POF 2013/2014 DIPARTIMENTO Di FISICA 1.1 Profilo generale (primo biennio) L’insegnamento di fisica nel liceo scientifico contribuisce alla formazione culturale degli studenti del primo biennio attraverso: la promozione di interesse per le problematiche scientifiche in generale e per quelle poste nell’ambito della Fisica in particolare lo sviluppo di conoscenze di base relative all’analisi dei fenomeni fisici e l’acquisizione di una metodologia di studio indispensabili per la conclusione dell’obbligo scolastico e per il proseguimento dello studio della fisica e delle altre scienze la progressiva acquisizione di padronanza e consapevolezza del metodo scientifico abituando al rigoroso rispetto dei fatti e all’attento vaglio critico delle ipotesi interpretative proposte nelle attività di laboratorio ( di classe e a gruppi) la progressiva acquisizione di un linguaggio disciplinare corretto e appropriato. L’insegnamento della disciplina si avvale del contributo degli insegnamenti di matematica e informatica (nel liceo scientifico delle scienze applicate). 1.2 Profilo generale (secondo biennio) L’insegnamento di fisica nel liceo scientifico nel secondo biennio dà maggiore rilievo all’impianto teorico e alla sintesi formale, al fine di formulare e risolvere problemi anche impegnativi, sottolineando la natura quantitativa e predittiva delle leggi fisiche. Oltre a ciò, si arricchirà la formazione culturale dello studente e si punterà all’acquisizione di padronanza e consapevolezza del metodo scientifico, che permetterà di valutare criticamente le ipotesi interpretative proposte anche nelle attività di laboratorio (di classe o a gruppi). L’esposizione dei contenuti dovrà essere chiara, lineare e corretta, con un linguaggio disciplinare appropriato. L’insegnamento della disciplina si avvale del contributo degli insegnamenti di matematica e informatica (nel liceo scientifico delle scienze applicate). 2. Risultati di apprendimento A conclusione del secondo biennio di entrambi gli indirizzi gli studenti dovranno: 2.1 Area metodologica Saper analizzare e sintetizzare un testo, un fenomeno, una situazione sperimentale. Saper distinguere tra conoscenza dichiarativa e conoscenza operativa 2.2 Area logico-argomentativa Saper definire in modo accurato la corretta natura dei concetti scientifici studiati. Saper spiegare tramite esemplificazioni significative: o il “metodo scientifico” e la “ricerca scientifica” o situazioni in cui le ricadute (in ambito intellettuale, sociale, storico, tecnologico, ecc.) della conoscenza scientifica hanno rilevanza o l’universalità delle leggi fisiche che, dal microcosmo al macrocosmo, forniscono una visione organica della realtà. 2.3 Area linguistica e comunicativa Saper comunicare efficacemente (oralmente e in forma scritta) esponendo in modo chiaro, sintetico e logicamente organizzato ricorrendo all’uso del lessico disciplinare. 2.4 Area storico-umanistica Acquisire progressivamente consapevolezza, anche in collegamento con altre discipline (scienze, storia), dell’evoluzione storica di alcuni significativi modelli di interpretazione della realtà fisica. Acquisire gradualmente consapevolezza dell’impossibilità di affrontare lo studio delle discipline scientifiche con un’impostazione storicistica e della necessità dei grandi principi organizzatori della Fisica (teoria atomica, principi di conservazione, relatività dello spazio- 1 POF 2013/2014 tempo, quantizzazione delle grandezze fisiche, unificazione delle leggi fisiche, leggi di scala). 