IDENTIFICAZIONE SET MEMBERSHIP CON DINAMICHE NON MODELLATE Michele TARAGNA Dipartimento di Automatica e Informatica Politecnico di Torino [email protected] Scuola avanzata su “Identificazione e controllo robusto di sistemi incerti” Siena, 8-9 Novembre 2002 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Sommario Motivazioni dell’identificazione di modelli d’incertezza dinamici. Teoria dell’identificazione di model set. Errori di identificazione e concetti di ottimalità. Assunzioni su sistema e rumore e loro validazione. Norme per misurare l’errore di identificazione: H1 , `1 , H2 . Identificazione H1 : – – – – metodi di validazione; algoritmi lineari, “two-stage”, interpolatori; algoritmi ottimi e “nearly-optimal”; modelli di incertezza di ordine ridotto; (interazione identificazione-controllo.) Appendice: norme, spazi di segnali e di sistemi. Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 1 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Motivazioni Problema: fare inferenze su un sistema dinamico reale S o a partire da informazioni generali su esso e da N misure sperimentali corrotte da rumore % yN = FN (S o) + eN vettore delle misure (noto) " - operatore informazione (noto) rumore di misura (non noto) Esempi di inferenza: - predizione delle risposte future di S o ; - controllo delle risposte future di S o ; - fault detection; - diagnostica; - ::: Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 2 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Informazione sperimentale N campioni dell’uscita y del sistema S o , inizialmente a riposo, cui si applica un ingresso noto u – Misure nel tempo : y` = P̀ k=0 o S hk u` k + e` ; + operatore informazione ` = 0; : : : ; N : FN (S ) = FN hS 2 con FN := h UN 0N 1 i N 1 , U 2R N := 6 6 6 6 6 6 4 u0 0 u1 u0 . . . . . . .. uN Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 1 1 uN 2 . 0 0 3 7 7 7 N N 7 . 72 R . 7 . 5 u0 3 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna 2 – Misure in frequenza: parte reale ed immaginaria di N= campioni della risposta in frequenza del sistema S o !k , k ; : : : ; N= : 8 < : y2k y2k 2 1 ( ) =1 = <e (S o (!k )) + e k ; = =m (S o (!k )) + e k ; 2 + operatore informazione h k = 1; : : : ; N=2 2 2 2 1 : FN (S ) = FN hS iT R N 1 T(!1) T !N=2 2 3 2 3 e ((! )) 1 (! ) 4 5 4 5 R 21 (!) := = 2 (!) m ((! )) h i (!) := 1 e j! e j2! C 11 FN := 2 < 2 = Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 2 4 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Approccio: ^ – stimare un modello M ^ – fare l’inferenza sul modello M – calcolare l’errore di inferenza E anziché su S o Problemi: (M^ ) commesso facendo l’inferenza su M^ ^ (M^ ) ^ che dia un “piccolo” errore E (M^ ) – cercare un modello M ^ ) per N ! 1 – analizzare il comportamento dell’errore E (M ^ ) sia “piccolo” – progettare l’esperimento in modo che E (M Senza fare ipotesi su S o e su eN , l’errore E (M^ ) è illimitato – dato un modello M , calcolare l’errore E + quali informazioni “a priori” su S o ed eN si possono assumere? Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 5 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Teoria dell’identificazione statistica Ipotesi: – S o 2 K = fMn (p) ; p 2 R n g: insieme di modelli dinamici parametrici – eN : rumore stocastico con d.d.p. nota, eventualmente filtrato + problema di stima parametrica statistica: yN FN Mn p eN = ( ( )) + Se S o 2= K , come avviene in molti casi, allora yN = FN (Mn (p)) + eN + dinamiche non modellate + come tener conto delle dinamiche non modellate? Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 6 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Teoria dell’identificazione di model set Ipotesi: – S o 2 K = sottoinsieme dello spazio dei sistemi dinamici S avente una – eN parametrizzazione non necessariamente finita (ad esempio, sistemi con risposta impulsiva esponenzialmente decrescente) 2 Be = insieme limitato Feasible Systems Set: insieme di tutti i sistemi consistenti con le ipotesi e con i dati sperimentali (unfalsified systems set ) N F SS K; e ; FN ; y S K yN B – – – := 2 : = FN (S ) + ~ ~ 2 Be eN ; eN F SS riassume tutte e sole le informazioni sul sistema da identificare (ipotesi su S o ed eN , dati y N ) S o 2 F SS se le ipotesi sono vere ) validare le ipotesi , controllare se F SS non è vuoto se le ipotesi sono troppo deboli ) F SS risulta non limitato Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 7 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Problema: F SS non è sovente rappresentato nella forma più adatta all’uso ) si cercano insiemi di modelli che includano F SS e siano di forma opportuna + Model set: un insieme di modelli M S è un model set per S o se M F SS 3 S o Si considerano model set additivi: n o M = M^ + : jjjjS M^ 2 S : modello nominale = S o M^ : errore di modello (dinamica non modellata) jj jjS : norma nello spazio dei sistemi dinamici S Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 8 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Algoritmo di identificazione : = M^ Misura dell’errore commesso facendo inferenze su M^ anziché su S o: Æ (M^ ) = kS o M^ kS sup kS M^ kS K; Be ; FN N ;y S 2F SS tale limite superiore è il più stringente ed è limitato solo grazie alle ipotesi su S o ^ + dato un modello M , il model set additivo più “piccolo” è M^ = M^ + : jjjjS sup kS M^ kS S 2F SS Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 9 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Errore di identificazione di un algoritmo , ^: errore di identificazione di un model set M N ^ ) := E () = E (M sup N kS K; Be ; FN ; y kS S 2F SS (K;Be ;FN ;y ) ^ – è il minimo errore di inferenza garantito dal modello M , identificato mediante N l’algoritmo che opera sulle informazioni disponibili K; e ; FN ; y B – non è conservativo nei confronti del rumore, ma tiene conto della sua effettiva realizzazione verificatasi nell’esperimento preso in considerazione Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 10 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Algoritmo e model set ottimi i) un model set M è ottimo se minimizza l’errore di inferenza per l’attuale N insieme di informazioni disponibili K; Be ; FN ; y : N ^ ) = r K; Be ; FN ; y E (M ) = inf E (M ^ MS r K; Be ; FN ; yN S := inf sup K; B S 2F SS = raggio di informazione N e ; FN ; y S ii) un algoritmo è ottimo se minimizza l’errore di inferenza per qualsiasi N possibile insieme di informazioni K; e ; FN ; y : B N E ( )= r K; Be ; FN ; y ; Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 8 K; Be ; FN N ;y 11 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna – è ottimo l’algoritmo centrale c N y = M c = arg Minf2S sup kS S 2F SS | ) {z M kS centro di Chebicheff di F SS } è ottimo il corrispondente model set centrale Mc = fM c + : jjjjS rg – in molti casi, non esistono metodi di calcolo del modello centrale M c + si considerano algoritmi subottimi Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 12 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Algoritmi subottimi * algoritmi lineari * algoritmi non lineari a due passi, non parametrici Helmicki-Jacobson-Nett: TAC 1991; Partington: IJC 1991; Gu-Khargonekar: Automatica 1992, TAC 1992; : : : * algoritmi non lineari interpolatori, non parametrici Chen-Nett-Fan: ACC 1992, TAC 1995; Bai-Raman: ACC 1992; Chen-Nett: CDC 1993, TAC 1995; Gu-Xiong-Zhou: S&CL 1993; : : : * algoritmi misti parametrici - non parametrici Wahlberg-Ljung: TAC 