La sinfonia dei fotoni Il cielo X e Gamma: concerto per soprano Parte I Santina Piraino Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica (IASF) –sezione di Palermo 17 Marzo 2005 Santina Piraino 1 Lo spettro elettromagnetico 1 100 10 000 E = h ν = hc / λ 17 Marzo 2005 Santina Piraino 10 milioni 10 miliardi gradi K 1 nanometro=10-7cm 1 °K = (1 + 273) °C 2 Lo spettro elettromagnetico Gli intervalli di energia corrispondenti all’ultravioletto estremo e alle bande di raggi X e gamma sono motivi di dibattito. Gli astronomi che studiano le sorgenti cosmiche ad alta energia hanno fatto le seguenti assunzioni. BANDA LUNGHEZZA D’ONDA ENERGIA N° DI DECADI Radio: metro+ > 100 cm --- > 3.0 Radio: cm + dm 1 - 100 cm --- 2.0 Radio: mm 0.1 - 1 cm --- 1.0 0.01 - 0.1 cm 0.001 - 0.01 eV 1.0 1 - 100 um 0.01 - 1.2 eV 2.0 IR vicino 7000 - 10000 A 1.2 - 1.8 eV 0.15 Visibile 3200 - 7000 A 1.8 - 3.9 eV 0.3 UV 900 - 3200 A 3.9 - 14 eV 0.6 EUV 100 - 900 A 14. - 124 eV 1.0 Raggi X 0.25 - 100 A 0.12 - 50 keV 2.6 Raggi X molli 2.5 - 100 A 0.12 - 5 keV 1.6 Raggi X duri 0.25 - 2.5 A 5 - 50 kev 1.0 < 0.25 A > 50 keV > 8.0 Sub-mm/Thz IR Raggi γ 17 Marzo 2005 Santina Piraino 1 A = 10-8 cm 1 eV = 1.60 x 10-12 erg 1 keV = 1.60 x 10-9 erg 3 I raggi X, la scoperta Wilhelm Conrad Röntgen 8 Novembre 1885: Röntgen, scopre per caso i raggi X. Röntgen, sta compiendo al buio degli esperimenti con un tubo a raggi catodici, nel suo laboratorio, quando nota una luce verde proveniente da un pezzo di cartone che si trova in un'altra parte della stanza. Il cartone è ricoperto di una sostanza chimica luminescente, che risplende se colpita dalla luce. Ma non c'e luce nel laboratorio. Röntgen toglie la corrente al tubo catodico e quella luce verde sparisce. Ridà corrente e mette la mano tra il tubo e il cartone: con suo grande stupore, vede proiettata sul cartone l'ombra delle ossa della mano. "Non avevo idea di cosa fossero quei raggi" scriverà in seguito "perciò li chiamai semplicemente raggi X, essendo x il simbolo matematico di una grandezza incognita". Questi raggi "sconosciuti" passano attraverso la carta, il legno, la carne, ma non attraverso le ossa e i metalli, e inoltre impressionano le lastre fotografiche. La Ia radiografia umana a raggi X: la mano della signora Röntgen Nel 1901 riceve il premio Nobel e dire che alle scuole primarie e secondarie avuto una solo insufficienza: in fisica 17 Marzo 2005 Santina Piraino 4 I processi fisici di emissione Emissione per fotoemissione Emissione di sincrotrone Un elettrone veloce libero colpisce un elettrone legato dell’atomo e lo fa passare in uno stato eccitato (livello superiore) cedendo parte della sua energia. L’atomo si diseccita , l’elettrone ritorna nello stato di minima energia, emettendo un fotone. Per i livelli più interni l’energia del fotone è nella banda X In presenza di un campo magnetico un elettrone spiraleggia intorno alla direzione del campo. Se la sua velocità è molto elevata l’elettrone perde energia emettendo radiazione X Emissione per Compton inverso Emissione per bremsstrahlung Un fotone di grande lunghezza d’onda urta un elettrone molto veloce che gli cede parte della sua energia trasformandolo in fotone X 17 Marzo 2005 Santina Piraino Un elettrone molto veloce frena in prossimità di un protone o un nucleo e rilascia parte della sua energia emettendo un fotone X 5 Che cosa è l’Astronomia X ? Osservazione della radiazione X emessa da sorgenti cosmiche I raggi X più