Utilità dell`impiego della metodica Doppler tissutale by MA

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International Congress of
the Italian Association of Companion
Animal Veterinarians
May 19 – 21 2006
Rimini, Italy
Next Congress :
62nd SCIVAC International Congress
&
25th Anniversary of the SCIVAC Foundation
May 29-31, 2009 - Rimini, Italy
Reprinted in IVIS with the permission of the Congress Organizers
206
53° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC
This manuscript is reproduced in the IVIS website with the permission of the Congress Organizing Committee
Utilità dell’impiego della metodica Doppler tissutale
Mark A. Oyama
DVM, Dipl ACVIM-Cardiology, Philadelphia, USA
Esame Doppler tissutale
La metodica Doppler tissutale (TDI, tissue Doppler imaging)
esamina il movimento del tessuto cardiaco. Il movimento miocardico, in confronto a quello del flusso ematico, rimanda
segnali di ampiezza elevata e bassa velocità. Attraverso l’impiego di filtri selettivi, le regolazioni disponibili sulle moderne
unità ecografiche consentono di ottimizzare gli studi TDI. La
struttura più comunemente presa in esame con questa metodica
è l’anello della valvola mitrale. La velocità dell’anello rappresenta la frequenza dei cambiamenti della lunghezza ventricolare durante lo riempimento diastolico. La TDI misura la velocità anulare diastolica sia iniziale che finale (EDTI ed ADTI, rispettivamente). L’interpretazione degli studi TDI è simile a quella
della velocità dell’afflusso mitralico, in quanto una scadente
funzione diastolica viene rivelata da diminuzione di EDTI,
aumento di ADTI e EDTI/ADTI < 1. Il movimento anulare mitrale,
a differenza della velocità di afflusso mitrale, è relativamente
insensibile alle variazioni del precarico. Quindi, nei casi di disfunzione diastolica moderata o avanzata, l’aumento della pressione atriale sinistra non influisce sull’equilibrio fra il movimento anulare iniziale e finale ed il valore di EDTI/ADTI rimane
tipicamente < 1. Indicizzando la velocità di afflusso mitralico a
quella anulare mitrale TDI-derivata, è possibile rimuovere l’effetto della funzione diastolica ventricolare dall’informazione
sull’afflusso mitralico, lasciando un indice di precarico che può
venire utilizzato per stimare la pressione atriale sinistra. In questo modo, la TDI offre un indice non invasivo delle pressioni di
riempimento che può venire utilizzato per prendere delle decisioni cliniche relative alla presenza o assenza di insufficienza
cardiaca congestizia. Recentemente, la TDI è stata usata per
valutare il movimento sistolico del ventricolo sinistro e può
essere più sensibile alle variazioni iniziali della funzione contrattile rispetto ai tradizionali indici di eiezione bidimensionali
o in M-mode. La completa applicazione clinica della TDI è
ancora da realizzare. La principale promessa di questa metodica è quella di riuscire a portare allo sviluppo di una misura rapida, facilmente ottenibile, accurata e quantitativa della funzione
cardiaca diastolica, che in precedenza è mancata in ecocardiografia clinica. Oltre ad ampliare la nostra conoscenza delle
anomalie diastoliche e della loro progressione durante il decorso della malattia, si può prevedere che la TDI possa contribuire
a misurare l’efficacia di nuove strategie terapeutiche.
Diagnostica per immagini Doppler
in M-mode a codice di colore
La diagnostica per immagini in M-mode a codice di colore sovrappone uno studio Doppler a codice di colore ad un
esame convenzionale in M-mode, permettendo la valutazione del flusso ematico in relazione alle strutture anatomiche.
La valutazione in M-mode a codice di colore dell’afflusso
iniziale del sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro
(afflusso mitrale iniziale), rappresenta la velocità del flusso
ematico (cm/sec) lungo il tratto del ventricolo sinistro
durante l’intera porzione iniziale della diastole. Questa
misura della velocità di propagazione dell’afflusso mitrale,
Vp, è relativamente indipendente dalle pressioni di riempimento capillare e possiede una forte correlazione con il rilasciamento del ventricolo sinistro. La Vp diminuisce nei
pazienti con rilasciamento ventricolare scadente e si riconosce come una diminuzione del segnale in M-mode a codice
di colore. Nella pratica clinica, la misurazione della Vp è
ostacolata da un elevato grado di variazione dell’acquisizione, della qualità e della misurazione del segnale. In uno studio, la Vp non è risultata utile nei cani con rigurgito mitrale
sperimentalmente indotto. In altri indagini condotte impiegando dei gatti, il rapporto fra l’afflusso mitrale iniziale e
Vp presentava una moderata correlazione con le pressioni
telediastoliche del ventricolo sinistro.
In questa relazione verranno illustrate le tecniche e le
misurazioni della TDI e degli esami in M-mode a codice di
colore. Verrà brevemente passato in rassegna l’impiego in
queste metodiche in medicina umana. Poi se ne illustrerà
l’impiego attuale in medicina veterinaria. Infine, saranno
presentate le future direzioni della TDI e della metodica Mmode a codice di colore.
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Author’s Address for correspondence:
Mark A. Oyama
University of Pennsylvania
3850 Spruce St. Philadelphia, PA 19104