CORSO DI BIOFISICA •IL MATERIALE CONTENUTO IN QUESTE DIAPOSITIVE E’ •AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO PER L’UNIVERSITA’ DI TERAMO •LE IMMAGINE CONTENUTE SONO STATE TRATTE DAL LIBRO “FONDAMENTI DI FISICA” DI D. HALLIDAY, R. RESNICK, J. WALKER, ED. CEA. MECCANICA: CINEMATICA E DINAMICA Il movimento o moto di un oggetto fa parte della vita quotidiana. Il moto certamente è stato il primo aspetto del mondo fisico ad essere studiato, anche se gli antichi compresero molto del moto, solo recentemente nel 1500 -1600, si è avuta una comprensione moderna di esso. Lo studio del moto degli oggetti e i relativi concetti di forza e di energia, costituiscono la Meccanica. La meccanica, si divide in due parti: Cinematica che riguarda la descrizione di come si muovono gli oggetti Dinamica che riguarda le cause del moto CINEMATICA Il termine deriva dal francese cinématique che a sua volta lo derivava dal greco kínēma-atos, movimento. da kinéō "pongo in movimento" Iniziamo a trattare il moto traslazionale, cioè moto che non presenta rotazioni. Inizialmente tratteremo il moto lungo una linea retta (moto unidimensionale) o rettilineo. Posizione - Spostamento Un corpo è in moto se cambia posizione nel tempo. Nel caso unidimensionale la posizione è definita mediante una coordinata determinata in un sistema di riferimento costituito da una retta orientata sulla quale è stato fissato una origine: vettore posizione P P(x1) P(x2) S = P(x2) – P(x1) 0 x x 1 0 x 0 x 2 2 x x Posizione all’istante t1 Posizione all’istante t2 Spostamento S = P(x2) – P(x1) = x1 – x2 Lo spostamento è avvenuto in un determinato intervallo di tempo t = t2 – t1 Un dato spostamento avviene tanto più rapidamente quanto minore è il tempo nel quale è avvenuto Posizione e spostamento in due dimensioni y y y1 Pc(x2,y2) P(x1,y1) y1 x1 x Vettore posizione = vettore con origine nell’origine del sistema di riferimento e la punta estrema nel punto P Pa(x1,y1) x1 Percorso: Pa Pb(x2,y1) Pb Pc Spostamento = Pa Pc x Vettore spostamento = vettore con origine nel punto di partenza Pa e la punta estrema nel punto di arrivo Pc VETTORE SPOSTAMENTO Si definisce vettore spostamento la differenza tra la posizione finale e la posizione iniziale. A Δs B r1 r2 0 Δs r2 r1 Lo spostamento coincide con lo spazio percorso solo se il moto è rettilineo, in generale sono grandezze diverse NOTAZIONE Δ: VARIAZIONE DI UNA GRANDEZZA Punto finale Pf: tf = 12h 14min lf = 16˙285,50 km Punto iniziale Pi: ti = 12h 04min li = 16˙275,50 km lf – li = 10 km = Δl tf – ti = 10 min = Δt Moto rettilineo: velocità media La rapidità con la quale avviene uno spostamento è definita velocità v. La velocità vettoriale media è il rapporto tra lo spostamento avvenuto in un dato intervallo di tempo e l’intervallo di tempo stesso: x x2 x1 v t t2 t1 L’ unità di misura della velocità è: m v s Velocità = grandezza vettoriale in quanto rapporto tra un vettore e uno scalare Moto rettilineo Un grafico posizione in funzione del tempo forma una curva in un piano che ci fornisce tutte le informazioni sul moto (unidimensionale) del nostro corpo. Questa è la rappresentazione grafica della legge oraria. Posizione a t = 0 Moto rettilineo: velocità media tan() = pendenza della retta = La velocità media è la pendenza della retta che unisce due punti sulla curva x(t). Il modulo della velocità media è uguale al valore assoluto della pendenza della retta ed il segno è sempre uguale a quello dello spostamento poiché Δt è sempre positivo. Moto