1992; Kosut-Boyd: TAC 1992; Younce-Rohrs: TAC 1992; Zhou-Kimura: TAC 1995; Giarré-Milanese-Taragna: TAC 1997; : : : Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 13 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Algoritmi subottimi – sono computazionalmente più semplici dell’algoritmo centrale, ma richiedono di rinunciare almeno in parte all’accuratezza nell’identificazione – il modello nominale può non essere di forma adatta al successivo uso (ad esempio, ordine troppo elevato, ...) ) è opportuno trovare algoritmi che forniscano model set con modelli nominali di ordine basso, a costo di un possibile ulteriore deterioramento della qualità dell’identificazione + come si misura tale deterioramento? Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 14 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Livello di ottimalità di un algoritmo : un algoritmo è -ottimo se 9 2 R tale che N N N E K;Be ;FN ;y r K;Be ;FN ;y ; 8 K;Be ;FN ;y – misura la qualità dell’algoritmo rispetto all’algoritmo ottimo nel caso pessimo, considerando ogni possibile informazione (ipotesi e dati) 2 – gli algoritmi non lineari interpolatori sono -ottimi per qualsiasi norma e per tale motivo sono detti “almost optimal” Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 15 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Livello di ottimalità di un model set M^ : . ^ ) = E (M^ ) r 1 (M – misura la qualità reale del model set identificato rispetto a quello ottimo, considerando le sole informazioni disponibili (ipotesi e dati) – la valutazione esatta di (M^ ) è difficoltosa, poiché il calcolo di E (M^ ) ed r è in generale un problema di complessa soluzione Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 16 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Convergenza: un algoritmo è detto convergente se lim E () = 0 N !1 Be !; Convergenza robusta: un algoritmo è detto robustamente convergente se è convergente indipendentemente dalle informazioni a priori sul sistema e sul rumore. Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 17 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Classificazione Norma jj jjS che misura l’errore di identificazione W 1 kS (z)k1 := sup W (!)S (!) ) identificazione H1 0! 2 P1 kS (z)k1 := q k= 1 hSk ) identificazione `1 2 P1 hS kS (z)k2 := ) identificazione H2 k= 1 k Informazione “a priori” sul rumore di misura eN N N N N W e 2 Be; 1 := e~ 2 R : jjAe~ jj1e " N N N N e 2 Be; 2 := e~ 2 R : jje~ jj2 " Be; 1 è più adatto a caratterizzare deterministicamente il rumore di misura, in modo simile a quanto avviene con l’identificazione statistica Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 18 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Informazione “a priori” sul sistema S o S : spazio di Banach dei sistemi dinamici SISO, a tempo discreto, causali, LTI, BIBO-stabili, eventualmente a parametri distribuiti, con S 1 h := k k : risposta impulsiva di S 2 S 1 S k P S (z ) := hk z : funzione di trasferimento di S (o -trasformata di hS ) k S o 2 H1 (D ) : sistema reale da identificare, parzialmente noto, con hS =0 =0 H1 (D ) := f :D ! C j f analitica in D ; kf k1 := ess sup jf (z)j < 1 z 2D f 2 C : jzj < 1g : cerchio unitario aperto D := z Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 19 Politecnico di Torino - DAUIN 1. M. Taragna S o è un sistema esponenzialmente stabile, avente un guadagno stazionario massimo noto M > 0 a fronte di un ingresso k ei!k , con > 1: (1) S o 2 K;M := fS 2 H1 (D ) : S (z) 2 H;M (D )g ( ):= ;M D H ( f :D D := ! z f C 2 j C f : analitica in D ; z j j f k1; k := sup f (z) ) z 2D j j M g : cerchio chiuso di raggio [Helmicki-Jacobson-Nett: TAC ’91; Partington: IJC ’91; Gu-Khargonekar: TAC ’92; Gu-Xiong-Zhou: SCL ’93; Chen-Nett-Fan: TAC ’95; : : :] 2. S o è un sistema esponenzialmente stabile, con un inviluppo M k della risposta impulsiva, con M > 0 e > 1 costanti note: S (2) o k S 2 K;M := S 2 H1 (D ) : hk M ; 8k 0 [Giarré-Milanese-Taragna: TAC ’97; Milanese-Taragna: TAC ’02; : : :] Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 20 Politecnico di Torino - DAUIN 3. M. Taragna S o ha un limite superiore noto > 0 del modulo della derivata della funzione di trasferimento: So 2 K (3) := S 2 H (D ) : sup 1 z 2D dS z dz ( ) [Glaum-Lin-Zames: CDC ’96] 4. S o ha un limite superiore noto > 0 del modulo della parte reale e della parte immaginaria della derivata della funzione di trasferimento: So 2 K ( (4) =: S 2 H1 (D ) : sup !2[0;2] dSR=I d! (! ) ) [Milanese-Novara-Taragna: ECC ’01] K;M (1) . K;M K K ; con = M ( 1)2 (2) (3) Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate (4) 21 Politecnico di Torino - DAUIN Identificazione H1 M. Taragna Norma jj jjS che misura l’errore di identificazione W 1 jj S jjS = kS (z)k1 = sup W (!)S (!) !2 0 W 1 (!) : funzione peso opportunamente scelta in base all’uso del modello (ad esempio, per il controllo robusto H1 ) Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 22 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Algoritmi lineari Gli algoritmi lineari operano linearmente sui dati sperimentali. Gli algoritmi lineari hanno una struttura estremamente semplice, essendo algoritmi dei minimi quadrati eventualmente pesati. Gli algoritmi lineari sono classificabili in due categorie: – gli algoritmi lineari “untuned” – gli algoritmi lineari “tuned” a seconda che siano indipendenti o no dalle informazioni a priori disponibili sul sistema e sul rumore. Le limitazioni degli algoritmi lineari giustificano lo studio dei più sofisticati algoritmi non lineari. Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 23 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Limitazioni fondamentali degli algoritmi lineari Nel caso dell’identificazione H1 non esistono algoritmi lineari -ottimi per nessun valore di comunque grande. Non esistono algoritmi lineari che siano robustamente convergenti, a causa sostanzialmente della non limitatezza dell’operatore di proiezione utilizzato. Per garantire almeno la convergenza, un algoritmo lineare deve essere “tuned”, cioè deve tener conto in modo esplicito dell’informazione a priori disponibile Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 24 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Algoritmo lineare “tuned” nel caso di misure in frequenza, assumendo che (1) il sistema S o K;M , con > ed M l’errore eN ed A We IN N e;1 , con " n X1 M z qk z k k=0 2 3 dove N ck y 6 7 q qk 4 5 2 n "+M 2k M essendo ck y N i coefficienti della DFT inversa di y N 2 2B 0 1 = 0 = ^ ( )= =[ ]= ck y N 1+ NP 1 =N Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 1 i=0 yi ej 2=N ik 25 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Algoritmi non lineari “two-stage” Per ovviare alle limitazioni di convergenza degli algoritmi lineari, si cercano algoritmi non lineari “untuned” che realizzano la seguente procedura a due passi: ^ 2 L1 con – passo 1: si costruisce un modello preliminare non causale M (0) un algoritmo lineare “untuned” che opera una interpolazione bilatera M^ (0) (z ) = dove nP1 k= n+1 wk;n ck (y) z k fwk;n g è una sequenza di pesi detta window – passo 2: si sceglie il modello identificato come la miglior approssimazione in H1 (D ) di M^ (0) (problema di approssimazione non lineare di Nehari) M^ (z ) = arg min kM^ (0) M k1 M 2H1 (D ) Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 26 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Gli algoritmi two-stage proposti differiscono nel passo 1: Algoritmo non lineare “two-stage” #1: passo 1: approssimazione mediante spline lineari e troncamento. Algoritmo non lineare “two-stage” #2: passo 1: approssimazione con sequenze di pesi fwk;n g simmetriche pari rispetto a k (es. finestre triangolari, sinc, cos, trapezoidali), troncate per k Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate n. 27 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Proprietà e limitazioni degli algoritmi non lineari “two-stage” Sono robustamente convergenti se la sequenza di pesi fwk;n g è indipendente dalle informazioni a priori. L’errore di identificazione e l’ordine del modello identificato dipendono dal tipo di window utilizzata. Mantengono una struttura ancora relativamente semplice. Il loro livello di ottimalità non è noto. Il modello identificato può non appartenere all’insieme F SS dei sistemi consistenti con tutte le informazioni sul sistema da identificare. Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 28 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Algoritmi interpolatori Forniscono modelli identificati che appartengono all’F SS : I N K;Be ;FN ;y = M^ I 2 F SS Sono algoritmi non lineari e “tuned”. Sono in grado di interpolare in modo approssimato i dati sperimentali, tenendo esplicitamente conto delle informazioni a priori disponibili. Realizzano in generale una procedura a due passi: – passo 1: validazione delle informazioni a priori ^ 2 F SS mediante tecniche di – passo 2: costruzione di un modello M I interpolazione non lineare Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 29 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Problema della validazione: date le informazioni a priori ed i dati sperimentali, F SS è vuoto oppure no? Risultato #1 (interpolazione di Nevanlinna-Pick, per misure in frequenza). Le informazione a priori (1) sul sistema: S o K;M , con sull’errore: eN e;1 , con " > 1 ed M 0 0 ed A = We = IN N sono consistenti con il vettore dei dati sperimentali y N 2 C N (cioè F SS 6= ;) se e solo se esiste un vettore N 2 Be;1 tale che la matrice di Pick: " # 2 1 1 =M (yi i ) yj j PN := 1 (1 2 ) zi zj sia definita nonnegativa, ossia PN 0. 2 2B Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 30 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Tale problema di consistenza è riscrivibile in forma di LMI ed è risolvibile se e solo se esiste un vettore N e;1 tale che: 2B 2 A con Dy Q := h N := Q 6 4 1 (Dy M D ) H 1 (Dy M Q D ) 1 3 7 5 0 := diag (y ;iy ; ; yN ), D := diag ( ; ; ; N ) e 0 1 (1 1 1 0 1 1 1 2 )zi z j . [Chen-Nett-Fan, TAC 1995] Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 31 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Algoritmo interpolatorio per dati in frequenza: Passo 1: si trova la soluzione N = del problema di consistenza costituito dal precedente LMI, tale che " 1 PN = 2 1=M (yi i) yj 1 (1 ) zi zj 2 # j 0 Passo 2: applicando l’algoritmo di Pick, si costruisce una funzione che interpoli in ~ := yN + N e la si usa come modello identificato. modo approssimato y N L’algoritmo interpolatorio è molto oneroso da un punto di vista computazionale qualora il numero di dati sia elevato. La matrice di Pick può facilmente risultare mal condizionata. Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 32 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Risultato #2 (interpolazione di Carathéodory-Fejér, per misure nel tempo). Le informazione a priori (1) sul sistema: S o 2 K;M , con > 1 ed M 0 sull’errore: eN 2 Be;1 , con " 0 ed A = We = IN N sono consistenti con il vettore dei dati sperimentali y N 2 R N (cioè F SS 6= ;) se e solo se esiste un vettore N 2 Be;1 tale che: (Ty T )T D (Ty T ) M TuT D Tu N con D := diag 1; ; ; e Tu , Ty e T pari alle matrici di Toeplitz 2 2 2 1 triangolari inferiori associate rispettivamente ad uN , y N ed N . Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 33 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Tale problema di consistenza è riscrivibile in forma di LMI ed è risolvibile se e solo se esiste un vettore N e;1 tale che: 2B A N 2 := 4 TuT D2 Tu (Ty T ) (Ty T )T M 2 D 2 3 5 0 Avendo a disposizione la soluzione di tale LMI, si può ricavare un modello interpolatorio utilizzando la procedura di Carathéodory-Fejér. [Chen-Nett, TAC 1995] Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 34 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Algoritmo interpolatorio per dati nel tempo Passo 1: si trova la soluzione N = 2 Be;1 del problema di consistenza costituito dal precedente LMI. N Se A > , stop; altrimenti, si calcola la matrice 0 H := 1 M D (Ty 2 6 6 6 1 1 T ) Tu D = 6 6 6 4 h0 0 h1 h0 . . . . . . hN 1 hN .. 2 . 0 0 . . . 3 7 7 7 7 7 7 5 h0 Passo 2: si sceglie un intero n N e si prende come modello identificato: M^ (z ) := M nP1 k=0 Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 1 2(k k n) hk z k 35 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Proprietà degli algoritmi interpolatori Sono convergenti, ma non robustamente. Sono 2-ottimi e per tale motivo sono detti “almost optimal”. Limitazioni fondamentali degli algoritmi interpolatori I modelli ottenuti sono di ordine elevato. I Sono noti solo limiti superiori sull’errore di identificazione: E < B . Malgrado i precedenti algoritmi interpolatori siano 2-ottimali, tali limiti superiori sull’errore di identificazione possono rivelarsi poco stringenti, e in particolare può risultare che B=r 2. Si possono ricavare modelli ridotti, dei quali però non è noto il livello di ottimalità. Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 36 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Algoritmo interpolatorio “nearly-optimal” per dati nel tempo e/o in frequenza Ad ogni sistema appartenente all’F SS corrisponde una funzione di trasferimento ammissibile, rappresentabile sul piano polare (o R 2 ) per ogni ! Value set V (!): 8fissata ! 2 [0; 22], V (! ) := Proprietà: < v : 2R () 2 :v =4 <e (S (!)) =m (S (!)) 9 = 3 5; S 2 F SS ; R 2 8 – V ! è un politopo, convesso e limitato ! – centro di Chebicheff c2 V ! in norma euclidea: [ ( )] c2 [V (! )] = arg inf sup 2 2 s R2 v V (!) – raggio di Chebicheff jjs v r2 [V (!)] in norma euclidea: r2 [V (! )] = inf 2 sup 2 s R2 v V (!) Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 2 [0; 2] ) jjs v jj2 jj2 37 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Problemi: è impossibile descrivere esattamente V (!) è irrealizzabile il calcolo esatto di c2 [V (!)] e r2 [V (!)] + si calcolano approssimazioni convergenti di V di due politopi in R 2 con m vertici: – il politopo V Om ! , con vertici vk ! , k – il politopo V I m ! , con vertici vk ! , k () () (!), basate sulla costruzione ( ) =1; : : : ; m, “contiene” V (!) ( ) =1; : : : ; m, è contenuto in V (!) tali politopi si ricavano mediante tecniche di programmazione lineare. Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 38 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Risultato #1: convergenza delle approssimazioni di V (!) [Milanese-Taragna, TAC 2002] Sia V Om (! ) := Fissati s 2< 2 2 Z ed m 2 Z , :s=s+s ~; s 2 V O m (! ) ; ks~k2 L Æ , Æ := . 1 (!) (!) V (!) r [V I m (!)] r [V (!)] r [V Om (!)] r [V Om (!)] + Æ n o lim r [ V I lim!1 r [V Om (!)] + Æ = r [V (!)] m (! )] = ;m ;m!1 V O ( ! )] = c [ V ( ! )] lim c [ V I ( ! )] = lim c [ m m ;m!1 ;m!1 V Om V I m 2 2 2 2 2 2 2 Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 2 2 2 39 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Risultato 2: calcolo dell’errore di identificazione E (M^ ) [Milanese-Taragna, TAC 2002] ^ 2 Z ed m 2 Z : ^ ^ ^ E m (M) E (M) E m (M) ^ ^ ^) lim ( M ) = E ( M E ( M ) = lim E m m ;m!1 ;m!1 Dato un modello M , fissati ^) E m (M = ^ E m (M) = vk 0! 