Elenco emergenze itinerario 1
Nome dell’emergenza – Stazione ferroviaria di Piazza Principe
Nome waypoint – 001
Indirizzo – Piazza Acquaverde
Descrizione – Prende il nome dalla vicina piazza del Principe, posta accanto al Palazzo del Principe
Andrea D’Oria. Questo perché il nucleo originario della stazione, inaugurata nel 1860, corrisponde
all’attuale scalo merci e si apre proprio su piazza del Principe. Il primo edificio aveva una copertura in
acciaio a campata unica con dieci binari di testa (i binari ci sono ancora, la volta in acciaio no). Nel
1872 fu aperta la galleria verso la stazione di Brignole, furono aggiunti i nove binari di collegamento
dove attualmente sostano e transitano i treni e venne edificato il vasto edificio della stazione attuale, aperto sulla piazza Acquaverde,
che prende il nome dal rio che vi scorre sotto (e che ormai è poco probabile che abbia ancora le acque di colore verde). Dal 1993 è
attiva la stazione di Principe Sotterranea, collegata a quella principale ma non collegata, inspiegabilmente, alla adiacente fermata della
metropolitana di Principe, per raggiungere la quale occorre prima uscire in superficie e poi ridiscendere sottoterra.
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Nome waypoint – 002
Indirizzo – Piazza della Commenda 1
Descrizione – Uno dei più completi e affascinanti edifici romanici di Genova. Sorse nel XII secolo
come hospitale per i pellegrini diretti in Terrasanta. Sino al 1291 fu gestito dai Cavalieri Ospedalieri di
San Giovanni di Gerusalemme, l’attuale Ordine di Malta. Poi divenne una “commenda” per i poveri e gli
ammalati della città. Dopo un piano pluridecennale di recupero e sistemazione, i suoi due piani con le
grandi logge sono diventati un museo del Medioevo genovese ed europeo centrato sull’”epopea” dei
pellegrinaggi in Terrasanta, con documenti e allestimenti multimediali.
Tempo medio stimato di visita – 45 minuti
Contatti e info – Telefono: 010 251 4760 Siti web: www.irolli.it, www.museidigenova.it
Orari e giorni di apertura - Mar-ven 10,00-17,00, sab-dom 10.00-19,00
Costo biglietto di ingresso - Biglietto intero 4,00 €, ridotto 2,80 €
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Nome waypoint – 003
Indirizzo – Via San Giovanni di Prè
Descrizione – È la duplice chiesa del complesso ospitaliero della Commenda di Prè; c’è una chiesa
superiore e una inferiore, originariamente collegate direttamente ai due piani della Commenda. Ha la
curiosa caratteristica di non avere facciata (l’attuale ingresso è stato aperto nell’abside nel XVIII
secolo e la posizione dell’altare è opposta a quella originaria) perché il doppio luogo di culto era
riservato ai residenti e agli ospiti dell’hospitale. Molto bello il campanile a guglie duecentesco, uno dei
grandi campanili romanici della città. All’interno custodisce alcuni dipinti di celebri pittori genovesi del primo Seicento.
Tempo medio stimato di visita – 15 minuti
Contatti e info – Siti web: www.irolli.it
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Nome waypoint – 004
Indirizzo – Via di Prè 137r
Descrizione – Una giovane piccola libreria “off” (nel senso, lontana dalle logiche dei pur utilissimi grandi magazzini del libro), bene
inserita nel panorama culturale e umano profondamente interetnico di via Prè; questa è una strada che rimane anche in questo primo
lembo di ventunesimo secolo ciò che è sempre stata nella sua storia plurimillenaria, ovvero un rifugio per gli ultimi arrivati della società
genovese e un punto di incontro – talvolta di scontro, ma meno di quanto appaia nei pregiudizi e nei luoghi comuni – fra costoro e i
genovesi “doc”, che amano questo quartiere dove, come cantava De Andrè, il sole del buon Dio non dà i suoi raggi. Veramente con i più
recenti lavori di restauro edilizio - ancora in corso - nei vicoli di Prè entra un po’ di sole in più, e i colori delle facciate rimesse a nuovo
contribuiscono a illuminare la varia umanità che cammina in questa strada.
Tempo medio stimato di visita – 10 minuti
Contatti e info – Telefono: 010 4033027
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Nome waypoint – 005
Indirizzo – Calata De Mari 1, Darsena
Descrizione – Il più grande museo marittimo del Mediterraneo ha riportato a nuova vita un edificio
in pietra del Seicento, il quartiere Galata presso l’antica Darsena, che è stato arricchito e
ammodernato da una struttura in cristallo, opera di Guillermo Vasquéz Consuegra. Il tema del
viaggio è un filo conduttore della visita al Museo del Mare, che descrive la storia e l’evoluzione del
porto e della città marittima in parte con un’esposizione museale di tipo classico e in parte con
aspetti multimediali e interattivi. Notevole è la ricostruzione di una galea genovese del ‘600 (lunga
40 metri) che si affianca alle sale tradizionali su Colombo, Andrea Doria, ecc, all’Arsenale e all’armeria della Darsena; i visitatori
possono salire su un brigantino dell’Ottocento e vivere il passaggio di Capo Horn sotto una tempesta virtuale. Il 3° piano ospita mostre e
allestimenti sul tema dell’emigrazione italiana. Fra gli altri allestimenti spiccano il Progetto per il Waterfront (“Affresco”) di Renzo Piano e
la terrazza panoramica MIRAGenova.
Tempo medio stimato di visita – 1h30’
Contatti e info Telefono: 010 234 5655 Email: [email protected] Siti web: www.galatamuseodelmare.it,
www.museidigenova.it
Orari e giorni di apertura Marzo-ottobre: mar-dom 10,00-19,30, ultimo ingresso 18,00 Novembre-febbraio: mar-ven 10,00-18,00, ult.
Ingr. 16,30 – sab-dom 10,00-19,30, ult.ingr.18,00
Costo biglietto d’ingresso - Solo Galata: adulti 10,00 €, ragazzi (4-12 anni) 5,00 €, bambini gratis
Navigacquario (Galata + Acquario): adulti 23,00 €, ragazzi 13,00 €, bambini gratis
Acquario Village (Galata, Acquario, Foresta dei colibrì, Bigo, Città dei Bambini, trenino di collegamento e altri vantaggi): adulti 35,00 €,
ragazzi 25,00 €, bambini gratis
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Nome waypoint – 006
Indirizzo – Darsena
Descrizione – Il S518 Nazario Sauro è il primo sommergibile-museo d’Italia visitabile in acqua. A
partire dalla primavera 2010 si potrà salire a bordo e la visita all’interno del sommergibile si svolgerà
sotto la superficie del mare. Il percorso espositivo del Galata si arricchirà di un pre-show dove
verranno illustrate le caratteristiche dei sommergibili, della loro navigazione e della vita a bordo. Il
preshow sarà fruibile a tutti, anche a chi non potrà entrare nel Nazario Sauro (disabili, donne in
gravidanza, bambini minori di 5 anni, ecc.). Poi i visitatori raggiungeranno il sommergibile dove
riceveranno un’audioguida che illustrerà strutture, funzioni e strumenti.
Tempo medio stimato di visita – in corso di definizione
Contatti e info - Telefono: 010 234 5655 Email: [email protected] Siti web: www.sommergibilenazariosauro.it
Orari e giorni di apertura - Apertura dalla primavera 2010; collegato al Museo del Mare, orari e modalità in corso di definizione
Costo biglietto d’ingresso - Collegato al Museo del Mare, in corso di definizione
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Nome waypoint – 007
Indirizzo – Via di Prè
Descrizione – Piccola chiesa nel cuore del quartiere di Prè; originariamente qui c’era una chiesa
romanica eretta intorno al 1093 per festeggiare una vittoria genovese e pisana contro gli arabi, che
sorgeva direttamente dagli scogli del mare. Nel 1825 venne distrutta per tracciare la sottostante via
Carlo Alberto, l’attuale via Antonio Gramsci, ma nel 1827 fu ricostruita nelle attuali forme
neoclassiche. Oggi è frequentata da una popolazione di fedeli profondamente multietnica
Tempo medio stimato di visita – 15’
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Nome waypoint – 008
Indirizzo – Vico Inferiore del Roso 2 all’angolo con via Prè
Descrizione – È uno dei tantissimi sovra portali in ardesia scolpita che abbellivano, e ancora abbelliscono, le facciate e gli ingressi di
molti palazzi ex-nobiliari del centro storico. Alcuni si sono conservati bene o sono stati restaurati, altri sono rovinati e poco leggibili.
Questo è un po’ consunto dalle cosiddette ingiurie del tempo ma vi si distinguono soggetti religiosi come l’agnello e una figura di santo,
insieme alla croce di San Giorgio. Accanto vi sono due piccole targhe marmoree con scritte in latino quasi illeggibili. È tutelato dalla
Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio della Liguria.
Tempo medio stimato di visita – 5’
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Colonna infame
Nome waypoint – 010
Indirizzo – Piazza Vacchero, lungo via del Campo
Descrizione – La piccola piazza Vacchero è solo uno slargo lungo l’elegante palazzata di via del Campo. Vi
incombe maestosa una fontana settecentesca che getta la sua acqua in una vasca di marmo scolpito forse
di epoca romana. Questa fontana venne costruita dalla famiglia Vacchero per nascondere (e la nasconde
solo in parte) la “colonna infame” eretta sul sito della loro casa distrutta; la casa dei Vacchero venne
demolita dopo la condanna a morte subita da Giulio Cesare Vacchero nel 1628 perché partecipò a una
congiura contro la Repubblica organizzata dal duca di Savoia Carlo Emanuele I. La congiura fallì, il
congiurato fu condannato, la sua casa distrutta come usava allora.
Tempo medio stimato di visita – 10’
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Nome dell’emergenza – Musica Gianni Tassio
Nome waypoint – 011
Indirizzo – Via del Campo 29r
Descrizione – “IL” negozio di dischi di Genova. Negozio è riduttivo, Gianni Tassio è un museo
della musica genovese e della musica e della poesia di Fabrizio De Andrè in particolare. Tanto
stretto il legame fra questo negozio-tempio della musica e il grande Faber che proprio qui è finita
la chitarra del cantautore, acquistata a furor di popolo per evitare il rischio che finisse dispersa
nella casa di chissà quale collezionista privato. L’eroe eponimo, Gianni Tassio, è scomparso
pochi anni dopo la morte di Fabrizio De Andrè ma la sua passione e la sua eredità è stata
conservata e portata avanti dalla moglie Daniela. Recentemente il negozio è passato di proprietà al Comune di Genova che intende
farne un museo della musica. Tutt’intorno al negozio c’è via del Campo, che non è solo – non è più - quella resa celebre dalla “graziosa”
deandreiana, piuttosto è una strada pedonale di negozi e di grandi palazzi con facciate e interni dipinti e decorati, palazzi che furono
nobiliari e che accompagnano oggi il brulicare della Genova multietnica del XXI secolo.