rettilineo: velocità media Un automobilista percorre 8.2 km alla velocità di 68.3 km/h. Rimane senza benzina e cammina fino ad un distributore distante 2.2 km impiegando 30 minuti per raggiungerlo. Quale è la velocità media dalla partenza al distributore? Macchina si ferma Distributore v x / t Tempo (h) Δx = 8.2 km + 2.2 km = 10.4 km Δt1 = 8.2 km / 68.3 km/h = 0.12 h ; v = 10.4 km / 0.62 h = 16.67 km/h t2 = 0.5 h ; Δt =Δt1+t2 = 0.62 h VELOCITA’ ISTANTANEA: VETTORIALE E SCALARE La velocità istantanea vettoriale è la velocità di spostamento di una particella in un dato istante. La velocità vettoriale si ottiene dalla velocità vettoriale media restringendo l’intervallo di tempo in modo che Δt si avvicini sempre più allo zero. x x2 v limt 0 x dx t dt s x1 t t t1 t2 VELOCITA’ ISTANTANEA VETTORIALE Questo procedimento di passaggio al limite costituisce la operazione di derivazione di una funzione o altrimenti detta derivata della funzione. Se si calcola questo rapporto incrementale al limite per t che tende a zero, cioè per t2 sempre più prossimo a t1, la corda che unisce i due punti della curva (ipotenusa del triangolo rettangolo) verrà a giacere sulla retta tangente alla curva in corrispondenza di t1. La tangente di questa retta è la pendenza della curva in corrispondenza di t1 e quindi la velocità istantanea definita come derivata della funzione s(t) in corrispondenza di un prescelto valore del tempo. VELOCITA’ ISTANTANEA SCALARE La velocità istantanea scalare è il modulo della velocità vettoriale e cioè coincide con la velocità vettoriale privata di qualunque cenno alla direzione. Esempio: Il tachimetro di un automobile misura la velocità scalare, ma non quella vettoriale, perché non può fornire informazioni sula direzione del moto. Regole di derivazione f(x) e g(x) sono due funzioni qualunque Moto rettilineo uniforme Si ha quando la velocità è costante. In questo caso velocità media e velocità istantanea coincidono. •vcost = 10 m/s. •Posizione iniziale: t=0, l=0 •Ogni secondo, l=10 m La velocità, cioè la rapidità di variazione dello spazio percorso nel tempo, è costante → il diagramma orario è una retta. Moto rettilineo uniforme Abbiamo t: quindi proporzionalità diretta tra lo spazio percorso x ed il tempo impiegato a percorrerlo •v =30 m/s costante •La curva è una retta orizzontale. •Area del rettangolo = spazio percorso. •t = 5 s •l = v·t = 30·5 = 150 m x = area sottesa dalla curva v in funzione del tempo nell’intervallo di tempo considerato v = costante: legge oraria dx v dt dx vdt x t x0 0 dx vdt v t 0 x x 0 vt x vt x 0 Moto rettilineo: accelerazione E’ una misura della variazione di velocità nel tempo. Accelerazione media: v2 v1 v a t2 t1 t Accelerazione istantanea: a v d v t 0 t dt a lim v ds dt dv a dt m s m s s2 d a dt 2 ds d s dt dt 2 L'accelerazione è la derivata seconda dello spostamento rispetto al tempo. MOTO UNIFORMEMENTE ACCELERATO •Moto uniformemente accelerato a = costante (uniforme) Il moto è rettilineo a = at = costante MOTO UNIFORMEMENTE ACCELERATO a costante v t v at a v a v v v0 ; t t t 0 posto t 0 0 v0 v v0 at t t v v0 at In questo caso lo spazio s(t) percorso tra l’istante iniziale t = 0, al quale corrisponde la velocità v0, e il generico istante t, geometricamente sarà l’area del parallelogramma avente basi v0 e v0+at v v v0 at v0 0 t t CINEMATICA: ACCELERAZIONE MOTO UNIFORMEMENTE ACCELERATO •Ipotesi: moto rettilineo, accelerazione costante •ti = 0, vi = v(ti=0) = v0 •tf = t, vf = v(tf=t) = v Applico la definizione