energetici (E> 30 keV) riescono a penetrare l’aria per qualche metro (se così non fosse non sarebbero mai stati osservati, e la strumentazione medica non funzionerebbe). Tuttavia l’atmosfera terrestre è spessa a sufficienza da impedire ai raggi X provenienti dallo spazio di arrivare fino alla superficie terrestre Per osservare la radiazione X dal cielo occorre portare i rivelatori X al di sopra dell’atmosfera. Come? Voli su razzo (Campo di vista limitata. Durata limitata) Nel 1949 con l’esperimento Navy’s posto sul razzo V2 viene fatta la Ia osservazione di raggi X proveniente dal sole. Voli in pallone (Range di energia E>35 keV) rivelatori X portati al di sopra di 35 km dal suolo Lancio di HIREGS Satelliti (Lunghe osservazioni e grandi campi di vista) Rivelatori tenuti in orbita sopra l’atmosfera 17 Marzo 2005 Santina Piraino 6 Come si raccolgono i fotoni X ? I TELESCOPI Gli specchi o le lenti non permettono di deviare i raggi X per mettere a fuoco un’immagine, come accade per la luce visibile. Riccardo Giacconi e Bruno Rossi propongono di costruire specchi capaci di mettere a fuoco una sorgente di raggi X, basati sul principio di incidenza radente: i raggi X, mentre vengono assorbiti da uno specchio posto quasi perpendicolarmente al loro cammino, possono essere riflessi da uno specchio molto inclinato, e quindi quasi parallelo al loro cammino. Per maggiori dettagli vedi http://www.astropa.unipa.it/biblioteca/AstronomiaX/Indice.html Per aumentare l'area di raccolta si usano più specchi concentrici, che mettono a fuoco i raggi incidenti tutti nello stesso punto. 17 Marzo 2005 Santina Piraino 7 Come si raccolgono i fotoni X ? I RIVELATORI Non basta fare convergere i raggi X nel fuoco di un telescopio, ma bisogna anche mettere sul piano focale uno strumento (rivelatore) capace di immagazzinare la radiazione ricevuta dallo spazio. Come si misura l’energia dei fotone X ? Il fotone X rilascia la sua energia nel rivelatore, provocando un qualche cambiamento. Misurando il cambiamento possiamo determinare l’energia del fotone X incidente. Il fotone X si ferma in un rivelatore cedendo la sua energia a un elettrone. Questo interagisce a cascata con altri atomi liberando altri elettroni. Posso risalire all’energia del fotone X originario •Raccogliendo e contando gli elettroni tramite l’applicazione di un campo •Misurando la variazione di temperatura, dovuta al rilascio di energia all’interno del rivelatore, quando gli atomi ritornano allo stato non eccitato. Esistono diverse classi di rivelatori, ciascuno con pregi e difetti: Contatori Proporzionali, Piastre a Microcanali, Rivelatori a semiconduttore, Scintillatori, etc 17 Marzo 2005 Santina Piraino 8 1962 L’esperimento AS&E Gli anni pioneristici: anni 60 -70 Il 18 Giugno un team di scienziati dell’American Science and Engineering (AS&E), tra i quali Bruno Rossi e Riccardo Giacconi, lancia un razzo con su un rivelatore X. INIZIA L’ERA DELL’ASTRONOMIA X Viene segnalata la presenza di una sorgente cosmica di raggi X molto luminosa nella costellazione dello Scorpione. Sarà battezzata Scorpius X-1 1969 Vela 5A, 5B, 6A, 6B Gli Stati Uniti lanciano 4 satelliti per controllare i test nucleari. I satelliti Vela scoprono l’esistenza di intensi lampi di raggi X e di raggi γ. 20 Luglio Solo un piccolo passo di un uomo, un grande balzo per l’umanità ( N. Armstrong) INIZIA L’ERA DELL’ASTRONOMIA γ Il mistero dei lampi gamma rimarrà irrisolto per quasi 30 anni. 17 Marzo 