2.5 Area scientifica, matematica e tecnologica Saper presentare in modo completo (simbolo, equazione dimensionale, unità di misura ecc.) le definizioni dei concetti introdotti, se è il caso i valori e/o l’ordine di grandezza che essi assumono in situazioni significative. Saper esprimere le relazioni tra i concetti di cui sopra ed i collegamenti con concetti precedentemente appresi ad essi correlati. Saper illustrare le leggi trattate (formulazione sintetica, eventuale rappresentazione, significato, verifica sperimentale, ecc.). Saper descrivere il percorso che ha condotto alla legge (dimostrazione). Saper utilizzare un livello di formalizzazione matematica adeguato a consentire gli sviluppi quantitativi delle tematiche trattate. Saper risolvere problemi quantitativi, allo scopo di recepire con chiarezza i concetti teorici, controllando procedure e soluzioni (mediante la valutazione degli ordini di grandezza, delle dimensioni delle formule, dei valori delle costanti fisiche e degli invarianti ai vari stadi del procedimento risolutivo). Saper discutere la verifica sperimentale delle leggi fisiche e le loro principali conseguenze sapendone prevedere altre (ad un livello semplice, anche collegato all’esperienza personale, diretta o indiretta). Saper utilizzare quanto appreso per una lettura consapevole di articoli scientifici e libri di divulgazione di buon livello, documentandosi anche in rete. 3. 1 Contenuti (primo biennio) PRIMO ANNO 1. Processi di misura di grandezze fisiche ed elementi di teoria degli errori 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 1.7 1.8 1.9 Grandezze fisiche, unità di misura, il Sistema Internazionale di unità di misura. Operazioni tra grandezze fisiche. Misure dirette e indirette. Misure di lunghezze, durate, masse, temperature, aree, volumi, densità, pressione. La notazione scientifica. Multipli e sottomultipli. Gli ordini di grandezza. Errori di misura: errori accidentali ed errori sistematici. Incertezza associata a una misura diretta. Incertezza relativa e percentuale. Precisione ed affidabilità di una misura. Confronto tra misure. Incertezza associata ad una misura indiretta (cenni di propagazione degli errori). Notazione implicita dell’errore. Cifre significative. 2. Relazioni tra grandezze fisiche 2.1 2.2 2.3 La rappresentazione di un fenomeno fisico mediante tabelle, formule e grafici. La rappresentazione degli errori nel grafico di una relazione tra grandezze fisiche. Interpolazione ed estrapolazione. 3. Grandezze vettoriali 3.1 3.2 Grandezze scalari e vettoriali, definizioni. Operazioni con i vettori: addizione (metodo della poligonale, del parallelogramma, delle componenti cartesiane), moltiplicazione per uno scalare, sottrazione. 4. Cinematica del moto rettilineo uniforme 4.1 4.2 4.3 Sistemi di riferimento. Posizione. Spostamento. Definizione di punto materiale e traiettoria. 2 POF 2013/2014 4.4 4.5 4.6 4.7 Definizione di velocità scalare media e istantanea. Relatività del moto. Principio di inerzia. Sistemi di riferimento inerziali. Cinematica del moto rettilineo uniforme. Equazione oraria e diagramma orario. Grafico velocità/tempo. 5. Equilibrio dei solidi e dei fluidi 5.1 5.2 5.3 5.4 5.5 5.6 5.7 5.8 5.9 5.10 5.11 5.12 La forza peso. Differenza tra massa e peso. Elasticità di una molla. La costante di elasticità. Dinamometro. Misura dell’intensità di una forza con il dinamometro. Equilibrio di un corpo soggetto all'azione di due o più forze allineate: condizione teorica ed esempi. Equilibrio di un corpo soggetto all'azione di più forze non allineate. Equilibrio di un corpo su un piano inclinato. Equilibrio di un oggetto vincolato. Baricentro di un corpo. Definizione di pressione e sue unità di misura. Condizione di equilibrio di un fluido. Pressione idrostatica e legge di Stevino. Principio di Pascal, torchio idraulico. Vasi comunicanti. Pressione atmosferica e sua variazione con la quota; esperienza di Torricelli. SECONDO ANNO 1. Cinematica del punto materiale in una e due dimensioni 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 Cinematica del moto rettilineo uniformemente accelerato. Equazione oraria e diagramma orario. Grafico velocità/tempo. Grafico accelerazione/tempo. Caduta libera. Misura dell'accelerazione di gravità. Lancio di un corpo verticalmente verso l’alto. Moto lungo un piano inclinato. Moto circolare uniforme. Moto armonico semplice. Moto dei proiettili. 