Effective School Management in EU Dimension

Progetto ESMED – programma ERASMUS
Effective School Management in
EU Dimension
Ing. Gianpiero Di Stefano
PROVINCIA DI CAMPOBASSO
MOLISE ITALIA
1
EDIFICI SCOLASTICI ISTITUTI SUPERIORI
DELLA PROVINCIA DI CAMPOBASSO
Nuove tecnologie e sicurezza delle
scuole
Cose fa(e e cose da fare Ing Di Stefano Gianpiero Provincia di Campobasso
2
Il livello di civiltà di una nazione si
può valutare dalla qualità degli
edifici scolastici
James Stirling
3
nel molise siamo all anno zero…….
4
o siamo già nel futuro?
5
Il passato
Fino all entrata in vigore della L.23/96 gli edifici scolastici erano gestiti dai comuni e
gli interventi realizzati sostalzialmente consistevano in mere opere di manutenzione
ordinaria.
Con il trasferimento delle competenze alla Provincia di Campobasso, l ente locale
ha iniziato a gestire in maniera più organica gli edifici scolastici seppur nella modesta
disponibilità finanziaria derivante anche dalla scarsa sensibilità che l argomento
rivestiva.
Dopo il sisma del 31 ottobre 2002 del VII – VIII grado della scala Mercalli e la
tragedia di S. Giuliano di Puglia il mondo scuola non è più lo stesso. Forse ed in
ritardo, si è finalmente preso coscienza di una problematica che attiene al grado di
civiltà di una nazione.
Un grande architetto quale James Stirling asseriva che il livello di civiltà di una
nazione si può valutare dalla qualità degli edifici scolastici . Aveva ragione.
6
Cose fatte - programma
7
8
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10
11
12
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La mappa degli edifici
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Cose fatte - attività
La Provincia di Campobasso, così come disciplinato con L.R. n. 38/02 e successiva
D.G.R.M. n. 183/03, ha eseguito di n. 26 studi di vulnerabilità sismica su altrettanti edifici
scolastici di propria competenza.
I risultati agli atti sono base di partenza per la formazione di un programma di
ricostruzione e di messa in sicurezza dell edilizia scolastica.
La ricostruzione post- sisma dell edilizia scolastica, è stata valutata con molta
attenzione perché la condizione dei fabbricati di competenza della Provincia di
Campobasso è variegata e determina diverse metodologie d intervento.
Di fondamentale importanza è stata la costituzione di un fascicolo relativo ad ogni
edificio; detto fascicolo contiene le notizie ritenute utili ai fini di uno screening del
fabbricato e, in seguito, è stata effettuata la correlazione dei singoli dati con i dati generali
derivanti dalle verifiche previste con la Legge Regionale n. 38/02 e D.G.R.M. n. 183/03.
Dalla disamina dei dati reperiti è stato possibile porre in essere, previa verifica di
convenienza economica, la progettazione ritenuta idonea al fine di migliorare ovvero
adeguare sismicamente il fabbricato.
Sono state prese in considerazione anche tecnologie innovative laddove la
tipologia strutturale e la convenienza economica di una ristrutturazione a fronte di
demolizione e nuova realizzazione lo consentono.
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Risultati studi di vulnerabilità
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Cose fatte - la sicurezza antincendio
LA SITUAZIONE NAZIONALE (dati ufficiali anno 2005)
Il patrimonio edilizio adibito ad attività di istruzione di ogni ordine e grado comprende circa
45.000 plessi scolastici, gli utilizzatori sono poco meno di dieci milioni di persone suddivisi in un
milione circa di insegnanti, in mezzo milione di personale amministrativo ed ausiliario ed infine in
oltre otto milioni di studenti.
Tutti gli studenti sono equiparati ai lavoratori quando frequentano e usano i laboratori (per i
rischi conseguenti: esposizione ad agenti chimici, uso di macchinari compresi i video terminali,
ecc…) e soggiacciono alle specifiche norme di tutela (D.M. 382/98).
Tutti i plessi scolastici soggiacciono, inoltre, alle norme di prevenzione incendi necessitando del
CPI. Tale certificazione viene rilasciata dai VV.F. secondo i criteri indicati nell allegato I al D.M. 10
marzo 1998.
