Depositato presso l’AIFA in data 05.06.2008 - COD. IT 033125 ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 1 puntod’incontro Come affrontare la diagnosi e gestire la prima parte della cura ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 2 2 Contenuti Non sei sola - Più controllo Gestire le emozioni La tua famiglia e gli amici Parlare con il tuo medico Ottenere le informazioni attendibili La terapia per te Affrontare il futuro dopo l’intervento Scegliere la protesi Che cosa significa? Glossario pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 3 4 7 9 12 15 18 22 27 28 ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 3 3 Non sei sola “Perché è successo a me?” Ognuna di noi reagisce in modo diverso dinanzi alla diagnosi di tumore alla mammella, ma quasi tutte ci facciamo prima o poi questa domanda. La maggior parte di noi passa attraverso la paura, la confusione, la rabbia e tutte, ma proprio tutte, proviamo un’altalena di emozioni. È molto importante che tu tenga a mente questo: non sei sola. All’inizio è difficile accettare la diagnosi, ma ricorda che puoi trovare tanto aiuto. Punto d’incontro è un programma creato per sostenerti in ogni fase del tuo percorso di cura. Consigli pratici e specifici da parte di specialisti del settore per comprendere meglio cosa sta succedendo, per imparare a gestire le tue emozioni e per adattarti alla nuova situazione. Più controllo In un momento così delicato, non sempre è facile sentire di avere la vita sotto controllo: ecco perché è importante ricevere aiuto. Naturalmente i tuoi amici, familiari vorranno darti una mano, ma non sempre riusciranno a sostenerti nel modo più appropriato. Ci auguriamo che Punto d’incontro sia per te un’utile guida a cui far riferimento lungo il percorso di cura. Ti aiuteremo a trovare tutti i sostegni ai quali hai diritto, le risposte a molte domande, saremo un supporto per affrontare nel miglior modo possibile questa difficile situazione. ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 4 4 Gestire le emozioni Ogni donna vive l’esperienza del tumore alla mammella in modo assolutamente personale. Certo non pretendiamo di dirti che cosa stai provando in un momento come questo. Ti raccontiamo solo quanto appreso da tante donne: l’umore può cambiare velocemente. Un momento ci si sente calme, arrabbiate, determinate o spaventate e subito dopo si prova un’emozione completamente diversa. Imparare a gestire questa altalena di emozioni richiede tempo. Del resto, dopo una diagnosi di tumore alla mammella sarebbe strano non farsi domande dirette come: “Quante possibilità ho?” o “Ce la farò?”. Nessuno ha certezze. Esistono però dei dati rassicuranti. Ad oggi, quanto più la diagnosi è fatta precocemente, tanto migliori sono le probabilità di sconfiggere il tumore. Le attuali tecniche mediche sono molto avanzate. Oggi le donne hanno la massima possibilità di ricevere terapie efficaci. Eppure, chiunque si trovi nella tua situazione si chiede: dopo l’intervento chirurgico, il tumore si riformerà? Questa situazione può pesarti molto. Ricorda che arriverà il momento in cui non ti sentirai più così, ma avvertirai di avere ripreso il controllo della situazione. Trova le parole per dire che cosa provi Il tumore alla mammella non è prevedibile. È naturale, quindi, trovare difficile parlarne, persino con le persone di famiglia. Molte donne sono abituate a essere di sostegno all’intera famiglia e ad occuparsi di tutti. Per questo le persone più vicine possono trovarsi in difficoltà quando la situazione è ribaltata: quando sei tu ad avere bisogno. Esprimere quello che provi ti aiuterà a mettere la situazione nella giusta prospettiva e consentirà ad altri di sostenerti. Reprimere le tue emozioni, invece, potrà Ti “Visua ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 5 5 farti sentire sola proprio nel momento in cui hai più bisogno di rassicurazioni. Aprir ti il più possibile ti permetterà di ricevere le terapie, i consigli e l’appoggio a te necessari. Dieci modi per restare positive 1 “Perché proprio a me?” È una domanda inevitabile. Ma è un pensiero passivo, che ti fa sentire una vittima. Se lo sostituisci con la frase attiva “Scelgo di lottare”, può esserti d’aiuto. Sei tu che scegli. Sei tu che combatti. Sei tu al posto di guida. Utilizzando questo messaggio positivo ed altri che potranno venirti in mente, puoi davvero cambiare il modo di sentire e vivere questa esperienza. 2 Pensa al tumore alla mammella come a una deviazione temporanea nella tua vita. Fai progetti per il “dopo” la tua guarigione. Immagina di vivere come non hai mai fatto. Questo processo è chiamato “visualizzazione”. Ti permette di “vederti” nella vita che desideri e trasmette messaggi positivi alla tua mente. 3 Esprimi apertamente quello che provi ai tuoi cari, anche loro hanno bisogno di conforto e di rassicurazione. 