sui passi di don guanella

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Anno XVIII - N. 230
1 Giugno 2014
Pubblicazione
riservata ai
Servi della Carità
Provincia S. Cuore - Opera don Guanella - Via T. Grossi, 18 - 22100 COMO (Italy)
tel. (+39) 031.296.711 - fax (+39) 031.302.995
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in cammino
SUI PASSI DI DON GUANELLA
230
San Luigi Guanella
23 ottobre 2011
Parabola della lucciola
U
na notte, passeggiando per il parco della
Casa degli Esercizi, ho visto, nell’oscurità, una
lucciola. Mi sono avvicinato e ho visto che,
mentre all’interno del parco era tutto sepolto
in una profonda oscurità e non si vedeva nulla, né piante, né alberi, né erbe, intorno a questo piccolo animaletto, con lo splendore che emanava, ho iniziato a vedere l’erba,
alcuni fiori, la pietra dove era posato e infine il cammino che
andava dal parco alla mia stanza. Questo animaletto faceva
luce….
La lucciola non invidia la luna, né le stelle e nemmeno il sole. Io
non devo invidiare e tanto meno scoraggiarmi perché non ho
tanta capacità, tanti doni e neppure perché non ho la santità.
Devo sforzarmi di conseguire questa santità con l’aiuto di Dio,
ma senza turbarmi e dando tutta la luce che posso: questo è
ciò che Dio mi chiede. Con le mie preghiere, praticando le mie
regole, con i sacrifici, condendo le mie conversazioni con un po’
di spiritualità, portando un po’ di bene a tutti e in tutte le forme
di apostolato che si presentano. Questa luce è quella che Dio
vuole da me, e perciò tranquillo e avanti ... accogliere la luce,
irradiare, far luce prendendola dall’eucaristia, essere come la
lucciola, per fare, emanare luce.
(Giovanni Vaccari, Autobiografia – Diario Spirituale, pag. 310)
CARI CONFRATELLI
scrivo questa lettera mentre ho ancora nelle gambe ma soprattutto nel cuore il
recente cammino-pellegrinaggio “Sui passi
di don Guanella”, da Gualdera a Como, con
15 confratelli e 5 consorelle. Un’esperienza
ricca e intensa nei contenuti, preziosa per la
fraternità e la condivisione di fede e di vita
che abbiamo sperimentato, particolarmente efficace per rileggere la propria vita alla
luce della parola di Dio e delle esperienze
umane e spirituali del Fondatore.
Ripercorrere i luoghi dove don Guanella ha maturato la sua personale esperienza di fede, fra desideri e aspirazioni, fatiche
e incomprensioni, fallimenti e realizzazioni,
ha più volte suscitato in me la domanda su
cosa significhi, non solo a livello personale,
ma come famiglia religiosa camminare oggi
sui passi di don Guanella.
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L’asprezza naturale dei luoghi degli inizi, l’incisività della sua azione pastorale, lo
spessore delle sue vicende umane, la fortezza della sua obbedienza, l’intensità della
sua esperienza di fede mi hanno di nuovo
parlato di un grande uomo, solido e tenace
come i suoi monti, e sono stati come un appello a rifuggire l’enfasi e la retorica celebrativa a tutto vantaggio della concretezza,
dell’autenticità e dell’azione.
Al di là di ogni enfasi commemorativa, camminare “sui passi di don Guanella”
credo dovrebbe significare mettere in atto
un’imitazione creativa, non ossessionata e
ingessata dal fare materialmente quello che
ha fatto lui, ma preoccupata di imitarne l’apertura di mente e di cuore all’azione dello
Spirito e ai segni e ai bisogni dei tempi. Con
molta semplicità, con grande concretezza.
Un’imitazione creativa che non può che partire dall’esperienza intima, profonda e reale
di Dio che don Guanella ha vissuto, e che ha
costituito la salda roccia su cui ha fondato
la sua carità operosa. Nella tradizione della nostra famiglia religiosa alcuni confratelli
ci sono d’esempio in questo, con la santità
della loro vita. Penso a Fr Giovanni Vaccari le cui spoglie, in questo mese di giugno,
saranno traslate a Barza d’Ispra, penso alla
concretezza e profondità della sua vita spirituale così come emergono dalla sua Autobiografia, dal Diario Spirituale e dal ricordo
dei confratelli che lo hanno conosciuto. Penso a lui e mi dico che davvero è possibile
ripercorrere i passi di don Guanella, anche
nelle nostre personali e comunitarie piccole dimensioni di lucciole che non si sentono
luna o stelle e nemmeno sole ma che sanno “essere come la lucciola… accogliere la
luce, irradiare, fare luce”.
È possibile personalmente e comunitariamente. All’inizio del nostro cammino-pellegrinaggio ci è stata offerta una bella im-
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«I santi quanto più si avvicinano a Dio, si avvicinano
l’un l’altro e quanto più si
avvicinano l’un l’altro,
si avvicinano a Dio.»
magine di un Padre della Chiesa. Il Santo
monaco Doroteo di Gaza, rivolgendosi ai
suoi monaci, insegnava: “Supponete che
per terra ci sia un cerchio, cioè una linea
tonda tracciata con un compasso dal centro.
Centro si chiama propriamente il punto che
sta in mezzo al cerchio. Adesso state attenti
a quello che vi dico. Pensate che questo cerchio sia il mondo, il centro del cerchio Dio e le
linee che vanno dal cerchio al centro, le vie,
ossia i modi di vivere degli uomini. In quanto, dunque, i santi avanzano verso l’interno,
desiderando di avvicinarsi a Dio, a mano a
mano che procedono, si avvicinano a Dio e
si avvicinano gli uni agli altri; quanto più si
avvicinano a Dio, si avvicinano l’un l’altro e
quanto più si avvicinano l’un l’altro, si avvicinano a Dio. Similmente immaginate anche
la separazione. Quando infatti si allontanano da Dio e si rivolgono verso l’esterno, è
chiaro che quanto più escono e si dilungano
da Dio, tanto più si dilungano gli uni dagli
altri, e quanto più si dilungano gli uni dagli
altri tanto più si dilungano anche da Dio”.
