Corso di laurea magistrale in Sociologia
Sociologia delle professioni
Programma del corso SOCIOLOGIA DELLE PROFESSIONI
a.a. 2008/2009
Docente Giovanna Fullin
Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale
U7 – III piano Stanza 343
Email [email protected]
Tutor: Gianluca Argentin
Email [email protected]
Obiettivi del corso
Il corso mira, da un lato, a fornire strumenti utili per l’analisi sociologica delle professioni
all’interno del mercato del lavoro e, dall’altro, a mettere gli studenti a diretto contatto con risultati
di ricerche empiriche sul tema - sia di tipo quantitativo che di tipo qualitativo – allo scopo di
favorire un approccio più consapevole e critico ai diversi tipi di produzione scientifica.
Il programma include gli studi più recenti relativi alle professioni del terziario nel mercato del
lavoro italiano ed europeo, considerando sia i profili di alto livello sia le forme di occupazione
scarsamente qualificata. I contributi di diversi autori vengono messi a confronto al fine di mettere in
luce, da un lato, le differenze esistenti tra i vari contesti nazionali e, dall’altro, i diversi approcci e le
differenti metodologie utilizzate nell’analisi.
Durante il corso è previsto il coinvolgimento degli studenti sia per la discussione dei testi in
programma sia per l’utilizzo diretto di strumenti di tipo sia qualitativo che quantitativo. L’analisi e
la discussione di testi di tipo diverso (articoli di riviste scientifiche, rapporti di ricerca, volumi),
infine, permette di metterne in luce potenzialità e limiti, favorendo una maggiore consapevolezza
nel loro utilizzo.
Æ Data la complessità del programma la frequenza delle lezioni è fortemente consigliata.
Si suggerisce a coloro che vogliano sostenere l’esame come non frequentanti di utilizzare il
Syllabus e di andare a ricevimento dal docente per avere un inquadramento generale delle letture in
programma.
Modalità di valutazione
ƒ Studenti frequentanti: partecipazione alla discussione in aula, presentazione di brevi
elaborati durante il corso e prova scritta finale “ridotta”.
ƒ Studenti non frequentanti: prova scritta.
I moduli di Sociologia delle professioni e di Politiche del lavoro e della immigrazione prevedono
prove di valutazione separate. La media dei voti costituirà la valutazione finale relativa
all’insegnamento di Sociologia dei sistemi lavorativi.
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Corso di laurea magistrale in Sociologia
Sociologia delle professioni
SYLLABUS STUDENTI FREQUENTANTI – Updated (10 febbraio 2009)
Lun 19 gen
Merc 21 gen
Giov 22 gen
Lun 26 gen
Merc 28 gen
Giov 29 gen
Terziarizzazione e trasformazione nella struttura dell’occupazione
1. Le grandi trasformazioni della struttura dell’occupazione in Italia e in
Europa
- de-industrializzazione e terziarizzazione
- la femminilizzazione del mercato del lavoro
- crescita o polarizzazione della qualità del lavoro?
- Nuove fratture generazionali ed etniche
Reyneri E. (in corso di pubblicazione), Occupazione, lavoro e diseguaglianze
sociali nella società dei servizi
2. Sistemi di welfare e struttura dell’occupazione nel terziario
- regime liberale, socialdemocratico e conservatore
- disoccupazione vs polarizzazione?
- Baumol e la malattia dei costi
- le scelte delle famiglie
- L’Italia nel contesto europeo
Esping Andersen G. (2000), I fondamenti sociali delle economie post industriali,
Il Mulino, pp.171-202 (cap.6)
3. Le caratteristiche del lavoro nel settore terziario
- crescita dell’occupazione nei servizi (alcuni dati)
- polarizzazione tra livelli ad alta e bassa qualificazione
- esiste un proletariato dei servizi?
Esping Andersen G. (1993), Occupazioni o classi sociali: esiste un proletariato
post-industriale?, Polis VII (3): 457-475
Laganà F. (2009), terziarizzazione, classe operaia dei servizi e intrappolamento
occupazionale, in Traiettorie di uscita e intrappolamento occupazionale nella
classe operaia industriale e dei servizi, tesi di dottorato, pp.1-40.
Un panorama dei contributi teorici allo studio delle professioni
4. Autori e approcci
- lo studio delle professioni nei classici
- approcci di tipo funzionalista e neoweberiani
- l’interazionismo simbolico
- nuove professioni e i professionisti nelle organizzazioni
Tousijn W., Professioni, Encilopedia delle Scienze Sociali, Treccani, Roma,
pp.48-57
Cambiamenti nei contenuti del lavoro
5. Competenze e professioni della conoscenza
- Come cambiano le competenze utilizzate nelle attività lavorative
- Che cosa sono le professioni della conoscenza
- Problemi definitori
- Un esempio nel settore del design
Indagine sulle professioni. ISTAT (2008), Rapporto annuale sulla situazione del
paese nel 2007, pp. 192-197
Butera F., Bagnara S., Cesaria R. e DI Guardo S. (a cura di), (2008) Knowledge
working. Lavoro, lavoratori, società della conoscenza, Mondadori, pp.3-21, 5969, 251-260.