4 Ti sei mai accorta che quando rassicuri gli altri, dai sicurezza anche a te? Ora che stai vivendo questa esperienza del tumore alla mammella, aiutare altre persone nella tua situazione può esserti molto utile. Le tue conoscenze possono aiutare loro e viceversa. Non sei sola: ricordalo. Molte donne stanno vivendo la tua stessa esperienza. 5 “Visualizza” le tue terapie come elementi positivi, ricorda che ti aiutano a “vincere”. Tante persone scelgono di crearsi mentalmente un’immagine per le loro terapie. Ad esempio, chi segue una cura in pastiglie può immaginarle come un esercito e vederle abbattere il nemico. 6 Diventa “un’esperta” della tua terapia. Questo ti aiuterà a sentire la situazione più sotto controllo e ti farà sentire più sicura. Nel caso tu non capisca qualcosa o desideri più informazioni, chiedi al tuo medico. 7 Ci saranno giorni “no”, ma ricorda che il domani arriva con una nuova possibilità di miglioramento. 8 Ridi ogni giorno. Una bella risata può fare un’enorme differenza, poiché aiuta fisicamente ed emotivamente. 9 Non permettere al tumore alla mammella di dominare la tua vita. Prenditi del tempo per rilassarti con un bel film o con un buon libro. 10 Il bisogno di sostegno emotivo non è segno di debolezza, ma di consapevolezza. Prova ad accogliere questo pensiero e ad accettarlo. Sappiamo che non è facile essere franchi con se stessi riguardo ciò che si prova. Però, se riconoscerai le tue vere emozioni e proverai a fare qualcosa, riceverai un po’ di serenità in un momento difficile. ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 6 6 De Pensa positivo Mantenere un atteggiamento positivo può aiutare. Non si tratta solo di essere allegri, ma di raggiungere un equilibrio. Sentirti turbata e spaventata non significa vedere le cose in maniera negativa. Le emozioni altalenanti fanno parte del processo di preparazione alle sfide che ti attendono. Bilanciare questi pensieri con altri più positivi può essere molto utile. “La di che hai “Io “Per quan dare per con i gu e vuo “Un Per maggiori informazioni sul pensiero positivo: www.sostumori.org cusc Se parlare con i tuoi familiari non ti basta o è troppo difficile, considera che puoi trovare aiuto altrove. Durante i controlli ospedalieri incontrerai un operatore specializzato in tumori alla mammella che ti aiuterà ad affrontare gli aspetti fisici e psicologici della terapia. Inoltre, potrà metterti in contatto con un terapeuta e con gruppi di aiuto nazionali e locali. Alcuni indirizzi di gruppi di sostegno: www.aiom.it, www.aimac.it. ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 7 Dedicati del tempo: alcune esperienze “La diagnosi di tumore alla mammella cambia tutto. Per un lunghissimo periodo è l’unica cosa che hai in mente. Non vuoi parlarne sempre, ma è anche difficile parlare d’altro.” Agnese, 58 anni “Io ho trovato di grande aiuto dedicarmi del tempo ogni tanto. Distrarmi dalle domande, rilassarmi e non dover pensare a quello che stava accadendo”. Giovanna, 61 anni “Per quanto i tuoi cari ti possano voler bene, non leggono nel pensiero. Anche se ti conoscono, non puoi dare per scontato che sappiano sempre esattamente quando hai voglia di parlare. Magari ti trattano con i guanti, proprio quando hai bisogno di sentirti trattare normalmente. Perciò, quando ti senti giù e vuoi un abbraccio o una chiacchierata, non temere di dire quello che vuoi a chi ti sta vicino. Del resto, a questo servono la famiglia e gli amici.” Elena, 54 anni “Uno dei modi preferiti per evadere era farmi un bagno, accendere una candela alla rosa e ascoltare Pavarotti per un’ora. Poi riguardavo tutti i miei film preferiti. Ho visto “Insonnia d’Amore” almeno dieci volte!” Margherita, 60 anni “Quando ti sembra di avere troppo da gestire, devi trovare il modo di sfogarti. Picchiare un cuscino, alzare al massimo il volume della radio, andare dove puoi urlare liberamente: questo può farti sentire molto meglio. Anche farti un bel pianto può aiutare tanto.” Anna, 55 anni “Appena potevo, andavo a fare una passeggiata in campagna. Mia figlia mi portava in un parco ad un paio di chilometri da casa e poi tornava a prendermi quando ero pronta. Mi concentravo su tutti i dettagli della natura, come mai avevo fatto in vita mia. Cambiare ambiente mi faceva davvero bene!” Susanna, 63 anni L a tua famiglia e gli amici Il tumore coinvolge profondamente anche le persone che ti sono vicine e molte delle loro emozioni rispecchieranno le tue. Appena hai dato la notizia, è facile che i tuoi cari abbiano voluto aiutarti. Permettere loro di sostenerti è importante, perché evita che si sentano inutili. All’inizio, la cosa migliore da fare è parlare apertamente ed 7 ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 8 8 onestamente con loro, facendo capire quanto è importante per te. Questo evita rancori futuri e permette a chi ti è vicino di sentirsi coinvolto nella tua guarigione. Coinvolgi famiglia ed amici anche nelle attività pratiche. Invitali a partecipare ai controlli medici insieme a te o ad aiutarti a casa