Arrivano le rondini: un`ondata di immensa gioia, felicità

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AIL News
NOTIZIARIO AIL Sezione della Provincia di Padova ONLUS - VIA GABELLI 114, 35121 PADOVA TEL. 049 66.63.80 FAX 049 65.57.90 - POSTE ITALIANE SPA – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE – D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 2, NE PD
PERIODICO DELL’AIL SEZIONE DELLA PROVINCIA DI PADOVA
DELL’ ASSOCIAZIONE ITALIANA CONTRO LE LEUCEMIE-LINFOMI E MIELOMA
ONLUS
Giorgia C., 14 anni
Arrivano le rondini:
un’ondata di immensa
gioia, felicità e speranza!
AIL NEWS RAGAZZI:
inserto staccabile al centro
n°3/2013
n°1/2017
2
AIL News
PERIODICO DELL’AIL SEZIONE DELLA PROVINCIA DI PADOVA
DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA CONTRO LE LEUCEMIE-LINFOMI E MIELOMA
ONLUS
NOTIZIARIO n°1/2017
In questo numero
03
EDITORIALE
05 RUBRICA DI BIBLIOGRAFIA
06
FILO DIRETTO
09
TOGETHER TO CARE
10 LA MALATTIA ONCOLOGICA
E L’ADOLESCENZA
12 BORSE DI STUDIO AIL EMATOLOGIA
14
-DOPOSCUOLA “COMPITINSIEME”
-GRUPPI VOLONTARI
16 NEWS DAL REPARTO DI
ONCOEMATOLOGIA PEDIATRICA
22
ARRIVANO I NOSTRI
24
ALE DAY
25 GARA GOLF AIL
26 -CANTIAMO IL NATALE PER L’AIL
-TORNEO DI BRIDGE
27 NATALE GOSPEL-POP
28
-BUON COMPLEANNO GIACOMO
-RICORDO UGO PALUANI
29
IV MARCIA DEI BABBI NATALE
30
FESTA DELLA BEFANA
31
-STUDENTI LICEO D. ALIGHIERI
-STEFANELLI SPA
32
CONCERTO I FANTASTICI ANNI ‘60
33
APPUNTAMENTI FUTURI
34
BOMBONIERE SOLIDALI
35
NOTE E NUMERI
AIL Sezione della Provincia di Padova dell’Associazione Italiana contro le Leucemie-linfomi e mieloma
ONLUS: Via Gabelli, 114 - 35121 Padova
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7 scrivendo a: AIL Sezione della Provincia di Padova ONLUS, Via Gabelli,
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EDITORIALE
EDITORIALE DEL PRESIDENTE AIL
Sezione della Provincia di Padova ONLUS
PROF. LUIGI ZANESCO
L’AIL di Padova e la possibile
ristrutturazione della Clinica
di Oncoematologia Pediatrica
Da anni circolano notizie sul progetto del “nuovo ospedale” di Padova, recentemente più numerose (ma sempre contraddittorie).
L’AIL si trova a svolgere la sua attività sull’area della Oncoematologia Pediatrica che ha subito una ristrutturazione e un ampliamento circa 20 anni fa, ai cui lavori ha contribuito alla progettazione e in parte (cospicua)
anche alla spesa.
La Pediatria sembra essere una delle prime istituzioni sanitarie a essere interessata al rinnovo ospedaliero di
Padova, ed è probabile che l’Oncoematologia Pediatrica, avendo una parte già utilizzata nella precedente
ristrutturazione di 20 anni fa, possa essere facilmente “completata” con l’aggiunta di nuove strutture.
L’AIL vuole offrire una collaborazione fattiva e chiede di partecipare alla redazione del piano di recupero.
Desidera pertanto superare quel modo di procedere che assegnava il progetto alle sole massime autorità
politiche-istituzionali senza tener conto della qualità e del costo dell’apporto di vari enti in gioco, nonché non
rispettando completamente le esigenze degli “utenti”.
L’AIL propone in altre parole di stabilire una commissione cui esporre le PROPOSTE della nostra Associazione,
basate sulla esperienza di 40 anni di impegno in Oncoematologia Pediatrica e sulla competenza di analoghe
istituzioni straniere (Stati Uniti ed Europa) dal punto di vista scientifico e assistenziale (si tratta di curare le
malattie maligne dei bambini a migliorare, ma anche nazionale e internazionale).
Nella Commissione si dovrebbero migliorare gli spazi per degenze, comprese quelle di bambini ad alto rischio, e tenuto conto di parenti o altro personale privato di assistenza; spazi per soggiorno, giochi, per visite
di gruppi di visitatori o volontari (amici, compagni di scuola), piccole riunioni estemporanee (befana, feste
particolari ecc…), colloqui con medici, psicologi ecc… Un’attività che funziona felicemente è la scuola elementare e media, ma è incredibilmente priva di locali!
Si tratta quindi di migliorare e ampliare gli spazi insufficienti e prevederne di nuovi. Attualmente esistono
difficoltà nell’organizzazione infermieristica e nei laboratori dove non si fa ricerca di base, o questa si fa collateralmente, ma dove si eseguono le sempre più raffinate elaborazioni cellulari che accompagnano le nuove
terapie; attività che vengono utilizzate spesso in tutti i reparti oncoematologici dell’ospedale.
La “Commissione” dovrebbe provvedere anche alla sistemazione della didattica medica (più in generale, per
specializzandi o semplicemente per i medici interessati, per infermiere o personale tecnico), in sedi attualmente precarie o inesistenti …
Gli organici per una struttura così ampliata dovranno essere adeguati: ne accenno qui perché si sappia che
l’AIL ha a suo carico del personale non solo per motivi assistenziali (com’è suo compito) ma anche per sopperire alla carenza di personale “impiegatizio” che aiuta le famiglie dei ricoverati.
3
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L’AIL non pretende in tal modo di compilare un programma completo con piani topografici (con organici di
personale medico e scientifico e assistenziale ecc… di cui si lamenta una generale carenza), ma avrà il compito di proporre idee e di stimolare il confronto con quelle delle autorità ufficiali, che dovranno prendere
le decisioni finali. Per evitare che le eventuali limitazioni siano addebitate a “carenze di finanziamenti”, l’AIL,
come in passato, è disposta anche a ricercare un eventuale aiuto finanziario per la realizzazione delle cose più
rilevanti e utili.
Ripongo buone speranze sulla istituzione di una Commissione come quella proposta.
L’AIL sta cercando di rinnovare anche al suo interno la capacità di intervento, che come sempre ha due motivazioni:
- realizzare un’assistenza sempre aggiornata ed efficace ai piccoli ricoverati;
- collaborare per avere un livello medico-scientifico degno di una istituzione oncoematologica di importanza
europea.
Un capitolo a parte dovrà essere previsto per gli altri reparti che ritiene di prendere cura: l’ematologia adulti
(istituita pochi anni fa) e la chirurgia pediatrica (che da sempre è il caposaldo della nostra chirurgia oncologica).
Ho la speranza che l’organizzazione dell’AIL possa offrire un aiuto importante alla sanità veneta, e che le
autorità regionali e locali considerino la collaborazione dell’AIL come un’occasione da sfruttare per il miglioramento del livello già encomiabile della Oncoematologia Pediatrica di Padova.
Prof. Luigi Zanesco
RUBRICA DI BIBLIOGRAFIA
A CURA DEL PROF.LUIGI ZANESCO
EMERITO DI PEDIATRIA - UNIVERSITÀ DI PADOVA
Nancy L. Bartlett
Fine-Tuning the Treatment of Hodgkin’s Lymphoma
New Eng. J. Med. 374: 2490; 2016
Il trattamento del morbo di Hodgkin’s concede attualmente buoni risultati con i classici protocolli (chemioterapia ABVD e radioterapia). Tuttavia le forme “avanzate” mostrano tuttora una cospicua resistenza alle
cure, che inoltre sono nella maggior parte sicuramente tossiche.
In questo editoriale del giugno 2016 del N. Engl. J. Med., N. Bartlett riporta i risultati della applicazione della
PET SCAN (Positron emission tomographic scan), inserita regolarmente dopo i previsti cicli di trattamento
negli Hodgkin’s ad alto rischio, valutandone i vantaggi.
Una decisione comune nei vari Centri di cura mondiali riguarda i casi ad alto rischio inseriti quindi in un
protocollo che prevede la radioterapia di consolidamento.
Se dopo 2 cicli di ABVD e 2 anni di terapia la PET scan diventa negativa, la radioterapia di consolidamento
viene abolita, risparmiando ai pazienti gli immancabili effetti negativi, precoci o tardivi.
Questo dato positivo consente non solo l’eliminazione della radioterapia, ma anche un secondo provvedimento di riduzione della tossicità, che è la eliminazione della Bleomicina: la chemioterapia per questi
pazienti PET scan negativi sarà quindi non più la classica ABVD (Adriamicina, Bleomicina, Vinblastina e Decarbazina) diventando AVD. Uno studio randomizzato ha dimostrato che togliendo la Bleomicina i risultati
non sono diversi dopo 4 cicli (e poiché la Bleomicina mostra i suoi deleteri effetti soprattutto nei pazienti
con più di 40 anni, è stato deciso di eliminarla comunque nei pazienti sopra questa età).
Il problema ancora aperto è quello dei pazienti che dopo i due cicli iniziali di trattamento presentano una
persistenza o un costante peggioramento della malattia. L’editorialista lamenta che non vi siano studi randomizzati con il trattamento standard, e non si abbiano quindi valutazioni significative. Cita comunque
una casistica in cui vengono trattati per 3 anni con il ciclo BEACOPP (Bleomicina, Etoposide, Doxorubicina,
Ciclofosfamide, Vincristina, Procarbazina e Cortisone) che sarebbe efficace nel 67.5% ai trattati. Secondo
Bartlett, lo studio di BEACOPP presenta una selezione un po’ disordinata dei pazienti e l’impossibilità di
poterli paragonare statisticamente con altri gruppi, senza parlare della tossicità prevedibilmente elevata
dei numerosi farmaci.
Il suo consiglio sarebbe quello di proseguire l’ABVD per altri 2 cicli e rifare il PET scan, sempre a intervalli
regolari.
Per i pazienti persistentemente positivi propone una biopsia (se possibile) per procedere poi con terapia
di salvataggio (?) e trapianto di midollo. Lo scopo rimane quello di raccogliere informazioni per nuovi approcci di cura! Che altro dice di poter fare? Studiare con la PET in combinazione con nuovi marcatori molecolari per identificare con maggior precisione le popolazioni tumorali ad alto rischio? Queste conoscenze
però non serviranno alla guarigione. Questa può essere ricercata solo con nuovi farmaci efficaci. Secondo
Bartlett, sono due gli agenti più promettenti attualmente in gioco (ma avremo risultati significativi soltanto nel 2017). Si tratta del Brentuximab vedotin (coniugato con un anticorpo) e del Pembrolizumab (sono
citati i lavori in corso).
L’editorialista conclude affermando che l’insegnamento da non dimenticare degli studi degli ultimi anni è
quello di poter (dover) eliminare dalle cure tradizionali degli Hodgkin’s con PET scan permanentemente
negativo i farmaci non necessari (e tutta la loro tossicità).
Prof. Luigi Zanesco
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FILO
DIRETTO
CAPITOLO CURATO DA
GIANPIETRO SEMENZATO.
EMATOLOGIA E IMMUNOLOGIA CLINICA,
DIPARTIMENTO DI MEDICINA,
UNIVERSITÀ-AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA.
EMATOLOGIA DELL’ADULTO: LE RICERCHE
SULLA LEUCEMIA DEI LINFOCITI GRANULATI
La serie di contributi dedicata alla ricerca svolta
nell'Unità Operativa di Ematologia e Immunologia Clinica dell'Azienda Ospedaliera-Università di
Padova prosegue in questo numero affrontando
la problematica delle cellule Natural Killer (NK). I
linfociti Natural Killer fanno parte dell'immunità
innata, la prima linea di difesa immunitaria che il
corpo umano attiva in presenza di agenti estranei. In realtà, questo sistema di difesa non riconosce soltanto gli agenti infettivi (batteri e virus) ma
agisce anche come un importante meccanismo
di controllo della crescita neoplastica. Il contributo allegato affronta il problema della caratterizzazione delle cellule NK in una particolare forma di
leucemia a linfociti granulati con lo scopo di differenziare sottogruppi diversi della malattia, con
prognosi e trattamenti differenti. Il contributo è
redatto dalla Dott.ssa Elisa Boscaro.
Elisa ha conseguito una laurea Magistrale in Biotecnologie Mediche all’Università di Padova, Facoltà di Medicina e Chirurgia nel 2005. Nel 2010
ha ottenuto il Dottorato in Oncologia presso Uni-
versità degli Studi di Padova e nel 2014 si è laureata in tecniche di Laboratorio Biomedico con un
punteggio di 110/110 e lode sempre all’Università
di Padova.