CLASSIFICA NAZIONALE degli Istituti Scolastici:
Il 53%
manca del certificato di agibilità statica;
Il 52%
manca del certificato di agibilità;
Il 64%
è sprovvisto del CPI
Una scuola su tre non dispone di palestra al proprio interno e non fa uso neanche all esterno
La presenza di amianto è stata certificata in 6769 edifici (circa il 16,38%);
Il 70%
non è stato progettato per resistere al terremoto.
18
Cose fatte - la sicurezza antincendio
LA SITUAZIONE PROVINCIALE (dati aggiornati a agosto 2014)
La Provincia di Campobasso attualmente gestisce un complesso di n. 38 plessi Scolastici, ha 5
sedi inagibili (ex Liceo Scientifico Romita di Campobasso, Istituto Nautico di Termoli, Istituto
Commerciale di Montenero, Licei Larino, Istituto Agrario Larino,) e n. 1 sede provvisoria ( Licei
Larino, ), n. 2 plessi ceduti in comodato d uso ( Ex Istituto tecnico Trivento, Moduli prefabbricati S.
Croce di Magliano).
I fruitori sono circa 13.000,00 tra studenti e personale docente e non.
Il 2%
manca del certificato di agibilità statica post - sisma;
Il 98%
manca del certificato di agibilità;
Il 53%
è sprovvisto del CPI (18/38) mentre la quasi totalità degli istituti è provvisto di
esame progetto.
Si precisa che la gestione delle centrali termiche a servizio degli edifici scolastici è affidata a
società esterna che provvede costantemente alla manutenzione sicchè gli impianti sono a norma. Si
precisa, altresì che il rilascio del CPI è subordinato alla approvazione da parte dei VV.FF. e successiva
realizzazione di tutti gli interventi previsti nel citato esame progetto. Ad oggi sono stati realizzati (o
sono in corso di realizzazione, ovvero sono stati programmati anche sul piano finanziario) svariati
interventi finalizzati alla messa in sicurezza ai fini della prevenzione incendi.
19
reporting sicurezza antincendio
20
Il realizzato
L affermazione delle moderne tecnologie
antisismiche: il caso di Bojano.
21
T HE IS OL A T E D S C HOOL IN B OJ A NO:
how to s atis fy people s afety expec tations
S AF E T Y E X P E C T AT IO N F O R S C HO O L B UIL DING S
D uring the O ctober 2002 earthquake, which s truck the Molis e region, 27 children and their teacher died in the collaps e of the primary s chool in S an G iuliano di P uglia: they were the only victims of the earthquake.
T he event clearly s howed the needs for s afer s chool buildings , a nd, as a cons equence the Italian D epartment for E mergency Manage ment (C ivil P rotection) is s ued pres criptions for as s es s ing the s eis mic ris k of damage and collaps e of all the buildings being "characteriz ed by a ris k of collaps e with relevant cons equences ", including the s chools .
F or reducing the ris k agains t extreme loads , s uch as s trong earthquakes , the only viable way cons is ts in reducing their vulnerability by increas ing their
performance level. T he application of new des ign philos ophies in earthquake -­‐res is tant s tructures , like bas e-­‐is olation or energy-­‐dis s ipation s trategies , allows for high increment of s afety, up to the full protection agains t the maximum credible earthquake, at a compatible cos t and s ometimes even without extra-­‐cos t.
Upper plate (not visible)
Lead core
Rubber layers
S eis mic is olation of building and typical is olator device
Rubber cover
Steel reinforcing plates
Lower plate
B AS E IS O L AT IO N S T R AT E G Y AG AINS T S T R O NG E AR T HQUAK E S
B as e is olation is a reliable technology to protect a variety of s tructures , either new and old, that have the requis ite dynamic characteris tics , from the des tructive effects of the earthquakes . Unlike conventional des ign s chemes which rely on inelas tic action of various s tructural elements to dis s ipate earthquake energy, the s eis mic is olation alternative reduces the force demand on the s tructure and thereby limits inelas tic deformation, thus providing a level of performance well beyond the normal code requirements with potential for s ubs tantial life-­‐cycle cos t reduction. It cons is ts of the ins ertion of laterally flexible s upports at the foundation level for increas ing the fundamental period of the building in the range of the lower energy contents of the s eis mic input. T he difference between the res pons es of is olated and conventional buildings is s howed in the above figure.