dopo una giornata piena di appuntamenti, se lo desiderano, permetti che ti accompagnino in ospedale. Non fingere di star bene se non è vero. Non nascondere quello che provi nel timore di ferire i tuoi cari. Può sembrarti giusto cercare di proteggere qualcuno, ma alla lunga la via migliore è essere onesta, con te stessa e con gli altri. Affrontare problemi delicati è difficile, ma esistono modi efficaci per far comunicare effettivamente le proprie sensazioni. Ricordati che non sei sola Quando parlerai del tuo tumore alla mammella, tante persone vorranno aiutarti. Se si offrono di fare qualcosa per te, permettiglielo. Potrebbero fare una cosa semplice come prepararti il pranzo o accompagnarti ad un controllo medico. Anche se non è tua abitudine, ricorda che questo è un periodo in cui tu sei in cima alle tue priorità. La famiglia e gli amici capiranno e saranno felici di poterti aiutare in qualunque modo. ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 9 9 Parlare con il tuo medico La maggior parte delle donne dice che non dimenticherà mai il giorno in cui le è stato diagnosticato il tumore alla mammella. Alcune ricordano una sensazione di stordimento, altre di estraniamento dalla conversazione, come se si fossero osservate dall’esterno. In un momento così, è normale non recepire molto di quanto detto dal medico. È importante, quindi, andare ai controlli con qualcuno di fidato, non solo per un sostegno psicologico, ma anche per ascoltare il medico e ricordare bene le sue parole. Per ottenere il massimo da ogni incontro con i medici che ti hanno in cura, eccoti qualche suggerimento. Preparati in anticipo Arrivare preparata ad ogni controllo può farti sentire più sicura ed ottenere tutte le informazioni e le risposte di cui hai bisogno. Ad esempio, puoi portarti un elenco di domande da fare e puoi eventualmente prendere appunti da rileggere una volta tornata a casa. Questo è un ausilio al medico per aiutarti e ti fa comprendere meglio ogni decisione terapeutica, invece di ascoltare passivamente che cosa ti accadrà e come andrà. Che cosa chiedere e come Al tuo medico, puoi porre domande specifiche sulla terapia e quesiti più personali. Per esempio, quali ripercussioni avrà il tumore alla mammella sui rapporti con i tuoi familiari, amici, colleghi. ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 10 10 Scrivi domande e risposte Qui di seguito troverai una sezione per scrivere le domande da fare e le risposte che riceverai. Se riesci a tenerle insieme, ti sarà più facile ritrovarle a distanza di tempo. Arriva ai controlli accompagnata Se puoi, chiedi a qualcuno di accompagnarti ai controlli. Prima della visita, spiega quali informazioni desideri. Così, se tu dovessi dimenticare qualche domanda, è probabile che la ponga chi è con te. La persona di tua fiducia potrebbe anche ricordare le risposte dei medici, nel caso in cui tu le dimenticassi. Se poi non comprendessi bene qualcosa, ti potrebbe essere utile avere qualcuno a cui chiedere spiegazioni. Ricorda però che se non capisci bene le informazioni ricevute non devi vergognarti di chiedere al medico di spiegartele nuovamente. Tieni le informazioni a portata di mano Molte donne sostengono che tenersi informate è un’ottima strategia per sentire la situazione sotto controllo. È probabile che nelle prossime settimane raccoglierai importanti informazioni: perciò ti consigliamo di tenere una busta dove tenere tutto a portata di mano. ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 11 11 Ottenere le informazioni attendibili Se cerchi informazioni su Internet, fai attenzione che siano informazioni affidabili. Ricorda, il tuo medico è la tua fonte più affidabile di informazioni, per la sua preparazione, per la conoscenza che ha del tuo caso clinico. Se però senti la necessità di cercare ancora, bisogna essere certi dell’attendibilità delle notizie che si trovano. Esiste un’incredibile quantità d’informazioni Quando fai una ricerca in internet sul tumore alla mammella. considera quanto segue: Ma come essere sicura che siano corrette? Un buon metodo è verificare che le informaChi ha scritto il sito? zioni si basino su ricerche scientifiche. Se l’autore è una persona, facilmente offre una sua visione personale. Se così è, dovrebbero esistere i riferimenChi paga il sito? ti per risalire alla ricerca. Potrebbe essere uno sponsor che cerca di promuovere particolari informazioni. Controlla a chi appar tengono i siti e Che obiettivi ha il sito? confrontati sempre con il medico È un’istituzione benefica che desidera informarti per il tuo bene? in merito alle tue scoperte. Da dove arrivano le informazioni? Sono accurate e si basano su ricerche scientifiche? Le informazioni sono aggiornate? Controlla sempre in fondo alla pagina la data dell’ultimo aggiornamento. Fonti affidabili di approfondimento le puoi trovare sui siti: www.aiom.it www.aimac.it ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 12 12 Non ti