2005 Santina Piraino 9 1970 Uhuru, Viene lanciata dal Kenia la prima missione interamente dedicata all’Astronomia X Range di Energia 2-20 keV Bruno Rossi e Marjorie Townsend. Uhuru, in lingua Swahili significa Liberta’. Viene scelto questo nome per celebrare il 7° anniversario dell’indipendenza del Kenia Risultati Capace di rilevare sorgenti fino a 1000 volte più deboli della Nebulosa del Granchio (Crab) Catalogo di 339 oggetti: sistemi binari di stelle, resti di supernovae, galassie Seyfert, ammassi di galassie 17 Marzo 2005 Santina Piraino 10 Gli anni 70 - 80 1974 Ariel V (0.3 - 40 keV) 1983 EXOSAT (ESA) (0.05 - 2 keV) per le immagini (1-50 keV) per gli spettri di energia •Pulsar di lungo periodo •Transienti X •Riga del ferro in sorgenti extragalattiche •Emissione X da quasars •QPOs nelle binarie X •Variabilità negli AGN •Nane bianche calde 1977 HEAO-1 (0.2 keV - 10 MeV) primo di 3 satelliti HEAO, ha il compito di realizzare una panoramica generale del cielo in preparazione alle future missioni 1987 Ginga 1978 EINSTEIN (0.2 keV – 4.5 keV) HEAO-2: primo telescopio X Osserva 50000 oggetti tra cui •AGN •Binarie X •Resti di supernova •Variabili cataclismiche 17 Marzo 2005 Santina Piraino (1 – 37 keV) Osserva 350 sorgenti X Scopre nuovi fenomeni di emissione temporanea 11 Gli anni 90 1990 Rosat (0.2 – 2 keV) 1996 BeppoSAX • Posizionamento (arcmin) dei lampi gamma • Controparte X di lampi gamma • Spettroscopia a larga banda di diverse classe di sorgenti X: •Mappa completa del cielo a 2 keV •Morfologia dei resti di supernovae •5000 osservazioni •150000 sorgenti •Emissione X delle comete 1993 ASCA (0.4 – 10 1995 RXTE (2 – 100 nane bianche, stelle di neutroni, buchi neri,AGN,ammassi di galassie, resti di supernovae keV) •primo con rivelatori a stato solido •Negli AGN esiste un nucleo con gravità elevatissima •Elementi prodotti da stelle negli ammassi di galassie (0.1 – 300 keV) 1999 CHANDRA keV) •KHz QPOs •Periodo di rotazione di LMXRBs •Spettroscopia e Timing •di diverse classi di sorgenti X (0.1 – 10 keV) Altissima risoluzione in X. Stessa nitidezza di un telescopio ottico da terra Ancora in funzione 17 Marzo 2005 Santina Piraino 12 Gli ultimi anni 2000 XMM (0.2 – 12 2003 HETE-2 keV) •Alta sensibilità grazie a Telescopi X con area efficace grandissima e a lunghe esposizioni • Monitor ottico 2004 SWIFT 2002 INTEGRAL •Mappa completa del cielo γ •Alta risoluzione spaziale •Alta risoluzione spettrale •Multibanda: Rivelatori γ X e ottico IASF-PA: •sviluppo software per l’acquisizione dei dati •calibrazione 17 Marzo 2005 • Studio dei lampi gamma • Survey del cielo X. Santina Piraino Osservatorio multibanda: telescopi gamma, X e ultravioletto/ottico (BAT,XRT,UVOT) . BAT scopre il GRB; trovata la posizione viene ripuntato per seguire l’afterglow in X, ultravioletto e ottico IASF-PA: •calibrazione 13 Il futuro 2005 ASTRO-E (il lancio previsto scorso febbraio è stato rinviato) lo 2012 CONSTELLATION X Telescopio gigante: 4 satelliti X orbitanti, funzionanti all’unisono. Sensibilità 100 volte quella dei satelliti attuali. 0.4-700 keV Novità: spettrometro, microcalorimetro, con altissima risoluzione energetica . 