Per quanto riguarda le sue esperienze lavorative,
la Dott.ssa Boscaro ha usufruito di Borse di studio dall’Università di Padova e dall’AIL sezione
di Padova, ha avuto degli incarichi professionali
presso l’unità operativa di Ematologia e Immunologia Clinica, nell’ambito delle attività finalizzate
dell’Istituto Oncologico Veneto (I.O.V). Lavora nei
laboratori del Dipartimento di Medicina – DIMED
dell’Università degli Studi di Padova sotto la guida
della Dott.ssa Monica Facco. Sempre nello stesso laboratorio ha usufruito di una borsa di studio finanziata dall’AIL di Padova dal titolo “Analisi
morfologiche e citofluorimetriche finalizzate alla
diagnostica oncoematologica di patologie quali
leucemie e linfomi e attività di ricerca nell'ambito
del progetto sulla valutazione delle cellule NK in
pazienti leucemici” che rappresenta l’argomento
dell’articolo che segue.
VALUTAZIONE DELLE CELLULE NK
IN PAZIENTI LEUCEMICI
ELISA BOSCARO
EMATOLOGIA E IMMUNOLOGIA CLINICA,
DIPARTIMENTO DI MEDICINA,
UNIVERSITÀ-AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA.
Questo progetto di ricerca ha riguardato lo studio
delle cellule Natural Killer (NK), una popolazione
di linfociti importanti per la risposta immunitaria.
Caratteristica fondamentale del sistema immunitario è la capacità di distinguere tra le strutture dell'organismo che devono essere preservate
(definite proprie o self ), e le strutture che possono dimostrarsi dannose e devono quindi essere eliminate (estranee o non-self ). Per svolgere
queste funzioni, il sistema immunitario impiega
cellule e proteine. Alcune di queste costituisco-
no l'immunità innata, cioè la difesa di prima linea,
non specifica, che non richiede istruzioni particolari per eliminare il bersaglio, altre fanno invece
parte dell'immunità adattativa, quel sistema di difesa che agisce in maniera specifica contro un bersaglio dopo essere stato istruito per riconoscerlo
ed attaccarlo. I linfociti Natural Killer fanno parte
dell'immunità innata, di prima linea. Essi sono in
grado di agire sia contro agenti infettivi che penetrano nell'organismo (come batteri e virus) sia contro cellule proprie che, per infezioni o alterazioni
(anche tumorali), sono andate incontro a cambiamenti tali da essere riconosciute come estranee.
Recentemente, ricercatori italiani hanno inoltre
scoperto che cellule Natural Killer dotate di particolari molecole di superficie, quando trasferite
dal donatore al paziente malato di leucemia che
deve subire il trapianto di midollo osseo, riducono la mortalità dei pazienti trapiantati aiutandoli
a combattere le infezioni che possono insorgere in
seguito all'intervento.
I linfociti T e B appartengono all'immunità adattativa, e devono essere istruiti prima di agire contro
l’agente patogeno, in modo da riconoscerlo, eliminarlo e ricordarlo (memoria immunologica), per
attivare risposte più vigorose in caso di esposizioni
successive (Figura 1).
FIGURA 1. Divisione del sistema immunitario
in immunità innata, di prima linea, e adattativa,
che richiede istruzioni (immagine modificata
da Dranoff G, Nat Rev Cancer 2004).
Le cellule Natural Killer rappresentano la prima
linea di difesa e di attacco dell’organismo contro
gli agenti patogeni, le cellule infettate da virus e
le cellule tumorali trasformate, che vengono da
essi uccise. Oltre a questa azione diretta, le cellule
Natural Killer sono in grado di svolgere un’attività
immuno-modulatoria, sono cioè in grado, tramite
la produzione di proteine (chiamate citochine e
chemiochine), di controllare altre cellule del sistema immunitario per sviluppare una migliore risposta immunitaria. Le cellule Natural Killer sono
distinte dagli altri linfociti sulla base di alcune
strutture espresse sulla loro superficie, in particolare le molecole CD56 e CD16. Esistono cellule Natural Killer ad alta espressione (con elevata quantità) della molecola CD56 e a bassa espressione
(scarsa quantità) della molecola CD16 (si definisce
questa popolazione a fenotipo CD16 low/CD56
high): sono linfociti Natural Killer produttori di
proteine (citochine e chemiochine), pari a meno
del 10% delle cellule Natural Killer circolanti (Figura 2A), con una scarsa capacità di uccidere ma
dotate della capacità di agire sull'attività di altre
cellule del sistema immunitario. La maggioranza
delle cellule Natural Killer, il 90% circa delle cellule Natural Killer circolanti, presenta invece elevate
quantità di molecola CD16 e bassi livelli di molecola CD56 (popolazione a fenotipo CD16 high/CD56
low) sulla sua superficie: sono questi i linfociti Natural Killer specializzati per l'uccisione del bersaglio (azione citotossica diretta) (Figura 2B).
Recentemente è stato scoperto un nuovo sottotipo di cellule Natural Killer, dotato di memoria,
caratterizzato dalla bassa presenza della molecola CD56, da alte quantità della molecola CD16,
dall'espressione di una struttura chiamata CD57
e dall'assenza di una molecola chiamata CD62L
(CD56 low/CD16 high/CD57+/CD62L-).
FIGURA 2. I sottogruppi di cellule Natural Killer. A. Cellule Natural Killer regolatorie. B. Cellule Natural Killer citotossiche
(immagine modificata da Cooper MA et al., Trends Immunol 2001).
7
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Oltre alle molecole di cui ho parlato finora, le cellule Natural Killer presentano numerosi recettori
di superficie (molecole in grado di legare strutture presenti su altre cellule), chiamati Natural Killer
Receptors (NKRs). Questi recettori possono inviare alle cellule Natural Killer segnali che le attivano
(detti perciò di tipo attivatorio) o le spengono (segnali di tipo inibitorio), regolando così le azioni
delle stesse cellule Natural Killer.
I recettori inibitori hanno il compito di proteggere le cellule normali da aggressioni sbagliate da
parte delle cellule Natural Killer (attacco contro le
proprie strutture). Il segnale di spegnimento viene trasmesso quando i recettori inibitori trovano
sulla superficie delle cellule bersaglio i rispettivi
ligandi, cioè le molecole che i recettori sono in
grado di legare. Se i ligandi per i recettori inibitori non vengono espressi sulle cellule bersaglio
(evento che può verificarsi in caso di infezioni virali o di trasformazioni tumorali), i recettori inibitori
non possono spegnere le cellule Natural Killer che,
di conseguenza, uccidono la cellula bersaglio (Figura 3).
I recettori attivatori cercano a loro volta i loro ligandi con cui interagire sulla superficie delle cellule bersaglio: se queste strutture sono presenti, i
recettori attivatori spingono i linfociti Natural Killer ad eliminare il bersaglio. Il fatto quindi che una
cellula Natural Killer lasci vivere o uccida la cellula
bersaglio che ha di fronte dipende dal prevalere
dei segnali di spegnimento (inibitori) o di accensione (attivatori) del linfocita Natural Killer. Questo
delicato bilanciamento permette da un lato l'eliminazione delle cellule alterate e dall'altro riduce la
possibilità che vengano uccise cellule "innocenti"
(Figura 3).
FIGURA 3.
A. I linfociti Natural Killer (NK) non uccidono la cellula normale perché essa presenta sulla sua superficie molecole (ligandi
inibitori) che spengono l’attività distruttiva delle cellule Natural Killer.
B. La mancanza dei ligandi inibitori permette alle cellule Natural Killer di eliminare la cellula bersaglio alterata (spesso si tratta
di cellule infettate da virus o di cellule tumorali) (immagine modificata da Kumar V e McNerney ME, Nat Rev Immunol 2005).
La leucemia a grandi linfociti granulati di tipo
Natural Killer è una malattia caratterizzata da un
accumulo di cellule Natural Killer trasformate nel
sangue periferico. Nel corso del mio progetto di
ricerca, sostenuto da AIL, ho valutato le diverse
sottopopolazioni di cellule Natural Killer presenti
nei pazienti con questa malattia. Si tratta di una
leucemia eterogenea, che può presentarsi sia in
forma indolente (assenza di sintomi) che in forma
sintomatica. La principale manifestazione clinica
è rappresentata dalla neutropenia, cioè una diminuzione del numero di neutrofili circolanti nel
sangue, evento che espone i pazienti ad un rischio maggiore di contrarre infezioni, tra cui polmoniti e ascessi. Considerato il decorso variabile
della leucemia a grandi linfociti granulati di tipo
Natural Killer, non tutti coloro che ne sono affetti
necessitano di un trattamento farmacologico e i
pazienti che vengono trattati non rispondono
sempre allo stesso modo: vi sono casi in cui la terapia non sembra risolutiva ed altri in cui si rivela
decisiva per il miglioramento delle condizioni di
salute. Lo scopo della ricerca è stato quello di capire quale fosse il tipo di cellule Natural Killer maggiormente presente nei pazienti e se esistesse una
correlazione tra il tipo di cellule Natural Killer e le
manifestazioni cliniche. Determinare questi aspetti contribuisce a fornire informazioni utili per capire il decorso della leucemia prima del manifestarsi
dei sintomi e per la messa in atto di una terapia
mirata ai soli casi in cui è necessaria.
I dati che abbiamo ottenuto finora hanno dimostrato che la maggior parte dei pazienti presenta
cellule Natural Killer trasformate dotate di caratteristiche citotossiche (capacità di uccidere le cellule
bersaglio): esprimono infatti sulla loro superficie
notevoli quantità della molecola CD16 e poche
molecole CD56 (CD16 high/CD56 low). Per capire se all’interno di queste cellule vi fossero anche
linfociti Natural Killer trasformati con memoria
immunologica (capacità di ricordare la cellula bersaglio), abbiamo valutato l’espressione della strut-
tura CD57: più del 50% dei pazienti presentava
cellule Natural Killer leucemiche con questa molecola. Associando questi dati alla situazione clinica dei pazienti, abbiamo evidenziato che tutti
i pazienti con cellule Natural Killer trasformate e
capaci della sola attività citotossica sviluppano
neutropenia (pochi neutrofili circolanti) e presentano quindi una leucemia più aggressiva.
Abbiamo anche compreso che il motivo per cui
questi pazienti hanno pochi neutrofili è dovuto
al fatto che i linfociti Natural Killer trasformati
riconoscono erroneamente i neutrofili normali
come bersaglio e li distruggono. Risultati come
quelli da noi ottenuti spiegano perché è fondamentale caratterizzare le cellule leucemiche: non
solo possiamo capire prima come si svilupperà la
malattia ma possiamo anche ottenere indicazioni
sulla terapia migliore da impiegare per il singolo
paziente. Anche per questo ringrazio AIL che ha
fiducia in noi ricercatori e nella ricerca e ci permette di conoscere e combattere meglio le leucemie.
“TOGETHER TO CARE”
A PADOVA
Si è tenuto a Padova il convegno “TOGETHER TO
CARE” promosso da Novartis in collaborazione
con AVLT Associazione Veneta per la lotta alla
talassemia. L'evento, organizzato dalla dottoressa Maria
Caterina Putti della Clinica di
Oncoematologia Pediatrica di
Padova, ha riscontrato molto interesse tra i partecipanti,
tanto che gli argomenti trattati dai diversi relatori intervenuti hanno dato vita ad una
vera e propria tavola rotonda.
La giornata è stata aperta con
i saluti del prof. Giuseppe Basso, Direttore della
Clinica di Oncoematologia Pediatrica di Padova, che ha auspicato la continuità nelle attività
svolte, augurando una stretta collaborazione tra
centri ed evidenziando l'importanza del coordinamento tra clinici. A seguire diversi interventi
tra i quali quello del presidente di UNITED, Valen-
tino Orlandi, che ha rinnovato come di consueto
la sua disponibilità a collaborare con il centro di
Padova ricordando i vari impegni su più fronti a
livello nazionale.
Un piacevole saluto è giunto
dal Presidente Avis comunale,
Enrico Van De Castel, che ha
sottolineato l'impegno quotidiano nel reperire donatori per
rispondere all'importante richiesta di sangue che l'azienda
ospedaliera di Padova chiede
quotidianamente. Gian Luca
Forni, presidente della Site, ha
illustrato poi gli aggiornamenti emersi dall'ultimo congresso SITE e infine il dottor Pietro Maffei
della Clinica Medica III dell’Azienda Ospedaliera
di Padova, assieme alla collega dottoressa Valentina Camozzi, ha parlato degli aspetti endocrinologici, nonché il problema diabete ed osteoporosi in soggetti talassemici.