di a a Δ v v f vi Δt t f ti a v v0 t v v 0 at 1a equazione del m.u.a v > v0 → a positiva v < v0 → a negativa MOTO UNIFORMEMENTE ACCELERATO •Ipotesi: moto rettilineo, accelerazione costante •Si definisce il valore medio della velocità: v media v0 > 0 v<0 1 v 0 v 2 2a equazione del m.u.a vmedia < v0 (può anche essere negativa) MOTO UNIFORMEMENTE ACCELERATO Ipotesi: moto rettilineo, accelerazione costante Ricordando che vmedia=s/t, Teorema del valore medio della velocità s v media t 1 v 0 v t 3a equazione del m.u.a 2 Valida in entrambi i casi: – v0 > 0 e v > 0, – v0 > 0 e v < 0, la direzione del moto si inverte Il valore medio della velocità è raggiunto alla metà del tempo del viaggio e non nel punto a metà strada nello spazio. MOTO UNIFORMEMENTE ACCELERATO •Ipotesi: moto rettilineo, accelerazione costante Sostituiamo la prima nella terza: v v 0 at s s 1 2v 0t at 2 2 s 1 v 0 v t 2 1 v 0 v 0 at t 2 1 s v 0t at 2 2 4a equazione del m.u.a v0t = spostamento del corpo mentre procede alla velocità iniziale v0, anche se non accelera; 1/2at2 = spostamento che il corpo subisce, quando la sua velocità aumenta oltre il valore v0. Se a < 0 → 1/2at2 < 0 e il corpo rallenta: in questo caso non riuscirà mai a raggiungere la velocità v0. MOTO UNIFORMEMENTE ACCELERATO •Ipotesi: moto rettilineo, accelerazione costante Sostituiamo la prima nella terza: v media v v 0 at 1 v 0 v 2 Risolvo in t t v v0 a s v mediat v v 0 v 2 v 02 1 s v 0 v 2 a 2a 2as v 2 v 02 v 2 v 02 2as 5a equazione del m.u.a MOTO UNIFORMEMENTE ACCELERATO Equazione Grandezza mancante v v 0 at x - x0 v media 1 v 0 v 2 1 s v media t v 0 v t 2 a 1 2 s v 0t at 2 v v 2 v 02 2as t ACCELERAZIONE DI GRAVITÀ (g) •L’accelerazione è la stessa per tutti i corpi, ma non è esattamente costante in tutti i punti della terra (decresce al crescere della quota – a 1000 m s.l.m. è circa minore dello 0.03% rispetto al l.m.). L’accelerazione di gravità dipende: – dalla gravità (in massima parte); – dalla rotazione del pianeta intorno al proprio asse (in minima parte ≈ 0.4 %, generalmente trascurato) • Tale contributo è negativo: se la terra si fermasse intorno al proprio asse, l’accelerazione di gravità aumenterebbe ovunque. ACCELERAZIONE DI GRAVITÀ (g) I corpi in caduta uniformemente libera accelerato si muovono (lungo la di moto verticale) rettilineo in cui la accelerazione è pari ad una costante detta accelerazione di gravità ed indicata con la lettera g. Il valore medio di g è pari a: 9.80665 m/s2 La accelerazione è sempre diretta verso il basso per cui se orientiamo l’asse verticale verso l’alto avremo a = -g Se lo orientiamo verso il basso, avremo a = g a=g z a=-g z MOTO UNIFORMEMENTE ACCELERATO •g è costante → moto uniformemente accelerato → tutte le equazioni sono valide. v v 0 gt v media 1 v 0 v 2 1 s v media t v 0 v t 2 1 2 s v 0t gt 2 v 2 v 02 2gs MOTO DEI PROIETTILI Qualunque corpo che si muove in due dimensioni, in caduta libera, con velocità iniziale v0 ed accelerazione di gravità g costante diretta verso il basso, segue un moto detto moto di un proiettile. y Mentre il corpo si muove orizzontalmente, è soggetto per effetto della gravità ad un moto x verticale Sperimentalmente si può evidenziare che: Il moto orizzontale e quello verticale sono indipendenti e non si influenzano a vicenda; Il moto orizzontale è rettilineo uniforme; Il moto verticale è rettilineo uniformemente accelerato. MOTO DEI PROIETTILI Se v0 è la velocità di lancio, all’istante iniziale t0=0 si ha: vx 0 v0 cos v y 0 v0 sin Moto