2005-2007 AGILE 2012 XEUS Telescopio gigante: 2 parti Specchio di 10 m da assemblare sulla Stazione Spaziale Internazionale Ottima capacità di immagine nell’intervallo di energia gamma e nell’hard-X (10-40 keV) 17 Marzo 2005 . Santina Piraino 14 BeppoSAX Satellite Italiano per l’ Astronomia X Beppo in onore a Giuseppe Occhialini 17 Marzo 2005 Santina Piraino 15 Il Satellite prima del lancio 17 Marzo 2005 Santina Piraino 16 Gli strumenti: L’ HIGH PRESSURE GSPC (HPGSPC) Progettato, seguito, calibrato dalla sezione di Palermo dell’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica (IASF-Pa). Intervallo di energia 4-120 keV 17 Marzo 2005 Santina Piraino 17 Il Medium Energy GSPC (MECS) Una collaborazione tra IASF-Palermo e IASF-Milano Intervallo di energia 1.8-10 keV 17 Marzo 2005 Santina Piraino 18 Gli altri strumenti a bordo di BeppoSAX Low Energy GSPC (LECS) (0.1-10 keV) . Una delle due Wide Field Cameras (WFCs) (2-28 keV) Phoswich Detection System (PDS) (15-300 keV) 17 Marzo 2005 Santina Piraino 19 IL LANCIO di BeppoSAX Cape Canaveral Florida 30 Aprile 1996 04:31:01 GMT. 17 Marzo 2005 Santina Piraino 20 Il cielo X Mosaico di immagini Chandra della regione centrale della via Lattea. Nane bianche, stelle di neutroni, buchi neri, in mezzo ad una nebbia incandescente di gas a diversi milioni di gradi. Nel centro dell’immagine il centro galattico. 17 Marzo 2005 Santina Piraino 21 http://www.brera.mi.astro.it/docB/poe/eXpo/Xfisica2.html Le principali sorgenti X • Resti di Supernovae • Oggetti compatti • Nuclei Galattici Attivi • Lampi Gamma 17 Marzo 2005 Santina Piraino 22 Un Universo nuovo e violento ovvero come muore una stella • • • 17 Marzo 2005 Resti di Supernova Stelle di neutroni: pulsar isolate e pulsar binarie X Buchi neri Santina Piraino 23 Evoluzione L' attrazione fatale della gravità. I buchi neri dell'universo Begelman Mitchell; Rees Martin ; Zanichelli La vita di una stella è segnata da una lotta continua e inesorabile contro la gravità……. 17 Marzo 2005 Santina Piraino 24 Chi ostacola la gravità? 17 Marzo 2005 Santina Piraino 25 Il destino delle stelle in sovrappeso 17 Marzo 2005 Santina Piraino 26 …esplosione di supernova Bilancio energetico del processo: 10% di energia liberata dal collasso per le reazioni di fissione 81% viene trasportata via dai neutrini prodotti durante la formazione dei neutroni. 9% innesca l’esplosione, che scaglia lontano la superficie della stella (supernova) http://jrscience.wcp.muohio.edu/movies/sn1987.mov Rate di esplosioni di supernova nella nostra galassia: 1 –2 per secolo Æeventi rari: negli ultimi 2000 anni, soltanto 6 supernove sono state osservate, l'ultima delle quali nel 1604. ÆLa nostra grande occasione: evento della Supernova 1987A nella galassia vicina della Grande nube di Magellano il 23 febbraio 1987. Æ Conferma della teoria. 17 Marzo 2005 Santina Piraino 27 Resti di supernovae La Nebulosa del Granchio (Crab) in ottico 17 Marzo 2005 La Nebulosa del Granchio vista in X da Chandra Santina Piraino 28 Resti di supernovae CAS A 17 Marzo 2005 Santina Piraino 29 Pulsars isolate (stelle di neutroni rotanti) Fino alla scoperta da parte dei radio astronomi Jocelyn Bell e Antony Hewish le pulsar esistevano solo nella mente dei fisici teorici. Cosa è una stella di neutroni: Stato bizzarro della materia, una massa pari a quella del Sole in una sfera di 15-30 km di raggio. Come dire l’ Everest ridotto alle dimensioni di un pompelmo. 17 Marzo 2005 Santina Piraino 30 Il battito della Crab By Alberto Segreto INAF-IASF-Palermo Profili dell’impulso osservati da BeppoSAX. Il periodo della Crab è 33 millisecondi http://jrscience.wcp.muohio.edu/movies/crabanim.mov 17 Marzo 2005 Santina Piraino 31 Pulsar X in sistemi binari I http://heasarc.gsfc.nasa.gov/Videos/general/binary.avi Cen X3 è un sistema di due stelle: una stella compatta, una pulsar, che ruota attorno ad una stella normale (Super Giant O type). Quando la pulsar si nasconde dietro la compagna il sistema è in eclisse. 