2 k=1;:::;m vk sup sup !2 0 max max k ;:::;m =1 Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 2 (V I m (!)) M^ (!) (V Om (!)) M^ (!) + Æ 2 40 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Risultato 3: calcolo del livello di ottimalità (M^ ) [Milanese-Taragna, TAC 2002] M^ , fissati 2 Z ed m 2 Z : ^ ) (M^ ) m(M^ ) m (M (M (M ^ ^ ) = (M^ ): ) = lim lim m m ;m!1 ;m!1 Dato un model set . ^ ^ (M) = max 1; E m(M) sup r [V Om (!)] + Æ ! . ^ ^ m (M) = E m (M) sup r [V I m (!)] : m 0 !2 0 Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 2 2 2 41 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Algoritmo interpolatorio “nearly optimal” () Conoscendo i centri ed i raggi dei value set V ! su di un insieme di frequenze, si no che approssima il model set centrale c calcola un model set “nearly optimal” M^ M^ il modello nominale M^ no è soluzione di un problema di programmazione lineare p no N no l’algoritmo y = M^ è 2-ottimo il modello nominale ottenuto è però tipicamente di ordine elevato + model set aventi modelli nominali di ordine ridotto si possono ricavare mediante riduzione d’ordine del model set “nearly optimal” Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 42 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Model set di ordine ridotto Model set aventi modelli nominali di ordine ridotto si possono ricavare mediante riduzione d’ordine del model set “nearly optimal” + riduzione d’ordine di model set con inclusione minima e calcolo dell’-ottimalità + scelta dell’ordine del model set come bilanciamento fra il livello di ottimalità e la complessità del model set Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 43 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Esempio numerico N = 1100 campioni della risposta del sistema z + 0:5z 2 2:2z + 2:42z 2 1:87z 3 + 0:7225z 4 o S (z ) = 1 ad un ingresso di tipo PRBS di ampiezza unitaria 1.5 40 Uscita y del sistema So Ingresso u del sistema S o 30 1 0.5 0 −0.5 20 10 0 −10 −20 −1 −30 −1.5 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 Tempo k Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 1100 −40 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100 Tempo k 44 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna (2) Informazione “a priori” sul sistema: S o 2 K;M , con: M = 6, = 1=0:93 Informazione “a priori” sul rumore: eN 2 Be;1 , con " = 4, A = We = IN N (M; ; ") validati secondo [Milanese-Taragna: SYSID ’00] Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 45 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Value set V (!) : calcolati in 500 valori di ! equispaziati in [0; ], con = 150, m = 16 o Centri di Chebicheff (rosso), relativi value set (verde) e sistema S (blu) 10 5 0 Asse immaginario −5 −10 −15 −20 −25 −30 −35 −15 −10 −5 0 5 10 Asse reale Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 15 20 25 30 46 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Model set “centrale” ottenuto considerando: – come modello nominale, i centri di Chebicheff dei value set – come perturbazione, i raggi di Chebicheff dei value set o Centri di Chebicheff (rosso), relativo model set (verde) e sistema S (blu) 40 38 36 34 32 30 28 26 Modulo 24 22 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 0 0.5 1 1.5 Frequenza in rad/s Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 2 2.5 3 47 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Modelli nominali e corrispondenti model set utilizzati: ^ no di ordine 150 ottenuto mediante l’algoritmo “nearly