KIRGHIZISTAN Montagne e nomadi Attraverso lo Shangri-La dell’Asia centrale 15 giorni - in hotel, campo tendato, case private e yurta 3 passeggeri per auto Il Kirghizistan può essere considerato lo Shangri-La dell’Asia centrale, una minuscola nazione priva di sbocchi sul mare, il cui territorio, prevalentemente montuoso, è circondato da frastagliate catene punteggiate di cime vertiginose. Un paradiso a due passi dal cielo, per il popolo nomade dei kirghizi, proveniente dalla Siberia, alla ricerca di grassi pascoli e difese naturali. Nel 1991 il crollo dell’Unione Sovietica ha lasciato questa sconosciuta repubblica in una specie di limbo. I kirghizi hanno mantenuto uno stile di vita seminomade e con l’avvicinarsi dell’estate le famiglie di allevatori si trasferiscono dai villaggi agli “jayloo”, i pascoli estivi d’alta quota. Uno straordinario itinerario che spazia dal campo base del Pic Lenin, sulla catena dell’Alay Pamir, al ghiacciaio Inilchek, sulla catena del Tian Shan. Senza trascurare i siti di interesse storico come Osh, Uzgen, Tash Rabat, Burana, Karakol…, i magnifici laghi Son-Kul e Issyk-Kul e la vivace e moderna capitale Bishkek. Da non perdere il volo in elicottero per raggiungere il ghiacciaio Inylchek ai piedi dello spettacolare Khan Tengri (“principe degli spiriti” o “signore dei cieli”, 7.010 m). PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze Estate 2017 1° giorno / Italia – Bishkek Partenza al mattino dall’Italia con volo di linea Turkish Airlines via Istanbul per Bishkek. Cena a bordo. 2° giorno / Bishkek (la verde, tranquilla, rilassata capitale kyrghiza) Arrivo in nottata a Bishkek (800 m.), espletamento delle formalità d’ingresso, accoglienza da parte dell’organizzazione locale e trasferimento in hotel per un breve riposo. La capitale del Kirghizistan sorge al margine settentrionale dei monti Kyrgyz Alatau, un braccio della catena del Tian Shan. Il suo nome attuale deriva dal vecchio nome kazako pishpek che è la zangola di legno utilizzata per produrre il kumys (il latte fermentato di giumenta, la bevanda nazionale). Dopo la prima colazione visita dei principali siti d’interesse della città: la Piazza Ala-Too ex Piazza Lenin, dove si affacciano i principali edifici governativi, per assistere al cambio della Guardia d’Onore; la Piazza della Vittoria, in cui campeggia un imponente monumento commemorativo in forma di yurta eretto in occasione del 40° anniversario della fine della seconda guerra mondiale; il Parco Dubovy, frequentato da mamme con bambini nelle calde domeniche estive, con caffè all’aperto, alcune sculture moderne e molte querce secolari. Tempo libero per lo shopping nei grandi magazzini statali TSUM, dove il terzo piano è interamente dedicato agli oggetti artigianali e ai souvenir kirghizi. Pasti in ristoranti locali. Pernottamento in hotel. 3° giorno / Bishkek – Osh (il “Trono di Salomone”) Presto al mattino, dopo la prima colazione, trasferimento all’aeroporto per l’imbarco sul volo per Osh, la seconda città del Kirghizstan, nonché il centro amministrativo della vasta e popolosa provincia che circonda il versante kirghizo della Valle di Fergana. La città ha una storia antichissima che risale almeno al V secolo a.C. ed era uno dei più importanti luoghi di transito lungo la “Via della Seta”. I mongoli la distrussero nel XIII secolo, ma nei tempi che seguirono essa risorse diventando più prospera che mai. Pur conservando pochissime testimonianze del passato e nonostante la spiccata impronta sovietica della sua architettura, Osh resta pervasa da antiche suggestioni centroasiatiche. Il punto di riferimento principale della città è il cosiddetto “Trono di Salomone” (Patrimonio dell’Umanità UNESCO), un’incombente, spoglia e frastagliata altura rocciosa da secoli importante luogo di pellegrinaggio per i musulmani. Nel 1497 il quattordicenne Zahiruddin Babur, il discendente di Tamerlano, nonché il fondatore della dinastia Moghul in India, vi fece costruire per sé un rifugio e una piccola moschea. Visita dei principali siti di interesse della città con passeggiata nel vivace bazar. Pasti in ristoranti locali. Pernottamento in hotel. 