
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2050
U1 = (U1 =)
25 sincroniz. 4
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2050
U1 = (U1 =)
25 sincroniz. 5
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2050
U1 = (U1 =)
25 sincroniz. 6
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2050
U1 = (U1 =)
25 sincroniz. 7
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2050
U1 = (U1 =)
25 sincroniz. 8
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2051
f1 = (f1 =)
25 sincroniz. 1
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2051
f1 = (f1 =)
25 sincroniz. 2
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2051
f1 = (f1 =)
25 sincroniz. 3
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2051
f1 = (f1 =)
25 sincroniz. 4
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2051
f1 = (f1 =)
25 sincroniz. 5
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2051
f1 = (f1 =)
25 sincroniz. 6
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2051
f1 = (f1 =)
25 sincroniz. 7
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2051
f1 = (f1 =)
25 sincroniz. 8
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2052
v2 = (U2 =)
25 sincroniz. 1
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2052
v2 = (U2 =)
25 sincroniz. 2
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2052
v2 = (U2 =)
25 sincroniz. 3
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2052
v2 = (U2 =)
25 sincroniz. 4
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2052
v2 = (U2 =)
25 sincroniz. 5
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2052
v2 = (U2 =)
25 sincroniz. 6
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2052
v2 = (U2 =)
25 sincroniz. 7
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2052
v2 = (U2 =)
25 sincroniz. 8
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2053
f2 = (f2 =)
25 sincroniz. 1
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2053
f2 = (f2 =)
25 sincroniz. 2
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2053
f2 = (f2 =)
25 sincroniz. 3
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2053
f2 = (f2 =)
25 sincroniz. 4
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2053
f2 = (f2 =)
25 sincroniz. 5
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2053
f2 = (f2 =)
25 sincroniz. 6
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2053
f2 = (f2 =)
25 sincroniz. 7
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2053
f2 = (f2 =)
25 sincroniz. 8
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2054
dU = (dU =)
25 sincroniz. 1
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2054
dU = (dU =)
25 sincroniz. 2
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2054
dU = (dU =)
25 sincroniz. 3
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2054
dU = (dU =)
25 sincroniz. 4
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2054
dU = (dU =)
25 sincroniz. 5
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2054
dU = (dU =)
25 sincroniz. 6
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
304
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
A.10 Vista d'insieme dei valori misurati
Posizione
CFC
Display di controllo
Display base
Possibilità di configurazione
Data Unit
IEC 60870-5-103
Compatibilità
Funzione
Numero di informazione
Significato
Tipo
N°
170.2054
dU = (dU =)
25 sincroniz. 7
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2054
dU = (dU =)
25 sincroniz. 8
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2055
df = (df =)
25 sincroniz. 1
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2055
df = (df =)
25 sincroniz. 2
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2055
df = (df =)
25 sincroniz. 3
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2055
df = (df =)
25 sincroniz. 4
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2055
df = (df =)
25 sincroniz. 5
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2055
df = (df =)
25 sincroniz. 6
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2055
df = (df =)
25 sincroniz. 7
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2055
df = (df =)
25 sincroniz. 8
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2056
dalpha = (dα =)
25 sincroniz. 1
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2056
dalpha = (dα =)
25 sincroniz. 2
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2056
dalpha = (dα =)
25 sincroniz. 3
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2056
dalpha = (dα =)
25 sincroniz. 4
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2056
dalpha = (dα =)
25 sincroniz. 5
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2056
dalpha = (dα =)
25 sincroniz. 6
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2056
dalpha = (dα =)
25 sincroniz. 7
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
170.2056
dalpha = (dα =)
25 sincroniz. 8
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
874
U1Minima tensione (sequenza positiva) (U1 Min/Max misur.
Min =)
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
875
U1Massima tensione (sequenza positiva)
(U1 Max =)
Min/Max misur.
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
5594
Tensione Ua (Ua =)
Misure
134
156
no
9
1
CFC
CD
DD
5595
Tensione Ub (Ub =)
Misure
134
156
no
9
2
CFC
CD
DD
5596
Tensione Uc (Uc =)
Misure
134
156
no
9
3
CFC
CD
DD
5597
Tensione Ud (Ud =)
Misure
134
156
no
9
4
CFC
CD
DD
5598
Tensione Ue (Ue =)
Misure
134
156
no
9
5
CFC
CD
DD
5599
Tensione Uf (Uf =)
Misure
134
156
no
9
6
CFC
CD
DD
25001
Frequenza fa (fa =)
Misure
134
156
no
9
7
CFC
CD
DD
25002
Frequenza fb (fb =)
Misure
134
156
no
9
8
CFC
CD
DD
25003
Frequenza fc (fc =)
Misure
134
156
no
9
9
CFC
CD
DD
25004
Frequenza fd (fd =)
Misure
134
156
no
9
10
CFC
CD
DD
25005
Frequenza fe (fe =)
Misure
134
156
no
9
11
CFC
CD
DD
25006
Frequenza ff (ff =)
Misure
134
156
no
9
12
CFC
CD
DD
25014
Tensione U2 Minima (U2min =)
Min/Max misur.