2. Dinamica del punto materiale 2.1 2.2 2.4 2.5 Interazioni fondamentali. Seconda legge di Newton. Definizione dinamica di forza. Studio dinamico dei moti accelerati già trattati in cinematica: moto rettilineo uniformemente accelerato, caduta libera e lanci in verticale verso l’alto, moto lungo un piano inclinato, moto circolare uniforme, moto armonico semplice, moto dei proiettili. La terza legge della dinamica. 3. Lavoro di una forza ed energia cinetica 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 3.6 3.7 Definizione di lavoro compiuto da una forza costante. Potenza. Definizione di energia cinetica. Teorema dell'energia cinetica. Lavoro della forza peso. Indipendenza dal percorso compiuto. Forze conservative. Energia potenziale gravitazionale (caso della forza peso). Conservazione dell'energia meccanica. Approccio energetico allo studio del moto. 3 POF 2013/2014 4. Temperatura, calore ed equilibrio termico 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 La dilatazione termica. Termometri e scale termometriche. Legge fondamentale della termometria: calore specifico, capacità termica, quantità di calore. Equilibrio termico. Diagramma di stato e cambiamenti di stato: nozioni di base. 5. Ottica geometrica 5.1 5.2 5.3 5.4 5.5 Sorgenti di luce. Propagazione rettilinea della luce. Riflessione della luce; leggi della riflessione. Rifrazione della luce; leggi della rifrazione. Riflessione totale. Prismi a riflessione totale. Fibre ottiche. Lenti convergenti e divergenti. Strumenti ottici. 3. 2 Contenuti (secondo biennio) TERZO ANNO Completamento della meccanica 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 1.7 1.8 1.9 2.0 2.1 2.2 2.3 2.4 Ripresa sistemi di riferimento inerziali e non inerziali. Trasformazioni di Galileo: diagrammi orari. Sistemi isolati: principio di conservazione della massa e della quantità di moto di un sistema di corpi. Urti anelastici ed elastici in una dimensione ed in due dimensioni. Cinematica e dinamica del moto circolare uniformemente accelerato. Momento torcente, momento d’inerzia e momento angolare. Confronto tra forza, massa inerziale e quantità di moto. Conservazione del momento angolare. Gravitazione: modelli geocentrici e modelli eliocentrici. Leggi di Keplero. La gravitazione universale. Applicazioni della legge di gravitazione. Campo gravitazionale. Energia potenziale gravitazionale. Considerazioni energetiche sul moto dei satelliti. Dinamica dei fluidi: equazione di continuità. Principio di conservazione dell’energia per un liquido ideale: l’equazione di Bernoulli. Cinematica della relatività ristretta 2.5 2.6 2.7 2.8 2.9 3.0 3.1 3.2 3.3 3.4 Importanza della velocità della luce e sua misura. Postulati della teoria della relatività ristretta. Dilatazione dei tempi. Contrazione delle lunghezze. Invarianza delle lunghezze ortogonali al moto. Relatività della simultaneità. Diagrammi spaziotempo di Minkowski (*) Principio di causa – effetto. Paradosso dei gemelli. L’intervallo spaziotempo: un invariante relativistico. 4 POF 2013/2014 Onde meccaniche 4.0 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6 4.7 4.8 4.9 5.0 Definizione di onda armonica. Equazione dell’onda armonica. Velocità delle onde. Principio di sovrapposizione: analisi dell’interferenza delle onde. Onde stazionarie. Principio di Huygens. Riflessione e rifrazione. Diffrazione attraverso fenditure e da parte di ostacoli. Caratteristiche del suono come esempio di onda meccanica Risonanza Effetto Doppler. Modello ondulatorio della luce (**) 5.1 5.2 5.3 5.4 5.5 5.6 Modelli corpuscolari e ondulatorio a confronto. Critica di Young al modello corpuscolare di Newton. Interferenza da una doppia fenditura. Diffrazione da una fenditura. Frange di interferenza e effetto prodotto dalla diffrazione delle fenditure. Polarizzazione della luce: legge di Malus. (**) Questo capitolo potrà essere trattato anche nel quinto anno, quando si affronterà la natura e la propagazione di un’onda elettromagnetica. QUARTO ANNO Effetti del calore sul comportamento di un gas perfetto. 