3D virtual views of the building
P lan of the firs t level floor
F ront view of the main façade of the building
T HE B UIL D ING AND T HE IS O L AT IO N S Y S T E M
Architectural and s tructural configurations
T he s c hool c omplex is c harac teriz ed by an irreg ular layout from either the arc hitec tural and the s truc tural point of view.
T he plan c ould be roug hly ins c ribed in a rec tang le 50 m long and 26.5 m wide. A portion of the building has two s tories , c overed by an ac c es s ible terrac e, while a s ec ond portion has three s tories and is partial ly c overed by a lig ht roof. E xternal larg e fals e c olumns , pinned at the top and bottom ends , are loc ated along the two main lateral views along the perimeter roads . T hey g ive a s ymbolic repres entation of the "mec hanic al" behavior of the is olated building performing as a rig id body pinned on the g round.
T he adoption of the bas e is olation allowed for a s trong mitig ati on of the neg ative effec ts derived from the inc orrec t dis tributi on of the lateral forc e res is tant s truc tures . T he is olators are loc ated below the g round level floor, at the top of the foundation beams . In order to optimiz e the is olators behavior, avoiding vertic al load c onc entration, s ome modific ations to the orig inal s truc tural s c heme were introduc ed.
Is olators c harac teris tic s and loc ation
A dual is olation s ys tem has been us ed, c ons is ting of L ead R ubber B earing s (L R B ) c oupled with low-­‐fric tion S liding Devic es (S D).
T he loc ation of the is olators has been defined by taking into ac c ount the required vertic al load c apac ity and the need of "c entrifug ating " the s tiffnes s and c entering their res ultant, s o as to reduc e the ec c entric ity from the mas s c entre and inc r eas e the rotational s tiffnes s inertia, thus minimiz ing the tors ion res pons e. T he nominal ec c entric ity in the long itudinal direc tion is prac tic ally neg lig ible and that in th e trans vers al direc tion turned out to be 110 mm, i.e. 1/240 of the building ’s width. T he tors ional radius of the is olation s ys tem is ry = 20.2 m, while the radius of g yration of the total building mas s at the is olation level is approximately ls = 16.2 m, with a ratio between the two values equal 0.80.
Ti
P (T i)
T*
(s )
T i/T *
T i/T o
To
(s )
p(T o )
(s )
T rans .
2.269
95.2
2.24
1.01
4.86
0.467
30.6
L ong.
2.269
95.1
2.24
1.01
5.00
0.454
43.6
T ors .
1.928
-­‐-­‐-­‐
-­‐-­‐-­‐
-­‐-­‐-­‐
-­‐-­‐-­‐
0.401
14.6
Table Dynamic characteristics of the building
B
B
B
B
B
B
A
A
A
A
C
C
C
A
A
A
B
A
B
A
A
A
C
C
C
A
A
A
B
A
A
A
A
B
B
B
B
B
D ynamic characteris tics of buildings
T he s c hool building has a total mas s Mt = 2440 t, while the is ol ation s ys tem has a total s tiffnes s K t = 41031 kN.
T able reports the natural periods , T i, of the fundamental modes of the is olated s truc tures and their partic ipation fac tors , p(T i). T he natural periods , T o, and partic ipation fac tors , p(T 0) of the c orres ponding fixed-­‐bas e s truc ture are als o reported. T he hig h values of the ratio T i/T o (≈ 5.0) and the values of the ratio T i/T * put in evidenc e the effec tivenes s of the is olation s ys tem.
D
D
A
A
C
C
A
A
D
D
D
B
A
B
A
A
L ayout, typology and details of the is olators . A=L R B ∅700, B =L R B ∅600, C =S D P 2200, D =S D P 600
Modal s hape of the firs t mode
DE S IG N E AR T HQUAK E
1.4000
L ongitudinal cros s s ections of the building
1.2000
1.0000
0.8000
0.6000
0.4000
G eneral views of the numerical models
0.2000
0.0000
0.000
0.500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
E las tic res pons e s pec trum
T he des ign of the is olated building has been carried out us ing the elas tic res pons e s pectrum provided by the current Italian guidelines for cons tructions located in S eis mic Z one 1 on s oils type C , with a P G A = 0.525 g.