Tempo medio stimato di visita – 20’
Contatti e info - Telefono: 010 246 5839 Email: [email protected] Siti web: www.giannitassio-viadelcampo.it,
www.viadelcampo.com
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Nome waypoint – 012
Indirizzo – Via di Fossatello 35r e 37r
Descrizione – Nella loggia del Palazzo Gattilusio, costruito da quella potente famiglia mercantile
del tredicesimo secolo, si incontra questo tempio della pasticceria genovese di alta classe,
riaperto pochi anni fa dopo quasi un trentennio di oblio grazie alla famiglia Cavo, produttrice degli
Amaretti di Voltaggio, molto celebri a Genova. La Pasticceria esisteva forse già alla fine del
Seicento e dal 1906 al 1979 fu della famiglia Marescotti di Novi Ligure; il locale, abbellito da
arredi in stile Carlo X, proponeva una pasticceria a metà fra quella classica della corte Sabauda e
quella tradizionale genovese, e offriva anche vini aromatici, vermouth e apertivi di propria produzione come il Marescotto, oggi
riproposto nel “rito” delle ore 17. Da Cavo-Marescotti si possono acquistare marmellate, confetture, miele e altri prodotti delle migliori
aziende artigianali genovesi e liguri.
Tempo medio stimato di visita – 15’
Contatti e info - Telefono: 010 209 1226 Email: [email protected] Siti web: www.cavo.it
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Chiesa di San Siro
Nome waypoint – 013
Indirizzo – Via San Siro 3
Descrizione – Questa è una delle chiese più antiche di Genova: col titolo dei Dodici Apostoli fu eretta in
forme preromaniche nel IV secolo; il titolo passò nel VI secolo a Siro che era stato vescovo di Genova e
divenne famoso e santo per aver snidato e sconfitto il “basilisco”, una bestia mostruosa che non è chiaro
se rappresenti la peste o l’eresia ariana. Fu la prima cattedrale di Genova, nonostante la sua posizione
decentrata ed esterna alla cinta di mura del X secolo, detta “degli Arabi” perché non riuscì a evitare un
violento saccheggio saraceno nel 931. Nel XVI secolo un incendio ne distrusse una parte, che fu poi
ricostruita nelle forme barocche prescritte dalla Contoriforma. Rimase il bel campanile romanico, che fu
abbattuto agli inizi del XX secolo perché pericolante. L’interno della chiesa ospita molte opere artistiche
barocche, tra cui gli affreschi delle volte di Gio.Battista Carlone, tele e dipinti murari di Domenico Fiasella
e Domenico Piola, e l’altare maggiore di Pierre Puget. Il 23 giugno 1805 qui fu battezzato Giuseppe
Mazzini, che abitava nella vicina via Lomellini, ove ora c’è il Museo del Risorgimento.
Tempo medio stimato di visita – 20’
Contatti e info - Telefono: 010 246 1674; Email: [email protected]; Siti web: www.museidigenova.it/spip.php?rubrique24
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Nome waypoint – 014
Indirizzo – edificio medievale all’angolo fra via San Siro e via di Fossatello.
Descrizione – Un piccolo bassorilievo marmoreo che raffigura il santo vescovo Siro, titolare della vicina chiesa, che sconfigge il
mostruoso basilisco. Leggendario episodio miracoloso che valse a Siro la santità e che non è chiaro se rappresenti la vittoria del
vescovo sulla peste che colpì la città o, più teologicamente, la sconfitta dell’eresia ariana.
Tempo medio stimato di visita – 5’
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Nome waypoint – 015
Indirizzo – Piazza Pellicceria 1
Descrizione – Il palazzo fu eretto nel 1593 per Francesco Grimaldi su edifici preesistenti medievali. Il
museo nasce come eredità dei marchesi Paolo e Franco Spinola, che nel 1958 donarono alla Stato italiano
l’edificio con la quadreria, gli arredi, i libri, gli argenti, le incisioni del patrimonio di famiglia, che includono
beni posseduti originariamente dai Grimaldi, dai Pallavicino e dai Doria. Condizione vincolante era che la
dimora mantenesse l’aspetto originario. Da ciò, e grazie anche ad acquisizioni successive che, si è arrivati a
ciò che il palazzo è ora, ovvero una splendida galleria di opere d’arte e insieme un esempio benissimo
conservato di dimora patrizia dei “secoli d’oro” genovesi.
Tempo medio stimato di visita – 1h30’
Contatti e info - Telefono: 010 270 5300 Fax: 010 270 5322 Email: [email protected] Siti
web: www.palazzospinola.it
Orari e giorni di apertura Mar-sab 8,30-19,30 Dom e festivi 13,30-19,30
Costo biglietto d’ingresso - Intero 4,00 €
Ridotto (dai 18 ai 25 anni) 2,00 €
Gratuito per minori di 18 e sopra i 65 anni (cittadini UE)
La
Galleria Nazionale di Palazzo Spinola è inserita nella “Card” dei Musei di Genova
Biglietto cumulativo Galleria Nazionale di Palazzo
Spinola e Palazzo Reale
Intero 6,50 €
Ridotto (dai 18 ai 25 anni) 3,25 €
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Nome waypoint – 016
Indirizzo – Piazza San Luca 1
Descrizione – Una delle più belle chiese “di famiglia” del centro storico di Genova. Fu eretta nel 1188
da Oberto Spinola e confermata da papa Sisto V nel 1589 come parrocchia gentilizia delle famiglie
Spinola e Grimaldi. Fu rifatta nelle forme attuali a metà Seicento, col suo splendido ciclo decorativo
interno; sono gli affreschi di Domenico Piola e Anton Maria Haffner., cui si affiancano altre opere
importanti, come la statua in marmo con l'"Immacolata" sull'altare maggiore di Filippo Parodi (fine XVII
secolo) e la "Natività” di Giovanni Benedetto Castiglione, detto il Grechetto (1645). Di fronte alla chiesa si apre la piccola piazza di San
Luca e si allunga la via San Luca, che fa parte, insieme a Via di Fossatello, via del Campo e via di Prè – verso ponente- e a via di
Canneto il Curto a levante, del carrugiu dritu, ovvero di quel sistema viario parallelo alla linea di costa (la Ripa) che costituiva uno dei
cardini urbanistici della Genova medievale e rinascimentale. E che oggi è una delle arterie principali della Genova turistica e
commerciale.
Tempo medio stimato di visita – 20’
Contatti e info - Telefono: 010 247 7036; Siti web: www.irolli.it, www.spinola.it/
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Nome waypoint – 017
Indirizzo – Piazza Banchi
Descrizione – Uno dei luoghi simbolo della Genova mercantile, perennemente animata anche oggi
quando il vero commercio si fa ovviamente lontano da qui. A dar vita alla piazza, chiusa da bei
palazzi nobiliari cinquecenteschi con le facciate dipinte, oggi sono i chioschi dei rivenditori di libri e
dischi usati, di quadri di autori poco noti, e numerosi negozietti di ferramenta e altri beni di uso
quotidiano. La Loggia della Mercanzia è cinquecentesca e fu la sede originaria della Borsa Merci;
oggi viene troppo saltuariamente adibita a spazio espositivo artistico e culturale. La chiesa di San Pietro, con la facciata dipinta e i tre
pinnacoli, fu costruita sull'area occupata dalla chiesetta di San Pietro della Porta – di questa porta delle mura del X secolo rimane l’arco
fra due palazzi. È uno dei tre edifici religiosi (gli altri sono il Duomo e San Bernardo) fatti erigere a Genova dal governo della Repubblica.
Per finanziarne la costruzione si vendettero le botteghe collocate sotto di essa. Ciò obbligò Bernardino Cantone a progettarla nel 1572
sopraelevata rispetto al livello della strada, con lo scenografico scalone. Ricco l’interno, con stucchi e statue.
Tempo medio stimato di visita –30’
Contatti e info - Siti web: www.irolli.it
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Nome waypoint – 018
Indirizzo – Via degli Orefici 47r
Descrizione – Questo bassorilievo marmoreo, opera di uno dei maestri della scultura decorativa
quattrocentesca, il ticinese Giovanni Gagini, è un vero capolavoro. Poco importa che in attesa di un
profondo restauro il candore del marmo si presenti un po’ troppo scurito, questo grande bassorilievo
sovraporta datato 1460 è senz’altro il più famoso fra i tanti sovraporta scolpiti della città. Raro il
tema dell’adorazione dei Magi per i bassorilievi marmorei. La strada, via Orefici, è parte del
principale asse commerciale monti-mare del centro storico, perpendicolare al già in parte percorso
carrugio lungo. Via Orefici appartiene al gruppo della strade “di mestiere” dedicate agli artigiani che vi svolgevano la professione
prevalente. Ad esempio le vicine via di Scurreria e vico Scutari riportano ai fabbri costruttori di scudi e armi.
Tempo medio stimato di visita – 5’
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Nome dell’emergenza – Chiesa di Santa Maria delle Vigne
Nome waypoint – 019
Indirizzo – Piazza delle Vigne 1
Descrizione – Pare che una cappella mariana fosse presente nella zona "in vineis" già nel VI secolo.
Certamente una chiesa sorse poco fuori le mura cittadine prima del Mille e siccome i terreni che la
circondavano erano coltivati a vigneto, ecco il toponimo "Santa Maria delle Vigne". Questa basilica è “Prima
Aedes Januae Deiparae dicata”: il primo santuario mariano di Genova. Tra il 1588 e il 1640 si ebbero le
trasformazioni controriformistiche, che ristrutturarono internamente la chiesa e fissarono definitivamente
l’immagine mariana nel gruppo scultoreo della Madonna delle Vigne in cui la Vergine mostra ai fedeli il
Bambino Redentore. Il vasto complesso delle Vigne comprende anche il vicino Chiostro Millenario e il
grande Campanile costruito a cavallo della via che separa la chiesa dal chiostro. Esso è il più antico tra i
pochi grandi campanili romanico-gotici ancora conservati a Genova. Alto 56 metri, la sua costruzione si
collega all’erezione in parrocchia della chiesa, avvenuta intorno al 1147. Sotto l’arco su cui poggia il
Campanile, è custodito il sepolcro di Anselmo d’Incisa, medico del papa Bonifacio VIII e di Filippo II re di Francia; sul frontespizio del
sepolcro è un bassorilievo del II sec. d.C. È stata realizzata a fine 2008 la mostra permanente “La Chiesa delle Vigne attraverso i
secoli”, su un percorso che permette di rivivere la storia dell’intero complesso delle Vigne: Basilica, Campanile, Chiostro.
