Parlamento europeo
2014 - 2019
Documento di seduta
10.6.2015
B8-0546/2015 }
B8-0583/2015 } RC1
PROPOSTA DI RISOLUZIONE
COMUNE
presentata a norma dell'articolo 135, paragrafo 5, e dell'articolo 123, paragrafo 4,
del regolamento
in sostituzione delle proposte di risoluzione presentate dai gruppi:
PPE (B8-0546/2015)
ECR (B8-0583/2015)
sul Paraguay: aspetti giuridici legati alla gravidanza di minori
(2015/2733(RSP))
Cristian Dan Preda, Giovanni La Via, Jiří Pospíšil, Lara Comi,
David McAllister, Bogdan Brunon Wenta, Dubravka Šuica, Kinga Gál,
Jarosław Wałęsa, Therese Comodini Cachia, Ramona Nicole Mănescu,
Luděk Niedermayer, Tomáš Zdechovský, József Nagy, Jeroen Lenaers,
Ivan Štefanec, Tunne Kelam, Thomas Mann, RóŜa Gräfin von Thun und
Hohenstein, Joachim Zeller, Jaromír Štětina, Roberta Metsola, Seán Kelly,
Elmar Brok, Stanislav Polčák
a nome del gruppo PPE
Charles Tannock, Branislav Škripek, Ruža Tomašić
a nome del gruppo ECR
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Unita nella diversità
IT
Risoluzione del Parlamento europeo sul Paraguay: aspetti giuridici legati alla gravidanza
di minori
(2015/2733(RSP))
Il Parlamento europeo,
–
vista la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 10 dicembre 1948,
–
vista la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo del 20 novembre 1989,
–
vista la Dichiarazione delle Nazioni Unite sull'eliminazione della violenza contro le donne
del 20 dicembre 1993,
–
visto l'accordo quadro interregionale di cooperazione tra l'Unione europea e il Mercosur
del 1999,
–
visto l'articolo 54 della Costituzione del Paraguay relativo alla tutela dei minori,
–
visto il Codice penale paraguayano (Legge n. 1160/97) del 26 novembre 1997,
–
visti l'articolo 135, paragrafo 5, e l'articolo 123, paragrafo 4, del suo regolamento,
A.
considerando che le relazioni dell'Unione con i paesi dell'America latina si fondano su
valori comuni e mirano a sviluppare strumenti di cooperazione per trovare soluzioni
multilaterali alle sfide globali comuni quali la violenza sessuale e la protezione delle donne
e delle ragazze;
B.
considerando che la maternità precoce nei paesi dell'America latina è un fenomeno
strettamente collegato agli standard culturali, al livello di istruzione e alla condizione
sociale;
C.
considerando che, secondo le Nazioni Unite, in America latina il rischio di mortalità
materna è quattro volte più elevato tra le adolescenti di età inferiore a 16 anni, che il 65%
dei casi di fistola ostetrica riguarda gravidanze di adolescenti e che le gravidanze giovanili
sono inoltre pericolose per i bambini in quanto caratterizzate da un tasso di mortalità
superiore del 50 % alla media;
D.
considerando che, ai sensi dell'articolo 3 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti
del fanciullo, l'interesse superiore del minore deve essere considerato in tutte le decisioni
relative ai fanciulli, di competenza delle istituzioni pubbliche o private di assistenza
sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi;
E.
considerando che la violenza contro le donne e le ragazze, sia essa fisica, sessuale o
psicologica, pur continuando ad essere la più diffusa violazione dei diritti umani, che
interessa tutte le fasce della società, rappresenta uno dei reati meno denunciati;
F.
considerando che, stando ai dati dell'Organizzazione mondiale della sanità, il tasso di
violenza sessuale ai danni di donne e minori nei paesi dell'America latina è superiore alla
media mondiale, in particolare in Argentina, El Salvador, Nicaragua, Bolivia e Paraguay;
che fino al 40% delle donne nella regione ha subito violenza sessuale;
G.
considerando che vi è una grande preoccupazione per il numero crescente di donne e
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minori uccisi in Argentina; che l'11 aprile 2015 una ragazza argentina di quattordici anni
incinta è stata uccisa dal fidanzato sedicenne e sepolta con l'aiuto dei genitori di
quest'ultimo;
H.
considerando che, secondo l'UNICEF, nove casi di abusi sessuali su dieci commessi ai
danni delle donne in El Salvador riguardano ragazze di età non superiore a 18 anni; che il
16 marzo 2015 il direttore scolastico di una scuola pubblica in El Salvador ha abusato
sessualmente di alcune alunne e le ha stuprate;
I.
considerando che nei primi sei mesi del 2014 l'unità di polizia del Nicaragua che si occupa
di donne e minori ha ricevuto 1 862 denunce di violenza sessuale; che, tra le vittime, 1 048
erano persone di età pari o inferiore a 14 anni e che l'80% di tutte le vittime era di età non
superiore a 17 anni;
J.
considerando che, secondo il Centro per i diritti dell'uomo e il diritto umanitario, circa il
44% delle ragazze adolescenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni in Bolivia è stata vittima
di violenza fisica, almeno il 70% delle donne in Bolivia ha subito violenza sessuale o di
altro tipo e solo lo 0,5 % degli uomini accusati di violenza sessuale dinanzi a un giudice è
stato riconosciuto colpevole di violenza;
K.