(Doroteo di Gaza, Insegnamenti spirituali, n. 78)
Un’immagine che forse ci dice anche il
perché di alcune nostre persistenti fatiche
comunitarie, di alcune nostre reciproche
distanze, di alcune eccessive attenzioni ai
nostri personali progetti. Una bella immagine ed anche un bel programma per il nostro
cammino personale e comunitario.
Fraternamente don Marco Grega
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COMO, 20 MAGGIO 2014
Consiglio Provinciale
◆ breve resoconto
Ci si introduce alla seduta del Consiglio con
un breve riflessione che ha ripreso il messaggio di
Papa Francesco al Regina Coeli del 18 maggio, sottolineandone i passaggi più significativi: “nella vita i
conflitti ci sono, il problema è come si affrontano ...
i problemi, infatti, non si risolvono facendo finta che
non esistano!....ma confrontandoci, discutendo e pregando. Con la certezza che le chiacchiere, le invidie,
le gelosie, non potranno mai portarci alla concordia e
alla pace.” Il breve momento di preghiera si è concluso con l’invocazione alla Vergine Maria che scioglie i
nodi.
Dopo l’approvazione del precedente Verbale
di Consiglio (7 aprile 2014) don Marco presenta un
ampio resoconto della recente visita alle Comunità
del Congo.
La valutazione generale è molto positiva,
l’impatto immediato che se ne riporta è di una realtà
carica di vita e proiettata al futuro. Il Seminario teologico di Limete accoglie attualmente 24 chierici studenti e per il prossimo anno è previsto l’arrivo di altri
8 chierici. Sono terminati i lavori della nuova ala del
Seminario e ora si stanno attrezzando le nuove stanze. La proposta educativo/formativa del Seminario è
molto impostata sulla fraternità e la corresponsabilità
e questo è immediatamente percepibile nel positivo
tono delle relazioni e nella cura degli ambienti e degli
spazi. Anche la comunità dei probandi (7) è ben seguita in un cammino formativo serio.
La realtà di Lemba colpisce per l’ampiezza
del raggio di apostolato che nel corso degli anni ha
saputo assumersi e per la complessità delle diverse
attività presenti. È una realtà articolata che per molti
aspetti presenta problematiche di complessità simile
a quella italiana. Alcuni problemi qui appaiono evidenti: la difficile, se non impossibile, sostenibilità economica; la formazione degli educatori; una maggiore
qualificazione pedagogica ed educativa dei Centri. Su
queste problematiche, in dialogo con i Consiglio di
Delegazione, sarà opportuno arrivare a delle scelte.
Al Palteau des Bateke sono cominciati e sono
a buon punto i lavori per l’ampliamento della casa dei
religiosi. C’è un buon clima generale di serenità e di
laboriosità che qualifica positivamente il Centro. Da
quest’anno ha preso inizio la scuola secondaria con
la prima classe del ciclo secondario. Si sta valutan-
do l’ipotesi di trasferire in questo luogo l’Aspirantato.
Anche con minimo intervento la cosa sarebbe realizzabile.
La parrocchia di St Cyrill è difficilmente raggiungibile con una macchina, si trova una zona molto
povera, dove la nostra presenza “guanelliana” potrà
veramente tradurre una pastorale samaritana. Sono
necessarie alcune opera essenziali (sitemazione della casa del Parroco, servizi igenici, riattivazione dei
generatori). Si è condiviso il criterio di procedure per
gradi, coinvolgendo la gente e la Diocesi, evitando di
ingenerare l’idea di una congregazione ricca.
Si è poi presa in esame la modalità di partecipazione dei confratelli della Delegazione al Capitolo
Provinciale. A seguito di un confronto con il Consiglio
Generale sta maturando l’orientamento di estendere
anche alla Delegazione la stessa modalità partecipativa (rappresentanti di ogni comunità) applicata in
Provincia.
Vengono prese in esame le domande di ammissione a rinnovo dei voti temporanei dei confratelli
chierici studenti a Roma (Abah Ch. Francis - Biancotto
Ch. Stefano - Diala Nnadozie Ch. Eustace - Ebalasani
Ch. Giscard - Emeribe Ch. Achillus - Kasongo Ntabala Ch. Oscar - Mamona Mamona Ch. Marc). Dopo
aver preso visione delle relazioni dei loro formatori e
del positivo cammino formativo che stanno compiendo, le loro domande vengono accolte e sono ammessi
al rinnovo temporaneo dei voti.
In seguito alla sollecitazione del Consiglio
Generale, che ha richiesto, anche alla nostra Provincia, un confratello che faccia parte di una mini Commissione per le Celebrazioni del Centenario della nascita al cielo del nostro santo Fondatore, il Consiglio
Provinciale indicato don Marco Maesani. Il lavoro del
Consiglio, in vista di alcuni avvicendamenti che si renderebbero necessari, si è ancora una volta misurato
con l’oggettiva difficoltà a far fronte a tutte le necessità
che si presentano e a garantire in modo adeguato la
copertura di tutti i bisogni presenti nell’organizzazione
delle case della Provincia. Per tale ragione non è stato possibile operare alcune scelte che pure avrebbero
richiesto una decisione.
Ci siamo confrontati su quale impostazione
dare alla tre giorni che il Consiglio Provinciale avrà
a Gualdera dal 23 al 26 giugno. Ci è parso oportu-
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no privilegare l’aspetto della programmazione e del
confronto su tematiche importanti quali: Il progetto
triennale della Provincia; come procedere in vista del
Capitolo Provinciale; iniziative in Provincia per l’anno
centenario; situazione e progettazione della Delegazione; alcuni temi e conomici e gationali importanti.
Il Dott Mariani ha aggiornato il Consiglio rispetto alle difficoltà che stanno emergendo rispetto
al corso ASA ipotizzato nei mesi scorsi. È ancora in
corso il confronto con gli uffici della Regione Lombardia per definire le possibili modalità attuative,
ma sembrano emergere maggiori ostacoli di quanto
a suo tempo preventivato. In questo contesto è stato anche dato mandato al dott. Mariani di verificare
la possibilità di percorsi di studio presso l’Università
Cattolica che, a partire dal riconoscimento dei titoli di
licenza, possano portare a qualifiche che consentano
di acquisire i tioli che permettano in futuro di operare
all’interno delle nostre opere e di dirigerle nel rispetto degli standard legislativi. Alla Commissione Servizi
alla persona è stato dato mandato di assumere la regia della formazione presso le nostre Case, in collaborazione con ACOF, inserendo a pieno titolo anche
la formazione valoriale e carismatica.