Tempo medio stimato di visita – 20’
Contatti e info - Telefono: 010 247 4761; Siti web: www.basilicadellevigne.it
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Piazza delle Vigne
Nome waypoint – 020
Indirizzo – Piazza delle Vigne
Descrizione – L’elegante tranquilla piazza su cui prospetta la facciata neoclassica della millenaria chiesa
della Madonna delle Vigne è circondata da alti palazzi di origine patrizia che solo da pochi anni sono stati
riportati a un aspetto che ricorda l’originario splendore per colori e decorazioni delle facciate. Una delle più
vaste (o meno piccole) piazze di questa città che non ha mai avuto una vera piazza, perché Genova nella
sua storia di repubblica marinara non è mai stato una vera res publica, ma piuttosto una congrega di
consorterie familiari, di clan in lotta fra loro, che sentivano il bisogno forte di costruirsi palazzi sontuosi per
dimostrarsi l’un l’altro la propria privata ricchezza, ma non avevano necessità di spazi comuni aperti a tutti.
Tanto, in realtà, uno spazio veramente comune e aperto a tutti i genovesi c’era, c’è sempre stato e sempre ci
sarà: il mare.
Tempo medio stimato di visita – 10’
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Nome waypoint – 021
Indirizzo – Campetto 8
Descrizione – “Campetto” e basta. Non “piazza Campetto” come spesso anche gli stessi genovesi
erroneamente lo chiamano. Era il campus fabrorum, luogo di artigiani e fabbri. Prima ancora era un
orto, un vero campo. Nel Cinquecento la famiglia Imperiale ne fece un’area residenziale di prestigio. Il
palazzo Imperiale e il vicino palazzo del Melograno (vi crebbe sul balcone, forse da un seme portato
dal vento) sono le emergenze architettoniche principali. O bello barchì, il barchile, insomma la fontana
in centro all’oblunga piazza è del 1643, viene della distrutta piazza Ponticello, a levante di Porta Soprana – dove oggi c’è piazza Dante e prima di sistemarsi qui trovò dimora in altri luoghi cittadini, nomade e vagabonda come molte altre fontane genovesi. Al secondo piano
nobile di Palazzo Imperiale, uno dei 42 palazzi dei Rolli diventati Patrimonio dell’Umanità UNESCO, sotto gli affreschi di Luca
Cambiaso, ha sede Liguria Style, il primo centro polivalente della Liguria interamente dedicato alle più alte espressioni dell’artigianato
ligure. I prodotti dell’artigianato artistico e dell’enogastronomia regionale sono qui esposti perché vengano conosciuti, ed eventualmente
acquistati, e sono presentati con un percorso di tipo museale ma anche attraverso corsi, laboratori e incontri con gli artigiani.
Tempo medio stimato di visita – 20’
Contatti e info - Telefono: 010 261 036; Fax: 010 251 6499; Email: [email protected] ; Sito web: www.liguriastyle.it
Orari - gio-mar 10,00-18,15
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Nome waypoint – 022
Indirizzo – Via di Scurreria
Descrizione – Nella zona intorno alla via di scutaria avevano bottega gli scudai. Fu aperta nel
Cinquecento per dare un accesso scenografico al palazzo Imperiale di Campetto. Operazione ben
riuscita. La si risale con calma osservando le vetrine dei negozi che si aprono lungo la successione
di palazzi patrizi elegantemente policromi. I vicoli circostanti e vico Indoratori che la taglia
perpendicolarmente (Indoratori, altro nome di professione artigiana) propongono bottegucce
antiche e bar-ristoranti nuovi e giovani.
Tempo medio stimato di visita – 10’
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Nome dell’emergenza – Cattedrale di San Lorenzo e Museo del Tesoro di San Lorenzo
Nome waypoint – 023
Indirizzo – Piazza di San Lorenzo
Descrizione – La chiesa dedicata a San Lorenzo si trovò nel X secolo interna alle mura e ottenne perciò il
titolo di cattedrale cittadina togliendolo alla periferica e poco difendibile San Siro. Nel XII secolo fu
ricostruita romanica, e nel XII secolo iniziò la trasformazione che lentamente la portò ad assumere l’aspetto
attuale. Vi misero mano maestranze franco-normanne,, artisti lombardi, pisani, francesi, e ne uscì un
edificio insolito, un po’ romanico un po’ gotico (curiose le doppie arcate delle navate, romaniche in alto e
gotiche in basso), con statue di stile gotico francese (l’Arrotino) e antelamico (i leoni stilofori), un rosone
quattrocentesco e le torri quattro-cinquecentesche. All’interno spicca la vasta cappella laterale dedicata a
San Giovanni Battista, patrono della città, le cui (presunte) reliquie furono portate a Genova durante le
crociate e sono custodite in una sontuosa arca d’argento; l’arca esce dalla cattedrale il 24 giugno e insieme
ai grandi crocifissi delle Casacce accompagna l’arcivescovo sino al Porto Antico per l’antico rito propiziatorio della Benedizione del
mare, rito seguito e partecipato dai genovesi anche in tempi scristianizzati come quelli attuali.
Il Museo del Tesoro è nato nel 1956 su progetto di Franco Albini ed è un capolavoro riconosciuto nell’architettura museale
internazionale. I vani sotterranei in pietra grigia richiamano le costruzioni a "tholos" micenee; gli oggetti narrano storie più che
leggendarie, come il Sacro Catino, portato dalla Terrasanta nel XII secolo e per secoli considerato una reliquia dell'Ultima Cena di
Cristo, o il Piatto di San Giovanni, che la tradizione vuole abbia accolto la testa del Battista; o ancora la bizantina Croce degli Zaccaria,
che contiene un “frammento della Vera Croce”, con cui gli Arcivescovi di Genova benedivano il Doge eletto; e infine le Casse
processionali di San Giovanni Battista e del Corpus Domini, capolavori di argenteria e oreficeria quattro-cinquecentesca. Oltre al tesoro
si visita il monumentale coro ligneo cinquecentesco e dalla scala della torre campanaria, dopo una sosta nella Tribuna del Doge, si può
raggiungere il Loggiato quattrocentesco.
Tempo medio stimato di visita – 1h
Contatti e info - Telefono: 010 247 1831; Fax: 010 557 4701; Email: [email protected] ; Siti web: www.museidigenova.it,
www.diocesi.genova.it
Orari e giorni di apertura del Museo - Lun-sab 9,00-12,00/15,00-18,00; prima domenica del mese 15,00-18,00; chiuso 1/1, 6/1,
Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 25/4, 1/5, 2/6, 24/6, 15/8, 1/11, 8/12, 25/12, 26/12
Costo biglietto d’ingresso del Museo - Intero € 6,00; Ridotto € 4,50
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Nome waypoint – 024
Indirizzo – Palazzo Ducale, via Tommaso Reggio 34
Descrizione – Nel 1964 nasceva il Louisiana Jazz Club, che rapidamente divenne quasi sinonimo di "Jazz a Genova". Nel 1989 il
Louisiana progettò un Centro Studi di Musica Afro-Americana che si concretizzò dopo alcuni anni in un piccolo locale del Palazzo
Ducale. Oggi il catalogo del Museo ammonta a circa diecimila pezzi fra dischi in vinile (33 giri, 45 giri, 78 giri) cd, nastri, cassette e nastri
video. La dotazione più numerosa è quella lasciata dall'Avvocato Dagnino, storico presidente della banca Carige e appassionato di
musica jazz, a cui il Museo è dedicato. Nell’insieme delle donazioni messe a disposizione anche da altri collezionisti si raggiunge un
totale di altri cinquantamila pezzi circa. Il fondo cartaceo comprende riviste musicali, libri, locandine, manifesti d'epoca, depliants e
videotapes inediti sulla storia del jazz e sui suoi protagonisti. Il Museo opera anche come Centro Studi e Ricerche sulla Musica afroamericana e le sue attività sono molteplici: guida alla ricerca discografica specializzata e all'ascolto, compilazione di antologie per motivi
di studio e ricerca, fotocopiatura da riviste o libri, conferenze tematiche e audizioni, informazioni sul circuito jazzistico non solo locale.
Tempo medio stimato di visita – 20’
Contatti e info - Telefono e fax: 010 585 241; Email: [email protected]; Siti web: www.italianjazzinstitute.com
Orari e giorni di apertura - Lun-sab 16,00-19,00
Costo biglietto d’ingresso - Alcuni dei servizi offerti sono gratuiti, altri a pagamento.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Museo Diocesano e Mostra permanente “Blu di Genova”
Nome waypoint – 025
Indirizzo –via Tommaso Reggio 20r
Descrizione – Il Museo Diocesano occupa i locali intorno al chiostro dei Canonici di San Lorenzo ed espone opere che documentano le
vicende della Chiesa genovese. Manufatti artistici e testimonianze figurative di alta, talvolta altissima, qualità, sono monumenti funerari,
polittici, crocifissi, tessuti, reliquiari, dipinti, paramenti e suppellettili; reperti archeologici e materiali lapidei illustrano la storia più antica
del sito. V’è poi la mostra permanente – indubbiamente senza eguali nel mondo - “Blu di Genova, una Passione in 14 teli dipinti nel XVI
secolo” che espone una serie di grandi dipinti su tela jeans di colore blu sul tema della Passione di Cristo, di età prevalentemente
cinquecentesca.
Tempo medio stimato di visita – 45’
Contatti e info - Telefono: 010 254 1250; Fax: 010 253 2408; Email: [email protected]; Siti web:
www.diocesi.genova.it/museodiocesano/
Orari e giorni di apertura - Lun-sab 9,00-12,00 / 15,00-18,00
Costo biglietto d’ingresso - Ingresso Museo Diocesano e Museo del Tesoro (Cattedrale di San Lorenzo)
€ 6.00 intero
€ 4.50 ridotto
gruppi, studenti universitari, religiosi ed ultrasessantenni
; Ingresso al Chiostro di San Lorenzo
€ 2.00
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Nome dell’emergenza – Piazzetta di San Giovanni il Vecchio
Nome waypoint – 026
Indirizzo – fra via Tommaso Reggio e piazza di San Lorenzo
Descrizione – Una piazzetta tranquilla, un poco isolata dall’andirivieni della grande contigua piazza che funge
da sagrato alla cattedrale, circondata da preziosità artistiche e architettoniche discrete a cui quasi nessuno
bada, perché nella piazzetta non ci passa quasi mai nessuno…
Tempo medio stimato di visita – 2’
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Palazzo Ducale
Nome waypoint – 027
Indirizzo – Piazza Giacomo Matteotti 9
Descrizione – Dopo la vittoria della Meloria contro i Pisani (1284) nel 1291 i Capitani
del popolo Oberto Spinola e Corrado Doria fanno edificare il Palazzo degli Abati
sull’area urbana fra le chiese di S. Lorenzo e S. Matteo. Si ingloba anche il contiguo
palazzo con torre di Alberto Fieschi; questo è il nucleo iniziale del Paxo il palazzo che
dal 1339 diverrà la residenza del primo Doge, Simon Boccanegra, e sarà detto quindi
Ducale. La trecentesca – o forse più antica- "Torre del popolo", o “Grimaldina”,
sopraelevata poi nel 1539, ospitò per molto tempo le carceri. Fra XIV e XV secolo il Palazzo fu ampliato fino a chiudere sui quattro lati la
piazza antistante, attuale piazza Matteotti. Nel 1591 il ticinese Andrea Ceresola detto il Vannone ottiene l’incarico di ricostruire il
palazzo, che diventa più o meno ciò che è oggi, col grandioso atrio coperto fiancheggiato da due cortili porticati e l’ampio scalone ceh
porta alle logge del piano nobile e agli ambienti di rappresentanza, le Sale del Maggiore e Minor Consiglio e gli Appartamenti del Doge
con la Cappella affrescata. Nel 1777 un grave incendio distrugge alcune parti del palazzo e a ricostruzione è affidata al neoclassico
architetto ticinese Simone Cantoni. Gli interventi del XIX e degli inizi del XX secolo modificano la fisionomia del palazzo, e con la
costruzione di Piazza De Ferrari si rende necessario realizzare una facciata sul lato est con decorazioni pittoriche. Lunghi ed efficaci
lavori di restauro hanno portato il Ducale nel 1992 a tornare ad essere un centro di aggregazione della cittadinanza genovese e dei
turisti, che qui trovano istituti culturali e ricreativi, ristoranti, mostre temporanee. Non è più il centro del potere politico ma un contenitore
culturale in senso lato, al servizio della città.