6. Le professioni della conoscenza sono veramente in aumento?
- l’analisi delle professioni attraverso i dati
- spunti di riflessione a partire dal caso australiano
Fleming P., Harley B., Sewell G. (2004), A little knowledge is a dangerous thing:
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Corso di laurea magistrale in Sociologia
Lun 2 febb
Merc 4 febb
Giov 5 febb
Lun 9 febb
Mer 11 febb
Lun 16 febb
Merc 18 febb
Giov 19 febb
Lun 23 febb
Sociologia delle professioni
getting below the surface of the growth of knowledge work in Australia, Work
Employment and Society, vol.18, pp.725-747.
Lo studio di una professione del terziario ad alta qualificazione
7. La selezione e gestione del personale come professione
- dalla gestione del personale alla gestione delle risorse umane
- la selezione del personale: competenze e percorsi professionali
- la selezione del personale come azione sociale (riferimenti teorici)
- preparazione dell’intervista ad un responsabile delle risorse umane
Colombo S. (2005), La selezione del personale come professione, estratto da “I
criteri di selezione del personale e i meccanismi di riproduzione delle
disuguaglianze sociali.”, tesi di dottorato, Università degli studi di MilanoBicocca.
8. Intervista ad un responsabile delle risorse umane
9. Commento in aula all’intervista
Cambiamenti nella qualità del lavoro
10. Le dimensioni della qualità del lavoro
- definizione di qualità del lavoro
- la complessità delle analisi sui contenuti del lavoro
- utilizzo di dati statistici e di ricerche qualitative con studi di caso
Gallino L., Lavoro, sociologia del (punto C e D pp.395-398), dizionario di
Sociologia, UTET.
Edwards P. (2005), The puzzle of Work: Insecurity and Stress and Autonomy
and Commitment, in Heath A., Ermisch J. and Gallie D. (a cura di),
Understanding social change, Oxford University Press, pp. 95-124.
L’impatto delle trasformazioni tecnologiche sui contenuti del lavoro
11. L’analisi di una figura professionale
- cambiamenti nei modi di lavorare e nelle competenze utilizzate
- siamo di fronte a dei lavoratori della conoscenza?
- Preparazione intervista in aula
Penn R. (1998), Lavoratori della conoscenza ed abilità professionali: paradossi
all’interno della divisione contemporanea del lavoro, in Giannini M. e Minardi E.
(a cura di), I gruppi professionali, pp. 127-140.
12. L’analisi di una figura professionale attraverso un’intervista in aula
Recupero lezioni spostate
13. Come cambiano i tempi di lavoro
- Gli orari di lavoro delle professioni ad alta e bassa qualificazione
- E’ veramente in atto un processo di de-standardizzazione dei tempi di
lavoro?
- Potenzialità e limiti dei dati sull’uso del tempo
Istat, (2007) Rapporto annuale sulla situazione del paese, pp.147-167.
Barbieri P., Fullin G., Reyneri E., Viviani G. (2007), I confini del tempo di
lavoro, in Istat, Indagine sull’uso del tempo, pp.81-123.
14. Analisi del rapporto ISFOL sulla qualità del lavoro in Italia
- dati e indicatori (limiti e potenzialità)
- al di là della descrizione: come utilizzare un rapporto di ricerca
ISFOL (2007), La qualità del lavoro in Italia. Seconda indagine, I dossier del
mercato del lavoro, Roma.
Le occupazioni nel terziario a bassa qualificazione
Il caso dei CALL CENTER
15. Il lavoro nei call center – un’introduzione
- Alcuni dati / tipi di call center
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Corso di laurea magistrale in Sociologia
Merc 25 febb
Lun 2 marzo
Merc 4 marzo
(4 ore)
Giov 5 marzo
Lun 9 marzo
Mer 11 marzo
Sociologia delle professioni
- cenni all’organizzazione del lavoro
- Italia: utilizzo contratti atipici
- Temi e problematiche
Materiale distribuito in aula
16. Il lavoro nei call center attraverso un film
Visione in aula di alcuni filmati e commento
17. Organizzazione del lavoro nei call center e decentramento produttivo
- quantità/qualità
- confronto tra diversi tipi di call center
- livelli di soddisfazione
- strategie di decentramento per attività di call center
- l’organizzazione del lavoro in alcuni call center indiani
Taylor P., Hyman J., Mulvey G., Bain P. (2002), Work organization, control and
the experience of work in call centres, in Work Employment and Society, 16 (1):
133-150
Taylor P. and Bain P. (2005), “India calling to the far away towns”: the call
centre labour process and globalization, in Work Employment and Society 19
(2): 261-282.