Da ultimo si sono prese in considerazione una
serie di questioni economico/gestionali: è stata accolta la richiesta di acquisto appartamento per “Alloggio
Giovani” della Casa di Genova e si è autorizzato
un contributo per il restauro delle 2 camere di Caterina Guanella nella casa parrocchiale di Savogno.
Casa Alpina S. Luigi - Gualdera
NUOVA GESTIONE
Si è inoltre dato mandato a don Angelo di verificare
l’opportunità e la fattibilità di una proposta di Oratorio
musicale in onore di San Luigi Guanella da inserire,
eventualmente, nelle iniziative del centenario.
Don Nando ha dato relazione riguardo alle
seguenti situazioni:
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Aggiornamento sul percorso in atto verso “Ufficio Economico Unico” delle due Provincie
Italiane;
Aggiornamento su “Cascina don Guanella” di
Valmadrera con la richiesta (accolta e autorizzata) di comodato d’uso gratuito da parte
della neocostituita “Cooperativa Cascina don
Guanella “
Aggiornamento sull’avanzamento delle pratiche in ordine ai lavori di ristrutturazione-adeguamento di Cassago (le pratiche sono concluse e prossimamente dovrebbero iniziare i
lavori)
Aggiornamento sull’istituzione in Provincia
“Ufficio Found Raising” : è stata individuata la
persona che vi potrebbe operare e si procederà ad un contratto annuale;
La nuova gestione della Casa Alpina di Gualdera avrà inizio con l’estate, anche in questo
caso con un contratto di tipo annuale.
In conclusione si è confermata la tre giorni di
Gualdera, dal pranzo del 23 a pranzo del 26 giugno.
LA CASA ALPINA SAN LUIGI IN
GUALDERA È UNA STRUTTURA
DELL'OPERA DON GUANELLA.
ÂÂ LA RECETTIVITÀ E L'ACCOGLIENZA al suo interno saranno garantite, con nuova gestione,
dalla società LongField, esperta nel settore.
ÂÂ LO SPIRITO E IL CLIMA FAMILIARE continuano secondo la tradizione della casa.
ÂÂ PARTICOLARE ATTENZIONE E FAVORE sono riservati ai confratelli e alle consorelle Guanelliane, e ai gruppi della famiglia guanelliana.
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FORMAZIONE PERMANENTE da Fraciscio a Como
Una settimana di full
immersion nei luoghi
che hanno forgiato
il carattere e lo spirito
di San Luigi Guanella
di don GUIDO MATARRESE
LA GIOIA DI CAMMINARE INSIEME
sui passi di don Guanella
S
ono felice di poter raccontare qualcosa
della bellissima esperienza condivisa
con altri 14 confratelli e cinque consorelle guanelliane seguendo i “passi di don
Guanella” dal 25 al 31 maggio scorso.
La mia partecipazione è stata proprio un dono
ricevuto a ciel sereno durante la visita recente
del Superiore provinciale, don Marco e dell’Economo provinciale, don Nando, avvenuta tra
la fine di aprile e gli inizi di maggio di quest’anno in Congo. Invitato, pur con la necessaria
discrezione, visto che in fondo la Delegazione
africana non era implicata nella partecipazione
a questa prima esperienza di formazione permanente “sui passi di don Guanella”, non ho
saputo resistere alla proposta, e col consenso
della mia comunità ho potuto così esserci.
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una intelligenza nuova, per me, frutto degli
anni vissuti da guanelliano, e della rilettura illuminante della vita di Luigi Guanella in
D’istinto in me é saltato subito alla mente il quei luoghi del suo peregrinare, facendone
mio essere prossimo a celebrare il 25° anno emergere, appunto un uomo con una fede
di sacerdozio guanelliano e l’invito, dunque, solida come le sue montagne ed una pal’ho colto come una chiamata a poter fare ziente e perseverante attesa dell’0ra della
una verifica della mia vita religiosa e sacer- Misericordia.
dotale guanelliana.
Niente di meglio, allora, che ripercorrere L’altro motivo per cui d’istinto ho accolto
“fisicamente” l’itinerario di vita del caro Pa- con gioia la proposta fattami é stato quello
dre San Luigi (almeno alcuni momenti forti di poter stare e condividere con altri confradel suo cammino umano nella fede), pas- telli della nostra Provincia, la famiglia partisando da un luogo all’altro del suo pere- colare della grande famiglia che è la Congrinare nell’obbedienza e nella fede (Fraci- gregazione, alla quale apparteniamo noi
scio, Gualdera, Campodolcino, Gallivaggio, confratelli della Delagazione africana, ed anOlmo, Chiavenna, Savogno, Nuova Olonio, che alcune consorelle guanelliane. Giovani e
Pianello, Como) per rileggere il mio cammi- meno giovani nella vita guanelliana (4 contino di vita guanelliana e poter capire a che nenti rappresentati) siamo entrati da subito
punto sono arrivato nel mio essere un figlio nel clima di fraternità semplice e affettuosa
spirituale e discepolo di questo uomo tutto che caratterizza lo spirito di famiglia lasciaorientato, nella fede, a capire e seguire le vie toci in eredità dal Fondatore. Ciò ha fatto da
della Provvidenza, con tenace perseveran- cornice ideale alla condivisione delle gioie e
za, per accingersi a fare “un po’ di bene” al delle fatiche del cammino di vita di ciascuno
prossimo povero, senza nessuno. Cammi- (durante i momenti di condivisione serale) e
nare per luoghi noti, certo, ma rivisitati con durante la peregrinatio tra una meta e l’altra
Perché ho voluto esserci?
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dell’esperienza che si stava condividendo, da confermare, riscoprire o riorientare, metcon attenzione reciproca, per sostenersi nei tendosi alla scuola di San Luigi Guanella.
Inoltre, la ricchezza dell’ampio e articolato
momenti più duri.
itinerario “sui passi di don Guanella” offre
la possibilità, sia a livello personale che di
Un cammino davvero formativo
gruppo, di fissare le tappe più congeniali alle
proprie esigenze e possibilità.