1.0 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 1.7 1.8 2.0 2.1 2.2 Modello di gas perfetto. Trasformazioni isoterma, isobara, isocora. Trasformazione adiabatica. Interpretazione microscopica della temperatura. Temperatura ed energia interna. Interpretazione microscopica del calore specifico delle sostanze. Principio di equipartizione dell’energia Diagramma di fase relativo ai passaggi di stato. Il primo principio della termodinamica. I cicli termodinamici. Rendimento delle macchine termiche e secondo principio della termodinamica Entropia Campo elettrostatico 2.3 2.4 2.5 2.6 2.7 2.8 2.9 Forza di Coulomb e campo elettrostatico. Flusso del campo elettrostatico: legge di Gauss. Lavoro della forza elettrica. Energia potenziale elettrica. Potenziale elettrostatico. Circuitazione del campo elettrostatico. Conduttori in equilibrio elettrostatico. Capacità elettrica di un conduttore. Analisi del condensatore carico. Energia di un condensatore carico. Correnti e cariche elettriche 3.0 Moto elettroni di conduzione e intensità di corrente. 5 POF 2013/2014 3.1 3.2 3.3 Leggi di Ohm a livello macroscopico [e microscopico (*)] Generatori di corrente: circuiti elettrici. Energia associata alla corrente elettrica: effetto Joule. Campo magnetico 3.4 3.5 3.6 3.7 3.8 3.9 4.0 4.1 4.2 Il dibattito ottocentesco sulla natura del magnetismo: effetti magnetici. Legge di Oersted. Correnti amperiane. Campo magnetico generato da alcuni elementi tipici circuitali. Flusso del campo magnetico. Circuitazione del campo magnetico. Azione del campo magnetico su cariche: forza di Lorentz. Esperimento di Thomson. Interazione tra campo magnetico e corrente elettrica. Campo magnetico nella materia (*) Nota: si indicano con l’asterisco (*) gli argomenti che possono essere oggetto di approfondimento: sarà cura del docente valutare la possibilità di trattazione nelle proprie classi. QUINTO ANNO (corsi in esaurimento) Campo elettrostatico 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 1.7 Forza di Coulomb e campo elettrostatico. Flusso del campo elettrostatico: legge di Gauss. Lavoro della forza elettrica. Energia potenziale elettrica. Potenziale elettrostatico. Circuitazione del campo elettrostatico. Conduttori in equilibrio elettrostatico. Capacità elettrica di un conduttore. Analisi del condensatore carico. Energia di un condensatore carico. Correnti e cariche elettriche 2.0 2.1 2.2 2.3 Moto elettroni di conduzione e intensità di corrente. Leggi di Ohm a livello macroscopico [e microscopico (*)] Generatori di corrente: circuiti elettrici. Energia associata alla corrente elettrica: effetto Joule. Campo magnetico 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 3.6 3.7 3.8 3.9 Il dibattito ottocentesco sulla natura del magnetismo: effetti magnetici. Legge di Oersted. Correnti amperiane. Campo magnetico generato da alcuni elementi tipici circuitali. Flusso del campo magnetico. Circuitazione del campo magnetico. Azione del campo magnetico su cariche: forza di Lorentz. Esperimento di Thomson. Interazione tra campo magnetico e corrente elettrica. Campo magnetico nella materia Induzione elettromagnetica 4.1 4.2 4.3 4.4 Corrente indotta: legge di Faraday Neumann. Legge di Lenz. Mutua induzione e autoinduzione. Circuiti RL e l’energia degli induttori. Densità di energia del campo magnetico. 6 POF 2013/2014 4.5 Trasformatore. Onde elettromagnetiche 5.1 5.2 5.3 5.4 5.5 5.6 Il campo elettromagnetico. Equazioni di Maxwell per il campo elettromagnetico. La propagazione delle onde elettromagnetiche. Densità di energia del campo elettromagnetico. Produzione e ricezione delle onde elettromagnetiche. Quantità di moto e pressione di radiazione (*) Nota: si indicano con l’asterisco (*) gli argomenti che possono essere oggetto di approfondimento: sarà cura del docente valutare la possibilità di trattazione nelle proprie classi. 