S imulated ac c elerog rams
D ue to the lack of s tudies on the s ite s eis micity allowing for the definition of s pecific accelerograms , dynamic numerical analys es have been carried out us ing artificial s pectrum-­‐fitting accelerograms . P eriod ( s )
D es ign elas tic res pons e s pectrum
Energy
15000
Input
Isolators
10000
5000
Damping
Time
0
0
5
10
15
20
25
30
Input and dis s ipated energy time -­‐his tories
S E IS MIC R E S P O NS E ANAL Y S E S
Numerical analys es have been carried out us ing E T AB S NL on two models differing in the modeling of the is olating devices . A firs t model, with elas tic elements s imulating the is olators , has been us ed for the des ign evaluation bas ed on res pons e s pectrum modal analys es . D ynamic analys es have been then ca rried out on a s econd model where the elements modeling the is olating devices perform as non linear, with an equivalent elas tic-­‐plas tic behavior adopted for reproducing their hys teretic dis s ipation. In both models a linear behavior of the elevation members (beams and columns ) has been cons idered. R es is tance check of devices and s tructural elements
T he check of devices is bas ed on the values of forces and dis pla cements computed from the combination of the maximum values corres ponding to the application of the s eis mic action on one direction with the 30% of the maximum in the perpe ndicular direction and as s uming an accidental eccentricity of the mas s es equal to the 5% of the in-­‐plan building dimens ions . T he des ign dis placement res ults to be 275 mm.
T he r/c elements of the elevations have been des igned reducing the s eis mic forces by the allowed s tructure factor q = 1.495.
T he maximum inter-­‐s torey drift of the elevation turned out to be lower than 0.17% .
D ynamic analys es us ing generated accelerograms
F ive dynamic s tep-­‐by-­‐s tep analys es have been carried out by applying, contemporarily in the two directions , pairs of the generated accelerograms . Max imum values of the devices ' dis placements equal to 144.2 and 135.1 mm have been calculated, for the longitudinal and trans vers e direction res pectively, unde r the ultimate limit s tate intens ity level. T he corres ponding average values are 122.7 and 117.5 mm. T he maximum value of the bas e s hear, in a s ingle direction, res ulting from the dynamic analys es , is 6106 kN while that computed from the res pons e s pectrum is 9360 kN, thus confirming the precautious res ulting values given by the res pons e s pectrum modal analys is us ed in des ign and due to the underes timation of the energy dis s ipation capacity of the device s given by the global equivalent damping factor with res pect to the actual hys teretic dis s ipation. F igure s hows the time his tory of the input and dis s ipated energy for one of the dynamic analys is . Is olators dis s ipate more than 83% of the input energy, 17% is dis s ipated by s tructure damping.
C O MP AR IS O N B E T WE E N IS O L AT E D AND F IX E D -­‐B AS E B UIL DING
F or the s ake of comparis on, a fixed-­‐bas e buildings have been als o modeled, analyz ed and des igned in accordance to the current Italian s eis mic code. T he dynamic parameters of the fixed-­‐bas e s olutions are reported in the previous table.
T he res pons e of the fixed-­‐bas e building model has been computed us ing as s eis mic input the des ign res pons e s pectrum of the current Italian s eis mic code for ordinary buildings having a maximum reduced intens ity of 0.32 g.
T he reduction of the s eis mic forces in the is olated building is evident by referring to the total s hear force at the firs t level of the building. In the bas e-­‐is olated building, a value of 5900 kN, in each of the horiz ontal directions , has been computed by the res pons e s pectrum analys is , which becomes 6100 kN if dynamic analys es , with generated accelerograms applied in the two directions contempora rily, are carried out. T he s hear forces , computed for the fixed-­‐bas e building are 7077 kN and 7878 kN, in the trans vers al and longitudinal direction res pectively. As a cons equence, the fixed-­‐bas e building would nominally require about twice the reinforcement of the is olated one. T his would lead to over-­‐reinforced s ections and therefore the fixed bas e building s hould be redes igned us ing larger s ection. In s pite of this over-­‐s trength, the fixed bas e building, des igned with a s tructure factor greater than 4, has to undergo plas tic deformations of the s tructural elements , and cons equently s tructural damage, s tarting from quakes with P G A greater than 0.131 g, while the is olated building, having s tructural elements with s maller res is ting s ections , is integrally protected agains t the maximum conventional expected earthquake with P G A equal 0.525 g. T he inter-­‐s torey drifts of the fixed-­‐bas e s olution, computed for the conventional s erviceability limit s tate earthquake having a P G A of 0.21 g is greater than the allowed limit of 0.4 percent and thus als o this check confirm the ne ed for a larger and s tiffer s ection with res pect to the is olated s olution.