Alla fine dell’esperienza tutti soddisfatti e ri- Per me e per chi ha condiviso il cammino
conoscenti per il cammino condiviso come di questi giorni non resta che riprendere il
valido e forte strumento formativo non solo cammino della vita, la dove si è, con la gioper confratelli e consorelle di tutte le età ma ia nel cuore e la nuova consapevolezza del
per tutti, laici giovani e meno giovani col de- grande dono carismatico ricevuto e da testisiderio di ritrovare se stessi, persone con moniare con fiduciosa perseveranza.
la propria fede e appartenenza carismatica
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FORMAZIONE PERMANENTE da Fraciscio a Como
La testimonianza di
una Consorella FSMP
per la straordinaria
esperienza vissuta con
i Confratelli SdC
di suor LUCIA CAROLI
IN CAMMINO ... IN SALITA E IN FRATERNITÀ
sui passi di don Guanella
E’ stato molto bello
cogliersi come famiglia
unita. Oso pensare che
abbiamo vissuto per
qualche giorno una
esperienza un po’ vicina
a quella degli inizi.
L
a famiglia guanelliana è prossima ad
un traguardo: il centenario della morte
di don Luigi Guanella. Sono cento anni
che i suoi figli, ricevuta in eredità una grande
opera, continuano il progetto da Lui iniziato
e vanno avanti … cercando di camminare sui
suoi passi. E perché il “camminare sui passi di
don Guanella” non fosse solo simbolico ecco
che qualcuno si è inventato un pellegrinaggio
su e giù per i monti della Valchiavenna a posare i piedi su quella terra che l’ha visto protagonista di cammini in diverse stagioni, con nel
cuore i sentimenti più contrastanti.
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Una splendida settimana
Per noi, pellegrini: figli e figlie di don Luigi è stata
una splendida settimana di cammino e di fatica
fisica per arrampicarsi da Gualdera verso Fraciscio e poi Campodolcino e Gallivaggio; e poi
ripartire per Olmo – Prosto - Savogno e Traona
e poi in discesa verso Nuova Olonio – Pianello
e finalmente a Como. Ma la fatica, è stata ben
compensata. Sono certa ne valeva la pena. Abbiamo riscoperto la bellezza del creato che ci ha
silenziosamente parlato delle variegate espressioni della natura . A volte tranquilla, pacifica e
pacificante, a volte impervia e faticosa, a volte
allietata dal mormorio di acque che scorrono lievi o da fiumi rumorosi e saltellanti tra le rocce.
La natura che nelle sue diverse espressioni ci
ha aiutati a percepire il carattere del Fondatore.
L'esperienza di una famiglia unita
E’ stato bello ripensare e accostare la propria
storia a quella di don Guanella in quei luoghi specifici ove lui ha vissuto esperienze di solitudine
– di entusiasmo - di sconfitte – di fallimenti – di
speranza – di successi – di progetti ecc. Ma soprattutto è stato bello vivere questa esperienza
come famiglia unita, in cordata . I sentieri spesso
ci hanno obbligati a camminare uno dietro l’altro
formando una lunga (o discreta) fila che ci ha impedito di essere pellegini solitari. Eravamo una
cordata e non solo fisica, ma anche metaforica.
Noi camminatori di oggi saldamente aggrappati
a quel punto fermo: Lui, San Luigi da cui tutto
ha avuto inizio e protesi verso quanti saremo capaci di far innamorare di questo carisma.
E’ stato molto bello cogliersi come famiglia unita. Oso pensare che abbiamo vissuto per qualche giorno una esperienza un po’ vicina a quella
degli inizi. Vita relativamente spartana – spirito
di adattamento e fatica che ci hanno mostrato
come siamo capaci di aiutarci, di sorreggerci
nelle difficoltà delle salite. Nessuno mai è rimasto
indietro perché se a qualcuno il passo si faceva
più pesante, prontamente un “Tobia” gli si accostava e il cammino poteva continuare . La tacita
intesa dell’attenzione all’altro ha fatto si che non
si vivesse disagio in nessuna situazione. Ma ciò
che ha reso questa esperienza bella e familiare
è stata, soprattutto, la semplicità e spontaneità nel raccontarsi. La condivisione della nostra
esperienza personale era un punto cardine della
settimana ed ha portato in ciascuno una grande
ricchezza. Inoltre il confronto spontaneo lungo il
cammino con il fratello o la sorella che capitava
accanto ha aperto squarci di anime. Specchiandoci nel Fondatore siamo tutti molto più simili
l’uno all’altro, proprio come i figli di uno stesso
padre .
Un grazie riconoscente ai confratelli che hanno
voluto condividere l’esperienza con le suore.
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In memoria di don PIETRO BRULETTI (1931-2014)
Beato chi abita la tua casa, Signore.
Sì
, era don Pietro Bruletti, ma per tutti,
qui,nella Casa Madonna del Lavoro
era “don Pierino”.
Chiamarlo don Pietro, sarebbe risultato anche
difficile per quel suo fare scherzoso che lo distingueva. Sempre così, lui. E originale. Perfino
quando ti sembrava burbero, contrariato e ti
riprendeva, gli scappava la battuta, un piccolo
gesto scherzoso, una scenetta da cui si aspettava, magari,un sorriso, se non un applauso… Da
infermo si presentava sempre semplice,senza
esigenze, quasi non volesse disturbare... Così lo
descrivono in coro gli Operatori. E’ l’impressione di un uomo naturale, alla buona, semplice e
sveglio che forse ha lasciato in ogni posto dove
è stato.
Certo, non doveva essere per lui semplice vivere
la sua situazione di recente “pensionato”, a riposo e soprattutto ammalato. Infatti subito dopo il
primo intervento per colicistectomia già avvertiva i sintomi di quello che si sarebbe rivelato un
tumore veloce e devastante. E prevedibilmente
doloroso. Che fare? Scelse di essere operato e
quindi firmò per l’intervento chirurgico che però
dovette limitarsi a una semplice deviazione al
colon. Fin quasi agli ultimissimi giorni era sceso,
accompagnato, per la recita del rosario e la celebrazione della santa Messa.
Se appena il tempo lo permetteva faceva qualche passeggiata nel bel giardino-parco. Nelle lunghe silenziose giornate gradiva ascoltare
canti popolari, alpini, religiosi, ma anche il canto
gregoriano e musica classica.
Aspettate, gli erano ben gradite le visite dei nipoti e pronipoti. Ma è venuto a trovarlo anche
qualche Confratello.