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
25015
Tensione U2 Massima (U2max =)
Min/Max misur.
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
25016
Frequenza f1 Minima (f1min =)
Min/Max misur.
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
25017
Frequenza f1 Massima (f1max =)
Min/Max misur.
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
25018
Frequenza f2 Minima (f2min =)
Min/Max misur.
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
25019
Frequenza f2 Massima (f2max =)
Min/Max misur.
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
25020
Differenza Tensione dU Minima (dUmin =)
Min/Max misur.
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
25021
Differenza Tensione dU Massima (dUmax =) Min/Max misur.
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
25022
Differenza Frequenza df Minima (dfmin =)
Min/Max misur.
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
25023
Differenza Frequenza df Massima (dfmax =) Min/Max misur.
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
25024
Differenza Angolo dalpha Minima (dαmin =) Min/Max misur.
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
25025
Differenza Angolo dalpha Massima (dαmax
=)
Min/Max misur.
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
25033
Sequenza Fase U1 (Seq U1 =)
V.Mess.in Eser
134
156
no
9
13
CFC
CD
DD
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
305
A Appendice
Display base
Display di controllo
CFC
Possibilità di configurazione
Posizione
Data Unit
IEC 60870-5-103
Compatibilità
Funzione
Numero di informazione
Significato
Tipo
N°
25034
Sequenza Fase U2 (Seq U2 =)
V.Mess.in Eser
134
156
no
9
14
CFC
CD
DD
25035
Gruppo-Sinc Attivo (SG =)
V.Mess.in Eser
134
156
no
9
15
CFC
CD
DD
25044
Tensione U1 = (U1 =)
Misure
130
1
no
9
1
CFC
CD
DD
25045
Tensione U2 = (U2 =)
Misure
130
1
no
9
2
CFC
CD
DD
25046
Frequenza f1 = (f1 =)
Misure
130
1
no
9
3
CFC
CD
DD
25047
Frequenza f2 = (f2 =)
Misure
130
1
no
9
4
CFC
CD
DD
25048
Differenza Tensione dU = (dU =)
Misure
130
1
no
9
5
CFC
CD
DD
25049
Differenza Frequenza df = (df =)
Misure
130
1
no
9
6
CFC
CD
DD
25050
Differenza Phase dalpha = (dα =)
Misure
130
1
no
9
7
CFC
CD
DD
25051
Valore Differenza di Tensione |dU| = (|dU| =) Misure
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
25052
Valore Differenza di Frequenza |df| = (|df| =) Misure
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
25053
Valore Differenza di phase |dalpha| = (|dα| =) Misure
-
-
-
-
-
CFC
CD
DD
25060
Tempo dalla prox chiusura ammissibile (t On V.Mess.in Eser
=)
134
156
no
9
16
CFC
CD
DD
■
306
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
Bibliografia
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
/1/
Descrizione del sistema SIPROTEC 4; E50417-H1176-C151-A5 (solamente disponibile in inglese)
/2/
SIPROTEC DIGSI, Start UP; E50417-G1176-C152-A2 (solamente disponibile
in inglese)
/3/
Manuale DIGSI CFC; E50417-H1176-C098-A5 (solamente disponibile in inglese)
/4/
Manuale SIPROTEC SIGRA 4; E50417-H1176-C070-A3 (solamente disponibile in inglese)
307
Bibliografia
308
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
Glossario
Apparecchi di controllo del campo
Gli apparecchi di controllo del campo sono apparecchi con funzioni di controllo e di
supervisione senza funzioni di protezione.
Apparecchi di
protezione
Tutti gli apparecchi con funzione di protezione e senza sinottico di comando.
Apparecchio
SIPROTEC 4
Questo tipo di oggetto rappresenta un apparecchio SIPROTEC 4 reale con tutti i suoi
valori di impostazione e dati di processo.
Batteria tampone
La batteria tampone garantisce il mantenimento di campi dati stabiliti, di indicazioni, di
tempi e di contatori.
BCPU
Le BCPU sono unità di zona dotate di funzioni di protezione e di un sinottico di comando.
Bus di processo
Per gli apparecchi con interfacce di bus di processo, è possibile una comunicazione
diretta con moduli SICAM. L'interfaccia di processo di bus è equipaggata con un
modulo Ethernet.
