34 2 ADUNANZA DELLA SEDE DI FIRENZE q u a n d o è affamata. Discioltane la cera furono divorate u n po' di più dalla stessa Helix, ma le a l t r e specie rifiutarono sempre di divorarle. Bollite nell' alcool, poi asciugate e lavate furono a n cora rifiutate; per cui anctie questa specie, come il noce, può ritenersi come p r e s e r v a t a benissimo dal morso delle l u m a c h e . I cristalli di ossalato di calcio, c h e sotto forma di rafidi occupano, riuniti spesso in fasci, l ' i n t e r n o di molte cellule, sono potenti mezzi di difesa contro i danni delle l u m a c h e e di a l t r i animali. Ho esaminato V Arum Ualicum c h e si mostra ricchissimo di rafidi in ogni sua p a r t e , ma più specialmente nelle foglie giovani, e l ' h o dato in cibo all' Melico -pisana, che l ' a s saggiò appena dopo alcuni giorni, a l l ' I l e l i x v e r m i c u l a t a , II. aperta ed / / . aspersa, le quali non l ' h a n n o mangiato n é fresco, n è secco, nè dopo t e n u t o n e h ' alcool. Può darsi che a n c h e qualche veleno influisca a r e n d e r e micidiale il cibarsi di tale pianta, m a r i t e n g o che i rafidi basterebbero a t e n e r e lontane le lumache. Infatti essi, con la loro forma a c u m i n a t a ad ambe le e s t r e mità, si prestano moltissimo a p e n e t r a r e negli organi molli della bocca, ed a n c h e l'uomo, mangiando detta pianta ne soffre come molti altri animali. Masticando un pezzetto di foglia si sente un forte bruciore alla lingua ed alla gola, dovuto ai l'alidi che pen e t r a n o in essa. Che il dolore v e n g a prodotto dall' azione dei rafidi lo prova il fatto, che quelle parti della pianta provviste di rafidi più l u n g h i producono, masticandole, assai più dolore di a l t r e che li h a n n o brevi. Alcuni pezzetti di foglia furono immersi nell'alcool, poi nell'acido cloridrico allungato e poi n u o v a m e n t e n e l l ' a c o o l ; indi prosciugati a l l ' a r i a ; in tali pezzetti i rafidi si disciolsero e l ' I l e l i x pisana e l ' I l e l i s vermiculala n e mangiarono buona parte. Non di rado (Wiesner, Elemente cler Anatomie, pag. 55) i rafidi si t r o v a n o immersi in u n a sostanza vischiosa, che secondo lo Stahl (op. cit., pag. 93) non manca mai, la quale agevola la penetrazione dei medesimi. A n c h e la distribuzione dei rafidi nelle parti delle piante, s e m b r a fatta in modo da p r o t e g g e r e di più le superiori più g i o v a n i , come si osserva nelle Balsaminacee, Liliacee, Onagrariee, Ampeliclee, Fuclisia, Cactus, ed a l t r e . 1 1 J . E I S E L E N , lieber den system. Werth der RapMden, 1888.