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LA MALATTIA ONCOLOGICA
E L’ADOLESCENZA
DR.SSA MARIA MONTANARO, PSICOLOGA
PSICOTERAPEUTA, CLINICA DI ONCOEMATOLOGIA PEDIATRICA PADOVA, ATTIVITÀ FINANZIATA
DALL’AIL
La malattia oncologica può essere paragonata ad
uno “tsunami emotivo”, che investe tutte le isole
circostanti, anche a migliaia di chilometri di distanza e, quando la massa d’acqua si ritira, lascia dietro
di sé sofferenza e devastazione (Cianfarini, 2010).
Nonostante i notevoli progressi compiuti nel suo
trattamento, essa rappresenta ancora oggi un
evento catastrofico, in grado di scatenare una situazione di “crisi” acuta e sconvolgente, soprattutto in età evolutiva, per la sua natura aggressiva e la
sua origine dalle cellule stesse dell’organismo.
Per “crisi” si intende quella condizione indotta in
una persona che, di fronte ad un ostacolo percepito come insormontabile, si trova incapace di attuare strategie di risoluzione del problema e la cui
conseguenza è un periodo di confusione e tensione. Il concetto di “crisi” è in relazione a due tipi di
esperienze: il rischio, la minaccia per la propria vita
e la separazione, la perdita, esperienze indissolubilmente intrecciate.
“Quando si ammala un bambino/adolescente, si
ammala tutta la sua famiglia e tutto di lui rischia
di diventare malato…”. Questa frase ben sintetizza l’impatto “sistemico” della malattia, in quanto
rappresenta una fonte di cambiamento, cui l’intera famiglia è chiamata ad adattarsi attraverso una
riorganizzazione funzionale delle relazioni tra i diversi membri al suo interno, al fine di mantenerne
l’equilibrio.
L'adolescenza è il periodo delle grandi trasformazioni fisiche (fattori ormonali dello sviluppo, e maturazione sessuale), intellettive (aspetti cognitivi
dello sviluppo della personalità, sviluppo dell'indipendenza, rapporto con i genitori e con i coetanei,
loro influenze, accettazione od indifferenza al ruolo sociale, atteggiamenti in funzione a valori culturali specifici) e legate a scelte di vita.
Chi meglio del protagonista di una storia di vita
così importante, come attraversare l’esperienza
della malattia oncologica, può esprimere questi
vissuti?
Ho deciso pertanto di raccontare i possibili vissuti
di malattia di una adolescente, attraverso le parole
di A., 16 anni, cui a dicembre 2015 è stato diagnosticato un osteosarcoma alla tibia destra e che sta
per terminare le cure.
L’esperienza di un tumore per un adolescente può
comportare:
• una modificazione radicale dello stile di vita precedente e spesso del proprio aspetto fisico, per
l’aggressività delle cure (perdita dei capelli, calo o
aumento del peso, nausea/vomito, presenza di cateteri o drenaggi, mutilazioni e cicatrici chirurgiche,
ecc.). Dice A.:
“Dei primi giorni di chemio ho ricordi molto vaghi.
Nausea soprattutto. Ma ero anche poco motivata. Volevo solo finire e andare a casa, ma questo ha causato
solo più problemi che mi impedivano di farlo. Una batosta sono stati i capelli. Erano lunghi, ricci, li adoravo.
Credo di non essermi resa conto che stavo male, finché
non mi sono caduti i capelli. Nel profondo pensavo
non sarebbe mai successo. Per me, ragazza abituata
a sentirsi sempre apprezzata da tutti per i miei riccioli,
e ad apprezzarmi per i miei riccioli è stato credo l’ostacolo più difficile”;
• l’invasività delle procedure (aspirati midollari,
biopsie, interventi, ecc.).
• la sensazione di essere incompreso per l’oscillazione tra stati emotivi diversi. Questo è ben espresso
dalle parole di A.:
“In generale posso dire che la malattia non l’ho vissuta
né bene né male. Però odiavo sentirmi malata. Odiavo
che le persone mi parlassero da malata, mi guardassero da malata, mi vedessero malata. Ero sempre io.
Alcuni che conoscevo da quando ero nata mi chiedevano se mi ricordassi di loro. Rispondevo, un po’ cattiva, che mi facevano la chemio, non mi cancellavano
la memoria. È ancora la mia paura più grande. Che le
persone mi vedano come “la povera malata che ne ha
passate tante”. Ma sono sempre io”.
• un senso di precarietà per l’instabilità delle sue
condizioni psicofisiche e l’incertezza della prognosi.
“Mi sembra di essere stata messa in pausa per un anno.
L’ho vissuta. Mi sono trovata qualcuno da odiare per
quello che mi è successo, e forse questo è sbagliato,
anzi sicuramente lo è, ma un po’ mi ha aiutata. Ce
l’ho con il mio ortopedico, la sua assistente, chi fuma,
e, se si può dire, forse anche un po’ con Dio. Non ho mi
capito perché non ho mai avuto paura di morire. O il
dubbio che potesse succedere”.
L'adolescente si trova costretto a sperimentare
anche una serie di problemi sociali. In questa area
ricadono tutte le problematiche relative alla mancata frequenza scolastica, alle carenti o nulle relazioni con i compagni e/o amici, alla sospensione di
eventuali attività sportive e ludiche, ai rapporti con
eventuali fratelli/sorelle. Scrive A.:
“A volte faccio fatica a seguire i discorsi dei miei amici, le nuove dinamiche e i nuovi equilibri che si sono
formati durante la mia assenza. Ho dormito, come
la bella addormentata nel bosco, e quando mi sono
svegliata non era cambiato niente, ma era cambiato
tutto. Io forse sono anche maturata, e qualche volta
vorrei prendere a pugni i miei amici. Si fanno problemi per cose che non dovrebbero essere nemmeno
considerate problemi. Ma mi rendo conto che non
posso pretendere che capiscano quello che ho provato. Quindi mi limito a cercare di aiutarli come posso”.
Diventa pertanto fondamentale offrire all’adolescente la possibilità di un sostegno psicologico sin
dall’inizio del percorso di cure. Afferma A.:
“Dopo la comunicazione della diagnosi, ricordo di
aver conosciuto la mia psicologa; l’aver parlato di me
come persona, con una famiglia, degli amici, una vita
al di là della mia situazione, mi ha fatto sentire meglio. Da quel momento ho deciso che avrei affrontato
il tutto senza più piangere e buttarmi giù. Era inutile.
Ed effettivamente anche il mio corpo reagiva meglio e
si riprendeva prima”.
Lo psicologo come supporto nel recuperare la dimensione della “persona”, al di là della “spersonalizzazione” potenzialmente indotta dalle cure…
Ed è necessario mantenere la relazione di accompagnamento dell’adolescente e della sua famiglia
in tutte le fasi della malattia, anche dopo la fine dei
trattamenti…come ben sottolinea A.:
“Durante il mio percorso la presenza della psicologa
è stata importante. Soprattutto per capire come relazionarmi con i miei familiari, e in generale con gli altri.
Posso dire che con me stessa ero a posto. Sono una
tipa sbrigativa. C’è da fare qualcosa? Si fa, e poi si passa ad altro. Ma chi mi sta intorno non è così, e io non
sapevo proprio come prenderli. Con il suo aiuto e il suo
“fare da tramite” tra me e i miei familiari ora posso dire
di avere un rapporto quasi migliore di prima con loro”.
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EMATOLOGIA ADULTI DI PADOVA
BORSE DI STUDIO FINALIZZATE
ALL’ATTIVITÀ DI RICERCA
RINNOVATE NEL 2017
DALL'AIL DI PADOVA
La nostra Sezione AIL di Padova ha rinnovato
all’Unità Operativa Ematologia ed Immunologia
Clinica di Padova, diretta dal Prof. Gianpietro Semenzato, l’erogazione del contributo liberale di
72.000,00 euro a sostegno di cinque Borse di Studio per l’attività di ricerca sui progetti di seguito
indicati:
1. Ruolo delle molecole pro-infiammatorie IL-6 e CCL5 nella leucemia dei grandi linfociti granulati (Dott.ssa Chiara Ercolin)
Borsa dedicata a Giacomo Martignon di Maerne di Martellago
La ricerca ha approfondito il ruolo del microambiente pro-infiammatorio, che caratterizza la leucemia dei
grandi linfociti granulati, nella sopravvivenza delle cellule leucemiche. In particolare, abbiamo valutato il
ruolo di due molecole infiammatorie, l'interleuchina (IL)-6 e la chemiochina CCL5. IL-6 è risultata presente
in quantità maggiori nel plasma dei pazienti affetti da leucemia dei grandi linfociti granulati rispetto agli
individui sani, ma essa non viene prodotta dai linfociti granulati, leucemici o normali, bensì dai monociti,
una popolazione cellulare coinvolta nei processi infiammatori fin dalle prime fasi. IL-6 è un attivatore fondamentale della via JAK-STAT, fondamentale per la sopravvivenza dei linfociti granulati leucemici. Anche CCL5
è risultata presente in maggior quantità nel plasma dei pazienti rispetto ai controlli sani. Al contrario di IL-6,
CCL5 viene prodotta direttamente dai linfociti granulati leucemici. CCL5, legandosi a specifici recettori presenti sulla superficie dei monociti, stimola proprio la produzione di IL-6. Questo studio ha così contribuito a
identificare uno dei meccanismi che, da un lato, mantengono l’ambiente in una condizione pro-infiammatoria e, dall'altro, determinano una prolungata sopravvivenza delle cellule leucemiche.
2. Le vie di trasduzione intracellulari nei pazienti con leucemia linfatica cronica
(Dott.ssa Valentina Trimarco)
Borsa dedicata a Federica Rampazzo di Voltabrusegana
Lo studio ha preso in esame i meccanismi di turnover (formazione e distruzione) delle proteine nelle cellule
di leucemia linfatica cronica, con particolare attenzione ai processi che coinvolgono la proteina Lyn, molecola
chiave della trasduzione del segnale mediato dal recettore per l’antigene delle cellule B (BCR) ed implicata
nell’aumentata sopravvivenza delle cellule leucemiche. A questo scopo, abbiamo caratterizzato c-Cbl, coinvolta nella degradazione di proteine, tra le quali Lyn, e la proteina adattatrice ad essa associata CIN85, sia nelle cellule B normali che in quelle leucemiche. c-Cbl e CIN85 sono risultate entrambe presenti in quantità maggiore nelle cellule tumorali di leucemia linfatica cronica ma, aspetto ancora più importante e sorprendente,
nessuna di esse interagiva con Lyn, annullandone così la distruzione e permettendole di perpetuare gli effetti
favorevoli per le cellule tumorali. Al contrario, c-Cbl è risultata costitutivamente associata a PI3K, molecola
coinvolta nel pathway del BCR. Questi primi dati ci permettono di ipotizzare che, nella leucemia linfatica cronica, c-Cbl non rivesta tanto il ruolo di distruttore proteico quanto quello di adattatore molecolare, ad ulteriore
conferma di come gli equilibri molecolari siano altamente compromessi nelle cellule B neoplastiche.
3. Caratterizzazione citofluorimetrica dei fattori prognostici nei pazienti con leucemia linfatica cronica (Dott.ssa Samuela Carraro)
Borsa dedicata ad Andrea Petrin di Camposampiero
La leucemia linfatica cronica è una patologia dell'adulto che in alcuni pazienti può presentare una progressione estremamente lenta, al punto che non è necessaria alcuna terapia, mentre in altri soggetti si manifesta
come una neoplasia così aggressiva da richiedere interventi terapeutici precoci e mirati. È pressante perciò la
richiesta, in particolare da parte dei medici impegnati nel curare questi pazienti, di identificare i fattori prognostici, vale a dire quelle molecole (proteine, per lo più) espresse dalle cellule leucemiche che permettono di
prevedere l'andamento della malattia fin dal suo esordio. Una delle tecniche che consente la determinazione
dei fattori prognostici in maniera rapida e precisa è la citometria a flusso, mediante l'impiego di anticorpi
monoclonali specifici per il riconoscimento di determinate molecole. In particolare, i fattori prognostici che
abbiamo determinato in citofluorimetria anno sono stati CD38, CD49d e ZAP-70 che, insieme ai dati molecolari e citogenetici, hanno permesso la stratificazione dei pazienti a prognosi differente fin dalle fasi iniziali
della leucemia. CD38 e CD49d sono due molecole con un valore prognostico indipendente l'una dall'altra.
La loro presenza sulla superficie delle cellule leucemiche è purtroppo associata ad una prognosi negativa
poiché conferiscono alla cellula che li esprime maggiore sopravvivenza e resistenza alle terapie. ZAP-70 è una
proteina presente all'interno dei linfociti T e che può essere sintetizzata in alcune cellule tumorali di leucemia
linfatica cronica: anche in questo caso, la sua presenza si associa ad una prognosi sfavorevole. La stratificazione dei pazienti ottenuta mediante analisi citofluorimetrica ha contribuito in maniera fondamentale nel
predire fin dalla diagnosi il decorso clinico della malattia, permettendo al medico di individuare la terapia più
adatta per il singolo paziente al fine di migliorarne la qualità di vita.