far sommergere dalle informazioni Ti suggeriamo di raccogliere informazioni sul tumore alla mammella assecondando il tuo ritmo di apprendimento. Evita di metterti sotto pressione e di voler scoprire tutto e subito. La mole di dati esistente è così onerosa, infatti, che potrebbe “travolgerti” e limitare la quantità d’informazioni realmente comprese. Molte donne trovano piuttosto utile affidare ad un parente o ad un amico il ruolo di ricercatore. Pensaci: ti toglieresti un peso e, contemporaneamente, faresti sentire coinvolti e d’aiuto i tuoi cari. Ricordati di fotocopiare o di stampare ciò che ti sembra utile. Una volta raccolte informazioni importanti, organizzale in modo da trovarle quando le desideri. I medici che potrai incontrare nel tuo percorso di cura Vari esperti si occuperanno di te nel corso del trattamento del tumore alla mammella. Eccoti una lista per ricordare il ruolo di ognuno di loro. Alla fine di questa pubblicazione, inoltre, troverai un glossario dei termini che il tuo gruppo di medici potrebbe utilizzare. I Patologi esaminano con il microscopio il tessuto prelevato con una biopsia per dare una diagnosi precisa. Ci sono due tipi di Patologi: i Citologi, che esaminano le singole cellule; gli Istologi, che studiano i tessuti e gli organi. Quando vai per la prima volta in ospedale, potresti essere visitata da vari esperti, tra questi: i chirurghi, gli oncologi clinici, i radioterapisti. ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 13 13 I Chirurghi del seno sono medici esperti che effettuano l'operazione. Gli Oncologi clinici e i Radioterapisti si occupano degli aspetti non chirurgici del trattamento del tumore alla mammella. I Radioterapisti effettuano la radioterapia dopo la chirurgia in collaborazione con i tecnici di radioterapia. Gli Oncologi sono i medici che svolgono un ruolo importante nella fase di diagnosi e trattamento del tumore alla mammella. Sono i referenti che selezionano il trattamento più appropriato per te, che può includere la chemioterapia, la terapia ormonale e la terapia con gli agenti biologici . I Chirurghi plastici intervengono per la ricostruzione del seno in caso di mastectomia (asportazione della mammella). ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 14 14 L a terapia per te A diversi tipi di tumore corrispondono differenti terapie curative. Il tipo di trattamento a te consigliato dipende da molti fattori, quali: • la dimensione del tumore • la diffusione del tumore • l'aspetto al microscopio (caratteristiche istologiche) • la presenza o meno della malattia nei linfonodi dell’ascella • la presenza o meno del cosiddetto “recettore per gli ormoni”, una sorta di “bersaglio” a livello delle cellule tumorali, che viene “centrato” da un tipo di terapia specifica. Perché la tua terapia può essere diversa Ogni tumore alla mammella è una malattia a sé. Quindi non preoccuparti se la tua terapia è diversa da quello che ti aspettavi o diversa da quella di un’altra donna operata come te. Il tuo medico avrà creato un programma terapeutico specifico per te, per offrirti le maggiori possibilità di successo e di guarigione. Il tuo Oncologo, prima di decidere la terapia più indicata per te, terrà in considerazione il tuo stato di salute, la tua storia medica e quella della tua famiglia. Per aiutarti a comprendere bene le implicazioni di ogni fase della tua terapia, eccoti qualche chiarimento. Interventi chirurgici L’intervento chirurgico è praticato alla maggior parte delle donne con tumore alla mammella allo stadio iniziale. In base alle dimensioni e alla posizione del tumore, il Chirurgo può ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 15 15 asportare: una parte della mammella con il nodulo (quadrantectomia), un solo linfonodo (linfonodo sentinella), i linfonodi ascellari, tutta la mammella (mastectomia radicale). Terapie adiuvanti Le cure successive all’intervento per il tumore alla mammella sono definite “Terapie adiuvanti”. “Adiuvante” è una terapia che, come suggerisce il nome, “aiuta” a evitare la recidiva del tumore operato. Radioterapia Qualche volta chiamata terapia adiuvante locale, ha l’obiettivo di distruggere le cellule tumorali ancora eventualmente presenti nell’area operata e non visibili a occhio nudo. I cicli di radioterapia durano circa 4-6 settimane e vengono somministrati in ospedale. Sono trattamenti miratissimi: il raggio arriva nell’area malata con una precisione millimetrica. Chemioterapia Ha l’obiettivo di eliminare le impercettibili cellule tumorali eventualmente ancora rimaste dopo l’intervento chirurgico, oppure quelle che si sono staccate dal tumore e diffuse in altri distretti corporei. È efficace per distruggere le cellule tumorali residue, poiché arriva nel corpo attraverso il flusso sanguigno ed il sistema linfatico. Solitamente i trattamenti durano tra i 3 e i 6 mesi, in cicli di 1 o 2 giorni ogni 3-4 settimane. ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 16 16 Non tutte le donne con tumore alla mammella fanno la chemioterapia. Le variabili considerate sono tante, tra cui l’età, la dimensione e la posizione del tumore, e se la sua crescita è influenzata dagli ormoni. Saranno i tuoi medici Oncologi a consigliarti o meno la chemioterapia. Terapia Ormonale È utilizzata quando i tumori sono ormono-dipendenti, cioè quando la loro crescita è influenzata da ormoni femminili: estrogeni e progesterone. Di solito è prescritta alla fine, o dopo la radioterapia e dopo la chemioterapia (se a te prescritta). Esistono diversi farmaci: generalmente la cura comporta l’assunzione di una pastiglia al giorno per circa 5 anni. È stato clinicamente provato che seguire regolarmente l’intera cura riduce di molto il rischio della ricomparsa del tumore. Terapia neo-adiuvante È un trattamento eseguito prima dell’intervento chirurgico, per ridurre la massa tumorale. Questo rende più semplice rimuovere il tumore e in alcuni casi evita la mastectomia totale a favore di un intervento chirurgico conservativo. ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 17 17 Affrontare il futuro dopo l’intervento Dopo l’intervento chirurgico L’esperienza appena passata è molto forte, per poter raggiungere un recupero che ti consenta di affrontare il futuro per un po’ di tempo devi darti la possibilità di venire prima di chiunque e qualunque cosa. Ecco perché ti staremo accanto nei prossimi mesi, pronti a darti consigli utili. Hai ancora molti passi da fare, per riprenderti del tutto e noi cercheremo di aiutarti proprio in questo. Sentirai che le persone intorno a te desiderano farti tornare alla vita normale il prima possibile. Naturalmente avvertirai, oltre ad una sensazione di stanchezza fisica, la necessità di affrontare problematiche di ordine emotivo. Potresti non avere nessuna voglia, per il momento, di tornare alla vita “normale” oppure trovare le persone a te vicine troppo protettive ed addirittura irritanti nel continuare a trattarti con i guanti di velluto. In ogni modo, dovrai far comprendere ai tuoi cari che hai bisogno dei tuoi tempi per adattarti alla nuova situazione. Dovrai però anche accettare le loro reazioni, sicuramente frutto dell’amore per te. È molto rassicurante, comunque, renderti conto di poter fare sempre di più per te stessa. E più sarai in grado di prendere decisioni, meno possibilità darai al tumore di dominare la tua vita. Avvertirai il piacere di poterti nuovamente fidare del tuo corpo. Una leggera attività fisica come il camminare può farti sentire meno limitata, più libera e sicura di te. ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 18 18 Permetti a te stessa di dare e ricevere conforto Ricorda di coinvolgere l’intera famiglia. Quando hai paura, dillo apertamente e chiedi ai tuoi di fare lo stesso. È probabile che stiano provando proprio quello che senti tu. Scoprirai che questo vi dà ulteriori opportunità di confortarvi e rassicurarvi a vicenda. Quando le cose non vanno bene, dedicati del tempo senza sentirti in colpa: è un’ottima idea! Una terapia efficace può essere ascoltare da sola un po’ di musica o scrivere le tue esperienze. Qualunque cosa tu faccia, spiega ai tuoi cari che cosa stai facendo e perché: eviterai che pensino tu sia arrabbiata con loro se non lo sei; nel caso invece lo fossi, dì loro che preferisci risolvere la situazione più avanti, quando ti sentirai meglio. Allo stesso modo, se stai vivendo una giornata positiva, dillo. Parlare delle tue emozioni ed essere onesta su quanto sta accadendo in questa fase della terapia ti farà bene: al fisico e alla mente. Un’ora al giorno di “tempo per te” Fissa un appuntamento con te stessa! Dedicati un’ora per fare solo quello che ti piace: sederti in giardino, andare al bar per un caffè, leggere un libro. Altra cosa che può aiutarti a riprendere il controllo della tua vita è scrivere quello che stai vivendo. Potresti farlo in un diario classico oppure online, cioè su un blog, che ti permette di condividere le tue esperienze su Internet con altre donne. Potresti anche riportare i tuoi incontri con i medici ed i vari specialisti, per mantenerne una traccia. Scrivere può aiutarti a capire ed a valutare le tue esperienze in molti modi, perciò fallo come preferisci. Se ti sembra d’aiuto, probabilmente lo è! ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 19 19 Ricominciare a fare l’amore Se hai una relazione, sai benissimo che l’attrazione sessuale è una questione delicata. Per sentirti sexy, devi sentirti tu stessa desiderabile. Ma dopo un intervento alla mammella, puoi pensare che la tua immagine di donna sia un po’ indebolita e temere che il tuo partner non ti trovi più attraente. È importante, in questo momento, che tu ricordi perché piaci al tuo partner. Può essere per come sei, per la tua personalità, per come lo tratti e lo fai sentire, perché avete condiviso tante esperienze insieme. Lui ti ama per quello che sei, non solo per il tuo aspetto fisico. Ricorda che di solito gli uomini, anche se non tutti, preferiscono manifestare i loro sentimenti facendo l’amore piuttosto che attraverso le parole. Hai bisogno di tempo per riabituarti al tuo corpo, soprattutto se pensi che in qualche modo ti ha delusa con un tumore alla mammella. Mentre riprendi confidenza con te stessa, puoi sentirti particolarmente turbata dall’idea di essere toccata da altri: il partner, i figli ed i tuoi cari. Questo cambiamento può risultare incomprensibile a chi ti sta vicino ed ovviamente influenzare anche la tua vita sessuale. ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 20 20 • Trova un momento di tranquillità, per parlare francamente con il tuo partner di quello che provate. Comunicare ora è importante, per non creare problemi al vostro rapporto in futuro. • Se non sei ancora pronta a riprendere la vita sessuale, parlane con il partner. • Soprattutto, permettigli di esprimere il suo amore per te. Se sente che il vostro legame è ancora saldo, può non aver così bisogno di una rassicurazione sessuale. • Permettigli di rassicurarti. Se il tuo partner dice che sei ancora bella, credigli. Essere attraente non dipende solo dal seno, ma da tutta te stessa. • Niente fretta. Ricostruisci con calma la tua sicurezza. Ad esempio, puoi scegliere di non fare l'amore per un po’. O farti abbracciare e pian piano ritornare all’intimità con il tuo partner, scoprendo magari di sentirti di nuovo sicura ed a tuo agio, per riprendere a fare l’amore. • Siate aperti. Ditevi quanto vi amate, quanto apprezzate il fatto di esservi da sempre di sostegno reciproco: ieri e oggi. Quest’ultimo evento, mettetelo nel contesto di un rapporto e degli inevitabili alti e bassi che negli anni capitano a tutte le coppie: vedrete quello che vi è successo da una prospettiva diversa. Sdraia Inspira espand s Esegu ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 21 21 Scegliere la protesi Se hai perso una mammella o se questa ha cambiato forma dopo l’intervento chirurgico, potresti sentirti meglio con un seno finto o con una protesi. Il vantaggio di questa scelta è che, da vestita, ti permetterà di riconoscere le tue forme. Sebbene tu abbia sicuramente parlato con lo specialista delle protesi quando eri in ospedale, è normale che tu abbia bisogno di riflettere: concediti, quindi, tutto il tempo necessario. La scelta è tua: fai solo ciò che ti fa sentire più a tuo agio. L’unica cosa di cui non devi preoccuparti è l’aspetto economico. Se ti rivolgi a una struttura pubblica, la protesi ti verrà data gratuitamente della misura, forma e consistenza preferita. Se invece preferisci una struttura privata, verifica che cosa è rimborsabile dalla tua assicurazione. Esercizi utili per il recupero fisico dopo l’intervento Tecnica di respiro Sdraiate sul letto, braccia distese lungo i fianchi, ginocchia piegate. Inspirate profondamente e lentamente dal naso espandendo l’addome, quindi espirate lentamente svuotando completamente i polmoni. Eseguite questo esercizio per qualche minuto. ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 22 22 Aprire e rilasciare Sdraiate sul letto, ginocchia piegate, curvate il braccio portando la mano sulla spalla, quindi portatelo Fig.1 in fuori tenendolo attaccato al materasso fino ad avvertire una tensione a livello ascellare o pettorale (Fig. 1). Tenete la posizione rilasciando la muscolatura del braccio e della spalla eseguendo la tecnica del respiro per 30 secondi. Se la tensione è minore Fig. 2 continuate con il movimento di apertura fino a percepire di nuovo la sensazione di tensione per altri 30 secondi (Fig. 2). Fig. 3 obiettivo finale: gomito disteso e braccio aderente all’orecchio Riportate il braccio nella posizione di partenza. Ripetete l’esercizio 5 volte. non incurvare Sollevare aprendo e chiudendo i pugni Sdraiate sul letto, braccia distese lungo i fianchi, ginocchia piegate. Alzate lentamente le braccia parallele fino a portarle in posizione verticale, chiudete i pugni 5 volte mantenendo la stessa posizione (in modo da contrarre la muscolatura delle braccia) e tornate alla posizione di partenza. Ripetete l’esercizio 5 volte. In piedi da es contro la pa le dita Arrivate alla completam secon R ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 23 Aprire e chiudere 23 In piedi o sedute con la pianta dei piedi ben appoggiati a terra, unite le mani tenendo la testa diritta. Alzate lentamente le braccia sopra la testa. Superate dolcemente la testa e arrivate con le mani a toccarvi dietro il collo. atelo ertire Aprite e chiudete i gomiti lateralmente per 5 volte. Se doveste avvertire disagio nell’area della ferita, mantenete la posizione e lavorate ). con la tecnica del respiro: inspirate profondamente con il naso ed espirate lentamente con la bocca. La prima volta che proverete ad eseguire questo esercizio non riuscirete a raggiungere della spalla ne è minore di nuovo la posizione finale: con il passare dei giorni migliorerete 2). progressivamente fino a raggiungere senza fatica tale posizione. Riportate lentamente le mani sopra la testa ed abbassate dolcemente le braccia. Attenzione: non incurvare la schiena e tenere la testa dritta Risalire il muro di fronte In piedi di fronte al muro ad una spanna da esso mettete tutte e due le mani contro la parete all’altezza delle spalle e fate salire le dita contro la parete parallelamente. Arrivate alla massima altezza possibile avvicinandovi completamente alla parete, fermatevi qualche secondo e ritornate nella posizione di partenza. Ripetete l’esercizio 5 volte. ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 24 24 Per questo esercizio serve del nastro adesivo. In piedi con il fianco Risalire il muro di lato non operato rivolto verso la parete, a circa tre spanne da essa, appoggiate la mano sul muro all’altezza della spalla, risalite il muro con le dita distendendo il braccio e avvicinandovi completamente alla parete. Attaccate un pezzo di nastro dove arrivano le vostre dita. Procedete ad eseguire lo stesso esercizio con il braccio operato, cercando di arrivare sempre più vicino al segno che avete lasciato sul muro. Quindi scostatevi dalla parete e scivolate con la mano fino all’altezza della spalla. Ripetete l’esercizio 5 volte. Attenzione: mentre sollevate il braccio non inclinatevi dal lato opposto Cosa dicono altre donne… “Non soffermarti troppo sulla malattia. Vai al cinema, leggi, concediti tante distrazioni”, Elisabetta, 56 anni. “Fai quello che hai rimandato fino ad ora. Imparare qualcosa di nuovo può offrirti una buona prospettiva per il futuro”, Marta, 59 anni. “Quando sei in ospedale, fai tante domande e assicurati di conoscere tutte le fonti di informazioni, in modo da poter prendere decisioni”, Angela, 50 anni. a all’altezza il braccio e. stre dita. cio operato, gno ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 25 25 Questi suggerimenti arrivano da esponenti di un gruppo di auto aiuto per donne affette da tumore alla mammella. Entrare in un gruppo così consente di incontrare donne con esperienze simili, ottenere buone informazioni e parlare di tutto ciò che in famiglia preferisci evitare. Chiedi all’infermiera o al tuo medico come contattare il tuo gruppo locale. Un diario per le tue emozioni Scrivere può aiutarti a mettere nella giusta prospettiva quello che provi. Inoltre, se per te comunicare è difficile, scrivere ti risulterà più facile che parlare. Ecco perché Punto d’incontro ha previsto che, insieme a questo opuscolo, tu ricevessi anche “Il tuo diario”. ll tuo diario sarà sempre disponibile per te, pronto a raccogliere emozioni, sfoghi, sensazioni, intuizioni, sentimenti, sogni. A conclusione del nostro suggerimento lasciamo la parola a Ilaria, una donna che ha avuto molti benefici scrivendo, giorno dopo giorno, quello che le stava accadendo. ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 26 26 Giorni sì A conclusione del nostro suggerimento lasciaPensavo di sentirmi giù dopo la terza seduta mo la parola a Ilaria, una donna che ha avuto di chemio di ieri, invece sto bene. Niente nausea o altro. Voglio godermi la giornata e fare qualcosa mai fatta molti benefici scrivendo, giorno dopo giorprima: forse un regalo? no, quello che le stava accadendo. Giorni no Dove sono la mia memoria e concentrazione? Mi è difficile gestire questa mole di emozioni così diverse e che cambiano così in fretta. Voglio finire la terapia il prima possibile e andare avanti con la mia vita. Speranze Ieri ho incontrato una donna che ha avuto un tumore alla mammella 12 anni fa. Incredibile: non l'avrei mai detto! Non vedo l'ora di finire la terapia. Devo prenotarmi una bella vacanza! Paure Ero sotto la doccia e perdevo molti capelli. Ho messo un cappello di lana durante la chemio, sperando di salvare un po’ di capelli. Non voglio che cadano. So che ricresceranno, ma adesso la loro perdita mi fa soffrire. Ilaria, 56 anni ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 27 27 Che cosa significa? Se i termini utilizzati in questa guida non ti sono chiari o se vuoi capire bene alcune parole utilizzate dai tuoi medici, qui di seguito troverai le spiegazioni nel glossario. ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 28 28 Glossario ANTI-ESTROGENO Gli anti-estrogeni sono farmaci antitumorali che riducono la produzione di estrogeni o ne inibiscono l’effetto nell’organismo. È importante per le donne con tumori sensibili agli ormoni, poiché la presenza degli estrogeni può stimolare la crescita delle cellule tumorali. CELLULA La cellula è la struttura base dei tessuti viventi. Tutte le piante e gli animali sono composti da una o più cellule. Un’ameba, ad esempio, è costituita da una sola cellula. CHEMIOTERAPIA L’utilizzo di medicinali citotossici per trattare i tumori. EFFETTI COLLATERALI Un sintomo sgradito o indesiderato causato dalla terapia. ESTROGENO Ormone femminile prodotto soprattutto dalle ovaie. Influisce su caratteristiche sessuali femminili come lo sviluppo delle mammelle ed è necessario per la riproduzione. Una piccola quantità è prodotta dalle ghiandole surrenali e da altri tessuti come il tessuto adiposo e il fegato. La crescita di molti tumori alla mammella è stimolata dalla presenza di estrogeni. INIBITORI DELL’AROMATASI Gli inibitori dell’aromatasi bloccano la produzione periferica di estrogeno. Ciò è importante per le donne in post-menopausa con tumori sensibili agli ormoni, poiché la presenza degli estrogeni può stimolare la crescita delle cellule tumorali. ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 29 29 LINFONODI Piccole ghiandole a forma di fagiolo che filtrano le impurità trasportate dal fluido linfatico. Le maggiori concentrazioni di ghiandole linfatiche, o linfonodi, si trovano sotto le ascelle, nell’inguine e nel collo. MAMMOGRAFIA La mammografia utilizza piccole quantità di raggi X per ottenere un'immagine chiara del tessuto morbido presente nelle mammelle. L’immagine a raggi X è chiamata mammogramma. MEDICINALI CITOTOSSICI Un farmaco che danneggia o distrugge le cellule tumorali. Questo farmaco può colpire anche le cellule non tumorali a replicazione veloce presenti nel corpo umano (es. midollo osseo, parete dello stomaco e pelle) e quindi può avere effetti collaterali sgradevoli. ONCOLOGO Medico specializzato nei tumori. Ne esistono di diversi tipi: oncologo medico (terapie mediche), pediatrico (tumori infantili), radioterapista (specializzato nelle terapie radianti). ORMONI Sostanze chimiche che regolano funzioni corporee specifiche come il metabolismo, la crescita e la riproduzione. OSTEOPOROSI Processo che provoca al tessuto osseo una perdita più veloce rispetto alla sua crescita, rendendo quindi le ossa sottili e deboli, a rischio di fratture. ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 30 30 RADIOLOGO Medico specializzato nella lettura e interpretazione diagnostica di radiografie e di altre immagini tecniche come le ecografie e le TAC. RADIOTERAPIA L’utilizzo di raggi ad alta energia penetrante per trattare il tumore. RADIOTERAPISTA Medico specializzato nell’utilizzo delle radiazioni per la cura di tumori. RAGGI X Raggi a breve lunghezza d’onda, derivati da una fonte di radiazione ad alta energia, che riproducono le immagini degli organi su pellicole usate a fini diagnostici. Vengono utilizzati anche per curare alcune forme tumorali. I raggi X sono una forma di radiazione ionizzante. RICOSTRUZIONE DELLA MAMMELLA La chirurgia plastica serve per ricostruire la mammella dopo l’intervento. STUDI CLINICI Sono ricerche per testare nuovi approcci o terapie per ridurre e gestire il rischio di tumori. Sono effettuate secondo regole severe, affinché i partecipanti siano ben informati sugli obiettivi, i rischi e i benefici dello studio prima di aderire. Partecipare ad un studio clinico non ha effetti sulla qualità del servizio che riceverai. TERAPIA ADIUVANTE È un trattamento utilizzato come supplemento alla terapia chirurgica, per aumentare le possibilità di guarigione. È utilizzata con lo scopo di eliminare le cellule tumorali eventualmente ancora presenti dopo il trattamento locale. Le terapie adiuvanti per i tumori alla mammella includono le terapie di blocco ormonale e la chemioterapia. ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1 9-06-2008 14:20 Pagina 31 31 TERAPIA NEO-ADIUVANTE Trattamento eseguito prima dell’intervento chirurgico, per ridurre la massa tumorale e facilitarne la rimozione. In alcuni casi evita la mastectomia completa a favore di un intervento chirurgico conservativo. In base al tipo di tumore, può consistere in cicli di chemioterapia. TERAPIA ORMONALE È utilizzata in caso di tumori sensibili agli ormoni, cioè quando la crescita del tumore dipende da ormoni femminili: estrogeno e progesterone. È solitamente prescritta dopo cicli di radioterapia e chemioterapia (se necessaria). Ci sono vari tipi di farmaci e di solito la cura comporta l’assunzione di una pastiglia al giorno per un periodo di circa 5 anni. È stato clinicamente provato che portare a termine l’intero ciclo di cura riduce molto il rischio che il tumore si ripresenti. TERAPIA ORMONALE SOSTITUTIVA (HRT) Terapia che fornisce progesterone e/o estrogeno sintetici dopo la menopausa, per sostituire gli ormoni prodotti da una donna nell'età fertile. TERAPIE COMBINATE L’utilizzo di due o più tipi di terapia per trattare un certo tipo di tumore (es. intervento chirurgico + radioterapia; chemioterapia + ormonoterapia). TUMORE Tumore è un termine generico per oltre 200 malattie. È la crescita abnorme di cellule che possono invadere e distruggere tessuti sani. 9-06-2008 14:20 Pagina 1 puntod’incontro Progetto realizzato con il contributo di AstraZeneca e con il patrocinio della Fondazione AIOM. Tutti i diritti riservati. Depositato presso l’AIFA in data 18.11.2008 - COD. IT 033125 ese_TPoint_vol1:Touch_pointOK_vol1