4° giorno / Osh – Sary Tash – Sary Moghul – Achik Tash (la Valle dell’Alay) (circa 280 km) Dopo la prima colazione partenza verso sud lungo la mitica Pamir Highway, la strada che attraversa il Pamir collegando Osh a Bishkek, la capitale del Tajikistan. Il percorso è paesaggisticamente spettacolare e colorato, dal rosso dei canyon al verde delle praterie, attraverso i contrafforti nord-orientali della frastagliata catena montuosa Alay-Pamir che si estende per 500 km da Samarcanda allo Xinjiang cinese. Superato il Passo Cigircik (2.405 m) si transita per il villaggio di Gulcha e si prosegue in direzione del più alto Passo Taldyk (3.615 m). Poi si scende al villaggio di Sary Tash (3.200 m) nella Valle dell’Alay. La valle si sviluppa per 60 km lungo il corso del limaccioso fiume Kyzyl (acqua rossa) e rappresenta il cuore del versante kyrghizo del Pamir. Pranzo in ristorante locale. Si procede verso ovest fino al polveroso villaggio di Sary Moghul, da dove si possono ammirare superbe vedute del Picco Lenin. Ancora verso sud lungo una strada sterrata, oltre il fiume Kyzyl, per raggiungere gli alti pascoli di Achik Tash (3.600m), arrivo al Campo Base del Picco Lenin. Sistemazione in campo tendato. Cena e pernottamento. N.B. Il campo tendato, di proprietà del nostro corrispondente, è composto da grandi tende fisse con due confortevoli brandine dotate di sacco a pelo. Wc e lavandini in strutture separate comuni per tutte le tende, sauna, grande tenda ristorante. 5° giorno / Achick Tash (il Picco Lenin) Intera giornata dedicata ai dintorni di Achik Tash. L’habitat della Valle dell’Alay è quello tipico dei jayloo, i pascoli d’alta quota dell’altopiano kyrghizo. Il campo base offre spettacolari vedute del Picco Lenin (7.134 m), la vetta oggi ufficialmente chiamata Koh-i-Garmo, montagna famosa per essere uno dei 7.000 metri più accessibili al mondo. Possibilità di passeggiare ai piedi della montagna, tra i numerosi laghi morenici sparpagliati intorno al campo tendato. In Kyrghizistan le tradizioni nomadi sono ancora vive e non mancano gli incontri con i cavalieri al pascolo e le piacevoli soste nei loro accampamenti di yurte. I più intrepidi e allenati possono anche percorrere la prima parte del sentiero che conduce alla vetta del Picco Lenin. Pasti e pernottamento in campo tendato. 6° giorno / Achik Tash – Ozgon – Jalal-Abad (l’antica capitale del Khanato Karakhanide)(circa 380 km) Partenza verso nord ripercorrendo la stessa strada fino al villaggio di Gulcha e poi ancora oltre fino alla cittadina di Ozgon, nell’estremo est della valle di Fergana, una delle antiche capitali del Khanato Karakhanide tra il X e il XII secolo. Secondo una leggenda la città sarebbe nata come accampamento per le truppe di Alessandro Magno. Ciò che resta del suo intenso passato è un quartetto di edifici karakhanidi: tre mausolei del XII secolo rivestiti di argilla rosso-bruno e un minareto tronco dell’XI secolo con pregevoli motivi decorativi in mattoni, terracotta lavorata e intarsi in pietra. Assolutamente da non mancare l’animato bazar, un concentrato di odori e suoni che richiamano l’atmosfera dei mercati lungo l’antica Via della Seta. Pranzo in ristorante locale. Si continua per la città di Jalal-Abad (circa 800 m), la “città di Jalal”, dal nome di un famoso guerriero del XIII secolo, la terza città del Kyrghizistan. Cena in casa privata. Pernottamento in hotel. 7° giorno / Jalal-Abad – Kazarman – Ak-Tal – Lago Song-Kol (“l’ultimo lago” tra gli alti pascoli) (circa 350 km) Partenza presto al mattino per il più lungo trasferimento del viaggio. Si procede verso est lungo una strada sterrata panoramica che sale sull’altopiano attraversando il Passo Kaldama (3.060m), sulla catena dei Monti Fergana. Dall’alto del passo, guardando verso ovest, si capisce perché la Valle di Fergana viene definita il granaio dell’Asia centrale. Si procede per il villaggio di minatori di Kazarman (1.230 m). Poi ancora verso est, lungo un itinerario tracciato nel 1903 dall’esercito russo, la strada attraversa il fiume Naryn e inizia a serpeggiare attraverso un paesaggio disordinato di promontori desertici, calanchi e vedute