C_xx
Comando senza messaggio di ritorno
Cartella
Questo tipo di oggetto serve alla strutturazione gerarchica di un progetto.
CFC
Continuous Function Chart. CFC è un editor grafico che permette di configurare un
programma sulla base di moduli predefiniti.
Collegamento
modem
Questo tipo di oggetto contiene informazioni relative ai due partner di un collegamento
modem, modem locale e remoto.
Comando doppio
I comandi doppi sono uscite di processo che indicano 4 stati di processo a due uscite:
2 stati definiti (ad es. ON/OFF) e 2 stati indefiniti (ad es. posizioni di guasto)
Comando singolo
I comandi singoli sono uscite di processo che indicano 2 stati di processo di un'uscita
(ad es. ON/OFF).
Compatibilità elettromagnetica
Per compabilità elettromagnetica (EMC) si intende la capacità di un mezzo di esercizio
elettrico di funzionare senza guasti in un dato ambiente, senza influenzare questo ambiente in maniera non ammessa.
7VE61 e 7VE63 Manuale
C53000-G1172-C163-3
309
Glossario
COMTRADE
Common Format for Transient Data Exchange, formato per registrazioni perturbografiche.
Comunicazione
reciproca tra gli
apparecchi
Interconnessione → Interconnessione IGK
Contenitore
Un oggetto che può contenere altri oggetti viene chiamato contenitore. L'oggetto Cartella è, ad esempio, un contenitore.
Contenitore
apparecchiature
Nella vista dei componenti tutti gli apparecchi SIPROTEC sono subordinati a un
oggetto del tipo Contenitore apparecchiature. Questo oggetto è un oggetto specifico
del manager DIGSI. Poiché tuttavia nel manager DIGSI non esiste la possibilità di
prendere in visione i componenti, l'oggetto è visibile solo utilizzando il programma
STEP 7.
CR_xx
Comando con messaggio di ritorno
DCF77
L'ora ufficiale esatta viene gestita in Germania dall'Istituto federale tecnico-fisico PTB
di Braunschweig. L'orologio atomico del PTB invia questo orario tramite il trasmettitore
di segnale orario a onde lunghe a Mainflingen, presso Francoforte sul Meno. Il
segnale orario trasmesso può essere ricevuto in un raggio di ca. 1500 km intorno a
Francoforte sul Meno.
Descrizione di
campo HV
Il file di descrizione del progetto HV contiene dati sui campi esistenti all'interno di un
progetto ModPara. Le informazioni di campo vere e proprie sono memorizzate per
ogni campo all'interno di un file di descrizione di campo HV. Nel file di descrizione del
progetto HV viene associato a ogni campo un file di descrizione del campo mediante
un rimando ai nomi dei files.
Descrizione di
progetto HV
Una volta terminate la programmazione e la parametrizzazione di PCU e sub-moduli
con ModPara, tutti i dati vengono esportati. Questi ultimi vengono distribuiti in più files.
Un file contiene dati relativi alla struttura del progetto fondamentale. Di questi fa parte,
ad esempio, anche l'informazione relativa ai campi presenti all'interno di questo progetto. Questo file viene denominato File di descrizione del progetto HV.
Dispositivi di
campo
Termine che include tutti gli apparecchi associati al livello di campo: apparecchi di protezione, apparecchi combinati, apparecchi di controllo di campo.
DP
→ Segnalazione doppia
DPI
→ Segnalazione doppia, posizione di guasto 00
Drag & Drop
Funzione per copiare, spostare e di connessione, utilizzata per le interfacce grafiche.
Con il mouse è possibile selezionare, mantenere selezionati e spostare oggetti da un
settore dati a un altro.
Elenco telefonico
In questo tipo di oggetto vengono memorizzati indirizzi di abbonati per il collegamento
modem.
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7VE61 e 7VE63 Manuale
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Glossario
EMC
→ Compatibilità elettromagnetica
File RIO
Relay data Interchange format by Omicron.
Finestra dati
La parte destra della finestra di progetto riporta il contenuto del settore selezionato
nella → finestra di navigazione, come ad es. le segnalazioni, i valori di misura ecc.
delle liste di informazioni oppure la selezione di funzioni per la parametrizzazione
dell'apparecchio.
Finestra di
navigazione
La parte sinistra della finestra di progetto che riporta i nomi e i simboli di tutti i contenitori di un progetto sotto forma di struttura gerarchica.
GPS
Global Positioning System. Satelliti con orologi atomici a bordo si muovono attorno
alla terra due volte al giorno su differenti vie di ca. 20.000 km. Essi trasmettono segnali
che, tra l'altro, contengono il tempo universale GPS. Il ricevitore GPS determina la
propria posizione sulla base dei segnali ricevuti. Da questa posizione esso può
dedurre la durata del segnale di un satellite e, in tal modo, correggere il tempo universale GPS trasmesso.