4 Cross-talk tra cellule mesenchimali stromali e linfociti B di leucemia linfatica cronica: conseguenze per la sopravvivenza del clone neoplastico e ruolo dell'asse JAK/
STAT nella sopravvivenza dei linfociti B di leucemia linfatica cronica
(Dott. Lorenzo Martinello)
Borsa dedicata ad Alessandra Sorgato di Ronchi di Campanile
Questa indagine ha valutato l’effetto delle cellule mesenchimali stromali, cellule pluripotenti presenti
nel midollo osseo dei soggetti normali e preponderanti nel midollo osseo dei pazienti affetti da leucemia linfatica cronica, sulla sopravvivenza dei linfociti B neoplastici. Coltivando linfociti B leucemici insieme a cellule
mesenchimali stromali abbiamo dimostrato come la presenza di queste ultime fosse in grado di impedire la
morte cellulare programmata (apoptosi) dei linfociti B tumorali. Le cellule mesenchimali stromali non si sono
però rivelate in grado di proteggere le cellule leucemiche dall’apoptosi indotta dai farmaci di nuova generazione (tra cui alcuni inibitori delle protein-chinasi come Ibrutinib), dimostrando come queste nuove terapie
possano interferire con la protezione offerta dalla cellula mesenchimale stromale alla cellula B tumorale.
La relazione esistente tra i due tipi cellulari è mediata sia dal contatto diretto cellula-cellula che dal
rilascio di fattori solubili. Poiché diverse citochine secrete dalle cellule mesenchimali stromali nel microambiente tumorale favoriscono la vitalità e la proliferazione delle cellule leucemiche attraverso la via JAK (Janus
Kinase)/STAT (Signal Transducer and Activators of Transcription), abbiamo studiato l'asse JAK2/STAT3 nella
leucemia linfatica cronica. Abbiamo così verificato che nei pazienti le proteine JAK2 e STAT3 sono sovra-espresse e in stato di attivazione continua. Il blocco dell'attività di JAK2 e STAT3, mediante l'impiego di inibitori
specifici, ha ripristinato la morte delle cellule tumorali, evidenziando l’importanza di bloccare questo asse nei
pazienti con leucemia linfatica cronica.
5. Aspetti psicologici nei pazienti oncoematologici e nei loro familiari
(Dott.ssa Micaela Fergnani)
Il supporto psicologico ha operato su più fronti cercando di utilizzare un approccio orientato alla massima
flessibilità e adattabilità, a seconda delle esigenze espresse dai malati. Grazie ad una continua ed attenta
analisi dei bisogni, il fondamentale sostegno psicologico e gli eventuali cicli di psicoterapia offerti ai pazienti
ed ai loro cari sono stati affiancati da una serie di iniziative volte ad un maggior coinvolgimento delle persone
stesse. A tal fine sono stati organizzati seminari e sono stati prodotti opuscoli su temi riguardanti la malattia e
le modalità per affrontarla. In questo modo si è cercato di fornire ai pazienti e ai familiari degli strumenti utili
per ridurre il senso di impotenza frequentemente sperimentato nel corso della propria cura.
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DOPOSCUOLA
"COMPITINSIEME"
AL CINEMA!
Domenica 22 gennaio è stata una giornata speciale per
un gruppo di bambini che
frequentano la Clinica di
Oncoematologia pediatrica
per la cura e il monitoraggio
della loro patologia: sono
stati ospitati dalla rassegna
cinematografica per bambini e ragazzi For Kids del
Cinema Esperia e, dopo una
buona merenda, hanno potuto godere della proiezione del bellissimo film “La canzone del mare”.
L’iniziativa rientra nel Progetto Doposcuola Compitinsieme, attivo da alcuni anni alla Clinica di Oncoematologia pediatrica, e rivolto ad un gruppo
di bambini di origine straniera
che devono affrontare, con le
loro famiglie, difficoltà di tipo
linguistico, scolastico e socioeconomico, oltre a quelle connesse alla loro malattia. Il servizio è gratuito e oltre ad offrire
un supporto individualizzato
nello svolgimento dei compiti,
propone ai bambini opportunità di crescita e arricchimento
personale offerte dal territorio come la visita a mostre, incontri culturali e letture animate.
Il Progetto è finanziato dall’AIL di Padova, grazie al
sostegno economico della Fondazione Antonveneta di Padova
A CASALSERUGO,
NONOSTANTE L’ALLUVIONE,
SEMPRE SOLIDALI
NEI CONFRONTI DELL’AIL
Il nostro gruppo si è costituito
20 anni fa per proseguire una
iniziativa intrapresa inizialmente da altre persone. La motivazione a continuare questa
bella esperienza era notevole,
perché si percepiva l'interesse
che oramai si era diffuso tra le
persone del nostro territorio.
A dimostrazione di ciò ci sono
i numerosi "sostenitori abituali", tra i quali uno zio che,
in occasione della S. Pasqua,
ci raggiunge dal paese vicino
per regalare ai suoi 12 nipoti
un uovo a ciascuno .
Il nostro paese, nel 2010, è stato messo a dura prova
dall'alluvione; ci saremmo aspettati un netto calo
nella distribuzione di stelle di Natale e uova di Pasqua nei periodi successivi invece, nonostante ciò,
la domanda è rimasta invariata, questo a conferma
di quanto i cittadini di Casalserugo e dintorni siano
sensibili a questa tematica e fortemente solidali.
Ora, per dare continuità nel tempo a questo gruppo, sto introducendo qualche ragazza più giovane,
che servirà anche da esempio e da stimolo per le
future generazioni.
Gabriella Boggian
Capo Gruppo Casalserugo (Padova)
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NEWS DAL REPARTO DI
ONCOEMATOLOGIA PEDIATRICA
A CURA DI : STEFANIA GALLO
SEGRETERIA AIL PRESSO LA CLINICA
DI ONCOEMATOLOGIA PEDIATRICA
Babbo Natale in Oncoematologia
Pediatrica
Grande sorpresa per i bambini ricoverati nel reparto della Clinica di Oncoematologia Pediatrica che sabato 7 dicembre hanno visto recapitarsi dei doni direttamente da Babbo Natale!
Ad accompagnarlo c’erano gli amici della TNT
Global Express di Padova, ditta specializzata
in spedizioni nazionali ed internazionali.
Da molti anni l'AIL di Padova sostiene le spese
relative al trasporto dei campioni biologici che
da tutta Italia vengono inviati al Laboratorio di
Diagnostica e Ricerca della Clinica di Oncoematologia Pediatrica e di quelli che quasi ogni giorno dal reparto e dal day hospital vengono spediti
ad altri laboratori per indagini suppletive.
Ringraziamo la ditta TNT di Padova per la GRANDE professionalità con cui svolge questo servizio e la
GRANDE sensibilità che da sempre la contraddistingue.
Solidarietà sotto l’albero
“E se a Natale regalassi “solidarietà” ?” Questa sembra essere la domanda che molte persone si sono poste
quando hanno sentito parlare alcuni genitori di bambini seguiti nel reparto di Oncoematologia Pediatrica
delle idee regalo solidali della nostra Associazione .
Quest’anno la scelta era davvero ampia: impossibile non trovare il dono “perfetto”!
Grazie di CUORE a:
- Giorgia C. e a nonna Fernanda;
- Francesca D.N.;
- Michela, mamma di Alessandro e Ilaria S.;
- Stefania, mamma della piccola Eva S.;
- Manuela e Lorenzo, genitori di Benedetta C.;
- Francesca, mamma della carissima Carolina V.,
e alle amiche Luigina, Rita, Lucia, Mariarosa, Anita;
- alle signore Fiorenza e Francesca;
- agli amici del gruppo “Abilmente”
per le bellissime creazioni che hanno voluto donarci.
Consegnato il super panettone
di Natale!
E’ Michela R., segretaria presso la Sezione Degenze della Clinica di
Oncoematologia Pediatrica, la vincitrice del maxi-panettone estratto
martedì 20 dicembre. A portarle fortuna è stato il numero 78!
Un Natale solidale con tante iniziative
di bambini, maestre e genitori
Ist. Comprensivo Don Milani di Mestre (VE):
Scuola Primaria F. Filzi
C’era grande agitazione nell’aria in occasione del “mercatino della solidarietà” allestito presso la Scuola Primaria F. Filzi.
Scopo dell’iniziativa: insegnare ai bambini il vero significato del dono
e della solidarietà.
Con grande entusiasmo gli alunni, con l’aiuto dei loro insegnanti,
hanno presentato i loro lavoretti (oggetti a tema natalizio e bigliettini
di vario genere) ai numerosi visitatori accorsi incuriositi, consapevoli
che i proventi sarebbero stati devoluti in beneficenza.
Come da tradizione, per i più golosi, c’era anche un banchetto di dolci
realizzati dalle mamme.
Alla fine della giornata, una bellissima soddisfazione: all’AIL di Padova sono stati donati ben 800 euro!
Un grazie di cuore a tutti per il grande impegno!
Le cose fatte con il cuore sono quelle che riescono meglio!
Ist. Comprensivo di Follina e Tarzo (TV):
Scuola Primaria di Miane
Quest' anno le maestre della Scuola Primaria di Miane, anziché fare il tradizionale spettacolo di Natale con
canti e balli, hanno pensato di organizzare una tombola “solidale”.
I bambini delle quinte hanno scritto delle letterine agli esercenti del Comune chiedendo la loro generosa
collaborazione per quanto riguardava i premi da mettere in palio.
Il successo è stato enorme! I commercianti hanno risposto in massa!
I bambini si sono divertiti moltissimo, i più grandi hanno aiutato i piccoli e tutti insieme hanno deciso di
donare il ricavato della tombola alla Clinica di Oncoematologia Pediatrica di Padova. Sono stati raccolti 800
euro. Le maestre hanno chiesto a Francesca di consegnare la somma raccolta all’AIL quando sarebbe venuta a Padova e così è stato!
Un GRAZIE speciale a tutti i bambini, alle insegnanti e a tutti i commercianti per questo bellissimo gesto di affetto
verso i piccoli pazienti della Clinica di Oncoematologia Pediatrica e naturalmente un saluto speciale a Francesca.
Consegna dei doni dell’Epifania
ai bambini della Sezione Degenze
Mancavano pochi giorni a Natale quando il papà di Giovanni V. è arrivato nel parcheggio antistante il Day Hospital della Clinica di Oncoematologia Pediatrica con la macchina carica di doni.
Con grandissima emozione ci ha raccontato di come, alla proposta di
promuovere una raccolta di giocattoli per i bambini costretti a trascorre le festività natalizie in ospedale, il gruppo di catechismo e molti
genitori dei compagni di classe di Giovanni (che frequenta la Scuola
Primaria C. Collodi di Mogliano Veneto) avessero dato prova di
grande sensibilità e generosità!
I bellissimi regali sono stati consegnati alla Befana che tutti gli anni,
nonostante la stanchezza per le tante consegne effettuate nella notte,
la mattina del 6 gennaio non manca mai di passare nella Sezione Degenze e TMO portando calze piene di doni e dolci per tutti!
Grazie a tutti! Ancora una volta possiamo dire che “Insieme … si può!”
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LA SOLIDARIETA’ DEI BAMBINI
Buon compleanno a Edoardo P.
Ciao,
sono Edoardo P. Purtroppo non posso passare prima di Natale a salutarvi e portare qualcosa per i nostri amici. Il
mio appuntamento a Padova è stato fissato per fine gennaio e sicuramente passerò, non mi sono dimenticato...!
Io e la mia famiglia auguriamo Buon Natale e felice anno nuovo.
Simone, Edoardo, Paola e Alberto
Quando il 23 dicembre scorso, guardando i messaggi di posta elettronica, abbiamo letto (e riletto!) queste
parole non abbiamo potuto che sorridere affettuosamente.
La prima volta che Edoardo è entrato nel nostro ufficio era molto piccolo. Da allora, puntualmente, in occasione del suo compleanno, è sempre tornato a trovarci per rinnovare la sua donazione.
Il 17 gennaio ha compiuto 10 anni! E’ diventato grande, ma è sempre lo stesso bambino sensibile e altruista.
Con il suo consenso pubblichiamo la sua email perché ci sembra giusto condividere la semplicità del suo
gesto. Chissà che tante altre persone non decidano di imitarlo!
Ciao Edoardo, GRAZIE di CUORE per la tua generosa donazione. Arrivederci al prossimo appuntamento!
LA SOLIDARIETA’ DEI GRANDI
Nonna Fernanda:
un tuffo nel passato per riscoprire
la bellezza dei giocattoli fatti a mano!