Tempo medio stimato di visita – 20’ eventuali mostre escluse, 30’ visita torre e carceri
Contatti e info - Telefono: 010 557 4000. Per torre e carceri 010 557 4064/065
Fax: 010 557 4001; Email;
[email protected], [email protected]; Sito web: www.palazzoducale.genova.it
Orari - Il palazzo è aperto tutti i giorni; Le mostre a pagamento sono aperte mar-dom 9,00-19,00; Apertura della Torre e delle Carceri
mar-dom 10,00-13,00 / 15,00-18,00
Costo del biglietto d’ingresso se non ci sono mostre la visita degli spazi aperti al pubblico è gratuita; Torre e carceri: intero € 4,00,
ridotto € 3,00; intero con visita guidata: intero € 5,00, ridotto € 4,50, scuole € 4,00
; Tutti i giovedì e i venerdì dalle ore 15 alle ore 18 e il
sabato dalle 10 alle 13, ogni mezz'ora, visita guidata gratuita alle Carceri e alla Torre, a cura dei volontari dell’Associazione Amici dei
Musei Liguri e di Palazzo Ducale. Il costo del biglietto d’ingresso resta invariato.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Piazza Raffaele De Ferrari con Accademia Ligustica di Belle Arti
Nome waypoint – 028
Indirizzo – piazza De Ferrari – largo Sandro Pertini 4 (Accademia Ligustica di Belle Arti)
Descrizione – Per i genovesi doc non è “piazza De Ferrari”, è semplicemente “Deferrari” o più gergalmente
“Defe”. È l’ombelico della città, il punto d’unione fra il centro medievale e la città moderna, il luogo delle
grandi manifestazioni politiche e dei festeggiamenti sportivi, il fulcro intorno a cui ruota la vita sociale e
pubblica di Genova sin da quando fu aperta agli inizi del XX secolo ampliando la vecchia piazza di San
Domenico e demolendo il demolibile fra le case e i conventi che occupavano l’area. È dedicata al duca di
Galliera, ricchissimo e benefattore, che nel 1875 donò 20 milioni di lire per ampliare il porto. Da questa
piazza si dipartono le strade otto-novecentesche affiancate da impotenti ed eleganti edifici in stile liberty,
neoclassico, eclettico: il palazzo della Borsa è un capolavoro del liberty genovese e fronteggia la policroma
facciata est del palazzo Ducale. La fontana in bronzo che sta al centro della piazza è del 1936, rinnovata nel
2001. Sul lato a nord della piazza, accanto al Teatro dell’Opera Carlo Felice, sta un edificio neoclassico dell’architetto Carlo Barabino
che accoglie l’Accademia Ligustica di Belle Arti. Istituita nel 1751 per iniziativa di un gruppo di artisti e di aristocratici genovesi, dal 1831
ha qui la sua sede; il suo Museo custodisce oggi oltre trecento dipinti, esposti a rotazione, che raccontano la pittura ligure dal XIV al XX
secolo.
Tempo medio stimato di visita – 10’ per attraversare con calma la piazza. 30’ per la visita al Museo dell’Accademia Ligustica
Contatti e info - (Accademia Ligustica); Telefono: 010 560 131, 010 560 1327; Fax: 010 587 810; Email: [email protected];
Siti web: www.accademialigustica.it
Orari e giorni di apertura - (Accademia Ligustica) Mar-ven 14,30-18,30; Accesso disabili con ascensore al civ. n. 6
Costo biglietto d’ingresso - (Accademia Ligustica) intero: 5,00 euro; ridotto: 3,00 euro (studenti, minori di anni 18 e maggiori di anni
65)
gratuito per studenti Accademie di Belle Arti muniti di tesserino, soci ICOM, giornalisti, titolari card dei Musei di Genova
(www.museigenova.it)
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Nome dell’emergenza – Piazza Dante
Nome waypoint – 029
Indirizzo – piazza Dante
Descrizione – C’era un ruscello dalle acque scure, probabilmente perché erano utilizzate dai lavoratori
della lana che avevano quartiere sulle sue sponde. Si chiamava Rivo Torbido e scorreva fra le case del
Borgo Lanaioli, fuori della città medievale, a levante della Porta Soprana. Negli anni Trenta del secolo
scorso il “piccone risanatore” lo demolì, sostituendolo con una vasta piazza moderna, circondata da alti
edifici in stile razionalista. Una bella piazza, nel suo genere, dove fra i grattacieli non stonano i pochi resti
del borgo medievale che fu, fra cui la cosiddetta “casa di Colombo” (vedi Itinerario 4). Il signore della piazza
è il grattacielo sud, a lungo noto come “grattacielo dell’orologio”, disegnato da Marcello Piacentini, che coi
suoi 120 metri di altezza contende al Pirellone di Milano il titolo di edificio più alto d’Italia. Bazzeccole
rispetto agli 818 metri del Burj Dubai, ma si fa quel che si può… La terrazza panoramica al trentesimo
piano è un magnifico punto di osservazione sulla città.
Tempo medio stimato di visita – 10’ per attraversare con calma la piazza.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Via Fieschi
Nome waypoint – 030
Indirizzo – via Fieschi
Descrizione –
Dedicata a una delle principali famiglie patrizie del Medioevo genovese, è un rettilineo che sale verso la
residenziale collina di Carignano fra palazzi ottocenteschi e (brutti) edifici pubblici del secondo Novecento
Tempo medio stimato di visita – 10’ per salire con calma lungo la via.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Dipinti murali novecenteschi
Nome waypoint – 031
Indirizzo – Salita San Leonardo 18
Descrizione – Salita San Leonardo è una delle antiche creuse, le mulattiere-strade pedonali che salgono dal centro città verso le
circostanti colline. La facciata di un palazzo del primo Novecento è dipinta con figure umane policrome di evidente impronta razionalista,
una decorazione piuttosto insolita nella pur ricca tradizione genovese e ligure in generale delle facciate dipinte
Tempo medio stimato di visita – 2’
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Ingresso secondario alla Biblioteca Berio
Nome waypoint – 032
Indirizzo – salita San Leonardo, a monte del civico 18
Descrizione – Da un cancelletto lungo salita San Leonardo si può entrare nel giardino che funge da
accesso secondario alla Biblioteca Civica Berio, la maggiore di Genova, Fondata dall'abate Carlo Berio nella
seconda metà del Settecento, ebbe la sede originaria in via del Campo, poi a Campetto, indi nel Palazzo
Ducale e oggi occupa l’ampio edificio che fu del seminario seicentesco. Ha una ricca collezione di
manoscritti e opere a stampa di pregio.
Tempo medio stimato di visita – 2’ il giardino, più lungo se si vuole entrare nella biblioteca
Contatti e info (Biblioteca Berio) Indirizzo – via del Seminario 16; Telefono: 010 557 6010; Fax: 010 557
6060; Email: [email protected]; Siti web: www.comune.genova.it
Orari e giorni di apertura - Lun-ven 8,30-19,00; Sab 8,30-19,00 (settembre-giugno) 8,30-13,00 (luglio e
agosto)
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Chiesa di Santa Maria in Via Lata
Nome waypoint – 033
Indirizzo – piazza di Santa Maria in via Lata
Descrizione – La trecentesca chiesetta di Santa Maria in via Lata, a strisce bianche e nere secondo il più puro
stile decorativo genovese, era l’abbazia familiare della potente famiglia dei Fieschi, che su questo colle
eressero nel 1290 un palazzo con giardini e fontane. Tutto distrutto, tranne la chiesa, per ordine del Senato
della Repubblica nel 1547, dopo il fallimento della congiura dei Fieschi contro Andrea Doria. Oggi la chiesa è
sede della Confraternita di Sant’Antonio Abate e Paolo I Eremita
Tempo medio stimato di visita – 5’
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Nome dell’emergenza – Archivio di Stato –Complesso di Sant’Ignazio
Nome waypoint – 034
Indirizzo – via di Santa Chiara 28 r (ingresso manifestazioni)
Descrizione – Il monumentale complesso edilizio di Sant’Ignazio ospita l’Archivio di Stato di Genova, uno
dei più ricchi d’Italia, che ha allestito la mostra permanente “Colombo/Colón. Un uomo tra vecchio e nuovo
mondo”, che presenta in un percorso interattivo di tecnologie moderne, suoni e immagini lo straordinario
patrimonio di fonti scritte sulle origini, la famiglia e la vita di Colombo, e sulla sua indubitabile genovesità
Tempo medio stimato di visita – 30’
Contatti e info - Telefono: 010 595 7581; Fax: 010 553 8220; Email: [email protected] ; Siti web:
www.archivi.beniculturali.it
Orari e giorni di apertura - lunedì-giovedì, 10-17,10; venerdì-sabato, 10-13
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Piazza Galeazzo Alessi
Nome waypoint – 035
Indirizzo – piazza Galeazzo Alessi
Descrizione – Nell’elegante quartiere di Carignano, dedicata al grande architetto cinquecentesco che rivoluzionò il modo di costruire
palazzi e ville patrizie, è un piacevole punto di osservazione verso i quartieri di levante del centro cittadino, la collina di Albaro e il monte
Fasce
Tempo medio stimato di visita – 5’
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Le Fate Art Cafè
Nome waypoint – 036
Indirizzo – via Galeazzo Alessi 1c
Descrizione – Il nome viene da un’affiche parigina di uno spettacolo. Questa giovane trattoria di Carignano, diretta da un esperto della
ristorazione, è il regno del miglior vino ligure che accompagnano una cucina genovese attenta ai sapori di mare e di terra.