17 Marzo 2005 Santina Piraino 32 Binarie-X con una stella di neutroni HMXB High Mass X-Ray Binaries LMXB Low Mass X-Ray Binaries Trasferimento di massa tramite disco di accrescimento Produzione di raggi X nel plasma vicino la superficie della stella di neutroni a T ∼ 107 K Rilascio di energia gravitazionale Velocità della materia in caduta 0.5 c 17 Marzo 2005 Santina Piraino 33 X-ray Binaries by van den Heuvel and van Paradijs 1993 Scientific American Inc Dischi di accrescimento 17 Marzo 2005 Santina Piraino 34 Sistemi Binari di piccola massa (LMXBs) Emissione X dal disco • estrazione di momento angolare • dissipazione di energia Emissione X da jet relativistici 17 Marzo 2005 Santina Piraino 35 Esempio di spettro di energia di una LMXB osservato con BeppoSAX S. Piraino et al. 1999 A&A, 349L 17 Marzo 2005 Santina Piraino 36 Buchi Neri oltre l’ immaginabile 1971: scoperta di una stella compatta con una massa superiore a 3 volte quella del sole scuote il mondo dell’ astrofisica: Cyg X-1 e’ il primo candidato Buco Nero Attorno alla stella Gigante (30 Masse solari) HDE226868 ruota un mostro compatto la cui massa è circa 15 masse solari 17 Marzo 2005 Santina Piraino 37 Buchi Neri II Se la stella originaria ha più di tre masse solari la gravità non potrà essere bilanciata: la stella si evolverà in una singolarità da cui la luce non può fuggire http://heasarc.gsfc.nasa.gov/Videos/general/blackhole.avi “C’è un cerchio magico oltre il quale non possiamo andare, oltre il quale nessuna misura puo’ descrivere il mondo” 17 Marzo 2005 Santina Piraino 38 Nuclei Galattici Attivi (AGN) I mostri del cielo Si pensa che nel nucleo di questi oggetti vi sia un mostruoso buco nero: la sua massa e’ circa di 106 -109 masse solari. Sono oggetti lontani, alcuni ai confini dell’ Universo. 17 Marzo 2005 Santina Piraino 39 (AGN) I mostri del cielo II Oggetti dai nomi esotici: Galassie di Seyfert, Quasars, BL LAC. Oggetti immensamente lontani e sicuramente i più luminosi dell‘Universo. 17 Marzo 2005 Santina Piraino 40 I Lampi di raggi Gamma Gamma Ray Bursts http://imagine.gsfc.nasa.gov/Videos/GRO/bursters.avi Improvvisi lampi di altissima energia che provengono inaspettatamente da ogni possibile punto dell‘ Universo. Se ne osserva circa 1 al giorno. Il grande dibattito: Provengono dalla galassia ? Da un alone attorno alla galassia? Da distanze cosmologiche? 17 Marzo 2005 Santina Piraino 41 Grazie a BeppoSAX pero’…….. Gli astronomi hanno scoperto, come conseguenza dei lampi gamma, il fenomeno degli Afterglows. L’Afterglow consiste in un processo di propagazione e ridistribuzione dell’energia liberata dalle esplosioni gamma. Questa energia viene riconvertita, presumibilmente anche attraverso l’interazione con il mezzo interstellare circostante, e irraggiata nella banda X. HUBBLE 17 Marzo 2005 Santina Piraino 42 Tra gli eventi più energetici dell’Universo…..GRB971214 17 Marzo 2005 Santina Piraino 43 GRB971214 in ottico…. 17 Marzo 2005 Santina Piraino 44 …Lo Space Telescope lo associa ad un oggetto distante 12 miliardi di anni 17 Marzo 2005 Santina Piraino 45 Modelli di Lampi Gamma http://imagine.gsfc.nasa.gov/Videos//2models.avi http://imagine.gsfc.nasa.gov/Videos/grb.avi 17 Marzo 2005 Santina Piraino 46