Cappuccetto Rosso e il lupo cattivo...
Trolls, un po’ birichini, dalla folta capigliatura...
graziose sirenette e tanti altri simpatici personaggi …
Sono le nuovissime creazioni della signora Fernanda, nonna di
Giorgia C. (14 anni), realizzate interamente a mano, con grande cura e
tanto amore.
Con la loro vivacità e il loro calore sono i compagni di gioco ideali per i bambini di tutte le età.
Carissima nonna Fernanda,
ogni volta nell’osservare i suoi lavori rimaniamo a bocca aperta!
Chiacchierando con Giorgia abbiamo scoperto
che anche nonno Bruno ha anche dato un
importante contributo!
Grazie e auguri di Buona Pasqua
a tutta la famiglia!
Saluti
a dei nonni speciali
Un carissimo saluto ai signori Luciano e Pierina (nonni di Matteo P.), Alida e Lodovico (nonni di Claudio V.),
Carlo e Rosanna (nonni di Alice V.) alle signore Annamaria e ai signori Renato e Guerrino (nonni di Eva S.) e
alla nonna di Giacomo F.
ASSISTENZA DOMICILIARE:
per curare i bambini facendoli restare a casa
Sta per essere avviato a Padova un Servizio di Assistenza Specialistica Domiciliare per i bambini in cura presso la Clinica di Oncoematologia Pediatrica.
Il servizio, effettuato da un gruppo specialistico organizzato per questo scopo, sarà in grado di garantire le
medesime prestazioni effettuate in sede di ricovero o di day hospital.
Il progetto sarà coordinato dalla Clinica di Oncoematologia Pediatrica in collaborazione con l’AIL di Padova,
l’Azienda Ospedaliera di Padova e l’Azienda ULSS 6 Euganea di Padova.
INIZIATIVE A SOSTEGNO DEL PROGETTO
“I Giubbox Boys”: musica, arte e solidarietà
Ammontano a ben 2.200 euro le offerte raccolte in occasione di alcuni spettacoli comico/musicali messi in
scena dal gruppo “I Giubbox Boys” di Arzergrande.
Ecco la lettera che ci hanno consegnato personalmente lo scorso novembre.
Cari ragazzi, carissimi amici, con questa nostra
lettera vi salutiamo e vi incoraggiamo a continuare il vostro viaggio verso la salute con forza
e decisione, al pensiero che non siete soli in
questa lotta: molti amici che voi non sapete di
avere – MA CI SONO! – vi sostengono e vi sono
vicini.
Noi, che abbiamo l’ardire di considerarsi tali, da
un anno facciamo spettacoli comico/musicali
e mentre ci divertiamo e facciamo divertire
il pubblico, pensiamo a voi, vi nominiamo
continuamente, ed al termine dello spettacolo
chiediamo agli spettatori di fare qualcosa di
concreto per agevolare il vostro percorso.
La sensibilità delle persone e la loro generosità ci consentono di dare quanto ricavato per
sostenere qualche progetto a vostro favore. Lo
sappiamo che è una goccia nel mare dei vostri bisogni, ma questo poco, unito al tanto amore ed alla solidarietà che questo
esprime, ci auguriamo sia viatico al raggiungimento del vostro benessere.
I GIUBBOX BOYS di Arzergrande vi augurano pronta guarigione e vi fanno, anche con questa lettera, una ideale iniezione di
coraggio ed ottimismo, due ausilii terapeutici IN – DIS – PEN – SA – BI – LI.
Ciao a tutti!. I Giubbox Boys
Grazie Giubbox Boys! Il vostro interesse nel nostro progetto ci dà forza ed entusiasmo per proseguire e farlo
diventare al più presto una realtà!
A PARTIRE DA ZERO
I ricordi di tutto il personale della Clinica di Oncoematologia
Pediatrica di Padova raccolti in un libro dal prof. Gianni Ballestrin,
che per 11 anni ha insegnato presso la scuola del reparto .
Un lungo viaggio che parte dalla nascita del Centro, nel lontano
1968, fino ad arrivare ai giorni nostri. Una lettura che fa capire
quanto sia stato importante dotarsi di strutture più moderne e
organizzate, di attrezzature mediche all’avanguardia e quanto sia
sempre fondamentale il ruolo della ricerca scientifica. Un grande
messaggio di speranza per il futuro!
Il libro è disponibile presso:
Segreteria AIL - 1° piano - Oncoematologia Pediatrica
Segreteria AIL - via A. Gabelli , 114 Padova
L’intero ricavato andrà a sostegno del progetto di Assistenza
Domiciliare in Oncoematologia Pediatrica.
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Donazioni alla Clinica di
Oncoematologia Pediatrica
Gennaio 2017
Nuove pompe infusionali
Sono state subito messe in
funzione le 10 pompe infusionali (mod. Agilia Injectomat)
donate lo scorso dicembre alla
Sezione Degenze della Clinica
di Oncoematologia Pediatrica.
Sale così a 37 il numero delle
pompe che l’AIL di Padova è
riuscita ad acquistare grazie
all’aiuto di privati cittadini (in
particolare di molti genitori) e
di alcune ditte.
L’ennesima dimostrazione che
solidarietà e impegno portano sempre a risultati straordinari!
Febbraio 2017
Prossimi arrivi
Sono in corso le pratiche per poter donare alla Sezione Degenze un monitor per la misurazione dei parametri vitali e un saturimetro da tavolo, per un miglior monitoraggio dei pazienti con livelli di saturazione molto
critici.
Vi terremo informati!
Un dono nel nome di “Vittoria”
Desideravano “fare qualcosa per i bambini seguiti nella Clinica di Oncoematologia Pediatrica” e così i signori
Alessandro e Federica B., genitori della carissima Vittoria hanno scelto, tra le varie possibilità, quella di
donare delle mascherine pediatriche alla Sezione Degenze.
Proprio in questi giorni sono state consegnate al personale infermieristico 4000 mascherine di misura intermedia, adatte ai bambini più grandi, con simpatiche stampe colorate, perché la Clinica di Oncoematologia
Pediatrica è un reparto “a misura di bambino” dove tutto deve essere allegro e colorato.
Ricordiamo che nel novembre 2015 grazie al loro aiuto avevamo organizzato un concorso di disegno con una
speciale giuria composta da bambini seguiti presso la Clinica di Oncoematologia Pediatrica.
A tutti i partecipanti e ai piccoli giudici era stato consegnato un bellissimo dono.
Gli 8 vincitori (suddivisi per fasce di età) avevano potuto scegliere di persona il proprio premio presso un conosciutissimo negozio di giocattoli di Padova.
Un’iniziativa davvero unica di cui i bambini ancora parlano!
Ringraziamo i signori Alessandro e Federica per questa nuova grande manifestazione di affetto !
Godega Sant'Urbano (TV) saluta il caro nonno
e bisnonno Agostino
"Siamo felici perché forse niente è perduto, perché se tu non puoi tornare indietro noi ti possiamo tenere nel nostro cuore, e mostrarti che il tuo amore nei nostri confronti è stato ben riposto vivendo nel modo onesto e buono
che ti renderebbe orgoglioso di noi".
Sono queste le parole che gli amatissimi nipoti e pronipoti hanno voluto dedicare a nonno Agostino.
Una vita dedicata alla famiglia e al lavoro e un grande amore per i bambini.
Poi la preoccupazione per il nipotino Diego quando venne ricoverato nella Clinica di Oncoematologia
Pediatrica di Padova. Ora Diego sta bene, ma quell’esperienza aveva fatto maturare in nonno Agostino un
desiderio, più volte espresso ai propri cari: quando non ci sarebbe stato più non voleva fiori ma offerte per
aiutare la Clinica di Oncoematologia Pediatrica.
E così i figli Fiorina, Angelo, Lino, Celestina ed Elena hanno avvisato parenti e amici affinché rispettassero
le sue volontà.
Grande è stata la partecipazione di tutta la Comunità di Gaiarine e Godega. A salutarlo anche il Gruppo
Alpini della Sezione di Conegliano. In totale sono stati raccolti 1.000 euro.
NOTIZIE UTILI PER I GENITORI
Per informazioni: Segreteria AIL - 1° piano Oncoematologia Pediatrica - email: [email protected]
UOVA DI PASQUA AIL - Anche quest’anno sarà possibile trovare le nostre uova di Pasqua all’interno della Clinica di Oncoematologia Pediatrica. E’ possibile anche prenotarle (tel. 049/8211461).
LOTTERIA DI BENEFICENZA “Regalami un sorriso” 2017 - I genitori, gli zii,
i nonni e i bambini che volessero acquistare o collaborare alla vendita dei biglietti possono
rivolgersi alla nostra segreteria.
BERRETTI “SOLIDALI” -
Da semplici copricapo per ripararsi dal freddo sono diventati gli accessori di
tendenza più utilizzati!
Quando ci è stato chiesto se fosse possibile avere dei berretti per i ragazzi della Clinica di Oncoematologia Pediatrica, Lara e Claudia, storiche volontarie dell’AIL, si sono
subito messe all’opera.
Grazie a forbici e macchina da cucire, e a tanto estro e creatività, hanno realizzato dei coloratissimi berretti, disponibili in due misure.
E per la primavera sono previsti nuovi arrivi!
MASCHERINE PER USO A DOMICILIO
Alcuni genitori ci hanno segnalato di non riuscire a trovare (o di
trovare con difficoltà) le mascherine per i loro bimbi.
Presso la segreteria AIL - 1° piano Oncoematologia Pediatrica
- sono disponibili confezioni di mascherine, con elastici, in tre
misure diverse.
I genitori dei bambini ricoverati in Sezione Degenze, se impossibilitati ad allontanarsi dalle stanze, possono contattarci telefonicamente (049/8211461). Ve le consegneremo direttamente
in reparto.
Vi ricordiamo che vanno indossate assicurandosi di coprire bene
naso e bocca, così come ci mostra (nella foto) la piccola Eva.
News dal reparto di Oncoematologia
Pediatrica termina qui.
Buona Pasqua a tutti!
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ARRIVANO I NOSTRI
VOLONTARI DEL SORRISO
CHI SONO. Di certo non tutti i lettori di questo breve articolo, ci conoscono: siamo ARRIVANO I NOSTRI (AIN),
i soli volontari che operano nella clinica di Oncoematologia pediatrica. Mi piace ricordare che sono stati i
bambini ricoverati a darci questo nome una decina d’anni fa (benché presenti a Oncoematologia pediatrica
da circa 25 anni) e come ARRIVANO I NOSTRI siamo riconosciuti dalle 2 più importanti e note istituzioni onlus
l’AIL e Città della Speranza, con le quali esiste un rapporto di stima e amicizia.
Il gruppo associato dei volontari AIN è oggi composto da persone di diversa provenienza e professionalità:
circa 30 quotidianamente attive il pomeriggio nel reparto degenze e una ventina che operano in day hospital
prevalentemente al mattino, pienamente consapevoli che essere volontario a Oncoematologia pediatrica
vuol dire fare una scelta non solo di solidarietà verso chi soffre ma soprattutto di amore verso un bambino o
un adolescente che si trova in seria difficoltà. Il nostro obiettivo è quello di rendere meno dura l’esperienza
della malattia e del ricovero offrendo momenti di spensieratezza non solo ai bambini e ragazzi malati, ma
anche al genitore costantemente presente accanto al suo bambino.
Come volontari AIN abbiamo imparato che è possibile, ed è nostra aspirazione fare la differenza, senza compiere azioni clamorose e senza cercare pubblicità nei giornali o in televisione.
E’ nostra aspirazione che, nonostante le difficoltà della malattia, il reparto di Oncoematologia pediatrica possa diventare un luogo dove si possa ancora sorridere.
Chi soffre ha bisogno di positività unitamente alle terapie. Per questo il ruolo dei volontari è così importante
(testimonianze dal personale sanitario e ancor più dai bambini e loro familiari); siamo abbastanza vicini ai
malati e alle loro famiglie da comprenderne la sofferenza e, necessariamente, abbastanza distaccati per non
farci sopraffare dal dolore e non essere quindi più in grado di svolgere al meglio il nostro ruolo. Certo non è
sempre facile riuscire a mantenere questo equilibrio, ma è proprio grazie ai nostri pazienti e ai loro sorrisi che
si può esserne capaci.
Chi “vive” il reparto respira il nostro sentimento di amore-condivisione e gli apprezzamenti che riceviamo
sono per noi il dono migliore. Al riguardo desidero, una per tutte, riportare alcune parole di una lettera che
ci è arrivata dai genitori di un nostro bimbo che da tempo è un angelo: “……da genitori abbiamo vissuto abbastanza a lungo all’interno di questo reparto e abbiamo potuto così conoscere la vostra disponibilità e il vostro
amore nei confronti dei nostri bambini. Grazie per la vostra presenza e per ciò che fate”. Ma vorrei precisare, senza
tema di retorica, che per ogni volontario AIN “il rapporto tra chi dà e chi riceve” è un rapporto alla pari.