ID
Segnalazione doppia interna → Segnalazione doppia
ID utenti
Un ID utenti è costituito dal nome dell'utente, dal prefisso internazionale, dal prefisso
e dal numero di telefono dell'utente.
IE
Segnalazione singola interna → Segnalazione singola
IEC
International Electrotechnical Commission, comitato internazionale di standardizzazione
IEC61850
Standard di comunicazione mondiale per la comunicazione in impianti di distribuzione.
Scopo di questo standard è la interoperatività tra apparecchi di diversi produttori al bus
di stazione. Per la trasmissione dei dati viene impiegato un network Ethernet.
Indirizzo IEC
AIl'interno di un bus IEC, a ciascun apparecchio SIPROTEC 4 deve essere assegnato
un indirizzo IEC chiaro. In totale sono disponibili 254 indirizzi IEC per bus IEC.
Indirizzo Link
L'indirizzo link indica l'indirizzo di un apparecchio V3/V2.
Indirizzo
PROFIBUS
AIl'interno di una rete PROFIBUS, a ciascun apparecchio SIPROTEC 4 deve essere
assegnato un indirizzo PROFIBUS chiaro. In totale sono disponibili 254 indirizzi PROFIBUS per rete PROFIBUS.
Indirizzo VD
L'indirizzo VD viene assegnato automaticamente dal DIGSI manager. L'indirizzo è
unico per tutto il progetto e serve all'identificazione di un apparecchio SIPROTEC 4
realmente esistente. L'indirizzo VD assegnato dal DIGSI manager dev'essere trasferito nell'apparecchio SIPROTEC 4 per consentire una comunicazione con l'elaborazione DIGSI dell'apparecchio.
Int DPI
Segnalazione doppia interna posizione di guasto 00, → Segnalazione doppia
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Glossario
Interconnessione
IGK
L' intercomunicazione tra gli apparecchi (IGK) serve allo scambio diretto di informazioni di processo tra apparecchi SIPROTEC 4. Per la programmazione di una comunicazione tra gli apparecchi, è necessario un oggetto del tipo Interconnessione IGK.
In quest'oggetto vengono stabiliti i singoli utenti nonché i parametri di comunicazione
necessari. Il tipo e l'entità dello scambio di informazioni tra gli utenti sono memorizzati
anch'essi in questo oggetto.
Interfaccia di
servizio
Interfaccia seriale sul retro degli apparecchi per l'accoppiamento di DIGSI (ad es. via
modem).
Interfaccia di
sistema
Interfaccia seriale sul retro degli apparecchi per l'accoppiamento ad un'unità centrale
tramite IEC o PROFIBUS.
Interfaccia RSxxx
Interfacce seriali RS232, RS422/485
Interrogazione generale (IG)
Per l'avviamento del sistema viene interrogato lo stato di tutti gli ingressi di processo,
di stato e del quadro di guasto. Con queste informazioni viene aggiornato il quadro di
processo sul lato del sistema. Allo stesso modo, dopo una perdita di dati può venire
interrogato lo stato di processo attuale tramite un'interrogazione generale.
IntSP_Ev
Segnalazione interna messaggio transitorio→ Messaggio transitorio, → Segnalazione
singola
IRIG-B
Codice del segnale temporale dell'Inter-Range Instrumentation Group
ISO 9001
La serie di norme ISO 9000 sgg. definisce misure per l'assicurazione della qualità di
un prodotto dal suo sviluppo alla sua fabbricazione.
Livello gerarchico
All'interno di una struttura con oggetti sovra e sottordinati, un livello gerarchico è un
livello con oggetti di ordine uguale.
Marcatura
temporale
La marcatura temporale è l'assegnazione del tempo reale ad un evento di processo.
Master
I Master possono inviare dati ad altri utenti e richiedere dati di altri utenti. DIGSI funziona come Master.
Matrice composita
Nell'ambito di una rete di comunicazione tra apparecchi (IGK), a partire dalla versione
DIGSI V4.6, possono comunicare tra loro fino a 32 apparecchi SIPROTEC 4 adatti a
questo scopo. Con l'ausilio della matrice composita vengono stabiliti gli apparecchi e
le informazioni che devono essere scambiate.
MC_xx
→ Segnalazione di configurazione binaria (Bitstring Of x Bit), x designa la lunghezza
in bit (8, 16, 24 o 32 bit).
Messa a terra
La messa a terra comprende tutti i mezzi e le misure per mettere un elemento a terra.