Tempo medio stimato di visita – 30’ se ci si ferma a mangiare qualcosa
Contatti e info - Telefono: 010 593 272; Email: [email protected]
Orari e giorni di apertura - 14.30 e 20.00 -22.30 Chiusura: Sabato a mezzogiorno e domenica.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Basilica di Santa Maria Assunta di Carignano
Nome waypoint – 037
Indirizzo – piazza Carignano
Descrizione – Voluta dalla famiglia Sauli al sommo della collina di Carignano, in una posizione dominante sulla
città vecchia e su quella moderna, fu disegnata da Galeazzo Alessi a metà del Cinquecento; di stile tipicamente
cinquecentesco, ha un interno luminoso e geometrico e pianta simmetrica ed elegante. È la chiesa dove si
celebrano i funerali dei genovesi famosi. Il 13 gennaio 1999 c’erano diecimila persone al funerale di Fabrizio De
Andrè, e riempivano la chiesa e la piazza.
Tempo medio stimato di visita – 10’
Contatti e info - Telefono: 010 540 650
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Piazza Sarzano
Nome waypoint – 038
Indirizzo – piazza Sarzano
Descrizione – È da queste parti che ventisei o ventisette secoli fa nacque Genua o Xenoa o come si
chiamava. Fra questa piazza di forma irregolare e la vicina collina oggi detta di Castello. Da punto di
osservazione e di guardia, divenne un campo per manifestazioni pubbliche e nel ‘600 fu promossa a piazza.
Oggi, pur senza perdere il tono profondamente popolare che le è proprio da quasi duecento anni, è uno dei
centri di vita universitaria e culturale, prossima al museo archeologico e alla facoltà di architettura
dell’università. Scendendo dal settecentesco ponte di Carignano si entra nella piazza osservando a destra il
tempietto fontana sormontato dalla testa di Giano bifronte (uno dei simboli antichi della città), mentre davanti
si ha l’ingresso del convento-museo e a sinistra ci sono il profondo pozzo della nuova stazione della
metropolitana e la coloratissima chiesa di San Salvatore diventata aula universitaria.
Tempo medio stimato di visita – 10’
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Museo di Sant’Agostino
Nome waypoint – 039
Indirizzo – Piazza Sarzano 35r
Descrizione – I locali del convento di Sant’Agostino, risalente al XIII secolo, che circondano un
singolare settecentesco chiostro triangolare, ospitano un’antologia delle arti figurative genovesi
dall’XI al XVII secolo; sono sculture, pitture, monumenti funebri, basso- e alto rilievi, affreschi,
quasi tutto materiale proveniente da scavi archeologici e soprattutto da chiese e da edifici
cittadini distrutti nel corso dei secoli, per ingiuria del tempo o durante i periodici lavoro di
rinnovamento della città. Oltre all’interesse storico, archeologico e documentaristico (ad
esempio c’è un sigillo tombale del 1259 che riporta uno dei più antichi esempi di volgare
genovese, e i frammenti del monumento funebre di Margherita di Brabante, moglie dell’imperatore Enrico VII di Lussemburgo, morta a
Genova nel 1311) è l’edificio stesso ad essere interessante, nel connubio fra l’architettura tardo medievale e seicentesca e il
rinnovamento strutturale operata dagli architetti Albini-Helg-Piva fra il 1977 e il 1992.
Tempo medio stimato di visita – 1h
Contatti e info Telefono: 010 251 1263 / Fax: 010 246 4516 / Email: [email protected]
Siti web: www.museosantagostino.it
Orari e giorni di apertura: Mar-ven 9,00-19,00 sab-dom 10,00-19,00 / chiuso 1/1, 6/1, Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 25/4, 1/5, 2/6, 24/6,
15/8, 1/11, 8/12, 25/12, 26/12
Costo biglietto d’ingresso Intero € 4,00 Ridotto per gli ultra 65 anni € 2,80 Gratuito per i cittadini UE da 0 a 18 anni e la domenica per
i residenti nel Comune di Genova
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Chiesa di Sant’Agostino e Teatro della Tosse
Nome waypoint – 040
Indirizzo – piazza Renato Negri 6/2 (Teatro della Tosse)
Descrizione – L’obliqua piazza Negri propone due luoghi significativi del patrimonio culturale
genovese: la chiesa di Sant’Agostino è l’unica delle grandi chiese duecentesche genovesi
conservata nel suo aspetto gotico originario. Dopo i danni subiti nell’ultima guerra e lunghi lavori di
restauro è diventata un auditorium e un luogo di eventi culturali. La sua torre campanaria, ben
visibile dal chiostro triangolare del convento-museo, richiama nelle forme il campanile di San
Giovanni di Pré: curioso e insolito per Genova l’uso del mattone e il rivestimento in piastrelle
policrome. L’edificio marrone e giallo a sinistra della chiesa è la sede del Teatro della Tosse, uno dei principali operatori culturali della
città, erede del teatro di Sant’Agostino in cui ottennero successi Carlo Goldoni e Nicolò Paganini. Attivo in questa sede dal 1980, “la
Tosse” ha collaborato felicemente e lungamente col grande scenografo illustratore genovese Emanuele Luzzati, scomparso pochi anni
or sono.
Tempo medio stimato di visita – 10’ (la piazza)
Contatti e info (Teatro della Tosse); Telefono: 010 248 70 11 / Fax: 010 261 488; Email: [email protected]; Sito web:
www.teatrodellatosse.it
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Chiesa di San Donato
Nome waypoint – 041
Indirizzo – piazza di San Donato
Descrizione – Edificata all’inizio del XII secolo e ampliata cento anni dopo, questa è una delle più
belle chiese della città, insigne esempio di romanico genovese; notevole il bellissimo campanile
ottagonale (meglio definibile come “torre nolare”). La facciata non è quella originaria perché il
rosone e il protiro furono aggiunti nei restauri di Alfredo D’Andrade del 1888 e in quello successivo
del 1925; ma sono bellissimi anche se “moderni”. All’interno si osservano il tetto a capriate lignee,
le colonne romane di reimpiego e quelle del tardo XII secolo, e si ammirano le numerose opere
d’arte, fra cui spicca lo splendido trittico dell’Adorazione del Magi del fiammingo Joos Val Cleve (1515)
Tempo medio stimato di visita – 15’
Contatti e info Telefono: 010 246 8869; Sito web: www.irolli.it
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Facoltà di Architettura
Nome waypoint – 042
Indirizzo – Stradone Sant’Agostino 37
Descrizione – È dal 1990 che la Facoltà di Architettura dell’Università di Genova occupa questa
antica e rinnovata sede sulla collina di Castello, il cuore più antico di Genova. Dove in epoca
preromana sorgeva il nucleo originario della città, nei secoli altomedievali il Palazzo del Vescovo e
in età Moderna vasti conventi un po’ isolati dal centro urbano, è nata la nuova Facoltà, che unisce
intimamente la nuova costruzione ai resti delle antiche chiese e del monastero di San Silvestro. Fu
l’allora preside Edoardo Benvenuto, architetto e teologo, a voler portare la Facoltà di Architettura nel cuore della città storica,
contribuendo in maniera fondamentale e profonda alla rinascita sociale, urbanistica e culturale di questo quartiere che nei decenni
precedenti era andato progressivamente degradandosi.
Tempo medio stimato di visita – 20’
Contatti e info - Telefono: 010 209 5904 / Sito web: www.arch.unige.it
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Via di Mascherona, mura “romane”
Nome waypoint – 043
Indirizzo – Salita di Santa Maria in Passione, fra via di Mascherona e piazza di Santa Maria in Passione
Descrizione – Un angolo nascosto e poco frequentato fra le case del nucleo più antico della città, a pochi
passi dalla facoltà di Architettura. Sotto un archivolto appare un tratto di muro formato da alcuni grossi
massi molto diversi da quelli che costituiscono i muri adiacenti. Non vi sono certezze storiche di nessun
tipo ma alcuni vogliono pensare che siano ciò che resta dell’ipotetica cinta muraria di epoca romana. Che
rimane ipotetica, giacché le prima mura di cui si ha certezza sono quelle “degli Arabi” del IX secolo.
Tempo medio stimato di visita – 2’
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Nome dell’emergenza – Piazza di Santa Maria in Passione e Casa Paganini
Nome waypoint – 044
Indirizzo – piazza di Santa Maria in Passione 34
Descrizione – Una piazzetta tranquilla, in cima alla collina di Castello, isolata e un po’ fuori dal mondo pur
vicinissima alla facoltà di Architettura, accoglie i ruderi insolitamente recuperati della chiesa di Santa Maria in
Passione e il bel palazzo policromo che fu il monumentale monastero di Santa Maria delle Grazie la Nuova.
Dopo lungo restauro oggi accoglie la Casa Paganini, gestita dall’Associazione Amici di Paganini. La chiesa è
diventata sala per concerti, e gli altri spazi dovrebbero essere adibiti a esposizione museale, biblioteca, sale
conferenze, sala dedicata a Paganini…
Tempo medio stimato di visita – 15’ se la Casa è aperta, 5’ se è chiusa
Contatti e info - Telefono: 010 383 756; Sito web: www.irolli.it, www.NiccoloPaganini.it
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Torre Embriaci
Nome waypoint – 045
Indirizzo – ben visibile da via di Santa Maria di Castello
Descrizione – Nel XII secolo Genova poteva assomigliare a San Giminiano, tante dovevano
essere le torri erette dalle varie famiglie nobili. Pare fossero almeno 66. Più potente era la
famiglia, più alta era la torre. Poi, quando una famiglia cadeva in disgrazia la sua torre veniva
abbattuta, e così oggi ne rimangono quattro o cinque, quasi tutte poco visibili e un po’
dimenticate. Questa tutti i genovesi la conoscono, perché spicca sulla skyline del centro storico.
Sorta nel XII secolo forse sui resti di una torre del castellaro preromano (per cui gli Embriaci
furono detti De Castro), è l’unica a cui fu permesso rimanere più alta di 80 palmi (è alta 41 metri) quando nel 1196 il podestà Drudo
Marcellino impose un limite all’altezza delle torri (che potevano anche crollare sulle case vicine!). A meritarsi tale trattamento di favore fu
la memoria del capitano Guglielmo Embriaco “Testa di maglio”, eroe della prima crociata.
Tempo medio stimato di visita – 5’
Contatti e info - Sito web: www.francobampi.it, http://guide.travelitalia.com/it/guide/Genova/1547/
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Chiesa di Santa Maria di Castello
Nome waypoint – 046
Indirizzo – salita Santa Maria di Castello 15
Descrizione – Questa chiesa, importantissima per ricchezza artistica e antichità storica, è nata forse sulle
rovine di una chiesa longobarda di culto ariano eretta nel 658. L'edificio romanico fu costruito negli anni 1100
- 1125 da "magistri commacini" provenienti dalle valli di Como e di Lugano. Nel 1442 passò ai Domenicani
che prima del 1468 eseguirono profonde modifiche all’edificio, costruirono il convento e la nuova sacrestia.