LE ATTIVITA’. AIN operano nel rispetto delle esigenze dei pazienti, degli operatori sanitari e delle attività
scolastiche. Nella sezione degenze le attività sono più articolate in relazione alle prolungate presenze dei pazienti ricoverati. Quotidianamente utilizziamo l’attività ludica e la relazione interpersonale per offrire svago,
compagnia e divertimento ai pazienti, cercando di adeguarci ai loro gusti e alle loro diverse esigenze anche
in termini di età, dal momento che i nostri ospiti vanno dalla primissima infanzia all’adolescenza, spesso col
coinvolgimento del genitore presente.
Oltre a diverse tipologie di gioco e animazione si utilizzano teatro, musica, progetti di disegno, poesia, ecc. In
casi specifici i volontari partecipano e collaborano a progetti organizzati all’interno della clinica.
Senza scendere in particolari dettagli vediamo in breve quali attività sono usuali.
Si usa molto la PITTURA, lasciando la scelta dei colori ai bambini, su formine di legno di vari soggetti (scatole,
animali, vassoi, cornici, quadretti che vengono anche decorati con decoupage, ecc.), su formine di alabastro
e gesso, su sassi e su t-shirt. Per quanto riguarda gli oggetti in legno, una menzione particolare va ai “soggetti
importanti” predisposti durante la settimana da William, lo storico volontario falegname, e poi assemblati e
dipinti dai bimbi in reparto (es. foto 1-4); il BRICOLAGE di vario tipo è sempre gradito (con l’uso di stencil e ritagli i bambini compongono oggetti e cartoncini di fantasia personalizzati; vengono eseguite collane e braccialetti e fantasie con le PERLINE; è altresì apprezzato il DECOUPAGE su carta, su ceramica, su appositi piatti in
vetro dove si usano carta di riso e carta con i vari elementi decorativi; è importante lasciare correre la fantasia
dei bambini anche con “materiali poveri e di riciclo” (es. foto 5 -9); GIOCHI DI GRUPPO/SOCIETÀ si fanno spesso,
in funzione delle presenze, con le carte e altri “classici” tipo monopoli, scarabeo, risiko, ecc. E’ importante, se il
ragazzo lo gradisce - parliamo dei più grandi - favorire la partecipazione di più adolescenti alla stessa attività
allo scopo di incrementare la socializzazione. Si inseriscono anche “attività stagionali” e per occasioni speciali:
dal periodo natalizio, con i decori per l’albero e la classica tombola, all'estate passando per Halloween e carnevale con trucchi e maschere, al periodo pasquale con il decoro di uova di polistirolo e la realizzazione di un
esclusivo “albero di Pasqua”, a un lavoretto per la festa del papà o della mamma e tanto altro ancora. Cogliendo l’occasione di un compleanno di uno dei piccoli ospiti del reparto vengono organizzate festine con torta e
giochi; ma la festa più “grandiosa” è sempre quella che AIN organizzano per la sera del 31 dicembre, un evento
speciale per tutti i bambini ricoverati con la partecipazione dei loro genitori e alcuni familiari. Vengono altresì
organizzati eventi diversi che vanno dalla giornata col prestigiatore, a quella bimbo pasticcere o pizzaiolo, alla
musica; talvolta le giornate vengono “movimentate” con la visita di un campione di calcio, rugby, moto o un
cantante (certo non frequentemente per gli impegni dei soggetti e per l’opportunità di poterli contattare).
Ultimo, ma non per importanza, la gita annuale, con i bambini in grado di farla, al Butterfly Arc, Casa delle
Farfalle-Bosco delle Fate che si trova a Montegrotto Terme, dove si va col pulmino e autista messi a disposizione dell’AIL.
I SOSTENITORI. Oltre alla proficua collaborazione con AIL (che si fa carico economico dell’assicurazione per
AIN) i volontari ricevono il sostegno morale, e non solo, da altre associazioni o gruppi che vanno in reparto
cercando di rallegrare le giornate durante il carnevale o per Halloween, ma in particolare nel periodo natalizio
arrivano come “Babbi Natale” a portare doni a tutti i bambini; ricordiamo e ringraziamo la Polizia Penitenziaria di Padova, l’associazione “La città del bambino”, l’associazione “Opportunità e oltre”, l’associazione “H2O
Bolle”, i ragazzi del Rotaract di Padova e le tante generose “singole” persone che offrono regali per arricchire
il bottino premi per la festa del 31 dicembre, e che vogliono mantenere l’anonimato. Un particolare ringraziamento va agli “Amici di Babbo Natale” di Chioggia un gruppo di generosi “vecchi” amici dei bimbi ricoverati e
dei volontari nonché sostenitori dell’AIL per le meritorie attività di questa istituzione. I riconoscimenti morali
e i contributi economici alle iniziative dei volontari che arrivano spontanei1 dai genitori dei piccoli degenti
sono i sostegni che più di ogni altro ci gratificano e ci commuovono in quanto li riteniamo un segno di apprezzamento alla nostra attività.
Descrizioni particolareggiate di quanto su esposto (feste, attività, ecc.) sono leggibili su articoli pubblicati sui notiziari AILNEWS n°2/2013, n°3/2013, n°3/2014, n°1/2015, n°3/2015, n°1/2016, n°2/2016.
Da ARRIVANO I NOSTRI un grazie di cuore agli amici sostenitori, ai molti generosi genitori e all’AIL.
L. C.
Foto 1, 2, 3, 4: Lavori “importanti” in legno predisposti all’esterno, assemblati e dipinti in reparto
Foto 5, 6, 7, 8, 9: Esempi di realizzazioni con materiali poveri e di riciclo per
stimolare la creatività
…con portauovo
cucchiaini di plastica
vasetti di terracotta
pasta
mollette da bucato
I contributi economici per i volontari AIN —che non sono sovvenzionati dalle istituzioni— vengono versati con specifica
causale all’AIL che provvede a rilasciare ricevuta fiscale ai donatori e a rimborsare ai volontari le spese sostenute per l’attività.
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ALE DAY: 1000 PERSONE
ALLA PRIMA EDIZIONE
Lo scorso settembre si è tenuta a Ronchi di Campanile, frazione di Villafranca Padovana, la prima
mini maratona in ricordo di Alessandra Sorgato,
una madre vinta da un linfoma che le ha stroncato
la vita a soli 30 anni.
Una festa organizzata dagli amici di Alessandra che
hanno coinvolto molti cittadini e aziende locali. Oltre un migliaio i partecipanti che con le loro offer-
te hanno donato circa 9000 euro all’AIL di Padova,
somma che è stata consegnata il 22 gennaio nel
Reparto di Ematologia di Padova, dove Alessandra
aveva trascorso gran parte della sua malattia, nella
mani del Primario Prof. Giampiero Semenzato, alla
presenza del alla presenza del Segretario/Tesoriere
Rag. Giuseppe Cavaliere. Questo il testo della lettera
che in questa occasione hanno letto di amici di Ale:
Carissima Ale,
zione
ono in fila, e spingono per esprimere la loro emo
Quando si parla di Te i pensieri i sentimenti si mett
la tua
o
sogn
tuo
vogliamo pensare, porteremo a termine il
nel raccontarti. Oggi assieme a Te, perché cosi
con
farlo
a
ita
avi di correrla quella maratona, e sei riusc
promessa…questo primo Grande Risultato. Pens
e la TUA SQUADRA...
Moira, con Aurora con Gaia con la Tua Famiglia
ificio por, il Giusto Omaggio alla tua Memoria al tuo Sacr
Da quella promessa è nato " Ale Day" la tua Festa
..
ATA.
a che per questo non verrai MAI DIMENTIC
tando nel Cuore e nell'Anima la consapevolezz
lto come dei
e della loro Casa del loro Cuore e ci hanno acco
Moira e La tua Famiglia ci hanno aperto le port
namento un
inseg
un
che ora assieme rappresenta per noi
Figli Adottivi...ogni volta incontrarli e passare qual
, Semplici, Oneste. Buone.
esempio da seguire, un esempio di persone Vere
vi Appartenche Siete, e dei Grandi Principi e dei Valori che
Piero, Luisa, Moira, Diego...Andate Fieri di quello
ci avete
che
nità
Grazie di Cuore per la Fiducia e I' Opportu
gono. E' un Onore essere al Vostro Fianco, e Un
concesso.
o capiLE, tutti si sono resi disponibili da subito, tutti hann
ire.
Mettere assieme LA TUA SQUADRA E' STATO FACI
Segu
da
Via
a
La Tua presenza avrebbe tracciato la giust
to che sarebbe stato Facile. Semplice, la tua Luce
ne…
ivisio
Cond
i tuoi…Coraggio…Onestà…Umanità…
I Principi di questo Gruppo sono Semplici, sono
consapevoli
Tutto si rivede in te…e oggi più che mai siamo
Amore…Unione…Personalità…Spirito…Forza
.
che questa Squadra sia ancora più Unita e più Forte
Amici.
molto più Importante e Prezioso...Siamo degli
di
cosa
qual
ma
po,
Grup
un
solo
E'
Ad oggi non siamo
ata.
Arriv
be
to sperando che un giorno la Vittoria sareb
In questo Posto sei stata di passaggio, hai Lotta
do Intero...Ti VOGLIAMO BENE...Ale!
che si
Arrivata e siamo qui per dirtelo, per urlarlo al Mon
ata dall' Edizione 2016 di "Ale Day" con la speranza
ano
Consegniamo questi 9000 euro quale somma ricav
poss
one
pers
più
RCA possa continuare, e che sempre
possano raggiungere Nuovi Traguardi, che la RICE
ri Cari.
e
credere in un Futuro di Felicità e Amore con i prop
nale Ospedaliero per l'Impegno la Professionalità
Perso
il
Tutto
a
,
ssori
Profe
ori,
Dott
ai
Un Grazie di Cuore
one di chi lotta con la Malattia.
I'Umanità che ogni giorno mettono a disposizi
. di Padova,
to, alla Dottoressa Speranza DiMaggio, all' A.I.L
Un Ringraziamento Particolare al Dottor Semenza
Guerrieri Carmela.
, le
al Professore Luigi ZANESCO, e alla Dottoressa
partecipanti, le Associazioni, i Gruppi, le Parrocchie
izNon per Ultimo Vogliamo Ringraziare i più di 1000
rgan
nell'o
ilità
ci hanno dato il loro aiuto, la loro disponib
Amministrazioni Comunali, i Volontari, e quanti
zazione di "Ale Day".
che si
o già al Lavorando alla 2° edizione di "Ale Day"
In Questa Occasione Vogliamo Ricordare che stiam
.
terrà sempre a Ronchi di Villafranca il 10 Settembre
Grazie.
AVANTI TUTTA
La Squadra "Ale Day".
RACCOLTI 5000 EURO ALLA
SECONDA EDIZIONE DELLA
GARA GOLF AIL
Organizzata dalla volontaria AIL Anna Boldrin, lo
scorso novembre si è tenuta la seconda edizione
della gara di Golf pro AIL al Golf Club Frassanelle
di Rovolon in provincia di Padova. Si è trattato di
una gara per giovani e adulti che ha riscosso un
grande successo: ben 110 i golfisti che si sono affrontati nei campi verdi.
“Abbiamo organizzato questa gara con lo scopo
di far conoscere l’AIL e raccogliere fondi da destinare all’assistenza domiciliare per i piccoli pazien-
FOTONOTIZIA
Il gradito e simpatico biglietto di auguri natalizi
arrivato dai bambini e insegnanti volontari del
doposcuola “COMPITIINSIEME” che ringraziano
l’Ail di Padova per il sostegno.
ti della Clinica di Oncoematologia pediatrica di
Padova diretta dal prof. Giuseppe Basso – ha spiegato Anna Boldrin – un obiettivo raggiunto con
soddisfazione considerato che sono stati raccolti
circa 5000 euro”.
Presente alla gara anche il presidente dell’AIL di
Padova prof. Luigi Zanesco che ha ringraziato l’organizzatrice, tutti i partecipanti e gli sponsor che
hanno sostenuto l’iniziativa.
Appuntamento all’anno prossimo!
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7^ edizione di CANTIAMO IL
NATALE PER L'AIL
Un anno è passato, ma non è
passato il desiderio e la gioia
di aiutare il PROSSIMO!!
Il 2016 ha caratterizzato il nostro appuntamento natalizio
“Cantiamo il Natale AIL” in una
vivace e sentita serata all'insegna della solidarietà e della
generosità dei presenti, i quali
hanno contribuito a raggiungere il nostro obiettivo anche
per quest'anno. Anni in cui ci
si allontana sempre di più dal
generoso gesto di aiuto verso gli altri. Il nostro
non deve e non può essere un semplice e freddo
dare, ma deve nascere dalla sensibilità ed altruismo che ci aiuta a diventare più ricchi dentro e
non per apparire agli occhi degli altri.
