62 MILANO FINANZA Personal 16 Aprile 2016 Il computer di Samsung incarna al meglio le caratteristiche degli ibridi TabPro S, 2 pc in 1 di Davide Fumagalli A nche nel settore dell’informatica, e nel segmento dei pc in particolare, tra i due litiganti è il terzo a godere. Se infatti i pc nel loro complesso hanno visto nel primo trimestre l’ennesimo calo delle vendite (-9,6%), il sesto consecutivo, e i tablet hanno accentuato il trend negativo arrivando alla doppia cifra, il segmento dei pc 2 in 1, ovvero quelli utilizzabili tanto come un tradizionale notebook quanto come un tablet vero e proprio, è in netta controtendenza. Un trend ancora più forte in Italia, dove nel periodo luglio-dicembre i pc 2 in 1 hanno fatto registrare un autentico boom tra i consumatori (+52%), arrivando al 10% dell’intero mercato dei notebook. Sempre più consumatori e professionisti apprezzano infatti la possibilità di unire in un solo dispositivo, con caratteristiche di leggerezza e portabilità al top, la classica esperienza d’uso, basata su tastiera e pc, con quella centrata sul solo display e touch. Caratteristiche che Microsoft ha cercato di sostenere sin dal lancio di Windows 8, senza per la verità troppo successo per via di un’interfaccia innovativa ma non gradita a molti, e che ha provato a riproporre con Windows 10. Proprio il successo dei pc convertibili ha quindi portato Samsung a fare tesoro tanto dell’esperienza accumulata nel mobile che in quella nei notebook veri e propri per cavalcare questoa tendenza con il Galaxy TabPro S, un dispositivo innovativo sotto molti punti di vista. «La decisione di investire in uno dei segmenti più promettenti nell’immediato futuro dell’high-tech rispecchia pienamente il progresso dell’industria in cui operiamo e si inserisce in una più ampia strategia di espansione e crescita nei mercati ad alto valore aggiunto, nell’ottica di anticipare i trend in continua evoluzione e rispondere al meglio alle diverse esigenze dei consumatori», ha commentato Carlo Barlocco, presidente di Samsung Italia. Sottile ma potente. La prima cosa che colpisce nel Galaxy TabPro S è infatti lo spessore,davvero filiforme per un dispositivo basato su Windows e non su un sistema operativo mobile come iOS o Android, che richiede quindi caratteristiche hardware tipiche di un pc a partire da un processore Intel, una dote di ram adeguata per non penalizzare le prestazioni e una batteria capace di alimentare il tutto per un tempo sufficiente secondo gli standard moderni, ovvero almeno sei ore di utilizzo in condizioni reali. Nel corso della prova, il Galaxy TabPro S ha dimostrato di poter superare questo limite con facilità, spingendosi oltre la barriera delle sette ore pur offrendo prestazioni adeguate ai compiti per cui è stato pensato, abbinate a un’ergonomia e un confort nell’uso quotidiano non comune. La capacità di Samsung di realizzare dispositivi mobili non solo affidabili ma anche realmente ottimizzati per le diverse piattaforme tecnologiche adottate traspare infatti da molteplici particolari, a partire dalla cover-tastiera sino alla possibilità di utilizzare uno smarthone Galaxy, basato su Android, per sbloccare il computer utilizzando il sensore del telefono. Il cuore del Galaxy TabPro S è racchiuso in un elegante telaio metallico con uno spessore di appena 6,3 millimetri, dominato dal display da 12 pollici e basato su tecnologia SuperAmoled, che garantisce luminosità,con-ntrasto e brillanori tezza superiori sici rispetto ai classici lcd led. Unito alla risoluzione da 40 ben 2.160 x 1.440 nolopixel e con tecnologia touch a 100 punti, lo velato nel corso schermo si è rivelato della prova uno dei principali punti di forza del Galaxy TabPro S consentendo di utilizzare al meglio il computer anche come tablet grazie al peso di appena 693 grammi. In questo modo l’interfaccia tablet di Windows 10 è realmente fruibile anche senza mouse e tastiera, impensabile per altri pc, anche convertibili, caratterizzati da pesi e spessori poco gestibili nell’uso quotidiano. Altro punto di forza notevole del Galaxy TabPro S è la cover con tastiera integrata, che si aggancia al computer tramite efficaci e solidi magneti posti non sul lato inferiore, bensì sulla parte posteriore, con un’area maggiore e quindi una presa più salda. Inoltre, Samsung ha studiato una cerniera con contatti elettrici e magnetici posta tra la cover posteriore e la tastiera, che consente così di trasformare il TabPro S in un notebook con il display stabile anche tenendolo sulle ginocchia, differenziandosi così da altri convertibili come lo stesso Surface Pro di Microsoft. La tastiera, con tasti meccanici di corsa e dimensioni adeguate e un touchpad efficace, completa poi