L'interno basilicale attuale nasce dalla combinazione di nuclei differenti: le navate e il presbiterio sono
romanici, le cappelle laterali (che venivano date in concessione alla grandi famiglie nobili) sono
quattrocentesche, l’abside quattro-cinquecentesca; alcuni interventi ulteriori sono settecenteschi.
Il complesso costituito dalla chiesa-convento, dall'oratorio, dalla biblioteca e dai chiostri è uno dei principali
musei di arti figurative della città. Fra quadri, crocifissi lignei, sculture, codici e incunaboli, arredi, Santa Maria
di Castello (o più semplicemente “la chiesa di Castello”) è una cassaforte piena di tesori. Uno dei più celebri si trova al primo piano della
loggia, è l’affresco dell’Annunciazione di Giusto da Ravensburg, del 1451.
Tempo medio stimato di visita – 45’
Contatti e info - Telefono: 010 254 951; Sito web: www.irolli.it, www.diocesi.genova.it
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Chiesa dei Santi Cosma e Damiano
Nome waypoint – 047
Indirizzo – piazza di San Cosimo
Descrizione – Nascosta in una minuscola piazzetta protetta dagli alti muri delle case circostanti (e alla sera affollata dalle voci degli
avventori di un piccolo ristorante alla moda), sorge al confine tra le due parti più antiche della città, cioè fra le pendici occidentali della
collina del "castello " e i limiti orientali del castrum romano che occupava la Platealonga vicino al mare. Pare che già nei secoli VII e VIII
qui sorgesse un oratorio dedicato ai due fratelli medici siriani Cosma e Damiano, martirizzati nel 287. Il primo documento che parla della
chiesa è però del 21 aprile 1049. È un gioiellino del romanico genovese, poco noto anche agli stessi genovesi ma che difficilmente
lascia indifferenti chi la visita o soltanto ne osserva la facciata dalla piazzetta antistante. Nel 2010 sono in corso (lunghi) lavori di restauri
interni ed esterni.
Tempo medio stimato di visita – 10’
Contatti e info - Telefono: 010 246 8869
Sito web: http://www.irolli.it/chiesa_genova/33/chiesa-dei-santi-cosimo-e-damiano.html
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Nome dell’emergenza – Bottega del Conte (Caffè Museo)
Nome waypoint – 048
Indirizzo – via delle Grazie 47r
Descrizione – Un piccolo negozio di alimentari dell’800 trasformato in (piccolo) locale dove bere
aperitivi, birre, whisky e ascoltare jazz. Sotto, cantine e cisterne che tradiscono le origini di questo
edificio stretto lungo uno dei principali caruggi alle pendici della collina di Castello; un edificio che
risale almeno al XIII secolo se non forse al Mille. Pare che il suo bagno sia il più bello fra i bagni
dei locali genovesi: pavimento d'ardesia, specchiera in noce, lavello in marmo e piastrelle
settecentesche napoletane alle pareti.
Tempo medio stimato di visita – 15’
Contatti e info - Telefono: 010 246 8356
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Casa del Boia, o di Agrippa e Mercato del Pesce
Nome waypoint – 049
Indirizzo – piazza Cavour
Descrizione – La trafficata e un po’ caotica piazza Cavour occupa più o meno l’antica baia del Mandraccio,
nucleo originario del porto di Genova, punto di incontro e di scambio in epoca preromana fra i mercanti
etruschi, greci, fenici e le popolazioni liguri delle colline. Qui sorgono due interessanti edifici storici; quello a
monte, a ridosso delle ultime pendici della collina di Castello, è la sede dal 1990 della Compagnia Balestrieri
del Mandraccio e ha il duplice nome di Casa di Agrippa o di Casa del Boia. Il nome “Casa di Agrippa" gli fu
attribuito a quando, durante i lavori di costruzione della strada Sopraelevata, fu trovata una lapide marmorea
intitolata a Vipsiano Agrippa, ammiraglio dell'imperatore Augusto. Ma l’edificio risulterebbe essere dell’XI o
XII secolo, quindi forse la lapide era stata utilizzata come zavorra per le navi e non indica una proprietà di
Agrippa. Probabilmente la casa era più vasta di ciò che rimane oggi, e siccome nei tempi della Repubblica
davanti alla vicina chiesa di San Marco si eseguivano le condanne a morte, per decapitazione o per
impiccagione, forse per questo motivo il nome popolare dell’edificio è "Casa del Boia". Il Mercato del Pesce, malamente visibile al di là
dei piloni della sopraelevata, è uno dei principali edifici in stile razionalista della città, sorto negli anni Trenta e ingiustamente poco
considerato dal punto di vista monumentale per via della sua posizione urbanisticamente infelice e per le attività “odorose” che vi si
svolgono all’interno.
Tempo medio stimato di visita – 10’ (visita esterna)
Contatti e info (Balestrieri del Mandraccio) - Telefono: 338 575 7068 - Email: [email protected]
Sito web: www.balestrieridelmandracio.it
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Magazzini dell’Abbondanza
Nome waypoint – 050
Indirizzo – a metà di via del Molo
Descrizione – L'edificio dei Magazzini dell'Abbondanza è attualmente adibito a sede del Centro di
formazione dell'Università di Genova; è un imponente edificio cinquecento che domina con le sue
dimensioni il quartiere del Molo. Fu costruito dalla Repubblica di Genova per immagazzinare i beni
nei periodi di abbondanza (da qui il nome) per poi distribuirli nei periodi di carestia tramite il
Magistrato dell'Abbondanza, costituito nel 1565.
Tempo medio stimato di visita – 5’ (visita esterna)
Contatti e info - Sig.ra Nadia Vandone, Responsabile Servizi Attività Negoziale, Economale e Patrimoniale dell’Università di
Genova
Tel: 010 209 9237
Fax: 010 209 9549 - E-mail [email protected]
Sito web: www.irolli.it
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Chiesa di San Marco al Molo
Nome waypoint – 051
Indirizzo – via del Molo 18
Descrizione – Dedicata al santo protettore della città storicamente rivale di Genova nella supremazia sul mare, è una delle chiese più
antiche di Genova, eretta nel 1177 sullo stretto molo che esisteva nei primi secoli del secondo millennio. Fra il 1594 e il 1736 avvenne la
trasformazione in senso barocco; un restauro novecentesco ha riportato alla luce le strutture interne originarie ma oggi l'edificio è
orientato in senso opposto alla primitiva costruzione romanica. Sul fianco sinistro c’è un bassorilievo raffigurante il leone di San Marco:
fu preso nella città di Pola durante un saccheggio nel 1380.
Tempo medio stimato di visita – 10’
Contatti e info - Telefono: 010 246 6428; Sito web: www.parrocchie.it/genova/sanmarco/, www.irolli.it
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Porta Siberia e Museo Luzzati
Nome waypoint – 052
Indirizzo – Area Porto Antico 6, in fondo a via del Molo
Descrizione – L'imponente HYPERLINK "http://www.irolli.it/da_visitare_a_genova/39/portasiberia.html" \t "_blank" Porta del Molo, a levante del Porto Antico, fu eretta tra il 1551 e il 1553 su
progetto di HYPERLINK "http://it.wikipedia.org/wiki/Galeazzo_Alessi" \t "_blank" Galeazzo Alessi.
Il suo nome deriva da un errore di pronuncia: si chiama infatti "Cibaria" (perché custodiva le scorte
di cibo) che divenne poi "Siberia". Da alcuni anni la porta è sede del Museo Luzzati, dedicato al
grande disegnatore, illustratore, scenografo teatrale genovese scomparso nel 2005. All' interno c’è
un artshop/bookshop dove si può acquistare oggettistica, libri, cataloghi mostre, e grafiche d'arte di Emanuele Luzzati.
Tempo medio stimato di visita – 20’
Contatti e info - Telefono: 010 253 0238 - Fax: 010 251 8052 - Email; [email protected]
Sito web: http://www.museoluzzati.it, http://www.sullacrestadellonda.it/torri_costiere/porta_siberia.htm
Orari - Mar-ven 10,00-13,00 e 14,00-18,00 s ab-dom 10,00-18,00
Costo del biglietto d’ingresso - €5 intero € 2 dai 7 ai 18 anni, € 4 sopra ai 65 anni e in convenzione per Feltrinelli, Fnac, Coop,
Acquario Village
bambini gratis fino a 6 anni
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Bicu
Nome waypoint – 053
Indirizzo – via Magazzini del Cotone, Magazzini del Cotone - modulo 4
Descrizione – Bicu, “Fabbrica della birra e cucina” è un vasto locale molto apprezzato soprattutto in estate,
quando si può mangiare e gustare la birra artigianale prodotta nei locali adiacenti seduti ai tavolini esterni
che si affacciano sui grandi yachts all’ancora nel Porto Antico, mentre le luci della città illuminano le colline
su fino ai forti ottocenteschi e i grandi traghetti escono dal porto coprendo con la loro mole il profilo esile e
slanciato della Lanterna. Vari tipi di birra prodotti, la più tipica è la Akiropita, chiara aromatizzata con foglie
di basilico.
Tempo medio stimato di visita – 20’ (il tempo minimo per gustarsi una buona birra)
Contatti e info - Telefono: 010 253 4051 - Fax: 010 254 1591
Sito web: www.bicu.it
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Piazzale nel porto
Nome waypoint – 054
Indirizzo – in fondo ai Magazzini del Cotone
Descrizione – Un piazzale tranquillo in mezzo al porto vecchio, dove fermarsi a oziare e guardare le
navi portacontainer al lavoro, e i traghetti che entrano ed escono dallo specchio d’acqua. Una lapide
ricorda il tragico naufragio della London Valour, avvenuto il 9 aprile 1970 durante una violentissima
libecciata a ridosso della Diga Foranea, cantato da Fabrizio De Andrè in una sua canzone.
Tempo medio stimato di visita – 5’ o anche di più…
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Pannelli illustrativi della storia del porto di Genova
Nome waypoint – 055
Indirizzo – lungo via dei Magazzini del Cotone e nelle immediate vicinanze
Descrizione – È una serie di pannelli che con testi bilingui (italiano-inglese), illustrazioni e foto raccontano la
storia del Porto di Genova nel corso dei secoli.
Tempo medio stimato di visita – 10’
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Magazzini del Cotone - Città dei Bambini – Genoa Port Center
Nome waypoint – 056
Indirizzo – Magazzini del Cotone, Modulo 1, 1° piano (Bambini) – Modulo 1, 2° piano (Port Center)
Descrizione – La Città dei Bambini è il primo centro ludico-didattico-educativo aperto in Italia e ha per
motto “Gioco, scienza e tecnologia per bambini e ragazzi dai 2 ai 14 anni”; tutto ciò offerto in spazi
differenti per età e suddiviso in isole tematiche. Gli adulti sono ammessi ma solo se accompagnano
dei bambini. Ogni bambino può costruire il proprio percorso di visita in libertà e senza limiti di tempo.