PROVINCIA DI CAMPOBASSO
ASSESSORATO AI LL.PP.
PRO.MA ingegneria
EDILIZIA SCOLASTICA
DIRIGENTE ARCH. GIOVANNA IANNELLI
C ONC L US IONS
T he pilot realis ation s hows the effec tivenes s of the s eis mic is olation tec hnique in improving the s eis mic protec tion of s c hool building s . B as e is olation repres ents the only prac tic al way for ac hieving the hig h s afety level required to building s having s trateg ic relevanc e or being at ris k of relevant c ons equenc es to the c ollaps e. T he c os t of the is olation, in this c as e of s c hool building , repres ents les s than 10 % of the financ ing c os t of the c ons truc tion. T he s eis mic ris k of the building with res pec t to the expec ted earthquake intens ity has been c anc elled: in fac t the building performs below its s treng th limit even for the maximum c redible earthquake having an ac tual return period at the s ite of about 1000 years .
Marc o ME Z Z I As s oc iate P rofes s orUnivers ity of P erug ia, P erug ia, Italy Italym.mez z [email protected]
Alberto DUS I C ivil E ng ineer, Numeria C ons ulting s rl, C remona, Italy dus i@numeria-­‐eng.it
G ianpiero
DI S Tia.c
E Fampobas
ANO C ivil E
ediliz
ia@provinc
s o.itng ineer, P rovinc ia di C ampobas s o, C ampobas s o, Italy G iovanni P O R C AR E L L I C ivil E ng ineer, P rovinc ia di C ampobas s o, C ampobas s o, Italy [email protected]
Nic ola DI R E NZ O C ivil E ng ineer P R O MA Ing eg neria s nc , C ampobas s o, Italy promaingegnerias nc @virgilio.it
La scuola di Boiano sarà una delle prime scuole in Italia isolata sismicamente alla base, per tale motivo è stata elemento di studio ed approfondimento in
seno al Seminario organizzato dall ENEA, sezione Prevenzione Rischi Naturali e Mitigazione Effetti (PREV) dell Unità Tecnico-Scientifica Protezione e
Sviluppo dell Ambiente e del Territorio, Tecnologie Ambientali (PROT) del 13 ottobre 05 presso il SAIE di Bologna.
La presentazione di questo progetto ha suscitato notevole interesse alla comunità scientifica tant è che è stato richiesto il materiale per pubblicazioni
scientifiche e per poterlo illustrare in convengni internazionali di ingegneria antisismica.
In particolare questo progetto è stato presentato nel simposio annuale internazionale organizzato dallo IABSE Internationasl Association for Brdige and
Structural Engineering che si è tenuto a Budapest nei giorni 13-15 settembre 2006 a cui hanno partecipato l Arch. Giovanna Iannelli e l Ing. Gianpiero Di
Stefano per conto della Provincia di Campobasso quali rispettivamente responsabili del progetto della scuola di Boiano e progettista strutturale.