Messaggio GOOSE
I messaggi GOOSE (Generic Object Oriented Substation Event), conformemente a
IEC 61850, sono pacchetti di dati che vengono trasmessi, ciclicamente e mediante
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7VE61 e 7VE63 Manuale
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Glossario
controllo degli eventi, dal sistema di comunicazione Ethernet Essi servono allo
scambio diretto di informazioni tra apparecchi. Grazie a questo meccanismo viene realizzata la comunicazione trasversale tra unità di zona.
Messaggio
transitorio
I messaggi transitori sono → segnalazioni singole di breve durata nelle quali solo l'arrivo del segnale di processo è rilevato e rielaborato in tempo reale.
Mettere a terra
Mettere a terra significa collegare una parte conduttrice con la → terra attraverso un
dispositivo di messa a terra.
MLFB
MLFB è l'abbreviazione di "Maschinenlesbare Fabrikatebezeichnung" (denominazione di fabbricazione leggibile sulla macchina. Questo numero corrisponde al numero di
ordinazione. Nel numero di ordinazione sono codificati il tipo e la versione di un apparecchio SIPROTEC 4.
Modem
In questo tipo di oggetto vengono memorizzati profili modem per un collegamento
modem.
Moduli CFC
I moduli sono parti del programma di applicazione limitate dalla loro funzione, dalla
loro struttura o dal loro impiego.
MU
Segnalazione d'uscita
MV
Valore di misura
MVMV
Valore di conteggio formato a partire da un valore di misura
MVT
Valore di misura con tempo
MVU
Valore limite, definito dall'utente
MVU
Valore di misura, definito dall'utente
Offline
Nella modalità operativa offline non è necessario un collegamento ad un apparecchio
SIPROTEC 4. Vengono elaborati dati memorizzati in file.
Oggetto
Ogni elemento di una struttura di progetto in DIGSI viene definito oggetto.
Online
Nella modalità operativa online esiste un collegamento fisico con un apparecchio SIPROTEC 4. Questo può essere realizzato come collegamento diretto, come collegamento modem o collegamento PROFIBUS FMS.
Oscillatorio
Un ingresso velocemente intermittente (per es. a causa d un guasto di contatto del
relè) viene disattivato dopo un tempo di supervisione parametrizzabile e, in tal modo,
non può più generare altre modifiche di segnale. In caso di guasto, questa funzione
impedisce il sovraccarico del sistema.
Out_Ev
Segnalazione di uscita messaggio transitorio→ Messaggio transitorio
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Glossario
Parametrizzazione
Termine comprendente l'insieme dei lavori di impostazione sull'apparecchio. La parametrizzazione è effettuata con l'ausilio di DIGSI o in parte anche direttamente sull'apparecchio.
PMV
Valore di conteggio impulso
PROFIBUS
PROcess Field BUS, norma tedesca di bus di processo e di campo, definita nella
norma EN 50170, volume 2, PROFIBUS. Essa specifica le proprietà funzionali, elettriche e meccaniche per un bus di campo seriale di bit.
Profilo modem
Un profilo modem è costituito dal nome del profilo, da un driver e da diversi comandi
di inizializzazione opzionali nonché da un indirizzo utente. Per un modem fisico
possono essere creati più profili modem. A questo scopo collegare diversi comandi di
inizializzazione oppure indirizzi di utenti a un driver e alle sue proprietà e salvarli sotto
nomi diversi.
Progetto
Dal punto di vista del contenuto, un progetto è la riproduzione di un reale sistema di
alimentazione di energia. Dal punto di vista grafico, un progetto consiste in un numero
di oggetti incorporati in una struttura gerarchica. Dal punto di vista fisico, un progetto
consiste in una serie di directory e file contenenti dati di progetto.
Proprietà
dell'oggetto
Ogni oggetto possiede delle proprietà. Da un lato vi sono proprietà generali comuni a
più oggetti. Dall'altro lato vi sono proprietà specifiche per un oggetto individuale.
Protezione EGB
La protezione EGB costituisce l'insieme di tutti i mezzi e gli accorgimenti per la protezione di componenti sensibili alle scariche elettrostatiche.
Ramo di
comunicazione
Un ramo di comunicazione corrisponde alla configurazione da 1 a n utenti che comunicano attraverso un bus comune.
Ramo di comunicazione FMS
All'interno di un ramo di comunicazione FMS gli utenti comunicano sulla base del protocollo FMS PROFIBUS tramite una rete PROFIBUS FMS.
Ramo di comunicazione IEC
All'interno di un ramo di comunicazione IEC gli utenti comunicano sulla base del protocollo IEC60-870-5-103 tramite una rete IEC.
Riferimento di
comunicazione RC
Il riferimento di comunicazione descrive il tipo di utente alla comunicazione per PROFIBUS.