mozzafiato. Pranzo a picnic lungo il percorso. Si continua per il villaggio di AkTal (campi bianchi) da dove parte una solitaria pista che sale verso le sponde meridionali del lago Song-Kol affrontando 33 tornanti e il Passo Moldo Ashuu. La pista avanza sinuosa attraverso i terreni montuosi e all’orizzonte sembra scomparire nel cielo, forse è per questo che Song-Kul significa “l’ultimo lago”. Arrivo al lago Song-Kol (3.020m) nel tardo pomeriggio. Cena e pernottamento in campo di yurte. N.B. Le yurte sono le tipiche tende dei nomadi della steppa dell’Asia centrale. Hanno la struttura in legno rivestita di feltro e il pavimento ricoperto di tappeti; alte e spaziose assomigliano a vere e proprie abitazioni, vi si sta comodamente in piedi e sono dotate di letti con materassi, coperte e una stufa centrale. Sono generalmente pulite e permettono di assaporare fino in fondo l’atmosfera e la cultura dei nomadi. In ogni yurta si dorme in 2/4 persone; le latrine sono in comune. Si consiglia di portare sacco lenzuolo e sacco a pelo pesante (la temperatura notturna può scendere intorno ai 0°C). 8° giorno / Lago Song-Kol (i nomadi kyrghizi) Il lago alpino Song-Kol è uno degli angoli più incantevoli del Kyrghizstan centrale. Il lago è circondato dai rigogliosi pascoli jailoo, molto apprezzati dai pastori nomadi della Valle di Kochkor che vi trascorrono i mesi estivi con il loro bestiame: yak, pecore e cavalli. Giornata dedicata all’esplorazione dei dintorni del campo e alla visita di una famiglia di ospitali nomadi kyrghizi, che usualmente invitano i passanti nelle loro yurte per offrire tè, yogurt fresco (airan), formaggio stagionato (kurut) e latte fermentato di giumenta (kumys). Se fortunati si avrà l’opportunità di assistere a una partita di Ulak Tartish, il gioco nazionale khyrghizo, una spettacolare competizione a cavallo dove due squadre si contendono il corpo di una capra. Pasti e pernottamenti in campo di yurte. 9° giorno / Lago Song-Kol – Tash Rabat (il caravanserraglio fortificato?) (circa 260 km) Dopo la prima colazione partenza verso sud, lungo la medesima pista fino a AkTal, attraverso gli scenografici jailoo circondati da un paesaggio alpino che spazia fino all’orizzonte. Si continua verso sud per la sperduta cittadina di Baetov e poi ancora oltre per la remota Tash Rabat, la “fortezza di pietra”, una strana costruzione che potrebbe essere stata un caravanserraglio fortificato piuttosto che un mausoleo o addirittura un monastero cristiano. Fonti locali fanno risalire il complesso al XV secolo, altre al X secolo, quale che sia l’origine esatta gli storici concordano sul fatto che Tash Rabat doveva aver avuto un importante ruolo economico e/o politico/religioso tale da giustificare la sua costruzione in una valle così sperduta. La terra dei kyrghizi era attraversata da una delle diramazioni della Via della Seta e molto probabilmente da queste parti passarono Alessandro il Macedone, Ciro il Grande, Gengis Khan, Marco Polo e Tamerlano. Pasti e pernottamento in campo di yurte. 10° giorno / Tash Rabat – Naryn – Jylu Suu (le terme tra le montagne) (circa 210 km) Dopo la prima colazione partenza verso nord lungo una comoda strada asfaltata fino alla cittadina di Naryn. Si prosegue ancora verso nord, attraverso il braccio settentrionale della catena del Tian Shan fino a raggiungere i contrafforti dei Terskey Alatau, i “Monti Blu”, che assieme ai Kungey Alatau, i “Monti Soleggiati” a nord, incastonano l’enorme bacino del lago Issyk-Kol. Arrivo alle terme di Jylu Suu situate in una suggestiva gola tra le montagne. Resto del pomeriggio dedicato al relax tra bagni e camminate. Pranzo in ristorante locale. Cena e pernottamento in tenda in campo pre-allestito. Il campo pre-allestito consiste di tendine igloo con materassini poggiati a terra, una tenda-ristorante e due tende-latrine (una per gli uomini e una per le donne). E’ possibile lavarsi nelle acque calde delle sorgenti termali. Si consiglia di portare sacco lenzuolo e sacco a pelo pesante (la temperatura notturna può scendere intorno ai 0°C). 