22
EDIFICI CON ISOLAMENTO SISMICO
La progettazione antisismica delle strutture è basata, come per altre
condizioni di carico, sul soddisfacimento della disequazione
CAPACITA' ≥ DOMANDA
domanda = moto del terreno
capacità = resistenza e deformabilità in campo non lineare della
struttura
La filosofia di progettazione basata sull'aumento della capacità
porta a:
•  aumentare la resistenza della struttura
•  aumentare la duttilità globale
23
Attualmente si stanno sviluppando tecniche di protezione sismica
passiva delle strutture, tese a ridurre la domanda
Tali tecniche sono essenzialmente basate su due principi:
• 
forte dissipazione di energia, concentrata in particolari
dispositivi
• 
isolamento sismico: abbatte drasticamente l'energia
trasmessa dal suolo alla struttura
24
L'isolamento sismico consiste nel disaccoppiare il moto del terreno
da quello della struttura, introducendo una sconnessione lungo
l'altezza della struttura
•  alla base, negli edifici
•  fra pile e impalcato,
nei ponti
La sottostruttura, rigidamente connessa al terreno, e la
sovrastruttura sono collegate attraverso particolari apparecchi
d'appoggio - ISOLATORI - dotati di:
• 
notevole rigidezza in direzione verticale
• 
elevata deformabilità e/o bassa resistenza al moto in
direzione orizzontale
25
Generalmente, il periodo proprio delle normali strutture cade
nell'intervallo 0.2-0.8 sec
In tale intervallo, gli spettri di risposta in termini di accelerazione
della maggior parte dei terremoti presentano il massimo
dell'amplificazione
Per gli edifici muniti di isolatori:
•  la sottostruttura, generalmente è molto rigida, perciò subisce
all'incirca la stessa accelerazione del terreno
•  la sovrastruttura, grazie alla presenza dei dispositivi di
isolamento, risulta molto più deformabile, quindi il periodo
proprio cade in una zona dello spettro a minore amplificazione
26
4
3,5
ξ=5%
3
2,5
2
riduzione forza
accelerazione spettrale/a
g,max
elongazione periodo
1,5
1
0,5
0
0
0,5
1
1,5
2
2,5
T [s]
3
Di conseguenza, le accelerazioni prodotte dal sisma sulla struttura
isolata risultano molto ridotte
la struttura può essere
progettata per resistere a terremoti violenti senza dover subire
danni alle parti strutturali (progettazione in campo elastico)
La sovrastruttura si comporta quasi come un corpo rigido, con
spostamenti di interpiano molto contenuti
si riducono o si
eliminano anche i danni agli elementi non strutturali
27
Vantaggi degli edifici isolati:
•  abbattimento delle forze d'inerzia e quindi delle sollecitazioni
•  riduzione degli spostamenti di interpiano
no danni agli
elementi non strutturali, piena funzionalità anche
successivamente al terremoto
•  elevata protezione del contenuto
•  bassa percezione del sisma da parte degli occupanti
Dal punto di vista economico, l'eventuale maggior costo (massimo
+10%), è compensato dall'annullarsi dei costi di riparazione
28
Il realizzato
IL PRIMO INTERVENTO DI ADEGUAMENTO
ANTISISMICO:
IL LICEO SCIENTIFICO DI S. CROCE DI MAGLIANO
L edificio è costituito da 3 corpi di fabbrica separati da 2 giunti tecnici.
Il corpo C ospita la palestra e l aula di disegno; il corpo A, l ingresso le aule l ascensore e le scale;
il corpo B, l auditorium e le Aule.
Dal punto di vista della resistenza all azione sismica, l edificio presentava notevoli carenze strutturali.
L intervento eseguito ha consistito:
1)
Diminuzione delle masse non strutturali:
a)
Demolizione del tetto spingente dell edificio e realizzazione della copertura a terrazzo;
b)
Demolizione della copertura della palestra e realizzazione di una copertura leggera in acciaio.
2)
nella realizzazione di elementi in grado di assorbire le azioni orizzontali
a)
(tali elementi sono rappresentati da pareti in c.a. convenientemente distribuiti in pianta);
3)
Rinforzo, sia a flessione che a taglio di tutte le travi di piano che risultano dotate di armatura insufficiente.
4)
Rinforzo dei pilastri sottodimensionati;
5)
Solidarizzazione delle strutture di fondazione e rinforzo delle strutture di fondazione con micropali;
6)
Trasformazione dei giunti tecnici in giunti sismici.
29
Il realizzato
RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA E ADEGUAMENTO
ANTISISMICO DEL FABBRICATO SEDE DELL I.T.C. G.
BOCCARDI DI TERMOLI
interventi strutturali realizzati:
• allargamento e collegamento dei plinti di fondazione;
• ampliamento dei giunti tecnici esistenti con il corpo E e con il
porticato di accesso alla palestra;
• realizzazione di pareti di taglio in c.a.
