Rime (Guittone d'Arezzo)/Con più m'allungo, più m'è prossimana Guittone d'Arezzo - Rime (XIII secolo) Con più m'allungo, più m'è prossimana Con più m’allungo, più m’è prossimana la fazzon dolce de la donna mia, che m’aucide sovente e mi risana 4e m’ave miso in tal forsenaria, che ’n parte ch’eo dimor’ in terra strana, me par visibil ch’eo con ella sia, e [un]’ or credo tal speranza vana 8ed altra mi ritorno en la follia. Così como guidò i Magi la stella, guida[me] sua fazzon gendome avante, 11che visibel mi par e incarnat’ella. Però vivo gioioso e benistante, che certo senza ciò crudele e fella 14morte m’auciderea immantenante. 1 2 1 FONTI PER TESTO E IMMAGINI; AUTORI; LICENZE 1 Fonti per testo e immagini; autori; licenze 1.1 Testo • Rime (Guittone d'Arezzo)/Con più m'allungo, più m'è prossimana Fonte: http://it.wikisource.org/wiki/Rime%20(Guittone% 20d'Arezzo)/Con%20pi%C3%B9%20m'allungo%2C%20pi%C3%B9%20m'%C3%A8%20prossimana?oldid=839973 Contributori: Accurimbono, AuBot, Alebot e CandalBot 1.2 Immagini • File:EPUB_silk_icon.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/d5/EPUB_silk_icon.svg Licenza: Public domain Contributori: Opera propria Artista originale: Inductiveload 1.3 Licenza dell'opera • Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0