11° giorno / Jylu Suu – Lago Issyk-Kol – Bokombayev (la caccia con l’aquila) (circa 70 km) Dopo la prima colazione partenza verso nord, si sale al Passo Tosor (circa 4.000m) per poi scendere sulla riva meridionale del lago Issyk-Kol (1.600m) completando l’attraversamento della catena dei Terskey Alatau. Issyk-Kol significa “lago caldo” e questo nome ha una ragione d’essere: la grande profondità dello specchio d’acqua, unita all’attività geotermica e all’elevata salinità, fa sì che le acque del lago non gelino mai e in estate raggiungano addirittura la temperatura di 25°C. Con un’estensione di 180 km in lunghezza e 60 km in larghezza è il secondo lago alpino più grande del mondo dopo il lago Titicaca in Sudamerica. Si prosegue verso la cittadina di Bokombayev. Pranzo in casa privata. Nel pomeriggio incontro con un “berkutchi”, cacciatore con l’aquila, per imparare tutti i segreti di questa tradizionale tecnica di caccia locale. Visita di un laboratorio per la lavorazione del feltro gestito da un collettivo femminile: il prodotto più tipico è sicuramente lo shyrdak, il tappetino usato dai nomadi, decorato con motivi floreali, corna di stambecco e fantasiosi arabeschi; i colori naturali sono ricavati dalle foglie di pero e lampone, dalle radici di dalia e betulla, dal ginepro, dall’amaranto e dall’assenzio. Cena e pernottamento in casa privata. Le case private sono molto accoglienti. Le stanze, alte e spaziose, sono dotate di materassi, poggiati direttamente a terra sui tappeti, e coperte. Generalmente pulite, permettono di assaporare fino in fondo l’atmosfera e la cultura degli abitanti di questa regione. In ogni ambiente si dorme in 2/4 persone. La doccia (spesso costituita da secchi d’acqua) e le latrine sono in comune. Si consiglia di portare sacco lenzuolo, asciugamano, sapone e carta igienica. 12° giorno/ Bokombayev – Lago Issyk-Kol – Karakol (la tomba di Prezwalsky) (circa 140 km) Partenza verso est lungo la riva meridionale del Lago Issyk-Kol. Lungo il percorso sosta in una delle belle spiagge deserte per un bagno ristoratore nelle calme e trasparenti acque del lago. Arrivo nella tranquilla cittadina di Karakol, il centro amministrativo della provincia di Issyk-Kol. Karakol, fondata nel 1869, è caratterizzata da bassi edifici e strade secondarie punteggiate da leziose dacie russe ombreggiate da lunghi filari di imponenti pioppi. All’epoca del comunismo la città fu ribattezzata Prezwalski, dal nome del famoso esploratore di epoca zarista la cui ultima spedizione terminò proprio qui e che è sepolto nei pressi, in riva al lago. Pranzo in casa privata. Nel pomeriggio visita della città: la Moschea cinese, che a prima vista ha tutto l’aspetto di un tempio buddhista tipico della Mongolia, costruita nel 1910 da un architetto e 20 artigiani cinesi senza l’utilizzo di un solo chiodo; la Cattedrale Ortodossa della Santissima Trinità, una bella struttura tradizionale di legno, costruita nel 1895; il Museo Prezwalsky, che espone una grande mappa con tutti gli itinerari delle esplorazioni compiute dal grande esploratore e i reperti che ne tracciano un profilo della vita e dei viaggi. Cena in casa privata. Pernottamento in guest-house. 13° giorno / Karakol – Valle Karkara: volo in elicottero al campo base del Picco Khan Tengri (il Ghiacciao Inylchek) (circa 130 km) Partenza verso nord-est per raggiungere la Valle Karkara, sul confine con il Kazakistan, punto di partenza per la più entusiasmante escursione del viaggio (opzionale, circa € 360): il volo in elicottero sulla Catena Centrale del Tien Shan per raggiungere il campo base del Picco Khan Tengri (4.200m). La parte più alta e imponente del Tian Shan (letteralmente “le Montagne Celestiali”) si trova all’estremità orientale del Kirghizistan, lungo i confini con la Cina e con l’appendice sud-orientale del Kazakistan. Un formidabile intreccio di catene, nate come l’Himalaya dalla collisione tra la placca indiana e quella eurasiatica, con decine di vette che si elevano oltre i 5.000 m e culminano nel Pik Pobedy (“Picco della Vittoria”, 7.439m) e nel Khan Tengri (“Signore dei Cieli”, 7.010m) la vetta più spettacolare del Tian Shan. La latitudine più settentrionale del Tian Shan, rispetto a quella delle altre catene dell’Asia