• ripristini localizzati con conglomerati di elevata resistenza;
• rinforzo dei pilastri eseguito mediante cerchiatura con
armatura di confinamento con barre e staffe di acciaio e
successiva ricostruzione della corteccia con malte colabili e di
rinzaffo,
• integrazione dell armatura a flessione e a taglio nelle travi
ottenuta con l applicazione di lamine in fibra di carbonio fissate
con resine epossidiche e con la predisposizione di opportuni
staffaggi con barre di acciaio saldate;
30
Il realizzato
IL NUOVO POLO SCOLASTICO DI
CASACALENDA
31
Il realizzato
DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE DEL
LICEO SCIENTIFICO DI RICCIA
32
Il progetto del nuovo complesso scolastico è stato redatto dall ing.
Boscarelli Pasquale con il coordinamento del Responsabile del
Procedimento Ing. Gianpiero Di Stefano e con la collaborazione
dell ufficio edilizia della Provincia di Campobasso. La direzione dei
lavori è stata eseguita dall Arch. Iannelli Giovanna con la
collaborazione dell ufficio edilizia della Provincia di Campobasso,
mentre l esecuzione dei lavori è stata affidata all impresa ATI PF
Building S.r.l. – CEAM S.r.l. di Frosinone.
Particolare attenzione progettuale è stata rivolta al risparmio energetico
mediante progettazione di impianti di riscaldamento ed impianti di aria
primaria con recupero del calore interno.
L edificio inoltre è dotato di domotica interna, il sistema istallato del
tipo BUS KONNEX consente, mediante work station istallata
all interno della scuola, la programmazione e la gestione di tutti i punti
luce dell edificio in modo da eliminare gli inutili costi energetici che si
verificano con l utilizzo di comandi manuali tradizionali.
Il lotto funzionale completato si sviluppa su due livelli fuori terra oltre
ad un piano seminterrato. Nel piano seminterrato sono stati sistemati
tutti i locali tecnici ed un deposito; al I e II Livello sono ubicati i locali
didattici, in particolare, 10 aule, 2 laboratori, un deposito libri e
archivio, aula professori, uffici per il dirigente scolastico e per la
segreteria. L ampio atrio di ingresso consente l accesso alla zona uffici
che risulta separata da quella didattica, una comoda rampa di
collegamento, realizzata anche per il superamento delle barriere
architettoniche, consente un agevole accesso al II livello, dove, oltre
alle aule e laboratori, è stato realizzato un ampio spazio multiuso,
ottimamente illuminato da vetrate continue laterali.
33
Il realizzato
DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE
AGRARIO-ALBERGHIERO DI TERMOLI
34
Il realizzato
ADEGUAMENTO SISMICO ED
AMPLIAMENTO LICEO TECNOLOGICO
TRIVENTO
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Il realizzato
MIGLIORAMENTO SISMICO ISTITUTO
L. PILLA CAMPOBASSO
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Il realizzato
DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE
DELL EDIFICIO SCOLASTICO DI VIA
SCARDOCCHIA GIA SEDE DEL LICEO
SCIENTIFICO A ROMITA
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Nuovi edifici in progetto
EDIFICIO NUOVO POLO SCOLASTICO
DI LARINO
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Cose da fare
L oggetto edilizio deve essere progettato sapendo
che scuola per il futuro si vuole.
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Cose da fare
UNA SCUOLA SENZA CARTA
Il modello architettonico e didatticoorganizzativo alla base dell Ørestad
Gymnasium
Copenhagen, Danimarca
La scuola è stata costruita perché fungesse da
polo culturale e da dinamo per lo sviluppo di
questo nuovo quartiere di Copenhagen. In questa
scuola l ambiente per le varie attività didattiche è
differenziato: ci sono le aule tradizionali, dotate
di ogni tecnologia, ma anche spazi dedicati ai
lavori di gruppo, spazi per lo studio individuale
ed ambienti per poter riunire più classi nello
stesso momento e l insegnante ha la possibilità
di diversificare la sua lezione in base agli spazi a
sua disposizione.La particolarità di questa scuola
è data dal fatto che è completamente
digitalizzata, ogni ragazzo ha uno strumento
(notebook piuttosto che tablet o netbook) tramite
il quale segue le lezioni, studia a casa ecc. Tutti i
libri necessari allo studio sono resi disponibili su
una piattaforma online.