Genoa Port Center vuole far conoscere e visitare il Porto di Genova al grande pubblico; è una sede
didattico-espositiva permanente, programma visite via mare e via terra alle strutture dell’area portuale e svolge molti altri servizi anche
via internet e in collegamento con altri Port Centers europei. È un servizio educativo rivolto a studenti, insegnanti, genitori cui vengono
proposti progetti mirati, visite guidate, tecnologie didattiche, laboratori e materiali educativi
Tempo medio stimato di visita – 2h 45’
Contatti e info : Telefono: 010 234 5635 (Bambini) – 010 910 001 (Port Center) - Fax: 010 247 5712 (Bambini) – 010 549 9350 (Port
Center) - Email; [email protected], [email protected], [email protected]
Sito web: www.cittadeibambini.net, www.genoaportcenter.it
Orari Città dei Bambini : Ottobre-giugno 10,00-18,00 (ultimo ingresso 16,45) Luglio-settembre 11,30-19,30 (ultimo ingresso
18,15)
Accessibile ai disabili - Genoa Port Center - Mar-dom 10,00-18,00 Accessibile ai disabili
Costo del biglietto d’ingresso (Città dei Bambini) € 5 adulti e bimbi 24/36 mesi
€ 7 dai 3 ai 14 anni, oppure le varie combinazioni
Acquario Village (vedi scheda Acquario)
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Nome dell’emergenza – Gru Idraulica
Nome waypoint – 057
Indirizzo – calata Mandraccio, area Porto Antico
Descrizione – Questa gru idraulica, costruita da Tanner & Walker nel 1888, poteva sollevare 10 tonnellate di
merce scaricando e caricando i bastimenti, quando questo porto ora detto Antico era l’unico porto di Genova.
Tempo medio stimato di visita – 5’
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Bigo e Museo dell’Antartide
Nome waypoint – 058
Indirizzo – Calata Cattaneo (Bigo) – Palazzina Millo (Museo)
Descrizione – Il bianco Bigo è un ascensore panoramico che riprende nella forma le gru che erano
montate sulle navi da carico; Renzo Piano ne ha fatto il simbolo architettonico del Porto Antico di
Genova. Salendo su questo ascensore panoramico rotante e trasparente si ammira la bellezza della
città da un'altezza di 40 metri, che in assoluto non è tanto, ci sono punti di belvedere sulle colline
anche molto più alti di questo, ma è assolutamente unica la posizione, al centro del bacino portuale
antico. La voce dell'accompagnatore illustra la storia e le caratteristiche delle principali strutture presenti nell'area, compiendo una
rapida descrizione della storia e della vita del centro storico di Genova.
In una parte del lungo colorato edificio che prende il nome di Quartiere Millo, sede di negozi e ristoranti, si trova la sezione genovese del
Museo Nazionale dell’Antartide “Felice Ippolito”, che intende far conoscere il continente antartico e le attività di ricerca che vi si
svolgono, in particolare riferendosi al settore biologico ed ecologico, nel corso delle spedizioni nelle basi italiane site in quel lontano
continente. La divulgazione sfrutta un allestimento interattivo e dinamico che offre al visitatore reperti antartici, filmati, ricostruzione di
ambienti.
Tempo medio stimato di visita – 15’ Bigo, 1h Museo Antartide
Contatti e info -Telefono: 010 570 4878 (Bigo) – 010 254 3690 (Museo) - Fax: 010 530 3728 (Bigo) – 010 251 6847 (Museo)
Email; [email protected] (Museo); Sito web: www.ticketacquario.it, www.mna.it
Orari - Il Bigo ha orari molto variabili a seconda del mese, del giorno, degli eventuali eventi presenti in città.
Museo: ottobre-maggio: mar-ven 9,45-17,30, sab-dom 10,00-18,00 / giugno-settembre: mar-dom 10,30-18,00
Costo del biglietto d’ingresso Bigo: intero 4,00 € / ridotto 3,00 € (4-12 anni, più di 65 anni, disabili) / bambini 0-3 anni gratis
Museo: intero 5,50 € / ridotto 4,30 €
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza –Attracco Navebus e Piazza delle Feste
Nome waypoint – 059
Indirizzo – calata Falcone e Borsellino – Ponte Embriaco
Descrizione – L’ampio spazio ombreggiato da palme che oggi è intitolato ai magistrati siciliani
uccisi dalla mafia e ai loro compagni di sacrificio aveva il nome di Calata Porto Franco. Il vicino
Ponte Embriaco ospita una tensostruttura bianca, sostenuta dalle lunghe “dita” del Bigo, che
ricorda le tende dei nomadi del deserto. La “tenda” funge da Piazza delle Feste in estate per
eventi musicali e artistici, e da pista di pattinaggio su ghiaccio in inverno. Alla calata attraccano i
battelli che svolgono servizi turistici verso le diverse località delle Riviere Liguri e il Navebus,
intelligente e apprezzato servizio pubblico che collega il Porto Antico, quindi il centro della città, col quartiere di Pegli. Alle spalle del
piazzale si apre piazza Caricamento con la coloratissima facciata a mare del Palazzo San Giorgio.
Tempo medio stimato di visita – 10’
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Acquario – Biosfera – Via al mare Fabrizio De Andrè
Nome waypoint – 060
Indirizzo – Ponte Spinola
Descrizione – Non è più il più grande acquario d’Europa come quando fu inaugurato ma rimane
un posto didatticamente ed emotivamente affascinante per chi ama il mare e gli ambienti
acquatici. Un po’ dentro un edificio dalla forma bislacca costruito appositamente, un po’ dentro la
Nave Italia che non naviga più, sarebbe bene andare a visitarlo una volta all’anno perché ogni
anno c’è qualcosa di nuovo: i nuovi cuccioli di foca o di delfino, i coccodrillini del Madagascar, le
razze che si fanno grattare le “ali” a pelo d’acqua come se fossero gatti che fanno le fusa, i
verdissimi colibrì che ti osservano ronzando immobili nell’aria calda e umida, i dugonghi con la
faccia tranquilla, i bei pinguini in frac, i camaleonti invisibili e le raganelle color rosso scarlatto…
La visita all’Acquario non può dirsi completa senza un passaggio nella piccola Foresta dei Colibrì (stesso edificio ma visita formalmente
separata dall’Acquario) e nella “bolla” di Renzo Piano, o più esattamente nella Biosfera, una sfera (appunto) trasparente di 20 metri di
diametro che ricrea al suo interno uno scampolo di foresta tropicale con alberi, arbusti, rettili, insetti e uccelli.
La lunga Via al Mare Fabrizio De Andrè costeggia l’Acquario con la sua galleria commerciale e la Biosfera e giunge a un belvedere
riposante proprio nel centro dello specchio acqueo, un ottimo punto di osservazione della città intera e del suo porto che tanto contribuì
nei secoli a farla ricca e bella.
Tempo medio stimato di visita – 2 h, 3h con Foresta dei colibrì e Biosfera
Contatti e info :Telefono: 010 234 5678 / Fax: 010 256 160
Sito web: www.acquariodigenova.it (un portale, più che un semplice sito)
Orari: L’Acquario (e la Foresta dei colibrì con esso) è aperto tutti i giorni dell’anno con orari diversi / Novembre-febbraio: feriali 9,3019,30 / sab-dom 9,30-20,30 / Marzo-giugno e settembre-ottobre: feriali 9,00-19,30 / sab-dom 8,45-20,30 / Luglio-agosto: 8,30-22,00
La Biosfera è aperta tutti i giorni con orario: Marzo-ottobre: 10,00-19,00 / Novembre-febbraio:10,00-17,00
Costo del biglietto d’ingresso Ci sono almeno nove combinazioni diverse: La più completa è Acquario Village, che comprende
Acquario, Foresta dei Colibrì, Biosfera, Bigo, Città dei Bambini, Museo del Mare – adulto 35 € ragazzi (4-12 anni) 25 €, bambini gratis.
Il solo Acquario costa 18 € adulti, 12 € ragazzi, gratis bambini. Con 2 di supplemento si entra anche nella Foresta dei colibrì, con 4 € di
supplemento si prende “Pianeta Acquario” che include Foresta dei colibrì e Biosfera, entrambe indispensabili complementi al mondo
marino delle grandi vasche.
La sola Biosfera costa: adulti 5 € / ragazzi (4-12 anni), invalidi, militari, over 65 anni 3,5 € / bambini gratis
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza –Galeone Neptune
Nome waypoint – 061
Indirizzo – Calata Rotonda
Descrizione – Il Galeone Neptune è lungo 63 metri e vanta 20 chilometri di cordame; è un’attrazione
piuttosto kitsch ma è difficile non notarlo.
È evidente che non è un galeone originale ma ha una sua storia: fu costruito nel 1986 come set per il film
Pirati di Roman Polanski, con Walter Matthau. È ancorata da anni qui accanto all’Acquario ma è una nave
a tutti gli effetti e batte bandiera tunisina perché immatricolato in Tunisia. Ha uno scafo in acciaio e un
motore ma le parti a vista sia esterne sia interne una fedele ricostruzione storica.
Tempo medio stimato di visita – 20’
Contatti e info: Sito web: http://www.irolli.it/da_visitare_a_genova/61/galeone-neptune.html
Orari Aperto 10,00-17,00
Costo del biglietto d’ingresso Intero 5 € / Ragazzi (4-12 anni, accompagnati) 3 €
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza –Piazza Caricamento
Nome waypoint – 062
Indirizzo – piazza Caricamento
Descrizione – Se una persona vi parla di “piazza Caricamento”, state certi che non è genovese; almeno
non è un zeneise doc. Perché Caricamento (come De Ferrari, Corvetto, Manin e altre piazze ancora) non
ha bisogno di denominazioni appiccicate davanti. È Caricamento, sic et simpliciter, e tanto basti. Fu mare
sino al Medioevo, con la palazzata della Ripa a difendere la città retrostante dallo sbarco dei pirati saraceni
e dalla mareggiate, mentre le navi attraccavano a ridosso degli edifici a scaricare e imbarcare merci e
uomini, marinai e pellegrini. Fu trasformata in terraferma con l’ingrandirsi del porto, divenne stazione
ferroviaria portuale a metà Ottocento e oggi è un vasto spazio pedonale che unisce la città vecchia col
mare rinnovato del Porto Antico. La statua a metà piazza ricorda Raffaele Rubattino, “iniziatore del
pironaviglio mercantile italiano”.