considerando che il 21 aprile 2015 si è scoperto che una bambina di dieci anni era incinta
di ventuno settimane dopo essere stata violentata ad Asunción, Paraguay; che il patrigno
fuggitivo della bambina è stato arrestato il 9 maggio 2015 ed è accusato di stupro ai danni
della minore; che, secondo dati recenti dell'ONU, il 19% delle ragazze incinte in Paraguay
è rappresentato da minori, ogni giorno due parti riguardano ragazze al di sotto dei 14 anni e
le ragazze di età compresa tra i 10 e i 14 anni costituiscono il 2,13 % delle morti materne;
che ogni anno circa 600 ragazze di età non superiore a 14 anni restano incinte in Paraguay,
un paese di 6,8 milioni di abitanti, e che in altri paesi della regione il tasso di gravidanze
fra le minori raggiunge cifre anche dieci volte più elevate;
L.
considerando che la madre della bambina ha chiesto l'interruzione volontaria della
gravidanza della figlia in ragione della sua giovane età e dei rischi per la sua salute e la sua
vita; che la madre della bambina è in stato di detenzione con l'accusa di non aver assolto al
suo dovere di assistenza ed è stata pertanto incarcerata; che il 7 maggio 2015 è stato creato
un gruppo interdisciplinare di esperti per monitorare le condizioni della minore;
M.
considerando che il codice penale paraguayano consente esplicitamente di procedere
all'interruzione terapeutica di gravidanza allo scopo di salvare la vita di una donna; che ai
sensi del codice in parola i professionisti del settore sanitario sono esenti da punizioni
qualora sia possibile dimostrare che si è proceduto all'interruzione della gravidanza allo
scopo di salvare la vita di una donna in pericolo durante la gravidanza o il parto;
N.
considerando che, stando a una ricerca del 19 maggio 2015 condotta in Paraguay, l'87%
della popolazione si dichiara contrario all'aborto;
O.
considerando che nell'Unione la formulazione e l'attuazione di politiche sulla salute
sessuale e riproduttiva sono di competenza degli Stati membri;
1.
condanna tutte le circostanze che comportano una violazione dei diritti dei minori;
2.
sottolinea pertanto l'importanza di garantire che qualsiasi azione intrapresa sia sempre
nell'interesse supremo del minore e in linea con le convenzioni internazionali e le
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Costituzioni nazionali che tutelano i diritti di donne e bambini; pone in evidenza, in questo
contesto, la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo, la Convenzione delle
Nazioni Unite sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne e
l'articolo 54 della Costituzione del Paraguay relativo alla tutela dei minori;
3.
esprime profonda preoccupazione per l'elevato numero di casi di abusi sessuali su minori e
di gravidanze infantili in paesi dell'America latina; esorta le autorità dei paesi dell'America
latina a rispettare gli obblighi loro incombenti e a proteggere l'integrità, la dignità e la
sicurezza di donne e bambini garantendo l'accesso a tutte le informazioni disponibili e a
cure e servizi medici adeguati, adoperandosi in vista dell'elaborazione di quadri comuni
fondati sugli standard più elevati, nonché migliorando la registrazione dei casi di abuso;
4.
esorta le autorità a condurre indagini indipendenti e imparziali sui casi di stupro e violenza
nei confronti di donne e minori nei paesi dell'America latina, in particolare in Argentina, El
Salvador, Nicaragua, Bolivia e Paraguay, nonché ad assicurare gli autori di tali atti alla
giustizia; accoglie con favore la proposta avanzata dai membri del Congresso del Paraguay
di innalzare la pena massima per lo stupro di un minore da 10 a 30 anni di carcere;
5.
deplora che, sinora, non sia stato fornito sostegno psicologico alla bambina di 10 anni e
sottolinea che l'assistenza medica e il sostegno emotivo a seguito del traumatico evento
vissuto dalla bambina e dai familiari coinvolti devono costituire una priorità;
6.
si compiace che l'autore del crimine sia stato arrestato, ma sottolinea che occorre affrontare
anche il trauma psicologico che continua ad affliggere la vittima; sollecita pertanto la
messa a disposizione di sistemi di sostegno e di servizi di consulenza adeguati;
7.
accoglie con favore la creazione di un gruppo interdisciplinare di esperti incaricato di
svolgere una valutazione completa delle condizioni della bambina e di garantire il rispetto
di tutti i suoi diritti umani, in particolare il diritto alla vita, alla salute e all'integrità fisica e
psicologica;
8.
ribadisce la sua condanna nei confronti di tutte le forme di abuso e di violenza ai danni di
donne e ragazze, in particolare l'uso della violenza sessuale nel contesto della violenza
domestica;
9.
invita il governo del Paraguay e altri governi regionali a istituire programmi nazionali per
la prevenzione della violenza contro donne e ragazze, che comprendano campagne di
informazione sui diritti delle donne e delle ragazze, con la partecipazione, tra l'altro, delle
istituzioni di polizia e giudiziarie, degli organismi sanitari, nonché degli istituti di
istruzione;
10.
esorta il Servizio europeo per l'azione esterna a definire buone pratiche per la lotta contro
lo stupro e la violenza sessuale nei confronti di donne e ragazze nei paesi terzi, nell'ottica
di affrontare le cause profonde di tale problema;
11.
incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla
Commissione, al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli
affari esteri e la politica di sicurezza, all'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite
per i diritti umani, all'Assemblea parlamentare euro-latinoamericana, al Segretario generale
dell'Organizzazione degli Stati americani, nonché ai governi di Argentina, El Salvador,
Nicaragua, Bolivia e Paraguay.
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