La nobile missione AIL ci coinvolge sempre e
ci fa, non solo per quel giorno, vedere e capire
quanta sofferenza c'è: non guerre, fame, violenza,
ma la nascosta dignità di chi
soffre nella e per la malattia.
A loro il nostro sostegno
umano ed economico
(poco), ma che nasce dal
profondo del cuore e dalla
consapevolezza di farvi sapere che non siete soli.
Sabato 10 dicembre nella
Chiesa San Marco di Ponte
di Brenta a Padova ci hanno
aiutato nel condividere la
serata in un clima di festa e
di solidarietà i cori “Edi Forza” di Staranzano Gorizia, Gruppo Vocale “Nonet Primorsko” di Caresana
Trieste e il Coro Femminile “Col di Lana” di Livinallongo Belluno
Ci rileggiamo il prossimo anno!!!!!!!!!
Ensemble Vocale “Emozioni inCanto”
DONATI PIÙ DI MILLE EURO
CON IL TORNEO DI BRIDGE
Si è svolto ad ottobre scorso un torneo di bridge a
scopo di beneficenza a favore dell’AIL, organizzato presso il Circolo Eremitani di Bridge di Padova
di Piazzetta San Michele 5, con la benevolenza del
Presidente Pierluigi Malipiero, la preziosa collaborazione dell’Arbitro Federale Nelda Stellin (nella foto) e dei Maestri Oscar Sorgato e Giampaolo
Centioli.
Principale sponsor dell’evento è stata l’Azienda Vitivinicola Cà del Colle di Mauro Facchin con sede
a Vò Euganeo che ha fornito gratuitamente delle
splendide confezioni dei suoi pregiati vini, non
solo come premi ai migliori classificati, ma anche
come premi per la lotteria finale che ha contribuito
ad arricchire la donazione.
Il prof. Gaetano Forno, inoltre, ha voluto aggiungere
ai premi anche numerosi libri scritti da lui.
Moltissimi i partecipanti che hanno voluto iscriversi
attratti non solo dai premi, ma anche dalla nobile
finalità dell’iniziativa. L’intero ricavato di 1.160 euro
è stato devoluto all’AIL di Padova.
Ringraziamo sentitamente il Presidente Pier Luigi
Malipiero, i suoi collaboratori e tutti i partecipanti,
auspicando che tale bella iniziativa possa in futuro
essere replicata.
Giancarlo Alemanno
NATALE IN STILE GOSPEL-POP
PER L'AIL
Strepitoso successo il 13 dicembre scorso al Teatro
Sociale di Cittadella per il Concerto di Natale in stile Gospel-pop della Wrevolution.
Per una sera Cittadella ha viaggiato in questo stile
musicale, in quest’armonia di voci. Spesso l’abbiamo sentito in modalità “solo vs coro”, cioè ad una
breve frase canora, eseguita da un solo cantore si
alternava la risposta di tutto il coro, colorando di
magia tutto il teatro, trasformandolo per la prima
volta in un momento festoso.
Musiche, effetti e performance hanno portato il
pubblico a rimanere in piedi danzando.
Anche quest'anno, l'agenzia E-vent di Franca Lovisetto, ha messo in scena uno spettacolo per raccogliere fondi a favore dell'Ail, Associazione che
opera nel reparto oncoematologico pediatrico di
Padova.
La serata è stata condotta dalla giornalista Angelica Montagna. A fare gli onori di casa il sindaco Luca
Pierobon e il Consigliere regionale Giuseppe Pan.
Grandiosa è stata l’ospite Elisanna che, con la sua
voce melodica è riuscita ad emozionare tutto il
pubblico, aprendo la serata con la coreografia dei
bambini della magia dei colori.
Sono stati raccolti 2.000 euro. Offerte che si aggiungono alle donazioni raccolte durante le iniziative di Franca Lovisetto in tanti anni di volontariato. Orgogliosamente il professor Modesto Carli
è intervenuto alla serata precisando che l’80% dei
malati di leucemia guariscono, ma la strada è ancora lunga per debellare questa malattia e l'impegno
e la ricerca stanno dando i risultati sperati.
Immancabile la presenza delle associazioni e Forze dell’Ordine del territorio, la Pro Cittadella, il capitano dei Carabinieri di Padova Marco Stabile, il
maresciallo dei Carabinieri di Cittadella Fiori con il
carabiniere Vista, il maresciallo capo della Guardia
di Finanza di Cittadella Salvatore Nicoletti, il Dott.
Gledis Sambugaro della Polizia locale di Cittadella,
il Comandante della Polizia locale di Fontaniva Carlo Gazzola, il professor reverendo Don Augusto Piccoli, cappellano della polizia di Stato di Alessandria
Asti, l’ispettore antincendio responsabile del distaccamenti dei vigili del fuoco di Cittadella Baliello Gilberto, Angelo Cucciari e Giampiero Londei dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, il presidente
Orazio Longo per l’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, Giovanni Gelain per l’Associazione Frecce
Tricolori e Aeronautica militare, SOS Altapadovana,
l’A.N.C. (Associazione Nazionale Carabinieri) con il
rappresentante Carniello e i volontari, il vice presidente della Confindustria di Vicenza Remo Pedon,
Panathlon Cittadella, Rotary Cittadella e Lions Cittadella.
L’evento è stato patrocinato anche dalla Confederazione Cavalieri Crociati di Malta Assisi, dei Cavalieri
Templari Cristiani, dalle guardine D’Onore e dall’Accademia Costantina.
Un grazie di cuore a tutti i partner sostenitori, aziende e persone che hanno premesso la realizzazione
dell’evento.
E-vent ringrazia tutti e dà appuntamento all'anno
prossimo.
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BUON COMPLEANNO
GIACOMO
Domenica 11 Dicembre si è tenuta la settima edizione dell’evento di raccolta fondi “Buon Compleanno Giacomo”. Un appuntamento annuale ormai
irrinunciabile istituito dai genitori di Giacomo Martignon al fine di raccogliere fondi a favore della
borsa di studio in memoria del loro figlio.
I genitori di Giacomo negli anni sono diventati i
porta-bandiera di uno staff vasto ed efficiente che
si prodiga per la riuscita dei principali eventi organizzati su base annuale al fine di raccogliere fondi
per la ricerca.
L’attrattiva culinaria di quest’edizione è stata la
“porchettata di beneficenza” che, oltre al tradizionale aperitivo di benvenuto ed alle numerose leccornie, ha soddisfatto i palati delle molte persone
che sono intervenute.
La serata è stata allietata dall’accompagnamento
musicale dei deejay Ge.Ko Music Entertainment.
L’ampia partecipazione avuta anche durante que-
sta settima edizione ha permesso di raccogliere fondi per un totale di 2.392 euro a favore della borsa
di studio.
Cristina, mamma di Giacomo, durante i ringraziamenti finali, ai quali hanno presenziato anche il Prof.
Gianpietro Semenzato responsabile del reparto di
ematologia e immunologia clinica dell’ospedale di
Padova ed il consigliere della sezione AIL di Padova Riccardo Casotto, ha voluto sottolineare ancora
una volta l’importanza di questi eventi nell’aiutare
la ricerca ed il fatto che, in questi anni, gli eventi organizzati in memoria di Giacomo hanno permesso
ad altre storie caratterizzate dal comune denominatore della malattia di intrecciarsi tra loro formando
un gruppo coeso e dando ulteriore forza al fine da
loro sempre perpetrato: contribuire alla raccolta di
fondi per la ricerca.
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato, a vario
titolo, e arrivederci al prossimo anno.
IN RICORDO DI UGO PALUANI
Come ogni anno dal 1999, l'Associazione El Filò ha voluto ricordare l'amico ballerino e organettista Ugo Paluani,
vittima della leucemia.
Il 18 febbraio scorso si è svolta una bella festa in cui musicisti e ballerini hanno suonato e ballato per tenere viva
la sua memoria. La somma raccolta in tale occasione è
stata, come sempre, devoluta all'Ail.
4^ MARCIA DEI
BABBI NATALE A FAVORE DEL
GRUPPO AIL ANDREA PETRIN
Domenica 18 dicembre freddo, ghiaccio e nebbia
non hanno scoraggiato i partecipanti alla quarta
marcia dei Babbi Natale organizzata in Piazza Mariutto a Villanova di Camposampiero. La marcia era
articolata su due percorsi da 6 e da 11 chilometri.
Quest’anno si è notata, con grande entusiasmo, la
collaborazione di molte associazioni del territorio,
tra le quali l’Associazione Donne Insieme Villanova
che ha offerto a tutti i partecipanti un braccialetto ricordo e un ricco ristoro alla fine della marcia.
Un ringraziamento speciale va alla Proloco di Villanova che anche quest’anno si è resa disponibile, attraverso i suoi volontari, ad organizzare nel
dettaglio tutta la manifestazione in collaborazione
con associazioni e ditte di Villanova di Camposampiero. Ognuna nel suo piccolo ha saputo dedicare
qualcosa di veramente prezioso a questa giornata,
interamente dedicata alla beneficenza.
Hanno contribuito alla realizzazione della marcia
con le loro offerte: il distributore Europetrol, l’Associazione Basket Campodarsego capeggiata da
Alberto Scarin, l’Associazione Agorà, la Coop Alleanza 3.0 di Santa Maria di Sala e il negozio Gaia
spazio Moda.
Assieme a tutti i partecipanti, che indossavano il
cappellino di Babbo Natale offerto dalla ditta Con-
te Rino e figli, erano presenti: l’associazione Noi San
Prosdocimo che ha allestito la partenza e l’arrivo,
l’Associazione Kar.ma che ha preparato grandi e piccoli alla marcia con il risveglio muscolare e infine la
Protezione Civile e i Carabinieri in congedo che hanno accompagnato in sicurezza tutti gli iscritti nei
vari percorsi. Nel corso della mattinata non è mancato l’arrivo del generoso Babbo Natale che, con la
sua slitta offerta dal Comitato Straelle, ha portato
regali ai più piccini. All’arrivo i più fortunati hanno
ricevuto un piccolo pensiero grazie alla vincita di
un’estrazione a premi offerti dal Gruppo AIL Andrea
Petrin.
A conclusione della manifestazione si sono raccolti
1625 euro, che sono stati donati al Gruppo Ail Andrea Petrin Camposampiero-Cittadella che sostiene i pazienti in cura presso il Day-Service dell’Unità
Operativa Semplice Dipartimentale Ematologica
dell’ULSS 15.
Ringraziamo tutti i partecipanti e coloro che hanno
supportano il Gruppo in tutte le sue iniziative ed attività.
Gruppo AIL “Andrea Petrin”
Camposampiero-Cittadella
#insiemeèpiùfacile
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HA RISCOSSO UN GRAN SUCCESSO
LA FESTA DELLA BEFANA
ORGANIZZATA DALL’AIL
Durante la festa della befana l’Associazione “Genitori in fuga” ha messo in scena per il secondo anno
consecutivo un nuovo spettacolo per i piccoli pazienti dell’oncoematologia pediatrica di Padova.
“Alla ricerca di...” era il titolo della rappresentazione,
un giro del mondo allegro e colorato che è piaciuto
molto ai bambini e che ha visto un grande coinvolgimento anche da parte dei loro genitori.
Era questo lo scopo del gruppo di genitori-attori
che ormai da 4 anni supportano il reparto di oncoematologia pediatrica di Padova con piccoli spettacoli teatrali per bambini. Il gruppo è nato 4 anni
fa da un’idea dei genitori di Angelica, una piccola
paziente dell’oncoematologia pediatrica di Padova
che a soli 5 mesi di vita è stata salvata in extremis
dal padre che le ha donato il midollo, grazie alla
prontezza e professionalità dell’équipe del Prof
Basso.
La vicenda non ha scoraggiato, anzi è stata uno
spunto per la rinascita e per la creazione di spettacoli a scopo benefico. Altri genitori si sono stretti ai genitori della piccola paziente, diventando i
“Genitori in fuga”, abbracciando i loro stessi ideali
e facendoli propri, mettendosi in gioco per portare
gioia e sostegno a favore del reparto dell’oncoematologia di Padova.
Quest’anno nel cast era presente anche Eleonora,
guarita qualche anno fa dalla leucemia. Già l’anno
scorso aveva espresso il desiderio di partecipare
all’evento e così quest'anno ha potuto ballare con
entusiasmo sul palco assieme ai “Genitori in fuga”,
dimostrando grinta e determinazione, sicuramente
le stesse che l’hanno aiutata a sconfiggere la malattia.