Tempo medio stimato di visita – 10’
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Palazzo San Giorgio
Nome waypoint – 063
Indirizzo – Via della Mercanzia 2, che in pratica è una parte di piazza Caricamento
Descrizione – Importantissimo esempio di architettura civile medievale, Palazzo San Giorgio, o meglio la
parte più a monte di esso, fu costruito nel 1260 praticamente nel mare aperto, su commissione del
Capitano del Popolo Guglielmo Boccanegra che voleva un palazzo pubblico distante dai palazzi e dalle
piazzette private delle litigiose famiglie patrizie. Doveva diventare il palazzo del Comune ma questa
funzione passò dopo soli due anni al palazzo poi detto Ducale. Nel 1298 Marco Polo, fatto prigioniero
durante la battaglia navale di Curzola, divenne ospite delle prigioni qui esistenti e in carcere dettò a
Rustichello da Pisa, suo compagno di prigionia, il resoconto del suo lungo soggiorno in Cina, ovvero il
Milione. Il palazzo fu poi a lungo sede del Banco di San Giorgio, potentissimo istituto finanziario che per
secoli fu il principale sostegno economico alle talvolta disastrate finanze della Repubblica di Genova. La
parte medioevale dell’edificio venne ripetutamente ampliata, sino alla costruzione del blocco a mare,
affrescato da Lazzaro Tavarone nel 1610 con il San Giorgio in alto. La parte medievale del palazzo fu restaurata da Alfredo D’Andrade
nell’Ottocento e l'affresco del Tavarone, sbiadito, venne ridipinto ripetutamente, l’ultima volta nel 1990. Dal 1903 Palazzo San Giorgio
ospita gli uffici dell'Autorità portuale che gestisce l'attività nel porto di Genova e dell'autorità portuale nazionale. La Sala delle Compere è
visitabile.
Tempo medio stimato di visita – 15’
Contatti e info : Telefono: 010 2411 / Fax: 010 241 2382 / Email: [email protected]; Sito web: www.porto.genova.it
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Sottoripa –Trattoria Vegia Zena
Nome waypoint – 064
Indirizzo – Via di Sottoripa – Vico del Serriglio 15r
Descrizione – Nel 1432 l’umanista toscano Enea Silvio Piccolomini, che nel 1458 sarebbe diventato
Papa Pio II, disse che Sottoripa era “un porticato lungo mille passi dove si può acquistare ogni
merce”. Sono passati quasi sei secoli ma Sottoripa è ancora così. È “sotto” la ripa perché qui, prima,
le onde del mare bagnavano la battigia e i muri delle case. Ma Genova ha superato i secoli anche
allontanando il mare da sé, strappandogli spiagge e scogli per trasformarli in strade, case, negozi,
edifici. Ora da Sottoripa il mare non si vede, ma va bene lo stesso. In questa specie di centro
commerciale all’aperto, simile ai suk che si trovano nelle città del sud del Mediterraneo, ci sono colori, suoni, odori, voci provenienti da
quasi tutte le terre del mondo. Ora come allora. Nel sottile Vico del Serriglio che collega Sottoripa con il carrugiu lungu di via San Luca
si trova la Trattoria Vegia Zena, a detta di molti estimatori suo pesto alla genovese è uno dei più buoni della città, sulle trenette e non
solo.
Tempo medio stimato di visita – 20’ camminando senza fretta e guardandosi intorno più altri 30’ se ci si ferma a pranzare in trattoria
Contatti e info: Telefono: 010 251 3332
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – F.lli Armanino e figli - frutta secca
Nome waypoint – 065
Indirizzo – via di Sottoripa 105 r
Descrizione –
Fra i tanti negozi e negozietti di Sottoripa questo è uno dei più antichi e famosi. E gustosi. È una drogheria specializzata in frutta secca,
disidratata e candita di ogni tipo, che non è solo buona per il gusto, è deliziosa anche per la vista. Alla frutta secca si accompagna una
notevole quantità di semi, cereali, legumi e prodotti biologici.
Tempo medio stimato di visita – 10’ se ci si ferma ad acquistare qualcosa
Contatti e info : Telefono: 010 247 6905
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Antica Friggitoria Carega
Nome waypoint – 066
Indirizzo – via di Sottoripa 113 r
Descrizione – Il fast food non l’hanno inventato gli americani: i genovesi lo praticavano già
molti secoli fa. Entravano in una friggitoria come questa, locale aperto nel 1942, piccolo e
stretto, un banco pieno di ogni ben di Dio che si possa cuocere al forno o friggere: farinata,
panissa, baccalà, friscieu, anelli di totano e pignurin fritti, torta Pasqualina, seppie in zimino,
polpo bollito… Si acquista (a poco prezzo) per portarsi il sacchettino a casa ma ci si può anche
fermare a mangiare proprio lì, appoggiati al bancone o sui pochi sgabelli per chi proprio vuole sedersi. Estrema mescolanza di classi
sociali, in friggitoria ci entra tanto il nobile di ricchissimo lignaggio quanto l’ambulante marocchino clandestino, quando lo stomaco
chiama siamo tutti uguali…
Tempo medio stimato di visita – 15’ se ci si ferma ad acquistare qualcosa
Contatti e info : Telefono: 010 247 0617
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Speri & C. - Chiavi
Nome waypoint – 067
Indirizzo – via di Sottoripa 125A r
Descrizione – Si fanno chiavi. Niente di eccezionale, soltanto questo bugigattolo è un esempio mirabile di cosa possa essere (stato) il
piccolo commercio artigianale del centro storico genovese, che trovava spazio per lavorare anche in anfratti bui e minuscoli come
questo. Clienti a tutte le ore e vastissima scelta di modelli di chiavi
Tempo medio stimato di visita –5’
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Porta dei Vacca
Nome waypoint – 068
Indirizzo – al termine di via del Campo, affacciandosi verso Prè
Descrizione –
Dopo aver ripercorso un tratto della famosa via del Campo, ripassiamo sotto la più occidentale delle grandi porte che si aprivano nelle
mura del 1155, “del Barbarossa”, oltrepassando la quale sino al XIV secolo si usciva dalla città. A destra, la via delle Fontane che si
intraprende in salita mescola con estrema disinvoltura la Genova giovane degli studenti universitari con quella “africana” dei maghrebini,
dei senegalesi e dei nigeriani che hanno casa nei vicoli circostanti.
Tempo medio stimato di visita – 5’
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza –Piazza della Nunziata
Nome waypoint – 069
Indirizzo – piazza della Nunziata
Descrizione – La maestosa facciata neoclassica della chiesa della Santissima Annunziata del
Vastato domina elegante quest’area che era appena esterna alle mura del XII secolo e che fu
guastata, cioè liberata da ostacoli per scopi di difesa militare. Siccome qui scorre il rio Carbonara
che scende dalla collina del Righi, l’area divenne la sede dei tintori della lana. Oggi è un crocevia
di traffico pedonale e automobilistico quasi al centro dell’area universitaria delle facoltà
umanistiche che con aule e uffici occupano gran parte dei grandi palazzi cinque-seicenteschi della
zona. La chiesa è uno scrigno di capolavori pittorici del tardo manierismo e del barocco genovese, in parte danneggiati dai
bombardamenti dell’ultima guerra (se ne riparla con maggiori dettagli nell’Itinerario 2).
Tempo medio stimato di visita – 5’ la piazza, 15’ la chiesa
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Nome dell’emergenza – Palazzo dell’Università
Nome waypoint – 070
Indirizzo – via Balbi 5
Descrizione – Via Balbi è una delle principali “strade nuove” aperte alla periferia della città seicentesca
dalle grandi famiglie patrizie che traevano la loro ricchezza non più dal commercio oltremare come i loro
antenati bensì dall’attività finanziaria di prestatori alle grandi monarchie europee, la Spagna in primis. Con
gli enormi proventi dell’attività finanziaria si fecero costruire palazzi sontuosi, e i Balbi addirittura nel primo
Seicento tentarono di farsi una strada tutta per loro. Non ci riuscirono, ché le sempre più traballanti finanze
dei loro coronati debitori li costrinsero a interrompere bruscamente il loro sogno. Via Balbi reca evidente
traccia di questo sogno infranto, diversa com’è nell’aspetto dei suoi edifici nel tratto di ponente, verso la
stazione Principe, rispetto a quello iniziale, prossimo alla piazza della Nunziata. Al centro della via, sul lato
a monte, di fronte al Palazzo Reale (vedi Itinerario 2), si apre l.’ingresso monumentale del Collegio dei
Gesuiti, eretto nel 1636, con cortile sopraelevato e giardino pensile che si arrampica sulla retrostante collina. È la sede centrale
dell’Università di Genova.
Tempo medio stimato di visita – 10’ l’atrio del palazzo, 20’ se si sale al retrostante giardino. 15’ per percorrere la parte monumentale
di via Balbi
Contatti e info : Telefono: 010 20 991 / Fax: 010 209 9227 / Email: [email protected] / Sito web: www.unige.it
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Nome waypoint – 071
Indirizzo – via Balbi 10
Descrizione – Nel 1824 i Savoia acquisirono questo palazzo, originariamente dei Balbi, e ne
fecero la loro residenza a Genova. Da qui il nome di “Reale”. Oggi, con i due piani nobili e il
giardino che in origine si affacciava sul mare, la “Galleria di Palazzo Reale" è un museo-dimora di
grande prestigio che conserva la natura, gli arredi, le opere d'arte, gli oggetti d'uso. Ci sono
magnifici quadri e affreschi ma soprattutto c’è l'Appartamento, quasi intatto negli arredi e ben
restaurato nell’apparato decorativo e nelle collezioni. È una casa, più che un semplice museo.
Tempo medio stimato di visita – 1h
Contatti e info : Telefono: 010 271 0236 / Fax: 010 271 0272 / Email: [email protected] Sito web: www.palazzorealegenova.it
Orari: Mar-mer 9,00-13,00 / Gio-dom 9,00-19,00
Costo del biglietto d’ingresso telefonare allo 010 271 0236 / Gratis sotto i 18 e sopra i 65 anni
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Truogoli di Santa Brigida
Nome waypoint – 072
Indirizzo – piazza dei Truogoli di Santa Brigida, sotto via Balbi
Descrizione – Recentemente riportata a nuova vita, la deliziosa e coloratissima piazza dei truogoli (i
lavatoi pubblici) cerca di diventare un volano per la rinascita sociale e culturale del quartiere di Prè.
Localini dove mangiare, librerie, atelier d’arte, e tanti studenti che vivono e studiano nelle residenze
studentesche aperte negli edifici ristrutturati intorno alla piazza sono gli artefici della rinascita di
questo gradevolissimo angolo di città vecchia che per troppo tempo è stato abbandonato e
dimenticato.
Tempo medio stimato di visita – 10’
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome dell’emergenza – Monumento a Cristoforo Colombo
Nome waypoint – 073
Indirizzo – piazza Acquaverde, giardini della Stazione Principe
Descrizione – Il Navigatore si erge sicuro e fiero fra i piccioni e gli oziosi che popolano i giardinetti
dell’animata piazza antistante la stazione ferroviaria. La statua fu eretta fra il 1846 e il 1862, su
progetto di Michele Canzio. Alcuni turisti si fanno fotografare di fronte al monumento.
Tempo medio stimato di visita – 5’
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