optimal” a partire dai raggi e dai 1) FIR M150 centri di Chebicheff dei value set V Model set (!) calcolati su 500 valori di ! equispaziati in [0; ] no M150 (verde), modello nominale M no (rosso) e sistema So (blu) 150 40 38 36 34 32 30 28 26 Modulo 24 22 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 0 0.5 1 1.5 Frequenza in rad/s Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 2 2.5 3 48 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna ^ no di ordine 2) approssimazioni di M150 2 5 (M^ 2 M^ 5 ) ottenute con i metodi di riduzione del modello disponibili in M ATLAB (approssimazioni ottime della norma di Hankel, troncamento bilanciato) M2 (verde), modello nominale M2 (rosso) e sistema So (blu) Model set 40 40 38 38 36 36 34 34 32 32 30 30 28 28 26 26 24 24 22 22 Modulo Modulo Model set 20 18 20 18 16 16 14 14 12 12 10 10 8 8 6 6 4 4 2 2 0 0 0.5 1 1.5 Frequenza in rad/s model set 2 2.5 3 M^ 2 Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate M3 (verde), modello nominale M3 (rosso) e sistema So (blu) 0 0 0.5 1 1.5 Frequenza in rad/s model set 2 2.5 3 M^ 3 49 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna ^ no di ordine 2) approssimazioni di M150 2 5 (M^ 2 M^ 5 ) ottenute con i metodi di riduzione del modello disponibili in M ATLAB (approssimazioni ottime della norma di Hankel, troncamento bilanciato) M4 (verde), modello nominale M4 (rosso) e sistema So (blu) Model set 40 40 38 38 36 36 34 34 32 32 30 30 28 28 26 26 24 24 22 22 Modulo Modulo Model set 20 18 20 18 16 16 14 14 12 12 10 10 8 8 6 6 4 4 2 2 0 0 0.5 1 1.5 Frequenza in rad/s model set 2 2.5 3 M^ 4 Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate M5 (verde), modello nominale M5 (rosso) e sistema So (blu) 0 0 0.5 1 1.5 Frequenza in rad/s model set 2 2.5 3 M^ 5 50 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Errori di identificazione e livelli di ottimalità dei model set identificati M^ E (M^ ) E (M^ ) m (M^ ) m (M^ ) M^ no 3:57 3:61 1:00 1:04 150 1:77 1:87 M^ 2 6:49 6:52 M^ 3 5:31 5:34 1:45 1:53 M^ 4 3:48 3:49 1:00 1:01 M^ 5 3:48 3:49 1:00 1:01 M Limiti sull’errore E ( ^ ) proposti in [Chen-Nett, TAC 95]: Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 8 < E (M ^ ) < 167:43 : E (M ^ ) < 16:99 (Th. 4.2) (Th. 4.3) 51 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna Riferimenti bibliografici 1 Approach. New York: John Wiley & Sons, Inc., 2000. J. Chen, C. N. Nett e M. K. H. Fan, “Worst case system identification in H1 : validation of a priori information, essentially J. Chen e G. Gu, Control-Oriented System Identification: An H optimal algorithms, and error bounds,” IEEE Transactions on Automatic Control, vol. AC-40, no. 7, pp. 1260–1265, 1995. A. Garulli, A. Tesi e A. 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Identificazione Set Membership con dinamiche non modellate 52 Politecnico di Torino - DAUIN M. Taragna A. J. Helmicki, C. A. Jacobson e C. N. Nett, “Control oriented system identification: a worst-case/deterministic approach in H1 ,” IEEE Transactions on Automatic Control, vol. AC-36, no. 10, pp. 1163–1176, 1991. M. Milanese, J. Norton, H. Piet-Lahanier e É. Walter, eds., Bounding Approaches to System Identification. New York: Plenum Press, 1996. 1 identification from frequency-domain data,” in Proc. M. Milanese, C. Novara e M. Taragna, ““Fast” Set Membership H of European Control Conference ECC 2001, (Porto, Portugal), pp. 1698–1703, 2001. 1 identification,” IEEE M. Milanese e M. Taragna, “Optimality, approximation, and complexity in Set Membership H Transactions on Automatic Control, vol. AC-47, no. 10, pp. 1682-1690, 2002. 1 identification,” in Proc. of the European Control M. Milanese e M. 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