Riorganizzazione
Aggiungendo e cancellando spesso oggetti, alcune zone di memoria non possono più
venire utilizzate. Grazie alla riorganizzazione di progetti, queste zone di memoria divengono nuovamente utilizzabili. Tuttavia, la riorganizzazione provoca anche l'assegnazione di nuovi indirizzi VD. Di conseguenza sarà necessario reinizializzare tutti gli
apparecchi SIPROTEC 4.
Segnalazione di
configurazione
binaria
La segnalazione di configurazione binaria è una funzione di elaborazione con l'aiuto
della quale le informazioni di processo digitali parallelamente presenti tramite più ingressi possono essere rilevate e rielaborate. La lunghezza della configurazione
binaria può essere selezionata tra 1, 2, 3 o 4 byte.
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Glossario
Segnalazione
doppia
Le segnalazioni doppie sono informazioni di processo che indicano 4 stati di processo
a due ingressi: 2 stati definiti (ad es. ON/OFF) e 2 stati indefiniti (ad es. posizioni di
guasto)
Segnalazione
singola
Le segnalazioni singole sono informazioni di processo che indicano 2 stati di processo
di un ingresso (ad es. ON/OFF).
Senza contatto a
terra
Senza collegamento galvanico a → terra.
Set di parametri
Il set di parametri è l'insieme di tutti i parametri impostabili per un apparecchio SIPROTEC 4.
SICAM SAS
Sistema di controllo stazione modulare sulla base del controller di sottostazione →
SICAM SC e del sistema di comando e di sorveglianza SICAM WinCC.
SICAM SC
Controller di sottostazione. Sistema modulare di sottostazione che si basa sul sistema
di automatizzazione SIMATIC M7.
SICAM WinCC
Il sistema di comando e controllo SICAM WinCC rappresenta graficamente lo stato
della rete, visualizza allarmi e segnalazioni, archivia dati di rete, offre la possibilità di
intervenire in modo manuale nel processo e gestisce i diritti del sistema dei singoli collaboratori.
Sinottico di controllo
L'immagine visibile dopo l'azionamento del tasto Control sugli apparecchi con display
grafico viene chiamata sinottico di controllo. Contiene tutti gli apparecchi di manovra
da controllare nella derivazione con rappresentazione della loro condizione. Serve ad
effettuare operazioni di commutazione. La definizione di questa immagine è parte
della programmazione.
SIPROTEC
Il marchio registrato SIPROTEC viene utilizzato per gli apparecchi realizzati sulla base
del sistema V4.
Slave
Uno slave può scambiare dati con un master solo dopo richiesta da parte di questo.
Gli apparecchi SIPROTEC 4 funzionano come slave.
SP
→ Segnalazione singola
SP_Ev
→ Segnalazione singola messaggio transitorio → Messaggio transitorio, → Segnalazione singola
Stringa di
inizializzazione
Una stringa di inizializzazione è costituita da una serie di comandi specifici del
modem. Questi comandi vengono trasmessi al modem nell'ambito di una sua inizializzazione. I comandi possono, per esempio, imporre determinate impostazioni per il
modem.
Struttura gerarchica
La parte sinistra della finestra di progetto riporta i nomi e i simboli di tutti i contenitori
di un progetto sotto forma di struttura gerarchica. Questa parte viene perciò denominata struttura gerarchica.
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Glossario
SxC
Comando esterno senza messaggio di ritorno tramite collegamento ETHERNET, specifico dell'apparecchio
SxCF
Comando con messaggio di ritorno tramite collegamento ETHERNET, specifico
dell'apparecchio
SxDP
Segnalazione esterna doppia mediante collegamento ETHERNET, specifico dell'apparecchio → Segnalazione doppia
SxDP_I
Segnalazione esterna doppia mediante collegamento ETHERNET, posizione di
guasto 00, specifico dell'apparecchio → Segnalazione doppia
SxMCxx
Segnalazione esterna di configurazione binaria mediante collegamento ETHERNET,
specifico dell'apparecchio → Segnalazione di configurazione binaria
SxMV
Valore numerico esterno mediante collegamento ETHERNET, specifico dell'apparecchio
SxSP
Segnalazione esterna singola mediante collegamento ETHERNET, specifico dell'apparecchio → Segnalazione singola
SxSP_EV
Segnalazione esterna singola mediante collegamento ETHERNET messaggio transitorio, specifica dell'apparecchio, → Messaggio transitorio, → Segnalazione singola
Terra
Terreno conduttore il cui potenziale elettrico può essere portato a zero in ogni punto.
In una zona dove sono presenti conduttori di terra, il terreno può avere un potenziale
diverso da zero. In questo caso viene spesso utilizzato il termine "terra di riferimento".