orizzontale x - x0 = vox t x - x0 = (vo cos θo)t Moto verticale y – y0 = voy t – 1/2 gt2 v2y= (vo sin θo)2 – 2g (y - y0) MOTO DEI PROIETTILI v x 0 v0 Se v0 è la velocità di lancio, all’istante iniziale t0=0 si ha: v y 0 0 mentre in un generico istante t successivo a t0 si ha: v x v 0 v y gt Da cui si ottiene y 1 g 2 x 2 2 v0 e x v0 t 1 2 y gt 2 , posto k 1 g 2 v02 si ha L’ equazione che descrive la traiettoria del moto è l’equazione di una parabola y kx2 MOTO DEI PROIETTILI: LA GITTATA Si definisce gittata (R) la massima distanza raggiunta in direzione orizzontale R xmax v x t v , dove tv è il tempo di volo del proiettile Come si può ottenere la massima gittata possibile? 2v sin R xmax v x t v R v0 cos 0 g sin 2 Rv g 2 0 La gittata massima si ha in corrispondenza di sin 2θ = 1, cioè θ = 45º: Rmax v02 g MOTI CURVILINEI: Il moto circolare uniforme Il moto circolare uniforme: velocità angolare Il moto circolare uniforme è il moto di un punto materiale P che descrive una circonferenza con velocità di modulo costante. P(t) θ r θ0 R o r0 P Siano r0 il vettore posizione iniziale di P θ0 l’angolo che r0 forma con l’asse x r il vettore posizione finale di P θ l’angolo che r forma con l’asse x Il vettore spostamento angolare è definito dalla differenza: 0 Il vettore velocità angolare media è definito dal rapporto: t essendo il moto uniforme la velocità angolare istantanea è, in ogni istante, uguale alla velocità angolare media: i Il moto circolare uniforme: velocità tangenziale Tra il modulo dello spostamento angolare Δθ e il P cammino Δl percorso dal punto materiale sulla o Δθ R P0 circonferenza di raggio R, ovvero la lunghezza dell’arco di circonferenza corrispondente, esiste la relazione: l R Un radiante (rad) è l’angolo sotteso ad un arco la cui lunghezza l è uguale proprio al raggio. Considerando che in un giro completo ci sono 360° e questo deve, ovviamente, corrispondere ad un arco di lunghezza pari all’intera circonferenza, l = 2r. Si ha quindi che 360° = 2 rad Un radiante corrisponde q 360°/2 = 360°/6.28 = 57.3° Il moto circolare uniforme: velocità tangenziale P o Δθ R P0 l R Da questa relazione è possibile ricavare la relazione tra il modulo della velocità angolare ω e il modulo della velocità tangenziale vt, infatti: l R v t R v R t t l v t t t radianti velocità angolare che si misura in t secondo vt R Questa relazione vale solo tra i moduli dei vettori ed in generale esprime la relazione tra velocità angolare istantanea e velocità tangenziale istantanea in un moto curvilineo qualsiasi. Il moto circolare uniforme: accelerazione In ogni intervallo di tempo Δt il modulo della velocità tangenziale è costante, ma direzione e verso cambiano, pertanto è sempre presente una variazione di velocità Δvt e di conseguenza una accelerazione. v t L’accelerazione media è definita dal rapporto: a t P o Δθ R P0 Il moto circolare uniforme: accelerazione v v2 d v1 Δvt è diretta esattamente verso il centro della circonferenza e si parla di accelerazione centripeta ac v t v t ac R 2 t R 2 Il moto circolare uniforme Il moto circolare uniforme è un moto periodico in quanto si ripete ciclicamente, con le stesse caratteristiche, lungo la stessa traiettoria, dopo intervalli di tempo uguali. Periodo(T): il tempo per completare un intero ciclo del moto dopo il quale il moto riassume le stesse proprietà Frequenza(ν): il numero di cicli compiuti nell’unita di tempo, è legata al periodo dalla relazione: 1 T è legata alla velocità angolare ω dalla relazione: = 2 ν