4. Metodologia didattica Partendo dalla consapevolezza che gli studenti: nella maggioranza dei casi sono più motivati ad apprendere ciò che ha un’influenza diretta sulla propria vita e sui propri interessi devono essere aiutati a raggiungere un'effettiva comprensione di idee, concetti e teorie fisiche (velocità, energia, carica, teoria atomica, relatività, ecc. sono creazioni dall’intelligenza umana) presentandone l’origine, la connessione all’esperienza e le relazioni reciproche si reputano fondamentali sul piano metodologico: l’elaborazione teorica che, a partire dalla formulazione di alcune ipotesi o principi, gradualmente porta lo studente a comprendere come si possa interpretare e unificare un'ampia classe di fenomeni fisici e avanzare possibili previsioni la realizzazione di esperimenti da parte del docente e degli studenti singolarmente o in gruppo, secondo un'attività di laboratorio variamente gestita (riprove, riscoperte, misure) e caratterizzata da una continua ed intensa mutua fertilizzazione tra teoria e pratica, con strumentazione semplice e talvolta raffinata e con gli studenti sempre attivamente impegnati sia nel seguire le esperienze realizzate dall'insegnante, sia nel realizzarle direttamente l’applicazione dei contenuti acquisiti attraverso esercizi e problemi non intesi come automatica applicazione di formule, ma come analisi critica del particolare fenomeno studiato, e come uno strumento idoneo ad educare gli studenti a giustificare logicamente le varie fasi del processo risolutivo. 5. Valutazione Il dipartimento, quindi, conferma il VOTO UNICO (ottenibile con qualsiasi tipologia di prova, orale, scritto, pratico, come descritto sopra) per il primo e il secondo biennio del corso di Liceo Scientifico e del corso di Scienze Applicate. Considerato l’elevato numero di studenti per classe, le verifiche si svolgono, prevalentemente, tramite prove scritte (domande aperte, vero/falso, test a scelta multipla, problemi) articolate in modo che possano emergere distintamente le competenze concernenti: il possesso, la comprensione e la rielaborazione dei concetti studiati l’applicazione alla risoluzione di problemi non banali dei contenuti appresi. Le prove di verifica, sempre accuratamente preparate e corrette, sono costruite graduando le difficoltà in modo che sia agevole individuare il livello di preparazione da tradurre in voto decimale (si concorda di utilizzare i voti dal 2 al 10 per offrire la possibilità, con due prove agli estremi della scala, di conseguire la sufficienza). La correzione di tutti i tipi di prova è condotta su griglie di valutazione messe a punto dal dipartimento. Si stabilisce che lo studente raggiunge il livello di preparazione sufficiente se: conosce i concetti fondamentali anche solo a un livello elementare; 7 POF 2013/2014 conosce un numero sufficiente di nozioni, collegate ai concetti di cui sopra, tale da consentire la risoluzione di problemi che ricalcano quelli affrontati nella fase preparatoria; è in grado di comprendere il linguaggio fisico trattato, sì da potersi documentare autonomamente su testi di livello confrontabile con quello del manuale e su riviste/libri divulgativi; è in grado di affrontare la realtà sperimentale, effettuando esperienze anche di carattere solo elementare. Per tutte le classi quinte, il dipartimento conferma la valutazione orale. Si ricorda quanto stabilito al punto 2.a del primo verbale dell’anno 2013 – 2014: nel corso dell’anno, almeno una delle prove per l’orale è opportuno che sia un colloquio, ciò anche per favorire lo sviluppo di capacità espositivo-argomentative negli studenti in vista dell’esame finale. 8