Genitori e figli che ripartono dopo profonde ferite
che diventano punti di ripartenza per sempre nuovi
inizi, per sempre nuovi spettacoli a favore del reparto e dei suoi piccoli pazienti.
Lo spettacolo, che quest’anno si è tenuto al Crowne
Plaza di Padova grazie alla preziosa collaborazione
della direzione, era iniziato con un intrattenimento
di magia curato dal Mago Alessio che ha fatto divertire grandi e piccini. Al termine sono entrate le tre
befane che hanno distribuito le calze, gentilmente
offerte da Supermercati Lando, ai numerosi bambini presenti in sala.
Un ricco buffet, preparato dai volontari AIL con le
bibite offerte dalla ditta San Pellegrino SPA, ha concluso in perfetta armonia il pomeriggio di festa.
Un ringraziamento particolare va al Centro Commerciale Giotto di Padova per aver messo a disposizione gratuitamente all’AIL, per tre giorni, degli
spazi per il ritiro di giocattoli nuovi da regalare ai
bambini della Clinica. A termine delle tre giornate
la direzione del centro Commerciale ha inoltre consegnato un cospicuo buono spesa da utilizzare per
un ulteriore acquisto di giocattoli all’interno dello
stesso centro Commerciale.
GLI STUDENTI DEL LICEO
DANTE ALIGHIERI DI PADOVA
A SOSTEGNO DELL’AIL
"Regaliamo un sorriso” è il titolo che gli alunni del
liceo linguistico Dante Alighieri di Padova, capitanati dalla professoressa di francese Virginie Pannier, hanno dato al loro progetto di beneficenza
per aiutare le persone meno fortunate. L’intento è
di sensibilizzare i giovani studenti sulle diverse e
numerose problematiche sociali che troppo spesso
vengono trascurate, perché esulano dai programmi didattici e sembrano troppo distanti da noi. Perciò, dopo aver riflettuto in classe sul problema dei
tumori infantili, gli alunni del Dante hanno deciso
di operare concretamente, raccogliendo fondi per
l’associazione AIL di Padova con la vendita di torte nella loro scuola. Sono così riusciti a raccogliere 670 euro distribuendo fette di dolci fatti in casa
nel corso di alcune ricreazioni e durante due Open
day della scuola rivolti a tutti. La reazione dell’Associazione è stata immediata e entusiasta. Martedì 7
febbraio Eugenio Brusutti, vicepresidente dell’AIL
di Padova, ha incontrato i ragazzi a scuola e dopo
averli ringraziati per il loro impegno concreto, ha
sottolineato quanto le iniziative di questo tipo siano
importanti per supportare l’azione dell’Associazione, non solo dal punto di vista economico, ma anche emotivo. Sembra un luogo comune, ma in una
società dove le istituzioni competenti sembrano vacanti, ben vengano le “gocce”, perché finiscono per
formare gli “oceani”.
Rossella Delaidini
STEFANELLI SPA:
UN’AZIENDA
AMICA
Da moltissimi anni Paolo Stefanelli e il figlio Ildebrando, titolari dell’Azienda Stefanelli S.p.a che
commercializza veicoli industriali Iveco a Cazzago
di Pianiga e veicoli commerciali Fiat a Padova, sono
a fianco dell’AIL di Padova. Con i loro furgoni Iveco
e Fiat ci aiutano a distribuire le Stelle di Natale e
le Uova di Pasqua ai banchetti dei nostri volontari,
oltre a comprarne una certa quantità…
Un ringraziamento particolare quindi da parte
di tutti gli associati ed amici dell’AIL a questi due
industriali che non dimenticano la generosità sia
nei confronti di chi soffre che dei ricercatori dei reparti di Oncoematologia Pediatrica e di Ematologia
Adulti dell’Ospedale di Padova e che hanno voluto
rispondere ad uno dei nostri principali motti:
AIUTATECI AD AIUTARE
Giancarlo Alemanno
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STREPITOSO CONCERTO
IN FAVORE DELL’AIL:
3 ORE DI MUSICA RIPERCORRENDO
I FANTASTICI ANNI ‘60
Squadra che vince non si cambia! Per il terzo anno
consecutivo siamo giunti all’appuntamento di febbraio al teatro Falcone e Borsellino di Limena, dove
Gigi Barichello e la sua Pensione Beat hanno dato
vita al concerto per l’AIL. Quest’anno il cartellone
prevedeva, tra gli ospiti, Giampaolo Baldin – già
tenore al teatro La Fenice di Venezia – che ha eseguito alcuni brani classici rivisitati in chiave lirica e
le coreografie di Spazio Danza. Gigi Barichello e la
band hanno ripercorso i fantastici anni ’60, con sonorità in chiave “Beat-Rock”, guidando il pubblico
attraverso le oltre tre ore di spettacolo in un format che racconta di come i giovani di allora hanno
vissuto e contribuito al cambiamento della società,
anche attraverso le canzoni.
La generosità del pubblico, che ha decretato il sold-
FOTONOTIZIA
Antonio e Francesca si sono sposati lo scorso
8 dicembre e hanno scelto le nostre bomboniere solidali per sostenere il Reparto di
Ematologia Adulti.
out del teatro acquistando tutti i biglietti a disposizione in prevendita, ha permesso di donare 2260,65
euro all’AIL Padova, consegnandoli direttamente
nelle mani del dottor Modesto Carli e di Anna Maria
Bonvini, intervenuti nella serata per fare il punto sui
progressi della ricerca nella lotta contro le malattie
del sangue.
Si ringraziano tutte le persone che hanno partecipato e chi si è impegnato per la realizzazione e la
riuscita dello spettacolo: Associazione Experimenta,
Pro Loco, l’assessorato alla cultura del Comune di Limena, il travolgente entusiasmo di Gigi Barichello
e della Pensione Beat che credono nella musica e
nella sua forza comunicativa capace di unire le persone, specie se per questa nobile causa.
Per noi è quindi un arrivederci alla prossima!
APPUNTAMENTI FUTURI
Padova Marathon 2017
23 Aprile 2017
Padova Marathon torna con un nuovo
look per la sua 18^ edizione in programma domenica 23 aprile 2017.
Confermato, per il secondo anno consecutivo, il Charity Program, un vero
e proprio “programma di solidarietà”,
organizzato in collaborazione con
Rete del Dono, per offrire ai runner
la possibilità di associare alla propria
sfida sportiva quella sfida solidale,
correndo e raccogliendo fondi a favore di una delle Non Profit beneficiarie
dell'evento.
Ogni runner può scegliere uno dei
progetti di solidarietà delle Non Profit
aderenti al Charity Program e attivare
un’iniziativa personale di raccolta fondi (personal fundraising) a sostegno
dello stesso.
Rossano Galtarossa è il testimonial AIL sezione della Provincia di
Padova in occasione della Padova
Marathon 2017.
Rossano Galtarossa è il canottiere italiano che ha vinto più medaglie alle
Olimpiadi: quattro, un oro, un argento e due bronzi. Nella sua carriera conta complessivamente 166 medaglie d’oro, 59 medaglie d’argento e 26 medaglie di bronzo.
Sostieni anche tu il progetto PROGETTO DI ASSISTENZA DOMICILIARE PEDIATRICA di AIL Sezione della Provincia di Padova:
-CORRI E DONA: Hai la possibilità di acquistare il pettorale delle Stracittadine presso la sede dell’AIL Padova
Costo di un pettorale € 10,00 di cui € 6,00 a sostegno del Progetto.
Il Pattinaggio artistico
per l’AIL
Sabato e domenica 13 e 14 maggio ritorna a Padova l’ottava edizione del Trofeo “Insieme per la Vita
AIL” di pattinaggio spettacolo organizzato dall’ASD P.A. Altichiero, in collaborazione con AICS, con
l’obiettivo di promuove e sostenere l’AIL nella sua
importante attività.
Info su www.aicspadova.it
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Pergamene
e sacchetti solidali:
una festa diventa un’occasione
per aiutare il prossimo
In occasione di Matrimonio, Battesimo, Prima Comunione, Cresima, Laurea e ogni altra ricorrenza,
festeggia con un prodotto solidale AIL, realizzato
dalle nostre volontarie.
Scegliere le bomboniere è importante perché sono
oggetti che parlano di voi nel tempo e faranno ricordare a parenti ed amici il vostro evento, inoltre
associare un momento di gioia ad un gesto solidale
con un oggetto elegante, raffinato e di qualità renderà ancora più speciale la festa: un piccolo gesto
di grande solidarietà per sostenere chi, ogni giorno,
combatte la malattia e spera in un futuro migliore.
E’ possibile scegliere tra diversi modelli di bomboniere e pergamene, che possono essere personaliz-
zati secondo le vostre esigenze, inoltre per i matrimoni sono disponibili anche le partecipazioni e gli
inviti.
Venite a scoprire i nostri prodotti solidali sul sito
www.ailpadova.it compilate il modulo online che
troverete sulla sezione “contatti”, oppure venite a
trovarci nella sede di Padova in via Gabelli 114 o
chiamateci direttamente il martedì e il giovedì dalle
10 alle 15.30 al nr 049 666380: la nostra responsabile
Sig.ra Anna Boldrin sarà lieta di fornirvi ogni dettaglio.
Qui sotto alcune delle creazioni realizzate dalle nostre volontarie.
L’AIL Sezione della Provincia di Padova ONLUS
ha bisogno anche del tuo aiuto!
Fai conoscere le bomboniere solidali a parenti ed amici!
[email protected]
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Note e numeri
Avvisiamo quanti effettuano un versamento a mezzo bonifico bancario che, a causa della
legislazione sulla privacy, sempre più spesso ci arrivano dalle banche gli estratti conti privi degli
indirizzi completi: per questo motivo ci diventa impossibile inviare la lettera di ringraziamento.
Pertanto, se non vi viene recapitato il ringraziamento, Vi preghiamo, se lo desiderate, di contattare la
segreteria per comunicare i vostri dati. Grazie.
Deducibilità fiscale
Le donazioni effettuate in favore di una Onlus - organizzazione non lucrativa di utilità sociale - rappresentano ai sensi dell’art. 13 del. D.Lgs 460-97 un risparmio fiscale per il donatore sempreché vengano
effettuate a mezzo bonifico bancario, carta di credito, bollettino postale o assegno bancario o circolare. L’art. 14 del d.l. dell’ 11/03/05 stabilisce che le liberalità in denaro o in natura erogate da persone
fisiche o da enti soggetti all’imposta sul reddito delle società in favore delle Onlus sono deducibili dal
reddito complessivo del soggetto erogatore nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato e
comunque nella misura massima di 70 mila euro annui.
Come aiutare AIL
Per i versamenti tramite bollettino postale o
bonifico bancario, preghiamo di indicare in
maniera chiara i dati di chi effettua il versamento oltre che alla causale. In caso di versamenti in memoria di una persona deceduta, al
fine di poter avvisare la famiglia dell’intenzione, sarebbe gradito fosse indicato l’indirizzo
a cui mandare la comunicazione di avvenuto
versamento.
c/c Postale
(Ufficio Piazza Zanellato 9 35131 - Padova)
14659353
Codice Bancoposta
IBAN: IT88T0760112100000014659353
Unicredit Banca
(Piazza Zanellato 2 35131- Padova)
IBAN: IT25J0200812122000020155276
Attenzione!
Mettiamo in guardia i cittadini contro chi sfrutta il nome
dell’A.I.L. presentandosi nelle
case chiedendo denaro e trattenendolo nelle proprie tasche.
A.I.L. non ha mai autorizzato, né autorizza
nessuna persona a raccogliere denaro casa
per casa o nelle vie della città e dei paesi.
Riceve offerte solo attraverso versamenti
nel conto corrente postale o in quello bancario, donazioni on-line, raccoglie fondi in
occasione di manifestazioni ufficiali (nel
periodo natalizio e pasquale) o di iniziative straordinarie quali concerti, rappresentazioni teatrali, ecc.
Unicredit Banca - Adulti
IBAN: IT90U0200812122000100877425
Cassa di Risparmio del Veneto
(Corso Garibaldi 22/26 35122 - Padova)
IBAN: IT42I062251218307400351775K
Monte dei Paschi di Siena
(Via Felice Cavallotti, 57 35124 - Padova )
IBAN: IT51Q0103012107000001720449
Banca di Credito Cooperativo Roma
(Via Caltana 7 35011- Campodarsego PD)
IBAN: IT02T0832762420000000222591
Socio 2017:
Continua la campagna
tesseramento 2017
Per diventare socio aderente dell’AIL sezione della Provincia di Padova ONLUS, deve essere presentata regolare richiesta tramite modulo disponibile in segreteria
accompagnato dalla fotocopia della Carta d’identità e
dal versamento della quota minima stabilita di € 10,00
che può avvenire in contanti, tramite versamento in
c/c postale o bonifico bancario indicando sempre la
dicitura “QUOTA SOCIO 2017”.
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