Di poche parole, parlava con i gesti. Tutti ad animarlo a mangiare,altrimenti si sarebbe indebolito. E tutti lo si faceva con tanta buona volontà:
medici, confratelli, infermieri, OSS, ASA, fisioterapisti, nipoti…. Ma lui, che forse non era un
lottatore e sembrava non avere un filo di voce,
finiva con un deciso e sonoro:”No! Basta!” che
ti disarmava a continuare. Conscio dell’aggravamento, rimase sempre lo stesso, senza mostrare, almeno esteriormente, ansia. Sapeva che
non c’era niente da fare. E allora, perché combattere una battaglia persa, quando ci aspetta
una vita migliore? Sembrava volersi staccar da
tutto. Propostagli l’amministrazione dell’Unzione
degli Infermi la accettò senza esitazione, subito.
Ci radunammo tutti i Confratelli e vi partecipò
con attenzione.
Una bella testimonianza delle infermiere che da
anni prestano da noi il loro servizio professionale
è che non solo lui, ma tutti i sacerdoti ospiti della
RSA (quindi anche i sacerdoti diocesani) sono
morti serenamente, come del resto “dovrebbe
essere per tutti”. Presente a se stesso fino alla
fine se ne è andato quasi insensibilmente con un
respiro calmo e più rallentato.
don Vincenzo Simion
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APPUNTAMENTI
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MISSIONI
AFRICA e ASCI
AGENDA DEL SUPERIORE PROVINCIALE
RIENTRI E PARTENZE
mercoledì 4 giugno: visita alla comunità di Padova
giovedì 5 giugno: visita alla comunità di Genova
9 – 15 giugno: visita ai confratelli del Ghana
23 – 26 giugno: Consiglio Provinciale a Gualdera
31/05 parte per un periodo di tre mesi in Nigeria ad
Ibadan e Nnebukwu il volontario Daniele Defendi;
INCONTRI DI COMMISSIONE
3 giugno: riunione dei Coordinatori delle Case lombarde Settore Disabili e Tecnico Provincia/Commissione a N.Olonio su DGR 1765/14 (indicatori di
appropriatezza) e salvaguardia pedagogia guanelliana.
5 giugno : a Como, Commissione Missioni.
5 e 6 giugno: visita della Commissione Servizi alla
Persona alla Casa di Gatteo (incontro con Equipe
Direttiva e Formazione operatori sul Codice Etico).
12 giugno: formazione inter-Case per Equipe Direttive e altri operatori Settore Anziani a Como su "La
relazione educativa di aiuto in stile guanelliano. Per
una rinnovata cultura dell'accompagnamento nei
Servizi per persone anziane".
19 giugno: riunione di Commissione Servizi alla Persona a Nuova Olonio.
PASTORALE GIOVANILE
7 Giugno: Discoteca del Silenzio - Santuario Sacro
cuore - Como
8 Giugno: Domenica della Carità - Casa Divina Provvidenza Como
18 Giugno: Inno Akathistos a Gesù Dolcissimo Santuario Sacro Cuore - Como, ore 20.30
20 Giugno: Preghiera Vocazionale Giovani - Santuario Sacro Cuore - Como
I NOSTRI AUGURI A ...
40° DI ORDINAZIONE SACERDOTALE
GALLI DON GIUSEPPE.......................................... 29-06-1974
COMPLEANNI DI GIUGNO
GASPAROLI Don MARIO.......................................................8
BIANCOTTO Ch. STEFANO..................................................10
MAZZOLA Don ATTILIO......................................................11
OBIAGBA Don CHRISTOPHER IFEANYI CHUKWU..............21
CERIOTTI Don GIOVANNI....................................................24
MAESANI Don MARCO.......................................................28
CERUTTI Don MICHELE........................................................29
05/06 rientra in RD Congo dopo aver partecipato al
settimana guanelliana sui passi di don Luigi Guanella, don Guido Matarrese;
05/06 rientra in Italia dalla Nigeria per un periodo di
riposo don Giancarlo Frigerio;
08/06 partono in visita alla Comunità di Abor in Ghana, don Marco Grega superiore provinciale e don
Fernando Giudici economo provinciale;
15/06 rientrano dopo la visita alla Comunità di Abor
in Ghana, don Marco Grega superiore provinciale
e don Fernando Giudici economo provinciale;
18/06 arriva in Italia padre Uche Desmond Ifesinachi, superiore delegato per l'Africa, per una serie di
incontri provinciali.
EMAIL
GUANELLIANE
Per richiedere nuove email guanelliane
e per qualsiasi problema ad esse inerente ricordiamo di fare sempre riferimento alla Curia Generalizia che da
molti anni è la responsabile della loro
gestione.
NATI AL CIELO
E' tornato alla Casa del Padre
◆◆ 13.05.2014: don Pietro Bruletti a
Nuova Olonio (Sondrio)
Beato chi abita
la tua casa, Signore
(Salmo 83)
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NOTIZIE DALLE CASE
Memoria di un
santo confratello
nell'imminenza della
traslazione del suo
corpo da Como a
Barza d'Ispra
Barza d'Ispra (VA)
di don GIOVANNI CERIOTTI
FRATEL GIOVANNI VACCARI
un vero Servo della Carità
La Comunità religiosa e parrocchiale prega il Santo
Rosario davanti alla Cappella dell’Immacolata all’ingresso della Casa don Guanella, cappella voluta da
Fr. Giovanni a ricordo dell’abitato di Monteggia, luogo del suo apostolato.
Dei santi si può dire tutto in una parola oppure soffermarsi evidenziandone i tratti più
significativi dell’esistenza, della loro personalità e della loro avventura evangelica.
A conclusione del Centenario della nascita di Giovanni Vaccari (Sanguinetto -Vr -5
giugno 1913), parlando di lui scegliamo
una via di mezzo, quella di una trattazione
molto breve e semplice.
Del resto, questo esemplare confratello
guanelliano, sicuramente si opporrebbe
ad ogni forma di esaltazione riguardante la
sua persona, la sua vita spirituale e le sue
diverse attività.
