Domenica 19 Marzo
III DOMENICA DI QUARESIMA
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ORARIO DELLE SANTE MESSE
Feriali 6,40
9
18
Festivo 9 – 10,30 – 12 – 18,00
ORARIO DELL’ORATORIO
Lunedì – Venerdì 16 - 19
Sabato
16 - 18,45
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QUARESIMA TEMPO IN CUI RINNOVARSI !
Ogni persona è un dono. Per questo è necessario aprire la porta del nostro cuore all’altro, sia esso il
nostro vicino o il povero sconosciuto. È l’appello di Papa Francesco nel messaggio per la Quaresima
sul tema “La Parola è un dono”. Punto di partenza è la parabola dell’uomo ricco e del povero
Lazzaro. “Anche il povero alla porta del ricco non è un fastidioso ingombro, ma un appello a
convertirsi e a cambiare vita”. Lazzaro ci insegna, scrive Francesco “che l’altro è un dono” “perché
la giusta relazione con le persone consiste nel riconoscerne con gratitudine il valore”. In questo
senso la Quaresima si caratterizza proprio come periodo adatto ad aprire la porta al bisognoso e a
riconoscere in quest’ultimo il volto di Cristo.“Ogni vita che ci viene incontro è un dono e merita
accoglienza, rispetto, amore”. È la Parola di Do, precisa il Santo Padre, che ci aiuta ad aprire gli occhi per accogliere la
vita e amarla. E lo vediamo proprio nella parabola dell’uomo ricco e del povero. Quest’ultimo è descritto in maniera
più dettagliata.“Si trova in una condizione disperata e non ha la forza di risollevarsi, giace alla porta del ricco e
mangia le briciole che cadono dalla sua tavola, ha piaghe in tutto il corpo e i cani vengono a leccarle. Il quadro
dunque è cupo, e l’uomo degradato e umiliato”, aggiunge Francesco. La scena “risulta ancora più drammatica se si
considera che il povero si chiama Lazzaro: un nome carico di promesse, che alla lettera significa ‘Dio aiuta’. Il povero,
infatti, invisibile agli occhi del ricco, non lo è agli occhi di Dio.
Il ricco invece non ha un nome. In lui, scrive ancora il Papa nel messaggio per la Quaresima, si intravede la corruzione
del peccato. A dominarlo l’amore per il denaro, la vanità e la superbia.
“L’uomo ricco si veste come se fosse un re, simula il portamento di un dio, dimenticando di essere semplicemente un
mortale. Per l’uomo corrotto dall’ amore per le ricchezze non esiste altro che il proprio io, e per questo le persone
che lo circondano non entrano nel suo sguardo”. Tutto questo perché l’uomo ricco ha chiuso il suo cuore a Dio e di
conseguenza anche agli altri.
Da qui l’invito del Santo Padre a vivere la Quaresima come tempo in cui rinnovarsi “nell’incontro con Cristo vivo
nella sua Parola, nei sacramenti e nel prossimo”.
Don Carlo
Martedì
Giovedì
21 Marzo
23 Marzo
Venerdì
24 Marzo
Sabato
25 Marzo
Domenica
26 Marzo
ore 17,00 Catechesi biblica per adulti, nei locali della San Vincenzo.
ore 18,50 Preghiera comunitaria in Oratorio.
ore 18,00 – 21,00. Nella Chiesa di Santa Marta Adorazione Eucaristica (Giovani)
in preparazione alla visita di Papa Francesco
ore 17,20 e ore 20,45 Via Crucis, in Parrocchia animata dalle famiglie e dal gruppo di
Amoris Laetitia
ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE
Ritiro dei fidanzati in preparazione del Matrimonio. Nel pomeriggio, prove del
“rito”, confessione e condivisione della cena
4a DOMENICA DI QUARESIMA
Vangelo di Giovanni (4, 5-15. 19b-26. 39a. 40-42)
Spesso la vita ci pone all’improvviso di fronte ad una persona che sembra lì ad
attenderci, in un momento casuale, quando magari non c’è nessun altro in giro, lì ad
aspettare solo noi, perfetti sconosciuti. E proprio lì sentiamo che ci conquista l’anima,
che è un piacere starlo ad ascoltare, che ci conosce nel profondo, senza giudicarci,
senza preconcetti, aprendo per noi orizzonti sconosciuti. E’ quello che è capitato alla
Samaritana quel mezzogiorno al pozzo di Sicar, mentre faceva un gesto quotidiano,
lontana da tutti quelli che l’avrebbero valutata con astio e presunzione. Quante volte
siamo magari passati in una simile situazione e non abbiamo colto l’occasione che si presentava, l’abbiamo
snobbata o non l’abbiamo vista per niente! Gesù trova la donna samaritana venuta ad attingere acqua: è una
donna senza nome, che col suo carico di peccati ci rappresenta tutti, che ci somiglia perché chiede con timore a
quell’uomo straniero, giudeo, quindi nemico, la ragione del suo “Dammi da bere”. E’ cominciato così il lungo
colloquio tra i due e Gesù non istruisce processi, non cerca indizi di colpevolezza, cerca indizi d’amore. Non le
chiede di mettersi in regola, le affida semplicemente un dono, il dono di Dio. Non minacce o rimproveri, ma
l’offerta di un amore più grande, di chi si è esposto come uno sconosciuto, debole, povero, che tende la mano e
dice “Ho sete”. Gesù si è messo accanto a lei, fa sentire la donna ascoltata e amata di un amore puro, rispettoso,
nonostante la sua vita disordinata e apparentemente lontanissima da Dio. E allora sarà proprio questa vicinanza
e confidenza amica che la porterà ad abbandonare il suo secchio d’acqua al pozzo e a diventare annunciatrice di
Gesù, coinvolgendo anche gli altri abitanti della città. Eppure i momenti decisivi della vita avvengono proprio
così, casualmente, e bisogna essere capaci di accoglierli, al di là dei pregiudizi che si possono avere per
l’interlocutore che si ha di fronte. Quando c’è desiderio, c’è sete di incontrare qualcosa, non si può stare a
guardare: senza giudicare, senza dire chi sono i buoni e chi i cattivi, senza dividere l’umanità secondo i miei
criteri morali, secondo le etnie, secondo le mie simpatie, devo guardare alle persone assetate e affamate di
giustizia che aspettano inconsapevolmente quell’acqua viva della Parola di Dio.