Utenti
Nell'ambito di una rete di comunicazione tra apparecchi, a partire dalla versione DIGSI
V4.6, possono comunicare tra loro fino a 32 apparecchi SIPROTEC 4 adatti a questo
scopo. I singoli apparecchi vengono denominati utenti.
Val
Valore limite
Valore di conteggio
I valori di conteggio costituiscono una funzione di elaborazione con l'aiuto della quale
viene determinato il numero complessivo di eventi discretamente simili (impulsi di conteggio), per lo più come integrale su un lasso di tempo.
Variante
SIPROTEC 4
Questo tipo di oggetto rappresenta una variante di un oggetto del tipo Apparecchio SIPROTEC 4. I dati di apparecchio di questa variante possono differenziarsi dai dati di
apparecchio dell'oggetto originario. Tutte le varianti derivate dall'oggetto originario
possiedono tuttavia il suo indirizzo VD. Essi corrispondono perciò sempre allo stesso
apparecchio SIPROTEC 4 reale come l'oggetto di origine. Oggetti del tipo Variante SIPROTEC 4 vengono utilizzati, ad esempio, per documentare stati di di lavoro differenti
durante la parametrizzazione di un apparecchio SIPROTEC 4.
Variatore sotto
carico
Il variatore sotto carico è una funzione di elaborazione del DI, con l'aiuto della quale i
gradini dell'impostazione del trasformatore possono essere rilevati e rielaborati.
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Glossario
VD
Un VD (Virtual Device - apparecchio virtuale) comprende tutti gli oggetti di comunicazione nonché le loro proprietà e i loro stati, che possono essere utilizzati da un utente
attraverso servizi. Un VD può essere un apparecchio fisico, un modulo di un apparecchio o un modulo di software.
VFD
Un VFD (Virtual Field Device - unità di campo virtuale) comprende tutti gli oggetti di
comunicazione nonché le loro proprietà e i loro stati, che possono essere utilizzati da
un utente attraverso servizi.
Vista componenti
Nel SIMATIC Manager è disponibile, oltre alla vista topologica, la vista dei componenti. Quest'ultima offre una vista d'insieme della gerarchia di un progetto e su tutti gli apparecchi SIPROTEC 4 presenti all'interno di un progetto.
Vista liste
Nella parte destra della finestra vengono indicati i nomi e i simboli degli oggetti che si
trovano all'interno di un contenitore selezionato nella struttura gerarchica. Poiché la
rappresentazione è effettuata sotto forma di lista, questa zona è chiamata anche Vista
liste.
Vista topologica
Il manager DIGSI visualizza un progetto sempre nella vista topologica. Questa rappresenta la struttura gerarchica di un progetto con tutti gli oggetti esistenti.
VSC
→ Variatore sotto carico
WM
Segnalazione valore
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Glossario
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Indice
Indice
A
Accoppiamenti diretti 111, 233
Alimentazione di corrente 18, 212
Alimentazione di tensione ausiliaria 179, 182
Assemblaggio dell'apparecchio 172
Attivazione dell'apparecchio 209
Attivazione modo 150
Avviamento generale 127
B
Batteria 120
Batteria tampone 120
C
Campionamento 121
Circuiti di misura voltmetrici, funzione di
sincronizzazione 192
Collegamenti dell'apparecchio 179
Collegamento di reti asincrone 22
Collegamento di reti sincrone 21
Commutazione di gruppi di parametri 30
Commutazione gruppi di settaggio 30
Commutazione gruppo dei parametri funzionali 240
Comunicazione 20
Condizioni climatiche 222
Condizioni di impiego 223
Conduttori a fibre ottiche 179
Contatore delle ore di esercizio 137
Contatore di scatti 137
Contatto di anomalia 158
Conteggio delle ore di esercizio 240
Controllo con blocco 146
Controllo degli apparecchi di manovra 23
Controllo del comando di scatto 128
Controllo del sincronismo 21
Controllo del software 121
Controllo dell'hardware 120
Controllo delle uscite analogiche 189
Controllo di apparecchi di manovra 142
Controllo senza blocco 146
Controllo: collegamento dei mezzi di esercizio
programmati 190
Controllo: funzioni definibili dall'utente 190
Controllo: interfaccia di servizio 177
Controllo: interfaccia di sistema 177
Controllo: interfaccia operatore 177
7VE61 e 7VE63 Manuale
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Controllo: interfaccia sincronizzazione orologio 178
Controllo: stati di commutazione di ingressi e uscite
binarie 187
Controllo: terminazione 178
Controllo: uscite analogiche 189
D
Dati di impianto 1(power system data 1) 29