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- Fr. Giovanni con la famiglia
- A Barza d'Ispra con i confratelli
- A Barza d'Ispra in partenza per la Spagna (15 ottobre 1965)
Le origini e la vocazione di
FRATEL GIOVANNI VACCARI
F
ratel Giovanni proveniva da una famiglia
di fede solida, timorata di Dio e poiché
l’ambiente familiare, come si sa, è la prima
scuola di formazione, Giovanni fu educato cristianamente dagli insegnamenti e dagli esempi
dei suoi cari. Sentendo germogliare in sé la chiamata al sacerdozio, per quattro anni fu alunno del
seminario di Verona, dando a tutti prova di virtù
umane e cristiane; ma lo studio, serio e impegnativo, costituiva per il nostro seminarista una
non lieve difficoltà. I superiori allora lo convinsero
ad abbracciare la vita religiosa come consacrato
laico. Giovanni lasciò il seminario con grande rincrescimento e, guidato dalla Provvidenza, approdò nel 1933, allo Studentato S. Girolamo di Fara
Novarese, dell’Opera don Guanella. Un anno più
tardi entrava nella Casa di Barza d’Ispra (Va) da
poco acquistata dalla Congregazione, sede del
Noviziato e Liceo. Nel 1936 emette la sua Prima
Professione religiosa tra commozione e gioia e
nel 1939 si lega per sempre all’umile Congregazione di Don Luigi Guanella.
Servo della Carità
Quali furono le mansioni svolte da Fr. Giovanni? Furono mansioni umili ma preziose: nella
Vita Consacrata infatti, se tutto si fa per amore di
Dio, tutto diventa grande, bello e meritorio. Il nostro Fratello, fu addetto alla cucina in qualità di
cuoco, provvedendo alla grande comunità. Nel
1950, un’obbedienza originale lo inviava, in qualità di domestico, al servizio del Card. Clemente
Micara, Vicario del Papa per la Città di Roma.
Due anni più tardi lascia Roma e ritorna a Barza,
ma nel 1954 lo vediamo ancora a servizio del
Cardinale, umile, obbediente, prudente; resterà
a Roma sino al 1965. Rientrato a Barza, un’obbedienza improvvisa lo destina come animatore
vocazionale nientemeno che in Spagna, al Col-
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INNAMORAMI
dal "Profilo spirituale di Fr. Giovanni Vaccari”, Padre Andrés García Velasco in “Diario spirituale”, p. 349ss.
“Innamorami” è il verbo-supplica che più mi ha colpito nel Diario. Mi sembra una novità, considerata l’epoca nella
quale Fr. Giovanni scrive e la spiritualità nella quale si era formato. Si tratta di un innamoramento spirituale che
invase e trasformò la sua vita. Seguendo questo verbo sveleremo le realtà e le persone che attiravano il suo amore,
insieme ai tratti rilevanti della sua vita e spiritualità.
“O Maria, o S. Giuseppe, o beato Fondatore, fatemi un innamorato della volontà di Dio” (18 giugno 1971). “Innamoratemi della preghiera” (19 ottobre 1960). “O Maria, innamoratemi della carità” (11 gennaio 1961). “O S. Giuseppe,
o beato mio Fondatore, innamoratemi di Gesù Eucaristia” (17 aprile 1966). ”O Maria, innamoratemi di voi e mi
basta” (10 maggio 1956) ...
legio San José di Aguilar de Campoo (Palencia). Con la sua bontà e con il suo sorriso faceva
presa sui ragazzi ed era da tutti ben voluto. Nel
1971, il 9 di ottobre, un grave incidente stradale
stroncava la sua esistenza a 58 anni di età.
L'esempio di un umile Fratello
Questo fratello guanelliano è stato ed è un
vero maestro per tutti noi dell’Opera e per
tutti quelli che l’hanno conosciuto di persona
o attraverso qualche pubblicazione. A cento
anni dalla sua nascita, Fr. Giovanni Vaccari
che cosa ci dice? Ci insegna ad avere massima
e totale fiducia nella Provvidenza di Dio che tutto
opera per il vero bene di tutti; ci dice di coltivare
una tenera e filiale devozione alla Madonna della
Divina Provvidenza: quanti Rosari ha recitato! Ci
raccomanda la preghiera costante a S. Giuseppe, “il suo provveditore” e, imitando San Luigi
Guanella, l’amore ardente all’Eucaristia, Pane di
Vita e Luce del mondo. Con queste premesse e
con questi mezzi, nulla pesa, nulla scoraggia e
nulla è impossibile: è stata la sua esperienza di
uomo consacrato che ha reso visibile il volto di
Gesù mite e umile di cuore.
Fratel Giovanni ritorna a Barza
Il prossimo 22 giugno, la salma di questo
umile e grande Fratello, verrà trasferita dal
Cimitero di Como alla Casa di Barza, “la sua
Casa” tanto amata, testimone della sua ascesa graduale alla santità, e verrà posta come un
seme prezioso presso l’altare della Cappella
della Madonna, nella vasta chiesa dedicata al S.
Cuore di Gesù.
In queste settimane si è svolto il lavoro per la
preparazione della sede ove verrà deposto; un
lume, una didascalia e una foto ne indicheranno la presenza. E per prepararci all’evento, ogni
martedì del mese di maggio alle ore 20.30, la
Comunità religiosa si è ritrovata, per la recita del
S. Rosario, con i fedeli di Barza dinanzi alla Cappella dell’Immacolata all’ingresso della Casa,
cappella voluta da Fr. Giovanni a ricordo dell’abitato di Monteggia, luogo del suo apostolato.
Invochiamo Fr. Giovanni e tramutiamo in vita
le sue lezioni di fede, speranza e carità.
ANDIAMO A GESÙ con ...
FRATEL GIOVANNI VACCARI
a cura del Centro Guanelliano di Pastorale Giovanile - Como
Editrice Monti, Saronno 2014, pagg. 38 - E 4,00 - ISBN 978-88-8477-198-8
Un dono per gli altri. Questo è stato Fratel Giovanni Vaccari,
un buon Servo della Carità, semplice e generoso, buono e dolce come una caramella. Con le illustrazioni di Vittorio Sedini,
un dono che vogliamo fare ai più piccoli.