RIFACCIAMO IL CAMPO DELL’ARENA
Invecchiamo tutti e anche il campo dell'oratorio è
arrivato ormai allo stremo delle forze ecco perché
vorremmo rifare tutto il manto mettendo giù nuove
zolle. Hai voglia di contribuire anche tu con una piccola
offerta ? Basta una piccola goccia anche piccolissima che
insieme a tante altre gocce potrà aiutarci a sostenere la
spesa che proprio piccola non è !!!
Un super grazie dai ragazzi che ogni giorno giocano nel
campo.
Le offerte potranno essere lasciate in chiesa al Parroco
in oratorio a Don Marco
I ragazzi hanno
del tuo aiuto,
il campo
bisogno anche
aiutaci a rifare
COLORIAMO L’ORATORIO
Missione Giovanile Diocesana “Gioia Piena”
PEREGRINATIO MARIAE
con la Madonna di Fatima
(in occasione del Centenario delle Apparizioni di Fatima)
Genova 24/3/2017 - 9/4/2017
Venerdì 24 Marzo 2017 –Piccola Città dell’Immacolata Monte Fasce
Sabato 25 Marzo 2017 –Santuario della Madonnetta
Domenica 26 Marzo 2017 –Parrocchia di San Teodoro
Nella nostra Parrocchia l’effigie della Madonna di Fatima sarà
presente il 6 ed il 7 Aprile 2017 con il seguente programma:
6 Aprile 2017
Ore 22.30: accoglienza della Madonna e S. Rosario
7 Aprile 2017:
Ore 7.00: apertura Chiesa
Ore 9.00: S. Messa e visita dei ragazzi delle scuole
Ore 12.00: Angelus e saluto alla Madonna che procederà
per il Santuario di Belvedere
In tutte le tappe del suo pellegrinaggio la Madonna sarà accompagnata dai membri del Movimento Famiglia del Cuore
Immacolato di Maria (Servi, Serve e Figli del Cuore Immacolato di Maria) che cureranno l’animazione di vari momenti
di preghiera e gli spostamenti da un luogo all’altro della Sacra Effige.
per info: www.gioiapiena.org
Storia della Cristianità Medio Orientale. La quarta Crociata
Pur non avendo come teatro storico il Medio Oriente, la Quarta Crociata è importante per i rapporti all’interno delle varie
correnti del cristianesimo medio orientale, soprattutto perché amplia lo scisma d’oriente, aprendo una vera voragine, che
solo dal 1964 si è iniziata a rimarginare. La IV crociata viene indetta per liberare la terra santa dopo il fallimento della terza
crociata, dovuto più alla rivalità tra il re di Francia e quello d’Inghilterra e non a una sconfitta sul campo dell’esercito
crociato. Da subito si raccoglie un grande esercito a Venezia pronto per partire, ma Venezia non ha in calcolo di far partire
la Crociata, per la Palestina, bensì, grazie anche alla penuria di mezzi economici, se ne serve per i suoi scopi imperiali, di
vendetta contro i pirati Dalmati e contro Costantinopoli. I Rapporti tra gli Imperatori Romani d’oriente e Venezia erano
venuti a deteriorarsi dopo la strage dei mercanti latini del 1185, nella quale morirono molti Veneziani. Venezia usa l’esercito
crociato per distruggere Zara capitale della pirateria dalmata e poi per inserirsi nella lotta per il potere all’interno della
famiglia imperiale degli Angeli, che alla fine nel 1204 espugnando Costantinopoli, depone dando inizio all’Impero Latino
d’Oriente. Da subito il potere crociato inizia una lotta contro gli Ortodossi, destituendo il patriarca ortodosso, e
mettendone uno cattolico al suo posto : questo apre una frattura che fino al 1964 si amplierà. Come dimostrò il viaggio di
Giovanni Paolo II in Grecia, l’abisso scavato è ancora molto profondo tra le due comunità cristiane e questo per la Crociata
del 1204 che, invece di risolvere lo scisma del 1054, lo ha ampliato.
A cura di Giovanni Marotta per Associazione Il Nodo- Sulle ali del mondo
TG Mondo è alla seconda puntata. Un TG sociale per i giovani e con i giovani in cui parlare dei
temi della mondialità in modo breve, semplice e vero. Non restate indietro ! rimanete in
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