DCF77 139
Diodi luminosi 181
Direttive 219
Durata del comando 29
E
Elaborazione dei comandi 142
Elementi frontali 17
Esecuzioni costruttive 223
F
Fibre ottiche 216
Funzione di sincronizzazione 224
Funzioni 26
Funzioni definibili dall'utente 234
Funzioni di automatizzazione 88
Funzioni di protezione 88
Funzioni di sincronizzazione 35
Funzioni di supervisione 23
Funzioni logiche 22
Funzioni supplementari 238
G
Generalità 26
Gestione della data e dell'ora 138
Gruppi di parametri: commutazione; commutazione
di gruppi di parametri 157
I
Indirizzo bus 168
Ingressi analogici 16, 212
Ingressi binari 213
Ingressi di tensione 212
319
Indice
Ingressi e uscite binarie 17
Interblocco standard 147
Interfacce di comunicazione 214
Interfacce seriali 17
Interfaccia di servizio/di modem 214
Interfaccia di sistema 215
Interfaccia frontale 20
Interfaccia operativa 20
Interfaccia operatore 214
Interfaccia sincronizzazione orologio 178, 219
Interruttore di protezione del trasformatore voltmetrico 191
Interruttori su circuiti stampati 162
Introduzione 15
IRIG B 139
L
Limitazione per funzioni definibili dall'utente 235
Limiti per moduli CFC 235
Linea/sbarra fuori tensione 21
Logica di avviamento 127
Logica di scatto 127
Protocollo guasti 239
Prova con trasformatore di potenza 196
Prova di collegamento dei mezzi di esercizio
programmati 190
Prova di isolamento 220
Prova di scatto con l'interruttore 190
Prova secondaria funzione di sincronizzazione 180
Prove CEM di emissione di perturbazione (prove di
tipo) 221
Prove di chiusura in bianco con la funzione di
sincronizzazione 200
Prove di compatibilità elettromagnetica CEM (prove
di tipo) 220
Prove di resistenza meccanica 221
Prove di vibrazione e di urto durante il trasporto 221
Prove di vibrazione e di urto durante l'uso normale
221
Prove elettriche 219
R
Reazioni ai guasti 123
Registrazione misure di test 208
Relè di uscita uscite binarie 213
Resistenze di terminazione 159
M
Memorizzazione dei dati di guasto 31
Misura del tempo di manovra dell'interruttore 198
Misure di esercizio 132
MODBUS FO 218
Modifiche dell'hardware 158
Modo di controllo 151
Moduli di memoria 120
Moduli interfaccia 168
Modulo di ingresso/uscita C–I/O–1 165
Modulo di ingresso/uscitaC–I/O–1 167
Montaggio in armadio 174
Montaggio su telaio 174
O
Orologio 240
P
Profibus FO 217
Profibus RS485 216
Protezione derivata di frequenza 22, 97
Protezione di frequenza 22, 93, 229
Protezione di massima tensione 22
Protezione di minima tensione 22, 88
320
S
Salto vettoriale 22, 103, 231
Scatto generale 128
Segnalazioni 131, 131
Segnalazioni di esercizio 239
Segnalazioni spontanee 132
Segnalazioni spontanee sul display 127
Sincronizzazione 239
Sincronizzazione dell'orologio 240
Sincronizzazione di reti 196
Sistema a microcomputer 17
Sistema di alimentazione 18
Smontaggio dell'apparecchio 159
Sostituzione di interfacce 158, 168
Statistica degli scatti 240
Strumenti di messa in servizio 240
Supervisione dei valori di soglia 108
Supervisione stazionaria delle grandezze di misura
239
Supervisione valori di soglia 232
Supervisioni dei valori di soglia 22
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Indice
T
Temperature 222
Tempo di manovra dell'interruttore 198
Tensione alternata 213
Tensione ausiliaria 158, 212
Tensione continua 212
Tensione di comando 162
Tensione di comando degli ingressi binari da BI1 a
BI5 162
Tensione di comando per gli ingressi binari 158
Tensioni ausiliarie 120
Tensioni di riferimento 120
Terminazione 170, 178
Test: interfaccia di sistema 185
Tipo di contatto per relè di uscita 158
Trasformatori voltmetrici disposti sul lato
dell'uscita 193
Trasformatori voltmetrici disposti sul lato della
sbarra 194
U
Umidità 222
Uscita analogica 171, 178
Uscite analogiche 17
Uscite binarie 213
V
Valori di misura 115
Valori di misura di esercizio 238
Valori effettivi 32
Valori istantanei 32
Varianti di collegamento 156
Verifica degli scatti/chiusure degli organi di manovra
primari 190
Verifica dei circuiti della tensione di misura 192
Verifica dei circuiti di controllo 191
Verifica del controllo del sincronismo 198
Visualizzazione del guasto 129
W
Watchdog 121
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Indice
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Indice
7VE61 e 7VE63 Manuale
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