Centrale, fa si che i suoi ghiacciai siano più possenti e spettacolari. In particolare il ghiacciaio Inylchek, uno dei più lunghi al mondo (circa 62 km), che si estende verso ovest su entrambi i lati del Khan Tengri. Ogni estate, sotto al punto in cui il fronte nord del ghiacciaio incontra quello sud, si forma un lago punteggiato di piccoli iceberg, il Lago Merzbacher (3.300m), che verso la fine di Luglio rompe improvvisamente i suoi argini ghiacciati riversandosi nel sottostante fiume Inylchek. Dalla Valle Karkara si impiega circa un’ora di volo panoramico in elicottero per raggiungere il campo base del Khan Tengri. Sosta per il pranzo e per effettuare una camminata sul ghiacciaio Inylchek, un’esperienza davvero indimenticabile! Nel pomeriggio si rientra in volo al campo base della Valle Karkara. Cena e pernottamento in campo tendato. N.B. Il volo in elicottero dipende dalle condizioni atmosferiche. Pertanto potrebbero verificarsi ritardi nelle partenze e nel caso più estremo anche la cancellazione dell’escursione. E’ pertanto richiesta una certa flessibilità rispetto a orari e a eventuali variazioni di programma. Nel caso di cancellazione dell’escursione verrà rimborsato il costo del volo. Chi non partecipa all’escursione in elicottero ha la possibilità di effettuare una camminata nella splendida Valle Karkara. 14° giorno / Valle Karkara – Torre di Burana – Bishkek (i balbal) (490 km) Dopo la prima colazione partenza verso est per Bishkek, per il più lungo trasferimento del viaggio. Si costeggia la riva settentrionale del Lago Issyk-Kol ai piedi della catena dei Kungey Alatau. Pranzo lungo il percorso. Sosta per la visita delle rovine dell’antica città di Balasagun, fondata durante il regno di Sogdiana e divenuta in seguito una delle capitali dei karakhanidi, dove ancora si innalzano i resti della Torre di Burana, un minareto a pianta ottagonale dell’XI secolo. Molto interessante l’adiacente raccolta di balbal, le stele funerarie simili a totem (VI-X secolo). Arrivo a Bishkek nel tardo pomeriggio. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel. 15° giorno / Bishkek – Italia Presto al mattino trasferimento in aeroporto per il volo di linea Turkish Airlines via Istanbul per l’Italia. Arrivo previsto nel primo pomeriggio. Altre informazioni: Organizzazione e trasporti – Si utilizzano moderne vetture fuoristrada 4x4 tipo Toyota Land Cruiser e Toyota Prado, con 3 passeggeri per auto (una vetture potrebbe avere 4 passeggeri). Il tragitto si svolge per la gran parte su strade sterrate. Le condizioni del fondo stradale delle strade asfaltate sono spesso scadenti e i frequenti lavori di manutenzione costringono spesso a deviazioni. Guida locale di lingua inglese, accompagnatore italiano a partire da 8 partecipanti. Sono possibili partenze individuali Pernottamenti e pasti – Pernottamenti in hotel 4* a Bishkek, hotel 2* a Osh, Jalal-Abad e Karakol, un pernottamento in casa privata, tre pernottamento in yurta, tre pernottamenti in campo tendato fisso, un pernottamento in campo preallestito temporaneo in tendine igloo con materassini poggiati a terra. Per i pernottamenti in case private e yurte i servizi (latrine) sono in comune (si dorme in 2/4 pax per camera/yurta), si consiglia di portare sacco lenzuolo, sacco a pelo, asciugamano, sapone e carta igienica). Le sistemazioni in singola e in doppia sono possibili solamente negli hotel e nei campi tendati. Trattamento di pensione completa. I pasti vendono consumati in ristoranti locali e case private (alcuni a picnic). Clima – Il clima è variabile in funzione dell’altitudine. Le temperature possono raggiungere facilmente i 35°C nelle città di Bishkek, Osh, Jalal-Abad e Karakol. Temperature fresche, con momenti freddi (0°C durante la notte) sui pascoli d’alta quota, dove non sono escluse sporadiche nevicate anche nei mesi di Luglio e Agosto. Disposizioni sanitarie – Non è obbligatoria alcuna vaccinazione. Si consiglia di informarsi presso l’Ufficio d’Igiene provinciale. Formalità burocratiche – Non è richiesto alcun visto d’ingresso. Necessario il passaporto con validità di almeno 6 mesi dalla data di partenza. Altimetria: Come specificato nel programma si attraversano alcuni passi oltre i 4.000 metri di altitudine e si raggiunge in elicottero il campo base del Khan Tengri a 4.200 m. Solamente quattro pernottamenti sono al di sopra di 3.000 metri: Achick Tash (3.600) e Song-Kol (3.020). E’ comunque necessario essere in buone condizioni di salute. Mal di testa e sensazioni di malessere sono abbastanza comuni ma transitorie. Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Viaggio di grande interesse culturale e paesaggistico in una delle zone meno turistiche dell’Asia. Una grande varietà di ambienti sempre spettacolari. Itinerario fisicamente impegnativo per i continui spostamenti su piste e strade dissestate, alcune tappe lunghe e l’elevata altitudine. Alcune spartane sistemazioni in case private, yurte e tende. Alimentazione discreta ma con pochi vegetali. QUOTAZIONE PER PERSONA da Milano: Partenze di gruppo: € 3.170 base 10-12 partecipanti con accompagnatore italiano € 3.340 base 8-9 partecipanti con accompagnatore italiano Partenze individuali con guide di lingua inglese: € 3.350 base 4 partecipanti, con guide di lingua inglese € 4.180 base 2 partecipanti, con guide di lingua inglese Da aggiungere: - partenze da altre città - supplemento singola (8 notti) - volo in elicottero - supplemento alta stagione aerea - tasse aeree, security e fuel surcharge - copertura assicurativa di viaggio (assistenza sanitaria, rimborso spese mediche, bagaglio, infortuni, “rischio zero”) - costo individuale gestione pratica su richiesta € 295 € 360 (circa) € 140 € 260 (circa) € 85 € 80 Facoltative: - assicurazione annullamento viaggio comprensiva dell’assicurazione integrativa medico/bagaglio - assicurazione integrativa medico/bagaglio (per aumentare da € 15.000 a € 55.000 il rimborso delle spese mediche in loco e da € 750 a € 1.500 il rimborso bagaglio) 4,5% € 45 N.B. Per le prenotazioni effettuate almeno 90 giorni prima della partenza, confermate dietro versamento dell’acconto di viaggio, verrà accordata, senza costi aggiuntivi, la polizza contro le penalità di annullamento viaggio e la polizza integrativa per aumentare i massimali di rimborso medico/bagaglio. --- Partenze individuali possibili tutti i giorni --Date di partenza di gruppo: 1) da sabato 1 a sabato 15 Luglio 2017 2) (a) da sabato 5 a sabato 19 Agosto 2017 (alta stagione aerea) 3) da sabato 2 a sabato 16 Settembre 2017 La quota comprende: I voli di linea in classe economica, trasporti con automezzi 4x4, i pernottamenti in hotel in camere a due letti con servizi privati, i pernottamenti in guest house, case private e yurte in ambienti da 2-4 posti con servizi in comune, pensione completa per tutto il viaggio, la guida locale di lingua inglese, l’accompagnatore italiano da un minimo di 8 partecipanti, gli ingressi ai siti d’interesse, il dossier informativo sul paese. La quota non comprende: Le bevande, le mance, gli extra personali, il volo in elicottero (circa € 360), l’assicurazione contro le penalità di annullamento viaggio (facoltativa), tutto quanto non specificato. NOTE IMPORTANTI La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD/Euro = 0,94 in vigore nel mese di Dicembre 2016. In caso di oscillazioni del cambio di +/-3% a 20 giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario. Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate. Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio, comunicheremo il supplemento. Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione. L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre pubblicate. L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto dell’emissione dei biglietti aerei. Per lo svolgimento di alcuni nostri programmi è necessario l’utilizzo di voli interni operati da compagnie locali non conformi ai requisiti della Comunità Europea, indicate all’interno di un elenco comunitario. Le assicurazioni europee non coprono i disservizi a esse correlati. Milano, 02.03.2017 n. 1 Organizzazione tecnica: I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italy) Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595 E-Mail: [email protected] – Web site: www.viaggilevi.com