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NOTIZIE DALLE CASE
Fraciscio parrocchia
a cura di don MARIO BALDINI
Nella dura pietra
delle Alpi Retiche
l'immagine solida
e forte di San Luigi
Guanella
UNA STATUA. UN MESSAGGIO
Sabato 21 giugno 2014
inora attorno alla chiesa di Fraciscio abbiamo
ammirato un busto anche un busto è espressivo, esprime un volto e quindi un sentimento, una
storia. Ma abbiamo bisogno di sapere qualcosa
di più di una persona, della sua vita, dei valori a
cui si è ispirato per cui si merita di essere ricordato.
inaugurazione
della nuova
scultura di
san Luigi Guanella,
opera dello scultore
Nicolas Viry
di un uomo che ha vissuto il Vangelo
F
E' stata quindi felice l'idea, e in modo particolare dopo che
don Guanella è stato dichiarato santo e quindi di esempio
agli altri cristiani (e penso soprattutto ai suoi compaesani),
di rappresentarlo con una statua di tutta la persona: sembra quasi che sia più presente, ritorna di persona al suo
paese! Qui a Fraciscio dove è nato, dove è stato educato e
dove, crescendo a contatto con la natura aspra della mon-
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tagna, ha imparato la solidarietà con i
più deboli.
La novità è principalmente in quel libro
che tiene in mano, non sta leggendo,
è come se sapesse già cosa c'è scritto e quelle parole lo spingono a guardare lontano, più lontano del piccolo
mondo di Fraciscio perché il Vangelo
va annunciato a tutti ("tutto il mondo è
patria vostra") ma in modo più amorevole a poveri.
Potremmo anche immaginare in quale
pagina è aperto nel passo del Vangelo di Matteo dove Gesù, tornando per
giudicare gli uomini chiederà loro “ho
avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da
bere, ero straniero e mi avete accolto
... mi avete vestito ... mi avete visitato
... ogni volta che avete fatto questo ai
miei fratelli più piccoli ... I'avete fatto a
me"(Matteo 25,35-40)
Ecco perché una statua può diventare una cosa viva, parlante, veicola
un messaggio, quel messaggio che è
diventato la passione della sua vita:
amare i più poveri perché sono di Cristo. E ai parrocchiani, alle generazioni
future, ai pellegrini potrà dire: “qui è
vissuto un uomo che ha messo in pratica iI Vangelo”.
Il parroco
Don Mario Baldini
INAUGURAZIONE DELLA NUOVA STATUA DI
SAN LUIGI GUANELLA
Fraciscio 20-21 giugno 2014
VENERDÌ
20 GIUGNO 2014
Una serata con il “nostro” San Luigi Guanella.
Da FRACISCIO … al MONDO INTERO. E’ DIO CHE FA!
ore 20.30 presso l’Oratorio di Fraciscio
INTERVENTI
Il prete montanaro santo
suor Franca Vendramin FSMP
Don Guanella: opere e progetti nella sua valle
dott.ssa Enrica Guanella
Il Santo sui passi dei nostri emigranti
prof. Paolo Via
Don Guanella: un amore senza confini
don Luigi De Giambattista SdC
coordinano la serata gli "Amici di Fraciscio"
SABATO
21 GIUGNO 2014
Ore 15.00 nella Chiesa di San Rocco
SANTA MESSA solenne
presiede p. Alfonso Crippa, superiore gen. SdC
Benedizione della nuova statua
Interventi delle autorità e
dello scultore Nicolas Viry
Rinfresco
Intrattenimento musicale
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NOTIZIE DALLE CASE
17 maggio 2014
Premiazione
vincitori della
edizione 2014
S
CGPG Como
a cura di ELISABETTA CARONNI
I COLORI DELLA CARITÀ
un concorso per le scuole primarie
Un altro strepitoso successo della IV edizione de
"I Colori della Carità" . Oltre 500 i disegni inviati al
Centro Guanelliano di Pastorale Giovanile di Como.
abato 17 maggio al Centro Guanelliano di Pastorale Giovanile
(CGPG) di Como abbiamo vissuto un bellissimo pomeriggio!
Don Roberto Rossi ha premiato i vincitori
dell'edizione 2014 del concorso "I colori
della carità".
Il tema che abbiamo proposto quest’anno è
stato "Nonno, prendimi per mano".
Abbiamo voluto invitare i bambini a pensare
ai nonni, i loro oppure altri che hanno incontrato, anche nelle nostre case guanelliane e
a fare poi un disegno. Quasi 500 i disegni
inviati al CGPG, di cui la giuria ha scelto i 5
vincitori, uno per ogni classe, oltre che per
la tecnica usata e la qualità del risultato finale, per il messaggio rappresentato.
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Ci è piaciuto poi allestire la mostra dei disegni proprio agganciandoli a delle veri reti da
pesca, perché i nonni possono e molte volte sono nella nostra vita quelle figure che ci
danno sicurezza e conforto, che ci aiutano e
danno coraggio nel gettare le reti. Bravissimi
i bambini che hanno saputo dipingere il gesto del “prendersi per mano” dandogli mille
sfumature: dal gioco insieme, ai momenti di
quotidianità e a momenti di fantasia condivisi con chi con loro torna un po' bambino.
I nonni accompagnano i nipoti nella crescita
e i nipoti stringono la mano dei loro nonni
sostenendoli.
Molte immagini di esperienze condivise,
di momenti di quotidianità, ma anche di
scambi di saperi, chi insegna ad usare uno
smartphone e chi… a cucinare una crostata
o guidare un trattorino! Grazie e bravissimi
a tutti i bambini che hanno partecipato, alle
maestre, mamme e papà o educatrici che li
hanno guidati in questo lavoro.
q
FRACISCIO PREADOLESCENTI
FERMARSI
NON SI PUO’…
per un trekking della santità
26 GIUGNO
6 LUGLIO 2014
Il campo preadolescenti di quest’anno, tra i prati e i monti della Val Chiavenna, seguirà le orme del santo che proprio lì è nato. Con un trekking che prevede camminate, momenti di gioco, di preghiera e di riflessione, cercheremo
anche noi di camminare sulla via della santità!
L’invito è rivolto ai ragazzi delle scuole medie,
dal 25 Giugno al 6 Luglio 2014 a Fraciscio di Campodolcino (SO).
