Tra il muro e il Pergolone : il concorso di progettazione della Casa Comunale di Sorengo Autor(en): Caruso, Alberto Objekttyp: Article Zeitschrift: Archi : rivista svizzera di architettura, ingegneria e urbanistica = Swiss review of architecture, engineering and urban planning Band (Jahr): - (2001) Heft 1 PDF erstellt am: 11.06.2017 Persistenter Link: http://doi.org/10.5169/seals-132175 Nutzungsbedingungen Die ETH-Bibliothek ist Anbieterin der digitalisierten Zeitschriften. Sie besitzt keine Urheberrechte an den Inhalten der Zeitschriften. Die Rechte liegen in der Regel bei den Herausgebern. Die auf der Plattform e-periodica veröffentlichten Dokumente stehen für nicht-kommerzielle Zwecke in Lehre und Forschung sowie für die private Nutzung frei zur Verfügung. Einzelne Dateien oder Ausdrucke aus diesem Angebot können zusammen mit diesen Nutzungsbedingungen und den korrekten Herkunftsbezeichnungen weitergegeben werden. 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Ein Dienst der ETH-Bibliothek ETH Zürich, Rämistrasse 101, 8092 Zürich, Schweiz, www.library.ethz.ch http://www.e-periodica.ch TI Tra Il il muro e il Alberto Caruso Pergolone concorso di progettazione della Casa Comunale di Sorengo Il concorso, recentemente concluso, ha come tema la progettazione della nuova Casa Comunale laborazione di proposte di riqualificazione dell'a¬ e l'e¬ rea del Colle. La partecipazione è stata limitata a venti architetti domiciliati a Lugano e nei Comuni vicini, scelti con un criterio aperto alla rappresen¬ tanza sia di anziani affermati, che di giovani. La giuria era composta, oltre che dai rappresentanti del Municipio, da Tita Carloni, Daniel Marques e Franco Pessina, oltre a Marco Krähenbühl come consulente. Il monte premi era di Fr. 44'000, oltre all'impegno al conferimento del mandato. L'area oggetto del Concorso, denominata «il Chiosetto» è costituito da un mappale situato in adia¬ cenza al nucleo antico, caratterizzato dalla pen¬ denza e dalla forma triangolare, compresa tra un antico muro di pietra, che lo delimita verso la stra¬ da, ed il cosiddetto «Pergolone», splendida costru¬ zione rurale soprastante la via S. Grato. Sia il Per¬ golone che i muri delimitanti la particella sono be¬ ni culturali protetti. La singolare bellezza dell'area conferisce al pro¬ getto, nonostante la limitata dimensione del tema, il carattere di una sfida importante, di una prova della capacità dell'architettura contemporanea di modificare positivamente un luogo, perfetto per la intensità delle sue antiche permanenze. Il progetto a cui è stato aggiudicato il primo pre¬ mio (A. Panzeri) dispone il fabbricato a nord, lun¬ go il muro, coprendo con un unico piano quasi tut¬ ta la pausa oggi esistente tra le due case preesi¬ stenti. Con una chiara attitudine che la giuria ha definito «radicale», gli autori hanno voluto dise¬ gnare un forte «limite» al terreno, ribadendo l'o¬ rizzontalità del muro. I problemi da risolvere nel¬ la fase esecutiva, come sottolinea la stessa giuria, sono quelli della pendenza del terreno (che nei di¬ segni di progetto viene ridisegnata a gradoni), e quello del grande tetto piano, rilevante nel pae¬ saggio. secondo classificato (S. Giraudi e F Wettstein) propone una soluzione diversa, più complessa ed «inclusiva» rispetto alle preesistenze del borgo, raccogliendo la volumetria su più piani Il progetto 46 verso ovest, all'incrocio delle strade. È una solu¬ zione che riduce l'ingombro nel paesaggio e, con¬ temporaneamente, evidenzia la qualità della nuova architettura, realizzando un luogo di rela¬ zione (una piccola piazza) tra il fabbricato rustico e e quello progettato. Il progetto terzo classificato (E. Quaglia e A. Dori¬ ci) situa il fabbricato lungo la strada, parallelo al muro, ed è caratterizzato da una sezione molto complessa, con percorsi aperti e coperti su più li¬ velli ed un'attenzione progettuale più rivolta alle logiche spaziali interne all'organismo architettoni¬ co, che alle relazioni con il paesaggio. Il progetto quarto classificato (G. Ferrini e E. Bernegger) propone una soluzione planivolumetrica simile a quella del secondo premio, ma con uno spazio di relazione coperto con il fabbricato rusti¬ co, una sorta di grande disimpegno vetrato anche in copertura. Archi, infine, ha scelto altri due progetti tra quelli non premiati. Il progetto di J. Könz, che, collocan¬ do la Casa Comunale tra i due fabbricati preesi¬ stenti come il progetto primo classificato, risolve brillantemente l'architettura della «quinta faccia¬ ta» (il tetto), stabilendo una relazione accorta e col¬ ta con la sequenza del Pergolone. E il progetto di M. Campi, che propone un atteggiamento proget¬ tuale diverso da tutti gli altri concorrenti, un at¬ teggiamento «illuminista», situando il nuovo fab¬ bricato ai bordi di uno spazio razionale e neoclas¬ sico, che «aggiunge» al paesaggio elementi della cultura urbana. I ¦* r pflé*t HL. ¦y - JMUSl ' ilrjl'- ** C> 0 s\ c "*%>. ^s ^ c ^ C3 4= Area di concorso 1 Z3 cz -ÛS 1° premio Attilio Panzeri, Lugano ¦/ Pianta piano terreno Prospetto nord Prospetto ovest Prospetto sud Prospetto est Sezione : ì^*t ^mm^\ Dettaglio facciata r" ^mmmmmmmmmmmi © 2° premio Sandra Giraudi e Felix Wettstein, Lugano *i P; $ \ * I Situazione 1 Z Pianta piano terreno 50 ¦ 1 D _Q ¦¦ '-ronte L oo«so;ojkb»«b OSI lezione r 51 ¦¦ 3° premio Edy Quaglia e Armando Dorici, Lugano Cisterna ü r/\ K. m ^fi'fi r^ / ¦ £ft>* rr-j Z f^ M> Chioso ,..: Situazione 52 lllll. _ ¦ Pianta piano terreno i ; *. A Pianta primo piano Pianta secondo piano c LLlfi ;n I LJ-JLi^ij fifi.t Sezione 53 4° premio Giovanni Ferrini e Emilio Bemegger, Lugano ÜB W * w fi: o WEB mm Su mwm * # Q Situazione ^ • AV V / \ Pianta piano terreno /* > V. \ Pianta primo piano Pianta secondo piano IB Jachen Könz, Viganello < ^ m LU Iii IF yyyy iiiiiiiii* < m\\ nz V C < I I 1 I I 1 I IT-! i II m > ; ¦•-.. ' '¦¦:: 0 Pianta piano terreno m fifiyfi I Mario Campi, Lugano P -- I j iL^nziLiiiiz.liiJMZ 1 r1^ KJ N *-/ ISJ .'--¦ z '"... :-. I IS/ .-¦-:.. s... ¦;-:'-. :...,. .o::-:o-- % Situazione V à mi ' II / f; ¦ ,» ¦î ^ I Pianta piano terreno \