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Cose da fare
UNA SCUOLA SENZA PARETI E
SENZA CLASSI
Il modello architettonico e didatticoorganizzativo alla base di TelefonPlan
Stoccolma, Svezia
La scuola è una scuola senza classi con
la concezione architettonica dell edificio di
assoluta di innovazione. Oltre alle aule
tradizionali, comunque arredate per favorire
l apprendimento individuale e di gruppo, la
maggior parte delle attività vengo vissute
all interno di spazi aperti, non intesi come
al di fuori della scuola, ma spazi aperti
dati dalla mancanza di muri divisori; ecco
perché viene definita una scuola senza
pareti e senza classi.
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Cose da fare
Decidere se la scuola è una risorsa …..
O una spesa da tagliare?
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Cose da fare
La Provincia di Campobasso ha in passato definito un piano d azione denominato
Piano Straordinario per la messa in sicurezza delle scuole di competenza della Provincia
che ha come pregio quello di aver individuato il fabbisogno e la priorità per la messa a norma di
ogni edificio scolastico. Il limite sostanziale è la gravosità finanziaria e l assenza di soluzioni
innovative.
L edilizia scolastica deve essere oggetto di attenta valutazione per una programmazione
accorta che non può prescindere, per ovvie ragioni di natura gestionale-finanziarie, da un quadro
generale d individuazione di priorità.
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Cose da fare
Il sistema di realizzazione di opere pubbliche stà cambiando velocemente.
Necessita individuare forme nuove di finanziamento. La vecchia logica del
finanziamento derivato dalla Regione, dallo Stato, non è più sufficiente per
poter programmare interventi nuovi e radicali.
Oggi è necessario individuare altri sistemi
di finanziamento quale
leasing in costruendo , project financing, realizzare impianti fotovoltaici
sulle scuole con il sistema della locazione finanziaria insomma immettere
sul mercato le risorse disponibili per fare leva immobiliare , ovvero creare
quei presupposti tipici delle opere a caldo che coniugano l interesse del
mercato con l interesse pubblico. Questa linea di indirizzo dovrà comportare
necessariamente una fase di concertazione preliminare alla redazione del
piano triennale delle opere pubbliche che vedrà protagonisti tutti i soggetti
interessati ( imprenditori, sindaci, la scuola, le associazioni, etc..) affinchè il
progetto sia condiviso e soprattutto incontri l esigenza del mercato e
dell interesse pubblico.
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Cose da fare
•  la redazione di un unico Piano di Edilizia Scolastica Regionale,
approvato dall organo competente della Regione Molise, dove vengano
definiti per ogni edificio scolastico di qualsiasi ordine e grado tutti i
parametri tecnici e gli indici necessari atti a definire l ordine di priorità
dei finanziamento, coordinato con la mobilità urbana ed extraurbana a
valenza decennale;
•  Introdurre con Legge regionale o Nazionale il concetto di rischio
accettabile e vita residua di un edificio;
•  razionalizzare il riparto delle risorse affinché si eviti la dispersione a
pioggia o peggio lo stanziamento di fondi da destinare ad edifici che
hanno priorità diverse;
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Cose da fare
•  fare un azione di sensibilità con la protezione civile nazionale, anche in
sede di conferenza Stato-Regione, affinché le misure specifiche adottate a
livello nazionale di riduzione del rischio sismico non possano avere come
criterio per il riparto dei fondi quale fattore predominante e decisivo la
popolazione della Regione ma
anche altri
fattori ponderali e
compensativi;
•  captare e mettere in rete oltre che le risorse statali anche risorse della
Comunità Europea;
•  Incrementare il sistema del global-service. Si tratta in sostanza di
razionalizzare il sistema delle manutenzioni mediante la
esternalizzazione di un servizio che consente di abbattere i tempi degli
interventi manutentivi e di ridurre le spese;
•  Individuare forme contrattuali nuove quali contratti di sponsorizzazioni
che consentono di patrimonializzare e quindi ridurre le spese di gestione 47
GRAZIE
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