€ 260,
Il COSTO dell’esperienza è di
00
INFO tel. 031 296 783 - email: [email protected]
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NOTIZIE DALLE CASE
Caidate (VA)
a cura di DON FRANCO BERLUSCONI
6 giugno 2014 ore 10.30
La Comunità di
Caidate invita tutti alla
inaugurazione del
"TRENO VIRTUALE"
L
a terapia del Viaggio rientra negli interventi denominati Terapie non Farmacologiche: queste si
prefiggono il benessere degli anziani stimolando ricordi, attenuando i disturbi del comportamento,
dando nel contempo sensazioni piacevoli e gratificanti. In questo percorso virtuale è fondamentale considerare e validare la realtà che sta vivendo la persona e
considerare che spesso la loro realtà non corrisponde
alla nostra. In questi percorsi di cura bisogna accompagnare la persona, e accompagnare significa condividere, ascoltare, esserci.
Al secondo piano della Casa san Gaetano è stata ricreata una sala d’aspetto di una stazione ed uno scompartimento di un vagone ferroviario da utilizzare come
spazio terapeutico. Il setting comprende due coppie di
poltrone, l’una di fronte all’altra ed una parete laterale
con un monitor che assume il ruolo di finestra virtuale;
grazie ad un sistema computerizzato scorrono filmati
ad hoc di ambienti esterni ripresi da treni in movimento e sono riprodotti i suoni reali di un treno in viaggio.
La posizione frontale delle poltrone favorisce il contatto visivo e l’attivazione di dinamiche dialogiche tra i
“passeggeri” con condivisione del rituale e dei ricordi.
L’intervento mira a stimolare un effetto positivo sul
comcomportamento, favorendo il rilassamento e il
benessere dell’anziano.
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DAL MONDO GUANELLIANO
A Fraciscio una giornata
di riflessione, scambio e
convivialità con il gruppo
"aspiranti" Cooperatori della
nostra Provincia
di ANTONIO VALENTINI
IN VISTA DEL TRAGUARDO
la promessa di Cooperatore Guanelliano
l
giorno 17 maggio 2014, nella casa natale di san Luigi
Guanella, il gruppo di “aspiranti” cooperatori della nostra Provincia, si è incontrato per trascorrere insieme una
giornata di riflessione, scambio e convivialità. Radunati e
lì raccolti da diversi angoli del nord Italia abbiamo vissuto una
giornata intensa e ricca a partire dalla calorosa accoglienza (non
sono mancati caffè, bibite e snack vari !) passando dall’intenso
tempo di riflessione e scambio che ne è seguito, dalla suggestiva
Santa Messa celebrata nella stanza di san Luigi (dove ognuno ha
potuto volare .... nel Suo cielo stellato), fino ad arrivare al ricco e
graditissimo pranzo al ristorante Genzianella e agli ultimi scampi
di riflessione e ai saluti.
La mattinata si è aperta con un momento di preghiera, ben preparato e condotto con delicatezza da don Angelo e suor Fran-
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ca, a cui è seguita una interessante e profonda
riflessione propostaci dal superiore provinciale
don Marco. Prendendo lo spunto dal vangelo di
san Giovanni e da alcuni documenti della Chiesa
ci ha aiutato a riflettere sull’invito, rivolto a tutti,
alla santità, intesa come “misura alta” di vivere i
diversi stati della vita cristiana. Non una santità
astratta ma che si incarna nella missione della
vita quotidiana vissuta e testimoniata, colorata,
dai propri specifici carismi. Alla luce di queste
considerazioni, e del cammino già fino ad ora
fatto, ci ha lanciato questa provocazione: vogliamo essere protagonisti o spettatori ? Una bella
sfida ... penso che tutti ci siamo sentiti toccati,
sollecitati da queste parole.
Un chiaro invito a prendere in mano, con chiarezza e determinazione, i fili che sottendono e
collegano i nostri pensieri e azioni e manovrarli verso scelte importanti e grandi come quella
per cui ci siamo radunati: scegliere di diventare,
a tutti gli effetti, cooperatori guanelliani. Dopo
queste stimolanti parole ci siamo letteralmente
tuffati nella verifica del lavoro di revisione dello
Statuto dei Cooperatori preparato da un gruppo
ristretto di “aspiranti”. E’ stato un lavoro intenso e ricco che alla fine ci ha trovati tutti, storici
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ed aspiranti - laici e religiosi, concordi nelle proposte di modifiche da apportare al testo. Non
poteva esserci conclusione migliore di una tale
comunione di intenti, di sogni e progetti che una
sentita ed intima celebrazione... e in un luogo
così speciale!
Corroborati da adeguate pietanze e ... bevande,
ci siamo poi ritrovati per concludere la nostra
giornata e per tirare le fila di un cammino lungo,
che viene da lontano, da quel giorno di settembre 2013 quando ci siamo incontrati per la prima
volta a Barza d’Ispra e che, nel suo itinerario ci
ha visti anche, a gennaio, alla casa di Como.
D’altronde una scelta così importante, impegnativa e coinvolgente, come quella di diventare cooperatore guanelliano, non poteva che
richiedere un adeguato cammino di riflessione
e preparazione.... ora però siamo in vista del traguardo !! Ci siamo lasciati confermando, per la
quasi totalità, la nostra intenzione di tagliare quel
traguardo, di lasciare per strada la pelle di “aspiranti” per mettere in luce quella di protagonisti...
se volete vedere in diretta questa mutazione vi
aspettiamo domenica 12 ottobre nel Santuario
del Sacro Cuore di Como.
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DAL MONDO GUANELLIANO
I Cooperatori Guanelliani
della Provincia
Nord Italia / Svizzera
invitano tutti ad un
cammino sui passi
di don Guanella
U
INIZIATIVA DI FINE ESTATE
con i Cooperatori guanelliani
na occasione “unica” che viene proposta A TUTTI per venire a contatto immediato con
don Luigi Guanella nei luoghi che ne hanno forgiato il carattere e lo spirito. Un autentico
“tuffo” che favorisce la conoscenza della sua persona e della sua spiritualità.
In primo piano la nuova statua di don Guanella
a Fraciscio (Sondrio), opera dello scultore Nicolas Viry
12-13-14
settembre 2014
ISCRIZIONI entro la METÀ di LUGLIO a
Carla Sacchetti: tel. 031/283717
[email protected] - [email protected]
[email protected]
PENSACI !
può essere
un'esperienza utile
anche per te.
Scarica qui il dépliant con il programma
sui passi di
DON GUANELLA
il prete montanaro santo
WEEK END
aperto a tutti
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