antropologia culturale - Facoltà Teologica di Sicilia

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FACOLTA’ TEOLOGICA DI SICILIA
San Giovanni Evangelista
ANTROPOLOGIA CULTURALE
Prof. Giovanni Notari
La comprensione dell’alterità culturale è l’ambito tematico attorno a cui si snodano le teorie e
le pratiche dell’Antropologia culturale: un sapere “di frontiera”, che si origina dal contatto fra i
diversi sistemi culturali, fra le molteplici forme di espressività pratica e intellettuale di cui l’uomo è
artefice e portatore. Il contatto della società moderna con le forme culturali “altre”, incontrate
durante i suoi processi di espansione, indusse ad una critica delle pretese etnocentriche della cultura
occidentale, di cui pure l’antropologia è espressione, per mettersi in ascolto dell’altro, dei suoi usi,
delle norme, dei valori, delle pratiche. La metafora del viaggio descrive l’atteggiamento conoscitivo
dell’antropologo che attraversa la varietà delle esperienze umane e impara ad intrattenersi con le
“differenze”: l’altro che è diverso da me ma anche l’altro che “comincia accanto a me”. L’altro,
quindi, non è il soggetto su cui elaborare giudizi di valore in merito ad una presunta superiorità e
assolutizzazione dei riferimenti della propria cultura ma è colui che, con le sue specificità, interpella
il mio quotidiano, in maniera diretta o mediata. Per tale motivo il contesto di indagine
dell’Antropologia non sono solamente terre esotiche e lontane, ma anche tutti gli attuali contesti
urbani globalizzati su cui insistono fenomeni migratori e conseguenti incontri di culture.
Il corso intende fornire le basi essenziali della prospettiva antropologica, sia in chiave storica
che per quanto attiene le applicazioni pratiche. A tal fine si tracceranno i lineamenti generali della
disciplina, i concetti fondamentali e i principali metodi di ricerca, così da fornire gli strumenti
teorici e applicativi che la disciplina utilizza per giungere alla comprensione delle alterità culturali.
Attraverso tali strumenti, gli studenti, apprenderanno, anche praticamente (decisivo il lavoro sul
campo), a decifrare il codice culturale che si cela dietro gli aspetti più comuni della nostra esistenza,
facendo emergere la struttura simbolica e le attribuzioni di senso. Ciò si baserà sull’acquisizione di
competenze cognitive, intellettuali ed emozionali che diano capacità di lettura applicabili ai vari
contesti culturali, da quelli personali a quelli di gruppo, fino al comprendere le interdipendenze e le
reciprocità che si manifestano a livello globale.
I problemi di base su cui verterà il corso saranno relativi a:
- la nascita dell’antropologia e le principali correnti teoriche
- le articolazioni del concetto di cultura e di identità culturale
- le problematiche legate all’etnocentrismo
- i processi di inculturazione
- i metodi della ricerca sul campo
La parte monografica del corso verterà sull’approfondimento dei concetti di identità e identità
culturale, particolarmente significativi in questo momento storico caratterizzato dalla
multiculturalità e dall’incontro fra globale e locale. Si aiuteranno gli studenti ad interrogarsi sul
concetto di “confine etnico” e sui meccanismi alla base dei processi di formazione identitaria.
Particolare attenzione sarà data all’Islam.
SUA COLLOCAZIONE NELLA RATIO DELLA FACOLTA’
1. La Gaudium et spes ha origine nell’esigenza della Chiesa e della riflessione teologica di
affrontare i problemi del mondo contemporaneo, anche quelle nati dallo sviluppo delle
scienze.
2. Il tema della cultura ha una radice cristolologica: il Verbo si fa carne ed assume tutta la
realtà dell’uomo per purificarla ed elevarla. Il testo base della Gaudium et spes è il n. 22:
Cristo, l’Uomo nuovo. Il testo biblico fondamentale è Col 1, 15-17: Egli è immagine del Dio
invisibile, generato prima di ogni creatura; poiché per mezzo di lui sono state create tutte le
cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili […] Egli è prima di
tutte le cose e tutte sussistono in lui.
3. La seconda parte della Gaudium et spes dedica il secondo capitolo al tema De culturae
progressu rite promovendo (nn. 53-62). Il Concilio ha presenti i rapporti stretti tra cultura e
sviluppo integrale dell’uomo, tra cultura e annunzio del vangelo (vedi nn. 57-58).
4. L’argomento basilare in favore dello studio dell’antropologia culturale in una Facoltà
teologica si fonda sull’intento del Concilio: l’aggiornamento, voluto da Giovanni XXIII,
non è possibile senza una comprensione profonda della cultura.
5. Si accenna brevemente ad alcuni ambiti ecclesiali interessati al tema della cultura:
- l’inculturazione dell’annunzio del vangelo in terra di missione;
- la CEI – cfr Convegno ecclesiale di Palermo – riconosce l’importanza della cultura per la
Chiesa italiana;
- il tema è strettamente legato al rapporto tra italiani e immigrati provenienti da altre culture,
tra chiesa cattolica e immigrati con religioni altre dal cristianesimo.
EVOLUZIONE E PROFILO DISCIPLINARE IN SENO ALLA FACOLTA’
La prospettiva antropologia prevede connessioni con tutte le discipline che pongano l’uomo al
centro della propria riflessione, dalla Sociologia alla Filosofia con riferimento specifici alla Morale
sociale.
Testi per l’esame:
Parte generale: un testo a scelta fra
Ugo Fabietti, Storia dell’Antropologia, Zanichelli, 2001.
Ugo Fabietti, Antropologia Culturale, Laterza, 2004.
Parte monografica: Clifford Geertz, Islam.Analisi socio-culturale dello sviluppo religioso in
Marocco e in Indonesia,Morcelliana, 1974
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Ulteriore materiale didattico e indicazioni bibliografiche facoltative saranno fornite agli
studenti nel corso delle lezioni
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