l’ottima impressione sull’ergonomia del TabPro S, utilizzabile davvero in modi diversi a seconda delle esigenze. Prestazioni per professionisti. Samsung ha deciso di utilizzare il processore Core m3 di Intel abbinato a 4 Gb di ram invece dei più performanti Core i5 o i7, e la prova ha dimostrato si sia trattato di una decisione corretta. Al contrario dei vecchi Atom, le cui prestazioni erano troppo modeste per reggere Windows, il Core m3 si è dimostrato capace di gestire in modo brillante tanto il sistema operativo di Microsoft che i programmi più comuni, a partire naturalmente dalla suite Office 365, la fruizione di contenuti multimediali e la navigazione su qualsiasi sito web. I due core e la possibilità dinami di aumentare dinamicamente la ino frequenza hanno inoltre evitato di dover integrare un sistema di raffreddamento del chip a v ventola, a tutto vantaggio di consum energetici, spessore e consumi c alle sette e contribuendo così autonomi nonostanore di autonomia l’ampi e luminote l’ampio s display. Il so Ta b P r o S non nasce per appl applicazioni davimpeg vero impegnative come ch del resto l’editing video, che interessano solo una piccola parte degli utenti consumer e professionali, né per i videogiochi, campo in cui tuttavia mostra una caratteristica interessante. La presenza di Windows 10, oltre a consentire di installare migliaia di software professionali, permette anche di utilizzare il Tab Pro S collegato alla stessa rete Wi-Fi di una consolle Xbox One come schermo per visualizzare il gioco, sfruttando game pad e hardware della consolle, e consentendo così di utilizzare la tv per vedere altri contenuti. Destinata invece a far storcere qualche naso la presenza di una sola porta Usb 3.1 di tipo C (che serve anche per la ricarica), incompatibile senza un adattatore alle classiche Usb 3.0 e 2.0, e l’assenza di un lettore di schede Micro SD per espandere la memoria interna di 128 o 256 Gb, naturalmente allo stato solido. In realtà la decisione di Samsung, come quella di Apple per il MacBook, è coerente con un mondo e abitudini sempre più basate sul cloud, ovvero su sistemi di storage e calcoli a distanza che svinco- lano completamente la disponibilità di documenti e altre risorse dalla presenza nella memoria fisica del dispositivo o da accessori come le chiavette di memoria Usb. L’ottima integrazione di Windows 10 con OneDrive, l’eccellente piattaforma cloud di Microsoft, ha confermato la validità di questo approccio, consentendo al TabPro S di accedere velocemente e senza problemi a qualsiasi rete Wi-Fi, comprese quelle velocissime di ultima generazione, per fruire delle risorse necessarie. «Microsoft sta creando un ecosistema forte e remunerativo per tutti, che poggia su una piattaforma in grado di adattarsi a ogni dispositivo secondo le preferenze e gli usi dei consumatori per fornire un’esperienza di personal computing capace di integrare le esigenze di business e quelle personali, per consentire alle persone di essere più produttive, di realizzare i propri obiettivi migliorando così la propria vita», ha affermato Carlo Purassanta, ad di Microsoft Italia. In questo senso la scelta di Samsung di non dotare tutte le versioni di una scheda Lte integrata è più che valida, dal momento che ha contribuito a contenere il costo del computer a 1.099 euro comprensive della cover-tastiera nella versione a 128 Gb, un prezzo competitivo rispetto ad altri 2 in 1 basati su Windows e considerate le caratteristiche offerte. Sono disponibili in ogni caso adattatori per la porta Usb 3.1 di tipo C per collegare tanto dispositivi Usb 3.0 e 2.0, come appunto chiavette, dischi esterni e stampanti, sia collegarlo a monitor e tv tramite cavi Hdmi. La presenza di una scheda Bluetooth per connettere il mouse, e l’ampia diffusione di stampanti Wi-Fi, rendono in realtà l’adattatore superfluo per la stragrande maggioranza degli utenti, per cui l’assenza nella confezione non si è mai rivelata un limite nel corso della prova. Forse meno gradita, almeno per alcuni utenti, l’assenza nella dotazione standard di un pennino per sfruttare tanto le caratteristiche del display in modalità tablet che programmi come OneNote, ma i dati sull’uso concreto delle penne elettroniche da parte degli utenti, ben distanti dalla maggioranza, giustificano il compromesso scelto da Samsung per contenere il prezzo vicino ai mille euro. I possessori di smartphone Galaxy con lettore di impronte digitali non sentiranno invece la mancanza di tale sensore sul TabPro S: basta installare su smartphone e computer l’app Samsung Flow per potere poi sbloccare il pc senza digitare password, ma semplicemente poggiando il dito sul sensore del telefono. (riproduzione riservata)