18. Il lavoro nei call center – lettura e commento di interviste
19. Il lavoro nei call center – progettare una ricerca empirica
Alcune interviste a lavoratori di call center
Discussione di ipotesi di progetti di ricerca
Predisposizione di tracce di intervista / questionari
Le occupazioni nel terziario a bassa qualificazione
Il ruolo degli immigrati
20. L’inserimento degli immigrati nel mercato del lavoro
- riferimenti teorici
- Vecchi e nuovi flussi migratori e il caso italiano
- I modelli di inserimento e il ruolo del settore terziario
- L’economia sommersa
Ambrosini M. (2005), Sociologia delle migrazioni, Il Mulino, cap. 3 (pp.53-78)
21. L’inserimento degli immigrati e il ruolo delle reti (capitale sociale)
- Le specializzazioni etniche
- le funzioni delle reti etniche
- un caso di costruzione sociale dei processi economici
- l’embeddedness come concetto chiave per studiare i processi migratori
Ambrosini M. (2005), Sociologia delle migrazioni, Il Mulino, cap. 4 (pp.79-100)
Portes A., (1995), Economic sociology and the sociology of immigration: a
conceptual overview, in Portes A. (a cura di), The economic sociology of immigration, Russel Sage Foundation, pp.1-41
Le occupazioni nel terziario a bassa qualificazione
Immigrazione e lavoro di cura
22. Il lavoro domestico e le politiche migratorie
- Una rassegna di testi sul lavoro domestico: differenze di approccio, punti
di forza e di debolezza
- Le dimensioni della razza, del genere e della classe sociale
- Il ruolo delle politiche migratorie nel caso del lavoro domestico: il
confronto tra Italia e Canada
- Il caso dell’emigrazione dalle Filippine
Colombo A. (2003), Razza, genere e classe. Le tre dimensioni del lavoro
domestico in Italia, Polis, 17(2): 317-342.
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Corso di laurea magistrale in Sociologia
Giov 12 marzo
Giov 19 marzo
Sociologia delle professioni
Banfi L. (2008), Lavoro domestico, politiche migratorie e immigrazione
filippina. Un confronto tra Canada e Italia, Polis, n. XXII, 2008, pp.5-34.
23. I percorsi di lavoro di colf e badanti – dati da una ricerca
Analisi di alcune interviste a colf e badanti filippine
- percorsi di ingresso ed uscita dal lavoro domestico
- colf e badanti: due universi intrecciati
- il ruolo del lavoro irregolare
- la copresidenza
- canali di ricerca e ruolo delle reti etniche
- differenze tra gruppi etnici: il ruolo dei sistemi migratori
Fullin G., Reyneri E., Vercelloni V. (2009), I percorsi di lavoro, in Catanzaro R.
e Colombo A. (a cura di), Il nuovo lavoro domestico, Il Mulino.
Alcune interviste in profondità a colf e badanti filippine
24. Analisi microdati ISTAT dalla Rilevazione continua sulle forze di lavoro
- La condizione degli stranieri nel mercato del lavoro
- La segregazione occupazionale degli stranieri
- Stranieri e lavoro autonomo
Analisi microdati con SPSS (costruzione di tabelle e commento)
Le letture previste dal programma sono in parte disponibili sul sito della Facoltà di sociologia e in
parte incluse in una dispensa disponibile presso la copisteria FronteRetro.
Elenco delle letture incluse nella dispensa
ƒ Esping Andersen G. (2000), I fondamenti sociali delle economie post industriali, Il Mulino,
pp.171-202 (cap.6)
ƒ Esping Andersen G. (1993), Occupazioni o classi sociali: esiste un proletariato post-industriale?,
Polis VII (3): 457-475
ƒ Tousijn W., Professioni, Encilopedia delle Scienze Sociali, Treccani, Roma, pp.48-57
ƒ Butera F., Bagnara S., Cesaria R. e DI Guardo S. (a cura di), (2008) Knowledge working.
Lavoro, lavoratori, società della conoscenza, Mondadori, pp.3-21, 59-69, 251-260.
ƒ (solo per frequentanti) Penn R. (1998), Lavoratori della conoscenza ed abilità professionali:
paradossi all’interno della divisione contemporanea del lavoro, in Giannini M. e Minardi E. (a
cura di), I gruppi professionali, pp. 127-140.
ƒ Gallino L., Lavoro, sociologia del (punto C e D pp.395-398), dizionario di Sociologia, UTET.
ƒ Edwards P. (2005), The puzzle of Work: Insecurity and Stress and Autonomy and Commitment,
in Heath A., Ermisch J. and Gallie D. (a cura di), Understanding social change, Oxford
University Press, pp. 95-124.
ƒ Ambrosini M. (2005), Sociologia delle migrazioni, Il Mulino, capp. 3 e 4 (pp.79-100)
ƒ Portes A., (1995), Economic sociology and the sociology of immigration: a conceptual
overview, in Portes A. (a cura di), The economic sociology of im-migration, Russel Sage
Foundation, pp.1-41
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